ANNO 4, NUMERO 1 EURO 3,00 febbraio 2014 marzo 2014
In abbinamento con “La Voce di Mantova” al prezzo del quotidiano - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - LO/MN
www.mantovachiamagarda.it
Lifestyle . Moda . Arte . Cultura . Viaggi
BRUNO BARBIERI
Sette stelle Michelin e un sogno da realizzare.
VOLONTARIATO OGGI In Italia oggi sono 650.000 le persone impegnate in modo continuativo e costante a favore dei più bisognosi.
francesco ferrari «Fare associazione oggi significa condividere un progetto comune nell’esclusivo interesse delle imprese».
Alcol e giovani I genitori sottostimano l’occulta dedizione dei figli agli alcolici.
Cop MCG 7 OK.indd 1
26/01/14 22.54
ChiamaGarda_235x330.indd 1
20/01/14 13.08
in primo piano
Vera colonna portante del welfare state
VOLONTARIATO VIZI E VIRTù n
el corso degli ultimi anni stiamo assistendo a una crescita costante delle organizzazioni di volontariato, non si esagera nell’affermare che si tratta di una realtà di fondamentale importanza per le società moderne, che spesso si sostituisce a servizi che lo stato sociale non è più in grado di assicurare. Il volontariato offre, oggi più che mai, un contributo essenziale all’erogazione dei servizi alla persona e, in qualche misura, all’elaborazione dei piani e delle strategie del welfare locale, in un’ottica di sempre maggiore collaborazione con le amministrazioni pubbliche locali. In una fase di crisi di credibilità di molte delle istituzioni che occupano lo spazio pubblico, il volontariato continua a godere della fiducia di gran parte dell’opinione pubblica. Da un paio di decenni si parla di “insostenibilità economica” del welfare state, lo Stato, cioè, si è dimostrato incapace di finanziare una sempre maggior quantità di servizi, se non a rischio di provocare il generale fallimento della propria economia. La strada migliore da percorrere è quella di ripristinare gli elementi di solidarietà tipici delle comunità, senza eliminare quote di sicurezza sociale
a favore della giungla sociale, come avviene in contesti extraeuropei. Quali sono i settori in cui il volontariato è maggiormente presente? L’attività prevalente di oltre metà delle associazioni italiane si svolge nell’ ambito socio assistenziale, sanitario e educativo. Le organizzazioni di volontariato socio-assistenziale producono servizi non specializzati e di welfare leggero: prestazioni ad alto contenuto relazionale che si traducono principalmente in attività di ascolto (60% circa), di animazione e di assistenza (40%), e, in una minoranza, in forme di sostegno economico a individui o famiglie in difficoltà. Le organizzazioni che operano in ambito sanitario tendono, invece, a produrre servizi più specializzati, a più elevato contenuto di professionalità e con un bacino di utenti meno diversificato. Le attività principali sono la raccolta del sangue, il trasporto dei malati e le attività di pronto soccorso. Benché le attività di tipo socio-sanitario rimangano le più diffuse, si nota una sempre crescente diversificazione delle aree d’intervento di cui si occupano le organizzazioni di volontariato; questa tendenza testimonia il ventaglio crescente di aspettative e funzioni con cui il volontariato è oggi chiamato a confrontarsi. In Italia, secondo i dati Istat, in poco
di ELENA BENAGLIA
In Italia i volontari impegnati in modo sistematico e continuativo (per un impegno medio settimanale di 5 ore) sono circa 650mila unità
in primo piano
Il numero di volontari attivi costituisce un ammontare di forza lavoro che equivarrebbe a circa 80mila operatori a tempo pieno meno di 20 anni la percentuale di persone che si dedicano al volontariato è passata dal 6,9% al 10%. I beneficiari sono innanzitutto persone malate o infortunate. Un’organizzazione su cinque si rivolge ai disabili, e una quota di poco inferiore ha come destinatari persone indigenti, ma il bacino di utenza si contraddistingue per una sostanziale trasversalità rispetto al corso della vita: minori, giovani, adulti ed anziani che si trovano, per svariati motivi, in condizione di bisogno. Relativamente meno numerosa è la componente di associazioni orientata, in modo non necessariamente esclusivo, a profili di utenza più specialistici: dipendenti da sostanze, detenuti o ex detenuti, vittime di violenza o abuso. Nel 2011 sono più di 5 milioni gli italiani che hanno svolto una qualche attività gratuita presso un’associazione di volontariato. Secondo una ricerca dal titolo “La valorizzazione economica del lavoro volontario nel settore no profit” ( di Istat e Cnel), il valore economico delle attività volontarie in Italia è pari a quasi a 8 miliardi di euro. L’incremento della quota di persone che svolgono attività di volontariato ha riguardato soprattutto i giovani e gli anziani. Gli ultrasessantenni sono aumentati, dal 1993 al 2011, di oltre 7 punti percentuali, i giovani di oltre 3 punti percentuali, con picchi di 6 punti per i 18-19enni. Le altre fasce d’età hanno registrato aumenti, ma più contenuti. A livello territoriale, la zona d’Italia in cui si regista la percentuale più alta sia di persone che hanno svolto attività gratuita per una qualche associazione, sia di quelle che hanno versato del denaro a favore di istituti o enti no profit è il Nord-Est, dove si è anche avuto il più alto numero di donazioni di sangue. Ricordiamo, però, che la contabilità Istat, che calcola una quota di volontari
compresa tra l’8,5 e il 9% dei residenti in Italia con almeno 14 anni di età, fa riferimento a coloro che hanno svolto attività di volontariato “almeno una volta l’anno”, quindi il numero di volontari che svolgono la propria attività continuativamente potrebbe essere di molto inferiore. Nonostante questi dati illustrino un trend positivo, nel confronto internazionale l’Italia si colloca in fondo alla classifica. Secondo uno studio commissionato dall’Unione Europea, il nostro paese, con Bulgaria, Grecia e Lituania, fa parte del gruppo di nazioni europee caratterizzate da una bassa partecipazione al volontariato. Le percentuali per questi paesi, veri fanalini di coda, sono pari o al di sotto del 10%. Valori ben più bassi di quelli registrati, ad esempio, da Olanda, Austria, Svezia o Regno Unito dove la partecipazione supera il 40%. Vale la pena notare che è sensibilmente più elevata la quota di coloro che, almeno una volta all’anno, versano soldi a una associazione (15,8% nel 2008). Del tutto analoga al peso dei volontari almeno occasionali è l’incidenza di quanti hanno partecipato ad associazioni culturali o ricreative (8,8%, al 2008), mentre la quota dei partecipanti ad associazioni ecologiche, pacifiste o per i diritti civili, protagonisti di un associazionismo più “militante”, sembrerebbe residuale (1,6%). Ultimamente si assiste anche al fenomeno di un crescente inserimento di personale remunerato, a vario titolo, accanto ai volontari, agli associati (compresi i donatori) e alle altre figure non riconducibili a forza lavoro in senso stretto (ossia i giovani in servizio civile e i religiosi). Gli operatori retribuiti ammontano a quasi 50mila unità e sono circa 13mila le persone beneficiarie di rimborsi spesa forfettari, non legati, cioè, a specifiche spese documentate. Secondo le stime Feo-Fivol, il numero di organizzazioni di volontariato che si avvale di per-
L’attività di volontariato deve essere prestata in modo personale, spontaneo e gratuito, senza fini di lucro, anche indiretto, ed SOLO per fini di solidarietà sonale remunerato è cresciuto del 13% dal 1997 al 2006. Si può ancora, in questi casi, parlare di “volontariato”? La legge espressamente esclude che il volontario possa essere retribuito, e i requisiti previsti per le associazioni dalla L.266/1991 (Legge-quadro sul volontariato) sono abbastanza chiari: in primis vi è la gratuità delle prestazioni erogate a favore dell’utenza, ma difetta di questo requisito ben il 16% delle organizzazioni campionate, proprio a causa della richiesta di un corrispettivo per il servizio offerto; in secondo luogo nell’associazione vi deve essere la presenza “determinante e prevalente” di volontari rispetto alla forza lavoro retribuita, requisito disatteso dal 9% circa delle organizzazioni. E’ prevista, inoltre, la necessità che i rimborsi per i volontari siano circoscritti alle spese documentate e non siano forfettari (cosa che equivarrebbe a una forma di retribuzione impropria), ma disattende questo requisito, proprio perché vengono riconosciuti rimborsi spese a forfait, il 7% circa delle associazioni prese in esame. Le motivazioni di questi “sconfinamenti” possono dipendere da diversi fattori. Innanzitutto la crescente professionalizzazione del volontariato e l’innal-
4
n. 1 Febbraio-Marzo 2014
pesa, nel soggetto “volontario”, il divario tra la concretezza delle motivazioni altruistiche, che può trovare riscontro e gratificazione nel calore della relazione d’aiuto, e il livello astratto e impersonale della logica organizzativa delle associazioni di secondo livello e, in misura ancora maggiore, delle burocrazie pubbliche. Ma diventare soggetti attivi nella costruzione delle politiche sociali e dei servizi di welfare significa affrontare un passaggio fondamentale: dall’essere portatori dei bisogni dei singoli, con attività di assistenza mirate e specifiche, bisogna arrivare a saper rappresentare insieme ad altri i problemi del territorio, contribuendo attivamente alla definizione di obiettivi condivisi di intervento, includendo nella programmazione idee che arrivano dalla riflessione e rielaborazione delle proprie esperienze e di altre esperienze del terzo settore. zamento degli standard qualitativi e di continuità delle prestazioni erogate (soprattutto a seguito di rapporti formalizzati con gli enti locali). Va, inoltre, considerata la grande difficoltà di generare ricambio tra i volontari e di attrarne di nuovi, nonché l’esigenza di incentivare la partecipazione volontaria, in particolare quella dei giovani, a fronte di una scarsità di sbocchi occupazionali veri e propri. Nel corso dell’ultimo decennio l’aumento del numero di organizzazioni di volontariato è andato di pari passo con una certa frammentazione o “molecolarizzazione” delle appartenenze e della partecipazione nelle stesse. In oltre la metà delle organizzazioni di volontariato il numero di partecipanti è inferiore alle 20 unità, per un quarto delle
n. 1 Febbraio-Marzo 2014
stesse il numero dei volontari è addirittura pari o inferiore alle 5 unità. Questo dato può segnalare la vivacità delle micro-iniziative solidaristiche, ma anche il peso di autoreferenzialità e localismi che segnalano una sempre maggiore difficoltà ad aggregare volontari in una cornice comune, e a fare rete tra organizzazioni diverse. La presenza di tante organizzazioni basate sull’impegno di pochissimi volontari e la specificità dell’esperienza vissuta da ciascuna di essa (considerando anche l’importante investimento motivazionale su cui si basa) scoraggiano i meccanismi della delega, e comportano difficoltà a realizzare forme di coordinamento con altre unità, con il rischio o di isolarsi e di essere una realtà marginale. Spesso
5
IL Direttore
SOMMARIO IL MONDO DEL VOLONTARIATO: VIZI E VIRTU’ Il numero di volontari attivi costituisce un ammontare di forza lavoro che equivarrebbe a 80mila operatori a tempo pieno
Sapersi rinnovare
C
harles Darwin, il padre della teoria evoluzionista, espresse una fondamentale ed inoppugnabile verità: “Non è la specie più intelligente a sopravvivere, né quella più forte, ma quella più predisposta al cambiamento”. Queste parole offrono un suggerimento esplicito a chi si trova ad affrontare un momento di crisi, a chi si trova bistrattato da un qualsiasi avvenimento modificante la propria vita. Pensiamo a chi perde il lavoro o vede drasticamente ridimensionati i propri bilanci,
3
L’IRRESISTIBILE DOLCE TENTAZIONE DEL LUSSO Quella del lusso è una nicchia dorata, per usare un aggettivo ad hoc, a cui approdano sempre nuovi volti ma anche a coloro che lasciano il proprio luogo di residenza alla ricerca di un impiego, i giovani neo diplomati o neolaureati in particolar modo. Pensiamo alle coppie che si formano o si disfano, che mettono su casa, che poi mettono al mondo un figlio, che si ritrovano costi e tempi nuovi di vita. Pensiamo a chi annaspa costretto ad adeguarsi all’evoluzione apportata irrefrenabilmente dal mondo digitale, in cui già sguazzano a piacere i giovani e i bambini, nell’imbarazzo simile a quello dei nonni che un tempo dovevano traghettarsi dal dialetto all’italiano per poter dialogare coi nipoti. Oggi non basta più saper girare una chiave o spingere una manovella. Anche nelle situazioni negative il saper guardare con lucidità a quel che accade, analizzare la novità e sapersi riadattare è un impegno e una sfida che ciascuno di noi deve sentirsi disposto ad affrontare. Non cambiare, il non far niente, come ci dicono gli esperti in psico-sociologia frena il processo di evoluzione dell’individuo nella società. “Cambiare”, un verbo caro ai Politici in cerca di consenso, suggerisce il concetto di rinascita, di primavera, di risveglio, di nuovo inizio insomma. Si avvicina a ciò che è giovane, pieno di forza vitale, di salute e di entusiasmo. Ciò attribuisce sempre alla parola una valenza positiva, invocandola talvolta eccessivamente demonizzando sempre il suo contrario, ma non si può non riconoscere che essa reca con sé i concetti di crescita, di maturazione, fondamentali per affrontare i passaggi complicati della vita. La massima cara a Gabriele D’Annunzio “O rinnovarsi o morire”, presa con le dovute proporzioni e adeguata alla contemporaneità, è di una ineluttabile attualità. Ma rinnovarsi è possibile? Non è così semplice tramutarsi da bruco in farfalla, o mutare la scorza come le bisce, ma la massima dannunziana può servire da potente molla per affrontare tutti i disagi e le tribolazioni che sempre il “cambiare” comporta.
10
L’incontro, giovanni capra Il presidente di Api Energia parla a tutto campo. Il consorzio è punto di riferimento per oltre 90 aziende associate
31
CHE VITA SAREBBE SENZA IL CINEMA? Sarà un 2014 denso di aspettative, conferme e graditi ritorni. I film da non perdere sono davvero tanti
62
C’ERA UNA VOLTA IL CIRCO, LO SPETTACOLO PER ECCELLENZA Dall’antichità il circo continua a rivelarsi una forma di spettacolo ad alto indice di gradimento
66
MantovachiamaGarda Periodico bimestrale
Marco Morelli
direttore@mantovachiamagarda.it
Registrazione del Tribunale di Mantova N° 01/2011 del 15/02/2011 Direttore Responsabile Marco Morelli
A PARER MIO
Art Director e Progetto Grafico Matteo Zapparoli
FELLINI è FELLINI Che nostalgia di un regista come Fellini, non è così perché gli anni fanno ritenere il passato migliore del presene, ma è così perché di così grandi l’orizzonte non ce ne sta presentando. E’ morto da venti anni, ma il suo ricordo attraverso le rassegne dei suoi film rimane indelebile e spesso si va a queste proiezioni per godere la freschezza di un racconto che trasforma la cronaca in momenti fantastici, i fatti in poesia. Tant’è che proprio a venti anni dalla sua morte il regista Ettore Scola ricorda l’amico e collega con un film: “Che strano chiamarsi Federico” (titolo desunto da un verso di Federico Garcia Lorca), che non è né una biografia ricostruita, né un documentario, né una collezione di
materiali d’archivio. “E’ un album di ricordi – dice Scola -, la raccolta di tanti momenti di vita”. Il film si apre ai tempi del debutto di Fellini, giovane timido, sbarcato a Roma dalla provincia romagnola all’età di 19 anni, che trova lavoro nella redazione del giornale satirico “Marc’Auelio”, apprendista nella battuta ridanciana in mezzo ad un gruppo di firme celebri, di cui gli italiani si sentono oggi orfani, come Attalo, Maccari, Marchesi, Metz, Age, Scarpelli… Gente pronta alla critica e all’autocritica, con una libertà ed una assenza di prosopopea che oggi stupiscono. “Non ho mai pensato che avrei fatto l‘avvocato, come desiderava mio padre, o il medico,
di GASTONE SAVIO
Impaginazione Pulsar Lab Pubblicità Publivoce, Mantova Morelli Media Partner, Gazoldo degli Ippoliti (Mn)
come voleva uno zio, o il sacerdote, come sognava mia madre, la quale prevedeva per me una brillante carriera ecclesiastica, e che poi è rimasta delusa, poverina, quando ha visto che prendevo una strada tutta diversa… il mondo che mi attirava era quello dello spettacolo”. E sarà un grande della cinematografia, Roberto Rossellini, a capire il talento di Fellini, già alle prime armi presso il centro di produzione cinematografica gestita da Vittorio Mussolini, il figlio del Duce. Il regista di “Roma città aperta”, “Paisà”, “Francesco giullare di Dio “, porterà per mano sulla strada del successo Fellini, quando lo dovrà lasciare ai suoi voli espressivi da riassume in “Amarcord”.
Stampa Arti Grafiche Castello spa Viale Europa 33 Viadana (Mn) Editore: Marco Morelli Via Dante Alighieri 4 Gazoldo degli Ippoliti (Mn) Hanno collaborato a questo numero: Alessandra Capato, Alessandra Fusè, Alessandra Nodari, Antonio Scolari, Barbara Gazzi, Barbara Ghisi, Benedetta Bottura, Doni Ferrari, Elena Andreani, Elena Benaglia, Elena Cardinali, Elena Kraube, Elide Bergamaschi, Elisa Turcato, Enrico Maria Corno, Federico Martinelli, Flora Lisetta Artioli, Gastone Savio, Giacomo Gabriele Morelli, Giuseppe Sabbadini, Isolde Seeber, Lara Ferrari, Marco Viviani, Maria Vittoria Adami, Marzio Pecchioli, Morello Pecchioli, Michela Toninel, Paolo Carli, Paolo Ferrari, Patrizia Miotti, Rita Bertazzoni, Serena Maioli, Silvano Tommasoli, Veronica Ghidesi,Vittoria Bisutti.
PARLIAMO DI
di elena benaglia
EQUILIBRI QUOTIDIANI tra vita E LAVORO Quando si parla di conciliazione dei tempi di vita privata e tempi di lavoro ci si rivolge solitamente alle donne. Si parla sempre di una sfida, di una scelta, di una decisione che le donne si trovano ad affrontare. La scelta tra l’essere una “brava mamma” che lascia il lavoro al momento della maternità, per accudire i figli e la famiglia, o una mamma non più considerata cattiva, ma certamente da monitorare con sguardo molto critico se vuole anche la carriera! Ma la conciliazione non è un “problema” femminile! Riguarda la famiglia. Bisognerebbe forse iniziare a parlare di condivisione delle responsabilità genitoriali e familiari tra i sessi per coinvolgere finalmente anche gli uomini, i mariti, i padri, su questo tema. Si tratta, infatti, del benessere di tutti, significa mettere in atto misure che permettano sia alle donne che agli uomini di vivere meglio il lavoro e le responsabilità familiari nelle varie fasi della vita, consentendo a ognuno di riequilibrare le proporzioni tra i tempi dedicati ai diversi ambiti, secondo le proprie necessità e i propri desideri, prevenendo le discriminazioni e i processi di esclusione dal lavoro e dalle carriere. Quando parliamo di “prendersi cura”, dei figli, dei familiari malati o anziani intendiamo diversi tipi di attività: le cure personali (aiuto nel lavarsi, vestirsi, mangiare) l’accompagnamento a scuola, l’attività di sorveglianza nel gioco e nei compiti, le prestazioni sanitarie per le persone anziane o malate, l’aiuto nelle attività domestiche, il fare compagnia o l’accompagnare in vari luoghi. L’indisponibilità di strutture adeguate che si facciano carico dei familiari bisognosi di assistenza, sia per motivi economici o a volte proprio per la mancanza delle strutture stesse, impedisce spesso a coloro che si occupano di queste persone di svolgere un’attività lavorativa. E sempre più donne lasciano un impiego da dipendente per conciliare il lavoro con la famiglia. Difficile che a fare questa scelta sia un uomo, dato che il lavoro di cura nel nostro Paese è appannaggio quasi esclusivamente femminile. Ma difficile anche dar ragione a chi sostiene che la scelta sia dettata da una questione di convenienza economica (perché solitamente lo stipendio più alto in famiglia è quello del marito) visto che statisticamente anche le donne che guadagnano molto più dei consorti conservano la responsabilità principale della sfera domestica. La scelta, quindi, è culturale, e continuerà a ripetersi identica finché la cura degli altri non verrà davvero valorizzata nella società. C’è chi potrebbe obiettare che molte madri sembrano sentire il bisogno di restare con i figli più dei partner, ma noi in realtà non sappiamo come si comporterebbero gli uomini se non fossero educati dall’infanzia, e per la vita, all’obbligo primario
8
Esiste un diretto legame tra le difficoltà di conciliare la vita familiare con la vita lavorativa e la povertà e l’esclusione sociale di mantenere la famiglia! In un interessante libro dal titolo (forse!) un po’ femminista “La fine del maschio”, la giornalista Hanna Rosin si dichiara convinta di un futuro non troppo lontano in cui gli uomini potranno sentirsi liberi di scegliere di guadagnare meno della moglie e di godersi i figli senza sentire minacciata la propria virilità. Descrive con ottimismo la nascita di un nuovo modello matrimoniale, definito “la coppia altalena”, nella quale uomini e donne si scambieranno i ruoli tradizionali di chi porta a casa lo stipendio e di chi si occupa della casa e della famiglia, alternandosi nell’uno e nell’altro ruolo. E proprio questa “coppia altalena” è il modello per l’Anno
europeo per la conciliazione tra vita lavorativa e vita familiare, che sarà il 2014. L’iniziativa, denominata “Anno del pinguino”, ha una significativa immagine-simbolo: una famiglia di pinguini dove, per natura, quando nasce un piccolo, i compiti di cura sono svolti a rotazione dal padre e dalla madre, mentre uno dei due è fuori a procacciare il cibo, l’altro si occupa della prole, un esempio perfetto di conciliazione, di condivisione dei carichi di cura, di scambio dei ruoli tra padre e madre. Nell’anno europeo della conciliazione cade il semestre di presidenza italiana e chissà che questo non serva a dare una “sveglia” al nostro Paese che su questo tema lascia molto a desiderare, detenendo uno dei divari di genere più elevati dell’Unione Europea, con solo 7 padri su 100 che usufruiscono del congedo facoltativo di paternità! Gli strumenti approntati dalla legge per far fronte alla situazione esistono (strumenti di flessibilità oraria, congedi parentali, servizi per l’infanzia), ma sono ancora strumenti “tampone”, nulla di strutturale insomma. Più che lavorare sulla legislazione del lavoro ora si deve puntare sull’educazione, sul cambiamento culturale. Tutti gli studi recenti dimostrano che le aziende che favoriscono l’equilibrio tra tempi di vita e tempi di lavoro hanno dipendenti più produttivi. Ma anche nelle imprese che da anni hanno introdotto l’ottica di genere nella gestione delle risorse umane, il part-time e i congedi parentali sono utilizzati solo pressoché dalle donne. Le difficoltà vissute dalle lavoratrici nella ricerca di un bilanciamento armonioso tra tempi di vita e i tempi di lavoro sono uno dei fattori che influenzano la competitività delle imprese italiane. Il fattore determinante più importante per la competitività di un Paese è il talento umano; le donne costituiscono quindi la metà del talento potenziale, ma la politica di aumentare la presenza delle donne nei luoghi di lavoro è sì importante, ma non basta se non porta anche a nuove politiche di conciliazione e a
n. 1 Febbraio-Marzo 2014
GLI STRUMENTI PER DIVENTARE UN’AZIENDA FAMILY FRIENDLY
un modo nuovo di lavorare da cui possono trarre beneficio tutti, soprattutto le famiglie. In base alla teoria dei tornei, la competizione è un metodo efficace per selezionare i migliori, ma se in questa selezione alcuni partecipanti sono svantaggiati (cioè se il torneo non funziona con regole eque), allora il risultato (selezionare i migliori) non sarà raggiunto. E mentre negli Stati Uniti vi sono ormai numerosissime realtà in cui le donne ai vertici di aziende possono adottare soluzioni innovative per seguire le proprie legittime ambizioni e al contempo restare presenti nella vita dei figli (ad esempio lasciano l’ufficio alle 17 ogni giorno, ma sono nuovamente disponibili online dopo le 21), in Europa le proiezioni di Bruxelles non sono proprio ottimiste: ci vorranno quarant’anni solo per raggiungere una parità di genere ai vertici delle imprese. I vincoli italiani all’occupazione femminile oltre che costituire ostacoli alle scelte di libertà e di pari opportunità per le donne, sono anche in
GLI STRUMENTI APPRONTATI DALLA LEGGE PER FAR FRONTE ALLA SITUAZIONE ESISTONO MA SONO ANCORA STRUMENTI “TAMPONE” contrasto con il benessere delle famiglie e, più in generale, della società stessa; soprattutto nel contesto socio-economico attuale, caratterizzato dall’instabilità e precarietà del lavoro, il lavoro delle donne deve essere considerato una risorsa preziosa per la crescita economica del Paese.
n. 1 Febbraio-Marzo 2014
Piccola giustificazione per il nostro ritardo è che l’Italia è caratterizzata da una struttura industriale composta prevalentemente da piccole e medie imprese che, rispetto alle grandi aziende più strutturate, hanno maggiori difficoltà in termini economici e organizzativi a realizzare e attivare azioni e strategie di conciliazione. Non sono esenti da critiche le Amministrazioni pubbliche il cui funzionamento continua a essere anacronisticamente impostato su tempi di lavoro di tipo tradizionale, scarsamente flessibili e in cui la prestazione lavorativa è misurata e valutata non in base ai risultati ma in base alla presenza fisica sul posto di lavoro.
Tutti d’accordo sull’armonizzazione del processo produttivo con le esigenze familiari e personali, non solo come questione etica, ma anche come obiettivo di business per le imprese. Ma in concreto quali sono gli strumenti per la conciliazione a disposizione delle aziende, finanziati dallo Stato in base all’art.9 della Legge 53/2000? Innanzitutto la possibilità di istituire orari flessibili, con la facoltà per il dipendente di avere continuità di orario o di poter usufruire della banca delle ore, un sistema che consiste nell’accantonamento, su di un conto individuale, di un numero di ore prestate in più, oltre l’orario normale, per godere poi di riposi compensativi. Uno degli strumenti più usati è il part-time reversibile, vale a dire la trasformazione del tempo pieno in tempo parziale nei primi anni di vita dei figli o per esigenze di cura di altri familiari, con il rientro garantito a tempo pieno. Meno utilizzato invece il telelavoro, che può essere anche misto, con due o tre giorni a casa e due o tre giorni in ufficio per non eliminare del tutto i vantaggi del lavoro assieme, dell’incontrarsi, del confrontarsi. Molto richiesta da parte delle mamme lavoratrici è la creazione di nidi aziendali e interaziendali, oggi presenti soprattutto nelle multinazionali. Esistono poi i voucher di conciliazione da utilizzare per servizi di assistenza domiciliare ad anziani non autosufficienti, baby sitting, centri estivi o strutture dedicate, tutti convenzionati con l’azienda. E il job sharing, che consiste nella condivisione di un unico posto di lavoro tra due o più persone che si alternano in base a un sistema di rotazione o a un piano concordato. Senza dimenticare la possibilità di fornire ai lavoratori, durante i congedi parentali, nonché al rientro, corsi mirati di aggiornamento e di formazione per assicurare il pieno reinserimento professionale. Ogni azienda può presentare anche progetti misti, che combinano insieme una pluralità degli interventi suindicati, in modo da soddisfare le molteplici e diversificate esigenze del proprio personale con un unico finanziamento. L’auspicio è che tutti questi strumenti aiutino anche a superare una cultura organizzativa centrata sulla quantità, piuttosto che sulla qualità, del tempo che le persone dedicano all’azienda. Non scordiamo che la vita e il lavoro sono vasi comunicanti ed è soltanto dall’equilibrio tra entrambi che nasce la vera produttività.
9
L’approfondimento
di giacomo gabriele morelli
L’irresistibile dolce tentazione del Lusso Nel marasma economico generale da cui si cerca stentatamente di uscire, in Italia in particolare ma pure nella maggior parte dei Paesi dell’Unione Europea c’è un settore che ha risentito meno di altri della crisi, quello del Lusso. Dopo un’iniziale contrazione nel 2008-2009, al momento del crollo della finanza mondiale che mise a dura prova anche i nervi dei più navigati operatori economici, i possessori di grandi patrimoni (più o meno falcidiati ma pur sempre ancora grandi) hanno gradualmente ripreso il proprio elevato tenore di vita. Un segnale per tutti: il bilancio della Ferrari negli ultimi due anni ha battuto tutti i precedenti storici, con numero record di ordini. Non male in un momento in cui in Europa si gioca il futuro sul filo di strategie economiche che possano rilanciare i mercati e arginare l’emorragia di posti di lavoro. Quella del Lusso è una nicchia dorata, per usare un aggettivo ad hoc, a cui approdano sempre nuovi volti; per uno che forzatamente ne esce due ne sopraggiungono. Da dove provengono questi anacronistici eccellenti consumatori? Rari dalla vecchia Europa, pochi dagli USA, quasi
10
Un settore economico italiano sempre trainante e competitivo grazie alla domanda sostenuta dai patrimoni dei nuovi ricchi dei Paesi emergenti tutti dai Paesi emergenti. E’ qui che sono diretti i prodotti italiani di elevatissimo standard, di qualsiasi categoria si parli. Dalla gioielleria all’alta moda, dalle auto fuoriserie alle imbarcazioni più esclusive, dalle opere d’arte alle residenze più privilegiate. Queste ultime chiaramente non si esportano, ma i materiali d’arredo, marmi pregiati, mobili d’arte, e via dicendo quelli sì. Arredi che non vanno più ad arricchire realizzazioni sontuose nel Chianti o in Costa Smeralda, ma vanno ad impreziosire (spesso solo venalmente quando si parla di lusso pacchiano) le vite e le residenze remote dei nuovi ricchi della Terra. Nuovi magnati del petrolio o di altri indispensabili combustibili, nuovi magnati della ricca finanza di nazioni avvicinatesi agli standard di vita occidentale, Russia e Asia in primis, nuovi magnati del commercio sviluppatosi in queste aree in esponenziale evoluzione. Bene, non ci può che far piacere se ai maestri orafi italiani vengono ordinati gioielli appariscenti, se gli stilisti italiani riempiono i guardaroba delle consorti di nuovi emiri, se i nostri cantieri sfornano yacht spaziali, e via dicendo. Son tutti posti di lavoro garantiti, oro in questi tempi. Ciò che incuriosisce, da quando il Lusso ha messo radici nella società moderna, è la molla psicologica che spinge ad esso. Se tralasciamo infatti i rari esteti, che delle cose di gran valore sanno cogliere i motivi di bellezza in tutte le loro sfumature ed espressioni, spesso il lusso assume solo il ruolo di esteriorità, di conquista sociale, di status symbol. Calciatori semianalfabeti con diamanti grandi come noccioline agli orecchi, beduini con RollsRoyce a pois dagli interni costellati di radiche e ori, ex boscaioli siberiani con piscina riscaldata in marmo bianco di Carrara fumante davanti al maniero nella taiga. Il lusso quindi vissuto come sfarzo, come capriccio permesso da ricchezza smisurata, e non come motivo di raffinata distinzione permessa da quest’ultima. Ma a sua parziale discolpa si può dire che il lusso spesso non è solo insensibile esternazione di opulenza nei confronti dei meno abbienti, o una clamorosa mancanza di gusto nelle scelte. Spesso si tratta solo di innocuo esibizionismo, o del soddisfacimento di un proprio esclusivo sfizio, magari di un sogno di gioventù a lungo inseguito, colto riservatamente senza confrontarsi con alcuno. Certo accade anche che esso dia alla testa e
n. 1 Febbraio-Marzo 2014
accechi la visione delle situazioni umane della società in cui si vive. Ciò che nella storia antica e moderna ha contribuito alla deposizione di innumerevoli despoti da parte di folle di sudditi affamati e inferociti. Nulla di nuovo sotto il sole quindi. Spesso nell’antichità, ma anche in tempi più recenti, si è cercato di limitare e regolamentare il lusso eccessivo con leggi dette “suntuarie” e pesanti tassazioni. Le leggi suntuarie sono note in Italia fin dall’epoca romana e costituiscono un prezioso documento per conoscere ad esempio la moda in ogni tempo: si tratta di dispositivi legislativi che limitavano il lusso nella moda maschile e femminile. Già nel 215 a.C. la Lex Oppia cercava di limitare la ricchezza degli abiti femminili. In seguito lo stesso Giulio Cesare e poi altri imperatori, intervennero contro le vesti di uomini e donne stabilendone anche il prezzo. Non è auspicabile certamente una società di “poveri e uguali”, un modello che tra l’altro è già fallito nei Paesi socialisti per antonomasia Russia e Cina. E il mito del pauperismo francescano viene molto addolcito pure da Papa Francesco. Ma quando il lusso diventa ideologia, metro di valore fasullo, esibizione volgare del marchio come segno di affermazione sociale, allora esso diventa un equivoco economico, etico e estetico che contribuisce a mandare in corto circuito il sistema di valori di una società, di una comunità. In ogni epoca il lusso ha sempre sposato la possibilità delle classi abbienti di godere di oggetti ed opere di alta od altissima qualità. Lo stile di vita che si può permettere il meglio del meglio che l’epoca offre. In certi periodi storici, pensiamo a Mantova e agli sfarzi gonzagheschi del ‘400-‘500, il lusso ha portato sensibilità estetica, cultura e competenza nelle arti. Nel Rinascimento il lusso dei grandi Signori mecenati del “bello” raggiunse condivisibili punti di merito. Quindi impulsi positivi per la maturazione di un tessuto sociale a quei tempi prevalentemente dedicato alla sola sopravvivenza. Oggi di quei valori pare non sia rimasto nulla. Oggi la promozione del lusso non punta a suscitare sentimenti collettivi alti come il culto del bello, ha innescato invece una tendenza pericolosamente bassa qual è la proiezione delle masse verso obiettivi edonistici ardui da raggiungere, e la conseguente frustrazione condita di invidia per l’impossibilità di cogliergli. È un’ideologia deteriore che trova la sua più controversa espressione nella moda, in cui un agognato capo di vestiario o un oggetto di pelletteria vengono venduti a cinquanta volte il loro valore commerciale se recano una nota firma. Una situazione figlia della modernità, della gran-
OGGI LA PROMOZIONE DEL LUSSO NON PUNTA A SUSCITARE IL CULTO DEL BELLO, HA INNESCATO INVECE UNA TENDENZA PERICOLOSAMENTE BASSA QUAL È LA PROIEZIONE DELLE MASSE VERSO OBIETTIVI EDONISTICI ARDUI DA RAGGIUNGERE E LA CONSEGUENTE FRUSTRAZIONE NEL NON RIUSCIRE A RAGGIUNGERLI cassa dei media, promotori del “lusso accessibile”, una lusinga irresistibile di cui siamo tutti più o meno consapevolmente contagiati. Il popolo dei Bot è stato indotto a pensare di non valere nulla senza il possesso e lo sfoggio di un oggetto di culto, alla portata grazie a qualche sacrificio economico. Per cui, per non perdere il confronto col proprio ego e con l’altrui considerazione, ecco i debiti, i pagamenti a rate. L’auto fiammeggiante che diventerà propria dopo dieci anni. Ma un tonto in Ferrari rimane un tonto, e un’oca ornatasi da Bulgari rimane tale, mentre nella minorenne che si prostituisce per la borsa e le scarpe firmate si crea un danno indelebile. La perdita
di valori su larga scala che sta dietro queste dinamiche è impressionante. Ci guadagnano i venditori dell’effimero che vendono pochi prodotti ipervalutati del 500%, ci perde il buon senso e una cosa preziosa della cultura contadina dei nostri antenati: il valore del risparmio. Per cui va un elogio all’alta manifattura italiana che pochi al mondo sanno eguagliare, ma pure uno sguardo di compatimento ai falsi miti e alle patacche gonfiate. La crisi economica sta inequivocabilmente frenando certi acquisti fuori budget delle fasce sociali meno abbienti, una moralizzazione forzata che forse ci inculcherà maggiore concretezza.
Quando non c’è limite nell’esagerare Da alcuni anni in Italia, sulla scia di analoghe manifestazioni estere, pure il Lusso gode di una propria Fiera, nel 2013 svoltasi a Milano, ma in passato tenutasi pure nei padiglioni fieristici di Verona. Niente di trascendentale rispetto a quanto riscontrabile nelle edizioni americane, queste ultime vero e proprio festival dell’ economicamente impossibile, ma sufficiente per accendere la fantasia dei visitatori. Condizione necessaria è la preventiva vincita ad un superenalotto. A dire il vero talvolta l’utente non sa ben distinguere la differenza tra “lussuoso” e “costoso”, tendendo ad identificare i due termini, ma spiegare che una Rolls Royce di serie da 400mila euro è costosa e una da 500mila con interni pregia-
n. 1 Febbraio-Marzo 2014
tissimi a richiesta è lussuosa diventa un poco fiscale. Più facile spiegare che un’aristocratica doppietta Holland&Holland da 150mila euro, con incisioni superbe e riporti in oro, spari lussuosamente ad un fagiano né più ne né meno come una da 1000 euro di lignaggio ben inferiore. O che la bici Crystal Gold di Aurumania, placcata in oro e tempestata di cristalli Swarovski, venduta al modico prezzo di 100mila euro viaggi lussuosamente come una da 100 euro. Se invece si desidera ispirarsi ad una casa esclusiva, si può valutare quella più cara al mondo, edificata a Mumbai in India da Mukesh Ambani, l’indiano più ricco d’oggi, costo 700milioni di euro, 24 piani a dir poco sfarzosi nel centro della città.
