ANNO 12 NUMERO 1 EURO 1.90 FEBBRAIO 2022 MARZO 2022 Tutti gli eventi e gli spettacoli di Mantova, Brescia, Verona e Lago di Garda.
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ROBERTO CAPPELLETTO Vi racconto la mia vita a cinque stelle
SANA SLOW WINE FAIR La prima edizione dell’evento internazionale, dedicato al vino buono, pulito e giusto.
SAN VALENTINO Tutte le mete esclusive per celebrare la festa degli innamorati
ELISA CAPONETTI Donne vittime di violenza, storie di ordinaria quotidianità
LA PIÙ ANTICA AREA COMPIE 1
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n. 4 Agosto-Settembre 2020
PROTETTA D’ITALIA 100 ANNI
Il 2022 è l’anno delle celebrazioni del centenario del Parco Nazionale Gran Paradiso. Il calendario eventi, che si aprirà in primavera, coinvolgerà tutti e 13 i comuni del Parco seguendo un interessante filo conduttore. I festeggiamenti saranno condivisi con il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, anch’esso centenario.
n. 4 Agosto-Settembre 2020
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8 MARZO IL NOSTRO IERI IL NOSTRO DOMANI
Auguri a tutte le donne.
Da 30 anni nel mondo dell’editoria, classe 1962, da 9 anni dirige MCG dopo esserne stato per 8 il coordinatore editoriale. È anche titolare della Morelli Media Partner, Agenzia di Comunicazione, e co-fondatore di Advance Group.
Un carnevale con e senza maschere
S
aggiando i gusti degli italiani Febbraio non è mai stato tra i mesi più gettonati dell’anno, con l’unica eccezione del Festival di Sanremo e del Carnevale. Anche negli oggi rimpianti anni pre-Covid diciamo che, a parte le puntate degli appassionati di sci sulle piste innevate, Febbraio ha sempre rappresentato solo il periodo di lento risveglio dal letargo invernale. Giornate più lunghe, pomeriggi più assolati e prime viole sui declivi esposti a mezzogiorno. C’è la timida ripresa degli hobby outdoor, qualche trasferta in città d’arte, voglia insomma di rivivere senza essere osteggiati da colori sanitari regionali e super green pass. La cappa di norme anti-Covid da osservare continuerà a condizionare molte scelte, ma rispetto allo scorso anno i vaccini hanno di gran lunga stemperato il clima da incubo in cui si è vissuto. I locali sono nuovamente frequentati, idem gli stadi con la ripartenza degli
avvenimenti sportivi internazionali, i musei si sono rilanciati, e via dicendo. Le diatribe sulle misure politiche adottate infiammano sempre i media, ma con l’erigersi del tendone del circo equestre dell’elezione del Presidente della Repubblica ecco che i titoli riguardanti la caccia al Colle hanno surclassato quelli di cui non se ne può più ormai da troppo tempo legati alla pandemia. Si è tornati poi ad accapigliarsi sulle legittimità delle sanzioni comminate ai novax, ma ecco che alcune serate canore son bastate per cancellare momentaneamente tutto per lasciar posto ai titoli riguardanti il Festival. C’è insomma una gran voglia di “altro” rispetto a ciò che ci tiranneggia da due anni. Forse non ci saranno le sfilate dei carri di Viareggio a ritagliare una nuova pausa dalle tribolazioni primaverili, e le magie trasformiste del carnevale di Venezia potrebbero nuovamente subire filtri numerici, ma a fine mese, con l’apertura ufficiale del carnevale, le
mascherine all’aperto non saranno più obbligatorie, e quelle invece presenti sui carri significheranno che si prova nuovamente a ripartire, e questa sarà la volta buona.
Marco Morelli
direttore@mantovachiamagarda.it
MantovachiamaGarda Periodico bimestrale Registrazione del Tribunale di Mantova N° 01/2011 del 15/02/2011 Direttore Responsabile Marco Morelli Capo redattore Giacomo Gabriele Morelli Art Director e Progetto Grafico Matteo Zapparoli Pubblicità: MORELLI MEDIA PARTNER, Via Dante Alighieri 4, 46040 Gazoldo degli Ippoliti (Mn) Stampa: GRAFFIETTI STAMPATI S.n.c. - S.S. Umbro Casentinese Km 4,500 - S.S. 71 - 01027 Montefiascone (Viterbo) Editore: MARCO MORELLI, Via Dante Alighieri 4, 46040 Gazoldo degli Ippoliti (Mn)
Hanno collaborato a questo numero: Alessandra Capato, Alessandra Fusè, Anna Maria Catano, Barbara Ghisi, Benedetta Bottura, Elena Benaglia, Elena Mantesso, Elena Kraube, Elide Bergamaschi, Flora Lisetta Artioli, Gastone Savio, Gianmarco Daolio, Michela Toninel, Maria Theresa San Juan, Paolo Carli, Rita Bertazzoni, Rosa Perosi, Veronica Ghidesi, Vittoria Bisutti, Valentina Corini. Puoi ABBONARTI scrivendo a: abbonamenti@mantovachiamagarda.it Sarai ricontattato da un nostro incaricato. L’editore non si assume alcuna responsabilità in ordine Al successivo cambiamento di date o programmi riportati in questa pubblicazione Tutti i diritti sono riservati. È vietata qualsiasi utilizzazione, totale o parziale, dei contenuti inseriti nel presente magazine, ivi inclusa la memorizzazione, riproduzione, rielaborazione, diffusione o distribuzione dei contenuti stessi mediante qualunque piattaforma tecnologica, supporto o rete telematica, senza previa autorizzazione scritta da parte dell’editore.
Mantovano ma residente sul Lago di Garda, da 27 anni lavora nel campo della comunicazione e del marketing. Classe 1974, Art Director di MCG, è anche presidente di Grinder, Agenzia di Comunicazione, e co-fondatore di Advance Group.
SOMMARIO L’AMORE AI TEMPI DELLA PANDEMIA
Nuove realtà sociali e nuovi costumi sessuali hanno ridisegnato la ricorrenza annuale del rapporto di coppia
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LOTTA AL TELEMARKETING INVADENTE ED ILLEGALE
protagonisti roberto cappelletto
L’ulteriore proposta per un percorso di regolamentazione del settore e di tutela dei consumatori.
Vi racconto la mia vita a cinque stelle! Intervista esclusiva al manager che ha contribuito a portare l’Hotele Villa Cortine Palace nel Gotha dell’hotellerie.
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ANNAMARIA LUSARDI
speciale fieragricola verona
speciale san valentino vacanze romantiche
L’alfabetizzazione degli italiani è bassa, recuperiamo a partire d alla scuola. Gli adulti? Non temano di fare domande.
Verso la rassegna internazionale di agricoltura (2-5 marzo 2022). Tutti numeri e le novità di una manifestazione attesissima.
Tuute le mete più esclusive per trascorrere in modo indimenticabile la famosa festa degli innamorati
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LA REDAZIONE MCG 15 anni di Successi sotto gli occhi di tutti.
CAPO REDATTORE
Gabriele Morelli
Elena Andreani
Elide Bergamaschi
Elena Mantesso
Lara Ferrari
Alessandra Capato
Barbara Ghisi
Paolo Carli
Rita Bertazzoni
Antonio Scolari
Federico Martinelli
M.T. San Juan
Anna Maria Catano
Lisetta Artioli
Michela Toninel
Vittoria Bisutti
Silvano Tommasoli
Elena Kraube
Enrico Corno
Gianluigi Negri
Gastone Savio
Elena Benaglia
Alessandra Fuse
A PARER MIO
di GASTONE SAVIO
AVANTI COSI’ Una casualità? Eureka! Il volere del Parlamento, nella sua accezione più ampia, per una volta ha coinciso con le aspettative della maggioranza del popolo italiano. Ha votato quasi all’unanimità, sono più di ottocento preferenze concesse al bis di Sergio Mattarella, classificandolo al secondo posto dei presidenti più votati (al primo c’è Sandro Pertini) da quando l’Italia, “cacciato” il Re, è stata proclamata Repubblica. Non solo, ma questo voto parlamentare ha reso inamovibile Mario Draghi dalla presidenza del Consiglio dei Ministri. Direi che i nostri rappresentanti hanno preso “tre” piccioni con una fava. In primo luogo hanno dato sollievo al popolo per avergli mantenuto la stabilità governativa e quindi una generalizzata unità nazionale.
Secondo: confermata la continuità del governo Draghi, indispensabile data la sua autorevolezza per superare e la pandemia tutt’ora in atto, e la crisi economica, pure aggravata per imprese e famiglie dalla “mazzata” del caro bollette energetiche. Anche se un orizzonte leggermente più chiaro si presenta con l’aumento raggiunto nel 2021, rispetto all’anno precedente, del Prodotto interno lordo, che ha superato con i suoi 6,5 punti percentuali il bilancio di previsione della Legge finanziaria. Terzo “piccione” non meno saporito: la conferma alla guida del Paese delle due personalità di maggiore credibilità internazionale, presupposto che fa premio sull’Unione europea per mantenere la disponibilità di concedere all’Italia i tanti miliardi del Pnrr.
Nella circostanza dell’elezione del Presidente della Repubblica è successo un altro fatto, tutt’altro che sottovalutabile. Tutti i leader dei partiti si sono trovati spiazzati dalla decisione trasversale di deputati e senatori che hanno dimostrato, forse anche per mantenere viva la legislatura per altro anno, che i conti vanno fatti con l’oste, nel nostro caso gli eletti. Le coalizioni partitiche sono andate in frantumi, la mancanza di azione politica le ha travolte. Forse avevano dimenticato che la politica è una cosa seria e non contrabbandabile con gli slogan, che non hanno la capacità di superare le piazze dove i leader tengono i loro comizi.
in primo piano
Festa di San Valentino, ma con chi?
l’amore ai tempi della pandemia I
l primo numero 2022 di MCG esce in contemporanea con la ricorrenza di S.Valentino, un po’ svalutata e snobbata rispetto ai decenni in cui era in gran spolvero, ma comunque sotto sotto sempre viva. Ed è il secondo anno, per i più sfortunati il terzo, che tale data la si vive sotto assedio del Covid 19, da esso conseguentemente in un modo o nell’altro condizionata. Comunque sia il 14 Febbraio, giorno delle coppie, vede svuotarsi gli scaffali di cioccolatini dei supermercati, incrementare le presenze nelle profumerie, nei negozi di fiori, nei ristoranti, tra cene, candele, e così via. Niente di nuovo dunque, sdolcinature, ammiccamenti, ampio sfoggio di luoghi comuni ma, curiosamente, pure retroscena insospettabili. Ashley Madison, piattaforma leader internazionale per chi è alla ricerca di incontri extraconiugali, ha condotto un sondaggio sulla festa degli innamorati, i diversi modi di celebrarla e quale ruolo assumono i partner non ufficiali in questa occasione. In primo luogo emerge che San Valentino rimane una ricorrenza di tradizione assodata. Il 68% degli intervistati ha affermato di festeggiarlo e, nella grandissima
maggioranza dei casi, di farlo con il proprio partner primario (89%). I risultati del sondaggio dimostrano che i festeggiamenti con il compagno ufficiale non mettono certo al primo posto un incontro sotto le lenzuola, ma seguono un rituale consolidato: un appuntamento serale (cinema, cena romantica, etc.) con il 57% delle risposte e, subito dopo, lo scambio di cadeaux a tema, come cioccolatini e fiori, con il 42% delle preferenze. Celebrare San Valentino insieme al partner primario con del buon sesso occupa solo il terzo posto (39%). Sono davvero tutti felici dei cliché? Indagando più nel dettaglio, trapela che ben 4 rispondenti su 10 preferirebbero trascorrere la giornata più romantica dell’anno altrove, precisamente con il loro amante, proprio sotto le lenzuola nel 51% dei casi. Il dato risulta ancora più significativo se si osservano le differenze di aspettative tra i due sessi. Il 45% delle donne, rispetto al 39% degli uomini, preferirebbe celebrare la giornata dell’amore con il proprio love affaire extraconiugale. E sono sempre le donne che più facilmente riescono a trovare una via di fuga e a trascorrere San Valentino con il partner secondario. Lo fa il 16% delle intervistate contro solo l’11% degli uomini.
di marco morelli
Nuove realtà sociali e nuovi costumi sessuali hanno ridisegnato la ricorrenza annuale del rapporto di coppia
in primo piano
I retroscena della festa degli innamorati svelati da una survey di Ashley Madison: storie extraconiugali, love affaire monogami e poliamori. La ragione di questo gap potrebbe riscontrarsi nel fatto che le donne tendono ad essere maggiormente soddisfatte a livello sessuale con il loro partner secondario. Infatti, come dimostrato da un altro recente sondaggio condotto sempre da Ashley Madison, solo il 18% delle donne riesce a raggiungere l’orgasmo con il proprio partner primario. Non sorprende che per le donne il sesso con l’amante sia di gran lunga la scelta migliore per onorare il giorno degli innamorati. “Innanzitutto consideriamo il dato che solo il 18% delle donne riesce a raggiungere l’orgasmo con il partner primario”, commenta la psicologa Marinella Cozzolino, Presidente dell’Associazione Italiana di Sessuologia. “Perché? Nella maggioranza dei casi, la routine familiare e lavorativa distrugge passione e desiderio. Il partner primario diviene una persona troppo vicina per essere desiderabile. In molte situazioni poi, la coppia condivide principalmente i problemi della quotidianità, senza lasciare spazio allo svago, eccetto le classiche opzioni come una cena fuori o una serata al cinema/teatro che, per quanto piacevoli, non attivano l’entusiasmo, né il desiderio, non lasciano emergere il ‘non vedo l’ora’. ‘Non vedo l’ora’, l’attesa, è, invece, tutto ciò che attiva il partner secondario con cui è chiaro quanto la parola d’ordine sia ‘divertirsi’. Forse molti dimenticano che il sesso è il modo di giocare degli adulti, il più naturale, spontaneo e vero dei divertimenti.” Nell’ambito dei love affaire extraconiugali, il sesso è sufficiente per rendere il rapporto soddisfacente? Ashley Madison ha scoperto che una percentuale rilevante dei rispondenti (il 70%) si considera un amante monogamo, che intrattiene quindi una sola relazione extraconiugale alla volta, denotando un grado di esclusività tipicamente riscontrabile nelle dinamiche della coppia socialmente riconosciuta.
Parlando di relazione con l’amante, il 54% degli intervistati dichiara che sono in egual misura importanti tanto il sesso quanto il romanticismo; un’alchimia non semplice da realizzare. Secondo gli intervistati, ci sono vari benefici in un affaire monogamo. Per importanza, è messa al primo posto la qualità della relazione, con il 53% dei voti, seguita da una capacità di concentrazione e di comunicazione più consapevole (48% delle preferenze) e, in terza posizione, una connessione emotiva più solida con il partner (41%). La conclusione è una sola: quality over quantity è un principio condiviso da molti. Il poliamore non è una condizione rarissima. Il 44% delle donne ha dichiarato di avere più di una relazione sessuale extraconiugale in contemporanea, mentre solo il 36% della controparte maschile afferma la stessa cosa. Tra le motivazioni che spingono a intrattenere rapporti sessuali con varie persone allo stesso tempo spicca la volontà di non annoiarsi mai (per il 49% dei rispondenti), andando alla ricerca di stimoli sempre nuovi e, quasi a pari merito (per il 48% degli utenti), la necessità di soddisfare esigenze particolari, che solo un numero non esiguo di partner è in grado di appagare. In confronto agli uomini, le donne risultano più poliedriche in materia di poliamore e quindi per il 56% di loro il vantaggio principale è avere l’opportunità di mostrare lati diversi di sé con partner diversi. In tutto questo che ruolo ha avuto e sta avendo il Covid 19? Quanto ha alterato le innumerevoli situazioni sopra descritte? La pandemia nei mesi di lockdown ha stravolto tutto e tutti, e ha avuto una catastrofica ricaduta sulle coppie: quelle rodate, quelle meno rodate e quelle che ancora non sono coppie. L’impatto del coronavirus sulla vita intima, sui baci e sugli abbracci, sulla possibilità di vivere
A distanza di un anno, l’hashtag “io sto a casa”, da mantra che evocava intimità è diventato una sorta di maledizione di claustrofobica memoria. un amore o un’avventura e sulle trasgressioni sessuali, è stato a dir poco devastante. Le coppie zoppicanti o colleriche, senza la possibilità di prendere aria dal legame d’amore, si sono ritrovate non solo rinchiuse in casa con il partner a volte amato altre volte odiato, ma faccia a faccia a quello che negli anni hanno ignorato o tacitato (la famosa polvere sotto il tappeto). I rapporti affettivi si sono ritrovati, tutt’un tratto, svestiti di quel mantello di menzogne e mezze verità che, in maniera paradossale, aiuta le coppie ad andare avanti nel tempo come se fossero degli struzzi: con la testa sotto la sabbia del malcelato malcontento. I vecchi litigi e asti, a volte mai risolti altre volte mai affrontati, a causa della reclusione da pandemia, sono venuti allo scoperto. E molte situazioni emozionali, le più drammatiche, sono sfociate in un divorzio. Troppa vicinanza, troppa casa: più tensioni, meno intimità e zero sessualità. Le misure di isolamento oggi si sono quasi azzerate, contagiati e conviventi esclusi, ma molti blocchi mentali persistono. Quando, lo scorso anno, in preda al panico e allo sconforto, l’epidemia è stata ribattezzata “pandemia”, la casa era diventata l’unico luogo sicuro.
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n. 1 Febbraio-Marzo 2022
A distanza di un anno, l’hashtag “io sto a casa”, da mantra che evocava intimità e possibilità di riscoprire antiche passioni e lavori domestici, dal fare il pane o l’uncinetto al portare fuori il cane insieme al partner sino al ritinteggiare le pareti che fanno tanto casa, è diventato una sorta di maledizione di claustrofobica memoria. Scienziati e ricercatori hanno iniziato a fantasticare sul baby-boom, sulla possibile impennata delle nascite allo scattare dei nove o più mesi; ma questo eccesso di vicinanza condita da un eccesso di ansia e angoscia generalizzata ha avuto una ricaduta deleteria sull’intimità e, talvolta, sulla sessualità. A distanza di un anno possiamo affermare con certezza che il calo del desiderio, più correttamente detto desiderio sessuale ipoattivo, si
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è impadronito delle camere da letto di tante coppie, italiane e non. Lo smart working non aiuta la sessualità. “Chi non lavora non fa l’amore”, cantava Celentano. Frase decisamente poco calzante se recitata in quarantena, spazio-tempo ormai davvero sin troppo dilatato che sembra obbligarci a scegliere tra il binomio salute/povertà e il binomio smart-working/calo del desiderio sessuale da usura emotiva ed eccesso di stress. La casa, ancor più il talamo coniugale, è diventata il luogo dell’aggregazione e della confusione, decisamente poco predisponente per la sessualità. Bambini urlanti chiusi in casa, affamati d’aria e di compagni, altri con il panno e senza nonni, altri ancora con la Dad e senza voglia di studiare. Adolescenti innamorati e senza fidanzata, ragazzi universitari senza università. E per concludere, altri due computer trasformatisi in protesi lavorative. Riunioni online, Zoom che ospita il capo e i colleghi, un semplice muro che separa la casa dal lavoro, ma in realtà non separa niente. Le emozioni che circolano in casa, di cui i partner devono in qualche modo occuparsi, creano tensione, che nulla ha a che vedere con le emozioni che dovrebbero rappresentare il preludio amoroso per una buona e vibrante sessualità. Le coppie in pandemia litigano per tutto, in particolar modo per la suddivisione del lavoro in casa, tra gli impegni lavorativi, la cura dei bambini e della casa. Le donne, che solitamente si occupano di più della casa e dei figli, sono state fagocitate dal dover rimanere in casa e dal dover fare tutto da casa e per la casa, senza più spazio e tempo per loro stesse.
Nei periodi di lockdown, dopo la prima settimana di orientamento e ri-centramento sul da farsi, i partner si sono ritrovati a fare un’inaspettata rivalutazione del proprio stile di vita e dello “stare insieme”. E molteplici e diverse sono state le reazioni. Va tutto bene! … forse, non tutto andava bene prima! …Prima era diverso, non mi ero nemmeno accorta che avessimo raggiunto questo livello di incomunicabilità! …I primi giorni ci siamo sentiti nel “panico”, ma poi con l’aiuto di tutti, in famiglia ogni cosa ha trovato un suo equilibrio… oppure …il silenzio ha amplificato la convinzione che io e lei/lui non c’entriamo niente insieme. Le coppie una volta conclusa la pandemia Covid avranno toccato con mano tanti modi differenti di stare insieme, ognuna con la sua storia, le sue aspettative, i suoi obiettivi e le sue priorità; con tanti finali diversi. Coppie perse e che si sono ritrovate costrette a girare nello stesso spazio! Coppie che si sono “sempre amate” e che sono scoppiate al primo litigio perché costrette in uno spazio che non si erano immaginate così com’era! Coppie che amavano e che continuano ad amare nonostante le difficoltà ma sempre con la voglia di mettersi in gioco! Coppie che si piacevano ma che hanno scoperto che l’amore è qualcosa di più profondo e che non fa per loro! Coppie “single” che mai scenderanno a compromessi e mai si incontreranno. Il proverbio “Per San Valentino due teste sopra il cuscino” sembra insomma diventato anacronistico. Se però nel 14 febbraio non si ripongono eccessive aspettative, da una nuova scintilla possono ancora riattizzarsi nuove complicità.
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PARLIAMO DI
a cura di ELENA KRAUBE
LOTTA AL TELEMARKETING INVADENTE ED ILLEGALE Dopo il registro delle opposizioni, ecco il codice di condotta
In continuità con il lavoro svoltoa tutela dei diritti dei cittadini e in contrasto alle pratiche del telemarketing Illegale, la proposta è stata avanzata oggi a Roma da Assocontact (Associazione Nazionale dei Business Process Outsourcer) e OIC (Osservatorio Imprese e Consumatori) nell’ambito di un incontro alla presenza delle massime Autorità regolatorie del settore. L’iniziativa, dal titolo “La spinta normativa all’autoregolamentazione nel telemarketing. Per un nuovo rapporto tra imprese e consumatori” ha visto la partecipazione di Lelio Borgherese (Presidente Assocontact), Gianluca Di Ascenzo (Presidente OIC), Guido Scorza (Componente Autorità Garante protezione dai personali), Giovanni Calabrò (Direttore generale AGCM), Enrico Maria Cotugno (Ufficio garanzie e tutele direzione consumatori AGCM), Roberto Malaman (Segretario generale ARERA), Raffaella Grisafi (Vice Presidente OIC), Davide Natale (Presidente Assocontact) e Sergio Aracu (DPO Assocontact). Il Codice di Condotta è un sistema di regole di
Ulteriore proposta per un percorso di regolamentazione del settore e di tutela dei consumatori. Bollino blu e Registro delle opposizioni sono passi importanti ma non sufficienti.
comportamento e gestione che si integra con le raccomandazioni del Legislatore Europeo, del Legislatore Nazionale e delle Autorità di Vigilanza quali il Garante per la Protezione dei Dati Personali, il Garante della Concorrenza e del Mercato e l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, nonché delle istituzioni regolatorie di settore. Con il Codice di Condotta Assocontact e OIC vo-
Laura de Angelis
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gliono disciplinare l’operato degli Outsourcer a garanzia della pluralità dei diritti delle parti coinvolte. Anche per i Committenti sarà possibile aderire al Codice con l’obiettivo di rafforzarne la capacità di distinguere e contrastare gli operatori illegali. Il Codice, basato sui principi di formazione continua degli operatori, dialogo aperto tra le parti e sensibilizzazione e informazione per i consumatori, comprenderà norme e principi, comportamenti vietati, attività di monitoraggio e gestione dei reclami per tutti i contatti, siano telefonici o elettronici, al fine di essere uno strumento efficace e integrato con gli istituti e le azioni già realizzati da Assocontact e OIC. Il suo obiettivo è quello di colmare alcune lacune normative, divenendo uno strumento di responsabilizzazione utile ad aiutare il settore a conformarsi efficacemente alla normativa in materia di protezione dei dati personali. “La nostra natura di Osservatorio che racchiude diverse entità ci permette di avere un quadro di insieme di un fenomeno complesso che - come tutto il mercato - soffre la concorrenza di soggetti che operano illegalmente danneggiando l’intera filiera ed in particolare i consumatori – ha commentato Raffaella Grisafi, Vice Presidente OIC -I numeri delle segnalazioni che l’OIC riceve su questo tema conferma le macro dimensioni del fenomeno su cui siamo convinti occorra continuare a fare squadra su iniziative comuni di informazione ed assistenza ai cittadini, autoregolamentazione, coinvolgimento delle committenze e partecipazione all’attività istituzionale come OIC sta facendo con Assocontact dal 2016.”
n. 1 Febbraio-Marzo 2022
call center, avete stufato! “Buongiorno sono Renato e chiamo dal call center di Tirana” Quante volte vi sarà capitato di ricevere chiamate da numeri a voi sconosciuti? Quante volte vi siete sentiti offrire abbonamenti super convenienti per la palestra, polizze assicurative fatte su misura o gigabyte in regalo da operatori telefonici? E quante volte avete risposto “no grazie” o “scusi sto lavorando”? A tutto c’è un limite, anche al telemarketing selvaggio e invadente dei call center. Il Consiglio dei Ministri, a tal proposito, ha approvato un provvedimento che estende il diritto di opposizione al trattamento dei propri dati per finalità di telemarketing anche ai numeri di telefonia mobile, utilizzando quello che viene chiamato “Registro pubblico delle opposizioni” (RPO) e previsto dalla legge nr. 05/2018.
Durante l’incontro sono stati presentati anche i primi risultati collegati all’iniziativa del Bollino Blu della Qualità in materia di Telemarketing e il Bollino Blu della Qualità in materia di Outbound Caring. Le aziende associate ad Assocontact possono ottenere la certificazione del Bollino Blu a seguito di un Audit che ne verifica l’adesione a un modello organizzativo ed operativo che garantisce la tutela dei consumatori finali. Il Bollino Blu punta a certificare che i contraenti abbiano adottato il codice procedurale in materia di telemarketing
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(un insieme di regole di comportamento ispirate alla data protection, alla trasparenza, al rispetto della legalità), che abbiano adempiuto agli obblighi formativi in materia di Privacy e sicurezza sul lavoro e che non siano stati destinatari - nel biennio precedente il rilascio del rating - di sanzioni definitive inflitte dall’Autorità di vigilanza e/o dall’Autorità giudiziaria per condotte inerenti alla violazione dei dati e altre comportamenti dannosi per la clientela finale nonché che abbiano adottato tutta una serie di misure rafforzate di assistenza e tutela dei consumatori. Assegnato a seguito del completamento di un audit interno studiato insieme dal mondo dei consumatori di OIC e dei Contact Center di Assocontact il rating, tradotto nel Bollino blu che ne riconosce lo status di “Azienda Qualificata”, nasce anche per permettere ai consumatori di identificare un operatore che adotta un modello virtuoso seguendo regole - di comportamento e professionalità – certe e contribuendo così a creare un clima di fiducia . “Bollino Blu e Registro delle opposizioni innalzano il presidio del rischio sistematicamente legato a questo settore, anche alla luce della forte spinta digitale in atto nel Paese, ma c’è bisogno di renderli più integrati e cogenti rispetto al mercato, soprattutto in chiave di contrasto all’illegalità. Ecco perché dobbiamo andare oltre e sostenere modelli di regolazione del settore che siano di massima garanzia per i cittadini. In questa direzione abbiamo avanzato la proposta del Codice di condotta, uno strumento che aiuterebbe a ridare valore e credibilità al settore” ha commentato Lelio Borgherese, Presidente Assocontact.
Cosa prevede l’RPO e cosa non potranno fare i call center Tramite il “dl Capienze”, ovvero il decreto legge nr. 139/2021, il provvedimento viene esteso anche alle chiamate automatizzate, le cosiddette “robocall”, effettuate senza l’ausilio dell’operatore del call center. Oltre a vietare le chiamate di telemarketing e la cessione dei dati personali a soggetti terzi, la registrazione presso il “Registro pubblico delle opposizioni” annullerà tutti i consensi sul trattamento dei dati rilasciati prima dell’entrata in vigore di tale provvedimento. Secondo le nuove direttive, gli operatori di telemarketing saranno inoltre obbligati a consultare mensilmente o ad ogni avvio di una campagna pubblicitaria il “Registro pubblico delle opposizioni”, al fine di verificare i numeri presenti su di esso. La violazione delle nuove disposizioni e la mancata osservanza del RPO da parte delle aziende che operano nel settore del telemarketing, potrà essere sanzionato con multe salatissime, che potranno arrivare fino a 20 milioni di euro, come previsto dal Regolamento UE 2016/679. Come usufruirne L’utente potrà richiedere l’iscrizione al RPO tramite il sito web, tramite email, tramite raccomandata o tramite telefono. La documentazione necessaria da allegare è: - codice fiscale o P.I dell’intestatario del nr. telefonico; - carta d’identità dell’intestatario del nr. telefonico; - nr. di telefono per il quale si richiede l’iscrizione nel RPO. Il servizio sarà attivo entro 120 giorni dalla sua pubblicazione in Gazzetta Ufficial ( fonte https://orgoglionerd.it/stop-alle-chiamate-dei-callcenter/)
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n. 1 Febbraio-Marzo 2022
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n. 3 Giugno-Luglio 2020
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n. 3 Giugno-Luglio 2020
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interviste speciali
annamaria lusardi
intervista alla direttrice del Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attivita’ di educazione finanziaria
Il risparmio si impara da bambini
di pietro saccò
“M
i ha colpito quanto nell’enciclica Laudato si’ sia presente il tema dell’importanza dell’educazione e della conoscenza. Negli ultimi anni molti leader internazionali hanno riconosciuto quanto sia centrale il ruolo dell’educazione nello sviluppo economico. Oggi la crisi ci dà la grande opportunità di reimmaginare il nostro futuro e io dico che per andare verso uno sviluppo sostenibile sarà importantissimo occuparci anche di conoscenza finanziaria». Annamaria Lusardi, economista della George Washington University School of Business, è uno dei massimi esperti mondiali di educazione finanziaria. Nel 2017 il governo le ha affidato la guida del Comitato EduFin (Comitato per la pro-
L’alfabetizzazione degli italiani è bassa, recuperiamo a partire dalla scuola. Gli adulti? Non temano di fare domande
grammazione e il coordinamento delle attivita’ di educazione finanziaria) che ha proprio il compito di aumentare il livello di conoscenza finanziaria degli italiani, oggi molto basso. Studi di comparazione internazionale mostrano che in Italia pochi padroneggiano concetti finanziari semplici come tassi di interesse o inflazione.
Conoscere e crescere, tutti insieme.
Premio per la scuola “Inventiamo una banconota” 2019/2020 In unper mondo di solitudine Bozzetto vincitore le scuole primarie e apparenza, ci tende la mano l'amica Conoscenza. Culture e popoli insieme, affatto teme! nelCastiglione tuo abbraccio, preziosa amica, con te farem “Conoscere etiene crescere, tuttidistanze insieme” - Classe 4aStretti Scuola Messer Marino - Carunchio (Chieti)meno fatica.
Non è strano che gli italiani, che hanno una grande tradizione di risparmio, siano così impreparati sui temi elementari della finanza? A volte leggo titoli che parlano di “ignoranza finanziaria” degli italiani. Non sono d’accordo. Sono parole offensive. È vero che l’Italia sa molto poco di finanza, ma questo non perché la popolazione sia ignorante: negli anni il mondo è cambiato e noi non ci siamo adeguati. Gradualmente diverse decisioni fondamentali per la situazione finanziaria di una persona sono state trasferite dallo Stato all’individuo: penso ad esempio alle pensioni o al costo dell’educazione dei figli ma anche a tante piccole decisioni da prendere, importanti e non sempre comprese. La scuola non è riuscita a tenere il passo per preparare i giovani ai cambiamenti del mondo intorno a loro. Adesso stiamo recuperando a partire dall’inserimento di temi di educazione finanziaria all’interno dell’educazione civica, fin dalle elementari. Che cosa si può imparare di finanza in una scuola elementare? Concetti come l’interesse composto o il costo della moneta si possono capire fin da piccoli. Io studio economia da decenni, ma la più straordinaria lezione di economia l’ho ricevuta da bambini delle elementari: è successo l’anno scorso, nell’ambito del concorso “Inventiamo una banconota” della Banca d’Italia. I bambini erano invitati a disegnare una banconota e il disegno che e’ arrivato tra i finalisti è quello di una mongolfiera che andava in giro per il mondo e si fermava nei Paesi più in difficoltà, dove faceva cadere dei libri. I bambini hanno ragione: i soldi servono a risolvere i problemi del mondo, a partire dall’educazione. Ma ai bambini i soldi interessano? Gli interessano, fin da quando gli regaliamo il primo salvadanaio il bambino inizia a capire i soldi e vederne l’importanza. Poi però nessuno gliene parla. Su questo in Italia c’è una cultura sbagliata. Ai test Pisa dell’Ocse, i giovani italiani sono arrivati ultimi in Europa nella risposta alla domanda “quanto ti interessa parlare di soldi”. Parlare di soldi non è piacevole, può essere complicato, ma devi parlarne, perché sono parte del-
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SCUOLA CASTIGLIONE MESSER MARINO - CARUNCHIO 4a CASTIGLIONE MESSER MARINO – CHIETI
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La dr.ssa Annamaria Lusardi
“Negli ultimi anni molti leader internazionali hanno riconosciuto quanto sia centrale il ruolo dell’educazione nello sviluppo economico” la vita. E occorre imparare a gestirli. Insegniamo da sempre finanza d’impresa: nessuno penserebbe di gestire i soldi di un’azienda senza avere cognizioni di finanza. Ma anche per gestire il proprio denaro ci servono competenze che ovviamente non sono innate. Altrimenti paghiamo le conseguenze di questa mancata conoscenza. Pensa ai casi delle obbligazioni subordinate vendute a risparmiatori che non capivano quello che stavano comprando? Sì, e non solo a quelli. In finanza il “non sapere” ha un costo, che oggi può essere anche altissimo. Uno dei concetti finanziari più importanti da comprendere è quello del rischio e della diversificazione degli investimenti. Devo suddividere i miei investimenti su asset diversi per non rischia-
Economista della George Washington University specializzata sui temi della finanza personale, è alla guida del Comitato Edufin dal 2017
n. 1 Febbraio-Marzo 2022
re di azzerare tutti i miei risparmi. È un concetto complicato e non intuitivo, perché occorre capire anche i principi della statistica. Però è fondamentale. Soprattutto oggi che i tassi sono a zero e che quindi qualsiasi investimento offra un ritorno positivo comporta per forza un rischio. L’educazione finanziaria funziona anche con gli adulti? Certo, anche se ovviamente si impara meglio quando si inizia da bambini. L’esperienza e gli anni non sono buoni maestri in questo ambito, perché molte delle scelte finanziarie più importanti come l’acquisto di una casa o l’adesione a un fondo di previdenza complementare si fanno poche volte nella vita. Gli adulti devono anche imparare a non avere paura di fare domande, di chiedere. Non si può più sentire “mi sono fidato del mio amico, del consulente, dell’impiegato della banca” per giustificare gli errori. Non si può mettere il proprio futuro finanziario nelle mani degli altri senza capire. Dobbiamo cercare di fare interiorizzare questi concetti alla popolazione, per proteggerla dal rischio di sbagliare o essere imbrogliata.
