I parchi dello Utah

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USA

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MOAB national parks

UTAH OUTDOOR

i PARCHI dello UTAH

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PA P E R F R E E


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è un’esperienza nel cuore dell’Americ on the road americano. Vedrete la t la natura sfolgorante e violenta del nella parte meridionale dello Utah, tra rocce rosse infuocate, gole scoscese incisioni rupestri. Uno spettacolo c accompagnerà per sempre.

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ca piĂš vera, la quintessenza del viaggio terra come ai tempi della preistoria, principio. Tutto questo lo troverete a Zion, Bryce e Moab, terra di canyon, e, fiumi impetuosi, deserti di sale e che toglie il fiato, un ricordo che vi

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ZION national park

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BRYCE CANYON

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MOAB national parks

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UTAH OUTDOOR

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feeling utah


VIDEO on the road


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Il nome “Utah” deriva da un vocabolo Ute, i nativi americani che vivevano in queste terre, e significa ‘gente delle montagne’. I rilievi montuosi dello Utah sono in media i più alti di tutti gli Stati Uniti: raggiungono una media di 3400 metri di altitudine.

12 COSE D A sapere

03 04 05 06

Il simbolo dello Stato dello Utah è l’alveare, che simboleggia parsimonia e industriosità. L’animale simbolo dello stato dello Utah è il Rocky Mountain Elk, o Wapiti delle Montagne Rocciose.

Il pesce simbolo dello stato dello Utah è la Raimbow Trout, o Trota Arcobaleno. Lo stato dello Utah ha cinque parchi nazionali: Arches, Canyonlands, Zion, Bryce and Capitol Reef.


07 UTA 08 09 10 11 12

sapere

Lo stato dello Utah ha sei foreste nazionali: Ashley, Dixie, Fishlake, Manti-LaSal, Uinta, and Wasatch-Cache

Lo Utah è l’unico stato americano ad avere il nome della capitale composto da tre parole, Salt Lake City, ognuna di quattro lettere.

Con i suoi 220.000 chilometri quadrati di superficie lo Utah è l’undicesimo stato americano per estensione.

Con il più alto tasso di alfabetizzazione lo Utah guida la classifica degli stati americani.

Il parco nazionale di Arches contiene più di 2000 archi naturali in arenaria. In passato agli escursionisti che ne scoprivano uno non ancora censito, era dato il privilegio di donare all’arco il proprio nome.

Bryce Canyon deve il suo nome al pionere mormone Ebenezer Bryce. Quando questi, nel 19° secolo, scopri il canyon formato da una foresta di Hoodoos, i pinnacoli formati dall’erosione, lo definì “un posto infernale dove perdere una vacca”.


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UTAH

IDAHO

MAPPA

UTAH

N E VA

DA

Bryce Canyon

Canyonlands

ARIZONA


WYOMING Utah Coordinate 40°45’ N 111°53’ W

Arches

COLORAD

O

Data di istituzione 4 gennaio 1896 Altitudine 664,4 - 4 120,3 m s.l.m. Superficie 219 887 km² Abitanti 3 161 105 (2018) Densità 14,38 ab./km² Contee 29 Zion

NEW MEXICO

Comuni 246


I N DIC E

ZION

MOAB

MAPPA


BRYCE CANYON

UTAH OUTDOOR

INFO UTILI


zion

NAT U R A

GRANDIOSA

Attraverso lo Utah del Sud per ammirare le meraviglie geologiche dello Zion National Park e Snow Canyon. Testi e foto di Lucio Rossi e Marco Santini

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MAP Zion

Lat 37,12 N






P

ercorrendo verso nord la Interstate 15, si lascia il Nevada per entrare nello Utah, il tredicesimo Stato USA per ordine di grandezza. Collocato a cavallo fra il Sud-Ovest e le Montagne Rocciose, ospita poco piÚ di 3 milioni di abitanti, in gran parte concentrati nei dintorni della capitale Salt Lake City. Questo ne fa uno Stato in gran parte deserto dove la natura è protagonista assoluta e spettacolare. Una sorta di enciclopedia geologica a cielo aperto dove le rocce, con le loro formazioni spesso incredibili, raccontano la storia del tempo.



Tremila ettari di arenarie bianche e rosse


che l’erosione ha scolpito in mille forme


Snow Canyon è un piccolo State Park,

che riserva

molte sorprese


Snow Canyon State Park: arenaria bianca che sembra neve Viaggiando da sud verso nord il primo tuffo nei colori e negli spazi di questa natura è proprio a due passi da St. George lungo la Interstate 15. Snow Canyon è un piccolo State Park, solo sfiorato dal flusso turistico internazionale, che riserva però molte sorprese e merita assolutamente una visita. Contrariamente a quanto suggerito dal nome, qui la neve è cosa rara, mentre abbondano le grandi vedute e le opportunità per fare splendide passeggiate.




feeling utah


VIDEO Zion National Park: meraviglia geologica




3000 ettari di arenarie bianche e rosse che l’erosione ha scolpito in mille forme, dune di sabbia pietrificate, antiche colate di lava e 60 chilometri di sentieri, fanno di questo parco un luogo tutto da scoprire con la calma e il silenzio concessi dalla scarsa frequentazione. Lasciando St. George lungo la Highway 18 in direzione nord conviene voltare a sinistra prima di arrivare alla deviazione per Snow Canyon e seguire le indicazioni per lo Scenic Overlook. Specialmente il mattino, la veduta d’insieme sul parco è bellissima e consente di farsi un’idea generale sulla zona. Una volta scesi nel canyon, in realtà un’ampia valle, non bisogna perdersi una corsa sulle dune di sabbia e una passeggiata su quelle pietrificate.


Il Lava Flow Trailhead consente di raggiungere una serie di caverne lasciate dalle colate di lava, un paio delle quali sono di facile accesso. La gita copre una distanza di circa 3 chilometri andata e ritorno su terreno poco impegnativo. Gli slot canyon del Jenny’s trail Di nuovo in auto, si segue la bella strada panoramica che taglia il parco in senso longitudinale e, prima di raggiungere l’uscita meridionale, si trova sulla sinistra il breve sentiero per Jenny’s Canyon che consente di raggiungere alcuni slot canyon, strette fessure scavate nella roccia dall’acqua torrentizia. Proprio per il pericolo rappresentato dalle piene improvvise questa zona è chiusa dal 15 marzo al 1° giugno e, in ogni caso, è da frequentare solo col bel tempo.




