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COSA C’È DI PIÙ PRIVATO DEL PROPRIO DIARIO?
L’UNITA’ LABURISTA - 44
COSA C’È DI PIÙ PRIVATO DELPROPRIO DIARIO?
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DI ANITA NAPOLITANO
Se i segreti che si annidano nel diario di un
adolescente, diventano per la madre un po' impicciona, rivelazioni sorprendenti e sconvolgenti, tanto da intervenire, in un modo incredibile, usando la rete e il web ai quali, proprio i suoi figli l’hanno iniziata, quei segreti privati diventano pubblici in modo inaspettato.
La vicenda, che vede il privato di una famiglia
milanese, scaraventata attraverso i social che portano ad una trasformazione tragica della vita familiare stessa, viene raccontata dallo scrittore toscano Francesco Recami in uno dei suoi libri, intitolato Il Diario Segreto del Cuore, edito da Sellerio: la famiglia Giorgi, si trasferisce in un condominio di Milano, nell’appartamento n. 14, gli altri appartamenti sono tutti misteriosamente disabitati; i protagonisti che vi abitano sono, la mamma Donatella, disoccupata e i due figli Margherita di undici anni e Gianmarco tredicenne,
il padre Claudio non vive con loro, sta cercando di uscire dal tunnel dell’alcol seguendo una severa cura detox.
Si tratta di una storia noir, costruita attraverso
un diario tenuto da Margherita, il modello è quello del diario, nel libro Cuore di Edmondo De Amicis, fatto di racconti adolescenziali tra scuola, famiglie, amici e vita contemporanea, infatti irrompe nella vicenda, un diario segreto destinato a metterci però, davanti una realtà spudorata, diventando metafora di questo nostro disastrato Paese.
Donatella una mattina, rientrando prima
degli altri a casa, scova il diario di
Margherita nascosto in un vecchio coniglio porta-pigiama, decide, in quanto preoccupata dei cambiamenti emotivi della ragazzina, di leggerne il contenuto, per cercare di capirla, sfogliandone le pagine scopre un universo adolescenziale, descritto
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nella sua realtà più spietata, come normale o persino ovvio, ma si tratta, di una realtà che spiazza, scandalizza gli adulti.
Le parole di Margherita dipingono davanti
agli occhi della madre inerme, il ritratto totalmente inaspettato dei suoi figli che lei immaginava completamente diversi, li scopre già profondamente provati, svezzati e abituati alla crudezza del mondo che li circonda. I dubbi e curiosità tipici dell’età preadolescenziale a cui Margherita tende a rispondere e, non a caso, i quesiti irrisolti della ragazzina si fanno immaturità nelle sue compagne di classe, le quali, travolte dal bisogno di apparire, entrano in un circolo vizioso ben più grande della loro intraprendenza impertinente: sono volgari, oscene e violente raccontano aneddoti di sé che nulla hanno a che vedere con la loro giovane età, si scattano foto provocanti e le inviano in conversazioni private sul web. Ed ecco quindi, che la paura di perdere per sempre l’innocenza di Margherita, a più riprese bullizata per la sua fanciullezza, scatena in Donatella un istinto iperprotettivo di vendetta che avrà delle conseguenze enormi e imprevedibili.
ogni costo.
M ci invita ad una riflessione su un tema sottovalutato: il rapporto tra i giovani e il sesso, che se non coltivato in modo sano, rischia di diventare pornografia.
Attraverso la voce narrante di Margherita ci presenta ragazzini che sembra ne sappiano più degli adulti, ma intanto sono comunque ingenui, in quanto non hanno consapevolezza dei pericoli nei quali incorrono, quando i freni inibitori si lasciano ingannare dallo schermo di un computer o di uno smarthphone.
Il tutto, raccontato con un tono mai cupo o allarmante, anzi ironico e apparentemente leggero.
Dunque, un vero caos che confonde la percezione del confine tra il proprio vissuto intimo, privato e il confronto nell’ambito sociale e comunitario, tanto che la consapevolezza e il senso di responsabilità per gli adulti viene completamente offuscato…
Il finale della storia è SORPRENDENTE…
Donatella scopre così un mondo che non avrebbe mai immaginato: dov’è la sua bambina in quelle pagine così smaliziate ed esperte? Chi sono quelle compagne che sul sesso la sanno così lunga, e gli accenni ai panetti di droga cosa vorranno dire? Margherita si destreggia molto bene con la scrittura, ci sono i riassunti dei libri che ha letto, osservazioni acute sulle prof, lettere al padre e le risposte di Claudio.
E
poi c’è un segreto che aleggia, un segreto che Margherita non può affidare nemmeno al suo diario che riguarda Amedeo Consonni, l’uomo che abitava in quel condominio, misteriosamente morto…
Donatella, dunque sente di dover intervenire
per vendicarsi, di quelle compagne che maltrattano la sua piccola innocente e lo fa nel modo più incredibile, attraverso il web che i suoi stessi figli le hanno insegnato ad usare.
l confine tra il concesso e il non ammissibile, tra il legale e l’illegale tra il cautelativo e la ripicca, tra privato e pubblico, si fa estremamente labile, quasi inesistente.
Francesco Recami con la sua scrittura semplice e scorrevole ci catapulta, in modo sorprendente, in quella che è una tragica pagina dell’epoca contemporanea, l’era dei social e dell’apparenza a
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