ANNO 4, NUMERO 2 EURO 3,00 APRILE 2014 MAGGio 2014
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CRISTINA PARODI Che felicità fare del bene.
MCG GLAM PARTY Il 9 maggio MCG festeggia 10 anni di successi. Il NoName Club sarà la location d’eccezione della serata più glamour dell’anno.
48° VINITALY
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10 ANNI DI SUCCESSI SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI.
Buyer, export, bio e formazione: sono queste le parole chiave del più grande salone mondiale dedicato non solo al vino.
MILLE MIGLIA 2014 Un mito che da sempre attraversa la Penisola generando entusiasmo e ammirazione sconfinati.
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in primo piano
dieci anni di successi sotto gli occhi di tutti
caro mcg auguri! i
l nostro magazine MCG MantovachiamaGarda festeggia i suoi 10 anni di attività. Un traguardo importante e un momento in cui ci piace ringraziare tutte quelle persone che abbiamo incontrato in questo lungo periodo: collaboratori, utenti, istituzioni, im-
prese. Persone da cui abbiamo sempre appreso qualcosa e che hanno arricchito con il loro sapere e con il loro impegno il nostro Magazine, dove continuiamo a raccogliere ed elaborare informazioni, storie, opinioni, idee per trasformarle in notizie, racconti ficcanti, dossier e progetti concreti. Da quando siamo nati ci siamo riproposti di realizzare un giornale fatto non di riempitivi ma di contenuti autentici, destinati ad incidere profondamente sulle abitudini di lettura di quanti ci avrebbero sfogliato. Fin dal primo numero abbiamo cercato di fare un giornale che, noi per primi, avremmo avuto voglia di cercare in edicola, un giornale che ci piacesse, ci sorprendesse, ci interessasse. Che non parlasse per una volta nè di cronaca, nè di politica, ma solamente di argomenti che potevano appassionare la gente che ci avrebbe letto. Ci siamo riusciti?
Credo che questi dieci anni di attività, durante i quali abbiamo assistito purtroppo alla chiusura di numerose testate giornalistiche, nonchè a quella di tanti giornali minori, rispondano per noi alla domanda. In ugual misura i tanti consensi che abbiamo ricevuto, e che ci hanno spronato a resistere sul mercato e a far sempre meglio. Ci siamo così rifatti non una, ma ben due volte il look trasformando MCG, soprattutto nell’ultimo anno, nel prodotto che state tenendo tra le mani: un Magazine decisamente più elegante e fruibile del caro vecchio Tabloid che ci ha accompagnato in edicola per quasi 9 anni. Un lavoro di completo restyling che nasce dalla professionalità di Skydesign e dalla creatività del suo titolare, Matteo Zapparoli. Oggi, nell’era di Internet e dei social network, grazie alle competenze tecniche di Studio Ramen e Dipiemme Studio, stiamo ultimando il nuovo portale, che rappresenterà l’evoluzione del sito www.mantovachiamagarda.it. Tra le novità lo spazio MCG TV e il sito MCG Viaggi completamente dedicato al turismo. Lo presenteremo il 9 maggio, data fissata per festeggiare il compleanno della nostra testata presso il NoName Club di Lonato con una serata di Gala, ci auguriamo, indimenticabile.
di marco morelli
direttore responsabile MCG
fin dal primo numero abbiamo cercato di fare un giornale che noi per primi avremmo avuto voglia di cercare in edicola
in primo piano
ABBIAMO INTERVISTATO PERSONAGGI PIÙ O MENO FAMOSI, SICURAMENTE CURIOSI; RACCONTATO STORIE DI VITA, PROGETTI DI SOLIDARIETÀ, I PERCORSI DI TANTE ASSOCIAZIONI UN PROGETTO NATO QUASI PER CASO Quando a fine 2003 chiesi all’amico Maurizio Pellegrini della Voce di Mantova di poter editare un mensile sportivo, che avrei curato con alcuni amici giornalisti del settore, mi sentii rispondere: “Faremmo e faresti un buco nell’acqua, lo sport sulla Voce di Mantova è fortissimo e curato in modo ottimale quotidianamente. C’è questa opportunità, invece, caro Marco: ti va di coglierla al volo?...” E’ iniziata così l’avventura del nostro mensile, che in dieci anni si è visto storpiare il nome decine di volte (“Ah, Garda Mantova, bello!”), si è fatto riconoscere nei modi e luoghi più disparati (“Si, quel giornale con la prima pagina tutta lucida a colori, l’ho visto al bar”...”Si, lo ricevo regolarmente via posta”...”Io l’ho letto dalla parrucchiera”...”Certo che lo leggo, sono abbonato alla Voce di Mantova”... “Mi è piaciuto, l’ho letto con calma in aereo, l’ho trovato al Catullo”...), si è fatto voler bene aprendo le proprie pagine a chi ci chiedeva visibilità, cosa che non è per niente automatica quando si tratta di pubblicare articoli sui giornali. Abbiamo intervistato personaggi più o meno famosi, sicuramente curiosi; raccontato storie di vita, progetti di solidarietà, i percorsi di tante associazioni; curato rubriche che destano l’interesse comune; proposto una panoramica mensile (oggi bimestrale) degli eventi principali che abbracciano le province di Mantova, Brescia e Verona; ascoltato, infine, con umiltà i suggerimenti di chi ci diceva “potreste finalmente parlare di questo argomento il prossimo mese”. Facendo un escursus con la memoria penso ai tanti personaggi intervistati in 10 anni: appartenenti al mondo dello sport, locali (la pongista Laura Negrisoli, la nuotatrice Alessandra Cappa, l’amato capitano dell’AC Mantova Mattia Notari, il patron del TT Sterilgarda Fernando Sarzi, l’ex Presidente
Coni Mauro Redolfini, il pilota Matteo Cressoni, l’alpinista dei record Fausto De Stefani, il consigliere regionale della Federazione ciclistica Corrado Lodi, il Presidente Federale TT Franco Sciannimanico ed il compianto presidente TT Sterilgarda Elia Mazzi, l’ex Presidente dell’AC Mantova Bruno Bompieri, il signore del Golf Matteo Monassero, il carismatico patron dell’omonima squadra ciclistica Angelo Bottoli, il presidente del Chievo calcio Luca Campedelli) e nazionali (la campionessa paraolimpionica Cecilia Camellini, il mister della nazionale italiana Cesare Prandelli, lo scalatore trentino Cesare Maestri, lo sciatore Christian Ghedina, il calciatore Billy Costacurta, l’alpinista Reinhold Messner, la scalatrice dei record Tamara Lunger); a quelli appartenenti al mondo del sociale e della solidarietà (Padre Marcello Storgato, Padre Gianni Brentegani, il compianto Mino Damato e Silvia Saini Damato che sta portando avanti il progetto Bambini in Emergenza, Plinio Venturi, Anselmo Castelli, Antonella Bertolotti, Don Bruno Fasani, Francesco Castelli, Suor Manina, Mons. Pecoraro, Don Mazzi,); a quelli appartenenti al mondo dell’arte, della cultura e dello spettacolo locali (la direttrice di Telemantova Monica Bottura, lo scrittore Vittorio Messori, il sociologo Costantino Cipolla, la cantante Claudia Arvati, la modella Elena Gallina, il compianto maestro Sergio Mafizzoni e con lui il pittore Sandro Negri, l’esilarante capo villaggio Vacanze Enrico Signorini, il vignettista veronese Bruno Prosdocimi, l’attrice Paola Giacometti, lo scrittore Paolo Moschini, l’attrice Miriam Galanti, il maestro Michele Nocera, il truccatore delle star Andrea Troglio, il presidente della Fondazione San Martino e Solferino Fausto Fondrieschi) e nazionali (Aida Yespica, Davide Parenti, Paolo Roversi, lo scrittore Federico Moccia, Edoardo Raspelli, Piero Angela, il mitico Dario Ballantini, Claudia Koll, la cantante superstar
abbiamo CURATO RUBRICHE D’INTERESSE COMUNE; PROPOSTO UNA PANORAMICA DEGLI EVENTI PRINCIPALI CHE ABBRACCIANO LE PROVINCE DI MANTOVA, BRESCIA E VERONA Elisa, il trombettista Paolo Fresu, Massimo Giletti, il maestro chef Gualtiero Marchesi, Eleonora Daniele, Elisa Isoardi, la pop star Zucchero Fornaciari, l’attore Luca Argentero, Chef Rubio, lo chef Bruno Barbieri); a quelli appartenenti al mondo dell’imprenditoria e dell’associazionismo (la presidente della Confindustria europea Emma Marcegaglia e il compianto Cav. Steno Marcegaglia, Giovanni Rana, Alfredo Moratti, Alessandro Saviola, Sergio Fiorani, Riccardo e Davide Pezzo, Michele Mura, Stefano Berni, Ezio Zorzi, Matthias Kissing, Ugo Orlandlli, Pietro Ferri, Giorgio Marchini, Benedetta Bavari, Maria Grazia Gandolfi, Remo Gobbi, Ivana Giacomelli, Desireè Bombana, Fabio Contato, Sonia Barozzi); a personaggi, infine, curiosi e indimenticabili (Emma la maratoneta dei santuari, il sopravvissuto ad Hiroshima Tanaka Shozo, la maestra Romilda Bodi, il papà prodigio Stefano Pelliccioli, il piccolo Niki Frascisco, Don Mantelli detto Mago Sales, la personal shopper Emanuela Deola, Fiori Picco, la dolce Alisea, la piccola Maya, il motivatore Gilberto Cristanini, il re del Central Regional Country del Ghana Paul Hagan, la mitica San Suu Kyi). Ho conosciuto in questi 10 anni un territorio mera-
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viglioso, quello dell’alto mantovano, del basso Garda bresciano e veronese, permeato di storia, cultura, saggia imprenditoria, amministrazioni locali di grande disponibilità, enti ed associazioni attente a cogliere la bontà della nostra iniziativa. Abbiamo fatto un grande lavoro di squadra: collaboratori, tipografi, grafici, amministrazione, diffusione, hanno permesso a MantovachiamaGarda di entrare ad ogni scadenza, mensile o bimestrale, nelle case della gente, con l’unico intento di raccontare qualcosa di diverso. Speriamo vivamente di esserci riusciti e con questo intento proseguiremo, finchè il mercato ce lo permetterà, in quello che è un lavoro splendido, ogni giorno diverso, motivante e soprattutto gratificante. Ad Alberto Gazzoli, Alessandra Borghi, Alessan-
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dra Capato, Alessandra Fusè, Alessandra Nodari, Alessandra Andreolli, Alessio Pinza, Alessio Tarpini, Anna Salemi, Antonio Cirigliano, Antonio Scolari, Arianna Daldosso, Barbara Gazzi, Barbara Ghisi, Benedetta Bottura, Carla Parolini, Carlo Rigoni, Carola Pegan, Christian De Micheli, Clarissa Scattolini, Cristina Viviani, Daniele Adami, Davide Marchi, Davide Mattellini, Dario Casali, Doni Ferrari, Don Marco Belladelli, Elena Andreani, Elena Avanzini, Elena Benaglia, Elena Cardinali, Elena Kraube, Eleonora Caffelli, Elide Bergamaschi, Elisa Turcato, Elisabetta Parisi, Elisabetta Romano, Emanuele Salvato, Enrico Maria Corno, Federico Martinelli, Flavia Mari, Flora Lisetta Artioli, Francesca Collet, Francesca Gardenato, Francesca Orlandi, Francesca Pancera, Gabriele Ghisi, Gaetano Chiri, Gastone Savio, Giacomo Gabriele Morelli, Gianluigi Negri, Giulia Vezzani, Giuseppe Sabbadini, Katia Mutti, Irena Vergani, Isolde See-
ber, Lara Ferrari, Laura Negri, Luca Angelini, Luca Tolazzi, Luigi Faccincani, Marco Pettenati, Marco Viviani, Maria Luisa Pasotti, Martina Artoni, Martina Borghetto, Marzia Sandri, Marzio Pecchioli, Matteo Bertaiola, Matteo Vincenzi, Matteo Zapparoli, Michela Toninel, Monica Lucchini, Morello Pecchioli, Nicola Galetti, Nicola Uberti, Paola Artoni, Paola Latini, Paolo Biondo, Paolo Carli, Paolo Ferrari, Paolo Filipin, Paolo Turina, Paolo Moschini, Paolo Vaini, Patrizia Miotti, Rita Bertazzoni, Romano Gandossi, Rosalba Le Favi, Sabrina Cavalli, Sabrina Pinardi, Serena Maioli, Silvano Tommasoli, Stafania Da Silvi, Titta Itala Savio, Titti Mortoni, Valentina Pavesi, Valentina Tomirotti, Valeria Gasperi, Veronica Ghidesi, Vito Bruzzo, Vittoria Bisutti, un sincero GRAZIE!
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AG S.p.A. - Castel d’Ario (MN) - tel. 0376 57001 - info@unical-ag.com - www.unical.eu
IL Direttore
SOMMARIO CARA VECCHIA BISTRATTATA LIRA Errata gestione del passaggio Lira-Euro e sperpero delle finanze sono le cause del crollo del potere d’acquisto degli italiani
una svolta per l’italia?
L’
ultima puntata della grottesca telenovela dei governi italiani vede un nuovo protagonista apparentemente innovativo e determinato, il sindaco (ora ex) di Firenze Matteo Renzi. Definito “rottamatore” per i suoi palesi proponimenti di escludere dai suoi progetti tanti nomi influenti del Partito Democratico, svincolandosi così il più possibile dagli intrecci clientelistici che la politica di lungo corso comporta, Renzi sta cala-
mitando indubbiamente la speranza di una larga fetta della popolazione italiana, nelle categorie sociali più svariate. Già attaccato duramente non solo dagli esponenti dei partiti avversari, ma pure da suoi commilitoni (le autolesionistiche lotte intestine del PD rappresentano ormai il grottesco nel grottesco), tutta questa opposizione può essere interpretata come il timore che il nuovo Ministro del Consiglio possa accaparrarsi eccessivi consensi a scapito altrui.
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La vita futura sotto una campana di vetro Tecnologie eccelse stanno permettendo la realizzazione di futuristiche città isolabili dall’atmosfera Arrivato al governo avendo attaccato tutto e tutti, e dopo aver spianato qualunque ostacolo incontrato sulla strada tra Palazzo Vecchio e Palazzo Chigi, Renzi non poteva certo attendersi che vi fosse qualcuno disposto a porgere l’altra guancia. L’uomo però pare preparato e refrattario a tale ostica accoglienza, più sensibile nel valutare il consenso della gente (che ora c’è), piuttosto che non “il rumore dei nemici”. Riguardo il panorama minato in cui il neo-premier dovrà muoversi c’è da dire che talvolta le situazioni più complesse ed intricate possono essere meglio affrontate proprio da chi ne è meno coinvolto, e questa parvenza di verginità parlamentare di Renzi porta tanta acqua al suo mulino. Come porta pure consenso la sua età: ci troviamo al cospetto del più giovane premier della storia repubblicana e francamente, zuppi dei fallimenti di vecchi gerarchi o di loro mandatari, un po’ di freschezza ed entusiasmo può costituire una novità positiva. Non possiamo attenderci miracoli. Uno Stato dalle casse vuote, con un debito pubblico al 133% , 120 nuove aziende che ogni giorno chiudono i battenti e rigidi parametri fiscali dell’Unione da rispettare, può solo sperare che una maggiore europeizzazione contribuisca ad affrontare le problematiche dei singoli Stati. Per cui, tralasciando le uscite melodrammatiche che via via spuntano sui rotocalchi di prim’ordine, del tipo “Questa è l’ultima spiaggia!”; “Spes ultima dea!”; “Dopo di Lui il diluvio..” , eccetera, prepariamoci ad affrontare le inevitabili nuove tassazioni che ci pioveranno addosso per salvare il salvabile, con la consapevolezza dei danni ben più gravi che investirebbero i nostri patrimoni ed i nostri stipendi se non si riuscisse a rimanere allacciati a questo disgraziatissimo euro a cui siamo ammanettati.
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Cronistoria di un pianeta depredato L’ingente sfruttamento minerario e forestale per i beni di consumo sta alterando l’aspetto e la struttura del Pianeta
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VI DICHIARO MARITI E MOGLI Negli Stati Uniti, secondo un sondaggio, ben 7 americani su 100 sarebbero coinvolti in relazioni poliamorose
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Le acque del Garda per la nazionale paralimpica Tutti i velisti della squadra nazionale delle tre classi paralimpiche riuniti con gli allenatori a Campione del Garda
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MantovachiamaGarda Periodico bimestrale
Marco Morelli
direttore@mantovachiamagarda.it
Registrazione del Tribunale di Mantova N° 01/2011 del 15/02/2011 Direttore Responsabile Marco Morelli
A PARER MIO
Art Director e Progetto Grafico Matteo Zapparoli
LA CIVILTà SI MISURA DALLE CARCERI Delle carceri italiane si parla solo quando l’Europa ci bacchetta per il loro sovraffollamento. L’illuminismo badava all’uomo e lo metteva al centro e mai considerato un numero. Ecco Voltaire: “ Non fatemi vedere i vostri palazzi, ma le vostre carceri, poiché è da esse che si misura il grado di civiltà di una nazione “. E’ ormai da anni, infatti, che il dibattito politico si limita a soluzioni – tampone di breve periodo, per arginare il sovraffollamento delle carceri. In realtà, questo modo di procedere funge da specchietto per le allodole per nascondere le diverse idee di giustizia presenti nel Paese, non solamente nei partiti politici, divisi fra giustizialisti e garantisti, ma anche all’interno sia delle correnti della magistratura
sia della società. Quindi non solo numeri, ma anche e soprattutto persone. I 206 istituti penitenziari italiani, progettati per una capienza massima di 47.709 posti, nel dicembre 2013 ospitavano 62.536 detenuti; erano 14.827 i detenuti in eccesso. In realtà la cifra del “ sovraffollamento reale “ sale a circa 23 mila posti, se si considera che dei 47.709 previsti per legge, più di 6 mila sono inutilizzabili, a causa di lavori di manutenzione o ristrutturazione nelle diverse carceri. Inoltre, i quattro metri quadrati di spazio per detenuto, che la legislazione europea ci imporrebbe, sono un miraggio per chi è recluso in un penitenziario italiano. Al di là delle cifre, rimane significativo il dato: l’Italia è il Paese che occupa il terzo posto
di GASTONE SAVIO
nella classifica delle carceri più sovraffollate dopo la Serbia e la Grecia. Ricordiamo l’esempio più emblematico, il carcere di San Vittore a Milano, progettato per ospitare 800 detenuti, ne contiene circa 2 mila. Il 60 per cento dei detenuti è straniero (perché non li mandano ad espiare nei loro Paesi?), categoria per la quale il tasso di recidività è stimato essere molto alto, quindi fuori e dentro. Le celle sono di otto metri quadrati e contengono 6 o 7 detenuti: lo spazio è così limitato che, pur rimanendo rinchiusi in cella 22 ore su 24, è impossibile agli occupanti stare tutti in piedi contemporaneamente. Il carcere per la società dovrebbe essere, si un luogo di espiazione, ma anche di redenzione. Si può pensare questo in Italia?
Impaginazione Pulsar Lab Pubblicità Morelli Media Partner, Gazoldo degli Ippoliti (Mn) Stampa Arti Grafiche Castello spa Viale Europa 33 Viadana (Mn) Editore: Marco Morelli Via Dante Alighieri 4 Gazoldo degli Ippoliti (Mn) Hanno collaborato a questo numero: Alessandra Capato, Alessandra Fusè, Alessandra Nodari, Alessandra Andreolli, Antonio Scolari, Barbara Gazzi, Barbara Ghisi, Benedetta Bottura, Doni Ferrari, Elena Andreani, Elena Benaglia, Elena Cardinali, Elena Kraube, Elide Bergamaschi, Elisa Turcato, Enrico Maria Corno, Federico Martinelli, Flora Lisetta Artioli, Gastone Savio, Giacomo Gabriele Morelli, Isolde Seeber, Lara Ferrari, Marco Viviani, Martina Borghetto, Marzio Pecchioli, Michela Toninel, Morello Pecchioli, Paolo Carli, Paolo Ferrari, Patrizia Miotti, Rita Bertazzoni, Serena Maioli, Silvano Tommasoli, Veronica Ghidesi,Vittoria Bisutti.
PARLIAMO DI
di GIACOMO GABRIELE MORELLI
Cara vecchia bistrattata lira Uno studio sulla capacità di spesa, in pratica sul potere d’acquisto degli stipendi delle popolazioni nell’area euro, dimostra come le politiche economiche instauratesi con l’Euro abbiano seriamente impoverito i paesi del sud Europa ed in particolar modo bastonato il ceto medio italiano. L’effetto del cambio Euro-Lira entrato in vigore dal primo gennaio 2002, 1 euro per 1.936,27 Lire, invece di un tasso più vantaggioso (secondo autorevoli economisti di circa 1 Euro per 1.300 lire), ha dapprima severamente indebolito le tasche delle famiglie italiane, dimezzandone poi a poco a poco il potere d’acquisto con l’affermarsi di un cambio perverso di 1 Euro= 1000 lire, e non 1936,27, che psicologicamente si è instaurato nella contabilità cerebrale degli italiani. L’assenza della banconota da 1 Euro, che avrebbe corrisposto alle vecchie 2000 (1936,27) lire, e che psicologicamente ne avrebbe accresciuto il rispetto, ha spinto la gente a spendere le monete da 1 Euro e da 50 centesimi di Euro quasi fossero monete da 100 e 50 lire. Così come il prezzo riportato dai cartellini di qualsiasi genere, dal paio di jeans al chilo di patate, è stato per molti anni ingenuamente sottostimato: 20 euro si sono equiparati a 20.000 Lire e non a quasi 40.000. La corretta padronanza del cambio gli italiani l’hanno assimilata col passare degli anni, altro che i 6 mesi di doppio cartellino Lira/ Euro programmati dai geni (plurale di genio) che sopravvalutarono la capacità della popolazione di assuefarsi ai nuovi conteggi! Nel 2012 (ma i dati valgono ancor più oggi) Adusbef (Associazione Difesa Utenti Servizi Bancari e Finanziari) e Federconsumatori sottolinearono gli aumenti sconsiderati avvenuti con la complicità della trascuratezza dei governi, divulgando una lista di cento prodotti confrontandone il prezzo con quello del dicembre 2001, ultimo mese di vita della lira. Alcuni prodotti presentano un costo triplicato come ad esempio le penne a sfera aumentate del 207,7%, o il tramezzino al bar (+198,7%); altri prodotti un prezzo più che raddoppiato, dal cono gelato (+159,7%) alla confezione di caffè da 250 grammi (+136,5%) o un chilo di biscotti (+113,3%); “semplicemente” raddoppiata la pizza (+ 97% e persino la giocata minima del lotto (!!) (+ 97,8%), e via dicendo. Gli osservatori delle associazioni a tutela dei consumatori hanno rilevato anche l’aumento dei costi delle abitazioni, problema primario per le famiglie italiane, sia per acquisto che per l’affitto. Nel 2012 servivano 25 anni di stipendio medio per acquistare un appartamento di 90 metri quadri, che invece nel 2001 costava solo 15 anni di stipendio medio, a conferma del crollo del potere d’acquisto delle retribuzioni degli italiani. E 400mila Lire di affitto erano diventati 400 euro (cioè 800mila Lire). Il forte taglio dei consumi e le
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Errata gestione del passaggio Lira-Euro e sperpero delle finanze da parte dei partiti sono le cause del crollo del potere d’acquisto sofferenze economiche degli italiani, che ha colpito anche il ceto medio ed i redditi che nel 2001 potevano essere definiti “da benestanti”, è dimostrato inconfutabilmente dallo studio Adusbef sulla Capacità di Spesa (Cds). Essa nel 2001 in Italia era pari a 119. A quei tempi era tra le più elevate dei paesi europei, superata da Inghilterra (120), Svezia (123), Austria (126), Danimarca (128) e Olanda (134), ma più elevata di Francia, Germania e Finlandia (tutte tre a 116). Ebbene nel 2012 l’Italia guidava la classifica negativa della capacità di spesa (Cds) ridotta da 119 a 99, preceduta in peggio solo dalla Grecia ( Cds a 75); meglio di noi e stabili Portogallo (Cds 105),
Regno Unito ( Cds a 110), Francia ( Cds a 118) e Belgio a 119; mentre Austria (131), Germania (122), Svezia (129) e Lussemburgo (272) vedevano aumentate la Capacità di spesa. Uno studio del Codacons che fa il punto sui primi 10 anni della moneta unica afferma che da gennaio 2002 a gennaio 2012 la perdita del potere d’acquisto per il ceto medio è stato del 39,7%. Una causa di questa situazione va riscontrata certamente anche nella catastrofica crisi finanziaria mondiale che nel 2008/2009 ha messo al tappeto le economie dei paesi occidentali e da cui, contrariamente ai paesi più organizzati, noi italiani non ne siamo più usciti. La chiusura a catena di migliaia di aziende e la perdita di centinaia di migliaia di posti di lavoro hanno provocato uno sconquasso da cui non si sa come uscirne. Quando un’epidemia seria colpisce una popolazione, i soggetti più robusti non si ammalano o guariscono prima, quelli più deboli stentano a lungo, e qualche sfortunato addirittura soccombe. Certamente l’Italia in questi anni non si è dimostrata un malato robusto, ma i nostri guai interni li conoscevamo già. Il debito pubblico stellare e le casse vuote dello Stato erano realtà già ben note, e la sopra citata crisi finanziaria mondiale è stata una randellata data ad un malato già di per sé grave. Quanto hanno inciso le scelte politiche del passato in questa crisi italiana? Tantissimo! Sin quando c’è stato un governo forte che poteva e sapeva agire l’Italia ha raggiunto livelli di benessere invidiabili sino a raggiungere il 6°-7°posto tra le potenze economiche mondiali. Quando negli anni ’80 le forze politiche si sono bilanciate ed avere al governo una maggioranza si è fatto complicato, i partiti hanno iniziato una corsa allo sperpero per ingraziarsi l’elettorato e mantenere le sedie romane, col risultato di far schizzare il debito pubblico dal 60% al 133% attuale, impiccando lo Stato. L’intervista rilasciata in propo-
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Quanto si guadagna nei Paesi dell’Unione
sito dall’ex ministro Giuliano Amato al giornalista Alan Friedman, riportata un po’ ovunque, è stata un’avvilente (per gli ascoltatori) auto-ammissione di colpa, una sincera ma tardiva denuncia di come la politica, la “casta”, ci abbia affossato. Abbiamo avuto la conferma di come sono andate le cose; che ciascuno alle urne in futuro si sappia regolare! Nel frattempo i lavoratori, quelli che il posto ce l’hanno ancora, hanno a che vedere con stipendi non rivalutati nei confronti dell’inflazione reale (negli anni ’90 era al 6-7% ma occorreva far finta che fosse inferiore al 3% per rientrare nei parametri di Maastrich ed entrare nell’Unione, e così i ritocchi sono stati minimi). Secondo autorevoli stime, col giusto cambio LiraEuro e con la giusta rivalutazione delle buste-paga in base all’inflazione reale gli italiani si sarebbero trovati oggi ad affrontare la crisi economica con uno stipendio di almeno un 30% più elevato,
UNO STUDIO DEL CODACONS AFFERMA CHE DAL 2002 al 2012 LA PERDITA DEL POTERE D’ACQUISTO PER IL CETO MEDIO È STATO DEL 39,7%. una cosa che avrebbe aiutato non poco. Questo avrebbe contribuito pure al risparmio. I nostri genitori e nonni riuscivano coi loro stipendi pure a risparmiare, a comprare una o più case e a lasciarle in eredità ai figli; oggi con lo stesso posto di lavoro, e pur se in famiglia si lavora in
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Le agenzie preposte che riferiscono di retribuzioni più alte all’estero, e beni di consumo meno cari dei nostri, spesso riporta un quadro che rispecchia la realtà. Non è così dovunque, ma certamente il passaggio delle altre monete all’Euro è stato gestito meglio, e le rispettive nazioni ne hanno beneficiato. E’ fuor di dubbio che il potere d’acquisto delle retribuzioni di chi abita nei paesi nord-europei sia più competitivo del nostro. Se si sommano stipendi mediamente più elevati e prodotti tenuti sotto controllo nei prezzi (e non lasciati lievitare come avvenuto da noi), il risultato è una capacità di spesa/risparmio decisamente più ampia. Secondo Bankitalia in Italia gli stipendi dei lavoratori dipendenti sono aumentati in dieci anni solo di 29 Euro “reali”, cioè al netto della concomitante inflazione, il che la dice lunga sulla nostra capacità di spesa nei centri commerciali. L’Italia, secondo le rilevazioni Eurostat riferite al 2011, si collocava in dodicesima posizione nell’area euro, dietro Paesi la cui situazione seria è fin troppo nota, come Grecia, Spagna, Irlanda e Cipro. Il valore dello stipendio medio annuo per un lavoratore italiano di un’azienda dell’industria o dei servizi risulta pari a 23.406 euro, molto meno di quanto si guadagna in Germania (41.100 euro), paese esempio, ma persino meno di quanto si recepisca in Spagna (poco più di 26mila euro) , Grecia e Cipro, con quasi 25mila euro. Più in basso solo Portogallo (17mila), Slovenia, Malta e Slovacchia. Lo stipendio italiano risulta quindi più basso della media europea, migliore solo di quello degli ex paesi dell’Est. La differenza la si nota ancor più nell’ambiente scolastico. Un insegnante di liceo italiano guadagna a fine carriera 38.745 euro lordi annui, contro 47.477 di un francese e 63.975 di un tedesco, qui la differenza è eclatante (fonte Eurydice). Un settore che non conosce crisi in Italia, al top in Europa, è quello politico. I parlamentari italiani sono i più pagati in Europa con uno stipendio lordo mensile che supera i 16mila euro, il 60% in più rispetto alle media Ue (e pure a livello dei Consigli Regionali non si scherza). E’ quanto si legge nella relazione depositata in parlamento dalla commissione presieduta dal presidente dell’Istat, Enrico Giovannini. Se ai 16mila euro si aggiungono vitalizi, agevolazioni e privilegi, si può ben comprendere quanto sia molto più cara la poltrona rispetto all’interesse dei cittadini.
due, si percepisce uno stipendio che permette a malapena di far quadrare il bilancio annuale. Auguriamoci che le attuali forze politiche che si sono assunte la responsabilità di traghettare l’Italia fuori da questa crisi senza precedenti sappiano assecondare, anche con mezzi straordinari e temporanei, le esigenze dell’imprenditoria italiana, che è l’unica a poter garantire posti di lavoro e a smuovere questa situazione di stallo. In gioco c’è il futuro delle giovani generazioni, ma anche la vecchiaia dei meno giovani. Il potenziale dell’imprenditoria italiana è alto, invidiato nel mondo, ci sono ancora carte da giocare, purché gli interessi politici lo permettano. La Lira non c’è più, una svalutazione competitiva per rilanciare commercialmente le nostre imprese non la possiamo più fare e, pur non essendo l’Euro di per sé la causa ei nostri mali, una certa nostalgia per la nostra vecchia e bistrattata Lira l’avvertiamo.
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L’approfondimento
di giacomo gabriele morelli
La vita futura sotto una campana di vetro Vivere sotto un cielo di vetro, di plexiglass, di qualche nuova pellicola trasparente e solida che protegga da un’atmosfera alterata, non più compatibile con la vita. Non si tratta di angoscianti ipotesi futuristiche o di film di fantascienza, è quanto già si sta sperimentando e progettando in alcuni angoli del pianeta. Si stanno materializzando grandiosi progetti che caratterizzeranno le epoche future. Tecnologie e studi finalizzati alla realizzazione di ipotetiche cellule vitali da trapiantare nello spazio, sono e saranno utilizzati per realizzazioni terrene che valorizzeranno le aree in cui saranno insediate. Ne prenderemo in considerazione tre, una semisconosciuta ma già esistente in Inghilterra, una in costruzione nel paese emergente con maggiori potenzialità, la Cina, per poi esaminare il progetto che prenderà vita in una delle zone più inospitali climaticamente della terra, la Siberia Russa. L’Eden Project è un complesso turistico in Cornovaglia nel sud-ovest del Regno Unito, a circa 2 km dalla cittadina di St Blazey e dalla città di St Austell, ricavato nello spazio interno di una
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Tecnologie eccelse stanno permettendo la realizzazione di futuristiche città isolabili dall’atmosfera e dislocate in località problematiche ex-cava di caolinite (alluminio), che oggi ospita al suo interno due delle più grandi biosfere al mondo. All’interno di queste due enormi strutture a cupola in acciaio e materiale plastico si trovano oltre 100.000 piante provenienti da tutto il mondo, che permettono di emulare due biomi molto diffusi, quello mediterraneo e quello tropicale, attraverso un complesso sistema di condizionamento e controllo termico. Il progetto fu ideato dall’ imprenditore angloolandese Tim Smit, un eccentrico personaggio studioso di archeologia e archeologia, nonché musicista. La progettazione e realizzazione fu affidata a primarie società del settore edilizio, in particolare modo alla MERO, incaricata della costruzione delle due strutture semisferiche che avrebbero ospitato i biomi. Eden, iniziato come un sogno nel 1995, ha aperto le sue porte al pubblico nel 2001, e oltre 15 milioni di persone hanno visitato quello che era un pozzo sterile trasformato in una culla della vita, che contiene la botanica mondiale racchiusa nella più sorprendente architettura simbolo dell’ingegno umano. Eden Project ha cambiato la percezione della gente riguardo i potenziali e le applicazioni della scienza. Una volta entrati dall’ingresso principale ci si può dirigere all’interno del complesso tramite percorsi a tema e sentieri tortuosi che conducono e dirigono il visitatore alla scoperta delle sue strutture: il Bioma tropicale, situato nella semisfera più grande, il Bioma mediterraneo situato nella seconda biosfera, il Giardino (un enorme giardino esterno di 13 ettari che ospita a sua volta circa 2.000 tipi di piante e diversi percorsi itineranti), il Core (il centro educativo del complesso, nel cui interno si trovano spazi didattici per l’educazione ambientale), e il Teatro (ossia un spazio coperto adibito per ospitare concerti, esibizioni e attività. Le due biosfere, il cuore del complesso, sono tra loro collegate esternamente. Il Bioma Tropicale copre circa 1,56 ettari per 50 metri di altezza, 110 metri di larghezza e 240 metri di lunghezza. Questa struttura ospita circa 1.100 tipi di piante provenienti dai luoghi tropicali del pianeta. La temperatura interna, a seconda della zona, è mantenuta tra i 18 e i 35 °C con una umidità superiore al 90%. Il Bioma Mediterraneo copre invece 0,654 ettari all’interno della sfera alta 30 metri, e ospita
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1.015 diversi tipi di piante provenienti dai climi temperati del pianeta, dalla California al Giappone. La temperatura in questa biosfera varia dai 9 °C minimo in inverno ai 25 °C massimo in estate, che consente la sopravvivenza di piante più comuni rispetto alle enormi piante tropicali della biosfera precedente. Ingenti sono state le elaborazioni dei terreni a seconda delle tipologie di alberi da trapiantarvi. Le biosfere constano in una struttura tubolare in acciaio, in pannelli esagonali rivestiti in ETFE, una sostanza molto resistente alle intemperie e autopulente impiegato per evitare l’uso del vetro che avrebbe gravato sul peso della struttura e avrebbe necessitato di maggiore manutenzione. Questo strato in EFTE è stato poi sigillato nel perimetro esagonale dell’ossatura in acciaio, e successivamente gonfiato per creare un cuscinetto di grandi dimensioni. Questi cuscini formano una vera e propria coperta termica, più efficace del vetro, e nel caso di foratura di uno di questi cuscini, al contrario di una rottura del vetro, questa può essere facilmente risolta, in quanto vengono prodotte apposite lamine nello stesso materiale che chiudono ermeticamente la foratura. La struttura in acciaio poi è completamente autoportante, quindi non sono presenti supporti interni alle biosfere, e alcuni esagoni sono apribili a seconda delle necessità di temperatura all’interno delle biosfere. Come sopra detto parte essenziale è naturalmente il controllo climatico all’interno. Un sistema informatico controlla e regola continuamente temperatura e umidità all’interno delle semisfere, per mantenerne ottimali le condizioni ambientali. In definitiva una grandiosa opera a fini scientifici che dimostra che disponendo di acqua ed energia si può ricreare la vita in un ambiente isolato dall’atmosfera esterna, permettendo un’esistenza autonoma. Le risorse che il complesso utilizza sono tutte ricavate evitando di gravare su quelle esauribili, cercando di ottimizzare le risorse naturali come Acqua piovana e Sole. Le enormi quantità di acqua necessaria per creare le condizioni di umidità del Bioma tropicale, e per i servizi igienici, sono tutte ricavate sterilizzando acqua piovana che altrimenti andrebbe dispersa nell’ambiente senza essere utilizzata. L’elettricità che il complesso non può generare deve essere acquistata dalla rete, e proviene da un impianto eolico in Cornovaglia. Nel nord della Cina sta sorgendo Tianjin Eco City, il risultato di un accordo di collaborazione tra i governi di Cina e Singapore per sviluppare congiuntamente una città accogliente con spiccati elementi di conservazione dell’ambiente. Progettata per essere pratica e clonabile, Tianjin Eco-città sarà l’espressione della determinazio-
LE BIOSFERE CONSTANO IN UNA STRUTTURA TUBOLARE IN ACCIAIO, IN PANNELLI ESAGONALI RIVESTITI IN ETFE, UNA SOSTANZA MOLTO RESISTENTE ALLE INTEMPERIE E AUTOPULENTE ne di entrambi i paesi sopra citati nella lotta per la protezione dell’ambiente, delle risorse del risparmio energetico , e servire come un modello di sviluppo sostenibile per le altre città della Cina. Ad alimentarla saranno energie pulite, solare, eolica e tecnologie sostenibili come il trattamento delle acque reflue. Il tessuto urbano coprirà 30 km quadrati e ospiterà 350mila residenti, oltre alle aziende. Inaugurata nel 2008, i lavori sono iniziati nel 2012 e termineranno nel 2020. La città avrà una rete di trasporto verde, cioè non motorizzato e pubblico; un sistema elettrico di trasporto ferroviario leggero e ramificato servirà come principale mezzo di trasporto. Una gestione integrata dei rifiuti mirata alla riduzione,
riutilizzo e riciclaggio dei medesimi, ne ridurrà al minimo la problematica. Tutti gli edifici della Eco-città rispetteranno le norme della bioedilizia. L’Eco-città permetterà il 100% di accesso ai disabili. Spazi verdi saranno inframmezzati in tutta la città che, situata in una zona di scarsa piovosità, attingerà una parte significativa del suo approvvigionamento di acqua da fonti non tradizionali come la desalinizzazione dell’acqua marina. Biosfere sul tipo di quelle realizzate a Eden Project completeranno in un futuro più remoto il territorio urbano.
