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ANNO 5, NUMERO 1 EURO 3,00 FEBBRAIO 2015 MARZO 2015

20042014

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ALBERTO TOMBA Come lui

nessuno mai. GIOVANNI RANA Si considera un artista, perché, attraverso la gastronomia, l’arte di preparare i cibi, «dipinge il palato» degli italiani.

VINITALY 2015 L’attesa kermesse internazionale sbarcherà anche ad Expo 2015 trampolino di lancio per l’enologia italiana nel mondo.

MARCO SGUAITZER L’emozionante storia di un ex calciatore impegnato ogni giorno con la partita della vita.

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in primo piano

Quando la giustizia brancola nel buio

Ma allora esiste il delitto perfetto? I

n Italia nel 2014 si sono commessi circa 400 omicidi. In media quindi ogni giorno in Italia avviene un’uccisione per i motivi più svariati: vendetta, interesse economico, diatribe passionali, eccetera. Un Paese violento? Una Società alla deriva? Le statistiche ci dicono che il dato sopra citato, comunque mortificante e squallido per una società presunta civile, è migliore nettamente rispetto ad epoche passate, e migliore pure di quanto non si registri in Paesi europei con cui normalmente ci confrontiamo nelle vicende di ogni giorno. Tra i Paesi europei l’Italia presenta uno degli indici più bassi (1 omicidio ogni 100mila abitanti, a fronte di 1,9 in media nell’Ue, con la Francia ad esempio a 1,5 omicidi e l’Inghilterra a 1,2). E l’Europa è l’area mondiale più sicura, se si pensa ai mattatoi dell’America centro meridionale (Brasile, Messico e Colombia) o dell’Africa in generale, dove la vita non vale . Ma pure gli USA non scherzano con un tasso di omicidi cinque volte superiore all’Italia, e la Russia con un tasso 15 volte superiore. Con questo non è che la situazione italiana sia confortante, ma almeno non estremamente negativa ai fini di un auto-giudizio. A maggior

ragione se si pensa che il picco di omicidi nel Bel Paese fu di 1690 (milleseicentonovanta) nel 1990, quindi da allora un calo molto significativo (oggi 400) di oltre il 75%, tre quarti in meno. Un dato fortemente influenzato dal forte calo di omicidi commessi dalla criminalità organizzata, che rimane la maggiore fucina di delitti. Quel che però colpisce l’opinione pubblica, che coinvolge maggiormente l’utente televisivo o il lettore di giornali, non sono tanto i crimini perpetrati dalla malavita organizzata, (quando non colpiscono personaggi pubblici , Falcone e Borsellino ad esempio), quanto gli episodi che vedono malauguratamente protagonisti i “vicini della porta accanto”, le persone insospettabili con cui ci relazioniamo ogni giorno. Un atteggiamento spinto non tanto da morbosa curiosità, quanto da spontaneo incredulo stupore. Così la madre sospettata dell’uccisione del figlio, la brava ragazza assassinata in casa, la moglie modello che sparisce nel nulla, la minore sparita e ritrovata cadavere giorni dopo, e così via, accendono la passione popolare in una ridda di ipotesi e congetture che farciscono trasmissioni su trasmissioni e giornali a non finire. Ci sono indubbiamente le molle della pietà e solidarietà popolare a far da catalizzatrici in

di giacomo gabriele morelli

La carenza di “arte investigativa” alla base della mancata soluzione di casi apparentemente semplici da risolvere


in primo piano

Il recondito timore che sempre reca con sé una morte, soprattutto se le cause sono avvolte da un alone impenetrabile di mistero, reclama risposte tutta questa partecipazione, ma parimenti anche il recondito timore che sempre reca con sé una morte, soprattutto se le cause sono avvolte da un alone impenetrabile di mistero, un qualcosa che un giorno si ipotizza potrebbe accadere anche a se stessi o a un proprio familiare. E’ il caso ad esempio di Yara Gambirasio, la sfortunata ragazzina bergamasca che avrebbe potuto essere figlia-sorella-nipote di ciascun cittadino italiano, o, prima di lei, Emanuela Orlandi, sulla cui scomparsa si sono intrecciate le ipotesi più fantasiose, o la più nota Ylenia Carrisi, figlia di Al Bano, sparita nel nulla durante un viaggio in USA. Ma innumerevoli sono i casi analoghi. Le indagini su questi clamorosi casi di cronaca nera si sono arenate, e in casi analoghi tuttora spesso si arenano, nel nulla di fatto, ciò che inasprisce lo sconforto dei cittadini. Com’è possibile che nel terzo millennio, con tecniche sofisticate a disposizione, con illimitati supporti tecnologici, non si riesca a venire a capo di vicende apparentemente non impossibili da chiarire, addirittura talvolta col colpevole palesemente circoscritto a pochi sospettati, come nel caso della grottesca vicenda di Sara Scazzi. Quando ci si trova ad investigare su un caso di omicidio, per scoprire il colpevole è necessario disporre di almeno uno dei seguenti fattori: una confessione, o un testimone attendibile, o una prova materiale inoppugnabile e definitiva. Per cercare testimoni e prove gli investigatori seguono un percorso che comprende lo studio delle caratteristiche della vittima e l’analisi della scena del crimine, ed in questo si snocciolano le tecniche più varie, più o meno sofisticate, che possano fornire informazioni utili per comprendere la psicologia dell’assassino. Ed è proprio dallo stile investigativo che dipende l’efficacia dell’indagine. In un’intervista concessa lo scorso anno alla rivista

“Panorama”, un ex investigatore denuncia in modo pesante le inefficienze delle indagini moderne. A suo dire in Italia manca l’arte investigativa, il fiuto, l’intuito. Si impiega invece troppa scienza, troppa tecnologia, troppe prove virtuali, che alla lunga distruggono le inchieste e contribuiscono a far rimanere impuniti gli autori di delitti. Perizie e ricostruzioni virtuali smontate regolarmente da controperizie e contro-ricostruzioni studiate dagli avvocati difensori. Oggi è facile trovare una giustificazione a tutto. Il risultato? E’ sempre quello: il delitto irrisolto, senza colpevole. Estremamente efficace invece quell’umile maresciallo che, in occasione della strage di Erba, al posto di starsene in ufficio intruppato in una equipe di esperti davanti a venti computer elaboranti dati scientifici e tecnici, se n’è andato tra la gente del quartiere, investigando nei particolari delle vite dei protagonisti, riuscendo a scoprire le prove che portarono all’ergastolo di Olindo Romano e Rosa Bazzi. Quindi come espresso nell’intervista sopra menzionata, e a conferma delle nostre sensazioni di spettatori delle varie storie, in queste vicende che dominano la cronaca manca una indispensabile fantasia investigativa. D’altronde i Poirot, gli Sherlock Holmes, i commissari Maigret, i Nero Wolfe o i Commissari Montalbano, per giungere ai nostri giorni, sono bei personaggi libreschi e nulla più. Da noi come si svolge un’indagine? Un esempio. Se due carabinieri in servizio scoprono un cadavere in un’auto, denunciano subito il ritrovamento al comandante della propria stazione. Questi avvisa immediatamente il Pubblico Ministero della Procura della Repubblica. Questi può delegare le indagini alla Polizia del Commissariato del paese vicino al luogo dell’omicidio, oppure alla Polizia Giudiziaria della Procura da cui egli dipende, che possono essere i Carabinieri

Ad una società critica, fortemente delusa per la mancata soluzione di troppi casi, occorre rispondere con nuovi ruoli investigativi specializzati oppure la Polizia medesima. Questi chiederanno se necessario l’ausilio dell’ufficio di polizia scientifica, il famoso Ris (Raggruppamento Investigazioni Scientifiche dei carabinieri) avente sedi a Parma e Messina. In definitiva le indagini possono essere condotte da un organo investigativo (Polizia o Carabinieri) di una stazione avente poco o nulla dimestichezza con l’omicidio, supportati dalle risorse tecnologiche del RIS, su cui si ripone spesso un’eccessiva aspettativa per la soluzione dei casi. Per quanto riguarda i gradi: il Commissario è un grado di dirigente della Polizia di Stato, in genere a capo di un Commissariato di Zona o di un’articolazione dipendente dalla locale Questura (nei carabinieri corrisponderebbe al tenente o capitano); l’ Ispettore è quello che un tempo veniva chiamato Maresciallo, è una figura presente sia nella Polizia di Stato che nei Carabinieri ( per dirla militarmente, è un sottufficiale); l’Investigatore non è un grado, ma un ruolo, che può essere ricoperto da chiunque, nella Polizia e nei Carabinieri, e che indaga per ordine di servizio, di iniziativa o su delega, su un determinato avvenimento. Ma torniamo a noi, all’Italia, Paese dei casi irrisolti.

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Da noi la cronaca sembra destinata a diventare sempre più spesso una storia. Una Storia, con la “S” maiuscola, che molte volte non ha una soluzione. Sono tanti infatti i misteri italiani irrisolti senza un mandante, senza colpevoli, dove i poteri politici e militari si sono mescolati con la malavita, con presunti servizi segreti deviati e con presunti esponenti del Vaticano coinvolti, eccetera. Dal caso del banchiere Calvi trovato impiccato sotto un ponte a Londra, al caso Sindona, avvelenato in carcere da un caffè quando stava per scoperchiare il mondo colluso di politica e finanza criminale; dal caso Mattei, presidente dell’Eni fatto esplodere col suo aereo, a quello Pecorelli, il giornalista assassinato a cui si sono insistentemente associati i nomi di noti perso-

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naggi di governo. Un muro di gomma, per usare un termine già noto alla cinematografia italiana. Ma a questi intricati fatti di cronaca diventati Storia senza soluzione, veri e propri “delitti di Stato” adesso se ne stanno aggiungendo altri, molto più semplici, che rischiano pure essi di passare alla storia come i nuovi misteri irrisolti: il caso di Garlasco, l’omicidio di Yara Gambirasio, il caso Meredith Kercher, quello di Simonetta Cesaroni e di Melania Rea Parolisi, e cento altri ben presenti nella nostra memoria anche se il tempo ne vela il ricordo. La sensazione è che non ci si trovi di fronte a “delitti perfetti”. Di solito non si ha a che fare con atti criminosi ben pianificati da menti diaboliche come nei delitti premeditati dei thriller televisivi, ma ad uccisioni altamente imperfette ed occasionali , che a maggior ragione dovrebbero permettere un’interpretazione. Manca probabilmente, come sopra detto, un metodo efficace di lettura, un percorso meno affidato alle virtuali ricostruzioni tecnologiche, e più orientato all’intuito, all’indagine e al contatto con la gente. Ad una società critica, fortemente delusa per la mancata soluzione di troppi casi, occorre rispondere con nuovi ruoli specializzati in criminologia, perfezionati in Italia e all’estero presso i centri d’addestramento più affermati, confrontandosi con i sistemi investigativi più efficaci e rodati dei nostri. Non che nelle altre nazioni si ottenga molto più che da noi, (l’autorità giudiziaria americana ha biasimato ufficialmente quei telefilm polizieschi che indirettamente “insegnano” ai criminali come cancellare impronte ed indizi indispensabili alle indagini) ma

che almeno si attinga una procedura investigativa più completa e professionale. La tecnologia poi, in mani acute ed esperte, sarà sempre fondamentale. I cosiddetti cold case ( casi freddi), cioè archiviati irrisolti da lunga data, potranno sempre riservare insperate soluzioni, come nel caso del delitto dell’Olgiata. Ricordiamo infatti come la contessa Alberica Filo della Torre fu rinvenuta strangolata nel 1991 e la soluzione del mistero giunse nel 2001, vent’anni dopo, grazie all’analisi di tracce di DNA a quei tempi non elaborabili. Il colpevole, il cameriere filippino, fu smascherato e confessò il delitto. E, diciamocelo, in cuor nostro si spera sempre che un colpo di scena squarci improvvisamente uno di quei muri di gomma impenetrabili sopra menzionati. Fu il caso ad esempio della confessione di Leonardo Marino, che in una crisi di coscienza denunciò l’autore (Bompressi) e i mandanti (Sofri e Pietrostefani) dell’omicidio del commissario Calabresi avvenuta 16 anni prima, uno dei fatti di sangue più dolorosi della storia italiana che mai si sarebbe potuto risolvere. Forse un giorno conosceremo la verità sull’assassinio di John Fitzgerald Kennedy (agli esperti di balistica è ben chiaro che non fu il solo Oswald a sparare, ma che il presidente fu colpito soprattutto da tiratori posti frontalmente a lui)? O l’autore dell’omicidio di Martin Luther King? La speranza di verità è sempre l’ultima a morire.

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MISSION: NO LIMITS!

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IL Direttore

SOMMARIO MA ALLORA ESISTE IL DELITTO PERFETTO? La carenza di “arte investigativa” alla base della mancata soluzione di casi apparentemente semplici da risolvere

Una comica auto-denuncia

A

Davos, rinomata località montana Svizzera, da un certo numero di anni si svolge il WEF (World Economic Forum) Forum Economico Mondiale. Questa è un’istituzione che riunisce ogni anno i maggiori dirigenti politici ed economici mondiali, e ha come scopo “il miglioramento dello stato del mondo”. I Grandi della terra vengono messi a confronto con giornalisti e accademici, e al termine del meeting vengono stilati dei rapporti di ricerca.

Al centro del Forum ci sono ovviamente i temi dell’economia globale ma non solo, si parla anche di governance, sicurezza internazionale, ecologia planetaria e altri argomenti d’attualità. Il Forum di Davos insomma è un incontro informale del potere globale, un’occasione in cui il punto centrale non sono solo le conferenze pubbliche, ma anche gli incontri a margine che avvengono rigorosamente in forma privata e a porte chiuse. Nell’edizione 2015, tenutasi lo scorso gennaio, l’intervento della massima personalità italiana, nell’occasione il nostro Ministro del Consiglio Matteo Renzi, è stato introdotto dalla proiezione di un suggestivo video realizzato dal nostro Ministero per lo Sviluppo con l’obiettivo di sfatare alcuni luoghi comuni legati all’italianità. Nel filmato, ben noto oggi al pubblico, la prima inquadratura è dedicata ad un paio di mani impolverate di bianco che il commento sovraim-

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DIMMI COME CHATTI E TI DIRÒ CHE genitore SEI Se, dopo aver tentato tutto, il figlio resta chiuso in un silenzio preoccupante accertatevi che sappia di poter contare su di voi

presso «Pizza Makers?» (traducibile in Produttori di pizza?) lascerebbe presupporre appartenere ad un pizzaiolo, ma che, allargandosi il campo della ripresa, si scopre siano mani impolverate non di farina ma di gesso, impiegato da un architetto per la realizzazione del calco di una futuristica realizzazione ingegneristica, con l’apparizione della scritta «L’Italia è leader mondiale nella realizzazione di infrastrutture: mille in 90 Paesi». In modo simile, sempre con doppia interpretazione di immagini, i video susseguenti si soffermano su altri luoghi comuni nostrani: gli «italiani latin lover?», per evidenziare invece “le loro eccellenze nel settore manifatturiero d’alta gamma”; gli «italiani drogati di feste?», e invece ”ricercatori ai primi posti nelle classifiche mondiali”; «italiani gesticolatori?» no, “campioni anche nelle tecnologie avanzate”; «italiani eterni bambini?», no, “partner in progetti aerospaziali”; «italiani fissati col cibo?», e invece “esportatori di 40 miliardi di euro nell’agroalimentare”. Il tutto per portare alla conclusione che: «Quest’anno l’Italia mostrerà le sue eccellenze a più di 140 Paesi con l’Expo di Milano». Bene, una promozione veramente piacevole, ben realizzata e graffiante del Made in Italy, che nelle prossime settimane apparirà sugli schermi televisivi di mezzo mondo. Ma c’è un altro messaggio implicito racchiuso in questo video, che suona beffardamente come un autogoal, una clamorosa autodenuncia del mondo politico promotore del video stesso. Chi offusca l’immagine del genio italiano, chi frena e ostacola queste qualità che, nonostante la crisi imperante (in via di soluzione negli altri Stati dell’Unione Europea, ma non da noi), tengono ancora alta l’immagine dell’Italia che produce; chi tergiversa da decenni senza varare le indispensabili riforme? La risposta è semplice ed inequivocabile: una classe politica indegna, mirante esclusivamente a non perdere consensi e a mantenere i propri privilegi.

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CIVILTÀ È ANCHE RISPETTO PER GLI ANIMALI La visione utilitaristica che per millenni l’uomo ha avuto nei confronti degli animali, ha avuto un’evoluzione

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ALBERTO TOMBA NESSUNO COME LUI Ha cambiato l’approccio del pubblico allo sci aplino, trasformando le performances in veri spettacoli mediatici

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MARCO SGUAITZER NO ALLA SLA L’ex calciatore biancorosso si racconta in un libro da leggere. Il suo dramma, le sue speranze, il suo amore

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MantovachiamaGarda Periodico bimestrale

Marco Morelli

direttore@mantovachiamagarda.it

Registrazione del Tribunale di Mantova N° 01/2011 del 15/02/2011 Direttore Responsabile Marco Morelli

A PARER MIO

Art Director e Progetto Grafico Matteo Zapparoli

di GASTONE SAVIO

I GIOVANI ITALIANI HANNO DIRITTO AL LAVORO Occupiamoci dei giovani, quasi uno su due è disoccupato e le cose, almeno fino alla fine del 2014, non sono cambiate. La crescita è sempre al di là da venire e di nuovi posti di lavoro da offrire ai giovani non se ne vedono o quasi. Domandiamoci: quali sono i principali cambiamenti in corso – sia a livello sociale e politico, sia a livello antropologico – a causa dei quali tanti giovani sono lasciati senza lavoro? Cercheremo, non è facile, di abbozzare una risposta. Diciamo subito che la globalizzazione, anche per la massiccia delocalizzazione delle nostre industrie, è una delle cause primarie della falcidia di posti

di lavoro. E dire che per i costituenti nazionali “ i giovani e il lavoro “erano considerati come due facce della stessa medaglia. Nella nostra Costituzione, il secondo termine più ricorrente, dopo” legge, è “lavoro” “lavoratore”. La Repubblica “è fondata sul lavoro”, da cui discendono diritti e doveri per contribuire al progresso “materiale e spirituale della società”. Quindi stante l’attuale situazione si crea il vero disagio dell’individuo a cui la mancanza di lavoro provoca addirittura riduzione della propria dignità. Ciò porta i governanti ad una grande responsabilità ed ogni loro azione dovrebbe essere finalizzata all’obiettivo

della piena occupazione, soluzione unica della crisi economica e sociale che sta caratterizzando il nostro Paese. Il significato del lavoro rimanda sempre al significato della dignità della persona e della sua concreta realizzazione come mezzo di libertà individuale verso la società. In altre parole, il fondamento di questa scelta è di natura etica: il lavoro, prima che essere un principio, è un valore che la Repubblica riconosce all’apporto delle capacità di ciascuno per costruire il Paese. La risposta ai giovani deve venire da questi fondamenti culturali con i quali illuminare la crisi economica.

Impaginazione Pulsar Lab Pubblicità Morelli Media Partner, Gazoldo degli Ippoliti (Mn) Stampa Arti Grafiche Castello spa Viale Europa 33 Viadana (Mn) Editore: Marco Morelli Via Dante Alighieri 4 Gazoldo degli Ippoliti (Mn) Hanno collaborato a questo numero: Alessandra Capato, Alessandra Fusè, Alessandra Nodari, Anna Maria Catano, Antonio Scolari, Barbara Gazzi, Barbara Ghisi, Benedetta Bottura, Doni Ferrari, Elena Andreani, Elena Benaglia, Elena Cardinali, Elena Kraube, Elide Bergamaschi, Enrico Maria Corno, Federico Martinelli, Flora Lisetta Artioli, Gastone Savio, Giacomo Gabriele Morelli, Isolde Seeber, Lara Ferrari, Martina Borghetto, Marzia Sandri, Michela Toninel, Paolo Carli, Paolo Ferrari, Patrizia Miotti, Rita Bertazzoni, Serena Maioli, Silvano Tommasoli, Veronica Ghidesi,Vittoria Bisutti. Morelli Media Partner fa parte di


PARLIAMO DI

di ELENA BENAGLIA

Dimmi come chatti e ti SAPRò DIRE che GENITORE sei Un messaggio di incoraggiamento vale più di ottantanove rimproveri. Quest’affermazione della dott.ssa Daniela Lucangeli, psicologa, psicoterapeuta, e membro tecnico dell’Osservatorio Nazionale sull’Infanzia, ci insegna che “si fa centro” con una pacca sulla spalla, un apprezzamento, mentre si chiude il canale di comunicazione con un rimprovero, che mortifica, mina l’autostima, produce insicurezza e risentimento e soprattutto non educa. Vale per tutti, ma in particolar modo se ci si rivolge ai bambini, ai giovani, ai figli. Gli abusi verbali come urla, insulti e tutti gli usi della voce fatti a scopo disciplinare in realtà non risolvono i problemi comportamentali ma li aggravano. I bambini che li subiscono, esattamente come coloro che vengono sottoposti a punizioni e abusi fisici, sviluppano i sintomi della depressione, e spesso come reazione assumono atteggiamenti vandalici, antisociali e aggressivi. Oggi sono in molti a riconoscere la grande importanza del ruolo del linguaggio e del modo in cui usiamo le parole, fondamentali per creare relazioni umane di valore, fondate sul rispetto. È molto meglio incoraggiare e facilitare la comprensione, il buon ragionamento, la conoscenza attraverso il dialogo, anziché bloccare la conversazione con un rimprovero oppure con un giudizio: “non puoi adesso, non sei capace”. Gli adulti a volte sottovalutano le capacità dei ragazzi di comprendere, oppure non hanno pazienza e non dedicano tempo sufficiente per spiegare in maniera comprensibile per un bambino. Tempo, ragionamento, pazienza, tappe: nel dialogo con i figli non bisogna pretendere il tutto subito. Una comunicazione funzionale incide nel processo di crescita dei figli. Non bisogna però pensare alla comunicazione come vincolata all’atto verbale, anche i toni sono molto importanti: se diamo un’informazione in modo arrogante, scostante, eccessivamente critico oppure non utilizziamo un linguaggio corretto, rischiamo che ai nostri figli arrivi qualcosa che non pensiamo realmente e che essi reagiscano, di conseguenza, con atteggiamenti non opportuni, quali aggressività, apatia o passività. Bisogna essere innanzitutto un esempio, la comunicazione non verbale (gesti, toni di voce, sguardi, etc.) rivela ben oltre quel che vorremmo dire, e se agiamo d’impulso, soprattutto nei confronti di bambini molto piccoli, rischiamo che il messaggio che arriva loro sia distorto e che ciò si ripercuota sulla vita quotidiana. L’esempio migliore che un genitore può fornire a un figlio è di considerare con attenzione le parole e pensare prima di reagire, soprattutto nei confronti delle provocazioni che bambini e ragazzi sono specialisti nel mettere in atto! Mentre i figli sono piccolissimi, fino ai cinque anni, la chiave di comunicazione è costruire un mondo magico, usare il linguaggio delle fiabe, diretta espressione

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l’INCAPACITÀ DELL’ADULTO DI VIVERE LE PROPRIE EMOZIONI RIMANE UNA DELLE CAUSE MAGGIORI DELL’INCOMUNICABILITÀ TRA ADULTI E MINORI del mondo in cui essi vivono: irrazionale, continuamente nuovo, popolato di creature fantastiche, amici immaginari e oggetto quotidiani che si animano e parlano. Per entrare in comunicazione con loro, bisogna adattarsi a questo mondo animato, far parlare lo spazzolino da denti, il cucchiaio, la stringa delle scarpe, e mai in maniera ridondante, bastano poche parole ma chiare e dette nel modo giusto. È quando i figli sono piccoli che si deve cominciare a porre le basi per una comunicazione efficace: i genitori si devono mostrare disponibili quando i figli fanno domande o quando vogliono intraprendere un discorso, bisogna creare

un’atmosfera che li induca ad aprirsi e confidarsi. Quando si parla col proprio figlio, soprattutto se molto piccolo, è di fondamentale importanza mettersi al suo livello comunicativo, adottando un linguaggio verbale e non-verbale che possa essere ben compreso da lui. Comportamenti quali l’accucciarsi, o il chinarsi mentre gli si parla, così da guardarlo negli occhi, è rassicurante e favorisce da parte sua una comunicazione spontanea. Apostrofarlo dall’alto, invece, non farà che aumentare in lui un senso di disagio e inadeguatezza, e un blocco nella comunicazione. È necessario condividere i pensieri, ammettere i propri limiti e dare ai figli le risposte che cercano, mostrarsi aperti e ricettivi. Da una recente ricerca sulle interazioni linguistiche tra i neonati e i loro genitori, è emerso che le mamme sono più attive nella comunicazione verbale con i neonati rispetto ai papà, ma nel determinare questa differenza sembra che anche il sesso del bambino abbia un ruolo: le mamme, infatti, parlano più alle figlie femmine che ai figli maschi già nelle prime settimane e mesi di vita dei loro figli. Ma se la ricerca si è focalizzata sull’età neonatale, questo non significa che proseguendo nella crescita dei figli i padri siano significativamente più presenti. È invece molto importante che sia le madri che i padri si impegnino a comunicare con i figli e ad ascoltarli. Lo scrittore Antoine de Saint-Exupery, il famosissimo autore de “Il piccolo principe”, scrisse: “..ho fatto venire gli educatori e ho detto loro: non dovete riempirli di concetti vuoti, ma di immagini che contengono strutture. Non dovete imbottirli di cognizioni inutili, ma forgiare loro uno stile affinché possano cogliere l’essenza delle cose. (..) e dovete tener conto innanzitutto dell’amore”. È un messaggio che si rivolge a tutti gli educatori, gli insegnanti e i genitori, a tutti coloro che concorrono alla crescita umana dei bambini, affinché non producano burattini che poi per tutta la vita

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PER GUARDARE IL MONDO CON GLI OCCHI DEI PROPRI FIGLI

rincorrono un’identità su misura del genitore. E crescendo? “L’infanzia è come uno spogliatoio, il momento in cui si insegnano le regole, si spiegano le tattiche e le direzioni da seguire. Poi si entra in campo. E qui inizia l’adolescenza. Un passaggio fondamentale e delicato, sia per chi lo vive, sia per i genitori. La vera nascita di un figlio avviene durante l’adolescenza. L’infanzia è una sala prove per la famiglia, ma è nell’adolescenza che nasce l’adulto di domani, con le sue incertezze, i suoi sogni, le sue aspirazioni e paure. Così capita che, all’improvviso, è come se non si conoscesse più il proprio figlio”. Sono parole di Don Antonio Mazzi, il sacerdote educatore, che di adolescenti ne vede quotidianamente tantissimi, “adolescenti, questi sconosciuti, girano per casa come stranieri, e lo sono, verso se stessi innanzitutto. L’allenatore intelligente osserva i suoi giocatori in campo, dà indicazioni, ma aspetta l’intervallo per

NON DOVETE IMBOTTIRLI DI COGNIZIONI INUTILI, MA FORGIARE LORO UNO STILE AFFINCHÉ POSSANO COGLIERE L’ESSENZA DELLE COSE

E nel caso in cui ogni tentativo di dialogo sembra fallire?? Può venirci in aiuto la tecnologia? Comunicare via sms o chat, migliora il rapporto tra genitori e figli? In base ad alcuni sondaggi, soprattutto americani, parrebbe di sì, e inoltre permetterebbe allo stesso tempo di metter in atto una strategia di controllo efficace e abbastanza discreta. In particolare uno studio svolto da un’università del Kansas ha intervistato circa 400 adolescenti e i rispettivi genitori, sondando il grado di soddisfazione in merito alle loro relazioni “via internet”. Questa indagine mostra come inizialmente per alcuni genitori le nuove tecnologie costituiscano un mezzo di comunicazione troppo complicato ma successivamente, nonostante le difficoltà nell’imparare, è stato un giudizio positivo al loro valore comunicativo. Possiamo dire, quindi, che una maggiore dimestichezza dei genitori nell’uso di strumenti tecnologici favorisce un tipo di comunicazione più efficace e appropriata. Però bisogna fare attenzione a non cadere in una nuova forma di genitorialità-online, che permette di seguire, controllare, spiare. Questo è negativo, poiché alimenta una morbosità sbagliata. I dispositivi come smartphone e tablet possono essere, invece, efficaci nel favorire giochi in comune tra adulti e bambini oppure nel promuovere l’accesso a materiale didattico per minori. Tuttavia, la tecnologia mobile può compromettere le relazioni faccia a faccia tra genitore e figlio che sono fondamentali per lo sviluppo emotivo, cognitivo e linguistico dei bambini. Attenzione, genitori, avverte Giuseppe Riva, docente di Psicologia e Nuove Tecnologie della Comunicazione presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, poiché “il bambino sviluppa una dimensione d’identità attraverso il rispecchiamento con l’altro. Con il contatto fisico e visivo impara a conoscere se stesso e l’altro. E’ mediante il rapporto tattile e visivo che definisco i miei confini. Far mancare questo aspetto (e stare quindi tutto il tempo con lo sguardo al tablet) potrebbe mettere a repentaglio il corretto sviluppo della sua identità”. Positivo è che l’utilizzo delle nuove tecnologie aiuta forse a staccarsi dagli schemi usuali del rapporto adulto-minore, dall’”adultocentrismo”, cioè dalla tendenza a guardare il mondo solamente con gli occhi dell’adulto, che ha il ruolo di colui che sa, di colui che spiega. I nuovi strumenti di comunicazione costringono gli adulti a mettersi “al livello” dei ragazzi, anzi a volte sono loro stessi a dover imparare, e quindi, finalmente, si trovano a guardare il mondo con gli occhi dei propri figli!

chiave positiva. L’adolescente è figlio del mondo, deve iniziare a staccarsi dal nido, e i genitori dovrebbero soprattutto abituare i figli al mondo delle emozioni L’incapacità dell’adulto di vivere le proprie emozioni rimane una delle cause maggiori dell’incomunicabilità tra adulti e minori, ci si dimentica che le cose più importanti dell’esistenza sono associate alla dimensione delle relazioni, agli affetti; nella famiglia spesso si parla soltanto di stipendio, di carriera, di divertimenti, di cose da organizzare perdendo di vista la dimensione, anche complessa e difficile ma sicuramente arricchente, dei sentimenti.

fornire le informazioni che ritiene opportune”, per Don Mazzi l’intervallo ideale è l’ora della cena, in cui l’intera famiglia si dovrebbe riunire intorno al tavolo e finalmente dialogare, spenti tablet, telefoni e quant’altro per parlare, confrontarsi, ascoltarsi, leggere quel che avviene nel mondo in una

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L’approfondimento

di giacomo gabriele morelli

Civiltà è anche rispetto per gli animali Mai come oggi si è diffusa la presenza di animali d’affezione nella nostra vita quotidiana. Documentari televisivi seguitissimi e splendide pubblicazioni di libri e riviste portano nelle nostre case immagini della fauna di ogni latitudine, con le descrizioni, le forme, i colori di una gran varietà di specie e una quantità di notizie su comportamenti e rituali. Che le nostre case in questi ultimi decenni si siano arricchite della presenza, oltre che di cani, gatti e canarini, anche di pesci, serpenti, conigli nani, furetti e molte specie di altri animali un tempo sconosciuti, è la prova di un rapporto uomo-animale arricchitosi di nuovi risvolti ed interessi. La visione quasi esclusivamente utilitaristica che per millenni l’uomo ha avuto dell’animale, ha avuto e sta subendo una marcata evoluzione, figlia di un progresso non solo scientifico. L’uomo da sempre si è auto-collocato in un “regno” superiore e distinto da quello animale e vegetale e, sebbene fondamentalmente questo atteggiamento non sia cambiato, nelle società più civili si è molto evoluto il “modo” con cui l’uomo si approccia a questa supremazia. Fin dall’inizio

La visione quasi esclusivamente utilitaristica che per millenni l’uomo ha avuto nei confronti degli animali, ha avuto una marcata evoluzione della sua presenza sulla Terra l’uomo si è trovato ad avere rapporti più o meno problematici, e comunque inevitabili, con le varie specie del mondo animale. Quando ha cominciato a diventare consapevole della propria diversità e superiorità rispetto agli animali privi di ragione, per quanto questi dotati di una maggiore forza fisica, l’uomo ha preso ad elaborare tecniche e sistemi per utilizzare gli animali a proprio vantaggio, allo scopo di ricavarne nutrimento, vestiario, energia per svolgere i lavori nei campi e per diverse altre mansioni, compresa una funzione di compagnia, derivante dalla capacità di addomesticare talune specie. Finché le società umane sono rimaste poco numerose e poco complesse, legate a condizioni di vita materiale piuttosto semplici e ripetitive, il rapporto uomo-animale non ha costituito un problema intellettuale, anche se l’antropologia e lo studio delle religioni hanno evidenziato come le più antiche forme di religiosità fossero proprio basate sull’adorazione di una divinità animale da cui dipendesse la vita dell’intera comunità (ad esempio il bisonte per gli indiani d’America, la vacca e l’elefante per le popolazioni dell’India, e così via). Il successivo progresso nell’organizzazione economica e sociale, e il contestuale modificarsi della mentalità, dei costumi e dell’immaginario collettivo ha portato ad una progressiva evoluzione del modo di concepire il legame tra uomini e animali. Verso questi ultimi il nostro tempo ha sviluppato una sensibilità diversa. Nei Paesi occidentali (perché in quelli meno progrediti poco è cambiato) in epoche antiche, nelle società rurali e non, come sopra detto gli animali venivano per lo più usati, oltre che come fonte di alimentazione, come strumento di lavoro e di locomozione, o da difesa e di ausilio nella caccia. Oggi teniamo sempre più animali all’interno delle nostre abitazioni per ammirarli e stabilire con loro una relazione affettiva. Stiamo in apprensione per la loro salute e il loro benessere; spendiamo cifre considerevoli per cibi appropriati e cure veterinarie. Insomma gli animali oggigiorno non sono più considerati un semplice “mezzo”, ma sono diventati un “fine”. Ecco, dunque, che in questi anni si è sviluppata la “questione animale”, che vede un diverso atteggiamento collettivo nei confronti di essi. Si è arrivati perfino ad elaborare una Dichiarazione Universale dei Diritti degli Animali, a imitazione di quella dei Diritti dell’Uomo, perché

