BRAND BOOK
Furga & Co.
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1. L’Heritage
Indice
1870 - 1875 Nascita di una leggenda 1880 La scommessa 1880 - 1910 Una produzione senza confini 1915 - 1918 Così forte da sopravvivere alla guerra 1940 - 1955 Sempre un passo avanti 1960 - 1965 Il segreto del successo 1970 L’inizio della fine Oggi Un ricordo indelebile
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La rinascita Le novità Lo scopo
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2. La Struttura Brandmap
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3. Il senso Eccellenza Inclusività Ricettività
48 - 58 59 - 69 70 - 80
4. La sintesi Identità visiva
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81 - 82
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Furga
oltre un secolo di storia
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1870-1875
nascita di una leggenda
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In questi anni, Luigi Furga Gornini, nobiluomo di Mantova, diede vita ad un laboratorio per la fabbricazione di maschere in cartapesta presso Canneto sull’Oglio, luogo dove si recava nei mesi estivi. L’idea gli venne da Ceresa, che fu per molti anni operaio in una fabbrica tedesca di maschere carnevalesche. L’attività, sfortunatamente, ebbe vita breve, probabilmente per lo scarso profitto che un tale prodotto poteva offrire contro i costi dei materiali e della manodopera; tuttavia, la tenacia e l’inventiva dei due non si arrese.
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1870 - 1875 Furga
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1870 - 1875 Furga
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1880 la scommessa
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Il fondatore non volle rinunciare al progetto, motivo per cui proseguì il proprio cammino di imprenditore: negli stessi laboratori dedicati alle maschere, decise di puntare sulla fabbricazione di bambole, sfruttando l’esperienza acquisita nella lavorazione della cartapesta, materiale che ben si adattava anche alla nuova produzione. Il duo si sciolse, ma ciò non condizionò le scelte di Luigi, che, seppur rimasto solo, scommise nell’impresa.
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1880 Furga
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1880 Furga
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1880-1910 una produzione senza confini
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Furga, all’inizio, creò bambole dal corpo in cartapesta e testa di cera: quest’ultima era un particolare estremamente fragile, ragione per cui fu necessario porvi rimedio tramite una diversa tecnica. Luigi si recò personalmente in Germania per conoscere da vicino la produzione, apprendendo l’uso di un preparato che, essiccando, andava a formare una pellicola trasparente, sufficientemente dura e tenace, per proteggere le teste delle bambole. La ditta s’impegnò fin da subito nel perseguire un ideale di efficienza e perfezione, evidente dalla costante ricerca di materiali spesso provenienti da diverse aree del mondo: esempi ne sono gli occhi (importati dalla Germania) e il cuoio capelluto (importato dal Regno Unito).
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1880 - 1910 Furga
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1880 - 1910 Furga
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1915-1918
così forte da sopravvivere alla guerra
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Con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale, le forniture di accessori provenienti dalla Germania subirono un arresto improvviso, per cui fu inevitabile la rinuncia al commercio estero. Il divieto di importazione di manufatti tedeschi travolse l’azienda, a cui venne impedito di prelevare i pezzi mancanti. Nonostante le difficoltà determinate dallo scontro, ancora una volta Luigi non si arrese alla situazione, anzi, iniziò a produrre, per proprio conto, le teste per le bambole. Così, intorno al 1922, nacque la Ceramica Furga, la quale, per la prima volta, iniziò a produrre teste di porcellana, dando parallelamente vita ad una produzione di ceramiche tanto per uso ordinario, quanto in miniatura per giocattoli. Tutto ciò testimonia la straordinaria potenza di un’azienda che, difronte alla guerra, seppe tener testa e uscir più forte di prima.
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1915 - 1918 Furga
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1915 - 1918 Furga
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1940-1955 sempre un passo avanti
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Furono anni, questi, in cui Furga non venne meno al principio di efficienza e cura in ogni suo particolare: sperimentò difatti una nuova tecnica basata sull’uso del feltro, probabilmente per non rimanere indietro rispetto alla concorrenza. Si aggiunsero i primi esperimenti con i nuovi materiali plastici, polistirolo e viplà; ciò permise la realizzazione di meccanismi per il movimento e per la voce, che rendevano il prodotto molto più realistico rispetto alle prime collezioni, dando così vita a quelle che sono passate come “le bambole più belle del mondo”. In tal modo Furga dimostra la tenacia nel procedere affianco al settore della tecnologia e dell’industria, volendosi aggiornare continuamente per essere un passo avanti a tutti.
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1940 - 1955 Furga
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1940 - 1955 Furga
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1960-1965 il segreto del successo
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Ricostruire la storia della bambola significa anche ricostruire la storia della società e della cultura che l’ha prodotta: intorno agli anni ‘60, mentre le donne italiane guadagnavano un ruolo sempre maggiore all’interno della società, la Furga creò bambole teen-ager, con gambe più lunghe rispetto alle precedenti, un corpo ancora acerbo ma in cui si intuisse la prossima maturità. Ispirate ad attrici e cantanti in voga in questi anni, bambole come Susanna, Sylvie e Sheila (1965) e, qualche anno più tardi, Simona (1967) furono corredate da innumerevoli abiti, per ogni situazione e momento della giornata: profumi, parrucche, gioielli, borse, valigie e mille altri accessori. E proprio in questo sta il segreto del loro successo: vestendo, pettinando, facendo agire la propria bambola, la bambina si proiettava in un mondo nuovo, fatto anche di frivolezze e civetteria, ma preparandosi soprattutto a vivere in modo diverso dalle precedenti generazioni la propria femminilità.
