La Pesca Mosca e Spinning Aprile-Maggio 2023

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I g r a n d i p r e d a t o r i d e i la g h et t i

Ba s s f is h in g : o c c a s i o n i d ’ o r o

A g u g l i a p e r i l b a r r a c u d a

Piave, Bacino 4

E O S S h o w 2 0 2 3

S ed ge em erg ente

I l s o g n o c a n a d e s e

A p e r t u r a i n D o r a B a l t e a

A trote con le hardbait

S p i n f l y c o n l e n i n f e

S t o r i a , p r e i s t o r i a , m o d e r n it à

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Direttore responsabile

Eugenio Ortali

redazione@lapescamoscaespinning it www.lapescamoscaespinning.it www.facebook.com/MoscaeSpinning www instagram com/moscaespinning http://twitter com/lapescaMeS www flickr com/photos/moscaespinning

Hanno collaborato a questo numero Luca Barosselli Moreno Bartoli Alessandro Breschi, Emmanuel Crosa, Renzo Della Valle, Fabio Federighi, Loris Ferrari, Alberto Edoardo Gargantini, Massimo Ginanneschi, Roberto Lancia, Massimo Magliocco, Ivano Mongatti, Giorgio Montagna, Andrea Ottonello, Federico Renzi, Marco Sammicheli, Team Esosi

ZONA FRANCA EDITRICE SRL

Sede legale: Via P Colagrande 1, 67100 L’Aquila

Informazioni, abbonamenti e arretrati: abbonamenti@lapescamoscaespinning it

Pubbliche relazioni e pubblicità: Renzo Della Valle, Giorgio Montagna renzo dellavalle@gmail com, jomontagna@tiscalinet it

Pubblicazione periodica

Disponibile anche in versione digitale

Tutti i diritti riservati

LA PESCA MOSCA E SPINNING

ZONA FRANCA EDITRICE srl

Iscrizione ROC n 26695 del 22 9 2016

Registrazione presso il Tribunale di Roma

n 225 del 29 9 2014

Direttore editoriale

Giulio Fascetti

Stampa: Tuccillo Arti Grafiche, Afragola

Distribuzione: Pieroni Distribuzione srl

Via Carlo Cazzaniga 19, 20132 Milano

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EOS SHOW 2023

a cura della redazione

Grande partecipazione alla manifestazione veronese di quest’anno, che ha visto una cospicua presenza delle aziende del comparto Fly fishing, coronata dalla partecipazione di ben ventisei costruttori italiani e stranieri all’Italian Flyting Show organizzato da Fabio Federighi e Federico Renzi

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APERTURA IN DORA BALTEA di Andrea Ottonello

L ’ a u t o r e r a c c o n t a l ’ e s p e r i e n z a d e l l ’ a p e r t u r a nelle limpide acque della Dora Baltea in località Strambino, alla confluenza con l’affluente Chiusella. I periodi migliori per pescarvi sono i mesi successivi all’apertura fino a maggio-giugno e gli ultimi dieci giorni prima della chiusura

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BASSFISHING: OCCASIONI D’ORO di Renzo Della Valle

«La primavera inoltrata porta ottime opportunità per chi ha fatto del bassfishing la sua tecnica preferita. L’imminente riproduzione del centrarchide è infatti preceduta da una fase di grande attività che ne amplifica le finestre temporali di caccia, rendendolo più vulnerabile ai nostri artificiali»

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SEDGE EMERGENTE di Emmanuel Crosa

L’autore presenta un’imitazione di friganea in fase di emergenza, o di cripple nel caso non riuscisse a liberarsi dall’esuvia, tratta da un volume di Roberto Messori In situazioni difficili in fase di schiusa, i pesci preferiscono non di rado ghermire imitazioni di tale tipo, che risultano più ‘semplici’

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STORIA, PREISTORIA E MODERNITÀ di Massimo Magliocco

Il mondo britannico, culla della pesca a mosca, è tutt’oggi additato da più parti a modello per diversi aspetti tecnici – dal lancio alle attrezzature, ai finali – pur essendo tali aspetti legati ad ambienti diversi dai nostri e a concezioni tenacemente legate al passato

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I GRANDI PREDATORI INDIGENI DEI LAGHETTI di Giorgio Montagna

Giorgio evidenzia le possibilità di insidiare, in laghetti di una certa età e con acque profonde, salmonidi, bass, persici reali ecc. che, riusciti a sfuggire alle catture del post immissione, si sono acclimatati e hanno raggiunto notevoli taglie

2 • MOSCA e SPINNING • 2/2023 (38)

40 IL SOGNO CANADESE

di Alberto Edoardo Gargantini

Alberto spiega come pescare in Canada non significhi solo rivolgersi alle cinque tipologie di salmoni da tutti insidiate: la grandissima varietà di acque consente infatti di dedicarsi anche alla cattura di Westslope e Coastal Cutthroat trout, di Bull trout, nonché, a spinning, di varie specie di bass

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SPINFLY CON LE NINFE del Team Esosi

La tecnica dello spinfly sta prendendo sempre più piede fra gli amanti dello spinning e ha conquistato anche i ragazzi del Team Esosi, che si sono fatti una notevole esperienza in materia

In questa prima parte spiegano le varie tipologie di ninfe da impiegare nelle diverse stagioni

RUBRICHE 4 NOTIZIE

74 SHOW ROOM

80 MERCATINO

46 A TROTE CON LE HARDBAIT

di Roberto Lancia

La pesca in torrente dei salmonidi con minnow e jerkbait dà sempre un’enorme soddisfazione, che presume tuttavia una buona conoscenza tecnica dell’artificiale che si sta impiegando, sia nello spinning leggero nei torrenti, sia in uno più sostanzioso in fiumi di media portata

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FIUME DEL PIANO, MAGGIO, CAVEDANI di Federico Renzi

Ormai sdoganato dal suo ruolo di ‘pesce di ripiego’, il cavedano ha molti estimatori fra i pescatori a mosca, che nella stagione primaverile ed estiva lo insidiano o durante le schiuse o con la tecnica della battuta, con le mosche qui presentate

50 PIAVE, BACINO 4 di Federico Renzi

Rinfrancato dalle buone condizioni nelle quali ha trovato il fiume dopo i danni causati dalla tempesta Vaia, Federico ha trascorso due belle giornate su tre diversi tratti del Bacino 4 del Piave in compagnia di Riccardo Sensidoni e dà qui alcune indicazioni su come pescarci

70

AGUGLIA PER IL BARRACUDA di Alessandro Breschi

Una delle esche migliori per il barracuda è l’imitazione di aguglia, artificiale che è possibile autocostruire rispettando determinate regole e variandone dimensioni e peso a seconda degli ambienti L’autore propone qui un modello sinking che gli ha dato molte soddisfazioni

F L Y T Y I N G C O N T E S T

G U A R D A I P R E M I P E R I L 2 0 2 3 !