“Ecocity 2020”, addio freddo siberiano Per risanare la zona industriale di Mirniy nella Siberia orientale, si è ideata una nuova città sotterranea costruita in una cava dismessa. Obiettivo del progetto “Ecocity 2020” è quello di realizzare in un enorme cratere profondo 525 metri e dal diametro di circa un chilometro un’intera città ricoperta da un’immensa cupola fotovoltaica. Secondo gli architetti russi progettisti lo scopo è creare una nuova città in armonia con la natura che sia ”al riparo” dalle dure condizioni ambientali della Siberia, caratterizzate da estati brevi e molto calde ed inverni molto lunghi ed estremamente rigidi in cui le temperature arrivano a toccare i 50 gradi sotto zero. Questa città del futuro sarà in grado di ospitare più di 100.000 persone nei suoi tre livelli principali che comprendono zone residenziali ed aree verdi ricreative.
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La zona abitativa, al cui interno i collegamenti sono garantiti da innovative funicolari e altri mezzi di risalita, si trova al primo livello nella parte periferica del cratere, mentre al centro è collocata l’area verde. Dal punto di vista urbanistico, la città sotterranea prevede pure gallerie che scorrono all’interno dei fianchi del cratere fuoriuscendo da essi e collegandosi ai grattacieli tramite connettori, veri e propri passaggi pedonali coperti, costruiti in acciaio e vetro. A seconda del livello delle realizzazioni lungo il cratere i connettori di collegamento tra grattacieli possono svilupparsi anche ad altezze spettacolari. Tutto il progetto è sormontato da una cupola dove sono collocati estesi pannelli fotovoltaici in grado di sopperire in parte alle necessità energetiche delle strutture sottostanti. Insomma, tutte realizzazioni con effetti inediti.
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mantova life&style Cavriana
Mantova
bertagna in grande spolvero
L’Azienda Agricola Bertagna, che da quattro generazioni crea pregiati vini molto apprezzati dagli intenditori, nell’edizione 2014 del Vinitaly avrà un motivo in più per festeggiare. Numerosi sono infatti i riconoscimenti ricevuti nell’ultimo anno, dalla Rosa d’Oro della Guida Vini Plus 2014 con il Monte Volpe Rosso, alle due Medaglie d’Oro del Concorso Internazionale Emozioni dal Mondo-Bergamo con Monte Volpe Rosso e Rosso del Barone. Bertagna ha poi ottenuto dal Gambero Rosso diverse menzioni: due bicchieri per i vini Rosso del Chino, Monte Volpe Bianco e Rosso del Barone, un bicchiere per Monte Volpe Rosso e Alto Mincio Igp Chardonnay. Bertagna sarà presente allo stand B7-Lombardia al Vinitaly. E’ sempre possibile visitare la cantina di Bande di Cavriana (MN), dove il titolare Gianfranco è disponibile per degustazioni dei pregevoli prodotti dell’Azienda.
Castiglione d/ Stiviere
Anche quest’anno il capoluogo morenico aderirà alla Giornata della Terra come importante segno di sensibilizzazione e di presa di coscienza sulle tematiche dell’energia. Il 12 aprile Parco Desenzani ospiterà l’iniziativa strutturata su una serie di postazioni, nell’ambito delle quali scuole, enti, associazioni, agenzie e aziende gestiranno laboratori scientifici, creativi, exhibit, momenti di comunicazione e di informazione. Si prevedranno, inoltre, momenti di animazione e di coinvolgimento di gruppo. L’energia dunque, intesa non solo come risorsa della terra ma anche come energia che deriva dall’uomo. Il tema 2014, è teso a mostrare ciò che nelle scuole è già stato affrontato mediante cartelloni, foto, laboratori e piccole dimostrazioni. Partecipazione è gratuita.
Mantova
agri-imprenditori Al via un nuovo ciclo di seminari gratuiti per giovani imprenditori in agricoltura. Il Mipaaf – Promozione dell’Imprenditorialità Giovanile in Agricoltura – riparte con i suoi seminari per giovani imprenditori agricoli: una serie di incontri da non perdere per essere sempre informati sulle opportunità a favore dell’imprenditoria agricola. L’iniziativa è composta da un ciclo di 10 appuntamenti che si svolgeranno in tutta Italia tra il mese di febbraio e maggio: nella Città dei Gonzaga il circuito approderà il 30 aprile. Per ottenere informazioni sull’iscrizione rivolgersi a: Ministero delle Politiche Agricole Alimentari – Segreteria organizzativa Numero Verde: 800.943242
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Prenderà il via a partire dal 30 aprile, fino al 3 maggio nella città dei Gonzaga, l’evento denominato “Mantovadanza”, volto a ritrovare una nuova forma di espressione per ritrovarsi e unificarsi. Un percorso tra passato e futuro, con le esibizioni di professori, coreografi, danzatori, professionisti ed amatori. Si tradurrà in un avvicinamento con il pubblico, gente di strada, persone che non hanno la possibilità di recarsi a teatro. Mantova è il luogo perfetto per accogliere questa iniziativa. Info:www.mantovadanza.it.
Castel Goffredo
Libri sotto i portici Naturalmente Si parla di energia
Le arti si incontrano tra danza e storia
Ogni prima domenica del mese, è possibile visitare uno dei più grandi mercati di libri del passato (150 bancarelle), ma non solo, denominato “Libri sotto i portici”. Le novità tematiche si susseguono di mese in mese. Un esempio da evidenziare è l’iniziativa legata alla stagione primaverile: la natura si risveglia e domenica 6 aprile, proprio lei farà da protagonista con “Naturalmente”, ovvero una lente sui libri da giardino, fiori, frutti, animali; nonché volumi di erboristeria, di farmacopea, medicina e cura naturale del corpo. In questa occasione non mancherà neppure una particolare degustazione di grana accompagnato dalle mostarde della zona.
Castiglione d/Stiviere
La commedia vermiglia All’interno della stagione di prosa aloisiana, il 12 aprile al Teatro Sociale andrà in scena il saggio-spettacolo proposto dagli allievi dell’Accademia Teatrale Veneta, a cura di Paola Bigatto e Michele M. Casarin , “La commedia vermiglia”. Dopo aver affrontato, nella cornice del Teatro Junghans alla Giudecca di Venezia, l’analisi drammaturgica di testi letterari riguardanti il tema delle ferite e della solidarietà, gli studenti del terzo anno, presenteranno così il frutto del loro lavoro di aspiranti attori. L’esibizione è dedicata all’incontro tra teatro e territorio ed intende valorizzare il portato civile del mestiere dell’attore. Un progetto correlato da eventi satellite durante la settimana che precede lo spettacolo.
Castel d’Ario
Focus sul riso “alla pilota” C’è una vasta porzione del territorio mantovano, quella che si estende tra la sponda sinistra del Mincio e la provincia di Verona, da Roverbella ad Ostiglia, caratterizzata da ampie distese di terra solcate da canali irrigui. E’ la zona delle risaie, della coltivazione del riso. E così una grande manifestazione celebrerà questo piatto gustoso e soprattutto unico nel suo genere: da giovedì 8 a domenica 18 maggio, al via a questa grande rassegna enogastronomica. La qualità tipica della zona è il riso ‘Vialone Nano’, celebrato nella gastronomia locale in piatti come il risotto ‘alla pilota’, condito con salamelle o pesce.
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a cura di Elisa Turcato Volta Mantovana
Mostra dei Vini Passiti Anche quest’anno dall’1 al 4 maggio, il suggestivo borgo morenico si trasformerà nella capitale dei vini passiti italiani e stranieri. La XII edizione dunque sarà ampiamente dedicata ai vini nazionali e a quelli internazionali: ospiti d’eccezione saranno Francia e Ungheria, accompagnati dagli Eiswein tedeschi, dai Passiti Sudafricani, Spagnoli e Porto-
Monzambano
Tutti in piazza per “Fantalibrando”
ghesi. L’evento si svolgerà tra le scuderie, i giardini all’italiana e le sale del cinquecentesco Palazzo Gonzaga, in un’atmosfera ricca di storia, cultura e divertimento. Da non perdere – solo su prenotazione – le degustazioni guidate, dove sommelier e produttori guideranno gli appassionati e non, alla scoperta di sapori antichi, dimenticati, e azzarderanno qualche incantevole e accattivante combinazione con cioccolata, prodotti tipici, dolci e formaggi. Per godersi appieno questa quattro giorni si potrà pranzare all’interno dei giardini con un pasto frugale, godere delle esposizioni di pittura e fotografie, o partecipare a una delle meravigliose visite guidate al palazzo, alle torri e alle nuovissime cantine. Nel corso della kermesse i ristoranti convenzionati proporranno un menù tipico a 25,00. Info: www.vinipassiti.com
Mantova
arriva la Minciomarcia E’ giunta alla sua 41^ edizione la classica stracittadina che si correrà il 7 giugno. Il 2013 ha visto oltre 6mila presenze, vivendo completamente ed in sicurezza la Città dei Gonzaga. Come nelle trascorse edizioni la Minciomarcia punta al coinvolgimento del mondo della scuola. A maggio ogni istituto scolastico, raccoglierà le adesioni alla stracittadina: l’organizzazione ha sempre un occhio d’attenzione riservato agli studenti, che potranno aderire con una quota economica molto contenuta. La partecipazione, unica è pari 5 euro e comprende: numero di pettorale adesivo, ristoro finale, risotto alla mantovana, oltre a vari prodotti offerti da ditte locali. Info: www.uispmantova.it.
Mantova
Mantova Creativa 2014
Torna la rassegna tutta monzambanese in grado di coinvolgere editori, studenti e ovviamente lettori: l’edizione 2014 prenderà il via a partire da sabato 31 sino a lunedì 2 giugno. Nella cornice di Piazzetta delle Arti, un gruppo di microeditori esporrà libri di autori minori non ancora conosciuti al grande pubblico. Mentre non mancherà neppure l’angolo dedicato alle scuole per la consueta mostra dei lavori degli alunni delle scuole primarie e secondarie, arricchita da una sezione di libri per l’infanzia e l’adolescenza.
Sempre all’interno del cartellone eventi virgiliani, spicca “Mantova Creativa 2014”, dal 29 maggio al 2 giugno, la quale ospiterà, in collaborazione con il Parco del Mincio e Tea Spa, la II edizione del Premio “Parco dell’Arte”. Concorso finalizzato alla promozione dell’arte contemporanea insieme alla valorizzazione di una zona di interesse ambientale, limitrofa alla città di Mantova. Gli otto lavori vincitori verranno installati nel parco adiacente alla riva nord-est del Lago di mezzo di Mantova.
castellaro lagusello
borgo in fiore melodia di colori Si alzerà il sipario il prossimo 25 aprile e proseguirà sino al 27 aprile, in uno dei “Borghi più belli d’Italia” che si fregia del riconoscimento della Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, sull’ormai noto “Borgo in fiore”, la mostra-mercato di fiori freschi, piante ornamentali, fiori secchi, piante grasse, aro-
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matiche, bonsai, prodotti agroalimentari e hobbistica. Le vie della piccola frazione monzambanese saranno abbellite con composizioni floreali, aiuole colorate e profumi che i numerosi visitatori potranno ammirare. I vivaisti e i fioristi locali proporranno dunque a turisti, appassionati e cultori del pollice verde le più svariate piante ornamentali, da giardino e da appartamento. Mentre un gruppo di assidui cittadini si impegnerà in un menù costituito da prodotti locali. Le vie inondate da colori e fiori, faranno così da scenografia in questo suggestivo borgo, capace ancora oggi di richiamare alla mente i misteriosi tempi antichi. La manifestazione è organizzata dall’amministrazione comunale di Monzambano e dall’associazione tamburellistica A.S.D. Pasino E.G. Castellaro. Per l’occasione ogni anno viene attivato un bus navetta circolare, che collega la festa dei fiori con la Mostra Nazionale dei Vini Passiti e da Meditazione di Volta Mantovana. Inoltre durante la manifestazione sarà possibilie effetturae visite gratuite della torre di Monzambano e del Palazzo Gonzaga a Volta Mantovana.
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brescia life&style LONATO DEL GARDA
Fiori nella rocca
La straordinaria cornice della Rocca visconteoveneta di Lonato del Garda ospiterà, nelle giornate di sabato 12 e Domenica 13 aprile, la settima edizione di “Fiori nella Rocca”, mostra mercato di piante rare. L’evento accoglierà i più importanti vivaisti italiani e stranieri, appassionati coltivatori e ricercatori di essenze rare, tra cui i più noti produttori di erbacee perenni, rose, peonie, piante aromatiche, medicinali e da orto, agrumi, pelargoni, iris, piante grasse, bulbi, orchidee, clematis, dalie, piante acquatiche e palustri e lavande. La mostra mercato ospiterà inoltre produttori di vasi in terracotta e maiolica artigianali, attrezzi da giardino, arredi e complementi per esterni ed editori di settore e rappresentanti di riviste specializzate. Nel Quartiere della Rocchetta sarà dato spazio anche alle creazioni artistiche e di alto artigianato.
TRAVAGLIATO
Giunge alla sua 35ª edizione, Travagliatocavalli, che continua la sua storia e la sua tradizione con il chiaro intento di rimanere una fiera di importanza nazionale in tutto il settore equestre. Dall’1 al 4 maggio infatti potrete ammirare Monta western (Team Penning, Barrel Racing, Western Dressage), Attacchi (Defilé di Eleganza, Derby e Prova Outdoor tiri a quattro), Cavalli Frisoni, Cavalli Spagnoli con esibizioni di Doma Vaquera e Alta Scuola, e un’anteprima assoluta in Italia con il Primo Festival del Cavallo Lusitano. Non solo: un concorso internazionale per il Cavallo Arabo che vedrà in campo i migliori soggetti europei, Salto in Libertà, Salto Ostacoli e un’ampia area dedicata ai bambini. Ritorna l’intrattenimento con musica country e Line Dance; novità dell’anno saranno stage teorici e pratici e laboratori con i migliori maniscalchi italiani.
POLPENAZZE DEL GARDA
65ª Fiera del Vino Doc Storica manifestazione enogastronomica che giunge alla sua 65esima edizione, in programma il 30/31 maggio e l’1/2 giugno 2014. Evento completamente dedicato alla scoperta ed alla conoscenza dei vini della Valtènesi e ai sapori del territorio. Nata nel 1947 come “Festa del Vino della Valtenesi”, si svolge ogni anno tra le vie del paese. È la festa del vino, ove una ventina di aziende agricole locali offrono la possibilità di degustare i loro vini e anche altri prodotti lacustri. Durante la Fiera si svolge anche il Concorso enologico nazionale Garda Classico DOC e varie premiazioni dei prodotti tipici locali.
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La memoria del corpo Si concluderà il 12 aprile la mostra intitolata “La memoria del corpo” ospitata allo Spazio Arte Duina di Paitone. La rassegna prende spunto dal tema del corpo come luogo di incontro tra anima e materia in cui i segni della vita, l’assortimento di linee frastagliate incise nella pelle divengono le lettere dell’alfabeto segreto che raccontano la storia di ogni uomo. Per maggiori informazioni contattare 0306342296.
ISEO
Rassegna Primavera iseo Il fascino dei cavalli
PAITONE
Si concluderà sabato 19 aprile il ciclo di tre serate dal titolo Rassegna Primavera Iseo che propone un interessante connubio tra teatro e canzone. Quest’ultimo spettacolo che si terrà presso l’Auditorium Antonietti alle 21.00, attinge dagli scritti di alcuni dei nostri migliori cantautori nazionali dagli anni ’70 ad oggi (Gaber, De Andrè, Fissati, Bersani, Guccini, De Gregori, Conte) trasformando e adattando i testi per narrare storie di grande intensità emotiva. Protagonista indiscusso della narrazione è sempre l’uomo. Interprete Matteo Magni il quale interpreta e arrangia canzoni con sapienza e delicatezza inframezzando brevi monologhi.
ROVATO
Mercanti in viaggio Vintage, Handmade, Design e Creatività sono le parole chiave di “Mercanti in Viaggio” che si svolgerà il 12 e 13 Aprile in un’edizione primaverile che intende replicare il successo dello scorso Ottobre, quando quasi 50 espositori e oltre 2200 visitatori hanno regalato un’atmosfera unica, complice la splendida scenografia di Castello Quistini, dimora franciacortina del 1600 famosa per i suoi giardini. Vintage, ma anche riuso e riciclo, con capi di abbigliamento firmati e non, oggettistica, arredo vintage e rivisitato, bijoux fatti a mano, e tanto altro. Mercanti in Viaggio è l’evento dello stile senza tempo, dove si potranno ammirare pezzi unici stimolando curiosità e creatività. Sarà un tuffo nel passato con un tocco creativo moderno.
CAZZAGO SAN MARTINO
Franciacorta in fiore La rassegna botanica della Franciacorta pensa a un futuro di ricerca e valorizza un nuovo angolo di territorio, ricco di fascino e storia: Il Borgo antico medievale di Bornato. La 16ª edizione di Franciacorta in Fiore – Rassegna botanica organizzata dal Comune di Cazzago San Martino in collaborazione con la Pro Loco comunale, che si terrà dal 16 al 18 maggio conferma la volontà di guardare al futuro attraverso qualità e innovazione. Un concorso di garden design per soluzioni avanguardistiche raccoglierà il nuovo spirito della rassegna che si pone come traguardo il passaporto per i grandi festival europei.
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a cura di elena andreani ISEO
5° Festival dei Laghi Oltre alla consueta presenza di operatori pubblici e privati provenienti dagli specchi d’acqua italiani, dall’1 all’11 maggio, è prevista la partecipazione di delegazioni di esponenti di una decina di laghi europei coinvolti nel progetto “nEUlakes” (Network of European Lakes). Il Festival iseano proporrà convegni, incontri inter-
ISEO
Pedalata enogastronomica
nazionali di studenti, mostre, conferenze, attività culturali e manifestazioni sportive. Dal 9 all’11 il clou della manifestazione è con “Bontàlago”: i vicoli del borgo di Iseo, le piazze e le vie che si affacciano sul Lago si animeranno per una kermesse che metterà in vetrina l’eccellenza della produzione enogastronomica dei centri che si affacciano sui laghi. Coloro che si immergeranno nell’atmosfera romantica lacustre degusteranno specialità tipiche del luogo con la possibilità di visitare musei e opere d’arte. Avranno l’opportunità di acquistare prodotti tipici difficilmente rintracciabili: dall’olio dell’Isola Polvese sul Transimeno alle prelibatissime sardine essicate di Montisola; dalle fragole del Lago di Nemi ai vini rossi del Lago di Chiusi.
TREMOSINE
Giochiamo insieme a S-ciapì Nel giorno della Santa Pasqua, il comune di Tremosine con la collaborazione di Associazioni locali organizza la festa dello “S-ciapì”. La festa nasce da una antica tradizione popolare locale e vede come protagoniste le uova (sode) appositamente decorate con infusi d’erbe o di scorze. Il gioco consiste nel tenere in mano un uovo sodo mentre l’avversario lo colpisce con un altro uovo. Vince chi riesce a mantenere integro il proprio e a rompere quello dell’altro: lo “sconfitto” deve consegnare l’uovo al “vincitore”. Il gioco ha mantenuto intatto il sapore antico e semplice della tradizione e catapulta i partecipanti in un contesto ormai passato dove la gente si sapeva divertire con poco.
CILIVERGHE DI MAZZANO
Vintage tra i Musei Torna il 16, 17 e 18 maggio la sesta edizione di “Vintage a Villa Mazzucchelli”, la mostra mercato dedicata all’esposizione e alla vendita di capi di abbigliamento e oggetti d’epoca, modernariato e antiquariato. Questa edizione primaverile si svolgerà negli spazi della splendida Villa settecentesca di Ciliverghe di Mazzano. Sarà una occasione imperdibile per acquistare pezzi unici (abiti, accessori, bijoux, libri, occhiali e oggetti d’arredo), immersi nel fascino di ambienti elegantemente strutturati nei quali si potrà anche godere di una pausa-relax tra uno spuntino, un brunch e un aperitivo nel wine-bar.
Il primo maggio potrete partecipare alla prima “Pedalonga”, una divertente, e per i più pigri, faticosa pedalata tra il Lago d’Iseo e la Franciacorta, che non avrà come obiettivo solamente lo sforzo fisico ma anche deliziosi momenti di ristorazione nelle varie attività ricettive che predisporranno dalla colazione ai break e al pranzo dei menù per tutti coloro che vorranno deliziare il palato. Il numero massimo di partecipanti è di 75, a 38 € per persona, per iscrizioni contattare 340/3962095.
ROVATO
giardinaria protagonista nel mese delle rose È in programma Sabato 24 e Domenica 25 Maggio la nuova edizione della mostra mercato organizzata dall’Associazione Florovivaisti Bresciani tra gli splendidi giardini di Castello Quistini in Franciacorta. Dopo il successo dell’edizione passata che ha registrato 2500 presenze, l’Associazione Florovi-
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vaisti Bresciani, organizzatrice dell’evento mostra mercato, ha fissato le date della nuova edizione. Nel mese delle rose che dominano i giardini del famoso castello lo spettacolo si arricchirà di produttori, garden, artigianato e arredo da esterni, per un’immersione totale nel mondo del verde. “Giardinaria” mette in mostra il meglio del florovivaismo, dell’arredo da giardino, di prodotti e attrezzature per il proprio angolo verde, per un’apoteosi di colori e profumi. Non mancheranno esemplari e rarità di succulente e cactacee, rose in vaso antiche, moderne, inglesi e ad alberello, peonie e ortensie di diverse varietà, orchidee da interni e da giardino, stagionali e vivaci perenni, piante rare e officinali. I giardini di Castello Quistini metteranno in mostra uno degli spettacoli più affascinanti della Primavera: la fioritura di oltre 1500 varietà di rose da collezione tra antiche, moderne e inglesi immerse tra ampi spazi verdi e angoli nascosti di giardino accompagnando il visitatore nel bellissimo labirinto di rose, un labirinto all’italiana suddiviso per aree che identifica la storia della rosa fino ai giorni nostri.
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verona life&style ERBEZZO
FESTA DEL MONTE VERONESE
Domenica 25 maggio si svolgerà la 24ª Festa del Formaggio Monte Veronese D.O.P, realizzata in collaborazione con il Consorzio per la Tutela del Formaggio Monte Veronese D.O.P. Nel bel borgo di Erbezzo, immerso nelle verdi alture della Lessinia, potrete degustare le migliori selezioni delle tre tipologie di formaggio locale: a latte intero, d’allevo e di Malga. La festa è anche un’occasione per una sfida tra casari: nell’arco della giornata, infatti, verrà assegnato il premio al “Miglior Monte Veronese DOP” , con successive degustazioni guidate che ne esalteranno le qualità principali. Sono previsti anche laboratori didattici per bambini, dove i più piccoli potranno approcciarsi all’arte della trasformazione del latte in formaggio, imparando le varie fasi della caseificazione divertendosi. Per informazioni: www.comune.erbezzo.vr.it
verona
Cantine aperte è, dal 1993, uno degli eventi enologici più importanti d’Italia. In molti visitano le cantine socie del Movimento Turistico del Vino che aderiscono all’iniziativa, e che offrono agli ospiti la possibilità non solo di degustare ed acquistare, ma anche di scoprire i segreti dell’arte enologica. I produttori sono soliti organizzare cene a tema e spettacoli per ravvivare l’atmosfera. Quest’anno le porte si apriranno al pubblico domenica 25 maggio: si può passare la giornata in un’azienda a Soave, Montecchia di Crosara, Custoza, Bardolino, Garda, Lazise, Cavaion. Per info: www.movimentoturismovino.it
ANGIARI
I LOVE ASPARAGI Da una cinquantina d’anni a quest parte l’itinerante fiera dell’Asparago, che inizia ad aprile e termina in quel di giugno, tocca molti comuni veronesi, soprattutto nella zona della Bassa. Dal 28 maggio al 1 giugno sarà il turno del comune di Angiari, considerato uno dei maggiori produttori nazionali di asparago grazie soprattutto ai terreni sabbiosi che permettono una migliore coltivazione di questa pianta decisamente richiesta sul mercato e dei suoi germogli. Un’occasione unica per scoprire come utilizzare al meglio questo saporito ingrediente, ideale per molte e varie ricette. Per info: tel. 044297007.
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PRIMAVERA IN FIORE Parte quest’anno una nuova iniziativa: Villafranca ospiterà la prima edizione di questa manifestazione florovivaistica. Il 26 e 27 aprile dalle ore 8.00 alle ore 19.30 le vie del centro storico si riempiranno di molti espositori provenienti da tutta Italia. Garantita la presenza non sono di floricoltori ma anche di esperti di vari settori come agricoltura ed artigianato. Importante area dedicata ai macchinari e alle attrezzature da giardinaggio. Ingresso libero. Per info: tel. 056943664.
PASTRENGO
GRAN BALLO IMPERIALE cantine aperte
VILLAFRANCA
Anche quest’anno a Pastrengo grandi danze per rievocare lo splendore dell’epoca austriaca. Dalle 16.00 in poi di Domenica 27 Aprile ritrovo in Piazza Municipio per scatenarsi a ritmo di valzer, mazurka, quadriglia e polka. Chiunque si senta gentiluomo o dama di corte e possieda un vestito o un costume che richiama le mode della Vienna dell’800 è il benvenuto. Il ballo fa da cornice ad un altro importante evento: mercoledì 30 Aprile si terrà una cerimonia ufficiale per celebrare l’anniversario della “Carica dei Carabinieri” che rese celebre Pastrengo durante la prima guerra d’indipendenza. Per info: www.prolocopastrengo.it
SANGUINETTO
TORO allo spiedo e PALIO DELLE CONTRADE Le strade di Sanguinetto si animeranno anche quest’anno dal 22 al 25 Maggio, in occasione di questa fiera paesana giunta ormai alla 28° edizione. Quattro giorni di festa volti a promuovere con divertimento le tradizioni culturali e soprattutto enogastronomiche della zona. La Fiera infatti permette ad espositori di allestire una mostra all’aperto mostrando i propri prodotti agricoli, artigianali e commerciali. I due momenti imperdibili sono come ogni anno la cottura del Toro allo Spiedo e il Palio delle Contrade, dove dame e cavalieri in costume rievocheranno l’epoca medievale nella fossa del castello. Ogni sera spettacoli e danze con lotteria finale. Ingresso gratuito. Per info: www.festadeltoro.it
BARDOLINO
PALIO DEL CHIARETTO Dal 30 maggio al 2 giugno: sono queste le quattro giornate di fine primavera che vedranno il lungolago ospitare numerosi stand. Le cantine di Bardolino offrono degustazioni del vino Chiaretto Classico, immediatamente riconoscibile dal colore rosato, dal profumo delicato e floreale e dal sapore secco che si abbina perfettamente a pesce, carni bianche e risotti. Ideale anche per un aperitivo in riva al lago. A fare da cornice all’evento, verrà allestito un mercatino dell’artigianato e soprattutto gastronomico, e non mancheranno intrattenimenti musicali. Per info: www.bardolinotop.it
n. 2 Aprile-Maggio 2014
a cura di martina borghetto VERONA
ripartiamo dal disarmo “In piedi costruttori di pace” gridava don Tonino Bello, voce profetica della nonviolenza, in Arena a Verona nel 1989 invitando migliaia di donne e uomini di buona volontà riunite nell’anfiteatro ad unirsi contro l’assurdità di ogni guerra, per denunciare che la produzione e il commercio delle armi sono una grossa violenza alla giustizia e un atten-
COLOGNOLA AI COLLI
AL VIA LA 58ª SAGRA DEI BISI
tato gravissimo alla pace. Nei 25 anni trascorsi da quell’Arena di pace, molto lavoro è stato fatto individualmente e collettivamente per resistere alla logica della guerra e promuovere tante iniziative pacifiche: il movimento per la pace e la nonviolenza è cresciuto, ma molto ancora resta da fare. In Arena a Verona il 25 aprile ci saranno tutte le persone, le associazioni, i movimenti della pace, della solidarietà, del volontariato, dell’impegno civile. Un appello ai politici di sostenere cammini di nonviolenza attiva e a chi vi parteciperà di assumersi la responsabilità di essere parte del cambiamento che si vuole vedere. Alex Zanotelli, direttore di Mosaico di pace. Efrem Tresoldi, direttore di Nigrizia. Elisa Kidanè, direttrice di Combonifem. Mao Valpiana, direttore di Azione nonviolenta.
valeggio sul mincio
laboratori del riuso Si sono svolti nelle scuole di Fumane e Valeggio s/M in provincia di Verona i laboratori del riuso che insegnano ai ragazzi a realizzare creazioni artistiche a partire da materiale di riciclo. Un concorso di creatività e cura dell’ambiente dal titolo “Tremenda voglia di vivere” per cui i gruppi di ragazzi si sfideranno a colpi di energia creativa in un clima di sano protagonismo giovanile all’interno della scuola primaria e secondaria di primo grado. I laboratori sono inseriti all’interno del progetto “Sfida l’Energia” promosso dalla Fondazione Centri Giovanili Don Mazzi con l’obiettivo di sensibilizzare il mondo scolastico in merito alle tematiche dello sviluppo sostenibile.
SAN PIETRO IN CARIANO
A SPASSO CON LA MAGNALONGA Voglia di una passeggiata in relax in una giornata tiepida? La Magnalonga è l’occasione ideale. Domenica 27 aprile si parte per affrontare un percorso lungo 10-12 chilometri volto a sottolineare la bellezza della Valpolicella e le sue tradizioni enogastronomiche. Suddiviso in numerose tappe, in ognuna di esse si potrà assaggiare una specialità abbinata ad ottimi vini locali. Una particolare tappa è dedicata ai produttori forestieri. Il ricavato dell’evento verrà devoluto ad attività benefiche. Per info e iscrizioni consultare il sito www.magnalonga.com
Dal 18 al 22 maggio i cortili di Villa Acquadevita ospiteranno l’evento enogastronomico che vede come star principale il pisello Verdone Nano, legume rinomato in tutta Italia per il colore intenso e la forma rotondeggiante. Ingrediente base di famose ricette tipiche del veronese come “Risi e Bisi” o “Lasagne coi Bisi”, queste prelibatezze saranno protagoniste di un menù speciale, immancabilmente accompagnato da un bicchiere di Soave o di Valpolicella. Per info: www.comunecolognola.it
BEVILACQUA
SENTIRSI CASTELLANI PER UN’intera GIORNata Spettacoli e rievocazioni storiche vi aspettano nella XIV edizione della Grande Festa Medievale. Il bellissimo Castello di Bevilacqua apre le porte a grandi e piccoli sabato 5 e domenica 6 aprile, per farvi fare un viaggio all’indietro nel tempo fino al 1300. Sabato 5 alle ore 19 è possibile parte-
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cipare, previa prenotazione, alla cena medievale, mentre domenica 6 la Grande Festa avrà inizio alle ore 10,30 con possibilità di effettuare una visita guidata al Castello. Attorniati da dame e messeri in costumi d’epoca, si potrà assistere agli intrattenimenti offerti da giullari, maghi, alchimisti, sbandieratori, giocolieri e uomini sputa fuoco. Chiunque voglia provare un’esperienza nuova avrà la possibilità di cimentarsi in attività tipiche medievali come il tiro con l’arco, la scrittura gotica, o la lavorazione di metalli, cuoio e cere. Nel chiostro gli ospiti verranno intrattenuti da dei musicisti, mentre nel parco esterno verranno allestiti un vero e proprio accampamento militare con tende e armi e un mercatino degli antichi mestieri. Momenti clou della festa sono sicuramente la rievocazione della battaglia del 1405 ed il suggestivo incendio del Castello. Sono previste tariffe ridotte per anziani over 70 e bambini al di sotto dei 10 anni. Per maggiori informazioni su costi e prenotazioni consultare i siti www.castellobevilacqua.com oppure www.festamedievale.com
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6.7.8.9 Aprile Veronafiere
L’Evento
INTERNAZIONALIZZAZIONE, BUYER, EXPORT, BIO E FORMAZIONE. QUESTE LE PAROLE CHIAVE DEL 48° VINITALY
di VITTORIA BISUTTI
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l più grande salone mondiale dedicato al vino e ai distillati si conferma il punto di riferimento più dinamico e qualificato per la promozione commerciale e culturale di questi prodotti sui mercati globali. Vinitaly, infatti, possiede la capacità di attrarre a Verona oltre 50mila operatori esteri da 120 Paesi con specifiche iniziative per favorirne l’incoming, unita ad un format che si rinnova di edizione in edizione. Novità assolute di quest’anno, che si sviluppano sul doppio binario di una crescente internazionalizzazione e una particolare attenzione al panorama delle produzioni biologiche, sono Vininternational, International Buyers’ Lounge e Vinitalybio. Vininternational - International Wine Production, rende per la prima volta organica la presenza degli espositori esteri all’interno di un padiglione che ne ospita più 70 dai principali Paesi produttori. L’International Buyers’ Lounge, con Taste and Buy, è invece la nuova area per il b2b wine&spirit dedicata a operatori esteri selezionati presenti in fiera, al fine di favorire relazioni e scambi commerciali. Al debutto anche Vinitalybio, realizzato con la collaborazione di FederBio: salone specializzato riservato ai vini biologici certificati. L’intento è quello di valorizzare le produzioni enologiche che seguono le norme del regolamento UE, e di rispondere a una precisa domanda del mercato, in particolare nei Paesi del Nord Europa, dell’America del Nord e dell’Estremo Oriente. Oltre alle iniziative pensate per l’incontro di domanda e offerta, Vinitaly per quattro giorni torna ad essere un importante momento formativo e culturale, con un ricco programma di degustazioni
VINITALY AND THE CITY Vinitaly and the City è il Fuori Salone di Vinitaly, seconda edizione di una manifestazione dedicata a tutti gli appassionati del buon cibo e del buon vino, in programma al Palazzo della Gran Guardia di Verona domenica 6 e lunedì 7 aprile dalle 17.30 alle 23. Il visitatore, con un ingresso di 15 euro, può combinare quattro diverse degustazioni. Un evento da non perdere, per un’esperienza organolettica a tutto tondo.
guidate, convegni, presentazioni di ricerche e indagini di mercato, utili per l’aggiornamento professionale e per essere informati sulle ultime tendenze dal mondo del vino. In contemporanea, come ogni anno, si svolgono Sol&Agrifood ed Enolitech, i due saloni che completano l’offerta di Vinitaly con l’eccellenza del
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VINITALY, SOL&AGRIFOOD, ENOLITECH TUTTO PER IL WINE&FOOD DI QUALITÀ Novità assolute di quest’anno, PROTAGONISTI 50MILA OPERATORI ESTERI DA 120 PAESI, sono Vininternational, international Buyers’ Lounge e Vinitalybio
food e delle tecnologie per la viticoltura, l’enologia e l’olivicoltura made in Italy. In tutto tre manifestazioni per una vetrina internazionale unica che fa dell’agroalimentare di qualità il proprio punto di forza: un comparto che vede l’export italiano protagonista con 33 miliardi di euro nel 2013, di cui 5 totalizzati dalla filiera vinicola e 1,3 da quella olearia. Con lo scopo di aumentare la visibilità degli espositori e di potenziare gli scambi commerciali, è stato adottato un nuovo layout del quartiere fieristico dopo gli ampliamenti e le ristrutturazioni realizzate da Veronafiere negli scorsi anni. Ciò ha permesso anche di dare organicità alla presenza degli espositori esteri, quasi tutti riuniti da quest’anno nel nuovo padiglione ‘i’ denominato Vininternational, collocato tra il padiglione 11 e Sol&Agrifood. Vininternational non è una semplice vetrina, infatti oltre agli allestimenti degli espositori sono previsti un’area tasting per degustazioni dedicate ai buyer e spazi di incontro per gli affari. Già confermata la presenza di vini provenienti dai principali Paesi produttori di vino, tra questi Francia, Australia , Sud Africa, Nuova Zelanda, Ucraina, Azerbaijan, Argentina, Cile, Spagna. Le aziende di Russia, Slovenia, Usa già presenti negli scorsi anni rimangono rispettivamente nei padiglioni 12, 6 e 3 per tradizione.
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NUOVO LAYOUT DEL QUARTIERE FIERA Nuovo layout del quartiere fieristico per la 48ª edizione di Vinitaly. Cambia infatti la numerazione di alcuni padiglioni, dopo le ristrutturazioni e gli ampliamenti realizzati da Veronafiere negli ultimi anni: in particolare, il pad. 7B diventa 8, mentre i padiglioni 8, 9, 10 e 11 diventano rispettivamente 9, 10, 11 e 12. Questa scelta permette di organizzare meglio anche la presenza degli espositori esteri, che saranno riuniti nella nuova area denominata VinInternational, nel padiglione I (I come international) allestito tra il padiglione 11 e Sol&Agrifood. L’organizzazione di questo nuovo spazio espositivo prevede, oltre agli allestimenti degli espositori, un’area tastiting dove realizzare degustazioni dedicate ai buyer e luoghi per gli incontri di affari. Tra i Paesi esteri presenti sono già confermate le presenze di Francia, Australia , Regno Unito, Russia e Slovenia. Per alcune regioni il numero di padiglione rimane invariato: Emilia-Romagna (pad. 1), Sicilia (2), Trentino (3), Veneto (estesa, vista la posizione di principale produttore di vino in Italia nei padiglioni 4, 5 e in parte dell’ex 7b ora 8), Alto Adige e Friuli Venezia Giulia (6), Marche (7). Da qui in poi cambia la numerazione con Basilicata, Calabria, Molise, Sardegna e Umbria ad occupare il padiglione 8, la Toscana nei padiglioni 9 e D, il Piemonte nel 10. Il padiglione 11 ospita la Puglia e la nuova area Vinitalybio, mentre nel 12 rimangono Vivit, e le cantine di Abruzzo, Valle d’Aosta e Liguria. Come tradizione, la Lombardia occupa il secondo piano del Palaexpo, il Lazio il padiglione A, la Campania il B. Nella galleria tra i padiglioni 2 e 3
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viene allestita per la prima volta l’Enoteca International Buyers’ Lounge, destinata ad ospitare i workshop di Taste&Buy. Il servizio b2b, già disponibile per le Regioni fin dal 2006, si apre dal 2014 alle singole aziende espositrici, per incontrare importatori, distributori e ristoratori esteri selezionati da Veronafiere provenienti dai principali mercati esteri, anche sulla base delle preferenze indicate dagli espositori nel questionario di “Customer Satisfaction Vinitaly 2013”. Nel layout fieristico, vengono confermati il padiglione C per Sol&Agrifood e il padiglione F per Enolitech. Oltre a questi spazi espositivi, - Vinitaly offre le tensostrutture delle Cittadelle della Gastronomia e le sale per le degustazioni. Nel suo complesso il quartiere di Veronafiere ha una superificie lorda di 309.000 metri quadrati, dei quali 152.000 coperti.
