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Roubaix - Una luce nell’ombra

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Mare fuori

Mare fuori

indossato la maschera (in senso pirandelliano) socialmente imposta di madre e lavoratrice ma che al di sotto di essa mostra sconforto, frustrazione e delusione che possono essere alleviati solo assumendo atteggiamenti non conformi.

A questo punto la domanda sorge spontanea: chi è il folle? Colui che non si adegua alla società e alle sue imposizioni o colui che finge di essere confacente morendo dentro ogni giorno di più?

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Del resto lo stesso Freud diceva: “Comincerete a prendere in seria considerazione la follia quando per la prima volta vi aiuterà a risolvere i vostri problemi da persone normali”.

Giallorenzo Di Matteo

di Arnaud Desplechin

L

La notte di Natale il commissario Daoud segnala una vettura a fuoco lungo la strada e prende servizio alla centrale di Roubaix. Louis, nuova recluta fresca di diploma, sonda il nuovo territorio e osserva con ammirazione il suo commissario, un uomo carismatico e pieno di umanità che conosce perfettamente il suo mestiere e la sua città. Si susseguono alcuni crimini che si intrecciano, passiamo da un accoltellamento durante una cena di Natale ad un uomo che finge di essere attaccato da un immigrato con una fiamma ossidrica, fino alla scomparsa di una ragazza di diciassette anni in disaccordo con i genitori. Un uomo si reca poi al commissariato per denunciare l’incendio della propria macchina, mentre una ragazzina viene violentata nella metropolitana. Intanto conosciamo meglio il protagonista, un uomo tranquillo, paziente e sobrio, decisamente in contrasto con una comunità pregna di tensioni sociali e politiche. Ma anche Daoud ha i suoi scheletri nell’armadio, tra ricordi e situazioni familiari particolarmente delicate. Nella seconda parte del film l’attenzione è incentrata su un terribile omicidio di una signora anziana. Quello che sembrava un più banale caso di incendio di una palazzina fa scoprire un crimine ben più grave. Claude e Marie, le due vicine di casa della signora, una giovane coppia di ragazze indigenti e tossicodipendenti, sono le prime indagate per l’assassinio. Daoud e Louis le interrogano, decisi a venire a capo del delitto. Negli interrogatori, che sono svolti prima separatamente e poi insieme, si mescolano lacrime, rimorsi e preoccupazioni per il futuro. Le versioni sono diverse, tra bugie e molto altro, compreso un figlio, a cui vanno tutti i pensieri ed i timori di Claude, che pur di salvarsi dall’accusa di omicidio confessa di non aver preso parte allo strangolamento della donna. Marie invece sostiene che l’atto è stato compiuto da entrambe. Le dinamiche ci vengono mostrate attraverso la ricostruzione giudiziaria del commissario, che obbliga Claude e Marie a mostrar loro cosa è accaduto la notte dell’omicidio, mentre i poliziotti fanno da spettatori; le luci illuminano la scena e le indagate ricostruiscono i movimenti fatti. Attraverso questa messinscena teatrale la verità finisce per venire fuori e le due donne vengono arrestate.

LL’ultimo film di Arnaud Desplechin Roubaix - Una luce nell’ombra, presentato in concorso al Festival di Cannes 2019, è un polar al femminile. La storia è ispirata al documentario televisivo del 2008 Roubaix, commissariat central, affaires courantes, diretto da Mosco Levi Boucault, che narra un caso di cronaca nera avvenuto a Roubaix, la città natale

Origine: Francia, 2019 Produzione: Pascal Caucheteux, Grégoire Sorlat per Why Not Productions, Arte France Cinéma Regia: Arnaud Desplechin Soggetto: Tratto dal documentario “Roubaix, commissariat central” di Mosco Boucault Sceneggiatura: Arnaud Desplechin, Léa Mysius Interpreti: Roschdy Zem (Commissario Daoud), Léa Seydoux (Claude), Sara Forestier (Marie), Antoine Reinartz (Louis), Chloé Simoneau (Judith), Betty Catroux (De Kayser), Jérémy Brunet (Aubin), Stéphane Duquenoy (Benoît), Philippe Duquesne (Dos Santos), Anthony Salamone (Kovalki), Ilyes Bensalem (Farid), Abdellatif Sedegui (Signor Hami, il padre), Sylvie Moreaux (Signora Duhamel, la madre), Diya Chalaoui (Fatia Belkacem), Bouzid Bouhdida (Alaouane, lo zio), Maïssa Taleb (Soufia Duhamel-Hami) Durata: 119’ Distribuzione: No.Mads Entertainment Uscita: 1 ottobre 2020

del regista, nel 2002. Il rapporto verità-finzione, che caratterizza la genesi stessa del film, sembra rappresentare il fil rouge dell’intera pellicola. Il contrasto tra verità immaginata, dedotta e supposta e la verità reale in qualche modo può essere una delle caratteristiche principali di un’indagine, che nel film evolve gradualmente esplodendo nella seconda parte. Nella prima ora infatti ci si focalizza su tutta la città in senso lato: è come se vagassimo tra le strade, le case e la varia umanità della città, accompagnati da un distaccato e serafico commissario e da un giovane e più sofferto tenente,

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