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Casa sul mare celeste pag

LA CASA SUL MARE CELESTE

La casa sul mare celeste, descritta da TJ Klune nell’omonimo romanzo, si trova su un’isola poco distante da Marsyas, un piccolo villaggio in riva al mare. Questo pezzo di terra può sembrare deserto ai visitatori, ma nella casa abitano delle persone speciali. Si tratta dei bambini di un orfanotrofio, ma non un orfanotrofio qualunque: un orfanotrofio del DIMAM, il Dipartimento della Magia Minorile. Linus è un assistente sociale semplice: gli danno ordini, lui obbedisce, e come molti ha quasi venduto l'anima al governo, ma non si sarebbe mai aspettato di capitare in un posto del genere. Qui sei bambini, etichettati come "problematici", vivono assieme al direttore Arthur. Talia è una gnoma, ha una lunga barba e tiene al suo giardino come fosse la sua famiglia. Phee, è uno spir ito di for esta e ha un potere straordinario: sa ascoltare la terra e far crescere bellissimi fiori e alberi. Chauncey, una cr eatur a non ben definita che ha il sogno di diventare un concierge e si allena tutti i giorni per raggiungere l'obiettivo. Sal, un mutaforma; scrive poesie e testi che scioglierebbero anche il più freddo dei cuori. Theodore è una viverna; non parla la lingua degli umani, ma non per questo è da considerare un animale. Adora i bottoni, di qualsiasi tipo e, come tutte le viverne, possiede un proprio tesoro, che sorveglia, e a cui tiene come Talia tiene al suo giardino. Infine Lucy, diminutivo di Lucifero, è il figlio del diavolo: ama la musica dei morti e ha i ragni nel cervello che lo tormentano, ma sotto sotto è un seienne estremamente intelligente e divertente. Questa è la storia di un uomo e della sua famiglia. Una famiglia che ha trovato lungo la via, che ha saputo accoglierlo nonostante i suoi difetti, che gli ha insegnato ad aprire la mente e gli occhi davanti all'ingiustizia e ad aprire il cuore di fronte all'amore.

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Leggere questo libro è come vedere l'oceano per la prima

volta. È un' esper ienza unica e speciale. Affronta tematiche impegnative come la discriminazione e l'odio, facendo riflettere sull'argomento, ma sempre diffondendo speranza pagina dopo pagina. Quelli trascorsi con i personaggi della storia sono stati gli attimi più felici di questo periodo che non manca mai di stupirci in peggio. Abbiamo un gran bisogno di pace e que-

sto libro può essere, anche se solo per qualche istante, quel posto sicuro di cui sen-

tiamo la necessità.

Il pregiudizio gioca un ruolo fondamentale nella storia: le stesse idee e convinzioni iniziali di Linus sono messe in discussione una volta che egli inizia a conoscere i bambini come persone vere e proprie, non più affidandosi solamente ai loro fascicoli, che li descrivono superficialmente e li schedano come si trattasse di animali e mostri.

Leggere questo libro è stato come prendere il treno, arrivare all'ultima fermata mentre si vede il cielo rischiarare, per poi scendere e trovarsi di fronte un paesaggio romantico, e un mare celeste. Valentina Abatti, 4^AL

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