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B2 C1 11-12 SCENARI

in ginocchio on their knees località balneari seaside localities crescita growth si erano andate modellando were being created basti suffice it (to say) incamera makes tasse di soggiorno tourist taxes allentamento relaxation classifica ranking timori sanitari health scares si rimetterà in movimento will (not) get back on the move taglio cut sindaci mayors dissesto collapse fare fronte to deal with raccolta dei rifiuti rubbish collection asili nido kindergartens scuole materne nursery schools stanziati allocated riprendere start up again affronta faces rimboccandosi le maniche rolling up their sleeves stremata exhausted richiamo attraction aveva messo a dura prova had severely strained tenuta hold (lit.) / solidity risparmi savings UN TURISMO DA RIPENSARE I Comuni delle città d’arte in ginocchio, le localitàbalneari del nord resistono. La pandemia è anche un’occasione per studiare circuiti alternativi

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di Livia Borghese

Dal 2010 all’inizio della pandemia il turismo nel Belpaese è stato in continua crescita, fino a registrare nel 2018 un totale di 429 milioni di presenze (intese come notti) negli alberghi italiani, secondo i dati del Touring club italiano,

TCI. Ben si capisce come il blocco totale dovuto alla pandemia abbia inciso pesantemente su tutte quelle realtà che negli ultimi decenni sieranoandatemodellando sempre più intorno all’offerta turistica, in modo particolare le città d’arte. Basti considerare che una città come Roma incamera ogni anno dalle sole tassedisoggiorno 130 milioni di euro. La crisi non si è arrestata con l’allentamento delle misure di contenimento ai primi di giugno, quando si è nuovamente potuto circolare liberamente su tutto il territorio nazionale. Metà del turismo italiano viene dall’estero (Germania,

Stati Uniti, Francia e Regno Unito a guidare la classifica, sempre secondo il Touring club). Un flusso che, tra incertezze normative, timori sanitari ed economici, non sirimetteràin movimento se non lentamente. I Comuni hanno registrato un costante taglio delle proprie finanze a favore di quelle del governo centrale e molti sindaci temono ora un dissesto finanziario, mentre devono continuare a farefronte a servizi essenziali, come la raccoltadeirifiuti o il trasporto pubblico locale, gli asilinido e le scuole materne. Complessivamente, stimano in media una perdita di circa 6 miliardi di euro, contro i 3 stanziati a loro favore dal “Decreto rilancio” del governo. Vediamo alcune località nello specifico.

VENEZIA E IL VENETO Malgrado la voglia di riprendere e il leggendario spirito veneto che affronta le difficoltà rimboccandosilemaniche, Venezia è una città stremata, costretta alla chiusura per virus durante il carnevale, l’evento di maggior richiamo turistico della città lagunare. Già l’eccezionale acqua alta dello scorso autunno avevamesso adura prova la tenuta di molte attività: piccoli artigiani, ristoranti e alberghi avevano usato i loro risparmi per ripartire. Questa avrebbe

TURISMO IN SICUREZZA: ALLA MOSTRA SFIDA AL BAROCCO A TORINO, COME A VENEZIA E NEL CENTRO DI FIRENZE

TUTTO ITALIANO

N.39, LUGLIO - AGOSTO 2020

dovuto essere l’estate del numero chiuso e del biglietto d’ingresso, secondo i progetti del sindaco, da applicare a partire da luglio e invece Venezia si è trasformata in una città fantasma: durante il lockdown la gente non era chiusa in casa, semplicemente non c’era. I residenti a Venezia sono ormai poco oltre i 50mila e la città si trova ora a doversi ripensare. Tra le proposte, quella di convertire le attività di B&B in case per studenti, magari con un contributo pubblico per coprire in parte le differenze di guadagno. Gestire una città come Venezia ha però un costo enorme, basti pensare al trasporto pubblico, tutto sull’acqua così come i servizi essenziali, dalla nettezzaurbana alle quotidiane consegne di merce. La progettazione politica — a settembre si eleggerà una nuova amministrazione — appare impantanata nelle acque della laguna, che pure non sono mai state così limpide. Il resto del Veneto ha il vantaggio di essere facilmente raggiungibileviaterra dagli austriaci, ma soprattutto dai tedeschi, molto amanti delle sue riviere come delle sue montagne.

FIRENZE E LA TOSCANA Il sindaco Dario Nardella si è detto pronto a spegnere i lampionipubblici se un aiuto sostanzioso non arriverà presto a rimpinguare le casse in dissesto del Comune, con un deficit stimato intorno ai 200 milioni di euro (tra mancata tassa di soggiorno e altri introiti legati al turismo, dai biglietti dei musei a quelli dei pullman turistici che entrano in città). Come il resto della Toscana, gli sforzi di Firenze sono tesi

quest’anno a intercettare il turismo interno, in attesa che gli amati inglesi e americani tornino a godersi la sua arte e storia. Alcune ville storiche, come la Villa Corsini di Mezzomonte, hanno elaborato programmi molto interessanti, aprendosi al pubblico con concerti, dibattiti e mostre per animare l’estate in assenza delle grandi feste e dei matrimoni (attività che, in un anno “normale”, avrebbero permesso di coprire interamente i costi di gestione e manutenzione).

IL SUD E LE ISOLE Nel Meridione vi sono alcune realtà che già prima dell’apertura della stagione hanno registrato perdite nette pesantissime. Si tratta di luoghi come l’isola di Ischia in Campania o la Sicilia, che avevano nel tempo costruito una rete di fedeli turisti amanti del “fuoristagione”, viaggiatori nei mesi di marzo, aprile e maggio, proprio quelli, quest’anno, del completo lockdown.

La Sardegna punta sul fattore sicurezza, essendo stata una tra le prime regioni a registrare un contagio vicino allo zero. A lungo il suo presidente ha cercato di introdurre una specie di “passaporto sanitario” e anche se l’idea non si è concretizzata, sono molte le strutture alberghiere dell’isola che chiederanno un certificato ai propri ospiti o, in alternativa, saranno pronte a fornire il test gratuitamente. È comunque una meta ideale per chi ama le vacanze a contatto con la natura, tanto nell’entroterraquanto sulla costa, e sicontano molti luoghi sull’isola dove il distanziamento sociale non sarà un problema.

Per tutte le attività, la parola d’ordine è sicurezza: alberghi, bar e ristoranti sisono tutti attrezzati e applicano con diligenza le rigide norme sanitarie invigore. Ma c’è chi non riesce ancora a ripartire, come il turismo da crociera — e quello nel Mediterraneo è secondo come volumeefatturato solo a quello nei Caraibi — per il quale siprevede che non potrà tornare a salpare fino a metà luglio. n

numero chiuso restricted numbers (of access) gestire managing nettezza urbana rubbish collection consegne deliveries merce goods / produce impantanata bogged down raggiungibile reachable via terra by land lampioni pubblici street lighting rimpinguare to replenish dissesto disruption introiti income sono tesi are strained fuori stagione low season meta destination tanto... quanto as much… as entroterra inland si contano there are si sono attrezzati have equipped themselves in vigore in force volume e fatturato size and revenue si prevede it is expected salpare to set sail

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