EDOARDO STOPPA, CANALE 5, STRISCIA LA NOTIZIA

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sempre più studiosi riconoscono agli animali, almeno a certe specie evolute e più vicine a noi, capacità cognitive ed emotive complesse. Gli animali sono in grado di percepire e ricordare; hanno desideri e preferenze, sono in grado di agire intenzionalmente in vista del soddisfacimento di essi e del conseguimento dei propri obiettivi; hanno un’identità e sono in grado di avere esperienze. Non possiamo escludere che essi possano provare, oltre alla scontata sofferenza fisica, anche coinvolgimenti emotivi ad essa correlati. La certezza di questo sta alla base della fondazione di movimenti “animalisti” più o meno radicali e agguerriti, vegani nell’alimentazione, rigorosamente osservanti dell’abbigliamento di origine sintetica, rigorosamente esclusa la pelletteria. Ne è un esempio il Partito Animalista Europeo che prende le distanze da tutti i partiti politici, nessuno escluso, rei di sostenere indistintamente attività lesive dei diritti degli animali quali ad esempio: allevamenti intensivi, caccia, sperimentazione animale, attività circensi, e tutto quanto gravita attorno ad esse. Al di là della condivisione o meno di queste posizioni estreme, è comunque significativo come il pensiero umano si sia sensibilizzato verso problematiche etiche cui non è indifferente una numerosa rappresentanza di tutte le nostre fasce sociali. Già nel passato qualche insigne personalità si espresse sul rapporto uomoanimale. Per citarne alcuni: “Verrà un tempo in cui considereremo l’uccisione di un animale con lo stesso biasimo con cui consideriamo oggi quella di un uomo” (Leonardo da Vinci); oppure “Nessuno dovrebbe tollerare che vengano inflitte agli animali delle sofferenze e neppure declinare le proprie responsabilità. Nessuno dovrebbe starsene tranquillo pensando che altrimenti si immischierebbe in affari che non lo riguardano. Quando tanti maltrattamenti vengono inflitti agli animali, quando essi agonizzano ignorati per colpa di uomini senza cuore, siamo tutti colpevoli” (Albert Schweitzer), e anche “La grandezza di una nazione e il suo progresso morale si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali” (“Mahatma” Gandhi). Vi sarebbero molte altre citazioni di nomi illustri. Riflessioni certamente pesanti da parte di uomini di scienza e non, che rivelano insospettata sensibilità in tempi così lontani. Sicuramente è soggettiva l’interpretazione di “maltrattamento”. Per alcuni è sinonimo di animali malnutriti, o detenuti in ambienti ristretti e igienicamente malsani, o abbandonati, o soggetti a interventi punitivi nel corso di dressaggio al lavoro o durante quest’ultimo. Certamente è tutto questo, ed altro ancora. Ed in questo senso i passi avanti sono stati enormi. Le recenti leggi in materia, la denuncia sia privata che pubblica

Varie associazioni ambientaliste si battono per il rispetto dei diritti degli animali, denunciando efficacemente il loro impiego improprio

(Striscia la Notizia ad esempio), un’educazione ed una sensibilizzazione sin da bambini un tempo inesistente. Quanti, oggi negli “anta”, da bimbi infilavano con un filo le rane come Depardieu nella famosa scena nel film “Novecento”, o commettevano sugli animali altre piccole odiose crudeltà! I tempi son cambiati. C’è una presa di coscienza del valore della vita animale, e anche vegetale. Con un’unica stonatura: che a volte si ecceda nell’altro senso, che all’animale si attribuiscano eccessive capacità cognitive e consapevolezza nel suo agire. In questo senso si sarebbe in errore. L”umanizzare” l’animale trattandolo alla stregua di un bambino, o comunque di un essere in grado di interagire con

noi consapevolmente, potrebbe fare più danni che bene. Sottoporre un animale (che sia un cane, un gatto, un cavallo, ecc.) ad altri tipi di torture: lavaggi, profumature stordenti (l’olfatto di un cane è enormemente più potente di quello umano), toelettature fantasiose, incapsulature in vestiari invernali, cibi aromatizzati impropri, ecc. , a mo’ di giocattolo vivente non è di certo il modo di migliorargli l’esistenza ma forse solo un modo egoistico di riempire la nostra di esistenze.

Perché il Beagle sempre nel mirino? Le cronache più recenti ci parlano di clamorosi interventi contro la sperimentazione animale, uno per tutti quello che ha provocato nel bresciano la chiusura di Green Hill, l’allevamento di cani di razza Beagle, sulla cui attività c’è un processo in corso. Queste azioni di stampo “animalista” trovano ampi consensi e addirittura partecipazione da parte di chi le condivide, ma anche severe riserve da parte della ricerca che si dedica a malattie gravi. Non poche persone condividono sì il pensiero che sia inaccettabile la vivisezione e l’impiego di animali per testare l’innocuità o gli effetti di un prodotto superfluo (in campo cosmetico ad esempio), ma ritengono che parimenti siano da accettarsi in modalità rigorosamente contenute i preventivi test animali per la sintesi di farmaci di vitale importanza. Rigorose leggi regolamentano già, impedendo

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abusi intollerabili, certi aspetti della ricerca fini a se stessi, e ovviamente tutti speriamo che quanto prima si possa azzerare l’impiego di animali superiori nella ricerca scientifica. Molti si chiedono il motivo per cui in tutto il mondo siano i Beagle i cani più utilizzati per la sperimentazione. Questo è dovuto non tanto alla piccola taglia ed al contenuto costo di mantenimento di questi cani, quanto al fatto che questa razza, selezionata da molti secoli per l’impiego venatorio, presenti tra i vari individui una grande omogeneità nella robusta costituzione fisica e conseguentemente in quella fisiologica. Questo permette di ottenere una reazione ai farmaci molto simile tra un soggetto e l’altro, e quindi più probanti ed attendibili le risposte fisiologiche da confrontarsi al variare delle dosi della sostanza farmacologica testata.

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mantova life&style GONZAGA

MANTOVA

Mostra canina al via

Il Gruppo Cinofilo virgiliano sabato 28 febbraio e domenica 1 marzo dalle ore 10 alle 17 organizza a Gonzaga, nei padiglioni fieristici di Fiera Millenaria, la 52° Esposizione Internazionale canina ENCI. La manifestazione organizzata da Fiera Millenaria e dal Gruppo Cinofilo virgiliano rappresenta un incontro consolidato che si ripete dal 1989 e costituisce l’unico appuntamento cinotecnico a carattere internazionale per la provincia di Mantova. L’esposizione sarà un’occasione per ammirare i migliori soggetti che attualmente calcano le “passerelle” delle esposizioni e che onorano con le loro vittorie l’allevamento cinotecnico italiano. Saranno inoltre presenti stand di produttori specializzati nell’alimentazione dei cani, nonché di prodotti studiati appositamente per la salute e il mantenimento del cane. Maggiori informazioni su www.gruppocinofilovirgiliano.it. Ingresso 5 €.

MONZAMBANO

alla masseria Corso di enografia Il prestigioso Ristorante Masseria situato in Piazza Broletto 8, da Lunedì 2 Marzo 2015 a Mercoledì 27 Maggio proporrà un corso per la tecnica della degustazione, l’enografia italiana e internazionale dalle 20:30 alle 22:45. Per tutti gli amanti del buon vino e gli interessati alla storia e composizione di vini rossi, bianchi, spumanti e moscati potrà compiere un percorso proprio in questi due mesi. Per informazioni 0376.365303.

ALTO MANTOVANO

Le tradizioni non perdono significato Serata Letteraria Venerdì 6 marzo presso l’Agriturismo Fattoria Pepe i gestori della Cartoleria Edicola L’Informazione di A&B di Monzambano, Barbieri Virginio e Andreani Elena, presenteranno l’avvincente e attuale romanzo del giornalista Antonio Valenzi “La provincia del diavolo” con prefazione di Andrea Purgatori, in cui il protagonista un giovane giornalista per un settimanale della provincia di Roma alla ricerca dello scoop che gli avrebbe fatto fare carriera si imbatte in alcuni scavi che la Guardia di Finanza sta conducendo in estrema segretezza. È un viaggio all’indietro nella storia segreta di quella provincia italiana in cui affiorano misteri e ambiguità. Alla fine della presentazione un ricco buffet di prodotti tradizionali accompagnerà un brindisi e a seguire menù a tema con i piatti tipici della tradizione culinaria mantovana.

gazoldo

la grande madre Presso l’Associazione “Postumia” - Centro Studi e Ricerche di Scienze Lettere e Arti, lo scorso 11 gennaio si è ricordata la Beata Madre Teresa di Calcutta con “LA GRANDE MADRE”, concerto del gruppo Affinity of Souls. Maria Paola Busconi al violoncello, Marina Sartini e Emanuela Goi ai flauti, Maria Pia Rizzi all’arpa e Mino Quaranta voce recitante, hanno tradotto in musica e cantano le parole della Beata, il cui messaggio d’amore è specchio della coerenza della fede e di un’esistenza dedicata con concretezza al prossimo. Al termine è intervenuta Monica Boriani con una testimonianza sulle relazioni assistenziali tra la Caritas mantovana e la Caritas albanese.

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A Castel Goffredo e in molte località delle Terre dell’Alto Mantovano è ancora in uso la tradizione del Mercoledì delle Ceneri, primo giorno di Quaresima, che quest’anno cadrà il 18 febbraio quando le famiglie contadine seminano grano, segale o ceci in contenitori piatti e bassi, sotto uno strato di ovatta. I piatti sono poi riposti in una credenza o in un mobile al buio e vengono innaffiati solo il venerdì, giorno simbolo della Quaresima. Il Venerdì Santo questi teneri e bianchi germogli sono posti all’altare del Santissimo Sacramento. Si tratta della continuazione di un culto pagano di origini fenice, passato agli egizi e poi alla cultura religiosa grecoromana e infine assorbito dalla tradizione cristiana.

VOLTA MANTOVANA

Il Carnevale del Capunsel Uno dei carnevali più antichi della provincia di Mantova è sicuramente il Carnevale del Capunsèl, che si tiene a Volta Mantovana. La cui maschera è rappresentata dal Pupà del Capunsèl, che porta sul suo scettro i tipici gnocchetti di pane voltesi e che, insieme al Re del Gnoc veronese, apre le danze alla bellissima sfilata notturna! Gruppi a piedi e carri allegorici percorrono le vie della cittadina in un clima di allegria e convivialità durante il quale i grossi meccanismi illuminati e le maschere coloratissime si uniscono in una festa all’aperto, che coinvolge grandi e bambini! Durante tutta la manifestazione vengono distribuiti i Capunsèi accompagnati da vin brulé, tè e invitanti panini con salamella.

CAVRIANA

Antica Fiera di San Biagio La Fiera di San Biagio tenutasi a Cavriana dal 31 gennaio al 3 febbraio ha portato come ogni anno numerosi visitatori, amanti della dolcezza e appassionati. Da qualche anno l’Antica Fiera di San Biagio accoglie anche DULCISSIMA, una manifestazione dedicata ai dolci artigianali della tradizione. Perchè il cibo è soprattutto emozione e ricordo dei luoghi d’origine. Non solo dolci però in questo percorso che si è snodato all’interno della settecentesca Villa Mirra, ma anche primi e secondi piatti, formaggi, vini e distillati, alla scoperta di abitudini millenarie ancora vive

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a cura di Elena andreani VOLTA MANTOVANA

Racconti gustosi Due gli appuntamenti da metterse in agenda per il mese di febbraio: domenica 8 febbraio presso la cucina rinascimentale di palazzo Gonzaga a Volta Mantovana, ingresso da via Beata Paola, lo storico mantovano Rodolfo Signorini racconterà curiosi aneddoti relativi alla magnifica corte di Ludovico II Gonzaga e Barbara di Brandeburgo, nonchè

ASOLA

La bottega del tipografo

presenterà la Camera Dipinta detta degli Sposi di Andrea Mantegna e la sontuosa degustazione conclusiva sarà dedicata alla t Torta di Tagliatelle tipica del territorio mantovano; domenica 15 febbraio, invece, l’archeologo Alessandro Morandini terrà delle “conversazioni” a lume di candela sulla tradizione locale relative al gioco degli scacchi, Isabella d’Este e gli scacchi alla corte dei Gonzaga. L’assaggio finale sarà tutto dedicato ai dolci carnascialeschi e le degustazioni saranno accompagnate dai vini delle prestigiose cantine Cà Roma, Reale e Tenuta Maddalena di Volta Mantovana. Questi appuntamenti iniziati nel mese di gennaio proseguiranno anche nel mese di marzo. L’ingresso è assolutamente gratuito e per informazioni è possibile contattare il cell. 3319694573 o scrivere a info@voltamn.it.

MANTOVA

Carnevale di Re Trigol 2015 A Mantova il 22 febbraio si terrà la 3ª edizione del Carnevale del re Trigol. Nel centro storico di Mantova diversi figuranti, con la loro rappresentazione, creeranno un’atmosfera incantata da cui è impossibile non essere coinvolti, sfilando in corteo tra le vie e nelle piazze su cui si affacciano i nostri favolosi palazzi gonzagheschi. Questo è il Carnevale di Mantova: dove viene rievocata la leggenda del Re Trigol, i figuranti sfileranno con bellissime riproduzioni di costumi storici, stendardi, dialetto, cantori e tanta allegria ridaranno vita ad una bella fiaba che ci ricorda le peculiarità floristiche e faunistiche dei tre laghi che la circondano la città.

CANNETO SULL’OGLIO

Grande stagione teatrale

Iniziato nel mese di gennaio proseguirà a febbraio e marzo l’imperdibile ciclo di laboratori dedicati alla carta, alla tipografia e alla stampa creativa per bambini dai 7 ai 9 anni. Il secondo appuntamento si terrà il 22 febbraio presso il Museo Civico “G. Bellini” alle ore 15.30 mentre il terzo appuntamento si terrà il 15 marzo stesso orario. Tutti i laboratori sono gratuiti ma la prenotazione è obbligatoria presso la sede museale oppure al numero 0376.710171 o via e-mail: museo@ comune.asola.mn.it.

Sono ben 4 gli appuntamenti previsti al teatro comunale Mauro Pagano di Canneto: 1 febbraio appuntamento per bambini e famiglie dal titolo “Buon appetito” alle ore 16,30; venerdì 13 febbraio spettacolo di cabaret per adulti “Io fò buchi nella sabbia”; 28 febbraio “I milioni dello zio Peteroff - commedia brillante in 3 atti di Garcia Alvarez e Muños Seca; 14 marzo “Il buffo nell`opera”, spettacolo condotto da Antonio Lubrano. Tutti gli spettacoli per adulti iniziano alle ore 20.45 il costo del biglietto varia a seconda dello spettacolo.

CASTEL GOFFREDO

La tradizione del Carnevale targata re gnocco Ritorna il 13-14-15 febbraio 2015 la tradizione del venerdi gnoccolaro a cura dell’associazione venerdi gnoccolaro, dell’amministrazione locale e della Pro loco. Nel giorno della sua incoronazione Re Gnocco domina incontrastato e gli stessi pubblici amministra-

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tori devono fare atto di devota sottomissione. Fino agli anni Cinquanta gli gnocchi venivano impastati in Piazza; ancor oggi comunque sono cotti e conditi alla presenza del popolo affamato al quale sono distribuiti gratuitamente. Il Carnevale di Castel Goffredo pare essere più antico addirittura di quello di Viareggio. Se ne hanno notizie già nel Seicento, anche se la tradizione del Venerdì Gnoccolaro risale alla seconda metà dell’Ottocento. La fortunata scoperta di un manifesto risalente al 1875 ha dato la possibilità di datare precisamente al 1872 la nascita del Venerdì Gnoccolaro che ha la sua maschera caratteristica proprio in Re Gnocco a cui, nel 1914, durante l’edizione che segnò l’inizio dell’era moderna di questa manifestazione, venne addirittura dedicato un inno composto dal maestro Edoardo Zappa. In questa occasione che coinvolge tutto il centro del comune Castellano bambini vestiti dei più colorati abiti carnevaleschi, carri e sfilate prenderanno vita in una giornata festosa e divertente all’insegna del buon umore e perché no degli scherzi!

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brescia life&style POZZOLENGO

Fiera di San Giuseppe

Dal 19 al 22 marzo si svolgerà la Fiera di San Giuseppe nelle vie di Pozzolengo. Una fiera agricola tradizionale, organizzata dal Comune di Pozzolengo, con il patrocinio della Regione Lombardia per valorizzare il settore agricolo e enogastronomico locale. Di grande rilievo la Dispensa Morenica, una mostra con degustazione e vendita di prodotti tipici locali, in cui trovano spazio i prodotti tipici della zona, dai vini al salame morenico, dallo zafferano ai formaggi, dai dolci, al miele, alle carni. Non solo enogastronomia. La fiera di San Giuseppe è anche tradizione delle macchine agricole, delle automobili d’epoca, della rievocazione storica dell’antica casata degli Scaligeri. E ancora, mostre, teatro, musica, passeggiate tra le colline, eventi che ogni anno si rinnovano grazie al contributo delle associazioni locali.

BRESCIA

Il Museo Santa Giulia offre la possibilità alle famiglie, ogni quarto sabato di ogni mese sino a giugno, di poter accedere, con un calendario come sempre denso di proposte stimolanti. Ogni appuntamento si concentra sul linguaggio espressivo di artisti contemporanei messi in relazione con le opere conservate nel museo. Si vuole così favorire la creatività e sollecitare l’interesse verso il patrimonio culturale nei bambini dai 5 agli 11 anni, accompagnati dai propri famigliari e guidati dalla figura esperta dell’operatore didattico. I laboratori permettono così di trascorrere piacevolmente il tempo libero nei Musei cittadini, in un confronto dialettico tra le antiche testimonianze e le regole e le tecniche che distinguono il linguaggio artistico contemporaneo. Gli appuntamenti previsti per i prossimi mesi sono “Voli nell’aria” sabato 28 febbraio e “Il sole si fa arte” sabato 28 marzo.

LOVERE

Corriamo al Pala ghiaccio Verrà chiusa il 1° marzo la pista di pattinaggio che si trova nel nuovo porto turistico di Lovere, comune situato sulla sponda nord-occidentale del Lago d’Iseo già in provincia di Bergamo ma lungamente congiunto alla Val Camonica. Aperta già da inizio novembre per chi volesse rilassarsi pattinando qualche ora potrà presentarsi tutti i giorni dalle 16 alle 18,30 e dalle 20 alle 23,30, il sabato dalle 14 e la domenica dalle 12. L’ingresso è di 5 € più 2 € di noleggio pattini. La domenica sarà possibile effettuare delle prove con l’istruttore basta prenotare, per informazioni 035.983910.

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Sposiamoci in fretta! Nei giorni 21 e 22 febbraio 2015, arriva a Brescia la seconda edizione di Brescia Sposi, un nuovo punto di riferimento per i futuri sposi della Lombardia e del Veneto che potranno trovare le più interessanti proposte di prodotti e servizi per organizzare al meglio il giorno del matrimonio. L’Hotel Vittoria è la location ideale per ospitare l’evento che occuperà circa 1.500 mq, riservati esclusivamente ad espositori selezionati facilmente raggiungibile e con ampi parcheggi per i visitatori e per le aziende espositrici.

LONATO

Töt Porsèl conclude la Fiera WEEKENDINARTE

BRESCIA

Si è conclusa con il consueto grande successo la 57ª Fiera Regionale Agricola Artigianale Commerciale di Lonato che si è tenuta il mese scorso dal 16 al 18 gennaio. Nell’ambito della Fiera, verrà inoltre organizzato presso alcuni ristoranti ed agriturismi del territorio di Lonato del Garda, il Circuito Enogastronomico “Töt Porsèl”, in programma fino al 13 Febbraio. Grande protagonista nei menù sarà la carne di maiale in tutte le sue possibili declinazioni, come del resto è tipico della abitudini culinarie di questi primi freddi mesi dell’anno. Non mancheranno quindi piatti in grado di soddisfare anche i gusti più forti nelle proposte dei locali aderenti.

BRESCIA

BAM: Brescia Art Marathon Domenica 15 Marzo 2015 potrete partecipare alla 13a edizione della Brescia Art Marathon. Tanta offerta nelle distanza delle gare, ogni runner può scegliere quanta strada fare in base al suo allenamento, alle sue capacità, ai suoi sogni. Partenza ore 9.15 per la Maratona da 42,195km, maratonina da 21,097km e Brescia ten (10km). Arrivo per tutte le gare nella splendida e centralissima piazza della Loggia. Il divertimento è assicurato. In base al numero degli iscritti (nella Maratona e Mezza Maratona) verrà stilata una classifica per Società e le prime cinque verranno premiate con un contributo: 1° 300 euro, 2° 250 euro, 3° 200 euro, 4° 150 euro, 5° 100 euro. Inoltre, la Società che parteciperà con il maggior numero di atleti vincerà il pettorale di New York.

MONTICHIARI

Fiera agricola e zootecnica La FAZI Fiera Agricola Zootecnica Italiana è la manifestazione dedicata al settore primario che porta in fiera servizi, macchine e attrezzature agricole, attrezzature e prodotti per la zootecnia, soluzioni per le stalle e le strutture di ricovero e allevamento degli animali. Dal 13 al 15 febbraio l’edizione numero 87 mette in scena tutto questo. Gli operatori del settore si attendono come ogni anno un nutrito numero di partecipanti e di specialisti. Sede della fiera il Centro Fiera di Montichiari.

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a cura di elena andreani montichiari

Golositalia verso expo 2015 La quarta edizione della fiera Golositalia, dedicata alle eccellenze del settore enogastronomico, della ristorazione e delle attrezzature professionali, è all’insegna della crescita e della qualità. La nuova fiera avrà luogo presso il Centro Fiera del Garda di Montichiari, Brescia, dal 21 al 24 Febbraio 2015. Nata dalla sinergica contestua-

FRANCIACORTA-CASTREZZATO

7° Franciacorta International Circuit

lizzazione tra Golositalia ed Aliment, oltre a contare su un bacino di aggregazione unico in Italia e capace di attirare buyers anche dall’estero, la fiera sarà una vetrina per tutto il territorio nazionale, che a febbraio 2015 sarà un’occasione, nell’imminenza dall’apertura di EXPO 2015, per la migliore valorizzazione. In particolare delle eccellenze del nostro territorio ed in generale dell’appeal dell’Italian Food nella sua espressione più alta. La fiera è aperta al pubblico e ad un ricercato gruppo di operatori del settore sia nazionali che internazionali, l’abbinata nasce per permettere agli espositori di vendere direttamente in fiera e collateralmente sviluppare importanti ordini e contatti commerciali. www.golositalia.it

ISEO

Vanitas 2015 Domenica 1 febbraio in viale Repubblica torna il primo appuntamento Vanitas 2015! Un appuntamento che darà spazio, ogni prima domenica del mese per il quinto anno consecutivo, ad un mercato selezionato di hobbisti del settore della moda usata/vintage e delle autoproduzioni artigianali. A causa del dilagare della del vintage, che ha un po’ “intasato” il mercato delle fiere del settore, Vanitas decide cambiare rotta e di creare un evento più democratico e innovativo, aperto non solo al vintage ma anche alle autoproduzioni: uno strumento di promozione della piccola imprenditoria italiana, con una grande attenzione nei confronti di temi come l’artigianalità, il riciclo e l’ecosostenibilità.

CARPENEDOLO

Carnevale e carri allegorici Quest’anno il Carnevale è previsto a metà febbraio, giovedì grasso il 12 febbraio, il 14 febbraio e 15 febbraio il sabato e domenica di carnevale, il 17 febbraio il martedì grasso che di solito chiude i festeggiamenti di Carnevale. In attesa di conoscere il programma definitivo Carpenedolo è già in fermento per i preparativi con sfilate e carri. Il GranCarnevale Carpenedolese 2015 sarà un tradizionale carnevale con carri dalle dimensioni mastodontiche, maschere comuni e inusuali e consueto palo della cuccagna. Premi ai carri, gruppi mascherati e giochi.

Si disputerà nei giorni 13-14-15 febbraio la 7° Franciacorta International Circuit, una manifestazione di livello Nazionale riservata ad inviti, a partecipazione straniera Autorizzata (E.N.P.E.A. ). La chiusura delle iscrizioni e ultima data per la richiesta di servizi accessori ed accrediti stampa è prevista per sabato 7 febbraio, la pubblicazione dell’elenco dei Concorrenti Iscritti avverrà domenica 8 e giovedì 12 Febbraio sarà garantito l’ingresso dei veicoli di assistenza nel Parco Assistenza e Box.

ROVATO

I segreti per la cura e la potatura delle rose In Febbraio si inizia a sistemare giardini e orti e rappresenta il mese migliore per la potatura delle regine dei fiori: le rose. A Castello Quistini a Rovato, dimora del 1600, domenica 22 Febbraio dalle 14,30 alle 17,30 avrà luogo un corso teorico-pratico per conoscere meglio le rose e imparare le tecniche

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corrette per potarle con la possibilità di esercitarsi sul campo. Lo scopo del corso è fornire tutti gli elementi utili affinché le rose abbiano la migliore crescita e fioritura in Primavera, prevenendo malattie ed esaltando la fioritura nella bella stagione. Durante l’incontro verranno affrontati anche argomenti di giardinaggio in generale. Il corso sarà tenuto da Marco Mazza, proprietario della storica dimora, progettista dei magnifici giardini del palazzo e titolare dell’azienda agricola specializzata nella coltivazione e produzione di rose antiche, botaniche, inglesi e selvatiche. Con oltre 1500 varietà di rose coltivate e curate con grande passione, i giardini di Castello Quistini offrono uno spettacolo unico. Castello Quistini è un luogo dove la natura convive con la storia e dove le rose sono le vere regine incontrastate. Tra le varietà di rose più famose che verranno conosciute meglio nel corso della giornata non mancheranno le rose inglesi, conosciute ed esportate in tutto il mondo. La quota di iscrizione è di 40,00€ con una pianta di rose in omaggio. Per iscriversi basta compilare il modulo online che trovate nella pagina CORSI sul sito www.castelloquistini.com.

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verona life&style BEVILACQUA

magica FESTA DEI folli

Venerdì 13 febbraio alle ore 20.30, il magnifico Castello Bevilacqua propone ai suoi ospiti un’imperdibile e ormai tradizionale serata di Carnevale. Il maniero si trasformerà in una corte nobiliare per accogliere nelle sue sale il giullare Lorenciotto, che intratterrà gli ospiti e farà rivivere la tipica atmosfera gioiosa, nel rispetto del tipico stile veneziano. Non mancheranno saltimbanchi, maghi, musici e odalische d’altri tempi. A seguire, la serata sarà animata con intrattenimento musicale per ballare fino a tarda notte. Il prezzo di ingresso, comprensivo di cena e festa, è di 39 euro per gli adulti, 20 euro per i bambini dai quattro ai dieci anni. Per i più piccoli invece l’ingresso è gratuito. E’ necessaria la prenotazione. Per ulteriori informazioni e per dare un’occhiata al menù, visitare il sito www.castellobevilacqua.com.

VERONA

Dopo il successo registrato la scorsa edizione, ritorna quest’anno Verona Sposi, l’evento esclusivo per il settore Nozze e Cerimonia. In programma il 14 e 15 febbraio, è l’appuntamento irrinunciabile per i futuri sposi del Veneto, parte del Trentino, della Lombardia e dell’Emilia Romagna che potranno trovare in loco le più interessanti proposte di prodotti e servizi per organizzare al meglio il giorno del matrimonio. L’evento si terrà nello storico Arsenale di Verona, facilmente raggiungibile e con ampi parcheggi per visitatori: con i suoi duemila metri quadri è la location ideale per ospitare gli ospiti e tutti gli espositori selezionati. La fiera è aperta dalle ore 10 alle ore 19. L’ingresso è gratuito e si richiede una pre-registrazione da effettuare online. Per info: www.veronasposinfiera.it

bussolengo

fiera di san valentino Dal 12 al 15 febbraio torna la Fiera di San Valentino di Bussolengo, uno degli appuntamenti fieristici più antichi nella provincia veronese. Una manifestazione di livello nazionale e un importante appuntamento sia per gli agricoltori della zona che per i numerosi visitatori e curiosi. Durante le tre giornate di fiera si potranno visitare il mercato di bestiame, l’esposizione di macchine, attrezzature agricole, autoveicoli, vivaisti e il mercato ambulante. Un mercatino di prodotti agroalimentari tipici animerà le vie del centro e un vivace Luna Park sarà punto di riferimento per il divertimento dei più piccoli. www.comune.bussolengo.vr.it

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ANTICA SAGRA DEL MARCIAPIè Lazise celebra la fine del Carnevale con due giorni di festa che riempiono il paese da più di tre decenni: la Sagra del Marciapiè si tiene martedì grasso e mercoledì delle ceneri, quindi appuntamento il 17 e 18 febbraio lungo le vie del centro. Ci saranno chioschi enogastronomici con gnocchi, panini, patatine fritte, frittelle, pesce e altre delizie. Momento clou sarà l’investitura del nuovo Capo Valàr e della sua Corte, e la successiva sfilata che partirà da via Arco. www.comune.lazise.vr.it

PARONA

antica gustosa FESTA DELLA RENGA TORNA VERONA SPOSI

LAZISE

Appuntamento il 18 febbraio a Parona con la famosa Festa della Renga, tradizionale manifestazione dedicata al piatto tipico veronese della polenta con aringa, che riempie il paese di persone provenienti da tutta la provincia e oltre, essendo la chiusura del carnevale veronese e l’apertura del periodo di Quaresima. Nel primo pomeriggio ci sarà la sfilata allegorica con due tra le maschere più famose del carnevale veronese: la “Parona”, la maschera locale nata nel 1985, e il “Papà del Gnoco”. Sfileranno per le strade tra la gente regalando caramelle ai bambini, ravvivando così la giornata. Per info: www.cittadiverona.it

MONTEFORTE D’ALPONE

CARNEVALON DE L’ALPON Monteforte d’Alpone è pronta per la 66ª edizione del “Carnevalon de l’Alpon”, uno dei più grandi e divertenti carnevali della provincia di Verona. Cinque giorni di festa, a partire da venerdì 13, giorno in cui si celebrano gli gnocchi, da mangiare tutti in compagnia in piazza Venturi. A seguire le otto contrade del paese si sfideranno nella Gara di Gnocchi. Domenica e lunedì sono previsti una sfilata e uno spettacolo d’animazione dedicati interamente ai bambini. Si conclude martedì 17 con la serata di cabaret in cui vince chi prende più fischi e più rulli di “pignate”. Durante le sfilate, per i più golosi, in piazza saranno presenti stand gastronomici con dolci e vino Soave. www.cittadiverona.it

VERONA

MODELLINI CHE PASSIONE Model Expo Italy è la fiera di riferimento in Italia per il settore del modellismo, con 280 espositori, in crescita ogni anno, 60.000 visitatori, 50.000 mq di superficie espositiva, 4 padiglioni e un calendario di eventi sempre più rappresentativo dei diversi ambiti del modellismo statico e dinamico. Momenti di spettacolo e vere occasioni di acquisto per gli appassionati. Aerei, aquiloni, auto, navi, treni e modellini statici vi incanteranno nelle giornate di sabato 21 febbraio dalle ore 9 alle 18.30, e domenica 22 dalle ore 9 alle ore 18. Per informazioni: www.modelexpoitaly.com

n. 1 Febbraio-Marzo 2015


a cura di martina borghetto olimpiadi 2024

vela e surf Sul garda? Appresa la notizia della candidatura ufficiale di Roma per l’organizzazione delle Olimpiadi 2024, la Comunità del Garda lancia l’idea di allocare sul Garda le gare delle discipline olimpiche di vela e surf. Il Benàco marino, come Virgilio lo definiva per l’impeto dei venti che lo rendevano simile al

BARDOLINO

IL TRIONFO DI BACCO E ARIANNA

mare, possiede tutte le caratteristiche per fornire una location ideale al più importante evento sportivo mondiale. Ambiente unico, qualità e quantità della ricettività alberghiera e dell’offerta turistica in generale, tradizione e professionalità dei circoli velici costituiscono i fondamentali presupposti perché la candidatura del Garda sia seria, fattibile e condivisa. La Comunità pertanto inoltrerà formale richiesta in tal senso alle Autorità governative e sportive italiane. Il Lago di Garda è oggi il regno assoluto dello sport e vi si possono praticare al meglio le discipline veliche, il parapendio e il deltaplano, escursioni a cavallo, trekking a piedi o in bicicletta, lo sci, il tutto sempre beneficiando di uno scenario emozionante.