L U R E B U I L D I N G C O N T E S T

2/2023 (38) • MOSCA e SPINNING • 3
S P E D I Z I O N E E N T R O I L 2 0 . 4 . 2 0 2 3 : L I P L E S S S P I N T A I L P E R I L B L A C K B A S S
S P E D I Z I O N E E N T R O I L 2 0 . 4 . 2 0 2 3 : T O R R E N T E A P P E N N I N I C O , L U G L I O , T R O T E p a r t e c i p a a i n o s t r i c o n t e s t : p u o i v i n c e r e s u o g n i n u m e r o
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S t a v o l t a v a d e t t o c h e c i s o n o a n d a t i d a v v e r o v i c i n i P e r e s p e r i e n z a consolidata ci si aspettava un’ennesima proroga tardoprimaverile della Comunicazione per la pesca ricreativa in mare, invece per poco non sono riusciti ad anticipare il capodanno E per di più, ci sono delle novità! Chissà se davvero servirà a qualcosa, certo potrebbe, il fatto che la Comunicazione dovrà essere «fatta annualmente utilizzando la procedura di identità digitale» Un bel po’ di associazioni sono accreditate per aiutare i pescatori meno informatizzati e sarà interessante vedere come si muoveranno di conseguenza numeri e statistiche Non che ci si aspetti che da questa novità derivino iniziative concrete in tema di gestione. A spanne sembra che tutto il sistema serva essenzialmente per avere dei numeri da utilizzare per non lasciare caselle vuote nelle statistiche di comparto Bene lo illustra in calce alla stampa della Comunicazione la dizione «Registrazione di carattere censitario a titolo gratuito» Censitario appunto e gratuito che a qualche complottista potrebbe suonare come un avviso che lo è per ora almeno Non saranno molti a ricordarlo, ma fino dalla sua istituzione nell’ormai lontano 2010 la Comunicazione era presentata come azione preliminare di raccolta dati per successivi sviluppi nella gestione. La rilevazione aveva subito mostrato grandi difetti, la si è tirata avanti ignorandoli e naturalmente evitando di far seguire iniziative Adesso ce la si trova riproposta con un questionario minimo fotocopia del precedente e, per quanto possiamo credere che i numeri non potranno che giocare a nostro favore, è verosimile che ad utilizzarli a loro vantaggio saranno soprattutto i pescatori commerciali

Con i rinnovi annuali sarà possibile avere una migliore immagine dell’evoluzione del settore, anche se forse a causa della mancanza di controlli c’è da aspettarsi che saranno molti a pescare senza avere effettuato la registrazione Ma la statistica ci insegna che questo sarà possibile valutarlo con una specifica ulteriore ricerca censuaria Alla fine chissà se risulteremo ancora essere così tanti come ci si è sentito dire Il settore ricreativo aspetta di nuovo di poter vantare i suoi numeri, proprio come quello della pesca commerciale probabilmente aspetta di usarli per confermare che la nostra pesca ha un forte impatto sulle risorse e che le sottrae a danno del reddito dei professionisti. In sintesi il nuovo provvedimento ci dice solo che dopo dodici anni di accumulo di registrazioni i dati non erano più affidabili e da ora in avanti si vuole un riferimento aggiornato annualmente Come i dati saranno trattati ed e v e n t u a l m e n t e u t i l i z z a t i s a r à i n t e r e s s a n t e v e d e r l o , s p e r i a m o s e n z a aspettare altrettanto Richiedete

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notizie

inaugurata a marzo sul torrente Vezza in Versilia

ZRS RISERVA MEDICEA

Sabato 11 marzo ha aperto i battenti sul torrente Vezza a Seravezza la ZRS Riserva Medicea. Ci si trova in Versilia, a due passi da Forte dei Marmi, zona famosa per il suo marmo, le sue montagne e il suo Palazzo, il Mediceo, patrimonio Unesco e sede della Fondazione Terre Medicee, ente gestore della riserva I tre chilometri di questa, che partono dalla confluenza dei torrenti Serra e Vezza, si estendono fino alla località Argentiera, circa all’altezza del distributore Q8 La riserva – che in primavera ha sia una zona ‘cattura’ che un tratto ‘no kill’, mentre in autunno, e fino al 31 dicembre, sarà solo tratto ‘no kill’ – è suddivisa in cinque tratti, denominati con i nomi di alcuni pescatori scomparsi, ai quali sono dedicati: Andrea Bigotti, Giorgio Calamari, Stelio di Manno, Andrea Giusti e Renato Repetti, i quali tanto hanno fatto negli anni per promuovere la pesca sportiva nel Vezza L’iniziativa è nata da un’idea dell’assessore Michele Silicani, la cui realizzazione è stata affidata a Gionata Paolicchi, giornalista e regista televisivo seravezzino, esperto di pesca sportiva, con il sostegno delll’amministrazione comunale e il fondamentale contributo dei volontari del Mosca Club Apuano e del Fly Club 90. La zona cattura, che

permette di trattenere cinque capi ha un costo di 25 euro; la zona no kill d i 1 8 e u r o I p e r m e s s i s i a c q u i s t a n o t r a m i t e l a A P P H o o k i n g o s u l sito www.hooking.eu. I proventi ricavati dai permessi verranno reinvestiti nel progetto e destinati a mantenere la fauna ittica nel fiume Vezza, al ripristino dell’incubatoio di valle, in località Le Mulina, oltre a dare un piccolo contributo economico a coloro che saranno incaricati di controllare e vigilare sulla riserva

In occasione dell’inaugurazione della riserva, sono state consegnate ai familiari dei cinque pescatori citati delle targhe che riportavano per ognuno un pensiero dedicato

Per rimanere aggiornati sull’iniziativa è possibile seguire la pagina Facebook della riserva: www.facebook.com/zrsriservamediceaseravezza

Il tratto del Vezza sotto il Palazzo Mediceo La consegna della targa dedicata a Stelio Di Manno, storico collaboratore di questa rivista

notizie

ora leggenda GIANDOMENICO BOCCHI

Ora che hai raggiunto la tua ‘socia’, come chiamavi affettuosamente la tua compagna di vita e di pesca, e insieme pescate nel fiume senza fine, il tuo ricordo si fa strada dentro di noi, ma la tristezza viene subito spazzata via dal tuo fare scherzoso ma distinto, dai tuoi aneddoti burloni ma pieni di verità e competenza Ci hai persino fatto lo scherzo di lasciarci nel giorno del tuo compleanno! Ma tutti noi spinnofili ti dobbiamo tanto, anzi quasi tutto La pesca a spinning prima di te era, almeno in Italia, quasi sconosciuta Tu l’hai presa per mano e, anche remando controcorrente quando serviva, l’hai inizialmente ‘svezzata’ e poi consegnata a chi ti ha seguito, ma senza mai abbandonarla, anzi sorvegliandola e intervenendo spesso per ‘difenderla’, dall’alto della tua immensa esperienza E non a tavolino I tuoi studi giovanili, la tua laurea e la tua bravura hanno fatto da trampolino per sviscerare a piene mani la pesca a spinning, svelando a tutti che i pesci rispondevano a determinati stimoli Prima di te, su questi argomenti, gravava una fitta nebbia La tua collaborazione prima con la rivista «Alieutica», fin dal 1959, quindi per ben 50 anni con la rivista «Pescare», dagli albori alla sua chiusura, e infine le tue perle di saggezza e i tuoi agguerriti ‘battibecchi’ sui social, sono la testimonianza che tu sei e resterai la leggenda dello spinning. Qualcuno di noi un giorno, senza conoscerti, ricevette i tuoi complimenti pubblicamente su «Pescare» È stato come, per un giocatore della squadra dell’oratorio, ricevere i complimenti da Pelè Tra l’altro, qualcuno ha scelto lo stesso giorno per portarvi nello stadio e nel fiume infinito Probabilmente, solo i grandi come voi possono Grazie Gianni

in Austria, dall’1 al 4 giugno GRAYLING DAYS

In collaborazione con l’I F T A , si terranno dall’1 al 4 giugno prossimi i Grayling Days, versione estiva del Grayling Trophy, un weekend dedicato alla pesca al temolo con la mosca secca nelle riserve private dell’Aktiv Hotel Gargantini, sui fiumi Möll, Gail, Vellach e sorgiva. Le lunghe giornate di pesca saranno integrate con serate di costruzione mosche e workshop dedicati alla pesca al temolo in compagnia di alcuni tra i mi-

gliori costruttori italiani e non, tra cui Massimo Ginanneschi, Andrea Gasparini e Marco Naldi. Nella serata di sabato 3 giugno ci si potrà cimentare in una gara di costruzione mosche organizzata dall’I F T A , dedicata esclusivamente alla mosca secca La disponibilità è limitata Weekend con due giornate di pesca da 320 € a persona Per info e prenotazioni: 0043-6641736341, info@ag-fishing com, www ag-fishing com

le novità per il bimestre

PESCA (SKY CANALE 236)