In tutta questa regione gli strati di roccia sono stati sollevati dal movimento delle placche, inclinati ed erosi



Verso il Grand Staircase-Escalante National Monument, passando da Zion Da St. George a Zion National Park, con le sue grandi montagne e le pareti di roccia che sembrano scolpite, ci vuole poco più di un’ora percorrendo un tratto di Interstate 15 e quindi la Highway 9 passando per Hurricane, Virgin, Rockville e Springdale. Il Parco di Zion, uno dei più popolari d’America con i suoi 4 milioni e mezzo di visitatori l’anno, si trova ai margini del Colorado Plateau. In tutta questa regione gli strati di roccia sono stati sollevati dal movimento delle placche, inclinati ed erosi, formando la cosiddetta Grand Staircase, una serie di falesie colorate che si estendono tra il Bryce Canyon e il Grand Canyon, in Arizona. Lo strato inferiore di roccia a Bryce Canyon è all’altezza dello strato superiore di Zion, e lo strato inferiore di Zion è a sua volta lo strato superiore del Grand Canyon.



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Zion National Park: meraviglia geologica Fino a 240 milioni di anni fa Zion era un bacino relativamente piatto e prossimo al livello del mare. L’accumulo di materiali erosi e trasportati dall’acqua nella sua parte inferiore ne hanno provocato il collasso, e così fu ricoperto da mari poco profondi, ampie pianure e deserti di sabbia a seconda dei movimenti tellurici e dei cambiamenti di clima, fino alla fase di innalzamento che ha portato questa regione dal livello del mare fino ai quasi 3000 metri d’altitudine e che è ancora in evoluzione. L’erosione ha fatto il resto ed ecco la meraviglia geologica che oggi possiamo visitare. Le escursioni nello Zion Un parco la cui visita va pianificata con cura per via dei pesanti flussi turistici, ma che regala emozioni indimenticabili ai visitatori. Da non perdere l’escursione nel letto del fiume Virgin che risale i famosi Narrows, spettacolari strettoie caratterizzate da vertiginose pareti di roccia dove danzano i riflessi di luce; l’impegnativa salita fino ad Angel’s Landing, forse l’escursione più emozionante di Zion: riservata a chi è in ottima forma e non teme il vuoto. Oppure il sentiero che porta alle Emerald Pools, o quello che conduce al Lava Point Overlook nella zona di Kolob e, naturalmente, l’escursione di base lungo lo Zion Canyon che dal Visitor Center arriva fino al Temple of Sinawava percorrendo la Zion Canyon Scenic Drive. Quest’ultimo spettacolare percorso rivela il cuore del Parco e conduce a molti dei punti di partenza per le escursioni che si addentrano verso le zone più selvagge.










La Scenic Drive è percorribile in alta stagione solo con le navette gratuite del Park Service. Si lascia Zion viaggiando verso nord-est lungo la Mount Carmel Highway (accesso con alcune restrizioni per i mezzi di maggiori dimensioni, come i camper), caratterizzata da un famoso tunnel completato nel 1930, alla fine del quale si trova il sentiero che, in meno di un’ora, porta al Canyon Overlook, la piĂš


bella balconata panoramica sul parco. Di nuovo in auto si prosegue lungo la Highway 9 fino alla località Mount Carmel Junction, in cui si imbocca la Highway 89 che, più a nord, incrocia la spettacolare Scenic Byway 12: così verso nord ci si sposta in direzione del Bryce Canyon National Park. Testi e foto di Lucio Rossi e Marco Santini © LATITUDESLIFE.COM RIPRODUZIONE RISERVATA

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B

C A E NY C Y O R

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N

UN E S E RCI TO

di roccia

ROSSA

Raggiungiamo il Bryce Canyon attraverso la Scenic Byway 12, uno tra gli “on the road” più spettacolari degli States. Testi e foto di Lucio Rossi e Marco Santini


MAP Bryce Canyon

Lat 37,37 N






L

asciate alle spalle le vertigini calcaree di Zion e il bivio di Mount Carmel Junction, si viaggia verso nord per una cinquantina di miglia passando per Glendale e Hatch fino al bivio per Bryce Canyon National Park ove s’incontra la famosa Scenic Byway 12. La Scenic Byway 12: un gioiello tra le Scenic Highways Parte del progetto di turismo stradale promosso negli Stati Uniti fin dall’inizio del secolo scorso, la 12 è uno dei gioielli della corona di Scenic Highways che offrono ai viaggiatori la possibilità di effettuare viaggi “On The Road” davvero spettacolari. Quest’ultima parte da Panguitch, paesino da vecchio west pochi chilometri a nord rispetto al punto dove la incontra il nostro itinerario, e si snoda verso settentrione collegando alcuni dei parchi più interessanti dello Utah: Bryce Canyon, Kodachrome Basin, Escalante, Capitol Reef. Si tratta di un percorso breve: poco più di 150 chilometri che si potrebbero percorrere in un paio d’ore, ma è talmente ricco di luoghi d’interesse che vale la pena dedicargli almeno una settimana.



Le Scenic Highways offrono ai viaggiatori la

possibilità di

effettuare viaggi

on the road davvero

spettacolari





La Scenic Byway 12 parte da Panguitch

paesino da vecchio West



Una volta lasciata la Highway 89 e imboccata la Scenic Byway 12, nel giro di pochi chilometri il paesaggio si fa unico: il nastro d’asfalto supera serpeggiando le rocce rosse, i pinnacoli e gli archi del Red Canyon prima di arrivare alla deviazione di Bryce Canyon. Bryce Canyon: un esercito di hoodoos Il Bryce Canyon National Park, istituito nel 1928, copre una superficie di 14.500 ettari che comprendono una serie di anfiteatri naturali, il più famoso dei quali è il Bryce Amphitheater, caratterizzato dalla più alta concentrazione al mondo di hoodoos, pinnacoli di roccia scolpiti dall’erosione. Una sorta di giardino di pietra dai colori infuocati, creato dal ciclo millenario di gelo e scioglimento oltre che


dal lavorio di erosione di un fiume. Una strada panoramica permette di raggiungere comodamente i view point più spettacolari (Sunset e Sunrise Point, Inspiration Point, Bryce Point) ma, per godere appieno del fascino di questo luogo, bisogna lasciare l’auto e addentrarsi nel labirinto seguendo uno dei molti sentieri ben marcati che percorrono l’intero parco. Tra aprile e ottobre è attivo un servizio navetta in quest’area del parco per ridurre la congestione. I migliori view point del Bryce Altri punti panoramici si trovano lungo tutta la strada principale che in circa 25 chilometri va dall’unico ingresso del parco a nord, lungo il bordo dell’altopiano, fino ai punti più alti nel settore meridionale di Bryce (oltre i 2700 metri).