11
mantova life&style Mantova
Marmirolo
Starcross internazionale
Si correrà sabato 15 e domenica 16 marzo con le prove ufficiali, le gare di qualifica il primo giorno e le 3 finalissime il secondo. Trattasi dunque della spettacolare gara internazionale di motocross lungo i 1.650 metri del famoso circuito sabbioso “Città di Mantova”: un appuntamento da non perdere che da trent’anni mette a confronto i nuovi talenti del fuoristrada con i più grandi campioni, da cui sono emersi tutti i più grandi piloti degli ultimi tre decenni. L’evoluzione del calendario internazionale verso i nuovi continenti, riporta così il Mantova Starcross alla collocazione di marzo, con clima più mite e giornate lunghe, come nei primi anni 2000 quando al Nuvolari si disputarono formidabili edizioni, vinte dagli assi Andrea Bartolini, Pit Beirer e Michael Pichon. Per info scrivere a: info@mxbars.net.
alto mantovano
Sarà inaugurata nel mese di febbraio la nuova area appartenente ad uno dei musei di spiccata rilevanza per tutto il territorio morenico. Il Museo, sito a Cavriana, svolge un intenso programma di attività didattiche con vari progetti relativi a diversi periodi preistorici e storici, dal romano, rinascimentale, sino al risorgimentale. Il laboratorio didattico annesso al Museo favorisce una attività interdisciplinare, allo scopo di coinvolgere insegnamenti eterogenei opportunamente integrati: umanistico (archeologia, storia, letteratura), artistico (pittura, architettura) e scientifico (geologia, biologia, botanica). Gli incontri si sviluppano in due momenti svolti con l’osservazione dei reperti archeologici e con l’ausilio di supporti didattici specifici. www.museocavriana.it.
Castiglione delle Stiviere
Cinema d’Essai Tornano le proiezioni del circuito d’essai: appuntamenti in programma rispettivamente il 5, il 12 ed il 19 febbraio alla sala del supercinema aloisiano in Piazza Duomo. In ordine di data verranno trasmessi tre grandi capolavori a partire da “Il terzo tempo”, un film che propone il “sogno italiano”. Si passa poi al film, “La vita di Adele”. Infine, “L’arte della felicità”: due fratelli. Due continenti. Due vite. Una sola anima. Sotto un cielo plumbeo, tra i presagi apocalittici di una Napoli all’apice del suo degrado, Sergio, un tassista, riceve una notizia sconvolgente, niente potrà più essere come prima. Per info: www.supercinemacastiglione.it.
12
Inaugurata lo scorso ottobre, la stagione teatrale marmirolese proseguirà sino a maggio. Tuttavia ciò che la contraddistingue è il fatto di ospitare numerosi appuntamenti suddivisi nelle rassegne di teatro scuola, eventi, prosa e famiglie a teatro, per soddisfare i gusti e le aspettative di ogni tipo di pubblico. Tra le numerose iniziative, spicca in programma per il 22 marzo, il “Viaggio musicale nell’Italia della prima metà del ‘900”, a cura della associazione Concordia Vocum. Info: www.fondazioneaida.it.
Castiglione delle Stiviere
Appuntamento con la personale di Ilario Mutti sezione Naturalistica
Teatro sì, ma per tutti
Sarà inaugurata il prossimo 23 marzo la mostra dello scultore bresciano classe 1949, Ilario Mutti, nella splendida cornice di Palazza Menghini. Una suggestiva esposizione di un’artista che vuole rappresentare attraverso le proprie creazioni la libertà, l’eleganza, in un unico corpo armonioso. Concetto ripreso anche nel raffigurare la donna con una femminilità per nulla scontata, volutamente lontano dalla staticità e apertamente vicino ad un movimento fluido, risultato dalla consapevolezza di essere donna. Uno status per nulla facile, tenuto in gabbia per troppo tempo, e proprio per questo Ilario Mutti, vuole coinvolgere il pubblico in questa sorta di viaggio tra il movimento.
Volta Mantovana
il Carnevale del Capunsel Dopo il grande successo delle scorse edizioni, torna l’appuntamento con il carnevale organizzato dalla proloco voltese. Ad aprire i festeggiamenti la storica maschera del “Re del gnocco” veronese accompagnato da quella locale del “Pupà del Capunsel”. La consueta sfilata dei carri – giunta quest’anno alla 31esima edizione – si svolgerà sabato 8 marzo, sempre con maschere, coloratissimi carri, musica e tanta allegria. Saranno disposti stand gastronomici, vin brulè, bevande calde, intrattenimenti, e ovviamente gli immancabili “capunsei”. Per i più piccini, invece, si alterneranno massicci carri allegorici a gruppi d’animazione per un divertimento assicurato. Info: www.capunsei.it.
s.biagio di bagnolo san vito
san valentino in cucina Un’idea splendida e divertente per festeggiare San Valentino in modo inusuale e con tante ricette pensate per essere cucinate insieme al proprio partner. Per degustarle poi, con una cena a lume di candela, ricca di seduzione e romanticismo. Le Tamerici, azienda leader nella produzione di mostarde e confetture, è anche una Scuola di Cucina Il 14 febbraio alle Tamerici il corso per gli innamorati si terrà alle ore 18:30 (euro 100,00 a coppia). Come iscriversi? Scrivendo una mail a: corsicucina@letamericisrl.com oppure telefonando allo 0376 253371. L’originalità è garantita.
n. 1 Febbraio-Marzo 2014
a cura di Elisa Turcato Castelnuovo asolano
mostra in oratorio Tutto è iniziato così, per caso. Un gruppo di amiche. Un mattino, mentre Stefania mostra un libro che illustra un lavoro di pittura da lei realizzato, parte la proposta: “Perché non facciamo una mostra? Chissà quante cose sanno fare le donne di Castelnuovo che si potrebbero esporre!”. Detto, fatto. La praticità femminile. Il titolo? “Le mani delle donne raccon-
Mantova
la fiera del fumetto e del gioco
tano…” La mostra verrà allestita in oratorio a Castelnuovo e verrà aperta al pubblico l’8 e il 9 marzo 2014. La scelta della data non è casuale come il titolo della mostra che, in un momento storico in cui la tecnologia ha il primo posto nella vita delle persone e gli Sms, Twitter, Facebook sembrano le cose più importanti e indispensabili, vuole riscoprire e far riscoprire il valore del Tempo, del non “tutto e subito”,attraverso il lavoro delle mani, che richiede pazienza, volontà e costanza. Sabato 8 marzo dalle ore 19.00 alle ore 21.00 ci sarà l’inaugurazione con aperitivo. Domenica 9 marzo apertura dalle ore 10.00 alle ore 12.30 e dalle 15.00 alle 19.00. Nel pomeriggio verrà proposto dalle ore 15.00 alle 17.00 il laboratorio di “chiacchierino-ricamo-lavori a maglia” e dalle 17.00-alle 19.00 il “laboratorio di lettura fiabe e poesie – costruzione burattini e giochi”.
Castiglione delle Stiviere
Omaggio a lucio Dalla Come non menzionare la grande stagione teatrale castiglionese 2013/2014, ricca di grandi nomi e soprattutto di appuntamenti di rilievo. Brillerà di poesia il Teatro Sociale, con la serata dedicata a Lucio Dalla, intitolata “Futura” a cura del Balletto di Roma per la Bags Entartainment, in programma giovedì 6 marzo. Dalle coreografie di Roberto Castello, per la regia di Giampiero Solari, andrà in scena così uno spettacolo ineguagliabile sulle musiche di uno dei cantautori italiani più rappresentativi. Il 13 febbraio, ecco due volti noti della televisione e del teatro, ossia Ale e Franz, con “Lavori in corso”, per la regia di Alberto Ferrari. Tutte le info al sito: www.comune.mn.castiglione.it.
Cavriana
Donne in marcia
E’ ancora il Palabam ad ospitare l’ottava edizione del “Mantova Comics and Games”: una tre giorni – a partire da venerdì 7 a domenica 9 marzo – intensa e colma di novità. Questo festival di carattere internazionale riesce infatti, ogni anno a stupire anche con personaggi d’eccezione: tra gli altri hanno partecipato Sergio Bonelli, Valentino Rossi, Jim Lee, Luciano Ligabue, Paolo Barbieri, e molti altri ancora. Inoltre per gli amanti del fumetto, esiste la possibilità di incontrare i più importanti editor internazionali. Info: www.mantovacomics.it.
Sabato 8 marzo, le colline dell’Alto Mantovano, vedranno una speciale corsa podistica non competitiva suddivisa in due percorsi – di 12 e 6 km – dedicata all’universo femminile, con partenza prevista intorno alle 8.30, presso la Casa di Beniamino. Nelle trascorse edizione (questa è la nona) l’iniziativa ha portato con sé sempre una maggiore affluenza di ragazze e signore di ogni età. Per ulteriori dettagli telefonare al 0376 – 950201, oppure scrivere all’indirizzo mail: rega.paolo@libero.it.
mantova
attivo il servizio trasporto anziani Il servizio di trasporto protetto è rivolto ai soci dell’Associazione Comunali che non possono autonomamente o con il sostegno della rete parentale o amicale recarsi presso: ospedali, centri ambulatoriali per prevenzione, cura e riabilitazione, residenze sanitarie assistenziali (case di riposo), cen-
n. 1 Febbraio-Marzo 2014
tri diurni etc., uffici pubblici e privati. Il servizio si avvale della collaborazione di personale volontario dell’Associazione e viene svolto dal lunedì al venerdì dalle ore 07,00 alle ore 17,30. L’Associazione Comunali Oggi si colloca nell’ampio spazio culturale-socio-ricreativo come anche all’organizzazione e promozione di eventi teatrali,culturali e per il tempo libero organizzato. All’associazione può aderire chiunque previo l’acquisto di una tessera sociale annua valida per tutto il nucleo familiare. Molti gli argomenti trattati e proposti. Le richieste di trasporto vanno inoltrate alla segreteria dell’Associazione ubicata in Via Ariosto, 2/b di Mantova dal lunedì al Venerdì dalle 9,30 alle 12,00 e dalle ore 16,30 alle 18,30 oppure contattando il recapito 3356068289 con un anticipo di almeno due/tre giorni rispetto alla data del trasporto richiesto. ASSOCIAZIONE COMUNALI OGGI Via Ariosto, 2/b 46100 Mantova Telefono: 0376 323531 - 223311 - 1841020 www.cdcmn.it
13
brescia life&style montichiari
fiera Agricola Zootecnica
La FAZI - Fiera Agricola Zootecnica Italiana è la fiera dedicata al settore primario del Centro Fiera di Montichiari che, con l’appuntamento in programma dal 14 al 16 febbraio 2014, taglia il traguardo della 86a edizione.Oltre ad essere un polo espositivo moderno ed efficiente con eventi fieristici di rilevanza nazionale ed internazionale, il Centro Fiera di Montichiari vanta una tradizione secolare nel settore agricolo e zootecnico, essendo la sede di uno storico mercato degli animali da reddito dalla forte tradizione. Alla FAZI si potranno trovare servizi, macchine e attrezzature agricole, attrezzature e prodotti per la zootecnia, soluzioni per le stalle e le strutture di ricovero e allevamento degli animali. La superficie espositiva sarà di oltre 40.000 metri quadrati coperti, di cui oltre 6.000 interamente dedicati alle mostre zootecniche.
BRESCIA
L’1 e il 2 marzo prenderanno il via le gare di nuoto per la 29esima rassegna Brixia Fidelis. Le gare si svolgeranno a Brescia, presso il Palasystema, piscina comunale Olimpica coperta. La manifestazione è organizzata da: ASD Brescia. La principale attività dell’associazione rimane nella formazione, la preparazione e la gestione di squadre agonistiche di nuoto, nonché la promozione e l’organizzazione di manifestazioni sportive in ogni struttura dove opera. Non di minore rilievo è l’attività di valutazione di tutti i vivai giovanili in ogni altra sede per individuare i talenti emergenti da avviare alla sezione agonistica del Nuoto Club Brescia. Le iscrizioni alle gare chiuderanno il 16 febbraio. Le caratteristiche dell’impianto sono: vasca coperta 50 mt, 10 corsie; cronometraggio automatico e vasca per riscaldamento.
ROVATO
radiantistica expo’ Al Centro Fiera di Montichiari (BS) l’appuntamento con Radiantistica Expò, la fiera mercato dedicata all’informatica, all’elettronica e al radiantismo in programma sabato 8 e domenica 9 marzo 2014. La fiera si annuncia ricca di opportunità per i consumatori e per il pubblico dei radioamatori e per gli appassionati di radio d’epoca. Nei due giorni di apertura di Radiantistica Expò, sono attesi oltre 20.000 visitatori, che potranno trovare tutto l’indispensabile per l’informatica, computer, elettronica, video, strumentazione, componentistica, HI-FI, materiale ed attrezzature per radioamatori.
14
samarcanda, collezionismo in fiera Samarcanda, è la Mostra Mercato d’Antiquariato, Collezionismo, Modernariato, Decorazione e Oggettistica che dal 6 al 9 febbraio presso il centro fiera di Montichiari proporrà giorni intensi, con opportunità, occasioni e pezzi unici che faranno la gioia di collezionisti ed appassionati. Tra gli stand di Samarcanda, i visitatori troveranno un’offerta che abbraccia una molteplicità di stili e tendenze. Una fiera per il pubblico, che mantiene uno stile e un’eleganza che ne sono l’elemento ormai distintivo.
ISEO
le scimmie nude e il caro estinto 29ª Brixia Fidelis
MONTICHIARI
Le Scimmie Nude, compagnia teatrale di giovani attori che propongono un teatro d’indagine sull’uomo, presentano il 21 febbraio 2014 alle ore 21.00, “Il Caro Estinto” di René de Obaldia al Castello Oldofredi di Iseo.“Il Caro Estinto” è un testo tutto al femminile. Valentina Maselli e Claudia Franceschetti interpretano Giulia, giovane vedova di Vittorio, e l’amica, la signora De Crampon, ed evocano insieme “il caro estinto”. La varietà di situazioni ed atmosfere permette la realizzazione di uno spettacolo comicamente esplosivo che oscilla tra leggerezza e gravità, come tutto il teatro di De Obaldia.
BRESCIA
Corso di Aromaterapia Avvicinarsi al mondo degli Oli essenziali vuol dire avvicinarsi al mondo della Natura, dei suoi rimedi, e delle sue tante meraviglie. Elena Cobez e il dott. Graziano Perugini, erborista distillatore, vi insegneranno l’allestimento di un alambicco, la distillazione di diverse piante aromatiche, la comprensione anche degli aspetti di coltivazione e raccolta; inoltre verranno approfonditi gli aspetti d’uso delle Essenze, studiandone efficacia fisica, psicologica e sottile, per una comprensione olistica dell’Aromaterapia Il Corso dura due giorni, ha orario 10-17 (sia sabato 1 che domenica 2 marzo). L’intero percorso si svolge presso l’Azienda Agricola Biologica il Borghetto di Bedizzole (Brescia). Il corso è a numero chiuso e per iscriversi basta telefonare al 338 4445212.
PISOGNE
la relazione tra letteratura e cinema Presso la Libreria Puntoacapo di Pisogne, si concluderà martedì 25 febbraio un ciclo di 5 incontri attorno al rapporto tra letteratura e cinema con uno sguardo il più ampio possibile sul mondo della scrittura in rapporto al linguaggio cinematografico. L’appuntamento del 25 febbraio dal titolo “Il cinema come opera d’arte totale” parte dall’idea romantica di un’arte capace di racchiudere in sé tutte le forme di espressione alla realizzazione di tale “utopia” attraverso il cinema. Da D’Annunzio a Sin City, le “relazioni pericolose” fra il cinema e le altre forme artistiche. Gli appuntamenti vanno dalle 20.30 alle 22.30.
n. 1 Febbraio-Marzo 2014
a cura di elena andreani POZZOLENGO
antica fiera di San Giuseppe Anche quest’anno si svolgerà nel mese di marzo (in date ancora da fissare) nelle vie di Pozzolengo la Fiera di San Giuseppe, giunta alla 112^ edizione. Una fiera agricola tradizionale, organizzata per valorizzare il settore agricolo e enogastronomico locale. Nata come mercato del bestiame e agricolo rinomato in tutta la zona, oggi la fiera è
MONTICHIARI
La Fiera di Vita in Campagna
l’occasione per conoscere la storia delle Colline Moreniche e dell’entroterra gardesano. Un territorio che si rappresenta attraverso la sua storia e le sue tradizioni e che ogni anno a marzo propone un fitto calendario di eventi per ogni occasione. Di grande rilievo la Dispensa Morenica, una mostra con degustazione e vendita di prodotti tipici locali, in cui trovano spazio i prodotti tipici della zona, dai vini al salame morenico, dallo zafferano ai formaggi, dai dolci, al miele, alle carni. La fiera di San Giuseppe è anche tradizione delle macchine agricole, delle automobili d’epoca, della rievocazione storica dell’antica casata degli Scaligeri. E ancora, mostre, teatro, musica, passeggiate tra le colline, eventi che ogni anno si rinnovano grazie al contributo delle associazioni di Pozzolengo.
brescia
storie della danza Chi sono i protagonisti della danza contemporanea degli ultimi 50 anni? Quali le idee che hanno rivoluzionato il modo di danzare? Ecco che il 1° marzo presso l’White room, nel museo di Santa Giulia, Maria Pia D’Orazi spiegherà al suo pubblico la generazione Butō. Nato negli anni Sessanta in un territorio di confine fra danza e teatro, il butō giapponese ha ampliato il concetto di danza e ha offerto al teatro un mirabile esempio di attore organico, capace di modulare la sua presenza in una completa fusione di arte e vita. E ancora il 29 marzo Ada D’Adamo tratterà della Nouvelle Danse Française nata in un’Europa protagonista della danza contemporanea.
BAGOLINO
Ciaspolate notturne Iniziate nel mese di dicembre tra i boschi e le vallate del Maniva, proseguono con un doppio appuntamento le gite su ciaspole a Bagolino. Percorsi dedicati agli amanti delle camminate su ciaspole. Infatti sabato 22 febbraio si terrà la “Ciaspopizza”, la ciaspolata al chiaro di luna in Maniva, per ragazzi di ieri e di oggi. A seguire speciale “pizzata” alla Baita di Pissidolo e serata con dj set. Per i cultori della natura e del risveglio anticipato domenica 16 marzo verrà organizzata la Ciaspolata dell’alba, partenza gruppo ore 5.30. Per informazioni e prenotazioni 334.1324766.
“Vita in Campagna” è la manifestazione dedicata all’agricoltore hobbista (hobby farmer) ed è l’unica fiera interamente dedicata agli appassionati dell’agricoltura amatoriale, dell’orto e del giardino. Durante la tre giorni, che quest’anno saranno 21, 22 e 23 marzo e si terrà al polo fieristico di Montichiari, i visitatori potranno prendere parte a corsi gratuiti con gli esperti, a disposizione dei visitatori per illustrare le principali tecniche di coltivazione delle piante e di allevamento degli animali da cortile.
BRESCIA
in scena il gusto per il grande pubblico A Brescia da venerdì 8 febbraio all’11 potrete avventurarvi tra gli stand di Golositalia 2014. Fiera interamente dedicata al mondo del food, declinato in attrezzature professionali, ristorazione ed enogastronomia. La location, il Brixia Expo di Brescia, offre agli espositori un ambiente ricco di
n. 1 Febbraio-Marzo 2014
servizi e opportunità professionali, anche considerando la notevole presenza di attività commerciali del settore alberghiero e della ristorazione nei dintorni, all’interno del territorio compreso tra il Lago di Garda e il Lago d’Iseo. Dopo il grande successo dell’edizione 2013 che ha visto la partecipazione di oltre 350 aziende d’eccellenza nel settore dell’enogastronomia, della ristorazione e delle attrezzature alimentari, sono aperte le iscrizioni per l’edizione 2014. Si tratta di un evento di richiamo nazionale per tutti gli operatori di settore (sia nazionali che internazionali) ma anche per il grande pubblico, che potrà visitare la fiera e partecipare agli oltre 50 eventi in programma nei quattro giorni della kermesse bresciana. Se desideri maggiori informazioni sulla prenotazione degli stand alla Fiera Golositalia 2014, puoi visitare le pagine del regolamento espositori oppure visualizzare la planimetria completa della disposizione degli stand al Brixia Expo. Per qualunque ulteriore informazione contattare il numero 030 9523919.
15
verona life&style VERONA
GRAN SFILATA DI CARNeVALE
Grande attesa per l’evento che ogni anno attira grandi e piccoli nelle strade del centro. Venerdì 28 febbraio, Venerdì Gnocolar, dalle ore 14.00 sfileranno carri allegorici e maschere, in una moltitudine di colori e musica. Una tradizione che risale al 1531 e che rende il Carnevale di Verona uno dei più antichi d’Italia: si narra infatti che in quegli anni vi sia stata una grande carestia che portò il popolo alla ribellione, che venne placata dall’iniziativa di alcuni cittadini che decisero di distribuire gratuitamente pane, farina, patate a altri ingredienti ai più poveri. La sfilata non può venire capitanata che dal Papà del Gnocco, la più illustre maschera appartenente al quartiere di San Zeno. Immancabile l’abbuffata di gnocchi serale come da tradizione, mentre durante il pomeriggio non mancheranno frittelle, bomboloni e galani.
GARGAGNAGO DI VALPOLICELLA
“Botta&Risposta” è un’associazione che promuove la lettura ad alta voce, che organizza gruppi di lettura e incontri di Venerdì d’autore. La quattordicesima edizione si terrà dal 3 febbraio al 24 marzo, ogni lunedì alle ore 21.00 a Villa Monteleone, situata nella bella frazione di Gargagnano. Ogni edizione comprende sette incontri, più uno con l’autore. Il libro proposto in analisi è “Sofia si veste sempre di nero” del giovane scrittore milanese Paolo Cognetti, il quale sarà presente venerdì 24 marzo per incontrare i lettori. Per partecipare è richiesta l’iscrizione al Club delle Accanite Lettrici e degli Accaniti Lettori, che prevede una tessera associativa annuale del costo di 20 euro e un contributo per ciascuna edizione di 25 euro. In omaggio la borsa del Club. Per info: botta.risposta@gmail.com
VERONA
INFINITA-MENTE Si terrà dal 10 al 16 marzo 2014 la sesta edizione di InfinitaMente, il festival dedicato alle Scienze e Arti ideato dall’Università degli Studi di Verona. Il tema di quest’anno è il “Cambiamento”, concetto che la seguitissima manifestazione si propone di studiare dalle più disparate angolazioni.Ci saranno ricercatori e artisti che terranno mostre, laboratori, spettacoli, incontri che coinvolgeranno a tutto tondo discipline umanistiche ma soprattutto discipline scientifiche come fisica, neuroscienza, matematica, biologia. Per informazioni e programma: www.infinitamente-verona.it
16
MERCATINO AGRICOLO A KM ZERO Vi aspetta ogni venerdì a Pacengo il mercatino km zero. In Piazzale Marengo dalle ore 8.00 alle ore 13.00 potrete acquistare prodotti locali tipici ad un prezzo inferiore rispetto a quello stabilito dal Ministero delle politiche agricole e alimentari. L’iniziativa si propone di favorire lo sviluppo locale e soprattutto di tutelare la qualità dei prodotti, promuovendo quelli Made in Italy.
verona
IN CORSA CON GIULIETTA GRUPPO DI LETTURA
LAZISE
BOVOLONE
FIERA AGRICOLA DI SAN BIAGIO
Si terrà domenica 16 febbraio la settima edizione della Giulietta&Romeo Halfmarathon, che l’anno scorso ha visto partecipi più di 5.000 persone e che quest’anno conta già più di 4.000 iscritti. 21,097 km tutti da correre con partenza dal Palasport di Verona alle ore 10.00 e arrivo in Piazza Bra, con un tempo massimo di percorrenza di 3 ore. Per coloro che non si sentano pronti ad affrontare un percorso di tale lunghezza c’è la Duo HalfMarathon, gara a staffetta 8+13 km da correre con l’amico o il partner. Iscrizioni online sul sito www.enternow.it. Importante visualizzare informazioni e regolamento su: www.giuliettaeromeohalfmarathon.it
Realizzata dal comune di Bovolone e dalla Pro Loco Locale, la 736^ fiera agricola si svolgerà da sabato 1 a martedì 4 febbraio. Il programma è denso e variegato. Sabato si inizia con l’inaugurazione della fiera, esibizione della banda e delle majorettes. Alla sera ballo in Maschera. Domenica i punti forti della giornata saranno la 34^ Caminada de San Biagio (7, 12 o 17 km), la sfilata di cavalli e carrozze per le vie del paese, e la serata gastronomica “Riso Insieme”. Lunedì Galà dello Sport e Santa Messa. Martedì degustazione di prodotti della Lessinia. Inoltre, ogni giorni si terranno convegni. Sono previsti servizio bar/ristorante e copertura wi-fi su tutta la zona. Info su www.fierasanbiagio.it
VERONA
RENDEZ-VOUS CON LA DANZA Domenica 30 marzo avrà luogo al Teatro Nuovo “Ensemble, in cammino sui sentieri della Danza”, concorso coreografico e di repertorio organizzato dall’associazione culturale veronese “Soledarte”. Si potranno esibire allievi di tutte le scuole di danza italiane, sia da soli che in gruppo, divisi in tre categorie: Baby, Juniores e Seniores. Gli stili di danza varieranno dal classico, al contemporaneo, al jazz. Parte del ricavato sarà devoluto all’associazione “Si. Danza” che attraverso la danzoterapia aiuta persone in difficoltà in Etiopia. Per iscrizioni ed info: concorsoensemble@hotmail.it
n. 1 Febbraio-Marzo 2014
a cura di martina borghetto VERONA
FIERA DEL modellismo Sabato 8 e domenica 9 marzo le porte di Veronafiere si apriranno per gli appassionati di modellismo. Model Expo Italy taglia quest’anno il traguardo della 10ˆ edizione: con 280 espositori, associazioni, importatori e grossisti, 50.000 mq di superficie espositiva complessiva, di cui 5.000 mq di aree esterne, e 4 padiglioni , è cresciuta nel
CASTELNUOVO DEL GARDA
SERATA DI MUSICA FOLK CELTICA
tempo, diventando un punto di riferimento per gli appassionati, gli esperti del settore e le associazioni, alle quali ha dato grande spazio, fin dagli esordi. Un grande spazio sarà riservato alle esibizioni di modellini radiocomandati, che da sempre emozionano grandi e piccoli. L’evento prevede laboratori e dimostrazioni che avvicinino i più giovani e i meno esperti a questo mondo in scala ridotta. Dopo il successo dell’anno scorso, ritorna anche nell’edizione 2014 il Mercatino dei Privati: un padiglione sarà appositamente attrezzato per permettere ai privati di vendere e scambiare i propri modellini. Orari di apertura: Sabato 8 dalle 9.00 alle 18.30 Domenica 9 dalle 9.00 alle 18.00 Per info www.modelexpoitaly.it
BUSSOLENGO
RADUNO AUTO D’EPOCA Domenica 16 febbraio 2014 grande raduno per gli amanti di auto d’epoca di ogni modello. Il ritrovo sarà alle ore 9,30 presso la ditta Flover di Bussolengo, la quale sarà visitabile dopo aver fatto colazione tutti assieme. Verso le 11 tutti in vettura per raggiungere il centro di Bussolengo per la visita alla Fiera di San Valentino. A seguire pranzo presso il ristorante “Al Confine” di Cavalcaselle con brindisi finale nel pomeriggio. La quota di iscrizione al meeting è di 30 euro per il pilota e la vettura, più altri 30 euro per ogni accompagnatore, comprensiva di colazione, berrettino in omaggio e pranzo. Per prenotazioni: Club Peschiera Motori 0457553700
BUSSOLENGO
Antica Fiera di San Valentino E’ ormai tutto pronto per dare il via alla 302^ edizione dell’Antica Fiera di San Valentino di Bussolengo, che si annovera tra le più antiche fiere in provincia di Verona e nell’intera Regione Veneto. I giorni decisamente più vivaci dell’evento sono il 12, il 13 e il 14 febbraio. In queste date è possibile visitare un’ampia area dedicata all’esposizione e alla vendita di prodotti agroalimentari di sicura qualità. Serate di intrattenimento e musica, con luna park e stand gastronomici sempre aperti. Un appuntamento sicuramente da mettere in agenda.
Sabato 1 febbraio in Piazzetta dello Sport, presso gli impianti sportivi di via Oregolo, si esibiranno gli Uncle Bard&Dirty Bastards. Sette artisti che dal 2007 girano in Italia e all’estero per suonare banjo, violino, flauto, batteria, chitarra e basso in serate all’insegna dell’Irish folk’n’roll e del divertimento. Per i più affamati viene proposto un menù a 10 euro ovviamente comprensivo di Irish beer per rimanere in tema. Per saperne di più: info@dirtybastards.it
VERONA
IL MONDO DELL’ELETTRONICA SI RITROVA AD ELETTROEXPO Che sia per trovare componenti e ricambi rari o per restare aggiornati sulle ultime tendenze in fatto di computer, ricetrasmittenti, apparati elettronici e videogiochi, Elettroexpo (www.elettroexpo.it) si conferma il punto di riferimento. La 50° edizione della storica manifestazione de-
n. 1 Febbraio-Marzo 2014
dicata al mondo dell’elettronica, dell’informatica, dei radioamatori e dei “maniaci” della materia, torna nei padiglioni della Fiera di Verona sabato 8 e domenica 9 marzo 2014. Piu’ precisamente nei padiglioni 4 e 5 si danno appuntamento aziende, professionisti del settore, associazioni e appassionati nella consueta formula di esposizione-mercato. Tra gli stand degli oltre 150 espositori provenienti da tutta Italia e dall’estero, è possibile trovare la migliore offerta per quanto riguarda informatica ed elettronica, telecomunicazioni, pubblicazioni tecniche, ricambi, componentistica e cellulari. Senza dimenticare il gettonatiossimo panorama videoludico, dei giocattoli elettronici, dell’hobbistica e del fai da te. Tra le novità di questa edizione di Elettroexpo, si conferma l’iniziativa di borsa-scambio del Mercatino dei privati: un’area allestita con un centinaio di tavoli dove gli iscritti possono vendere o scambiare pezzi delle proprie collezioni, oggetti e materiali che non vengono più utilizzati ma che possono fare sicuramente gola a qualcun altro.
17
16 marzo 2014 Lazise (Vr)
L’Evento
NELLO STORICO EDIFICIO DELLA DOGANA VENETA anche l’Anteprima del custoza
di VITTORIA BISUTTI
T
ra le varie Anteprime vinicole che si tengono in questi mesi in Italia, quella del Bardolino e della sua versione rosata, il Chiaretto, è l’unica che presenta effettivamente i vini dell’ultima vendemmia, pronti per entrare in commercio. L’Anteprima del Bardolino e del Chiaretto dell’annata 2013 si svolge a Lazise, sulla riva veronese del Garda, nel cuore della zona di produzione, domenica 16 marzo, con apertura al pubblico dalle 10 alle 18 (l’ingresso è gratuito). Più di sessanta i produttori presenti ai tavoli nello storico edificio della Dogana Veneta, sul porticciolo. Circa duecento i vini in libero assaggio: un’occasione straordinaria per rendersi conto di persona dello stato dell’arte della produzione vinicola gardesana. All’esterno, sul lungolago, sarà invece possibile conoscere i prodotti tipici del territorio: formaggi, salumi, olio, miele e altre chicche dell’agroalimentare. “Quelli del 2013 – dice il presidente del Consorzio di tutela del Bardolino, Giorgio Tommasi – sono i figli di una vendemmia difficile, ma certamente interessante: il Chiaretto è profumatissimo e ricco di freschezza giovanile, il Bardolino è leggero, speziato e andrà probabilmente atteso un po’ più a lungo del solito”. Tra l’altro, la vendemmia del 2013 ha visto anche una riduzione delle rese ammesse per la produzione del Bardolino, passate da 130 a 110 quintali di uva per ettaro. Intanto, le vendite nel 2013 hanno segnato un incremento del 4% rispetto all’anno precedente e un po’ tutte le guide di settore hanno evidenziato la notevole crescita qualitativa messa a segno negli ultimi
Degustazioni guidate La manifestazione consentirà al pubblico di assaggiare in anteprima l’annata 2013 di Bardolino Doc, rosso, e di Bardolino Chiaretto Doc, rosato, presentata da 70 diversi produttori facenti parte del Consorzio di Tutela del Bardolino e del Chiaretto, per un totale di circa 150 vini. I partecipanti potranno degustare i vini presentati dietro la guida dei produttori stessi e dei sommelier della delegazione Ais di Verona.
anni dalla denominazione, attribuendo i massimi riconoscimenti al Bardolino o al Chiaretto. Quest’anno, poi, c’è un’altra sorpresa che attende gli appassionati del vino a Lazise in concomitanza con l’Anteprima del Bardolino e del Chiaretto, giunta alla sua sesta edizione. Presso la sala civica del municipio, a poche decine di metri
18
CHIARETTO & BARDOLINO BANCO D’ASSAGGIO DI VINI PREGIATI vERRANNO PROPOSTI Più di cento vini, in libera degustazione, divisi fra il rosso Bardolino e il Chiaretto rosato
dalla Dogana Veneta, si svolge infatti per la prima volta l’Anteprima del Custoza, il vino bianco delle colline tra Verona e il Garda, la cui zona di produzione si sovrappone in parte a quella del Bardolino. Circa cinquanta, in questo caso, i vini in degustazione. Insieme, Bardolino, Chiaretto e Custoza saranno successivamente protagonisti, in primavera, della presentazione in Anteprima per i mercati esteri a Monaco di Baviera. Luciano Piona, patron dell’azienda agricola Cavalchina, il cui Bardolino è “vino quotidiano” per Slow Wine, la guida di Slow Food, annota: “È stata un’altra annata da interpretare, però abbiamo avuto finalmente una vendemmia non anticipata: la raccolta si è chiusa il 18 ottobre, circa quindici giorni dopo quella dell’anno precedente”. “Quest’anno – gli fa eco Giovanna Tantini, “eccellenza” della guida dell’Espresso col suo Bardolino – bisognava rischiare più del solito, ma, appunto, rischiando, ho portato a casa uva sana, acidità buone e buona maturazione. Ci sono belle prospettive a lungo termine”. Franco Cristoforetti, di Vigneti Villabella, il cui Bardolino Classico Vigna Morlongo è “oscar” nella guida Berebene 2014 del Gambero Rosso, ritiene che “mai come quest’anno saranno evidenti le differenziazioni tra zona e zona”
Per info www.ilbardolino.com
n. 1 Febbraio-Marzo 2014
CARPENEDOLO E IL SUO CARNEVALE A cura della Pro-loco con il patrocinio dell’Amministrazione comunale Dopo il triste periodo della seconda guerra mondiale Carpenedolo, borgo di circa 7.000 abitanti (oggi ha superato i 12.000), riprese la tradizione di festeggiare l’ultimo giorno di Carnevale divertendosi con giochi popolari e con la sfilata per la piazza maggiore di carri allegorici, costruiti soprattutto “in loco”, straripanti di colori e di allegria. Negli anni ’50 dettavano legge “i Goghi” con i loro stupendi manufatti; fra questi sono rimasti leggendari “La Nave” e “Il Drago”, due opere degne del Carnevale di Viareggio. Anche i ragazzi dell’Oratorio, guidati da Don Mario Donneschi, contribuirono alla crescita del Carnevale Carpenedolese, partecipando con l’allestimento di carri e di sfilate di gruppi mascherati. Grande indimenticabile animatore ed infaticabile organizzatore è stato Amatore Bolzoni, uomo dai molteplici interessi, attivissimo in tutte le manifestazioni del Carnevale Carpenedolese. A lui l’intero paese deve un doveroso e sincero grazie per la sua esuberante carica di buonumore e di umanità. Così la tradizionale festa del Carnevale, nella sua semplicità e giocosità, fatta di pignatte, tiro alla fune e cuccagna, è continuata ogni anno, patrocinata dall’Amministrazione Comunale e dai vari comitati di volontari che si sono succeduti nel tempo, raggiungendo una risonanza inter-regionale nella 55a edizione dello scorso anno curata della Pro Loco. Ultimamente il Carnevale Carpenedolese ha ospitato “Il re gnocco” di Castel Goffredo e, in collaborazione con i Carnevali Veronesi, “Il papà del gnoco e la sua corte”.
