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DONNE MEDICO

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EMERGENZA

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MEDICINA: SOSTANTIVO FEMMINILE, SINGOLARE

A distanza di un anno dall’Istituzione del “Premio Donna Medico dell’Anno Istituto Tumori di Bari”, nulla è cambiato. Le figure maschili continuano a dominare la scena della medicina in Puglia ed in Italia. Eppure, c’è un esercito di giovani donne che si avviano a divenire i dirigenti medici del domani.

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di AGNESE MARIA FIORETTI Dirigente medico cardiologo Istituto Tumori di Bari

A distanza di un anno dall’Istituzione del “Premio Donna Medico dell’Anno Istituto Tumori di Bari”, mi trovo a constatare come, giunti a fine 2019, nulla sia cambiato. Persistono, infatti, prevalenti le figure maschili a dominare la scena della medicina in Puglia ed in Italia, nonostante sia un esercito quello costituito dalle giovani donne che si avviano a divenire i dirigenti medici del domani. Sheryl Sandberg, attuale direttore operativo di Facebook, da alcuni anni conduce una missione tutta moderna: insegnare alle donne a “farsi avanti”. Secondo la potente imprenditrice americana sarebbero le donne stesse a tirarsi indietro dalle sfide professionali, come scrive nel bestseller “Lean in!”; in sintesi tre sono i punti a sfavore della donna: decidere di “non sedersi al tavolo” (intendendo il tavolo di potere assieme agli uomini), una vita privata non supportata da uomini a sostegno del proprio successo ed il limitare l’ambizione lavorativa a favore di una presunta futura ma non attuale vita privata. Molti gli interrogativi che mi pongo sulla realtà alla base dei tanti posti di potere vuoti per le donne, come ci ha raccontato Serenella Molendini, Viceconsigliera Nazionale di Parità, in occasione del Terzo Convegno medico multidisciplinare tenutosi presso l’Istituto Tumori di Bari ad ottobre 2019. Impegnati nella premiazione quest’anno anche il Vicepresidente dell’Ordine dei medici di Bari, Franco Lavalle, la Presidente dell’Associazione italiana donne medico (AIDM), Emanuella De Palma, ed il Direttore scientifico dell’IRCCS di Bari “Giovanni Paolo II”, Angelo Paradiso. La dottoressa premiata è stata Angela Iacobazzi, Dirigente medico presso l’U.O.C. di ematologia dell’Istituto tumori di Bari, collega sulle cui capacità clinico-scientifiche, gestionali ed umane han no tutti pienamente concordato. Per quanto riguarda l’aspetto puramente scientifico del convegno, la protagonista assoluta è stata la malattia tromboembolica, nella declinazione arteriosa e venosa, in ambito onco-ematologico. Anna Falanga, senior chairman delle più recenti Linee Guida dell’ASCO (Associazione degli Oncologi Americani), oncoematologa di fama internazionale e luminare nel campo dell’emostasi e trombosi, è arrivata da Bergamo per tenere una brillante relazione sulle novità terapeutiche atte a fronteggiare il tromboembolismo in oncologia ed ematologia. Questa patologia rappresenta, infatti, la seconda causa di morte nel paziente oncologico dopo la progressione della malattia stessa e si verifica nel 20% circa degli ammalati di tumore. Al convegno scientifico sono intervenuti colleghi medici di varie discipline - cardiologia, oncologia, ematologia, radiologia, medicina interna - proprio a sottolineare come la via maestra per la cura delle trombosi cancro-correlate sia solamente quella olistica. Le sessioni scientifiche hanno trattato argomenti pratici di forte interesse per i medici intervenuti, come la trombosi cateterecorrelata, le indicazioni alla prescrivibilità di eparine a basso peso molecolare e Fondaparinux nel paziente oncologico, l’uso dei nuovi anticoagulanti orali secondo le recentissime indicazioni scientifiche anche in tale sottogruppo di pazienti fragili e complessi da gestire. Il consesso medico si è concluso con una sessione completamente dedicata alla medicina legale con le relazioni di figure professionali non mediche ma con cui bisogna relazionarsi nel caso di responsabilità verso terzi, cioè l’avvocato civilista, l’avvocato penalista ed il broker-assicuratore, ciò per prevenire o saper affrontare anche le più spinose questioni legali.

IL “PREMIO DONNA MEDICO DELL’ANNO ISTITUTO TUMORI DI BARI” 2019 È ANDATO AD ANGELA IACOBAZZI, DIRIGENTE MEDICO PRESSO L’U.O.C. DI EMATOLOGIA DELL’ISTITUTO TUMORI DI BARI

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