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Mosca e San Pietroburgo: le due anime della Russia

Mosca e San Pietroburgo sono un vero e proprio scrigno della cultura russa. Da sempre rivali e distanti non solo sulla carta, la prima incanta i viaggiatori per i suoi colori accesi e le sue geometrie orientali, la seconda è stata appositamente pensata per essere la più elegante ed europea del paese. Mosca, essendo la capitale della Federazione russa, è il centro economico, politico, scientifico e culturale del paese. Qui si trovano ministeri, buone università, banche straniere e russe, teatri, cinema, musei, redazioni di riviste e sedi diplomatiche. Si tratta di una vera e propria città cosmopolita che attrae non solo tanti turisti, ma anche i russi stessi che preferiscono andare a vivere nella capitale piuttosto che in provincia. Non a caso, il famoso drammaturgo, Anton Čechov, nella sua opera teatrale “Le tre sorelle” fa spesso ripetere alle protagoniste “A Mosca! A Mosca!”, proprio per enfatizzare questo desiderio di risiedere nella grande città, un desiderio che già ai primi del Novecento era presente in molti russi, poiché ha tanto da offrire sia ai turisti che ai residenti, tante sono le cose da vedere. Se si decide di visitare la città è d’obbligo una visita al Cremlino, la cittadella fortificata e sede istituzionale del presidente russo, edificata già nel XII secolo. Inizialmente il Cremlino era la residenza dei principi di Mosca, poi è stato ampliato, ricostruito e fortificato svariate volte nel corso della storia. Aperto al pubblico come museo nel 1995, è riconosciuto dall’UNESCO come patrimonio dell’umanità, insieme alla Piazza Rossa. Un particolare che pochi sanno è che il nome della Piazza Rossa non è dovuto né al colore predominante (il rosso appunto), né al passato comunista della Russia, bensì è legato al significato dall'aggettivo russo “krasnaja”, che significa non solo “rosso”, ma anche “bella”, quindi Piazza Rossa in realtà vuol dire Piazza Bella. Intorno a questa piazza, che è la più famosa di tutta la Russia, sono situati vari monumenti: il Museo di Storia, riconoscibile per la sua architettura in mattoni rossi; il Mausoleo di Lenin, capo della Rivoluzione d’Ottobre del 1917; il centro commerciale GUM, dove si trovano non solo i negozi più lussuosi della città, ma anche fast food che cucinano cibi tipici della cucina russa, supermercati, farmacie, negozi di souvenir o bancomat. È consigliato provare il mitico gelato del GUM. Tra tutte queste attrattive turistiche, senza dubbio però, il monumento più conosciuto all’estero resta la Cattedrale di San Basilio: quell’edificio dalle guglie strane e colorate che spesso si vede cercando Mosca su internet. Costruita nel XVI secolo, la cattedrale fu voluta dallo zar Ivan il Terribile per celebrare la vittoria contro i tartari e ancora oggi, malgrado i secoli, resta