SANT’AMBROGIO DI VALPOLICELLA

MERCATINO VINTAGE Sabato 24 e domenica 25 marzo, nel Quartiere Fieristico di Sant’Ambrogio di Valpolicella si terrà il “Valpolicella Vive Vintage”: due giorni dedicati ad appassionati, collezionisti e curiosi, che potranno tornare indietro nel tempo e ripescare idee, stili e oggetti cult. Un’occasione per riscoprire idee e modi originali di sfoggiare abiti, accessori e non solo. Un’area è dedicata alle auto e Vespe d’epoca. La mostra mercato sara’ aperta al pubblico e ai visitatori dalle ore 10 alle ore 22.00 di sabato 24 e dalle ore 10 alle ore 21di domenica 25 marzo.Il costo d’ingresso e’ di € 3,00 e i bambini sotto i 10 anni entrano omaggio. www.valpolicellavivevintage.it

VALEGGIO SUL MINCIO

ANTICA FIERA DI SAN GIUSEPPE Il secondo e il terzo weekend di marzo torna come sempre l’antica Fiera di San Giuseppe. Una festa tradizionale e movimentata da serate di musica e ballo ma anche caratterizzata da stand gastronomici in cui i visitatori potranno degustare tutti i prodotti tipici del luogo e il Luna Park, dove i visitatori, soprattutto i più piccoli, potranno divertirsi e passare una piacevole giornata. Inoltre, la fiera prevede tantissime altre iniziative tra cui la festa della birra, serate danzanti, e spettacoli per bambini. Info su www.comune.valeggiosulmincio.vr.it

Sabato 14 febbraio vi aspetta il fantastico “Carnevale di Bacco e Arianna”. Il nome richiama appositamente il “Trionfo di Bacco e Arianna”, uno dei più famosi canti di carnevale, poesia composta nel 1490 da Lorenzo De Medici. Questo appuntamento ogni anno richiama visitatori, bambini e turisti che vengono da tutte le parti del lago per godersi lo spettacolo. La sfilata partirà alle 14.30 da Piazzale Gramsci e proseguirà poi per le vie del paese. Per informazioni: www.bardolinotop.it

VERONA

il lago di garda a expo 2015 Per il Lago di Garda si prospetta un ruolo di primo piano all’Expo2015, in programma dal 1 maggio al 31 ottobre 2015, grazie all’impegno profuso dalla Comunità del Garda e dal Consorzio Garda Unico. All’Esposizione Universale di Milano sarà rappresentato un territorio vasto, ricompreso ide-

n. 1 Febbraio-Marzo 2015

almente tra le città di Verona e Mantova, a Sud, e Rovereto e Tione a Nord, le valli dell’Adige a Est e le valli del Chiese, delle Giudicarie e Brescia ad Ovest. Un areale ampio e variegato, comprendente il più grande bacino d’acqua dolce d’Italia, uno dei più puliti laghi antropizzati d’Europa, uno dei dieci più bei laghi del mondo, un ambiente ricco di cultura e di giacimenti enogastronomici di qualità, tra indimenticabili paesaggi di pianura, collina e montagna. Negli spazi Expo del Garda, acqua, vino, olio, ortaggi, frutta, latte e formaggi saranno protagonisti dei sei mesi di durata dell’Expo2015. La Comunità del Garda e il Consorzio Garda Unico si sono alleati per proporre il Lago di Garda come base strategica per vivere l’appuntamento dell’Expo in modo originale e rilassato. «L’idea è di proporre l’aeroporto di Verona come scalo di arrivo per tutti i visitatori europei – dice Paolo Artelio, presidente del Consorzio Garda Unico che riunisce gli operatori turistici di tutto il lago – in tal modo utilizzeremo la disponibilità alberghiera delle tre riviere come punto di riferimento per i turisti.

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22.23.24.25 Marzo Veronafiere

L’Evento

LE ATTIVITÀ PER L’ORGANIZZAZIONE DELL’ ATTESA 49ª EDIZIONE DEL PIÙ IMPORTANTE SALONE INTERNAZIONALE DEL VINO STANNO PROCEDENDO RAPIDAMENTE

di PAOLO CARLI

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l 2015 sarà un anno speciale per l’immagine del vino italiano nel mondo, con i riflettori accesi dell’Expo di Milano. Impegnata direttamente nella realizzazione del Padiglione “Vino - A taste of Italy” sull’esperienza vitivinicola italiana, Veronafiere ha riorganizzato e ampliato il suo calendario degli eventi dedicati al vino in Italia e all’estero, per renderli sinergici con il grande appuntamento milanese. Vinitaly si svolgerà dal 22 al 25 marzo secondo gli accordi sottoscritti nel giugno del 2013 con l’Union des Grands Crus de Bordeaux per l’armonizzazione dei calendari internazionali a favore degli operatori del settore e secondo il quale Vinitaly nel 2015 si svolgerà appunto dal 22 al 25 mentre la “Semaine de Primeurs” sarà dal 31 marzo al 5 aprile. Le attività per l’organizzazione della 49ª edizione del più importante Salone internazionale del vino stanno procedendo rapidamente come pure quelle per Sol&Agrifood ed Enolitech che si svolgono in contemporanea e per OperaWine (www.operawine.it), in programma il 21 marzo. Cambia anche la programmazione di Vinitaly and the City, il FuoriSalone serale di Vinitaly. L’evento, che si svolgerà per la prima volta all’aperto nelle piazze storiche della città di Verona, è in calendario dal 19 al 24 marzo: 6 giorni al posto dei 2 dello scorso anno, per dare ai winelover e agli operatori in arrivo da tutto il mondo più tempo per scoprire il gusto e la qualità dell’enogastronomia italiana. Presentazione speciale di Vinitaly a New York il 2 febbraio nel corso dell’Italian Wine Week organizzata dall’ICE, mentre un’altra presentazione di Vinitaly e del Padiglione “Vino – A taste of Italy” ver-

VERONAFIERE SUGLI SCUDI Vinitaly, la prima fiera al mondo per il settore del vino, fa parte delle iniziative di Veronafiere. Ente fieristico internazionale dal 1977, Veronafiere (www.veronafiere.it) è il primo organizzatore diretto di manifestazioni in Italia e tra i principali in Europa con una media di oltre 30 rassegne l’anno, più della metà organizzate direttamente. Dal 1998 Veronafiere è attiva anche all’estero.

rà fatta il 19 febbraio sempre a New York durante il Gala Italia dell’Italian Wine & Food Institute, di cui Vinitaly è partnership. Il 19 marzo è in programma il Concorso Internazionale Packaging, dedicato all’abbigliaggio, cioè alla veste grafica delle bottiglie di vini e distillati provenienti da uve, vinacce, mosto o vino.

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VINITALY 2015 DA NEW YORK ALL’EXPO Un fitto calendario di appuntamenti per un anno che rappresenta, grazie all’Expo, un formidabile trampolino di lancio per l’enologia italiana nel mondo Foto ENNEVI-VERONAFIERE

Da quest’anno il concorso apre il giudizio anche alle categorie dei distillati diversi dall’uva (vale a dire gin, rum, whisky), a tutti i liquori e all’ olio extravergine di oliva. Eccezionalmente, in occasione dell’Esposizione Universale di Milano, il Concorso Enologico Internazionale si svolgerà dopo Vinitaly – dal 12 al 16 aprile -, non prima come tradizione. La competizione enologica più importante e selettiva al mondo, giunta alla 22^ edizione diventa così vetrina per i migliori vini provenienti da tutti i Paesi produttori, mentre i vini italiani vincitori di Gran Medaglie d’Oro e Medaglie d’Oro saranno i protagonisti di speciali degustazioni organizzate durante l’Expo all’interno di Vino – A taste of Italy. Per quanto riguarda l’olio extravergine di oliva di qualità, dopo la positiva esperienza del 2014 viene confermato lo sdoppiamento del Concorso Sol d’Oro, con l’edizione dedicata gli oli dell’Emisfero Nord in programma dal 15 al 21 febbraio e quella per la produzione oleicola dell’Emisfero Sud a settembre.

Foto ENNEVI-VERONAFIERE

n. 1 Febbraio-Marzo 2015




12.13.14.15 Febbraio Verona

L’Evento

NEI GIORNI DI SAN VALENTINO LA CITTà SCALIGERA VI ACCOGLIE TRA I SUOI LUOGHI PIU’ AFFASCINANTI E STORICI PER FARVI VIVERE UN EVENTO UNICO

SE AMI QUALCUNO PORTALO A VERONA di Vittoria Bisutti

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a secoli Verona fa rima con Amore. E se Shakespeare ne ha consacrato il nome ambientando nella città scaligera l’indimenticabile “Romeo e Giulietta”, è impossibile pensare a città migliore per celebrare la propria festa degli innamorati. Ogni anno, nei giorni di San Valentino, Verona vi accoglie tra i suoi luoghi più affascinanti e storici per farvi vivere un evento romantico, emozionante e unico: Verona in Love! Innumerevoli appuntamenti legati al tema dell’Amore e coinvolgenti incontri culturali, teatrali e musicali non vi deluderanno. Le PIazze del centro, Piazza Bra, Piazza dei Signori e Cortile Mercato Vecchio in particolare, sono i cuori pulsanti dell’evento. Piazza dei Signori ospita da tradizione Un Cuore da Scoprire, il suggestivo mercato di bancarelle disposte a cuore dove trovare idee regalo a tema e curiose creazioni per la festa degli innamorati, mentre il vicino loggiato di Fra’ Giocondo diventa Loggiato in Love, una particolare area degustazioni dove poter conoscere rinomati prodotti dolciari e vini della tradizione veronese.

L’atmosfera romantica sarà creata dalle Luminarie d’amore e dalle Vetrine in Love grazie alla collaborazione dei negozi del centro In Cortile Mercato Vecchio non perdete Il Messaggio del Cuore, la particolare bacheca dove poter lasciare un messaggio o una dedica d’amore al vostro innamorato, o il Sigillo d’Amore, la pergamena che suggella il sentimento tra voi e il vostro amato con un simbolico sigillo in ceralacca. Sarà la musica della rassegna Live in Love a fare da sottofondo a tutti gli appuntamenti, fermandosi solo per dare spazio alla pioggia di coriandoli colorati e a forma di cuore chiamata Soffi d’Amore, sotto la quale migliaia di innamorati potranno scambiarsi un bacio lungo un minuto. Per chi ama scrivere lettere d’amore, ogni anno, nel giorno di San Valentino si tiene la consegna del premio “Cara Giulietta”, destinato alle più belle e appassionate lettere d’amore scritte alla giovane Capuleti da innamorati di tutto il mondo. Ma Verona in Love è anche luminarie d’amore lungo le vie del centro storico, vetrine di nego-

TANTE NOVITà TARGATE LIDL Verona in Love porta in scena appuntamenti consolidati e tante novità. La prima delle tante buone nuove riguarda la rinnovata dichiarazione d’amore tra Verona in Love e Lidl Italia, main sponsor dell’evento che mette in palio numerosi omaggi e invita le coppie nello spazio Lidl in Love per una foto romantica. Inoltre, nell’incantevole Loggia Vecchia di Piazza dei Signori Lidl accoglierà i visitatori con una selezione di cioccolato in degustazione.

n. 6 Dicembre-Gennaio 2013

Da diversi punti della città le coppie e i single potranno prendere parte alle Visite guidate in Love, per conoscere e apprezzare il centro storico della città, i monumenti dedicati ai leggendari Romeo e Giulietta e a illustri personaggi che hanno reso Verona celebre in tutto il mondo. Le Visite guidate in Love sono una novità…per tutti i gusti: culturali, sportive, notturne e addirittura dedicate ai luoghi della luna.

zi allestite a tema, ingressi agevolati ai monumenti di Giulietta, suggestive rappresentazioni teatrali e molte novità studiate ogni anno per stupirvi e stupire la persona che amate. Se ami qualcuno, portalo a Verona! recita lo slogan dell’evento. E allora cosa aspettate? Non perdete l’affascinante appuntamento con l’Amore nel cuore di Verona! www.veronainlove.it

MOLTE LE INIZIATIVE CONSOLIDATE Un Cuore da scoprire, il Messaggio del Cuore, il Sigillo d’Amore; le iniziative si troveranno in Cortile Mercato vecchio ed il ricavato verrà devoluto all’AIRC e all’Ass. Amici del Progetto Roberto. Da non perdere le degustazioni dei prodotti tipici del territorio veronese e le visite alla Torre dei Lamberti in Love usufruendo di tariffe agevolate. Quest’anno il Club di Giulietta invita le aspiranti Giulietta per un giorno all’interno della nuova sede del Club per rispondere alle lettere provenienti da ogni parte del mondo. Tra gli spettacoli teatrali viene riproposta OperaInLove – Romeo & Juliet, dove Opera, Teatro e Danza s’intrecciano per dar vita ad uno speciale omaggio a Giulietta.

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13.14.15 Marzo Milano

L’Evento

Dodicesima edizione della fiera nazionale del consumo critico e degli stili di vita sostenibili

FA’ LA COSA GIUSTA ALTERNATIVE POSSIBILI Credits Luana Monte

di Vittoria Bisutti

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al 13 al 15 marzo 2015 Milano ospiterà Fa’ la cosa giusta!, la fiera nazionale del consumo critico e degli stili di vita sostenibili, che giunge alla sua dodicesima edizione e si terrà, come di consueto, negli storici padiglioni di fieramilanocity. La scorsa edizione si è chiusa con 70 mila visitatori, oltre 700 espositori, 3800 studenti, 600 giornalisti, 29 mila metri quadrati di padiglioni espositivi, confermandosi uno dei principali punti di riferimento per il settore dell’economia solidale e sostenibile. Fa’ la cosa giusta! 2015 sarà luogo di incontro, scambio e condivisione, una piccola città nella città, con i “quartieri”, le “vie” e le “piazze”, che ospiteranno stand, botteghe artigiane, laboratori, spazi verdi, ristoranti, spettacoli e incontri; una planimetria espositiva che disegnerà una vera “città smart delle alternative possibili”. Innovazione e artigianalità saranno i due poli di gravitazione da cui guardare al futuro. Il pubblico di Fa’ la cosa giusta! ritroverà prodotti ed iniziative legati ai temi che da sempre caratterizzano la fiera: alimentazione biolo-

DALL’AUTOPRODUZIONE ALLA CITTADELLA DELLA PACE L’autoproduzione è un fenomeno sempre più attuale e diffuso. A Fa’ la cosa giusta! si potrà imparare a produrre in casa repellenti per insetti, cosmetici e detergenti come dentrificio in polvere, dopobarba e toccasana come il siero di kefir (ricchissimo di vitamine e sali minerali). La Cittadella della pace, proporrà invece mostre, incontri e approfondimenti sulle guerre che hanno scosso l’ultimo secolo, ma soprattutto dell’incessante ricerca della pace, della composizione dei conflitti e del supe-

n. 6 Dicembre-Gennaio 2013

gica, a km zero o cruelty free, moda etica, mobilità a basso impatto, abitare green, giochi e proposte sostenibili per l’infanzia, prodotti del commercio equo e i progetti delle associazioni e cooperative non profit. A questi saranno affiancati molti nuovi approfondimenti trasversali, dedicati, ad esempio, alla sharing economy, all’autoproduzione, al welfare comunitario e alla pace. Lo spazio dedicato alla sharing economy avrà come protagoniste tutte le soluzioni che permettono lo scambio e la condivisione di oggetti, beni e servizi in modo più veloce, economico e sostenibile per l’ambiente. Si partirà dalle soluzioni abitative: cohousing, piattaforme di affitto o scambio, servizi per l’abitare collettivo; ma si parlerà anche di mobilità: bike e car sharing, noleggio tra privati, app e piattaforme per una mobilità condivisa e sostenibile. Non mancherà l’alimentazione, con le piattaforme di condivisione di cibo e progetti di riduzione dello spreco alimentare, in Italia e nel mondo e gruppi di acquisto. Un’area baratto sarà infine dedicata allo scambio di oggetti e vestiti ancora utilizzabili ma che ingombrano inutilmente le nostre case.

ramento dei confini. Si partirà dal centenario dall’inizio del Primo Conflitto Mondiale per arrivare alle guerre degli ultimi anni. A Fa’ la cosa giusta! 2015, particolare attenzione sarà data all’universo Vegano con un’intera area totalmente dedicata a prodotti, laboratori, incontri e degustazioni per promuovere la cultura cruelty free. All’interno saranno presenti, inoltre, espositori che proporranno prodotti di abbigliamento, accessori, scarpe e gioielli per essere alla moda nel pieno rispetto del mondo animale. Lo Spazio Vegano sarà organizzato in collaborazione con Funny Vegan, la prima rivista italiana cartacea dedicata al vegan life style, con informazioni, ricette, tendenze moda e design per chi vuole vivere in armonia con l’ambiente e la natura.

WELFARE TERRITORIALE E LABORATORI CREATIVI Lo spazio dedicato al welfare territoriale presenterà i servizi e i progetti delle realtà che rispondono ai bisogni concreti delle comunità sui singoli territori, da diversi punti di vista. La casa e le questioni abitative: le cooperative di abitanti e i servizi forniti per rendere migliore il luogo in cui viviamo; il mutuo soccorso applicato al tema della salute e la sua sinergia con il servizio pubblico; previdenza e prevenzione complementari al sistema pubblico. Ai bimbi e alle loro famiglie saranno dedicati come ogni anno tanti incontri, laboratori creativi e spazi dedicati all’allattamento e al gattonamento, con giochi morbidi e cuscini. Potranno ad esempio imparare a trasformare il formaggio in latte e a impastare e stendere la pasta fresca all’interno di giocosi organizzati da Slowfoodkids, oppure imparare a muoversi in bicicletta in sicurezza, rispettando i cartelli stradali, sulla minipista ciclabile costruita ad hoc per loro da Fiab Ciclobby e Massamarmocchi. Per i minori di 14 anni l’ingresso è gratuito. www. falacosagiusta.org

Prodotti, iniziative e nuove pratiche per rendere la vita quotidiana più leggera e sostenibile per noi stessi e per l’ambiente

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6.7.8 Marzo Mantova

L’Evento

In dieci anni la convention ha saputo crescere in maniera smisurata. Saranno presenti alcuni dei nomi più importanti dell’industria dell’entertainment

countdown per MANTOVA COMICS & GAMES di doni ferrari

VUOI DIVENTARE UN FUMETTISTA?

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a bellissima e agguerrita Mantova Girl di Paolo Pantalena, acclamato disegnatore Aspen nonché una delle giovani matite italiane che hanno saputo conquistare il pubblico americano, vi invita al primo, grande appuntamento fieristico dell’anno dedicato al fumetto, Mantova Comics & Games 2015. Quest’anno la celebre mascotte del Festival si tinge di rosa per demarcare un momento importante della storia del Festival, che nel 2015 giunge alla sua decima edizione con lo stesso entusiasmo e la stessa passione di sempre. In dieci anni la convention ha saputo crescere in maniera smisurata: entrare al Palabam significa immergersi in un mare di fumetti e… completare

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I protagonisti di Comics & Games sarete voi! I ragazzi di BHC vi faranno vivere emozioni assolutamente incredibili sul palco con concerti, spettacoli dal vivo e la mitica gara cosplay la mancolista! Mantova Comics & Games è infatti il primo, grande appuntamento fieristico dell’anno, il posto perfetto per accaparrarsi le serie del momento o i titoli più rari e introvabili: le più importanti fumetterie d’Italia si danno appuntamento a Mantova per accontentare i lettori più esigenti. Inoltre, le principali case editrici saranno presenti con le loro ultime novità editoriali in anteprima: Sergio Bonelli Editore, Panini Comics, Star Comics, RW/Lion, J-Pop sono solo alcuni dei grandi nomi presenti in fiera. Mantova Comics & Games vanta inoltre da sempre un ricchissimo programma di eventi, conferenze e incontri dedicati al mondo del fumetto e più in generale della cultura pop. Negli anni, il Festival ha portato in Italia alcuni dei nomi più importanti dell’industria dell’entertainment, e l’edizione 2015 non fa eccezione. Sarà ovviamente presente l’autore del manifesto, Paolo Pantalena, giovane autore in forza alla Aspen Comics. A fargli compagnia Paolo Martinello, apprezzato illustratore e ora disegnatore ufficiale di Dylan Dog. Inoltre, per la gioia dei quasi 700.000 iscritti al suo canale, Mantova Comics & Games ha il piacere di annunciare la presenza di Sio, blogger, fumettista e ora anche game designer, ma soprattutto celebre youtuber che sta letteralmente spopolando sul web con il suo canale “Scottecs”. Infine, ancora una volta la convention avrà l’onore di ospitare il grande Joe Dever, autore della celebre collana di libro game Lupo Solitario.

Come ogni anno, i più importanti editor internazionali saranno in fiera a visionare i lavori dei giovani autori in cerca di opportunità. Mantova Comics & Games ha esaudito il sogno di molti ragazzi: quello di lavorare per Marvel e DC. Quest’anno ospite ufficiale del Festival sarà ancora una volta una personalità di caratura internazionale, vale a dire Jean-Luc Istin, sceneggiature ed editor di Soleil, una delle più importanti case editrici del panorama francese. Come da tradizione il Festival organizzerà inoltre un ciclo di workshop ad hoc, in cui i più affermati maestri del settore vi sveleranno tutti i segreti del mestiere. A Mantova, la passione diventa lavoro!

GAMING CENTER, divertimento assicurato Pronti a impugnare il pad? Mantova Comics & Games trasformerà il Palabam in una vera e propria sala giochi: godetevi la fantastica area next gen curata da Gamesource.it e Virtual Football Location e lasciatevi trascinare dai ragazzi di Console Generation, il popolare programma radiofonico dedicato al 100% ai videogames, che faranno animazione no stop per tutta la durata della manifestazione. E poi ancora tornei, contest esclusivi e tante postazioni di gioco – anche retro – per un’incredibile dose di divertimento videoludico. Info: www.mantovacomics.it, www. facebook.com/MantovaComicsGames, twitter. com/MantovaComics

www.mantovacomics.it

n. 1 Febbraio-Marzo 2015



AUTOBREMA NISSAN MCG FEBBRAIO 201 1

02/02/2015 12.09.20


28 Febbraio - 2 Marzo Veronafiere

L’Evento

L’EVENTO HA COME TARGET BAMBINI DAI 6 AI 14 ANNI E SI PRESENTA COME UNA RASSEGNA DI DISCIPLINE SPORTIVE TRAMITE LA PARTECIPAZIONE DI DIVERSE FEDERAZIONI E SOCIETÀ

SPORT EXPO 2015 LARGO AI GIOVANI di PAOLO CARLI

UNA POSITIVA REALTà NAZIONALE

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port Expo è la fiera dello sport giovanile dedicata ai ragazzi dai 6 ai 14 anni. In queste tre giorni i ragazzi potranno conoscere e approfondire numerosi sport, da quelli classici a quelli di nicchia. Solo per citarne alcuni: baket, rugby, tiro con l’arco, football americano, pallavolo, calcio, sci nautico, arrampicata sportiva, hockey su prato, danza sportiva e tanti altri ancora. La prima edizione dell’evento ha visto il coinvolgimento di 9.000 bambini che si sono destreggiati tra una decina di sport con tornei ed esibizioni. Un buon esordio per la kermesse sportiva veronese, che fin dall’inizio si è proposta di valorizzare il binomio sport e giovani al fine di promuovere la pratica sportiva in quanto ottimo strumento di formazione e palestra di vita per tutti i ragazzi. Sulla base dell’esperienza maturata, le edizioni successive della manifestazione hanno riproposto l’iniziativa colmando le inevitabili lacune del primo anno e portando tante novità. Il successo dell’evento è sotto gli occhi di tutti: più di 15.000 ragazzi si sono lanciati tra ben 15 discipline spor-

TANTI GLI OSPITI D’ONORE DEL MONDO DELLO SPORT La manifestazione ha avuto nel corso delle diverse edizioni illustri ospiti d’onore del mondo dello sport. Tanti i volti noti transitati da Sport Expo: la squadra al completo del Chievo Verona, l’Olimpionico Wilfred Bungei, oro negli 800m a Pechino 2008, ospiti d’eccezione anche i Sonohra, vincitori dell’edizione 2008 di Sanremo Giovani, gruppo composto da due fratelli veronesi che hanno raggiunto il successo grazie al loro talento. Altri sportivi di spessore sono stati ospiti: il CT della nazionale femminile di Volley Massimo Barbolini, il bronzo olimpico nella spada Diego

n. 6 Dicembre-Gennaio 2013

Sport Expo intende continuare la sua missione di divulgazione dello sport fra i giovanissimi, consentendo loro di cimentarsi nelle più svariate discipline sportive, sia quelle popolari che quelle più di nicchia. Il coinvolgimento delle istituzioni, degli enti di promozione sportiva, delle federazioni e delle scuole continua ad essere l’ingrediente fondamentale del successo di questo evento. Sport Expo sta diventando sempre più una positiva realtà nazionale e nell’edizione 2011 la manifestazione è stata patrocinata dal Ministero della Gioventù, un importante attestato del valore acquisito nel tempo da Sport Expo, la festa dello sport per ragazzi. Dall’edizione 2010 la grande novità è stata rappresentata dalla suddivisione in 8 aree tematiche che permette di raggruppare le attività sportive in base alle loro principali caratteristiche, che sarà ripetuta anche negli anni successivi.

tive diverse nel 2008, passando a 27.000 con circa 30 discipline nell’edizione successiva, la terza, e arrivando nel 2010 a quota 32.000 ragazzi con ben 40 sport presenti. Nell’edizione 2011 si sfiorano i 40.000 ragazzi, nell’Aprile del 2012 viene infranto il muro dei 40.000 e nell’ultima edizione del 2014 si sono registrate ben 52.000 presenze. In questa fiera del divertimento le Federazioni offrono ai ragazzi un programma di attività molto interessante mentre altre si muovono allestendo “villaggi” e preparando giochi a tema in funzione dei piccoli atleti. Tanti sono gli sport che hanno animato in questi anni Sport Expo, tra cui la pallavolo, il calcio, il basket, il rugby, il tennis, il tiro con l’arco ed il football americano con un programma ricco ed avvincente fatto di partite, prove, dimostrazioni e filmati. Il Chievo, l’Hellas, il calcio femminile Verona hanno portato il mondo del calcio all’evento attraverso tornei, villaggi e giochi. La Federazione Pallacanestro è stata presente con tante attività in programma per i piccoli ospiti, tra cui avvincenti tornei 3 vs 3. Grandi protagonisti anche il ciclismo, la scherma e l’atletica

Confalonieri, Alessandra Galiotto, finalista a Pechino nella canoa Kayak, Luca Pizzini, talento veronese del nuoto e Chiara Simionato, pattinaggio di velocità su ghiaccio. Inoltre lo scorso anno, in rappresentanza del gruppo sportivo dei Carabinieri, erano presenti i campioni nazionali Diego Cafagna, Maurizio Bobbato e Giorgio Piantanella. Per le fiamme gialle negli anni hanno partecipato a Sport Expo gli atleti Cristiano Andrei, Andrea Giaconi, Stefano Anceschi, Roberto Di Donna, Francesco Bruno e gli sciatori Christian Deville e Stefano Grossi. La scorsa edizione, erano invece presenti gli atleti plurimedagliati Roberto di Donna, Fabrizio Mori, Cristian Zorzi, oro Mondiale nel 2007 ed oro Olimpico nel 2006 a Torino in sci di fondo, ed Alessio Sartori, campione del canottaggio, oro Olimpico a Sidney 2000, bronzo ad Atene 2004 ed argento a Londra 2012.

Sport Expo nasce nel 2007 per merito di Stefano Bianchini, presidente della FIPAV VERONA nonché ideatore e coordinatore della manifestazione leggera. Il programma dell’evento si articola in tre giornate, sabato e domenica e Lunedì mattina, scandite da molteplici appuntamenti, come entusiasmanti percorsi per i piccoli ciclisti nell’area esterna, campionati regionali, tornei e esibizioni. Sport Expo ospita anche discipline di nicchia, ma non per questo meno interessanti, quali la canoa kayak, la danza sportiva, l’arrampicata sportiva, l’hockey su prato, il Kendo e molti altri ancora. Presenti anche attività subacque, windsurf e pesca sportiva.

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INTERVISTE speciali

L’incredibile storia di un vero miracolo. Dal buio alla luce della vita. La lotta di un padre che non ha mai smesso di LOTTARE E sperare

SAMUEL e stefano

Non uccidete mai la speranza di tornare alla vita

di Marco Morelli

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uesta che vi proponiamo è la storia di Samuel e del suo papà Stefano, che ha rinunciato alla sua vita per dedicarla completamente ad un figlio che pareva perduto per sempre. La sua forza e la sua fede lo hanno premiato.

Il sole splendente nel cielo, pur nella fredda giornata di quel febbraio 96, osservava compiaciuto quel ragazzo che impaziente, a cavallo della sua moto, aspettava il via libera dal semaforo per correre al lavoro. Il suo papà nel salutarlo, all’ uscita di casa, quasi a presagire qualcosa, gli aveva accarezzato teneramente il braccio. Ma beffarda e sorniona la sorte lo aspettava alla prima curva per calare sul banco, nella partita della vita, il jolly color nero della morte. Al segnale verde Samuel lancia la sua moto mentre il destino si concretizza in una congestione che gli causa uno svenimento e la relativa rovinosa caduta. Nell’impatto con l’ asfalto, nonostante il casco di qualità, Samuel riporta devastanti lesioni al cervello. “Al Pronto Soccorso, Samuel, senza un graffio nè una goccia di sangue versata, sembrava dormire, ma la porta della vita si stava chiudendo alle sue spalle ed io, suo Padre, non volevo arrendermi; il mio Samuel non poteva finire così. Solo la speranza, riposta nella Fede, mi consentiva di non darmi per vinto e non impazzire; in una scala della vita, scritta dalla scienza medica, che andava da zero per le persone sane fino a 25 per le persone morte, Samuel aveva salito questi gradini così di corsa che anche il 24° raggiunto da ormai da diverse settimane, stava per essere abbandonato per tornare a ricongiungersi a Dio. Solo Lui sapeva quanta sofferenza, quante preghiere e quanta volontà era servita per poterlo fermare ad un passo dalla morte”. Iniziò così, per 45 giorni, il calvario della rianimazione con Samuel che, in stato di coma vegetale, giaceva nel letto con due sonde impiantate nel cranio per misurare il residuo spazio rimanente per un possibile ritorno alla vita. Il ricovero a Mozzo (Bg), in un centro di riabilitazione, non migliorò la situazione che precipitò con il subentro di una paresi irreversibile alla parte sinistra

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del corpo. “Quando la risposta dei Medici sanzionò che solo un miracolo poteva permettergli di uscire dal come vegetale fui preso dal più cupo sconforto. Ma la Fede, la Speranza e la volontà di riaverlo mi obbligava a non credere alla ineluttabilità della morte, perché, solo se ci credi intensamente, i miracoli, a volte, avvengono. Quando venne dimesso dall’ Ospedale, perché non c’ era altro da fare, non mi detti per sconfitto ma centuplicai la mia voglia di salvarlo”. La presenza asfissiante, alimentata dall’amore, il continuo stimolo con tutti i mezzi possibili e la presenza degli Amici non gli permisero di salire l’ ultimo gradino che ancora mancava per raggiungere l’ infausta vetta. La morte, come si fosse stancata di questa partita, allentò un poco la sua attenzione ed improvvisamente incominciò a ritornare la luce del sole. Incominciarono ad accadere episodi che i Dottori dichiararono “inspiegabili” ma che Stefano definiva invece “prodigi”. Il 6 agosto Daimon, il suo amico del cuore, dopo mesi di vicinanza a Samuel, passò a salutarlo prima di partire per la Spagna. “Alla sera ci accorgemmo che Samuel voleva dirci qualcosa: dapprima mormorò qualcosa di incomprensibile poi, su nostra insistenza, riuscì a farsi capire e pronunciò “Domani si parte, domani si parte”. E dalla parole, che ho ancora su un registratore, emerge una voce lontana, quasi fosse appesa ad un filo del destino. Quel “Domani si parte” segna l’inizio di una nuova sfida”.

