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Lasciami andare

Le poche foto nei passaggi chiave testimoniano l’assenza genitoriale.

Il documentario si caratterizza per un’essenzialità stilistica che a tratti cede il passo ad atmosfere più sfumate nelle scene che coinvolgono Tarika (durante le sedute, il finale, la sequenza in apertura...) attraverso un montaggio audiovisivo che procede per tagli asincroni tra suono e immagine o tramite la voce off, quella della sensitiva che si fa carico del messaggio dei defunti e accompagna i protagonisti. Il risultato è un opera evocativa e misurata, che invita ad addentrarsi nelle vicende. Lasciando il significato in sospeso, permette allo spettatore un orientamento autonomo e mostra il percorso interiore dei protagonisti.

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anDrea carDelli

di Stefano Mordini

MMarco, Clara e il piccolo Leo acquistano una casa a Venezia che in passato si diceva infestata in quanto, in una stanza, secondo il principio della camera oscura, si proiettano immagini dell’esterno.

Otto anni dopo, Marco, che di mestiere fa l’ingegnere e vive ora con Anita, inizia a ricevere delle telefonate mentre è in cantiere. In pausa pranzo, viene raggiunto da una certa Perla Gallo che dice di vivere nella sua vecchia casa. La donna si mostra invadente chiedendo della morte di Leo: lui non l’ascolta e va via. Qualche giorno dopo Perla raggiunge Marco al lavoro: il figlio Giacomo avverte la presenza del bambino nella sua camera.

Una mattina l’ormai ex moglie Clara, infuriata, bussa alla porta di Marco per dirgli che Perla le ha raccontato tutto e che ha intenzione di andare fino in fondo. Infatti, nel pomeriggio si reca nella sua vecchia casa e avverte anch’ella la presenza del figlio. Così l’uomo chiede spiegazioni al padre, studioso di culture orientali, che gli consiglia, oltre a un libro da leggere, di recarsi da un suo amico, il professore di fisica Luca Zanardelli.

Il giorno dopo Marco, dopo aver mentito ad Anita, torna con Clara nella loro ex casa. Il piccolo Giacomo sembra molto credibile e i due salgono nella stanza: l’uomo non riesce a sopportare l’impatto e fugge via. Intanto il trauma della perdita del figlio è ancora grande e, nei giorni seguenti, continuerà a frequentare un gruppo di terapia: i membri sono gli unici che conoscono la vera storia di quel giorno.

Qualche tempo dopo, in un sopralluogo di lavoro, Marco rinviene il vecchio peluche di Leo, dato in beneficenza dopo la sua morte. Non sapendo più in cosa credere, assieme a Clara si reca dal professor Zanardelli, il quale attraverso tesi scientifiche non conferma né smentisce alcuna possibilità, alimentando ulteriormente i dubbi. Quella sera l’ingegnere fa visita a Perla per riconsegnare il peluche al figlio ma si dimentica di Anita al lavoro, la quale, il giorno dopo, chiede una pausa di riflessione.

Marco e Clara consultano un sensitivo per avere conferme. Quest’ultimo mette in contatto Leo con il padre: il piccolo, tramite il medium, lo ringrazia per il peluche e lo scagiona da quanto è accaduto quel giorno. Ancora una volta, Marco non regge ed esce fuori a prendere aria, poi racconta all’ex moglie di sentirsi in colpa per aver sgridato e messo il figlio in castigo, fattore che secondo lui avrebbe portato il piccolo a buttarsi dalle scale.

Il mattino seguente Perla raggiunge l’ingegnere a lavoro e dice di aver parlato con Clara riguardo la sua volontà di riacquistare casa, mettendo anche una certa fretta.

Origine: Italia, 2020 Produzione: Roberto Sessa per Warner Bros. Entertainment Italia, Picomedia Regia: Stefano Mordini Soggetto: dal romanzo “You Came Back” di Christopher Coake Sceneggiatura: Stefano Mordini, Francesca Marciano, Luca Infascelli Interpreti: Stefano Accorsi (Marco), Valeria Golino (Perla), Maya Sansa (Clara), Serena Rossi (Anita), Antonia Truppo (Gloria), Lino Musella (Simone), Elio De Capitani (Carlo) Durata: 98’ Distribuzione: Warner Bros. Pictures Uscita: 8 ottobre 2020

Un collega, dopo aver incrociato la donna, dice a Marco che la stessa gli aveva chiesto di falsificare una perizia su una casa inagibile. L’uomo, insospettito dalla notizia, inizia a fare delle ricerche e scopre che molte delle cose dette da Perla sono false. Così decide di andare fino in fondo avvicinando il piccolo Giacomo ma le sue teorie vengono confermate, per puro caso, duran-

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