A partire da domenica 2 aprile alle ore 21 00 Pesca (Sky canale 236) presenta Speciale scogliera, una nuova serie in cui Graziano Giambastiani racconta la bellezza della pesca dalla scogliera e insegna i metodi giusti per affrontare quella che è a tutti gli effetti una sfida con la natura. Poesia, libertà ma anche competizione e voglia di misurarsi con la mutabilità del mare: la pesca dalla scogliera unisce tanti elementi che

notizie

formano insieme la passione dei pescatori, e per affrontarla occorre esperienza, spirito di adattamento, forza e intelligenza Questa serie vuol preparare l’appassionato a questa meravigliosa sfida, parlando di tecnica, di esche, di pasturazione e di tutti i trucchi e nozioni base che il pescatore deve avere per affrontare le onde, il vento, gli imprevisti: insomma, per confrontarsi col mare.

Mercoledì 5 aprile alle ore 21.00 inizia I racconti del mare. Questa nuova serie è un viaggio alla scoperta del mare e della pesca sportiva italiana, per raccontare e comprendere le ragioni di una passione che non conosce confini Dalle acque cristalline della Croazia ai panorami emozionanti della nostra Sardegna, la serie è ambientata nei mari a noi vicini e in alcuni degli scenari più belli d’Europa Vedremo cimentarsi pescatori esperti in diverse tecniche e scopriremo quali sono le prede più ricercate, quali le tecniche migliori per catturarle, quali le attrezzature e i trucchi, ma soprattutto andremo alla ricerca del lato umano della pesca, immergendoci negli abissi di una passione davvero irrefrenabile, quella per la pesca in mare

Lunedì 17 aprile è la volta di You Pesca, una nuova e modernissima serie che racconta la pesca attraverso gli youtuber e gli instagrammer più cliccati del web La loro costante presenza sui social ci permette di seguire passo passo la loro esperienza alieutica e di vivere in modo coinvolgente la comune passione per la pesca Acque interne, scogliere, spiagge e lagune di tutta Italia saranno i meravigliosi scenari delle avventure di questi personaggi, che grazie alla capacità e al talento saranno in grado di condividere le loro esperienze facendo sentire veramente partecipe ogni appassionato

Venerdì 21 aprile alle ore 21 00 il canale presenta Pike Story Si tratta di una nuova serie inedita dedicata interamente alla pesca di una delle prede più ricercate delle nostre acque dolci, il luccio In un appassionante viaggio nei laghi del centro Italia, Stefano Passarelli e l’esperto Adriano Marini ci mostreranno i tanti diversi aspetti del pike fishing. Tra Lago del Salto, di Bracciano, di Scanno, Rascino e alcune note cave, seguiremo esperienze emozionanti e avvincenti, alla ricerca delle grandi emozioni che solo Mr Pike è in grado di regalare

il bilancio dell’anno appena concluso UN ALTRO ANNO INSIEME

Occorre poi registrare un’importante novità per gli appassionati del canale, che da oggi potranno seguire Caccia Tv e Pesca tv anche su Prime Video Channels La presenza su Prime Video Channels si aggiunge infatti alla tradizionale distribuzione satellitare e al sistema di app multipiattaforma (mobile, smart tv, pc) lanciato nel 2022 Gli amanti della pesca potranno seguire sia i programmi girati nelle acque dolci che in mare Tra le molte novità segnaliamo: Cento30, Emozione carpfishing, A tutto tonno, Vita da nomadi, Storione Academy, Seabasshunters, L’abc della pesca in apnea, A pesca con Walter, Street fishers e Passione Artificiale. Tutti i contenuti sono disponibili on-demand in qualsiasi momento e visibili ovunque da Smart Tv, Pc, Smartphone e Tablet. A breve anche i canali lineari Caccia Tv e Pesca Tv saranno visibili in streaming nella sezione dei Prime Video Channels Abbonarsi ai channels di Prime Video è semplice: basta attivare la sottoscrizione da TV oppure collegarsi, via pc, al sito primevideo com e scegliere l’offerta più adatta o attivare la sottoscrizione L’abbonamento mensile di Pesca Tv è disponibile al costo mensile di 6,99 euro I primi 7 giorni sono gratuiti