(Fonte: https://www.avvenire.it/economia/ pagine/il-risparmio-si-impara-da-bambini)
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S P E C I A L E
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a cura di m.t.san juan
DOMENICA 6 MARZO 2022 RIAPRE IL PARCO GIARDINO SIGURTÀ
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opo quattro mesi di chiusura al pubblico, per la consueta pausa invernale, riaprono domenica 6 marzo 2022 i cancelli del Parco Giardino Sigurtà, perla naturalistica della provincia veronese. Dalla prima domenica di marzo i visitatori potranno varcare l’entrata del Parco e assaporare così i primi segnali della primavera ormai alle porte: sarà l’occasione per scorgere i crochi, nei toni brillanti del giallo o del viola oppure nei colori più tenui come l’azzurro, il bianco e il lillà, o scoprire la bellezza della forsizia, arbusto dalle tonalità giallo-zolfo, che si incontra in prossimità dell’ingresso al Giardino e nei boschi. E poi, da non perdere: i manti erbosi, gli alberi secolari e i tanti punti di interesse del Parco, come il Grande Tappeto Erboso, il Labirinto, la Fattoria, il Viale delle Rose affascinante anche in questa stagione, con la romantica visuale del Castello Scaligero di Valeggio sullo sfondo. Differenti sono le modalità di visita del Secondo Parco Più Bello d’Europa: a piedi, in golf-cart elettrico dotato di una speciale guida con sistema rilevamento satellitare, a bordo del trenino panoramico per un tour completo, sullo shuttle elettrico accompagnati da una guida, infine in bicicletta con la propria oppure noleggiandola al servizio renting interno al Parco, in versione standard oppure elettrica. FESTA DELLA DONNA AL PARCO Lunedì 7 e martedì 8 marzo, invece, il Giardino regala come ormai tradizione l’ingresso a tutte le visitatrici per celebrare la Festa della Donna: sarà l’opportunità per concedersi un selfie con la propria migliore amica sulla torre del Labirinto, oppure scoprire con la nipotina gli animali della Fattoria o accompagnare la nonna, mam-
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Dalla prima domenica di marzo i visitatori potranno varcare l’entrata del Parco e assaporare così i primi segnali della primavera ormai alle porte
ma, sorella in un tour tutto al femminile. Tuttavia ci sarà un pensiero anche per gli uomini, che il 7 e l’8 marzo visiteranno il Giardino in compagnia di una donna: avranno diritto infatti ad un biglietto a tariffa ridotta (euro 11,50 anziché euro 15,50). Scorgere qua e là nei 600.000 metri quadrati del Parco, pari a 80 campi da calcio, l’arrivo della primavera, sarà un’esperienza unica: come, ad esempio, i primi cenni di Tulipanomania, l’imperdibile fioritura di oltre un milione di tulipani che muscari, giacinti e narcisi colorerà nei mesi di marzo e aprile i manti erbosi e i boschi del Parco con spettacoli floreali anno dopo anno sempre nuovi. Senza contare che la visita al Parco Giardino rappresenta l’occasione per conoscere la storia, lunga oltre sei secoli: i primordi del Giardino risalgono al 1407, poi nel corso del tempo è stato ampliato e abbellito e dal 1941 appartiene alla Famiglia Sigurtà. Aperto dal marzo 1978, oggi il Parco rappresenta una delle mete più visitate in Italia, grazie alla ricchezza floreale, naturalistica, agli eventi e al suo valore storico. I BENEFICI DI CAMMINARE ALL’ARIA APERTA È risaputo che stare a contatto con il verde abbassa i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, e stimola le endorfine: il giardino, quindi, è terapeutico, in grado di migliorare lo stato della salute, sviluppando i sensi. Lo studio Walking for health condotto dall’Università del Michigan, con la collaborazione dell’Università di De Montfort, dell’Istituto James Hutton e dell’Università inglese Edge Hill, dimostra che passeggiare all’aria aperta comporta una miglior salute mentale e una maggiore positività, inoltre agisce positivamente anche sullo stato della depressione e sui livelli di tensione emotiva.
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Lunedì 7 e martedì 8 marzo il Giardino regala come ormai tradizione l’ingresso a tutte le visitatrici per celebrare la Festa della Donna Uno studio giapponese pone attenzione sul “forest bathing”, letteralmente “bagno nella foresta”, e di quanto aiuti il nostro sistema immunitario, riducendo la produzione di cortisolo. D’estate camminare a piedi nudi sul soffice manto del Grande Tappeto Erboso del Parco Sigurtà è un’esperienza che ritempra quindi corpo e spirito. TULIPANI, IRIS, PEONIE, ROSE, ALLIUM E NINFEE PER LA PRIMAVERA DEL PARCO GIARDINO SIGURTÀ In ordine cronologico tulipani, iris, peonie, rose, allium e ninfee sono i protagonisti della primavera al Parco Giardino Sigurtà, polmone verde adagiato sulle colline moreniche e che si trova a pochi chilometri dal Lago di Garda. Tulipanomania è la fioritura di tulipani più importante in Italia e la Seconda a livello europeo: con giacinti, muscari e narcisi i tipici fiori olandesi colorano prati e boschi in oltre un milione di esemplari che anno dopo anno sbocciano in aiuole sempre ridisegnate. Fioritura pluripremiata, si ammira al Parco nei mesi di marzo ed aprile. Cattureranno lo sguardo anche gli alberi di mandorlo e pesco che accolgono i loro delicati fiori sui ruvidi tronchi: proprio per questo motivo sono fioriture celebrate nella cultura di molti popoli, nella mitologia e nel folclore. Questi fiori, quasi trasparenti, simboleggiano speranza e fugacità. Dagli ultimi giorni di aprile alla metà di maggio gli iris accendono il Viale delle Fontanelle e la Passeggiata Panoramica che si affaccia sulla meravigliosa Valle del Mincio: i petali giallo, arancione e viola caratterizzano questi fiori le cui varietà possono essere precoci, con esemplari alti al massimo 30 o 40 centimetri, o tardive che invece possono raggiungere il metro di altezza. Rigoroso e simmetrico, nel linguaggio dei fiori l’iris simboleggia affetto, amicizia, saggezza e speranza. Da metà aprile a maggio inoltrato fioriscono al Parco Sigurtà le peonie: piante ornamentali e originarie della Cina, mostrano fiori grandi e dai toni del rosso, rosa, porpora, giallo e bianco a seconda delle famiglie, arbustive o erbacee. Molto profumate e scenografiche, le peonie al Parco si ammirano in un angolo colorato nelle vicinanze dell’Eremo. Trentamila boccioli di rosa sbocciano a maggio in due varietà nell’ormai conosciuto Viale delle Rose, lungo oltre un chilometro: il viale venne realizzato per creare un effetto visivo in cui il
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castello scaligero di Valeggio s/M del tredicesimo secolo sembra essere all’interno dei confini del Giardino: una veduta che si può ammirare per oltre sei mesi, grazie alle varietà rifiorenti delle rose, Queen Elizabeth e Hybrid Polyanta & Floribunda. Rose rosse e profumate si possono anche ammirare attorno alla Panchina degli Innamorati, mentre varietà differenti si incontrano nelle vicinanze della Valle dei Daini: qui ci sono rose tappezzanti, dalle rose canine alle roselline inglesi piccole e bianche. In questa zona si trova anche la rosa Cocktail rampicante decorativa e la sua particolarità è il cambio del colore. In altri punti spettacolari del Parco Giardino per alcune settimane in primavera sbocciano invece gli allium, genere che appartiene alla famiglia delle Liliaceae: sono piante diffuse in Europa e Asia. Qui si mostrano con toni del viola chiaro e sfumature ciclamino e questi fior sono frutto di ricerca e sperimentazione, per mostrare ai visitatori le varietà più spettacolari. Tra i protagonisti della primavera al Parco si annoverano gli impatiens e i sunpatiens: queste piante annuali impreziosiscono il Parco Giardino anche nella stagione autunnale. Fanno capo alla famiglia delle Balsaminaceae che comprende specie di piante annuali o perenni originarie dell’Africa e dell’Asia. La loro caratteristica principale è la diversificazione di colori: le tinte variano dal bianco, al rosa, al rosso. Gli impatiens sono anche conosciuti come “fiori di vetro” per la delicatezza dei loro fusti; mentre i sunpatiens amano il sole. Appartenente alla famiglia delle Rosaceae, il Prunus al Parco si trova nel Viale della Boschetta e nel Viale dei Pini e si mostra dall’inconfondibile colore violaceo. Può raggiungere i 6 metri di altezza ed è originario delle zone temperate dell’emisfero settentrionale. I fiori, delicati, possono essere bianchi o rosa. Il Viburnum, invece, appartiene alla famiglia delle Caprifoliaceae ed è originario dell’Europa, dell’America e dell’Asia. Sono alberi alti fino a 10 metri, mentre gli arbusti possono raggiungere i 5 m; i fiori sono abbondanti e profumati e solitamente di colore bianco. Al Parco il Viburnum si incontra lungo il Viale dei Pini. Alla fine della primavera e nei mesi estivi nei 18 specchi d’acqua fioriscono le ninfee rustiche (diurne,) che possono stare all’aperto anche d’inverno, e tropicali, notturne o diurne, i cui petali vanno dal rosa pallido, al rosa intenso, dal rosso al ciclamino, insieme al bianco e al giallo.
Da non perdere la particolare ninfea tropicale diurna, dai petali viola e bianchi, in un vaso antico accanto ai Giardini Acquatici; questo fiore porta il nome di una poetessa giapponese della corte imperiale degli anni mille, Murasaki Shikibu. Molto particolari le mini-ninfee, dalle dimensioni ridotte, che danzano nei Quattro Laghetti dell’Eremo. Poco distante, invece, nel laghetto del Cimitero dei cani si ammirano ninfee bianche: questo colore è stato scelto come segno di rispetto nei confronti dei fedeli amici appartenuti alla famiglia Sigurtà. Per il calendario eventi: https://www.sigurta.it/tutti-gli-eventi
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12 febbraio Sirmione
L’Evento
Protagonista indiscussa del teatro di narrazione e grande attrice
A CURA di M.T. SAN JUAN
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arà sul palco del Palazzo dei Congressi il 12 febbraio alle 21 Lucilla Giagnoni con “Anima Mundi”, il nuovo ed emozionante spettacolo di cui è autrice e interprete. Protagonista indiscussa del teatro di narrazione e grande attrice capace di dare voce anche a temi di attualità attraverso le proprie esibizioni, nel dicembre 2021 Lucilla è già stata protagonista, sul palco del Palazzo dei Congressi di Sirmione, dell’applauditissimo “Vergine Madre - Canti, commenti e racconti di un’anima in cerca di salvezza dalla Divina Commedia di Dante Alighieri”. L’attrice torna a Sirmione per il secondo dei tre appuntamenti in programma: il 12 febbraio porterà in scena la sua nuova rappresentazione dedicata a Giacomo Leopardi, il poeta che più intensamente ha sofferto il rapporto con la Natura e insieme partecipato all’Anima del Mondo con la sua grandissima sensibilità. “Ormai è certo che ogni evento mette in moto una catena di reazioni e risonanze, che coinvolgono tutto il mondo. Si sapeva da tempo che se una farfalla batte le ali a Pechino, scoppia un uragano in California. Si sapeva, si diceva, ma nessuno l’aveva ancora veramente sperimentato. Ora lo sappiamo, perché l’abbiamo vissuto” - racconta Lucilla Giagnoni, direttrice artistica del Teatro Faraggiana di Novara. “Servono grandi azioni politiche, ma soprattutto piccoli atti quotidiani: a partire dal notare le cose, da uno sguardo capace di vedere in ogni cosa la sua anima, uguale alla nostra, che sappia essere strumento per agire”. La sensibilità di Giacomo Leopardi come una guida da seguire: poco prima di morire infatti il poeta vede il Vesuvio eruttare ma la sua attenzione va su un fiore: la ginestra. La piccola pianta gli indica con estrema semplicità cosa si può davvero fare. Ancora giovanissimo, fu una siepe a espandere il suo sguardo verso interminati spazi e sovrumani silenzi.
lucilla giagnoni anima mundi L’ATTRICE TORNA A SIRMIONE CON IL SUO SPETTACOLO DEDICATO A GIACOMO LEOPARDI DOPO L’APPUNTAMENTO DELLO SCORSO DICEMBRE DEDICATO ALLA DIVINA COMMEDIA
“Anima Mundi” è un lavoro corale che vede coinvolti grandi professionisti: - di e con Lucilla Giagnoni - collaborazione ai testi Maria Rosa Pantè - musiche Paolo Pizzimenti - luci e video Massimo Violato - abito di scena Elisa De Console Baldino - assistente alla regia Daniela Falconi - segreteria organizzativa compagnia Elisa Zanino - produzione Centro Teatrale Bresciano, TPE - Teatro Piemonte Europa - con la collaborazione della Fondazione Nuovo Teatro Faraggiana di Novara
Per ulteriori informazioni e per la biografia ufficiale di Lucilla Giagnoni: www.lucillagiagnoni.it www.lucillagiagnoni.it/chi-sono.html Ingresso libero. Green Pass richiesto: la platea sarà gestita osservando le norme di sicurezza anti covid. Per riservare il proprio posto > https://www. eventbrite.it/e/biglietti-anima-mundi-di-e-con-lucilla-giagnoni-242678035537 Per informazioni è possibile telefonare all’Ufficio Cultura e Turismo al numero 030.9909184.
Completerà il ciclo di appuntamenti sirmionesi con Lucilla Giagnoni lo spettacolo “La Misericordia” in programma per il 9 aprile alle 21 nella Chiesa di San Francesco a Colombare.
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L’Evento
Verso la rassegna internazionale di agricoltura (2-5 marzo 2022)
A CURA di V.CORINI
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ono 500 ad oggi gli espositori diretti, provenienti da 11 Paesi (Austria, Danimarca, Francia, Germania, Libano, Pesi Bassi, Slovenia, Spagna, Svizzera, Turchia e Stati Uniti), che parteciperanno alla 115ª edizione di Fieragricola, rassegna internazionale dedicata all’agricoltura in calendario dal 2 al 5 marzo a Veronafiere. Confermato anche il format trasversale di Fieragricola, che occuperà dieci padiglioni espositivi del quartiere fieristico di Verona, per promuovere l’agricoltura in chiave multifunzionale e con una suddivisione ormai consolidata nei settori della meccanica agricola, zootecnia, colture specializzate ad alto valore aggiunto come vigneto e frutteto, servizi professionali per il settore primario, energie da fonti rinnovabili agricole, un’area dinamica esterna e con la novità di un salone dedicato alla transizione digitale. In totale, ad oggi, sono 10 i padiglioni occupati. Grande attenzione anche alla zootecnia, uno dei pilastri portanti della manifestazione, con la 20ª edizione dell’International Dairy Show dedicato alle razze Holstein, Red Holstein e Jersey, la 53ª mostra della razza Bruna e la mostra della Original Brown, eventi in grado di calamitare la presenza di allevatori da diversi Paesi dell’Europa e accendere i riflettori sui progressi della ricerca genomica, orientata a migliorare la morfologia, la fertilità e la longevità delle bovine in chiave di maggiore produttività di latte e di sostenibilità ambientale. A livello espositivo saranno presenti tutte le novità per migliorare il benessere animale degli animali, le tecnologie per l’automazione nelle stalle, ma anche il segmento della mangimistica e le opportunità legate all’economia circolare e alla valorizzazione dei reflui in chiave economica e ambientale, soluzioni oggi più che mai attuali a fronte di rincari che hanno coinvolto tanto l’energia quanto i fertilizzanti. La riprogrammazione delle date dell’evento (inizialmente previsto per il 26-29 gennaio 2022) ha coinvolto anche il Summit internazionale per celebrare i primi 60 anni della Politica agricola comune, applicata a partire dal 1962 e inserita come elemento chiave già nel Trattato di Roma del 1957, che sancì la nascita della Comunità Economica Europea (Cee) fra Italia, Francia, Germania,
ALLA 115ª FIERAGRICOLA 500 ESPOSITORI DA 11 PAESI IL 1° MARZO IL SUMMIT INTERNAZIONALE PER CELEBRARE I 60 ANNI DELLA POLITICA AGRICOLA COMUNE
Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo. Il Summit si svolgerà il prossimo 1° marzo al Palazzo della Gran Guardia in piazza Bra a Verona e sarà l’occasione per fare il punto sulle sfide della Riforma della Politica agricola comune, che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2023, e per approfondire la vision dell’agricoltura al 2050. Il settore agricolo è chiamato ad individuare le soluzioni più efficienti per incrementare le produzioni, la sicurezza alimentare, la qualità, ma anche per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici, salvaguardare il paesaggio e la biodiversità, sostenere il ricambio generazionale, sviluppare aree rurali dinamiche, riducendo allo stesso tempo l’impatto ambientale e le emissioni in atmosfera.
La 115ª edizione di Fieragricola si conferma una piattaforma strategica anche per la formazione, con oltre 80 convegni, workshop e approfondimenti dedicati al futuro dell’agricoltura, alla gestione sostenibili, alla sicurezza sul lavoro, al biologico, l’agricoltura digitale, la zootecnia di precisione, i biostimolanti, il miglioramento delle rese produttive, il benessere animale, le misure del Pnrr per le filiere agricole, le gestione delle risorse idriche e ambientali (l’elenco completo dei convegni è consultabile sul sito www.fieragricola.it).
Nata nel 1898 a Verona, Fieragricola ha da sempre accompagnato l’evoluzione dell’agricoltura, promuovendo le innovazioni utili al settore e favorendo il dialogo fra i protagonisti del settore primario e le istituzioni, arrivando ad essere uno degli appuntamenti più prestigiosi del panorama internazionale, grazie anche all’approccio trasversale e, allo stesso tempo, specializzato.
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W W W. F I ER AG R ICOL A.IT
L’Evento
L’OASI DEDICATA ALLE TENDENZE DEL GREEN DESIGN E DEL VIVERE SOSTENIBILE
A CURA di m.t. san juan
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er ben quattro giorni, dal 25 al 28 marzo 2022, la Fiera di Brescia accoglierà le aziende con le migliori idee sul mondo del garden. Cosmogarden si presenterà con un concept innovativo sul mondo del verde e dell’abitare sempre più sostenibile, in una esposizione in grado di unire passione per il verde e gusto estetico con proposte applicabili ad ogni ambiente, dal balcone di casa all’hotel, dal giardino agli spazi aziendali. Fra i focus: GARDEN – Costruttori di giardini PIANTE E FIORI – da interno ed esterno ARREDO E COMPLEMENTI – pergole, salotti, piscine e illuminazione ATTREZZATURE E SERVIZI - per orto e giardino In calendario anche dimostrazioni, corsi, incontri e laboratori tenuti da specialisti e flower & landscape designer. Più di 100 eventi per appassionati e professionisti in cerca degli ultimi trend di settore e di nuove idee per abbellire spazi interni ed esterni renderanno Cosmogarden un’esperienza unica, piacevole e stimolante al contempo. Cosmogarden è organizzato da AREA FIERA azienda specializzata nel mondo fieristico - e dal suo team di professionisti e si avvale della collaborazione dei principali albi di categoria e delle più importanti associazioni del settore. “Il salone è concepito per regalare un’esperienza unica e suggestiva” ha dichiarato Mauro Grandi, CEO di AREA FIERA. “Gli stand offrono ambienti meravigliosi, specie esotiche, giardini zen o all’inglese. Il tutto in un clima entusiasmante, avvalorato da un ricco calendario composto da oltre 100 appuntamenti tenuti da giardinieri professionisti, architetti del paesaggio, esperti, vivaisti, tecnici e docenti di altissimo livello. “La prossima edizione, inoltre, offrirà un’affascinante e utile panoramica di tutte le innovazioni riguardanti il Green Building, ossia l’edilizia sostenibile. Un tema centrale per la sfida ecologica che stiamo affrontando, che sta producendo soluzioni e materiali davvero sorprendenti.” “Siamo lieti di accogliere a Brixia Forum la secon-
COSMOGARDEN TORNA LA FIERA DEL VERDE TORNA A BRIXIA FORUM COSMOGARDEN, LA MANIFESTAZIONE DEDICATA ALLA PROGETTAZIONE, REALIZZAZIONE E MANUTENZIONE DEGLI SPAZI VERDI INDOOR ED OUTDOOR.
da edizione di Cosmogarden. Un’ iniziativa che ha suscitato – già nella sua prima edizione – entusiasmo, curiosità e interesse”, ha dichiarato Roberto Saccone, Presidente della Camera di Commercio di Brescia. “Un appuntamento che propone quest’anno un’importante innovazione legata alla sostenibilità, tematica particolarmente cara all’ente camerale e sulla quale si sta operando in modo deciso e fattivo”. “L’Ordine ha posto al centro del nuovo mandato istituzionale, per il quadriennio 21-25, il tema della sostenibilità, in attuazione degli obiettivi di Agenda 2030 dell’ONU e delle altre strategie europee e nazionali”, ha dichiara Gianpietro Bara, Presidente dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali di Brescia “In questo contesto il verde delle nostre città assume una rilevanza straordinaria, che merita però un approccio sempre più professionale, evitando l’improvvisazione. I nostri professionisti sono da tempo impegnati a pianificare, progettare e gestire un verde che espliciti i migliori servizi ecosistemici: in primis assorbimento di CO2 e abbattimento degli inquinanti. Maggiori informazioni: www.cosmogarden.it
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a tu per tu
ruggero ughetti marco brioni frammenti di fotografia
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el 2015 nasce “Frammenti di fotografia”, un progetto culturale a che ha base a Mantova, ma che negli anni si è aperto al confronto con altre realtà istituzionali e alla collaborazione con i protagonisti della cultura visuale a tutto tondo, al di là dell’ambito locale. Ruggero Ughetti ne ricorda l’esordio. Ci racconti com’è nata l’idea di Frammenti di Fotografia e com’è evoluta negli anni la sua intuizione. “Ho iniziato ad occuparmi di fotografia nel 2003, poco dopo essere tornato da un viaggio in Sud Africa. All’epoca era una passione, poi diventa parte del mio lavoro. Per approfondire la materia, frequento alcuni corsi, ma la maggior parte avevano un tono autoreferenziale, che trovavo sterile. Nel 2015 decido così di proporre un ciclo di incontri caratterizzati da una prospettiva diversa: non più tecnica, ma linguaggio, storia, idee. L’intento era ibridare la fotografia con altre forme di espressione: trovavo questa sorta di “meticciato” tra codici molto più stimolante”. Un progetto poi condiviso con Marco Brioni che afferma: “Abbiamo presentato la nostra proposta al Comune di Mantova: è nata così la prima rassegna 5 incontri di fotografia. Era il 2015 e da allora non abbiamo più smesso, organizzando decine di appuntamenti”. Fin da subito si crea un grande interesse nei confronti della vostra iniziativa. “Già dai primi incontri avevamo percepito curiosità e fermento: a frequentare le nostre serate - continua Ughetti - non solo appassionati di fotografia, ma persone di estrazione diversa, accumunati dalla passione per le arti visive, l’attualità, la storia contemporanea”. “All’epoca il nostro “quartier generale” - ribadisce Brioni- era Hub Santagnese10 a Mantova: c’erano serate nelle quali la sala era colma fino all’orlo”. Quali sono i personaggi più coinvolgenti che avete incontrato in questi anni? “Abbiamo conversato con i più autorevoli rappresentanti della fotografia contemporanea: Gianni Berengo Gardin, Ferdinando Scianna, Francesco Cito, Uliano Lucas per citarne alcuni” ci dice Brioni. “Ma anche fotografi stranieri come Donna Ferrato”
A HubSantAgnese10 Mantova (PH Gianluca Bonazzi 2017)
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A CURA DI marco morelli
Ruggero Ughetti e Barbara Guarnerio - Teatro Bibiena Festivaletteratura - Incontro con Donna Ferrato - 2021 (PH Marco Teodori)
Luca Puccioni
Da sx: Marco Brioni e Ruggero Ughetti (PH Gianluca Bonazzi 2017)
ricorda Ughetti. “che con le sue immagini di denuncia della violenza domestica ha scritto un capitolo importante nella storia della fotografia. Nelle nostre serate abbiamo invitato non solo fotografi, ma studiosi come Riccardo Falcinelli, registi come Franco Piavoli, curatori, editori, critici e giornalisti di primo piano a livello nazionale”. Quali sono stati i momenti più significativi di questa esperienza? “Ci sono stati molti momenti intesi - afferma Brioni - ma la cosa più significativa è stato vedere come attorno a questo progetto si sia aggregato fin da subito un seguito di persone con le quali abbiamo stabilito un vincolo di amicizia e stima reciproca che dura ormai da tempo”. “Negli anni a seguire abbiamo iniziato a collaborare con altri enti e istituzioni culturali che all’inizio del progetto vedevamo “lontane”: Festivaletteratura, Palazzo Te, e poi Contrasto ma anche realtà come Festival della fotografia etica di Lodi” segnala Ughetti.
Raccontateci le novità del programma di quest’anno “Ci apriamo sempre più al dialogo con altre forme di espressione - afferma Ughetti - come la pittura, il cinema e la letteratura: d’altronde a Frammenti consideriamo la fotografia non come un prodotto culturale a sé stante, ma inserito nel più ampio contesto della cultura visuale.” “Oltre agli incontri online, abbiamo previsto seminari, workshop e visite guidate in presenza: il workshop sulle Dolomiti a giugno, la visita guidata alla Pinacoteca di Brera e al Guggenheim di Venezia e una serie di appuntamenti all’estero, tra i quali Parigi, Berlino e Les Rencontres de la photographie d’Arles, il più importante festival fotografico al mondo” puntualizza Brioni. “Chi è appassionato di fotografia o è semplicemente curioso e vuole avvicinarsi a questa forma di comunicazione, troverà pane per i propri denti” conclude Ruggero Ughetti. Per informazioni www.frammentidifotografia.it email: info@frammentidifotografia.it
Le Tre Cime di Lavaredo, prossima meta del workshop di Frammenti (PH Ruggero Ughetti)
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2022 Frammenti di fotografia nasce a Mantova nel 2015 da un’idea di Ruggero Ughetti e Marco Brioni con l’intento di raccontare la fotografia, la sua storia, i suoi protagonisti e il suo linguaggio.
PROGRAMMA ON LINE Questi incontri, riservati ai soci, saranno trasmessi sulla pagina Facebook di Frammenti di fotografia. Ven. 28 gennaio | ore 21.00
Giov. 3 marzo | ore 21.00
■ ALEX MAJOLI
■ RENATA FERRI e ARIANNA ARCARA
Lun. 7 febbraio | ore 21.00
Lun. 21-28 marzo | 21:00
■ SIMONA GUERRA
■ ANGELO DESOLE
Dom. 13 febbraio | ore 21.00
Ven. 8 aprile | ore 21.00
■ GIOVANNI MARROZZINI
■ MARCO INTROINI
Giov. 24 febbraio | ore 21.00
Ven. 20 maggio | ore 21.00
■ LORENZO TUGNOLI e OLIVIER LAURENT
■ MAX HIRZEL
SEMINARI, VISITE GUIDATE e WORKSHOP IN PRESENZA I seminari e i workshop sono a numero limitato. Sono previsti sconti per i soci di Frammenti di fotografia. Per informazioni riguardarti la partecipazione, scrivi a info@frammentidifotografia.it
Sab. 12 marzo | 14:30-18:30
Lun.-Dom. 4-10 luglio
■ MICHELE SMARGIASSI | MONZAMBANO
■ LES RECONTRES D’ARLES | ARLES
Sab. 2 aprile 2022
Merc.-Dom. 21-25 settembre
■ PINACOTECA BRERA | MILANO
■ BERLINO
Sab.-Dom. 7-8 maggio
Novembre
■ COLLEZIONE PEGGY GUGGENHEIM | VENEZIA
■ PARIS PHOTO | PARIGI
Merc.-Ven. 8-12 giugno
■ DOLOMITI
COME PARTECIPARE Per partecipare ai vari appuntamenti è necessario sottoscrivere la tessera annaule 2022 di Frammenti di fotografia, 35 euro, che dà diritto alla partecipazione a eventi online e sconti su attività quali workshop online o in presenza, visite guidate, viaggi fotografici. Per info visita www.frammentidifotrografia.it
INFO Per ulteriori informazioni contattateci: Marco Brioni: +39 349 2235775 | Ruggero Ughetti: +39 340 8575206 oppure inviate un’email a info@frammentidifotografia.it
S P E C I A L E
m o s t r e
a cura di elena kraube
biennale internazionale della fotografia femminile
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a seconda edizione della Biennale Internazionale della Fotografia Femminile avrà luogo a Mantova dal 3 al 27 marzo 2022 confermando la direzione artistica di Alessia Locatelli con il sostegno di Comune di Mantova e Provincia di Mantova La prima edizione della Biennale prevista a marzo 2020, non si è potuta realizzare a causa della pandemia in corso. L’associazione la Papessa, ideatrice e promotrice del festival, è riuscita ad allestire alcune delle mostre previste nei mesi successivi e adesso torna, con ancora più slancio, con quella che è a tutti gli effetti la seconda edizione. La riflessione di questa speciale edizione ruota intorno a Legacy, un termine che riassume diversi concetti: significa Lascito, Eredità e tutto ciò che creiamo da trasmettere alle generazioni future. Proprio la prima, dolorosa, esperienza della Biennale 2020, ha suggerito il tema di questa edizione. Nell’epoca attuale, così carica di cambiamenti, il collettivo umano deve misurarsi con quello che gli è stato lasciato, agire con questo lascito nel presente per creare un futuro che sia forte ed equilibrato. La BFF 2022 seguirà lo stesso format del programma originale della prima edizione, con grandi mostre di fotografe italiane e internazionali e numerose altre iniziative a corollario, tra cui una Open Call per il Circuito Off, letture Portfolio, workshop, presentazioni di libri, conferenze e proiezioni. In una società in cui ancora non esiste una piena parità di genere e la cui storia è raccontata principalmente da uno sguardo maschile, occidentale ed eteronormato, anche la fotografia femminile e non binaria è quasi sempre sottorappresentata e troppo spesso stereotipata. Per questo la BFF ambisce a diventare un solido punto di riferimento, in Italia e a livello internazionale, con lo scopo di sensibilizzare il più possibile riguardo le tematiche di parità, uguaglianza e libertà di espressione e, al contempo, offrire un’opportunità per le suddette categorie, professioniste e non, di partecipare al mondo dell’arte
Credit PH Solmaz Daryani
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Credit PH Delphine Diallo
contemporanea Molte delle fotografe presenti a Mantova espongono per la prima volta in una mostra personale in Italia; questo aspetto sottolinea l’importantissimo lavoro culturale e di ricerca – anche a livello internazionale – portato avanti da BFF. LE ARTISTE DANIELLA ZALCMAN Signs of Your Identity 2016 - in corso Daniella Zalcman è una fotografa documentarista vietnamita-americana e fondatrice di Women Photograph, un’organizzazione no-profit lanciata nel 2017 con un Archivio internazionale il cui sco-po è elevare la voce delle donne e dei giornalisti visivi non binari. È plurivincitrice di bandi del Pulitzer Center on Crisis Reporting, borsista dell’International Women’s Media Foundation e beneficiaria del National Geographic Society. Il suo lavoro si focalizza sul lascito del colonialismo occidentale, dall’omofobia nell’Africa orientale, all’assimilazione forzata dei bambini indigeni del Nord America. Il progetto che espone alla BFF, Signs of Your Identity, nel 2017 ha vinto l’Arnold Newman Prize e il Robert F. Kennedy Journalism Award, e nel 2016 ha vinto il FotoEvidence Book Award e il Magnum Foundation’s Inge Morath Award, e ha fatto parte del Moving Walls 24 dell’Open Society Foundation. SOLMAZ DARYANI The Eyes of Earth (The Death of Lake Urmia) 2014 – in corso Solmaz Daryani è una fotografa iraniana che lavora tra Iran e Regno Unito. Nei suoi progetti, unisce la fotografia documentaria allo storytelling, esplorando narrazioni personali che rivelano personaggi e scene delle comunità con cui si relaziona. I suoi lavori sono stati pubblicati, tra gli
altri, nel National Geographic Magazine, Foreign Policy Magazine, British Journal of Photography, Le Monde Magazine, Woman Paper Visa journal, The American Scholar Magazine. Ha esposto in Europa, Medio Oriente e Nord America. The Death of Lake Urmia esplora l’impatto del cambiamento climatico sul paesaggio, l’economia locale, nonché sulla sua stessa famiglia e i loro ricordi. FATEMEH BEHBOUDI The War is Still Alive 2014 – in corso Fatemeh Behboudi è una fotogiornalista e fotografa documentaria iraniana. Ha lavorato per diverse agenzie stampa e nel 2015 ha vinto il World Press Photo. Ha esposto in Nord America, Europa, Medio Oriente e Asia. The War is Still Alive è un progetto in corso che racconta gli effetti della guerra sul territorio, le comunità e le generazioni future. TAMI AFTAB The Dog’s in the Car 2019 – in corso Tami Aftab è una fotografa londinese. Il suo lavoro tocca temi che parlano di intimità, e giocosità attraverso la ritrattistica. Nonostante la sua giovane età, è già borsista del Getty e il suo lavoro è stato pubblicato da Der Greif, Der Spiegel, British Journal of Photography, The Washington Post. The Dog’s in the Car è un progetto in corso in collaborazione con suo padre che ha perduto la me-moria a breve termine a casa di un intervento chirurgico… Usando una voce giocosa, l’artista si interroga sui silenzi che possono circondare una malattia, sulla collaborazione e il consenso, sulla relazione famigliare muovendosi tra la fotografia documentale e performativa. SARAH BLESENER Beckon Us from Home 2017 – in corso Sarah Blesener è una fotografa documentaria di New York. I suoi ultimi lavori sono una ricognizione sulle giovani generazioni in Russia, Europa orientale e Stati Uniti. Nel 2018, ha ricevuto l’Euge-ne Smith Fellowship. Nel 2019, il suo progetto personale ha ricevuto il primo premio nella categoria progetti a lungo termine del World Press Photo. Ha esposto in Nord America, Europa, Asia e Oceania. È stata pubblicata da The New Yorker, National Geographic, New York Ti mes, TIME Magazine, Newsweek, Wall Street Journal, The Washington Post, The Guardian, VICE, Der Spiegel. Nei campi patriottici e nei club degli Stati Uniti, a circa 400.000 bambini americani ogni anno viene insegnato cosa significa essere un americano, spesso con sottotesto militare. In questo microcosmo di una nazione che cambia, i giovani si trovano a cavallo tra la vulnerabilità dell’adolescenza e la contemporanea spogliazione dell’individualità. Beckon Us From Home esamina i temi che circondano l’interazione e l’identità adolescenziale, guardando alle problematiche derivanti da tali approcci educativi quali: l’ansia causata dalle sparatorie nelle scuole, il ruolo dei social media, l’empatia, l’impatto del diventare adulti in una nazione dai forti contrasti.