4 Marzo Martedi grasso
L’Evento
TANTI MODI DIVERSI DI FESTEGGIARE E PRENDERSI UN PO’ IN GIRO. UN’OCCASIONE UNICA PER DIVERTIRSI IN MODO ORIGINALE
la festa IN MASCHERA, IN ACCAPPATOIO O SUGLI SCI di Vittoria Bisutti
L
e maschere che rappresentano i diversi quartieri e paesi della provincia, ispirate a personaggi illustri o a mestieri antichi, si danno appuntamento in piazza Bra a Verona per presentarsi a cittadini e turisti, per festeggiare così il 483° Bacanàl del Gnoco. Un nutrito calendario di appuntamenti accenderà, giorno dopo giorno, di colori e allegria i quartieri della città e i comuni di tutta la provincia scaligera, invadendoli di musiche e coriandoli per la gioia di adulti e bambini. Appuntamenti clou del carnevale veronese sono la tradizionale sfilata del Venerdì Gnocolar, il Sabato Filipinato con la Regata delle Maschere sull’Adige, il Lunì Pignatar nel quartiere di Santo Stefano, le sfilate in notturna di Verona, Villafranca e Monteforte d’Alpone e, infine, la Festa della Renga, a Parona, che sancisce la fine ufficiale del Carnevale e l’inizio della Quaresima. Facendo un rapido escursus sulla manifestazioni legate al carnevale che si svolgono nel Bel Paese, segnaliamo nel paese di Linguaglossa, sul versante Nord dell’Etna, la classica fiaccolata in
quest’anno la manifestazione più popolare del pianeta, nonostante la crisi stupirà da venezia a rio de janeiro con i suoi spettacoli di luci, ritmi, colori maschera a cura della scuola sci di Linguaglossa. Nel paese di Castiglione di Sicilia, ai piedi del vulcano, si tiene lo storico carnevale, con sfilata di carri allegorici e gruppi in maschera per le principali vie del paese. E, a mezzora di strada, il Carnevale di Acireale, il più bel carnevale di Sicilia e uno dei più antichi d’Italia dove concorrono grotteschi carri in cartapesta (gli unici al mondo a utilizzare impianti di luci e movimenti meccanici e idraulici) e carri infiorati con soggetti creati interamente con fiori (veri) disposti uno a fianco all’altro. Vi consigliamo di soggiornare presso il Picciolo Etna Golf Resort& Spa (Tel. 0942 986384, www.ilpiccioloetnagolfresort. com), antica residenza di campagna trasformata in hotel di lusso e prestigioso campo da golf a 18 buche. Il carnevale a Rimini si festeggia al noMi club &
Carnival On Snow sulle Dolomiti Anche se la neve del comprensorio di Obereggen, in Val D’Ega è famosa per la perfetta preparazione delle piste e per una pulizia che suggerisce immagini più vicine ad eleganti serate di gala in un vestito bianco nel cuore delle Dolomiti, non bisogna dimenticare che anche da queste parti – un vero e proprio paradiso per i bambini – Carnevale, una volta all’anno, fa valere le proprie regole. Ecco quindi che, dal 27 febbraio al 4
n. 6 Dicembre-Gennaio 2013
marzo 2014, quell’area che già è nota i più piccoli come la casa dell’Orso Bruno e dello Yeti, nonché regno di Re Laurino, propone, con Carnival On Snow, un ricco programma di animazione sulle piste e alla stazione a valle degli impianti fino a notte inoltrata, numerosi eventi in maschera, giochi e spettacoli per bambini ed esibizioni di artisti di strada. O forse sarebbe meglio dire di pista.
bar (www.duomohotel.com), fulcro della movida riminese, dove turisti e locali sperimentano sempre nuove proposte per socializzare, fare conoscenze, sperimentare cucine inedite. L’ambiente di design, realizzato dal genio di Ron Arad e rivestito di una speciale “pelle” di bronzo, si veste di coriandoli e stelle filanti per accogliere i partecipanti in maschera. L’affitto degli abiti carnevaleschi è incluso nel prezzo, così come il soggiorno in camera Loop e la prima colazione a buffet dell’indomani.
Cena veneziana al Radisson di Galzignano Ci si rilassa invece senza limiti nelle 6 piscine termali del Radisson Blu Resort Terme di Galzignano Terme (www.galzignano.it), costantemente mantenute a 36°C e aperte sino a sera tardi per potenziare l’effetto de-stress con suggestivi vapori acquei e scintillanti bagliori lunari. Il ristoro avviene nel ristorante Atmosfera, con piatti preparati secondo tradizione veneziana e immancabili “fritole” e “galani” a chiudere la serata. L’indomani il relax riprende nel centro benessere del resort, con sauna, grotta termale, idromassaggio, lettini destress e docce emozionali prima di capitolare tra le spire di un godurioso massaggio rilassante di coppia.
21
Design • Tecnologia • Biomasse
19 - 23 Febbraio 2014
La più importante mostra internazionale di caminetti, stufe, caldaie ed impianti a legna e pellet
Fiera di Verona
orario: 9.00 - 18.00
Workshop, convegni e incontri
www.progettofuoco.com Info: piemmeti S.p.A. Tel. +39 049.8753730 - fax +39 049.8756113 • info@piemmetispa.com
19-23 Febbraio VeronaFiere
L’Evento
Attesa per l’appuntamento internazionale dedicato agli impianti e attrezzature per la produzione di calore ed energia dalla combustione di legna
ProGETTO FUOCO 2014 LEADER MONDIALE DEL SETTORE di Vittoria Bisutti
LE GRANDI AZIENDE CERCANO DI SORPRENDERE
I
l prestigio di Progetto Fuoco va aumentando di pari passo con la tendenza che vede un deciso incremento del ricorso alle energie rinnovabili. La nona edizione di Progetto Fuoco si svolgerà come di consueto presso i padiglioni di VeronaFiere, cinque dei quali sono attrezzati per mostrare stufe, camini e caldaie funzionanti. La manifestazione è dedicata agli operatori professionali del settore, progettisti, tecnici e imprenditori che si prevede saranno numerosi da tutta Europa e da diversi Paesi extra-europei ( oltre 500 espositori). Sono attesi, nei giorni di sabato e domenica, anche i consumatori sempre più interessati alle alternative offerte dal legno come combustibile rinnovabile e consapevoli dei vantaggi dati dall’uso di stufe e camini di ultima generazione, sicuri, belli, semplici e comodi da utilizzare per riscaldare tutta la casa, in grado di consentire ottime economie garantendo il massimo del comfort senza recare danno all’ambiente. L’edizione 2014 di Progetto Fuoco darà spazio allo sviluppo tecnologico anche nella raccolta e confezionamento della legna da ardere con approfondi-
IN MOSTRA LE ULTIME E INNOVATIVE PROPOSTE La fiera veronese metterà in mostra le ultime proposte nell’ambito del riscaldamento a biomassa, stufe e camini a legna, a pellet o altro tipo di combustibile di derivazione naturale. La proposta è tanto ampia e diversificata da offrire sempre e comunque la soluzione più adatta per ciascuno grazie a soluzioni compatte, dal design attuale, dall’impronta grintosa, tutte dotate di tecnologie che permettono una gestione personalizzabile secondo necessità.
n. 6 Dicembre-Gennaio 2013
menti che saranno oggetto di convegni, seminari e workshop coordinati da AIEL (Associazione Italiana Energie Agroforestali), partner della manifestazione, dal Dipartimento Te.S.A.F. dell’Università degli Studi di Padova e curati dai maggiori esperti italiani e stranieri del settore. Le merceologie presenti in questo evento sono: RISCALDAMENTO E ARREDAMENTO. Caminetti, focolari tradizionali - Rivestimenti per caminetto - Inserti per caminetto in acciaio, ghisa - Termocamini ad aria, termocamini ad acqua - Stufe a pellets in acciaio, ghisa, ceramica, maiolica, pietra naturale Stufe a legna in acciaio, ghisa, ceramica, maiolica, pietra naturale - Stufe ad accumulo termico in ceramica, maiolica, pietra naturale - Cucine a legna, forni a legna, termocucine - Barbecues - Cucine in muratura - Accessori per caminetti - Legna, pellets, tronchetti, mattonelle - Accendifuoco, prodotti per la pulizia TECNOLOGIE. Caldaie a: pellets, cippato di legna - Caldaie a legna pezzata - Caldaie a biomasse Bruciatori a pellets - Bruciatori per combustibili triti - Impianti e sistemi “chiavi in mano” - Silos per stoccaggio e sistemi di caricamento per caldaie - Mac-
Infatti, oggi il mercato propone anche stufe di dimensioni ridotte, che ben si adattano alla taglia media delle nostre abitazioni, che consentono di limitare le opere murarie alla sola uscita della canna fumaria e della presa d’aria, magari nella versione a pellet, combustibile più facilmente stoccabile che permette di ridurre l’impatto ambientale aumentando l’efficienza degli apparecchi. Chi non ha problemi di spazio potrà scegliere il più scenografico dei camini, l’oggetto di design che determina lo stile di una casa, potrà programmare l’utilizzo di tutte le macchine anche a distanza, con l’accensione da remoto via sms, ed avere il riscaldamento in più stanze attraverso opere di canalizzazione dell’aria o collegando il riscaldamento dell’acqua con la linea dei termosifoni.
Oltre a rinnovare forme e funzioni, le industrie del settore hanno analizzato con grande attenzione un’ampia gamma di possibilità per i rivestimenti. Studiati soprattutto per le case di città, ci sono camini di dimensioni contenute e cornici, magari in maiolica o pietra, dalle forme squadrate e minimali, stufe a profondità ridotta, per intenderci più o meno quella di una scarpiera, che possono essere appoggiate a filo muro e quasi scomparire nell’arredamento con rivestimenti da scegliere, oltre i più tradizionali, tra una ricca gamma di finiture, dal metallo al vetro al marmo al bambù, e soluzioni che integrano la porta con vetro specchiato per rendere visibile il braciere solo quando il fuoco è acceso. Non mancano neppure le proposte per trovare il modo di inserire le macchine in spazi o vani che si pensavano inutilizzabili, recuperando la sede di vecchie canne fumarie esistenti. Tornano infine le antiche stufe di ghisa, allestite con dall’anima tecnologica.
L’edizione 2014 di Progetto Fuoco darà spazio allo sviluppo tecnologico anche nella raccolta e confezionamento della legna da ardere chine per la produzione del pellets, bricchettatrici - Macchine spaccalegna, cippatrici, sminuzzatrici Attrezzature e sistemi di confezionamento per legna da ardere. MATERIALI E FUMISTERIA. Comignoli e camini in refrattario, acciaio - Condotti da fumo in acciaio - Materiali refrattari - Componenti, accessori e semilavorati per fumisteria - Maioliche, ceramiche, elementi modulari in maiolica, ceramica - Strumenti di misura e controllo, termoregolazione - Servizi di fumisteria, studi di fattibilità e progettazione, software. www.progettofuoco.com
23
6-9 Febbraio VeronaFiere
L’Evento
La kermesse agricola guarda all’internazionalizzazione e apre a nuove aree: vigneto, frutteto, suini, bovini da carne
Fieragricola 2014 sempre più hi-tech di Paolo Carli
Tutti i padiglioni della Fiera
C
entoquindici anni dalla nascita, 111 edizioni ma soprattutto grandi novità caratterizzeranno Fieragricola di Verona, manifestazione internazionale dedicata al comparto primario. Nata nel 1898 a Verona, Fieragricola accompagna il mondo agricolo in un percorso di crescita e di confronto diretto con le istituzioni, mettendo al centro della discussione temi importanti di carattere economico-programmatico, dalla Pac ai Programmi di sviluppo rurale, passando per i mercati delle principali produzioni (latte,
24
Una vetrina dinamica dove i visitatori e gli addetti ai lavori potranno trovare tutte le novità nei vari segmenti che caratterizzano il mondo del primario suini, bovini da carne, avicoli), senza dimenticare le questioni legate alla sicurezza sul lavoro, all’efficienza della filiera nel rispetto delle normative sul benessere animale, alla sostenibilità ambientale, economica, produttiva e sociale. Fieragricola è anche un grande show e si rivolge in maniera trasversale al mondo agricolo: agricoltori, allevatori, mangimisti, imprenditori delle agro-energie e dell’agriturismo, veterinari, contoterzisti, dealer di macchine agricole. Fieragricola 2014 potenzia l’area delle prove dinamiche e si prepara ad ospitare il pubblico presente alle dimostrazioni dinamiche nel quartiere fieristico con una tribuna coperta e un’arena per la presentazione delle trattrici agricole e delle attrezzature. «Fieragricola è per il mondo agricolo da sempre un appuntamento atteso - afferma il Presidente di Veronafiere, Ettore Riello - e costituisce non soltanto l’evento storico per eccellenza, insieme a Fieracavalli, avendo entrambi 115 anni di storia, ma rappresenta una finestra sul futuro dell’agricoltura, sempre più multifunzionale, tecnologica, inserita in un panorama di iniziative dedicate all’agroalimentare Made in Italy che parte proprio da Fieragricola e comprende Siab, Eurocarne, Sol&Agrifood, Vinitaly». L’innovazione e le nuove tecnologie costituiscono elementi imprescindibili per il settore primario, proiettato a gestire nel mondo - secondo le stime della Fao - circa 1,5 miliardi di ettari di terreni agricoli in maniera sostenibile e con la previsione di una popolazione di oltre 9 miliardi di persone nel 2050.
Padiglione 1. Attrezzature e prodotti per la gestione del verde e l’attività forestale. Padiglione 2. Servizi per l’agricoltura. Agrofarmaci, sementi, mezzi tecnici per l’agricoltura e consulenza. Colture protette e fuori terra, serre, irrigazione e fertirrigazione. Padiglione 3. Energie rinnovabili in agricoltura. Padiglioni 4 e 5.Macchine, attrezzature, prodotti e servizi per la viticoltura e la frutticoltura. Padiglioni 6 e 7. Macchine e attrezzature agricole. Area esterna A. Dimostrazioni tecniche di macchinari e attrezzature (pieno campo e vigneto). Padiglione 9. Genetica, mostre e aste animali. Padiglione 11.Tecnologie e prodotti per l’allevamento. Aree esterne, C e D. Dimostrazioni tecniche di macchinari in funzione (lavorazione biomassa ad uso energetico, spaccalegna, cippatori, attrezzatura per il trasporto e la lavorazione del legno ecc.).
Si amplia l’offerta espositiva Altra scommessa di Fieragricola è quella di ampliare l’offerta espositiva, rispondendo alle richieste pervenute dai visitatori. Nel 2014, due interi padiglioni (4 e 5) saranno dedicati a vigneto e frutteto, con un’area Forum, uno spazio con trattrici e macchine specializzate per due settore caratteristici dell’agricoltura italiana. Si potranno vedere trattori isodiametrici e cingolati, ma anche prodotti, attrezzature, servizi, vivaismo. All’evento saranno invitati anche gli espositori di Vinitaly italiani ed esteri e, per mezzo della rete di delegati di Veronafiere, anche le maggiori aziende vitivinicole per ciascun Paese di riferimento.
Informazioni: www.fieragricola.it
n. 1 Febbraio-Marzo 2014
15-17 Marzo Fermo
L’Evento
A FERMO, NELLO SPAZIO DI UN WEEK END, VA IN ONDA IL MEGLIO DELLA REGIONE ADRIATICA
Ben Essere e Buon Vivere a Tipicità Marche 2014 di Biancamaria Rossi
n
on solo cibo, ma anche fashion, arte ed artigianato di tradizione delle Marche. Un appuntamento per scoprire, nello spazio di un weekend, tutto il bello ed il buono di questa caleidoscopica regione la cui aspettativa di vita dei suoi abitanti, è la più alta d’Europa. Un ricchissimo cartellone di iniziative per tutti i gusti, dal 15 al 17 marzo prossimi negli oltre 10.000 metri quadrati del centro polifunzionale Fermo Forum. Ben Essere e Buon Vivere saranno i fili conduttori di un intrigante viaggio tra prelibatezze enogastronomiche e percorsi turistici inediti, con la possibilità di conoscere anche le griffes del fashion e scoprire paesaggi e borghi segreti e sconosciuti. È questa l’esperienza Marche che Tipicità, organizzata dal Comune di Fermo in collaborazione con un pool di entità marchigiane, propone per la sua ventiduesima edizione. La vivace formula del Festival, con aree espositive specializzate ed un ricchissimo programma di eventi, propone un vero e proprio spettacolo del gusto, spalmato su
AD ANIMARE QUESTO VIAGGIO TRA GUSTO, BEN ESSERE E BUON VIVERE, UN RICCHISSIMO PALINSESTO DI EVENTI CHE RENDONO IL VISITATORE PROTAGONISTA ATTIVO DEL FESTIVAL un weekend, per foodies, slow-trotters ed amanti del “turismo esperienziale”. Nel centro polifunzionale Fermo Forum saranno protagoniste, per tre giorni, le squisite tipicità marchigiane. Originali spazi dedicati alla birra agricola, alle produzioni biologiche, al cioccolato, con possibilità di degustare ed acquistare esclusive specialità, direttamente dai produttori: olive ascolane, formaggi pecorini e caprini, ciauscolo, maccheroncini di Campofilone, vino cotto, salame di Fabriano, mela rosa dei Sibillini, miele, marmellate, tartufi, legumi e cereali, vino, olio extravergine d’oliva, ma anche il buon pesce dell’Adriatico. Per il visitatore curioso, ecco infine l’Italia nascosta: paesi e comprensori delle Marche che presentano lo loro attrattive storiche, artistiche, culturali,
naturalistiche e paesaggistiche. Ad animare questo viaggio tra Gusto, Ben Essere e Buon Vivere, un ricchissimo palinsesto di eventi che rendono il visitatore protagonista attivo del Festival: intriganti incontri con il re del grande nord, “lo stoccafisso”, confronti golosi tra storia della pasta e tradizione del riso, un’arena tutta dedicata al Cibo degli Dei, coinvolgenti cooking-show con prestigiosi chef e personaggi mediatici, ma anche approfondimenti su sana alimentazione e corretto stile di vita. Da non perdere il confronto con la cultura e la cucina di altre realtà italiane e straniere: la Repubblica del Sudafrica ed il Salento settentrionale, rappresentato dalla Camera di Commercio di Brindisi, saranno gli ospiti d’onore di questa ventiduesima edizione, che approfondirà anche il nuovo scenario della Macroregione adriatico-ionica. Oltre 10.000 visitatori hanno preso parte alla rassegna, suddivisa in 6 padiglioni tematici, all’interno dei quali sono andati in scena 73 eventi con oltre 300 realtà presenti e più di 40 partners dell’iniziativa, tra Enti organizzatori e sponsor privati. Tutto questo è stato reso possibile da oltre 30 associazioni e sodalizi che hanno attivamente collaborato al successo dell’iniziativa. Ingresso per il pubblico, 8 euro. Orari: Sabato 15 e domenica 16: 9.30- 21.00; lunedì 17: 10.00 – 20.00. Info: tel. 0734 225237 – info@tipicita.it
il sud africa ospite d’onore della 22ª edizione E’ la Repubblica del Sud Africa l’ospite d’onore estero della 22° edizione di TIPICITA’. La conferma è arrivata dalla dott.ssa Nomatemba Tambo, Ambasciatore del Sudafrica, alla sua prima visita nella città di Fermo. L’Ambasciatore è stato ricevuto nei giorni scorsi dal Sindaco di Fermo Nella Brambatti. All’incontro ha partecipato anche il terzo Segretario della sezione po-
n. 6 Dicembre-Gennaio 2013
litica, la dott.ssa Obakeng Letsebe. A portare i saluti anche il prefetto di Fermo Emilia Zarrilli. Il Sindaco, accompagnata dall’assessore al Turismo Matteo Tomassini, ha ricordato l’importanza di instaurare rapporti culturali ed economici con il Sud Africa. Il Prefetto ha focalizzato il suo intervento sul ruolo svolto dall’Ambasciatore nel suo paese, in particolare nella difesa dei diritti umani.
25
14 Febbraio 2014 San Valentino
L’Evento
la festa degli innamorati è alle porte e se non avete ancora pensato a come organizzarlo qualche suggerimento ve lo diamo noi
San Valentino, rendiamolo originale di Vittoria Bisutti
Romantiche atmosfere al Lefay resort
A
pochi chilometri della città di “Giulietta e Romeo”, nella Pedemontana dell’Est Veronese, si possono adottare le viti di Garganega per farne dono all’amato. L’iniziativa è possibile grazie al progetto “Adotta una Garganega”, promosso da Strada del vino Soave, che consente di ricevere ogni anno 12 bottiglie di Soave Doc, personalizzabili nell’etichetta con il proprio nome, un verso poetico o una dedica (info:associazione@stradadelvinosoave.com). A Roma dallo chef Gaetano Costa al ristorante Red Library la notte più romantica dell’anno ha un gusto seducente e raffinato. Un invito solo per due persone per la cena del 14 febbraio con dress code speciale: un morbido accappatoio, dopo essersi concessi un pomeriggio di puro relax all’interno del centro benessere e SPA dell’Hotel di lusso Aleph, della catena Boscolo Hotels. A partire dalle ore 21 la fortunata coppia potrà accomodarsi a un tavolo a bordo piscina e lasciarsi viziare da un cameriere con guanti bianchi che servirà loro un menu di pesce a base di 6 portate e brindare al proprio amore in as-
DUE GIORNI indimenticabili AL PARK HOTEL IMPERIAL Un’offerta speciale per gli innamorati che desiderano concedersi momenti speciali. Il Park Hotel Imperial, prestigiosa struttura immersa in un rigoglioso giardino mediterraneo di palme, olivi e agavi, incastonata nella località gardesana di Limone sul Garda, è un’oasi di tranquillità ideale per passare momenti romantici . In occasione della festa degli innamorati, San Valentino, il Park Hotel Imperial propone un soggiorno indimenticabile, pensato appositamente per le coppie che amano
n. 6 Dicembre-Gennaio 2013
soluta privacy e relax. La proposta è offerta a 900 euro, incluse le bevande, per due persone e comprende due ingressi al centro (sauna, bagno turco, sala fitness e due piscine) un massaggio di coppia e la cena. E non solo. In parallelo al Ristorante Red Library, situato in una sala intima accanto alla lobby dell’hotel, Gaetano Costa servirà una serata altrettanto indimenticabile: tra tutti i commensali verrà estratto un premio favoloso, due ingressi gratuiti al centro da utilizzare quando si desidera. E poi atmosfera romantica e a lume di candela per cominciare, musica di sottofondo dal vivo per accompagnare dolcemente la serata, e ovviamente un menu squisito e accattivante, ideato appositamente dallo chef. Il prezzo? 75 euro a persona, escluse le bevande, per una cena all’insegna del sentimento e festeggiata in una delle cornici più incantevoli e magiche della capitale. Al Park Hyatt Milano, il 14 febbraio la serata al The Park Bar si chiama 142 (one night for two) ed è pensato per dare agli innamorati un’esperienza speciale. Gli ospiti concorreranno all’estrazione di 3 premi: i più fortunati potranno passare la notte in una delle Top Suites dell’hotel, dove troveranno
dedicarsi momenti di pieno relax in una cornice da sogno. L’offerta per San Valentino include due notti in camera doppia Elegance (vista lago), un ricco cesto di frutta all’arrivo e una cena a lume di candela, al prezzo di 188,00 Euro per persona (valore di listino 360,00 Euro). Inoltre, il Park Hotel Imperial ha al suo interno il Centro Tao, la Natural Medical SPA che da oltre 27 anni rappresenta il punto di riferimento per chi vuole approcciare o seguire i principi della medicina cinese per la propria salute, ma senza rinunciare alle coccole dei trattamenti di bellezza che il personale qualificato del Centro offre agli ospiti dell’hotel. Per San Valentino le coppie potranno provare un rilassante massaggio di 30 minuti, incluso nel pacchetto. Il pacchetto per San Valentino è valido tutta la settimana dal 10 al 17 febbraio 2014. Info: www.parkhotelimperial.it
La suggestiva atmosfera di Lefay, le proposte gourmand dello Chef, le dolci manualità di un massaggio allo “Champagne e petali di rosa” e l’incantevole tramonto sul lago per un San Valentino esclusivo, firmato Lefay. Il pacchetto comprende: 2 notti in Prestige Junior Suite (occupazione doppia), Prima colazione a buffet nel ristorante “La Grande Limonaia”,Spumante e cioccolatini in camera all’arrivo. Venerdì di San Valentino: 1 “Dinner in Love”: cena à la carte con menù dedicato, a lume di candela nel ristorante “La Grande Limonaia”. Sabato 15 febbraio, dalle ore 19.00: aperitivo “Red Passion” al Lounge Bar di Lefay. Inoltre 1 massaggio di coppia “Champagne e petali di rosa” in Spa suite, 1 percorso nel lago salino “La Luna nel Lago”, per una pelle vellutata e un profondo senso di relax. Ingresso al Mondo Lefay SPA. Prezzo: € 495 per persona in Prestige Junior Suite. www.lefayresorts.com
San Valentino è la festa degli innamorati ed è l’occasione ideale per un organizzare un bel viaggio con il proprio partner ad attenderli un cadeau composto da Champagne, frutta e cioccolato.. Ma ci saranno anche altri 2 premi: un massaggio per due persone da fruire nella sensuale private SPA room dell’Hotel e, all’ultima coppia verrà offerta la serata stessa, considerandoli ospiti del The Park Bar. La serata godrà dell’intrattenimento di un trio che suonerà musica Jazz live. Il prezzo per partecipare è di 40 euro per ogni coppia, che comprende una bottiglia di Ca’ del Bosco cui verrà abbinata una speciale selezione di tapas create da Andrea Aprea. Per prenotare: theparkbar. milan@hyatt.com, 02.8821 1234
27
INTERVISTE speciali
In MasterChef c’è un grande lavoro psicofisico di mani e cervelli. Bravi gli autori ad abbinare tre caratteri forti con un’autorità dettata dall’esperienza
BRUNO BARBIERI
Sette stelle Michelin e un sogno da realizzare
di lara ferrari
i
francesi che la sanno lunga lo chiamerebbero bon vivant. Uno che sa godere di tutto ciò che di bello e buono offre la vita. Incontrando Bruno Barbieri (1962) non si può che asserire. Sorriso aperto, testa alta verso un capolavoro del Barocco italiano, naso proteso sopra un sapore, un odore proveniente dal mercato cittadino. E l’eleganza dei vestiti, che completano
il quadro. Sapete per chi ha cucinato B. B.? Il Papa, Cossiga, Vasco, Zucchero, Luciano Pavarotti, Umberto Veronesi, la figlia di Chaplin e Ayrton Senna. Lo chef emiliano 7 stelle Michelin, con cui ha raggiunto Re Gualtiero Marchesi, le ha conquistate così: 1 stella Grotta di Brisighella, 2 stelle Trigabolo (Argenta), 2 Locanda Solarola, 2 ristorante Arquade - Relais Chateaux Villa del Quar. Fin da bambino ha un debole per i fornelli, merito delle lasagne della nonna. Da lì ne è passata di acqua in pentola. La passione lo porta negli USA e in America Latina, cuoco su una nave da crociera. Si tuffa nell’avventura del “Trigabolo” di Argenta, ristorante all’avanguardia che segna la storia dell’alta ristorazione italiana. La sua cucina estremamente sensibile, sperimentale e provocatrice al punto giusto, raccoglie consensi ovunque. «La mia filosofia si basa su tecnica, cotture rapide e grande qualità della materia prima, perché da un prodotto mediocre non può che nascere un piatto mediocre». Uno dei tre giudici di MasterChef Italia, il talent di show cooking - giunto al terzo anno - più seguito del Paese numeri alla mano (1 milione di telespettatori in una sola puntata del giovedì su SkyUno, finalissima a marzo) contende agli altri due, Carlo Cracco e Joe Bastianich, le preferenze nel cuore dei fan. Anche se, come dice la signora Luisa: “E’ il migliore. Cracco è troppo sex symbol, Joe ha quell’accento americano forzato”. Sarà. Intanto B. B. se la gode e risponde alle nostre domande. Cosmopolita da giovanissimo, stanziale a MasterChef. Lei appartiene alla categoria delle nuove celebrity, lo sa? «Me ne rendo conto. Ho travasato le mie esperienze in ‘Via Emilia, via da casa’ (Rizzoli, uscito a gennaio) in cui racconto i viaggi gastronomici che ho intrapreso da ragazzino sulle navi, intervallati a 85 ricette provenienti da Italia, Amazzonia, Libano, America, Ande, Venezuela, Sud America e mondo arabo. Fuori
28
dal sacco, il ristorante Cotidie, che gestivo a Marylebone, Londra, e che ho venduto tre mesi fa. Vogliamo fare esperienze diverse! In America, perché no. Al suo posto ora c’è un bistrot austriaco». Mentre MasterChef entra nel vivo della gara, Barbieri conosce già la sua agenda. Tornerà giudice della versione italiana di Junior MasterChef (su Sky Uno a marzo) con Lidia Bastianich, mamma di Joe, e Alessandro Borghese. Bruno dovrà giudicare concorrenti dagli 8 ai 12 anni. Io faccio sempre il contrario di quello che ci si aspetta da me. Ad esempio, il libro. Non è una comune biografia, Marina Cremonini ha dipinto ad acquerello tutti i piatti. Cercavo un nuovo modo di porre agli altri il mondo gastronomico. Qual è la sua ricetta preferita? «Le tagliatelle gratinate con ragù di rigaglie, salsa di saba e uova barzotte». Dovendo fissare un momento... Quando ha sentito nascere la determinazione a fare il cuoco? «Mia nonna mi interrogava per vedere se avevo studiato. Nasco in un paesino, Medicina (Bologna) famoso per le cipolle, ma la storia della cucina ce l’avevo dentro. Ho avuto la fortuna di nascere in una famiglia in cui il cibo è importante. Non sono figlio di ristoratori come Joe, tuttavia in casa si respirava qualcosa in più. Mio nonno era un cercatore di tartufi. Eravamo circondati dalla campagna e da molti frutteti. Perché l’attenzione verso questo mestiere la impari se conosci la storia del prodotto. Poi ho
n. 1 Febbraio-Marzo 2014
avuto la fortuna di incontrare molti chef, essere al posto giusto al momento giusto. Incontrare le persone che ti insegnano e ti vogliono bene. A me è successo. Nella vita mi sono sempre comportato in un modo un po’ strano. Ho sempre fatto la ‘carta assorbente’. Poi quando è stato il momento ho raccontato chi sono. Lo dico a tutti: dentro al piatto ci devi essere tu, racconti chi sei. Succede a voi che scrivete, al fotografo che immortala l’immagine e in quell’istante spiega chi è a chi guarda». Stava prendendo lezioni di inglese pochi minuti fa... perché ha chiuso il Cotidie? «Avevo investito moltissimo in quel ristorante, in termini di soldi ma anche di materie prime. Ma Londra è difficile da colonizzare. Quando ho capito che non ne valeva più la pena ho lasciato». Un suo desiderio? «Cucinare per i bambini africani, in una notte da favola, una lasagna gigantesca con tanto ragù, tanta besciamella e tanta crosta». Il luogo più estremo in cui ha fatto da mangiare? «Un villaggio della foresta amazzonica, a 5 giorni di navigazione da Manaus, dove ho preparato un enorme e magnifico “arapaima” (pirarucù), il pesce d’acqua dolce più buono del Rio delle Amazzoni e del Rio Negro». Sogni nel cassetto ne ha? «Vorrei girare un film con Johnny Depp. Attenzione! I sogni si avverano sempre. Fondamentale è poter pensare la cosa che si vuole realizzare con tutto se
stesso. Allora la si ottiene». Perché Johnny? «L’ho ammirato in Edward mani di forbice, è strabiliante. Mi somiglia perché è un trasformista. E bisogna essere in grado di cambiare, cogliere l’attimo. Ma lo devi fare in un modo credibile. Come in una brigata di cucina: il cuoco dev’essere in grado di coprire molti ruoli: arrosto, pesce antipasti». Ora c’è un proliferare di programmi simili a MasterChef. Come diffidare dalle imitazioni? «Guardi, il nostro è un programma vero. Io ho sempre cercato di tirare fuori il talento, anche nei giovani che hanno lavorato nelle mie brigate. Nella persona che non ha mai fatto questo lavoro, ma che aspira
a diventarlo. Ecco la forza del talent. Racconta di persone che nella vita fanno tutt’altro... Nell’edizione corrente abbiamo voluto raccontare di piccolissimi produttori di materie che si fa fatica a trovare sul mercato. E’ bello in un senso etico perché mette in mostra l’arrivo di persone straniere che sono venute a vivere nel nostro Paese, che si sono integrate. Guardi Rachida, la sarta marocchina. Anche lei racconta un pezzo di Italia. Lei con la sua presenza spiega l’incontro tra il cibo italiano e il cibo di un altro paese così caratteristico. Poi vorrei dire una cosa». Dica pure... «Siamo dei grandi progettisti del bello e artigiani. Io credo fermamente che questo Paese possa ricominciare. Attraverso i settori, le industrie che lo hanno distinto nel mondo intero. La cultura, la nostra storia, il turismo, il tessile e la gastronomia». Vi è mai successo in trasmissione di imbattervi in concorrenti che proprio ‘non ce la possono fare’? «Certo, mi succede anche di incontrare colleghi che sembravano bravissimi e che poi si rivelano essere poco più che cuochi amatoriali. Il pubblico deve sapere che il programma è difficilissimo da fare. Porta via tre mesi e mezzo solo di girato. Prendiamo le ‘mistery box’, che gli aspiranti masterchef scoperchiano sul momento, le idee vive che sopraggiungono di volta in volta. Lo pensiamo a gennaio per mandarlo in onda alla fine dell’anno. Lei può immaginare che cosa vuol dire...C’è un grande lavoro psicofisico di tante mani e di tanti cervelli. Come si trova con gli altri due e su che cosa vi scontrate? «C’è stata una grande sintonia. Carlo e Joe sono grandissimi professionisti ed è normale, visto che siamo tutti e tre molto competenti, che sorgano divergenze. Ma non sono litigi umorali. Anche gli ingegneri che costruiscono le Ferrari hanno vedute diverse che poi aggiustano insieme. C’è molta collaborazione. Sono stati bravi gli autori ad abbinare tre caratteri forti nei quali c’è un’autorità dettata dall’esperienza di trenta, quarant’anni nella ristorazione italiana e americana. Poi possiamo piacere o non piacere». Chi vi segue? «Dal ragazzino di 7 anni al nonno di 90. Sa perché? Perché parliamo di storie vere». Chef, come si evita il ‘mappazzone’? «Bisogna togliere e non mettere! Ormai è un neologismo che da Bologna si è affermato nel resto d’Italia e non necessariamente in un’accezione negativa. Si può tradurre nella vita. Io sono esattamente la stessa persona di prima. Vivo nell’hinterland milanese, poi mi rendo conto che non posso mangiare la pizza calda... pazienza. E’ il lato del successo. L’importante è non esagerare».
Vengo da un paesino, Medicina, famoso per le cipolle. Ma la storia della cucina ce l’avevo dentro. Ho avuto la fortuna di nascere in una famiglia in cui il cibo è importante
n. 1 Febbraio-Marzo 2014
29
NUOVO RAV4. DA SEMPRE, IL SUV.
1XRYR 5$9 FRQ HVFOXVLYR VLVWHPD GL WUD]LRQH LQWHJUDOH Integrated Dynamic Drive System FRQ QXRYD PRGDOLW¢ GL JXLGD 6SRUW 5 stelle Euro NCAP DQFKH JUD]LH DL SL DYDQ]DWL VLVWHPL GL VLFXUH]]D LDA DYYLVR GHO FDPELR GL FDUUHJJLDWD BSM PRQLWRUDJJLR GHJOL DQJROL FLHFKL H VLVWHPD GL DEEDJOLDQWL DXWRPDWLFL %DJDJOLDLR SL DPSLR GHOOD FDWHJRULD FRQ DSHUWXUD HOHWWULFD GHO SRUWHOORQH SRVWHULRUH 1XRYL PRWRUL FRQ WHFQRORJLD 7R\RWD 2SWLPDO 'ULYH fino a 20 km/l.
RAV4 DIESEL DA â‚Ź 23.500.
Auto Brema
PORTO MANTOVANO (MN) Via Vienna, 1 - Rotatoria S.S. Goitese Tel. 0376 387080 - www.autobrema.it
RAV4 2WD 2.0 D-4D 124CV. Prezzo promozionale chiavi in mano (esclusa I.P.T. e Contributo Pneumatici Fuori Uso, PFU, ex DM n. 82/2011 â‚Ź 5,40 + IVA) con il contributo dei Concessionari Toyota aderenti all’iniziativa. Oerta valida anche senza rottamazione o permuta. La versione raďŹƒgurata del modello RAV4 è puramente indicativa. Oerta valida ďŹ no al 31/12/2013 solo per vetture disponibili in stock. Valori massimi: consumo combinato 13,9 km/l, emissioni CO2 176 g/km.
