Karpòs - n. 10 Dicembre 2014 - Gennaio 2015

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NUMERO DOPPIO

Karpos

Karpòs alimentazione e stili di vita

Anno III - N° 10 Dicembre 2014-Gennaio 2015 (Special edition)

Poste Italiane spa Sped. in A.P.-D.L. 353/2003 (convertito in L. 27/2/2004 n. 46) Art. 1 comma 1 - Cesenatico

w w w. k a r p o s m a g a z i n e . n e t

ROSSO GARGANO PERA ITALIANA ANDE PERUVIANE PODERE FORTE NEW YORK POMODORO GORGONZOLA

macchine agricole DI QUALITà per un’agricoltura più bella


DOP e IGP: con la frutta e verdura, l’Europa firma i prodotti dei suoi territori

NE GEOGR IO

Il radicchio di Treviso, la pera dell’EmiliaRomagna, la pesca e la nettarina di Romagna sono i protagonisti italiani della campagna europea triennale di comunicazione e promozione della frutta e della verdura DOP e IGP. A questi si affiancano altri cinque prodotti certificati: il kaki spagnolo della Ribera del Xùquer e, per la Francia, la fragola del Perigord, l’asparago di Sables des Landes, il kiwi dell’Adour e la prugna d’Agen. Le caratteristiche che li accomunano sono l’origine e la qualità, peculiarità importantissime per i consumatori fornite grazie ai marchi europei di tutela DOP e IGP.

PR ICA OTE AF

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E se la qualità avesse un’origine?

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IGP – Indicazione Geografica Protetta La garanzia di una qualità risultato di un forte legame tra il prodotto e l’origine geografica

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CAMPAGNA FINANZIATA CON IL CONTIBUTO DELL’UNIONE EUROPEA E DI ITALIA, FRANCIA E SPAGNA

Il marchio DOP viene attribuito dall'Unione Europea ai prodotti originari di una regione e di un paese le cui qualità e caratteristiche siano essenzialmente, o esclusivamente, dovute allo specifico territorio di provenienza, ciò comprende sia fattori naturali come il clima e le caratteristiche ambientali, sia fattori umani quali tecniche di produzione tramandate nel tempo, artigianalità e savoir-faire. L’unione di questi elementi consente di ottenere un prodotto inimitabile al di fuori di una determinata zona produttiva. Tutta la produzione, la trasformazione e l'elaborazione del prodotto devono inoltre avvenire nell'area delimitata seguendo le regole del disciplinare di produzione.

EP GIN ROT RI

DOP e IGP sono due marchi europei ufficiali che certificano i prodotti alimentari e prevedono controlli accurati da parte di organismi competenti, indipendenti ed imparziali. I prodotti certificati DOP e IGP seguono uno specifico disciplinare di produzione creato al fine di esaltare i requisiti di sicurezza, qualità e gusto. I produttori devono inoltre essere obbligatoriamente iscritti ad un Albo specifico e rispettare le regole imposte dal disciplinare.

DOP – Denominazione di Origine Protetta La garanzia di una qualità strettamente legata al territorio

PR ICA OTE AF

DOP E IGP: LA GARANZIA DI UNA QUALITÀ LEGATA ALL’ORIGINE

E NE G OGR IO

Il marchio IGP designa un livello di tutela qualitativa che tiene maggiormente conto delle tecniche di produzione rispetto al legame territoriale. Viene quindi attribuito a prodotti originari di una regione e di un paese le cui qualità, reputazione e caratteristiche si possono ricondurre all'origine geografica, e di cui almeno una fase della produzione, trasformazione ed elaborazione avviene in un’area geografica determinata.


DOP e IGP: con la frutta e verdura, l’Europa firma i prodotti dei suoi territori

PERCHÈ SCEGLIERE FRUTTA E VERDURA A MARCHIO DI TUTELA DOP E IGP • Perchè offrono ai consumatori la garanzia di acquistare prodotti tipici, autentici e di qualità che fanno parte del patrimonio alimentare dei Paesi dell’Unione Europea. • Perchè valorizzano il lavoro dei produttori grazie alla creazione di un valore aggiunto che costituisce una tutela per gli stessi produttori, proteggendoli da imitazioni, contraffazioni e concorrenza sleale. • Perchè incoraggiano il mantenimento e lo sviluppo dei territori, delle economie locali e della diversità agricola e alimentare.

Asparago di Sables des Landes IGP Fragola del Perigord IGP Kiwi dell’Adour IGP Kaki Ribera del Xùquer DOP

PR ICA OTE AF

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Prugna d’Agen IGP NE GEOGR IO

Pera dell’Emilia-Romagna IGP Pesca e Nettarina di Romagna IGP

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Radicchio di Treviso IGP ENOMIN •D

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DOP E IGP IN CIFRE* Al 1° gennaio 2014, l’Unione Europea conta 566 DOP e 588 IGP.

In Italia, i prodotti a marchio di tutela DOP e IGP sono 262, insieme a 2 prodotti STG (Specialità Tradizionale Garantita). I prodotti alimentari coinvolti appartengono a diverse categorie tra cui carni fresche, prodotti a base di carne (riscaldati, salati, affumicati ecc.), formaggi, ortofrutticoli e cereali, pesci, molluschi e crostacei, panetteria, pasticceria, pasta alimentare ecc..

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Esempi: Prosciutto di Parma, Prosciutto Toscano, Soppressata di Calabria, Toma Piemontese, Squacquerone di Romagna, Pecorino Sardo, Patata di Bologna, Pistacchio verde di Bronte, Arancia di Ribera, Pane di Altamura...

102 IGP Esempi: Agnello di Sardegna, Bresaola della Valtellina, Speck Alto Adige, Salame S. Angelo, Porchetta di Ariccia, Mela di Valtellina, Ciliegia di Vignola, Cipolla Rossa di Tropea, Limone di Siracusa, Pasta di Gragnano... *Fonte: DOOR, Commissione Europea

CAMPAGNA FINANZIATA CON IL CONTIBUTO DELL’UNIONE EUROPEA E DI ITALIA, FRANCIA E SPAGNA


New Holland sceglie lubrificanti

BTS

NUOVO T3F. IL VANTAGGIO DELLA COMPATTEZZA. LA FORZA DELLA PROFESSIONALITÀ.

DA NEW HOLLAND, IL NUOVO SPECIALIZZATO PROGETTATO PER I FILARI ITALIANI. Progettati e realizzati per soddisfare le esigenze dei professionisti della frutticoltura, alla ricerca di una macchina compatta con prestazioni eccezionali nella gamma di potenza da 50 a 75CV, i trattori della nuova serie T3F sono agili tra i filari, performanti nei trattamenti, potenti nelle lavorazioni del suolo e veloci nei trasferimenti su strada. Inoltre, queste macchine offrono all’operatore il massimo del know-how New Holland in fatto di ergonomia dei comandi, comfort del posto guida e intuitiva semplicità di utilizzo. Perché anche quando si tratta di trattori compatti per frutteto, tra i vostri filari c’è spazio solo per New Holland. • 4 modelli da 50 a 75CV con motori turbo FPT Industrial • Trasmissione Synchro Shuttle™ 20x20 fino a 40 km/h con superriduttore fino a 180 m/h • Innesto idraulico doppia trazione e bloccaggio differenziale • PdP idraulica servoassistita con modulatore idraulico • Esclusiva piattaforma isolata ed insonorizzata per pneumatici da 20” o 24”

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EDITORIALE

macchine agricole DI QUALITà per un’agricoltura più bella

Renzo Angelini Direttore editoriale

del ricco reportage che Karpòs ha dedicato a questo rilevante evento. Non notate lo sforzo dei costruttori per rendere il design delle macchine agricole paragonabile agli standard estetici di tutti gli altri settori? So benissimo che sono attrezzi tecnologici per i quali la funzionalità al lavoro dovrebbe essere primaria. In realtà sono macchine potentissime, indispensabili per una agricoltura efficiente. Ma, la loro forma trasmette anche altri significati: efficienza, efficacia, modernità, spettacolarità, bellezza etc. Osservate le foto con le macchine al lavoro immerse nel paesaggio agricolo. Non avete anche voi l’impressione che esse oggi, per come ci siamo evoluti, non possano che contribuire alla bellezza etica che a parole tutti vorrebbero? Personalmente ho pochi dubbi. Lascio volentieri agli amanti dei “vintage” meccanici la miseria della loro visione del passato, e preferisco di gran lunga il messaggio che questi attrezzi super tecnologici mi mandano quando li vedo al lavoro nei miei viaggi. Cosa mi comunicano? Mi trasmettono un senso di ordine, precisione, di forza che trasforma l’agricoltura in spettacolo. Esattamente ciò di cui ha bisogno il nostro settore per aumentare l’autostima degli addetti e per essere di nuovo il “centro” del rilancio economico.

Grazie ad Expo 2015 discorsi, dibattiti, convegni su alimentazione e agricoltura stanno avendo finalmente la centralità che meritano. A parole siamo tutti d’accordo per promuovere una agricoltura a misura dei nostri bisogni. Il sogno di questa nuova alleanza tra i frutti della terra e l’uomo, oggi lo chiamiamo sostenibilità. Ma devo aggiungere che nel nome della sostenibilità si parla ormai di tutto e in modo spesso contraddittorio. Con alcune di queste voci mi trovo in totale disaccordo, per esempio con chi vede nella tecnologia applicata all’agricoltura solo un nuovo nemico. Queste voci sostengono che il settore primario, per essere di nuovo sostenibile, debba all’improvviso fare un salto all’indietro di decenni se non di secoli. Inoltre vorrebbero convincerci che una agricoltura efficiente e tecnologicamente avanzata, abbruttisce il nostro territorio. Non è assolutamente vero. Io penso che la verità sia esattamente il contrario: una sana, efficiente, tecnologica agricoltura è la tutela migliore per i paesaggi agresti che, in un modo o nell’altro, tutti amano. Mi sono reso conto della fondatezza delle mie ragioni visitando l’ultima edizione di Eima International svoltasi recentemente, con grande successo, a Bologna. Osservate bene le immagini

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Karpòs Magazine

DICEMBRE 2014

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Direttore editoriale Renzo Angelini

EDITORIALE Renzo Angelini

Direttore responsabile Lamberto Cantoni Iscr. trib. di Forlì n° 3/12 del 4/5/2012 Proprietario ed editore della testata Karpòs S.r.l. Via Zara 53 - 47042 Cesenatico (FC) CF 04008690408 - REA 325872

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15 EIMA 2014 Stefania valentini

Rosso Gargano CONSERVE ALIMENTARI FUTURAGRI Domenico Demaio

Grafica Francesca Flavia Fontana Giulia Giordani pixelandlove@gmail.com Raccolta pubblicitaria Per contatti cell +39 335 6355354 pubblicita@karposmagazine.net Stampa Centro Stampa Digitalprint Srl Via A. Novella, 15 47922 Viserba di Rimini (RN) Tel. 0541 - 742974 / 742497 e-mail: info@digitalprintrimini.com

94 114 Trekking nelle Ande Peruviane Maurizio Levi e Laura Colognesi

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La pera italiana G. Baruzzi, S. Sirri, G. Pallotti, W. Faedi

136 Podere forte Rocco Lettieri

NEW YORK CITY Distribuzione in abbonamento: on line tramite carta di credito, bonifico bancario, cartolina postale (scaricabile del sito www.karposmagazine.net cliccando su contatti) oppure chiamare il numero +39 335 6355354

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Abbonamento a: 5 numueri a 25€ 10 num 45€ copie arretrate 10€ cadauna (salvo disponibilità)

scrivendo a: abbonamenti@karposmagazine.net

196 IL GORGONZOLA

COME SI COLTIVA IL POMODORO Luciano Trentini


CALEIDOSCOPI Per le fotografie:

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da pag. 14 a pag. 72 Eima: le foto sono delle rispettive società eccetto: pag 26-27-34-35-64-65 New Holland, pag 42-43-50-51 AGCO, pag. 58-59 SAVE, pag 70-71 SDF Group da pag. 78 a pag. 86 Michele Stallo pag. 101,104,106 Gianluca Baruzzi da pag. 114 a pag. 124 Maurizio Levi da pag. 136 a pag. 146 Rocco Lettieri da pag. 156 a pag. 166 NYC & Company da pag. 174 a pag. 184 Luciano Trentini da pag. 196 a pag. 206 Consorzio Gorgonzola DOP

DOP e IGP

SAN CARLO

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Pomì

Tutte le altre fotografie: © Renzo Angelini

Bauli

In copertina: Foto FENDT

Motta

Pedon DORIA

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Sperlari

Latteria Montello

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Plasmon

Crai SARDEGNA LATTE SOLIGO

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SANT’ANNA

CULATELLO DI ZIBELLO

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GRAPPE BONOLLO

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DIMMIDISì

BORGOBRUFA SPA RESORT

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Eraclea

ALPENSCHLÖSSL & LINDERHOF

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Stecco Natura

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TERRA BERICA

The St. Regis Abu Dhabi ELDOR CORPORATION

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ONAV

ASTORIA

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GRUPPO CORDENONS SPA

Picard F.LLI BERLUCCHI

CASEARIA CARPENEDO

https://twitter.com/KarposMagazine

PIAVE DOP

COMIECO Luciana Mosconi

Dogarina IFMeD

LIVON Farmo LIVINGCAP

Radicchio Rosso di Treviso e

https://www.facebook.com/karposmagazine1

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Variegato di Castelfranco

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BAGLIO DI PIANETTO

Escada Caseificio Tomasoni

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BAD MOOS

SWAROVSKI

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CALEIDOSCOPIO NUOVE WACKO’S GUSTO SALAME! Tantissime novità dalla patata più irriverente del mondo San Carlo! Wacko’s presenta il nuovo gusto di patatine, i pack con la nuova grafica e i nuovi gadget multimediali! Assolutamente da provare… e da giocare!

CALEIDOSCOPIO

Dopo aver presentato in anteprima assoluta al Cibus di Parma la grande iniziativa della realtà aumentata, Wacko’s concretizza il progetto con il lancio di nuovo gusto, un restyling totale dei pack e nuovi gadget interattivi.

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Il marchio, creato nel 2001 per rievocare Mr Crocc (che campeggiava sui pack negli anni ‘60) è stato pensato per i ragazzi dai 9 ai 13 anni, i cosiddetti tweens, ed oggi propone prodotti dai gusti decisi e una gustosa linea di dolci. Al costante passo con i tempi, le mode e le tendenze, Wacko’s ha proposto un nuovo gusto: SALAME. Dal sapore gustoso, molto apprezzato dai ragazzini, impossibile non provarle! Seguendo il filo conduttore del progetto della realtà aumentata, il nuovo gusto salame è stato lanciato in concomitanza con il restyling di tutti i pack della gamma Wacko’s chips e snack. Più colore e più dinamicità, per catturare l’attenzione dei giovani consumatori. I nuovi pack, sempre con colori diversi a seconda del gusto, hanno una grafica completamente dedicata all’iniziativa multimediale e ai nuovi gadget interattivi: Wacko’s irrompe nel mondo reale col suo fare scherzoso, uscendo dallo schermo di uno smartphone.

Nuovi gadget multimediali. All’interno di ogni sacchetto chips e snacks della linea Wacko’s c’è una card tecnologica (3 card nel Multipacco), che può essere utilizzata con tutti gli smartphone e i tablet in commercio. La card serve, dopo aver scaricato gratuitamente l’app “Wack’Attack” (disponibile sia per Android che iOS), ad attivare dieci divertenti mini-giochi con protagonista Wacko’s. Ogni gioco ha sei livelli di difficoltà, per coinvolgere e divertire in un’esperienza ludica interattiva, che porta gli utenti a sfidarsi tra loro in tempo reale. Fanno anche parte della linea Wacko’s: Chips - Gusto ketchup – pack rosso - Gusto spring onion – pack giallo - Classiche – pack azzurro Snack - Groggys - Gusto paprika dolce – pack verde - Blacks – Gusto ketchup – pack nero Le nuove Wacko’s gusto salame sono sugli scaffali dei punti vendita e nei bar da ottobre nel formato 40 gr. Il lancio del nuovo gusto salame è stato supportato da un’importante campagna media on line, con banner sui principali siti web dedicati al target. Grande risalto è stato dato anche attraverso la pagina ufficiale Facebook di Wacko’s (www.facebook.com/wackosoriginal) e il sito internet (www.wackos.it), per un coinvolgimento a 360°! www.sancarlo.it



CALEIDOSCOPIO

CALEIDOSCOPIO

Pomì: nuovo look per il leader della passata che ha fatto storia

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Pomì presenta Tetra Gemina Aseptic, il nuovo pack dal look ancora più accattivante e di facile utilizzo, con una grafica rinnovata che identifica i valori del brand: italianità, filiera, tracciabilità e freschezza del pomodoro. Per il Consorzio Casalasco del Pomodoro, proprietario del marchio, si tratta di un vero e proprio investimento in un progetto di restyling estetico e funzionale del pack che sarà a scaffale da novembre nel circuito delle principali insegne della gdo italiana. Un cambio importante che è il risultato di una somma di caratteristiche che rendono ancora più unico il prodotto. Il nuovo tappo, per esempio, 30% più grande e maneggevole, rende la confezione ancora più pratica da aprire e, grazie alla particolare inclinazione, fa sì che la versata sia semplice e precisa e il sistema salva goccia ancora più efficace. Una volta aperto il prodotto, inoltre, il tappo consente di preservarlo meglio, riducendo gli sprechi. Gli spigoli e la sezione quadrata permettono una presa salda, comoda e antiscivolo: non si rompe e può essere riposto in posizione orizzontale. Un altro aspetto importante legato al tema della sostenibilità, valore cardine per Pomì, è il materiale utilizzato: le nuove confezioni sono realizzate in carta FSC, proveniente da foreste gestite correttamente e responsabilmente, e sono smaltibili interamente (una volta risciacquate) nella raccolta differenziata. Infine anche sul nuovo pack, attraverso il tool PomìTrace.it per il consumatore sarà possibile con pochi e semplici click localizzare l’azienda agricola che ha coltivato il pomodoro della confezione acquistata. Pomì Gemina, frutto della collaborazione con Tetra Pak, la più importante multinazionale del settore imballaggi e partner di eccellenza di Casalasco, risponde quindi alla triplice esigenza del consumatore moderno: mantiene fresco e inalterato il sapore tradizionale del pomodoro, garantisce e racconta la qualità, la sicurezza e l’origine del prodotto finito, facilita il consumo e la conservazione. Con questo nuovo packaging, il Consorzio Casalasco del Pomodoro conferma la sua tendenza

all’innovazione, attraverso l’applicazione di nuove tecnologie ad un prodotto che resta caposaldo nella tradizione culinaria italiana. www.pomionline.it www.ccdp.it


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Numeri straordinari per l’esposizione di EIMA International, che chiude la sua 41ma edizione con 235.614 visitatori. In crescita la quota di operatori esteri, per un evento che si consacra come punto di riferimento per la meccanizzazione a livello mondiale. Tecnologia, economia ma anche cooperazione ed agricoltura sociale i temi emersi nel contesto della rassegna. La meccanica agricola – ricorda il Presidente dei costruttori Massimo Goldoni – è una delle più belle espressioni della nostra civiltà.

EIMA IN CIFRE

235.614 Visitatori

1.800 Espositori

La rassegna internazionale della meccanizzazione agricola si conclude con un risultato storico. Il numero dei visitatori, che nella scorsa edizione aveva raggiunto la quota di 196 mila, che costituiva il record per la rassegna bolognese, segna quota 235.614, con un incremento del 20% che va al di là di ogni previsione.

700 Giornalisti accreditati

150 Convegni

Dalle prime ore di mercoledì 12 novembre sino alla sera di domenica 16 l’affluenza al quartiere fieristico è stata incessante, con una presenza molto nutrita di operatori esteri. I dati statistici diffusi da FederUnacoma, la federazione dei >> segue pag. 72

EIMA 2014 - Stefania Valentini

EIMA 2014: l’edizione fenomenale

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EIMA 2014 - STEFANIA VALENTINI

Da adesso Fendt in campo con la sua Full Line.

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Con la sua Full Line, d’ora in poi, Fendt potrà offrire la macchina ideale per ogni esigenza. Un’offerta all’insegna dell’eccellenza: trattori, mietitrebbie e trince Fendt perfettamente integrate fino a creare una flotta completa ad alte prestazioni, che trasforma ogni lavoro in un successo. Ad affiancare i trattori di massima tecnologia da 70 a 500 CV, ora Fendt propone ai propri clienti anche una vasta gamma di macchine da raccolta. A partire dalle trincia Fendt Katana , offerta in due motorizzazioni da 650 e 850 CV, fino alle cinque serie di mietitrebbie, Fendt offre la macchina da raccolta adatta alle esigenze specifiche. Dai modelli di base della serie E fino alla mietitrebbia ibrida altamente tecnologica, tutti i clienti possono trovare la macchina che soddisfa le loro esigenze. Il nuovo Fendt Vario è disponibile nei modelli 310, 311, 312 e 313. Il suo fulcro è un motore AGCO Power a

quattro cilindri, da 4,4 litri dotato di sistema d’iniezione Common Rail e turbocompressore wastegate a regolazione elettronica. Il motore ha una potenza massima di 110 fino a 138 CV con un incremento di coppia del 42-55 per cento. La conformità con la fase Tier IV Final della normativa sulle emissioni è garantita da un catalizzatore ossidante (DOC), dal riciclo esterno dei gas di scarico AGRex e dal post-trattamento dei gas di scarico SCR che consentono di regolare in modo ottimale il motore. Il cambio Vario, ormai collaudato da anni, si contraddistingue per un elevato rendimento, massima facilità d’uso e affidabilità. Il TMS coordina la trasmissione del cambio e il regime del motore, in modo tale che il trattore funzioni sempre in condizioni ottimali per quanto riguarda risparmio e produttività. Sul nuovo Fendt 300 Vario viene installata la cabina VisioPlus che offre una visibilità perfetta in avanti in verticale e verso il basso sui passaruota. Sul parafango


SPECIALE EIMA 2014 EIMA - STEFANIA 2014 VALENTINI

Fendt 300 Vario

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destro si trova il Variocenter che raggruppa tutti gli elementi di comando al centro. Il Fendt 700 Vario è il trattore più venduto dal marchio Fendt. Il motore Deutz con cilindrata di 6,06 l, insieme alla collaudata tecnologia SCR Fendt offrono in combinazione con il Coated Soot Filter (CSF) con una soluzione tecnicamente all’avanguardia e finalizzata al risparmio di carburante, in cui la rigenerazione passiva avviene senza alcuna iniezione supplementare nel flusso di scarico soddisfando la fase Tier 4 Final. Ad una maggior efficienza provvede anche la nuova presa di forza posteriore 1.000 E a 4 velocità che, nonostan-

te un regime del motore ridotto, raggiunge i 1.000 giri al minuto. Ciò consente non solo di ampliare la gamma di applicazioni, ma anche di lavorare in modo più economico risparmiando carburante. A un miglior comfort provvede il nuovo terminale Vario 10.4-B che offre il sistema di guida parallela VarioGuide, la documentazione VarioDoc, la gestione attrezzi ISOBUS, le funzioni della telecamera e un maggior raggio d’azione del Bluetooth. La serie 700 Vario con i modelli 714, 716, 718, 720, 722 e 724 copre la gamma di potenza da 145 a 240 CV, disponibile nella versione Power, Profi o ProfiPlus. www.fendt.it


EIMA 2014 - STEFANIA VALENTINI

Nuove caratteristiche aumentano le prestazioni e il comfort delle mietitrebbie

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Le nuove caratteristiche delle serie M 300 e M 400 di Laverda, di notevole impatto, offrono motori ecologici, aumento delle prestazioni di raccolta in un’ampia serie di colture e miglior comfort e controllo per l’operatore I nuovi modelli scuotipaglia delle serie M 400 e M 300, con l’esclusivo sistema Laverda battitore/ controbattitore + MCS (Multi Crop Separator), sono estremamente versatili e garantiscono un’efficiente capacità di raccolta sui diversi prodotti europei (riso compreso) in presenza di svariate condizioni. Tutti i modelli delle due serie possono essere dotati della testata Power Flow, leader di mercato, attualmente disponibile in larghezze fino a 6,80 m per le mietitrebbie della Serie M 300 e fino a 7,7 m per i modelli della Serie M 400. Serie M 300 Laverda: macchine da raccolta efficienti e versatili La nuova serie M 300 fornisce la potenza, il risparmio e le prestazioni richieste dal più grande settore di mercato, offrendo un’ineguagliata combinazione tra

la più recente tecnologia, un comfort e un controllo eccezionali, e una notevole facilità d’uso grazie al design affidabile e semplice. La serie vanta, inoltre, la nuovissima cabina Proline, sviluppata specificamente per queste macchine, con la versione avanzata del TechTouch 2 terminal a beneficio del conducente. Le nuove caratteristiche delle mietitrebbie della serie M 300 Laverda: • Nuova cabina Proline, spaziosa e confortevole, con TechTouch 2 Terminal • Motori AGCO Power, tecnologia stage IV SCR progettati per consumi contenuti, massima economicità di esercizio, lunga durata nel pieno rispetto per l’ambiente • Motore a sei cilindri AGCO Power da 7,4 litri, potente ed economico, con Power Boost durante le operazioni di scarico della granella sulla M 310 (a sei scuotipaglia) • Piattaforma di taglio Power Flow fino a 6,8 m di larghezza


EIMA 2014 - STEFANIA VALENTINI

19 • Il Multi Crop Separator, fornito come optional, offre un’ulteriore separazione in presenza di prodotti difficili, riso incluso • Il nuovo ed elegante design prevede pratici pannelli laterali che consentono un perfetto accesso in caso di manutenzione • Vagli HCD, High Capacity Design, a comando elettrico, direttamente dalla cabina Le nuove mietitrebbie M 300 offrono ottime prestazioni e praticità, fornendo al tempo stesso ai conducenti comfort e controllo di qualità superiore grazie alla nuova cabina Proline. Cabina Proline, una cabina di qualità superiore Laverda sa bene che il comfort del conducente gioca un ruolo fondamentale nella durata delle prestazioni della macchina per l’intera giornata lavorativa. Ecco perché ha sviluppato specificamente per le ultime mietitrebbie della Serie M 300 la nuova cabina Proline, il top in fatto di comfort, ergonomia e razionalizzazione dei comandi. Offrendo caratteristiche dal livello solitamente riscontrabile in macchine di capacità superiore, la cabina Proline, prodotta a Bre-

ganze, è dotata del più recente terminale di controllo TechTouch 2 Terminal con i comandi posti sul bracciolo. I comandi sono collocati sulla leva multifunzione Powergrip dotata di pulsanti posti all’altezza del pollice e delle altre dita per le funzioni maggiormente utilizzate. Il TechTouch 2 terminal è posto di fronte al conducente, in posizione perfettamente raggiungibile. Rappresenta il sistema di gestione centrale della mietitrebbia e consente l’impostazione automatica e il monitoraggio di svariate operazioni di raccolta. Lo schermo è diviso in due parti e il conducente può scegliere gli elementi da visualizzare o scorrere le schermate “General Information” (informazioni generali), “Combine” (mietitrebbia) e “Information” (informazioni). La cabina Proline è perfettamente insonorizzata e il rumore è ridotto al minimo. La grande superficie vetrata offre una visibilità a 360°. Il climatizzatore è di serie, come il sedile a sospensione pneumatica e i vetri elettrici laterali regolabili elettricamente. Sotto il sedile passeggero sono posizionati un frigorifero e un pratico contenitore portaoggetti. www.laverda.it


EIMA 2014 - STEFANIA VALENTINI

Nuovi trattori cingolati Challenger Serie MT700E

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I tre nuovi modelli della Serie MT700E vengono azionati dai nuovissimi motori AGCO POWER™ a sette cilindri, progettati e costruiti specificamente per applicazioni agricole. Questi motori a elevata efficienza erogano una potenza maggiore, consumando fino al 5% di carburante in meno, rispetto ai motori precedenti e soddisfacendo al contempo le normative in materia di emissioni Stage IV/Tier 4. Caratteristiche dei trattori Challenger Serie MT700E • Motore ultimo modello a sette cilindri AGCO POWER™ da 9,8 L, Stage IV/Tier 4 Final • Capacità serbatoio carburante maggiorata • Radiatore e cofano di nuova progettazione per un raffreddamento più efficiente e una pulizia più semplice • Opzione: pompa idraulica ad alta capacità con portata di 321,8 L/min • Maggiore comfort per l’operatore • Nuove ed esclusive opzioni sottocarro per il sistema Mobil-Trac™ Motore ultimo modello a sette cilindri AGCO PO-

WER™ da 9,8 L. I trattori cingolati della Serie MT700E sono i primi del settore a utilizzare l’esclusivo motore a sette cilindri in linea AGCO POWER™ da 9,8 litri. Sviluppato e costruito presso lo storico stabilimento AGCO di Nokia, in Finlandia, il nuovo motore coniuga le tecnologie SCR e cEGR (ricircolo dei gas di scarico raffreddati) per soddisfare, senza ricorrere a un filtro antiparticolato per motore diesel (DPF), i severi requisiti delle normative Stage IV/Tier 4 Final in materia di emissioni. Simile nel funzionamento agli attuali sistemi di ricircolo dei gas di scarico, il sistema cEGR, che viene azionato da un dispositivo elettronico, si distingue per il fatto che i gas di scarico del motore vengono raffreddati prima di essere miscelati all’aria proveniente dall’intercooler principale. Le norme EPA impongono che i componenti utilizzati nel post-trattamento dei gas di scarico debbano durare almeno cinque anni o, se raggiunte prima, 3000 ore. Il nuovo motore a sette cilindri in linea AGCO POWER™ da 9,8 litri supera quasi di tre volte tali requisiti, con una vita utile prevista dei componenti EAT pari a 8.000 ore (secondo le stime del produttore).


Massey Ferguson, marchio internazionale di AGCO (NYSE: AGCO) annuncia l’introduzione dei primi trattori della nuova Global Series. I modelli MF 4708 e MF 4709 sono i primi trattori della rivoluzionaria famiglia Global, con una gamma da 60 CV fino a 130 CV. Sono le prime macchine della nuova Global Series che si comporrà di tre gamme con quattro moduli di trasmissione diversi e sarà disponibile nelle versioni senza cabina, semipiattaforma e con cabina. “Le migliori menti di Massey Ferguson hanno progettato e costruito questa nuova serie di robusti trattori,” racconta Campbell Scott, direttore del reparto Brand Development. “Si tratta di macchine all’avanguardia derivate da un investimento di 350 milioni di dollari mirato a ottenere un design completamente nuovo e innovativo e sviluppate specificamente per garantire un funzionamento assolutamente affidabile in un’ampia serie di impieghi che soddisfino le svariate tipologie di agricoltori sparsi in tutto il mondo.” “Diversamente dalla maggior parte dei trattori di pari fascia, che si basano su design e componenti precedenti, la Global Series di Massey Ferguson è stata progettata e realizzata nel XXI secolo e specificamente ideata per i più moderni impieghi. Tutta-

via, pur utilizzando gli strumenti più recenti e le più innovative tecniche di realizzazione e progettazione, conservano la facilità di funzionamento, l’affidabilità e il rapporto qualità-prezzo che ci contraddistinguono,” prosegue “e, inoltre, ove possibile, abbiamo cercato di usare il design, la tecnologia e i componenti della fortunata serie MF 5600, che sono stati sviluppati per l’era moderna e che ci consentono di fornire in modo più efficiente parti di ricambio e servizi per l’intera gamma di trattori, ovunque si trovino nel mondo.” Più del 90% delle parti di ricambio e dei componenti della Global Series è totalmente nuovo, progettato e studiato specificamente per questi trattori. Oltre 36.000 ore di laboratorio e prove sul campo hanno consentito di testare i prototipi nelle condizioni più estreme: dall’Arizona negli Stati Uniti, a Lusaka nello Zambia, allo scopo di rispettare la natura globale delle nuove macchine. I primi modelli faranno il loro debutto al “Vision of the Future” di Massey Ferguson. Il modello MF 4708 da 82 CV sarà poi venduto in Africa e in Medio Oriente, mentre il modello MF 4709 da 95 CV sarà lanciato prima in Turchia e poi, più avanti nel corso dell’anno, nel resto d’Europa.

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Il nuovo cavallo di battaglia mondiale di Massey Ferguson

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Il nuovo Valtra è audace, moderno e vicino al cliente Contestualmente al lancio della nuova Serie T, Valtra presenta la nuova identità del suo marchio e rende pubblico l’impegno verso i nuovi clienti con lo slogan “Your Working Machine”. I cambiamenti sono a livello globale e si applicano anche all’azienda, alle operazioni e ai prodotti Valtra in Brasile. Valtra è entusiasta di rispondere ancora meglio alle domande dei clienti. L’idea principale è quella di offrire ai clienti prodotti e concetti di assistenza di facile utilizzo e affidabili, che soddisfano l’uso previsto dai clienti. Il termine “Your” descrive il modo di Valtra di lavorare a stretto contatto con il cliente e di offrire personalizzazioni per il trattore in base alle singole necessità. Il termine “Working” descrive l’esperienza Valtra e il supporto che offre ai clienti nelle condizioni di lavoro più diffi-

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Your working machine


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cili, dal caldo del Brasile al freddo estremo dei paesi del Nord. Il termine “Machine”, a sua volta, descrive l’importanza del trattore stesso e l’affidabilità, la potenza e la versatilità che lo caratterizzano. Insieme ai prodotti e alle operazioni aggiornati di Valtra, anche l’identità aziendale appare differente rispetto

al passato, il nuovo aspetto è stato aggiornato ed armonizzato a livello globale e sarà ben visibile nei nostri canali di comunicazione e negli altri luoghi di interazione con i clienti. I colori tradizionali di Valtra sono stati mantenuti ma con sfumature nuove, più fresche, audaci e dinamiche. La Serie T di quar-


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ta generazione è la prima dimostrazione del nuovo marchio Valtra per quanto riguarda il prodotto. Combinando il design di tradizione scandinava e la promessa del nuovo marchio, è stato creato un prodotto che rafforzerà ulteriormente la competitività di Valtra e inoltre aprirà la strada per lo sviluppo di altri prodotti. Nel complesso, Valtra è ora più audace, più moderno e più vicino al cliente. La nuova attitudine si

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riflette in tutte le azioni che Valtra intraprende, dalla progettazione e la produzione del prodotto all’assistenza fornita dalle organizzazioni di vendita locali. Valtra, dinamico e moderno, soddisfa le domande e le aspettative dei clienti con soluzioni individuali, innovative e affidabili. www.valtra.it


Zago ha presentato ad EuroTier di Hannover e ad EIMA International di Bologna il nuovo carro trinciamiscelatore adatto per piccole stalle. Zago srl - azienda specializzata nella produzione di macchine per l’alimentazione zootecnica con tecnica Unifeed/T.M.R. e macchine per l’ecologia – ha presentato alla fiera EuroTier di Hannover (Germania) in assoluta mondiale il nuovo prodotto King Hawk, proposto anche ad EIMA. King Hawk è un carro trincia-miscelatore semovente indispensabile per tutti gli allevamenti che hanno specifiche esigenze di passaggio per la distribuzione degli alimenti su stalle di piccole dimensioni, con limitati spazi di manovra. La macchina ha una capacità che va dai 5 agli 11 m³ ed è proposta

nella versione diesel, oppure nella versione elettrica. Il sistema di trasmissione alle coclee, invece, è di tipo meccanico. Oltre ad essere contenuta nei volumi, la macchina è semplice ed agile nell’utilizzo, assicurando così ottime performance all’allevatore. Infatti, grazie all’avanzata tecnologia offerta, questo modello è unico sotto il profilo della qualità del lavoro, dell’affidabilità e della sicurezza, garantendo l’eccellenza nella preparazione della razione Unifeed/T.M.R. Con questo nuovo modello, Zago srl conferma ancora una volta di essere un’azienda in cui esperienza e specializzazione portano alla realizzazione di prodotti ad alto contenuto innovativo alla propria clientela presente in 60 paesi del mondo. www.zago-srl.com

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KING HAWK, IL NUOVO CARRO TRINCIA-MISCELATORE

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Per il futuro dell’agricoltura, delle persone e dell’ambiente

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Quando abbiamo deciso di rendere più facili e più efficienti le attività agricole, ci siamo concentrati sulle relazioni esistenti fra le lavorazioni e gli operai e fra l’agricoltura e l’ambiente, perché le lavorazioni agricole e il benessere delle persone sono possibili solo quando l’ambiente è pulito. Per affrontare i problemi che gli agricoltori di tutto il mondo devono affrontare, siamo ritornati ai principi elementari. Dopo aver esplorato il passato e il futuro dell’agricoltura, abbiamo immaginato come avrebbe dovuto essere il trattore ideale per rendere più facili ed efficienti i lavori agricoli quotidiani e per contribuire, anche, a un ambiente più pulito. Poi siamo andati avanti e l’abbiamo realizzato. Vi presentiamo Kubota M7001, il trattore più pulito, più perforante e potente da noi mai costruito. Merita appieno il titolo di “ammiraglia” della nostra offerta di

macchine agricole. Motore Kubota V6108 Il motore V6108 adotta la più recente tecnologia applicabile ai motori “puliti”. La tecnologia (SCR) inietta nei gas di scarico caldi del motore un additivo per emissioni diesel (DEF), che trasforma i gas di scarico in innocuo vapore acqueo e azoto. Il sistema Common Rail (CRS) controlla elettronicamente il tempo e la qualità di combustibile iniettato ad alta pressione e per ottimizzarne la combustione e generare una maggiore efficienza, migliore consumo del combustibile e una minore rumorosità del motore. La combinazione di questi due sistemi con un silenziatore per filtro diesel antiparticolato (DPF) e con un sistema di ricircolo dei gas di scarico (EGR) garantisce a M7001 prestazioni che non solo saranno conformi alle più recenti norme fase IV sulle emissioni, ma che saranno


Controllo ottimale del cambio di velocità M7001 astato progettato per consentire livelli di manovrabilità e controllo molto elevati. Un modo per ottenere questa condizione è l’associazione automatica delle condizioni di lavoro e della velocità ottimale, consentendo all’operatore di concentrarsi sulla gui-

da. Durante gli spostamenti, la modalità Travel regola i rapporti in base alle condizioni della strada, alle pendenze (sia in salita, sia in discesa) e all’accelerazione. In modalità Field, non appena si solleva l’attacco a tre punti, il cambio scala 2 rapporti. Se viene attivato l’interruttore POT, la modalità Field consente, inoltre, di ridurre al minimo i giri della presa di forza (POT). Capacità di sollevamento: 9000 kg La grande capacità di sollevamento di M7001 (9000 kg) consente di operare rapidamente con un caricatore frontale, una seminatrice combinata o altre attrezzature di grandi dimensioni. www.kubota.com

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notevolmente superiori. Serbatoi di carburante/urea di grande capacità Il tempo che si trascorre per il rifornimento è tempo che si sottrae al lavoro. Per consentirvi di lavorare più a lungo, e senza interruzioni per il rifornimento, M7001 è dotato di serbatoi ad alta capacità per il combustibile (330 litri) e per l’urea (38 litri).

