“21 ottobre, 1805.”
ahhh...
dio... “ammiraglia victory della royal navy.”
“ieri, mentre aiutavo il signor beatty a pulire i suoi strumenti dopo l’estrazione di un dente, ho ulteriormente insistito.”
perché...
“avendone abbastanza della mia testardaggine, si è arreso, accettando di rispondere alle mie domande.”
ahh...
“precisando di aver preso servizio sulla victory solo a dicembre dell’anno scorso, scelto dall’ammiraglio nelson personalmente, e che quindi poteva riferire con certezza soltanto di ciò che ha visto con i suoi occhi .”
“il restante viene da documenti, racconti di marinai persi tra i fumi dell’alcol e qualche confidenza del comandante della victory, il vice ammiraglio thomas hardy.”
“’che onore essere stati scelti dall’ammiraglio in persona!’ risposi.”
“il signor beatty si è limitato a sospirare.”
“sembra che la nostra marina stia in tutti i modi cercando di intercettare quella francese e i loro alleati spagnoli, per evitare che napoleone buonaparte invada la nostra madre patria!” “da quando infatti nelson è stato insignito dell’ammiragliato della flotta del mediterraneo, è riuscito a tenere in scacco l’ammiraglio pierre de villenueve a tolosa per ben due anni!”
“che responsabilità! quale dedizione!”
“questo fino a quando, dopo pochi mesi che il signor beatty era diventato chirurgo di bordo, quel francese è riuscito nell’eludere il blocco navale, uscendo dal mediterraneo.”
“riunitosi alla flotta spagnola, ha deciso di attaccare le nostre colonie nelle indie occidentali*!”
* la parte dei caraibi colonizzata dal regno unito. “mesi e mesi di inseguimento. a che scopo?” “nient’altro che un depistaggio!”
“un elaborato stratagemma per allontanare la nostra forza navale, tornare indietro e prendere il controllo del canale della manica!”
“ma non avevano fatto i conti con il contrammiraglio robert calder che per giorni ha bloccato la flotta francese, catturando due delle loro navi e facendo un gran numero di caduti!” “alla fine l’ammiraglio francese ha dovuto ripiegare a cadice, dov’è rimasto fino a ora. dando il tempo alla nostra flotta di tornare indietro in madre patria e riattrezzarsi.”
“sono giorni che sto con questi uomini, non capendo nulla di quello che fanno o si dicono fra di loro.”
“soltanto a questo punto della storia, io salgo su questa nave.”
“eppure, l’atmosfera che si respira oggi è molto differente.”
“lo si legge sul loro viso. dal primo dei marinai, fino all’ultimo dei fucilieri.”
“non possiamo che affidare le nostre anime a dio.” accidenti!
“siamo alla resa dei conti.”
accidenti!
accidenti!
accidenti!
dove sarĂ la sandracca*? signor patrick gordon!
* resina di origine vegetale, usata per rendere impermeabile e riscrivibile la carta dopo una raschiatura correttiva. ah, signor beatty, io...
...doveva raggiungermi in infermeria, esatto?
bene. allora posi quel diario. solo cronisti e attendenti scriveranno quest’oggi. ...esatto.
quindi... ci siamo? andremo davvero in battaglia?
sì, signor gordon.
adesso, mi permetta di dirle una cosa.
l’ho presa come assistente personale soltanto perché ho ceduto alle pressioni di suo padre.
pensava che farla salire a bordo dell’ammiraglia victory sarebbe stata un’occasione irripetibile. un vero colpo di fortuna.
un aiuto per una possibile futura carriera in marina. non posso però dirle se sarà effettivamente così. in fondo io sono “solo” il chirurgo di bordo.
starà a lei stabilire se salire su questa nave sia una stata fortuna o no.
perché comunque vada, qui si decide il destino nostro e della francia.
quindi, nel momento in cui usciremo da questa stanza, lei sarà solo il mio loblolly boy* e SEGUIRà LE MIE ISTRUZIONI. ha capito?
si, signor beatty!
bene. allora andiamo, signor gordon. C’è MOLTO DA FARE e molto da spiegare.
* assistente non professionista del medico di bordo.
principalmente starà con me in infermeria, dove mi assisterà in tutta una serie di compiti.
come pulire il pavimento dal sangue, passare gli attrezzi necessari, reggere la lanterna e, se necessario, aiutare a tener fermo un paziente mentre effettuo un’amputazione.
certo, potrebbe accadere che le chieda di salire in sopraccoperta.
ma sarà d’aiuto principalmente per trasportare i feriti. lasci perdere i palesemente morti. se ne occuperanno altri.
nel caso qualcuno esclami “giù!”, si butti a terra e non si rialzi fino a che tutti gli altri non lo fanno. e mi raccomando, si protegga occhi e gola.
ho visto schegge di legno falciare più persone di un colpo di cannone ben assestato.
si concentri solo sul suo compito e vedrà che andrà tutto bene.
un’ ultima cosa: ognuno qui ha il proprio compito e l’equipaggio di questa nave sa compierlo molto bene. quindi, non lo distragga o si faccia distrarre lei stesso.
e soprattutto guardi dove mette i piedi, ci manca solo che cada in mare.
sì, signor beatty!
ha compreso tutto?
molto bene, signor gordon. mi segua, e...
...benvenuto nella royal navy.
quattro... cinque... sei...
siamo solo noi? le altre navi dove sono?
la flotta è divisa in due tronconi. il nostro, guidato dall’ammiraglio in persona e dal vice ammiraglio hardy. l’altro viene condotto dal vice ammiraglio collingwood alla guida della royal sovereign, alla testa di ben sette navi.
quindi quelle laggiù sono...
già...
i nostri nemici.
quindi li raggiungeremo e ci affiancheremo a loro? e poi partiranno le bordate? come da manuale?
saccheggiare la biblioteca di bordo le è servito a qualcosa, eh?