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VIDEO Bryce Canyon National Park





Hoodoos vengono chiamati i tipici pinnacoli

di roccia

scolpiti

dall’erosione

che rappresentano la caratteristica

di Bryce


Proprio a causa dell’altitudine a cui si trova questo parco, il clima fra l’autunno e la primavera è variabile e può farsi rigido: la neve non è rara a partire da ottobre. Oltre al Bryce Amphitheater nel parco si trovano altri settori, meno frequentati, che meritano una visita. Per esempio si può guidare la propria auto fino a Rainbow Point per una veduta d’insieme dell’intera regione. A pochi metri da lì, Yovimpa Point regala un colpo d’occhio unico sullo spaccato degli strati di roccia che danno origine alla Grand Staircase, le sezioni della quale prendono il nome dal colore dominante della roccia: sul gradino più alto ci sono le Pink Cliffs, poi le Grey Cliffs e quindi le White Cliffs. Guardando giù, verso canyon più lontani, ecco le Vermilion Cliffs. Da qui lo sguardo corre libero fino al North Rim del Grand Canyon. Al tramonto si può raggiungere Paria View, luogo amato dai fotografi grazie a una sorta di castello di roccia scolpito, esposto a ovest, che si leva dal fondo del canyon e riceve gli ultimi raggi di sole. I colori sono indimenticabili. Bella anche l’escursione a Farview Point, nel settore opposto del parco. Anche qui, grazie alla qualità dell’aria che si registra a Bryce Canyon, lo sguardo si può spingere lontano, fino alle Black Mesa, in Arizona, a più di 200 chilometri di distanza.



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Kodachrome Basin:

un piccolo gioiello di soli novecento ettari che esplode

di colori

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I rangers

consegnano ai visitatori informazioni e mappe del parco

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Il bacino di Kodachrome: colori per fotografi Lasciato Bryce Canyon si prosegue lungo la Scenic Byway 12 verso Grand Staircase-Escalante National Monument e Capitol Reef National Park; ma prima di raggiungere questi parchi, merita una sosta lo splendido Parco Statale del Kodachrome Basin. Si tratta di un piccolo gioiello di soli 900 ettari che esplode di colori: 67 guglie monolitiche in pietra, chiamate sand pipes (tubi sedimentari), punteggiano gli strati di arenaria multicolore che rivelano 180 milioni di anni di storia geologica. Il nome si deve ad una una spedizione della National Geographic Society che lavorò qui nel 1948. Divenuto Parco Statale nel 1963, è un luogo fatato, silenzioso e poco frequentato, che regala infiniti scorci e opportunità fotografiche. Una rete di sentieri permette di raggiungere i luoghi di maggior interesse ed è possibile organizzare escursioni a cavallo all’interno del parco. A una 15 di chilometri sorge il Grosvenor Arch, uno dei più imponenti archi di arenaria della regione. Misterioso e solitario: il Grand Staircase-Escalante National Monument Di nuovo in auto la Scenic Byway 12 conduce verso il Grand Staircase-Escalante, una delle ultime regioni selvagge degli Stati Uniti ad essere esplorata e divenuta parco solo nel 1996. La valle del fiume Escalante si snoda per 150 chilometri fino al lago Powell in uno scenario dove si alternano archi e piscine naturali, pareti a picco e misteriosi canyon laterali.






Da non perdere la Calf Creek Falls, una cascata di 40 metri che si getta in una pozza trasparente dove è possibile fare il bagno. Escalante è davvero selvaggio e sconfinato: non è inconsueto passare giorni senza incontrare altri visitatori. Per questa ragione la visita al parco va pianificata con cura e prudenza, seguendo i consigli dei ranger che si trovano nei Visitor Center di Kanab, Escalante, Cannonville o Big Water. Capitol Reef e la sua barriera di roccia: Waterpocket Fold Poco oltre il Grand Staircase Escalante National Monument, sempre lungo la Scenic Byway 12, si trovano le falesie colorate


del Capitol Reef dove 65 milioni di anni fa la crosta terrestre si è sollevata e piegata dando origine al Waterpocket Fold: lunga 140 chilometri, questa meraviglia della natura regala scorci drammatici fatti di pareti verticali e archi naturali, e nasconde numerose incisioni rupestri realizzate dagli antichi abitanti indiani. La strada che attraversa il parco offre numerose opportunità paesaggistiche e, proprio vicino all’ingresso, merita una sosta Panorama Point: qui, al tramonto, lo scenario si fa incandescente in un contesto primordiale destinato a rimanere a lungo negli occhi dei visitatori. Testi e foto di Lucio Rossi e Marco Santini © LATITUDESLIFE.COM RIPRODUZIONE RISERVATA

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Il nome Kodachrome

si deve ad una spedizione della

national geographic society che qui lavorò nel 1948



MOAB

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PARADISO DEGLI ARCHI E DEI CANYONs


La tappa a Moab è strategica, perché permette di visitare il Parco degli Arches e quello delle Canyonlands, entrambi scolpiti da acqua e gravità. Testi e foto di Lucio Rossi e Marco Santini

MAP Moab

Lat 38,34 N


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asta dare un’occhiata al sito ufficiale del turismo di Moab per leggere a caratteri cubitali che questo, che un tempo era uno sperduto paesino nel cuore di pietra dello Utah, è diventato negli ultimi decenni un vero e proprio faro per gli amanti dell’outdoor e che qui le opportunità di avventure sono sterminate, così come la natura che lo circonda. Da Arches National Park a Canyonlands questa sconfinata regione è l’anticamera selvaggia del Grand Canyon e promette emozioni a non finire.



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Moab: da paesino sperduto a centro del turismo Moab oggi è un hub turistico continuamente in crescita: negli ultimi 30 anni i visitatori sono passati da poco meno di 300.000 a circa un milione. Per contro, gli abitanti residenti stabilmente non raggiungono le 6000 anime. Fondata nel 1884 fu polo minerario per l’estrazione del vanadio dal 1912 e dell’uranio dal 1950. Con il declino dell’industria mineraria comincia l’ascesa di quella turistica che ha cambiato in meglio il futuro di questa cittadina che sembrava destinata all’oblio. Grazie al delirio stupefacente di rocce che la circondano, Moab è la capitale mondiale della mountain bike e una destinazione privilegiata per gli amanti delle escursioni in 4x4, oltre che per gli amanti della natura. Le attività vanno dalle passeggiate ai trekking, dalle escursioni in mongolfiera a quelle anche di più giorni con i gommoni da rafting, dalle avventure in fuoristrada a quelle a due ruote, passando per l’arrampicata e l’equitazione. Il tutto avviene senza generare alcun senso di affollamento: Moab è una sorta di pratico dormitorio al centro di una regione enorme, selvaggia, articolata e complessa. Le orme dei viaggiatori si perdono nel labirinto di canyon portate via dal vento e perse nel silenzio.