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Samuel aveva dimostrato di voler tornare alla vita, di saper tenere ben salde le redini che lo richiamavano a questo mondo. “A quel punto accompagnai Samuel nei maggiori centri specializzati a Ferrara, Brescia a Fontanellato di Parma; ne seguii, giorno per giorno, i progressi e ogni volta fu come una nuova rinascita”. Un recupero lento, sostenuto a volte unicamente dalla Fede contro tutte le previsioni mediche. Nell’ agosto 98, in un ristorante di Cesenatico, Samuel volle assolutamente sedersi su una sedia e, nonostante la diagnosi di paresi irreversibile e quasi 3 anni di carrozzina, si alzò in piedi e, a fatica, ma con determinazione, iniziò a camminare. “Per poterlo seguire meglio mi licenziai dall’ azienda presso cui lavoravo: tutt’ora dedico tutto il mio tempo al recupero di Samuel. Grazie a ciò sono riuscito a riportarlo ad una qualità di vita insperata. Si, è vero, sono innamorato di Samuel, vivo per lui, lavoro per lui, respiro per lui. Non avrei mai pensato che si potesse voler bene ad una persona in modo così profondo”. Oggi, a quasi 20 anni da quei giorni, Samuel conduce una vita normale. Papà Stefano, il suo angelo custode, si sobbarca spese mediche, di riabilitazione e quant’altro facendo fronte alla sua situazione grazie anche alla grande solidarietà della gente, di chi ha potuto conoscere ed apprezzare la sua forza interiore. Signor Pelliccioli, quali sono state le principali dif-

ficoltà incontrate in questi anni a livello logistico. Vi siete sentiti aiutati dallo Stato? «Posso dire che la difficoltà maggiore è stata dover attrezzare la propria casa come un ospedale. Con l’assistenza domiciliare, che si esaurisce in poche ore a settimana, c’è stato un aiuto ma tutto il carico è poi stato sulle nostre spalle. Dal punto di vista finanziario un disabile al 100% percepisce una pensione di 280 euro dallo Stato e quando necessita, ma non è una situazione per tutti, si ha diritto ad una indennità di accompagnamento di 500 euro». In cuor suo ha mai avuto momenti di scoramento? Se si come li ha superati? «Dopo 45 giorni a rischio morte, uscito dallo stato

vegetativo, Samuel ebbe una paresi che lo rese aggressivo. Mentre lo stavamo lavando con un calcio ruppe il naso alla signora che mi stava aiutando. Lì provai lo sconforto e la paura di non sapere cosa fare per non perderlo. Ma ho superato il mio dramma interiore pensando ad un ragazzo del nostro paese che, avuto un incidente come Samuel, non solo non era uscito dallo stato vegetativo, ma nel frattempo aveva perso papà e mamma, che erano deceduti, ed era accudito dal nonno di 80 anni. Quell’immagine mi dava la forza per non perdermi mai d’animo». Quanto conta una famiglia unita in questi casi? «E’ fondamentale. Generalmente sono le madri a non arrendersi mai in situazioni come queste. Il giusto atteggiamento, perché la Speranza è l’unica forza che insieme all’Amore tiene unite le famiglie colpite dalla disgrazia: forze che a volte, come nel mio caso, generano miracoli». Tutto il lavoro mediatico che lei ha prodotto in questi anni che risultati ha portato? «Tantissimi, anche se è un’inezia rispetto a quello che i media potrebbero fare. La storia di Samuel è passata dalla stampa alle reti radiofoniche, dai servizi televisivi delle principali reti sino al Parlamento Europeo. I media lanciano messaggi con brevi ricostruzioni cinematrografiche. Noi invece abbiamo fatto un DVD che in 12 minuti racconta il ritorno alla vita di Samuel e che consiglio a tutti di vedere». Quali sono i progressi della medicina e della chirurgia in questo settore? «Sicuramente tutti stanno cercando nuove risposte e nuove tecniche per far fronte a queste situazioni drammatiche. Ma colgo l’occasione per porre l’attenzione su quelle che non sono riconosciute come terapie ufficiali. Ho riscontrato, ad esempio, incredibili risultati e sensibili miglioramenti grazie alle tecniche naturopatiche di Sergio Lopez Brana e al suo metodo sul quale vi invito a documentarvi». Che nuovi progetti ha la Sua associazione per il futuro? «L’Associazione Amici di Samuel, oltre ad esser vicina alle famiglie che al loro interno hanno un grave cerebroleso, organizza iniziative ludiche, sportive e culturali nonché giornate di sensibilizzazione verso l’argomento in cui mi spendo, insieme a Samuel, in prima persona». Chi fosse interessato a contattare Stefano Pelliccioli per questa sua grande opera di divulgazione lo può fare a questi riferimenti: www.amicidisamuel.it Via Ghisalberti, 17 24066 Pedrengo (BG) - Italia Tel: 035.66.35.35 - Cell: (+39) 320.16.25.430.

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MARZO Per fare i migliori auguri a tutte le donne ci mettiamo la faccia. La vostra.

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adonna di Campiglio, 11 novembre 1988, parterre di arrivo del canalino Miramonti, esterno giorno. Tomba ha appena trionfato nell’ennesimo slalom speciale di Coppa del Mondo, facendo esplodere l’entusiasmo dei suoi tifosi, quando il GM di una famosa industria produttrice di sci (concorrente di quella che li forniva ad Alberto), mi fa: Tutti noi produttori dovremmo versare un fee di riconoscenza ad Alberto. Quello che sta facendo è olio che cola per coloro che lavorano in questo settore. La Rossignol avrà i benefici maggiori, è vero, ma anche noi vendiamo migliaia di sci in più, grazie a lui. E’ una manna dal cielo per tutto il mondo degli sport invernali. Alberto, a quasi 17 anni di distanza dalla tua ultima gara, quali sono le sensazioni che ti appaiono più vive? «Le emozioni più vive sono quelle degli attimi prima della gara, al cancelletto di partenza, quel momento di adrenalina pura, massima concentrazione, sospensione e anticipo di tutto. Ma anche la folla a fondo pista, i fan che salivano a piedi alle 6 di mattina per assistere alla gara lungo il percorso, il loro tifo, con i campanacci e le urla, e l’affetto con cui ancora mi circondano. Quelli sono ricordi veramente indelebili e sempre vivi». Quali sono invece gli episodi che hanno segnato – a tuo parere – la tua carriera agonistica? «Sicuramente le vittorie agli appuntamenti importanti. Prima su tutte la doppia vittoria alle Olimpiadi di Calgary nel 1988, praticamente a sorpresa, l’inizio di un’avventura durata 10 anni. Anche le vittorie ai Giochi Olimpici del 1992 e 1994 sono stati passi importanti della mia carriera, conferme conquistate con forza e determinazione, nonostante le pressione e le aspettative aumentassero di anno in anno. Ma anche le medaglie Mondiali di Sierra Nevada nel 1996 e la Coppa del Mondo Generale del 1995 che avevo inseguito fino ad allora». Ti piace la Coppa del Mondo così come è oggi? Mi riferisco agli sci nuovi, alle distanze delle porte in slalom e in gigante, alle nuove tecnologie. Come la cambieresti? «Mi è piaciuta tantissimo l’idea dell’airbag inserito nelle tute di gara. Gli atleti, soprattutto nelle discipline veloci, ma non solo, raggiungono velocità altissime indossando solo una tutina sottile, protetta una volta dai paracolpi esterni e da qualche tempo da tute rinforzate nei punti sensibili (gomiti, ginocchia, spalle). Con gli sci corti e sciancrati con cui si gareggia oggi, si prende subito velocità, e questo causa più cadute e gravi problemi alla schiena (infatti praticamente tutti gli atleti ne soffrono) perché si agisce più in frenata che in spinta. Magari, com’è avvenuto per il casco, prima utilizzato in gara, e poi anche dai turisti, anche questa tecnologia arriverà presto al grande

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di Paolo Ferrari

le emozioni più vive sono quelle degli attimi prima della gara al cancelletto di partenza. adrenalina pura pubblico. Con l’introduzione dello sci sciancrato è più facile imparare a sciare, ma anche prendere velocità e perdere il controllo, cadendo o facendo cadere altri. Il mio consiglio è sempre quello di divertirsi sulle piste, di lasciare le gare agli atleti e godersi il panorama, ma dotarsi di qualche protezione in più non farebbe male: come in auto, non basta esser prudenti, bisogna avere mille occhi e difendersi anche dall’imprudenza altrui. Tornando alle gare, ho visto bellissime e difficilissime tracciature quest’anno, ma i tracciatori devono considerare il rischio a cui sottopongono gli atleti preparando percorsi molto contorti. Con la velocità che prendono questi sci nuovi, si rischiano veramente le articolazioni, ed il fisico viene sottoposto ad uno sforzo che, sul momento, si riesce ad assorbire, ma poi si paga». Io ho sempre sostenuto che la tua dote maggiore - forse meno evidente, ma certamente più efficace – sia stata la tua capacità di “leggere” il tracciato durante la ricognizione, e di individuare immediatamente i punti chiave di una manche. Tra gli atleti di oggi, che sono quelli che possiedono questa dote? «Non saprei. A me per questa caratteristica in realtà mi hanno sempre attaccato. Dicevano che

andavo per ultimo alla ricognizione perché stavo a letto, mentre gli altri salivano che era ancora buio. In realtà io salivo all’ultimo momento così il grosso degli altri atleti se ne era andato e potevo fare la ricognizione in pace e praticamente da solo. Mi bastava quel momento di concentrazione totale per fotografare il percorso e registrare i punti difficili. La realtà è che ho sempre seguito i miei ritmi, che erano un po’ diversi da quelli degli altri, ma che erano comunque efficaci». Dai un voto, da uno a dieci, a Papa Francesco; Matteo Renzi; Giovanni Malago’; Flavio Roda (nella sua attuale veste di Presidente della FISI); Alberto Tomba... «Sai bene che non mi piace dare giudizi, sono

UNA CARRIERA gloriosa esaltante ed INIMITABILE Coppa del Mondo 50 vittorie in Coppa del Mondo 28 volte al 2° posto in Coppa del Mondo 11 volte al 3° posto in Coppa del Mondo 11 vittorie consec. in Coppa del Mondo 89 volte sul Podio 1 Coppa del Mondo Assoluta 8 Coppe di Specialità (gigante e speciale) Olimpiadi 3 medaglie d’oro 2 medaglie d’argento Mondiali 2 medaglie d’oro 2 medaglie di bronzo

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DURANTE L’INVERNO, LA MIA AGENDA È ANCORA FITTA COME QUANDO GAREGGIAVO. PERÒ MI RIMANE ANCORA DEL TEMPO LIBERO, PER PRATICARE UN PO’ DI SPORT, FARE QUALCHE SCIATA, E DEDICARMI AD ALCUNE ATTIVITÀ BENEFICHE IN CUI SONO COINVOLTO IN PRIMA PERSONA

Foto di Vittorio Jannuzzi

stato spesso vittima di questo meccanismo, il pregiudizio, cioè il giudizio senza conoscere la persona o avere dettagli sul suo operato. Certo ammiro questo Papa perché si vede che è profondamente buono, non conosco il Premier, e Giovanni e Flavio sono cari amici, ma a livello professionale non ho competenze per poterli valutare. E per quanto mi riguarda, non saprei che voto darmi, ma cerco sempre di migliorare e di dare il massimo, perché il risultato alla fine conta poco, quando sei certo di avere fatto del tuo meglio». Il luogo dove vorresti scappare (o dove effettivamente scappi) quando sei alla ricerca di tranquillità, ed il piatto, il vino, il dolce che vorresti trovare sempre sulla tua tavola... «Sicuramente al mare e al caldo. Forse è una reazione a tutti gli anni passati in ghiacciaio a -20, alle alzatacce quando ancora fuori faceva buio. Il piatto la pasta, anche se con i carboidrati bisogna andarci piano. Ultimamente preferisco quella di Kamut, oppure quella fatta in casa, dalla mamma ovviamente. Per il vino direi un rosso, anche se ci sono alcuni bianchi niente male in giro. L’importante è che sia sempre vino locale: ha viaggiato meno, ed è più legato al cibo del posto. Per il dolce scelgo un semplice gelato alla vaniglia, buono e fresco, con i frutti di bosco o con la salsa di cioccolato, ma solo se fatta al momento». 21 dicembre 1994 - Lech – Austria. Molti osservatori sostengono che quel virtuosismo tra i pali dello slalom, quando ti sei fermato, sei ripartito ed hai comunque vinto la gara, sia da considerare il gesto tecnico che, più di ogni, altro rappresenta la cifra tecnica del tuo valore. Ma tu che cosa hai pensato veramente in quel momento? «Non è che in quel momento abbia avuto tempo di fare un pensiero compiuto, si tratta di centesimi di secondo. Oltretutto nevicava forte e stavo andando fortissimo, poi l’errore. Lì non è solo il fisico che ti regge, quei due pali in recupero li ho superati grazie alle gambe, alla schiena, ma anche alla prontezza mentale. Sono riuscito a non perdere la concentrazione, e l’adrenalina e i muscoli hanno fatto il resto. E’ una perfetta sincronia corpo-men-

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te, uno stato magico che ti premette di superare qualsiasi ostacolo». Cosa vedi nel tuo futuro? oltre alla gestione della tua immagine ed alle numerose iniziative (in gran parte benefiche) che continui a seguire, c’è qualcosa di più specifico che ti pacerebbe fare nei prossimi cinquant’anni? «Come sai, dopo il ritiro mi sono dedicato ad attività di promozione dello sci e dello sport in generale in tutto il mondo. Si tratta di progetti promossi da sponsor del settore sportivo, ma anche di attività di supporto e consulenza a Comitati Olimpici e Mondiali, e collaborazioni televisive legate allo sport e così sono praticamente sempre in viaggio, tra eventi in montagna e presenze in grandi città. Durante l’inverno, la mia agenda è ancora fitta come quando gareggiavo. Però mi rimane ancora del tempo libero, per praticare un po’ di sport, fare qualche sciata, e dedicarmi ad alcune attività benefiche in cui sono coinvolto in prima persona, come ad esempio la Sport for Good Foundation (www.laureus.com), associazione benefica internazionale che ho fondato insieme ai migliori

atleti del mondo, con l’intento di aiutare i giovani in difficoltà proprio attraverso la pratica sportiva, intesa come scuola di vita e speranza per il futuro. Insomma faccio quello che mi piace e mi auguro per i prossimi 50 anni di poter continuare così». Chi vince lo slalom mondiale maschile a Beaver Creek il prossimo 15 febbraio, e quali sono i giovani italiani, (sia uomini che donne) che possono emergere, a tuo modo di vedere, nel panorama sciistico dei prossimi anni? «La squadra italiana quest’anno sta crescendo gara dopo gara. Dopo i successi dei velocisti, ad Adelboden abbiamo visto ottime prestazioni anche nelle discipline tecniche, con la vittoria di Gross, il ritorno di Razzoli, ad un passo dal podio, e qualche nome nuovo che sta pian piano affermandosi. Marsaglia, Nani, Tonetti, Borsotti, il ritorno di Fill. E tra le ragazze, mentre la Brignone è già tornata ad ottimi livelli, aspettiamo un ricambio delle velociste, che con la Merighetti e la Fanchini e qualche nuovo nome in slalom, oltre alla Costazza ed alla Curtoni che stanno facendo molto bene. Ai Mondiali invece il discorso è diverso; dipende molto da come ci arrivi, fisicamente intendo, considerando che molti hanno parecchie gare di Coppa del Mondo sulle gambe. Come vedi ci sono atleti stranieri che si stanno un po’ risparmiando, guarda Bode Miller, a parte l’operazione, credo voglia tentare il colpaccio a Vail. E tra i nostri atleti, ce ne sono alcuni come Hinnerhofer che hanno già dimostrato di avere il giusto approccio psicologico ai grandi eventi, e sono piuttosto temibili. Nello slalom punterei su Felix Neureuther, che l’anno scorso ha mancato le Olimpiadi a causa di un incidente stradale, e credo sia il suo momento; ma ci sono gli altri che vanno forte, anche in Coppa. Sinceramente, punto sugli atleti italiani, ma nomi non ne faccio, giusto per scaramanzia».

Foto di Francesco Panunzio

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ritratti veronesi

Giovanni Rana Farina, amore e fantasia. i sogni non pagano tasse

di Silvano Tommasoli

L

o incontro nel luminoso ufficio al terzo piano della sua Azienda, il Pastificio Rana. Le sue prime parole creano immediatamente un ambiente sereno e disteso. Non è un atteggiamento costruito, lui, Giovanni Rana, è proprio così. Naturalmente, genuinamente un gigante delle relazioni pubbliche. Comincia a parlarmi della sua vita, con un racconto frizzante nel quale ricorre spesso la parola “sogno”. L’inizio della storia non è dei più morbidi, denominatore comune di tutti questi grandi imprenditori che, il loro successo, hanno cominciato a costruirlo con le mani prima che con la testa. Giovanni, a tredici anni, lasciata presto la scuola, usa le mani per preparare, nel piccolo panificio di famiglia, il levà per il pane, la pasta madre che ogni sera, prima di iniziare ogni altra attività, deve essere ripresa e rinnovata. Un lavoro manuale, faticoso, che cominciava verso le otto della sera, e impegnava fino alla mezzanotte. Poi, un’ora di riposo e la panificazione vera e propria iniziava, fino al mattino. Il pomeriggio, era meglio dedicarlo al riposo, che la nuova nottata di lavoro già incalzava. Vita sociale zero, ovviamente. Il poco tempo libero Giovanni lo utilizzava leggendo, con un grande interesse per i libri condensati, dove si arriva rapidamente al sodo, senza perderci tanto tempo. Sembra la prima nota del carattere del giovane Giovanni Rana, l’impazienza. «Mia madre diceva sempre che ero nato senza pazienza!». Invece, questo è il primo segnale di quella grandezza di pensiero e di azione che saranno la cifra di tutta la sua vita professionale: il grande intuito e la capacità di vedere dentro le cose, prima di farle. Quando ancora sono soltanto un sogno. Ecco, i sogni. Dormiva poco, Giovanni, tra una notte e l’altra in panificio, ma sognava molto. Scoppia a ridere quando gli chiedo se sognasse a colori, magari nei colori del successo. «I sogni sono sempre bellissimi, a colori. Sogno anche adesso che ho più di settant’anni, perché a sognare non si pagano tasse. Il sogno è la capacità d’immaginazione, e senza immaginazione non si fa niente nella vita». Torniamo ai sogni, alla sua capacità di immaginarsi un futuro. All’inizio, avviando un forno industriale, che preparasse il pane per tutti, abbassandone i costi. «No, non un futuro così importante – mi dice subito – Non avrei mai immaginato che, per me, si sarebbe scomodata una giornalista del “New York Times” per venire a intervistarmi con tanto d’interprete. Hanno titolato il pezzo L’angelo della pasta fresca!». Il futuro vero, la materializzazione di quel sogno di un’azienda tutta sua, comincia prestissimo. Consegnava il pane in una piccola bottega di generi ali-

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Con i sapori che riesce ad abbinare, eccita le papille gustative e crea emozioni. Si considera un artista, perché «pittura il palato» mentari – la gestiva la signora Onesta – e intanto osservava la vendita di pasta fresca. Fettuccine e tortellini venivano preparati in casa o, secondo necessità, acquistati presso un piccolo artigiano. Chiedeva del ripieno dei tortellini, s’informava sul prezzo di vendita e sul costo. L’Onesta, «due occhietti furbi che non si sa», gli diceva che avrebbe dovuto produrre anche lui la pasta fresca, nel suo panificio. Sei o sette mesi di questa primitiva “inchiesta di mercato” e, con un colpo di scena che suscita qualche stupore in famiglia, rileva le prime attrezzature per fare la pasta fresca da un piccolo artigiano, che gli insegna tutti i segreti del mestiere. E si lancia nell’avventura. Il resto è storia, celebrata dai più importanti giornali del mondo, dai libri di marketing, dalle lectio magistralis tenute nelle principali università del globo, dalla laurea honoris causa attribuitagli dallo IULM di Milano. Fino al nuovo fiore all’occhiello, il grande stabilimento negli Stati Uniti, vicino a Chicago. Nella lettera che scrive ai collaboratori del pastificio per ringraziarli del titolo di Cavaliere del Lavoro assegnatogli dal Presidente Ciampi e significare loro la grande parte che hanno avuto nel suo successo, parla proprio di un sogno realizzato. Grazie alla fantasia, alla tenacia, all’ottimismo. E con la guida

di quella curiosità e intuizione che sembravano impazienza, ma l’hanno portato invece a osservare, chiedere, imparare da chi poteva saperne più di lui. Oggi, si assegna – molto legittimamente – un posto tra i poeti e i pittori che formano il popolo degli italiani, assieme ai santi e ai navigatori. Lui, con i sapori che riesce ad abbinare, eccita le papille gustative e crea emozioni – certamente, diverse da quelle che si provano di fronte all’accostamento dei vari colori in un quadro – ma non inferiori. Si sente un artista, perché lui, attraverso la gastronomia, l’arte di preparare i cibi, «pittura il palato». A me, sembra soprattutto un genio della strategia politica. A un secolo e mezzo dall’impresa dei Mille, ritengo che, dove non è riuscito Cavour, sia riuscito ottimamente Giovanni Rana. Egli ha realizzato la vera Unità d’Italia, da Bolzano a Marsala, sotto la deliziosa bandiera dei tortellini più famosi del mondo.

Le prime consegne del pastificio, le faceva con un bellissimo Guzzi 50, che oggi fa bella mostra di sé, all’ingresso dello stabilimento. «Non lo venderei per tutto l’oro del mondo»

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onlus e solidarietà

SINERGIA CONTRO LA POVERTà

di elena kraube

“La settimana scorsa ho aperto il mio facebook. Pochi istanti e mi scrivono in chat due dei nostri ragazzi. Emozionante. Frasi semplici e brevi, ma cariche dell’affetto che ci unisce. Uno di loro è Jesùs, di cui tanto Vi ho scritto nei due ultimi anni. Storia difficile la sua. Mi scrive che è contentissimo perché sta vivendo con la madre. Io lo sapevo già, ma mi faccio raccontare direttamente da lui. Lo sento felice ed emozionato. E’ una di quelle storie a lieto fine in cui la sinergia tra pubblico e privato ha funzionato perfettamente. Sinergia Por La Infancia e l’Ufficio centrale dell’Anagrafe di Lima hanno collaborato insieme per questo splendido ricongiungimento familiare. Quante volte ho visto triste Jesùs quando venivano le mamme degli altri a trovarli in casafamiglia! Che emozione c’era sul suo volto quella volta che mi ha mostrato il suo certificato di nascita, ottenuto per la prima volta a 15 anni! La madre aveva lasciato il padre quando Jesùs era piccolo e da allora lui aveva perso le sue tracce. Non ricordava più neppure il suo volto. Suo padre è sempre stato molto assente: non ha voluto neppure trovare il tempo per firmare la sua carta d’identità. La sua assenza ostacolava i diritti di Jesùs: senza la sua tutela legale non potevamo fargli avere né l’assicurazione sanitaria, né i documenti. Allora a settembre abbiamo sensibilizzato il Ministero degli Affari Sociali e L’Ufficio centrale dell’Anagrafe di Lima sul suo caso. E’ iniziato il percorso per darci la tutela

Avvicinandoti a Sinergia avrai modo di incontrare persone che, come te, sentono il bisogno di esserci legale di Jesùs: io ero emozionata perché in un certo senso sarebbe diventato davvero “nostro figlio”. Le cose sono andate ancora meglio. L’Anagrafe, per prassi, ha prima cercato e contattato i genitori, riuscendo a rintracciare la madre, che non sapeva nulla del figlio, perché per anni il padre non le ave-

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va voluto dire la verità su dove si trovasse Jesùs. La Signora Berta è stata felice di poter rientrare in contato con il figlio. Jesùs, per il dolore accumulato in questi anni, subito non ha voluto incontrarla, ma poi il desiderio di ritrovarla è stato più forte. Martin ha assistito al loro incontro. Da circa un mese Jesùs è andato a vivere con la madre, il compagno di lei (che lo ha accolto bene) e le sorellastre (cf. foto). Non solo ha ritrovato la madre, ma anche una famiglia. Lo amano molto. Lo prendono in giro con affetto per il fatto che sta attaccato alla madre ogni istante. Deve sicuramente recuperare il tempo perduto. E’ una bellissima favola a lieto fine, a cui tutti noi abbiamo contribuito! Auguri a tutti Voi per gli 11 anni di Sinergia! Alessandra SINERGIA (www.sinergiaitalia.org, cell.348 8831230 oppure 328 7271160 ) è un’associazione di volontariato e solidarietà che fa capo ad un gruppo di persone che ha un sogno in comune: contribuire con progetti concreti alla realizzazione di un mondo più giusto. In SINERGIA si crede che ogni individuo abbia diritto ad una vita dignitosa e alla possibilità di crescere e realizzare le proprie potenzialità.I componenti del gruppo hanno unito i propri sforzi con questi obiettivi: sensibilizzare ed impegnarsi sui temi della povertà, della globalizzazione e della giustizia sociale, diffondendo la cultura della solidarietà; creare e sostenere progetti concreti, orientati soprattutto a fornire amore e possibilità reali a persone che vivono in situazioni di deprivazione, con uno sguardo in particolare ai bambini. Attualmente SINERGIA sostiene un progetto a favore dei ragazzi di strada a Lima (Perù) e gestisce direttamente una casa famiglia che ospita una decina di ragazzi.

MANILA scalda il cuore del papa Mentre su Manila cominciavano a scendere le prime ombre della sera, oltre sei milioni di filippini hanno voluto salutare Papa Francesco nell’ultimo avvenimento pubblico del viaggio nel Paese asiatico. Benché la pioggia sia caduta fitta per tutto il giorno, una folla imponente di bambini, giovani, donne e uomini, si è riversata nel grande polmone verde della capitale che, vent’anni dopo aver ospitato quasi cinque milioni di giovani per la Gmg di Giovanni Paolo II, ha stabilito un nuovo primato di presenze in una celebrazione pontificia. Stavolta c’era solo gente del posto e questo rende le cifre ancor più significative.Incuranti dell’acqua caduta a dirotto, tutti sono rimasti fino alla fine, per veder passare il Papa. Fradici, vestiti in modo semplice, molti in piedi già dal mattino, anche i più distanti dal palco papale hanno partecipato con raccoglimento. Incalcolabile il numero delle comunioni distribuite durante il rito, dedicato per volontà del Pontefice proprio alle vittime delle calamità che periodicamente si abbattono su questo popolo, come l’uragano del novembre 2013. Queste persone hanno dimostrato che nessuna avversità può rubare loro la speranza. Francesco è rimasto impressionato dalla devozione religiosa della straordinaria gente delle Filippine, che ancora una volta ha offerto al mondo una lezione di fede destinata a rimanere memorabile.Il rito si è svolto nel giorno in cui la Chiesa locale celebra la festa del Santo Niño. La venerata statuina di Gesù bambino è stata condotta a Manila da Cebu, dove la tradizione vuole che sia stata ritrovata nel sedicesimo secolo, agli albori dell’evangelizzazione di questi lidi. Ad accompagnarla in processione una delegazione cebuana con suoni, ritmi e danze del Sinulog, il tradizionale festival multicolori che si tiene proprio ogni terza domenica di gennaio. Il bambino rappresenta Dio che si fa piccolo per essere vicino agli umili: per questo è così amato da un popolo che ha nella semplicità e nella fiducia nel Signore le sue caratteristiche più note. A ispirare il discorso a braccio di Francesco è stato il momento delle testimonianze: sul palco sono saliti due ragazzini, il quattordicenne Jun Chura e la piccola Glyzelle Palomar, ex bambini di strada salvati dalla struttura della fondazione Anak-Tnk visitata dal Pontefice a Manila. Hanno parlato di minori abbandonati, venduti come schiavi, sfruttati da turpi mercati. E quando Glyzelle gli ha rivolto piangendo la domanda: «Perché Dio permette certe cose?», il Papa ha stretto a sé entrambi come un nonno affettuoso con quell’espressione di vicinanza che lo rende così amato, specie dalle persone semplici. Come Josqa, uno dei tantissimi che non ha voluto mancare all’avvenimento del Rizal Park. Il suo nome era scritto col nastro adesivo sul sidecar a pedali che normalmente usa per lavorare. Mentre guidava tenendo con una mano il manubrio e con l’altra l’ombrello per ripararsi dalla pioggia, all’interno della carrozzina attaccata alla bicicletta una donna, forse la moglie, vegliava sorridente su due bimbi che dormivano al lume di una candela. Proprio una di quelle distribuite durante la messa del Pontefice.

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Le idee brillanti

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n. 1 Febbraio-Marzo 2015


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LA CAMERA DI SOphIA

CONOSCO, POSSIEDO, TRASFORMO

Ognuno di noi, nella propria vita quotidiana, è sottoposto all’influsso di innumerevoli condizionamenti. Siamo tutti in qualche modo preda di illusioni, vittime di “fantasmi”, schiavi di demoni interni, e spesso soccombiamo, travolti dalle correnti esterne, o procediamo sotto l’effetto ipnotico di chimere e miraggi. Non c’è da stupirsi, dunque, se prende spazio in noi la scontentezza, l’inquietudine, l’incertezza, né che il nostro umore sia

mutevole, contraddittorio, abbattuto, talvolta senza una causa apparente e senza una concreta ragione. Nessuna sorpresa se le nostre esistenze sono spesso sofferenti, soffocate o menomate, che tante e tanto diffuse siano le malattie del corpo e dell’anima. Come affrontare e quale soluzione trovare per questa sorta di infermità che, in forme e dimensioni diverse, affligge l’umanità intera? Cosa fare per liberarci dalle molteplici schiavitù, per conseguire l’armonia interna e stabilire sani e appaganti rapporti con gli altri? Gli strumenti opportuni ci sono, ma è necessario attraversare alcune fondamentali tappe. Innanzitutto, la conoscenza di se stessi, con l’opera di esplorazione delle nostre parti nascoste, delle nostre parti ombra, delle paure che ci paralizzano, dei conflitti interni che ci logorano, il cui potere consiste nel non essere allo scoperto, ma affondati nell’inconscio. Una volta che esse siano smascherate, che vengano risolte nei loro elementi, non di rado queste

L’IMPEGNO DA PARTE DI ENTRAMBI DI APRIRSI L’UNO ALL’ALTRO

LA FIDUCIA NELLA RELAZIONE DI COPPIA È sempre più difficile trovare coppie che abbiano fatto dell’armonia e della concordia il refrain della loro vita insieme. Sempre più spesso, piuttosto, è facile incontrare coniugi o compagni che rendono il partner il parafulmine di frustrazioni, fragilità, scontento, con il risultato che anche la sfera sentimentale diventa, anziché lenitivo delle difficoltà quotidiane, ulteriore fonte di malcontento e di sofferenza. Perchè una relazione di coppia funzioni è necessario riuscire a costruire un solido rapporto di fiducia. Ma come si può fare? La fiducia tra due persone è basata su alcuni principi. Innanzitutto, è necessario cominciare a riconoscere quando il nostro comportamento è guidato dal nostro bambino interiore ferito e assumercene la responsabilità. Questo accade, ad esempio, quando siamo carichi di emotività. In secondo luogo, è necessario chiarire le nostre priorità, sentire cosa vogliamo e di cosa abbiamo bisogno e, una volta fatto, comunicarle con chiarezza. Quindi, dobbiamo evitare di “svenderci” per amore rinunciando a ciò che per noi è vitale e soffocando l’energia in grado di darci pienezza e soddisfazione. Ciò che più conta, però, è che ci deve essere l’impegno continuo da parte di entrambi ad aprirsi l’uno all’altro. Parte di questo impegno è rappresentato dalla volontà di trascorrere del tempo insieme per nutrire la relazione, di portare consapevolezza rispetto ai reciproci giochi di potere e di sviluppare la volontà di abbandonarli accettando di mostrare all’altro la nostra vulnerabilità, diventando consapevoli delle nostre ferite. Molto importante è anche assumerci la piena responsabilità del nostro benessere e della nostra pienezza interiore, evitando di scaricare sul o sulla partner tutto il carico di responsabilità

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di marzia sandri forze perdono la loro presa su di noi e noi diventiamo capaci di gestirle e liberarcene. Alla prima fase segue quella che riguarda la presa di possesso, la padronanza dei vari elementi che sono presenti e che operano in noi, per instaurare l’armonia, la sicurezza, la vera salute psicofisica che desideriamo e che ci può far vivere meglio. Fondamentale è la “disindentificazione” che si basa sul principio: “Noi siamo dominati da tutto quello con cui il nostro Io si identifica. Noi possiamo dominare, dirigere e utilizzare tutto quello da cui ci disidentifichiamo” (R. Assaggioli). Ogniqualvolta ci identifichiamo con una debolezza con un difetto, con un impulso, ci limitiamo e paralizziamo noi stessi. Dobbiamo diventare capaci di creare il giusto distacco con queste forze e prendere coscienza che noi siamo qualcosa d’altro, mettendoci, così, nelle condizioni di poter gestire queste energie, anziché farcene gestire. In ultimo, va presa coscienza della nostra pura essenza in quanto qualcosa che esula dalla mera personalità che non ne è che il riflesso. A partire da questo centro unificatore sarà possibile procedere alla formazione e ricostruzione della personalità attraverso la pianificazione di una strategia di azione che fissa metodi e obiettivi da raggiungere per aprirci a nuove prospettive, ampliare le capacità e i talenti prima sconosciuti, sviluppare rapporti interpersonali più sani, stabili e appaganti. In una parola, per aprirsi a una nuova vita.