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Livelli record di produttività con la nuovissima gamma di mietitrebbie

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Le nuovissime mietitrebbie CR di New Holland offrono nuovi standard di efficienza nella raccolta: aumenti di produttività fino al 15%, rottura dei grani entro lo 0,2% e comfort assoluto in cabina. La nuova cabina Harvest Suite™ Ultra è più grande ed offre una superficie vetrata più ampia rispetto ai modelli precedenti. Al vertice della gamma di sei modelli si colloca la CR10.90, la prima mietitrebbia a entrare nel segmento classe 10 in Europa e la più potente CR di sempre, in grado di offrire la massima capacità e prestazioni ineguagliate sul mercato. “La nuova gamma CR è il risultato di 40 anni di tecnologia Twin Rotor™” ha dichiarato Hedley Cooper, direttore Combine Harvester Product Management. “La gamma offre il meglio delle tecnologie di raccolta di New Holland: rotori Twin Pitch, Dynamic Feed Roll™, cingoli in gomma SmartTrax™, sospensioni Terraglide™, tecnologie del motore ECOBlue™ SCR e Hi-eSCR – una combinazione vincente per le massime prestazioni. A tutto questo si aggiunge la cabina

Harvest Suite™ Ultra che ridefinisce gli standard di comfort nella raccolta. Con la capacità e le prestazioni della CR 10.90, si entra in una dimensione operativa completamente nuova. Non si potrebbe chiedere di più.” Tecnologie collaudate per livelli superiori di capacità New Holland perfeziona costantemente la collaudata tecnologia Twin Rotor™, progettata per offrire un’alta capacità di raccolta e un’elevata produttività con livelli ineguagliabili di qualità della granella. Dynamic Feed Roll™, il sistema meccanico di alimentazione che abbina anche una funzione di protezione parasassi in movimento, aumenta ulteriormente la robusta capacità della CR alimentando i rotori con maggiore velocità ed efficienza e deviando i sassi senza soste o rallentamenti. Le nuove lame seghettate sul rullo sono delicate sul raccolto e garantiscono la produzione di paglia di alta qualità. I risultati sono


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31 una maggiore capacità e una migliore qualità della granella e della paglia rispetto ai modelli equivalenti della gamma precedente, senza impiego di potenza aggiuntiva. Le mietitrebbie CR lavorano ininterrottamente con condizioni variabili del prodotto e grazie ai rotori Twin Pitch offrono aumenti di produttività fino al 10% in condizioni umide. Cambiare la configurazione per grani piccoli e mais o riso è semplice. Le pale del rotore regolabili richiedono meno potenza per grandi volumi di raccolto e producono paglia di qualità costantemente elevata. I cingoli in gomma SmartTrax™ con sospensioni Terraglide™, di serie sull’ammiraglia della gamma, la CR10.90, e opzionali sugli altri modelli, garantiscono un’eccellente trazione, un basso compattamento del terreno e una marcia estremamente fluida. Tutta la potenza che occorre, grande autonomia, ampio serbatoio di granella: incrementi di produttività fino al 15% Le mietitrebbie CR offrono tutta la potenza che occorre: dai 449 CV della CR7.90 ai 652 CV del modello di punta CR10.90. Cinque modelli sono dotati di tecnologia 4A ECOBlue™ SCR Tier 4A di New Holland, mentre la CR10.90 utilizza il propulsore Cursor 16 con tecnologia ECOBlue™ Hi-eSCR che ha ottenuto il riconoscimento “Diesel Engine of the Year 2014” ed è già conforme agli standard Tier 4B. Il motore è provvisto di tecnologia Common Rail per una precisa

alimentazione del carburante, prestazioni brillanti e una produttività costantemente alta in tutte le condizioni di lavoro. La tecnologia ECOBlue™ di New Holland altamente efficiente offre consumi straordinariamente bassi riducendo i costi d’esercizio ed offrendo un’autonomia ancora maggiore grazie al capiente serbatoio del carburante – da 1.300 litri nei modelli CR9.90 e CR10.90. Il modello al vertice della gamma offre anche una coclea di scarico pieghevole extralunga (10 m), adatta alle testate e ai rimorchi di maggiori dimensioni. L’alta capacità del serbatoio di granella – dagli 11.500 litri della CR7.90 ai 14.500 litri della CR9.90 e della CR10.90 – l’eccezionale velocità di scarico fino a 142 litri/secondo e la grande autonomia garantiscono che neanche un secondo vada perso durante la giornata: la produttività aumenta del 15% e si mantiene costante per tutta la durata del lavoro. New Holland Agriculture lancia un importante aggiornamento dei trattori TD3.50: migliori prestazioni, nuova linea, maggiore ergonomia New Holland Agriculture ha presentato un importante aggiornamento del trattore Serie TD3.50 che apporta sensibili miglioramenti in termini di ergonomia e prestazioni. La serie era stata presentata a EIMA 2012 ottenendo un grande successo europeo. Per rispondere alle richieste della clientela del segmento hobbistico che cerca un trattore classe peso 2.000


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Kg da 50 CV, New Holland ha presentato a EIMA 2014 la serie TD3.50 rinnovata e con la tipica stilizzazione della famiglia di trattori New Holland. Luca Mainardi, Responsabile Tractor and Precision Land Management Product Management, così commenta: “Il TD3.50 un trattore di livello base polivalente che ben si adatta a un’ampia gamma di applicazioni tipiche dei trattori di dimensioni ridotte; non solo quindi l’uso hobbistico ma anche l’agricoltura semi-professionale e l’orticoltura. Le migliorie che abbiamo introdotto ampliano ancora di più la sua versatilità e ottimizzano il comfort dell’operatore.”

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Nuova linea ed ergonomia migliorata Il nuovo cofano presenta la linea tipica dei trattori New Holland con il serbatoio del carburante che è stato ridisegnato in modo da adattarsi alla nuova linea. L’attacco posteriore e la piattaforma dell’operatore sono ora separati da un divisorio di acciaio situato dietro al sedile che migliora la sicurezza, l’ergonomia e la linea estetica. La disposizione dei comandi è stata rivista al fine di migliorare l’ergonomia: la leva dell’inversore è stata riposizionata a sinistra del volante di guida, i comandi del sistema Lift-O-Matic™ e dell’acceleratore manuale sono stati riposizionati per un miglior comfort di utilizzo, mentre le leve di controllo dello sforzo e della posizione sono state inserite in un nuovo quadro che raggruppa le funzioni per

una maggiore comodità di azionamento. I pedali di comando sono stati ridisegnati e riposizionati secondo criteri ergonomici. La posizione del sedile è stata migliorata e il volante sollevato e inclinato in avanti, in modo che l’operatore possa sedere assumendo una postura di lavoro più comoda e naturale. Nuovo motore FPT Industrial Tier 3: prestazioni collaudate e il 40% di coppia in più Il nuovo motore FPT Industrial del TD3.50 è il collaudato S8000, che offre prestazioni potenti e affidabili su diverse macchine New Holland. Il motore 3 cilindri 2.9 l turbo Tier 3 genera 48 CV di potenza e il 40% di coppia in più del suo predecessore: 190 Nm a 1400 giri/min. Attacco posteriore più robusto: capacità di sollevamento superiore del 50%. Il sollevatore posteriore con i nuovi bracci inferiori, più robusti e più corti di 100 mm, ha una capacità di sollevamento di 2200 kg, il 50% in più del modello precedente. Supporto in fusione dell’assale anteriore e passo lungo: aumento della robustezza e della stabilità. Il supporto dell’assale anteriore realizzato in fusione è più resistente e consente una migliore ripartizione dei pesi. Assieme al passo più lungo (2057 mm) e alle dimensioni più compatte del trattore contribuisce a migliorarne la stabilità. www.newholland.com/it


Nonostante la congiuntura economica poco favorevole, la fiera ha registrato numeri da record, chiudendo questa 41ma edizione con 235.614 visitatori. In crescita la quota di operatori esteri, per un evento che si consacra come punto di riferimento per la meccanizzazione a livello mondiale. Merlo si è presentato in grande stile all’Eima di Bologna. Con uno stand di oltre 1300 metri quadrati e la sua nuova gamma di sollevatori telescopici modulari Turbofarmer ha, infatti, raccolto un grande successo di pubblico presso la propria area espositiva. I modelli di Turbofarmer esposti erano: TF 42.7 CS 156, TF38.7 G 120, TF 38.10 156, TF 38.10 TT CS 156 e, in anteprima mondiale il TF 45.11 T CS 156 CVTronic. Questo nuovo modello si inserisce nella gamma Heavy Duty, quella nata per le lavorazioni più impegnative e grazie ai 45 quintali di portata ed agli 11 metri di altezza di sollevamento rappresenta il mezzo ideale per chi opera nell’industria cerealicola, di fertilizzanti, biogas e riciclaggio. Grande è stato poi il successo raccolto dalle due attrazioni principali presenti al centro dello stand Merlo, il Multifarmer 40.7 T CS 156 CVTronic su pedana rotante, anch’esso in anteprima mondiale e frutto del nuovo concetto modulare, che mostrava tutte le funzionalità telescopiche e trattoristiche grazie al sollevatore ed alla presa di forza posteriori. La

seconda attrazione è stata il simulatore della sospensione della cabina. Qui è stato registrato un afflusso importante e costante di visitatori che hanno provato il confort esclusivo della sospensione della cabina e che hanno lasciato feedback veramente entusiasti su questa tecnologia brevetta Merlo. Oltre alla nuova gamma, i visitatori hanno potuto ammirare due telescopici davvero speciali: l’SM30, primo modello di sollevatore telescopico prodotto da Merlo nel 1981 ed il P 25.6 che ha è entrato nel Guinness dei primati per il viaggio più lungo mai percorso da un sollevatore telescopico, 4300 km da Cuneo (ITA) a Pirkkala (FIN). Sullo stand erano inoltre presenti i sollevatori telescopici facenti parte delle altre famiglie che compongono la gamma agricola che presentavano anch’essi numerose novità tecniche: i compatti P25.6 e P 32.6, il Professional P 55.9 Cs e l’Alta capacità P 120.10 HM. Nello stando erano poi presenti i trasportatori cingolati Cingo con ben 3 novità (M 12.3, M500, M 12.3 Radiocomandato) ed i trattori porta-attrezzi Tre Emme, il 150 VR ed il nuovo MM 160 MC, un nuovo concetto di macchina multifunzionale che può trasformarsi in un mezzo adatto al settore forestale, alle municipalità, allo sgombero neve. www.merlo.com

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Eima 2014: un’edizione storica! Grande successo per Merlo nel salone bolognese.

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NOVITÁ BCS PER EIMA 2014

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Il Gruppo BCS è una compagnia multinazionale leader nel settore della meccanizzazione. Progetta e costruisce macchine agricole (motocoltivatori, motofalciatrici, macchine da fienagione e trattori specializzati) e per la manutenzione del verde, rappresentati dai marchi commerciali BCS, FERRARI, PASQUALI, MA.TRA. e macchine per la produzione di energia elettrica autonoma e per la saldatura mobile, rappresentati dal marchio MOSA e BCS GROUP ENERGIA. BCS SpA può contare su tre stabilimenti di produzione in Italia tutti certificati ISO 9001, e nel mondo è presente in tutti i continenti con distributori in oltre 100 Paesi e con sei filiali commerciali. Mission Il Gruppo BCS progetta, costruisce e distribuisce i suoi prodotti assecondando le esigenze di chi li usa, con l’unico intento di realizzare macchine che migliorino la vita di chi le acquista garantendone affidabilità, sicurezza e comfort. Rispettare e salvaguardare l’ambiente inoltre, è da sempre una costante del modo di pensare e di agire del Gruppo BCS, essendo cresciuti a fianco di coloro che vivono giorno per giorno a stretto contatto con la natura e ne fanno di essa

la propria vita. Trattori specializzati: Sky Jump A due anni dalla sua presentazione e dopo severi test nelle più prestigiose aziende vitivinicole, lo Sky Jump è entrato definitivamente in produzione. Lo Sky Jump è un trattore specializzato con avantreno gommato e retrotreno cingolato in gomma. Questa doppia configurazione garantisce alla macchina le doti di maneggevolezza di un trattore classico con ruote in gomma e la stabilità e trazione di un trattore cingolato avendo il triplice vantaggio di poter circolare su strada (omologato a 40 km/h), ridurre al minimo i rovinii e i compattamenti del terreno normalmente “aratro” da lame e ramponi dei cingoli e mantenere tutto il comfort di un trattore gommato. L’esclusivo doppio sistema di sterzo Dualsteer®, il passo corto e il baricentro basso rendono lo Sky Jump il mezzo ideale per essere impiegato in totale sicurezza sia sui terreni declivi che sulle pendenze trasversali delle coltivazioni in filari.


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Altra caratteristica unica è la confortevole cabina Compact che consente di contenere l’altezza da terra ottimizzandone l’impiego sottochioma, in vigneti a pergola e serre. Lo Sky Jump monta un motore VM 4 cilindri turbo Intercooler da 91 hp con EGR System interno. Manutenzione del verde: Ma.Tra. 350 La Ma.Tra. 350 è una macchina operatrice semovente concepita per gli impieghi di manutenzione professionale delle aree verdi, pubbliche e private, e per tutti i lavori tipici delle municipalità. Grazie ad una serie completa di attrezzature professionali la

Ma.Tra. 350 può essere utilizzata in tutte le stagioni dell’anno. Maneggevolezza, raggio di volta contenuto, comfort di guida e grande stabilità anche su terreni in pendenza e con scarsa aderenza garantiscono elevate performance in ogni condizione di impiego. La Ma.Tra. 350 monta un motore da 44 hp di potenza ed una trasmissione idrostatica ad una sola gamma di velocità da 0 a 20 km/h a variazione continua. La trazione è a 4WD. Il capiente cesto di raccolta da 1000 lt reali ha il ribaltamento idraulico a 210 cm di altezza. www.bcs-ferrari.it


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Novità: ATOS 200/300 Ampia offerta per un ampio segmento di mercato

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CLAAS introduce una serie totalmente nuova di trattori, appartenenti al segmento fino a 140 CV : trattasi della nuova gamma ATOS, nella serie a 3 e 4 cilindri per un totale di 6 modelli, compresi fra 76 e 109 CV, a completamento delle attuali serie ARION 400, AXOS, ELIOS e NEXOS. Con il nuovo ATOS, CLAAS ha ampliato la propria offerta di trattori con potenza al di sotto di 140 CV. CLAAS offre oggi ai propri concessionari e clienti, 10 gamme e 51 modelli da 72 fino a 530 CV, la più vasta gamma ad oggi proposta. Il nuovo trattore ATOS si contraddistingue soprattutto per la sua robusta struttura, per la sua versatilità durante il lavoro quotidiano e grazie alle numerose opzioni e possibili trasformazioni, rappresenta il trattore ideale per ogni utilizzo. La fiera internazionale EIMA 2014 ha rappresentato il palcoscenico ideale per il lancio e la presentazione al pubblico del nuovo

ATOS. L‘azienda familiare CLAAS fondata nel 1913 (www.claas.com), è un’azienda pilota nel settore della tecnica agraria. L’Azienda, con sede ad Harsewinkel (Vestfalia), è Leader europeo nel settore della costruzione di macchinari agricoli. In particolare, CLAAS detiene la leadership mondiale grazie a un grande prodotto: le trincia raccoglitrici semoventi. Anche con i trattori, come pure presse raccoglitrici e macchine per la fienagione, CLAAS occupa una posizione leader nella meccanizzazione agricola mondiale. L’offerta dei prodotti CLAAS include anche informazioni sulla tecnologica agraria. La CLAAS occupa nel mondo oltre 11.000 dipendenti e nell’esercizio commerciale 2013 ha raggiunto il fatturato record di ben 3,8 miliardi di Euro. www.claas.it


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Modello (3-cilindri)

Max. Potenza* (kW/CV)

Max. torsione di coppia (Nm)

Modello (4-cilindri)

Max. Potenza* (kW/PS)

Max. Torsione di coppia (Nm)

ATOS 220

56/76

341

ATOS 330

65/88

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ATOS 230

65/88

354

ATOS 340

75/102

408

ATOS 240

71/97

371

ATOS 350

80/109

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LE MACCHINE FIRMATE IDEAL IN SCENA AD EIMA 2014

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Anche quest’anno Ideal ha partecipato ad Eima International a Bologna, importante appuntamento fieristico per tutto il mondo della meccanizzazione agricola, dove ha presentato molti modelli della sua vasta gamma di macchine agricole per la protezione delle colture. Nel corso della fiera i visitatori hanno potuto vedere e toccare con mano le ultime novità messe in campo da Ideal, che da 70 anni a questa parte non ha mai smesso di ideare e progettare macchine sempre più all’avanguardia e sostenibili per l’ambiente. Dal 1947, anno della sua fondazione, l’azienda è cresciuta continuamente ed ha acquisito una solida e esperienza nel campo della progettazione e della realizzazione di macchine per tutti i tipi di coltivazioni, dal frutteto al vigneto, dal campo aperto all’orticoltura. L’azienda ha sede a Castelbaldo, in provincia di Padova, e si contraddistingue per una spiccata tendenza all’innovazione di prodotto – parte del suo DNA – e per la continua collaborazione con enti di ricerca e istituti universitari, nonché per la disponibilità alla customizzazione del prodotto in funzione dei vari mercati

e delle diverse esigenze del cliente finale. Dal suo team di ingegneri qualificati e operai esperti sono nati così i nuovi prodotti Drop Save e Rhone Top, entrambi presenti ad Eima 2014. Nello specifico, Drop Save è un innovativo nebulizzatore con recupero di prodotto, realizzato ora anche nella versione “slim” per vigneti stretti. Drop Save consente di trattare in basso volume due filari completi contemporaneamente, grazie ai quattro pannelli di cui è dotato. I pannelli, infatti, si posizionano a destra e a sinistra del filare e permettono sia di distribuire perfettamente il fitofarmaco attraverso una serie di ugelli e un potente getto d’aria, sia di recuperare tutto il prodotto che non si deposita sulla vegetazione attraverso un sistema a condensatore statico che fa evacuare l’aria all’interno dei pannelli e trattiene l’acqua intercettata. Il liquido raccolto viene poi rimesso in circuito da aspiratori brevettati IDEAL, che lo inviano alla cisterna principale tramite un sistema di cui Ideal è proprietaria. I dati sulla quantità raccolta e disponibile in cisterna sono determinati da uno speciale inclinometro, anch’esso brevettato da IDEAL. Il fun-


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zionamento della macchina è interamente gestito da un software installato su un computer di bordo che automatizza lo spostamento dei pannelli grazie anche ad un sistema brevettato di sensori di prossimità ad effetto elettromagnetico Hall. Rhone Top, invece, è un nuovo atomizzatore studiato appositamente per trattamenti su frutteti a spalliera e realizzato per rispondere alle esigenze delle aziende agricole di tutto il mondo. Rhone Top si caratterizza per il suo ventilatore a torre trapezoidale con aspirazione inversa. La speciale configurazione a torre consente una distribuzione mirata sulla vegetazione da trattare mentre l’aspirazione inversa lascia il ventilatore libero da foglie e residui del terreno. Allo stesso tempo le ampie dimensioni del ventilatore garantiscono una massa d’aria tale da far penetrare il prodotto anche

in coltivazioni con vegetazione rigogliosa e di grandi dimensioni, mentre uno speciale raddrizzatore d’aria annulla l’effetto elicoidale prodotto dall’elica stessa assicurando una distribuzione dell’aria perfettamente equilibrata su ambo i lati. Questi sono solo due dei moltissimi modelli di macchine per la protezione delle colture prodotte dalla Ideal, che dopo Eima si riconferma un’azienda leader nel settore, ampiamente presente a livello internazionale. La sua esperienza e solidità rappresentano delle forti garanzie per il mercato italiano e internazionale, tanto che Ideal realizza l’80% del suo fatturato con il commercio con l’estero e dal 2013 ha visto un ulteriore incremento di fatturato. www.idealitalia.it


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Le macchine a zero emissioni firmate Hortech

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L’Azienda ha presentato ad Eima 2014 le ultime novità tra cui la prima raccoglitrice elettrica.

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Hortech, azienda innovativa che opera nel campo della meccanizzazione del comparto orticolo, ha presentato ad EIMA di Bologna Slide Eco, la prima raccoglitrice dedicata alle colture orticole per foglie da taglio a funzionamento elettrico e, pertanto, a zero emissioni. Slide Eco è nata per eliminare il livello di inquinamento prodotto dai gas di scarico dei motori endotermici, sostituendo quest’ultimi con motori elettrici, in un’ottica di potenziale aumento del valore aggiunto delle colture orticole coltivate con metodologie biologiche o ecocompatibili. Slide Eco ha un motore elettrico che sviluppa una potenza di 30 Kw, alimentato da una batteria che consente un’autonomia di 14 ore lavorative. La ricarica dura 3 ore ed è effettuabile con il cavo da 10A in dotazione, collegabile ad una normale presa domestica di 220 V. La durata media della batteria è di 1.500 ricariche, dato che si traducono in oltre quattro anni di lavoro continuativo. Oltre all’angolo di sterzata che arriva fino a 45/47 gradi, Slide Eco ha una velocità di trasferimento che raggiunge i 10 km/h, con vibrazioni assenti in tutte le condizioni di utilizzo, comportando così un miglioramento della qualità delle condizioni di lavoro degli operatori. Per questi motivi e grazie alle sue caratteristiche meccaniche, Slide Eco è una mac-

china che, oltre ad offrire soluzioni ecosostenibili e di ergonomia di utilizzo, produce anche vantaggi economici poiché riduce notevolmente i costi dei consumi. “La nostra idea di innovazione non si ferma all’applicazione della tecnologia di ultima generazione”, dichiara Luca Casotto Export Manager di Hortech “ma deve contemplare anche le nuove e condivise esigenze legate al rispetto dell’ambiente ed alla salute del consumatore. E Slide eco è solo l’inizio di questo percorso.” Hortech è un’azienda padovana che dal 2004 produce macchine per la preparazione del terreno, la semina-trapianto, la protezione delle piante, la raccolta integrale del prodotto orticolo. È presente con i suoi prodotti non solo in Italia realizzando il 50% del suo fatturato, ma anche in altri 45 paesi del mondo, fra i quali i paesi di tutta Europa, il Sud America, la Russia, il Sud Africa, la Cina. Nonostante l’esperienza trentennale dei suoi fondatori, Hortech è un’azienda molto giovane, in quanto composta da 25 collaboratori la cui età media si aggira sui 30 anni. L’azienda dispone di un’area coperta di 4.000 mq, in provincia di Padova, in Veneto, in un’area prettamente orticola, sulla quale è possibile testare e perfezionare tutti i prodotti realizzati. www.hortech.it


La Spezia Srl è specializzata nella progettazione e costruzione di macchine destinate alle lavorazioni aeree sulla chioma del vigneto ed il suo marchio TECNOVICT da oltre 25 anni rappresenta un brand di riconosciuto valore ed adottatato dalle aziende primarie del settore quali Antinori, Avignonesi, Frescobaldi, Gaja, Ruffino, Zonin e tanti altre. Da sempre installata a Pianello Val Tidone in provincia di Piacenza, la sua mission è quella di sviluppare progetti innovativi, spesso in collaborazione con il mondo della ricerca, e costruire le attrezzature all’insegna della semplicità e razionalità ma usando materiali pregiati e componentistica di alta qualità, in gran parte italiana e per il resto europea o statunitense. Questo permette di garantire alla clientela un elevatissimo livello di affi-

dabilità nell’uso che abbinata a prestazioni qualitativamente elevate pongono il marchio ai vertici per un uso professionale su grandi superfici. A riprova delle sue inclinazioni innovative la ditta ha trionfato per tre volte al concorso Novità Tecniche (2005, 2010, 2014) ed ha avuto la menzione nel medesimo concorso nel 2012. Negli ultimi anni i temi principali si sviluppo sono stati quelli della Viticoltura di Precisione (prima azienda a realizzare sia uno spandiconcime che una sfogliatrice a rateo variabile) e quelli dello sviluppo di una sfogliatrice utilizzabile in prevendemmia, con la quale ha conquistato la vittoria nel Premio Novità Tecniche EIMA 2014. www.tecnovict.com

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il marchio delle macchine viticole di spezia Srl

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L’innovazione John Deere a EIMA 2014

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John Deere si è presentata sul palcoscenico di EIMA 2014 con una serie di importanti novità che riconfermano ancora una volta la leadership tecnologica del marchio statunitense e la sua sensibilità alle esigenze e necessità degli utilizzatori. Ad occupare la scena, in particolare, le nuove gamme dei trattori specializzati e le trince della nuova serie 8000, che arricchiscono e rinnovano il panorama dell’offerta John Deere con soluzioni produttive, affidabili e perfettamente aderenti alle richieste dell’agricoltura moderna. Con la nuova line-up di trattori compatti John Deere soddisfa le esigenze del settore agricolo su piccola scala, dalla piccola agricoltura, zootecnia e attività miste alle coltivazioni specializzate passando per gli agricoltori part time. La nuova gamma

comprende le Serie 4M e 5E di trattori con motorizzazioni a tre e quattro cilindri da 49 a 95 hp. La nuova Serie 4M, in particolare, si propone con una nuova concezione che coniuga elevati livelli di comfort e costi contenuti. I modelli 4049M da 49 HP e 4066M da 66 HP sono versatili trattori di fascia media dedicati alle applicazioni agricole che richiedono macchine compatte e dal profilo basso, risultando adatti anche per la gestione di grandi proprietà e applicazioni professionali come la manutenzione del verde e l’agricoltura part-time. Progettati principalmente per l’utilizzo nella zootecnica e nelle piccole aziende agricole, i trattori JohnDeere a tre cilindri da 55, 65 e75 HP della Serie 5E sono adatti anche per applicazioni nel settore pubblico locale e nella gestione


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del verde. La nuova linea di trattori per applicazioni specializzate Serie 5G John Deere è invece composta da quattro modelli con motori da 3,2 e 4,5 litri Stage IIIA e potenze nominali di 75, 85 o 100 CV (97/68/ EC). Questa nuova serie è stata progettata per offrire elevati livelli di comfort, potenza, prestazioni idrauliche e manovrabilità per lavori in frutteti e vigneti o per altre applicazioni che richiedono una carreggiata ridotta. I trattori Serie 5GF, 5GN e 5GV offrono un’ampia scelta di trasmissioni, PTO e opzioni idrau-

liche, dalle versioni base a quelle premium; la Serie 5GL da 75 e 85 CV a trazione integrale presenta una stazione operatore e una trasmissione SyncReverser con Hi-Lo meccanico 24 marce avanti e 24 indietro, perfetta per i vigneti a tendone o pergola. Al vertice delle novità presentate da John Deere si collocano Le nuovissime trince semoventi Serie 8000 che, sulla base delle migliori caratteristiche dell’apprezzata Serie 7000, integrano un’analisi e una documentazione del raccolto all’avanguardia con una progettazione

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innovativa che offre affidabilità, trazione e comfort. La nuova gamma comprende cinque modelli (8100, 380 CV, motore John Deere da 9 litri non disponibile in Italia, 8200, 430 CV, motore John Deere da 9 litri, 8400, 540 CV, motore John Deere da 13,5 litri, 8500, 585 CV, motore John Deere da 13,5 litri, 8600, 625 CV, motore John Deere da 13,5 litri a corpo largo). Le nuove soluzioni per la testata, che comprendono raccoglitori per erba da 3 a 4,5 m e testate rotative Kemper da 6 a 9 m di larghezza, garantiscono ai clienti una elevata produttività; il nuovo gruppo di taglio universale è stato progettato per garantire prestazioni elevate e costanti a clienti con esigenze

molto diverse tra loro, come i produttori di biogas e gli allevatori. John Deere, inoltre, ha completamente riprogettato l’intero processore della Serie 8000 per una migliore frantumazione della granella e un’eccellente lavorazione dell’insilato di mais. Un’altra preziosa caratteristica della nuova Serie 8000 è ADS Twin Line, un sofisticato sistema di dosaggio degli additivi per insilato completamente integrato, costituito da due serbatoi separati, uno da 30 litri per additivi concentrati posizionato di fianco alla cabina ed un altro da 300 litri sul retro della macchina. www.deere.it


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MERITATO SUCCESSO PER LE NOVITÁ GOLDONI IN EIMA

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A seguito della manifestazione internazionale di Bologna, Goldoni S.p.A è ritornato a Migliarina di Carpi, con un meritato successo per l’alto gradimento riscontrato nelle “3 buone idee per il vigneto e frutteto”; lo slogan ideato per le novità di prodotto presentate. NUOVO “Q-110”: lo STEP IIIB nelle emissioni, secondo il marchio Modenese. Innovazione, design, potenza, meccanica di alta qualità, idraulica, sono solo alcuni degli aspetti che gli ingegneri della casa “carpigiana” hanno migliorato per tenere alto il valore del MADE IN ITALY stampato sul cofano. Le future normative sulle emissioni gassose, obbligheranno i costruttori di macchine agricole superiori ai 56KW di potenza, ad adottare nuovi propulsori conformi allo “step IIIB”; ma la famiglia Goldoni, nonostante i tempi difficili nei mercati domestici ed internazionali, ha voluto progettare e presentare la più grande rivoluzione su un trattore da Vigneto & Frutteto, almeno dalla nascita della serie STAR. Q-110 è una semplice sigla che racchiude un grande VALORE: Q

per dimostrare che il progetto raccoglie tutta l’esperienza della serie QUASAR (lo specializzato TOP di gamma più venduto della Goldoni) e “110” porta per la prima volta il marchio oltre i 100 CAVALLI con un COMMON RAIL, Turbo Intercooler MARCHIATO “VM”! Nuova anche la trasmissione rigorosamente MECCANICA come sa far bene GOLDONI: 24+12 con MICRORIDUTTORE e Inversore meccanico inseribile su tutte le marce. Velocità dai 400metri/ora per la raccolta delle nocciole o per i trattamenti in pendenza ai 40 Km/h per i trasferimenti stradali in massima sicurezza grazie alla potente frenatura garantita da una doppia pompa. Le 3 pompe portano l’IDRAULICA fino a 100 litri/minuto; un comando JOYSTICK per gli elettrodistributori, un cruscotto TFT da 2,4”, sono solo alcuni degli aspetti innovativi del Q-110. DUE cose NON sono CAMBIATE: il “PASSO” che rende la Goldoni una trattrice maneggevole fra i filari e la “RIPARTIZIONE DEI PESI” al 50% sull’asse anteriore e altrettanto sul posteriore per salire dove solo i cingoli possono competere: provare per credere. www.goldoni.com


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Bridgestone ha partecipato ad EIMA 2014 con il suo marchio Premium

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Bridgestone, leader mondiale nella produzione di pneumatici, è sceso in campo ad EIMA 2014 con il suo marchio premium Bridgestone. All’interno dello stand è stata presentata la grande novità che permette a Bridgestone di entrare nel mercato dei pneumatici premium dedicati al mondo dell’agricoltura: il pneumatico VT-TRACTOR. Il lancio di questo prodotto rappresenta per Bridgestone una nuova sfida volta ad alzare ancora di più l’asticella in questo settore così competitivo, con una gamma di pneumatici innovativi e studiata per offrire la massima protezione del terreno. “Il marchio ‘Soil care by Bridgestone’ testimonia chiaramente il nostro intento; proteggere la risorsa più importante, il terreno e nello stesso tempo garantire redditività alle aziende agricole. I pneumatici Bridgestone permettono infatti agli agricoltori di lavorare più velocemente, in maniera più efficiente, ottenendo un risparmio maggiore con una maggiore sostenibilità sia oggi che in futuro”. afferma Andrea Marconcini, Director

Commercial Products, Bridgestone Europe – South Region. Il marchio Bridgestone si affianca alla gamma di pneumatici agricoli Firestone che è già presente sul mercato e che continuerà ad essere un elemento importantissimo dell’offerta di prodotto. Ad Eima, saranno esposti i prodotti più rappresentativi, tutti rinnovati negli ultimi anni, tra cui: • MAXI TRACTION COMBINE il pneumatico per mietitrebbie che combina affidabilità, sicurezza, efficienza e una bassa compattazione del suolo. La costruzione speciale dei fianchi garantisce una maggiore flessione poiché crea un’impronta a terra più grande e una più ampia superficie d’appoggio, peculiarità importanti quando si tratta di veicoli molto pesanti e con un’alta capacità di carico. • MAXI TRACTION IF il pneumatico per i trattori moderni, più veloci e più potenti, dotato di un’im-


pronta a terra superiore alla media in grado di offrire minore compattazione del terreno e ottima trazione. Rispetto ai pneumatici standard, gli IF sono stati progettati sia per portare carichi maggiori con la stessa pressione che per portare lo stesso carico con una minore pressione di gonfiaggio.

La nuova applicazione mobile di Bridgestone aiuta gli agricoltori a proteggere il loro terreno Tutti gli agricoltori sanno che mantenere bassa la pressione dei pneumatici è fondamentale per ridurre al minimo la compattazione del suolo. Tuttavia, poiché la pressione raccomandata varia a seconda delle dimensioni del pneumatico, la velocità del trattore e il carico, non è sempre facile tenere traccia delle informazioni corrette. Questo è il motivo per cui Bridgestone, il più grande produttore di pneumatici al mondo, ha sviluppato un’applicazione per gli smartphone facile da usare che mostra istantaneamente agli agricoltori quanto può abbassarsi la pressione dei pneumatici in determinate situazioni. Così l’applicazione aiuta gli agricoltori a proteggere il loro terreno, ad aumentare le prestazioni, la produttività e ad allungare la vita dei loro pneumatici Bridgestone VT-TRACTOR. VF-Tecnologie per maggiori vantaggi La Tecnologia VF del VT-TRACTOR cambia il modo di lavorare nel settore agricolo. Capace di funzionare con pressione significativamente più bassa, questo nuovo e rivoluzionario pneumatico offre prestazioni e trazione eccezionali, e allo stesso tempo riduce la pressione sul terreno e il compattamento. Il risultato di queste innovazioni è un pneumatico in grado di fornire agli agricoltori maggiore efficienza e produttività, riducendo l’impatto sulle colture e sullo strato superficiale del terreno. Per ottenere il massimo dei risultati è importante che VT-TRACTOR operi ad una pressione più bassa. Per chi li utilizza, oggi, grazie alla nuova applicazione Bridgestone Tyre Pressure App, è diventato più facile che mai ottenerne le migliori performance. Bridgestone Tyre Pressure App è estremamente intuitiva e facile da usare: i coltivatori devono semplicemente selezionare la dimensione dei pneumatici per visualizzare la corretta pressione di gonfiaggio in base al carico e alla velocità del loro mezzo. www.bridgestone.it

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• PERFORMER ROW CROP per macchine irroratrici, un pneumatico stretto che consente una sterzata precisa tra le colture, eliminando così i danni a piante e radici. Grazie alla sua cintura in acciaio, il PERFORMER ROW CROP ha una maggior capacità di carico che ne permette l’utilizzo anche su macchine irroratrici con cisterne più grandi.

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LANDINI: EVOLUZIONE INARRESTABILE IN EIMA 2014

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Ad EIMA sono apparse novità di grande interesse per il pubblico. La Serie 6L disponibile con inversore meccanico e, in opzione, con inversore idraulico e 3 marce sottocarico. Disponibile in opzione il superriduttore, con una velocità minima di 410m/h. L’impianto idraulico mette a disposizione 87 l/min per i servizi, che si aggiungono ai 38 l/min riservati allo sterzo. Per gli utilizzi idraulici sono disponibili fino a 5 distributori e ad innesto elettro-idraulico è la Presa di Forza sincronizzata (di serie). La nuova gamma è sempre dotata di sollevatore posteriore a controllo elettronico con capacità massima di 8.400 kg, mentre il sollevatore anteriore, con Presa di Forza opzionale, offre una capacità di 3.500 kg. Potente e moderna, la Serie 5H riproduce il moderno Family Feeling delle nuove generazioni di trattori Landini, con il restyling della cabina, caratterizzata da nuove cromie degl’interni. Disegnata e prodotta negli stabilimenti italiani di Argo Tractors, la nuova cabina è caratterizzata da pianale piano e da una struttura a 4 montanti, per assicurare la massima visibilità

all’operatore. All’interno regna il comfort, sottolineato da una grande attenzione ai dettagli, dalla colonna di sterzo telescopica ed orientabile integrante il pannello porta-strumento, alla curata ergonomia dei comandi, fino al sistema di aria condizionata che, ottimizzato dalla collocazione dei filtri nei montanti posteriori, garantisce una linea del tetto “slim” e quindi un’altezza della macchina contenuta oltre ad una manutenzione dei filtri stessi ben più agevole. Il rinnovamento della cabina è affiancato da ulteriori aggiornamenti riguardanti nello specifico un considerevole aumento della portata idraulica a 63 l/min + 30 l/min e l’incremento della capacità del serbatoio carburante a 120 litri. Anche le trasmissioni ad inversore elettro-idraulico con potenziometro beneficiano di importanti upgrade: alla versione base 12+12 a 40 km/h si affianca la consolidata versione 36+12 con 3 marce Powershift ma qui proposta con velocità 40 km/h a regime ridotto giri motore. Quattro sono i modelli della rinnovata Serie 5H con potenze da 88,5 a 113 cv e con sistema Dual Power di potenza incre-


riore e due ventrali. Il sollevatore posteriore, a controllo meccanico, di serie, offre una capacità di 2.700 kg con possibilità di raggiungere i 3.400 kg grazie ad un cilindro supplementare. L’assale anteriore, infine, è dotato di sistema di slittamento limitato e l’innesto delle quattro ruote motrici è sempre di tipo elettroidraulico. La Serie 4 Landini si arricchisce, infine, anche del modello 4-075 Tier 3, modello della gamma provvisto di motore Perkins Tier 3 destinato anche al mercato Europeo per il 2015, soluzione ideale dove sia richiesto un trattore estremamente versatile e accessibile. Due saranno i modelli che compongono la nuova gamma Landini, 9095 e 90105 con motori FPT Tier 3 con potenze rispettivamente di 88 e 95 CV. La gamma offre un cambio base 16 + 16 con inversore meccanico e superriduttore di serie, sollevatore posteriore con capacità di 2.300 kg e circuito idraulico da 50 l/min + 31 l/min al servizio di due distributori posteriori di serie e, in opzione Joystick per il comando distributori (proporzionale + mandata continua con regolazione della portata). La guida reversibile è di serie e disponibile anche nella versione articolata. www.landini.it

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mentale disponibile di serie nei primi tre modelli. Più compatti rispetto ai 3 modelli di potenza superiore (4-090, 4-100 e 4-105), i nuovi trattori Serie 4 sono anch’essi disponibili con cambio 12 + 12 con inversore meccanico o elettro-idraulico (optional) con potenziometro per la regolazione dell’aggressività dell’inversore e superriduttore 16+16 (optional). Disponibili sia in versione piattaforma che con cabina, questi modelli incarnano la filosofia Landini dei trattori utility di bassa potenza, rendendosi adatti a tutti gli impieghi aziendali, dalla fienagione, all’utilizzo con caricatore frontale e, all’occorrenza, anche al vigneto e frutteto ad impianto largo, grazie alla possibilità di raggiungere un ingombro in larghezza di soli 1,73 m con pneumatici posteriori 12.4-36. La gamma compatta della Serie 4 è provvista di motori Deutz Tier 4 Final con catalizzatore di ossidazione DOC, che non necessita di filtro DPF e quindi di rigenerazione dello stesso. A completare l’allestimento dei nuovi modelli della Serie 4 sono la PTO meccanica servo-assistita o ad innesto elettro-idraulico, il circuito idraulico con capacità di 49 l/min + 28 l/min, due distributori di base con possibilità di aggiunta di un distributore poste-

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PIÚ “TUTTO” NELLE NOVITÁ PRESENTATE ALL’EIMA

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Nata in sostituzione della serie X60, la Serie X6 McCormick offre motori Tier 4 Interim BetaPower Fuel Efficiency provvisti di sistema Power Plus che innalza la potenza oltre 133 cv. Realizzata nei due modelli X6.420 ed X6.430, rispetto alla serie X60 dispone di una trasmissione rinnovata da 36 AV + 12 RM con 3 marce Powershift, superriduttore opzionale e regolazione dell’inversore elettro-idraulico in base al carico inerziale; è dotata di un impianto frenante ottimizzato grazie al sistema a pistoni anulari, di una PTO elettro-idraulica a 4 velocità e sincronizzata, di un sollevatore posteriore con capacità aumentata a 5.400 kg e di un circuito idraulico a centro aperto migliorato (66 l/min per i servizi e 32 l/min per lo sterzo) con l’introduzione, in opzione, di un sistema a centro chiuso con portata di 110 l/min al servizio di 3 o 5 distributori. La serie X6 presenta, inoltre, la nuova opzione di sospensione della cabina ed un assale anteriore rigido o, a richiesta, dotato di sospensione a bracci indipendenti. Nuova anche la cabina rifinita secondo gli standard più elevati in termini di comfort, silenziosità e visibilità ed in linea con i prodotti della fascia di gamma più alta. Nei Paesi ove consentito poi è disponibile anche la versione a 50km/h. Dotata delle medesime soluzioni tecniche, la nuova versione X6 VT-Drive si distingue invece per una trasmissione a variazione continua Argo Tractors di ultima generazione e, proprio grazie a questa soluzione, beneficia di un ulteriore incremento di potenza che consente di aggiungere il modello X6.440 con potenze rispettiva-

mente di 133 cv unboosted e 143 cv con Power Plus. La trasmissione è di realizzazione Argo Tractors ed il controllo della marcia è assicurato dalla presenza di un bracciolo multifunzione con joystick per la regolazione della velocità. La soluzione identificata dai tecnici Argo Tractors rende l’impiego della trattrice estremamente confortevole in tutte le applicazioni, dalle lavorazioni pesanti in campo aperto all’impiego puramente aziendale, per allevamenti e per municipalità. La gamma X7 VT-Drive è formata quindi dai tre modelli a 4 cilindri X7.440, X7.450 e X7.460 con potenze di 143, 160 e 166 cv (175 cv con Power Plus per il modello X7.460) e dai due modelli a 6 cilindri X7.660 e X7.670 con potenze Power Plus rispettivamente di 175 e 192 cv. L’intera gamma VT-Drive è equipaggiata di serie con monitor Touchscreen da 12” per governare funzioni e settaggi macchina-attrezzi. I motori sono Betapower Fuel Efficiency Tier 4 Interim. Da segnalare poi una serie di novità relative alla famiglia X7 dotata di trasmissione Pro-Drive 40 AV + 40 RM: nel 2015 saranno infatti disponibili in opzione il monitor touchscreen da 12’’, la compatibilità con i sistemi di autosteering; l’aggiornamento del controllo trasmissione per l’automatismo del passaggio tra le gamme; nuove rifiniture della cabina con riduzione della rumorosità (70dB); il miglioramento del circuito idraulico; un caricatore frontale dedicato controllato da joystick e servito da distributori ventrali ad hoc. www.mccormick-intl.com


Ed è proprio con modelli rappresentativi dell’intera gamma che Valpadana si è presentata all’EIMA 2014, mettendo in luce le continue evoluzioni frutto delle richieste provenienti dal mercato mondiale. La famiglia 4600 emerge con trattori della fascia di potenza dai 23 ai 47,5 cv, offrendo motorizzazioni silenziose e rispettose dell’ambiente, un potente sistema frenante multi disco in bagno d’olio, una trasmissione con inversore sincronizzato da 8 AV + 4 RM e Presa di Forza completamente indipendente con frizione dedicata multidisco in bagno d’olio. Uno chassis particolarmente solido e prestazionale, unitamente all’elevata capacità di sollevamento consente l’uso di attrezzature pesanti in massima sicurezza. Particolare attenzione è stata prestata alla realizzazione del sistema sterzante con cilindro di sterzo integrato nel carter che, oltre a consentire angoli di sterzata molto elevati, non necessita della consueta barra di accoppiamento tra le ruote anteriori. Il posto di guida con torretta portastrumenti e volante inclinabile, le leve di comando della trasmissione laterali al volante, la piattaforma di guida e tutti i comandi posizionati ergonomicamente rendono questi mezzi estremamente sicuri e confortevoli in ogni situazione. A caratterizzare la Serie VP 7000 è, invece, la trasmissione 16 AV + 16 RM dotata di inversore meccanico e superriduttore di serie (da 0,8 a 40 km/h), di produzione 100% Argo Tractors. La gamma offre due motorizzazioni da 65 e 75 cavalli la PdF a comando elettroidraulico, sollevatore da 2.300 kg, idraulica

da 50 + 31 l/min, posto di guida reversibile ed assale anteriore con innesto 4RM e differenziali bloccabili separatamente) elettro-idraulici. A caratterizzare la Serie 9000 è la trasmissione 16 AV + 16 RM dotata di Synchro Shuttle meccanico e superriduttore di serie (da 0,8 a 40 Km/h), di produzione originale Argo Tractors. La gamma offre, inoltre, PdF ad innesto elettroidraulico, sollevatore da 2.300 kg, idraulica da 50 + 31 l/min, posto di guida reversibile di serie su tutti i modelli ed assale anteriore con innesto 4RM e bloccaggio differenziale 100% elettro-idraulico, sia anteriore che posteriore. Tutte le funzioni operative dei nuovi Valpadana sono gestibili mediante comandi facili e intuitivi, che integrano in modo equilibrato meccanica, idraulica ed elettronica. Su richiesta i VP 9000 possono essere equipaggiati, infatti, con impianto idraulico comandato via Joystick proporzionale per la gestione del sollevatore e dei distributori ausiliari e, infine, con cabina con aria condizionata, per assicurare il migliore comfort operativo. Le nuove soluzioni adottate innalzano la specializzazione e il livello tecnologico di questa gamma che offre rilevanti vantaggi nei settori dell’agricoltura altamente specialistica e dell’orticoltura. Per le famiglie VP 7000 e VP 9000 da segnalare la presenza, di serie, del pulsante di De-Clutch sulla leva dell’inversore sincronizzato, garantendo l’inversione di direzione senza dover premere il pedale frizione. www.valpadana.it

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ALL’EIMA 2014 LA GAMMA SPECIALISTICA AL COMPLETO

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Dal Pioniere del Basso Volume le principali Novità presentate ad EIMA International 2014

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1) NEBULIZZATORE PNEUMATICO ELETTROSTATICO M612 “DUO – WING – JET COLLINA” (BREVETTO EUROPEO N° EP2689662A1) Macchina Premiata al concorso “NOVITA’ TECNICHE” EIMA 2014

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La nuova versione semiportata sul sollevatore capacità 400 l equipaggiata con un singolo schermo a cuscino d’aria anti deriva e destinata alla viticoltura collinare o ai piccoli viticoltori e che si aggiunge al già noto “Duo-Wing-Jet” carrellato già premiato al concorso “New Technology” Simei-Enovitis- Milano 2013. Insieme rappresentano la più recente risposta di Martignani all’imperativo che sempre più incombe sugli agricoltori: “RIDURRE al minimo le perdite nell’ambiente durante i trattamenti antiparassitari”. Possono definirsi le prime ed uniche irroratrici che effettuano il RECUPERO del prodotto combinando l’azione dell’attrazione elettrostatica tra vegetazione e microgocce nebulizzate con quella di due speciali SCHERMI PROTETTIVI a cuscino d’aria, senza alcun RICICLO di miscela antiparassitaria, con 95% di ef-

fetto non solo ANTI-DERIVA ma anche ANTI RESIDUI chimici su frutta, uva, vino, ecc. 2) IMPOLVERATRICE PNEUMATICA “MC2” / 3P e 3PT con CARICA ELETTROSTATICA delle microparticelle (BREVETTO N° 1341493) Si tratta del modello definitivo destinato al mercato che fu premiato come NOVITA’ TECNICA all’EIMA 2004. La MARTIGNANI ha ritenuto finalmente maturo il momento per lanciare, specie a vantaggio delle imprese che praticano il BIOLOGICO, questa tecnica d’avanguardia che permette di applicare con piena efficacia della carica elettrostatica anche formulati in polvere (come ZOLFO, P. BORDOLESE, TERRA DI DIATOMEE, ecc.) incoraggiato dai risultati positivi di sperimentazioni in campo condotte una nel 2003 dall’Istituto Sperimentale per la Meccanizzazione Agricola (I.S.M.A.) di Monterotondo (ROMA) e un’altra nel 2007 dal Dipartimento di Protezione e Valorizzazione Agroalimentare (Università di BOLOGNA).