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Archi e rocce nel Parco Nazionale degli Arches Al primo posto, fra le meraviglie di Moab c’è senz’altro l’Arches National Park. Se avete bisogno di un pretesto per visitarlo, sappiate che qui c’è la più alta concentrazione al mondo di archi naturali: sono oltre 2000, per non parlare dei massi erratici e dei pinnacoli. La nascita di questo parco si deve probabilmente alla passione di Loren “Bish” Taylor che rilevò il quotidiano di Moab, The Times-independent, nel 1911 quando era solo diciottenne. Per anni raccontò sulle pagine del suo piccolo giornale la meraviglia di quel red rock country che circondava la sua cittadina di frontiera.


La voce si sparse e nel 1929 venne istituito l’Arches National Monument che poi divenne Parco Nazionale nel 1971. Con una superficie che supera i 310000 mila km2, il parco è una sorta di paese delle meraviglie che deve la sua esistenza al Paradox Basin, un bacino salino sotterraneo spesso oltre trecento metri che, 300 milioni di anni fa, era il fondo di un mare sul quale si depositarono detriti per un tempo lunghissimo. L’enorme peso di questi detriti e la sostanziale fragilità del fondo salino diedero origine a un territorio instabile, in cui sprofondamenti, fratture, innalzamenti e il conseguente lavorio dell’erosione crearono i presupposti per la nascita di questo giardino di pietra, folle e surreale, che oggi strega i suoi visitatori.


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Una giornata del Parco Una giornata tipo ad Arches comincia il mattino presto, prima dell’alba, per godere dei colori cangianti regalati dalle prime luci e per evitare eventuali code in ingresso al gate del parco (non rare in alta stagione). Durante il giorno si guida da un view point all’altro, si fanno passeggiate per raggiungere gli archi più spettacolari, si fa un picnic panoramico in una delle piazzole dedicate, magari si raggiunge Landscape Arch, il più lungo arco al mondo con i suoi 94 metri, nella zona di Devils Garden. Nel frattempo si consuma una scheda di memoria intera, anzi due, perché qui è impossibile contenersi con le foto. Al tramonto si va a vedere le Window Arch e Turret Arch, nella sezione omonima, oppure si sale a Delicate Arch, simbolo del parco e sunset spot per eccellenza. Ma non finisce qui.


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Dopo il crepuscolo, quando gli ultimi turisti sono tornati a Moab, la luna e le stelle regalano visioni fantastiche fra le rocce e i pinnacoli di Arches, una emozione imperdibile. Acqua e gravità: gli architetti del Parco delle Canyonlands Il bivio per il Parco Nazionale delle Canyonlands si trova solo qualche chilometro più a nord rispetto all’entrata di Arches. Con i suoi quasi 140.000 ettari di area protetta contiene canyon colorati, falesie, archi e guglie e fiumi nel cuore deserto del sudest dello Utah. Acqua e gravità sono stati i principali architetti di questo mondo selvaggio e hanno scolpito nei millenni gli strati di roccia sedimentaria.


Canyonlands è composto da quattro distretti, divisi da Green river e Colorado river. In comune hanno l’atmosfera primitiva nel deserto, ma ognuno vanta il proprio carattere particolare e offre diverse opportunità di esplorazione e avventura. Sebbene appaiano vicini, dando uno sguardo più attento alla mappa ci si rende conto che non ci sono strade che collegano le varie sezioni del parco e spostarsi da una zona all’altra richiede ore di viaggio, perché è possibile attraversare i fiumi solo in pochi punti. Questo spiega in parte il sostanziale senso di solitudine che si prova visitando questo sperduto Parco. Occorre pianificare con attenzione il proprio viaggio, tenendo presente che alcuni percorsi richiedono dei permessi e a volte è necessario un mezzo 4x4.



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VIDEO Arches National Park Moab


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La White Rim Road con un 4x4 Partendo da Moab la zona più accessibile e frequentata è Island in the Sky, che offre vedute spettacolari da molti punti panoramici lungo la strada asfaltata, numerose escursioni di varia lunghezza e un moderato percorso a quattro ruote motrici chiamato White Rim Road. Questo affascinante percorso lungo 150 chilometri permette di godere di tutta la grandezza di questo paesaggio, del silenzio e della solitudine. Da affrontare con un fuoristrada e l’attrezzatura da campeggio, questa è un’avventura che in media dura 2 o 3 giorni. In condizioni meteorologiche favorevoli, la White Rim Road è di difficoltà moderata, ma richiede comunque una minima dimestichezza con la guida “off road”. Non mancano tratti ripidi ed esposti, come parte dello Shafer Trail, della Lathrop Canyon Road, del Murphy Hogback, dell’Hardscrabble Hill. In caso di maltempo, tratti di strada sul versante occidentale del parco possono allagarsi, rendendo impossibile il passaggio. Per questo sono necessari i permessi e per questo è fondamentale seguire le regole del Parco e le indicazioni dei ranger. Questo è un territorio estremamente selvaggio e va affrontato come la montagna o il mare: con rispetto e prudenza.


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Potash Road: sterrato facile e… cinematografico Altro percorso da non perdere è la Potash Road, sterrata, facile, emozionante e imperdibile per gli amanti del cinema: infatti è proprio lungo questo percorso che venne filmata la scena clou di Thelma & Louise, in quello che oggi è conosciuto come Thelma & Louise Point. Una deviazione al Parco Dead Horse Point Assai più accessibile e adatto all’escursione in giornata, Dead Horse Point State Park si trova circa 15 chilometri a nord di Moab e regala vedute mozzafiato sulla regione di Canyonlands e sul Colorado River. Dal bivio con la U.S. Route 191 sono circa 37 chilometri di strada divertente fino al view point di Dead Horse. Non mancano i sentieri che seguono l’orlo del precipizio e una giornata passerà in fretta. Il tramonto da qui è tra i più pregiati. Testi e foto di Lucio Rossi e Marco Santini © LATITUDESLIFE.COM RIPRODUZIONE RISERVATA

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I parchi dello Utah sono tra i più visitati d’America ma basta lasciarsi la strada alle spalle per trovarsi immersi nella natura selvaggia. Un vero playground per gli amanti degli sport all’aria aperta in un ambiente sconfinato e per nulla addomesticato dall’uomo. Testi e foto di Lucio Rossi e Marco Santini


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NELLE

AV V E N T U R A

TERRE

MAP Utah

Lat 40,45 N



L’escursione simbolo di Zion, quella più aerea e spettacolare, è senza dubbio Angels Landing.