I PROSSIMI APPUNTAMENTI Nella Sala civica di Valeggio sul Mincio (Vr) il prossimo Mercoledì 18 febbraio 2105 alle ore 20.30 potrete partecipare alla serata dal tema: “Tutti meritiamo di essere felici” Come coltivare la gioia nella vita quotidiana. Per contatti e informazioni su prossimi corsi, incontri e seminari potete contattare Marzia Sandri ai seguenti numeri o indirizzi: cell. 333.1373214; e-mail: marziasandri@virgilio.it; pagina Facebook “Torna a volare”. Marzia Sandri è Counselor relazionale, diplomata presso il CSB (Centro Studi Bhaktivedanta - Accademia delle Scienze Tradizionali dell’India) e iscritta all’ACP (Associazione Counselor Professionisti). Membro del direttivo del CISMO (Centro Italiano Studi Medicine Orientali), tiene conferenze, cicli di incontri e serate di divulgazione sulla meditazione e sulla crescita personale ed è disponibile per incontri privati per singoli o gruppi a Mantova e provincia, nella zona dell’Alto mantovano e del Basso Garda veronese.

che comporta il farsi portatore unico della nostra felicità, aspettandoci di ricevere da lui o lei la gratificazione che non troviamo in noi stessi. Dobbiamo, inoltre, essere disposti ad affrontare il nostro vuoto interiore e sviluppare la capacità di sentirci completi anche quando siamo soli evitando di usare la relazione come escamotage per fuggire dalla paura della solitudine pretendendo dall’altro che ci protegga da un vuoto che è solo e soltanto nostro.

n. 1 Febbraio-Marzo 2015


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ABITARE

LA CASA GIAPPONESE COME ARREDARLA Spunti, idee, suggerimenti per arredare la casa in stile giapponese, trasformare il proprio appartamento in un angolo d’Oriente. Non tutti sanno che, nella cultura nipponica, l’arredamento ha un posto di grande rilievo, per cui deve essere interpretato, insieme alla gestione degli spazi, secondo criteri ben precisi, in grado di portare armonia e serenità all’intera casa. L’essenzialità, la pulizia delle forme e la sensazione di ordine geometrico e libertà, queste le principali caratteristiche dell’arredamento giapponese, molto vicino allo stile minimal. La cultura nipponica presuppone che gli spazi siano divisi attraverso le fusuma, le tipiche pareti scorrevoli, composte da carta shoji, attraverso la quale la luce si diffonde. Tuttavia è possibile dividere lo spazio anche attraverso semplici separè a tema orientale. E’ importante che i complementi d’arredo siano semplici e sobri, caratterizzati da ampie superfici e mobili bassi in altezza, meglio se in legno. Niente mattonelle o piastrelle, una casa in stile giapponese deve essere

di barbara gazzi

rivestita dal tatami, la pavimentazione tradizionale composta da paglia di riso intrecciata e rivestita il giunco. In cucina lo stile nipponico si misura in primis dal tavolo, il kotatsu. Un tavolino basso contornato da stuoie e cuscini. Ma se proprio la seduta a terra non vi piace, potete scegliere tra sgabellini in legno chiaro, poltrone in rattan o anche sedie di iuta. In camera da letto, invece, se non si vuole utilizzare il classico futon, il materassino nipponico, si può puntare sui diversi modelli di letto in stile orientale, ormai diffusissimi in commercio. Un’altra idea per arricchire la zona notte potrebbe essere quella di appendere su una parete un grande quadro raffigurante i samurai, così da poter trasmettere ancor più un senso di tradizione. Le casa in stile giapponese, inoltre, devono avere un rapporto speciale con la natura. Se non si ha la possibilità di ricreare un angolo verde all’interno dell’abitazione, si può decorare l’ambiente con bonsai e orchidee, entrambi tipici della cultura orientale.

TENDENZE

LIBRERIE DOUBLE FaCE original solutions

LA STANZA DEI SOGNI NIDO E ALCOVA

Monolocali e open space sono soluzioni abitative molto diffuse al giorno d’oggi. Ma arredarli in modo da renderli accoglienti e funzionali rappresenta senza dubbio una delle sfide più interessanti per gli interior designer dei nostri tempi. Spesso si ha la necessità di isolare, anche solo visivamente, una porzione di spazio senza rinunciare in maniera permanente all’interezza della stanza. In questi casi i separé rappresentano la soluzione ideale, il complemento d’arredo che consente di definire gli spazi conservando flessibilità d’uso perché all’occorrenza è possibile eliminarli o spostarli. In questo modo sarà possibile separare, ad esempio in un salone passante, il corridoio dal resto della zona giorno; definire una zona studio in una camera da letto o in un soggiorno o, ancora, dividere la zona pranzo dalla cucina. In commercio è possibile trovare una grande varietà di separé e pannelli decorativi adatti ad ogni ambiente e uso: leggeri e maneggevoli per chi prevede numerosi spostamenti, più robusti e massicci per chi desidera avere una soluzione stabile. Il sistema di pareti Cell, ideato dallo studio austriaco Edelweiss Industrial Design Studio è un’elegante soluzione modulare, adattabile a qualsiasi ambiente e che consente una personalizzazione della densità delle maglie per rendere più o meno discreto la parete divisoria. Se l’ambiente da separare è una zona giorno o una camera da letto, le librerie double face o le pareti attrezzate costituiscono un’ottima alternativa ai pannelli decorativi. Ne è un elegante esempio il sistema Net presentato dalla casa di design Lago.

la camera da letto è la stanza in cui l’intimità delle persone che la vivono si riflette in ogni elemento. Nido e alcova, luogo dei sonni e dei sogni d’oro, la camera da letto deve essere un ambiente suggestivo ed accogliente, confortevole ed intimo! Per la zona notte Ricci Casa propone una linea di prodotti rigorosamente Made in Italy con l’obiettivo di offrire varie opportunità di scelta e soddisfare qualsiasi tipo di gusto e stile. Una zona notte dalle forme chiare ed essenziali che si caratterizza per l’eccellente qualità delle finiture e per l’accurata selezione dei materiali usati. Un pool di professionisti, interior designer e arredatori è sempre a disposizione per ascoltare e dare consigli per realizzare un vero e proprio progetto su “misura” che sia anche in grado di garantire la camera da letto dei propri sogni.

l’ACQUARIO TUTTO GREEN Quando pensate che tutto ormai sia già stato inventato, troverete ancora molto di più! Oggetti di design che regalano tocchi verdi alla casa, per vivere a contatto con la natura. Diverse le realizzazione prodotti da Boskke, come il vaso in ceramica da parete, Sky PlanterOriginale. Molto carino questo acquario che nella parte superiore è un vaso per piante.

I NUOVI SOTTOPENTOLA VINILE Amanti della musica, udite, udite…Stanchi dei soliti sottopentola in paglia, anonimi e retrò? Questi colorati e vivaci sottopentola vinile doneranno un look originale e moderno alla tua tavola. Ovviamente dovrete fare molta attenzione a non infilare il vostro nuovo prezioso sottopentola nel 45 giri di papà, o saranno grossi guai!

GALLINA, UOVO O POLLI? Meglio una gallina oggi o un nuovo domani? Dopo aver lungamente riflettuto su questo dubbio, ecco ho trovato la risposta. Scultura polli, in stile nordico di legno fatti a mano. Novità famiglie voce del prodotto pavone piccole statue gadget kokeshi kokeshis uccello. Niente di meglio per arredare il piccolo angolo della cucina.




ECo&green

FOCUS di giacomo gabriele morelli

di benedetta bottura

Le preziose pagelle delle città italiane Anche quest’anno Legambiente ha stilato la pagella delle città italiane. Si tratta della ventesima edizione di uno studio condotto su tutte le città d’Italia, che prende in considerazione: qualità dell’aria, gestione dell’acqua, rifiuti, trasporti pubblici, mobilità (strade, ciclabili, isole pedonali...), incidentalità stradale ed energia (consumi e diffusione rinnovabili). La pagella conta 104 città, in ordine di “virtuosità”. I primi cinque posti della classifica sono occupati da Verbania, Belluno, Bolzano, Trento e Pordenone. Mentre, agli ultimi posti troviamo Catanzaro, Messina, Crotone, Isernia e Agrigento. Mantova si piazza al diciassettesimo posto. I nostri punti forti sono le numerose piste ciclabili, la gestione dell’acqua e la raccolta differenziata, anche se quest’ultima non ha ancora raggiunto tutti i comuni. É un miglioramento rispetto agli anni precedenti, ma si può ancora fare

Comparse eclatanti nella pianura mantovana molto, soprattutto per quanto riguarda la qualità dell’aria e la capillarità dei servizi di trasporto pubblico. In generale il problema maggiore di tutte le città rimane l’inquinamento atmosferico legato alle automobili, alle moto e ai motorini, infatti, nonostante il car sharing (persone che mettono in comune la macchina per fare uno stesso tragitto di strada), sia sempre più diffuso, la prima scelta delle persone rimane la macchina privata.

Nel 2014 si sono susseguiti particolari eventi che confermano un indubbio progressivo arricchimento del patrimonio faunistico di mammiferi delle regioni montane italiane, di cui beneficiano di riflesso anche le aree di pianura. L’ abbandono degli alpeggi, dei pascoli, delle malghe, a causa dell’ormai scarsa remunerazione delle attività lattiero-casearie che in esse fiorivano, ma pure l’abbandono di aree agricole d’alta quota non più in grado di garantire le alte produzioni oggi necessarie per ottenere adeguati margini di guadagno, stanno favorendo

skeleton flower

Lo spettrale fiore scheletro Un fiorellino bianco, che cresce al freddo e all’ombra, grazioso, ma un po’ insignificante. Quando piove però diventa trasparente, da cui il nomignolo Skeleton Flower (fiore scheletro). Quando i petali della Diphylleia grayi (il vero nome del fiore), vengono bagnati, perdono il loro colore e sembrano fatti di vetro.

curiosità

La natura che brilla nel buio Animali e piante che si illuminano al buio. Gli oceani, le foreste e i prati sono popolati di creature, che sono in grado di illuminarsi al buio. Il fenomeno si chiama bioluminescenza ed è provocato da una reazione chimica. Gli organismi viventi si illuminano per diversi motivi: cercare un compagno, attirare prede, proteggersi, o semplicemente perché vengono disturbati. L’esempio più noto è sicuramente quello della lucciola maschio, ma non è l’unico. Tra gli animali troviamo anche gli scarabei Elateridae del Perù; il millepiedi Motyxia della California; il calamaro lucciola di Toma Bay in Giappone e anche molti pesci, meduse, molluschi, celenterati, crostacei, plancton e batteri, come quelli che illuminano le acque dell’Oceano Indiano. Anche le piante carnivore fanno la loro parte, oltre a molte alghe e ben 70 specie di funghi, tra cui il Panellus Stipticus, le cui spore sono in vendita su internet. 2013 n. 3 Giugno-Luglio

L’effetto è solo temporaneo, infatti quando i petali si asciugano, tornano candidi. Il fenomeno resta misterioso, infatti non si è ancora riusciti a capire come avvenga e perché. É un fiore perenne che sboccia tra la primavera e l’autunno nei boschi di Giappone e Cina, in grappoli appesi a grandi cespugli dalle foglie larghe a forma di ombrello.

I misteriosi cerchi delle fate I cerchi d’erba e sabbia della Namibia. Sono soprannominati “cerchi delle fate” le misteriose conformazioni naturali che compaiono nelle distese erbose della Namibia. Si tratta di pezzi di terreno circolari, del diametro anche di 15 metri, su cui non cresce niente e che appaiono e scompaiono in media ogni 24 anni. Il fenomeno da anni stimola la curiosità dei ricercatori, che cercano di spiegarne l’origine. Per gli Himba (la popolazione locale) si tratta di un’opera divina. Gli scienziati hanno formulato le ipotesi più disparate: piante velenose, gas sotterranei, acidi,... Le proposte più accreditate sono l’opera delle termiti: questi insetti si cibano delle radici delle piante e questo spiegherebbe l’assenza di erba in certi punti. I cerchi comunque restano ancora un mistero.

l’insediamento in queste plaghe, ora silenti ed incolte, di popolazioni d’animali prima assenti. A trarne vantaggio sono soprattutto i grandi ungulati. Il capriolo, ad esempio, vent’anni fa era assente in molte province in cui oggi è presente in quantità addirittura eccessiva. A suo vantaggio c’è la sua adattabilità e prolificità, ma indubbiamente anche un habitat a lui favorevole. Nella piatta pianura mantovana ne sono sempre più numerose le segnalazioni, specie nelle aree golenali del Po, e, ad insaputa dei più, da un paio d’anni un piccolo gruppo vive indisturbato (e fotografato) nel Parco Paiolo a ridosso dell’abitato di Mantova. Da dove vengono questi animali? Principalmente dall’Appennino parmense e reggiano, dove essi hanno raggiunto numeri elevatissimi, che portano, se non

ad un tentativo di colonizzazione della pianura, a queste sporadiche infiltrazioni. Eccezionale è stata la recente documentazione fotografica addirittura di due cervi, sempre nel centro della pianura mantovana. Da quanto tempo un cervo non metteva piede nel mantovano dopo gli ultimi abbattimenti nel Bosco della Fontana effettuati dai Gonzaga? Probabilmente secoli. Pure in questo caso le numerose presenze sull’Appennino provocano dilatazioni nelle popolazioni e queste conseguenti migrazioni. E’ chiaro però che, contrariamente al capriolo, più abile nell’occultarsi nella rara vegetazione della nostra campagna, per un cervo da noi l’insediamento sarebbe oggi pressoché impossibile.

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Con estratti di iperico e ginseng

ELIXIR MASSAGGIO MINERALMA

Make up firmato Douglas

Like palette

per San Valentino

Per un San Valentino di coccole e benessere, la nuova linea Mineralma – a base di minerali e prodotti naturali - propone un olio in gel a base naturale con estratti di Iperico, Ginseng (a cui si attribuiscono proprietà afrodisiache) e olio di semi di girasole dalle importanti proprietà idratanti ed emollienti. La particolare formulazione consente di effettuare un massaggio prolungato nel tempo, regalando una profonda idratazione. Ha parecchie funzioni: idratante, emolliente, lenitiva e, grazie all’Iperico, cicatrizzante, sfiammante, decongestionante. Combatte il fotoinvecchiamento, previene le cicatrici, leviga le rughe e ridona salute alla pelle. Utile anche contro i dolori articolari e contratture muscolari. Info: www.mineralma.it

Per San Valentino, un’idea regalo per la vostra Lei è la favolosa Like Palette di Douglas, che contiene 160 ombretti, 4 blush, 8 lucidalabbra, 2 matite per gli occhi, 2 matite per le labbra, 1 Eyeliner, 1 Mascara e 12 accessori! Tante sfumature colore opaco e satinato che consentono di scegliere il colore adatto per ogni situazione e soddisfare tutte le esigenze di colore. La cosa più magica di Like Palette è che si può smontare, selezionare i colori preferiti e infilarli nella pochette del trucco da viaggio, per un uso più pratico. Lo specchio si inserisce direttamente nella sacca estraibile ed è protetto grazie al sostegno trasparente.

di Alessandra FusÉ

TAYLOR OF OLD BOND STREET

Dal 1854

prodotti da uomo Esaudire i desideri degli uomini, ognuno con le proprie esigenze: questa è la mission di Taylor of Old Bond Street che oggi propone svariate novità per viso e corpo. Hair & Body Shampoo Travel deterge corpo e capelli: due prodotti in uno. Ideale per chi è sempre in viaggio o per la doccia dopo lo sport, in un pratico formato da 100ml che trova facilmente posto nel beauty, comodo da portare sempre con sè. Dal 1854 la casa cosmetica “established in the reign of Queen Victoria” – come specificato sulla confezione – vizia il pubblico maschile con prodotti di altissima qualità, adatti ad ogni tipo di pelle.

Estratto di semi d’uva

rivitalizzare i capelli

Adatta a tutti i tipi di capelli, soprattutto quelli danneggiati o colorati, la maschera rivitalizzante per capelli di Satinique ripara i capelli grazie alla formula contenente ingredienti che ammorbidiscono e nutrono a fondo. In vendita presso Amway, l’azienda numero uno al mondo nel settore della vendita diretta, la sua formula è arricchita con estratto di olio di semi d’uva per proteggere i capelli dai fattori ambientali e olio di noce di Kukui per lasciare i capelli idratati. La maschera risulta 9 volte più efficace nel prevenire i danni futuri ed evitare la formazione di doppie punte. Questo trattamento fortificante è inteso a riparare e nutrire a fondo prima della messa in piega; agisce nel cuore del capello, rinforzando e proteggendo ogni singola ciocca.

Salute & Bellezza LA LINEA AL SANDALO DI D.R. HARRIS

NUOVE PROPOSTE PER LO SHAVING

Nel 1790, al n° 11 di St. James’s Street, nel cuore della prestigiosa Gentleman’s Clubland di Londra, apre i battenti la prima farmacia Harris; il negozio, in stile vittoriano, oggi al n° 29 di St. James’s Street, propone acque da toeletta, saponi, prodotti per la barba, capelli e per la cura della pelle, assolutamente naturali, realizzati con passione, seguendo la preparazione artigianale tradizionale e impacchettati a mano. La farmacia D.R. Harris impreziosisce la collezione con nuovi prodotti per la rasatura. Agli amanti delle pregiate note di olio di sandalo, Harris dedica inedite ricette al maschile, come Shaving Bowl, il sapone solido da barba custodito in una ciotola di legno tornita a mano.

INTERVISTA alla morfopsicologa Carla Aghito

il test del dna

La carta d’identità genetica

Il primo meeting “Genomica, Prevenzione, Longevità”, che si è svolto a novembre 2014 presso il Centro Prana – medicina integrata di Riccione, ha avuto l’obiettivo di promuovere la cultura della salute, focalizzandosi sulla prevenzione, disegnata fra genetica e terapia, fondamentale per il raggiungimento del riequilibrio psicofisico dell’individuo, della vitalità dell’organismo e della sua capacità d’autoguarigione. La dottoressa Aghito, naturopata, morfopsicologa, esperta nella realizzazione di programmi nutrizionali e di prevenzione personalizzati, spiega l’importanza dell’alimentazione e del test del DNA. Salute e alimentazione: quando le cellule

sono vitali? «Le nostre cellule sono in salute, quando si trovano nel loro ambiente biologico ottimale, sia funzionale, sia fisiologico. In pratica quando ci sono tutti i micro e macro nutrienti necessari per la loro complessa attività metabolica, cioè sono nel loro terreno bionutrizionale ideale. Un’alimentazione corretta, infatti, è la chiave della salute e dell’invecchiamento di successo per essere più vitali e psicologicamente più stabili». Cos’è il test del DNA? «È un test di analisi clinica, un valore aggiunto specifico e scientifico all’anamnesi che il professionista fa e, complementare agli esami di routine. Il test garantisce i

fattori di rischio che non sono la certezza dell’insorgere di una malattia, ma la predisposizione del terreno. I geni non sono totalmente il nostro destino, perché i fattori epigenetici quali ambiente, alimentazione, stress, farmaci e accumulo di tossine, possono contribuire ad un’accelerazione del processo d’invecchiamento e nel tempo portare alla malattia». Quante differenze si possono contare? «Nonostante il 99% degli individui abbia un corredo genetico identico, ci possono essere 10 milioni di varianti: ognuno metabolizza i cibi, carboidrati, acidi grassi, vitamine, minerali, diversamente, in base ai propri geni».



Fashion

WEEK La primavera-Estate di Dolce & Gabbana Forte dell’influenza della cultura folk spagnola, in questa collezione dominano incontrastati il rosso, il nero, pizzi, merletti e applicazioni gioiello

La famosissima casa di moda fondata nel 1985 dagli stilisti Domenico Dolce e Stefano Gabbana, nella prossima collezione Primavera- Estate 2015, presentata dagli stilisti in un evento a parte dalla Milano Moda Donna, si allontana, anche se non completamente, dalla Sicilia, terra natia di uno dei due stilisti e quindi fonte di ispirazione per eccellenza, per andare a rappresentare la Spagna del Seicento e le influenze che la tradizione spagnola hanno trasmesso al territorio siciliano. Novità anche per quanto riguarda la nuova campagna pubblicitaria che vede delle testimoniali molto speciali. Sono presenti ovviamente i numerosi modelli e l’immancabile Bianca Balti, anche se le vere “protagoniste” della campagna pubblicitaria sono le “nonne” siciliane. Chi meglio di tre anziane signore può rappresentare la tradizione siciliana?! La Primavera- estate 2015 di Dolce e Gabbana affonda quindi le proprie radici nella cultura folk spagnola, rivisitata in chiave elegante e seducente, in cui dominano incontrastati colori come il nero e il rosso, pizzi, merletti e applicazioni gioiello.

Be jewel

di vittoria bisutti

Cultura e tradizione L’ispirazione alla tradizione e cultura spagnola si nota nelle forme a torero degli abiti e nelle decorazioni a ex voto a cuore delle Madonne di Siviglia, il tutto mantenendo un alone di sensualità che pervade tutti i capi; infatti gli stilisti giocano con il binomio sacralità-sensualità, le quali si intrecciano e si dischiudono in un simbolismo molto marcato. Accanto a capi eleganti, come gli abiti lunghi in pizzo, se ne affiancano altri più versatili, come i jeans larghi con applicazioni gioiello o con stampe variopinte, tra cui primeggia quella del garofano. Il tema del garofano, assieme a quello dei maxi pois delle ballerine di flamenco e agli agrumi di Sicilia, sono ripresi anche nelle scarpe. Coloratissime e ultrafemminili, si alternano in una moltitudine di modelli, dalle classiche Mary Jane a decoltés e zeppe ultra high, fino alle flat shoes, come le ballerine con cinturino alla caviglia e i sandali gioiello.

anima retro’ Una collezione raffinata con un’anima retrò quella della linea gioielli di Dolce & Gabbana che vede come protagonista il ritorno dell’oro giallo, tanto bistrattato negli ultimi anni. Croci e rosari incastonati in lavorazioni artigianali riprendono i motivi dei pizzi e macramè dei capi d’abbigliamento e le lavorazioni accurate e le sinuose filigrane incorniciano pietre preziose con tagli a cuore rendendo questa collezione perfettamente in linea con l’anima della Maison, riscoprendo le tradizioni della gioielleria del Sud con richiami barocchi e un tocco di innovatività.

Quando la borsa ti fa protagonista I modelli fastosi ed esuberanti, tutti estremamente eleganti, sono dominati dalla presenza del colore

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La spagna dei toreri e la Sicilia degli agrumi e fiori si incontrano armonicamente nella nuova collezione di borse per la PrimaveraEstate 2015. La Maison si diletta nella creazione di modelli fastosi ed esuberanti, tutti estremamente eleganti, dominati dalla preponderanza del colore: il rosso, uno dei colori protagonisti, si alterna al nero e a tutte le innumerevoli sfumature date dalle applicazioni gioiello, il tutto per rendere ogni pezzo unico ed inimitabile destinato ad essere indossato da donne che vogliono osare e non passare inosservate. I modelli passano da borse di medie e grandi dimensioni, rivestite in pelle traforate o con stampe rettile in colori vivaci come il blu, il verde, il turchese e l’arancio, fino alle meravigliose clutch decorate da pietre dure o interamente rivestite in metallo. La borsa icona della prossima stagione si chiama “Mini Mix Sicily”: una nuova linea che accosta mix di materiali e colori diversi, per uno stile maxi in un formato mini.

Croci e rosari incastonati con lavorazioni artigianali rendono questa linea in armonia con l’anima della Maison

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Fashion

nel nome

WEEK Linee sobrie, outfit impeccabili e impunture evidenziate da colori in contrasto, con effetti grafici che le valorizzano

di prada

è una bella storia di famiglia e di donne quella di Prada. La casa di moda fu fondata nel 1913 con il nome di Fratelli Prada, da Mario Prada e dal fratello Martino, i quali aprirono un negozio di cuoio, borse, accessori da viaggio e di lusso nella Galleria Vittorio Emanuele II a Milano. Alta qualità dei prodotti e italian style, la fecero diventare la boutique dell’alta borghesia e aristocrazia europea. Ma nessuno dei figli maschi di Mario voleva partecipare all’impresa, così fu la figlia, Luisa, a entrare nell’azienda e, dopo la morte del padre avvenuta nel 1958, a diventarne la proprietaria. Nel 1971 un’altra donna, Miuccia figlia di Luisa, entra nell’azienda, diventandone proprietaria nel 1978. Con il marito Patrizio Bertelli hanno creato un gruppo del lusso che comprende gli altri marchi Miu Miu, Churchs, Car Shoe.

effetti grafici e impunture Una collezione quella primavera-estate, che nelle forme e nelle proporzioni si rifà agli anni Settanta. Linee sobrie, outfit impeccabili e impunture evidenziate da colori in contrasto, con effetti grafici che le valorizzano. Il tutto senza eccessi, in sintonia con il momento. Le tonalità sono tendenzialmente scure, blu e marrone, che ancor più sottolineano quel rigore estetico tipico della griffe. Per gli accessori borse in pelle, mocassini, sandali e occhiali squadrati.

di antonio scolari

tra londra e new york

Divi del cinema in campagna Sono quattro i divi di Hollywood protagonisti della nuova campagna fotografica Prada Uomo Primavera/Estate 2015. Ansel Elgort, Ethan Hawke, Jack O’Connell e Miles Teller. Il fotografo è McDean che ha scattato tra Londra e New York, con un lavoro ben realizzato fatto di immagini, dove il senso dei luoghi è più psicologico che geografico. E poi nessuna posa classica da modello, ma attenzione ai gesti, che diventano anche loro protagonisti. Dal giovane uomo che sbuccia un’arancia, a quello che beve acqua o estrae una penna dal taschino. Tutti gesti banali che trasformano in naturale attitudine l’eleganza e la sartorialità, con look semplici e curati, nello stile Prada.

la moda ai piedi

Per la prossima primavera-estate, è il mocassino la calzatura di tendenza da indossare. Prada lo propone bicolor e con innovative variazioni che trasformano la scarpa in un oggetto di design. Ma anche sandali e sabot saranno ai piedi di tutti gli uomini che vorranno essere alla moda. Creatività per vivere la quotidianità, con queste premesse si esalta la propria personalità senza prendersi troppo sul serio.

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Le tonalità sono tendenzialmente scure, blu e marrone.

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SCELTI DA NOI

a cura di mARCO MORELLI

Comfort contemporaneo, Belle Époque e tradizione altoatesina

Hotel Terme Merano Il culto della vacanza

Un panorama incantato che vede protagonisti il fiume Passirio, le Alpi, i Castelli Principesco, Tirolo, Fontana e Trauttmansdorff nonchè il Parco delle Terme di Merano segnerà il vostro arrivo all’hotel: l’ospite è in pieno centro e può godere di tutte le comodità che offre la città. Varcata l’entrata il benvenuto è speciale: un intreccio di forme e colori dallo stile moderno e nel design un forte richiamo alla storia dell’Alto Adige. I contrasti si sposano perfettamente anche nelle 24 Suite e 3 Calle (Super Suite) delle 139 camere totali con la presenza di sedie a dondolo, poltrone stile “Belle Époque” assieme a dettagli in cristallo Swarovski e lana di pecora. Lo chef del ristorante “Olivi” propone menu internazionale, tradizionale e mediterraneo di alta qualità mentre i momenti conviviali possono essere vissuti anche nel Bistro “La Piazza” progettato dall’architetto Hugo Demetz. L’hotel gode di un’area wellness di 1.250 m2 “5 Elements” dotata di piscina interna ed esterna sul giardino privato dell’hotel. Vasca idromassaggio, sauna finlandese, saune e bagni turchi, area relax e un’area beauty che propone un elenco di trattamenti della linea naturale Cinq Mondes. Dalla Spa è possibile raggiungere le Terme di Merano attraversando in accappatoio il tunnel di collegamento. Info: Tel. +39 0473259000 www.hoteltermemerano.it

HOTEL SONNWIES Mamme, immaginate una vacanza libera dall’ansia di dover seguire passo dopo passo il vostro bimbo! Lui si diverte un mondo, e in tutta sicurezza, all’interno dei 10.000 metri quadrati di parco dell’Hotel Sonnwies di Luson, dove si trova un maneggio pony, uno snow park. All’interno dello steccato e in una zona discretamente in pendenza c’è pure una pista da sci di 800 metri e un aitante maestro pronto a fornire i primi rudimenti ai piccoli di ogni età. E voi? Potete rilassarvi nella SPA di 1.000 metri quadrati con trattamenti benessere pensati per tutta la famiglia. Oppure godervi, nella tranquillità delle spaziosissime camere family, una pausa d’intimità con vostro marito. www.sonnwies.com

IL SUGGERIMENTO

Super Sun targato Posta Zirm Hotel Godersi le ultime sciate al sole primaverile! Ai patiti dello sci, il Posta Zirm Hotel propone dal 15 marzo a fine stagione Super Sun e regala un pernottamento a chi fa la Settimana bianca a partire da 954 € (a persona in stanza matrimoniale). Il pacchetto comprende pernottamenti e cene, oltre al libero accesso alla Wellness Farm con piscina, saune, bagno turco, docce cromatiche. Ogni sera la cucina del Posta Zirm propone un viaggio sensoriale alla scoperta di nuovi sapori: gli ospiti possono scegliere fra il menu ispirato alla tradizione ladina e alpina e quello internazionale in cui ha ampio spazio anche il pesce. La novità è il Menu vegano, che va ad arricchire l’abituale proposta con una grande varietà di ricette. Chi farà la Settimana Super Sun pagherà lo skipass valido per 6 giorni al prezzo di 5, 4 lezioni private di sci al prezzo di 3, noleggio di sci e snowboard per 6 giorni al prezzo di 5. Info: Posta Zirm Hotel Strada Col Alt 95, Corvara (Bz). Tel. 0471 836175, www.postazirm.com

di ANNA MARIA CATANO

Cremona capitale della liuteria e dell’arte

Una vera sorpresa nel cuore della pianura Padana: Cremona, città d’arte, capitale mondiale della liuteria mondiale. Una cittadina tranquilla che custodisce, quasi nasconde, tesori rari. E secoli di storia: dalle botteghe rinascimentali ai 150 artigiani che ancora oggi costruiscono interamente a mano preziosi strumenti musicali. Al Museo del Violino, una struttura al tempo stesso museo e laboratorio, centro studi ed auditorium, è possibile scoprire i segreti dei grandi Maestri.Da Antonio Amati ad Antonio Stradivari a Giuseppe Guarnieri del Gesù. E ascoltare il suono di violini antichi in una sala riservata. Mentre l’avveniristico auditorium propone

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Le ultime sciate del 2015

un interessante calendario di concerti classici e jazz. Un percorso di estremo interesse per appassionati e neofiti. A fianco del Museo del Violino da non perdere anche la mostra dedicata alla Nascita di Magnum, Robert Capa, Henry Cartier Bresson, George Rodger, David Chim Seymour. Quattro nomi celeberrisimi che hanno fatto la storia della fotografia e che testimoniano di guerre, conflitti, paesi esotici e lontani. Altro tempio cittadino della musica a Cremona è il Teatro dell’Opera Ponchielli. Ma valgono il viaggio anche solo una visita all’imponente Cattedrale, dedicata a Maria Assunta, e al suo Battistero. E al Torrazzo, la più imponente torre campanaria d’Europa. Mentre calda ospitalità e ottimo rapporto qualità prezzo caratterizzano l’hotel Ibis, comodo per chi arriva in auto ma anche per raggiungere il centro a piedi.Wifi gratuito e il confortevole materasso ergonomico Sweet bed. Oltre alla app per Iphone dedicata all’happy sleep. Sul sito www.ibis.com troverete promozioni e tariffe veramente competitive.

n. 1 Febbraio-Marzo 2015


SPA &

BENESSERE

BAD KLEINKIRCHHEIM TERME E SAPORI Quando la suite diventa uno chalet

SOLLIEVO REGALE AL ROSA ALPINA Situato nel cuore di un piccolo paese, San Cassiano in Badia, l’Hotel & SPA Rosa Alpina si rinnova continuamente. Chalet Zeno è la novità di questa stagione. L’essenza della montagna e dell’esclusività racchiusi in un’unica soluzione. Uno Chalet all’interno dell’hotel con tre camere doppie di cui una Master Suite, una Suite ed una De Luxe, tutte collegate fra di loro. L’ampio soggiorno con le travi di legno a vista, si affaccia da un lato sul centro del paese di San Cassiano, sulla chiesa barocca e il suo campanile a cipolla, dall’altro invece su un giardino privato dotato di Jacuzzi e di una sauna finlandese esterna. La Master Suite e la Suite dispongono di una doccia hammam. Il living è un grande spazio con un elegante banco bar che divide la zona con i divani e il caminetto, dalla cucina e dal grande tavolo, dove gli ospiti possono richiedere a cucinare in modo esclusivo lo chef Norbert Niederderkofler del Restaurant St. Hubertus (due stelle Michelin). Pensato come Chalet con una propria indipendenza dall’hotel, l’accesso è anche con ascensore privato con il quale si può quindi accedere alla piscina, spa e palestra. La superficie totale dello Chalet è di 310m². Relais & Chateaux Rosa Alpina Tel. 0471/849500, www.rosalpina.it

A Carnevale essere belle vale! A Carnevale ogni trattamento di benessere vale per cambiare look! Che preferiate travestirvi da “star” (coi trattamenti delle dive all’ossigeno) o da “mostro” (con le maschere di fango), alle Terme della Salvarola vi attende la festa della bellezza. Alla fine del party infatti non resterete col viso arrossato e stressato da trucco pesante e cerone, ma con un incarnato luminoso e una pelle di seta. La proposta “A Carnevale essere belle vale” comprende 1 pernottamento con prima colazione a buffet, 1 maschera di fango per il viso, e 1 massaggio corpo al coriandolo (30 minuti). Inoltre 2 giornate di benessere alla Spa Termale Balnea, con 5 tra vasche e piscine di acqua termale con idromassaggi e giochi d’acqua, camminamenti vascolari, sauna, bagno di vapore con aromi, luci colorate, zona relax, utilizzo della grande palestra cardiofitness e assistenza medica. Il prezzo per persona è di 179 euro per persona in camera doppia. www.termesalvarola.it/balnea

n. 1 Febbraio-Marzo 2015

Non bastava lo skipass che apre le porte anche del centro termale. A Bad Kleinkirchheim, in Carinzia, c’è un’altra novità per gli amanti dello sci e del benessere. Da quest’inverno nel comprensorio sciistico di Sankt Oswald, proprio sopra Bad Kleinkirchheim, è possibile concedersi una sauna o una terapia ai raggi infrarossi proprio sulle piste. Spa Cube sono due contenitori di benessere, con grandi finestre in vetro affacciate sulle montagne, immerse tra i Nockberge, le dolci montagne che proteggono Bad Kleinkirchheim. Basta prendere la cabinovia che da Sankt Oswald sale in quota per incontrarle e poi, con lo skipass, entrare gratuitamente. All’arrivo della cabinovia si incontra subito la Thermencube Vesta: si tolgono giacca a vento, pantaloni e dolcevita, ci si avvolge in un asciugamano e si viene accolti in un mondo di vapore, profumato da oli eterici. Il “cubo termale” ospita una sauna finlandese e una cabina a raggi infrarossi. Si trova anche un esperto di massaggi e termalismo, a cui chiedere consigli o una prenotazione per un trattamento alle Terme Romane, a valle. La seconda spa cube, la Thermencube Solutaris, è posizionata lungo le piste del comprensorio di Sankt Oswald, a Priedröf. Qui ci sono due poltrone da massaggio, per concedersi veloci trattamenti per rilassare la muscolatura, distendere la schiena contratta, dare un po’ di sollievo ai quadricipiti stanchi. Basta una pausa di 10 minuti per ritornare in pista rigenerati e con tanta voglia di sciare ancora. Bad Kleinkirchheim, però, non

è solo una meta per chi ama lo sci e le terme. C’è tanto da scoprire anche per gli appassionati della buona cucina. In quest’angolino di Carinzia si sono mantenute tradizioni antiche, vecchie ricette ormai dimenticate. Fino al 18 marzo, ad esempio, vengono proposte delle escursioni imperdibili per tutti i golosi tra cui la “ciaspolata gourmand”, proposta il 4 e 11 febbraio, il 4 , 11 e 18 marzo a 59€. In paese, inoltre, ci sono decine tra ristoranti, agriturismi e locande dove gustare delizie come la Gelbe Supp’n (la zuppa gialla) o il Ritschert, un piatto unico composto da carne affumicata, passatelli e fagioli bianchi.