3) NEBULIZZATORI PNEUMATICI ELETTROSTATICI M120 “JUNIOR COGNAC” e “CALIFORNIA” Nuovo Nebulizzatore Elettrostatico M120 “Junior Cognac” carrellato con struttura a traliccio scavalcante modulabile per trattare 2 filari/4 pareti di vigneto simultaneamente e l’ultimo aggiornamento del Whirlwind M120 “California” a torretta con testate superiori a lancio, ideale per trattare sempre 2 file/4 pareti di vigneto senza dover scavalcare i filari e con la regolazione idraulica dal posto di guida dell’angolo d’incidenza della testata superiore.

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www.martignani.com

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ANTEPRIMA MONDIALE Gruppo Maschio Gaspardo S.p.A

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CORONA - Seminatrice combinata universale Macchina di punta della gamma di seminatrici combinate Maschio Gaspardo, Corona è perfetta per la semina su grandi estensioni, come colza e cereali a paglia. Pensata per l’uso su terreno sodo o semilavorato, coniuga precisione e rapidità esaltando i benefici della minima lavorazione. Gli ampi dischi da 510 mm di diametro sono disposti su due ranghi ben distanziati e portati da un telaio con ampia luce libera da terra (770 mm), permettendo un rapido deflusso del residuo organico anche nelle condizioni più difficili. Corona unisce l’eccellenza dei prodotti Maschio Gaspardo a tecnologie d’avanguardia. L’elettronica basata sul linguaggio ISOBUS consente il controllo della semina anche dal monitor del trattore. Il rullo posteriore è costituito da pneumatici di larga sezione e diametro (405/70-R20). Lo speciale disegno del battistrada riconsolida e livella il terreno, garantendo un eccellente contatto tra seme e suolo: l’ideale per una pronta emergenza. Lo sfalsamento di 200 mm tra le ruote produce un effetto autopulente che riduce al minimo il rischio di ingolfamento. I dischi dentati concavi in acciaio al boro sono connessi al telaio attraverso ammortizzatori silent block, costituiti da 4 tamponi di gomma interposti tra il supporto-disco e i tubolari. Il sistema è stato appositamente pensato per evitare che la macchina si danneggi lavorando in terreni sassosi. Non richiede alcun tipo di manutenzione. UNICO - Aratro entrosolco con regolazione a parallelogramma

UNICO è il nuovo aratro di Maschio Gaspardo, lanciato in anteprima mondiale in occasione dell’EIMA 2014. Un design innovativo, unito a solidità strutturale e soluzioni tecniche per agevolare il lavoro in campo: queste le caratteristiche di UNICO, disponibile in versioni da 2 a 5+1 corpi, con sistema di sicurezza a vite o non stop idraulico, e regolazione della larghezza di lavoro a perni o idraulica. Il punto di forza di UNICO è il sistema Smooth Set a parallelogramma, progettato per accelerare i tempi di settaggio e migliorare la precisione del lavoro in campo. Il parallelogramma, infatti, mantiene sempre il primo corpo ed il tallonamento allineati rispetto alle impostazioni iniziali dell’operatore, a prescindere dalle eventuali successive variazioni della larghezza di lavoro. Lo Smooth Set assicura settaggi molto rapidi e una regolazione uniforme della macchina in campo, tuttavia sono state sviluppate una serie di soluzioni che consentono di adattare in un attimo l’aratro ad ogni tipo di terreno, residuo o profondità di lavoro, attraverso i sistemi di regolazione a perni (avanvomeri e ruota di profondità) e gli elementi velocemente intercambiabili (versoi e testate), che riducono drasticamente i tempi di impostazione del lavoro in campo e la riconversione della macchina in officina. Inoltre, scegliendo come dotazione aggiuntiva il comando idraulico (opzionale), il primo corpo può essere regolato anche direttamente dal trattore. La possibilità di regolare rapidamente gli avanvomeri permette di lavorare, nella stessa giornata, anche appezzamenti di terreno con qualità variabili. E non c’è bisogno di por-


DRACULA - Coltivatore combinato Robustezza e produttività sono le virtù principali di Dracula, coltivatore combinato top di gamma tra le proposte della Maschio per la lavorazione del terreno. Dracula incarna tutti i vantaggi agronomici di efficienza e operatività: grazie alla combinazione di dischi e ancore, il coltivatore risolve in un unico passaggio la gestione dei residui colturali, l’aerazione del terreno, il livellamento e la preparazione del letto di semina. Il doppio rango di dischi frontali taglia il residuo e, scalzate le radici, lo incorpora al terreno per una più rapida decomposizione. La profondità di lavoro dei dischi può essere regolata in movimento idraulicamente. Una volta ottenuta la miscela di suolo e radici, i terreni sono maggiormente aerati: questo migliora le proprietà biochimiche del suolo e specie nei terreni più freddi, anticipa il riscaldamento del letto di semina per favorire una veloce emergenza del seme. La sezione centrale è costituita da ranghi di ancore studiati per rompere gli strati profondi più compattati, rimescolare il terreno e creare porosità per agevolare l’aerazione e l’umidità. La profondità di lavoro è regolabile, può variare da

zero a un massimo di 30 cm. L’inclinazione delle ancore è stata progettata per consentire una migliore penetrazione anche nei terreni più duri, mentre l’alta luce del telaio garantisce un flusso perfetto di suolo e residuo. KATIA - Bracci decespugliatori Camilla e Katia sono i bracci decespugliatori ideati per le necessità di contoterzisti e professionisti della manutenzione stradale, progettati per definire nuovi standard di robustezza, affidabilità e sicurezza. Il parallelogramma della prima sezione di braccio garantisce l’apertura simultanea di entrambi i segmenti con un unico comando idraulico, semplificando le operazioni. Questa speciale configurazione permette di mantenere costante l’altezza della testata anche a seguito dell’apertura del braccio, accelerando le operazioni di lavoro. Tutte le componenti sono realizzate per performare in qualsiasi condizione di lavoro e garantire la massima affidabilità. I tubi flessibili nelle zone più esposte sono coperti da una speciale guaina anti-usura e sono coperti da un carter nei tratti lungo le sezioni di braccio. Le boccole cementate nelle zone più sollecitate e i perni trattati e zincati possono far fronte agli usi più gravosi della macchina e si pongono come garanzia di una lunga vita operativa. L’impianto idraulico, con motore silenziato, è dotato di scambiatore di calore in grado di raffreddare l’olio e garantirne le caratteristiche anche in condizioni di lavoro continuato e sostenuto. Per evitare danni causati da urti con ostacoli, il braccio di entrambi i modelli è dotato di un doppio sistema di sicurezza attivo sul brandeggio. Per le sollecitazioni minori, un circuito idropneumatico con accumulatore d’azoto garantisce l’ammortizzazione necessaria, agendo da “molla idropneumatica” e riportando il braccio in posizione di lavoro. Con sforzo superiore, una valvola di massima mette in scarico la sovrappressione e lascia ruotare tutto il brandeggio fino al completo superamento dell’ostacolo. www.maschionet.com

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tarsi dietro la cassetta degli attrezzi: gli avanvomeri di UNICO sono regolabili manualmente. Anche il versorio può essere cambiato rapidamente, perché è possibile cambiare anche solo il piatto di rovesciamento, senza separare dalla bure tutto il gruppo coltro-vomere-versorio. La connessione tra testata e trattore deve essere stabile e solida: per questo motivo, gli attacchi per il sollevatore sono imbullonati su corpi flangiati amovibili, mentre il terzo punto ed il perno di rotazione fanno parte di un corpo centrale solidale all’aratro. Quindi, si può passare rapidamente dalla configurazione da testata fissa a sterzante, oppure connettere una barra ad attacco rapido. 3 TAGLIE DISPONIBILI Per venire incontro alle specifiche esigenze del cliente, UNICO è disponibile in tre taglie diverse: dalla S (adatta alle lavorazioni superficiali con trattori di ridotta potenza) alla L (per la massima robustezza.

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Novità SAVE per EIMA 2014

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Durante EIMA ’14, SAVE SPA ha presentato svariate novità per il mercato italiano. Si vuole qui dare risalto a due attrezzature in particolare, entrambe prodotte dalla tedesca Amazone. Si tratta dell’irroratrice semovente Pantera 4502 e della seminatrice combinata portata AD-Passive. La Pantera 4502 è una macchina di grande impatto. È dotata di motore Deutz da 218 CV, con gestione dei consumi in modalità ECO e POWER. Ogni ruota è dotata di motore idraulico indipendente e l’avanzamento è idrostatico a variazione continua. Il telaio è suddiviso in telaio principale e carrello tandem, per adeguamento alle irregolarità del terreno e stabilità. Le sospensioni sono idropneumatiche. Sono possibili tre tipi di sterzata: su due ruote, su 4 ruote e a granchio. La carreggiata è variabile da 1,8 m a 2,25 m. La tanica è da 4500 l (4800 l reali). È dotata di 2 pompe con portata complessiva di 520 l/min. Il centro di comando comprende oltre al pannello di controllo, i bocchettoni di carico, i bocchettoni di scarico rapido, il serbatoio di miscelazione dei fitofarmaci, i filtri di pressione e aspirazione, i comandi di selezione della funzione da utilizzare (riempimento, agitazione, irrorazione, ecc.) e il pannello per l’attivazione della pompa di carico, tutto a portata di mano. Il lavaggio della botte è completamente

automatico. La barra è di tipo Super-L2 con larghezze di lavoro da 24 m a 40 m, con compensazione delle oscillazioni. La macchina è dotata di Sistema di Ricircolo a Pressione (SRP), grazie a cui il liquido continua a circolare nel circuito di irrorazione, anche a barra non attiva, per cui non appena si inizia il lavoro, il liquido esce subito da tutti gli ugelli e in più non si formano depositi nei tubi e l’acqua di lavaggio del circuito può essere mandata alla tanica principale, senza doverla irrorare all’esterno. L’AD-Passive invece è una seminatrice combinata pneumatica, dove al posto dell’erpice rotante, si trova un erpice a dischi, quindi con attrezzo per la lavorazione del terreno ad organi passivi. La seminatrice è costituita dalla parte seminante della già nota AD-P mentre per la lavorazione del terreno, l’erpice a dischi è il Catros. L’erpice a dischi ha lo scopo di velocizzare la preparazione del terreno e quindi anche la semina. Sistema di semina RDS con riconsolidamento del terreno a strisce, Coltri Rotec Control, controllo separato della pressione dei coltri di semina e del copriseme, gestione elettronica delle piste, sono solo alcuni dei punti di forza di questa macchina Amazone. www.savespa.it


produttore di pneumatic off-road

Il business di Mitas e i suoi brand MITAS a.s. concentra la sua produzione nei pneumatici off-road, appartenenti alla gamma agricola, industriale e moto. Nel 2013, circa il 72% del fatturato di Mitas proveniva dai pneumatici agricoli (attraverso i marchi di proprietà Mitas e Cultor, e il marchio Continental di cui Mitas è licenziataria), il 19% dai pneumatici industriali e il 2% dai pneumatici moto. Il re-

stante 7% è rappresentato da vendite di altri prodotti e servizi. Crescita globale Attualmente, l’ 85% dei pneumatic prodotti da Mitas viene commercializzato a clienti europei. L‘azienda è comunque impegnata nell’espansione della sua presenza a livello mondiale. Pneumatici Agricoli Mitas Il marchio Mitas è caratterizzato da una esaustiva gamma di pneumatici radiali e convenzionali per trattori e macchine agricole, e da una vasta gamma di pneumatici industriali, MPT e movimento terra (OTR). Mitas annovera anche pneumatici per moto e per aeroplano. Il marchio Mitas è commercializzato in tutto il mondo, sia nel canale di Primo Equipaggiamento che in quello del Ricambio. Il pneumatico di più recente introduzione nel marchio Mitas è il VF (Very High Flexion) HC 1000. Continental Il marchio Continental offre una gamma completa di pneumatici agricoli per trattori e mietitrebbiatrici. Attraverso il marchio Continental, Mitas si sta concentrando sui pneumatici più grandi. Il marchio Continental ha una significativa quota di mercato tra i produttori di Primo Equipaggiamento europei. Sin dal 2004, tutti i pneumatici marchiati Continental sono stati prodotti dal gruppo Mitas. Cultor Il marchio Cultor annovera una vasta gamma di pneumatici agricoli, radiali e convenzionali, per trattori e altre macchine agricole. Attraverso il marchio Cultor, Mitas intende sviluppare il segmento budget, con pneumatici di ottimo rapporto qualità/prezzo, che godono anche dei benefici derivanti dallo sviluppo tecnologico dei top brand, Mitas e Continental. www.mitas-tyres.com

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MITAS a.s. è un produttore di pneumatici off-road (agricoltura, industria, moto). La storia di Mitas ci riporta ai primi anni Trenta, quando iniziò la produzione a Praga e nella città di Zlin, in Moravia. Attualmente MITAS a.s. possiede 3 stabilimenti produttivi in Repubblica Ceca, 1 in Serbia e 1 a Charles City in Iowa, USA. MITAS a.s. vanta inoltre un network internazionale di filiali di vendita dirette, che opera in 14 differenti paesi, inclusi Stati Uniti e Messico. Mitas, che nel 2013 ha registrato un fatturato di 423 milioni di euro, è uno dei primi produttori europei di pneumatici agro-industriali. MITAS a.s. è membro della CGS Holding Group.

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BENVENUTO AL NUOVO EXPLORER CON UN GRANDE EVENTO A TREVIGLIO

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Explorer è protagonista da 30 anni della storia di SAME, tanto da poter dire che dal 1984 ad oggi nel mondo è stato consegnato ad un cliente un Explorer ogni due ore. L’Azienda ha voluto dare il benvenuto al nuovo Explorer con un grande evento, “Crescere esplorando”, svoltosi il 10 novembre presso la propria sede di Treviglio. Alla giornata hanno partecipato circa 500 ospiti, tra concessionari e importatori di tutto il mondo, oltre a clienti e stampa specializzata.

I temi della crescita e dell’innovazione sono stati il filo conduttore della giornata. Lodovico Bussolati, amministratore delegato SAME DEUTZ-FAHR, ha illustrato quali sono le tendenze che coinvolgeranno il mondo agricolo nei prossimi decenni e la strategia per la crescita dell’Azienda. Massimo Ribaldone, direttore ricerca e sviluppo SAME DEUTZ-FAHR, ha descritto le scelte progettuali che sono alla base delle soluzioni tecniche della nuova gamma di trattori Explorer.


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Wolfgang Egger, direttore styling Italdesign Giugiaro, ha svolto un interessante intervento sulla storia del design vista attraverso i trattori SAME. A seguire, la tavola rotonda dal titolo “L’Italia che investe: creare e mantenere nel tempo un prodotto di successo” ha coinvolto il Cavalier Giorgetto Giugiaro, presidente onorario di Italdesign Giugiaro, Wolfgang Egger, Aldo e Francesco Carozza, vice presidenti SAME DEUTZ-FAHR, Lodovico Bussolati. I lavori sono stati conclusi da un intervento di Vittorio Carozza, presidente SAME DEUTZ-FAHR. L’evento è proseguito con una cena di gala nel corso della quale sono state premiate 5 famiglie di agricoltori europei per la loro storica fedeltà al marchio SAME. Completamente rinnovato, il nuovo Explorer è stato protagonista all’EIMA di Bologna. Con le sue 3 famiglie per 11 modelli, il motore FARMotion, la nuova cabina e le nuove trasmissioni, Explorer rappresenta ancora una volta un alleato in campo delle aziende agricole firmato SAME. www.same-tractors.com


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72 costruttori italiani organizzatrice della rassegna, indicano una crescita molto consistente degli operatori economici provenienti dai Paesi esteri, che raggiungono le 38.773 unità, pari ad un incremento del 21% rispetto all’edizione 2012. Con visitatori provenienti da 124 Paesi, con 1.800 industrie costruttrici delle quali 650 estere, con 60 delegazioni estere ufficiali e con 700 giornalisti accreditati provenienti da 40 Paesi, EIMA International si consacra come un evento di rilevanza mondiale. Nei cinque giorni di svolgimento, sono stati oltre 150 i convegni e gli incontri ospitati sui temi della meccanica, dell’agronomia e della politica agricola. Spazio anche ai temi sociali, della cooperazione, e dell’etica economica, con il convegno sul tema “Agricoltura e legalità” dedicato alle cooperative sociali agricole che operano sui terreni confiscati alla malavita organizzata, e con la testimonianza di Cécile Kyenge che nella sua qualità di europarlamentare del PD, ha scelto

la vetrina di EIMA International per ricordare il ruolo fondamentale che l’agricoltura ha per la creazione di sistemi economici equilibrati, sia nei Paesi in via di sviluppo sia in quelli più avanzati. “In questi giorni abbiamo visto una folla enorme - ha commentato il Presidente di FederUnacoma Massimo Goldoni - composta da persone incredibilmente attente e motivate a conoscere anche nei dettagli tecnici la sconfinata merceologia di macchine e attrezzature presenti in questa rassegna”. “Le macchine agricole - ha concluso Goldoni - sono frutto di un ingegno e di un talento costruttivo molto speciali, e sono una delle espressioni più belle della nostra civiltà”.

Stefania Valentini


Lubrificanti in ogni campo La tecnologia scende in campo! I prodotti Arbor nascono dall’esperienza di Petronas Lubricants nel settore agricolo, infatti sono sviluppati per soddisfare ogni esigenza di lubrificazione di tutte le macchine agricole, sia quelle di tecnologia tradizionale che quelle di ultima generazione. Per questo motivo i lubrificanti Arbor sono aggiornati alle massime specifiche internazionali (quali API ed ACEA) e rispettano le normative in vigore, come quelle relative ai limiti di emissione. La gamma di prodotti Petronas Arbor comprende ogni tipo di fluido necessario per le varie applicazioni meccaniche (motore, impianto trasmissione/idraulico, circuito di raffreddamento, assali, etc.).


CALEIDOSCOPIO LA TRADIZIONE SI RINNOVA CON IL PANETTONE CIOCCOLATO Tra le ultime proposte anche una rivisitazione del classico del Natale.

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C’è chi ama la tradizione e chi desidera essere ingolosito con qualcosa di originale. La nuova proposta del Natale Bauli soddisfa entrambe le esigenze perché è il goloso incontro tra un classico della festa e un ingrediente davvero irresistibile. Il risultato? Il nuovo Panettone Cioccolato Bauli.

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Com’è. Il nuovo Panettone Cioccolato Bauli è buonissimo perché nasce da un’unione speciale: quella tra la soffice pasta della più classica ricetta del Panettone e tante scaglie di cioccolato. È dedicato a chi ama le novità, a chi vuole portare in tavola il classico dolce del Natale, non vuole uvette e canditi, ma ama lasciarsi avvolgere dal gusto speciale che solo l’arte pasticcera di Bauli può proporre. Perfetto da mangiare a casa, ideale da regalare perché la sua sofficità punteggiata di cioccolato conquista tutti, grandi e piccoli. Questa novità è il connubio magico tra la semplice bontà della pasta del panettone e l’accattivante gusto del cioccolato in scaglie.

Il Panettone Cioccolato Grammatura: 750 g Prezzo al consumatore: 7,70 Euro

Il Panettone Grammatura: 1000 g/750 g Prezzo al consumatore: 8,90 € / 6,70 €

Oltre al nuovo Panettone Cioccolato Bauli propone altre due versioni tradizionali: il Panettone, che segue la classica ricetta con canditi e uvette, e il Panettone di Verona, che è il primo senza canditi. Per i più golosi amanti del panettone Bauli propone anche la linea Specialità con tante golose varianti da scoprire. www.bauli.it facebook.com/dolcebauli

Il Panettone di Verona Grammatura: 1000 g Prezzo al consumatore: 8,90 €



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RISCOPRIAMO IL PIACERE DEL BUON CIOCCOLATO Tornano i divertenti Bon Bon e il più tradizione Lingotto Per il Natale 2014, torna la golosità del buon Cioccolato Motta con le praline dallo squisito ripieno, i Bon Bon, e il tradizionale Lingotto.

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I Bon Bon, allegre e sfiziose praline, son disponibili in quattro deliziose varianti per i palati più golosi. Squisite sfere di cioccolato, dal guscio croccante e cuore di goloso ripieno, che mettono d’accordo tutti sia grandi che piccini. Divertenti e delicati gli accostamenti di sapore. Cioccolato al latte e ripieno al latte o alla nocciola per chi ama i sapori più semplici e tradizionali; guscio di cioccolato fondente e ripieno al caffè per chi preferisce gusti intesi e decisi; cioccolato fondente e farcitura al mandarino per chi ama provare abbinamenti insoliti e sorprendenti. I Bon Bon Motta sono piccoli capolavori da gustare in famiglia o con gli amici, per una deliziosa pausa in allegria. Disponibili nella confezione da 130 grammi - € 2,20.

Lingotto è il tradizionale blocco di puro cioccolato Motta al latte, fondente o bianco. Disponibile nella pratica confezione rettangolare, è l’ideale per tutta la famiglia per riscoprire insieme la genuinità del cioccolato. Perfetti da assaporare in ogni momento della giornata, per concedersi un momento di dolcezza da soli o in compagnia. Lingotto è disponibile nella confezione da 150 grammi - € 1,70.

Nel Natate 2014 di Motta ritroviamo anche la linea delle sue squisite torte, ma con una ricetta tutta nuova che le renderà ancora più golose. Due torte dalla forma simpatica e divertente, ideali per donare un tocco di allegria unico alle prossime feste.

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CONSERVE ALIMENTARI FUTURAGRI Conserve Alimentari Futuragri nasce in Capitanata come societĂ consortile agricola per azioni finalizzata alla esclusiva lavorazione dei prodotti della terra dei suoi soci. Domenico Demaio

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Scegliere i terreni più adatti alla coltivazione di pomodoro nel rispetto della rotazione triennale; Scegliere le varietà più idonee ai terreni selezionati e alle condizioni climatiche esistenti, allo scopo di produrre un pomodoro di elevata qualità, pienamente rispondente alle esigenze dei consumatori; Condurre l’intero ciclo produttivo avvalendosi dell’assistenza continua dell’ufficio tecnico-agronomico interno a Conserve Alimentari Futuragri sempre attento al rispetto dei rigidi disciplinari di produzione integrata.

Conserve Alimentari Futuragri nasce in Capitanata come società consortile agricola per azioni finalizzata alla esclusiva lavorazione dei prodotti della terra dei suoi soci. Il pomodoro viene raccolto e selezionato già nei campi e, in tempi brevissimi, è trasportato nello stabilimento dove viene prontamente lavorato e inscatolato. L’intera filiera produttiva è organizzata in modo da garantire la massima qualità del prodotto finito; il processo produttivo è estremamente curato e controllato secondo un rigido schema di rintracciabilità del pomodoro. Le aziende agricole di Conserve Alimentari Futuragri, coltivano da 1100 a 1400 ettari di pomodoro da industria, ottemperando al disciplinare di produzione integrata che prevede quanto segue:

Le bacche raccolte nei campi dei soci, vengono conferite al conservificio, dove in poche ore sono avviate alla trasformazione attraverso una serie di passaggi obbligati: i

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La filiera chiude il cerchio

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lisi chimico-fisiche ed organolettiche sul prodotto. Un così nutrito staff di tecnologi sottolinea la volontà aziendale di fornire al cliente finale un prodotto eccellente garantito in termine di sanità e bontà. Dal campo alla scatola, Conserve Alimentari Futuragri è in grado di seguire interamente il viaggio compiuto dai pomodori conferiti dai soci, attraverso un controllo attento a tutte le fasi di lavorazione, trasformazione e isolamento, così da poter fieramente affermare che i pomodori “noi li coltiviamo e noi li trasformiamo”.

pomodori, vengono lavati e grazie ad un occhio elettronico, selezionati in base al calibro e al colore, quindi passano alla pelatura. I pomodori pelati sono veicolati a 14 tappeti di cernita, per subire un’ulteriore attenta selezione manuale. Solo il prodotto migliore arriva alla “riempitrice”, destinato alla scatola in banda stagnata, successivamente, nella “colmatrice”, le bacche vengono ricoperte di succo di pomodoro, sapientemente ottenuto attraverso controlli attenti alla giusta densità e alla adeguata temperatura. Infine le scatole vengono sigillate attraverso la “aggraffatrice” e avviate al processo termico che ha lo scopo di inattivare la componente microbica. Tutte le fasi di lavorazione industriale del pomodoro sono seguite da 12 tecnologi alimentari, che lavorano nel laboratorio interno all’azienda, effettuando continue ana-

Dott. Domenico Demaio Presidente Futuragri

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“ROAD TO QUALITY” è un progetto che prevede la tracciabilità del processo di produzione del materiale di riproduzione (sementi e giovani piantine). Obiettivo del progetto è garantire gli utilizzatori e i consumatori sulla qualità del prodotto utilizzato o acquistato, certificando l’origine, la sanità e il corretto impiego di buone pratiche agronomiche durante l’intero ciclo produttivo. È un progetto certificato ufficialmente, aperto a tutti gli operatori interessati e che al momento vede partecipare numerose ditte sementiere e aziende vivaistiche operanti nel settore orticolo professionale.

per informazioni: Segreteria Road to quality tel: +39 051.503881 | fax: +39 051355166 segreteria@roadtoquality.it | www.roadtoquality.it


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PORTA IN TAVOLA L’AUTUNNO CON I CEREALI ANTICHI “C’È DI BUONO” PEDON Le nuove ricette collezionabili degli Chef di Arclinea Design Cooking School per piatti all’insegna del gusto e della creatività.

la propria dieta giornaliera. Ricchi di proteine e fibre, poveri in grassi, sono indicati per una alimentazione sana ed equilibrata e permettono la preparazione di ricette gustose ed originali ad un prezzo contenuto.

Su ogni confezione della linea C’è di buono di Pedon sono disponibili e collezionabili le nuove ricette autunno/inverno create dagli Chef di Arclinea Design Cooking School Luca Marchini, Giuseppe Falanga, Erica e Camilla Maggiora, Luca Montersino, Francesca Maggio e Andrea Riva Moscara. L’intero ricettario è scaricabile tramite il QR Code stampato sulla confezione e dal sito www.pedon.it

La linea C’è di buono di Pedon è una gamma di cereali antichi, 100% italiani, provenienti da filiere selezionate e NO OGM. Facili e veloci da preparare in soli 10 minuti, sono la soluzione ideale per soddisfare le esigenze del consumatore moderno, alla ricerca un piatto semplice e dall’elevato contenuto nutrizionale, senza rinunciare al gusto e alla qualità.

Gustosi e nutrienti, i cereali antichi C’è di buono sono altamente versatili in cucina, ideali per variare

www.pedon.it


ARRIVA L’INVERNO, TORNA BUCANEVICA Da dicembre a scaffale la classica bontà dei Bucaneve Doria in edizione limitata

Sarà bello scaldare il freddo mattino d’inverno facendo colazione con la bontà di sempre, ma scoprendo anche tante forme diverse.

Arriva l’inverno e con la stagione fredda torna sugli scaffali Bucanevica, la winter edition di Bucaneve, il più amato frollino di Doria.

Buono è anche bello A colazione, a merenda, a ricreazione: qualsiasi momento è quello giusto per godersi i Bucanevica che, grazie all’originalità delle loro forme, possono essere usati anche per decorare la casa. Come? Basterà far passare nel buco un nastro e annodarlo ai rami del nostro albero di Natale per renderlo ancora più bello. E perché non usarli come dolce segnaposto? Basta un po’ di fantasia!

Stessa bontà, forme speciali Bucaneve è il classico biscotto Doria a forma di fiore con il buco al centro e le deliziose glassette di zucchero sulla superficie. Semplice, genuino, buono: da dicembre si propone con forme nuove, a tema, pronte a rallegrare la colazione di tutti. All’interno della confezione oltre al tipico fiore ci sono l’alberello, la campana, la pallina di Natale e il fiocco di neve.

CARTA D’IDENTITA’ Gamma: Frollini Classici Doria Nome: Bucanevica Pack: 400 g Prezzo: 1,69 Euro Quando: da dicembre 2014 a gennaio 2015

www.doria.it www.facebook.com/ilmondodoria

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Robilant Associati definisce nuove strategie per i cioccolati Sperlari Uno storytelling distintivo che, mentre racconta il prodotto, costruisce l’immaginario di Marca, con un alfabeto espressivo accattivante e del tutto inedito per il segmento

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Un nuovo progetto nel mondo del cioccolato per Robilant Associati che, durante i suoi 30 anni di attività come società di Brand Advisory e Strategic Design leader del mercato italiano, ha firmato progetti per numerosi player nazionali e internazionali. Sperlari si propone al mercato con una nuova offerta di prodotti distintiva e qualitativa articolata in barretta, pralina e snack. All’interno di un mercato generalmente appiattito su codici di categoria condivisi e standardizzanti, era necessario individuare delle strategie inedite per raccontare in maniera autoriale l’unicità della marca Sperlari rispetto agli altri attori del segmento. “Per i cioccolati Sperlari - spiega Roger Botti, Direttore Creativo del progetto - lo studio si è sviluppato lungo due direttrici: da una parte ci siamo concentrati sull’evoluzione dei linguaggi di categoria; dall’altra abbiamo ripercorso la storia della comunicazione di Sperlari dagli anni ’50 ad oggi. L’obiettivo era riuscire

a valorizzare un’essenza di Marca già esistente, assolutamente autentica e fortemente caratterizzata, ma in qualche modo assopita e soprattutto non adeguatamente rappresentata.” La fase di assessment ha riportato in luce una serie di elementi proprietari che connotano profondamente l’immaginario di Marca: ad esempio la costante ricerca di una leggerezza colta e al tempo stesso spensierata, che qualche volta evolve verso la suggestione di un mondo fantastico, regalando un’esperienza di allegro ritorno all’infanzia. Questi temi costituiscono il punto di partenza per la costruzione di un racconto unico e distintivo per la nuova gamma prodotti. Sperlari si riposiziona come un “cioccolato da favola” che ridà voce al bambino in ciascuno di noi, riportandoci in un mondo di fantasia. Dal punto di vista del design: il pay-off “C’era una volta il cioccolato” diventa parte integrante del marchio; intorno ad esso il pack si anima di filastrocche, giochi, colori e illustrazioni fiabesche che, mentre definiscono i gusti e le specifiche di prodotto, organizzano chiaramente l’offerta esaltandone la varietà. Al contempo alimentano l’immaginario di marca con uno stile originale, dirompente e inconfondibile. Questa strategia ha permesso a Sperlari Cioccolato di presentarsi al mercato con una presenza fuori da ogni standard, introducendo nella sua categoria contenuti innovativi e alfabeti espressivi in e out of pack del tutto inediti. Sempre con una speciale attenzione a ottenere una perfetta coerenza tra la linea dei cioccolati e la mother brand, a definire un chiaro e proprietario set comunicativo e a progettare un’immagine pack altamente qualitativa. www.sperlari.it


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Il Fresco Spalmabile Nonno Nanni e la Robiola Nonno Nanni protagonisti in Italia e in Inghilterra. Nell’ultimo mese le due referenze, prodotte da Latteria Montello, hanno ottenuto tre importanti premi che rappresentano un ulteriore riconoscimento, anche a livello internazionale, dell’alta qualità e del gusto genuino dei formaggi freschi Nonno Nanni. Il Fresco Spalmabile Nonno Nanni, novità presentata in anteprima al Cibus di Parma nello scorso maggio, ha ottenuto il secondo posto nella categoria formaggi al Premio Food, istituito per la prima volta quest’anno dall’omonima rivista specializzata con l’obiettivo di valorizzare i nuovi prodotti lanciati sul mercato negli ultimi due anni. La giuria del concorso, la cui premiazione si è tenuta a Milano, ha preso in esame ben 171 candidature di nuovi prodotti, realizzati da 86 aziende alimentari italiane grandi e piccole. Il Fresco Spalmabile Nonno Nanni ha superato egregiamente i tre livelli di giudizio, che hanno preso in esame le performance sul mercato distributivo, il giudizio degli operatori del settore retail (manager, buyer e responsabili della Grande Distribuzione) e quello degli esperti.

migliori formaggi provenienti da tutto il mondo. Anche il South West Awards è un premio di notevole importanza perché inserito all’interno del “Mid Somerset Show”, fiera che si tiene nella regione del Somerset, rinomata per la sua tradizione casearia. Latteria Montello S.p.A., situata nel cuore della Marca trevigiana a Giavera del Montello, con oltre 43 milioni di pezzi di formaggio prodotti all’anno e 90 milioni di fatturato, è leader in Italia nel segmento premium del mercato stracchini. La storia di Latteria Montello inizia nel 1947, quando Giovanni Lazzarin, conosciuto con il diminutivo di “Nanni”, in un piccolo laboratorio caseario comincia con passione la produzione di quella che diverrà una realtà all’avanguardia per qualità di prodotto e tecnologia impiegata. Presente da oltre 60 anni sul mercato con i “Formaggi freschi Nonno Nanni”, Latteria Montello è diretta oggi dai fratelli Luigi, Armando e Bruno e dalla terza generazione della famiglia Lazzarin, i nipoti di Nanni, animati dalla stessa passione del nonno. Oggi Latteria Montello è presente a livello nazionale in negozi specializzati e in ipermercati e supermercati della Grande Distribuzione. All’estero è presente, tra gli altri Paesi, in Germania, Austria, Svizzera, Inghilterra e Belgio. Oltre al marchio Nonno Nanni, Latteria Montello è presente sul mercato con la linea di pasta fresca a marchio Nonna Rina. www.latteriamontello.com

Arrivano invece dall’estero, precisamente dall’Inghilterra, i due riconoscimenti ottenuti dalla Robiola Nonno Nanni. Si tratta di due medaglie d’argento ottenute al Global Cheese Awards e al South West Awards. Global Cheese Awards è la più longeva manifestazione dedicata all’industria casearia in Gran Bretagna. Dal 2011 l’evento ha aperto le porte anche ai

Niccolò Vernier Latteria Montello

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TRE IMPORTANTI RICONOSCIMENTI PER NONNO NANNI Il Fresco Spalmabile protagonista al Premio Food, la Robiola pluripremiata in Inghilterra.

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PLASMON: IL SUO “BENVENUTO BABY” ALLE MAMME

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Plasmon vuole essere al fianco delle famiglie, in particolare delle neomamme che si apprestano a svolgere il compito più difficile di sempre … per questo, ha preso parte a “Benvenuto Baby”, come partner , assieme ad altre aziende, del progetto di FARMACIAINSIEME . 758 farmacie - dislocate in Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e Piemonte - hanno consegnato 10.000 baby bags (a fronte di una spesa minima di 10 euro sui prodotti per l’infanzia) a tutte le mamme che ne hanno varcato la soglia e dando il benvenuto a tutti i neonati, per accompagnarle in questo momento speciale.