AUTOBREMA RAV 4 MCG DICEMBRE 2011 1
20/11/2013 21.29.40
L’INCONTRO
Giovanni Capra Il presidente di Api Energia parla a tutto campo
L ’
energia costa troppo, le liberalizzazioni sono una semplice etichetta da utilizzare all’occorrenza e il Piano energetico nazionale non è una priorità”. E’ una posizione fortemente critica quella di Giovanni Capra, presidente del Consorzio Api Energia che fa riferimento ad Apindustria e che, durante il suo mandato, ha visto l’attivazione di una riforma del mercato elettrico, tutto sommato positiva, perdersi nella palude burocratica e in una totale assenza di programmazione tipica del nostro Paese. “Qualcuno ha scritto che i piani non servono mentre la pianificazione è tutto – prosegue il presidente – in Italia invece sembra essere valido il contrario: ogni ministro ha un suo piano da proporre che spesso capovolge quello del suo predecessore, con scelte che sono fatte più per fini elettorali e di immagine. Quale governo può dire di aver affrontato seriamente e in modo strutturale il tema energetico?”. Queste sono le premesse da cui partirà la prossima Assemblea del Consorzio fissata per fine febbraio e che sarà occasione non solo di un confronto tra le aziende consorziate ma anche di una condivisione degli obiettivi prioritari per il 2014. “I momenti di confronto sono fondamentali ma purtroppo al tavolo manca quasi sempre il “decisore” – aggiunge Giovanni Capra – inoltre in tanti anni di consorzio non ho mai assistito ad una riduzione dei costi generali dell’energia e il problema maggiore sta soprattutto nella parte della tariffa legata agli oneri di rete e ai costi di fornitura. In una situazione del genere anche se le aziende lavorano sull’efficienza e puntano al risparmio l’energia alla fine costa comun-
“Dall’energia di tutti, il meglio per ognuno”, lo slogan del Consorzio energia di Apindustria Mantova
n. 1 Febbraio-Marzo 2014
di gIACOMO CECCHIN
Un consorzio di imprenditori ATTIVO SUL TERRITORIO DAL 1999 Api Energia è attivo sul territorio dal 1999 (inizialmente composto da 16 utenze per circa 20 milioni di kwh), oggi è diventato un punto di riferimento per oltre 90 aziende consorziate (circa 100 milioni di kwh) alle quali vengono assicurati consulenza, assistenza e supporto per la gestione delle complessità di tipo amministrativo, gestionale e tecnico. A questo si è aggiunta una specifica assistenza legata al tema del risparmio e dell’efficientamento energetico. Api energia è una struttura governata da imprenditori, che coniuga la forza contrattuale di un gruppo coeso con la competenza e la minimizzazione dei costi di struttura e che vede alla presidenza Giovanni Capra (Pecso Cavi srl) e alla vicepresidenza Raffaele Volpi (Lamaplast 2000 Srl) e come consiglieri Attilio Perteghella (Perteghella Industria Molitoria Srl), Cristian Bertoni (Alcor Srl), Gian Battista Mutti (Martini Prefabbricati Spa), Luciano Lodi (Mantova Gomma Srl), Massimo Ravagnani (La Vetri Srl).
que troppo”. I prezzi dell’energia sono un’ulteriore zavorra che grava sulle aziende e creano una disparità di trattamento con gli altri Paesi europei che fa sì che le imprese italiane perdano in competitività e in possibilità di essere concorrenziali. Se la battaglia per la riduzione dei costi è difficile, tuttavia il Consorzio Api Energia già nel 2013 ha lavorato all’attivazione di una importante rete di professionisti e imprese del settore legata alla consulenza in materia di risparmio ed efficientamento energetico per rispondere alle esigenze delle aziende non solo per la fornitura elettrica, ma anche per il gas e per il fotovoltaico. “Puntiamo a fare cultura a tutto campo nel settore dell’energia dall’elettricità, al gas e alle rinnovabili dove alcune aziende hanno fatto scelte impulsive non corrispondenti alle loro esigenze o senza considerare i costi di manutenzione degli impianti – sottolinea il presidente Capra – diventa fondamentale pertanto attivare un monitoraggio costante nel tempo per evitare sorprese e pesanti ricadute economiche”. “Purtroppo nessuno sembra avere in questo Paese la ricetta giusta o la bacchetta magica per risolvere i problemi dei costi di approvvigionamento – prosegue il Presidente Capra – e anche nella prossima campagna elettorale per le europee non sembra che i temi energetici saranno all’ordine del giorno, dimostrando come in questo Paese ancora una volta si ragioni secondo la logica dell’emergenza e non della programmazione”. Tuttavia come sottolineava il giornalista Maurizio Melis in occasione del suo intervento all’ultima as-
la soluzione Per il futuro: riduzione dei costi dell’energia e efficientamento energetico. una sfida difficile con la tassazione in continuo aumento semblea del consorzio Api Energia, esistono casi concreti in cui si sia migliorata l’efficienza energetica ad esempio attraverso le pompe di calore, le celle a combustibile e l’illuminazione intelligente a dimostrazione che consumare meno si può, consumare meglio si deve anche nell’ottica della responsabilità ambientale. “Il nostro obiettivo è quello di rafforzare gli strumenti che le aziende hanno per governare nel miglior modo possibile il proprio consumo energetico – ha concluso il presidente Capra – infatti risparmiare è importante ma lavorare sull’efficienza energetica lo è di più e per far questo occorre un monitoraggio continuo della situazione e la capacità di leggere i dati in ottica di efficientamento”. Durante la prossima assemblea inoltre sarà presentato il contratto di fornitura 2014 che offre ai consorziati significative opportunità di riduzione dei costi con un risparmio rispetto al contratto 2013. L’obiettivo è quello di lavorare su livelli diversi ed orientare le aziende su progetti integrati che tengano conto di tutte le variabili energetiche legate all’attività aziendale.
31
protagonistI
Francesco ferrari
Presidente di Apindustria Mantova
L
’
agenda di Francesco Ferrari, presidente di Apindustria Mantova, dovrebbe avere una giornata da 48 ore per tutti gli impegni e le attività che deve gestire. L’imprenditore di Guidizzolo infatti non solo è presidente dell’Associazione Piccole e Medie industrie di Mantova ma è anche titolare della Ferrari Costruzioni Meccaniche insieme al fratello Dario e presidente di Promoimpresa, l’azienda speciale della Camera di Commercio di Mantova. Lo intercettiamo tra un impegno e l’altro per un’intervista a tutto campo sui temi dell’economia, dell’imprenditoria e della rappresentanza. Come fa un imprenditore a non perdersi d’animo in una situazione come quella attuale? «Pensa alle cose da fare e alle occasioni da cogliere senza perdere l’entusiasmo che deriva dal fare il lavoro più bello del mondo, l’imprenditore appunto. Ripeto spesso che il futuro è il tempo dei politici che dicono: faremo, ci sarà, passerà. Il tempo di noi imprenditori è invece il presente: le cose che si dicono, si fanno. Ogni giorno noi imprenditori ripartiamo da zero, troviamo il coraggio di cercare idee nuove in un panorama nazionale desolante. Solo così possiamo pensare di far ripartire questo Paese e trovare energie e passione per ragionare con logiche nuove». Quello che dice è vero ma i numeri raccontano di un’Italia in forte crisi: lei come la vede? «Sicuramente stiamo affrontando una crisi senza
di giacomo cecchin
“Fare associazione” oggi significa condividere un progetto comune nell’esclusivo interesse delle imprese precedenti e tuttavia la preoccupazione più forte oggi dovrebbe essere non solo quella dei dati economici ma quella del degrado sociale. Si è perso il gusto per il lavoro ben fatto, la passione per la propria professione, la disponibilità al sacrificio per ottenere i risultati. I nostri padri ci hanno trasmesso questi valori. La sfida oggi è di trasmetterli alle nuove generazioni, ai giovani: senza fatica non si ottiene nulla. Aggiungiamo a questo una classe politica che ha perso la capacità di essere modello etico e virtuoso». Dai e dai arriviamo sempre alla politica. Ma i politici sono scelti da noi: non ritiene che anche gli imprenditori abbiano qualcosa da rimproverarsi? «Sicuramente è così. Qualcuno diceva che ogni Paese ha i politici che si merita. Forse questo non è proprio vero. L’Italia non si merita questa classe politica che pensa solo alla sua sopravvivenza e non ai problemi o al bene del Paese. Eppure anche noi imprenditori abbiamo forse lasciato andare le cose troppo avanti. Non abbiamo mai fatto davvero sistema, siamo stati prigionieri di logiche individualiste e non siamo riusciti a far sentire la
nostra voce e a rappresentare i nostri interessi. In Italia l’imprenditore è visto come il furbo che non paga le tasse, all’estero le imprese italiane sono invece considerate un esempio da studiare». Lei è anche presidente di una associazione di categoria: c’è ancora spazio per questo tipo di organizzazioni o sono ormai superate? «Sono orgoglioso di essere il presidente di Apindustria Mantova, un’associazione che è lo specchio delle sue aziende associate: operatività, entusiasmo e passione unita alla capacità di reinventarsi ogni giorno. Le associazioni di categoria non sono superate ma devono ragionare secondo logiche nuove. Per questo Apindustria ha fatto la scelta di aderire a livello nazionale alla Confederazione
Ferrari Costruzioni Meccaniche: un’impresa vincente Francesco Ferrari è il titolare della Ferrari Costruzioni Meccaniche di Guidizzolo insieme al fratello Dario. Si tratta di un’azienda fondata nel 1961 che produce macchinari agricoli specializzati per l’orticoltura e in particolare trapiantatrici di piantine germinate in pane di torba di qualsiasi tipo e specie. Il punto di forza sono la ricerca di soluzioni innovative a livello di meccanica e software e l’export: la Ferrari costruzioni meccaniche esporta la propria produzione in oltre 36 paesi europei ed extra europei (dagli Stati Uniti alla Russia, da Israele al Sud America, all’Australia e alla Cina.
32
n. 1 Febbraio-Marzo 2014
Confimi è un modo nuovo di fare associazione, un ritorno all’antico ad un associazionismo fatto di strutture snelle, che vede nelle organizzazioni territoriali una ricchezza di idee da cui attingere e sviluppare e non un serbatoio di quote da sfruttare
dell’Industria Manifatturiera (Confimi) che raggruppa le associazioni delle piccole e medie industrie più importanti e vitali d’Italia. E’ un segnale forte di libertà e di fiducia nel futuro». Qual è il punto di forza di Confimi? «Confimi rappresenta un modo nuovo di fare associazione, o meglio un ritorno all’antico ad un associazionismo fatto di strutture snelle e non autoreferenziali, che vede nelle organizzazioni territoriali una ricchezza di idee da cui attingere e sviluppare e non un serbatoio di quote da sfruttare. Abbiamo scelto di aderire alla sfida lanciata da imprenditori perbene, imprenditori in sintonia con il nostro modo di vedere e di lavorare fatto di obiettivi, programmi e soprattutto della passione di persone che sono convinte che “senza imprese non c’è futuro”. “Fare associazione” per noi significa semplicemente decidere in modo consapevole di stare insieme per coltivare un progetto comune nell’esclusivo interesse delle imprese». Quali sono le priorità di Apindustria e Confimi per il 2014? «La priorità è il rilancio del sistema manifatturiero italiano che passa soprattutto attraverso la riduzione generale della pressione fiscale e in particolare delle imposte sui redditi da lavoro e d’impresa. Una riduzione da realizzare esclusivamente con interventi di contenimento della spesa pubblica per favorire la ripresa dei consumi e la stessa tenuta del sistema sociale. Ma l’elenco è lungo perché i problemi sono tanti ed è triste rilevare che ogni anno potremmo utilizzare la lista dell’anno prima perché le cose sembrano non cambiare mai». Mi permetta una battuta: ma quella per le tasse è proprio un’ossessione? «E’ ora di finirla con lo stereotipo dell’imprenditore che non vuole le tasse. Se le dicessi che la pressione fiscale è quasi arrivata in termini reali al 65% cosa direbbe? E’ come stare in mezzo all’oceano con i pesi alle caviglie e i pescecani che ti nuotano intorno. Oggi bisogna essere degli eroi per fare impresa in Italia!».
n. 1 Febbraio-Marzo 2014
Apindustria e Confimi Francesco Ferrari è presidente di Apindustria Mantova dal 2010. L’associazione Piccole e Medie Industrie di Mantova (www.api.mn.it) è un’importante realtà a livello provinciale e rappresenta quasi 600 aziende per un totale di circa 12.000 addetti. Una struttura snella, al servizio delle imprese presente sul territorio da oltre 20 anni. Apindustria offre assistenza alle imprese dal punto di vista delle relazioni sindacali, in materia fiscale ed economica, sulle tematiche dell’export e con un’attività formativa specificatamente dedicata alla sicurezza e alle tematiche tecniche e manageriali. E’ del 2013 la scelta di Apindustria di aderire a Confimi Impresa, Confederazione dell’Industria Manifatturiera Italiana e dell’Impresa Privata, alla quale aderiscono 20.000 imprese con 330.000 addetti, per un fatturato aggregato di circa 70 miliardi di euro. Paolo Agnelli, presidente di Confimi, punta a rappresentare in Italia il mondo delle PMI manifatturiere e delle attività ad esse collegate con l’obiettivo di creare lavoro, ricchezza e benessere per il territorio, per i lavoratori e per le loro famiglie. L’obiettivo di CONFIMI è quello di tornare ad essere il “sindacato” degli imprenditori in grado di rispondere concretamente alle esigenze dei propri associati.
33
ritratti veronesi
Marco Passigato Ho voluto la bicicletta. E adesso, pedalo!
di Silvano Tommasoli
C
hissà se è un bel lavoro fare il mobility manager di un grande ente pubblico. Me lo chiedevo da un po’, perché la figura professionale del responsabile della mobilità a prima vista sembra qualcosa di non proprio piacevolissimo. Stiamo parlando di un signore che cerca di ottimizzare gli spostamenti sistematici dei colleghi, con l’obiettivo di ridurre l’uso dell’auto privata “anche” nei tragitti casa-lavoro. Insomma, stiamo parlando di un signore che finisce per farsi gli affari vostri. Ci sono i mezzi pubblici – ma funzionano, da qualche parte, nel Bel Paese? – e poi ci sono il car pooling e il car sharing. O anche il bike sharing, che comunque comporta sempre che qualcuno si faccia gli affari miei. Allora, non è che un mobility manager sia simile a un nevrotico agente delle tasse? Noi italiani (ma che fastidio, oggi nella pubblicità ci chiamano the italians! Ma siamo sempre gli stessi, quel popolo di poeti, santi e navigatori; anche un po’ spacconi e contaballe, da qualche anno a questa parte) noi italiani, dicevo, siamo un popolo che non ama le tasse. Sospinto da questi pensieri, eccomi nella casa-studio di Marco Passigato, per abbozzare il mio ritratto del mobility manager dell’Università degli Studi di Verona. Se dalla Storia dell’arte ho imparato qualcosa osservando e studiando i ritratti del Rinascimento, questo è il valore dei particolari per evidenziare “quello che la figura ha nell’anima” perché un ritratto possa essere specchio delle emozioni, dei pensieri e delle inquietudini (Oh! tranquilli ragazzi, mica mi sento come il Parmigianino che il carattere del suo Galeazzo Sanvitale ce l’ha delineato con lo sfondo, armi e corazza, e con i particolari di guanti e moneta che il conte-condottiero tiene in mano!). Dunque, la casa-studio di Marco. Un’oasi di tranquillità e di silenzio, dove non si percepisce nemmeno in lontananza il rumore del traffico che incrocia a una decina di metri, in strada. Un ambiente sereno, un tavolo da disegno, perché lui è laureato in ingegneria e, oltre all’impiego part time all’Università, si occupa professionalmente della progettazione e dell’esecuzione di piani del traffico e di piste ciclabili un po’ in tutta Italia. Mi racconta di sé, dei suoi viaggi in tutta Europa fin da quand’era ragazzo e della sua passione per la montagna, per lo sci alpinismo e per le lunghe camminate fino ai rifugi montani sulle vette più alte. Poi la bicicletta, gioco e divertimento nel grande cortile della casa paterna quand’era bambino e poi, via via, mezzo di trasporto sempre più insostituibile col passare degli anni. La salutare abitudine all’esercizio fisico si nota anche nella corporatura, snella e asciutta, che sicuramente trae in inganno quanto alle cinquantasei primavere ormai raggiunte. E non è da meno sua moglie – da una trentina d’anni anche compagna di passeggiate su strade e sentieri – che, ad un tratto, silenziosissima anch’ella, si materializza nello studio con qualche bibita. Parliamo di lunghi
34
«In città, la bicicletta è più veloce dell’automobile. Recandomi in ufficio, mi rendo conto di arrivare sempre prima di un automobilista che incrocio» percorsi a piedi e in bicicletta, di piste ciclabili e sentieri alpini; e ogni volta mi sorprende prendendo, dalla libreria dietro le sue spalle, una mappa che, abilmente, spiega sul tavolo davanti ai miei occhi, indicandomi percorsi, mulattiere, località e rifugi. Quasi a voler ricordare sulla cartina quel suo aver visto una buona parte del mondo con gli occhi assetati di scoprire che di solito hanno tutti coloro che si muovono alla tranquilla velocità della bici o delle proprie gambe. «In città, la bicicletta è più veloce dell’auto. Lo sai quante volte mi rendo conto di arrivare in ufficio prima io di un automobilista che incrocio e supero tutte le mattine?» Tra città e città usa molto il treno; ma non bisogna pensare a lui come persona dell’Ottocento, perché naturalmente ha la patente di guida e, solo quando è strettamente necessario, si sposta con la sua automobile o con una vecchia Vespa. Ma sulle carrozze dei nuovi treni veloci, le frecce, c’è la possibilità di portare una bici. «La settimana scorsa sono andato per lavoro a Bologna. Fuori dalla stazione, sono salito sulla mia bicicletta per recarmi al luogo dell’appuntamento; lungo il percorso, mi sono fermato per bere un caffè, e mi sono portato la bici dentro il bar». All’espressione di stupore dipinta sul mio viso, risponde alzandosi e rientrando di lì a un attimo
con una “ruota di bicicletta” che in un secondo si dispiega e rivela di essere una bici in tutto e per tutto. In un battito di ciglia, la ripiega e poi l’apre ancora e la richiude definitivamente. «Pesa una decina di chili, è comodissima e la porto sempre con me, in treno o nel baule dell’auto». Lasciandoci, mi fa uscire da una porta diversa da quella per la quale ero entrato; è l’ingresso dell’appartamento vero e proprio e non dello studio. Attraversando il salotto non vedo la televisione, e così, scherzando, gli chiedo se anche quella sia portatile e l’abbia sempre con sé. Mi risponde con un sorriso «No, non ho una televisione portatile. Non abbiamo proprio una televisione, non ne abbiamo mai sentito il bisogno. Per tenermi informato su quello che succede nel mondo, mi basta Internet; per vedere il mondo, mi basta la mia bicicletta». Esco dalla casa-studio di Marco Passigato con un pensiero in più.
Accanto Marco e Lidia, sposi a pedali il 16 giugno 1988. Sopra Marco Passigato pedala a Londra sulla sua bici Bromptom richiudibile
n. 1 Febbraio-Marzo 2014
onlus e solidarietà
GLI OCCHI DEL MONDO NEGLI OCCHI DELL’AFRICA
di veronica ghidesi
Gli occhi del mondo negli occhi dell’Africa. Per riportare la luce lì dove, per colpa di una mosca e di un fiume, c’è solo il buio. Gli occhi del mondo su una sfida che 25 anni fa sembrava impossibile da vincere e che oggi si può quasi vincere. Gli occhi del mondo, nel cuore di Roma per dichiarare guerra alle malattie oculari nei Paesi in via di sviluppo. E’ grazie ai 25 anni di impegno del Mectizan Donation Program voluto, nel 1987, da Merck – in Italia nota come MSD- se oggi la cecità fluviale è stata eradicata in molti Paesi dell’America Latina e può dirsi sotto controllo in Africa. Un anniversario importante, che viene festeggiato con un evento importante: il II Social Forum internazionale dedicato alle malattie oculari nel Paesi in via di sviluppo che si tiene oggi e domani nella Capitale per disegnare nuove strategie di intervento. “Il fiume mangia gli occhi”, dicono gli anziani in Africa. Eppure è il fiume che dà la vita e rende fertili i terreni. Quel fiume dal quale le popolazioni non si possono allontanare. Ma il fiume è solo l’inconsapevole culla di una piccola mosca in grado di pungere l’uomo anche diecimila volte in un giorno. Attraverso la sua puntura, questa mosca, deposita nel corpo umano le larve di un parassita, Onchocerca volvus, che da quel momento inizia una corsa senza fine di riproduzione nel tessuto sottocutaneo. Migliaia di larve che ogni
C’ERA UNA VOLTA L’ONCOCERCOSI. NON MANCA TANTO PERCHé QUESTA STORIA POSSA ESSERE SCRITTA COSì GRAZIE AD UN PROGETTO UNICO giorno nascono e muoiono. Sono loro a mangiare gli occhi perché una volta che raggiungono il nervo ottico la cecità è inevitabile. Si stima che la cecità fluviale, detta anche oncocercosi, abbia reso cieche oltre 500 mila persone e abbia provocato gravi deficit visivi ad altre 800 mila. E ogni anno 40 mila nuovi casi di cecità si
n. 1 Febbraio-Marzo 2014
aggiungono a questa drammatica casistica. Cifre da raddoppiare. Perché la caratteristica di questa malattia è che per ogni cieco ci sono due vittime: il malato e un bambino che da quel momento sarà gli occhi dell’adulto. E per questo non potrà mai andare a scuola, mai giocare, mai allontanarsi. Come un ‘cane-guida’. Il fiume ruba gli occhi e anche l’infanzia. C’era una volta l’oncocercosi. Non manca tanto perché questa storia possa essere scritta così. Grazie ad un progetto unico nel suo genere, che ha il sapore delle favole, ma che fortunatamente è reale, concreto. Si chiama Mectizan Donation Program e inizia nel 1987 quando MSD annuncia con una decisione che non ha eguali di fornire gratuitamente, per tutto il tempo necessario a tutti coloro che ne avessero bisogno, l’unico farmaco disponibile per combattere la malattia, l’ivermectina. E’ l’inizio della fine dell’oncocercosi. Perché se in principio l’obiettivo era curare, poi la parola d’ordine è diventata eradicare. Una sfida più che possibile. In Venezuela, Ecuador e Colombia è già stata vinta. In Africa l’appuntamento è per il 2020. Un programma unico nel suo genere anche perché nonostante sia ‘da grandi numeri’ (oltre 100 milioni di persone raggiunte, 33 i Paesi dove la malattia è endemica, 750 i milioni di trattamenti forniti, più di 5 miliardi di dollari in compresse, più ulteriori 45 milioni di dollari investiti recentemente nel Programma) si affida nella gestione ai Governi locali, alle Associazioni e ai piccoli villaggi con una somministrazione porta a porta. Un successo nel successo questo modello ‘dal basso’.
papa francesco La chiave del successo nella vita è la fiducia nel Signore La testimonianza di Giovanni è stata al centro dell’Angelus di oggi, domenica 19 gennaio 2014, e anche tema guida dell’omelia di Papa Francesco durante la messa celebrata in occasione della visita pastorale nella parrocchia romana “Sacro Cuore di Gesù a Castro Pretorio”: “Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo!” (Gv 1,29). La testimonianza di Giovanni è un brano bellissimo del Vangelo che ci narra di come il Battista vedendo passare Gesù giorni dopo il battesimo, che abbiamo ricordato domenica scorsa, riconosce in Lui “un uomo che si mette in fila con i peccatori – ha detto il Pontefice - un uomo che Dio ha mandato nel mondo come agnello immolato”. L’immagine dell’agnello ha ribadito il Vescovo di Roma anche nel corso dell’omelia non è casuale: l’agnello è “un animale che non si caratterizza certo per forza e robustezza” eppure è proprio questa “creatura debole e fragile, simbolo di obbedienza, docilità e di amore indifeso” che si fa carico di tutti i nostri peccati, “che ci dà la forza della speranza”. Tutti, tutti i peccati – ha scandito più volte il Pontefice – anche quelli più cattivi o più pesanti, anche quelli “che non si possono portare neppure con un camion” da quanto sono grossi. Eppure Gesù li porta, ha continuato Bergoglio “Gesù é venuto per questo: per perdonare, per fare la pace nel mondo ma prima nel cuore”. Ha quindi detto il Vescovo di Roma “Uno può pensare: ma come un agnello, tanto debole, un agnellino debole, come può togliere tanti peccati? Tante cattiverie?”. Grazie all’amore e alla mitezza, “forse ognuno di noi ha una tormenta nel cuore, forse ha un buio nel cuore, forse si sente un pò triste per una colpa” ha riflettuto Papa Francesco, la risposta per essere sollevati da questi pesi è Gesù: “Lui è venuto a togliere tutto quello, lui ci da la pace, lui perdona tutto” ha affermato Bergoglio ”Gesù mai ha smesso di essere agnello, mite, buono, pieno d’amore, vicino ai piccoli, vicino ai poveri”. E l’amore di Gesù non è un amore parziale, il suo amore “toglie il peccato con radice e tutto: questa è la salvezza di Gesù”. Dobbiamo quindi avere fiducia in Gesù. Tante volte abbiamo fiducia nel medico, nei familiari, nei fratelli piuttosto che negli amici ma “dimentichiamo la fiducia nel Signore!” Facendo così però dimentichiamo la cosa più importante poiché “Questa è la chiave del successo nella vita: la fiducia nel Signore!”. “Affidarci al Signore è una scommessa che dobbiamo fare“, ha concluso quindi il Pontefice, “e Lui mai delude, mai!”. Luca Roncolato (da papafrancesco.net)
35
dossier / il revival di una piaga
Il dramma occulto dell’alcolismo giovanile
Alcuni anni fa una campagna di sensibilizzazione firmata da Oliviero Toscani, avente lo scopo di prevenire le sciagure stradali, proponeva cartelloni pubblicitari con rappresentata un’automobile accartocciata in un devastante incidente con la scritta sottostante “Modello 4 pirla in meno”. Inutile dire che la provocatoria trovata di Toscani scatenò un putiferio di invettive in tutto il Paese, centrando però l’obiettivo di far parlare di uno degli effetti più drammatici dell’abuso di stupefacenti e di alcol. In Italia l’abuso di alcol è uno dei più importanti fattori di rischio per la salute dell’uomo e rappresenta, insieme al fumo, una delle principali cause di mortalità nella popolazione. E’ inoltre associato al rischio diretto e indiretto di numerose malattie (cirrosi epatica, alcolismo, intossicazione etilica, gastrite alcolica, ecc.) di incidenti, principalmente stradali, di violenza intenzionale sia verso se stessi che verso gli altri, di violenza
a cura di giacomo gabriele morelli
Autorevoli sondaggi di Enti governativi preposti rivelano che i genitori sono portati a sottostimare o ciecamente a negare l’occulta dedizione all’alcol dei propri figli
familiare e di comportamenti criminali. Cose risapute, si dirà, trascurando la realtà che descrive un vertiginoso aumento delle vittime predestinate dell’alcolismo nella fascia più giovane della popolazione. Abbandonate in modo significativo le droghe pesanti da siringa in voga qualche decennio fa, e moderatamente frenati dall’alto costo della cocaina, il modo più semplice e scontato per trasgredire è tornato ad essere quello dei superalcolici. Se alla molla di fondo scatenante questi nuovi eccessi si affianca quella dettata dalle mode attuali più superficiali e acefale, il quadro si completa in modo allarmante. Dall’ultima Indagine sulla Condizione dell’Infanzia e dell’Adolescenza in Italia (Telefono Azzurro e Eurispes, 2012) è emerso che il 64% dei ragazzi intervistati dai 12 ai 18 anni beve alcolici, e una percentuale non trascurabile (10,6%) dichiara di farne un uso abituale. I ragazzi che vengono a contatto con tali sostanze spesso non
Esibizionismi adolescenziali alla base di collettive assunzioni di superalcolici
L’INFLUENZA DELLE NUOVE CONSUETUDINI GIOVANILI D’OLTRE OCEANO Cosmopolitan, Pinneaple, Miami Ice, Shot, Mojito, Sex on the Beach, alcuni dei nuovi sballi al bancone
hanno la percezione del rischio connesso ai danni che esse provocano. La famiglia e la scuola in questo mostrano gravi carenze educative, e tendono a sottovalutare il fenomeno. Un’analisi di confronto tra le opinioni dei genitori e le dichiarazioni dei figli (anno 2011) ha mostrato infatti che i genitori tendono a sottostimare l’abitudine dei figli ad ubriacarsi: l’85,3% dei genitori ritiene che i figli non lo facciano, mentre è solo il 72,7% dei ragazzi che dichiara di non ubriacarsi mai. Tenendo poi conto del fatto che le risposte dei ragazzi potrebbero di per sé sottostimare l’entità del fenomeno, data la probabile reticenza a confessare comportamenti a rischio disapprovati dagli adulti, questi dati evidenziano come la percezione degli adulti si distacchi, almeno in parte, da ciò che avviene nella realtà. Nel Bel Paese si inizia a bere in media a 12 anni con percentuali sbalorditive: tre ragazzi su quattro consumano abitualmente alcol il sabato sera con gli amici. Più si va avanti con l’età, più il fenomeno si ingrandisce; a ridosso della maggiore età il 50% dei giovani beve e il 10% si ubriaca regolarmente. Molti di loro non sono in grado di porsi un limite e non sanno la quantità di alcol che il loro fisico può sopportare, finendo in ospedale privi di sensi o addirittura in coma etilico. Nel 2012 si sono registrati in Italia oltre 200 casi di ricovero di minorenni per coma etilico. Certamente vanno distinte varie forme di alcolismo giovanile, c’è quella visto come modalità di integrazione nel mondo degli adulti, come la sigaretta, oppure quello che consta in un rifugio da crisi adolescenziali (noia, solitudine, sentimenti di inferiorità), oppure proprio quello tossico-maniacale dei casi più complessi in cui si è giunti
Il fisico di un individuo giovane non è in grado di metabolizzare l’alcol come quello di una persona adulta, ciò comporta molti più danni alla salute rispetto ad un uomo o una donna più in là con gli anni, nei quali l’abuso risulta essere comunque nocivo. In Italia l’età della prima be-
vuta si sta abbassando vertiginosamente. La moda dell’aperitivo, definito tra i più giovani “happy-hour”, ha notevolmente incrementato questo dato ISTAT. Ma un’altra moda, sempre importata, sta facendo proseliti: il “binge drinking”, ovvero il bere quantità importanti di alcol fino ovviamente ad ubriacarsi. Ad intossicarsi di alcool con questa “tecnica” sono il 13% dei ragazzi al di sotto dei 24 anni, le ragazze sono una percentuale del 5%. Whisky, vodka, rum, gin, tequila, abbinati a Coca Cola, succhi di frutta, aromatizzanti e additivi vari, in cocktail senza limiti di fantasia in quanto a nomi esotici e gradazione. Il fenomeno del binge drinking sta diventando così un fenomeno allarmante ancor più se si calcola che buona parte di questi giovani in preda ad alterazioni userà poi un automezzo per recarsi a casa mettendo in pericolo se stesso e gli altri.
nel 2012 si sono registrati 200 casi di ricovero per coma etilico I sempre più frequenti ricoveri urgenti di minorenni per coma etilico evidenziano quanto sia attuale e profonda la disinformazione sugli effetti drammatici talvota letali dell’abuso di alcolici
ormai alla dipendenza. C’è il modello del bere tradizionale, legato al vino, alla sua più o meno colta degustazione e alla cultura dello stare insieme in ambiente familiare o in trattoria, e quello moderno legato al consumo per lo più di birra e superalcolici in pub e discoteche alla ricerca dello sballo collettivo ampiamente reclamizzato dalla tv, dal cinema, sulla scia di modelli esteri di trasgressività tanto scontata quanto autolesionistica. Per sensibilizzare e informare i giovani su rischi ed effetti prodotti dal consumo e dall’abuso di alcol, il Ministero della Salute ha promosso negli scorsi mesi una poco visibile campagna denominata “La vita è sempre una. Anche se hai bevuto”. Decisamente più efficaci sono le attività spinte da “Diregiovani”, un portale d’informazione multimediale. Quest’ultimo, oltre alla rubrica “Non perderti in un bicchiere!”, che fornisce informazioni e consulti di specialisti a chiunque si rivolga con le problematiche più varie, promuove pure interventi didattici ed informativi nelle scuole superiori di primo e secondo livello. Ma è indubbio che la prima prevenzione dovrebbe provenire soprattutto dall’ambiente familiare.
speciale mostre
mostra come mappatura della fotografia contemporanea a Mantova dal 2000 al 2013
di elena kraube
P
rende il via sabato 8 febbraio, alle ore 17, la collettiva fotografica che segna la linea demarcazione tra la tradizione e la “nuova immagine”. La mostra, dal titolo “13x18: fotografi(a)Mantova”, è allestita presso i prestigiosi spazi di Casa del Mantegna e proseguirà fino al
16 marzo. “13x18: fotografi(a)Mantova” porta a compimento una attesa ricognizione nel mondo dei giovani artisti del nostro territorio. Alcuni intelligenti creativi hanno infatti dato vita a una sorta di sodalizio in grado di mettere a punto un progetto espositivo caratterizzato da una pluralità di voci e da una varietà di approcci. La rassegna non prevede un tema comune: la complessità, semmai, si offre come esercizio di rivelazione. I diciotto fotografi individuati dal curatore Massimiliano Boschini si muovono lungo percorsi dissimili, tra fotografia di ricerca, reportage, studi accademici, paesaggio naturale - urbano o industriale-, scatti fine-art, ritratti e astrattismi, in una tensione condivisa che dall’arte della fotografia conduce alla fotografia d’arte e poi all’arte tout court. “13x18: fotografi(a)Mantova” rappresenta una mappatura della fotografia contemporanea a Mantova dal 2000 al 2013, per mezzo di artisti che hanno conosciuto un proprio significativo sviluppo a partire dal 2000 e che si sono affermati o hanno confermato una loro specificità nel corso di questo primo scorcio del nuovo millennio. Una scelta curatoriale controcorrente, che avvicina la mostra più all’arte contemporanea che alle “classiche” esposizioni fotografiche. Anche l’installazione delle opere. A cura dello Studio Z12, ha seguito quindi un percorso non
Foto di Giulia Flavia Baczynski
Foto di Mauro Manuini
38
grande attesa per FOTOGRAFIAMANTOVA ALCUNI INTELLIGENTI CREATIVI HANNO DATO VITA A UNA SORTA DI SODALIZIO IN GRADO DI METTERE A PUNTO UN PROGETTO ESPOSITIVO CARATTERIZZATO DA UNA PLURALITÀ DI VOCI E DA UNA VARIETÀ DI APPROCCI
Foto di Davide Longfils
obbligato; un segno della libertà creativa che questa mostra vuole rappresentare e che Massimiliano Boschini ha portato avanti con coraggio e lungimiranza. Molte e tutte da scoprire sono dunque le anime e le ispirazioni che caratterizzano i diciotto artisti che trovano spazio alla Casa del Mantegna: Giulia Flavia Baczynski, Stefano Baggio, Paolo Barbi, Andrea Begotti, Massimiliano Boschini, Marco Brioni, Alessio Brunelli, Adriano Castelli, Andrea Danani, Giuseppe Gradella, Davide Longfils, Nicola Malaguti, Mauro Manuini, Claudia Pesce, Giacomo Rebecchi, Mauro Redini Silvia Talarico e Clara Turchi, a cui si aggiunge la sezione “collaterali”: la gradita presenza di collettivi artistici quali Pommefritz e i videomaker Karamaskji - Luca Trentini. Molte e tutte da scoprire sono dunque le anime e le ispirazioni che caratterizzano questi emergenti fotografi mantovani del terzo millennio. Ma è bene chiarire una questione, questa sorta di piano sequenza sulla fotografia mantovana del terzo millennio non propone velleitari outsiders, ma artisti con una consolidata esperienza espositiva e progettuale alle spalle. “13x18: fotografi(a)Mantova” ci offre una serie di risultati d’eccellenza, elaborati sull’impervio crinale in cui si incontrano interpretazione estetica e tensione lirica. Scatti ispirati e immaginifici si articolano di conseguenza secondo le più diverse intenzioni, in un legame con le esperienze che ciascun fotografo ha costruito con la propria sperimentazione espressiva, concretamente legata alla personale cultura e alla mobile rapidità giovanile in grado di muoversi con imprudente naturalezza nel contesto del villaggio globale della contemporaneità. Anche a Mantova
è possibile rompere gli schemi e andare oltre la regola… dei due terzi. E proprio per la particolare cifra stilistica della collettiva, per l’inclusione a pieno titolo della fotografia tra le forme emergenti d’arte contemporanea, che la mostra “13x18” è stata sostenuta e promossa dalla Provincia di Mantova e inserita a pieno titolo nella sua programmazione espositiva.
