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Sarò antipatica

Politica

Sarò antipatica

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Antonella GOLINELLI

Sarò antipatica. Non è una novità ma lo premetto per correttezza. Siamo in dirittura d'arrivo con il Recovery fund. Abbiamo assistito nel tempo ad ogni tipo possibile e immaginabile di incontro tra

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le parti economiche, sociali, civili.

Ogni incontro ha provocato sequele di polemiche sul nulla tali da impressionare chiunque.

Enormi stormi di urlanti vergini violate ci hanno riempito occhi e orecchi di nefaste previsioni, di orrori perpetrati per incapacità, di disgrazie legate all'inettitudine di Conte, di sventure inimmaginabili per non aver obbedito prontamente ai dictat di Confindustria.

Un quadretto dipinto a tinte talmente fosche che nemmeno i pittori fiamminghi a- vrebbero mai osato.

Sia come sia, alla fine si fa il giro delle proposte e delle richieste dei partiti allo scopo di arrivare alla sintesi più stretta delle aree di intervento e ridurre il numero di progetti rimasti in campo (52) a un numero più gestibile per arrivare alla conclusione nei termini e nei modi definiti per l'accesso.

E TAC! Arriva lui! L'uomo più improvvido e inopportuno che abbia mai visto in politica.

L'uomo che ha fatto nascere a forza questo governo andando in tv a dettare la linea, as usual, per poi uscire dal partito che ha guidato per anni, portandolo al risultato peggiore mai avuto in termini di consenso elettorale, il giorno dopo il giuramento dei sottosegretari, si è messo in moto provocando una sorta di crisi di governo.

Che io dico, I say, siamo nel bel mezzo di una pandemia giunta come il cacio sui maccheroni dopo 12 anni di crisi economico finanziaria, un paese ridotto ai minimi termini da politiche dissennate portate avanti anche da te e tu ti rimetti di traverso?

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A che titolo esattamente?

Come può un soggetto politico, si fa per dire, che ha fatto della distruzione, dell'esclusione, del dileggio, della recriminazione la sua cifra mettersi per l'ennesima volta al centro della scena con richieste che nulla hanno a che fare con l'argomento in trattazione?

Come può un soggetto politico, si fa sempre per dire, esibire un ricatto dall'alto del suo 2,5% stimato nei sondaggi?

Come può un soggetto politico, naturalmente per dire, che ha sostituito i SUOI membri in prima commissione a forza per non avere voti contrari, pretendere qualsiasi cosa?

Come può un soggetto politico, per dire eh sempre per dire, che ha assistito come un condor alla discussione delle modifiche alla Camera cercando di intimorire il mondo, creare il fracasso che sta provocando essendo diventato nel frattempo un passerotto? (la zoologia la conosciamo anche noi).

Come può un soggetto politico, non lo dico nemmeno più, che ha provocato l'ascesa a un potere di qualsiasi tipo e livello di chi era addetto a spazzare la sezione perché altro non era in grado di fare (è un dato di fatto) cercare la salvezza e la visibilità mettendo in pericolo tutti?

Come può un soggetto politico, ovviamente si fa per dire, pretendere qualcosa a proposito della delega ai servizi?

Cosa centra?

Voi vi ricordate il momento in cui voleva affidare parte di queste delicatissime questioni ad un suo amichetto toscano?

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Io sì…

La levata di scudi fu talmente ampia che andò tutto a finire in niente ma il tentativo ci fu.

Non furono bei momenti.

Esattamente come non sono stati bei momenti quelli della sua ascesa e della sua gestione del partito, per non parlare della sua presa del potere effettivo conseguente a uno #STAISERENO che fa ancora impressione.

O vogliamo parlare di una modifica costituzionale talmente snaturante da essere bocciata dal successivo referendum?

O vogliamo discutere di tutta una nomenclatura zoologica applicata agli avversari rigorosamente interni?

Per non parlare degli accoliti! Quelli tanto delicati, quelli integerrimi, quelli sempre proni al volere del capo. Quelli che sono arrivati a chiamarci truppe cammellate, scagnozzi e altre amenità. Oh!

C'è da dire che uno alla volta sono scomparsi, dimenticati in un qualche crocicchio della strada percorsa.

Senza rimpianti, sia chiaro, ma con le ferite che ci hanno provocato ancora aperte.

Le cacciate, realizzate con i termini e le strategie più' disparate, di gente normale che lavorava con impegno e chiedeva semplicemente di poter esprimere opinioni.

Chi ha fatto carta straccia dei diritti dei lavoratori, chi ha sbertucciato senza ritegno

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coloro che buttava nel fosso, chi ha distrutto tutto ciò che ha toccato, chi ha fatto fuggire milioni di elettori, chi ha rinnegato percorsi e storie che aggregavano, chi ha fatto della concessione padronale un modo di vivere aggredendo e disgregando tutti gli organismi intermedi facendo della disintermediazione la normalità, come può continuare senza vergogna a tentare di ricattare un paese?

Perché dobbiamo star qui a perder tempo prezioso con documenti concernenti reddito di cittadinanza, prescrizione e servizi?

Perché dobbiamo star qui a discutere di task force piuttosto che di strutture dedicate?

Cosa cambia se la chiami in un modo o in un altro? Cos'è questa furia di appropriatezza lessicale sgrammaticata nella sostanza? Si vuol andare all'opposizione? Che vada. Secondo me un qualche sostituto si trova. Chi è che rischia di perdere oltre 200 miliardi per delle inutili paturnie? Si trova o si troverà più a suo agio altrove? Buon viaggio. La popolazione intera ne trarrà le conclusioni. E' un azzardo, un bluff che porterà disastro qualsiasi sia l'esito finale.

E a pagare saremo sempre noi per le ambizioni smodate di un ego talmente smisurato da non poter essere contenuto in questo mondo.

Facciamo basta per piacere: abbiamo già dato.

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