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I CAMMINI ITALIANI: DALLA VIA FRANCIGENA ALL’ATLANTE PERDUTO

L’UNITA’ LABURISTA - 44

I CAMMINI ITALIANI: DALLA VIAFRANCIGENA ALL’ATLANTE PERDUTO

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DI VERONICA D’ANGELO

Che cos’è un Cammino? Un percorso a piedi

di più giorni, normalmente diviso in tappe di media lunghezza, caratterizzato da un filo conduttore che può essere di tipo religioso, culturale, naturalistico o storico.

In origine, i Cammini erano i viaggi fatti in epoca medievale per raggiungere i luoghi santi della Cristianità, che erano Gerusalemme, Santiago de Compostela e Roma, durante i quali i pellegrini attraversavano strade e sentieri, campagne e montagne, dotati del minimo indispensabile e chiedendo spesso riparo in ostelli o strutture religiose. Essi portavano con sé la credenziale, una lettera del parroco o del vescovo che attestava la loro intenzione di compiere un determinato Cammino.

I pericoli disseminati lungo i percorsi, lunghi centinaia di chilometri, erano tali e tanti, dalle

condizioni atmosferiche ai sentieri impervi, alle possibili aggressioni di animali selvatici o banditi, che intraprenderli era di per sé un atto di fede e rappresentava la metafora delle avversità della vita da superare per ricevere il dono del Paradiso.

Ancora oggi, sulle orme degli antichi

pellegrini, si possono percorrere il Cammino di Santiago, che attraversa la Spagna per giungere in Galizia, presso la tomba dell’Apostolo Giacomo, o la Via Francigena, che collega quelle che un tempo erano le terre dei Franchi a Roma e poi ai porti pugliesi, da cui ci si imbarcava per la Terra Santa.

Per anni il Cammino di Santiago è stato quello più conosciuto e frequentato, probabilmente perché ha mantenuto il carattere semplice, austero e spirituale che aveva in origine, e al contempo ha beneficiato

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del supporto delle istituzioni che sono intervenute per fare promozione, migliorare la segnaletica e supportare le strutture destinate alla accoglienza.

Si parte con una credenziale, rilasciata da un ente autorizzato, che va timbrata ad ogni tappa del percorso e che consente, al raggiungimento di un certo numero di chilometri, di ottenere l’attestato di percorrenza. Ci si sveglia al mattino presto e all’arrivo si cerca alloggio in una delle strutture dedicate ai pellegrini, seguendo la segnaletica con la conchiglia, simbolo del pellegrinaggio in questi luoghi, disseminata lungo il percorso.

Sono stata anche io in cammino per Santiago una decina di anni fa, alla ricerca di risposte esistenziali, con le mie mappe stampate (allora non c’erano le App), il bastone e la conchiglia appesa allo zaino, con il timore di non reggere lo sforzo fisico e la meraviglia di scoprire ogni giorno persone, luoghi ed emozioni diverse.

Se una volta questi sentieri erano intrapresi

per lo più da fedeli e appassionati di trekking, tuttavia, con il tempo sono diventati meta di un crescente turismo alternativo, lento e sostenibile, fatto di un pubblico meno esperto in cerca non solo di spiritualità, ma anche più semplicemente di spazi aperti, riscoperta del territorio e del benessere psico-fisico legato al camminare.

Anche in Italia l’interesse per i Cammini è cresciuto notevolmente negli ultimi anni, generando una riscoperta di quelli classici, come la antica Via Francigena, e la creazione di nuovi, grazie al lavoro di associazioni e, in qualche caso, delle istituzioni, che hanno visto nella realizzazione di questi percorsi nuove opportunità di valorizzazione dell’inestimabile patrimonio naturalistico e culturale italiano e di sviluppo economico dei territori.

La Via Francigena, ad esempio, ha ricevuto un rinnovato impulso grazie al lavoro promozionale della Associazione Europea delle Vie Francigene, che fornisce le credenziali del Cammino e che quest’anno ha organizzato lungo i 3.200 chilometri di percorso una grande marcia a staffetta, durata quattro mesi, cui hanno partecipato pellegrini, associazioni e viandanti da tutta Europa.

Il tratto della Francigena nel nostro Paese, quello che va dal Gran San Bernardo a Roma, è un percorso lungo 945 chilometri che attraversa in verticale la penisola, dalle montagne valdostane ai campi piemontesi, dalle colline emiliane e toscane ai laghi del Lazio, mentre la Via del Sud attraversa la

Campania fino alle meravigliose coste pugliesi. Un viaggio nel territorio italiano a contatto con la sua storia e le sue tradizioni, oltre che con la natura ed il paesaggio.