“13x18: fotografi(a)Mantova” Casa del Mantegna, Mantova 8 Febbraio – 16 Marzo. Vernissage: Sabato 8 febbraio, ore 17
n. 1 Febbraio-Marzo 2014
we want web Se amate le grandi altezze esiete muniti di coraggio, non potete non provare la più alta attrazione d’Europa. Realizzata sulla cima dell’Aiguille du Midi, una delle creste del Monte Bianco, a 3.842 metri di altezza. Si chiama “Passo nel vuoto”; vista mozzafiato e 55,00 euro per entrare, solamente una persona per volta.
di matteo zapparoli
www@mantovachiamagarda.it
Dalla mente di uno studente, Thomas Granjard, nasce una versione futuristica per Lamborghini. Diamante è il suo nome ed è spinta da quattro motori elettrici capaci di sprigionare 800 cavalli e 1.600 Nm di coppia massima, ai quali vanno aggiunti ulteriori 165 CV per merito del sistema KERS.
Rimpiazzate la vecchia pistola ad un solo elastico e passate a questa potentissima mitragliatrice. La Rubber Band Machine Gun, opera di un ragazzo ucraino, è totalmente in legno a parte il motore a pile interno che fa ruotare le munizioni. Il ragazzo ha già raccolto circa 70.000 dollari da investitori arrivati dal web per produrre in serie la sua idea geniale. Sarà in vendita in due modelli, da 85 e 100 dollari.
Si chiama Triton e potrebbe essere una rivoluzione epocale per chi ama fare immersioni. Triton sostituirebbe le branchie che, rispetto ai pesci, l’essere umano non ha, permettendo la respirazione senza utilizzo di bombole. È un concept ma speriamo non rimanga tale.
Che abbiate un Mac o un PC, non potete non sapere che Apple, il 24 gennaio, ha compiuto 30 anni. La mela che ha cambiato il mondo del personal computer prima e della telefonia poi, nasceva nel 1984 dal genio del grande Steve Jobs. “Think Different” lo storico slogan della campagna pubblicitaria.
40 Wewantweb7-A.indd 40
Il fantastico iperrealoismo pittorico di Ruben Belloso Adorna. Spagnolo, di Siviglia, ha frequentato l’Accademia di Belle Arti della sua città ed ora sta spopolando sul web con opere iperrealistiche realizzate con pastelli mordibi. Espone in tutto il mondo da ormai 6 anni e le sue opere sono in prevalenza ritratti. rubenbelloso.blogspot.com
Anche in questo caso, la fantasia è diventata realtà. Prodotto e distribuito dalla Hi Fun, Hi Call è un guanto telefonico Bluetooth grazie al quale non sarete obbligati a portare il vostro smart phone all’orecchio ma potrete utilizzare la mano, magari sembrando un po’ idioti. Unico limite del prodotto è che può essere utilizzato solo nella stagione fredda.
Mentre pedali purifichi l’aria grazie alla bicicletta nata dei designer tailandesi della Lightfog. Realizzata in alluminio, la bicicletta dispone di un «sistema a fotosintesi», che genera ossigeno grazie all’acqua e all’elettricità fornita da una batteria agli ioni di litio. www.lightfog.co.th
n. 7 Febbraio - Marzo 2014
26/01/14 17.04
conoscere Musica
Musicisti barbosi La moda moderna che prescrive facce rasate e pulite vi infastidisce? Ridete ogni volta che un hipster ostenta un paio di baffetti ridicoli? In tal caso, musica per le vostre orecchie è il gruppo australiano di folk rock “The Beards” (le barbe). La formazione della band è composta da quattro elementi che ostentano lunghe, fluenti barbe, i cui pseudonimi sono Johann Beardraven, John Beardman Jr, Nathaniel Beard e Facey McStubblington. I temi delle canzoni sono tutti incentrati sui peli facciali, su come si curano, sull’orgoglio di far crescere una barba e sull’impatto che essere barbuti ha sulla società, con parecchi elementi ironici, come ad esempio le canzoni “Se tuo padre è rasato, allora hai due mamme” o “Avere la Barba è il nuovo NON avere la barba”.
Curiosità
Il Codex Seraphinianus Uno dei libri più strani del ventesimo secolo, è senza dubbio il Codex Seraphinianus, opera in due volumi scritta dall’artista e designer italiano Luigi Serafini, del 1978. Il libro, diviso in undici capitoli, è scritto in un alfabeto strano, fatto di volute, riccioli e nodi, indecifrabile (e asemico, ovvero senza nessun significato intellegibile. L’autore stesso ha rivelato che non trascrive alcuna lingua esistente). Dalle tavole illustrate si evince che il codice narra le scienze, la storia e la fisica di un mondo totalmente diverso dal nostro, dove gli alberi si sradicano da soli per migrare, sul corpo umano vengono innestati cacciavite e pistole, e quasi nessuna cosa sembra rispettare le stesse regole che vigono nel nostro universo. Le prime edizioni dell’opera, già rare al momento della stampa, sono ora preziosissime opere d’arte.
di MARCO VIVIANI
Il medico della peste
storia
Quando nel seicento infuriò la peste in tutta Europa, con focolai spaventosi (la stessa peste che devastò Milano), molti medici si specializzarono nella cura di questo morbo, e divennero figure iconiche anche in virtù dei loro abiti, creati apposta per evitare il contagio. Vestivano infatti con lunghe tuniche cerate e guanti di pelle fino al gomito, in modo da coprire l’intera persona ed evitare di venire contagiati. La testa era totalmente nascosta da una maschera di cuoio con occhiali, fatta con la stessa funzione degli abiti, e aveva un lunghissimo becco nel quale vi erano erbe e sostanze, per filtrare l’aria che respiravano. Molti di loro erano medici in cerca di un nome, che venivano pagati dalle città invece che dai pazienti e curavano indistintamente sia i ricchi che i poveri.
Subculture
scienza
Il mantello magico Ogni giorno la ricerca ci porta un passo più vicino a quella che un tempo era fantascienza. La Hyperstealth Biotechnology Corporation sta sviluppando un tessuto, denominato “Quantum Stealth”, che, di fatto,
garantisce l’invisibilità. I dettagli sul funzionamento del materiale sono tuttora top secret, ma pare che, a giudicare dalle foto finora presentate, i risultati sono strabilianti. Il tessuto infatti proietta sulla sua superficie quello che si trova alle spalle di una persona, con qualunque condizione di luce, sia naturale che artificiale, e anche contro oggetti in movimento. Le applicazioni per questa invenzione sono molteplici, dall’assicurare segretezza durante operazioni militari delicate al garantire la sicurezza ai paracadutisti dopo l’abbattimento dell’aereo.
Fare una Poop Ad Youtube si può ascrivere il merito (o la colpa) di aver inventato una sottocultura, ovvero quella dei c.d. “Pooper” (in inglese: coloro che fanno la cacca). Si tratta di una comunità di persone che creano video manipolando, mescolando, modificando e distorcendo video originali, con l’intento di creare effetti comici, surreali o addirittura satirici. Tra i video italiani più “poopati” vi sono le edizioni dei telegiornali, i quiz televisivi, i discorsi dei politici e i film del momento. Esempi indicativi e celebri di pooping sono il rimescolare le battute dei dialoghi per stravolgerne il significato, oppure rimontare l’ordine delle scene (se non addirittura mescolandole con altre scene di altri programmi o film) per ottenere effetti realmente e totalmente strani, oppure ridicoli.
teatro
Rumori Fuori Scena
Quando si parla di “Metateatro”, si intende un momento nella rappresentazione teatrale in cui si ha del “teatro nel teatro”, e gli attori, in pratica, recitano la parte di attori. Un esempio celebre (e divertentissimo) di questo artificio lo si può trovare nella commedia “Rumori Fuori Scena” di Michael Frayn. È la storia di una compagnia teatrale che cerca di mettere assieme una commedia chiamata “niente addosso”, e per tre atti, vediamo la compagnia alle prese con il copione, in tre teatri diversi e con diverse situazioni. Infatti, gli attori durante la tournèe litigheranno, e con il progredire del tempo inizieranno a sabotarsi, per la disperazione del regista, salvo poi cercare di aggiustare il tutto.
Segnalazione
Modi di dire
arte
screamingly funny
Fare il Portoghese
lo sfuggente Banksy
Purtroppo, la commedia Rumori Fuori Scena a teatro è poco rappresentata. Tuttavia, per chi non volesse assolutamente perdersi lo spettacolo, nel 1992 il regista Peter Bogdanovich girò un film con lo stesso copione della commedia teatrale, con pochissime variazioni rispetto all’originale. Il film è una perfetta trasposizione cinematografica, forte di un cast abilissimo ed un ritmo frizzante, e si può trovare il DVD nei principali rivenditori su internet. Unica differenza sostanziale a discostarsi dal copione, ma perfettamente ragionevole date le location, è lo spostamento della tournèe dal Regno Unito all’America degli anni novanta.
Nel gergo italiano “fare il Portoghese” è un modo come un altro per definire uno che approfitta di beni e servizi senza pagarli, e “Portoghese” è sinonimo di scroccone. Perché proprio ai portoghesi è affibbiata questa nomea? Non tanto per una cattiva fama dei portoghesi, quanto per una brutta abitudine italiana. Avvenne infatti che, nel settecento, l’ambasciatore portoghese a Roma nello Stato Pontificio, volle invitare ad uno spettacolo teatrale tutti i portoghesi presenti a Roma. Non essendo possibile diramare l’invito a tutti in modo efficiente, sarebbe bastato, all’ingresso del teatro Argentina, dichiarare di essere di nazionalità portoghese per accedere allo spettacolo. Inutile a dirsi, molti romani quella sera si dichiararono portoghesi.
L’artista britannico Banksy (di lui si conosce solo lo pseudonimo) è uno dei massimi esponenti della Street Art – ovvero di quella forma d’arte nella quale muri e strutture urbane vengono dipinte. La sua arte può essere anche definita “guerrilla art” siccome molto spesso le opere compaiono sui muri senza preavviso, spesso in zone dismesse o degradate. Tra i suoi pezzi più celebri, lo stencil di un rivoltoso che lancia un mazzo di fiori invece di una molotov, o l’aggiunta, su un muro già scarabocchiato, della cornice di una vetrata gotica. Bansky è famoso anche per uno scherzo che gioca in occasione di mostre d’arte: in mezzo alle opere esposte, solitamente lui aggiunge un dipinto nello stesso stile di quelli già esposti, ma con dettagli strani e non pertinenti.
ABITARE
progetto ORANGE LA CUCINA CON LE IDEE CHIARE Orange, ricca ed insieme leggera, da scoprire nei suoi dettagli estetici e costruttivi, attentamente studiati nei contenuti e nella progettualità. Un progetto dal design giovane, fresco ed estremamente pulito, disegno essenziale dietro al quale si cela una straordinaria ricchezza di particolari, funzionali ed estetici, sintesi di uno sviluppo incentrato sulla valorizzazione del prodotto. A livello estetico Orange si presenta con un design moderno e dinamico, trendy ma non prevalente; il tratto distintivo del progetto è il “segno” di continuità tra un elemento e l’altro, è una cucina concepita con gola nella struttura, e di conseguenza come cucina dal carattere chiaro ed elegante. La pulizia estetica si deve alla scelta di una maniglia a scomparsa in lega di alluminio verniciato, che, inserita sul bordo superiore delle ante delle basi e sul bordo verticale delle ante delle colonne, garantisce un’apertura confortevole ed ergonomica.L’identità di questa cucina nasce dall’equilibrio delle sue proporzioni: il piano di lavoro
e i fianchi sono realizzati in uno spessore armonico (1,3 cm) e valorizzano il carattere unitario e rigoroso della cucina. Il piano di lavoro esteticamente leggero ed elegante, in realtà ha uno spessore complessivo di 4,3 cm per garantire tutti i presupposti di solidità e funzionalità di un progetto di qualità. Alla leggerezza formale di piano e fianchi fa da contrappeso anche lo spessore a 22 mm dell’anta e i 19 mm del fusto: nel complesso spessori, spigoli smussati, ed ergonomici e altezza di impugnatura ottimale garantiscono un’apertura pratica di cassetti, cestoni ed ante. Per Orange, Snaidero ha puntato a sviluppare un sistema progettuale compatto e fortemente concentrato, grazie alla focalizzazione della cucina su elementi mirati sui quali è possibile una straordinaria flessibilità compositiva. Grazie ad un’importante sforzo progettuale, Orange elimina il concetto di “fuori misura” consentendo di lavorare con basi, pensili e armadi letteralmente con uno standard “a misura”.
TENDENZE
il TERMOCAMINO INTELLIGENTE
ION GENERATION IL FRIGO PER TE
Rain è il termocamino a legna in acciaio de L’Artistico, che risponde alle più recenti esigenze di risparmio energetico ed economico. È’ dotato di un sistema di controllo dei consumi, che prevede un dispositivo di sicurezza in grado di garantire un’efficienza costante del camino, anche in caso di uso improprio. Se ad esempio la quantità di legna introdotta è eccessiva, Rain si autoregola e la combustione viene rallentata; in questo modo, a parità di resa, viene assicurato un notevole risparmio. Rain è anche ecofriendly in quanto assicura la riduzione delle emissioni nocive e dei PM10. Inoltre è dotato di un sistema di preriscaldamento dell’aria per la doppia combustione e provvede sia al riscaldamento dell’ambiente sia a quello dell’acqua di casa, utilizzando le condutture e i termosifoni già esistenti. La potenza termica resa all’acqua è pari a 14 kW, quella resa all’ambiente è di 12 kW. Tra i numerosi vantaggi del termocamino de L’Artistico va anche citata la facilità di installazione: è infatti molto rapido da collegare all’impianto esistente. Può essere installato in case passive o di classe A, grazie alla presa d’aria di funzionamento, che essendo collegabile all’esterno non crea perdite di energia all’interno dell’ambiente. Rain vanta infine un design accattivante, acciaio verniciato con vetro nero elegantemente serigrafato, diviene un elemento d’arredo di grande impatto. Disponibile in due versioni: RAIN 90 e 120 con un prezzo pari a € 2.670,00 + iva e € 2.890,00 + iva.
Tutti noi sappiamo quanto è importante il cibo e poterlo conservalo al meglio è ancora più importante, per questo dobbiamo mantenere più a lungo la freschezza del cibo all’interno del nostro frigorifero. Oggi è possibile grazie alla nuova collezione di frigoriferi combinati Ion Generation di Gorenje. In uno spazio chiuso, come in un frigorifero, il cibo viene esposto a batteri e virus. Per mantenerlo sano, la temperatura all’interno deve essere costantemente appena sopra gli 0°C. Per questo motivo, Gorenje ha ideato l’innovativa tecnologia Ion Air che permette di creare un microclima che funziona sul principio del naturale processo di ionizzazione. Il suo prodotto è l’ozono che elimina naturalmente i batteri, le muffe e i cattivi odori, fornendo la migliore protezione per il cibo e la sua freschezza. Il processo di ionizzazzione elimina infatti fino al 95% dei microrganismi dannosi e dei forti odori di alcuni alimenti. Mai più sprechi e si ai cibi sani grazie a Ion Generatio, il frigorifero che fa per te!
IL PAPPAGALLO APRIBOTTIGLIA Tantissime le novità tra gli oggetti di design per la cucina, accessori funzionali, ma al tempo stesso originali, capaci di dare un tocco di colore alla vostra cucina. Potrete scoprire ad esempio il simpatico apribottiglia pappagallo. Ideale per decorare e aggiungere un tocco di stile ad ogni pietanza e non solo. Un’occasione per sorprendere piacevolmente ospiti e parenti.
di barbara gazzi
LA LIBRERIA BIBLIOTECA SU MISURA Per realizzare una libreria su misura ho pensato a delle librerie da utilizzare come parete divisoria nella separazione di ambienti con una resa estetica, tradizionale o moderna. Possono essere fissate in parte alle pareti e in parte al soffitto, e dotate poi di un sistema di scaffali con montanti e ripiani in legno. Per vivere la biblioteca in comodità a casa vostra!
OOPSY DAISY, L’OROLOGIO WOW Oopsy Daisy, un originale orologio multicolor da parete divertente, simpatico e di grandi dimensioni, di Karlsson. E’ composto da diversi listelli di acrilico colorato disposti a raggiera con 12 sfumature di colore che ne incendiano l’ora. La sua misura è di 50 cm di diametro ed è un bellissimo nuovo oggetto. Guardare l’ora non metteva così tanto di buon umore.
2004.2014
10 ANNI DI SUCCESSI SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI. MantovaChiamaGarda compie 10 anni! Stiamo preparando un anno di festeggiamenti e grandi sorprese per i nostri lettori.
PUOI ANCHE RICEVERE CON SOLI 15 EURO MANTOVA CHIAMA GARDA DIRETTAMENTE A CASA TUA PER UN ANNO. Per abbonarti vai su: www.mantovachiamagarda.it Oppure scrivi a: abbonamenti@mantovachiamagarda.it
Pag 10째 Compleanno MCG.indd 2
27/01/14 14.18
ECo&green
FOCUS di giacomo gabriele morelli
di benedetta bottura
Tippi, bimba amica degli animali Tippi ha vissuto in mezzo agli animali selvatici, ha imparato a parlare con loro e a rispettarli come se fosse una di loro. Tippi Benjamine Okanti Degrè nasce nel 1990 in Namibia da due documentaristi francesi. La piccola ha vissuto i primi dieci anni della sua vita immersa nella natura. La cosa straordinaria è il legame che la bimba ha stretto con gli animali selvatici, suoi compagni di giochi, tra cui elefanti, giraffe, zebre, ma anche leopardi, coccodrilli, leoni, giaguari e serpenti. Durante la sua infanzia Tippi ha fatto amicizia con un cacciatore della tribù degli Himba, che le ha insegnato la loro lingua e i modi per sopravvivere nel Kalahari, avvicinandola alle tradizioni delle tribù. Tornata con i genitori in Francia, Tippi è andata a scuola solo un paio d’anni, ha poi concluso gli studi privatamente a casa, è facile infatti, intuire i problemi che potesse avere questa
Trine di brina, galaverna o calabrosa? bambina “selvatica” a rapportarsi con le regole della scuola e a familiarizzare con altri bambini, tanto diversi da lei e in un certo senso, tanto limitati rispetto a lei. Tippi ha scritto il libro “la mia vita in Africa” che raccoglie le sue avventure e c’è anche un libro delle fotografie che suo padre le ha fatto con gli animali quando era piccola. Tippi, ora cresciuta ed è tornata in Africa per fare la documentarista e condividere col mondo la sua fortuna.
Le mattinate invernali in pianura spesso riservano un paesaggio imbiancato, pur in assenza di precipitazioni nevose. In genere il fenomeno viene definito come “brinata”, ma di esso esistono precise distinzioni. Spesso di tratta di galaverna. In meteorologia la galaverna (o calaverna) è un deposito di ghiaccio in forma di aghi o scaglie su oggetti esterni, che si produce in presenza di nebbia quando la temperatura dell’aria è inferiore a 0 gradi. Essa si forma perché le goccioline d’acqua in sospensione nell’atmosfera che costituiscono la
inquinamento
La piaga dei mozziconI di sigaretta I fumatori inquinano due volte. Mentre si fuma la combustione libera in atmosfera monossido di carbonio e altri inquinanti. Molte sostanze nocive restano, invece, nel filtro, ma la maggior parte dei mozziconi viene buttata per terra, o peggio in acqua. Solo in Italia si fumano circa 200 milioni di sigarette al giorno, ogni mozzicone impiega da
la silvoterapia
Abbracciare un albero per sentirsi bene Gli alberi sono esseri viventi ed emettono energie capaci di calmarci e riequilibrarci. La silvoterapia non è una novità, anzi è una terapia antichissima, usata già dai celti. All’epoca si pensava si trattasse di magia, oggi sappiamo che è merito dell’ossigeno,degli ioni negativi, del silenzio, del profumo e anche del colore verde degli alberi. Tutte queste cose hanno il potere di rilassare i nostri sensi e danno un immediato senso di benessere, oltre ad avere un reale effetto benefico sul nostro corpo, in termini di respirazione, circolazione ed eliminazione delle tossine da corpo. La silvoterapia ha effetto curativo per asma bronchiale, ipertensione arteriosa e bronchite ed è utile anche per nervosismo e insonnia. Secondo la tradizione si dovrebbe abbracciare un albero per una ventina di minuti, ma è dimostrato che si trae beneficio anche dal semplice passeggiare in mezzo agli alberi di un bosco, o di un parco.
n. 3 Giugno-Luglio 2013
1 a 10 anni a degradarsi, a seconda di dove cade. Spesso i mozziconi vengono ingeriti da pesci, uccelli e altri animali e le loro carni malate arrivano direttamente nei nostri piatti. Le multe salate per chi butta i mozziconi per terra ci sono, ma sembrano non bastare, la vera risposta deve venire dalla sensibilità dei fumatori.
ammalianti laghi rosa Non si tratta di un’illusione ottica, sono veri laghi rosa. Per una volta l’inquinamento non c’entra, si tratta di fenomeni naturali in cui l’acqua di alcuni laghi diventa rosa, rossastra, o violacea. L’insolita colorazione è dovuta all’alga Dunaliella Salina. Questa micro-alga produce carotenoidi. Nel mondo ce ne sono molti. Il più noto è il lago Hillier in Australia, nella stessa zona si trova il Pink Lake, di un vivace rosa shocking. In Senegal si può osservare il rosa confetto del lago Retba. In Spagna le saline di Torrevieja e di La Mata, hanno una tonalità che tende al lilla. In Azerbaigiane si può ammirare il lago Masazir. È rosa anche il Dusty Rose Lake, in Canada, la sua colorazione però è dovuta al particolato presente nelle acque dei ghiacciai che lo alimentano.
nebbia si accumulano gelando progressivamente sulla vegetazione e sugli oggetti ammantandoli. La formazione della galaverna è piuttosto lenta, richiede gocce finissime di nebbia e assenza di vento. In presenza di goccioline di nebbia grandi e dense (a volte diciamo “la nebbia sta piovendo a terra”), e concomitante presenza di vento, si assiste alla formazione della calabrosa. Le sue trine sono molto meno artistiche ed elaborate di quelle che contraddistinguono la galaverna, con sviluppo orientato nella direzione del vento. La distinzione tra i due fenomeni è comunque molto sottile. Il fenomeno della brina che più comunemente notiamo sui tetti delle case o sulle auto è invece il passaggio diretto da vapore acqueo a ghiaccio in assenza di nebbia, con trine di bianco piuttosto
sottili e velate. Particolare e bellissima è invece la formazione dei fiori di ghiaccio o fiori di gelo all’interno dei vetri delle abitazioni. Essi si formano in presenza di una certa umidità all’interno del vetro (non eccessiva perché il vapore acqueo si condenserebbe ) con presenza di temperatura molto bassa all’esterno. In queste condizioni l’umidità si appiccica ai vetri trasformandosi in cristalli di ghiaccio dalle forme suggestive. Quasi nessuno nota infine le colonne di ghiaccio, piccole formazioni che si formano per terra in condizioni di terreno che evapora con temperatura esterna bassissima, provocando in progressivo congelamento del vapore in piccole torrette cristallizzate.
47
Fashion
L’estate delle novità
WEEK Grande ritorno all’esuberanza, con creazioni coraggiose e spiritose. Super boom anche per le stampe floreali
Milano, Parigi e New York hanno dettato quali saranno le principali tendenze moda per la prossima primavera/estate. Ad eccezione dei colori, dove predomineranno come l’anno scorso tonalità vitaminiche come il giallo, l’arancione o l’azzurro, per quanto concerne lo stile, la prossima calda stagione sarà caratterizzata da grandi novità. Si preannuncia un grande ritorno alla decorazione e all’esuberanza, con collezioni decisamente più coraggiose e creative. Il mondo dell’arte è sempre stato una fonte d’ispirazione per designer e stilisti: quest’anno prendono forma sui capi rappresentazioni di paesaggi, figure umane e fotografie tratte da artisti famosi. Miuccia Prada trae ispirazione dai murales di Diego Riviera, Aquilano Rimondi si immerge nelle opere di Paul Gauguin. Altra tendenza preponderante, che sembra essere stata ispirata anche dalle celebrazioni per i 150 anni di National Geographic, è quella “tribale”. Gli abiti sembrano racchiudere in se i dettagli e i colori tradizionali di paesi di tutto il mondo. Alexander McQueen fa sfilare una donna guerriera, con richiami alla cultura tribale africana, ma al contempo elegante e sofisticata.
Be trasparent,
di vittoria bisutti
fiori in passerella Sono l’emblema della rinascita dopo un lungo inverno. Quale modo migliore per celebrare la bella stagione se non rappresentandoli? Fiori piccoli, grandi, che stanno per sbocciare, esotici, petali, mai come prima le stampe floreali sono state così artistiche, tutt’altro che banali, sono delle vere opere d’arte che faranno ricredere anche le non appassionate. Nella collezione Blugirl rappresentano un motivo ricorrente che incarna non solo l’ideale di femminilità della griffe ma aiuta a far trasparire dagli abiti una voglia di mare, freschezza e gioia. Abiti in fiore anche per Matthew Williamson che con le sue stampe floreali e botaniche, che si alternano a capi a tinta unita, ha fatto dimenticare a tutti i partecipanti alla sua sfilata (in occasione della London Fashion Week) di trovarsi nell’uggiosa Londra.
be fashion!
È da sempre sinonimo di seduzione lasciare intravedere parti del corpo. Quest’anno la tendenza alla “trasparenza” si fa ancora più accentuata non soltanto per i look più eleganti ma anche per quelli di tutti i giorni. Ecco quindi che giochi di veli e strati di trasparenze creano un effetto “nude” dinamico dove traspare il colore della pelle, circondando il corpo di un’aurea eterea e femminile e allo stesso tempo grintosa. Molti gli stilisti che ripropongono questo mood: dalle gonne di Balenciaga agli abiti di Nina Ricci, Iceberg e Dior.
L’estate secondo Isabele Marant
48
Tra mini dress in chiffon e giacche biker la collezione si presenta grintosa con un’allure romantic-rock
Oltre al grande successo ottenuto dalla capsule collection per il brand H&M, la stilista francese Isabele Marant, ha incantato il pubblico presentando la propria collezione primavera/estate 2014 in occasione della settimana della moda parigina. Collezione che si presenta grintosa, con un’allure di romantic- glam rock, che incontra i gusti di qualsiasi donna moderna. Via libera quindi a mini dress in chiffon con romantiche stampe floreali, trasparenze, pizzi, gonne con balze e rouges, che si armonizzano perfettamente con giacche biker in pelle, short in denim e tagli maschili dal fit perfetto. La palette dei colori si estende da quelli tenui e delicati, come il rosa cipria fino ad arrivare a quelli più scuri, come il nero. Inserti di cristallo e incursioni di pelle rendono questi capi dei veri e propri capolavori sartoriali che tuttavia non perdono la loro freschezza e allegria.
Giochi di veli e trasparenze circondano il corpo di un’aurea eterea ma allo stesso tempo grintosa
n. 1 Febbraio-Marzo 2014
Fashion
WEEK
primavera/estate
Anche le contaminazioni sono ispirate alle icone di riferimento, come lo stile british sempre d’attualità
anticonvenzionale Complice la crisi, complice la voglia di rottura, anche la moda si esprime e riflette il suo stato d’animo rinnovatore. E lo fa uscendo dagli schemi per sperimentare forme, tessuti, colori e fantasie, quelle floreali le più cool. Ogni stilista ha il suo uomo ma con differenti stili, dal classico dove prevale la qualità sartoriale senza eccessi, a quello dove la sperimentazione è più evidente e rappresenta la novità. Anche le contaminazioni sono ispirate alle icone di riferimento, come lo stile british sempre d’attualità ma con un taglio contemporaneo, oppure ai materiali come la pelle e la nappa. Parka, impermeabili e giubbotti, diventano più riconoscibili e contraddistinguono lo stile personale e individuale, i pantaloni sono tendenzialmente corti, sopra la caviglia, morbidi o stretti in base al proprio look.
SNEAKERS
OLTRE LE STAGIONI Le sneakers sono ormai un accessorio che và oltre le stagioni, estate e inverno, sono ai piedi delle nostre giornate. Quelle di Valentino sono tra le proposte più interessanti, con colori insoliti e dettagli , dal grigio polvere al blu, all’effetto camouflage ottenuto utilizzando la pelle tagliata a laser che successivamente è stata applicata su tessuto termosaldato. Le suole bicolore, gli inserti dai colori accesi e le borchie gommate, sono dettagli che le abbelliscono.
di antonio scolari
tendenze
Bici su misura single speed Non solo abiti su misura, ma ora anche le bici, per uno stile esclusivo. Lo propone BiciSuMisura.it dove sul sito si possono ordinare e scegliere tra diverse misure e colori il telaio, il sellino, il manubrio, i cerchioni e le ruote. Sono tutte “Single Speed”, ovvero a singola velocità e scatto fisso. La produzione è affidata ad artigiani italiani che costruiscono biciclette da più di 30 anni. Progettate da esperti di urbanistica, si contraddistinguono per un look pulito, senza fili e inutili orpelli e possono avere un design aggressivo e accattivante grazie alle colorazioni di ispirazione racing. Andare in bici è trendy, ecologico e salutare, un antidepressivo naturale che migliora la vita, finanziariamente e fisicamente.
Un marchio una storia
Philipp Plein è un marchio nato da più di dieci anni e porta il nome del designer tedesco che lo ha creato. Classe 1978, dopo gli studi in legge, ha iniziato a creare mobili per amici per poi dar vita a un brand globale del lusso, con sede in Svizzera, che crea capi per uomini, donne e bambini, ma anche accessori, borse, gioielli e occhiali. Parallelamente, la produzione di arredi e complementi per la casa, è sempre un business dell’azienda che prosegue con successo. Presente in 60 paesi con propri negozi in località come St Tropez, Monte Carlo, Mosca, Vienna, Milano, i suoi capi sono un mix di qualità con uno stile innovativo e uno spirito rock’n roll. www.philipp-plein.com
n. 1 Febbraio-Marzo 2014
Le sneakers sono ormai un accessorio che và oltre le stagioni
49
NEFERTARI LINE
di Alessandra FusÉ
Anti Age viso L’ANTI AGE viso di derivazione naturale più vitamina E è un prodotto superidratante antirughe: indicato sia per uomo sia per donna, ha le proprietà dell’acido jaluronico e del collagene, con il beneficio di essere di derivazione naturale. Previene la perdita d’acqua, esplica effetti idratanti e ha un’attività antirughe riconosciuta oltre ad un’affinità con la pelle. Nefertari Line nasce dalla volontà di distribuire prodotti di altissima qualità, privilegiando il cliente finale, evitando il sistema distributivo tradizionale che fa lievitare i costi. Il sistema usato è quello della vendita diretta, per la quale l’azienda cerca personale. Info: www.nefertariline.it
BALANCE ALPINE 1000 +
Best Wellness
si fa in 14
Sono 14 i nuovi prodotti di cosmesi che il gruppo austriaco Best Wellness Hotels Austria (24 top hotel in Austria e Alto Adige, di 4 o 5 stelle con vocazione benessere) propone ai propri ospiti per ritrovare il benessere e per rivitalizzare la pelle del corpo e dei viso. I prodotti sono composti da erbe alpine, raccolte a più di 1000 metri di altitudine: il luogo garantisce già di per sé la purezza degli ingredienti. La linea offre una vasta gamma di utilizzi: dal peeling che pulisce la pelle in profondità, alla maschera idratante, dalla crema per il contorno occhi al latte detergente. Info: www.bestwellnesshotels.at
MEDICINA CINESE
Contro le rughe,
estratto di perla di fiume Emulsione ricca in idrolizzato di perla, il REGAL PEARL FLUID ELIXIR DI MINERALMA, contiene acido lipoico e sale dell’acido ialuronico, principi attivi, con proprietà antiossidanti, idratanti e tonificanti. La linea MINERALMA, da pochi mesi in commercio, si basa anche sullo studio della gemmologia: componente essenziale di questo prodotto è l’estratto di perla di fiume di alta qualità in acqua di mare, formata da carbonato di calcio. Il suo estratto è ricchissimo in minerali ed aminoacidi. Nella medicina tradizionale cinese è usata da millenni in unguenti per la pelle, grazie alla sua azione idratante e protettiva nei confronti dell’epidermide. Info: www. mineralma.it
Bond No. 9
Perfumista Avenue
Non è semplicemente la fragranza del 10° anniversario, è anche il primo quartiere di fantasia di New York - e il sogno di ogni profumista divenuto realtà: “I profumi sono tutta una questione di sogni, e del potere che hanno le essenze di renderli reali. Ecco Bond No. 9: noi creatori di essenze avevamo un sogno costante tutto nostro da quando nel 2003 è iniziata la nostra attività. Quel sogno riguardava un quartiere di New York dove assolutamente tutti indossavano una fragranza. Nel 2013, abbiamo ideato un eau de parfum per questa strada di fantasia che era colma fino all’orlo di portatori di profumo. Non l’abbiamo immaginata in una zona particolare della città; piuttosto, essa condivide il meglio di tutta New York. Mentre la maggior parte delle nostre 68 eaux de parfum sono unisex, Perfumista Avenue è stata formulata per le donne sorprendenti, audaci e sexy”. In profumeria.
Salute & Bellezza KALIPURA
Acido ialuronico e olio di argan
I dermocosmetici della linea Kalipura, contengono un’elevata percentuale di sostanze funzionali ed una quantità minima di eccipienti, senza aggiunta di PPG E PEG, parabeni, allergeni, siliconi, paraffina etc. Nel “GEL JALURONICO CONCENTRATO K-JAL3” è inserita un’alta percentuale di acido jaluronico, dall’elevato potere idratante. La crema eutrofica BIOPLUSULTRA è un concentrato altamente performante di ben 13 principi attivi nato per rigenerare la pelle del viso. La crema dermoprotettiva K-LENIA è indicata per le pelli couperosiche e delicate; l’olio di argan stimola l’attività cellulare, migliora il tono muscolare e attenua la comparsa delle rughe. www.kalipura.it
INTERVISTA ALLA psicologa Lodi Pasini
bambini vivaci?
Iperattività e deficit di attenzione
Sempre più spesso si sente parlare dei disturbi da deficit di attenzione con iperattività (ADHD). Ne è affetta circa il 4% della popolazione in età pediatrica. La Dott.ssa Lodi Pasini Roberta, psicologa ad indirizzo clinico e neuropsicologico, ci aiuta a comprendere quali sono i segnali che genitori ed insegnanti possono cogliere per intervenire precocemente. Quando è possibile parlare di ADHD? A un bambino può essere riconosciuto questo disturbo solo dopo essere stato valutato da un équipe di professionisti che hanno concluso che i criteri indicati nei manuali diagnostici di riferimento (ICD-10 e DSM-IV) sono soddisfatti. Troppo spesso si
tende ad attribuire etichette che rimandano inutilmente una patologia. Cosa può farci distinguere un bambino semplicemente vivace da un bambino con ADHD? Non vanno confusi. I bambini con questo disturbo nonostante il proprio impegno fanno fatica a prestare un’attenzione prolungata ad un compito anche considerato divertente, a curare i propri oggetti personali, ad autoregolare il proprio comportamento mostrando così agitazione motoria ed impulsività nelle risposte. Non sono né pigri né maleducati. Com’è possibile intervenire? I farmaci non solo l’unica alternativa. Molte terapie comportamentali aiutano questi
bambini a diventare consapevoli delle difficoltà ed a trovare le adeguate strategie per far fronte ai problemi quotidiani. E’ necessario, infatti, imparare a pensare prima di agire per prevedere le conseguenze delle proprie azioni, trovare dei metodi funzionali per poter ricaricare l’attenzione e scaricare tutta l’agitazione motoria accumulata. E’ possibile guarire? Come per molti disturbi neuropsicologici dell’età evolutiva non si può parlare di definitiva guarigione. Tuttavia affrontando apposite terapie psicologiche è possibile compensare le difficoltà e condurre una vita, anche scolastica, serena.
di ANDREA TROGLIO
MakemeUp
L’ombretto è colore! Vuoi avere occhi magnetici? Il cosmetico più adatto per ottenerli è l’ombretto. Siamo alla prima puntata speciale che dedicheremo a questo fantastico strumento del make up. Come scegliere la tonalità migliore di ombretto per rendere incantevole il tuo sguardo? Scopriamo insieme le tonalitá che più si adattano ai tuoi occhi e alla tua carnagione. Esistono delle linee guida che permettono di capire le tinte di ombretto migliori per esaltare il colore degli occhi; la scelta va fatta valutando la tonalità della pelle per creare una perfetta armonia. Quindi, con la carnagione chiara è meglio evitare i colori troppo scuri e marcati. Con la pelle scura o media, ombretti profondi e di tonalità intense. Per l’incarnato olivastro, i toni caldi e luminosi sono i migliori. Tonalità di Ombretto per occhi verdi Gli occhi verdi sono messi in risalto da tinte come il verde foresta, il verde smeraldo e il verde khaki che riprendono il verde dell’iride e lo rendono brillante. Per renderlo più intenso il marrone, il porpora, il viola e il prugna. Tonalità di Ombretto per Occhi Azzurri o Blu Con l’ombretto blu profondo, gli occhi sembreranno ancora più chiari e del colore
n. 7 Febbraio-Marzo 2014
Make Me Up 5.indd 51
del mare. Per intensificare gli occhi chiari l’argento e le tonalità di grigio, il turchese ,il pesca l’albicocca e i dorati . Tonalità di Ombretto per Occhi Marroni Le donne con gli occhi marroni possono portare qualunque colore di ombretto, poiché il marrone dell’iride viene esaltato da molte tonalità. Il marrone, il rame, il bronzo, il beige, il verde, il blu scuro, il rosa acceso. Sempre perfetto il color oro, da abbinare al verde ma anche al bronzo o al marrone. I toni caldi rendono l’iride più dolce, mentre i toni freddi intensificano lo sguardo. Ricordate sempre che il colore ci rende felici. Alla prossima puntata!