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1960 - 1965 Furga
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1960 - 1965 Furga
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1970
l’inizio della fine
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A metà degli anni ’70, in concomitanza con una certa flessione nel mercato della bambola, l’aumento del costo del lavoro e delle materie prime, le forti turbolenze politiche e sindacali, la ditta conobbe un periodo di grandi difficoltà. Nel 1976 la Famiglia Furga perse il controllo dell’azienda, la produzione si modificò con il mutare degli eventi e delle leggi di mercato, ma la crisi insistette ed i bilanci dell’azienda furono sempre più deficitari. A ciò si aggiunse l’agguerrita concorrenza delle grandi multinazionali del settore, capaci di condizionare enormemente il mercato con campagne pubblicitarie dai costi astronomici. Nel 1993 la Luigi Furga & Co chiuse i battenti, ed il marchio rimase soltanto come linea produttiva della Grazioli Spa (che la monitorava dal 1977), oggi diventata Grand Soleil.
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1970 Furga
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1970 Furga
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Oggi
un ricordo indelebile
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Termina così un sogno nato oltre un secolo prima, che non ha potuto non segnare l’animo di innumerevoli persone. Oggigiorno qualcuno -chi madre, chi nonna- porta nel proprio cuore il ricordo di un’infanzia dove uno fra i prodotti Furga ha rivestito un ruolo importante: è un pezzo di storia, di esistenza vissuta, che, nonostante gli anni trascorsi, rimane e rimarrà impresso nelle memorie.
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Oggi Furga
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Oggi Furga
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La rinascita 40
Nata come ditta di produzione di giocattoli, oggi Furga apre i propri orizzonti volgendosi al mondo dell’abbigliamento e dell’accessorio. Forte di una vita longeva e del ricordo nel cuore di molte donne, fa ritorno sul mercato con un nuovo volto, poggiandosi ancora una volta su quei valori che le hanno reso possibile il successo: eccellenza, ricettività ed inclusività. Il destinatario cui si rivolge oggigiorno non ha età: bambine, teenagers, donne. Difficilmente l’essere umano dimentica cosa abbia caratterizzato la propria infanzia, quale sia stato il proprio giocattolo preferito; Furga offre l’opportunità per un tuffo nel passato, una cura alla nostalgia e la condivisione di tutto ciò con la nuova generazione.
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Le novità 42
L’azienda lancia una linea di abbigliamento e accessori ispirate a quelle che sono passate come le “bambole più belle della storia”, perseguendo la ricerca dell’eleganza e vedendo nella cura e attenzione i principali punti da realizzare. Nasce così una gamma che si ramifica in due direzioni principali: realizzare capi che si rifacciano ai vestiti delle bambole, riadattandoli alle esigenze odierne; dar vita ad una serie di accessori ritraenti le immagini dei prodotti che hanno più caratterizzato l’azienda.
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Lo scopo 44
Avendo osservato, in passato, quanto le succedesse attorno, anche oggi Furga ascolta il mondo che la circonda e si impegna a seguire le tendenze per essere ogni volta al passo con i tempi. Le donne che da bambine trascorrevano le giornate giocando con Lisa o Sheila possono ora vedere le stesse su capi, borse o scarpe di straordinaria qualità. Trattandosi di un destinatario senza tempo, le madri hanno la possibilità di sentirsi nuovamente bambine e condividere i propri ricordi con le figlie, le quali, avendo parte della collezione loro dedicata, hanno l’occasione di sentirsi grandi come le prime. L’obiettivo dell’azienda consiste nel fare delle bambole un capo o un accessorio di tendenza, unico nel proprio genere, e capace di rafforzare il rapporto tra madre e figlia.
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Materiali di qualità
Eccellenza
Cura del dettaglio
Varietà del prodotto Varietà dei materiali
Furga
Inclusività
Fasce di prezzo diverse a parità di prodotto
Ispirazione alle celebrità
Ricettività
Materiali innovativi
Colori saturi 46
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Biancaneve e i sette nani Walt Disney 1938
Eccellenza Furga & Co. crede nell’ Eccellenza come mezzo per esprimersi e rappresentare una qualità di prodotto elevato. L’Eccellenza è vista anche come il fine ultimo espresso attraverso un attento studio dei più piccoli particolari.
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Caratteristiche Eccellenza
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Materiali di qualitĂ 55
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Cura del dettaglio VarietĂ del prodotto
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Red e Toby Walt Disney 1981
Inclusività Furga & Co. crede nell’ Inclusività intesa come rispetto e accettazione indistinta delle diversità, che siano esse di sesso, di razza o censo.
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Caratteristiche InclusivitĂ
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VarietĂ dei materiali 66
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VarietĂ del prodotto Fasce di prezzo diverse a paritĂ di prodotto
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La principessa e il ranocchio Walt Disney 2009
Ricettività Furga & Co. crede nella Ricettività vista come attenzione costante nei confronti di tutto ciò che la circonda in modo tale da rinnovarsi senza perdere la sua identità.
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Caratteristiche RicettivitĂ
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Ispirazione alle celebritĂ 77
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Materiali innovativi Colori saturi
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PANTONE 116 C
PANTONE 7634 C
PANTONE 725 C
PANTONE 5135 C
PANTONE 7472 C
PANTONE 7683 C
PANTONE 032 C
PANTONE 715 C
PANTONE 7422 C
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SEVENPLUSONE Giulia Belli Sara Bertolotti Chiara Irene Conte Jacopo Dufour Federico Ferè Andrea Folini Alice Grammatica Alessia Rodler