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Assandira

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Mare fuori

Mare fuori

con il ruolo di aiuto-regista, Alice Filippi ha girato una teen comedy romantica adatta sia ai più giovani che agli adulti. Sul più bello è tratto dall’omonimo romanzo della giovanissima autrice e attrice Eleonora Gaggero e contiene tutti gli ingredienti di una commedia leggera, sentimentale, ma con un finale non scontato: trionfa l’amore, ma non ci viene detto quanto esso durerà a causa delle condizioni di salute della protagonista Marta. Il film è ricco di suggestioni che chiaramente vengono dal cinema dei suoi maestri e si nota soprattutto nella sceneggiatura, ma guarda anche alle mode del momento e all’attualità riproponendo, sia attraverso l’aspetto visivo del film che quello della scrittura, riferimenti fortemente iconici per le nuove generazioni. Sono molto chiari, ad esempio, i riferimenti ad uno dei personaggi più conosciuti del cinema europeo degli ultimi 20 anni: Amélie Poulin, la protagonista del film Il favoloso mondo di Amélie (2001) di Jean-Pierre Jeunet. Con i suoi capelli a caschetto e i grandi occhi scuri, Marta è infatti una Amélie italiana, ma meno ingenua e sognatrice. I riferimenti alla pellicola francese però emergono anche nella fotografia, nella scenografia - in cui prevalgono le tonalità accese e calde -, nei costumi. Sul più bello manifesta anche la volontà della sua regista di rendere omaggio ai grandi registi internazionali come Wes Anderson, Michel Gondry e a pellicole come Juno. Il tutto mescolato con toni e visioni dal gusto pop che attinge anche un po’ al mondo dei social network (peraltro chiaramente citati). L’esordio di Filippi, pur nella nella sua semplicità, non scade mai nel sentimentalismo: tutto ciò che rischierebbe di diventare banale e noioso viene ben bilanciato dai toni ironici dei personaggi e dall’autoironia della protagonista.

Marianna Dell’aquila

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di Salvatore Mereu

Origine: Italia, 2020 Produzione: Elisabetta Soddu, Salvatore Mereu per Viacolvento, con Rai Cinema Regia: Salvatore Mereu Soggetto: liberamente tratto dall’omonimo romanzo di Guilio Angioni Sceneggiatura: Salvatore Mereu Interpreti: Gavino Ledda (Costantino Saru), Anna König (Grete), Marco Zucca (Mario), Corrado Giannetti (Giudice Pestis), Samuele Mei (Peppe Bellu) Durata: 128’ Distribuzione: Lucky Red Uscita: 9 settembre 2020

SSardegna, fine anni Novanta. Il settantenne Costantino Saru, pastore sardo, ha appena perso suo figlio Mario nell’incendio del loro agriturismo Assandira, mentre Grete, la nuora di origine tedesca, è in ospedale. Il magistrato inquirente interroga Costantino, dato il sospetto di dolosità dell’incendio, per scoprire se la famiglia avesse dei nemici, visto il successo della loro attività.

Costantino ricorda il giorno del ritorno definitivo di Mario e Grete in Sardegna, dopo un lungo periodo vissuto in Germania. Il loro progetto è quello di sfruttare un rudere e il terreno limitrofo, di proprietà di Costantino, per renderlo un agriturismo e accrescere il turismo in un contesto piuttosto circoscritto e sconosciuto, mostrando ai turisti stranieri l’antico stile di vita dei pastori del posto, da cui la volontà di includere il protagonista nella loro attività, sebbene restio nei confronti del progetto, intimorito che la modernizzazione incarnata dalla coppia possa dissacrare le tradizioni del posto. Nonostante ciò, Costantino non riesce a imporsi sul figlio e l’attività viene inaugurata con successo: Mario intende rivelare ai turisti le antiche tradizioni della pastorizia apprese dal genitore, organizzando delle vere e proprie guide turistiche tenute da Grete, rispetto a Costantino, che continua a isolarsi dai visitatori. Nonostante il suo astio nei confronti di Assandira, il protagonista si adegua ai desideri del figlio e della nuora, chiedendo solamente di non permettere di scattare fotografie, richiesta che non viene accolta, lasciando piena libertà ai visitatori, finanche la possibilità di immortalare l’accoppiamento di due cavalli che manda su tutte le furie Costantino, inorridito dalla dissacrazione bislacca della fauna del posto.

I sospetti del magistrato ricadono su Peppe Bellu, dipendente costantemente in tensione con Mario per il suo desiderio di primeggiare e comandare, nonostante estraneo alle tradizioni del posto per aver deciso di trasferirsi all’esterno.

Costantino ricostruisce la sera dell’incendio: partiti con un gruppo di turisti per Cagliari, Mario e Grete si accorgono del fumo provenire dall’agriturismo, che li spinge a tornare indietro. Per salvare il bestiame, Mario entra nella stalla ma rimane intrappolato.

I ricordi di Costantino tentano di ripercorrere le cause dell’incendio, tornando indietro con il racconto, nei momenti in cui l’idea di Assandira inizia a rivelarsi non solo sbagliata e inquinante, ma anche carica di una certa dose di perversione. L’apice della vergogna per il protagonista è raggiunta quando, vista la sterilità di Mario, accetta la richiesta di Grete di accompagnarli in Germania per donare il suo seme per la feconda-

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