Strade tortuose che scoprono panorami mozzafiato: Bryce è il luogo ideale da vivere in sella a una moto



L’ escursione a Delicate Arch è una delle cose piĂš belle da fare nel parco di Arches: 3 miglia andata e ritorno su terreno impegnativo.



P

ochi territori si prestano alle attività all’aria aperta come questa parte dello Utah. Vuoi per la eccezionale diversità dei terreni, o per la bellezza del paesaggio che invita alla scoperta, per il clima che permette di stare all’esterno buona parte dell’anno e, infine, per la vastità e lo stato selvaggio che consentono di godere appieno della natura senza necessariamente essere circondati da una moltitudine di turisti. Eppure parchi come Zion sfiorano i 5 milioni di visitatori annui ma, come spesso avviene in montagna, basta lasciare l’asfalto e i centri turistici per ritrovarsi soli al cospetto della natura. Proprio per questo, vale la pena di ricordare che da queste parti l’ambiente è meno addomesticato che in Europa e quando si parla di grandi spazi bisogna sapere che qui sono letteralmente sconfinati. Go wild è bello ma con attenzione e responsabilità. Andiamo a vedere, zona per zona, cosa offre questa parte di mondo agli amanti dello sport e dell’outdoor.



AVVENT U RE O U TDOOR

ZION

n at i o n a l

Questo è un paradiso per gli appassionati di sport e natura.




Zion National Park Questo è un paradiso per gli appassionati di sport e natura. Per cominciare niente di meglio che un giro panoramico in elicottero per prendere confidenza con la morfologia del territorio e capirne la complessa vastità. Poco sportiva ma talmente emozionante da essere imperdibile. www.zionHelicopters.com. Fra le escursioni a piedi, la più popolare è quella che risale i Narrows guadando il fiume. L’attrezzatura stivali, pantaloni impermeabili, zaini a prova d’acqua e bastoncini da trekking - si possono affittare a due passi dal Visitor Center, al capolinea della navetta gratuita che serve Springdale. Per arrivare ai Narrows bisogna prendere la navetta al Visitor Center e risalire la Zion Canyon Scenic Drive fino alla fermata di Temple of Sinawava. Da qui comincia la Riverside Walk, un facile sentiero asfaltato di circa 1 chilometro e mezzo che porta al vero e proprio ingresso della gola. Fin qui si sta all’asciutto: ma il bello deve ancora venire. Terminata la Riverside Walk, il livello di difficoltà sale, perché si procede nel fiume in uno stretto e suggestivo canyon con pareti alte e spesso strapiombanti, fino al famoso Wall Street (4 chilometri e mezzo dal punto di partenza).


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VIDEO Utah from the air



Fra le escursioni a piedi a Zion la piÚ popolare è quella che risale i Narrows guadando il fiume, con stivali, pantaloni impermeabili e bastoni da trekking.



Esiste una variante assai più impegnativa che si chiama TopDown Zion Narrows Hike, di ben 25 chilometri. Per affrontarla occorrono, oltre a una buona condizione fisica, dei permessi e un paio di giorni. Inutile dire che ogni escursione in uno stretto canyon percorso da un fiume va intrapresa solo in condizioni meteo ideali. L’escursione simbolo di Zion, quella più aerea e spettacolare, è senza dubbio Angels Landing. Si tratta di un sentiero molto faticoso di 8 chilometri e mezzo con un dislivello di oltre 450 mt che in 4/5 ore porta i visitatori verso un punto panoramico sopraelevato di eccezionale bellezza. La salita è molto ripida e impegnativa dato che il sentiero si affaccia su uno strapiombo, specialmente nel tratto finale, che si svolge in cresta e non mancano i tratti attrezzati con catene. L’attacco del sentiero è vicino a The Grotto Picnic area, dove si trova anche la fermata dello shuttle. Non potrebbero mancare in questo parco, le opportunità di fare escursioni a cavallo: fra le più accessibili e remunerative va ricordato Sand BenchTrail che culmina in un punto panoramico da cui godere la vista della parte meridionale di Zion National Park. www.canyonrides.com/horseback-riding-zion-national-park. Per gli amanti del brivido è altamente raccomandata l’escursione di canyoning nel Pine Creek Canyon. La partenza si trova subito dopo l’uscita superiore del tunnel. Da ricordare che l’acqua è decisamente fredda e vale la pena di affittare anche le mute oltre al resto dell’equipaggiamento necessario. Escursioni guidate con Zion Guru: una società specializzata con permessi di accesso a 25 canyon diversi nella regione di Zion. www.zionguru.com




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E LO

ST. GEORGE

SNOW

Il piccolo Snow Canyon State Park offre la possibilitĂ di realizzare numerose belle passeggiate fra le dune, i canyon e anche nella valle principale.



St George e lo Snow Canyon Il piccolo Snow Canyon State Park offre la possibilità di realizzare numerose belle passeggiate fra le dune, i canyon e anche nella valle principale. Fra queste brilla il Butterfly Trail. Si tratta di un facile percorso che, fra andata e ritorno, copre circa 3 chilometri, a partire dalla stessa area di parcheggio dove ha inizio l’escursione alle Petrified Dunes. Il sentiero prende il nome da un masso spaccato in due che ricorda una farfalla, un dettaglio che pochi conoscono. La roccia si trova a metà percorso, sulla cresta, prima di attraversare una zona aperta. Il momento clou di questa escursione è il Lava Flow Overlook, a cui si accede da uno sperone alla fine del sentiero. I panorami sono spettacolari. Si può tornare lungo lo stesso percorso o virare a destra e prendere il sentiero Lava Flow, facendo poi un pezzo di asfalto per tornare all’auto. La lunghezza è simile. Molto belle anche le gite in bicicletta, non particolarmente lunghe e adatte a tutta la famiglia. Classica è quella, tutta su pista ciclabile, che lascia St George seguendo la Hwy 18 a nord fino alla cima dello Snow Canyon, poi cala nella vallata e attraversa tutto lo Snow Canyon nel senso della lunghezza per poi tornare a St George. Lo scenario è fantastico lungo l’intero percorso, ma la parte più spettacolare è all’interno dello Snow Canyon State Park.


Non manca la possibilitĂ di seguire a cavallo alcuni tracciati nel parco, in compagnia di una guida esperta che saprĂ scovare esemplari inaspettati della fauna locale e spiegare la tipicitĂ della flora www.snowcanyontrailrides.com. A St. George ci sono anche diversi operatori che propongono escursioni guidate con i quad e con i fuoristrada per andare alla scoperta del regno delle rocce rosse. atvadventures.com www.smartertravel.com/things-snow-canyon-state-park-utah


Snow canyon è un succedersi di arenaria rossa e gialla, tra profondi canyon e dune pietrificate.



