La Piazza di Adria - Febbraio 2023

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Più treni, servizi e sostenibilità per la linea Adria-Venezia

Vent’anni dopo

Antonio Di Lorenzo >antonio.dilorenzo@givemotions.it<

Sembra di rivivere la trama di “Vent’anni dopo” di Alexandre Dumas padre, quando D’Artagnan va a cercare i suoi vecchi amici moschettieri e li ritrova, certo, ma totalmente cambiati. Aramis è diventato abate e appoggia La Fronda nemica di Mazzarino; Porthos è un conte infelice perché vuole diventare barone; Athos è tutore di un rampollo che forse è anche suo figlio. E anche lui, D’Artagnan, s’è venduto al cardinale per ottenere una promozione. Insomma, i protagonisti sono rimasti se stessi ma la vita li ha trasformati nel profondo. Come succede più o meno a tutti.

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Periodico d’informazione localeAnno XXX n. 22 di Adria
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Servizio a pag.
Il servizio affidato a Trenitalia permetterà di uniformare l’area adriese agli standard regionali di trasporto ferroviario SICUREZZA Siglato il protocollo per rendere più sicure le scuole 5 VERSO LE ELEZIONI/1 Tanti i progetti realizzati: soddisfatta l’amministrazione 8 VERSO LE ELEZIONI/2 Il Partito Democratico riparte dalle persone e dai giovani 9 FRAZIONI A Baricetta i cantieri più attesi prendono finalmente il via 15 ATTUALITÀ Una motovedetta contro il traffico illegale di uomini 10 CULTURA Un calendario ricco di grandi nomi per il teatro comunale 25 del giornale L’INFORMAZIONE LOCALE FEBBRAIO 2023
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NOI SIAMO verde

ANTENORE verde

Comune e Prefetto uniti per garantire “Scuole Sicure”

Vent’anni dopo

Dopo le ultime elezioni si respira la stessa aria trionfante di vent’anni fa, quando il centrodestra di Berlusconi era vincente e la bandiera era il famoso 61 a 0 della Sicilia, ottenuto polverizzando gli avversari. Per carità, la destra-centro di Meloni oggi ha tutto il diritto di cantare vittoria, perché ha davvero trionfato in Lombardia e nel Lazio. E la maggioranza di governo è più salda. Vero. Alla pari dei moschettieri tutto è come allora ma tutti i protagonisti sono cambiati. A sinistra non ci sono più D’Alema e Prodi, a destra c’è una coalizione assai diversa, oggi con baricentro spostato e come leader una deputata che ha i toni grintosi e non quelli melliflui dell’ex cavaliere; non c’è neanche più neanche la Lega schiacciasassi d’un tempo come non esiste più l’Ulivo, bensì un Pd che cerca se stesso neanche fosse Diogene ed è anima di una sinistra come sempre divisa e litigiosa. Tutti sono se stessi e tutti sono cambiati. Anche l’elettorato non è più lo stesso: sei elettori su dieci sono rimasti a casa. Dato allarmante quant’altri mai. Perché? Perché gli elettori non hanno sempre ragione, spiega Calenda. Troppo comodo. Invece sì, in democrazia vince chi vota e ci si deve interrogare di fronte alla marea di persone rinunciatarie verso questo diritto. Intanto non è più vero che a votare vanno soprattutto gli elettori con una motivazione ideologica: alta astensione uguale vittoria della sinistra, si sosteneva. No. Alta astensione vuol dire che sono stati a casa tutti, di qui e di là. E ha vinto la destra.

Poi queste elezioni hanno visto affievolirsi l’idea di un centro ago della bilancia: non è così, al massimo è un centrino. Invece bisogna ammettere che gli elettori stanno a casa perché le proposte non hanno affascinato né sono state affascinanti.

Èstato sottoscritto dal prefetto di Rovigo Clemente Di Nuzzo e dal sindaco di Adria Omar Barbierato, il protocollo d’intesa “Scuole Sicure” che consentirà alla città etrusca di fruire di un contributo da parte del Ministero dell’Interno di 14.274 euro.

Il progetto prevede l’installazione di telecamere nella zona degli istituti scolastici di via Aldo Moro e la presenza, anche nel pomeriggio, degli agenti di polizia locale dislocati negli incroci più trafficati con lo scopo di dirigere il traffico veicolare (auto, bus,ecc) e dei pedoni. Il protocollo è stato valutato favorevolmente dal Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica e poi approvato dal Ministero dell’Interno.

La progettualità, redatta dal terzo settore del Comune di Adria, concernente azioni per incrementare la sicurezza urbana nei pressi degli istituti scolastici, è stata articolata per implementare la presenza degli agenti di polizia locale e i controlli delle forze dell’ordine nell’arco della giornata. I diversi istituti superiori di via Aldo Moro, infatti, per ampliare l’offerta formativa scolastica, organizzano diverse attività anche nel pomeriggio, con la conseguente affluenza di migliaia di studenti in varie fasce orarie della giornata.

Il Prefetto Di Nuzzo e il Sindaco di Adria hanno espresso la loro soddisfazione per il contributo erogato dal Ministero dell’Interno, che conferma l’attenzione riservata alle iniziative degli enti locali volte ad implementare i servizi di polizia locale e le dotazioni tecnologiche finalizzate alla sicurezza urbana.

Quando ci sono in ballo questioni che toccano nel profondo, le persone si muovono: al referendum del 2016, quello che perse Renzi, l’afflusso fu alto; alle elezioni di settembre nel Veneto la percentuale è stata superiore alle regionali del 2020. Si voleva dare una spallata. Stavolta no. Tocca all’opposizione, come da copione, intercettare il cambiamento: altrimenti Meloni & c. governeranno cinque e altri cinque anni.

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Ad
di Adria Questa edizione raggiunge le zone di Adria Pettorazza e Grimani per un numero complessivo di 7.072 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 32199 Facciamo il punto Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario
Gaia Ferrarese
Adria 14mila euro per installare telecameare vicino agli istituti scolastici
È un periodico formato da 23 edizioni locali mensilmente recapitato a 506.187 famiglie del Veneto. Direzione, Amministrazione e Concessionaria di Pubblicità Locale: via Lisbona, 10 · 35127 Padova tel. 049 8704884 · fax 049 6988054 >redazione@givemotions.it< >www.lapiazzaweb.it< Redazione: Direttore responsabile Nicola Stievano >direttore@givemotions.it< Redazione >redazione@givemotions.it< è una testata giornalistica di proprietà di Srl Periodico fondato nel 1994 da
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Giuseppe

Ferrovie. Presentate le novità del servizio affidato a Trenitalia: cambiano orari e treni

Nuova era per la linea Adria-Venezia: “Una vera e propria rivoluzione”

“Oggi è una giornata che segna un discrimine per i trasporti ferroviari della nostra regione. Il passato entra definitivamente nei libri di storia, sostituito da un nuovo capitolo, fatto di maggiore efficienza, affidabilità, comfort e qualità. L’affidamento del servizio a Trenitalia permetterà a questa parte del Veneto di uniformarsi ai livelli del resto della Regione, con indubbie ricadute positive per i cittadini. Sostenibilità, integrazione e fruibilità non sono concetti astratti ma sono destinati sempre più a trovare effettiva concretizzazione”. C on que-

ni di comfort di viaggio. Più posti a sedere, più posti bici, maggiore sostenibilità, con l’elettrificazione della linea Adria-Mestre, affidabilità, integrazione ferro-gomma, integrazione modale dei servizi.

Sulla linea Verona – Rovigo, grazie a materiale rotabile più performante, i tempi di percorrenza saranno ridotti determinando la realizzazione delle corrispondenze a Rovigo tra i servizi provenienti da Chioggia e quelli diretti a Verona, incrementando il numero delle corrispondenze e le soluzioni di viaggio. La linea Rovigo – Chioggia vedrà una riprogrammazione degli slot con un cadenzamento dell’offerta nei giorni feriali e festivi.

ste parole la vicepresidente e assessore alle Infrastrutture e Trasporti della Regione Veneto, Elisa De Berti, ha presentato il nuovo servizio ferroviario sulle linee, Rovigo-Chioggia, Rovigo-Verona e Adria-Mestre-Venezia.

Il servizio coinvolge un territorio vasto (39 comuni) e l’offerta del nuovo contratto si attesta a regime su 92 collegamenti/ giorno (periodo scolastico). Nel periodo estivo l’offerta sarà di 81 collegamenti/giorno.

I convogli attuali ALn saranno sostituiti da treni Minuetto, con miglioramento in termi-

“Nei prossimi mesi si assisterà, grazie a quanto messo in campo dalla Regione e da Trenitalia, vincitrice della gara europea per il servizio bandita da Infrastrutture Venete, a una vera e propria rivoluzione nel parco convogli che vedrà, a regime, una flotta di 17 unità, composta per buona parte da nuovi treni POP e ibridi. Inoltre, per l’estate 2024 è prevista l’introduzione di un servizio che collegherà Verona a Chioggia, arrivando fino al Delta del Po: il treno del mare, con la possibilità di trasporto anche di biciclette. Per la regione con il maggior numero di presenza turistiche in Italia, l’ennesimo risultato di una visione strategica e integrata”, conclude il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia.

“Siamo alla barzelletta: dopo che Sistemi Territoriali ha clamorosamente fallito nel suo compito di garantire una valida alternativa di trasporto ferroviario locale per l’area clodiense e rodigina, ora il centrodestra ribalta la frittata e la maggioranza spaccia per vittoria il passaggio delle consegne a Trenitalia”. È questo il commento del consigliere regionale del PD Veneto, Jonatan Montanariello, in merito alla situa-

zione della linea ferroviaria Adria-Venezia.

“Questa vicenda rivela una verità: l’autonomia bisogna saperla praticare nel concreto e non a parole. Quella gestione ‘autonoma’ è stato un flop che nessuna operazione di facciata dell’ultima ora potrà servire a nascondere. Se c’è qualcuno che da tempo spingeva per un cambio eravamo noi: Lega e centrodestra dov’erano quando il disastro era più che evidente?”.

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Trasporti
Giorgia Gay
De Berti: “Sostenibilità, integrazione e fruibilità non sono concetti astratti ma sono destinati sempre più a trovare effettiva concretizzazione”
Montanariello: “La Lega rivendica il passaggio a Trenitalia. Siamo alla barzelletta, l’autonomia bisogna saperla praticare nel concreto”

Verso le elezioni/1 . Il punto della maggioranza; riqualificato anche il quartiere Chieppara-Ospedale

“22 milioni dai bandi, un’area camper e via libera al piano interventi”

Ad Adria soffia un vento di cambiamento che ha portato negli ultimi mesi numerose novità. Innanzitutto i 22mila euro ottenuti attraverso la partecipazione a svariati bandi di cui circa tredici milioni di euro provengono dal Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). Di questi, assicura il sindaco di Adria Omar Barbierato, un milione di euro sarà investito nelle varie frazioni. Soddisfazione anche per i lavori di efficientamento energetico sull’illuminazione pubblica fortemente voluti fin dal principio dall’amministrazione Barbierato. “L’operazione – spiega il sindaco – si traduce con la sostituzione dei corpi illuminanti a led, che consentirà a fronte di un risparmio energetico del 60%, di contenere i costi delle utenze”. In cantiere anche la realizzazione di un progetto di visi-

ta che comprende la casa di Umberto, il museo archeologico nazionale, il museo della cattedrale e tutti i musei che sono presenti nel territorio. Per accogliere i turisti sono però necessari spazi attrezzati. Per questo la nuova Area Camper di Via Bettola nel Comune di Adria è stata un grande successo. L’investimento

Nella nuova area camper, dal 25 gennaio 2022 al 25 gennaio 2023, le soste sono state 615

di 180mila euro, di cui 80mila euro provenienti da un bando Gal Delta Po e 100mila euro da un contributo Avepa, si inserisce nell’ambito del progetto di riqualificazione per rendere più accogliente e accessibile la città di Adria. In particolare sono state realizzate delle aree

filtro a verde, che circoscrivono e proteggono le otto piazzole di sosta dei camper e percorsi pedonali facilmente fruibili anche dalle persone disabili, che potranno accedere alla adiacente area verde attrezzata, dotata anche di una zona recintata per lo sgambamento dei cani. Dichiara l’assessore al Turismo Andrea Micheletti: “L’Area offre al turista anche uno snodo tramite l’area naturalistica di Artessura verso il Museo Archeologico Nazionale. Dal 25 gennaio al 31 dicembre 2022 abbiamo avuto 559 soste, mentre dal 25 gennaio 2022 al 25 gennaio 2023, le soste sono state 615 soste, circa due camper/sosta al giorno. Con questa opera andiamo a promuovere un turismo sostenibile e di accoglienza rilanciando l’antico percorso del Po di Adria”. Realizzati anche una rotatoria in corrispondenza dell’intersezione tra via Chieppara, via

Giuseppe Cordella e via Francesco-Nisotti e nuovi percorsi pedonali per agevolare l’accessibilità verso il museo Archeologico Nazionale, creando un collegamento diretto e sicuro con la nuova area sosta camper e con il centro storico. Infine, approvati anche il Piano degli Interventi e del regolamento edilizio.

“Un lavoro di squadra - ha dichiarato l’Assessore Terrentin - che ha permesso di mettere

L’affondo di Simoni: “Amministrazione cinica, che non aderisce alla rottamazione delle cartelle esattoriali per fare cassa”

“In un momento storico importante e favorevole per gli aiuti ai cittadini, l’amministrazione Barbierato sceglie di tutelare il proprio bilancio, e non il bilancio delle famiglie adriesi”. Così l’ex vicesindaco ed esponente de “Il cantiere di Adria” Federico Simoni commenta la decisione del Comune di non aderire alla possibilità, consentita dalla nuova legge di bilancio del Governo, dello stralcio automatico delle cartelle esattoriali di importo fino a mille euro, notificate tra il

1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2015, relative a multe stradali, sanzioni, e tributi comunali quali Imu e Tari.

“Sia chiaro: questa possibilità non prevede la cancellazione totale di tutto l’importo della cartella, ma solo degli interessi, delle sanzioni e dell’aggio – continua Simoni –: il capitale dovuto, ossia la multa o il tributo, rimane completamente da pagare, assieme alle spese procedurali e di notifica. E questo a garanzia sia del Comune, che non si vedrà

completamente penalizzato nel suo bilancio, ma soprattutto dei cittadini che i tributi o le multe le avevano regolarmente pagate, non trovandosi così penalizzati rispetto a chi invece non le aveva pagate“.

“Perché il nocciolo della questione non è di favorire ipotetici evasori – prosegue Simoni -, ma di venire incontro a quelle persone che, al momento di pagare, erano in difficoltà economica e non sono riuscite ad adempiere al proprio dovere non per volon-

tà, ma per necessità”.