51 26/01/14 21.35
Aumenta il tuo potere d’acquisto... adesso puoi!
L’AFFARE LO FAI
TU
DESENZANO OUTLET DESENZANO DEL GARDA (BS) presso iCasa Arredamenti MOBILI Via Colombare di Castiglione, 19 ORARI:
9.00 - 12.30 / 15.00 - 19.30
APERTO TUTTI I GIORNI
Tel. 030
9127252
U
SCELTI DA NOI
a cura di mARCO MORELLI
ADLER DOLOMITI Spa & Sport Resort
PER IL BENESSERE DI GRANDI E PICCINI
SCHNEEBERG RESORT & SPA **** WELLNESS & FAMILY RESORT Lo scenario è di quelli che conquistano il cuore: in Val Ridanna, a 20 minuti da Vipiteno, incorniciato dal massiccio del monte Giovo, dalle Alpi dello Stubai e dal Monte di Neve (Schneeberg) dal quale trae il nome, lo Schneeberg Resort & Spa , è capace di unire sport e vacanza benessere in formato famiglia con l’autentica accoglienza altoatesina. Il centro benessere più grande e variegato dell’Alto Adige, di ben 6000 mq, è un paradiso acquatico: le saune, gli idromassaggi e le varie zone relax panoramiche sono destinate ad adulti e genitori in cerca di pace e rigenerazione. Il Family Acqua Park “Bergi Land” comprende invece piscine dedicate esclusivamente al divertimento dei più piccini. Discopub, scuderia con istruttore, palestra con attrezzatura Tecnogym , miniclub (dai 3 anni in su), biliardo, pista da bowling e un piccolo zoo con animali da conoscere da vicino gli altri plus per lo svago. Lo Schneeberg Resort & Spa offre molteplici soluzioni di alloggio per tutti i gusti e tutte le tasche e una cucina che si fa forza delle specialità d’ispirazione tradizionale e locale. Un condensatore di paradossi, un luogo dove famiglie e coppie vivono in perfetta simbiosi, parole chiave: flessibilità e nessuna costrizione per sentirsi come a casa ma con qualcosa in più. Info: www.schneeberg.it
SETTIMANA BEAUTY ANAIS A Ortisei, per un soggiorno tra coccole e neve con trattamenti di bellezza e cena gourmet vi consigliamo il Relais & Chateaux Hotel Gardena/Grödnerhof. Dal 03.02.al 03.03.13 da € 1943,00 a persona potrete godere di 7 pernottamenti con mezza pensione “Gourmet” compresi i servizi “Speciale Gardena” , 1 trattamento viso (90 min.), 1 peeling corpo ,1 impacco aromatico, 1 massaggio classico corpo,1 manicure estetica Deluxe con impacco e massaggio mani. I plus del Relais sono: il regno della bellezza Anais SPA, il Centro Wellness e Fitness, che si estende su un’area di 1.300 m² e il ristorante gourmet Anna Stuben, con stella Michelin, www.gardena.it
54
l’hotel Adler sugli scudi
È stato l’ADLER DOLOMITI Spa & Sport Resort di Ortisei a vincere il premio di TRIVAGO Best Hotel Italy 2013, il riconoscimento con il quale trivago, ha voluto premiare il miglior hotel presente in Italia. L’Adler Dolomiti Spa & Sport Resort, con un punteggio di 99 su 100 si aggiudica a pieno titolo il premio miglior hotel dell’anno, soddisfacendo pienamente i criteri di valutazione come l’alta qualità dei servizi offerti, la cura del dettaglio e, soprattutto, l’ottima reputazione online confermata dagli utenti in rete. “Siamo onorati per il premio assegnatoci e ringraziamo tutti i nostri fedeli ospiti per le loro ottime recensioni. Ma un “Grazie” particolare va espresso a tutti i collaboratori degli ADLER Spa Resorts, poiché da quanto emerge dai giudizi dei nostri ospiti, sono proprio la loro cortesia, motivazione e dinamismo che risultano essere particolarmente apprezzati dai nostri clienti. Questo Award è innanzitutto un ottimo riconoscimento per il nostro Team”, questo il commento di Klaus & Andreas Sanoner. La famiglia da 6 generazione gestisce l’Adler di Ortisei. www.adler-dolomiti.com - tel. 0471 775 001
IL SUGGERIMENTO di ANNA MARIA CATANO
All’ombra del Colosseo design d’autore Roma, caput mundi. Quale migliore idea che quella di trascorrere un weekend nella Città Eterna in questi primi mesi dell’anno che offrono clima tiepido e prezzi contenuti? L’elegante, accogliente Boutique Hotel Capo d’Africa, nel cuore della Roma imperiale, tra il Foro e la Domus aurea, è un luogo di ritrovo trendy anche tra i giovani. Il quartiere è il Celio, un rione dal sapore antico e moderno al tempo stesso, dove si alternano locali alla moda e una vivace movida serale a chiese medioevali e monumenti secolari. L’albergo di design, 4 stelle superiore, propone 65 stanze e una suite, tutte diverse per dimensioni ma colorate con le tonalità calde della sabbia, dell’ocra, dello zafferano. Gli interni sono a firma dell’architetto inglese Harry Gregory. Dal roof, dove si fa colazione, si gode lo straordinario panorama dei tetti e dei monumenti capitolini. Proprio all’ultimo piano si trova la prima novità del 2014: appena inaugurato il bistrot L’Attico, nella sala panoramica, con doppio affaccio sulle terrazze. L’Attico è aperto dalle 19 alle 23 dal martedì alla domenica, ed offre una piccola carta realizzata con prodotti di qualità, un menu di piatti cucinati espressi con ingredienti selezionati. L’offerta della carta stagionale è pensata in chiave personale dallo chef Davide
Lombardi. Nei mesi di bella stagione il roof garden accoglie nel bar “La Terrazza” anche coloro che vogliono rilassarsi gustando un drink o una prelibatezza. Gli spazi comuni sono decorati con opere di artisti contemporanei romani. Mentre le rose nere sulle pareti della hall sono di Paolo Canevari. E ancora a disposizione degli ospiti: tre sale conferenze, una palestra, facilitazioni per disabili, garage convenzionato. Per chi prenota in anticipo c’è lo sconto del 25%. www.hotelcapodafrica.com Tra tante importanti opere al Maxxi, il museo delle arti del XXI secolo, da non perdere una piccola chicca: “Verso la grande Brera. Palazzo Citterio. Progetti in mostra” 13 progetti che trasformeranno Brera nel primo polo museale italiano. Dal 6 al 30 marzo.
n. 4 Agosto-Settembre 2013
SPA &
BENESSERE
TERME MERANO IN GIORNATA TUTTO COMPRESO Excelsior Resort ****S
Sollievo regale in Alto Adige Un Castello nell’abbraccio innevato delle Dolomiti, nel parco naturale di Fanes-Senes-Braies, tra i 2 comprensori sciistici più apprezzati dell’Alto Adige/Südtirol, Plan de Corones e il Sellaronda. È il paradiso di benessere a 5 piani dell’Excelsior ****S Mountain | Style | Spa | Resort di San Vigilio di Marebbe (BZ), che attende gli impavidi sciatori tra bagni, saune, vasche Kneipp, biosaune, trattamenti e comfort di ogni tipo, anche personalizzati. Si chiama Castello di Dolasilla, l’incredibile centro benessere del Resort, che oltre alle private SPA (davvero esclusive la Cirmolo SPA con i trattamenti alpini e l’Asian SPA) consiglia agli sportivi un pacchetto “Schiena in perfetta forma”, 4 giorni di sollievo per i muscoli con impacco all’arnica sul lettino fluttuante ad acqua, massaggio antistress alla schiena con oli pregiati, Sollievo per la schiena – Hydrojet, massaggio e coppettazione, Energia per la schiena con massaggio agli oli pregiati ed impacco al fango, e massaggio energetico plantare. Prezzo a persona 269 euro. Per informazioni: Excelsior Resort ****S Mountain l Style l Spa l Resort Via Valiares, 44 - 39030 San Vigilio di Marebbe (BZ) Tel. 0474.501036 - e-mail: info@myexcelsior.com Sito web: www.myexcelsior.com
Balsamo di arnica e Stenöl Le piante di arnica montana, con i suoi fiori spettinati, diventa un toccasana per lenire dolori muscolari, ma anche traumi e contusioni. Per questo un trattamento a base delle sue proprietà benefiche è capace di risollevare dalle fatiche anche i più vitali ed inarrestabili sciatori. Avvolto dalle Dolomiti, il Romantik Wellness Hotel Santer di Dobbiaco (BZ) è specializzato nel massaggio sportivo all’arnica, che rigenera e stimola il corpo. Il prezzo per 25 minuti è di 35 euro, per 50 minuti di 55 euro. Balsamo per le articolazioni e le ossa è invece il massaggio con “Stenöl” tirolese, un prezioso olio a base di fossili che reagisce come un wellness puro. Il prezzo è di 55 euro per 50 minuti. Antinfiammatorio e riattivante, il massaggio con spazzole monasteriali con olio di marmotta agisce stimolando i punti più energici del corpo, con un effetto peeling. Il costo è di 50 euro per 45 minuti. Info: Romantik Wellness Hotel Santer - Dobbiaco (BZ) Tel. 0474.972142 - www.romantikhotels.com/Toblach
n. 1 Febbraio-Marzo 2014
Godere della salute che viene dall’acqua termale, dimenticare lo scorrere del tempo nel calore avvolgente delle saune, rilassarsi nei trattamenti benessere che impiegano la natura altoatesina, scoprire il piacere del movimento nel centro fitness. Tutto questo in un giorno! Da oggi è più facile grazie alla proposta Day Spa Terme Merano, un pacchetto giornaliero molto vantaggioso che fino al 15 maggio 2014 permette di godere appieno e in totale tranquillità degli ambienti delle Terme Merano al costo di 59 euro a persona. Si va dall’accoglienza con bibita di benvenuto all’ingresso giornaliero in piscine e saune con sdraio riservata in sala bagnanti, accappatoio e asciugamano a noleggio, ciabatte e borsa da piscina in regalo. Ingresso giornaliero anche al centro fitness e utilizzo della cabina a infrarossi nel centro “Spa & Vital”. Per il pranzo è previsto un buono gastronomico del valore di 10 euro, inoltre sconto del 10% su tutti i trattamenti benessere individuali e sugli acquisti nello shop delle Terme. Compreso nel biglietto anche il parcheggio giornaliero nel garage sotterraneo e un buono del valore di 5 euro per la visita successiva. Tutti i dettagli nel sito delle Terme Merano, da dove è possibile anche acquistare il pacchetto. Il benessere, inteso come stare bene, è un concetto che interessa tanti aspetti e tra questi anche quello della bellezza che ci sta intorno. E proprio questo è un altro punto di forza delle Terme Merano, grazie alle intuizioni e al genio creativo di diversi architetti
celebri, tra cui anche Matteo Thun. Torna anche quest’anno il biglietto combinato “Terme & Sci” che permette di usufruire delle Terme Merano e della zona sciistica Merano 2000. Il pacchetto comprende: skipass di 4 ore per la zona sciistica Merano 2000, corsa in Alpin Bob, una sorta di montagna russa sulla neve, ingresso alle Terme Merano per 3 ore con utilizzo delle piscine, noleggio asciugamano delle Terme Merano. Validità fino al 23 marzo 2014, costo di 40 euro a persona. www.termemerano.it
VI CONSIGLIO di rita bertazzoni
ACQUADEGNA SPA a montignano Nel cuore dell’Umbria, a pochi chilometri da Todi, il Castello di Montignano è una residenza d’epoca risalente al X secolo in cui le atmosfere del passato si fondono con il design contemporaneo e la pietra antica si sposa con materiali attuali e nuovi colori. Il risultato è un luogo di eleganza e bellezza dove prenotare un soggiorno di gusto, relax e benessere. Il grande maniero sfoggia l’esclusiva Acquadegna Spa, dal nome della santa protettrice di Todi, un indirizzo prezioso per rigenerare il corpo e la mente con rituali che combinano tradizioni secolari e tecnologie d’avanguardia. Ambientata nelle antiche segrete del Castello e accessibile con ascensore dedicato direttamente dalle camere, la Spa offre un suggestivo percorso ispirato alle terme romane, tra pietre chiare, luci soffuse ed essenze profumate. Un viaggio dei sensi che inizia nel Thermarium dove in un’antica vasca per la raccolta dell’acqua è stata ricavata una grande piscina idromassaggio in mosaico. Si prosegue nel Tepidarium e nel Calidarium, incastonati nella roccia, e nel Frigidarium dove spicca una scenografica cascata d’acqua gelata mentre il chiostro accoglie la zona relax e la tisaneria. I trattamenti, firmati Paolo Caschera Beauty & Wellness, sono d’eccellenza e utilizzano esclusivamente prodotti naturali
e innovativi. Si può scegliere fra massaggi ayurvedici, bagni agli agrumi, vinoterapia in tini di legno, trattamenti antiage. Il pacchetto Speciale San Valentino (valido dal 14 al 16 febbraio) propone un romantico bagno di coppia nel latte ai petali di rosa, un massaggio viso per Lei, un back massage per Lui. Per tutto febbraio e marzo, Coccole e relax offre due massaggi decontratturanti con olio d’arnica per la schiena, due trattamenti peeling viso e due maschere rivitalizzanti viso Caschera Cosmetics, due massaggi viso/testa. I trattamenti olistici e di bellezza si ricevono in cabina o in camera, come le cene e i pranzi, proposti nel ristorante Materiaprima o serviti in qualunque altro ambiente del Castello. Compresa la Spa. www.montignano.com
55
PARTIAMO METTI ALLA PROVA I TUOI LIMITI
Per tutti coloro che desiderano vivere una speciale esperienza sulla neve il Carlton Hotel St.Moritz riserva un’’eccezionale offerta: “Al di là di ogni immaginazione. Metti alla prova i tuoi limiti”. L’Alta Engadina è un vero paradiso degli sport invernali: 350 km di fantastiche piste in tutto il comprensorio che riunisce vari resort sciistici. Con la sua offerta l’Hotel offre l’opportunità di esplorare le tre più belle aree sciistiche con una guida esperta. Il primo giorno si parte per Diavolezza/Lagalb con la guida e si pranza al ristorante Diavolezza. Il secondo giorno si viene accompagnati al Corvatsh/Furtschellas, con pranzo al ristorante panoramico del Corvatsch a 3303 mt d’altezza e una vista mozzafiato. Il terzo giorno è dedicato a conoscere
Festa del papà: Man’s world Il 19 marzo arriva un’altra festa, quella del papà. Spesso impegnato col lavoro fino a tardi, a volte alle prese con lavori di fatica e usuranti, perché non sorprenderlo con un weekend di benessere? Un’ottima opportunità per trascorrere un po’ di tempo insieme, ma anche per rilassare corpo e mente. All’interno dei Wellness Moments si può scegliere l’offerta del Sol Garden Istra**** di Umago: “Man’s world”. Valido dal 14 al 16 e dal 21 al 23 marzo 2014, il pacchetto comprende: 2 pernottamenti in camera doppia con trattamento di mezza pensione, utilizzo libero della piscina e del centro fitness, Spa kit, 1 Spa de-stress massage, 1 Spa man’s space facial care (45 min), 1 Spa facial regeneration (45 min). Inoltre 1 entrata all’Oasi benessere The Body Holiday con bagno turco e sauna finlandese, biosauna alle erbe aromatiche, sauna umida ai sali, sistema di raffreddamento, speciali effetti acquatici, whirlpool e area relax. Costo a partire da 224 euro per due persone. Info: www.coloursofistria.com
occasioni imperOLdFIEiRbA ili IN MONG I SULLE DOLOMIT 56
a cura di mARCO MORELLI la montagna di St.Moritz, Corviglia, da soli, con pranzo al ristorante La Marmitta per gustare i deliziosi piatti della cucina gourmet di Reto Mathis. Per il quarto giorno c’è in serbo un’attrattiva speciale: l’eliski. Il volo in elicottero porta gli sciatori e la guida in piste lontane e immacolate per un’esperienza sciistica veramente speciale. L’offerta, valida fino al 30 marzo,è disponibile da CHF 3126 (circa €2605) a persona Info: Carlton Hotel St. Moritz Tel +41 (0)81 836 70 00 www.carlton-stmoritz.ch
Cime maestose, piste da sci imbiancate e natura incontaminata. Questo è il Parco Nazionale Alti Tauri, ai piedi del Grossglockner, in Carinzia. Paradiso per gli amanti della neve, quest’anno offre la possibilità di immergersi completamente in tutta la sua meraviglia. Dal 20 dicembre 2013 al 31 marzo 2014 sarà possibile infatti approfittare del programma “Magiche Atmosfere” e vivere momenti indimenticabili prendendo parte a favolose escursioni accompagnati da guide esperte che sveleranno tutti i segreti del territorio. Dalla ciaspolata alla ricerca degli stambecchi, allo sci fuori pista; dalla gita in carrozza sulla neve, alla romantica notte passata a guardare le stelle, fino all’arrampicata su cascate ghiacciate, senza dimenticare l’ottima cucina carinziana. Una settimana per vivere la neve come mai prima d’ora! Altre news? Il “Katschis Kinderwelt” nella zona sciistica familiare del Katschberg accoglie i piccoli sciatori con ambienti riscaldati in mezzo alle piste e anche con l’autostrada dello sci A1, lunga ben 6 km. Alla Turracher Höhe un maggiordomo delle piste serve agli sciatori del frizzante prosecco e uno squisito gelato. L’Alpe Gerlitzen fa invece parlare di sé con piste molto larghe, tre grandi campi scuola, il circuito sciistico “Stella Ronda” con 13 discese Per informazioni: www.carinzia.at
San Valentino in mongolfiera, colazione fino alle ore 18, una spa di design e la cucina gourmet: l’Hotel Monika a Sesto, in Alta Pusteria, ha in serbo grandi emozioni. A cominciare dal volo in mongolfiera da dove ammirare le cime delle Dolomiti più celebri: le Tre Cime di Lavaredo, emblema dell’Alto Adige, i Tre Scarceri e la Meridiana dei Monti di Sesto, un vero spettacolo della natura. E a metà febbraio qui vengono scandite le ore degli innamorati. Il romantico giro in mongolfiera o l’adrenalinico giro in elicottero sono prenotabili alla reception dell’hotel. E per gli “slow” innamorati che vogliono vedere le Dolomiti anche “da terra”? Direttamente davanti all’hotel passa la pista da sci da fondo che conduce alla romantica Val Fiscalina. E per chi vuole sentire lo scricchiolio della neve comodamente seduti su una carrozza come quelle delle favole, addirittura trainate dalle renne? Il cocchiere illustra il paesaggio e copre gli ospiti con caldissime coperte dove ci si avvolge come in un sogno. Lo spettacolo, in quota, sulla Croda Rossa è meraviglioso. E per gli innamorati sciatori? Gli impianti del Monte Elmo, raggiungibili a piedi dall’Hotel Monika, portano a piste da discesa dalle quali si gode un panorama spetta-
MAGICHE ATMOSFERE A TREMILA METRI
colare. Dopo una giornata trascorsa sulla neve, il centro benessere e fitness dell’Hotel Monika attende gli ospiti con numerose proposte spa & beauty. Nella splendida spa di 800 m² il percorso wellness si snoda, oltre alla classica sauna finlandese (95°) e alla nuova sauna con i getti di vapore, tra la sauna bio alle erbe aromatiche (45°) con aromi diversi ogni giorno e uno spazioso bagno di vapore aromatico (12 m²) che fa respirare pelle e polmoni con fragranze alpine. La piscina indoor in acciaio inossidabile a 29° accoglie gli ospiti per nuotare e per sdraiarsi su lettini ergonomici con idromassaggio e liquidsound. www.monika.it
di Elena kraube
n. 4 Agosto-Settembre 2013
Ciaspolare in Val d’Ega SAN VALENTINO Alla casanova
Quella di avvicinarsi all’antica pratica delle racchette ai piedi in mezzo a pascoli bianchi, malghe e boschi di conifere ricoperti di neve è una scelta naturale nel teatro delle Dolomiti. E in Val d’Ega, che delle Dolomiti è il cuore bianco baciato dal sole, ai cultori dello slow winter non si può che dare ragione! Fino a fine stagione con “La settimana delle ciaspole” il martedì e giovedì di ogni settimana si ciaspola gratuitamente con la guida per 2 ore e mezza, con tanto di cartina che illustra le escursioni più belle da provare. Il pacchetto comprende 3
Casanova, il vino dell’amore, ovvero una bottiglia di pregiato Pinot Nero del Collio per brindare alla ricorrenza più romantica dell’anno, San Valentino. Realizzata in tiratura limitata, impreziosita da un elegante bigliettino rosso con una citazione di Casanova sull’amore, personalizzata con il nome dei due innamorati che la gusteranno, sarà l’omaggio che il Castello di Spessa farà alle copie che trascorreranno nel resort il week end del 14/15 febbraio. Il Pinot Nero è intitolato a Giacomo Casanova, che fu ospite del maniero e ne amò i vini che invecchiano nelle cantine medievali scavate sotto l’edificio. E proprio una visita guidata alle cantine e una degustazione di vini sono inseriti nel pacchetto soggiorno, che prevede venerdì 14 una raffinata cena al lume di candela, davanti al fuoco del camino, alla Tavernetta, il ristorante gourmet del resort, ricavato dalla ristrutturazione di un antico casolare ai piedi del castello. Sabato 15, invece, la cena con piatti e prodotti del territorio, sarà allestita all’Hosteria del Castello affacciata sul green del Campo da golf che si snoda fra le vigne. Due pernottamenti con cena: 232,00 € a persona. Info: Castello di Spessa Tel + 39 0481.808124 – www.castellodispessa.it
FUGA ALLE TERME DI BORMIO Ben due hotel e due Centri Termali a Bormio per una vacanza indimenticabile e ricca di emozioni in una location unica al mondo, con 50km di piste per sciare e testimone di oltre 2000 anni di storia del benessere. Nel fascino di una cornice ambientale unica si trovano anche i bagni romani secolari. I centri, nel loro complesso, offrono oltre settanta differenti tipi di pratiche termali, comprese vasche e piscine all’aperto accessibili tutto l’anno per provare l’emozione di una calda immersione anche circondati dalla neve. All’interno dei centri si trovano anche idromassaggi, fanghi, docce Vichy, vasche relax, percorsi di riflessologia plantare, cascate a intensità differenziata, idrogetti, cascate di ghiaccio, vasche prendisole, sale relax con cromoterapia, piscina panoramica ed una grotta sudatoria naturale. Pacchetto valido dal 9 al 19 febbraio 2014 per soggiorni di minimo 1 notte, a partire da Euro 182,00. BAGNI DI BORMIO SPA AND RESORT - Via Bagni Nuovi, 7 - Valdidentro (SO) – tel: 0342 910131 www.condenastjohansens.com/bagnidibormio
n. 1 Febbraio-Marzo 2014
o 7 pernottamenti in albergo, fino a 5 escursioni sulle ciaspole guidate, noleggio dell’attrezzatura e ulteriori prestazioni a seconda dell’alloggio: mobilcard, cartina invernale, trattamenti wellness, pranzo al sacco e tè caldo per l’escursione, servizio navetta da Bolzano. Prezzi a partire da 363 euro a persona. Procedere lentamente, avanzando senza nessuna foga di fronte ad uno spettacolo inimitabile, significa anche scivolare in piano sulla neve. E la Val d’Ega, a soli 20 minuti di macchina da Bolzano, è quello che si dice un tempio per lo sci di fondo. Gli appassionati di questa disciplina trovano qui la garanzia di 100 km di piste sempre perfettamente innevate per tutta la stagione e preparate per lo skating e la tecnica classica. E per non tradire uno dei cardini del fondo, il rispetto per la natura fino a fine stagione, ogni giorno, uno skibus per fondisti parte da Nova Ponente e Obereggen per il punto di partenza delle piste da fondo più panoramiche. www.valdega.com
il viaggiatore Avviso agli innamorati: quest’anno basta con profumi, gioielli e gadget elettronici è tempo di cambiare. La nuova tendenza è una coccola per sé stessi e per chi si ama e si richiama al piacere dei sensi e in particolare al gusto. Allora siate generosi e regalatevi un sublime corso di cucina: dal giorno di San Valentino e durante i fine settimana di Febbraio e Marzo, potrete scoprire i segreti della cultura enogastronomica della Venezia Nativa con la Chef Antonia Klugmann nel ristorante stellato di Venissa, che riaprirà proprio il prossimo 14 febbraio a Mazzorbo l’isola gemella di Burano. Le esclusive proposte prevedono la possibilità di partecipare solo ad otto fortunati che per l’occasione verranno coinvolti in tour gourmet e culturali, per scoprire l’arcipelago veneziano ed i suoi tesori, con la possibilità di navigare nella romantica atmosfera della laguna. Insieme si può cucinare e degustare un raffinato menù imparando i segreti dell’arte culinaria e avere il privilegio di scovare gli ingredienti in tenuta, nelle isole e nei più importanti mercati come quello del pesce di Rialto e diventare abili nel preparare i dolci tipici veneziani del Carnevale e della Pasqua. L’esperienza sarà coronata dalla cena, con i succulenti piatti del ristorante Venissa, e dal tasting emozionale della seconda attesa annata del Simbolo d’Oro della Venezia Nativa, accompagnati da Matteo Bisol. Info e prenotazioni: info@venissa.it tel. 041 5272281
di alessandra capato
57
news
Quando c’erano le mezze stagioni
di doni ferrari
Nell’intento di mantenere vive le tradizioni del nostro territorio e della civiltà contadina in particolare, il Circolo culturale Monte Alto di Solferino ha promosso la pubblicazione del libro di Andrea Bianchera: “Quando c’erano le mezze stagioni”. (Pagg. 212 – brossura con illustrazioni a colori; tipografia Artigrafiche Studio83 – Lavagno di Verona - € 18). Nato come semplice raccolta di proverbi e modi di dire, il libro, nel corso di un paio di lustri di ricerca, è diventato un vero e proprio quadro degli usi e dei costumi di un territorio passato dall’estrema povertà di fine ottocento e primo novecento fino al secondo dopoguerra (al punto da riconoscere ad alcuni dei comuni della zona, come Castiglione delle Stiviere, la poco lusinghiera qualifica di zona depressa) al diffuso benessere della seconda parte del novecento. E se il riconoscimento di zona depressa ha favorito, grazie alle agevolazioni fiscali, l’insediamento di fabbriche e produzioni a livello internazionale, ed il richiamo di tanta manodopera anche dal meridione, ha tuttavia contribuito a far dimenticare più velocemente a tante persone le proprie origini e quelle dei loro genitori. Il lavoro di Andrea Bianchera vuole ricostruire, attraverso il ricordo del duro lavoro della terra e dei tempi di profonda miseria, le origini del benessere economico che ha accompagnato fortunatamente le ultime
IL LIBRO è DIVENTATO UN VERO E PROPRIO QUADRO DEGLI USI E COSTUMI DI UN TERRITORIO PASSATO DALLA POVERTà AL BENESSERE generazioni. Ne è così scaturito un affresco che, prendendo a pretesto i proverbi, in particolare quelli riferiti alla meteorologia, vero filo conduttore di tutto il racconto, dipinge con aneddoti, ricordi ed emozioni, un mondo nel quale le dif-
n. 1 Febbraio-Marzo 2014
ficoltà di assicurasi la sopravvivenza, o per dirla con un luogo comune, nel mettere insieme il pranzo con la cena, andavano di pari passo con il riconoscimento di valori di amicizia, solidarietà e rispetto reciproco, che in tempi più vicini a noi, economicamente più floridi, non è facile ritrovare. E le difficoltà odierne sono forse ancora più sentite proprio per aver perduto la memoria delle proprie radici, del senso della misura, dell’umiltà e dell’ossequio di quella regola aurea dei nostri nonni, di fare il passo secondo la gamba.Il libro quindi raccoglie diverse centinaia di proverbi e modi di dire, prevalentemente dell’area dell’alto mantovano e bresciano del basso Garda, ed è articolato in tre parti. La prima descrive la vita contadina nel secolo scorso; la seconda parte riporta, riassunti per argomenti, tutti i proverbi, raccolti in un decennio di ricerche, (in dialetto, con traduzione o brevi spiegazioni); ed infine una terza parte propone il testo, sempre in dialetto con traduzione a fronte, delle canzoni più esilaranti dei Dì ‘n del nas, noto complesso folkloristico di Castel Goffredo. In allegato c’è il CD di questo gruppo musicale. Il libro è per ora disponibile nelle librerie di Castiglione delle Stiviere, cartolibreria Il papiro di Carpenedolo, nelle edicole di Solferino, Cavriana, Castel Goffredo, Goito, Guidizzolo, Medole, Monzambano, Volta mantovana, Asola (edicola ospedale) e libreria Nautilus di Mantova, ma può essere richiesto anche via mail a: circolomontealto@libero.it o al numero 380 8542450, sempre del Circolo culturale Monte Alto di Solferino.
nuovo polo per le famiglie prevenzione, educazione, diagnosi e cura in età evolutiva Ha sede a Monzambano (presso la struttura delle ex scuole elementari nella frazione di Pille) presso lo studio della dr.ssa Beschi ma l’iniziativa nasce nel settembre 2011, periodo dal quale Elisa Beschi, psicomotricista, opera nel Comune di Monzambano organizzando corsi di Prevenzione ed Educazione Psicomotoria per bambini dal primo anno di scuola dell’infanzia alla classe terza della scuola primaria. L’intento è stato, sin dall’inizio, quello di creare un centro di riferimento per servizi relativi all’infanzia e al sostegno genitoriale attraverso specifiche attività educative. Nella stessa ottica, di recente, la dr.ssa Beschi ha partecipato alla creazione di un’associazione chiamata “Famiglia nel Cuore” che offre servizi alle famiglie dalla fase pre-parto ai primi tre anni di vita del bambino nel comune di Valeggio sul Mincio. Presso questa sede si occuperà di corsi di prevenzione ed educazione psicomotoria per neonati e bambini fino a tre anni d’età. Il desiderio di ampliare i servizi all’utente l’ha, infine, spinta a cercare, sul territorio, dei professionisti che potessero concorrere alla creazione del suo progetto e a tal proposito, dal gennaio 2014, la dr.ssa Desiree Rigon (laureata in scienze dell’educazione con specializzazione in “educatore esperto in disabilità sensoriali” laureanda in pedagogia) è al suo fianco nella realizzazione di un polo di riferimento non solo per la prevenzione e l’educazione, ma anche per la diagnosi e la cura in età evolutiva e la possibilità di formazione per gli insegnanti. La dr.ssa Desiree Rigon si occupa da quindici anni di bambini con difficoltà scolastiche (il master e un percorso con il centro C.n.i.s. di Padova e il gruppo Mt del dott. Cesare Cornoldi l’hanno portata ad approfondire ulteriormente questi temi) e attualmente crea progetti presso le scuole dell’infanzia sui prerequisiti della matematica e ha partecipato alla creazione dell’associazione “famiglia nel cuore”. La priorità è quella di offrire un supporto allo sviluppo del bambino e un sostegno educativo alla famiglia, ma l’educazione psicomotoria e la pedagogia, purtroppo, non sono la sola risposta a determinate difficoltà del bambino. Da questa consapevolezza, è nato il desiderio di riuscire a riunire un’equipe che, in loco, si dedichi sinergicamente alla creazione di un “polo” di Prevenzione, Educazione, Diagnosi e Cura ampliando i servizi offerti alle famiglie, desiderio che da ottobre di quest’anno si è riusciti a realizzare. Per promuovere queste iniziative, nella consapevolezza del particolare momento di difficoltà economica in cui possono ritrovarsi oggi le famiglie si è concordato di rendere le tariffe il più possibile contenute e vantaggiose. Di seguito sono elencati i professionisti che hanno aderito al progetto: Dr. Flavio Boscaini, Neuropsichiatra Infantile, U.O.C. di Neuropsichiatria Infantile, Policlinico G.B. Rossi (Borgo Roma). Dott.ssa Alessandra Epis, Neuropsicologa. Dott.ssa Elena Bassi,Psicologa, Psicoterapeuta. Dott.ssa Sara Ambrosi,Logopedista. Dott.ssa Stefania Santoro,Logopedista. Elia Segala,Psicomotricista in formazione. Per informazioni: elisa.beschi81@libero.it
59
MUSICA cinema & arte Trionfale prima del capolavoro wagneriano nella regia di Grazzini
AL PONCHIELLI L’ATTESO APPRODO DELL’OLANDESE ERRANTE Da Cremona il suo vascello oscuro non era mai passato. “Der fliegende Holländer ordito da Roman Brogli – Sacher alla testa dei Pomeriggi Musicali e scolpito in ogni sua cifra dalla visionaria regia di Federico Grazzini aveva il dono dell’essenzialità e del volo visionario. In una stireria tutta mattoni a vista e lampade metalliche che Hopper non avrebbe disdegnato, Grazzini collocava la dolce Senta e il suo disperato desiderio di redimere amando. Fuori, erano la notte senza fine dell’ultimo scampolo di mondo. In questa desolata rena, la sagoma nera dell’Olandese maledetto usciva dal vapore delle tenebre. Qui avrebbe trovato l’esistenza terrena di chi non è perennemente costretto a fuggire, la guascona complicità dei
Una regia in cui la cifra dell’essenzialità non rinunciava all’elemento visionario dell’immaginario nordico
VISTI PER VOI AL CINEMA
marinai, la gretta concretezza di Daland, ma soprattutto l’amore di Senta. Cast di soli cavalli di razza: l’Olandese possente di Thomas Hall, contrappuntato dalla Senta ardente di Elena Nebera. Applausi anche all’ammiccante Daland di Patrick Simper e all’Erik giustamente muscolare di Kor – Jan Dusseljee.
di marzio pecchioli
IL GRANDE MATCH
LO HOBBIT-LA DESOLAZIONE DI SMAUG
I grandi duri di Hollywood Sylvester Stallone e Robert De Niro tornano a scaldare i pugni in vista di quello che viene presentato come il match dei match, il duello più importante nella storia del pugilato. Entrambi hanno infatti vinto un incontro a testa, ma resta da capire chi sarà tra i due ad aggiudicarsi l’ultimo incontro, quello che decreterà il vincitore definitivo. Uno scontro tra titani che sarà seguitissimo dai mass-media.
Continua con questo secondo capitolo la trilogia ispirata all’omonima opera fantasy di Tolkien, abientata nel magico mondo popolato dagli hobbit, i nani, gli gnomi, gli elfi e i possenti maghi come Gandalf , chiamati a intraprendere un lungo e insidioso viaggio attraverso terre desolate e popolate da spietati nemici. Film, come dimostrano le cifre al botteghino, campione di incassi sia in America che nel resto del mondo. Da non perdere.
LO SGUARDO DI SATANA-CARRIE
NINOTCHKA
Remake di “Carrie-Lo sguardo di Satana”, film diretto da Brian De Palma del 1976 e ispirato all’omonimo best-seller del re del brivido Stephen King. Nonostante la madre sia una fanatica religiosa, Carrie è una liceale dolce, perennemente vittima delle angherie dei suoi compagni di scuola, finchè, un giorno, dopo essere stata eletta reginetta del ballo scolastico e aver subito l’ennesimo affronto, scatenerà la furia dei poteri paranormali.
60
Torna al cinema uno dei capolavori di sempre del cinema classico americano, firmato da Ernst Lubitsch e risalente al 1939. Prima che il regista passasse alla storia con “Vogliamo vivere!”, in cui viene descritta la vicenda di una compagnia teatrale ebraica che cerca di sfuggire ai nazisti, Lubitsch, con “Ninotchka” anticipò i tempi, mettendo stavolta al muro un’altra dittatura politica, quella staliniana, riuscendovi perfettamente.
DI ELIDE BErGAMASCHI
VESPRI SICILIANI CHIAROSCURO DI PASSIONI Domenica 1 dicembre, al Municipale di Piacenza, la pomeridiana dei Vespri Siciliani era un chiaroscuro di passioni; un copione già rodato per la regia di Davide Livermore. La Sicilia angioina, già nel 1282 fucina di un Risorgimento in nuce, veniva traslata alla Sicilia degli ultimi vent’anni, quella delle stragi di mafia e dei funerali di stato. L’evolversi drammatico e dolente di Guido da Monforte, splendidamente incarnato con dovizia di accenti da Mansoo Kim, già autorevole Miller nel cast di debuttanti diretto da Leo Nucci e oggi interprete di rango, si contrapponeva alla tetragona, selvaggia coerenza di Procida, eroe puro quanto spietato per il cui profilo era perfetta la figura di Roberto Scandiuzzi. Tra questi due mondi stavano Elena, una Sofia Soloviy magnetica, impeccabile in ogni dettaglio, e Arrigo, interpretato da Lorenzo Decaro. Un amore, il loro, predestinato a soccombere negli spietati ingranaggi della storia, nella doppiezza di legami inconciliabili.
