3 minute read

I predatori

Next Article
Mare fuori

Mare fuori

di Pietro Castellitto

Origine: Italia, 2019 Produzione: Domenico Procacci, Laura Paolucci, Fandango con Rai Cinema Regia: Pietro Castellitto Soggetto e Sceneggiatura: Pietro Castellitto Interpreti: Massimo Popolizio (Pierpaolo Pavone), Manuela Mandracchia (Ludovica Pensa), Giorgio Montanini (Claudio Vismara), Pietro Castellitto (Federico Pavone), Dario Cassini (Bruno), Anita Caprioli (Gaia), Marzia Ubaldi (Signora Ines), Nando Paone (Nicola Fiorillo), Antonio Gerardi (Flavio Vismara), Vinicio Marchioni (Venditore di orologi), Giulia Petrini (Teresa), Liliana Fiorelli (Paola), Claudio Camilli (Carlo Vismara) Durata: 109’ Distribuzione: 01 Distribution Uscita: 22 ottobre 2020

Advertisement

IInes Vismara è un’anziana signora di Ostia. Un giorno riceve la visita di un misterioso venditore (Vinicio Marchioni) che, spacciandosi per amico del figlio, riesce ad ingannarla e a venderle un orologio per mille euro. Claudio, il figlio di Ines va su tutte le furie e promette di vendicarsi. Intanto Ines viene investita da Piepaolo Pavone un medico con due figli (Federico e Maria) e una moglie (Ludovica), che fa la regista ed è occupata nelle riprese di un film intitolato La lenta guerra. La famiglia dei Pavone è benestante e intellettuale, ma nessuno riesce ad avere un vero dialogo con gli altri e a comprendere i sentimenti altrui. Al centro della storia c’è Federico, un dottorando di 25 anni appassionato di Nietzsche che va su tutte le furie quando il suo professore, Nicola Fiorillo, gli dice che non può unirsi al gruppo che si recherà in Germania per la riesumazione del corpo del filosofo. I Vismara invece sono una famiglia popolare, fascista nella quale i legami parentali stabiliscono un codice comportamentale indissolubile.

Un giorno Federico si trova nello studio del padre e qui ascolta involontariamente Claudio Vismara che si è recato presso il dottore per ringraziarlo di aver salvato la vita alla madre Ines. Claudio, che fa il venditore di armi insieme allo zio Flavio, offre al medico tutta la sua disponibilità. Federico riesce a contattarlo segretamente e ad acquistare da lui una bomba con l’obiettivo di distruggere la tomba di Nietzsche in modo da impedire al gruppo del suo professore di svolgere le ricerche in cui non è stato coinvolto. Intanto si scopre che Pierpaolo ha una relazione con Gaia (Anita Caprioli), la giovane fidanzata del suo collega e amico Bruno Parise.

Federico riesce a portare a termine la sua missione, ma resta ferito e viene arrestato. Questo fatto causa molto malumore nello zio di Claudio, preoccupato del fatto che il ragazzo dovrà dire dove e come si è procurato la bomba, mettendo così in pericolo le attività (legali e illegali) della famiglia Vismara. Grazie alla posizione sociale della sua famiglia, Federico non viene incarcerato, ma lo zio ordina a Claudio di uccidere il venticinquenne. Claudio però scopre che Federico è il figlio del medico che ha salvato sua madre e nei confronti del quale nutre ancora molta riverenza e gratitudine. Per questo motivo non riesce a portare a termine la missione, ma trova però un’altra inaspettata soluzione. Quando Claudio si reca all’incontro con Flavio al quale deve spiegare le motivazioni che lo hanno spinto a non uccidere Federico, si porta dietro il figlio dodicenne Cesare al quale ha insegnato ad essere un ottimo cecchino. Cesare uccide Flavio e Claudio viene incarcerato.

Intanto Bruno muore per un tumore al cervello diagnosticato proprio da Pierpaolo. La storia tra i due amanti finisce, ma poco tempo dopo, durante i festeggiamenti per il successo del film di Ludovica, Gaia si presenta con un nuovo fidanzato che ha proprio l’aspetto del misterioso venditore di orologi.

I

I predatori è il primo lungometraggio firmato come regista da Pietro Castellitto. Classe 1991, Pietro è un figlio d’arte che ha esordito all’età di soli 13 anni come attore in Non ti muovere, la pellicola diretta nel 2004 dal padre Sergio, e tratta dall’omonimo romanzo scritto dalla madre Margaret Mazzantini. Prodotto dalla Fandango e da Rai Cinema, I predatori è stato presentato alla Settantasettesima Mostra Internazionale d’Arte cinematografica di Venezia (2020) dove ha conquistato il Premio Orizzonti per la Miglior Sceneggiatura. Molto apprezzato dalla critica, il film è stato definito uno dei migliori esordi del cinema italiano per la freschezza e l’originalità della scrittura che, chiaramente, prevalgono sulla regia nonostante alcuni spunti estetici e visivi che possono essere definiti originali e coraggiosi per un regista ai suoi esordi. Il film, nato dopo un momento di crisi di Pietro Castellitto come attore, è il frutto di un lungo lavoro di scrittura in cui non mancano molti elementi autobiografici. La trama infatti mette allo stesso tempo in connessione e contrapposizione due famiglie molto diverse. La famiglia dei Pavone (nome non casuale) è

This article is from: