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L’impiego per le attività di svago e gli interessi personali in Italia

Società contemporanea e tempo libero I

l problema principale delle generazioni future sarà la gestione del tempo libero”, così ebbe a dire un sociologo di fine ‘900, colpito dal progresso industriale che riduceva a velocità esponenziale la manodopera. Prima della rivoluzione industriale, infatti, gli orari di lavoro erano estenuanti (parliamo di sedici ore al giorno) e ciò che restava della giornata era necessariamente speso per il riposo; se inoltre si considera che non esistevano ferie o periodi di vacanza, possiamo capire come allora il concetto di “tempo libero” fosse sostanzialmente assente, riservato solo a classi sociali particolari o privilegiate. Il tempo libero è il lasso di tempo nella vita umana trascorso al di fuori degli obblighi del lavoro e delle attività domestiche necessarie. È anche il periodo di tempo che si ha a disposizione prima o dopo le attività obbligatorie: mangiare e dormire, andare al lavoro, frequentare la scuola, eseguire i lavori domestici. Ma l’aggettivo “libero” è riferito prevalentemente agli impegni lavorativi: tempo libero è la parte di tempo (della giornata lavorativa, delle festività o del ‘’fine settimana’’) durante il quale l’individuo è libe-

ro da impegni di lavoro, potendosi dedicare ad attività di svago e/o d’interesse personale (i cosiddetti hobbies) o, comunque, di godimento privato. Attività che, come il gioco, apportano il corrispettivo fisiologico del rilassamento, e psicologico della gratificazione. Uno spazio entro cui la società non esercita controlli o stabilisce meriti. Il tempo libero è parso assolvere così a un’essenziale funzione di recupero fisiologico, psicologico e sociale: riposarsi dalle tensioni del lavoro, vivere periodicamente una vita più autentica (in armonia con le proprie pulsioni) tende infatti a ricomporre il potenziale contrasto tra bisogni individuali e doveri sociali. Ma in quanto tempo del godimento e dell’evasione, il tempo libero può configurarsi come ulteriore strumento di condizionamento sociale, tramite la tendenza collettiva ad assumere comportamenti prefissati di consumo o di evasione. La propensione verso valori consumistici sarebbe la controparte negativa delle conquiste, in termini di tempo libero, acquisite nei paesi industrializzati. L’evasione e lo svago si verrebbero a configurare sempre più come fine primario, e non già come mezzo. Il fine sociale del lavoro verrebbe cioè ribaltato in quello di mezzo per conseguire beni di consumo da godere come fini nella sfera del privato.

di giacomo gabriele morelli

Evoluzione del tempo libero, da pausa rigenerante delle energie profuse nel lavoro, a scopo primario di esistenza


in primo piano

In tutte le nazioni il mondo femminile dispone di meno tempo libero della corrispettiva fascia maschile, differenza che si sta lentamente parificando Il tempo libero volano economico. L’allargamento della sfera dei consumi, accompagnato da una maggiore disponibilità di tempo e denaro, ha contribuito enormemente a mutare il quadro delle professioni, ha praticamente ridisegnato la società occidentale attuale. Nascono e si consolidano le imprese attinenti alla ricreazione, come l’industria cinematografica, quella discografica, quella turistico-alberghiera, le industrie di produzione di beni per lo sport, e così via. L’affermazione del tempo libero come fenomeno sociale di massa contribuisce inoltre a modificare la morfologia del territorio e delle città. Non solo, come già si era riscontrato nella grande espansione urbana dei primi decenni del secolo scorso, con la creazione di aree urbane specializzate nell’offerta di divertimenti e di attrezzature adatte alla loro realizzazione, ma anche con la ‘colonizzazione’ di vaste zone di territorio extraurbano. Il tempo libero quotidiano nelle società contemporanee. Nei paesi occidentali industrializzati la disponibilità e i consumi di tempo libero rispondono a un modello comune, pur esistendo variazioni specifiche che rispecchiano gli stili di vita, le tradizioni culturali, i livelli di benessere presenti nelle diverse realtà nazionali. Affermatosi in modo stabile quello che viene considerato l’ammontare fisiologico di tempo necessario alla riproduzione psicofisica degli individui (sonno, alimentazione, cura della propria persona, occupano in tutte le realtà e per tutti i tipi di soggetti sociali adulti, attorno alle dieci ore della giornata). Il tempo libero rappresenta ormai, anch’esso stabilmente, una quota di tempo costitutiva dell’organizzazione quotidiana, e si attesta mediamente attorno alle quattro-cinque ore (in un giorno feriale, per una popolazione adulta), come emerge dalle ricerche comparative ISTAT disponibili. Altri aspetti di questo modello di tempo

libero comune a tutti i paesi industrializzati sono il suo diverso ammontare a seconda delle fasce d’età e del genere, nonché la tipologia delle attività presenti. Riguardo al primo punto, poiché l’impiego di tempo libero ha caratteristiche di elasticità, la quantità disponibile risulta minima in alcune condizioni specifiche, come la fase adulta della vita e l’appartenenza al genere femminile, che comporta l’assommarsi di una pluralità di ruoli e di impegni. Presente in tutti i paesi è infatti lo ‘svantaggio di genere’ per le donne, ossia la loro minore disponibilità di tempo libero, a parità di condizione occupazionale e professionale. Se si considera l’evoluzione quantitativa di questa quota di tempo, la tendenza rilevata nel periodo compreso tra l’inizio-metà degli anni settanta e la fine degli anni novanta mette in luce un generale aumento del tempo libero, correlato del resto positivamente alla ricchezza del paese (più è alto il reddito pro capite, più diminuisce il tempo complessivo di lavoro e aumenta il tempo libero). In quest’arco di tempo, inoltre, vi è una tendenza generalizzata a una lieve ma progressiva riduzione dello svantaggio femminile sopra citato. Anche per quanto riguarda le attività, alcuni aspetti sono comuni a tutti i Paesi. Si può rinvenire infatti un duplice interesse attorno ad attività di tipo ‘ricettivo’ e a localizzazione domestica (tra cui prevale l’ascolto televisivo e l’utilizzo del PC per la navigazione in Internet e video-giochi), che sono preponderanti, e ad altre a carattere relazionale e a localizzazione esterna (tra cui si possono collocare anche attività di tipo culturale, come cinema, teatro, musei, ecc.). Contrariamente all’opinione comune trovano invece minore spazio altre pratiche di tempo libero a connotazione maggiormente ‘attiva’ e creativa, quali, ad esempio i viaggi, gli sport e gli hobbies.

Ad occupare prevalentemente il tempo libero in Italia, dopo TV e cinema, sono le discoteche, gli spettacoli sportivi e la visita a musei e mostre varie Vediamo ora come si presenta la situazione italiana facendo riferimento alle rilevazioni campionarie dell’ISTAT (sviluppatesi, in modo sistematico, soprattutto nell’ultimo decennio), che rappresentano le fonti principali e più complete di documentazione su scala nazionale, sia sotto forma di rilevazione dell’uso del tempo, sia come indagini ad hoc su lettura, mass media, consumi culturali, pratica sportiva. Ferma restando la rispondenza del modello italiano a quello generale, possiamo indicarne molto brevemente alcuni aspetti significativi. L’ascolto televisivo rappresenta, anche nel nostro paese, la pratica di tempo libero più diffusa: il 97% della popolazione pratica questo tipo di intrattenimento, e un terzo circa per oltre tre ore al giorno. Il consumo televisivo è tuttavia differenziato nel suo uso: per le fasce più qualificate di popolazione (maschi in età centrale e con livello di istruzione medio-alto) esso è di durata contenuta ed è finalizzato prevalentemente all’informazione. Nel complesso, l’esposizione al mezzo televisivo, come pratica di tempo libero, si caratterizza come consumo ‘povero’ e di ripiego, in assenza di altre

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offerte e in mancanza di capacità o possibilità di accedere ad altre forme ricreative. Esso infatti è alto nell’età infantile e cresce progressivamente nell’età anziana (il 48% degli ultrasettantacinquenni vede la televisione per più di tre ore al giorno), è più intenso al Sud che al Nord, tra chi ha un basso livello di istruzione, chi è privo di occupazione e infine tra le casalinghe. La situazione si ribalta, ovviamente, per i consumi più qualificati, assai poco diffusi, peraltro, nel nostro paese. È noto come la lettura sia poco praticata: poco più di un terzo degli italiani legge libri e meno della metà legge il quotidiano almeno un giorno alla settimana. Ma, se è ovvio che l’abitudine alla lettura sia positivamente correlata ai più alti livel-

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li di istruzione, è forse meno scontato il fatto che le preferenze si diversifichino tra donne e uomini. La lettura come evasione-formazione sembra una caratteristica femminile, quella come informazioneattualità piuttosto maschile. Sono infatti le donne le più assidue lettrici di libri (mediamente il 43%, ma oltre il 60% sono quelle più giovani), mentre sono gli uomini i più affezionati lettori di quotidiani (72% i maschi e 53% le femmine). Anche per altri consumi di tempo libero ‘qualificati’ ed esterni all’abitazione si rilevano partecipazioni piuttosto basse, benché in lieve ma costante aumento negli ultimi anni. Il cinema rimane l’intrattenimento che interessa più ampie fasce di popolazione (42%), mentre la partecipazione ai concerti di musica classica o operistica e agli spettacoli teatrali rimane piuttosto ridotta (7% e 14% rispettivamente); forme ricreative più ‘leggere’, come le discoteche e gli spettacoli sportivi, la visita a mostre e musei, attirano invece, rispettivamente, circa un quarto della popolazione. I consumi sono tuttavia assai diversificati per età, sesso, livello di istruzione dei partecipanti e per aree geografiche. In genere, la partecipazione a questi intrattenimenti fuori casa risulta una pratica di tempo libero più maschile che non femminile. Un’ultima considerazione riguarda l’attività fisicosportiva. Più della metà della popolazione oltre i 27 anni non svolge alcuna attività di questo tipo (se invece si considera chi pratica sport regolarmente, almeno una volta la settimana, la partecipazione scende al 21%) e si toccano punte dell’80% tra i sessantenni (e più alte, ovviamente, a età ancora

più avanzate). La pratica sportiva risulta dunque un’attività sostanzialmente giovanile e non regolare. Anche in questo caso, inoltre, la minore diffusione dell’attività corrisponde alle situazioni più deboli: sono le donne, fin dalla più giovane età (le ragazze diciottenni che hanno svolto sport in un anno sono poco meno del 43% contro oltre il 65% dei loro coetanei), a essere maggiormente escluse, così come lo sono le regioni meno sviluppate del Sud (nelle regioni del Nordovest oltre il 43% della popolazione svolge attività sportiva, mentre al Sud poco più del 25%). I pochi dati riportati non sono ovviamente sufficienti a fornire un quadro analitico del tempo libero nel nostro paese, ma permettono almeno di evidenziarne alcune caratteristiche. La spesa delle famiglie per consumi culturali e ricreativi rappresenta uno degli indicatori chiave individuati dall’Unione europea per la valutazione delle politiche per lo sviluppo delle condizioni di vita e del welfare nel lungo termine. Nel 2012 le famiglie italiane hanno destinano alla spesa per ricreazione e cultura mediamente il 7,1 per cento della spesa complessiva per consumi finali, lontani dall’11% dei Paesi nordici, e agli ultimi posti nell’Unione Europea, seguiti solo da alcuni Paesi retrogradi dell’est-Europa. Ma questo potrebbe essere sintomatico di due ipotetiche cause: la propensione al risparmio che da sempre caratterizza il popolo italiano, o l’elevato tasso di disoccupazione che ne limita i mezzi economici.

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IL Direttore

SOMMARIO società contemporanea e tempo libero

Evoluzione del tempo libero, da pausa rigenerante delle energie profuse nel lavoro, a scopo primario di esistenza

Nel cappio del consumismo

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lcuni anni fa il terrore di una imminente crisi energetica innescò un asfissiante campagna votata al risparmio di materie prime, petrolio in primis, promuovendo le tecnologie più sofisticate per raggiungere tale scopo (impianti fotovoltaici, ecc.). Il petrolio a 150 dollari al barile (il barile è un’unità di misura, che per il greggio corrisponde a circa 140 kg), in prospettiva di raggiungere i 200 dollari secondo gli auspici di despoti e dittatori

di noti Paesi produttori, pareva rappresentasse lo strangolamento dell’economia occidentale. Oggi il petrolio costa circa 30 dollari al barile, un quinto di quanto costava allora, e la stampa specializzata imputa a questo prezzo stracciato tutti i mali dell’economia stagnante. Risparmiamo parecchio per riscaldare la casa, risparmiamo di bolletta elettrica (le centrali funzionano a gas, che segue pari pari il prezzo del petrolio, quindi oggi a prezzo bassissimo), risparmiamo un sacco al distributore di ben-

un nuovo progetto a tutela della vita Un innovativo progetto è attivo presso l’Ospedale Carlo Poma di Mantova, per “coccolare” i bambini abbandonati alla nascita

zina, e via dicendo, ma per l’Economia questo è un Male. Sì, perché i prodotti delle nostre industrie vengono acquistati prevalentemente dai Paesi emergenti, produttori di petrolio e materie prime, che impoveriti dai prezzi così bassi dei loro prodotti ora non guadagnano più, e non comprano più nulla. In poche parole le nostre industrie, per creare posti di lavoro e spingerci a consumare e dar slancio alle produzioni, devono sperare prima nei consumi delle enormi popolazioni dei paesi emergenti africani ed asiatici che ci vendono petrolio, gas, ferro, alluminio, e via dicendo. Insomma un cane che si morde la coda. Un chiaro quadro di come la vita sul Pianeta sia orchestrata dal consumismo avanzato, sul possesso di beni eccedenti quelli necessari ad una vita dignitosa, e questo sino a quando ci sarà materia “consumabile”. Una corsa a chi venderà per primo a sette miliardi di persone il telefonino, lo scooter, l’auto, il forno a microonde, ecc., sperando che un consumismo trascini l’altro, per creare nuovo lavoro, nuove attività, nuova ricchezza. La pubblicità ci induce, tramite spot che trasmettono le immagini di esistenze perfette quanto irreali, a consumare sempre di più prodotti di cui non abbiamo alcun bisogno. Di più: essa non si limita a vendere prodotti, bensì propaganda sogni, modelli di vita (che attirano da noi milioni di extracomunitari!), da perseguire e imitare, pena un doloroso sentimento di inadeguatezza. Dal canto loro gli economisti ci assicurano che soltanto incrementando i consumi ricostruiremo un’economia sana e vincente. Intanto il nostro livello di consumi erode le riserve naturali del pianeta e mette probabilmente a rischio la vita sulla Terra entro la fine del nostro secolo. Se anche i Paesi in via di sviluppo adotteranno in futuro il nostro modello di consumo occidentale, non vi saranno materie prime accessibili per tutti, e il nostro sconsiderato consumismo aprirà scenari a dir poco inquietanti.

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gianni rivera, il golden boy del calcio italiano Un grande protagonista della storia del pallone, sul campo di gioco e poi in ambito federale, si racconta nel suo libro

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SUL GARDA VA IN SCENA FISH & CHEF Cene stellate in alcuni dei più esclusivi hotel e ristoranti del Garda ma anche street food, street art e street music

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simone moro sul nanga parbat È un sogno di lunga data che si realizza. La quarta vetta oltre gli Ottomila conquistata in inverno dall’alpinista italiano

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MantovachiamaGarda Periodico bimestrale

Marco Morelli

direttore@mantovachiamagarda.it

Registrazione del Tribunale di Mantova N° 01/2011 del 15/02/2011 Direttore Responsabile Marco Morelli Art Director e Progetto Grafico Matteo Zapparoli

A PARER MIO

di GASTONE SAVIO

BERTOLASO, OSTACOLO ALLA LEADeRSHIP DI SALVINI? Le prossime elezioni amministrative saranno il banco di verifica della fine dei cascami partitici della seconda repubblica, entrata nella fase del trionfo del trasformismo politico e del totale distacco delle istituzioni dalla concreta realtà sociale del Paese. Lo sfascio del centro destra, pare resista compatto solo a Milano, e la rottura a sinistra del Partito Democratico di stampo renziano in molte città in cui si voterà, porterà agli esiti estremi il processo di superamento del dilemma Berlusconi SI – Berlusconi NO. Salvini e la Meloni hanno scelto di riunire la destra sulle posizioni lepeniste. Adottando una massima romana “qui lo di co, qui lo nego”, Giorgia Meloni, la candidata sindaco a

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Roma di Fratelli d’Italia, appoggiata da Salvini, spiattellava con studiata ingenutà che “se non arrivassi al balottaggio, non riuscirei in nessun modo a sostenere un rappresentante del governo Renzi. Quindi voterei Raggi? SI”. Appoggio inatteso ed imbarazzante a Grillo, persino un po’ autolesionista come rilevano in tanti, a partire dall’ex amico Storace, altro candidato di destra. La Meloni, avendo capito che stava camminando sulle uova, ha adottato, quindi, il “ qui lo nego “. Sta di fatto che la scelta della Meloni di candidarsi, dopo che aveva “accettato”, così si afferma, la candidatura di Bertolaso, è di separarsi da tutto e da tutti, anche dal passato.

Quindi, per i due libertà di aspirazione e di movimenti a tutto campo su un futuro tutto da scoprire. “Quando un governo occupa militarmente tribunali, televisioni, scuole e banche siamo al regime. La gente non sopporta e quando non sopporta più è la rivoluzione, ne abbiamo le avvisaglie e io voglio oranizzarla in modo pacifico e democratico”. Lo ha detto in conferenza stampa al Senato il leader della lega Matteo Salvini annunciando il 25 aprile, Festa della Liberazione, in cui organizzarà una grande manifestazione, e sono sue parole: “di liberazione da Renzi”. Così il giovane lombardo; si può pensare accetti che un moderato come Bertolaso possa sbarrargli la strada alla leadership del centro destra?

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PARLIAMO DI

di elena benaglia

un progetto per tutelare una nuova vita Quando veniamo a sapere che un bambino viene partorito e subito abbandonato in ospedale, proviamo un senso di sollievo perché questo neonato non è stato ammazzato o buttato nel cassonetto. Certo, meglio così, ovviamente. Ma ci siamo mai chiesti quali saranno le conseguenze, gli effetti dell’abbandono su questo bambino? Quanto inciderà questo sul suo futuro sviluppo fisico, emozionale, intellettivo? Quando il dott. Andrea Benlodi, psicologo e psicoterapeuta a capo della Struttura di Psicologia Clinica dell’Ospedale Carlo Poma di Mantova, ha iniziato a occuparsi del reparto di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale, dove sono ricoverati appunto questi bambini abbandonati alla nascita, si è chiesto proprio questo. “Quando iniziai a occuparmi di tale reparto, ebbi modo di osservare la disperata ricerca di un oggetto d’attaccamento da parte di questi bambini (..) oltre a un’ipo-stimolazione conseguente alla prolungata permanenza nel lettino.” Sono state anche queste osservazioni che lo hanno spinto a ideare e rendere concreta una procedura specifica di accoglienza e di allevamento più idonea a uno sviluppo sufficientemente normale dei bambini. È ormai assodato che i neonati che non ricevono affetto vanno incontro a danni irreversibili dal punto di vista motorio, sensoriale, affettivo, del linguaggio e dello sviluppo intellettuale. La legge per il parto in anonimato (DPR 396/2000), che consente alla madre di non riconoscere il bambino e di lasciarlo nell’ospedale dove è nato, è stata pensata per contrastare l’abbandono neonatale, l’aborto e l’infanticidio. È sufficiente che la donna in travaglio si rechi in ospedale e dichiari di voler partorire segretamente e quindi di non poter/voler riconoscere il bambino che sta mettendo al mondo. Per la legge, sia la donna che partorisce che il neonato sono soggetti da tutelare, come persone distinte, ognuno con specifici diritti. Il nome della madre rimarrà per sempre segreto e nell’atto di nascita del bambino verrà scritto «nato da donna che non consente di essere nominata». Il procedimento di adottabilità viene aperto immediatamente, su segnalazione da parte della Direzione Sanitaria alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni, e in seguito il neonato assumerà lo status di figlio legittimo dei genitori che lo adotteranno. Con lo stesso intento di prevenzione degli infanticidi, alcuni ospedali hanno attivato in chiave moderna la cosiddetta “ruota degli esposti”, chiamata anche “culla termica”, che consiste in una culla riscaldata e dotata di un sensore che avvisa il personale medico nel caso di presenza di un neonato, dove è possibile depositare il bambino e far sì che ottenga le cure necessarie e venga poi dato in adozione. La legge italiana è molto attenta ai diritti di

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Un innovativo studio è attivo presso l’Ospedale Carlo Poma di Mantova, per “coccolare” i bambini abbandonati alla nascita e farli sentire amati madre e bambino, dunque. Ma, si sa, la legge di per sé è fredda. Tutela, ma non “scalda”. Il progetto attivato al Carlo Poma dal 2009, invece, mira proprio a “scaldare”, e ha l’intento di garantire ai neonati abbandonati uno sviluppo quanto più possibile simile a quello dei bambini che crescono in famiglia. È un progetto molto innovativo e in Italia non esistono iniziative analoghe. L’idea di base dalla quale è partito il dott. Benlodi, è che le prime relazioni del bambino con il corpo e con gli altri sono fondamentali, perché su questa base si modellano le successive interazioni con il mondo. Nelle prime settimane di vita, il bambino cerca di adattarsi alle modalità di relazione fornite dalla

madre, modalità che per ogni piccolo rimarranno quelle ‘vere e giuste’ per il resto della sua esistenza. Nel caso dell’abbandono, il neonato si trova ad affrontare una situazione profondamente traumatica, privato del contatto con la madre e con le figure che lo hanno accompagnato durante la gestazione. Non riconosce i suoni, le voci, l’odore che contribuirebbero a guidarlo nel processo di attaccamento alla madre, e ciò lo getta in uno stato di disorientamento che si manifesta con pianto inconsolabile o con stati di silenzio prolungato e di passività. Prima dell’attuazione del progetto, i bambini abbandonati erano gestiti da operatori non dedicati esclusivamente a loro, come d’altra parte avviene in qualsiasi reparto ospedaliero e in qualsiasi Neonatologia nel resto d’Italia, e, quindi, a causa anche delle frequenti turnazioni, gli infermieri non erano certo messi in grado di cogliere le variazioni degli stati emotivi dei piccoli, i quali sviluppavano gradualmente disturbi del sonno, dell’alimentazione e spesso pianto disperato. “Per questi bambini - che, paradossalmente, si trovano nella condizione di ricoverati pur non essendo malati - ho ideato questo progetto specifico di nursery, volto a minimizzare gli effetti dell’ospedalizzazione, da un lato, e quelli dell’istituzionalizzazione, dall’altro” afferma il dott. Benlodi, che aggiunge: “Tale progetto parte dalla mia formazione psicoanalitica e quindi dalla mia postura volta ad identificarmi con le persone che giungono al mio sguardo terapeutico, per comprendere meglio le ragioni del loro dolore. Il termine “esposto” mi ha reso subito partecipe nell’identificazione al bambino abbandonato, in fondo (…) tutti ci sentiamo in qualche misura esposti all’ abbandono, alla vergogna, al dolore, alle incomprensioni; conosciamo le ferite e sappiamo come possono essere diverse le mani che le curano, gli occhi che vedono o che non vedono”. L’obiettivo principale del percorso è quello di prevenire disagi emotivi

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gli ultimi aggiornamenti sulle adozioni internazionali

e disturbi mentali nei bambini esposti, attraverso la promozione di condizioni che li sollevino dalla sofferenza psicologica derivante dall’abbandono, quali ad esempio: la possibilità di costruire un legame sicuro; la garanzia di un’adeguata stimolazione; l’essere sottoposti a visite e cure solo se necessario; la possibilità di uscire dal reparto, nonostante il regime di ricovero, accompagnati da operatori opportunamente individuati per passare del tempo in situazioni e luoghi normalmente vissuti e frequentati dai bambini con i loro genitori, ad esempio un parco, un giardino, un bar. La gestione del neonato viene, inoltre (ed è importantissimo!), affidata a un nucleo ristretto di operatori: quattro infermieri e un unico pediatra, esclusivo, che interviene solo in caso di effettiva necessità. Viene in questo modo a ricrearsi una situazione di tipo quasi familiare, che diventa gradualmente nota al bambino, permettendogli di contrastare il senso di disorientamento iniziale, e di sperimen-

NEL CASO DELL’ABBANDONO, IL NEONATO SI TROVA AD AFFRONTARE UNA SITUAZIONE TRAUMATICA, PRIVATO DEL CONTATTO CON LA MADRE

È recentissima la notizia che ogni tre giorni un bambino adottato viene “restituito” allo Stato italiano. Vengono definiti “fallimenti adottivi”, riguardano famiglie che si arrendono, che non ce la fanno più, che gettano la spugna. E per i bambini costituiscono un secondo abbandono, devastante, e dagli esiti spesso rovinosi. I casi sarebbero circa il 3% del numero di adozioni totale. Detto così sembra cosa da poco, ma per fare un esempio concreto: dall’anno 2005 sono stati “restituiti” circa 1.500 bambini. I dati aggiornati, però, sono attualmente incerti, anzi mancano del tutto. Infatti la commissione preposta al controllo delle adozioni internazionali (CAI), come ha rivelato l’inchiesta pubblicata qualche tempo fa da La Stampa, non presenta i dati da due anni a questa parte, e addirittura non si riunisce dal giugno del 2014. Si sono alzate da più parti lamentele verso questo atteggiamento ambiguo che ci mette in condizione di biasimo anche da parte degli altri Paesi. Possiamo dire che fino al 2013 risultavamo essere il secondo Paese per numero di adozioni internazionali, subito dietro agli Stati Uniti. Ma non è l’unico nostro “primato”, in Italia si contano ben 62 enti autorizzati a lavorare sulle adozioni internazionali contro, ad esempio, i 34 della Francia e i 12 della Germania. Possiamo attribuire al proliferare di troppi enti i numerosi fallimenti adottivi? «La verità è che quando si opera all’estero bisogna avere un team d’appoggio preparato nel Paese in cui si adotta. E che qualche ente italiano fatica a rispettare gli standard necessari», dice Anna Maria Colella, presidente dell’Arai (Agenzia regionale adozioni internazionali), unico ente pubblico che opera nel settore delle adozioni internazionali. Forse il controllo statale sui privati dovrebbe essere maggiore? Si dovrebbero inserire criteri di maggior qualità per poter avere migliori verifiche sulla legalità delle procedure? E magari si potrebbe prevedere anche un appoggio più prolungato nel tempo per le famiglie adottanti, un monitoraggio periodico sullo stato di benessere di bambini e famiglie, come indicato anche dall’Onu, o percorsi di accompagnamento all’adozione. Chissà se nel riordino della disciplina delle adozioni, che auspica anche il Ministro agli Affari regionali e alla famiglia, Enrico Costa, saranno previste novità in tal senso, oltre che un’opportuna riduzione dei tempi e delle procedure burocratiche?

di operatori al posto di un infermiere conosciuto e si ferma in reparto per qualche giorno, al fine di garantire una conoscenza e un’assuefazione reciproche. Nel corso di questo lento e vicendevole adattamento, il bimbo imparerà a conoscere e riconoscere l’odore dei genitori adottivi, la loro voce, il loro modo di toccarlo e accarezzarlo, e potrà fare ad essi riferimento come ad un “ponte” fra l’ambiente ospedaliero e la nuova casa che lo andrà finalmente ad accogliere. (fonti: Interazioni-Franco Angeli editore n.1-2015/41 e Il sonno della ragione, saggi sulla violenza-Liguori editore-a cura di Marco Francesconi e Daniele Scotto di Fasano)

tare gradatamente il contatto con il mondo esterno al reparto ospedaliero. Nella fase successiva, una volta individuata dal Tribunale la coppia adottante, il bambino non viene mai consegnato immediatamente ai genitori, ma un genitore per volta viene inserito nel gruppo

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L’approfondimento

di giacomo gabriele morelli

Scoutismo, movimento educativo da rivalutare Mai come in questo periodo storico pervengono dai media tante notizie di estrema negatività sul mondo giovanile. La cronaca trabocca di episodi di bullismo culminanti in episodi drammatici, di eccessi legati al mondo della droga che sfociano in azioni omicida, di microcriminalità da indigenza, di comportamenti irriguardosi nei confronti dell’autorità, mondo docente in primo luogo, e via dicendo. Il bisogno di confrontarsi con i coetanei e l’istinto di trasgressione legato ai processi di maturazione dei giovani spesso prevarica sui più elementari fondamenti di civiltà e rispetto, ma nel passato tutto questo si è sempre contenuto entro limiti considerati invalicabili. Ora non più. Certi effetti inibitori dettati da secolari imprinting morali sono venuti a cadere. Assistiamo di conseguenza a forme di violenza materiale, ma anche psicologica, di inaudita superficialità, che sta mettendo in apprensione la fascia di popolazione più legata ai tradizionali valori di relazione sociale. Le negatività giovanili denunciate in molti film prodotti oltre oceano, trovano facilmente proseliti anche da noi, in una società che, indebolita nelle norme, negli usi e costumi generazionali, vede

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Nell’educazione del mondo giovanile si avverte fortemente la necessità di una svolta, di un ritorno ai valori su cui si è fondata la nostra società materializzarsi comportamenti dettati da un’ignoranza sconfortante. Quali sono le cause? A chi dare la colpa di questa tendenza senza freni? Recenti studi insistono su taluni fattori culturali per i quali sono attribuite le cause della delinquenza minorile, specialmente in quei contesti dove sono carenti le principali istituzioni sociali (famiglia, scuola, religione, associazioni) o dove mal attecchiscono quei valori che possono stimolare le buone relazioni sociali. Il livello e i tipi di reati sono utilizzati dagli studiosi come indicatori di un generico status di valore e di ordine sociale in un Paese. La delinquenza può essere il sintomo di un diffuso disordine morale. La delinquenza minorile è stimolata dalla serie di pressioni e condizionamenti esercitati dal gruppo (a volte definibile branco)di propri pari. Le/gli esponenti del movimento femminista ritengono che il maschilismo o “machismo” può indurre i giovani a delinquere molto più di quanto si pensi. L’idealismo, il gioco d’azzardo, il rifiuto della vita comoda, il disprezzo del pericolo e la competizione possono essere un modo per i giovani di esprimere la loro virilità e la propria pochezza interiore. Questi ideali possono indurre i giovani più facilmente ad assumere comportamenti antisociali e devianti. Inoltre il modo in cui sono trattati i giovani dai loro genitori li può rendere più permeabili al plagio, o essere indotti a delinquere. Proprio per arginare questi sintomi di disagio giovanile, già nel 1907 in Inghilterra un barone, Sir Robert Baden Powel, fondò lo scoutismo, o scautismo, un movimento a carattere non partitico, aperto a tutti senza distinzione di origine, razza e fede religiosa. Scopo dello scautismo, fondato sul servizio, era (e lo è tutt’oggi) l’educazione dei giovani a un civismo responsabile mediante lo sviluppo delle proprie attitudini fisiche, morali, sociali e spirituali. Il metodo educativo si basa sull’ “imparare facendo” attraverso attività all’aria aperta e in piccoli gruppi. Dopo poco più di un secolo dalla fondazione, oggi il movimento scout è diffuso a livello mondiale e, contando più di quaranta milioni di iscritti, è una delle più grandi organizzazioni educative. La parola scout, che significa in lingua inglese ricognitore, esploratore, veniva e viene tuttora usata in ambito militare per indicare tutti quei mezzi e quelle attività volte a localizzare il nemico. Fu scelta da Baden-Powell pensando ai ragazzi e ai molteplici orizzonti che essi potevano scoprire;

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il termine vuole anche far pensare a delle persone in grado di cavarsela da soli nelle situazioni più svariate, organizzate e attrezzate, sia interiormente sia esteriormente, in ogni evenienza. Il termine simile boy scout, spesso erroneamente scritto con un trattino, era usato inizialmente per caratterizzare in senso giovanile questo movimento (che si rivolge ai ragazzi e non agli adulti), e in seguito anche per distinguere gli scout maschi dalle girl guides (ragazze). Successivamente si iniziò a utilizzare esclusivamente il termine scout, dal momento che nell’organizzazione trovarono spazio un numero elevato di ragazze, creandosi così gruppi misti. Lo scautismo è caratterizzato da un metodo educativo e un codice comportamentale, il cui fine ultimo è di dare la possibilità ai giovani di diventare “buoni cittadini”, responsabilmente impegnati nella vita del loro Paese e predisposti a essere futuri “cittadini del mondo” volenterosi di migliorare la propria società e sostenitori convinti della fratellanza tra i popoli. Si basa, quindi, su un semplice codice di valori di vita (la Legge scout e la Promessa), sul principio dell’“imparare facendo”. Questo metodo cerca di forgiare gli individui tramite l’esperienza attiva e partecipata, con attività per piccoli gruppi, che sviluppa la responsabilità, la partecipazione e le capacità decisionali, offrendo ai giovani esperienze sempre stimolanti e interessanti. In particolare Robert Baden-Powell schematizzò nei suoi scritti il suddetto sistema educativo in quattro punti fondamentali: Formazione del carattere, Abilità manuale, Salute e forza fisica e soprattutto Servizio verso il prossimo. Lo Scautismo punta ad un totale sviluppo delle capacità di una persona, con un processo educativo per il quale occorre un certo arco di tempo. Non si tratta quindi di un’organizzazione puramente ricreativa (pur rivestendo il gioco una grande importanza), dato che le attività sono concepite come un mezzo per raggiungere uno scopo e non come fini a se stesse. Lo Scautismo si rivolge a ragazzi dai 7-8 anni fino ai 20-21, articolandosi in tre fasce di età (o “branche”): da 7-8 a 11 anni i bambini e le bambine vivono nel “branco” o nel “cerchio” come Lupetti o Coccinelle; dagli 11-12 ai 16 anni ragazzi e ragazze sono nel “reparto” come Esploratori e Guide; dai 16-17 ai 20-21 i giovani, uomini e donne, sono nel “clan” con l’appellativo di Rovers e Scolte. Nel mondo esistono più di 500 associazioni (nazionali o regionali) con più di 28 milioni di scout e 10 milioni di guide, giovani e adulti, maschi e femmine, in 216 differenti paesi e territori. Lo scautismo è quindi un movimento….. in movimento ed è il più numeroso al mondo e con la maggior diffusione territoriale. Attraverso la fantasia, il gio-

Un sistema educativo pone quattro obiettivi: Formazione del carattere, Abilità manuale, Salute e Forza fisica e, soprattutto, Servizio verso il prossimo

co, l’avventura la vita all’aria aperta, l’esperienza comunitaria, la progressiva ricerca di senso della vita e lo sviluppo della dimensione sociale e spirituale, lo scautismo risponde alle tante e autentiche domande dei giovani sulla vita e sul crescere in essa. In Italia sono presenti numerose associazioni aderenti al movimento Scout. Le tre associazioni più diffuse in Italia sono l’Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani (AGESCI) con 176.171 iscritti, l’Associazione Italiana Guide e Scouts d’Europa Cattolici (solitamente detta FSE) con 19.070 iscritti; e il Corpo Nazionale Giovani Esploratori ed Esploratrici Italiani (CNGEI) con 12.094 soci. Vi sono inoltre numerosissime piccole asso-

ciazioni, spesso locali. L’AGESCI e il CNGEI sono federate nella Federazione Italiana dello Scautismo, che aderisce sia all’Organizzazione Mondiale del Movimento Scout sia all’Associazione Mondiale Guide ed Esploratrici. La FSE appartiene invece all’Unione Internazionale delle Guide e Scouts d’Europa - Federazione dello Scautismo Europeo (UIGSE-FSE).

I propositi e i motti del movimento Scout Il movimento scout pur identico per tutti i ragazzi del mondo, può essere vissuto nei diversi contesti culturali e religiosi: i suoi principi ispiratori universali, sono sintetizzati nella Promessa, nella Legge scout e nel Motto. La Promessa, infatti, recita: “Con l’aiuto di Dio prometto sul mio onore di fare del mio meglio: per compiere il mio dovere verso Dio e verso il mio paese; per aiutare gli altri in ogni circostanza; per osservare la Legge scout”. Con questa Promessa, pronunciata a circa 12 anni il ragazzo non solo “entra a far parte della grande famiglia degli Scouts”, ma si impegna di fronte a Dio ed al mondo, forte della fiducia che sente riposta in lui e della libertà con cui aderisce a questo ideale, per giocare un ruolo responsabile nella vita. Il ragazzo mette in gioco il suo onore, sapendo che lungo questa strada impegnativa l’importante non

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sarà mai l’essere arrivato, quanto fare del proprio meglio. Un impegno senza termine, “se piace a Dio per sempre”, “una volta scout, sempre scout”. La Legge è un breve decalogo di atteggiamenti interiori e di valori morali che danno una direzione al ragazzo: “La Guida e lo Scout: 1.pongono il loro onore nel meritare fiducia; 2.sono leali; 3.si rendono utili e aiutano gli altri; 4.sono amici di tutti e fratelli di ogni altra Guida e Scout; 5.sono cortesi; 6.amano e rispettano la natura; 7.sanno obbedire; 8.sorridono e cantano anche nelle difficoltà; 9.sono laboriosi ed economi; 10.sono puri di pensieri, parole e azioni”. Il Motto, diverso a seconda dell’età, in una sola parola sintetizza il positivo atteggiamento verso la vita e gli altri. Esso è: “Eccomi” e “Del nostro meglio” per i Lupetti e le Coccinelle; “Siate pronti” per gli Esploratori e le Guide; “Servire” per i Rovers e le Scolte.

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mantova life&style MONZAMBANO

roma

Leggere aiuta a crescere

Giunto alla quarta edizione Fantalibrando è la mostra mercato del libro che sabato 14 e domenica 15 maggio allieterà la rinomata Piazzetta delle Arti e Mestieri con i lavori curati dalle Scuole dell’Infanzia di Castellaro, Monzambano e Ponti sul Mincio, dalla Scuola Primaria Giovanni Paolo II di Monzambano e dalla Scuola Secondaria di Primo Grado G. Melchiori di Monzambano. Durante la manifestazione microeditori provenienti da tutta Italia esporrano le opere letterarie d’ingegno di autori minori non conosciuti dal grande pubblico. Nel pomeriggio della domenica numerose le attività che coinvolgeranno soprattutto i bambini con presentazioni di libri, lavori manuali e un comitato genitori organizzerà una mini caccia al tesoro alla scoperta del paese e dei suoi tesori. Per maggiori informazioni sarà possibile consultare la pagina Facebook del Comune di Monzambano.

CASTEL GOFFREDO

Sabato 7 e domenica 8 maggio torna a Castel Goffredo la seconda edizione della fiera dedicata all’aromaticità, tema che sarà enfatizzato anche dal nome AROMA DI FLORA ET LABORA – mostra mercato di piante aromatiche: profumi, sapori, arti e mestieri. Un percorso curioso e affascinante nella grande famiglia delle piante aromatiche che inebrierà il Parco la Fontanella e il centro storico di Castel Goffredo. Produttori di piante, mercanti di materie prime, trasformatori di essenze aromatiche, artigiani creativi, scuole di agraria e alberghiere, enti e associazioni turistico culturali, musei delle civiltà contadine appositamente selezionati. E ancora “Primeria Aromatica”, “Aromidolci” e “Bar Botanico”. E in tutta la città eventi aromatici: laboratori, mostre, visite guidate, conferenze e concorsi.

GAZZUOLO

In bici nel parco Nel parco Oglio Sud, nei comuni di Gazzuolo, San Martino dall’Argine e Commessaggio, domenica 17 aprile sarà possibile divertirsi a bordo della propria bicicletta in un percorso ad anello di circa 40 chilometri nel territorio dei tre comuni del Parco in cui evidente è la storia passata legata ai Gonzaga. La biciclettata è organizzata in collaborazione con FIAB Mantova, Federazione Italiana Amici della Bicicletta, e la prenotazione è obbligatoria scrivendo a Daniele Mattioli, daniele. mattioli@teletu.it o a Lella Rossetti, educazione. ambientale@ogliosud.it.

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È sempre più vivo il sorriso di Benedetta Sinico che non potrà mai spegnersi. In ricordo di Benedetta è stato intitolato, a suo nome, un riconoscimento per la “migliore interpretazione artistica”. Tale premio verrà assegnato sabato 9 aprile durante il concorso di danza indetto dalla compagnia di danza “Ballet-ex”, che si terrà a Roma. Per questa iniziativa una lode va alla compagnia di danza “Convivium Musarum Ballet” di Lucrezia Lui, e la sua famiglia che si sono impegnati per rendere possibile questo riconoscimento.

MONZAMBANO

il borgo a base di fiori Aroma di Flora et Labora

NEL RICORDO DI BENEDETTA

Quest’anno si rinnova l’appuntamento floreale del Borgo: I FIORI DI CASTELLARO LAGUSELLO – mostra mercato floreale in uno dei “Borghi più belli d’Italia” prenderà il via da sabato 23 aprile a lunedì 25 e punterà molto sull’alta qualità degli espositori e degli eventi collaterali per valorizzare al meglio questa perla del patrimonio storico-artistico italiano. Florovivaisti e artigiani creativi saranno i protagonisti di questo evento tra colori e profumi evocativi in una cornice suggestiva. Non mancheranno gli enti culturali e di promozione del territorio e, tra gli eventi, laboratori creativi, incontri, visite guidate al borgo, mostre a tema e performance multisensoriali.

OSTIGLIA

71ª fiera di primavera La tradizionale Fiera di Primavera di Ostiglia torna, con la 71° edizione, dal 24 aprile al 1° maggio 2016. Nell’ambito della Fiera, in calendario anche la Battaglia del Riso, che si svolgerà dal 22 aprile al 1° maggio. Eventi culturali, spettacoli, esposizioni, mercatini, stand gastronomici: dalla bio edilizia al risparmio energetico, dalla mostra di auto e moto storiche e americane ai florovivaisti nelle piazze del centro, dalla Strada dei Sapori con visite guidate alle realtà produttive tipiche locali agli spettacoli per adulti e bambini. La Battaglia del Riso, che apre il calendario di eventi con la sfida di ristoratori e produttori di riso, si svolgerà nel palatenda riscaldato nel Cortile Municipale di Palazzo Bonazzi.

MANTOVA

Festival Food Truck Il primo e l’originale Festival interamente dedicato ai migliori Food Truck d’Italia e ai loro cibi di strada di qualità verrà ospitato a Mantova in Piazza Virgiliana dal 22 al 25 aprile. Si tratta di un tour che ripropone tante specialità da Nord a Sud. Ad accompagnare le innumerevoli prelibatezze saranno le Birre Artigianali di Birrone, esclusivo punto di riferimento nel panorama italiano. Pizza fritta, gnocco fritto, hamburger, fish and cheap e molto altro ancora da non perdere in questa rassegna. Inoltre buona musica non mancherà in ogni ape car e spazio espositivo. L’ingresso è gratuito.

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a cura di Elena andreani mantova

MÒRS targato boschini L’artista mantovano Massimiliano Boschini pubblica il suo primo libro, dal titolo “MÒRS: vita, morsi e miracoli tra Berlino Est e la Pianura Padana”. Edito da Sometti editoriale nella collana “La nuova minima”, lanciata per l’occasione in ossequio a Giovanni Piubello, cui l’autore si è liberamente ispirato. La pubblicazione contiene una cinquantina di

CASTEL GOFFREDO

Festa di sant’Erasmo e della città

“Epigrafi, epigrammi, epitaffi e altre cosette” scritti in dialetto mantovano e dodici disegni realizzati dal musicista Dino Fumaretto. Privo della macchina fotografica e del computer, Boschini si è seduto in un autogrill, lungo l’autobahn cantata dai Kraftwerk. Ha aperto un quaderno e ha intrapreso un immaginario viaggio fatto di parole scritte, descrivendo quella TAZ (Ndr: Temporary Autonomous Zone) compresa tra Carpi e Berlino, che i più considerano estinta e nella quale vagano i fantasmi di Cesare Zavattini, Giovanni Piubello, Bruno Vidoni, Pietro Ghizzardi, Guido Cavani e Antonio Delfini, oltre ai ricordi dell’arte naïf, del P.C.I. e della Germania Est. Dino Fumaretto si è seduto al medesimo tavolo, in possesso di una semplice penna a sfera: su tovaglioli, scontrini e cartine varie, ha dato vita d’inchiostro e segno ai deliri poetici di Massimiliano. Sullo

sfondo le note dei CCCP, CSI, degli Skiantos e della banda musicale della DDR: morti, tutti morti, come tra Carpi e Berlino, con l’impellente necessità di scriverne e descriverne gli epitaffi, le epigrafi e gli epigrammi. Massimiliano e Dino hanno scombinato le carte, sviluppando un progetto coraggioso che traccia un nuovo solco nella tradizione poetica mantovana, Il libro sarà presentato il 22 aprile, ore 18, alla libreria IBS di Mantova (via Verdi, 50).

MANTOVA

Arte, designer, sculture In occasione della sesta edizione di Mantova Creativa, in programma dal 27 al 29 maggio 2016, il Parco dell’Arte di Mantova si arricchirà di cinque nuove opere. Sono stati selezionati i progetti finalisti della quarta edizione del Concorso Parco dell’Arte promosso da Mantova Creativa in collaborazione con il Parco del Mincio e il Comune di Mantova e con il sostegno di Tea. Al concorso hanno partecipato 20 artisti, designer e architetti provenienti da Mantova, Svizzera, Sicilia, Puglia, Milano, Trento, Torino, che hanno progettato sculture e installazioni appositamente per questa particolare location ispirandosi alla natura del parco e alla storia della città.

VOLTA MANTOVANA

Street Photography

Il 2 Giugno di ogni anno, Castel Goffredo, oltre a celebrare la Festa della Repubblica, festeggia anche il riconoscimento dell’onorificenza di città e lo fa con un programma fitto d’eventi che spazia dall’arte alla cultura, dalla musica allo sport, dalla religione alla convivialità, impegnando moltissimi enti e associazioni. Per tradizione si terrà il concerto serale a cura dell’associazione Gruppo San Luca Onlus di Castel Goffredo. Generalmente si tende a coinvolgere diverse associazioni e diversi ambiti della comunità.

Venerdì 8 aprile alle ore 21 si terrà presso l’Enoteca Gonzaga di Volta Mantovana, una serata organizzata dal gruppo fotografico IL CARPINO e aperta al pubblico, dedicata ad uno dei più amati e controversi generi della Fotografia: la Fotografia di strada. Il fotografo Luigi Brozzi presenterà una serie di fotografie tratte dal lavoro “Fructidor” e parlerà delle origini della Fotografia di strada, dei suoi canoni estetici e di contenuto, del modo di leggerla correttamente e comprenderla, dei modi di approcciarla e svilupparla, e soprattutto del suo spirito.

CAVRIANA

ben nove appuntamenti per Scoprire il museo Il Museo Archeologico dell’Alto Mantovano di Cavriana ha pensato di mettere in calendario nove appuntamenti per il 2016. Le attività della rassegna “ScopriAmo il Museo” sono dedicate ai più piccoli e alle loro famiglie e sono iniziate il 6 marzo con il laboratorio “Come antichi vasai” in cui i

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bambini hanno avuto la possibilità di modellare il loro vaso con tecniche preistoriche. Con quasi un appuntamento al mese i bambini entreranno in contatto con il mondo antico, lavoreranno in prima persona, divertendosi e imparando grazie alla presenza di due rinomate archeologhe Raffaella Tremolada e Simona Capellini. I prossimi appuntamenti a cui non dovrete mancare sono il 3 aprile con “Abaco e regula”, si giocherà con gli strumenti di misurazione dell’antica Roma; l’8 maggio l’appuntamento è con “Come antichi fornai” i bambini avranno la possibilità di cucinare delle piccole pagnottine, prepararle e cuocerle con le tecniche preistoriche; altro appuntamento sarà il 5 giugno con “Stemmi e nobili famiglie”; sino a giungere agli appuntamenti di fine anno. Per informazioni e iscrizioni è possibile contattare il sito del museo di Cavriana. La finalità è quella di avvicinare il più possibile i bambini a questa epoca storica che viene trattata in maniera scolastica in tutte le scuole primarie ma con una cura e un’accezione divertente per rendere alcuni pomeriggi curiosi e alternativi.

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brescia life&style GAVARDO

Festa di maggio

La Festa di Maggio, giunta al traguardo della 60° edizione si presenta rinnovata e più completa, si tratta di un appuntamento storico che coniuga tradizione ed innovazione, in un contenitore che soddisfa tutte le esigenze del visitatore. Potrete trovare il Villaggio dei sapori con tante gustose novità, ma anche e soprattutto piatti e prodotti della tradizione bresciana (vino, birra artigianale, prodotti biologici, formaggi, polente, spiedo e insaccati di qualità) realizzati utilizzando i frutti del territorio; e la Comunità montana della Vallesabbia: un’area espositiva dedicata alla Comunità Montana, all’interno della quale in modo innovativo e facilmente identificabili, saranno rappresentate le diverse risorse artigianali, culturali e naturali del territorio. L’Edizione si svolgerà da Venerdì 29 Aprile a Domenica 1 Maggio 2016.

ISEO

Dal 27 maggio al 2 giugno Iseo propone per il settimo anno consecutivo il Festival dei laghi, la più grande kermesse italiana dedicata ai laghi italiani ed europei. Manifestazione che nasce con l’obiettivo di valorizzare l’ambiente lacustre attraverso l’esplorazione e la diffusione delle sue caratteristiche peculiari. Il centro storico della cittadina in riva al Sebino ospita infatti una trentina di specchi d’acqua, piccoli e grandi che siano per mettere in mostra gli aspetti tipici dei paesi lacustri. Il festival si compone di una parte dedicata all’enogastronomia, ovvero la mostra mercato Bontàlago che mette in risalto le produzioni tipiche di ciascun lago con esposizioni, degustazioni e corsi; una parte dedicata all’arte e alla cultura, con le grandi mostre organizzate dal Comune di Iseo e dalla Fondazione L’Arsenale che ogni anno vengono inaugurate proprio in occasione del festival.

PADENGHE

Heaven Green Ogni anno, per pochi giorni, nel piccolo paese accade una magia: l’asfalto e il selciato si ricoprono d’erba, le vie sono abbellite con piante, fiori e piccole colline, splendide fontane e suggestivi angoli fioriti, le strade, le piazze, i vicoli si vestono di verde e diventano giardini. La gente accorre per ammirare il prodigio di Padenghe Verde… Il miracolo si rinnova anche quest’anno dal 27 al 29 maggio. A Padenghe sul Garda si concentreranno tutti i giardini più belli, con esposizioni e grandi eventi dedicati al mondo del verde: workshop, prodotti e soprattutto l’allestimento di spazi verdi nel centro di Padenghe.

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Retro Ville torna a Villa Mazzucchelli Dal 13 al 15 maggio 2016 torna a Villa Mazzucchelli Retro Ville #3, evento culturale che raggruppa varie culture vintage e retrò. Un weekend dedicato al mondo vintage nel suo significato più ampio e generale. Espositori selezionati, provenienti da tutto il mondo. La “fiera” prevede: mostre-mercato di abbigliamento; esposizioni di auto e moto d’epoca; tanto intrattenimento musicale con concerti dal vivo e dj set esclusivamente con musica da vinile.

brescia

studenti modello sugli scudi Festival dei Laghi

CILIVErGHE DI MAZZANO

Due studenti del Liceo Scientifico “Calini” di Brescia hanno ottenuto prestigiosi riconoscimenti in concorsi nazionali: Federica Zanni (V M), campionessa nazionale delle Olimpiadi di Matematica nel 2015 (prima classificata tra le ragazze), è stata premiata a Roma, presso Palazzo Montecitorio, nell’ambito del Premio Sapio, manifestazione dedicata al valore della ricerca al femminile e alle esperienze dei ricercatori, nella sezione riservata al “contributo dei giovanissimi nella ricerca e per l’innovazione”. Matteo Mombelli (IV H, nella foto), residente a Offlaga, ha conquistato il I premio nella XIV edizione del concorso nazionale Certamen Latinum di Ortezzano.

montichiari

seridò compie 20 anni Grande attesa per il ventesimo compleanno di Seridò, la più grande manifestazione no profit d’Italia dedicata ai bambini e alle loro famiglie che aprirà le porte il prossimo 23 aprile al Centro Fiera del Garda di Montichiari. Tante le novità per questo incredibile compleanno, che vedranno negli otto giorni di apertura i bambini sempre protagonisti di una delle feste più attese dell’anno. A Seridò ce n’è per tutti i gusti: dagli sport ai lavoretti con la creta o con i collage, passando per le bici o i monopattini mentre si realizzano capolavori con il sale colorato. E poi burattini, teatri, barchette a pedali, truccabimbi... Info: www.serido.it

TRAVAGLIATO

Storica manifestazione equestre Dal 22 al 25 aprile torna una manifestazione consolidata dove i protagonisti assoluti sono i cavalli, la loro prestanza e il loro fascino. TravagliatoCavalli è l’evento annuale in cui mille splendidi esemplari saranno in mostra, si cimenteranno in salto a ostacoli e gare di ogni tipo. Il carattere agonistico da anni è curato e di qualità. Le razze che prendono parte a questa esposizione sono le migliori a livello internazionale e da ormai 36 anni rappresenta un’occasione per focalizzare l’attenzione sul settore, che trae comunque origine dall’allevamento e che costituisce un’opportunità di lavoro e di reddito.

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a cura di elena andreani ROVATO

Flower Market Si chiama “Flower Market” e vuole essere un nuovo appuntamento per tutti gli amanti dei fiori, delle piante, dei giardini e della creatività legata al mondo del verde e della natura. Sabato 21 e domenica 22 maggio, nella splendida dimora di Castello Quistini, sarà l’occasione giusta per ammirare i giardini del castello, dove

PARATICO

mostra mercato Il lago in fiore

al suo interno regna una grandiosa collezione di rose in oltre 1500 varietà, pronte ad incantare i visitatori. Tra giardini del castello troverete una speciale selezione di produttori e vivaisti con le migliori produzioni e collezioni di piante e fiori: rose, ortensie, piante grasse, orchidee, peperoncini, spezie, piante carnivore e tante altre varietà vegetali, ma anche prodotti della terra e del vivere sano, oli essenziali, aromi, arredo e oggettistica per il giardinaggio. Ad intrattenere grandi e piccoli ci saranno laboratori e workshop per conoscere meglio il mondo del verde. “Flower Market” è un evento inserito all’interno di “Mercanti in Viaggio”, appuntamento di grande successo giunto alla sua 7ª edizione che raccoglie decine di espositori professionisti e hobbisti con oggettistica handmade.

DESENZANO

vivabacco al castello Dal 20 al 22 maggio potrete intraprendere un viaggio alla scoperta di vini più o meno noti, rivalutati e di gran qualità. L’Associazione Vivabacco organizza una manifestazione aperta a tutti, all’insegna della cultura, permettendo ai visitatori di assaggiare e confrontarsi direttamente con gli artigiani del vino, con chi col frutto di un duro lavoro crea prodotti di eccellenza. All’interno della rassegna si potranno assaporare e confrontare decine di vini, proponendo anche variazioni sul tema. Il castello di Desenzano ospiterà le degustazioni guidate e la mostra-mercato di vini bianchi, dove il pubblico potrà degustare e comprare direttamente dal produttore.

MONIGA

Rassegna del “chiaretto” Si rinnova da otto anni l’annuale edizione di Italia in Rosa, la rassegna dei vini rosati che richiama a sé le migliori produzioni d’Italia, da parte della Francia e dalla Provenza. Il programma si conferma fedele ad una formula che ha riscosso grande apprezzamenti, presentando al pubblico una selezione particolarmente rigorosa di oltre cento cantine da tutta Italia. Tutti intorno al vero protagonista, il Chiaretto, nella nuova denominazione Valtenesi DOC. La manifestazione si terrà dall’1 al 7 giugno presso il Castello di Moniga.

Domenica 1 maggio 2016 il Lungolago Le Chiatte di Paratico, chiamato anche Parco delle erbe danzanti per la particolare flora che si trova al suo interno e la Fontana colorata, alta più di 40 metri, ospita la nuova edizione di “Il Lago in Fiore”, la mostra mercato dedicata ai fiori, alle erbe, alle piante e a tutta l’attrezzatura da giardino in genere. Dalle 9.30 sino al tramonto potrete affollare le numerose bancarelle espositive e fare un tuffo nei profumi e nei colori primaverili.

CHIARI

Fiera del bambino Naturale 2ª edizione Dopo lo straordinario successo della prima edizione, che ha visto la presenza di 8.000 persone provenienti dall’intero territorio nazionale e internazionale, il 9 e 10 aprile torna a Chiari la Fiera del Bambino Naturale, l’appuntamento green, dedicato alle famiglie e ai bambini. Un’occasione per

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riflettere sui temi della “genitorialità empatica”, nell’ottica del rispetto dei ritmi e dei reali bisogni dei bambini, per un ritorno ad una dimensione più naturale della nascita e della crescita. Numerosi gli eventi in programma (tutti gratuiti) tra conferenze con esperti in materia di educazione, laboratori per adulti e bambini, spettacoli e appuntamenti tematici su temi quali l’accudimento ad alto contatto, la genitorialità empatica e rispettosa, la formazione. Il tutto a corollario di un’area espositiva, che trova spazio tra le sale liberty di Villa Mazzotti e il parco all’italiana che la circonda, e che unisce le proposte - rigorosamente etiche, tracciabili e attente all’ambiente - dei produttori di articoli per l’infanzia. Verranno proposti inoltre abbigliamento per neonati realizzato con tessuti naturali, detergenti ecologici, prodotti naturali per l’igiene dei più piccoli sino ai pannolini lavabili. Non mancheranno ovviamente gli spazi-gioco per i bambini e L’Angolo della Poppata, l’accogliente spazio per l’allattamento dedicato alle neomamme.

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verona life&style COLOGNOLA AI COLLI

SAGRA dei bisi

Da giovedì 26 a martedì 31 maggio a Colognola ai Colli si terrà la 60ª Sagra dei Bisi, l’evento enogastronomico che celebra uno dei prodotti tipici della zona. Ricchi di proteine e vitamine, i piselli Verdone Nano saranno valorizzati nei piatti tipici del territorio, quali “Lasagne e Bisi” e “Risi e Bisi” serviti nei numerosi stand della manifestazione. 
A completare l’offerta gastronomica, non mancheranno gli ottimi vini delle zone del Soave e della Valpolicella, perfetto abbinamento ai piatti locali. Inoltre è aperta la vendita diretta dei piselli di produzione locale presso Villa “Aquadevita”. La manifestazione sarà allietata da un nutrito programma di manifestazioni, mostre e attrazioni organizzate dalla proloco. I festeggiamenti comprendono anche serate musicali, mercatini, gare folkloristiche. Per info: www.prolococolognola.it

verona

Si è svolto l’evento di consegna del prestigioso Premio Verona Giovani presso la Sala Convegni della Banca Popolare di Verona. Vincitore dell’ottava edizione è la Ronda della Carità, associazione veronese di volontariato che quest’anno festeggia il ventennale di attività, rappresentata per l’occasione dal Presidente Marco Tezza. Costituita nel febbraio 1995 per iniziativa di un gruppo di amici, ogni notte la Ronda della Carità assiste, sostiene e soccorre gli emarginati e i senzatetto della città di Verona. I volontari, regolarmente iscritti come “soci” d ella Ronda, sono circa 180 e si impegnano ad offrire assistenza notturna e sostegno emotivo alle persone in difficoltà, nonché aiuti concreti ai nuclei familiari più poveri. Nella foto il vincitore Marco Tezza e il Presidente di Apigiovani Daniele Maccari.

VERONA

ARSENALE VINTAGE Si rinnova quest’anno l’appuntamento con la seconda edizione dell’Arsenale Vintage Market, una mostra mercato che propone vintage, remake, modernariato, vinile, street food, fumetti e quant’altro. Per tre giorni dal 15 al 17 aprile, l’ex Arsenale diventerà uno spazio espositivo nonché laboratorio creativo in cui si avvicenderanno workshop, concerti, comedy cooking shows, due raduni di auto d’epoca. Non mancheranno performance live di noti professionisti che sveleranno agli spettatori una piccola parte dei loro segreti. cittadiverona.it

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FESTA PATRONALE DI SAN FILIPPO Giovedì 26 Maggio, si festeggia a Torri del Benaco il suo patrono, San Filippo Neri. Una grande festa animerà questo delizioso borgo sul Lago di Garda, con musica, degustazioni presso gli stand enogastronomici, giochi gonfiabili per i più piccoli e bancarelle nel centro storico. Alle ore 19.00 ci sarà la benedizione dei motociclisti e delle moto in Piazza della Chiesa e a seguire il tradizionale rogo della barca con un suggestivo lancio di lanterne cinesi volanti. comune.torridelbenaco.vr.it

SOAVE

FESTA MEDIEVALE del vino premio verona giovani

TORRI DEL BENACO

Torna a Soave da giovedì 19 a domenica 22 maggio la tradizionale Festa Medievale del Vino Bianco. Tra le mura del centro storico, la piazza e le vie tornano a rivivere in un’atmosfera trecentesca grazie ad eventi, usanze, lavori e costumi medievali.
Una proposta ricca di eventi, mostre, rievocazioni, giochi e spettacoli. Tra i momenti più significativi il banchetto medievale nel Palazzo del Capitano, la cerimonia di investitura delle Castellane e dei Spadarini e la sfilata lungo il centro storico, oltre a momenti pensati per i più piccoli con laboratori, spettacoli del fuoco, serate musicali e cabaret. www.prolocosoave.it

VERONA

ROBOTICA E NUOVE TECNOLOGIE Sabato 21 e Domenica 22 maggio si rinnova l’appuntamento con Roboval, la fiera di robotica e nuove tecnologie. Novità di quest’anno, Roboval verrà ospitata all’interno di Model/Elettro Expo Italy, una manifestazione ufficiale di Veronafiere che ogni anno raccoglie migliaia di appassionati. Una giornata completamente dedicata alla robotica e alle nuove tecnologie con stand espositivi e workshop che ospiteranno che ingegnosi progetti. Ci sarà spazio anche per i contest: piccoli robot autonomi si sfideranno in una gara all’ultimo secondo per la risoluzione di un labirinto. Vedremo i migliori piloti di robot aerei in una sfida affascinante tra ostacoli e manovre di precisione. Info su www.roboval.it

CASELLE

FESTA delle fragole Da venerdì 22 aprile a domenica 1 maggio torna la 38ª edizione della Festa degli Asparagi e delle Fragole nella frazione Caselle di Isola della Scala. Gli stand gastronomici sono allestiti quest’anno all’interno di un capannone più ampio in grado di accogliere fino a 1.200/1.300 posti a sedere. I visitatori potranno così gustare i piatti tipici della zona: dai risotto con gli asparagi, all’Isolana, alle fragole, alle uova e asparagi, ma anche pancetta e salamelle con polenta “brustolà” o grigliata mista e molto altro ancora. Alla sera spettacoli di usica e cabaret. cittadiverona.it

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a cura di martina borghetto BARDOLINO

PALIO DEL CHIARETTO Dal 27 al 29 maggio appuntamento a Bardolino per vivere un’esperienza unica fatta di colore, sapori e intrattenimento. La Kermesse seduce ogni anno sempre più pubblico italiano e straniero che arriva a Bardolino per vivere una esperienza che ben amalgama tutta la storicità enogastronomica e culturale del territorio di Bardolino. Sul

SAN GIORGIO DI VALPOLICELLA

ZUGHI EN PIASSA

lungolago Riva Cornicello, le aziende vitivinicole del territorio di Bardolino con i loro chioschi saranno impegnati a proporre e far degustare il meglio della produzione del Chiaretto (Chiaretto DOC , Chiaretto Classico DOC, Chiaretto Spumante DOG). Presenti anche stand gastronomici che proporranno piatti tipici della tradizione del lago e che ben si abbinano con il vino Chiaretto. La manifestazione presenta oltre a tutta una serie di intrattenimenti musicali e culturali, tra cui la gara Nazionale dei Dragon Boat che vede sfidarsi sulle acque del lago le storiche imbarcazioni con venti rematori che vogano al ritmo dei tamburi. Da non perdere poi domenica pomeriggio la consueta sfilata delle confraternite con la nomina dei nuovi ambasciatori del vino Chiaretto. lagodigardaveneto.com

CAVAION

ASPARAGO IN festa Da giovedì 12 a lunedì 16 maggio 2015 torna la tradizionale Festa degli Asparagi a Cavaion Veronese, annuale evento dedicato a uno dei prodotti principe del territorio veronese, l’asparago. La festa presenta come da tradizione numerosi chioschi della cucina tipica locale e tanti appuntamenti legati alla gastronomia quali il concorso “L’Asparago d’Oro”, premiazioni per i migliori vini e oli d’oliva locali e speciali degustazioni per riscoprire i sapori autentici del territorio gardesano e più ampiamente veronese. A fianco all’offerta gastronomica non mancheranno tanti intrattenimenti per tutti, un luna park per bambini e le serate in musica. www.comunecavaion.it

FUMANE

RIVIVERE LA PREISTORIA Dal 22 Maggio al 5 Giugno la Lessinia e Grotta di Fumane sono protagoniste di Preistoria Festival, alla sua nona edizione. Molte le attività proposte: notte magica in grotta, laboratori per bambini, scheggiatura e uso della selce, pittura preistorica, i colori del corpo, utilizzo di archi, lance e propulsori, lavorazione dell’argilla, homo technologicus, indovina la preistoria e passeggiate tematiche nei dintorni. A conclusione dell’evento, pranzo con piatti della tradizione tra cui gnocchi di malga e polenta macinata a pietra.
www.prolocomolina.it

Torna anche quest’anno, in occasione della festa della Liberazione, la manifestazione i «Zughi en piassa», i giochi in piazza, organizzata dalla Proloco. Il 25 aprile l’antico borgo di San Giorgio di Valpolicella si aprirà quindi ai bambini, con i giochi de «na ‘olta» come le pignate. Non mancheranno altre attività, tra cui laboratori didattici, esposizioni d’arte e artigianato, escursioni naturalistiche nei dintorni. Per gli adulti, degustazione di vini locali. valpolicellaweb.it

ERBEZZO

FESTA DEL FORMAGGIO MONTE VERONESE Delizia dell’enogastronomia scaligera, il formaggio Monte Veronese si festeggia ad Erbezzo a partire dalle 9.00 di domenica 29 maggio in occasione della 26esima Festa del Formaggio Monte Veronese.
Il saporito gusto del Monte Veronese delizierà i palati proponendosi nelle sue tre delicate e

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gradevoli tipologie (latte intero, d’allevo mezzano o vecchio e di Malga), ricche di sostanze essenziali e fondamentali per ogni tipo di dieta: proteine, calcio e fosforo. I maestri casari proporranno in degustazione e in vendita il formaggio abbinato ad altri prodotti della montagna veronese, come il miele, le confetture, la frutta secca e i salumi. Conoscere, degustare e acquistare questo gustosissimo formaggio sarà semplicissimo, grazie ad un ricco programma di iniziative, tra cui dimostrazioni di produzioni di formaggio, laboratori per bambini con simulazioni, visite guidate. Non mancheranno poi occasioni di divertimento anche per i più piccoli come giochi tradizionali, sfilate in costume, spettacoli con gruppi folcloristici locali. Attrattiva principale saranno certamente i tradizionali stand enogastronomici per assaggiare prelibati piatti a base di Formaggio Monte Veronese ed altre leccornie della Lessinia abbinati ai vini veronesi, ma ci sarà anche un mercatino dei Sapori e dell’Artigianato e la possibilità di pranzare all’interno del palasport. www.monteveronese.it

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L’INCONTRO

karl bernardi una naturale inclinazione per il gusto e l’eccellenza

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er un amante delle ricercatezze culinarie, degli autentici salumi dell’Alto Adige, delle curiosità e delle prelibatezze nonchè del buon vino, tappa imperdibile per chi si reca a Brunico è l’ Enoteque Gastronomia K.Bernardi. Il negozio è proprio a metà della via centrale e offre ai turisti le più raffinate specialità tirolesi di carne, prodotte dalla macelleria di famiglia, i vini più pregiati da tutto il mondo, prelibatezze regionali e altri highlights culinari: impossibile uscire a mani vuote dal locale nel quale il padrone di casa, Karl Bernardi, con grande eleganza, discrezione, conoscenza, ottima dialettica fa sentire i propri clienti come autentici re. Il servizio che viene, infatti, offerto ai clienti è un punto fondamentale della continua ricerca della qualità firmata Bernardi. “Tra le tante parole vuote che ci volano intorno, il nostro cliente gusta, vede e sente tutta la passione con cui quotidianamente esaudiamo i suoi desideri. Il nostro cliente fa parte integrante della nostra “famiglia aziendale”, che dà sempre il meglio di sé” afferma Karl Bernardi. E’ una sperimentata filosofia aziendale che parte da lontano ovvero dall’amore quotidiano e profondo per la natura che è la molla dell’attività della gastronomia Bernardi. In tutti i prodotti si può gustare l’ attenzione che viene messa nella scelta dell’allevamento del bestiame, fatto a regola d’arte, nella preparazione naturale dei prodotti, nella rinuncia all’uso di aromi artificiali, nella scelta di fornitori e agricoltori di alto livello. C’è l’orgoglio, e non la presunzione, da parte di Karl Bernardi di creare prodotti esclusivi in modo diverso dagli altri. Al contrario della produzione di massa, che avanza incessantemente, la tendenza al perfezionismo è il denominatore comune dell’azienda Bernardi. “Per questo motivo riteniamo che sia più opportuno, e che sia meglio, investire molto lavoro, forse persino troppo, che troppo poco, nella creazio-

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di m.t. san juan

il vero gulash di manzo e di cervo del sudtirolo in barattolo Sia gustato come minestra che come gulasch originale, il gulasch di manzo di K.Bernardi è entrato di diritto nella lista dei prodotti culinari più tipici del Sudtirolo! Il gulasch è preparato solo con ingredienti naturali, secondo antiche ricette della Famiglia Bernardi. Grazie ai più moderni sistemi di cottura, si riesce a conservare nei barattoli il sapore del manzo per molti anni. Cucinato e condito in modo naturalmente squisito, il sapore del cervo viene sublimato, senza togliergli il tipico sapore di selvaggina. Dalla qualità della carne, passando dalla tradizionale ricetta della Famiglia Bernardi, per giungere al gulasch del barattolo, gustando un pezzo del Sudtirolo più autentico.

Karl Bernardi

ne di un prodotto” continua Karl Bernardi. “L’energia, la passione e la cura dei dettagli, che dedichiamo ogni giorno alla nostra produzione, si possono ritrovare in tutti i prodotti scelti con entusiasmo dai nostri affezionati clienti! La famiglia è il nostro bene più grande e tutti noi le dedichiamo la vita. Se si considera questa massima è chiaro che la nostra azienda da decenni venga gestita come un’impresa famigliare, nella consapevolezza della tradizione. Il mantenimento di prodotti garantiti e tramandati da esperienze produttive, così come l’inserimento di tecnologie all’avanguardia e sicure, caratterizzano il nostro lavoro quotidiano e fanno della nostra un’azienda tradizionalmente moderna”. Un must del vostro negozio è il prodotto in latta. Che ci dice al proposito? “Spesso considerato sinonimo di prodotto finito in senso negativo, per noi il prodotto contenuto in lattina è sinonimo di un vero e proprio successo culinario. Infatti dopo il grande successo del gulasch di manzo, abbiamo realizzato un altro prodotto in barattolo di eccezionale qualità: “Il gulasch di cervo”! Preparato esclusivamente con ingredienti naturali sudtirolesi, il sapore rimane catturato dentro il barattolo e aspetta di essere scoperto dai buongustai. Mediante un processo di conservazione ad alta temperatura vengono mantenute tutte le sostanze nutritive e lo squisito sapore della carne, senza aggiunta di insaporatori artificiali. Il gulasch conserverà così sapore e proprietà per anni, senza subire la benché minima variazione. La nostra miscela di sale e spezie è una squisita e perfetta mescolan-

l’ amore quotidiano e profondo per la natura rappresenta la molla dell’attività della gastronomia bernardi ove nulla è lasciato al caso za di erbe fresche, di bacche, sale ed altre spezie, e viene usata tradizionalmente da noi già da generazioni. Questa raffinata composizione di sapori conferisce ai nostri prodotti un gusto straordinario ed esclusivo”. Re dello speck e dei Kaminwurzen sudtirolesi da Bernardi vi consigliamo, oltre ai gulash già citati, il salame di cervo e il prosciutto di manzo sudtirolese, i formaggi pusteresi del caseificio Drei Zinnen di Dobbiaco, il filetto di salmone affumicato Bernardi, le più disparate confetture e, immancabili, lo 01 Merlot Cabernet Bernardi–Cantina di Termeno/Tramin, lo 02 Chardonnay Sauvignon Bernardi-Cantina Termeno/Tramin e la Grappa speziata di Termeno/Tramin K. Bernardi - Distilleria Walcher. Buon appetito! Karl Bernardi Brunico/Bruneck (BZ) via Centrale, 36 tel. 0474 555472 www.bernardi-karl.it

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speciale vinitaly

La più grande manifestazione dedicata al mondo del vino. business e formazione

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di M.T.SAN JUAN

uella del prossimo 2016 sarà l’edizione numero 50 del Vinitaly, importante manifestazione che riguarda tutto ciò che ha a che fare con l’enologia e la produzione dei migliori vini del mondo. La sua storia ha inizio il 22 e 23 settembre del 1967 quando si vollero organizzare le “Giornate del vino italiano” (questo il nome dato inizialmente alla manifestazione) nel Palazzo della Gran Guardia a Verona. L’interesse è notevole da subito, tanto che alla terza edizione le aziende espositrici furono 130 e nell’edizione del 1978 gli organizzatori aprirono ad espositori esteri ottenendo la qualifica di “fiera internazionale”. Nell’edizione 1988 si apre anche ai distillati con un salone interamente dedicato alle grappe ed uno al brandy. Il 1992 invece è l’anno in cui nasce il “Concorso Enologico Internazionale”, che negli anni è divenuto il più selettivo e partecipato al mondo con una media di 90 medaglie assegnate su oltre 3.600 vini da circa 30 Paesi. Nel 1995 la manifestazione assume la denominazione definitiva di “Vinitaly”. Negli anni seguenti l’evento conquista anche i mercati degli Stati Uniti, della Cina e della Russia. Nel 2009 vengono realizzati nuovi padiglioni dove la cosa più importante è stata la nuova politica di sviluppo rispettosa dell’ambiente che ha dotato il quartiere fieristico di 2 mila metri quadri di pannelli solari. L’ampliamento ha portato la superficie lorda coperta a 150 mila metri quadri. L’edizione 2010 è passata alla storia come l’edizione nella quale si è

4000 ragioni per vinitaly Oltre 4.000 le ragioni per visitare e conoscere Vinitaly, tante quante sono le aziende italiane ed estere che ogni anno decidono di prendervi parte. Per il mantenimento dello standard, Vinitaly è aperto esclusivamente agli operatori specializzati e maggiorenni. Da domenica a martedì l’ingresso è consentito fino alle 17.00. Mercoledì l’ingresso è consentito fino alle 16.00. Informazioni e dettagli: www.vinitaly.com

aperto alla tecnologia con piattaforme online dedicate, ed uno spazio chiamato “My Vinitaly” sul sito internet uffiale, fruibile anche da palmari, tablet e smartphone. Nella scorsa edizione del 2015, la manifestazione ha raggiunto i 4 mila espositori con oltre 150 mila visitatori accreditati, di cui un terzo provenienti da

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VINITALY 2016 AL VIA LA 50ª EDIZIONE Nata nel 1967, è la manifestazione che ha scandito l’evoluzione del sistema vitivinicolo nazionale ed internazionale, contribuendo a fare del vino una delle più dinamiche realtà del made in Italy

Paesi esteri. Per gli espositori, hanno fatto il loro esordio anche vini provenienti da Giappone, Svezia e Taiwan. Il Vinitaly, fra le più importanti manifestazioni di riferimento del settore vitivinicolo, valorizza l’unico prodotto capace di mettere d’accordo tutti o quasi: il vino. Parteciperanno alla prossima edizione, rappresentanti da tutto il mondo, in particolare oltre che dall’Europa prenderanno parte operatori del settore e visitatori dall’America del Nord, dall’America Latina e dall’Asia. I partecipanti, nei giorni che vanno dal 10 al 13 aprile 2016, potranno scegliere fra diverte attività ed eventi che vanno dalle degustazioni alle rassegne, dai convegni per approfondire i temi legati alla domanda e all’offerta in tutto il mondo, fino ai workshop che puntano all’incontro fra le diverse attività produttive. La manifestazione avrà inizio già giorno 9 aprile presso il Palazzo della Gran Guardia con un esclusivo incontro fra i produttori italiani selezionati dalla “Wine Spectator” (prestigiosa pubblicazione americana) e gli operatori di tutto il mondo. Sarà inoltre dedicato un salone alla produzione internazionale dei vini, vista la notevole partecipazione estera. Un altro salone sarà interamente dedicato alla produzione di Vino Biologico Certificato prodotto sia in Italia che all’estero.. Vinitaly si

è mostrata anche attenta alla città organizzando un evento serale nel cuore di Verona, cosicchè vengano apprezzati i vini migliori con le bellezze della città che fanno da sfondo.

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la fiera anche NEL CUORE DI VERONA Vinitaly, in collaborazione con la città di Verona, ha scelto il centro storico per unire vino, cibo, cultura e bellezza in una quattro giorni dedicata al pubblico consumer. Nel cuore della città scaligera, da venerdì 8 a lunedì 11 aprile, è in programma infatti Vinitaly and the City dedicato ai wine lover. Il fuorisalone tocca le più suggestive location storiche di Verona proponendo interessanti degustazioni ed iniziative, alcune in compagnia di ospiti illustri. Un’occasione di incontro dove degustare i migliori vini italiani, guidati nella scelta da una squadra di sommelier professionisti. Il tour virtuale nelle location di Vinitaly and the City inizia in uno dei luoghi più eleganti della città, Piazza dei Signori, dove esperti del settore guidano il consumatore in un vero e proprio viaggio sensoriale tra cibo, vino e territorio. Le etichette proposte in degustazione durante l’Esposizione Universale di Milano al Padiglione Vino di Veronafiere-Vinitaly sono ora in assaggio a Vinitaly and the City con l’acquisto di un biglietto al costo di 12 euro (in promozione online a 10 €), che permette tre consumazioni wine e due food. L’evento prosegue nella Vinitaly and the City Lounge, allestita nella vicina Loggia di Fra’ Giocondo. L’area è dedicata alle attività culturali dell’iniziativa: all’interno sono infatti in programma dibatti sul tema vino e cultura e incontri con giornalisti e personaggi del panorama artistico italiano. Si continua poi nel Cortile del Mercato Vecchio con la Vinitaly and the City Music Lounge, dove si respira l’atmosfera di una vera e propria area glam: tra assaggi di vino e cibo si può assistere gratuitamente alle esibizioni di artisti e dj set di fama nazionale, momenti unici all’insegna del gusto e del divertimento. Il fuorisalone riserva un’attenzione speciale agli appassionati del vino biologico - che da prodotto di nicchia è

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diventato una vera e propria tendenza - allestendo, nei padiglioni dell’Arsenale Austriaco, BIOlogic, l’evento espositivo dove assaggiare, con un biglietto a 10 euro (3 assaggi), vini esclusivamente biologici e biodinamici e assistere a spettacoli e incontri artistico-culturali alla scoperta dei sapori e delle tradizioni della penisola italiana con le prelibatezze della cucina su ruote dei foodtruck gourmet. All’interno del progetto di Vinitaly and the City, con la formula tour-tasting, è possibile inoltre partecipare a visite guidate enogastronomiche che, tra racconti storici e assaggi di vini del Belpaese, fanno tappa nei luoghi più conosciuti della città, tra i quali non soltanto antichi siti archeologici, ma anche famosi ristoranti partner dell’iniziativa. Per informazioni, programma e seguire l’evento http://www.vinitaly.com/it/vinitaly-and-the-city/ Facebook: https://www.facebook.com/ events/794877283949508/ Per acquistare il biglietto http://www.vivaticket.it/index. php?nvpg%5btour%5d&id=1702 e www.vinitaly.it/it/vinitaly-and-the-city DOVE Vinitaly and the City - Wine and Food • Music and Event (8-11 aprile 2016) Piazza di Signori - Loggia di Fra’ Giocondo - Cortile del Mercato Vecchio (centro storico di Verona) BIOlogic Wine (8-11 aprile 2016) - Arsenale Austriaco (Piazza Arsenale) QUANDO Venerdì 8 _ dalle ore 17:00 alle ore 24:00 Sabato 9 e domenica 10 _ dalle ore 11:00 alle ore 24:00 Lunedì 11 _ dalle ore 17:00 alle ore 24:00

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LOMBARDIA E PIEMONTE A VINITALY NEL SEGNO DEI GIOVANI Corre sull’asse Milano-Torino la 50a edizione di Vinitaly. «Un ritorno alla terra impensabile solo cinquant’anni fa, quando il sogno era la fabbrica, mentre oggi dal vigneto l’agricoltura ritorna ad essere guardata dalle giovani generazioni come prospettiva per costruire un futuro possibile», ha sottolineato nei suoi interventi il presidente di Veronafiere, Maurizio Danese. «Ed anche per questo motivo, è significativa la presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che inaugurerà la 50a edizione di Vinitaly – ha proseguito Danese –. È un gesto di grande attenzione verso i padri, che hanno avuto la capacità di costruire un settore che è diventato in dieci lustri il vanto dell’Italia nel mondo, e verso i figli che oggi proseguono con entusiasmo e preparazione, guardando al futuro con passione e fiducia». Concordi entrambi i padroni di casa delle due iniziative (la presentazione del Padiglione Lombardia nella sede della Regione a Milano e la tavola rotonda “Il vino di domani” nella Biblioteca Nazionale di Torino), realizzate in collaborazione con VeronafiereVinitaly, l’assessore all’agricoltura della Regione Lombardia, Gianni Fava e il direttore de La Stampa di Torino, Maurizio Molinari. «In Lombardia – ha detto Fava – sono attive 3.173 imprese vitivinicole. Di queste circa una su dieci ha titolare un giovane “under 40”. Merito del lavoro dei padri, che hanno saputo far rinascere un settore che ora riesce a essere attrattivo anche per le nuove generazioni. Tra i giovani, le donne sono un’importante realtà capaci, con le loro peculiarità, di portare un ulteriore valore aggiunto al settore». «Innovando e sperimentando, i giovani stanno raccontando una storia nuova per il vino – ha sottolineato Molinari –. La scommessa di chi produce sono le radici, perché il vino unisce e crea un futuro comune». Radici che partono dal territorio per arrivare a nuovi mondi e nuovi modi di proporsi e di raccontarsi. Da Torino il presidente della Regione Sergio Chiamparino – anche nel suo ruolo di presidente di Arev, l’Assemblea delle regioni europee vinicole – ha rilanciato affermando che «il territorio rappresenta una vera e propria filiera, fatta di vitigno, suolo, paesaggio, storia, persone, imprenditorialità, qualità del prodotto, tutela del territorio, capacità competitiva, e non solo, che permette di affrontare la competi-

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IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA A VERONA per UN RICONOSCIMENTO A TUTTI I PRODUTTORI zione internazionale senza timori riverenziali». La valorizzazione dei territori di produzione e fa parte della storia di Vinitaly fin dalla sua nascita. Giunto alla cinquantesima edizione il Salone internazionale rilancia la propria attività: «Per traguardare i prossimi dieci, quindici anni del vino italiano – ha affermato Giovanni Mantovani, Direttore Generale di Veronafiere – bisogna muoversi sempre più come un sistema in rete e Vinitaly è la piattaforma di incontro e di servizi attiva tutto l’anno con più prodotti, dalla formazione all’e-commerce, che attraverso la sua attività può continuare a far crescere l’Italia sui mercati internazionali». I giovani produttori lombardi (tre imprenditrici) e piemontesi (una decina fra uomini e donne intervistati da Paolo Massobrio) hanno avuto l’occasione di potersi confrontare con il mercato che li aspetta, in particolare i consumatori della loro generazione, i cosiddetti Millennial. A Michele Longo, giornalista e curatore di winecult. it e Stevie Kim, managing director di Vinitaly International, il braccio operativo di Vinitaly all’estero il compito di tracciare il profilo dei giovani consumatori. Un excursus dagli Usa alla Cina, ma con un occhio attento anche al mercato italiano, perché il cambiamento nell’approccio ai winelover è epocale: nuovi sono i gusti e le occasioni di consumo e nuovi gli strumenti di comunicazione adottati oggi. I Millennian, infatti, sono molto attenti al contenuto emozionale del vino, alla sua storia e il territorio italiano ha molto da raccontare in tal senso. Una mercato da non sottovalutare, visto che i Millennian saranno sempre più i consumatori di riferimento. Si tratta di due miliardi di persone nel mondo, 177 milioni in Europa. Negli Usa sono 70 milioni, il 34% di questi già beve vino e in generale i Millennian americani iniziano ad approcciarsi al vino più presto e con una frequenza di consumo più alta rispetto ai propri genitori; hanno un trend di consumo in crescita, cercano vini nuovi e percepiscono il vino come un momento di socialità e divertimento. Tra i nuovi strumenti con cui giovani imprenditori devono confrontarsi sempre di più c’è anche l’ecommerce, dove Vinitaly è presente con VinitalyWineClub. Per tale ragione, la presenza a Vinitaly del presidente del Consiglio Matteo Renzi lunedì 11

aprile, con Jack Ma, fondatore del colosso cinese dell’e-commerce Alibaba, oltre a dare un’ulteriore misura del valore che il vino italiano rappresenta per l’economia nazionale è anche l’opportunità per capire i nuovi canali di approccio ai mercati globali. La Lombardia a Vinitaly Tra le principali regioni enologiche, la Lombardia ha sempre rappresentato all’interno di Vinitaly un’importante realtà. Questo grazie alla capacità regionale di presentare una collettiva fortemente rappresentativa di tutte le aree produttive, in una location di forte impatto quale è il Palaexpo. Le cantine presenti quest’anno nella collettiva istituzionale realizzata grazie all’accordo di programma tra Regione e Camere di Commercio della Lombardia sono circa 200, su un’area di 4.800 metri quadrati netti. La superficie raggiunge gli 8.000 metri quadrati netti con lo spazio occupato da una sessantina di aziende che si presentano autonomamente. Il Piemonte a Vinitaly Sono oltre 450 le aziende piemontesi che partecipano quest’anno, sia con propri stand sia all’interno di collettive, per una superficie totale che supera gli 8.300 metri quadrati netti. Tra le collettive, la più rappresentativa è certamente quella del consorzio Piemonte Land of Perfection che riunisce circa 170 aziende su una superficie di oltre 1.500 metri quadrati. All’interno di Vinitaly il Piemonte occupa tradizionalmente il padiglione 10, ampliato quest’anno di 1.500 metri quadrati con un importante investimento economico per rispondere alle richieste di maggiore superficie da parte di aziende già presenti e di nuovi espositori. Il 2016 è l’anno del cinquantesimo anche per due denominazioni di origine piemontesi: Barolo e Barbaresco.

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CRESCE IL VINO VENDUTO NEI SUPERMERCATI Dopo anni di stasi, si registra una crescita più decisa delle vendite di vino italiano sugli scaffali della grande distribuzione (Gdo), sia in volume che a valore. In attesa della 50° edizione di Vinitaly (a Verona dal 10 al 13 aprile), l’istituto di ricerca IRI ha elaborato, in esclusiva per Veronafiere, i dati sull’andamento di mercato nel 2015. Le vendite delle bottiglie da 75cl aumentano del 2,8% a volume rispetto al 2014, e le bottiglie da 75cl a denominazione d’origine (Doc, Docg, Igt) del 1,9%. Rispettivamente le vendite a valore crescono del 4,0% e del 3,8%. “Una crescita doppiamente positiva – ha commentato Virgilio Romano, Client Solutions Director di IRI – perché non è stata stimolata né dalla crescita promozionale né da prezzi in calo. La pressione promozionale, infatti, rimane su livelli alti ma inalterati rispetto all’anno precedente, mentre i prezzi sono in aumento: i vini a denominazione di origine, ad esempio, hanno prezzi medi in crescita dell’1,9%. Dopo un lustro di assenza, la crescita contemporanea di volumi e valori ci lascia ben sperare per gli anni futuri”. Risultati positivi anche per gli spumanti venduti in Gdo: + 7,8% a volume e +7,5% a valore, anche se il prezzo medio è leggermente ridimensionato rispetto al 2014. I vini biologici crescono a volume del 13,2% (a valore del 23%), ma i litri venduti sono ancora limitati: un milione e 630 mila. “A poco più di un mese dal via del 50° Vinitaly, si tratta di anticipazioni che fanno ben sperare in una crescita più strutturale del mercato interno del vino – spiega Giovanni Mantovani, Direttore generale di Veronafiere –. Da sottolineare il continuo aumento delle vendite a valore, segno che il consumatore è più

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maturo: ricerca e sceglie la qualità. Si tratta di una strada che con Vinitaly abbiamo sempre sostenuto e promosso a livello commerciale e culturale, nelle nostre iniziative e negli incontri b2b tra Gdo, aziende e buyer”. Il vino più venduto in assoluto nei supermercati italiani rimane il Lambrusco con 12 milioni e 771 mila litri venduti, sempre tallonato dal Chianti, che vince però la classifica a valore. Al terzo posto sale lo Chardonnay, un bianco di vitigno internazionale, che cresce del 9% a volume. Si fanno notare le performance del Nero d’Avola (+4,6%), del Vermentino che cresce dell’8,5% e del Trebbiano (+5,6%). Tra i vini “emergenti”, cioè quelli che hanno fatto registrare nel 2015 un maggior tasso di crescita, il primo posto va alla Passerina marchigiana, con una progressione del 34,2% che va a bissare il successo registrato negli anni scorsi dal Pecorino (Marche e Abruzzo), classificatosi stavolta 3°. Due bianchi con prezzi medi a bottiglia di circa 4 euro. Da notare la seconda posizione del veneto Valpolicella Ripasso e la quarta posizione del piemontese Nebbiolo, che costano mediamente 7,69 euro il primo e 5,91 euro il secondo, a conferma che le crescite si leggono anche su vini importanti in termini di prezzo e di complessità. La ricerca completa verrà presentata nel corso della tavola rotonda su vino e grande distribuzione che si terrà a Vinitaly lunedì 11 aprile, alle ore 10,30 nella sala Vivaldi del PalaExpo, con la partecipazione di produttori e distributori.

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5 STAR WINES VINITALY CAMBIA Con un logo geometrico, moderno, che ricorda stilizzata l’Arena di Verona, contenente il punteggio ottenuto espresso in centesimi, studiato per essere applicato alla bottiglia ed essere ben visibile da diverse angolazioni, il Premio 5 Star Wines, che rappresenta l’evoluzione, dopo 22 edizioni, del Concorso Enologico Internazionale, si presenta nuovo esteriormente e nella sostanza. Con il nuovo premio (1-3 aprile 2016 - http:// www.vinitaly.com/it/area-espositori/concorsiinternazionali/5-StarWines/) non ci saranno più primi, secondi e terzi posti con medaglie d’oro, d’argento e di bronzo, e nemmeno gran menzioni, ma solo la dichiarazione del punteggio ottenuto, a patto che sia

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uguale o superiore a 90 centesimi. Questo renderà più trasparente il rapporto con il mercato, dove a un premio corrisponde un valore reale, immediatamente codificabile dal consumatore e dai buyer. Per rendere ancora più qualitativa e oggettiva la valutazione, le commissioni, formate da esperti internazionali coordinati da Ian D’Agata (Direttore Scientifico di Vinitaly International Academy con 15 anni di esperienza nei più importanti concorsi enologici, tra cui l’International Wine Challenge e il Decanter World Wine Awards, anche come panel chairman) saranno divise per macro aree: ad esempio Stati Uniti/Canada, Sud America, Francia, Germania/Austria, Italia (quest’ultima articolata per zone di produzione) e Cina. Ciò significa che ogni campione, qualsiasi sia la sua origine, potrà contare su un giudizio basato sull’effettiva conoscenza degli specifici vini e delle area geografica di provenienza. Già definito l’elenco dei general chairmen e dei panel chairmen, composto da Master of Wine, Master of Sommelier, sommelier pluripremiati e giornalisti esperti (http:// www.vinitaly.com/it/areaespositori/concorsiinternazionali/5-Star-Wines/giurati/). Sono confermati, invece, i Premi Speciali pensati per dare un riconoscimento alle aziende che maggiormente si distingueranno: oltre al Premio Gran Vinitaly (assegnato alle due aziende, una italiana e una estera, che conquisteranno i punteggi più alti), si aggiungono il Trofeo Vino Bianco, il Trofeo Vino Rosso, il Trofeo Vino Rosato, il Trofeo Vino Frizzante, il Trofeo Vino Dolce e il Trofeo Vino Spumante. Il Premio 5 Star Wines diventa così per i vini premiati una garanzia di qualità riconoscibile in tutto il mondo, spendibile dalle cantine per il proprio marketing.

I vini vincitori del Premio Internazionale Vinitaly – 5 Star Wines, inoltre, saranno presentati durante apposite degustazioni inserite nell’ambito di eventi organizzati nel corso di Vinitaly e Vinitaly International. Anche la scelta delle data, dall’1 al 3 aprile 2016 a pochi giorni dell’apertura di Vinitaly, permette alle aziende vincitrici di presentare i propri prodotti comunicando i premi ottenuti ai buyer, che possono così avere uno strumento immediato per scegliere tra le nuove produzioni.

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27 Maggio-12 Giugno Chiuduno (Bg)

L’Evento

L’UNICO FESTIVAL TRIBALE INDIGENO IN ITALIA. FESTIVAL DEI POPOLI, FESTIVAL ETNICO E DELLE TRADIZIONI POPOLARI

LO SPIRITO DEL PIANETA DESIDERIO DI CONDIVISIONE di Vittoria Bisutti

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l respiro del pianeta, i colori delle culture che si mescolano in danze tribali, le carnagioni che spiccano per toni differenti, richiamo a provenienze geografiche ed etniche differenti tra loro, e sempre bellissime. La volontà di costruire qualcosa che vada oltre, cercando il denominatore comune tra le differenze, ma allo stesso tempo valorizzando le stesse, riconosciute come ricchezza. E’ arrivato così alla 16° edizione l’unico festival tribale indigeno in Italia con gruppi etnici da tutto il mondo «non professionisti» ma custodi di culture che stanno scomparendo, testimoni esclusivi di culture orali. Questo Festival Internazionale dei popoli è nato, infatti, per dare una testimonianza diretta di persone che vivono quotidianamente attraverso la propria cultura, e condividerla con gli altri, per cancellare quegli stereotipi che molto spesso non rispecchiano la realtà, attraverso il movimento delle danze, le preghiere, la spiritualità di ognuno di questi gruppi etnici e delle tradizioni popolari dei popoli indigeni. Lo Spirito del Pianeta, presso il Polo Fieristico in via Martiri della Libertà a Chiuduno, ha in serbo molte novità e la voglia di stupire portando qui una fetta di

festival, divenendo così uno dei più importanti Moai al mondo al di fuori dell’Isola di Pasqua. L’inaugurazione si svolgerà alle ore 20,00 con una cerimonia di purificazione dei Rapan Nui che lo hanno realizzato dopo di che, il concerto di Davide Van De Sfroos alle ore 21,15. Domenica 12 giugno, ultimo giorno del festival: alle 18.00 dichiarazione di “Patrimonio Indigeno dell’Umanità” del parco sede del festival, cerimonia di consegna del documento all’Amministrazione del Comune di Chiuduno. Ingresso libero. Sarà possibile sostare presso il centro sportivo di Chiuduno (spazio adiacente al festival), con una tenda o un camper. Saranno messi a disposizione dei campeggiatori, Bagni e docce per tutta la durata del festival. Info: www.lospiritodelpianeta.it

Rispettare l’ambiente e i popoli indigeni, Queste le parole di Papa Francesco quando, a maggio del 2014, ha ricevuto una delegazione di popoli indigeni mondo. Voglia di condivisione, la capacità di sentirsi in sintonia con le tradizioni ancestrali e un profondo desiderio di conoscenza faranno da cornice alle tantissime novità di questa edizione. 300mila presenze attese, quasi 20 giorni di musica, cultura, cibo e tradizioni, più di 20 gruppi provenienti da tutto il mondo, oltre 150 espositori di artigianato da tutto il mondo (una fiera dentro il festival)e numerosi eventi e conferenze legati all’ambiente: tutto questo e molto altro è Lo Spirito del Pianeta, che ospiterà gruppi musicali italiani e stranieri, di fama internazionale Da quest’anno, in molte delle serate saranno presenti inoltre dei tribal gathering di indiani d’America (come il famoso Pow Wow statunitense), Inca, aborigeni, tribù amazzoni e della Mesomerica. Il festival si aprirà con l’inaugurazione della statua Moai, iniziata l’anno scorso. Con la posa del cappello di circa 6 tonnellate verrà finita il giorno dell’inizio del

Tanti i protagonisti Della manifestazione Non solo Davide Van De Sfroos ma anche Micheal McGoldrick. Considerato uno dei più grandi flautisti di tutti i tempi, Michael McGoldrick è uno dei componenti “fissi” della band di Mark Knopfler dei Dire Straits. Nella sua carriera ha collaborato con Jim Kerr, Youssou N’Dour, John Cale e altri ancora. Le esibizioni dal vivo con la sua band continuano a essere un evento speciale, che dà modo di lasciarsi coinvolgere da sonorità tanto

n. 6 Dicembre-Gennaio 2013

energiche quanto finemente cesellate. E poi i Goitse. Quello dei Goitse (saluto informale gaelico, una sorta di “vieni qui”) è un quintetto di talentuosi musicisti che si stanno facendo velocemente un nome tra le band più seguite dagli intenditori di musica tradizionale irlandese, il cui modo di suonare ha creato attorno a loro una schiera crescente di fans, nutrita dai concerti tenuti in Irlanda, America, Finlandia, Danimarca e pure Africa.

Solidarietà con gli incassi del festival In questi 15 anni grazie a LO SPIRITO DEL PIANETA sono stati realizzati molti progetti culturali; in Burkina Faso e in Scozia. Hanno adottato bambini in Camerun tra i pigmei e in Messico tra gli Aztechi. Sono stati finanziati progetti umanitari come pozzi per l’acqua, dispensari medici e scuole tra I Maasai del Kenya, Ambulanze e materiali per laboratori di artigianato tra I Tuareg del Niger, e molti altri. “Nell’ultimo anno”, dice Ivano Carcano, responsabile dello SPIRITO DEL PIANETA, “abbiamo continuato il lavoro presso il nostro dispensario tra i Maasai del Kenya, in cui ogni mese abbiamo quasi 500 che hanno avuto visite e medicinali gratuiti. Abbiamo adottato 12 bambini Pigmei nella foresta del Camerun, che anche quest’anno hanno avuto una casa dove vivere nutrirsi e studiare. Abbiamo contribuito a finanziare la prima scuola di tradizione nella foresta dell’Ecuador, dove gli anziani torneranno ad insegnare le antiche arti alle nuove generazioni, e un punto di incontro per tutti. Abbiamo attivato una nuova borsa di studio per un Maasai per diventare dottore tra 6 anni, e per altri 5 ragazzi per proseguire i loro studi nelle secondarie, in giornalismo, in laboratorio d’analisi, senza dimenticare che anche nell’ultima edizione del festival sono stati distribuiti oltre €60.000,00 ai gruppi invitati per supportare i loro progetti e a numerose organizzazioni del nostro territorio.

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1-25 Aprile Reggia di Monza

L’Evento

La splendida cornice di Villa Mirabello ospita il Festival del Volo. Una mostra storica e, dal 23 al 25, contest fra mongolfiere e aerostati “au ballon” per grandi e piccini

FESTIVAL DEL VOLO, MILLE E UNA EMOZIONE di Vittoria Bisutti

LA STORIA DEI GIGANTI PIU’ LEGGERI D’ITALIA

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n aprile dedicato al volo e una “tre giorni” di sottile adrenalina tra fascino, emozione e spettacolo va in scena nell’esclusiva cornice di Villa Mirabello nel Parco della Reggia di Monza. Iniziativa organizzata da una firma d’autore, Marco Majrani, fotografo professionista, giornalista scientifico, nonché curatore della nuova sezione di aerostatica presso il Museo di Volandia, Parco e Museo del Volo di Malpensa sotto la regia del Club Aerostatico Italiano e il Consorzio Villa Reale e Parco di Monza, con il patrocinio del Comune di Monza, in collaborazione con Regione Lombardia e Poste Italiane, con il contributo di Remax, Banco Desio, degli sponsor tecnici Aeronord Aerostati, Milano Mongolfiere, Creda, Libro Giocando, Maart, Studio Zanoni, Videora, Volandia, Leonardo3, Adsolutions e FreeLuna e, come media partner, Il Cittadino di Monza. Eleganti palloni a gas e coloratissime mongolfiere ad aria calda si sfidano per l’occasione dopo 46 anni in un emozionante contest di volo libero. Tra essi l’I-OECM di Aeronord Aerostat, unico italiano, e

LEONARDO DA VINCI DA SFOGLIARE Per i bambini e le famiglie non mancano i laboratori, modellini, gigantografie e oggetti dalle dimensioni maxi a cura di Creda e Libro Giocando. Nella postazione multimediale dedicata al Codice del Volo di Leonardo da Vinci il pubblico può sfogliare il manoscritto del genio toscano in alta definizione e comprendere il funzionamento delle macchine volanti ivi progettate grazie ad accurate ricostruzioni 3D. Lo studio del codice e lo sviluppo del software sono stati curati dal centro studi Leonardo3, organizzatore della grande mostra

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alcuni provenienti da altri paesi europei. Sarà possibile provare gratuitamente l’emozione del volo, insieme a tutta la famiglia, grazie ai voli frenati con le mongolfiere tra cui quelle di Milano Mongolfiere e quella brandizzata Remax. Un evento “au ballon”, ricco di storia e tradizione, un’emozione da prendere... al volo! Un gran finissage alla Mostra unica e intrigante dedicata al Volo, aperta a Villa Mirabello dall’1 al 25 aprile, per celebrare un percorso inedito sugli aerostati (“i più leggeri dell’aria”), con oggetti storici esposti per la prima volta in Italia. Un viaggio meraviglioso che ripercorre gli scenari incantevoli delle prime esplorazioni, dai racconti entusiasmanti di Jules Verne al primo favoloso volo organizzato dai fratelli Montgolfier, ai giorni nostri. Una location quella di Villa Mirabello all’interno del Parco della Reggia di Monza, scelta per almeno due (bellissimi) motivi. In primo luogo perché la Lombardia ha alle spalle nel suo palmares numerosi primati mondiali, ma in particolare l’organizzazione della grande Esposizione Internazionale di Milano del 1906. Secondo perché Villa Mirabello fu la sede del primo esperimento aerostatico italiano.

Leonardo3 - Il Mondo di Leonardo allestita fino al 31 dicembre 2016 in Piazza della Scala (ingresso Galleria Vittorio Emanuele) a Milano. A completare la kermesse del volo, numerose automobili d’epoca chiamate a rinverdire la tradizione del “Rally ballon” che, dal 1920 al 1940, premiava l’auto che per prima giungeva nel luogo dove i palloni atterravano. Info: Mostra dal 1 al 25 aprile 2016 :dal lunedì al venerdì ingresso e laboratorio di due ore riservato alle scuole previa prenotazione (tel. 039 9451248 o mandare una mail a info@creda.it) oppure visite guidate sul sito www.maart.mi.it (prezzo su richiesta).Sabato, domenica e 25 aprile ingresso dalle 10 alle 18. Biglietti: 6 euro intero e 4 euro ridotto; pacchetto famiglia 2+2: 16 euro.Evento 23, 24 e 25 Aprile: Dalle 9 alle 20. Ascensioni frenate gratuite. Infi: www.festivaldelvolo.it, www.reggiadimonza.it

Cuore della mostra è la sezione legata alla storia dei “giganti più leggeri dell’aria” con oggetti esclusivi di collezioni private, in collaborazione con i principali musei aeronautici italiani come Volandia, Vigna di Valle, Museo Caproni di Trento e con altre “raccolte”, dal Vittoriale all’Aeronautica Militare. Saranno esposti inoltre quadri, stampe d’epoca, suppellettili di fine Settecento ispirate alla moda “au ballon” e la più completa collezione italiana di medaglie con soggetti aerostatici. Tra i preziosi documenti autografi dei grandi aeronauti del passato c’è la lettera originale di Joseph Montgolfier, in cui si annuncia il nuovo tentativo di volo umano. Datata 17 novembre 1783, viene considerata alla pari di un “Sacro Graal dell’aerostatica”. Pezzi unici di un mosaico da favola, che va scoperto, esplorato, apprezzato da vicino in un tour che regalerà mille sorprese.

Eleganti palloni a gas e coloratissime mongolfiere si sfidano per l’occasione dopo 46 anni in un emozionante contest di volo libero

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8.9.10 Aprile Lonato del Garda

L’Evento

Tra le curiosità una mostra dedicata a fiori originali e fiori di carta talmente belli da sembrare veri, e l’Hortus conclusus per far appassionare a fiori e piante anche i bambini

FIORI NELLA ROCCA 2016 MOSTRA MERCATO DI PIANTE RARE di M.T.San Juan

Il paese di Lonato e la Casa del Podestà

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loreali inganni”: saranno straordinari bouquet e fantasiose composizioni di fiori veri mescolati con fiori di carta talmente belli e realistici da sembrare veri ad accogliere il pubblico di Fiori nella Rocca, raffinata manifestazione dedicata alle piante rare e al giardinaggio, in programma da venerdì 8 a domenica 10 aprile all’interno della Rocca visconteo-veneta di Lonato del Garda (Brescia). A firmare le stupefacenti creazioni sarà Giusy Ferrari Cielo, notissima insegnante e Giudice internazionale dell’Istituto Italiano Floreale Amatori I.I.D.F.A. di Sanremo, che da anni idea le

I visitatori potranno coltivare la loro passione per il verde e, allo stesso tempo, visitare una delle principali e più imponenti fortificazioni del Nord Italia inconsuete e raffinate mostre che costituiscono uno degli elementi di attrazione di questa mostra mercato primaverile, ormai annoverata fra le manifestazioni florovivaistiche più interessanti e di qualità della penisola. Ai visitatori, l’arduo compito di scoprire quali saranno i fiori veri e quali quelli di carta. Un variopinto mercato di piante rare La formula che rende unica Fiori nella Rocca è il fatto che dà ai visitatori la possibilità di coltivare la loro passione per il verde e il giardinaggio e, allo stesso tempo, di visitare una delle principali e più imponenti fortificazioni del Nord Italia, animata per l’occasione da mostre, incontri, corsi e da una serie di attività pensate per intrattenere e divertire anche i bambini. Simbolo di Lonato e Monumento Nazionale dal 1912, la Rocca (lodata per la sua imponenza e posizione strategica anche da Napoleone Bonaparte), accoglierà fra le sue mura i più importanti coltivatori e ricercatori di essenze rare, tra cui i più noti produttori di erbacee perenni, rose, peonie, piante aromatiche, medicinali e orticole particolari, agrumi, ulivi e palmizi, pelargoni a foglia profumata, imperiali e miniatura, iris, lavande, clematis, piante acquatiche, piante grasse, tillandsie, frutti antichi e piante forestali: a selezionarli sapientemente e ad invitarli sul Garda, sono il Garden Club Brescia e la Fondazione Ugo Da Como, che hanno ideato otto anni fa questa rassegna, divenuta ormai uno dei principali appuntamenti del settore. Con i loro gazebo, saranno inoltre presenti artigiani che realizzano raffinati oggetti e decorazioni per il giardino.

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Durante “Fiori nella Rocca”, sarà possibile visitare l’antico borgo di Lonato attraverso un percorso multicolore e profumato, che dal centro storico porta sino alla dimora che fu abitata dal Senatore Ugo Da Como, ora parte del patrimonio della sua Fondazione. Una straordinaria casa-museo composta da 20 ambienti completamente arredati, in cui sono esposte collezioni di dipinti, maioliche e porcellane. Imperdibile, la sua magnifica Biblioteca che custodisce circa 50.000 volumi tra cui importanti codici miniati, autografi e libri antichi illustrati. Lonato, adagiata fra le colline moreniche che fanno da corona al lago di Garda, è una cittadina incantevole, che custodisce bellezze architettoniche quali la Basilica settecentesca e la cinquecentesca Torre Maestra.

Hortus Conclusus e Naturalia et Mirabilia Per dare ai genitori la possibilità di girovagare in tutta tranquillità fra gli espositori, sarà allestito l’Hortus Conclusus, area riservata ai bambini con giochi, letture, animazioni e laboratori con la preparazione dei fiorigami. Per un caffè o una pausa pranzo, fra una pianta ed una visita guidata, ecco infine un suggestivo angolo caffetteria e un ristorante a buffet. Fra i molti eventi che faranno da corollario alla rassegna, Naturalia er Mirabilia Composizioni floreali per le stanze della nostra casa (lezioni gratuite di composizione floreale tenute da Nibel Atelier), la presentazione di raffinati volumi dedicati al giardinaggio, mini-corsi legati al verde.

Info: www.fiorinellarocca.it

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13.14.15 Maggio Verona

L’Evento

A lato di questi capolavori, figureranno il meglio del Classic europeo con oltre mille modelli in vendita, in particolare auto italiane e tedesche

VERONA LEGEND CARS FA BATTERE IL CUORE di M.T. San Juan

TRA GLI OGGETTI TANTE RARITà Tra gli oggetti che verranno messi all’incanto troveremo rarità come le corrispondenze con Enzo Ferrari di Giancarlo Minardi, un motore 12 cilindri Lamborghini del ‘93 utilizzato proprio dalla scuderia di Faenza. Ci sarà anche l’intera collezione di tute originali di 32 dei grandi piloti che hanno gareggiato in Formula Uno al volante di una Minardi, tra cui i celebri Martini, Zanardi, Fisichella e Katayama. L’evento darà anche spazio alla solidarietà, grazie alla decisione di Giancarlo Minardi di devolvere parte dei proventi ad un’associazione di volontariato faentina.

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n grande appuntamento dedicato all’auto e alla passione che copre l’intero spettro del motorismo storico. Negli spazi espositivi della Fiera di Verona 90mila metri quadrati per centinaia di espositori, le migliori auto classiche d’Europa, accessori, ricambi, collezioni vintage e tanti eventi collaterali con i club e la Casa d’asta Maison Bibelot per vivere l’Heritage a 360 gradi. Verona Legend Cars è una mostra mercato dedicata ai capolavori del passato che si trasforma in un incredibile museo a cielo aperto in una delle città più belle d’Italia. Dal 13 al 15 maggio Verona si trasforma nella capitale dell’Heritage. Le prime anticipazioni del salone Verona Legend Cars sono di quelle che fanno battere il cuore degli appassionati. Le grandi Lancia da competizione aprono la strada con una rappresentanza unica: Fulvia HF 1600 Stratos H, Rally 037, Delta S4, Endurance LC1, Delta Integrale " Safari sono solo alcune delle protagoniste. Con le auto arriva un altro mito della Lancia: Miki Biason. Ogni due anni lo storico campione del

BEN 300 ESIBITORI E 2000 MODELLI ESPOSTI Ovviamente le protagoniste del Verona Legend Cars, così come lo scorso anno, saranno le centinaia di modelli storici, molti di questi rarissimi e dal valore inestimabile, che arricchiranno della loro presenza le aree della fiera che saranno trasformate in un vero e proprio museo di auto d’epoca. Due padiglioni della kermesse saranno dedicati ai commercianti ed uno alla ricerca di ricambi e pezzi introvabili, così da facilitare la ricerca dei collezionisti più esigenti. Una particolare attenzione sarà riservata

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mondo organizza un raduno per tutti gli amanti del marchio e, quest’anno, ha scelto Verona Legend Cars come punto di incontro per “Amiki Miei”. Durante i giorni della Fiera i possessori Lancia Delta accederanno a prezzo ridotto, potranno incontrare e pranzare con Miki e assisteranno alle sue prodezze al volante. A Verona Legend Cars una selezione di Lamborghini Miura celebrerà i 50 anni di un auto da primato: disegnata da Bertone fu la prima al mondo con motore posteriore trasversale e la prima a fare quasi 300 km/h. Sono 90 gli anni festeggiati all’apice dello stile internazionale dalla Carrozzeria Touring Superleggera di Milano. Un’esposizione monotematica per una delle più importanti realtà del motorismo italiano che carrozzò, tra le altre, le prime Ferrari e le prime Lamborghini della storia. Tra le anteprime della mostra l’Alfa Romeo 6C Villa d’Este, una 3500 Maserati; una 1900 Alfa Romeo CSS e le Aston Martin DB4 e DB5 rese famose da James Bond. A lato di questi capolavori, figureranno il meglio del Classic europeo con oltre mille modelli in vendita e un’attenzione particolare alle auto italiane e tedesche. E le sorprese non finiscono qui.

VERONA LEGEND CARS È UNA MOSTRA MERCATO DEDICATA AI CAPOLAVORI DEL PASSATO CHE SI TRASFORMA IN UN INCREDIBILE MUSEO A CIELO APERTO Per la prima volta la casa d’asta Maison Bibelot espone i suoi gioielli a Verona Legend Cars con centinaia di lotti tra prezzi unici e rarissimi: in prima fila una moto che ha fatto la storia: la Brough Superior SS80 del 1939, lo stesso modello di Lawrence d’Arabia . In Italia ne esistono due soli esemplari, in tutto il mondo meno di cinquanta.

alle auto classiche italiane e tedesche, cercando così di bissare il successo dell’edizione 2015 che ha visto la presenza di ben 300 esibitori e i 2000 modelli esposti. Confermata la partecipazione del Museo Nicolis di Villafranca, una delle istituzioni più importanti d’Europa nel campo dell’Heritage. Quest’anno, gli spazi espositivi conteranno su 40mila metri quadrati coperti e 50mila in area esterna, con oltre 12.500 posti auto adiacenti agli ingressi della fiera. In occasione del weekend del 13-15 maggio si prevede un grande afflusso di turisti provenienti da ogni angolo dell’Europa, considerando anche la presenza di stranieri che vengono a visitare le meravigliose sponde del Lago di Garda in questo periodo dell’anno.

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protagonisti

“PER FORTUNA A QUEI TEMPI NON C’ERA LA TELEVISIONE, E ALLORA SI LEGGEVA DI PIÙ. IO LEGGEVO FINO A TARDI, PERCHÉ A CASA CI PROIBIVANO DI FARLO DALLE NOVE IN POI. RICORDO CHE MI NASCONDEVO SOTTO LE COPERTE CON UNA LAMPADINA”

inge schoenthal feltrinelli La Signora dell’editoria italiana. Anche eccellente fotografa

di Silvano tommasoli

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Le foto del servizio sono state realizzate da Inge Schoenthal Feltrinelli

ncontro a Verona, nella libreria della Casa Editrice della quale è Presidente, il Cavaliere Inge Feltrinelli. Qui, sulle pareti della nuovissima La Feltrinelli di Verona, al 2 di Via Quattro Spade, è esposta una serie di sue straordinarie fotografie. Non sonosic et simpliciter scatti, ma fotografie. Ritratti. Veri, intensi ritratti! Evidentemente, era scritto nel libro della sua vita che – dopo quei primi scatti fotografici – si sarebbe occupata di editoria, per sempre. Oddio, “primi scatti” è una definizione davvero riduttiva. Intanto, perché Inge aveva lavorato, in precedenza, per un paio d’anni come aiuto di una fotografa di Amburgo, amica della sua famiglia. Racconta di essere rimasta sempre chiusa nella camera oscura, ma sappiamo bene che, per imparare il senso dell’inquadratura quando poi avrai la fotocamera in mano, non c’è niente come starsene per ore e ore sull’ingranditore. Fotografie che raccontano la passione di una ragazza tedesca verso il mondo e la vita e i personaggi indimenticabili che poi ha avvicinato: Ernest Hemingway, Henry Miller, Alberto Arbasino, Allen Ginsberg, Peter Handke, Günter Grass, Nadine. Poi, prendo in mano il volume-catalogo della mostra. Lo sfoglio e guardo le immagini. Lo risfoglio e le riguardo. Ricomincio da capo. Sono proprio dei ritratti. Dei grandi ritratti. Certo, colti “al volo”. Come quello di Greta Garbo, ripresa per la strada, a N.Y.C. Ho detto New York, ragazzi, avete presente la folla nelle strade di New York negli Anni Cinquanta? Cammini, vedi qualcuno che ti sembra di conoscere, impugni la Rollei (un parallelepipedo che, con il pozzetto aperto, fa almeno 25 x 8 x 8 cm), fai avanzare la pellicola con la manovella e armi l’otturatore, sempre in mezzo a una folla che ti sfiora e avvolge te e il tuo soggetto, inquadri e scatti. Facile, no? Solo che non ne escono foto da strada (le “istantanee” dei paparazzi, insomma. Che, per la storia, esistevano già ma non erano chiamati così: Fellini non aveva ancora giratoLa dolce vita). Sono dei veri ritratti. Meglio, Ritratti. Nel ritratto, c’è chi pensa che un bravo fotografo possa cogliere, e mettere in evidenza, l’anima del soggetto. Senza azzardarmi a disquisire se l’anima esista o non, mi limito a ritenere che, il ritratto, esprima l’idea che il fotografo ha del suo soggetto; quindi, che con esso egli racconti la storia, una storia, della quale quel soggetto sia l’interprete principale. Vera

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Inge Schoenthal Feltrinelli Ph. Leonardo Cendamo

o immaginata che sia, questa è la Storia del soggetto secondo l’Autore della fotografia. Poi, ci possono essere – ci sono, eccome! – le istantenee che documentano che il Tale o il Talaltro quel giorno passava da una certa strada con Tizio. Ma il racconto è cosa diversa. È figlio della forza visionaria e immaginativa che appartiene solo a quell’Autore, e che questi può mettere in scena in un istante. O in mille ore di set fotografico. Ecco, Greta Garbo. Diva assoluta del cinema per diciassette anni, quando Inge la riconosce ferma a un semaforo di Madison Avenue si è ritirata dalle scene già da un decennio. È sparita dagli occhi di tutti, di quasi tutti. Con un solo fotogramma, Inge racconta la “nuova” vita di una Greta Garbo sola e chiusa nel suo volontario esilio mediatico, mentre cammina tra la gente che non la riconosce. Ma questo racconto non è unViale del tramonto (come il film di Billy Wilder di due anni prima, che avrebbe voluto la stessa Garbo nella parte che è stata di Gloria Swanson). È, invece, la storia di una dea che è ritornata a essere una donna. In quale altro modo, un fotografo avrebbe potuto realizzare un ritratto più reale di Greta Garbo, nel 1952? Gary Cooper con un bicchiere in mano e lo sguardo liquido perso nel vuoto, non poteva essere uno scoop, certo. Ma, nella composizione del ritratto dell’attore americano scattato da Inge Schoenthal nel 1957, irrompe un elemento scenico nuovo, diverso: una bottiglia di champagne, per moltissimi anni compagna inseparabile delSergente York. Che, con la sigaretta in bocca in un’inequivocabile posa

n. 2 Aprile-Maggio 2016


da duro, incontriamo in molte fotografie, ma in una situazione di tanto umana debolezza, forse non abbiamo mai visto. Anche Fidel Castro, in molti dei celeberrimi ritratti che Inge – qui già moglie di Giangiacomo Feltrinelli – gli ha dedicato, sembra essere sceso dal suo piedistallo diLíder máximoe appare in tutta la sua umanità. La fotografa sembra non far sentire la propria presenza accanto al suo soggetto, e ne racconta l’avventura umana, fino a riprenderlo mentre scrive al tavolino, nell’intimità di un pigiama. Fatto che non intacca, e anzi rafforza l’immagine del grande rivoluzionario. Come è già successo per Hemingway, che dorme sul pavimento del suo soggiorno cubano, o per Picasso, nella straordinaria confusione del suo studio a Cannes. Il denominatore comune di questa serie di splendidi ritratti sembra proprio questo. Con un colpo d’occhio che, chissà, potrebbe essere la chiave di lettura di tutta la sua vita artistica sia come fotografa sia come editore, Inge Schoenthal Feltrinelli riesce a isolare l’uomo dalla celebrità, e a raccontarne soltanto la storia umana, con tutte le sue debolezze. Sommessamente, ma riconfermo. Grandi ritratti, questi di Inge Schoenthal Feltrinelli. Lasciatemelo dire. Nel 1969 Inge Feltrinelli è stata nominata Vicepresidente e successivamente, nel 1972, Presidente della Giangiacomo Feltrinelli Editore, fondata nel 1955 da Giangiacomo Feltrinelli. Dopo la morte del fondatore della casa editrice, avvenuta nel 1972, Inge Feltrinelli ha proseguito e sviluppato la sua opera adoperando-

n. 2 Aprile-Maggio 2016

si soprattutto nelle relazioni internazionali. Viaggiatrice curiosa e instancabile, contribuisce allo sviluppo culturale del nostro paese, pubblicando alcuni tra i più importanti scrittori stranieri, e promuovendo con successo gli autori italiani all’estero. Inoltre si è impegnata in particolar modo per l’apertura di 100 nuove Librerie Feltrinelli in tutta Italia. Niente avrebbe lasciato supporre, all’inizio, che un giorno si sarebbe occupata di editoria: una vita imprevedibile quella di Inge Schoenthal Feltrinelli, intensa e appassionante come un romanzo. Proveniente da una famiglia di origine ebrea, la sua è stata un’infanzia segnata da eventi storici drammatici, come la distruzione della sinagoga della sua città, Gottinga, nella famosa “Notte dei cristalli”, la deportazione di amici e conoscenti, le traversie e i sacrifici legati alla guerra. E anche la sua vita privata, da donna adulta, è stata segnata da eventi tragici: primo fra tutti la misteriosa morte di Giangiacomo Feltrinelli, accusato di essere rimasto vittima nel corso della preparazione di un atto di sabotaggio-terrorismo da lui stesso organizzato, come da “versione ufficiale dei fatti”, che lei non ha mai condiviso. Malgrado questo, Inge Feltrinelli è riuscita a gestire con lungimirante capacità imprenditoriale, quello che è diventato un vero e proprio “impero” nell’ambito dell’editoria italiana contemporanea. Oggi è una signora solare ed elegante quella che mi viene incontro: sprigiona energia e vitalità e sorride, forte e serena. Lei che bambina è stata?

«Tutto sommato una bambina allegra e ottimista, malgrado i tempi difficili della guerra. Allora non eravamo viziati: avevamo poco, ma quel poco, ci rendeva felici. Per esempio una semplice torta fatta in casa o della frutta, quando c’era la possibilità, era per noi bambini una cosa meravigliosa, così come un pupazzo ricavato da stoffe vecchie». Perché a un certo punto ha deciso di fare la reporter? «Perché non potevo permettermi di frequentare l’università, così seguii ad Amburgo un’amica di famiglia che faceva la fotoreporter e di lì iniziai questa appassionante attività». Tra i personaggi che ha fotografato, quale l’ha colpita di più? «Ernest Hemingway: ricordo che aveva la casa piena di gatti. E poi ho conosciuto Picasso, Simone de Beauvoir, che era stata un mio idolo dell’adolescenza, e Greta Garbo. Recentemente hanno raccolto tutte queste mie esperienze in un libro:Inge fotoreporter». Il servizio fotografico su Hemingway fece il giro del mondo, lo compraronoParis Match,Picture Poste altre grandi riviste. E aprì porte difficili, come quelle di Picasso o di Simone de Beauvoir o di Marc Chagall. Come ha conosciuto suo marito? «Ad Amburgo, nello studio di un editore con cui collaboravo. Poi ci fu una cena, offerta dall’editore a casa sua proprio in onore di Giangiacomo, e di lì cominciammo a frequentarci: lui parlava perfettamente il tedesco, e questo mi ha messa subito a mio agio». Che cosa l’aveva affascinata del giovane Giangiacomo Feltrinelli? «La sua cultura: parlava quattro lingue. E la sua disinvoltura in ogni ambiente, la sua eleganza, il suo essere ‘uomo europeo’ antelitteram, il suo sentirsi a suo agio con qualunque argomento. Anche se era in fondo timido e introverso. E ammiravo anche la sua capacità imprenditoriale: era in grado di gestire tante imprese a quel tempo. Certamente Giangiacomo è stato importante per la mia formazione, sia culturale che sociale e politica. Ho vissuto in una Germania che, per motivi storici e culturali, era qualunquista e superficiale. Lui mi ha fatto capire, per esempio, quanto sia importante che i politici stiano veramente vicini alla gente, la ascoltino, non prendano decisioni “dall’alto” in modo demagogico ma siano veramente partecipi della vita delle persone e del Paese. A Milano frequentavamo il circolo Turati e tanti intellettuali interessanti». C’è stato un libro che le ha cambiato la vita? «IlSecondo sesso di Simone de Beauvoir, un libro che tutte le donne dovrebbero leggere. Ma ce n’è uno che rileggo sempre molto volentieri, e direi che è senz’altro il mio preferito:Il Gattopardo di Tomasi di Lampedusa». Quali consigli le piacerebbe dare ai giovani lettori e agli esordienti scrittori? «Innanzitutto quando possono dovrebbero leggere in lingua: è un modo di capire di più gli autori, oltre che per imparare le lingue. Personalmente ho sempre preferito l’inglese, da giovane leggevo Agatha Christie. L’inglese mi piace molto, è una lingua molto musicale». Quale messaggio alle giovani donne? «Viaggiate, tutte le volte che potete, e leggete... tanto».

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protagonistI

GIANNI RIVERA

Il Golden Boy del calcio italiano si racconta in un libro

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n viaggio tra ieri e oggi, attraverso i ricordi di famiglia, gli articoli, le foto e i suoi scritti. Eccolo, Gianni Rivera, in una versione totalmente inedita. La prima e unica autobiografia di Gianni Rivera ha come tratti distintivi l’originalità e la generosità. Tali caratteristiche si percepiscono già dalle dimensioni inconsuete: 30x30cm e ben 530 pagine. Nel fronte e nel retro della copertina le immagini di Gianni, calciatore dell’Alessandria a 15 anni e oggi politico, sono contenute in un cerchio che simboleggia l’orologio della vita, il passaggio del tempo e la perfezione del suo gioco. Ieri e oggi. Un fil rougenoir che attraversa tutto il libro, basato su quel rosso e quel nero che per 20 anni hanno vestito Gianni, con la maglia del Milan. Lo “Ieri” viene raccontato in tre capitoli: il Ragazzino, il Calciatore e il Campione. L’”Oggi” è invece delineato dai capitoli “il Deputato, l’Uomo di Governo e l’Uomo di Sport”. In questa fase il pallone non viene più usato per calciare ma per lanciare messaggi e valori nella politica, nello sport e nella famiglia. Forme geometriche, vuoti e pieni, scritte a mano e a macchina, caratterizzano una grafica innovativa, accompagnata da una forte interattività data in primo luogo dal codice QR inserito in ogni capitolo e che riporta a filmati inediti con Gianni Rivera nelle varie fasi della sua vita. Gianni desidererei che lei presentasse ai lettori

di giacomo gabriele morelli

HO DESIDERATO SOLO RIORDINARE UNA GRANDE MOLE DI MATERIALE ACCUMULATO DURANTE LE FASI DELLA MIA VITA di MCG il suo nuovo libro, unitamente alle motivazioni che l’hanno spinta a scriverlo. «Non c’è una motivazione particolare che mi abbia spinto a scrivere questo libro.Prima lo sport, poi la politica, oggi nuovamente lo sport a livello formativo, unitamente alle mie vicende familiari; il tutto documentato con un grande numero di fotografie. Quindi una lunga serie di avvenimenti, di situazioni, di ricordi». Forse deludendo i lettori non le farò una domanda sul dualismo Rivera-Mazzola in nazionale e sui famosi 6 minuti della finale col Brasile, mi dia però una sua opinione sul calcio di oggi , fatto di tanta corsa e rari talenti. «Il calcio di oggi è frutto delle scelte miopi dei responsabili dei settori giovanili. Si dà precedenza nelle selezioni ai ragazzi maggiormente dotati fisicamente, escludendo i mingherlini e magari tecnicamente più dotati. I risultati sono quelli che vediamo oggi sui campi di gioco, che non offrono più le prestazioni dei giocatori di classe che sono i preferiti dei tifosi». Lo strapotere economico e organizzativo di alcune squadre rende circoscritto a pochissime squadre la lotta per il campionato, in Italia come all’estero. C’è a suo avviso un modo per dare speranza ai tifosi delle squadre meno ricche di

poter vincere qualcosa, pensi ad un Verona, o a un Cagliari, insomma per dare maggiore interesse al calcio? «L’unica strada percorribile è quella dei settori giovanili, dei vivai. Ormai i campioni sono contesi dalle squadre economicamente più ricche. Lo stesso Milan ha dovuto privarsi di due grandi campioni (Ibrahimovic e Thiago Silva) ceduti alle lusinghe di contratti ineguagliabili. Occorre quindi dedicare ai settori giovanili la massima attenzione, elevando gli insegnamenti e ricavando il massimo dai potenziali talenti. Certamente poi in squadra devi avere anche un paio di campioni, ma la base va costruita partendo dai ragazzi». Lei è Presidente del settore tecnico della Fe-

una carriera costellata di vittorie e riconoscimenti Palmares rossonero: 3 Scudetti (1961-62, 1967-68, 1978-79), 2 Coppe dei Campioni (1963, 1969), 1 Coppa Intercontinentale (1969 - 1 gol nella gara di ritorno), 2 Coppe delle Coppe (1968, 1973), 4 Coppe Italia (1967, 1972, 1973, 1977), 1 Pallone d’Oro (1969 - primo italiano a vincerlo), 1 titolo di Capocannoniere del Campionato di Serie A (1972-73 - 17 reti), 1 finale a/r di Supercoppa Europea contro l’Ajax (1974), 1 finale di Coppa delle Coppe contro il Magdeburgo (1974). Palmares azzurro: 1 Campionato Europeo per Nazioni (1968), Vicecampione del Mondo in Messico.

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Da alcune settimane la letteratura sportiva italiana si è arricchita di una corposa ed elegante opera di Gianni Rivera dal titolo “Autobiografia di un campione”

dercalcio, cosa fa in pratica questo settore per il bene del calcio italiano? Ci può fare qualche esempio? «Lo ritengo un incarico importante per migliorare la base del calcio. Come detto precedentemente ci stiamo dedicando molto ai giovani, ad insegnare loro calcio. Il Settore Giovanile deve diventare il serbatoio da cui prelevare i futuri giocatori professionisti. Occorre naturalmente tempo, i risultati non si potranno vedere immediatamente». Come si può mettere un freno all’invasione di presunti talenti stranieri, e favorire i nostri giovani giocatori. Si potrebbe imporre qualche limite? Le faccio queste domande da tifoso, non esperto di legislazioni. «Purtroppo non c’è nulla da fare. Le leggi si applicano a livello comunitario e nella Unione Europea il calciatore è tutelato da diritti che non danno adito a limitazioni della sua professione». Lei è presidente del Movimento per l’Etica e la Cultura dello sport. Che tipo di etica e cultura promuove il movimento, ci può fare qualche esempio? «Alcuni anni fa alcuni professori universitari mi contattarono per chiedermi se volevo guidare come Presidente un movimento rivolto espressamente al miglioramento della cultura e dell’etica nello sport. L’idea mi piacque e così accettai. Ne scaturì il Movimento per l’Etica e la Cultura nello Sport (MECS). In accordo col Ministero della Pubblica Istruzione e col conseguente consenso di molte personalità a livello statale e regionale, pubbliche e private, entriamo in contatto coi ragazzi nelle scuole medie. Qui parliamo di etica, di cultura, ad esempio di fair play e di antirazzismo, di salute dello sport, e così via. Cerchiamo di coinvolgere localmente gli insegnanti di educazione fisica con questo programma». C’è un progetto che le sta a cuore a cui pensa di poter dedicare ancora energie? «Sì, al momento è in fase interlocutoria, ma di essa si è già discusso concretamente, la fondazione di un’Accademia rivolta interamente agli sviluppi giovanili del mondo del calcio italiano».

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Tornando al calcio giocato e alla sua carriera calcistica le chiedo una curiosità. Un tempo andavano di moda le rigide marcature a uomo, c’è qualche giocatore che in marcature la fece soffrire particolarmente? «Devo rispondere che la cosa dipendeva esclusivamente da me. Se ero in giornata non c’era proprio nessuno che riuscisse ad ingabbiarmi. Ma capitavano le giornate di forma non perfetta, ed allora certamente qualcuno può avermi messo in difficoltà. Ma non ricordo qualcuno in particolare». Io ero presente allo stadio di Verona in occasione di quel disastroso 5 a 3 con cui il Verona

batté il Milan nell’ultima giornata di campionato, regalando lo scudetto alla solita Juve. Cosa ricorda di quel giorno? «Semplicemente arrivammo a quella partita esausti dopo l’incontro vittorioso contro il Leeds in Coppa delle Coppe. Rocco chiese la possibilità di giocare con un posticipo di almeno di un giorno, ma al Milan questo non venne concesso. Ci trovammo contro un Verona eticamente pimpante e dopo poco eravamo sotto di tre goal; non riuscimmo a reagire e sappiamo come è andata a finire con grande nostro rammarico». Un’ultima domanda. Il proposito di non parlare di lei e Mazzola non riesco proprio a mantenerlo. Voi due se foste stati brasiliani, nella nazionale brasiliana avreste giocato sempre insieme. Che opinione si fece allora della famosa staffetta? «Mah, né allora né oggi io e Mazzola ci siamo mai spiegati quell’alternarsi decretato dall’allenatore. E questo soprattutto se si pensa che prima dei mondiali io e Mazzola giocavamo sempre insieme, e insieme giocammo anche dopo. Ma ai Mondiali del 1970 andò così. E purtroppo anche trovare ora una giustificazione sarebbe di scarso conforto». E’ possibile acquistare il libro sul sito www.giannirivera.it al prezzo di €. 50,00 + €. 10,00 per spese di imballaggio e spedizione. Sempre online, nella sezione Eventi, verranno pubblicati gli altri punti vendita e il calendario delle presentazioni del libro. Gianni Rivera attraverserà tutta l’Italia per incontrare i fans e autografare i libri.

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onlus e solidarietà

Ride to Moscow dal Friuli a Mosca

di M.T. San Juan

Oltre 2.800 km in bicicletta per aiutare i ragazzi orfani russi. È il progetto solidale “Ride to Moscow” organizzato e promosso dall’associazione GEOforCHILDREN che vedrà Paolo Ferraris, presidente di GEOforCHILDREN e ideatore dell’iniziativa, il fratello Alessandro Ferraris e Arturo Giustina unire il Friuli con Mosca in bicicletta. Il trio partirà da Ronchi dei Legionari (GO) il 29 luglio per arrivare nella capitale russa il 15 agosto: 18 giorni per percorrere oltre 2.800 km e attraversare Slovenia, Austria, Repubblica Ceca, Polonia e Bielorussia. Al loro fianco, a coordinare l’intero tour, Roberto Travan socio fondatore di Starbene Group insieme con lo stesso Giustina. “Ride to Moscow” è un’iniziativa di solidarietà per promuovere il fondo “Una porta per la Vita”, a favore dei ragazzi orfani russi nell’intento di aiutarli nello studio affinché possano trovare un lavoro alla loro uscita dall’istituto dove sono cresciuti. «Il progetto “Ride to Moscow” è nato per dare ulteriore impulso all’attività di GEOforCHILDREN, ma anche per sensibilizzare sulla condizione che molti ragazzi russi vivono», premette il presidente dell’associazione e ideatore del progetto Paolo Ferraris. «Il fondo che abbiamo chiamato “Una porta per la Vita”, andrà infatti ad aiutare ragazzi russi tra i 10 e i 18 anni, orfani, che vivono all’interno di istituti fino al raggiungimento della maggiore età perché nel momento in cui questi giova-

IL FONDO “UNA PORTA PER LA VITA” AIUTERà RAGAZZI RUSSI TRA I 10 E I 18 ANNI, ORFANI, CHE VIVONO ALL’INTERNO DI ISTITUTI ni lasciano la struttura di accoglienza compaiono i primi seri problemi nella loro vita. I dati mostrano che oltre l’80% di loro non riesce ad integrarsi completamente nella società e rimane pertanto ai margini. Vogliamo accompagnarli e assisterli economicamente nel passaggio tra l’abbandono dell’istituto e l’entrata nella vita attraverso per-

corsi di formazione che possano permettere loro di trovare un lavoro e così favorire una maggiore integrazione nel tessuto sociale». Diciassette le tappe in programma per unire il Friuli alla capitale russa; circa 160 km ogni giorno fino al tappone finale che supererà i 200 km. «Una parte della prima tappa, da Ronchi dei Legionari a Lukovica in Slovenia, sarà aperta a tutti. Chiunque vorrà accompagnarci per i primi 100 km circa della nostra avventura potrà farlo», continua Paolo Ferraris. «È un modo per coinvolgere il territorio e per permettere a tutti di poter sostenere il nostro progetto in aiuto dei ragazzi russi». Infatti per la prima tappa sarà prevista una quota di iscrizione che sarà interamente riversata nel fondo “Una porta per la Vita”. L’adesione a “Ride to Moscow” è aperta anche alle aziende con la possibilità di “firmare” una tappa o sostenere il viaggio dei tre imprenditori. Tutti i soldi raccolti saranno versati sul fondo “Una porta per la Vita” per i bambini russi in quanto i costi dell’iniziativa saranno interamente sostenuti da Geoclima, società dello stesso Ferraris da sempre vicina a GEOforCHILDREN. Al fianco dell’associazione sono già scese in campo Starbene Group, Geoclima e l’agenzia di comunicazione EoIpso oltre alle associazioni Bisiachi in Bici e Ichona bike. Tutti gli aggiornamenti sull’iniziativa verranno pubblicati sul sito www.geoforchildren.org . GEOforCHILDREN nasce con l’obiettivo di aiutare i bambini sfortunati, orfani o abbandonati dai propri genitori che non possono prendersi cura di loro sostenendo le strutture che li accolgono e permettono loro di crescere in un ambiente sicuro e protetto. “Ogni viaggio, anche il più lungo, comincia da un piccolo passo”: questa la filosofia che muove GEOforCHILDREN nel creare un cambiamento culturale per aiutare tutti i bambini affinché ogni bambino aiutato, ogni vita salvata rappresenti per tutti una vittoria e uno sprone a fare sempre di più.

sostieni Lankama con il 5 per mille È un gruppo di amici italiani che si è costituito nell’Associazione Lankama, che si propone di raccogliere fondi per contribuire alla crescita e all’educazione di un gruppo di bambini orfani o poveri nell’ India del Sud. Lankama è nata nel 2000 come libera Associazione ed è registrata ufficialmente come Onlus dal settembre del 2006. Il nome Lankama, che in Indiano significa isola, deriva dal nome di Lankama, la prima bambina orfana che è stata adottato a distanza. Il motto dell’associazione è “ La vita è un dono da condividere”, ovvero la scelta di vivere la solidarietà con tanti bambini e bambine dimenticate in una delle zone più povere del mondo. Attualmente, i bambini che vengono aiutati sono 300: vengono assicurati a tutti come minimo un’istruzione di base di 10 anni di scuola, dopodiché vengono aiutati i più bravi a continuare gli studi e si mandano gli altri a frequentare dei corsi professionali per imparare un mestiere. Di questi 300 bambini, 130 sono bambini orfani di uno o entrambi i genitori. Per loro è stata costruita la Smiling Children’s Home, una casa di accoglienza dove i bambini vivono e studiano Gli altri 170 bambini vivono con loro famiglie, nel villaggio di Kesarapalli o nei villaggi vicini. Derivano da famiglie sfasciate con genitori poveri e sbandati. Le quote di adozione servono per pagare loro le tasse scolastiche, comprare vestiti, libri, cartelle, medicinali. Anche nella dichiarazione dei redditi di quest’anno hai la possibilità di aiutare l’Associazione Lankama con la donazione del “5 per mille”. Aiutare l’Associazione Lankama non ti fa pagare di più, ma ti dà la possibilità di scegliere in prima persona quale iniziativa è meritevole di sostegno! Nella compilazione di un modello 730, di una dichiarazione UNICO o del CUD, alla voce “Scelta per la destinazione del cinque per mille dell’IRPEF”: 1. firma nel primo riquadro in alto “volontariato, organizzazioni non lucrative di utilità sociale...”; 2. scrivi: 93021990176 subito sotto, alla voce “Codice fiscale del beneficiario”. Donando il 5 per mille all’associazione Lankama ci regali la possibilità di migliorare le condizioni di vita dei nostri bambini e ci aiuterai a raccogliere dalla strada altri bambini e ad assicurare loro un destino migliore. Grazie! Da parte dell’Associazione Lankama e dei nostri bambini. Come diceva Gandhi: “Chi salva un bambino salva il Mondo” Info: www.lamkama.it

www.geoforchildren.org

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ABITARE

LAVELLI E LAVABI, PAROLA D’ORDINE INNOVAZIONE DuPont Corian era inizialmente utilizzata come soluzione ad alte prestazioni per piani e arredi di cucina e bagno, la tecno-superficie, un materiale avanzato che può assumere praticamente ogni forma, è oggi un marchio leader globale nel campo del design, dell’architettura e dell’arredamento. Du Pont ha ampliato e rinnovato la sua produzione di lavabi per l’ambiente bagno e ha effettuato un riposizionamento generale della totalità dell’offerta di lavelli e lavabi di sua produzione, che include anche lavelli per la cucina e lavabi per il settore sanitario. Ogni nuovo lavabo per l’ambiente bagno è caratterizzato da un design versatile e contemporaneo e da innovative caratteristiche tecniche. L’integrazione senza giunture visibili di lavabi e lavelli nei piani realizzati con lo stesso materiale fornisce da decenni soluzioni di elevata qualità, intrinsecamente igieniche e affidabili, per spazi residenziali e pubblici in tutto il mondo. La gamma oggi include in totale 40 modelli, suddi-

di barbara gazzi

visi in famiglie, ognuna della quale porta un nome che ne riflette l’unicità estetica, gamma per il bagno, venti modelli: Purity, Relax, Refresh, Energy, Calm, Peace, Serenity, Care. La gamma per la cucina, si compone degli altriventi modelli: Smooth,, Sweet, Spicy, Sparkling. La bellezza di DuPont risiede nella sua versatilità. Questo innovativo materiale permette di realizzare forme organiche o lineari e offre possibilità pressoché illimitate per creare soluzioni di arredo adatte a ogni esigenza. Negli spazi cucina e bagno, il look monolitico delle installazioni e l’ampia palette di colori sono facilmente adattabili a una grande varietà di stili. L’offerta rinnovata e ampliata di lavelli e lavabi proposta sarà in grado di contribuire significativamente alle affascinanti possibilità progettuali di Corian® e alla sua capacità di fornire bellezza e funzionalità durevoli nel tempo, creando spazi domestici intimi che riflettono la personalità di chi li abita.

TENDENZE

LA NAVE DEI PIRATI PER GRANDI E PICCINI

SOFIA ed ELIZABETH LE RECLINER DI HIMOLLA

Kuhl Steve è riuscito a realizzare una camera dal design unico, una camera da letto come una nave pirata. L’ha realizzata per tutti gli appassionati del genere “piratesco” di tutte le età. La camera è genialmente costruita, ma nell’entrarci è necessario lasciarsi alle spalle ogni tipo di paura e diventare nuovamente bambini. Nel piano superiore un buco nel muro con uno scivolo porta direttamente nella camera da letto vera e propria. Una volta atterrati, nel vero senso della parola, sul materassino posto alla base dello scivolo, davanti agli occhi dell’ospite si aprirà una spettacolare nave dei pirati, in alto sul soffitto. Una vera struttura da fiaba. E’ possibile accedere alla nave tramite un ponte in corda, e lì si trova il letto o l’alcova dove c’è la stanza per gli ospiti. Esiste poi un altro modo per accedere alla camera da letto, attraverso una porta che nasconde il magico regno del mare. Vi è anche una cella per i prigionieri, che si incontra entrando nella stanza con una porta in acciaio personalizzata. La struttura della nave è stata sapientemente realizzata, con i fasci delle costole si è andati a realizzare lo scafo della nave e tra i materiali utilizzati, una miscela di gesso e resina epossidica integrata con colorazione a simulare lo scafo di una nave vecchia. Questa creazioni di interior design permette a tutti di tornare bambini e ai bambini di giocare dando sfogo ad una grande creatività. Né i vostri figli né voi vorrete più uscire da una camera così bella, dove per una volta la magia diventa realtà.

Sempre di più stiamo assistendo ad un cambio di rotta nella scelta degli imbottiti da utilizzare per l’arredo della zona living con una maggiore predisposizione a soluzioni confortevoli e non esclusivamente incentrate sul design. Un atteggiamento che prende in considerazione soprattutto il concetto di “comfort su misura”, senza dimenticare l’apparenza. In questo trend si inseriscono alla perfezione le proposte dell’azienda tedesca himolla che da oltre 65 anni si concentra sulla progettazione di divani e recliner per interni domestici a misura di persona. Funzione, comodità e raffinatezza estetica si fondono per creare arredi che riescono a trasmettere sensazioni di benessere e dove è finalmente piacevole accomodarsi per riposarsi, leggere o guardare la televisione. Tra i modelli selezionati per il mercato italiano, himolla presenta le recliner Sofia ed Elizabeth della collezione Cumuly.

IL DIVANO CON LE UOVA

YOLKFISH IL PESCIOLINO MAGICO Si chiama Giant Birdsnest, ed è una realizzazione di OGE Group, destinata ad ambienti dinamici, energici ed intraprendenti. Una seduta originale che riproduce fedelmente l’aspetto di un nido con le uova, dove potersi crogiolare, rilassare e socializzare. Il nido è realizzato in legno di pino, rifinito con vernice trasparente e satinata.

Lo studio Peleg Design con sede a Tel Aviv ha messo a punto un utensile da cucina intelligente, un pesciolino chiamato Yolkfish. Una volta rotto il guscio dell’uovo, sarà Yolkfish a fare il resto del lavoro: basta posizionarlo sul rosso e comprimerne il corpicino per qualche secondo, questo provocherà una sorta di risucchio in grado di tirar via il tuorlo.

PUFFONE GART RELAX E DESIGN Pronti per l’esterno? Con il puffone Gart relax e design garantiti. Seduta in tessuto tecnico anti macchia, lavabile, sfoderabile, resistente alla luce. Fodera termosaldata con riempimento di confortevoli microsfere in materiale plastico resistente. Un design accogliente per poltrona, poggiapiedi e chaise longue per esterni con tessuto 100% acrilico.




ECo&green

FOCUS di giacomo gabriele morelli

di benedetta bottura

Api di città gli alveari urbani Una “casa” in città per salvaguardare le api. A causa dei tanti pesticidi le api si stanno spostando dalle campagne verso le città, alla ricerca di nuove fonti di cibo: i fiori sui nostri balconi e nei nostri giardini. Le api sono insetti impollinatori, ovvero contribuiscono alla riproduzione delle piante, spostando il polline di fiore in fiore. Sono animali molto utili e secondo alcune ricerche, se scomparissero le api, sparirebbe anche la maggior parte degli alimenti che siamo abituati a comprare. Per aiutarle in molte città sia in Italia, che all’estero, ci si è dotati di arnie urbane. A Milano, con il progetto Green Island-Alveari urbani, si è addirittura deciso di trasformare le arnie in opere d’arte, contribuendo anche alla valorizzazione della città e al recupero delle aree verdi dismesse. Il progetto prevede la realizzazione di dieci nuove arnie d’artista e l’aggiunta di un’arnia creativa ogni

PRESENZE ORNITOLOGICHE, Nuove specie svernanti anno. Oltre alle arnie, gli spazi verdi saranno riseminati, in modo da avere tappeti erbosi e aiuole fiorite. Con l’aiuto di apicoltori professionisti, infine, Milano produrrà il Mi-Mi (Miele Milano). Per finanziare il progetto è stata realizzata la campagna di crowdfunding (finanziamento collettivo) ‘Adotta un’Arnia’, i partecipanti riceveranno in cambio, oltre alla consapevolezza di aver dato una chance in più al nostro pianeta, il miele di Milano.

Negli ultimi anni le campagne e i bacini idrici del trittico provinciale MN-VR-BS hanno ripetutamente confermato la segnalazione di presenze ornitologiche un tempo da noi considerate rare. Se talvolta in queste osservazioni può sorgere il dubbio di esemplari sfuggiti accidentalmente da parchi o collezionisti privati, dall’altra vi è la comprovata certezza che la marcata evoluzione climatica abbia comportato delle varianti nelle rotte migratorie, con conseguenti stazionamenti e avvistamenti di specie poco comuni. Da alcuni

L’INFORMAZIONE

Referendum sulle trivellazioni Il 17 Aprile si torna alle urne per il referendum sulle trivellazioni in mare. Sarà un referendum abrogativo, ovvero servirà a cancellare una frase dal comma 17, dell’articolo 6, della legge 152 del 2006. Questa legge consente le trivellazioni, per le ricerca di giacimenti e l’estrazione del petrolio. Al momento le trivellazioni

CURIOSITà

Strade solari che producono energia Strade solari per viaggiare senza inquinare. Da qualche tempo sono partiti dei progetti il cui obiettivo è di sostituire la carreggiata stradale con pannelli solari. L’energia prodotta dai pannelli dovrebbe essere sufficiente a far andare le automobili, ma potrebbe anche bastare per illuminare la strada e far funzionare i semafori. Infine, l’energia potrebbe essere utilizzata per scaldare la strada stessa, in modo da evitare la formazione di ghiaccio durante la stagione invernale. Il progetto è già in fase di sviluppo in Francia, dove il governo ha previsto di installare mille chilometri di strade fotovoltaiche entro cinque anni. La ditta francese Colas, infatti, ha realizzato delle celle fotovoltaiche, chiamate Wattway panels. I pannelli possono essere usati su ogni tipo di strada e sono resistenti ai carichi pesanti. È un’idea innovativa, che contribuirà a ridurre l’inquinamento atmosferico.

n. 3 Giugno-Luglio 2013

sono consentite sulla terra ferma e in mare entro dodici miglia dalla costa. Chi vota sì, vuole eliminare l’articolo in questione e bloccare tutte le trivellazioni sul territorio italiano. Chi vota no, vuole lasciare la legge immutata e permettere il proseguimento delle trivellazioni, ovunque venga individuato un giacimento di petrolio.

IL FIUME CHE RIBOLLE Scoperto il leggendario fiume che ribolle. Da generazioni gli indios amazzonici del Perù si tramandano il racconto di un fiume segreto, le cui acque sono talmente calde da cuocere gli animali che hanno la sfortuna di caderci dentro. L’acqua raggiunge gli 86 C°, una temperatura sorprendente, se si pensa che non ci sono altre sorgenti termali nei paraggi e che il vulcano più vicino si trova a più di 700 chilometri. L’incredibile temperatura e il volume d’acqua che resta bollente per più di 6 chilometri, rendono questo fiume unico nel suo genere e un vero e proprio mistero geologico. Ruzo ha deciso di non rendere pubblica l’ubicazione del fiume, finché il governo peruviano non avrà messo in atto misure per proteggerlo da chi vorrebbe già sfruttarlo come fonte di energia.

inverni ad esempio si sono moltiplicate le segnalazioni di stormi di Gru, non solo in transito, ma spesso in sosta sia all’interno del Parco del Mincio che nelle campagne prospicenti. Questo maestoso uccello effettua ogni anno una rotta migratoria che, partendo dalle lande siberiane, lo porta a svernare nelle regioni della Spagna meridionale. Sebbene sia sempre stato sporadicamente notato il suo passaggio, oggi gli avvistamenti sono decuplicati, e non è raro il suo prolungato stazionamento, anche in branchi numerosi. Meno influenzate da variazioni di rotte migratorie, e più probabilmente frutto di momentanei stravolgimenti meteorologici, sono da annoverare le segnalazioni di Fenicotteri, di Oche Egiziane, di Ibis Sacri e Mignattai, di Cicogne Nere. Nei giardini attrezzati con mangiatoie, se

non vere e proprie apparizioni di rarità, negli ultimi anni si è registrata sistematicamente la presenza di molti Fringuelli, talvolta con Peppole frammiste. Parimenti molte Cinciarelle, attirate in modo particolare dalle palle di grasso e semi di arachide e, occasionalmente, Lucherini, molto confidenti. Infine sugli specchi d’acqua gardesani, che spesso permettono avvistamenti di specie in modo fugace e quindi non presupponenti volontà di svernamento, è diventato invece quasi comune il Fistione Turco, un anatide che è sempre stato presente solo marginalmente nella letteratura ornitologico-venatoria nostrana, e comunque mai oggetto di caccia, vietato per la sua rarità.

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aziende italiane l’impresa di fare impresa

a cura di m.t. sAN jUAN

AMODO Un modo diverso di pensare casa

CON UNA PIANTA DEGLI AMBIENTI, ALCUNE FOTO E L’OBIETTIVO DA REALIZZARE, AMODO RESTITUIRÀ IN BREVE TEMPO UNA BROCHURE IN FORMATO .PDF CONTENENTE L’IPOTESI PROGETTUALE ED ESTETICA DELL’INTERVENTO

Amodo è un contenitore di servizi dedicati a chi deve arredare, ristrutturare, comprare, realizzare un immobile, o valorizzarlo per aumentarne la rendita. Che si tratti di arredare una casa o costruire un intero edificio, Amodo offre una consulenza tecnica a 360°. Si possono ottenere progetti, studi di fattibilità o stime economiche in maniera semplice e conveniente, senza rinunciare alla qualità. Chi invece desidera un’assistenza completa, sarà seguito da uno staff competente, passo dopo passo, fino alla conclusione dei lavori. Il servizio di progettazione online Amodo offre un servizio di progettazione online per chi ha bisogno di un parere tecnico veloce ed economico. Con una pianta degli ambienti, alcune foto e l’obiettivo da realizzare, Amodo restituirà in breve tempo una brochure in formato .pdf contenente l’ipotesi progettuale ed estetica dell’intervento. Ulteriori servizi sono la shopping list dei prodotti commerciali da acquistare, il render 3D dei nuovi ambienti, l’importo stimato dell’opera. È un servizio particolarmente adatto come idea regalo, che si tratti di un matrimonio, una nascita o un altro evento da celebrare, magari confezionato come vero e proprio pacco dono! Ci sono diversi tipi di consulenza, a seconda dell’intervento richiesto. Studio d’arredo Se il look della casa o dell’ufficio è sorpassato, serve uno studio d’arredo: un restyling degli ambienti che non richiede lavori di ristrutturazione, ma punta sui colori, i materiali, il decor. Con una spesa ridotta Amodo aiuta a rinnovare la casa o il luogo di lavoro in piena autonomia. Ristrutturazione leggera Serve una camera in più o c’è bisogno di un secondo bagno, ma non è possibile cambiare casa? L’ immobile è in vendita ma bisogna renderlo più appetibile? Spesso sono sufficienti piccoli lavori per risolvere il problema. In questo caso, il progetto prevede semplici modifiche permettendo di ottimizzare lo spazio. Ristrutturazione completa L’ immobile è da ristrutturare integralmente e prima

Laura ed Elisabetta

di acquistarlo occorre capirne le potenzialità e valutare i costi da affrontare? In caso di trasformazione radicale, Amodo individuerà le soluzioni vincenti e gli interventi necessari dando nuova forma alla casa o al luogo di lavoro. Il servizio chiavi in mano Quando serve un professionista a disposizione, che si occupi di tutto il processo edilizio, Amodo offre il servizio chiavi in mano, dalla fase iniziale di ideazione fino al completamento dell’opera. L’intervento include la stima dei costi, lo studio di fattibilità degli interventi, la redazione delle pratiche edilizie, la Direzione dei Lavori, la consulenza e il vaglio delle alternative nella scelta di tecnologie, finiture e arredi, o nella selezione dei fornitori e delle maestranze. Amodo lavora in squadra con tecnici esperti nei diversi settori edilizi, e può proporre imprese di propria fiducia in grado di realizzare al meglio le opere previste. Chi siamo Amodo nasce a Bologna dall’idea di Elisabetta e Laura, due giovani colleghe, compagne di studi e amiche di lunga data.

Come ingegneri edili, si occupano di progettazione residenziale, produttiva o commerciale, di interventi sul nuovo o sull’esistente. Le loro vere passioni sono però la ristrutturazione e l’arredamento d’interni: amano progettare gli spazi intorno alle persone che dovranno viverli. I loro punti di forza sono l’attenzione al cliente, la cura nei dettagli e la capacità di risolvere i problemi con stile. La loro sfida è rendere piacevole anche la situazione più difficile, rispettando le possibilità economiche di tutti. Contatti e referenze Visita il sito web www.progettiamodo.com o la pagina FB www.facebook.com/progettiamodo/ Troverai maggiori informazioni, esempi di progetti e realizzazioni, commenti dei clienti. Casafacile, noto mensile di arredamento, ha pubblicato alcuni lavori di Amodo e ha inserito lo studio tra i progettisti da loro selezionati: li trovi alla pagina web professionisti.casafacile.it Per un preventivo contatta Amodo via e-mail a info@progettiamodo.com oppure dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 18.30 chiamando Elisabetta al 3389317506 o Laura al 3387349945

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speciale giovani imprenditori

alessandra beschi è stato un percorso gratificante

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sperienze, incontri, emozioni, amicizia: con queste parole si potrebbe riassumere il vissuto di Alessandra Beschi al termine di 4 anni di attività da marzo 2012 a marzo 2016, alla guida dei Giovani Industriali di Mantova. Anni densi di iniziative, viaggi, visite aziendali, momenti formativi e conviviali che hanno permesso di rinsaldare i legami di amicizia all’interno del Gruppo e di crescere sia come persone che come imprenditori. Il bilancio è certamente positivo, merito anche di una squadra affiatata formata da Consiglieri e Delegati di Zona che hanno lavorato insieme per organizzare al meglio le diverse attività, compattare il gruppo, coinvolgere nuovi iscritti. Degni di nota le assemblee annuali e il ciclo “La cultura per i giovani imprenditori” in cui sono stati affrontati temi diversi, con relatori di alto profilo e grande esperienza: si è parlato della salvaguardia del patrimonio dell’imprenditore; degli investimenti e della gestione della finanza aziendale; del fare impresa oggi, come è cambiata la strategia; dei rapporti tra Banche centrali e politica; della previdenza degli imprenditori; della riforma elettorale e delle riforme che servono all’Italia, passando per un corso outdoor di 2 giorni sulla PNL (Programmazione Neurolinguistica). Grande successo hanno riscosso i viaggi all’estero: in Olanda ad Amsterdam e Rotterdam e in Belgio a Bruxelles nel 2012, in Vietnam e a Singapore nel 2014; nel 2015 a Stoccarda in Germania con uno Study-Tour alla Porsche. Ma anche in Italia il Gruppo Giovani ha viaggiato molto, con mete a breve e lungo raggio, per andare a visitare realtà produttive di assoluta eccellenza, anche a livello internazionale. Ed ogni visita aziendale ha significato un incontro, una frase, uno scatto rimasto per sempre impresso nella memoria: volti di imprenditori, loro famigliari e collaboratori, che lavorano ogni giorno per far crescere la loro azienda, ma insieme anche la comunità e l’intero Paese. Tra le aziende visitate nei 4 anni della sua Presidenza, Alessandra Beschi ricorda: Edilmatic di Pegognaga nei mesi successivi al terremoto di maggio 2012; Tetrapak a Modena; Salewa a Bolzano; Benetton a Treviso; Gruppo Loccioni ad Ancona; Loacker in Alto Adige; Technogym a Cesena; Corneliani a Mantova; Ballarini a Rivarolo Mantovano; Cem a Quistello; Trerè Innovation ad Asola; Barilla a Parma. Molti appuntamenti anche in tema di scuola realizzati dai Giovani Industriali, dagli incontri di orientamento, al Management Game, al progetto “Impresa in Azione” per gli studenti delle superiori, in collaborazione con Junior Achievement Italia. Fedeli ad una tradizione di oltre 50 anni, a dicembre i Giovani Industriali hanno organizzato ogni anno il Premio al Merito per premiare gli studenti più meritevoli del territorio mantovano. Il progetto certamente più impegnativo del 2015 è stato “Mantova Startup Academy”, un percorso di formazione e affiancamento con esperti nazionali sulle Startup rivolto a 16 neo-imprenditori manto-

n. 2 Aprile-Maggio 2016

a cura di Marco Morelli

la squadra che ha affiancato la presidente uscente La squadra dei Consiglieri e dei Delegati di Zona del Gruppo Giovani Industriali che hanno affiancato Alessandra Beschi: Adamoli Giulia (Adamoli Truck srl), Bondioli Eleonora (Finsuge spa), Bottoli Giacomo (Bottoli costruzioni srl), Ferrari Elena (Ferrari srl), Lotti Alfredo (Sisma spa), Melegari Michele (Arix spa), Nicchio Anna (Ospedale San Pellegrino), Orlandelli Marco (Organizzazione Orlandelli srl), Ruberti Andrea (Ruberti spa), Tarana Maria Ottavia (Frati Luigi spa), Tiranti Alessandro (Tiranti costruzioni srl), Zambelli Emanuele (Auto azzurra store srl). Delegati di zona: Negrini Elisabetta (Negrini srl), Marziani Dario (Bosi impianti), Gambetti Lorenzo (Duelegs srl), Roffia Roberto (Roffia srl), Nicchio Michele (Ospedale San Pellegrino).

Alessandra Beschi

il bilancio è certamente positivo, merito anche di una squadra affiatata che ha lavorato insieme per organizzare al meglio le diverse attività, compattare il gruppo, coinvolgere nuovi iscritti vani, per aiutarli a sviluppare al meglio la loro idea imprenditoriale, incluso il pitch di presentazione a potenziali investitori. Un ventaglio di eventi, incontri, visite che ha cercato di coinvolgere tutti gli iscritti con proposte sempre di attualità. Alessandra Beschi rivolge quindi il suo “in bocca al lupo” al nuovo Presidente Andrea Ruberti, che ha preso il testimone alla guida dei Giovani Industriali dal 1° aprile, e che guiderà con una squadra rinnovata il Gruppo fino al 2018. Il cammino è appena iniziato.

Andrea Ruberti Andrea Ruberti, 32 anni, Consigliere dell’azienda Ruberti spa di Quistello, è stato eletto Presidente dei Giovani Industriali per il biennio 2016/2018. E’ iscritto al Gruppo Giovani di Confindustria Mantova dal 2007. Ha affiancato Alessandra Beschi nel mandato 2012/2014 come Delegato di Zona Ostiglia-Sermide, divenendo poi Consigliere del Direttivo GGI per il biennio 2014/2016. E’ componente del Forum per l’Imprenditoria Giovanile e da 4 anni fa parte della Commissione Scuola del Gruppo Giovani Industriali.Tra i punti principali del suo programma per il prossimo mandato figurano: “Fare Spogliatoio” – Ricerca di un’identità; Approccio GGI - Scuola; Aggiornare le NOSTRE imprese; Guardare al mondo che ci circonda; Approccio GGI – Associazione.

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Da Avène

di Alessandra FusÉ

Bellezza con l’acqua termale Mentre si sogna, la pelle si rigenera. Di notte, la pelle è propensa a ricevere e assimilare i principi attivi. PhysioLift balsamo notte levigante rigenerante è un’ottima crema indicata per tutti i tipi di pelle dalla texture delicata: rassoda, attenua le rughe evidenti e distende i tratti (per una pelle più luminosa al risveglio) e rinforza la tonicità cutanea. La forte azione combinata di AscofillinaTM, Mono-Oligomeri di Acido ialuronico e Retinaldeide migliora notevolmente il rinnovamento cellulare. Il risultato? La pelle è visibilmente ricaricata in collagene e acido ialuronico; il principio attivo HMC distende i tratti e ridona luminosità al colorito mentre la preziosa acqua termale d’Avène restituisce alla pelle tutte le sue proprietà lenitive ed addolcenti.

Novità beauty dal Regno Unito

collagene

da bere

Pure Gold Collagene® consiste in fiale da bere, formulate per le donne che desiderano avere una pelle dall’aspetto più sano e combattere la comparsa dei segni dell’invecchiamento. Contiene una miscela unica di collagene e di numerosi principi attivi che nutre dall’interno, per un aspetto più sano e giovane visibile dall’esterno, aiuta ad aumentare l’idratazione e lo splendore della pelle, riduce la comparsa di linee sottili e rughe, promuove l’elasticità della pelle e la salute dei capelli, rende le unghie forti, per un benessere generale. L’originale integratore alimentare liquido antietà, best-seller nel Regno Unito ha il sapore di pesca e frutto della passione.

Clinique

i trattamenti su misura

C’è una novità in profumeria firmata dal celebre marchio Clinique: Smart Custom-Repair Eye Treatment e Clinique Smart™ SPF 15 Custom-Repair Moisturizer. Il contorno occhi Smart riparatore su misura agisce quando e dove serve: grazie alla riparazione su misura, una sola formula aiuta ad illuminare, definire, rassodare e riparare visibilmente le zampe di gallina. La crema riparatrice su misura da giorno utilizza una tecnologia avanzata che agisce sui molteplici segni del tempo, apporta idratazione, linee sottili e rughe sono notevolmente attenuate, la pelle appare più tonica e rassodata.

Ai frutti del sole

Da Galènic crema notte

L’energia dei frutti del sole, un’intensa vitalità, una pelle visibilmente levigata e naturalmente luminosa: Nectayls di Galènic è un ottimo trattamento notte levigante e rilassante, un concentrato di principi attivi che previene e leviga le prime rughe distendendo i lineamenti, per un effetto pelle di pesca al risveglio. Il tutto mentre si dorme. Aggiungete qualche ora di riposo alle vostre notti: la sua formula, con una maggiore concentrazione di principi attivi rispetto ai trattamenti giorno, è stata studiata in modo specifico pensando all’attività cutanea notturna. Le fasi lamellari protettive permettono di conservare e di diffondere durante tutta la notte i principi attivi, per un effetto pelle di pesca al risveglio: per ringiovanire sognando.

Salute & Bellezza La crema nera

Uniqa Nera

contro le rughe

La texture è scura: il nome Uniqa Nera è indovinato. Sia per il colore, sia per la sua unicità. Un’innovazione che non passa inosservata: il trattamento notte antietà è una crema preziosa per la pelle del viso, che agisce durante la notte, riducendo i segni del tempo. Con il suo pull di attivi, Uniqa Nera è un prodotto all-in-one che offre la possibilità di continuare, durante le ore notturne, l’importante azione antiaging, antiossidante e antirughe che contraddistingue la linea Uniqa. Formulata sfruttando la sinergia di una serie di attivi che garantiscono risultati straordinari, come l’Euglena Gracilis, una micro alga marina unicellulare che compatta e tonifica la cute agendo sul rinnovamento della matrice extracellulare.

INTERVISTA ALla dott.ssa susanna esposito

vaccini

e vaccinazioni Il dubbio delle famiglie

I vaccini hanno cambiato la storia della pediatria: la riduzione della mortalità infantile è diminuita grazie al calo delle patologie infettive. I vaccini, da quando sono stati introdotti nella prassi medica, hanno salvato milioni di vite e fatto scomparire malattie mortali, come il vaiolo. Eppure, molti si sono già dimenticati di questi passi in avanti e dei grandi benefici dei vaccini: forti dell’allungamento della vita media, delle possibilità di cura a disposizione oggi, ma anche influenzate negativamente da fonti poco attendibili, molte famiglie scelgono di non vaccinare i figli. Il rischio è il ritorno di pericolose

infezioni. Se ne è discusso al recente congresso internazionale WAidid. Ce ne parla la Prof.ssa Susanna Esposito, Direttore dell’Unità di Pediatria ad Alta Intensità di Cura della Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico, Università degli Studi di Milano; Presidente WAidid – Associazione Mondiale per le Malattie Infettive e i Disordini Immunologici. Perché si deve continuare a vaccinare? «Perché sono il modo più sicuro per non ammalarsi e per non diffondere ad altri una malattia. È importante continuare a vaccinare i propri bambini, seguendo il piano

vaccinale proposto nel proprio paese e all’interno della propria regione e chiedendo consiglio al pediatra per qualsiasi dubbio. Infatti, se sono pesanti le conseguenze della mancata inoculazione del vaccino contro il morbillo, lo sarebbero ancora di più se qualcuno iniziasse a evitare di immunizzare i figli per esempio contro la poliomielite o la difterite, malattie che nei decenni passati hanno mietuto molte vittime. Non si può più pensare “io non vaccino mio figlio, ci pensino pure gli altri” perché ogni caso di persona non immunizzata può contribuire a diffondere una malattia».


SPECIALE MODA

SCARPE ANTINFORTUNISTICA DIKE DiKE è un’azienda italiana che ha come mission quella di migliorare la vita di chi lavora progettando e producendo scarpe antinfortunistiche performanti e comode. Per questo motivo costruisce le sue scarpe antinfortunistiche in Italia, paese leader nella realizzazione di scarpe e abbigliamento dei marchi più conosciuti al mondo. Nel mondo Dike la qualità non basta. Si è voluto trasformare il mondo delle scarpe e dell’abbigliamento da lavoro con prodotti comodi ed ergonomici, flessibili e leggeri, ma anche sicuri e resistenti. Si è voluto dimostrare che con entusiasmo e personalità si può essere speciali, anche nel lavoro. La rivoluzione introdotta da DiKE si riassume in una semplice domanda “Perchè le scarpe da lavoro non possono essere anche belle e comode?” Le scarpe da cantiere proposte, difatti, oltre a rispettare le normative imposte, sono anche piacevoli da vedere ed indossare.

n. 2 Aprile-Maggio 2015

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INTERVISTE speciali

Se è vero che la salute è il bene più prezioso, l’ADLER BALANCE® in Val Gardena è il posto giusto per dimenticare lo stress e ritrovare se stessi, seguiti da un grande e preparato professionista

DOTT. GIORGIO MAZZOLA Col metodo Mayr vi rimetto in forma

di marco morelli

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hiudete gli occhi e immaginatevi in accappatoio bianco, una fumante tisana in mano e grandi vetrate con vista sulle Dolomiti. Siete all’Hotel ADLER BALANCE® ad Ortisei, in Val Gardena, dove a seconda delle esigenze (Detox, Sovrappeso, Ayurveda, Mind & Spirit) affronterete con visite mirate, trattamenti, dieta bilanciatea e attività fisica il programma più adatto studiato appositamente per voi. Chi vi seguirà più da vicino è il dott. Giorgio Mazzola, specialista in medicina biologica, che dopo una visita approfondita, un’accurato check-up biolettrico, un’indagine su disturbi ed intolleranze alimentari, misurazioni della composizione corporea, misurazioni del livello di stress ossidativo, test genetici, misurazione del rischio cardiovascolare e della capacità polmonare, rilevamento di stati infiammatori e quanto gli è necessario per stilare un programma personalizzato, saprà indirizzarvi verso una nuova, stimolante e corroborante strada, che mira esclusivamente al vostro benessere. In questa meravigliosa struttura, dove veramente nulla è lasciato al caso, potrete toccare con mano, se non la conoscete ancora, la cura Mayr che può essere fatta sotto il controllo di un Medico-Mayr, oppure nelle strutture alberghiere che possiedono al loro interno, come l’Hotel ADLER BALANCE®, un Centro di Medicina Mayr, diretto da un medico con specifica qualifica rilasciata dalla Società Internazionale dei Medici Mayr. Il dott. Giorgio Mazzola è un medico-Mayr che con grande facilità di comprensione, pazienza e totale disponibilità saprà trasmettervi tutti i rudimenti per poter trarre i migliori benefici da questa cura. “Nel 2003 vidi una bellissima paziente e rimasi impressionato quanto tanta bellezza fosse in contrasto con la forma dell’addome, gonfio in modo abnorme, e con la pessima postura di quest’ultima. Iniziarono proprio quel giorno, provocato da quella immagine così in contrasto, i miei studi per approfondire quanto un medico aveva a tal proposito affrontato, con risultati a dir poco sorprendenti, da tempo”. Franz Xaver Mayr (1875-1965) era un medico austriaco che sin dall’inizio della sua attività, nella città termale di Karlsbad, aveva riconosciuto il ruolo centrale dell’apparato digerente nel mantenimento

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n. 2 Aprile-Maggio 2016


dello stato di salute della persona. Paragonava l’intestino al sistema radicolare della pianta-uomo: se le radici sono sane e pescano in un terreno fertile, anche l’intero albero sarà sano e forte; se le radici pescano in un terreno tossico, tutto l’albero si avvelenerà. Questi concetti, vecchi di millenni, furono da lui sviluppati in maniera originale, sia dal punto di vista della diagnosi (riconoscimento dei segni clinici del cattivo funzionamento del corpo ben prima che compaiano i disturbi classici della malattia), sia dal punto di vista della terapia: che prese il nome di cura Mayr. Scrisse vari libri, tra cui “Fondamenti per la diagnostica delle malattie digestive” e i grandi successi terapeutici gli fecero ottenere un notevole grado di popolarità che lo indussero a fondare dapprima una scuola di medicina e poi una associazione di medici che studiano ed applicano i suoi principi: la Società Internazionale dei Medici Mayr. Attualmente essa conta più di 500 medici, operanti soprattutto nell’area tedesca, ma anche in Spagna, Sud-America, ed Italia. Per avere il titolo di MedicoMayr bisogna frequentare e superare specifici corsi di formazione e di aggiornamento. La cura F.X. Mayr, che consiste in un metodo di depurazione e rigenerazione per ottenere in modo naturale una rinnovata funzionalità di tutto l’organismo, con effetti benefici sull’apparato digerente, cardiocircolatorio, osteoarticolare, sul metabolismo dei grassi, degli zuccheri e delle proteine, sul sistema immunitario e quello neuro-vegetativo, si basa

La diagnostica secondo Mayr distingue in pance prevalentemente da gas, da feci o forme miste

su quattro concetti fondamentali: - pulizia innanzitutto dell’intestino e poi di tutti i tessuti del corpo; - riposo per l’intestino (mediante varie possibilità di dieta) e per tutto il corpo-mente, in modo che l’organismo possa dedicarsi completamente alla depurazione e alla rigenerazione dei tessuti; - insegnamento di un nuovo stile di vita, più sano, a cominciare dal modo di alimentarsi: sedersi a tavola tranquilli, masticare ed insalivare bene, riscoprire il senso di sazietà; - assunzione di integratori in base alle esigenze individuali: fibre, minerali, vitamine, oligoelementi. Una cura Mayr è adatta a tutti coloro che hanno percepito un calo delle proprie forze e della gioia di vivere. Molte sindromi dolorose ne trovano beneficio come mal di testa, emicrania, dolori al collo, dolori lungo tutta la schiena, ai lombi, alle singole articolazioni, ma anche i quadri reumatici, le alterazioni della circolazione, come ipertensione, angina pectoris, claudicatio intermittens. E’ inoltre indicata nella prevenzione dell’infarto miocardico ed ictus cerebrale, patologie metaboliche come sovrapprapeso, diabete tipo II, gotta, calcolosi biliare e renale, infezioni ricorrenti, stati di irritabilità, calo di memoria e/o concentrazione, dismenorrea (dolori mestruali) e infertilità. Una cura dura generalmente circa 2 settimane, precedute e seguite da un periodo di 1-2 settimane di adattamento. “Una vacanza dedicata alla propria salute è il modo più proficuo di investire il proprio tempo e il proprio denaro per prevenire malattie e mantenersi sani ed in forma. Nella tranquillità della vacanza, l’uomo riprende coscienza del valore e delle esigenze del proprio corpo e della propria mente imparando a conoscersi grazie agli svariati check up diagnostici che permettono di avere risultati altamente precisi ed immediati sul proprio stato di salute” afferma il Dott. Mazzola. “Durante la vacanza avrete la possibilità di depurare il corpo ed ottenere uno stato di salute globale duraturo nel tempo tramite un’alimentazione appropriata e trattamenti specifici come fango e balneoterapia, idrocolonterapia e varie tecniche di massaggio, congiuntamente ad un’attività fisica mirata e regolare. La prevenzione, come tutte le cose, parte dalla testa quindi anche l’acquisizione di nuovi atteggiamenti mentali è fondamentale per una rigenerazione dello spirito, in modo da affrontare i problemi della vita quotidiana con una nuova prospettiva, più positiva e fiduciosa e mantenere così lo stato di salute raggiunto durante quello che doveva risultare solo un viaggio di piacere”.

Una cura dura circa 2 settimane precedute e seguite da 1-2 settimane di adattamento

n. 2 Aprile-Maggio 2016

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gli speciali di mcg

fish&chef 2016 INGREDIENTI come ARTE DA vedere e DEGUSTARE

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al 21 al 27 aprile 2016, alle cene stellate di Fish & Chef si accompagnerà un evento by day che unirà gusto, arte e musica, nel magico scenario del lungolago di Garda. Possono le materie prime della cucina divenire opere da ammirare? La risposta è sì, grazie a Fish & Chef. La prossima edizione della kermesse, in programma dal 21 al 27 aprile 2016 sul Garda, si arricchirà infatti di un vero e proprio evento nell’evento. Si tratta di STREET FOOD STREET ART STREET MUSIC: un appuntamento en plein air, sul lungolago della Garda (VR), che assocerà il piacere del palato, all’arte visiva e musicale, in una fusione di contesti e tecniche creative. Tutti i giorni, dal 21 al 27 aprile 2016, l’affascinante riviera della località veronese si accenderà coi colori e con la musica degli street artist e delle street band, per accompagnare le degustazioni d’eccellenza dei migliori chef del Benaco: un’occasione per conoscere da vicino i segreti dei cuochi impegnati nei cooking show e assaporare le loro specialità. Grazie alla collaborazione tra Fish & Chef e (E)VENTO tra i Salici, l’associazione che organizza manifestazioni culturali per dare voce alla creatività giovanile, questa kermesse trasformerà gli ingredienti della cucina in materia da plasmare. Gli elementi che solitamente arricchiscono piatti e portate diverranno vere e proprie opere grazie al genio degli artisti che animeranno questa settimana di primavera. Ad ospitare gli spettacoli del gusto en plein air sarà lo spazio STOBAG I.S.L.A, con la cucina trasportabile Electrolux. Nella incantevole cornice che si affaccia sul Garda, dunque, ogni giorno andrà in scena un’edizione diurna di Fish & Chef con sette appuntamenti di cooking show e degustazioni da non perdere.

Degustazioni d’eccellenza dei migliori chef del Benaco: un’occasione per conoscere da vicino i segreti dei cuochi impegnati nei cooking show e assaporare le loro specialità

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di M.T. San Juan

kermesse gastronomica dove protagonista è l’estro dei cuochi Ad alzare il sipario sull’evento, il 21 aprile, sarà lo chef Luca Marchini all’Hotel Bellevue San Lorenzo di Malcesine (VR). Il 22 aprile al Grand Hotel Fasano a Gardone Riviera (BS) scenderà in campo Peter Brunel. Il 24 aprile all’hotel Aqualux di Bardolino toccherà ad Andrea Berton. il 25 aprile al ristorante Villa Fiordaliso di Gardone Riviera (BS) la cucina di Andrea Aprea. il 26 aprile, all’Hotel Regina Adelaide di Garda (VR) la cucina degli ospiti internazionali Valentino Palmisano e Kido Toshimizu. A La Casa degli Spiriti di Costermano, il 27 aprile, si terrà il gran finale a più mani: anche la conclusione dell’edizione 2016 è affidata al Dream Team Lake Garda composto dai top chef del Garda.

Dalle ore 11.00 alle 12.00, uno chef gardesano presenterà una sua ricetta con speciali finger food dedicati ai prodotti del territorio. Tutti i pomeriggi, invece, si terranno incontri-degustazione in un viaggio sensoriale alla scoperta del pesce di lago, dell’enologia e delle altre specialità del Garda. Tutto questo non accadrà in un luogo qualsiasi. Nonostante la sua modesta estensione, anche Garda è un comune ricco di attrattive ambientali, storiche e turistiche da scoprire. Allo Street food, street art e street music by day si aggiungeranno, come da tradizione, le sei cene gourmet itineranti in alcune delle più belle località del Garda. Tra i protagonisti delle serate vi saranno alcuni dei più importanti chef internazionali come Luca Marchini (1 stella Michelin) dell’Erba del Re di Modena, Peter Brunel (1 stella Michelin) del ristorante Borgo San Jacopo di Firenze, Andrea Berton (1 stella Michelin) del ristorante Berton di Milano, Andrea Aprea (1 stella Michelin) del ristorante Vun di Milano, Valentino Palmisano e Kido Toshimizu del Ritz-Carlton di Kyoto, in Giappone. La conclusione dell’edizione 2016 sarà invece affidata al Dream Team Lake Garda composto dai top chef del Garda che giocheranno in casa per interpretare i prodotti del loro territorio. Info sul sito www.fishandchef.it. Costi dei cooking show sul Garda: ingresso gratuito

sei cene gourmet itineranti in alcune delle più belle località del lago di garda. protagonisti alcuni dei più importanti chef internazionali Costi delle cene: 70 euro. Le prenotazioni per le cene e i pernottamenti devono essere effettuate direttamente negli alberghi. Da seguire anche sui social network: #FishAndChef - @FishAndChef

Il Dream Team Lake Garda

n. 2 Aprile-Maggio 2016


sPECIALE Olio extravergine di oliva DOP Garda Bresciano

è primavera tempo di potatura dell’olivo

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l Frantoio Manestrini effettua la potatura delle piante di olivo ogni anno con la massima cura prima della ripresa vegetativa per permettere all’albero di produrre olive sane e con un alto contenuto di olio. La potatura deve essere eseguita tutti gli anni in primavera per “pulire” la pianta dai rami infruttiferi che succhierebbero la linfa a discapito dei rami fruttiferi sui quali nasceranno le olive. Più forti saranno questi rami, maggiore sarà la quantità di olive prodotte. Qualsiasi sistema di allevamento e potatura dell’olivo dovrebbe consentire all’olivo la massima espressione del potenziale produttivo, attenuando l’alternanza produttiva e limitando al minimo i costi dell’operazione. Presupposto necessario allo scopo è il rispetto del naturale comportamento vegetativo e produttivo della specie. Il Frantoio Manestrini adotta la forma di allevamento a “vaso policonico” perché mantiene un buon equilibrio vegeto-riproduttivo proporzionando la quantità di rami da asportare e favorendo una buona illuminazione ed aerazione di tutta la chioma. Una buona illuminazione favorisce la fotosintesi e la produzione di carboidrati che saranno poi utilizzati per la crescita di frutti e germogli, l’induzione e la differenziazione delle gemme a fiore e l’inolizione nei frutti. Per una buona potatura bisogna seguire alcune regole e rispettare la forma naturale della pianta: la cima è necessaria per portare la linfa vitale verso l’alto attraversando la pianta; esercita un controllo sulla formazione e inclinazione delle ramificazioni laterali. Le cime devono essere leggere ma non spoglie per avere un giusto equilibro legno/foglia; dovranno essere sostituite periodicamente in modo da mantenere l’altezza della chioma entro i limiti prefissati. Le branche secondarie Man mano che si procede verso il basso è necessario interviene sulle branche secondarie favorendo il passaggio di luce e aria, tagliando quelle indebolite o danneggiate ed accorciando quelle che si sono allungate eccessivamente. Nelle branche fruttifere si eliminano dapprima le zone esaurite riconoscibili perché defogliate e con ridotta crescita dei germogli per poi diradare sulle altre zone. È necessario elimi-

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In primavera gli uliveti escono dal periodo di stasi invernale e bisogna prepararsi alla nuova campagna produttiva delle olive

nare i polloni (rami che si sviluppano ai piedi dell’albero) ed i succhioni vigorosi (germogli non produttivi che nascono dai rami) che non producono oliva ma succhiano la linfa Se polloni e succhioni sono presenti in numero elevato significa che le potature sono state troppo intense o hanno causato danni evidenti sul tronco o sulla chioma possono esserne la causa. Anche concimazioni azotate e/o irrigazioni eccessive possono contribuire a un loro sviluppo incontrollato. Dopo la potatura la pianta deve essere disinfettata per evitare contaminazioni di batteri e funghi e deve essere concimata per avere la forza ed il nutrimento necessari alla produzione di nuovi rami e conseguentemente delle olive. Le cure che il Frantoio Manestrini presta all’oliveto sono quelle tipiche e tradizionali del lago di Garda, per questo l’azienda è abilitata alla produzione dell’olio D.O.P. Garda Bresciano.Grazie alla particolare cura nella gestione dell’oliveto e nella trasformazione dell’olio anche quest’anno l’olio Manestrini è stato selezionato per la finale del Concorso Nazionale per la Qualità “Ercole Oliario” di Spoleto. Il Frantoio Manestrini ha ottenuto questo riconoscimento ogni anno a partire dal 1998, da ben 18 anni, a garanzia della qualità costante. Presso il Frantoio Manestrini è possibile trovare, oltre all’olio, anche una vasta gamma di prodotti tipici gardesani: vini, grappe, olive e verdure sott’olio, sughi e pasta. Tutti prodotti all’insegna della qualità e tipicità.

Presso il Frantoio Manestrini è possibile trovare, oltre all’olio, anche una vasta gamma di prodotti tipici gardesani: vini, grappe, olive e verdure sott’olio, oli aromatizzati, sughi e pasta. Da pochi anni, dopo un’accurata selezione, il Frantoio Manestrini propone una linea cosmetica naturale all’olio extra vergine di oliva che si può trovare nello show room aziendale. Accoglienza e attenzione, sono le doti che caratterizzano quest’azienda, anche per una semplice degustazione d’olio extra vergine di oliva Garda Dop. (M.T. San Juan) Il Frantoio Manestrini si trova a Soiano del Lago (BS) via Avanzi 7, GPS N 45.52616°, E 10.50980° – Tel +39 0365 502231 Aperto dal lunedì al sabato nei seguenti orari: 9,00-12.30 e 15,00-19,00. www.manestrini.it (anche su facebook) Su Twitter e Instagram “Oliomanestrini”

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LA CAMERA DI SOphIA

Amore infantile e amore maturo

Tutti vogliono essere amati. E’ un punto di partenza sbagliato. E inizia così perché il bambino, il piccolo bambino, non può amare, non può dire nulla, fare nulla, dare nulla, può solo prendere. L’esperienza dell’amore di un piccolo bambino è il prendere. Il problema sorge perché ognuno è stato un bambino e ognuno ha lo stesso forte desiderio di ricevere amore. Nessuno è nato in modo diverso. Quindi tutti chiedono: “Dammi amore”, e non c’è nessuno che dà, perché anche l’altra persona è stata cresciuta nello stesso modo. (Osho)

Perché le nostre relazioni non vanno mai come vorremmo? Perché incappiamo sempre nell’uomo/donna sbagliato/a? perché i nostri rapporti finiscono sempre per gli stessi motivi? Perché non riusciamo a costruire relazioni appaganti e durature? Il fatto è che in ciò che ci troviamo a vivere – relazioni sbagliate, matrimoni conflittuali, rapporti problematici – quello che è sbagliato sono le domande che ci poniamo. In verità sono veramente pochi i problemi legati all’altra persona o alla relazione in sé, il vero problema è che dobbiamo aver chiaro di chi sono gli occhi che stanno guardando all’interno della relazione stessa. Quando guardiamo intorno a noi con gli occhi del bambino interiore ferito che vive dentro di noi, i problemi sono inevitabili. Se entriamo in relazione con qualcuno senza aver capito granchè della ferita che “lavora” dentro di noi (e che abbiamo tutti, tengo a ribadire), a fare la parte del leone saranno solo

di marzia sandri la nostra paura, la sfiducia, la vergogna o l’abbandono che ancora affliggono quella parte di noi. La vergogna richiede approvazione e riconoscimento, l’abbandono vuole rassicurazioni sull’eterna presenza e devozione, la sfiducia pretende che l’altro non tradisca mai la nostra fiducia. La domanda fondamentale che dobbiamo porci è: “Chi si sta relazionando?”. Lasciamo che a relazionarci sia il nostro bambino interiore perennemente alla ricerca di sollievo alle sue ferite mai guarite oppure ci mettiamo in relazione a partire da quello spazio interiore in cui siamo capaci di “essere con” le inevitabili delusioni e l’incomunicabilità che emergono, senza perderci in accuse, conflitti o elaborazioni mentali? Se ci muoviamo da quella porzione interiore di noi stessi in cui domina il panico, in cui sbattiamo compulsivamente contro le pareti della ristretta visione creata dai nostri bisogni e desideri o siamo capaci di includere la relazione in una prospettiva più ampia che implica sensibilità e attenzione verso l’altro? Non ci sono accordi, tecniche, impegni o tentativi di essere diversi che tengano nel far funzionare una relazione. La sola cosa che può farlo è portare consapevolezza al nostro bambino interiore. Ma per riuscirci dobbiamo affrontare un percorso di crescita che ci accompagni nella maturazione e nella crescita di questa parte di noi ancora immatura e sofferente.

la volontà svolge un ruolo importante nella crEazione del nostro futuro

quando volere è potere Capita spesso che ci lamentiamo perché la nostra vita non è come vorremmo, perché i nostri sogni non si realizzano, perché le cose non vanno secondo i nostri desideri. Altrettanto spesso, però, ci dimentichiamo che la nostra volontà svolge un ruolo molto importante nella creazione del nostro futuro e trascuriamo di applicarla e di orientarla in maniera costruttiva in direzione dei nostri scopi. In realtà, la volontà – così come il pensiero razionale – sono fondamentali nella creazione del nostro futuro. Essere capaci di esercitare consciamente la nostra energia psichica costituisce una delle principali facoltà del nostro sé interiore, quello che in sanscrito viene chiamato atman e che costituisce la nostra essenza più pura e profonda. Ma, così come accade per i muscoli del nostro corpo fisico, anche la volontà, per svilupparsi adeguatamente, va allenata e fortificata e per far questo dobbiamo innanzitutto accrescere ed ampliare la nostra consapevolezza, definire con accuratezza quali sono i nostri scopi, visualizzarli nella mente e chiarire con noi stessi cosa veramente vogliamo ottenere. Solo in questo modo potremo scegliere il nostro obiettivo e perseguirlo con la necessaria determinazione. Altro fattore molto importante è anche cominciare a modificare il nostro punto di vista, il nostro modo di vedere noi stessi e di considerare gli accadimenti della nostra vita. Fino a quando, infatti, attribuiremo agli altri la responsabilità delle circostanze in cui troviamo e continueremo a svolgere un ruolo passivo nei confronti della vita considerandola effetto del fato o di qualche insondabile sorte, non potremo mai agire concretamente sul divenire. Vedere la vita come conseguenza della

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Marzia Sandri è - Counselor relazionale, diplomata presso il CSB (Centro Studi Bhaktivedanta - Accademia delle Scienze Tradizionali dell’India) - Iscritta all’ACP (Associazione Counselor Professionisti) - Membro del direttivo del CISMO (Centro Italiano Studi Medicine Orientali) Si è recentemente specializzata in Counseling transpersonale. Tiene conferenze, cicli di incontri e serate di divulgazione sulla meditazione e sulla crescita personale ed è disponibile per incontri privati a Mantova e provincia e nella zona del Basso Garda veronese. Per chi fosse interessato agli argomenti trattati: cell. 333.1373214; marziasandri@virgilio.it

propria volontà è il primo passo per realizzare i nostri progetti e creare il futuro che davvero desideriamo. (Il team è a disposizione per approfondimenti con seminari e conferenze)

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Fashion

WEEK

Mare da amare

Tantissime le proposte previste per il beachwear 2016, che vedono protagonisti non più solo i costumi ma anche l’abbigliamento fuori dall’acqua

Per non farsi trovare impreparate sul versante beachwear è giunto il momento di svelare quali saranno le tendenze e le novità che ci accompagneranno nella prossima stagione estiva. Sono stati individuati quattro temi principali, molto diversi tra loro, che hanno tutte come denominatore comune la celebrazione dell’ottimismo e dell’energia pura, lontana da schemi e convenzioni. Jungle fever racchiude uno stile ispirato alle ambientazioni della giungla centroafricana, dove vengono mescolati tessuti di diversa derivazione con fantasie tribali, creando un miscuglio eclettico che esprime al meglio l’energia del continente nero. Memphis Sport celebra il mondo sportivo in una chiave giocosa e divertente, caratterizzata da tessuti in neoprene dalle forme semplici, perfetti per le performance sportive. Rave Couture rappresenta una celebrazione della pop art attraverso illusioni ottiche e motivi geometrici per lo più in bianco e nero che donano sofisticatezza a linee semplici. Brutal Glam si inserisce in un mood futuristico, dominato da colori scuri e intensi e da tessuti come cuoio e lattice arricchiti da borchie e cerniere.

Go big

di vittoria bisutti

Sì al copricostume Al di là delle immense proposte per la scelta del costume da bagno, mai come quest’anno è stata massificata la proposta dell’ abbigliamento “fuor d’acqua” che risulta essere molto apprezzato non soltanto da utilizzare come copricostume, ma anche come capo da sfoggiare in diverse occasioni come party in spiaggia o a bordo piscina. Tra le tendenze mare di cui non si potrà fare a meno troviamo i maxi dress che, direttamente dagli anni ’70, sono rivisitati in chiave differente a seconda delle esigenze. Che siano abiti monospalla, a stile impero, o scollati sulla schiena non ha importanza, l’effetto sarà sicuramente all’ultima moda. Un altro capo che ha avuto un grandissimo ritorno di fiamma è il kaftano, di origine mediorientale, che viene proposto in tantissime colorazioni vivaci.

or go home! La tendenza per la primavera-estate 2016 vede protagonisti occhiali da sole molto grandi e appariscenti, adatti a chi non vuole certo passare inosservato. Alle donne affezionate al glamour retrò, Dolce & Gabbana dedica una linea di montature oversize caratterizzate da tonalità prevalentemente scure all’esterno ma con motivi animalier all’interno. Anche gli occhiali proposti da Dior meritano un’attenzione particolare, attraverso una palette di colori brillanti e forme futuristiche sono perfetti per coloro che non hanno paura di osare con accessori insoliti e dalla forte personalità.

federico Sangalli Innovazione e tradizione si fondono grazie ad un led che accende le borse, illuminandole di luce propria

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Tradizione che si fonde con innovazione e tecnologia: questo è l’espressione del nuovo progetto made in Italy, o meglio, made in Milan, proposto dall’atelier Federico Sangalli. Le tecniche dell’alta sartoria, realizzate dal 1954 ad oggi con le tradizionali macchine a pedali, lavorano un tessuto di seta percorso da fibra ottica smerigliata che, collegata ad un led tramite una piccola batteria nascosta, dotata di un uscita usb per poter essere ricaricata, si accende illuminando abiti e accessori di luce propria, con un effetto davvero innovativo: più intenso al buio e più delicato man mano che l’ambiente intorno si fa più chiaro. La collezione è composta da 10 modelli di borse di diversi colori che vengono illuminati con luci diverse a seconda delle tonalità delle borse (luce bianca per la maggior parte dei modelli, luce blu per quelli con tessuto bianco, e luce arancione per quelli con tessuto arancione).

Occhiali da sole molto grandi e appariscenti sono i protagonisti della primavera-estate 2016

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Fashion

WEEK

la natura selvaggia

Una riscoperta per i pantaloni, in tutte le loro versioni da quella classica, a chinos e bermuda

nei panta più cool

Cosa c’è di nuovo per la primavera-estate? Se alcune certezze rimangono, come quelle per capi di alta sartorialità con forte attenzione ai dettagli, ai tessuti pregiati e alla forma, ecco anche Le influenze saranno molte e i calzoni, lunghi o corti che siano, saranno caratterizzati da piccole stampe, con rimandi alle trame della cravatta per i generi più tradizionali o a quelli più stravaganti che ispira la natura selvaggia, quella della savana in particolare, con i suoi animali e le sue piante. E se la fantasia non basta, intesa come effetto della stampa in quanto a creatività ce n’è davvero molta, ci sarà anche tanto colore a dare un tocco ancora più estroverso ai look estivi.

Libertà a colori

Una stagione che è l’emblema della libertà con capi leggeri, outfit meno costruiti, originalità e scelte cromatiche anche più azzardate. Come quella che ispira lo stile safari, morbido ed esotico, con sahariane, cappelli e camicie soprattutto chiare che tra fiori e pizzi, rappresenteranno la trasgressione e la massima rilassatezza in fatto di stile. E poi il verde in tutte le sue sfumature. Sarà infatti questo il colore dominante di ogni capo di abbigliamento. Oltre ad abbinarsi bene con tutto, la sua sintonia la trova maggiormente con i toni pastello, tipici dell’estate, ma anche con le le diverse tonalità di blu, altra tinta che nelle sue svariate declinazioni dei toni, sarà molto di tendenza.

di antonio scolari

Di giorno o di sera

anche la felpa è stile Un must-have, la felpa, che completa e valorizza l’outfit permettendo di vivere ogni giorno e ogni serata con stile. In primavera ma anche nelle notti estive più fresche, le felpe di Colmar Originals, possono rappresentare un tocco di personalità. Le più sportive con logo sul petto tono su tono o con stampa trasparente in morbido cotone, interpretano i diversi stili da quello multistrato a quello casual o urban. E il design intramontabile del classico girocollo diventa audace grazie alle stampe biker.

Comodi e fashion

Tanti i modelli e tante le varianti delle scarpe da uomo per la primavera/ estate. Che devono essere comode e pratiche, ma soprattutto insolite e fashion. Come le slippers e le espadrillas, easy e divertenti, che sono diventate le protagoniste assolute, ricercate nei dettagli e nei tessuti. Le più belle quelle di Valentino con gli ananas. Ma anche quelle a righe con le api di Gucci. Le sneakers invece, rivisitate dagli stilisti e sempre più semplici e basse nei colori brillanti e accesi, si indossano anche con abiti elegantissimi per serate formali e chic o per un look da ufficio meno etichettato. E poi i sandali in cuoio e pelle per essere eleganti e freschi.

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Il verde in tutte le sue sfumature. Sarà infatti questo il colore dominante di ogni capo di abbigliamento

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L’INCONTRO

makeup obsession l’imprenditoria mantovana riparte dalle donne

T

ra le altre aziende che nascono sul territorio mantovano vogliamo segnalare il nuovo sito di e-commerce www.makeup-obsession. com fortemente voluto e fondato da Anna Masioli, laurea in lingue straniere ed ex manager, nel settore import/export, per varie aziende del mantovano e veronese. Anna, durante i suoi viaggi all’estero, ha sempre avuto una grande propensione per scovare prodotti e produttori ancora poco conosciuti in Italia. Propensione che, unita ad una grande passione per il mondo dei cosmetici e del trucco, ha portato all’ideazione ed alla fondazione dell’azienda. L’e-commerce Makeup Obsession ha preso il via on-line nel settembre 2015 e presenta nel proprio catalogo prodotti di makeup, cosmesi e bijoux con un rapporto qualità/prezzo eccellente. I marchi sono conosciutissimi e molto apprezzati in diversi paesi d’Europa e del mondo per la loro ottima qualità e grande attenzione ai trends del momento, con colori sempre moderni e seduttivi. Gli ingredienti utilizzati sono qualitativamente sicuri ed efficaci e seguono tutti gli standards di sicurezza europei ed internazionali. L’attento lavoro di selezione degli articoli presenti nel catalogo del sito proviene dall’esigenza di trovare il perfetto connubio tra qualità e convenienza. La convinzione di Makeup Obsession è che non sia indispensabile, soprattutto in questo momento storico, spendere cifre esorbitanti per avere prodotti di alta qualità, paragonabili e, spesso, anche superiori ai prodotti più costosi. Ogni donna può concedersi così piccoli lussi a prezzi

“Il mio staff è composto da professionisti oltre che cari amici ed amiche, queste ultime tutte con la mia stessa passione per bellezza e make up”

di m.t. sAN JUAN

i COLORI MI HANNO SEMPRE DATO TANTA ENERGIA E REGALATO GRANDI EMOZIONI! “Il nome del nuovo e-shop la dice lunga! Il make up è sempre stata, oltre alla musica, la mia passione e la mia piacevolissima ossessione. Sono una cantante e un’artista e spesso ho trascorso ore, prima di ogni esibizione, davanti allo specchio sperimentando con colori, glitters, matite, rossetti, ciglia finte, smalti e tutto ciò che potesse farmi apparire più bella e perché no più felice! I colori mi hanno sempre dato tanta energia e regalato grandi emozioni! I colori della natura, del mare, dei tramonti infuocati li ho trasposti sul mio viso per catturare un po’ della loro magia. I colori mi portano indietro nel tempo al rosso delle unghie della mia mamma quando era giovane, alle ore trascorse ascoltando musica tra thè e chiacchiere con le mie sorelle a dipingerci le unghie. Insomma il make up è sempre stato il mio antidepressivo naturale!”

Anna Masioli accattivanti senza dover per questo sacrificare il proprio budget! Il colore che meglio rappresenta il concetto e la filosofia di Makeup Obsession è il fuchsia che si vede nel bacio del logo dell’azienda. Un colore acceso, fresco e vibrante che regala buonumore e il senso della festa! Su www.makeup-obsession.com si trova un’ampia gamma di prodotti per il make up, struccanti, prodotti per la cura della pelle, accessori, profumi e una frizzante selezione di gioielli e bijoux che rispecchiano una donna che, a qualsiasi età, sa essere fiera, coraggiosa e indomabile, senza rinunciare mai alla propria femminilità! Il sito è stato studiato e strutturato per essere il più possibile semplice e chiaro, comprensibile ed accessibile a tutti, anche ai meno esperti di acquisti on-line! L’attenzione ai dettagli e la facile consultabilità del sito rende l’acquisto su www.makeup-obsession. com un’esperienza divertente, facile e sicura.

OGNI DONNA PUÒ CONCEDERSI PICCOLI LUSSI A PREZZI ACCATTIVANTI SENZA DOVER PER QUESTO SACRIFICARE IL PROPRIO BUDGET!

Makeup Obsession via 4 Novembre 13, 46030 Bigarello (Mn) Italy www.makeup-obsession.com info@makeup-obsession.com https://www.facebook.com/MakeupObsession. ecommerce/

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SCELTI DA NOI

a cura di mARCO MORELLI

Das Central di Soelden

CHARME ALL’OMBRA DEL COLOSSEO

sulle orme di James Bond

boutique hotel capo d’africa In aprile, dopo lunghi restauri, il Colosseo torna a risplendere in tutta la sua magnificenza e per godersi l’evento ‘in prima fila’ si prenota all’hotel Capo d’Africa, uno dei migliori indirizzi della capitale. Pochi metri, infatti, separano l’albergo dal monumento italiano più visitato al mondo, nonché simbolo della città eterna. E una magnifica vista sull’anfiteatro si gode da una delle terrazze del roof garden dove si fa colazione e ci si rilassa con un drink durante il giorno mentre la sera, quando si accendono le stelle, si cena a lume di candela nel Bistrot L’Attico. Il ristorante, aperto dalle 19 alle 23 dal lunedì al sabato, propone un menu stagionale che cambia ogni tre mesi e rivisita in chiave moderna la tradizione romana e italiana. Per assicurarsi un tavolo con vista Colosseo, si raccomanda la prenotazione. Capo d’Africa è un raffinato Boutique Hotel con 65 camere arredate elegantemente nei toni caldi dell’ocra, sabbia e zafferano. Nella Hall, accanto alla reception, si trovano il Centrum Bar e un intimo salotto dove ogni venerdì sera si può ascoltare musica dal vivo jazz&blues con il Maestro Rosario Fugà. L’albergo offre anche tre sale conferenze, capaci di accogliere fino a 60 persone, e una palestra. Info: www.hotelcapodafrica.com/it/ (Rita Bertazzoni)

ISAHOLIDAYS vacanza eco-chic Una riapertura in grande stile. Giovedì 12 maggio 2016 i villaggi Isaholidays danno il via alla stagione estiva. Nuovi chalet ecofriendly, lodge tent, escursioni nella natura, ristoranti e locali dalla filosofia km zero e tante offerte impedibili per salutare il primo sole dell’estate in villaggi sempre impeccabili, che hanno ottenuto anche per il 2016 le 5 stelle BEST CAMPING ADAC – ANWB, prestigioso riconoscimento che l’Automobil Club Tedesco assegna ogni anno a un ristretto numero di campeggi e che ha visto i Villaggi del gruppo padovano primeggiare nella classifica europea. Info: Isaholidays, tel. 041 5535811, www.isaholidays.com.