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Credit PH Ilvy Njiokiktjien
L’artista desidera aprire un dialogo attorno a concetti che riguardano l’educazione delle future generazioni nelle accademie militari in USA e Russia. Come stanno rispondendo i giovani alla società contemporanea di fronte a tutti i cambiamenti nei sistemi di credenze e valori? In mostra anche Toy Soldiers, che si focalizza sulla Russia, investigando le dinamiche complesse che si muovono fra tradizione e ideologia nell’educazione dei giovanissimi militari. Il paragone tra i due progetti fotografici fa emergere molte interessanti affinità e osservazioni. ILVY NJIOKIKTJIEN Born Free 2007 - 2019 Ilvy Njiokiktjien è una fotografa e giornalista multimediale dai Paesi Bassi. Realizza i suoi progetti in varie parti del mondo, ma il suo lavoro si concentra prevalentemente in Africa. Come fotografa documentarista indaga attualità e tematiche sociali contemporanee. I suoi portfolio sono stati pubblicati sul The New York Times, Der Spiegel, NRC Handelsblad, Telegraph Magazinete e Stern. Durante il suo soggiorno in Sud Africa nel 2007, si è interessata ai born free (nati liberi), la prima generazione nata dopo la fine dell’APARTHEID Born Free è un progetto di ampia portata e a lungo termine. MYRIAM MELONI Insane Security 2012, 2013 e site specific for BFF 2022 Myriam Meloni è una fotografa italiana con base a Barcellona. Il suo progetto Fragile sui giovani dipendenti dal crack a Buenos Aires, è stato riconosciuto Patrimonio Culturale della Repubblica Argentina. Ha incentrato il suo lavoro su tematiche sociali contemporanee attraverso un approccio intimo alla vita quotidiana. Ha ricevuto diversi riconoscimenti internazionali e ha esposto sia in Italia che all’estero. Insane Security parla degli abusi e della corruzione all’interno della polizia argentina, derivanti dal suo regime militare del passato. L’abuso della polizia diventa un mezzo di controllo sociale. Trova nella fascia più giovane e più povera della società il capro espiatorio perfetto di una società segnata da una profonda frattura di classe che separa e che non è in grado di dare soluzioni alla violenza che questo divario produce.
Credit PH Fetemeh Behboudi
FLAVIA ROSSI Nuovo Patrimonio 2018 - in corso Flavia Rossi è una fotografa italiana con base a Roma e Milano. Ha vinto diversi premi e residenze in Italia e all’estero. I suoi lavori sono stati esposti in tutta Europa in diversi contesti inclusa la XV Biennale di Venezia nel 2016. Nuovo Patrimonio è: “uno studio sull’alterazione delle architetture storiche e sulla costruzione di un nuovo paesaggio temporaneo in cui le opere provvisionali diventano elementi stessi delle architetture”. L’Italia ha un grande patrimonio in eredità e, a causa del tempo o per disastri naturali, gli edifici sempre più spesso necessitano di sostegni strutturali per evitarne il collasso. Sostegni che ne di-ventano parte integrante, andando così ad articolarsi in nuove architetture ibride. Possiamo intervenire in modo eguale su tutte le architetture del Paese? Come percepiamo questi cambiamenti? Come un patrimonio perduto, qualcosa di tempora neo, o una nuova Eredità? ESTHER RUTH MBABAZI This Time We Are Young 2017 - in corso Esther Ruth Mbabazi è una fotografa ugandese. Come documentarista, Esther usa lo storytelling e il fotogiornalismo per affrontare tematiche che riguardano la società dell’Uganda attuale. È una National Geographic Explorer, una borsista del Magnum Foundation Photography & Social Justice e, contribuisce a Everyday Africa. I suoi lavori sono stati pubblicati sul New York Times, TIME Magazine, National Geographic, The Washington Post, Wall Street Journal. This Time We Are Young è una testimonianza in corso dei dati demografici in cambiamento nel continente africano, al Sud Sudan all’Uganda, al Kenya e oltre. Un nuovo futuro. Lei stessa scrive: “Questo progetto è un modo di collaborare con i miei coetanei, e di esplorare la mia realtà di crescere in Africa - le nostre speranze, le nostre sfide, il nostro futuro. Dopo tutto, saremo noi a definire il prossimo capitolo della storia di questo continente.”
DELPHINE DIALLO Highness 2012 - in corso Delphine Diallo è un’artista franco-senegalese. Si propone di sfidare le norme della nostra società e si immerge nel mondo dell’antropologia, della mitologia, esplora le religioni, le scienze e le arti marziali per un approccio più aperto della mente. Diallo, combina l’arte con l’attivismo, progettando modalità differenti in supporto alle donne, ai giovani e alle minoranze attraverso la provocazione visiva. Ha esposto in Europa e negli Sati Uniti; i suoi scatti, che combinano tradizione e mo-dernità in un linguaggio raffinati, sono stati pubblicati sulle maggiori testate internazionali. Highness crea una serie di nuovi archetipi, immagini che hanno tratti di divinità arcaiche che incontrano elementi contemporanei, offrendo allo spettatore l’opportunità di interrogarsi sull’idea dei modelli da seguire. BETTY COLOMBO La Riparazione 2019/2020 Betty Colombo è una fotoreporter che lavora per diverse testate italiane ed estere ed è coinvolta nel Local Testimonial Project di Canon. Sue immagini sono state acquistate dal Centre Pompidou, dal Guggenheim e dal Museo d’arte Moderna di Stoccolma. Il tema principale del suo lavoro sono i viaggi, in un incontro tra luoghi, persone e fotografia. Il rapporto tra uomo e natura è al centro delle quattro serie esposte alla Biennale della Fotografia Femminile una relazione colta nei suoi aspetti controversi e sorprendenti. L’uomo distrugge il pianeta e poi lo cura, entrambi si feriscono a vicenda per poi aggiustarsi. La simbiosi conflittuale tra persone e ambiente si palesa su differenti narrazioni: da un bosco colpito dal fuoco che rinasce con l’aiuto umano, alla cura di un animale ferito in seguito a quella stessa distruzione generata dai suoi salvatori. Il cambiamento può lasciare vita, ma anche morte. La lotta tra queste forze segna il confronto che passa attraverso il corpo della terra, i suoi alberi e il corpo umano. LUMINA COLLECTIVE Lumina è un collettivo australiano formato da otto fotografe. Insieme creano mostre e progetti che si focalizzano sulla società contemporanea, l’eredità della storia australiana e il riconoscimento della popolazione aborigena come abitanti autoctoni del territorio. Alla BFF esporranno una collettiva/ retrospettiva dei loro lavori.
II edizione Biennale della Fotografia Femminile LEGACY 3-27 marzo 2022, Mantova Aperta dal giovedì alla domenica Programma completo su www.bffmantova. com
Credit PH Sarah Blesener
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aziende italiane l’impresa di fare impresa
a cura di Marco morelli
Villa Cordevigo Wine Relais
Cinque stelle lusso nella zona del Bardolino sul Lago di Garda Villa Cordevigo Wine Relais, cinque stelle lusso Relais & Chateaux, entra a far parte della Sustainability Community di Virtuoso, prestigiosa affiliazione delle più importanti agenzie di viaggio e Travel Advisors del mondo. Dopo aver scrutinato il programma di sostenibiltà all’interno della tenuta e le attività svolte, fra la coltura di vigneti e la produzione di vino bio, sono stati riconosciuti gli sforzi della proprietà Cristoforetti e Delibori ad evitare gli sprechi razionalizzando i consumi, perseguendo la promozione del territorio e dei piccoli produttori locali ai quali si rivolge l’attività della proprietà anche per quanto riguarda l’approvigionamento della materia prima del ristorante Oseleta, una stella Michelin Guide riconfermata anche per il 2022. «Per la proprietà e per il team - spiega Lorenza Delibori, Maître de maison di Villa Cordevigo Wine Relais - è un onore ricevere questo prestigioso riconoscimento che rispecchia il nostro continuo impegno a migliorare perseguendo gli stessi valori e principi di Virtuoso: celebrare la cultura, sostenere le economie locali e proteggere l’ambiente. Il rispetto verso le persone, il territorio, la natura e le attività produttive del settore, così come la valorizzazione della cultura, della tradizione, delle materie prime di un luogo fanno parte del nostro concetto di ospitalità: non sono e non possono essere considerate un plus, ma solo concetti ed elementi portanti della nostra offerta e del nostro
ELEMENTI FONDAMENTALI PER IL RICONOSCIMENTO: IL RISPETTO DELLA CULTURA, IL SOSTEGNO ALLE ECONOMIE LOCALI E L’IMPEGNO PERSEGUITO A PROTEGGERE L’AMBIENTE modo di fare impresa turistica». Oltre la metà degli ingredienti utilizzati nelle cucine di Villa Cordevigo, sia per il bistrot sia per il ristorante Oseleta, sono di provenienza locale da contadini, casari locali coltivatori e allevatori della zona del Lago di Garda. «Il nostro obiettivo - continua Delibori - è di incoraggiare notevolmente la biodiversità: quando non è possibile favorire l’acquisto di materia prima da produttori locali, cerchiamo di reperire fornitori eticamente rispettosi dell’ambiente». La proprietà Cristoforetti e Delibori è attenta e persegue attività virtuose a sostegno della sostenibilità ambientale: un valore fondamentale rispettato sia per l’ospitalità, a Villa Cordevigo, ma anche per l’azienda vinicola fondata nel 1971 da Walter Delibori e Giorgio Cristoforetti che ha sede a Calmasino, nel cuore del Bardolino classico, sulle colline che si affacciano sul Lago di Garda.
La produzione vinicola comprende tutti i grandi vini classici veronesi come Bardolino, Lugana, Custoza, Soave, Valpolicella, Ripasso e Amarone, grandi bianchi e rossi Igt da uve autoctone della provincia di Verona. Attualmente l’azienda Vigneti Villabella può contare su un patrimonio viticolo di circa 220 ettari tra proprietà e gestione. L’acquisizione di Villa Cordevigo nel Bardolino Classico, rappresenta il cuore dell’azienda e il compendio del progetto Villabella rivolta alla conservazione e valorizzazione della cultura e della tradizione del territorio, alla ricerca della qualità intrinseca dei vini autoctoni partendo dal rispetto della terra e dalla cura dei vigneti. Un potenziale enorme rappresentato da una tenuta di 100 ettari vitati che regala ai consumatori di tutto il mondo una prestigiosa selezione, tipicamente italiana, di vini di qualità in un contesto unico. Inoltre oltre 23 ettari di vigneti sono vocati alla viticoltura biologica certificata, nel rispetto della natura e dell’equilibrio dell’ambiente, concetti che abbracciano la filosofia di Virtuoso. Il ristorante Oseleta è aperto: - il sabato e la domenica a pranzo; - tutti i giorni (tranne il martedì) a cena. - chiusura dal 3 gennaio al 30 marzo 2022
Villa Cordevigo Wine Relais - Ristorante Oseleta Relais & Châteaux Hotel 5*L Address: Località Cordevigo 37010 Cavaion Veronese (VR) Italy Contact: Tel +39 045 7235287 Fax +39 045 6268482 www.villacordevigo.com www.ristoranteoseleta.it Instagram Facebook Twitter #villacordevigo
Villa Cordevigo PH Marco Rothacker
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ABITARE
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S P E C I A L E
s o s t e n i b ili t à
Come migliorare la performance ambientale?
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a parola sostenibilità sta entrando nel vocabolario delle aziende più avanzate. Mettere in atto azioni davvero orientate allo sviluppo sostenibile significa saper coniugare decise strategie aziendali con formazione, ricerca e sperimentazione di soluzioni innovative. Per questo, Stamplast ha avviato il proprio percorso dalla valutazione della performance ambientale. Il management dell’azienda ha partecipato ad attività formative online e in presenza per approfondire le linee guida e aspetti tecnici della valutazione della performance ambientale. Come docenti, ha coinvolto gli esperti di Green Decision nell’ambito della collaborazione di Stamplast con l’Università Ca’ Foscari Venezia. Per condividere alcuni concetti chiave, abbiamo intervistato Lisa Pizzol, presidente e ceo di Green Decision. Perché è importante per un’azienda la valutazione della propria performance ambientale? “La valutazione della performance ambientale ci permette di evitare, ridurre e tenere sotto controllo gli impatti ambientali negativi causati dalla propria attività produttiva e sulla base di questa valutazione essere in grado di migliorare le proprie prestazioni ambientali. Nello specifico, la stima dell’impronta ambientale permetterà a Stamplast di comprendere quanto l’attività dell’azienda influisca sul fenomeno del cambiamento climatico e permetterà di verificare come si evolvono nel tempo le sue emissioni di gas climalteranti a seguito anche di eventuali misure di gestione delle emissioni, permettendo al contempo di generare benefici economici, come per esempio il risparmio di energia”.
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Il management della stamplast ha partecipato ad attività formative per approfondire le linee guida e aspetti tecnici della valutazione della performance ambientale
L’urgenza di ridurre le emissioni climalteranti è emersa con sempre più forza nel dibattito pubblico. I Paesi hanno preso impegni e sono chiamati a rispettarli. I cittadini possono fare la loro parte con comportamenti attenti. Qual è il peso dell’industria manifatturiera in questo percorso di mitigazione? “L’urgenza di ridurre le emissioni climalteranti è ben evidenziata all’interno del Green Deal europeo, ovvero la nostra nuova strategia di crescita nell’UE che ha come obiettivo principale quello di limitare l’aumento del riscaldamento globale e di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. L’industria manifatturiera ha sicuramente un peso rilevante nel percorso di riduzione delle emissioni di gas serra in quanto, in Italia, contribuisce a circa il 14 % della produzione di gas serra. La spinta verso politiche ambientali più sostenibili ha prodotto una continua riduzione delle emissioni che, nel periodo 1990-2019, per questo settore, sono diminuite del 46.2% (dati ISPRA 2021)”. Nota un cambiamento nelle politiche aziendali? “Inevitabilmente stiamo osservando un cambiamento delle politiche aziendali per adeguarsi alle pressioni dei decisori, ma anche di un’opinione pubblica sempre più attenta ai temi ambientali“.
Il team Stamplast
La sostenibilità non riguarda solo l’ambiente, ma anche le risorse economiche e il benessere sociale. Tuttavia, tutti associamo alla sostenibilità il colore verde, il green. Ritiene che la sostenibilità ambientale in un certo senso includa anche le altre due dimensioni? “Lo sviluppo sostenibile poggia su tre pilastri: ambientale, economico e sociale. La forte attenzione che viene data alle problematiche ambientali tende a spostare l’attenzione sul pi-
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sono stati coinvolti gli esperti di Green Decision nell’ambito della collaborazione di Stamplast con l’Università Ca’ Foscari Venezia.
Lisa Pizzol
lastro ambientale, forse perché si sente sempre più la necessità di tutelare il nostro pianeta in quanto fornitore di servizi indispensabili per la vita dell’uomo. Infatti, possiamo affermare che senza l’ambiente non potrebbe esistere la società, e senza la società non potrebbe esistere un sistema economico”. Carbon footprint, cos’è e come si calcola? “La Carbon footprint (CF) è una metodologia standardizzata dalle norme ISO 14064 e 14067 per la stima delle emissioni di gas a effetto serra associate direttamente o indirettamente ad un prodotto durante tutto il suo ciclo di vita, ad un’organizzazione o ad un servizio. La CF si misura in CO2 equivalente (anidride carbonica equivalente). Nel calcolo della CF sono incluse le emissioni di tutti i gas ad effetto serra (dall’inglese GreenHouseGases – GHG) prodotte durante tutte le fasi della filiera a partire dall’estrazione delle materie prime, fino allo smaltimento dei rifiuti generati dal sistema stesso”. Come si differenzia dal life cycle assessment? “LCA è una metodologia oggettiva regolata dalle norme ISO 14040 – 14044 che calcola tutti gli impatti ambientali di un prodotto o di un servizio, lungo il suo intero ciclo di vita dall’estrazione della materia prima al suo smaltimento finale. L’LCA comprende diverse categorie di impatto ambientale quali per esempio, l’acidificazione delle acque, l’eutrofizzazione, la deplezione dello strato dell’ozono, l’esaurimento delle risorse minerarie e fossili, ecc. Tra queste categorie c’è anche il contributo al cambiamento climatico, ovvero l’aumento dell’effetto serra antropogenico (Global Warming Potential – 100 years), misurato sulla base della quantità di emissioni di CO²eq. In pratica, quindi, la carbon footprint è un aspetto specifico di un’analisi del ciclo di vita di un prodotto”. Cos’è la EU Plastic Strategy? “La strategia sulla plastica è un elemento chiave della transizione dell’Unione Europea verso un’economia circolare e a emissioni zero. Nasce con l’intento di ridurre la dipendenza dalle fonti fossili spingendo per la creazione di un mercato interno all’UE delle plastiche riciclabili. Inoltre, l’intento della Strategia è di trasformare il modo in cui i prodotti in plastica sono progettati, prodotti, utilizzati e riciclati ponendo fin da subito la questione: questo articolo potrà essere recupe-
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rato? O riciclato? Questa strategia si pone anche l’importante obiettivo di ridurre al minimo la circolazione dei prodotti in plastica monouso che facilmente vengono rilasciati nell’ambiente causando tutti i problemi di cui siamo consapevoli”. Che ruolo giocano formazione e ricerca scientifica nello stimolare la progettazione di prodotti più sostenibili in tutto il loro ciclo di vita? “Sono cruciali poiché forniscono gli strumenti necessari alle aziende per inserirsi nei vuoti di mercato o essere tra i primi players a guidare le tendenze del proprio settore. Permettono una solida visione degli scenari futuri grazie al capitale umano che alimenta la realtà aziendale tramite competenze nuove e in costante aggiornamento. Inoltre, la forte spinta degli ultimi anni verso prodotti più sostenibili e circolari sta modificando il mercato del lavoro che richiede specifiche figure professionali che possano rispondere a queste sfide. Formazione e ricerca scientifica sono cruciali anche per questo aspetto poiché permettono di creare queste nuove figure professionali sempre più richieste dalle imprese. Le imprese, già oggi, sono limitate nel proprio percorso verso una sempre maggiore sostenibilità dei loro processi produttivi proprio dalla mancanza di personale specializzato”. Come sta affrontando Stamplast questa transizione? “Uno dei vantaggi di GreenDecision è di avere la possibilità di collaborare con studenti della magistrale e del dottorato in Scienze Ambientali presso l’Università Ca’ Foscari Venezia. Questo è per esempio il caso del gruppo di lavoro che supporta Stamplast composto da Anna Carlesso, studente di dottorato, Arianna Livieri e Michele Molin, neolaureati in Scienze Ambientali. Stamplast ha organizzato un percorso di formazione per tutti i manager e quadri per diffondere questa cultura in azienda, avviando una lungimirante strategia di medio-lungo periodo”.
( Fonte: Stamplast srl / www.stamplast-bl.com Link: https://www.stamplast-bl.com/come-migliorare-la-performance-ambientale-intervistaallesperta/ )
La Sede della Stamplast
STAMPLAST SRL Stamplast è stata fondata da Elio Pierobon in un garage, come alcune delle più grandi aziende del mondo del digitale. L’ha fatta crescere unendo creatività e competenza, puntando alla qualità nella realizzazione di stampi ad iniezione per materie plastiche per grandi progetti di aziende italiane e internazionali. Stamplast oggi è ‘smart’ non solo perché ha un consolidato e riconosciuto know-how e profonde radici nella cultura del lavoro, ma anche perché ha dimostrato di sapersi rinnovare, interpretare i tempi, adeguare le proprie capacità alle nuove necessità mantenendo i più alti standard di qualità e precisione. Dal 1989 creiamo piccoli tasselli per un mosaico di esperienze quotidiane che fanno vivere bene.Grazie ai nostri componenti, le vostre esperienze saranno varie, sane, sicure, ripetibili, giuste e anche divertenti, com’è la plastica. Stamplast opera in tre moderni stabilimenti che occupano oltre 50 persone. Lavora con clientela italiana ed internazionale, e oltre il 50% del fatturato è rappresentato da clienti esteri.
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RATIO FAMIGLIA Vacanza roVinata chiediamo il rimborSo Il danno da vacanza rovinata è quel danno provocato al turista che deriva dalla lesione del suo diritto di godere di un viaggio organizzato e acquistato presso un il tour operator. Riguarda pacchetti turistici, crociere, viaggi itineranti, di gruppo, vacanze all-inclusive; quei viaggi insomma che comprendono almeno 2 dei seguenti aspetti: trasporto, alloggio, servizi in corso di viaggio (es. escursioni). Abbiamo diritto ad un risarcimento ad esempio nei seguenti casi: eccessivo ritardo o mancata partenza di un
la miglior gestione dell’economia quotidiana
volo, smarrimento, danneggiamento o ritardata consegna dei bagagli, mancanza dei servizi essenziali (acqua, corrente elettrica, ecc.), mancanza degli altri servizi previsti in contratto (telefono, aria condizionata, Internet). Chi è il responsabile? Il tour operator da cui abbiamo acquistato il biglietto. Per ottenere il rimborso il reclamo deve essere tempestivo: già durante la vacanza è bene farsi sentire. Successivamente, al rientro dal viaggio fare comunicazione scritta, rintracciabile e dimostrabile (raccomandata, fax, Pec) entro 10 giorni dalla data del rientro. La richiesta di risarcimento va inoltrata al tour operator e non ai singoli fornitori di servizi: quindi, non alla compagnia aerea, all’hotel o ad altri operatori ma direttamente all’ente con cui abbiamo sottoscritto il contratto. I nostri diritti di turisti sono tutelati dal D. Lgs. 79/2011 denominato Codice del Turismo.
Vacanze, arriVa il Garden SharinG Tra le cose da condividere ci sono anche i propri spazi verdi: è questa la base su cui è nato Gardensharing.it, portale italiano che consente di affittare spazi privati all’aria aperta in cui campeggiare. La piattaforma permette ai proprietari di pubblicare gratuitamente un annuncio per affittare il proprio spazio all’aperto ad ospiti in camper, roulotte o tenda. Attualmente il portale offre oltre quattromila spazi disponibili su tutto il territorio nazionale, le tipologie di sistemazione sono diverse: dalla piazzola in cui montare la tenda, allo spazio in cui sostare in camper o roulotte, ma anche sistemazioni pronte al soggiorno come tende già montate, yurte, camper, case di in legno e case sull’albero.
aSSicurazione auto arriVano Sconti per i VirtuoSi Secondo il regolamento dell’Ivass dal 10 agosto 2018 le compagnie assicurative dovranno applicare uno sconto ai propri assicurati più virtuosi. Tale sconto si applica sul premio di tariffa al netto delle imposte e del contributo al Servizio Sanitario Nazionale. Per godere dell’agevolazione gli automobilisti dovranno accettare almeno una delle seguenti condizioni: - installare sulla vettura una scatola nera o un dispositivo equivalente; - installare sull’auto dispositivi che impediscano l’avvio del motore in ipotesi di rilevazione del tasso alcolemico del conducente sopra la soglia di legge; - far ispezionare preventivamente il proprio veicolo a spese della compagnia assicurativa L’art. 132 ter, quarto comma, del Codice delle Assicurazioni evidenza un ulteriore sconto riservato agli automobilisti virtuosi residenti nelle
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cosidette Province a rischio (ad alta sinistrosità), che non abbiano provocato sinistri con responsabilità esclusiva o principale o paritaria negli ultimi 4 anni che abbiano installato la scatole nera.
per i proprietari di cani
attenzione alle tante reSponSabilità Secondo l’art. 672 del Codice Penale il proprietario di un cane che scappa dalla sua tutela, o da quella di colui a cui è stato affidato, rischia una sanzione amministrativa dal € 25,00 a € 258,00. Ovviamente se l’animale durante la fuga provoca un incidente, morde o causa comunque dei danni, il proprietario sarà tenuto anche al risarcimento dei danni. La sanzione scatta non solo se il cane scappa
a causa di un comportamento volontario o colpevole del proprietario ma anche per il fatto che non siano state assunte tutte le debite cautele. In più, se il proprietario affida il proprio animale ad un soggetto non idoneo alla cura e al controllo dell’animale sarà ritenuta una colpa per il proprietario stesso. La legge infatti si riferisce anche a chiunque abbia l’incarico di custodire l’animale dietro compenso o a titolo di amicizia. Secondo l’art. 925 inoltre, se l’animale scappa su suolo privato il proprietario ha diritto di accedervi per recuperare il proprio animale. La legge impone di reclamare il cane entro 20 giorni da quando si è avuta conoscenza del luogo in cui si trova: decorso tale termine l’animale diventa di proprietà di che se ne è impossessato. Pagina realizzata in collaborazione con Centro Studi Castelli. Per abbonarsi a Ratio Famiglia: tel. 0376.775130 ; www.ratiofamiglia.it ; servizioclienti@ratiofamiglia.it
n. 6 n. Dicembre-Gennaio 3 Giugno-Luglio 2022 2018
2 7 con SMS da cellulare
5 o10 7 con chiamata da rete fissa
5 7 con chiamata da rete fissa
S P E C I A L E
i n t e r n e t
a cura di paolo carli
Quali sono le tendenze del marketing per il 2022?
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egli ultimi due anni è aumentata notevolmente la presenza online a livello globale, sia pe quanto riguarda il numero di utenti che quotidianamente si connette, sia per il numero di ore trascorse a navigare. Internet è in continua evoluzione, subisce l’influenza del mondo “reale” e dei comportamenti degli utenti che lo compongono. Per questo, chi si occupa di marketing (che certo oggi non può prescindere dall’essere anche digital) deve tenere conto di ciò che accade, studiarlo e comprenderlo, prevederlo e saperlo gestire in proprio favore. “Non tutti i fenomeni, però, hanno lo stesso peso. – spiega Andrew Warden, Chief Marketing Officer di Semrush – Se qualcosa dura appena un anno, non è un trend ma una moda effimera che non andrà ad incidere sulle strategie a lungo termine, ma potrà influenzare le azioni nel breve periodo. Pensiamo, ad esempio, alla rapida ascesa di Clubhouse, che in poco tempo ha avuto un altrettanto rapido declino. Per costruire, invece, una strategia vincente di digital marketing per il 2022 abbiamo individuato abbiamo le tendenze del marketing digitale che sono qui per rimanere, e che con ogni probabilità avranno un impatto considerevole sul modo di commercializzare i nostri prodotti o i nostri servizi a lungo termine”. I 5 trend individuati da Semrush che influenzeranno il digital marketing del 2022 1.Marketing basato sulla privacy Sono finiti i giorni in cui la gente pensava che il web fosse gratis e che i siti consultati non chiedessero nulla in cambio. Sempre più utenti sono oggi consapevoli del fatto che spesso “paghiamo” con i nostri dati personali.
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Gestione della privacy, novità in tema di social media e un approccio più consapevole e rispettoso
La lunga serie di vicende sulla privacy (dallo scandalo Cambridge Analytica di Facebook del 2018 alla recente controversia sulla condivisione dei metadati di WhatsApp) sta rafforzando queste convinzioni. Recentemente Apple ha cambiato la sua politica in fatto di privacy, imponendo alle app una maggior trasparenza. L’80% degli utenti ha scelto di non essere tracciato dalle applicazioni mobili, e questo cambio di politica ha avuto importanti effetti sui mercati. Snapchat, ad esempio, ha perso il 30% del valore azionario. Google, invece, ha fatto un passo avanti, introducendo l’iniziativa FLoC che dovrebbe sostituire i cookie, il modo in cui ora le persone sono tracciate sul web. I commercianti dovrebbero tornare alla raccolta di dati di prima mano, attraverso indagini via email sui clienti, sondaggi sui social media e interviste di persona. Considerate di rivedere i costi di acquisizione dei clienti ai fini del budget leggermente più alti, e fate attenzione ai tassi di conversione. Le strategie organiche diventeranno più importanti che mai, quindi attenetevi alle strategie SEO “classiche” che assicurano la crescita organica: •Eseguire un audit tecnico SEO del sito web. •Ottimizzare per le parole chiave rilevanti. •Preparare il sito per Core Web Vitals. 2.Cambiamento del panorama dei social media I cambiamenti più innovativi nel panorama dei social media hanno a che fare con tre T: •Tik Tok: il primo ad aver minato il predominio di dominio di Facebook-YouTube-Instagram. Entro la fine del 2022 raggiungerà 1.5 miliardi di utenti. Preparate il vostro business su TikTok se volete puntare a quei ragazzi tra i 10 e i 49 anni,
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Internet è in continua evoluzione, subisce l’influenza del mondo “reale” e dei comportamenti degli utenti che lo compongono alcune aziende, come Nerf, stanno già assumendo CTTO, ovvero Chief TikTok officers. •The Goldfish myth (il mito del pesce rosso): fa riferimento alla capacità di attenzione degli utenti, che non è così breve come si pensava. La soluzione, quindi, non è prporre contenuti di breve durata, ma contenuti che catturino l’attenzione delle persone all’inizio, e loro rimarranno fino alla fine. •Twitch: la piattaforma è forse la principale beneficiaria dell’ascesa del gaming e del live streaming. Con 500 milioni di nuovi concorrenti che sono entrati nel mercato del gioco negli ultimi tre anni e 280 miliardi di dollari in tasca, l’industria del gioco è assolutamente in crescita. Secondo i calcoli di Semrush Traffic Analytics, oggi Twitch conta oltre 1 miliardo di visitatori mensili.
misure ecologiche con stazioni di riciclaggio, raccolta differenziata, ecc. 5.Unisciti al metaverso Facebook non scherzava quando ha detto che stava costruendo un metaverso. PWC prevede un aumento di 1,5 trilioni di dollari nel PIL globale entro il 2030, grazie alla realtà virtuale e alla realtà aumentata. Del resto, NFT (non-fungible token) è stata la parola del 2021, battendo crypto e metaverso stesso. Secondo i dati di Semrush, le ricerche su Google per NFT sono cresciute del 5400% da gennaio 2021 a ottobre 2021. Dalla campagna di vaccinazione del Brasile
all’interno del mondo virtuale di GTA (Pfizer Brazil ha raggiunto la comunità di gioco dando delle bende blu al braccio ai personaggi di GTA, che significava che il personaggio ha ricevuto il suo vaccino) alla giacca Meta di Shirleen, i marchi e persino i governi stanno entrando nel mondo virtuale per accelerare i loro sforzi di comunicazione. Il posizionamento del marchio nei mondi virtuali è una parte inevitabile del marketing futuro. E se non conosci il modo di farlo nei prossimi anni, potresti partire da una posizione difficile. Presto la maggior parte dei siti web potrebbero proporre pagine in 3D o implementate con realtà virtuale e realtà aumentata.
