Lungarno n. 93 - marzo 2021

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AMORAZZI

~ QUASI UNA POSTA DEL CUORE ~ a cura di Francesca Corpaci illustrazione di Costanza Ciattini

La posta di SIGISMONDO FRODDINI a cura di SpazioPosso

Tra pappe, pannolini e paranoie Caro Dr. Froddini, mi chiamo Gisella e da tre mesi sono diventata mamma. Mio figlio non dorme, piange continuamente e spesso non riesco a farlo smettere. Confesso che a volte lo lascio strillare finché non si addormenta, sfinito. In quei momenti chiudo la porta della sua cameretta, mi tappo le orecchie e mi riaffaccio solo quando sento silenzio. Mi sento tremendamente in colpa per questo e credo di essere una pessima madre. Non ho il coraggio nemmeno di chiedere aiuto alla mia famiglia per paura di sentirmi giudicata. Sono stanca. È normale tutto questo? Gisella Cara Gisella, non posso sapere come si senta davvero, ma la maternità è certamente un’impresa non da poco. È un qualcosa di totalizzante, di trasformativo, a tratti anche catartico. Lo so, adesso potrebbe essere in preda a un totale stato di frustrazione, per non parlare del senso di inadeguatezza: ci sarà sempre la signora sull’autobus pronta a lanciare un‘occhiata che dice “perchè non lo fa smettere di piangere?”. Ed è proprio nell’incontro con l’altro che sorge la paura del giudizio, quando partiamo dal presupposto di star facendo male o comunque non abbastanza. La verità è che non possiamo controllare ciò che pensano gli altri, ma possiamo cambiare l’opinione che abbiamo di noi stessi valorizzando quello che facciamo ed empatizzando con le parti di noi che sono in difficoltà, senza puntare anche noi il dito contro, tanto per quello possiamo sempre contare sulle signore sul bus! Ci saranno momenti in cui sentirà di essere riuscita a rispondere in maniera efficace alle richieste di suo figlio e altri in cui avrà l’impressione di non capirlo. Non sono incidenti di percorso, ma tappe obbligate per la vostra crescita. Questo fa parte del processo di sviluppo: non esiste una madre perfetta, è tutto un procedere per tentativi ed errori, ciò che ha valore è il cercare ogni volta di interpretare e rispondere ai bisogni del suo bambino. Proprio come lui, anche lei sta crescendo e imparando qualcosa di completamente nuovo, un pò come quando apprendiamo una nuova abilità: proviamo, cadiamo, ci rialziamo e andiamo avanti, magari chiedendo qualche dritta a chi ci è già passato o incrociando uno sguardo solidale con chi si trova ad affrontare le stesse sfide e gli stessi dubbi. Chissà che insieme le cose non si superino meglio. Qualora decidesse di bussare alla mia porta, sappia che sarò lì ad accoglierla e ad ascoltarla. Ma soprattutto sarò lì a dirle che non è mai stata una pessima madre e che ha fatto tutto il possibile per sopravvivere a questa impresa con le forze e le risorse che aveva a disposizione. Inviate le vostre domande, crisi e drammi esistenziali a spazioposso@gmail.com. Il dott. Sigismondo Froddini vi risponderà in questo spazio.

Footloose Durante questi mesi a casa mi è venuta una fissazione per il sesso coi piedi. Avevo una relazione stabile (8 mesi) ma è finita in estate, quando dopo il lockdown abbiamo ripreso a vederci e le ho confessato la cosa. Ho pensato che fosse normale, siamo sempre stati molto aperti. All’inizio però è stato imbarazzante, poi anche peggio, quasi umiliante. A metà luglio mi ha lasciato dicendo che la preoccupavo. Non so se fosse per i piedi o per altri motivi, mi sono vergognato a chiederlo. Comunque ho fatto le ferie da solo, poi è stato chiuso di nuovo tutto. Ancora non so come comportarmi: cercare qualcuno che mi capisca andando subito al punto, o trattenermi e sondare il terreno? Credo che per me sia importante provare questa esperienza in tranquillità. Dear Footsie, finalmente una buona notizia! La maggior parte della gente che conosco ha passato il 2020 annoiandosi o controllando compulsivamente il conto in banca nella (vana) speranza che arrivassero i $ della cassa integrazione. Tu invece hai scoperto un delizioso kink con cui sollazzarti nei mesi a venire. Grazie di esistere, mi dai speranza. Detto questo, non è facile portare avanti una storia con qualcuno che ha fetish diversi dai tuoi (o non ne ha), e, a meno di non essere veramente molto aperti (tipo: rimanete in coppia ma tu sei libero di leccare le dita altrui), l’imbarazzo e la separazione sono scenari possibili. Però su una cosa mi permetto di insistere, Footsie: non hai niente di cui vergognarti. Lanciati in pista come Kevin Bacon al ballo di fine anno in Footloose, e, anche se non è il momento storico più felice per attività che coinvolgano l’interazione umana, grazie al cielo c’è l’internet. Esistono community e app di dating dedicate ai gusti kinky, fetish e BDSM per sperimentare in tranquillità, oltre a quelle più classiche dove puoi comunque indicare scelte specifiche. E se qualcuno dovesse farti sentire strano, ecco una comoda lista di persone socialmente accettabili devote adepte del feticismo del piede: Fëdor Dostoevskij, Britney Spears, Jack Black, Ricky Martin, Naomi Watts, Erich von Stroheim, Francis Scott Fitzgerald, Pharrel Williams, Pharrel Williams, PHARREL WILLIAMS. Enough said Affidate dubbi, dilemmi e inconfessabili segreti in forma 100% anonima a: tellonym.me/amorazzi. Ogni mese il vostro amichevole amorazzo di quartiere risponderà in questo spazio.

Camilla Biondi, Arturo Mugnai, Federica Valeri 15


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