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IL VINO BIOLOGICO PROTAGONISTA Vinitalybio è il nuovo salone specializzato dedicato ai vini biologici certificati, nato dall’accordo siglato tra Veronafiere e FederBio. Si tratta di un progetto per valorizzare la produzione enologica certificata secondo le norme del regolamento UE n. 203/2012 sulla produzione e l’etichettatura del vino biologico, entrato in vigore il 1° agosto dell’anno scorso. Vinitalybio è un marchio Veronafiere ed è realizzato in collaborazione con FederBio, che verifica il rispetto dei requisiti degli espositori italiani ed esteri produttori di vini biologici. «Il progetto – spiega Ettore Riello, presidente di Veronafiere – risponde alla logica dell’Ente di innovare continuamente i propri prodotti per adeguarli ai cambiamenti del mercato. Vinitalybio è una grande occasione di visibilità per le cantine biologiche italiane che rappresentano il 6,5% del vigneto nazionale con 53 mila ettari coltivati, ponendo l’Italia al secondo posto per estensione a livello mondiale. L’Italia, inoltre, con una quota del 13% rappresenta il terzo esportatore di vini bio negli Stati Uniti». «Grazie al progetto Vinitalybio – afferma Paolo Carnemolla, presidente di FederBio – abbiamo l’opportunità di dare finalmente visibilità e voce al vino biologico certificato, che rappresenta l’unica garanzia per chi intende acquistare un vino ottenuto secondo i principi e le rigorose normative dell’UE in materia di biologico. La sua forza è quindi proprio nella certificazione, affidata a partire dalla coltivazione delle uve e fino all’imbottigliamento a organismi terzi, espressamente autorizzati dal ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali.
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Questo è l’unico requisito indispensabile per partecipare alla manifestazione e sul rispetto del quale FederBio supporta Veronafiere con apposito personale e verifiche mirate. La certificazione biologica è del resto ormai riconosciuta a livello internazionale pure fuori dall’UE, dunque è un’opportunità straordinaria anche per il vino italiano per migliorare ulteriormente il proprio posizionamento sui mercati». «Con l’entrata in vigore nel 2012 del regolamento sulla produzione biologica anche per il vino – spiega Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere – , abbiamo colto l’occasione per adeguare alla normativa europea la nostra offerta fieristica, dando uno spazio distinto alle produzioni certificate. Come tutte le iniziative che mettiamo in campo per le rassegne, anche Vinitalybio è pensato per favorire il business e per questo l’accordo con FederBio prevede un’attività di incoming per portare a Verona buyer provenienti dai mercati più interessanti per il consumo di vini biologici, in particolare Germania, Svizzera e Paesi Scandinavi». Vinitalybio si configura come uno spazio espositivo ben identificato all’interno del padiglione 11, che ospiterà produttori italiani ed esteri.
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VIVIT, STORIE DI VINO E VIGNAIOLI Vini artigianali sempre più protagonisti a Vinitaly, con l’ulteriore specializzazione del salone Vivit Vigne Vignaioli Terroir. Nato nel 2012, prima dell’emanazione del regolamento comunitario sul vino biologico, Vivit inizialmente accoglieva, oltre ai vini artigianali, anche quelli ottenuti con metodi biologici e biodinamici che non potevano ancora essere certificati. Ora che ai vini biologici certificati viene dedicato il nuovo salone Vinitaliybio, Vivit può dirsi veramente il luogo che racchiude le tante sfaccettature della creatività, della complessità e della diversità
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del fare vino e dell’essere contadini. Un mondo, quello dei vini artigianali, difficile da catalogare proprio perché espressione dell’individualità e del personale rapporto che ogni produttore ha con la propria terra. Anche i numeri sono piccoli: solo l’1,64% della superficie vitivinicola italiana che, con una resa ad ettaro inferiore a 30 quintali di uva – cioè meno della metà della media - contribuisce con lo 0,74% alla produzione enologica nazionale. Si tratta di quasi 670 mila ettari per circa 320 mila ettolitri (fonte: Servabo - Il vino ‘naturale’, 2013). Ma se la resa ad ettaro è inferiore alla media, il valore della produzione è superiore, grazie alla condivisione, da parte dei consumatori che ricercano e acquistano i vini artigianali, dei valori etici espressi dai produttori e delle loro storie individuali. Tante le storie di vite e di vita, accumunate però dalla convinzione che il mantenimento della fertilità sia il primo dovere dell’agricoltore. Una piccola produzione, ma che suscita grande interesse tra gli operatori commerciali del settore, come dimostra il successo delle prime due edizioni di Vivit. La presenza dei produttori artigianali a Vinitaly ha proprio il significato di farsi conoscere, così da entrare nei canali distributivi classici ed arrivare a un pubblico di consumatori più ampio. Sono 140 gli espositori di questa edizione del salone ospitato nel padiglione 12; molti quelli nuovi rispetto alle precedenti edizioni, per una rotazione che permette nel tempo di dare visibilità a un numero maggiore di aziende. Tra questi, oltre a francesi e sloveni, una delegazione di dodici produttori provenienti dalla Geor-
gia, presenti a Verona grazie a un finanziamento del proprio Governo. La loro peculiarità è quella di produrre utilizzando orci di argilla di circa 1.000 litri, chiamati kvevri, che vengono interrati e sigillati con argilla e cera d’api e che garantiscono la fermentazione del mosto e la successiva maturazione del vino in condizioni di microssigenazione e temperatura ideali. Non si tratta però di archeologia enologica, ma della continuazione di una tradizione millenaria mai interrotta in questo Paese, dove la produzione di vino ha visto la propria nascita.
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5.6.7.8 Maggio Parma
L’Evento
I DATI PIÙ RECENTI DELL’EXPORT DI SETTORE RIMANGONO POSITIVI. STANNO ANDANDO DELUSE, TUTTAVIA, LE SPERANZE DI UN’ACCELERAZIONE DEL PASSO ESPANSIVO DELL’EXPORT 2013
CIBUS 2014, LA FIERA DELL’ALIMENTARE ITALIANO di Vittoria Bisutti
una manifestazione dinamica ricca di eventi
l’
importanza delle problematiche del retail ha portato gli organizzatori di Cibus, Fiere di Parma e Federalimentare (l’associazione confindustriale dell’alimentare), a dare ad esse ampio spazio a Cibus 2014, che si terrà a Parma dal 5 all’8 maggio 2014. Particolarmente rilevante in questa direzione il workshop sulla leva promozionale nel mondo della distribuzione, organizzato dall’Università di Parma e dalla Nielsen. “Questa 17° edizione di Cibus sarà molto speciale – ha spiegato Elda Ghiretti, Cibus Brand Manager, Fiere di Parma – perché capitalizzerà lo straordinario lavoro svolto durante i Cibus Market Check in Europa e nel Mondo: tutti i distributori e i retailers chiave dei principali mercati saranno presenti per consolidare e sviluppare le relazioni di business con il made in Italy alimentare e gli espositori - dopo questi 12 mesi di business matching on site – saranno particolarmente numerosi e preparati per utilizzare al meglio la nostra piattaforma fieristica e di marketing”. Diverse le novità di Cibus 2014: Cibus Bollicine,
LA STRATEGIA PER CONQUISTARE I vari MERCATI ESTERI I dati più recenti dell’export di settore rimangono positivi – ha dichiarato Filippo Ferrua, Presidente di Federalimentare – stanno andando deluse, tuttavia, le speranze di un’accelerazione del passo espansivo dell’export 2013, dopo il +6,9% registrato nel 2012, a compensazione della caduta inarrestabile del mercato interno. E’ la conferma delle difficoltà del settore a svincolarsi dalla stretta della crisi. Da qui la validità della tradizionale scelta strategica di Federalimentare di organizzare, assieme a Fiere di Parma, ‘Cibus 2014’, alla ricerca di ogni possibilità di contatto e6diDicembre-Gennaio ogni spunto di sviluppo e 2013 sostegno della proiezione n.
Cibus Land, un focus sull’innovazione commerciale innovativa ed il travel retail, una completa ristrutturazione dell’area dolce, nel layout e nei contenuti. “Cibus Bollicine”, realizzato da Fiere di Parma in collaborazione con LM di Luca Maroni, è uno spazio espositivo realizzato nel Padiglione 7 – Palacassa che presenta la grande varietà degli spumanti italiani, con aree tematiche dedicate ad abbinamenti col cibo ed i dolci, dimostrazioni, degustazioni e workshop. “CibusLand” è un’iniziativa che si terrà nelle strade di Parma per mettere in relazione le aziende espositrici, i protagonisti food and beverage del territorio, i cittadini ed i visitatori di Parma. Nel Parco Ducale verranno aperti gli stand delle aziende alimentari interessate ad un marketing engagement con i consumatori e quindi una location ideale per happy hour e street food. Non lontani dal Parco saranno dislocati il vino di Sense of Wine e la birra artigianale di MicroMalto. CibusLand sarà collegata alla fiera e si terrà in due week end a cavallo della fiera. Forte dei numeri dell’edizione precedente (2300 espositori, 63mila visitatori professionali,
export-oriented delle imprese italiane, soprattutto PMI”. Per assicurare il successo dell’internazionalizzazione del food made in Italy va chiarito come penetrare i mercati esteri, come aiutare le piccole e medie imprese ad entrare in queste dinamiche, quali mercati sono promettenti e per quali prodotti. “Dobbiamo esser capaci di capitalizzare all’estero, in tempi brevi, le nostre competenze distintive – ha sottolineato Antonio Cellie, Amministratore Delegato di Fiere di Parma – realizzando alleanze con gli operatori leader nei mercati obiettivo. La nostra joint venture con la Fiera di Colonia é una best practice: in 12 mesi abbiamo garantito ai nostri espositori la massima visibilità su un mercato strategico come l’Asean grazie ad un accesso privilegiato alla fiera thailandese Thaifex, che con i suoi 1500 espositori é la più grande e visitata fiera dell’Asia. Le prossime tappe di Cibus/Anuga sono Cina e Sud America, sempre all’interno di eventi leader.
Numerosi gli eventi e le iniziative speciali: si va da Alma Caseus, il concorso dedicato alle aziende del caseario organizzato dalla Scuola di Cucina ALMA a MicroMalto, lo spazio dei birrifici artigianali; da CibusBio con sui si darà rilievo alla produzione biologica italiana al progetto Free From per valorizzare i prodotti senza glutine, senza lievito e senza lattosio; da Cibus Frozen che presenta il mercato dei surgelati e dei ready meal fino al workshop sullo Store Brand in collaborazione con l’Università di Parma per analizzare il branding distributivo. Cibus ospiterà anche la 4° edizione di Pianeta Nutrizione & Integrazione, forum sulla sana nutrizione che coniuga seminari scientifici interdisciplinari con una sezione espositiva. Tra le novità spicca “Cibus nel Dettaglio” un’iniziativa volta a valorizzare il dettaglio alimentare tradizionale.
Tutti i distributori e i retailers chiave dei principali mercati saranno presenti per consolidare e sviluppare le relazioni di business con il made in Italy alimentare 120mila mq espositivi), Cibus 2014 sarà suddiviso per categorie merceologiche nelle seguenti aree: - Chilled, Dairy, Deli, Cold, Meat - Frozen - Grocery e Confectionary - International, Typical and Regional - Beverages - Pianeta Nutrizione & Integrazione L’ingresso a Cibus è aperto al SOLO pubblico dei professionisti del food, retail e Ho.Re.Ca nazionale ed estero Info: www.cibus.it
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15.16.17.18 Maggio Brescia
L’Evento
Tante le novità, tra cui il percorso con varianti e nuove tappe, e un giorno in più di gara attraverso i centri storici delle più affascinanti città d’Italia
MILLE MIGLIA 2014 LA CORSA PIÙ BELLA DEL MONDO di Paolo Carli
DA VELOCITÀ A REGOLARITÀ
c
on l’avvento delle trentaduesima rievocazione storica, si rimette ufficialmente in moto la macchina organizzativa di quella che Enzo Ferrari ha definito “la corsa più bella del mondo”. Un importante sforzo economico e logistico - di cui si rende ancora una volta protagonista 1000 Miglia S.r.l. - grazie al quale, giovedì 15 maggio, la città di Brescia tornerà ad accogliere l’entusiasmo degli appassionati e il rombo delle vetture storiche in partenza dalla tradizionale pedana di Viale Venezia. Un’edizione, quella del 2014, che, come la precedente, intende mantenere inalterato lo spirito della Freccia Rossa, con ancor maggior attenzione alla tradizione di questa grande Corsa. Per questo, la Mille Miglia 2014 sarà improntata al rispetto degli aspetti storici e sportivi, alla sobrietà e alla sicurez-
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La Mille Miglia “vera”, di velocità assoluta, dal 1927 al 1957, per 24 edizioni, ha attraversato la Penisola generando entusiasmo e ammirazione sconfinati za, ma con tante novità, sempre nel rispetto di questa leggendaria manifestazione sportiva. Le principali modifiche rispetto all’edizione 2013 riguardano il percorso e, di conseguenza, il programma: la prossima Mille Miglia durerà un giorno in più, con l’aggiunta di una tappa, da percorrere la domenica mattina fino all’arrivo a Brescia. Dopo la partenza, il tracciato resterà invariato fino a Vicenza, dove le vetture punteranno verso nord, in direzione Marostica e Bassano del Grappa. La prima tappa si concluderà a Padova, con la carovana che pernotterà a Thermae Abano Montegrotto, da dove il venerdì mattina partirà la seconda tappa destinazione San marino, Riccione, Loreto, L’Aquila, per un passaggio che assumerà carattere simbolico, e passerella finale nel cuore di Roma. Sabato 17 maggio, l’inizio della terza tappa sarà identico a quello degli scorsi anni, con i consueti passaggi a Ronciglione, Viterbo, Radicofani e Siena, località molto legate alla Mille Miglia ed amatissime dai partecipanti. In seguito, il roadbook indicherà una svolta a sinistra, verso Volterra, Lucca e Pisa, prima di affrontare, come nel 1947 e 1948, i Passi della Futa e della Raticosa, fino a Bologna, dove gli equipaggi pernotteranno nel centro storico, da dove ripartiranno poi la domenica mattina. La quarta tappa, mai disputata in precedenza, prevede il passaggio a Reggio Emilia, a Modena e a Mantova. L’arrivo a Brescia, domenica 18 maggio avverrà poco prima dell’ora di pranzo, con le premiazioni nel pomeriggio.
Per chi non è un esperto di queste cose ricordiamo che i modelli di vetture ammessi, per regolamento, a questa gara di regolarità a cronometro sono quelli dei quali almeno un esemplare abbia preso parte - o abbia completato l’iscrizione - ad una delle edizioni di velocità dal 1927 al 1957, anno nel quale un gravissimo incidente nei pressi di Mantova portò il Governo italiano a proibire le gare di velocità su strada per motivi di sicurezza. La carovana e composta di ben 430 vetture, quando il numero era stato rigorosamente bloccato a 375 sino a due edizioni fa. Poi probabilmente la difficoltà nel dire troppi no alla pioggia di richieste d’iscrizione (la quota per ogni equipaggio è di € 7.000) che ogni anno si riversa sui tavoli degli organizzatori, ha consentito l’allargamento del numero dei partecipanti.
BILANCIO DI GESTIONE FORTEMENTE IN ATTIVO Pur in un periodo non certo facile per l’economia la Freccia Rossa non ha perso un grammo del suo fascino, continuando ad attirare sponsor, licenziatari, business partner, partecipanti ed appassionati. Non è un caso dunque che presentato il bilancio di 1000 Miglia S.r.l. si possano scorrere cifre assai positive. Ricavi pari a sei milioni di Euro, l’utile lordo (EBIT) di oltre un milione e mezzo di Euro e l’utile netto di oltre 60.000 Euro. Tra questi dati da sottolineare che 1000 Miglia S.r.l. ha versato all’Automobile Club di Brescia l’importo di 1.200.000,00 Euro, cioè 150.000,00 Euro in più di quanto ricevuto annualmente nelle precedenti cinque edizioni.
INFORMAZIONI www.1000miglia.it
n. 2 Aprile-Maggio 2014
pagina pubblicitaria 235x330-Caprtur.pdf
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17/03/14
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ASSOCIAZIONI
La prima associazione mantovana rivolta ai Paesi dell’Estremo Oriente Tra origami, corsi di lingua e viaggi di gruppo
ORIENTE CHE PASSIONE IN VIAGGIO TRA DRAGHI E KIMONO di Vittoria Bisutti
IL MONDO ORIENTALE PER GRANDI E PICCINI
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l nome è quello delle bambole tradizionali della regione di Tohoku, nel nord del Giappone. Ma kokeshi è anche un associazione culturale del mantovano nata da una grande passione, un amore folgorante per tutto ciò che è Oriente. Due elementi,quest’ultimi, che hanno spinto Elisa Sanguanini a fondare l’Associazione Kokeshi, nata tre anni fa. Tradizioni, scrittura, cultura, lingua ma anche aspetti particolari come la tecnica dell’origami (l’arte giapponese di piegare la carta) e la vestizione del kimono, sono alcune delle proposte che offre l’associazione assieme a serate a tema, degustazioni di tè orientale, seminari, laboratori per bambini e adulti, manifestazioni come OrientiAmo e viaggi di gruppo. «La mia passione per l’Oriente – spiega Elisa Sanguanini – nasce dalla voglia di conoscere nuove culture e dall’amore per i viaggi. Da quando sono stata in Thailandia più di dieci anni fa per la prima volta, ho capito che era il mondo perfetto per me. Oramai l’Oriente fa parte della mia vita e sono spesso in trasferta, sia per diletto che per lavoro.
L’Oriente è più vicino Se il prezzo è low cost Affrontare un viaggio in Oriente a un prezzo ragionevole negli ultimi tempi sembra sempre più difficile: online sono molte le offerte che partono da un prezzo basso per poi scoprire che la lista del “non incluso nel pacchetto” è molto lunga, e il rischio di rimanere delusi è molto alto. «L’associazione Kokeshi organizza viaggi low cost da un anno spiega Elisa Sanguanini, Presidente e responsabile organizzativa di tutte le attività – e riusciamo a tenere i prezzi competitivi perché pur avvalendoci
n. 6 Dicembre-Gennaio 2013
Proprio in questi giorni ripartirò per il Giappone con un gruppo e sarà la quarta volta in meno di un anno. A luglio, invece, le mie vacanze consisteranno nell’affrontare il sogno di ogni viaggiatore con lo zaino sempre in spalla: la Transmongolica, il treno che da Mosca attraversa tutta la Russia, la Mongolia e arriva a Pechino. Potrete seguire tutto il mio viaggio sul sito dell’associazione www.associazionekokeshi.it».. Da una passione nasce un lavoro: è così che l’associazione è cresciuta nel tempo e, attualmente, oltre che in vari Comuni del mantovano, la medesima è attiva anche fuori provincia ad esempio con i corsi di giapponese a Villafranca Veronese e gli workshop di origami presso la Fabriano Boutique di Verona e Venezia. Ma la novità è che l’associazione propone anche laboratori per bambini: «Spesso le scuole ci chiamano per realizzare progetti interculturali. Al giorno d’oggi è sempre più frequente che le classi abbiano all’interno bimbi di altre culture, soprattutto cinesi e indiani, e attraverso giochi e laboratori aiutiamo i bambini italiani a capire le diversità culturali che ci possono essere; capita anche di
agenzie viaggio che ci supportano tecnicamente non andiamo nelle grandi catene alberghiere extra lusso. D’altronde la filosofia dei nostri viaggi (e dell’Associazione stessa) è quella di far conoscere la cultura del posto, quindi, pur garantendo livelli di pulizia adeguati per i nostri standard, soggiorniamo negli hotel locali e ci muoviamo con i mezzi pubblici come fa la gente quotidianamente». I prossimi viaggi in programma sono dal 5 al 19 luglio il Tour in Giappone “Tanabata e Matsuri” in cui si visiteranno Osaka, Tokyo e Kyoto durante il periodo dei più importanti e colorati festival giapponesi; a ottobre è già prevista la Cina con Pechino, Xi’An, Suzhou e Shanghai, e per finire durante il periodo delle festività natalizie il tour del Rajasthan in India. Info: www.associazionekokeshi.it
L’appuntamento degli appassionati della cultura orientale non può essere che OrientiAmo, la manifestazione che si tiene annualmente nel Centro storico di Mantova. Spettacoli, seminari, degustazioni di tè, kimono, arti marziali, giochi tradizionali, area benessere sono state alcune delle attività proposte nella prima manifestazione del Nord Italia a trattare della cultura tradizionale dei Paesi dell’Estremo Oriente. Se le prime edizioni sono state un successo, la nuova edizione sarà quella della svolta: una nuova location, un nuovo grande supporto logistico e un nuovo nome per la nuova edizione di OrientiAmo che si chiamerà Fiera d’Oriente. Dai festeggiamenti del Capodanno Cinese tornerà lo spettacolo dei Draghi, della Danza del Leone e del Kung Fu Shaolin, dal Giappone i tamburi Taiko, e in più le nuove aree giochi tradizionali, incontri con autori, anteprime di manga, anime e molto altro ancora. Info: www.orientiamo.it e www.festadoriente.it
Tra geisha, kimono, origami, viaggi di gruppo e corsi di lingua Cina e Giappone visti da vicino con l’Associazione dedicata ai Paesi dell’Estremo Oriente dare supporto per le difficoltà linguistiche». Per questo motivo l’associazione propone anche corsi di lingua: «C’è una grande differenza tra chi frequenta un corso di lingua cinese e chi di giapponese: la prima la studia chi ne ha bisogno per motivi lavorativi, mentre il giapponese è spesso un hobby che deriva da una passione, in particolare da manga e anime. E’ un mondo che commercialmente parlando è un vero e proprio business, ma è una cultura talmente diversa dalla nostra che per farne parte deve esserci, alla base, una grande passione».
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INTERVISTE speciali
“Sono una sostenitrice attiva del Cesvi, una ong di Bergamo laica e indipendente che opera per la solidarietà mondiale. Si impegnano per tenere lontani i giovani da prostituzione e sfruttamento”
CRISTINA parodi Che felicità fare del bene
di lara ferrari
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a un sorriso grande così stampato sul bel viso Cristina Parodi, perché ha appena visto sfilare la ‘grande’ di casa, come chiama Benedetta, la sua primogenita, a Milano Moda Donna. Quando la incontriamo la prima volta è da Max Mara, impeccabile, piena di charme in quel modo delicato che piace sia agli uomini sia alle donne. La telegiornalista piemontese beniamina degli italiani dal 1992, quando ha assunto la conduzione del nascente TG5 di Enrico Mentana, diventandone un’icona, convince in un modo trasversale (piace a un pubblico di tutte le età) ed è una habitué delle passerelle: ci dirà perché le ama così tanto. Intanto si gode un momento eccezionale. La figlia al debutto nella fashion week, il marito Giorgio Gori, produttore televisivo e già direttore di Canale 5, oltre che ex spin doctor di Matteo Renzi, ha vinto le primarie per il candidato sindaco del centrosinistra a Bergamo, e lei, Cristina, che ha concluso la prima fortunata serie di ‘Così lontani così vicini’, il nuovo programma di Rai1 che conduce insieme ad Al Bano, riconfermato per l’anno a venire. Meglio di così... Trasmissione che ha usato un linguaggio inedito rispetto ai tradizionali programmi d’intrattenimento della rete ammiraglia Rai. I conduttori escono dallo studio per andare lungo le strade percorse dai protagonisti delle loro storie, per portarli al ricongiungimento con i parenti. Alla soglia dei 50 anni (guardatela, difficile immaginare una donna che li porti meglio), la signora del telegiornalismo italiano accetta di parlare di sé con i lettori di MCG. Partiamo dalla moda. Ci siamo appena incontrate nel parterre di un noto marchio del Made in Italy. L’essere chic le viene naturale. Anche alle figlie, mi sembra. «Angelica è ancora piccola, ma Benedetta la maggiore ha esordito come modella alla settimana della moda per il brand Next Generation ed è stato molto emozionante per me vederla lì. La moda è una passione e un lavoro, ma sostanzialmente un gran divertimento. Quando posso la seguo con attenzione, mi piace andare a curiosa-
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re dietro le quinte, le tendenze, cercare di capire anche di più. All’esterno pare essere soltanto un mondo frivolo, ma in realtà è proprio una voce importante della nostra economia, dove svolge un ruolo fondamentale. Tante volte mi è capitato di venire nelle vostre zone, in Lombardia e in Emilia, ricche di aziende di settore». Com’è stato l’approdo di Benedetta in passerella? «Era interessata a provare. L’hanno presa all’agenzia Elite. Io credo che alla sua età (ha 17 anni) sia giusto misurarsi col mondo del lavoro, ma iniziare quando non sei una top è molto faticoso, devi farti le ossa, costruire daccapo una carriera in un ambiente dove non ti conoscono. Lei è molto portata. Mi ha colpito la sua naturalezza e spontaneità, considerato che era la prima volta». Cristina, lei ha sempre voluto fare la telegiornalista? «No, avevo tutt’altre idee in testa da ragazza (sorride). Ho studiato Lettere Moderne, mi sono laureata in Storia dell’Arte. Durante l’Università ho cominciato a lavorare da giornalista per pagarmi una parte di studi. Ho iniziato nel mondo dello sport. Fino a 18 anni ho praticato tennis a livello agonistico, poi sono entrata a Odeon tv con un programma sportivo. Il calcio, che io non ho mai amato, ha rappresentato il mio start-up di lavoro poi sono passata alle news. La trasmissione con Al Bano ha avuto uno straordi-
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nario successo. Non era scontato, considerando le incertezze dello start e anche il fatto che il modulo somigliasse in prima battuta a Carramba. Lei che cambiamenti e conferme darebbe al programma? La tv è un mondo difficile, è difficile debuttare con un programma nuovo. Non si poteva sperimentare molto, così ci siamo appoggiati a un format straniero, che abbiamo riadattato con la casa di produzione Magnolia scommettendo su un linguaggio diverso rispetto a quello che ha sempre utilizzato la prima rete del servizio pubblico. La gente la dovevi abituare, non è facile cambiare usi e costumi, per un programma basato sui sentimenti, profondo, e girato on the road. Invece è andato molto bene. In fin dei conti gli ospiti che arrivano, le storie che raccontano partono dalle loro vite reali, da dove vivono, nelle loro case. Insieme abbiamo fatto emergere legami che non sapevano di avere». Quindi, se fosse un’autrice? «Manterrei sicuramente il tipo di linguaggio, l’impronta tutta in esterno, molto sincera e molto fresca. Cambierei invece qualcosa nell’impostazione delle storie. Cercando di renderle più diversificate l’una dall’altra. Lavorerei meglio su passaggi e meccanismi, la prima edizione è stata fatta veramente di corsa, con tre o quattro storie da sviluppare. Mi piace però il senso di far trovare le persone. In realtà è un programma totalmente privo della spettacolarizzazione che contraddistingue altre tra-
smissioni. Le persone sono normalissime e tutto si svolge in modo più snello e più veloce». Dietro le quinte com’è? Quali sono le sue passioni forti? «A me piace molto viaggiare. Appena ho tempo libero mi piace prendere e andare a visitare posti nuovi». Li organizza o segue l’istinto? «No, sono più randagia. Oppure parto con qualcun altro che li organizza al posto mio» (ride).
Viaggi da turista? «Non solo, mi piace fare del bene, aiutare gli altri attraverso spedizioni in terre disagiate. Sono una sostenitrice attiva del Cesvi, una ong di Bergamo laica e indipendente che opera per la solidarietà mondiale. E’ nata nel 1985 e opera in 24 Paesi del mondo. Ho iniziato a conoscerli e apprezzarli, è da tanto tempo che lavoro per loro, credo nelle campagne che perseguono. Sono diventata una loro ambasciatrice perché vanno dove c’è un problema da risolvere e cercano di lavorare con persone del posto, forti di un solido Know how e credendo nello sviluppo del territorio. Operano principalmente nel Sud del mondo, in Africa combattono l’Aids e sono stati tra i primi a mandare medicine, permettendo a mamme affette da Hiv di partorire figli sani. Affrontano la piaga della mancanza dell’alimentazione attraverso le case del sorriso e si impegnano per avviare i giovani, altrimenti destinati a un futuro di criminalità, verso un lavoro serio, tenendoli lontani dalla prostituzione e dallo sfruttamento. Sono fiera di aiutarli». Dopo che è stata parte di tante redazioni importanti, le piacerebbe passare lei dall’altra parte? Quella del capo? «Se avessi una redazione di giornale io? No, io non sono una leader, mi conosco. Mi piace avere il mio lavoro da organizzare, ma non saprei governare una redazione». Suo marito è in corsa per le amministrative di maggio, a Bergamo. «Sì e speriamo che possa essere sindaco per la sua città, io glielo auguro. E’ molto bravo». Che farà adesso? Progetti imminenti? «È in uscita un manuale di moda, un mio libro dal titolo ‘Sei perfetta ma non lo sai’ per Rizzoli, da metà aprile. Do consigli di stile per vestirsi nelle varie occasioni della vita a seconda delle caratteristiche del proprio fisico. Suggerimenti che vengono dalle mie esperienze, è naturale». Se la cava bene in cucina, dove ha partecipato con la sorella a match gastronomici. Un’arte anche per lei? «Cucina? No, quello è il campo di Benedetta!! Io so fare l’indispensabile». Grazie Cristina, buona giornata! «Grazie a voi. E auguri per i vostri 10 anni. Bel segno in un momento di crisi nazionale per l’editoria».
Cuore di mamma, ha assistito al debutto della figlia Benedetta a Milano Moda Donna: “Quanta emozione”. In tv è la conduttrice del fortunato “Così lontani così vicini”
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FESTIVAL FAMILLE DE LA RUE Il festival internazionale Artisti di Strada ”Famille De La Rue”, che si terrà Sabato 3 e Domenica 4 Maggio nel centro storico di Mantova, sta suscitando grande curiosità e attesa tra i mantovani. L’iniziativa parte dall’associazione culturale no profit Arte Dell’Assurdo, che dando vita al Festival si propone di valorizzare il territorio di Mantova tramite performance ed eventi culturali artistici interattivi in luoghi all’aria aperta quali giardini, chiostri, piazze, strade coinvolgendo artisti provenienti da tutto il mondo, di comprovata professionalità e talento, adatti a manifestazioni pubbliche e private, proponendosi di incrementare la conoscenza e la partecipazione a tutte le forme artistiche, con un occhio particolare alle tematiche sociali di Mantova e provincia. Concentra dunque la sua attenzione su interventi volti ad intercettare un pubblico variegato di grandi e piccoli, offrendo uno spettacolo d’intrattenimento con talenti poliedrici come ventriloqui, circensi, madonnari, clowns. Verrà portato per la prima volta a Mantova un festival dedicato all’arte di strada e alla sua creatività, in grado di far presa sul pubblico, che per la prima volta potrà assistere gratuitamente a degli spettacoli dall’incredibile forza simbolica. L’Associazione si impegna inoltre a realizzare, nel corso dell’anno, eventi collaterali, come incontri, laboratori, esposizioni di arte visiva, performance, legati a tematiche sociali. A presiedere l’associazione è l’artista Annalisa Venturini, coadiuvata da un team di professionisti: Giovanna Felice (Vicepresidente e Tesoriere), Monica De Mitri (Segreteria Organizzativa), Nicolò Barretta (Addetto Stampa), Margherita Magri (Responsabile Relazioni Estere), Mariangela Ra-
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schini (Responsabile Marketing) e Giulia Santi (Curatrice di eventi artistici). Il festival internazionale “Famille De La Rue” desidera riunire artisti con le stesse affinità per rendere l’arte di strada conscia dei suoi rapporti con la Storia e ospitandola in giardini, chiostri, edifici storici, piazze, strade e luoghi sconosciuti e normalmente chiusi al pubblico. Proprio in virtù del fatto che Mantova è una delle poche città che si presta a far da cornice ad un evento così particolare e unico nel suo genere. Questo progetto diverrà un fiore all’occhiello della città per indurre le persone a sentirsi coinvolte in un unico e grande spettacolo. Questa città è un patrimonio culturale da salvaguardare e poter dar vita a questo festival della creatività è un’occasione da non perdere. Così come saranno irrinunciabili tutti gli altri eventi che verranno sviluppati per mantenere vive le inossidabili tradizioni di Mantova. Tutti gli spettacoli proposti saranno gratuiti e fruibili da tutti.L’evento, promosso dall’Associazione Arte dell’Assurdo, gode del patrocinio del Comune di Mantova e della Provincia di Mantova. Associazione Arte dell’Assurdo Via Cavour 80, Mantova info@artedellassurdo.it
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news
Questione di Stili 2014 Ci piace sottolineare, nel 10° anno della nostra attività giornalistica, il Premio giornalistico Sabrina Sganga - Questione di Stili 2014.Un Premio riservato a giornalisti (professionisti, pubblicisti, praticanti e allievi delle scuole di giornalismo) fotografi, attivisti e operatori del campo della comunicazione, nei settori della carta stampata, radio, televisione, cinema documentario e nuovi media. Sabrina Sganga ha lavorato per più di quindici anni come giornalista di Controradio, emittente toscana del circuito Popolare Network. Ha lavorato lungamente sugli “stili di vita”, ossia
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sulla necessità di ridurre e cambiare i consumi in una logica di giustizia sociale, di tutela dei diritti, di salvaguardia dell’ambiente. Il suo impegno è stato rivolto al racconto della trasformazione, dando voce a tutti coloro che hanno messo in pratica esperienze significative di “altra economia” o scelte di vita originali e capaci di aprire strade nuove. Il premio intende valorizzare e promuovere le attività di ricerca, indagine giornalistica, reportage, nell’ambito del consumo critico, degli aspetti sociali e ambientali della produzione, del risparmio responsabile, degli stili di vita ispirati a principi di mutualità, sostenibilità, solidarietà, delle forme di impegno individuale e collettivo finalizzato al superamento di situazioni di degrado sociale e ambientale legato al consumo e alla produzione. Il premio si articola in due sezioni: La prima sezione intende selezionare e premiare, con un contributo massimo di 5000 (cinquemila) Euro, indagini e servizi da realizzare in uno degli ambiti sopra descritti: l’indagine o il servizio deve essere realizzato secondo un cronoprogramma approvato e deve essere finalizzato all’informazione gratuita, tramite carta stampata, filmati, servizi radiofonici, nuovi media. Si tratta dunque di un premio volto a promuovere, incoraggiare e sostenere un progetto giornalistico legato ad una scoperta, una intuizione che merita di essere approfondita, conosciuta meglio e raccontata. Lo spirito di questo premio è riassunto nella volontà di promuovere una nuova cultura dell’informazione (e una nuova identità del giornalista o mediattivista che sia) capace di contribuire alla trasformazione virtuosa dei nostri stili di vita, non rimanendo ancorati al carro delle parole d’or-
Sabrina Sganga
dine di moda oggi, ma tentando ancora lo sforzo di anticipare i tempi.Per questa sezione non sono previsti limiti legati all’uso dei media. La seconda sezione, che vedrà un premio di 1000 (mille) Euro, riguarda invece il miglior servizio fotografico realizzato e pubblicato nell’anno 2013 in uno degli ambiti sopra descritti. La scadenza per entrambi è il 16 maggio 2014. Presidente della Giuria è Francuccio Gesualdi. Membri: Stefano Floris, Camilla Lattanzi, Luigi Lombardi Vallauri, Vera Sganga, Marco Quinti, Rossano Ercolini, Annalisa De Luca, Oliver Haag. La Direzione organizzativa è composta da: Anna Meli, Marco Imponente, Filippo Del Campana, Raffaele Palumbo, Laura Piccioli. Per informazioni: info@premiosabrinasganga.it
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protagonistI
Giulio Comboni
Dal progetto Homerus alla classe Skud 18
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ome velista di 4.70 della squadra militare veleggiava sulle acque del Lago di Bracciano, quando viveva in Lussemburgo solcava le acque dei laghi di Costanza e di Ginevra e surfava anche sulla Mosella. Ma è sul Lago di Garda che ha imparato a conoscere la vela, frequentando fin da piccolo il Circolo Vela Gargnano. E anche questa passione, unita all’amore per Domenica e al legame con la sua terra, lo riporterà a casa. Nel 1981 Giulio sceglie di lasciare il lavoro in una banca d’affari, proprio negli anni in cui molti giovani rincorrono il benessere occidentale sognando un lavoro come il suo. “Mi basterà un’ora di conversazione per capire che poche scelte risultano così azzeccate”. Apre una scuola di surf a Moniga, si dedica alla coltivazione di ulivi, colture orticole e piccoli frutti e 10 anni fa, l’apertura di un agriturismo con 8 posti letto. E naturalmente la vela. Mi racconta di quando nell’81, a 23 anni, entra nell’equipaggio di Farrneticante, dove si forma la sua esperienza nella classe libera. Indica un poster alla parete e ricorda quando da una sua provocazione ad un amico progettista inglese nasce Stravaganza, di cui è stato il primo team manager. Ed è stato guardando il lago, che un giorno vede le vele rosse e bianche di Homerus, associazione
di alessandra andreolli
Una storia di vela come costante di una vita, ma capace di spostare i riflettori al cambiare dei suoi protagonisti Onlus dedicata all’insegnamento della vela ai non vedenti. Era il 1996, quando inizia a collaborare come volontario. Dopo 6 mesi è vicepresidente. “Mi sono piaciuti i ragazzi e loro hanno apprezzato il mio apporto tecnico” dice. Starà con loro per 17 anni. Tra gli interrogativi, il passaggio da scuola a regata: per gareggiare serve una flotta di barche. Homerus ne possedeva solo due. A meno che…”lo fanno in coppa America, perché non possiamo farlo anche noi. E fu cosi che il match race, con la sua semplicità di un primo ed un ultimo posto, approda in questo ambiente”. Insieme svilupparono il metodo Homerus di regata autonoma: due barche portate da non vedenti gareggiano intorno ad un percorso di boe acustiche. L’application di richiesta per farlo diventare sport paralimpico fu inoltrata dall’IFDS all’ IPC che la respinse, ma il metodo da Bogliaco è arrivato in Australia, in Inghilterra e ora sono 11 le nazioni che lo hanno adottato. Si sofferma su un’immagine scattata a Perth. “Questa fotografia di Gigi, Alessandro e Elisa ha
vinto il premio di comunicazione in barca”. Con Luigi Bertanza ed Elisa Bardella nel 2009 vince il Mondiale IFDS in Nuova Zelanda. Sempre amico di Homerus, dal 2011 Giulio è tecnico federale della classe Skud 18 e allena Marco Gualandris e Marta Zanetti. “Lo Skud 18 è una barca a bulbo con randa, fiocco e gennaker, classe paralimpica di disabili motori, un doppio misto obbligatorio: almeno un componente dell’equipaggio presenta disabilità gravi, di 1 o 2 punti” spiega. “E deve esserci almeno 1 donna a bordo”, come gli piace definirlo, un machismo al contrario. Marco Gualandris va in barca da 10 anni, ottenendo già buoni piazzamenti ai mondiali su 2.4; più
homerus project, grazie alle vele colorate Marrone antico in alto e bianco in basso e riportanti il logo Homerus, i ciechi sono riconoscibili su di una barca a vela, analogamente a quanto accade quando li si vede con il bastone bianco per strada. Come è noto le imbarcazioni a vela hanno la precedenza su tutte le altre, salvo eccezioni, come nei canali e nei porti e pertanto, laddove le imbarcazioni a vela non hanno la precedenza, queste sono acque proibite per i ciechi, i quali dovranno qui essere accompagnati da un vedente. La prima scuola è sorta sul Lago di Garda; il successo dell’iniziativa è stato immediato. Homerus è un’associazione no profit.