“Barbierato sceglie di trincerarsi dietro alle classiche necessità di bilancio del Comune, forse per generare un tesoretto da spendersi a breve nella campagna elettorale, e non di agevolare i propri cittadini in una misura di aiuto diretto e concreto così come prevede oggi la legge di bilancio 2023 – conclude Simoni -. Da amministrazione civica è diventata amministrazione cinica, ripiegata su sé stessa, e sempre più distante dai cittadini adriesi”.

a punto un piano che delinea il futuro urbanistico della nostra città, in maniera flessibile e non rigida, rendendolo un piano concreto ed espansivo che rispetta nel contempo la legge regionale inerente il consumo del suolo”. Concretamente, tra le nuove possibilità per i cittadini, l’accesso al superecobonus e il parcheggio all’interno della propria residenza, senza l’obbligo di avere un grande garage interno al fabbricato.

8 www.lapiazzaweb.it Politica

Verso le elezioni/2. L’analisi della segretaria del Partito democratico cittadino Gessica Ferrari

“Per rilanciare la città dobbiamo ripartire dalle persone”

Rilanciare la città partendo dalle persone. È questo l’obiettivo del Partito Democratico di Adria in vista delle prossime elezioni comunali. “Uno dei temi che più ci sta a cuore è quello demografico e sociale. Negli ultimi anni sempre più giovani se ne sono andati perché qui c’è poca possibilità di trovare un’occupazione. Non possiamo permettere che tutto ciò continui ad accadere, anche perché questo crea enormi difficoltà anche in altri ambiti, a cominciare ovviamente da quello economico.

Dobbiamo impegnarci affinché possano nascere presto nuovi posti di lavoro – spiega la segretaria di circolo Gessica Ferrari –. Allo stesso tempo crediamo sia giusto non tralasciare anche altri aspetti molto importanti, come la creazione di aree dove i ragazzi possano ritrovarsi e condividere dei momenti insieme. Come possia-

mo pensare a far arrivare turisti se nemmeno i nostri giovani possono vivere appieno la loro città?”.

E proprio il turismo e la cultura sono altri due punti su cui il Pd crede molto: “Le bellezze che Adria può offrire vanno maggiormente valorizzate, dal Museo Nazionale Archeologico alle cattedrali, senza dimenticare ovviamente anche la ciclabile e la zona del Delta del Po. Dobbiamo spingere sempre più le persone a fermarsi per conoscere la storia della città”.

Ferrari conclude ricordando un altro tema su cui si sta muovendo il partito.“Un altro argomento su cui stiamo già lavorando da diverso tempo è quello della sanità: ormai è sempre più evidente che le cose da questo punto di vista non stanno andando affatto bene. L’ospedale, prima un punto di eccellenza, ormai sembra essere abbandonato a sé stesso.

“Le bellezze che Adria può offrire vanno maggiormente valorizzate, dal Museo Nazionale Archeologico alle cattedrali, senza dimenticare ovviamente anche la ciclabile e la zona del Delta del Po. Dobbiamo spingere sempre più le persone a fermarsi per conoscere la storia della città”

Per non parlare della mancanza dei medici di base, soprattutto nelle frazioni. Questo è una delle prime questioni che andrebbero necessariamente risolte. Dal lato nostro già da alcune settimane abbiamo iniziato una serie di incontri, molto seguiti, per parlare di questa situazione e per raccogliere anche le opinioni dei cittadini. Su questo aspetto non si può scherzare, bisogna intervenire al più presto”.

Questionario della polizia locale, scoppia la polemica

“In un momento storico importante e favorevole per gli aiuti ai cittadini, l’amministrazione Barbierato sceglie di tutelare il proprio bilancio, e non il bilancio delle famiglie adriesi”. Così l’ex vicesindaco ed esponente de “Il cantiere di Adria” Federico Simoni commenta la decisione del Comune di non aderire alla possibilità, consentita dalla nuova legge di bilancio del Governo, dello stralcio automatico delle cartelle esattoriali di importo fino a mille euro, notificate tra il 1 ° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2015, relative a multe stradali, sanzioni, e tributi comunali quali Imu e Tari.

“Sia chiaro: questa possibilità non prevede la cancellazione totale di tutto l’importo della cartella, ma solo degli interessi, delle sanzioni e dell’aggio – continua Simoni –: il capitale dovuto, ossia la multa o il tributo, rimane completamente da pagare, assieme alle spese procedurali e di notifica. E questo a garanzia sia del Comune, che non si vedrà completamente penalizzato nel suo bilancio, ma soprattutto

dei cittadini che i tributi o le multe le avevano regolarmente pagate, non trovandosi così penalizzati rispetto a chi invece non le aveva pagate“.

“Perché il nocciolo della questione non è di favorire ipotetici evasori – prosegue Simoni -, ma di venire incontro a quelle persone che, al momento di pagare, erano in difficoltà economica e non sono riuscite ad adempiere al proprio dovere non per volontà, ma per necessità”.

L’INFORMAZIONE

“Barbierato sceglie di trincerarsi dietro alle classiche necessità di bilancio del Comune, forse per generare un tesoretto da spendersi a breve nella campagna elettorale, e non di agevolare i propri cittadini in una misura di aiuto diretto e concreto così come prevede oggi la legge di bilancio 2023 – conclude Simoni -. Da amministrazione civica è diventata amministrazione cinica, ripiegata su sé stessa, e sempre più distante dai cittadini adriesi”. (g.g.)

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“Negli ultimi anni sempre più giovani se ne sono andati perché qui c’è poca possibilità di trovare un’occupazione”

Da Adria una nuova motovedetta consegnata alle autorità libiche

Si è svolta lo scorso 6 febbraio la cerimonia di consegna alle autorità libiche di una motovedetta “classe 300 “di nuova fabbricazione, nell’ambito del progetto europeo SIBMMIL. La cerimonia è avvenuta nello stabilimento di Adria, alla presenza del vicepresidente del Consiglio dei ministri e Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani, del Ministro degli Esteri libico Najla Al Mangoush e del Commissario Europeo per l’allargamento e la politica di vicinato Olivér Varhelyi.

L’unità, gemella a quelle attualmente in dotazione alla Guardia Costiera italiana, è costruita in lega leggera di alluminio ed è inaffondabile e auto-raddrizzante. Lunga circa 20 metri, larga 6 metri, con un pescaggio di 0,95 metri, l’imbarcazione è in grado di raggiungere una velocità massima continuativa a pieno carico di oltre 35 nodi e di accogliere a bordo fino a 200 persone.

La progettazione e costruzione dell’imbarcazione è avvenuta nell’ambito di una gara, dal valore di 10milioni e 450mila euro, indetta dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto nel 2016 per la costruzione di cinque unità S.A.R (+ dieci opzionali) destinate alla Guardia Costiera Italiana. Nel giugno 2022, nell’ambito dello stesso affidamento, l’azienda veneta ha sottoscritto un contratto di cessione con Guardia Costiera e Ministero dell’Interno italiano per tre delle dieci unità opzionali per un valore di circa 8milioni di euro. Le restanti due unità verranno consegnate nel corso del 2023.

“La consegna della prima di cinque motovedette alla Guardia Costiera libica fa parte della strategia a lungo termine del Governo per contrastare i traffici illegali di esseri umani - ha commentato il ministro Tajani -. Vogliamo che il Mediterraneo non sia più un cimitero di migranti. Grazie a Najla Elmangoush e Oliver Varhelyi per la loro presenza oggi ad Adria. Italia e Libia, con il sostegno dell’Ue, lavorano insieme per trovare soluzioni sostenibili alla gestione del fenomeno migratorio. Ringrazio anche il Cantiere Navale Vittoria, eccellenza italiana nel mondo”.

“La scuola crolla, gli studenti no”: alunni in protesta ad Adria

Studenti della provincia di Rovigo in piazza ad Adria per denunciare la fatiscenza degli edifici dove devono svolgere le lezioni. È successo lo scorso 11 febbraio, per chiedere “un repentino intervento delle istituzioni competenti per

sanare le importanti criticità dell’edilizia scolastica delle scuole del Polesine”. Diversi gli studenti, di più scuole, che si sono dichiarati non più disposti a passare le loro mattine in edifici con importanti problematiche di manutenzione e revisione. “Accertarsi che le scuole siano luoghi sicuri dovrebbe essere il primo passo per garantire un’istruzione universale e accessibile a tutti e tutte. Invece noi studenti della provincia di Rovigo ci troviamo a dover fare lezione mentre cade acqua dal soffitto ed essere spostati da una sede all’altra perché manca un piano strutturale di finanziamento all’edilizia scolastica” – ha fatto sapere Maya Casale della Rete degli Studenti Medi di Rovigo. Niccolò Del Gaudio, della Rete degli Studenti Medi di Adria aggiunge: “È compito delle istituzioni preservare la sicurezza degli studenti e garantire l’accesso all’istruzione anche nei territori con meno risorse. Come sindacato studentesco siamo tenuti a chiedere alle istituzioni competenti che si prendano in carico la situazione delle scuole di Rovigo e provincia al fine di risolvere in tempi celeri questo problema che risulta ormai invivibile per studentesse e studenti”. (g.g.)

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Cantieri Navali Vittoria. Il ministro Tajani: “Strategia di lungo termine per contrastare i traffici illegali di esseri umani”
Attualità

Cadono le limitazioni: Csa più flessibile e senza prenotazione

Stop alle prenotazioni: prendono il via modalità di accesso più flessibili al Csa di Riviera Sant’Andrea. Dallo scorso lunedì 6 febbraio, infatti, è stata modificata la modalità di accesso delle visite dei famigliari ai residenti del Centro Servizi Anziani del Comune di Adria. A darne notizia il presidente del Csa, Simone Mori, che spiega: “Non sarà più necessaria la prenotazione e si potrà accedere in struttura nelle seguenti fasce orarie: le mattine dal lunedì al sabato, dalle 9.30 alle 11 e nei pomeriggi , dal martedì al sabato, dalle 16 alle 18”. “Potranno accedere in struttura due famigliari contemporaneamente e in caso di necessità, di permanenza in stanza, sarà possibile l’accesso di un unico visitatore – continua Mori -. Rimangono in vigore le buone pratiche a tutela delle persone fragili, come indossare le mascherine, utiliz-

zare un prodotto igienizzante, rimanere a una distanza interpersonale di un metro, prediligere le zone comuni della struttura per parlare con il proprio caro, ed evitare di accedere in struttura in presenza di sintomi Covid”.

“Nel caso in cui si verificassero nuove positività al Covid, l’intero

“Nel caso di nuove positività al Covid, il Csa verrà posto in isolamento fino a completa negativizzazione”

nucleo verrà posto in isolamento fino a completa negativizzazione – conclude il presidente del Csa

-.Per questo motivo si consiglia ai famigliari degli ospiti, di consultare il sito dell’ente, prima di recarsi in struttura, per verificare gli aggiornamenti in merito”.

In piazza Bocchi il nuovo ufficio per la Tarip

L’Ex circolo nautico diventerà ufficio Tarip. L’immobile di piazza Bocchi - come ha fatto sapere il Comune nel corso di un recente incontro con la cittadinanza nella frazione di Bellombra -, è stato concesso in comodato d’uso a titolo gratuito fino al 2050 a Ecoambiente, società in house partecipata da tutti i Comuni della Provincia di Rovigo e gestore del servizio integrato dei rifiuti solidi urbani. Ecoambiente dunque si occuperà della ristrutturazione dell’edificio, la cui spesa sarà coperta dalla tariffa rifiuti approvata dal Consiglio di Bacino di Rovigo. Attualmente in è in fase di redazione il progetto definitivo/esecutivo, necessario per l’indizione della procedura di gara per l’aggiudicazione dei lavori. L’avvio dei

cantieri è previsto per maggio.

“Lo sportello Tarip, è uno spazio pensato per accogliere ed ascoltare le richieste dei cittadiniutenti per tutte le informazioni relative ai servizi erogati da Ecoambiente e per le pratiche necessarie alla gestione della tariffa rifiuti e all’accompagnamento al tanto atteso passaggio alla tariffa puntuale che verrà introdotta ad Adria dal 2024

- spiega l’assessore all’ambiente Matteo Stoppa

-. Un nuovo sistema di tariffazione che sarà determinato in base al numero di conferimenti del rifiuto secco residuo prodotti da ogni utente. Il nuovo sistema tariffario, è in fase di partenza in ben 20 comuni dell’alto Polesine e nel Comune capoluogo di Rovigo”. (g.g.)

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Si torna alla normalità. Da inizio mese visite in contemporanea di due famigliari per volta
L’ex circolo nautico

Pro loco. L’iniziativa è collaterale al Festival “Suoni d’acqua” in scena in città

Itinerari guidati per promuovere la città

In occasione del Festival “Suoni d’acqua” che sta animando l’inverno adriese e non solo, la Pro Loco di Adria ha deciso di mettersi in prima linea per cogliere l’opportunità di promuovere da un punto di vista turistico la città. Ecco quindi che ha ideato degli itinerari per far conoscere la città etrusca. Il calendario “Percorsi Guidati” ha previsto per lo scorso sabato 18 febbraio un itinerario per scoprire le“Antiche atmosfere portuali della città”.

Ma altre sono le date a disposizione in occasione dei prossimi appuntamenti. Il secondo percorso è in calendaio per il 3 marzo.

Questa volta il titolo sarà “Alla scoperta del vecchio acquedotto” e sarà quindi dedicato alla torre piezometrica che nel 1912 risolse il problema dell’acqua potabile ad Adria. L’itinerario inizierà da piazza Garibaldi alle ore 18, prima del concerto del trio Blues Indaco Trio al Ferrini.

Con il terzo percorso guidato in programma, sempre a partecipazione gratuita, i visitatori saranno invece portati “alla scoperta di una via d’acqua scomparsa: il canalino”. Il ritrovo è fissato per le ore 17 del 1 aprile, in piazza Bocchi.

I contenuti dei “Percorsi d’Acqua” sono tratti dall’edizione del 2021 del Numero Unico del settembre adriese, il volume annuale realizzato dalla Pro Loco e pubblicato in occasione del 70 anniversario dell’alluvione. A terminare il primo calendario del festival Suoni d’acqua sarà la tappa prevista al Teatro comunale il prossimo 14 aprile, con il concerto di Noa.

Il Festival, in rete tra il Comune di Adria, quello di Noale, Chioggia e Cavarzere, è partito il 17 novembre con Jesus Molina 4tet e proseguirà anche durante l’estate, “con altri comuni che avranno la nostra stessa visione, far diventare Adria punto di riferimento della rassegna del Delta e non solo” aveva detto al momento della presentazione del Festival il sindaco di Adria Omar Barbierato.

Il Festival ha portato lo scorso 3 febbraio al Ferrini il contrabbassista e compositore di origine adriese Daniele Roccato, mentre il 3 di marzo appuntamento con l’Indaco trio, un trio di musiciste che porteranno sul palco del Ferrini le musiche, le parole e i pensieri di Nina Simone e Billie Holiday e il 14 aprile sul palco del Teatro Comunale

è atteso il concerto della messaggera della pace Noa, la cantante israeliana della colonna sonora de la vita è bella.

Centro per l’Impiego alla ricerca di personale per la stagione estiva

Incontra

Lavoro Turismo - stagione estiva 2023, farà tappa il primo marzo a Rosolina Mare.

Ad organizzare la giornata è Veneto Lavoro in collaborazione con il Centro per l’Impiego di Adria e il Comune di Rosolina, oltre a 20 Imprenditori del settore turistico del Delta del Po. L’obiettivo di questa iniziativa è quello di reclutare personale per la prossima stagione estiva. Da qui l’idea di organizzare un Recruiting Day, per il giorno mercoledì 1 marzo, al Centro Congressi di Rosolina Mare.

Durante la giornata, le aziende partecipanti, ciascuna con un proprio stand dedicato, incontrerà i candidati, preselezionati, interessati ad occuparsi per la prossima stagione turistica 2023. Inoltre, per la tutta durata della manifestazione, sarà disponibile un Desk, per la raccolta dei curriculum, con gli operatori dei Centri per l’Impiego saranno a disposizione per informazioni. (m.s.)

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Giorgia Gay

Lavori pubblici. L’annuncio nell’incontro dell’amministrazione comunale con i cittadini

“A Baricetta dopo l’atteso semaforo partiranno i lavori per la ciclabile”

Dopo le tappe di Borgo Dolomiti e Bottrighe, l’amministrazione civica di Adria ha incontrato anche i cittadini di Baricetta. Il Sindaco Omar Barbierato ha aperto l’incontro pubblico illustrando i progetti che verranno realizzati con i 22 milioni di euro raccolti tra Pnrr, Regione, Stato e Privati.

“I bandi, attraverso i quali saranno veicolati i contributi pubblici a fondo perduto, sono figli della visione politica dell’amministrazione civica che dal programma elettorale abbiamo trasformato in progetti che sono contenuti nel Duc (Documento Unico di Programmazione) – spiega il sindaco Omar Barbierato –. Ogni bando vinto ha richiesto l’impegno di anni di progettazione e altrettanti sforzi serviranno per realizzarli. Altrettanto impegnativo è stato il lavoro per costruire i regolamenti e i piani necessari e mancanti come ad esempio il regolamento del decoro, il regolamento edilizio, il piano del verde, il piano delle onde elettromagnetiche, il Peba (piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche) e il piano degli interventi”. Quest’ultimo strumento, approvato nell’ultima seduta pubblica, consente al Comune insieme

ai privati di costruire in maniera flessibile e dinamica il presente e futuro di Adria. “Una delle osservazioni del Piano Interventi passate in consiglio – continua Barbierato – è la realizzazione di una centralina per l’elettrificazione della rete ferroviaria AdriaChioggia. Una proposta con la quale la regione Veneto procederà nel percorso di miglioramento della rete ferroviaria, nel momento in cui sarà operativo il PI, che avverrà dopo 15 giorni di pubblicazione del PI all’albo pretorio del Comune. Altra cosa importante di tale strumento è lo snellimento della burocrazia, che si traduce nella possibilità di passare le proposte al PI in consiglio Comunale e non più in regione. E’ il risultato di un percorso iniziato quando ci siamo insediati”.

Il sindaco, nel parlare di opere a beneficio di Baricetta, ha ricordato che una delle misure di Compensazione ambientale concordate con l’azienda che realizzerà l’impianto fotovoltaico sul sito dell’ ex Deltalat, prevede un percorso ciclabile che dall’ufficio postale di Baricetta arriverà all’esistente ciclopedonale di Valliera. “Per la convenzione che interessa la conca di Baricetta, per cui Adria è capofila insieme al Comune di Legnago – ha spiegato l’assessore Matteo Stoppa – stiamo sollecitando periodicamente i comuni che non hanno ancora approvato l’atto. Il documento consentirebbe di ripartire le spese per la rimozione dei rifiuti galleggianti tra tutti i Comuni che sono lungo l’asta del Canal Bianco”.

Premiati a Valliera i migliori “Presepi in Chiesa”

Si è svolta a fine gennaio a Valliera la cerimonia di premiazione della 22^ edizione del “Concorso Presepi in Chiesa”, promosso dalla Pro Loco con il patrocinio del Comune. Questi i risultati:

1° premio ex aequo: presepe della Chiesa Parrocchiale Santuario Madonna dell’Autista di Valliera “per un allestimento di buona qualità artistica. Efficace la cura dell’illuminazione e dei suoni che creano un’atmosfera davvero molto suggestiva e coinvolgente”. Sempre primo, il presepe della Chiesa San Francesco di Bottrighe che “si distingue per un allestimento curato nei minimi particolari e soprattutto nella prospettiva”.

2° premio: Basilica Santa Maria Assunta di Adria “per un allestimento di tradizione, semplice e suggestivo”. 3° premio ex-aequo: chiesa San Giorgio di Mazzorno Sinistro “per un impianto ispirato alle vecchie case del paese come a voler mantenerne vivo il ricordo creando un legame fra passato e presente” e il presepe della Cristo Divin Lavoratore “per un allestimento che mette al centro la Natività e che avvolge l’osservatore includendolo nella rappresentazione”.

Il riconoscimento intitolato a Daniele Cattozzo, è stato assegnato al presepe della chiesa cattedrale

di Adria “per la composizione realizzata attraverso l’assemblaggio di vari presepi di buona fattura”.

Il premio speciale dedicato alla memoria di Mara Crepaldi che, in veste di presidente della Consulta della Cultura aveva promosso nell’anno 2000 l’istituzione del concorso, è andato al Presepe della chiesa di San Vigilio realizzato dai cresimandi, utilizzando diversi simbolismi.

Il premio speciale dedicato alla memoria di Luigi Stefani, ex presidente della Pro loco, invece, al Presepe della chiesa Beata Vergine delle Grazie di Fasana che ha realizzato una composizione di tradizione con degli elementi di originalità.

“Altro aspetto importante è lo snellimento della burocrazia, che si traduce nella possibilità di passare le proposte al PI in consiglio Comunale e non più in Regione. È il risultato di un percorso iniziato quando ci siamo insediati”

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Serata

d’Onore. Il mezzo soprano riceverà il premio promosso dai Bontemponi

Il premio “La colonna 2023” alla cantante Mariaelena Fincanto

AMariaelena Fincato, mezzo soprano, è stato assegnato il 6° premio “La Colonna 2023”. L’annuale riconoscimento è rivolto ad un cittadino, residente o emigrato, che si è particolarmente contraddistinto in vari ambiti. Il premio nasce nel 2018 da un’idea del gruppo folkloristico Bontemponi. Ciò ha due significati, quello storico, in riferimento all’antica colonna a lampade con gradini costruita nei primi del 1900 nel lato sud di piazza della Libertà, ricostruita, a somiglianza della precedente, negli anni ottanta, simbolo e punto di riferimento e di incontro della comunità, altresì quello di considerare “una colonna del luogo” la persona scelta.

Mariaelena Fincato si avvicina alla musica all’età di sette anni entrando a far parte dell’allora coro di voci bianche “Biribò”, successivamente coro femminile “Plinius”, diretto da Antonella Pavan, con la quale si avvicina anche allo studio del pianoforte. Con l’iscrizione al conservatorio “Antonio Buzzolla” di Adria inizia ad animare musicalmente le liturgie

all’organo della chiesa di San Francesco del proprio paese costituendo, negli anni successivi, un coro di bambini che seguirà sino all’età matura. Nello stesso periodo entra a far parte del coro polifonico parrocchiale diretto da Carla Bizzaro. Dall’inizio delle scuole superiori e per diversi anni fa parte anche della Corale Adriese. Successivamente si iscrive al conservatorio “Francesco Venezze” di Rovigo conseguendo il diploma di canto lirico ed il diploma accademico di II livello in musica vocale da camera.

Contemporaneamente si perfeziona sotto la guida del maestro William Matteuzzi, rinomato tenore rossiniano. Attratta da sempre dalla musica corale, sacra, sinfonica e teatrale, grazie anche ad una ricca esperienza in vari ensemble, inizia ad affrontare audizioni e concorsi vocali internazionali che le danno l’opportunità di lavorare in molte produzioni, in Italia e all’estero, nelle compagini corali dei teatri Regio di Torino, Scala di Milano, Arena di Verona. Contemporaneamente, porta avanti per diversi anni, l’attività di insegnamento nelle scuole primarie e secondarie. Dal 2018 a seguito di concorso, entra a far parte stabilmente nella sezione Alti del coro del Gran Teatro La Fenice di Venezia. Sposata con il baritono e pianista rodigino Francesco De Poli, risiedono a Bottrighe dove hanno creato anche il rinomato b&b “La Garzetta”. Il premio “La Colonna” sarà consegnato all’interno della 32^ edizione di “Serata d’Onore”, che si svolgerà, entro l’estate.

Battesimo dell’aria per Gianni Renato Fincanto

Gianni Renato Fincato di Bottrighe, ex commerciante, noto in vari ambiti nel mondo del volontariato locale, ha ricevuto l’attestato per aver effettuato il suo “Battesimo dell’aria”. Un’opportunità che ha saputo cogliere attraverso l’iniziativa promossa dall’Aeroclub di Rovigo che ha il suo campo di volo a Santa Apollinare. “Ero timoroso- racconta Fincatod’altra parte era il mio primo volo ed è naturale che fosse così, ma grazie al pilota Luigi Bagatin, che mi ha saputo trasmettere grande sicurezza, posso affermare che il mini viaggio, sorvolando la nostra

meravigliosa terra polesana, è stato bellissimo e gratificante, perché mi sono reso conto quanto è bello, anche e soprattutto dall’alto, il nostro territorio. Ringrazio pertanto l’Aeroclub per questa affascinante esperienza che auguro a tutti di provare”. Al termine del volo, Fincato e gli altri partecipanti, hanno ricevuto l’attestato di partecipazione con la firma del pilota Bagatin e del presidente dell’Aeroclub Renzo Marangon. (r.m.)

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Il mezzo soprano Mariaelena Fincanto

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Anniversari. Dal 1968 nacque come coro di voci bianche, poi una nuova storia

Il coro femminile “Eco del Fiume” festeggia i suoi 45 anni

Quarantacinque candeline per il coro femminile “Eco del Fiume” di Bottrighe presieduto da Alessia Ventura. Il complesso, la cui storia è partita nel 1978 con il nome attuale, è nato però come coro di voci bianche parrocchiale, dieci anni prima, nel 1968, su iniziativa dell’allora parroco di Bottrighe don Vincenzo Polo. In questi quarantacinque anni di attività, innumerevoli sono state le partecipazioni in concerti, rassegne, incontri musicali nazionali ed internazionali, ottenendo ovunque consensi ed ovazioni. Ai concorsi nazionali di Savignone (Genova), Adria, Vittorio Veneto e Biella si è sempre classificato entro i primi posti. Nutrite anche le partecipazioni radio-televisive, tra cui una diretta su Rai Uno Mattina dagli studi Saxa Rubra in Roma e la registrazione di un programma sul Delta del Po per Rai Radio

Due. Dal 2018 la direzione artistica è affidata alla professoressa Nausicaa Pozzato e conta un organico di venti ragazze unite dalla medesima passione per il canto e dal desiderio di stare insieme con l’intento di comunicare, a chi le ascolta, le proprie emozioni, esplorando quanti più generi possibili, spaziando dal popolare, al sacro, al gospel-spiritual, alla musica leggera.

Il coro ha prodotto due album discografici che raccolgono molti brani del suo ricco repertorio. “Ora” è il titolo dell’ultimo cd tratto da un brano contenuto nello stesso disco e scritto in esclusiva per il coro dal noto compositore, musicista e poeta friulano Marco Maiero. Tra i compositori al quale si ispira da sempre il coro c’è il celebre Bepi De Marzi che compose molti anni fa il brano “L’Eco del fiume” dedicato appunto al coro di Bottrighe. Da ottobre 2006 il coro organizza in Bottrighe la Rassegna Corale “Autunno in… Canto” con la partecipazione di rinomati complessi corali che arrivano da tutta la penisola. Auspicabile che entro l’anno, dopo la ripresa post pandemia, il coro promuova un evento per ricordare degnamente questa sua importante ricorrenza del 45° di apprezzata attività corale.

Sandro e Angela, insieme da ben 50 anni Nozze d’oro per Sandro Garbin e Angela Rosa Baldan, per tutti Angelina, che hanno raggiunto il traguardo di mezzo secolo insieme. Entrambi di Bottrighe, si erano sposati il 26 dicembre 1972 nella locale chiesa di San Francesco, la stessa dove il giorno di Santo Stefano hanno rinnovato il loro “si”, esattamente cinquant’anni dopo, davanti al parroco don Massimo Barison. La cerimonia è stata commentata dal coro polifonico diretto da Riccardo Camisotti accompagnato all’organo da Carla Bizzaro. I Garbin vivono da sempre in paese, la loro abitazione si trova in via Vittorio Veneto, al “Caò d’sota”, in uno storico palazzo trasformato, in parte, in appartamenti.

Quell’edificio era il famosissimo cinema teatro Italia che tanto fece parlare di sé con la gestione Longhini e con una serie di spettacoli che portarono ad esibirsi qui i grandi nomi della musica italiana di allora, che ancora oggi in molti ricordano. Angelina è sempre stata casalinga, Sandro, invece, è stato un valente artigiano nell’ambito degli impianti idraulici e dirigente della Cna. Molto legato al paese, è stato impegnato in politica e fu assessore nella giunta dell’allora sindaco Valerio Cavallari. Dopo la messa, la coppia ha festeggiato nella propria abitazione con i figli Nico ed Elisa, con le rispettive famiglie ed i due nipoti gemelli, Francesco e Vittoria, a seguire, dopo il pranzo, l’immancabile torta e brindisi. (r.m.)

Le tre S-cioptà

a cura di Roberto Marangoni

> Co riva la pension, more la vaca e anca el paron

> El male el vien a cavalo, el và via a piè

> Chi non mòre in cùna, ghin pàra sempre una

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Commercio estero. I dati registrati per lo scorso anno danno un segnale molto positivo

La provincia di Rovigo registra una buona crescita dell’export

Il 2022 ha segnato un’importante crescita nelle esportazioni e importazioni a Rovigo. Per quanto riguarda le prime, i maggiori aumenti a livello percentuale vengono registrati dal settore chimico (+35,1% sul 2021), da quello delle materie plastiche (+24,4% sul 2021) e dal settore della lavorazione dei metalli (+74,4% sul 2021). Crescono anche tubi, condotti e profilati. Registra segno meno, invece, il settore farmaceutico (-30,1% sul 2021),il settore macchine per l’agricoltura e la silvicoltura (-17,2% rispetto al 2021), e i prodotti di colture agricole non permanenti che perdono l’8,5% rispetto al 2021. Diminuiscono inoltre gli strumenti e forniture mediche e dentistiche, con una perdita assoluta superiore a 24,4 milioni di euro. Si segnala, infine, la variazione negativa nei valori delle esportazioni delle bevande (-10,7% sul 2021). L’Europa rimane il principale canale di sbocco delle esportazioni rodigine: primo paese in assoluto è la Germania, seguita dalla Francia. Al terzo posto si trovano gli Stati Uniti.

Anche i flussi provinciali in importazione sono in crescita. Il 79,1% delle quote di import è occupato dal gas naturale, che da solo si attesta su un valore di 4,98 miliardi di euro, in crescita del 366,5% sul 2021. Questi valori sono collegati alla presenza del terminale Adriatic LNG, impianto che si trova al largo di Porto

Levante, nell’alto Mare Adriatico, e che ha un’attuale capacità di rigassificazione di 8 miliardi di metri cubi annui, corrispondenti a circa il 10% del fabbisogno nazionale di gas naturale. Al riguardo, aumentano esponenzialmente i valori delle importazioni dal Qatar (+269,6% sul 2021, per un valore di oltre 3,48 miliardi di euro), dagli Stati Uniti (+814,5% sul 2021 e un valore complessivo di 833,6 milioni di euro),dalla Russia (per un importo di quasi 189,7 milioni di euro), dalla Norvegia (per un importo di 108,3 milioni di euro), dalla Guinea Equatoriale (per un ammontare di 104,3 milioni di euro) e da Trinidad e Tobago (per un ammontare di 101,1 milioni di euro). Aumentano anche le importazioni di prodotti chimici di base (+29% sul 2021), apparecchi

Per le esportazioni maggiori aumenti a livello percentuale vengono registrati dal settore chimico, plastico e metallurgico.

L’Europa rimane il principale mercato di sbocco

per le telecomunicazioni (+248,3 sul 2021), animali vivi e prodotti di origine animale (+56,7% sul 2021)e prodotti della siderurgia (+93,8% sul 2021) attribuibili al comparto edilizia e dall’aumento delle ristrutturazioni incentivate. L’area geografica di maggior importazione per il rodigino è l’Asia che assorbe il 57,3% del valore complessivo dell’import per effetto delle importazioni di gas naturale dal Qatar (+258,6% sul 2021). Dall’Europa proviene, invece, il 23,4% delle importazioni (+72,9% sul 2021). Crescono di molto anche le importazioni provenienti dal continente americano (+670,4% sul 2021) sempre per effetto degli approvvigionamenti energetici, in particolare da Stati Uniti e Trinidad e Tobago.

Burocrazia zero, Campion: “Ora l’economia potrà ripartire”

È stato accolto con favore dal presidente di Confartigianato Polesine, Marco Campion, l’annuncio del ministro della Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo di un pacchetto di interventi su autorizzazioni, modulistica, riduzione dei tempi, silenzio-assenso a beneficio delle attività produttive, l’edilizia (con la semplificazione di Suap e Sue) e l’artigianato.

“Ogni intervento volto alla semplificazione della burocrazia è un passo avanti per la crescita e lo sviluppo del territorio”, ha affermato Campion.

Tra le attività che potranno aprire a “burocrazia zero” ci

sono tutte quelle legate all’edilizia, come idraulici, muratori, carpentieri. Ma anche falegnami, ebanisti, fabbri, tornitori, decoratori, restauratori. E poi i riparatori di elettrodomestici, le piccole sartorie, i calzolai.

Lo snellimento delle procedure burocratiche è uno dei target affidati dal Pnrr al dicastero della Pubblica amministrazione. L’obiettivo finale è quello di arrivare allo sfoltimento e alla semplificazione di ben 600 procedure entro il 2026, l’anno entro cui il Pnrr dovrà essere completato. Zangrillo, tuttavia, ha dato mandato ai suoi uffici di procedere con degli step inter-

medi. Entro il prossimo mese, dunque, saranno definite circa 30 procedure di semplificazione amministrative. Ma si tratterà solo del primo passo. Entro la fine dell’anno l’intenzione è di portare il numero delle procedure semplificate fino a 1 00.

“Snellimento dunque per la pubblica amministrazione –spiega Campion – e risparmio di tempo e denaro per le imprese. Anche la digitalizzazione è importante, perché accelera i processi e semplifica le procedure, mi auguro che finalmente si dia un taglio netto a questo ostacolo allo sviluppo che si chiama burocrazia”. (g.f.)

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Il Pd polesano: “Necessario investire sui giovani per rilanciare il Polesine”

Biolcati: “Provincia in difficoltà, perchè? Non cresce, non è una provincia per giovani”

“Per fare crescere il Polesine bisogna puntare sui giovani. Ce lo insegna la classifica de Il Sole 24 ore”. A dirlo sono Francesco Biolcati e Diego Crivellari, del Partito Democratico rodigino.

“Il Sole24 Ore, purtroppo, ha certificato chiaramente come il nostro Polesine non sia proprio una provincia per giovani, anzi. Ma qual è il motivo? La 33esima indagine sulla Qualità della vita, pubblicata dal quotidiano economico, politico, finanziario, certifica tutte le difficoltà della provincia di Rovigo, che si posiziona al 77esimo posto su 107 province, evidenziando uno scivolamento, rispetto all’anno precedente, di addirittura 16 posizioni, e un divario importante rispetto alle altre provincie venete. Bel-

luno, infatti, che è la penultima tra queste, si piazza al 35esimo posto, ben 42 posizioni sopra di noi”.

Il giovane consigliere del Pd, che siede tra i banchi del consiglio comunale di Rosolina, Francesco Biolcati, e Diego Crivellari, esponente di spicco del Pd polesano, propongono un’analisi degli indicatori più rilevanti di questa classifica, in chiave “giovanile”.

“Analizzando gli indicatori utilizzati dal quotidiano per stilare la classifica, si vede come la nostra provincia si trovi nelle posizioni peggiori per mortalità per incidenti stradali, partecipazione alla formazione continua, numero di pensioni di vecchiaia, riciclaggio di denaro, denatalità e furti in abitazione. Un quadro, insomma, di forte difficoltà soprattutto se

paragonato alle medie dei risultati raggiunti dalle provincie vicine - spiega Biolcati -. Ma il dato che più preoccupa è l’ultima posizione nella macro-categoria “Affari e lavoro”. Significa che per gli indicatori analizzati dal Sole24Ore la nostra provincia si classifica negativamente su tematiche come: imprenditoria giovanile, numero di pensioni di vecchiaia ogni

1.000 abitanti, giovani che non lavorano e non studiano, infortuni sul lavoro. Cosa può averci portato a toccare risultanti così negativi? La verità, purtroppo, è una sola, ed è sotto gli occhi di tutti, basta volerla guardare: il Polesine non è una provincia che cresce e si sviluppa perché non è una provincia per giovani”.

Per Crivellari “non si tratta soltanto di destinare risorse ma, bensì, di attenzione della politica alle esigenze giovanili. Non a caso la provincia di Rovigo è la terza in Italia per numero di laureati dai 20 ai 24 anni (12,4%), i quali però non riescono a trovare collocamento all’interno dei confini provinciali: la disoccupazione giovanile dai 16 ai 35 si attesta al 12,5%, cioè sopra la media del nord Italia (dati Istat 2021).

Per questo, chi non trova lavoro è costretto a spostarsi. I dati sullo spopolamento annuo sono di

circa 850 residenti su un totale di 228.000 (circa lo 0,5% della popolazione provinciale ogni anno)”. E non è tutto, i due esponenti Dem concordano: “L’indagine del Sole24Ore ci dice anche un’altra cosa: che chi si trova tra le prime posizioni della classifica adotta misure che incentivano l’occupazione giovanile. Bologna, per esempio, con lo sgravio fiscale per chi assume giovani e Firenze con incentivi diretti all’imprenditoria giovanile. E allora, in conclusione, l’indagine del quotidiano economico ci dice chiaramente che le politiche attive nei confronti della fascia di popolazione 18-34 anni creano benefici per l’intera popolazione, creando quello sviluppo socio economico che da tempo aspettiamo anche in provincia di Rovigo. Per crescere, insomma, bisogna puntare sui giovani”.

Dal Veneto giungono duri rimproveri al Governo Meloni. Nello specifico, sono il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle a polemizzare sulla situazione di stallo della Zona logistica semplificata (Zls) VeneziaRovigo.

“Il governo Meloni sta dimostrando molti limiti e si caratterizza per trascurare il Veneto – commenta il segretario del Pd Veneto, Andrea Martella –. Il tema dei finanziamenti della Zls sta agitando il mondo produt-

tivo e istituzionale veneto. Ora addirittura la Regione Veneto ha sollecitato l’esecutivo Meloni a provvedere a finanziare la Zls. È un’opportunità di investimento che andrebbe a rafforzare la capacità competitiva del tessuto economico produttivo ed occupazionale del territorio”.

“La Zls di Venezia-Rovigo è tuttora una scatola vuota – afferma invece la consigliera regionale Erika Baldin, capogruppo del Movimento 5 Stelle a Palazzo Ferro Fini –. Se n’è ac-

corto anche l’assessore regionale Roberto Marcato, che ha bollato come ‘miope e incapace’ il Governo centrale di centrodestra, colpevole di non aver ancora approvato il decreto attuativo in grado di finanziare il progetto”.

“Le imprese investitrici e le amministrazioni locali non possono più attendere oltre – prosegue la consigliera –: si tratta di un contesto da due miliardi e mezzo di euro, con circa 1 80mila nuovi posti di lavoro

previsti, l’incremento del 40% per le esportazioni e dell’8.5% per il traffico portuale. Senza l’ultimo miglio, ovvero l’approvazione di un decreto statale che materialmente eroghi le risorse, tutto ciò resterà lettera morta”.

“La lotta intestina tra i Fratelli di una sola parte d’Italia e la Lega, tra centralismo e autonomia differenziata, tutto fa tranne il bene delle cittadine e dei cittadini veneti”, conclude Baldin.

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della
Crivellari
analizzano lo scivolamento nella classifica del Sole24Ore
Qualità
vita.
e Biolcati
Diego Crivellari
Zls in stallo, le minoranze regionali accusano il Governo: “Veneto trascurato”

Eventi. Nei prossimi mesi in programma un ricco calendario teatrale e musicale

Grandi spettacoli al teatro di Adria con Panariello, Baglioni e Turci

“Adria è uno spettacolo”: è questo lo slogan che annuncia i prossimi spettacoli teatrali al Comunale. Due spettacoli di teatro e musica che saranno portati sul palco del teatro Comunale del Popolo, con Paola Turci il 10 marzo e Roberto Ciufoli il 13 maggio”- annuncia il sindaco Omar Barbierato.

Paola Turci proporrà lo spettacolo

“Mi amerò così”, scritto con Alessandra Scotti, che prende spunto dall’omonimo libro autobiografico della cantautrice romana. “Oltre a raccontare se stessa e a dar voce a persone che hanno avuto un importante ruolo nella sua vita, interpreterà alcune canzoni per lei fondamentali”- spiega il direttore artistico Massimo Salasnich.

Paola Turci in questo spettacolo si racconta in maniera sincera e talvolta divertente: “porto sul palco uno dei grandi insegnamenti che la vita mi ha donato: qualun-

que cosa accada… Mi Amerò Lo Stesso”.

”L’altra prima assoluta per la nostra regione –prosegue Salasnichsarà con Roberto Ciufoli in “Oh!

diss’ea”, un’analisi comica del poema Omero e quindi del viaggio di Ulisse, fatta con l’intervento musicale del grande jazzista

Maurizio Camardi ai sassofoni e duduk”.

Gli appuntamenti dedicati al teatro di prosa, poi, prevedono sul palco del Teatro Comunale del popolo, la commedia intergenerazionale con Corrado Tedeschi e la figlia Camilla con “partenza in salita”, prevista per il 26 febbraio in pomeridiana, mentre il 15 aprile con “Uno, nessuno e centomila” di Pirandello, interpretato dalla Nuova compagnia di Enzo Rapisarda.

Infine per la festa delle donne, mercoledì 8 marzo alle ore 21 arriva ad Adria Claudio Baglioni con il suo ultimo spettacolo “Dodici

Barbierato: “Due spettacoli di teatro e musica saranno portati sul palco del teatro Comunale del Popolo, con Paola Turci il 10 marzo e Roberto Ciufoli il 13 maggio”

note solo bis”. Baglioni, vincitore del premio Tenco 2022, porterà sulla tavole del comunale per voce, pianoforte e altri strumenti, le composizioni più preziose del suo repertorio, in un concerto appassionante, tra musica e poesia, la summa della sua straordinaria carriera.

A Baricetta grande successo per il film “El canfin de vero”

Nutrita partecipazione di pubblico al centro civico “Il Mulino” di Baricetta per la proiezione del docufilm “El canfin de vero” prodotto nel 2018 dalla Delta Production dell’associazione culturale “Batticuore” per la regia e sceneggiatura di Anita Gallimberti. Giulina Sanavio, membro del comitato frazionale, nel dare via alla loro prima iniziativa di appuntamenti, ha ringraziato i presenti ed in particolare la regista per i successi ottenuti dalle sue pellicole, portate più volte in visione anche alla Mostra internazionale del cinema di Venezia. Tanti applausi per il film che mette in luce le tradizioni del Polesine e che, secondo la regista, dovrebbe essere visto soprattutto dalle giovani generazioni. Anita Gallimberti, nel suo intervento, ha voluto dedicare un pensiero a tre suoi attori presenti nel film, Arduino Nali, Luigi “Gigin” Passadore e la ventuduenne Desy Sartori, mancati recentemente. Parola quindi agli attori protagonisti, Roberto Marangoni ed il piccolo, ormai dodicenne, Gabriele Pastorello, ed alcuni componenti, Loretta Guzzon, Mirella Rossi, Massimo Bolognese e Maurizio Braga, del gruppo folkloristico “Bontemponi” di Bottrighe. Tutti hanno sottolineato il valore delle tradizioni e delle nostre radici contadine che vanno sempre valorizzate, quindi un ringraziamento alla regista che è riuscita anche a mettere insieme divertimento ed amicizia nella realizzazione del film. Ampio il dibattito con gli interventi del pubblico che hanno seguitoil mediometraggio, applaudito ed apprezzato.

Tra stalle, risaie e campi di grano, per rievocare tradizioni degli anni ‘40 e ’50, ma anche tragedie che hanno sconvolto la vita del territorio del Delta, la guerra e l’alluvione. E’ una storia incentrata sulla ricerca del proprietario di un “Canfin de vero” (lucerna ndr) regalato al protagonista Berto (Roberto Marangoni), agricoltore di Panarella, da un cugino di Cà Tiepolo, attraverso il racconto del figlio Gabriele (Gabriele Pastorello). Importante è stata la documentazione storica e la ricerca dell’abbigliamento di quell’epoca, ma soprattutto evitare che elementi anacronistici potessero entrare in scena. La colonna sonora è stata curatae composta da Giovanni e Gaia Pezzolato. La sceneggiatura, regia e riprese sono della regista adriese Anita Gallimberti. La lavorazione della pellicola è durata nove mesi. Il montaggio è stato curato da Francesco Pedrocco e Anita Gallimberti. La voce narrante fuori campo è di Nerino Albieri. All’opera ben novantasei persone, tra attori e comparse, con location a Panarella, Bottrighe, Ariano Polesine, Adria, Loreo, Cà Cappello, Civè di Correzzola, Scardovari, Venezia e Chioggia. Le riprese sono state effettuate anche nei musei di Cà Scirocco ad Adria e in quello de “La Corte” di Cà Capello a Porto Viro. Fondamentale è stata la presenza in molte scene dei componenti del gruppo folkloristico “Bontemponi” di Bottrighe. Un’opera cinematografica dedicata alle nuove generazioni, frutto di tante ricerche ed impegno. (r.m.)

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Cultura
Claudio Baglioni Fotografa il QR code e ascolta l’ultimo Notiziario

Rally. Di scena l’appuntamento tenutosi nella Fiera di Vicenza e divenuto fulcro del rallysmo tricolore

Premio alla carriera per Matteo Luise: “Il miglior modo per iniziare”

N ella cornice di Rally Meeting, il pilota di Adria Matteo Luise ha ricevuto un prestigioso riconoscimento dall’Aci di Vicenza, punto di partenza per un 2023 di nuovo all’attacco del tricolore storico.

Una gratificazione per una lunga carriera sportiva nell’ambito dei rally, iniziata nel lontano 1989 sulle strade di casa del suo Rally di Adria e del Polesine alla guida di una sempreverde Peugeot 205 Rallye gruppo N. Di scena Rally Meeting, appuntamento tenutosi in una Fiera di Vicenza divenuta fulcro del rallysmo tricolore, palcoscenico di primo piano per tutto il settore dell’automobilismo su strada.

A ritirare il premio di Luise del Team Bassano, Melissa Ferro, compagna di abitacolo e nella vita, che ha ritirato il premio consegnatole dal presidente di Aci Vicenza, Luigi Battistolli.

“Quando ho ricevuto la chiamata dall’Aci Vicenza sono rima-

sto sorpreso – racconta Luise –, perchè non riuscivo a capire per quale motivo mi volessero premiare. È un grosso dispiacere non poter essere stato a Rally Meeting ma il mio lavoro, specialmente in questo momento, mi assorbe quasi totalmente. Per fortuna Melissa ha avuto modo di esserci e di onorare questo importante ricono-

Il pilota polesano è pronto a sedersi nuovamente al volante della sua Fiat Ritmo 130 gruppo A

scimento che è stato dato alla mia carriera, iniziata un bel po’ di anni fa. Ringrazio, di cuore, l’Aci Vicenza ed in particolare il suo presidente Battistolli. Sentirsi riconosciuto di aver lasciato un segno in quel mondo che è la mia passione, da quando ero un ragazzino, è molto importante per me. Il miglior modo per

iniziare una nuova stagione di gare”.

Il pilota polesano è pronto a sedersi nuovamente al volante della sua Fiat Ritmo 130 gruppo

A, supportato come di consueto da Silvano Amati e Valentino Vettore, per riaprire la caccia ad un Campionato Italiano Rally Auto Storiche che, nella passata

Un grande evento dedicato ai piccoli cestisti di Adria

C’erano anche le giovani cestiste dell’Alba 2015, società di Adria, al pomeriggio di puro divertimento, svoltosi al palasport di Villadose, ospiti del Nuovo Basket Rovigo. I piccoli cestisti della società rodigina e quella adriese, assieme alla Vis Rosa Ferrara Basket, si sono sfidati in tornei che hanno coinvolto, nella prima fase, la categoria Scoiattoli e, a seguire, le categorie Esordienti e Gazzelle. Un evento organizzato da Chiara Zago, anima del minibasket Rovigo. E dopo le ore di gioco, ad attendere i ragazzi e ragazze un graditissimo buffet messo a disposizione dalle famiglie delle Panterine.

“È stata anche una bella occasione – dice il presidente Gionata Morello – per ritrovare amici quali coach Fabio Frignani e Stefania Campana della Vis Rosa Ferrara, e l’ex pantera di Adria Nicola Braggion. Ma un grande ringraziamento va alle dirigenti rossoblù Laura Barbetti e Anna Boaretto, all’istruttrice Alice Gavioli, allo staff rossoblù Massimo Agostini e a quello di Adria che ha dato un grandissimo aiuto, coach Siro Zagato e Marco Trevisan. Grazie anche a Marino Tiberio, che ha dato copertura tecnica, e a coach Roberto Battistini”. (c.a.)

edizione, lo ha consacrato tra i big della scena tricolore. Il calendario 2023 delle regine del passato vedrà in programma il Rally Costa Smeralda Storico (dal 14 al 16 aprile), il Targa Florio Historic Rally (dal 5 al 7 maggio), il Campagnolo Rally Storico (dal 2 al 4 giugno), il Rally Lana Storico (dal 23 al 25

giugno), il Rally Alpi Orientali Historic (dal 14 al 16 luglio), il Rally Elba Storico (dal 15 al 17 settembre) per concludere il tutto in occasione del Sanremo Rally Storico (dal 6 al 8 ottobre), al termine di una lunga cavalcata che decreterà vincitori e vinti di questa annata.

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#Regione

Via libera dal Governo. Il ministro: ad inizio 2024 saranno esaminate le proposte presentate dalle Regioni

Autonomia: “Adesso si fa sul serio”

Calderoli: “Tra un anno sarà legge”

Inizia la lunga marcia, a tappe forzate, per l’autonomia. Il primo passo con il via libera in Consiglio dei Ministri alla prima bozza del disegno di legge sull’autonomia differenziata messo a punto dal ministro per gli affari regionali Roberto Calderoli. Ora la palla passa al Parlamento che entro un anno, non di più, dovrebbe approvare la legge mentre nello stesso periodo la Cabina di regia lavorerà ai Lep, i “Livelli Essenziali delle Prestazioni”, vale a dire i servizi che lo Stato deve fornire in modo uniforme in tutto il Paese per garantire il pieno rispetto dei diritti sociali e civili dei cittadini.

“Se entrambi daranno il via alla legge e ai Lep, ed è un auspicio visto che i tempi del Parlamento non possono essere dettati, mi auguro che ad inizio del 2024 inizieremo a esaminare le proposte di autonomia differenziata presentate dalle Regioni”, ha osservato Calderoli, sottolineando che “spetterà al buon senso e alla saggezza delle regioni fare richieste e con altrettanta sag-

gezza e buon senso risponderà il governo dopo aver ascoltato il Parlamento”. Materiale da maneggiare con cura, ha aggiunto il ministro, richiamando tutti alle proprie responsabilità sulle 23 materie che possono essere devolute alle regioni: “Possono piacere o non piacere ma sono nel testo costituzionale approvate 22 anni fa e confermato da un referendum popolare. Io sono autore di una riforma che mo-

dificava il Titolo V che purtroppo è stato bocciato da un referendum popolare. Dieci anni dopo lo stesso tentativo fu fatto dal governo Renzi e anch’esso fu bocciato. Quando c’è una Costituzione la si rispetta”. La riforma, ha concluso Calderoli, “è necessaria per rinnovare e modernizzare l’Italia, nel segno dell’efficienza, dello sviluppo e della responsabilità. L’Italia è un treno che può correre se ci sono regioni che

fanno da traino ed altre che aumentano la propria velocità, in una prospettiva di coesione. Dopo l’ok compatto del Governo, lavoriamo insieme a Regioni ed Enti locali con l’obiettivo di far crescere tutto il Paese e ridurre i divari territoriali”. A Venezia la notizia ovviamente è stata accolta con entusiasmo, sottolineando la portata storica del disegno di legge. Zaia non ha dubbi in proposito: “Diamo corso alla volontà dei Padri costituenti che scrissero la Carta costituzionale in vigore dal ’48 e ai dettami della modifica del titolo quinto. Ma non è il traguardo di un percorso; è l’inizio. Si apre una grande sfida per questo Paese perché stiamo scrivendo una vera e propria pagina di storia. Va riconosciuto a questo Governo che con molta coerenza e rispetto per gli elettori ha mantenuto gli impegni, avviando il percorso dell’autonomia”. A chi non si dice convinto e sottolinea i punti deboli del disegno di legge Zaia ribatte: “Non è il momento di polemiche, dimostreremo con i fatti che autonomia

Le reazioni. Il centrosinistra sottolinea i punti deboli della riforma, soddisfazione nel centrodestra

non è la secessione dei ricchi, che non è una trovata per affossare o lasciare indietro qualcuno, tantomeno il Sud. L’autonomia sarà una grande opportunità anche per il Sud del Paese; non sarà una nemica ma un’opportunità di crescita insieme e l’occasione di valutare fino in fondo gli amministratori. Nord e Sud sono legati a doppio filo come gemelli siamesi”. Il governatore difende a spada tratta il disegno di legge e i provvedimenti che ne seguiranno: “Ben venga la definizione dei Lep, un elemento di civiltà in un Paese in cui su questo tema non si è mai voluto fare chiarezza fino ad oggi. Se esiste un paese a due velocità non è colpa dell’autonomia ma del centralismo tanto decantato da chi si ostina a contrapporlo al percorso dell’autonomia. L’autonomia è prevista dalla Costituzione quindi è chi è contro l’autonomia a essere contro la Costituzione. Ci sono state più conferme sulla correttezza giuridica e istituzionale del percorso”.

F

ronte politico veneto spaccato sull’autonomia. Da una parte il centrodestra esulta, dall’altra il centrosinistra sottolinea le molte incertezze di un percorso ad ostacoli, lungo e insidioso. Chi brinda al disegno di legge è il senatore Luca De Carlo, coordinatore veneto di Fratelli d’Italia: “La meta dell’autonomia si fa sempre più vicina. È inconfutabilmente un risultato targato Giorgia Meloni: i cittadini alle ultime elezioni hanno scelto la concretezza e la coerenza di Fratelli d’Italia, premiandoci con la loro fiducia. In Veneto un cittadino su tre ha creduto in noi e questo ci onora, e la loro fiducia va ripagata: lo facciamo oggi, con atti concreti e non con slogan, promesse o chiacchiere che hanno caratterizzato i passati

governi”.

Andrea Martella, senatore e segretario del Pd Veneto è netto: “L’autonomia si arricchisce di un nuovo annuncio. Si tratta di una recita a soggetto, destinata ad arricchire scaffali di carta e destinata ad arenarsi in Parlamento per le troppe

contraddizioni che contiene.“Le modalità con le quali si è arrivati a questo provvedimento non sono state adeguate alla serietà della questione in gioco - aggiunge il senatore dem -. Basti pensare al fatto che il ministro Calderoli non ha neppure convocato le Regioni,

saltando a piè pari su un confronto che era sacrosanto. La verità è che a questa destra non interessa il merito e neppure il confronto vero sull’autonomia, sulle materie realmente realizzabili, sui Lep e sulle risorse indispensabili per realizzare la riforma. D’altra parte l’unico obiettivo era quello di saldare una cambiale elettorale alla Lega di Salvini propinando la solita propaganda. Tentando così di spostare in avanti il momento in cui emergeranno le reali divisioni della maggioranza, destinate a far arenare il disegno di legge una volta giunto in Parlamento”.

Per Rachele Scarpa, deputata del Partito Democratico, “l’autonomia proposta da Calderoli è un contentino tra alleati dato alla Lega ma

spaccherà il paese: l’unica cosa che rimarrà uguale per tutti i cittadini italiani sarà che saranno loro a fare le spese delle scelte ideologiche di questo governo. Quello sull’autonomia differenziata è un progetto che per essere anche solo considerato dovrebbe stare ad alcune condizioni. Una è avere un confronto costante con le regioni: il ministro Calderoli non le ha nemmeno convocate. Altre sono la chiarezza e la razionalità nelle materie, una predeterminazione dei livelli essenziali delle prestazioni, prevedere coperture adeguate per garantirli, tenere conto degli enormi divari già esistenti nel nostro Paese. Il testo uscito dal consiglio dei Ministri non fa nessuna di queste cose: è semplicemente irricevibile”.

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Zaia: “Non è il traguardo ma l’inizio di una grande sfida. Questa non è la secessione dei ricchi
De Carlo: “Ripagata la fiducia dei cittadini”, Martella: “Solo un altro annuncio”
In foto Roberto Calderoli e Luca Zaia Luca De Carlo Andrea Martella

Sfide digitali. Integrati quaranta servizi on line della pubblica amministrazione

ViviVeneto, la “super app” della Regione

Si chiama ViviVeneto, è disponibile su Apple store e su Play store, ed è la nuova “super app” della Regione Veneto, come l’ha definita l’assessore all’agenda digitale e innovazione Francesco Calzavara.

Al suo interno sono state per ora convogliate 4 app e sono attualmente disponibili 40 servizi. Dalla sanità al turismo, dagli eventi culturali ai servizi amministrativi.

Un’App sicura, veloce e gratis che, autenticandosi una sola volta con Spid o carta elettronica digitale, permette di fruire dei principali servizi digitali della nostra regione. Ma è solo l’inizio perché l’app sarà continuamente implementata con nuovi servizi. Un servizio costato 150mila euro e 8 mesi di lavoro.

A tenere a battesimo la app (www.viviveneto.it) insieme all’assessore Calzavara, il presidente del Veneto Luca Zaia, che l’ha presentata così: “Abbiamo messo ordine al disordine. Questa app ViviVeneto è qualcosa di straordinario e sarà implementata all’ennesima potenza. Arriveremo a fissare tutte le visite mediche tramite attraverso questo strumento, non appena le agende cartacee saranno digitalizzate. E con ViviVeneto stiamo anticipando anche un fenomeno internazionale. Tra le dieci strategie tecnologiche emergenti del 2023 ci sono le ‘super App’, cioè le applicazioni mobili in grado di fornire molteplici servizi tra cui l’elaborazione di pagamenti, la ricezione di comunicazioni ed effettuare altre transazioni. Ancora una volta, anticipiamo i tempi con la nostra super app del Veneto”. “Si tratta di un contenitore che continuerà ad arricchirsi, in particolare con servizi della pubblica amministrazione ma non solo - ha aggiunto Calzavara -. Ad esempio nella sezione ‘Turismo’ ci sono le informazioni di Unioncamere veneto. Sempre in ambito turistico, abbiamo in progetto di prevedere una volta a settimana una mes-

saggistica ad hoc con le varie esperienze offerte dal nostro territorio”.

Un progetto in fieri, dunque, “un percorso che inizia e che testimonia l”obiettivo della digitalizzazione e della semplificazione digitale prevista nel programma 2020-25 del presidente Zaia – ha ricordato Calzavara –. Preciso che siamo i primi in Italia a

realizzare un progetto così. E ricordo che il Veneto non ha un’agenzia esterna per la digitalizzazione, ma fa tutto con risorse interne. Abbiamo centrato un importante risultato, ma non ci fermeremo qui. ViviVeneto è un’App che valorizza gli investimenti fatti in questi anni dalla regione in ambito digitale e li mette a sistema, creando benefici diretti per i cittadini e generando economie di scala. L’App è stata

realizzata coinvolgendo ed ascoltando i cittadini, sia nella fase di progettazione sia di test e crescerà nel tempo. Infatti, tra le 16 schede del Pnrr regionale una è dedicata al potenziamento delle infrastrutture digitali e servizi per ViviVeneto, la Casa del Cittadino Veneto”. Tra gli obiettivi futuri della app, anche una sezione “Lavoro” da mettere in piedi con Veneto Lavoro offrendo un match tra domanda e offerta.

Cosa si può fare con la nuova applicazione

Nell’area Salute è possibile cercare e controllare l’affluenza nei pronto soccorso del Veneto, gestire i propri documenti sanitari (certificati, esami, visite), scegliere e cambiare il proprio medico di base. Nell’area Amministrativa si può fare tutto ciò che prima richiedeva l’accesso tramite web ai portali regionali MyPA, BolloAuto, ViviPass, come ad esempio gestire in completa autonomia tutto quello che riguarda il bollo per cittadini e imprese (pagare, controllare, prendere appuntamento, gestire avvisi di accertamento).

Novità importante riguarda la gestione dei contrassegni e delle targhe per i disabili (Cude E Ztl), dal proprio smartphone anziché doversi recare in Comune. Nell’area Turismo è possibile cercare e informarsi su eventi, spettacoli, attività, beni e luoghi del Veneto, scoprire i sentieri pedonali, ciclabili, equestri e quelli dedicati agli sport invernali, ma anche cercare le strutture ricettive per programmare le proprie vacanze e trovare notizie sul territorio, sui prodotti locali e sul meteo. Tutto questo è disponibile anche in lingua inglese.

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Il presidente Zaia e l’assessore Calzavara presentano l’app Ecco il qr-code per accedere a ViviVeneto
Dalla sanità al pagamento del bollo auto, dalla cultura al turismo: tutto in un solo strumento facilmente accessibile. Calzavara e Zaia: “Passo importante sul fronte della semplificazione digitale, anticipiamo i tempi”

L’intervista. Il 26 febbraio la sfida delle primarie del Partito Democratico

Bonaccini: “La differenza tra me e Elly? Voglio un partito di governo, non di protesta”

Stefano Bonaccini ha vinto nel voto nei circoli del Pd con circa il 55% dei consensi. Per la leadership dei democratici manca solo un passaggio: le primarie del 26 febbraio nel quale affronterà Elly Shlein, che nel voto tra gli iscritti Pd si è fermata al 33%.

C’è stato un dibattito sulla sopravvivenza stessa del partito. C’è ancora dunque del Pd nel nostro Paese?

“Da quasi due mesi sto facendo un viaggio d’ascolto nel Paese, ovunque registriamo grande partecipazione e voglia di confrontarsi. Se le chiami, le persone arrivano. È una comunità che chiede di ripartire. Per farlo servono un nuovo gruppo dirigente, una nuova agenda e un partito popolare e più forte, che torni fra la gente e parli dei problemi reali: lavoro, scuola, sanità, ambiente. Si sono già espressi 128mila iscritti e ben oltre la metà mi ha accordato la propria fiducia. Sono convinto che dalle primarie del

26 febbraio, dove potranno partecipare tutti, non solo gli iscritti, uscirà un’ulteriore spinta”.

La vittoria delle regionali in Emilia del 2020 ha testimoniato, nonostante fosse un test nazionale e non soltanto amministrativo, che c’è un Pd che può vincere. Quale la ricetta?

“Non dimentichiamo che il Pd esprime sindache e sindaci quasi nel 70 per cento dei comuni italiani, abituati ogni giorno ad

ascoltare i cittadini e dare loro risposta: donne e uomini che hanno vinto le elezioni nei territori mentre, magari lo stesso giorno, venivano perse a livello nazionale. Con me c’è quindi una classe dirigente già rodata, per troppi anni tenuta in panchina: intendo ripartire da loro e dal coinvolgimento vero della base. La mia ricetta, come quella dei sindaci, è stare ogni giorno dove la gente studia, lavora, si cura o si diverte. Perché un partito popolare è così, in sintonia con le persone”. Circoli e militanti. Molti iscritti non si sentono completamente valorizzati. Come invertire la tendenza?

“Se resterà questa pessima legge elettorale, da segretario farò le primarie per scegliere i parlamentari: devono essere i citta-

dini a scegliere i propri rappresentanti. Di sicuro non accadrà più ciò che ho visto alle politiche del 25 settembre, quando nessun dirigente nazionale si è candidato nel proprio collegio e i nomi sono stati paracadutati da Roma. Barmsta, adesso si cambia”. Cosa differenzia la sua proposta da quella degli altri candidati alla corsa alla segreteria? E quale il loro ruolo in caso di sua vittoria?

“C’è un confronto molto civile. Nessun partito fa più un congresso per decidere la propria identità e scegliere chi lo guida, dobbiamo essere orgogliosi di questo. Da noi scelgono iscritti ed elettori, mentre gli altri decidono in quattro a Roma nel chiuso di una stanza. La differenza principale? Io non voglio un partito di pro-

testa ma di governo, pragmatico e non ideologico. L’obiettivo è tornare a vincere. Se toccherà a me guidare il Pd, chiederò ai miei sfidanti di darmi una mano”. Quali prospettive politiche per il Veneto, storicamente una regione nella quale il centrosinistra fa più fatica nonostante le ottime esperienze nelle amministrazioni comunali?

“Conosco piuttosto bene il Veneto: non solo siamo contigui, ma condividiamo una rete sociale e un tessuto produttivo forti. Anche a questa Regione serve una politica industriale, una formazione continua che accompagni i lavoratori nella trasformazione, una rete di servizi che sostenga l’occupazione femminile, le famiglie, la natalità. Dobbiamo rimettere al centro i giovani”.

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“L’obiettivo è tornare a vincere, serve una forza politica pragmatica e non ideologica, ma anche popolare e in sintonia con le persone”
In foto Stefano Bonaccini

Sviluppo sostenibile. L’obiettivo è intercettare le eccedenze di cibo, favorendone la redistribuzione

Da scarto a risorsa, l’impegno di Despar contro lo spreco alimentare

Lo spreco alimentare è un elemento cruciale dello sviluppo sostenibile e uno dei temi fondamentali per la sfida della sicurezza alimentare. Proprio nell’ottica di promuovere stili di vita sostenibili e comportamenti responsabili per ridurre gli sprechi, proteggere l’ambiente e garantire una sicurezza alimentare per tutti, l’Agenda ONU 2030, attraverso l’SDG 12, ha messo al centro il tema dello spreco del cibo con l’obiettivo di “dimezzare lo spreco alimentare globale pro-capite a livello di vendita al dettaglio e dei consumatori e ridurre le perdite di cibo durante le catene di produzione e di fornitura, comprese le perdite del post-raccolto”. In questo quadro la GDO svolge un ruolo di primo piano per intercettare le eccedenze di cibo prima che diventino spreco, ridando loro una seconda possibilità, favorendo la redistribuzione di alimenti ancora buoni ma non più vendibili su altri canali, e innescando un circuito virtuoso per aiutare le persone più bisognose e in difficoltà. E questo è anche l’impegno

Tre domande a Last Minute Market

Da dove nasce l’idea di Last Minute Market (LLM) e come si è sviluppata la sua rete sul territorio?

Last Minute Market nasce fra la fine anni ‘90 e l’inizio anni 2000 come progetto di ricerca accademica applicata per affiancare le aziende della Grande Distribuzione Organizzata nel recupero delle eccedenze alimentari a fini solidali. Nel tempo Last Minute Market ha ampliato e perfezionato i suoi ambiti di intervento, occupandosi di prevenzione delle perdite e degli sprechi a 360°, e promuovendo i principi dell’economia circolare e dello sviluppo sostenibile così come declinati dall’Unione Europea e dalle Nazioni Unite, permettendo di dare un contributo fattivo al raggiungimento di alcuni degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda ONU. Dal 2022, inoltre, LMM è membro della Piattaforma Europea sulle perdite e sprechi alimentari.

La GDO è un partner importante per la raccolta del cibo, come è nata la collaborazione con Aspiag Service?

A partire dal 201 3 Last Minute Market collabora con Aspiag Service per recuperare i prodotti rimasti invenduti ma ancora consumabili. La collaborazione ha consentito di costruire gradualmente un’iniziativa strutturata attraverso cui ogni punto vendita è messo in condizioni di donare la merce in eccedenza ancora perfettamente integra ed utilizzabile, alimentare o non alimentare, ad uno o più enti del proprio territorio che assistono persone in difficoltà. Grazie a quest’iniziativa, contestualmente all’apertura di ogni nuovo negozio Aspiag Service, vengono individuati gli enti beneficiari presenti su quel territorio e viene attivato il recupero delle eccedenze. Ad oggi, oltre 9.150 tonnellate di prodotti in eccedenza sono stati donati dall’inizio della collaborazione alle 200 organizzazioni non lucrative che aiutano persone in situazione di difficoltà.

Come funziona la rete che avete creato sul territorio Veneto, quali le realtà alle quali donate e come vengono scelte?

Last Minute Market non gestisce direttamente i prodotti, ma affianca l’azienda per la corretta gestione del recupero secondo la normativa vigente. Le strutture beneficiarie coinvolte in questo tipo di iniziativa sono principalmente Empori solidali, Organizzazioni di volontariato, Cooperative sociali, Case-famiglia, Comunità Terapeutiche. Tutte le strutture coinvolte sono impegnate quotidianamente nell’attività di assistenza a persone fragili. L’obiettivo è quello di accreditare gli enti beneficiari prossimi alla sede di recupero e con le caratteristiche adatte per gestire in massima sicurezza tipologia e quantità di alimenti. Una volta attivate le relazioni territoriali, LMM supervisiona le attività di recupero, ne monitora l’andamento ed interviene in caso di necessità. Inoltre, al fine di prevenire l’insorgere di

che vede Aspiag Service in prima linea dal 2003 in tutte le regioni in cui l’azienda opera. Un impegno che ha permesso alla concessionaria dei marchi Despar, Eurospar ed Interspar per il Triveneto, l’Emilia-Romagna e la Lombardia di recuperare ingenti quantitativi di cibo invenduto da destinare alle persone bisognose. “É un’attività di cui andiamo particolarmente orgogliosi e che si inserisce perfettamente nelle nostre azioni di responsabilità sociale di impresa”, spiega Giovanni Taliana, Direttore Regionale di Aspiag Service per il Veneto. Un’azione resa possibile grazie alla consolidata collaborazione con Last Minute Market e Fondazione Banco Alimentare che ha consentito ad Aspiag Service di creare una solida rete con oltre 200 associazioni e strutture caritative dei territori in cui l’azienda è presente. Nel 2022 Aspiag Service ha così recuperato, nelle diverse regioni in cui opera, più di 1 400 tonnellate di alimenti, appartenenti a tutte le categorie merceologiche, consentendo la preparazione di oltre 3 milioni di pasti.

di Giovanni Taliana

É un risultato a cui ha contribuito in modo significativo anche il Veneto attraverso il longevo e proficuo rapporto con Last Minute Market e a fianco del tessuto di volontariato sociale della nostra regione.

In Veneto nel 2022 sono state quasi 600 le tonnellate di cibo recuperate e donate a numerose associazioni sul territorio.

I prodotti raccolti e redistribuiti hanno consentito la preparazione di quasi 1,3 milioni di pasti, generando un forte impatto in termini di sostenibilità e riduzione degli sprechi e degli scarti.

In Veneto la quantità totale di merce recuperata ha infatti permesso di ottenere una riduzione dei rifiuti prodotti dall’azienda pari a 556 tonnellate, equivalenti a quasi 1.235 cassonetti della spazzatura.

Inoltre, ha consentito di non sprecare oltre 2 tonnellate di CO2 emessa e quasi 1,2 milioni di metri cubi di acqua utilizzata per produrre gli alimenti rimessi in circolo.

criticità operative e di mantenere un confronto costruttivo con gli enti no profit partner, LMM e Aspiag Service organizzano periodicamente incontri di restituzione dei risultati, e corsi di formazione, destinati agli operatori degli enti beneficiari finalizzati in particolare a fornire tutti gli strumenti necessari per la gestione in massima sicurezza dei recuperi.

I dati legati al recupero dei prodotti in eccedenza ci hanno permesso sia di aiutare concretamente le persone più bisognose, sia di intervenire in termini di sostenibilità ambientale.

La lotta allo spreco alimentare è un impegno che continueremo a perseguire, in armonia con alcuni degli obiettivi dell’Agenda ONU 2030 che la nostra azienda ha scelto come linee guida per il proprio sviluppo in un’ottica di sostenibilità sociale e ambientale.

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IL PUNTO
Regione
Una sostenibilità che guarda all’ambiente e alle persone
Direttore Regionale Aspiag Service per il Veneto In foto Matteo Guidi, AD e socio fondatore di Last Minute Market – Impresa sociale

Progetto “Polis”. Entro il 2026 saranno 7mila gli uffici trasformati, 500 quelli del Veneto

La rivoluzione digitale dei piccoli comuni

Dall’Isee al passaporto, tutto alle Poste

Sono 500 gli uffici postali dei piccoli comuni del Veneto che entro il 2026 verranno trasformati fisicamente e digitalmente in uno Sportello Unico di prossimità, con l’obiettivo di rendere più semplice e veloce l’accesso dei cittadini ai servizi della pubblica amministrazione. Di questi, 105 sono in provincia di Vicenza, 91 di Padova, 84 di Verona, 83 di Treviso, 48 di Rovigo, 59 di Belluno e 30 di Venezia. Il progetto si chiama “Polis” ed è stato presentato a fine gennaio a Roma da Poste Italiane con un evento che ha visto la presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, della Presidente del Consiglio dei ministri Gorgia Meloni, del Presidente del Senato Ignazio La Russa, di quasi tutti i ministri del Governo, del Segretario di Stato della Santa Sede Pietro Parolin, del Presidente di Anci Antonio Decaro e di 3.500 su 7mila sindaci alla guida di comuni con meno di 15mila abitanti. Costerà 1,2 miliardi di euro: 800 milioni di euro finanziati con risorse del piano complementare al Pnrr e 400 milioni a carico di Poste Italiane. La ristrutturazione degli uffici postali non sarà innovativa solo dal punto di vista strutturale, con l’abbattimento ad esempio di tutte le barriere architettoniche: nei nuovi “Uffici Polis” saranno installati dei totem self-service grazie ai quali il cittadino, affiancato da personale appositamente formato, potrà fare richiesta di alcuni documenti e certificati: carta di identità elettronica, passaporto, certificati di stato civile

e anagrafici, autodichiarazioni di smarrimento, denuncia di detenzione e trasporto d’armi, richiesta di nuova emissione del codice fiscale (compresa quella del primo codice fiscale dei neonati), estratto conto delle posizioni debitorie, visura delle planimetrie catastali, esenzione del canone Rai, deleghe

per i soggetti fragili, certificati giudiziari, Isee, estratto contributivo, modello Obis per i pensionati, certificazione unica, rilascio della patente nautica, denuncia e richiesta di duplicato della patente. Non è tutto, perché i nuovi uffici postali dei 7mila comuni coinvolti vedranno l’installazione di ATM

Nei centri con meno di 15mila abitanti i cittadini potranno richiedere attraverso un totem certificati e servizi della pubblica amministrazione.