Molti altri sono però i Cammini in Italia, nati più o meno recentemente. Alcuni sono di natura religiosa, come il Cammino di San Francesco o di San Benedetto, ubicati in Italia centrale, che ripercorrono i luoghi cari ai Santi. Altri sono di tipo storico, come ad esempio il Sentiero dei Briganti, che attraversa le montagne dell’Aspromonte, in Calabria, o il Sentiero della Pace in Trentino, voluto fortemente dalla Provincia di Trento, che dal Passo del Tonale alla Marmolada unisce i luoghi della memoria seguendo la linea del fronte della Prima guerra mondiale.

La maggior parte di questi itinerari nasce su

impulso di volontari, associazioni culturali o ambientaliste che ne curano poi lo sviluppo, partendo dalla ricerca storica alla sistemazione dei sentieri e della segnaletica, dall’elaborazione delle mappe alla gestione delle credenziali, alla comunicazione e promozione attraverso il web e i canali social. Un lavoro che viene ripagato enormemente in termini di ricaduta economica sui territori, ma che non sempre riceve dalle istituzioni il supporto che meriterebbe.

Tra gli ultimi nati c’è il Cammino di Dante, ideato nel 2015 da un gruppo di appassionati di Dante e di trekking, che hanno sviluppato un percorso ad anello di quasi 400 chilometri che si snoda tra la Toscana e la Romagna, collegando la casa del poeta a Firenze e la sua tomba a Ravenna, in un affascinante viaggio immaginario che attraversa i sentieri degli Appennini, i borghi e le vie medievali percorsi durante l’esilio, quando Dante scrisse la Divina Commedia, o di cui si trova traccia nella sua opera.

Per il suo ruolo importante ai fini della diffusione della cultura dantesca, questo Cammino è stato riconosciuto “bene culturale” dal Ministero della Cultura.

Ancora in cantiere, invece, il Cammino

dell’Appia antica, la strada che collegava

Roma a Brindisi, porta per l’Oriente, che è stato costruito a seguito della spedizione fatta nel 2015 da un gruppo di quattro persone, tra cui lo scrittore e viaggiatore Paolo Rumiz, su iniziativa di Repubblica, per riscoprire la strada romana antica più nota al mondo. Il percorso tracciato, lungo circa 600 chilometri, fu oggetto di una serie di inserti, un libro di Rumiz e una mostra fotografica che ha fatto

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il giro del mondo.

Il Ministero della Cultura, cui furono consegnate le mappe nel 2016, ha deciso di realizzare il Cammino, curando gli aspetti storico-archeologici e la messa in sicurezza del sentiero, iniziando solo nel 2020 la fase di progettazione esecutiva con un finanziamento di 20 milioni di euro. Chissà quando ne vedremo i risultati...

Insomma, il panorama dei Cammini italiani è davvero notevole, brevi, lunghi, storici, religiosi, promossi da privati o da istituzioni, tradizionali o innovativi. Un patrimonio immateriale ben più grande di quanto immaginassi. E scopro che nel 2017 il Ministero della Cultura ha avuto la splendida idea di creare un portale, l’Atlante dei Cammini Italiani, un punto di riferimento per i camminatori e turisti italiani e stranieri alla ricerca del percorso che più gli si addice, in cui erano stati censiti e mappati ben 44 Cammini.

Peccato che il sito (www.camminiditalia.

it), nato per valorizzare ufficialmente i cammini d’Italia, non sia attualmente attivo. E il motivo potrebbe essere per la divergenza con alcune normative regionali in materia. Una storia tutta italiana, che speriamo si risolva al più presto.

Nel frattempo, noi viandanti e appassionati di Cammini possiamo consultare i siti dei singoli percorsi, fortunatamente ricchi di informazioni, e contattare le associazioni che li promuovono, o dare un’occhiata al portale www.cammini.org, che così come nelle intenzioni del perduto Atlante, contiene un elenco dei principali itinerari divisi per regione.

Basterà per cominciare a sognare di indossare scarpe comode, zaino e bastone ed intraprendere il prossimo viaggio, alla ricerca di noi stessi o dei paesaggi italiani che sono tra i più belli al mondo.

A voi la scelta. Buon Cammino a tutti!

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