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“Mi piaceva il lavoro in Lussemburgo, adrenalinico. Ma non si può vivere in attesa del venerdì sera per caricare il surf sull’auto e andare alla ricerca di una qualsiasi pozzanghera ove poter aprire una vela. Qui vedo il lago, sale il Pelèr ed esco a fare due bordi”
recente è la passione di Marta Zanetti che approccia lo skud nel 2010 con background conoscitivo – il compagno è un atleta di 2.4 – ed entusiasmo. “Nessuna differenza a livello tecnico, è sempre vela, ma con alcuni accorgimenti per gli allestimenti a seconda della disabilita’. Traverse colorate per facilitare ipovedenti a mappare la coperta, sedili di go kart basculanti con inclinazione regolabile per migliorare le prestazioni, per un timoniere disabile, lo “skudiero” come lo chiamano scherzosamente”. Giulio approda allo Skud quasi per caso. “Nel 2010 un amico, Beppe Devoti, tecnico della classe Sonar, non poteva andare a Medemblik, in Olanda, per il tentativo di qualificazione di un equipaggio per i Giochi Paralimpici 2012 e l’ho sostituito. L’equipaggio è arrivato 7°e 6° nazione”. Fu assunto dalla FIV. Altra qualifica per i Giochi, l’anno successivo, stavolta con lo Skud: a Weymouth, Gualandris e Zanetti, arrivano 5° in classifica come 4° nazione, con un risultato ancora migliore di quanto servisse per classificarsi ai giochi. “Ho cavalcato quell’entusiasmo e quello che avevamo fatto insieme non era passato inosservato” continua. La federazione lo riconferma fino all’anno seguente la fine dei giochi. Gualandris e Zanetti arriveranno al 5° posto alla Paralimpiadi di Londra 2012, miglior risultato della vela italiana alle Paralimpiadi di sempre e 2° posto ai mondiali 2013 a Kinsale in Irlanda. Sull’ipad, un’immagine di Carlo Croce, presidente ISAF e FIV che premia Gualandris e Zanetti ai mondiali in Irlanda. Giulio si perde nel commento del video di un allenamento come fosse ancora lì, sul gommone d’appoggio. “Questa è un’ammaina notevole di Marta, qui sul Garda, prima dei mondiali. E che giro di boa!” mentre nel video in sottofondo si sentono le grida di Giulio “Stramba Marco!”. Sullo schermo continuano a scorrere le immagini, con il Pelèr che soffia mentre il sole si alza sul lago.
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Quando la vela non è solo sport Come ha contribuito la vela a migliorare la qualità della vita degli atleti? “Madri di non vedenti mi raccontavano, che prima di andare in barca, i figli faticavano ad infilarsi i calzini” racconta. Ora vanno a prendere l’autobus da soli. Marta Zanetti, disabile motoria, è orgogliosa di vestire la maglia delle stelle azzurre, atlete delle squadre italiane di diversi sport che per divertimento partecipano a regate come la Centomiglia o la Barcolana. Mi capita di arrivare in porto e trovare un atleta non vedente già sulla barca ormeggiata al pontile. Mi guardo intorno e il porto è deserto, non c’è nessuno oltre a noi due”. Maggiore indipendenza, crescita d’autostima, barriere che si abbattono. E forse più di tutto lo stimolo e il rispetto di chi con spirito autentico non teme di dire “Non c’è sconto disabile nella mia bottega”.
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ritratti veronesi
Alberto Antoniazzi Un tuffo dove l’acqua è più blu
di Silvano Tommasoli
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o sempre amato gli sport d’acqua, e li ho provati tutti, dopo il nuoto e lo sci nautico. Il surf, però, l’ho cominciato per sfida». Comincia così la mia intervista con Alberto Antoniazzi, che degli sport acquatici ha fatto piuttosto che uno svago, quasi una professione in giro per il mondo. Alto e asciutto, abbronzato quanto basta, dimostra una cinquantina d’anni (ne ha qualcuno di più) ma, soprattutto, sembra proprio avere un temperamento imperturbabile, qualità indispensabile, sott’acqua, per cavarsela in ogni difficoltà. E via, col vento in poppa, a raccontarmi della sfida del surf. Del surf con la vela appunto, non di quello da onda, la tavola consacrata dal film “Un mercoledì da leoni”, di John Milius. Ad avere attratto Alberto, alla metà degli Anni Settanta, fu proprio il fatto che, se a Malibù in California l’attività di scivolare sulle grandi onde dell’oceano impazzava, nella vecchia Europa questo surf con la vela se lo filavano davvero in pochi. Durante l’estate, va in vacanza in un villaggio turistico in Sicilia, e qui nota quello strano e ingombrante oggetto che il suo vicino di bungalow tiene sul tetto dell’automobile. “Veramente, non so come si usi. Me l’hanno regalato, ma per me è un oggetto misterioso, non domandarmi nemmeno come si comincia”. È amore a prima vista: Alberto ottiene l’attrezzo in prestito e passa tutti i suoi venti giorni in acqua nella baia di San Vito Lo Capo. Ma letteralmente, in acqua! Perché sale sulla tavola e cade in mare, risale e ricade, riprova e finisce in acqua ancora una volta. Alla fine, poiché la pazienza è la virtù dei forti – ma anche degli ostinati, per la verità – prima di ripartire per la natia Verona ha imparato a mantenersi in equilibrio, a manovrare e a veleggiare con la tavola. Poi, continua le sue prove a Torbole, paradiso dei surfisti al Lago di Garda, e al mare ogni volta che può. Dopo un paio d’anni, e un corso per istruttori, sostiene l’esame nella classe wind glider, che rimane la più frequentata essendo l’unica classe olimpica per questo sport. Tutte le estati, le passa come istruttore nei villaggi turistici, dove, ai “pionieri” di questa attività l’organizzazione offre vitto e alloggio in cambio della disponibilità a insegnare agli ospiti. Durante una vacanza sul Mar Rosso, nei primi Anni Novanta, forse annoiato di stare sempre sopra il pelo dell’acqua, prova a immergersi, e scopre un mondo fino ad allora per lui del tutto sconosciuto. «È un’esperienza che ti strega, perché non ci si aspetterebbe mai di trovare, sott’acqua, un mondo così». In men che non si dica, il surf finisce in soffitta, sostituito da un set di bombole, pinne e occhiali. E il fucile, quello di Edoardo Vianello? «Vuoi scherzare, vero? In primo luogo, è vietato. Ma soprattutto, un sub professionista rispetta rigorosamente il mare e il suo habitat, non gli “ruba” nulla. Pesci, molluschi, conchiglie, coralli: noi non tocchiamo nulla, anche se qualche pesce riusciamo ad accarezzarlo, quando lui vuole e ci lascia fare. Pensa che, in certi siti subacquei come sul Mar Rosso, è
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Se non t’immergi, non puoi capire che cosa perdi, se non hai mai visto un Pesce mandarino nuotare tranquillo nel suo mare, non hai visto niente nella vita! vietato indossare i guanti. Perché una protezione delle mani predispone a toccare, e a staccare… I reperti archeologici, poi! Negli anni, certe canaglie subacquee hanno rubato di tutto, dalle acque territoriali. Qui in Italia, te lo lascio immaginare. Invece, il bello dell’immergersi è proprio guardare, e lasciare tutto come l’hai trovato, perché altri, dopo di te, ne possano usufruire». In pochi anni di corsi specialistici e di esami, Alberto raggiunge lo status di sub professionista e di assistente istruttore nei corsi per istruttori. La foto più bella? «La più divertente! Nel Mar Rosso, a Jolanda Reef, è naufragata una nave di sanitari, disperdendo il carico. Appoggiato sul fondo, c’è un water. Seduti sopra, ci si sono fotografati tutti i sub del mondo». Adesso, parlami di quella impertubabilità così importante per i sub. «Come quella volta alle Maldive che, di pescecani, ce n’erano almeno trenta che mi nuotavano attorno. Mi ero sdraiato su una specie di terrazza, ho alzato la testa verso la superficie e ho visto questi pescecani qualche metro sopra la testa, in cerchio». Un girotondo da terrore, mi sembra. «Ma no! Lo squalo viene a mangiare in superficie, e non sotto. Mi sono allontanato con molta calma, senza
denotare paura. Poi tieni conto che, sotto acqua, un pescecane non grandissimo che mi veda nuotare con i miei due metri di altezza, allungato dalle pinne e ingrossato dalle bombole, mi crede un pescione delle sue dimensioni e anche più, colorato e rumoroso, e preferisce girare al largo. A meno che non sia uno squalo bianco, e allora sono uguali per tutti». Calma e sangue freddo, dunque? «Sì, come quella volta che, a circa 70 m di profondità sul Garda, mi si è congelato l’erogatore. Non succede mai, ma quando capita, l’aria esce in continuo e la bombola si svuota in un amen». E allora? «Allora, amen! A meno che tu non abbia vicino a te un compagno – come prescrivono tutte le sacre norme di sicurezza – al quale far capire la difficoltà, e risalire secondo le regole usando, entrambi, la sua aria. D’altra parte, la prima cosa che insegniamo agli allievi è proprio la risalita condividendo un erogatore. Da una profondità di 70 m, è una cosa da fare con molta tranquillità, per salvare la pelle». Ma vale la pena di rischiare tanto? «Certo, che ne vale la pena. Se non t’immergi, non puoi capire che cosa perdi, se non hai mai visto un Pesce mandarino nuotare tranquillo nel suo mare, non hai visto niente nella vita!».
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onlus e solidarietà
UN GRIDO D’AIUTO DA LANKAMA L’Associazione Lankama è nata nel 2001 come libera associazione ed è registrata ufficialmente come Onlus dal settembre del 2006. Il nome deriva dal nome della prima bambina orfana che l’associazione ha adottato a distanza. L’obiettivo primario dell’Associazione è quello di sostenere il mantenimento e l’educazione di bambini orfani o poveri di alcuni villaggi intorno alla città di Vijayawada nell’Andhra Pradesh, India del Sud. Attualmente, i bambini che Lankama sta aiutando da ben 15 anni sono 290: assicura a tutti come minimo un’istruzione di base di 10 anni di scuola, dopodiché aiutia i più bravi a continuare gli studi e manda gli altri a frequentare dei corsi professionali per imparare un mestiere. Di questi 290 bambini, circa la metà sono bambini orfani di uno o entrambi i genitori, o derivano da famiglie sfasciate con genitori poveri e sbandati. Per loro l’associazione ha costruito la Smiling Children’s Home, una casa di accoglienza dove vivono questi bambini assistiti costantemente da un religioso indiano, padre Joseph Dovari, e dalla fondatrice dell’associazione, Loredana Prosperini, che da Brescia si reca in India due volte all’anno per controllare personalmente lo sviluppo del progetto. Ma da poco è nato un grosso problema che rischia di compromettere il futuro del progetto e dei bambini indiani. Da anni l’Andhra Predesh sta lottando per separare Andhra e Pradesh e ora il governo indiano ha concesso il
Il GOVERNO INDIANO HA ESPROPRIATO I TERRENI DI LANKAMA PER COSTRUIRE UN AEROPORTO. SI DOVRA’ RICOMINCIARE TUTTO DA CAPO permesso. Hyderabad rimarrà la capitale del Pradesh e Vijayawada diventerà la capitale dell’Andhra. Come nuova capitale di una nuova nazione ha naturalmente necessità di creare nuove strutture: lo stato ha deciso di ampliare l’aeroporto che è confinante con la casa e a breve esproprierà il terreno e demolirà la medesima.
AMORI FALLITI PARLIAMONE PAPA FRANCESCO IN MATERIA DI SACRAMENTI AI DIVORZIATI di doni ferrari
L’orfanotrofio si trova proprio nelle vicinanze di questo aeroporto, e di conseguenza verrà espropriato ed entro la fine dell’anno raso al suolo per far posto al nuovo aeroporto. L’associazione dovrà acquistare un terreno nuovo e ricostruire tutto e con le proprie risorse non riesce a farlo. In cambio dell’esproprio, il governo indiano concederà il 40 per cento del valore della proprietà alla data di costruzione, una cifra decisamente insufficiente per acquistare un nuovo terreno e costruire una nuova casa: i prezzi negli anni sono letteralmente triplicati. Lankama non se la sente di abbandonare il progetto e rimandare a casa (per chi ce l’ha) o ributtare sulla strada (da dove sono stati raccolti) centinaia di bambini. L’ attuale e urgente obiettivo è perciò di acquistare un acro di terreno e costruire la nuova casa. L’alternativa sarebbe quella di abbandonare i bambini ad un destino sicuramente breve e senza speranze! Per questo c’è bisogno di aiuto: un aiuto che sarà benedetto. Per donazioni (che potranno essere dedotte dalle tasse) Conto corrente bancario N. 17959 intestato a ASSOCIAZIONE LANKAMA ONLUS IBAN : IT45C0350054660000000017959 5x1000 Donando il 5 per mille all’associazione Lankama regali la possibilità di sostenere i bambini ed assicurare loro un destino migliore. Nella compilazione di un modello 730, di una dichiarazione UNICO o del CUD, alla voce “Scelta per la destinazione del cinque per mille dell’IRPEF”: firma nel primo riquadro in alto “volontariato, organizzazioni non lucrative di utilità sociale...”; scrivi: 93021990176 subito sotto, alla voce “Codice fiscale del beneficiario”.
n. 2 Aprile-Maggio 2014
Praticamente dal giorno della sua elezione si parla della possibilità che Papa Francesco intervenga per riformare la dottrina della Chiesa in materia di sacramenti a divorziati e separati, e anche se finora questa è stato più che altro un “wishful thinking”, supportato da qualche indizio ma da nessuna prova, le ultime dichiarazioni del pontefice sembrano andare proprio in questa direzione. Commentando il Vangelo di domenica 16 marzo durante la Santa Messa a Santa Marta, Francesco ha detto: “Bisogna accompagnare, non condannare, quanti sperimentano il fallimento del proprio amore”. Un chiaro riferimento a separati e divorziati che, secondo la dottrina della Chiesa, non possono partecipare ai sacramenti come la Comunione. La frase va comunque contestualizzata. Nell’omelia, il Papa si è riferito all’amore di Cristo per il suo popolo: Cristo sposò il suo popolo. Questa è la storia dell’amore, questa è la storia del capolavoro della Creazione. E davanti a questo percorso di amore, a questa icona, la casistica cade e diventa dolore. Ma quando questo lasciare il padre e la madre e unirsi a una donna, farsi una sola carne e andare avanti, questo amore fallisce, perché tante volte fallisce, dobbiamo sentire il dolore del fallimento. Da qui appunto la necessità di “non condannare” ma di “camminare con loro” e non trasformare la situazione in una casistica. E questa è la trappola: dietro la casistica, dietro il pensiero casistico, sempre c’è una trappola. Sempre. Contro la gente, contro di noi e contro Dio. Basta questo a parlare di apertura verso i divorziati? Sicuramente si può parlare di un atteggiamento più misericordioso, ma senza spingersi (ancora) a teorizzare una riforma della dottrina, anche perché questo vorrebbe dire, in un certo senso, ricadere nella casistica tanto condannata dal Papa. C’è però un altro elemento che potrebbe far pensare a una imminente riforma. Francesco ha infatti indetto due Sinodi sulla famiglia, il primo a ottobre e il secondo l’anno prossimo, mentre un concistoro straordinario si è concluso la settimana scorsa. Per quest’ultimo, il Papa ha incaricato di tenere la relazione introduttiva il cardinale Walter Kasper, presidente emerito del Pontificio consiglio per l’unità dei cristiani e uno dei maggiori teologi viventi. Kasper è su posizioni progressiste e già dagli anni ‘90 chiede che gli “irregolari” vengano ammessi ai sacramenti al termine di un cammino penitenziale. Nella sua relazione Kasper non ha fornito risposte univoche, ma a quanto pare ha invitato a trovare soluzioni non generali ma basate sulle singole esperienze. Una posizione che oggi il Papa sembra aver fatta propria e che potrebbe avere sviluppi proprio in questo senso.
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dossier / L’esaurimento delle materie prime
Futuro di un pianeta depredato
Miniere, cave, pozzi, disboscamenti. Stiamo letteralmente prosciugando ed erodendo il pianeta senza preoccuparci adeguatamente del futuro. Abbiamo causato l’estinzione di intere specie, mutato drasticamente l’ambiente e l’equilibrio del nostro ecosistema e .. siamo sommersi dai nostri rifiuti. Riusciremo ad affrontare le sfide di un imminente futuro in cui i combustibili e altre materie prime oggi divenute indispensabili finiranno ? “Commodities” è una parola inglese, ma ormai internazionale, che indica le merci e le materie prime da cui dipende la possibilità che ciascuno di noi ha di trovare quasi tutto. Dalla benzina o gasolio nei distributori, alla pasta e pane nelle panetterie. Gli innumerevoli oggetti del consumo quotidiano dipendono da un gigantesco flusso di “commodities”, diecine di miliardi di tonnellate all’anno nel mondo. Esistono delle speciali borsemerci in cui viene fissato il prezzo, ora per ora, di
a cura di giacomo gabriele morelli
L’ingente sfruttamento minerario e forestale per i beni di consumo riservati alla società del benessere sta alterando l’aspetto, la struttura e gli equilibri del Pianeta
ciascuna di tali “commodities” che comprendono minerali metallici, fonti energetiche come carbone, petrolio, gas, metalli come oro e platino, ma anche zinco e stagno, prodotti agricoli come frumento, zucchero, pancetta di maiale, legname, eccetera. Ma le materie prime non sono infinite! Ce ne stiamo già accorgendo, e la situazione diventerà davvero tragica per le prossime generazioni. Di solito si pensa all’esaurimento delle materie prime solo in funzione delle fonti energetiche quali petrolio e gas, ma la situazione sta diventando allarmante per moltissimi materiali di uso comune. Per molte sostanze rare come elio, litio, germanio, ecc., ampiamente utilizzate in elettronica si parla di 10 anni residui di disponibilità. Esploriamo gli abissi come i pesci, tessiamo tele come i ragni, voliamo come gli uccelli, ma pochi riflettono sul fatto che tutte le attività umane, dall’agricoltura all’esplorazione dei mari e degli astri fino alla comunicazione via rete, non
Sprechi concessi senza un’adeguata preventiva educazione della popolazione sui consumi
L’aumento dEi consumi esaurisce le risorse Perforiamo e smembriamo territori, lasciando milioni di tonnellate di detriti e sconvolgimenti orografici
sarebbero mai state possibili senza l’utilizzo di strumenti e tecnologie che derivano e dipendono dalle estrazioni di minerali, e che queste con l’aumento delle popolazioni e dei consumi sono andate via via moltiplicandosi. Le materie prime hanno scandito la storia dell’umanità. I grandi imperi poggiano essenzialmente su di esse, e sempre queste hanno permesso cambiamenti epocali nella storia della nostra civiltà. Dall’Impero romano sino a quello petrolifero e nucleare americano, tutta la nostra storia ed il nostro destino sono intrecciati e connessi con quelli delle risorse che utilizziamo, e le guerre sono essenzialmente per e tra le materie prime. Tutto ciò parrebbe legittimare la rincorsa alle tecniche invasive sempre più moderne per raggiungere benessere, ricchezza, supremazia politica e militare. Ma adesso ci troviamo davanti un bivio. L’imporsi della grande industria sarà solo una parentesi nella storia dell’umanità e, esauriti i materiali, ci attenderà un nuovo medioevo oppure riusciremo ad orientare la nostra società verso un rapporto più sostenibile con il pianeta in tempi relativamente ragionevoli? Dovremo continuare a seguire il profitto esasperato o cominciare ad orientarci verso modelli economici alternativi e fonti di energia eco-sostenibili prima che i fossili si esauriscano o che il cambiamento climatico ci distrugga? Sulla risposta a queste domande si gioca la sopravvivenza di noi stessi e dei nostri figli, nonché dell’intera civiltà umana. Molte delle miniere più facili da sfruttare sono esaurite, lasciando milioni di tonnellate di detriti e sconvolgimenti orografici. I pozzi petroliferi e di gas naturale garantiscono riserve solo per alcuni decenni. E’ probabile che la penuria costringerà a comportamenti più virtuosi nel recupero/
A noi interessa che la benzina arrivi al distributore, e il gas alla cucina, ma nessuno pensa che ciò è reso possibile soltanto perché continui e costosi perfezionamenti tecnici consentono di raggiungere giacimenti sempre più profondi, a migliaia di metri di profondità, in mezzo a paludi
e deserti, nel mare aperto, e di trasportare gas e petrolio attraverso tubazioni stese sotto i mari o nelle steppe ghiacciate. Vogliamo queste cose e basta, a costo accessibile, da cui la legittimazione da parte dei legislatori all’estrazione di qualsiasi materia prima in qualsiasi modo per reggere la richiesta e la concorrenza mondiale. La produzione di generi alimentari segue lo stesso criterio. Da secoli l’umanità perfora e smembra territori alla ricerca di tutto e di più, lasciando milioni di tonnellate di detriti e sconvolgimenti orografici, ma è giunta l’ora di ridurre i consumi, riusare anziché riciclare, riparare e non consumare nuove materie prime, riciclare in modo intelligente se non si può fare altrimenti. Pensare già in fase di progettazione al riuso e al riciclo. Un futuro per l’umanità potrà esserci solo se saremo consapevoli di questa realtà. Vivere con meno.
iL PIANETA CONTINUA A SUBIRE INSULTI IMMANI E SUBDOLI Il declino delle riserve di materie prime non ha fermato il cammino delle economie mondiali, ma il conseguente aumento dei prezzi si ripercuote sulle fasce sociali più povere
riciclaggio dei materiali e a un miglioramento delle tecnologie applicate, ma per quanto si potrà andare avanti? Nel frattempo il Pianeta continua a subire insulti immani ma subdoli, perché perpetrati ed eseguiti lontano dal nostro occhio, nelle viscere della terra, sui fondali marini, nelle grandi foreste equatoriali. In modo più regolamentato nei Paesi più moderni e civili, in modo assolutamente selvaggio e senza scrupolo alcuno nei Paesi più poveri dove in cambio di indispensabile valuta pregiata si permette in disastro ambientale e l’avvelenamento di parte della popolazione. Se la massa bituminosa portatrice di morte dovuta all’affondamento di una petroliera in un oceano, evento evidenziato spesso da TV e giornali, ci costerna ed indigna, cento altri solo gli episodi meno eclatanti ma altrettanto abominevoli che si consumano barile per barile, metro cubo per metro cubo, lasciando substrati vuoti e vulnerabili, spesso violentati chimicamente e avvelenati dai processi estrattivi, con danni irreversibili. Per arrivare a gestire il nostro pianeta in modo sostenibile, quella che ci occorre più di tutte è una cosa che sembra essere a sua volta in esaurimento : la saggezza.
aziende italiane l’impresa di fare impresa
a cura di marco morelli
UNICAL AG La Tecnologia sposa il Design Unical ha accettato la sfida e si fa sempre più grande! Sarebbe potuto essere lo slogan perfetto per sottolineare come, al recentissimo Expocomfort 2014 (Salone Internazionale del settore idrotermosanitario e dei sistemi di climatizzazione che si è tenuto a Fiera Milano Quartiere Rho), l’azienda mantovana, leader nel settore del riscaldamento, abbia saputo interpretare al meglio il grande coraggio imprenditoriale, in un momento di grave recessione economica, la passione e la qualità di produzione industriale che la contraddistinguono ormai da 40 anni. Uno spazio triplicato e completamente rinnovato rispetto alla precedente edizione: oltre 3.500 metri quadri di stand che hanno consentito a Unical di comunicare quanto ad oggi c’è di più completo, innovativo e costantemente all’avanguardia a livello tecnologico sul mercato. Un’area per il domestico, una per il professionale, una per la Bioenergy Division (legna e pellet), una per l’industriale, una per il solare termico, e tante novità sono stati i fulcri intorno ai quali si è sviluppata l’attività fieristica di Unical. “Crediamo nei concetti che vogliamo esprimere” ha evidenziato Sergio Fiorani, General Manager di Unical “e lo sforzo imprenditoriale che ci ha visto protagonisti ad Expocomfort 2014 dimostra che abbiamo tante cose da dire, tanta tecnologia da mostrare”. Un meeting durato 4 ore, partecipato da 450 addetti ai lavori provenienti da tutto il mondo, tradotto in 7 lingue simultaneamente, ha suggellato la presenza di Unical ad Expocomfort 2014, segno di come Unical creda nell’Italia, nell’export, creda in se stessa e nei suoi partners. Forte di tante sfide vinte Unical si propone sul mercato sempre motivata, motivante, con novità ad alta tecnologia, grandi conferme, aggiornamenti ed ininterrotte energie profuse per perseguire quel grande obiettivo che è rappresentato dalla qualità nella sua completezza: del prodotto, del servizio, dell’azienda. “Credo fermamente che siano le strategie nuove ad essere premianti per il futuro” continua Fiorani. “E’ tempo di grandi progetti e di grandi prodotti che sappiano fare la differenza. In fiera abbiamo presentato l’evoluzione del settore Domestico, forti del massimo della tecnologia oggi raggiunta da
Unical sia nel campo del Professionale che dell’ Industriale. La caldaia proposta come oggetto d’arredo, da mostrare e non più da relegare negli spazi più angusti di casa, ne è l’esempio più eclatante. Non è un caso che in fiera sia stata inserita ad hoc in quello che abbiamo chiamato lo “Spazio del Progettare”, dove abbiamo proposto soluzioni utili ed innovative agli architetti presenti, sia dal punto di vista tecnico che estetico, evidenziando un concetto nuovo, frutto di obiettivi rivoluzionari. A breve proporremo cataloghi con prodotti speciali e struttureremo punti vendita che vogliono diventare una sorta di boutique del riscaldamento, dove l’aspetto economico non sarà più quello principale da perseguire. Il futuro sta nell’uscire dalla battaglia contro la logica legata al mero prezzo, ed operare nella direzione dove tecnologia, design e cultura del bello sapranno fare la differenza. Non è un caso che Unical abbia sponsorizzato
Ad Expocomfort 2014 abbiamo assistito ad un grande esempio di coraggio imprenditoriale, passione e qualità di produzione industriale
Sergio Fiorani
Mantova Creativa, Festivaletteratura ed eventi con architetti di fama mondiale organizzati dalla LAC, Laboratorio di architettura contemporanea”. Quattro stabilimenti, due a Caorso (Pc), uno a Carbonara Po (Mn) e uno a Casteldario (Mn); circa 300 dipendenti; filiali in Francia, Germania e Polonia; un fatturato di circa 70 milioni di euro; una gamma di caldaie per uso civile ed industriale, tutte rigorosamente made in Italy, che va da 18 a 6000 Kw. Da anni considerata come forte innovatrice nel settore, oggi la “famiglia Unical” può vantare il prodotto più tecnologico in assoluto del settore professionale (centralizzato) ed oltre 50 brevetti depositati. www.unicalag.it
Sergio Fiorani è il General Manager dell’azienda mantovana, leader nel settore riscaldamento
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n. 2 Aprile-Maggio 2014
aziende italiane l’impresa di fare impresa
a cura di SERENA MAIOLI
premium srl Il nuovo volto del Tesoro Living Resort “Organizzare eventi è l’arte di interpretare gli obiettivi e le aspettative del cliente, rappresentarli e dar loro forma curando spasmodicamente ogni minuscolo dettaglio”. Diciamo che in questa massima si può riassumere il nuovo corso e il nuovo volto del Tesoro Living Resort di Rivalta Sul Mincio (Mn). Una pluriennale esperienza nel marketing management, nella comunicazione e nella gestione di strutture è il background dei partner che hanno dato vita alla società Premium srl il cui core business è l’organizzazione e la gestione di convegni, meeting ed eventi in genere. “La dedizione e l’attenzione che prestiamo nell’organizzazione di ogni evento” ci dice Myrna Da Re, socia della Premium srl, “è massima e il fine è quello di poter realizzare cerimonie e manifestazioni degne delle più rigorose aspettative”. La volontà della nuova società è quella di riuscire ad evidenziare all’opinione pubblica,nei fatti, che il Tesoro Living Resort non è solo un eccellente ristorante ma una splendida location dove poter organizzare qualsiasi evento, dal lancio di un prodotto all’organizzazione di meeting, incentive o convention aziendali, da feste a tema ad anniversari e compleanni, da matrimoni ad eventi di lusso per i clienti più esigenti. Scegliere oggi la location per un convegno, un’esposizione o un workshop è considerato fondamentale dalle aziende che fanno dell’immagine ed efficienza elementi chiave per la riuscita di un evento. Il Tesoro Living Resort è una struttura ricavata nei suggestivi ambienti di un’antica e signorile tenuta di campagna, caratterizzata da ampie vetrate dove la luce naturale è protagonista, arredata con eleganza e ricerca nei dettagli, ricca di opere di design, ove ogni cosa è studiata nei minimi particolari. Qualcuno l’ha definita “un piccolo angolo di paradiso dove il tempo si quieta notevolmente e dove il silenzio che la circonda è quasi irreale”. E’ ubicata nel suggestivo Parco del Mincio e quando si arriva ci si trova immediatamente immersi in una gradevolissima atmosfera: a poche centinaia di metri scorre il fiume e ad una decina di chilometri c’è la splendida città di Mantova. Gli spazi del Tesoro Living Resort, proponendo scenografie variate ed attraenti, consentono di articolare
UNA PLURIENNALE ESPERIENZA NEL MARKETING MANAGEMENT, NELLA COMUNICAZIONE E NELLA GESTIONE DI EVENTI È IL BACKGROUND DEI PARTNER CHE HANNO DATO VITA A PREMIUM SRL
ogni genere di evento in modo versatile, grazie a due sale meeting, personalizzandolo secondo gusto e criteri organizzativi individuali. Un semplice aperitivo nella terrazza dominante la valle suscita sicure emozioni regalate poi, ovunque, dagli scorci offerti dalle grandi vetrate a concetto aperto. La cucina proposta al Tesoro Resort rappresenta un sicuro plus per la struttura dove gli ospiti potranno non solo godere dei piatti del territorio, sapientemente rivisitati dall’estro della chef stellata Silvana Ferrari, ma anche fermarsi riposando in accoglienti suite arredate con gusto e pezzi di modernariato perfettamente integrati nella struttura in legno. Senza dimenticarsi di poter usufruire anche di una Spa molto intima con piscina, idromassaggio, doccia emozionale, una grande varietà di massaggi e pratiche idrotermoterapiche che riescono a regalare il relax che ci si aspetta. Volete organizzare un Exclu-
sive party a bordo piscina nella Spa del Resort? Una festa a tema o più semplicemente una cena dedicata? Una convention con aperitivo in terrazza e buffet nel dehors? Dopo aver analizzato le esigenze e le richieste del cliente, lo staff segue personalmente tutte le fasi riguardanti la realizzazione dell’evento: dalla progettazione allo sviluppo, coordinando e fornendo servizi qualificati ed innovativi. In breve tempo Premium srl sta diventando un punto di riferimento territoriale efficiente, versatile, moderno, un attrattore logistico naturale a disposizione del territorio e della collettività, organizzato anche per accogliere il turismo internazionale più esigente. Anche le lingue parlate al Tesoro Living Resort (inglese, francese, tedesco) non sono un optional, ma, come tutto il resto, sono di serie! Il Tesoro Living Resort via Settefrati, 96 Rivalta sul Mincio (MN) tel. 0376.681381 www.tesororesort.it
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we want web
di matteo zapparoli
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Possiamo chiamarla Superbike-Retro. La prima moto nata dalla casa Lotus Motorcycles. Si chiama C-01 e verrà costruita in “serie limitata” di soli 100 esemplari, con ampie possibilità di personalizzazione. Lotus cerca di stupire con una moto fuori da qualsiasi canone conosciuto; vedremo se anche il prezzo stupirà gli appassionati.
Un’opera dell’architetto sudcoreano Eun Young Yi. Biancia e grandissima, la biblioteca pubblica di Stoccarda, in Germania. Se avete voglia di leggere un buon libro in un ambiente di design, basta prendere il primo aereo.
Sembrerebbe una barca volante ma in effetti l’immagine è reale. Questo è l’effetto delle meravigliose acque cristalline delle Tabaccare sull’isola di Lampedusa.
Un’ottima soluzione per tagliare spezie e aromi di diversa tipologia. Potete trovarla su diversi siti web cercando “Forbice 10 lame”. Per accorciare i tempi di preparazione ed evitare il rischio di tagliarsi con coltelli affilati. Non siamo tutti chef.
Per i più esigenti e, soprattutto, danarosi. Una doppia vasca idromassaggio da esterno, dotata di TV e mini bar. Sicuramente originale ma di dubbio gusto estetico. Non è un prodotto italiano, noi lo avremmo fatto sicuramente meglio.
Per i patiti della tecnologia digitale, un bracciale che funge da carica batterie per Iphone, Ipad, tables e game consoles. Forse un po’ scomodo ma utile in casi di emergenza out-door. Potete acquistarlo su diversi siti web, tra i quali anche Ebay.
Si chiama Laser Target Alarm Clock. Altro prodotto divertente e sopra le righe per chi odia la sveglia mattutina. Non utilizzerete bottoni ma solo una pistola giocattolo per sparare al bersaglio posto sulla sveglia. Solo facendo centro fermerete la suoneria. Conviene avere mira.
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Un’esperienza culinaria unica che anche gli abitanti di Bruxelles hanno potuto assaporare. Si chiama “Dinner in the Sky” ed è un ristorante itinerante con uno Chef stellato e 22 posti riservati a 50 metri di altezza. Ci vuole sicuramente stomaco.
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conoscere SUBCULTURE
IL PASTAFARIANESIMO Quando nelle scuole del Kansas fu reso possibile insegnare il creazionismo (la teoria che tutto è stato creato da Dio) come teoria scientifica, a Bobby Henderson la cosa non piacque. In tutta risposta, decise di prendere la cosa con ironia in una celebre “lettera aperta”, in cui spiegò a al Kansas State Board of Education, che sarebbe stato giusto insegnare anche la teoria Pastafariana della creazione, rivendicandone pari diritti. Il Pastafarianesimo è una religione inventata come parodia delle altre religioni dallo stesso Bobby Henderson, che nelle sue modalità imita e mette in ridicolo le contraddizioni interne e gli eccessi delle religioni organizzate. il Pastafarianesimo sostiene che il mondo è stato creato e viene governato da un gigantesco mostro di spaghetti, volante e invisibile. Per i pastafariani, il paradiso è dotato di un vulcano che sputa birra, e vestirsi da pirati aiuta a combattere l’effetto serra!
PERSONAGGI STORICI
LA VEDOVA CHING Il pirata più potente e influente mai esistito, non solcò mai i mari dei Caraibi. Ed era una donna! Si tratta della Vedova Ching, che dal marito ereditò una potente flotta, forte di 1500 navi e 60000 pirati (trenta volte il numero dei pirati dei Caraibi), che imperversava e di fatto controllava tutti i territori costieri da Macao a Canton. Talmente grande fu la sua potenza dei suoi pirati – chiamati “la flotta dalla bandiera rossa” che la marina cinese, nemmeno aiutandosi con quella britannica e francese, riuscì a sconfiggerli. Riuscirono a negoziare la sua resa, in termini molto vantaggiosi per lei: nel 1840, si ritirò dalla pirateria, caddero le accuse su di lei e sui suoi uomini, potè trattenere i proventi realizzati dai bottini e suo figlio divenne ufficiale nella marina.