Un investimento complessivo di 1,2 miliardi di euro 800 milioni sono finanziati con il Pnrr

Postamat, di lockers per la consegna di pacchi (attivi 24 ore su 24), di colonnine di ricarica per i veicoli elettrici, di impianti fotovoltaici per l’alimentazione degli stessi uffici e di sistemi di smart building e sensori di monitoraggio ambientale. Alcuni degli uffici saranno dotati, all’esterno, di spazi attrezzati per accogliere iniziative culturali, di salute e benessere. Dalla trasformazione degli edifici direzionali di Poste e dei grandi uffici postali presenti in tutte le province, inoltre, saranno creati anche 250 “Spazi per l’Italia”, rete di coworking con oltre 10mila postazioni di lavoro e riunione, servizi condivisi, aree dedicate a eventi e formazione per professionisti, imprese, associazioni e singoli cittadini. I primi 37 spazi saranno aperti entro la fine dell’anno.

“Il mondo è cambiato, ma la vocazione di Poste Italiane di tenere unito il Paese si conferma”, ha dichiarato il Presidente Mattarella, che ha voluto sottolineare come la mancanza di servizi nei piccoli centri abbia portato a un impoverimento dell’Italia. Le comunità sotto i 15mila abitanti rappresentano il 90 per cento dei comuni,

coprendo una superficie dell’80 per cento del territorio nazionale. Un’area nella quale vivono 16 milioni di italiani.

“Oggi l’Italia ha il dovere di garantire a tutti i cittadini le stesse opportunità e la stessa qualità del vita”, ha dichiarato la presidente di Poste, Maria Bianca Farina, che ha spiegato come il progetto “offra servizi essenziali con connessioni internet ad alta velocità alle zone periferiche, comunità piene di vita e di saperi che nel tempo hanno perso popolazione perché non efficientemente connesse”. Matteo Del Fante, amministratore delegato di Poste, ha aggiunto che l’attuazione del progetto “contribuisce ad accelerare anche la trasformazione digitale del Paese”. Per Giorgia Meloni si tratta di “un progetto imponente e capillare per avvicinare istituzioni e cittadini, un modello di innovazione e inclusione sociale che insegna all’Europa, che unisce l’Italia, che dice no ai servizi di serie A e di serie B, garantendo a tutti il diritto di accedere ai servizi in maniera semplice e veloce, guardando al futuro e facendo risparmiare tempo”.

Il ministro Nordio difende il lavoro dei giornalisti: “La stampa libera è fondamento della democrazia”

L’Ordine dei giornalisti compie 60 anni. È del 3 febbraio 1963 la legge che istituì la professione, voluta dal veronese Guido Gonella, primo presidente dell’Ordine, oltre che segretario della Democrazia Cristina, ex ministro di Grazia e giustizia e della Pubblica istruzione. E proprio nel Veneto di Gonella si sono aperte le celebrazioni nazionali, con un convegno organizzato alla Scuola Grande di San Giovanni Evangelista di Venezia su “I valori del giornalismo, le sfide dell’informazione”, seguito il 3 febbraio a Roma da un evento aperto con il messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

che, partendo dall’art. 21 della Costituzione che tutela la libertà di informazione e del pensiero del cittadini, ha sottolineato come i giornalisti abbiano una responsabilità enorme. “Una

responsabilità accentuata dalla moltiplicazione delle fonti di informazione offerta dalla rivoluzione del web. Alla professione giornalistica – ha detto Mattarella – viene affidato il ruolo di

espressione della libera critica secondo doveri di lealtà e buona fede. Ai giornalisti è rimesso il compito rilevante, ai fini della libera formazione delle opinioni dei cittadini, del rispetto della verità sostanziale dei fatti”.

Alla celebrazione nella capitale hanno preso parte il ministro della Giustizia Carlo Nordio, il suo vice Francesco Paolo Sisto, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega all’informazione e all’editoria Alberto Barachini, la vicepresidente del Parlamento europeo Pina Picierno e il costituzionalista Giovanni Maria Flick.

“La stampa libera è uno dei fondamenti della democrazia liberale e della cultura”, ha detto nel suo intervento il Guardasigilli, che ha sottolineato l’importanza di “coniugare la sua prerogativa con il rispetto della dignità e della libertà dei cittadini, che può essere violata, violando la segretezza delle loro conversazioni”. Precisando che “se un giornalista pubblica una notizia riservata su un’indagine giudiziaria, la colpa non è del giornalista, che non va né incriminato né censurato. La colpa è di chi consente la diffusione di queste notizie e non vigila abbastanza”. (s.s.)

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Sergio Mattarella e Matteo Del Fante

Salute

Il concorso della Regione, una sfida a “colpi” di meme

Sicurezza stradale, la parola passa ai ragazzi. Saranno loro gli ideatori dei prossimi messaggi di prevenzione che la Regione Veneto utilizzerà per sensibilizzare i più giovani al tema della sicurezza sulle strade.

La sfida è partita, “Un’altra strada challenge”, e invita alla partecipazione attiva al progetto i ragazzi della secondaria di secondo grado del Veneto, attraverso un’attività che si svolgerà nelle scuole.

Sicurezza stradale, la parola ai ragazzi

“Guidare ti fa sentire… libero! Niente più bus affollati la mattina, niente più genitori che ti aspettano fuori, niente più pioggia finito l’allenamento. Ma non è tutto rose e fiori. – recita lo spot di presentazione del progetto che in questi giorni rimbalza nel web da una pagina all’altra delle Ulss venete - Ci sono limiti e regole pensati per proteggerci perché, in fondo, essere liberi significa anche questo: rispettare la libertà degli altri. Scegliamo di essere responsabili. Contribuire a una strada più sicura è qualcosa che dobbiamo prima di tutto a noi stessi e puoi farlo anche tu. Partecipa a un’altra strada chellenge realizzando messaggi di prevenzione efficaci e creativi. Eh sì, anche i meme vanno bene. Con la tua classe potrai vincere un’opportunità di crescita per te e i tuoi compagni e fondi da investire nella tua scuola. Accetta la sfida”.

“Un’altra strada challenge” è, dunque, un concorso che mette alla prova gli studenti, sfidandoli a creare il messaggio di prevenzione più efficace e accattivante, e promuovendo in loro comportamenti consapevoli e prudenti.

Prosegue alla pag. seguente

FEBBRAIO 2023 on-line: /category/salute/

Salute

L’appello

Usa il cellulare con intelligenza

Tutela la salute e l’ambiente

La campagna di sensibilizzazione del Ministero della Salute rilanciata dall’Ulss 2 Marca Trevigiana sul corretto utilizzo degli smartphone

Un’altra strada è un progetto che vuole creare awareness nelle scuole, invitando gli studenti a realizzare contenuti sul tema della sicurezza stradale, portandoli a riflettere su 3 concetti fondamentali: libertà, responsabilità e sicurezza.

Dopo un primo momento di approfondimento sul tema della sicurezza stradale, gli studenti saranno chiamati a realizzare contenuti brevi ed efficaci, con l’obiettivo di diffondere i valori della prevenzione e della responsabilità con un tono di voce fresco e creativo, mirato a diffondere consapevolezza proprio fra i giovani.

Chi può partecipare al concorso di idee?

Tutte le scuole secondarie di secondo grado e gli istituti di Formazione professionale del territorio Veneto, presentando una o più proposte oh messaggi sul tema della sicurezza stradale.

Da quando e fino a quando può essere presentata la domanda?

La domanda di partecipazione al concorso dovrà essere presentata entro 90 giorni dalla data di pubblicazione della deliberazione del Bollettino ufficiale regionale (Bur) e nel portale Internet regionale (piattaforma telematica “bandi online” della Regione del Veneto: https//bandi.regione.veneto.it/), secondo le indicazioni e le procedure indicate nell’avviso contenuto nell’allegato della deliberazione.

Quante classi possono partecipare per singolo istituto?

Non esiste un limite, però l’adesione al bando è effettuata dall’Istituto, che pertanto dovrà coordinare le proposte presentate dalle proprie classi o gruppi di studenti. Scopo dell’iniziativa è di sensibilizzare ciascuno studente al tema della sicurezza stradale e di raccogliere il maggior numero di proposte al fine di individuare quella con la maggiore efficacia a livello comunicativo.

La domanda di partecipazione può essere presentata anche da un singolo alunno?

“Usa il cellulare con intelligenza. Tutela la salute e l’ambiente”. E’ il messaggio che si rinnova nella campagna di sensibilizzazione del Ministero della Salute e che l’Ulss 2 Marca trevigiana fa proprio veicolandone, nella sua pagina Facebook, i punti salienti attraverso una infografica sul tema.

“Gli smartphone - si legge - sono ormai parte integrante della nostra vita e sono in molti ad utilizzarli per più ore consecutive, per motivi legati alla propria professione o perché lontani dai propri affetti. Uno dei dubbi più comuni sull’uso massiccio dei telefoni cellulari è il possibile effetto nocivo dei campi elettromagnetici in radiofrequenza. Sul tema sono stati condotti numerosi studi”.

L’obiettivo è dunque informare e chiarire qualche dubbio per utilizzare correttamente gli smartphone, nell’ottica di un approccio basato sulla prevenzione.

Lo smartphone e onde elettromagnetiche. Le evidenze scientifiche attualmente disponibili sul tema affermano che le emissioni di telefoni cellulari e cordless non sono pericolose per l’utilizzatore, le ricerche tuttavia sono ancora in corso: non sono ancora disponibili osservazioni fatte a più di 15 anni dall’inizio dell’uso, mentre sono ancora limitate le evidenze per le esposizioni durante l’infanzia e l’adolescenza.

“In quest’ottica – si legge nell’infografica - è prudente cer-

care di ridurre l’esposizione alle onde elettromagnetiche, soprattutto per i più piccoli, in attesa che studi specifici in corso forniscano evidenze utili.

Le chiamate sono il momento in cui si è più esposti, pertanto è consigliabile utilizzare l’auricolare o il vivavoce, preferendo quando possibile i messaggi. E’ inoltre preferibile utilizzare il telefono in condizioni di buona ricezione, così il segnale trasmesso sarà meno forte.

Se si è portatori di pacemaker è bene non tenere il cellulare vicino al cuore.

Non distrarsi col cellulare sulle strade. Niente chiamate, messaggi, foto, videogiochi, fumetti o libri mentre si è al volante o in strada. Mentre si guida o si cammina la strada non dev’essere mai persa di vista. E’ opportuno evitare di ascoltare la musica ad alto volume con gli auricolari.

Il Codice della strada, peraltro, lo prevede: è vietato toccare il telefono mentre si guida, anche se fermi in fila nel traffico, al semaforo o al casello. Il cellulare, infatti, aumenta il rischio di incidenti: scrivere un messaggio equivale a 10 secondi di distrazione, si abbassa la soglia di attenzione e aumentano i tempi di reazione come quando si beve troppo. Dove smaltire il vecchio cellulare. E bene rivolgersi direttamente ai punti vendita. E’ un servizio che viene fornito gratuitamente e senza l’obbligo di acquisto.

No, la partecipazione al concorso di idee effettuata dall’Istituto scolastico, eventualmente anche in forma associata con altre scuole e potrà interessare più classi. Non è prevista la possibilità di presentare proposte direttamente da parte degli studenti.

Gli step del progetto sono tre: preparazione, creatività, partecipazione dei migliori progetti.

La preparazione.

Ogni insegnate che intende iscrivere il proprio istituto scolastico può registrarsi e scaricare il “Kit dello studente” e i documenti allegati da leggere con attenzione insieme agli studenti.

Creatività.

L’invito rivolto agli studenti è di creare il contenuto più interessante (sia esso un meme divertente oppure un video emozionante), virgola facendoli lavorare da soli o in gruppo.

La partecipazione

L’insegnate individuerà i prodotti migliori selezionando i lavori più efficaci dei suoi studenti, poi dovrà caricare il materiale tramite il profilo della scuola, senza dimenticare nessun documento al momento dell’upload.

Premi in palio. Al termine del concorso una giuria esaminerà i contenuti e decreterà le tre opere vincitrici che saranno premiate con una somma di denaro: 5.000 euro per la scuola prima classificata 3.000 euro per la seconda classificata e 2.000 euro per la scuola terza classificata.

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Il concorso della Regione, una sfida a “colpi” di meme

Prevenzione. La campagna di screening della Regione Veneto

Prevenzione del tumore del collo dell’utero, con una diagnosi precoce si può curare

Tumore del collo dell’utero, si può prevenire e curare, grazie ad una diagnosi precoce, che può davvero salvare la vita. E’ questo il mantra che è stato in più occasioni ribadito. Il messaggio rivolto alle donne è chiaro e si può sintetizzare in tre parole: informati, aderisci allo screening e fai il vaccino.

La campagna della Regione del Veneto sulla sensibilizzazione alla prevenzione del tumore del collo dell’utero parte proprio dal programma di screening oncologico della cervice uterina.

In generale, si spiega sulla pagina web della Regione, i Programmi di Screening hanno lo scopo di ridurre la mortalità favorendo la diagnosi precoce che accresce le possibilità di cura e di guarigione, sono rivolti a tutte le persone che abitano in Veneto e che sono in una fascia di età in cui il rischio di ammalarsi di questi tumori è più alto.

Nello specifico quello della cervice uterina è un percorso gratuito per la prevenzione dei tumori del collo dell’utero, che accompagna la persona dal momento dell’adesione all’invito, alla diagnosi, fino alla cura dell’eventuale lesione. Ha lo scopo di favorire la diagnosi precoce di tumori e di lesioni che potrebbero evolvere in tumore (lesioni pretumorali), per ridurre la mortalità e accrescere le possibilità di cura e di guarigione.

L’invito ad aderire è rivolto a tutte le donne che hanno residenza in Veneto, a partire dai 25 o 30 anni di età, a seconda dello stato vaccinale per la vaccinazione contro il Papillomavirus (HPV), e fino ai 64 anni. Le donne vaccinate contro HPV entro i 15 anni hanno un rischio molto ridotto di sviluppare tumori o lesioni pretumorali, per cui iniziano lo screening a 30 anni. Le donne non vaccinate contro HPV entro i 15 anni, invece, iniziano lo screening a 25 anni.

