Donatello - Kleiner Flug

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KLeINER

FLuG


Firenze, 1439-43. Deterioramento dell’ amicizia con Filippo.

…quelle colonnette ioniche che stridono col mio ordine corinzio...

Risaltano perfettamente i pannelli in bronzo.

Ma non sono per niente rispettose del rigore originale!

Catturano lo sguardo.

E quello stucco colorato nei medaglioni dei pennacchi?

Dà vita e luce.

Sì, ma nei miei spazi la luce è tersa e serena.

E la cornice coi cherubini? Che senso ha?

Talvolta monotona.

Unifica l’ambiente.

Non ce n’era bisogno. Vuoi litigare? Dico che in verità non hai mai rispettato il mio punto di vista.

Tu non hai mai preteso rispetto, soltanto attenzione.

Dunque per te è una faccenda personale? L’arte è una faccenda personale. Senti, finiamola qui. Sì, finiamola qui.


Padova 1443-53. Monumento Equestre del Gattamelata

Rinforzate i sostegni!

Cambiate il cordame, questo è troppo sottile!

Giraldo, m’ero raccomandato almeno tredici uomini!

Il castello non reggerà, rischia di collassare!

Maestro, ma dovevate proprio metterlo a cavallo?!

Come faremo?!

Avete idea di quanto peserà?

Sì! Padova m’ha chiesto un monumento equestre e un monumento equestre è quello che avrà!

Come faremo ad assemblare cavallo e cavaliere su un basamento così alto?


Ho pensato a tutto nel più minimo dettaglio... Fiero e possente come il Marco Aurelio...

…ma somigliante al vero Erasmo.

e il suo destriero, piantato e grande per mantenerne il peso, sembrerà avanzare. E se il peso sarà eccessivo...

...troverò un modo per garantirne la stabilità!

Gli undici pezzi si comporranno alla perfezione: sarà un’operazione delicata...

…ma ce la faremo.


...e ce la fece.

La più classica delle sue sculture, rivendicava tuttavia prepotentemente la propria umanità.

Non una figura che “sta”, ma una figura che passa nello Spazio e nel Tempo.


Mantova, Ferrara, Venezia, Modena, 1450/53.

Successi.

esperienze.

commissioni.

e ancora successi...

...lo tennero a lungo lontano dalla sua cittĂ .


Padova, 1453.

Ma alla fine vinse la nostalgia.

Maestro... allora è deciso? Partirete domani?

Sì, domattina presto.

Ma avete ancora molte commissioni...

E le porterò a compimento. Ma da Firenze. Padova mi ha trattato fin troppo bene. Per le lodi continue rischio di dimenticare tutto ciò che so...

Torno nella mia polemica Firenze. Mi manca il confronto con i miei concittadini, perfino le loro critiche che mi fanno ribollire il sangue ma stimolano la mia ricerca.

è là che mi sento davvero vivo.


Olimpo.

Mmh. Ne ho assaggiati di migliori...

è una storia interessante e bella, Apollo,ma qual è la morale?

Il mio racconto non è ancora finito.

Tanta importanza ha questo mortale...

…e il tuo racconto non è ancora finito?


Aglaia, Eufrosine e Talia! Anche voi qui?

Le Grazie non possono che essere presenti se si tratta di bellezza...

Tempismo perfetto. Ho giusto una domanda per voi.

Equilibrio...

Che cos’è la bellezza?

...superamento dei sentimenti...

...idealizzazione...

...classicitĂ .


...mio signore... ma...

forse è tuo desiderio che noi interveniamo...

guidando e ispirando la mano di quest’uomo verso un rigor...

no.

Da lunghissimo tempo gli dei non interagivano più con i mortali. Ma questo scultore non ha voluto rispettare modelli o canoni assoluti.

Quest’uomo con le sue opere ha sfidato per troppi anni le antiche regole dell’Olimpo. Di più,le sue creazioni sono sempre diverse, rivoluzionarie e… sublimi.

Non potevo tollerarlo. IO, il Dio delle Arti non potevo limitarmi a scuotere la testa da quassù.

Non vorrai dire che....?

Dovevo intervenire.

Come si fa a capire meglio un artista? Dapprima Lo si studia, lo si osserva. Ma poi se possibile lo si conosce personalmente. Si può lavorare con lui. E perché no? per lui.

All’inizio volevo solo provocarlo. Irritarlo. Metterlo in discussione. Come e più di quanto già facevano i mortali intorno a lui. Volevo farlo vacillare. Esasperarlo, fare leva sulle sue debolezze umane tanto da mettere alla prova la solidità del suo genio inquieto e riportarlo su canoni più consoni.


Maestro!

Maestro Donato!

Ho scelto la mia forma mortale. Mi sono messo al suo livello. Anzi, al suo servizio. Sono diventato un suo allievo.

Come vi ho già detto, Il racconto non è ancora finito.

Permettete, Messer Donato?

Bertoldo Di Giovanni. Per servirla! Sarebbe per me un onore frequentare la vostra bottega...


Volterra, marzo 1455. Bertoldo! Bertoldooo! Oh

Bertoldo!!

Abbiate pazienza, ser Cosimo, cominceremo subito il giro non appena torna quel lazzarone. L’ho mandato appunto a segnare i blocchi per poterli scegliere insieme a voi...

Oh, mi fa una rabbia!

Tranquillo Donato, non c’è fretta! Ma dimmi, come ti trovi con questi ragazzi?

Benino, direi! Anche se Bertoldo mi fa un po’ dannare... ha tempra ma è distratto e pigro. L’altro me lo sono portato da Padova, è diligente e serio...

…Bartolomeo Bellano.

Servo vostro!

Oh, mi pare uno sveglio!

Beh, vorrà dire che intanto io e Piero ce ne andremo a desinare...

Unitevi a noi, concedetevi una pausa.

Va bene, lo dico agli operai.

E Bertoldo?

Oh, vi assicuro che non morirà di fame...


Ecco... sgrezza i volumi maggiori... delinea prima la massa principale,... come da disegno. Per esempio, le mani: devi abituarti ad inumidire sempre le mani...

Non sei ancora pronto per la creta rossa che si indurisce subito, ma va abbastanza bene.

Bertoldo, com’è andata con il pagamento dell’affitto? Ti hanno lasciato la ricevuta?

Eh? Ah, sì, tutto fatto...

…mah?

Mh... e dov’è?

“MAH?!”

Figlio d’un cane! “Mah”, dice!

UNA COSA DOVEVI FARE! Sei impiegato alle faccende di bottega, e non sai nemmeno tenere in ordine tre fogli...


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