La fine di un anno e l’inizio di quello nuovo rappresenta come sempre un’occasione privilegiata per stilare un bilancio di quanto insieme siamo riusciti a realizzare. In uno sguardo complessivo il 2022 si chiude per il Club con 24 sedi provinciali presenti in otto regioni e un numero di soci sostanzialmente stabile, ma il dato non esprime tutta la ricchezza delle iniziative sviluppate nei diversi territori in cui siamo presenti Come sempre le nostre sedi hanno offerto a tutti una nutrita serie di iniziative realizzando un numero complessivo imponente di ritrovi, manifestazioni, gare, serate divulgative non solo tecniche ma anche inerenti la biologia degli ecosistemi acquatici, accanto a uscite di pesca pratica a cui ognuno ha potuto partecipare Di queste attività, senza le quali il Club semplicemente non esisterebbe, dobbiamo tutti riconoscenza in primo luogo ai responsabili di sede e ai loro collaboratori che si sono presi e continuano a prendersi la responsabilità di tutelare e sviluppare l’amicizia che in fondo è la sostanza dell’unità del nostro sodalizio. In particolare quest’anno ci siamo concentrati su alcuni eventi a cui abbiamo voluto dare una valenza nazionale Ci riferiamo in particolare al raduno alla trota laghetto del 30 gennaio al lago Bellaria di Mediglia (MI), alla gara «Perca Night« del 26 marzo a Como, al raduno di spinning al luccio da barca e belly boat dell’8 maggio al lago di Bilancino (FI), al raduno alla cheppia del 26 giugno a Isola Serafini (PC), alla gara a luccio, bass e persico reale del 27 novembre all’Idroscalo di Milano, ma anche alla mancata gara di street fishing che avremmo dovuto tenere sul Naviglio pavese il 18 settembre, annullata a causa delle conseguenze della siccità. Stiamo ora allestendo il calendario delle prossime manifestazioni, il cui dettaglio verrà successivamente comunicato, che comprenderà nella prima parte dell’anno: a gennaio una nuova manifestazione di trota laghetto, a febbraio una visita al nostro incubatoio di Merlino (LO), a marzo la nostra assemblea nazionale elettiva del Consiglio Direttivo che condurrà il Club nel prossimo quadriennio, ad aprile una manifestazione in belly boat al bass sul lago di Pusiano (CO), a maggio una uscita al luccio sul lago di Masserano (BI), a giugno il classico raduno alla cheppia a Isola Serafini (PC) Per realizzare le nostre iniziative ci siamo giovati nel 2022 del sostegno di alcuni sponsor, in particolare le aziende Rapala Italia, Extra Fishing Gear, i negozi Boscolo sport/Big Fish e Adda Pesca. Per la diffusione dello spinning, oltre all’attività sociale consueta, per l’impegno di Simone Carsetti, Matteo Morandi, Filippo Fuligni e Federico Giuntini abbiamo tenuto a Firenze e Como due corsi per neofiti, riconosciuti da Fipsas grazie alla presenza dei nostri istruttori federali Accanto all’attività sociale ricreativa in senso stretto, che si conferma ricca e prioritaria, il Club ha sempre cercato anche di dare rappresentanza nelle opportune sedi istituzionali agli interessi comuni della nostra tecnica, che si giova moltissimo quando viene esercitata in ambienti acquatici sani e in buon equilibrio Diverse nostre sedi, come Torino, Lodi, Vercelli e Pavia, hanno collaborato in recuperi ittici e si sono impegnate in progetti di tutela come quello a favore del luccio presso la lanca del Lido a Pavia. Le sedi venete di Treviso, Venezia, Padova e Rovigo, in sinergia con la società ‘sorella’ Lanciatori del Polesine e grazie alla costante attività del nostro rappresentante presso la consulta regionale della pesca ‘Tavolo Blu’ Luca Passarella hanno continuato in un’attività di sostegno attivo delle popolazioni di luccio, tinca e persico reale nelle acque venete, oltre ad avere numerosi membri impegnati nei servizi di vigilanza come Guardie Ittiche Volontarie Anche in Piemonte siamo presenti, grazie all’impegno degli amici Guglielmo Brizio, Cristiano Druetto, Mattia Gerion, Andrea Bedello e prossimamente Luca Caviglia, nella Consulta Regionale della Pesca e in alcune Consulte provinciali, dove siamo riusciti a confermare il no kill assoluto per il luccio nei territori di Torino e di Cuneo e ad estendere le zone di tutela della trota marmorata a Vercelli. A Lodi, grazie alla costante attività del gruppo di volontari del Club coordinati da Maurizio Lozzi e Fabrizio Dallera, abbiamo sviluppato una collaborazione stabile col Consorzio Irrigazioni Cremonesi che ha permesso di ingrandire l’attività dello storico incubatoio dedicato al progetto Marmorata, allargandola al luccio di ceppo italiano grazie a un laghetto artificiale dedicato alla sua riproduzione In Emilia Romagna, grazie all’atti-

notizie

vità di Vainer Mazzoni, Enzo Venturini, Massimiliano Fabbri si è potuto recuperare la fauna ittica del lago di Molato sottoposto a lavori, proseguire nel progetto luccio e persico reale sul Lamone a Faenza e nei progetti di recupero del luccio e trota di ceppo italiano in Romagna Ad Arezzo gli amici Lorenzo Lombardi e Francesco Pratesi proseguono nello sviluppo del progetto di tutela del luccio sul lago del Calcione. Ultimo ma non ultimo, il Club ha proseguito nella collaborazione con il WWF nazionale Insomma un anno fatto di tanti eventi e protagonisti che ci vede come sempre impegnati nella condivisione della nostra comune passione per la pesca, senza però saltare l’impegno – nella misura del voluto e del possibile – indirizzato alla conservazione e al miglioramento delle acque nazionali Per questo speriamo che ogni socio voglia rinnovare ancora una volta l’iscrizione a Spinning Club Italia e magari convincere un amico a fare altrettanto

Il Consiglio Direttivo (Mario Narducci, Vainer Mazzoni, Ettore Ghezzi, Enzo De Carlo, Guglielmo Brizio, Simone Carsetti, Fabrizio Dallera, Renzo Della Valle, Lorenzo Lombardi, Matteo Malinverni, Francesco Pratesi, Enzo Venturini)

con la partecipazione dello Spinning Club Italia

PROGETTI ‘TAVOLO BLU’ REGIONE VENETO

Continua il grande progetto di ripopolamento delle acque di pianura venete che viene portato avanti da Spinning Club Italia, presente con Luca Passarella nella Consulta per la Pesca di Regione Veneto, detta ‘Tavolo Blu’. Da ottobre a marzo sono stati rilasciati in molti corsi delle province di Padova, Treviso e Venezia diversi lotti di persico reale e tinca; prossimamente sarà la volta del luccio di ceppo italiano La collaborazione sinergica tra realtà diverse è la chiave di volta per ottenere risultati significativi e realizzare progetti importanti: le tante attività si sono potute concretizzare infatti solo lavorando insieme a Comitato Provinciale Fipsas di Treviso, Fipsas Padova e ai club Elementi Negativi Carpteam e Spinning Club Beba Un doverso ringraziamento va a tutti i volontari dei diversi sodalizi che hanno consentito di realizzare la fitta serie di iniziative

a cura dello Spinning Club Italia • www spinningclubitalia it

notizie

Ricapitoliamo le principali novità comparse su PIPAM negli ultimi periodi, invitandovi a leggere gli approfondimenti e novità dirett a m e n t e o n l i n e s u l s i t o w w w p i p a m i t S e volete partecipare alla nostra comunità nativa non dovete far altro che iscrivervi al FORUM e partecipare attivamente alle discussioni Ma PIPAM è anche altro troverete articoli di tecnica, di flytying, recensioni, test, filmati, fatti da pescatori a mosca per i pescatori a mosca e con il quarto di secolo online ormai nel mirino crediamo che di materiale ce ne sia per molto e per tutti i gusti. Siamo presenti anche su vari social come Facebook (https://www.facebook.com / g r o u p s / 4 1 6 8 8 4 8 2 0 1 1 ) , V i m e o ( h t t p s : / / www youtube com/user/wwwpipam/videos) e Instagram (https://www instagram com/ pipam it) per cui, anche in questo caso, l’invito è quello di iscrivervi e partecipare numerosi!

FLY FISHING MAGAZINE

Aimé Devaux

a cura di Beppe Saglia (Beppe S )

Ho fatto la mia prima uscita di pesca all’estero sull’Ain, nel Jurà francese, quando ancora Aimé Devaux era in vita. Ero alle prime armi ma già conoscevo il suo mito, ed ero e m o z i o n a t o a l l ’ i n v e r o s i m i l e n e l p o s a r e l e mie prime inguardabili mosche su quelle acque, culla di tanta storia della pesca a mosca Ho sperato di incontrarlo, ma non è successo, né sul fiume né nel suo atelier Ho però respirato a pieni polmoni il fascino di quel luogo, e ho preso i miei primi temoli con una delle sue mosche. Aimè Devaux, ‘Mémé la loutre’ (Memé la lontra) per gli amici, è nato nel 1917 ed è morto nel 1985 a 68 anni

Dreaming New Zealand n 9

a cura di Angelo Piller e Antonio Napolitano

New Zealand Project. Finalmente, dopo due

anni di pausa forzata causa Covid-19, Angelo e Antonio fanno ritorno in Nuova Zel a n d a I n q u e s t o b r e v e v i d e o v e d r e m o u n concentrato di tecnica con salti, combattimenti mozzafiato, catture e ovviamente ril a s c i , i l t u t t o i n u n c o n t e s t o u n i c o , q u e l l o neozelandese. Buona visione!

