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Il Museo nazionale del Cinema pag
Il Museo Nazionale del Cinema
Tra i più importanti al mondo per la ricchezza del patrimonio, il Museo Nazionale del Cinema si distingue dagli altri per l’unicità dell'allestimento espositivo. Ospitato nella Mole Antonelliana, simbolo di Torino, si sviluppa a spirale verso l’alto, su più livelli ripercorrendo la storia del cinema dalle origini ai giorni nostri, in una maniera veramente peculiare. Il ricchissimo patrimonio conta infatti oltre 2.200.000 opere tra film, documenti d'archivio, fotografie, filmati, apparecchi e oggetti d'arte, manifesti, volumi e registrazioni sonore. Un vero e proprio tesoro per grandi e piccini.
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Il Museo è, a tutti gli effetti, un’esperienza immersiva che ripropone alcune delle pietre miliari della storia del cinema inter-
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nazionale. Parliamo di opere del calibro di Frankenstein e Dracula ma anche Jurassic Park, Star Wars e tanto altro. Vi è anche la possibilità per i visitatori di partecipare attivamente alla creazione di magnifiche illusioni ottiche, giochi di luce e di prospettiva attraverso le varie postazioni interattive sparse per tutto il Museo.
Dal 6 aprile 2022 al 16 gennaio 2023 Il Museo Nazionale del Cinema, in collaborazione con
Solares Fondazione delle Arti, presenta la prima grande mostra dedicata a un visionario maestro del thriller: il regista e produttore Dario Argento. In suo onore è stato infatti allestito un percorso cronologico attraverso tutta la sua produzione, dagli
esordi de L’uccello dalle piume di cristallo del 1970 al suo ultimo lavoro Occhiali neri uscito a rie. A renderlo unico nel suo genere è sicuramen-
febbraio del 2022, recentemente presentato al Festival del Cinema di Berlino nella sezione Special Gala. Per la prima volta viene realizzato un progetto completo e articolato sull'immaginario che il regista romano ha portato sullo schermo nel corso del proprio cinquantennale viaggio nei perturbanti territori dell’incubo. Il te l’unicità del modo di descrivere gli stati della paura e dell’irrazionale che risiedono in tutti noi.
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Chicche imperdibili dell’esposizione? Gli oggetti di scena, i costu-
maestro Argento deve la sua fama principalmente al modo in cui ha rivitalizzato generi come il thriller e l’horror, creando mi e le creature meccaniche realizzate da Sergio Stivaletti, come la
espressioni artistiche e visiona-
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macchina ammazzatopi del Fantasma dell’Opera, il Demone dei Graffiti della Sindrome di Stendhal o i serpenti d’acqua di Occhiali neri.
Phil Sylvester, 5°AR