In questo numero: - All’Istat riparte la stagione delle vertenze - I facchini dell’Istat e il massimo ribasso - Blocco dei contratti pubblici e autunno di mobilitazione - Scuola: le proposte del governo e la manifestazione del 29 agosto - Altre notizie FLC e CGIL - Rassegna stampa All’Istat riparte la stagione delle vertenze Con una richiesta di incontro inviata il 3 settembre a presidente e direttore generale, la FLC CGIL riapre la stagione, chiamando a due mesi dell'insediamento la nuova presidenza ad un confronto sui temi prioritari per l'Istituto. Ciò anche in vista dell'apertura di un tavolo politico con la ministra Madia. Nella nota abbiamo riepilogato le principali questioni che necessitano a nostro avviso di un intervento. Si tratta per la FLC CGIL di intrecciare le rivendicazioni più urgenti come quelle su precariato e carriere in una unica vertenza da rilanciare con le controparti interne ed esterne. Questi i temi proposti: | Governance dell'Istat | Censimento permanente | Precariato | Valorizzazione professionale (salari e carriere) | Orario di lavoro, mobilità e telelavoro | Leggi tutto sul nostro sito Nel frattempo lunedì 15 ci sarà un incontro sul piano di fabbisogno e le proroghe dei precari, convocato oltre un mese fa. Ci aspettiamo di poter avere la documentazione alcuni giorni prima, in particolare una bozza dell'accordo per la proroga quinquennale dei contratti, e che il tavolo sia fattivo, visto che si sono già tenuti diversi incontri negli scorsi mesi. Ieri un’assemblea dei precari ha interloquito con il presidente: questo il report dell’assemblea, predisposto dal coordinamento dei precari. Oltre un mese fa, il 31 luglio 2014, tutte le organizzazioni sindacali rappresentative dell’Istat hanno firmato un accordo sui residui del fondo assistenziale del 2012. Ad oggi 10 settembre il personale non ha visto nessun risultato di quell’accordo, ovvero l’erogazione di circa 100mila euro di rimborsi, distribuiti tra le varie voci. La FLC CGIL ha quindi scritto all'amministrazione, sollecitando l'immediatamente attuazione di quanto concordato, ricordando che non è necessario nessun ulteriore passaggio burocratico, visto che, rispetto all’accordo originario debitamente certificato e relativo ad un fondo anch’esso asseverato dagli organi vigilanti, non ci sono stanziamenti ulteriori né voci aggiuntive. Leggi tutto sul nostro sito I facchini dell’Istat e la logica del massimo ribasso Nel marzo 2013, l'Istat ha predisposto e pubblicato un bando per rinnovare l'appalto del servizio di facchinaggio nelle sedi di Roma. Un anno dopo, chiuso l'appalto, si è cominciato a capire che il forte ribasso (circa il 25%) rispetto a quanto preventivato dall'Istat nel bando sarebbe stato fatto pagare ai lavoratori, che svolgono il proprio servizio in cooperativa all'interno delle sedi romane dell'ente da parecchi anni.