Utile perché ricca di prodotti, nella baby bag le mamme hanno trovato gli inimitabili biscotti Plasmon e a completamento, in omaggio, è stato offerto un cofanetto con speciali buoni sconto del valore di 100 euro, validi su oltre 50 prodotti dedicati all’infanzia, tra cui diverse varietà di omogeneizzati Plasmon – agnello, manzo, pollo, vitello, tacchino…e i nuovissimi Sapori di Natura, la linea di Plasmon sviluppata interamente in asettico, per chi preferisce la comodità della vaschetta salva-sapori senza rinunciare alla qualità del prodotto in vetro. www.plasmon.it


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L’insegna distributiva CRAI Sardegna ha scelto VTECRM come piattaforma di CRM per la gestione delle richieste di assistenza da parte dei 120 punti vendita della catena presenti in Sardegna con i marchi CRAI, Simply e Centro Cash. Il sistema di CRM open source - avviato dalla software house ITTWeb partner di VTECRM Ltd - viene utilizzato anche per tenere traccia di tutti i terminali che vengono forniti in dotazione ai punti vendita che li utilizzano per effettuare gli ordini ai Centri di distribuzione. Il CRM utilizza i moduli Assistenza Clienti, Prodotti, Aziende e Contatti oltre a Report e Grafici e viene utilizzato anche per gestire i terminali utilizzati nei centri di preparazione e distribuzione. Viene quindi gestita tutta la vita dei terminali: dall’acquisto alla gestione delle assistenze tecniche fino alla dismissione dei dispositivi. Significativi sono i benefici ottenuti dall’insegna distributiva a livello di miglioramento dei processi aziendali e di customer satisfaction. “Il miglioramento principale lo abbiamo avuto nell’assistenza al cliente che ora è più precisa e più rapida - ha dichiarato Roberto Deligios di CRAI Sardegna Sistemi Informativi - e ci permette di tenere uno storico di tutte le casistiche di assistenza. Molto importante anche la gestione dei terminali del centro di distribuzione e preparazione, in quanto ci permette di sapere in tempo reale dove si trova un terminale e quale è la sua storia”. L’analisi di software selection ha portato alla scelta di VTECRM per la sua versatilità e la possibilità di risposta alle diverse esigenze di un’azienda in rapida espansione come CRAI Sardegna. L’insegna ha annunciato che a breve il CRM verrà utilizzato dal gruppo informatico di Roma, per la gestione dell’assistenza tecnica ai punti vendita presenti nel Lazio. CRAI Sardegna ha anche l’intenzione di estendere in una seconda fase di sviluppo del progetto l’utilizzo del CRM al marketing e ad altri settori aziendali. VTECRM Ltd : European CRM Open Source Company VTECRM Ltd è una software company italo-inglese che dal 2006 si è specializzata nello sviluppo di prodotti CRM su tecnologia open source e conta nel suo portafoglio clienti quali Allianz Group, Sirmax, Noemalife, Total Italia,

Sol Group, Carel, Provincia di Vicenza, Tesi, Beta80, Infracom, Cotral, IFOA, CNA, Dainese. Ad oggi conta più di 11 mila attivazioni solo per la piattaforma VTECRM FREE. L’attenzione principale del team di sviluppo riguarda i seguenti aspetti: innovazione e anticipazione delle tendenze tecnologiche in ambito CRM; attenzione massima alla gestione e organizzazione dei processi aziendali; tecnologia open source per impedire il LOCKIN operato dai principali vendor di settore; servizio e progettazione CRM tramite un network di partners certificati. CRAI : Da oltre trent’anni al servizio degli italiani Crai nasce nel 1973 quando un piccolo gruppo di dettaglianti alimentari decise di unire le forze costituendo, a Desenzano del Garda, la “Commissionarie Riunite Alta Italia” (C.R.A.I) poi trasformata in “Commissionarie Riunite Alimentaristi Italiani” con l’ingresso di nuovi soci da altre regioni italiane. Da allora, CRAI ha costantemente potenziato la propria struttura e la rete di negozi, sviluppando una politica di insegna nazionale. Il marchio si è affermato in tutta Italia come sinonimo di negozio di prossimità, caratterizzato da superfici di vendita medio-piccole e da un rapporto di conoscenza e di fiducia tra il dettagliante e la clientela. Attraverso 17 Poli distributivi e oltre 3.000 Punti Vendita La catena è presente in circa mille comuni e in 19 Regioni con un organico che supera le 15.000 unità. A ciò si aggiunge una significativa presenza a Malta e in Svizzera, con una rete costituita da oltre un centinaio di punti vendita affiliati di piccole e medie dimensioni. Ai negozi CRAI si affiancano inoltre i “Mercatini Crai”, all’interno delle aree di servizio autostradali “Chef express” e oltre 700 negozi specializzati nei prodotti per la cura della casa e della persona (insegne Beauty Star, Cad e altre) facenti capo al Gruppo. www.crai-supermercati.it www.vtecrm.com

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CRAI Sardegna sceglie VTECRM per il servizio di assistenza ai punti vendita La catena distributiva CRAI Sardegna ha adottato la piattaforma di CRM open source VTECRM per la gestione del servizio di assistenza ai punti vendita.

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La pera “italiana” Con oltre 770.000 tonnellate prodotte l’ Italia è il paese leader nella Unione Europea. La coltivazione è concentrata in Emilia Romagna dove la varietà Abate Fétel rappresenta oltre il 40% della produzione. G. Baruzzi, S. Sirri, G. Pallotti, W. Faedi


La Pera “ITALIANA” baruzzi, Faedi, Sirri e Pallotti

AGRICOLTURA OGGI

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palmente concentrata in Emilia-Romagna presenta un panorama varietale sempre più dominato dalla cultivar Abate Fétel con oltre il 40% del prodotto nazionale (in costante aumento negli ultimi anni), seguita a distanza da William (22%, stabile) e Conference (10% in leggero calo). Completano lo standard varietale Kaiser, Coscia, Decana del Comizio e, tra le novità in ascesa, si segnalano Carmen* (precoce) e Angelys* (tardiva). Il rinnovamento varietale per il pero è notoriamente difficile, nonostante siano numerose le nuove varietà diffuse dai programmi di breeding sia pubblici che privati che operano in diverse parti del mondo. Il Progetto Mipaf+Regioni “Liste di orientamento varietale dei fruttiferi”, attivo dal 1994, si propone di valutare nei principali areali pericoli italiani tutte le nuove varie-

La produzione di pere nel 2013 in Europa ha superato i 2,3 milioni di tonnellate facendo registrare un deciso aumento delle produzioni rispetto al 2012, l’annata meno produttiva degli ultimi 20 anni. Nel 2014 a fronte di una leggera riduzione delle superfici coltivate le previsioni di WAPA presentate a Prognosfruit lo scorso 6 agosto ad Istanbul, mostrano una produzione quasi simile all’anno precedente (-2%), che si dovrebbe aggirare sui 2,27 milioni di tonnellate. Va comunque rilevato un trend negativo di questa coltura stimato pari al 10% nell’ultimo decennio, in linea con altre specie frutticole. La pericoltura italiana si estende su circa 36.500 ha e con oltre 730.000 t realizzate nel 2013 (nel 2014 se ne stimano 710.000) mantiene incontrastata la leadership nella Unione Europea. Princi-

96 La Pera “ITALIANA” baruzzi, Faedi, Sirri e Pallotti


97 La Pera “ITALIANA” baruzzi, Faedi, Sirri e Pallotti


tà diffuse da questi programmi e di porle a confronto con quelle di riferimento adottando la medesima metodologia operativa. Dall’inizio del Progetto sono state valutate più di 70 varietà, la maggior parte delle quali (44) sono state giudicate negativamente e quindi eliminate dalle valutazioni sperimentali senza essere mai entrate nella lista delle cultivar giudicate “positive” per gli ambienti colturali italiani. Attualmente, in complesso sono 17 le varietà “positive” coltivate in Italia di cui 12 interessano gli ambienti settentrionali (in ordine di raccolta: Bohème*, Carmen*, Santa Maria, William, Aida*, Max Red Bartlett, Conference, Abate Fétel, Decana del Comizio, Kaiser, Angélys*

e Passa Crassana) e 14 il Centro-Sud e Isole (Etrusca, Turandot*, Bohème*, Tosca, Carmen*, Coscia, Spadona, Santa Maria, William, Aida*, Conference, Abate Fétel, Decana del Comizio e Angelys*). Solo 9 varietà sono state giudicate positive sia nelle aree del Nord sia in quelle del Sud. La pera dell’Emila Romagna IGP Si può senza dubbio affermare che la pera italiana è “emiliano-romagnola”; in questa Regione si concentra infatti più del 70% della produzione nazionale e rappresenta una delle principali aree produttive a livello europeo grazie alle particolari condizioni pedo-climatiche che consentono l’ottenimento

Pera Kaiser

98 La Pera “ITALIANA” baruzzi, Faedi, Sirri e Pallotti


99 La Pera “ITALIANA” baruzzi, Faedi, Sirri e Pallotti


di elevate caratteristiche qualitative dei frutti. Nel sito della “pera dell’Emila Romagna IGP” (http:// ortofruttaigp.it/pereig p/index.htm) viene riportato che l’Emilia-Romagna è la culla europea della produzione di pere! Sono 8 le varietà incluse nell’IGP: Abate Fétel, Cascade, Conference, Decana del Comizio, Kaiser, Max Red Bartlett, Passa Crassana e William. Le aree riconosciute dall’Indicazione Geografica Protetta sono le province di Modena, Ferrara, Bologna, Reggio Emilia e Ravenna. Le pere marchiate con il bollino IGP sono coltivate secondo uno specifico disciplinare di produzione, volto ad esaltarne i requisiti di qualità e salubrità. In esso vengono definite le zone di produzione in modo che solo i terreni più idonei siano destinati alla coltivazione della “Pera dell’Emilia Romagna”. Il disciplinare riporta indicazioni

sulle tecniche produttive in campo (sesti d’impianto, forme di allevamento, tipo di potatura, irrigazione, concimazione e le altre pratiche colturali ed agronomiche, spesso in linea con i Discliplinari di Produzione Integrata redatti dai Servizi della Regione Emilia-Romagna) e sulle tecniche di conservazione post-raccolta (valori di umidità e temperatura all’interno delle celle frigorifere, atmosfera controllata, ecc). Viene definita anche la produzione unitaria massima pari a 45 t. ad ettaro valide per tutte le cultivar ammesse. La “Pera dell’Emilia Romagna” all’atto dell’immissione al consumo deve avere caratteristiche ben precise per ciascuna varietà, riportate nel regolamento stesso dell’IGP. La commercializzazione deve essere effettuata nel periodo intercorrente tra il 10 agosto dell’anno di raccolta ed il 31 maggio dell’anno successivo. Riconoscere il marchio di tutela è piuttosto semplice: occorre ricercare il bollino riportato in genere sui singoli frutti con l’apposito logo. Si può senza dubbio af-

100 La Pera “ITALIANA” baruzzi, Faedi, Sirri e Pallotti


importato mediamente 65.000 tonnellate, la Francia 27.000, l’Austria 8.000 e in netta riduzione lo U.K. (dalle 10.000 tonnellate alle attuali 5.000). Seguono i Paesi Europei extra UE con Federazione russa (5.000 tonnellate), Romania (4.500 t.) e Libia (5.000 t.) tutte in forte incremento nell’ultimo triennio. Nonostante l’Italia sia il primo produttore europeo con il 30% dell’offerta di totale di pere, per l’export si posiziona solo al 3° posto, dopo Belgio e Olanda che in pratica producono con il solo obiettivo dell’export, visto che oltre il 70-80% della loro produzione viene spedita in diversi Paesi, Russia in testa. Circa l’importazione di pere, mediamente nell’ultimo quinquennio in Italia ne sono state importate 110.000 tonnellate, la maggioranza delle quali in contro stagione (da marzo a giugno). Abate ed altre varietà (William, Packam’s Triumph) provengono per lo più dall’Argentina, anche se una quota di circa 10.000 tonnellate viene importata “in stagione” dalla Spagna.

fermare che la pera italiana per eccellenza e ben riconosciuta sui mercati è la pera Abate Fétel. Secondo l’ISTAT e il CSO di Ferrara la quantità di pere Abate esportate, nell’ultimo quinquennio si è posizionato tra 130.000 e 140.000 tonnellate annue, con una punta di oltre 190.000 nell’annata 2011-2012, l’anno della produzione record di pere. Il dato più interessante riguarda però la percentuale di prodotto esportato rispetto alla produzione totale; se dal 2000 al 2010 questa quota variava tra il 15% ed il 18%, negli anni 2011-12 e 2012-13 si sono raggiunte quote del 21% e 22% rispettivamente. Nel suo complesso Abate viene inviata in 52 Paesi, ma solo il 12% viene spedito nei Paesi extra UE, molto meno rispetto a mele e kiwi (25% e 30% rispettivamente). Quindi si può e si dovrebbe fare meglio al fine di valorizzare questo prodotto di eccellenza tutto italiano. Le principali destinazioni di pere Abate sono i Paesi UE (negli ultimi due anni rispettivamente 93% e 88% dell’esportato complessivo). Negli ultimi 5 anni la Germania ha

Pera Abate

101 La Pera “ITALIANA” baruzzi, Faedi, Sirri e Pallotti


Pera dell’Emilia-Romagna: Dolcezza e sapore da settembre a maggio. Al cuore del territorio

Pera dell’Emilia-Romagna DOLCEZZA E SAPORE DA SETTEMBRE A MAGGIO

NE GEOGR IO

PR ICA OTET AF

• TA

Attraverso reperti paleontologici si è potuto stabilire che, in Italia, il pero era conosciuto fin dai tempi più antichi. Probabilmente già 4.000 anni fa, infatti, l’uomo si cibava dei suoi frutti. A oltre 350 anni prima di Cristo risalgono, invece, le notizie sulla sua coltivazione nella Magna Grecia. Dall’epoca romana in poi la coltura del pero si espanse con uno sviluppo ragguardevole in tutta Europa, in particolare in Belgio e Francia, mentre nell’Italia del nord la coltivazione degli alberi da frutto non era ancora molto praticata. Solamente più tardi, infatti, gli agronomi cominciarono a dedicare seria attenzione a questo settore produttivo, fino a giungere al primo ventennio del ‘900, quando la produzione delle pere si affermò in tutta l’alta Italia, soprattutto in Emilia-Romagna, oggi culla europea della produzione di pere. Coltivate all’interno dell’area che comprende le province di Ferrara, Reggio Emilia, Modena, Bologna e Ravenna, le pere dell’Emilia-Romagna hanno ottenuto dall’Unione Europea il marchio IGP nel 1998, riconoscimento volto a tutelare l’unicità di questi frutti insieme a caratteristiche come dolcezza, succosità e freschezza.

• INDICA Z

Al cuore del territorio

Gusta lanza ! differe

IGP: INDICAZIONE GEOGRAFICA PROTETTA

I prodotti IGP sono strettamente legati al territorio di provenienza e si presentano con caratteristiche ben definite e garantite.

PER LA PERA LE VARIETÀ RICONOSCIUTE GUSTO E SALUTE: Ricca di zuccheri naturali, la DELL’EMILIA-ROMAGNA, CON L’IGP è un frutto dolce ma allo L’IGP È GARANZIA DI: DELL’EMILIA-ROMAGNA SONO: pera stesso tempo ideale per la dieta: • Provenienza e tipicità • Metodi di coltivazione rispettosi dell’ambiente e della salute • Selezione e controlli effettuati in ogni fase di produzione da un organismo accreditato, secondo uno specifico disciplinare

• Abate Fetel: la più pregiata, fine e consistente, succosa e zuccherina • Conference: soda e allo stesso tempo succosa, dolce e delicata • Decana del Comizio: compatta, dolce-aromatica ma nel contempo acidula • William: succosa, fondente e zuccherina • Max Red Barlett: succosa, dolce e rinfrescante • Kaiser: fine, dolce-acidula e granulosa al palato

CONSIGLI PRATICI

un frutto di dimensioni medie (circa 160 g) contiene infatti solo 100 calorie. Le pere sono inoltre un’importante fonte di fibre, potassio e vitamina C, fondamentale per potenziare le difese immunitarie e proteggere dai D J radicali liberi. N

O S A

J J

• Acquisto: la pera è matura quando, esercitando una leggera pressione alla base del picciolo, la polpa risulta lievemente cedevole al tatto.

del frigorifero (5°-7° C) per circa sette giorni, sempre all’interno di un normale sacchetto di carta.

• Conservazione: la pera dell’Emilia-Romagna IGP va conservata in un sacchetto di carta a temperatura ambiente per due o tre giorni oppure nella parte bassa

• Stagione: le pere sono disponibili sul mercato tra il 10 settembre e il 31 maggio.

F M A M


Pera dell’Emilia-Romagna: Dolcezza e sapore da settembre a maggio. Al cuore del territorio

PERCHÈ SCEGLIERE LA PERA DELL’EMILIA-ROMAGNA IGP QUALI SONO I VANTAGGI DELLA PERA DELL’EMILIA-ROMAGNA IGP? L’Emilia-Romagna è la culla europea della produzione di pere: grazie alle caratteristiche del territorio e alla tradizione di tutti gli operatori del settore, le pere coltivate in questa regione hanno gusto, forma e dolcezza particolari, che le rendono uniche ed apprezzate in tutta Europa. Buone, fresche e versatili, le pere dell’Emilia-Romagna IGP sono da sempre sinonimo di qualità, gusto e sapore inconfondibile. Inoltre, il disciplinare di produzione offre al consumatore rigorosi standard produttivi a garanzia della qualità, caratteristiche facilmente identificabili grazie al bollino IGP sulla confezione.

QUALI SONO LE CARATTERISTICHE DEL TERRITORIO CHE FAVORISCONO LO SVILUPPO DELLA PERA DELL’EMILA-ROMAGNA IGP? La pera dell’Emilia-Romagna IGP ha trovato nel territorio padano un ambiente ideale di coltivazione sin dai primi del ‘900: i terreni in cui si è sviluppata la coltivazione sono peculiari in quanto si tratta di terreni alluvionali circostanti alla zona fluviale del Po. Inoltre, il clima di questa zona, freddo e nebbioso d’inverno e molto caldo e soleggiato d’estate, conferisce alle pere caratteristiche fenotipiche specifiche ed uniche come, ad esempio, la rugginosità dell’epidermide della pera Abate. Ma l’elemento che ha caratterizzato in maniera così importante la produzione di pere nella zona tipica dell’Emilia-Romagna è la tradizione frutticola dei produttori locali unita alla grande capacità ed esperienza degli agricoltori.

CONSIGLI PER LA DEGUSTAZIONE La pera è un frutto di grande versatilità in cucina: è ottima consumata fresca ma anche cotta o in abbinamento con altri ingredienti, dolci e salati. Non a caso è noto da sempre l’abbinamento con i formaggi.

CIFRE CHIAVE • In Italia si producono

850.000 tonnellate di pere. • L’Emilia-Romagna rappresenta il 65%

• L’Emilia-Romagna copre il della produzione europea di pere.

40%

della produzione nazionale di pere.

le pere Risotto al pecorino con idee di ricette

RSONE: INGREDIENTI PER 4 PE

iacciato • 1 noce di burro gh rro bu di • 1 noce o extra vergine • 1 cucchiaio di oli di oliva o bianco • 1 bicchiere di vin ico at om secco e ar • brodo di pollo • sale e pepe q.b. i grattugiati e aggiungere i formagg termine della cottura ciata. la noce di burro ghiac ingredienti algamare bene tutti gli am e far r Mescolare pe Disporre il . o, per circa 3-4 minuti e far riposare, copert nendovi i po rap sov o arl uali e decor . risotto nei piatti individ ino cor i e alcune scaglie di pe cubetti di pera dorat

rnaroli • 400 g di riso Ca nca bia a oll cip • 1 piccola grattugiato o rin co pe di g 0 • 10 o reggiano • 50 g di parmigian grattugiato in scaglie • 50 g di pecorino l Comizio de na ca de • 2 pere

l’olio senza cipolla e rosolarla nel Tritare finemente la co medio, fuo a lo tar tos e ere il riso farla scurire. Aggiung il vino con are interruzioni. Bagn mescolando senza cottura la e uir seg Pro re. sfuma bianco e lasciare scolando. poco per volta e me aggiungendo il brodo e le pere e iar ucc Sb o. ari ess nec Correggere di sale se burro in un ogliere una noce di tagliarle a cubetti. Sci ace. Salarle, viv a mm fia a re pe le padellino e rosolare uti prima del le in caldo. Due min peparle e conservar

CONTATTI:

SOPEXA Tel: 02 863741 enza.larosa@sopexa.com chiara.meneghini@sopexa.com

CAMPAGNA FINANZIATA CON IL CONTIBUTO DELL’UNIONE EUROPEA E DI ITALIA, FRANCIA E SPAGNA

tito! e p p a n o Bu

CONSORZIO DI VALORIZZAZIONE DELLA PERA DELL’EMILIA-ROMAGNA IGP – CSO

Via Bologna 534, 44040 Chiesul del Fosso (Ferrara) Tel: 0532 904511 – Fax: 0532 904520 info@csoservizi.com


La nuova varietà “Falstaff ” realizzata in Romagna dal CRA-FRF Ottenuta da un incrocio di Abate Fétel per Cascade è stata diffusa commercialmente nel 2012. Sarà a disposizione dei consumatori nei prossimi anni. È una varietà che si differenzia dalle altre cultivar diffuse nel mondo per la stabile colorazione rossa e per la forma caratteristica allungata che ricorda quella di Abate Fetél, da cui si è originata. Falstaff, ottenuta anche con un contributo

significativo di NEW PLANT (a cui CRA – FRF ha affidato la gestione per lo sfruttamento commerciale), sarà coltivata a forma di “club” sia dagli associati di Apofruit Italia, Apoconerpo e Orogelfresco sia da altri organismi di produttivi italiani ed europei. In occasione del Macfrut 2012, la rassegna internazionale della filiera ortofrutticola di Cesena, a Falstaff è stato assegnato l’Oscar - 1° premio assoluto per l’innovazione. I frutti si raccolgono nella prima decade

Calendario di raccolta delle varietà licenziate dal CRA-FRF di Forlì con evidenziata la data media (•) a confronto con le varietà tradizionali (valori del periodo 2000-2012). -40

-30

-20

-10

0

10

20

30

40

50

Turandot Norma Bohème Carmen Coscia S. Maria William Aida Conference Decana del C. Falstaff Abate Fètel Kaiser

Falstaff

Dati fenologici e pomologici delle varietà CRA-FRF di Forlì a confronto con quelle di riferimento. Le varietà sono riportate in ordine di raccolta (Magliano, FC; valori medi 2000-2012). VARIETÀ

Produttività (vs William = 100)

Data inizio fioritura

Data raccolta

Peso medio (g)

Sovracolore (%)

Turandot

94

28 - marzo

07 - luglio

160

50

Norma

90

05 - aprile

13 - luglio

202

7

Bohème

120

28 - marzo

13 - luglio

0

Carmen

115

31 -marzo

18 - luglio

190

30

Coscia

117

28 - marzo

104

167

23 - luglio

128

25

S. Maria

71

04 - aprile

185

28

William

100

01 -agosto La Pera “ITALIANA” baruzzi, Faedi, Sirri e Pallotti

02 - aprile

207

5

10 - agosto


Falstaff Abate Fètel Kaiser

di settembre (in media 27 giorni dopo Wilsapore. La conservabilità dei frutti si può liam e contemporaneamente ad Abate Fétel), protrarre per oltre 6 mesi dalla raccolta. Di sono di grossa pezzatura (250g); con colore notevole interesse sono la tessitura e la sucdi fondo e sovraccolore intenso della polpa, soprattutto il sapore e Datigiallo fenologici e pomologicirosso delle varietà CRA-FRF dicosità Forlì a confronto conma quelle di riferimento. (diventa rosso-aranciato brillante durante le caratteristiche aromatiche che migliorano Le varietà sono riportate in ordine di raccolta (Magliano, FC; valori medi 2000-2012). la conservazione frigorifera) su circa 70% con il prolungarsi in friProduttività Pesodella medioconservazione Sovracolore VARIETÀ Data inizio fioritura Data raccolta (vs William = 100) (g) livelli ottimi (%) della superficie; la polpa è di colore biancogorifero raggiungendo nei mesi giallo, di tessitura94fine, succosa, buon Turandot 28 -di marzo 07invernali. - luglio 160 50 Norma

90

05 - aprile

13 - luglio

202

7

Dati fenologici e pomologici delle varietà CRA-FRF di Forlì a confronto con quelle di riferimento. Bohème 120 28 - marzo 13 - luglio 167 0 Le varietà sono riportate in ordine di raccolta (Magliano, FC; valori medi 2000-2012). Carmen

Produttività 117 = 100) (vs William

31 -marzo

18 - luglio

VARIETÀ Coscia

115

Data28 inizio fioritura - marzo

Data 23 -raccolta luglio

Peso medio 128 (g)

190

Sovracolore 25 (%)

30

S. Maria Turandot William Norma

71 94 100 90

04 -- marzo aprile 28 02 - aprile 05

01 07-agosto - luglio 10 13 -agosto luglio

185 160 207 202

28 50 57

Aida Bohème Conference Carmen

84 120 147 115

06 -- marzo aprile 28 05 - aprile 31 -marzo

19 13--agosto luglio 25 agosto 18 - luglio

230 167 166 190

30 0 0 30

Decana del C. Coscia Falstaff S. Maria

115 117 80 71

01 - marzo aprile 28 05 - aprile 04

0323 - settembre - luglio 0601 - settembre -agosto

226 128 250 185

4 25 85 28

Abate Fètel William Kaiser Aida

110 100 67 84

30 02 -- marzo aprile 05 - aprile 06

0610- settembre - agosto 1419 - settembre - agosto

229 207 193 230

9 5 0 30

Conference

147

05 - aprile

25 - agosto

166

0

Decana del C.

115

01 - aprile

03 - settembre

226

4

Falstaff

80

05 - aprile

06 - settembre

250

85

Abate Fètel

110

30 - marzo

06 - settembre

229

9

Kaiser

67

05 - aprile

14 - settembre

193

0

Distribuzione delle varietà in base ai valori di residuo secco rifrattometrico e di acidità titolabile del frutto rilevati al momento della raccolta. (Magliano, FC; valori medi 2000-2012). *valore medio 2005-2012 4,5

Acidità titolabile, g/L

Norma

4,0

Distribuzione delle varietà in base ai valori di residuo secco rifrattometrico e di (Magliano, FC; 3,5 acidità titolabile del frutto rilevati al momento della raccolta. William Carmen valori medi S.Maria2000-2012). *valore medio 2005-2012

3,0 4,5

Turandot Aida

Norma

2,5 4,0

Bhòeme

2,0 3,5

Abate Fétel William Carmen

S.Maria

1,5 3,0 1,0 2,5

Turandot

Coscia

Decana del C. Falstaff

Conference

Kaiser Aida

12,0

12,5

2,0

13,0

13,5

14,0

14,5

15,0

15,5

16,0

Bhòeme

Residuo secco rifrattometrico, °Brix” Abate Fétel

105

1,5

Coscia

1,0 12,0

12,5

13,0

La Pera “ITALIANA” baruzzi, Faedi, e Pallotti 13,5 14,0 Sirri14,5 15,0

16,5 Decana del C.

Falstaff

Conference

Kaiser

15,5

16,0

16,5


CRA-FRF94

CRA – FRF 94: una probabile nuova varietà Ottenuta, nel 1994, da una libera impollinazione di Carmen. Selezionata a Magliano di Forlì nel 2005 e valutata come ISF FO 639-85-94. Attualmente è la selezione in fase più avanzata di valutazione e molto probabilmente prossima alla diffusione commerciale. Appare interessante per allungare il periodo di raccolta del prodotto “Carmen”. Si raccoglie nella terza decade di luglio (circa 7 giorni dopo Carmen e 20 giorni prima di William). I frutti, di aspetto simile a quelli di Carmen, sono di media pezzatura (160 g) con sovraccolore rosso sfumato su circa il 40% della superficie; la polpa è di colore bianco-giallo, di tessitura fondente, fine, di buon sapore, dolce. L’albero ha portamento aperto e vigore medio su portinnesti sia franchi che cotogni. L’entrata in produzione è rapida e la produttività costantemente eleva-

ta (superiore a quella di William). Fruttifica prevalentemente su lamburde. La fioritura è contemporanea a quella di William. La selezione, in fase di sperimentazione in molte aree frutticole, si distingue da Carmen, oltre che dall’epoca di raccolta, per un aspetto più attraente e per un migliore e costante comportamento produttivo.

106 La Pera “ITALIANA” baruzzi, Faedi, Sirri e Pallotti

Gianluca Baruzzi e Walther Faedi Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura - Unità di Ricerca per la Frutticoltura, Forlì


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LATTE SOLIGO, LA QUALITA’ PIU’ CERTA CHE C’E’ GRAZIE A MUCCHE PIU’ FELICI E BEN ALIMENTATE Latteria Soligo presenta il Latte a Marchio QV (Qualità Verificata). Sul mercato il latte prodotto da 30 aziende certificate: filiera controllata dalla stalla al confezionamento, attenzione al benessere animale e semi di lino nell’alimentazione delle bovine per ottenere latte con più Omega-3. Su tulle le confezioni il QR Code: con uno smart phone il consumatore può scoprire tutte le informazioni (mappa e foto) della stalla di produzione.

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Soligo crede sempre più nel latte di qualità: da oggi non è solo uno slogan ma una certezza. L’azienda veneta (forte di un fatturato 2013 da 65 milioni di euro), nel corso di un incontro organizzato da Regione del Veneto, ha presentato il 18 Settembre (a Palazzo Moroni, Padova) il nuovo latte a Marchio QV (Qualità Verificata) che si troverà sul packaging del Latte Fresco Alta Qualità e sul Latte Alta Digeribilità PLUS (a basso contenuto di lattosio). Latteria Soligo, storica cooperativa forte di oltre 130 anni di storia, è infatti l’unica azienda del comparto lattiero caseario ad aver ottenuto dalla Regione Veneto il riconoscimento QV, definito dalla Legge regionale n.12/2001 “Tutela e valorizzazione dei prodotti agricoli e agro-alimentari di qualità”. Un marchio che riguarda ad oggi aziende di vari settori (ortofrutta, carni, lattierocaseario e ittico) e che garantisce all’ agroalimentare “Made in Veneto” di presentarsi ai consumatori nazionali e internazionali con la certezza di standard qualitativi di eccellenza e una rete di controlli di assoluta garanzia. Nell’ambito della presentazione, l’assessore regionale all’Agricoltura, Franco Manzato ha inoltre illustrato le iniziative che Regione Veneto intende mettere in campo per la promozione del marchio QV.

Sono trenta, dislocate tra Veneto e Friuli, le prime aziende socie di Latteria Soligo ad aver ottenuto la certificazione. Il latte a Qualità Verificata è già a disposizione dei consumatori. Tre i fondamenti del rigoroso disciplinare dedicato al latte vaccino: • il controllo dell’intero processo produttivo, dall’allevamento al confezionamento attraverso la certificazione di enti indipendenti (nel caso di Soligo la certificazione è affidata ad una autorità riconosciuta come CSQA). • le particolari proprietà nutrizionali del latte, ottenute attraverso l’uso di alimenti zootecnici ricchi di grassi polinsaturi “Omega-3” che, come sappiamo, agiscono positivamente sul sistema cardio-vascolare • l’attenzione al benessere animale, mediante l’applicazione di idonee condizioni di stabulazione. “Perché abbiamo deciso di aderire al marchio QV? Lo abbiamo fatto – spiega il presidente di Latteria Soligo, Lorenzo Brugnera – per rispondere alle esigenze dei consumatori sempre più indirizzate alla ricerca di prodotti di qualità e ad alto livello salutistico: è infatti assodato che integrare la dieta con quote di acidi insaturi ha effetti benefici sulla salute umana. Latteria Soligo ha scelto la strada più impegnativa, ma siamo certi più giusta, cioè quella di migliorare il latte in maniera naturale, attraverso l’integrazione della dieta animale con i semi di lino, le cui proprietà sono note da sempre. Una scelta che si distingue rispetto all’addizionamento di grassi insaturi a livello industriale durante la trasformazione in caseificio”.


Altra novità, che rende il progetto unico in Italia è la presenza su ogni confezione di Tetrapack di un QR Code che, inquadrato con uno smarth phone, consentirà al consumatore di conoscere già dal banco frigo del supermercato tutte le informazioni relative alla filiera di produzione di quel singolo litro di latte: la geo-localizzazione della stalla di mungitura, le immagini dell’allevamento, la centrale del latte di confezionamento. Una garanzia di totale trasparenza e rintracciabilità che, grazie alla tecnologia più moderna consentirà un ritorno al passato: recuperare il contatto diretto tra l’allevatore, che con le sue mucche produce ogni giorno buon latte fresco, e le famiglie che quotidianamente lo portano sulle tavole. “Siamo la prima azienda lattiero casearia ad aver investito in un progetto così importante che – conclude il presidente, Lorenzo Brugnera – ci consentirà di proporre sul mercato un latte diverso e migliore rispetto ai competitor. La strada imboccata da Soligo è infatti quella della qualità, l’unica che dal 1883 ci permette di realizzare “prodotti perfetti” come recita l’impegno inserito dai padri fondatori nel nostro statuto”. www.latteriasoligo.it

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“La seconda motivazione, è di carattere più generale e strategico. Siamo in un momento di grande trasformazione per il comparto del latte a livello Europeo e non solo. Attualmente arrivano segnali dai Paesi del Nord Europa di un incremento della produzione, che non potrà che continuare a crescere con il ritorno al mercato libero e l’abolizione delle Quote Latte nel 2015. Di fronte a questi cambiamenti, una storica azienda cooperativa come la nostra, che riunisce allevamenti di medio-piccole dimensioni, non può che rispondere con la qualità. Dobbiamo differenziarci offrendo ai consumatori un prodotto di nicchia, dal chiaro valore aggiunto (con caratteristiche organolettiche migliori) e garantito da un marchio istituzionale”. Per Latteria Soligo è importante anche l’aspetto etico legato alla zootecnia: “I soci che hanno aderito a il progetto Latte QV – spiega il vertice di Latteria Soligo - si infatti impegnano a mettere al centro dell’attività di zootecnia da latte il benessere degli animali, applicando nelle proprie stalle un disciplinare che, ad esempio, in tema di stabulazione delle bovine assegnata maggiori spazi di movimento agli animali mentre sul fronte dell’alimentazione privilegia l’utilizzo di foraggi e fieni, come vuole la tradizione. Inoltre, forti delle ricerche scientifiche condotte da Latteria Soligo in collaborazione con la facoltà di Agraria dell’Università di Padova e Veneto Agricoltura, è garantita l’aggiunta alla razione giornaliera delle bovine di semi di lino, in grado di aumentare l’apporto naturale di acidi grassi e Omega-3 che, è provato scientificamente, si ritrovano poi nel latte delle nostre mucche”. Il latte a marchio QV si troverà in tutta la rete distributiva Soligo (dai market alla GDO), in Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna e Lombardia.

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CALEIDOSCOPIO SANT’ANNA BIO BOTTLE FA ROTTA SULLA FRANCIA La bottiglia biodegradabile - che sta diventando simbolo internazionale dell’innovazione Made in Italy - presente al principale appuntamento del settore bio per la Francia. Siglato un importante accordo di distribuzione con uno dei più grandi fornitori di prodotti bio d’oltralpe.

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Dopo il SIAL di Parigi, dove ha rappresentato il meglio dell’innovazione made in Italy nel settore beverage, Sant’Anna Bio Bottle, la rivoluzionaria bottiglia di acqua minerale prodotta con un biopolimero 100% vegetale, è stata nuovamente protagonista in Francia.

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Sant’Anna ha partecipato infatti alla Fiera Bio Marjolaine al Parc Floral di Parigi, la fiera di riferimento del settore bio in Francia, con oltre 500 espositori e 75.000 visitatori. Durante la Fiera Bio Marjolaine di Parigi, Sant’Anna Bio Bottle è stata venduta e proposta in prova ai grossisti e buyers della gdo. L’Azienda Fonti di Vinadio Spa, leader del mercato italiano con il marchio Sant’Anna, ha partecipato all’appuntamento con un’unica referenza, Sant’Anna Bio Bottle appunto, che rappresenta una vera rivoluzione mondiale nell’industria del beverage e dei beni di largo consumo. Bio Bottle è infatti la speciale bottiglia - frutto di importanti investimenti in ricerca e innovazione-che non contiene neanche una goccia di petrolio, perché si ricava dalla naturale fermentazione degli zuccheri presenti nelle piante. Bio Bottle conserva tutte le caratteristiche di robustezza e praticità della plastica, rispettando al meglio le caratteristiche naturali dell’acqua di montagna e, una volta utilizzata, si biodegrada in meno di 80 giorni in sito di compostaggio senza lasciare alcuna traccia nell’ambiente. Permette importanti risparmi in termini di risorse ed energia su tutto il ciclo produttivo. Si sono consolidati dunque in Francia i primi passi per lo sviluppo all’estero del marchio Sant’Anna. In questo contesto, Sant’Anna Bio Bottle è particolarmente strategica, considerato che in molti paesi esteri esiste già una più sviluppata sensibilità e cultura del bio e della sostenibilità.

l’Azienda di Vinadio (Cuneo) ha siglato un importante accordo di distribuzione con uno dei più grandi fornitori di prodotti bio per la Francia, principalmente nel canale retail. Si tratta di un fornitore specializzato in distribuzione di frutta e verdura bio, che ha inserito nel suo portafoglio e distribuirà a breve anche Sant’Anna Bio Bottle. www.santanna.it


NOVEMBER PORC: IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA E IL CULATELLO DI ZIBELLO. PARLA TITO TORTINI, PRESIDENTE DEL CONSORZIO DI TUTELA DEL CULATELLO DI ZIBELLO Grande successo per“November Porc”, la manifestazione organizzata dalla Strada del Culatello di Zibello, giunta quest’anno alla tredicesima edizione. Entrata nel vivo a Sissa, nei giorni 7 8 e 9 novembre, ha proseguito a Polesine Parmense dal 14 al 16 novembre, a Zibello dal 21 al 23 novembre, concludendosi a Roccabianca tra il 28 e il 30 novembre. Quella di November Porc è una storia iniziata nel 2002 dai rappresentati della Strada del Culatello che tornati da un viaggio in Germania, ebbero l’idea di organizzare una festa nella bassa parmense, che fosse divertente ma anche utile alla promozione dei prodotti del territorio. Nacque così il November Porc. A novembre quindi proprio perché è per eccellenza il mese della nebbia. Nebbia che ricordiamo essere fondamentale per la stagionatura dei salumi ed in particolare per il Culatello di Zibello. Una manifestazione che nata a Sissa e Zibello, oggi prevede altri due Comuni (Polesine parmense e Roccabianca) e che ha raggiunto oltre 90 mila presenze nella precedente edizione. Quest’anno ottimi risultati, merito di una programmazione molto brillante come si può vedere dal sito ufficiale www.novemberporc.it . Per Tito Tortini, Presidente del Consorzio Culatello di Zibello, questa è una iniziativa di forte visibilità per il territorio e molta dell’affluenza è dovuta anche all’appeal raggiunto dal Culatello di Zibello, considerato dai suoi estimatori, la “Ferrari dei salumi”. “Oggi la notorietà del Culatello è aumentata molto, con tutti i vantaggi che ne derivano che sono indubbiamente concentrati e visibili in questa festa, in quanto ormai il Culatello quello Dop è capace di attirare nella bassa parmense schiere di appassionati e di alimentare il business della ristorazione” ha affermato il Presidente Tortini. Consorzio Culatello di Zibello Il Consorzio di Tutela del Culatello di Zibello nasce l’ 8 gennaio 2009 per difendere e promuovere la qualità e la tipicità del Culatello di Zibello DOP (Denominazione

d’Origine Protetta): un vero gioiello della salumeria italiana, di cui ogni giorno i produttori si impegnano a garantirne la provenienza dalla fascia di terra (Busseto, Polesine Parmense, Zibello, Soragna, Roccabianca, San Secondo, Sissa, Colorno) che corre lungo le rive del Po, nonché la lavorazione antica e l’autentica tradizione. Il Consorzio associa tutte le 22 aziende produttrici di Culatello di Zibello Dop e nel Giugno 2010 ha ottenuto il riconoscimento da parte del MIPAAF (Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali). Tale riconoscimento potenzia ancora di più le attività di tutele e promozione del Culatello di Zibello. Il Consorzio assicura con il proprio marchio, attraverso una severa regolamentazione e rigidi controlli svolti dall’Istituto Parma Qualità (l’ente incaricato dal Ministero per i controlli sulla produzione), la lavorazione tradizionale, la stagionatura adeguata e l’origine tutta italiana delle carni, per garantire al consumatore che il Culatello di Zibello del Consorzio rispetti le tradizioni e venga ancora fatto “come una volta”. I Culatelli controllati dal Consorzio devono essere lavorati completamente a mano. Per la qualità del culatello inoltre devono essere utilizzate solo le cosce di suini provenienti dalle regioni dell’Emilia Romagna e della Lombardia. www.novemberporc.it

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PUNTEGGI TOP PER LE GRAPPE OF BONOLLO ALLA DEGUSTAZIONE DI TASTED Grande successo per la Grappa Of Amarone Barrique 2008 e Of Ligneum Cru Italiae 2013 al test di degustazione internazionale rigorosamente gestito alla cieca.