3.Essere umani, no, davvero Siamo nell’era del superamento delle logiche B2B o B2C. oggi l’approccio vincente è Human2Human. I brand ora sono definiti da ciò che rappresentano: la cultura e i valori dell’azienda. Il tono di voce su tutta la comunicazione sta diventando sempre più rilassato. Questo significa parole più disinvolte, spazio per l’umorismo e un linguaggio a misura d’uomo. Invece di usare un linguaggio aggressivo e convincente, i marchi stanno attivando la “modalità suggerimento”, lasciando trapelare la loro superiorità e rilevanza piuttosto che sbattertela in faccia ai potenziali clienti. 4.Marketing consapevole Questo punto abbraccia diverse sotto tendenze: •Eco marketing: prodotti sostenibili che promuovono l’eco-consapevolezza •Trasparenza: nessun trucco di marketing che inganna i clienti •Diversità, equità e inclusione: cultura intraaziendale e il suo approccio ai clienti, ai fornitori e al resto. Alcuni suggerimenti per una strategia di marketing consapevole sono: sbarazzarsi di pop-up e design oscuri che abbassano l’esperienza dell’utente, prediligendo design reattivi che si adattino a tutti i tipi di schermo/dispositivo; ottimizzare il sito anche per utenti non vedenti o ipovedenti; impiegare ARIA (Accessible Rich Internet Applications) per facilitare la lettura della pagina web tramite script e widget rigorosi; essere attenti all’ambiente; passare al green computing (informatica ecosostenibile); adotta in tutta l’azienda
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INTERNET
Banda Larga, AIIP il 5G è una chimera, la vera rivoluzione è il Wi-Fi 6E
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n sistema Wi-Fi con uno standard tecnico a disposizione di tutti con velocità molto superiori al 5G e applicabile sia nell’Internet of Things (IoT) che in ambito privato. E’ questa la rivoluzione del Wi-Fi 6E, la nuova soluzione tecnologica che permetterà una maggiore larghezza di banda con meno interferenze per gli utenti di tutti i giorni. Un cambio di marcia che l’Associazione Italiana Internet Provider (AIIP) propone di adottare subito in Italia per aprire la strada anche in Europa, sulla falsariga di quanto già avvenuto negli Stati Uniti, dove la Corte Federale, nel mese di dicembre, ha deciso di dividere 1.200 MHz di spettro nella banda 6GHz per l’uso senza licenza, dando di fatto il via libera all’attesissimo passaggio appunto al Wi-Fi 6E. Prima della sentenza, il wi-fi era limitato alla trasmissione su bande da 2,4 GHz e 5 GHz. “Il vero 5G, quello con antenne in ogni via collegate in fibra ottica – sottolinea il Presidente di AIIP, Giovanni Zorzoni -, è una chimera: esclusione dei produttori cinesi, enormi costi infrastrutturali, mancanza di una killer-application (o “verticale” come si dice ora). Le auto di nuova generazione fanno già tutte da sole, ci sono già soluzioni efficaci e a basso costo per l’IoT, e i consumatori di pagare di più per i collegamenti Internet da smartphone non ne vogliono sapere. C’è però una tecnologia simile al 5G ma a disposizione di tutti: operatori di telecomunicazioni (e non solo di quelli con licenza radiomobile), privati e aziende, il WiFi 6E. Quella E dopo il 6 vuol dire tutto, perché aggiunge una tecnologia di fatto identica alla modulazione di frequenza del 5G, che rende possibili tutte le applicazioni del 5G ad una frazione del prezzo”. “Il vero 5G – ricorda Zorzoni – è costoso, è inapplicabile in tanti contesti e nessuno ha ancora capito quanto fastidio dia ad aerei e satelliti (e per questo
di PAOLO CARLI
è stato parzialmente sospeso in USA), mentre non si può blocca-re il progresso, in particolare quello diffuso e più democratico. AIIP ha già sostenuto con AGCOM che il WiFi-6E è fondamentale e gli vanno dedicate subito le frequenze alte della banda a 6Ghz: Puccioni la Luca tecnologia Wi-Fi 6E avrà abbondanza di chip, possibilità di essere utilizzato dovunque oggi già si usa il Wi-Fi 6 normale, oltre che in tutti i contesti del 5G ed infine permetterà di avere industrie e case collegate fino a 10Gbit/s di velocità senza fili: sarà una rivoluzione”. Questo standard tecnico, a disposizione di tutti (non solo dei gestori radiomobili) ha velocità molto superiori al 5G e sarebbe impiegabile da subito, permettendo a tutti i vecchi terminali (Wi-Fi 6 in giù) di conti-
Adottato già negli Stati Uniti grazie al via libera della Corte Federale, è il più grande aggiornamento degli ultimi 20 anni e l’Italia potrebbe fare da apripista in Europa nuare a funzionare e di avere velocità incredibili per i nuovi “6E” con applicazione sia nell’IoT (es. Industria 4.0) che in ambito privato (wireless veloce come la fibra) che pubblico (WiFi pubblico ad altissima qualità e con standard di sicurezza ampiamente migliorati).
L’ASSOCIAZIONE ITALIANA INTERNET PROVIDER L’Associazione Italiana Internet Provider (AIIP), è la prima associazione di operatori Internet a nascere in Italia (1995); da allora dà voce ai service provider italiani. Conta attualmente circa sessanta operatori di telecomunicazioni ed internet che effettuano costantemente investimenti ed offrono diverse tipologie di servizi Internet in tutta la Penisola: dalla connettività anche in Wireless e in Fibra Ottica utlrabroadband a servizi di data center, cloud ed altri servizi legati alla rete. (Nella foto a sinistra il presidente AIIP Giovanni Zorzoni)
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L’INCONTRO
SPAZIO BIBAS Il negozio di concetto per gli amanti del bello
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n universo creativo in grado di trasportare chiunque ne varchi la soglia e abbia voglia di una vera e propria esperienza di esplorazione e di scoperta. Pensato per chi desidera affidarsi anche a una consulenza a tutto tondo per reinventare i propri spazi. Circondati da un salotto fatto di cose belle che dialogano insieme, si ha il privilegio di immergersi in una serie di suggestioni che arrivano dall’architettura, dall’ambiente e dalla varietà di prodotti esposti che spaziano dalle illuminazioni ai profumi di nicchia, agli oggetti d’interior in grado di celebrare il gusto senza tempo, quello che parte dalla storia ma vive nella contemporaneità. Dal 1981 Spazio Bibas a Verolanuova (BS) cambia continuamente rivelandosi più che un negozio una galleria eclettica dall’atmosfera d’incanto, un mash up esclusivo di oggetti meravigliosi, da usare tutti i giorni. Ora, nell’epoca dell’e-commerce sbarca sul web con un negozio di concetto virtuale dove trovare idee per regali davvero unici, prodotti esclusivi su www.spaziobibas.it Spazio Bibas non è un semplice luogo d’acquisto. L’attenzione quasi ossessiva per i dettagli, per il design ricercato e l’originalità dell’offerta sono caratteristiche peculiari e lo rendono un punto di riferimento per tutti coloro che cercano una consulenza a tutto tondo, siano essi pionieri o esperti. Spazio Bibas ha un’unica mission: portare il bello nelle case degli italiani e offrire al visitatore un’esperienza di shopping completa, che lasci qualcosa in più; per imparare qualcosa o per sentirsi per qualche tempo in un mondo differente. All’interno dello store e del sito si trova una vasta selezione di stilisti e produttori, affermati ed emergenti, quali Seletti, Bitossi, Driade, Flos, Zafferano. Nato dalla mente creativa ed eclettica di Edoardo Monicelli, amante del bello a 360°, l’unica regola che detta la sua selezione è, appunto, il bello. Il bello di qualità, il bello che dura e che riconcilia
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a cura di paolo carli
Un contenitore poliedrico di idee per quando si ha voglia di qualcosa di più del semplice acquisto, un luogo dove fermarsi e trovare ispirazione
Un negozio d’autore che trascende la serialità e gli aspetti puramente commerciali, fruibile ora anche online
con il mondo. Il bello che “desta nell’animo, per lo più attraverso la vista, un’impressione esteticamente gradevole”. Per cui si potrà passare con fluidità da una ricercatissima selezione di profumi di nicchia come Etat Libre D’Orange e Robert Piguet, Carner Barcelona, Moth And Rabbit (spesso introvabili), Nicolaï, Rajani Parfums, Uermi Perfume a una lampada vintage o a una serie di capi e accessori per la casa. Anche la parte beauty non delude le aspettative, attraverso la scelta di brand etici e sostenibili come, per esempio, Ren Clean Skincare. Non manca poi una ricca selezione di accessori di design, con vasi, piatti in ceramica di Seletti, bicchieri Bitossi Home, oggetti firmati Driade. Monicelli non ha paura di confrontarsi con la bellezza della storia e attinge anche a pezzi selezionati del vintage d’autore. Come spiega Edoardo Monicelli, “volevo uno spazio che fosse pieno di tutto ciò che mi ispira, come una scatola da riempire di cose belle in grado di trasmettere emozioni”. Concepito come una narrazione virtuale di cui possiamo tutti far parte nell’era dell’e-commerce, il nuovo online-shop (www.spaziobibas.it) permette di attingere, comodamente da casa, alla selezione di retail d’autore. La spedizione è sempre gratuita per importi oltre i 60 euro e tante promozioni attendono chi si iscrive alla newsletter. Piazza P. Maurizio Malvestiti, 23 25028 Verolanuova BS ONLINE SHOP: www.spaziobibas.it
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spaziobibas.it
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speciale sente-mente
OLTRE L’IMPREVEDIBILITà DELLA VITA LA FORZA DELLA SPERANZA
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iviamo in un periodo storico sfidante e delicato. Un periodo nel quale ogni persona ha fatto i conti con la propria vulnerabilità e le proprie incertezze. Spesso il linguaggio utilizzato per diffondere notizie ed informazioni è ricco di drammaturgia e trasmette un senso di allerta e timore. La realtà che stiamo vivendo è complessa, ma allo stesso modo racchiude l’urgenza della semplicità. Un anno fa eravamo determinati e motivati nel diffondere in ogni modo quel famoso “andrà tutto bene”. Ad oggi la stanchezza e la fatica di accogliere ciò che accade ci fa leggere con un senso di rassegnazione questa affermazione. “Andrà tutto bene” è vago, generico, per molti è utopia perché ci allontana da una percezione concreta e reale. Abbiamo bisogno di trasformare questa affermazione in chiare intenzioni consapevoli e concrete. C’è una parola che spesso viene fraintesa nella sua essenza ed è la speranza. È tempo di sgretolare quel pregiudizio che ha rinchiuso la speranza tra le mura del senso di attesa e di impercettibilità. “Aspetta e spera” è riduttivo e il detto “La speranza è l’ultima a morire” si potrebbe trasformare in “finché un obiettivo abiterà nella nostra mente e nel nostro cuore saremo salvi, perché avremo ancora speranza”. La speranza rimane nel nostro arciere come l’ultima freccia, diventando una nuova possibilità. Il tempo scorre, ma ciò che conta davvero è cosa scegliamo di far accadere e come intendiamo farlo. Nella speranza non si sperimenta “l’attesa di un mondo migliore”, ma si sceglie l’impegno quotidiano, continuo e costante, per arrivare a costruire quel mondo migliore. La speranza ci aiuta a rimanere in equilibrio, è lo spazio di potere che ognuno di noi ha nel vivere le scelte. Possiamo scegliere la paura che ci rinchiude dentro a un guscio protettivo, dentro al quale alimentiamo la rabbia, il rancore e il senso di impotenza, oppure possiamo scegliere la speranza, quella che nel divenire vede un mondo migliorato e che mette in atto azioni per costruirlo. Non esiste vita senza ostacoli (l’arrivo del Covid, di una diagnosi, di un evento doloroso), ma nella speranza possiamo allenare la consapevolezza che la vita è imprevedibile e che gli eventi arrivano, senza bussare alla porta. La speranza diventa lo strumento che ci fa vedere le
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di elena mantesso
Varchi di speranza oltre la diagnosi Da oggi puoi allenare la Speranza per aumentare la tua la capacità di far accadere le cose accompagnando le azioni con le intenzioni, portando nel cuore la fiducia che i desideri, nostri e della persona di cui abbiamo cura, possano diventare realtà, perché è in questo spazio che vivono le opportunità. Inizia a sperimentare prendendo consapevolezza del potere della pro-attività interiore per esplorare nuove attività che potrai fare sia da solo che coinvolgendo la persona di cui hai cura. Allenati provando a fare, almeno una volta alla settimana, qualcosa che non hai mai fatto prima o che non fai da tempo. Vuoi restare in contatto con noi? In Telegram accedi al canale Giorni Felici, uno spazio straordinario per allenare la felicità, la resilienza, la speranza e migliorare la qualità della vita. Giorni Felici, grazie alla metodologia del Sente-mente® modello crea per le persone occasioni per accendere nuove abilità e per creare la felicità. Facebook: -Sente-Mente® -Sente-Mente® FormAzione -Giorni Felici -Giorni Felici FormAzione YouTube: Letizia Espanoli, Elena Mantesso www.letiziaespanoli.com emantesso@gmail.com
possibilità nell’affrontare gli eventi, spostando il focus per sviluppare strategie specifiche verso ciò che accade, facendoci uscire dallo stato d’impotenza che è lì a sollecitarci a buttare la spugna di fronte alle difficoltà. La speranza ci aiuta a rimanere impegnati nei nostri obiettivi e motivati ad agire per raggiungerli. La speranza dà alle persone una ragione per continuare a combattere e credere che le loro attuali circostanze miglioreranno, nonostante la natura imprevedibile dell’esistenza umana. Charles Snyder (2002) definisce la speranza come “Un arcobaleno è un prisma che invia frammenti di luce multicolore in varie direzioni. Solleva il nostro spirito e ci fa pensare a ciò che è possibile”. La speranza è quindi un arcobaleno personale nella mente. I VANTAGGI DELLA SPERANZA La speranza può essere allenata e può contribuire alla costruzione della nostra resilienza. Grazie alla speranza possiamo aumentare le prestazioni in ambito fisico, psicologico e relazionale, possiamo diminuire la sensazione di ansia ed incertezza, possiamo migliorare il nostro benessere, possiamo concettualizzare e perseguire meglio i nostri obiettivi. Inoltre, se alleniamo il nostro atteggiamento mentale attraverso la speranza possiamo cogliere le situazioni della vita come sfide anziché come delle minacce, aumentando così anche l’ottimismo. Attraverso la speranza si può, quindi, allenare la forza di volontà per mettere in atto le azioni necessarie a raggiungere gli obiettivi. Secondo Charles Richard Snyder “la speranza è una forza umana che sostiene la vita ed è composta da tre componenti distinte, ma correlate tra loro (Snyder’s Hope Theory): •goals thinking – la chiara concettualizzazione di obiettivi preziosi, di valore •pathways thinking – la capacità di sviluppare strategie specifiche per raggiungere questi obiettivi •agency thinking – la capacità di avviare e sostenere
Nella paura ti concentri sul risultato negativo che può verificarsi. Nella speranza ti concentri sul positivo. La connessione tra speranza e azione è importante. (Martha Nussbaum) la motivazione per l’utilizzo di tali strategie. La resilienza, la speranza, la proattività, l’assunzione della responsabilità individuale, la capacità di apprezzare, di dare un significato al dolore, sono parte di quella intelligenza emotiva che consente di sviluppare comportamenti capaci di andare oltre le difficoltà. La speranza può diventare la strada per arrivare all’insperato, rappresentando nella nostra vita quell’energia che sussurra “provaci ancora”. Cambia qualcosa, ma provaci ancora. DALL’INTENZIONE ALL’AZIONE Snyder, sottolinea che la vera speranza non è “tempo di attesa”, perché si nutre di apprezzamento, gratitudine, perdono e resilienza, ingredienti importanti per attraversare le emozioni che si sperimentano nell’affrontare le situazioni maggiormente sfidanti. È importante quindi chiedersi “verso dove sto andando? Su cosa voglio mettere la speranza?”. Sperare vuol dire saper guardare con fiducia al domani, sperare è qualcosa che facciamo oggi, con i piedi nel presente, ma gli occhi proiettati nel futuro. Nel concreto come possiamo dare forma alla speranza? Definendo in modo chiaro il nostro obiettivo, utilizzando un linguaggio di possibilità nel descrivere l’obiettivo, aspettandoci eventuali ostacoli e quindi scegliere preventivamente le possibili azioni per superare quegli ostacoli, coltivando una rete di supporto (avere accanto persone che ci supportano), imparando nuove abilità e competenze.
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Il sesso è vita, mantienilo vivo
PERVERSIONI HARd e SOFT
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uante volte abbiamo sentito dire: “Quello è un perverso!”. Ma cosa si intende con perversione? Già a partire dalla 2° metà dell’800 la sessuologia scientifica si é interessata allo studio della sessualità perversa, cioè di tutti quei comportamenti sessuali che venivano considerati devianti dalla morale dell’epoca. L’intento era quello di definire i confini tra sessualità normale e patologica. •La prima classificazione del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, nel 1952, attribuiva le perversioni ad individui con tendenze criminali e antisociali e quindi vennero classificate insieme ai disturbi della personalità psicopatica. •Nel 1987, le deviazioni sessuali sono state inquadrate in una categoria a sé stante e con un’etichetta meno penalizzante sul piano morale: parafilie. In questa revisione del DSM, viene anche derubricata l’omosessualità, fino a quel momento inclusa nei comportamenti valutati come perversi. •Ad oggi, nella 5^ revisione del DSM, si parla di “disturbo parafilico”, dove si intende che una o più parafilie causano disagio o compromissione nell’individuo, arrecano o rischiano di arrecare danno a sé stessi o agli altri. Il termine parafilia indica “qualsiasi intenso e persistente interesse sessuale diverso dall’interesse sessuale per la stimolazione genitale o i preliminari sessuali con partner umani fenotipicamente normali, fisicamente maturi e consenzienti”. L’azione perversa richiede un “copione comportamentale”, una performance e viene eseguita da una persona che non ha altra scelta poiché la vede come unica fonte di gratificazione sessuale, riducendo fortemente la propria libertà. Nelle perversioni vi è l’esibizionismo e voyerismo, masochismo, sadismo, feticismo, coprofagia, coprolalia, pedofilia, zoofilia, necrofilia, travestitismo…..Dobbiamo però aggiungere che oltre alle
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a cura della dott.Ssa rosa perosi
La dott.ssa Rosa Perosi
pratiche limitanti delle perversioni hard, vi sono le cosiddette “perversioni soft”, definite invece come comportamenti amorosi che esprimono la possibilità di fare nuove esperienze, che lasciano grande libertà alla coppia che decide di avventurarsi in tali percorsi. Le perversioni soft vengono praticate perché stimolate e spinte dalla curiosità o da altre ragioni personali. A letto le coppie decidono di spingersi oltre e di provare un comportamento sessuale nuovo, diverso dal solito, proprio per la necessità di lasciarsi andare e sentirsi liberi. Diciamo che, mentre i sondaggi parlano di un calo della libido e di una generazione che fa sempre meno sesso, dall’altra parte aumentano le strane voglie erotiche e i desideri più stravaganti. Tra quelle che vengono definite perversioni soft, troviamo: 1. Lo scambismo: conoscere, frequentare, scambiare l’esperienza erotico-sessuale con un’altra coppia. Sono circa 2 milioni gli italiani, tra i 30 e i 50 anni, che l’hanno provato almeno una volta nella vita, mentre mezzo milione lo pratica con una certa regolarità. 2. La coppia aperta: può concedersi un comportamento tipico degli scambisti, ma anche relazioni separate ed esterne alla coppia. 3. Il poliamore: nasce negli anni ‘60 in opposizione alla cultura monogama e allude a molteplici relazioni amorose simultanee stabilite su una base sentimentale, non solo sessuale. Tutti i partecipanti a questa rete di relazione sono informati e consapevoli del legame cui stanno prendendo parte. Pertanto, in queste relazioni non sono incluse la clandestinità e l’adulterio, ma vengono richieste dimensioni quali la lealtà, la comunica-
zione, la fedeltà, il rispetto, il dialogo, il consenso e il non possesso. 4. Il BDSM: identifica un ventaglio di pratiche e fantasie che riguardano la sperimentazione dei propri limiti fisici e psicologici e di una particolare interpretazione del potere associato al piacere. 5. Il Travestitismo: l’adozione degli abiti dell’altro sesso, sfidando le tradizionali nozioni di binarismo e mettendo in discussione le categorie di «maschile» e «femminile». Circa il 3% degli uomini eterosessuali si è eccitato almeno una volta nella vita indossando abiti dell’altro sesso. L’origine delle perversioni soft risalirebbe agli anni 70, durante la rivoluzione sessuale, dove l’erotismo, liberato da tutti i suoi tabù, avrebbe permesso agli individui di slegare il sesso dai sentimenti e di agire comportamenti una volta solo fantasticati, attraverso modalità alternative a quelle abituali. I risultati di una serie di ricerche sulle perversioni soft sembrano evidenziare che oggi è molto diffusa la pratica, non patologica, di manifestazioni sessuali trasgressive che vengono attuate per mantenere e rivitalizzare la coppia, senza possedere quegli elementi caratteristici per i quali altrimenti si dovrebbe parlare di perversione vera e propria. E’ importante capire come vengono gestite nella coppia le perversioni soft, perché quando le fantasie trasgressive compaiono in uno dei partner, non sempre risulta facile la comprensione e la condivisione con l’altro. Talvolta questo rappresenta un momento di riflessione e rivalutazione dell’intero rapporto affettivo, in cui entrambi i partner mettono in gioco se stessi e la propria libertà sessuale. Può capitare che questa trasgressione sia accettata di buon grado da entrambi, mentre altre volte uno dei due si mostra più o meno accondiscendente per il bene della coppia; in numerosi altri casi ho però potuto constatare che essa rappresenta un momento di rottura insaldabile, poiché la libertà sessuale dell’uno, risulta limitante per l’altro.
n. 1 Febbraio-Marzo 2022
libri
Elisa Caponetti Vittime di violenza: storie di ordinaria quotidianità
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uello della violenza è un problema reale, che, però, solo in tempi recenti ha acquistato dignità giuridica. Ma che cos’è, esattamente, la violenza? Come si espleta? Come si contrasta? Come si può intervenire onde evitare una tragica deriva? Quali sono i comportamenti da adottare nei confronti delle vittime? E nei confronti dei carnefici? Il testo di Elisa Caponetti, nel rispondere a queste domande e attingendo ai fondamentali contributi dell’Avv. Maria Letizia Sassi e del Questore Ricifari, offre notevoli spunti di riflessione e importanti testimonianze, intese, in particolare, a comprendere che cosa spinga tante donne e uomini a non denunciare e come si possa fare prevenzione in un ambito così complesso. Il suo libro “Vittime di violenza: storie di ordinaria quotidianità” tratta un argomento molto forte. Perché un libro su quest’argomento? Ho voluto far comprendere che è davvero molto facile ritrovarsi a vivere situazioni di violenza. Attraverso il racconto di storie vere, spero che molte persone, leggendo il libro, possano acquisire maggior consapevolezza in merito alla loro condizione. Ho dato voce a chi ha vinto e ce l’ha fatta, a chi è riuscito a superare pregiudizi e impedimenti di ogni tipo, a chi non ha mai smesso di combattere, con l’auspicio che tutto ciò possa essere un esempio e dare un messaggio di speranza, di incoraggiamento ed incitamento a chiedere aiuto in tutti coloro che stanno affrontando criticità di questo tipo. Spero nel mio piccolo di poter così aiutare le persone a trovare il coraggio di reagire e di affrontare la loro situazione. Si parla spesso di chi muore e non ce la fa. Ho voluto dare un messaggio opposto: dalla violenza si può e si deve uscire Violenza sulle donne, ma nel suo libro si parla di violenza anche sugli uomini, per caso questa forma è un po’ sottovalutata? Assolutamente sì! La violenza sugli uomini è più sottile e silenziosa e anch’essa può essere sia psicologica che fisica. Certamente è meno diffusa e il più delle volte meno fisica, ma esiste. Ad oggi, sono davvero poche le ricerche che approfondiscono i tanti episodi di violenza agiti per mano delle donne, anche se le violenze ed i maltrattamenti ci sono e sono molti. Spesso anche solo parlarne sembra essere un tabù, qualcosa di assolutamente inviolabile. La violenza non è un fatto di genere. Bisogna imporsi di affrontare il problema e far capire che è un fenomeno che esiste in entrambi i sessi, nelle diverse culture e classi sociali. Tanti uomini non denunciano in quanto essendo uomini temono non soltanto di non essere creduti ma anche di venire beffeggiati e ridicolizzati. Come se venisse meno la loro virilità. Un uomo che vuole presentare una querela spesso ha paura di essere preso in giro. Per cui dobbiamo tenere presente che molta parte del fenomeno è purtroppo sommersa e che i dati rilevati sono ovviamente soltanto sulla casistica emersa.
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a cura di v. corini
IL TESTO OFFRE NOTEVOLI SPUNTI DI RIFLESSIONE E IMPORTANTI TESTIMONIANZE, INTESE, IN PARTICOLARE, A COMPRENDERE CHE COSA SPINGA TANTE DONNE E UOMINI A NON DENUNCIARE
Elisa Caponetti
Cosa consiglia di fare a chi si trova ad assistere ad un atto di violenza? Non colludere e denunciare immediatamente! Si può vivere in un contesto in cui si ignora di subire violenza, o al contrario si appoggia e sostiene l’agito violento, a volte addirittura lo si giustifica. Occorre quindi innanzitutto saper riconoscere la violenza, identificarne il pericolo e quindi acquisirne consapevolezza. Condizione centrale per denunciare. Sembra una banalità, ma rendersi conto, tanto da denunciare pubblicamente, che si sta subendo un reato, non è un passaggio per nulla scontato e banale. Inoltre a volte non si vuole mettere in difficoltà il proprio marito o partner. La denuncia è un atto che ha bisogno di consapevolezza, di forza e di sostegno. A volte chi subisce violenza sente di essere solo e di non avere una reale rete di protezione, spesso anche a causa dell’isolamento subito da parte del partner. Denunciare implica il rendere pubblico qualcosa che è vissuto come parte di un mondo privato che riguarda solo il rapporto di coppia, la propria famiglia. Se si vive in un contesto che ignora, che fa finta di non vedere i comportamenti violenti, questo passaggio è ancora più difficile. Può essere molto difficile sottrarsi da una relazione maltrattante qualunque essa sia perché è soltanto dopo che il legame si è formato che la violenza comincia ad emergere, ed essa non sarà mai cronica ma piuttosto intermittente, intervallata da momenti di riconciliazione. La persona maltrattante può essere una persona a prima vista piacevole e piena di apparenti qualità, o, al contrario, una persona che si presenta come bisognosa, timida, con sensi di inferiorità, in ogni caso capace di suscitare inte-
resse, ammirazione, commozione e senso di protezione da parte della futura vittima. Un rapporto maltrattante nasce con le consuete premesse di una relazione romantica, in cui ciascuno dei due partner cerca un soddisfacimento nell’altro, pur non avendo i prerequisiti di una normale relazione romantica. Proprio perché intermittente, questo tipo di abuso non permette alla vittima, una volta per tutte, di chiarire la natura patologica del rapporto, e saranno necessari a volte anche anni affinché la vittima si decida a separarsi. Un capitolo invece a parte è rappresentato dalle molestie agite sui luoghi di lavoro. Cosa spinge ad essere violenti? E’ necessario fare una premessa per evitare di cadere in facili stereotipi e generalizzazioni: le persone violente non sono tutte uguali e gli agiti violenti vengono esplicitati in una molteplicità di forme e variabili. E’ un fenomeno estremamente complesso e questo rende difficile poter dare un’unica risposta alla sua domanda. Esistono chiaramente diverse forme di violenza (sessuale, psicologica, i maltrattamenti, gli atti persecutori, la violenza economica, fino ad arrivare all’omicidio volontario). Alcune di queste, creano conseguenze più dannose di altre. Ciò fa comprendere come non sia possibile tracciare un profilo psicologico univoco dell’autore di violenza, pertanto, le cause e le motivazioni vanno ricercate andando ad indagare il caso specifico. La violenza va sempre ricerca individuando i fattori relazionali, storici, culturali, simbolici, psicologici che caratterizzano ogni determinata singola storia e atto di violenza. Esiste inoltre, la violenza all’interno del conflitto di coppia, espressione quindi di una relazione caratterizzata dagli agiti di entrambi i partner, in cui ognuno dei due mette il proprio contributo nel mantenere attiva la conflittualità e che può essere anche molto violenta e a volte mortale E’ possibile chiedere aiuto? Ci sono dei centri che possono bloccare chi ha istinti violenti? Certamente sì, è possibile e si deve chiedere aiuto ma occorre comprendere che bisogna affrontare la violenza come un fenomeno molto variegato e complesso, spesso difficile da riconoscere nelle sue forme più subdole e apparentemente meno visibili. Questo è un presupposto essenziale. Fare ciò, implica che anche gli interventi devono necessariamente essere complessi, articolati e su più livelli. Allo stato attuale ci sono diverse esperienze in corso (che prevedono percorsi di riabilitazione vari, il centro uomini maltrattanti, ecc.). E sono diversi gli studi in atto. Certamente non è affatto facile ma occorre fare il possibile per tentare la riabilitazione.
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n. 4 Agosto-Settembre 2021
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mostre
BOLOGNA LA DOTTA, BOLOGNA TURRITA a cura di v.corini
A Bologna, nel nuovo spazio di Arcadia Antichità, sito in via S. Vitale 24/C - ARCADIA ARTE, è stata inaugurata la mostra inedita “BOLOGNA LA DOTTA, BOLOGNA TURRITA” – Mappe, vedute e piante della città di Bologna dal XVI al XIX secolo, curata dall’esperto Ermanno Bertelli, titolare di Lux in Art e proprietario della collezione. La mostra - che resterà fino a fine febbraio 2022 - è il frutto di una lunga ricerca e dedizione da parte del curatore, ed è interamente dedicata alla città di Bologna, rappresentata nelle antiche stampe dal XVI al XIX secolo, tutte esposte negli spazi di ARCADIA ARTE, un ampio spazio dedicato alla vendita e all’acquisto di importanti opere d’arte e antiquariato internazionali. Nel dettaglio la mostra, mai rappresentata prima nella città di Bologna, è composta da più di duecento opere, di cui 96 dettagliate nel catalogo relativo, sono rappresentate in un percorso suddiviso in tre tematiche, territori, piante e vedute, illustrate ai visitatori con spiegazioni tecniche e aneddoti. Nelle quattro sale espositive, curiosi e appassionati potranno apprezzare i prodotti artistici esposti se-
condo un ordine cronologico e una sequenza circolare, come a voler percorrere un viaggio nel tempo. “Nell’anno dedicato al riconoscimento dei Portici di Bologna come patrimonio mondiale UNESCO, si potranno ammirare le Porte di Bologna di Antonio e Luigi Basoli (1817), composte da quattordici tavole, la spettacolare Pianta di Agostino Mitelli (1692) in quattro fogli, e una raccolta di ventiquattro opere dedicata alle Torri Garisenda e Asinelli nell’Ottocento. Sarà inoltre possibile farsi accompagnare dall’esperto per una visita guidata attraverso le stampe antiche, acquistare il catalogo o un’opera esposta. Il mio augurio è che questo importante evento possa risvegliare la passione di collezionisti, studiosi e anche di un nuovo pubblico” spiega Ermanno Bertelli, curatore della mostra. “Lo spaccato storico narrato dalla mostra ripercorre, nei secoli, quei grandi cambiamenti sociali e territoriali che, a metà ‘800, hanno portato fra le varie cose alla nascita del movimento cooperativo. Un movimento che si è diffuso a macchia d’olio in tutta Europa e che, nel 1902, ha visto nascere anche il no-
stro istituto di credito, che nel 2022 celebrerà i suoi 120 anni. Più di un secolo di vicinanza concreta alle nostre comunità e ai nostri territori, nel segno dei valori fondanti del Credito Cooperativo: cooperazione, reciprocità, localismo e concretezza” sottolinea Andrea Rizzoli, Presidente di BCC Felsinea, main sponsor della mostra.
ARCADIA ARTE celebra la città di Bologna con la mostra “BOLOGNA LA DOTTA, BOLOGNA TURRITA”.
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Le opere rimarranno esposte fino a fine febbraio 2022 nel nuovo spazio di Via San Vitale 24
“Confcommercio Ascom Bologna, con piacere, si unisce alle imprese associate che, con passione, si impegnano a valorizzare il nostro patrimonio storico e culturale e questa iniziativa ne rappresenta un eccellente esempio perché racconta, attraverso molte opere inedite, luoghi, strade e mappe la nostra antica e bella Bologna” commenta Giancarlo Tonelli, il Direttore Generale Confcommercio Ascom Bologna. Il nuovo spazio ARCADIA ARTE nasce da un lungo e fervido percorso intrapreso, trenta anni fa, da Luca Mazzoni e Mario Gandolfi quando, in città, viene aperta ARCADIA ANTICHITA’, la loro prima galleria d’arte. Dedicandosi allo studio, alla ricerca e all’acquisto di arredi di gusto internazionale per la loro selezionata clientela (dipinti sculture e arredi antichi) due anni fa, spinti dalla passione e da una approfondita ricerca stilistica, Mazzoni e Gandolfi ampliano la loro sede con un nuovo progetto ARCADIA PREZIOSI, due vetrine adiacenti a ARCADIA ANTICHITA’ dedicate alla vendita e all’acquisto di argento, oro, orologi da collezione e pietre preziose da investimento (brillanti zaffiri rubini e smeraldi). “Ad ARCADIA ANTICHITA’ e ARCADI PREZIOSI si aggiunge oggi il nuovo spazio ARCADIA ARTE, una galleria dal gusto internaziona-
le nel centro storico di Bologna accanto alle altre sedi a pochi passi dalle due Torri. È all’interno di questi saloni che circondano una magica corte in un antico palazzo storico che abbiamo in programma di organizzare mostre d’arte e di mostrare inedite collezioni come quella di BOLOGNA LA DOTTA, BOLOGNA TURRITA” illustrano Mazzoni e Gandolfi, titolari di ARCADIA ARTE.
“Inoltre, per promuovere il programma di attività di Arcadia Arte stiamo pensando di costituire un’associazione culturale attraverso la quale perseguire, tra più soggetti, (pubblici e privati, realtà istituzionali, imprese) finalità comuni e presentare al grande pubblico iniziative culturali e artistiche inedite ed innovative” concludono Mazzoni e Gandolfi. Nella primavera/estate 2022 Lux in Art e Arcadia Antichità inaugureranno in via S. Vitale 24/c la loro nuova mostra Ai confini del Mondo, interamente dedicata alla storia della geografia attraverso le mappe e le incisioni cartografiche antiche, dal XVI al XVIII secolo. La mostra aprirà, successivamente al pubblico, e sarà arricchita da conferenze tematiche, visite guidate ed eventi artistico-musicali. Il corpus dell’esposizione è composto dalle settanta opere della collezione Lux in Art di Ermanno Bertelli. Come se non bastasse, a cento anni dalla nascita, Arcadia Arte ospiterà una grande mostra tributo all’artista Mario Nanni (1922 - 2019), a cura di Valerio Dehò e Lorenza Miretti. Mario Nanni ha preso parte a tutti gli eventi artistici più importanti sia nazionali che internazionali: dalla VII Biennale Internazionale del Mediterraneo” (Alessandria d’Egitto - 1968), alla Biennale di Venezia (1984), dalla prima personale curata da M. Calvesi (Salone Annunciata, Milano - 1960), alla mostra itinerante “Giovani pittori italiani” voluta da F. Arcangeli (Spagna - 1963), all’“Antologica” a cura di F. Caroli (Galleria d’Arte Moderna, Bologna - 1985), alla mostra “Mappe, segno, ambiente” a cura di L. Miretti (Assemblea Legislativa, Bologna - 2017). “L’evento bolognese proporrà un ampio corpus di lavori (alcuni pluripremiati, altri sconosciuti) che testimoniano l’intensa attività artistica di Mario Nanni tracciando, al contempo, una mappa, a volte inedita, a volte dimenticata, della cultura italiana” annuncia Lorenza Miretti, critica d’arte e nipote di Mario Nanni. L’esposizione “Bologna la Dotta, Bologna Turrita” avrà i seguenti orari di apertura lunedì-sabato 10.00/13.00 e 1530-19.30 è ad accesso libero, con richiesta di green pass all’entrata. Informazioni a info@arcadiabologna.it www.arcadiantichitapreziosi.it, tel. 051.272919.