MUSICA
di MARCO VIVIANI
lamborghini contro ferrari
curiosità
La ditta Lamborghini iniziò la sua attività producendo trattori, ma oggi è nota come produttrice di supercar. Come cominciò la cosa? Con un litigio. Infatti, Ferruccio Lamborghini adorava guidare auto sportive e possedeva due Ferrari. Spesso però le sue amate auto subivano avarie ed era costretto sovente a contattare la fabbrica per ottenere pezzi di ricambio. Si risolse anche a usare pezzi di trattori. Si lamentò anche con Enzo Ferrari della cosa, il quale rispose con la celebre frase “La macchina va benissimo. Il problema è che tu sei capace a guidare i trattori e non le Ferrari.” Fu proprio questo affronto che spinse Ferruccio Lamborghini a creare in proprio delle supercar, e il successo di questa scelta è tuttora noto. A volte, nella vita, una provocazione è lo stimolo giusto per superare sé stessi!
folklore
PERSONAGGI CURIOSI
IL DISPETTOSO HINZELMANN L’UOMO CHE MANGIA SOLO PIZZA Nel folclore tedesco, il coboldo è l’equivalente del nostro folletto: un’entità sfuggente, loquace e che prende dimora in certi luoghi. Un’entità che se compiaciuta, si dice porti fortuna, e che se infastidita, ricambi il fastidio facendo dispetti. Uno dei più famosi, è Hinzelmann, un’entità che iniziò a infestare il castello di Hudemuhlen, in Boemia, nel 1584, dopo essere stata scacciata da un bosco. Dapprima timido, divenne un loquace conversatore con tutti gli abitanti del maniero, incluso il signore del castello. Adorava cantare e recitare versi, e di frequente ripeteva che scacciarlo dal castello avrebbe causato cattiva sorte. Quando si manifestava, appariva come un bambino vestito di velluto rosso. Una volta, leggenda vuole, si manifestò ad una domestica nella sua vera forma, causandone lo svenimento: un bambino di circa quattro anni, trafitto da due spade.
Dan Janssen, artigiano trentottenne del Maryland, da 25 anni mangia solo pizza! Sembra un cosa assurda e incrdibile ma invce corrisponde a realtà. La cosa interessante è che i suoi valori di colesterolo sono nella norma, non è assolutamente grasso, e gode di perfetta salute! Dan Janssen afferma che il suo stile di vita lo rende soddisfatto e pieno di energia, e da anni non prova nemmeno la curiosità nell’assaggiare altri piatti. Ha cominciato a mangiare pizza quando ha deciso di diventare vegetariano, e, non amando molto le verdure, si è risolto a mangiare esclusivamente pizza. Il suo palato è talmente allenato che riesce a distinguere anche le pizze di un ristorante rispetto ad un altro! Attualmente, sta tentando, nonostante il suo stile di vita gli piaccia, di variare la propria alimentazione, su stretto consiglio del suo analista.
invenzioni
STAMPANTE BRAIGO
Uno dei problemi dei non vedenti è la scarsa disponibilità di stampanti in Braille. Inoltre, si tratta di strumenti costosi. Una soluzione sembra provenire però da Shubham Banerjee, studente californiano di soli dodici anni. Il ragazzo infatti, servendosi di una scatola di LEGO mindstorms (la divisione della casa di giocattoli che vende componenti robotiche) e alcuni pezzi speciali, ha creato BRAIGO, una stampante in Braille per non vedenti, del costo complessivo inferiore a 300€. È un modello che può essere facilmente replicato, sebbene l’autore confessa di aver provato sette modelli diversi prima di giungere al definitivo, e sta tuttora apportando migliorie!
ANIMALI
SEGNALAZIONE
LE ATMOSFERE DI BRUNUHVILLE GATTI MEDIEVALI
CANTANDO DIETRO I PARAVENTI
Nell’ambito della musica indipendente, e dell’autopromozione, è difficile potersi fare un nome. Di solito molti autori rimangono nell’anonimato, in mezzo ad altri musicisti, destinati a svanire sullo sfondo. Talvolta però alcuni autori emergono. È il caso di Brunuhville, pseudonimo di Bruno Miguel Correia José, giovanissimo compositore portoghese. Attivo dal 2010, ha composto cinque album, con influenze celtiche, medievali e fantasy. I suoi album constano quasi totalmente di brani di musica sinfonica, che compone quasi esclusivamente per tastiera e pianoforte. Il mezzo principale con cui promuove la sua musica è il suo canale youtube “Brunuhville”, reperibile alla pagina http://www.youtube.com/user/BrunuhVille.
In bilico tra il teatro ed il cinema, questo film di Ermanno Olmi è una piccola, interessante perla cinematografica. Traccia con delicatezza e in modo onirico la storia della vedova Ching, reinterpretandone però molti dei fatti avvenuti in realtà. È interessante come il regista si serva del mezzo narrativo in questione per poter parlare liberamente e tracciare anche paralleli con la nostra società attuale. La narrazione avviene su due livelli, uno da palcoscenico e uno cinematografico, senza soluzione di continuità. Nel cast, un Bud Spencer nella parte del vecchio capitano, voce narrante dell’intera pellicola e ruolo piuttosto inconsueto per il personaggio.
Si dice che nel medioevo il gatto non godesse di buona fama. Tuttavia, per tutto l’arco di quest’epoca storica, sono emerse alcune testimonianze di amore per questo animale che, forse, non era ritenuto così diabolico come l’uomo moderno pensa. Uno dei casi più celebri, fu quello di Maometto che, pur di non disturbare il sonno del proprio gatto, decise di tagliare il lembo di mantello sul quale s’era accoccolato. Oppure la gatta del Petrarca, che amava tanto che alla sua morte il poeta la fece imbalsamare per non separarsene. Ancora, in un libro mastro di un anonimo mercante, compaiono sulle pagine le impronte di un felino, forse talmente attaccato al padrone da non poter aspettare che l’inchiostro asciugasse!
ABITARE
QUALITY LIVING la nuova COLLEZIONE EASY HOME Il design scandinavo non è una tendenza o una moda, ma una vera e propria filosofia del progetto che prende forma in oggetti, accessori e complementi d’arredo in grado di coniugare stile essenziale con qualità e funzionalità. Quality Living, il concept store veronese dedicato alla qualità del vivere e dell’abitare, continua a fare da apripista coraggioso portando anche a Verona le ricerche più innovative e originali sullo studio di arredi per l’ambiente moderno e minimale, tipico dei Paesi Scandinavi. Il viaggio comincia dagli arredi e complementi di HAY, giovane azienda danese che trae ispirazione dal design funzionale degli anni ’50 riproposto in chiave contemporanea – come per J110, la famosa sedia in legno degli anni ’40 di Poul M. Volther, o Kaleido, la serie di vassoi in acciaio verniciato a polvere che si compongono come un puzzle, o ancora la serie di coffee table – per proseguire con le splendide lampade di GUBI, come Cobra Lamp, dove l’originalità
di barbara gazzi
è data dalla semplice linearità del design. O ancora: MUUTO, nome finlandese che significa “nuova prospettiva”, fra i cui prodotti spiccano lo Stacked Shelf System, il sistema di scaffali componibile, le sue lampade da sospensione o da terra in diversi materiali e colori, o ancora il gioco naturale di luce sul legno lievemente sagomato della Reflect Sideboard; il tessile della svedese KLIPPAN, leader nel settore dal 1879; NORMANN COPENAGHEN, marchio in grado di associare materiali tradizionali a usi decisamente anticonvenzionali; FERM LIVING, che propone una collezione di oggetti unici e pieni di colore, dalle carte da parati ai giocattoli in stoffa per bambini, dal design irresistibile e ricercato. Tutti marchi che, al di là dei prodotti, insegnano uno stile di vita nuovo, attento alla particolarità e alla naturalità della casa che non è solo un posto da arredare, ma un luogo da vivere, dal divano alla teiera, dalla luce al tessuto dei cuscini. Ce n’è per tutti i gusti!
TENDENZE
NYA NORDISKA L’ECCELLENZA DEL DESIGN
SEDUTI COME SUL SET DI “THE APPRENTICE”
Quando si parla di crisi economica ci si dimentica sempre di annoverare le aziende che non solo stano producendo in attivo ma sono oltremodo eccellenze. Editore tessile di fama internazionale Nya Nordiska annovera filiali a Parigi, Londra, Como e Tokyo mentre la sede, cuore pulsante dell’azienda, si trova a Dannenberg in Germania. Fondata nel 1964 da Heinz Röntgen, l’azienda conta oggi oltre 120 addetti ma è fiera di essere ancora una realtà a conduzione familiare. Votata all’innovazione nel design tessile, Nya Nordiska è leader mondiale nel settore progettando con successo tessuti per rivestimenti e decorazioni di altissima qualità e design. Gli esordi dell’azienda tessile sono stati caratterizzati dal design della scuola scandinava, da dove infatti deriva il nome dell’azienda, ma oggi sono molteplici le influenze e le ispirazioni per la progettazione dei tessuti, dal design tout-court all’architettura, dalla natura all’astrattismo. L’ampia gamma prodotti si divide così in tre collezioni con caratteristiche ben definite: Pure Perfection, Luxury Life e Creative Concept. La propensione di Nya Nordiska verso l’eccellenza di prodotto - all’azienda sono stati riconosciuti numerosi premi di prestigio – viene completata da un servizio al cliente rapido, preciso ed efficiente riconosciuto internazionalmente. Grazie a dinamismo, flessibilità e una comprovata esperienza nel settore del design, Zed_Comm è stata scelta da Nya Nordiska per le attività di comunicazione in Italia.
TEAM 7, azienda austriaca leader in Europa nella produzione di mobili e complementi d’arredo in legno massello naturale, sbarca per la prima volta sulla televisione italiana. La seduta aye e gli originali cilindri in rovere naturale sono alcuni degli arredi utilizzati per l’allestimento della seconda serie di “The Apprentice Italia”, in onda su Sky Uno. Sono mobili unici, figli di una produzione ecosostenibile che si basa sull’utilizzo esclusivo di materie prime pure, in particolar modo legno di latifoglie europee derivante da selvicoltura sostenibile; l’assenza di sostanze chimiche nei processi di lavorazione garantisce un prodotto naturale al 100% che contribuisce a ricreare ambienti salubri e dall’anima green. I cilindri in rovere naturale sono lavorati in modo da mantenere vivo il legame con l’albero diventando così elementi unici di arredo: pouf, comodino o tavolino, questo set di cilindri si adatta perfettamente all’ambiente in cui è inserito. Questo set, unico per design, lascia libero il legno di esprimersi.
JO LA TELECAMERA ESCLUSIVA Il nuovissimo sistema videocitofonico JO di AIPHONE, con l’esclusiva telecamera a 525 linee a garanzia di immagini ad altissima definizione e postazione interna con monitor da 7” dal design contemporaneo ed estremamente accessibile, diventa il prodotto di punta per le applicazioni in ambito residenziale. Comprensivo di pulsanti touch e schermo LCD.
HOUSE CASE LE ORIGINALI A chi non è mai capitato di non avere più posto dove riporre i numerosi oggetti, abiti e giocattoli lasciati in giro per casa? Per rispondere a questa esigenza, Bensimon ha creato le House Case, pratiche ed originali scatole porta-oggetti. Sono facilissime da trasportare e possono essere tranquillamente trascinate in ogni angolo della casa oppure utilizzate per viaggiare.
PRINTS TAVOLI COMPONIBILI Come impronte sul terreno... Prints sono una serie di tavolini componibili, con sottili piani dalle forme libere. Utilizzabili singolarmente o in composizione, si adattano ad essere posizionati al fianco e al centro di sedute oppure a se stanti, anche in grandi composizioni di notevole impatto scenografico. Prints sono proposti con tre sagome di piano.
10 ANNI DI SUCCESSI SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI.
mcg glam party venerdì 9 maggio 2014 no.name lonato (BS) MantovaChiamaGarda festeggia 10 anni! Tv, stampa e tanti ospiti in una location d’eccezione per il party più glam dell’anno.
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FOCUS di giacomo gabriele morelli
di benedetta bottura
Ecolonia, villaggio ecocompatibile Ecolonia, il quartiere olandese a impatto zero. È totalmente ecocompatibile, nessuno spreco, nessun inquinamento e niente auto. Negli anni novanta, nel comune di Alphen aan den Rijn, l’architetto Lucien Kroll ha realizzato un quartiere per circa 300 persone, completamente a impatto zero. Gli edifici si basano su conservazione dell’energia, gestione delle risorse e dei consumi quotidiani e miglioramento qualitativo delle condizioni di vita. Kroll è stato aiutato dai futuri abitanti del quartiere, ma anche dai numerosi viaggiatori arrivati a Ecolonia per il desiderio di vedere realizzata quella che consideravano un’utopia. Una della regole principali è la riduzione dei consumi e quindi delle fonti energetiche tradizionali, sfruttando fonti rinnovabili e sostenibili ed ottimizzando i sistemi di climatizzazione. Tre le strategie per il risparmio energetico si è pensato all’isolamen-
Quando i cervi perdono le corna to termico, all’uso dell’energia solare e a un uso ragionato dell’acqua. Il quartiere è realizzato attorno a uno stagno naturale, in cui vengono scaricate le acque domestiche, dopo essere state filtrate, naturalmente ai cittadini è vietato l’uso di detersivi inquinanti. Anche l’acqua piovana è raccolta e riutilizzata per l’irrigazione delle aree verdi che circondano le case. Infine a Ecolonia si gira a piedi, o in bicicletta, questo rende le strade sicure e l’aria pulita.
In Italia ai primi di aprile tutti i maschi di cervo si ritrovano senza corna. Le hanno perdute, chi prima chi poi, nei due mesi precedenti, in seguito ad un processo ormonale che durante l’inverno ne ha minato la solidità all’attaccatura col cranio. In primavera passeggiando nei territori popolati da cervi si possono quindi occasionalmente ritrovare i loro trofei .. adagiati sull’erba; vi sono appassionati collezionisti che dedicano giorni interi a questa ricerca. Si tratta di uno dei fenomeni più curiosi ed interessanti della nostra fauna, che coinvolge
MAR BALTICO E MARE DEL NORD
L’incontro-scontro tra due mari Un confine in mare aperto. Mar Baltico e Mare del Nord si incontrano e si scontrano e lo si vede a occhio nudo. Le acque di questi mari hanno diversa densità, salinità e temperatura e questo fa si che queste, pur toccandosi, non si mescolino. Le onde dei due mari, provenienti da direzioni opposte, si incontrano formando una
SCIMPANZè BONOBO
Il piacere di mangiare TRA TANTI amici Gli scimpanzé bonobo amano fare amicizia e lo fanno dividendosi il pranzo. Non sempre è facile dare confidenza a sconosciuti, ma per queste scimmie non è così. Uno studio della Duke University (USA), ha dimostrato che i bonobo amano stringere nuovi legami e per rafforzarli dividono il proprio cibo e il proprio territorio con i nuovi amici. Nell’esperimento, a un bonobo in una gabbia con del cibo, venivano fatti vedere altri due scimpanzé: uno sconosciuto e uno, invece, già visto altre volte. Il bonobo con il cibo, poteva scegliere se far entrare nella sua gabbia, una delle altre scimmie, o restare da solo. Il bonobo ha scelto di aprire allo sconosciuto a cui ha offerto parte del proprio cibo. Pare che queste scimmie tengano lo stesso comportamento anche con l’uomo. Non si tratta però di altruismo, ma di un istinto che spinge queste scimmie ad ampliare i propri gruppi sociali per avere più protezione. n. 3 Giugno-Luglio 2013
linea spumosa che taglia il mare in due, perpendicolarmente all’orizzonte. Il fenomeno è osservabile a Skagen, nello Jutland, la punta più estrema del Nord della Danimarca, dove si trova la penisola sabbiosa di Grenen. Questo incontro-scontro crea perenni turbolenze e violente correnti che impediscono la balneazione e la navigazione.
Il fenomeno dei tornado di fuoco Il diavolo di fuoco brucia e distrugge tutto quello che incontra. Si tratta di un tornado di fuoco, un fenomeno naturale che di solito origina dall’incontro tra un tornado e un incendio. Quando una corrente ascensionale calda incontra un incendio, l’aria aumenta di velocità e inizia a vorticare verso l’altro, creando una colonna di fuoco, che può raggiungere anche il chilometro d’altezza. Di norma durano pochi minuti, ma eccezionalmente possono durare anche mezz’ora, devastando tutto quello che incontrano e scatenando venti che viaggiano anche a 160 chilometri orari. Fortunatemente sono eventi molto rari, ma quando si presentano i danni sono incalcolabili. Resta famoso il tornado di fuoco che nel 1923 uccise, in Giappone, 38000 persone in un quarto d’ora.
pure i caprioli ed i daini. Queste tre specie infatti appartengono alla famiglia dei cervidi, mentre altri ungulati che non perdono annualmente le corna, quali stambecco, camoscio e muflone, appartengono alla famiglia dei bovidi. Si è parlato sinora genericamente di “corna”, ma quelle caduche dei cervidi prendono più correttamente il nome di “palchi” e sono composte di tessuto osseo diversamente da quello corneo di cui sono costituiti i trofei perenni dei bovidi. Avendo l’occasione di vedere un cervo adulto tra febbraio e marzo, si potrebbero notare sulla fronte due abbozzi. Sono le cicatrici dei palchi caduti e il punto di formazione di quelli nuovi. A partire dalle settimane successive essi infatti ricominceranno a crescere nutriti da uno strato di pelle esterna riccamente vascolariz-
zata, chiamata “velluto” per la sua morbidezza. In meno di quattro mesi i palchi come volume e peso raggiungeranno e supereranno, sin che l’animale è giovane, quelli dell’anno precedente. Alla fine di luglio si libereranno del velluto esterno e appariranno nella loro ben conosciuta struttura ossea. Quando l’animale invecchia il palco invece va progressivamente in regresso, perdendo volume, peso e ramificazioni. Il numero di queste ultime, contrariamente a certe credenze, non indica assolutamente l’età dell’animale, ed è esclusivamente dovuto a caratteristiche trasmesse geneticamente. Nei cervi più grandi est-europei il trofeo può pesare oltre15 chili.
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Fashion
Calze, stili
WEEK Moltissimi i brand che ripropongono calze, collant e leggins anche nella stagione primaverile
e tendenze
Ormai con la stagione calda alle porte è proprio ora di nascondere maglioncioni, cappotti e sciarpe, e far spazio ad abitini freschi, svolazzanti e colorati. È vero che le calze sono sempre state associate alla brutta stagione, ma negli ultimi anni, in particolare in questo, si è sviluppata una tendenza che vede una sua versione primaverile, colorata e sbarazzina, protagonista. Sono tantissimi i fashion brands che ripropongono calze, collant e leggins anche nella stagione primaverile. Per esempio, Philippe Matignon, che si ispira ad una donna ricercata, perfetta in ogni dettaglio, rivisita lo stile gipsy chic interpretandolo con la massima eleganza. Ecco che tessuti morbidi, righe trasparenti con inserti in lurex rendono questo look originale ma al contempo elegante. Anche il marchio storico Filodoro di Casalmoro propone una collezione elegante e raffinata con stili accattivanti per vestire una donna dinamica, determinata e sicura di se in ogni occasione.
I’m lost
di vittoria bisutti
Primavera “sisi”
La nuova collezione Primavera/Estate di SiSi nasce dalla ricerca di dettagli glamour, di raffinate fantasie e di seducenti trasparenze. Sono tante ed originali le proposte, che vanno dal mood più aggressive del glam rock, dove il nero è illuminato da lustrini, paillettes e profili borchiati, ad un trend più orientale, dove le decorazioni attingono a quelle dipinte sulla pelle con l’hennè, evocando luoghi, colori ed atmosfere esotiche. Si sentirà molto anche la presenza degli anni ‘70, che ispirano questa collezione attraverso ricami floreali, stampe e fantasie colorate per uno stile molto Boho chic. L’imbarazzo della scelta l’avrete anche per calzini e gambaletti, tra fantasie ricercate ottenute da lavorazioni arigianali, trasparenze, tagli ed effetti lurex. Quindi che aspettate, sprigionate la vostra personalità!
without you Nata a Castiglione delle Stiviere in provincia di Mantova nel 1967, Golden Lady è oggi azienda leader nel mercato della calzetteria femminile italiana ed internazionale. In particolare, per questa Spring-Summer 2014 Golden Lady propone un vasto assortimento di gambaletti e calzini, come il gambaletto Liight Dots” in cui la base lucida è impreziosita da motivi geometrici, o il calzino “Gipsy Daisy” con micro e macro fiori effetto pizzo, per uno spirito Hippy. La qualità dei filati e l’impiego delle tecnologie più avanzate rende questo brand made in Italy unico ed irresistibile.
Gambe protagoniste con Calzedonia
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Collezione ampia e piena di novità imperdibili che soddisferà qualsiasi esigenza e look
Calzedonia, uno dei fashion brand più amati dalle donne, presenta una collezione ampia e piena di novità imperdibili, che soddisfa qualunque esigenza e look. La linea “Summer Dream” presenta colori e giochi di luce che rimandando incontestabilmente ad un beach style; le sfumature ombrè danno carattere ed effetti inaspettati a filati dai toni delicati. Il mood “Pastel PLaylist” entra nelle tonalità neutre quali grigio, toni pastello del rosa, giallo e del verde acqua dove i dettagli delicati definiscono una calzetteria ricercata, romantica e fresca. Il vero e proprio protagonista della stagione sarà però il trend “ Tatoo”, l’accessorio per eccellenza per gambe super trendy. Cuori, gioielli, stampe tribali, sono solo alcuni dei disegni che renderanno le vostre gambe protagoniste. Il collant può essere abbinato a stivali borchiati e sneackers per un look più urban, mentre un bel tacco è una soluzione ideale per occasioni più eleganti.
La qualità e unicità rendono questo brand made in Italy unico e irresistibile
n. 2 Aprile-Maggio 2014
Fashion
Pitti uomo 2014
WEEK Il colore illuminerà le grigie giornate della prossima stagione fredda
rock & all colours Si è da poco conclusa la 85ª edizione di Pitti uomo e le novità del prossimo autunno-inverno sono già state presentate, ve le anticipiamo in questo numero. Il tema della musica alternativa, inno alla ribellione, è stato il motivo d’ispirazione. Il colore illuminerà le grigie giornate della prossima stagione fredda, soprattutto con pantaloni dai toni accesi e dalle fantasie più variegate abbinate a colori brillanti di parka e giacche. Tagli asciutti e virili per cappottini e giacche con dettagli preziosi, ma anche linee morbide e sartorialità di ispirazione orientale e nuances insolite. A dettare lo stile del gentleman metropolitano, anche camicie con stampe geometriche. E poi la barba, folta e curata, questo il vero must dei trend setter che l’abbineranno a capelli lunghi e leccati.
Belli fuori con
Sisley Homme
Il brand francese Sisley, ha creato una linea dedicata interamente all’uomo. Il suo nome Sisleÿum For Men si legge Sisley Homme. Prodotti studiati per pelli secche e normali, tre quelli principali: la crema idratante quotidiana, il siero antiage ed un prodotto post-rasatura contro le irritazioni della pelle. Ideali per il freddo dell’inverno o per idratare la pelle dopo l’esposizione ai raggi solari d’estate. Estratto di viole selvatiche, di padina pavonica e acido ialuronico gli ingredienti.
di antonio scolari
I colori ai piedi
Calzature vivaci per il prossimo autunno Saranno le calzature il tocco più vivace del guardaroba maschile del prossimo autunno-inverno secondo quanto si è visto a Pitti lo scorso gennaio. Alternative, colorate, vistose, a tratti eccessive, dopo anni in cui l’attenzione era sulle suole, ora sono i lacci e la parte superiore ad essere in risalto. Pelli di vitello ipercolorate, tomaie accese e dettagli che risaltano in modo determinato lo stile ai piedi. Tutte le grandi griffes hanno proposto calzature in grado di contrassegnare la personalità dei look che non temono di apparire, con collezioni decisamente insolite e di impatto. Dalle classiche stringate a stivaletti e sneakers, sarà difficile non farsi notare durante la prossima stagione.
massimo giorgetti
Classe 1977, è tra i giovani designer emergenti, premiato nel 2010 da Vogue Italia. Una carriera iniziata a Rimini, dopo il diploma di ragioniere, come assistente alle vendite in negozi specializzati.. La passione e la voglia di creare, lo portano a disegnare alcune collezioni cosiddette capsule e a intraprendere la carriera di stilista. MSGM è il marchio con capi e accessori uomo e donna, la cui ispirazione sono i classici della tradizione uniti alla voglia di distinzione contemporanea. Per l’imminente primavera-estate, stampe, tessuti tecnici, forme morbide, colori accesi per un look giovane e originale. Uno sportswear sofisticato dove il casual ha finiture sartoriali. www.msgm.it
n. 2 Aprile-Maggio 2014
Tagli asciutti e virili per cappottini e giacche con dettagli preziosi, ma anche linee morbide e sartorialità di ispirazione orientale e nuances insolite
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FOCUS
di elena benaglia
VI DICHIARO
MARITI E MOGLI Vivete in coppia, felici e contenti, ma non disdegnate la compagnia di un’altra persona? Siete stanchi di sotterfugi, bugie, avventure rocambolesche per nascondere la sua presenza al vostro legittimo partner? Fate parte di quel 35% di italiani che pensa che le corna non siano intollerabili? Potete seguire l’esempio della coppia che nel dicembre scorso ha risolto in maniera creativa un “problema” vecchio come il mondo: il triangolo. E’accaduto a Napoli: una sola donna e due uomini, il legittimo consorte e l’amante. I protagonisti si sono chiesti: perché trascinare la storia con bugie, espedienti, magari arrivare alla violenza verbale e fisica? Molto meglio fare un patto, in questo caso addirittura scritto, in cui ogni componente del triangolo accetta la situazione, pacificamente. E così ecco cancellati in un batter d’occhio secoli di drammi e tragedie amorose! E poi si parla di paesi nordici! D’altra parte qualcuno ha detto che il matrimonio è una catena talmente pesante che per reggerla bisogna essere in tre! La notizia è stata riportata dai giornali nazionali, ma questi napoletani non sono gli unici ad aver deciso di vivere una relazione plurima alla luce del sole e consensualmente. In Italia pare che ci siano circa almeno 800 persone che dichiarano di vivere secondo i dettami del cosiddetto poliamore. Di che cosa si tratta? In che cosa consiste in concreto questo nuovo trend sentimentale? Con la parola poliamore s’intende la pratica, o anche solo la possibilità, di intrattenere più relazioni intime contemporaneamente, in modo etico, garantendo cioè la piena consapevolezza, trasparenza e serenità di tutti i partner coinvolti, che possono essere tre o più, senza limiti. La cosa importante è un rigoroso impegno alla trasparenza e all’onestà. La concezione poliamorosa delle relazioni rifiuta l’idea che l’esclusività sessuale e/o relazionale sia condizione indispensabile per relazioni affettive profonde, impegnate e a lungo termine. Certo, sostengono i poliamoristi, per vivere una situazione di questo tipo bisogna fare i conti con paure ataviche: l’abbandono, la perdita di controllo sulla propria vita e su quella delle persone amate, si tratta di lasciare cadere possessività, gelosia, competitività, l’idea della superiorità dell’amore monogamico e Unico... insomma un vero e proprio lavoro su se stessi, sul proprio ego e narcisismo, in barba a quello che ci è stato trasmesso dall’infanzia. Guadagnare in libertà forse perdendo un po’ di sicurezza. Facile a dirsi, difficile a farsi? I poliamoristi affermano che occorre essere molto altruisti e questa, sostengono, è in fondo la più grande prova d’amore. L’idea è di avere relazioni aperte e oneste con più partner, senza invidia, odio, rancore o rabbia, semplicemente condividendo il piacere di stare assieme, senza per forza dover condividere anche il sesso
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Negli Stati Uniti, secondo un sondaggio di oprah.com, ben 7 americani su 100 sarebbero coinvolti in relazioni poliamorose (che è solo uno dei diversi aspetti che costituiscono terreno comune in una relazione). Infatti, e su questo punto i membri della comunità poliamorosa non transigono, il concetto di poliamore non prevede rapporti di tipo occasionale, ma veri e propri rapporti sentimentali, da gestire, con impegno, in condivisione con altre persone. Proibito altresì parlare di scambismo. Esiste invece la polifedeltà: una forma di relazione chiusa in cui ci si aspetta che le persone appartenenti al gruppo abbiano rapporti sessuali e affettivi solamente all’interno del gruppo stesso; l’aggiunta di un nuovo partner a un gruppo polifedele in generale richiede l’approvazione di tutti i partner che già ne fanno parte. Ma c’è anche chi sostiene che il termine fedeltà vada inteso nel senso di lealtà, prendendo spunto dall’origine latina della parola, fides, e sia quindi da intendere come correttezza e trasparenza: “si fa ma si dice” insomma. L’importante è non tradire le promesse e gli accordi fatti
all’interno della relazione. Se è vero che il punto focale di un tradimento nella tradizionale coppia monogamica, quello che determina crisi e dolore, non è l’aver scoperto che il partner ha avuto rapporti con un’altra persona, ma soprattutto la sensazione di non potersi più fidare dell’altro, questo problema i poliamoristi l’hanno risolto. Ma l’avranno trovata davvero la formula della felicità? Da una parte (se è tutto vero) vediamo la beatitudine del poliamore che sembra offrire un costante innamoramento, dall’altra la fatica di mogli e mariti arcistufi della vita a due ma incapaci di provare la cosiddetta “compersione”, neologismo che indica uno stato di gioia empatica che si prova quando una persona che amiamo è felice con un altro partner. Il nostro immaginario amoroso è pieno di affermazioni quali si può amare una sola persona alla volta, la gelosia è una prova d’amore, assiomi sui quali basiamo le nostre scelte di vita, ma che la realtà spesso contraddice. Siamo circondati da falsità, inganni, crimini passionali.. in che cosa l’amore unico è meglio degli amori plurimi? si chiede la comunità del poliamore. Davvero l’amore è un sentimento esclusivo? Amare più di una persona allo stesso tempo significa amare di più o che non si ama davvero nessuno dei partner? L’amore incondizionato è un’utopia? E per essere più concreti: già è difficile far durare felicemente una relazione con una sola persona, com’è possibile farlo con più persone? I fautori del poliamore sostengono che si può essere agevolati nell’avere più partner perché si moltiplicano le figure di fiducia a cui rivolgersi nel momento del bisogno, si hanno a disposizione più punti di vista, più voci e ci si arricchisce nel confronto poiché ogni relazione è unica e dà la possibilità di soddisfare esigenze diverse e di far emergere vari aspetti della propria personalità. La gelosia invece è un limite da superare: per chi sposa questa filosofia di vita, non si possono porre limiti alla felicità di
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CONTRALTARE
il poliamore della d’urso e delle iene che ci vorrebbero uomini soli Poliamore. Cos’è? Ma se ne parlano tutti...pure la D’Urso che è così in, sempre sul pezzo. C’è un sito, informatevi, dotto di definizioni e spiegazioni. E c’è il video girato dalle Iene...Poligamia? No, perchè non bisogna per forza essere sposati. Scambismo? No, mica riguarda solo il sesso, ma i sentimenti, anzitutto...Come una mamma può amare con la stessa intensità diversi figli, si possono amare più partner contemporaneamente. Si tratta di Compersione, termine inventato di sana pianta, che ha pure un bel suono e significa empatia gioiosa, godimento nel vedere la persona che si ama felice anche con altri... Vi vengono in mente le comunità hippy? Avete colto nel segno, l’amore libero dei figli dei fiori ha permesso il fiorire di queste inedite comunità familiari che solo il conservatorismo oppressivo della società tradizionale ha bollato come eticamente riprovevoli o perverse. Perchè mai complicarsi la vita. Vedere la propria donna o il proprio uomo che amoreggiano bellamente, sapere che fanno sesso nell’appartamento accanto, mentre tu risciaqui i piatti, o meglio ancora te la spassi altrettanto bellamente con un altro/a è naturale e normale. Se la pensiamo diversamente, mentiamo, o ci autoconvinciamo per i condizionamenti di una società patriarcale...Che male fanno questi allegri poliamanti e poliamati?...Nessun moralismo, ognuno è libero di disegnarsi la vita come vuole ma non è vero, non è reale che si possa amare con la stessa intensità e tenerezza più persone, in modo assolutamente gratuito. Quindi, è una questione di sesso, ed erano piu’ sinceri i sessantottini delle comuni ad ammetterlo. Secondo, scoccia parecchio la teorizzazione che ne fa un ideale nobile ed adeguato ad un’umanità piena e ragionevole.Ma turba ben di più la pretesa di definirsi”famiglie”, la naturalezza con cui si parla di spartizione di figli, nel caso capiti: per questo ci viene il sospetto che si alzi il tiro per mirare più in basso, che si dia spazio a una provocazione tanto lontana dall’esperienza di ciascuno e dalla nostra cultura per centrare altro, solito obiettivo. Davanti a triadi, quaterne e cinquine di poliamorosi, i matrimoni omosessuali e perfino le adozioni da parte di due, due soli partner possono esmbrare quasi accettabili. Siamo in campo aperto, in piena battaglia: il nemico usa tutte le armi a disposizione, e i suoi araldi, più o meno coscienti, più o meno in buona fede, ne diffondono i proclami. Pensano di farlo per un punto di audience in piu’. Stanno collaborando giorno dopo giorno alla distruzione della famiglia, alla condanna dell’uomo alla solitudine. (Monica Mondo da ilsussidiario.net)
chi si ama. E poi, donne, perché accontentarsi di un solo anello di fidanzamento? Se la natura ci ha regalato dieci dita delle mani, ci sarà un motivo! Però se si può dire che ognuno è libero di scegliere come vivere le proprie relazioni amorose, il discorso diventa più serio se ci si domanda cosa accade quando nel poliamore sono coinvolti i figli. In Italia il fenomeno è da poco conosciuto e praticato, le coppie dichiaratamente poli sono pochissime e non ci sono studi e statistiche su questo tema, ma sul sito poliamore.org sono riportati i risultati di un’indagine sul benessere dei figli di genitori poliamorosi, secondo la quale i benefici consistono principalmente nel poter passare più tempo con la famiglia (allargata) data la presenza di più figure parentali, che comportano altresì una maggiore diversità di interessi e conoscenze, mentre tra
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gli aspetti negativi viene menzionato lo sconforto quando le relazioni tra gli adulti si dissolvono e ne risulta un trauma emotivo per i bambini, ma questo succede ovviamente anche nelle relazioni monogamiche, purtroppo con molta frequenza. Sicuramente essere genitori premurosi e attenti è indipendente dalla quantità di relazioni intrattenute. In alcuni Stati, come il Canada è permesso registrare fino a quattro genitori sul certificato di nascita, di sicuro un buon metodo per eliminare problemi di baby sitter o di turni notturni per il cambio dei pannolini..una pacchia! Infine monogamia, fedeltà, coppia sono valori naturali o culturali? La pretesa di esclusività è un bisogno di affermazione o un segno d’amore? Che abbia ragione Woody Allen e…”Basta che funzioni”!?!
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GUERRA Agli inestetismi
di Alessandra FusÉ
LA FORMULA DI CLARINS Lift Minceur Anti-Capitons di Clarins è il trattamento corpo che spezza il circolo vizioso della cellulite vincendo una doppia sfida: riduce quella ribelle e frena la comparsa di nuovi inestetismi. Il prodotto interviene nelle tappe di formazione del tessuto adiposo. 8 estratti di piante “snellenti” a cui si affiancano attivi specifici per rinforzare compattezza cutanea, microcircolazione e idratazione. La pelle diventa levigata e tonica; la silhouette si modella e la cellulite si riduce. L’efficacia di Lift Minceur raddoppia: Clarins presenta il maxi formato da 400 ml: un’edizione limitata, al prezzo conveniente di 58 euro.
ARRIVA IL MAKE UP
I COLORI
DI REVLON Revlon presenta il fondotinta Revlon Nearly NakedTM Makeup, formulato con pigmenti di silice, combina pelle e trucco replicando sia il colore della pelle sia la texture. La cipria Nearly Naked è una polvere dalla texture vellutata che si fonde con la pelle, riducendo al minimo la comparsa delle imperfezioni. Revlon Bronzer, è ideale per intensificare l’abbronzatura. La ColorBurst ™ Crayon Collection, 21 rossetti-matitone per labbra idratate, soddisfa ogni esigenza, Lacquer Balm per effetto bagnato, Matte Balm per finitura mat e vellutata, Balm Stain per effetto luminoso. Revlon Parfumerie™ Nail Enamel: esperienza sensoriale per unghie: lo smalto rilascia una profumazione seducente, grazie alle fragranze e oli essenziali.
MALACHITE, Tè VERDE E CAFFEINA
CONTRO
LA CELLULITE MINERALMA, la nuova linea cosmetica a base di minerali, presenta la LUXURIOUS MINERALS SCULPT CELL BODY ELIXIR, che agisce contro la cellulite. Si tratta di un’emulsione ricca di principi attivi come caffeina, tè verde, estratti di malachite, rodocrosite e guaranà L’estratto liquido di malachite, ottenuto da laboriosi processi di estrazione, rappresenta una ricca sorgente di oligoelementi, tra cui il rame che gioca un importante ruolo antiradicalico, (contrasta i radicali liberi e attiva meccanismi di difesa della pelle contro l’ossidazione), favorisce la produzione di collagene ed elastina. www. mineralma.it
Anteprima estate
Capelli
e abbronzatura Douglas HAIR è un brand in grado di offrire trattamenti professionali per avere capelli sani, forti e belli. PROTEIN REPAIR è un innovativo sistema di trattamento ideato per la cura dei capelli fragili e danneggiati. Le loro ricette professionali contengono ingredienti botanici di elevata qualità testati nei saloni internazionali. L’esclusiva combinazione di ingredienti attivi, contenente proteine di mandorla e cheratina liquida, penetra a fondo nella fibra del capello riparandolo dall’interno. Il prezioso olio di mandorla lascia i capelli incredibilmente morbidi e lucenti. Sempre del marchio Douglas è la crema autoabbronzante, con idratazione: l’abbronzatura è completa dopo 2-6 ore, dura fino a tre giorni. Un’applicazione regolare intensifica l’abbronzatura della pelle.
Salute & Bellezza A-DERMA
PER PELLI FRAGILI
A-DERMA è la prima marca dermo-cosmetica con un attivo vegetale d’origine naturale che lenisce le pelli irritabili e si prende cura delle pelli delicate. L’Avena Rhealba® è stata selezionata per le sue proprietà ineguagliabili: lenitiva, riparatrice, emolliente e idratante, anti-radicali liberi. I ricercatori della Phytofilière® Pierre Fabre hanno selezionato l’Avena Rhealba ® tra più di 80 varietà di avena differenti, per le sue qualità eccezionali di purezza ed efficacia; i Laboratoires Dermatologiques A-DERMA, sono i soli al mondo che la coltivano. La crema idratante HYDRALBA UV regala un’idratazione immediata e durevole che resiste agli stress climatici e protezione contro UVA / UVB, inquinamento.
