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SABATO 16 OTTOBRE 2021 VACCINAZIONE ANTIFASCISTA
DI RAFFAELE FLAMINIO
Ore 10.00 siamo partiti in direzione di Roma per partecipare alla grande manifestazione "ANTIFASCISTA E PER IL LAVORO SICURO" promossa da Cgil, Cisl e Uil dopo il vile attacco fascista alla sede nazionale della Cgil di sabato scorso. Sono a bordo di un pullman della Fisac- Cgil, la categoria dei lavoratori del credito e delle assicurazioni, sono insieme ad una quarantina di compagne e compagni iscritti al sindacato guidato da Landini. Saranno circa 800 i pullman che convergeranno su Roma, oltre 100 treni speciali, 750 i compagni impegnati nel servizio d'ordine. L'atmosfera che si respira è calma e distesa, la consapevolezza di stare dalla parte giusta è radicata. Ogni volta che la Democrazia è messa in pericolo la Cgil è in prima linea, è accaduto con il terrorismo delle Brigate Rosse che prima ha minacciato e poi ucciso i sindacalisti come Guido Rossa, accade quando nel Paese si fomenta la tensione e la confusione e allora il movimento dei lavoratori è il primo baluardo della democrazia partecipativa ad essere colpito, ed in particolare la Cgil. La presenza nei luoghi di lavoro del sindacato garantisce la partecipazione ed è un presidio di legalità. Non a caso la Storia ci ricorda che la febbre da totalitarismo in occidente si è manifestata con l'attacco violento e sanguinoso alle forze organizzate del lavoro. In Italia le prime ad essere colpite, un secolo fa, dagli infami e vigliacchi squadristi fascisti, furono le Camere del lavoro, così fu in Francia, così in Germania, così il fascista spagnolo Franco iniziò la sua sanguinosa ascesa al potere. Oggi 16 ottobre 2021, con la consapevolezza della
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Storia, il mondo del lavoro, che è simbolo di Libertà e Democrazia, mostra con pacifica determinazione il suo radicamento nel dettato della Costituzione Repubblicana ed Anti Fascista. Il concentramento è previsto in piazza San Giovanni, la piazza del Primo Maggio, un percorso breve e facilmente controllabile dal servizio d'ordine e dalle forze di Polizia. I pullman si fermeranno nei pressi delle fermate metrò Anagnina, Ponte Mammolo, Eur Laurentina dotate di ampi parcheggi. Le autorità si aspettano una manifestazione imponente e pacifica com'è consuetudine di chi LAVORA, credo che noi non deluderemo le aspettative. Gli unici che rimarranno delusi saranno il duo acredine Meloni-Salvini e i loro capi casting. Il piazzale dell'autogrill scelto per la sosta fisiologica, canonica, è colmo di pullman provenienti dal sud Italia, tutto tranquillo fin qui. Il servizio d'ordine sindacale vigila, sono stati notati muscolosi individui, prontamente intercettati; con sollievo siamo venuti a sapere che si tratta degli steward del servizio d'ordine dello stadio Olimpico:
oggi gioca la Lazio. Da oggi gli stadi sono a piena capacità grazie al green pass, per il quale non c'è stata alcuna protesta, neanche, dal tifo organizzato di solito rumoroso. Siamo in Piazza S. Giovanni straripante di donne e uomini allenati alla democrazia e alla partecipazione, è una cortina di anticorpi antifascisti colorata e variopinta, oltre ai sindacati confederali presenti noto l'Anpi, Emergency, i sindacati di Polizia, organizzazioni Curde, l'Arci. Le persone sono tantissime, non oso fare una stima ma, sicuramente sono decine di migliaia. Gli interventi dal palco sono cominciati e in piazza continuano ad affluire persone con le bandiere dei sindacati confederali. Il mondo politico riformista di sinistra e centro sinistra è presente in maniera anonima e personale, ho visto Letta, D'Alema, Fratoianni, Cofferati e signora, Conte, Di Maio, Bersani.
Imessaggi di solidarietà per i Sindacati italiani e alla Cgil in particolare sono innumerevoli e sentiti. I sindacati europei attraverso la presenza di Visentini componente del C.E.S., l'organizzazione sovranazionale dei sindacati, ha espresso sostegno, apprezzamento e solidarietà ai lavoratori italiani; ha ricordato a tutti noi che il sovranismo e il neofascismo sono presenti in Europa specialmente a Est del continente. In quelle latitudini queste forze reazionarie stanno sovvertendo le leggi democratiche e costituzionali, colpendo gli agenti principali della vita democratica, i lavoratori ed i loro rappresentanti e con essi la libera stampa.
