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LO STRUMENTO CON CUI GLI STATI INTRATTENGONO RELAZIONI IN MODO PACIFICO

Diplomazia internazionale arte e missione V

orreste vedere la fine di tutte le guerre e l’appianamento delle più sanguinose controversie internazionali? Esistono soluzioni risolutive per i conflitti economici che creano miseria in centinaia di aree sottosviluppate? Siamo portati a pensare che se i leader del mondo si mettessero d’accordo gran parte delle questioni si risolverebbe, e l’unica via percorribile per inseguire questa utopia (a volte ci si riesce, a volte no) prende il nome di “diplomazia”. Diplomazia è un termine che deriva dal verbo greco diploun (piegare in due). Ai tempi dell’impero romano i documenti imperiali, come lasciapassare o permessi di transito, erano applicati su piastre metalliche doppie, piegate e cucite. Questi documenti venivano chiamati “diplomas”. Successivamente tutti i documenti ufficiali, che conferivano privilegi o statuivano accordi e così via, non necessariamente applicati su metallo, furono chiamati “diplomas”. L’enorme produzione di “diplomas” fece nascere la figura dell’archivista e decifratore di questi documenti, e l’aggettivo “diplomatica” in origine si riferì esclusivamente alla scienza che studiava

i documenti ufficiali: la res diplomatica, gli “affari diplomatici”, appunto. La diplomazia esiste da quando gli Stati o le Potenze hanno instaurato relazioni ufficiali. In Egitto sono stati rinvenuti vasti archivi diplomatici risalenti al XIII secolo a. C., e missioni diplomatiche permanenti, istituite da Stati presso altri Stati, risalgono all’epoca rinascimentale (XV sec.). L’utilizzo dei termini “diplomazia” e “diplomatico” risale a non prima del 1800, quando l’ Inghilterra iniziò a utilizzarli designando l’insieme delle procedure politico-istituzionali mediante le quali gli Stati intrattengono relazioni reciproche. A partire dal 1800 il servizio diplomatico divenne una vera e propria professione distinta da quella del politico, acquistando così valore giuridico con norme e prescrizioni. A partire dalla fine del primo conflitto mondiale fece la sua comparsa la “diplomazia multilaterale”. Mentre la diplomazia bilaterale si svolge tra due Stati, in quella multilaterale entrano in relazione reciproca più Stati contemporaneamente, spesso nell’ambito istituzionalizzato di un’organizzazione internazionale. Il grande salto nella complessità delle relazioni diplomatiche cominciò con la fondazione delle Nazioni Unite e delle sue numerose Agenzie specialistiche, dalla FAO (Food and Agricolture

di giacomo gabriele morelli

La diplomazia classica ha ampliato la sua operatività mediatica contribuendo alla cooperazione allo sviluppo


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Il servizio diplomatico è una vera e propria professione distinta da quella del politico, acquistando così valore giuridico con norme e prescrizioni Organization of United Nations) all’UNESCO (United National Educational, Scientific, and Cultural Organization), eccetera. Tutt’oggi la maggior parte degli Stati ha un rappresentante permanente presso ciascuna di esse. Successivamente alla Seconda guerra mondiale la diplomazia multilaterale si è ancor più allargata grazie al ruolo centrale assunto da organizzazioni regionali o internazionali come l’Alleanza Atlantica, l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), l’Agenzia Internazionale dell’Energia Atomica (AIEA), l’Organizzazione per la Cooperazione e la Sicurezza in Europa (OSCE), per non parlare del Fondo Monetario Internazionale (FMI) della Banca Mondiale o dell’Organizzazione Mondiale del Commercio. La “diplomazia classica” subì così una sostanziale trasformazione, dovuta soprattutto all’irrompere nell’ambito delle relazioni internazionali di un fenomeno nuovo, che è quello della cooperazione allo sviluppo. In pratica, attorno alla metà del secolo scorso, si posero le basi per le cooperazione economica bilaterale e per quella multilaterale con l’utilizzo sia di crediti agevolati che di doni, e con l’obiettivo di promuovere la ricostruzione e lo sviluppo. Monumenti di questa politica furono (e sono) il Fondo Monetario Internazionale, nato con il compito di monitorare le politiche monetarie degli Stati membri per armonizzarle fra loro e migliorare le prospettive di crescita economica degli stati stessi, e la Banca Mondiale, avente l’obiettivo di fornire crediti a condizioni di favore per contribuire allo sviluppo dei Paesi meno sviluppati. La “diplomazia” divenne ed è tuttora lo strumento con cui gli Stati intrattengono relazioni in modo pacifico. Il suo compito principale è di tutelare gli interessi dello Stato e si concretizza in vari modi: dalla cura delle relazioni politiche, economiche, culturali o scientifiche con gli altri Stati all’impegno a livello

internazionale per i diritti dell’uomo o per la composizione pacifica delle controversie. Uno strumento essenziale della diplomazia è il negoziato, che in molti casi sfocia nella conclusione di trattati tra gli Stati interessati, i cosiddetti trattati internazionali. Questi ultimi mirano innanzitutto a conciliare i diversi interessi degli Stati parte. La Convenzione di Vienna del 1961 codificò le regole della diplomazia. Le attuali funzioni di una missione diplomatica permanente (detta comunemente “ambasciata”) sono: 1) rappresentare il proprio Stato; 2) proteggere gli interessi di questo e dei suoi cittadini nel territorio dello Stato accreditatario; 3) negoziare con il governo estero; 4) inviare rapporti al proprio governo sullo sviluppo degli avvenimenti; 5) promuovere relazioni amichevoli; 6) incrementare i rapporti commerciali, culturali e scientifici tra il proprio Stato e quello in cui è accreditato. Per quanto riguarda gli edifici della missione (ambasciata), la convenzione di Vienna confermò la loro inviolabilità: nessuna persona dello Stato ospitante può entrare nell’ambasciata senza i consenso del suo funzionario di grado più elevato. Pertanto le ambasciate non possono essere sottoposte a indagini, perquisizioni e sequestri. Gli agenti diplomatici e i loro collaboratori non possono essere soggetti a nessuna forma di arresto o detenzione, il loro bagaglio o la loro corrispondenza è inviolabile. Se essi commettono reati sono quasi sempre rinviati in patria come persona non grata. In caso di guerra, lo Stato accreditatario è ovviamente tenuto a facilitare ai diplomatici degli Stati belligeranti la partenza dal Paese. “Ambasciator non porta pena” è il detto che rispecchiava i privilegi e le immunità di cui godevano i messaggeri dei popoli antichi e su cui nel corso della storia si son basate tutte le attività di “diplomazia”, e per questi “diplomatici” nulla oggi è cam-

Gli agenti diplomatici non possono essere soggetti a nessuna forma di arresto o detenzione, il loro bagaglio o la loro corrispondenza è inviolabile biato. La diplomazia certamente deve saper vedere le situazioni dal punto di vista delle altre Nazioni. Gli Stati devono essere disposti a compromessi su tutte le questioni che non siano vitali; i governi devono unicamente indirizzare l’opinione pubblica senza sottometterla e, soprattutto, le Forze armate devono essere uno strumento di collaborazione della politica estera e non il “padrone” delle relazioni internazionali. Quanto sopra riportato riassume in modo essenziale le “regole d’ingaggio” e la filosofia della diplomazia moderna. Ma la loro applicazione, si sa, dipende dalla propensione e volontà nell’adottarle da parte dei protagonisti delle conflittualità. Ed è a questo punto che i nodi vengono al pettine. Le guerre nei Balcani ed in Irak che nel secolo scorso hanno coinvolto le forze armate internazionali ne sono un desolante esempio, e sotto gli occhi sono innumerevoli i focolai mondiali che tutt’oggi minano gli equilibri delle relazioni internazionali. Per questo motivo il principale obiettivo delle Nazioni Unite, o ONU (Organizzazione Nazioni Unite), consiste nel mantenere la pace mondiale. Secondo quanto previsto dallo Statuto, gli Stati Membri convengono di

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risolvere le proprie controversie con mezzi pacifici e di evitare di minacciare altri Stati o di usare la forza contro di loro. Nel corso degli anni, l’ONU ha giocato un ruolo di primo piano nel contribuire a raffreddare le crisi internazionali e nel porre termine a conflitti di lunga durata. Le Nazioni Unite hanno organizzato e diretto complesse operazioni volte a creare le condizioni per il mantenimento della pace ed a gestire l’assistenza umanitaria. Hanno lavorato per evitare che i conflitti sfociassero in guerre aperte. E nelle situazioni post-belliche hanno sempre più frequentemente assunto iniziative coordinate per affrontare le cause che sono alle origini della violenza e gettare le fondamenta di una pace duratura. Sebbene tutti i Paesi, con rare insignificanti eccezio-

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ni, aderiscano all’ONU, alcuni governi ne contestano l’imparzialità poiché la misura del voto di uno Stato aderente all’ONU, o il suo grado di responsabilità e influenza su una decisione, resta comunque vincolato alla decisione di cinque Stati (Usa, Russia, Francia, Gran Bretagna e Cina) con il “diritto di veto” in seno al Consiglio di Sicurezza. Questo diritto influenza di fatto in modo decisivo l’organo esecutivo dell’Onu. La sostituzione del consenso e l’aggiramento di alcune decisioni (come quella di fare la guerra all’Iraq per far cadere il suo dittatore) ne sono un esempio portando al paradosso che, per dirla in politichese, per i nemici le leggi si applicano, per gli amici si interpretano. Per cui scrivere in questa tormentata e convulsa fase della storia mondiale, di rapporti internazionali, di interscambio culturale, di progetti di solidarietà e di pace tra i popoli, significa entrare inevitabilmente in un campo minato, mentre venti di guerra si sollevano in molte aree del mondo: in quelle come il Medio Oriente (Siria, Afghanistan, Irak, Yemen, ecc.) afflitte ormai da decenni da questo male endemico per via, soprattutto, della centralità dell’area attorno alla questione petrolifera, e dell’inveterato e apparentemente irrisolvibile dramma palestinese; in altre, come nell’Africa sub-sahariana (Sudan, Congo, Nigeria, Somalia, ecc.) dove le guerre in atto appaiono ormai dimenticate dai grandi mezzi di comunicazione di massa ma proseguono con il loro carico di morte e di distruzione; e in altre ancora, citando tra i tanti il caso dell’Ucraina, per le quali li mondo sembra aver spostato all’indietro l’orologio della storia verso i tempi del “gelo” del bipolarismo tra le due

grandi superpotenze oggi nuovamente assimilate all’interno della logica imperiale che caratterizza il loro scontro. E proprio in questo contesto si colloca la vicenda più attuale avente protagonista il dittatore nordcoreano Kim Jong Un. Un personaggio inviso a tutti, Cina e Russia comprese, che però per subdole convenienze politico-economiche vien lasciato giocare con strumenti di sterminio di massa, in attesa di non si sa quale evento che possa disinnescare il suo pirotecnico show mediatico. I pericoli per tutti noi, per l’umanità, sono immensi e s’innestano nel quadro drammatico della crescita delle diseguaglianze, dell’impoverimento generale, dell’assalto indiscriminato alle risorse naturali del pianeta arrivato ormai a determinare passaggi che sembrano contrastare con la permanenza della vita umana, in una prospettiva di vera e propria catastrofe. Eppure non sentiamo levarsi con forza voci di protesta, di richiesta di cambiamento, di alternativa epocale che pure sembrerebbero naturali. Certo ci sono punti di contrasto a livello intellettuale, politico e culturale, ma le poche voci di dissenso (ad esempio quelle relative al disarmo nucleare) appaiono isolate, fragili, distanti dal poter incedere sulle scelte dei grandi del mondo fra i quali, è purtroppo evidente, il tema della guerra rimane sempre l’opzione all’ordine del giorno, la più facile e la più redditizia.

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IL Direttore

SOMMARIO DIPLOMAZIA INTERNAZIONALE, ARTE E MISSIONE

La diplomazia classica ha ampliato la sua operatività mediatica contribuendo alla cooperazione allo sviluppo

a carnevale ogni scherzo vale

s

iamo nel clou della manifestazione più cara agli italiani, da sempre ben più seguita e discussa del Campionato di calcio o dell’Isola dei Famosi, e Madre di tutte le telenovele italiane: la campagna elettorale delle votazioni politiche del 4 marzo prossimo. Pirotecnica, camaleontica, arlecchinesca, assolutamente consona e integrante del periodo carnevalesco in cui nell’occasione essa è caduta. E, contrariamente alla sfilata dei carri mascherati di Viareggio che si consuma in un solo pomeriggio, un vero e proprio crogiuolo di sfilate che si protrae per settimane, a cui si assiste stando comodamente seduti davanti al televisore. Il godimento è assicurato dal fatto che le maschere che si alternano davanti ai nostri occhi, vecchie e ben conosciute (la maggior parte) e nuove ed innovative (poche),

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TERZO SETTORE NUOVA IMPRESA SOCIALE Dà forma e sostanza al principio costituzionale della solidarietà, sostiene la coesione sociale e combatte la disperazione

contrariamente a quelle ammiccanti dei carri sanno anche parlare. E questo è un valore aggiunto al godimento, perché le amenità non mancano mai, e questo ci conduce alla trepida attesa di quanto ci riserva la rappresentazione del giorno successivo. Questo è quanto rimane della credibilità della politica italiana secondo autorevoli sondaggi sul gradimento dei politici italiani che mai ha registrato valori così infimi: un diffuso sentimento di anti-politica. Questo rifiuto della politica prende la forma di un sentimento comune di indifferenza, di disinteresse, di sfiducia, ma soprattutto di estraneità e di non partecipazione verso una politica che sembra sempre più lontana dalle persone comuni e che non offre risposte concrete ai problemi quotidiani. C’è chi si sente deluso per la mancanza di leader politici degni di fiducia, chi si sente tradito per la mancanza di giustizia, sicurezza e protezione adeguate, chi, al cospetto degli innumerevoli scandali e dei procedimenti penali in cui è coinvolta una consistente percentuale dei parlamentari, ha perso la speranza di un governo etico. Eppure le prospettive, secondo le promesse elettorali, sono tra le più rosee ed intriganti. Chiunque la spuntasse avremo meno tasse, meno IVA, meno IMU, meno canoni, un reddito mensile per tutti, e un sacco di servizi gratuiti. L’Italia sarà il Paese del mondo più ambito in cui abitare. Questo fino al 4 Marzo, dopodiché il Carnevale svanirà per lasciare spazio alla realtà. Ma nel frattempo lasciamo pure spazio ai proclami e alle lusinghe: a Carnevale ogni scherzo vale!! Marco Morelli

direttore@mantovachiamagarda.it

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Le epocali invenzioni di inizio millennio I primi anni del terzo millennio hanno prodotto invenzioni geniali destinate a rivoluzionare molti aspetti della vita

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PICASSO, DE CHIRICO, MORANDI da ammirare 100 capolavori del XIX e XX secolo dalle collezioni private bresciane a Palazzo Martinengo, Brescia, per venti settimanae

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Brescia, Festival Internazionale delle Luci Artisti internazionali posizioneranno le proprie installazioni luminose trasformando gli ambienti

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MantovachiamaGarda Periodico bimestrale

A PARER MIO

Registrazione del Tribunale di Mantova N° 01/2011 del 15/02/2011

di GASTONE SAVIO

SI VA VERSO UNA NUOVA STAGIONE POLITICA? Si è chiuso il sipario della XVII legislatura e pochi minuti prima che il sacrista spegnesse le candele dell’altare maggiore si è approvata la nuova legge elettorale. In un momento in cui la politica è in grande difficoltà si è entrati nel vivo della campagna elettorale, gli italiani saranno chiamati alle urne il giorno 4 marzo. Infatti, il sistema politico fatica a trovare un equilibrio tra due fondamentali principi democratici: quello della rappresentanza e quello della partecipazione. Ne sono la prova i quattro sistemi elettorali approvati dal Parlamento negli ultimi 24 anni: nel 1993 la legge Mattarella, nel 2005 la legge Calderoli, nel 2015 il così detto “ Italicum “, il 26 ottobre scorso la legge Rosato. Nel frattempo, due sentenze della Corte

Costituzionale – la prima nel 2014 e l’altra nel 2017 –hanno introdotti altri due sistemi elettorali, diversi da quelli approvati dal Parlamento. E’ difficile distinguere se la lunga turbolenza che si è generata sia la causa o la conseguenza dell’instabilità del sistema politico. Da tempo i partiti hanno abdicato sia alla formazione sia alla selezione dei loro rappresentanti e si sono trasformati in comitati elettorali per gestire le elezioni. Per alcune forze politiche le scorciatoie per conquistare l’elettorato si basano su radicalizzazioni populiste, per altre su leadership plebiscitarie in cui la presenza nei media ha sostituito il rapporto con i cittadini. La nuova legge elettorale introduce un sistema misto proporzionale e maggioritario: circa un terzo dei parlamentari (231

seggi alla Camera e 100 al Senato) verrà eletto all’interno di collegi uninominali, in cui sarà eletto il candidato più votato. I due terzi restanti (398 seggi alla Camera e 199 al Senato) saranno assegnati con il sistema proporzionale. In questo scenario, la nuova legge elettorale rappresenta una nuova regola del gioco, risponde al “modo” in cui scegliere coloro che ci rappresentano ed è il frutto di una precisa scelta politica: sostituire il sistema maggioritario ed introdurre (di nuovo) il sistema proporzionale. A noi suscita due domande a cui, purtroppo, non siamo in grado di dare risposta. Quali conseguenze politiche determinerà? La sua approvazione segna il tramonto dei partiti del Novecento o favorisce una nuova stagione politica?

Direttore Responsabile Marco Morelli Capo redattore Giacomo Gabriele Morelli Art Director e Progetto Grafico Matteo Zapparoli Pubblicità: MORELLI MEDIA PARTNER, Via Dante Alighieri 4, 46040 Gazoldo degli Ippoliti (Mn) Stampa: GRAFFIETTI STAMPATI S.n.c. - S.S. Umbro Casentinese Km 4,500 - S.S. 71 - 01027 Montefiascone (Viterbo) Editore: MARCO MORELLI, Via Dante Alighieri 4, 46040 Gazoldo degli Ippoliti (Mn) Hanno collaborato a questo numero: Alessandra Fusè, Anna Maria Catano, Antonio Scolari, Barbara Gazzi, Barbara Ghisi, Beatrice Moscatelli, Benedetta Bottura, Elena Andreani, Elena Benaglia, Elena Mantesso, Elena Kraube, Elide Bergamaschi, Enrico Maria Corno, Federico Martinelli, Flora Lisetta Artioli, Gastone Savio, Giacomo Cecchin, Gianmarco Daolio, Isolde Seeber, Lara Ferrari, Martina Borghetto, Michela Toninel, M.T.San Juan, Paolo Carli, Rita Bertazzoni, Serena Maioli, Veronica Ghidesi, Vittoria Bisutti. Puoi ABBONARTI scrivendo a: abbonamenti@mantovachiamagarda.it oppure telefonando al numero: 333.6272824 Sarai ricontattato da un nostro incaricato. Puoi pagare con Bonifico bancario a: MONTE PASCHI DI SIENA Filiale di Gazoldo degli Ippoliti c.c. n° 100464.78 intestato a Morelli Media Partner IBAN: IT 39 R 01030 57640 000010046478 Causale: Abbonamento a MCG Mantovachiamgarda inserendo l’indirizzo esatto per la spedizione L’editore non si assume alcuna responsabilità in ordine al successivo cambiamento di date o programmi riportati in questa pubblicazione Tutti i diritti sono riservati. E’ vietata qualsiasi utilizzazione, totale o parziale, dei contenuti inseriti nel presente magazine, ivi inclusa la memorizzazione, riproduzione, rielaborazione, difusione, o distribuzione dei contenuti stessi mediante qualunque piattaforma tecnologica, supporto o rete telematica, senza previa autorizzazione scritta da parte dell’editore.


PARLIAMO DI

di elena benaglia

TERZO SETTORE NUOVA IMPRESA SOCIALE Sono 6.630.000 milioni gli italiani attivi nel mondo del no profit, organizzati in oltre 300mila associazioni. Un milione di operatori riceve uno stipendio, che mediamente varia dai 400 ai 1.200 euro mensili, gli altri offrono gratuitamente il proprio tempo e le proprie competenze. «Lo chiamano Terzo Settore, dopo lo Stato e l’impresa privata, ma ormai è il primo. Dà forma e sostanza al principio costituzionale della solidarietà, sostiene la coesione sociale, combatte la disgregazione e la disperazione, rappresenta un’importante realtà occupazionale», dice Luigi Bobba, sottosegretario al Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali. Il terzo settore è quello che non conosce crisi: dal 2011 ad oggi ha registrato una crescita dell’11,6%, in controtendenza rispetto a tutti gli altri settori, in base ai dati dell’Istat che nel 2016 ha avviato il Censimento permanente delle istituzioni non profit. E’ in crescita anche il numero degli operatori, con 5,5 milioni di volontari (+16,2%) e 788mila dipendenti (+15,8%). Dallo scorso luglio questo esercito di persone, una realtà censita soltanto a partire dal 2001 e che costituisce un’imponente realtà economica – 75 miliardi all’anno di fatturato (La Stampa) – ha una nuova norma che regolamenta il suo operato. Con la Legge 106/2016 “Delega al Governo per la riforma del Terzo settore, dell’impresa sociale e per la disciplina del servizio civile universale” infatti il nostro Paese ha dato una definizione giuridica e una disciplina organica al terzo settore, riconoscendone espressamente per la prima volta il valore e la funzione sociale. Viene, pertanto, riconosciuta la funzione pubblica di interesse generale ai beni e servizi generati da soggetti privati al di fuori della dicotomia pubblico-privato (Stato-mercato), aggiungendovi una terza dimensione. Si passa da una logica di produzione ed erogazione di servizi a una produzione condivisa con i beneficiari stessi di quei servizi. Per terzo settore la nuova legge intende “il complesso degli enti privati costituiti per il perseguimento, senza scopo di lucro, di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale e che, in attuazione del principio di sussidiarietà (...) promuovono e realizzano attività di interesse generale mediante forme di azione volontaria e gratuita o di mutualità o di produzione e scambio di beni e servizi”. Sono esclusi i partiti, i sindacati, le associazioni professionali e di rappresentanza di categorie economiche e le fondazioni bancarie. Nella definizione di interesse generale, volutamente ampia, sono comprese le attività nel campo dell’assistenza sociale e sanitaria, dell’arte e della cultura, della ricerca e della formazione, dell’ambiente e degli animali, dello sport e del tempo libero, della tutela dei diritti civili, della cooperazione internazionale. Una delle novità più evidenti anche ai non addetti ai lavori, è quella che riguarda i nomi delle

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L’impresa profit tende a massimizzare l’aspetto economico, il guadagno; invece per l’impresa sociale – o non profit – il vincolo è la socialità organizzazioni. Con la nuova legge spariscono le sigle che conoscevamo: non più ong, onlus, etc. d’ora in avanti si chiameranno tutte enti del terzo settore (Ets). E dovranno obbligatoriamente essere iscritte ad un unico registro nazionale, al fine di garantire maggiore trasparenza e una chiara rendicontabilità, evitando zone opache o di incertezza normativa. Per ora questa è una delle poche cose certe e chiare di questa riforma, che 9 operatori del settore su 10 dichiarano di non conoscere ancora bene e sulla quale affermano di non avere informazioni sufficienti. In effetti, al momento della stesura di questo articolo, restano ancora da varare una ventina di

testi normativi tra deleghe governative, ministeriali e autorizzazioni europee. Presumibilmente la riforma non sarà davvero completa prima della fine di quest’anno, con il Registro Unico Nazionale che entrerà in funzione nel 2019. Il variegato panorama del no profit italiano, che questa legge mira a semplificare, risulta essere principalmente costituito da associazioni (85,3%), a seguire le cooperative sociali (4,8%), le fondazioni (1,9%) e le istituzioni con altra forma giuridica (8,0%). Quello che sorprende riflettendo sui numeri presentati da queste indagini è il grande numero dei volontari ad oggi attivi nel nostro Paese. «Il fatto che il numero di volontari sia in aumento è un segnale importante, che dovrebbe far riflettere su quanto, anche in una società che spesso tende a dare una dimensione economica anche ai rapporti personali, il desiderio di solidarietà non scompare, anzi, si rafforza”, è quanto sostiene la portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore, Claudia Fiaschi. Il Forum è il principale organismo di rappresentanza unitaria del terzo settore, al quale aderiscono 80 tra le maggiori organizzazioni nazionali di secondo e terzo livello che operano negli ambiti dell’associazionismo, del volontariato, della cooperazione sociale, della solidarietà internazionale, della finanza etica e del commercio equo e solidale nel nostro Paese. Il ruolo dei volontari è infatti di primissimo piano all’interno del terzo settore. Il valore dei volontari nel mondo, quasi un miliardo di persone secondo la John Hopkins University, in termini d’impatto economico può essere quantificato nel 2,4% dell’intera economia globale. In una recente intervista all’inserto Buone notizie del Corriere della Sera, il famoso cantautore Roberto Vecchioni ha affermato che il volontariato in Italia rappresenta una vera e propria eccellenza: «È veramente a livelli altissimi ed è un’autentica operazione d’amore per la propria patria». Un amore che nasce dall’assenza dello Stato: «Se

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che Cosa cambia con la legge di riforma

fosse più presente ci sarebbe meno volontariato. C’è questa stranezza, che però ci porta a comprendere quant’è bella e passionale una parte d’Italia». Quest’affermazione ci fa riflettere sul contesto in cui sono nate le associazioni di volontariato, ossia dall’iniziativa di privati cittadini in risposta a un bisogno non ancora soddisfatto dagli enti pubblici. Gli enti del terzo settore concorrono al bene comune, per garantire quel welfare sociale che il settore pubblico non riesce più a garantire da solo. Il rischio, però, è che gli Ets non siano visti dall’amministrazione pubblica come un pungolo, un sollecito, un avviso che qualcosa non va e bisogna correggerlo, ma vengano dati per scontati e ci si serva di loro come se ciò fosse dovuto. A parere di molti questa riforma più che al mondo del volontariato puro, gioverà alla richiesta occupazionale. E’ probabilmente ancora presto per parlarne con certezza, molto si deve ancora scrivere, e soprattutto di mezzo

Ogni impresa ha una funzione sociale, basti pensare all’occupazione che crea, ma la differenza è semplice c’è un cambio di legislatura, ma è probabile che le piccole associazioni di volontariato verranno penalizzate da alcune nuove previsioni normative. E’ una preoccupazione condivisa da Ermes Carretta, Presidente del Mo.V.I. Lombardia, che teme che la riforma porterà difficoltà e complica-

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E’ presto per avere un quadro completo e definitivo, il cantiere è ancora aperto, e tutto il mondo del terzo settore spera che la scadenza elettorale non interrompa il cammino intrapreso. Proviamo comunque a delineare qualche cambiamento previsto dalla Legge di riforma, che innanzitutto manda in pensione le precedenti leggi di settore: la L.266/91 sul volontariato, la L.383/2000 sulle associazioni di promozione sociale e parte della L. 460/7 sulle onlus. Gli Ets avranno maggiori obblighi di trasparenza contabile, ad esempio con l’obbligo del bilancio di esercizio. Beneficeranno, in compenso, di maggiori agevolazioni fiscali i soggetti che li sosterranno finanziariamente, ad esempio passerà dal 26% al 30% la detrazione irpef per le erogazioni liberali effettuate dalle persone fisiche nei confronti degli Ets, che aumenterà nel caso in cui il beneficiario sia un’organizzazione di volontariato. La riforma, inoltre, rilancia il partenariato con gli Enti pubblici, in forma sia di co-programmazione per lavorare insieme all’individuazione dei bisogni da soddisfare, degli interventi a tal fine necessari, delle modalità di realizzazione degli stessi e delle risorse disponibili; sia di co-progettazione per procedere alla definizione e alla realizzazione di specifici progetti di servizio o di intervento. Sempre nell’ottica di maggiore trasparenza e di una disciplina unitaria si costituirà il Registro Unico Nazionale del Terzo Settore, nel quale confluiranno gli enti già iscritti a registri regionali. Gli enti che vorranno ottenere l’iscrizione dovranno dimostrare di garantire la democrazia interna, la trasparenza nei bilanci, i rapporti di lavoro e i relativi stipendi, l’assicurazione dei volontari e indicare in maniera puntuale la destinazione degli eventuali utili. Questo registro diventerà lo strumento di conoscenza degli enti non profit in quanto riporterà alcune loro informazioni di base consentendo a chiunque di sapere se un’organizzazione ha determinate caratteristiche e consente ai donatori di ottenere i risparmi fiscali previsti dalla legge. L’iscrizione al Registro Unico non sarà obbligatoria, ma indispensabile per coloro che vorranno accedere ai vantaggi e alle opportunità previste dalla nuova norma. Un altro tema centrale della riforma è la valutazione dell’impatto sociale, cioè una valutazione degli effetti delle attività svolte dagli Ets sulla comunità di riferimento, una metodologia quasi sconosciuta nel nostro paese, mentre è abbastanza consolidata nei paesi anglosassoni.

zioni alla vita delle piccole associazioni. Anche la semplice iscrizione al registro unico nazionale comporterà costi e impegno che a volte le piccole realtà locali, che sopravvivono grazie all’attività instancabile di pochi volontari ma sono comunque necessarie al tessuto sociale e alla comunità, avranno molte difficoltà a gestire. L’auspicio di Carretta, credo condiviso dagli addetti del settore, è che, visti gli scenari ancora aperti, anche le piccole associazioni si responsabilizzino e siano presenti, con propri rappresentanti, nei luoghi in cui vengono prese le decisioni, in modo tale da poter far sentire la propria voce e le proprie istanze, in un’ottica di lavoro di rete, che questa riforma tende proprio a rafforzare.

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L’approfondimento

di beatrice moscatelli

Le epocali invenzioni di inizio millennio Si parla del 1900 come del “secolo breve”: si sono accorciate le distanze fra le persone, e gli Stati, prima solitari autori del proprio destino, si sono sentiti per la prima volta parte di una medesima storia, uniti in una sorta di destino collettivo. Oltre a questo, progresso, invenzioni e scoperte hanno contribuito a cambiare il modo di vivere con una rapidità, fino ad allora, sconosciuta alla storia. Da meno di vent’anni è cambiato il secolo, è cambiato il millennio ed è ancora troppo presto per ipotizzare come verranno ricordati i primi cent’anni di questo secolo adolescente. Eppure ha già cambiato molto di noi, della nostra quotidianità e, con la foga propria di un diciottenne, ci proietta a tutta velocità verso il domani. Per rinfrescarci la memoria, vediamo quali sono state le invenzioni rivoluzionarie a cui abbiamo assistito dal duemila a oggi. Found!, la factory milanese esperta in trend hunting and analysis, ha stilato una classifica, monitorando un panel di esperti nel campo dell’innovazione, della sociologia e della scienza applicata, nonché numerose testate che si occupano di progresso. Parlando di singole invenzioni,

I primi diciassette anni del terzo millennio hanno prodotto tecnologie e invenzioni geniali destinate a rivoluzionare molti aspetti della vita al primo posto si collocano i social network (45%), seguiti dagli smartphone (41%) e dall’utilizzo dei laser sia in ambito medico che nel recupero del patrimonio artistico (38%). Appena sotto il podio si colloca la tecnologia Usb e Gps (29%). Al sesto posto troviamo la stampante 3D, l’enciclopedia online Wikipedia, le auto ibride, l’Ipod e la mappatura del genoma umano. Ne emerge che gli ambiti più rivoluzionati sono quello tecnologico (78%), quello scientifico (65%) e medico (58%). Ma quali benefici hanno portato nel concreto queste innovazioni? Le azioni più comuni, quelle quotidiane, hanno subito il maggior cambiamento diventando via via sempre più semplici, in secondo luogo è stato profondamente diversificato il modo di comunicare con gli altri. Oggi lo facciamo in maniera più diretta, più estesa e costante. Siamo sempre connessi e in contatto gli uni con gli altri (76%). Anche il modo in cui reperiamo le informazioni di cui necessitiamo, qualsiasi esse siano, non è più quello di vent’anni fa; il web ci permette di farlo ovunque e in un lasso di tempo decisamente breve. Innovazione tecnologica e progresso scientifico hanno permesso inoltre di risolvere problemi la cui soluzione era ritenuta impossibile, come la cura di malattie prima considerate incurabili o il restauro di opere d’arte vecchie di migliaia di anni. SOCIAL NETWORK Vincitori a pieno titolo, per quanto se ne possa dire finora, i social network sono l’invenzione del secolo. Nati negli States come spazi per permettere agli utenti di esprimersi liberamente, comunicare tra loro e fare nuove conoscenze, vedono il loro boom il 4 Febbraio 2004, giorno del compleanno di Facebook. Nonostante esistessero già da qualche anno social come Myspace o LinkedIn, possiamo dire che è grazie all’intuizione dell’allora diciannovenne Mark Zuckerberg e dei suoi amici universitari, che il fenomeno comincia a mostrare le proprie incredibili potenzialità. Da qui in avanti tutti conosciamo l’evoluzione dei social e, volenti o nolenti, facciamo parte del loro sviluppo. Questo neonato modo di comunicare è diventato rapidamente parte integrante della nostra quotidianità, creando, in casi estremi, forme di dipendenza. Ma, come sempre si dice in questi casi, “i social sono né più e né meno che un mezzo”, frequenza e modalità di utilizzo restano a nostra discrezione.

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SMARTPHONE I primi cellulari ad essere dei telefoni intelligenti sono stati i Blackbarry, anche se la vera rivoluzione si deve al primo I-phone, presentato da Steve Jobs nel 2007. A rendere gli smartphone così performanti e funzionali rispetto ai loro progenitori è stata l’evoluzione di ogni loro componente. E’ aumentata la capacità di memorizzazione, sono stati creati processori e sistemi operativi ad hoc, le interfacce utente si sono semplificate. Si è andati via via mixando abilità dei palmari con quelle di un telefono mobile. Mentre i modelli più recenti si sono arricchiti della funzionalità di dispositivi multimediali in grado di riprodurre musica, scattare foto e girare video. Quasi tutti ormai hanno lo schermo tattile ad alta risoluzione e browser in grado di caricare sia normali pagine web sia siti web appositamente creati per i dispositivi mobili. GPS Chi avrebbe mai immaginato il pensionamento pressoché totale delle cartine stradali o cittadine solo alla fine degli anni ’90? Oggi si sa esattamente dove si è, e si va ovunque con la massima precisione, col semplice utilizzo di un cellulare tascabile. Il sistema di posizionamento globale (in inglese: Global Positioning System, in acronimo: GPS), è un sistema di posizionamento e navigazione satellitare civile, che opera attraverso una rete dedicata di satelliti artificiali in orbita. Il sistema GPS è gestito dal governo degli Stati Uniti d’America ed è liberamente accessibile da chiunque sia dotato di un ricevitore GPS. STAMPANTE 3D Brevettata dall’ingegnere Chuck Hull, la stampa 3D negli ultimi anni si è evoluta e differenziata, diventando uno dei mercati col maggiore potenziale di sviluppo dell’industria tecnologica: nel 2012 è stato valutato di 2,2 miliardi di dollari e secondo le stime più recenti toccherà i 4 miliardi entro il 2025. Questo procedimento ha permesso di velocizzare significativamente l’intero processo produttivo e di abbattere i costi di realizzazione di molti prodotti industriali. Nel tempo i campi che utilizzano la stampa 3D sono si sono ampliati: variano dall’ambito medico-sanitario, a quello meccanico e progettuale, fino a quello domestico. WIKIPEDIA Impossibile, anche per chi frequenta poco il web, non essersi mai imbattuti nell’ enciclopedia online più famosa al mondo. Perfetto esempio del Web 2.0, essendo modificabile e aggiornabile da chiunque, Wikipedia nasce il 15 gennaio 2001 come enciclopedia a tema libero. A 14 anni dalla sua apertura, conteneva in totale più di 35 milioni di voci e oltre 55 milioni di utenti registrati, diventan-

Gli innovativi mezzi di comunicazione sociale rendono i contatti più diretti, estesi e costanti; di fatto si è sempre connessi reciprocamente

do uno dei dieci siti più visitati al mondo. Rispetto alle più prestigiose e complete enciclopedie online, presenta il vantaggio di essere la più aggiornata. AUTO IBRIDE Le auto ibride sono dotate di due sistemi di propulsione che lavorano in sinergia: si tratta, nella maggior parte dei casi, di un motore a benzina abbinato ad un motore elettrico, ma sul listino è comparso recentemente anche qualche modello ibrido diesel. A più di 100 anni di distanza dal primo veicolo ibrido, dopo centinaia di modelli proposti falliti e dimenticati a causa dell’inadeguatezza delle tecnologie disponibili, possiamo finalmente considerare la tecnologia a doppio motore matura ed efficiente.