Il Programma di Screening della cervice uterina, propone tramite lettera d’invito, il Pap test ogni tre anni alle donne dai 25 ai 29 anni non vaccinate contro HPV e il test HPV ogni 5

anni a tutte le donne dai 30 ai 64 anni. Viene offerto il test di screening più appropriato ad ogni fascia d’età, sulla base delle caratteristiche del test e sul rischio della donna di sviluppare tumore o lesioni pretumorali. Differenze tra test HPV e Pap test. Il test HPV è un esame di recente introduzione che ricerca l’infezione da HPV, mentre il Pap test ricerca le lesioni causate dall’infezione stessa. Il test HPV è più sensibile rispetto al Pap test e, per tale ragione, può essere eseguito ogni 5 anni anziché 3. Tuttavia, poiché nelle donne più giovani le infezioni da HPV sono molto frequenti e nella gran parte dei casi regrediscono spontaneamente, il test HPV è raccomandato a partire dai 30 anni. Come si procede. La lettera d’invito a effettuare il test arriva a casa alle donne nelle fasce di età interessate da parte della Ulss di appartenenza. Una volta effettuato il test, se l’esito è negativo, la persona riceve una comunicazione dalla Ulss e, dopo l’intervallo programmato, un successivo invito. Se la risposta è invece positiva, la persona riceve una comunicazione dalla Ulss e un invito a eseguire specifici esami di approfondimento (visita ginecologica con colposcopia): Successivamente, in caso di diagnosi di lesione

A partire dai 25-30 anni e fino ai 64 anni di età l’invito rivolto alle donne è di aderire al percorso gratuito di controllo, diagnosi e cura della eventuale lesione pretumorale

pretumorale o tumore, vengono definite e programmate le analisi e le cure del caso. Se il test HPV risulta positivo, viene effettuato, sullo stesso campione, il Pap test. Se anche il Pap test risulta positivo, la persona riceve una comunicazione dalla Ulss e un invito a eseguire specifici esami di approfondimento (visita ginecologica con colposcopia).

Successivamente, in caso di diagnosi di lesione pretumorale o tumore, vengono definite e programmate le analisi e le cure del caso.

Se invece il test HPV è positivo, ma il Pap test risulta negativo, la donna riceverà una comunicazione dell’esito dei test ed un invito a ripetere il test HPV dopo un anno.

E’ bene precisare che un test positivo (test HPV o Pap test) non indica la presenza di un tumore o di una lesione pretumorale, ma indica un aumentato rischio. Per questo motivo è importante eseguire gli esami di approfondimento proposti.

La vaccinazione contro il papilloma virus. In Italia è raccomandata e offerta gratuitamente alle ragazze e ai ragazzi, a partire dagli 11 anni di età, e viene somministrata in due dosi a distanza di sei mesi. Se il ciclo vaccinale inizia dopo il compimento dei 15 anni, le dosi previste sono tre.

Come difendersi dai cyberbulli, alcuni suggerimenti proposti dall’Ulss 5 Polesana

Cyberbullismo e giovani. L’occasione per riflettere sul tema è stata offerta dalla celebrazione, lo scorso 7 febbraio, della Giornata mondiale contro il bullismo, in tutte le forme in cui esso si manifesta.

L’Ulss 5 Polesana ha concentrato l’attenzione proprio sul cyberbullismo e ha fornito, attraverso la sua pagina Facebook, un serie di indicazioni per aiutare i ragazzi che hanno a che fare con questo tipo di molestie.

Intanto, è opportuno sapere che per cyberbullismo s’intende l’uso delle nuove tecnologie per intimorire, infastidire, mettere a disagio o escludere altre persone.

Quando accade la prima cosa da fare – secondo le indicazioni dell’Ulss

5 Polesana – è inviare un messaggio al bullo, esplicitando il fatto che il suo comportamento infastidisce e disturba, invitandolo a non continuare con il suo atteggiamento.

E’ opportuno non avviare un botta e risposta con chi offende on-line. Il rischio è di fare il suo gioco.

La mossa successiva è quella di bloccare tutti i profili social del bullo. E’ la strategia più efficace per non rimanere intrappolati nella sua dinamica.

In ogni caso, conviene tenere traccia delle conversazioni o degli sms molesti: potrebbero tornare utili come prova in caso di denuncia.

Non è il caso di visitare community o chat in cui si è attaccati in modo offensivo;

così come non è il caso di isolarsi ma, piuttosto, reagire informando i genitori o un adulto di riferimento su quanto sta avvenendo.

L’invito rivolto ai ragazzi è quello di denunciare sempre, se si è testimoni, gli episodi di cyberbullismo perché questo tipo di testimonianza rappresentano un valido aiuto per chi si trova in difficoltà.

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Salute

testimonianza.

I fantastici cinque schierati per abbattere le barriere architettoniche

La storia di cinque ragazzi, tra i 20 ed i 28 anni, affetti da autismo, che realizzano colorate rampe di mattoncini Lego, utilizzate nei negozi e in strutture pubbliche per permettere l’accesso alle persone con disabilità motoria

Si chiamano Enrico Balestra, Nicola Barzon, Ludovico Lancia, Enrico Ortile e Alessandro Padrin, hanno tra i 20 e i 28 anni e sono accomunati dal fatto di essere tutti e cinque affetti da autismo e di lavorare in nome di un obiettivo comune: aiutare chi - come loro – convive con una disabilità. Come? Realizzando delle coloratissime rampe di mattoncini Lego che vengono utilizzate all’interno di negozi e strutture pubbliche per permettere l’accesso alle persone con disabilità motoria e abbattere così le barriere architettoniche.

E’ una bella storia che viene raccontata attraverso la testimonianza di Sebastiano Rizzardi del Consorzio di Cooperative Sociali CSS, che raggruppa otto realtà che, tra le altre cose, si occupano – con la piattaforma “Habile” - di inserimento lavorativo di persone con disabilità e con cui il Servizio di Integrazione Lavorativa (SIL) della Ulss 6 Euganea da tempo collabora.

“Eravamo durante il primo lockdown – racconta Rizzardi - e dovevo organizzare un laboratorio di comunicazione un paio di po-

meriggi la settimana per tre giovani seguiti dal SIL. Dopo un inizio tentennante abbiamo applicato concretamente la maieutica di socratica memoria, facendo emergere da loro gli ambiti su cui se la sentivano di affinare le abilità di espressione, sapendo che autismo e comunicazione sono spesso due mondi ben lontani. Ludovico ed Enrico Ortile mi dissero che a loro piaceva scrivere e anzi il primo aveva anche già pubblicato un libro. Enrico Balestra invece mi disse che a lui piacevano i Lego e la volta dopo mi portò un Super Mario di mattoncini di cui andava tanto fiero perché lo faceva sentire forte e sicuro di sé. Anche agli altri due ragazzi piacque l’idea di cimentarsi in qualcosa di pratico durante questo laboratorio: unendo questi loro intenti con l’idea della nonna tedesca Rita Ebel, che già da tempo costruiva le rampe per i disabili con i Lego, venne fuori la nuova missione del nostro laboratorio: realizzare per il nostro territorio questo tipo di rampe”. Da questi esordi ad oggi la strada fatta è stata tanta: i Talents sono diventati cinque, le rampe costruite sono arrivate a sette – dislocate

tra il padovano e il vicentino – e ce ne sono in cantiere almeno altrettante: a Padova, e poi a Selvazzano Dentro, Rubano, Conselve, Noale. Ogni rampa è costituita da migliaia di pezzetti che, prima di essere minuziosamente assemblati, vengono raccolti e selezionati. I ragazzi basano quindi il loro lavoro sulla generosa disponibilità di mattoncini che provengono sia da privati cittadini che da negozi, che vengono a sapere dell’iniziativa attraverso il tam tam mediatico e i testimonial, tra cui c’è il campione paralimpico Damiano Marini. “La tenacia, la dedizione, la precisione e la costanza di Enrico Balestra e degli altri ragazzi permettono di realizzare qualcosa di concreto per chi si trova ad affrontare quotidianamente il dramma delle barriere architettoniche e questa intuizione – conclude Rizzardi – ha consentito di sviluppare una comunicazione di Habile e delle nostre imprese sociali come non avremmo mai potuto immaginarla, veicolando concetti complessi in maniera pop e leggera e consentendo di immaginare una concreta inclusione lavorativa in un ambito creativo come quello della comunicazione”.

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BURGER DI BROCCOLI E QUINOA

Una ricetta tutta vegetariana, ottima da gustare come piatto unico o per farcire un bel panino accompagnato da formaggio e verdure fresche.

Ingredienti (6 burger): 400 gr broccoli; 240 gr ceci (già cotti); 150 gr quinoa; 300 ml acqua; 50 gr Formaggio Grana; farina; sale e pepe q.b.

Preparazione: Sbollentare i broccoli in acqua salata per circa 5 minuti. Cuocere la quinoa in acqua fredda per 10 minuti a partire dal bollore. La dose dell’acqua deve essere il doppio del peso della quinoa. Lasciare riposare la quinoa a fuoco spento. Trasferire i broccoli e i ceci nel boccale del mixer e frullare fino ad avere un composto ben omogeneo. Aggiungere la quinoa cotta e il formaggio grana e mescolare bene. Aggiustare di sale e di pepe e della farina se il composto è troppo liquido. Formare i burger e lasciarli in riposare in frigo per un’ora. Cucinare gli hamburger in forno a 180° per 10 minuti per lato.

Idee in cucina che anticipano la primavera

BOCCONCINI DI POLLO E CARCIOFI

Un piatto che unisce il sapore delicato del pollo al gusto dolce e pungente del carciofo.

Ingredienti: 3 carciofi; 200 gr di pollo; 1 spicchio di aglio; 1/2 bicchiere di vino bianco; farina; olio sale; pepe q.b.

MUFFIN ALL’ARANCIA

Per una colazione o una merenda profumata. Dolcetti soffici, leggeri, facilissime e accontentano tutta la famiglia.

Ingredienti (6 muffin): 1 uova; 75 gr zucchero; 40 ml latte; 1 arancia; 50 ml olio di semi; 150 gr farina 00; 4 gr lievito per dolci

Preparazione: Grattugiare la scorza di un’arancia lavata e asciugata e tenetela da parte. Spremete l’arancia e filtratela con un colino a maglie fitte. In una ciotola aggiungere farina, lievito, lo zucchero l’uovo, l’olio e il succo di arance e mescolare con una frusta a mano. Dopo aver aggiunto la scorza, versare il composto negli stampini. Infornare i muffin in forno ventilato precedentemente riscaldato per 5 minuti e lasciateli cuocere a 180°forno ventilato per circa 20 minuti.

Preparazione: Tagliare il petto di pollo a cubetti. Pulire i carciofi facendo attenzione a rimuovere le foglie esterne più dure e successivamente affettarli. Trasferire i carciofi in una padella antiaderente con uno spicchio di aglio schiacciato, un giro di olio e fateli sfumare per circa 10 minuti a fiamma moderata e poi salare. Unire il pollo e lasciare cuocere a fiamma vivace per 5 minuti per rosolare uniformemente i bocconcini di pollo. Sfumare il pollo e i carciofi con il vino bianco e lasciate cuocere per altri 5 minuti, aggiustando di sale.

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Rubrica a cura di Sara Busato
A tavola
Febbraio è il mese ideale per creare ricette gustose e ricche di proprietà nutrizionali.
La frutta e verdura di stagione offrono diversi spunti per realizzare un menù facile e sfizioso

ARIETE

Siete partiti in quarta e riuscite finalmente ad affrontare e risolvere tutte le questioni rimaste in sospeso, in ambito domestico, familiare ma anche lavorativo

Febbraio

State attraversando una fase di passaggio che talvolta genera confusione e disorientamento, ma è un percorso necessario. Presto tutto sarà più semplice e chiaro

Febbraio regala sempre un po’ di leggerezza

E’ un periodo di alti e bassi dal punto di vista emotivo. Non lasciatevi travolgere e date spazio alla razionalità che in questo periodo vi guiderà nelle vostre scelte

Il mese è iniziato nel migliore dei modi. Una rinnovata energia vi consente di ottenere approvazione e successo, a volte anche insperati. Approfittatene per puntare in alto nei vostri obiettivi

Se le cose non vanno proprio come avevate sperato affidatevi all’ottimismo e alla vostra innata gioia di vivere che vi consentiranno di superare con successo tutte le ostilità

All’impulsività che vi tenta talvolta opponete il vostro sano realismo che vi consente di affrontare con lucidità ogni prova. Ne trarrete beneficio in ogni situazione

E’ tempo di rialzarsi in piedi e tirare fuori tutta la grinta di cui siete capaci per lasciarvi alle spalle quella fase di incertezza che avete vissuto in modo passivo. Si volta pagina e si ricomincia

Il cuore avrà la meglio, accompagnato da una fervida immaginazione che vi consentirà di mettervi in gioco con più leggerezza nelle relazioni. Non fatevi distrarre troppo

La situazione è molto più semplice di quanto possa apparire se affrontate le cose con un po’ di spensieratezza e col sorriso. Gli amici sono una risorsa incredibile

Non vi smentite mai: la vostra forza è nella determinazione e, ancora una volta, sarà la vostra carta vincente. Nessuno potrà fermarvi, neanche la stanchezza. La vostra grinta avrà la meglio

E’ il momento giusto per lasciare da parte tutti i dubbi e i sensi di colpa. Guardate oltre e pensate solo a voi stessi. Gli altri se la caveranno da soli

Concentratevi su ciò che volete davvero cambiare e cominciate a pensarci concretamente. Un passo dopo l’altro arriverete a ottenere ciò che desiderate. Siate tenaci

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TORO GEMELLI CANCRO
LEONE VERGINE BILANCIA PESCI ACQUARIO CAPRICORNO SAGITTARIO SCORPIONE Oroscopo

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Febbraio regala sempre un po’ di leggerezza

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I fantastici cinque schierati per abbattere le barriere architettoniche

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pages 36-38

Prevenzione del tumore del collo dell’utero, con una diagnosi precoce si può curare

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pages 35-36

Sicurezza stradale, la parola ai ragazzi

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La rivoluzione digitale dei piccoli comuni Dall’Isee al passaporto, tutto alle Poste

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Da scarto a risorsa, l’impegno di Despar contro lo spreco alimentare

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Bonaccini: “La differenza tra me e Elly? Voglio un partito di governo, non di protesta”

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ViviVeneto, la “super app” della Regione

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#Regione

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Premio alla carriera per Matteo Luise: “Il miglior modo per iniziare”

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Grandi spettacoli al teatro di Adria con Panariello, Baglioni e Turci

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Il Pd polesano: “Necessario investire sui giovani per rilanciare il Polesine”

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La provincia di Rovigo registra una buona crescita dell’export

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Il coro femminile “Eco del Fiume” festeggia i suoi 45 anni

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d’Onore. Il mezzo soprano riceverà il premio promosso dai Bontemponi Il premio “La colonna 2023” alla cantante Mariaelena Fincanto

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“A Baricetta dopo l’atteso semaforo partiranno i lavori per la ciclabile”

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Itinerari guidati per promuovere la città

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Cadono le limitazioni: Csa più flessibile e senza prenotazione

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Da Adria una nuova motovedetta consegnata alle autorità libiche

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“Per rilanciare la città dobbiamo ripartire dalle persone”

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“22 milioni dai bandi, un’area camper e via libera al piano interventi”

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Nuova era per la linea Adria-Venezia: “Una vera e propria rivoluzione”

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Comune e Prefetto uniti per garantire “Scuole Sicure”

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Più treni, servizi e sostenibilità per la linea Adria-Venezia

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