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MUSICA cinema & arte DAL GRANDE AL PONCHIELLI
TRIONFA L’AMORE A LIETO FINE NEL WEST DI PUCCINI Un titolo tra i più preziosi del repertorio italiano: La Fanciulla del West, opera composta da Giacomo Puccini nel 1910 per il Metropolitan di New York, ha riscosso negli scorsi mesi unanimi consensi nei teatri delle province lombarde, da Pavia a Brescia, da Como fino al Ponchielli di Cremona. La direzione, affidata al talentuoso Valerio Galli, trovava felice rispondenza nella regia, curata da Andrea Cigni: una microsocietà avvolta nella pesante cappa di una perenne marginalità in cui, tuttavia, può fiorire anche un amore a lieto fine. Nei panni di Minnie era una valorosa Rebeka Lokar, degnamente contrappuntata dal Dick Jhonson di Angelo Villari. Appalusi anche al Jack Rance interpretato da Sergio Vitale ed al
La direzione, affidata al talentuoso Valerio Galli, trovava felice rispondenza nella regia, curata da Andrea Cigni di Verona
VISTI PER VOI AL CINEMA
Nick di Didier Pieri, Ashby. In buca, come sempre, l’Orchestra “I Pomeriggi Musicali” di Milano assicurava puntualità e giusta tinta. Come sempre affidabile il coro OperaLombardia istruito da Diego Maccagnola
di elena kraube
STRINGIMI FORTE
OPEN ARMS - LA LEGGE DEL MARE
Un film che ne contiene due. Un cinema in frammenti che disegna una fuga unendo a doppio filo realtà e sogno (Fonte mymovies.it)
Un film autenticamente disperato, che non si risparmia e sceglie subito da che parte stare. Due uomini decidono di recarsi sull’isola di Lesbo e aiutare le persone in difficoltà a raggiungere la terra ferma. (Fonte mymovies.it)
ENNIO
AFTER LOVE
Tra aneddotica e archivio cinematografico, uno svelamento seducente che non si vorrebbe finisse mai. Un documentario sul leggendario compositore Ennio Morricone. (Fonte mymovies.it)
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Un esordio intelligente, sentito e pieno di compassione su due donne e due coste opposte nell’amore. Dopo la morte del marito una donna scopre che l’uomo aveva una seconda vita. (Fonte mymovies.it)
DI ELIDE BErGAMASCHI
I MOZART DEL BRESCIANO R.FRIZZA TRIONFA A BILBAO È con La Clemenza di Tito, estremo capolavoro mozartiano mai prima d’ora rappresentato alla Bilbao Opera, che il teatro basco e il Maestro bresciano Riccardo Frizza che con esso ha una consuetudine quasi ventennale, hanno aperto il loro 2022 all’opera. La bella produzione aveva la regia di Fabio Ceresa, le scene e i costumi di Gary McCann, le luci di Ben Cracknell e le coreografie di Mattia Agatiello. Di pregio il cast: Paolo Fanale (Tito), Daniela Mack (Sesto), Vanessa Goikoetxea (Vitellia), Veta Pilipenko (Annio), ltziar de Unda (Servilia) e Josep Miquel Ramón (Publio). «La clemenza di Tito” ha dichiarato Frizza, “rimanda ai vecchi stilemi del periodo d’oro dell’opera seria, ad un mondo che con Gluck aveva trovato un apice e poi era decaduto. L’opera, composta per celebrare l’incoronazione del Granduca di Toscana Leopoldo II d’Asburgo a re di Boemia, venne musicata da Mozart sul libretto metastasiano. Questa è la mia ottava produzione in terra basca e ritrovo con gioia i musicisti della Sinfonica di Euskadi con i quali nel 2019 ho diretto la Lucia di Lammermoor, per la quale l’associazione Ópera XXI mi ha voluto riconoscere un prestigioso premio».
L’UNIVERSO SONATISTICO BEETHOVENIANO SCANDAGLIATO DA FILIPPO GAMBA Acuto indagatore del mondo dell’Europa di mezzo, lo scorso 20 gennaio Filippo Gamba ha autenticamente stregato il Teatro Comunale di Casalmaggiore, dove ha percorso un itinerario beethoveniano di straordinaria bellezza. La dimensione di affetti semplici, di gioie private, che avvolge di grazia l’op.78, l’humor speziato e divertito che attraversa l’op.79 e, ancora, la luce che irradia l’op.81 a, “Les adieux”, nella danza tra partenza e ritorno (quello dell’arciduca Rodolfo), con la desolata solitudine del movimento centrale, fino alla cangiante ritrosia dell’op.90. Un viaggio a scandagliare la voce più segreta del pensiero beethoveniano, culminante nella vertiginosa grandiosità dell’op.101, con cui di fatto si apre l’ultima straordinaria stagione del percorso sonatistico disegnato dal genio di Bonn, di cui il pianista veronese sta completando l’integrale.
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Massimo Bassi Alberi metafora dell’individuo La natura rappresenta l’uomo nel suo percorso di vita sulla terra: alberi come testimoni del tempo. Fin da bambino disegnava sul pavimento di casa con i gessi da lavoro della mamma sarta. Da allora, nonostante le vicissitudini della vita lo abbiano portato verso altre professioni, non ha mai smesso di dipingere. Il pittore Massimo Bassi, classe 1955, ha frequentato in età matura l’Istituto Statale d’Arte di Mantova sua città natale, sotto la guida di artisti insegnanti come Giordano Scaravelli, e Albano Seguri. Da diverso tempo ha aperto al pubblico il suo atelier artistico Spazio arte in Strada Garoldina 2A a Formigosa di Mantova. L’artista autodidatta ha esposto in numerose collettive e personali nell’Italia centro-settentrionale in varie
gallerie in Veneto, Emilia Romagna, Lombardia e Toscana. Nel 2015 è stato presente tra gli artisti in esposizione alla famosa Galleria Orler di Venezia. Nel 2017 Arte in Arti e Mestieri gli ha conferito un premio. Una grande passione per l’arte ha dato il via alle sue sperimentazioni pittoriche, mentre l’esercizio costante ha fatto progredire velocemente la sua tecnica. Massimo Bassi prende spunto dalla natura, dagli edifici e dai luoghi intorno a lui. Li realizza attraverso un colore livido e delicato per farci immergere in modo poetico e senza traumi nel suo mondo ovattato. Tinte blu, gialle e rosse si fondono al bianco e al nero per attenuare e addolcire la loro vivacità. Tutta la scena sulla superficie della tela è bilanciata sia nella composizione che nelle tonalità. L’occhio dell’osservatore si concentra sul rigore della forma e sul colore, facendosi catturare dall’atmosfera e dalla luce. La natura e in particolare gli alberi sono soggetti fondamentali nelle sue opere. Una dimostrazione l’abbiamo avuta nella collettiva “Atmosfere a confronto” tenutasi nel 2016 presso il Palazzo Ducale di Revere di Borgo Mantovano dove l’artista si è distinto esponendo dipinti con tronchi di alberi in controluce o immersi nell’acqua. Tronchi che si riflettono espandendo e slanciando la loro linearità in altezza. Tronchi in prospettiva che si rimpiccioliscono allontanandosi dall’osservatore. Alberi nella nebbia, nella neve, ma sempre alberi in primo piano. La tecnica prediletta è l’olio su tela. Perché più adatta alle sfumature delicate e al senso di naturalezza dell’insieme rappresentato. Come scrive la critica d’arte Stefania Ro-
mani: “L’artista carpisce anche un senso di caducità: scorrono dinnanzi ai nostri occhi l’inarrestabile volgere del tempo ed il susseguirsi senza posa delle stagioni, secondo un ritmo autonomo, avente equilibri che a stento possono essere condizionati da l’influsso di fattori esterni”. Una natura che si trasforma man mano nelle sue opere più recenti, da figurativa ad astratta-informale. Ma sempre riconoscibile ed attribuibile a lui per stile e tecnica. Anche gli specchi d’acqua dei fiumi, dei laghi e del mare hanno la loro importanza. Riflettono i colori e le forme sommergendole nella luce bianca dell’orizzonte, come a simboleggiare l’infinità della natura sconfinata. Nelle sue opere regna sempre un’atmosfera soffusa che avvolge, anche nelle opere più astratte, l’insieme dei soggetti, proiettandoli sul piano dei ricordi di un tempo passato. Non quel preciso albero quindi, non quel preciso luogo, ma quelli del ricordo di ognuno di noi.
DI Barbara Ghisi
“OPEN-END” MARLENE DUMAS
le mostre
Il 27 marzo apre la personale di Marlene Dumas, ospitata negli spazi di Palazzo Grassi. La mostra si concentra, in particolare, sulla produzione pittorica dell’artista, mostrando un nucleo di oltre 100 dipinti e disegni che seguono l’evoluzione della sua ricerca artistica, dal 1984 a oggi, insieme ad alcune opere inedite, realizzate negli ultimi anni. Artista tra le più considerate della scena contemporanea, nata a Capetown in Sudafrica (1953), durante il regime dell’apartheid, e poi trasferitasi ad Amsterdam dove tutt’ora vive e lavora, Dumas privilegia i ritratti che rappresentano la sofferenza, l’estasi, la paura... Fonte www.elledecor.com
Libri
fonte www.arte.it
VIVIAN MAIER. INEDITA, TORINO Dal 9 febbraio al 26 giugno 2022 Sale Chiablese dei Musei Reali Torino
HENRI CARTIER-BRESSON. CHINA 1948-49 | 1958 Dal 18 febbraio al 3 luglio2022 Mudec Photo Milano
STEVE MCQUEEN Dal 31 marzo al 31 luglio 2022 Spazio Navate di Pirelli HangarBicocca Milano
BRESCIA PHOTO FESTIVAL 2022 Dal 1 aprile al 24 luglio2022 Museo di Santa Giulia Brescia
DI veronica ghidesi
Niente di vero di Veronica Raimo
Trema la notte di Nadia Terranova
Esce per Einaudi il nuovo romanzo di Veronica Raimo, Niente di vero . Una storia che narra dei legami, delle perdite, del diventare grandi. Raccontata con una voce autoironica, buffa, irriverente che ci consegna il ritratto libero e disincantato di una giovane donna di oggi.
Torna in libreria dal 22 febbraio l’autrice messinese Nadia Terranova con una storia intensa e toccante che parla al cuore. Terranova torna allo Stretto, luogo mitico della sua scrittura, per raccontare un momento drammatico della storia del Sud Italia: il 28 dicembre 1908, quando un devastante terremoto rade al suolo Messina e Reggio Calabria.
L’equazione del cuore di Maurizio de Giovanni
La tua bocca è la mia religione di Edoardo Albinati
Maurizio de Giovanni nel suo nuovo romanzo scava nei tormenti e nell’umanità di Massimo, un ex professore di matematica che si trova ad assistere il nipote in coma. Dopo la morte della moglie, Massimo vive in una casa appartata su un’isola del golfo di Napoli. La notizia dell’incidente che ha coinvolto il nipote stravolge la sua quotidianità e lo costringe a misurarsi, suo malgrado, con il mondo esterno. L’uomo comincia a indagare sul passato e sull’incidente che forse non è stato un caso.
Il 10 febbraio il premio Strega 2016 Edoardo Albinati torna in libreria per Guanda editore con un inedito libro di poesie La tua bocca è la mia religione Un canzoniere erotico che diventa romanzo. Il corpo della donna amata viene scomposto e ricomposto senza fine dallo sguardo innamorato nei suoi dettagli sorprendenti e sempre nuovi.
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Un nuovo concetto di benessere, oltre le aspettative. Hotel Plunhof Obere Gasse 7, Ridanna Alto Adige - Südtirol
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“Best Unique Experience Spa” nella categoria Global Winner al World Luxury Spa Award 2019 “Best Scenic Environment” nella categoria Spa Design Theme al World Luxury Spa Award 2020
GLI SPECIALI DI
S.VALENTINO 2022 VACANZE ROMANTICHE
S P E C I A L E
V A C A N Z E
ROM A NT I C H E
a cura di ELENA KRAUBE
Idee per San Valentino LA VACANZE PER DUE
S
an Valentino si avvicina e la Carinzia non è così lontana per pensare di trascorrervi un lungo fine settimana, da venerdì 11 a martedì 15, concedendosi una romantica esperienza per la fatidica notte del 14 febbraio. ECCO alcune interessanti proposte da prendere in considerazione. IL RIFUGIO SOTTO LE STELLE Rose, gioielli o cioccolatini?.. Che ne dite, invece, di una notte a contar le stelle? Il “Rifugio sotto le stelle”, sul lago Millstatt in Carinzia, è un posto unico e particolare per stare insieme nella notte magica di San Valentino. Qui si possono sperimentare le intense emozioni che regalano il lago e la montagna. Al posto delle rose, il profumo dei larici o del pino cembro; invece di gioielli scintillanti, le stelle che brillano nel cielo, e che si ammirano dalle finestre panoramiche del rifugio; invece di cioccolatini, un cesto gourmet riccamente riempito per assicurare momenti di unici di piacere al palato. Info: https://www.millstaettersee.com/it/temidi-vacanze/estate/rifugi-sotto-le-stelle.html CENARE SOTTO UNA CUPOLA DI VETRO La magia dell’inverno e un’esperienza culinaria stravagante e unica, ai piedi del monte Goldeck: la fonduta (a scelta carne o formaggio) da gustare sotto una cupola di vetro. Momenti indimenticabili ammirando le meraviglie invernali, godendosi una vista imperdibile sulle montagne circostanti, per festeggiare questo giorno speciale. Info: www.millstaettersee.com/glaskuppel
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San Valentino è uno stato d’animo, oltre che una ricorrenza. Al punto da essere una festa senza confini
Infine, proposte da due Hotel a Warmbad-Villach. La prima è l’offerta “LOVE IS IN THE AIR”, presso il Thermenhotel Karawankenhof****, per staccare la spina e concedersi un po’ di relax, con la persona amata. L’albergo è annesso allo stabilimento termale “KärntenTherme”, con hamam, saune, idromassaggio e trattamenti di bellezza. Inoltre, un parco naturale si trova a due passi dall’hotel, per immergersi in una romantica passeggiata al chiaro di luna. Tre notti in suite, in mezza pensione (con buffet a pranzo), l’utilizzo del FUN, FIT & SPA delle KärntenTherme (accesso tramite corridoio diretto), oltre a una sorpresa di benvenuto, una colazione privata nella suite e un programma giornaliero di attività sportive (Yoga, Zumba, lezioni di spinning sulla terrazza panoramica, Indian Balance…) Prezzo da € 453,00 per persona. La seconda proposta è offerta dall’Hotel Warmbadenhof****: un pacchetto romantico che comprende una cena da 5 portate a lume di candela, presso il ristorante gourmet “Das Kleine Restaurant”, un pernottamento, un romantico omaggio, una ricca colazione a buffet con prodotti biologici, l’utilizzo della SPA di 1.800 m², il late check-out e tutte le attività del Warmbaderhof. Il tutto a soli 15 minuti dal confine italiano di Tarvisio. Prezzo da € 190,00 per persona.
Il rifugio sotto le stelle
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panorami e cene gourmet nelle località fra le più incantevoli e romantiche del mondo. Condé Nast Johansens consiglia di trascorrere un San Valentino in due contesti unici e rappresentativi: nella languida Città Eterna o nella suadente campagna senese, con panorami e cene gourmet o alle terme, nei suoi alberghi e resort affiliati. Parco dei Principi Grand Hotel & Spa Via G. Frescobaldi 5, Roma www.condenastjohansens.com/parcodeiprincipi Il Parco dei Principi è situato nel verde di Villa Borghese e a pochi passi dal centro, circondato da un parco con piscina esterna. Le suites, con vista sul parco e la cupola di S. Pietro, hanno ospitato tanti nomi famosi tra cui i Beatles, Kenneth Branagh, Charlotte Rampling. L’albergo dispone un Ristorante gourmet sempre aperto. Ha una bellissima Spa con piscina che effettua trattamenti benessere di lusso, caratterizzata da un soffitto con Swarowski incastonati e da un’illuminazione particolare che evoca il cielo stellato. Pacchetto San Valentino L’offerta include: pernottamento nella tipologia di camera selezionata; prima colazione; cena romantica a lume di candela per due presso il Pauline Borghese Restaurant (bevande incluse); degustazione distillati e cioccolato presso l’area camino; accesso alla Prince SPA; Internet Wifi. L’offerta non include: tassa di soggiorno di Euro 7,00, per persona, a notte. Offerta valida per pernottamenti dal 11 al 14 febbraio. Tariffe: a partire da Euro 420,00 in Camera Superior, per la notte del 14 febbraio. Hotel Splendide Royal Via di Porta Pinciana 14, Roma – Tel. 06/421689 www.johansens.com/europe/italy/romeand-lazio/hotel-splendide-royal Situato nella celebre area di via Veneto a due passi da Villa Borghese, l’Hotel Splendide Royal offre un panorama privilegiato sulla Città Eterna: dalle sue terrazze si possono ammirare Trinità dei Monti, la Basilica di San Pietro e tutta la bellezza della città. L’albergo è classico ed elegante, e oltre a lusso e vista straordinaria garantisce un’offerta gastronomica di livello: il Ristorante gourmet Mirabelle, guidato dallo Chef Stefano Marzetti, è uno dei roof-garden più eleganti della città. Pacchetto San Valentino
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Il pacchetto include: pernottamento con prima colazione; cena a lume di candela presso il ristorante Mirabelle (bevande escluse) con panorama sullo skyline di Roma; credito di 50 euro sulla Lista dei trattamenti sezione “Mondo Massaggi” di Prince SPA da prenotare prima del soggiorno; 10% IVA. La Tariffa non include: tassa di soggiorno di Euro 7,00 per persona, a notte. Offerta valida per pernottamenti dal 11 al 14 febbraio. Tariffe: a partire da Euro 782 in Camera Superior, per la notte del 14 febbraio. Hotel Dei Borgognoni Via del Bufalo 126, Roma www.johansens.com/europe/italy/romeand-lazio/hotel-dei-borgognoni/ L’Hotel Dei Borgognoni gode di grande pace e tranquillità pur trovandosi nel cuore più vivo e autentico della Capitale: è un boutique hotel 4 stelle situato in un palazzetto dell’800 tra Piazza di Spagna e Fontana di Trevi, in una delle zone più belle ed esclusive della città, a due passi da tutto. Le 51 camere sono accoglienti e curate nei dettagli, alcune con terrazzo privato. Offerta Speciale San Valentino Include: upgrade gratuito garantito da camera doppia classic a “superior”; pernottamento minimo 2 notti; colazione a buffet; su richiesta con servizio in camera senza supplementi; omaggio di benvenuto in camera; sconto del 10% al bar su tutte le consumazioni; late check out fino alle 15:00. Offerta valida per pernottamenti dal 10 al 20 febbraio. Tariffe: a partire da Euro 180,00 a persona a notte, inclusa IVA e servizio. Garage privato a richiesta, Euro 20,00 al giorno. ADLER Spa Resort THERMAE Strada di Bagno Vignoni 1, San Quirico d’Orcia – Tel. 0577/889000 https://www.johansens.com/europe/italy/ florence-tuscany/adler-spa-resort-thermae/ ADLER Spa Resort THERMAE è un resort immerso tra le colline toscane in una zona di acque termali note sin dal tempo degli Etruschi, vicino a Montalcino, Pienza e Montepulciano. È ideale per soggiorni rilassanti, cullati dal silenzio e dai trattamenti benessere della spa. Il resort include 1000 metri quadri di piscine termali esterne ed interne. La spa include una piscina esterna semi-olimpionica, una sauna finlandese, una innovativa bio sauna, grotte
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con Sali del Mar Morto, bagni di vapore, fanghi, caldarium, ampia offerta di trattamenti spa dall’ayurveda fino alla locale vinoterapia, un team di 40 medici, terapeuti ed estetiste specializzati in programmi detox, dimagranti, rilassanti, di terapia del dolore e dermatologici. Pacchetto “Calde Terme a San Valentino” Include: pernottamento di 4 notti e prima colazione o mezza pensione; bollicine italiane in camera; ingresso nella Grotta Salina con piscina salata; il trattamento Novità 2022 ADLER Aromatic Facial Crystal. Include inoltre l’ingresso alle piscine termali panoramiche (acqua termale a 37°C). Offerta valida per pernottamenti dal 13 al 17 febbraio. Tariffe: con colazione in Camera doppia Superior Euro 863,00 a persona; con mezza pensione in Camera doppia Superior Euro 963,00 a persona. .
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vacanze romantiche
tre mete da prenotare per un San Valentino speciale a cura di v.corini
Con i suoi paesaggi da fiaba, le cime imbiancate e lo scenario unico della Dolomiti a fare da cornice, la montagna è una meta romantica per definizione. Per chi invece preferisce la città, ecco una proposta per un weekend d’amore a Vienna: grandiosa e opulenta ma anche moderna, all’avanguardia, creativa e romanticissima. Per trascorrere un San Valentino indimenticabile, all’insegna del relax, del benessere e del bello, potendo contare su svaghi, cultura, aria pura e piste perfettamente innevate. Ecco tre strutture e tre destinazioni che rappresentano la scelta ideale per un intrigante weekend di coppia a base di neve, amore e… fantasia. Per tutti i gusti. Dove si va? In Val Ridanna (Vipiteno – Alto Adige), tra neve e pietre minerarie Distendendosi per circa 18 km, la Val Ridanna è situata nella parte meridionale del Tirolo, al confine con l’Austria. Questa suggestiva vallata, che parte da Vipiteno e arriva a Masseria, è lo scenario perfetto per un weekend d’amore all’insegna del wellness, dello sci e del relax, tra le acque teporose delle piscine panoramiche e un cocooning straordinario. Circondato dal magnifico panorama innevato
delle Alpi dello Stubai, con ghiacciai e cime che sfiorano i 3.000 m di altitudine, sorge il Plunhof Hotel****S, un luogo speciale che racchiude una storia antica e autentica, un’architettura di design e un’attenzione curata nei minimi dettagli con la sostenibilità e un concetto di benessere molto solido, che conquista anima, mente e corpo. Per chi desidera sciare, l’hotel è un punto di partenza perfetto per raggiungere quota con la cabinovia panoramica Racines-Giovo e arrivare a 2.150 m di altitudine. Da qui partono altri otto impianti che salgono ancora più in alto e che offrono uno spettacolo unico sulle cime circostanti. Boschi incantati di pini e abeti da attraversare in coppia, sfrecciando su 25 chilometri di piste innevate. E dopo lo sport, il relax. Il Plunhof è un vero e proprio tempio del benessere grazie alla sua magnifica Minera Acqua & Spa: pietre antiche che provengono dal cuore della montagna circostante, un tempo scrigno di preziosi filoni d’argento, oggi avvolgono gli ospiti in un percorso di benessere totale, tra saune minerarie a 80-100°, biosauna, bagno turco, sauna a infrarossi, piscine. Ben 4.000 mq per un’esperienza di relax unica, grazie anche ai trattamenti proposti nella Spa, che sfruttano proprio il potere energetico delle Alpi con rituali per il corpo e per l’anima, con i
Hotel Plunhof
prodotti Biocosmetics Dottor Spiller e ancora QMS! Medicosmetics e Mary Cohr Paris. La chicca? Fare un “audace” bagno di coppia nel lago salato del Plunhof, all’aperto: la temperatura di circa 38 gradi permette al corpo di assorbire gli oligoelementi e i minerali del sale alpino disciolto nell’acqua per un effetto super detossinante e rilassante. Prezzi da 161,- euro a notte a persona in camera doppia, con colazione e cena con menu di 4-5 portate. www.plunhof.it
Facili da raggiungere, accoglienti e discrete, perfette per un San Valentino romantico, all’insegna del piacere e del prezioso “tempo di coppia”, dove non farsi mancare nulla.
Hotel Plunhof
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tre strutture e tre destinazioni che rappresentano la scelta ideale per un intrigante weekend di coppia
A Gudon (Chiusa – Alto Adige), nel dolce silenzio del bosco Infiniti spazi relax, piscine riscaldate, saune, food&wine di qualità, immense vetrate che si affacciano sulle Dolomiti e sulla Valle Isarco, palcoscenico perfetto per vivere la neve a 360 gradi, con gli sci o con le ciaspole. Sono questi gli ingredienti per un dolce San Valentino nella natura per chi programma di trascorrerlo al Gnollhof****, situato a Gudon, a pochi chilometri dal borgo di Chiusa (Bolzano), meta alternativa e fuori dalle solite rotte classiche. Dalle attività outdoor sulla neve al relax in aree benessere circondate solo ed esclusivamente da boschi di abeti rossi, avvolti dal caldo secco della sauna panoramica finlandese o dal caldo umido del bagno turco: il Gnollhof è un luogo placido e silenzioso, dove è la natura a battere il tempo. Nelle 54 camere e Suite puristiche con vetrate in grado di permettere alla natura di permeare in modo tangibile l’ambiente della stanza e dove dedicarsi alla cura del sé, il benessere si instaura in maniera naturale. Nella Spa dell’hotel si trova la freschezza dell’aloe e delle erbe alpine dell’Alto Adige, racchiusa in rilassanti massaggi e trattamenti corpo-viso firmati PHARMOS NATUR Green Luxury, una linea vegana di cosmetici 100% naturali formulati sulla base di succo originale e biologico di aloe vera, che sostituisce l’acqua come eccipiente, in combinazione con preziose piante curative, ringiovanenti e rigeneranti. Adagiato su un poggio panoramico che domina la valle d’Isarco, il Gnollhof offre il perfetto equilibrio tra rilassamento e attività sportive, con i suoi infiniti spazi relax, le piscine riscaldate, la sauna panoramica finlandese e alle erbe, il Vitarium, il bagno turco classico e il bagno turco ai sali marini e una miriade di sentieri per chi desidera passeggiare all’aperto anche in in-
Hotel Beethoven Wien
Hotel Gnollhof Fire Lounge
Margit e Peter Verginer Proprietari Hotel Gnollhof
verno, pratica che infonde indiscussi benefici comprovati, magari indossando le ciaspole. La chicca? Una coppia amante dei buoni cibi e dei buoni vini al Gnollhof potrà lasciarsi sedurre da profumi e sapori ispirati alla cucina altoatesina. Tariffe a partire da Euro 108.- per persona con la ricca pensione ¾ (prima colazione, spuntino di mezzogiorno a buffet con zuppe, insalate e dolci, cena di 4 portate). Il pacchetto Attivi in inverno, prenotabile dal 3/2/22 al 13/3/22, comprende 3 notti con pensione ¾ per buongustai, con la possibilità di partecipare a escursioni guidate con le ciaspole attraverso paesaggi alpini innevati. Prezzi a partire da Euro 310 a persona in camera doppia. www.gnollhof.it
Cafe Sperl Innen
Hotel Beethoven Wien
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Hotel Gnollhof Ristorante panoramico
Hotel Gnollhof Piscina a sfioro
Perfetta per un weekend d’amore indimenticabile… Vienna. Arte contemporanea, design, gastronomia. C’è un cuore dolce che batte sotto la scorza severa della Vienna. La capitale austriaca oggi è un laboratorio di innovazione e da sempre condensatore di culture di tutto il mondo, Vienna concede a ogni visitatore una sorta di giro per il mondo in un fine settimana. Si dorme al centralissimo Hotel Beethoven Wien, che sorge nel cuore di Vienna, nel 6° distretto, a cospetto del mercato delle ghiottonerie, il “Naschmarkt” con le sue 120 bancarelle di sfiziosità. L’ex casa di piacere è ora un Boutique-Hotel che, in 47 camere su sei piani, condensa atmosfere, tradizioni e stili della città, dai caffè letterari alla Secessione, dalla musica al teatro. Colazione superba, accompagnata da musica classica, nel mezzanino con vista sulla porta di Papageno del Theater an der Wien, dove Beethoven debuttò per la prima volta con il Fidelio. Al bar, pluripremiato, c’è Isabella Lombardo, origini italiane, Barfrau des Jahres 2021. La spumeggiante proprietaria, Barbara Ludwig accompagnata da Leopoldo, il Golden Doodle mascotte del Beethoven, parla italiano ed è prodiga di consigli per vivere la città da viennese. Tariffe a partire da 100 Euro per due persone in camera doppia con la ricca prima colazione. www.hotel-beethoven.at Si raggiunge facilmente in aereo con Austrian, voli diretti da Milano (Linate e Malpensa) a Vienna da 46,21 € a tratta; da Roma, da 40,06 € a tratta (austrian.com). L’app ivie (in inglese o tedesco, per Android e iOS), oltre a dare gli indirizzi di tutti i monumenti, musei e locali della capitale e a suggerire itinerari, consente di caricare sullo smartphone la Vienna City Card, per muoversi liberamente sui mezzi pubblici per 24 ore (17 €), 48 ore (25 €), 72 ore (29 €, viennacitycard.at).
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vacanze romantiche
coccolati al plunhof tra sci e relax assoluto a cura di marco morelli
Quassù, dove nuotano i sogni, tra le acque calde di piscine in pietra e i boschi innevati, si contemplano le montagne e ci si abbandona al silenzio, alla cura del sé che in questo luogo si fa davvero superba. Ci si perde nella natura con ciaspole e sci da fondo respirando a pieni polmoni l’aria frizzante di una valle incontaminata, ci si abbandona al tepore del centro benessere che profuma di pino mugo, abete rosso e larice e ci si gode a pieno la stagione bianca. Il Plunhof è un luogo speciale che racchiude una storia antica e autentica, un’architettura di design, un’accoglienza calorosa e raffinata, un’attenzione curata nei minimi dettagli con la sostenibilità e con un concetto di benessere molto solido che riesce a conquistare anima, mente e corpo. A una manciata di chilometri da Vipiteno, nel cuore dell’Alto Adige - Südtirol, il Plunhof Hotel (4 stelle superior - www.plunhof. it) rapisce il cuore. Quello che ieri era un maso oggi si impegna a trattare anima e corpo con materie che possano essere recuperabili entro i 15 km di distanza dall’hotel. Gestito da mamma
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Paula e dai suoi 8 figli, tutti impegnati in hotel e intenti a notare dettagli impercettibili, accogliere con il sorriso, curare e tutelare la privacy degli ospiti. Il Plunhof, con le sue 67 stanze e un centro benessere su 4000 mq, è un rifugio esclusivo di benessere ed eccellenza, che negli anni è stato insignito di premi importanti come Global Winner ai World Luxury Spa Awards 2019 come Best Unique Experience Spa. Eco-Hotel ultra-sostenibile, certificato Climahaus, ha saputo unire il lusso inaspettato a un nuovo concetto di benessere saldamente legato al territorio. I paesaggio boschivi innevati che circondano l’hotel comunicano pace, riducono l’ansia e riportano la pace interiore di cui sempre più persone lamentano l’assenza. “Il legame con la pietra e con le materie prime della valle è iscritto nel nostro dna. I miei nonni lavoravano in miniera e per questo motivo abbiamo voluto dedicare a loro il centro benessere Minera Acqua & Spa, che celebra la quarzite argentea e il mondo minerario” spiega fiero Thomas Volgger, uno dei proprietari del Plunhof. Il Plunhof Hotel è situato nel cuore della Val Ridanna, che un tempo era il regno delle miniere di Monteneve. Si richiama quindi fortemente al passato di questa valle la Minera Acqua & Spa, il luogo perfetto per ritrovare l’equilibrio di anima, corpo e mente. Fiore all’occhiello, qui si utilizzano pietre locali per ricordare quell’antica formula di benessere, tra questi il gioiello di famiglia che viene custodito con cura è il massaggio con quarzite argentea. Pietre antiche che provengono dal cuore della montagna circostante, un tempo scrigno di preziosi filoni d’argento, oggi avvolgono gli ospiti in un percorso di wellness totale che tocca l’anima. Un percorso che si snoda tra saune minerarie a 80-100°, bagno turco, biosauna, sauna a infrarossi, sauna con area relax panoramica sul roof, vasche Kneipp, il mondo delle grotte con un laghetto minerario, una piscina salata esterna con idromassaggio, una piscina esterna di acqua di fonte riscaldata e un mondo acquatico indoor con una vasca lunga 20 metri e una piscina relax.