MAPPATURA DEL GENOMA Chi direbbe che il 50% del nostro patrimonio genetico è lo stesso di una banana? Sembra strano eppure lo dice la scienza, e lo abbiamo scoperto solo in tempi recenti. Le ripercussioni della mappatura del genoma continuano ad avere risvolti inaspettati oltre che fondamentali per il progresso umano. Partito ufficialmente nel 1990, con una durata prevista di 15 anni, progetto di mappatura ha dato i suoi primi risultati nel 2000 con la prima “bozza” di genoma, per arrivare al suo completamento nell’aprile del 2003, due anni prima del previsto. Niente male per questi primi diciassette anni. Non ci resta che vedere cosa succederà in questi trent’anni che ci separano dalla metà del secolo. Viste le incalzanti premesse tutti gli scenari sono aperti.

Un’idea made in Italy a supporto dei ciechi Secondo quanto riporta USA Today, tra le 28 invenzioni più rilevanti di questa edizione del Ces, il Consumer Electronics Show, che ogni anno si tiene a Las Vegas, c’è anche quella di un italiano: Alberto Rizzoli. Alberto, classe 1993, nipote del fondatore dell’omonima casa editrice, ha lasciato giovanissimo il nostro paese per volare alla Singularity University nella Silicon Valley. Lì, grazie alla collaborazione con Marita Cheng, è nato il progetto Aipoly che gli è valso il Best Innovation Award. Quest’ app ha l’obiettivo di migliorare la vita di 285 milioni di ipovedenti e, grazie all’intelligenza artificiale e alla tecnologia di ultima generazione, rende possibile qualcosa che, solo pochi anni fa, sembrava fantascienza . Aipoly è un assistente personale in grado di far comprendere alle persone cieche o ipovedenti il mondo che

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li circonda attraverso fotografie accompagnate da un feedback audio. Il procedimento da compiere è veramente semplice: basta scattare una foto e caricarla sul server, qui l’applicazione comincerà ad elaborarla. Una volta terminata questa fase, l’immagine viene resa fruibile e raccontata in file audio all’utente. Non solo: l’algoritmo di Aipoly riesce a capire quale tipo di relazione intercorra tra gli elementi ritratti nella foto. Ogni utente, ad esempio, potrà sapere cosa indicano determinati cartelli stradali, o avere coscienza della presenza di oggetti che sono fuori dalla portata delle sue mani. Maggiore libertà personale e minore assistenza diretta. Una vera conquista. Tutto questo grazie alla Computer Vision, tecnologia che simula i processi delle reti neuronali utilizzati dal nostro cervello per decodificare il mondo che ci circonda.

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mantova life&style VOLTA MANTOVANA

SAN BENEDETTO PO

Carnevale del Capunsel

Sabato 17 febbraio immancabile appuntamento notturno con il Carnevale voltese in cui i protagonisti assoluti sono i carri. Quello di Volta Mantovana è uno dei carnevali più antichi della provincia di Mantova, la cui maschera è rappresentata dal Pupà del Capunsèl, che porta sul suo scettro i tipici gnocchetti di pane voltesi e che, insieme al Re del Gnoc veronese, apre le danze alla bellissima sfilata notturna! Gruppi a piedi e carri allegorici percorrono le vie della cittadina in un clima di allegria e convivialità durante il quale i grossi meccanismi illuminati e le maschere coloratissime si uniscono in una festa all’aperto, che coinvolge grandi e bambini! Durante tutta la manifestazione vengono distribuiti i Capunsèi, piatto tipico voltese, accompagnati da vin brulé, tè e invitanti panini con salamella.

CASTEL GOFFREDO

Dopo qualche perplessità è ormai certo che il carnevale di Castel Goffredo si farà, nonostante le normative sulle manifestazioni pubbliche che hanno alzato i livelli di sicurezza, l’amministrazione comunale ha deciso per il regolare svolgimento della kermesse. Quest’anno il carnevale si terrà in piazza Mazzini e non allo sferisterio, e vedrà la sfilata di re gnocco e della sua corte, oltre che delle altre maschere in gara per l’incoronazione della maschera più bella. Si distribuiranno gli gnocchi in piazza e la vigilia sarà vissuta con la grande veglia di carnevale, proprio come negli anni passati. Appuntamento dunque per l’11 febbraio e per i giorni immediatamente precedenti, in cui Re Gnocco incontrerà i bambini delle scuole e i partecipanti alla vigilia di carnevale.

mantova

la fiera del broccante Torna anche nel 2018 la Fiera del Broccante, un mercatino di anticaglie, curiosità, abbigliamento e libri usati, aperto dalle 10.00 fino al calar del sole per tutti coloro che desiderano diventare “brocanteur” (venditore) per un giorno ma anche e soprattutto per appassionati o semplici curiosi. La Fiera del Broccante offre al visitatore il piacere di frugare tra centinaia di oggetti e, magari, scoprire il pezzo raro inatteso o tanto cercato. Un buon motivo per approfittare di una passeggiata tra oggetti e curiosità d’altri tempi. Alcune date: 11 febbraio - Arci Papacqua (Fiera Catena); 11 marzo - Arci Papacqua (Fiera Catena); 8 aprile - Arci Papacqua (Fiera Catena).

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La terza domenica di ogni mese presso il Chiostro dei Secolari non mancate al Mercato della Biodiversità grazie al prezioso contributo dell’Associazione Apetilia con il patrocinio e la collaborazione del Comune di San Benedetto Po. I temi degli appuntamenti sono: 21 gennaio - il mondo del benessere; 18 febbraio - il carnevale dei fiapon; 18 marzo - le erbe officinali del monastero; 15 aprile - il pollaio del monastero; 20 maggio - il formaggio del monastero; 17 giugno - grano, grani e farine.

CASTELLARO LAGUSELLO

Sagra di santa Margherita Carnevale di Re Gnocco

biodiversità nel Chiostro

Come ogni anno si celebrerà in Piazza Orlandi, lungo le vie del borgo per culminare in piazza Castello, la sagra di Santa Margherita. Quest’anno la manifestazione si terrà il 25 febbraio con il consueto palio della torta Margherita, tutti coloro che vorranno, in maniera speciale per gli abitanti della frazione, potranno cucinare una torta Margherita che un’attenta e preparata giuria assaggerà ed esaminerà per poter procedere all’assegnazione del premio. Negli anni la manifestazione si è accresciuta e oltre al pure palio della torta potrete ammirare bancarelle che per l’intera giornata metteranno in mostra i prodotti hobbistici e culinari del territorio.

MANTOVA

Festival della cucina mantovana Si concluderà il 25 febbraio l’appuntamento con il Festival della Cucina Mantovana, giunto alla sesta edizione. Per sei settimane, dal 20 gennaio al 25 febbraio 2018, ogni weekend (il sabato a cena e la domenica sia a pranzo che a cena), presso l’area polivalente del Palabam di Mantova si potranno degustare i migliori piatti della tradizione nostrana in collaborazione con le migliori Associazioni del territorio. Verrà anche allestito uno spazio apposito in cui sarà possibile comprare i prodotti gastronomici delle Associazioni ospitate. Saranno attivi anche gonfiabili e baby dance per i più piccoli. Tutte le domeniche verranno organizzati vari eventi, animazioni, balli, dimostrazioni ed esibizioni sportive curati da associazioni sportive e ricreative del territorio.

MONZAMBANO

Il gran carnevale Non passerà inosservato nemmeno quest’anno la mini sfilata di carri e di gruppi che si esibiranno l’11 febbraio per le vie e le piazze di Monzambano. Animati dalla voglia di divertimento e condivisione alle ore 14 partiranno dagli ex campi da tennis per terminare il percorso in Piazza Tito Zaniboni dove verranno decretati i vincitori per la maschera più bella, le decorazioni più originali e il carro più avvincente da un’apposita giuria che esaminerà attentamente ogni partecipante. Tra schiamazzi, danze e tanta goliardia i bambini saranno i protagonisti assoluti ma anche gli adulti troveranno da divertirsi.

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a cura di Elena andreani MONZAMBANO

Appuntamenti con la cultura Continuano gli appuntamenti del giovedì pomeriggio con l’Università della Cultura di Monzambano. Giunta al suo VII anno accademico, è una realtà ormai consolidata, un appuntamento consueto e apprezzato dai cittadini ma anche dai sempre più numerosi partecipanti provenienti dai comuni limitrofi, che riconoscono nell’Università una proposta

CASTEL GOFFREDO

un te al museo

culturale di altissimo livello qualitativo. Gli incontri che si tengono dalle 15.30 alle 17.00 circa in Sala Consigliare, negli anni hanno accresciuto l’interesse di un pubblico sempre più attivo e di moderatori sempre più specializzati. Ricordiamo il 15 febbraio un accattivante spiegazione del “Ritratto di Dorian Gray” a cura della Prof.ssa Sabrina Simoncelli; il 22 febbraio Enrico Guidi deluciderà il pubblico relativamente ai maestri del cardesign in particolare tratterà Giorgetto Giugiaro; il primo marzo Giuseppe Degani proporrà il complesso argomento delle “Metamorfosi di Ovidio” con i miti più famosi dello scrittore; l’8 marzo il docente Michele Mari tratterà l’eco di Gozzano nell’opera di Francesco Guccini; il 15 marzo Raffaello Boni tratterà l’argomento dell’idrografia del Monte Baldo.

MANTOVA

Il cane al Museo con te Da qualche mese presso il Complesso Museale Palazzo Ducale di Mantova è stato presentato l’innovativo servizio di dog-sitter promosso dall’Associazione Amici Veri di Mantova, associazione aderente a Confedilizia presieduta dall’Avv. Cristiana Moretti. L’iniziativa, forse in questo momento unica in Italia, nasce dal desiderio di andare incontro alle richieste dei visitatori in possesso di cani e prevede l’istituzione di un luogo protetto dove collocare i loro animali che saranno lasciati in custodia al personale volontario dell’Associazione Gattorandagio ONLUS. L’area individuata è il cortile ex Scuderie Reali, di via Teatro Vecchio, nelle adiacenze della biglietteria del Palazzo Ducale.

VOLTA MANTOVANA

Rinascimento dei sensi

Interessante l’iniziativa promossa dal Mast di Castel Goffredo: l’appuntamento ogni terza domenica del mese con “Un Te al Museo”. Nel pomeriggio la narrazione di un’opera d’arte presente all’interno del rinnovato museo, che comprende non solo la sua descrizione artistica ma aneddoti, personaggi, curiosità nascoste dietro l’atto artistico in sè. Al termine gli ospiti avranno la possibilità di degustare una tazza di te godendo della splendida ambientazione della Biblioteca del Mast.

Uno tra gli ultimi appuntamenti per questa rassegna di eventi rinascimentali si terrà proprio l’11 marzo nel Palazzo Gonzaga di Volta. Questa stagione di incontri per scoprire il rinascimento, i suoi gusti e sapori si è dipanata nelle cucine di Palazzo Gonzaga con interessanti conversazioni a lume di candela accompagnate dall’assaggio di piatti della tradizione locale in questa occasione crostini con salsa rinascimentale; l’11 marzo vedranno come relatrice Marilena Dolci che darà testimonianza di “Congiure e misteri alla corte dei Gonzaga” .

MANTOVA

Carnevale di re trigol la fiaba dei tre laghi Domenica 11 Febbraio torna il Carnevale alla Corte di Re Trigol. Mantova ridà vita ad una bella fiaba che ci ricorda la flora e la fauna dei tre laghi che la circondano. Il “TRÌGOL”, (trapa natans = castagna di lago importata quasi cent’anni fa dal Giappone e felicemente ambientatasi nelle nostre acque)

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viene eletto Re con tanto di corte costituita da Regina Natura, Principessa Ninfea, dal Principe Caplàs, Principessa Fior di Loto, dalla Fata, dal Mago, la Strega, Principe Papasìn, Principessa Caresa, il Generale Zanzara, il Cuoco Nebbia, la Spulverina. Nella stupenda cornice delle antiche piazze e dei favolosi palazzi gonzagheschi oltre mille figuranti creeranno, attraverso la loro rappresentazione, un’atmosfera incantata al centro della Città. Il Carnevale di Mantova ha come protagonista la Corte di Re Trìgol. L’obiettivo del Carnevale della città di Mantova è quello di rievocare attorno a sè usi, costumi e tradizioni popolari. La Corte di Re Trìgol vuole focalizzare l’attenzione alle problematiche ambientali, ecologiche e la salvaguardia del territorio. Il lungo corteo in maschera partirà alle 14.30 da Piazza Castello e sfilerà per le vie del centro storico.... Fantasia, energia, spontaneità e creatività hanno trovato espressione in questo evento, la cui portata simbolica va ben al di là della semplice festa in costume.

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brescia life&style BRENO

fiera della spongada

La fiera si svolge sempre la domenica delle palme (il periodo pasquale è quello di maggiore produzione di questo “dolce). In verità si tratta di un dolce non dolce; tipico brenese è infatti l’abbinamento della spongada con il salame. All’interno della manifestazione che si svolge da alcuni anni spicca il concorso della “spongada d’oro de Bre” aperto solo a pasticceri dilettanti che si cimentano nella preparazione del dolce rispettando criteri di tipicità i primo luogo. Durante la manifestazione, in cui prodottori brenesi e non allesticono i loro stand per presentare i loro prodotti e venderli, c’è la premiazione del concorso e la proloco organizza una “merenda” a base di prodotti DECO (spongada e salsiccia di castrato in primis). L’evento avrà luogo lungo per le vie del centro storico di Breno, per una giornata gustosa e divertente.

ROVATO

Febbraio è il mese della cura del giardino ed è anche il mese migliore per potare le regine dei fiori: le rose. A Castello Quistini a Rovato, domenica 4 Febbraio, si è tenuto un corso teorico-pratico per conoscere meglio le rose e imparare le tecniche corrette per potarle con la possibilità di esercitarsi sul campo. Lo scopo del corso è stato quello di fornire tutti gli elementi utili affinché le rose abbiano la migliore crescita e fioritura in Primavera, prevenendo malattie ed esaltando la fioritura nella bella stagione. Il corso, tenuto da Marco Mazza, proprietario della dimora storica, è progettista dei magnifici giardini del palazzo e titolare dell’azienda agricola specializzata nella coltivazione e produzione di rose antiche, botaniche, inglesi e selvatiche.

POZZOLENGO

Antica fiera di S. Giuseppe Giunta alla 116esima edizione la Festa di San Giuseppe accoglie sempre migliaia di visitatori. Si terrà tra il 16 e il 18 febbraio nel cuore di Pozzolengo, nel suo centro con un ricco e vario calendario di eventi: degustazione dei prodotti tipici, mercatini, laboratori, sfilate d’auto d’epoca, mostre, appuntamenti teatrali, concerti e presentazioni di libri. In più bancarelle di hobbystica e artigianato artistico, senza dimenticare l’edizione annuale de “La Dispensa Morenica” con i prodotti della gastronomia locale.

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Cioccolato sul Corso Il 3 e 4 marzo prossimi a Brescia non potrete mancare a evento “Cioccolato sul Corso Zanardelli”. Quest’appuntamento è dedicato certamente ai più golosi, agli amanti del cioccolato e a chi non teme di ingrassare. Non mancherà la partecipazione di maestri cioccolatieri, con un’esposizione di sculture in cioccolato inoltre avrete la possibilità di degustare variegate tipologie di cioccolato, non mancheranno bancarelle, mercato e prelibatezze. Per concludere numerose iniziative per intrattenere i bambini.

BRESCIA

gran teatro morato veste di nuovo Le rose al Castello

BRESCIA

Importanti lavori sono stati realizzati al Gran Teatro Morato di Brescia. Sulla facciata del teatro nei giorni scorsi è comparsa un’insegna gigante. Ecco dunque che lo spettacolo dal vivo sta trovando, a Brescia, una nuova importante casa. La grande insegna illuminata, visibile anche dai 60 milioni di automobilisti che transitano ogni anno in autostrada e sulla limitrofa tangenziale, è solo uno dei numerosi interventi in corso all’interno e all’esterno della struttura, che in questi primi mesi di nuova gestione ha ottenuto un successo di pubblico senza precedenti. Info eventisu www.granteatromorato.com.

BRESCIA

cina ieri ed oggi a san cristo “Cina, ieri e oggi”: 16ª mostra didattica dei missionari saveriani, che rimarrà aperta fino al 4 di marzo. Accanto alla mostra sono allestiti, solo durante la mattina e solo per le scuole, dei laboratori per la conoscenza di come sono costruiti gli ideogrammi di alcune parole cinesi, con diversi gradi di apprendimento a seconda dell’età, con la collaborazione della prof.ssa Liu Bin, insegnante di madre lingua cinese e Presidente della Associazione Culturale “HUA XIA”, e con diversi gradi apprendimento a seconda dell’età.

OME

Riapre il Museo Da sabato 3 marzo riaprono le sedi museali al Borgo del Maglio, costituito da un nucleo di edifici rurali della Valle Trompia, con la possibilità di visitare sia il Museo il Maglio Averoldi: fucina del XV secolo, caratterizzato da una ruota idraulica funzionante che ancora oggi muove il maglio e che permette di assistere a dimostrazioni di lavorazione del ferro, sia la Casa Museo Pietro Malossi che presenta un’ampia e variegata collezione privata di beni culturali, dalle armi alla mobilia, dalle stampe ai quadri. Le visite saranno possibili ogni fine settimana da marzo ad ottobre.

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a cura di elena andreani MONTICHIARI

Golositalia &Aliment A febbraio gli appassionati di cucina avranno un solo obiettivo: vivere un’esperienza enogastronomica indimenticabile a Golositalia, giunge alla sua settima edizione la grande fiera enogastronomica che si rivolge ai consumatori, agli operatori Ho.Re.Ca. e ai buyers della filiera distributiva. Dal 24 al 27 febbraio circa 700 espositori vi

MAZZANO

Il gusto del malto

aspettano nei padiglioni del Centro Fiera di Montichiari divisi in sei aree tematiche: food, wine, beer, professional technology, restaurant e bio&vegan, con l’aggiunta di un’area eventi che ospiterà corsi di degustazione, corsi di cucina, seminari, dimostrazioni in diretta, concorsi e incontri con operatori del settore. Anche quest’anno è previsto un flusso di 75 mila visitatori: un’esperienza unica per avvicinarsi e conoscere nuove realtà del settore agroalimentare. Un’esperienza in grado di conciliare uno dei piaceri migliori della vita: la buona cucina. La fiera è il mezzo più adatto per penetrare nuovi mercati, per sviluppare le reti commerciali, per consolidare la propria immagine aziendale, per ricevere importanti ordini. Presenziando a Golositalia tutto questo è possibile.

BRESCIA

Dentro casa La Fiera dedicata agli arredi, alle finiture d’interni, all’impiantistica, ai prodotti per la casa e l’Outdoor scalda i motori e si appresta ad approdare dal 3 al 5 e dal 10 all’11 marzo al Brixia Expo. Una qualificata rassegna, riconosciuta a livello nazionale che si distingue per l’eleganza e la cura stilistica degli allestimenti e per la ricchezza di eventi collaterali e che catalizza l’attenzione di media, opinion leaders, operatori e appassionati dell’universo ABITARE che ogni anno visitano gli elegantissimi stand delle aziende presenti. Creatività e design sono all’ordine del giorno ed elementi di forte attrattività per i mercati.

lonato

w l’antiquariato! Il Mercantico di Lonato è una rassegna di antiquariato, modernariato, hobbistica e collezionismo, nata nel 1996 ad opera di alcuni volontari che tuttora si impegnano per l’ottima riuscita di tale evento. Si svolge ogni terza domenica del mese, durante tutto l’arco dell’anno, presso il centro storico di Lonato del Garda, dalle ore 9 alle ore 18 e dal prossimo febbraio riapre dunque i battenti. Troverete una gran varietà di oggetti, dai meno utili ai più stravaganti, dai più miseri ai più costosi. Per informazioni è possibile inviare una mail a: commercio@comune.lonato.bs.it.

Il 2, 3 e 4 febbraio Villa Mazzucchelli di Mazzano ha ospitato la seconda edizione Brixia Beer Festival. Un evento dedicato alle birre artigianali. Sono stati 13 i birrifici presenti, non solo provenienti dal territorio italiano, ma anche dall’estero. Chi ha partecipato ha avuto la possibilità di degustare oltre 50 birre di qualità, prodotte artigianalmente, accompagnate dal tradizionale cibo di strada, proposto dai numerosi stand.

BAGOLINO

Carnevale Bagosso alla 500ª edizione Il carnevale di Bagolino è considerato una delle più importanti scoperte etnologiche degli ultimi 200 anni. La festa si può dividere in due momenti distinti: i Balarì ed i Maschèr. Le origini del carnevale, almeno per quanto riguarda le musiche e le danze, si possono situare attorno al XVI secolo. Più antica

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sembrerebbe invece l’origine dei Maschèr. L’aspetto più spettacolare del carnevale, che quest’anno giunge alla 500esima edizione, è senza dubbio rappresentato dai ballerini, che sono vestiti con giacca e pantaloni al ginocchio scuri ornati da ricami, calze bianche lavorate, camicia bianca, cravatta scura, un lungo scialle di seta e tracolla di velluto ricamato. Danzano sotto le case di amici e parenti, ma soprattutto di coloro che hanno prestato loro l’oro usato per adornare i cappelli totalmente ricoperti di fettuccia rossa, nastri colorati e gioielli. Forse grazie alla posizione isolata del paese a Bagolino i festeggiamenti non hanno risentito influenze contemporanee di alcun genere e ripropongono le maschere tradizionali. Inoltre due costumi meritano due nomi particolari: quello maschile del cèviol e quello femminile della guènèl, due maschere povere associate al suono del carnevale bagosso quello dei loro zoccoli chiodati che si trascina per le strade del borgo. Quest’anno si terranno il 12 e il 13 febbraio gli eventi clou dell’iniziativa di un carnevale insolito in cui le tradizione sono radicate anche tra i più giovani.

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verona life&style CASALEONE

SUA MAESTÀ IL RADICCHIO

La Fiera del Radicchio Rosso di Verona vi aspetta a Casaleone dal 2 al 4 febbraio. Nata trent’anni fa, nel tempo questa manifestazione è cresciuta trasformandosi in una fiera rinomata che convoglia a Casaleone migliaia di visitatori. Il radicchio rosso durante la Fiera è abbinato alle varie eccellenze del territorio veronese: riso, olio, formaggi, vino, insaccati, carni bianche e rosse che producono una sinergia vincente nella promozione del territorio ricco di storia, di tradizioni, di operosità. Vi aspettano stand gastronomici a base di radicchio, spettacoli folkloristici, attrazioni varie per grandi e bambini, bancherelle, marcia podistica, concorsi (miglior radicchio, miglior pizza al radicchio, miglior torta al radicchio) tavole rotonde e altro ancora condito con tanta cordialità e simpatia. Info su www.fieraradicchiocasaleone.it

VERONA

Tra gli appuntamenti di Carnevale non può non ricordarsi la Festa della Renga a Parona, che si terrà mercoledì 14 febbraio a partire dalle ore 14.30. La tradizionale festa è dedicata al piatto tipico veronese della polenta con aringa e riempie il paese di persone provenienti da tutta la provincia e oltre, essendo la chiusura del carnevale veronese e l’apertura del periodo di Quaresima: la festa si svolge infatti il mercoledì delle Ceneri. Nel primo pomeriggio si terrà la tradizionale sfilata allegorica con due tra le maschere più famose del carnevale veronese: la “Parona”, la maschera locale nata nel 1985, e il “Papà del Gnoco”. Sfileranno per le strade tra la gente regalando caramelle ai bambini e si ritrovano nel parco cittadino di piazza del Porto, ravvivando così la giornata. Cittadiverona.it

VERONA

VENERDì GNOCOLAR Anche quest’anno si rinnova lo storico appuntamento con il carnevale veronese: venerdì 9 febbraio da non perdere la sfilata di carri allegorici nelle vie del centro, con la partecipazione di majorettes e gruppi musicali provenienti da tutta la provincia, migliaia di figuranti e quasi centomila spettatori assiepati nelle strade. Il sabato pomeriggio il carnevale fa tappa nel Rione dei Filippini con la regata storica che vede il Principe Reboano discendere in canoa l’Adige e sbarcare con la sua corte nel porticciolo della Dogana. www.verona.net.

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GRAN SFILATA DI BACCO E ARIANNA Sabato 10 febbraio vi aspetta a Bardolino il colorato “Carnevale di Bacco e Arianna”. Il nome richiama appositamente il “Trionfo di Bacco e Arianna”, uno dei più famosi canti di carnevale, poesia composta nel 1490 da Lorenzo De Medici. Questo appuntamento ogni anno richiama visitatori, bambini e turisti che vengono da tutte le parti del lago per godersi lo spettacolo. La sfilata partirà alle 14.30 da Piazzale Gramsci e proseguirà poi per le vie del paese. Per informazioni: www.bardolinotop.it

BUSSOLENGO

antica FIERA DI san valentino FESTA DELLA RENGA

BARDOLINO

Dal 10 al 14 febbraio torna la Fiera di San Valentino di Bussolengo, uno degli appuntamenti fieristici più antichi nella provincia veronese. Una manifestazione di livello nazionale e un importante appuntamento sia per gli agricoltori della zona che per i numerosi visitatori che ogni anno affollano la cittadina. Durante le tre giornate di fiera si potranno visitare il mercato di bestiame, l’esposizione di macchine, attrezzature, autoveicoli e vivaisti. Un mercatino di prodotti agroalimentari tipici animerà le vie del centro e un vivace Luna Park sarà punto di riferimento per i più piccoli. Per info: www.comune.bussolengo.vr.it

VERONA

MODELLINI, PASSIONE SENZA TEMPO Torna sabato 17 e domenica 18 marzo 2018 la 14^ edizione di Model Expo Italy, la più importante manifestazione a livello nazionale dedicata al modellismo statico e dinamico e al gioco. Con oltre 70.000 visitatori attesi in due soli giorni, 67.000 mq di superficie espositiva, un calendario di 200 eventi, laboratori interattivi e spettacoli, oltre 400 espositori tra aziende ed associazioni e 6 aree tematiche, la fiera è un appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati del settore. Per il quarto anno consecutivo all’interno di Model Expo Italy si svolgerà Games District, una grande evento di intrattenimento per il pubblico con spettacoli, gare, concorsi, games e cosplayer. www.modelexpoitaly.it

FUMANE

ANTICA FIERA DI MARZO Il Comune di Fumane torna anche quest’anno a riproporre l’antica Fiera di Marzo, da venerdì 2 a domenica 4. Un appuntamento dedicato al territorio e alla terra in particolare: la Fiera si apre con degustazioni di specialità locali, visite guidate, passeggiate e sfilate di carri allegorici. La seconda giornata è dedicata ai laboratori per i ragazzi, mentre nella giornata conclusiva si propongono il mercato contadino in piazza con l’esposizione di prodotti tipici, incontri e tavole rotonde sui temi della fiera, laboratori e letture rivolti a tutti i partecipanti. www.valpolicellaweb.it

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a cura di martina borghetto verona

VERONA di corsa Dopo il successo delle scorse edizioni, torna anche quest’anno la Giulietta&Romeo Half Marathon, undicesima edizione della ‘mezza’ nella città dell’amore. L’appuntamento è per domenica 18 febbraio con traguardo in piazza Brà, un arrivo unico per fascino e spettacolarità. Per partecipare ci vuole solo un team composto da due persone,

VALEGGIO SUL MINCIO

CORSA DI PRIMAVERA AL PARCO

tu e un amico/a, un compagno/a d’allenamento o il compagno/a di vita e la distanza di gara sarà equamente divisa: due frazioni, una da 10km ed una da 11k,. Medesimi sia il percorso che il pacco gara, tra la 21k individuale e la Duo, che partiranno insieme dalla zona Stadio Marcantonio Bentegodi e si concluderanno in Piazza Bra. I giorni prima si festeggia San Valentino, e Verona si riempie di addobbi speciali che ricoprono tutta la città, con un calendario di eventi dedicati al tema, dai banchetti in Piazza dei Signori disposti a forma di cuore, alle iniziative per coppie adottate dai musei e dai ristoranti. Un’occasione ideale per trascorrere un weekend tra romanticismo e sport. Per informazioni: www.giuliettaeromeohalfmarathon.it www.veronainlove.it

MONTEFORTE D’ALPONE

CARNEVALON DE L’ALPON Monteforte d’Alpone è pronta per la 69ª edizione del “Carnevalon de l’Alpon”, uno dei più grandi e divertenti carnevali della provincia di Verona. Cinque giorni di festa, a partire da venerdì 9, giorno in cui si celebrano gli gnocchi, da mangiare tutti in compagnia in piazza Venturi. A seguire le otto contrade del paese si sfideranno nella Gara di Gnocchi. Domenica e lunedì sono previsti una sfilata e uno spettacolo d’animazione dedicati interamente ai bambini. Si conclude martedì 13 con la serata di cabaret in cui vince chi prende più fischi e più rulli di “pignate”. Durante le sfilate saranno presenti stand gastronomici con dolci e vino. www.cittadiverona.it

CEREA

GIARDINANDO A cavallo tra gli ultimi giorni di febbraio e la prima settimana di marzo, torna l’appuntamento con “Giardinando”, l’occasione riscoprire il gusto del giardinaggio. L’evento, che si svolge presso l’Area Exp di Cerea, ha come obiettivi la promozione e l’approfondimento delle tematiche legate alle piante, al giardino, al vivere all’aperto, alla natura. La manifestazione è rivolta a tutti: tecnici del verde, progettisti, manutentori ed appassionati del verde, ma anche vivaisti, floricoltori e giardinieri, scuole ed enti di formazione. www.areaexp.it

Domenica 18 marzo si terrà al Parco Giardino Sigurtà la “Corsa di Primavera”, l’appuntamento non competitivo per tutti gli amanti della corsa e della natura che quest’anno sarà unica nel suo genere, ovvero ispirata alle atmosfere hippy! Partenza alle 9.30 e 3 i percorsi che si snoderanno nei 600.000 metri quadrati del bel Parco saranno di 2,5 km, 6 km e 12 km: un’occasione per scoprire divertendosi i primi cenni della primavera, ormai alle porte. Per costi ed iscrizioni: www.endu.net

VERONA

VERONA SPOSI, all’arsenale UN MATRiMONIO DA FAVOLA Il 3 e 4 febbraio si terrà all’Arsenale di Verona la diciannovesima edizione di Verona Sposi, l’evento dedicato alle coppie in procinto di coronare il loro sogno nei prossimi mesi dell’anno appena iniziato. In programma un intero fine settimana per scoprire novità e tendenze del 2018 delle 70 aziende del

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settore, per il fatidico giorno del SI e renderlo indimenticabile. Tra gli stand allestiti con originalità ed eleganza si potranno trovare anche gioiellerie, ville, catering e location, pasticcerie, wedding planner, truccatori e hair stlylist, agenzie di spettacolo ed intrattenimento. La novità di questa edizione è il concorso “Sposi Fortunati” che premia i futuri sposi in visita alla manifestazione. La coppia fortunata che verrà estratta a sorte, a novembre, vincerà un buono sconto del valore di 500 € da utilizzare presso uno degli espositori conosciuto in fiera. Il meccanismo è semplice: le coppie potranno imbucare nell’apposita urna al punto registrazione il coupon completo di proprio nome, cognome e indirizzo e-mail. Il coupon è disponibile presso i negozi della provincia intera e sarà distribuito anche in fiera dagli stessi espositori. La manifestazione sarà aperta sabato e domenica dalle 10.00 alle 19.00. L’ingresso è gratuito con pre-registrazione on line al sito www.veronasposinfiera.it o direttamente in fiera compilando una scheda al punto registrazioni.

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9.10.11 Marzo Verona

L’Evento

le istituzioni cittadine riconoscono nell’offerta un progetto utile alla formazione delle nuove generazioni

A CURA di M.T. SAN JUAN

S

port Expo nasce nel 2007 da un’idea di Stefano Bianchini, presidente della FIPAV Verona che decide di organizzare in Fiera un evento dedicato ai bambini dai 6 ai 14 anni che racchiudesse in un solo luogo diverse discipline sportive tramite la partecipazione di federazioni e società. L’obiettivo dell’evento è stato fin da subito quello di valorizzare il binomio sport e ragazzi, promuovendo un sano e corretto stile di vita, fondato sulla pratica sportiva e sulla corretta e sana alimentazione. Sport in quanto ottimo strumento di formazione e palestra di vita in grado di insegnare e promulgare valori quali spirito di squadra, sacrificio, determinazione. Dalla prima edizione, che ha visto partecipare 9.000 bambini per provare una decina di sport, si è passati subito a più di 15.000 ragazzi si sono lanciati tra ben 15 discipline sportive diverse nel 2008. Il 2009 è l’anno di un importante passo per Sport Expo: il Comune di Verona, capendo la portata dell’evento per l’intera città, decide di diventare ente organizzatore fornendo all’intera manifestazione una riconoscibilità maggiore, che porta a raggiungere le 27.000 presenze con circa 30 discipline. Arrivando nel 2010 a quota 32.000 ragazzi con ben 40 sport presenti. Nell’edizione 2011 si sono sfiorati i 40.000 ragazzi, nell’aprile del 2012 viene infranto il muro dei 40.000. È il 2013 l’anno in cui si aggiunge una giornata dedicata esclusivamente alle scuole, il lunedì, per sottolineare in modo ancora più evidente la centralità dei ragazzi. Sport Expo ha continuato a crescere anche dopo, con ben 52.000 presenze

DAL 2016 C’è IL PATROCINIO CONI Dal 2016 Sport Expo ha ricevuto il riconoscimento direttamente dal Presidente Malagò che ha concesso il patrocinio del CONI Nazionale. Una grande soddisfazionE. Le aziende diventano veri e propri partner condividendo lo spirito e i valori promossi facendoli propri, un’occasione di visibilità e vicinanza alle famiglie e alla città.

nel 2014, nel 2015 i visitatori sono stati 58.000 e nel 2016, la decima edizione ha contato 60.000 partecipanti. Tanti sono gli sport che ogni anno sono presenti a Sport Expo, dai più tradizionali come la pallavolo, il calcio, il basket, il rugby, il tennis, il tiro con l’arco, il football americano, il ciclismo, la scherma, l’atle-

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SPORTEXPO 2018 pratica sportiva come palestra di vita LE FEDERAZIONI E LE SOCIETÀ SPORTIVE SONO DISPONIBILI A FAR PROVARE E SPERIMENTARE LE DIVERSE DISCIPLINE, PROMUOVENDO ANCHE GLI SPORT MENO COMUNI E APPASSIONANDO I PIÙ GIOVANI ALLO SPORT

tica leggera e il tamburello a quelli meno comuni come la canoa kayak, il kite, la danza sportiva, l’arrampicata sportiva, l’hockey su prato, il Kendo, attività subacque, windsurf, pesca sportiva solo per citarne alcuni. Le squadre del veronese e non solo, dal Chievo, all’Hellas, dal calcio femminile Verona alla Bluvolley fino alle squadre minori dei diversi sport si ritrovano in Fiera per un appuntamento fisso. All’interno della tre giorni, infatti, vengono organizzati tornei, dimostrazioni, prove, partite, gare per trasmettere quello che è lo sport ai ragazzi. Sono tanti anche i testimonial del mondo sportivo che abbracciano lo spirito di Sport Expo e ogni anno ci mettono in gioco insieme ai ragazzi tra cui la squadra al completo del Chievo Verona, l’Olimpionico Wilfred Bungei, oro negli 800m a Pechino 2008, il CT della nazionale femminile di Volley Massimo Barbolini, il bronzo olimpico nella spada Diego Confalonieri, Alessandra Galiotto, finalista a Pechino nella canoa Kayak, Luca Pizzini, talento veronese del nuoto e Chiara Simionato, pattinaggio di velocità su ghiaccio. In rappresentanza del gruppo sportivo dei Carabinieri, sono stati presenti i campioni nazionali Diego Cafagna, Maurizio Bobbato e Giorgio Piantanella. Per le Fiamme Gialle negli anni hanno partecipato a Sport Expo gli atleti Cristiano Andrei, Andrea Giaconi, Stefano Anceschi, Roberto Di Donna, Francesco Bruno

e gli sciatori Christian Deville e Stefano Gross, oltre a Fabrizio Mori, Cristian Zorzi, oro Mondiale nel 2007 ed oro Olimpico nel 2006 a Torino in sci di fondo, ed Alessio Sartori, campione del canottaggio, oro Olimpico a Sidney 2000, bronzo ad Atene 2004 ed argento a Londra 2012. Sono transitati da Sport Expo campioni di caratura internazionale delle più svariate discipline come Tania Cagnotto, Francesca Dallapè, Valentina Marchei, Marco Orsi, Veronica Zorzi, Gloria Hooper, Gianluca Zambrotta, Andrea Lucchetta, Carlton Mayers, Damiano Tommasi, Demetrio Albertini e molti altri.