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BRYCE

n at i o n a l

Un territorio da vivere all’aria aperta. Da percorrere a piedi o in bici circondati dallo scenario mutevole e surreale dei pinnacoli.



Bryce National Park Grazie alla trasparenza dell’aria di montagna, Bryce è un ottimo territorio per le escursioni in mongolfiera. Lo sguardo, in una bella giornata può spaziare per centinaia di chilometri. Non a caso ogni anno a giugno si tiene un festival di mongolfiere a Panguitch. Bryce Canyon Airline, da 30 anni opera in questa regione offrendo escursioni in mongolfiera, elicottero e piccoli aerei www.brycecanyonairport.com. Fra le attività più popolari a Bryce vanno certamente ricordate le escursioni a cavallo: un’emozione unica quella di percorrere i sentieri del parco circondati dallo scenario mutevole e surreale dei pinnacoli. www.rubysinn.com/activities-in-bryce-canyon


Per quanto riguarda le passeggiate va ricordato il Rim Trail, che costeggia tutto l’orlo del Bryce Amphitheater e che collega tutti i punti panoramici. Facile, frequentato ma imperdibile. Spettacolare anche la Bryce Amphitheater Traverse che scende e risale la parte più spettacolare degli hoodoos (i caratteristici pinnacoli prodotti dall’erosione delle rocce) senza dover ripercorrere i propri passi (navetta gratuita). Poco meno di 8 chilometri per 4/5 ore di cammino. Fra le escursioni più lunghe da citare il Fairyland Loop. Diverse le opportunità per effettuare gite in mountain bike anche e in particolare subito al di fuori del parco nazionale. Fra i più popolari il Canyon 2 Canyon Trail nella zona di Red Canyon.


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Questo percorso inizia all’ingresso ovest del Red Canyon sulla Scenic Byway 12, correndo per oltre 6 miglia fra hoodoos e formazioni rocciose rosse lungo la stessa Highway 12 fino alla cima del canyon. L’area di sosta nella parte superiore del Red Canyon ha servizi igienici e ampio parcheggio. Questo è anche il punto di collegamento per il Thunder Mountain Trail. Questa famosa pista per mountain bike è parallela all’autostrada 12 fino al fondo del Red Canyon, creando un ottimo collegamento ad anello. Il sentiero continua verso est per altre 14 miglia lungo l’autostrada 12 attraverso l’altopiano di Paunsaugunt, svoltando a sud sull’autostrada 63, e prosegue attraverso Bryce Canyon City e la Locanda Ruby e collegandosi al nuovo percorso multiuso del Bryce Canyon. Questo nuovo percorso inizia accanto al parcheggio navetta del Bryce Canyon entra nel Parco nazionale, attraversa il Visitor Centre, Sunrise Point, Bryce Canyon Lodge, Sunset Point e termina a Inspiration Point. Più tecnico il Thunder Mountain Trail in una dozzina di chilometri per una percorrenza di circa 4 ore. Uno dei migliori sentieri della regione, il Thunder Mountain Trail segue un letto normalmente asciutto per circa 2,5 km prima di salire, con una serie di ripidi tornanti, su una cresta che si affaccia sul Red Canyon a nord, Wilson Peak a sud-est e il fiume Sevier Valley a ovest. Il sentiero rimane lungo la cresta fin poco prima del Coyote Hollow Trailhead.





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MOAB: PORTE

aperte su

e

Canyonlands

Nell’angolo sud-orientale dello Utah, la regione di Moab si è imposta come la capitale americana della mountain bike e del 4x4.



Moab, Arches e Canyonlands Nell’angolo sud-orientale dello Utah, circondata da tracce di dinosauri, petroglifi Anasazi e miliardi di tonnellate di arenaria deformata, al centro di uno scenario di pinnacoli, falesie rosse, archi naturali e ginepri nodosi, spazzata da venti grintosi e solcata da uno squarcio profondo e contorto noto come il canyon del fiume Colorado, la regione di Moab negli ultimi 30 anni si è imposta come la capitale americana della mountain bike e del 4x4. Moab è il luogo in cui gli appassionati di MTB migrano per percorrere le pendici del Slickrock Trail e per esplorare centinaia di vecchi sentieri minerari cosparsi di rocce dalle forme piĂš inconsuete. A nord si estende Arches National Park. A sudovest, il Parco Nazionale di Canyonlands: un campo giochi di


proporzioni epiche, tutto da esplorare. Non c’è da meravigliarsi che l’area di Moab sia stata lo sfondo di molti film di Hollywood. Da Wagon Master a Indiana Jones e The Last Crusade, da Thelma e Louise a Star Trek e 127 Ore. Per gli amanti delle ruote tassellate, oltre al già citato Slickrock Trail, brillano itinerari da 1 a più giorni come il Klondike Bluff, Klonzo Trail, Bartlett Wash, Magnificent 7 e White Rim. The Needles e The Maze meritano escursioni organizzate di 4/5 giorni www.rimtours.com. Per chi preferisce le jeep alle biciclette, nei dintorni di Moab c’è il paradiso perduto e ritrovato, di tutto e di più: dalle escursioni con guida nell’Arches National Park e in Canyonlands, al noleggio di classiche Jeep Wrangler e Rubicon per self drive, fino alle spedizioni di più giorni con auto proprie o noleggiate.




Insomma dai principianti ai professionisti hard core, questa regione può soddisfare ogni desiderio. Qualche dritta? Top Of The World Trail, Gemini Bridges, Fins&Things Trail, Eye Of The Whale Trail, Hell’s Revenge Trail, tanto per citarne alcuni www.canyonlandsjeep.com e www.adrift. net. E poi c’è il rafting. Lungo il Colorado River (sì, proprio quello del Grand Canyon, ma più a nord, prima di arrivare al Grand Canyon), nella sua corsa selvaggia attraverso il Parco Nazionale delle Canyonlands, in particolare nelle sezioni di Cataract Canyon e West Water Canyon. Anche qui la scelta è ampia: sezioni facili, adatte per famiglie, sezioni complesse e più adrenaliniche, escursioni da 1 a 6 giorni, e perfino la possibilità (per i più maniaci) di fare e rifare più volte nello stesso giorno la stessa rapida. Insomma tutta ma proprio tutta la white water che volete www.adrift.net. Vogliamo parlare di arrampicate? Perché non recarsi a Wall Street, lungo il Colorado River a poche miglia da Moab e cimentarsi lungo le sue liscie falesie di arenaria rossa circondati dalle pitture rupestri degli Anasazi? Oppure scalare ardite guglie nel deserto, come Looking Glass Rock, Ancient Art, Abraxas Tower e Castleton Tower www.moabcanyontours.com.