Qui dove nuotano i sogni, la neve scandisce il pacifico passare del tempo, tra riti di benessere esclusivi studiati per adulti in cerca del top wellness
Imperdibile nella stagione invernale è un bagno nel lago salato all’aperto. La temperatura di ca. 38 gradi permette al corpo di assorbire gli oligoelementi e i minerali del sale alpino disciolto nell’acqua per un effetto super detossinante e rilassante. SCI E SLITTINO AL TOP Il Plunhof è anche un punto di partenza perfetto per raggiungere quota con la cabinovia panoramica Racines-Giovo e arrivare a 2.150 metri
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di altitudine. Da qui partono altri otto impianti che salgono ancora più in alto e che offrono uno spettacolo unico sulle cime circostanti. Boschi incantati di pini e abeti da attraversare sfrecciando su 25 chilometri di piste innevate. Il divertimento per chi ama le acrobazie è garantito allo Snowboard Funpark, un parco giochi a 2.150 m. s.l.m. raggiungibile con la cabinovia Racines-Giovo, perfetto per gli appassionati e completo anche di 3 piste da slittino, sempre ben battute per assicurare a grandi e piccini ore di spensieratezza. Chi ama lo slittino trova una pista di ben 9,6 km -
tra le più lunghe in Italia e illuminata in notturna. Gli appassionati dello sci di fondo, invece, possono godersi i 50 km su 3 anelli, ben preparati già alle prime luci dell’alba. I PIACERI SONO ANCHE A TAVOLA E IN CANTINA Al Plunhof eleganza e cura si ritrovano anche a tavola, con piatti che privilegiano l’utilizzo di prodotti regionali e locali di alta qualità. La terra delle vigne dell’Alto Adige è alla base anche delle proposte della ricca cantina che oltre a una vasta scelta di vini altoatesini spazia fino a
ricercate bottiglie italiane e internazionali conservate accuratamente nella Cantina di Bacco dell’hotel. Prezzi da 133 euro a notte a persona in camera doppia, con colazione e cena con menu di 4-5 portate. Hotel Plunhof ****S Fam.Volgger Obere Gasse 7 I-39040 – Ridanna - Racines http://www.plunhof.it
Plunhof family
bagni in piscine panoramiche e cocooning straordinario, la rigenerazione si fa superba cura del sé tra sci e relax assoluto. Lara Suite
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CORSO BASE DI FOTOGRAFIA con Giovanni Vanoglio
8 lezioni in aula il giovedì sera e un’uscita fotografica dal 17 marzo al 7 maggio, Biblioteca Comunale, ore 20:45 costo dell’iscrizione: € 120 Informazioni e iscrizioni: Ufficio Cultura e Turismo 030 9909184 | cultura@sirmionebs.it | www.sirmionebs.it Biblioteca Comunale Sirmione
vacanze romantiche
PALERMO MON AMOUR, A SAN VALENTINO I LUOGHI DELL’AMORE SI SCOPRONO DI NOTTE Una passeggiata alla scoperta dei luoghi dell’ammmore a Palermo, di sera sotto le luci della Kalsa, per tutti gli innamorati che desiderano un San Valentino intenso e indimenticabile. Amori travolgenti, inconfessabili, amori folli, crudeli, muti, amori proibiti, traditi, sfortunati, amori appassionati. Sicuri di conoscere tutto dell’amore a Palermo? Afea Art & Rooms omaggia un itinerario che introduce a struggenti storie romantiche, a leggende d’amori folli, a inconfessate passioni proibite, una passeggiata alla scoperta dell’ammmore a Palermo, un tour notturno sotto le luci soffuse della Kalsa insieme alle guide di Alternative Tours Palermo. Non frutto del gossip ma un itinerario profondo, intrigante, che scava nel cuore degli uomini e delle donne e che svela costumi, modi di pensare, pregiudizi terribili delle società come quella siciliana. Amori che fanno ancora sognare, di donne bellissime, alcune volte sfortunate, storie senza lieto fine e unioni indissolubili che neanche la morte può dividere, solide corrispondenze oltreoceano e passioni consacrate dall’happy end. Il tour è aperto a ogni tipo di coppia ma anche ai single e parte da Afea Art & Rooms: non solo una struttura ricettiva ma un vero e proprio incubatore artistico con 10 camere decorate, affrescate, personalizzate da artisti del pennello e della bomboletta che hanno reso unici ambienti, dettagli, atmosfere. C’è la camera Popeye, dedicata a Braccio di Ferro e Olivia, decorata da diversi esponenti della Scuola del Fumetto di Palermo. C’è la stanza di Alice, popolata di personaggi onirici come lo Stregatto e il Cappellaio Matto, realizzata da Vincenzo Caradonna nel solco di Alice in Wonderland. Giovanni Lo Verso ha attinto da un passato di scultore, ceramista e scenografo per decorare la camera Li Pupi. I supereroi di Solo si rifanno alla pop-art, mentre Diamond ha un segno stilistico elegante e provocatorio che si ispira all’Art Nou-
Afea Art&Rooms (PH Davide Currao)
Palermo (PH Francesco Andolina)
Palermo (PH Massimiliano Serra)
veau. Riccardo Buonafede, fondatore del festival Manufactury Project di Comacchio, ha omaggiato il capoluogo siciliano attraverso alcune immagini ispirate al film “Johnny Stecchino” di Roberto Benigni, collegando l’immagine ironica della banana alla copertina dei “Velvet Underground” di Andy Warhol. Ogni ambiente è unico e originale, caratterizzato da una personalità forte e avvincente, storie che si sviluppano su pareti, armadi, cuscini e oggetti d’arredamento. Ogni artista ha impresso uno stile e un racconto, fatto di immagini, esperienze tattili e visive, culminanti in un tripudio di colori, in una formula ricettiva emozionante e condivisibile attraverso un’app e l’installazione di QRCode al di fuori di ogni stanza. Afea Art & Rooms rappresenta un nuovo modo di vivere il capoluogo siciliano: situata a pochi passi da piazza Ignazio Florio, dai Teatri, dal Porto, dal centro storico e dalle fermate bus che collegano con diverse destinazioni incluso l’aeroporto di Palermo e Trapani, fornisce l’occasione per scoprire i tanti primati di Palermo. La città con il centro storico più grande d’Europa, con il primo Teatro dell’Opera d’Italia e il terzo in Europa, con l’Orto Botanico più esteso del continente europeo, con il Parlamento Siciliano più antico al mondo, insieme a quello Islandese e delle Isole Fare Oer.
Palermo (PH Roberta Trentacoste)
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Palermo (PH Roberta Trentacoste)
AFEA ART & ROOMS Via Principe di Belmonte n.33 Palermo (+39) 334 5083744 www.bbafea.it
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vacanze romantiche
BENESSERE COLONIAL CHIC PER la coppia Due cuori abbracciati in una superba suite con vista sconfinata sull’adriatico, un bagno di benessere nell’hydro suite di coppia, una cena stellata firmata dallo chef Stefano Ciotti e un massaggio di coppia ispirato alla medicina cinese volto all’armonizzazione dei contrari: ecco la ricetta per un San Valentino irripetibile al cinque stelle Hotel Excelsior di Pesaro. Abbandonarsi ai flutti di una grande piscina riscaldata con un’avvolgente vista panoramica sull’Adriatico. Risvegliarsi abbracciati in una deluxe room vista mare pervasa da arredi candidi, pelli invecchiate, legni e tessuti écru. Concedersi dei rituali benessere in coppia o l’esperienza del lettino Vichy a doccia orizzontale per catapultare corpo e sensi nel regno del piacere assoluto. Tutto questo fa parte dell’ospitalità Excelsior, non solo nel giorno della festa degli innamorati ma sempre, tutto l’anno, l’hotel a cinque stelle accoglie i propri ospiti in un lusso discreto e contemporaneo, tra atmosfere Fifties, ambienti luminosi e cromie nelle tonalità del bianco e del grigio, valorizzati da parquet anticati e marmi policromi, divani e poltrone in tessuto pied de poule e fotografie d’epoca alle pareti. In questa speciale occasione di San Valentino i rituali di coppia iniziano, dopo una magistrale colazione con pasticceria dolce e salata e fresche bontà di ogni genere, nell’Hydro Suite: una stanza dedicata al benessere a due e provvista di mega vasca idromassaggio in cui suggellare l’unione con un bagno alle essenze preferite. La pressione dell’acqua agisce sui tessuti cutanei e stimola il rilascio di endorfine che sollecitano le fibre nervose, generando una sensazione di piacere e relax. Le luci soffuse, la musica rilassante, le candele profumate e un buon bicchiere di vino rosso creano l’atmosfera giusta per un’ora di pura intimità. L’esperienza procede con un massaggio di coppia ispirato alla medicina cinese e al concetto di armonia dei contrari, ossia di reciprocità e accordo tra aspetti di polarità opposta. Il maschile e il femminile sono visti come due
facce della stessa medaglia. Un approccio basilare per saldare l’intesa psicofisica nella coppia, attraverso la pratica di massaggi armonizzanti e rilassanti. Perché poi tralasciare una sessione nella Boutique SPA vista mare dell’Excelsior, separata dalle onde che si increspano sulla battigia solo tramite vetrate a tutt’altezza? La grande piscina riscaldata regna sovrana, con punti ad altezza differenziata e un’avvolgente vista panoramica. La vasca idromassaggio separata aiuta a rilassare i tessuti muscolari nei punti più soggetti a stress e tensioni: cervicali, spalle, lombari e schiena, gambe e pianta dei piedi. Il kneipp verticale e la sauna finlandese rinvigoriscono le membra attraverso il contrasto caldo-freddo e riattivano la circolazione linfatica. Una lounge relax intrisa di fragranze esotiche e suoni rilassanti prolunga le benefiche sensazioni dei trattamenti olistici. Agli sportivi è invece riservata un’area fitness, climatizzata e spaziosa, dotata delle migliori attrezzature cardio-fitness Technogym. Al termine di questa superdose di coccole, la giornata non può che culminare nell’elegante cornice del ‘59 Restaurant & Bistro’, il ristorante con terrazza sul mare dell’Excelsior, in cui risiede il Temporary Nostrano, il pop-up restaurant dello chef stellato Stefano Ciotti, per un menù degustazione a 6 od 8 portate completo di abbinamento vini. Il riposo sopraggiunge nelle suite con vista sull’Adriatico o sulla città, personalizzate in ogni dettaglio da sapienti maestranze artigianali.
EXCELSIOR CONGRESS SPA & LIDO ***** Lungomare Nazario Sauro 34 61121 Pesaro (PU) Telefono:+ 39 0721 630011 www.excelsiorpesaro.it
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vacanze romantiche
INVERNO BOLLENTE AL NATURHOTEL LÜSNERHOF Falo’ al limitare del bosco, trattamenti benessere nell’intimita’ di cabine per la coppia, il bagliore dei camini privati all’interno delle suite realizzate con materiali naturali: a febbraio l’hotel Tuttanatura accende la passione. La natura alpina fa da cornice alle emozionanti esperienze in stile “L’Attimo Fuggente”: di giorno si gareggia con ciaspole e slittini di legno sulle alture incontaminate dell’Alpe di Luson, un angolo incontaminato della Val d’Isarco dove è la natura a far sentire il proprio battito, ogni volta che si affonda la racchetta da neve nei sentieri immacolati, ogni volta che un larice scuote il candido manto dalle sue fronde, ogni volta che la corrente di un ruscello vince sull’acqua divenuta ghiaccio. La sera si fanno falò al limitare del bosco con racconti di vita, letture, danze al ritmo della fisarmonica, della cetra e del corno alpino. I camini ardono nelle 52 camere intagliate nel legno, donando calore al corpo e luce allo spirito. Maestosi focolari illuminano anche le cabine dei trattamenti benessere che proiettano gli ospiti nel circostante mondo naturale attraverso pareti di quarzo rosa, lettini in pietra su cui effettuare energici scrub o massaggi al sapone, bagni di fieno, rituali alla quarzite argentea, illuminanti trattamenti viso. Suggestivamente riscaldate da camini in pietra anche le aree relax, con diverse sezioni concepite per proporre diverse forme di terapia del calore, ma anche per dare agli ospiti la possibilità di rinfrescarsi con le tecniche più diverse. L’alternanza tra caldo e freddo si fa particolarmente marcata nella sezione al ruscello Gargitt, tra le vasche esterne e la sauna sull’albero, a contatto con la natura più selvaggia e spontanea. La parola d’ordine in questa stagione è lentezza! Nel candore della neve, gli ospiti del NaturHotel si adagiano nelle tinozze di legno con copertura in vetro per il piacere di un bagno antigravitazionale, si concedono un tuffo nella mega vasca idromassaggio esterna con acqua riscaldata, si abbandonano a un tuffo rigenerante nella piscina esterna o nel laghetto alpino per poi catapultarsi nel caldo abbraccio delle dieci saune in legno e pietra. La grotta delle docce e il percorso kneipp rappresentano invece l’occasione ideale per rinfrescarsi. La grotta salina, contenente una soluzione salina al 15% -pari a quella del Mar Morto- e pervasa da una dolce musica subacquea, accoglie i momenti di puro relax. Ogni giorno sono previste sessioni Yoga, Qi Gong,
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Aqua-Gym, e 5 tibetani sotto una grande tenda della mongolia, in un’oasi di pace e silenzio, nel parco soprastante il NaturHotel. Insieme o individualmente, sotto la guida di un trainer in discipline olistiche, si eseguono esercizi di respirazione e distensione del corpo, sessioni di yoga con esercizi guidati di concentrazione e meditazione, ideali anche per rafforzare muscolatura, tendini e articolazioni; training di ginnastica posturale per liberare la schiena da posture scorrette e dolori cronici; esercizi di rilassamento progressivo muscolare secondo il metodo di Edmund Jacobsen. Con il black roll si acquisisce uno strumento ideale per automassaggiarsi così da rilassare il tessuto connettivo. Perfetta introduzione ai rituali dell’amore in questa romantica giornata di San Valentino!
NATURHOTEL LÜSNERHOF****S Via Ronco 20 39040 Luson – Alto Adige (BZ) Tel. 0472 413633 www.naturhotel.it
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protagonistI
Claudio Catani
Il nuovo Vice Presidente di Icon Collection porta nel Gruppo esperienza e visione importanti
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con Collection nasce nel 2019 con l’intento di occuparsi in modo sinergico dello sviluppo strategico di 4 strutture ricettive del Gruppo Ficcanterri che si trovano sulla Costa degli Etruschi e in Maremma. Per fare ciò, è stato scelto come Vice Presidente una figura con molta esperienza proveniente dall’hôtellerie di lusso, Claudio Catani, che spiega come qualità e personalizzazione al servizio del cliente sono le due carte vincenti, finalizzate ad emozionare e anticipare i desideri dell’ospite, creando «un rapporto empatico e vicino all’Ospite, osservando le sue reazioni per anticipare l’evoluzione dei desideri. The Sense Experience Resort, Park Hotel Marinetta, Antico Podere San Francesco e Borgo Verde sono al momento le strutture facenti parte del Gruppo Icon Collection, situate sulla Costa degli Etruschi e in Maremma. Il Gruppo Icon Collection svolge per loro molti servizi conducendoli all’innovazione e ottimizzazione: marketing, revenue, booking, acquisti, amministrazione, controllo di gestione, comunicazione. Icon è fortemente orientato ai soggiorni esperienziali e il suo concetto di ospitalità è basato da sempre sulla cultura del luogo: ricerca sul territorio per far vivere esperienze autentiche. La parola d’ordine del Gruppo è “innovazione”: ha un legame forte con la sostenibilità, l’eco e il green, valori sui quali fonda anche la sua strate-
a cura di marco morelli
EMOZIONARE E ANTICIPARE I DESIDERI DELL’OSPITE: COSÌ ICON COLLECTION PUNTA A CONQUISTARE UN MERCATO INESPLORATO gia di comunicazione. Claudio Catani arriva nel Gruppo Icon Collection dopo una lunga carriera come General Manager di alberghi importanti che hanno ricevuto i più prestigiosi riconoscimenti nel settore del turismo di lusso a livello internazionale. Dopo 13 anni a Firenze come General Manager al Brunelleschi Hotel, e dopo aver assunto la Direzione Cluster dell’iconico Grand Hotel Principe di Piemonte di Viareggio e del Brunelleschi Firenze dal 2013 al 2019, apre un nuovo capitolo della sua vita professionale, con la Famiglia Ficcanterri e con Icon Collection a capo della divisione hospitality di Icon. Claudio Catani vanta diversi successi personali nella sua carriera, tra cui il più prestigioso riconoscimento attribuito ad un General Manager a livello internazionale: il premio “Top General Manager of the Year Worldwide” basato sulle preferenze dei lettori della rivista “Luxury Travel Advisors”. L’esperienza di Catani permette una nuova scom-
messa nell’orientamento della destinazione Costa degli Etruschi la quale potrà essere portata all’attenzione del grande mercato del Nord America ed alle platee dei Travel Agents di fascia lusso. Dai dati statistici provenienti dal sito Regione Toscana, risulta che nel 2020 il movimento turistico nella regione Toscana conti approssimativamente 3 milioni di arrivi da tutto il mondo solo nelle strutture alberghiere, di cui circa 2.200.000 italiani e 800.000 stranieri (di questi solo 37.000 provengono dagli Stati Uniti). Il rapporto fra visitatori italiani e stranieri è minore nelle città d’arte, che vedono un’affluenza di stranieri quasi identica a quella nazionale, e si distanzia maggiormente nelle località di mare, in particolare nella Costa degli Etruschi e in Maremma, territori dove il mercato estero è quindi ancora da esplorare. Analizzando l’affluenza nel 2020 a Follonica, emerge come ci sia stato l’arrivo di 67.000 visitatori, di cui 58.000 italiani e quasi 9.000 stranieri. Nel 2019 nel mercato Italia, le presenze nell’ambito della Maremma sono cresciute del 3% grazie soprattutto alla performance degli italiani (+3,3%) mentre gli stranieri crescono in misura più contenuta (+1,7%). La destinazione “Costa degli Etruschi” in base a Google Analytics è ancora pressoché inesplorata. Quando gli si chiede cosa pensa di apportare come valore aggiunto al Gruppo Icon Collection con la sua esperienza, rivela i segreti alla base del suo successo: saper individuare il potenziale e formare il team giusto: «In Icon ho trovato un gruppo di lavoro giovane, entusiasta e competente che necessitava di una guida che indirizzasse la visione e gli sforzi per raggiungere gli obiettivi. In questa fase sto cercando di portare la consapevolezza del potenziale che io ho visto negli Imprenditori, nelle destinazioni e negli alberghi. Sto tracciando la strada per qualificare le persone protagoniste dell’accoglienza nelle nostre strutture in modo che possano ricevere al meglio gli Ospiti facendo loro vivere una esperienza unica». Il suo bagaglio professionale e umano è importante e dalle esperienze pregresse porta con sé «la convinzione che con la condivisione, la visione, la costanza, l’abnegazione, è possibile raggiungere livelli di eccellenza nell’Ospitalità». Il focus di ogni suo ragionamento è sempre l’ospite: «I molti viaggi che ho effettuato nel mondo durante la permanenza a Firenze mi hanno permesso di conoscere i protagonisti del settore Hospitality ed allo stesso tempo mi hanno permesso di vivere da vicino le realtà da dove provengono i nostri ospiti. Questo rende più semplice organizzare una accoglienza in grado di soddisfarli quando si trovano nelle nostre strutture». Icon rappresenta un contesto stimolante e alta-
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Geographic che ha pubblicato The Sense Experience Resort nella versione UK, o il Time che lo ha riconosciuto nei 100 World’s Greatest Places». I risultati che Catani si aspetta in seguito alla prima fase di riorganizzazione riguardano sempre l’Ospite, la persona più importante: «Come primo risultato miriamo a migliorare l’esperienza dell’Ospite, che monitoriamo puntualmente, e che è un valore in sé per ogni Professionista dell’accoglienza. Come conseguenza, l’aumentato valore percepito dall’Ospite potrà riflettersi sulle tariffe e/o sull’occupazione. L’Azienda potrà così contare su introiti maggiori da dedicare al futuro sviluppo e crescere». Al The Sense l’ospite è avvolto da un percorso sensoriale, esperienza totalmente immersiva, in grado di regalare sensazioni indimenticabili. Per far questo, le strutture offrono al cliente la consulenza di Experience Specialists, «persone legate al territorio che contribuiscono alla creazione delle “Esperienze” e sono dei veri e propri “Consulenti” per l’Ospite alla ricerca di attività che possano far scoprire il territorio della Costa degli Etruschi e della Maremma. Allo stesso tempo sono professionisti che amano l’arte dell’accoglienza, ed amano far trapelare tutte le più segrete sfaccettature di una terra così completa ed antica: vi è un profumo indelebile che viene con il salmastro del mare ed il verde selvaggio della macchia, un sapore indimenticabile dei vini unici della terra di Bolgheri, la visione ancestrale dei parchi archeologici, delle case in pietra, delle chiese nei borghi medievali e le pievi sperdute nei campi». Fra le novità future, c’è il progetto di istituire anche altre figure che possano dare un valore aggiunto alle strutture: «Stiamo selezionando un Concierge davvero speciale, che sarà dedicato ai Clienti Suites del The Sense Experience Resort. Sarà il riferimento dalle comunicazioni subito dopo la prenotazione, nelle quali saranno verificati i gusti e le attese degli Ospiti, al momento dell’arrivo, del benvenuto nell’area riservata davanti al mare e durante il soggiorno. Questa nuova figura renderà veramente personalizzato il servizio e più fluide tutte le comunicazioni. La visione del Suite Concierge è la più completa soddisfazione delle attese, e il suo scopo è creare memorie uniche da portare a casa».
Claudio Catani, vicepresidente di Icon Collection
mente qualificato in cui affrontare sfide sempre più grandi: «In Icon si trovano le Professionalità dove risiede il know how aziendale; qui si trovano le funzioni strategiche che permettono alle strutture di performare al meglio in un mercato molto competitivo. In Icon utilizziamo tecniche di management avanzato in ogni settore, dal revenue, al booking, alla ristorazione, al controllo di gestione. Icon fornisce servizi di elevato spessore alle 4 strutture del Gruppo garantendo i processi strutturali a supporto del buon servizio». Icon si occupa di organizzazione, comunicazione e innovazione per le strutture: «Abbiamo rivisto il prodotto ‘Camera’ e tutta l’offerta Food&Beverage, in modo da soddisfare i bisogni dell’Ospite che avevamo targettizzato. Inoltre Icon ha creato gli strumenti di controllo e management che hanno permesso di monitorare ogni singolo passo dell’operatività degli alberghi e resorts». Nelle parole del Vice Presidente Catani ricorre sempre l’attenzione all’Ospite e alle sue aspettative, che sono stati individuati e studiati: «I nostri Ospiti prestano molta attenzione al wellness, alla cura di se stessi ed in generale alle sensazioni portate dall’esperienza durante il soggiorno. Sono alla ricerca di un luogo con il quale essere naturalmente in equilibrio e di qualcuno che si prenda cura dei loro bisogni, dove sentirsi accolti, dove esistono opzioni tra cui scegliere». Icon mette a fuoco il modo in cui si è evoluto il concetto di lusso negli ultimi anni e cosa determini la scelta di una struttura: a crescere sono soprattutto le strutture di fascia alta, un lusso semplice ma raffinato, che mette il cliente a suo agio, consentendogli di essere più comodo, di ave-
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re un rapporto più intimo e meno formale, e l’operatore turistico tende a creare nell’ospite un’esperienza di viaggio memorabile. «Crediamo in un lusso discreto, non ostentato, concreto, semplice, fatto di attenzioni, di aspettative superate. Desideriamo arrivare al cuore dei nostri Ospiti senza che loro se ne accorgano». Catani ha sempre creduto nell’importanza di formare il team non solo con procedure standard ma soprattutto dal punto di vista delle relazioni con il cliente. Nella scelta del personale i criteri di selezione sono «l’attitudine al rapporto con l’Ospite ed al servizio, l’attenzione al dettaglio e al timing, l’ascolto, il servizio anticipatorio, l’abitudine ad una clientela altamente esigente e consapevole sono le costanti quotidiane. Sono protagonisti dell’ospitalità che amano anticipare e superare i desideri ispirati dallo scopo finale: l’Ospite». Sono molti i progetti in cantiere per completare il progetto di riorganizzazione e promozione delle 4 strutture. L’attività di Icon include le attività di rebranding, strategia di comunicazione, miglioramenti per riposizionamento, finalizzate a far sì che il nuovo Brand indichi qualità, eccellente servizio, esperienze uniche. «Da novembre 2021 partirà un progetto di ampliamento di 11 unità e la costruzione di una nuova piscina biolago per l’Antico Podere San Francesco, mentre progetti di più ampio respiro sono in fase di definizione per Park Hotel Marinetta e The Sense Experience Resort. Per Borgo Verde è previsto nell’inverno un upgrade delle attrezzature presenti negli appartamenti ed un rinnovamento delle aree esterne. A questi importanti interventi strutturali, si affianca la lenta costruzione della ‘awareness’ di Icon Collection sul mercato: magazines come National
Le prossime sfide sono impegnative e seguono i trend di mercato, che indicano come il comparto turistico che cresce maggiormente sia quello del lusso, e che vedono l’Italia in cima alla lista dei desideri dei viaggiatori stranieri per la possibilità di vivere esperienze autentiche e la presenza di strutture ricettive e servizi turistici di livello alto. «Riposizionare al top del segmento di riferimento le nostre strutture dopo le ristrutturazioni in corso e quelle che stiamo pianificando per il prossimo futuro; ampliare l’offerta di Icon Collection entro 8 anni con ulteriori 4 strutture in destinazioni di città d’arte e di montagna; la scommessa di un servizio personalizzato per le necessità dell’Ospite con i nostri ‘Experience Specialists’ e ‘Suites Concierge’; infine sottoporre i nostri sforzi al giudizio degli Ospiti ed ai Professionisti della Travel Community».
ICON COLLECTION È una società di consulenza del gruppo imprenditoriale Ficcanterri, nata nel 2019, che si occupa di gestire in maniera sinergica una serie di servizi (marketing, revenue, booking, acquisti, amministrazione, controllo di gestione, etc.) per le strutture The Sense Experience Resort, Park Hotel Marinetta, Antico Podere San Francesco e Borgo Verde. Icon Collection ha il compito di condurre tutte le strutture verso l’innovazione sia nell’ambito dell’offerta di servizi, nel marketing, revenue & sales, nei sistemi di controllo ed efficientamento economico che nell’ottimizzazione dell’impiego delle risorse umane e finanziarie.
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SPECIALE turismo
la vacanza ideale ha una sola destinazione L’HOTEL Alpin Royal IN VALLE AURINA In Valle Aurina esiste un piccolo gioiello del lusso, una location da favola dove abbandonarsi e vivere un’esperienza fatta di sole, di coccole e di magia, di piaceri per se stessi e di sogni realizzabili. E, allora, chiudete gli occhi e immaginate: le Dolomiti, il sole che tramonta dietro le montagne con una lieve coltre di neve che lascia alle spalle l’inverno e fa trasparire l’arrivo della bella stagione colorando di rosa il cielo. Immersi tra le bolle delle vasche esterne oppure avvolti in una calda coperta a degustare un drink, mentre tutto intorno si crea un’atmosfera romantica. La montagna è sicuramente la destinazione ideale per ritrovare se stessi, per stimolare i cinque sensi e per riscoprire la propria anima lasciandosi trasportare dai colori, dai profumi, dall’aria, dal venticello leggero, quella brezza frizzante inaspettata del mattino che torna alla sera e accarezza il viso quasi a voler dare il buongiorno e la buonanotte. L’Alpin Royal****S si trova in questo spazio magico in Valle Aurina, circondato da vette maestose e da due ruscelli di montagna, adagiato su di una collina soleggiata. In perfetto stile altoatesino è un hotel unico che sa coniugare al meglio l’ospitalità familiare, quella della famiglia Mairhofer con lo stile tradizionale locale proponendo una vacanza benessere e un’esperienza gourmet ineguagliabile. Oltre a un servizio ineccepibile da quattro stelle lusso, la location fa il resto: dalle suite principesche ai sogni da mille e una notte; gli ospiti trovano infatti camere personalizzate e arredate secondo i propri desideri, in stile alpino. A completare il sogno la magnifica vista panoramica da qualsiasi angolo dell’hotel. L’Alpin Royal è anche il luogo ideale per vivere un’esperienza benessere, unica e di altissimo livello, tra percorsi wellness e trattamenti esclusivi. È, senza dubbio, una destinazione romantica per concedersi tutto quanto desiderato nella sauna tirolese, nel bagno turco, nella piscina interna e nell’idromassaggio esterno. Massaggi per il benessere psicofisico e trattamenti con olii essenziali studiati per rispondere
alle esigenze dell’ospite. La spa di oltre mille metri quadrati è un tempio della bellezza caratterizzata da materiali pregiati, luci soffuse e profumi inebrianti. La piscina coperta è dotata di vasca idromassaggio, impianto controcorrente, cascata d’acqua e angolo buffet. La vasca idromassaggio è posizionata nel suggestivo giardino della spa. Gli ospiti possono anche scegliere di calarsi nel calore delle saune realizzate tutte con stile. Stubensauna tirolese, bagno turco alle erbe, laconium, cabina a raggi infrarossi e stanza del fuoco, ambienti che regalano momenti di benessere e privacy. La beauty spa offre percorsi wellness di altissimo livello, con massaggi, bagni, impacchi, bendaggi e trattamenti realizzati con i prodotti delle case Piroche Cosmétiques e Vitalis Dr. Josef. La Royal Spa propone attività come yoga, aquagym, nordic walking e momenti fitness nella palestra con attrezzi TechnoGym. Il personale è altamente qualificato e formato per singoli trattamenti. Per tutte queste ragioni, l’Alpin Royal si conferma uno dei più classici cliché romantici, dove trascorrere ore di serenità.
A completare il soggiorno l’esperienza gourmet con una cucina che utilizza i prodotti locali e di stagione, coltivati anche nell’orto. Lo chef propone cene a tema tradizionali e gourmet. Diversi gli ambienti per accogliere i propri ospiti, si può scegliere tra l’atmosfera incantevole della stube tirolese, l’ambiente ricercato della sala verde, l’eleganza del ristorante blu, oppure optare per la cena privata con servizio in camera. Il tutto si completa con degustazione di vini e di grappe. In qualsiasi stagione dell’anno sono numerosi i programmi all’aperto da compiere con le guide locali, escursioni guidate, tour in mountain bike, rafting, nordic walking, equitazione, parapendio, arrampicata. Proposte studiate per vari livelli di difficoltà e, a scelta, in gruppo o con escursione privata. L’Alpin Royal per la primavera e per l’estate propone diversi pacchetti vacanza, tra cui Attivo. È la location ideale anche per le famiglie con ampi spazi dedicati agli ospiti più giovani. A questi si aggiungono pacchetti “più estremi” per sperimentare esperienze come il volo in elicottero sulle Dolomiti. Alpin Royal è riconosciuto infine come Respiration Health Hotel, capace di accogliere le esigenze delle persone affette da asma e con allergie di diverso tipo proponendo camere speciali, alimentazione personalizzata e trattamento dedicato nella Royal Spa. HOTEL ALPIN ROYAL****S Via Molini 98 39030 Valle Aurina Tel. +39 0474 651 070 info@alpinroyal.com www.alpinroyal.com
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n. 1 Febbraio-Marzo 2022
Alla scoperta della Valle Aurina altoatesina, un territorio immerso nella natura e circondato dalle imponenti cime delle Dolomiti. Un paesaggio naturale e incontaminato per vivere una vacanza a ritmo slow.
Luxury Hideaway & Spa Retreat Vivere un’esperienza di libertà e di spensieratezza all’aria aperta. Il piacere di ritrovare la propria dimensione nell’esclusiva Spa con
trattamenti unici, cinque piscine riscaldate, spazi per lezioni di yoga. Ma anche per dedicarsi agli sport di montagna come trekking o
arrampicata con una guida personale. Una vacanza unica per rilassarsi, rigenerarsi e staccare la spina.