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21-25 Febbraio Verona

L’Evento

UN APPUNTAMENTO DI LIVELLO INTERNAZIONALE SIA PER GLI OPERATORI DEL SETTORE SIA PER IL PUBBLICO OVE VERRANNO PRESENTATI IMPIANTI E ATTREZZATURE PER LA PRODUZIONE DI CALORE

progetto fuoco 2018 SCALDARSI D’INNOVAZIONE di giacomo gabriele morelli

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orna a Verona l’appuntamento con la biennale internazionale Progetto Fuoco, punto di riferimento per il settore dei sistemi di riscaldamento a biomasse legnose, che ha visto durante la scorsa edizione la partecipazione di 754 espositori (+15% sul 2014) per metà stranieri provenienti da 38 Paesi, e più di 70.000 visitatori in cinque giorni giunti da 69 nazioni. “Architetti e designer, assieme a installatori, termoidraulici e a un sempre maggior numero di privati, si avvicinano con crescente interesse al settore – dichiara Ado Rebuli, presidente di Piemmeti Spa, Società che organizza l’evento – anche sulla spinta dei consumatori richiamati dal fascino della fiamma viva e dagli incentivi del Conto Energetico”. Obiettivo della kermesse sarà dunque la presentazione di novità e soluzioni sempre più performanti in linea con le esigenze presenti e future del mercato, non solo da un punto di vista tecnologico ma anche da quello estetico. In tal senso, la precedente manifestazione aveva portato in fiera anche il noto designer parigino Philippe Starck, ed era stata pro-

Ice e Veronafiere, che ci permetterà di portare a Verona delegazioni estere provenienti non solo dai Paesi target (soprattutto europei e scandinavi), ma anche dai mercati in forte crescita ed emergenti. Una delle novità più interessanti è l’ampliamento dell’area espositiva esterna dove, in collaborazione con la rivista di settore Compagnia delle Foreste, troveranno spazio macchinari e attrezzature per la prima lavorazione del legno”. Ad arricchire l’evento fieristico sarà infine un fitto calendario di convegni divulgativi e incontri di aggiornamento tecnico dedicati ai professionisti. Per Progetto Fuoco 2018 è previsto il patrocinio di: Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Regione Veneto, Comune di Verona, Provincia di Verona, Camera di Commercio di Verona. Le associazioni di settore coinvolte sono AIEL (partner tecnico), ANFUS, ASSOCOSMA, ANVER e Confartigianato Imprese Veneto. La manifestazione vede inoltre la collaborazione dell’Università di Padova, con il Dipartimento TE.SAF, ENAMA e il Laboratorio ABC e l’Università di Firenze con lo spin-off accademico iBioNet.

50 E PIÙ TRA EVENTI, WORKSHOP E CONVEGNI IN COLLABORAZIONE CON IL PARTNER TECNICO AIEL ASSOCIAZIONE ITALIANA ENERGIE AGROFORESTALI motrice, in collaborazione con l’ADI (Associazione per il Disegno Industriale), del concorso dedicato ai designer “Il caminetto, la stufa e lo spazio attorno”. Innovazione e creatività sono dunque attese come fil rouge anche dell’offerta espositiva dell’undicesima edizione, con un’attenzione particolare al tema dell’abbattimento dei consumi e quindi dei costi, dell’ecosostenibilità e delle nuove tecnologie di gestione dei sistemi da dispositivi mobili. “Le previsioni di riuscita della Fiera sono certamente positive – dichiara Raul Barbieri, Direttore di Piemmeti spa – visto l’andamento delle richieste pervenute finora che determinano un netto incremento del numero degli espositori e degli spazi a loro dedicati. Non da meno l’impegno sul fronte dell’internazionalizzazione anche delle presenze degli operatori in visita, grazie anche alla massiccia opera di promozione svolta in collaborazione con

tutti i numeri di progetto fuoco Progetto Fuoco è il più importante evento mondiale nel settore impianti e attrezzature per la produzione di calore ed energia dalla combustione di legna: – 754 aziende (+15% rispetto all’edizione precedente) delle quali circa 322 estere provenienti da 38 Paesi – 105.000 metri quadrati di superficie espositiva – 70.317 visitatori, 14.540 dei quali stranieri provenienti da 69 paesi

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– Esposizione di oltre 3000 prodotti, 250 dei quali funzionanti, grazie all’impianto di aspirazione fumi – Collaborazioni scientifiche con AIEL, partner tecnico, Università di Padova TeSAF, Anfus, Assocosma e tutte le principali associazioni del settore – Oltre 250 giornalisti accreditati. PROGETTO FUOCO è una manifestazione aperta agli operatori e al pubblico.

IL 21 MARZO 1999 LA PRIMA EDIZIONE La prima edizione di Progetto Fuoco, prima e unica rassegna italiana di stufe e caminetti, è stata organizzata dalla società PIEMMETI e si è tenuta dal 18 al 21 marzo 1999 alla Fiera di Verona. Due padiglioni hanno ospitato 135 visitatori e 15.000 visitatori; l’obiettivo, fin da subito, è coinciso con la volontà di accendere i riflettori su nuove soluzioni economiche ed ecologiche per la produzione di energia dalla combustione della legna. E fin da subito l’attenzione è stata catalizzata non solo dai prodotti in mostra ma anche dai diversi convegni, che avevano come leit motiv l’importanza di salvaguardare l’ambiente e la salute utilizzando sistemi di riscaldamento innovativi e tecnologicamente avanzati, proteggendo oltretutto l’enorme patrimonio forestale italiano dal danno ambientale derivato dall’abbandono dei boschi lasciati in degrado.

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Hotel La Perla Corvara (Bz)

L’Evento

una mostra e Un libro per celebrare 10 anni di progetti charity in tutto il mondo. La mostra sarà visitabile tutti i giorni secondo apertura dell’Hotel La Perla

si celebrano i gloriosi 10 anni della Costa Family Foundation di beatrice moscatelli

MIO FRATELLO È AFRICANO 2007/2017: 10 anni di impegni, attività, missioni e viaggi per assistere le popolazioni dei Paesi in via di sviluppo, dall’India all’Afghanistan e Nepal, dall’Uganda al Togo. Mio fratello è africano è il volume che la CFF pubblica per festeggiare un importante anniversario. Immagini e parole per raccontare le belle esperienze vissute, i volti incontrati, i sorrisi nati da un gesto, dedicato a chi crede e sostiene l’operato della Fondazione. Ritratti di figure fondamentali per ogni iniziativa, come Suor Patrizia, di cui il testo riprende alcune delle lettere dalle missioni. Il libro è l’album dei ricordi e il diario di una famiglia allargata, un gruppo di persone che gestisce in comune beni e risorse, distribuendo possibilità in modo concreto, uscendo dalla logica del singolo per aprirsi verso gli altri.

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a fondazione è un tuffo in un mondo di storie. Una scoperta dopo l’altra, una storia dopo l’altra. Mondi interi che si rivelano, dai colori accesi, dalle storie forti”. E sono tutte queste storie che la Costa Family Foundation, giunta a celebrare il decimo anniversario, vuole condividere con tutti gli ospiti che visiteranno la mostra Costa Family Foundation – 10 anni che è stata inaugurata lo scorso 6 gennaio negli accoglienti spazi dell’Hotel La Perla di Corvara, dove tutto è nato. Il pubblico ha potuto scoprire in anteprima guidata il percorso interattivo che racconta le origini della fondazione, dal 2007 ad oggi, e i singoli progetti avviati e in corso, tra ritratti, approfondimenti, riflessioni e installazioni dedicati alla storia di questa piccola grande famiglia che dalle valli delle Dolomiti ha raggiunto i cuori e i sorrisi di migliaia di persone in tutto il mondo, dall’India all’Afghanistan e Nepal, dall’Uganda al Togo, portando aiuti e speranze, “dando vita a sogni da poter custodire e realizzare insieme per farli diventare ancora storie di vita”, con le parole della responsabile Elide

Mussner Pizzinini. In occasione della mostra, sarà possibile ascoltare le esperienze di chi vive davvero questa Fondazione – volontari e organizzatori, tra cui Michil Costa, fondatore e padrone di casa – e acquistare il libro Mio fratello è africano, il volume appena pubblicato proprio per festeggiare questo importante decimo compleanno, solo uno step che diventa fondamentale per proseguire nella missione di dare – a tutte queste storie – un happy ending. La mostra sarà visitabile tutti i giorni secondo apertura dell’Hotel La Perla con ingresso libero. La Costa Family Foundation onlus nasce nel 2007 per la protezione e promozione dei diritti dei minori in tutto il mondo, dall’idea di Michi Costa e dalla volontà della famiglia Costa di dare un aiuto concreto a chi è nato meno fortunato. Svolge la propria attività nel settore della cooperazione in favore delle popolazioni dei paesi in via di sviluppo, dell’assistenza psicologica, sociale, pedagogica e sociosanitaria, come di ogni altra forma di assistenza e soccorso ai bambini che vivono in condizioni disagiate o di emergenza, avendo inoltre riguardo per la tutela delle minoranze linguistiche e culturali.

tanti i progetti avviati e sostenuti nel mondo

Un libro che presenta la famiglia Costa, e la decisione di attivare una ONLUS attiva nei paesi in via di sviluppo accanto a donne e bambini, fornendo assistenza psicologica, sociale, pedagogica e socio sanitaria.

Dal primo progetto in India, la casa n° 13 a Dharamsala, nel Tibetan Children’s Village per 34 bambini profughi tra i 4 e i 12 anni, a quello più recente, accanto alla RAWA – Revolutionary Association of the Women of Afghanistan, che attraverso la gestione di un campo di zafferano nelle campagne di Herat dà lavoro e sostentamento alle donne – spesso vedove - impiegate nella raccolta, e poter dare un futuro alle loro famiglie a carico, passando dalle Scuole Verdi in Uganda e le scuole e gli ambulatori in Togo.

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Mio fratello è africano pp. 127 – donazione di € 45 a sostegno delle attività della Fondazione Editore Ex Libris. Anno edizione 2017 Disponibile sul sito della CFF – Costa Family Foundation www.costafoundation.org e presso le “case” della Famiglia Costa (Hotel La Perla di Corvara, Berghotel Ladinia, Albergo Posta Marcucci) Testi raccolti e di Barbara Bachmann e Elide Mussner Pizzinini. Foto di Gustav Willeit, Nicolò Degiorgis, Carla Dazzi.

Nel corso del 2017 la reporter sudtirolese Barbara Bachmann ha viaggiato insieme ai volontari della fondazione tra Togo, India e Uganda, portando a casa racconti di luoghi, persone e culture lontane La Costa Family Foundation onlus collabora nei paesi di destinazione con partner scelti, dando valore al contatto personale, ai valori comuni e ad un modus operandi che si inserisca in modo armonioso all’interno della cultura del paese, senza intaccare gli equilibri, bensì ascoltando, riflettendo e cercando di capire le vere esigenze dei beneficiari. La gran parte dei progetti sostenuti infatti, nasce proprio dalla richiesta esplicita delle comunità locali. Il focus della fondazione va a progetti di educazione, di empowerment, di sostegno alle donne e di agricoltura, senza però dimenticare il sostegno a progetti inerenti emergenze umanitarie e sanità.

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Fino al 20 Giugno Brescia

L’Evento

le porte delle più raffinate e importanti dimore di Brescia si apriranno eccezionalmente per mostrare il frutto di un collezionismo d’arte silenzioso e riservato

PICASSO, DE CHIRICO, MORANDI 100 capolavori in mostra di giacomo gabriele morelli

una nuova via espressiva

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i è mai capitato di entrare in un’abitazione privata e di trovarvi inaspettatamente al cospetto di un capolavoro Picasso? O di restare a bocca aperta, increduli, davanti a un celebre dipinto di De Chirico pubblicato sul manuale di Storia dell’Arte del liceo, ora appeso nel salotto di vostri conoscenti? Ebbene, se non avete mai avuto la fortuna di vivere in prima persona simili emozioni, questa è la mostra che fa per voi! Dopo quattro anni dalla fortunata esposizione Moretto, Savoldo, Romanino, Ceruti. 100 capolavori

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Palazzo Martinengo diventerà un “museo ideale” dove confluiranno una preziosa selezione di capolavori ricercati, acquistati e amati dalle più illustri famiglie bresciane dalle collezioni private bresciane, il curatore Davide Dotti propone al pubblico un nuovo appassionante viaggio alla scoperta dei capolavori conservati nelle più prestigiose dimore private della Provincia di Brescia, scrigni di tesori d’arte di inestimabile valore. Protagonisti della mostra non saranno più dipinti rinascimentali e barocchi, bensì tele eseguite nel XIX e XX secolo. Il percorso espositivo – che presenterà in anteprima mondiale un capolavoro riscoperto di Pablo Picasso del 1942, “Natura morta con testa di toro” – permetterà di esplorare le correnti e i movimenti artistici succedutesi nel corso dei decenni attraverso una selezione di oltre cento opere, alcune delle quali inedite o mai esposte in pubblico prima d’ora. Ai lavori dei più illustri pittori bresciani (Basiletti, Inganni, Filippini, Bertolotti, Soldini) seguiranno quelli dei grandi maestri italiani dell’Ottocento (Boldini, De Nittis, Fattori, Zandomeneghi); il salto verso la modernità sarà sancito dalle sperimentazioni d’avanguardia dei Futuristi Balla, Boccioni e Depero che esaltavano il mito del progresso, del dinamismo e della velocità, a cui faranno da contraltare le magiche tele metafisiche di De Chirico, Savinio e Severini; dal “Ritorno all’ordine” che caratterizzò gli anni venti e trenta del Novecento, di cui furono massimi interpreti Sironi, Morandi e Carrà, si approderà infine alla nuova Arte Informale, nata come reazione alla sofferenza e al disagio interiore vissuto dagli artisti di fronte all’immane devastazione della Seconda Guerra Mondiale.

L’intento di Fontana, Burri, Vedova e Manzoni fu quello di cercare una nuova via espressiva rispetto a qualsiasi forma, figurativa o astratta, costruita secondo canoni razionali rapportabili alla tradizione pittorica precedente. Le loro opere, caratterizzate dall’improvvisazione e dalla potente gestualità nello stendere una pennellata, tracciare un segno, incidere, tagliare o bucare la tela, sono il frutto di un evento artistico che, svuotato da qualsiasi valore formale, si esaurisce nell’atto stesso della creazione. La rivoluzione estetica compiuta da questi maestri fu così dirompente da influenzare buona parte della produzione artistica dei decenni successivi, e tutt’oggi continua a essere fonte di ispirazione per l’arte contemporanea.

un’occasione imperdibile Per venti settimane Palazzo Martinengo diverrà il tempio del collezionismo privato, un “museo ideale” dove confluiranno una raffinata selezione di capolavori ricercati, acquistati e amati dalle più illustri famiglie bresciane che, quadro dopo quadro, hanno dato vita a raccolte di importanza museale uniche per qualità, varietà e vastità. Per il pubblico si tratta di un’occasione imperdibile per entrare virtualmente nelle più belle e inaccessibili dimore di Brescia e provincia e ammirare, in via del tutto eccezionale, opere di straordinario valore storico-artistico ritrovate dal curatore dopo anni appassionate ricerche.

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10-17 Febbraio Brescia

L’Evento

le proiezioni di light art vogliono prendere spunto dalla singolare “architettura naturale” del castello per ampliarne gli orizzonti grazie alla creatività degli artisti coinvolti

FESTIVAL INTERNAZIONALE DELLE LUCI tra natura e architettura di BEATRICE MOSCATELLI

Qualche numero dall’EDIZIONE 2017 150.000 visitatori 200.000 persone transitate nell’area del Castello 58.000 visite al sito web ufficiale www.cidneon. com da: Italia – Germania - Stati Uniti – Inghilterra – Olanda – Francia – Spagna - Canada 608.468 visualizzazioni della pagina Facebook, 170.122 interazioni, 454.400 persone raggiunte 1.350 post su Twitter che hanno raggiunto 450.000 persone 13.021 post su Instagram più usati, con i popolari hashtag #cidneon #festivaldelleluci, #castellodibrescia, per un totale di 335.014 persone raggiunte 100 testate online, tra cui SKY ARTE, Touring Club e Artribune.

è

la sola città italiana a far parte del Festival Internazionale delle Luci (I.L.O.). Dopo lo straordinario successo del primo Festival delle luci del febbraio 2017, promosso dal Comitato Amici del Cidneo Onlus, con la direzione artistica di Cieli Vibranti, Brescia spicca il balzo e viene ammessa – unica città italiana - a far parte del prestigioso circuito internazionale con la supervisione dell’olandese Robbert ten Caten. Si conferma uno degli eventi più attesi per Brescia che diventa parte di un network di festival di light art in tutto il mondo che si svolge in città come Lione, Praga, Montreal, Città del Messico, Gerusalemme, Singapore, Rio de Janeiro. L’ammissione al prestigioso circuito artistico è stata decisa dal comitato internazionale di I.L.O. (International Light Organization) dopo lo straordinario successo della prima edizione dello scorso febbraio, che ha portato sul colle Cidneo oltre 200.000 persone. La seconda edizione, che vestirà di magia il Castello, proiettando Brescia nel mondo, prevede otto serate di apertura (da sabato

dimensione internazionale e grandi attrazioni Il percorso sarà composto da 18 installazioni – rispetto alle 15 della prima edizione – con artisti provenienti da tutta europa. Il festival renderà omaggio alla Pinacoteca Tosio Martinengo, in vista della sua prossima riapertura. Una delle installazioni celebrative sarà il “Drago”, realizzato da Davide “Asker” Carioni e Lorenzo Pompei, una proiezione in 3d su un grande schermo ad acqua, collocato nel Piazzale della Locomotiva. Il riferimento è al drago ucciso da San Giorgio ritratto in un dipinto di incerta attribuzione del XV secolo, epoca di costruzione del Castello, tra i capolavori custoditi

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Un itinerario avvincente in cui i muri diventano finestre su altri mondi, gli alberi si tingono di incantesimi luminosi, la fantasia spalanca nuovi spazi nei tunnel, tra le pietre di un maniero leggendario

10 a sabato 17 febbraio), dalle 18.30 alle 24.00 (ultimo ingresso alle 22.30) location da favola, esposizione di opere realizzate con la luce da artisti nazionali ed internazionali di fama mondiale, Food e Village. CidneON è il primo Festival delle luci in Europa realizzato interamente in un Castello urbano e un’iniziativa unica nel suo genere in Italia. Il tema dell’edizione 2018 sarà “Natura e Architettura”: l’una la diretta conseguenza dell’altra, come risultato della capacità dell’uomo di valorizzare ciò che già di bello esiste. Così anche il Festival Internazionale delle Luci è per Brescia strumento di valorizzazione di un luogo - e prima ancora di una parte della storia della città - misterioso e affascinante e al tempo stesso sede di expo industriali ed internazionali, punto cruciale per la città e che, grazie a queste iniziative, potrà tornare ad esserlo. L’organizzazione, affidata ad “UP! Strategy to action” prevede l’ingresso gratuito affiancato però alla possibilità di prenotare a pagamento la fast lane, che permetterà agli interessati di saltare la coda. Novità assoluta della seconda edizione è l’uscita, una scala-torre alta 16 metri che consentirà al pubblico di scendere

direttamente nel Piazzale dello Sferisterio. La torre sarà una vera e propria installazione, di cui il pubblico entrerà a far parte, con un allestimento luminoso e video curato da Marco Taietti.. I.L.O. è la rete dei festival internazionali delle luci per lo scambio di visioni, ispirazioni e informazioni ad un livello internazionale, stimolando lo scambio di conoscenze ed esperienze con la finalità di creare piattaforme di coproduzione, ricerca e comunicazione. Lo scopo è lo sviluppo continuo della qualità del contenuto artistico dei membri del network, creando la consapevolezza della rilevanza dei festival delle luci.

dalla Pinacoteca. La dimensione internazionale del festival sarà garantita da numerose installazioni, tra cui la magnifica “Nuvola”, opera degli artisti canadesi Caitlind RC Brown e Wayne Garrett, realizzata con migliaia di lampadine, che il pubblico può accendere e spegnere, inno alla natura e alla sostenibilità. Due installazioni ripercorreranno le orme dell’edizione 2017, rafforzando il legame con la città. Nella Fossa dei Martiri, l’artista bresciano Stefano Mazzanti realizzerà “Acordaos. Coro di luce”, un’installazione composta da 36 colonne luminose: otto saranno di colore rosso, per ricordare le vittime della strage di Piazza della Loggia del 1974. Colonna sonora dell’installazione sarà il brano “Acordaos de aquel dia”, scritto proprio per ricordare le vittime della strage dal bresciano Giancarlo Facchinetti, tra i più importanti compositori del Novecento, recentemente scomparso.

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speciale mostre

wildlife photographer of the year P a cura di m.t. san juan

er il nono anno consecutivo sarà la suggestiva cornice del Forte di Bard, in Valle d’Aosta, ad ospitare l’anteprima italiana del Wildlife Photographer of the Year. Giunto alla 53esima edizione, il premio istituito dal Natural History Museum di Londra premia la miglior foto naturalistica dell’anno. L’evento italiano si svolgerà dal 16 febbraio al 10 giugno.

Per la nona volta consecutiva l’anteprima italiana del concorso che elegge la migliore fotografia naturalistica dell’anno espone i migliori scatti presso la roccaforte valdostana

L’EDIZIONE 2017 L’esposizione comprenderà le migliori 100 fotografie, selezionate fra le decine di migliaia inviate per la partecipazione al concorso. Vincitore dell’edizione 2017 è il fotografo Brent Stirton con lo scatto “Memoriale ad una specie”: un’immagine dal forte impatto visivo, che mostra in primo piano un rinoceronte cui è stato da poco tagliato il corno. Il rinoceronte, infatti, continua ad essere minacciato dal bracconaggio e dal fiorente mercato dell’avorio: secondo la medicina tradizionale il corno di quest’animale avrebbe proprietà curative. Il fotografo ha raccontato di aver visto almeno altre 30 altre scene analoghe nel corso della sua visita al Parco Hluhluwe Imfolozi, la più antica riserva naturale africana. “Riuscire a trasformare un’immagine così tragica in un capolavoro meritava il premio più importante. In questo gigante abbattuto traspaiono allo stesso tempo grande intensità emotiva ed estrema dignità.

E’ il simbolo di uno dei crimini ambientali più crudeli e ingiustificati, che dovrebbe sdegnare profondamente l’opinione pubblica’’, ha commentato Roz Kidman Cox, membro della giuria. ‘ ’La foto di Brent Stirton sottolinea l’urgente bisogno di umanità che occorre per proteggere il nostro pianeta e le specie con cui viviamo’’, ha aggiunto il direttore del Museo di Storia Naturale di Londra, Sir Michael Dixon.

Daniel Nelson. Vincitore categoria giovani (15-17 anni)

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IN ESPOSIZIONE IN ITALIA L’anteprima italiana offrirà un percorso fra le foto vincitrici delle 16 categorie del Wildlife Photographer of the Year e che mostreranno la natura e la biodiversità che va dalle piante, agli animali ritratti in svariati habitat. Le foto sono state giudicate da esperti internazionali per la loro originalità e sulla base di criteri artistici e tecnici. Fra i fotografi premiati ci sono anche cinque italiani: Stefano Unterthiner, finalista nelle categorie

Credits: Brent Stirton. Un rinoceronte vittima dei bracconieri è la foto scelta come vincitrice del Wildlife Photographer of the Year (WPY) 2017

The Wildlife Photojournalist Award: Story e Urban Wildlife; Ekaterina Bee, vincitrice nella categoria 10 Years and under; Marco Urso, finalista nella categoria Behaviour, Hugo Wasserman, finalista nella categoria Urban Wildlife e, infine, Angiolo Manetti, finalista nella categoria Earth’s Environments. Il premio per il miglior scatto della categoria giovani, Young Wildlife Photographer of the Year, è andato invece all’olandese Daniël Nelson che è riuscito a ritrarre un gorilla felicemente sdraiato e intento a mangiare con gusto un frutto dell’albero del pane. Questa immagine, realizzata all’interno della foresta del Parco Nazionale di Odzala, nella Repubblica

Uri Golman

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Debra Garside

Marco Urso

del Congo, rappresenta perfettamente l’innegabile somiglianza tra le scimmie selvatiche e l’essere umano, ma soprattutto l’importanza dell’ambiente da cui dipendono.

Wildlife Photographer of the Year Forte di Bard. Valle d’Aosta 16 febbraio – 10 giugno 2018 Orari martedì-venerdì 10.00 – 18.00 sabato, domenica e festivi 10.00 – 19.00 chiuso il lunedì (aperta lunedì 12 febbraio, lunedì 2 aprile e lunedì 30 aprile)

Luciano Condisani

Tariffe Intero 8,00 euro Ridotto 7,00 euro Cumulativo con la mostra Luci del Nord. Impressionismo in Normandia. Intero 13,00 euro Ridotto 11,00 euro Informazioni al pubblico Associazione Forte di Bard T. + 39 0125 833811 | info@fortedibard.it | www.fortedibard.it

Claudio Contreras Koob

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Ryan Millier

Jo-Anne Mc Arthur

Luke Massey

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SPECIALE PARCO NATURA VIVA

PARCO NATURA VIVA UN’AVVENTURA INIZIATA NEL 1969 Il Parco Natura Viva è oggi un moderno Parco Zoologico, importante centro di tutela per le specie minacciate, che ha saputo evolversi nel tempo per assumere un ruolo attivo nella conservazione della biodiversità. Il Parco nasce dalla brillante idea dell’architetto Alberto Avesani, il fondatore, che trasformò negli anni ‘60 parte della propria azienda agricola, in un’area faunistica. Da questa idea embrionale nacque l’occasione di accogliere temporaneamente anche gli animali di un circo e da qui il pensiero di creare un parco, aperto al pubblico, per ospitare animali sia esotici che autoctoni. Progettato dal 1965, venne inaugurato il 25 Giugno 1969 un primo settore di circa 10 ettari. Nel 1973 si aggiunse un settore Safari, da visi-

tare a bordo del proprio autoveicolo. Nel 1978 la struttura venne ampliata con nuovi percorsi: l’Aquaterrarium, la Serra Tropicale e l’area Dinosauri. Dal 1985 si è avviato un importante progetto di riqualificazione generale che ha coinvolto e coinvolge tutt’ora diversi aspetti fondamentali: zoologico, architettonico e manageriale. Il ruolo dei parchi zoologici è evoluto nel tempo: da semplice esposizione di animali esotici ad un attore fondamentale della loro conservazione. L’utilità e la necessità di un moderno giardino zoologico sono state ufficialmente definite dalla Conferenza di Rio del 1992, in cui si è enunciato fortemente il valore della strategia di conservazione ex situ integrata a quella in situ nella protezione e tutela della Biodiversità.

ALBA, PICCOLA tapira D’AUTUNNO E’ l’ultima nata dell’anno in casa Parco Natura Viva: è Alba, piccola di tapiro sudamericano venuta al mondo in autunno da mamma Irene e papà Rondel. Per questa specie la fine di novembre non è il periodo più adatto per nascere: Alba ha affrontato le basse temperature invernali già a poche settimane di vita, ma se l’è cavata benissimo, coccolata da mamma Irene nelle aree riscaldate del suo reparto. Vulnerabile di estinzione secondo IUCN, Alba appartiene ad una specie che in Sudamerica ha visto ridursi le proprie popolazioni del 30% negli ultimi 30 anni. “Per i suoi primi 20 giorni di vita – spiega Camillo Sandri, veterinario e direttore tecnico del Parco Natura Viva – Alba non è uscita dal suo reparto interno e si è goduta le cure della sua mamma al tepore della paglia. Poi è arrivato il momento di affrontare le temperature tipiche dell’autunno inoltrato e mettere il muso fuori, approfittando di una giornata di sole. In quell’occasione è stata Ester, la sua sorellina di un anno, ad accudirla per tutto il giorno leccandola, seguendola e standole accanto sempre sotto gli occhi attenti di mamma Irene”. E le prime esplorazioni di Alba hanno suscitato grande attenzione anche nei due nandù che da circa un anno

BISONTI europei liberi in natura

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4 GHEPARDI CONTRO L’ESTINZIONE

condividono il reparto con i tapiri. Ribattezzato “il giardiniere della foresta”, il tapiro terrestre è uno dei più grandi mammiferi del Sudamerica e svolge un ruolo ecosistemico importantissimo: con la sua piccola proboscide prensile è in grado di afferrare foglie e piccoli semi che restituisce al terreno sotto forma di fertilizzante. Purtroppo, dietro il suo declino c’è ancora la mano dell’uomo: deforestazione e bracconaggio lo stanno confinando in aree protette sempre più ristrette, provocando una preoccupante frammentazione dell’habitat.

La maggior parte dei grandi erbivori è drasticamente in declino in tutta l’Eurasia. Il bisonte europeo è particolarmente vulnerabile e richiede l’intervento dell’uomo per la sua sopravvivenza. Le cause di questo declino sono numerose, tra cui perdita dell’habitat e bracconaggio. Il Parco Natura Viva è coinvolto da anni nella conservazione del bisonte europeo sia attraverso la sensibilizzazione del pubblico sulla tutela di questa specie, sia attraverso l’effettivo reinserimento in natura degli animali nati al Parco: un progetto grande ed emozionante. Il reinserimento in natura dei bisonti europei nati al Parco ha avuto inizio nel 2004 e nel corso degli anni il numero di animali liberati è salito a sei. Il progetto di reinserimento in natura è stato svolto in due aree dell’Europa Orientale: il Parco Nazionale di Poloniny (Slovacchia) e la Riserva dei Monti Tarcu (Romania). Il Parco si è avvalso dell’importante collaborazione di due fondazioni che si occupano di tutela della fauna selvatica: Large Herbivore Foundation (LHF) e Rewilding Europe.

Si chiamano Lex e Nero, sono fratelli e arrivano da un parco zoologico a 50 km da Parigi. I due ghepardi sono arrivati al Parco Natura Viva di Bussolengo e il loro posto sarà accanto a Teo e Mookane, già da tempo “padroni di casa”. Quattro ghepardi per un gruppo sociale di soli maschi: l’obiettivo è costituire una vera e propria riserva di geni per far fronte al continuo declino che in Africa sta decimando i felini più veloci della Terra, sempre più vicini a quello che in gergo viene chiamato “collo di bottiglia”. Estinti in 20 Paesi del loro habitat originario, agli inizi del secolo scorso si contavano 100mila ghepardi, mentre oggi se ne stimano 8mila. E’ anche per questo che proprio oggi si celebra in tutto il mondo la Giornata Internazionale del Ghepardo. “L’espansione delle attività umane in Africa – spiega Cesare Avesani Zaborra, direttore scientifico del Parco Natura Viva di Bussolengo – ha ridotto drasticamente l’habitat naturale di questa specie. Un fenomeno che non solo ha decimato il numero delle sue popolazioni ma le ha anche isolate, favorendo la riproduzione tra consanguinei. In queste condizioni la diversità genetica della specie viene meno e con essa, anche la capacità degli individui di reagire ai cambiamenti ambientali e alle epidemie”. Ecco che cos’è il “collo di bottiglia” e perché gli esperti lo considerano un’“anticamera dell’estinzione”. Lex e Nero, Teo e Mookane, fanno parte dunque di quel contingente di 185 ghepardi ospitati in 57 parchi zoologici aderenti all’European Association of Zoos and Aquaria, dove vivono gli esemplari inseriti nel Programma Europeo per le Specie Minacciate (EEP). E oggi per loro, inizia una lunga fase di ambientamento che si protrarrà probabilmente fino alla prossima primavera, quando avranno finalmente costruito un gruppo al maschile solido ed equilibrato, proprio come accade in natura.

n. 1 Febbraio-Marzo 2018



dossier / Criminalità ed investigazione a duello

R.I.S. gli Sherlock Holmes contemporanei

E’ risaputo quanto le vicende criminali siano coinvolgenti, e quanto sia occultata dai segreti istruttori l’attività degli investigatori deputati a confrontarsi con le imperscrutabili verità delle vicende più complesse. Non per nulla alcuni dei personaggi più famosi della letteratura mondiale appartengono proprio al mondo della criminologia e dell’investigazione. Da Sherlock Holmes a Miss Marple, da Hercule Poirot al Commissario Maigret, da Nero Woolf al nostrano Commissario Montalbano, e via dicendo; acuti e acculturati conoscitori di psicologia ed etologia criminale umana. Personaggi fittizi quanto improbabili, per questo molto amati da coloro che sono attratti dai misteri del crimine. In assenza di questi maestri dell’investigazione, a chi vengono assegnate in Italia le indagini sui casi più eclatanti di criminalità? Spesso sentiamo (o leggiamo) citare il RIS, che ha pure ispirato una serie televisiva di ottimo successo.

a cura di giacomo gabriele Morelli

Il forte calo degli omicidi annuali, dai 1916 del 1991 ai 397 del 2016, è imputabile anche alla sopravvenuta consapevolezza dei criminali di essere più facilmente individuabili

Ma di fatto chi sono gli agenti del RIS? Il Reparto Investigazioni Scientifiche, in sigla RIS, è il nome di 4 reparti dell’Arma dei Carabinieri che svolgono attività tecnico-scientifica nell’ambito delle indagini preliminari di un crimine. Il reparto è suddiviso in sezioni che si occupano delle varie branche della criminalistica e/o scienze forensi, e i militari che lavorano all’interno di questo reparto sono diplomati e laureati in varie discipline di competenza quali: biologia, chimica, fisica, ingegneria, chimica e tecnologia farmaceutica e psicologia. Quali sono le rispettive competenze? Gli specialisti della sezione di Biologia si occupano dell’analisi del DNA e dei reperti biologici in generale, presentando particolare attenzione alle tracce organiche che possono essere rinvenute sulla scena del crimine, sulle armi dei delitti e sui reperti. Sono anche coloro che si occupano del sopralluogo (nei casi più complessi) della


Sono solamente quattro le sedi del RIS, due delle quali dislocate in Sicilia e Sardegna

Percorso per entrare nel RIS e dislocazione delle sedi Sono da attribuire al RIS Le insperate soluzioni dei più eclatanti casi di cronaca nera degli ultimi anni

scena del crimine e dell’analisi delle macchie di sangue, così come dell’individuazione di tracce di animali (necrofagi e non, spesso insetti) per stabilire la data del decesso, o se il cadavere è stato spostato dal luogo del delitto. Presso il RIS è istituita la banca italiana del DNA, che conserva copie dei tracciati genetici delle persone coinvolte nelle inchieste di polizia. La conservazione riguarda sia persone condannate che altri coinvolti a vario titolo nelle indagini, e può prevedere la conservazione di campioni originali di tessuti, per ulteriori analisi, oltre all’esito degli esami sul DNA. Nella sezione di Chimica gli specialisti esaminano invece tutte le tracce non biologiche come fibre, frammenti di vernice, liquidi di natura sconosciuta e sostanze chimiche non identificate. Il laboratorio di chimica ha anche una struttura di “esplosivistica ed infiammabili” nella quale gli addetti si occupano di esaminare i resti degli esplosivi e di ricostruire eventuali ordigni per evidenziare probabili tracce del costruttore della stessa. Gli addetti alla Balistica sono laureati o diplomati in materie scientifiche che si occupano di tutto quello che riguarda le armi, sia da fuoco che “bianche” (coltelli, spade baionette etc.), classificazione delle armi, comparazioni balistica tra bossoli e tra proiettili, ripristino matricolare su armi ed auto-moto-veicoli, esame del reperto e comparazione con i database nazionali delle armi da fuoco. Essi esaminano anche i residui dello sparo e testano le armi per creare un inventario sempre più completo. Completano i settori sopra menzionati la Dattiloscopia, sezione che si occupa dell’analisi delle impronte (non solo quelle digitali) e gestisce i database nazionali delle impronte, nonché la sezione Fonica e Grafica, che si occupano delle comparazioni vocali,

Chi non è rimasto colpito dalla complessa soluzione dell’omicidio dell’adolescente di Bergamo Yara Gambirasio da parte del RIS di Parma, o di quello dell’Olgiata a Roma della contessa Alberica della Torre (a vent’anni di distanza) da parte del Ris di Roma, provando un sentimento di

riconoscenza ed ammirazione per il lavoro svolto? I giovani che aspirano a diventare agenti del RIS e intraprendere la carriera nel reparto devono innanzitutto arruolarsi nell’Arma dei Carabinieri ed essere diplomati e/o laureati in una delle discipline scientifiche di competenza come chimica, fisica, biologia, ingegneria nucleare, medicina, informatica. Successivamente, dopo il periodo di addestramento base, si può fare domanda e svolgere regolare concorso per entrare a far parte dei RIS. Le sedi del RIS sono quattro: Parma per le regioni del nord Italia, Roma per le regioni del centrosud, Messina specificamente per Sicilia e Calabria e Cagliari per la Sardegna. Per un crimine efferato compiuto a Bolzano viene dunque per esempio interpellato il Ris di Parma, essendo a questa sede assegnate le regioni Trentino Alto Adige, Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli e Val d’Aosta.

scienza e tecnologia offrono oggi un supporto basilare Il delitto perfetto, semmai sia esistito, è oggi reso ancor più improbabile dalla scienza sofisticata e dalla tecnologia d’avanguardia a disposizione degli investigatori

grafologiche e del controllo documentale; particolarmente rilevante è l’esame antropometrico per confrontare una persona sospetta ripresa dalle telecamere di sorveglianza con le foto segnaletiche. Sono da menzionare infine due unità particolari all’interno del RIS: l’Unità di Analisi Criminologiche, i cui specialisti psichiatri, psicologi e criminologi si occupano dell’elaborazione di un profilo psicologico nei casi più efferati e senza apparente movente, e la sezione Atti Persecutori, composta da psicologi, sociologi, esperti in criminologia e in analisi statistica e informatica con il compito di sviluppare studi e ricerche sul fenomeno degli atti persecutori (stalking) e delle manifestazioni di violenza e vessazione verso le vittime vulnerabili, per poi delineare strategie di prevenzione e di contrasto aggiornate ed efficaci. E’ evidente come la scienza e la tecnologia oggi diano un supporto un tempo impensabile nella raccolta di dati ed indizi utili alla soluzione di un caso. Ma, occorre dirlo, senza un filo conduttore ispirato dall’intuizione, dalla perspicacia, da quel che un tempo si definiva comunemente “fiuto”, buona parte dei casi sono destinati a rimanere irrisolti.


