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NOTIZIE IN PILLOLE

a cura della REDAZIONE Notiziario OMCeO Bari

TUMORE AL SENO: ANTICORPO MONOCLONALE BLOCCA METASTASI

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Lo studio, pubblicato su Oncogene, è stato condotto dal Policlinico Universitario Campus Bio-Medico a Roma e dall’Inserm di Lione, con la collaborazione di gruppi di ricerca dell’Institut Curie di Parigi e dell’Università di Amburgo. La proteina integrina alfa5 è stata identificata come uno dei maggiori fattori nei processi di metastatizzazione ossea, responsabili della comparsa di recidiva. Lo studio ha rilevato come l’anticorpo monolocale Volociximab possa bloccare l’azione della proteina e inibire la formazione di metastasi ossee. E’ stato studiato prima su modelli in vitro poi in vivo nei laboratori del Campus di Roma e l’Inserm di Lione.

STIMOLAZIONE ELETTRICA TRANSCRANICA PER LE MALATTIE NEURODEGENERATIVE

Lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica internazionale Scientific Reports, ha dimostrato che “la stimolazione a corrente diretta continua (Dcs) è in grado di interferire sullo stato di aggregazione e sulla degradazione della proteina alfasinucleina, il cui accumulo è associato alla degenerazione neuronale nei pazienti affetti da malattia di Parkinson”. E’ stato condotto dalla Dott.ssa Gessica Sala, tecnologa del Centro di Neuroscienze di Milano (NeuroMI) e diretto dal Prof. Carlo Ferrarese, neurologo del Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca. Di base, oggi, la tecnica è in uso come trattamento sintomatico, ma resta inesplorato il suo eventuale potenziale neuroprotettivo. Grazie alla ricerca abbiamo un modello sperimentale utile per lo studio in vitro degli effetti biologici della stimolazione con corrente elettrica continua.

STUDIO SVELA NEURONI ‘ADDETTI’ ALLA LETTURA

Presso la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste (Sissa), un gruppo di ricercatori ha scoperto che il cervello umano riconosce lettere e parole grazie a neuroni evoluti proprio per la rielaborazione di stimoli visivi, ma che effettivamente manca un’area specifica dedicata alla lettura. Lo studio è stato pubblicato su Current Biology, e potrebbe avere risvolti importanti in particolare per quanto riguarda le intelligenze artificiali. “Nonostante ciò - spiegano Yamil Vidal e Davide Crepaldi - negli adulti una parte della corteccia sembra essere specializzata nella lettura: quando abbiamo un testo davanti agli occhi, una parte specifica del cervello, il giro fusiforme sinistro, si attiva per eseguire il compito. Questa area è la stessa implicata per il riconoscimento visivo degli oggetti,e in particolare delle facce.

TRAPIANTO AUTOLOGO DI CELLULE STAMINALI EMATOPOIETICHE: UNA NUOVA SPERANZA CONTRO LA SCLEROSI MULTIPLA AGGRESSIVA

Il trattamento è indicato per quei pazienti che, a causa di uno stato particolarmente attivo della malattia, rischiano di peggiorare nel giro di qualche mese o settimane. Sono stati studiati i pazienti con sclerosi multipla aggressiva che hanno subito un trapianto in Italia dal 1998 al 2019, seguiti per un follow up medio di circa 6 anni. L’efficacia a lungo termine del trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche è stata dimostrata dallo studio retrospettivo condotto dai ricercatori dell’università di Genova, Dipartimento di Neuroscienze, Riabilitazione, Oftalmologia, Genetica e Scienze Materno-Infantili e dell’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino. “Ciò permette anche di intervenire quando il paziente ha ancora delle possibilità di recupero. Il problema principale della terapia rimane il rischio di mortalità, che però sta progressivamente diminuendo nel tempo e ora è intorno allo 0,3%“, spiega il dottor Gianluigi Mancardi. La ricerca è stata parzialmente finanziata dalla Fondazione Italiana Sclerosi Multipla (FISM) e pubblicata su Neurology, coinvolgendo 20 centri italiani.

NOVITÀ MADE IN ITALY NEL CAMPO DELLA BIONICA E DELLE TECNOLOGIE ASSISTIVE

Sono tre i progetti partiti presso l’Università Campus Bio-Medico di Roma in collaborazione con il Centro Protesi Inail di Budrio (BO) e con la partecipazione della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Si chiamano “WiFi-MyoHand”, “RGM5” e “3DAID”. Il primo svilupperà una protesi bionica con ritorno sensoriale grazie a un sistema di stimolazione neurale wireless con possibilità di impianto; “RGM5” per la chirurgia bionica, in particolare per favorire l’adattamento del corpo dell’amputato alle protesi più innovative e propriocezione; “3DAID” sarà in grado di realizzare protesi e ortesi di mano innovative a basso costo, grazie all’utilizzo di tecniche avanzate di prototipazione rapida con stampa 3D. “Siamo orgogliosi di poter sviluppare alcuni dei nostri progetti più ambiziosi con partner storici e prestigiosi come Inail e Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Al termine di un anno diffici- le, ma che apre a grandi opportunità future, rafforzare i rapporti di collaborazione scientifica esistenti significa avere la possibilità di realizzare iniziative dal grande impatto sociale futuro, consapevoli che la ricerca di soluzioni per la salute e il benessere della persona è elemento centrale nella nostra missione di ateneo” dichiara Andrea Rossi, direttore generale dell’Università Campus BioMedico di Roma.

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