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IL SUGGERIMENTO

Il Das Central – Alpine Luxury Life ***** propone nel periodo dal 21 al 24 aprile 2016 la 15° edizione dell’evento eno-gastronomico Vino in Quota “Wein am Berg“. Per il suo compleanno la kermesse di altissimo livello coinvolgerà chef e produttori di vini provenienti da 15 nazioni. I partecipanti assisteranno ad appuntamenti singolari, come la serata austriaca oppure il Big Bottle Party, ma anche degustazioni e momenti particolari lungo le piste da sci del comprensorio, aperto fino all’ inizio di maggio grazie alle altitudini dei ghiacciai di Rettenbach e Tiefenbach. Vino in quota è diventato uno degli appuntamenti eno-gastronomici più esclusivi delle Alpi. La combinazione tra piaceri del palato e natura alpina, attira annualmente molti ospiti a Soelden. Il benvenuto inizia con la serata austriaca con lo chef pluripremiato del Das Central Gottfried Prantl, che, insieme a Richard Rauch, Hans Peter Fink e ai produttori di vini austriaci, vizieranno tutti i presenti con il meglio dall’Austria. Info: www.weinamberg.at www.centralsoelden.com

di ANNA MARIA CATANO

A Tremezzo è ancora tempo di Grand Hotel

E’ la bella epoque. Un’epoca in cui Greta Garbo, la Divina, trovava rilassante recarsi al Grand Hotel di Tremezzo sul lago di Como. Un tempo in cui era ancora in voga il Grand Tour. Quel lungo viaggio cui molti nobili europei dedicavano un anno almeno della loro vita alla ricerca e al godimento del “bello”. Recandosi in Italia, il Bel Paese, per scoprire ed ammirare le tante bellezze culturali, naturali ed artistiche. Così nel 1910, in uno degli angoli più belli del Lario, quel vasto specchio d’acqua attorno al quale i monti s’elevano al cielo, s’inaugura un cinque stelle lusso, ancora oggi icona d’ospitalità di lusso. Un albergo che si presenta agli ospiti nel pieno del suo splendore. “Abbiamo appena finito di trasformare lo storico edificio Villa Emilia del 18esimo secolo in una nuova area spa”, racconta Valentina De Santis, proprietaria. “Un progetto multi-milionario, che ha portato all’ampliamento della T Spa: oltre 1000 metri qua-

drati di spazio benessere. La grande novità è l’hamman e un nail bar su tre livelli, oltre alla nuova piscina e alla palestra di 3 piani”. Completamente rinnovate anche le Rooftop Suite all’ultimo piano, progettate dallo studio di architettura Venelli Kramer. Le suite dispongono di una terrazza privata, jacuzzi all’aperto, servizio di maggiordomo ed una vista panoramica sul lago. Il Grand Hotel offre complessivamente ben tre piscine: la “wow” (water on the water) – uno spazio acquatico proprio di fronte alla spiaggia privata, in mezzo al lago; la piscina dei fiori, letteralmente circondata dal giardino e da un bellissimo parco secolare, e l’infinity pool, la vasca panoramica della T Spa. Primavera ed autunno sono forse le stagioni più belle per vivere l’incanto di un weekend d’antan. Aprile e maggio offrono il meglio delle fioritura di azalee e rododendri (anche quella della confinante Villa Carlotta). Mentre la cucina raffinata del ristorante del Gran Hotel, La Terrazza, offre un menù firmato Gualtiero Marchesi. Info e prenotazioni: Grand Hotel Tremezzo Tel +39 0344 42491 reservations@grandhoteltremezzo.com www.grandhoteltremezzo.com

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SPA &

BENESSERE

interalpen HOTEL TYROL maggio dedicato a tutte le mamme Tropea, hotel di charme

VILLA PAOLA TUFFO NELL’EDEN Nugoli di agapanthus turchini inondano le aiuole di aromi delicati. Cascate di buganvillea scarlatta adornano le terrazze sul mare e accompagnano le scalinate in pietra. C’è solo il dolce zampillìo delle fontane a interrompere il mistico silenzio che da quattrocento anni avvolge le mura di Villa Paola. L’Hotel nasce infatti dalla ristrutturazione di un antico convento del 1543, condotto dai frati Minimi e dedicato a San Francesco da Paola. L’attenta ristrutturazione ha saputo riportare allo splendore l’antico patio attorno al quale si articolano gli spazi dell’hotel. Rinato anche il giardino, scrigno di una nutrita varietà di piante: glicine, buganvillea, gelsomino, palme, aranci e un pino marittimo secolare che ne domina la terrazza. Le 11 camere di Villa Paola sono state ricavate sul fronte meridionale dell’edificio, tutte affacciano sul giardino e sul susseguirsi di terrazze che accompagnano la vista al mare. La hall accoglie in un ambiente lineare di grande eleganza, intervallato da una serie di isole costituite da divani e poltroncine. 11 scalini in legno scendono verso la sala colazioni che, a sua volta, si apre sull’ampia terrazza esterna. Qualche scalino in pietra e si giunge alla spettacolare piscina a picco sulla Costa degli Dei. www.villapaolatropea.it

la primavera alle terme di merano Festival all’insegna del connubio tra Arte e Natura (fino al 5 giugno 2016), è l’occasione ideale per trascorrere delle piacevoli giornate in famiglia all’aria aperta. L’Hotel Terme Merano ha creato ad hoc una proposta speciale che permette a grandi e piccini di vivere appieno, col favore del primo sole primaverile, la stagione della fioritura dei meli in Alto Adige. Occasione da non perdere: infatti un bambino pernotta gratuitamente nella camera con i genitori. Con la sua posizione centralissima, l’Hotel Terme Merano è per le famiglie il perfetto punto di partenza sia per tranquille passeggiate lungo le vie della città che per escursioni nel verde, alla scoperta di sentieri e giardini dalle atmosfere incantate. Infine, il momento del relax è al centro benessere dell’Hotel Terme Merano. La 5 Elements Spa, oltre a saune, bagno turco e palestra, è fornita anche di piscina interna ed esterna che si affaccia sul giardino dell’Hotel, area verde della Piazza Terme.

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E’ sicuramente l’hotel piu prestigioso del Tirolo l’Interalpen nei pressi di Seefeld. Ha festeggiato 30 anni lo scorso anno e ancora oggi è una delle eccellenze dell’hotellerie austriaca oltre ad essere affiliato alla catena The Leading Hotels of the World. I suoi spazi, che si rinnovano sempre, sono ampi - la camera standard è di 45 mq - ma anche tutte le altre aree., dalla SPA di 5800 mq, ai ristoranti al bar in stile viennese, sono unici e introvabili altrove. Ed è proprio lo spazio uno dei lussi di questo hotel, la cui posizione è anche qualcosa di speciale, adagiato sul cocuzzolo di una montagna, un luogo di pace e relax circondato da natura e vette. I servizi sono quelli di un 5 stelle lusso, con un ristorante premiato dalle guide internazionali per la sua cucina gourmet e con tutta una serie di attenzioni per gli ospiti. Un luogo dove interni e natura dialogano costantemente, dalle ampie finestre della camere da letto, ai dintorni ideali per camminate e boccate di aria pura. E poi la cittadina di Seefeld è a due passi con la sua mondanità e le sue attrattive, come il campo da golf, di cui l’hotel è partner con servizio esclusivo di transfer. L’area wellness ha una delle piscine coperte più lunghe - 50 metri - dell’arco alpino, ma anche una vasca esterna con idromassaggio, accoglienti sale relax con camino. La SPA è un’eccellenza di trattamenti e prodotti con un elenco di momenti di bellezza dalle migliori tradizioni estetiche e curative del mondo. Le proposte soggiorno combinano tutti gli elementi per una piacevole esperienza. A maggio

il Pacchetto speciale per la festa della mamma 5 – 8 maggio 2016 è’ un gesto carino pensato per le mamme che si prendono cura di noi ogni giorno. Meritano per una volta di essere coccolate anche loro! Il pacchetto esclusivo per la festa della mamma rappresenta l’occasione giusta. Un programma culturale e culinario con lo spumante di benvenuto, un concerto di suoni di atmosfera e un gustoso menù gourmet. -3 pernottamenti in qualsiasi categoria a vostra scelta (Premium, Superior,Deluxe, Deluxe Twin); Esclusivo menù Gourmet; Spumante di benvenuto e concerto; Late check-out la domenica fino alle ore 15; Compresi tutti i servizi dell’Interalpen-Standard Prezzo per persona a partire da € 679 in camera doppia Premium. Info: www.interalpen.com

VI CONSIGLIO di rita bertazzoni

CORSO VENEZIA 8, UNA CAPSULE SPA Non è un comune centro estetico e nemmeno un semplice salone di bellezza. Corso Venezia 8 a Milano è uno spazio intimo, segreto, prezioso. Un angolo di pace e benessere al terzo piano di un elegante palazzo nella zona più glamour della città. Nessuna insegna, nessuna targa, nessuna pubblicità: il suo nome è semplicemente il suo indirizzo. Il massimo della discrezione e dello stile per custodire il massimo della qualità. Corso Venezia 8 inaugura un nuovo concept di wellness. È un’esclusiva capsule Spa, come cellula di decompressione metropolitana che ha le dimensioni, l’eleganza e il calore di una casa privata. Solo 60 metri quadrati per un’oasi di grazia dove l’estetica va a braccetto con la bioenergetica per assicurare agli ospiti esperienze di armonia psicofisica. Non più di tre clienti alla volta (questo il vero lusso), seguiti e coccolati con le più delicate e premurose attenzioni professionali. Quelle di Daniela Biros, anima di questo spazio davvero unico che offre proposte d’avanguardia affidate solo ed esclusivamente alla tecnica manuale “poiché nessuna macchina potrà mai sostituirsi alla profonda sapienza delle mani”. Corso Venezia 8 è un vero laboratorio del benessere taylor made, in cui ogni singolo trattamento, massaggio o rituale

viene personalizzato nel dettaglio come una creazione haute couture. E in questo nido di accoglienza, dove dominano i colori oro e panna dall’alto valore simbolico (oro come archetipo di luce e trascendenza, panna come purezza e leggerezza), ci si sente come a casa e ci si prende cura della propria bellezza “non in nome della vanità ma di una rinnovata serenità”. Questa è la filosofia di Daniela che ha scelto i prodotti e i protocolli Elemis, azienda britannica leader nella cura preventiva anti age: un successo basato sulla combinazione di principi attivi naturali, formulazioni d’avanguardia e studi clinici. Il consiglio? Regalatevi il lifting massage, una vera esperienza dei sensi!

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PARTIAMO Top Mountain Motorcycle Museum Viene inaugurato ad aprile 2016 il Museo più alto d’Europa (a 2.175 mt. di altitudine) e ospiterà 170 motociclette d’epoca: si tratta del Top Mountain Motorcycle Museum di Hochgurgl - all’estremità meridionale della Valle dell’Ötztal, a pochi passi dal confine italiano - in Tirolo – Austria. Il museo trova prestigiosa dimora nel nuovo edificio polifunzionale Top Mountain Crosspoint (progettato dal giovane architetto tirolese Michael Brötz), che riunisce sotto uno stesso tetto la stazione a valle della nuova cabinovia Kirchenkar, un elegante ristorante panoramico, la stazione di pedaggio stradale del Passo Rombo e questo nuovo museo. Il luogo è paradisiaco, soprattutto per i motociclisti: il Passo Rombo è leggendario, un luogo emblematico e carico di significati

Le infiorate di spello 2016 Ogni anno a Spello (Perugia, Umbria), in occasione del Corpus Domini, vengono realizzati quasi 2000 metri di tappeti e quadri floreali ispirati a motivi religiosi, che per tecnica (solo elementi vegetali, nessuna colla né coloranti artificiali) dimensioni (dai 25 ai 90 mq i quadri e almeno 15 mq i tappeti) e qualità artistica sono diventate le infiorate più conosciute e apprezzate nel mondo, richiamando in un weekend fino a 80-100mila visitatori e turisti. Il momento più interessante è la Notte dei fiori, la “veglia notturna” che, nella notte tra il sabato e la domenica, coinvolge attivamente tutte le famiglie e i gruppi di Spello, circa 2.000 persone di tutte le età compresi quasi 500 bambini, nella realizzazione di quasi 2 km di meravigliosi tappeti e quadri floreali lungo le vie medievali del paese. Nel 2016 l’evento clou è nel weekend del 28-29 maggio ma già nei giorni precedenti la città si anima con tanti eventi collaterali, quasi tutti gratuiti e ad ingresso libero. Info: http://infioratespello.it/myportfolio/programma/

occasioni i l i b i d r e p m i quarzite

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che costituisce una delle strade alpine più famose proprio tra i motociclisti per i panorami mozzafiato di quella che è la più alta strada transfrontaliera d’Austria. L’edificio Top Mountain Crosspoint sorge sul vertice di questo passaggio di confine tra il Tirolo e l’Alto Adige. Gli oltre 170 pezzi storici sono stati raccolti dai fratelli gemelli Alban e Attila Scheiber che oggi possono mostrarli al pubblico degli appassionati in questa location affascinante. Info: www.obergurgl.com

Nelle locations di Spectre l’ultimo film di James Bond 007 la stagione invernale dura fino a maggio. Nella località di Obergurgl/Hochgurgl, il paese più alto della Oetztal, si fa vacanza all’insegna del “Top Quality Skiing”. L’area sciistica parte da 1.930 m e arriva a 3.082 m, garantendo la neve perfetta da novembre a maggio. I 24 impianti di risalita servono un comprensorio di 110 km di piste, tra rifugi di design, hotels rinomati e direttamente adiacenti alle piste con panorami mozzafiato. Nel periodo dal 15 al 17 aprile si fa vacanza all’insegna dei ritmi caraibici. Gli appassionati di Salsa troveranno non solo workshops dedicati al ballo, ma anche divertimento nei rifugi e lungo le piste, passeggiate, sciate. Il tutto al ritmo di salsa www.salsasnowfestival.at. Il pacchetto soggiorno parte da euro 250,00 e comprende: 3 notti in b&b,, ticket di partecipazione a tutti gli eventi, skipass e un’altra piccola sorpresa. Per informazioni: Ötztal Tourismus Tel.: +43 (0) 57200 info@oetztal.com www.oetztal.com

A pochi chilometri da Merano, San Leonardo in Passiria è un rinomato centro di villeggiatura circondato da montagne e boschi. Qui sorge l’hotel Stroblhof, unica struttura a 4 stelle di tutta la zona. Ampliato pochi mesi fa, offre 18 nuove suites ed un villaggio della sauna (con sauna panoramica finlandese, biologica alle erbe, bagno turco salino ed agli aromi). Nel reparto benessere, con piscina interna, saune, bagno turco e percorso Kneipp, si eseguono massaggi e trattamenti estetici, bagni, fanghi, riflessologia plantare e consulenza dietologica. Da provare il massaggio alla quarzite argentea, estratta esclusivamente dall’Alto Adige, che ha un’azione rilassante e corroborante. Questa roccia, composta in percentuale elevata da quarzo, cristallo di rocca tormalina e zircone si sposa, durante il massaggio, a essenze floreali estratte da erbe selvatiche e oli vegetali alpini ad azione riscaldante che hanno un effetto, stimolante sul metabolismo. Pacchetto wellness short stay, valido dal 3 al 30 aprile Yoga, gag, ginnastica per la schiena, dordic walking, acquagym e molto altro...attività sportive e passeggiate accompagnate, buono di euro 100 a persona per

a cura di mARCO MORELLI

si balla sulla neve

trattamenti in SPA, 2 sedute Wave con coach, 4 notti in pensione 3/4 a persona da euro 559, 3 notti in pensione 3/4 a persona da euro 449 Conoscere lo Stroblhof disponibile tutto l’anno Bottiglia di prosecco e fragole in camera, regalo di benvenuto: crema corpo a scelta della linea Siguna, 1 pacchetto beauty Romantic for two con peeling, bagno, impacco, massaggio alla schiena, 3 notti in pensione 3/4 a persona a partire da euro 441 Hotel Stroblhof – S. Leonardo in Passiria presso Merano Tel. 0473 – 010100 www.stroblhof.com info@stroblhof.com

di Elena kraube

n. 2 Aprile-Maggio 2016


un libro a cà gottardi Wine Trekking in Franciacorta

Quando si regala un libro, non solo la scelta del titolo deve essere ben ponderata, ma per rendere il dono davvero speciale una dedica è d’obbligo. E sono proprio i libri e le dediche i protagonisti d’eccezione della nuova e originale iniziativa di Ca’ Gottardi, la charming house nel cuore di Venezia, tra Ca’ D’oro e il Casinò. Un libro è sempre un ottimo compagno di viaggio e quando in vacanza si passano dei giorni piacevoli in una località ci si lascia sempre un pezzettino di cuore. Perché quindi non lasciare davvero qualcosa di sé per fare ancora più proprio il posto

Trekking fra i vigneti: un’attività fra sport e leisure che, nelle grandi terre del vino europee, sta conquistando un numero sempre maggiore di appassionati ed è una delle nuove proposte di primavera della Franciacorta. Ad organizzare il Wine Trekking è Al Rocol di Ome (Bs), azienda vinicola che ha mappato all’interno dei 34 ettari della sua tenuta i percorsi più belli dal punto di vista paesaggistico e quelli più interessanti dal punto di vista atletico-sportivo. Come ogni vero trekking, anche questo ha delle tappe in cui concedersi riposo e relax dopo l’impegno della camminata, ma in questo caso la pausa ha qualcosa di veramente speciale: ad attendere i trekkers è infatti una degustazione guidata di Franciacorta, di tipologia diversa da sosta a sosta. Il trekking dura 3/ 4 ore e viene organizzato durante il week end secondo un calendario pubblicato sul sito www.alrocol.com e, su richiesta, in ogni giorno della settimana per piccoli gruppi, Info: Azienda agricola Al Rocol Via Provinciale,79 - Ome (Bs) Tel/Fax 030/6852542 www.alrocol.com - info@alrocol.com

primavera a cascina galizia Con l’avvicinarsi della bella stagione Cascina Galizia ha ideato nuove attività adatte per tutti i gusti e tutte le età. Un’opportunità unica per scoprire la cornice verde del Parco del Ticino, in cui l’agriturismo è completamente immerso. Un’opportunità unica per trascorrere qualche ora in una delle più raffinate e suggestive location del territorio. Domenica 10 aprile, dalle 13 alle 17.30, l’agriturismo propone divertenti attività nel verde e all’aria aperta adatte a tutte le famiglie. Dopo il pranzo di mezzogiorno i bambini, accompagnati dalle loro famiglie, vengono coinvolti in una speciale caccia al tesoro alla ricerca degli animali che popolano il Parco. Tutti i partecipanti possono così percorrere un suggestivo itinerario nel bosco, aiutati nella loro ricerca da un animatore specializzato nelle attività per bambini. Al termine della “fatica” un gustoso gelato artigianale (produzione dell’agriturismo) viene offerto ai piccoli visitatori. La prenotazione è obbligatoria. Attività nella natura gratis per chi pranza all’agriturismo (menù degustazione con piatti tipici del territorio 30 euro; menù bimbi, fino a 10 anni non compiuti, 18 euro). Info: Cascina Galizia, tel. 0331.87.49.64, cell. 389.89.47.858 oppure 335.12.05.168, info@agriturismolagalizia.it, www.agriturismolagalizia.it

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dove si trascorrono dei bei momenti? È nata così l’idea di Book 4 Books, letteralmente un libro per una prenotazione. Tutti gli ospiti che vorranno donare un libro alla biblioteca dell’hotel, riceveranno in cambio uno sconto del 5% sulla loro prenotazione. L’offerta è valida tutto l’anno, anche nei periodi di alta stagione. Così facendo, ogni libro presente nella biblioteca avrà una sua unicità, dettata dal valore e delle emozioni che ogni ospite lascia insieme al libro stesso e la storia raccontata tra le pagine si intreccerà con le storie di tutti coloro che man mano la leggeranno. Anche in questo caso la dedica è d’obbligo, perché in fondo, come succede con gli amici più cari, quando nasce un legame speciale le parole nascono spontanee dal cuore. Ca’ Gottardi è una residenza di charme situata in una posizione di assoluto privilegio tra gli hotel e i bed and breakfast della città lagunare. Gli ambienti di Ca’ Gottardi uniscono l’innovazione del design d’avanguardia alla classicità dell’arte veneziana, dando vita a un’atmosfera di rara eleganza. Info: tel 041-2759333, www.cagottardi.com/it/

il viaggiatore Osservano le orme di volpi e cervi come dei piccoli segugi e si aggirano in silenzio alla scoperta della natura. Sono i bimbi esploratori del Detective Natura che anche quest’anno seguono l’appuntamento dei Familienhotels Alto Adige/Südtirol insieme a tante altre proposte per vivere la montagna in un paradiso invernale. Guardano le stelle e imparano a non perdere la bussola giocando. Accompagnati da esperte guide forestali e dagli assistenti dei Familienhotels i giovani esploratori vivono una straordinaria avventura. Imparano a riconoscere le tracce lasciate dagli animali del bosco e scoprono perché i ricci passano così tanti mesi in letargo e anche come fanno gli scoiattoli a non morire di fame durante l’inverno. Sono queste alcune delle attività che coinvolgono i bambini e che li aiuteranno a risvegliare la curiosità e a rafforzare il senso di fiducia non solo verso se stessi ma nei confronti dell’universo animale. Possono partecipare al Detective Natura tutti i bambini dai sette ai dodici anni, il costo è di quindici euro a settimana. In Val Fiscalina, nella piccola e incontaminata Sesto, circondata dalle imponenti Dolomiti, si trova il Family Resort Rainer ottimo punto di partenza per il Monte Elmo e la Croda Rossa. Qui l’accoglienza della famiglia Rainer è attenta e precisa. Ci si diverte perché è un po’ come stare a casa: tutto è a misura di bambino. (www.familyresor-trainer.com) I Familienhotels pensano anche ai piccoli sciatori che insieme a mamma e papà possono divertirsi in piscina e nella Spa dove tutta la famiglia può trascorre momenti di relax. La scelta è ampia: sono venticinque le strutture distribuite in Alto Adige che fanno parte di questo gruppo e sono tutte certificate TÜV. Info: Familienhotels Alto Adige/Südtirol tel. 0471999990 www.familienhotels.com oppure www.dolomiticlass.it

di alessandra capato

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SPECIALE VACANZE RICCIONE

hotel dory / d-place la vera vacanza formato famiglia

I

l tempo delle vacanze è tempo prezioso e all’Hotel Dory è in buone mani. Qui ci si prende cura di voi e si rende ogni minuto della vacanza un po’ speciale. I genitori ritrovano i loro spazi, i bambini assaporano un pizzico di libertà, tutti possono dedicarsi alla cura delle proprie passioni e alla scoperta di nuove. Potrete concedervi finalmente un po’ di relax ed anche divertitevi: pecrchè siete al Dory, fra i primi family hotel di Riccione, ove tutto è pensato per voi. Sole, spiagge sicure, mare, sport e divertimento, shopping, parchi tematici, cultura ed eventi: questa é l’anima di Riccione. Modaiola ed eccentrica quanto basta, riserva alle vacanze delle famiglie tanta allegria e servizi esclusivi che mirano alla sicurezza dei bambini e alla serenità dei genitori. Una vacanza a misura di bambino Anche i Giuliodori, titolari dell’hotel, sono genitori di bambini a dir poco vivaci e per questo comprendono bene le esigenze delle famiglie in vacanza, ma anche la necessità dei più piccoli di sfogare il loro bisogno di fare, correre, esplorare, pasticciare. Per questa ragione hanno riservato ai piccoli diavoletti uno spazio “privatissimo”, “Il Paradiso dei bambini”, sorvegliato da simpatiche animatrici e nutrito di favole, giochi didattici, tornei, balli, trucchi, pingpong e biliardino. Delizie per tutti i gusti Per i tradizionalisti l’appuntamento è ai tavoli del ristorante, gli alternativi possono comunque accomodarsi in terrazza o a bordo piscina. Il rito della colazione ha il sapore dei dolci preparati in casa, la genuinità dei salumi del territorio e la freschezza della frutta di stagione. A cena vanno in scena sera-

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te culinarie a tema oppure menù dai piatti variegati e pieni di gusto, proposti in versione Gran Buffet: più di 20 piatti diversi ogni giorno. Pane, piadina, biscotti e crostate sono fatti a mano. La pasta è tirata secondo tradizione: farina, uova, sale, buon olio e matterello. Sul buffet solo insalate freschissime e pesce appena pescato. Un angolo dedicato al biologico, una carta degli olii e degli aceti soddisfano i palati più esigenti. Agli amanti del vino è dedicata una rassegna di vini regionali con eccellenze nazionali, ai ghiottoni le proposte della pasticceria faranno leccare le dita. Il Ristorante Fiorellino: vietato ai grandi! Al Dory troverete un ristorante per bambini davvero speciale! Fatevene una ragione: anche se desiderate condividere i pasti coi vostri bimbi loro preferiranno mangiare insieme ai loro amichetti e alle animatrici nel ristorante “Il Fiorellino”, un luogo dedicato ai bambini con tavolini e seggiolini in formato mignon, tanti pupazzi colorati alle pareti e un menù studiato appositamente da esperti nutrizionisti. Per le mamme dei più piccini (dai 6 mesi a un anno e mezzo) è a disposizione una cucina perfettamente attrezzata con ingredienti freschi preparati tutti i giorni (brodo vegetale, passato di verdure, brodo di carne, pastina in brodo, soglioline lessate, carne di vitello frullata, verdure lessate, latte fresco, formaggini, ricotta). La cucina dispone inoltre di: sterilizzatore, omogeneizzatore, seggioloni e seggiolini, rialza sedia, scaldabiberon. E alle 16 arriva la merenda! Tutti i giorni tanta frutta fresca e succhi di frutta da gustare direttamente in piscina, insieme a pane e Nutella, biscotti, crostate, ciambelle... e tutto è

fatto in casa! E ogni sera al bar, prima di andare a nanna, latte fresco e biscotti genuini con tante favole per un dolce sonno! Centro Benessere “AQUA” La prima Family SPA a Riccione Una pausa all’insegna del benessere ha inizio con una sosta al bagno turco: gocce di vapore intrise di essenze aromatiche invitano il corpo a liberarsi dalle tossine accumulate. Il caldo abbraccio della sauna finlandese allenta la tensione dei muscoli, la freschezza della cascata d’acqua placa l’arsura della pelle e tonifica all’istante i tessuti. Un’immersione nell’idromassaggio ricco di lame d’acqua e bolle effervescenti aiuta a sciogliere le contratture, una doccia aromatica trasporta i sensi in terre lontane, un pò di relax sui lettini fornisce l’occasione per reidratare il corpo e rallentare i battiti del tempo. Almeno per qualche minuto. Riattinte le energie, non resta che abbandonarsi ai massaggi tradizionali e orientali del centro wellness Aqua. Dalle ore 14.00 alle 19.00 la Family SPA apre le porte a tutti i bambini dell’Hotel Dory, alle vasche idromassaggio, alle grotte e alle cascate. Ed inoltre massaggi per bambini nonchè trucco e manicure per le piccole principesse. Vacanze attive Davanti il mare, alle spalle le colline: il paesaggio è di una bellezza intensa, cosparsa di pini, cipressi, vigneti e oliveti, un mix incredibile di natura e cultura, dove stradine piccole e senza traffico conducono a borghi cristallizzati nel tempo. Urbino, Gradara, San Leo, Montefiore, Montegridolfo, San Marino ovvero la più antica Repubblica del mondo: al Dory vi svelano, organizzando splendide escursioni in bicicletta o a piedi, tutti i segreti del territorio. L’albergo fornisce anche tutta l’attrezzatura, dalla bici all’abbigliamento tecnico, dal casco da ciclista ai bastoncini in carbonio per il Nordic Walking. Per i piccoli marinai, invece, che vogliono solcare le onde a bordo di una barca a vela ogni lunedì è in programma anche una gita di due ore tra le più belle insenature della costa.

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L’HOTEL DORY è LA LOCATION ESCLUSIVA PER IL TUO SOGGIORNO A RICCIONE. LA MIGLIORE SOLUZIONE PER UNA VACANZA CON LA FAMIGLIA Riccione, the city for trendy people Sole, spiaggia, mare, sport, shopping, locali di tendenza, parchi, entroterra, cultura ed eventi: questa é l’anima di Riccione. 8 Km di litorale sabbioso e attrezzato dei migliori servizi balneari, un bellissimo lungomare da percorrere in bicicletta, dove gustare un gelato o assaporare una piadina. Amanti dello shopping e giovani di ogni età non rinunciano a una passeggiata, partendo dall’Hotel Dory ubicato nelle immediate vicinanze di Viale Ceccarini, ovvero nel salotto più esclusivo della Riviera Romagnola, punto di ritrovo di classe, con caffè e locali sempre affollati. Le sue boutique decretano i successi di ogni anno, legati all’eleganza della moda Made in Italy. Per il divertimento dei piccini tanti parchi tematici: Aquafan, Oltremare, Fiabilandia, Italia in Miniatura, Mirabilandia, Le Navi, solo per citare i più famosi. Un servizio per ogni capriccio Chi sceglie l’hotel Dory sceglie la formula “All Inclusive” e non vuole avere sorprese. Per questo tutti i servizi indicati sono gratis e... le promesse vengono realmente mantenute! Tanti servizi speciali davvero unici pensati per chi ci sceglie per trascorrere una vacanza in famiglia, per rendere la vacanza dei genitori più rilassante, per offrire ai bambini tanto divertimento. Al ristorante: acqua, vino, coca cola e fanta alla spina (per chi soggiorna in pensione completa o mezza pensione ); cocktail di benvenuto con presentazione dei programmi per famiglie, servizi gratuiti e vacanze attive; la “Biberoneria” una cucina attrezzata per le mamme e “il Fiorellino” il ristorantino riservato ai bambini; la merenda per i bambini, tutti i pomeriggi con succhi, frutta fresca, pane e nutella, biscotti, crostate, ciambelle; angolo packet lunch con panini imbottiti, frutta, acqua per le vostre pedalate e camminate. Camere: lettini, fasciatoi e culle baby, spondine anticaduta, scalda-biberon, vaschette per il bagnetto, lucina notturna e copri prese di sicurezza. Benessere: aqua wellness area con grande piscina esterna idromassaggio, sauna, bagno turco, 2 vasche idromassaggio riscaldate, grotta degli aromi, geyser e cascate d’acqua, Nirvana SPA, poltrona massaggiante per massaggi defaticanti ed alla schiena. Bambini: Miniclub al “Il Paradiso dei bambini”, un’area interna ed esterna sorvegliata da simpatiche animatrici e nutrito di favole, giochi didattici, tornei, balli, trucchi, ping-pong, biliardino. Per i piccoli a partire da 3 anni; 3 simpatiche lezioni di acquaticità per imparare a nuotare… o almeno a galleggiare; 1 escursione in barca a vela con i pirati( 26/5 - 13/9 ); 1 serata di pattinaggio presso la

pista di Riccione (giugno-agosto); fantastiche feste di compleanno; 3 passeggini Peg Perego; servizio giornaliero di lavanderia speciale per gli indumenti personali dei bambini (rete per lavaggio Euro 8,00); area “stireria” a disposizione gratuita; una simpatica maglietta in regalo per ogni bimbo. Parcheggio, mobilità: servizio di navetta elettrica ecologica dalle 8.00 alle 22.00 (giugno/agosto) , passeggini e dieci biciclette sicure con seggiolini a protezione totale (giugno/agosto)

Offerta Speciale Estate 2016

Se ci pensate l’estate non è poi così lontana! Prenotate la vostra vacanza all’Hotel Dory&Suite e risparmiate fino al 20%. E un bambino fino a 12 anni sarà ospite dell’hotel! Per la vostra vacanza a Riccione avrete davvero il meglio: il mare a 80 m, lo shopping e il relax a pochi passi, la family SPA, l’animazione per tutti dai 3 ai 14 anni, il Mini club dai 3 ai 9 anni e lo Junior club dai 10 ai 14 anni che si arricchisce quest’anno di tante nuove attività dedicate. Potrete soggiornare in Suites, Junior e Family room, camere superior, e appartamenti. Godrete di una ristorazione d’eccellenza. Ben 3 piscine, 2 in spiaggia e 1 in hotel. E poi vacanze attive con il programma settimanale bike, nordicWalking e gite in barca. Insomma al Dory il massimo è già incluso con tanti servizi GRATIS per tutti!