ABITARE

CHATEAU IL LAMINATO NOBILE La geometria di posa di una pavimentazione, cioè il disegno derivante dall’accostamento dei singoli listelli che la compongono, contribuisce in modo determinante a definire lo stile di un ambiente. Uno dei formati più incisivi con cui creare schemi scenografici è la spina italiana, utilizzata in passato dagli architetti di tutta Europa per decorare i saloni dei palazzi e delle grandi ville signorili. Proprio a queste ambientazioni di pregio si ispira Chateau di BerryAlloc, la nuova collezione di pavimenti dal piccolo formato che unisce l’estetica incisiva della spina alle performance tecniche superiori del laminato. Disponibile in 8 decori che riproducono alla perfezione la matericità del legno, la collezione Chateau è dedicata a chi vuole conferire ai locali un’aura prestigiosa, anche attraverso l’accostamento di stili diversi. La dinamicità data dal formato, infatti, ben si

di barbara gazzi

sposa non solo in ambienti classicheggianti, con ampie volumetrie e boiserie alle pareti, ma anche in contesti più moderni, sia nordici che industrial. L’effetto di assoluta naturalezza è dovuto alla profonda struttura lignea, che grazie alla finitura opaca e alla bisellatura sui quattro lati dona all’intera superficie posata l’aspetto di un vero parquet. La versatilità dei pavimenti Chateau è dovuta all’ estrema resistenza che raggiunge la classe 32AC4 e consente di rivestire ogni tipo di locale. Il sistema di aggancio Best Loc Xtreme 5G consente di installare il pavimento con un semplice clic, velocizzando il processo di posa e ottenendo un risultato senza alcuna imperfezione. Grazie alla facile manutenzione, effettuabile con un panno umido e con un’aspirapolvere a spazzola morbida, e alle finiture di alta qualità, la bellezza dei pavimenti rimane inalterata nel corso del tempo.

TENDENZE

FELIS, IL LETTO DI GABER

NEWWAVE LE MISE EN PLACE UNICHE

Un autentico protagonista dell’ambiente notte, con una testiera dal design avvolgente e dotata di terminali, ideale anche a centro stanza. GABER, prodotto dall’azienda Felis di Sacile è un letto completamente sfoderabile dove il rivestimento imbottito del giroletto e della testiera è solcato da cuciture che creano un piacevole ritmo visivo. Una proposta di forte presenza che si armonizza alla perfezione con l’architettura e l’interior design contemporanei. I terminali, delle specie di “orecchie”, sono attaccati al la testiera da una semplice zip quindi facilmente rimovibili. Grazie a un piedino che li sorregge, sono posizionabili a piacere chiusi, per dare un senso maggiore di protezione e privacy, semiaperti o aperti. A caratterizzare Gaber anche i piedini di sostegno in legno naturale massiccio inclinati verso l’esterno e sfasati. Un elemento davvero distintivo, questo, che conferisce all’intero letto un tocco di stile eco green. Tre le finiture a disposizione per questi piedini, il rovere Londra, il rovere tabacco, il rovere naturale. Il letto Gaber può essere anche scelto in versione Ring o con altri modelli di piedini. GABER è uno dei quattro letti con terminali della nuova collezione Bedstories2 di Felis. La linea prevede in tutto 9 modelli che, oltre alle consuete caratteristiche degli imbottiti Felis (qualità dei materiali, cura artigianale per i dettagli, funzionalità ed eleganza), spiccano per un design davvero originale.

Quando all’inizio del nuovo millennio Villeroy & Boch ha introdotto NewWave, una linea di piatti dal design unico e non convenzionale, ottenuta dalla scelta di utilizzare un design dinamico lontano dal canonico piatto a forma tonda, è stata una vera e propria rivoluzione per l’arte della tavola. NewWave ha portato un’idea innovativa nel mondo del design delle stoviglie che da 15 anni ad oggi ha cambiato l’intero settore, i piatti asimmetrici e multifunzionali creano mise en place uniche diventando molto in voga sulle tavole dei consumatori. Per celebrare l’anniversario della linea ha ideato un’ulteriore innovazione per il nuovo concept moderno grazie a un’accurata attenzione alle attuali tendenze di moda e di interior design, che vedono l’utilizzo di un mix di materiali naturali e strutturati. E’ stata ideata una linea di piatti in ceramica che in realtà sembra essere ricavata dalla pietra smaltata. I toni della pietra grigia possono essere accostati con la classica versione in colore bianco. La collezione è composta da undici piatti piani e angolari tra cui scegliere.

NABUCCO IL LEGGIO PIEGHEVOLE Nabucco è un leggio pieghevole utile in cucina per appoggiare il ricettario oppure l’iPad per i cuochi più hi-tech. Dotato di astine ferma pagina richiudibili e disponibile in 14 colori diversi. La colorazione della superfice in legno viene realizzata con colori naturali all’acqua rivestiti con due strati di vernice acrilica che garantisce ottima resistenza ai graffi.

FAZZINI IN MEZZO ALLA GIUNGLA La leggerezza di un foulard distrattamente appoggiato sul letto definisce l’omonima collezione composta da completo lenzuola, copripiumino e quilt. Il disegno fiorito è delimitato da una cornice di colore, proposta in rosa bouganville e in arancio. La fantasia riproduce un foliage mimetico, in cui si nascondono sagome di elefanti e giraffe.

DA HOUZZ I NUOVI TREND DEL DESIGN Lo stile Japandi coniuga il principio giapponese del “wabi sabi”, ossia la ricerca della bellezza nell’imperfezione, con la semplicità dello stile scandinavo. Uno stile contraddistinto da linee essenziali e da materiali naturali, particolarmente accogliente grazie all’utilizzo di materiali naturali e tinte chiare. Si rivela elegante ma anche ricco di personalità.


ECo&green

FOCUS di giacomo gabriele morelli

di benedetta bottura

“nuove” frontiere del commercio Baratto, banche del tempo, mercatini etici. Negli ultimi anni si è assistito a un fiorire di commerci alternativi alla grande distribuzione, che si rifà al passato. L’obiettivo è quello di interrompere l’ondata consumistica, per recuperare il senso dell’essenzialità e valori quali risparmio ed ecologia. Grazie al web, queste “nuove” forme di commercio stanno avendo grande successo. Nel baratto si scambiano beni o servizi senza uso di moneta. Il baratto oggi ha assunto nuove forme. Per esempio in #nuovodinuovo non si scambia, chiunque può prendere quello che vede, senza contropartita, purché ne abbia bisogno. Dropis e Tam Town, invece, hanno un sistema di pagamento virtuale, in cui la “moneta” sono le competenze e l’esperienza. Anche le vacanze si sono avvicinate a queste realtà, per esempio con Familink Travel e Home for Home

anche le Lepri mantovane monitorate in radiofrequenza è possibile scambiare le abitazioni. Esistono poi le banche del tempo, in cui si offre il proprio tempo libero per lo svolgimento di piccole commissioni. I mercatini etici, invece, sono veri e propri mercati, si usa quindi la moneta. Le merci vendute, sono offerte, di solito si tratta di oggetti usati. I soldi raccolti dalle vendite però, hanno fini precisi destinati a progetti umanitari. È il caso per esempio di Colibrì Mantova, che vende a prezzo simbolico oggetti e abiti per raccogliere fondi per l’Africa.

La Lepre mantovana sarà nel 2018 al centro di uno studio volto a migliorare la sua gestione. Lo studio è promosso e finanziato dalla Federazione Italiana della Caccia, e si svilupperà parallelamente anche in altre province lombarde. Il suo scopo è quello di approfondire le conoscenze sul comportamento delle lepri che, in qualità di soggetti riproduttori, ogni anno vengono rilasciate per rimpinguare i territori rimasti fortemente impoveriti al termine della stagione venatoria. Nella gestione faunistica della lepre il Mantovano in Italia rappresenta

pet terapy

Quattro zampe per sentirsi meglio Cani in pediatria per giocare con i giovani degenti. Le esperienze di pet terapy in ospedale sono sempre più frequenti e alcune strutture hanno addirittura organizzato appuntamenti settimanali fissi, in cui i cani entrano nelle corsie per alleggerire i tormenti dei degenti. L’ultima iniziativa è stata messa in atto nell’ospedale

natura

L’arido deserto dei laghi misteriosi Il Badain Jaran è un inospitale deserto tra Cina e Mongolia. Il paesaggio del Badain Jaran è fatto di alte dune stazionarie, che arrivano a 500 metri. Ha un’estensione di 49 mila chilometri ed è il terzo più grande della Cina. Il clima è arido e le precipitazioni annuali molto scarse, inoltre fa così caldo, che la pioggia evapora prima di toccare terra. Ciò che rende insolito questo deserto, è la presenza di 140 laghi perenni. Il nome Badain Jaran significa laghi misteriosi in lingua mongola. I laghi sembrerebbero alimentati da fonti sotterranee, che derivano dallo scioglimento dei ghiacci dei monti Qilian, che si trovano a centinaia di chilometri di distanza. Alcuni laghi sono salati e di colori insoliti per la presenza di alghe, gamberi e minerali. Attorno ai laghi cresce una ricca vegetazione. Le popolazioni e gli animali che vivono in questa zona usano l’acqua dei laghi per sopravvivere.

n. 3 Giugno-Luglio 2013

di Rieti. Durante l’epifania l’unità cinofila della Croce Rossa Italiana, ha portato le tre cagnoline Nina, Pina e Shila nel reparto di pediatria dell’ospedale. I bambini ricoverati hanno così potuto giocare con i cani, dimenticando per qualche momento i loro tormenti, festeggiando l’epifania e alleviando lo stress delle cure.

Scutigera, BRUTTA ma innocua Non è esattamente una bellezza, ma la scutigera, un artropode parente del millepiedi e del centopiedi, è innocua, anzi utile. La scutigera è grigio-giallastra con 3 strisce nere sul dorso. Alla nascita ha 4 zampe, crescendo arriva ad averne 15 paia. Il corpo rigido e le lunghe zampe, le permettono di muoversi molto velocemente su pareti, soffitti e pavimenti. Vive fino a 7 anni. Questo animale vive principalmente nelle case e si nutre di zanzare, cimici, ragni, scarafaggi, formiche e pesciolini d’argento. Queste sue abitudini alimentari la rendono utile per tenere le nostre case libere da intrusi. L’artropode cattura gli altri insetti con un veleno paralizzante, che però non ha effetto sui mammiferi, quindi umani e animali domestici possono stare tranquilli.

l’assoluta eccellenza, additato unanimemente dagli esperti nazionali come il modello da seguire, grazie alla tradizionale presenza di innumerevoli e ricche aree di divieto di caccia (chiamate ZRC, Zone di Ripopolamento e Cattura), gestite dai cacciatori con competenza, che fungono da serbatoio da cui attingere con apposite reti gli esemplari destinati ai ripopolamenti. Poiché la stragrande maggioranza delle province italiane non è dotata delle ZRC sopra citate, sul territorio nazionale da alcuni decenni si è sempre ricorso all’acquisto di lepri dai Paesi dell’est Europa (Ungheria, ecc.), oggi sempre più rare e costose da importare, oppure, più recentemente, all’impiego di lepri di allevamento. Fortemente discordanti però sono le opinioni sull’efficacia di questi esemplari, e a

conferma di questi dubbi la lepre è in drammatico calo numerico in tutte le regioni. Lo studio iniziato lo scorso gennaio è basato sull’applicazione di radiocollari ad alcune decine di lepri, sia di cattura locale, sia di provenienza estera, sia d’allevamento, per poter monitorare e confrontare l’adattabilità, la sopravvivenza, gli spostamenti, ecc., delle varie tipologie di riproduttori immessi, e quindi ricavare dati scientifici precisi che possano essere illuminanti per una più corretta gestione faunistica. In provincia di Mantova il progetto è coordinato dalla dott.ssa Sonia Braghiroli, affiancata da un’equipe di studenti universitari che si avvicendano nei periodici rilievi.

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ESTETICA

di Alessandra FusÉ

Methodist “Abbi cura del tuo corpo, è l’unico posto in cui devi vivere”: ecco il saggio slogan di Methodist, il marchio professionale che ha sviluppato dieci efficaci linee cosmetiche, sette viso e tre corpo, composte da prodotti professionali e di autocura domiciliare. I risultati sono visibili fin da subito: l’estetista consiglia i prodotti e i trattamenti più adatti alle proprie necessità. Nella foto: la crema nutriente alla magnolia con collagene marino; la crema per pelli sensibili dall’effetto riequilibrante; lo scrub delicato, senza enzimi, con acido salicilico e microsferule a piccola granulometria che deterge ed elimina le impurità; la rigenera mask cream, dall’elevato potere schiarente, lenitivo e purificante. www.methodistskincare.com

Pomodoro, lampone e bacche di Goji

Cocktail

di bellezza

RIVIT, storico marchio della Pettenon Cosmetics Spa, fa parte delle aziende cosmetiche biocertificate per offrire prodotti biologici a base di ingredienti semplici regalati dalla terra. La nuova gamma è ispirata allo stile di vita sano, con ingredienti naturali per il 9097%, 100% vegan, nichel tested, senza parabeni, OGM, paraffina. BBGreen Vitality Cocktail è la linea ad azione energizzante con lampone, pomodoro e bacche di Goji con certificazione biologica. Nella foto il bagnodoccia, il latte detergente e il tonico rigeneranti, la crema rivitalizzante viso, la crema corpo snellente che contrasta l’adiposità. Tutti i prodotti sono a base di lamponi, pomodoro e bacche di Goji. www.rivitbbgreen.com

prodotti biomed

l’acqua

come segreto L’ acqua è il segreto dei prodotti Biomed hairtherapy e più precisamente le “acque costituzionali biologiche” certificate. Nella foto lo shampoo vegetale armonioso per capelli secchi e trattati, arricchito con acqua costituzionale biologica di basilico che grazie alle vitamine presenti rinforza lo strato cheratinico; l’olio di cumino nero e le proteine idrolizzate della cheratina apportano la giusta idratazione. Il Trattamento Anticaduta è arricchito con Acqua Costituzionale Biologica di Melograno dalle proprietà antiossidanti e vitaminiche; favorisce il ricambio capillare garantendo vigore ai capelli. www.biomed.it

100% vegerarian

Cosmetici freschi

Con i suoi prodotti freschi e fatti a mano Lush conquista davvero tutti: nella foto “Radici” è pensato per una chioma da far girare la testa che affonda le sue “radici” in un cuoio capelluto sano, grazie alle efficaci proprietà naturali della menta per stimolare la cute e i follicoli. Per ammorbidire e rinforzare: olio extravergine d’oliva, miele e ortica riequilibrante. Olio essenziale di arancia dolce, neroli e uva creano un profumo delicato che stimola il buonumore. Mask of Magnaminty è per il viso, una portentosa maschera alla menta in grado di spazzar via ogni impurità delicatamente. Contiene inoltre caolino detergente ricco di minerali, miele contro i batteri e menta per essere freschi e luminosi. Twilight è ideale per il corpo, un profumo conturbante e pelle fresca, pulita e idratata. www.lush.it

Salute & Bellezza Natura e scienza

Ecologia

e sostenibilità Nel mondo della cosmetica, e non solo, c’è una tendenza che continua a crescere, ricevendo sempre più consensi e ampliando così il suo pubblico di riferimento: si tratta del trend dei prodotti naturali che è diventato un punto importante per tutti coloro che amano condurre uno stile di vita sano e all’insegna del benessere. Elgon - azienda italiana specializzata in cosmetici professionali per capelli presente in più di 90 paesi nel mondo - ha creato Elgon Green, una linea di prodotti naturali la cui linea – IMAGEA - si basa su cinque valori: fiducia, qualità, sostenibilità, etica e made in Italy. Nella foto alcuni dei prodotti di questa linea che cura e protegge al meglio i capelli. www.elgoncosmetic.com

INTERVISTA AL dott. domenico inzitari

ICTUS

e varicella Le vaccinazioni

Ci sono legami tra le patologie infettive e l’ictus cerebrale? Ce lo spiega il Professor Domenico Inzitari, Ordinario di Neurologia presso l’Università di Firenze, Dipartimento di Neuroscienze, Psicologia, Area del Farmaco e Salute del Bambino, Neurofarba. Varicella ed herpes zoster possono causare un ictus cerebrale. La varicella, causata dal virus Varicella Zoster, può comportare complicanze dovute ad un processo infiammatorio reattivo del cervello con gravi manifestazioni neurologiche come disturbi della coscienza e crisi epilettiche. Elemento comune nelle persone colpite da herpes

zoster è aver avuto la varicella; chi non ha avuto questa malattia non sviluppa la manifestazione più tardiva del virus denominato, appunto, varicella zoster. Meno noto è il fatto che il virus varicella zoster possa predisporre all’ictus cerebrale sia nei bambini che negli adulti. Chi ha avuto lo zoster presenta un rischio aumentato di essere colpito da questa patologia pari a circa 1,5 volte rispetto a chi non lo ha avuto. Questo rischio può giustificare l’impegno della società e delle famiglie nelle vaccinazioni sistematiche dei bambini. Per quanto riguarda l’ictus infanto-giovanile, la rivista Journal of the American Heart

Association lancia un allarme: in pochi anni, l’ictus sta raddoppiando nei giovani di età inferiore ai 45 anni, addirittura il 50% in più tra il 2000 ed il 2010. Cosa può fare A.L.I.Ce. Italia Onlus? Uno dei principali obiettivi di A.L.I.Ce. Italia Onlus è quello di ridurre le conseguenze devastanti dell’ictus, patologia che è stata definita dalla Stroke Alliance for Europe una “catastrofe umanitaria”. Vogliamo migliorare la qualità di vita delle persone colpite, cercando di diffondere le conoscenze necessarie per la prevenzione della malattia e di informare sulla sua diagnosi, cura e riabilitazione.


speciale sente-mente

Maltrattamenti o qualità di vita? È tempo di dignità

L

e notizie di cronaca, in questi ultimi due anni, troppe volte hanno raccontato episodi drammatici di maltrattamenti verso gli anziani. Quali sono le parole dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, nell’informativa del Ministero della Salute, sul tema dei maltrattamenti? “Per maltrattamento agli anziani si intende un’azione singola o ripetuta, oppure l’assenza di un’azione adeguata, che causa danni o sofferenza a una persona anziana, nell’ambito di una relazione in cui c’è un’aspettativa di fiducia. Questo tipo di violenza costituisce una violazione dei diritti umani e include gli abusi di natura fisica, sessuale, psicologica, emotiva, economica e materiale, l’abbandono, l’incuria e le gravi forme di perdita di dignità e di rispetto.” In queste poche righe quante azioni brutali possono essere racchiuse? Infinite, ma leggendo con attenzione e consapevolezza ciascuna parola, possiamo aprire numerosi ragionamenti. Spesso quando sentiamo parlare di maltrattamenti, la nostra mente si collega subito ad azioni fisiche legate alla violenza, ma oggi voglio condividere con voi delle riflessioni che riguardano invece la dignità e gli abusi di natura emotiva. Le notizie drammatiche, nella maggior parte dei casi, riguardano anziani che convivono con demenza o con malattie neurodegenerative e che, con il passare del tempo, non hanno più l’abilità di far sentire la propria voce e difendersi da gesti di cura distratti o nel peggiore dei casi violenti. Troppe volte si afferma ancora che le persone con demenza “non capiscono nulla”, e quindi ci si sente autorizzati a scegliere azioni automatiche che non considerano la persona, ma un corpo malato verso il quale compiere azioni assistenziali. Essere professionisti nelle strutture socio-sanitarie non è facile, ma è una continua palestra di vita! Il focus delle nostre azioni e il linguaggio che utilizziamo sono alcuni dei tasselli che possono fare la differenza nella qualità del nostro lavoro, della nostra vita e di quella delle persone di cui ci prendiamo cura.

n. 1 Febbraio-Marzo 2018

di elena mantesso

SENTE-MENTE® DALL’INDIGNAZIONE A NUOVE POSSIBILITà Sente-Mente® Project è rivolto alla creazione del benessere di tutte le persone che sono coinvolte direttamente o indirettamente in questo percorso di vita. Stanno nascendo sul territorio mantovano nuove occasioni aperte alla comunità. Se sei un professionista della cura e della relazione, un famigliare, una persona che con-vive con la malattia, un volontario, o sei parte di un’associazione, amministrazione comunale e hai il desiderio di programmare eventi o approfondire il modello contattaci, saremmo felici di incontrarti. Se vuoi acquistare il nuovo libro di Letizia Espanoli scritto in collaborazione con Elena Mantesso “#lavitanonfinisceconladiagnosi” vai sul sito www.geneticamentediverso.it (nella sezione “idee regalo solidali”). Sul sito www.letiziaespanoli. com/sente-mente/ tutte le informazioni riguardanti i prossimi eventi, il progetto, un blog ricco di spunti e riflessioni, il catalogo delle possibilità e come trovare il Felicitatore più vicino a te sul territorio nazionale. Per sentire la voce dei Direttori che hanno scelto SenteMente®, cerca su Facebook #sentementedirettori. Contatti: espanoli.letizia@gmail.com FB Letizia Espanoli - FB Sente-Mente® FB Alzheimer e Demenze: Sente-Mente® per le famiglie emantesso@gmail.com - FB Elena Mantesso

“La strada per alleviare il peso dell’Alzheimer passa anche per il cambiamento del punto di vista” John Zeisel UN CAMBIO DI PROSPETTIVA È necessario cambiare punto di vista, partendo proprio dalla dignità della persona. È tempo di dire basta ai pensieri convenzionali sulla Malattia di Alzheimer e scegliere invece azioni e strumenti per vivere le possibilità nonostante la malattia. Nella mia strada familiare e professionale ho potuto vivere la semplicità e la potenzialità del Sente-Mente®, perché allena le famiglie, gli operatori e le organizzazioni socio-sanitarie a svelare le proprie abilità per vivere al meglio e con dignità, nonostante la malattia e le sue difficoltà. “Far sì che i familiari e gli operatori diventino essi stessi “strumenti di cura”, è oggi possibile. Mentre la ricerca di un farmaco guaritore fallisce, incalza e diviene sempre più potente quella branca di ricerche scientifiche che testimoniano come le persone che convivono con la demenza perdano molte facoltà cognitive, ma mai e poi mai la capacità di provare emozioni e di riconoscere e rispecchiare le emozioni delle persone che si occupano di loro”, afferma Giusi Perna, Neuropsicologa e Felicitatrice. Oggi come oggi diventa quindi importante non arrendersi all’impotenza ed evitare di lasciare in secondo piano la dignità, le emozioni, i desideri e i bisogni relazionali e sociali. Ad esempio il focus delle azioni assistenziali è rivolto alla prestazione lavorativa fine a se stesse o vanno verso la persona con la sua dignità, all’interno di una relazione che cura? Risulta fondamentale crescere e “andare al cuore del problema” per creare nuove opportunità.

IL CORAGGIO DI CRESCERE L’OMS afferma che i fattori di rischio che possono aumentare le probabilità di maltrattamenti nei confronti di una persona anziana sono riscontrabili a livello individuale, relazionale, di comunità e socioculturale. Inoltre, nell’elencare le diverse strategie per prevenire i maltrattamenti nei confronti degli anziani, viene espressa l’importanza di opportunità formative per i familiari e il personale, delle strutture assistenziali, anche in tema con la demenza. È tempo di novità e dignità per diffondere una cultura va oltre la drammaturgia della malattia e la disumanizzazione dei servizi. Sente-Mente® è stato ideato da Letizia Espanoli (formatrice su tutto il territorio nazionale) ed è nato grazie alla forza dell’indignazione per stare accanto alle persone che convivono con la demenza, alle organizzazioni, agli operatori e ai famigliari che desiderano crescere per creare nuove opportunità. La relazione ha bisogno di “artisti della cura” che scelgono di progettare con coraggio l’umanizzazione evitando di costruire routine depotenzianti, che non solo generano stress, ma innescano anche meccanismi quantitativi e non qualitativi. Alcuni Direttori di strutture socio-sanitarie italiane hanno scelto di iniziare il viaggio formativo con Sente-Mente®, avendo chiaro che, ancor prima di considerare la persona anziana “al centro”, è fondamentale prendersi cura anche di tutte le persone che fanno parte dell’organizzazione.

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Fashion

L’avventura da amare

WEEK La passione per l’avventura e la voglia di superare i limiti sono due tra i principi che ispirano questo marchio, riferimento d’eccellenza per la moda sportiva

Qualsiasi appassionato di alpinismo e sport estremi non può dire di non conoscere il marchio The North Face. Paradossalmente però, la storia del marchio che ispira il suo nome, “la parete nord”, il lato più freddo e impenetrabile della montagna, ha inizio su una spiaggia. Precisamente è stato nella zona di North Beach, a San Francisco che, nel 1966, due appassionati di escursionismo decidono di aprire un piccolo negozio di attrezzature sportive. Per tutti gli anni ’60 il marchio si è conquistato il seguito di numerosi appassionati sportivi, arrivando persino a sponsorizzare spedizioni nei luoghi più remoti del pianeta. Ed è proprio da questa voglia di avventura, che spinge a superare i propri limiti, che nasce il motto “never stop exploring”, un mantra che ha accompagnato l’azienda in tutti questi anni, diventando una vera e propria fonte di ispirazione per la filosofia del marchio. Dopo oltre 50 anni, The North Face ne ha fatta di strada, diventando il marchio di riferimento globale per la moda e l’attrezzatura sportiva, grazie alla sua continua spinta innovativa e al suo stile inconfondibile, che assottiglia sempre di più la linea tra abbigliamento tecnico e da città.

Ray-Ban, tra

di vittoria bisutti

Maliparmi 40 anni Tutto è cominciato a Padova, quando nel 1977, Marol Paresi, ispirata dalle avventure dei suoi viaggi, soprattutto in Oriente, fonda una linea di abbigliamento, borse e bijiux, che prende il nome di Maliparmi. Il marchio, che al giorno d’oggi è conosciuto e apprezzato in tutto il mondo per la sua originalità e stile, dal sapore un po’ nomade, che evoca paesi esotici e lontani, ha appena festeggiato i suoi primi quarant’anni, e lo ha fatto con una capsule collection imperdibile. Annalisa Paresi, oggi alle redini dell’azienda, ha realizzato, con la collaborazione del maestro vetraio Davide Salvatore, la linea Murrha. In questa capsule collection, caratterizzata da sette pezzi, si omaggiano le murrine e l’artigianalità dei vetri di murano, che si incontrano e si fondono perfettamente con lo stile e la personalità di Maliparmi.

passato e futuro Da ormai ottant’anni il marchio Ray-Ban ha realizzato una serie di modelli iconici, che nel corso degli anni sono state reinventati combinando tecnologie e design innovativi, diventando così un ponte fra passato e presente. Ed è proprio intorno a questo concetto di reinvenzione che verte la nuova campagna pubblicitaria. Ray-Ban Reinvented nasce infatti come tributo ai quattro modelli iconici fondamentali: Aviator, Wayfarer, Round e Clubmaster. Lo storico modello Aviator ritorna in tutto lo splendore del design originale, che a sua volta incontra l’innovazione grazie alle lenti fotocromatiche che si adattano alla luce.

Coccinelle presenta Face of Nations Face of Nations racconta di una donna multiculturale e libera, che vede il mondo come una tavola da dipingere

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Tra le innumerevoli “attrazioni” della fashion week milanese va assolutamente citata la presentazione della nuova collezione Coccinelle per la prossima Primavera-Estate. Direttamente nell’atelier, che per l’occasione è stato trasformato in un giardino incantato, sono state esposte le coloratissime borse della collezione Face of Nations. Il nome della linea è stato ideato dalle due direttrici artistiche del brand, che, attraverso questa collezione di borse, vogliono delineare la figura di una donna multiculturale, libera, indipendente, cittadina del mondo. All’interno della stessa collezione troviamo due macro stili differenti: Afro Beat in the city mischia ispirazioni della cultura africana con le avanguardie rivoluzionarie del ‘900 occidentale, reinterpretando modelli iconici come Ambrine e Arlettis, che si arricchiscono in materiali e stampe originali. Frais et spontané ha invece delle caratteristiche più romantiche, con linee e colori più dolci e delicati.

I 4 modelli iconici, che hanno reso famoso il marchio, sono reinventati in chiave innovativa

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Fashion

Dove le tendenze

WEEK Come in un grande film sulla moda, non a caso Pitti Live Movie è stato il tema dell’edizione appena svoltasi dal 9 al 12 gennaio, con protagonisti capi e stili che hanno celebrato la qualità come affascinante alleato

nascono prima

Se il low cost comincia a non essere più di moda, la ricerca di capi originali (e anche del vintage d’autore) è sempre più di tendenza. E dove individuarli se non a Pitti Uomo, la vetrina che ogni anno anticipa le mode. Come in un grande film sulla moda, non a caso Pitti Live Movie è stato il tema dell’edizione appena svoltasi dal 9 al 12 gennaio, con protagonisti capi e stili che hanno celebrato la qualità come affascinante alleato, insieme a eleganza classica di ispirazione anni 60-70 e a dettagli che non si vedono troppo, ma che fanno la differenza. Tanti padiglioni novità, tra questi Athlovers, tutto dedicato allo sport e all’althleisure, sempre più in auge. Alcuni numeri: 1.244 i marchi / collezioni presenti, 14 le aree espositive e oltre 24.000 i visitatori di cui 8.800 buyer provenienti dall’estero.

Eleganza

E TRADIZIONE I pantaloni del prossimo inverno. Quelli di Berwich, consolidato brand pugliese, saranno ricercati nella loro eleganza tutta italiana in lana check. Sono invece ispirati alla tradizione della sartoria napoletana, quelli di Entre Amis con cintura realizzata a mano in lana a micro pattern pie-de-poule. In linea anche le scelte di Luigi Bianchi Mantova Sartoria con una collezione di pants ricca e sofisticata, dai tessuti all’esclusività della sartorialità.

di antonio scolari

Gucci Osteria

A Bottura il menù ispirato ai suoi viaggi Non è un museo ma uno spazio vivente da non perdere, per chi fa tappa a Firenze. Nello storico Palazzo della Mercanzia, dove nel 2011 aprì il Gucci Museo, è stato inaugurato il nuovo Gucci Garden, un luogo eclettico che ruota intorno all’universo di Alessandro Michele. Capi delle collezioni della griffe dalle sue origini fiorentine nel 1921, affiancati ad oggetti recenti e arte contemporanea. Ma l’altra ciliegina di questo spazio è la Gucci Osteria, inaugurata durante lo scorso Pitti. Allo chef Massimo Bottura la gestione della cucina del ristorante con un menù ispirato dai suoi viaggi. Firenze, come ricorda lo chef, è sempre stata dal Rinascimento in avanti, il centro di scambi culturali.

REPLAY HYPERFLEX +

Con un super show, il brand veneto Replay ha presentato “HYPERFLEX +” una capsule collection dove i diversi lavaggi hanno rivoluzionato il tessuto denim. Oltre all’elasticità del cento per cento in trama, il nuovo prodotto possiede anche una percentuale in ordito che dona malleabilità 3D e quindi un fit multidirezionale. Flessibilità e aderenza, per un capo iconico e immancabile del guardaroba, che sempre più viene presentato nelle sue innovative evoluzioni, come stretch, sport, comodità, stile e un tocco glamour, ma sempre nel rispetto dell’autenticità.