INTERVISTA AL PROFESSOR PAOLO MARATON MOSSA
la salute del piede
tacchi alti e punte strette temibili nemiche
Tacchi alti e scarpe con punte strette: ma, alla salute dei piedi, chi ci pensa? La parola al Professor Paolo Maraton Mossa, direttore del famoso “Centro Pilota di Chirurgia del Piede di Milano”. Quali danni possono provocare i tacchi e le punte strette? «I tacchi alti e le punte strette sono sicuramente nemiche del piede ma per manifestare danni irreversibili hanno bisogno di agire costantemente. Dunque tacchi si ma con buonsenso». Come agisce l’altezza del tacco sul piede? «L’altezza del tacco condiziona in modo matematico la quantità di peso che vogliamo venga trasferito sull’avampiede e sul
retropiede. È consigliabile una distribuzione del 50% anteriore e 50% posteriore. Ciò si ottiene con 3-4 cm. di tacco. Con 9 cm. di tacco il 100% di peso è trasferito anteriormente sui metatarsi. Questo giustifica la comparsa di dolore ai polpacci e alla schiena in soggetti che portano invece tacchi troppo bassi o nulli che male si integrano con le curve fisiologiche della colonna vertebrale». La patologia più diffusa? «L’alluce valgo è sicuramente la patologia per la quale vengo consultato più frequentemente: si tratta di una deviazione dell’alluce verso l’esterno che procede in modo ingravescente fino ad alterare gravemente l’appoggio del piede. La problematica non
è solo legata all’osso ma è una deformità complessa che comporta uno squilibrio muscolo tendineo che condiziona la crescita ed il posizionamento anomalo delle falangi e dei metatarsi. Non condividiamo quindi la sola correzione scheletrica ma riteniamo fondamentale correggere anche lo squilibrio delle parti molli associate. Le alterazioni della volta plantare, richiedono indagini molto più complesse che non possono essere generalizzate». Centro Pilota di Chirurgia del Piede di Milano C.so Lodi 18 - 20137 Milano - Italia Tel. +39 02 5515093 paolomossa@piedeweb.it
Il resort termale delle alpi
Pasqua all‘AQUA DOME 17/04/2014 - 22/04/2014 * Sulle tracce del coniglietto di Pasqua per un breve ma intenso soggiorno di 5 giorni presso il resort wellness AQUA DOME. Programma pasquale per grandi e piccini incluso. Arrivo il 17/04/2014 o il 18/04/2014. Il nostro consiglio! Potete arrivare ad AQUA DOME già dalle ore 09:00 e iniziare la giornata al meglio - sia sulle piste o sia nelle nostre terme … e questo è tutto incluso nel vostro pacchetto: 4 notti nella camera prenotata Mezza pensione „Vital Thermal“ con colazione a buffet e cena con menu di 5 portate a scelta o buffet a tema brunch pasquale il 20.04.2014* Utilizzo delle terme con sauna e fi tness su 20.000mq, dalle ore 9.00 del giorno dell’arrivo fino alle ore 11.00 del giorno di partenza** programma per bambini giornaliero con accompagnatori dalle 10.00 alle 21.00 e con assistenza durante pranzo e cena Accappatoio, asciugamani e borsa da piscina per tutta la durata del vostro soggiorno Minibar rifornito giornalmente con bevande analcoliche Parcheggio sotterraneo gratuito e connessione internet gratuita
Prezzo a persona nella camera doppia da EUR 596,- a persona * L‘offerta per il brunch è valida solo per gli adulti che pagano la tariffa intera. * La SPA 3000 non è inclusa il giorno della partenza. I bambini sotto i 15 anni di età non hanno accesso alla SPA 3000 così come al centro fitness e alla sauna dalle ore 10.00 alle 12.00.
UN GESTO SEMPLICE… PUÒ AVERE GRANDI RISULTATI! Caro lettore, desideriamo condividere con te la storia di Josee una delle beneficiarie del nostro progetto in Rwanda.
Mi chiamo Musabisengwa Josee, sono una donna vedova a con 5 figli e vivo a Kimaranzara in Rwanda. Rwanda Sono nata a Gitarama, nel sud del paese in una famiglia numerosa. A 22 anni ho sposato un uomo della mia regione, era un uomo mo buono e lavoravamo insieme per avere un futuro migliore. e e. Quando è scoppiato il genocidio nel 1994 avevamo già tre figli, abbiamo lasciato la nostra casa per nasconderci nei boschi e non essere uccisi; uccisi dopo una lunga fuga un conoscente ci ha aiutati prendendo a casa sua i nostri tre figli: erano troppo giovani per sopravvivere nei boschi con la fame, il freddo, la stanchezza per i continui spostamenti. Così ci siamo separati dai nostri figli e solo un anno dopo abbiamo potuto riabbracciarli e ricostruire l’unità della nostra famiglia. Nel 2002 però, a pochi mesi di distanza, sono morti uno dei nostri figli e mio marito. La mia vita è andata in pezzi, sono rimasta con quattro figli da allevare ed è iniziato un periodo davvero difficile cile. Ho passato molto tempo senza un’occupazione e non potevo più pagare la retta della scuola, ma per fortuna è iniziato il progetto “One cow” di Fondazione Marcegaglia Marcegaglia. Sono stata selezionata come beneficiaria con altre 23 donne e l’8 ottobre 2013 ho ricevuto una mucca che ha poco dopo partorito un vitellino. Questa mucca è stato davvero importantissima nella mia vita e ha migliorato molto le condizioni della mia famiglia famiglia. Beneficiamo del latte, dei vitellini che sono nati e del concime per fertilizzare la terra che coltiviamo. Ora abbiamo sempre da mangiare e anche una fonte di reddito per pagare la scuola e l’assicurazione sanitaria. Certo, abbiamo ancora delle difficoltà, come nella stagione secca quando la mancanza di acqua mette a rischio le coltivazioni, però sono davvero grata per quello che state facendo per riscattare dalla povertà le donne della mia regione.
Storie come quella di Josee trasmettono mettono in n mo modo diretto il senso del lavoro che la nostra Fondazione sta portando avanti. Il nostro desiderio è quello che que questa sta stori sstoria di riscatto e solidarietà si moltiplichi diventando realtà per molte altre donne che nel mondo o in Italia vivono vivono diffi d ffico coltà ltà e economiche, emarginazione sociale, violenza o mancanza di possibilità. Tu puoi aiutarci a realizzare q questo obiettivo attivandoti con un gesto molto semplice: nella tua dichiarazione dei redditi to o biett vo at tiva firma l’apposito riquadro volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale” e o “…sostegno del volon riporta il Codice Fiscale dii Fondazione Marcegag Marcegaglia
975 622 501 55
Per te è gratis, per noi no può diventare ventare re eu un n cco contributo on o nttrrii n importante rtante p per ampliare i nostri progetti e raggiu raggiungere sempre gesto può avere mpre più iù ùb beneficciari. Un piccolo ges grandi risultati! ti! Grazie per contributo! er il tuo t o prezioso prezios pre pr p rrez re e ezzi zio o contribu
Fondazione Marcegaglia Onlus via Giovanni della Casa, 12 20151 Milano • Tel. 02 300500.11
Il Presidente Carolina Toso Marce Marcegaglia Fondazione Marcegaglia ente e Car C a na T a glia e lo staff ff di di Fo zion Marceg
www.fondazionemarcegaglia.org info@fondazionemarcegaglia.org
di ANDREA TROGLIO
IL MASCARA Il Mascara è un cosmetico dotato di grandissimo fascino, fin dai tempi più antichi. Perfetto per ottenere uno sguardo magnetico e sensuale, il mascara ha l’obiettivo di rendere le ciglia più folte, più lunghe e più nere. Il fascino delle ciglia da cerbiatta, infatti, conquista tutte fin dal primo istante. Ma sapete proprio tutto tutto sul mascara? In questa puntata vi voglio raccontare la sua storia. Secondo la tradizione, il mascara moderno nasce nel 1913: è il chimico T.L. Williams ad inventare questo cosmetico per rendere più affascinante la sorella. Il suo mascara ha un discreto successo e T.L. William fonda una casa cosmetica, la Maybelline. In origine, gli ingredienti del mascara erano polvere di carbone e vaselina e il mascara era venduto in panetti solidi e veniva prelevato con uno spazzolino bagnato; il flacone attuale con lo scovolino è stato messo sul mercato alla fine degli anni ‘50 da Helena Rubinstein. Quanti mascara esistono? Le varianti di questo cosmetico sono davvero molte: ci sono mascara volumizzanti per le ciglia rade, mascara allunganti per le ciglia corte, mascara multifunzione per un sguardo sexy a 360°. E poi esistono i mascara colorati: a partire dal nero fino ad arrivare ai colori più flashy come il fucsia e il verde. Dopo questa breve panoramica sul mascara e sulle sue origini vi ricordo il nostro appuntamento del prossimo numero di MCG con la prima lezione di makeup per scegliere il mascara giusto per voi e per imparare ad applicare questo cosmetico. Non mancate!
n. 2 Aprile-Maggio 2014
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SCELTI DA NOI
a cura di mARCO MORELLI
Borgobrufa Style
Lo spettacolo dell’eccellenza dialoga con la natura
CHARME E COMFORT
FOR FRIENDS HOTEL ***** IL LUSSO SENZA OSTENTARE
Il panorama dell’ospitalità austriaca di lusso si arricchirà presto di un nuovo 5 stelle innovativo e singolare. Al “for Friends Hotel” si sta per inaugurare un rifugio eclettico, equilibrato,per chi ama il lusso senza ostentazione. Il concetto: accogliere l‘ospite come fosse un caro amico. “Per gli amici” esordisce Wolfgang Eder, Amministratore Delegato, “ho scelto solo il meglio, affinchè questi possano sentirsi come a casa tra arte, gastronomia, energia, benessere”. Nel cuore della regione Seefeld, Mösern è un pittoresco villaggio dalla vista mozzafiato a 3km da Seefeld in Tirol e 20 km da Innsbruck. Il “for Friends Hotel” verrà inaugurato il 05/07/2014: 60 camere e ben 5 ristoranti, tutti differenti, espressione del Culinarium Alpinum, una hall con sitting-area, una Cigar Lounge, diversi Bar tra cui una grapperia di tutto rispetto, un’enoteca e uno shop con specialità gastronomiche permetteranno un fantastico e profumato viaggio per i sensi. Il benessere è a pari livelli della gastronomia. La Mountain Spa consiste in un vero e proprio rifugio benessere su 1.500 mq con saune panoramiche, piscina interna ed esterna a sfioro riscaldate, palestra, trattamenti estetici all’avanguardia. A completare il tutto il campo da Golf di 18 buche Wildmoos, campi da tennis, animazione per bambini e biblioteca. www.for-friends-hotel.at
Six Senses, hotel & resort I resort Six Senses sono dei viaggi alla scoperta di alcuni dei luoghi più belli del mondo. Ogni struttura è sinonimo di uno stile unico autentico, personale, sostenibile e in armonia con l’ambiente; locale, ma in sintonia con il resto del mondo. I resort costituiscono ambienti riservati, offrendo un approccio emotivamente intelligente che offre sorprese piacevoli e inaspettate. I soggiorni Six Senses sono vere e proprie esperienze dei vari luoghi, oasi in cui il tempo sembra essersi fermato. Gli hotel, i resort e le SPA Six Senses abbracciano i valori che definiscono il brand e la mission Six Senses: aiutare le persone a riconnettersi con se stessi, gli altri e il mondo che li circonda.
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Charme e comfort, ma anche silenzio e quiete, cordialità e familiarità, natura e territorio. Uno stile di vacanza intesa come pausa rigenerante, all’insegna dello stare bene a 360. Non a caso, per soggiorni da effettuarsi fino al 17 aprile e poi dal 4 al 29 maggio 2014, si può scegliere il pacchetto “Borgobrufa Style”: 2 pernottamenti in camera matrimoniale Classic, prima colazione e cena di quattro, libero utilizzo di piscine e saune. Compreso nel pacchetto, programma benessere per lei: un massaggio viso tonificante e rilassante (20 min) e un rituale “Emozione del Borgo”, avvolgente massaggio viso e corpo (75 min); programma benessere per lui: un impacco decontratturante (20 min) e un massaggio “Borgobrufa” (75 min). Infine, in caso di soggiorno infrasettimanale, si potrà scegliere uno dei seguenti omaggi: 1 confezione di prodotti di propria produzione, up-grade in camera di livello superiore a quella prenotata, 1 Private Hydro bagno energizzante per la coppia (20 min). Borgobrufa SPA Resort – Via del Colle 38, Torgiano (PG) – tel. 075 985267– http://www. borgobrufa.it/
IL SUGGERIMENTO di ANNA MARIA CATANO
CRANS, MAESTRI DEL COLORE ALLA FONDAZIONE ARNAUD “Un luogo bellissimo e tranquillo”. Parola di James Bond. Crans Montana, nel Vallese, è da sempre meta preferita non solo di Roger Moore ma anche di molti vip e celebrità. Aria pura, cime innevate, 140 chilometri di piste battute e un manto bianco che si estende a 360 gradi. L’appuntamento che chiude la stagione invernale e che richiama giovani ed appassionati musicofili da tutte le Alpi è il Caprices Festival, dall’11 al 19 aprile. Giunto ormai alla sua decima edizione riunisce le star della musica elettronica, del pop, dell’ hip hop, della canzone francese. Quando poi le piste diventano “green” a Crans i villeggianti si dilettano sui campi da golf (quattro diversi percorsi, 18 buche). Per gli amanti dell’arte invece è stato inaugurato da pochi mesi il centro Fondazione Pierre Arnaud che ospita mostre dedicate ad artisti moderni e contemporanei. Un edificio avveniristico, interamente in vetro e cemento, con la facciata a specchio, per riflettere i monti e il lago circostante. Fino al 22 aprile si può visitare l’esposizione: “Couleur maitrisèe? Couleur éclatée!” I maestri del colore: da Seraut a Giacometti, da Pelizza da Volpedo a Longoni, una splendida mostra inaugurale propone al pubblico i capolavori del divisionismo europeo. Vera chicca è anche il Museo dei trenini in minia-
tura, un tuffo nella storia ferroviaria della Svizzera (e non solo). Decina di trenini d’epoca, molti in bacheche, qualcuno funzionante, per la gioia e la curiosità di grandi e piccini. Tra le novità di questo inverno c’è anche l’importante ristrutturazione del Crans Ambassador Hotel, elegante 5 stelle, con vista spettacolare sull’intera vallata. E il wifi gratuito per tutti i visitatori su iniziativa dell’associazione comuni di Crans Montana. Crans, vicino a Sion, capitale del Vallese, ha poi l’innegabile vantaggio di poter essere raggiunta in treno, da Milano, sci ai piedi. Da Sion una navetta collega la stazione alla funivia, che poi trasporta i visitatori nel centro della località montana. Lo skipass include gratuitamente anche l’uitlizzo degli autobus locali. www.crans-montana.ch
n. 4 Agosto-Settembre 2013
SPA &
BENESSERE
UN ANNIVERSARIO IMPORTANTE DECLÉOR COMPIE 40 ANNI! Bagni di Pisa Palace & Spa
CI VORREBBE UN AMICO
Perdere peso, si sa, richiede un po’ di sacrifici, e il sostegno morale di un amico o un’amica sono sicuramente un soccorso prezioso per affrontare al meglio la sfida. E’ per questo che fino al 10 aprile Bagni di Pisa Palace & Spa, il resort termale di San Giuliano Terme all’avanguardia per la cura dei problemi legati sovrappeso, offre a chi prenota uno dei percorsi dietetici la possibilità di ospitare gratuitamente una persona nella propria camera. L’accompagnatore pagherà solo la normale quota di pensione completa – 60 euro al giorno - o, se decide di seguire l’amico nella sua impresa dimagrante, solo la quota trattamenti del pacchetto prescelto. Bagni di Pisa Palace & Spa - che fa parte del gruppo Fonteverde Collection è il luogo ideale se la parola d’ordine è dimagrire! Sia che si voglia ritrovare la forma fisica perduta a causa dei bagordi festivi, sia semplicemente per sentirsi bene con se stessi e raggiungere un equilibrio psico-fisico ottimale, l’Hotel mette a disposizione una serie di percorsi DIT (Dimagrire in Toscana) messi a punto dal suo team di specialisti della nutrizione. Integrati con i trattamenti termali e con metodiche di terapia fisica manuale e strumentale. Bagni di Pisa Palace & Spa, San Giuliano Terme (Pi) Tel: + 39 050 88501 - www.bagnidipisa.com
REMISE EN FORME IN SLOVENIA Eliminare le tossine dal corpo significa liberarlo da un fardello pesante. Al Grand Hotel Sava Rogaska, in Slovenia, a soli 200 km da Trieste, il programma detox di una settimana prevede una serie di trattamenti combinati con dieta, esercizio fisico leggero, consulenze nutrizionali e meditazione. Tra i trattamenti inclusi nel pacchetto spicca il Maroccan Cocoon con Rasoul: si tratta di un impacco per il quale viene utilizzato un particolare fango aromatico, ricco di vitamine ed enzimi naturali. Nel centro termale Lotus Health & Beauty gli ospiti possono fare il bagno e rilassarsi nelle diverse piscine con acqua termominerale convogliata direttamente dalla fonte termale: una grande piscina centrale, due whirpool, una piscina per bambini e una vasca Kneipp nelle quali la temperatura viene mantenuta costantemente tra i 31°C ed i 36°C. Ad Aprile e Maggio 2014, pacchetto Detox, 7 notti in camera doppia con trattamento di pensione completa, Grand hotel Sava****S: a partire da 1040€ a persona.
n. 2 Aprile-Maggio 2014
Un anniversario importante per la nota casa cosmetica, leader mondiale in aromaterpaia, scelta dalle migliori Spa d’Italia e del mondo. Nata 40 anni fa, Decléor (www.decleor.it ) è sempre stata all’avanguardia nella creazione di prodotti per la cura e la bellezza del viso e del corpo, attingendo fin dall’inizio dalla natura e dalle essenze vegetali. Con maestria i ricercatori della maison hanno imparato a miscelare gli oli essenziali per rispondere ad ogni necessità della pelle e offrire a tutte le donne un’esperienza sensoriale unica. Il merito della nascita di Decléor va a Solange Dessimoulie che negli anni ‘70 cominciò a dedicarsi allo studio dei principi attivi di origine vegetale, in un momento in cui l’industria cosmetica ancora preferiva quelli di origine animale. Nel 1976 l’incontro fondamentale con l’aromaterapeuta Caroline Colliard che inaugurò l’aromaterapia come scienza ufficiale. Prodotto di culto Decléor, distribuito in Italia da Sifarma Spa, è L’Aromessence™, concentrato di Oli Essenziali in una base di oli vegetali. Si tratta di preziosi élixir di bellezza 100% attivi e naturali, senza coloranti e conservanti. Vengono utilizzati anche nelle beauty spa dove i rituali di bellezza Decléor sono uniti ad una gestualità precisa basata sui punti energetici e i meridiani per l’applicazione di metodologie esclusive come l’Aroma-pressione e l’Aroma-drenaggio, ispirate allo shiatsu. Fra gli indirizzi dove provarli, l’Hilton Molino Stucky Venice. Ricavato da un antico mulino di fine ‘800, è un’oasi di pace ed eleganza sull’isola della Giudecca con vista spettacolare sulla Serenissi-
ma e centro benessere di 600 mq. Potrete rilassarvi nella piscina sul tetto dell’albergo godendo al contempo di una vista spettacolare sulla Serenissima che si mostrerà in tutto il suo splendore (www.molinostuckyhilton.it). E’ esclusivo e di ispirazione orientale il bellissimo e’SPAce, il centro benessere del Grand Hotel Miramare a Santa Margherita Ligure. Materiali naturali, luci soffuse, massaggi, doccia emozionale, profumi e suoni rilassanti per un viaggio attraverso i cinque sensi; info www.grandhotelmiramare.it. (r.b.)
VI CONSIGLIO di rita bertazzoni
BELLEZZA E BENESSERE GREEN Il legno, la pietra, il vetro. E una luce infinita che penetra lo spazio e lo riempie di calore. Tutt’intorno il silenzio del bosco regala una musica dolce per l’anima: il suono del vento e la voce della natura. Al “vigilius mountain resort”, a pochi chilometri da Merano, si stacca davvero la spina e si sperimenta il lusso della semplicità a contatto con un ambiente incontaminato. Progettato dieci anni fa da Matteo Thun, è uno dei migliori esempi di architettura green nel nostro Paese, primo hotel in Italia a ricevere la certificazione ambientale, premiato da Wwf, Legambiente ed Eco Hotels of the Words. Un archetipo della bioedilizia a cinque stelle, dove il lusso non è fatto di marmi lucidi e colori sfavillanti ma di materiali autentici, rispettosi del paesaggio e del benessere della persona, di linee essenziali e armoniose, di colori che rasserenano, di tecnologie a risparmio energetico che sfruttano l’energia solare e abbattono le emissioni di CO2. Un’architettura contemporanea e senza tempo, costruita come fosse un’onda in mezzo al bosco di larici, con facciate disegnate da una griglia in legno, come un nido di rami intrecciati. Si trova a 1500 m di altitudine sul Monte San Vigilio ed è raggiungibile solo con funivia dal paese di Lana. Niente macchine, zero smog. Lassù è un piacere respirare a polmoni pieni. Intorno
solo alberi, prati, sentieri, due sorgenti di acqua dalle proprietà terapeutiche, un panorama che emoziona. È la forza della montagna. Ci si rifugia nella Spa con infinity pool che guarda sul cielo e si apre al paesaggio. Fra i trattamenti speciali, il massaggio con la quarzite argentea è unico al mondo. Un vero e proprio rituale di fumigazione e canti mistici che rallentano il battito cardiaco, calmano la mente, disintossicano il corpo, sciolgono le tensioni muscolari mentre la pietra primordiale si combina con erbe aromatiche e oli di conifere riscaldanti. Così si sperimenta una sensazione di leggerezza e di profondo contatto con la natura mentre l’aria profuma di ginepro di alta montagna e resina di larice. Via avicolo 43, Monte San Vigilio, Lana (Bz) Tel. 0473.55.66.00 - www.vigilius.it
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PARTIAMO DIMENSIONE BENESSERE
Il Biohotel Stanglwirt, cinque stelle emblematico del vero Tyrol style, a Going nel Tirolo austriaco, non è solo un gioiello di bioarchitettura quasi interamente in legno e materiali naturali, ma anche un tempio del wellness, pronto a proporre nuove esperienze nei suoi spazi dedicati (ben 12.000 mq). Il Biohotel Stanglwirt ha inaugurato una nuova grande area wellness e inaugurerà a breve una spa esclusiva. Nei suoi spazi raffinati si trova un’area sauna unica nel suo genere (può accogliere fino a 40 persone, con una straordinaria vista panoramica sul Wilder Kaise). È affiancata da una sauna di cembro, che ospita fino a 25 persone, una grotta con cascata, una sala relax esposta al sole e completamente rivestita con pannelli in vetro, con isole
SEYCHELLES ARRIVIAMO L’hotel “Coco de Mer” & Black Parrot Suites è considerato uno dei migliori di Praslin e si trova nella meravigliosa baia di Anse Bois de Rose, nel sudovest dell’isola. Qui trascorrerete le vostre vacanze immersi in un’incantevole atmosfera tropicale, ammirando l’eccezionale panorama offerto dalle acque turchesi dell’Oceano Indiano. La struttura offre svariate attività e passatempi: potrete rilassarvi assaporando l’allegra atmosfera seicellese, prendere il sole a bordo piscina o intraprendere una breve escursione lungo il percorso naturalistico di proprietà dell’hotel! L’hotel vanta due piscine d’acqua dolce, una delle quali ha la forma della noce Coco de Mer, tipica di Praslin. Un vero e proprio highlight per esplorare da vicino la bellezza dell’isola sono poi i tanti sentieri da percorrere a piedi, ricchi di scorci panoramici mozzafiato. L’Hibiscus, il ristorante interno dell’hotel, incanta i palati con svariate prelibatezze della cucina creola e internazionale. La sera potrete fare una breve passeggiata o ascoltare musica live a bordo piscina.
occasioni i l erdibi p im I GREEN PERCORS E DI DESIGN 58
a cura di mARCO MORELLI verdi e caminetto. Nell’area esterna un grazioso laghetto naturale balneabile (390 mq). Splendide le tre piscine, realizzate nel 2013: la più grande con acqua salina a 37°C con postazioni per l’idromassaggio, una piscina all’aperto di 160 mq con acqua salina a 37°C, anch’essa con postazioni idromassaggio, infine una piscina sportiva con corsie da 25 m per i nuotatori. Mille attività en plein air per la primavera: equitazione,tennis, golf, corsa, mountain bike,etc. Info: Biohotel Stanglwirt, A – 6353 Going (Tirol) Tel. +43.(0)5358.2000; www.stanglwirt.com
Tre cascate - una d’oro, una d’argento e una di bronzo - che costruiscono un gioco di rimandi da un monitor all’altro creando un effetto straniante; metalli liquidi pensati per suggerire una sensazione di mobile energia. La “fontana” di Fabrizio Plessi, opera di video arte realizzata appositamente per l’albergo, è il biglietto da visita del Golden Palace, lussuoso cinque stelle di Torino. Che dell’arte ha fatto il suo tratto peculiare. Il Golden Palace è stato ricavato da Palazzo Toro, costruito nel secondo dopoguerra e citato nei più importanti testi d’architettura. Disegnato dallo Studio Decker l’edificio è un monolite di pietra scandito da un gran numero di finestre e da linee rigorose. Eleganza e atmosfere sofisticate si respirano nelle 195 camere e 40 suites. Per rilassarsi i 1200 metri quadrati della Golden Spa: piscine e massaggi con tecniche che vengono da tutto il mondo la fanno da protagonisti. Coccolano il palato infine i piatti del G Ristorante Italiano firmati dallo chef stellato Marco Sacco. Info per i pacchetti Primavera a Torino: www.goldenpalace.it
Lungo la strada del Passo Rombo, che collega il Tirolo all’Italia, è stato inaugurato recentemente il progetto “Le emozioni del Passo Rombo”: cinque sculture architettoniche del noto architetto Werner Tscholl forniscono ai visitatori emozioni di viaggio. Il “Museo del Passo” a quota 2509 offre impressioni sulla faticosa costruzione della strada del Rombo. Il “Granat” regala panorami spettacolari sull’adiacente Val Passiria. Sulla piattaforma panoramica “Ponticello” scopriamo i segreti degli insediamenti della Ötztal e l’opera “Contrabbandiere” è dedicata interamente a coloro che passavano di qua per raggiungere la vicina Italia. Agli appassionati di architettura e design si consiglia la salita in cabinovia al Wurmkogel per raggiungere il rifugio Top Mountain Star. Sul cucuzzolo della montagna troneggia una piattaforma circolare di 120 m², avvolta da un’ unica continua parete di vetro: sullo scorrimano sono illustrate in modo grafico le cime circostanti. Lo studio di architettura Johann Obermoser ha progettato per la stazione a valle un gigantesco scheletro di acciaio che avvolge tutto il corpo centrale. Anche le stazioni intermedia e quella a monte seguono lo stesso stile. Nello specifico, utilizzando quella posta a 2.174 metri si raggiunge il gioiello architettonico delle
TORINO SIGNIFICA GOLDEN PALACE
Alpi, il rifugio Ice Q. All’interno della struttura, inaugurata a dicembre 2013, troviamo un ristorante gourmet e una cantina d’eccellenza. Si tratta del ristorante di design più alto delle Alpi. In Ötztal l’estate è all’insegna della “Ötztal Premium Card”, una tessera pensata per soddisfare le esigenze dei propri ospiti. Sono oltre 120 gli esercizi ricettivi che hanno aderito all’iniziativa. A partire da un solo pernottamento, l’ospite ottiene gratuitamente la “Ötztal Premium Card”, che permette di usufruire illimitatamente degli impianti di risalita, dei trasporti pubblici e delle entrate ai musei e alle attrazioni principali. Inoltre la tessera consente l’ingresso di 3 ore ad Aqua Dome e ad Area47, il parco outdoor più vasto d’Europa. www.premiumcard.oetztal.com - www.oetztal.com
di Elena kraube
n. 4 Agosto-Settembre 2013
Golf & Country Club Zagreb Graz si scopre anche sul web
Il Golf & Country Club Zagreb, fondato nel 1995, è il più grande golf club in tutta la Croazia. Posto a sud del fiume che attraversa la città, la location permette un facile accesso a quello che è uno spazio di natura, socializzazione, sport e attività ricreative, a 10 minuti dal centro di Zagabria. Il campo da competizione con 18 buche e una lunghezza totale di 6415 m è certificato dal PGA, ed è una vera sfida per qualsiasi giocatore di golf. I 2 laghi artificiali offrono un’ eccitante opportunità di gioco, opinione condivisa anche dai parteci-
Per chi vuole saperne di più sulla City of Design dell’Unesco e sulla Capitale dei Sapori di tutta l’Austria il sito www.graztourismus.at/it , nuovo e tutto in italiano, è ricco di notizie, spunti, suggerimenti. Sono nuovi i 21 video caricati sul portale che permettono di immergersi nella più mediterranea delle città austriache, volando sulla splendida Hauptplatz, la piazza principale, curiosando tra i banchi del principale mercato contadino cittadino, respirando natura nell’innovativo giardino botanico. Sono nuove le pagine dedicate alle famiglie, quelle per chi vive la notte, quelle per chi ama gli sport e, poi, le pagine dei ragazzi, con suggerimenti dedicati allo shopping e alle proposte delle quattro università cittadine. Ci sono i suggerimenti per i gourmand e per chi ama lo shopping creativo, per gli appassionati di design e per chi vuole scoprire il mondo dei Trachten, gli eleganti abiti tradizionali. Gli eventi sono spiegati ed elencati per data ed argomento. Le visite guidate sono proposte a piedi, con le audioguide, in bus e con le guide turistiche. Nella sezione dedicata agli alloggi si può selezionare tra hotel stellati, b&b e appartamenti.
Una vacanza in Umbria Per perdersi tra le campagne e staccare completamente nel lento fruire della nostra vita vi consigliamo di seguire e passare, non necessariamente a piedi, o in bicicletta, per i borghi che attraversa la via di san Francesco. Infatti, il sentiero, studiato per essere percorso a piedi, ben segnalato da due cartelli di colore giallo e blu, parte dalla toscana fino ad arrivare a Roma, visitando i luoghi di Francesco. Noi in Umbria ve ne segnaliamo soltanto alcuni: - Città di Castello (museo burri http://www.fondazioneburri.org/ita/home.htm): dormite presso l’ agriturismo Sanbuchi (http:// www.stradaoliodopumbria.it/default.asp?scheda_ id=71&modo=ospitalita). Vi suggeriamo di proseguire poi per circa 15 km e di fermarvi all’ abbazia di Montecorona di Umbertide (http://www.comune.umbertide.pg.it/Citta-e-territorio/Monumenti/Abbazia-diSan-Salvatore); nei pressi è possibile dormire presso la Tenuta Montecorona e acquistare pure prodotti quali vino, olio e in estate le pesche di Montecorona (una varietà autoctona di recente recuperata proprio da questa azienda http://www.comune.umbertide. pg.it/Rimanere-informati/Video/Vari/Progetto-di-rimessa-in-coltura-delle-pesche-di-Montecorona)
n. 2 Aprile-Maggio 2014
panti degli oltre 50 tornei e sfide che si svolgono durante la stagione. Nel 2012 è stato ospitato l’European Senior Championship, con oltre 200 giocatori di oltre 40 paesi diversi. I campi da golf con 9 buche e una lunghezza totale di 1546 m con tre PAR 4 e sei PAR 3 buche, sono perfetti per le attività ricreative di uomini d’affari. Per la nuova stagione verrà introdotto il footgolf, un nuovo sport molto popolare, che farà crescere la domanda di molti giocatori di calcio che desiderano allenarsi individualmente. Vi verrà dato il benvenuto nella club house, potrete usufruire del centro wellness e dei due ristoranti in cui potrete gustare un ottimo barbecue. Inoltre negozi grandi firme e quattro conference areas per meeting circondate dalla natura completano l’offerta. L’occasione per visitare il centro Zagabria è, infine, davvero ghiotta: una via di fuga da tutte le pressioni della vita moderna.
il viaggiatore Verso il confine settentrionale del Cadore, dove il paesaggio sembra rubato a un libro di fiabe, proprio al confine con il Friuli e l’Austria si trova Sappada deliziosa località montana nascosta nell’estremo lembo del Bellunese dove si incontrano le superbe Dolomiti e le maestose Alpi. Sappada è un autentico borgo antico, un gioiello raffinato che conserva le tradizioni ed è considerato un paradiso turistico per le famiglie. Questo Paese di poco più di 1300 abitanti è anche un fenomenale oasi gastronomica per i palati esigenti. In un ideale mini itinerario goloso non si può che iniziare con una abbondante colazione alla Pasticceria Dorfarpeck (Borgata Granvilla, 28 Tel. 0435 469167) e dopo una ciaspolata tra i boschi fate una passeggiata per le vie del centro e per lo shopping succulento fermatevi alla Gastronomia di Massimo Giacomello (Borgata Bach, 60 T| el. 0435 469200). Una sosta la merita la Baita Modschein (Indirizzo: Borgata Bach, 96 Tel. 0435 469585). Assolutamente imperdibile la cena al Laite, il ristorante stellato dove la chef Fabrizia Meroi propone una cucina che incanta per la giusta composizione di sapere territoriale e progetto innovativo (via Borgata Hoffe 10 tel. 0435 469070). Ogni piatto è un esperienza sensoriale. Singolare il pane alla farina di carruba. In sala a darvi consigli sul vino il patron Roberto Brovedani. Però prima dell’ultima sciata un consiglio: affidatevi ai servizi messi a disposizione dal Corpo Forestale dello Stato sul sito www.meteomont.org che con 15 bollettini giornalieri, in 5 lingue e con un sofisticato sistema internazionale ad icone è in grado di informare e con la prevenzione si possono salvare molte vite. Il sistema di sicurezza è affidato soprattutto alla professionalità e al lavoro dei forestali che con tanta sensibilità riescono ad interpretare la potenza della natura.
di alessandra capato
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LUXURY places Quando il turismo sceglie l’eccellenza
QUELLENHOF RESORT Top Hotel “vacanze in famiglia”
La primavera è alle porte e la natura in val Passiria mostra tutto il suo splendore: dallo sbocciare dei fiori ai prati che si rivestono di un verde tutto nuovo. Tradizioni locali, musica tipica delle Dolomiti ed escursioni naturalistiche coinvolgeranno tutti coloro che sono alla ricerca di relax all’aria aperta e di un po’ di tempo per coccolarsi. Le temperature più miti e il prolungarsi delle ore di luce infondono infatti una nuova vitalità. Lo splendido scenario naturale della val Passiria è lo sfondo ideale per una vacanza all’insegna del relax e dello sport all’aria aperta con le sue distese di alberi da frutto e vigneti, montagne innevate, paesini tradizionali e città di cultura, che la rendono una delle zone di maggior attrattiva dell’Alto Adige. Per assecondare questa rinascita stagionale il Quellenhof Sport & Wellness Resort, magnifico albergo diffuso immerso in 7000 mq di parco ai bordi del bosco, ubicato a San Martino in val Passiria (BZ) a soli 10 chilometri da Merano, ogni giorno propone attività sportive differenti per tutta la famiglia con ricette per tutti i gusti. A cominciare dalle escursioni guidate, con mamma Dorfer e la guida Karl, proposte due volte a settimana nei luoghi più interessanti della vallata, sconosciuti ai più. Lo splendido quattro stelle deluxe presenta molteplici caratteristiche apprezzate dagli ospiti: 8000 mq di centro benessere e Spa,disposta su tre piani, con quattro piscine interne e tre esterne (di cui una con sale marino) riscaldate a 34°, 19 saune (una riservata esclusivamente alle donne), hammam, centro benessere estetico, grotta salina e l’esclusiva Salounge, dove è possibile respirare aria marina purissima in un ambiente dalla temperatura piacevole di circa 23-25 gradi: un clima salino secco controllato e particolarmente salutare per l’organismo. E ancora 3 idromassaggi, lago balneabile e inoltre uno spazio esclusivo per la cura e la prevenzione delle malattie: il Medical Center, struttura innovativa aperta a tutti, all’insegna del benessere totale, con medicina estetica, medicina nutrizionale e medicina preventiva.
E per i più piccini assistenza e animazione che permettono ai genitori di trascorrere una vacanza serena mentre i loro bambini si divertono. Nel resort si ha poi la possibilità dell’utilizzo di due sale fitness attrezzate, di seguire corsi e attività work-outs, dell’ utilizzo di mountain bike, di passeggiate guidate, di 8 campi da tennis, di greenfee 18 buche vicino al resort (con sconto del 50% per gli ospiti dell’hotel) e di Miniclub per bambini. Inoltre si possono seguire ogni giorno fitness attivo come nordic walking, acqua gym, yoga, qi gong, flexibar, spinning, gym-stick, power plate e bodyforming. I bikers possono approfittare della settimana della mountain bike (dall’11 al 18 maggio), strutturata in quattro diversi tour - in base alla difficoltà -
Una vacanza di completo relax, portate da casa solo lo stretto necessario perché al resto penserà lo staff dell’hotel!
con una guida esperta, e comprensiva di noleggio di top bike “full suspension” con pedale a sgancio rapido, cartine e materiale per escursione ed eventuale posteggio gratuito in garage chiuso per chi arriva con la propria bici. Dal 30 marzo al 13 aprile c’è inoltre la proposta “Pernottare 7 notti e pagarne 6” (che si rinnova dal 3 maggio all’8 giugno e dal 21 giugno al 6 luglio). Il 2014 si è aperto in bellezza per il Quellenhof Sport & Wellness Resort: dopo l’HolidayCheck Award nel 2011 e il premio come Top Hotel nel 2013 ecco un nuovo riconoscimento per la categoria “vacanze in famiglia” che lo annovera – con l’assegnazione dell’HolidayCheck Award 2014 – tra i 24 hotel italiani più amati al mondo. Il resort è stato premiato grazie a spontanei commenti delle famiglie ospiti, che hanno riportato la loro soddisfazione per l’offerta e i servizi proposti dal Quellenhof a tutto il mondo tramite il portale HolidayCheck, punto di riferimento nel settore del turismo. Sulla base di quasi un milione di turisti che li ha votati nel 2013 sono stati premiati gli alberghi preferiti dai viaggiatori a livello mondiale con l’assegnazione dell’HolidayCheck Award a 389 hotel. I premi assegnati quest’anno rientrano in sei categorie di viaggio: miglior hotel del Paese, vacanze al mare o al lago, vacanze in città, wellness, famiglia e coppie. La premiazione ufficiale si è tenuta a Berlino lo scorso 4 marzo 2014. (M.M.)