La complicazione non deriva tanto dalla diffi c o l t à d i r e a l i z z a z i o n e , m a d a l f a t t o c h e , per averla ad hoc, conviene provarla e personalizzarla più volte (lunghezza, forza della molla, tenuta della pinzetta ) in base alle proprie esigenze e ai materiali a disposizione. Io ho tagliato un pezzetto di molla di 2,5 cm a cui ho piegato, a 90°, gli ultimi due a n e l l i a e n t r a m b e l e e s t r e m i t à I n q u e s t i anelli ho inserito da una parte l’o-ring, dall’altra la pinzetta, sfruttando il buco già presente Le ganasce della pinzetta le ho ricoperte con un pezzetto di guaina di un filo e l e t t r i c o g o m m o s o , i n m o d o d a g e n e r a r e più attrito sul materiale trattenuto.

Sommersa

a cura di Guido Scala

Materiali utilizzati

Amo: diritto #12

Filo: grigio 12/0

Code: barbe piuma di germano

Rigaggio: filo arancione

Corpo: dubbing di pelo di lepre naturale

Zampette: pernice

Ali: sezione di penna di germano

Testa: filo di montaggio

Déjà vu - Questione di ‘strutture’

a cura di Andrea Vidotto (Nino)

OFS – My Tools – La pinza per hackle

a cura di Andrea Cuccaro (WM)

Lo strumento, forse, un po’ più complicato d a r e a l i z z a r e , è l a p i n z a p e r h a c k l e . I o h o

usato:

• un grosso o-ring del diametro di 30 mm;

• una molla del diametro di 5 mm;

• una pinzetta elettrica;

• un paio di pezzetti di tubicino gommoso

Uno degli errori più comuni del fly tyer, soprattutto se abile, è quello di replicare artificiali senza studiarne i concetti costruttivi. Nella realtà alieutica bisognerebbe applicarsi nella conoscenza degli ecosistemi fluviali c h e s i f r e q u e n t a n o C o n s e g u e n t e m e n t e realizzare le imitazioni più indicate Ciò non s e r v e a c a t t u r a r e d i p i ù I n f a t t i , t u t t e l e m o s c h e c a t t u r a n o M a a d a r e u n m a g g i o r senso a quello che si fa, e a togliersi di dosso dogmi e limitazioni. Solo così ci può essere una crescita alieutica sono dettagli che fanno la differenza In questo caso vediamo un artificiale strutturato per acque più o meno mosse, con presenza di Rithrogene sp L’ amo leggero ma robusto a gambo medio-lungo La lunghezza contribuisce a maggior stabilità. Code a ventaglio, stabilità e galleggiamento. Corpo in dubbing di lepre, già idrorepellente, i peletti trattengono al meglio i prodotti impermeabilizzanti Hackle di pernice, imitatività, ma soprattutt o e l a s t i c i t à e s t a b i l i t à H a c k l e / s d i g a l l o

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montate avanzate, le fibre non ortogonali alla superficie tendono a penetrarla meno Ali, anch’esse avanzate e fuori dalla corona delle hackles, migliore visibilità e consentite dalla lunghezza superiore dell’amo Mosca piuttosto ‘vestita’, ma mantiene comunque una buona credibilità, sia per il pesce che per il pescatore. ...

I THREAD PIÙ SEGUITI Rienza 167

thread aperto da: impuro

Salve a tutti, vi comunichiamo delle importanti novità in merito al rilascio dei permessi giornalieri. Non esiste più la possibilità di fare i permessi digitali, ma solo cartacei I tratti d acqua in gestione sono: Rienza, tratto 162 a Brunico, apertura dal 12 febbraio al 30 settembre; Rienza, tratto 167 a Chienes apertura dal 12 febbraio al 30 novembre I permessi giornalieri sono a numero chiuso con prenotazione obbligatoria; massimo 3 permessi al giorno. Il permesso per i 2 tratti è unico ed è pertanto consentito lo spostamento tra le 2 zone I permessi possono essere prenotati esclusivamente inviando un messaggio WhatsApp al seguente numero di telefono: 347 9415493 (si prega di utilizzare solo messaggi e non telefonare) indicando: data, nome e cognome, comune di resi-

denza, numero della licenza/versamento I permessi prenotati possono essere ritirati, dal lunedì al sabato, presso il chiosco Happy Snack a Chienes e solo per la domenica presso la Pizzeria Petra a San Sigismondo

Super Fipsas

thread aperto da Valerio Santagostino (Balboa) «Fipsas con voi e voi con noi», l’incipit della b e l l a f e s t a s v o l t a s i s a b a t o a l l ’ A u d i t o r i u m Parco della Musica di Roma La cerimonia, condotta dalla brava e bella Metis Di Meo, in abito lungo a frappe fasciata, oltre alla premiazione di tutti gli azzurri/e medagliati ai campionati Europei e Mondiali, era l’occasione per festeggiare l’ottantesimo della Federazione (1942-2022) 127 medaglie nel 2022 record assoluto! Sicuramente italiano (per una singola federazione del Coni) e forse, mondiale Il vecchio record era 101, vinte nel 2015 Vi dico subito che di queste, 67 sono state conquistate da atleti/e delle attività subacquee (apnea, nuoto pinnato, fotografia subacquea ecc...) e 60 sono arrivate dal settore pesca di superficie Del totale, 31 sono stati i podi a ‘squadre’, a dimostrare un innalzamento significativo del livello dei nostri atleti Alla presenza del Ministro dello sport Abodi, del Presidente del C o n i , M a l a g ò , d e l P r e s i d e n t e d e l l a F i p s a s M a t t e o l i e d i m o l t i d i r i g e n t i d e l l a s t e s s a

quali Antonio Fusconi, Stefano Sarti, Luisella Lavetto, Luigi Stuani, Bruno Dotto, Anton i o G i g l i , C a r l o A l l e g r i n i , L o r e n z o Z i b o n i , B a r b a r a D u r a n t e , s o n o s a l i t i s u l p a l c o l e squadre Nazionali e relativi CT per ricevere una bella targa commemorativa delle loro imprese Tutto molto bello ed emozionante! I Campioni diversamente abili, fantastici... con dei record strabilianti!

I CERCHI PIÙ INTERESSANTI

Micromosche

a cura di Beppe Saglia (Beppe S ) Nello stand di Fly Line a dilettare il pubblico c’era Walter Luzi. La bravissima e simpatica ‘mangusta’ ha esposto tra le atre cose una serie di artificiali su ami incredibilmente picc o l i , a d d i r i t t u r a i n n u m e r a b i l i e f u o r i c o mmercio Il midge a destra, con tanto di alette, è costruito su un amo lungo meno di un millimetro e mezzo e di apertura inferiore al millimetro Una bella dimostrazione di manualità!