A brescia BRAHMS E BEETHOVEN ALLO SPECCHIO Sarà la Filarmonica della Scala, guidata dalla bacchetta di Myung-Whun Chung, ad inaugurare il prossimo 2 febbraio la Stagione del Teatro Grande di Brescia, con due capisaldi della letteratura sinfonica. La mirabile Pastorale beethoveniana, composta nel 1807 e articolata in cinque movimenti, vede la compresenza di un principio descrittivo e di uno di tipo narrativo - psicologico. In questa Sinfonia, a differenza delle altre, sembra che Beethoven cerchi di rappresentare il divenire immobile della natura nel suo percorso di eterno ritorno, attraverso l’uso di forme ripetitive, l’assenza di forti contrasti tematici, l’uniformità della struttura armonica. Nella Quarta Sinfonia in mi minore, composta tra l’84 e l’85, Brahms plasma l’equilibrio classico della forma sonata addosso ai poli convergenti di una scoperta cantabilità e del contrappunto bachiano, imbevuti nel sapore ziganoungherese di accattivanti pizzicati e ritmi sincopati.
n. 1 Febbraio-Marzo 2014
LE SCULTURE DI BARBARA GHISI AL LUX DI MODENA Curiosità e stupore suscitati a Modena dalle sculture in “omaggio alla letteratura”
L’artista mantovana Barbara Ghisi grazie all’ospitalità dei fratelli Domenico e Romano Codeluppi ha allestito un’esposizione di sculture artistico-letterarie fuori dal comune nella grande hall d’ingresso dell’hotel Lux, in via Galileo Galilei 218 a Modena. Barbara Ghisi già dai tempi del Liceo Artistico a Bologna aveva mostrato una particolare predisposizione per l’arte scultorea. Nel 1987 infatti si aggiudicò un premio importante in un concorso presso il Liceo Artistico, istituito dal Lions Club Bologna San Lazzaro. La scultura venne esposta alla storica Galleria Marescalchi. Nel filone letterario l’ossessione per i
più piccoli particolari porta l’artista a curare tutto l’insieme dell’opera, dalla ricerca del soggetto alla visione concettuale artistico-letteraria. Il vero dubbio è se l’autrice abbia contribuito di più all’esaltazione della letteratura in arte, oppure alla visione dell’arte attraverso la letteratura! Opere uniche ottenute con libri cristallizzati nella resina, esposti su piedistalli di legno anticato e abbinati agli oggetti creati appositamente per ogni personaggio letterario a cui rendono omaggio. L’occhio dell’osservatore cade direttamente sull’unico volume e l’effetto d’interesse verso il titolo e il suo autore è automatico. Accanto al libro sul piedistallo vi è spesso un oggetto di appartenenza dell’autore, o di richiamo al contenuto del libro stesso. Spesso la scultura- installazione è completata con una teca di plexiglass che preserva e protegge l’opera nel tempo. Altre sono sculture a totem che esaltano la letteratura nel tempo attraverso l’opera d’arte ideata. Sovrapposizioni di libri “antichi e moderni” per non collocare la cultura in un periodo determinato, ma per renderla atemporale. Pagine senza tempo quindi anticate e rese preziose per gli anni che furono e per tutti quelli a venire come conservazione del pensiero dei grandi letterati e delle tradizioni. Tra gli scrittori a cui viene reso omaggio: Oscar Wilde con Il ritratto di Dorian Gray è ricordato da uno specchio deformante all’interno di una cornice d’epoca, posto dietro al libro aperto. L’osservatore si avvicina per leggere il titolo del libro e si trova di fronte al proprio ritratto riflesso in modo deforme. Luigi Pirandello con Uno nessuno e centomila dove dietro al libro c’è un bassorilievo in gesso patinato raffigurante diversi volti con differenti smorfie. Arthur Conan Doyle con Sherlock Holmes è rappresentato da una mano in resina antichizzata
LA RAGAZZA con l’orecchino di perla
L’artista Barbara Ghisi
che regge una pipa, appoggiata al libro. In basso sul piedistallo in legno vi è la lente d’ingrandimento del detective. Nel Diario di Anna Frank la scultura presenta una mano in resina che regge un pennino all’interno di una prigione simboleggiata da tre sbarre laterali. Più concettuali invece le sculture dedicate a Dante Alighieri create con i tre libri sorretti da tondini in ferro battuto. Molto essenziali anche le due opere intitolate Leggere è volare 1 e 2, rispettivamente formate da tre libri aperti la prima e due libri la seconda, che imitano il decollo verso l’alto per rappresentare il volo della fantasia attraverso la lettura. Le opere resteranno in esposizione fino a fine marzo 2014. Per informazioni tel. 3288662152. (m.m.)
le mostre
“La ragazza con l’orecchino di perla”, è riconosciuta come una delle tre opere d’arte più note, amate e riprodotte al mondo. Il capolavoro di Vermeer sarà a Bologna dall’8 febbraio al 25 maggio a Palazzo Fava, ospitato in una raffinatissima mostra sulla Golden Age della pittura olandese, curata da M.Goldin e tra gli altri da E.Gordenker, direttrice del Mauritshuis Museum de L’Aja dove la tela è conservata. Saranno numerose le opere di altri celebri pittori olandesi ma protagonista assoluto sarà proprio il ritratto eseguito da Vermeer nel 1665. Questa di Bologna sarà l’unica occasione per ammirarla al di fuori della sua sede. (f.m.)
Libri
Torino Gam - Galleria Arte Moderna fino al 23 febbrao RENOIR Dalle collezioni dell’Orsay e dell’Orangerie
Milano Palazzo Reale fino al 9 marzo WARHOL A cura di Peter Brant e Francesco Bonami
Milano Palazzo Reale fino al 27 aprile KANDINSKY
Foligno CIAC dal 15 febbraio al 13 aprile L. FABBRO Disegno In-Opera a cura di G. Di Pietrantonio, Italo Tomassoni e Bruno Corà
DI veronica ghidesi
ESSERE IL CAPO
SHERLOCK HOLMES IN GIAPPONE
Gestire un team o gestire sé stessi per alcuni è un dono innato e risulta semplice: si destreggiano nel sistema, nella politica, gestiscono i problemi, raggiungono obiettivi insperati e sostengono carichi di lavoro impressionanti. Dicono sempre la cosa giusta al momento giusto e sanno gestire sempre al meglio la situazione… C’è qualcosa che loro sanno e gli altri no? E queste caratteristiche e atteggiamenti si possono apprendere? La risposta è ovviamente sì. I principi e le regole tracciate da Templar offrono una strada semplice nella gestione del team, ma anche nella gestione si sé stessi.
A che serve il fiuto di Sherlock Holmes in una terra di cui ignora i costumi? Sarebbe perso se un medico di buon senso non gli traducesse parole, gesti, tradizioni. “Elementare, dott. Watanabe” gli sfugge comunque quando declama tutto fiero la soluzione dei casi cui vanno incontro, tra corse in carrozza, sentieri di montagna e cascate incantevoli. Ma Sherlock Holmes in Giappone ha trovato un amico. Un romanzo delizioso su quanto sembriamo strani, quando siamo noi europei a essere stranieri. Traduzione a cura di Paola Mazzarelli. 256 pagine, 15,00 euro. Marcos Y Marcos.
IL MONDO NELLE MANI
LA CURA DELLE PAROLE
Più che un libro, questo di Anna Maspero è una sorta di ipertesto. La sua struttura assomiglia molto a quella di un testo a più livelli, con collegamenti interni, salti di stile, tratti narrativi che si alternano a citazioni, consigli per la lettura. Un libro multitasking in cui Anna Maspero ha messo tutta la sua passione e la sua esperienza di viaggiatrice. Un libro che offre passaggi d’autore nati dalla lunga esperienza di viaggi di Anna Maspero. Non un manuale da seguire, quindi, ma la voce di un’amica con cui dialogare, discutere prima, durante e dopo il viaggi.
Tania Piazza è una grande manipolatrice di parole. Sin dalle prime pagine mostra una padronanza di scrittura che stordisce e affascina al tempo stesso, anche perché il romanzo, che segue due diverse storie intrecciate tra loro e che oscilla tra il presente e i ricordi, è di struttura complessa, badando più che agli eventi alla psicologia dei personaggi e allo studio delle loro anime. Il pathos è crescente fino alla catarsi conclusiva; il desiderio di risolvere le angosce dei due protagonisti può paragonarsi all’ansia che vive un lettore di gialli in attesa di conoscere l’identità dell’assassino.
n. 1 Febbraio-Marzo 2014
61
FOCUS
di LARA FERRARI
Che vita sarebbe senza il CINEMA? Si sente spesso, ‘Che vita sarebbe senza la musica?’. Già. Tristissima, penosa. E, di rimando, vi invito a riflettere: ‘Che vita sarebbe senza il cinema?’. Sicuramente più povera. Ma non esisteranno problemi quest’anno. Perché il 2014 sarà ad alta densità cinematografica. Pensavo a questo, mentre a Natale scartavo il Morandini nuova edizione, che dedica la copertina al commissario Montalbano alias Luca Zingaretti, seduto davanti al mare della sua Vigata, intento al prossimo caso. Eccezione alla regola, Montalbano è un serial televisivo di successo, ma così denso di stratificazioni e significati drammaturgici da pensarlo come un film... Sto divagando. E’ con gioia che vi presento lo speciale Cinema di MCG, un focus pieno di novità, sorprese, anteprime sui film che stanno uscendo e che ci accompagneranno durante la nostra vita-anno 2014, i nostri giorni no e sì attuali e prossimi. Per non farci soffocare dalla crisi, che purtroppo c’è, pensiamo a quanto di buono esiste sul grande schermo, ora che entra nell’era digitale. Una intelligente campagna mediatica spiega che ‘il cinema è giusto e bello vederlo in sala’. Ed è così, sapete? Allacciate le cinture, ma scegliete una poltrona comoda. Si parte. DALLAS BUYERS CLUB Basato su una storia vera, il film racconta la tragica parabola esistenziale di un classico uomo del Texas, Ron Woodroof (magistralmente interpretato da Matthew McConaughey), a cui viene diagnosticato il virus HIV in tempi, gli anni Ottanta, in cui non esistevano cure efficaci e soprattutto l’Aids veniva etichettato come la malattia degli omosessuali. L’uomo, omofobo e dedito ad alcol, droga e ogni genere di stravizio, non si arrende e decide di partire alla volta del Messico, dove al contrario degli USA, si trovano farmaci sperimentali e un corso di medicina alternativa. Qui fa la conoscenza del transessuale Rayon (Jared Leto) che insieme alla dottoressa Eve Sack, lo aiuterà a rimanere in vita per anni contro tutti i pronostici grazie a cure illegali nel Paese di Ron. THE MONUMENTS MEN Nuovo film per George Clooney, sia regista che attore, su un gruppo di storici dell’arte durante la Seconda Guerra Mondiale impegnati a salvare le opere d’arte dalla furia distruttrice del nazismo. Atteso per l’anteprima al prossimo Festival di Berlino, il film mostra la corsa contro il tempo di una squadra di storici dell’arte e curatori di musei che si attiva per recuperare opere d’arte rubate dai nazisti, prima che Hitler le distrugga. ‘Uomini dei monumenti’ è l’abbreviazione di ‘Monuments, Fine Arts, and Archives section of the Allied Armies’, una divisione delle forze armate formata nel 1943 dal presidente Roosevelt e dal generale Eisenhower. Con George Clooney, Jean Dujardin, Cate Blan-
62
PER NON FARCI SOFFOCARE DALLA CRISI, CHE PURTROPPO C’È, PENSIAMO A QUANTO DI BUONO ESISTE SUL GRANDE SCHERMO chett, Matt Damon, Paul Giamatti. L’opera gode della cassa di risonanza mediatica prodotta dalla notizia del ritrovamento del ‘Tesoro di Hitler’, ovvero i capolavori dell’arte moderna e contemporanea, tra cui Picasso, Matisse, Chagall, appartenuti al leader nazista e considerati introvabili per decenni. INSIDE LLEWYN DAVIS L’apologia di un cantante fallito e dimenticato nella New York degli anni ‘60, quella che vedeva la nascita della stella di Bob Dylan, e allo stesso tempo di un’epoca gloriosa e irripetibile, di grande fermento artistico. I fratelli Coen lo hanno presentato a Cannes, dove il film ha vinto il gran premio della Giuria. Con Oscar Isaac, Carey Mulligan, Adam Driver, Justin Timberlake. Nel Greenwich Village, Llewyn Davis è un cantante di talento molto attivo politicamente in un periodo complicato ma molto stimolante dal punto di vista musicale. Da antologia la scena del provino, con F. Murray Abraham nella parte del discografico che scruta le potenzialità di Davis.
ANITA B. Il nuovo film di Roberto Faenza sul ritorno alla vita di una donna dopo i campi di concentramento. Tratto dal libro di Edith Bruck. ALL IS LOST Immaginate un gigante della recitazione, Robert Redford, vecchio leone, ma indomito, solo per tutto il film davanti all’oceano. Il vecchio e il mare, anno 2014. Viene da Cannes il film di J. C. Chandor in cui Redford è unico attore nella sua sfida di sopravvivenza. Non ci sono dialoghi in quest’opera dove gli unici suoni e rumori sono quelli prodotti dall’imbarcazione del naufrago, poi da un canotto e dalle onde del mare. I SEGRETI DI OSAGE COUNTY Meryl Streep e Julia Roberts sono madre e figlia nelle vicende di una famiglia costretta a riunirsi. Un clan corrotto, i Weston, che dopo la morte del patriarca si ritrova a convivere nella vecchia casa del Midwest, attorno a Violet, la capofamiglia malata di cancro e drogata di psicofarmaci. Accanto a lei, la figlia minore Barbara sposata con un marito (Ewan McGregor) che la tradisce con una ragazzina. LAST VEGAS Robert De Niro, Michael Douglas, Kevin Kline e Morgan Freeman. Di solito si fa la conta degli anni per vedere quanti secoli vengono fuori, in questo caso fate anche la conta degli Oscar vinti da ciascuno e il conto sarà impressionante. 4 leoni di Hollywood per una commedia corale, che ha aperto Torino, sulle vicende di quattro amici che decidono di organizzare una festa di addio al celibato a Las Vegas per l’unico di loro che ancora non si è sposato. I problemi iniziano quando il playboy e il vedovo del gruppo si invaghiscono della stessa donna, una cantante di nightclub. POMPEII Paul Thomas Anderson torna con un film storicocatastrofico. Milo è uno schiavo che deve salvare non solo il suo migliore amico ma anche la donna
n. 1 Febbraio-Marzo 2014
DA BRAD PITT A KEANU REEVES UNA SERIE DI TITOLI DA NON PERDERE Sarà un 2014 denso di aspettative, conferme e graditi ritorni. I film da non perdere sono davvero tanti. Fra questi abbiamo selezionato qualche ulteriore titolo che sarà in grado di divertirci, emozionarci e farci, magari, in alcuni casi anche riflettere. THE COUNSELOR Visto il cast che riempie anche questa pellicola, immaginiamo una rinnovata volontà di ricorrere agli attori professionisti più bravi sulla piazza, da parte dei maestri del cinema. In questo caso Ridley Scott dirige Michael Fassbender, nei panni di un avvocato in affari con un trafficante di droga (Javier Bardem) e con i cartelli di un grosso smercio che si inerpica fino nei meandri del Messico più violento e predone. Il film schiera anche Brad Pitt, Penelope Cruz, Cameron Diaz (ultima a unirsi al cast) e Natalie Portman. Fassbender torna a lavorare con il regista inglese, dopo Prometheus. JACK RYAN-L’INIZIAZIONE Torna il personaggio dei romanzi di Tom Clancy con il volto di Chris Pine. Jack, giovane analista Cia sotto copertura, scopre un complotto russo per mandare in crash l’economia degli Stati Uniti. 300 L’ALBA DI UN IMPERO Prequel di 300 tratto dal fumetto di Frank Miller. In questo nuovo capitolo dell’epica saga Temistocle deve affrontare l’invasione dei Persiani da terra e da mare. Ci saranno Serse, l’uomo trasformato in Dio, e Artemisia, comandante della Marina persiana, da sconfiggere. EDGE OF TOMORROW Tom Cruise in uno sci-fi che strizza l’occhio a Starship Troopers. Si parla di alieni, esoscheletri e del soldato Cruise che, morto in battaglia, si trova in un loop temporale che gli fa rivivere lo stesso giorno (il suo ultimo) ben 158 volte fino a quando incontra la soldatessa Emily Blunt, la sua occasione per tornare o per morire per sempre. 47 RONIN Keanu Reeves nella leggenda dei 47 samurai. Nell’antico codice samurai vige una legge da onorare. La morte di un maestro e la necessità di vendicarlo sono gli ingredienti di una storia che affonda le radici sui valori di lealtà e onore degli antichi guerrieri giapponesi. Un’avventura esaltata da effetti speciali incredibili e da un 3D strepitoso. NOAH La spettacolare Arca di Noè diretta da Darren Aronofsky (The Wrestler) con Russel Crowe. Un film che sarà visionario e quasi fantascientifico (effetti speciali curati da Industrial Light e Magic) mentre il personaggio di Noè avrà i connotati esteriori e interiori di una complessa maschera dark.
che ama, Cassia, quando scoppia il Vesuvio e comincia a seppellire la città romana splendente di Pompei. L’eruzione fa da contesto alla storia d’amore tra Milo e la nobildonna, figlia di Lucrezio, che la dà promessa sposa a un senatore romano. SAVING MR. BANKS La storia della nascita del film su Mary Poppins con Tom Hanks nella parte di Walt Disney ed Emma Thompson in quelli dell’autrice del libro sulla maga amata dai bambini. In anteprima a Londra, dove Tom Hanks ha aperto e chiuso la kermesse, l’opera descrive la lunga e tormentata genesi di uno dei più grandi successi cinematografici di tutti i tempi, Mary Poppins, e di come il papà di Topolino “corteggiò” per 14 anni la scrittrice australiana per ottenerne i diritti. Contrasti di vedute, incompatibilità caratteriali la faranno da padrone.
n. 1 Febbraio-Marzo 2014
NEBRASKA La sensibilità di Alexander Payne è rara nel cinema chiassoso e glamour tipico di Hollywood (ultimi tempi). Ma scopritelo in questo piccolo gioiello grezzo come un campo arato del Midwest. E’ il racconto di un viaggio che il padre (Bruce Dern, premiato con la Palma a Cannes 2013) fa con il figlio, Will Forte. Tappa di partenza, Billings nel Montana per approdare a Lincoln, una piccola città nel Nebraska, dove il padre è cresciuto e ha conti da regolare. Il genitore alcolizzato ha ricevuto una lettera in cui gli si annuncia che ha vinto incredibilmente un milione di dollari alla lotteria. Il figlio tenta inutilmente di dissuaderlo dal mettersi in cammino, ma grazie a questo viaggio i due si ritrovano, cancellando ostilità e distanze.
63
musica/danza/teatro
spettacoli
di federico martinelli
L’ALTRO TEATRO come ricerca Verona / Teatro Camploy
A VERONA GRANDE TEATRO PER GRANDI ATTORI
www.comune.verona.it - teatrocamploy Prosegue “L’Altro Teatro”, rassegna giunta alla decima edizione con l’’intento di proporre una ricca selezione di spettacoli di teatro d’innovazione, di ricerca e di danza contemporanea. Giovedì 20 febbraio sarà il turno di “Giulio Cesare”, allestito dalla Compagnia Benvenuti e proposto anche al Globe Festival 2012 dove ha rappresentato l’Italia. Il 28 febbraio “Terramara” con la Compagnia Abbondanza con Eleonora Chiocchini e Francesco Pacelli. Il 6 marzo “Improvvisation”, con il gruppo Punto in Movimento per la regia di Roberto Totola. Il 23 marzo, “Anna Cappelli: uno studio” di Annibale Ruccello con Maria Paiato. Chiude, il 28 marzo, Ersilia Danza con “Pinocchiata”, per le coreografia di Laura Corradi.
Verona / Teatro Nuovo
www.teatrostabileverona.it Il Grande Teatro, al Nuovo di Verona, prosegue con nuovi spettacoli nel segno del Novecento. Dal 4 al 9 febbraio “I ragazzi irresistibili” di Neil Simon per la regia di Marco Sciaccaluga con protagonisti assoluti Eros Pagni e Tullio Solenghi nei panni di due comici da quarantatré anni in coppia fissa tra momenti di condivisione e contrasti. Dall’11 al 16 febbraio “Servo per due”, di Richard Bean con e per la regia di Pierfrancesco Favino si cimenta in un Arlecchino moderno che si fa raggirare da due tipi poco raccomandabili. “Ballata di uomini e cani” dal 4 al 9 marzo vedrà in scena Marco Paolini, accompagnato da musicisti di gran valore, impegnato a omaggiare Jack London. La rassegna termina con uno struggente testo di Arthur Miller: “Erano tutti figli miei”, dal 18 al 23 marzo per la regia Giuseppe Dipasquale con Mariano Rigillo e Anna Teresa Rossini.
La grande rassegna veronese si conclude con uno dei testi più struggenti della drammaturgia del Novecento: “Erano tutti figli miei” del demiurgo americano Arthur Miller
MOLTO PIACERE! l’impiria METTE IN SCENA POLANSKY Sona e Minerbe (Vr) www.teatroimpiria.net Si chiama “Molto piacere” la nuova fatica teatrale di Teatro Impiria. Lo spettacolo è liberamente tratto dal film di Roman Polanski. Due coppie di genitori si incontrano per cercare una riappacificazione dopo che i due figli si sono picchiati al parco. I propositi, inizialmente buoni, rivelano invece una buona occasione per far emergere battibecchi, cinismo e veleni in un alternarsi continuo di punti di vista.
madamadore come una favola Mantova / Teatro Bibiena
www.ocmantova.com A Mantova è tornata “MadamaDoRe”, rassegna per nonni, genitori, zii e bambini giunta al terzo anno. La favola della musica, con i concerti della domenica mattina alle 11.00, è proposta dall’Orchestra da Camera di Mantova nello splendido Teatro Bibiena. Il 16 febbraio sarà il turno di Open Trios con “Ninnenanne e tarantelle”, storia e viaggio dei due generi musicali, che accostano i classici Mozart, Brahms, Donizetti, Stravinskij a composizioni popolari siciliane e pizziche salentine. il 30 marzo, infine, saranno protagonisti dell’evento conclusivo l’Ensemble del Sud, l’attore Luigi Maio e “La storia del soldato” di Igor Stravinskij: musica, teatro e intrattenimento.
UNA PURA FORMALITÁ Legnago (vr) / Teatro Salieri
www.teatrosalieri.it Mercoledì 5 marzo 2014, andrà in scena “Una pura formalità”, libera versione teatrale del film di Giuseppe Tornatore del 1994. Il racconto, intenso e dal ritmo incalzante vede in scena Glauco Mauri e Roberto Sturno. In un intreccio di dialoghi e monologhi, attraverso mosse e contromosse, ruoli, trappole, menzogne, la trama resta oscura fino al suo sconvolgente epilogo.
ENRIQUE E GUILLERMO DE FAZIO: TANGO!
LA SPADA NELLA ROCCIA, MUSICAL A BRESCIA
GIUSEPPE GIACOBAZZI: UN NUOVO APPUNTAMENTO
Il 3 febbraio, presso il Teatro Filarmonico di Verona andranno in scena i Los Hermanos Macana con “Tango Macho”. Lo spettacolo carico dell’espressività poetica del tango, è presentato in una versione esclusivamente al maschile. Info www.eventiverona.it
Sabato 22 marzo, al Palabanco di Brescia, l’Accademia dello spettacolo presenta: “Excalibur, la spada nella roccia”. Il musical, scritto e diretto da Mario Restagno su musiche di Giovanni Maria Lori, riprende la saga del più grande mago della storia.
Nuovo e imperdibile appuntamento con la comicità di uno dei più geniali rappresentanti del settore. Giuseppe Giacobazzi, in scena il 12 marzo presso l’Area Exp di Cerea (Vr), presenterà “Un po’ di me”, nuova fatica ed eccezionale conferma del suo indubbio talento.
night life cantautori doc, big e nuove leve
musica e SPERIMENTAZONE Mantova / Palabam www.mantova.com Il 14 marzo, alle 21.30 gli Afterhours proporranno al pubblico “Hai paura del buio?”, album del 1997 che recentemente è stato premiato come il miglior disco indipendente degli ultimi venti anni. Il gruppo, composto da chitarra, batteria, violino e basso, presenterà le canzoni dell’album, rivisitate e numerose altre. una ricerca e un sound personale in cui convergono l’urlo hard-core, la sperimentazione lo-fi e l’HI-FI più evoluto.
UNA SERATA UNICA L’IRRESISTIBILE MAURIZIO BATTISTA
Sono ormai più di due decenni che Eventi Verona propone le sue rassegne, sempre all’insegna dell’eterogeneità e della qualità artistica. Cantautori Doc, caposaldo, è così cresciuta negli anni e diventata un contenitore più ampio rispetto all’idea originaria. Anche quest’anno grandi interpreti storici della canzone d’autore, si abbineranno a nuove ma promettenti leve. A inaugurare - il 24 febbraio al Filarmonico - sarà Angelo Branduardi con “Il rovo e la rosa”, tour che rappresenta il punto d’incontro fra la produzione “pop” e il suo lavoro di ricerca sulla musica antica. La rassegna prosegue il 3 marzo con Giorgio Faletti al Teatro Camploy. In “Nudo e crudo” l’Artista astigiano diventa sul palco unico e assoluto protagonista di uno spettacolo dove sarà attore e musicista di sé stesso. Molte canzoni e parole, infinite emozioni: nello spettacolo si ride e si piange, con un solo uomo a comando, impegnato a intrattenere con la sua innata poliedricità. Jordi Savall, eccezionale musicista che per oltre trent’anni si è dedi-
brescia / palabrescia
ZED LIVE, ANCORA GRANDI EMOZIONI
www.palabancodibrescia.it Approderà al Palabanco di Brescia il 29 marzo “Serata Unica”, nuovo spettacolo live di Maurizio Battista. Il popolare comico è di nuovo in tour dopo il successo della stagione estiva conclusasi al Foro Italico alla presenza di oltre seimila persone. Lo spettacolo vuole essere qualcosa di speciale: un evento ogni sera unico e irripetibile che si basa in gran parte sull’improvvisazione. Saranno momenti di risate e riflessioni divertenti, alternati a ironici bilanci e valutazioni sull’Italia di oggi. Partendo dai sacrifici dei nostri nonni e dei nostri genitori, attraversando vizi e virtù dei nostri tempi.
Padova / nei teatri
cato alla scoperta di tesori musicali abbandonati, arrivando a essere una delle personalità musicali più eclettiche della sua generazione, si esibirà al Filarmonico il 17 marzo. Grande evento, il 24 marzo, con Ornella Vanoni, impegnata al Filarmonico con “Un filo di trucco, un filo di tacco”. Ornella torna in teatro con un nuovo album d’inediti con il quale dice addio alla discografia e alle esibizioni live. Accompagnata da musicisti virtuosi, proporrà i suoi brani più significativi e quelli degli ultimi album, alternando la musica con gli aneddoti più curiosi della sua carriera. Poi al Palasport, il 28 marzo, Angelo Pintus con “50 sfumature di Pintus”. Il giovane cantautore Dente sarà in scena il 28 marzo al Teatro Nuovo; amato dalla critica e dal pubblico per i suoi testi particolarmente accurati, ha iniziato la sua
www.zedlive.com Del bimestre febbraio-marzo che Zed Live propone, vi segnaliamo 4 concerti, con protagonisti assoluti indiscutibili talenti di “casa nostra”. Si inizia il 9 febbraio al Gran Teatro Geox con il nuovo tour di Luca Carboni. Il 7 marzo, appuntamento con Massimo Ranieri che negli ultimi anni ha abituato il pubblico a uno show completo. Poi Elisa l’8 marzo al Palafabris (con replica il 27 marzo al PalaGeorge di Montichiari) e, per finire Alex Britti, sempre al Geox il 21 marzo.
AMO TOUR Brescia / Fiera Sabato 1 febbraio, sarà il turno dell’atteso “Amo Tour”, nuovo sorprendente spettacolo live di Renato Zero.
MUSICA, IL GRANDE NOVECENTO IN SCENA Mantova / teatro bibiena Prokof’ev, Ravel e Rachmaninov saranno alcuni degli autori che il famosissimo pianista scozzese Steven Osborne presenterà al pubblico del Teatro Bibiena il 4 marzo.
n. 1 Febbraio-Marzo 2014
DOPO IL SOLD OUT TORNA A MANTOVA MAX PEZZALI Mantova / Palabam www.mantova.com Sabato 22 febbraio alle 21.00 Max Pezzali torna al Palabam di Mantova dopo il sold-out del concerto del 9 novembre. Stabile ai vertici della classifica di vendita il nuovo album “MAX 20”, contiene numerosi duetti con i più grandi artisti della scena musicale italiana
carriera come chitarrista nel 2006 ed è spesso paragonato a cantautori come Rino Gaetano e Francesco De Gregori. 31 marzo con Cristiano De André e il suo tour “Come in cielo così in guerra”. Il cantautore, che alle spalle ha un cognome decisamente impegnativo, si esibirà al Teatro Filarmonico, accompagnato da chitarre, batteria, contrabbasso e percussioni, Cristiano, cantante, autore e grande polistrumentista proporrà un evento suggestivo e intimo, dove la musica e la parola saranno protagoniste assolute. Chiude, al Filarmonico il 28 e 29 aprile, il comico Giuseppe Giacobazzi.
65
FOCUS
di giacomo gabriele morelli
C’ERA UNA VOLTA IL CIRCO LO SPETTACOLO PER ECCELLENZA Nella tranquilla e talvolta monotona quotidianità della società contadina di 50anni fa, l’arrivo dei “salt” costituiva un evento che metteva in fibrillazione tutti i bimbi del paese. I “salt” (i salti) era l’appellativo dialettale mantovano che si dava al Circo, identificandolo nella sua prerogativa principale: i numeri acrobatici, i “salti” appunto. In genere questi piccoli circo non erano un granché dal punto di vista scenografico, un tendone che occupava la piccola piazza del paese, qualche roulotte variopinta, un vago afrore nell’aria proveniente dal carrozzone adibito a ricovero degli animali, in genere qualche cavallo, eccezionalmente un vecchio felino spelacchiato a fungere da richiamo del pubblico. Il sabato e la domenica successivi all’evento, genitori e nonni sapevano già, molti con falso atteggiamento di rassegnazione, dove avrebbero trascorso la serata od il pomeriggio. La cosa poteva assumere ben altra attrattiva e consistenza in città, dove a far tappa poteva essere invece un circo di gran nome. In tal caso ai cartelloni pubblicitari del luogo venivano immediatamente affissi suggestivi manifesti recanti l’immagine di domatori alle prese con leoni dalle fauci spalancate, o eleganti trapezziste in succinta calzamaglia, motivi sufficienti per attirare piccoli e .. meno piccoli. Talvolta un piccolo corteo variopinto composto da clown schiamazzanti, qualche cavallo, a volte qualche animale esotico, percorreva la città in quello che era lo spot pubblicitario più efficace per gli imminenti spettacoli. Certamente un lampo di colore e di costume nel tran tran settimanale che, campagna o città che fosse, riusciva regolarmente ad attirare la simpatia verso questo estroso mondo itinerante. Oggi, dopo mezzo secolo, molto è cambiato sia nella capacità di stupirsi del pubblico, meno ingenuo e assuefatto a ben più intensi stimoli ricreativi, sia nella spettacolarità dei numeri circensi, in certi casi necessariamente snelliti da costi divenuti troppo pesanti. Si pensi ad esempio al costo annuale di un numero di elefanti, o di uno di grandi felini, insostenibile senza uno specifico contributo statale destinato agli spettacoli circensi, oggi peraltro discusso e destinato a sparire. Chi scrive ha scolpito nella memoria un numero del circo tedesco Knone ( Mantova, inizio degli anni ’60) consistente nelle prestazioni ludiche di sei orsi bianchi manovrati dal domatore come micetti. Se si pensa che oggi gli orsi polari sono diventati animali protetti, rari da ammirare pure negli zoo più rinomati, si ha un’esatta dimensione di come siano evoluti i tempi. La prolificità degli elefanti e dei grandi felini in cattività rende per ora affrontabile il mantenimento di questi altri classici protagonisti del circo, quelli che, inutile dirlo, costituiscono la maggiore attrattiva dello spettacolo generale. Ma quanto durerà tutto questo?
66
Dall’antichità il Circo continua a rivelarsi una forma di spettacolo ad alto indice di gradimento per tutte le fasce sociali e tutte le età Che ne è oggi della vita del Circo? Dopo avere nei secoli intrattenuto folle di tutto il mondo, avere ispirato film famosi e lanciato personaggi altrettanto noti, il Circo sta vivendo certamente una drastica evoluzione, dettata da costumi moderni, costi, prese di posizioni etiche. Queste ultime, promosse dagli animalisti, sono quelle che maggiormente stanno interferendo sulla programmazione futura di spettacoli circensi di grande richiamo, praticamente sull’esistenza del Circo medesimo, perlomeno di quello che ha visto spettatrici decine di generazioni. Sì, perché il circo come lo conosciamo adesso è nato circa 150 anni fa, anche se le discipline circensi esistono da quando è nato l’uomo. Le prime prove circensi sono state trovate nei geroglifici egizi. Il circo classico è nato in Inghilterra. I circhi moderni, con tendone e spazio circolare, sono nati perché le prime acrobazie erano eseguite sui cavalli (da cui l’appellativo circo equestre) che avevano bisogno
di uno spazio appunto circolare. Già al tempo dei romani c’erano spettacoli circensi: l’imperatore doveva ingraziarsi il popolo, come attesta la nota locuzione latina “Panem et circenses”. Nell’antica Roma il circo era un luogo adibito a corse di cavalli, spettacoli equestri, ricostruzione di battaglie, esibizioni di animali ammaestrati, spettacoli di giocolieri e acrobati. Il circo romano era costituito da due rettilinei paralleli separati nel mezzo da una balaustra e raccordati da due curve a 180 gradi. Chi non ricorda la spettacolare e drammatica corsa delle bighe nel film Ben Hur? Gli spettatori di alto rango sedevano nelle postazioni più basse. Il Circo del secolo scorso, sviluppatosi nel secondo dopoguerra, recava con sé un vero e proprio crogiuolo di mestieri che, a prescindere dagli artisti, contribuivano alla vita del piccolo mondo itinerante. Si pensi al montaggio delle strutture, all’invenzione dei costumi, alla cura degli animali, al vitto di tutti quanti e via dicendo. Tutto questo ci portava ad immaginare che nelle voluminose roulotte che stazionavano attorno al tendone centrale alloggiasse, tra artisti e manovalanza a loro sostegno, un popolo molto coeso, se non magico quantomeno misteriosamente attraente. Clown, giocolieri, funamboli, trapezisti, prestigiatori, mimi, domatori di animali, legati a doppio filo spesso anche da parentele, con figli che crescevano in un ambiente proiettato incessantemente allo spettacolo influenzandone spesso marcatamente anche le scelte di vita. Un mondo a sé, sempre in movimento, che si arrivava ad invidiare un poco. Il Circo moderno, che si è affiancato a quello tradizionale, prevede invece rappresentazioni dall’aspetto più teatrale, con aspetti scenici di tipo televisivo. Spesso i numeri presentano gradi elevati di raffinatezza, perfezionati nelle scuole circensi sorte qua e là nell’epoca più recente. Queste scuole circensi, istituite inizialmente in Francia ma ora presenti in vari Paesi, anche in
n. 1 Febbraio-Marzo 2014
L’impiego di animali per lo spettacolo TRA FASCINO E DIATRIBE Cosa guadagni un trapezista (avete mai osservato che di solito si tratta di clan familiari?) è difficile a sapersi, e nemmeno a cosa si dedichi un giocoliere quando i riflessi iniziano ad appannarsi. Sono sacrosanti segreti del Circo. Certamente vi sono discipline che permettono longevità artistiche, pensiamo ad un clown, e altre inevitabilmente sostenibili solo nel pieno delle energie giovanili. Tra le varie discipline circensi quella del domatore d’animali è una di quelle che raggiungono l’apice con la maturità. Indubbiamente l’apprendimento della psicologia animale richiede solide basi iniziali, una forte propensione ed una lunga militanza. Ciononostante la figura del domatore d’animali è una disciplina discussa ed osteggiata, nell’opinione dei movimenti animalisti rea di coercizioni e maltrattamenti che ne macchierebbero pesantemente le brillanti prestazioni sulla pista del circo. Secondo alcuni movimenti, ancora più radicali nella loro posizione, è la dignità animale a dover essere salvaguardata indipendentemente dal tipo di addestramento ricevuto. Insomma la detenzione, l’addestramento e gli spettacoli non sarebbero compatibili con le caratteristiche etologiche degli animali medesimi. Nel 1990, il governo del Regno Unito tramite la The Royal Society for the Prevention of Cruelty to Animals ha commissionato uno studio sul problema all’etologa Marthe KileyWorthington. La relazione finale fu la seguente: « Dopo 3000 ore di osservazione scientifica e visite a circhi e zoo, comprendenti addestramento, viaggi e spettacoli, i circhi per loro natura non si ritiene causino sofferenza agli animali. Non si ritiene che l’interesse degli animali sia favorito appieno dalle attività finalizzate a bandire i circhi». Ciononostante i dubbi rimangono. Se è intuibile che per addomesticare delle tortore bianche non sia utilizzata la frusta, per il dressaggio degli animali di grande mole rimane il dubbio che talvolta possano essere utilizzati mezzi poco ortodossi. Certo il problema non può essere generalizzato. Molti comuni italiani hanno tentato di vietare le attività dei circhi con animali esotici e non, emanando specifiche ordinanze che ne vietavano l’attendamento. Nell’aprile 2013, in merito alle controversie sui divieti comunali, il TAR di Ancona ha dato ragione ai circhi. Sempre nell’aprile 2013, l’Ente Nazionale Circhi ha costituito un registro nazionale di veterinari, e affidato a un comitato di esperti la redazione di un Codice di Autoregolamentazione ad uso dei circhi con animali. Le controversie continueranno.
