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La Playlist di Serena Mavrovic
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diSerenaMavrovic
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Siamo tornati dopo due anni di sofferenze e dolorose separazioni finalmente tutti insieme, stiamo riassaporando a poco a poco la bellezza di condividere con qualcuno al nostro fianco la vera scuola, quella dove si può tornare a vivere senza gruppi e realtà distinte la collettività del nostro istituto , luogo che da sempre si nutre di socialità la quale sta cercando di tornare, seppur con fatica e ancora non pochi ostacoli. Perciò quello che ci serve ora è qualche brano in grado di darci la carica, o almeno la forza, di continuare ad andare avanti nonostante non tutto sia nella condizione ottimale che vorremmo.
“Model Village” - IDLES: già il nome della loro band dice tutto sulla loro essenza, gli idoli scritti tutti in caps-lock, poiché hanno molto da dire e lo fanno a voce alta. Partiamo con un brano oserei dire potentissimo, dalle opinioni forti e molto schierate in grado di raccontare a pieno l’Inghilterra moderna usando metafore folkloristiche peculiari. Questo brano è un singolo del 2020 tratto dall’album “Ultra Mono” , capolavoro assoluto in sé che vi invito ad ascoltare nella sua interezza. La visione d’insieme che strumentale e testo ci offrono è un vero e proprio viaggio in un fantomatico villaggio, dove tutti i più grandi stereotipi britannici vengono inquadrati alla perfezione, per essere poi distrutti. La base la trovo per il panorama moderno ben studiata e l’ uso delle voci a canone nelle strofe lasciano pensare quasi ad una vera e propria conversazione trasposta in musica. Di questo brano oltretutto è uscito anche un remix, che rende assolutamente omaggio alla canzone originale, caratterizzato dall’aggiunta della voce inconfondibile e le liriche del talentuosissimo Slowthai. Generi:Alternative/Indie, Punk
“Only you...and everybody else” - Potwash: Singolo del 2020 che richiama molto la vaporwave e come ritmiche strizza l’occhio agli anni ottanta, nonostante risulti molto moderna e fresca all’orecchio, non vi sono moltissime differenze fra le dinamiche ma non risulta ridondante, al contrario è totalmente ipnotica. Direi che trovo una grossa somiglianza fra questo brano e in generale la fase iniziale del progetto Current Joys, perciò chiunque di voi ha apprezzato il brano “New Flesh” del sovracitato progetto amerà anche questa traccia. Genere:Alternative/Indie, Vaporwave
“Dark Entries” - Bauhaus: Celeberrimo brano del 1980 tratto dall’album “In the flat field” che ha fatto la storia della musica, marcando il passo per la scena gotica moderna, per tutte le presentazioni che io possa dare mai nessuna abbastanza potrà riassumere anche solo la cura con cui le liriche sono scritte, perciò ascoltate e godetevi ogni singolo attimo di ciò che sentirete, perché da quel momento, tornare indietro all’ascolto di altri tipi di musica sarà difficile. Generi: Post-Punk, Gothic Rock
“Cherry bomb” - The Runaways: Rilasciata nel 1976 come parte del loro self-titled album “Cherry Bomb” da quel momento ha rappresentato la generazione della ribellione, in cui ragazze di tutte le età hanno cominciato a prendere in mano la loro vita, rivendicando la loro libertà. Il testo è come se fosse una dichiarazione al pubblico da parte della cantante, al tempo adolescente, in cui sottoscrive la sua indipendenza e la sua voglia di vivere al massimo fuori da ogni schema, rinnegando quasi persino i suoi genitori, per lei rappresentazione di ciò che non le ha permesso fino a quel momento, di essere realmente libera. È molto interessante vedere come le liriche siano attuali e a volte vengano sorprendentemente riutilizzate, soprattutto per i concetti espressi, da band di stampo rock o punk moderne. Genere: Hard Rock
“Damaged Goods” - Gang Of Four: Brano del 1979 tratto dall’album “Entertainment!” in grado di racchiudere al suo interno molteplici chiavi di lettura. Di primo acchitto l’approccio sembra quello di una classica canzone post-punk del tempo che parla di amore basato solo su rapporti fisici e non su sentimento, raffigurando la superficialità dell’atto pratico in assenza di qualcosa di vero, tutto ciò invece si svela essere un parallelismo fra il puro sesso fatto per piacere e il piacere del consumatore nel comprare, favorendo una prospettiva che si basa su un esempio pratico di quanto una società basata sul consumismo sia veloce nel cambiare idea e di conseguenza ancor più veloce a dirottare il suo interesse su qualcosa di nuovo, lasciando indietro ciò che sono i beni non considerati più di valore. Il brano a livello ritmico è molto dinamico e aiuta l’ascoltatore a calarsi in una dimensione dove le immagini sono veicolo principale per recapitare il messaggio della canzone, in quanto molto dirette. Genere: Post-Punk