VI CONSIGLIO di rita bertazzoni

HOTEL LIDO PALACE È nella top list degli alberghi più belli d’Italia, ha ottenuto riconoscimenti internazionali come Miglior hotel con Spa e il certificato di Eccellenza Tripadvisor 2013 e 2014. Il Lido Palace di Riva del Garda (Tn) è un 5 stelle lusso davvero speciale. Basta varcare il cancello ed entrare nel parco secolare che lo circonda, ricco di essenze rare, per rendersene conto. Un angolo di paradiso affacciato sul lago per chi ricerca tranquillità e benessere in una location esclusiva. Nato nel 1899 in piena Belle Epoque, meta della famiglia reale asburgica, qualche anno fa è stato oggetto di una profonda ristrutturazione che all’edificio originario in stile Liberty ha annesso elementi di spiccata modernità. Il risultato è un perfetto equilibrio tra neoclassicismo e design contemporaneo firmato dal pluripremiato arch. Alberto Cecchetto. Si dorme in 42 camere e suite di estremo gusto, che coniugano eleganza e raffinatezza, e si assaggiano piatti di alta cucina nei due ristoranti “Tremani” e “Il re della Busa” guidati dallo chef Giuseppe Sestito. Fiore all’occhiello dell’albergo è la CXI Centoundici Spa: 1500 mq votati al wellness, dove Oriente ed Occidente, antichi saperi e alta tecnologia si incontrano in una moltitudine di percorsi personalizzati. Le piscine interna ed esterna, riscaldate tutto l’anno, costituisco-

no le Centoundici Onde mentre i bagni di tepore a 39°, vapore a 45°, mediterraneo a 50° e la sauna finlandese a 90° formano lo spazio Centoundici Gradi che vanta una stanza del sale con pareti in mattoni di Salgemma rosato dove ritrovare equilibrio e rigenerare pelle e vie respiratorie. Esclusivi i trattamenti beauty, veri e propri rituali affidati a prodotti di ultima generazione per combattere i segni del tempo. Come la linea cosmeceutica Centoundici all’Uva Bianca, lo Skin Up di ringiovanimento con il siero di vipera Templare e OXY-O2, ossigeno puro al 99% per veicolare i principi attivi negli strati più profondi dell’epidermide. I brand d’alta gamma SkinCeuticals e Niance®, prestigiosa linea svizzera, assicurano effetti anti-age spettacolari. www.lido-palace.it

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PARTIAMO SAN VALENTINO IN IGLOO

Iglu, iglù o igloo? In qualunque modo lo si scriva, una “casa” di ghiaccio è il must da sperimentare per una vacanza insolita e romantica. A pochi chilometri dall’incantevole centro storico di Innsbruck, si trova Kuhtai, la più alta località di sport invernali dell’Austria. Un piccolo paesino che d’inverno si trasforma. Qui, fino a fine aprile 2015, si aprono le porte di ghiaccio di 14 igloo. A 2.020 metri di quota, all’Iglu Village di Kühtai, i “palazzi di ghiaccio” attendono gli spiriti romantici e avventurosi, dove passare notti tra i ghiacci e giornate di divertimento e svago con escursioni notturne con racchette da neve, costruzione di “iglu” e piste di sci davanti alla porta delle case di ghiaccio. Molto romantica è la notte nel ghiac-

LOVE & WELLNESS Il panorama innevato della Val Fiscalina, sotto lo sguardo imponente delle Tre Cime delle Dolomiti di Sesto, ben si presta a una vacanza romantica. Soprattutto se nel comfort e nell’eleganza dello Sport & Kurhotel Bad Moos****S di Sesto (BZ). Sci per chi ama lo sport, coccole di benessere per chi invece preferisce la Spa, l’importante è fare insieme e condividere ogni momento col partner, per una vacanza all’insegna del romanticismo. Febbraio mese dell’amore! E allora perché non approfittarne per una vacanza nella neve, tanto più se 1 giorno di vacanza lo regala lo Sport & Kurhotel Bad Moos! Basta scegliere il pacchetto “Special Wellness Days 4=3”, valido nei periodi dall’8 al 12 febbraio e dal 22 al 26 febbraio 2015 dalla domenica al giovedi. Il tutto a partire da 309 euro a persona. Gli sciatori potranno divertirsi nella Croda Rossa, appena fuori dall’hotel, ma anche utilizzare le nuove cabinovie a 8 posti “Tre Cime” e “Orto del Toro” per poi scendere lungo le omonime nuove piste. Info: Sport & Kurhotel Bad Moos****S, via Val Fiscalina 27, Sesto Moso (BZ) – tel. 0474.713100 - www.badmoos.it

occasioni imperrdsiibili concede la favola? 54

a cura di mARCO MORELLI cio per due. Nell’esclusivo iglù per due persone, il pernottamento con fonduta di formaggio, prima colazione e una bottiglia di Prosecco costa 159,50 euro a persona (arrivi venerdì e sabato 173,50 euro). Il villaggio degli iglù è semplice da raggiungere: si può arrivare direttamente in macchina per poi lasciarla e godersi l’esperienza tra i ghiacci confortevole e divertente. www.innsbruck.info; www.iglu-village.at

Chiedete a tutti gli innamorati del mondo: Firenze è universalmente associata a romanticismo, atmosfere suggestive e momenti speciali da trascorrere in due. È lo scenario perfetto per un’evasione d’amore: scorci scenografici, stradine pittoresche, magnifiche chiese, palazzi e musei, enoteche, ristorantini e fantastico shopping. C’è chi la sceglie anche come tappa per la luna di miele, o per festeggiare ricorrenze importanti. Per un San Valentino unico, due alberghi all’ombra della cupola del Duomo: l’esclusivo Hotel Brunelleschi e il raffinato b&b Palazzo Ruspoli, entrambi con camere con vista sulla cupola del Brunelleschi e sul Campanile di Giotto. Il pacchetto San Valentino dell’Hotel Brunelleschi parte da 223,00 € a persona mentre il pacchetto di Palazzo Ruspoli parte da 242,00 € a camera a seconda della tipologia scelta. Il Menu di San Valentino sarà servito nella cornice esclusiva della Torre della Pagliazza: Sfogliatina di radicchio e taleggio - Chupito di mimosa. Il tonno affumicato in casa - Tartare di pomodori e pompelmo. Ravioli del “Plin” ripieni di carne - Salsa d’arrosto. Petto d’Anatra in dolce forte - Cime di rapa saltate e cipollotto glassato Trio di cioccolato - Salsa al passion fruit e rosmarino caramellato. www.hotelbrunelleschi.it

Rinunciate a rose rosse, cioccolatini e anelli. Prendete coraggio e regalatevi la Polinesia Neozelandese: 15 isole coralline sparse su un’area grande quanto l’India, dalle lunghe spiagge bianco perla, acque calde e un’atmosfera di totale relax. La cornice ideale per un San Valentino da favola. Volete stupire la persona che amate? State cercando un angolo di mondo così unico e raro per dare valore alla vostra promessa ? Allora vi suggeriamo di pensare alle Isole Cook, una delle aree meglio conservate del Pacifico del Sud. Le 15 isole dell’arcipelago incarnano l’ideale tipico del paradiso tropicale per una fuga d’amore al top in occasione della festa degli innamorati: vi attendono lagune incontaminate, vette vulcaniche frastagliate, foreste lussureggianti e ri lassanti momenti distesi al sole. Alle Isole Cook il romanticismo si declina in tanti modi: una crociera ad Aitutaki, una delle lagune più belle del mondo; passeg giate mano nella mano al tramonto lungo spiagge incantate; benessere offerto da massaggi polinesiani tradizionali a base di olio di cocco in splendide Spa poste all’interno dei migliori hotel della zona, emozionanti immersioni nelle acque più pure al mondo…

SOGNO ROMANTICO A FIRENZE

Comodamente raggiungibili con voli diretti da Los Angeles, Auckland e Sydney e Tahiti, scoprite questo angolo segreto del Pacifico del Sud, dal clima idilliaco tutto l’anno e abbandonatevi ad un ritmo di vita lontano dalla frenesia a cui siete abituati! Le sue due perle più preziose sono l’isola principale, Rarotonga, montagnosa e magnificamente circondata da spiag ge bianchissime, attorniate da un’incredibile barriera corallina e, a meno di un’ora di volo, Aitutaki, definita la piccola Bora Bora, isola corallina con una str epitosa laguna. www.cookislands.travel

di Elena kraube

n. 1 Febbraio-Marzo 2015


PRIVÀ ALPINE LODGE CENA “A DOMICILIO” 8 MARZO ALLE TERME

Da circa un anno, nel Canton dei Grigioni, a pochi passi dall’Italia è stato aperto il PRIVA’ Alpine Lodge, 90 chalet appartment e 3 chalet con i servizi di un hotel . Un resort che unisce comfort, lusso, piacere e servizio personalizzato con autenticità, semplicità e una vera e propria esperienza alpina. Il PRIVÀ Alpine Lodge è un rifugio intimo, dove si trovano i servizi di un hotel, reception, un negozio di sport attrezzatissimo dove si possono non solo comprare ma anche noleggiare le attrezzature sportive, un mini market, mini club, scuola di sci, pi-

La festa più rosa che ci sia nel 2015 cade di domenica. L’8 marzo è quindi l’occasione ideale per concedersi un weekend di totale libertà con le amiche o di relax, magari da condividere (o farsi regalare) col proprio partner. Le Terme della Salvarola, sulle colline di Modena, vantano un’anima pink e tante proposte a misura di donna che completano la loro ricca offerta di benessere. Dallo shopping nei tanti outlet dei famosi brand di abbigliamento della zona o negli eleganti negozi delle vicine Sassuolo e Modena, alle prelibatezze della tavola per cui il territorio è famoso, fino ai tesori artistici. Poi tutte alla SPA termale per gustare al meglio confidenze e gossip tra amiche! La proposta “Ben-Essere Donna” comprende 1 pernottamento in camera matrimoniale Classic con prima colazione a buffet, 1 maschera viso all’ossigeno nascente, 1 massaggio ai delicati profumi di cocco e vaniglia per riscoprire il piacere di essere donna (30 minuti). E ancora 2 giornate di benessere alla spa termale Balnea: piscine termali a varie temperature con idromassaggi e giochi d’acqua, camminamenti vascolari, sauna, bagno di vapore con aromi, luci colorate e zona relax. Prezzo di 179 euro per persona. www.termesalvarola.it/balnea

sull’isola di krk per una vera vacanza L’isola di Krk (Veglia), insieme all’isola di Cres (Cherso), è una delle più grandi isole croate del Mare Adriatico. L’isola è collegata alla terraferma da un ponte che la rende facilmente raggiungibile. È molto nota tra i turisti che vogliono passare le vacanze estive al nord dell’Adriatico. I centri abitati principali dell’isola sono Krk, Baška, Malinska, Omišalj, Punat e Njivice. La lapide di Baška (Baščanska ploča), dell’undicesimo secolo, è scritta in glagolitico (antica scrittura croata detta glagoljica) ed è uno dei patrimoni fondamentali del luogo. La sua copia oggi è conservata nella chiesa di Santa Lucia mentre l’originale si trova a Zagabria. Oltre alla sua importanza storica, l’isola di Krk è una delle più belle isole al nord dell’Adriatico con le sue splendide baie e tranquille spiagge. Chi sceglie Krk avrà la possibilità di godersi il piacere del nuoto, dell’immersione subacquea, dell’hiking sull’isola o delle passeggiate sul lungomare. Krk abbonda di luoghi magnifici dove ci si può immergere nella natura ed è il posto ideale per il campeggio. Per coloro che vogliono trascorrere le vacanze in albergo o in appartamento, l’isola di Krk offre alloggi di tutte le categorie a diversi prezzi, affinché chiunque possa vivere la bellezza dell’isola.

n. 1 Febbraio-Marzo 2015

scina, palestra e, last but not least, chalet arredati con tutti i comfort per vivere la vacanza davvero “a casa propria”. Gli chalet sono attrezzati con una cucina completa con lavastoviglie, forno a microonde, e macchina per il caffè di prima qualità, lavatrice, asciugatrice, stufa svedese o camino, TV a schermo piatto con accesso multimediale, connessione Wi-Fi gratuita, telefono e balcone, terrazza o patio. Le metrature variano da un minimo di 53 metri quadri a un massimo di 133 metri quadri. E per chi non ha voglia di cucinare? Ci sono due piacevoli ristoranti, sempre all’interno della struttura, dove è possibile assaporare le specialità del territorio. E per viziare ulteriormente gli ospiti, è anche attivo il servizio in camera, anzi, servizio nello chalet: i piatti vengono serviti direttamente nell’intimità del proprio chaletappartement. Il lodge è la base ideale per attività invernali ed estive come trekking, golf, pesca, windsurf, sci, sci di fondo e molto altro. PRIVÀ Alpine Lodge T +41 81 382 06 06 - info@privalodge.ch

il viaggiatore Il Belgio è un Paese forse poco frequentato dal turismo di massa. Ma questa è una ragione in più per partire alla scoperta dei suoi panorami verdi e rilassanti, racchiusi tra Francia; Olanda e Mari del Nord. Romantico e antico. La regione delle Fiandre conserva i suoi tesori dentro uno scrigno come la città di Gand o Gent in fiammingo. Allo stesso tempo moderna e romantica con i suoi canali che davvero usciti da una fiaba. Vanta parchi, piste ciclabili, mercatini, negozi di tendenza, musei pieni di opere d’arte e di capolavori. Se non bastasse si mangia il cioccolato e si beve la birra migliore del mondo. Con più di quattrocento monumenti tra conventi, musei, chiese e castelli, come quello dei conti di Fiandra, è elegante con belle case rinascimentali che si specchiano nei sull’acqua. Tra i palazzi signorili e le basse dimore fiamminghe del centro spicca la cattedrale di San Bavone, dove è custodito il polittico dell’Adorazione dell’Agnello mistico, dei fratelli Van Eyck. Il tema dell’opera è la redenzione del genere umano mediante il sacrificio di Cristo. Poco lontano c’è Belfort, la torre medievale di 91 metri dalla cui sommità si abbraccia il mondo dall’alto. Aggiratevi senza meta sul molo delle Erbe, il Graslei, l’antico porto fluviale con la sfilate dei magnifici edifici che si riflettono sull’acqua della Lys. I paesaggi pianeggianti della campagna della fiamminga dove le tipiche casette fanno da sfondo a cavalli che corrono e pecore che brucano l’erba va ricordato che sono stati scenario della Prima Guerra Mondiale. I Flanders Fields, raccontano la storia di battaglie e soldati costretti a combattere contro il nemico ma anche contro il fango, il freddo e la fame. Ancor oggi a Passchendaele si rivive l’esperienza delle trincee. Poco lontano è imperdibile la città di Ypres e il Museo della Grande Guerra per ricordare che lì per la prima volta i tedeschi usarono le armi chimiche. Info:www.fiandreturismo.it

di alessandra capato

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LUXURY places Quando il turismo sceglie l’eccellenza

Tirler-Dolomites Living Hotel Tra confort, relax e natura

Un oasi di pace a 1752 metri, si ma a 4 stelle Superior: questo è quello che vi basta sapere del Tirler-Dolomites Living Hotel. Situata in mezzo al parco naturale dell’Alpe di Siusi, che con i suoi 56 kmq si guadagna il primato di più grande altopiano d’Europa, e circondata dalle monumentali Dolomiti, che grazie alla loro bellezza e al loro significato geologico e geomorfologico sono state incluse dall’UNESCO nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità, questa magnifica struttura si fonde perfettamente con la natura circostante, permettendo di assaporare a 360° la natura e i magnifici paesaggi altoatesini. Aperto al pubblico nel Dicembre 2011 il Tirler Hotel dispone di 27 tra camere e suites, tutte molto spaziose. L’uso di materiali “eco friendly” come legno, calce e argilla, combinato con un design moderno, crea un ambiente unico nel suo genere dove confort è la parola d’ordine. La family suite “Dolomit” e la “Curasoa” sono dei veri e propri mini appartamenti, strutturati per sentoirsi come nella propria casa, in modo da garantire il massimo livello di privacy e libertà. Tra le varie eccellenze dell’Hotel, per permettere un completo riposo, tutte le stanze sono dotate di un disgiuntore di rete, per trascorrere la notte liberi da radiazioni, migliorando la qualità del sonno. Gli amanti della SPA rimarranno estasiati dalla zona benessere, che dispone di bagno turco, sauna, percorso kneipp e vasca rinfrescante, senza dimenticare la piscina interna, dotata di idromassaggio e collegata con una vasca esterna circondata dalla natura, con acqua riscaldata a 33°C e arricchita con puro ossigeno. All’interno del Tirler Energie Spa Curasoa il percorso sauna rappresenta un irrinunciabile proposta di riposo e rigenerazione, grazie ai suoi effetti benefici sul sistema cardio-circolatorio, immunitario e linfatico, per non parlare del profondao effetto depurativo e di pulizia della pelle. Dopo aver provato i numerosi trattamenti benefici, tutti naturali, la zona relax, con pietre

di ruscello e materassi ad acqua, sublimeranno la vostra distensione e benessere. Per quanto riguarda gli amanti dello sport possiamo assicuravi che gli appassionati dello sci non rimarranno di certo delusi; direttamente fuori dall’hotel sono presenti infatti piste da sci da discesa, da fondo e da slittino. Anche d’estate le attività da poter svolgere sono tantissime: escursioni d’avventura in montagna, itinerari in mountain bike e uno splendido campo da golf sono solo alcune tra le innumerevoli proposte. Direttamente fuori dalla malga Tirler inizia il sentiero delle sorgenti delle streghe, un percorso non impegnativo, perfetto per famiglie e bambini, ricco di ponti e postazioni gioco per riaccendere nei più piccoli la magia della natura.

una cucina eccellente attenta a tutte le esigenze. “la malga piu’ bella dell’alto adige” ne è il riconoscimento

La ricerca della naturalità ed ecosostenibilità è un concetto fondamentale per tutto lo staff del Tirler Hotel. Grazie infatti alla sua posizione in altitudine, questo hotel rappresenta una meta perfetta per tutte le persone che soffrono di allergia che qui potranno respirare liberamente grazie alla mancanza di pollini. Ma non è tutto: la struttura, realizzata in collaborazione con istituti di Biologia, esperti di salute e motologia, ha ottenuto, come primo albergo in Italia, il marchio di qualità ECARF per essersi adattata alle esigenze di persone affette da allergie. L’attenzione alle richieste del cliente si riflette anche nel ristorante, che è stato votato come la malga più bella dell’Alto Adige. La cucina, che coniuga perfettamente tradizione e innovazione, presenta un menu molto ricco, con anche piatti preparati “ad hoc” per coloro che soffrono di intolleranze o allergie. L’utilizzo di zuccheri non convenzionali come l’isomaltulosio, il galattosio o il trealosio introduce l’idea del “Positive Eating”, che permette di prevenire le conseguenze negative date dall’uso di zuccheri convenzionali, senza rinunciare a qualsiasi piacere. Il soggiorno al Tirler Dolomites living hotel è perfetto per chi desidera rigenerare corpo e mente, nel confort di una struttura che si integra e rispetta la magnifica natura circostante.

Prezzi e info su: TIRLER-DOLOMITES LIVING HOTEL Saltria 59- I – 390490 Alpe di Siusi (BZ) Dolomiti- Trentino alto Adige Tel: 0471 727927 – www.hotel-tirler.com


Il resort termale delle alpi

carnevale ad AQUA DOME 12.02.2015 - 16.02.2015

4 notti

da

EUR 79

per per 6,sona

4 notti e un colorato programma di Carnevale con molti highlight inclusi Ciaspole, slittino, sci o relax nella SPA 3000? Anche durante questo pazzo periodo di Carnevale si possono prendere queste decisioni tranquillamente ad AQUA DOME, perché qui potete trovare le migliori opportunità di emozioni e relax e combinarli insieme – è semplice sentirsi bene! E il nostro vario programma di Carnevale con numerose attrattive vi aspetta! Il nostro consiglio! Potete arrivare ad AQUA DOME già dalle ore 09:00 e iniziare la giornata al meglio sia sulle piste o sia nelle nostre terme ... e tutto questo è incluso nel pacchetto „Carnevale“: Skibus gratuito per Sölden Noleggio sci in hotel (15% di sconto per gli ospiti dell’hotel) 4 notti nella camera prenotata Mezza pensione „Vital Thermal“ con colazione a buffet e cena con menu di 5 portate a scelta o buffet a tema Attività giornaliera con programma e assistenza per bambini alle terme e in hotel dalle ore 10.00 alle 21.00 Utilizzo delle terme con sauna e fitness su 20.000mq, dalle ore 9.00 del giorno dell’arrivo fino alle ore 11.00 del giorno di partenza* Hotelspa SPA 3000 - Rilassatevi su oltre 2.000 m² in varie saune e bagni di vapore* Accappatoio, asciugamani e borsa da piscina per tutta la durata del vostro soggiorno Minibar rifornito giornalmente con bevande analcoliche Parcheggio sotterraneo gratuito e connessione internet gratuita * La SPA 3000 non è inclusa il giorno della partenza. I bambini sotto i 15 anni di età non hanno accesso alla SPA 3000 così come al centro fitness e alla sauna dalle ore 10.00 alle 12.00.


MUSICA cinema & arte Il baritono ha inaugurato trionfalmente la stagione

NUCCI MATTATORE FA CANTARE IL MUNICIPALE DI PIACENZA Nella sua grandezza, l’empatia perfetta con la pancia del teatro ne sincronizza la voce con il battito cardiaco del pubblico. Leo Nucci è così: mattatore e certosino, prussiano e istrione. Ad inaugurare la stagione concertistica, Piacenza ha voluto lui. Un barbiere coi fiocchi, capace come nessuno di stoccare note in punta di fioretto, filare frasi ampie, legatissime, dal respiro addirittura sinfonico, creare la scena con un solo ammiccamento dello sguardo. Lo scorso novembre, in un Municipale gremito, Nucci ha voluto dare un’altra sfaccettatura ad una carriera onnivora, riprendendo la fortunata formula del concerto vocale da camera inaugurata due anni fa con “La parola scenica” ed ora evolutasi in “Cantata italiana”, un ventaglio di arie d’opera

Un recital sorprendentemente intenso all’insegna dell’italianità, da pagine d’opera alla canzone napoletana

e canzoni napoletane aperto sull’Italia più autentica. E lo ha fatto entrando in scena con la tremenda cavatina del Figaro rossiniano, mitragliata con spavalderia e precisione tali da lasciare di stucco. E ancora, gli scorci pittoreschi della Napoli verace culminati in una magnifica “Core ‘ngrato”.

VISTI PER VOI AL CINEMA

di elena kraube

Notte al museo - Il segreto...

UNBROKEN

Larry Daley si appresta a vivere una delle notti al museo più divertenti e entusiasmanti della sua vita. In questa nuova avventura lo vediamo attraversare il pianeta insieme ai personaggi più affascinanti e belli della Storia in un’epica missione. Larry deve intervenire per salvare la magia ed i suoi amici prima che sia troppo tardi, e così, i protagonisti di una notte al museo attraversano l’Atlantico e da New York sbarcano a Londra, al British Museum.

Angelina Jolie torna dietro la macchina da presa per il suo secondo film da regista: un ambizioso kolossal a sfondo bellico basato sulla vera storia del campione olimpionico Louie Zamperini, disperso nell’oceano e in seguito fatto prigioniero dai giapponesi durante il secondo conflitto mondiale. Dopo 50 anni, la Universal riesce finalmente a portare sul grande schermo la storia di Zamperini. Ci aveva già provato nel 1957 ma il progetto non andò in porto.

Turner Gli ultimi venticinque anni della vita del pittore britannico Joseph Mallord William Turner scomparso a Londra nel 1851. I viaggi, le opere, i suoi rapporti con l’aristocrazia dei proprietari terrieri: Turner è uno stimato ma anarchico membro della Royal Academy of the Arts, apprezzato tanto quanto è disprezzato sia dal pubblico che dai reali. Turner (Mr. Turner) è un film del 2014 diretto da Mike Leigh con protagonista Timothy Spall.

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Fury Aprile 1945. L’esercito tedesco è arrivato al capolinea e gli Alleati sferrano l’attacco decisivo. L’unità americana capitanata dall’agguerrito sergente Wardaddy si lancia in una missione mortale a bordo di un carro armato blindato Sherman soprannominato Fury. In clamorosa inferiorità numerica, disarmati e con un nuova recluta nel plotone, l’unità Fury dovrà ricorrere a tutte le tattiche di addestramento e alla sua arguzia per colpire e piegare definitivamente la Germania nazista.

DI ELIDE BErGAMASCHI

LA LEZIONE DI CLASSE DA QUEL RAGAZZO NOVANTENNE Ce ne vorrà a scacciarci dalla testa il Brahms autunnale, traboccante di bellezza e rimpianto, dell’Intermezzo op. 118, giunto a concerto terminato. Ad 89 anni, Aldo Ciccolini conserva salda la sua voce di ultimo glorioso testimone di un’epoca. Chiamato all’ultimo a sostituire Maria Joao Pires, il celebre pianista napoletano è stato strepitoso protagonista del concerto di apertura della Stagione mantovana di Tempo d’Orchestra. Del pianismo sontuoso di un tempo, intinto nella turgida sonorità di colori edonistici, oggi – evaporata la più muscolare strumentalità - rimane il precipitato, una sorta di giacomettiana presenza che dispensa l’arte rara di un’affabulazione quasi dissimulata sotto una scarnificata naturalezza. Nell’impaginato interamente mozartiano che vedeva in programma ben due Concerti, il K 466 e il K 488, abbandonato il bastone, Ciccolini ingaggiava con la ciurma dell’Orchestra da Camera di Mantova un dialogo intimo e incalzante: senza clamori, al riparo dalle surriscaldate temperature delle (troppo) umane passioni, piuttosto scavato nel profondo solco del dramma di queste pagine troppo spesso solo spolverate di leziosa maniera.

MUTI SENZA SUSSULTI PORTA IN TRIONFO I CHERUBINI Sei date in due settimane. Giorni che, nella naturale cassa di risonanza fatta di prove, concerti, trasferimenti a spasso per l’Italia, alla fine sembrano anni di vita. All’indomani dal clamore suscitato dalla sua scelta di lasciare la direzione dell’Opera di Roma, Riccardo Muti ha intrapreso a Firenze una mini tournée con l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, la formazione nata 10 anni fa dalla volontà del Maestro e ormai lanciata in un’intensa attività professionale. A chiusura di questa esperienza a metà tra la formazione intensiva e un ennesimo tirocinio direttamente in scena, dopo Napoli, Foggia, Bari e altri importanti centri, la ciurma ha suggellato la traversata al Teatro Ponchielli di Cremona. Una serata ordinaria nella resa, la cui monocroma regolarità è bastata a raccogliere ovazioni, che vedeva fronteggiarsi due titani come la Quarta Sinfonia in do minore di Schubert, e la Quinta Sinfonia in mi minore di Čajkovskij.

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le fiabe nell’arte di angelo Balduzzi

Quando attraverso l’opera d’arte si può ancora sognare tornando con nostalgia all’età dell’innocenza

È sempre più difficile nell’arte contemporanea fatta di gesti istintivi e soggetti astratti e concettuali, ritrovare una bella pittura d’atmosfera che riporti alle nostalgie di un tempo e a volare con la fantasia. Con le opere di pitto-scultura di Angelo Balduzzi si può! L’artista-artigiano è nato a Clusone in provincia di Bergamo dove dal 1983 lavora nello studio- bottega denominato “allerìa” in piazza orologio, 24. Dotato di un genio eclettico si dedica alla pittura ad olio, acrilico e acquerello, alla modellazione della terracotta unita a vetri soffiati, legno, ferro e altri materiali riciclati, in un’attività che fonde artigianato e arte. Dal

1995 ha esposto i suoi quadri materici e le sculture in terracotta in mostre collettive e personali. Dalla prima collettiva a Bergamo, attraverso mostre a Milano e Torino giunge ad esporre fino a Giavera del Montello (Treviso) nel 2013, nell’ambito del 18° festival “Ritmi e danze dal mondo”. L’artista inoltre ha vinto il primo premio al 1° concorso “Segnapagina Città di Bergamo” organizzato al Caffè Letterario di Bergamo. Nelle sue opere di pittura e scultura la realtà della vita si trasforma in fiaba, vista dagli occhi innocenti del bambino e raccontata attraverso l’arte. Forme e volumi, colori e segni, studiati in un armonico raccordo compositivo con una lettura del reale che trascende le apparenze. Angelo Balduzzi per le sue sculture utilizza oggetti di vario genere come zappe, martelli, scale, gabbie, strumenti musicali ed altro e li unisce a personaggi infantili di sua creazione, fatti in terracotta, che decontestualizzano l’oggetto trasformandone l’identità nella mente di chi guarda. Così la chitarra diventa casa, rifugio o prigione per l’omino che la abita e che dall’interno della cassa acustica, attraverso le sue corde, guarda fuori. I suoi quadri poi non rispettano mai i limiti della cornice ma vi fuoriescono con accessori che all’interno dell’opera creano il racconto, portandolo nella realtà dell’osservatore. Un omino dipinto al centro dell’opera crea bolle di sapone soffiando nell’apposito cerchietto, e le bolle si innalzano all’interno del quadro fino a varcare il suo limite con un’ultima bolla di materiale trasparente tenuta da un filo di ferro. Le immagini diventano frammenti del vissuto che attraverso l’inconscio riaffiorano con un senso di nostalgia, ma con ricordi in continuo divenire. Ogni opera proietta l’osservatore nei ricordi delle favole, facendogli trovare la poesia e la magia dell’infanzia. Un artista innamorato del mondo dei piccoli che riesce attraverso i loro

Angelo Balduzzi nella sua bottega

occhi, la loro innocenza e l’ingenuità, a vedere oltre, come un vero sognatore. E’ un viaggio incantato nel suo mondo speciale quello che Angelo Balduzzi ripropone attraverso la visione del suo artigianato artistico. Alla base di tutte queste creazioni si intravede la maestria del bravo disegnatore che non lascia nulla al caso, ma procede con minuzia di particolari per rappresentare la scena desiderata. Tutte queste originalissime creazioni sono rari pezzi unici, realizzati con fantasia e grande qualità, sia tecnica che artistica. Per informazioni sulle opere di Angelo Balduzzi info tel. 0346 24948 - www.angelobalduzzi.it

DI Barbara Ghisi

PALAZZO REALE, poetico van gogh

le mostre

La mostra Van Gogh. L’uomo e la terra, a Palazzo Reale di Milano fino all’8 marzo, si propone di indagare il profondo rapporto tra il celeberrimo artista olandese, la Natura e la Terra. Curata da Kathleen Adler con un comitato di esperti dell’opera di Van Gogh, la mostra vede esposte 47 opere di Van Gogh tra cui alcuni capolavori assoluti quali Autoritratto (1887), Ritratto di Joseph Roulin (1889) e Paesaggio con covoni e luna che sorge (1889). Il corpus principale delle opere, diviso in sei sezioni, per un allestimento a firma dal famoso architetto giapponese Kengo Kuma che si ispira anch’esso alla Natura.