La scena finale di Thelma e Louise, con un salto nel vuoto si svolge a Dead Horse Point, nel parco delle Canyonlands.



Infine ecco come passare una mattina all’aria aperta che più aperta di così non si può ma, per una volta, senza fare fatica. Canyonlands Ballooning canyonlandsballooning.com propone escursioni giornaliere in mongolfiera per vedere questa regione dall’alto, con calma e in silenzio.


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Il percorso è imprevedibile in quanto dipende dai venti, ma lo scenario è spettacolare a 360° quindi si casca sempre in piedi. La mongolfiera è una, ergo: prenotate per tempo. Testi e foto di Lucio Rossi e Marco Santini © LATITUDESLIFE.COM RIPRODUZIONE RISERVATA


Il percorso fino a Delicate Arch è da fare al pomeriggio, per godere dei colori del tramonto ed evitare il caldo.



per i

PASSAPORTO PARCHI D E L LO

UTAH

Ecco tutte le informazioni pratiche utili a organizzare e vivere al meglio quello che può essere il viaggio della vita attraverso i parchi dello Utah.

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I

n linea generale conviene arrivare a Las Vegas, nel Nevada, sia per la frequenza dei voli, sia per il loro costo, spesso piĂš conveniente. Da tenere in conto anche la vicinanza con la cittadina di St. George (120 miglia da Las Vegas, circa 2 ore lungo la Interstate 15), ottimo punto di partenza per cominciare questo viaggio. In alternativa si può atterrare a Denver in Colorado e quindi raggiungere Moab percorrendo la Interstate 70 verso ovest, in circa 6 ore. In questo caso l’itinerario va visto al contrario, ovvero da nord a sud, cominciando con Arches e Canyonlands e finendo con Zion.

IL VIA


AGGIO AEREO Dal punto di vista logistico e per sfruttare al meglio i giorni di vacanza, senza mai ripassare dallo stesso posto, sarebbe ideale immaginare un one way: quindi atterrare a Las Vegas e ripartire da Denver o viceversa. Air Canada propone voli con tariffe assai competitive e coincidenze favorevoli da Milano e Roma via Toronto. Prezzi in classe economy a partire da 850â‚Ź e business da 2800â‚Ź www.aircanada.com/it


Noleggio


auto

I

nutile dire che per affrontare in autonomia un viaggio tra i Parchi dello Utah è indispensabile affittare un auto. La compagnia di noleggio Alamo mette a disposizione dei viaggiatori ottime tariffe unite a una presenza capillare sul territorio per una flotta completa e adatta ad ogni esigenza. www.alamo.it. Il prezzo si aggira intorno ai 400 US$ alla settimana per una classe compact o intermediate con chilometraggio illimitato e molte garanzie già incluse nel prezzo, compreso il navigatore GPS che è indiscutibilmente utile per un viaggio di questo genere.


I grandi parchi Americani tra Canvas & Cabins

On the r Las Vegas

il VIAGGIO O

West Coast Grand Circle

USA Natio on the


road da a Denver

West Coast Greatest Hits!

RGANIZZATO

onal Park e road

I

l tour operator Alidays Travel Experiences è tra i massimi specialisti italiani sugli Stati Uniti e propone viaggi tailor made sulla destinazione adatti a ogni esigenza. Via Adige 20, 20135 Milano Tel. + 39 3407767355 +39 0287238400 www.alidays.it


on the road verso

S

e deciderete di atterrare a Las Vegas, St. George è la prima tappa dove potrete fermarvi anche per la notte: è l’ideale per visitare lo Snow Canyon State Park. Inoltre proprio a St. George si trova la sede del Greater Zion Convention & Tourism Welcome Center, il luogo adatto per recuperare informazioni su tutta questa

Inn on the Cliff

st.george parte di Utah fino a Zion National Park. Greater Zion Convention &Tourism Welcome Center: 20 N. Main St. Suite 105, St George Tel. 001 435 6346747 www.greaterzion.com Snow Canyon State Park www.stateparks.utah.gov/ parks/snow-canyon/discover/


Dove Dormire a St. George Inn on the Cliff Nuovo, tranquillo, design e comfort, vista top. www.innonthecliff.com 511 S. Airport Road, St. George Tel. 001 435 2165864 Prezzi da 110 US$ per la doppia con colazione 7 wives Inn 2 case e un cottage nel centro storico di St George. Caratteristico e ricco di charme e personalità. www.sevenwivesinn.com 217 North 100 West, St. George Tel. 001 435 683737 Prezzi da 120 US$ per la doppia con colazione.

Dove mangiare a St. George George’s Corner Classico diner che serve colazione, pranzo e cena tutto il giorno. Buoni gli hamburger, eccellenti le omelettes. www.georgescornerrestaurant.com 2 W ST.George BLVD Tel. 001 435 2167311 Prezzi da 15/20 US$

George’s Corner


on the road verso

D

a St. George alla cittadina di Springdale, vera e propria porta d’accesso per Zion National Park, sono circa 65 chilometri che si percorrono in meno di un’ora. La prima cosa da fare è recarsi al Visitor Center del parco per munirsi del biglietto d’ingresso, inoltre troverete varie mappe oltre a tutte le informazioni e le dritte necessarie per visitare questa meraviglia della natura. I rangers del parco sono un’inesauribile fonte di informazioni e sono sempre disponibili per suggerimenti e consigli per sfruttare al meglio il tempo disponibile.

Zion National Park Lodge

springdale www.nps.gov/zion/index.htm Zion National Park Visitor Guide utah.com/zion-national-park 1 Zion Park Blvd., State Route 9, Springdale, UT 84767. L’ingresso al parco costa 35US$ per veicolo fina a 15 occupanti ed è valido per una settimana. Graziosa cittadina con un vago carattere da frontiera, si sviluppa lungo la Highway 9 proprio all’ingresso del parco. Qui si trovano numerosi hotel e ristoranti, negozi di souvenirs, di rocce e minerali e diverse gallerie d’arte dove comprare dalle foto ai manufatti di artisti locali.