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uno dei monumenti più affascinanti che si affacciano sulla Piazza Rossa. Allontanandoci dal Cremlino e dalla sua piazza, ci imbattiamo in un’altra chiesa, quella di San Nicola, costruita nel XVII secolo, composta da cinque cupole dorate, pareti bianche e le statue dei quattro evangelisti ai lati. La chiesa è situata in via Lev Tolstova, dove uno dei più famosi scrittori russi, Lev Tolstoj, era solito girare a cavallo e in bicicletta. Nel 1882 Tolstoj comprò casa nella strada che poi gli sarà dedicata e oggi quella casa è diventata un museo visitabile. Il turista, appassionato dei suoi romanzi, può vedere con i propri occhi la stanza in cui il maestro diede vita ad Anna Karenina, l’eroina di uno dei suoi romanzi più belli e famosi. Chi, invece, fosse più appassionato di danza che di letteratura, deve andare almeno una volta a vedere uno spettacolo al Teatro Bol’šoj (Grande Teatro), celeberrimo nell’ambito del balletto classico, sebbene metta in scena anche famose opere e spettacoli. Il teatro è situato non lontano dal Cremlino, nello stesso luogo dove prima sorgeva il Teatro Petrovskij. Inaugurato nel 1825, ha subito varie ristrutturazioni, in seguito ad incendi avvenuti in epoche diverse, ma oggi è stato riportato al suo originario splendore neoclassico del periodo zarista. Altra tappa assolutamente imperdibile è la MGU (Università Statale di Mosca). Situata nel centro della città, a 200 metri dal Cremlino e vicina al fiume, è uno dei grattacieli più alti della capitale, costruito in epoca staliniana. Circondata da un enorme parco, è il luogo ideale per passeggiare dopo una lezione stancante o per riposarsi prima di riprendere il tour di questa affascinante città tutta da scoprire e se durante il cammino viene fame, si può fare un salto all’elegante negozio di alimentari Eliseev, situato sulla Tverskaya e aperto dal 1890. Questo negozio attira orde di turisti non solo per il vasto assortimento di cibo raffinato, ma anche per i meravigliosi decori barocchi che ospita al suo interno. I prezzi sono molto alti, non per niente si tratta del negozio preferito dei facoltosi moscoviti. Chi fosse, invece, amante di opere d’arte, soprattutto di quadri, deve assolutamente visitare la Galleria Tret’jakov, la cui collezione spazia dalle antiche icone russe ai quadri di epoca moderna. La Galleria prende il nome dal suo fondatore, il ricco mercante Elisej Tret’ajkov, di cui si può ammirare il busto all’entrata del museo. Fu lui nel XIX secolo ad iniziare a collezionare dipinti di autori esclusivamente russi, andando contro la tendenza generale che invece prediligeva l’acquisto di opere realizzate dai maestri dell’Europa occidentale. Dopo la morte del suo fondatore, il museo ha continuato ad ampliare il numero di opere d’arte tanto da dedicare una sezione all’arte russa più contemporanea visitabile nell’altra sede che si chiama Nuova Galleria Tret’jakov. In tempi di covid, è possibile visitare il sito della galleria e intraprendere un tour virtuale. Prima di terminare questa panoramica su Mosca ed i suoi monumenti si deve menzionare la metropolitana, che è non solo un mezzo di trasporto per milioni di moscoviti, ma anche un vero e proprio museo sotterraneo. Inaugurata nel 1935, la metropolitana di Mosca è il trasporto più usato per attraversare la città. Efficientissima e puntuale, trasporta giornalmente circa 9 milioni di moscoviti e turisti. Delle sue quasi 200 stazioni, 44 sono considerate patrimonio culturale dello Stato perché, costruite nello stile del Realismo Socialista, sono una vera opera d’arte (si pensi che ogni fermata della metro è decorata a tema, ad esempio lo stile Impero, la forza operaia, il cosmo, ecc…) Oggi alle stazioni della metropolitana sono dedicati dei veri e propri tour da fare da soli o in compagnia, il tutto al costo di un biglietto urbano.