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La Grappa Of Amarone Barrique 2008 e Of Ligneum Cru Italiae 2013 delle Distillerie Bonollo Umberto di Padova hanno ottenuto uno straordinario risultato al test di degustazione rigorosamente gestito alla cieca organizzato da Tasted, riferimento per gli operatori internazionali del settore. La degustazione, condotta da due grandissimi professionisti, che hanno conquistato il titolo di Migliori Sommelier del Mondo, Markus Del Monego e Andreas Larsson, si è svolta ad Essen in Germania, nelle sale del CaveCo, realtà leader nel controllo della qualità sensoriale di vini, distillati e liquori provenienti da tutto il mondo. La degustazione di Tasted, caratterizzata da metodi rigorosi, ha assegnato una valutazione di 93 centesimi alla Grappa Of Amarone Barrique 2008 e 91.5 centesimi alla Grappa Of Ligneum 2013: un risultato straordinario per questi due distillati, che hanno saputo conquistare l’apprezzamento di due autorevoli quanto severi ed esperti degustatori. I Sommelier di Tasted hanno apprezzato della Grappa Of Amarone Barrique 2008 di Bonollo gli eleganti aromi derivati dalla prolungata maturazione in legno ed hanno qualificato questa grappa una “grappa calda, complessa, ricca ed equilibrata nel palato”. La Grappa Of Amarone Barrique è la grappa punta di diamante della produzione Of Bonollo. Imbottigliata

per la prima volta nel 1999, fu la prima grappa invecchiata in barrique ed è considerata dagli estimatori la Grappa che ha rivoluzionato il settore perché ha saputo rompere gli schemi tradizionali, proponendo un innovativo modello di prodotto e di consumo, in grado di precorrere i tempi e definire una nuova tendenza di gusto, seguita poi da altri produttori. Anche la Grappa Of Ligneum Cru Italiae 2013 di Bonollo ha conquistato i sommelier di Tasted: una grappa “ben strutturata ed equilibrata nel palato con una percezione retro-olfattiva convincente, un profumo elegante, un carattere maturo e leggere note balsamiche.” Anch’essa nasce dall’esperienza e passione centenaria dei maestri distillatori Bonollo, dalla distillazione, secondo l’esclusivo Sistema Bonollo, di una particolare selezione di vinacce rappresentative dei territori viticoli più vocati d’Italia. I punteggi ottenuti dalle due grappe Of Bonollo rappresentano un risultato eccellente e straordinario, non solo perché superiori di diversi punti rispetto alla media di quelli ottenuti da altri prodotti degustati nella categoria di riferimento, ma anche per il metodo rigoroso con cui la degustazione viene condotta da due tra i massimi esperti del settore a livello mondiale. www.bonollo.it


DIMMIDISì : purè buono come fatto in casa Lo dice anche Rai Uno Il programma “A conti fatti” ha realizzato un servizio sulla produzione del Purè di patate fresco della marca de La Linea Verde. Il servizio è andato in onda lunedì 3 novembre, su Rai Uno “A conti fatti”, il programma di Rai Uno in onda tutti i giorni alle 11 che mira a supportare i consumatori e a suggerire soluzioni ai piccoli, grandi problemi delle famiglie, ha dedicato un servizio alla produzione del Purè di patate fresco DimmidiSì. Una troupe del programma tv condotto da Elisa Isoardi ha visitato lo stabilimento La Linea Verde di Manerbio (Brescia) per effettuare le riprese del ciclo produttivo di questo contorno fresco firmato DimmidiSì. Durante il servizio, nel quale è stato intervistato

Domenico Battagliola, sono stati evidenziati i plus della produzione de La Linea Verde, con particolare riferimento all’attenta selezione degli ingredienti (patate, latte intero e panna soltanto freschissimi e italiani) e alla capacità dell’azienda di mantenerne inalterata la freschezza durante la preparazione. Terminata la cottura in pentolone, infatti, il purè DimmidiSì viene immediatamente confezionato e raffreddato per offrire ai consumatori un contorno naturale e genuino. In studio, Giuseppe Battagliola, ospite del programma, ha messo in luce la freschezza e la qualità delle materie prime del purè fresco DimmidiSì che lo rende buono come fatto in casa. www.dimmidisi.it

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Trekking nelle Ande Peruviane A passo lento nel “Camino del Apu Ausangate”, attraverso le Ande peruviane, si cammina, spesso a 5.000 m, alla scoperta di territori scarsamente antropizzati e immensi tesori culturali, protetti dall’Ausangate e dagli altri “apu” (montagne ritenute protettrici) della Cordillera Vilcanota... Maurizio Levi e Laura Colognesi


Trekking nelle Ande Peruviane MAURIZIO LEVI E Laura COLOGNESI

ITINERARI

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A passo lento nel “Camino del Apu Ausangate”, attraverso le Ande peruviane, si cammina, spesso a 5.000 m, alla scoperta di territori scarsamente antropizzati e immensi tesori culturali, protetti dall’Ausangate e dagli altri “apu” (montagne ritenute protettrici) della Cordillera Vilcanota. Solo procedendo a piedi lungo i sentieri silenziosi utilizzati dai “cocheros” (i pastori andini) si colgono quei particolari che sfuggirebbero viaggiando con qualsiasi altro mezzo, raggiungendo ambienti naturali straordinari che premiano lo sforzo. L’incontro con le popolazioni locali dà senso al viaggio stesso, fermandosi ad ascoltare chiunque abbia una storia da raccontare, considerando la diversità un punto di partenza per approfondire nuove realtà e diversi modi di interpretare la quotidianità. Serve

un discreto allenamento e un paio di giorni iniziali per acclimatarsi, ma non una preparazione specifica. Da Arequipa, la “Ciudad Blanca” coloniale adagiata nella fertile vallata del fiume Chili, circondata da due imponenti vulcani, il Misti (5.850 metri) e il Chachani (6.030 metri), si inizia a salire lungo le falde del Chachani fino a raggiungere la zona di Pampa Cañahuas e la Riserva Naturale Salinas y Aguada Blanca dove vivono allo stato selvaggio gli esemplari del più grazioso dei camelidi andini: la vigogna, che fornisce lana pregiata. A passo lento si attraversano altopiani andini sconfinati, avvolti da una natura forte, avvolgente, dominante, lontano dalla frenesia e dal rumore del mondo. Lasciata la strada principale, si prosegue verso la Valle inter-

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andina del Colca, regno degli ultimi condor, attraverso sconfinati altopiani che conducono alla “Ventana del Colca”, una spettacolare formazione rocciosa situata a 4.300 m, dove inizia il Canyon Colca. Puma, volpi e uccelli rapaci vivono in una scenografia naturale di rara bellezza, una silenziosa finestra sulla strada di ingresso della Valle del Colca e la confluenza dei fiumi La Pulpera e Colca. Lungo strade sterrate, si cammina fino a raggiungere il paese di Pulperas e poco dopo “i Castelli di Callali”, spettacolari formazioni rocciose a forma di torrioni di roccia friabile erosi dal vento e dalla pioggia. L’orogenesi andina fu accelerata da imponenti manifestazioni vulcaniche con la formazione di numerosi vulcani, di cui oltre cinquanta attualmente attivi, le cui manifestazioni, unitamente ai frequenti fenomeni sismici, testimoniano l’appartenenza del sistema andino alla grande “cintura di fuoco del Pacifico”. Le Ande sono costituite da rocce di età paleozoica (quarziti, scisti, arenarie), mesozoica (calcari e conglomerati) e cenozoica (depositi continentali non fossiliferi). Dalla Valle del Colca si prosegue in direzione nord dove il fiume impetuoso ha scavato una gola gigantesca che, con i suoi oltre 3.000 metri di altezza, il doppio del Grand Canyon del Colorado, è una delle più profonde della Terra. Dal “Cruz del Cura” si cammina lungo la gigantesca spaccatura in direzione della zona in cui nidificano i condor. Da qui si attraversano altopiani e lande pressoché spopolate dove s’incontrano remoti insediamenti di pastori e branchi di alpaca e lama. Dal villaggio di Sibayo verso il passo di Condoroma, si raggiunge il lago Lagunillas, preludio al grande Lago Titicaca, così chiamato poiché in certe zone forma una laguna con erbe acquatiche dove spesso é possibile vedere sterminate colonie di fenicotteri. Una breve deviazione conduce al complesso archeologico di Sillustani, impreziosito dalla necropoli pre-Inca, costituita da una serie di “Chullpas”, tombe funerarie alte fino a 12 metri di forma cilindrica spar-


se su un promontorio che si getta nelle acque del lago Umayo. Da Puno, a 3.830 metri di altitudine sulle sponde del lago Titicaca, si naviga verso l’isola di Taquile, al centro dell’immenso bacino blu cobalto del grande lago sacro degli Incas e, rientrati, si approda fra le suggestioni del tramonto nelle cosiddette isole galleggianti, piattaforme realizzate ammucchiando fasci di totora, un particolare tipo di canna che cresce sulle sponde del lago, dove viveva l’etnia Uros, oggi abitate in prevalenza da abitanti di lingua Aymara che vivono di pesca e vendita di prodotti artigianali. Dal lago Titicaca si raggiunge la Cordillera di Vilcanota, dove inizia lo spettacolare trekking al Nevado Ausangate. Attraverso lo sconfinato altopiano si devia verso il canyon di Tinajani, un luogo sacro chiamato dai locali “Apu Tinakani” ovvero “Dio Tinajani”.

Un silenzio assordante s’insinua fra grotte e giganteschi obelischi dalla forma di primordiali totem, alti fino a 70 metri. Non lontano, in fuoristrada si percorre la valle di Pitumarca fino all’inizio del trekking, risalendo la valle in direzione della piccola comunità di Chilca, a 4.100 metri, percorrendo per circa un’ora di cammino una valle dominata da montagne innevate e frequentata da branchi di alpaca. A piedi, in 5-6 ore, si attraversa l’ampia vallata di Upis contornata da impressionanti montagne plasmate dalle glaciazioni. Non di rado, percorrendo questi stretti sentieri fino alla cascata che scende dal nevado Santa Catalina, s’incrociano i pastori locali con i loro greggi di lama e alpaca, i volti segnati da vento e sole, uomini indomiti che dalla terra ricavano giorno dopo giorno il loro sostentamento. Si

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cammina in sentieri sempre più stretti, resi ancora più duri dall’altitudine. Ma la fatica vale la vista di una seconda laguna, sormontata da imponenti ghiacciai. Un angolo di mondo a parte, dove ritrovare se stessi nella quiete di una natura di incomparabile bellezza. Dal Machuracay Tambo, alle pendici dell’imponente Ausangate, si sosta prima di riprendere il cammino verso il passo di Palomani, a 5.200 metri, uno dei punti più alti dell’itinerario. Almeno cinque o sei le ore da percorrere a piedi, scortati dai lama che portano i bagagli, con lo sguardo rivolto alla cima del Nevado Ausangate, che svetta a più di 1.000 metri sopra il nostro sentiero. Ma la vera sorpresa è la Laguna di Ausangate Cocha, che catapulta nell’impressionante vista della parete sud dell’Ausangate. Ancora poca strada e il paesaggio muta improvvisamente, con rocce vulcaniche erose dal vento e dalle piogge ricoperte di terriccio rosso carminio. Lungo pendii sabbiosi e terrosi, in direzione del “Nevado del Inca”, si attraversano vallate solitarie abitate da remote comunità di pastori che vivono nei tambos (in lingua quechua “rifugio”, luoghi di sosta per i chasquis, i messaggeri che percorrevano a piedi l’enorme impero incaico). Il giorno successivo, altre 6-7 ore a piedi conducono ad altro passo superiore ai 5.000 metri, con una sensazionale vista dei Nevados circostanti. Tutto intorno rocce di color rosso, sabbie color ocra e grigio, inserzioni di rocce ferrose e incrostazioni di rame tingono di mille colori il paesaggio. Un caleidoscopio di colori accecanti, inaspettati, intensi come in nessun altro luogo del mondo. Dopo la notte in lodge, all’alba si parte per altre 4-5 ore di trekking con scorci mozzafiato dei ghiacciai della cordigliera di Vilcanota tra cui il Nevado del Inca e il maestoso Ausangate. Qua e là il territorio è adornato da borgate abitate da pastori quechua, intenti a lavorare i tessuti artigianali prodotti dai “comuneros”. A bordo del treno per Aguas Calientes, l’unico che si addentra nella valle dell’Urubamba, si

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una fortezza, mai ultimata a causa dell’arrivo degli spagnoli e del conseguente sconvolgimento del mondo Inca. Lungo il percorso, le maestose montagne della Cordigliera di Urubamba si specchiano nelle scenografiche saline di Maras di costruzione incaica, dalle quali ancor oggi gli abitanti della zona estraggono il salgemma.

viaggia lungo un percorso di un’ora e mezza in una stretta vallata, preludio dell’alta valle dell’Urubamba con ripide pareti rivestite di fitta vegetazione tropicale. Ad Aguas Calientes, in minibus, un breve percorso estremamente panoramico conduce all’ingresso del più famoso complesso archeologico dell’America Latina, il Santuario Inca di Machu Picchu, scoperto nel 1911 dallo storico nord americano Hiram Bingham, la città perduta degli Inca, dove spiccano il Tempio del Sole, presumibilmente abitato dalla casta sacerdotale e dai nobili, il tempio delle Tre Finestre, l’Inti Huatana, il tempio del Condor e i settori agricoli. Sulle orme degli Inca si viaggia un’ora e mezza in treno verso Ollantaytambo, antico insediamento dominato da

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BORGOBRUFA SPA RESORT DIVENTA 15+ Il resort umbro si specializza nella vacanza romantica: dal 7 gennaio 2015 solo ospiti dai 15 anni in su. La scultura “Il grande alone” per rappresentare il nuovo logo. Romanticismo, relax, quiete, silenzio. Sono concetti che si usa abbinare a molti luoghi, ma mai come questa volta sono così veritieri e concreti. Un angolo di paradiso da condividere con il proprio partner, dove regna la pace, una calma esteriore che diventa anche serenità dello spirito, tranquillità della mente. Tutto questo è da sempre il Borgobrufa SPA Resort**** di Torgiano in Umbria, ma dal 7 gennaio 2015 ancora di più, dal momento che la struttura diventa 15+. Il Borgobrufa si prende a cuore il romanticismo Ogni vacanza ha le sue esigenze. A volte raggiungere il livello massimo di qualità ricettiva non significa soddisfarle tutte, ma specializzarsi. Per questo motivo il Borgobrufa SPA Resort ha scelto di prendersi a cuore il relax dei propri ospiti, concentrando la propria attenzione su atmosfera e romanticismo, nonché su un servizio di altissima eccellenza dedicato a persone anche accompagnate dai figli, ma di età superiore a 15 anni. In primis coppie alla ricerca di un nido romantico, ma anche amici che si regalano un weekend all’insegna della bellezza e della cura del proprio corpo, genitori che si dedicano una meritata vacanza, nonni che viaggiano con i nipoti “cresciutelli”, colleghi che si ritrovano in un ambiente decisamente diverso da quello lavorativo per ricaricare le energie e tutti coloro che desiderano scoprire l’Umbria facendo tappa in un luogo di benessere e quiete. Ognuno trova la propria dimensione, l’atmosfera giusta per ottenere il meglio dalla propria vacanza. Coccolati e viziati, come succede di rado nella vita di tutti i giorni, in tutti i settori: dalla sistemazione in camera alla cucina eccellente e ricercata, dai trattamenti della Spa più grande dell’Umbria al servizio sempre attento e premuroso, esclusivo e raffinato. Al Borgobrufa SPA Resort la clientela troverà ambienti di charme e romanticismo, eleganza e comfort, tranquillità e silenzio. Ognuno qui potrà vivere appieno tutto ciò che il Borgobrufa SPA Resort offre, senza alcuna limitazione. Il grande alone Fuori dall’hotel, nel paesino di Brufa si trova un parco di sculture en plein air: è “Scultori a Brufa”, ideato nel 1987 su iniziativa della Pro Loco di Brufa, del Comune di Torgiano e della Provincia di Perugia. Ogni anno in agosto uno scultore espone i propri lavori per le strade e le piazzette del borgo e realizza un’opera ad hoc che

viene donata al paese per arricchire il parco sculture. Tra le opere spicca anche “Il grande alone” di Gino Marotta (2002), il gigantesco albero in acciaio inox alto 8 metri, attraverso cui filtrare la realtà di un paesaggio in perenne trasformazione. Proprio questo è il logo scelto dal Borgobrufa SPA Resort per rappresentare la svolta in hotel 15+. Un angolo di paradiso nel cuore d’Italia Realizzato sulla cima di una collina, il Borgobrufa SPA Resort offre una vista di incomparabile bellezza sulle dolci colline umbre e toscane, su Perugia, Assisi e Spello. Immerso in 4 ettari di verde, tra olivi e giardini, è un posto dove si può ascoltare il silenzio, come amano definirlo i suoi stessi ospiti, e dove è assicurata la totale privacy. Costituito da vari casolari, il Resort è stato completamente ristrutturato dall’attuale proprietario Andrea Sfascia e dalla moglie Ivana, mantenendo l’originaria struttura dell’antico borgo tipico umbro e nel rispetto della natura, in piena armonia con il territorio. La punta di diamante è sicuramente la Spa. Oltre 1.200 mq ne fanno il centro benessere più grande dell’Umbria, con ambienti esclusivi, trattamenti personalizzati, prodotti naturali e marchi di ottimo livello. La gastronomia del Borgobrufa SPA Resort è un altro punto di forza. Genuina e ricercata, a tratti semplice o sofisticata, valorizza la vera identità della tradizione tipica umbra ed esalta i sapori delle materie prime di altissima qualità. Gli ambienti sono raffinati e di charme. Camere e suite sono arredate secondo la tradizione tipica umbra, il ristorante Quattro Sensi è elegante così come la terrazza panoramica da cui si gode di una vista superlativa. Suggestiva e intima la sala con camino Tempio del Gusto. Perfetta meta di partenza per tour culturali alle città d’arte, le città di Perugia, Assisi, Spello si raggiungono comodamente in massimo 15 minuti, Todi, Spoleto, Gubbio, il Lago Trasimeno e Orvieto in poco più di 30 minuti. www.borgobrufa.it


LA CIOCCOLATA CALDA ERACLEA PROTAGONISTA AD EUROCHOCOLATE 2014 Dal 17 al 26 ottobre 2014 la cioccolata Eraclea ha conquistato i palati più golosi in occasione della ventunesima edizione della manifestazione di Perugia. Eraclea, lo storico marchio leader della cioccolata calda all’italiana, ha presenziato a Eurochocolate 2014, a Perugia dal 17 al 26 ottobre scorso. Presso lo stand Eraclea i visitatori di Eurochocolate hanno potuto immergersi in un viaggio sensoriale attraverso tutte le deliziose cioccolate della gamma Antica Cioccolateria. Un calore avvolgente, un colore intenso, un gusto vellutato, una corposità unica sono gli elementi cardine della Cioccolata all’italiana. Eraclea ha segnato la storia del mercato, inventando un nuovo modo di vivere ed apprezzare la cioccolata, attingendo alla tradizione della vera Cioccolata all’italiana con una ricetta esclusiva, per una cioccolata densa da gustare al cucchiaio. La linea Antica Cioccolateria è frutto di oltre 40 anni di passione per la cioccolata, che ha guidato lo sviluppo di un prodotto di altissima qualità declinato in una gamma di 32 gusti esclusivi. Questa linea si distingue per gli ingredienti accuratamente selezionati, i cacao migliori e l’inconfondibile consistenza densa e cremosa della vera cioccolata all’italiana, proponendo ben 32 gusti, articolati tra Cioccolata Fondente, al Latte o Bianca con irresistibili abbinamenti per soddisfare i gusti più diversi e la voglia di varietà: Antica Cioccolateria Eraclea spazia dagli aromi più tradizionali agli accostamenti più gourmet,

dai toni più aromatici della Menta e della Cannella ai più vellutati della Gianduia e del Marron Glacè. Nella ricchezza dei gusti Eraclea tutti possono finalmente trovare la cioccolata che cercano: tutti i visitatori ad Eurochocolate hanno potuto degustare e acquistare tutti i 32 gusti della linea! Eraclea propone anche gli abbinamenti più originali proposti dalla selezione Qualità Unica: 10 ricette che esplorano gli ingredienti della tradizione dolciaria italiana sperimentando accostamenti innovativi contraddistinti da una più alta concentrazione di cacao e da ingredienti profondamente radicati nel territorio italiano, come le pregiate Noci di Sorrento, l’aromatico Pistacchio di Sicilia o la Liquirizia di Calabria. Nello stand Eraclea, è stato possibile degustare i sapori avvolgenti e golosi della cioccolata Eraclea. Inoltre è stato possibile fermare momenti di goloso piacere con indimenticabili e simpatici scatti fotografici. L’importanza della partecipazione ad Eurochocolate divenuto un appuntamento costante negli anni per Eraclea, marchio leader nell’offerta per i bar, si è realizzato nell’incontro diretto con il pubblico, un’interazione con i consumatori che ha permesso ad Eraclea di far conoscere ed apprezzare la propria gamma prodotti in modo personale. www.eraclea.it

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Valle Aurina (BZ). L’inverno di classe del Wellnessresort****S ALPENSCHLÖSSL & LINDERHOF. SPORTIVI SULLA NEVE E NELLA SPA “Settimana di neve fresca” per lo sci e “settimana delle ciaspole”. Ritrovare l’energia nella A&L Spa con pino mugo e Abhyanga.

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Sci e spa, abbinata vincente! Sono sicuramente questi gli highlight del Wellnessresort****S ALPENSCHLÖSSL & LINDERHOF di Cadipietra (BZ) per la stagione invernale 2014/15. La nuova A&L Spa ha tutto quello che si potrebbe desiderare da un centro benessere, mentre, appena fuori dall’hotel, gli impianti del Klausberg sono garanzia di divertimento illimitato per adulti e bambini. Gli ambienti di charme, eleganti e raffinati, arredati con stile e cura verso i dettagli, le suite di design, spaziose e luminose, l’atmosfera signorile dei ristoranti, le intime Stube e la romantica sala con camino completano l’offerta, per una vacanza davvero indimenticabile. Skipass e buono wellness Salire in vetta in pochi minuti, a oltre 2500 metri, letteralmente “tra le nuvole”. Al Wellnessresort ALPENSCHLÖSSL & LINDERHOF è possibile, basta utilizzare gli impianti situati appena fuori dall’hotel e raggiungere il Klausberg per trovarsi immersi in un altro mondo: ottanta cime sopra i tremila metri! E poi giù attraverso le innumerevoli piste, oltre 70 km, che si lanciano a fondovalle. Intanto in albergo ci si prende cura degli ospiti, dall’arrivo e la sistemazione alla romantica cena di gala, dalla vasta e innovativa offerta wellness della A&L Spa al programma fitness giornaliero. Si chiama “Sci & wellness” il pacchetto pensato dal Wellnessresort ALPENSCHLÖSSL & LINDERHOF per valorizzare i suoi punti di forza. Valida dall’11 al 30 gennaio, dall’1 al 13 febbraio e dal 22 febbraio al 13 marzo, e poi ancora dal 15 marzo al 10 aprile 2015, l’offerta comprende: 4 pernottamenti con pensione premium all inclusive, 3 giorni di skipass per la skiarena Valle Aurina, relax nella nuova A&L Spa e buono benessere del valore di 30 euro da rispendere nel centro benessere. Il tutto a partire da 616 euro a persona. Pieno di energia nella A&L Spa La nuova A&L Spa con i suoi oltre 3.000 mq mette a disposizione 7 piscine e 7 saune, oasi relax e un’intera Spa Lodge con ambienti esclusivi dove godersi trattamenti innovativi per il benessere di corpo e mente. Abbandonarsi nella Sky Lounge, lineare,

raffinata, naturale, resa speciale dalla luce e dal legno, coccolarsi nella Sky pool e nella sauna panoramica con una suggestiva vista sull’orizzonte. Un angolo di paradiso riservato agli adulti, per garantire relax e quiete. In questo regno della bellezza si possono provare singoli trattamenti o scegliere pacchetti a tema, a seconda delle proprie esigenze. Gli sciatori ad esempio troveranno sollievo nel Pacchetto sportivo “Trehs” comprensivo di: bagno all’olio di pino mugo, ideale per idratare la pelle, sollevare l’umore generale, calmare e rinforzare il corpo e la mente; massaggio sportivo completo, particolarmente indicato in caso di irrigidimenti e indolenzimento post-sportivo; il tutto al prezzo speciale di 85 euro. Chi vuole ricaricarsi dopo una giornata sulla neve può provare il pacchetto “New Energy” con: bagno al pino mugo, massaggio completo con olio “riprendi forza” e massaggio Abhyanga al costo di 166 euro. Il massaggio Abhyanga è forse il più noto tra i massaggi ayurvedici, realizzato con uno speciale olio caldo che dà una piacevole sensazione di pienezza e totalità. Le zone energetiche e i singoli punti vengono trattati con cura particolare, il morbido massaggio permette di eliminare le scorie dai tessuti favorendo dinamismo, energia e vitalità. www.wellnessresort.it


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Gelaterie Stecco Natura ha presentato la sua nuova linea di Gelato Artigianale su stecco all’edizione 2014 del Salone Internazionale del Gusto. Per Stecco Natura il gelato è cultura, tradizione, arte ma anche passione, perché preparare un buon gelato è semplice ma bisogna saper unire a delle materie prime di altissima qualità, l’amore e la passione verso il prodotto. Stecco Natura fonda la sua filosofia su questi valori semplici, privilegiando ingredienti e fornitori locali e per mantenere vivo e forte il legame col territorio ha scelto di cominciare la sua avventura proprio in Sicilia, terra da sempre conosciuta per la sua tradizione gelatiera, ma soprattutto ricca di preziosissime materie prime utilizzate per produrre un gelato squisito. Tante le novità presentate da Stecco Natura. In particolare: • Le frutte da passeggio: i nostri gelati e sorbetti hanno il gusto e tutta la qualità di natura grazie all’utilizzo del 70% di frutta di altissima qualità. Nessun emulsionante

e aroma artificiale, utilizziamo solo acqua minerale di fonte siciliana, farina di semi di carrube e fruttosio a basso indice glicemico. • Le creme da passeggio: solo panna e latte fresco da allevamenti ragusani, senza aromi ed emulsionanti artificiali. Le nostre creme si accompagnano alla piacevolezza di ingredienti di grande eccellenza come i Pistacchi di Bronte Dop, le Nocciole dei Nebrodi e le Mandorle Pizzute di Avola. • I Capricci: con Stecco Natura il freddo sposa le ricette più buone della pasticceria. Tante buone occasioni per portare a spasso i dolci della tradizione e tante nuove ricette gustose e sempre con un ingrediente in più… la genuinità. Ricotta e Pera, Cheese Cake, i granellati…sono alcuni dei capricci tutti da gustare. Il Gelato Artigianale Stecco Natura si caratterizza per il gusto naturale delle eccellenti materie prime utilizzate, senza coloranti e conservanti. Tutti i nostri gelati sono senza glutine (certificati AIC) e i gusti crema vengono fatti anche nella versione senza lattosio. www.stecconatura.it

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“Resterete di Stecco” GELATERIE STECCO NATURA HA PRESENTATO AL SALONE DEL GUSTO IL MEGLIO DEL GELATO NATURALE SICILIANO.

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TERRA BERICA, SCRIGNO DEL VENETO Veneto. A sud della città di Vicenza si sviluppa un territorio ricco di meraviglie tutte da scoprire. Cultura, enogastronomia, sport, escursioni, Grande Guerra: sono i 5 leit motiv che accompagnano le proposte turistiche.

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Uno scrigno di meraviglie concentrate in poche manciate di chilometri: questo è Terra Berica. Un territorio che si sviluppa a sud della città di Vicenza, su una superficie che non raggiunge i 500 kmq, e comprende 24 comuni situati tra i Colli Berici e la pianura circostante, per un totale di 85 mila abitanti circa. Cultura, storia, enogastronomia, escursionismo e sport si combinano qui in un mix unico, dando vita a proposte turistiche che mirano a valorizzare le eccellenze della Terra Berica, un territorio tutto da scoprire, ospitale, inaspettato e sorprendente! 24 comuni per la Terra Berica La Terra Berica si estende a sud di Vicenza, un’area geografica contraddistinta dai modesti rilievi dei Colli Berici, dalle ampie valli che si insinuano all’interno dei Berici stessi, dalla pianura circostante e dall’aperta campagna che si estende fino ai confini con le province

vicine di Padova e di Verona. Prati e boschi si alternano a oliveti e vitigni, in un susseguirsi di valli, colline, piccoli altipiani, ruscelli e canali. I 24 comuni che appartengono a quest’area sono: Agugliaro, Albettone, Alonte, Arcugnano, Asigliano Veneto, Barbarano Vicentino, Brendola, Campiglia dei Berici, Castegnero, Grancona, Longare, Lonigo, Montegalda, Montegaldella, Mossano, Nanto, Noventa Vicentina, Orgiano, Poiana Maggiore, San Germano dei Berici, Sarego, Sossano, Villaga, Zovencedo. Dalle ville palladiane alla Grande Guerra Grande protagonista della Terra Berica, oltre alla natura, è la cultura, parte integrante del paesaggio Berico. Basti pensare alla sua vicinanza con la città di Vicenza, perla del Rinascimento, dichiarata Patrimonio Universale dell’Umanità dall’Unesco, grazie anche alle meravigliose architetture del Palladio. Tantissime sono le ville, palladiane e di epoche diverse, che si possono ammirare in questo fazzoletto di terra, assieme a pregevoli esempi di arte rurale, eremi, chiesette, fontane. E poi ancora borghi caratteristici e case rupestri, testimonianze di civiltà antiche, musei che fanno rivivere tradizioni contadine e artigianato locale, prigioni e rocche, grotte e cave, paesaggi che hanno ispirato anche lo scrittore


valorizzare la produzione tipica del mondo agricolo, i piatti della tradizione e alcuni prodotti artigianali di eccellenza. La De.Co., pur non essendo un marchio, rappresenta un riconoscimento concesso dall’Amministrazione Comunale a garanzia di un prodotto locale, sano e genuino.

Dal Sentiero degli Ulivi al trekking a passo d’asino Pianura e dolci declivi, valli torrentizie e rilievi collinari, pareti rocciose, canali e ruscelli. La Terra Berica, per la maggior parte pianeggiante ma dal paesaggio sempre ricco e vario, offre tante occasioni per praticare sport. In primis l’escursionismo. Numerosi sono i sentieri tematici che si possono seguire, più facili o impegnativi a seconda delle preferenze, che permettono di ammirare alcuni aspetti caratteristici del territorio. Dai percorsi culturali che portano a ville, mulini e grotte, alle passeggiate naturalistiche per godere delle orchidee spontanee e dei fiori selvatici primaverili. Particolarmente interessante per gli amanti del Nordic Walking è il Lago di Fimon, per il paesaggio ricco di flora e fauna, da percorrere magari in autunno nel bel mezzo del foliage o seguendo il “Percorso Archeologico Valli di Fimon”. E poi ci sono tutti gli altri sport, una scelta davvero ampia, che va dal cicloturismo, ad esempio su e giù per i Colli Berici oppure lungo il Sentiero degli Ulivi, al trekking, all’ebbrezza del parapendio, fino a cavallo, golf e orienteering. A disposizione anche una passeggiata a passo d’asino per scoprire con lentezza i luoghi in cui crescono le uve autoctone del territorio.

La vacanza su misura Cultura, storia, enogastronomia, escursionismo e sport si combinano in un mix unico, che dà vita a proposte turistiche che mirano a valorizzare le eccellenze di tutta la Terra Berica. Grazie a numerose offerte tematiche personalizzate, rivolte a un target diverso, il turista vive un’esperienza su misura scegliendo l’ambito che più lo attrae e incuriosisce. Sono 20 i pacchetti turistici che toccano tutti i leit motiv del territorio: dalle ville alle antiche prigioni, dalle suggestioni letterarie ai sapori genuini, dagli eremiti medievali alla Grande Guerra, dal nordic walking al foliage tour, dalle cantine agli ulivi. Che viaggiate in coppia o in famiglia, da soli o con gli amici, che siate sportivi, amanti dell’arte, appassionati di camminate, del buon vino, di natura o architettura, o anche di tutte queste cose insieme, la Terra Berica saprà stupirvi con la sua proposta pensata ad hoc per voi!

Dal mandorlato alla grappa La Terra Berica è nota per la sua cucina raffinata e sopraffina, che utilizza e valorizza i frutti del territorio. Le Cipolle di Sossano, i Piselli di Lumignano e di Pozzolo, il Pisello nano di Lonigo, il Radicchio rosso di Asigliano, i Rampuzzoli di Villaga, la Patata dorata del Guà, le Ciliegie di Castegnero, il Prosciutto Veneto Berico-Euganeo, i Salumi di Lonigo, i Formaggi Caprini di Montegalda, il riso di Bagnolo di Lonigo, il Pan de Bari di Arcugnano, l’Olio ExtraVergine di Oliva di Nanto, il Tartufo scorzone di Nanto, il Mandorlato di Lonigo, il vino Sirah di Nanto, la Grappa di Montegalda. Sono questi i prodotti tipici, molti dei quali De.Co., che si possono assaggiare in Terra Berica. La Denominazione Comunale De.Co. è stata adottata da numerosi comuni vicentini proprio per tutelare e

www.turismoterraberica.it

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Antonio Fogazzaro. I Colli Berici sono anche storia. I paesaggi naturali portano con sé testimonianze palpabili di un tempo passato, da tenere a mente per vivere bene il presente; ancora visibile è la traccia lasciata dalla storia medievale con i suoi templari e cavalieri.

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Over a century of the finest hospitality debuts in the Corniche

For Internal Use Only. Š2011 Starwood Hotels & Resorts Worldwide, Inc. All Rights Reserved. L & PROPRIETARY May not be reproduced or distributed without written permission of Starwood Hotels & Resorts Worldwide, Inc.


THE ST. REGIS ABU DHABI

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Situato nelle Nation Towers di Abu Dhabi 283 camere e suites, tutte con vista sul Golfo Arabico Centri conferenze Nation Riviera Beach Club The Terrace offre 3 tipi di cucina internazionale Villa Toscana è specializzato nella gastronomia di Toscana, Umbria ed Emilia Romagna www.stregisabudhabi.com

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CALEIDOSCOPIO ELDOR CORPORATION Inaugurazione stabilimento in Cina

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Lo scorso 24 Ottobre 2014 ELDOR CORPORATION S.p.A. ha inaugurato a Dalian (Cina) il suo nuovo stabilimento produttivo, Eldor Automotive Powertrain (Dalian) Co.,Ltd., alla presenza dell’Ambasciatore Italiano in Cina, Alberto Bradanini, e delle autorità locali.

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Lo stabilimento, realizzato nel 2012 su un’area di 54.000 mq. con un investimento iniziale di 36 Mln di €, è stato costruito con l’obiettivo di rispondere alle sempre più forti esigenze del mercato automobilistico cinese ed è focalizzato nella produzione di sistemi avanzati di accensione. La società cinese ha oggi più di 300 dipendenti e, all’inizio del 2015, raddoppierà la capacità produttiva con una nuova linea di produzione. Questo investimento, per cui Eldor è già stata premiata dalla Fondazione Italia-Cina nel 2012 con il “CHINA AWARDS – TOP INVESTORS”, e da Volkswagen Powertrain nel 2014 con il premio “EXCELLENT PROGRESS AWARD”, conferma l’importanza della presenza industriale di Eldor in Cina, in un mercato automobilistico che è ormai da anni il primo al mondo.

“Una storia che racconta il successo di un’eccellenza tecnologica italiana nella componentistica di elettronica sofisticata per l’automotive” – parole del Presidente e CEO Pasquale Forte – che ha poi continuato: “Sono molto soddisfatto dell’investimento fatto in Cina; abbiamo accettato la sfida lanciata dai nostri clienti, aprendo in tempo record un bellissimo stabilimento per far fronte ad una richiesta di mercato sempre crescente. Ovviamente all’inizio abbiamo dovuto lavorare duramente, soprattutto per comprendere e superare le innegabili differenze culturali esistenti fra i nostri paesi, ma oggi possiamo dire di aver raggiunto risultati


La tecnologia ELDOR in Cina, sia per quanto riguarda il prodotto che il processo, è interamente sviluppata dal centro di ricerca e sviluppo italiano, che Eldor sta potenziando da anni e che vedrà nel nuovo anno 2015 l’inaugurazione del nuovo Centro Tecnico Corporate a Orsenigo (Como), dedicato allo sviluppo e industrializzazione di sistemi avanzati Automotive, anche nelle nuove tecnologie a basse emissioni per veicoli ibridi ed elettrici. Eldor Corporation, fondata nel 1972 a Orsenigo (Como, Italia) dal Cav. Pasquale Forte (Presidente e CEO), è una multinazionale leader nel settore Automotive, fornitore delle principali case automobilistiche mondiali (Volkswagen, Audi, Renault-Nissan, BMW, Fiat, Daimler, Ferrari,...). Con 2000 dipendenti in tutto il mondo e un fatturato 2013 di 200 Mln di euro, ELDOR ha 4 stabilimenti produttivi in Italia, Turchia, Cina e Brasile e uffici tecnico-commerciali in Germania e Stati Uniti. Grazie al proprio centro tecnico di Ricerca e Sviluppo in Italia e alla propria tecnologia di produzione, Eldor è un’azienda leader in ricerca, sviluppo e produzione di sistemi di accensione, centraline elettroniche, bobine ABS e sistemi completi per veicoli ibridi ed elettrici. Nel 2007 alla ELDOR è stato assegnato il premio “Ferrari Technology Award” per il suo innovativo sistema a correnti ionizzanti e nel 2009 ELDOR è stata la prima azienda italiana a essere premiata con il “Volkswagen Group Award”, tra i migliori fornitori al mondo dell’azienda tedesca, confermato nel 2011 dall’ AUDI Top 50 Award. Ad oggi più di 80 milioni di veicoli nel mondo viaggiano con prodotti Eldor.

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eccellenti, che confortano le scelte prese e contribuiscono ad accrescere la statura di tutto il gruppo Eldor nel mondo”.

