Tratto dal romanzo di rOBErT
KLeINER
FLuG
LOUiS STEVENSON
Narrativa fra le nuvole
KLeINER
FLuG
Londra, residenza del Principe Florizel de Bohème, nel quartiere di Knightsbridge.
Non c’è dunque niente a teatro che abbia attirato la vostra attenzione?
Fatico a credere che non facciate niente stasera. Non si tratterà piuttosto di qualche avventura di cui volete tenerci all’oscuro?
Ma cosa andate a immaginare! Ah ah! Per me l’avventura si riassume al massimo in una battuta di caccia!
Detto questo, mie signore, non vi tratterrò un momento di più…
E siccome non siamo proprio nella stagione…
Possono pure immaginarsi tutte le avventure galanti che vogliono, resteranno sempre ben lontane dalla realtà! Ah ah!
Géraldine, siete rientrato?
Géraldine?
Il vostro gusto per il travestimento sta prendendo delle pieghe inaspettate!
…
Il mio gusto?
Colonnello Géraldine!
Avete ragione, ma non andremo troppo lontano stasera. Sono inquieto.
Se mi camuffo in questo modo, è unicamente per permettervi d’essere ammesso nei club più insoliti…
Facciamo un giro verso Leicester Square, vedremo se la tempesta ci lascerà andare più lontano.
Che ne pensate del mio abbigliamento, Principe Florizel? Uhm, sembrate proprio un giornalista in disgrazia!
Dì un po’, bello mio, ti va di offrirmi da bere?
Spiacente, bella mia…
Ma credo che ci siano gentiluomini che apprezzeranno ben più di me la tua compagnia.
La feccia della società nella più volgare delle sue forme!
Finiamo i nostri bicchieri e torniamo a casa.
Buonasera signore, buonasera signori! Principe, sembra che quel pizzico di fantasia tanto atteso sia appena arrivato.
Sono solito dare meno importanza alla natura delle cose che allo spirito con cui sono offerte!
Signore, fareste un favore a un perfetto sconosciuto? Rispondo personalmente della qualità di questo dolce, ne ho mangiati ventisette da questo pomeriggio.
Lo spirito che mi spinge a offrire questi dolci è la derisione, signore. Faccio parte della natura ridicola di questa transazione, ma sappiate che il vostro onore non sarà minimamente intaccato se ne accetterete uno.
Che arringa toccante! Altrimenti mi costringerete a mangiarne un ventottesimo… E confesso che quest’esercizio comincia a stancarmi!
Molto Bene. Accettiamo i vostri dolci, ma a una condizione: vi unirete a noi per cena come ringraziamento.
Ho ancora diverse dozzine di dolci da smaltire. Ci vorrà più di una taverna per finirli.
Allora vi accompagneremo, caro signore, poiché questa vostra maniera di passare la serata ha già suscitato in noi il più vivo interesse.
Scrounch Scrounch
Un po’ più tardi…
Signori, non voglio ritardare ulteriormente la vostra cena.
In questo gran giorno, in cui metto fine a una carriera da folle con un estremo atto di idiozia, desidero comportarmi cortesemente nei vostri riguardi.
Scrounch
ch
Scroun
Procedo quindi a una liquidazione definitiva.
Coraggio, raccontateci il vostro segreto! Non esiste storia così assurda da impedirci di concedere la nostra simpatia.
Non avete niente da temere, siamo i due individui più folli d’Inghilterra, passiamo la nostra vita alla ricerca di avventure stravaganti!
Avrei mille motivi per nascondere la mia storia. Forse è proprio per questo che ve la racconterò. Sembrate preparati ad ascoltare ogni genere di follia‌
Sarò anche un buffone…
Ma non un codardo!
Ahimè, quale strano destino ci riunisce tutti e tre in una situazione drammatica così simile! Rovinati è dire poco. Ecco tutto ciò che mi resta. Questo basterà a pagare il conto.
Come, anche voi siete rovinati?
È dunque il diavolo a riunirci in quest’ultima depravazione!
Quanto al resto…
Senza quaranta sterline non possiamo essere ammessi, il regolamento è chiaro! Maledetta sia questa vita, che non possiamo nemmeno abbandonare senza soldi!
spiegatemi un po’... cos’avete in testa?
Disgraziato! Avete bisogno di quaranta sterline!
Vi prendete gioco di me? Siete rovinati e pronti a commettere un’ultima follia?
Quaranta sterline? E perché non quattrocento allora?
Mi sembra che ci siamo capiti bene… Come voi, ne abbiamo avuto abbastanza di questa vita, ci siamo decisi a stanare la morte e a sfidarla là dove ci attende!
Io conosco la porta segreta della morte. Siamo amici intimi e posso condurvi all’eternità, senza cerimonie né scandali.
Potete mettere insieme ottanta sterline in due?
Sì, anche adesso.
Quaranta sterline sono il prezzo che bisogna pagare per iscriversi al Club dei Suicidi. Il Club dei Suicidi? Di che diavolo si tratta?
Una comodità che mancava al benessere moderno, una via facile e segreta per lasciare questa vita una volta stanchi di recitare il ruolo del pazzo.
Questo il secolo del progresso, non è vero?
