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PAUL IZZO - TOFANELLI
LA PREDA PIU
PERICOLOSA Tratto dal racconto di
Richard Connell
KLeINER
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A Sir Conan Doyle che mi ha mostrato la via e ad Ernest Egg che mi ha permesso di cercarne altre. Al Bosi che mi chiede “come sarebbe se” e al Tofa che ha davanti a sé un grande futuro. - Paul Grazie di cuore a tutti quelli che hanno reso questo possibile. A Pippo, Alessio e Marco: grazie per aver creduto in me. Alla famiglia, senza la quale non avrei potuto realizzare il mio sogno. Al mio compagno di viaggio Francesco, a Elia e agli amici del Mojo, in particolar modo Giulio: grazie della pazienza. A Checco Frongia: grazie per avermi insegnato così tanto. A Linda. - Nicolò
LA PREDA PIÙ PERICOLOSA Collana: Narrativa fra le nuvole n° 19 Testi: Paul Izzo Disegni: Nicolò Tofanelli Progetto grafico: Alessio D’Uva Direttore editoriale: Filippo Rossi Copertina: Nicolò Tofanelli Hanno collaborato: Marco Cei Mattia Di Bernardo Antonio Mirizzi Marco Rastrelli
via di Montaccianico, 15 • 50038 - Scarperia e San Piero (FI) • info@kleinerflug.it • www.kleinerflug.com Il logo Kleiner Flug è stato creato da Giulia Malaridotti e Alessio D’Uva Per l’edizione italiana: © 2019 Kleiner Flug. Tutti i diritti riservati ISBN: @@@@@@ Stampato nel mese di aprile 2019 presso: Officine Grafiche Francesco Giannini & Figli S.p.A via Cisterna dell’Olio 6/B - 80134 Napoli.
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“La caccia, un divertimento senza fine.”
“Se sei il cacciatore, non certo se sei la preda.”
“Direi il più grande divertimento di cui si possa godere.”
“Lei è un cacciatore, non dica sciocchezze, chi si preoccupa di ciò che provano gli animali?”
“Penso che percepiscano la paura... quella legata alla sofferenza, e quella della morte.”
G RO W R
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“Sciocchezze!”
“Il caldo le rende il cuore tenero.”
“Sia più̀ realista...”
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“Il mondo si divide in due categorie...”
“I cacciatori...”
“...e i cacciati...”
“...ma per fortuna io e lei siamo cacciatori.”
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o cambiamo queste dida, o mettiamo uno sfondo nero alle tavole precedenti per aumentare lo stacco, o seppiamo queste, come da esempio...
“Io non ho sonno...”
“...me ne andrò a fumare, laggiù a poppa.”
Aiuto!
Aiuto!!!
Qualcuno mi aiuti!
“Allora buonanotte, Rainsford. Ci vediamo a colazione.”
“Che isola è?”
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“Le vecchie carte la chiamano Ship-Trap...”
BA NG !
B AN G ! B AN G!
“...un nome suggestivo, non le pare?”
“I marinai hanno una singolare paura del luogo.”
“Non so perché, forse una qualche superstizione...” “Credo che basti un marinaio pauroso per influenzare un intero equipaggio.”
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B AN G !
Una ventidue...
BA N
G!
...un’arma insolita per questi luoghi.
Dove ci sono colpi di pistola, ci sono uomini...
...e dove ci sono uomini, c’è roba da mangiare.
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Qui facciamo del nostro meglio per mantenere i vantaggi della civiltà.
Un bicchiere anche per lei, signor Rainsford?
La prego di perdonare qualche imperfezione. come lei sa ci troviamo fuori dalle rotte più frequentate.
Pensa che lo champagne abbia sofferto il lungo viaggio in nave?
Assolutamente no. è tutto perfetto.
Bene, tengo molto al benessere dei miei ospiti.
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Io sono il Generale Zaroff e non si sorprenda se la conosco...
è un grande piacere e un onore dare il benvenuto al famoso cacciatore Sanger Rainsford.
Ho letto il suo libro sulla caccia al leopardo delle nevi del Tibet.
...io leggo tutti i libri sulla caccia pubblicati in inglese, francese e russo. La caccia è la mia unica passione.
Oh, quel bestione... sì̀, era un mostro, però̀ sono riuscito ad abbatterlo, anche se mi ha lasciato questo bel ricordo in viso.
è davvero un piacere fare la sua conoscenza Generale, lei qui ha degli splendidi trofei. Tra tutti il mio preferito è il bufalo del Capo. Davvero notevole.
Ho sempre pensato che quella bestia, nella caccia grossa, sia la preda più pericolosa.
In tal modo non potrò più dimenticarlo.
No, signore, lei si sbaglia, non è il bufalo a esserlo...
Qui sull’ isola, nella mia riserva, io vado a caccia di un tipo di preda ancora più grossa e pericolosa.
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Che tipo di bestia ha intenzione di cacciare? Tigri?
No. La caccia alla tigre non mi interessa più da anni. Ha esaurito tutte le mie emozioni. Non è veramente pericolosa mentre io vivo per il pericolo. E lei mi darà un mano, ne faremo una grandiosa, lei e io. Ma con quale preda?
Glielo diro più tardi, lo troverà̀ intrigante. In tutta modestia posso dirle, Signor Rainsford, di aver ideato una cosa rara che ci donerà un nuovo tipo di sensazione. Un’altro calice di Porto?
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Di altri fa dei re o dei mendicanti.
Di alcuni uomini, Dio fa dei poeti.
Quando avevo solo cinque anni, mi regalò un piccolo fucile, fabbricato a Mosca espressamente per me, col quale sparavo ai passeri. Ho ucciso il mio primo orso nel Caucaso...
Quanto a me, mi ha creato cacciatore. La mia mano è fatta per il grilletto, diceva mio padre.
...avevo dieci anni. È poi la mia vita non è stata altro che una lunga battuta di caccia. Non c’è animale che non abbia cacciato, e in verità, mi sarebbe impossibile dirle quante belve io abbia ucciso.
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Devo conservare la mia lucidità.
Devo farlo a ogni costo.
...per la mia sopravvivenza.
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Non posso permettergli di uccidermi.
Farò qualunque cosa sia necessaria...
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F RU S H “Signor Rainsford, ho sentito dire che in America gli uomini d’affari hanno un improvviso crollo di nervi, quando abbandonano l’attività che ha costituito la loro vita.”
“Sì̀, Generale, è̀ vero.”
“Io non avevo intenzione di crollare...”
“...dovevo fare qualcosa.”
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