Quellenhof Sport & Wellness Resort 39010 S. Martino Val Passiria (Bz) presso Merano, Alto Adige Tel. 0473.645474 info@quellenhof.it www.quellenhof.it/it
LUXURY places Quando il turismo sceglie l’eccellenza
AQUA DOME La miglior cura per la stanchezza La migliore cura per la stanchezza di primavera è un mix di attività e relax. Una breve vacanza ad AQUA DOME, le terme tirolesi di Längenfeld, combina entrambi. Godetevi quindi benessere e vitalità e provate in prima persona il risveglio primaverile della Ötztal. Il “Coniglietto di Pasqua” tipico della zona (è un coniglio fantastico che lascia doni per i bambini a Pasqua e ha origine nelle culture dell’Europa occidentale) vi propone l’offerta perfetta per le vostre vacanze. Pace e armonia diventano il comun denominatore del vostro soggiorno e creano una splendida atmosfera nel Resort termale, che è il più grande hotel 4 stelle superior in Tirolo, con oltre 200 camere e suite spaziose dall‘atmosfera familiare. Materiali naturali in un moderno stile alpino e le vette che si ammirano dalle finestre rendono ogni stanza un’oasi di autentico comfort. Anche nelle zone della hall, del bar dell’hotel e del ristorante recentemente rinnovato, il corpo e la mente trovano il modo di rilassarsi. La cucina è eccellente e per brindare la cantina mette a disposizione ben 300 etichette di vini di qualità. In occasione del pacchetto pasquale, agli ospiti viene servito durante la Domenica di Pasqua un delizioso brunch. Rinascere alla SPA dell‘hotel Oltre agli spazi dell’Hotel, è soprattutto il vasto ambiente della Spa che regala energia “di lunga durata“ per tutta l’intera giornata. Gli ospiti si rilassano ogni giorno nella esclusiva SPA 3000 con vista sulle vette circostanti. Situata su due livelli, la Spa dispone di un’area di 2.000 m² con una sauna ai cristalli, una sauna alle erbe tipiche delle alpi della Ötztal, lettini idromassaggio, i Längenfelder Badl (vasche idromassaggio esterne per coppie), un accogliente salotto con il camino e spaziose sale relax. Oltre alla Premium Spa, gli ospiti possono utilizzare, già dalle 9 del mattino del giorno dell’arrivo, anche i 20.000 m² delle terme, con piscine sospese all’aperto, l’area per bambini “Alpen Arche Noah”, il mondo delle saune “Gletscherglühen” e la palestra. Risveglio di primavera Come cura d’urto e di risveglio sensoriale, Aqua Dome propone un programma giornaliero in palestra oppure all’aperto, a contatto con la natura dell‘Ötztal in quello che possiamo definire un delizioso cambio di stagione. Gite guidate in slittino alle baite, passeggiate con le racchette da neve e con gli sci di fondo fanno in modo di lasciare pian piano l’inverno alle spalle. Un ser-
vizio navetta gratuito da AQUA DOME porta gli ospiti direttamente a Sölden, dove a 3.340 m il comprensorio sciistico del ghiacciaio Rettenbach e Tiefenbachferner offre le migliori condizioni di neve sotto il sole primaverile. Nel frattempo, in valle, il verde della primavera invita alle prime passeggiate, alla corsa e ai primi giri in bicicletta della stagione. Vacanze Pasqua ad AQUA DOME Il Pacchetto “Pasqua ad AQUA DOME”, per tutta la famiglia,dal 17 al 22 aprile 2014 (arrivo il 17 o 18 aprile) comprende, tra le altre cose: - 4 notti in Mezza pensione Vital Thermal con prima colazione a buffet e cena (menu a 5 portate o buffet) --- Brunch di Pasqua il 20 aprile 2014 - Utilizzo del centro termale SPA 3000, - Utilizzo delle SPA, zona sauna e fitness dalle 9.00 del mattino del giorno di arrivo - Programma giornaliero di attività - Parcheggio sotterraneo gratuito - Accesso internet gratuito I piccoli ospiti avranno a disposizione un programma di intrattenimento alle terme, nonché un programma in hotel dalle ore 10,00 alle 21,00 ogni giorno, con l’assistenza di animatrici specializzate. Prezzo per persona a partire da 596, 00 Euro.
PACE E ARMONIA CREANO UNA SPLENDIDA ATMOSFERA NEL PIU’ GRANDE HOTEL 4 STELLE SUPERIOR DEL TIROLO
VAMED AG VAMED è stata fondata nel 1982 e da allora è diventato il fornitore di assistenza sanitaria leader a livello mondiale degli ospedali integrati e altre strutture. Il gruppo VAMED è impegnato dal 1995 nel settore termale e benessere. Sotto il marchio VAMED Vitality World fondato nel 2006 VAMED opera attualmente in otto dei più popolari centri termali e luoghi di cura locali: l’AQUA DOME – le terme tirolesi di Langenfeld, le terme Geinberg, terme Laa - Hotel & Spa, St. Martins Therme & Lodge, Terme Wien, il Centro salute di Bad Sauerbrunn, Tauern SPA Zell am See- Kaprun e il Resort benessere Pura women´s health resort Kamptal. Nel 2012, le località della VAMED Vitality World sono state nuovamente premiate con l’ambito riconoscimento internazionale World Travel Awards. La giuria ha selezionato il Tauern SPA Zell am See- Kaprun come „Europe’s Leading Lifestyle Resort 2012“. St. Martins Therme & Lodge ha vinto nella categoria „Austria’s Leading Resort” e l’AQUA DOME Tirol Therme Längenfeld nella categoria “Austria Leading SPA Resort”. Inoltre, a VAMED Vitality World è stato assegnato per la seconda volta consecutiva il titolo “World’s Leading Medical Wellness and SPA Operator”. Con oltre 2,4 milioni di visitatori ogni anno presso il centro benessere VAMED Vitality World, VAMED è l’operatore leader in Austria di terme e centri benessere. AQUA DOME – Tirol Therme Längenfeld Oberlängenfeld 140 6444 Längenfeld / Österreich Tel.: +43-5253-6400 Fax: +43-5253-6400-480 office@aqua-dome.at www.aqua-dome.at
MUSICA cinema & arte A Lodi, l’applaudito recital solistico della Dego
I CAPRICCI DI FRANCESCA, GIOVANE DEA DEL VIOLINO Dopo averla applaudita nello scrigno dell’Auditorium Arvedi di Cremona, lo scorso 8 febbraio eravamo tra il pubblico dell’Aula Magna del Verri di Lodi per il recital solistico di Francesca Dego, statuaria dea del violinismo emergente. E nell’ascolto che si rinnova, ritroviamo l’armatura smagliante di un’invidiabile strumentalità: appoggio, controllo dell’arco e quella imprescindibile freddezza che consente di governare senza sbavature le situazioni più impervie. Ne erano prova i dodici Capricci di Paganini, dall’ironico tredicesimo fino al grandioso, celeberrimo, ventiquattresimo con il suo tema variato. Nel loro condensato di spudorata sfida virtuosistica celata sotto un’amabile cantabilità, questi frammenti di pochi minuti l’uno
Tra il magistero di Bach e le vertigini paganiniane, la raffinata “Bizzarra” firmata da Nicola Campogrande
VISTI PER VOI AL CINEMA
svelavano, nelle brusche virate di una scrittura tutta nervi tesi, il temperamento di questa interprete, capace di affrontarli d’un fiato e senza batticuore, quasi come quotidiani esercizi alla sbarra, come rivela anche la recente incisione realizzata dalla giovane musicista lecchese per la Deutsche Grammophon.
di marzio pecchioli
IL VIOLINISTA DEL DIAVOLO
LA GRANDE ILLUSIONE
Sulla figura di quello che è considerato come il più grande violinista di tutti i tempi, Niccolò Paganini, sono corsi fiumi d’inchiostro e sorte miriadi di storie e di leggende. La sua straordinaria bravura era davvero dovuta al fatto che strinse un accordo col diavolo, al quale avrebbe consegnato la propria anima? E’ una macabra fantasia frutto dei suoi detrattori, o c’è davvero qualcosa di misterioso dietro il leggendario musicista?
Torna al cinema il capolavoro di Jean Renoir, film francese che, visto il periodo (1937), destò molte polemiche a livello internazionale, tanto che, alla Mostra del cinema di Venezia, il fascismo fece in tutti i modi per boicottarne la premiazione. Due aviatori francesi vengono catturati e imprigionati in un campo di concentramento tedesco. Scappando cercheranno di rifugiarsi in una fortezza comandata proprio da colui che li aveva vinti.
SNOWPIERCER
UNA DONNA PER AMICO
All’indomani di un’ apocalittica era glaciale, collocata in un futuro non troppo lontano dai giorni nostri, gli ultimi residui dell’umanità trascorrono la loro esistenza a bordo di uno speciale treno rompighiaccio che attraversa ininterrottamente il mondo. A bordo del convoglio la tensione è alta, visto che negli ultimi vagoni vivono i poveri, mentre in testa ci sono i ricchi. Quando ci sarà lo scontro, il viaggio non sarà più lo stesso.
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Giovanni Veronesi è uno di quei pochi registi che riescono ancora ai giorni d’oggi a rivitalizzare la commedia all’italiana (o quello che ne resta), un genere, mai come in questi ultimi tempi, messo così a dura prova da pellicole becere e insulse, i cui protagonisti, a detta anche di un mostro sacro come Tarantino, non si capisce se ci siano o ci facciano, forse tutte e due. La storia è leggera, le situazioni piacevoli e si fila via lisci come l’olio.
DI ELIDE BErGAMASCHI
IL SOTTILE GIOCO DI SPECCHI TRA RISO E PIANTO Al Regio di Parma il sipario della stagione lirica si è alzato sul dittico costituito da “Pagliacci” e “Gianni Schicchi”. Ad intrecciarne trame e atmosfere, la filigrana felicissima che la regia di Federico Grazzini srotolava in un disegno teso per rimandi sottili. La carovana dei Pagliacci giungeva in treno nella profonda provincia dell’immediato dopoguerra; nella sgangherata compagnia di ballerine procaci e improbabili fachiri, Nedda – il soprano Kristin Lewis, tecnicamente impeccabile quanto spannometrica nella dizione – sognava la felicità nell’asfittico spazio di un camerino polveroso. Qui la brutale realtà irrompeva nella storia e la tingeva di sempre più cupe: l’amore respinto di Tonio, l’accecante gelosia di Canio, la dura vita della scena è. Un’iperbole culminante nella tragedia finale. Nella parte del Pagliaccio omicida, Marcello Giordani esibiva buon fraseggio e aderenza al ruolo. In continuo crescendo la doppia prova di Elia Fabbian, prima Tonio truculento poi Schicchi sapido e intrigante.
AL PONCHIELLI L’IMMENSA BELLEZZA DI UN TRIO Nessuno più di lui sa cesellare, interrogandola con silenzi impietosI, la pagina; nessuno sa conciliare così l’antica veritas della scrittura, immersa nel suo sapore primigenio, con l’ombra lunga della sua modernità. E quando sulla sua strada si trova degni comprimari, complici di una lingua comune che non sta tanto nelle radici tedesche quanto in un approccio lucido e mercuriale, allora il miracolo accade. Lo scorso 27 febbraio, al Ponchielli di Cremona il trio Lonquich – Widmann e Altstaedt dava vita ad un viaggio di rara intensità. Archi come flauti lontani; pianoforte proteso nelle cordiere degli archi, fraseggi articolati nella minuzia del frammento, sul fiato di linee scavate nelle segrete pieghe del canto. Mai Ravel è suonato più sibillino e sinistro, sliricato come una desolata marcia di ritorno dal fronte; mai il pulviscolare ronzio degli archi ha trovato nel marmo del pianoforte l’imperioso iceberg contro cui naufragare. Un incanto.
n. 2 Aprile-Maggio 2014
GRAN GUARDIA DI VERONA OSPITA AMODIO
Dal 16 aprile al 10 maggio riserva una delle sue sale più eleganti all’artista allievo di Manzú
Dopo il successo della mostra “Estasiante musica”, tenutasi da maggio a ottobre 2013, la città di Verona ospita le opere dell’artista Antonio Amodio in uno dei palazzi espositivi più prestigiosi: la Gran Guardia. Sede istituzionale - che ha ospitato mostre di respiro internazionale quali “Mantegna”, “Corot e l’Arte Moderna”, la recente “Verso Monet” e che accoglierà il grande evento dedicato a Paolo Veronese in collaborazione con la National Gallery di Londra - dal 16 aprile al 10 maggio riserva una delle sue sale più eleganti all’artista veronese che fu anche allievo di Giacomo Manzú.
Artista precoce ed eclettico, Amodio comincia la sua attività lavorativa e artistica a soli 14 anni, orientando i primi studi sulle nobili e difficili tecniche della scultura e del bassorilievo. Scultore su pietra e su legno si esercita duramente, avviando uno studio sui soggetti sacri: Crocifissi, Sacre Famiglie, Madonne, Angeli e Putti, iniziano a essere collocati in numerose chiese italiane. Ben presto, però, Amodio si dedica anche al restauro e alla pittura. La sua sensibilità artistica lo porta, negli anni, a sperimentare, nella pittura, lo studio del volto attraverso un tratto lineare, semplice e pulito in grado di sintetizzare, con pochi colori, le innumerevoli sfaccettature dell’animo umano. La mostra in Gran Guardia, organizzata dall’Associazione Culturale Quinta Parete che, in questi anni ha proposto numerosi eventi culturali nel segno del teatro, della pittura e della fotografia, presenterà oltre settanta opere, che sono sintesi del suo ideale percorso. Il mondo pittorico di Amodio è un paradiso di purezza, immerso in un significativo quanto raffinato utilizzo del colore. In mostra troviamo ballerine e raffigurazioni di donne in un infinito ventaglio di stati d’animo. Indescrivibile è la forza espressiva di “Donna mussulmana”, come pure la delicatezza di “Luce negli occhi”; I volti dipinti da Amodio non mancano, però, di descrivere sentimenti di angoscia e sofferenza, come ne “Il dolore”, “La pazza” e nella pensierosa tristezza di “Flora”. Dalla sua forte passione per la lirica, ambiente che ben conosce e frequenta, nasce una nutrita serie di dipinti dedicati a Maria Callas, Luciano Pavarotti, Leo Nucci e un eccezionale Trittico della Danza, energico quanto delicato bassorilievo dedicato a Carla Fracci. Accompagnano i sentimenti umani i numerosi paesaggi, dalla Toscana al Portogallo, e ipotetici giardini. E poi le idilliache vedute di Venezia, soggetto caro
Un’opera dell’artista
all’artista e presente in numerose opere. In alcune Amodio sceglie i colori più tenui per rendere un’atmosfera rarefatta e nostalgica, in altre l’utilizzo del colore vivace ed energico rende l’immagine della città in tutta la sua forza architettonica. La mostra, curata da Federico Martinelli, Presidente di Quinta Parete e dal noto gallerista Alessandro Orlando, segue un percorso volutamente lineare nell’intento di accompagnare il visitatore all’osservazione delle varie interpretazioni psicologiche che Amodio attribuisce ai suoi soggetti. L’ingresso alla mostra è gratuito. Per informazioni: www.quintaparete.it.
DI Barbara ghisi
L’OSSESSIONE NORDICA TRA PAESAGGI E VOLTI
le mostre
Fino al 21 giugno in mostra a Rovigo l’arte nordica scandinava, baltica, scozzese e tedesca che fece da protagonista in una delle prime Biennali di Venezia di fine Ottocento. La mostra allestita a Palazzo Roverella, a cura di Giandomenico Romanelli presenta un gruppo di opere fondamentali nel tracciato della scelta ‘nordica’ delle prime Biennali. La mostra, suddivisa in diverse sezioni, presenterà il percorso storico-artistico, dal Simbolismo alle Secessioni. Un’attenzione particolare sarà prestata al momento ‘svizzero’ della cultura tedesca - con Boecklin e Hodler- così come ai grandi viennesi e tedeschi - Klimt, Klinger e von Stuck.
Libri
Milano Pinacoteca di Brera dal 2 aprile al 6 luglio Giovanni Bellini e la pittura devozionale umanistica
Milano Palazzo Reale dal 2 aprile al 6 luglio Piero Manzoni 1933-1963 A cura di F. Guardoni e R. Pasqualino di Marineo
Ferrara Palazzo Diamanti dal 22 febbraio al 15 luglio Matisse, la figura. La forza della linea, l’emozione del colore
Mamiano di Traversatolo (Pr) Fondazione Magnani Rocca dal 22 marzo al 29 giugno CAMPIGLI Il Novecento antico a cura di Stefano Roffi
DI veronica ghidesi
VENIVANO DA LONTANO
DIARIO LONDINESE
Un romanzo che fa viaggiare nel tempo e nella Storia, immersi nella pienezza del presente. Campi di erba alta mossa dalla brezza, lombrichelli cacio e pepe all’osteria dentro le mura di Tuscania: Alvise Pàvari dal Canal, che ha lasciato Venezia sotto la pioggia battente, al sole della Maremma si sente rinato. Sbocconcella salsiccia sotto la pergola in attesa di rivedere Putzu, l’amico etruscologo che l’ha convocatolì in tutta fretta per chiedergli una conferma importante. Lo rivedrà, sì, ma in circostanze molto diverse: e quella che si prospettava come la gita di un giorno si prolungherà, fatalmente, di sera in sera.
Diario londinese (Sellerio Editore, 2014) raccoglie i ricordi giovanili di una fragile e coraggiosa ragazza italiana, arrivata a Londra senza una lira negli anni Cinquanta, che fondò insieme a Lindsay Anderson, Karel Reisz e Tony Richardson il Free Cinema Inglese, la corrente cinematografica alternativa, ribelle, nata prima della Nouvelle Vague, con uno sguardo al nostro Neorealismo, il cui scopo era di produrre film liberi e audaci. Ken Loach è oggi il regista che più si ispira alla corrente artistica nata dal talento di Lorenza Mazzetti, una donna straordinaria, nata a Firenze nel 1928, oggi ultraottantenne.
SCRIVO DUNQUE SONO
INUTILE TENTARE IMPRIGIONARE SOGNI
A un passo dal manuale di tecniche di scrittura e a un altro di teoria e prassi del “nosce te ipsum” si piazza questo “Scrivo dunque sono” che Elisabetta Bucciarelli edita per Ponte alle grazie senza colpo subire: il libro è tanto godibile quanto spendibile in senso pratico e non soltanto per gli scrittori aspiranti, in erba o recidivi che siano. Dentro vi si rintraccia, infatti, tutto quello che avremmo dovuto sapere sull’arte del romanzo: decalogo, rimandi, esempi sul mestiere di scrivere e su quello di vivere pure, se è vero che a quanto pare anche la semplice nota della spesa rivela di noi più di quanto ci piaccia ammettere.
Cavina ci parla d’amore: dei gioielli veri e fragili di un momento, di monete false e di bigiotteria. Con la dolcezza di un cantastorie, scena dopo scena, trasforma aule di scuola in una giungla misteriosa, e tra scimmie, avvoltoi e pantere ci porta fin là, dove una verità semplice, senza pretese, illumina gli occhi dietro un ferro a vapore. Cristiano Cavina nasce a Casola Valsenio nel maggio del 1974; cresce in viale Neri, nelle case popolari, con le cantine piene di uccelli da richiamo e un albero magnifico che fa ombra in cortile. Ci vive ancora adesso: Made in Casola è il suo marchio di fabbrica, la firma in calce a tutte le sue mail.
n. 2 Aprile-Maggio 2014
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musica/danza/teatro
spettacoli
di federico martinelli
TOMMY EMMANUEL Verona / Teatro Filarmonico
ROMEO E GIULIETTA a quota 80
5 maggio 2014 Tommy Emmanuel è uno dei migliori chitarristi al mondo e sbarcherà a Verona, offrendo al pubblico uno spettacolo di raro valore culturale. Lui e la musica sono una cosa sola. Ascoltarlo, anche per pochi secondi in video, dà già una sensazione piacevolissima. Sembra quasi di entrare in una dimensione parallela, dove la sua musica è impossibile da suonare, tanto risulta abile all’orecchio e all’occhio. Avere la possibilità di ascoltarlo dal vivo è qualcosa di unico anche perché Tommy non è solo musica ma anche simpatia, umorismo e tanta umiltà. Emozionante il concerto, un connubio tra i suoi cavalli di battaglia e tanta, molta improvvisazione.
Verona / Arena di Verona
23 e 24 maggio 2014 A meno di 8 mesi dal debutto, “Romeo e Giulietta” torna a Verona, nella prestigiosa cornice dell’Arena. Prodotto da David Zard e accolto con successo nelle maggiori città italiane, da Roma a Milano, fino a Napoli, Torino e Firenze, il musical, racconta la storia dei due giovani innamorati, resa celebre dal drammaturgo inglese William Shakespeare. Il lavoro, sottotitolato “ama e cambia il mondo” è composto, per le musiche e per le parole da Gérard Presgurvic. La versione italiana è di Vincenzo Incenzo, la regia di Giuliano Peparini e le coreografie di Veronica Peperini. Spettacolari e suggestive le scenografie di Barbara Mapelli, come pure gli efficaci costumi di Frédéric Olivier. Un ritorno decisamente atteso quello di Davide Merlini (Romeo), Giulia Luzi (Giulietta), Luca Giacomelli (Mercuzio), Gianluca Merolli e di tutto il cast che vede Paola Neri come vocal coach.
CON OLTRE OTTANTA REPLICHE IN MENO DI UN ANNO, TORNA A VERONA UN MUSICAL DAL RITMO INCESSANTE, DALLA VIVACITÀ INTERPRETATIVA GRAZIE A UN CAST GIOVANE E IN GRADO DI TRASMETTERE PROFESSIONIALITÀ ED EMOZIONI
Massimo ranieri sogno e son desto Brescia / Palabanco di Brescia 27 aprile 2014 In un unico show l’artista mescola tutti i suoi successi con quelli dei grandi autori di musica e teatro, da Viviani a Gaber. Tra canzoni e monologhi, nel nuovo recital Massimo Ranieri attraversa, oltre alla grande canzone napoletana, il suo amatissimo repertorio con tutti i suoi successi, da “Perdere l’amore” a “Se bruciasse la città”, insieme ai brani dei più celebri cantautori italiani e internazionali.
RITORNO Al futuro ANTONELLO VENDITTI Mantova / Palabam
17 aprile 2014 Antonello Venditti è tra gli artisti più popolari e amati da ogni generazione, forse anche per la filmografia degli ultimi decenni che gli ha “preso in prestito” alcuni stralci di una sua nota canzone. Abile cantore dei sentimenti e tra i più autorevoli esponenti della scuola dei cantautori romani, Venditti ripercorrerà i suoi più grandi successi tra i decenni Settanta e Ottanta. Il tour, “70/80… Ritorno al futuro”, racconterà in musica quegli anni indimenticabili. “Ricordati di me”, “Roma capoccia”, “Amici mai”, “Notte prima degli esami”, “Bomba o non bomba”, “Indimenticabile”, “Lilly”, “Ci vorrebbe un amico”… elencarle tutte sarebbe impossibile quindi…appuntamento a teatro!
claudio superstar Verona / Palasport
7 aprile 2014 “CONVOILIVE”, il nuovo appuntamento dal vivo con il cantautore Claudio Baglioni, ha segnato il sold out in numerose città italiane. Il cantautore romano ripercorrerà i suoi più grandi successi per una scaletta davvero ricca e ben strutturata. Accompagnato da un gruppo di polistrumentisti che animeranno il live con energia, Baglioni canterà anche gli inediti del nuovo album.
L’IRRESISTIBILE PAOLO MIGONE
TEATRO IMPIRIA IN “PURA PER SEMPRE”
KAROL WOKTYLA, UNA STORIA VERA
Sabato 12 aprile, al Palabam di Mantova, andrà in scena Paolo Migone con “Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere”, ispirato all’omonimo bestseller di John Gray. Migone sarà in scena con il suo camice da scienziato e l’immancabile occhio nero.
Sabato 5 aprile, al Teatro di Sona (VR), andrà in scena “Pura per sempre”, di Raffaello Canteri. Lo spettacolo, sotto l’efficace regia di Andrea Castelletti, racconta la sofferenza e la generosità d’animo di Suor Pura Pagani. Una storia vera e recente in grado di regalare emozioni.
Il 30 maggio 2014 al Palabam di Mantova andrà in scena il musical dedicato alla vita di Giovanni Paolo II. La rappresentazione, veritiera, intensa e commuovente, mette in scena l’umanità del pontefice. Un musical dalle scenografie imponenti e dalle musiche che raggiungeranno il cuore.
night life Musica, cinema, teatro in Villa!
UNa sola voce il talento di GIORGIA Verona / Arena di Verona 25 maggio 2014 Il calendario del “Senza Paura tour 2014” si arricchisce di una nuova data: quella nel prestigioso anfiteatro veronese che sarà, tra le altre cose, l’ultimo appuntamento live del nuovo tour di Giorgia. L’evento live segue la pubblicazione dell’omonimo album, uscito lo scorso 5 novembre e anticipato da “Quando una stella muore”, incantevole canzone dedicata ad Alex Baroni. Non mancheranno i successi di questa grande artista.
GENIALE UNICO E INIMITABILE ARTURO BRACHETTI
Dopo il successo dell’edizione 2013 torna, nell’affascinante giardino all’italiana di Villa Spinosa a Negrar, “Musica, cinema, teatro in…Villa!”. La rassegna, come lo scorso anno, intende portare, in uno dei luoghi più suggestivi della Valpolicella, una serie di eventi di qualità e raffinatezza adatti ad un più ampio pubblico. A partire da maggio è previsto un appuntamento al mese dedicato al cinema, uno al teatro e uno alla musica ma il cartellone potrebbe arricchirsi anche di altri eventi. La rassegna, organizzata dalle Associazioni Culturali “Quinta Parete” e “Francesca Finato”, mantenendo inalterata la formula dello scorso anno, prevede la maggior parte degli eventi a ingresso gratuito nell’intento di permettere alle famiglie di partecipare numerose, nonostante il momento difficile. Villa Spinosa si trova su una grande terrazza con vista su Verona ed è il luogo ideale per chi vuole assistere a un evento culturale, a pochi chilometri dalla città, in un clima
Brescia / Palabanco di Brescia
tutti GLI EVENTI targati ZEDLIVE
15 aprile 2014 Arturo Brachetti, italiano, è il più grande trasformista al mondo. Nessuno è mai riuscito ad eguagliarlo. Uscito trionfale da una tournée in Canada, da numerose partecipazioni a trasmissioni televisive in tutto il mondo, il “ciuffo più famoso d’Italia” torna a esibirsi dal vivo in uno straordinario e imperdibile show: “Arturo Brachetti 2014”. Per l’occasionel’artista proporrà le sue performance predilette:da Mephisto a Rossella O’Hara, da James Bond al messicano dal grande copricapo, Arturo in un battito di ciglia si trasforma davanti agli occhi del pubblico dal cappello alle scarpe, cambiando abito ma soprattutto… anima.
Padova / Gran Teatro Geox
particolarmente fresco. Per il teatro la rassegna ospiterà attori professionisti e le compagnie amatoriali che più si sono distinte sul territorio; Andrea De Manincor, Roberto Vandelli, il Teatro Impiria e G.t.v Niù per citarne alcuni. Poi due le novità: la fotografia e la degustazione. Villa Spinosa, difatti, organizza anche incontri culturali e workshop; grazie a quest’ultima esperienza, durante le serate, sarà proposta una mostra di fotografi giovani ed emergenti tra cui Emiliano Carrara, Nicolò Carello, Giorgio Zanetti e Andrea Crivellari. Altra novità sarà la possibilità di una degustazione all’interno della splendida cantina della Villa. I vini della Valpolicella tra Classico, Amarone e Recioto saranno serviti con formaggi, salumi e dolci della tra-
Aprile e maggio 2014 Dell’eterogenea proposta Zedlive segnaliamo il 9 aprile “Flavio Oreglio e David Riondino in cabaret e concerto”, il 12 aprile “Rock Identikit”, nuovo live di Piero Pelù, che farà ballare il pubblico fino a notte con la partecipazione di ospiti, sorprese e arrangiamenti speciali e , il 9 maggio, l’appuntamento con il sound di Ben Harper. Infine, il 14 maggio, la Glenn Miller Orchestra con i suoi classici e la partecipazione di Ellen Bliek e dei Moonlight Serenaders. Non mancheranno omaggi a direttori d’orchestra e un tributo a Ella Fitzgerald.
ironico GIACOBAZZI Verona / Teatro Filarmonico Il 28 aprile torna Giacobazzi con un nuovo show live “Un po’ di me”… risate e ironia!
IL NUOVO TOUR DI NOEMI Mantova / Palabam Il 9 maggio Noemi sarà per la prima volta a Mantova con il nuovo tour “Made in London”. Presenterà i nuovi brani proposti alla 64° edizione del Festival di Sanremo.
n. 2 Aprile-Maggio 2014
FRANCO BRANCIAROLI IL GRANDE TEATRO DEL NOVECENTO Brescia / Teatro Sociale Dal 6 al 18 maggio Franco Branciaroli sarà impegnato in “Enrico IV” di Luigi Pirandello. L’attore con questo lavoro prosegue la sua indagine sui grandi personaggi della Storia del Teatro già avviata con “Servo di scena”, “Il Teatrante” e “Don Chisciotte”. Una produzione da non perdere.
dizione veronese, selezionati con grande attenzione dall’azienda stessa (prenotazione obbligatoria). Data la peculiarità del luogo e dell’ambiente, gli spettacoli e i film avranno come fil rouge il mondo dell’arte, il paesaggio e la bellezza del territorio. Tutti gli eventi si terranno anche in caso di pioggia. Parcheggio interno ampio e gratuito. Si parcheggia a 20 metri dal luogo dello spettacolo che è accessibile anche per i disabili. Il cartellone è in fase di definizione e sarà consultabile sul sito www.quintaparete.it da metà aprile.
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Bavette alla crema di asparagi 250 g di asparagi, un bicchiere di latte di soia non zuccherato, olio di mais e sale qb, farina 00, olio, qualche fogliolina di timo fresco o secco, pepe, 500 g di bavette Tagliare a dadini 250 g di asparagi e metterli in padella con un dito d’acqua. Farli cuocere finché saranno “al dente” e versare poi il bicchiere di latte vegetale. Aggiungere un filo d’olio di mais e sale quanto basta e far amalgamare a fuoco bassissimo. Appena prima di scolare la pasta e versarla sul condimento, aggiungere qualche pizzico di farina per rendere il composto più cremoso. Mischiare il tutto e aggiungere un filo di olio extra vergine di oliva e qualche fogliolina di timo fresco o secco. Aggiungere pepe se si vuole.
VEGANO E SALUTARE di flora lisetta artioli
Biscotti integrali
Cestini di sfoglia ripieni 2 rotoli di pasta sfoglia, 500 g di asparagi, 100 g di fave, 100 g di piselli, 1 cespo di lattuga, erba cipollina, maggiorana, 100 ml di panna di soia, farina 00, olio evo
Budino di patate tofu e verdure 250 g di tofu morbido, 400 g di patate, due carote, 2 zucchine, un cipollotto, mezzo peperone rosso, 50 g di fagiolini, olio qb, un pizzico di noce moscata, una bustina di gelificante vegetale (facoltativo)
Dalla pasta sfoglia srotolata ricavate sei dischi, del diametro di 15 cm. Oliate e infarinate l’esterno di sei stampini piccoli (tipo quelli per il cremecaramel) e ricopriteli con i dischi di sfoglia, dando la forma di una coppetta. Cuocete in forno per 15 minuti o comunque finchè non si indorano. Tagliate gli asparagi a dadini e la lattuga a striscioline. Riscaldate l’olio in una padella e versatevi tutte le verdure, acqua, salate e fate cuocere per 1520 minuti. Quindi aggiungete la panna, le erbe aromatiche, e fate insaporire qualche minuto. Riempite le coppette di sfoglia con il composto. Infornate ancora a 220° per 5-10 minuti.
Mettere in un recipiente gli ingredienti nel seguente ordine: farina integrale, di riso, olio, zucchero, latte di riso, scorza di limone, sale e lievito. Impastare e poi avvolgere l’impasto nella pellicola e farlo riposare nel frigo per mezz’ora abbondante; successivamente, stendere la pasta e ricavarne delle formine a piacere spesse circa 2 mm. Posizionare le formine sulla carta da forno e farle cuocere per 10 minuti a 180°. Al posto della scorza di limone provateli anche con la cannella, sono ottimi e morbidissimi!
Mondate e lessate i fagiolini. Scolateli e tagliateli a tocchetti piccoli. Sbucciate le patate, tagliatele a tocchi grossi e lessetele; scolatele, unitele al tofu e frullate tutto, finché non diventa un composto denso. Nel frattempo, tagliate zucchine, carote, il mezzo peperone e il cipollotto a dadini piccoli. Saltate le verdure nell’olio, appena la superficie sarà dorata, aggiungete poca acqua e portate le verdure a fine cottura. Aggiungete le verdure, i fagiolini, il sale e un pizzico di noce moscata al composto. Mettete in stampi per budini e lasciate riposare per qualche ora (senza gelificante un’ora è sufficiente).
Strudel di patate e carciofi
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Ingredienti per 4 persone: 200 g di patate lesse a cubetti, 2 carciofi, 1 cucchiaino di prezzemolo tritato, 1 spicchio d’aglio, 1 rotolo di pasta sfoglia rettangolare,olio extravergine, 2 cucchiai di grana, 2 cucchiai di pangrattato, 1 uovo, latte, sale, pepe, semi di papavero. Sfogliare i carciofi, togliere la parte centrale e il gambo. Tagliare i carciofi e i gambi a pezzetti. Far appassire l’aglio nell’olio, toglierlo, aggiungere i carciofi, salare e portare a cottura aggiungendo poco alla volta acqua e coprendo con un coperchio. Farli raffreddare. Mescolare carciofi e patate, aggiungere
150 g di farina, 50 g di farina di riso, 50 g di fecola di patate, 50 g di olio, 100 g di zucchero di canna, 80 g di latte di riso, scorza di limone, 1 pizzico di sale, mezza bustina di lievito
Tutte le ricette sono tratte dal sito VeganHome.it - link a questa pagina
albume,prezzemolo, grana e sale e pepe a piacere. Sbattere il tuorlo con 4 cucchiai di latte. Stendere la pasta, pennellare il bordo con l’uovo e il latte. Al centro cospargere con il pane, disporre il ripieno al centro formando un cilindro. Ripiegare i lembi della pasta sovrapponendoli. Pennellare la superficie con tuorlo e latte e cospargere con semi di papavero. Praticare 2 tagli superficiali con un coltello. Cottura 18 °C per circa 25 minuti. Info: Chef Alessandra Nodari Agriturismo Loghino Vittoria www.loghino.net
n. 2 Aprile-Maggio 2013
IL BUONGUSTAIO
UNA PRIMAVERA DA VERI GOURMET CON GLI ASPARAGI DI TERLANO
Il birrificio San Gabriel La tradizione delle birre artigianali è antichissima in Europa.Ora spopolano anche in Italia con conseguente nascita di birrifici e locali che ne propongono la degustazione. In Veneto il birrificio San Gabriel, in provincia di Treviso, nasce nel 1997, da un’idea di Gabriele Tonon, Biersommelier diplomato alla Doemens Academy di Monaco di Baviera. La produzione iniziò in una antica villa, a Busco di Ponte di Piave, proprio a ridosso dell’antica abbazia benedettina dove già nel medioevo si preparavano le bevande medicate, tra le quali anche la birra. Nella sua gamma c’è la Rossa di Verona, curiosa quanto gustosa combinazione tra il radicchio rosso e il luppolo, molto versatile in cucina. Colore rosso ambrato con schiuma persistente, delicati sentori caramellati e vegetali, corpo rotondo e maltato in sintonia con il nobile amaro del radicchio. Lievemente frizzante, retrogusto erbaceo e morbido. Nella gamma San Daniel si trovano anche la classica bionda e la stagionale Nera Opitergium adatta ai palati che nella birra amano i gusti decisi e aromatici. Per saperne di più:www.sangabriel.it
Una tradizione che si ripete: la nuova stagione lungo la Strada del Vino dell’Alto Adige si apre subito all’insegna del gusto con gli asparagi di Terlano, specialità unica che si può assaggiare esclusivamente nel territorio di produzione. Ma perché il loro sapore sia davvero al top, questi asparagi vanno assaggiati a poche ore dalla raccolta: proprio per questo motivo l’area vacanze Bolzano Vigneti e Dolomiti propone – tra aprile e maggio – diversi itinerari del gusto, da piacevoli passeggiate-degustazione fino a soggiorni di una settimana. Le passeggiate culinario-naturalistiche sono organizzate a Terlano (19, 21, 25 e 26 aprile, e ancora 3 e 10 maggio) e ben otto ristoranti della zona per il periodo propongono deliziosi piatti a base d’asparagi. Il clou è il 4 maggio sempre a Terlano con la “Festa degli Asparagi”. Molto interessante è anche il pac-
A CACCIA DI ERBE AROMATICHE Alchemilla, achillea, ortica, timo serpillo. Sono tutte piante erbacee spontanee che crescono nei diversi ambienti dell’Alto Adige, dal contesto mediterraneo a quello alpino. Proprio queste erbe aromatiche sono le protagoniste della primavera dei Vitalpina Hotels Alto Adige/Südtirol da conoscere e raccogliere lungo le escursioni guidate, assaggiare nei piatti tipici e sperimentare nella propria pelle, per godere dei loro preziosi effetti benefici. Tra le strutture dei Vitalpina Hotels che fanno largo uso di erbe aromatiche c’è sicuramente l’Hotel Cyprianerhof****S di Tires. Due volte alla settimana si organizzano escursioni per andare alla ricerca di ortica, alchemilla, achillea, timo selvatico e altre erbe che poi vengono utilizzate nella Spa. Ma la maggior parte delle erbe finisce in cucina! Primi piatti tra cui zuppe e ravioli all’ortica, contorni e salse da abbinare alle carni, specialità del posto come la “Schutze”, un impasto di farina, uova, zucchero e marmellata, o ancora utilizzate nel pane per dargli un aroma tutto particolare. www.vitalpina.info
di elena cardinali
A MAGGIO TORNA FISH & CHEF Partirà da Malcesine, Fish & Chef, in programma dall’1 al 6 maggio 2014. La manifestazione farà scoprire eccellenze come il pesce di lago (nel Garda si contano oltre 40 varietà, dalla trota al raro e delicato carpione), l’Olio Extravergine di Oliva Dop del Garda, la carne Garronese Veneta, l’asparago di Rivoli, il radicchio di Verona, il riso Vialone Nano, i formaggi del monte Baldo e i vini: Bardolino, Valpolicella, Lugana, Custoza e Garda Doc. Fish & Chef prenderà il via giovedì 1 maggio con la prima cena stellata, alle ore 20.00, che andrà in scena all’hotel Bellevue San Lorenzo 4* con la creatività dello chef Luigi Taglienti del ristorante Trussardi alla Scala di Milano. Il 2 maggio, a Garda, all’hotel Regina Adelaide, sarà ospite lo chef Alberto Tonizzo, del ristorante Al Ferarut di Rovignano di Udine. Il 3 maggio a Malcesine, all’Hotel Baia Verde 4*, con la cena a cura dallo chef Felice Lo Basso del ristorante Alpenroyal di Gardena. Il 4 maggio a Cavaion Veronese, all’ Hotel Villa Cordevigo Wine Relais 5*, sarà la volta di Anthony Genovese del ristorante Il Pagliaccio di Roma . Il 5 maggio Fish & Chef si sposterà a Bardolino, all’Hotel Aqualux 4*, dove ci sarà ai fornelli Mauro Uliassi del ristorante Uliassi di Senigallia. Il 6 maggio serata conclusiva a Peschiera. Questa volta toccherà agli stellati del lago interpretare
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chetto “Asparagi e vino”, che comprende (oltre al soggiorno per una settimana) una passeggiata culinaria e il Winepass per sette giorni: il prezzo parte da 294 euro a persona (in agriturismo/affittacamere) ed è valido dal 27 aprile all’11 maggio: Info: www.bolzanodintorni.info, www.terlan.info
i prodotti tipici del loro territorio. All’Hotel Corte Cavalli 4*, l’appuntamento sarà con una cena preparata a 12 mani. Fianco a fianco lavoreranno il cucina: Leandro Luppi del ristorante Vecchia Malcesine , Giuseppe D’Aquino del ristorante Oseleta dell’Hotel Villa Cordevigo Wine Relais, Stefano Baiocco del ristorante Villa Feltrinelli di Gargnano, Gionata Bignotti del ristorante La Rucola di Sirmione, Paolo Cappuccio del ristorante Casa degli Spiriti di Costermano e Andrea Costantini del ristorante Regina Adelaide di Garda. www.fishandchef.it
Associazione Ristoratori Valeggio sugli scudi L’Associazione presenta in anteprima il piatto 2014, sempre realizzato dal Maestro orafo Alberto Zucchetta che rappresenta il Capitano Malco e il prodotto che verrà valorizzato quest’anno sul Ponte nel tradizionale appuntamento del Nodo d’Amore:l’asparago veronese. Nadia Pasquali & C. hanno partecipato al BIT di Monaco e di Berlino per la promozione del territorio e del Tortellino, hanno consegnato nelle mani del prof. Eugenio Campara due assegni per il completamento della struttura di cucina dimostrativa e per la realizzazione dell’Evento - Concorso “Ristorazione Diversa” che si terrà a Valeggio sul Mincio il 23 maggio 2014 che vedrà protagoniste ben 22 scuole alberghiere di tutta Italia , si è assicurata infine anche per quest’anno la collaborazione dell’Istituto Alberghiero e del Consorzio del Custoza per l’aperitivo nei giardini di Borghetto in occasione della tradizionale festa del prossimo 17 giugno.
