Rivista Santuario della Consolata - ottobre/dicembre 2020

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L’Ordinazione episcopale di padre Giorgio Marengo Un missionario della Consolata Vescovo in Mongolia

A cura della Redazione fotograe di Renzo Bussio

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evento religioso più signicativo di questo anno, che emerge come fatto rilevante nella vita del nostro Santuario, è stato certamente l'Ordinazione episcopale di Mons. Giorgio Marengo, dei Missionari della Consolata, cuneese di nascita (7 giugno 1974) ma cresciuto a Torino. Nominato il 2 aprile scorso da Papa Francesco nuovo Prefetto Apostolico della Mongolia, dove padre Giorgio n 2003 lavorava pastoralmente, è uno dei primi due missionari della Consolata entrati in quel lontano Paese. Dal 2016 aveva il compito di coordinare il gruppo dei missionari in Mongolia ed era membro del Consiglio del suo Istituto Missionario per la Regione Asia. La pandemia ancora in corso ha impedito di compiere l'Ordinazione episcopale in Mongolia ed ha fatto cadere la scelta sul nostro Santuario consentendo la presenza dei congiunti più stretti del nuovo Vescovo, tra cui la mamma Laura e la sorella Mariachiara. La solenne celebrazione, nella mattinata di sabato 8 agosto, è stata presieduta dal Cardinale Luis Antonio G. Tagle, attuale Prefetto della Congregazione Romana per l'Evangelizzazione dei Popoli, coadiuvato dal nostro Arcivescovo Mons. Cesare Nosiglia e dall'Arcivescovo emerito il Cardinale Severino Poletto, che il 26 maggio 2001 aveva ordinato presbi-

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Il Santuario della Consolata

tero padre Giorgio. A loro si sono uniti nella Concelebrazione Eucaristica ed hanno imposto le mani sull'Eletto, oltre a Mons. Giordano Caccia Nunzio Apostolico presso le Nazioni Unite a New York, i torinesi Mons. Marco Arnolfo Arcivescovo Metropolita di Vercelli, Mons. Pier Giorgio Micchiardi emerito di Acqui, Mons. Gabriele Mana emerito di Biella, Mons. Guido Fiandino già Ausiliare di Torino, Mons. Piero Delbosco di Cuneo e di Fossano, già rettore del nostro Santuario, e Mons. Marco Prastaro di Asti. Il rettore del Santuario, prima dell'i-

nizio della Liturgia, ha ricordato alcune particolarità legate alla celebrazione, evidenziando in particolare che il 23 ottobre 1909 proprio nella Basilica della Consolata l'Arcivescovo del tempo -il Cardinale Agostino Richelmy- aveva compiuto l'Ordinazione episcopale del primo dei Missionari della Consolata -fondati solo otto anni prima- Mons. Filippo Perlo, Vicario Apostolico del Kenya. Il rettore ha anche affermato: «Mi piace pensare alla presenza tra noi del Beato Giuseppe Allamano che, non dal coretto a lato dell'altare dove spesso sostava per dialogare con la Consolata ma dal Cielo, si unisce per rendere con noi grazie a Dio e per assicurare a padre Giorgio la sua preghiera per l'efcacia del ministero episcopale ora a lui afdato e per invocare su di lui l'effusione dei doni dello Spirito Santo». Il rito dell'Ordinazione è iniziato, dopo la proclamazione del Vangelo, con l'invocazione allo Spirito Santo e la richiesta di procedere fatta dal Superiore Generale dei Missionari della Consolata, padre Stefano Camerlengo, e la lettura del Documento Ponticio di nomina compiuta da padre Francesco Peyron, confratello dell'Eletto. Il Cardinale ordinante ha poi pronunciato l'omelia, nella quale dai brani biblici proposti per l'occasione ha richiamato le linee a cui deve costantemente attenersi un Ve-


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