Landini, padrone di casa, nel suo intervento ha riferito che in Belgio, Spagna, Brasile, i lavoratori hanno organizzato manifestazioni a sostegno degli Italiani, dimostrando che una internazionale del lavoro è possibile e indispensabile, anche, per correggere la rotta delle politiche sul lavoro in Europa, perché il lavoro è la massima espressione di libertà e partecipazione, senza la quale il lavoro è solo sfruttamento. Il lavoro necessità di contrattazione e regole certe ed esigibili a salvaguardia dell'interezza degli individui. La crisi pandemica ha dimostrato che senza la solidarietà e la determinazione dei lavoratori la resistenza e la resilienza in questo paese non sarebbe stata possibile, senza le organizzazioni sindacali non si sarebbero costruiti e sottoscritti i protocolli di sicurezza che hanno consentito gli approvvigionamenti costanti al Paese. Le scassate strutture del Paese grazie ai lavoratori hanno retto, ma non è più possibile proseguire nella vecchia maniera. I dati sull'occupazione, tanto strombazzati, evidenziano ancora una forte precarizzazione del lavoro; dei 500.000 nuovi occupati l'80% sono a sei mesi e i rimanenti ad un anno di contratto. Le persone ed il lavoro non sono usa e getta. Parte delle risorse finanziarie devono essere allocate prevalentemente per rafforzare le politiche del lavoro, dagli ammortizzatori sociali, senza i quali il Paese non avrebbe retto l'urto pandemico, a quelle fiscali dedicate esclusivamente ai lavoratori e pensionati; le aziende avrebbero bisogno di investimenti e di nuovi capitali più privati che pubblici.
Di aziende voraci e cannibali ne abbiamo sperimentato i disastri. Oggi sono ancora aperte vertenze sanguinose per i lavoratori. La contrattazione collettiva e lo smantellamento dei contratti pirata, insieme alla legge sulla rappresentanza, auspicherebbe un efficace volano
di sviluppo e democrazia. Un capitolo a parte merita la SICUREZZA dei LAVORATORI sui posti di lavoro, mentre siamo qui, in questa magnifica giornata di umana e civile resistenza ANTIFASCISTA, giungono conferme di nuovi intollerabili lutti sul lavoro, ancora quattro lavoratori sono morti. Centottantre miliardi di evasione contributiva insieme alla mancanza di investimenti per la sicurezza chiariscono, anche per chi non ha voglia di sapere e vedere; sono un fardello che non consente scuse da Azzeccagarbugli.
Amio modesto parere non occorre iperlegiferare sull’argomento, il Testo Unico della sicurezza del 2008 (Dgls 81/08) va emendato nella sua parte delle sanzioni e applicato severamente nella prevenzione sulla valutazione dei rischi. Questo è compito del legislatore, ma grande attenzione va posta dalle organizzazioni sindacali sull’argomento, esse devono favorire e pretendere il coinvolgimento dei Rappresentanti per la Sicurezza dei Lavoratori (RLS) aziendali, e i loro colleghi RLST (Rappresentanti per la sicurezza dei Lavoratori Territoriali), quest’ultimi attori ancora più, importanti per la presenza di piccole e piccolissime aziende presenti nelle filiere produttive che sfuggono ai controlli. I patti e gli accordi territoriali vanno costruiti, istruiti e applicati, perché la vita ed il lavoro non hanno colore o bandiera. Troppa è l’ignoranza, la superficialità, la disaffezione che imperano, così come troppe sono le scorciatoie politiche e educative che si adoperano per la disgregazione sociale e civile, prova ne sia il notevole astensionismo registrato nelle competizioni elettorali e l’analfabetismo funzionale che giova solo al fascismo e al sovranismo. Siamo stanchi
di sentire le idiozie del primo tribuno imbecille che si appropria di un microfono per proferire aberrazioni linguistiche e concettuali a persone smarrite e spaventate, è ora di finirla con il sentire privato e personale, è ora di un sentire pubblico e Democratico. Questo è il messaggio che Piazza San Giovanni lancia oggi 16 ottobre 2021 a tutto il Paese.