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I pantaloni del prossimo inverno. Quelli di Berwich, consolidato brand pugliese, saranno ricercati nella loro eleganza tutta italiana in lana check

Matteo Sinigaglia, CEO of Fashion Box S.p.A . Photo: Elena Passeri FashionNetwork

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LUXURY places Quando il turismo sceglie l’eccellenza

aqua dome, wellness in tirolo In Austria un’oasi di relax e benessere

Acqua termale e sci. Il tepore di un bagno è ancora più piacevole quando è preceduto da un’intensa sciata. Si tolgono scarponi e tuta da sci e in pochi minuti si è nel paradiso termale della Oetztal, in Tirolo: l’AQUA DOME propone più di 10 vasche termali dove rilassarsi in ogni stagione. A pochi chilometri da AQUA DOME, il comprensorio di Sölden è pronto per gli appassionati dello sci. Lo skibus gratuito porta da AQUA DOME direttamente agli impianti. Ben 150 km di piste, 34 moderni impianti di risalita e innevamento garantito fanno dell’area sciistica attorno a Sölden il posto più hot delle Alpi, promettendo agli amanti dello sci tanto divertimento invernale. Si parte da quota 1.350 m per salire fino a 3.250 m sulle nevi perenni dei ghiacciai di Rettenbach e Tiefenbach. Fino al 22 aprile, il pacchetto AQUA DOME di 3 notti “Sci & terme” comprende anche lo ski pass per due giorni. Le terme più innovative dell’arco alpino sono anche lieti di mostrare alle famiglie la nuovissima area kids, completamente rifatta, con piscine, scivoli, aree relax per tutta la famiglia. Un paradiso per tutti i bambini, con tanti giochi da fare in acqua ma anche “all’asciutto”, con un parco divertimenti colorato per giocare e l’assistenza degli animatori. Accanto alla nuova area per famiglie, fiore all’occhiello per i “bagnati” di tutte le età sono le tre vasche esterne semisferiche che sembrano galleggiare nell’aria, (queste vasche meravigliose hanno reso celebre il complesso termale di AQUA DOME per la loro presenza scenografica e innovativa): si nuota e ci si rilassa circondati da un paesaggio innevato. Adults only è invece la grandissima zona sauna del centro termale, dove ci sono saune per tutti i gusti, per provare l’esperienza piú adatta ai propri desideri: con gettata di vapore o accompagnamento musicale, con effetti di luce o aromi speziati, con scrub pulizia o solo una sauna pura. Anche la zona docce offre varie possibilità: da una doccia rinfrescante a una pioggia tropicale, da una doccia a cascata ad un bagno di goccioline di vapore: anche questa è un’esperienza sensuale. Tra le saune segnaliamo la sauna “Schluchten”, arredata in stile alpino moderno, con camino

centrale, che ha una magnifica vista panoramica: si suda piacevolmente a 70 ° C e, in piena tranquillità, ci si gode la splendida vista sulla valle dell‘Ötztal. La rustica loft-sauna con travi di legno massiccio e pietra delle montagne della Ötztal è costruita su diversi piani. Così, scegliendo di sedersi a diverse altezze, si può scegliere la temperatura desiderata. Rilassatevi tra i 60°C e 90°C. Le gettate di vapore sono a disposione ogni 30 minuti. Il calore vero si trova nella sauna “Erdsauna”: l’origine della cultura della sauna. La casetta in legno di pino è seminterrata, e raggiunge la temperatura di circa 90°, che sono ben tollerati. Un ambiente accogliente grazie alle travi in legno e al pavimento in pietra naturale. E dopo le saune, si va nella grotta di ghiaccio con cristalli bianchi di neve fredda sul viso e sulle spalle. Una manciata di freddo calma istantane-

Tradizione e modernità qui trovano un’armonica conciliazione. si è voluto creare per gli ospiti un’atmosfera di benessere di cui possono godere ovunque

amente il calore della sauna. Questo raffreddamento dal rituale nordico è una vera e propria fonte di giovinezza per la pelle. Nella SPA 3000, ad uso esclusivo degli ospiti dell’hotel AQUA DOME, si diffonde il profumo aromatico delle erbe e dei fiori alpini, nei suoi 2.000 metri quadrati vengono proposti agli ospiti le erbe dell‘Ötztal, minerali, fuoco e acqua, tipici e autentici del territorio. C’è poi la sauna alle erbe alpine, l’angolo delle tisane così come l’area rilassante della piscina decorata con muschio vero alle pareti, che garantiscono puro benessere. Una sauna con cristallo dove sdraiarsi liberamente, lettini idromassaggio e ampi spazi relax si trovano al piano più alto delle terme. Attraverso la grande vetrata, gli ospiti possono lasciare vagare lo sguardo tra le montagne della Ötztal e attraverso gli occhi sperimentare il benessere nel vero senso della parola. Pacchetto Sci & terme: 3 notti & skipass per due giorni. Periodo: 17.01.-22.04.2018. Arrivo Domenica – Mercoledí: da € 599 per persona. Arrivo Giovedì – Sabato: da € 639 per persona. E’ incluso nel pacchetto: Skipass per 2 giorni area Sölden/Höchsölden, compresa la zona del ghiacciaio. Skibus gratuito per Sölden. Noleggio sci in hotel (15 % di sconto per gli ospiti dell’hotel). SnowFitPaket con glucosio, barrette di cereali e mappa delle piste. Mezza pensione “Vital Thermal“ con colazione a buffet e cena con menu di 5 portate a scelta o buffet a tema. Programma d’attivitá nel centro di fitness. Minibar rifornito giornalmente con bevande analcoliche.Parcheggio sotterraneo gratuito e connessione internet gratuita.

AQUA DOME – Tirol Therme Längenfeld Oberlängenfeld 140 6444 Längenfeld / Österreich Tel.: +43-5253-6400 office@aqua-dome.at www.aqua-dome.at


LUXURY places Quando il turismo sceglie l’eccellenza

preidlhof luxury resort Meta ideale anche per gli appassionati di sci Tanta voglia di relax senza rinunciare allo sci? Si può fare. Il Preidlhof Luxury DolceVita Resort è l’hotel in Val Venosta (Alto Adige) che realizza il sogno di una vacanza adult only al top in tutti i sensi. Premiato con il trivago Award 2018 come migliore 5 stelle in Italia, si conferma la struttura adatta a soddisfare infiniti piaceri: una Spa Tower di 6 piani, 5 piscine esterne, la Medical Spa e il ristorante stellato. In più, la posizione in cui si trova è ideale per chi cerca il connubio fra relax e sport invernali grazie alla vicinanza alla Val Senales, meta di sportivi con la passione per lo sci sul ghiacciaio. Diventato 5 stelle a marzo, il Preidlhof ha già ottenuto uno dei riconoscimenti più importanti nel panorama della web reputation: il trivago Award 2018 per il migliore hotel di categoria in Italia, il riconoscimento che il sito di riferimento per gli hotel in Italia e all’estero assegna ogni anno alle strutture ricettive che si sono distinte per lusso, posizione spettacolare, area wellness e ristorazione. La soddisfazione dello staff va a pari passo con quella degli ospiti che quest’inverno, oltre alle meraviglie riservate a loro in struttura, potranno approfittare anche della vicinanza con una delle skiarea più rinomate d’Europa, la Val Senales. In circa mezz’ora da Naturno si giunge a Senales dove è possibile trovare a noleggio tutta l’attrezzatura necessaria e iniziare da subito il divertimento in pista. Il ghiacciaio di Giogo Alto (Hochjochferner), situato tra Italia e Austria, occupa una superficie di 185 ettari e ha un fascino particolare, visto che è stato custode (tra il Similaun e la Punta di Finale) per 5.300 anni della mummia di Ötzi. L’area sciistica della Val Senales è adatta non solo a chi ha lo sci nel sangue, ma anche ai principianti che potranno imparare con facilità sulla pista “dei Contrabbandieri” (Schmuggler) lunga ben 8 chilometri fino a valle. Di ritorno al Preidlhof a fine giornata, momenti di relax in sauna panoramica e un massaggio Pantai Luar, che con la pressione di tamponi riscaldati alla limetta, al cocco e alle spezie sul corpo cosparso di unguento tonifica la pelle e stimola la circolazione. Per concludere, un tuffo nella piscina Infinity sul tetto della Spa Tower ad ammirare i colori del tramonto romantico in Val Venosta.

PRIMAVERA OUTDOOR In tarda primavera la parola d’ordine diventa outdoor. Escursioni e bike tours, tuffi in piscina, massaggi nella limonaia e notte sotto le stelle: tutto esclusivamente all’aria aperta. Outdoor significa passeggiate sul Monte Sole, tra boschi di larice e querce; oppure salite e discese in mountain bike sui sentieri del trail di Ötzi sul Monte Tramontana. Outdoor è la merenda del ciclista fatta di prodotti tipici locali che si assapora sui prati della malga di Naturno. Outdoor è il tuffo in una delle 6 piscine esterne del Preidlhof DolceVita Luxury Resort e un massaggio agli oli aromatici all’ombra dei limoni. Infine, outdoor è il lusso di scegliere di dormire sotto le stelle dopo una sauna e una doccia emozionale sul terrazzo privato e un film nel cinema esclusivo, ovviamente… outdoor. La Val Venosta è abbracciata a nord dal Monte Sole, così chiamato per l’esposizione alla luce del sole, e a sud dal Monte Tramontana, più ombroso e ricco d’acqua; entrambi offrono agli appassionati del trekking e della bicicletta occasioni uniche per scoprire la natura incontaminata delle Alpi. Partendo da Naturno, sono molti gli itinerari con diversi livelli di difficoltà. Dal tour per sportivi che amano le sfide fino allo Schnatzhof sul Monte Sole (1.535 m di altitudine, 11,8 km e 7 ore di cammino con diverse soste nei masi), a quello più leggero che da Ciardes arriva al Castel Juval. Questo percorso è uno dei più suggestivi del luogo e segue gli antichi canali d’irrigazione realizzati dai contadini per far giungere l’acqua ai campi a valle. Il castello medievale è la residenza estiva di Reinhold Messner, che ha qui realizzato uno dei suoi sei Messner Mountain Museum, visitabile da settembre a giugno. I bikers più spericolati possono partire dal centro di Naturno e seguire il tracciato della trail di Ötzi sul Monte Tramontana: quattro uphill, quattro downhill e a completare i 30 km del tour, il collegamento all’Alta Via di Merano raggiungibile con la nuova funivia di Rio Lagundo a Rablà

Un vacanza in un luogo da sogno dove nessun desiderio resta inesaudito

e alcuni bus-navetta. Per approfittare fino all’ultimo del sole altoatesino, non c’è niente di meglio della tintarella a bordo piscina. Al Preidlhof DolceVita Luxury Resort è possibile scegliere fra le sei piscine esterne dotate di idromassaggio e zona relax. Tra queste l’Infinity Pool situata all’ultimo piano della Spa Tower da cui si gode un panorama unico e lo sguardo spazia all’infinito oltre la valle. Lenire le tensioni muscolari della giornata è possibile con un massaggio (anche di coppia) nella loggia o nella limonaiamentre nella suite Penthouse DolceVita Premium il terrazzo privato è dotato di piscina riscaldata, sauna finlandese, doccia emozionale, focolare Sky Star, lounge delle coccole e cinema. Tutto ad uso esclusivo. Preidlhof Luxury DolceVita Resort Tel. +39 0473 666 251 Fax +39 0473 666 105 E-mail: info@preidlhof.it www.preidlhof.it


SCELTI DA NOI

a cura di mARCO MORELLI

CURIO COLLECTION BY HILTON™ APRE IL SUO PRIMO HOTEL a roma

Aleph Rome Hotel Gruppo Hilton

Dopo un’importante ristrutturazione, Aleph Rome Hotel – elegante proprietà nel cuore di Roma – ha riaperto come parte dell’esclusivo brand Curio Collection by Hilton, un portfolio globale di hotel e resort di lusso. Acquisito da Al Rayyan Tourism Investment Company “ARTIC” a inizio 2015, l’Aleph Rome Hotel, Curio Collection by Hilton, è oggi un hotel con 88 camere, situato a pochi passi dalle leggendarie Piazza di Spagna, Fontana di Trevi e Villa Borghese. Costruito negli anni Trenta, è il primo hotel a Roma e il secondo in Italia della Curio Collection by Hilton, in rapida crescita, che conta nel proprio portfolio hotel in palazzi storici. Attraverso questa importante ristrutturazione, Aleph Rome Hotel ha voluto sposare il fascino romano con le caratteristiche contemporanee, preservandone lo spirito, la grandezza e i tesori storici, tra cui l’originale marmo Cipollino. Gli ospiti potranno godere di un’esperienza straordinaria, scegliendo tra una vasta offerta di camere e suite, ristoranti e bar, arredati in modo esclusivo, e una piscina panoramica con vista sulla città. L’hotel è situato in prossimità della stazione della metropolitana Barberini, tra Via Veneto e Piazza Barberini. www.hiltonhotels.it/italia/ aleph-rome-hotel-curio-collection-by-hilton/

magica Venezia il Carnevale è chic Tempo di maschere e facezie, il Carnevale, che a Venezia ha conservato la nobile tradizione dei costumi e dei balli, trasformando la meravigliosa città lagunare in un luogo magico. Relais Alberti, situato nell’incantevole quartiere di Malamocco a Venezia Lido, invita a vivere un soggiorno d’altri tempi, avvolti dall’atmosfera del Carnevale Veneziano. Ristrutturato nel 2017, è ricavato in due edifici storici del ‘600, le ville Ca’ Alberti e Ca’ del Borgo, e gli arredi e la struttura creano una perfetta vacanza in autentico stile veneziano. Le 12 camere e suite sono pensate per garantire un’assoluta privacy e tranquillità. Tre notti, nel periodo dal primo al 14 febbraio 2018, da 330 euro a persona. www.relaisalberti.com

IL SUGGERIMENTO

savona 18 suites

SAVONA 18 SUITES, ultimo nato nell’offerta Blu Hotels, è un prestigioso Design Hotel 4 stelle situato nella zona dei Navigli di Milano: con la sua impronta moderna e ricercata si colloca perfettamente in uno dei quartieri più vivaci e cosmopoliti della città, ricco di locali, ristoranti e gallerie d’arte, diventato oggi un polo di riferimento per il design e la moda, ospitando eventi unici e di grande appeal durante tutto l’anno. Dispone di 43 camere, tutte silenziose e molto luminose. Ogni stanza vanta elementi di arredo differenti: oggetti vintage e di design contemporaneo, selezionati uno ad uno dalla proprietà, presso le gallerie d’arte in zona e in collaborazione con una curatrice di articoli vintage, tutti acquistabili da parte degli ospiti. Ogni stanza, dunque, ha una propria identità e non ce n’è una uguale all’altra. Le camere sono suddivise in Home Suite (da 30 mq), Suite Savona View (da 48 mq), Suite Studio (da 40 mq), Queen Room (da 30 mq) e Comfort Room (da 20 mq). SAVONA 18 SUITES è composto da un elegante “Petit Cafè”, dove è possibile fare colazione, da un’ampia hall arredata con pregiati pezzi di design e da un luminoso spazio meeting.

di ANNA MARIA CATANO

Al Bad Moos resort Sport e wellness special

Febbraio e marzo. Il periodo ideale per concedersi una settimana rigenerante tra sci e relax. Le giornate si allungano ed il fine stagione offre piste meno affollate e prezzi più convenienti. A pochi passi dagli impianti della Croda Rossa, in Val Fiscalina, tra le Dolomiti di Sesto, sorge il Bad Moos Dolomites Spa Resort. Grazie al collegamento con il monte Elmo si possono percorrere un totale di 90 km di piste, tutte perfettamente innevate. Siamo all’interno del circuito del Dolomiti superski, il carosello sciistico più ampio al mondo (oltreché il più bello!). Inoltre lo Ski Pustertal Express, nuovo collegamento ferroviario, mette

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ultimo nato blu hotels

in comunicazione il comprensorio sciistico delle Dolomiti di Sesto con quello di Plan de Corones. Il pacchetto “Bad Moos Special Relax”, valido dal 18 febbraio al 28 marzo 2018, comprende 4 pernottamenti in mezza pensione, un buono wellness di 60 euro da utilizzare nella Spa Termesana, menu Feel Good, programma Move & Balance. Il tutto a partire da 568 euro a persona. Mentre per gli sportivi c’è il “Winter Adventure Days” nel periodo compreso tra il 4 e il 29 marzo 2018. L’offerta è di 4 pernottamenti con mezza pensione, un corso introduttivo di arrampicata su ghiaccio, un’escursione guidata con le ciaspole ai piedi delle Tre Cime,un freeride per principianti, un’ escursione notturna con le fiaccole in val Campo di Dentro, menu Feel Good, programma Move & Balance, libero utilizzo della spa. Da 601 euro a persona. Per chi sceglie il wellness le coccole della spa Termesana, con trattamenti e prodotti di prima qualità, sono da vivere in coppia. O da alternare ai rituali di benessere specifici per lei e per lui. Bad Moos – Dolomites Spa Resort, via Val Fiscalina 27, Sesto Moso (BZ) - tel. 0474.713100, www.badmoos.it

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SPA &

BENESSERE

Tre metri sopra il cielo all’Hotel Terme Merano le virtù dei frutti rossi

Il benessere dal bosco Piccoli frutti rossi dalle grandi proprietà cosmetiche, sono gli ingredienti della nuova ricetta di bellezza delle Terme della Salvarola. Immerse in un grande parco sulle colline di Modena, le Terme, oltre a soggiorni di grande relax nell’abbraccio delle acque termali, offrono un benessere totalmente naturale. La nuova proposta per il 2018 è un vero toccasana per l’epidermide, grazie al potere anti-age di lamponi, more e mirtilli. I lamponi infatti contengono un’alta concentrazione di vitamina C e vitamina A che, stimolando la produzione di collagene, rendono la pelle più soda e compatta. Le more vantano caratteristiche antiossidanti: oltre agli antociani che svolgono un’azione protettiva a livello dei vasi sanguigni, contengono anche acido Ellagico (una molecola appartenente alla famiglia dei polifenoli), che protegge le fibre di elastina responsabili dell’elasticità della pelle. Anche i mirtilli portano benefici straordinari: sono ricchi di vitamine, principi attivi e polifenoli, che agiscono come vaso protettori e normalizzano la fragilità dei capillari. Validi antiossidanti migliorano la sintesi delle fibre di collagene, sono ideali nel trattamento di pelli sensibili e delicate. Info: www.termesalvarola.it/balnea

thalasso spa all’hotel atlantic Cosa si fa a Riccione nel weekend di San Valentino? Sicuramente una lunga passeggiata mano nella mano sulla spiaggia oppure una lunga immersione nella Thalasso SPA dell’Atlantic Hotel: un percorso benessere di tre ore che va dall’idromassaggio talassoterapico alle emotional showers, passando per le saune, il bagno turco e i trattamenti di coppia in cabine superesclusive. Chi ama il lusso e la bellezza non rinuncerà a un po’ di shopping tra le boutique, i concept store e le gioiellerie di Viale Ceccarini. Una gita a Gradara, a 10 minuti di auto da Riccione, è l’occasione per conoscere il castello che ha fatto da sfondo all’ardente passione tra i celebri amanti trecenteschi Paolo e Francesca. Dal Gran Breakfast del mattino alla romantica cena al Ristorante Green, a lume di candela, e con pianoforte in sottofondo, il romanticismo è assicurato! www.hotel-atlantic.com

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Per tutte le coppie che ancora non sono state ospiti nella Sky Spa dell’Hotel Terme Merano è giunta l’occasione di scoprire questo tempio del benessere in compagnia della propria dolce metà. Una piccola fuga d’amore di due giorni (dal 18.02.2018 al 30.03.2018) sopra i tetti della città altoatesina con un rilassante massaggio al lume di candela e momenti di relax da condividere. Questa la proposta ideale per ritrovare l’armonia di coppia nella nuova oasi wellness in vetro e legno al quarto piano dell’hotel 4 stelle superior in riva al Passirio. Che sia la coppia sportiva, quella culturale, la festaiola o quella amante della natura, il denominatore comune è sempre il bisogno di relax, alleato di complicità e passione. Proprio per questo l’Hotel Terme Merano ha ideato Tre metri sopra il cielo: pezzo forte dell’offerta è Candle-Light Moments, il massaggio di coppia al lume di candela per godersi insieme lunghi momenti di relax grazie a sensuali movimenti lenti e continui. La proposta prevede due notti in camera design, libero accesso alle piscine delle Terme di Merano, Menu Buongustai à la carte con ricette benessere, specialità stagionali e prelibatezze locali del ristorante Olivi; ciliegina sulla torta una bottiglia di prosecco in omaggio per brindare all’amore. Questa e molte altre offerte e trattamenti internazionali sono proposti agli ospiti dell’Hotel Terme Merano nella Sky Spa di ben 3.200 mq. Il centro benessere panoramico ha cabine per i trattamenti, sala fitness e zona saune con vista

spettacolare; inoltre ampie zone relax, giardino con palme, tre whirlpool all’aperto e Infinity-pool scoperta e riscaldata. Oltre alla nuova Sky SPA accessibile a chi ha più di 14 anni è a disposizione di tutti gli ospiti la Garden SPA del piano terra di 1.250 mq, collegata con tunnel riscaldato ai 7.600 mq delle Terme di Merano, le cui 15 piscine sono raggiungibili in accappatoio dall’hotel. Tre metri sopra il cielo (dal 18.02.2018 al 30.03.2018): 2 notti in mezza pensione incluso massaggio di coppia al lume di candela di 50 minuti, ingresso libero alle Terme di Merano e in omaggio una bottiglia di prosecco – da 399 € a persona. Info: www.hoteltermemerano.it

VI CONSIGLIO di rita bertazzoni

GRAND HOTEL PALACE A ROMA Situato nella prestigiosa Via Veneto, tra Piazza di Spagna e Villa Borghese, il Grand Hotel Palace di Roma è un lussuoso cinque stelle ambientato in un palazzo d’epoca di grande prestigio. Sfoggia 87 eleganti camere, di cui 13 suite, in stile art déco declinato in chiave contemporanea. Quasi tutte hanno terrazze da cui ammirare gli scorci più suggestivi di Roma mentre l’esclusiva lobby è decorata con affreschi eseguiti nel 1926 dall’artista veneziano Guido Cadorin. L’Hotel ha un’offerta gastronomica di alto livello, che si esprime nel Bistrot affacciato su Via Veneto, nel Lounge Bar e nel ristorante Cadorin dove prende forma la creatività dello chef Riccardo Zanni con un menù gourmet di antipasti, primi, secondi, piatti veg e dessert ispirati ognuno a una tradizione culinaria dei cinque continenti. La KamiSpa è una delle migliori della Città Eterna, un’oasi di tranquillità con area fitness e centro benessere dove ricevere massaggi e trattamenti esclusivi immersi in una morbida atmosfera orientale. Una suite doppia, due suite singole, sauna, una grande Jacuzzi e il servizio fully asian la rendono un esempio unico di eccellenza. L’offerta comprende massaggi e trattamenti per il viso e per il corpo, per lei e per lui, noti da secoli in Tibet, Cina, Thailandia, India, Indonesia

e Giappone. Fra i tanti: riflessologia plantare cinese, massaggi thai, massaggi tibetani con pietre fluviali calde, shiatsu, digito-terapia secondo i principi dell’agopuntura, massaggi palmari balinesi con puro olio di cocco biologico, trattamenti ayurvedici. Lo staff è tutto orientale e i prodotti KamiSpa utilizzano ingredienti aromaterapici purissimi. Da provare “Bali Coffee Scrub” con chicchi di caffè javanese, erbe naturali e yogurt per una pelle tonica e profondamente idratata. Cinnamon Clove Body Spice è un’antica ricetta indiana che mescola spezie profumate dal potere purificante. Il Grand Hotel Palace fa parte del gruppo Millennium & Copthorne Hotels ed è affiliato a Preferred Hotels & Resorts. www.millenniumhotels.com

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PARTIAMO Canarie, arcipelago su misura Non troppo lontano dal nostro bel paese, le strutture di Barcelò Hotel Group presso le Isole Canarie rappresentano una destinazione facilmente raggiungibile in poco tempo e una soluzione valida per chi è alla ricerca di un clima più temperato. L’isola di Lanzarote è nota come la “perla nera dell’atlantico”, grazie al suo paesaggio lunare mozzafiato, reso unico dalle terre vulcaniche. Su quest’isola, circondato da siti naturali, accanto alla spiaggia di Las Cucharas, il Barcelò Teguise Beach (adults only) è ideale per gruppi di amici e coppie che vogliono regalarsi una vacanza rilassata e tranquilla. Il “Luxury Travel Guide” ha inserito questo resort tra i migliori hotel di lusso del mondo. Prezzo per camera a partire da 124€.

INNAMORARSI A VIENNA Vienna è la capitale non solo dell’Austria ma anche dell’amore: i suoi scorci invitano a passeggiare mano nella mano tra le vie ricoperte di antichi sampietrini che conducono a luoghi magici come il duomo Santo Stefano, il museo d’arte Kunsthistorisches Museum, il favoloso Castello di Schönbrunn: prendere una delle numerose carrozze trainate dai cavalli che popola il centro storico di Vienna significa fare un tuffo indietro nel tempo. Per chi vuole vivere anche la parte più innovativa e moderna di Vienna, può visitare il il Weltmuseum la cui caffetteria promette una tra le più gustose torte Sacher di tutta la città. Per finire, magari appena cala il sole, si può provare l’emozione di un giro sulla ruota gigante per vedere tutte le luci della città che fa sognare gli innamorati.Un hotel dove vivere un romantico San Valentino austriaco è l’hotel Jufa, (https:// alt.jufa.eu/it/jufa-wien-city/ ) che per tutto febbraio incanta gli innamorati con una cena a lume di candela al ristorante oppure, su richiesta, nella cantina dei vini dell’hotel. Prezzo, 78 euro a persona, in mezza pensione. inclusa la “Carta dei mezzi pubblici di Vienna per 24 ore”.

occasioni i l i b i d r e p m i

SAN VALENTINO NEGLI CHALET 50

a cura di mARCO MORELLI A Tenerife, Barcelò Hotel Group da il nome ad una perla dell’oceano: il Royal Hideaway Corales, premiato da Hotel Management International come il miglior hotel del futuro del 2018. Il design di questo hotel, ispirato ai coralli dei fondali marini è uno dei principali punti di forza di questa struttura, unica nel suo genere, in grado di soddisfare ogni esigenza. Un paesaggio dalle mille sfaccettature, suggestivo e incontaminato è il contesto in cui questo meraviglioso resort è inserito. Prezzo per camera a partire da 271€.

Monticelli Brusati, non il solito San Valentino. Questa l’idea che sprona da anni la cantina franciacortina a proporre dei tour a prezzi speciali in occasione del week end precedente e successivo al giorno di San Valentino, ossia sabato e domenica 10 – 11 e 17 – 18 febbraio. Se si è in cerca di qualcosa di speciale ecco la proposta de La Montina: un’esperienza in cantina da fare insieme. Un tour che vi farà immergere nella storia di una famiglia, di un territorio e dei suoi frutti. Le coppie verranno accompagnate nelle parti più intime della cantina dove, tra bottiglie a riposo e il legno delle barrique, avranno modo di respirare insieme un’atmosfera romantica e profumata di ricordi. Sarà poi il momento di risvegliare il palato con la degustazione dei vini Franciacorta de La Montina, accompagnati da piccoli assaggi di prodotti della tradizione italiana. Il tutto al costo di 15€ a coppia. Quest’anno per Franciacorta in love la cantina sarà impreziosita dall’allestimento floreale di MyOverRose, una realtà specializzata nella realizzazione di bouquet di rose racchiuse in meravigliose confezioni. Per lasciare alla coppia un ulteriore ricordo della giornata, ogni bottiglia di Franciacorta verrà personalizzata con un omaggio floreale realizzato ad hoc dalla sapiente arte artigiana di MyOverRose. Info:www.lamontina.it

San Valentino in bianco, nella neve candida degli splendidi chalet costruiti a dicembre 2017 dall’artista Vania Cusini e destinati a sciogliersi in primavera. È una fortuna che la festa degli innamorati si festeggi in pieno inverno: il 14 febbraio gli Snow Chalet di Livigno, piccolo Tibet delle Alpi, accolgono le coppie tra le sue pareti di neve. l’arredamento è completamente realizzato in neve pressata, dal letto al comodino. Gli chalet sono due: “Livigno Design” gioca con la tradizione alpina; un letto che rimanda alle fattorie tipiche valtellinesi, con le vecchie travi in legno (che qui sono fatte di neve), la mangiatoia, i coniglietti e gli agnellini. L’altro chalet è ispirato alla musica, si chiama “Sound Design”; sulle pareti sfilano le chiavi di violino, il pentagramma e una finestra con tendaggi (tutto di neve). Appoggiato ai piedi del letto il pianoforte bianco con lo sgabello invita ad accarezzare i tasti. Chi è alla ricerca di un regalo davvero originale e unico per San Valentino, può prenotare una notte incredibilmente speciale in uno dei due chalet, scegliendo quello più adatto ai gusti del partner. Inaugurati il 20 dicembre, gli chalet di neve fanno parte del gruppo Lungolivigno che, nella cittadina duty free, ha 6 negozi e due hotel, il centralissimo Hotel Concordia e l’Hotel Lac Salin SPA

rOMANTICA La Montina

& Mountain Resort. Per la stagione invernale sono state rinnovate entrambe le spa: in particolare il Mandira SPA dell’Hotel Lac Salin SPA & Mountain Resort ha ampliato e rinnovato i suoi spazi, conferendo al centro wellness una nuova veste. Da non perdere, la nuova vasca di acqua salina. Per San Valentino, la serata inizia con un romantico aperitivo e con la cena tradizionale nel ristorante Stua da Legn, prima di sistemarsi per la notte nella suite di neve dove si è coccolati con calde tisane alle erbe alpine di Livigno. Al mattino dopo la prima colazione a base di prodotti tipici, si può passare la giornata nella Mandira SPA per affidarsi alle mani sapienti dei terapisti per un massaggio di benessere totale. www.snowsuitelungolivigno.com

di Elena kraube

n. 1 Febbraio-Marzo 2018


Fiori, Acque e Castelli Donne on the road

Il 24 e 25 marzo 2018, dalle 9 alle 19, i portoni dei Castelli di Strassoldo apriranno i battenti per l’atteso appuntamento con “castelli aperti”, la manifestazione che si ripete da 20 anni in primavera e in autunno. “In primavera: Fiori, Acque e Castelli” offre ai visitatori la possibilità di scoprire un patrimonio storico millenario, normalmente non accessibile al pubblico. I saloni, ornati a festa, ospiteranno le nuove creazioni di maestri artigiani, decoratori ed artisti d’eccellenza. Il percorso di visita si svilupperà attraverso il Foladôr e gli interni del castello di Sotto,

Viaggiare è come sognare. E allora, perché non farlo con le amiche più care? Spesso il tempo che si desidera per stare insieme come si vorrebbe non c’è, prese dai tanti impegni quotidiani, dal lavoro e dalla famiglia. A volte serve quindi un pretesto, un’occasione speciale, per lasciare tutto e sentirsi libere di partire solo con loro, per un’indimenticabile vacanza in rosa. Occhialoni da dive anni ’60, guantini in pelle e un kit di mappe ed itinerari per partire insieme on the road. È una festa della donna vintage quella proposta da Slow Drive, ditta specializzata nel noleggio d’auto d’epoca senza conducente in 9 sedi del nord Italia (Torino, Bergamo, Parma, sul Lago di Garda e sul Lago di Como, Padova, Firenze, Savona e Verona). Un’avventura al femminile, racchiusa in un cofanetto che arriva dritto a casa con il voucher valido 12 mesi, per poter scegliere quando partire, e con tutto l’occorrente per l’esperienza in rosa. Il costo del noleggio per mezza giornata è da 140 euro, per la giornata intera da 200 euro. Ma se si prenota entro l’8 marzo 2018, c’è un prezzo speciale: lo sconto del 10% digitando sul sito www.noleggioautodepoca.eu il codice Donnaslow. (Tel. 0309907712, www.noleggioautodepoca.eu)

Con le ciaspole per la Val d’Ega Il Latemar e il Catinaccio incorniciano il cammino degli escursionisti, che indossate le ciaspole, si godono passo dopo passo la magia del silenzio lungo i sentieri invernali che attraversano gli splendidi panorami innevati della Val d’Ega. Ma ci sono 3 occasioni speciali a cui gli amanti delle racchette da neve e delle passeggiate nella natura non possono rinunciare. È il Giro delle malghe di beneficenza con ciaspole ai piedi, un tour che parte venerdì 2 febbraio, domenica 4 marzo e sabato 24 marzo 2018 dall’Hotel Castel Latemar, con soste gastronomiche tra le più belle baite d’alta quota. La ciaspolata comincia alle 15.00, la prima tappa è alla Malga Fallmur con zuppa di gulash e zuppa d’orzo, si continua poi fino alla Malga Hartmannsbrunnen dove verrà servito il gulash con la polenta. L’ultima è la Malga Gamperschupf, in cui degustare un goloso strudel di mele con crema alla vaniglia. Il ritorno all’Hotel Castel Latemar viene festeggiato con un party con dj. L’iniziativa è organizzata dalla compagnia degli Schützen in collaborazione con l’albergo. Per informazioni: Val D’Ega Turismo Tel. 0471 619500 www.valdega.com

n. 1 Febbraio-Marzo 2018

la pileria del riso, la cancelleria, il brolo, la Vicinìa, gli interni ed il parco del castello di Sopra. L’antico brolo, circondato da corsi d’acqua di risorgiva, ospiterà vivaisti con collezioni di rose antiche, nostalgiche, inglesi, Delbard, hydrangee, cornus, viburni, deutzie, lillà, hybiscus, callicarpa, erbacee perenni, piante aromatiche ed insolite, alberi da frutta, banani nani ed altre piante insolite, mentre i vivaisti si prodigheranno in utili consigli professionali. A contorno ci saranno anche articoli da giardino e per la casa, nel più perfetto stile country. Nel cortile del castello di Sopra un ottimo catering proporrà piatti locali di stagione e non mancherà musica antica d’arpa e visite guidate gratuite al borgo castrense ed a quello di Santa Maria in Vineis. Nel corso della rassegna si potranno anche degustare e acquistare golosità gourmet friulane e mitteleurope. Scopo dell’evento è la valorizzazione di un importante bene storico e la tutela di antiche arti e mestieri. Info: www.castellodistrassoldo.it – www.castellodistrassoldodisotto.it – www.castellipalazzigiardinistorici.it

il viaggiatore A sole tre ore di volo dall’Italia, Marrakech, in Marocco è la città più famosa del nord Africa. La “città rossa” è l’unica capace di fondere passato e presente. E poi a Marrakech i suoni, i colori e i profumi trasportano verso dimensioni lontane e irreali. Il modo migliore per fare conoscenza è lasciarsi ammaliare dalla sua atmosfera. L’ideale sarebbe arrivare nel pomeriggio, giusto in tempo per farsi portare con il calesse lungo le sue mura che arrossiscono al tramonto. Da sempre è uno dei luoghi dove ama ritirarsi l’èlite internazionale. Lo stilista Yves Saint Laurent si è innamorato follemente di questa luogo e lì vale la pena passeggiare per i giardini Majorelle residenza dello stilista e dove c’è il suo mausoleo. Assolutamente da visitare il recentissimo museo a lui dedicato. Una delle istituzioni imperdibili è l’hotel Mamounia, inaugurato nel 1923 è tra tutti l’hotel del jet set dove fermarsi a fare un aperitivo nel sontuoso giardino. Lo shopping si fa nei souk, i mercatini, dove è d’obbligo la contrattazione. Oppure nelle boutique del Gueliz, il quartiere più moderno pieno di locali e ristoranti chic. Mentre La Medina rimane decisamente la parte più autentica della città ed è qui che si trovano i riad più belli ovvero le antiche dimore diventate raffinati boutique hotel. Bellissimo il Riad Dar al Sultan che si trova a pochi passi dalla famosa piazza e dal Palais de La Bahia, sapientemente gestito da Vania Volpintesta che ha abbinato all’eleganza sussurrata una raffinatezza italiana che ben si addice alle maison d’hòtes. Splendida la boiserie e il piccolo cortile con piante lussureggianti che incorniciano la piccola piscina. Senza dimenticare il terrazzo dal quale di domina la città. Le stanze sono 4 più una suite sono e suddivise su due patii tra loro collegati. Nella suite anche una terrazza privata. Cucina notevole e la colazione la mattina induce a prendersi tempo senza fretta. Relax assicurato. Info: www.riaddaralsultan.com

di alessandra capato

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MUSICA cinema & arte Trionfale Rigoletto per i 50 anni di carriera del baritono lodigiano

AL REGIO DI PARMA OVAZIONI PER LA LEGGENDA DI NUCCI Mezzo secolo di trionfi, mezzo migliaio di recite a vestire – come nessuno – i panni di quell’uomo lacerato tra buffoneria e dilaniante dramma interiore; in occasione dell’inaugurazione della Stagione Lirica 2018, Parma non ha avuto dubbi: il Teatro Regio voleva lui. E Leo Nucci, lo scorso venerdì 12 gennaio, è stato leggenda vivente dentro la vicenda musicale, valore aggiunto ad una prima storica, ideata nelle scene da Pier Luigi Samaritani nel 1987. Il grande baritono lodigiano ha festeggiato così, nella città che del belcanto costituisce termometro e sismografo, i 50 anni di una carriera da record, costellata da un repertorio vastissimo ma spesso identificata proprio con il profilo sghembo e tragico del gobbo di corte Gonzaga. Per la regia di Eli-

Il grande baritono lodigiano ha festeggiato così, nella città che del belcanto costituisce termometro e sismografo

VISTI PER VOI AL CINEMA

sabetta Brusa, allieva di Samaritani, l’opera ha visto oltre a Nucci nei panni del protagonista Stefan Pop nel ruolo del Duca di Mantova, Maria Mudryak nei panni di Gilda e Giacomo Prestia in quelli di Sparafucile. Sul podio dell’Orchestra dell’Opera Italiana è salito Francesco Ivan Ciampa, a dirigere strumentisti e Coro del Teatro Regio di Parma preparato da Martino Faggiani.

di elena kraube

BENVENUTI A CASA MIA

SONO TORNATO

L’umanista, intellettuale e politico Jean-Etienne Fougerole sta promuovendo il suo ultimo libro in una sede televisiva e coglie l’occasione per invitare le persone più agiate ad essere misericordiose e accogliere nella propria casa i meno fortunati. La stessa sera qualcuno suonerà alla sua porta...

Remake del film rivelazione tedesco, campione d’incassi, la versione italiana immagina il ritorno ai nostri tempi di Benito Mussolini in persona e si prepara a far discutere e riflettere. La commedia si muove tra l’ilarità che suscita il personaggio visto come parodia di se stesso e l’inquietudine che nasce di fronte alla sua capacità di guadagnarsi ancora un seguito.