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Podere Forte Podere Forte si estende su una superficie di 168 ettari nel comune di Castiglione d’Orcia, di cui 15 vitati, 7,5 pronti all’impianto di nuovi vigneti, 23 di oliveti, 70 boschivi ed i restanti suddivisi fra pascoli, allevamenti e giardini. Altri 110 ettari di seminativo sono situati nel comune di San Quirico d’Orcia. Il 27 Ottobre scorso Podere Forte ha offerto una verticale di 10 vendemmie del vino Petrucci (dalla 2001 alla 2010). L’incontro si è tenuto presso il Ristorante milanese di Aimo & Nadia alla presenza del titolare Cav. Pasquale Forte e degli amici consulenti Donato Lanati e Dora Marchi (Enosis di Cuccaro in Piemonte) e Lydia e Claude Bourguignon, famosi esperti del suolo e collaboratori da ben 10 anni per la gestione dei terreni di Podere Forte. Rocco Lettieri

Podere forte Rocco Lettieri

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PETRICCI 10 ANNI

tanico presso il quale abbiamo sistemato le loro arnie. Il pane viene fatto con le farine provenienti dai grani rari e antichi che coltiviamo in maniera naturale e poi viene cotto nel forno a legna. In cantina usiamo strumenti sofisticasti e tecnologia molto avanzata allo scopo d’interpretare e valorizzare al meglio i segnali che ci provengono dalla natura. Tutto il lavoro al podere è condotto seguendo procedimenti rigorosi, analizzando, provando e riprovando. I suoli sono piantati in modo diverso e in piccoli impianti sperimentali utilizziamo anche il franco di piede, per ridare vita a vecchi ceppi preesistenti sui nostri suoli. In laboratorio analizziamo il colore, l’aroma, monitoriamo la maturazione e l’invecchiamento, progettiamo i tini e valutiamo con i nostri strumenti le migliori barriques. Il risultato di tutto questo sono i nostri prodotti naturali, curati e seguiti con vera passione in tutte le fasi di lavorazione,

Boschi, campi, vigneti e oliveti si estendono sui 168 ettari del Podere Forte, fra le sinuose colline della Val d’Orcia che abbracciano il Monte Amiata a sud di Siena, fra il fiume Orcia e Montalcino. Altri 110 ettari tra seminativi e uliveti si trovano nel comune di San Quirico d’Orcia, terreni dove fu girato il famoso film de Il Gladiatore. Qui, Pasquale Forte ha ricreato il clima genuino ed autentico di una vecchia fattoria, nella quale si producono vini, olio, farina, miele, spezie e salumi in modo naturale. Qui coltiviamo il Sangiovese con una densità d’impianto come solo i Romani sapevano fare, produciamo internamente i nostri fertilizzanti e i nostri “compost” utilizzando la ramaglia di potatura e i legni provenienti dai nostri boschi. Le nostre “Cinte Senesi” mangiano ghiande e castagne nei boschi ove sono libere di scorrazzare, mentre le api impollinano i fiori e le erbe aromatiche del giardino bo-

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Pasquale forte

presenza del titolare Cav. Pasquale Forte e degli amici consulenti Donato Lanati e Dora Marchi (Enosis di Cuccaro in Piemonte) e Lydia e Claude Bourguignon, famosi esperti del suolo e collaboratori da ben 10 anni per la gestione dei terreni di Podere Forte. 18 i degustatori tra giornalisti e addetti ai lavori che hanno potuto apprezzare la personalità di ognuno dei dieci millesimi del già famoso Petrucci. La parola di benvenuto e di apertura a Giovanni Mazzoni (Sales and Marketing Director) e quindi al proprietario dell’azienda Castiglionense, Pasquale Forte: “Analisi, conoscenza, azione sono da sempre le parole che mi hanno consentito di fare strada nella vita e di dar forza a quel pragmatismo con il quale ho cercato di confrontarmi per realizzare i miei progetti. Parole che spesso si sono aggiunte ad un istinto innato nel comprendere l’evoluzione dei tempi, condu-

per ritrovare quel gusto e quell’aroma che solo i grandi terroir possono dare: un olio straordinario dal profumo intenso e inconfondibile, un miele dorato che profuma di fiori o di preziosa melata, salumi che sanno delle nocciole e delle castagne di cui si cibano i nostri animali, e i vini, massima rappresentazione del nostro territorio e di tutti i nostri sforzi. Con le radici le nostre viti vanno profonde nel terreno per trarre tutta l’autenticità e la straordinaria energia che vive e pulsa in questi splendidi luoghi, dichiarati dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità: noi la trasformiamo in: Petruccino, Petrucci e Guardiavigna. 10 anni di Petrucci proposti a Milano da Aimo & Nadia. Il 27 Ottobre scorso l’azienda Podere Forte ha voluto offrire ad una trentina di persone una verticale di 10 vendemmie del vino Petrucci (dalla 2001 alla 2010). L’incontro si è tenuto presso il Ristorante milanese di Aimo & Nadia alla

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cendomi verso nuove e sempre affascinanti direzioni e consentendomi di mettermi in gioco e dare prova del mio saper fare già a 24 anni, aprendo un’attività per piccole radio per poi passare alla componentistica per televisori, fino a farla diventare, in una crescita continua, l’odierna Eldor Corporation di Orsenigo (Como), un’azienda con oltre 2000 dipendenti, punto di riferimento importante a livello mondiale per l’elettronica automobilistica, annoverando tra i clienti industrie come Ferrari, Volkswagen, BMW e tante altre. Nel 1997 l’opportunità di acquistare un podere a Castiglione d’Orcia, in Toscana, con solo boschi, seminativi e un bel caseggiato del ‘700. Si avverava così il sogno di creare un piccolo e nuovo mondo, autosufficiente, pulito, naturalmente agreste, dove poter dare sfogo ai miei desideri di ritornare alla terra, come i miei genito-

ri. Ogni volta che arrivo qui al Podere resto estasiato da questo meraviglioso anfiteatro collinare appoggiato con grazia alle pendici dell’Amiata e digradante verso il fiume Orcia, abbellito da secolari olivi avvolti dall’abbraccio delle ginestre e da campi di grano, sufficienti per farmi apprezzare appieno la stupefacente bellezza di questi luoghi. Ammirando la luce, l’apertura e gli spazi di questo paesaggio, compresi come fosse proprio questo il posto dove avrei potuto accostarmi di nuovo a quella campagna che avevo vissuto da bambino, in un paesino della Calabria, insieme a mio padre Giuseppe, il quale, fino alla fine degli anni Cinquanta, possedeva terre che in seguito dovette abbandonare per emigrare al nord, in provincia di Como. Sempre, negli anni successivi, egli, non avendo mai dimenticato la bellezza del suo antico lavoro, raccontava del vino, dell’olio

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Api al lavoro

d’oliva, del frantoio, dei profumi e dei sapori della sua terra che non aveva mai dimenticato. Nei suoi momenti liberi si era messo a imbottigliare vino e io lo aiutavo a lavare le bottiglie e così i profumi intensi di quei vini del Sud mi sono rimasti dentro e li ho risentiti poi di nuovo a Podere Forte, insieme agli altri profumi, quelli delle cose antiche, del miele estratto dalle nostre arnie, dell’olio appena franto, dei salumi di nostri maiali Cinta Senese, delle farine ricavate dalle diverse tipologie di grani che qui mietiamo, delle verdure che coltiviamo e, in primis, dei vini rossi ottenuti dalle nostre uve biologiche: le stesse emozioni che scaturivano dai discorsi di mio padre. Un progetto che è andato poi evolvendosi, ma alla cui base c’è sempre stata un’attenta analisi, una profonda conoscenza e una precisa azione; parole che ho applicato al vino e al suo mondo, a

me quasi del tutto sconosciuto, affrontato attraverso un approfondito periodo di studio, chiedendo consiglio ai massimi luminari della scienza enologica, quali i presenti qui stasera, Donato Lanati e Dora Marchi e avvalendomi di due altri scienziati del suolo, i coniugi Lydia e Claude Bourguignon. Un lavoro che dura da diversi anni, durante i quali abbiamo drenato terreni orientando strade e capezzagne, sistemato fossati, rifatto muretti franati e costruiti di nuovo, organizzato aree per la preparazione di compost per ricostruire l’humus e la vita biologica dei suoli senza l’aiuto della chimica di sintesi, eliminando così erosioni e dilavamenti. Ora Podere Forte, nel cuore del Patrimonio dell’Unesco, ha passato i primi 17 anni. Per ricordare questo ambìto traguardo questa sera ci siamo ritrovati per degustare il nostro vino simbolo, il Petrucci, dal nome di Pan-

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e trova realizzazione nella cura dell’uomo verso il suo territorio. La grande tradizione agricola della Toscana ha svolto un ruolo fondamentale nel plasmare il paesaggio e la cultura della gente di questa regione. Nostro compito sarà quello di mantenere e far conoscere la qualità di questo “unicum” che si trasforma anche in prodotti, quali quelli che degusteremo stasera. In chiusura vorrei poter dire che stiamo cercando di portare il “territorio nel bicchiere”, e che territorio! Oggi abbiamo in produzione tre vini tutti e tre rossi che noi continueremo ad elevarli ancora di più, considerando che i vigneti stanno arrivando ad un giusto periodo di invecchiamento. PETRUCCINO, PETRUCCI e GUARDIAVIGNA, questi i nomi dei vini e in loro troviamo il “profumo della memoria” nella sua massima espressione. Un ultimo richiamo va al nostro spumante brut rosé da

dolfo di Bartalomeo Petrucci, detto il Magnifico, che gestiva queste terre sin dal 1400. Il paesaggio della Toscana intreccia la storia quasi a formare un tessuto di forti emozioni. La Toscana non è solo quella che vediamo e viviamo ogni giorno, ma anche quella presente nell’immaginario collettivo grazie alle opere dei grandi artisti. Una Toscana, che, appartiene a tutto il mondo. Il territorio stesso è un vero e proprio percorso artistico attraverso le dolci colline modellate dal tempo e lavorate dall’opera dell’uomo dov’è impossibile non evocare negli sfondi le opere di grandi pittori. Percorrere queste strade rappresenta un continuo incontro con l’arte e con gli artisti che ne hanno raccontato con grande maestrìa il paesaggio. E questo paesaggio così vario e suggestivo, così accogliente e affascinante, affonda le sue radici nella cultura profonda di questa regione

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e selezionati all’interno del Podere in base alle analisi chimico-fisiche e biologiche. Le uve per i vini Petrucci e Guardiavigna provengono dai migliori terreni aziendali, con buona permeabilità e forte presenza di calcoscisti fessurabili che donano mineralità al vino. Poi ci sono i vigneti che classifichiamo “Premier Cru”, dove i suoli si differenziano per essere più leggeri e più profondi, con una presenza media di argilla che dona freschezza e potenza. La differenza tra le varie parcelle sta nello spessore del suolo prima di arrivare alla roccia scistosa. I terreni Grand Cru hanno suolo basso, piccolo, che va dai 25 ai 50 cm prima dello scisto, mentre ai piedi dei pendii, dove c’è stato accumulo da erosione, si possono trovare suoli dai 50 ai 120 cm. Questa differenza permette di organizzare le vigne, i portainnesti, la scelta dei vitigni e ci permette di concentrare tut-

uve Pinot Nero che presenteremo il prossimo anno dopo 60 mesi sui lieviti”. La parola è passata quindi a Lydia Bourguignon che con l’ausilio di alcune slides ha presentato i lavori che sono stati realizzati in circa 10 anni. “La natura ha tutto, noi la stiamo distruggendo, ma se sappiano coltivarla, senza forzature, ci dà davvero tutto quello di cui abbiamo bisogno. Equilibrio in un ambiente vergine, questo è quello che cerchiamo di fare; analisi, studio, biodinamica, gestione naturale, niente prodotti di sintesi, niente chimica, riportiamo in equilibrio il sistema. Se la natura non viene aggredita e viene solo lavorata come una volta, si crea da solo quel biosistema capace di ricreare l’ambiente naturale. Siamo qui per capire il territorio, quali sono le parcelle migliori, quei vigneti che, alla francese, noi chiamiamo “Grand Cru”, classificati

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Rocca di castiglione d’orcia

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donato lanati

sole ramaglie. Nei suoli secchi e con poco spessore diamo compost bovino, mentre nei suoli profondi e ricchi diamo di preferenza compost di ramaglia. Quest’ultimo ha il compito di sciogliere il suolo perché si combina bene con le argille, così si evita la compattazione e si avvia così il ciclo virtuoso dei suoli viventi, pieni di innumerevoli specie di fauna di superficie e di profondità capace di mantenere i suoli sciolti e ossigenati. La vite in questo modo si nutre di tutti i composti di cui ha bisogno e continua a sviluppare il suo apparato radicale”. La chiusura al prof. Donato Lanati che con l’ausilio di Dora Marchi, sono consulenti per Podere Forte da ben 17 anni, da quando è iniziata l’avventura di Pasquale Forte. Lanati è titolare dell’Enosis di Cuccaro Monferrato, un laboratorio di analisi e ricerca applicata al campo viticolo ed enologico fondato nel 1991. Lo stesso Lanati è docente incarica-

ta l’energia sui grappoli da produrre. Quindi viti equilibrate con qualità di uve superiori, eccellenti. Attraverso questo sviluppo di pratiche scientifiche pensiamo di aver intrapreso la strada giusta per una viticoltura di precisione (estrema). Altre considerazioni sono legate alle stagioni; la vite ha bisogno di riserva idrica. Bisogna quindi lavorare i suoli per far fronte ai caldi eccessivi. Si ha bisogno di avere suoli sciolti. Bisogna operare in modo da non compattare le superfici e quindi utilizziamo anche trattorini estremamente leggeri ed elettrici per non inquinare e a volte si lavora a mano immettendo nei suoli vigore grazie a pratiche biodinamiche. Per questa importante lavorazione, che definiamo fertilizzazione autunnale, ci aiutiamo con prodotti di compostaggio aziendale di due tipologie: il compost di letame bovino da allevamento biologico, seminato con preparati biodinamici e compost di

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olivastro saggianese

avere vini luminosi, rotondi ed equilibrati con giuste acidità e lunghe balsamicità.

to di tecnologia enologica all’Università di Torino ed ha raggiunto traguardi professionali di assoluto prestigio che lo collocano ai vertici nazionali dell’enologia che gli sono valsi meritati riconoscimenti in campo internazionale. Non ultimo, Donato Lanati, considerato uno dei più grandi enologi a livello mondiale, è stato inserito nella rosa dei cinque per il premio Wine Enthusiast’s Star Award 2014 dalla Rivista Wine Enthusiast Magazine. Il laboratorio Enosis è dotato delle più moderne e aggiornate apparecchiature, utilizzate da un gruppo di specialisti in analisi enologiche, chimiche e biologiche. Una presentazione la sua dove non sono mancati momenti intensi sulle sue teorie che oggi vedono nel vino la polimerizzazione quale fattore dominante per ottenere grandi vini. Polifenoli, lunghe macerazioni controllate, maturazioni in legno, tannini dolci sono elementi essenziali per

“Il bello di lavorare a Podere Forte - ha commentato Donato Lanati - è quello di trovarsi fianco a fianco con un titolare illuminato, con una forza coinvolgente unica, ricco di motivazioni e con desideri brucianti che con intelligenza ed equilibrio lascia andare la ricerca a briglia sciolta, fattore determinante per noi che viviamo giornalmente di esperienze in ogni settore enologico”. www.podereforte.it

Rocco Lettieri Giornalista e scrittore Presidente Unione Simpatizzanti del Vino di Cantù

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CALEIDOSCOPIO ONAV: È VITO INTINI IL NUOVO PRESIDENTE NAZIONALE

CALEIDOSCOPIO

È Vito Intini il nuovo Presidente di ONAV, l’Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino. Questo quanto decretato dalle votazioni svoltesi sabato 22 novembre ad Asti, nella sede dell’Hotel Salera dove i Grandi Elettori Onav si sono riuniti per decidere chi, tra i 19 candidati divisi in 6 liste, avrebbe fatto parte del nuovo Consiglio Nazionale. Con 6050 voti Vito Intini ha ottenuto una larga maggioranza. Milanese, 57 anni, dirigente industriale, già pro-presidente

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nel precedente mandato, Intini ha le idee chiare sul futuro di Onav. “L’associazione è parte del mio cuore, da quando, nel 1998, mi trovai in un ufficio di Simei per propormi di contribuire alla crescita dell’associazione - afferma abbiamo un impegno importante per il futuro ed il mio programma prevede l’attuazione di ben 60 progetti, dalla realizzazione di corsi all’Estero ai Wine Tour con visitatori stranieri, dalla valorizzazione dei vitigni storici al rilancio del premio Duja d’Or. Questi saranno avviati e realizzati attraverso la collaborazione di 60 diversi responsabili, ognuno impegnato in prima persona con un coinvolgimento attivo a tutti i livelli. Non sono il nuovo che avanza rispetto al vecchio ma certamente prometto tanti cambiamenti; se non manterrò i programmi non sarò io a farmi mandare via. Sono il primo presidente non piemontese ma il Piemonte manterrà un ruolo importante e la sede rimarrà nella città di Asti”. Ringraziando l’ex presidente Giorgio Calabrese per il lavoro svolto, Intini ha infine sottolineato che il compito del suo mandato sarà anche quello ricollegare i delegati al Consiglio Nazionale, con una visione più partecipativa alle attività dell’associazione e l’organizzazione di riunioni itineranti. Nel proprio mandato Intini sarà affiancato dal propresidente Lorenzo Marinello e da due vicepresidenti, uno del Nord, Pia Donata Berlucchi ed uno del Sud, Giovanni Giardina. Nominati anche il tesoriere Ezio Alini I consiglieri elettivi sono Cristina Battorti, Teresa Bordin, Fabio Finazzi, Ezio Alini, Giuseppe Meglioli, Gianluigi Corona, Pasquale Porcelli, Walter Polese, Mario Redoglia, Alessandra Ruggi, cui si aggiunge il consigliere di diritto Mario Sacco, presidente della CCIAA di Asti, da sempre al fianco dell’associazione. Vito Intini ha infine ringraziato per l’importante lavoro lo storico direttore di Onav Michele Alessandria, in carica dal 1981. ONAV - Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino, è nata ad Asti nel 1951 con lo scopo di formare un corpo di assaggiatori del vino esperti ed affidabili, uniti da un codice deontologico rigoroso e severo. Nel 1981 l’organizzazione ha ottenuto il riconoscimento giuridico. Attualmente ONAV registra oltre 12.000 soci italiani e gestisce l’Albo Nazionale degli Assaggiatori. Una grande realtà che ha ben chiare le proprie linee guida, ovvero la promozione della cultura del vino italiano e del bere consapevole, senza alcuno scopo di lucro. www.onav.it


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Un grande palazzo veneziano, il luccichio dei lampadari di cristallo, l’atmosfera ricca ed elegante, i calici alzati a brindare all’anno nuovo. E’ questa l’atmosfera che vogliono far rivivere gli Spumanti Astoria Vini per il

brindisi di questo Natale e Capodanno. Un brindisi rigorosamente italiano che omaggia la Venezia della Serenissima Repubblica, coi nomi che ricordano l’Arsenale e la bottiglia intagliata che richiama l’arte dei maestri del vetro veneziani. www.astoriawineshop.com

“Arzanà” Spumante Valdobbiadene DOCG Superiore di Cartizze. Cartizze è una piccolissima area nella DOC Prosecco, vicino a Valdobbiadene, dove le uve di glera danno la loro migliore espressione. Il gusto è di equilibrata morbidezza e sapidità, con aromi di frutta dolce e profumi che richiamano un bouquet generoso di fiori bianchi, pera, pesca, con un finale agrumato. Il nome Arzanà, citato anche da Dante nell’Inferno della Divina Commedia, è l’antico nome dell’Arsenale, una derivazione del termine arabo daras-sina’ah, “casa d’industria”. Prezzo 0,75l: 16 euro.

“Corderie” Spumante Prosecco Valdobbiadene DOCG. Il Prosecco Extra Dry è il perfetto vino da aperitivo o da brindisi, per il suo equilibrio tra dolcezza e intensità. La raccolta manuale e la pressatura soffice mantengono al massimo aromi e profumi delle uve. Il gusto è morbido ed equilibrato, con una nota agrumata, e profumi di melone, mela, banana e fiori bianchi. Le Corderie erano gli spazi dell’Arsenale dove venivano manufatte le corde e le cime per le navi mercantili. Prezzo 0,75l: 10 euro.

9.5 Cold Wine “Zerotondo” Alcohol Free Non è bello lasciare gli astemi senza un calice da alzare. Per loro, per chi non può bere o per chi ha già bevuto abbastanza, Astoria ha creato il succo d’uva spumantizzato, realizzato da uve biologiche. E’ il primo spumante d’uva a zero alcohol, ottenuto da uve a bacca bianca da viticoltura biologica. Non si tratta di un vino de-alcolato in maniera chimica, ma di un mosto conservato in appositi serbatoi refrigerati, per evitare il processo fermentativo. Grazie a queste caratteristiche è stato certificato Halal, ossia conforme alle norme islamiche. Il suo profumo fresco e fruttato e il sapore delicatamente dolce, lo rendono perfetto da mixare in originali cocktail analcolici. Prezzo 0,75l: 9,50 euro.

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ASTORIA: IL BRINDISI NATALIZIO E’ IN STILE VENEZIANO

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NASCE IN ITALIA PAPERMILK, LA PRIMA CARTA AL LATTE AL MONDO! FIRMATA SUSANNA BONATI & GRUPPO CONRDENONS SPA Dalla creatività e l’idea di Susanna Bonati, il primo supporto al mondo realizzato con fibre di latte ha visto la luce. Presentata durante l’edizione di Luxe Pack, la carta senza precedenti prodotta dal Gruppo Cordenons spa (e che dallo stesso verrà commercializzata a livello internazionale) ha già iniziato la sua onda biancolatte tutta italiana...

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“Essere creativa è una maledetta benedizione con cui sono nata mio malgrado, e da creativa avere ideato PAPERMILK, la prima carta al latte al mondo, è una gioia completamente inenarrabile che oggi posso fare scoppiare. Grazie a Gruppo Cordenons spa tutto che ha creduto in un’intuizione dentro a una bolla di emozione. Sì, nel mondo, da oggi, ci sarà una carta in più: la “MIA”! Così esordisce Susanna Bonati (Direttore della rivista Comunicando e affermata creativa italiana, appena uscita vincitrice dal “Luxury Packaging Award 2014 con la sua shopping bag realizzata per la casa vinicola franciacortina La Montina) dopo la fine della manifestazione internazionale “Luxe Pack” (fiera di riferimento a Montecarlo per il packaging di lusso) dove PAPERMILK, è stata lanciata in anteprima assoluta. L’interesse per una carta così emozionale e intima, nonché precorritrice e anticipatrice delle tematiche del prossimo EXPO 2015, è stato grande e l’emozione altrettanta. Il pubblico italiano e internazionale hanno accolto con vero e impulsivo entusiasmo la nascita di una paper così “densa di senso”, di evocazioni e di nutrimento, come molti visitatori hanno spontaneamente dichiarato. Nutrimento della creatività, del cervello, dell’anima. La cura, la protezione, l’intimità, ma anche l’evocazione del vero lusso fatto di silenzio, di bianco e di spazio armonico hanno conquistato i cuori, porto d’approdo di una carta che, con lo stesso cuore, Susanna Bonati si è inventata e Gruppo Cordenons spa ha prodotto.

Cos’è PAPERMILK? È una carta, con cui i creativi di tutto il mondo potranno sbizzarrirsi a dare vita a prodotti per la comunicazione ad alto contenuto aggiunto. Le fibre di latte contenute nella carta, infatti, conferiscono al nuovo supporto non solo un tatto e una morbidezza unici (essendo inclusa anche una percentuale di cotone nella ricetta industriale) ma un immediato rimando alla primordiale necessità vitale del latte materno che, come nessun’altra cosa, ci ha “protetti” e nutriti. Esattamente come PAPERMILK potrà fare con i prodotti contenuti nei packaging realizzati con lei, con il suo morbido abbraccio. Il latte sta al nutrimento nella prima fase di vita come PAPERMILK sta al nutrimento della creatività! È prodotta con fibre di latte, linters di cotone e fibre di pura cellulosa vergine proveniente da fonti gestite in maniera responsabile. www.susannabonati.it


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Picard ogni giorno ha un gusto nuovo. E il gusto di Natale quest’anno sarà incantevole grazie alle esclusive specialità proposte all’insegna della qualità dell’alta gastronomia e pasticceria, alla praticità nella preparazione delle portate e all’eleganza che caratterizza sfioziosità davvero innovative per l’aperitivo e per il dessert. L’APERITIVO SI TINGE DI ROSA – Delicati boccioli al foie gras, preparati con croccante pasta di brick, la sottilissima sfoglia della tradizione mediorientale, colorata naturalmente con succo di barbabietola. Serviti caldi, permettono di gustare a pieno il gusto avvolgente di un aperitivo davvero esclusivo e ideale per imandire la tavola natalizia. Solo da infornare! 9 Boccioli al Foie Gras d’aperitivo Peso: 108 g – 5,95 euro* LA PRATICITÀ DEI GRANDI CLASSICI – Piccoli bocconcini di salmone guarniti con formaggio fresco, praticissimi da gustare. Pronti dopo un semplice scongelamento, estraendoli dallo stick, possono essere presentati sulla tavola direttamente con il moderno vassoio rettangolare già incluso. 8 Campanelline di Salmone con formaggio fresco Peso: 108 g – 8,95 euro* L’INCANTO DEL NATALE IN UN DESSERT – Una creazione di pasticceria in edizione limitata, davvero suggestiva nella sua eleganza. Nella foresta incantata la neve ha il gusto della vaniglia e gli alberi sono fatti di golosa mousse al cioccolato fondente con scaglie di cioccolato, crema alla vaniglia e biscotto croccante. La Foresta Innevata Peso: 625g – 16,95 euro* Ideale per 6 persone LE ALTRE NOTIVÀ – Nel vasto assortimento che Picard offre per il Natale, tra le altre sfiziose novità, gli arrosti assumono un aspetto sontuoso. Carne tenera e saporita

con le 2 Supreme di Faraona farcite con prugne e pistacchi (peso 440 g – 9,95 euro) e l’Arrosto di Faraona ripiena ai funghi con porcini e uvetta (1.000 g – 18,95 euro). Inoltre, Picard propone raffinati contorni da abbinare a queste portate e pronti da gustare come il 4 Millefoglie di patate e funghi (360 g – 4,95 euro). Altre novità anche per il reparto pasticceria, con il Tronchetto di Natale crème brûlée (peso 495 g – 8,95 euro), ideale per 8 persone, un classico rivisitato con un gusto ricercato e sorprendente. www.picard.it

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PICARD, DALL’APERITIVO AL DOLCE, SURGELATI ESCLUSIVI PER UNA TAVOLA NATALIZIA SUPERBA Una serie di specialità innovative di alta gastronomia e pasticceria ideali per stupire gli ospiti in questa magica ricorrenza.

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Il brindisi di Natale quest’anno si chiama Freccianera Un Brut raro del 1977 in serie limitata, un tributo di Fratelli Berlucchi alla storia di Franciacorta.

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A chi volesse fare un dono speciale e festeggiare il prossimo Natale con un vino raro e prezioso, Fratelli Berlucchi propone il suo ultimo Brut “Freccianera”, una rarità nel mondo dei Franciacorta. Un millesimo che ha iniziato la sua storia nel 2007 e che dopo sette anni si mostra con tutto il carico dei grandi vini, non solo per le sue caratteristiche organolettiche ma per il significato stesso del suo arrivo. Freccianera è il risultato di trent’anni di Franciacorta. Era infatti il 1977 quando nacque il primo millesimato di Fratelli Berlucchi da cui concettualmente ha origine. Dopo tre decadi, nel 2007, la vendemmia. Poi sette anni di silenzio ed ecco il suo arrivo nel 2014. Il Freccianera, giunto oggi all’apice della sua magnifica evoluzione è un vino speciale, non solo per le sue qualità organolettiche ma anche per il significato celebrativo che porta in sé, tributo ad una storia di terra, di vino e di famiglia. A festeggiare questa nascita, autentico ritorno al passato, la mano esperta del grande designer Franco Maria Ricci che per l’occasione ha firmato le 7.000 bottiglie in serie limitata con una variante dell’etichetta originale del ’77 . LE ORIGINI: DA ETICHETTA NERA A FRECCIANERA Nel 1977 lo si chiamava “Etichetta Nera”. Era il brut italiano che Fratelli Berlucchi aveva pensato per le grandi occasioni, quello diverso da tutti, premiato come prodotto e riconosciuto come la più bella etichetta italiana fra gli spumanti a metodo classico. Un’ispirazione creativa che ben rappresenta lo stile austero ed elegante della famiglia Berlucchi e che è opera del designer Franco Maria Ricci. L’editore parmense, convocato per ideare il logo della cantina, e l’etichetta del primo Brut, allora focalizzò la sua attenzione sullo stemma dalle fattezze medievali del camino seicentesco presente in cantina. Nacquero sia logo che la storica etichetta collocata in modo del tutto originale per quegli anni su sfondo nero, da cui il soprannome “etichetta nera”. Oggi torna quell’inconfondibile tratto dell’etichetta per il Freccianera. Non solo un vino eccezionale ma un segno tangibile di una continuità tra passato e futuro, collegamento ideale tra le radici - di una storia, di una

famiglia, di un vino - e i frutti. Un’eco dal passato che come una freccia arriva riportando il sapore antico e puntuale della vendemmia e che come il graffio nero della mano del disegnatore esperto, resta inciso per sempre. L’AZIENDA DI FAMIGLIA Con 400.000 bottiglie prodotte all’anno, l’Azienda Agricola Fratelli Berlucchi, di proprietà dei cinque fratelli Berlucchi - Francesco, Marcello, Roberto, Gabriella e Pia Donata - è guidata da Pia Donata, amministratore delegato, insieme alla figlia, Tilli Rizzo, responsabile della Comunicazione e dell’export. 70 ettari di vigneti coltivati a guyot e cordone permanente speronato, con un occhio di riguardo alla cultura eco-ambientale, 5.000 ceppi per ettaro, vendemmia fatta rigorosamente a mano e vinificazione tanto in centenarie botti di rovere quanto in modernissimi tini d’acciaio. Un metodo che coniuga gesti antichi con le nuove tecnologie agrarie. Il passato e il futuro che, ancora, s’incontrano. www.fratelliberlucchi.it facebook.com/AziendaAgricolaFratelliBerlucchi


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Il Blu’61®, creato nel 2011 da Antonio Carpenedo per celebrare la sua unione indissolubile con la moglie Giuseppina. Non un vistoso gioiello, ma il simbolo di un’intera vita vissuta con passione, umiltà, dedizione e amore per il proprio lavoro: un formaggio che rispecchia perfettamente l’equilibrio romantico e appassionato che lega Antonio a sua moglie. Il formaggio, come lo stesso Antonio afferma, ‘si innamora e fa innamorare!’. Blu ’61® si è aggiudicato la medaglia d’oro nella categoria ‘erborinati’ al concorso Alma Caseus 2012, organizzato dalla Scuola Internazionale di Cucina Italiana guidata

da Gualtiero Marchesi. Nel 2013 è stato premiato da Slow Food e Onaf alla manifestazione internazionale “Cheese” di Bra con Diploma di Eccellenza al Concorso “Infiniti Blu”. Il Formaggio Blu ’61® è un erborinato di latte vaccino, realizzato mediante affinamento in vino Raboso passito e mirtilli rossi. La sua pasta si presenta morbida e cremosa, con una diffusa presenza di venature bluverdi dovute all’erborinatura. La crosta è sottile, color vinaccia, ricoperta da mirtilli rossi. Il Blu’61® si distingue per il gusto elegante ed armonico. Le aromatiche ed intense note tipiche del formaggio erborinato sono perfettamente bilanciate dai sentori dolci e vinosi del Raboso Passito. www.lacasearia.com CALEIDOSCOPIO

BLU’61 CASEARIA CARPENEDO: Un dono speciale per i 50 anni di matrimonio.

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Caseus Veneti 2014 fa il pieno di pubblico, Piave DOP incoronato re dei formaggi La giuria critica composta da giornalisti ed esperti del settore ha decretato il vincitore assoluto del concorso regionale formaggi del Veneto: lo scettro va al Piave DOP, formaggio tipico delle Dolomiti bellunese. Un traguardo significativo nei sessant’anni della cooperativa Lattebusche che lo produce e che ha fatto del ritorno ai pascolo montani la sua mission. La giuria popolare incorona il duro lavoro dei casari.

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Un bagno di folla, uno straordinario weekend di sole, una location eccezionale: il decennale di Caseus Veneti nella palladiana Villa Emo ha fatto il pieno di pubblico. Un successo per il concorso regionale formaggi del Veneto che porta la firma dei consorzi a tutela di DOP e STP: Grana Padano, Asiago, Montasio, Casatella Trevigiana, Monte Veronese, Piave, Provolone Valpadana e di Mozzarella STG e vede la regia di A.Pro. La.V. l’associazione produttori di latte del Veneto. Oggi pomeriggio la consegna del premio assegnato dalla giuria critica, formata da giornalisti ed esperti del settore (tra cui il presidente nazionale Onaf - Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggi - Pierfrancesco Adami): tra i 38 formaggi campioni, già medaglie d’oro nelle singole categorie (Dop, tradizionali, affinati, etc.), la critica ha scelto il vincitore assoluto, incoronando miglior formaggio del Veneto 2014 il Piave DOP, prodotto da Lattebusche. Un riconoscimento che arriva nell’anno in cui la cooperativa di Cesiomaggiore (BL) festeggia il sessantesimo anno di vita e che premia ancor di più l’impegno di questi anni per il ritorno ai pascoli e la salvaguardia dell’allevamento montano. “Il Piave è un formaggio a Denominazione di Origine Protetta che prevede l’impiego esclusivo di latte della vallate bellunesi per la realizzazione di 350 mila forme l’anno – spiega il direttore generale, Antonio Bortoli una produzione di nicchia apprezzata però sempre più nel mercato nazionale e straniero dove ormai va il 20% della produzione. Caseus Veneti per noi rappresenta una piattaforma di esposizione eccezionale per la miriade di prodotti straordinari del Veneto: è motivo quindi d’orgoglio essere oggi primi tra i primi”. Premiato assieme alla latteria anche il suo casaro, Dimitri Biasuz, una vera autorità dell’arte casearia bellunese che ogni mattina si sveglia alle due e mezzo per dedicarsi totalmente alla

produzione di formaggio: un sapere artigianale, dove la conoscenza si somma ad intuito e sensibilità verso una materia prima nobile come il latte. “Il bello di questo mestiere – spiega - che faccio con passione dal 27 Aprile 1981, è lavorare ogni giorno una materia prima viva come il latte, un latte che viene dai pascoli delle nostre Dolomiti e che tra erbe e fiori ha un gusto tutto speciale. Le grandi aziende di un mercato globale ci potranno prendere tutto, ma non ci possono rubare il nostro territorio” Un riconoscimento particolare è andato ai mastri casari, in questa decima edizione che si è aperta alla giuria popolare. Sabato pomeriggio, una trentina di persone scelte fra il grande pubblico dell’evento hanno potuto valutare i campioni (Piave Dop escluso). Un giudizio, quello diretto dei consumatori, che è caduto su tre formaggi e di conseguenza sui casari che li hanno creati: per gli stagionati il premio è andato a Dario Gugole del Caseificio Artigiano Gugole di San Giovanni Ilarione (VR), autore del Monte Veronese DOP; per i freschi premiato il Capra di Salvatore Cavalieri della Cooperativa Agricola 8 Marzo di Verona e per gli affinati il Fienil di Dino Pozzebon della Latteria Sant’Andrea di Visnadello (TV). www.caseusveneti.it


BUON PACKAGING, L“ANTIDOTO” CONTRO SPRECHI E DISINFORMAZIONE LA VOCE DEI CONSUMATORI ITALIANI IN UNA RICERCA PER IL CLUB CARTA E CARTONI DI COMIECO In tempi di attenzione alle spese gli italiani si sono espressi chiaramente: la soluzione per non sprecare alimenti o altri prodotti si trova anche in un buon imballaggio. Il 75% dei consumatori italiani, infatti, dimostra di apprezzare il packaging quando é “buono, pulito e giusto”, per riprendere il concetto espresso dal fondatore di Slow Food, Carlo Petrini, e divenuto filo conduttore dell’indagine curata da Astra Ricerche per conto del Club Carta e Cartoni promosso da Comieco. I risultati di questa ricerca sono sorprendenti: mentre i primi tre criteri di scelta all’atto d’acquisto di un prodotto sono ovvi - prezzo, promozioni/sconti, marca - è interessante che un terzo degli italiani includa tra i principali criteri di scelta le caratteristiche della confezione. Perché così tanta attenzione alla confezione, qual è la funzione che i nostri connazionali attribuiscono agli imballaggi? Gli Italiani considerano gli imballaggi “buoni”, perché: • consentono di tenere il prodotto pulito, di garantirne l’igiene • consentono di proteggere il prodotto da urti e rotture Se questo vale per qualsiasi tipologia d’imballaggio, vediamo ora cosa succede con quello in cartone/ cartoncino. È stato chiesto agli intervistati di associare parole, sentimenti, idee a questo tipo di confezioni: primo fra tutti viene scelto il concetto di ordine (61%), “protezione” (43,6%), poi quello di facilità di spostamento (40%), e quasi un terzo degli italiani pensa alla funzione di comunicazione e informazione della confezione. Gli imballaggi per gli italiani sono “giusti” in quanto ogni prodotto ha un proprio imballaggio adeguato. Per quale prodotto è particolarmente adatto l’imballo in cartone/cartoncino? “I prodotti alimentari secchi”, ha risposto il 74% degli intervistati, mentre per il 69% sono i dispositivi tecnologici ad essere meglio protetti da pack in materiale cellulosico. Seguono a ruota i piccoli elettrodomestici e i prodotti per la cura della persona (come confezione ulteriore rispetto a quella in cui il prodotto è contenuto), che sono considerati molto adatti rispettivamente dal 73% e dal 70% degli intervistati. Gli imballaggi, infine, sono “puliti”, perché sostenibili

e riciclabili: quasi la totalità del campione intervistato (89%) si dichiara convinto che gli imballaggi in cartone/ cartoncino siano pratici da riciclare e il 92% è convinto della loro sostenibilità. La ricerca ha anche indagato se e in che misura gli imballaggi in cartone/cartoncino possono fungere da “antidoto” allo spreco e anche a questo quesito gli Italiani hanno risposto positivamente. Tre quarti degli intervistati pensano che le confezioni in cartone/ cartoncino possano aiutare a ridurre gli sprechi, in generale, proteggendo i prodotti che contengono: il 26% pensa che possano aiutare molto oltre ad un 49% che pensa possano aiutare abbastanza. Ma è in particolare la funzione informativa degli imballaggi cellulosici ad essere considerata fondamentale per evitare possibili sprechi: secondo i consumatori il packaging permette infatti di riportare numerose informazioni sul prodotto e sul suo corretto utilizzo. “Siamo particolarmente soddisfatti dei risultati di questa ricerca – è il commento di Piero Attoma, coordinatore del Club Carta e Cartoni e vicepresidente di Comieco -. Gli italiani hanno espresso chiaramente il loro punto di vista: l’imballaggio, se concepito con criteri di sostenibilità, diventa una risorsa e un’opportunità da cogliere sempre più nella lotta contro lo spreco. Parlando di materiali cellulosici, le innovazioni studiate per ridurre ad esempio le grammature a parità di prestazioni, o la crescita nell’ultimo anno del 5,4% nell’uso di macero per la produzione di imballaggi si orientano in questa direzione. Come Club Carta e Cartoni porteremo queste informazioni alle aziende utilizzatrici a beneficio di tutta la filiera del packaging”. www.clubcartaecartoni.org

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New York City Nyc & Company presenta l’offerta mice di new york city. La città accoglierà 6.1 milioni di visitatori per meeting e congressi entro la fine dell’anno.


Con un’ ampia offerta di location adatte ad eventi di ogni tipologia e dimensione, servizi all’avanguardia, attività ed esperienze uniche disponibili nei cinque distretti, New York City si conferma una destinazione di primo livello per il segmento MICE, in continua crescita. Secondo le previsioni, il 2014 si chiuderà con 6.1 milioni di visitatori, il +3.3% rispetto al 2013, quando la città ha accolto per meeting ed eventi 5.9 milioni di delegati, che hanno speso nel complesso 5 miliardi di dollari. “Il settore MICE di New

York City è sempre più florido e il costante incremento degli arrivi dimostra il crescente appeal della città presso i viaggiatori per eventi, congressi e viaggi incentive. Chi sceglie New York City cerca un’ esperienza unica, che non può trovare in nessun altro luogo al mondo: la città non delude le aspettative, grazie all’offerta ampia e diversificata nei cinque distretti”, afferma Jerry Cito, Senior Vice President, Convention Development di NYC & Company.

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NYC & Company, ente del turismo di New York City, è membro di U.S. Travel Association’s Meetings Mean Business Coalition ed è responsabile della promozione dell’industria MICE in città e punto di riferimento ufficiale per gli operatori che desiderano organizzare un evento a New York City. NYC & Company è l’ente ufficiale per la promozione turistica di New York City. I suoi obiettivi primari sono l’incremento dell’offerta turistica nei cinque distretti - Brooklyn, The Bronx, Manhattan, Queens e Staten Island, lo sviluppo economico e la diffusione dell’immagine della città di New York nel mondo. nycgo.com U.S. Travel Association’s Meetings Mean Business Coalition è stata creata nel 2009 per mostrare l’incredibile valore che gli incontri, i viaggi di lavoro e gli eventi portano all’economia degli Stati Uniti. I suoi membri coprono ogni aspetto dell’industria MICE e hanno tutti un obiettivo comune: fornire le risorse, gli strumenti e le informazioni che mostrano l’impatto di questo settore sull’economia, il business e le comunità. MeetingsMeanBusiness.com.