Libri

Vicenza Museo Civico di Pal. Chiericati fino all’8 marzo ANTONIO LOPEZ GARCIA Il silenzio della realtà. La realtà del silenzio a cura di M. Goldin

Rovigo Palazzo Roverella dal 14 febbraio al 14 giugno IL DEMONE DELLA MODERNITÀ Pittori Visionari all’alba del secolo breve

Ravenna Museo d’arte dal 22 febbraio al 15 giugno IL BEL PAESE dal Risorgimento alla Grande Guerra

Forlì Museo San Domenico dal 1 febbraio al 14 giugno BOLDINI Lo spettacolo della modernità

DI veronica ghidesi

L’UOMO SENZA ETICHETTA

L’ABBAZIA DEI CENTO PECCATI

Profumi, sapori, vini e paesaggi tra Veneto e Sardegna spingono un uomo a togliersi ogni etichetta per scoprire, complice una travolgente storia d’amore, la propria vocazione umana e professionale. Accade nel romanzo “L’uomo senza etichetta”, scritto dalla giornalista Monica Sommacampagna. Protagonista è Giacomo Botter, un talento naturale nel fiutare gli odori. Proprio al culmine della sua ascesa da cameriere a raffinato intenditore di vino si invaghisce di Augusta, e di lì inizia la sua educazione sentimentale, in un parallelo, spesso a tinte forti, tra vicende enogastronomiche e amorose.

Torna Marcello Simoni, il maestro del thriller storico italiano, osannato dalla critica e bestseller internazionale. Rigore storico e stile fluido e avventura si mescolano sapientemente nei suoi libri. È l’agosto del 1346, quando il valoroso Maynard de Rocheblanche, sopravvissuto a una disfatta militare, entra in possesso di una pergamena con un enigma vergato. Quell’oscuro testo fa riferimento a una reliquia preziosa, avvolta nel mistero, il Lapis exilii. Sono molti coloro che hanno interesse a impossessarsene, primi fra tutti un ambizioso cardinale di Avignone...

NON CHIEDERMI COME SEI NATA

GIUSEPPINO. DA NEW YORK ALL’ITALIA: STORIA DEL MIO RITORNO A CASA

“Non chiedermi come sei nata” (Cairo, 2014) di Annarita Briganti, giornalista culturale e scrittrice, è una piccola grande storia nell’Italia di oggi. La difficoltà di trovare la strada nella professione e nel privato. I colpi di scena del cuore. Gli scherzi del destino. La forza dell’amore. La ricerca della felicità. La denuncia di un Paese che con una Legge impedisce alle donne di essere madri. Gioia è andata a correre presto ed è sul lettino di una spiaggia francese quando tutto accade. Un incendio nel ventre e lei si ritrova in un ospedale straniero dove scopre di aver perso un bambino...

Joe Bastianich è Joseph all’anagrafe, Giuseppe per la madre, ma ancora oggi Giuseppino per la nonna. Questa è la storia della sua lunga e travagliata storia d’amore con l’Italia e con le sue radici. Come nella migliore tradizione delle commedie romantiche, il primo incontro tra Joe Bastianich e l’Italia è un disastro. Figlio di esuli istriani emigrati a New York, Joe detesta l’inglese zoppicante e il forte accento dei suoi familiari, il panino con la trippa. Solo quando, adolescente, scopre le colline di Montalcino e il fascino borghese di Milano comincia a guardare al Belpaese con meno diffidenza.

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FOCUS

di Veronica ghidesi

ALTRO TEATRO NEL CUORE Di mantova Il teatro Spazio Studio S. Orsola continua la sua attività decennale aldilà dei tempi e delle crisi, forse perché proprio in quelle la comunità vuole un teatro che la rappresenti. Altroteatro è la voce sul territorio della compagnia Ars. Creazione e spettacolo, ma è anche da sempre la voce del territorio stesso, delle sue espressioni teatrali legate all’oggi. Altro è l’asse portante di ognuna delle rassegne presentate. Altro dal tradizionale, altro dal passato, altro luogo di rappresentazione, altra forma di stare insieme e guardare quello che siamo, altri testi. Quest’anno altroteatro si pone una domanda che istantaneamente gira a tutta la città, alle sue più diverse fasce di pubblico, di età, di preferenza: sai che a Mantova c’è un altroteatro? Un luogo dove si fa cultura insieme, dove le forze artistiche del territorio si riuniscono e condividono esperienze. La rassegna vuole valorizzare il teatro e la danza proposta da artisti locali che nella città operano da anni e che con i contesti nazionali sono in stretto rapporto, attraverso le produzioni di Ars. Creazione e spettacolo, di Teatro Magro, di Cod danza. In scena artisti che reclamano il legame con il qui, che propongono sinergie e ricerche: Valeria Perdonò, Francesco Antimiani, Raffaele Latagliata, Alessandro Pezzali, Marina Visentini, Federica Restani, Chiara Olivieri, Emiliano Paterlini. Sulla stessa scena anche numerosi nuovi attori che si affacciano al teatro nella nutrita sezione “Tentativi di Navigazione Teatrale” e ancora due grandi progetti sulla provincia di Mantova: il Progetto Ligabue di Ars e il Progetto Nuovo Pubblico Esercizio di Teatro Magro. Intanto i linguaggi si ampliano e alla drammaturgia contemporanea si affiancano la ricerca, la danza, il musical, perché il teatro è esperienza vasta e totale, da fare insieme, insomma un altroteatro. Sabato 14 Febbraio ore 21.00. Domenica 15 Febbraio ore 17.00 QUANDO PASSA NUVOLARI Regia Raffaele Latagliata. Scritto e interpretato da Jacopo Pagliari. Musiche composte ed eseguite dal vivo da Marco Remondini. Co-produzione Fondazione Aida – Ars. creazione e spettacolo Tazio Nuvolari, il “mantovano volante” che fece sognare intere generazioni appassionate di automobilismo nella prima metà del secolo scorso, le cui gesta sportive hanno valicato i confini nazionali fino a smuovere l’immaginario di folle sconfinate. Un mito, ma anche un uomo che correva sfidando la morte ad ogni gara, raccontato dalla voce del suo “meccanico di fiducia”, unico testimone, della sua carriera e della sua vita. Ma probabilmente colui che racconta non è un semplice meccanico… Uno spettacolo originale continuamente in bilico

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Un luogo dove si fa cultura insieme, dove le forze artistiche del territorio si riuniscono e condividono esperienze tra il monologo e il teatro di narrazione, con uno sguardo ammiccante al teatro-canzone. Sabato 21 Febbraio ore 21.00. Domenica 22 Febbraio ore 17.00 AMOROSI ASSASSINI Adattamento e regia di Valeria Perdonò, con Valeria Perdonò e Emiliano Paterlini “AMOROSI ASSASSINI” è il titolo di un saggio edito da Laterza nel 2006 in cui 13 giornaliste e scrittrici raccontano casi di violenza su donne avvenuti in quell’anno. Il tema è ogni giorno di più protagonista delle nostre vite e delle più crudeli vicende di cronaca. Ma non perchè prima non ci fossero così tanti episodi come negli ultimi anni, solo perchè finalmente se ne parla.La storia vera di Francesca Baleani diventa occasione per aprire una piccola riflessione al riguardo e per dare un tono positivo e di speranza, con tutto il dramma che esso comporta e con tutta l’ironia e la leggerezza che contraddi-

stinguono la donna e l’attrice in scena. Un leggio e un pianoforte, storie vere, citazioni semiserie, canzoni e riflessioni. Per dare una voce in più. Per non fare finta di niente, o almeno provarci Sabato 28 Febbraio ore 21.00. Domenica 1 Marzo ore 17.00 iLOVE / Danza Progetto di e con Cesare Benedetti e Riccardo Olivier. Musiche Moon Young Ha, Petram Magoni e Ferruccio Spinetti, Gyorgy Ligeti, Morcheeba. Luci Roberta Faiolo iLove e` un duetto al maschile e parla d’amore. Due personaggi si ritrovano a condividere lo stesso spazio: si studiano, si presentano, provano a esporsi. Cercano loro stessi, la loro relazione, il loro essere uomini. Ma cose vuol dire essere Uomo? ‘Mascolino’, ‘maschile’, ‘macho’, ‘vero uomo’ sono etichette con cui si gioca in scena, le si indossa, ci si confronta; pose plastiche di una classicita` piu` imitativa che effettiva, pubblicitaria, un esibizionismo machista, il semplice vestire una tuta da jogging.Il vestito stesso e` in realta` indossato soltanto per meta`, per meta` e` indosso da sempre, come un’identità in parte biologica e in parte scelta, creata vivendola. Sabato 7 Marzo ore 21.00. Domenica 8 Marzo ore 17.00 HAPPINESS di e con Federica Restani e Marina Visentini F e M cambiano per noia e per malinconia, perché la memoria non consola e le donne sono così. Ma generalizzare non è più possibile. Ogni donna è ogni donna. Come anche ogni uomo è ogni uomo e l’assoluto è personale, così come la ricerca di un mondo migliore. Il mondo si divide in due, le donne che… e le donne che… F e M sono tra quelle che ogni

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tanti gli Eventi extra per una stagione esaltante 28-29 Marzo dalle ore 17.00 alle 23.00 TENTATIVI DI NAVIGAZIONE TEATRALE Secondo anno della rassegna dedicata agli ex-allievi della Scuola di Teatro di Mantova. CHIODI da Eric Bogosian / con Andrea Avanzi / Regia Riccardo Puerari VIOLA DI LUNA Scritto e diretto da Giovanni Nodari /con Valentina Sbarbaro e Michele Gasapini / Luci Francesco Farinato OMICIDIO DA BERE da A. Hitchcok / con Silvia Tarabori, Stefano Peppini, Teresa Turola, Alessia Gallo, Miriam Cobellini, Iacopo Zera, Angela Fornaciari / Regia Stefano Peppini 18-19 Aprile ore 21.00 OPERA OMNIA 1_Goldoni, progetto Nuovo Pubblico Esercizio, regia Teatro Magro Prima monografia affrontata da Teatro Magro e dedicata a Carlo Goldoni si sviluppa in più quadri che ne riassumano il contenuto, la storia e il messaggio in modo immediato ed efficace. Dieci tra tutti i testi teatrali scritti da un unico autore per creare un concentrato estremo di messaggio e contenuto della durata di cinque minuti ciascuno: massimo risultato nel minimo tempo. Una sorta di bignami di facile lettura. Con insoliti attori...

Sabato 14 Marzo ore 21.00. Domenica 15 Marzo ore 17.00 AND WE’LL SCRATCH BOTH DANZA Coreografia Chiara Olivieri. Compagnia COD. Immagini fotografiche GIOVANNI BONFANTI. Musica Peter Gabriel Danza e fotografia danno corpo e visione alla musica e ai testi di Peter Gabriel, artista simbolo del rock progressive e della world music, ex esponente dei Genesis. I dodici brani estrapolati dalla discografia rivelano la preparazione, l’andamento e il ritorno di un viaggio eroico, riconducibile non solo alla biografia dell’artista, ma estendibile al collettivo. Da “Mercy street” a “Ovo”, da “Blood of Eden” a “Shock the monkey”, lo spettacolo si presenta come una suggestione visionaria oltre la forma, accompagnata da sonorità che hanno segnato decenni.

mattina si lavano i denti e si chiedono perché e per quante volte ancora. La percezione del tempo è così labile e l’infinito è dietro l’angolo. In ritardo sulla tabella di marcia, con data di scadenza domani, senza rimandare ci si ostina a fare il proprio dovere. Mai lasciarsi andare, oppure respirare profondamente e prendersi tutto il tempo necessario per non fare niente. Ma se respirare oggi vuole dire rischiare la vita: non resta che prendere le distanze. Nella contemplazione della natura forse trovano il tutto o meglio lo cercano ma non lo trovano. È una fregatura, però i tacchi non si possono togliere, slanciano l’innaffiatura mentre qualcuno guarda. Tutti prima o poi credono di essere guardati. In realtà lo siamo, siamo spiati e pure giudicati.

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21-22 APRILE ore 21.00 FI-UMANA progetto Ligabue, regia Ars. Creazione e Spettacolo Nato dal laboratorio teatrale sul tema del confine, incentrato sullo studio delle tematiche dell’emarginazione e della diversità. A partire da una comunità “rurale” contemporanea, formata dagli abitanti della golena del fiume Po, prendono forma le relazioni tra i membri di una stessa comunità e i rapporti tra la terra e i suoi abitanti. La “frontiera” è un microcosmo in cui si sviluppano rapporti, si stringono patti e alleanze, nasce e si radica una comune visione del mondo e delle cose a partire da questo inusuale avamposto. Info: Ars. Creazione e spettacolo Direzione Artistica Raffaele Latagliata Federica Restani - Teatro Spazio Studio S. Orsola Via Bonomi, 3 – Mantova www.ars-creazione.net / altroteatro.ars@libero.it direzione artistica: contact 338.3262047 /3933317832 info e prenotazioni: 347.7269354 Prezzi Intero 10 Euro - Ridotto 8 Euro (associazioni convenzionate e studenti)

Sabato 21 Marzo ore 21.00. Domenica 22 Marzo ore 17.00 IL NOSTRO CONCERTO/ Musica di e con Francesco Antimiani. Produzione L’ermellino Francesco Antimiani, artista colto e poliedrico, noto anche per le sue collaborazioni teatral-musicali con Riccardo Cocciante, affronterà un percorso che si snoda lungo gli ultimi cinquant’anni della musica italiana, ricordando i grandi autori che l’ hanno resa celebre, in Italia e all’estero, scrivendo dell’amore in tutte le sue sfaccettature. Ecco dunque che dal capolavoro di Bindi “Il nostro concerto”, il brano – uscito nel 1960 - in cui maggiormente emerge la formazione classica dell’autore, con echi e suggestioni da Grieg, Addinsell, Rachmaninoff e Cajkovskij, si passerà a Gino Paoli, da Domenico Modugno a Sergio Endrigo, fino a giungere a Tiziano Ferro e Giuliano Sangiorgi, strepitosa voce solista dei Negramaro.

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musica/danza/teatro

spettacoli

di federico martinelli

OTELLO, DRAMMA MODERNO Brescia / Teatro Sociale

IL GRANDE TEATRO VOLGE AL TERMINE

Dal 18 al 22 febbraio, Luigi Lo Cascio, nella triplice veste di autore, regista e attore, presenta una versione nuova di Otello. Lo spettacolo, mantenendo l’uso dei versi, ma con una scrittura in cui la lingua italiana e quella siciliana si legano, rinnova gli schemi drammaturgici della celebre opere di Shakespeare pur mantenendolo come dramma fortemente individuale, che obbliga a confrontarsi con l’enigma delle passioni umane. È un Otello scarnificato, condensato nella dimensione dell’atto unico, ridotto a quattro personaggi: il ruolo del protagonista, di Iago e Desdemona, ai quali si aggiunge l’invenzione di un soldato che si fa narratore, coscienza critica, coro. Info: www.ctbteatrostabile.it

Verona (VR) / Teatro Nuovo / febbraio-marzo Con Il visitatore prosegue la rassegna “Il Grande Teatro”. Il testo, di uno dei più grandi drammaturghi del Novecento, Eric-Emmanuel Schmitt, è proposto dal regista Valerio Binasco. Protagonisti due degli attori teatrali più intensi del nostro paese: Alessandro Haber e Alessio Boni. In scena dal 10 al 15 febbraio, è ambientato nell’aprile 1938 in un Austria da poco annessa al Terzo Reich, con Vienna occupata dai nazisti. La rassegna prosegue con La scuola, dal 25 febbraio al 1 marzo. Lo spettacolo di Domenico Starnone, per la regia di Daniele Lucchetti, vede tra i protagonisti Silvio Orlando, lo stesso che, assieme al regista, fu protagonista della trasposizione cinematografica negli anni Novanta. Poi Don Giovanni con Alessandro Preziosi, che firma anche la regia, in scena dal 10 al 15 marzo e, dal 24 al 29 marzo La gatta sul tetto che scotta, per la regia di Arturo Cirillo.

TRA RIFLESSIONE E SPENSIERATEZZA. TESTI DI SPESSORE, GRANDI INTERPRETI E titolati REGISTI CARATTERIZZANO GLI ULTIMI attesi SPETTACOLI in cartellone per LA STAGIONE DE “IL GRANDE TEATRO”

FANTASMI PER MUSICA TEATRO E PITTURA DAL VIVO Mantova / Teatro Bibiena / domenica 15 febbraio

divertiamoci A TEATRO

Verona / Teatro Nuovo / febbraio-marzo Vanessa Incontrada e Gabriele Pignotta, che firma anche la regia, saranno in scena, dal 3 al 5 febbraio con Mi piaci perché sei così, nell’ambito della rassegna “Divertiamoci a Teatro”. Amori, screzi noia… gli ingredienti di una commedia che farà ridere e riflettere sulla condizione attuale della coppia versione 2.0. Dal 17 al 19 febbraio di e con Teresa Mannino Sono nata il 23, monologo su amore, vita, amici, tradimento. Poi, dal 3 al 5 marzo, Elena Santarelli e Massimo Ghini saranno impegnati in Quando la moglie è in vacanza…il titolo la dice tutta! La rassegna volge al termine con Forbici e Follia, di Jordan e Abrams, con attori comici di primo piano tra cui Roberto Ciufoli, Nini Salerno e Max Pisu.

dante in 3d

Letture concertanti per voci e pianoforte a quattro mani, un breve itinerario nel mondo della fantasia e un percorso in dodici tappe nel quale ritrovare le più classiche e divertenti situazioni animate da apparizioni volatili… questo è lo spettacolo affidato a Sergio Stefani (voce recitante), Antonella Moretti, Mauro Ravelli (pianoforte a quattro mani), e Cecilia Viganò, pittura dal vivo. I fantasmi stuzzicheranno l’immaginazione degli spettatori per tutta la durata dello spettacolo.

Poggio Rusco (MN) / Auditorium

DAVIDE VAN DE SFROSS, RITORNO AL PASSATO

DEPRODUCERS: PROGETTO MUSICA PER LA SCIENZA

AFTERHOURS: EMOZIONI IN MUSICA AL FILARMONICO

Il 7 febbraio, al Teatro Nuovo di Verona, grandi sorprese musicali. Protagonista Davide Van De Sfross che rievocherà, in chiave acustica., sia brani da molto tempo non eseguiti dal vivo, sia quelli più recenti. L’effetto sarà sorprendente. Info: www.eventiverona.it – 045.8039156.

Il 25 febbraio al Teatro Camploy di Verona appuntamento particolare: 4 musicisti e 4 produttori con percorsi diversi ed importanti saranno insieme per condividere il primo capitolo di un progetto di ricerca: fare musica per conferenze scientifiche. Info: www.eventiverona.it – 045.8039156.

Il 23 febbraio, al Teatro Filarmonico di Verona, appuntamento con gli Afterhours. La band, per l’occasione, “abbandona” il rock per sperimentare un tipo di tensione diversa dal rock. Uno spettacolo inedito. Info: www.eventiverona.it – 045.8039156.

Sabato 14 marzo, alle 20.45, Dante in 3D. Le parole di Dante si alterneranno e si fonderanno alle musiche da pianoforte, violino e fagotto di F. Listz. Lo spettacolo vedrà in scena l’attore e pianista Bruno Canino accompagnato dal violino di Francesco D’Orazio e dal fagotto di Luigi Tedone.


night life molto piacere a salò

I GRANDI SUCCESSI DI ALBERTO FORTIS Bassano (VI) / 27 marzo / Teatro J. da Ponte A 8 anni di distanza dall’ultimo progetto discografico, torna con un concerto di inediti Alberto Fortis, tra i più eclettici cantautori del panorama nazionale. L’album, che da il nome anche al concerto “Do L’Anima”, è composto da 11 brani, sempre caratterizzati da melodie e suoni del tutto particolari e ricercati, sempre rinnovati e mai ripetitivi. Il concerto presenterà anche classici dell’artista, che si alterneranno, con esecuzioni magistrali, ai pezzi di recente composizione.Info: www.zedlive.com

natalino balasso PRESENTA I SUOI MONOLOGHI

Miglior spettacolo e miglior regia al premio “Folle d’oro” (Fossano, CN), Miglior Allestimento al Festival Internazionale “Mascherini” (Pordenone),Miglior Spettacolo e Migliori Attori al Concorso “Cittadini illustri” (Bovolone, VR), Finalista al Concorso Nazionale “Sipario d’oro” (Rovereto), Finalista al Concorso “Festival XS” (Salerno), Finalista al Festival “Il Maschernone” (Bolzano), Finalista al Concorso “Pippo Schico” (Gravina), Finalista al Premio “Truentum”, questo è Molto Piacere. I genitori di due bambini che si sono picchiati al parco si incontrano per un accordo e una riappacificazione, cercando di risolvere la cosa da persone civili. Ma gli iniziali convenevoli e buoni proponimenti si trasformano in velenosi e cinici battibecchi, non solo tra le due coppie di genitori ma anche all’interno delle stesse coppie. Il “civile” incontro diviene presto una carneficina dialettica in un tutti-contro-tutti, tanto esilarante per il pubblico, dove quattro adulti arrivano a comportarsi come bambini. L’uso via via più iroso del formale “mol-

Brescia / CMT di Rezzato

al TEATRO DI S.TERESA

20 febbraio tutto da ridere al Teatro CMT di Rezzato, a Brescia. La comicità travolgente di Natalino Balasso invaderà tutta la platea. Si, perché a essere protagonista di Stand Up Balasso è solo ed esclusivamente il comico. Non c’è nulla fuorchè lui. No scenografie, no effetti audio o luce… solo il comico, ovviamente in piedi davanti a un microfono. Vintage e ancora con il filo! Così si presenterà lo spettacolo… semplice, diretto, schietto e… ironicamente irriverente. Dieci anni di comicità rivivranno in due ore di spettacolo, tra battute, monologhi, ragionamenti sul filo dell’assurdo, riflessioni indignate sul mondo d’oggi e ironia sul modo di fare che appartiene all’uomo.

Verona / Teatro di Santa Teresa / febbraio-marzo

to piacere”, che dà anche il titolo alla piéce, accompagna lo svelamento del “peggio di sé” che i quattro personaggi finiscono col manifestare, il cui debordante egocentrismo è sottolineato dal regista Andrea Castelletti che li fa muovere dentro un ambiente ridicolmente piccolo, in cui giganteggia solo il grande ego di ciascuno, sottolineato dall’attaccamento feticistico per un oggetto personale gigante. L’allestimento, con gli attori del Teatro Impiria, enfatizza la parola e il gesto, per ridere e far riflettere, per offrire allo spettatore una riflessione sui valori e sui legami assolutamente originale. La compagnia non è nuova a proporre allestimenti che, utilizzando svariati registri linguistici e drammaturgici, contemporaneamente fanno vivere emozioni contrastanti, che lascino un messaggio, un valore, un ricordo. Succede anche per numerosi

Per la rassegna “Ti aspetto a Teatro” presso il Teatro di Santa Teresa di Verona, tra febbraio e marzo si susseguiranno 4 spettacoli. Sabato 7 febbraio andrà in scena Piccoli crimini coniugali, nell’allestimento della Compagnia Micromega. Il 21 febbraio, spazio, invece, al teatro francese con l’allestimento del Gruppo Tabula Rasa impegnato in Il malato immaginario di Moliere. Si prosegue con “Tredici a Tavola” di Marc Gilbert Sauvajon per il gruppo Padova Teatro. Conclude la rassegna la Compagnia Costretti Oltreconfine impegnata nel testo di Antonella Caniato con il testo “Il notaio è morto”.

RITRATTO ITALIANO Brescia / Teatro Grande / ridotto del Teatro 5 marzo. Un concerto con i Sentieri Selvaggi: tante voci diverse, ci parlano di ciò che significa scrivere Musica oggi.

pietro de maria a tEMPO D’ORCHESTRA Mantova / Teatro Sociale Giovedì 12 marzo nell’ambito di “Tempo d’Orchestra”alle 20.45 l’Orchestra da Camera di Mantova presenterà un concerto su musiche di Chopin. Al pianoforte Pietro De Maria.

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LADY WINDERMERE IL CLASSICO DI OSCAR WILDE Castellucchio (MN) / Teatro Soms Venerdì 13 febbraio alle ore 21.00, presso il Teatro Soms di Castellucchio la Compagnia Teatrale Il Nodo mette in scena Il ventaglio di Lady Windermere, classico della commedia moderna e tra i testi più applauditi di Oscar Wilde. La celebre vicenda è ambientata a Londra.

altri spettacoli che replicano durante il bimestre febbraio – marzo : Sognavamo di vivere nell’assoluto, capolavoro assoluto che racconta le vicende del gruppo futurista veronese degli Anni 30, Pura per sempre, raffinato allestimento che racconta la vita e le sofferenze di Suor Pura Pagani ma anche Giulia, applauditissimo e acclamto spettacolo che ripercorre la storia dei morti nelle foibe e Sfrattati. Ma per Molto Piacere appuntamento, al primo di aprile al Teatro di Salò. Info: www.teatroimpiria.net

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COPPE CON RICOTTA E PERE KAISER 4 pere kaiser, 150 gr. di ricotta, 100 gr. di mascarpone, 4 cucchiai di zucchero, 2 uova, buccia di limone, 50 gr. di cioccolato fondente, 8 biscotti frollini

i dolci al cucchiaio

Sbucciare le pere e tagliarle a cubetti regolari, cuocerle in una casseruola aggiungendo un cucchiaio di zucchero e la buccia di mezzo limone. Sgusciare le uova separando i tuorli dagli albumi. Montare gli albumi a neve aggiungendo un pizzico di sale, poi montare i tuorli con 3 cucchiai di zucchero fino a quando saranno ben spumosi. Unire ai tuorli la ricotta, il mascarpone poi anche gli albumi mescolando delicatamente per non smontare la crema. Sbriciolare 2 frollini in ogni coppa, versare sopra una parte di pere cotte con il loro liquido di cottura ed infine la crema preparata. Completare il cioccolato fondente tritato. Riporre le coppe in frigorifero per qualche ora prima di servire.

di flora lisetta artioli

BUDINO CON AMARETTI E CAFFè

BUDINO VANIGLIA E NOCCIOLE

5 uova intere, 1 litro di latte, 80 gr. di savoiardi sbriciolati, 100 gr. di amaretti tritati, 50 gr. di cacao amaro, 200 gr. di zucchero, 1 tazzina di caffè, 1 bicchierino di rum (oppure altro liquore dolce)

CREMA AL LIMONE 250 ml. di acqua naturale, 125 gr. di zucchero, 30 gr. di maizena (oppure fecola di patate), 1 uovo intero, 25 gr. di burro, scorza grattugiata di 2 limoni, il succo filtrato di un limone

Far bollire il latte, spegnere e aggiungere i savoiardi, gli amaretti, il caffè ed il liquore. In una ciotola sgusciare le uova e montarle con una frusta insieme a 150 gr. di zucchero, unire poi il cacao amaro. Versare a filo il latte con gli amaretti nella ciotola delle uova. In un pentolino far sciogliere il rimanente zucchero con un cucchiaio d’acqua e preparare un caramello che andrà messo nello stampo da budino. Versare sopra il caramello il composto di uova e amaretti e cuocere a bagnomaria nel forno a 180° per 50 minuti circa. Lasciare raffreddare per alcune ore prima di sformarlo e servire.

Sbattere l’uovo con lo zucchero, aggiungere poi la maizena (o la fecola), la scorza dei limoni, e poi a filo l’acqua; unire il burro e cuocere a fuoco dolce sempre mescolando finché si addenserà. Lasciare intiepidire e poi aggiungere il succo del limone. Mettere in frigorifero finché sarà pronta per essere consumata. N.b.: ottima per riempire cannoli, bignè, crostate con frutta fresca, oppure gustata in coppette con biscottini come le lingue di gatto.

Lonza alle prugne e timo

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Ingredienti: 700 g di lonza di maiale, 250 g di prugne secche denocciolate, 50 g di burro, 3 cucchiai di olio extravergine, un rametto di timo, uno spicchio d’aglio in camicia, mezzo bicchiere scarso di vino bianco secco, sale, pepe Procedimento: con uno spago da cucina legare la lonza ben stretta. In una casseruola antiaderente sciogliere il burro, aggiungere l’olio e far rosolare lo spicchio d’aglio senza farlo dorare. Togliere l’aglio, aggiungere il timo e la carne e farla dorare a fuoco vivace su tutti i lati. Salare e sfumare con il vino bianco. Mettere il coperchio e iniziare

500 ml. di latte, 45 gr. di maizena, 50 gr. di zucchero di canna, 50 gr. di nocciole tritate finemente, 1 bustina di vanillina, 4 gr. di agar agar (gelatina vegetale) Far bollire il latte con la vanillina, spegnere e lasciarlo intiepidire. In una terrina mescolare insieme le nocciole, la maizena, lo zucchero e unirli al latte, quindi cuocere il tutto a fuoco basso, sempre mescolando, fino ad ottenere una crema. Spegnere il fuoco. In un pentolino sciogliere la gelatina con mezzo bicchiere di acqua fredda, farlo bollire qualche minuto, unire il gel alla crema, mescolare bene e poi versare nello stampo da budino precedentemente bagnato. Tenere in frigorifero almeno 3 ore prima di servire

la cottura a fiamma dolce. Trascorsi 30 minuti aggiungere le prugne e girare la carne sull’altro lato. Aggiungere ancora un po di sale e proseguire la cottura per altri 30 minuti. Controllare di tanto in tanto che il sughetto non si asciughi troppo. A fine cottura togliere la carne dal fuoco e lasciarla riposare per una mezz’oretta nel forno tiepido prima di affettarla. Disporre le fettine su un piatto guarnirle con le prugne ed i fondo di cottura. Info: Chef Alessandra Nodari Agriturismo Loghino Vittoria www.loghino.net

n. 2 Aprile-Maggio 2013


IL BUONGUSTAIO

LA STORIA DEL CAFFÈ SEGRETI, CURIOSITÀ E 22 RICETTE

il territorio nei tortellini La ricerca dei sapori legati alle tradizioni del territorio è sempre più marcata nella produzione della pasta fresca. Tra gli ultimi arrivati ci sono i tortellini al prosciutto crudo di San Daniele e quelli con Asiago dop ed erbette realizzati dal pastificio Avesani di Verona. La loro caratteristica, oltre ad esaltare gli aromi tipici del famoso prosciutto friulano e del formaggio veneto abbinato alle erbette, è di avere una sfoglia sottilissima. Il tempo consigliato di cottura è di un solo minuto e il condimento più indicato è una semplicissima sfoglia di burro cosparsa con un po’ di formaggio grana grattuggiato. In alternativa va benissimo anche un filo d’olio d’oliva extravergine. Un piatto gustoso da preparare in tempi molto brevi. Le due nuove linee di tortellini vanno ad aggiungersi all’articolata gamma di prodotti del Pastificio Avesani fondato nel 1951 a Verona e oggi con stabilimento a Bussolengo, dalla pasta fresca all’uovo, liscia e ripiena (come i Nodini d’amore e i tortellini tipo Valeggio o quelli ai porcini o al tartufo) ai gnocchi di patata, dagli spatzle ai prodotti gastronomici come il rotolo ripieno di spinaci. Per saperne di più: www.avesani.com

Un prezioso cofanetto contenente segreti, curiosità e ricette; un viaggio che ripercorre la storia di un prodotto che nel tempo è diventato per molti un immancabile rito quotidiano: il caffè. “La storia del caffè”, maneggevole libretto curato dal Consorzio FVG Via dei Sapori in collaborazione con Oro Caffè (storica torrefazione friulana, fra i fondatori del Consorzio di tutela del caffè espresso italiano tradizionale) è firmato da Walter Filiputti e racchiude in 140 pagine racconti, usanze e tradizioni riguardanti il caffè. Chi mai l’avrebbe detto che i più grandi consumatori di questo prodotto potessero essere i finlandesi o che il nome della “Moka”, inventata dall’italiano Alfonso Bialetti nel 1933, arrivasse da una cittadina yemenita? Tante poi le informazioni utili e curiose sulla preziosa bevanda: come farla diventare un alleato

CON UN BUON PRIMO IL PRANZO È DIVINO È tra i piatti più apprezzati dagli italiani e si può senza dubbio affermare che se il primo è delizioso, il pranzo è già a metà dell’opera. Ognuno ci mette creatività e fantasia, ma per riuscire a cucinare piatti sublimi è il caso di affidarsi alle perle di saggezza gastronomica di un bravo chef. Così, ai piedi delle Dolomiti, in uno dei ristoranti più rinomati dell’Alto Adige, l’anfitrione del Romantik Hotel Turm di Fiè allo Sciliar (BZ) – il premiato chef Stefan Pramstrahler – accoglie gli amanti dei fornelli per un corso di cucina a tema “Bella Italia: pasta, risotti ed altri primi piatti italiani”. L’esperienza culinaria si può fare dal 1° al 5 marzo 2015, con il privilegio di soggiornare negli spazi di una torre antica del 1.200 (da cui è nato l’hotel) e assaporare le ricette gourmet del ristorante Turm, nominato nelle migliori guide specializzate del settore. Per informazioni: Romantik Hotel Turm, Kirchplatz 9, 39050 Fiè allo Sciliar (BZ) Tel 0471.725014 www.romantikhotels.com/Voels

di elena cardinali

MARCELLO CORONINI GUSTO IN SCENA L’appuntamento è l’1 e il 2 marzo. Marcello Coronini presenta la settima edizione di Gusto in Scena, l’evento culturale dedicato ai Magnifici Vini, alle seduzioni di Gola e al Fuori di Gusto. Qui il cibo diventa sapere senza tralasciare l’aspetto prettamente enogastronomico. Si svolgerà alla Scuola Grande di San Giovanni Evangelista il congresso di alta cucina dove chef stellati si confrontano, studiano ed eseguono piatti secondo il tema del Senza: quindi senza sale o grassi e dessert senza zucchero aggiunto. Quest’anno nasce “La pizza del senza” e i migliori pizzaioli d’Italia penseranno a realizzare pizze e focacce seconde le regole de “La cucina del senza”. Prova impegnativa ma stimolante. L’intento è decisamente importante e improntato su uno stile di vita più sano senza tralasciare il sapore e il gusto. La pizza deve mantenere standard di qualità e seguire protocolli che determinano veramente la bontà di uno dei piatti più celebri al mondo. Per fregiarsi del titolo la pizza deve corrispondere parametri precisi: gli ingredienti devono essere di primissima qualità come la vera mozzarella, il pomodoro pelato di San Marzano e l’olio d’oliva. Quindi la via da seguire per unire gusto e salute è quella della creatività e della ricerca. Anche se il principio sembra complicato e difficile da mettere in pratica tutti i giorni un valido aiuto ci viene dal libro de “La Cucina del

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della nostra salute, come scegliere tostatura e miscela più adatte al nostro palato, come prepararla al meglio con la macchina espresso. “La storia del caffè” si trova nei ristoranti di FVG Via dei Sapori. www.friuliviadeisapori.it

Senza”, con le facili ricette realizzate da illustri chef. Come sostiene Coronini: “Un progetto ambizioso che però potrebbe cambiare in meglio la cultura alimentare del nostro Paese” che a volte dimentica il precetto di Ippocrate “Noi siamo quello che mangiamo”. Quindi la parola d’ordine è qualità. Altissima. Anche con i vini e la scelta accurata e rigorosa di cantine presenti decise secondo criteri precisi. Saranno presenti quattro categorie, italiane e straniere suddivise per territorio: mare, montagna, pianura e collina a seconda della zona di produzione. Fuori di Gusto sarà un evento nell’evento dove diciotto ristoranti e bacari veneziani, e alcuni grandi alberghi realizzeranno menù degustazione dedicati al tema della rassegna. ( A.C.)