HANNAH Hannah aveva un marito, un figlio, un nipotino. Aveva un cane, un abbonamento in piscina, un lavoretto da governante. A un certo punto, tuttavia, nella sua vita è accaduto qualcosa. E quella quotidianità rassicurante ha perso di senso. Suo marito è finito in carcere, e suo figlio non vuole parlarle. L’ombra del sospetto, si allunga sulla sua stessa vita: chi è davvero suo marito? Perché lei è l’unica che sembra credere alla sua innocenza?

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THE POST Convinto che la guerra condotta in Vietnam dal suo Paese costituisca una sciagura per la democrazia, Daniel Ellsberg, economista e uomo del Pentagono, divulga nel 1971 una parte dei documenti di un rapporto segreto. 7000 pagine che dettagliano l’implicazione militare e politica degli Stati Uniti nella guerra del Vietnam. Un’implicazione ostinata e contraria alla retorica ufficiale di quattro presidenti.

DI ELIDE BErGAMASCHI

RIGOLETTO E LA COLLEZIONE DI PREDE DI PALAZZO DUCALE Dici Rigoletto e subito vai alla Mantova dai superbi profili rinascimentali, dalle perfette armonie albertiane lambite dalle acque dei tre laghi. E invece niente. Al Ponchielli di Cremona, ultima opera di una stagione di autentiche primizie, lo scorso 10 dicembre, il dramma verdiano attinto da Victor Hugo non avrebbe potuto essere meno didascalico. La regia di Elena Barbalich prosciugava qualsiasi riferimento ai luoghi e al tempo, e ricreava un Palazzo Ducale che, smantellati stucchi e arazzi, lasciava nudo il suo scheletro di gabbia glaciale, tutta metallo e specchi, geometrie scolpite a spigolo vivo che ora rivelavano ora deformavano i personaggi in grottesche maschere tragiche. Anche il gobbo, interpretato con autorità da Angelo Veccia era un uomo - caimano in rosso vermiglio. Attorno a lui, la Gilda bamboleggiante di Lucrezia Drei mostrava un bel fraseggio ma un colore piuttosto monocromo. Giustamente volgare e cinico il Duca interpretato da Matteo Falcier, a cui tuttavia non sarebbe guastata una maggiore morbidezza per dipingere il ruolo più impervio dell’intera opera.

FIAMMINGO ED APPASSIONATO IL BACH DI DEMENGA Il Gradus ad Parnassum del violoncello al cui cospetto nessuno strumentista può evitare di soffermarsi. Hanno il profilo di una luce tersa e di un passo misurato, tutto nordico, le Sei Suites per violoncello solo di Johann Sebastian Bach che Thomas Demenga ripercorre da mezzo secolo, come un quotidiano esercizio che sa di preghiera e di austero sguardo interiore, alla ricerca di un ordine delle cose che lì, come in poche altre umane creazioni, risiede sommo. Un ordine, come ben suggerisce un’aderenza interpretativa e timbrica, fraseggistica ed innanzitutto dinamica – bellissimi i chiaroscuri degni della migliore scuola fiamminga - che tradisce una visione in cui ogni sfida strumentale sa stemperare la fisicità di queste danze in altrettanti caleidoscopi di umori ed affetti. Un ascolto in cui è impossibile, anche solo per un attimo, smarrire il filo di un narrare lucido e appassionato, sorvegliatissimo eppure naturale.

n. 1 Febbraio-Marzo 2018


Matteo Tellaroli Pittore e architetto

Si possono definire architetture rivelate dalla pittura, le opere dell’artista di Volta Mantovana

Per il mantovano Matteo Tellaroli il passaggio tra architettura e pittura è stato breve e veloce. Una passione per queste discipline artistiche che l’ha portato a praticarle entrambe, una per professione e l’altra per puro piacere di ricerca e sperimentazione. Nonostante abbia trascorso tutta la sua infanzia in Val di Non a Cles di Trento, per trasferimento lavorativo del padre, Matteo Tellaroli è nato e vive a Volta Mantovana. Già dal conseguimento del diploma superiore in arti grafiche si notava la sua tendenza verso le discipline artistiche e visive. Nell’anno 2000 si è laureato in Architettura al Poli-

tecnico di Milano e attualmente esercita a Mantova. Incuriositi dal connubio artistico da lui creato, rivolto ad un vasto pubblico di esperti del settore e non, lo abbiamo intervistato: Quale percorso lavorativo ha seguito e come si è ritrovato anche pittore? «La ricerca personale verso l’arte pittorica è avvenuta prima dello studio dell’architettura come materia scientifica. Dunque direi prima pittore poi architetto. Importante per la formazione artistica è stato il viaggio in Europa a vari musei tra i più importanti: il Rijksmuseum di Amsterdam, il Pergamonmuseum e l’Altes Museum di Berlino. Un viaggio portatore di novità e propedeutico allo studio. Ho scoperto che l’Altes Museum è un’opera neoclassica di Karl Friedrich Schinkel e, ancora, che il municipio di Stoccolma è stato realizzato nei primi anni del 1900 prendendo come riferimento, per la composizione dei prospetti, il progetto del Palazzo Ducale di Venezia come oggi lo vediamo. Il viaggio-studio con il Politecnico di Milano a Chicago e al MOMA di New York, ha rappresentato il punto di vista più avanzato della concezione di disegno della città e anche dell’arte visiva». Come si è appassionato all’arte? «La ricerca personale verso l’arte pittorica parte dal colore. La prima opera pittorica è stata realizzata con il titolo “Appennini” dopo qualche tempo dall’averlo pensato e schizzato. La mia prima esperienza pittorica derivata da un bisogno interiore di espressione artistica, dopo una visita avvenuta al museo Peggy Guggenheim di Venezia». Quali artisti del passato e del presente ammira maggiormente? «Dopo il periodo della formazione culturale dell’università, ho preso come riferimento alcuni artisti che

abbracciano ognuno a modo suo il colore e la luce in maniera contemporanea: Edward Hopper, Frank Stella e Jasper Johns». Matteo Cosa vuole rappreTellaroli sentare con le sue opere? «Lo spazio e il tempo! Appunto la mia ricerca espressiva attraverso schizzi preparatori dell’idea pittorica che poi elaboro in una seconda fase. Approccio così l’aspetto empirico-scientifico matematico, per il progetto pittorico espressivo vero e proprio». Che tecnica e che materiali usa per realizzare i suoi dipinti? «Le tecniche sono molteplici e in sperimentazione continua, ma il colore ad olio è il mio preferito per la forza e per la luce che imprigiona». Pensa di avere una formazione adeguata per creare arte? «L’importante è rendersi conto che occorre studiare molto e in continuazione, avendo delle idee molto chiare da subito da sviluppare. Occorre saper scegliere! Il colore sfumato oppure le campiture piatte. Il colore lucido, le sfumature oppure un determinato segno preferito ad un altro, e perseguire tale decisione imperterriti». www.matestudiomtellaroliarchitetto.com www.premioceleste.it/matteo.tellaroli

DI Barbara Ghisi

L’arte incontra la scienza

le mostre

Rivoluzione Galileo. La mostra, a cura di Giovanni Carlo Federico Villa e Stefan Weppelmann è un affascinate viaggio dentro l’unicità di Galileo:artista, poeta, letterato oltre che scienziato. Aperta fino al 18 marzo al Palazzo del Monte di Pietà di Padova, dalla mostra emerge l’uomo Galileo nelle molteplici sfaccettature: dallo scienziato padre del metodo sperimentale al letterato, dal Galileo virtuoso musicista ed esecutore al Galileo artista, tratteggiato da Erwin Panofsky quale uno dei maggiori critici d’arte del Seicento; dal Galileo imprenditore (non solo il cannocchiale ma anche il microscopio o il compasso) al Galileo della quotidianità.

Libri

Torino Centro Italiano per la Fotografia Fino al 13 Maggio 2018 L’occhio magico di CARLO MOLLINO. Fotografie 1934-1973

Trieste Civico Museo Revoltella Fino al 2 Settembre MONACO, VIENNA – TRIESTE – ROMA. Il Primo Novecento al Revoltella

Bard (Ao) Forte di Bard 3 Febbraio - 17 Giugno Luci del Nord. IMPRESSIONISMO IN NORMANDIA

Padova Museo Diocesano 3 Febbraio - 24 Giugno I colori del sacro. IL CORPO. Nona rassegna internazionale di illustrazione

DI veronica ghidesi

SONO SEMPRE IO

IL SILENZIO DELLE PIETRE

Dopo Io prima di te e Dopo di te, Jojo Moyes regala ai suoi lettori una storia meravigliosa e coinvolgente, caratterizzata da personaggi autentici e indimenticabili a cui è impossibile non affezionarsi e da una voce sincera ed empatica.

In questo romanzo, un grande scrittore e psichiatra, ci racconta il profondo disagio del nostro tempo, prestando al protagonista tratti inevitabilmente autobiografici, ma nei quali ciascuno di noi può riconoscersi

LA GRANDE TRUFFA

FOLLIA MAGGIORE

John Grisham, con piglio brillante ed efficace, affronta un argomento di grande attualità non solo in America, mettendo a nudo gli interessi e i profitti che vengono maturati nel grande business delle scuole private.

Al centro del racconto anche questa volta protagonista è Milano, si sente che Robecchi «la possiede in lungo e in largo e gli piace raccontarla con disincanto e un taglio ironico» (Paolo Mauri)

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n. 1 Febbraio-Marzo 2018



musica/danza/teatro

spettacoli

di federico martinelli

SEMPRE NOMADI VERONA / TEATRO FILARMONICO

PEZZALI, NEK & RENGA together

5 febbraio di grande musica con I Nomadi. Nello splendido tempio della musica classica e dell’opera il gruppo ripercorrerà i numerosi successi della loro carriera. Un nuovo album, “Nomadi dentro”, una nuova voce, Yuri Cilloni, saranno le principali novità del tour. A fare da filo conduttore saranno le canzoni di sempre, quelle che hanno raccontato gioie e dolori, traguardi e sconfitte, amore e odio, di questi ultimi cinquant’anni. A sintetizzare le vicende di un gruppo che si è completamente rinnovato, a eccezione del fondatore Beppe Carletti, nella sempre viva memoria di Augusto Daolio, uno dei brani inediti è firmato da Francesco Guccini, come un piacevole ritorno al sodalizio degli anni Settanta.

MANTOVA / PALABAM

12 febbraio di energia ed emozioni per un concerto che si preannuncia già come un evento generazionale. La città dei Gonzaga, infatti, si appresta a ospitare Max Pezzali, Nek e Francesco Renga… per un unico grande concerto! I tre cantanti, infatti, accomunati da parole e sonorità che hanno fatto emozionare intere generazioni, saranno sui principali palchi italiani per raccontare se stessi e un pezzo di storia e costume d’Italia. Sul palco i tre protagonisti della musica italiana saranno sempre insieme, per tutta la durata dello spettacolo, reinterpretando i brani più significativi degli oltre 25 anni di carriera di ciascuno. Non si tratterà di semplici esecuzioni ma di vere e proprie riedizioni, con arrangiamenti originali, con duetti e confronti continui: tra assolo, duetti, esecuzioni e con la contro voce del pubblico, rivivranno sensazioni, personaggi che sono nella memoria di ognuno di noi.

Max Pezzali ha venduto oltre 7 milioni di dischi, Nek é l’artista italiano più suonato dalle radio nell’ultimo anno, Francesco Renga ha una carriera di oltre 1850 concerti. in questo tour si metteranno alla prova!

QUANDO IL SOGNO DIVENTa REALTÀ MANTOVA / TEATRO SOCIALE Grande prosa, l’8 marzo, con Sergio Rubini e Luigi Lo Cascio, impegnati in “Delitto e castigo”, originale rilettura tratta dal capolavoro di Fedor Dostoevskij. Accompagnati da un rumorista e una cantante, per un’originale chiave sensoriale che permetterà di calarsi nelle oscurità del romanzo, gli attori condurranno lo spettatore in un viaggio attraverso le parole più significative dell’opera: una realtà dove un suono, una lama di luce o un grido possano rendere tutto reale.

DUE CUORI, UNA VITA DI COPPIA VERONA / TEATRO NUOVO

Dal 27 febbraio al 2 marzo Raoul Bova e Chiara Franchini saranno impegnati in “Due”, commedia di Luca Miniero e Astutillo Smeriglia. L’occasione è l’inizio della convivenza che per tutti gli essere umani è un momento molto delicato. Marco è alle prese col montaggio di un letto matrimoniale, Paola lo interroga sul loro futuro di coppia. Sapere oggi come sarà Marco fra 20 anni è la sua pretesa, o forse la sua illusione. La diversa visione della vita insieme emerge prepotentemente nelle differenze fra maschile e femminile. Genitori, figli, amici, saranno evocati dai due protagonisti che ne diverranno a loro volta interpreti. Un turbine di eventi, raccontati con un registro drammaturgico moderno, in grado di mostrare senso della vita di coppia.

RITMO SUDAMERICANO VERONA / TEATRO RISTORI

Il 14 febbraio “Compagnie Käfig” presenterà una serie di coreografie per la direzione artistica di Mourad Merzouki. Sarà occasione per ammirare “Corriera Agwa”, pieces corografiche per 10 danzatori di Rio de Janeiro in cui viene mescolato hip-hop, caporeira, samba e bossa nova per far emergere una danza acrobatica mozzafiato, piena di energia ed invenzioni.

UN BRIGNANO A PIENO RITMO

GENERAZIONE 2000. ARRIVA RIKI!

BRESCIA OSPITA LA PREMIATA FORNERIA MARCONI

22 febbraio all’insegna della comicità al Gran Teatro Morato di Brescia con Enrico Brignano. Il comico torna in scena con “Enricomincio da me unplugged”, effervescente spettacolo che tra pezzi forti e nuove situazioni comiche mostrerà i numerosi volti del comico.

Dopo aver esordito con “Perdo le parole”, album più venduto del 2017 e triplo Disco di Platino Riki, uno dei volti di successo dei talent show, presenterà gli inediti dell’album “Mania”. In scena al Gran Teatro Morato di Brescia il 23 febbraio.

9 marzo all’insegna del rock progressive. Gran Teatro Morato si appresta a ospitare la Premiata Forneria Marconi, il gruppo rock italiano più famoso al mondo e unica band nazionale ad avere scalato la classifica Billboard negli Stati Uniti.


night life LIRICA E SINFONICA

VIOLINO E ORCHESTRA DAL FASCINO UNICO MANTOVA / TEATRO SOCIALE Venerdì 16 marzo, alle 20:45, nell’ambito di “Tempo d’Orchestra”, torna l’Orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano. Per l’occasione sarà suonato “Concerto per violino di Beethoven”, opera del 1806, per l’occasione suonata dal violino solista Marco Rizzi, musicista di lunga carriera, forte di collaborazioni con orchestre come la Staatskapelle di Dresda, le Filarmoniche di Liverpool e Rotterdam. Un programma che si arricchisce, poi, con la “Sinfonia che Mendelssohn” scritta tra il 1829 e il 1842: un lavoro di suggestiva ed ariosa bellezza, dall’orchestrazione sontuosa e dalla prorompente vitalità. A dirigere sarà Giordano Bellincampi.

MISTERI, SEGRETI E SOTTERfUGI NE “IL NOME DELLA ROSA”

La stagione lirica e sinfonica veronese al Teatro Filarmonico si conferma punta di diamante della proposta culturale del nord est. Vi prendono parte, arricchendola, musicisti, cantanti e direttori d’orchestra di specchiata caratura internazionale. Per la lirica, nel bimestre febbraio – marzo 2018 appuntamento con “Otello” di Giuseppe Verdi, “Manon Lescaut” di Giacomo Puccini e “Le nozze di Figaro” di Wolfgang Amadeus Mozart. Sarà proprio “Otello”, dramma lirico in quattro atti di Arrigo Boito, ad aprire la stagione lirica. In scena il 4, 6, 8 e 11 febbraio, lo spettacolo sarà diretto da Antonino Fogliani e vedrà la partecipazione di Orchestra, Coro, Ballo dell’Arena di Verona. Secondo appuntamento con “Manon Lescaut” di Giacomo Puccini, nella provocatoria messa in scena proposta da Graham Vick, con le scene di Andrew Hays e i costumi di Kimm Kovac. Per questo titolo vediamo di nuovo alla guida dell’Orchestra areniana Francesco Ivan Ciampa . Il dramma in quattro atti su libretto di Domenico Oliva

VERONA / TEATRO NUOVO

BATTE IL TAMBURO ALFIO ANTICO NEL VERONESE

Dal 13 al 18 febbraio un nutrito cast di quindici attori diretti da Leo Muscato e i tra i quali spiccano Allegri e Luca Lazzareschi, darà il via alle repliche de “Il nome della rosa” di Umberto Eco per la versione teatrale di Stefano Massini. «Ho scandito lo spettacolo con una quarantina di passaggi di tempo segnati da continui cambi di spazio. Per questo abbiamo immaginato una scatola nera e astratta con una serie di feritoie attraverso cui far entrare luci e oggetti con i quali evocare i diversi ambienti. Ci siamo serviti – conclude Muscato – anche di videoproiezioni che hanno la funzione drammaturgica di visualizzare gli stati d’animo dei personaggi in quel momento in scena».

ASPARETTO (VR) / TEATRO APERTO Alfio Antico, leggenda musicale nota nel mondo, il 10 marzo caricherà di energia il pubblico grazie alle sonorità dei suoi tamburi. Rigorosamente costruiti e intarsiati da lui stesso, Alfio Antico va all’essenza della musica e del ritmo per un concerto che diventa narrazione musicale. L’artista, che non ricorre a virtuosismi fini a se stessi, calerà il pubblico in un ambiente che, abbandonati i rumori caotici che affollano il mondo contemporaneo, rivivrà sonorità naturali di cui si può godere solo in poche parti del mondo. Da solo, solo con i suoi tamburi . Quell’essenza unica che lo ha reso famoso in tutto il mondo e che ancora oggi dopo 40 anni di carriera gli dona forza per continuare incessantemente la sua “transumanza” musicale.

e Luigi Illica, tratto dal romanzo “Histoire du chevalier des Grieux et de Manon Lescaut” di Antoine François Prévost sarà in scena il 4, 6 8 e 11 marzo. Terzo e ultimo appuntamento del bimestre con un classico: “Le nozze di Figaro”, opera comica in quattro atti di Lorenzo Da Ponte su musiche di W. A. Mozart in scena il 31 marzo, il 3, 5 e 8 aprile. La Stagione Sinfonica, in cartellone dal 9 febbraio al 26 maggio, prevede 6 concerti che, accanto al repertorio più tradizionale, barocco e classico, presenterà anche partiture rare, suggestioni jazzistiche e divertenti sperimentazioni. Venerdì 9 febbraio con replica sabato 10, Mario Brunello nel doppio ruolo di direttore e interprete. Il violoncellista sarà impegnato in un programma eterogeneo: dal barocco di Johann Sebastian

GABRIELE CIRILLI S. GIOVANNI LUPATOTO (VR) / CINETEATRO ASTRA Venerdì 16 febbraio il comico presenterà “#Taleequaleameagain”, carrellata di personaggi e imitazioni…

NEL SEGNO DEL JAZZ, COREOGRAFIE MODERNE VERONA / TEATRO RISTORI 8 marzo in compagnia del “Ballet Jazz de Montrèal”. Per l’occasione la celebre compagnia eseguirà le coreografie “Kosmos”, “Monolisa” e “O balcão de amor”.

n. 1 Febbraio-Marzo 2018

roberto cacciapaglia quarto tempo TEATRO CAMPLOY / VERONA 19 marzo in salsa internazionale con Roberto Cacciapaglia. Il compositore presenterà i brani del cd “Quarto Tempo” in versione inedita, con un pianoforte che, grazie a una tecnologia innovativa espanderà i suoni rendendo udibili anche le armonizzazioni che generalmente non sono udibili.

Bach all’orchestrazione di Stokowski fino al particolarissimo quanto divertente “The Riot of Spring per orchestra e pubblico del giovane compositore russo Dmitri Kourliandski”. Secondo appuntamento il 16 e 17 febbraio con il noto violinista Sergej Krylov impegnato nell’esecuzione di musiche di Niccolò Paganini, Hector Berlioz e Zoltán Kodály. Ultimo appuntamento del bimestre il 16 e 17 marzo con Giampiero Sobrino nel Concerto per clarinetto e orchestra di Aaron Copland, di Artie Shaw e nelle sonorità del mondo russo-statunitense di Sergej Rachmaninov.

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ANATRA AL MIELE 1 anatra muta tagliata a piccoli pezzi, 2 cucchiai di miele biondo, 1 cucchiaio di salsa di soia, 2 cucchiai di aceto di vino rosso, 1 cucchiaio di burro, 2 cucchiai di olio evo, 1 spicchio di aglio, sale e pepe In una terrina versare il miele, la salsa di soia e l’aceto, unire lo spicchio d’aglio intero e mescolare finché gli ingredienti non saranno ben amalgamati, aggiungere i pezzi di anatra e lasciar marinare per 5-6 ore rigirandoli ogni tanto, poi scolarli e metterli in un tegame con il burro e l’olio già caldi, rosolarli fino a quando saranno dorati, salare, pepare e irrorarli con la salsa della marinata, cuocere ancora 50 minuti a fuoco moderato bagnandoli con il sugo di cottura.

sapori d’oriente di flora lisetta artioli

SPAGHETTI DI SOIA CON VERDURE E ANACARDI

LONZA DI MAIALE IN AGRODOLCE

150 gr. di spaghetti di soia, 1 zucchina, 2 carote, 1 peperone, 2 cipollotti, germogli di soia freschi, 12 anacardi tritati, 3 cucchiai di olio evo, 2 cucchiai di salsa di soia, zenzero fresco

RISO THAI CON POLLO E VERDURE SPEZIATE 350 gr. di riso Thai (o Basmati), 200 gr. di petto di pollo, 1 peperone rosso, 3 zucchine, 1 cipolla, mezzo porro, 3 bicchieri di birra, un cucchiaio di latte, sale, pepe, olio evo, noce moscata, curry, salsa di soia

Tagliare i cipollotti sottili usando anche la parte verde, ridurre a striscioline la zucchina, le carote e il peperone. In una capiente padella antiaderente scaldare l’olio e far rosolare i cipollotti, le carote e il peperone, dopo qualche minuto unire la zucchina, i germogli di soia e gli anacardi, mescolare bene, poi incorporare lo zenzero e la salsa di soia secondo il gusto. Le verdure devono rimanere croccanti quindi spegnere dopo 2-3 minuti Cuocere gli spaghetti secondo le istruzioni riportate sulla confezione e poi versarli nella padella con le verdure mescolando affinché si insaporiscano bene.

Bollire il riso e scolarlo al dente, mescolarlo con un pizzico di sale un cucchiaio di olio e tenerlo da parte. In una padella far rosolare la cipolla e il porro in un filo di olio, aggiungere il peperone e le zucchine tagliati a bastoncino, cuocere sfumando con la birra per circa 15 minuti. A metà cottura aggiungere sale, pepe, curry e noce moscata, unire nella padella delle verdure il pollo tagliato a pezzetti, cuocere per cinque minuti tutto insieme aggiungendo un cucchiaio di salsa di soia e il latte. Quando il pollo sarà cotto servirlo nei piatti individuali accompagnando con il riso intiepidito.

i nuovi ristoranti di milano ioni s r u c s E rmet gou

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Con l’anno appena iniziato, l’agenda è già ricca di nuove aperture. Milano proprio non si dà tregua. Tra Perbellini che inaugura una nuova linea di bistrot e Kisen, ecco alcuni spunti che potrebbero soddisfare il vostro appetito. Lo chef Giancarlo Perbellini (nella foto), il cuoco pluristellato proprietario dei ristoranti Casa Perbellini a Verona, Il Dopolavoro a Venezia e La Locanda a Hong Kong, aprirà a fine marzo in zona Brera. Si chiamerà Locanda Perbellini, il primo di una collezione di bistrot che porterà il suo nome. In cucina ci sarà il giovane Michael Pozzi che per i primi mesi verrà affiancato dai rodati Antonio

Cacciapaglia e Rosalisa Guagnano. Il menu varierà dai 35 ai 50 euro. A pochi mesi dall’apertura di Busto Arsizio, Kisen inaugura il suo terzo locale a Milano. Questa volta in pieno centro, a pochi passi dalla fermata metro Moscova. Il ristorante è stato tra i primi giapponesi di qualità ad affermarsi a Milano, con un primo locale 13 anni fa. Da Kisen si possono trovare dai dim sum con pasta alla barbabietola e al tè verde, alle dieci tartare diverse o ancora i gunkan —il sushi morbido —, gli special rolls. Ma anche tempura, riso, insalate e zuppe.

500 gr. di lonza, 1 peperone, 100 gr. di fagiolini, 1 costola di sedano, 1 cipolla piccola, 1 peperoncino, 4 cucchiai di olio di arachide, 3 cucchiai di salsa di soia, 2 cucchiai di zucchero, 1 cucchiaio di aceto, 1 cucchiaino di maizena Tagliare a striscioline il peperone e a bastoncini il sedano e a pezzetti i fagiolini. Sbollentare il sedano e i fagiolini separatamente. Tagliare la lonza a fettine e poi dividere ogni fettina in 2 o 3 parti. Scaldare 2 cucchiai di olio e friggere la carne per pochi minuti poi scolarla e tenerla da parte. Aggiungere l’olio rimasto nello stesso tegame, far dorare a fuoco basso la cipolla, il peperoncino e il peperone, unire il sedano, i fagiolini, la lonza, completare unendo la salsa di soia, l’aceto, lo zucchero e la maizena prima sciolta in mezza tazza di acqua fredda, cuocere ancora pochi minuti e servire.

n. 2 Aprile-Maggio 2013


IL BUONGUSTAIO

A Venezia La Cucina del Senza® incontra il mondo delle spezie

i prossimi appuntamenti al giallozucca In pieno centro storico a Mantova, un locale informale ed elegante che offre piatti della tradizione mantovana e dove lo chef colora il menù con accostamenti innovativi proponendo ogni mese piatti sempre diversi. “La passione per il cibo, il piacere di stare insieme” il suo slogan. Ecco i prossimi appuntamenti: Martedì 14 febbraio: una serata particolare per un tema particolare: “L’amore. Non si capisce” , Un divertente monologo, con possibili interazioni con gli spettatori. Chiara Trevisan la lettrice vis-a-vis (www.lalettrice-vis-a-vis.com) interroga, si interroga sul misterioso paesaggio dei sentimenti. Lunedì 19 febbraio: i Concerti dopo cena del Giallo. Sister Fay – D.I.Y. Un simpatico quartetto svedese con due chitarre, violoncello e contrabasso. Soul , funky, e altro ancora. Giovedi 22 febbraio: a cena con l’Autore. Presentazione del libro : “Bitglobal” di Pietro Caliceti. Dopo il successo de “L’ultimo cliente” un legal-thriller denuncia del mondo bancario, ritorna il noto avvocato, ma oramai affermato scrittore sul tema del momento: la moneta virtuale bitcoin. Giovedì 1 marzo: segnatevi la prossima Cena con delitto .. una “Scommessa azzardata” Maggiori informazioni sulla pagina facebook “Ristorante Giallozucca” oppure telefonando per prenotare al 335 6869686.

nel segno della tradizione Dopo le rane e gli affettati, le grigliate e l’anatra, le zucche e l’oca, il Ristorante “Al Cavallino Bianco” - Laboratorio gastronomico dell’Antica Corte Pallavicina di Polesine Parmense (PR) - prosegue nell’opera di salvaguardia delle antiche pratiche culinarie sotto la guida di Luciano e Massimo Spigaroli, con una serie di appuntamenti enogastronomici che esplorano i piatti e le maniere di quella lunga tavola che sono i territori emiliani bagnati dal Po. Tutte le iniziative sono un’occasione unica per gustare piatti di una volta preparati con la maestria e la sapienza di chi ha coltivato l’orto e allevato gli animali in prima persona, passando dal maiale alla zucca, in una carrellata di sapori che hanno il profumo e il gusto della storia, nel segno della stagionalità. Maialando: impossibile da esaurire in un singolo mese per chi ne fa una questione di lustro e di passione, l’esplorazione di tutte le possibilità del maiale in tavola richiede l’utilizzo di tutti i week end di febbraio, escluso il primo. Ciccioli, cicciolata, spalla cotta, cotiche e piedini arrivano sulla tavola per dimostrare quanto sia vero l’antico detto secondo cui del maiale non si butta via niente. Lumacando: dopo una full immersion a tutta velocità nell’universo suino, marzo è l’occasione per rallentare, dando a un piatto raffinato eppure incredibilmente legato alle antiche usanze come

n. 1 Febbraio-Marzo 2018

Torna Gusto in Scena il 25 - 26 febbraio 2018 e per la decima volta propone il format di successo “4 eventi in contemporanea”: il Congresso di Alta Cucina, I Magnifici Vini, Seduzioni di Gola e Fuori di Gusto. Di giorno visitatori, operatori e gourmet possono partecipare al Congresso in sala Badoer, un ambiente del ‘1000, degustare vini ed eccellenze gastronomiche negli splendidi saloni del 1261. La sera possono prendere parte al Fuori di Gusto, un fuori salone che coinvolge il meglio della ristorazione e dei grandi alberghi veneziani. Venezia diventa per qualche giorno la capitale dell’enogastronomia italiana. «Fare La Cucina del Senza significa realizzare piatti gustosi e saporiti senza che ci si accorga della mancanza di sale o grassi aggiunti e dessert molto piacevoli senza zucchero aggiunto. Sottolineiamo il termine aggiunto che è essenziale

in questo nuovo stile alimentare. Le sensazioni gustative tornano a essere legate esclusivamente alle caratteristiche degli ingredienti. Si tratta di una cucina gustosa quanto attenta alla salute» racconta Marcello Coronini, ideatore de “La Cucina del Senza”. Info: www.gustoinscena.it

care’s & agrimontana L’edizione di 2018 di Care’s The Ethical Chef Days che si è appena conclusa in Alta Badia ha visto come protagonisti i prodotti Agrimontana declinati secondo il rigore, la maestria e la passione di chef e maestri pasticceri.Quattro giorni in cui la natura, la montagna e le eccellenze della gastronomia hanno avuto la possibilità di unirsi per rendere omaggio alla kermesse ideata da Norbert Niederkofler, chef stellato del ristorante St. Hubertus (Hotel Rosa Alpina di San Cassiano) e Paolo Ferretti, titolare dell’agenzia di comunicazione hmc di Bolzano, con il contributo di Giancarlo Morelli, chef stellato e patròn del Pomiroeu a Seregno. La Crema di nocciola Piemonte IGP, le Stracciate di Frutta e la Frutta Candita Agrimontana sono solo alcuni dei prodotti protagonisti delle ricette dei Maestri Pâtissier durante questa 4 giorni ad alta quota. Agrimontana era presente con i suoi prodotti nel vasto assortimento di praline, cioccolatini e pasticceria mignon. I pastry chef Diego Crosara e Andrea Tortora hanno sorpreso tutti gli ospiti con le loro creazioni chiudendo la kermesse con una millefoglie a base di crema di nocciola Piemonte IGP e pralinato.

la lumaca un ruolo da protagonista sulla tavola de Al Cavallino Bianco, dove risotti, spiedini e ricette in umido possono convincere anche il più restio dei commensali a rivedere i pregiudizi su un gusto da intenditori. Pescando: per partecipare all’aprile che i fratelli Spigaroli dedicano al pesce d’acqua dolce, non servono canne, lenze e retini ma solo un appetito sufficiente a non perdere neanche una delle sfumature offerte da un menu che vede la partecipazione straordinaria di luccio, pesce gatto, anguilla e storione. Tutti i weekend, da venerdì 6 a domenica 29 aprile. Ricordando: Tutti i weekend di maggio, dai fagioli borlotti prezzemolati con i bavarone e i pesciolini in carpione di Mamma Enrica fino alla faraona alla creta con le patate arrostite dell’Amanda, i fratelli Spigaroli raccontano la loro storia, in una commovente ed esaltante carrellata di ricordi dell’aia e della cucina. Per informazioni: Al Cavallino Bianco Via Sbrisi, 2 43010 Polesine Parmense (PR) Tel. 052496136 www.fratellispigaroli.it

in vacanza per regalare leccornie! Siete in vacanza e volete regalare leccornie. All’Hotel Miramonti di Frabosa Soprana (Cn) si può! Marmellate confezionate in casa (pomodori verdi dell’orto biologico, pere e liquirizia, mele e cannella), biscotti home made, miele e formaggio Raschera DOP della vallata, bottiglie della vigna di famiglia, salmone e salumi stagionati nelle cantine dell’hotel, segnalato da oltre trent’anni sulla guida Michelin e ora guidato nella ristorazione dallo chef Antonio Ietto e dalla pastry chef Giovanna Tesio. Tutti i prodotti sono acquistabili direttamente in hotel o tramite il sito internet alla sezione GIFT. Prezzi: bottiglia vino in confezione regalo 12,00 €, miele in vasetto da ½ kg 9,00 €, formaggio Raschera DOP ½ kg 9,90 €). Hotel Miramonti, Via Roma 84, Frabosa Soprana (CN), Tel 0174 244533, www.miramonti.cn.it

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a cura di MARCO MORELLI

Il sommelier consiglia Primitivo del Salento “Torcicoda”

Intervista al responsabile della moderna cantina, fulcro della ricca produzione vinicola dell’Azienda

Edoardo Borraccini racconta i vini di Tenuta di Canneto

La Tenuta di Canneto raccoglie diciotto poderi su una superficie di 1.000 ettari, di cui 30 dedicati alla coltura della vite. Qui l’Enologo Edoardo Borraccini si dedica alla produzione di vini di qualità, nella cantina che è fiore all’occhiello ed espressione dello spirito dell’azienda. Tenuta di Canneto, storicamente dedita all’allevamento ed alla coltura dell’olivo, non nasce come azienda vinicola. Quando e come la svolta? E’ stato nel 2000 che la proprietà, avendo deciso di investire nel settore vitivinicolo, ha effettuato uno studio di tutti i terreni dell’Azienda. Così, con la consulenza agronomica di Attilio Scienza sono stati vitati 30 ettari di terreno, selezionati come i migliori per lo scopo. Ma la svolta ancor più importante è sicuramente del 2009, quando il cerchio è stato chiuso con la costruzione della moderna cantina. La cantina è espressione di un territorio meno noto dal punto di vista vinicolo, ma che ha molto da offrire... Effettivamente Canneto è in un territorio vergine dal punto di vista enologico, ma con un potenziale enorme: ha terreno, altitudine e influenza del mare. I terreni si differenziano tantissimo l’uno dall’altro, il che significa poter produrre vini che esprimono lo stesso territorio ma in maniera diversa, a seconda del vigneto di provenienza delle uve. Un punto di forza è invece costante:

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le temperature nel periodo di maturazione sono molto favorevoli. Lo si deve all’ottima escursione termica fra il giorno e la notte, all’altitudine dei terreni – tutti tra i 250 e 350 m s.l.m. – e all’influenza del mare, che mitiga con le sue brezze le roventi giornate estive. Quale vino consideri più rappresentativo dell’Azienda? I n realtà sono 2. Due vini completamente differenti ma che hanno in comune la freschezza che deriva da questo terroir. Le Vizzate, un Syrah 100% molto fine elegante, raffinato, una selezione effettuata su cinque differenti vigneti ognuno vinificato e affinato separatamente. Facciamo un lavoro molto accurato sia nella gestione agronomica che durante la vendemmia, che in base all’annata può avvenire anche in tre passaggi. Tutto avviene manualmente e questo permette di gestire ogni pianta secondo le necessità. L’altro è il Santabarbara, un blend di merlot, cabernet sauvignon, franc e syrah che deriva da una selezione dei migliori vigneti aziendali, e colpisce per la sua potenza ma allo stesso tempo per la sua bevibilità. La scelta di arricchire la gamma dei vini con un rosato è stata premiata dal mercato? Arzillo deriva da Cabernet Sauvignon e Sangiovese. Un vino che colpisce sicuramente per i suoi profumi, e ancor di più per il suo gusto avvolgente ma con una freschezza incredibile. E’ un rosato che sta incontrando molto successo. Lillatro Garbato è un Sangiovese Vinificato in bianco. Com’è nata l’idea? Il proprietario Dr. Pravisani desiderava produrre un bianco, ma inizialmente avevamo 30 ettari tutti vitati a bacca rossa (oggi invece ne abbiamo due vitati in bianco). Quindi per scherzo nacque l’idea di vinificare il Sangiovese in bianco, cercando di associare le caratteristiche del vitigno con una vinificazione molto delicata. Puntavamo alla creazione di un vino piacevole e delicato, e così è nato il Lillatro Garbato che oggi sta riscuotendo molti consensi: un bianco un po’ atipico che sicuramente stupisce ed incuriosisce i clienti.

