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l’Unità Laburista - Autunno Caliente - Numero 44 del 30 ottobre 2021
L’UNITA’ LABURISTA - 44
“EPPUR SI MUOVE”
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DI VINCENZO CROLLA
...così con un rigurgito di amor proprio si espresse Galilei davanti a quel Tribunale che, prima che lui, processava le sue intuizioni e la sua scienza.
L'universo è in movimento, il mondo è in movimento, la vita è movimento.
Anche chi dorme un sonno catalettico si
muove: si muovono i suoi polmoni, i suoi occhi mentre sogna, la sua bocca mentre digrigna i denti, il cuore che pulsa.
La politica, tra le cose terrene, tra le attività nelle disponibilità degli esseri umani, è certamente una di quelle che più si muove.
Il suo perenne viandare prescinde dalla direzione
di marcia; che vada verso Nord o verso Sud, verso Oriente o verso Occidente, che respiri a pieni e liberi polmoni o che il suo fiato sia corto e catarroso poco importa.
L'unica cosa che non è dato sapere, e che solo si può ipotizzare, è il porto nel quale attraccherà il suo naviglio.
Chi vede la politica come ferma nel tempo o è vittima di una "fata Morgana" o di una perdurante nostalgia del passato.
A
ridosso dell'esito elettorale, tutti, talk televisivi e carta stampata, improbabili commentatori politici, spin doctor più o meno interessati, hanno decretato la fine prossima ventura dei cinquestelle. E, in coro, più o meno compassionevoli, hanno versato lacrime ipocrite intorno al letto del moribondo e recitato le loro tristi litanie, il doveroso De Profundis del prossimo trapassato.
Chi con malcelata soddisfazione, chi fingendo costernazione e chi con esplicito giubilo, tutti, soprattutto alla destra del sistema si sono accinti a redigere il certificato di morte.
Unica eccezione il PD, il suo segretario Enrico Letta, e il piccolo manipolo di eroi di LeU nel quale sono rinserrato anch'io.
Coloro che intanto non amano il mestiere di necroforo e soprattutto perché, separando la ragione dalle pulsioni emotive, osservano la realtà con maggiore freddezza.
Il voto di ottobre per le elezioni dei sindaci dice due cose.
La prima: laddove il M5S è riuscito a coniugare
le proprie ragioni con quelle del PD e di LeU - a Napoli e a Bologna - i sindaci eletti
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hanno vinto con risultati eccezionali. Qualcuno può pensare che quelle percentuali di adesioni siano state possibili senza l'apporto degli elettori grillini?;
La seconda: contrariamente alla prima, racconta che dove il Movimento, a Roma con la Raggi e a Torino con la Appendino, si è contrapposto fortemente all'ipotesi in itinere di alleanza PD-M5S- LeU, rivendicando l'antico profilo identitario, è stato sconfitto sonoramente.
La politica - si diceva - non ama la statica ed è in continuo movimento.
Giuseppe Conte, attraverso parole e atti sempre più espliciti, sta provando a "normalizzare" in senso democratico il partito che guida e a traghettarlo verso quel territorio tradizionalmente patrimonio delle forze di sinistra.
Le note del suo pentagramma sono sempre più in armonia con quelle del PD e di LeU.
I
quali, a loro volta, stanno posizionandosi meglio sul campo restituendo alle loro agende, un ordine di priorità più coerente con la propria storia. I temi delle disuguaglianze, del lavoro, delle condizioni di vita di salariati e pensionati sono adesso sotto i riflettori un poco più in luce di quelli pur importanti legati ai diritti civili.
Questo è il terreno da arare. È qui che è necessario seminare e annaffiare. Il M5S può, e deve, condividere questo spazio; anche se in una positiva ma leale competizione.
Il PD, mi pare, ha messo mano a questa operazione che ne ridisegna il profilo secondo la sua naturale vocazione.
Più difficoltoso e pieno d'insidie il percorso del M5S che ancora è vittima delle scorie delle pulsioni originarie legate al vaffanculo e un'idea solipsistica del proprio ruolo e della sua presenza sulla scena.
andare al proprio destino le Raggi, le Appendino e i Di Battista e meglio è per loro e per il paese.
Piaccia o no, il prossimo futuro vedrà di
fronte uno schieramento progressista e uno conservatore.
Si illude chi immagina di ripercuotere i fasti del vecchio centrismo che ruotava intorno alla Balena Bianca.
Questo sogno, la riesumazione di quel cadavere, batte nel cuore di molti: da Berlusconi a Renzi, da Calenda a Bonino e perché no? da pezzi non secondari di PD e Lega.
Il loro sogno, spinto da settori dell'informazione e dell'impresa, può realizzarsi solo facendo fallire l'ipotesi di alleanza strategica PD - M5S - Leu colpendola nel suo "tallone di Achille": il M5S ancora nel guado e alle prese con le reminiscenze malmostose dei suoi nemici interni.
Ogni comunista di vecchia scuola sa che la
sinistra ha bisogno di alleanze. Che da sola non va da nessuna parte. Che si è arenata anche quando era al massimo del suo splendore.
Ma insieme ai vecchi uomini della sinistra lo sanno anche i loro avversari; è per questo che ormai da tempo lavorano per boicottare e minare questo percorso.
Ed è esattamente per questo che tutti coloro che intendono lavorare alla costruzione di una democrazia finalmente compiuta - due schieramenti di diversa visione del mondo e differente pratica politica che contendono il governo del paese - che devono mettere le loro energie al servizio di questo disegno.
A partire dall'aiutare il M5S a trovare il suo approdo anziché ostacolarne la navigazione.
Prima Giuseppe Conte si libera degli epigoni di questa genesi primordiale e meglio è. Prima lascia
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