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Guida
Ristoranti
IL PRANZO DELLA DOMENICA A Roma c’è un nuovo appuntamento gastronomico da segnare in agenda. E’ “Il Pranzo della Domenica con Gaetano Costa”: il tradizionale convivio con parenti e amici consumato in questo caso in una location cinque stelle lusso. Tutte le domeniche gli ospiti potranno trascorrere piacevoli e rilassanti ore in compagnia di ottime preparazioni realizzate con materie prime eccellenti, di una carta di vini importante, ma soprattutto coccolati da un servizio al top, mentre si sta adagiati su comode poltrone e divani soffici nelle sale dell’Hotel Boscolo Aleph. Il buffet ricco, variegato e completo, dagli antipasti ai dolci, vedrà una carrellata di pietanze semplici e gustose, come quelle che mangiavamo da bambini, nelle buone occasioni a casa della nonna. E non solo. A disposizione delle mamme e papà c’è l’animazione per i piccoli ospiti, dai 3 anni in su, che si cimenteranno in giochi a tema, truccabimbi, palloncini e tanto divertimento. Info: tutte le domeniche dalle ore 12.30 alle 15.00, euro 38.00 bevande escluse per adulti, euro 25.00 bevande escluse per bambini.
Il pranzo potrà essere accompagnato attingendo da una ricchissima cantina, che vanta circa 250 referenze, con vini da tutta Italia e dal mondo. Gaetano Costa Restaurant, Via di S. Basilio 15, Roma Presso Hotel Boscolo Aleph Tel. +39 339 801 8034 www.gaetanocosta.net
Gaetano Costa
IL MARE DELL’OSTE SCURO Il ristorante di pesce a Verona si chiama Oste Scuro, delizioso locale a due passi da Castelvecchio. Simone Lugoboni, chef e proprietario ha la migliore filosofia gastroittica che ci sia: grandissima freschezza e qualità, crudità superbe, cotture giuste e semplicità. Il resto lo fanno le ostriche (sei tipi), i crostacei, le tartare e i carpacci di pesce crudo, i cicchetti fritti. Ottimi i primi, da non perdere gli spaghetti alla chitarra con alici di menaica, capperi e origano di Pantelleria. Il Gran Piatto all’Oste Scuro è un trionfo di bontà. Servizio perfetto, tanta simpatia e una bella carta dei vini. Prezzo medio alla carta 75-100. La piena soddisfazione li merita. OSTE SCURO Vicolo San Silvestro, 10 Verona Tel. 045.592650 Sito Internet: ristorantescuro.tv
di Morello Pecchioli
CORTE CATENACCIO Lungo la statale che congiunge Rodigo a Rivalta sul Mincio vi consigliamo di far tappa nel ristorante pizzeria di Graziano e Ilaria. L’accoglienza dei gestori rimane un plus, gli ambienti sono confortevoli e spaziosi, adatti sia per una cena in coppia sia per grandi tavolate con gli amici oppure cene aziendali! La varietà dei piatti è molto ampia: antipasti di salumi, primi tipici della zona, secondi di carne e pesce, buffet di verdure, un eccezionale tiramisù realmente da provare oppure una “sbrisolina” con crema al mascarpone delizieranno i vostri palati. Le porzioni sono generose e le materie prime impiegate di prima qualità. Notevole la varietà delle pizze: ottima quella senza glutine. Vi consigliamo il locale anche per il pranzo di lavoro dove spicca un buffet di contorni/ antipasti particolarmente ricco. Tra il personale una citazione per Simone, che con la sua simpatia vi farà sentire come a casa. Il conto finale? Rimarrete anche lì piacevolmente sorpresi. Da provare! Info: www.cortecatenaccio.it, tel. 0376/681003
Guida Vini MONTEVOLPE ROSSO Il “Montevolpe Rosso” è uno dei prodotti di punta dell’azienda Bertagna Gianfranco,ubicata a Cavriana (Mn). E’ basato sui vitigni Merlot 40%, Cabernet 40%, Corvina 20%. L’affinamento del prodotto viene fatto in piccole botti di rovere nuove per circa 12 mesi. In bottiglia rimane poi per 9 mesi.
Rosso Saline La perfetta scelta dei tempi di vendemmia, le scrupolose selezioni delle uve, le tecniche di pigiatura, gli affinamenti in botti, hanno dato origine ad una linea di vini di altissimo livello, vero orgoglio di Cesare e Franco Gozzi titolari della Fattoria Colombara Gozzi di Monzambano (Mn). Rosso Saline è un must dell’azienda.
Chardonnay Meridiano DOC Con il breve appassimento delle uve Chardonnay 100% e con la giusta permanenza in botti di legno di rovere Cantina Ricchi di Monzambano (Mn) ha ottenuto un vino eccellente. Le sensazioni olfattive sono di grande intensità e persistenza, in bocca esprime sensazioni morbide sostenuto però da buona freschezza.
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di Michela Toninel
XIII MEMORIAL LORENZO LESO ben 100 squadre al via Conto alla rovescia per la famosa manifestazione sportiva di calcio giovanile a carattere nazionale che inizierà il prossimo 3 maggio. In campo giovani calciatori dagli 8 anni ai 16 anni suddivisi nelle rispettive categorie: minipulcini - pulcini e esordienti di competenza del CSI di Mantova e le nuove categorie giovanissimi Leali ‘99/2000 e allievi Ferrari ‘97/’98 di competenza della FIGC di Mantova. Le categorie minipulcini - pulcini e esordienti disputeranno gli incontri sul campo centrale di Goito mentre le nuove categorie giovanissimi e allievi giocheranno sul campo in erba sintetica di Cerlongo. Le finali del 7 e 14 giugno 2014 diventeranno il mo-
MANTOVA, PALABAM
All Star Game Adecco L’evento, che si svolgerà giovedì 17 aprile, vedrà confrontarsi le selezioni dei migliori giocatori italiani e stranieri di Adecco Gold e Silver nella splendida cornice del PalaBam, abituale campo di gioco degli Stings. “Ringrazio la Lega Nazionale Pallacanestro che ci ha offerto questa opportunità – ha affermato Adriano Negri, presidente della Pallacanestro Mantovana – di proporci come organizzatori di questo All Star Game, un’idea che abbiamo in testa da diversi mesi per suggellare quanto di buono stiamo facendo a Mantova. Ad oggi contiamo quasi 1000 giovani che giocano a basket, in un bacino di abitanti di circa 100.000. Vuol dire che circa uno su cinque pratica il nostro sport”. “Ringrazio la Pallacanestro Mantovana per il suo desiderio di organizzare ed ospitare il nostro primo All Star Game – ha detto il presidente di LNP, Graziella Bragaglio – che è un evento-spettacolo e rappresenta la qualità delle nostre realtà e, soprattutto, propaga l’immagine positiva del fare sport”.
mento clou del “Memorial Lorenzo Leso” giunto alla sua 13° edizione che si conferma uno degli appuntamenti più prestigiosi del calcio giovanile nazionale. Quest’anno prenderanno parte circa 100 squadre confrontandosi in 180 partite con la partecipazione, per un mese intero, di circa 1.500 ragazzi. La scorsa edizione l’entusiasmo e lo spirito di amicizia hanno caratterizzato lo svolgimento della manifestazione:il miglior modo per ricordare Lorenzo. Come da tradizione a premiare i piccoli “futuri campioni” personaggi del mondo del calcio a livello professionistico. Info: Andreoli Paolo 335287248, paolo_andreoli@ virgilio.it oppure sportingclub13@libero.it
Uno sciatore per tornare in forma Siamo proprio nel periodo in cui ci chiediamo cosa dovremmo fare per tornare in forma, per arrivare più o meno decentemente alla prossima prova costume o solo come tornare ad avere un po’ di fiato in vista dell’estate. Stare bene moltiplica la voglia di passare del tempo all’aria aperta: sarebbe un peccato uscire al largo a nuoto e avere il fiato corto, così come sentire le gambe deboli sul sentiero nel bosco in montagna. Paradossalmente, ci può dare un suggerimento proprio chi ha “appena finito di lavorare”: Mattia Casse, 24 anni appena compiuti, è l’atleta più giovane della Nazionale di Sci Alpino e la grande speranza azzurra dei prossimi anni, soprattutto nelle specialità veloci: “La stagione agonistica dello sci è appena finita ma noi non ci riposiamo. Ora continuiamo a sciare in quota per testare i materiali dell’anno prossimo e cominciamo il lavoro atletico estivo”. A Mattia - torinese, cresciuto in Friuli, che abita a Bergamo e ha molte aderenze
di enrico corno
nel mantovano - chiediamo come dobbiamo prepararci: “Bici. Tanta bici. E, dopo tanta pianura in bici, aggiungete tante salite che sono la parte più allenante del lavoro. È la prima cosa: preserva le articolazioni e aiuta a trovare fiato. Molti mie compagni di squadra preferiscono la MTB. Io preferisco andare su strada. Attorno al mantovano, fino al Garda, non mancano certo le belle strade per pedalare. Io ho ancora ginocchia e caviglie sane altrimenti dovrei anche andare ad allenarmi in piscina. Un allenamento piuttosto noioso, anche se utilissimo. Se avete un po’ di fiato (cioè se avete fatto un po’ di di lavoro aerobico) andare in palestra per lavorare su quei distretti muscolari che ci servono è sempre importante, a qualsiasi età. E poi consiglio a tutti di passare un po’ di tempo sulla pista di atletica: un po’ di scatti, di balzi e di squat sono quanto di meglio serve per la coordinazione e l’atletismo in generale”.
Il primo evento in cui tutto il mondo può competere simultaneamente
Wings For Life World Run Sono ben 175.000 i runners che correranno in contemporanea in 35 città del mondo nei 6 continenti. Questo evento rivoluzionario avrà luogo il 4 maggio 2014 alle 10 am UTC (in Italia a Verona alle ore 12.00), e in tutti gli orari equivalenti nel mondo. Quel giorno tutto il mondò correrà assieme. L’intero ricavato della Wings for Life World Run andrà alla fondazione Wings for Life che finanzia la ricerca per le cure sulle lesioni spinali: trovare una cura sulle lesioni alla spina dorsale è questione di quando, non di se. Il format della Wings for Life World Run è una novità non solo nel mondo della corsa ma nel mondo sportivo in generale. I percorsi saranno definiti ma non ci saranno distanze prestabilite, a differenza delle gare nor-
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mali sarà la linea d’arrivo a inseguire loro e non viceversa: in breve sai quando parti ma non sai quando finisci. Funziona così: mezz’ora dopo lo start partirà la catcher car simultaneamente in ogni percorso del mondo. Partirà a una velocità di 15 km/h per le prime tre ore. Accelerando a 20 e poi a 25 km/h. Quando la cathcer car sorpasserà un concorrente esso sarà eliminato dalla corsa e potrà salire sulla navetta che lo riporterà all’area di partenza per festeggiare. Alla fine resterà soltanto un vincitore, in tutto il mondo. Tutti possono partecipare e hanno tempo fino alla mezzanotte (UTC) di Domenica 20 Aprile 2014 per registrarsi sul sito www.wingsforlifeworldrun.com e prendere parte a una delle corse in tutto il mondo.
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FIVEFINGERS PIEDI LIBERI PROTETTI Si chiama Vybrid l’ultimo modello delle famose scarpe a cinque dita prodotte da Vibram® leder mondiale per la produzione e commercializzazione di suole in gomma ad alte prestazioni che da oltre 70 anni porta innovazione nel mercato delle calzature per lo sport, l’outdoor e il tempo libero. Il nome dell’azienda è legata a quello del suo fondatore, Vitale Bramani (Vi-Bram), accademico del Club Alpino Italiano, che al ritorno da una tragica ascesa alpina ebbe l’intuizione di realizzare delle suole per calzature con la stessa tecnica usata dalla Pirelli per realizzare i pneumatici. Nel 1937 nacquero così le
CALCIO A 5 DOPPIETTA PER L’AC GARDA Torna in prima linea il calcio a 5 all’AC Garda. Quest’anno la storica società calcistica gardesana ospita ben 2 squadre di a 5: una iscritta al campionato FIGC in serie D e l’altra che partecipa al campionato CSI di Verona in A2. La fusione con la società “Gardesana Calcio a 5”, inizialmente nata da un gruppo di amici e poi rilevata da Andrea Ginami, ha portato buoni frutti e oggi i giocatori delle due squadre condividono allenamenti e strutture sportive per poi dividere la presenza nel momento delle partite delle due diverse competizioni. Dal 26 al 31 maggio, durante il “3° Torneo Memorial Vittorino Zanetti”, Garda ospiterà il torneo di calcio a 5 con 24 squadre e 4 gironi e finali sabato 31. Iscrizioni entro l’11 maggio inviando mail a scuolacalciogarda@tiscali.it
ARRAMPICATA
monte baldo ROCK Fresca di stampa la nuova guida “Monte Baldo Rock”, edita da Versante Sud, che racconta e descrive falesie e vie per l’arrampicata sportiva sul Monte Baldo, Val d’Adige e Lago di Garda nella famosa area che ospita palestre all’aperto per tutti i gusti e livelli. Neo arrampicatori ed esperti, che in questa zona si possono allenare durante l’intero anno, potranno trovare maggiori informazioni e descrizioni tecniche delle vie nel territorio che si estende tre la parte veronese della Val d’Adige (fra Avio e la Gola di Ceraino), il settore meridionale del Monte Baldo (fra Rivoli Veronese, Caprino e Ferrara di Monte Baldo) e l’entroterra gardesano. La pubblicazione, che si apre con 24 pagine di storia alpinistica e una introduzione di geologia, flora e fauna del territorio, descrive monotiri e vie fino a 300mt per un totale di 24 falesie, 11 settori a più tiri e circa quarantamila metri di arrampicata. La guida aiuta gli scalatori nell’esplorazione della roccia calcarea baldense e gardesana, che a tratti ricorda quella del Verdon della Provenza francese dove negli anni ’70 è nata l’arrampicata libera con spit, e la cui particolare conformazione offre spunti per l’allenamento del gesto tecnico e richiede l’attivazione di una certa “intelligenza motoria”. Oltre alla parte tecnica anche un’originale e “vissuta” introduzione storica e varie schede-profilo dei principali artefici dell’arrampicata fra la Val d’Adige ed il Lago di Garda. www.versantesud.it
LIVIGNO & GOPRO
CAVALIERI DEL FREESKI Dal 30 marzo al 4 aprile la Mottolino Fun Mountain di Livigno, sulle Alpi italiane, ospita l’evento “Nine Knights”. Freeski professionisti (9 halfpipe e 9 slopestyle pro riders) faranno salti ed evoluzioni sul famoso “Castello di neve”. Per la prima volta il castello avrà un superpipe di 200m (un grande half-pipe, letteralmente “mezzo tubo” o rampa a sezione semicircolare o paraboidale) integrato nella monumentale struttura del salto. L’ideatore dell‘evento, Nico Zacek, ha invitato a Livigno 18 professionisti che si sfideranno per dar vita ad incredibili session combinate di half-pipe e salti a
2.200 m sul livello del mare. Per l’occasione anche un video concorso online “Wanna be a Knight” al quale possono concorrere tutte le giovani promesse del freeski per ottenere uno degli ambitissimi inviti a partecipare al Nine Knights girato con GoPro! Dopo l’evento, l’imponente e incantato castello del Nine Knights rimarrà sulle piste del Mottolino per una settimana arricchendo ancora di più la vasta offerta del comprensorio di Livigno, che con oltre 115 km di piste e il Mottolino Snowpark , è stato valutato come il miglior resort europeo al “World Snow Awards” di Londra. www.nineknightsski.com
prime suole in gomma vulcanizzata e il famoso disegno “Carrarmato” Vibram®, che ha rivoluzionato la pratica dell’alpinismo e il mondo della calzatura in generale. La scarpa FiveFingers, lanciata nel 2005, nacque da una idea di Robert Fliri, designer industriale, che propose l’idea del a Marco Bramani, nipote del fondatore Vitale. Dall’idea iniziale si arrivò ad una collezione di calzature per il “barefoot”, la camminata minimalista, direttamente ispirato dal fenomeno del barefooting, cioè la pratica di camminare a piedi nudi. FiveFingers è oggi la “scarpa con le dita”, una specie di guanto da piede, che calza come una seconda pelle e che simula a tutti gli effetti la camminata “a piedi nudi” assicurando perà la protezione della pianta del piede. In fase di camminata o corsa, con questa calzatura, cambia l’appoggio (dall’avampiede con spinta delle dita), le dita si estendono e si stimolano e la zona plantare si rilassa. Il modello Vybrid, da usare sia per lo sport che il tempo libero, garantisce comfort e versatilità e propone un design accattivante. Gli scomparti che alloggiano le singole dita del piede aumentano la libertà di movimento e permettono, grazie al particolare disegno della suola, una flessione del piede più naturale e tenuta su ogni tipo di terreno. Il design arcuato riduce il peso della calzatura. Infine il battistrada, fatto con materiale Vibram® CityPlus, offre ottime prestazioni sulle superfici tipiche della città. www.vibramfivefingers.it
FOCUS
di alessandra andreoLLI
il Garda per le vele della nazionale paralimpica Arrivo a Campione sabato mattina: il paese è deserto, solo la sede dell’Univela è animata dagli atleti della squadra paralimpica. Con loro, Beppe Devoti, direttore tecnico e allenatore della classe Sonar, Filippo Maretti, tecnico del 2.4 e Giulio Comboni, tecnico dello Skud 18. Dalla Federazione gli è stato assegnato l’incarico di organizzare lo staff tecnico e le attività della squadra paralimpica. “Coordino le attività, definisco le direttive e rappresento l’unione tra federazione e l’organizzazione logistica. Poi ogni tecnico segue il proprio programma” spiega Devoti. “Il primo anno iniziammo con il 2.4, poi attingendo atleti da questa classe abbiamo formato gli equipaggi. Con atleti che già sanno andare in barca ed eventualmente devono solo cambiare classe in base alla disabilità, il percorso è decisamente meno lungo”. L’impegno richiesto ad atleti e allenatori non è indifferente, soprattutto se si pensa che deve essere spesso conciliato con altri lavori: si parte da una base di circa 70 giornate all’anno tra allenamenti e regate, che nell’anno dei giochi possono salire anche a 130 giorni. L’1 e il 2 febbraio sono trascorsi a Campione del Garda: un weekend di teoria - strategia, meteo e tattica di regata - per aprire ufficialmente la stagione. “Le condizioni climatiche invernali, soprattutto sul lago dove spesso la temperatura può essere bassa, non facilitano l’apprendimento di atleti che hanno già difficoltà a livello fisico. Inoltre spesso nei raduni prevale la parte in acqua sacrificando quella teorica, ed abbiamo quindi deciso di fare un primo weekend di sola teoria”. Verso aprile solitamente tutte le classi sono a Malcesine; l’80% dell’attività è svolta sul Lago di Garda. “Malcesine offre accessibilità portuale per i disabili e un buon campo di regata, con condizioni che permettono di lavorare anche 6-7 ore al giorno” continua Devoti. “Una delle difficoltà per i disabili è rappresentata dal dilatarsi dei tempi preparatori. Uscire alla mattina alle 8 per molti atleti con disabilità gravi significa alzarsi alle 6. Poi, una volta allestita ed armata la barca, in acqua, si parla sempre di vela” dice.“La classe più rodata è lo Skud 18, ha alle spalle già un quadriennio. Seguiranno quindi un programma specifico per correggere certi difetti. Il 2.4 ha un equipaggio di buon livello e l’obiettivo è partecipare al maggior numero possibile di regate. L’equipaggio del Sonar è il più recente tra i tre”. Tra i prossimi impegni, la coppa del mondo a Hyères per una settimana alla fine di aprile per il 2.4 e poi tutte le classi andranno a Medemblik in Olanda per la coppa Europa a fine maggio. “L’obiettivo della federazione è l’evento paralimpico” continua Devoti. “Quest’anno speriamo di qualificare lo Skud 18 e eventualmente il 2.4, che già si è piazzato 13° assoluto (8° nazione) ai mondiali dello scorso anno. E poi in Australia cercheremo di classificare
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tutti i velisti della squadra nazionale delle tre classi paralimpiche riuniti con gli allenatori a Campione del Garda per l’inizio di stagione ufficiale anche il Sonar. Per le paralimpiadi di Londra ci siamo allenati sul Garda, il campo di regata dei giochi era molto simile al lago: si regatava all’interno della diga, Weymouth & Portland era la base più grande della marina inglese, regalata da questa alla Federazione. Niente mare, vento molto intenso” spiega. “In Brasile si regaterà all’interno di una baia molto ampia, chiusa naturalmente dal Pan di Zucchero”. Marta Zanetti, unica donna in una squadra di uomini, viene da Trieste, Marco Gualandris da Bergamo, equipaggio dello Skud 18 dal 2011. Anche a loro piace il lago, a parte gennaio quando è troppo freddo. “Ci alleniamo spesso qui, regate a parte. E’ comodo e l’allenatore è di queste parti. Il
lago permette il doppio allenamento, è difficile che non si riesca ad uscire nell’arco di tutta la giornata per mancanza di vento, come capita talvolta al mare. Così c’è meno rischio di sprecare tempo e risorse bucando un weekend intero” spiega Marta Zanetti. “Nell’immaginario di molti la barca a vela è sinonimo di vacanza e di relax. Invece qui si va in barca a tirare le corde”, dice scherzosamente. Molti weekend e le ferie sono dedicati alla vela, regate ed allenamenti, senza alcun permesso speciale. “Dobbiamo lavorare sull’utilizzo del gennaker e migliorare la velocità in conduzione. La performance di bolina va bene, perdiamo posizioni nelle andature portanti” commenta Marco Gualandris. Ai mondiali, su 7 prove sono arrivati 5 volte a girare per primi la prima boa di bolina…ma ci sono ancora aspetti da migliorare per riuscire a contrastare gli inglesi che da 5 anni vincono i mondiali. Gualandris va in barca dal 2003 con il 2.4 e dal 2011 fa equipaggio con Zanetti sullo Skud 18. Zanetti ha frequentato i primi corsi nel 2001 e nel 2003, era giá familiare con la vela grazie al compagno, atleta di 2.4. “Ho iniziato a frequentare i corsi per non aspettare in barca a pulire e portare le vele. E nel 2011 mi hanno incastrato in questa avventura” racconta. “La World Cup forse salta, ma saremo all’Eurosaf. Non sempre si riescono a fare molte regate, solo una per Continente. Lo Skud 18 è una barca nuova, ce ne sono poche, pochi equipaggi e le regate lontane costano” conclude Gualandris. Cristian Tarasco viene da Torino, atleta del singolo 2.4, va in barca a vela da 8 anni. Ha partecipato al mondiale IFDS 2013 come atleta della squadra nazionale e sarà a Punta Ala a fine febbraio, insieme ad Antonio Squizzato, altro atleta del monoposto. “Devo migliorare a livello atletico e nella tattica di regata, con esercizi e manovre specifiche” racconta Squizzato, che a giugno sarà a Sek in Olanda per gli europei assoluti del 2.4 (gareggiano insieme abili e disabili). Squizzato inizia a regatare nel 2006 con il 2.4. Poi dopo aver sostituito il prodiere del Sonar a
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Beppe Devoti: un gardesano per le 3 classi paralimpiche
Hyères, fu confermato su quella classe e partecipò a Pechino nel 2008. Nel 2012 a Londra gareggiò sempre a bordo del Sonar ma questa volta come timoniere. Dallo scorso anno è passato al 2.4. Anche per lui, mete per l’anno: Hyères e Medemblick e naturalmente i mondiali ad Halifax in Canada. “Con il supporto della Federazione lo scorso anno ho partecipato al circuito nazionale, ho raccolto soddisfazioni in Olanda e in Irlanda e vinto il campionato italiano assoluto. Molti dei nostri concorrenti - americani, inglesi, olandesi - sono a una tappa della coppa del mondo a Miami ora. E gli inglesi si sono allenati tutto l’inverno a Valencia. Noi siamo un po’ in ritardo” dice Squizzato “In allenamento è utile cambiare classe, aumen ta notevolmente la sensibilità nella conduzione. Per me talvolta è più comodo usare il laser, a Jesolo, vicino a casa”. Gli atleti del Sonar parlano della stagione a venire e del campo di regata. Delle condizioni del lago, ma anche dell’utilitá di allenarsi in altre condizioni.
SI PARTE DA UNA BASE DI CIRCA 70 GIORNATE ALL’ANNO TRA ALLENAMENTI E REGATE, CHE NELL’ANNO DEI GIOCHI POSSONO SALIRE ANCHE A 130
Del fatto che nel Nord Adriatico, a Punta Ala, a Cagliari tendenzialmente c’è vento, ma le termiche del Garda sono puntuali e spesso molto intense. L’equipaggio è formato dal triestino Cristiano D’Agaro, Giambachisio Pira, sardo di Dorgali e dal piemon-
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Originario di Brenzone, Devoti va in barca da sempre: dai laser nelle regate zonali alla classe olimpica Star, ha regatato per anni come atleta della squadra nazionale italiana vantando una vittoria all’europeo, un 4° posto al mondiale e 2° più volte alle selezioni per le Olimpiadi. Dal ‘94 inizia la carriera di allenatore. “Seguivo l’attività giovanile della 14° zona del Garda; la FIV divide l’Italia in comitati zonali, ed il Garda con tutto il Trentino Alto Adige costituisce la 14° zona. Dal ‘95 ho allenato la squadra nazionale giovanile (fino a 15 anni) della federazione”. Dopo la selezione per le Olimpiadi di Sydney, dal 2001 si dedica principalmente all’attività di allenatore e vince un mondiale con il Mumm 30. Fino al 2009 segue per la FIV le squadre under 19 e dal 2009 si dedica all’attività paralimpica. La squadra paralimpica è distribuita su 3 classi: il monoposto 2.4, il Sonar che in base a punteggi di disabilità viene condotto da 3 atleti e lo Skud 18, un doppio misto. Il campo di regata è uguale per abili e disabili, è legato alla classe e non agli atleti; cosi come il limite di vento. Il Sonar esce quasi sempre, mentre il 2.4 e lo Skud tengono meno il vento ed il limite è più basso. Nelle classi olimpiche l’elemento raddrizzante dovuto allo spostamento dell’atleta è un fattore fondamentale. Per questo motivo 2 delle 3 classi paralimpiche (2.4 e Skud 18) prevedono che l’equipaggio stia seduto all’interno del pozzetto senza doversi muovere, in considerazione delle difficoltà di movimento dei velisti disabili. “L’equilibrio e la stabilità in navigazione sono garantiti dal peso della chiglia” spiega Devoti. “Sul Sonar, l’equipaggio lavora come su barche normali passando da una parte all’altra dello scafo per garantire il raddrizzamento. Unica regola, un atleta deve stare seduto all’interno del pozzetto e due possono stare sul bordo. In alcune regate del 2.4 partecipano insieme abili e disabili, ma tantissime volte è l’atleta paralimpico a spuntarla, proprio perché la sua attività di allenamento e regate è ormai di altissimo livello. Diverso ancora è lo Skud: la barca sbanda ma non si rovescia, gli atleti sono seduti su sedili posti uno davanti all’altro e da questa posizione comandano e controllano tutte le regolazioni dell’imbarcazione. Anche in questa classe quando Gualandris e Zanetti si allenano con equipaggi abili che fanno da sparring partner difficilmente ne escono battuti”. Come per le Olimpiadi, una volta qualificata la nazione, nella vela partecipa ai giochi paralimpici un solo equipaggio per nazione e per classe. Ai mondiali del 2014 saranno selezionati i primi partecipanti alle Paralimpiadi; nel 2015 in Australia si qualificherà la restante parte.
tese di Novi Ligure Fabrizio Solazzo. Nel weekend, concorderanno con il tecnico Beppe Devoti il calendario degli appuntamenti di allenamento. Hanno formato l’equipaggio circa un anno fa e dopo 6 mesi di allenamento hanno partecipato al mondiale IFDS 2013 a Kinsale in Irlanda ad agosto concludendo al 13° posto. Un buon risultato se si tiene conto che D’Agaro, il timoniere, ha cambiato classe passando dal 2.4 al Sonar e che Pira e Solazzo non avevano esperienza di vela paralimpica. L’obiettivo del 2014 è continuare a lavorare in prospettiva della qualificazione alle Paralimpiadi brasiliane” dice Devoti. E’ tempo di tornare in aula, parlano delle 4C e delle 5P. Chiedo spiegazione. “Perfetta Preparazione Produce Perfetta Performance” dice l’allenatore. “Commitment, Confidence, Control e Concentration” rispondono gli atleti che si preparano alla stagione in questo, scherzosamente definito da alcuni, weekend da collegiali.
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auto
di pAOLO CARLI
Le anteprime BMW di Ginevra
Prima bavarese ad adottare la trazione anteriore, la serie 2 Active Tourer, è diventata da concept una realtà dinamica, versatile e funzionale
Anteprime mondiali ed europee ed affascinanti modelli di serie pronti a mordere il mercato. Si è presentata così BMW all’84esima edizione del Salone dell’auto di Ginevra. I riflettori sono stati tutti per la nuova BMW serie 2 Active Tourer. Un’ auto che abbinando comfort e funzionalità dello spazio ai tipici valori BMW, definisce una tipologia automobilistica nuova nel segmento delle vetture compatte premium. Prima bavarese ad adottare la trazione anteriore, la serie 2 Active Tourer, è diventata da concept una realtà dinamica, versatile e funzionale, che grazie ai suoi propulsori di nuova generazione dai consumi ridotti, sarà in grado di regalare emozioni di guida
LA “BOMBA” DI INGOLSTADT E’ stata definita così la Audi S1, ovvero la piccola “bomba” di Ingolstadt.. Questa piccola tedesca dalla trazione integrale cela sotto il cofano un 2.0 TFSI da 231 CV che le fa toccare i 250 km/h. E’ la versione più potente e sportiva della Audi A1 e lo stile “S” si riconosce subito: l’alettone posteriore è possente, le prese d’aria sono grandi, usa cerchi da 17” con pneumatici 215/40 R17. In listino ci sono anche i cerchi da 18” con gomme 225/35 R18 ed il Salone di Ginevra è anche l’occasione per conoscerne il prezzo: 31.300 euro per la S1 a tre porte e 31.980 euro per la S1 Sportback a 5 porte. Gli interni sono decisamente con linea sportiva: le cuciture sono a contrasto ed i sedili sportivi con finitura mista pelle e tessuto. L’impianto audio CD è a sei altoparlanti con schermo retraibile da 6,5”, connessione Aux, lettore SD card e Bluetooth. La lista degli optional è piuttosto lunga: dai sedili sportivi S rivestiti in pelle Nappa si passa al pacchetto interno quattro che aggiunge pannelli verniciati in nero lucido, rosso o giallo alla console centrale e al guscio posteriore dei sedili; lo stesso pacchetto quattro comprende al suo interno il volante multi-
RENAULT HA PRESENTATO LA NUOVA TWINGO Al Salone del’Auto di Ginevra 2014 non poteva mancare Renault, che ha presentato la nuova Twingo, completamente ridisegnata a vent’anni dall’uscita della prima serie. La francesina ha un look particolarmente espressivo, ispirato all’antenata Renault 5, caratterizzato da quattro tinte “fun” e da massima libertà di personalizzazione da parte del cliente. Grazie all’architettura con motore (3 cilindri benzina aspirato o turbo) posteriore Nuova Twingo si distingue per agilità e un raggio di sterzata di poco superiore ai 4 metri, circa un metro in meno di gran parte delle concorrenti. Compatta (3,59 metri di lunghezza, sì, ma anche abitabile, con 22 cm supplementari all’interno, e un ingombro esterno ridotto di 10 cm. La praticità complessiva è aumentata grazie alle 5 porte e alla lunghezza di carico sorprendente di 2,20 m.
funzione appiattito e rivestito in pelle con cuciture a contrasto e tappetini neri con doppio piping a contrasto. Altre opzioni a pagamento di Audi S1 e S1 Sportback sono l’apertura e avviamento keyless, il navigatore MMI plus con hard disk, il Bose surround system e l’integrazione del telefono. Con l’Audi connect è anche possibile offrire a tutti i passeggeri una connettività internet con un hotspot Wi-Fi e l’accesso ai servizi di navigazione web Google Earth e Google Street View.
NISSAN JUKE E QASHAQI
STRATEGIE VOLVO
Restyling significativo e un concentrato di emozioni. Si presenta così il nuovo Nissan Juke, protagonista tra i crossover compatti. L’ampliamento della gamma e le tecnologie d’avanguardia
Volvo ha presentato la quinta generazione della Volvo Ocean Race Edition e prosegue la sua corsa nel mercato green: continua l’inarrestabile successo della prima vettura ibrida ricaricabile
spingeranno la crescita di Juke rafforzandone la leadership. L’ultima versione del Nissan Qashqai è forte di tecnologie insuperabili, design di carattere e una serie di motorizzazioni più ampia ed efficiente.
uniche. Un’altra protagonista è la BMW serie 4 Gran Coupé che segna un nuovo parametro di eleganza e design. Combinando le qualità estetiche di una Coupé a due porte con la funzionalità di una vettura a quattro porte, la BMW Serie 4 Gran Coupé offre uno spazio generoso. Ben 5 le motorizzazioni disponibili al momento del lancio. Motori che si distingueranno per essere particolarmente grintosi e modesti nei consumi. A sfoggiare un look leggermente rinfrescato è stata la X3. A renderla ancora più accattivante doppi fari rotondi, nuovi paraurti e specchietti retrovisori esterni con indicatore di direzione integrato. La risposta della casa bavarese nei confronti delle sfide ecologiche sono state la BMW i8 ibrida plug-in e la BMW i3 immessa sul mercato lo scorso novembre.
TOYOTA AYGO
al mondo, la Volvo V60 Diesel Plug-in Hybrid che offre tre modalità di guida con tre diversi assetti. Primi indizi sull’attesissimo SUV XC90 che vedrà la luce in Svizzera a dicembre.
La seconda serie della Toyota Aygo è stata la protagonista dello stand della Casa giapponese. Stile ispirato alle mode giovanili giapponesi e caratterizzato da una mascherina frontale a
X. Disponibile a tre e a cinque porte, più bassa di 5 mm rispetto alla prima generazione ha un bagagliaio più ampio e presenta interni con volante sportivo, touchscreen a 7” e sistema MirrorLink.
Gusto e freschezza!
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