Cantina: Antinori - Tormaresca Regione: Puglia Carta dei vini: Primitivo di Manduria Denominazione: Negroamaro Salento Igt Annata: 2015 Uvaggio: 100% Negroamaro Gradazione: 14,00% Formato: Bottiglia standard 75cl Stile: Di medio corpo e profumato Abbinamenti cibo-vino: Affettati e salumi, Tagliata di Manzo, Arrosto di carne, Formaggi piccanti, Formaggi di media stagionatura, Risotti, PREZZO INDICATIVO: EURO 12,90

Curtefranca Bianco DOC Contadi Castaldi Cantina: Contadi Castaldi Regione: Lombardia Denominazione: Curtefranca DOC Annata: 2015 Uvaggio: 100% Chardonnay Gradazione: 12,00% Formato: Bottiglia standard 75cl Stile: Leggero e fresco Abbinamenti cibo-vino: Aperitivo, Crostacei, Sushisashimi, Spaghetti alle vongole, Antipasti di pesce PREZZO INDICATIVO: EURO 9,30

Bardolino “Le Nogare” doc bertani Cantina: Bertani, Regione: Veneto Denominazione: Bardolino “Le Nogare” Doc Annata: 2016 Uvaggio: 70% Corvina Veronese, 25% Rondinella, 5% Molinara. Gradazione: 12,00% Formato: Bottiglia standard 75cl Stile: Di medio corpo e profumato Abbinamenti cibo-vino: Carni Bianche, Formaggi di media stagionatura, Affettati e salumi, Coniglio PREZZO INDICATIVO: EURO 7,70

n. 1 Settembre 2013


In vetrina

record per l’export del vino italiano

made in italy sugli scudi

Anno record per l’export del vino italiano. Nel 2017 il vino Made in Italy ha aumentato del 7% il valore dell’export e ha raggiunto il massimo storico di sempre con circa 6 miliardi di euro. Questo quanto emerge dall’analisi Coldiretti, che conferma il successo della prima voce dell’export agroalimentare italiano. “La crescita all’estero, in valore ed in volume, è un’ottima premessa dopo una vendemmia che – dichiara Coldiretti – si è classificata tra le più precoci e scarse del dopoguerra, con un taglio della produzione del 26% rispetto allo scorso anno”.

decima edizione di Anteprima Chiaretto Nella Dogana Veneta di Lazise, il Consorzio Tutela del Chiaretto e del Bardolino, in collaborazione quest’anno con il Consorzio Valtènesi, porta sul lago di Garda più di 80 produttori con circa 140 vini per presentare l’annata 2017 del Chiaretto prodotto sulle due riviere, quella veneta e quella lombarda. “Insieme, il Chiaretto di Bardolino e il Valtènesi Chiaretto – spiega Franco Cristoforetti, presidente del Consorzio di tutela del Chiaretto e del Bardolino – sfiorano i 12 milioni di bottiglie, collocando il lago di Garda nel ruolo di leader assoluto nella produzione italiana di rosé a denominazione di origine. Quest’anno abbiamo voluto unire le forze delle due riviere gardesane all’insegna di uno stile territoriale unico nel panorama dei vini rosati italiani. Uno stile che trova fondamento nei suoli morenici che accomunano le due sponde del lago, nel clima mediterraneo del nostro territorio e anche nella disponibilità di uve autoctone naturalmente vocate alla vinificazione in rosa, come la corvina veronese per il Chiaretto di Bardolino e il groppello per il Valtènesi Chiaretto.

fattoria mantellassi

TRE ECCELLENZE UN NUOVO LOOK Lunghe, affusolate, dalla presa avvolgente… le bottiglie di Le Sentinelle, Scalandrino e Querciolaia, tre vini al top di Fattoria Mantellassi, pur già elegantemente “habillées”, cambiano etichetta. Al loro nome, ora, è associata un’immagine che lo lega a una storia, a un oggetto, a una tradizione. Quello de Le Sentinelle, ad esempio, è un vigneto storico, uno dei primi impiantati dall’azienda negli anni “70 ed è da qui che nasce questo vino rosso, composto per l’85% da Sangiovese e per il 15% da Alicante, un vino che rivela un carattere forte, non a caso denominato “Riserva Morellino di Scansano Le Sentinelle” Per lui, la nuova etichetta si rifà proprio al vigneto omonimo, il più alto della proprietà e, a documentare il suo passato, ecco apparire l’immagine di tre sentinelle stilizzate a ricordare una loro antica presenza quando, dall’alto, vigilavano sull’arrivo dei pirati saraceni che sbarcavano nella baia tra l’Argentario e Talamone. Per l’altro rosso “Querciolaia” non poteva non esserci un riferimento ad hoc: in etichetta, un gruppo di piccole querce, testimoni di una solida

n. 1 Febbraio-Marzo 2018

vino medagliato, grandi fortune Lo sostiene uno studio francese. Un vino ben recensito, che ha ricevuto premi, medaglie e riconoscimenti vari ai concorsi dedicati al settore è uno strumento che fa crescere la visibilità del produttore e della sua azienda, favorendo un riscontro in termini di vendite, di reputazione del marchio e di prezzo. Le medaglie aiutano perché orientano i consumatori spaesati dinanzi alla numerosa mole di offerta disponibile nel settore enoico. Ciò giustifica anche i costi di partecipazione ai concorsi, tra quote di partecipazione, invio delle bottiglie e pagamento degli “stikers” delle medaglie da apporre sulle bottiglie dell’etichetta premiata.

regalità. Prodotto fin dal 1977, Querciolaia è un vino dagli eccellenti caratteri organolettici, con un intrigante bouquet composito e con un gusto caldo, morbido e vellutato. Infine Scalandrino: una sorta di piccola scala rustica utilizzata un tempo per scavalcare i filari della vigna o i recinti senza danneggiarli. Per questo vino bianco, protagonista è l’uva Vermentino che, dopo un’accurata selezione e una soffice pressatura, viene posta in botti di rovere francese dove avviene la fermentazione. L’elevazione nel legno si prolunga per 4-6 settimane. In questo modo i profumi del vitigno vengono esaltati dal tocco del rovere. Con questo restyling Fattoria Mantellassi ha voluto ancora una volta dimostrare che anche i piccoli cambiamenti possono essere un’importante messaggio per il consumatore, un’attenzione in più per chi si accinge a degustare un vino che non è solo bello fuori ma che è, soprattutto, buono dentro. www.fattoriamantellassi.it

loreto apruntino (pe) - marche

olio extravergine bio delia orsini L’Azienda Agricola Delia Orsini si trova nell’area olivicola di Loreto Aprutino in provincia di Pescara, nel cuore della zona di produzione dell’olio a Denominazione di Origine Protetta “Aprutino Pescarese”. I titolari dell’azienda, Delia e Sergio, da anni sono impegnati nel loro lavoro dove fondono l’amore per la tradizione e la continua cura della qualità. Al momento l’azienda può vantare la certificazione biologica di prodotto, rilasciata nel 2012 dall’ente Suolo e Salute. Le olive vengono molite presso un frantoio di fiducia con certificazione BIO situato a pochi chilometri dall’azienda. Il frantoio utilizza macchine Amenduni ed un ciclo di lavorazione a due fasi per esaltare le caratteristiche dell’olio. Azienda Agricola Delia Orsini via Fontemaggio, 7 65014 Loreto Aprutino (Pescara) Tel/Fax: 085-8291239 3477892882

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sport

a cura di michela Toninel

BOSSONI BRESCIA ART MARATHON 16ª EDIZIONE / EASY TEN 10 KM Arriva alla sua 16ª edizione l’evento podistico più importante dell’anno dall’intera cittadinanza. L’11 Marzo una grande festa quella che si sviluppa attorno alla manifestazione internazionale, uno splendido connubio di sport e arte arricchito dai molti eventi collaterali che spaziano dalla solidarietà, all’avviamento all’attività della corsa per i giovanissimi, alla 10 km non competitiva affinché tutti gli appassionati possano condividere fatica e soddisfazione sulle strade bresciane. Dal 2003 fino ad oggi, la BAM è cresciuta insieme alla città aumentando anno dopo anno l’affluenza di runners, di pubblico e di attenzione dei media sia cittadini sia nazionali. Ventaglio

Al via il 25 marzo

AL CV GARGNANO TUTTO è PRONTO Riconfermato nel calendario il Meeting di Pasqua-Trofeo Centrale del latte di Brescia (2931 marzo) del doppio giovanile Rs Feva. Il 13 maggio torneranno i doppi promozionali (oltre all’Rs Feva, il 420, il 29Er) per il Trofeo Comune di Tignale che troverà spazio nelle acque al largo della Limonania del Prà. Dal 19 al 25 maggio toccherà alla Gentlemen’s Cup, il Campionato Timonieri-Armatori per i vari monotipi come Asso, Dolphin, Ufo, Protagonist. Nel week end del 16-17 giugno tornerà il Trofeo Antonio Danesi per i giovanissimi dell’ Optimist. Sempre a giugno il calendario prevede il ritorno del Campionato Italiano per i velisti con disabilità in ambito motorio, di fatto le Paralympiadi azzurre. Arriverà poi luglio con la “Centomiglia Remake” (7-8 luglio) con le carene costruite prima del 1980. Il 12 e 14 luglio sarà la volta dei 9Er, il 29Er, il 49Er, con la tappa del Circuiti nazionale di queste carene. Si correrà a Campione e in palio ci sarà il Trofeo Alpe del Garda, importante realtà territoriale che, per i prossimi 5 anni, affiancherà Gargnano nella sua attività in ambito giovanile e sociale.

agonistico completo (gare Fidal ): MARATONA km 42,195, HALF MARATHON km 21, 097, BRESCIA TEN km 10,00. E, in collaborazione con fiasp, ritorna la 10 km ludico- motoria (non competitiva) denominata Easy Ten km 10,00 lungo il medesimo percorso della “sorell a” competitiva. E inoltre, per i giovanissimi e le famiglie: Tomorrow runners iniziativa dedicata agli alunni delle Scuole Elementari della città, che potranno andare alla scoperta, con i loro genitori, dei tesori della nostra città. Family walking, la solidarieta’ in cammino: è’ il momento solidale per eccellenza della BAM. Una camminata di 4km aperta alle famiglie che scendono in campo per la solidarietà.

è l’anno giusto per sciare sul Monte Baldo Chiunque sia mai stato sul Lago di Garda ha fantasticato almeno una volta su come dev’essere bello poter sciare sulla cima del Monte Baldo, sopra Malcesine, con tanta neve e un panorama fantastico ai propri piedi. Questo è l’anno buono. La neve non manca e gli impianti sono stati rimessi in ordine. La catena del Monte Baldo è disegnata su una linea parallela tra il Garda e la Valle dell’Adige. Dalle cime, nelle giornate terse, si può vedere tutta la Pianura Padana. Prà Alpesina è la località sciistica collocata nella zona nord del Monte Baldo tra il Passo Tratto Spino e il dosso Stella. È raggiungibile sia in auto da Avio/Valdadige (A22 uscita Avio/Ala) sia da Malcesine in funivia, il che richiede qualche minuto in più alla guida (sono 123 km da Mantova, uscendo a Rovereto Sud e passando da Torbole) ma regala un’emozione fantastica, anche grazie alla suggestione dell’impianto di risalita caratterizzato dalle futuristiche cabine che ruotano su sè stesse per

di enrico corno

regalare a tutti il miglior panorama. Così, in pochi minuti si raggiungono i 10 km di piste tra i 1800 e i 1400 metri di quota: una seggiovia quadriposto poi porta in quota servendo la pista nera Prà Alpesina, omologata per ospitare ogni tipo di gara anche internazionale, che scende per 1500 metri con 400 metri di dislivello. Gli sciatori meno esperti possono optare per una delle due rosse che, congiungendosi, arrivano a valle oppure imboccare il raccordo con la rossa Pozza della Stella. I più spericolati possono anche divertirsi all’interno del Baldo Snowpark per provare ogni tipo di acrobazia mentre i più piccoli imparano a sciare nel campo scuola Paperino. Chi vuole ampliare il giro sciistico può usufruire del bus navetta e raggiungere il vicino comprensorio del Brentonico con San Valentino e Polsa, ben 20 km di piste e 9 impianti di risalita, tra cui tre seggiovie.

al via il 4 marzo la gara organizzata dalle donne dell’uisp brescia

countdown per la Corsa rosa 2018 Dopo il grande successo delle prime edizioni, anche nel 2018, esattamente il 4 marzo, le donne della Uisp di Brescia (Unione Italiana Sport per Tutti) hanno organizzato la “Corsa rosa”, corsa e camminata non competitiva rivolta alle donne, che nel corso degli anni ha attirato sempre più partecipanti. La “Corsa Rosa” avrà partenza fissata per le 10 in piazza Vittoria. Il tracciato si snoderà lungo un percorso di sei chilometri per le vie del centro storico della città, con arrivo in piazza Vittoria dove si svolgeranno la festa e le premiazioni. Sarà una festa dello sport colorata di rosa e all’aria aperta. Ogni donna parteciperà in base alle proprie possibilità,

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correndo velocemente o lentamente, camminando o a passo spedito, ognuna con i propri tempi e le proprie capacità. Ciò che conta in questa manifestazione è esserci, per stare insieme e condividere serenamente questo momento di attività fisica dedicato a tutte le donne. L’attenzione sarà focalizzata sui corretti stili di vita e sulla sana alimentazione, sul diritto e sull’opportunità per tutte le donne di accedere allo sport, sull’opportunità di vivere al meglio e in sicurezza gli spazi aperti delle nostre città, sull’incontro tra donne di generazioni diverse, sulla possibilità di integrazione per le donne provenienti da altri paesi e sul tema della violenza di genere.

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SCI E VELIERO ALLA SCOPERTA DEI FIORDI La Norvegia è considerata una delle città europee di riferimento per lo scialpinismo primaverile: l’abbondanza di pendii immacolati, la natura selvaggia ed il calore accogliente delle saune nei villaggi di pescatori attirano ogni anno centinaia di appassionati sciatori provenienti da tutto il mondo. Da gennaio a giugno queste montagne sono perfette per il fuori pista e per una vacanza attiva con splendide viste sulle azzurre acque dei fiordi. Dalla sponda trentina del Lago di Garda arriva una originale proposta per poter fare una esperienza di viaggio sportiva in queste terre che esce dal coro: una settimana

UNIMPRESA GIACOMELLI a tutto sport Nuove nomine a Roma per la Federazione nazionale Unimpresa Sport e Tempo Libero he opera per promuovere lo sport in tutti i suoi aspetti educativi, la cultura in tutte le sue manifestazioni creative, il turismo sociale inteso come risorsa e valorizzazione dell’ambiente. La carica di vicepresidente è stata affidata al veronese Giulio Giacomelli, già consigliere del comune di Affi con delega allo Sport. Il nuovo team federale si è posto come principale obbiettivo di ampliare l’accessibilità all’impiantistica sportiva attraverso la cooperazione tra le varie discipline sportive e le Istituzioni pubbliche e private del territorio nazionale, con programmi di lavoro definiti e puntuali di medio periodo e la collaborazione con i diversi comuni italiani e l’Anci. https://www.unimpresa.it/unimpresa-sport-etempo-libero/1261

LA DISABILITÀ È NORMALITÀ

A PASSO COE neve per tutti Anche questo inverno i maestri della Scuola Italiana Sci “Scie di Passione” sono attivi a Passo Coe - Folgaria, Trento. Qui le montagne sono sempre più accessibili e lo sci è veramente per tutti grazie all’impegno di questo gruppo che ha come obiettivo di dare la possibilità a tutti, indistintamente da nazionalità e dalle possibilità psico-fisico-motorie, di vivere gli sport di scivolamento in autonomia e l’integrazione tra disabili e normodotati. Qui ci sono maestri preparati ad hoc e la scuola dispone un magazzino di attrezzatura speciale per allievi speciali. Più di 10 tra monosci e dualsci, stabilizzatori per persone con amputazioni e ausili per non vedenti. Inoltre è disponibile anche il bass board, uno snowboard adattato che permette ai disabili con paralisi di godere delle emozioni della tavola. In questo comprensorio anche lo sci di fondo è possibile e totalmente accessibile. L’area è organizzata con 10 posti auto comodi e riservati, locali accessibili e con servizi ad hoc, piste sci per ogni livello e tutto immerso in un’incantevole cornice baciata dal sole per tutto l’arco della giornata. Ben 11 rifugi del comprensorio folgaretano sono accessibili e dotati di carrozzella. Le precedenti stagioni più di 100 carrozzine hanno messo le ruote sulla neve di Passo Coe e in tantissimi hanno iniziato a sciare con i Maestri di Scie! Per maggiori informazioni: Scie di Passione- Snow 4 All www.sciedipassione.com

STRESS DI STAGIONE?

ciaspolate RIGENERANTI In Dolomiti tante offerte per tutta la famiglia: dalla velocità delle piste da sci, al relax delle passeggiate sulla neve. Per rigenerarsi dallo stress cittadino e gustare il meraviglioso panorama in modalità “slow”, per la stagione 2018 Arabba dedica 2 percorsi ad anello per rilassanti camminate con le ciaspole nel bosco adatte sia a grandi che piccini. Il percorso vita “Teriol Gana”, il primo dei due anelli, ha una lunghezza di 1 chilometro ed è l’ideale per una sana attività fisica immersa nel verde, mentre il sentiero naturalistico “Teriol Salvàns” arriva a sfiorare il chilometro e mezzo e dà modo di ammirare flora e fauna locali in mezzo

alla natura lontano da smog e rumori cittadini. Lo ski-stop nei rifugi di Arabba è piacevole e gustoso. Le baite in quota sono ottime per riposarsi e assaporare i piatti della tradizione ladina con vista mozzafiato sulle Dolomiti, su uno dei più belli caroselli sciistici, e vivere appieno la zona di Arabba che insieme a Marmolada, forma una ski area di 63 km di piste e 28 impianti di nuova generazione nel cuore del Dolomiti UNESCO a 1600 metri di altezza, circondata dall’imponente Gruppo del Sella, ai piedi del Passo Pordoi e del Passo Campolongo. Programmi invernali e sul sito www.arabba.it.

di sci alpinismo a bordo del Framstig, un veliero con più di cento anni di storia. Il programma è stato pensato per avere la possibilità di salpare ogni giorno per un porto diverso; navigare tra i fiordi alla ricerca delle condizioni migliori del manto nevoso; godere del profumo caldo della stufa a legna che avvolge come un abbraccio al rientro dalla gita; pregustare il sapore del salmone affumicato condito con le salse tipiche e di sperimentare la pesca dal ponte della barca. Il viaggio è stato ideato da Mattia Bonanome che, dopo averlo tesato ed affinato, lo ha reso alla portata di tutti con la collaborazione di Senza Orizzonti Viaggi. Per chi vuole salpare con gli sci in spalla per i prossimi mesi sono previste due partenze: a marzo e a fine aprile. Il veliero di 57 piedi si muoverà nella zona delle “Romsdal Alps” e ospiterà da 6 a 8 persone. I viaggiatori saranno accompagnati da un equipaggio ad hoc e da una Guida Alpina. La formula proposta per il viaggio è quella dell’all-inclusive con: volo dall’Italia, 7 notti in barca, transfer interni, pasti a bordo, spuntini al sacco e assicurazione viaggio ed annullamento. Da aggiungere le bevande. Una idea dell’esperienza la si può avere consultando il video https://vimeo. com/249072522. Per chi non è appassionato di scii ma sogna un’avventura tra i fiordi nel Mare del Nord la settimana può anche essere confezionata su misura. Per informazione e contatti mattia.bonanome@gmail.com o 340.5515805





ECONOMIA E LAVORO

INGEGNERIA INFORMATICA TORNA A MANTOVA Il Presidente di Confindustria, Alberto Marenghi, plaude alla notizia del via libera alla realizzazione di un corso di laurea triennale in Ingegneria Informatica a Mantova, arrivata dal Senato e dal Consiglio di Amministrazione dell’Università di Modena e Reggio Emilia: “Siamo soddisfatti dell’iniziativa, che avrà ricadute positive sulle aziende. Da tempo le imprese chiedevano di poter dialogare ed attingere da una facoltà capace di attrarre studenti in un ambito attuale quale quello informatico, migliorando così il livello delle competenze a disposizione del territorio. Da sottolineare – prosegue Marenghi – come sia stata proficuo il lavoro svolto in stretta relazione con la Fondazione Universitaria, la Camera di Commercio e il Comune di Mantova, quest’ultimo in particolare molto attivo e presente in tutta la vicenda”. Un corso non solo per chi abita a Mantova, ma con una offerta allettante che non ha eguali a livello nazionale. Si presenta così il corso in Ingegneria in-

formatica che, dal settembre 2018, tornerà a Mantova grazie all’accordo tra Fum e Unimore (Università di Modena e Reggio Emilia). “C’è interesse ad iniziare a collaborare con Mantova – spiega il prof. Riccardo Ferretti, prorettore di Unimore – la cui esperienza potrebbe seguire quella di Reggio Emilia, che nata 20 anni fa oggi attrae 8000 studenti (a cui sono da aggiungere i 12.000 di Modena)”. Una eventualità auspicata dal presidente della Fum, l’avv. Paolo Gianolio, A presentare il corso presso la sede di Confindustria sono intervenuti i docenti Marko Bertogna, Massimo Milani e Marco Mamei: “La proposta, ancora suscettibile di variazioni da parte dei referenti mantovani, è di una Laurea con aspetti innovativi rispetto all’offerta delle facoltà limitrofe, ed anche per il panorama nazionale. Sono due i pilastri su cui abbiamo costruito l’offerta formativa; informatica ed

CATALOGO FORMAZIONE DIGITALE

56° premio al merito Sono stati 138 gli studenti mantovani diplomatisi col massimo dei voti (118 studenti con 100/100 e 20 studenti con 100e lode) e premiati dal Gruppo Giovani Industriali di Confindustria Mantova nel 56° Premio al merito. Il connubio tra sport e merito è stato il tema di questa edizione, organizzata con il sostegno di Fondazione Banca Agricola Mantovana, che ha avuto come ospiti d’eccezione Alberto Nobis, amministratore delegato di Dhl Express Italy, con un passato da pallavolista in serie A, insieme ad una rappresentanza degli Stings Pallacanestro Mantova, formata da Davide Lamma (Head coach stings Pallacanestro Mantova) e Francesco Candussi (ala/centro Stings Pallacanestro

gli stati generali di mantova

industria, integrate tra loro. Alle competenze informatiche come internet of things verranno accostate competenze industriali (design, sistemi energetici e logistica) ed economico-giurisprudenziali (gestione aziendale, diritto industriale, privacy). L’attività di apprendimento verrà sviluppata sia con le lezioni che attraverso laboratori e progetti di gruppo, e sarà obbligatorio un tirocinio in azienda”. Una modalità, quella dello stretto legame con le aziende del territorio, che soddisfa le richieste del mondo imprenditoriale di Confindustria, socio fondatore dell’Università di Mantova insieme a Comune di Mantova, Provincia e Camera di Commercio.

Mantova). E’ emersa la comunanza di valori tra il mondo dello sport di squadra, come la trasparenza, l’eccellenza e lo spirito di squadra dove i valori sportivi possono essere accomunati a quelli della vita lavorativa. “Da sempre l’intento del Premio al merito è dare il giusto riconoscimento ai giovani meritevoli ed eccellenti del territorio mantovano, in un connubio scuola-impresa che valorizza i “giovani talenti” – spiega il Presidente del Gruppo Giovani, Andrea Ruberti. Al contempo, si dà un segnale forte all’intera comunità verso la valorizzazione di temi rilevanti quali il merito, lo studio, l’impegno, il sacrificio, il raggiungimento di importanti obiettivi nella vita personale e professionale.

Nasce il tavolo tecnico de “Gli Stati Generali di Mantova”. L’idea, concepita durante le Giornate dell’economia di due anni fa, ha trovato la positiva adesione di Provincia, Associazioni di categoria, Camera di commercio, Comuni e sindacati, che da qualche mese si incontrano con regolarità per trovare posizioni condivise sulle tematiche strategiche del territorio dai tavoli di lavoro su industria e infrastrutture, turismo e promozione commerciale e agricoltura. “Ad esempio il porto di Valdaro - ha spiegato il direttore di Confindustria Mauro Redolfini - che dopo tanti anni ancora non svolge il ruolo che potrebbe”. Oppure la semplificazione burocratica del “codice per le emissioni”, cioè tutto quello che va fatto per farsi autorizzare un camino, che sia quello di una lavanderia fino al turbogas: sono oltre 300 pratiche all’anno nel Mantovano. “La nostra è un’esperienza unica” ha sottolineato il direttore di Confindustria, “e facendo tesoro di pratiche precedenti positive, come quella con i vigili del fuoco, abbiamo creato una piattaforma digitale in cui l’interessato trova l’elenco dei documenti da presentare, per snellire e velocizzare la pratica”.

Le nuove tecnologie digitali stanno cambiando profondamente il nostro mondo e al suo interno, gli scenari competitivi delle aziende e i loro contesti organizzativi. Le imprese hanno bisogno di acquisire nuove competenze ai diversi livelli: - Al livello della governance e direzionale, per poter comprendere i mutamenti in atto, scegliere le strategie e orientare il percorso esecutivo; - Al livello manageriale, individuando e sviluppando funzioni e professionalità specifiche, per tenere le redini dei processi di trasformazione; - Al livello operativo, per l’impiego diretto di soluzioni digitali. La formazione risulta perciò la leva fondamentale per introdurre e accompagnare i processi di trasformazione digitale ed è infatti uno dei quattro pilastri su cui si fonda l’azione di InnexHUB, il Digital Innovation Hub di Brescia, Cremona e Mantova. Esistono inoltre enormi opportunità di finanziamento, in continua evoluzione, come il credito di imposta nella misura del 40% delle spese relative al costo aziendale del personale dipendente per il periodo in cui viene occupato in attività di formazione su tematiche relative alla digitalizzazione. Consulta il catalogo con le proposte formative realizzate da ISFOR per Assoservizi Mantova, sul sito www.assoservizi.mn.it. Oppure contatta i funzionari di Confindustria Mantova al numero 0376 237227 (dott. Mattia Biroli) per maggiori informazioni sulle opportunità di finanziamento.

Mauro Redolfini

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ECONOMIA E LAVORO

Gli aumenti dei pedaggi costano troppo per le imprese I recenti aumenti dei pedaggi autostradali non possono che preoccupare Confartigianato Trasporti di Mantova, perché si torna a pesare economicamente su un settore, come appunto il trasporto, che da tempo si trova in difficoltà e sta subendo una concorrenza spietata soprattutto da parte di vettori stranieri, che operano troppo spesso fuori dai parametro dettati dalle nostre leggi (sicurezza, contratti di lavoro, riposi, ecc). La denuncia è di Alberto Losi, presidente di Confartigianato Trasporti Mantova, il quale rileva che i parametri di riferimento alla base degli aumenti non sono chiari, anche se il ministero dei Trasporti spiega che si basano su diversi regimi tariffari che tengono conto dell’inflazione (programmata o reale), la qualità, il recupero della produttività nonché agli investimenti in beni devolvibili effettuati. In particolare per quanto attiene la spesa per investimenti, sono stati considerati gli importi sostenuti dalle società nel periodo compreso tra il 1° ottobre 2016 ed il 30 settembre 2017. Sulla questione, oltre a Confartigianato Trasporti, sono insorte anche le organizzazioni dei consumatori le quali, denunciano che all’interno di tali aumenti esiste un sistema premiante che va oltre al semplice recupero

dell’inflazione o degli investimenti effettuati. Non solo questo, gli stessi consumatori lamentano che tali incrementi si basano su dati sensibili che le stesse società di gestione non rendono noti. Di fatto ci si trova in presenza di aumenti che per alcune tratte italiane giungono addirittura a picchi del 53%. In alcuni casi gli incrementi sono stati determinati dalle condizioni fallimentari di alcune società di gestione. La cosa che più sorprende è che tali aumenti, avvengono dopo un processo di razionalizzazione, cioè contenimento dei costi, che ha portato ad automatizzare i caselli, in presenza di un incremento del traffico, quindi delle entrate e di una caduta complessiva degli investimenti. Per altro, le autostrade stanno sempre più affermandosi come sbocco obbligatorio per il trasportatore, che non è più in grado di viaggiare sulla rete ordinaria dato il pessimo stati di manutenzione in cui si trova e, questo, afferma sempre di più il costo dei pedaggi come una delle spese più rilevanti per le imprese di trasporto. In Italia, oggi si è consolidata la pratica che gli appalti per la gestione delle autostrade non si fanno più, ma si è messa mano alla logica della proroga che, di fatto limita la concorrenza.

Tv o senza, la rai vuole il canone

Alberto Losi

Non hai la Tv? Non importa, il canone lo paghi ugualmente. La vittima è il titolare di un centro estetico, che nel luglio scorso aveva risposto all’ennesima richiesta, spiegando di non voler pagare in quanto privo di apparecchi televisivi. Nonostante questo la Rai torna a chiedergli di pagare il canone. La situazione sembra incredibile, ma è vera e, davanti alla minaccia di sanzioni per l’evasione di un canone non dovuto, l’artigiano si sente intimorito dall’ente radiotelevisivo, che non vuole sentire ragioni. Che fare: pagare? Adire alle vie legali? Ma ricorrere a un avvocato contro la richiesta di versare 121,25 euro non conviene certo. “Temo che quanto denunciato dal nostro associato, sia la punta dell’iceberg - afferma Laura Panetta, responsabile tributario di Confartigianato Imprese Mantova – spesso accade che tanti artigiani pagano sia per disattenzione, che per evitare continui e minacciosi solleciti. Per questo li invitiamo di rivolgersi a noi per le tutele del caso”.

giro di vite sui centri massaggi

Laura Ferri

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Carlo Gandini

multe sugli artigiani mantovani La burocrazia non perdona, in particolare chi non rispetta rigidamente i termini per denunciare i controlli effettuati su caldaie e impianti di riscaldamento. Arrivano a 6.000 euro le sanzioni spiccate a carico dei manutentori per il tardivo inserimento sul portale regionale dei rapporti di controllo termico. Questo il bilancio negativo per gli operatori che non rispettano le tempistiche dettate dal regolamento regionale in materia. “Purtroppo è il risultato del fai da te – spiega Carlo Gandini (nella foto in alto), responsabile del servizio Cait (Centro Assistenza Impianti Termici) di Confartigianato Imprese Mantova- nel senso che molti tecnici gestiscono in proprio l’inserimento omettendo di rispettare le scadenze previste. Questo perché, troppo spesso, il manutentore è impegnato con il proprio lavoro, non ha il tempo e non riesce a espletare le pratiche connesse con gli obblighi burocratici regionali”. Tutto ciò determina una raffica di multe pesantissime arrivando per un solo operatore anche a 6.000 euro. Il rischio è che questo si ripeta anche per i prossimi tempi se gli operatori non decidono di farsi assistere. “Non senza orgoglio – conclude Gandini – possiamo dire che nessuno degli assistiti da Confartigianato è stato sanzionato proprio perché, noi abbiamo la possibilità di assumerci tutte le incombenze del caso liberando gli operatori da pratiche che non possono espletare per mancanza di tempo. Il nostro è un servizio conveniente sul piano dei costi, che consente per altro di evitare sanzioni talmente salate da annullare l’utile che deriva dalle loro prestazioni”.

In Lombardia è stato adottato il regolamento per il funzionamento dei centri massaggi, che introduce regole stringenti per l’apertura e la gestione. La disciplina non interessa i centri estetici che hanno già una propria norma. Ora per aprire un centro massaggio non sarà sufficiente inviare una Scia (Segnalazione certificata di inizio attività) allo Sportello unico del Comune, ma si dovrà allegare il protocollo, che attesta il rispetto dei requisiti igienici e di sicurezza a tutela del cliente e del dipendente. Chi è già in attività dovrà adeguarsi entro 6 mesi. Ai centri massaggi è vietato utilizzare attrezzature, utensili e taglienti monouso, nonché le lampade abbronzanti poiché solo le estetiste hanno i requisiti professionali per farlo. Gli operatori, dovranno informare preventivamente il cliente sulle eventuali controindicazioni rispetto ai trattamenti manuali e le allergie verso determinati prodotti. Il cliente dovrà sottoscrivere l’avvenuta informativa. “Si tratta di un regolamento atteso da tempo - afferma Laura Ferri, presidente del sindacato Servizi alla persona di Confartigianato Mantova - perché l’assenza di regole determinava servizi poco qualificati, abusivismo, carenza d’igiene, orari di prestazioni indefinite tra giorno e notte, feriali e festivi”.

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ECONOMIA E LAVORO

1945-2018. Confcommercio ripercorre quasi 80 anni di storia Un viaggio virtuale di quasi ottant’anni attraverso immagini, suoni, testimonianze e tante emozioni. Questo l’evento “1945-2018…RITORNO AL FUTURO” organizzato da Confcommercio Mantova lo scorso 18 gennaio, con la partecipazione straordinaria del presidente nazionale Carlo Sangalli, degli assessori di Regione Lombardia Gianni Fava e Mauro Parolini e, in platea, le massime espressioni della società e della politica mantovane. Dopo l’apertura del presidente Ercole Montanari e i saluti di Regione Lombardia portati dall’assessore Fava, è intervenuto il numero uno di Confcommercio Sangalli. “Chiediamo al prossimo Governo due certezze: l’abolizione delle clausole di salvaguardia per il 2019 evitando quindi l’aumento dell’Iva, e il proseguimento nella riduzione della pressione fiscale per raggiungere stabilmente quel 2% di crescita che consentirebbe alle famiglie di consumare di più e alle imprese di tornare a crescere. Solo così avremo veramente una ripresa stabile, duratura e diffusa”. La narrazione di chi eravamo, di cos’era Mantova dal punto di vista sociale, paesaggi-

stico ed economico dall’immediato dopoguerra ai giorni nostri è stato affidata ad Achille Marzio Romani, professore emerito dell’Università Bocconi di Milano. Un racconto impregnato di suggestione e di ricordi lontani che ha restituito con forza l’idea dell’impresa a ‘misura d’uomo’. Immagini scolpite nella memoria come il bombardamento dei ponte dei Mulini del 1945, l’alluvione del 1951, la bonifica della Fossa Magistrale fino alla Mantova degli anni ‘60 con piazza Sordello invasa dalle Seicento, i primi insediamenti industriali e il potenziamento di Valdaro, si sono intervallate a scatti di vecchi mercanti con le loro storiche botteghe che – ha detto Montanari - “esprimono perfettamente l’apporto che il terziario ha fornito allo sviluppo della nostra città e della nostra provincia, con negozi, alberghi, luoghi di servizio e di svago, caffè, trattorie e ristoranti. La storia dello sviluppo di Mantova del secondo dopoguerra è stata accompagnata da una fortissima crescita del terziario che ne ha da sempre rappresentato l’anima portante” – ha aggiunto Montanari. Ed è proprio nell’immediato

A Scuola d’impresa progetto per start-up Non esiste una seconda occasione per partire con il piede giusto. E’ questo lo slogan scelto per il nuovo progetto di Confcommercio “A Scuola d’Impresa”: una serie di pacchetti formativi mirati che si rivolgono ad aspiranti imprenditori e ad aziende della ristorazione. “Dall’idea all’impresa” partito il 30 gennaio scorso, è dedicato agli aspiranti imprenditori, qualunque sia l’idea imprenditoriale e il settore in cui si andrà operare. Durante i 4 incontri (gli altri appuntamenti sono in programma il 6, 13, 20 febbraio) si affronteranno temi essenziali per partire appunto ‘con il piede giusto’, quali la redazione del business plan, l’individuazione delle fonti di finanziamento più adatte, l’analisi del mercato e della concorrenza e le strategie di comunicazione da adottare. Contestualmente saranno disponibili altri due percorsi formativi rivolti a

appartamenti turistici

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chi vuole aprire un bar o un ristorante o chi già gestisce un pubblico esercizio ma vuole acquisire competenze specifiche e implementare il proprio know how. “Vorrei diventare barman” si rivolge ai baristi di oggi e di domani ed è costituito da 7 moduli formativi. A marzo partirà invece il pacchetto “Vorrei diventare ristoratore” con i corsi specifici. Le proposte formative sono modulari: a seconda delle singole esigenze si potrà scegliere di partecipare ad uno o più percorsi indipendentemente dai pacchetti cui fanno capo. Per chi si iscrive a tutti i moduli di un determinato pacchetto o a più pacchetti, sono previsti sconti sulla quota di iscrizione. Area formazione T. 0376 231209/208 formazione@sviluppomantova.it

Grande soddisfazione in casa Confcommercio, in particolare da parte delle due associazioni che rappresentano gli operatori della ricettività, Federalberghi e Associazione B&B, per l’approvazione da parte del Consiglio Regionale, avvenuta nella seduta di martedì 16 gennaio, della modifica alla normativa sul turismo che istituisce un “Codice identificativo di riferimento” (CIR) per gli annunci turistici di case vacanza e affitti tra privati. “L’introduzione del Codice identificativo rappresenta un ulteriore punto di forza per contrastare l’abusivismo e agevolare i Comuni nei controlli degli annunci, online e offline, di turismo in appartamento” commenta il direttore di Confcommercio Mantova Nicola Dal Dosso. “Con il Codice identificativo ci avviciniamo all’insieme di regole europeo ed internazionale che permette uno sviluppo sano e corretto di un fenomeno in evoluzione – quello della sharing economy – con importanti riflessi economici e sociali. Ci saranno più garanzie per i turisti che avranno un prodotto ricettivo in linea con gli standard indicati dalle legge regionale e, in generale, i cittadini si sentiranno più sicuri perché l’attività extralberghiera sarà più trasparente e verificabile– aggiunge il presidente degli albergatori Gianluca Bianchi. Ma è anche lo stesso comparto della ricettività extralberghiera ad applaudire al provvedimento.

dopoguerra che nasce l’Unione dei Commercianti di Mantova (oggi Confcommercio Mantova) che in tanti e per tanti anni hanno chiamato Uncom: ‘Un’associazione di persone che hanno fatto la scelta del fare e dell’intraprendere e che ha sempre avuto l’obiettivo di essere attore determinante della vita e vitalità del tessuto economico e sociale del territorio’.