Alice Boldrini e Giulia Facchini 4DGL

Destinazione di letterati e scrittori. Finestra sull’Europa per la Russia degli zar. Polo d’attrazione per le avanguardie artistiche, ma anche teatro di due rivoluzioni e protagonista di un lungo assedio. San Pietroburgo, capitale dell’Impero russo dal 1712 al 1918, è una città leggendaria, che oscilla tra modernità e tradizione in un vortice affascinante di scenari fortemente contraddittori. L’ex capitale russa nasce lungo le rive della Neva e del golfo di Finlandia come coronamento del sogno di Pietro I il Grande di creare una città su stampo occidentale. Laddove non esisteva nulla, nella taiga paludosa e selvaggia, ecco che sorse la “Venezia del Nord”, divenuta poi elegante città imperiale, oggi capitale artistica, culturale e letteraria della Russia. Per quanto giovane, porta con sé una storia travagliata e sofferta. Dalla sua fondazione, avvenuta il 27 maggio 1703, per oltre due secoli fu scenario di aspri combattimenti: dalla rivolta decabrista ai conflitti delle forze schierate con i bolscevichi e quelle controrivoluzionarie fino alla fucilazione della famiglia Romanov. Ultimo duro colpo fu il grande assedio tedesco che si concluse nel 1944. Da allora rimase per la Russia una porta aperta verso occidente e un significativo simbolo di confronto culturale. Oggi San Pietroburgo ci appare come una città colta e raffinata con le sue collezioni d’arte e i teatri prestigiosi, accattivante nella sua ampia e varia offerta di attrattive, ma anche romantica, soprattutto d’estate quando il fascino delle notti bianche contribuisce ad aumentare quella sensazione di fantastico, di innaturale che si percepisce nei confronti di Pietroburgo. Non a caso fu meta indiscussa dei grandi della letteratura rus-

sa. Artisti del calibro di Puškin, che quivi visse il momento più prolifico della sua esistenza di scrittore; Gogol’, con i suoi racconti denominati appunto “pietroburghesi” e, infine, anima letteraria della città, Dostoevskij, che la scelse come ambientazione per il suo capolavoro “Delitto e Castigo”. Proprio in onore al grande scrittore il 7 luglio San Pietroburgo festeggia “Il giorno di Dostoevskij”. In quest’occasione la città si anima di spettacoli, mostre, seminari, proiezioni cinematografiche e visite tematiche all’ appartamento pietroburghese del grande scrittore, oggi casa museo. San Pietroburgo nasconde in sé un crogiolo di stili di vita e correnti culturali diverse, che danno origine ad un’atmosfera suggestiva. Alla sua costruzione vi lavorarono, accanto ai maestri russi, architetti italiani, francesi, tedeschi e inglesi. Le forme architettoniche europee confluiscono quindi nell’arte russa, dando vita ad uno stile architettonico mai visto prima. Opere classiche, costruzioni complesse, strade grandiose, palazzi sontuosi e cattedrali dalle cupole a bulbo coesistono felicemente. Tutto si risolve in una struttura armonica, incantevole simbiosi tra il gusto tipicamente russo e i modelli occidentali. Il nucleo più antico della città è rappresentato dalla Fortezza di Pietro e Paolo sull’isola cosiddetta delle lepri. Il centro storico – dichiarato Patrimonio dell’Umanità nel 1990 –racchiude invece, i monumenti e gli edifici più famosi. Ma il vero cuore pulsante della vita cittadina si trova sulla Prospettiva Nevskij, il lungo stradone che collega il Monastero di Aleksandr Nevskij all’Ammiragliato, attraversando la città da ovest ad est. Dal punto di vista commerciale e del divertimento, su questa strada si può trovare di tutto: locali e negozi si alternano a cinema, internet point, uffici di cambio, grandi esercizi commerciali di souvenir e molto ancora. Un monumento speciale in onore al fondatore della città è la statua equestre che domina la piazza del Senato puntando il dito verso il fiume Neva. Leggenda vuole che questa statua protegga la città, città che non sarà mai presa dai nemici fin tanto che ci sarà Pietro il Grande a difenderla. Fuori San Pietroburgo è possibile visitare Peterhof, la splendida reggia sulle rive del Golfo finlandese progettata dallo stesso Pietro, come sontuoso complesso architettonico sul modello della reggia di Versailles.