BASS FISHING OCCASIONI D’ORO

La primavera inoltrata porta ottime opportunità per chi ha fatto del bassfishing la sua tecnica preferita. L’imminente riproduzione del centrarchide è infatti preceduta da una fase di g r a n d e a t t i v i t à c h e n e a m p l i fi c a l e fi n e s t r e temporali di caccia, rendendolo più vulnerabile ai nostri artificiali. Si moltiplicano quindi le occasioni per pescate memorabili e di migliorare il proprio record di peso, dato che anche i bass più grossi, costituiti da femmine gravide, seppure per poco perdono la proverbiale diffidenza nei confronti delle nostre insidie. Prima di sospendere le ostilità e concedere ai nostri beneamati pinnuti tutto il tempo per deporre le uova e dedicarsi alla cura dei nuovi nati, focalizziamoci sul magic moment del pre frega cercando di sfruttarlo al meglio delle sue potenzialità di cattura.

i l p r e f r e g a

Va detto subito che per il bass la fase pre frega può avere una tempistica molto breve o più dilatata nel tempo Anni addietro, quando il trascorrere delle stagioni era più regolare, la ripresa dell’attività del bass dopo un inverno letargico e l’ingresso nella modalità riproduttiva erano più facili da prevedere Alle nostre latitudini, dopo la fase letargica invernale le prime attività del bass si avevano agli inizi di marzo, in concomitanza con la fine delle gelate notturne e con l’arrivo delle prime tiepide giornate primaverili Nel giro di pochi giorni i bass riprendevano i loro territori nel sottoriva, a caccia di gamberi o pesce foraggio per guadagnare energie e arrivare alla riproduzione nel pieno delle forze, riproduzione che di

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N G
T E C N I C A S P I N N I
RENZO DELLA VALLE [ renzo dellavalle@gmail com]

solito si verificava verso i primi di maggio. Oggi il cambiamento climatico e l’assenza di inverni degni di tal nome hanno comportato grossi mutamenti nell’attività dei bass Le catture si susseguono anche nei mesi più freddi – quasi che l’inverno fosse una prosecuzione dell’autunno – e con le temperature più elevate rispetto alla norma i bass si apprestano alla riproduzione molto prima del dovuto, salvo poi interromperla e riprenderla per il sopraggiungere di fronti freddi tardivi, t i p i c i o r m a i d e l r i s c a l d a m e n t o g l o b a l e d e l n o s t r o p i a n e t a . Può quindi capitare di vedere bass femmine e maschi in piena frega già a inizio aprile, con un anticipo deciso dell’attività di caccia a febbraio Tali cambiamenti comportamentali variano ovviamente da un ambiente all’altro, ma sono ormai una regola Restano comunque difficili da prevedere, soprattutto in acque vaste e torbide tutto l’anno Comunque sia, il pre frega si può dividere in due fasi comportamentali: la fase di permanenza nel sottosponda con acqua bassa e la fase della formazione di gruppi di soggetti pronti per la riproduzione, che è poi quella che avvierà la riproduzione vera e propria e il relativo fermo delle ostilità da parte nostra Entrambe le fasi – e questo ci interessa maggiormente – sono caratterizzate da una costante ricerca di cibo, che può avere picchi molto intensi nel corso della giornata All’alba e al tramonto, ma più spesso negli orari centrali e in giornate con tempo cupo, bassa pressione e temperature in rialzo, il nostro bass moltiplica gli attacchi alle prede più rappresentate, che possono essere, a seconda del tipo di ambiente, pesce foraggio o piccoli crostacei

f a s e u n o

La prima fase di attività riguarda, in senso temporale, l’accostamento definitivo dei gruppi di bass alla sponda e comprende anche i soggetti più grossi, le ‘big mama ’ che cominciano già a mostrare il ventre carico di uova Questo primo avvicinamento stabile al sottoriva è più evidente nei grandi bacini naturali e artificiali, con una ricca e variegata presenza di pesce foraggio Qui i bass compiono una migrazione dall’esterno profondo, ora più freddo, alle sponde più riparate e tiepide, che nel frattempo hanno già richiamato alcune specie di pesce foraggio (gardon, per esempio) già prossimo alla riproduzione In ambienti meno estesi e profondi, come cave e stagni, la migrazione sottoriva è un semplice spostamento dei bass anche solo di pochi metri. In tali ambienti sono le sponde esposte a sud e ricche di ostacoli a garantire la permanenza dei bass, che si organizzano nella caccia dei piccoli pesci o, in mancanza di questi, concentrano l’attenzione sui gamberi, anch’essi molto attivi per l’aumento della temperatura. La scelta degli artificiali, in una situazione del genere, si riduce a imitazioni di pesce foraggio e di crostacei Tra le imitazioni di pesce, molto efficaci i crankbait di media profondità, riconoscibili per la paletta non troppo prominente e capaci di mantenere due-tre metri di fondo Insuperabile nei recuperi paralleli alla riva o di poco al suo esterno, il crankbait è la miglior scelta quando è accertata la presenza di banchi di pesce foraggio d i pic c ole d imensioni quali alborelle, gard onc ini, scardolette e mini cavedani

Un’interessante alternativa, se i bass si mostrano poco attratti d a i m o v i m e n t i r e g o l a r i d e l c r a n k b a i t , è r a p p r e s e n t a t a d a i jerkbait in plastica rigida di taglia medio-piccola. Anch’essi

sono imitazioni assai realistiche del pesce foraggio, ma offrono il vantaggio di potere essere recuperati lentamente e con brevi pause seguite da lievi jerkate che, talvolta, convincono i bass pre frega all’attacco Se invece il pesce foraggio è poco presente ma i gamberi abbondano, non resta che ripiegare sui classici jig da bassfishing, gli stessi che ci hanno accompagnato per tutta la fase tardo autunnale e invernale nella ricerca sul fondo dei bass Per la pesca sottoriva, fino a due metri di profondità, selezioneremo jig da 3/8 e 1/4 di oncia, ai quali abbineremo imitazioni di gamberi o ‘creature’ simil gambero muniti di chele e zampette ultra mobili Le capacità anti incaglio dei jig ci permetteranno di sondare i fondali più intricati, dove i bass si infileranno per gran parte della giornata in cerca di crostacei La tecnica di recupero è molto semplice: dopo aver seguito, a filo teso, l’affondamento del jig abbassando la canna, a contatto col fondo si alza il cimino e si recupera un poco, poi si abbassa la canna e si procede a un nuovo contatto col fondo/ostacoli Va fatto insomma un recupero a saliscendi, cercando di permanere il più possibile a contatto con il fondo Utilissimo, a questo proposito, un braid dello 0,20, che il sottoscritto lega direttamente al jig senza finale in fluorocarbon per migliorare la sensibilità sul jig e, in caso di incaglio, ridurre i rischi di perdita dell’esca, sfruttando l’ineguagliabile tenuta del trecciato

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Una grossa femmina catturata poco prima della frega con jig munito di gambero gommoso, imitazione validissima in tutti gli ambienti ben popolati da crostacei.

S E D G E E M E R G E N T E

Itricotteri rappresentano com’è noto uno tra i principali ordini di insetti acquatici, che si possono trovare in tutte le zone del mondo e in tutti i tipi di fiume. Le larve a foderi sono le più comuni e costruiscono i propri involucri con forma, colore e taglia diversi a seconda del materiale presente nel loro habitat; generalmente la forma è cilindrica Tutte le larve di tricottero possiedono un bozzolo ninfale realizzato con la seta. Lo stadio può durare da alcuni giorni a parecchie settimane In questo nuovo stadio (ninfa) si muovono liberamente sul fondo prima di procedere con la risalita verso la superficie. Quest’ultima metamorfosi dà luogo alla nascita dell’insetto adulto alato.