Nasce lo Sportello “Terziario 4.0” di Confcommercio “Terziario 4.0” è il nuovo desk di Confcommercio dedicato a supportare le imprese nei temi dell’innovazione, della finanza agevolate ed in generale nell’ambito del Piano nazionale “Impresa 4.0”. “Le nuove frontiere del digitale hanno introdotto cambiamenti sostanziali anche nel comparto della distribuzione, nel turismo, nei trasporti, nei servizi – spiega il direttore Nicola Dal Dosso – oggi è indispensabile l’acquisizione di una cultura digitale intesa come una cassetta degli attrezzi che permetta anche alle attività più tradizionali di competere in questo nuovo mercato evoluto e di riscontrare le esigenze di consumatori e utenti sempre più connessi alla rete”. Con lo sportello Terziario 4.0 l’associazione amplia la propria attività di consulenza e supporto alle imprese anche per sfruttare al meglio le opportunità di co-finanziamento presenti oggi sul mercato, a cominciare dagli incentivi del Ministero dello Sviluppo Economico per la digitalizzazione delle PMI. Il bando ministeriale “Voucher per la digitalizzazione delle PMI”, infatti, prevede contributi fino a 10mila euro per micro, piccole e medie imprese, nonché professionisti che investono nella digitalizzazione dei processi aziendali e nell’ammodernamento tecnologico. Le domande potranno essere presentate a partire dal 30 gennaio e fino al 9 febbraio. Altre opportunità di finanziamento sono i bandi voucher digitali delle Camere di Commercio, la nuova Sabatini, i crediti d’imposta e gli ammortamenti, l’accesso ai finanziamenti dei Consorzi Fidi. Sportello Terziario 4.0 T. 0376 231216 contributi@confcommerciomantova.it

CONFCOMMERCIO MANTOVA via Londra 2 B/C Porto Mantovano (Mn) Tel 0376. 2311 - info@confcommerciomantova.it www.confcommerciomantova.it

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ECONOMIA E LAVORO

APINDUSTRIA A TEATRO GLI OBIETTIVI DEL 2018 Con il tradizionale evento d’inverno Apindustria ha chiuso il 2017 e ha rilanciato con gli obiettivi per il 2018. Oltre 280 imprenditori hanno affollato il Teatro Bibiena che ha visto la Compagnia Campogalliani di Mantova interpretare “Le Intellettuali” di Moliére. “Siamo molto contenti della vostra numerosissima partecipazione alla serata al Teatro Bibiena – ha esordito la presidente Elisa Govi - quando le persone frequentano volentieri un’Associazione vuol dire che questa sta lavorando nella direzione giusta”. La serata è stata organizzata grazie al sostegno della BCC di Rivarolo Mantovano e al contributo delle aziende associate che hanno creduto nell’iniziativa: Amica Chips, Dipiemme studio, Supino, OMG e Elettromeccanica Veneta. Prima dell’inizio della commedia inoltre la presidente Govi ha sottolineato come nel 2018 Apindustria investirà ancora di più nei progetti legati alla formazione, all’export, al credito e alla comunicazione per promuovere le tantissime attività, servizi e opportunità che l’Associazione offre.

RI-PARTIRE 2018 al teatro bibiena Apindustria Confimi Mantova ha patrocinato la serata Ri-partire 2018 organizzata dall’associazione Siamo tutte Start up, che ha ospitato nella splendida cornice del Teatro Bibiena di Mantova sei ospiti fuori dal comune che hanno portato le loro esperienze di vita e di come, nei momenti più difficili e bui, hanno avuto il coraggio di ri-partire e di affrontare le sfide che gli si sono poste davanti. In particolare sul palco sono saliti Fulvio Coltorti, professore e direttore emerito dell’Area Studi Mediobanca, Maurizio Zordan, amministratore delegato della Zordan Srl, Emiliano Mondonico, ex calciatore ed allenatore, Olga Bussinello, direttrice del Consorzio Vini della Valpolicella, Daniele Salvagno, CEO Redoro

MOBILITà SOSTENIBILE PROGETTO PER IL FUTURO

L’Apimobile, automobile con noleggio a lungo termine di Noleggiare e Apindustria

n. 1 Febbraio-Marzo 2018

“Vedo un futuro dove sia la persona, con i suoi valori, a rimanere al centro dell’impresa come della società – ha aggiunto Elisa Govi, presidente dell’Associazione Piccole e Medie Industrie - per questo abbiamo deciso di investire su progetti che valorizzino la creatività, la lungimiranza, la passione dell’imprenditore che non deve mai essere messa in secondo piano. Le idee nuove sono il nostro patrimonio: le macchine sono importanti ma la vera industria 4.0 è quella che crea una condivisione di conoscenza”. Al termine della serata c’è stato anche lo spazio per un accenno sulla lieve ripresa che sembra si stia presentando per il 2018 con la presidente Govi che ha sottolineato come la passione degli imprenditori debba consentire di sfruttare a pieno questo momento per sviluppare l’occupazione giovanile. “Vorrei che i ragazzi e le ragazze di oggi vedessero le PMI per quello che sono: una grande opportunità di lavoro dove trovare modo di sviluppare le loro potenzialità in ambienti “più famigliari”, più flessibili,

Il palco del Bibiena con i relatori durante Ri-Partire 2018

Frantoi Veneti, e Mariagrazia Bregoli, direttrice del Carcere di Verona. Tutti hanno raccontato la loro esperienza di vita e professionale sottolineando come gli errori siano spesso delle occasioni per ripartire e soprattutto vanno visti come opportunità di maturazione. Applausi scroscianti hanno sottolineato gli interventi dei relatori ma soprattutto la presenza degli atleti della Nazionale Italiana Calcio Amputati e della Nazionale Italiana Calcio a 5 Down.

Apindustria lancia nel 2018 un progetto di mobilità sostenibile che punta a ridurre l’impatto ambientale delle attività associative. Il primo passo è la concessione da parte di Noleggiare, azienda del Gruppo Tomasi, di un auto nella formula del Noleggio a lungo termine che consente di disporre di autovetture sempre all’avanguardia e che rispettano i più stringenti requisiti previsti a livello di rispetto dell’ambiente. Il progetto è solo agli inizi ma vorrebbe portare l’Associazione a poter dichiarare alla fine dell’anno quanto sia stato ottenuto in termini di riduzione dell’impatto ambientale introducendo ad esempio una illuminazione a led e gestendo gli spostamenti in modo da ridurre l’utilizzo del numero di vetture in trasferta. L’obiettivo è anche quello di acquisire delle biciclette elettriche da mettere a disposizione di Apindustria e delle aziende associate per gli spostamenti nel centro città, in modo da ridurre ancora di più la produzione di polveri sottili. Nei prossimi mesi saranno presentate nel dettaglio tutte le iniziative di questo progetto per trasformare Apindustria in un’associazione a ridotto impatto ambientale.

Elisa Govi sul palco del Teatro Bibiena saluta gli imprenditori presenti

più capaci di adattarsi ai cambiamenti di mercato – ha concluso la presidente Govi - solo nelle nostre realtà sono convinta che troveranno l’opportunità di sviluppare le proprie competenze e riusciranno a capire quale strada intraprendere in futuro”. Grandi applausi hanno salutato al termine della serata l’esibizione della Compagnia Campogalliani per una commedia di Moliére che, pur ambientata nel ‘600, ha presentato una critica ad una società fatta di forme e formalismi invitando ad un recupero della concretezza e della voglia di fare.

FORMAZIONE VINCENTE I CALENDARI 2018 Claudio Urbani, neo presidente di Api Servizi, il braccio operativo di Apindustria Mantova, punta su un 2018 all’insegna della formazione. Sono infatti stati presentati i calendari dei corsi in materia di sicurezza, ambiente, vendite e comunicazione, finanza e export e relazioni sindacali. La formazione è infatti il primo investimento da fare quando si tratta di sviluppare la competitività aziendale. Per questo Api Servizi srl ha lanciato il tradizionale programma annuale di formazione che quest’anno vede una presenza importante di master in più giornate e uno sportello dedicato ai Fondi di Formazione Interprofessionale per il finanziamento della formazione. In questi primi mesi di lavoro il nuovo consiglio sta lavorando sui progetti 2018 e vede il presidente Claudio Urbani, titolare dell’azienda Freddi e Cagossi di Borgo Virgilio affiancato da Angiolina Bompieri (Morenica servizi srl di Monzambano), Andrea Morbini (Amlux srl di Castel Goffreo), Chiara Pasotto (Se.Tra. srl di Castiglione delle Stiviere) e Dario Inverardi (Sodicon srl). Da sempre l’attività della società di servizi si concentra su quattro grandi settori: la formazione con particolare attenzione a quella obbligatoria in materia di sicurezza, le convenzioni a favore degli associati per offrire tariffe agevolate, i servizi a 360° gradi e l’attività di Risk Management. Sul fronte dei servizi grande evidenza è stata data agli interventi di aggiornamento della sicurezza a livello aziendale, alle pratiche ambientali come ad esempio quelle per le emissioni in atmosfera, alla marcatura CE, alla privacy e alla relativa certificazione, senza dimenticare l’SOS Etichettatura alimentare e l’assistenza in materia di appalti pubblici. I programmi delle iniziative formative sono disponibili sul sito www.api. mn.it ed è possibile contattare la segreteria organizzativa allo 0376221823.

Claudio Urbani, presidente di Api Servizi Srl

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ECONOMIA E LAVORO

CNA, UN SERVZIO AD HOC PER LE IMPRESE CHE CERCAno PERSONALE Prende consistenza il servizio promosso dalla CNA in sinergia con la società “Educo S.C.R.L.”, iscritta all’albo Regionale degli Accreditati per i Servizi al Lavoro, rivolto alle imprese associate e non per l’inserimento al lavoro di giovani o disoccupati. Un servizio che ha lo scopo di agevolare le imprese nella ricerca di personale e supportarle nell’avvio di nuove collaborazioni professionali con opportunità di bonus occupazionali e incentivi economici. Basti pensare che nel 2017 il servizio diretto da Clara Ramacciati ha inserito nel mondo del lavoro, aziende metalmeccaniche dei servizi, ristorazione, benessere e agricoltura, una trentina di giovani tirocinanti di cui due fanno capo al programma di iniziative, promosse dal Comune di Mantova, per incrementare l’occupazione giovanile “#Finalmenteunagioia”. Il servizio offre alle imprese: consulenza ed assistenza nella ricerca del personale; assistenza e consulenza per bonus e agevolazione occupazionali; progettazione ed orga-

nizzazione di corsi di formazione pre-assuntiva; avviamento di tirocini extracurriculari. Ai cittadini disoccupati o inoccupati si offre: un set di servizi che rispondono alle proprie esigenze occupazionali tra cui percorsi personalizzati (Dote Unica Lavoro e Garanzia Giovani), opportunità di orientamento e formazione, e supporto all’inserimento lavorativo. Le Imprese associate ed i cittadini possono rivolgersi alla responsabile del servizio, Clara Ramacciati, contattando lo 0376-326534 oppure tramite email: clara.ramacciati@educobrescia.it

Hub Impresa 4.0 Nasce l’HUB, per aiutare le imprese, in particolare quelle artigiane a decollare verso Impresa 4.0 da ogni angolazione: tecnico, fiscale, amministrativo. E’ quello che CNA è pronta a far decollare nei primi mese del 2018,sia per quanto riguarda l’innovazione che le opportunità fiscali e finanziarie legate al piano impresa 4.0, piano confermato dalla Legge di Bilancio 2018. Il piano operativo che si può definire anche Artigianato 4.0 prevede - spiega il Direttore della CNA , Elisa Rodighiero - seminari specialistici per le imprese di taglio tecnico in collaborazione con una società specializzata in soluzioni innovative per le imprese che proporrà laboratori operativi per chi vuole passare dalla teoria alla pratica dell’innovazione. Vale a dire seminari specialistici - aggiunge la Rodighiero - sulla gestione intelligente dei macchinari, sulle potenzialità della realtà aumentata, della digitalizzazione, etc. I seminari riguarderanno la gestione dei macchinari, le opportunità di business legate alla realtà aumentata, l’applicazione della realtà virtuale (con dimostrazioni pratiche di queste applicazioni), le possibilità di analisi fornite dai dati aziendali, le opportunità connesse alla digitalizzazione e alla dematerializzazione dei dati aziendali. Per saperne di più contattare l’ufficio stampa della CNA: Franco Bruno, 0376-3179119.

UN CENTRO per IL SETTORE REVISIONI

Nella sede della CNA si è tenuto il nono e ultimo corso obbligatorio dell’anno 2017 per responsabili tecnici dei centri di revisione di auto e moto della durata di 32 ore (parte teorica e parte pratica), con la partecipazione di 24 operatori provenienti non solo della nostra provincia ma anche dalle province limitrofe. Con la docenza dell’esperto Giuliano Latuga i partecipanti dopo aver sostenuto l’esame finale hanno acquisito l’attestato all’esercizio della professione di responsabile tecnico per i centri di revisioni auto e moto. Il bilancio 2017 si conferma positivo considerando che nel corso del 2017 si sono “diplomati” ben 165 nuovi responsabili tecnici a dimostrazione della qualità e professionalità del centro formativo della CNA nel settore delle revisioni. Un altro aspetto che merita una particolare attenzione riguarda la partecipazione ai corsi obbligatori di molti giovani di cui parecchie donne provenienti da ogni regione d’Italia. Il programma formativo per il 2018 prevede che il primo corso si terrà dall’1 al 4 febbraio con esame finale il 9 febbraio.

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SPORTELLO cna IMPRESA DONNA

Insieme con consapevolezza per contrastare la violenza e la disparità di genere è il filo conduttore delle politiche sociali di CNA impresa donna per le imprenditrici artigiane associate. Infatti, “è stato istituito lo sportello CNA impresa donna” - afferma il Direttore Elisa Rodighiero - “che ha l’obiettivo di intraprendere misure a favore della parità di ogni genere e dell’occupazione femminile e la violenza contro le donne, una ferita aperta, una ferita all’intera società, una realtà drammatica: tante sono le vittime della violenza fisica, sessuale o psicologica, spesso perpetuata da ambienti famigliari o sul posto di lavoro. Un’iniziativa ad ampio respiro sul ruolo fondamentale delle donne a costruire una comunità cosciente e civile, superando le barriere della disparità di trattamento economico, della difficoltà di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, accanto alle donne non solo per contrastare i fenomeni della violenza e della discriminazione sociali , ma in particolare per prevenirli”. La disparità nel mondo del lavoro pesa come un macigno tra i ruoli di uomo e donna e di conseguenza comporta un tremendo impatto anche sul piano economico. Scopo di CNA impresa donna è sostenere le donne di ogni età aiutandole a coltivare progetti di autoimprenditorialità in particolare nel comparto artigianale. Info, 0376-3179119.

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ECONOMIA E LAVORO

EMERGENZA PARCHEGGI IN CITTà LE PROPOSTE DI CONFESERCENTI Confesercenti Mantova riaccende l’attenzione sulla problematica parcheggi in città, che sta preoccupando non poco commercianti e residenti del centro storico e chiede, da subito, più informazione sulle alternative a disposizione, in modo da attirare maggiormente i visitatori. “I parcheggi sono insufficienti, ma spesso la percezione è più negativa della realtà”, spiega il Direttore Davide Cornacchia. “Opzioni per parcheggiare, anche molto comode alle vie del centro, ci sono ma sono spesso poco conosciute e, quindi, poco sfruttate. Non solo dai turisti, ma dagli stessi abitanti della provincia e persino dell’hinterland. Inoltre, è necessario promuovere maggiormente il servizio di bus navetta e aggiungere una fermata in pieno centro”. “I nostri clienti non sono sufficientemente informati sulle opzioni a disposizione e, spesso, non vengono in centro per paura di perdere ore a trovare un posteggio. - aggiunge Matteo Cicala, referente di Confesercenti per i commercianti del

centro storico - Ad esempio, il parcheggio ASTER di via San Giorgio, a due passi da Piazza Sordello, quello APCOA di via Scarsellini (università) e il parking Mondadori hanno spesso posti liberi, ma sono poco conosciuti”. “Quello che chiediamo, quindi, all’Amministrazione comunale è un maggior sforzo, nell’immediato, sugli aspetti di comunicazione e informazione, in attesa di lavorare a soluzioni strutturali che amplino le possibilità di posteggi in centro storico. Basta fare una passeggiata in centro a qualsiasi ora di un giorno infrasettimanale per notare quanto sia poco frequentato”. Tra le misure proposte da Confesercenti ci sono l’inserimento della segnaletica dei parcheggi su tutte le mappe e l’indicazione anche dei parking minori sui gonfaloni agli ingressi della città. Tutti interventi che possono essere attuati in breve tempo. Inoltre, è necessario garantire maggiore turnazione nelle strisce blu e, quindi, riservare alcune fasce

GUIDA TURISTICA PROFESSIONE A RISCHIO

AFFITTI BREVI in lombardia Grazie al lavoro delle associazioni di categoria, che si sono mosse compatte per contrastare l’abusivismo nel settore alberghiero, arrivano limitazioni in Lombardia per gli affitti brevi, che nella maggior parte dei casi vengono gestiti dal portale Airbnb. La Regione Lombardia ha, infatti, approvato l’introduzione di un codice identificativo fornito al privato che affitta la sua casa o una sua proprietà. Il codice sarà, poi, inserito in una banca dati a disposizione di comuni e polizia locale per eventuali controlli. In questo modo non si dà battaglia al principio della sharing economy, ma si pongono paletti al diffondersi incontrollato di forme di accoglienza ai limiti dell’abusivismo, che stanno danneggiando le strutture alberghiere che, invece, devono fare i conti da sempre con normati-

ARRIVA IL VOUCHER DIGITALIZZAZIONE

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orarie in zone strategiche ai visitatori della città e ai clienti dei negozi, lasciando i posteggi liberi dalle auto dei residenti. Resta, poi, la necessità di provvedere ad un parcheggio in struttura (al servizio sia dei residenti che dei visitatori) per risolvere la carenza di posteggi in modo definitivo e procedere, quindi, alla completa pedonalizzazione di piazza Alberti, via Grazioli, via Roma, via Verdi, via Broletto e Corso Umberto I. Infine, l’associazione di categoria propone di riaprire Corso Libertà e riportare il doppio senso in via Trieste, Lungolago Gonzaga e via Scarsellini aiuterebbe a decongestionare il traffico.

ve molto stringenti, per non parlare del peso del fisco. Chi desidera affidarsi a portali come Airbnb per condividere la propria casa potrà continuare a farlo, ma dovrà fornire maggiori garanzie.

In arrivo un nuovo contributo per le micro, piccole e medie imprese iscritte al Registro delle Imprese che vogliono rinnovarsi dal punto di vista tecnologico. E’ attivo dal 15 gennaio 2018 il Voucher Digitalizzazione, un contributo a fondo perduto pari al 50% delle spese effettuate per l’acquisto di computer, hardware, software e per investimenti in e-commerce e altri servizi digitali. L’importo massimo che si può ricevere è di 10.000 euro. Ottenere il contributo è semplice e la domanda può essere effettuata anche allegando un semplice preventivo. Si tratta, quindi, di un’importante opportunità per tutte le imprese che vogliono investire in tecnologia. Sono ammesse anche le spese per la rete Internet satellitare e la banda larga e per la formazione del titolare e dei dipendenti nel campo delle nuove tecnologie. La domanda per ottenere il Voucher Digitalizzazione può essere presentata solo in via telematica. Per aiutare gli imprenditori nella compilazione di questa e di altre richieste di contributo, Confesercenti Mantova mette a disposizione il suo Sportello Bandi e Contributi, specializzato anche nella ricerca di opportunità utili a sostenere il proprio business: tel. 0376/264811, mantova@comservizi.it.

Anche a Mantova, come nel resto d’Italia, è un momento di particolare preoccupazione per le guide turistiche professioniste, che vedono nella nuova normativa in corso di approvazione un rischio concreto per la loro professione. Per questo, nelle scorse settimane Federagit (la sigla di Confesercenti che rappresenta le guide turistiche) ha organizzato una manifestazione di protesta davanti al Ministero dei Beni Culturali. “Ciò che sta mettendo in allarme noi guide è il contenuto dell’Intesa Stato-Regioni che, una volta approvata, comporterebbe radicali cambiamenti nelle modalità di accesso e di svolgimento della professione”, spiega Franca Tozzo, referente per Mantova di Federagit. Il cuore della vicenda è il tentativo di estendere il sistema (fortemente criticato dalle guide) applicato in Toscana a tutto il territorio nazionale. “Nella bozza di intesa sulla “Guida Nazionale” presentata e siglata solo dalle Regioni, si è voluto espressamente applicare il modello dei corsi di formazione toscani, per “sanare” certamente questioni illegittime risultanti dalle abilitazioni rilasciate già e in fieri, a seguito di corsi di formazione a cura delle innumerevoli agenzie”. “La grave situazione venutasi a creare ha fatto scaturire l’attenzione della stampa nazionale con un servizio di Striscia la Notizia, che ha portato all’attenzione dell’opinione pubblica e dei professionisti ciò che dal 2013 era oggetto di denuncia da parte delle associazioni nazionali e regionali delle guide turistiche. Ora il rischio è che un sistema già bocciato dalle guide diventi addirittura su scala nazionale”.

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I MELONI DI FRANCESCON FANNO BENEFICENZA IN SENEGAL Dall’Italia al lontano Senegal, dai campi di Rodigo al piccolo villaggio di Tassette, a poco più di 80 chilometri da Dakar, capitale dello stato africano. Da cinque anni a questa parte l’azienda Francescon coltiva i propri meloni anche in Africa e il progetto, nato inizialmente con intenti puramente commerciali, volto all’estensione delle forniture dei frutti ai supermercati, ha ora assunto una connotazione meravigliosamente benefica. La storia comincia nel 2012, quando l’azienda mantovana, leader in Italia nella produzione di meloni con i suoi 35 milioni di frutti raccolti ogni anno, ha deciso di iniziare a produrre anche in Senegal, con 160 ettari coltivati (40 dei quali a zucche) a meno di un centinaio di chilometri da Dakar, nel villaggio di Tassette, che presenta condizioni ideali per la coltivazione del melone, con umidità bassissima e frequenti piogge, che contribuiscono a diluire il grado zuccherino e a far calare la durabilità della materia prima. Il progetto dell’azienda mantovana garantisce 250 posti di lavoro (tutti con regolare contratto) in una zona dove concetti come “posto fisso” o “retribuzione regolare” erano pressochè dei miraggi, ma Francescon capisce presto che tutto ciò non basta,

che ci vuole qualcosa in più. E allora ecco l’intuizione: nel 2014, d’intesa con Coop Italia, uno dei maggiori clienti, arriva la decisione di autotassarsi e raccogliere così risorse. In che modo? La Francescon da un lato e la Coop dall’altro mettono da parte cinque centesimi per ogni chilo di prodotto raccolto nelle terre senegalesi. Il risultato? Dai 40 ai 50mila euro a disposizione ogni anno, destinati esclusivamente alla beneficenza grazie anche all’aiuto della onlus “Giovanni Paolo II” di Firenze, alla quale le due realtà si affidano per garantire un corretto e trasparente utilizzo delle risorse raccolte. Appena partiti si è cercato di dare risposte il più possibile concrete ai bisogni della popolazione locale. È stato progettato e costruito a tempo record (inaugurazione nel corso del 2014) un centro medico, dotato di pronto soccorso e sale attrezzate, e pochi mesi dopo sono state acquistate ulteriori attrezzature, tra cui una jeep Land Rover in formato ambulanza. Si è poi pensato ai più giovani, ed ecco allora che sono state erette alcune aule per lo studio dei ragazzi, mentre nel corso del 2017 è stata realizzata una scuola nuova, per i figli dei dipendenti.

REVISIONE MACCHINE AGRICOLE

Nessuna proroga per il regolamento sulla revisione per le macchine agricole, con i conducenti di tali veicoli che non sono dunque passibili di sanzioni. Nell’ultima legge di Bilancio infatti non è stata inserita alcuna proroga sulla revisione delle macchine agricole ai fini della circolazione stradale e della sicurezza sul lavoro, come stabilito dall’articolo 111 del codice della strada e dal Decreto Ministeriale del 20 maggio 2015. La prima scadenza per la revisione, per i trattori agricoli immatricolati prima del 31/12/1973, era fissata al 31/12 dell’anno appena trascorso, ma in relazione al fatto che non sono stati emanati i provvedimenti attuativi diretti a definire alcuni aspetti determinanti per lo svolgimento della revisione (modalità di esecuzione, tipologie di controlli, ecc.), non è possibile rispettare tale scadenza. Ad oggi dunque le norme sulla revisione delle macchine agricole sono inapplicabili, il che significa che i conducenti di tali veicoli non sono passibili di sanzioni.

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certificazione antimafia

ELIDE STANCARI RIELETTA PRESIDENTE A seguito delle elezioni per il rinnovo del Consiglio di Amministrazione, valide per il quinquennio 2018/2022, si è riunito il nuovo consiglio del consorzio di bonifica “Territori del Mincio” per l’elezione del presidente, del vicepresidente e del comitato esecutivo. Alla carica di presidente è stata riconfermata Elide Stancari, già presidente nazionale della federazione di prodotto allevamento bovini da carne di Confagricoltura, così come in quella di vice Claudio Crovetti. Terzo componente del comitato esecutivo è stato invece eletto Antonio Scapinello: «Ringrazio il consiglio intero per la fiducia nuovamente accordatami - queste le prime parole di Elide Stancari - è una sfida che accetto ben volentieri nella consapevolezza che le nuove sfide cui il consorzio sarà chiamato sono sicuramente importanti e gravose. Tra gli obiettivi principali vi sono sicuramente l’approvazione dei nuovi piani di bonifica e di classifica, per dare il giusto compimento alla fusione dei due ex consorzi “Fossa di Pozzolo” e “Sud Ovest Mantova”, avvenuta alla fine del 2012». La presidente ha poi posto l’accento sulla necessità di veder finanziati alcuni lavori i cui progetti sono stati approvati dal precedente consiglio, su tutti il rifacimento dell’impianto idrovoro di Cesole e l’automazione del sistema di distribuzione idrica del distretto irriguo Angeli Cerese: «Oggi ci troviamo di fronte a mutazioni climatiche che mettono sempre più a rischio idrologico il nostro territorio - prosegue la Stancari - anche su questo fronte dobbiamo proseguire nell’azione di reperimento fondi per realizzare gli interventi utili a mettere in sicurezza buone parti del nostro comprensorio».

L’approvazione definitiva della legge di bilancio 2018 porterà a modifiche per quanto riguarda l’obbligo di certificazione antimafia per i terreni agricoli. In sostanza, tutti gli imprenditori agricoli che abbiano presentato domande Pac o siano destinatari di fondi strutturali per meno di 25mila euro, fino al 31 dicembre 2018 saranno liberi dall’obbligo di presentazione della certificazione antimafia. Resta invece confermato che, dal 1° gennaio del 2019, tutte le aziende con domande Pac di valore maggiore o uguale a 5mila euro dovranno presentare la documentazione. Ecco uno schema sintetico dei nuovi provvedimenti: - tutte le imprese agricole titolari di aiuti Pac o Psr superiori ai 25mila euro sono obbligate fin da ora a produrre la certificazione antimafia, a meno che non abbiano presentato l’istanza prima del 19 novembre 2017. In tal caso sono esentate dall’obbligo fino alla presentazione di nuove istanze, anche nel corso del 2018; - tutte le imprese agricole titolari di aiuti Pac o Psr compresi tra i 5mila e i 25mila euro, con istanza presentata dopo il 19 novembre 2017, sono esentate dalla certificazione antimafia fino al 31 dicembre 2018. Per queste aziende l’obbligo scatterà dunque dal 1° gennaio 2019; - tutte le imprese agricole con contributi Pac e Psr inferiori a 5mila euro non hanno invece alcun obbligo di presentazione della documentazione antimafia.

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ECONOMIA E LAVORO

Gasolio agricolo verso una soluzione La questione delle assegnazioni del carburante agricolo potrebbe avere presto un epilogo. Così, almeno, confida Confai Lombardia, che nei giorni scorsi ha incontrato a Palazzo Lombardia l’assessore all’Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava, e il direttore generale della Direzione Agricoltura, Roberto Cova. Il tema presto ritornerà molto caldo, non appena si manifesterà l’esigenza di richiedere scorte di gasolio per effettuare le operazioni in campo. “Ringraziamo l’assessore Fava e il direttore generale Cova per l’incontro costruttivo sul tema del carburante agevolato e per l’impegno a sollecitare l’Agenzia delle Dogane a chiarire alcune questioni urgenti, in vista delle richieste di assegnazione del gasolio agricolo da parte delle imprese agromeccaniche e agricole”. Così commenta Confai Lombardia, alla luce della riunione per affrontare alcuni aspetti relativi alle assegnazioni di gasolio agricolo. “Siamo fiduciosi – afferma il coordinatore regiona-

le di Confai Lombardia, Sandro Cappellini - perché abbiamo riscontrato che le eccezioni che avevamo sollevato potrebbero avere un fondamento e, grazie all’intervento che l’assessore Fava ha assicurato nei confronti dell’Agenzia delle Dogane, finalmente potranno essere chiariti i contorni della corretta applicazione del decreto 454 del 2001. Questo metterà fine all’incertezza che coinvolge, ad oggi, circa 1.500 aziende agromeccaniche e agricole in tutta la regione”. “Riteniamo che l’applicazione della norma operata in questa fase - spiega Cappellini - non risponda alla ratio del decreto e che si renda necessaria un’interpretazione autentica, alla luce del silenzio dei ministeri romani, ai quali ci siamo rivolti, senza avere alcuna risposta, nonostante i numerosi solleciti”. Regione Lombardia solleciterà appunto l’Agenzia delle Dogane su tre questioni rilevanti: se il gasolio agricolo può essere concesso alle ditte individuali che svolgono attività agricola e attività agromec-

È spuntata la patata

Revisione? INUTILE “Con le norme sulla revisione delle macchine agricole assistiamo all’ennesimo atto incompiuto da parte del governo. Nella legge di Bilancio, infatti, non è stata inserita alcuna proroga sulla revisione ai fini della circolazione stradale e della sicurezza sul lavoro, ma allo stesso tempo le norme che obbligavano al controllo dei trattori agricoli immatricolati prima del 31 dicembre 1973, non sono applicabili”. Così il presidente di Confai Mantova, Marco Speziali, pone l’accento sul solito corto circuito dei decreti attuativi mai emanati. “Quella della revisione delle macchine agricole è un provvedimento demagogico, assolutamente inefficace sul piano della sicurezza sul lavoro e inutilmente oneroso per il mondo agricolo – afferma il direttore Sandro Cappellini, che è anche vicepresidente della Confede-

Calendario circolazione

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canica; se il contoterzista sia tenuto a controllare il fascicolo aziendale delle imprese agricole presso le quali lavora; se, infine, in caso di operazioni di spandimento di reflui zootecnici, sia obbligatorio che i terreni riceventi siano iscritti al Pua (Piano di utilizzazione agronomica) e che l’agromeccanico debba procedere alla verifica. Posizioni sulle quali Confai Lombardia non concorda e che ha portato all’incontro con l’assessore Fava e la Direzione generale dell’assessorato all’Agricoltura.

razione Nazionale degli Agromeccanici e Agricoltori Italiani -. Ragioni per le quali Confai Mantova e Cai si sono sempre dichiarate contrarie all’introduzione di tale regolamento, così come oggi scritto”.

Sul sito www.confaimantova.it è disponibile, con una grafica che ne facilita la lettura, il calendario, , dei divieti di circolazione, emanato dal ministero dei Trasporti e in vigore per il 2018, fuori dai centri abitati. Le macchine agricole adibite al trasporto di cose con massa complessiva superiore a 7,5 tonnellate sulle strade statali possono circolare nei giorni festivi e negli altri giorni di divieto previsti dal decreto, solo se preventivamente autorizzate dalla Prefettura della provincia interessata; sulle strade diverse da quelle statali possono circolare liberamente anche nei giorni festivi e negli altri giorni di divieto previsti dal decreto, senza essere munite dalle autorizzazioni prefettizie. Le macchine agricole definite “eccezionali” secondo il Codice della strada (art. 104, comma 8) per circolare su strada devono sempre essere munite dell’autorizzazione rilasciata dagli enti proprietari delle strade; la loro circolazione è subordinata al rispetto delle indicazioni e limitazioni precisate dalle stesse autorizzazioni; per circolare su strade statali è necessaria anche la preventiva autorizzazione rilasciata dalla Prefettura. L’unica strada di interesse nazionale in provincia di Mantova è la strada statale numero 12 AbetoneBrennero. Tutte le altre strade sono classificate comunali o provinciali.

“L’annata agraria 2017-2018 porterà a un’ulteriore differenziazione delle colture agronomiche in provincia di Mantova, come conseguenza della crisi dei prezzi dei cereali, che pure sfiorano i 70mila ettari sul territorio, sui circa 370mila ettari della Lombardia”. A dirlo è il presidente di Confai Mantova, Marco Speziali, che prosegue: “La ricerca alla diversificazione è la conseguenza di quotazioni di mercato per i cereali così basse, da mettere in crisi i bilanci di alcune aziende agricole, nonostante la continua ricerca di contenimento dei costi di produzione anche tramite la minima lavorazione”. Ecco che sono comparse colture come la patata, i ceci e i fagioli borlotti, soprattutto nel Medio Mantovano, in parte destinati alla pastificazione nel segmento del gluten free, o il luppolo per la produzione di birra artigianale. Anche la barbabietola, complice la fine delle quote zucchero, sta vivendo un piccolo risveglio. Confai Mantova, l’associazione di agromeccanici e agricoltori che opera su oltre il 95% della superficie agricola provinciale, tratteggia alcuni cambiamenti in atto, in parte dettati da fattori economici e in parte di natura ambientale. “La siccità che ha caratterizzato la scorsa annata agraria – osserva il presidente di Confai Mantova, Marco Speziali – ha portato gli agricoltori ad orientarsi verso colture in grado di assorbire meno acqua, preferendo al mais i cereali autunno-vernini. Anche chi alleva bovini da latte sta cercando di sostituire nella razione alimentare il mais con grano foraggero oppure sorgo zuccherino”. Desta curiosità anche la canapa, per ora con pochi ettari.

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