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Arte e intrattenimento Sede di alcune delle più rinomate istituzioni culturali, New York City offre l’opportunità di realizzare eventi unici nelle sale dei suoi musei più famosi: al Metropolitan Museum of Art, ad esempio, è possibile privatizzare la scenografica galleria del Templio di Dendur, la Great Hall, il Roof Garden o The Cloisters Museum and Gardens; al Museum of Modern Art, sono disponibili diversi spazi tra cui l’Abby Aldrich Rockefeller Sculpture Garden; al Guggenheim Museum, si può organizzare un evento nella maestosa Ronald O. Perelman Rotunda, simbolo del museo; presso l’American Museum of Natural History le opzioni includono l’Akeley Hall of African Mammals, il Rose Center for Earth and Space e il Milstein Hall of Ocean Life, con la balenottera azzurra di quasi 30 metri appesa al soffitto. Gli osservatori dei grattacieli possono diventare location d’eccezione per eventi ad alta quota con spettacolari vedute a 360° sulla città. Tra le opzioni ci sono la Weather Room all’interno del Top of the Rock presso il Rockfeller Center, l’Empire State Building e il One World Trade Center Observatory, che aprirà nella primavera 2015 quando potrà ospitare eventi da 10 a 450 persone. Le istituzioni culturali di New York City accontentano anche gli appassionati di storia: diversi musei, tra cui il Museum of Jewish Heritage, Museum of the American Indian, Brooklyn Historical Society, Lower East Side Tenement Museum e Intrepid Sea, Air & Space Museum propongono tour tematici e attività educative per i viaggiatori MICE. Fuori da Manhattan, sono disponibili diverse opzioni come il Bartow-Pell Mansion Museum a Pelham Bay Park nel Bronx, BRIC Arts / Media House a Brooklyn e Museum of the Moving Image, ad Astoria nel Queens. Tante le proposte anche nei teatri: i gruppi incentive, ad esempio, possono cimentarsi con lezioni di recitazione al The Stand Restaurant and Comedy Club, seguire un workshop al Camp Broadway, o fare un tour del backstage al Lincoln Center.


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L’Apollo Theater ad Harlem e il Queens Theatre a Flushing Meadows Corona Park, possono diventare inoltre esclusive location per eventi di successo. Sport e giardini I meeting planner possono scegliere tra una grande varietà di attività legate allo sport a New York City. A partire dalle location: dalloYankee Stadium nel Bronx, dove organizzare meeting durante i giorni delle partite

e visitare lo stadio con tour guidati, a City Field nel Queens, con oltre 18.500 mq di spazi disponibili, fino al Barclays Center a Brooklyn, che dispone di sale riunioni, un teatro che può accogliere fino a 7.700 persone, un ristorante e club, e naturalmente l’arena stessa. In più, Madison Square Garden può ospitare eventi da 200 fino a 20.000 persone, oltre a cene private nella lobby recentemente rinnovata. Per abbinare lavoro e intrattenimento, Chel-


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sea Piers, nel west side di Manhattan, offre ampi spazi per eventi nella Field House e numerose attività tra cui golf e arrampicata. Da qui si raggiunge il parco e percorso sopraelevato della High Line e il Chelsea Market, con un’ampia offerta di ristoranti. New York Botanical Garden nel Bronx propone diversi spazi per eventi sia all’interno che all’esterno, tra cui una casa di vetro in stile vittoriano, una cascata e 20 ettari di bosco, mentre il fiore all’occhiello del Brooklyn Botanic Garden è il Japanese Hill-and-Pond Garden. Duggal Greenhouse al Brooklyn Navy Yard è una avenue di primo livello raggiungibile con

un servizio di yacht da Manhattan. Lo Snug Harbor a Staten Island può ospitare eventi in diversi spazi all’aperto o al chiuso come il New York Chinese Scholar’s Garden. Shopping & Ristoranti I principali store newyorkesi, come Saks Fifth Avenue, Macy’s e Bloomingdale’s, organizzano diverse iniziative per gruppi tra cui tour privati, voucher con sconti, spazi per meeting, presentazioni, corsi e molto altro. Time Warner Center include numerosi spazi all’interno e all’aria aperta che possono essere utilizzati per eventi, mostre


i Jazz Supper Club, con musica jazz dal vivo. La Rainbow Room, locale-icona di NYC dal 1934, riapre il 5 ottobre 2014. Situato all’interno del Rockfeller Center, è un ristorante di primo livello e allo stesso tempo uno spazio per eventi che può ospitare fino a 300 persone. Empire Outlets, un nuovo complesso per lo shopping, aprirà a Staten Island nel 2016, nel quartiere di St. George. Comprenderà un mix di negozi di abbigliamento, ristoranti, bar, spazi per l’intrattenimento, un hotel con 200 camere e un ampio parcheggio. Per maggiori informazioni sull’organizzazione di meeting ed eventi a NYC: nycgo.com/meetingplanners.

e ricevimenti e accogliere fino a 350 ospiti. Numerosi ristoranti parte del lussuoso complesso sono location esclusive come A Voce, Bouchon Bakery, Per Se e Porter House New York. Il centro commerciale di lusso The Shops at Columbus Circle ospita negozi e boutique come Aveda, TUMI, Michael Kors, L’Occitane e Coach. La Brooklyn Winery è una location perfetta per un ricevimento, cena o per attività di degustazione, in un contesto giovane e alla moda. Tavern on the Green, ristorante-icona di Central Park riaperto alla fine di aprile, organizza i Jazz Brunch alla domenica e può ospitare eventi privati e aziendali da 10 a 1.000 ospiti. Minton’s, ad Harlem, propone

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CALEIDOSCOPIO Pastificio Luciana Mosconi e la sua anima “green”, un binomio vincente: grazie anche al progetto con il Ministero, la sua pasta vola al +19,5% Ottimi risultati per l’azienda marchigiana nei primi 9 mesi dell’anno, con una importante crescita dei volumi. Previsioni di fatturato da record per il 2014: il pastificio di Matelica pronta a chiudere su un valore di 23 milioni di euro.

“La nostra continua volontà di rinnovarci, innovare e fare investimenti industriali importanti - conclude Pennazzi - fa parte di un percorso di crescita che intendiamo perseguire anche in futuro”. La ‘Signora delle Tagliatelle’, insomma, non smette di inventare e stupire. Sempre con il tocco magico della grande arte italiana in cucina e il sapore artigianale che hanno decretato il successo sulle tavole di Luciana Mosconi.

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www.santanna.it

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Proteggere l’ambiente “conviene”. Lo sa bene anche il Pastificio Luciana Mosconi di Matelica (Mc), impegnato da sempre nel garantire la massima genuinità dei suoi prodotti e che, a fine 2012, ha stipulato un accordo con il Ministero dell’Ambiente per il calcolo della Carbon footprint e le relative misure di compensazioni per le emissioni. Una scelta, quella a favore dell’ecosistema, che si è rivelata davvero azzeccata. I prodotti coinvolti in questo progetto che mira a ‘fare bene all’ambiente’ (pasta all’uovo nei formati da 250, 320 e 500 grammi) hanno fatto registrare, infatti, performance notevoli: nei primi tre trimestri del 2014 hanno fatto segnare un +12,5% a livello di volumi, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Un dato in netta controtendenza con quello generale del mercato, dove si è osservato invece un decremento del 3,4%. “Abbiamo deciso di aderire con convinzione al progetto ministeriale per l’abbattimento della CO2 - commenta Marcello Pennazzi, amministratore delegato del Pastificio Luciana Mosconi - e siamo felici che anche i consumatori abbiano premiato il nostro impegno. L’attenzione per il pianeta si sposa appieno con la genuinità dei nostri prodotti, perché per noi portare in tavola il sapore artigianale della pasta ‘come fatta in casa’ resta sempre una mission aziendale”. Insomma, risultati molto positivi per le proposte ‘green’, ma il Gruppo Luciana Mosconi può vantare anche altri fiori all’occhiello. Nel corso di quest’anno, l’azienda ha lanciato sul mercato due nuove linee di prodotto, la Pasta integrale all’uovo e le Specialità di farro e uova fresche: in soli 6 mesi, considerando il periodo da aprile a settembre 2014, questi due prodotti hanno sviluppato un volume d’affari superiore al milione di euro. Anche grazie a questo risultato, l’impresa marchigiana ha una proiezione di chiusura del 2014 stimata in 23 milioni di euro di fatturato (miglior risultato di sempre negli oltre vent’anni di attività del pastificio), con una crescita complessiva dell’azienda del 19,5%.


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Tra i produttori è di moda dedicare il vino a un familiare al quale si è molto legati. Romina Tonus e il marito Ivano Camilotto di Dogarina hanno pensato di dare il nome G&G alla nuova linea di vini spumanti dell’azienda, leader nella produzione di Prosecco Doc e vini del Piave, dedicata ai loro figli ma anche per celebrare il fondatore Guido Tonus, imprenditore lungimirante che ha colto le potenzialità di investire nel vino in questo lembo di territorio veneto a ridosso delle colline di Valdobbiadene e Venezia. Dogarina ha una estensione oggi di oltre 100 ettari di proprietà dislocati intorno alla cantina, tra Salgareda e il fiume Piave a Campodipietra in un territorio che profuma di storia, dove le sabbie dolomitiche portate nei millenni dal fiume Piave, hanno creato un terreno particolare, ricco di minerali e molto adatto alla coltivazione della vite; un tempo queste terre appartenevano alla fiorente Repubblica Serenissima di Venezia e i vigneti di Dogarina ne testimoniano la gloriosa storia.

È qui che nascono le uve degli spumanti G&G, il Rosè Brut, il Prosecco Doc Brut e l’Extra Dry, vini dalla spiccata freschezza e dal delizioso bouquet. “Sull’onda del successo della linea Cà di Pietra che ci ha aperto le porte dei mercati esteri, abbiamo pensato di replicare con una nuova gamma dedicata agli spumanti, pensata per i giovani, vestita di un packaging fresco e allegro per una nuova avventura internazionale, che può trovare spazio nei wine bar e nei locali di tendenza – afferma Romina Tonus – vini pensati proprio per piacere ai giovani e ispirati ai miei due figli Guido e Giovanni”. “L’azienda agricola punta sempre più a sviluppare mercati internazionali dove c’è un’attitudine più positiva– ribadisce Ivano Camilotto direttore commerciale – e i risultati sono tangibili: nell’ultimo anno il fatturato è aumentato del 50%”. Dogarina produce per la maggior parte Prosecco Doc e Vini del Piave, in piccola parte Prosecco Docg. La cantina si rivolge soprattutto al canale Ho.re.ca. con la Linea Dogarina, alla grande distribuzione con la linea dedicata Villa Granda e con la linea Cà di Pietra al mercato estero. Raggiunto ormai un buon posizionamento nel mercato italiano, l’azienda sta focalizzando il suo impegno nell’export, esportando in più di 30 paesi che rappresentano il 45% del fatturato globale. www.dogarina.it

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DOGARINA DEDICA ALLE NUOVE GENERAZIONI LA LINEA DI VINI SPUMANTI G&G L’azienda vitivinicola Dogarina di Campodipietra (Tv), realtà veneta leader nella produzione di Prosecco Doc, lancia la nuova linea di vini spumanti G&G. Lo Spumante Rosè Brut, il Prosecco Doc Brut e il Prosecco Doc Extra Dry, che sul frontale riportano etichette con variazioni cromatiche brillanti e vivaci. Romina Tonus e il marito Ivano Camilotto dedicano la nuova linea G&G ai due figli Guido e Giovanni e al fondatore dell’azienda. Una storia di famiglia che continua.

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IFMED - INTERNATIONAL FOUNDATION OF MEDITERRANEAN DIET: IL NUOVO GARANTE SCIENTIFICO ED INTERNAZIONALE DELLA DIETA MEDITERRANEA La Fondazione presente alla terza edizione del World Congress on Public Health Nutrition, a Las Palmas e a MedDietExpo2015.

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In un contesto sociale e culturale internazionale molto complesso, in cui si assiste a un costante sviluppo dei modelli alimentari sostenibili e salutari nel mondo, nasce IFMeD, la Fondazione che ricoprirà il ruolo di garante scientifico transnazionale della Dieta Mediterranea, al di sopra degli interessi locali e nazionali. Un nuovo polo multidisciplinare, fulcro di conoscenza ed esperienze specifiche basate sul modello mediterraneo. Lluis Serra-Majem, presidente di IFMeD, ha dichiarato: “Nonostante la Dieta Mediterranea sia stata riconosciuta dall’UNESCO come patrimonio culturale dall’Umanità, questo modello alimentare di assoluto valore non è stato valorizzato con la giusta importanza negli ultimi anni, a causa del contesto economico vissuto in Europa dal 2008. Per questo motivo è essenziale accrescere la diffusione della Dieta Mediterranea, come un modello di stile di vita, sano e sostenibile, tenendo conto degli attuali cambiamenti socio-economici e con l’obiettivo di preservare e riaffermare questo patrimonio inestimabile dell’intera umanità”. “Si rende necessaria una profonda riflessione interdisciplinare e interculturale per la rivalorizzare la Dieta Mediterranea - afferma Sandro Dernini, segretario generale di IFMeD -. Pertanto la Fondazione si prefigge di essere il luogo internazionale ideale per promuovere questo cambiamento al fine di ricostruire un contesto culturale alimentare sostenibile per la Dieta Mediterranea, più adatto ai tempi attuali e rivolto a tutti”. IFMeD, infatti, lavora per la promozione di accordi di cooperazione internazionale con attori sia pubblici, sia privati interessati a sostenere e perseguire i valori e i benefici della Dieta Mediterranea. “Come parte integrante della realtà mediterranea, crediamo fermamente nella creazione di IFMeD e nella sua possibilità di rafforzare il rapporto tra la comunità scientifica e il settore privato - sostiene Emmanuel Pauze, direttore esecutivo di IFMeD -. Solo il coordinamento e la collaborazione tra questi due poli, sempre più interconnessi, saranno in grado di garantire alla Dieta Mediterranea un ruolo primario per la salute e un vero riconoscimento internazionale”.

IFMeD si propone come un punto di riferimento internazionale, come il principale organizzatore di incontri e promulgatore di sinergie esclusivamente dedicate alla cultura alimentare mediterranea. La Fondazione, per valorizzare l’aspetto più tecnico di questo patrimonio, è attiva nella diffusione di progetti di ricerca scientifica, sia su scala nazionale che globale. STRUTTURA ORGANIZZATIVA - The International Foundation of Mediterranean Diet vede al vertice il Board of Directors composto dal presidente Lluis SerraMajem, professore di Public Health all’Università di Las Palmas e presidente della Spanish Academy of Nutrition, dal segretario generale Sandro Dernini, coordinatore del Forum on Mediterranean Food Cultures, e dal direttore esecutivo Emmanuel Pauze, managing partner di SPRIM. La Fondazione sarà attiva attraverso: 1. Consiglio Internazionale: il cuore operativo della Fondazione, che si occupa dell’organizzazione degli eventi a livello locale, regionale e internazionale e che rappresenta, per l’intera comunità, fonte di informazioni e valori, nonché canale privilegiato per la loro diffusione. 2. Comitato Scientifico Internazionale: composto da figure accademiche di eccellenza provenienti da tutto il mondo che, in stretta collaborazione con l’International Council, convalidano e segnalano rilevanti notizie scientifiche, trasformandole in opportunità nei diversi contesti innovativi. 3. Comitato Esecutivo: una commissione operativa nella ricerca di nuove tendenze sociali, ricerche scientifiche e tendenze di mercato, volta allo sviluppo di contenuti speciali per la valorizzare della Dieta Mediterranea. PROTAGONISTA ATTIVA – IFMeD parteciperà ai più importanti eventi dedicati alla salute e alla nutrizione in tutto il mondo e, ufficialmente, viene presentata oggi, durante la terza edizione del World Congress on Public Health Nutrition a Las Palmas, Gran Canaria (www. nutrition2014.org). La Fondazione avrà un ruolo da protagonista nel 2015, presenziando ad Expo e alla conferenza internazionale MedDietExpo2015, che si terrà, all’interno del Padiglione Italia, il 14 maggio a Milano. info@ifmed.org


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Puntano in alto, i vini Livon. A sorvolare i cinque continenti sarà questa volta il Sauvignon Blanc Doc Collio 2013, un grande vino che darà il benvenuto a bordo ai passeggeri della Business Class della compagnia Brussels Airlines. Dopo la linea aerea Emirates che per la propria carta dei vini ha selezionato il Braide Alte, e la compagnia marittima Viking Line che sulle proprie tratte scandinave ha voluto il Chianti Classico Borgo Salcetino, anche il vettore belga ha dunque scelto una referenza firmata Livon per allietare il viaggio ai propri passeggeri. Il Sauvignon Blanc Doc Collio 2013 Livon sarà infatti inserito nella wine list della compagnia per tutto il 2015, accompagnando i piatti studiati per la Business Class presente in tutte le tratte internazionali ed intercontinentali. In qualità di rappresentante del Belgio nel mondo, Brussels Airlines ha infatti ideato alcuni menu stagionali creati dai più grandi chef belgi, decorati con le famose stelle Michelin. Una cucina di altissima qualità a cui si devono necessariamente accompagnare grandi vini, tra cui il Sauvignon Blanc Livon. «È stata una notizia inaspettata ma che ci ha reso davvero molto orgogliosi - racconta Valneo Livon titolare dell’azienda -. Indubbiamente questo è un grande risultato per la nostra famiglia ma lo è anche per tutto il Collio. Il Sauvignon Blanc Doc Collio 2013 Livon, infatti, sarà ambasciatore nel mondo soprattutto della nostra grande produzione enologica regionale e dell’eccellenza del Made in Italy. Non dimentichiamoci infatti che Brussels è una capitale strategica a livello internazionale, che ospita il Parlamento Europeo e che viene quotidianamente raggiunta da opinion leader di tutte le nazionalità. La nostra speranza è che questo nuovo ed importante risultato sia un esempio per tutte le realtà italiane che oggi sono messe a dura prova dalla crisi. Perchè solo credendo di più in noi stessi, nella nostra terra e nella qualità dei nostri prodotti potremmo superare questo periodo così difficile per il nostro Paese». Una visione imprenditoriale, quella della famiglia Livon, che da cinquant’anni affonda le proprie radici nella storia ma che fin dall’inizio ha guardato al futuro. Una bella storia italiana che il Presidente e la Giunta della

Camera di Commercio di Udine, in occasione della 61^ Premiazione del lavoro e Progresso Economico svoltosi il 24 novembre scorso, hanno deciso di premiare, conferendo all’azienda un Riconoscimento Speciale per aver tracciato un percorso importante nel settore vitivinicolo con professionalità, impegno e dedizione, raggiungendo traguardi di assoluta eccellenza e valorizzando il Friuli nel mondo. www.livon.it

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I VINI LIVON CONQUISTANO Il CIELO Il Sauvignon Blanc Collio 2013 vola oltre le nuvole a bordo della Business Class di Brussels Airlines.

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FARMO A GLUTEN FREE EXPO DI RIMINI Farmo - azienda leader nella produzione di prodotti gluten free - ha partecipato alla terza edizione del Gluten Free Expo, la prima ed unica fiera internazionale dedicata esclusivamente ai prodotti senza glutine .

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Per la prima volta, quest’anno la fiera si è tenuta a Rimini: con lo spostamento da Brescia a Rimini Fiera, che ha permesso una grande apertura agli operatori esteri, europei e d’Oltre Oceano. «Una grande opportunità per Farmo - il cui primario mercato rimane quello italiano - dichiara Francesca Rognoni,Responsabile Marketing Farmo - ma che oggi vede una crescita esponenziale nei mercati esteri, in particolare in quello statunitense. Si consideri che per far fronte ad una domanda internazionale in costante aumento, è in costruzione un nuovo e terzo stabilimento che amplierà la capacità produttiva di Farmo nel settore dei Prodotti Senza Glutine. «Crediamo che la collaborazione con Rimini Fiera, organizzatore affermato e sede di svariate manifestazioni alimentari a livello mondiale - continua Francesca Rognoni - abbia portato sicuramente ad una maggiore visibilità e attenzione di pubblico per quest’evento, che non si rivolge solo agli operatori del settore ma vuole avvicinare anche il consumatore finale». L’occasione ha costituito una vetrina importante per presentare, tra i tanti prodotti, le novità della gamma Farmo che vede ogni anno un allargamento dell’offerta nell’ambito delle tre linee: Pasta, Prodotti da Forno e Mix di Farine speciali. Per la famiglia di prodotto “Pasta”, l’azienda ha recentemente lanciato una linea più alta, “Oro Natura”, Pasta di riso e mais trafilata al bronzo senza glutine, oggi disponibile in due formati Rigatoni e Fusilli. Per i prodotti da forno, nel comparto del dolce è stata introdotta la Linea Dark, una serie di golosi prodotti double-chocolate, disponibili anche nelle pratiche monodosi per le referenze Dark Muffin e Frollini Dark. Altra importante novità che andrà ad arricchire la proposta di prodotti da forno dolci, è “Linea Pasticceria”, la linea premium Farmo, che consentirà all’azienda di posizionarsi anche nella fascia alta del segmento dei biscotti “gluten free”. Le Melighe, una

specialità piemontese a base di mais, saranno la prima referenza introdotta sul mercato. Infine, tra i MIX, Farmo offre preparati di base e speciali per realizzare a casa tante bontà: dal pane, alla pizza alla pasta, ai dolci più prelibati. Punta di diamante della linea MIX Farmo è il Croccante, un pregiato preparato liofilizzato senza glutine e senza uova per realizzare il delizioso dolce con le mandorle. Tutti i prodotti Farmo sono marcati con il logo di GFcertified (certificazione GlutenFree) e disponibili presso farmacie, negozi specializzati e GDO. www.farmo.com


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IL SUGHERO RICICLATO DIVENTA UN PROFUMO Cotone greggio, scaglie di sughero e puri oli essenziali, grazie a questo mix nasce «Fiori di sughero», il profumatore ecologico per piccoli ambienti ideato da Livingcap. I «Fiori di sughero» sono un’originale idea per anche per Natale e c’è una versione per tutti i gusti: quella che aiuta la concentrazione con oli essenziali di litsea, limone e vaniglia; quella equilibrante con neroli, menta e fiori mediterranei; quella rilassante con pompelmo e fiori di prato e quella stimolante con olio essenziale di arancio, rosmarino e lemongrass. Utilizzare questo profumatore è facile: basta aprire il sacchetto, estrarre il sughero, dosarlo e richiudere. GLI SGABELLI IN SUGHERO DA METTERE SOTTO L’ALBERO Per chi a Natale vuole stupire con un originale oggetto di arredamento e design, Livingcap propone gli sgabelli Greencorks, una linea completamente ecofriendly che utilizza solo materiale di recupero. Dalla creatività di Livingcap sono nati gli sgabelli, ottenuti dal riciclo di

chiusure in sughero ma anche un tavolino a forma di tappo per botte, diametro cm. 60, per cm. 28 di altezza. Elementi che costituiscono complementi adatti ad ogni ambiente, sia interno che esterno. Prodotti in un laboratorio artigianale di Vicenza, grazie anche al supporto dell’architetto Manuel Cason dello studio Mca & Partners, questi oggetti sono veri e propri elementi di design all’insegna del rispetto per la natura. L’intera linea è acquistabile anche on line grazie allo shop presente nel sito www.corksdesign.com BOTTIGLIA IN ACCIAIO CHE PRESERVA LA QUALITA’ DELL’OLIO E DEL VINO Proteggere il vino e l’olio dalla luce, impedendo l’ossidazione. Sono questi i principali vantaggi di Olly, la bottiglia in acciaio inossidabile AISI 304, realizzata dall’azienda vicentina Livingcap srl. Essa assicura la conservazione del prodotto nel tempo. Leggera, resistente e riutilizzabile, Olly si è rivelata un ottimo sistema di contenimento dei liquidi anche per alpinisti e scalatori. Un regalo insomma gradito anche agli sportivi. www.livingcap.com

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OGGETTI DI DESIGN, PROFUMI E BOTTIGLIE IN ACCIAIO. LE IDEE PER NATALE DI LIVINGCAP

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COME SI COLTIVA IL POMODORO Luciano Trentini

AGRICOLTURA OGGI

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Come si coltiva il pomodoro Il pomodoro può essere una coltivazione per hobbysti (se coltivato in orti e balconi) e per operatori professionisti (in serra ed in pieno campo); per entrambi si forniscono utili informazioni al fine di ottenere produzioni rispettivamente di qualità e redditizie. Luciano Trentini


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Il pomodoro può essere una coltivazione per hobbysti (se coltivato in orti e balconi) e per operatori professionisti (in serra ed in pieno campo); per entrambi si forniscono utili informazioni al fine di ottenere produzioni rispettivamente di qualità e redditizie. Questa specie è dotata di buona rusticità ed adattabilità ambientale, si avvantaggia di climi temperati o temperati-caldi, dove questa solanacea, “allevata” in pieno campo o coltura protetta, può garantire prodotto di qualità per l’intero arco dell’anno. Le temperature prolungate al di sotto dei 0,-2 °C, possono portare alla morte della pianta che arresta il suo sviluppo vegetativo quando le temperature oscillano dai 7 ai 10°C. Si sviluppa in modo ottimale con temperature di 22-26 °C nelle le ore diurne, e 12-15°, durante la notte. Esposizioni pro-

lungate a temperature superiori a 30-35°C compromettono la fecondazione dei fiori e influiscono negativamente sulla sintesi del licopene, peggiorando la colorazione e la consistenza delle bacche. Sono da privilegiare terreni di medio impasto, a reazione neutra o debolmente acida (pH compreso tra 6,5-7,5), ben drenati, con buona fertilità residua e discreta o buona dotazione di sostanza organica. Il pomodoro può essere coltivato direttamente nel terreno, oppure con l’ausilio di substrati naturali o artificiali. Nel terreno è necessario rispettare la rotazione colturale evitando il ritorno sullo stesso terreno (ristoppio) e la successione con altre solanacee e cucurbitacee; in coltura protetta, dove l’intensificazione colturale è più “spinta”, è opportuno utilizzare materiali


resistenti ai patogeni vascolari (in particolare fusariosi e verticilliosi) ed ai nematodi o ricorrendo a varietà innestate su piede resistente “KWFN”; in alternativa si consiglia di adottare rotazioni almeno quadriennali. In coltura protetta (in serra) la lavorazione principale consiste solitamente in una vangatura, seguita da una fresatura, interventi propedeutici ad una corretta preparazione del letto di semina o trapianto; con suoli tenaci o mal strutturati è buona pratica procedere alla “baulatura” del terreno, con la preparazione di prose di 10-15 cm di altezza. In pieno campo si procede con una ripuntatura, associata o in successione ad una aratura, eseguita ad una profondità di circa 30-40 cm; in prossimità dell’ impianto si interverrà con operazioni di affinatura del suolo, per eliminare le malerbe e limitare

quanto possibile la perdita di umidità negli strati superficiali del terreno. Il pomodoro da mensa consente l’ottenimento di elevate rese produttive e per un’ottimale riuscita degli impianti è necessario predisporre, sulla base di una aggiornata analisi del terreno, un razionale piano di concimazione. Gli asporti di macroelementi per la produzione di una tonnellata di prodotto, possono essere quantificati in 2,5 kg di azoto, 1 kg di fosforo e 4 kg di potassio. Per quanto riguarda la sostanza organica sono da preferire apporti di letame ben maturo; le difficoltà legate al reperimento di materiale di qualità consigliano l’impiego di concimi compostati, in grado di aumentare comunque il livello di humus stabile nel terreno. Il fosforo ed il potassio andranno somministrati parte (70-75% del totale)

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verili. In pieno campo le epoche di impianto variano in funzione dell’ambiente di coltivazione ed iniziano quando sono minimi i rischi di ritorni di freddo o gelate tardive. Come materiale di propagazione vengono impiegate piantine di 40-50 giorni, sane, con apparato radicale ben sviluppato e nella fase fenologica di 4-5 foglie vere. Per piante a sviluppo indeterminato i sesti di impianto prevedono il trapianto su file singole, poste ad una distanza di 90-120 cm l’una dall’altra, con piante a 20-35 cm di distanza; con ibridi “determinati” le file vengono poste ad una distanza di 80-100 cm, con piante a 20-30 cm l’una dall’altra. Le varietà allevate a terra prevedono una distanza tra le file di 100-120 cm, con piante a circa 50-100 cm l’una dall’altra.

nella fase di rifinitura del terreno e parte in copertura; i concimi a base azotata verranno frazionati parte al trapianto (40-50%) e parte a coltura in corso, attraverso interventi settimanali di fertirrigazione. L’azoto incide direttamente su vigoria delle piante, rese produttive e calibro dei pomodori; il fosforo influenza allegagione e sviluppo delle bacche, mentre il potassio ha azione positiva sulla qualità delle produzioni, condizionando consistenza, colorazione e conservabilità dei frutti. Le epoche di impianto, in apprestamenti protetti, fanno riferimento a tre principali periodi di coltivazione: -trapianti a luglio-agosto e raccolte autunnali; -trapianti ad ottobre-novembre e “stacchi” a partire da gennaio; -trapianti a febbraio-marzo e raccolte prima-

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Le colture di pomodoro fuori suolo La coltivazione “fuori suolo” è una tecnica per operatori professionisti e specializzati che operano all’interno di serre tecnologicamente molto avanzate in cui tutti i fattori produttivi sono controllati da sistemi informatici sofisticati per luminosità, temperatura, umidità relativa, fertilizzazione, somministrazione dei fabbisogni di acqua irrigua e degli elementi nutritivi, macro e microelementi. Per questo tipo di coltivazione non si utilizza il terreno ma le giovani piante sono allevate all’interno di substrati artificiali a base di: torbe, di lana di roccia, di fibra di

cocco o altro. Sono sistemi di coltivazione che permettono cicli di coltivazioni molto lunghi (9-10 mesi) e in grado di fornire produzioni unitarie molto elevate, variabili da 40 a 60 kg/mq. La meccanizzazione all’interno delle serre è molto sviluppata, con attrezzature particolarmente idonee per ridurre i tempi di lavorazione per cimatura, sfemminellatura e raccolta. In questi impianti iper-moderni sono necessarie solo 5 unità lavorative per la coltivazione di un ettaro. Queste tecniche consentono anche una forte riduzione del fabbisogno di acqua per kg prodotto, in quanto la soluzione circolante, in eccesso, può essere recuperata e rimessa in circolo.

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Per il pomodoro da mensa l’impiego della pacciamatura in particolare in pieno campo è funzionale al contenimento dell’umidità ambientale e delle erbe infestanti, al mantenimento di un letto di coltivazione più soffice ed areato ed alla riduzione delle perdite per lisciviazione degli elementi nutritivi. La pacciamatura (copertura del suolo con un film plastico) è una tecnica da consigliare sia per gli hobbysti che ai professionisti poiché impedisce o riduce la fuoriuscita delle malerbe e consente una migliore razionalizzazione dell’acqua di irrigazione. Oggi per ridurre l’impatto ambientale, sono consigliati i materiali bio-degradabili, a base di amido, neri o bianco-neri. Questi materiali sono in

espansione poichè consentono di evitare lo smaltimento del film plastico a coltura esaurita, per la completa degradabilità ed impatto ambientale praticamente nullo. Per la coltivazione di ibridi a sviluppo indeterminato, quelli che si sviluppano molto in altezza, si richiede l’impiego di sistemi di tutoraggio. In coltura protetta, in aziende di tipo professionale, le piante vengono mantenute in verticale utilizzando fili di nylon legati fra il colletto delle piante ed i tutori di sostegno (solitamente fili in ferro) posti lungo le file di coltivazione e fissati sulla parte superiore delle serre. Negli impianti di piccole dimensioni e per produzioni hobbystiche per il tutoraggio vengono utilizzati materiali fa-

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cilmente reperibili e di basso costo, come fili di spago o canne. In pieno campo le piante vengono sostenute con canne disposte a “triangolo” o a “castelletto”. Gli interventi di potatura sono finalizzati al raggiungimento di un razionale equilibrio tra la fase produttiva e quella vegetativa delle piante. Per ottenere produzioni di qualità si debbono effettuare alcune operazioni importanti quali la “scacchiatura” (detta anche sfemminellatura), effettuata per allevare la pianta su un unico stelo e consiste nell’asportazione dei getti ascellari che si formano all’inserzione delle foglie. È una operazione che

deve essere eseguita con una certa sistematicità, per evitare che i germogli raggiungano lunghezze superiori ai 10 cm e che la loro eliminazione provochi dannose lesioni alle piante. Con la sfogliatura si procede alla eliminazione delle foglie senescenti situate alla base della pianta, migliorando le condizioni di arieggiamento e la colorazione dei frutti. La cimatura delle piante consiste nell’asportare l’apice vegetativo all’altezza voluta; è una tecnica che consente di regolare l’epoca di fruttificazione delle piante ed indurre precocità. Per le tradizionali varietà “insalataro”, raccolte ad invaiatura, viene effettuata

182 COME SI COLTIVA IL POMODORO Luciano Trentini


all’altezza del 6-7° palco, mentre per le tipologie “olandesi”,allevate a “tutto ciclo”, con frutti raccolti a completa maturazione, può essere eseguita, in funzione delle dimensioni delle strutture, intorno al 9-12° palco fiorale ma si possono giungere anche i 20 palchi fiorali. Gli interventi necessari per indurre l’allegagione si rendono solitamente necessari in coltura protetta, durante i cicli di produzione primaverili, quando temperature (< a 13°C) e luminosità non sono sufficienti per garantire sufficiente vitalità del polline. Due sono i sistemi a basso impatto ambien-

tale che si possono utilizzare se si vuole ridurre al minimo l’impatto ambientale : vibratura: consiste nello scuotimento meccanico dei palchi fiorali. È una tecnica che ben si adatta agli ibridi di tipologia olandese; deve essere attuata durante le ore più calde, quando è massima la mobilità del polline; impollinazione con insetti “Bombus terrestris”: le colonie sono reperibili in arnie già predisposte per essere collocate in serra; per aumentarne l’efficacia ed evitare che questi Imenotteri escano dalle strutture è consigliabile chiudere con reti di protezione le aperture degli apprestamenti protetti.

183 COME SI COLTIVA IL POMODORO Luciano Trentini


Per quanto riguarda le somministrazioni idriche si ritiene che per produzioni di circa 130 t/ha (produzione media delle coltivazioni di pomodoro nel terreno) sia necessario un apporto di quasi 10.000 m3 di acqua; i momenti di massima necessità coincidono con la fase fenologica di ingrossamento frutti. La distribuzione dovrà comunque essere quanto mai regolare in fase di fioritura, per evitare cascole, e in prossimità delle raccolte, per limitare l’incidenza di prodotto fessu-

rato. In serra il sistema irriguo più utilizzato è costituito dall’ irrigazione a goccia, tecnica che consente anche l’applicazione della fertirrigazione.

184 COME SI COLTIVA IL POMODORO Luciano Trentini

Luciano Trentini Vicepresidente AREFLH (Associazione delle Regioni Europee Ortofrutticole)



Radicchio Rosso di Treviso e Variegato di Castelfranco - Colore e sapore dall’autunno alla primavera. Al cuore del territorio

Radicchio Rosso di Treviso e Variegato di Castelfranco

a l a t s Gu ! a z n e r diffe

NE GEOGR IO

PR ICA OTET AF

• TA

La nascita del radicchio è avvolta in un’aura di mistero. La sua antenata, la cicoria selvatica, è una specie spontanea nota da sempre. Solamente sul finire dell’Ottocento ci si accorse che, tramite particolari accorgimenti per conservarla meglio, poteva diventare un prezioso ortaggio sino a trasformarsi nel pregiato e famoso prodotto che è oggi. La sua coltivazione è quindi frutto di una tradizione che affonda nei secoli: la versione più accreditata è quella che vede protagonista l’architetto di giardini belga Francesco Van Den Borre che, giunto in Veneto nel 1860, fu il primo a portare nella zona del Trevigiano la tecnica di imbianchimento già in uso per le cicorie belghe. Un’altra ipotesi è che il radicchio nacque quasi per caso grazie all’opera di alcuni contadini del luogo che, conservando d’inverno le cicorie dei campi nelle stalle, si accorsero di quanto fossero buone e croccanti, decidendo così di dare il via a questa nuova coltura. Caratterizzati da una particolare croccantezza e un gusto amarognolo, il Radicchio Rosso di Treviso, nelle sue due varianti tardivo e precoce, insieme al Radicchio Variegato di Castelfranco ottengono l’Indicazione Geografica Protetta il 1 luglio 1996.

• INDICA Z

COLORE E SAPORE DALL’AUTUNNO ALLA PRIMAVERA Al cuore del territorio

IGP: INDICAZIONE GEOGRAFICA PROTETTA

I prodotti IGP sono strettamente legati al territorio di provenienza e si presentano con caratteristiche ben definite e garantite

PER I RADICCHI DI TRE PRODOTTI DIVERSI, 5 RADICCHI IGP TREVISO E DI UN’AREA GEOGRAFICA IN ITALIA: Oltre al Radicchio Rosso di CASTELFRANCO, COMUNE: Treviso, precoce e tardivo, e a L’IGP È GARANZIA DI: Le principali caratteristiche di questi pregiati quello Variegato di Castelfranco, • Controlli accurati in tutte le fasi di produzione • Tracciabilità e certificazione di prodotto • Massima qualità nel rispetto dell’ambiente e della biodiversità

ortaggi: • Radicchio Rosso di Treviso tardivo: freschezza e delicatezza del gusto, fragranza delle sue foglie slanciate e un fiore rosso. • Radicchio Rosso di Treviso precoce: un cespo voluminoso dal colore rosso intenso con la nervatura principale bianca e molto accentuata. • Radicchio Variegato di Castelfranco: un sapore delicato che va dal dolce ad un gradevole amarognolo.

in Italia sono presenti altri due radicchi a marchio europeo di tutela IGP: il Radicchio di Verona e il Radicchio di Chioggia.


Radicchio Rosso di Treviso e Variegato di Castelfranco - Colore e sapore dall’autunno alla primavera. Al cuore del territorio

N O S A

CONSIGLI PRATICI • Acquisto: le foglie del Radicchio Rosso di Treviso IGP – Tardivo si presentano molto serrate e di un rosso vinoso intenso, mentre la nervatura principale è bianca. Il sapore è gradevolmente amarognolo e croccante nella consistenza. Il Radicchio Rosso di Treviso IGP – Precoce ha un cespo voluminoso e allungato, le foglie di un colore rosso intenso; mediamente croccante e dal sapore leggermente amarognolo. Foglie bianco-crema con variegature distribuite in modo equilibrato e un colore che va dal viola chiaro al rosso violaceo e al rosso vivo sono invece le peculiarità del Radicchio Variegato di Castelfranco IGP. Il sapore va dal dolce ad un gradevole e delicato amarognolo.

D J

• Conservazione: è consigliabile immergere la radice del J Radicchio Rosso di Treviso Tradivo in circa 2/3 cm d’acqua all’interno di un recipiente stretto e alto, avendo cura di tenere il cespo in piedi. L’acqua è infatti fondamentale per il radicchio: anche per il Rosso di Treviso Precoce e il Variegato di Castelfranco si raccomanda di mantenere le foglie fresche.

J

• Stagione: la commercializzazione del Radicchio Rosso di Treviso IGP – Tardivo inizia dopo il primo novembre e si conclude a primavera. Per la varietà precoce, invece, la raccolta si effettua a partire dal primo settembre fino metà-fine novembre. Il Radicchio Variegato di Castelfranco IGP è disponibile dalla fine del mese di ottobre ad aprile.

PERCHÈ SCEGLIERE I RADICCHI DI TREVISO E CASTELFRANCO IGP QUALI SONO GLI EFFETTI BENEFICI DEI RADICCHI DI TREVISO E CASTELFRANCO IGP? Ricchi di fibre, sostanze minerali e antiossidanti, i radicchi garantiscono la quantità di verdura quotidiana da consumare anche durante i mesi più freddi. Consumare questi alimenti, inoltre, rafforza le difese immunitarie: essi contengono infatti buone quantità di beta-carotene, precursore della vitamina A, e potassio.

QUALI SONO LE CARATTERISTICHE DI PRODUZIONE DEL RADICCHIO ROSSO DI TREVISO IGP – TARDIVO? Prodotto nelle province di Treviso, Padova e Venezia, il Radicchio Rosso di Treviso IGP – Tardivo segue un attento processo di coltivazione e raccolta secondo cui, dopo essere estirpato dal terreno, viene sistemato in casse di plastica o di metallo per essere sottoposto, direttamente o dopo un periodo di conservazione più o meno lungo, alla fase di imbianchimento. Quest’operazione è fondamentale ed insostituibile in quanto permette di esaltarne i pregi organolettici, merceologici ed estetici. Per circa 10 – 20 giorni il radicchio viene quindi immerso in una vasca colma di acqua dei fiumi della zona, a sottolineare ancora una volta lo stretto legame tra prodotto e territorio d’origine. In queste condizioni, il cuore della pianta si sviluppa e cresce fino a diventare un fiore fresco, morbido e pronto da gustare.