Italia, si propongono di creare artisti non necessariamente cresciuti nell’ambiente del circo, erudendoli nelle più moderne discipline. Tra le materie insegnate l’acrobazia, la giocoleria, le discipline aeree (trapezio), ma anche l’arte del clown, la mimica, la drammaturgia, la danza, la recitazione e il teatro. Gli allievi di queste scuole arrivano così a possedere un bagaglio culturale molto ampio e differenziato. Una base idonea alla creazione di un proprio spettacolo, alla gestione di una compagnia artistica, alla messa in sicurezza delle attrezzature utilizzate, alla migliore conoscenza del proprio corpo e la promozione della propria attività. Insomma un più elevato standard professionale. Alle trascinanti discipline dei circhi classici si contrappone quindi la perfezione stilistica e la raffinatezza di quelli moderni, il Cirque du Soleil spesso
n. 1 Febbraio-Marzo 2014
proposto in tv ne è un esempio. Quest’ultimo è la più grande espressione dell’arte circense attuale, e non propone numeri con animali. Con sede madre in Canada, il Cirque du Soleil si esibisce contemporaneamente con 7 spettacoli stabili nelle città di: Las Vegas, New York, Orlando, Montreal, Singapore, Dubai e Macao, e con altri 8 spettacoli in tournée itineranti in tutto il mondo. Inutile dire che i numeri e le discipline sono innumerevoli, e realizzati dai massimi artisti del settore, che si alternano secondo precisi schemi sulle varie piazze. Ma non c’è dubbio che per i vecchi estimatori dei leoni e delle tigri del Bengala di Darix Togni, e dello stuolo di cavalli bianchi e di elefanti di Moira Orfei, il Circo per antonomasia rimarrà sempre quello dei nostri nonni.
67
CIAMBELLONE SOFFICE ALLO YOUGURT 375 gr farina, 250 gr di yogurt intero bianco, 250 grammi di zucchero, 3 uova, 80 millilitri di olio di semi, 1 bustina di lievito, 1 pizzico di sale, 100 gr di cioccolato fondente In una ciotola montare le uova con lo zucchero fino ad ottenere un composto gonfio e spumoso. Adesso aggiungere lo yogurt e l’olio e mescolare bene. Setacciare la farina con il lievito ed il sale ed unirli al composto mescolando accuratamente per evitare la formazione di grumi. Unire quindi le gocce di cioccolato ed amalgamare quindi versare il composto in uno stampo a ciambella del diametro di circa 24 cm, imburrato ed infarinato. Cuocere a 180 °C per circa 35-40 minuti.
Ricette da masterchef di flora lisetta artioli
INSALATA DI POLLO E CARCIOFI
FILETTI DI ORATA GRATINATI 1 orata da 500 g, 2 fette di pancarrè, 2 pomodorini, 1 cucchiaio di capperi, 1 spicchio di aglio, olio
CUSCUS CON FAGIOLI E PEPERONI 1 cipolla rossa di piccole dimensioni, 1 peperone giallo, 4 rametti di prezzemolo, 125 g di fagioli rossi già cotti, anche in scatola, 2 cucchiai di olio extravergine di oliva, sale, 500 ml di Brodo vegetale, 150 g di cuscus
Sfilettare il pesce oppure chiedete al vostro pescivendolo di fiducia di fare lui quest’operazione, poi adagiate i filetti su una teglia ricoperta di cata forno. Mettere nel mixer il pancarrè, lo spicchio d’aglio sbucciato, i pomodorini,, i capperi, il prezzemolo ed il sale. Frullare per un minuto. Distribuire uniformemente su ciascuno di essi il composto preparato poi irrorate con un filo d’olio e coprite con la carta alluminio Cuocete i Filetti di orata in forno caldo a 200° per 10 minuti, poi scoprite e fate cuocere a grill un paio di minuti o fino a che non si formi una crosticina.
Affettare la cipolla. Tagliare il peperone a piccole listarelle. Sciacquare i fagioli. Mettere in una padella metà olio e le cipolle e far cuocere per un paio di minuti. Unire i peperoni, un pizzico di sale, un cucchiaio di prezzemolo tritato, mezzo mestolo di brodo vegetale e cuocere per 12-15 minuti coperto a fiamma media. Nel frattempo mettere il cuscus in una ciotola, coprirlo con 280 ml di brodo bollente e lasciarlo riposare coperto per 5 minuti. Mescolare e sgranarlo con una forchetta.Unire al cuscus i fagioli, i peperoni con il loro fondo di cottura, il restante olio e mescolare.
Cuori fondenti con porcini e nocciole
68
Ingredienti per 4 persone: per la pasta, 200 g di farina, 125 g di acqua, 4 g di sale, 125 g di burro morbido. Impastare velocemente tutti gli ingredienti e mettere a solidificare in frigorifero. Per il ripieno: 200 g di patate a pasta bianca lessate e raffreddate in frigorifero, 100 g di funghi porcini, 30 g di cipolla tritata, ½ spicchio d’aglio, 1 noce di burro, prezzemolo, , 1 cucchiaio di pangrattato. Far rosolare la cipolla nel burro e aggiungere i porcini tagliati a fettine, salare e portare a cottura. Poco prima di spegnere il fuoco aggiungere ½ cucchiaino di prezzemolo e aglio tritati
250 grammi di pollo, 4 carciofi, 1 arancia, 100 grammi di frutta secca( nocciole,pinoli,mandorle), 1 limone, 1 arancia, olio extravergine d’oliva, sale e pepe Pulire i carciofi, dividerli a metà ed eliminare l’eventuale fieno interno.Tagliarli a lamelle sottili e disporli in una ciotola d’acqua fredda con il limone. Tostare in una padella la frutta secca e tenerla da parte. Ricavare delle fettine di un centimetro di spessore dal petto di pollo e rosolarle velocemente in padella. Tagliare il pollo cotto a piccole losanghe.Preparare una vinagrette emulsionando con una frusta 5 cucchiai d’olio, 3 di succo di arancia, sale e pepe. Mescolare i carciofi ben scolati con la frutta secca e i pezzetti di pollo, condire con l’emulsione e servire nel piatto da portata, guarnendo con spicchi di arancia pelati al vivo e una macinata di pepe.
.Lasciar raffreddare e tritare con un coltello. Mescolare la patata lessa con i porcini tritati e il pane, regolare di sale. Stendere la pasta, distribuire il ripieno in mucchietti grandi come una nocciola su metà sfoglia, coprire con la restante pasta e ritagliare con uno stampo da biscotti a forma di cuore. Cuocere in acqua bollente salata per massimo 1 minuto. Scolare e condire con burro fuso e nocciole tritate e tostate leggermente nel forno. Info: Chef Alessandra Nodari Agriturismo Loghino Vittoria www.loghino.net
n. 2 Aprile-Maggio 2013
IL BUONGUSTAIO
Cantina Tramin L’eccellenza della cooperativa
la sfogliatina di villafranca Leggerissima, friabile, golosa, soave. La sfogliatina di Villafranca è una tentazione per il palato, una pausa di dolcezza che può accompagnare ogni momento della giornata. Nata nella seconda metà dell’800 nella pasticceria Fantoni a Villafranca, in provincia di Verona, fu “firmata” da Giovanni Fantoni, che la propose ai frequentatori della sua pasticceria, che esiste ancora nel corso principale della città, tra cui il poeta Berto Barbarani, Antonio Fogazzaro e Gabriele D’Annunzio.Marcello Fantoni ebbe il merito di farla conoscere al più vasto pubblico e la ciambellina friabile con il buco, fatta di ingredienti semplici ma di ottima qualità come il burro fresco, divenne uno dei dolci preferiti per festeggiare le ricorrenze, dai battesimi ai matrimoni. Oggi la sfogliatina tipica di Villafranca viene prodotta da diverse pasticcerie, sempre secondo la ricetta originale, e si può acquistare in molti negozi, pasticcerie e in qualche supermercato. Può accompagnare bene il the del pomeriggio come costituire un ottimo fine pasto insieme a un bicchiere di vino spumeggiante o un liquore.
Innovare a volte significa portare ai massimi livelli di efficienza ciò che la cultura del territorio ci ha trasmesso. E’ quello che avviene in Cantina Tramin, culla di alcuni dei più premiati vini d’Italia e azienda che eccelle grazie a un modello produttivo tipicamente altoatesino, fondato sull’associazione cooperativa di 300 viticoltori proprietari. In vigna come una piccola impresa familiare capace di ascoltare le esigenze del proprio vigneto, in cantina e in distribuzione come una solida impresa che investe con attenzione e lungimiranza per ottenere risultati sempre più performanti con la produzione di vini che sono divenuti ormai memorabili, come il Gewürztraminer Nussbaumer o il Gewürztraminer Terminum Vendemmia Tardiva: questo il ritratto della Cantina Tramin, che affon-
Vini ad Arte a Faenza Vini ad Arte con l’attesa Anteprima del Romagna Sangiovese Riserva – frutto della partnership fra Consorzio Vini di Romagna e Convito di Romagna - attende a Faenza (RA) gli eno-appassionati nel febbraio prossimo. Sono già state fissate le date per questa due giorni all’insegna del vino d’autore: il 23 e 24 febbraio 2014, nella splendida location del MIC - il Museo Internazionale delle Ceramiche- a chiudere le degustazioni dei più importanti vini italiani a base Sangiovese. L’anteprima del Romagna Sangiovese Riserva promette ancora una volta di non deludere le aspettative degli esperti che sempre più lo apprezzano per l’ampiezza e la bella complessità, magistralmente gestita dai produttori, per una gamma di prodotti che hanno come trait d’union una tensione all’equilibrio che raggiunge – ormai non di rado – un’invidiabile armonia. Nelle stesse date si darà corso alla 13° edizione del Master del Sangiovese: il concorso si presenterà per il 2014 in forma rinnovata e segnata da un tocco di internazionalità.
di elena cardinali
In cibo veritas, i protagonisti A RistorExpo, in programma a Lariofiere (Erba – Co) dal 16 al 19 febbraio 2014, si indagherà alla ricerca della “verità del cibo” grazie al contributo di numerosi personaggi che condivideranno le loro esperienze per far emergere i valori del cibo e della cultura enogastronomica. Tante le modalità di interazione, attorno al tema “in cibo veritas”, tra questi personaggi e gli operatori, dai momenti di formazione attraverso gli stage di cucina agli approfondimenti e dibattiti fino ad includere momenti conviviali che agevoleranno l’interscambio di idee. Il tutto, in preparazione all’appuntamento con Expo 2015. Ecco i protagonisti:Davide Scabin “Combal. Zero” di Rivoli (To), Norbert Niederkofler“St. Hubertus” di San Cassiano in Badia (Bz), Paolo Lopriore Kitchen del Grand Hotel di Como, Pier Giorgio Parini“Povero Diavolo” di Torriana (Rn), Viviana Varese e Sandra Ciciriello“Ristorante Alice” di Eataly Milano, Christian e Manuel Costardi“Costardi” dell’Hotel Cinzia di Vercelli. Ristorexpo è - l’evento BtoB dove protagonisti sono gli operatori: oltre 200 aziende che presentano le novità e le tendenze per il fuori casa e 20.000 professionisti del settore Ho.Re.Ca in visita ogni anno - l’occasione per incontrare e confrontarsi con i più grandi maestri della cucina italiana - una delle più qualificate “occasioni di formazione”
n. 1 Febbraio-Marzo 2014
da le sue radici nel lontano 1898 (è stata una delle prime dell’Alto Adige) e che oggi conta 300 proprietari per 250 ettari allevati a vigneto nei comuni di Termeno, Montagna, Egna e Ora. www.CantinaTramin.it
per professionisti ma anche per i più giovani, con un programma eventi che prevede tra l’altro stage di cucina, workshop e seminari di approfondimento - Un laboratorio di idee dove confrontarsi, far nascere progetti, trovare sostegno concreto grazie anche alla presenza attiva delle più qualificate associazioni del settore - Un esempio innovativo di marketing territoriale applicato che coinvolge l’intera area del lago di Como, offrendo concrete opportunità di promozione e sviluppo a tutti gli attori che vi operano. www.ristorexpo.net
COFFEE MAKERS per chi ama il caffe’ Da un viaggio durato due anni in giro per il mondo, gli autori, anch’essi collezionisti di macchine da caffè, hanno creato una vera e propria “enciclopedia della caffettiera”. Una raccolta composta da migliaia di immagini corredata di documenti originali dell’epoca (brevetti, cataloghi, manuali, cartoline pubblicitarie, schemi di funzionamento) e dettagliate didascalie tecniche, ma anche una piacevole lettura con curiosità e aneddoti mai pubblicati prima. Quattrocento anni di storia, dalle origini della bevanda con i suoi complicati cerimoniali e i semplici utensili, fino ad arrivare alle macchine espresso elettriche di oggi. Coffee Makers è un’opera unica nel suo genere per la mole di documentazione mostrata: 2700 immagini, 2080 descrizioni tecniche e numerosi testi divisi nei vari periodi storici. Esaustiva per l’appassionato cultore e capace di suscitare anche nel neofita tanta curiosità.
69
Guida
Ristoranti
Cook the Mountains Fiore all’occhiello dell’Hotel & Spa Rosa Alpina, il ristorante St. Hubertus è da sempre, luogo di esperienze culinarie uniche, grazie all’impegno e alla passione dello chef bistellato Norbert Niederkofler. Convinto che l’arte culinaria, per essere tale, debba poggiare sull’alta qualità delle materie prime e sul rispetto del prodotto e del territorio Cook the Mountains è un’idea di gastronomia ispirata all’ambiente montano e alla sua cultura. Un percorso che lo chef ha intrapreso da due anni circa. Con “Cook the mountains” si è sganciato dalle convenzioni della cucina internazionale e dalle materie prime legate al mercato globale della gastronomia, per avvicinarsi sempre di più al territorio. In particolare la montagna e i produttori locali che con i loro ingredienti, hanno modificato i piatti in carta al ristorante. Niente più foie gras o preziosi pescati del mediterraneo e dell’Atlantico, ma semplicemente salmerino locale, burro di capra, agnelli delle valli altoatesine, cucinati secondo le imprescindibili tecniche, ma avvolti da profumi nuovi di bosco e da aromi riscoperti e naturali. Un menù rinno-
vato, piatti che profumano di sapori nuovi. Lo scorso 14 ottobre 2013 il ristorante St Hubertus ha ottenuto uno dei riconoscimenti internazionali più prestigiosi. E’ stato ufficialmente accolto nell’associazione di Ristoranti “Les Grandes Tables du Monde”. www.rosalpina.it T. 0471/849500 info@rosalpina.it
Norbert Niederkofler
VECIO FRITOLIN Ristorante raccomandato a chi adora le suggestioni: “Vecio Fritolìn”. Già nel nome c’è l’eco di antiche atmosfere veneziane e di croccante pesce fritto. Il ristorante prende il nome da uno dei “fritolini” che all’inizio del ‘700 vendevano scartossi di pesse fritto al popolo vociante del mercato di Rialto. Irina Freguia è la simpatica e appassionata patronessa, Daniele Zennaro lo chef giovane, creativo, nato e cresciuto sul delta di Po: basi solide e fantasia dove la porta il vento di mare. Superlativi: spaghetti di barbabietola, Tagliatelle con margarotte e carletti, papaline alla piastra (pescato del giorno) con granita d’aglio, cefalo con carote e salsa di zafferano, ombrine alla senape. Costo medio 50-70 euro. Ristorante Vecio Fritolin, Calle della Regina 2262, Venezia; tel. 041.5222881; www.veciofritolin.it
di Morello Pecchioli
TRATTORIA AL BERSAGLIERE Alla trattoria tipica al Bersagliere, nel cuore dell’antico borgo dei Filippini a Verona, potrete degustare gli autentici sapori veronesi frutto di antiche tradizioni. Il locale si divide in tre salette (sala pianoforte, sala cantanti, saletta sportiva e giardino in estate) e da una cantina del 1200 (da visitare). Interessante è l’esposizione di alcuni fossili: una palma di Bolca di 40.000.000 anni, una Rhombea, un Odonteus e, novità, un Nothosaurus proveniente dalla Cina di 90.000.000 anni. Per gli amanti delle auto, fanno bella mostra di se il volante originale di Gilles Villeneuve e la tuta di Carlos Reuteman vincitore a Long Beach nel 1977. Tra i piatti classici: Lardo della Valpolicella, Soppressa casalinga, Petto d’oca affumicato, Bigoli con anatra, Pasta e fagioli, Pastissada de caval, Baccalà e ancora, Filetti al pepe rosa e mentuccia al gorgonzola (in stagione al melograno). La carta vini annovera 200 etichette in prevalenza italiane. Vasta scelta di vini veronesi: 60 amaroni in carta. In sala riceve il Sig. Leo Ramponi, in cucina la moglie Marina Tezza.
Guida Vini Lagrein Nicolodi Alfio Il Lagrein Alfio Nicolodi è ottenuto da uve coltivate nel comune di Cembra zona Maurenti e Valvalè su vigneti terrazzati ad un’altitudine di 450 metri d’altezza. Questo vino è l’unione di due diverse maturazioni per un periodo di 18 mesi, ovvero di un’80% in serbatoi di inox e il rimanente 20% in barrique di rovere.
I Tre Bicchieri Verdi 2014 Sono 83 i vini premiati con i prestigiosi vini ritenuti “Verdi” dalla Guida Vini d’Italia 2014 di Gambero Rosso. I criteri seguiti per questa edizione sono sempre più selettivi rispetto agli altri anni. Nell’elenco solo i vini delle aziende che sono certificate in biologico e biodinamico da enti certificatori ufficiali.
Azienda Agricola Nardin A Roncadelle (Tv) Walter Nardin, con la moglie Mirella e i due figli Michele e Luca, coltivano la vite nella zona “D.O.C Piave” e nella zona “D.O.C Lison - Pramaggiore”. Ottengono i classici vini bianchi noti per la fragranza e l’armonia e i vini rossi che si distinguono per corpo ed autorità
sport
di Michela Toninel
Torna la grande Maratona della città di Brescia Il 9 marzo 2014 si corre la dodicesima edizione della Brescia Art Marathon, un evento oramai storico nella città di Brescia, città natale del Dottor Rosa, che fonde arte e sport dando vita ad uno splendido connubio. Dal 2003, primo anno nel quale si è corsa la gara, fino ad oggi, la BAM è cresciuta insieme alla città, aumentando anno dopo anno l’affluenza di runners partecipanti, di pubblico e di attenzione dei media sia cittadini sia nazionali. L’Evento, patrocinato da tutte le più importanti Istituzioni bresciane e lombarde, ripropone per questa edizione, dopo il successo della scorsa, il percorso inaugurato nel 2013. I celeberrimi 42,195 km si
sportexpoverona.it
IN FIERA VINCE LO SPORT Lo sport ed i ragazzi, un binomio da valorizzare e da promuovere affinché i giovani possano trarre i migliori benefici da una pratica sana dell’attività sportiva. E’ con questo spirito e mosso da questo intento che Sport Expo, manifestazione organizzata dall’Assessorato allo Sport e Tempo Libero e Fair Play del Comune di Verona, da anni consegna ai ragazzi e alle loro famiglie una due giorni all’insegna del divertimento e della scoperta del mondo-sport a 360 gradi. Sabato 15, Domenica 16 e Lunedì 17 Marzo 2014 torna la rassegna dedicata ai ragazzi dai 6 ai 14 anni che si propone di valorizzare il binomio sport e giovani al fine di promuovere la pratica sportiva in quanto ottimo strumento di formazione e palestra di vita per tutti i ragazzi. Tra gli sport proposti la pallavolo, il calcio, il basket, il rugby, il tennis, il tiro con l’arco ed il football americano, ma anche discipline di nicchia quali la canoa kayak, la danza sportiva, lo sci nautico, l’arrampicata sportiva, l’hockey su prato, il Kendo e molti altri.
correranno anche quest’anno partendo da Viale Europa e toccando i punti più importanti e significativi della Città, con il culmine nella suggestiva cornice di Piazza della Loggia. A fianco della gara più faticosa avranno il via lo stesso giorno anche la Mezza Maratona, ovvero il percorso intermedio, la BRESCIA TEN, test veloce sui 10 km (entrambe le gare partiranno, come la lunga distanza, da Viale Europa per giungere anch’esse in P.zza Loggia) e la Family Walking di 4 chilometri per le vie del centro città, aperta a tutti senza necessità di alcun certificato medico di tipo agonistico. Per info: A.S.D. Young Running Tel. 030 9898099; www.bresciamarathon.it.
Una maschera Gloryfy è per la vita Febbraio e marzo. Tempo di sci. Neve perfetta, le giornate si allungano, le temperature in pista si fanno accettabili, il sole la fa da padrone... Le lenti - occhiali da sole o maschera che siano sono un accessorio dell’attrezzatura per lo sci tanto fondamentale quanto sottovalutato. Un buon paio di lenti rendono la sciata più facile, più sicura e di conseguenza più piacevole. In dicembre e gennaio, con poca luce e tante nuvole, una buona lente fa risaltare il contrasto e la profondità rendendo possibile sciare anche in condizioni di nebbia fitta. In primavera deve ovviamente difendere dai raggi UVA e soprattutto impedire che il riflesso della luce sul manto imbiancato (e spesso sul ghiaccio) ci faccia perdere il controllo. Detto questo, fino a pochi anni fa lo sciatore medio inforcava sul naso la prima lente scura che trovava mentre oggi maschera e occhiali sono diventati uno degli accessori modi più ricercati.
di enrico corno
E costosi. Ed invece da qualche mese c’è sul mercato un’azienda austriaca - si chiama Gloryfy - già molto nota all’estero, che ha messo in commercio queste due linee di prodotto decisamente uniche e, da tutti i punti di vista, convenienti: maschere da sci e occhiali da sole sono letteralmente indistruttibili. Su Youtube esistono decine di video prodotti da clienti che provano inutilmente a spaccare la montatura o anche solo a graffiare una lente. Nemmeno a martellate. Nemmeno saltandoci sopra con la bici. Al di là del fatto estetico, indossare una maschera ad alta performance che sicuramente non si romperà - nemmeno se andate a sbattere contro un pilone della seggiovia (riducendo le eventuali lesioni) e nemmeno se la calpestate accidentalmente con gli scarponi (riducendo i costi) - è un valore aggiunto non indifferente: da 79 a 139 euro. www.gloryfy.com
Il nuoto nazionale torna a Riva del Garda
Lake Garda Swimming Cup L’Amici Nuoto Riva si ripresenta con la seconda edizione della Lake Garda Swimming Cup, ideata nella stagione 2012/2013 dalla Direzione Sportiva in concorso con gli allenatori del settore nuoto agonistico, che si svolgerà alla Piscina Comunale “Enrico Meroni” di Riva del Garda domenica 23 febbraio 2014. La manifestazione a carattere nazionale, approvata e riconosciuta dalla Federazione Italiana Nuoto, è valida per il conseguimento dei tempi limite e per l’accesso nelle graduatorie d’ammissione ai Criteria Nazionali Giovanili ed ai Campionati Italiani Assoluti. Sarà utilizzato l’impianto di cronometraggio automatico con piastre di contatto, elaborazione risultati in tempo reale, e
72
blocchi di partenza di ultima generazione. Il programma gare riprende quello dei Campionati Mondiali in vasca corta (ad esclusione della staffetta 4x200 stile libero e l’inserimento delle staffette 4x50 stile libero e 4x50 mista), quindi con tutte le distanze individuali previste dai regolamenti: 50-100-200-400-800 F-1500 M stile libero, 50100-200 rana/dorso/delfino, 100-200-400 misti. La manifestazione è rivolta a tutte le categorie agonistiche: Esordienti B Esordienti A - Ragazzi - Assoluti che gareggeranno in serie per tempi di iscrizione e successivamente premiati in classifiche separate con medaglia i primi 3 classificati Esordienti A e B di ogni singola distanza.
n. 1 Febbraio-Marzo 2014
FREDDO E NEBBIE: SI SCATENANO I BLOCCATI Li chiamano “bloccati” ma sono tutto tranne che fermi! Sono i partecipanti al circuito boulder denominato “Bloccati Nella Nebbia” che si svolge da novembre a marzo nelle palestre di arrampicata sportiva del nord Italia arrivato quest’anno alla settima edizione. Questa disciplina dell’arrampicata sportiva è detta “boulder” (in italiano sassismo), e prevede la salita senza corda di itinerari (o blocchi da cui deriva il nome) alti al massimo 4 metri. In natura questo sport si pratica su grandi massi o in palestre interne dove, sotto le pareti, ci sono materassoni per proteggere le cadute. Il circuito prevede
detour sulla neve col bus Neve facile e per tutti con Detour Board Association che tutte le domeniche organizza bus da Verona verso i monti innevati. Domenica 9 febbraio a Ladurns nel cuore del sud Tirolo; il 16 tra Trentino e Veneto a San Pellegrino/Falcade per finire il 23 a Predazzo/Pampeago Obereggen. A Marzo, il 2 si punta a Bellamonte Lusia e il 9 a Passo Rolle. Tutti a Madonna Di Campiglio, Domenica 16, in una delle mete più ambite per provare i salti dell’Ursus Snowpark. Il 23 Bellamonte Lusia ospiterà la penultima uscita stagionale per finire il 30 Marzo con l’evento “Detour Close Winter Mountains”. Partenza dalla città o Verona Nord e Affi. Noleggio materiale incluso e party snack nel pomeriggio. Per info: Detour Boarding Store 045.8349981
CREMA INVIDIA
stop a mani e piedi gelati È una “super crema” che scalda mani e piedi sia durante la pratica di sport outdoor che in generale durante lo svolgimento attività all’aperto ludiche o lavorative. Si chiama “Invidia Hot Cream” e nasce dall’idea di Morris Salvetti, Claudio Moratti e Barbara Castellani per alleviare le “freddolose” sofferenze di quest’ultima. “Ho la Sindrome di Raynaud, cioè un’ipersensibilità al freddo” spiega Barbara “che mi porta ad avere perennemente mani e piedi freddi. Ci sono dei momenti in cui è insopportabile e straziante. Le creme in commercio, come quelle con canfora o estratti di peperoncino, o i farmaci non avevano effetto e anche i sacchettini “scaldanti” erano scomodi e costosi. Cosi è stata creata una specifica crema per le mani e una per i piedi”. “Invidia Hot Cream - Crema Scalda Mani”, grazie al suo effetto termoattivo mantiene calde le estremità superiori, migliorandone il movimento e la sensibilità con una formulazione ricca di olio di Jojoba, vitamina E e acidi grassi insaturi, dalle proprietà emollienti e protettive, oltre a estratti di avena e mandorle dolci con proprietà idratanti, lenitive e dermoriparatrici. “Invidia Hot Cream - Crema Scalda Piedi” ha un effetto termoattivo ma una formula con una diversa concentrazione e composizione poichè la pelle del piede è più sensibile e richiede altre caratteristiche. Le creme sono commercializzate principalmente presso il negozio RidersAction di Affi (Verona) oltre che online su shop.ridersaction.com e in vari negozi del nord Italia.
DYNAFIT IN PISTA
SELLARONDA SKIMARATHON Il 21 Febbraio la Val di Fassa è pronta ad accogliere i 1000 “sellarondisti” che gareggeranno nell’appassionante e unica competizione scialpinistica in notturna attorno al Gruppo del Sella. Con partenza e arrivo a Canazei, i concorrenti si sfideranno su un percorso di 42km, attraverso i quattro passi dolomitici del Pordoi, Sella, Gardena e Campolongo affrontando un dislivello positivo totale di oltre 2.700mt, equipaggiati con sci d’alpinismo, pelli di foca e lampade frontali. Oltre a sprint, scalate su muri di neve e vere e proprie corse in scivolata sugli sci nei collegamenti, la gara vedrà il passaggio della colonna di atleti nei centri
storici di alcuni dei principali paesi delle 4 valli ladine (Corvara, Arabba, Canazei e Selva). Per il terzo anno Dynafit, marchio italiano leader dello scialpinismo e specializzata nella produzione di abbigliamento e attrezzatura per lo skyalp e skyrunning, sarà sponsor tecnico della competizione www.dynafit.com. Tra gli atleti della scuderia Dynafit, che regolarmente prendono parte alle più importanti gare di scialpinismo, qui scenderà in pista Tadei Pivk, già vincitore della passata edizione! Le iscrizioni sono limitate alle prime 500 coppie. La Sellaronda Skimarathon sarà trasmessa in diretta streaming su www.sellaronda.it.
38 eventi tra tappe e tappette, ospitate in 27 palestre di 6 diverse regioni, per un totale di 4 gironi: Emilia Romagna, Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige. A conferma del fatto che questo evento è il più grande circuito boulder del panorama nazionale c’è il fatto che l’anno scorso hanno partecipato oltre 2400 atleti. L’ultima tappa è prevista per il 2 marzo nella nuova palestra Rockspot Nordovest di Pero, Milano www.rockspot.it che offre una superficie complessiva di 2.500mq con più di 300 vie d’arrampicata. Il programma prevede accoglienza, registrazioni e qualificazioni dalle ore 10 alle 17; alle 18 fasi finali e premiazioni di tappa e fine del raduno alle ore 19:30. Arrampicatori e partecipanti al torneo potranno scalare sulle pareti appositamente tracciate per la gara, oltre a mettersi alla prova nell’area boulder di 500mq o sulle pareti per l’arrampicata con corda alte fino a 17mt e sullo strapiombo centrale che sporge di quasi 16mt. La festa finale con la finalissima si terrà il 9 marzo nella struttura di Verona King Rock famosa per le sue 2 sale di arrampicata, Boulder Arena e Sala Vertical, con un totale di 2000mq di superficie arrampicabile www. kingrock.it. Qui si sfideranno i primi 3 classificati dei 4 gironi e sarà proclamato il vincitore dell’edizione 2013-2014 del circuito. Bloccati Nella Nebbia sostiene l’organizzazione Climb for Life impegnata nella sensibilizzazione alla donazione di midollo osseo. Per info www.bloccatinellanebbia.org
auto
di pAOLO CARLI
Renault Mégane Coupé-Cabrio Tra le auto cabrio che debuttano nel 2014 non poteva mancare la Renault Mégane Coupé-Cabriolet visto che da poco era stato sottoposto ad un facelift il modello nelle varianti berlina e station wagon. La Casa d’Oltralpe l’ha presentata ufficialmente in occasione del Salone di Bruxelles riscuotendo grandi consensi ed il modello di serie sarà quindi disponibile a partire dai primi di febbraio 2014. Le novità si concentrano all’anteriore con un paraurti dal design rinnovato e caratterizzato da nuove prese d’aria Per ulteriori informazioni sul tutti i modelli Renault potete chiamare la concessionaria REN CAR SPA allo 0376.638263 www.rencar.it
TENDENZA SUV 2014 Le Case vanno, cioè investono, non dove le porta il cuore, ma dove consigliano i gusti, le esigenze dei clienti e quindi i relativi portafogli. I numeri, in questo senso parlano chiaro: l’unico segmento che tiene in piedi il mercato è quello dei crossover o mini SUV. E il 2014 vedrà spuntare una bella carrellata di modelli del genere, tanto da far prevedere agli analisti 500.000 immatricolazioni nel settore entro il 2015. La regina è sicuramente la Nissan Qashqai, la più venduta in Italia e in Europa in arrivo a febbraio, più lunga e grande della sua fortunatissima antenata. Che verrà accompagnata dalla nuova X-Trail e dalla nuova berlina (già a Detroit?). La Qashqai deve difendersi dall’assalto della new entry del segmento, la Mercedes GLA appunto il primo SUV compatto della Stella, che ad aprile si presenterà anche nella versione a trazione integrale per un modello adatto ad ogni situazione. Stoccarda ha lanciato
Alfa Romeo 4C Targa
Dopo il lancio dell’Alfa Romeo 4C, dal Biscione nel corso del 2014 dovrebbero procedere al lancio della variante Targa. Variante che si ispira alla formula resa famosa da Porsche con la sua 911 e
X4, NUOVO CROSSOVER MARCHIATO BMW La prossima BMW X4 arricchirà la gamma X definita da BMW come Sports Activity Coupé (SAC), come l’X6 per intenderci. Il pianale sarà il medesimo dell’attuale X3. BMW Chief Executive, Norbert Reithofer, ha confermato recentemente il nuovo modello: “Sì, posizioneremo la nuova X4 in gamma un gradino sopra l’attuale X3. La nuova SUV misurerà in lunghezza 4,65 metri e sarà equipaggiata con i motori a 4 e 6 cilindri a benzina e td della X3”. La BMW X3 è attualmente offerta (in Italia) con tre varianti benzina e quattro diesel, coprendo così un range di potenza che varia da 105 kW/143 CV a 230 kW/313 CV. “La nuova BMW X4” ha spiegato Reithofer,” sarà equipaggiata di serie ovviamente con la trazione integrale xdrive, dispositivo Start-Stop, Head-up-Display. La linea, come nel caso della X6 rispetto alla X5, ricorda maggiormente quella di una coupé e il padiglione discendente penalizzerà un po’ la capacità di carico che rispetto alla X3 dovrebbe scendere da 550 a circa 500 litri”. La nuova BMW X4 sarà assemblata in USA nello stabilimento di Spartanburg dove vengono già realizzati cinque modelli della Casa bavarese: 318i, Z4, X5, X6, X3.
già al Salone di Detroit (14-27 gennaio) anche la nuova Classe C, la sua storica regina di vendite, ancora più bella e tecnologica. Tornando ai crossover, colpiscono le proposte Fiat (500X e Jeepster) e colpisce l’ingresso nel settore di Porsche Macan, che a giugno firmerà la propria rivoluzione senza rinunciare al privilegio di un motore super come il 4 cilindri da 220 cv. A chiudere il reparto, Ford EcoSport, il mini SUV in arrivo in primavera, la Volvo XC90, Volkswagen Taigun e forse Honda Vezel.
Corvette Cabrio
rivista su alcune supercar blasonate tra cui l’ultima McLaren MP4-12C Spider. Questa soluzione compromette limitatamente la rigidità strutturale evitando quindi pesanti irrigidimenti della scocca.
e strisce di LED per le luci diurne collocate accanto ai proiettori fendinebbia. I più attenti avranno notato anche il nuovo disegno interno dei gruppi ottici anteriori, uniti tra loro dalla mascherina nero lucido dominata al centro dal logo della Losanga. Fa bella mostra di sé lo scenografico tetto panoramico in vetro che regala emozioni anche da chiuso e rende molto luminoso l’abitacolo, comodo nella parte anteriore ma un pò sacrificato al posteriore. Invariate la fiancata e la parte posteriore. Sulla plancia spicca il nuovo nuovo sistema multimediale di infotainment Renault R-Link multimedia system caratterizzato dallo schermo a colori da 7 pollici e dal joystick sul tunnel centrale.
Nel corso del 2014 arriverà anche in Europa la nuovissima ed intrigante Chevrolet Corvette Stingray nella variante cabrio. Per la precisione in Italia sarà disponibile a partire dal mese di
Mercedes GLA
marzo. La nuova Corvette C7 rappresenta l’evoluzione nel rispetto della tradizione: sotto la carrozzeria dalle linee moderne trova posto un motore V8 tipicamente yankee.
Da Mercedes arriverà anche GLA, il crossover di dimensioni compatte della Casa della Stella a tre punte disponibile in due varianti: integrale o con trazione anteriore. La prima è dotata
di sistema 4Matic che provvede a ripartire dinamicamente la coppia tra asse anteriore e posteriore, offrendo il massimo di trazione in ogni circostanza. A partire da 31.760 Euro.
Pag API x MCG.indd 1
27/01/14 10.19