Via Gisse 32 · 39030 Valle Aurina (BZ), Alto Adige Tel. +39 0474 670 230 info@alpenpalace.com www.alpenpalace.com
SPECIALE turismo
gourmet boutique hotel tanzer l’eccellenza del gusto e della tradizione Il Gourmet e Boutique Hotel Tanzer nasce come Casa di famiglia: i proprietari, la famiglia Baumgartner, accolgono gli ospiti nella casa in cui sono nate e vissute più di cinque generazioni, dove il rispetto della tradizione è protagonista. Al Tanzer modernità e tradizione vanno di pari passo. L’hotel si trova nel cuore della natura incontaminata della Val Pusteria, a Issengo/Falzes, a pochi metri da un’incantevole pieve austroungarica, di cui la famiglia è orgogliosamente custode. Chiamata anche la “valle verde”, la Val Pusteria si snoda tra la chiusa di Rio Pusteria e Lienz in Austria ed è considerata una delle più belle e varie dell’Alto Adige. La famiglia Baumgartner gestisce direttamente la struttura: la padrona di casa Melanie e sua mamma Christel si occupano dell’accoglienza mentre il marito Michael é sommelier e gestisce la cantina. Hans, il padre di Melanie é la guida esperta con cui gli ospiti possono intraprendere splendide camminate alla scoperta delle montagne della Val Pusteria. Anche il fratello Hannes é impegnato nella struttura. Lui sovrintende la cucina del Tanzer come chef. LA STRUTTURA Il Tanzer accoglie gli ospiti in un’atmosfera intima e rilassata. Il connubio tra il moderno design e gli elementi naturali degli interni crea un ambiente accogliente, in cui regnano la pace e la tranquillità. L’edificio della famiglia Baumgartner è stato ristrutturato nel 2015 dallo studio di architetti EM2 di Brunico: la struttura è stata ricoperta in legno di larice che conferisce un aspetto sostenibile e, al contempo, un elegante stile délabré, che si inserisce in modo armonioso nell’ambiente circostante. Il Gourmet e Boutique Hotel Tanzer si contraddistingue per gli elementi chiari e moderni, uniti a materiali naturali e tradizionali. Gli interni si caratterizzano per un ambiente esclusivo e ricercato. Le camere e le suite del Tanzer sono luoghi di pace e tranquillità. I colori chiari, i materiali naturali e il design essenziale creano un ambiente ospitale in cui sentirsi subito ben accolti e coccolati. L’hotel Tanzer ospita 21 camere: ognuna è unica, con l’elemento ricorrente dell’iconica poltrona bergère, rivestita con diversi tessuti colorati. GASTRONOMIA La cucina è il fiore all’occhiello del Gourmet e Boutique Hotel Tanzer: lo chef Hannes, insieme alla sua affiatata brigata di cucina, ogni giorno stupisce gli ospiti con la sua proposta che abbina creazioni contemporanee ai piatti tradizionali della cucina altoatesina e mediterranea. La qualità
Melanie e Michael
dell’offerta enogastronomica ha valso all’hotel importanti riconoscimenti, quali l’inserimento nella guida Ristoranti d’Italia 2021 del Gambero Rosso, la segnalazione nella rinomata Guida Michelin nel 2021 e, infine, l’inserimento tra i migliori ristoranti dell’Alto Adige della Guida Gault Millau 2021/2022. Nella cucina del Tanzer la qualità della materia prima è un pilastro: gli ingredienti dei piatti sono di primissima scelta e coniugano prodotti a chilometri zero, come le insalate multicolori coltivate dai padroni di casa, e le eccellenze del territorio, come il formaggio di montagna delle valle di Müstair e lo speck della celeberrima macelleria Steiner. Non possono mancare i piatti tipici della cucina altoatesina, come i canederli allo speck e lo strudel fatto in casa con le mele Golden della Val Venosta, la cui prelibatezza, come nelle migliori tradizioni, racchiude un segreto tramandato da generazioni. La cantina presenta vini naturali di produzione semplice e limitata come quelli della tenuta Hof Gandberg a Cornaiano ma anche l’Uva schiava, il Traminer aromatico, il Lagrein, pregiati vitigni autoctoni (ogni settimana viene organizzata una degustazione di vini in cantina). Anche il caffè parla del territorio, in quanto proviene da un piccolo produttore locale (Melanie e Michele sono anche baristi, esperti nel servizio del caffé, con diploma). Completano l’offerta le birre artigianali, le grappe alle pere e ai fieni locali i liquori fatti in casa. Se la cucina del Tanzer è raffinata e di eccellente qualità, gli ambienti in cui questa viene degustata non sono certo da meno, dall’accogliente stube tradizionale al ristorante à la carte, gli ospiti possono rilassarsi in un’atmosfera intima e raffinata. Oltre ad un servizio impeccabile, i padroni di casa danno grande attenzione ai dettagli della mise en place, con immacolate tovaglie di lino profumate di lavanda, su cui troneggiano delicate composizioni di fiori di campo, ogni giorno freschi di raccolta.
e trovare ristoro nelle tipiche malghe. Nella bella stagione, il Gourmet e Boutique Hotel Tanzer è il punto di partenza ideale per tanti itinerari sulle due ruote, di ogni livello di difficoltà. D’inverno, gli amanti degli sport invernali possono raggiungere Plan de Corones, l’area sciistica numero uno dell’Alto Adige con oltre 100 km di piste, a soli 10 km dall’hotel. Per raggiungere la skiarea, è disponibile un servizio navetta gratuito che conduce gli ospiti sulle piste e li riaccompagna in hotel. Accanto alle attività sportive, durante un soggiorno all’Hotel Tanzer vale la pena scoprire le bellezze dei dintorni, tra gite didattiche e percorsi legati alla scoperta delle tradizioni autentiche del territorio. SPA E BENESSERE. La Spa del Gourmet e Boutique Hotel Tanzer è una piccola oasi di benessere. L’intero ambiente è stato progettato con materiali naturali, legno e pietra. Il calore avvolgente e il profumo di essenze naturali accolgono gli ospiti nell’area wellness, dove è possibile godersi la sauna ad infrarossi e quella finlandese. Oltre alla sauna, è possibile rigenerarsi della vasca idromassaggio a 7 posti o optare per un biomassaggio. Nella sala relax (tutta in legno di cirmolo con una stufa) gli ospiti potranno dimenticare ogni pensiero dolcemente avvolti dal gradevole calore del camino, avvolti da una morbida coperta Gourmet Boutiquehotel Tanzer Tel.: (0039) 0474 565366 info@tanzer.it www.tanzer.it
ATTIVITÀ Tutto il team dell’Hotel Tanzer è a disposizione degli ospiti con consigli utili su escursioni, passeggiate, gite in bici e tour in mountain bike per scoprire gli angoli più belli della Val Pusteria. I padroni di casa sono sempre pronti ad accompagnare gli ospiti alla scoperta degli angoli più affascinanti del territorio e organizzano escursioni guidate per esplorare prati in fiore e boschi profumati, fino ai sentieri di montagna più impegnativi, per ammirare il panorama mozzafiato su paesaggi incantevoli
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scelti da noi
CAVALLINO BIANCO FAMILY SPA GRAND HOTEL ****S a cura di m.t. san juan
Quando la primavera si risveglia, in Val Gardena accade qualcosa di magico. Si tratta di un sogno ad occhi aperti. I caldi raggi del sole, le giornate che man mano si allungano, la neve che resta intatta sulle piste fino ai primi di aprile, il cielo terso e l’incredibile fioritura di Crocus all’Alpe di Siusi, che dura solo per pochi giorni. Il Cavallino Bianco è letteralmente immerso in un anfiteatro di montagne dalla rara bellezza. In primavera, fino al 18/4 il Cavallino Bianco sorprende grandi e piccini con una varietà incredibile fatta di divertimento e svago, sport e distensione. “Capitale del paese dei balocchi”: così, nella seconda metà dell’Ottocento, la scrittrice ed egittologa inglese Amelia Edwards definì Ortisei, il capoluogo della Val Gardena. Grazie alle condizioni ottime delle piste da sci a febbraio e marzo a Ortisei, la vacanza sugli sci, la bellissima settimana bianca nel periodo del Carnevale è un momento speciale per salutare la neve sulle piste di Ortisei e godersi le temperature miti. Il Carnevale al Cavallino Bianco Family Spa Grand Hotel ****S è la festa più colorata dell’anno e un vero momento imperdibile. Quest’anno si festeggerà il 24 febbraio e il 1° marzo 2022 con un evento che, ormai, è
entrato nella storia. Si tratta del grande contest in maschera. Tutti gli ospiti sono invitati a indossare un travestimento a tema che, quest’anno sarà SERIE TV. Dall’aperitivo in maschera alla cena al ristorante dove all’ingresso ci sarà un backdrop con luci dove farsi le foto. A fine serata una giuria decreterà il travestimento più bello. Febbraio e marzo sono anche momenti perfetti per una settimana bianca. I vantaggi di questo periodo sono molteplici: con l’avanzare della stagione le piste migliorano e sono spesso anche più libere, le precipitazioni sono generalmente inferiori rispetto ai mesi precedenti, le giornate si allungano e il sole non ci fa più provare quella sensazione di freddo costante. Se a febbraio la temperatura sale, a marzo con la “neve primaverile” questo cambiamento è ancora più notevole e la neve accumulata raggiunge il suo massimo. Resistere tante ore fuori è più facile ed è il momento perfetto per chi desidera approcciare i primi passi sulla neve con i più piccoli, con un afflusso di sciatori inferiore rispetto al mese precedente. Il 17 aprile arriva poi la Pasqua con un programma fatto di sport e relax. Una settimana indimenticabile e ricca di appuntamenti per
vivere una delle più belle tradizioni della Val Gardena con diverse ciaspolate nel pieno silenzio delle montagne, alla scoperta della natura incontaminata. Visite gastronomiche e culturali, fiaccolate serali, uscite in E-Bike per tutta la famiglia e tante camminate di vari livelli. Per terminare una giornata sulla neve, di rientro al Cavallino Bianco nulla di meglio di un tuffo nelle piscine con una vista impareggiabile sulle cime delle Dolomiti.
La Festa di Carnevale per gli appassionati delle Serie TV la neve primaverile di marzo sulle piste più soleggiate e la Pasqua tra sport e relax
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n. 1 Febbraio-Marzo 2022
Un luogo magico che offre tutti i servizi di un Grand Hotel, destinato esclusivamente a famiglie con bambini, in grado di rispondere a tutto tondo alle aspettative di genitori e figli.
Ci si diverte sugli scivoli o ci si rilassa negli idromassaggi. Per terminare il percorso benessere poi, una tappa nella Family Relax Lounge con caminetto e letti “sogni d’oro” e una vastissima scelta di trattamenti per grandi e piccini. Il Cavallino Bianco Family Spa Grand Hotel ****S di Ortisei (Val Gardena, BZ), indiscussa icona dell’ospitalità per le famiglie, è garanzia di relax e svago per grandi e piccini con protocolli di sicurezza ai massimi livelli per celebrare il piacere di stare insieme, del sentirsi come a casa, lontano da casa. La posizione è strategica, nel pieno centro di Ortisei (a 1.234 m s.l.m.), cuore della Val Gardena e a poco meno di 40 minuti da Bolzano. Circondato dallo spettacolo impareggiabile delle Dolomiti che risplendono di luce candida, il Cavallino Bianco invita a godersi la bellezza delle montagne e a divertirsi sulla neve con tutta la famiglia. Un luogo magico che offre tutti i servizi di un Grand Hotel, destinato, per vocazione, esclusivamente a famiglie con bambini, in grado di rispondere a tutto tondo alle aspettative di genitori e figli. A disposizione degli ospiti ci sono accoglienti suite che spaziano dai 25 mq ai 140 mq, l’area benessere Aqva-Sana su 3000 mq e, fiore all’occhiello, il Lino Land: il mondo dei bimbi. Un intero piano dell’hotel è appunto dedicato al paradiso dell’infanzia, aperto tutto il giorno con un proprio ristorante dedicato. A disposizione dei più piccoli ci sono tantissimi giochi e infiniti svaghi, la Family Play Room per giocare con mamma e papà, un’assistenza professionale garantita per l’intera giornata per le varie fasce d’età, dal primo mese di vita ai teenager. A noleggio, invece, si trova tutto quello che può servire in vacanza, dai passeggini agli scalda-biberon.
Al Cavallino Bianco l’accoglienza e l’assistenza all’infanzia rappresentano la massima priorità unite a un servizio impeccabile per gli adulti. Lo staff selezionato con massima cura è in grado di assistere anche i neonati presso il Baby Lino (accolti da un mese di età, tutti i giorni dalle 8.30 alle 21). L’assistenza per i bimbi più grandi (dai 3,5 anni ai 10 anni) è dalle 8.30 alle 22, affinché i genitori possano concedersi una piccola pausa da dedicare allo sport, al relax o semplicemente al tempo per sé. Un sapiente e studiato equilibrio tra momenti di coppia, quelli con i figli e quelli per se stessi rende questa struttura un autentico hommage alla famiglia.
Un luogo d’eccellenza dove curare le relazioni famigliari, dove saldare i legami, creare nuovi ricordi e godere del tempo in compagnia dei propri cari. Per questo motivo i bimbi sono protagonisti e benvenuti ovunque, dai ristoranti alle piscine, anche nell’area wellness e nella Family Sauna. Le modalità per una vacanza family possono essere le più diverse. Si può viaggiare tutti insieme oppure con un solo genitore (la proposta „Single con bambino“ prevede una riduzione del 25% sulle tariffe medie) o ancora con i nonni che approfittano di sconti dal 30 al 50%. La fedeltà e il passaparola valgono ancora di più Lanciato a dicembre 2020, il club “Cavallino Lovers”, è un programma fedeltà unico, composto da amici e affezionati ospiti del Cavallino Bianco. Accedervi per godere di tanti vantaggi è semplice: basta iscriversi a https:// cavallinolovers.com/ e invitare una o più famiglie di amici a scoprire tutto il mondo magico del Cavallino Bianco. La famiglia di nuovi ospiti potrà prenotare la sua prima vacanza al Cavallino Bianco approfittando di un credito immediato pari a 100 €, che verrà scalato dal totale del soggiorno. La famiglia che avrà introdotto i nuovi ospiti, invece, riceverà un buono valore cumulativo di 200 € (fino a un massimo di 3 buoni per soggiorno), da spendere in occasione del soggiorno successivo. Tariffe in Family Smart Suite a partire da € 500 al giorno, per 3 persone (2 adulti e un bambino), con trattamento in pensione completa All-In Cavallino Bianco.
Cavallino Bianco Family Spa Grand Hotel **** Sup. via Rezia 22 Ortisei – Val Gardena Tel. +39 0471 783333 info@cavallino-bianco.com www.cavallino-bianco.com
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LONZA DI MAIALE CON MANDARINI E CIOCCOLATO 1 kg. di lonza di maiale, 200 gr. di mandarini cinesi, 50 gr. di cioccolato fondente, 1 cipolla, 3 foglie di salvia, 3 cucchiai di olio extravergine d’oliva, 1 bicchierino di cognac, ½ litro di brodo vegetale, sale Far soffriggere la cipolla tagliata a metà con la salvia e l’olio, aggiungere la lonza e rosolarla bene in ogni sua parte, salare e sfumare con il cognac, lasciarlo evaporare poi aggiungere poco per volta il brodo. A metà cottura mettere i mandarini cinesi insieme alla carne e portare a termine la cottura della carne salando se necessario. In un pentolino unire due o tre cucchiai di sugo della lonza con il cioccolato e sempre mescolando far sciogliere a fuoco basso. Servire la lonza di maiale affettata con i mandarini cinesi e la salsa al cioccolato.
CIOCCOLATO MON AMOUR di flora lisetta artioli
GNOCCHI AL CACAO AMARO CON FUNGHI PORCINI
ASPARAGI, PATATE, MELA VERDE E FONDENTE 4 piccole patate lessate, 400 gr di asparagi, 40 gr di cioccolato fondente ridotto a scaglie, 2 piccole zucchine freschissime, 1 mela verde (granny smith), succo di ½ limone, 4 cucchiai di olio extravergine d’oliva, sale Pulire gli asparagi, togliere la parte finale dura, lessarli 10 min. e quando sono freddi tagliarli a pezzi. Tagliare a julienne le zucchine, salarle e condirle con due cucchiai di olio. Sbucciare la mela, togliere il torsolo, affettarla sottilmente e spruzzarla con il succo di limone perché non annerisca. Tagliare a piccoli pezzi le patate, mescolarle con gli asparagi, le zucchine, la mela, le scaglie di cioccolato, il sale e l’olio rimasto
METTI UNA DOMENICA A PRANZO IN CANTINA NEI DOMìNI VENETI ioni s r u c s E rmet 64 gou
1 kg. di patate per gnocchi, 250 gr di farina bianca 00, 2 uova, 40 gr di cacao amaro, 350 gr di funghi porcini surgelati, 100 ml di panna da cucina, 1 spicchio d’aglio, 2 cucchiai di olio extravergine d’oliva, ½ bicchiere di vino bianco, sale Lessare le patate in acqua salata, schiacciarle ancora calde, aggiungere la farina, il cacao, le uova, il sale, impastare con cura per amalgamare tutti gli ingredienti. Con l’impasto così ottenuto ricavare degli gnocchi di 2 cm. di spessore ognuno. In una padella rosolare lo spicchio d’aglio con l’olio, toglierlo quando è dorato, aggiungere i funghi ancora surgelati, sfumare con il vino bianco, salare, lasciare cuocere a fuoco moderato per 20 minuti quindi unire la panna. Lessare gli gnocchi in abbondante acqua salata, quando vengono a galla, scolarli e versarli nel sugo con i funghi, far insaporire per pochi secondi quindi servire ben caldi.
Anno nuovo, convivi nuovi per Cantina Valpolicella Negrar. La cantina che nel 1936 ha coniato il nome Amarone, il rosso veronese più famoso al mondo, apre le porte per una domenica al mese agli enoappassionati con proposte culinarie gourmand studiate per esaltare i sapori territoriali di stagione insieme ai vini top quality, i cru selezionati Domìni Veneti, nel cui nome riecheggiano i fasti della Serenissima, di cui la Valpolicella nel ‘500 era parte integrante. Sunday Wine experience. La ricercatezza delle pietanze proposte - dai risotti alle erbe di montagna, dal pesce del lago di Garda al pranzo della
vendemmia sino ai menù con tartufi e castagne - va di pari passo con la complessità dei vini in abbinamento, tutti pluripremiati in concorsi internazionali e dalle guide del settore, che saranno raccontati da un’esperta sommelier e che comprenderanno i vini simbolo della Valpolicella classica, dal Ripasso all’Amarone al passito rosso Recioto. Obbligatoria la prenotazione (referente Natascia Lorenzi tel. 045-6014300 info@dominiveneti,it, evento realizzato al raggiungimento di almeno 15 prenotazioni). Info: www.dominiveneti.it
TORTA MORBIDISSIMA AL CIOCCOLATO
200 gr di cioccolato fondente, 150 gr di burro, 150 gr di zucchero a velo, 4 uova, 3 cucchiai di farina, ½ cucchiaino di sale, 1 cucchiaino di lievito vanigliato per dolci Sciogliere a fuoco basso il burro con il cioccolato. Separare i tuorli dagli albumi. Montare gli albumi a neve ferma con il sale. Sbattere i tuorli con lo zucchero, incorporare il cioccolato fuso con il burro, aggiungere gli albumi montati a neve, la farina setacciata e per ultimo il lievito. Versare nella tortiera e infornare a 150° per un’ora circa. Lasciar raffreddare 15 minuti prima di sformare. Cospargere con zucchero a velo prima di servire.
n. 2 Aprile-Maggio 2013
Dai nostri vigneti alla tua tavola, in un click. www.cantinabertagna.it
Da oggi basta un click per avere direttamente a casa tua i nostri vini. Visita il nostro nuovo sito o contattaci telefonicamente, potrai ordinare in modo semplice e conoscere le nostre produzioni, anche le più premiate come il Montevolpe Rosso 2014 che nel 2018 ha ricevuto le Quattro Viti, il riconoscimento di massima Eccellenza della Associazione Italiana Somelier.
Azienda Agricola Gianfranco Bertagna Strada della Madonna della Porta, 14 _ Cavriana (Mn), Italy Tel. +39.0376.82211 _ info@cantinabertagna.it
Ristorante Carne e Pesce Pizzeria
OSTERIA SELVOLE Strada Selvole n. 23 Castel Goffredo (MN) www.osteriaselvole.it Tel. 0376 770400
Osteria Selvole
Bigoli al torchio alla mantovana osteriaselvole
Ristorante Pizzeria Selvole
gusto & C.
a cura di vittoria bisutti
La Porta Restaurant uno spazio di inclusione, cultura e sostenibilità Un nome che racconta una città in perpetuo divenire: La Porta Restaurant si configura come un passaggio moderno che punta verso un ambiente internazionale. Il locale, infatti, si trova nella zona fieristica del capoluogo emiliano, in prossimità di Porta Europa, la tredicesima porta all’ombra delle due torri. Quest’area della città, poco fuori le mure che racchiudono il centro storico, racconta di uno spazio in perenne espansione verso l’esterno in cui il privato - in questo caso, La Porta Restaurant - tende la mano al pubblico per non permettere alla città di implodere, per lasciarla respirare e seguirne la dilatazione. Il progetto alla base di La Porta Restaurant ha visto la luce nel 2010 ma parliamo di un’idea germogliata nei lontani anni Sessanta, quando la città si trovava in pieno periodo di crescita. Tra la consuetudine e la novità I gestori del locale credono fortemente nella multiculturalità e nell’unione di usanze diverse come mezzo per raggiungere una maggiore completezza sia in cucina che in sala. Lo staff, infatti, è composto da giovani professionisti provenienti da ogni angolo d’Italia e del mondo, dal Regno Unito all’Afghanistan passando per lo stivale. Sicilia, Calabria, Friuli, Basilicata, Emilia: ogni regione italiana trova rappresentanza presso La Porta Restaurant, una storia di integrazione e inclusione che racconta gli ideali perseguiti dal locale. La cucina tradizionale - con un immancabile tocco gourmet - è al centro dell’offerta così come la ricerca sul territorio delle materie prime adatte a ogni piatto e il conseguente studio delle pe-
La sala del ristorante - PH Nikoboi 2020
culiarità e degli accostamenti fra ingredienti. Dal pollo della Valsamoggia - cotto seguendo un metodo che ricorda quello utilizzato tradizionalmente dalle massaie bolognesi - passando per il tartufo dell’Appennino tosco-emiliano fino al celebre salmerino del Corno alle Scale. All’attenzione riposta in cucina, si affianca quella impiegata nella selezione delle etichette presenti nella carta dei vini: oltre 300 nomi custoditi nella preziosa cantina a vista. I PUNTI CARDINE
PH Nikoboi 2020
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Sociale L’impegno contro la fame nel mondo Il locale ha all’attivo una collaborazione con la ONLUS milanese Ristoranti contro la fame, associazione attiva sull’intero territorio nazionale. Lo scorso 6 dicembre, in collaborazione con Azione contro la Fame, La Porta Restaurant ha organizzato una cena a sei mani per raccogliere fondi a sostegno di chi non riesce nemmeno a mettere in tavola un pasto intero al giorno, con l’obiettivo di concorrere all’abbattimento della fame nel mondo, una problematica che affligge tutt’oggi molte zone del pianeta. Per l’occasione, accanto agli chef di casa, si sono messi ai fornelli due pezzi da novanta del calibro di Claudio Sadler, chef stellato Michelin
PH Nikoboi 2021
n. 1 Febbraio-Marzo 2022
re le peculiarità delle materie prime e non solo. Si vanno ad indagare, infatti, le qualità morfologiche del territorio e i metodi di coltivazione o di allevamento di ciò che poi sarà alla base di un’ottima pietanza. Un incontro predestinato Questo percorso è stato intrapreso durante lo studio di uno degli accostamenti più classici, eppure più sorprendenti: quello che vede la morbidezza del latte affiancata alla dolcezza del miele. Si è partiti studiando il miele di melata, coltivato tipicamente grazie all’aiuto dell’abete rosso, tipico dell’ambiente boschivo. A questa tipologia di miele è stato affiancato, poi, il Parmigiano Reggiano: è sorprendente scoprire, infatti, che il legno di abete rosso è proprio quello utilizzato nei caveau dedicati alla stagionatura e alla conservazione del parmigiano. Si tratta, infatti, di una tipologia di legno che, per peculiarità intrinseche, risulta perfetto per lasciare che il formaggio traspiri. Così, miele e latte risultano legati a doppio fino, un incontro inatteso e predestinato al tempo stesso.
del Ristorante Sadler,e Cesare Battisti, chef-patron del Ristorante Ratanà.
Green mobility Meno emissioni per un futuro più verde In un mondo che si muove sempre più velocemente verso un futuro all’insegna della sostenibilità energetica, lo staff di La Porta Restaurant ha posto in essere una collaborazione con il colosso dell’automotive, Porsche Italia, che ha disposto una colonnina di ricarica per veicoli alimentati a energia elettrica proprio nello spazio adiacente al ristorante. I clienti, così, hanno la possibilità di ricaricare la propria auto elettrica direttamente in loco.
Personale Uno staff specializzato di eccellenza Parliamo di una realtà composta prevalentemente da un gruppo di giovani professionisti formati presso l’Alma di Colorno (Parma), la scuola internazionale di cucina italiana e alta formazione per l’ospitalità fondata dal maestro Gualtiero Marchesi. In questo contesto, tutti i ragazzi hanno sposato la filosofia del maestro facendo esperienza concreta in cucina, studiando e lavorando sodo per raggiungere gli obiettivi prefissati.
Sostenibilità La territorialità come filosofia in cucina Per ciò che riguarda le materie prime lavorate in cucina, lo staff di La Porta Restaurant tende a preferire opzioni che prestano maggiore attenzione alla sostenibilità ambientale: scegliendo, per esempio, un salmone di qualità proveniente dal Trentino o dall’Appennino tosco-emiliano più precisamente dal Corno alle scale - si mantiene un minore impatto ambientale e si evita la dispersione di risorse che si avrebbe optando per del pesce proveniente dall’estero.
Formazione Ricerca continua delle materie prime Si punta a fare proprio un approccio curioso al mondo della cucina e delle materie prime che le gravitano attorno, un concetto che diventa ricerca costante sul prodotto. Non ci si limita, quindi, alla preparazione del piatto ma si cer-
La Porta Gennaio Empatia - PH Nikoboi 2021
ca di portare a termine un’analisi dell’elemento che c’è a monte della pietanza finita. In questo, lo staff viene seguito attentamente tramite una formazione continua che mira alla creazione di una realtà sana e attenta alla prestazione lavorativa.
www.laportadibologna.it .
Acqua Una risorsa da valorizzare e proteggere Fra gli elementi da tutelare secondo l’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile presentata dall’ONU ne spicca uno in particolare: l’acqua. Si tratta di una vera e propria fonte di vita che va protetta e valorizzata. In questo, si impegna il team di La Porta Restaurant che fra le proprie fila conta delle idrosommelier in grado di abbinare alla perfezione le caratteristiche particolari dell’acqua ai singoli elementi dei quali si compone il piatto finale. Accostamenti. In cucina, nulla è lasciato al caso: la scelta degli ingredienti da proporre agli ospiti è un vero e proprio percorso
La Porta Bologna Esterni - PH Nikoboi 2020
n. 1 Febbraio-Marzo 2022
Le realtà della zona alla base dei piatti Durante il primo periodo che caratterizza l’ideazione di un nuovo piatto da proporre al pubblico, il team di La Porta Restaurant si spinge a visitare le aziende del territorio in modo da individua-
Autunno - PH Nikoboi2021
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chef
GIUSEPPE D’ERRICO La Madernassa Ristorante La Madernassa Ristorante & Resort scalda i motori e si prepara ad una nuova e sorprendente stagione 2022 ricca di cambiamenti e novità! Al timone della cucina del celebre Ristorante & Resort due stelle Michelin è arrivato l’executive chef Giuseppe D’Errico, affiancato da una straordinaria brigata che nei prossimi mesi sarà tutta da scoprire. Il Ristorante & Resort dopo essere stato recentemente riconosciuto tra i migliori top 30 ristoranti del pianeta secondo la we are smart green guide, si prepara così ad affrontare un’entusiasmante stagione 2022 all’insegna dell’eccellenza e della sostenibilità. “Siamo orgogliosi di comunicare l’arrivo dell’executive chef Giuseppe D’Errico presso la nostra struttura, un talento giovane e di rara sensibilità artistica ed umana – dichiarano all’unisono Ivan Delpiano, Fabrizio e Luciana Ventura – Siamo fortemente convinti che la sua filosofia di cucina saprà interpretare al meglio l’essenza del nostro Resort che è l’espressione radicata del nostro essere autentici, con l’intento di smuovere le corde più profonde dell’anima. Continueremo a lavorare sodo, ogni giorno, con l’amore e la dedizione incondizionata che ci contraddistingue, con la volontà di continuare ad offrire ai nostri ospiti un’accoglienza sempre più unica e di autentica bellezza, un’esperienza totalizzante a contatto con la natura, che è sinonimo di benessere, equilibrio e rigenerazione tra l’armonia, i suoni e i colori dell’ambiente circostante. L’executive chef Giuseppe D’Errico interpreterà con sapienza e tecnica la visione d’intenti che ci accomuna. In questa sempre più grande avventura tra innovazione e futuro ci sosterrà un’appassionata brigata, un team di giovani talenti che farà esplodere la continua voglia di crescere e migliorarsi, senza mai dimenticare il legame indissolubile con la terra dove il Resort da quasi vent’anni affonda le sue salde radici” “Sono onorato ed entusiasta di intraprendere questo nuovo percorso alla Madernassa – dichiara l’executive chef Giuseppe D’Errico – dove il cuore pulsante sarà una cucina consapevole che mette al centro l’uomo chiave della sostenibilità. Un Uomo contemporaneo che deve essere esso stesso sostenibile. Il progetto condiviso insieme alla proprietà indaga attraverso lo sguardo del senso e del cuore, temi di ecologia etico - gastronomica, dove è necessario costruire un nuovo rapporto fra le parti coinvolte, attraverso nuove preparazioni
gastronomiche dove sostenibile è comprendere le conseguenze che possono derivare dalle scelte compiute. E’ comprendere come queste scelte si interfacciano con la sfera economica, come impattano sull’ ambientale e quali sono le condizioni sociali dei soggetti coinvolti nell’intera filiera. L’intento è offrire un concetto di gusto sensoriale che mette in risalto la dualità mente/corpo, non tanto per rovesciare la gerarchia quanto per proporne un pensiero del supplemento, eliminando ogni idea di separazione.” Sulla sua filosofia di cucina lo chef aggiunge “La mia cucina è percezione, non solo immediatezza dell’attimo in cui la bocca distrugge ciò che viene ingerito. E’ percezione d’insieme del sentire. E’ universo difficile, non estraneo al suo tempo e al suo spazio. Fantasia, passione, esperienza, questi sono gli ingredienti semplici, intimi ed emozionali della mia cucina, dove il sentire la “materia prima” ha uno spazio percettivo nel gusto come senso più “esteso”, diffuso e sinestetico. Il cibo è strumento quotidiano, mezzo invasivo e pervasivo con specifiche funzioni energetiche e nutritive ma che, come tale, possiede contenuti che superano le funzioni stesse”. Lo Chef Giuseppe D’Errico e parte del team sono già all’opera per preparare l’apertura. Alcuni di noi non si sono mai fermati per dedicarsi a tutto quanto può rallentare ma non si può mai fermare. Parliamo per esempio dell’orto dove chi da tempo se ne prende cura, ha progettato la nuova stagio-
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ne in relazione alle necessità della rotazione colturale e iniziato a preparare il terreno per le future semine. Mani esperte sono state indispensabili anche per le potature della vigna e del frutteto, ma anche per curare il giardino delle aromatiche e l’area boschiva per fare in modo che possano sempre regalare frutti, aromi, erbe spontanee e radici, fonti inesauribili per la nostra cucina che punta sulla natura per creare quell’’unicità esperienziale inconfondibile da far vivere agli ospiti del Resort. Nei prossimi giorni con lo Chef si prepareranno le basi per far ripartire il semenzaio, avere i primi vegetali pronti e le piante da mettere a dimora in primavera in linea con le sue esigenze di cucinare sempre materie prime di qualità eccelsa nel rispetto delle stagioni e della natura. “Una cosa è certa – proseguono Fabrizio Ventura e Ivan Delpiano- investiremo molto, come è da sempre nel nostro dna, per sostenere e dare risalto a chi si riconosce in questo percorso progettuale, sentendosi parte importante di un team e non solo di un gruppo di lavoro. Il valore individuale di ciascuno è una risorsa preziosa e ciascuno deve avere il suo giusto spazio. Presto sarà il momento di dare voce al nostro Direttore di sala, al Maitre, al Sommelier e a tutti coloro che saranno sempre pronti ad accogliere gli ospiti per accompagnarli alla scoperta di quanto il resort può offrire e a chi con professionalità saprà contribuire a trasformare l’esperienza di gusto totalizzante in un’autentica opera d’arte. Il 2022 segnerà una nuova importante evoluzione per La Madernassa Ristorante & Resort . Ci eravamo ripromessi di alzare ulteriormente l’asticella rispetto agli anni precedenti e lo stiamo facendo individuando importanti figure professionali per i ruoli di Chef de cuisine, pastry Chef e sous Chef, che saranno complementari e in perfetta sintonia con l’executive Chef Giuseppe D’Errico. Le novità e sorprese non finiscono qui….” Le porte del Ristorante si apriranno agli ospiti a fine Marzo, dopo aver completato la riorganizzare degli spazi in cucina, gli interventi che riguarderanno le sale che accolgono gli ospiti e la terrazza che si affaccia sulle Langhe e il Monviso, tutto per rendere l’atmosfera sempre più accogliente e a misura di chi ama il buon vivere.
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La pizza in teglia che sprigiona il sapore della Calabria
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Campana pizza in teglia raccoglie il sapore, la tradizione e la storia di un territorio attraverso la ricerca da parte di Daniele Campana, artigiano della pizza in teglia, della materia prima che meglio di qualsiasi altra possa raccontare il territorio
Questa è la pizza evocativa di Campana che racchiude la storia di un territorio, la tradizione calabrese, le storie dei tanti artigiani scelti in maniera certosina dal pizzaiolo. Daniele la definisce “evocativa”, perché ciascun prodotto racchiude sempre un ricordo personale dell’infanzia, dei
viaggi, delle sue esperienze culinarie. «Ogni momento vissuto all’esterno della pizzeria è per me un momento di arricchimento che cerco di trasferire e raccontare attraverso la pizza: è l’elemento attraverso il quale interpretare un pensiero personale, oppure un momento vissuto». Lui stesso ci racconta com’è nata la pizza che, meglio di qualsiasi altra, spiega il suo concetto di “pizza evocativa”. «Mia nonna Maria - spiega Campana -, è fra le persone che mi hanno più influenzato nella mia crescita personale e professionale». Era una grande cuoca, una contadina instancabile, e proprio a lei ha dedicato la pizza Nonna Maria, con mozzarella fichi, ‘nduja e ricotta affumicata di capra. È stata pensata e studiata con la finalità di rievocare gli istanti che trascorreva con nonna Maria nel tragitto da casa
a Calabria raccontata attraverso la pizza in teglia che diviene espressione di storia, tradizione e del lavoro artigianale del territorio. Per lui la pizza in teglia è una vocazione. Figlio d’arte, ha vissuto la sua infanzia fra i sacchi di farina, pasta madre, lieviti e farciture. Quando usciva dal laboratorio dell’gastronomia di famiglia, nel centro di Corigliano Calabro, scappava in cucina da nonna Maria per scoprire le ricette tipiche della tradizione calabrese. È cresciuto così Daniele Campana. Anima visionaria che non ha mai avuto dubbi riguardo al suo futuro collaborando con l’attività di famiglia radicata nel territorio calabrese dal 1990 e stravolgendone letteralmente l’identità. «È stato un cambio naturale, anche se inizialmente i miei genitori non capivano perché io puntassi unicamente ad un prodotto. Io, però, avevo una passione da seguire e un sogno da realizzare: trasferire tutti i sapori della Calabria nella pizza in teglia che diviene un piatto per raccontare la storia di tanti artigiani che lavorano la terra con dedizione e impegno».
di marco morelli ai campi: «Racchiude i sapori e i profumi della colazione che consumavamo assieme a mia nonna quando andavamo a sistemare le vigne. La mia è stata una ricerca continua, incessante che prestava attenzione ad ogni singola nota più o meno acida di ogni materia prima, alla dolcezza come al profumo. Per arrivare alla pizza che oggi metto sul banco ho conosciuto fornitori, agricoltori, assaggiato prodotti fino ad arrivare alla pizza che esprime il pane fichi, ‘nduja e ricotta che preparava Maria». In questo senso la sua pizza è un viaggio dentro e fuori: non è soltanto questione di qualità, ma di scavo e di ricerca. In carta sono inserite 45 pizze che ogni giorno di alternano sul banco. Sono 15 le pizze stagionali fisse, 15 classiche, 15 quelle richieste maggiormente. «La difficoltà più importante riscontrata è stata di far accettare al pubblico la stagionalità dei prodotti. Non si troverà mai la pizza fichi, ‘nduja e ricotta in ottobre, al massimo ci sarà la sua reinterpretazione con la fichi, ‘nduja e ricotta. Il mio lavoro si basa sul rispetto della terra, dei suoi cicli e del lavoro dei contadini». La collaborazione con le realtà locali è fondamentale per Daniele Campana che investe circa l’80% del suo indotto in materia prima prodotta in Calabria. «La mia pizza è espressione della terra in cui sono nato e cresciuto - spiega - Mi auguro solo che in futuro io possa rifornirmi anche della farina in un molino del mio territorio capace di guardare e puntare alla qualità più che alla quantità».
Pizza in teglia
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Daniele Cempana
Campana Pizza in teglia
via Nazionale 80, Corigliano Calabro (Cosenza) tel. +39 0983 887524 www.facebook.com/PizzeriaCampana Orario di apertura 9.00 -23.00 chiusura il mercoledì Totale 90 mq Laboratorio 40 mq Spazio alla vendita 15 mq Cucina a Vista 30 mq Cucina piano superiore 60 mq Post a sedere interni 6
Foto Scura Design
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Sana Slow Wine Fair aspettative molto alte
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a prima edizione di Sana Slow Wine Fair, la manifestazione internazionale dedicata al vino buono, pulito e giusto, si terrà in presenza a Bologna da domenica 27 a martedì 29 marzo 2022. L’evento, organizzato da BolognaFiere con la direzione artistica di Slow Food e la collaborazione di FederBio, era in programma alla fine di febbraio: lo slittamento è stato deciso per favorire lo svolgimento in sicurezza e agevolare la partecipazione degli operatori nazionali e internazionali che stanno dimostrando grande attenzione a questo nuovo evento. A Bologna arriveranno cantine provenienti da tutta Italia e dall’estero: Albania, Argentina, Bosnia, Brasile, Bulgaria, Cile, Croazia, Francia, Germania, Macedonia, Montenegro, Perù, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna e Stati Uniti. Un giro del mondo insieme ai grandi vini che rispondono ai principi della Slow Wine Coalition e che sono ispirati dal Manifesto Slow Food per il vino buono, pulito e giusto: sostenibilità ambientale, tutela del paesaggio e del ruolo culturale e sociale delle aziende vitivinicole nei propri territori.