Quella che presento è un’imitazione di friganea in fase di emergenza, oppure di cripple nel caso non riuscisse a liberarsi dall’esuvia, ed è tratta dal volume Sedge e stonefly dell’amico Roberto Messori. La fase emergente dei tricotteri può dare varie possibilità imitative, spaziando da mosche semisommerse ad artificiali di superficie Ci si può sbizzarrire con tantissimi materiali per la costruzione di questi insetti Per esperienza di pesca ho notato che pochi usano imitazioni di cripple e io ero uno di questi, ma in situazioni difficili in fase di schiusa ho notato che i pesci in determinati momenti preferivano ghermire questi proprio per il fatto che era più facile per loro. Di norma uso questi artificiali in situazione di acque piatte, dando loro dei movimenti, giusto per stimolare i pesci.

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EMMANUEL CROSA [ dhl75@libero it ]

SEDGE EMERGENTE

• filo di montaggio: Textreme 8/0 beige

• amo: Ahrex Fw525 n 12

• addome: biot di tacchino

• code: antron yarn

• ali: biot di tacchino

• torace: SwissCDC arctic fur dark brown e successivamente un mix di SwissCDC cdc brown + lepre in asola

1 Legate un ciuffetto di antron in coda

2 Legate il biot di tacchino sulla curvatura dell’amo

3 Date ora conicità al tutto con il filo di montaggio

4. Avvolgete il biot per formare il corpo.

5 Legate in testa un ciuffo di cdc

6. Preparate un’asola con l’arctic fur e avvolgetela.

7 Legate in successione due biot di tacchino per formare le ali

8. Preparate un’altra asola con un mix di cdc e lepre.

9 Completate il torace avvolgendo e chiudete con anello di chiusura

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I G R A N D I P R E D A T O R I I N D I G E N I D E I L A GH E T T I

GIORGIO MONTAGNA [ jomontagna@tiscali it]

Quando vado a pescare in un bacino privato, cerco sempre di comprendere bene la profondità massima che raggiunge, le eventuali ‘secche’ (nel senso di avvallamenti) presenti, il tipo di vegetazione ripariale prevalente (ad esempio se vi sono punti del lago che per lavori di manutenzione delle sponde hanno rami di alberi sommersi che possono col tempo creare zone di riparo o di caccia per diversi predatori ecc.), ma soprattutto cerco di scoprire da quanti anni esiste il laghetto che sto per sondare con le mie esche finte. Se infatti il bacino esiste da parecchi anni (alcuni di quelli che conosco sono sorti negli anni ’70-80), può ospitare, oltre ai pesci selezionati e immessi dal gestore, ci si augura attento e preparato a soddisfare i clienti-pescatori di svariate tecniche, anche

pesci che con gli anni si vi sono ben acclimatati e che vi hanno preso salda dimora, raggiungendo taglie impensabili Mi riferisco a lucci stanziali, a grossi persici reali, a bass e cavedanoni, ma anche a trote che, non essendo state catturate, sono riuscite nel tempo a diventare sempre più grandi e ad acquisire un comportamento selvatico. Il tutto grazie a fattori quali la salubrità delle acque in riferimento all’estensione del lago e alla profondità presente, che consente ai pesci di vivere abbastanza bene in tutte le stagioni, senza soffrire il troppo freddo o al contrario il caldo eccessivo, unito ai lunghi periodi di siccità riscontrabili negli ultimi anni. Com’è noto, diversi bacini che non hanno acque profonde hanno dovuto addirittura chiudere momentaneamente la pesca per i livelli bassissimi raggiunti, come del resto è capitato in vari riali fluviali, dove l’apertura della pesca alla trota è stata rimandata per carenza di livelli.

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M a t t e o D o s i i n t e n t o n e l recupero di una bella trota

Tornando agli invasi di una certa profondità e che esistono da diversi anni, mi piace fare l’esempio dei laghi Isolabella, gestiti dall’amico Fabrizio in provincia di Alessandria (e d a d o v e p r o v e n g o n o q u a s i t u t t e l e f o t o d i questo articolo), nei quali si sono mantenute colonie di cavedani di differente mole che vivono indisturbate in queste acque da tempo Esempio eclatante è anche la presenza di folti branchi di persici reali che, non essendo quasi mai specificatamente insidiati, rivelano la loro presenza con abboccate di norma occasionali ma a cui invece io dedico uscite mir a t e c o n l i p l e s s a ff o n d a n t i e a l t r e e s c h e sinking, molto redditizie allo scopo; proprio in questi bacini privati raggiungono tranquillamente nel tempo il chilogrammo di peso e sono a mio avviso da valorizzare al pari degli esemplari catturati nelle blasonate acque del Nord Europa A volte, infatti, è possibile realizzare il proprio record personale su un certo pesce a pochi chilometri da casa propria, senza dover compiere a tutti i costi lunghe t r a s f e r t e e s t e r e : i b e i p e s c i e s i s t o n o a n c h e nelle nostre acque, che pure sono spesso impoverite da diversi fattori

Come sempre, in pesca è necessario crederci, perché a fronte di innumerevoli cappotti si incanna poi il pesce giusto… La foto di queste pagine che mi ritrae col trotone dalla livrea argentea su corpo tozzo evidenzia proprio un salmonide che viveva nel lago da almeno un decennio e che sono riuscito a portare a riva, c on sor pr esa, d opo aver lo allam at o su u n a profondità di circa 8-10 metri a fine febbraio scorso con un ondulante dotato di doppia foglia, impiegato al fine di raggiungere il peso giusto per arrivare sul fondo e mantenervi un certo contatto

Con un recupero lento e con movimento ritmico di canna a s a l i - s c e n d i ( t i p i c o r e c u p e r o c h e a d o t t o i n s i d i a n d o i r e a l i quando le acque hanno gradazione freddina), sono così riuscito a incocciare in questo salmonide, diventato selvatico e refrattario a vagare nel sottoriva, dove la luce e la presenza dell’uomo non gli sono ovviamente graditi, abituato quindi a dimorare nelle profondità più rilevanti, dalle quali pure, saltuariamente, si sposta in caccia su fondali meno profondi Questi pesci, che reputo ‘indigeni’ e che ricerco con estrema pazienza in determinate giornate, presuppongono naturalmente una serie infinita di cappotti, con abboccate molto rare, ma possono ripagare moltissimo in termini emotivi In genere, avendo davanti un ’estensione lacuale piuttosto estesa (mi riferisco sempre a laghetti privati di una certa dimensione), effettuo con il mio artificiale affondante, e di norma pesante dai 10 g in su, lunghi lanci a debita distanza e faccio affondare completamente l’esca Se ho la fortuna di cadere su un branco di ‘tigrotti’ di taglia apprezzabile, addirittura già in fase di caduta posso avere un attacco e iniziare quindi il combattimento sportivo (se il reale passa il chilo, in canna la sua energia si avverte eccome ), avvertendo l’abboccata appena inizio il richiamo. In altre occasioni, nell’effettuare il saliscendi alterno brevi pause e ripartenze a una certa distanza

L’amico Luca con un discreto bass primaverile Il giovane pescatore Giulio Cioni, giunto ai laghi Isolabella da Empoli, mostra un bel cavedano appena catturato

