La Linea d'Ombra

a e La lin d'ombr a LAPROVITERA RADDI

Tratto dal romanzo di

Joseph Conrad

KLeINER

FLuG

a e La lin d'ombr a LAPROVITERA RADDI

Tratto dal romanzo di

Joseph Conrad

KLeINER

FLuG

“…Altre volte, calma piatta, grande specchio della mia disperazione.”

--Baudelaire

Singapore…

Allora ha deciso di sbarcare?

Sì, capitano.

Uhm, capisco…

del resto, se ha deciso cosĂŹ, non posso certo trattenerla a viva forza.

farò in modo che domani mattina riceva quanto le è dovuto per il suo servizio a bordo.

non mi resta che augurarle buona fortuna.

grazie, capitano.

comandante‌

spero riesca a trovare quello che sta cercando con tanta ansia.

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quindi è vero, scende a terra.

in effetti sì.

già! stavo proprio pensando che era tempo che scappasse a casa, a sposare qualche stupidella.

forse… con permesso.

non se ne vada, comandante, ho io il rimedio giusto per lei!

lei ha problemi di fegato, ma io ho una specialità assoluta che la rimetterà a nuovo!

mi creda, è miracoloso!

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TOC TOC

a proposito, vuole pagare in anticipo?

oh, dio! cosa c’è ora?

assolutamente no!

buongiorno, vorrei fermarmi per qualche giorno. può darmi la camera dell’altra volta?

be’, non saprei…

oh, dio! oh, dio! non si arrabbi tanto. lo chiedo a tutti.

lasciamo stare... piuttosto, c’è nessuno che conosco, qui?

be’, c’è il capitano giles di ritorno da un viaggio nel mare di sulu, hamilton, che già conosce, e altri due ospiti.

ora vado in camera, ci vediamo più tardi per la colazione.

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è in licenza?

scusate, oggi è troppo caldo per mangiare. con permesso!

no, libero cittadino per un po’.

uhm... sicuramente è andato a cercare di prendere il suo posto.

non ci riuscirà. il mio successore è già a bordo.

perché ha lasciato il posto?

perché, disapprova?

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no… mi scusi, forse non dovevo permettermi.

“giorni sempre uguali si susseguivano alla casa del cambusiere…”

“...o almeno così credevo.”

non mi lascerò spingere a fare nulla a precipizio. saranno ben contenti di avere un gentiluomo, penso. non c’è fretta. che? quel giovane asino che s’è montato la testa per essere stato per tanto tempo il primo ufficiale di kent?

credo che stia parlando di lei.

assurdo!

psst psst...

sciocchezze, caro mio! non ci si mette a competere con un dilettante puro e semplice come quello.

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hamilton… signor hamilton…

lei non l’ha offeso in alcun modo, non è vero?

è un gran maleducato.

non gli ho mai rivolto la parola in vita mia.

ha cercato di avere il mio posto dopo che sono sbarcato e non ci è riuscito.

uhm… mi scusi, ma lei stamattina ha parlato con il cambusiere?

no. perché avrei dovuto farlo?

è molto strano… stamattina ho visto un impiegato della capitaneria di porto camminare per la veranda con una lettera in mano.

la lettera era in una busta ufficiale e l’ impiegato l’ha consegnata al cambusiere.

e questo dovrebbe riguardarmi?

forse… dipende da quello che c’era scritto dentro.

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e poi, non ricorda quello che è successo poco fa tra il cambusiere e hamilton?

parlavano di lei.

certo.

quel che le ho consigliato di tentare. vada a chiedere al cambusiere cosa conteneva la lettera della capitaneria di porto. lo chieda senza tante cerimonie.

ho capito, ho capito‌ allora che cosa vorrebbe che facessi?

ma credevo fosse hamilton, che lei‌

esattamente. non lo lasci fare. faccia quel che le dico. non si lasci sfuggire quel cambusiere.

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ehi, dico! aspetti un minuto!

perché non risponde quando le si parla?

ma ecco… io, insomma… non avevo sentito…

so che c’era una comunicazione ufficiale alla casa da parte della capitaneria di porto, questa mattina... è così?

ma… ecco, io… lei non c’era, non sono riuscito a trovarla…

voglio sapere qual era il contenuto della lettera!