IL SOAVE CHE FA BENE Un consumo moderato e sotto controllo medico di vino bianco in pazienti nefropatici aiuterebbe a diminuire l’infiammazione ai reni. Lo afferma una recente ricerca, coordinata dall’Università degli Studi di Milano e pubblicata dalla rivista Blood Purification. Secondo Alberto Bertelli, coordinatore scientifico, queste conclusioni meritano ora di essere confermate da uno studio clinico con un maggior numero di pazienti e protratto per maggior tempo. «Il consumo di vino bianco in pazienti nefropatici - spiega Bertelli, - produce un abbassamento dei parametri infiammatori (IL6 e PCR ) di circa il 40% in 15 giorni di trattamento. Si dimostra una sinergia positiva con il consumo di olio extravergine di oliva nella dieta. Una possibile spiegazione al fenomeno è data dall’effetto biologico di alcuni monofenoli (tirosolo e idrossitirosolo) presenti nell’olio extravergine di oliva e nel vino bianco».

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Guida

Ristoranti

Ristoranti, baite e masi Stelle e cappelli in primo piano per gli chef dell’Alto Adige. Per la Guida Michelin nel 2015 sono rimaste invariate le due stelle assegnate a Norbert Niederkofler del Ristorante St. Hubertus di San Cassiano/Alta Badia, a Martin Obermarzoner del Ristorante Jasmin a Chiusa e a Gerhard Wieser del Ristorante Trenkerstube di Tirolo. Da segnalare sono le new entry di chef che hanno la stella, come Nicola Laera al La Stüa de Michil a Corvara/ Alta Badia e Theodor Falser alla Johannesstube a Nova Levante. Per Le Guide de l’Espresso il più premiato con tre cappelli e 18,5 punti è Norbert Niederkofler del Ristorante St. Hubertus, seguito dai due cappelli di Herbert Hintner del Ristorante Zur Rose ad Appiano, Jörg Trafoier del Ristorante Kuppelrain a Castelbello e Gerhard Wieser del Ristorante Trenkerstube di Tirolo. Per la guida internazionale Gault Millau Norbert Niederkofler del Ristorante St. Hubertus si attesta al primo posto con 19 punti e ben quattro “Hauben” (cappelli), seguito dalle tre “Hauben” di Gerhard Wieser del Ristorante Trenkerstube di Tirolo, Heinrich Schneider del Ristorante Terra di Sarentino, Karl Baumgart-

ner del Ristorante Schöneck di Falzes, Herbert Hintner del Ristorante Zur Rose ad Appiano, Peter Girtler del Ristorante Einhorn a Mules/Vipiteno, Martin Obermarzoner del Ristorante Jasmin a Chiusa, Jörg Trafoier e famiglia del Ristorante Kuppelrain a Castelbello e Andrea Fenoglio del Ristorante Sissi a Merano.

TRATTORIA AL POMPIERE Aperta nella prima metà del secolo scorso, la trattoria è nata come semplice osteria per mano di un pompiere andato in pensione, che non diede mai un nome al locale. Per questo fu nominata dai suoi frequentatori “Al Pompiere”, in onore dell’oste fondatore. Nel tempo l’osteria ha cambiato più gestioni, si è ampliata e la sua cucina è andata ad arricchirsi di nuovi piatti. Nell’agosto 2000 i locali sono stati completamente rinnovati dall’attuale gestione. Dal 2011 unico socio titolare è lo chef Marco Dandrea. Trattoria di classe dall’atmosfera calda ed accogliente, arredata con legno e foto in bianco e nero alle pareti. In un angolo della sala principale si trovano i 35 tipi diversi di salumi, che il maestro Natalino vi saprà consigliare con esperienza; a fianco, il banco dei formaggi con circa un centinaio di tipologie, tutte italiane. I coperti sono circa 50, divisi nelle due sale: la principale da 35 e la saletta da 15 persone. Un’esperienza assolutamente da fare. Ci tornerete!

SPACE HOTELS A KM 0 Sempre più hotel scelgono la ristorazione a km 0: si è passati da una moda momentanea ad un vero e proprio atteggiamento di consumo consapevole. Tre alberghi del gruppo Space Hotels, molto attento alle tematiche ambientali e alle esigenze dei clienti, hanno sposato questa filosofia: sono l’Hotel Continental a Genova, l’Hotel Athena a Siena, l’Hotel Concordia a Venezia. Il tempo mite del Bel Paese è un fantastico alleato del consumo a Km 0 poiché permette di portare in tavola durante tutto l’anno un’ampia varietà di frutta e verdure coltivate localmente che si tramutano in un’ampia scelta nei menu. Così, fra i ristoratori che coltivano direttamente il proprio orto e quelli che si affidano ad agricoltori locali e ai farmer’s markets, sempre di più sono anche i ristoranti degli alberghi che, sposando una filosofia di consumo consapevole e rispetto dell’ambiente, sono diventati porta bandiera della ristorazione a Km 0.

Guida Vini Sauvignon Collio Cadibon Trasporto celere in cantina delle uve vendemmiate manualmente e selezionate macerazione di 6-8 ore a 8°C, pressatura soffice e successive fasi di illimpidimento del mosto. Temperatura mai oltre i 17°C. Fermentazione malolattica parziale, maturazione di 6 mesi in botti di acciaio inox e affinamento in bottiglia per 60 giorni.

Manzoni IGT Walter Nardin Questo Manzoni, vitigno autoctono della Marca Trevigiana, unico nel suo genere. Vendemmia manuale, vinificazione e leggera macerazione in tini di legno, fermentazione in tonneaux da 5 hl, affinamento in vasche di acciaio e successivamente in bottiglia per 5 mesi. Si presenta con colore giallo intenso con riflessi verdognoli.

“Zerotondo” Alcohol Free Non è bello lasciare gli astemi senza un calice da alzare. Per loro Astoria ha creato il succo d’uva spumantizzato, realizzato da uve biologiche. E’ il primo spumante d’uva a zero alcohol, ottenuto da uve a bacca bianca da viticoltura biologica, un mosto conservato in appositi serbatoi refrigerati.


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sport

di Michela Toninel

Airoh Mantova Starcross Adrenalina a 1000 Mentre continuano in queste ore al Circuito Città di Mantova i test invernali da parte di team di tutta Europa arrivano le prime importanti conferme per la 32° edizione dell’Airoh Starcross che quest’anno si correrà il 21 e 22 febbraio e sarà la gara che anticiperà l’apertura del Campionato del mondo in programma in Qatar. Da Parigi è arrivata oggi la conferma della presenza al via del Campione del mondo della MX2 Jordi Tixier, il fortissimo ventitreenne francese del team RedBull KTM Racing che l’hanno scorso dopo aver vinto la classe MX2 dello Starcross, ha avviato una trionfale stagione che grazie ad una incedibile regolarità di piazzamenti e la vittoria dei GP della Re-

8 marzo 2015

BARDOLINO BIKE ALLA QUARTA EDIZIONE “Ci siamo anche noi”, è con queste parole che Ivan Cristofaletti ha suggellato l’edizione numero quattro della Bardolino Bike. Quella del prossimo 8 marzo è solo il primo dei tre appuntamenti curati dall’ASD Giomas ( la Mesa Bike del 10 Maggio e la Baldo Bike del 5 luglio i successivi ) ma la Bardolino Bike assume un ruolo importante, soprattutto per i bikers, essendo il primo vero banco di prova in terra veronese. Nonostante sia entrata in calendario solo nel 2012, la Bardolino Bike si è infatti ritagliata uno spazio tutto suo nel cuore di amatori e pro, come testimoniato sia da un albo d’oro che registra già nomi importanti - ultimi dei quali quelli di Michele Casagrande e Anna Oberparleiter -, sia dai numeri: il 9 marzo scorso in 1350 sono stati coloro che hanno attaccato il numero al manubrio, addirittura il doppio dell’anno precedente. Fedeli al detto “squadra che vince non si cambia”, non subirà grossi cambiamenti il percorso, ossia 1000 metri di dislivello spalmati su 42 chilometri nell’entroterra gardesano. Info: www.baldobikevent.com

pubblica Ceca e del Messico lo ha visto vincere cin merito il suo primo titolo mondiale. Il francese è un habituè del Tazio Nuvolari. Altre conferme dal Belgio con il team ufficiale Rockstar Energy Suzuki che presenterà entrambe le squadre MXGP ed MX2 e dal Veneto con Honda World Motocross MXGP, dall’Olanda il team satellite HSF Logistic KTM MX2 con il lettone Justs e gli olandesi Bogers e Vlaanderen. Ci sarà anche il Campione italiano in carica della MX1, il reggiano Cristian Beggi. Dopo l’ottimo successo dell’anno scorso confermate anche le gare della EMX 125cc e EMX 85cc dedicate ai migliori nuovi talenti europei. Previste 2 manche finali per ogni classe.

Sciare all’alba in Trentino? Sì a poco prezzo Non è un sogno, non è per atleti estremi, può costare meno di 15 euro ma regala emozioni fuori dal comune ad ogni appassionato di sci. Durante tutto l’inverno e fino al 21 marzo prossimo, le APT del Trentino organizzano una serie di iniziative aprendo gli impianti prima del sorgere del sole e portando gli sciatori in quota per osservare l’alba, per fare una abbondante colazione tutti insieme in un rifugio e per scendere a valle lasciando le tracce degli sci sulla neve immacolata, appena levigata dai gatti. Un’occasione da non perdere tutti i sabati mattina dal 10 gennaio al 21 marzo prossimi, ogni volta in una località diversa, dall’Alpe Cimbra alla Val di Fassa, dalla Paganella a Campiglio, dal Passo Rolle sopra San Martino di Castrozza al Monte Bondone e al Monte Baldo, i due appuntamenti più vicini alla provincia di Mantova e al Garda. Per partecipare bisogna prenotarsi almeno il giorno prima presso gli uffici delle APT locali. I prezzi

di enrico corno

variano di località in località ma più o meno vanno dai 20 € per risalita, colazione e discesa singola e viene garantita la presenza di maestri di sci in pista. Anche i “non sciatori” hanno la possibilità di partecipare. Chi dispone di regolare skipass settimanale o stagionale paga tra i 10 e i 15 € aggiuntivi mentre chi ha intenzione di sciare anche in seguito paga pochi euro aggiuntivi al prezzo dello skipass per risalita, colazione e giornaliero da utilizzare durante la giornata. C’è anche la possibilità di acquistare pacchetti che prevedano il soggiorno per una o più notti. L’iniziativa avrà luogo con un numero minimo di 15 partecipanti e prevede un numero di circa 50 persone. Trovate ogni genere di informazione per prenotarvi all’indirizzo www.visittrentino.it/trentinoskisunrise, a partire dal calendario dettagliato degli appuntamenti. Per l’evento è stato creato l’hashtag #trentinoskisunrise.

lo scorso anno i partecipanti iscritti furono 7200

Gensan Giulietta&Romeo Half Marathon Torna l’appuntamento il prossimo 15 febbraio 2015 con la Gensan Giulietta&Romeo Half Marathon, ormai una grande tradizione per Verona. Il primo obiettivo è raggiunto: in queste ultime la soglia dei 5000 partecipanti iscritti è stata superata. Un numero che inorgoglisce il comitato organizzatore ed il Comune di Verona ad un mese dall’evento e con le iscrizioni ancora aperte. Questo fa ben sperare per il tanto auspicato ‘sold-out’ di 8000 iscritti che confermerebbero la competizione veronese quale seconda mezza maratona in Italia e la prima di tutto il nord. Gensan Giulietta&Romeo Half Marathon rientra nei calendari internazionali della FIDAL e della IAAF e misurata ufficialmente anche dall’AIMS, l’Associazione mondiale

70

delle Maratone. L’anno scorso i partecipanti iscritti furono 7200 con il record di 6.359 arrivati, quest’anno si spera di arrivare a superare la quota di 7000 finisher: “E’ un risultato che vogliamo raggiungere – conferma Matteo Bortolaso Vice Presidente di Asd Veronamarathon Gaac 2007 – ci siamo impegnati molto in questi mesi per promuovere la nostra gara e in simultanea la città di Verona e le sue bellezze artistiche in un periodo davvero speciale come quello dei giorni di San Valentino. Abbiamo girato tutta Italia e tutta Europa, organizzativamente siamo pronti. Siamo sicuri che anche quest’anno tutti coloro che hanno scelto e sceglieranno di venire a correre a Verona vivranno una grande giornata di sport”.

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FREERIDE WILD WILD MOTION 2015 “Pura Passione Freeride” è il motto dei camp organizzati da “Snowmotion” pensati per far provare l’emozione della discesa in neve fresca in luoghi mozzafiato. Da Gennaio a Giugno, in 6 diverse date e location nel nord Italia, tutti potranno provare l’emozione di battere la traccia e lasciare la scia sul manto nevoso. Un occasione unica per immergersi nel magico mondo della “neve libera” quella che si trova oltre le piste da sci dove si arriva solo con le proprie gambe! Questi mini camp di Freeride sono dedicati allo snowboard, alle splitboard e allo sci e comprendono corsi sulla sicurezza in

SPORT IN LOVE DUE CUORI E UNA VELA Programmi ed idee sportive per la giornata degli innamorati? Ecco qualche spunto per un esperienza all’aria aperta e tutta da condividere con la dolce metà. “Due cuori e una vela” è l’iniziativa dei piloti del team Xadventure per far volare le coppie tra il Monte Baldo e il lago di Garda per una prima esperienza di parapendio in tandem. Il volo può essere fatto da tutti e l’iniziativa comprende: introduzione all’uso dei materiali, trasferimento in navetta o passeggiata fino al punto di decollo e volo in parapendio biposto con piloti certificati. La planata può durare da 10 a 30 minuti a seconda del percorso. I due piloti porteranno i passeggeri in volo in contemporanea per far condividere l’esperienza. Possibilità di riprendere l’esperienza con video camera. Per info http://www.xadventure.it o al numero 349-3150849.

PHYTOGARDA

RIMEDI NATURALI PER LO SPORT Nuovo arrivo in casa Phyto Garda, l’azienda veronese che dal 2003 opera nel settore salutistico con integratori alimentari e cosmetici dermofunzionali. Si chiama “Vitadyn® Ricarica alkalino” e contiene sali minerali alcalini, cretina e vitamine. È un integratore alimentare a base di magnesio e potassio pensato per incrementa le prestazioni fisiche in caso di attività ripetitive, di elevata intensità e di breve durata. 4 sono gli effetti principali: il magnesio contribuisce alla riduzione della stanchezza e dell’affaticamento; il potassio migliora la normale funzione del sistema muscolare e nervoso; le vitamine C ed E proteggono le cellule dallo stress ossidativo; la creatina migliora le prestazioni di forza, il trofismo muscolare e l’adattamento del muscolo sotto sforzo. Inoltre i sali minerali alcalini, contenuti in questa soluzione, sono utili per limitare l’acidosi che si verifica nel sangue durante un intenso sforzo muscolare (ciclismo o corsa). In realtà l’organismo umano è in grado di deacidificarsi da solo, ma se per lungo tempo si eccede con cibi acidificanti (proteine animali e cibi che contengono un’elevata dose di purina) o ci si sottopone a intensi sforzi fisici, stress e poco sonno l’organismo non neutralizza più il carico acido. L’assunzione di una bustina al giorno di “Vitadyn® Ricarica alkalino”, da sciogliere in un bicchiere d’acqua, con 3g di creatina incrementa le prestazioni fisiche e sportive. www.phytogarda.com

SCI ALPINISMO

IL PRIMO TEAM DEL MONTE BALDO Aperte le iscrizioni per la squadra “X-Adventure Team Ski- Alp 2014/2015” il primo gruppo di skialps del Monte Baldo! Sono degli sciatori atipici, che vanno più in salita che in discesa, usano sci con pelli in tessilfoca e amano la natura selvaggia e poco frequentata. Farne parte è semplice! Il tesseramento è fondamentale per chi vuole gareggiare e consigliato per chi semplicemente si avvicina a questo sport. Il team offre un gruppo di tutor formato da guide alpine e maestri di sci da cui apprendere, migliorare ed affinare la tecnica. La montagna veronese è un terreno ideale in inverno per testare lo sport dello scialpinismo e anche il Monte Baldo non si fa man-

care nulla! Il gruppo Xadventure organizza corsi e prime uscite anche nella zona di Affi e Caprino e Lago di Garda, incontri teorici sull’uso dei materiali, conoscenza e lettura del manto nevoso, uso dei dispositivi per ricerca in valanga, sicurezza e soccorso, preparazioni dell’allenamento e organizzazioni di uscite e gite scialpinistiche. La tessera socio X-Adventure & Sportland prevede sconti su abbigliamento e attrezzatura sci del 20% e 30% e del 50% sullo skipass nelle aree sciistiche aderenti. http://fisi.org/federazione/tesseramento/convenzioni-skipass http://www.xadventure.it/

fuoripista fatti direttamente sulla neve in accoglienti rifugi di alta montagna e in luoghi di straordinaria bellezza, un’occasione speciale per scoprire la vera magia delle vette nel profondo silenzio della natura. Chiunque può partecipare basta una minima autonomia sullo snowboard o sci ed essere un po’ allenati per camminare in montagna. I tutor dei corsi Wild Wild Motion saranno: Oscar Bertarelli, guida alpina di Pinzolo Val Rendena, maestro di snowboard e freerider di alto livello; Patrick Ghezzi, guida alpina della Valle del Chiese Val Rendena, sciatore senza limiti e Guido Colombetti, esperto snowboarder alpinista che ha al suo attivo parecchie prime discese ed è autore del libro “SnowAlp”. Gli appuntamenti saranno il 7-8 Febbraio in Val Sarentino Rifugio Vallaga 2560mt; 21-22 Febbraio a Cevedale, Rifugio Martello 2610mt una grande classica ai piedi del Cevedale, un ambiente alpino di tutto rispetto per un fine settimana di puro snowboard-alpinismo; 21-22 Marzo sull’Adamello Rifugio Mandrone 2500mt che prevede 1 notte in rifugio, 1ora di salita a piedi e 1 discesa di oltre 8 chilometri di lunghezza per oltre 2000 metri di dislivello; 18-19 Aprile sull’Adamello Rifugio Lobbie 3050mm per una indimenticabile esperienza nel cuore dei ghiacciai; 6-7 Giugno sull’Ortles Passo Stelvio 2760mt un’avventura molto particolare che si può fare solamente in questo periodo dell’anno. Iscrizioni e info su www.snowmotion.it


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Speciale sci amarcord

Tre millesimi di secondo quarant’anni dopo

S

e è vero – come è certamente vero – che la storia dello sci alpino mondiale è ricca di episodi e di momenti indimenticabili, è altrettanto vero che uno di questi momenti porta la data del 18 gennaio 1975. Esattamente quarant’anni fa. Quel giorno, come ogni anno, più o meno nella seconda metà di gennaio, si disputò la discesa libera sulla Streif di Kitzbhüel, praticamente la Bocconi dello sci, 3.312 metri di brivido, con un dislivello di 860 metri, e pendenze che arrivano all’85%. C’erano 35.000 appassionati quel giorno ai bordi della pista. Quando Gustav Thoeni, la nostra punta di diamante, aprì il cancelletto di partenza, il miglior tempo in gara era quello di Franz Klammer, il grande discesista austriaco che avrebbe poi vinto in carriera 25 gare di Coppa del Mondo (e non c’era ancora il SuperG), un oro olimpico, un oro ed un argento mondiali, cinque Coppe del Mondo di discesa, ed era già salito sul gradino più alto del podio in mezza dozzina di gare di livello mondiale. Il cronometro cominciò a scandire il tempo di Gustav, che faceva registrare parziali vicinissimi a quelli del campione austriaco. Franz Klammer ricorda di aver provato un tuffo al cuore seguendo la prova di Gustav, quando lui ormai aveva tolto la tuta, slacciato gli scarponi ed era diventato un semplice spettatore, incredulo davanti ad una performance di quel livello da parte di uno slalomista, certamente non abituato come lui alle alte velocità sugli sci. Gustavo fece registrare un tempo finale di soli tre millesimi di secondo più alto di quello di Klammer. In realtà il cronometro registrò un decimo di distacco, ma qualche tempo dopo, computer e tecnologia decretarono il distacco esatto: 3 millesimi di secon-

Franz Klammer e Gustav Thoeni a Skipass 1995

n. 1 Febbraio-Marzo 2015

di Paolo Ferrari

un’epoca dove la mitica valanga azzurra sapeva dominare Il 7 Gennaio 1974 nello slalom gigante di Berchtesgaden in Germania, ci fu il trionfo azzurro che diede origine al mito della Valanga azzurra con 5 azzurri nei primi 5 posti. Per la cronaca primo Piero Gros, secondo Gustavo Thoeni, terzo Ervin Stricker, quarto Helmuth Schmalzl e quinto Tino Pietrogiovanna, tutti nomi che faranno poi la leggenda dello sci azzurro con anche atleti come Fausto Radici e Claudia Giordani fra le donne e sotto la guida del valtellinese Mario Cotelli. Il mito della Valanga Azzurra durò per circa 5 anni sino circa al 1979. L’allora commissario tecnico dell’Austria Toni Sailer dichiarò: “Dovremo allenarci giorno e notte, perché questi italiani fanno paura»

do, pari a 28 centimetri, in termini di distanza reale sul terreno. Fu proprio quel risibile distacco ad aver creato la leggenda: probabilmente se Gustav avesse vinto, tutto si sarebbe esaurito in una celebrazione, e nell’ inserimento del suo nome al vertice di un altro albo d’oro. Si sarebbe perduto il “sale” di quella gara. Per Gustav fu una sconfitta con il sapore della vittoria, che lasciò a tutti la netta sensazione di ciò che avrebbe potuto fare il campione di Trafoi, se si fosse dedicato anche a quella disciplina. Vent’anni dopo Domenica 1 novembre 1995, Modena Fiere, interno giorno: seconda edizione di Skipass. Qualcuno scopre che sono trascorsi esattamente vent’anni da quel 18 gennaio 1975, quando sulla Streif di Kitzbhüel, Gustav Thoeni realizzò quell’impresa. Corsa frenetica contro il tempo, per organizzare un evento che ricordasse quella gara. Qualcuno scova il filmato della RAI. Ma sono immagini approssimative. Non basta. Bisogna cercare qualche altra idea vincente. E’ lo stesso Gustav che, coinvolto per l’occasione, fornisce il consiglio giusto. “Se volete, chiamo io Franz e ve lo porto a Modena”. Detto e fatto. Davanti ad un pubblico impazzito, Franz e Gustav si impegnano in un esilarante braccio di ferro, mentre alle loro spalle scorrono le immagini in bianco e nero della gara di vent’anni prima. Saltano i tappi di champagne (o era lambrusco ?), l’Ente Austriaco per il Turismo tira fuori quantità industriali di speck, prontamente imitato dai ragazzi

l’epica discesa libera di gustav Thoeni sulla mitica Streif di Kitzbhuel rimane un’icona dello sci alpino mondiale che ancor oggi sa regalare emozioni del Comitato Appennino Emiliano della FISI, che rispondono con fette di mortadella da 1 centimetro di spessore. La foto dei due campioni che si sfidano a braccio di ferro, sarà pubblicata su tutti i media specializzati d’Europa.

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sociale

Una Sfida chiamata Inclusione Sociale

di elena kraube

SFIDA sta per Sport Formazione e Integrazione con Persone con Disabilità. Forse non sarà grammaticalmente corretto, ma rende l’idea fondante del progetto. Nasce in via sperimentale nella stagione sportiva 2013/2014, sulla scia dell’entusiasmo generato dall’esperienza sportiva delle Virgiliadi 2013, una due giorni di “prova allo sport” che ha coinvolto scuole, atleti “speciali”, persone con disabilità intellettiva, centri per disabili del territorio, associazioni sportive, volontari, educatori. Ma la vera motivazione si è trovata in una persona, Elisa Antonioli, che allenamento dopo allenamento, è riuscita in una grande impresa: entrare nella nazionale di sci di special Olympics e rappresentare l’Italia nelle Olimpiadi Invernali in Korea nel 2013.Vedere Elisa e la sua famiglia così trasformate e valorizzate ha spinto la sorella Cecilia Antonioli a tentare di creare una realtà sul territorio asolano. Il centro sportivo Schiantarelli, nelle persone di Ercole Vecchi e Fabio Marconato, il Comune di Asola e il Piano di Zona del distretto di Asola hanno raccolto la sfida. È nato così un progetto atto a creare momenti di integrazione attraverso lo sport. Due sono stati gli obiettivi iniziali: formazione e promozione. In collaborazione con Special Olympics Lombardia a gennaio 2014 si è realizzato un corso per animatori motorio sportivi e da febbraio

UNA NUOVA REALTà SUL TERRITORIO ASOLANO. UNA SFIDA RACCOLTA NEL SEGNO DELLA FORMAZIONE E DELLA PROMOZIONE a maggio si è avviata un’attività sportiva promozionale rivolta alle persone frequentanti due centri per disabili del territorio (CSE e CDD). Molte e significative le collaborazioni con le realtà sportive del territorio, che prestano il loro contributo al progetto: Judo, Danze Popolari, Yoga, Calcio, Nuoto, Equitazione, Bocce.

La stagione 2014/2015 è il via ufficiale del Team Schiantarelli (affiliato al Centro Sportivo Italiano e Special Olympics) con un’ulteriore ampliamento delle attività. Attualmente sono più di 80 i ragazzi coinvolti nelle varie attività sportive, numero che ha destato attenzione e sensibilità da parte della BCC Mantovabanca di Asola che ha deciso di diventare un cofinanzioantore del progetto. Quattro sono gli interventi attuati: 1. Un programma ludico-motorio polivalente per i ragazzi inseriti nel Centri specializzati, svolti in collaborazione con le realtà sportive del territorio. I Centri e servizi coinvolti nel progetto sono la Cooperativa Dono Nuovo di Piubega, la Cooperativa Bucaneve di Castelgoffredo, la Cooperativa Agorà - CSE di Casatico e la Cooperativa Agorà - CDD e CSE di Vidiceto 2. TEAM JUNIOR, ovvero attività sportiva giovanile, a partire dai 10 anni e fino ai 16, che si allena in diverse discipline sportive. 3. TEAM SENIOR, a partire dai 16 anni, per sperimentare diversi sport. 4. TEAM BASKET, una squadra nata con l’idea di crescere e giocare un basket integrato e unificato. Avendo come obiettivo l’integrazione, partner importanti sono diventati l’Istituto Comprensivo Schiantarelli di Asola e l’IT Falcone che una volta al mese si prestano a fare attività motoria con i ragazzi del Team. Il tutto documentato da una pagina Facebook alla pagina ProgettoSfidaAsola, dove ogni settimana vengono pubblicate le foto dei progressi affettuati..

il counselling valore aggiunto Il counselling è un intervento interpersonale nel quale due o più persone condividono saperi ed esperienze atte a creare le condizioni perché la persona che chiede aiuto scelga e decida, in modo informato e autonomo, di attivare comportamenti, pensieri e modi di sentire che soddisfino le intenzioni e le aspettative costruttive di vita proprie e degli altri. E’ un processo di apprendimento, attraverso un’interazione tra counsellor e cliente, o clienti che affronta problemi sociali, culturali e/o emozionali. Il counselling può ricercare la soluzione di specifici problemi, aiutare a prendere decisioni, a gestire crisi, migliorare relazioni, sviluppare risorse, promuovere e sviluppare la consapevolezza personale, lavorare con emozioni e pensieri, percezioni e conflitti interni e/o esterni. L’obiettivo è di fornire ai clienti opportunità di lavoro su se stessi, nell’ottica di raggiungere maggiori risorse e ottenere una maggiore soddisfazione come individui. Le finalità del counselling consistono nell’offrire, alla persona che fruisce dell’intervento, l’opportunità di esplorare, scoprire e rendere chiari gli schemi di pensiero e d’azione per vivere più congruentemente, in particolare: a) aumentando decisamente il proprio livello di consapevolezza; b) facendo un uso migliore delle proprie risorse rispetto ai propri bisogni e desideri; c) pervenendo in tempi brevi ad un grado maggiore di benessere. L’obiettivo è la comprensione di ciò che avviene nell’altro, determinando, attraverso la tecnica della riformulazione, un movimento di chiarificazione progressiva con un conseguente aumento della consapevolezza. Metodologia e tempi Il counselling si basa su un colloquio di aiuto inteso come colloquio non direttivo, centrato sulla persona o su un gruppo di persone, nel quale ci si pone degli obiettivi concreti e verificabili. Si realizza attraverso incontri individuali e la consulenza è in genere limitata nel tempo (massimo 4-5 incontri).Il presupposto nell’intervento di counselling è la definizione del contratto, che si basa su un consenso e impegno reciproco ed esplicito, da una dichiarazione di intenti che coinvolga entrambi i soggetti della relazione.La condivisione del setting contrattuale rappresenta un elemento di qualità, in quanto riguarda la definizione del “qui ed ora” della relazione, la direzione verso cui si vuole andare e l’individuazione del risultato che si intende perseguire. Destinatari La consulenza può essere realizzata singolarmente oppure con gruppi di persone che condividono alcune problematiche professionali, per rafforzare e consolidare il loro ruolo.

Per informazioni: Alberto 349.2159549

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