I L S O G N O C A N A D E S E

difficile trovare le parole giuste e soprattutto essere sintetici per descrivere anche superficialmente le opportunità che offre il secondo stato più grande del mondo, il Canada, una terra che nel corso dei secoli ha rappresentato il sogno di una vita per intere generazioni di uomini, fin dagli inizi del diciottesimo secolo con i pionieri francesi a caccia delle pregiate pellicce, p e r p o i p a s s a r e a l l a c o l o n i z z a z i o n e d e l s e l v a g g i o W e s t d a parte di uomini provenienti da mezzo mondo che, accecati dalle pepite d’oro e dalla voglia di riscatto e di una nuova vita, hanno aperto la conquista delle regioni a ovest delle montagne rocciose, risalendo il leggendario e temutissimo Columbia River e fondando città di cercatori d’oro, come Fort Steele o Barkerville, giunte intatte fino ai giorni nostri. Nono-

stante oggi le cose siano radicalmente cambiate, nell’immaginario collettivo il fascino del sogno canadese vive ancora dentro di noi, anche perché va ancora scritta la storia di questo giovane paese, che non offre solo spazi infiniti, natura selvaggia, ottime opportunità lavorative, ma anche la cosa che al momento più ci interessa: un’infinita serie di possibilità per quanto riguarda la pesca.

f u o r i d a i s o l i t i c a n o n i

Nel corso dei decenni la pesca, specialmente nello stato della British Columbia, è stata non poco influenzata dalla presenza di numerose specie anadrome, le cinque specie di salmoni d e l P a c i fi c o e l e t r o t e d i m a r e t e s t a d ’ a c c i a i o , l e f a m o s e

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I T I N E R A R I O M O S C A E S P I N N I N G
ÈALBERTO EDOARDO GARGANTINI [ info@ag-fishing com • www ag-fishing com]

steelhead. Per la maggior parte dei pescatori, infatti, la pesca in Canada è sempre stata abbinata a salmoni e steelhead: lo è stato anche per me e le prime volte che venivo qui non vedevo l’ora fare tira e molla con salmoni di tutti i tipi e di tutti i colori che appagavano la mia sete di pesca e quella dei miei c o m p a g n i d i v i a g g i o P o i , d u r a n t e u n o d e i m i e i n u m e r o s i viaggi nella valle del Fraser river, è cambiato tutto e mi sono deciso a seguire le orme di mio padre Adriano, che negli anni Novanta è stato uno dei primi a esplorare fiumi e laghi nell’est della British Columbia in cerca di pesci autoctoni quali trote e salmerini, ai tempi ancora sconosciuti ai più Prima ho provato la fantastica esperienza (che consiglio a tutti di fare almeno una volta nella vita) della pesca al leggendario storione bianco del Fraser, qualcosa che lascia il segno: combattere e poi rilasciare uno di questi giganti preistorici non ha prezzo, perché il Fraser river è rimasto l’unico fiume con un habitat intatto senza dighe, oltre a vantare la miglior popolazione di storione bianco al mondo Ho quindi iniziato a esplorare corsi d’acqua minori, addentrandomi sempre più nelle mont a g n e r o c c i o s e p e r s c o p r i r e s p l e n d i d i fi u m i i n c o n t a m i n a t i fuori dalle rotte migratorie dei salmoni e dal conseguente affollamento degli stessi

Credo che il sogno canadese sia molto di più che trovare da parcheggiare l’auto per pescare in fiumi affollati di pescatori con attrezzature sovradimensionate, sperando di agganciare per la bocca un salmone che non sia già troppo in là con la metamorfosi che lo porterà alla morte: è un po ’ come andare a pescare nei periodi di frega, non proprio il massimo dell’etica, con il rischio di non trovare risalite e quindi fiumi praticamente vuoti Uno dei rischi maggiori di queste destinazioni è infat-

Le selvagge Westslope Cutthroat trout sono pesci nativi delle acque canadesi

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o con bonifico sul c/c bancario intestato a Zona Franca Editrice srl presso la Cassa di Risparmio di Fermo, I B A N I T 7 4 J 0 6 1 5 0 0 3 2 0 0 C C 0 3 7 0 1 0 4 2 7 8 , o p p u r e c o n v e r s a m e n t o s u l c / c p o s t a l e n 1 0 2 3 6 5 8 2 0 4 intestato a Zona Franca Edizioni srl Per informazioni: abbonamenti@lapescamoscaespinning it abbonamento on line su www lapescamoscaespinning it/abbonamento Puoi pagare con

85 • MOSCA e SPINNING • 6/2021
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per slamare il pesce in acqua senza toccarlo

STONFO SLAMA RELEASER

La ditta Stonfo di Firenze produce due diverse misure di slamatori – gli Slama releaser (art. 665) –, grazie ai quali, se utilizzati insieme ad ami senza ardiglione, è possibile slamare il pesce direttamente in acqua senza toccarlo Muniti di sistema telescopico con blocco a cursore per ridurne la

mercatino

CANNE, MULINELLI, ARTIFICIALI, ACCESSORI ECC.

Collezione completa di «Fly Line», inclusi tutti i numeri speciali Prezzo ed eventuale spedizione da concordare Marco, marco cavicchi@alice it, 338/6504431 (B)

Vendo canna in bamboo refendu nuova, interamente fatta a mano con certificato di garanzia, fodero e tubo Lunghezza 7’ per coda 4, azione semiparabolica Materiali di primissima qualità made in USA Prezzo 400 euro, vero affare Renzo, tel 338/1365571 (A)

Vendo a 40 euro mulinello d’epoca Mitchell 408 Ingranaggeria interna e antiritorno malfunzionanti ma credo facilmente riparabili da un esperto Per il resto in buone condizioni Paolo, p cacciotti@alice it (A)

Cerco Quantum Iron 301 HPT Mulinello tenuto bene, no botte no graffi, meccanicamente ok Completo della sua scatola originale con esploso, ecc Gianandrea, gbbasshunter@hotmail com, tel 349/5453960 (F)

lunghezza quando non in uso, sono forniti di istruzioni Per ulteriori informazioni: Stonfo, tel 055/8739615, www stonfo com, stonfo@stonfo com

un nuovo materiale sintetico per gli streamer

SQUIMPISH

Megafly, negozio particolarmente attento al mondo della pesca a streamer, segnala Squimpish, un materiale sintetico che rivoluziona il mondo della costruzione degli artificiali dedicati ai predatori Disponibile in u n ’ i n fi n i t a v a r i a n t e d i c o l o r i , p r e s e n t a l a conicità tipica dei materiali naturali, unita a grande resistenza e a una sinuosità in acqua che non ha pari

Per ulteriori info: www megafly it, info@megafly it, tel 049/7358498

Vendo canna in bambù Pezon & Michel 6' in 2 pezzi lancia gr 2-4 in condizioni quasi pari al nuovo Bellissima per torrenti e riali Fodero originale, certificato Euro 300 + spedizione Marco, marco cavicchi@alice it, tel 3386504431 (C)

Vendo coda di topo di Terenzio Zandri modello Revolution wf4 colore Orange bellissima nuova in confezione mai usata compreso grasso e 2 finali Certificato Euro 100 più spedizione da concordare Marco, marco cavicchi@alice it, tel 3386504431 (C)

Vendo mulinello vintage Pfluger 2 7/8 colore nero con finiture ivory modello 1492 recupero destro Bellissimo su bambù o fibra di vetro Compresa 1/2 coda dt 4 in seta naturale nuova della famosa società francese Peche a Soie. Euro 100 più spedizione. Marco, marco.cavicchi@alice.it, tel. 3386504431. (C)

Se desiderate vedere pubblicato gratuitamente sulla rivista il vostro annuncio, potete effettuare l’inserzione online collegandovi al nostro sito www lapescamoscaespinning it Il testo viene ripetuto per non più di due numeri consecutivi Gli annunci sono riservati ai privati

Misura 1 blocca sblocca 22-25 cm 34-37 cm Misura 2
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