Vendemmia dell’uva Nebbiolo a Serralunga. Foto di Andrea Cairone su Unsplash
Rancio sec del Rousillon, Francia, Presidio Slow Food. Vino Rancio Secco Roussillon. Foto Pierre Parcè
“Sana Slow Wine Fair sarà una preziosa occasione di confronto per un settore in forte espansione che fonde la cultura enologica agli aspetti legati alla sostenibilità, all’etica nella produzione e alla biodiversità – dichiara Gianpiero Calzolari, Presidente BolognaFiere – temi che per produttori e consumatori sono prioritari e sui quali possiamo vantare un’esperienza trentennale con l’organizzazione di SANA, la più importante manifestazione dedicata al mondo del biologico e del naturale. Considerata l’attuale situazione dell’emergenza sanitaria, il posticipo di questa prima edizione di Sana Slow Wine Fair consentirà di favorire l’arrivo di operatori e appassionati e ci permetterà di accoglierli in sicurezza”. Sono tutte confermate le iniziative che costituiscono la struttura portante della manifestazione.
SLOW WINE FAIR È LA MANIFESTAZIONE INTERNAZIONALE DEDICATA AL VINO BUONO, PULITO E GIUSTO.
Nebbia mattutina sui vigneti in Toscana, Italia. Greve in Chianti. Foto di Ken Shono su Unsplash
Per permettere la massima partecipazione a tutti i delegati che fanno parte della Slow Wine Coalition, i convegni sui tre temi del Manifesto Slow Food per il vino buono, pulito e giusto saranno organizzati online nella settimana antecedente alla tre giorni bolognese. A inaugurare Sana Slow Wine Fair, in presenza a BolognaFiere, un’assemblea plenaria in cui saranno presentati i temi discussi durante i convegni, sintesi della rivoluzione nel mondo del vino che desidera portare avanti la Slow Wine Coalition. Rimangono confermate le tre giornate dedicate ai professionisti del settore – domenica 27, lunedì 28 e martedì 29 marzo - ideali per ristoratori, enotecari, importatori, distributori, cuochi e sommelier per incontrare, conoscere, confrontarsi e stringere affari con alcune tra le migliori cantine italiane e di un gruppo molto selezionato di aziende internazionali. Gli appassionati potranno partecipare alla Sana Slow Wine Fair nella giornata di domenica 27 marzo, per degustare le migliaia di etichette proposte e dialogare con i produttori. A tutti i visitatori sono inoltre dedicate le nove Masterclass, che sotto la guida di produttori ed esperti,
Rancio sec del Rousillon, Francia. Foto Pierre Parcè
consentiranno di approfondire le filosofie di produzione che sono dietro ai grandi vini in degustazione”, conferma Giancarlo Gariglio, coordinatore Slow Wine Coalition. Tutti i dettagli della prima edizione di SANA SLOW WINE FAIR saranno resi noti durante una conferenza stampa digitale che si terrà nelle prossime settimane. Il servizio di biglietteria tornerà a essere attivo la prossima settimana. Sana Slow Wine Fair è possibile grazie al supporto di moltissime realtà che credono in questo progetto. A nome di tutte, ringraziamo i main partner: Consorzio Parmigiano Reggiano, FPT, Reale Mutua, UniCredit.
La prima edizione è stata posticipata per agevolare la partecipazione degli operatori, dei professionisti e dei visitatori
Uva madrasa, Azerbaigian, Presidio Slow Food. Foto Oliver Migliore
aziende italiane l’impresa di fare impresa
a cura di marco morelli
Tenuta Villa Bellini Viticoltura biologica di precisione. Tenuta Villa Bellini è un’azienda vitivinicola, situata nel cuore della Valpolicella, che si estende su sei ettari di terreno, quattro dei quali dedicati alla coltivazione della vite. I terreni costituiti da un intreccio di basamenti di rocce calcaree e calcarenitiche eoceniche, ricoperte da un sottile strato di terra, sono votati a una viticoltura biologica di precisione, attuata nel rispetto del brolo, della flora e della fauna. La viticoltura biologica di precisione prevede degli interventi minimi in vigna effettuati nel rispetto della biodiversità: il principale sistema di nutrimento del terreno è il sovescio, l’irrigazione è esclusivamente di soccorso e i trattamenti e le fertilizzazioni biologici sono eseguiti solo quando strettamente necessari e solo per i vigneti che ne hanno bisogno. Quattro sono i principali vitigni autoctoni della zona coltivati a Tenuta Villa Bellini secondo questo metodo: Corvina, Corvinone, Rondinella e Molinara. I vitigni coltivati a spalliera verticale e a pergola crescono in filari molto stretti, ad alta densità, che assicurano una maggiore qualità delle uve a discapito di una bassa resa per ettaro e, al tempo stesso, permettono una lavorazione agricola esclusivamente manuale.
UN’ATTENZIONE COSTANTE ALLA QUALITÀ E ALLA TRADIZIONE SECOLARE DELLA VALPOLICELLA, CON UN APPROCCIO DI NUOVA GENERAZIONE IN GRADO DI ESTRARRE DA OGNI VITE IL VALORE PIÙ AUTENTICO DI QUESTA TERRA.
La vendemmia è svolta a mano attraverso un’accurata selezione dei grappoli. In cantina giungono solo le uve sane e perfettamente mature, mentre quelle non idonee vengono restituite alla terra. L’appassimento avviene in maniera naturale, con la sola ventilazione del fruttaio, affinché ogni singolo grappolo d’uva riesca a esprimere al meglio il proprio potenziale aromatico. La fermentazione è spontanea e si attua attraverso microvinificazioni con piccole quantità di uva la cui suddivisione è scandita dal tempo di raccolta. Mentre in una bottaia composta da tonneaux da cinquecento litri e da botti da duemila litri di rovere francese dalla
tostatura delicata avviene l’affinamento dei vini. Ogni fase della vinificazione è svolta nella cantina storica della tenuta, sotto la costante supervisione di Erica Preosto, enologa responsabile del coordinamento della vigna e della cantina, e di Enrico Nicolis, l’enologo consulente. Entrambi sono stati allievi del professore Roberto Ferrarini, enologo innovatore che ha contribuito alla rinascita dell’Amarone.
La Cantina
I vini di Tenuta Villa Bellini sono il frutto della tradizione vitivinicola secolare della Valpolicella. Sono vini secchi, privi di residuo zuccherino e concepiti con l’obiettivo di ottenere una buona bevibilità per soddisfare le esigenze di mercato. Tre sono le referenze prodotte, ognuna con un proprio carattere. Tirele Valpolicella DOC Classico Superiore, un rosso vivace, le cui note speziate sono bilanciate dal sentore di frutti rossi, come lampone e mirtillo rosso, con aromi floreali e balsamici. Sottolago Valpolicella Ripasso DOC Classico Superiore, un vino rosso dalle note fruttate di ciliegia, ribes nero, mora e spezie dolci con una chiusura secca, che lo rendono ricco ed elegante. Centenarie Amarone della DOCG Valpolicella, con un delicato richiamo all’appassimento rinvigorito da un’ampia gamma di profumi quali mora, ciliegia, marasca e prugna, tabacco, cacao, pepe e cannella, è un vino rosso risultato di un lungo tempo di produzione.
IN TENUTA VILLA BELLINI LA SELEZIONE E LA RACCOLTA SONO MANUALI, LE FERMENTAZIONI SPONTANEE E LA PRODUZIONE SCANDITA DA MICROVINIFICAZIONI.
A PROPOSITO DI TENUTA VILLA BELLINI L’azienda agricola ha sede a Villa Bellini, una storica dimora risalente al Settecento posta sulle colline terrazzate di Castelrotto in Valpolicella, frazione del comune di San Pietro in Cariano (VR). La Tenuta Villa Bellini, circondata da un antico brolo – il giardino comprensivo di orto e frutteto che circonda un’abitazione –, si estende su sei ettari di terreno dove, tra vigne e ulivi, crescono cipressi secolari. Questo paesaggio incontaminato, popolato da una biodiversità unica, è impreziosito da una sorgente nascosta in una grotta e un laghetto che si tuffa nel bosco. www.tenutavillabellini.com
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Ostriche e champagne Tutta colpa dell’umami Quasi 7 milioni di bottiglie. E voilà. Brut, rosé o millesimato lo Champagne è ben presente sulle tavole degli italiani. Settimo mercato al mondo in termini di volumi. La domanda maggiore è di bollicine pregiate: i millesimati, vini ottenuti da uve di una sola vendemmia e le cuvée speciali, che costituiscono il top di gamma di ogni produttore, rappresentano il 9% delle importazioni. Mentre gli Champagne rosé si attestano al 6,6% del mercato. Non è un caso che i segreti degli abbinamenti tra cibi e Champagne siano stati nel 2021 al centro dell’attenzione dell’Académie du Champagne, l’evento che il Bureau du Champagne Italia dedica all’alta formazione. L’appetibilità degli alimenti, infatti, dipende da sapori e aromi. Tuttavia se in Occidente riconosciamo i gusti fondamentali - il salato, il dolce, l’acido, l’amaro – spesso ignoriamo l’umami, il gusto “saporito” (questa la traduzione dal giapponese), caratteristico del brodo di carne, dell’intenso aroma dei funghi shitake e della succulenza dei frutti di mare. Nella cucina occidentale, l’umami non è conosciuto al pari degli altri; inoltre, poiché è stato scoperto in Giappone, si tende ad associarlo ai soli piatti del Sudest asiatico. Mentre al contrario già nel 1825 il francese Brillat-Savarin, in un suo celebre trattato, aveva definito “il gusto essenziale di carne”. Anche se solo nel 2000 i neurobiologi hanno dimostrato l’esistenza di recettori dell’umami sulla lingua. Gli studi sulla presenza di umami nelle bevande poi sono molto rari. Tuttavia l’attenzione dei ricercatori verso l’umami del sake ha indotto a studiare la presenza di glutammato nei vini della Champagne, anch’essi affinati sui lieviti, ed ha aperto la porta a ipotesi scientifiche sulla combinazione tra il glutammato dello Champagne e i ribonucleotidi contenuti negli alimenti. L’abbinamento tra ostriche e Champagne è frutto solo di cultura gastronomica e tradizione? In realtà, il successo perdurante di questo binomio si spiega meglio a partire dai livelli di aminoacidi liberi e glutammato nella chimica degli
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Champagne, sviluppata dal prolungato contatto con i lieviti esausti, che con l’elevato contenuto di glutammato e nucleotidi dell’ostrica europea. I sommelier possono anche pensare che l’abbinamento funzioni per via del sapore salmastro, salino e minerale dell’ostrica e del vino ma è a livello molecolare che, con ogni probabilità, si de-
di anna maria catano
creta il successo dell’accostamento. È grazie a questa interazione a livello molecolare che questo matrimonio di sapori permane vincente in tutte le culture. Profumi e texture possono essere oggetto di preferenze ma la forza di questo sapore è saldamente ancorata alla scienza del gusto. Info: www.champagne.it
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sport
a cura di michela Toninel
confermata la 20^ Gruppo Bossoni Brescia Art Marathon Ora è ufficiale: la 20^ Gruppo Bossoni Brescia Art Marathon si correrà domenica 13 marzo 2022. Nessuna “data da destinarsi” o posticipo. L’A.S.D. Rosa Running Team e le istituzioni cittadine si sono confrontate quotidianamente in questo periodo decidendo proprio in questi giorni che esistono tutte le condizioni perché la data dell’evento podistico bresciano rimanga quella già fissata e si possa correre in completa sicurezza per il running. Confermato anche il programma della giornata con i tre appuntamenti agonistici tradizionali: la maratona (42,195 km), la mezza maratona (21,097 km) e la 10K. Gruppo Bossoni Brescia Art Marathon (BAM) è una gara competitiva internazionale su strada individuale, maschile e femminile. La competizione si svolge a Brescia, in primavera, ma da anni accoglie professionisti e amatori da tutta Italia. Alla maratona possono iscriversi donne e uomini dai 20 anni. L’evento sportivo coinvolge da sempre l’intera città con eventi ed iniziative di ampio respiro, legate all’arte, al cinema e alla musica. Il progetto si pone come ponte d’unione tra la passione per lo sport – nello specifico la corsa – e la scoperta del nostro territorio: ricco di storia, arte e tradizione. ISCRIZIONI APERTE Ci si può già iscrivere alla 20^ BAM e il consiglio ai maratoneti è di non temporeggiare: i primi ad acquistare il pettorale potranno godere di tariffe agevolate. Come lo scorso anno, infatti, il passaggio alla quota di iscrizione più alta è dato dal superamento di un determinato numero di partecipanti. Da non sottovalutare neanche l’imposizione di un numero chiuso di partenti (4.000) dettato dal protocollo anti-Covid.
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ste dai protocolli: ingressi contingentati in aree ristrette, distanziamento sociale, mascherina ffp2 sempre indossata nelle fasi di ritrovo, in partenza e nei primi 500 m di gara. Le stesse misure saranno adottate anche all’arrivo (con ripristino della mascherina) e nelle aree di flusso in uscita; I pettorali saranno consegnati sabato 12 marzo con verifica del Green Pass BASE e ritiro modulo di Autocertificazione 2022. Agli atleti verrà consegnato un braccialetto che consentirà loro di arrivare direttamente in zona ingresso griglie la domenica mattina. Il ritiro del pettorale il giorno della competizione verrà permesso ai soli atleti provenienti da località distanti più di 100 km da Brescia;
LA SICUREZZA PRIMA DI TUTTO Il comitato organizzatore della BAM ha già stilato il protocollo anti-Covid contenente le misure che verranno adottate durante lo svolgimento della gara, che ovviamente verrà aggiornato nel caso in cui la situazione pandemica muti. Tra le regole principali, dettate per tutelare la sicurezza di tutti, ricordiamo: Si accetteranno atleti muniti di Green Pass BASE con in aggiunta anche la compilazione del modulo di Autocertificazione 2022 e prova della temperatura in accoglienza;
Sarà predisposto il servizio deposito borse personali, che potranno essere consegnate agli addetti entro e non oltre le 7.30 della domenica mattina. Sarà cura dell’organizzazione dispiegare idoneo personale per la vigilanza degli accessi, sia pedonali che veicolari, per la prevenzione di assembramenti e per la custodia degli effetti personali che gli atleti lasceranno all’interno delle proprie vetture durante lo svolgimento della competizione ( nel grande parcheggio stadio dedicato ai soli concorrenti). I ristori lungo i percorsi come da regolamento Fidal saranno allestiti su una superficie lineare di circa 50 metri ed erogheranno solo prodotti (sia liquidi sia solidi) sigillati e monodose che l’atleta raccoglierà autonomamente dai tavoli posti in essere dalla manifestazione per evitare qualunque contatto con il personale dell’organizzazione.
Verranno applicate le misure necessarie previ-
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motori
giovanzana dal 1964 concessionaria ufficiale renault e dacia
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a storica Concessionaria Giovanzana, operativa nel settore automotive e nel territorio mantovano dal 1964 in qualità di Concessionaria Ufficiale Renault e Dacia, si contraddistingue da 58 anni per l’attenzione al cliente, la qualità dei servizi offerti, i prezzi competitivi delle auto proposte e dei servizi al cliente. Nelle sedi di Porto Mantovano e Casalmaggiore, è possibile toccare con mano le ultime arrivate di casa Renault e Dacia: tra le tante, nuova Renault Arkana Full Hybrid, il suv ibrido sportivo che ha rivoluzionato il mercato, oppure la più chiacchierata Dacia Spring, l’auto 100% elettrica accessibile a tutti o Nuovo Dacia Jogger, la famigliare 7 posti dal prezzo imbattibile. Il futuro inoltre bussa alla porta della Concessionaria ed è già ordinabile l’auto emblema della rivoluzione elettrica Renault, la Nuova Mégane E-Tech 100% elettrica: rivoluzionaria nel design, con un corpo da berlina compatta, stile crossover, posteriore scolpito e linee sportive; rivoluzionaria nella tecnologia grazie al sistema multimediale OpenR link con Google integrato e al nuovo ed esclusivo Harman Kardon sound system in grado di offrire i più alti livelli di definizione audio; rivoluzionaria nella motorizzazione, in grado di garantire un’autonomia senza precedenti che non soffre delle variazioni climatiche. Ma non è tutto: con il 2022 Giovanzana si rinnova e si apre al mercato dell’usato e diventa Concessionaria Multimarca, ampliando il parco riservato ai veicoli d’occasione e km0; vetture ricondizionate, come nuove, con la garanzia di eccellenza Giovanzana e la certezza di essere affiancati da tecnici professionisti nei servizi post vendita. Un consulente esperto è a vostra disposizione sia in salone che online, per illustrarvi tutte le caratteristiche dell’auto dei vostri sogni e per prepararvi un preventivo trasparente e di semplice lettura, approfittando anche degli incentivi di cui potrete usufruire. Trovate tutte le informazioni e il catalogo delle vetture sul sito www.giovanzana.eu, chiamando al numero 0376 399161, o scrivendo al nostro servizio di Customer Care alla mail customercare@giovanzana.eu.
di paolo carli
Dacia Jogger Extreme
Nuova Renault Mégane E-TECH Electric Per Renault la nuova Mégane E-Tech 100% Electric rappresenta un nuovo inizio. Nata a Douai, già soprannominata la nuova ElectriCity, la nuova arrivata nella Casa della Losanga non è solo la prima Mégane a fare a meno di qualsiasi genere di combustibile: a trasformarsi è anche il concetto stesso dell’automobile, oggi berlina compatta, stile crossover, a vocazione urbana e dagli interni digitalizzati a più non posso. Di certo con la nuovissima Mégane E-TECH Electric, Renault segna l’inizio di un nuovo capitolo della rivoluzione elettrica iniziata circa 10 anni fa. Nuova Renault Mégane E-Tech Electric sarà declinata in due combinazione di motore e batterie. Versione EV40 equipaggiata di propulsore da 130 cv di potenza, 250 Nm di coppia e batterie da 40 kWh, per un grado di autonomia di circa 300 km. Di serie, sistema di ricarica in AC (corrente alternata) fino a 22 kW e in DC (corrente continua) fino a 85 kW, prezzi a partire da 37.100 euro, eventuali incentivi pubblici esclusi. La versione EV60 si differenzia per l’upgrade del motore a quota 218 cv e 300 Nm e della batteria a 60 kWh di capacità, autonomia stimata di 470 km. Ricarica di serie in AC fino a 22 kW e DC fino a 130 kW, prezzi da 41.700 euro. Ogni Megane E-Tech Electric beneficia di una garanzia di 2 anni per il veicolo e di 8 anni (o 160.000 km) per la batteria, inclusi i servizi di assistenza in caso di panne d’energia.
In alto: la nuova Renault Arkana Full Hybrid
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the new 2 Active Tourer a cura di paolo carli
Funzionalità, piacere di guidare tipico di BMW e un approccio estremamente progressista caratterizzano la nuova BMW Serie 2 Active Tourer. La seconda generazione della sportiva eclettica per il segmento delle compatte premium emana un dinamismo visivo ed uno stile deciso grazie al design pulito di BMW. I suoi interni totalmente ridisegnati combinano varie possibilità di utilizzo con un design moderno e un BMW Curved Display sullo stile della BMW iX. Inoltre, la nuova Serie 2 Active Tourer è all’avanguardia in materia di motorizzazioni, assistenza al guidatore, controllo/ funzionamento e connettività. La semplice funzionalità, il profilo innovativo e l’equipaggiamento di serie - che supera ampiamente quello del modello precedente e si distingue dai concorrenti - fanno della nuova BMW Serie 2 Active Tourer una proposta particolarmente attraente per i consumatori più attivi e amanti del lifestyle. Al momento del lancio saranno disponibili quattro varianti di modello con trazione anteriore e potenze da 100 kW/136 CV a 160 kW/218 CV. Il nuovo modello sarà costruito nello stabilimento BMW di Lipsia e la sua struttura progettata per ospitare sia motori a combustione sia sistemi di propulsione elet-
trificati. Due modelli ibridi plug-in saranno aggiunti alla line-up pochi mesi dopo il lancio. DESIGN carattere da moderno crossover, front-end incredibile, proporzioni dinamicamente allungate Il design esterno della nuova BMW Serie 2 Active Tourer riunisce gli elementi del lifestyle e la raffinatezza estetica in un moderno profilo da crossover. Il trattamento delle superfici, pulito e ridotto, emana prodezza sportiva e presenza sicura. La nuova BMW Serie 2 Active Tourer è dotata di serie di fari full-LED. I fari adottivi a LED con illuminazione in curva, abbaglianti e anabbaglianti, luci diurne, luci per traffico autostradale e luci integrate per il maltempo sono nella lista degli optional. I montanti anteriori molto più inclinati rispetto al modello precedente, una serie dii finestrini laterali allungati, le maniglie delle porte a filo e i montanti posteriori sottili fanno la loro parte nella silhouette dinamica della nuova vettura. I nuovi bordi delle portiere realizzati intorno ai montanti anteriori contribuiscono a donare una visibilità all-around. Con i suoi ampi bordi e le sottili unità LED, la parte posteriore della nuova BMW Serie 2 Active Tourer ha una figura particolarmente muscolosa.
I terminali di scarico sono integrati nella parte posteriore e sono nascosti in ognuna delle varianti di modello. A seconda della variante del modello, sono montati di serie cerchi in lega leggera da 16 o 17 pollici. Come optional sono disponibili cerchi in lega leggera fino a 19 pollici. La nuova BMW Serie 2 Active Tourer può essere ordinata anche nell’allestimento Luxury Line o con un pacchetto M Sport in alternativa alla specifica di base. Per gli esterni sono disponibili due verniciature non metallizzate e nove vernici metallizzate. AMBIENTE PREMIUM PROGRESSIVO E AMPIA FUNZIONALITÀ interna Le dimensioni e la versatilità dell’abitacolo della nuova BMW Serie 2 Active Tourer sono esaltate dall’indispensabile riprogettazione introdotta nella seconda generazione. La geometria dell’abitacolo e una serie di dettagli si ispirano al concept degli interni e della tecnologia dell’ammiraglia BMW iX. Questo crea un ambiente premium all’avanguardia, le cui caratteristiche chiave includono il pannello degli strumenti sottile, il BMW Curved Display, il bracciolo “galleggiante” con pannello di controllo integrato e una riduzione generale del numero di elementi di controllo fisici. Lo spazio sotto il bracciolo viene utilizzato come vano portaoggetti, mentre l’area
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davanti ad esso ospita dei portabicchieri di dimensioni generose e uno slot per smartphone di recente progettazione. Qui il telefono rimane visibile sia al guidatore che al passeggero e può essere ricaricato senza fili. La nuova BMW Serie 2 Active Tourer offre agli occupanti dei suoi cinque posti un comfort anche sulla lunga distanza notevolmente migliore rispetto al suo predecessore. I sedili multi-regolabili di nuova generazione possono essere ordinati anche in pelle Sensatec perforata o Vernasca come optional. Nella lista degli optional ci sono anche i sedili sportivi con zone di rinforzo e posto per le spalle, regolazione elettrica (inclusa la funzione memoria), supporto lombare e funzione per massaggi. Anche il comfort acustico e la protezione degli occupanti sono stati intensificati. Infatti, un nuovo airbag con interazione tra il guidatore e il passeggero anteriore si aggiunge al concetto di sicurezza passiva integrata. Un vano portaoggetti e i sedili posteriori regolabili contribuiscono alla corretta funzionalità dell’auto nel suo uso quotidiano e nei viaggi più lunghi. Con gli schienali posteriori in posizione di carico, la capacità del bagagliaio aumenta di ben 90 litri. I sedili posteriori possono anche scorrere in avanti fino a 13 centimetri. Questo e gli schienali dei sedili posteriori frazionabili/abbattibili 40 : 20 : 40 offrono ai clienti un vano di carico che può essere utilizzato per una moltitudine di scopi. La capacità del bagagliaio è di 470 -1.455 litri nella BMW 218i Active Tourer e nella BMW 218d Active Tourer e di 415 - 1.405 litri nella BMW 220i Active Tourer e nella BMW 223i Active Tourer. Il funzionamento automatico del portellone posteriore è di serie, mentre un gancio di traino elettrico può essere ordinato come optional. CLIMATIZZATORE AUTOMATICO BI-ZONA, VOLANTE SPORTIVO E BMW MAPS DI SERIE Ampia la dotazione di serie. Oltre al sistema di navigazione BMW Maps sono di serie quattro porte USB-C e una presa di corrente da 12 V sia nella console centrale che nel bagagliaio, il climatizzatore automatico bi-zona intelligente, il volante sportivo in pelle, il sensore pioggia con controllo dei tergicristalli e attivazione automatica dei fari, un maggior numero di sistemi di assistenza alla guida rispetto al
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modello precedente e il Park Assist con telecamera per la retromarcia. I clienti possono ordinare rivestimenti interni di alta qualità, così come superfici Sensatec per il cruscotto e i rivestimenti delle porte anteriori con accattivanti cuciture a contrasto. Altri elementi che rendono l’abitacolo premium sono un pacchetto di specchietti extra, un’illuminazione ambientale, un tettuccio panoramico in vetro e un Harman Kardon Sound System. BMW SERIE 2 ACTIVE TOURER: ALL’AVANGUARDIA NELLA TECNOLOGIA INNOVATIVA DELLA PROPULSIONE I motori a combustione ampiamente migliorati aumentano il piacere di guidare e riducono il consumo di carburante e le emissioni, mentre l’ultima generazione del cambio a doppia frizione Steptronic a sette rapporti - ora di serie per tutte le varianti di modello - è altrettanto efficiente. Una nuova versione della tecnologia Mild Hybrid 48V debutta nella BMW 223i Active Tourer (consumo di carburante: 6,6 - 6,0 litri/100 km [42,8 - 47,1 mpg imp]; emissioni di CO2 combinate: 149 - 137 g/km nel ciclo di prova WLTP) e BMW 220i Active Tourer (consumo di carburante: 6,5 - 5,9 litri/100 km [43,5 - 47,9 mpg imp]; emissioni di CO2 combinate: 148 - 133 g/km nel ciclo di prova WLTP). Il motore elettrico integrato nel cambio automatico supporta il motore a combustione con una potenza ora aumentata a 14 kW/19 CV. La nuova BMW 223i Active Tourer ha una potenza di 160 kW/218 CV (generata dal motore a combustione 150 kW/204 CV e dal sistema di propulsione elettrica 14 kW/19 CV), e la BMW 220i Active Tourer sviluppa 125 kW/170 CV (generata dal motore a combustione 115 kW/156 CV e dal sistema di propulsione elettrica 14 kW/19 CV). Dal lancio è disponibile anche la BMW 218i Active Tourer da 100 kW/136 CV (consumo di carburante: 6,8 - 6,2 litri/100 km [41,5 - 45,6 mpg imp]; emissioni di CO2 combinate: 154 - 140 g/km nel ciclo di prova WLTP). Tutti i motori a benzina sono caratterizzati da un nuovo processo di combustione e un sistema a doppia iniezione. Il motore diesel che equipaggia la nuova BMW 218d Active Tourer (consumo di carburante: 5,3 - 4,8 litri/100 km [53,3 - 58,9 mpg imp]; emissioni di CO2 combinate: 138 - 125 g/km nel ciclo di prova WLTP) impiega pistoni a basso attrito e una
sovralimentazione a due stadi con una maggiore efficienza. La potenza massima è di 110 kW/150 CV. La line-up si espanderà ulteriormente nell’estate del 2022 con l’aggiunta di due modelli ibridi plug-in. Questi saranno dotati per la prima volta della tecnologia BMW eDrive di quinta generazione, migliorando il dinamismo e dando loro un’autonomia elettrica significativamente più lunga. SPORTIVITÀ E COMFORT SULLE LUNGHE DISTANZE IN PERFETTA ARMONIA La tecnologia del telaio della nuova BMW Serie 2 Active Tourer è stata progettata per offrire in ogni situazione il consueto stile sportivo del marchio unito a un comfort di guida straordinario. Con una struttura della carrozzeria che riduce il peso e aumenta la rigidità, un interasse lungo e cingoli più larghi rispetto al suo predecessore, il design basico della vettura contribuisce a completare il modello ideale. La precisione e l’agilità dello sterzo sono state migliorate da aggiornamenti mirati per l’assale a molla monoblocco anteriore e l’assale posteriore a tre bracci. La funzione di limitazione dello slittamento delle ruote semi-automatica, di serie, migliora sia la trazione che la stabilità direzionale. Il sistema di frenata integrato è un’altra nuova caratteristica, così come l’ammortizzazione, in funzione dell’escursione, per l’asse anteriore. Le sospensioni adattive M opzionali includono lo smorzamento selettivo della frequenza, lo sterzo sportivo e una riduzione di 15 millimetri dell’altezza di marcia. La dotazione di serie comprende il Cruise Control con funzione di frenata, il Lane Departure Warning, l’Evasion Assistant e l’avviso di collisione frontale. Quest’ultimo reagisce ora anche al traffico in arrivo quando si gira a sinistra e ai pedoni e ai ciclisti e quando si gira a destra (nei paesi in cui i veicoli guidano a destra). L’assistente al parcheggio con telecamera di assistenza alla retromarcia sono anch’essi di serie. Tra le opzioni figurano l’assistente di sterzo e di controllo della corsia, l’Active Cruise Control con funzione Stop&Go, la navigazione attiva, la funzione di avviso di uscita, il BMW Head-Up Display e le funzioni Surround View, Remote 3D View, BMW Drive Recorder e Remote Theft Recorder.
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#LAMOREÈ REGALA L’AMORE DI UN CANE MENO FORTUNATO
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a cura di v.corini
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n regalo di san Valentino concreto e originale per donare alla persona che ami l’adozione a distanza di uno degli oltre 28.000 cani anziani, malati o disabili salvati e accuditi ogni anno da LNDC Animal Protection, o una E-card per sostenere alcuni bisogni essenziali e specifici degli ospiti dei Rifugi LNDC in tutta Italia. “Moltiplica l’amore” è il claim della campagna che porta l’hashtag #Lamoreè, lanciata dall’associazione per la festa degli innamorati 2022 per invitare chi ama tutti gli animali, e non solo i propri, a fare un gesto concreto e speciale capace di andare dritto al cuore, aiutando davvero cani meno fortunati di tanti altri che, nonostante una vita dura e avversa, sono ancora capaci di dare tanto e, spesso, hanno una gioia di vivere e una fiducia nell’essere umano nonostante ciò che hanno subito. Regalando l’adozione a distanza sarà possibile creare un legame unico e speciale tra un animale e la persona che riceverà il dono,
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alla quale LNDC invierà non solo il certificato di adozione con il messaggio di auguri dell’amato, ma anche foto e successivi aggiornamenti sull’animale adottato, che potrà avere una storia come quella di Nala, salvata da abusi e maltrattamenti e vissuta per anni legata a una catena così corta che le impediva qualsiasi possibilità di movimento, o Max, sopravvissuto a una vita di stenti in un canile lager dove ha patito la fame e la sete, senza mai ricevere cure, oppure Ruby, abbandonata in aperta campagna e soccorsa in fin di vita poiché aveva ingerito delle esche avvelenate, ma che fortunatamente i volontari siamo riusciti a salvare. Scegliendo una delle E-Card, invece, si farà un regalo specifico per aiutare gli ospiti dei canili LNDC Animal Protection di tutta Italia su alcuni aspetti vitali: dalla E-Card “Code Felici”, con la quale si può contribuire a donare scorte di farmaci salvavita a quella “Una zampa sul cuore”, per concorrere alle spese di visite veterinarie specialistiche, fino alla E-Card “L’amore lascia il segno”, per sostenere esami diagnostici come Tac e risonanze magnetiche
e a quella “Amici per sempre”, per finanziare interventi chirurgici salvavita. Fedeltà, amore incondizionato, allegria e incapacità di deludere: la vicinanza di un cane è qualcosa che, ancora di più in questi due anni di pandemia, è emerso come panacea capace di colmare solitudini, sciogliere paure e portare semplice, ma profonda, gioia e fiducia. “Anche per chi non può adottare un cane portandolo a casa”, spiega la presidente LNDC Piera Rosati, “fare il medesimo gesto a distanza è qualcosa di altrettanto concreto e caritatevole, un gesto di vero amore... per amore di un altro che con il tuo aiuto potrà avere tutto ciò di cui ha bisogno: le cure, i medicinali, il cibo specifico e un rifugio accogliente pensato per lui”, continua la presidente. Per informazioni e per scegliere chi adottare a distanza o una delle E-Card della Campagna #Lamoreè 2022 è sufficiente collegarsi qui (link esteso - https://sanvalentino.legadelcane.org) o scrivere a adozioniadistanza@legadelcane.org o chiamare il numero 02.26116502.
n. 3 Giugno-Luglio 2020
LA TUTA DA SUPEREROE PER RICCARDO MCG MAGAZINE sostiene Riccardo, fallo anche tu.
Riccardo, 5 anni, di Verona, è affetto da PCI (Paralisi cerebrale infantile) dovuta ad una sofferenza al momento del parto, con compromissione motoria di tipo tetraparesi distonica. Riccardo non parla, non cammina e non sta seduto da solo se non aiutato.
La neurotuta MOLLII riduce la rigidità muscolare e migliora il movimento passivo, permettendo a Riccardo di rilassare i muscoli spastici e recuperare le funzioni motorie. Un tuo passo può farne fare mille a Riccardo. Dona anche tu, fai come MCG MAGAZINE, il tuo contributo darà a Riccardo un futuro migliore.
Per saperne di più scrivi a Silvia la mamma di Riccardo. millepassiperriccardo@gmail.com
Per fare la tua donazione RICCARDO LONARDI IBAN: IT91L0831560030000000238228 Causale: Erogazione liberale - Una nuova tuta per Riccardo
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