Dove dormire, mangiare e comprare a Springdale Zion National Park Lodge è l’unico albergo all’interno del parco. Un centinaio fra stanze e cabins, molto legno e grandi camini per la stagione fredda. www.zionlodge.com Prezzi da 200 USD$ per notte in doppia. Holiday Inn Express Springdale. E’ il classico hotel da viaggio on the road americano. Camere spaziose, giardino con focolare, legno e ogni comfort. www.ihg.com/ holidayinnexpress/hotels/us/ en/springdale 1215 Zion Park Boulevard, Springdale Tel. 001 435 7223200. Prezzi da 85 US$ per la doppia senza

colazione. Se vi incuriosisce il glamping, ecco l’indirizzo giusto per passare la notte a stretto contatto con la natura, vivendo un’esperienza unica: Zion Under Canvas. 3 tipologie di tende di lusso complete di tutte le comodità. Non mancano il camino, il bagno privato e persino il vostro barbecue all’aperto. Si trova circa 15 chilometri a nord della Highway 9, prendendo la Kolob Road all’altezza di Virgin, prima di arrivare a Springdale, proveniendo da St. George. www.undercanvas.com 3955 Kolob Terrace Road, Virgin Tel. 001 435 3592911. Prezzi da 190 US$ per notte per tenda.


Holiday Inn Express Springdale


Una galleria d’arte a Springdale Whiptail Grill Se vi piacciono la carne alla brace, la cucina messicana e spezie a gogò questo è l’indirizzo giusto. www.whiptailgrillzion.com 45 Zion Park Blvd, Springdale Tel. 001 435 7720283 Prezzi dei 25 US$ Oscar’s Café Best hamburger in town, a dir poco giganteschi, ma anche insalatone con dentro anche il pranzo di Pasqua. www.oscarscafe.com 948 Zion Park Blvd., Springdale Tel. 001 435 7723232 Prezzi da 15 US$

De Zion Gallery Di tutto un po’ con un occhio di riguardo ai tessuti e alle pietre lavorate da artisti locali. www.deziongallery.com 1051 Zion Park Blvd, Springdale Tel. 001 435 7726888 David J West Gallery Se sono le fotografie che cercate www.davidjwest.com 801 Zion Park Blvd, Suite 1, Springdale Tel. 001 435 7723510


Ingresso del Tunnel di Zion

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L

bryce canyon

asciata Springdale si attraversa il parco di Zion attraversando il famoso tunnel e percorrendo la Hwy 9 fino a Mt. Carmel junction (una cinquantina di km per circa un’ora, considerando qualche sosta fotografica). Da Mt. Carmel si prende la Hwy 89 verso nord per altri 70 chilometri fino al bivio con la Scenic Byway 12. Da qui a Red Canyon e poi a Bryce Canyon National Park è una manciata di chilometri che scivolano via fra le rocce rosse.

Bryce Canyon National Park Highway 63, Bryce Canyon National Park, Bryce, UT 84764 www.nps.gov/brca/index.htm L’ingresso al parco costa 35US$ per veicolo fina a 15 occupanti ed è valido per una settimana Garfield County Office of Tourism PO BOX 200, 55 S Main St. Panguitch, UT 84759 Tel. 001 4356761160 www.brycecanyoncountry.com


Dove dormire e mangiare a Bryce Canyon Best Western Bryce Canyon Grand Hotel classico, ogni comfort, in buona posizione per visitare il parco. Stanze ampie e sapore vagamente alpino nel design 30 North 100 East, Bryce Canyon City. Tel. 001 866 866 6634. www.brycecanyongrand.com Prezzi: da 100 US$ per la doppia

Best Western Bryce Canyon Grand

Showdown Restaurant Atmosfera western, musica country dal vivo, grosse bistecche con montagne di patatine. Manca solo Tex Willer www.showdownsrestaurant.com 80 S. Main, Tropic Tel. 001 435 679-8854 Prezzo: dai 30 US$ in su


on the road verso

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kodachrome basin

asciato Bryce Canyon si percorre tutta la Scenic Byway 12 verso nord. Itinerario spettacolare di soli 160 chilometri che però può durare una settimana, vista la concentrazioni di luoghi d’interesse che vengono sfiorati o attraversati. La prima tappa è certamente lo spettacolare Kodachrome Basin State Park vicino a Cannonville. www.stateparks.utah.gov/parks/ kodachrome-basin Entrata a 8 US$ per veicolo fino a 8 passeggeri. A Cannonville si trova anche il Grand Staircase Escalante

Visitor Center che merita una sosta per farsi un’idea del parco che si incontrerà poco più avanti lungo la Scenic Byway 12. www.blm.gov/learn/ interpretive-centers/GSENM_ VisitorCenters Proseguendo la corsa verso nord la Hwy 12 finisce a Torrey. Da qui si prosegue verso nord percorrendo la Hwy 24, attraverso il Capitol Reef National Park www.nps.gov/care/ planyourvisit/basicinfo.htm Visitor Center: 52 West Headquarters Drive, Torrey. Ingresso 20 US$ per veicolo.

L’ingresso del Kodacrome Basin State Park


Visitor Center del Grand Staircase-Escalante


on the road verso

L

a Hwy 24 interseca la Interstate 70 che si segue verso est per una 70ina di chilometri, fino al bivio per la Hwy 191 che si percorre verso sud e in circa 65 chilometri conduce a Moab, epicentro ideale per la scoperta di Arches National Park www.nps.gov/arch/index.htm ingresso 30 US$ per veicolo (fino a 15 persone, valido una

La cittadina di Moab

moab

settimana) e Canyonlands National Park www.nps.gov/ cany/index.htm, ingresso 30 US$ per veicolo (fino a 15 persone, valido una settimana). Informazioni sulla regione: Moab Area Travel Council PO Box 550 Moab, Utah 84532 Tel. 001 4352591370 www.discovermoab.com


Hyatt Place Moab Dove dormire e mangiare a Moab Hyatt Place Moab Nuovissimo, super confortevole, design luminoso, staff super friendly www.hyatt.com/en-US/hotel/ utah/hyatt-place-moab/slczm 890 North Main Street, Moab Tel. 001 435 9190 Prezzi da 100 US$ per notte, per camera doppia con colazione La Quinta Inn & Suites Moab Moderno, ogni comfort, luminoso, piscina e palestra www.wyndhamhotels.com/ hotels/moab 815 S Main Street Moab Tel. 001 435 2598700 Prezzi: da 80 US$ per la doppia, per notte.

Blu Pig Ristorante, cocktail bar, musica dal vivo ecc. Barbecue con porzioni pantagrueliche. www.blupigbbq.com 811 South Main, Moab Tel. 001 435 2593333 Prezzi: dai 40US$ Pizzeria Antica Forma Una vera pizza napoletana, buona quasi come da noi. www.anticaforma.com 267 North Main, Moab Tel. 001 435 0167 Prezzi: da 20 US$


La via principale di Moab



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