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ma a che scopo vuole saperlo? lei sta per tornare a casa e di certo non è interessato...

e va bene... va bene... era un avviso della capitaneria di porto. c’è bisogno di un comandante per una nave. ora l’ho detto, mi lasci in pace!

piccolo serpente!

mi lasci o mi farà morire!

non glielo chiederò di nuovo. cosa c’era scritto nella lettera?

“mi trovavo in quella zona del crepuscolo, tra gioventù e maturità, dove si è particolarmente sensibili a un certo genere d’ insulti...”

“meritava la mia durezza!”

“il capo cambusiere aveva cercato di scavalcarmi, trattandomi come un ragazzo invece che come un uomo...”

per cosa?!

uhm... sono quasi le tre, se si sbriga farà ancora in tempo.

non lo crederebbe mai... quel delinquente ha ricevuto un avviso per un comando di una nave e se lo è tenuto per sé.

buon dio! per andare alla capitaneria di porto. la cosa va chiarita!

ma, non credo che ce ne sia il bisogno, in fondo non mi importa niente…

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niente?! davvero non le interessa il comando di una nave?

comandante ellis‌

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ho saputo che si cercava un comandante per un veliero e pensavo di fare domanda…

davvero comandante? e perché?

che diamine! nessuna domanda. è proprio lei l’uomo giusto per questo incarico! temono tutti di farsi avanti.

è presto detto. paura delle vele, paura d’un equipaggio bianco… troppe grane e troppo lavoro!

dov’è stato finora?

ma non perdiamo tempo, visto che ormai è arrivato. ho qui un telegramma del console generale che mi chiede un uomo idoneo ad assumere il comando di una nave britannica...

gli ufficiali ormai preferiscono la vita comoda e gli agi, hanno perso il gusto dell’avventura.

ecco fatto!

il vecchio capitano è morto a bangkok e lei lo sostituirà, ho già pronta la convenzione d’arruolamento, la legga e la firmi.

questa è la sua nomina al comando.

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quando pensa di poter prendere servizio?

anche oggi stesso.

arrivederci e buona fortuna, capitano!

bene! la farò accompagnare a bordo dai miei uomini. grazie, comandante.

“capitano…”

“non avevo capito che usando quella parola il comandante ellis stava parlando di me…”

“mi ero figurato il comando come il risultato di una lenta serie di promozioni in anni di servizio…”

“e ora, in maniera del tutto inaspettata, tenevo il mio primo comando stretto in tasca...”

“nonostante qualcuno avesse tramato per sottrarmelo!”

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e lei credeva di potermelo sottrarre?

ave… aveva detto che tornava a casa! l’aveva detto lei!

“era la prima volta che qualcuno tentava di farmi del male…

“reagii con una piccola cattiveria che non credevo di avere.” mi domando che dirà il comandante ellis quando lo saprà. lei mi vuole rovinare… rovinare!

...ed ero troppo giovane, troppo al di qua della linea d’ombra, per non essere sorpreso e indignato da cose simili.” non è nulla, del resto ci sono ben poche cose che possono sfuggire alla mia esperienza.

grazie, capitano giles..

si è lagnato ufficialmente per la condotta del cambusiere?

voleva sbarazzarsi di hamilton e ha pensato che fosse l’occasione giusta.

no, ma ho lasciato che lui lo credesse.

a volte si commettono azioni stupide non per cattiveria, ma solo per mancanza di buon senso.

a che ora parte?

tra poco. se mi vuole accompagnare, ne sarei felice

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allora ci siamo. il suo primo comando…

tra poco avrà i suoi bei pasticci. cosa glielo fa pensare?

be’, una nave lontana dal suo porto, i proprietari irraggiungibili per telegrafo, il vecchio capitano morto e sepolto e infine… lei, nuovo del mestiere.

non insista, conosco sin troppo bene il mio lavoro. al limite vorrei avere metà della sua esperienza, ma ormai è tardi, la mia lancia mi aspetta.

già...

la sola parte che mi è sconosciuta è il golfo del siam.

il golfo, sì... un curioso tratto di mare quello.

qualsiasi cosa faccia, si tenga lungo la costa orientale del golfo. la costa occidentale è pericolosa in questa stagione. non si lasci tentare da nulla, non troverebbe che noie.

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