Ed è proprio per quelli come me e per chiunque altro desideri essere falciato via senza scandalo che il Club dei Suicidi è stato inaugurato. Non crediate che io e voi siamo i soli a bramare la fuga. Qualcuno ha una famiglia che non deve soffrire, altri mancano di coraggio… Come nel mio caso.
Bene, oggi vi rivelerò il progresso supremo!
Ma da chi? Qual è la sua origine? Lo ignoro.
Se siete veramente stanchi di vivere v’introdurrò in una riunione, ed entro la fine della settimana vi sarete sbarazzati del fardello dell’esistenza.
Più importante, direi.
Adesso, devo andarmene… Una mezz’ora è il tempo che vi resta per esaminare la mia proposta. Un po’ più importante che mangiare o no un dolce alla crema.
Vi prego di accordarmi cinque minuti per parlare in privato con il mio amico.
Vedo che vi commuovete, ma la mia decisione è presa. Voglio vedere come va a finire quest’avventura.
E adesso andate a chiedere il conto.
Riflettete, vostra Altezza, all’importanza che una vita come la vostra ha agli occhi dei suoi amici e dei suoi sudditi, se un malore irreparabile vi capitasse…
Voglio vedere come va finire! Abbiate la bontà, Colonnello, di mantenere la vostra parola di gentiluomo e rispettare i miei ordini.
Quartiere di Box Court.
Il vostro sangue freddo mi rincuora. Non ho mai visto nessuno così impassibile nel varcare questa porta.
Di tutte le nostre follie, questa è la più violenta e la più pericolosa.
Ci resta ancora un momento di tregua, vostra Altezza, ve ne prego, approfittiamo dell’occasione per ritirarci.
Devo forse concludere che il Colonnello Géraldine ha paura?
Seguitemi, signori. Il presidente v’interrogherà nel suo studio. Le vostre risposte dovranno essere sincere.
L’indiscrezione di un solo membro porterebbe allo scioglimento definitivo della società.
Mi sono offerto come garante, ma il Club prevede un’inchiesta rigorosa prima di poter ammettere qualcuno.
Ah ah!
Chi va là?! Champagne!
Mi hanno detto che desiderate parlarmi.
E cosa sarebbe?
...
Mai sentito parlarne.
vorremmo entrare nel club dei suicidi.
Io? Un club di Suicidi? Vogliate scusarmi, ma credo che voi siate la persona meglio sistemata per poterci dare informazioni a tal proposito.
Che fesseria! Posso anche permettere ai giovani di alzare il gomito, ma non bisogna forzare troppo la mano. Signori, voi siete in errore.
Sono qua su invito di uno dei vostri amici e siete stato informato dei motivi della nostra sollecitazione.
Un uomo nella mia situazione non ha niente da temere e non è disposto a tollerare per niente al mondo la vostra impertinenza.
Caro signore, voi mi farete il favore che vi chiedo, o vi pentirete di non avermi ammesso nella vostra anticamera.
Questa è un’abitazione privata e vi sarei grato di uscire immediatamente!
Ah ah ah! Voi parlate da uomo e me ne compiaccio!
Uhm, adesso ci sono certe formalità del Club che devono essere adempiute…
La prima è espormi il motivo che vi ha convinto a voler abbandonare la vita.
Se vi resta qualche soldo, è buon costume offrire dello champagne.
Ah, amici miei, finalmente!
Mantiene il buonumore…
E beviamo anche alla memoria dei membri già inghiottiti dal Nulla…
…o che hanno piuttosto scalato le stelle! È la mia visione della cosa.
Signore, è dunque il desiderio di incontrare le stelle che vi ha portato qui?
Diciamo che di fronte al caos generale, il mio solo augurio è avere una benda sugli occhi e del cotone nelle orecchie.
Se solamente al mondo ci fosse un cotone abbastanza spesso…
E voi, signore, potrebbe concedermi la ragione della vostra presenza?
È colpa di quel demonio di Darwin!
È perché ha ragione che faccio parte del Club…
Non posso sopportare l’idea di discendere da una scimmia!
Due anni ?! Come può essere possibile? Mi hanno assicurato che la durata massima è di una settimana. Dunque ci si prende gioco di me!
Siete nuovo e desiderate spiegazioni. Bene, state parlando con la persona giusta!
Il mio è un caso particolare. Un membro come voi, lanciato alla ricerca della morte, tornerà qua ogni sera fino a che la fortuna non gli concederà ciò che vuole.
Io non vengo al Club che di tanto in tanto e, fino ad adesso, le carte mi hanno risparmiato.
Sono membro di questo incantevole Club da ormai due anni.
Continuo a non capire! Di quali carte parlate?
Ho abusato di tutto, mio caro signore, ma per me questo Club è il tempio dell’ebbrezza!
Parlo dell’asso di picche che annuncerà chi morirà stasera e dell’asso di fiori che indicherà il suo boia! Ah ah ah!
Mio dio! Si uccidono tra di loro allora?
È con la paura che gioco la mia partita. La quintessenza del piacere si trova nel cortile della morte. Ah ah ah!
Ma venite dunque, è tempo di sperimentare di persona una tale emozione.
Qui sta tutto l’ingegno del Club!
E voi, signore, il vostro tono mi lascia indovinare che non siete disposto a morire. Cos’è che vi fa rimanere?