“Fire in Cairo” - The Cure: Traccia fra le più politiche dei Cure del 1979 proveniente dall’album “Three Imaginary Boys” . La strumentale rappresenta in pieno il sound iconico della band, fortemente anni ottanta con presenza sia di elementi portati da strumenti organici che da sintetizzatori, il tutto assume un tono austero nonostante la ritmica sia incalzante, forse il merito dell’austerità in questo caso penso proprio vada dato alle liriche, degne di nota e molto impegnate, le quali raccontano un fatto di cronaca del 1952, per l’appunto nella città del Cairo in Egitto, avvenimento che viene definito oggi come il “Black Saturday ”; in quell’occasione moltissime persone persero la vita e quello viene ricordato come uno dei più alti momenti di vergogna per l’esercito inglese, Robert Smith, cantante del gruppo, infatti con questo brano ha cercato di mettere in luce di nuovo la questione, caratterizzando il testo con metafore ben elaborate, come del resto tutti i testi del loro repertorio. Vi invito a ricercare in maniera più approfondita poi l’evento storico raccontato dal brano, in modo da comprendere a pieno l’atmosfera e il contesto dell’insieme. Generi: Pop, Rock
“I wanna be adored” - The Stone Roses: Dalle strade di Manchester con furore gli Stone Roses sono forse i veri inventori di quello che più tardi si trasformerà in Britpop, questo brano che viene dal loro self-titled album del 1989 racconta in un crescendo continuo il pensiero dei ragazzi figli di una città che ormai ha poco da dare, al tempo città operaia la quale non offriva molte possibilità di crescita ai giovani che avevano solo voglia di evadere, la frase su cui si incentra la canzone infatti “Io voglio essere adorato” indica quanto l’effimero desiderio di vera e propria celebrazione potesse essere carburante, nonché a volte benzina da mettere sul fuoco per quei ragazzi persi in cerca di una vera strada da seguire, che andavano per rave per trovare un vero scopo. Generi:Alternative/Indie, Rock
“Dark Red” - Steve Lacy: Traccia del 2017 che proviene da una raccolta di demo del chitarrista della meravigliosa band The Internet, riesumata ultimamente dal pubblico dell’app Tik Tok, il quale nonostante riesca spesso a rovinare buone produzioni pop, riproponendo fino alla nausea brani validissimi che il pubblico generale arriva ad odiare per colpa di questa eccessiva condivisione, questa canzone qui si è riuscita più o meno a salvare in tempo. Il mixaggio come afferma Steve Lacy stesso non è stato frutto di un lavoro complesso ma bensì di un buono studio sulla progettazione della canzone , infatti le linee vocali della demo le registrò con il suo telefono per poi montarle ad arte con garage rock (programma per produzioni musicali targatoApple). Il brano per essere pop mantiene al suo interno l’influenza estremamente R&B dei The Internet, con un tocco molto personale in termini di stile da parte dell’abilissimo Lacy. Generi: Pop, R&B
“Valley of tears” - Buddy Holly: Ogni estimatore di musica che si rispetti almeno una volta nella vita si deve concedere il lusso di ascoltare Buddy Holly e dico ciò, con estremo piacere, poiché devo ringraziare una mia cara amica di avermelo suggerito ed ha ragione è una benedizione per le orecchie, quel sound d’epoca ma non datato che ti fa tornare indietro nel tempo come se questa realtà stesse rallentando, come se fossimo in una dimensione onirica targata 1958, quando la cover di questo pezzo fu rilasciata proprio da lui che un anno dopo morì in un incidente aereo con Ritchie Valens e Big Bopper, precisamente il 3 di Febbraio, quel giorno fu soprannominato “il giorno in cui la musica morì” . Genere: Rock & Roll, Pop
“I been” - Ari Lennox: A chiusura di questa playlist ho deciso di mettere un brano con dei virtuosismi vocali da brivido del 2019 dell’album “Shea Butter Baby ” . Questa canzone dalla prima volta che l’ho sentita l’ho considerata un vero e proprio masterpiece, soprattutto per le doti canore indiscusse della nostraAri Lennox in grado di fare falsetti e whistle-notes come se niente fosse. Il brano strumentalmente si può definire classicamente R&B ed il testo semplice ma d’impatto. Consiglio caldamente ai miei lettori anche di sentire la versione live che ha fatto su youtube in collaborazione con Colors, incredibile ma vero in live rende quasi meglio dell’originale e si può sentire anche come lei azzardi di più cercando di alzare a volte le tonalità già alte e molto elaborate del ritornello. Genere: R&B