Lunarfollie Marzo 2022

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LUNARFOLLIE

LA QUERCIA DELLA LEGALITA’ Ricordo dei giudici Falcone e Borsellino Come tutti abbiamo notato, sabato 12 febbraio è accaduto qualcosa di insolito, ma significativo, nel nostro cortile. In pochi hanno avuto l’opportunità di assistere all’evento a distanza ravvicinata, mentre gli altri hanno sbirciato dalle finestre dell’istituto e seguito dall’alto, con curiosità, la strana “movida” che si stava creando. Quel giorno, in presenza di giornalisti e Carabinieri, è stata piantata una piccola “giovane” quercia in un angolo del giardino. La quercia è da sempre simbolo di forza, stabilità, resilienza, valore militare e in alcune culture assume il significato di albero della vita. Queste qualità allegoriche le sono state attribuite per la sua imponenza e la sua lunga vita, inizialmente racchiusa in una ghianda inosservata, che pare eterna. In questo caso, il nostro splendido futuro albero simboleggia la saldezza della legalità nella lotta contro la mafia. Chiunque di noi ha sentito parlare di mafia, ma sappiamo davvero com'è strutturata questa piovra e perché è così importante contrastarla? La storia Essa nacque in epoca borbonica in una zona della Sicilia. Uno dei primi documenti che delineano bene il fenomeno mafioso è una lettera di denuncia del 3 agosto 1838 inviata al ministro Parisi del procuratore generale di Trapani "La generale corruzione ha fatto ricorrere il popolo a rimedi oltremodo strani e pericolosi. Vi ha in molti paesi delle fratellanze, specie di sette che si dicono partiti, senza colore e scopo politico, senza riunione, senz'altro legame che quello della dipendenza da un capo, che qui è un possidente,

là un arciprete. Una cassa comune sovviene ai bisogni, ora di far esonerare un funzionario, ora di conquistarlo, ora di proteggere un imputato, ora di incolpare un innocente. Sono tante specie di piccoli governi nel governo". Il governo del tempo riuscì a fare ben poco per sconfiggere tali associazioni criminose, che anzi continuarono a prosperare e a diffondersi, estendendo la propria zona di azione in tutta Italia e all’estero. Tra le organizzazioni del genere la più famosa è Cosa Nostra, così definita dagli affiliati. I signori iniziarono ad affermare il proprio personale potere a danno di quello centrale, debole e lonta-

no. Si formarono così dei "poteri locali" che si basavano sulla violenza. Si assiste ad un continuo scontro di interessi, in una terra in cui il frequente succedersi di dominazioni non ha favorito la coesione tra popolo e governanti. Nel corso del XX secolo le aggregazioni rette dall’omertà e dal silenzio della popolazione, che anno dopo anno si è rassegnata a questo fenomeno come se non fosse più capace di vedervi un’ingiustizia, consolidarono un'immensa potenza in Sicilia e riemersero dopo la II Guerra Mondiale.


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