CONSIGLI PER LA DEGUSTAZIONE Il radicchio garantisce una grande versatilità d’uso in cucina: dall’antipasto al dolce, dal celeberrimo risotto a preparazioni più particolari come le confetture, ottime nell’accompagnamento dei formaggi stagionati. Ma il modo migliore per degustarlo è al naturale, aggiungendo semplicemente dell’olio extra vergine di oliva. Inoltre, l’aggiunta di qualche goccia di buon aceto, in cui si sarà fatto sciogliere un pizzico di sale, tonifica il sapore naturale del radicchio, che può essere rinvigorito con poco pepe macinato al momento.

CIFRE CHIAVE 1998 2013 2.000 20.000 tonnellate

• Dal al la produzione di Radicchio di Treviso Tardivo è passata da a .

CONTATTI:

SOPEXA Tel: 02 863741 enza.larosa@sopexa.com chiara.meneghini@sopexa.com

CAMPAGNA FINANZIATA CON IL CONTIBUTO DELL’UNIONE EUROPEA E DI ITALIA, FRANCIA E SPAGNA

• Prezzo medio alla produzione: dal al da a .

1998 2013 2,00 2,80 Euro

• Produzione Lorda Vendibile: al dal da a .

1998 2013 4 56 mil. Euro

CONSORZIO TUTELA RADICCHIO ROSSO DI TREVISO IGP E RADICCHIO VARIEGATO DI CASTELFRANCO IGP

Via Vittorio Emanuele, 17 - 31055 Quinto di Treviso (TV) Tel: 0422 486073 – Fax: 0422 489413

F M A M


idee di ricette

Radicchio Rosso di Treviso e Variegato di Castelfranco - Colore e sapore dall’autunno alla primavera. Al cuore del territorio

osso di Risotto al Radicchio R a di verza li g fo in ce co re P P IG Treviso PERSONE: INGREDIENTI PER 10 e nano • 600 g di riso vialon di carne ro ge leg do bro di l 2,5 • regolari za ver di lie • 10 belle fog o chi • 2 grossi cespi di Radic o vis Precoce di Tre ndato • 80 g di scalogno mo oliva del Garda di ine • Olio extraverg rro bu di • 80 g

idee di ricette

e ate in acqua a bollor il brodo. Lavate e tuff e ion le lliz ate ebo lev a sol te poi rta , Po hi istanti za lasciandole per poc salata le foglie di ver ito in acqua e ghiaccio. sub le ndo tte me ato lo con un mestolo for il radicchio. Tritate tagliate a listarelle g di burro, 20 e Mondate, lavate e olio di te aia chi assire in 3 cuc scalogno e fatelo app o qualche istante, le ta di salame e, dop pas la so e get iun agg poi con l’aceto di vino ros . Mescolate e irrorate listarelle di radicchio . ire ass hio abbia ad app lasciando che il radicc irroratelo con il vino elo scaldare bene, poi fat , riso il ra allo Unite ma di iniziare ad pri to tut asciugare del rosso e lasciatelo

di i, senza mai smettere bollente a piccole dos ioli fag i tto riso al aggiungere il brodo te ora di fine cottura, incorp patate, poi mescolare. Poco prima raverso lo schiaccia att e sar pas ti fat i il restante con di Lamon lessat ela cat nte one dal fuoco e ma azi par pre e. la e pep liet di tog macinata giato e una generosa oggiate app e ate burro, il grana grattu iug asc ben le foglie di verza Servite il risotto dentro mensali. sui piatti caldi dei com

ito! t e p p a Buon

Radicchio n co te la el d pa le el rd a pp Pa IGP e speck co n a fr el st a C i d to a eg ri Va RSONE: INGREDIENTI PER 4 PE nco Variegato di Castelfra • 1 cespo di Radicchio • 320 g di pappardelle • 100 g di speck re e sottile. Fondere liarlo a julienne regola Lavare il Radicchio, tag tagliato a julienne e ck , aggiungere lo spe ella pad una in ro bur il porare e aggiungere re col brandy, fare eva farlo rosolare. Bagna abbondante acqua in ta Cucinare la pas di metà del Radicchio. in padella con la salsa ndi scolarla e saltarla bollente e salata, qui

idee di ricette

di salame • 120 g di pasta fresca (tastasale) rosso • 4 cucchiaiate di vino robusto mon lessati • 150 g di fagioli di La grattugiato no • 60 g di grana pada are cin ma da ni • Pepe in gra

• 60 g di burro • sale e pepe • 1/2 dl di brandy

te e nei piatti la restan Distribuire equament o. chi dic Ra a. e tat ck sal spe la pasta chio e versare sopra julienne cruda di Radic

o! t i t e p p Buon a

viso IGP Radicchio Rosso di Tre Tardivo alla griglia RSONE: INGREDIENTI PER 4 PE rdivo Rosso di Treviso IGP Ta • 4 cespi di Radicchio liva d’o ine erg rav • 2 cucchiai di olio ext • Sale e pepe

ndo due dita di radice Rosso di Treviso lascia i Mondate il Radicchio olatelo e dividete ogn foglie. Lavatelo, sgocci piatto e un su che tenga raccolte le o tel tte me ti. Asciugatelo, cespo in quattro par aporire per una decina e e pepe. Lasciatelo ins sal , olio con elo dit con

piano antiaderente. tterlo sulla griglia con me di o di ma pri uti min di nellandolo con un vel minuti per parte, pen Cuocetelo due o tre olio extravergine.

ito! t e p p a Buon


L’EUROPA

FIRMA I PRODOTTI DEI SUOI TERRITORI

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Radicchio di Treviso

Origine e qualità protette


CALEIDOSCOPIO

CALEIDOSCOPIO

BAGLIO DI PIANETTO: LA SICILIA INCANTA ANCHE D’INVERNO Nei pressi di Palermo e di Noto sorgono le due tenute di Baglio di Pianetto, a due passi da luoghi di interesse e bellezze naturali.

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Per scoprire le bellezze della Sicilia anche d’inverno, immancabile una tappa nelle due tenute di Baglio di Pianetto e nel suo incantevole resort. Nella piana degli Albanesi, a 650 m di altitudine, in una zona di montagna del palermitano, a Santa Cristina Gela, sorge la proprietà principale, dove il particolare microclima di quest’area favorisce la coltivazione di Catarratto, Viognier, Merlot, Petit Verdot e Cabernet Sauvignon. In questo luogo incantato l’azienda dispone anche di un agrirelais, che ha stanze per il pernottamento e un ristorante. Il resort, gestito da Ginevra Notarbartolo di Villarosa, giovane nipote del conte Paolo Marzotto, è un’elegante dimora con piscina che nell’originalità degli arredi riflette amore per l’arte e attenzione ai dettagli oltre ad un gusto tipicamente siciliano. Grazie alla sua posizione strategica, non distante da Palermo e da altri luoghi di interesse culturale e naturalistico, rappresenta un punto di partenza ideale per un soggiorno che combini arte, storia ed enogastronomia e porti alla scoperta di villaggi pittoreschi, tesori artistici, chiese barocche, paesaggi incontaminati e prodotti tipici. Nel profondo sud, in

provincia di Siracusa, vicino a Noto, si trova invece l’altra cantina dell’azienda: Baroni. Qui il caldo torrido mitigato solo dalla brezza marina offre le condizioni per il Nero d’Avola, il vitigno siciliano per eccellenza. Entrambi i luoghi rappresentano mete da segnare sul taccuino di viaggio. Quando nel 1997 il conte Paolo Marzotto lasciava la sua terra d’origine, il Veneto, per trasferirsi in Sicilia, portava con sé un grande sogno: dare vita ad una cantina in grado di ispirarsi al modello e alle tradizioni vitivinicole dei grandi châteaux francesi ma esaltando l’unicità del terroir siciliano e delle sue uve autoctone. A distanza di anni, Baglio di Pianetto è una realtà vinicola riconosciuta per i suoi vini che sanno combinare la tipicità di uve autoctone siciliane all’internazionalità di quelle francesi. www.bagliodipianetto.com



CALEIDOSCOPIO IL GRUPPO ESCADA

CALEIDOSCOPIO

Come uno dei marchi di lusso di abbigliamento donna leader nel mondo, ESCADA è sinonimo di eleganza moderna, fascino, freschezza e sensuale femminilità. Il marchio, fondato nel 1978 da Margaretha e Wolfgang Ley, fornisce un chiaro senso di qualità, raffinata lavorazione e ottima vestibilità ed è caratterizzata da colore, stampa ed amore per il dettaglio. Sotto le due linee di prodotto ESCADA ed ESCADA SPORT il

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marchio offre ai suoi clienti un concetto di stile di vita per vestirsi, dai must-have da giorno per affari e di abiti da sera glamour. Oltre a ready-to-wear, scarpe e borse, la gamma di prodotti offre profumi Escada, occhiali, tessuti per la casa, orologi e gioielli. Il Gruppo ESCADA è presente in 24 paesi in tutto il Nord America, Europa e Asia. Con circa 1.100 punti vendita, ESCADA è presente in 80 paesi di tutto il mondo. us.escada.com


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Insieme agli agricoltori per crescere

Simply. Grow. Together. Simply: è il modo in cui i nostri prodotti e servizi aiuteranno gli agricoltori e faranno avanzare l’agricoltura. Grow: questa parola rappresenta il massimo beneficio della semplicità, in ogni suo significato: aumento della produzione, crescita dell’agricoltura. Together: per sviluppare e creare semplicità lavoriamo con le persone, gli agricoltori e tutto il mondo dell’agricoltura.

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CALEIDOSCOPIO

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Il Caseificio Tomasoni presenta lo Stracchino di Capra Il trevigiano Caseificio Tomasoni propone lo Stracchino di Capra. Una prelibatezza saporita e ad alta digeribilità, pensata principalmente per chi è intollerante al latte vaccino.

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I formaggi derivati da latte di capra rappresentano una rarità nel panorama caseario italiano, poiché la loro produzione è molto difficoltosa e la reperibilità del latte è piuttosto limitata. Il Caseificio Tomasoni ha accettato la sfida e da qualche anno produce una gamma di latticini prodotti con latte di capra, come ad esempio lo stracchino, un prodotto ottimo dalle eccellenti qualità gustative e organolettiche, cremoso da spalmare, particolarmente indicato per chi è intollerante al latte vaccino e cerca un prodotto ad alta digeribilità che regali quel tocco in più nella preparazione di invitanti ricette, antipasti creativi e veloci snack. Lo Stracchino di Capra Tomasoni, frutto di una particolare attenzione e selezione della materia prima, il latte di capra proveniente solo da stalle del Triveneto ed una lavorazione sapiente secondo la tradizionale arte casearia che dal 1955 caratterizza tutta la produzione Tomasoni, è reperibile nelle principali insegne della Gdo italiana a € 18,60 al kg e in pratiche confezioni a panetto da 250g in vendita a partire da € 4,65. I formaggi del Caseificio Tomasoni vengono ancora oggi confezionati a mano, uno ad uno, nel rispetto dei

più rigorosi protocolli igienico-sanitari e per garantire la loro bontà ed arrivare freschi ed integri sulle tavole dei consumatori, l’azienda è munita di una rete di distribuzione autogestita che garantisce un’efficiente “catena del freddo”, che parte dai centri di stoccaggio fino ad arrivare ai punti vendita di tutto il territorio nazionale.

Ecco una ricetta semplice e veloce con lo Stracchino di Capra del Caseificio Tomasoni, creata dalla foodblogger Angela Maci del blog Sorelle in Pentola: Ravioli di rapa rossa con Stracchino di capra Tomasoni e pepe nero Ingredienti per 4 persone Tempo di preparazione: 10 minuti Difficoltà: facile 200 gr di Stracchino di Capra Tomasoni 2 rape rosse olio extravergine d’oliva sale pepe Preparazione: Pelate le rape rosse cotte al vapore (in commercio si trovano già cotte, potete trovarle nel banco frigo delle insalate, nei supermercati) e tagliatele molto sottilmente. Se avete a disposizione un’affettatrice, sarebbe meglio perché dovete tagliare delle fette quasi trasparenti. Farcite la metà delle fettine di rapa con un cucchiaino di stracchino di capra, poi sovrapponete le altre fettine, schiacciate i bordi con le mani e incidete i ravioli con un coppapasta tondo. Disponete i ravioli nei piatti, condite con olio extravergine, sale e pepe. www.caseificiotomasoni.it


CALEIDOSCOPIO

Arrivano dal lontano Giappone, sono coloratissime, piccole, di legno e interamente realizzate a mano: sono le Kokeshi, le tradizionali bamboline nipponiche simbolo di una tradizione millenaria da oggi più vicina a noi grazie a KokeshiShop.com, il nuovo sito di e-commerce che le rende disponibili in tutta Italia. Considerate dei ricercati pezzi da collezione, ogni bambola Kokeshi ha un suo nome e una sua storia e porta con sé auguri di buon auspicio contro la cattiva sorte. Le bambole Kokeshi sono realizzate in legno, lavorate e decorate a mano da artigiani del legno, detti Kijiya (che significa falegname in giapponese) che personalizzano ogni singolo pezzo e sono donate come segno d’amore e amicizia: perfette per esprimere i propri sentimenti o come simbolo di buon auspicio. Occhi a mandorla, sorrisi dolci e capelli corvini, le Kokeshi oltre a essere le prestigiose antenate delle matrioske russe, rappresentano lo specchio della storia più autentica di un Giappone che si colora attraverso i numerosissimi modelli di kimono che le piccole bambole sfoggiano con grande eleganza. Il negozio online Kokeshishop.com nasce dall’amore di Katya Vettorello - blogger, grafica e creativa – per queste piccole, meravigliose bambole e per quella terra lontana. E anche dalla volontà di far conoscere, qui in

occidente, lo straordinario lavoro di questi artigiani che creano ancora ciascuna Kokeshi interamente a mano, con una cura e una dedizione d’altri tempi. “L’idea di KokeshiShop.com è nata durante una delle mie ricerche di bambole e burattini fatti a mano, quando incontrai la prima kokeshi di un artigiano giapponese: la lavorazione minuziosa e paziente, il materiale nobile, la decorazione, la pittura, il taglio e la finitura mi hanno letteralmente rapita. Acquistai la prima, direttamente dal Giappone, e scoprii che mi piaceva averla nella mia casa. Una presenza lieve e gentile che desideravo far conoscere un po’ di più anche in questa nostra parte del mondo”, ci racconta Katya. Su KokeshiShop.com è disponibile un’ampia gamma di Kokeshi, suddivise per dimensione (fino a 12cm, dai 13 ai 15 cm e dai 16 cm) e presentate con una breve descrizione che ne illustra il nome in giapponese e relativo significato in italiano, dimensione, disponibilità e prezzo. Essendo prodotti di alto artigianato giapponese la disponibilità delle Kokeshi su KokeshiShop. com dipende molto dai tempi di realizzazione e importazione. Sarà sempre cura di Katya indicare agli acquirenti la quantità a magazzino e gli eventuali tempi di attesa del prodotto. www.kokeshishop.com

CALEIDOSCOPIO

KOKESHISHOP.COM: ARRIVANO IN ITALIA DIRETTAMENTE DAL GIAPPONE LE BAMBOLE KOKESHI Uniche, ricercate, divertenti, coloratissime e interamente realizzate a mano: le Kokeshi portano con sé lo stile e l’arte di un paese lontano, allegria e auguri di buon auspicio contro la cattiva sorte. Un regalo perfetto, originale e prezioso anche per il Natale!

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IL GORGONZOLA, PRODOTTO D.O.P. Prende il nome dall’omonima cittadina alle porte di Milano e risale al Medioevo, intorno all’anno 879. E’ il terzo formaggio vaccino per importanza a livello internazionale e la produzione si realizza grazie a 3000 aziende agricole e 40 caseifici dislocati nel territorio constortile, con oltre 4 milioni di forme e 550 milioni di euro di cifra d’affare.


IL GORGONZOLA

COVER STORY

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La qualità e l’autenticità del GORGONZOLA, inserito nella lista dei prodotti D.O.P. dal 1996, sono assicurate da una severa legislazione che definisce la zona geografica per la raccolta del latte e la stagionatura, oltre agli standard di produzione. Forse non tutti sanno che solo il latte degli allevamenti bovini delle provincie di Novara, Vercelli, Cuneo, Biella, Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Milano, Monza, Pavia e Varese, Verbano-Cusio-Ossola e il territorio di Casale Monferrato può essere utilizzato per produrre il gorgonzola conferendogli la denominazione d’origine protetta. Ogni forma di gorgonzola deve essere poi

marchiata all’origine e riportare sempre l’indicazione caseificio in cui è stata prodotta. Perché possa essere venduto come tale, il gorgonzola D.O.P. deve essere avvolto in fogli di alluminio recanti la “g” del Consorzio senza la quale il formaggio semplicemente non è gorgonzola!

198 IL GORGONZOLA


IL CONSORZIO Il Consorzio per la tutela del formaggio Gorgonzola è stato creato nel 1970 ed ha sede a Novara. E’ un ente senza fini di lucro che raggruppa 40 caseifici che rappresentano il 100% della produzione globale. Il Consorzio, che dipende direttamente dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, ha il preciso scopo di vigilare sulla produzione e sul commercio del gorgonzola DOP e sull’utilizzo della sua denominazione al fine di tutelare produttori e consumatori. Il Consorzio promuove tutte le iniziative tese a salvaguardare la tipicità e le caratteristiche del gorgonzola preservandole da ogni abuso, concorrenza sleale, contraffazione, uso improprio della DOP e comportamenti illeciti. Inoltre, in collaborazione con le Università, gli Istituti di ricerca e gli Istituti Tecnici Lattiero-Caseari, il Consorzio promuove ricerche tecnico-scientifiche.

LE ORIGINI Il formaggio gorgonzola prende il nome dall’omonima cittadina alle porte di Milano. La sua data di nascita non è certa, come accade per molti alimenti tradizionali, ma si fa risalire al Medioevo, intorno all’anno 879, più di undici secoli fa. Inizialmente si chiamava “stracchino di gorgonzola” con riferimento alle vacche “stracche”, ovvero stanche dopo la transumanza dalle zone alpine della Valsassina alla zona pianeggiante di Gorgonzola. Quest’area, grazie alle particolari condizioni climatiche e all’efficiente sistema di irrigazione, presentava pascoli stabili e foraggi di ottima qualità che favorivano la produzione di molto latte, ingrediente primario e indispensabile per produrre formaggio. La produzione del gorgonzola comincia ad estendersi di pari passo con la canalizzazione delle risorse idriche e la costruzione dei

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navigli, completati intorno al 1500, nelle aree del Milanese, del Lodigiano e del Pavese. In questo modo il formaggio poteva essere velocemente trasportato a Milano, insieme agli altri prodotti alimentari, dove il commercio era più fiorente soprattutto in occasione delle fiere. Un’ ulteriore condizione geografica favorevole del territorio era rappresentata dalle grotte naturali della Valsassina perfette per la maturazione del gorgonzola anche nei mesi estivi durante i quali solitamente la lavorazione si interrompeva. Col tempo nel nome rimane solo la parola “gorgonzola” e l’area di produzione si estende alla zona a cavallo tra Lombardia e Piemonte

che comprende le provincie di Novara, Vercelli, Cuneo, Biella, Verbano-Cusio-Ossola e il territorio di Casale Monferrato per il Piemonte; Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Milano, Monza, Pavia e Varese per la Lombardia. Solo il latte appena munto degli allevamenti di queste provincie può oggi essere utilizzato per produrre il gorgonzola conferendogli la Denominazione di Origine Protetta (D.O.P.). Vera svolta nella produzione del gorgonzola e dei formaggi in generale si ha nel 1860 con le prime strutture di stagionatura. Per volere dell’allora Ministero dell’Agricoltura, Industria e Commercio vengono messi a punto,

I NUMERI • Il gorgonzola è il 3° formaggio di latte vaccino per importanza nel panorama dei formaggi DOP italiani, dopo i due grana. • 4.175.610 di forme è stata la produzione globale di gorgonzola nel 2013 da parte delle circa 3000 aziende agricole e 40 caseifici dislocati nel territorio consortile. • 550 milioni di euro circa è il giro d’affari del gorgonzola al consumo oggi. • In Italia le vendite si suddividono per il 65% nel nord-ovest, 19% nel nord-est, 9% nel sud e nelle isole e il 7% al centro. • Il 31 % della produzione è destinato all’esportazione, prevalentemente nell’Unione Europea (con la Germania e la Francia che assorbono più del 50% dell’esportazione totale), ma anche negli Stati Uniti, in Canada e in Giappone, paese in cui il consumo di formaggi italiani è in forte crescita.

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infatti, interventi per migliorare le competenze tecniche degli operatori e, di conseguenza, il livello tecnico-produttivo. Nel caso del gorgonzola questo significa essenzialmente la stagionatura nelle celle frigorifere. Oggi come allora il latte di altissima qualità insieme alla sana produzione dei foraggi, all’elevato standard igienico delle stalle nei territori consortili e all’accurato procedimento tuttora manuale sono la premessa per la realizzazione di un prodotto dell’eccellenza italiana, espressione di una tradizione antichissima fatta di sapori sinceri e genuini. Ecco perché si dice che l’unico segreto del gorgonzola è quello di non avere segreti! Presidente e Sindaco Gorgonzola

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METODO DI PRODUZIONE Anche nella grande industria nazionale il procedimento di produzione del gorgonzola prevede ancora un forte intervento manuale. Il formaggio si ottiene utilizzando esclusivamente latte vaccino intero pastorizzato cui si aggiungono fermenti lattici, caglio e spore di penicilli. A coagulazione avvenuta la cagliata viene sistemata nei fassiroli, o fascere, in quantità di circa 15 kg per ogni forma e viene lasciata riposare per permettere la perdita di siero. Successivamente le forme vengono girate e marchiate su entrambe le facce con il numero identificativo del caseificio di produzione. Quindi vengono spostate in celle, dette “purgatorio”, con una temperatura di 18/24°C, dove le forme vengono salate ma-

nualmente. Dopo 3 settimane circa di stagionatura, in celle frigorifere a 2/7° C, con umidità del 85/99%, ha luogo la foratura con grossi aghi metallici che permette all’aria di entrare nella pasta, sviluppare le colture già innestate nella cagliata e dare così vita alle inconfondibili venature blu/verdi del gorgonzola. A stagionatura ultimata, dopo circa 2 mesi, le forme vengono tagliate e ciascuna parte viene avvolta in alluminio riportante l’inconfondibile in rilievo del Consorzio, unica garanzia di qualità dove C sta ad indicare il Consorzio e G si riferisce al formaggio gorgonzola. Senza il numero del caseificio d’origine, i marchi del Consorzio e l’alluminio in rilievo, infatti, il formaggio non è gorgonzola.

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CARATTERISTICHE Il gorgonzola è un formaggio molle a pasta cruda che appartiene alla famiglia degli “erborinati” (da “erborin”, che in dialetto milanese vuol dire prezzemolo) ovvero di quei formaggi che presentano le tipiche striature verdi date, non dall’utilizzo del prezzemolo, bensì dalla formazione di muffe. Altri “erborinati” famosi sono il Castelmagno della provincia di Cuneo, il Blu del Moncenisio, lo Stilton inglese e il Roquefort francese. Occorre circa un quintale di latte per ottenere una forma del peso di circa 12 kg. DOLCE O PICCANTE? Il gorgonzola del tipo piccante, si differenzia, oltre che per il gusto forte e deciso più simile al “roquefort” francese o allo “stilton” inglese, per le venature blu/verdi più accentuate e per la pasta più consistente e friabile. Il gorgonzola piccante prevede un periodo di stagionatura più lungo e durante la lavorazione vengono innestate colture di penicilli differenti. Questo tipo di gorgonzola, detto anche “gorgonzola del nonno” o “antico” perché consumato maggiormente in passato, rappresenta oggi circa il 9% della produzione nazionale.

INFORMAZIONI NUTRIZIONALI Il gorgonzola ha un alto contenuto di minerali e vitamine. E’ inoltre appurato che il gusto e l’aroma del gorgonzola provocano un’attivazione sensoriale che stimola la secrezione di bile e di succo pancreatico favorendo in questo modo la digestione dei grassi e delle proteine. Secondo una recente ricerca commissionata dal Consorzio per la tutela del formaggio gorgonzola al professor Mario Del Piano, medico gastroenterologo, il gorgonzola è tollerato anche da chi soffre di intolleranze alimentari (circa il 70% della popolazione adulta). Già in passato il professor Del Piano aveva sot100 gr. di GORGONZOLA contengono:

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Calorie

330 kcal

Proteine

19 gr

Carboidrati

0

Grassi

27 gr

Fosforo

360 mg (45% rda)

Calcio

420 mg (52% rda)

Vitamine

A - B1 - B2 - B6 - B12 - PP


tolineato le particolari qualità nutritive del gorgonzola, impiegato sin dal Medioevo nella cura dei disturbi gastro-intestinali, e ancor oggi somministrato agli ammalati inappetenti per malattie croniche e neoplastiche.”Il Gorgonzola – ha aggiunto il professor Del Piano – grazie alla triplice fermentazione cui è sottoposto il latte (lattica, con i lieviti e le muffe) è consigliabile a tutti coloro, che pur avendo l’intolleranza al lattosio, non vogliono rinunciare a mangiare un buon formaggio!”.

205 IL GORGONZOLA


IL GORGONZOLA A TAVOLA Il gorgonzola è un alimento dalla forte personalità che si presta ad essere utilizzato sia come portata in un pranzo di tutti i giorni sia come ingrediente principale nelle creazioni degli chef più rinomati. CURIOSITA’ E LEGGENDE Durante la seconda guerra mondiale Winston Churchill fece segnare la cittadina di Gorgonzola con un cerchietto rosso sulle carte per evitare che venisse bombardata in quanto produttrice del formaggio di cui era ghiotto. Negli anni ’40 i quotidiani dell’epoca riportavano che l’italianissimo gorgonzola era il formaggio più consumato nel ristorante della Camera dei Comuni di Londra. Il gorgonzola ha anche un Santo protettore, San Lucio, il cui culto cominciò nell’800 quando i formaggiai offrivano al santo una lira in cambio della sua benevolenza. Al santo fu anche dedicato un grande quadro nella

Chiesa di San Bernardino alle Ossa a Milano, proprio vicino al grande mercato del Verziere dove il formaggio era tra i generi più contrattati e, tra questi, il gorgonzola era il Re. Con lo spostamento del mercato il culto scemò restando comunque attivo fino ad oltre il 1960. Le più celebri leggende sulla nascita del gorgonzola sono due e la fanno risalire una alla sbadataggine, l’altra all’amore. Nel primo caso si racconta che un mandriano si concesse una sosta in quel di Gorgonzola e, avendo dimenticato l’attrezzatura per lavorare il latte destinato a diventare crescenza o quartirolo, lasciò la cagliata in un recipiente riservandosi di unirla a quella del giorno dopo per poi lavorare il tutto con gli attrezzi recuperati. Tuttavia l’unione delle due “paste” di consistenza diversa provocò il passaggio dell’aria negli interstizi e di conseguenza la diffusione delle muffe. Nacque così il gorgonzola. Stesso copione nella storia più romantica in cui il protagonista non è un mandriano, bensì un giovane casaro sbadato per amore!

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CALEIDOSCOPIO Evolution Travel propone viaggi ai Poli “Ai poli estremi”: il nuovo portale di evolution travel dedicato agli “estremi” del globo.

CALEIDOSCOPIO

E’ online il nuovo portale Evolution Travel dedicato ai viaggi Ai Poli Estremi! Un portale dedicato ai viaggi nelle regioni polari, le zone del nostro pianeta situate a Nord e a Sud del 66° parallelo: Groenlandia, Svalbard, Antartide sono le principali mete proposte.

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“Sono viaggi “non per tutti” perché sono rivolti a chi ha una forte passione per la natura, per gli ambienti ancora incontaminati e per chi predilige cosa vedere a dove dormire o cosa mangiare.” – spiega Carlo Ossola, l’ideatore del nuovo portale di Evolution Travel – “ Sono però viaggi per tutti da un punto di vista climatico. Sia in Artico, che si visita durante la nostra estate, che in Antartide, accessibile solo durante il nostro inverno, le temperature sono generalmente sopra gli 0° C e il clima molto secco rende meno intenso il freddo. Fatta eccezione per alcuni viaggi, dedicati appositamente a sportivi, non sono richieste particolari doti fisiche ma più semplicemente una minima dose di capacità di adattamento.” La passione di Carlo per gli “estremi” è cominciata durante gli anni dell’università, quando collaborava con il Museo Nazionale dell’Antartide (www.mna.it) con il compito di raccontarne le caratteristiche e l’importanza degli studi che svolgevano i ricercatori italiani.

“L’Antartide è la memoria del nostro Pianeta. La neve caduta sull’Antartide, e che forma una calotta di ghiaccio spessa in alcuni punti oltre 4 km, può raccontare come è cambiato il clima del nostro Pianeta negli ultimi 800.000 anni.” – racconta Carlo Ossola – “ E questo rappresenta un tassello fondamentale nello studio dei cambiamenti climatici. L’Antartide è un luogo unico anche da un punto di vista politico ed è disciplinata da un trattato firmato nel 1959, che proibisce, almeno fino al 2040, lo sfruttamento delle risorse presenti sul territorio; è in pratica un immenso laboratorio naturale, dove migliaia di ricercatori, all’interno di basi scientifiche, svolgono studi nelle più svariate discipline scientifiche. In Antartide si può andare in due modi solamente: come ricercatori o come turisti (40.000 l’anno). I viaggi sono perlopiù sono crociere di 10-12 giorni con partenza da Ushuaia a bordo di navi perfettamente attrezzate per la navigazione tra i ghiacci. Dopo un percorso di circa 2 giorni in mare aperto si raggiungono le coste dell’Antartide. Non c’è solo navigazione ma durante il viaggio sono organizzate escursioni a terra dove è possibile fare trekking o anche pernottare in un campo tendato. Si può navigare tra i ghiacci in kayak e i più coraggiosi possono immergersi nelle gelide acque antartiche. Da alcuni anni è possibile anche raggiungere l’Antartide in aereo e proseguire il viaggio a bordo di una nave da crociera. Esistono anche viaggi per veri sportivi alla ricerca di esperienze estreme come scalare vette inviolate o addirittura raggiungere il polo Sud a piedi!” Ecco alcune proposte di Evolution Travel: DESTINAZIONE CIRCOLO POLARE ANTARTICO Un viaggio per chi ha voglia di scoprire, in tutta sicurezza, un ambiente completamente incontaminato La crociera sulla M/V Plancius, parte da Ushuaia, la città più a sud del mondo, e offre la possibilità di sbarcare sul continente antartico. Tutto questo nel totale rispetto verso una terra protetta e ancora completamente incontaminata. Sarà possibile effettuare diverse escursioni a terra per fare trekking, escursioni in canoa o con le racchette da neve, osservare più da vicino le colonie di pinguini Gentoo e le foche di Weddel e Crabeater. Se le condizioni meteo lo permettono è previsto lo sbarco anche a Paradise Bay con i gommoni Zodiac tra iceberg e fiordi. In questa zona ci sono buone possibilità di vedere la balene megattera e la balenottera minore. Itinerario: Ushuaia, Canale di Beagle, Stretto di Drake, arcipelago delle South Shetland, le Isole Melchior, Canale Schollaert, Isole Brabante e


notti parte da 5.200 euro per persona, in cabina doppia, in pensione completa.

Motonave Plancius: stata varata nel 1976 come nave oceanografica di ricerca per la Reale Marina Olandese (come “Hr.Ms.Tydeman”), nel giugno 2004 è stata ceduta e completamente ristrutturata al servizio di ricerca civile e dalla stagione 2009 opera nelle regioni polari. Ospita 112 passeggeri in 54 cabine (4 triple con servizi, 40 doppie con servizi di circa 15 mq, 10 doppie superior di circa 21 mq). L’equipaggio è composto da 36 persone di varie nazionalità, da 6 persone dello staff di spedizione e da un medico.

Anvers. Il tour di 10 giorni/9 notti parte da 4.295 euro per persona, in cabina doppia, in pensione completa. TREKKING E KAYAK LUNGO LA PENISOLA ANTARTICA Un itinerario sulla M/V Plancius tra i ghiacci della penisola antartica, per scoprire paesaggi mozzafiato e osservare da vicino numerose specie animali che popolano queste zone durante la breve estate antartica (da novembre a marzo). Itinerario: Ushuia, il Canale di Beagle, Stretto di Drake, l’arcipelago delle South Shetland, le Isole Melchior, il Canale Schollaert, le Isole Brabante e Anvers. Previste le seguenti attività: CAMPEGGIO (per gruppi minimo 8, massimo 30 persone)” all’aria aperta” offre una intensa esperienza del deserto antartico. KAYAK (per gruppi minimo 4, massimo 14 persone) E’ fondamentale una buona forma fisica ma non è essenziale una pregressa esperienza in Kayak. SPECIALE ALPINISMO: si tratta di una attività tecnica e più faticosa rispetto ai semplici Trekking. E’ dedicato agli alpinisti che desiderano camminare più lontano al fine di raggiungere vette più alte e punti di osservazione diversi. Il tour di 11 giorni/10

Motonave Ocean Nova: moderna e confortevole, è stata costruita in Danimarca nel 1992. Il suo scafo rompighiaccio è ideale per le spedizioni in Antartide. Ha una capacità di 68 passeggeri distribuiti in cabine esterne (singole, doppie e triple) completamente equipaggiate. Dispone di una sala conferenze, una spaziosa sala ristorante, un bar, una biblioteca e una infermeria. E’ attrezzata con gommoni zodiac adatti per lo sbarco e l’osservazione della fauna. www.evolutiontravel.it

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UN SALTO NEL CONTINENTE BIANCO Una crociera a bordo della M/V Ocean Nova, alla scoperta di un ambiente ancora incontaminato e una ricchezza di vita che l’Antartide poco fa immaginare: navigando tra i ghiacci si avvistano balene, orche, pinguini, foche e numerose specie di uccelli marini. Itinerario: Punta Arenas (Chile), Isola di Re Giorgio (Isole Shetland Meridionali), Base Frei (Cile), Base Bellingshausen (Russia), crociera lungo le isole Shetland del Sud e la costa occidentale della Penisola Antartica, percorrendo navigando tra il pack (mare ghiacciato) e gli iceberg. Ogni giorno è previsto uno sbarco con i gommoni Zodiac per esplorare il paesaggio insieme a guide esperte polari. Il tour di 7 giorni/6 notti parte da 7.100 euro per persona, in cabina doppia, in pensione completa.

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SETTIMANE BIANCHE AL BAD MOOS Alto Adige. Skipass o tessera fondo: allo Sport & Kurhotel Bad Moos****S si scia! Rosmarino, timo, ginepro e lavanda: scegli il tuo caldo bagno rilassante!

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Gennaio è il mese delle settimane bianche! Sci, fondo, ciaspole, slittino,... qualunque sia il vostro sport, una vacanza allo Sport & Kurhotel Bad Moos****S di Sesto, in Val Fiscalina, vi permetterà di trascorrere il tempo divertendovi sulla neve. Dopo una giornata all’aperto, d’obbligo una tappa nella SPA Bad Moos per regalare al corpo la giusta dose di rigenerante tepore. A partire proprio dalla nuova area sauna pronta per la stagione invernale. Freddo divertimento Gli impianti della Croda Rossa sorgono appena fuori dall’hotel... una tentazione irresistibile! Ecco perché anche quest’inverno lo Sport & Kurhotel Bad Moos coccola i suoi sopiti con delle proposte davvero interessanti. Dal 6 al 31 gennaio 2015 sono previste le “Settimane bianche Dolomites Ski Paradise”, comprensive di: 7 pernottamenti in mezza pensione, 6 giorni di skipass Dolomiti di Sesto/Alta Pusteria e Ski Mobile Dolomites CARD, il tutto a partire da 1.005 euro a persona. Sono disponibili anche pacchetti da 4 notti, anche nel Residence Bad Moos e nella Dependance Mühlenhof. Per chi preferisce il fondo, dal 6 al 31 gennaio 2015 si può scegliere il pacchetto “Dolomiti Nordicski” comprensivo di: 7 pernottamenti in mezza pensione, tessera fondo Dolomiti Nordicski e cartina fondo mapgraphic, il tutto a partire da 843 euro a persona. Sono disponibili anche pacchetti da 4 notti, anche nel

Residence Bad Moos e nella Dependance Mühlenhof. Calore per corpo e anima La stagione invernale dello Sport & Kurhotel Bad Moos aprirà con la nuova area sauna, quale migliore fonte di calore dopo tante ore sulla neve, tra sport e freddo. Ci si potrà rilassare nella Panoramic Sauna e nella preziosa Stube gotica del 13° secolo come sala relax, nella Textil Sauna con obbligo di costume da bagno e nella sala relax con caminetto e docce a cascata con acqua sulfurea. Mentre solo le signore troveranno sollievo nella Lady Sauna. Per completare lo stato di benessere fisico e mentale, ci si può abbandonare al piacere di un massaggio rilassante e rigenerante, che doni anche una sensazione di calore al corpo. È il caso ad esempio del Massaggio Hot Stone, effettuato con pietre basaltiche calde e preziosi oli essenziali, indicato dopo grandi sollecitazioni fisiche o psicologiche; oppure il Massaggio con i sacchettini caldi alle erbe, un’antica tradizione dell’Asia orientale che vede l’uso di oli e sacchettini caldi che stimolano i punti energetici del corpo. Ogni massaggio dura circa 50 minuti e costa 68 euro. Un caldo bagno rilassante Il corpo ha bisogno di un caldo sollievo. Tra le proposte della SPA Bad Moos, diversi sono i bagni salutari che permettono di sciogliere la muscolatura, nutrire la pelle e ritrovare il benessere psico-fisico. Tra questi il Bagno al rosmarino, ideale in caso di dolori muscolari, pesantezza agli arti, ritenzione idrica; oppure il Bagno al timo, dalle proprietà disinfettanti, previene i crampi e aiuta i processi digestivi; il Bagno al ginepro, drenante, riattiva la circolazione e favorisce lo smaltimento delle tossine; o ancora il Bagno alla Lavanda per uno stato di profonda quiete interiore. Ogni bagno dura circa 20 minuti e si può fare individualmente nella vasca di pietra (35 euro) oppure in coppia nella tinozza (55 euro). www.badmoos.it


IL NATALE DA SWAROVSKI INNSBRUCK Innsbruck (Austria). Nella Capitale delle Alpi il Natale uno dei più grandi store Swarovski nel mondo. Una foresta di abeti, scintillanti cristalli, il tocco del designer Stuart Henry. Il Natale come festa della tradizione, ma con quel tocco in più. Non c’è un esperto migliore in questo del tradizionale marchio Swarovski. Meta per eccellenza dello shopping natalizio senza stress, Swarovski Innsbruck si trasforma, grazie all’allestimento natalizio delle vetrine, ad opera del designer Stuart Henry, anche nella location ideale per entrare in sintonia con le feste che si avvicinano. Già nell’area d’ingresso di Swarovski Innsbruck il visitatore si immerge in un’atmosfera natalizia da favola: il designer Stuart Henry ha realizzato un piccolo paradiso invernale con abeti alti fino a un metro e ottanta. Il paesaggio invernale, decorato con scintillanti cristalli Swarovski e inserito in uno dei più grandi store Swarovski nel mondo, si fonde armoniosamente con il centro storico della città e invita il visitatore a una breve passeggiata sognante, improvvisamente fuori dal trambusto. Il progetto è firmato da Stuart Henry, che ha già realizzato per Swarovski le vetrine di Harrods, il famosissimo grande magazzino londinese, e la mostra dal titolo “The Taming of the Shoe” presso Swarovski Innsbruck.

La foresta natalizia e il mercatino di Natale Shopping natalizio in totale relax. Una visita a Swarovski Innsbruck, circondati da abeti scintillanti, trasporta immediatamente nel mondo del cristallo con le sue innumerevoli idee regalo. In linea con la stagione natalizia che si avvicina, Swarovski Innsbruck offre una vasta selezione di regali scintillanti da donare ai propri cari. Si va dallo stile trendy al festoso, da quello classico fino alle collezioni esclusive di gioielli e accessori con quel tocco che li rende unici. Il tutto si rivela poi particolarmente allettante per i ritardatari, visto che a Innsbruck sarà possibile fare acquisti anche durante le domeniche e il 24 dicembre. Inoltre, al mercatino di Natale in Maria-TheresienStraße, presso lo stand di Swarovski Innsbruck, gli stressati cercatori di regali natalizi a caccia di sorprese scintillanti troveranno di sicuro quello che fa per loro. A Natale è tutto scintillante e pieno di fascino e Swarovski Innsbruck, anche quest’anno, è di nuovo pronto con tutto ciò che serve per trasformare la festa in un’occasione veramente speciale. Info: Swarovski Innsbruck, Herzog-Friedrich-Straße 39 - Innsbruck, Austria; www.swarovski.com/innsbruck Orari d’apertura: tutti i giorni dalle 8.00 alle 19.30. www.swarovski.com/kristallwelten

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