Tra le istituzioni museali spicca l’Ermitage, che attualmente dispone di oltre 3.000.000 di opere tra dipinti e sculture, oggetti d’arte provenienti da tutto il mondo. Nato come residenza invernale degli zar sulle rive del fiume Neva, oggi vanta il titolo di secondo museo più grande al mondo. I lavori per la sua costruzione furono guidati dall’architetto italiano Francesco Bartolomeo Rastrelli nel 1754. Da allora il palazzo rimase la residenza reale degli imperatori russi per quasi due secoli, anche se oggi solo le facciate esterne dell’edificio hanno mantenuto il loro aspetto originale. La storia dell’Ermitage iniziò con le collezioni private dell’imperatrice russa Ekaterina II. Tra le numerose opere presenti all’interno del museo troviamo alcuni capolavori dei grandi maestri, quali Caravaggio, Tiziano, Michelangelo, Leonardo da Vinci, Raffaello, Degas, Gauguin, Monet, Picasso, Renoir, Rembrandt, Van Gogh, Velázquez e molti altri. Il Palazzo d'Inverno è una delle visite imprescindibili di San Pietroburgo, trattandosi dell'edificio più importante del Museo dell'Ermitage. Si presenta come un'imponente costruzione in stile barocco che riflette il potere e la grandezza della Russia Imperiale. Fu protagonista di eventi che avrebbero cambiato per sempre la storia del paese. Dal massacro della cosiddetta "Domenica di Sangue" all’assedio dell'Esercito Rosso, che segnò l’inizio di una nuova era per la Russia. Altro grande progetto di Rastrelli è la Cattedrale della Resurrezione, conosciuta anche come Cattedrale di Smol'nyj, una delle più importanti chiese rococò di San Pietroburgo. Voluta dalla granduchessa Elisabetta di Russia come luogo in cui poter trascorrere l'ultima parte della sua vita, oggi è uno dei simboli più riconoscibili di San Pietroburgo. Tra le chiese troviamo anche la Cattedrale di Sant’Isacco, opera gigantesca dall’interno suntuoso di oro, marmi, bronzi e lapislazzuli, tutt’oggi classificata come museo. Seguono la Chiesa del Salvatore sul Sangue Versato, nota per la meravigliosa ed unica collezione di mosaici, che insieme alla Cattedrale di Kazan, è un luogo simbolo di San Pietroburgo ed è stata costruita sul luogo di un importante omicidio, quello dello zar Alessandro II, ucciso in un attentato terroristico nel 1881. Famosissima anche la Cattedrale dei SS. Pietro e Paolo, all’interno dell’omonima fortezza, celebre luogo di sepoltura degli zar. Immancabile per gli amanti del teatro e della bellezza, la tappa al Mariinskij, il teatro principale di San Pietroburgo, inaugurato nel 1860. Nell'arco della sua storia, il teatro ha visto nascere e crescere gran parte dei più famosi artisti russi, in particolare ballerini e cantanti d'opera. Dall’aspetto austero, dietro la sua facciata color verde e poco interessante, cela esuberanti interni riccamente decorati con marmo e pietre semi-preziose, il tutto illuminato da eleganti lampade di cristallo.

Conclusosi questo viaggio cartaceo che racconta l'immenso Paese attraverso le sue città simbolo, non resta altro che fare i bagagli e decidere di visitare questi gioielli della Russia. Mosca e San Pietroburgo, due facce della stessa medaglia, sono ben spiegate in uno dei motti della tradizione popolare: “Питер - голова, Москва - сердце” (San Pie-

troburgo è la testa, Mosca è

il cuore). Ecco come ci appaiono i due organi vitali di questo immenso paese. La prima tutela e promuove la cultura nazionale, la seconda rappresenta il centro vero e proprio della vita economica e politica della Russia, il suo cuore pulsante appunto. Così entrambe si svelano al visitatore occidentale, splendidamente contrarie e allo stesso tempo così affini, da sempre e per sempre rivali nella lotta secolare per la conquista del titolo di capitale di tutte le Russie, ma come diceva il grande poeta nazionale, Aleksandr Puškin, “Due capitali non possono fiorire ugualmente nello stesso stato, così come non esistono due cuori nel corpo umano”. Edoardo Arici, Irene Reboldi 4°DGL

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