HOTEL DORY**** Viale Puccini, 4 - Riccione (RN) Italia Tel. (+39) 0541. 642896 E-mail: info@hoteldory.it www.hoteldory.it

D-PLACE APARTHOTELS & SUITES A PLACE TO BE Sull’insegna c’è scritto D-Place: è l’indirizzo giusto per abbandonare le convenzioni e dimenticare le formalità. Conta 20 appartamenti ma non è un residence. Assomiglia a un aparthotel ma racchiude tutto il calore di una casa. E sorprende con attenzioni inedite e servizi all’insegna dell’esclusività. Un Bar & Lounge dove mangiare, leggere, lavorare e conversare, in assenza di regole. Un giardino, dove sfogliare il giornale in tranquillità. Una biblioteca, con libri di ogni genere, Sky TV e postazioni internet-free per connettersi al mondo. Una mini pool e un’area giochi per conquistare il divertimento dei bambini. Il pranzo? Decide il cliente se mangiare nell’intimità del proprio appartamento, nella Brasserie dal sapore provenzale, nella quiete del giardino o in spiaggia sotto l’ombrellone, grazie al pratico servizio take-away.Al D-Place il desiderio è un ordine, la libertà una priorità. Ambienti trendy e di design D-Suite & Appartamenti Sono 20 e tutte perfettamente insonorizzate. Le DSuite a tipologia bilocale e trilocale sono state progettate per rendere l’ambiente elegante come una casa privata, comodo come un albergo. Non ci credete? Cominciate a spogliarvi, riponete i vostri effetti personali, gustate un buon caffè nel salottino, accomodatevi sul divanetto. Aprite il getto della doccia e concedetevi un bagno rilassante, infilatevi nella morbidezza degli asciugamani in spugna e stendetevi sul candore delle lenzuola fresche di bucato. Ora decidete se guardare un film dalla tv con decoder Sky, se ascoltare della buona musica o se abbandonarvi ad un po’ di riposo allietato dalla piacevolezza della climatizzazione. Se avete fame c’è tutto l’occorrente per preparare il proprio spuntino preferito: nella kitchenette potete disporre di frigorifero, fuochi, forno a microonde e lavastoviglie, in dispensa ci sono piatti, pentole e

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pesce appena pescato e un’irresistibile carta dei dessert fatti in casa, con dolci al cucchiaio e soffici torte. Su richiesta menù dedicati ai celiaci e una varietà di prodotti biologici e del territorio, a chilometro zero.Non manca il Wine Bar con le migliori etichette nazionali e della Romagna, abbinate a serate culinarie a tema.

posate. Non ne avete troppa voglia? Scendete al Bar & Lounge, prelevate i piatti preferiti dal buffet, una bibita, e servitevi al distributore di caffè. Ora ditelo pure.. non vi sentite come a casa? UN BREAK AL BISTROT D-Bar & Lounge La Brasserie ha tutto il fascino dei bistrot parigini: sul bancone centrale, rivestito di cassettoni in ferro recuperati dai mercatini della Provenza, sfilano le prelibatezze del breakfast o gli stuzzichini di un invitante aperitivo. Mario, il barman, è lì per offrirvi una birra alla spina o scambiare due chiacchiere; la macchina per il caffè, il tè e le bevande calde resta a vostra disposizione 24 ore su 24. Tavolini retrò e poltroncine in paglia di Vienna accolgono i momenti di convivialità così come il tempo dedicato al lavoro: in tutti gli ambienti la connessione è wireless e senza limiti. Dal mattino si spandono gli aromi di una colazione fragrante e genuina, a cui succedono piatti regionali all’insegna della freschezza. Pasta tirata a mano,

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MAGIED’INFANZIA D-Kids Area Da sempre i bambini sono i veri protagonisti delle vacanze all’Hotel Dory, come al nuovo D-Place. Hanno tutto lo spazio per giocare, ballare, leggere, disegnare e un mini-club a loro disposizione, con due simpatiche tate. Un angolo del buffet è dedicato a loro con i piatti che amano di più, così come le merende a base di nutella, crostate, succhi e yogurt. Per i bambini in età da pappa (da 6 mesi a 1 anno) sono sempre disponibili gli ingredienti freschi (brodo vegetale, passato di verdure, brodo di carne, pastina in brodo, soglioline lessate, carne di vitello frullata, verdure lessate, latte fresco, formaggini, ricotta) con cui preparare i piatti preferiti nel proprio appartamento come a casa propria. Al D-Place, infatti, non c’è una cucina per tutte le mamme, c’è una cucina per ogni mamma! La sera ci si addormenta con le favole della buonanotte e si sogna dell’indomani, delle avventure dei pirati che si rivivono nelle escursioni in barca a vela lungo la costa, delle sfide a pattinaggio e delle prime nuotate in mare. Baby servizi in hotel Area giochi attrezzata ed esterna in Hotel; Mini-piscina sicura e adatta ai più piccoli (mq. 16 e cm. 60 di altezza); Passeggini e biciclette con seggiolino; Biliardino, Ping-Pong; Servizio lavanderia giornaliero speciale per gli indumenti personali dei bambini; Area “stireria” a disposizione gratuita; Merenda ogni pomeriggio alle 16.00 con frutta fresca, pane e Nutella, crostate, yogurt; Feste di compleanno; Miniclub: giochi per bambini, balli, pizza party, canti, giochi didattici; Serata di festa in campagna a Vecciano ogni 2 settimane; La gita in barca a vela settimanale con “I Pirati”; Serata pattinaggio; Baby sitter su richiesta; Una simpatica T-shirt in regalo. Formule salvadanaio Tanti servizi gratis per famiglie e sportivi ! Chi sceglie il D-Place Aparthotel&Suite sceglie la formula “tutto compreso” e non vuole avere sorprese. Per questo tutti i servizi indicati sono gratuiti e le promesse sono mantenute. Ristorante Cocktail di benvenuto con presentazione dei programmi per famiglie, servizi gratuiti e vacanze attive; Uno spazio all’aperto per il pranzo e la cena, riservato ai bambini; La Merenda per i bambini, tutti i pomeriggi con succhi, frutta fresca, pane e Nutella, biscotti, crostate, ciambelle; Angolo packet lunch con panini imbottiti, frutta, acqua per le vostre pedalate e camminate. Camere Lettini, fasciatoi e culle baby, spondine anticaduta, scalda-biberon, vaschette per il bagnetto, lucina notturna e copri prese di sicurezza.

Bambini Area giochi attrezzata ed esterna in Hotel; Miniclub per i piccoli a partire da 3 anni con simpatiche animatrici, tornei, balli, trucchi, ping-pong; Mini-piscina sicura e adatta ai più piccoli ( mq 16 e cm. 60 di altezza); 1 escursione in barca a vela con i pirati( 26/5 - 13/9 ); 1 serata di pattinaggio presso la pista di Riccione (giugno-agosto); Fantastiche feste di compleanno; Servizio giornaliero di lavanderia speciale per gli indumenti personali dei bambini (rete per lavaggio Euro 8,00); Area “stireria” a disposizione gratuita; Una simpatica maglietta in regalo per ogni bimbo. Enogastronomia Cena nella casa di famiglia in campagna a Vecciano (ogni 2 settimane) per chi soggiorna in PC e HB (31/5 - 13/9); Cena tipica romagnola con degustazione di prodotti tipici del territorio, tutto rigorosamente fatto in casa e degustazione Sangiovese doc e limoncino; 1 Lezione Scuola di cucina “Pasta fatta in casa e Piadina Romagnola” Parcheggio, mobilità e transfer Servizio di navetta elettrica ecologica dalle 8.00 alle 22.00 (giugno/agosto); Passeggini e dieci biciclette sicure con seggiolini a protezione totale (giugno/ agosto).

Grande offerta! 11 giugno - 25 giugno 2016 Raddoppia la gratuità con 2 bambini gratis

A Giugno dove andare in vacanza se non a Riccione, le più belle Suite per famiglie presso il nuovissimo D-Place Aparthotel & Suite per vivere una vacanza in piena libertà... e 2 bambini gratis sotto i 12 anni! Parola d’ordine Libertà: liberi di scegliere la vacanza che più vi piace, in bed&brakfast o con la comoda formula Hotel. D-Two e D-Three, le nuovissime Suite a due passi dal mare, nel cuore di Riccione, la cornice ideale per il divertimento dei bambini e il relax di mamma e papà. E dall’11 giugno al 25 giugno 2 bambini GRATIS in camera con i genitori! Solo Euro 135,00 a persona in mezza pensione con formula All Inclusive con tanti servizi offerti gratis per tutti ! E la formula di soggiorno D-DREAM offre in più... Room service diurno; Scelta del cuscino preferito; Accappatoio e ciabattine; Posto auto riservato; 1 ombrellone, 2 lettini e ingresso alle piscine in spiaggia per tutta la famiglia( per un soggiorno di minimo 3 notti); Le consumazioni del frigobar in camera; Open Bar analcolico; Open Coffee Bar; Acqua, vino, coca cola e fanta alla spina a volontà al Ristorante; un morbido telo per l`Area Benessere/telo mare.

D-PLACE APARTHOTEL & SUITE*** Viale Ponchielli, 9 47838 Riccione (RN) Tel. +39 0541 64.68.84 E-mail info@d-placericcione.it www.d-placericcione.it

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LUXURY places Quando il turismo sceglie l’eccellenza

HOTEL DRUMLERHOF Vacanza rigenerante dove tutto è eccellente

Si è spesso letto, sulle testate giornalistiche nazionali che lo recensiscono e lo promuovono, che ci sono due ragioni importanti per scegliere una vacanza all’hotel Drumlerhof di Campo Tures: la prima è che, oltre alla cucina “tradizionale” si può provare la cucina senza glutine, sana e vitale; la seconda è che l’hotel si trova a Campo Tures, il primo comune italiano CO2 neutrale con una percentuale superiore al 100%. Noi diciamo che il Drumelhorf è realmente molto di più di quanto si legge. Completamente rinnovato nel 2010 ha preservato l’atmosfera dei suoi 100 anni di tradizione, proponendosi come un hotel innovativo con il calore della conduzione famigliare, ricco di proposte sempre nuove, programmi sportivi anti-noia e, alla luce dell’aumento delle persone che soffrono di intolleranze alimentari, come hotel specializzato nell’alimentazione senza glutine e senza lattosio. Proprietari da quattro generazioni, i padroni di casa dell’Hotel Drumlerhof sono i coniugi Fauster: Ruth Innerhofer, esperta podista, trainer e punto di riferimento per la proposta gastronomica in hotel (assolutamente originale nella proposta, ben curata, ben presentata, talvolta con piatti della tradizione rivisitati ma mai azzardati, con un equilibrio di sapori davvero degni di un grande chef) e per quella senza glutine (lei stessa è intollerante) e il marito Stefan Fauster, agricoltore ed escursionista, che sa trasmettere l’amore per la propria terra e la sua professionalità dove emerge l’attenzione per la ricerca delle materie prime da proporre in cucina, sia che siano carni allevate nella fattoria di famiglia sia che si parli di tutto quanto non riesce a produrre da solo e viene ricercato da altri agricoltori, selezionati e fidati, per una proposta realmente stratosferica in termini di genuinità. Cinque, infatti, i valori cardine a cui si ispirano titolari, dipendenti, fornitori e partner aziendali: dignità dell’essere umano, solidarietà, ecosostenibilità, equità sociale, cogestione democratica e trasparenza. Il rispetto di questi criteri virtuosi fanno apprezzare ai clienti con maggior soddisfazione, tutto quanto viene offerto al Drum-

lerhof perché si è certi che deriva da un progetto complessivo che mette l’ecosostenibilità al centro dello sviluppo. La struttura è composta da 35 accoglienti, spaziosissime, camere tutte diverse tra loro. “Lo stare bene” è, infatti, una priorità che si manifesta in ogni dettaglio all’hotel Drumlerhof, dalle attenzioni in cucina come abbiamo già detto, a quelle quotidiane, fino a quelle per il buon sonno con le stanze con i letti Hastens. L’interior design è fatto di atmosfera alpina con il tocco contemporaneo: l’arredo delle stanze fa largo uso di legno (in alcune è stato utilizzato anche il cirmolo), ma rivisto in chiave contemporanea e abbinato a elementi d’arredo originali, come ad esempio le poltrone dal verde sgargiante o i divani rosso fiamma. Ogni ambiente è stato pensato per per-

Proprietari da 4 generazioni, i padroni di casa dell’Hotel sono i coniugi Fauster: Ruth Innerhofer e il marito Stefan

mettere una vista emozionante sulle montagne circostanti, dalle camere alla ZIrm SPA, con di fronte la Zillertal, una cocconing area su due piani con il reparto saune e dove per i trattamenti si utilizzano prodotti naturali come erbe e miele del territorio. La piscina è sempre panoramica, si trova al quarto piano con la suggestiva whirlpool esterna sulla terrazza. In più ci sono altri motivi che invitano a scegliere questo boutique hotel, situato proprio nel cuore del pittoresco paesino di Campo Tures: ad esempio l’atmosfera alpine-chic, con decine di angoli relax sia all’aperto sia all’interno dove “staccare la spina” in compagnia ad esempio di un buon libro, una fetta di strudel e una tisana alle erbe alpine. E la sera si può anche godere del crepitìo del caminetto. La giornata al Drumlerhof scorre veloce: si inizia con un ricco buffet regionale di prima colazione con frutta fresca, marmellate e frutta sciroppata fatte in casa, pane dal forno a legna dell’Hotel e affumicati dal maso di proprietà; le uova, rigorosamente bio, vengono preparate a piacere direttamente al buffet. E poi torte, biscotti e brioches fatte in casa (anche senza glutine). La bellezza delle zone circostanti invita, quindi, ad innumerevoli escursioni: per tutti coloro che amano le alte vette, i panorami da sogno, le malghe tradizionali e la natura in generale, la Valle di Tures e Aurina è un vero paradiso! Di ritorno avrete SPA e massaggi ritempranti che vi attendono prima di dedicarvi ad una cena con menu tematici a 4 portate, abbondante buffet d’insalate e formaggi della Valle Aurina con mostarde fatte in casa, ed una carta di vini raffinata. Una volta terminata la vostra vacanza al Drumlerhof possiamo assicuravi solo una cosa: ci tornerete! Hotel Drumlerhof **** Via del Municipio 6 Campo Tures (Bz) Alto Adige www.drumlerhof.com email: info@drumlerhof.com Tel. 0474 678 068


MUSICA cinema & arte Al posto di Babayan, un applaudito Kopachevsky ha scolpito Medtner

NUOVE ATMOSFERE ALZANO IL SIPARIO PER LA DECIMA EDIZIONE Avrebbe dovuto essere Sergej Babayan a brillare nell’ultimo duplice appuntamento della Stagione concertistica di “Nuove Atmosfere” che la Filarmonica Toscanini organizza da ben 10 anni nell’ex zuccherificio Eridania convertito in Auditorium da Renzo Piano. Lo avevamo ascoltato nel lontano 1992, splendida medaglia di bronzo in un Concorso “Busoni” di Bolzano che aveva rivelato l’astro prodigioso e irrequieto di una sedicenne Anna Kravtchenko. Invece no. Al suo posto, lo scorso sabato 16 gennaio, a tracciare le linee di una Russia vigorosa ed immaginifica non di rado sferzata dal vento di autentiche sciabolate di colore, è stato il pianismo del venticinquenne Philipp Kopachev-

La stagione dell’Orchestra Toscanini all’Auditorium Paganini si è aperta nel segno del repertorio russo

VISTI PER VOI AL CINEMA

sky. Era lui con il suo temperamento asciutto e guizzante, lucidissimo nel mettere sotto una lente di acuta investigazione il Concerto in do minore op. 33 di Nikolai Medtner – della confraternita russa la voce forse più appartata – a condurre, se non talvolta a strattonare, la formazione diretta da Francesco Lanzillotta, sollecitandola ad un’urgenza drammatica da non allentare in anse di ondivaga indecisione.

di elena kraube

Victor - La storia segreta...

Una notte con la Regina

In un tempo in cui nulla sembrava impossibile, quando la scienz si muoveva per riscrivere le regole che governavano la vita e la morte, uno scienziato, il Dr. Victor Frankenstein e il suo protégé Igor Strausman, si ritrovano a ricercare insieme la loro visione comune del mondo. Ma quando i piani di Victor vanno in fumo, portando ad orribili conseguenze, soltanto Igor potrà salvare lo scienziato da se stesso e dalla sua mostruosa creazione.

8 maggio 1945 - Giornata della Vittoria in Europa. Gli Alleati accettano la resa incondizionata dell’esercito nazista e per le strade di Londra esplode la gioia della gente. Dalle finestre di Buckingham Palace le due Principesse del Regno Unito guardano sognanti la folla in delirio. Sia Elizabeth che la sua sorellina Margaret hanno un tale desiderio di mescolarsi a quel fiume di persone che riescono, non senza difficoltà, a convincere il Re e la Regina...

Mister Chocolat

Un’estate in Provenza

Dal circo ai palcoscenici teatrali, dall’anonimato alla fama, ecco a voi l’incredibile storia del clown Chocolat, il primo artista nero della scena francese. Il duo unico che egli forma con il collega, nonchè grande amico, Footit incontra un grande successo popolare nella Parigi della Belle époque. Ma poi la fama, i soldi facili, il gioco d’azzardo e la discriminazione usurano definitivamente la loro amicizia e rischiano di stroncare la carriera di Chocolat.

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Lia, Adrian e il piccolo Theo, si recano in vacanza in Provenza dal nonno Paul che non hanno mai incontrato. Ci vorrà davvero poco perché tra l’uomo e i tre ragazzi si arrivi allo scontro: uno scontro generazionale tra tre giovani e un anziano burbero e ‘selvaggio’ che etichettano subito come fuori di testa. Ma presto si accorgeranno di aver sbagliato valutazione. E quella diventerà la migliore estate della loro vita.

DI ELIDE BErGAMASCHI

A PARMA, NOZZE DI FIGARO FIRMATE DA MARTONE La chiave secondo Mario Martone per decodificare quel guazzabuglio di affetti, intrighi, bruschi capovolgimenti di registro e di sorti che è “Le Nozze di Figaro è tutto in due elementi: un tavolo e una balconata. Al Regio di Parma, Il Figaro di Simon Orfila è scivolato fluido sul profilo di sagace cameriere del Conte e promesso sposo di Susanna, senza tuttavia esplorare appieno le corde emotive di un personaggio così complesso; per contro, la Susanna di Laura Giordano convinceva per ingenuità e leggerezza, non altrettanto per incisività e piglio. Applausi per la Contessa qui interpretata da una Eva Mei capace di bel fraseggio e del giusto lirismo culminante nel definitivo perdono finale, e per il Conte d’Almaviva di Roberto de Candia. Allo stesso modo, marcato nei tratti di ambiguo paggio era il Cherubino di Laura Polverelli, mentre grossolanamente sensuale era Marigona Qerkezi, Marcellina giustamente volgarotta e vocalmente efficace. Rifinito per precisione e nitore era infine lo squillante Basilio di Matteo Macchioni, contrappuntato dall’ombroso don Bartolo di Francesco Milanese.

OLAF JOHN LANERI UN GRANDE RITORNO NEL SEGNO DI BRAHMS Ci fa piacere ritrovare il pianismo asciutto e araldico di Olaf John Laneri. Lo avevamo ascoltato, più giovane, quando nel 1998 aveva fatto saltare il banco in un’edizione del Concorso Busoni orfana di primo premio. Qui, dell’affermato pianista italo–svedese l’ascoltatore può cogliere, insieme alla magnifica strumentalità che ne contraddistingue da sempre la cifra, il tratto più intimista, capace di distillare dal Brahms “minore” l’epos più narrativo. Incastonato in questo mondo trascolorante, il monolite delle Variazioni op.35 su tema di Paganini torreggia, sempre scintillante, nell’esplorazione di tutte le corde espressive che lo spunto tratto dal XIII Capriccio per violino consente. Delle sue Variazioni Arnaldo Cohen aveva sulla rivista International Piano che si trattava della “migliore esecuzione dal vivo che abbia mai sentito”, evidenziando la particolare affinità di Laneri con il repertorio brahmsiano.

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Nacha Piattini Il progetto Twins Art a Mantova Argentina di nascita e migrante per amore. Dal 1993 vive IN CITTà con la sua famiglia dove dipinge

È una sognatrice, un’idealista e una combattente. È nata a Còrdoba dove ha vissuto fino ai 22 anni. Si ribellava alle sue limitazioni comunicando attraverso l’arte. L’artista in questione è Maria Ignacia Piattini, in arte Nacha. Noi l’abbiamo incontrata e le abbiamo rivolto alcune domande. Come è nata la passione per l’arte e come è stato il suo percorso artistico? «La passione per l’arte è dentro di me da sempre. Da piccola mi piaceva molto scrivere, inventavo storie, a volte con personaggi immaginari. Oggi faccio lo stesso con i pennelli, invece di scrivere storie, le

dipingo. Ho scoperto la pittura ad olio su tela solo al mio arrivo in Italia, fino a quel momenti dipingevo su tessuti e abiti. Nel 2007 pronta per entrare a far parte di questo mondo fantastico dell’arte, ho presentato la mia prima personale. Il mio percorso è stato ed è attualmente un pellegrinare in giro sia in l’Italia che all’estero. Ho creato dei progetti culturali tra i quali “Ars et Humanitas”, una mostra itinerante che ha come obiettivo quello di sensibilizzare la gente a problematiche attuali: la fame nel mondo, la contaminazione dell’acqua nei paesi del terzo mondo e la privazione di un’ infanzia serena per i bambini soldato. Ho avuto la grande soddisfazione di esporre in gallerie e musei di prestigio come a Città del Vaticano in un evento Ufficiale del Giubileo, al Carrousel du Louvre a Parigi e alla fiera Art Monaco a Montecarlo. Poi ho esposto a Cannes in Francia, a Baden Baden in Germania, a Tokyo in Giappone, a Davos in Svizzera, a Mosca in Russia e in altri luoghi». Quali persone l’hanno sostenuta nel suo percorso e quali difficoltà ha incontrato? «La famiglia e gli amici vicini mi hanno sostenuta e accompagnata nel mio percorso. Mi hanno aiutata a crescere sia professionalmente che come persona, sono loro i miei migliori critici. Per le difficoltà, direi che abitare distante dai maggiori centri d’arte quali Roma, Milano, Firenze, Venezia, sia la principale. L’altra è l’impegno di essere anche madre e moglie». Quali sono state le soddisfazioni maggiori che ha provato grazie all’arte? «I riconoscimenti e i premi ricevuti per il mio lavoro. A Milano al Symposium 2013, a Roma alla Galleria La Pigna di proprietà del Vicariato, al premio Boston in America, come pure a Davos in Svizzera. Lo scorso anno sono stata nominata dall’allora Sindaco di Mantova, Consigliere del Centro Internazionale d’Ar-

Nacha Piattin

te e di Cultura di Palazzo Te». Quali soggetti preferisce dipingere e perché? «Il Tango, perchè è una danza passionale che fa parte della tradizione argentina. Dipingerlo mi fa sentire più vicino a casa». Quale è stato a suo parere il più grande pittore della storia e quale quello contemporaneo? «Leonardo Da Vinci! Ritengo sia stato un artista completo. Tra i contemporanei adoro Jack Vettriano. Trovo che la sua pittura esprima passione, e per altro raffigura spesso nelle sue opere danzatori di Tango». Progetti artistici per il futuro? “Sto lavorando al progetto Twins Art presentato dalla Presidente dell’International Inner Wheel Club, Caterina Calabresi, alla Chiesa Santa Maria di Gubbio. Si tratta di una bi personale mia e dell’artista libanese Roula Bechara, che sarà allestita alla Casa del Mantegna a Mantova dal 17 giugno al 17 luglio. Prima sarà a Roma al Museo d’Arte Contemporanea Maxxi e poi a Milano”.

DI Barbara Ghisi

GINO SEVERINI EMOZIONE E regola

le mostre

Fino al 3 luglio 2016, presso Fondazione Magnani Rocca di Mamiano di Traversetolo (Parma), la mostra, a cura di Daniela Fonti e Stefano Roffi, intende celebrare l’intera attività di Gino Severini raccontando non solo il periodo di adesione al Futurismo e al Cubismo ma abbracciando tutto il suo percorso: una perfetta parabola di protagonista del Novecento, attratto prima dalle rotture linguistiche dell’avanguardia e successivamente concentrato sulla ricerca di un equilibrio armonico, di ispirazione classica ma non vuotamente classicista. Circa cento opere, fra dipinti e lavori su carta. Sono ben venticinque le opere inedite, frutto di recenti scoperte.

Milano Museo di Storia Naturale Fino all’11 settembre VULCANI. Origine, evoluzione e segreti delle montagne di fuoco

Milano Galleria del Gruppo Valtellinese Fino al 23 aprile I LIBRI EINAUDI 1933-1983. Collezione Claudio Pavese

Mantova Museo Archeologico Nazionale Fino al 2 giugno SALVARE LA MEMORIA. Storie di distruzioni e di rinascita

Venezia Museo dell’arte Orientale Fino al 25 settembre MERAVIGLIE DELLO STATO DI CHU. Le testimonianze e la storia dell’antico stato di Chu

Libri

DI veronica ghidesi

IO SONO IL NORDEST

Profugopoli

l libro riunisce le scrittrici di Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige. Amore, violenza, lavoro, famiglia, relazioni, potere: queste le tematiche presenti. Sullo sfondo il Nordest, territorio in bilico tra crisi e rinascita. Il libro, curato dalla giornalista Francesca Visentin, nasce da un’idea dell’editore Paolo Spinello di Adria, che l’ha realizzato con la sua casa editrice Apogeo. L’immagine di copertina è dell’art director Giorgio Maggiolo e ritrae Maria Giulia Zorzato, ragazzina di 11 anni di Padova, simbolo di forza, entusiasmo, fiducia nel futuro.

Profugopoli è un fiume di denaro che significa potere, migliaia di posti di lavoro, tanti voti. E che fa gola a molti perché, come è noto, «gli immigrati rendono più della droga». Però l’impressione è che Mafia Capitale, che tanto ci ha indignato, sia solo l’inizio: c’è un pentolone da scoperchiare che non riguarda solo Roma, ma tutta Italia. Lo ha detto anche il capo dell’Anticorruzione Raffaele Cantone: «Temo abusi di un sistema diffuso». Diffuso sì, ma quanto? Leggendo queste pagine ne avrete un’idea.

Pape Satàn Aleppe

Il nome di Dio è Misericordia

Dal 1985 pubblico sull’“Espresso” La Bustina di Minerva. Ne sono state raccolte molte in “Il Secondo Diario Minimo”. Dal 2000 a oggi ne rimanevano moltissime, ho scelto quelle che potevano riferirsi al fenomeno della “società liquida” e dei suoi sintomi: crollo delle ideologie, delle memorie, delle comunità in cui identificarsi, enfasi dell’apparire etc.. “Cronache di una società liquida” è il sottotitolo ma, data la varietà dei temi non unificabili sotto una sola espressione “slogan”, il titolo sarà “Pape Satán Aleppe”, citazioneper caratterizzare la confusione dei nostri tempi. (Umberto Eco)

Un volume-intervista in cui papa Francesco si rivolge a ogni uomo e donna del pianeta in un dialogo semplice, intimo e personale. Il tema centrale del libro è la misericordia, da sempre fulcro della sua testimonianza. In ogni pagina vibra il desiderio di raggiungere tutte quelle anime che cercano un senso alla vita, una strada di pace e di riconciliazione, una cura alle ferite fisiche e spirituali. In primo luogo quell’umanità inquieta e dolente che chiede di essere accolta e non respinta: i poveri e gli emarginati, i carcerati e le prostitute, ma anche i disorientati e i lontani dalla fede, gli omosessuali e i divorziati.

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musica/danza/teatro

spettacoli

di federico martinelli

salvatore accardo Legnago (VR) / Teatro Salieri

EVOLUTION 2.0. LO HUMOR DI BRIGNANO

Giovedì 7 aprile, al Teatro Salieri di Legnago, si esibirà Salvatore Accardo, uno dei più celebrati musicisti italiani, impareggiabile violinista ma anche applaudito direttore d’orchestra. Con lui tre artisti di prima grandezza per una delle partiture più stupefacenti dell’Ottocento, per freschezza ed eleganza, soprattutto ricordando che a scriverla fu un dodicenne: Gioachino Rossini. Assieme al Maestro Laura Gorna, violino, Cecilia Radic ed Ermanno Calzolari rispettivamente violoncello e contrabbasso eseguiranno, a quattro, le sonate n. 1, 2, 3 e 6. Cangianti melodie, ritmi travolgenti, crescendo inarrestabili caratterizzeranno la serata, musicalmente così vicina, nonostante gli anni, alla nostra “sensibilità” contemporanea. www.teatrosalieri.it

Mantova / Palabam

Sabato 9 aprile, alle 21.15 al Palabam di Mantova, approda “Evolution Show 2.0”, nuovo spettacolo di Enrico Brignano. Immerso in un contesto fatto di immagini suggestive e futuristiche, musica emozionante, presenze magiche e ironiche, Brignano accompagna lo spettatore in un divertente quanto riflessivo spaccato su una realtà che cambia, che evolve, che muta incessantemente. Le due ore scorrono sul filo della modernità, in un alternarsi tra domande e risposte. E se per tutte c’è sempre l’unica e più frequente “guarda su Internet”, la riflessione d’obbligo: e le emozioni? Dove stiamo andando? Quale futuro? Bisogna essere sempre perfetti, curati, efficienti: cullare il proprio figlio mentre si è in conference call per lavoro e nel frattempo dare una passata di straccio a terra è il minimo, soprattutto per le donne; per un uomo scrivere un sms masticando un chewingum sarebbe già una conquista…

CON BRIGNANO UN VIAGGIO ATTRAVERSO L’EVOLUZIONE. SORRIDENDO DI QUALCHE ERRORE, GIOCANDO CON LE CONTRADDIZIONI, UNA RIFLESSIONE SUL PASSATO, GUARDANDO AL FUTURO. EVOLUZIONE DELLA SPECIE E SPECIE DI EVOLUZIONE?

e al mercoledì grande muSICA CLASSICA Mantova / Auditorium Monteverdi Proseguono all’Auditorium Monteverdi gli appuntamenti de “I mercoledì del Conservatorio”. Gli incontri offrono al cultore e all’appassionato di musica un’occasione per approfondire la propria conoscenza della musica e della sua storia attraverso concerti e conferenze concerto. Quest’anno la rassegna ha aperto anche al contemporaneo. Ad aprile prosegue con omaggi a Brahms, Schumann, Debussy. Calendario su www.conservatoriomantova.com

concerti al chiaro di luna merano/giardini sissi

In occasione del 15° anno di apertura dei Giardini di Sissi a Merano, anche la kermesse World Music Festival 2016 anticipa la partenza, con un calendario d’artisti più ricco e interessante che mai! Ben sette date, dodici cantanti e a far da cornice il suggestivo scenario notturno del Laghetto delle Ninfee: la rassegna musicale World Music Festival quest’anno inizierà giovedì 26 maggio e si concluderà il 25 agosto, accogliendo per tutta l’estate migliaia di appassionati della musica live d’autore. Giovedì, 26 maggio 2016, Gaby Moreno (Guatemala) / One Night of Buena Vista (Cuba) inizierà la rassegna che si concluderà il 25 agosto 2016. Info: www.showtime-ticket.com

IL GRANDE FLAMENCO Brescia / Teatro Grande

Creatore di uno stile virtuoso e innovatore all’interno della grammatica flamenca, Israel Galván, unanimemente riconosciuto oggi come il più importante interprete del flamenco, ha sviluppato un’estetica che ne unifica in modo significativo i due approcci contemporaneo e tradizionale. A Brescia, al Teatro Grande, presenterà il suo ultimo spettacolo il 16 aprile alle 21.00.

5 SECONDS OF SUMMER ALL’ARENA DI VERONA

ARENA DI VERONA, ARRIVA MARCO MENGONI

NICCOLÒ FABI AL “ROMANO” DI VERONA

13 maggio, Arena di Verona: arrivano i 5 Seconds of Summer! La band australiana approda nella città scaligera per un concerto che per i giovani è già un evento: l’unica altra possibilità di ascoltare i giovani della band sarà a Roma, il giorno successivo. www.eventiverona.it

21 e 22 maggio, Arena di Verona: arriva Marco Mengoni. Il concerto sarà l’ultima tappa dei live primaverili dopo l’uscita del disco “Le cose che non ho”. L’appuntamento veronese, coronerà con la poesia dell’anfiteatro le suggestioni della sua musica. www.eventiverona.it

30 maggio, Teatro Romano di Verona: è il turno di Niccolò Fabi. Il cantautore romano, dopo il successo e i riconoscimenti di “Ecco”, parte per una tournèe in cui presenterà i brani del disco e i successi a lui più cari. www.eventiverona.it


night life palabanco in spolvero

L’IRONIA DI CONATI “veronesi... tuti mati” Albaredo d’Adige (VR) / Teatro Comunale Giovedì 14 aprile, Albaredo d’Adige. “Veronesi... tuti mati” è un progetto teatral - musicale che prende spunto dal libro “Veronesi (guida ai migliori difetti e peggiori virtù)” di David Conati e che racconta, con occhio ironico e divertito, pregi e difetti dei veronesi (dalle origini ai giorni nostri) nei quali gli autoctoni si riconosceranno e chi veronese non è apprezzerà (ovvero se li conosci “non” li eviti). Da dove nasce la follia? Perché questa animosità e sangue “caldo”? Un progetto di teatro canzone che parla della cucina, delle bellezze, degli usi e dei costumi… non per giustificare ma per far conoscere.

CAPITANI CORAGGIOSI ancora INSIEME PER LA MUSICA

Il 16 aprile da segnalare una giornata interamente dedicata ai Pink Floyd, alla loro musica, al loro pensiero, alle loro immagini. Questa quinta edizione del PFDay vedrà la partecipazione di ospiti famosi e l’eccezionale presenza di MACHAN TAYLOR “Pink Floyd Vocalist” e di JENNIFER BATTEN “Michael Jackson Guitarist”. Saranno inoltre presenti musicisti, scrittori, opinionisti, collezionisti e inoltre una grande mostra Vintage a cura di AipEventi con oltre 30 espositori (la mostra continuerà anche nella giornata di domenica 17). Un evento indimenticabile a scopo benefico a favore dell’A.I.L. (associazione italiana contro leucemie, linfomi e mielomi) che si concluderà con il grande concerto dei WIT MATRIX, alle ore 21.30, una tra le migliori Tribute Band Italiane del mitico gruppo inglese, apprezzata anche all’estero. Info: www.pinkfloydday.it Dopo il grande successo della scorsa stagione ritorna invece al Pala Banco di Brescia il 22 aprile alle ore

Mantova / Palabam

IMMENSA… solo lei. il mito PATTY PRAVO

Martedi 12 e mercoledi 13 aprile alle 21.15, sbarca al Palabam di Mantova “Capitani coraggiosi”, attesissimo appuntamento musicale con Gianni Morandi e Claudio Baglioni. Dopo il successo dei dodici eventi di settembre, i due artisti tornano insieme per una nuova serie di concerti. Tre ore di musica dal vivo, oltre 50 memorabili canzoni in scaletta… questo è l’energico programma del duo Morandi- Baglioni. I brani saranno eseguiti con un supergruppo di polistrumentisti, in uno spazio scenico innovato e spettacolare che donerà suggestione alla suggestione. Diversi sold-out e doppie repliche in molte città per un appuntamento di grande musica italiana. www.mantova.com

Mantova / Palabam 50 anni di carriera, oltre 120 milioni di copie vendute, numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali, dopo il “Premio della Critica Mia Martini” alla nuova “Cieli immensi”, Patty Pravo torna a esibirsi dal vivo con le canzoni del nuovo disco “Eccomi”. Il disco, il ventiseiesimo in studio, è un mix di sonorità e di prestigiose collaborazioni, brani già destinati a entrare nel cuore dei fan. “Eccomi”, suo ventiseiesimo album in studio, animerà gran parte del concerto anche se non mancheranno i brani più celebri da “Pazza Idea” a “E dimmi che non vuoi morire”, passando per “Pensiero Stupendo”, “Il vento e le rose” e “Unisono”. www.mantova.com

elvis COSTELLO

21.00,con lo spettacolo“Ormai sono una milf ”il nuovo spettacolo di Angelo Pintus, reduce dal successo di “50 Sfumature di…Pintus“, record di incassi e di presenze in tutt’Italia. Un vero fenomeno che lo ha traghettato direttamente al festival di Sanremo come ospite comico, per un ulteriore bagno di notorietà. Il 6 maggio alle ore 21.00 sarà di scena Il Grillo Comico e il Grillo Politico: i due si sdoppiano, l’uno diventa carne, l’altro ologramma (e viceversa) per confrontarsi, combattersi, raccontarsi, annullarsi, proiettarsi nel passato e nel futuro, nei ricordi e nelle ambizioni più vere. Una lotta senza esclusione di colpi e di verità finché non ne rimarrà uno solo. L’8 maggio 2016, il grande Al Bano Carrisi salirà sul palco del PalaBanco di Brescia, proponendo i grandi successi musicali che lo hanno reso un’icona indiscussa

Brescia / Palabanco Martedì 31 maggio, sarà il turno di Elvis Costello. Un live divertente, sagace e coinvolgente, come solo lui sa fare.

ALEX BRITTI in nome dell’amore Mantova / teatro sociale Sabato 2 aprile, Alex Britti presenterà i brani dell’ultimo album: “In nome dell’amore”. Non mancheranno i successi del musicista in versione… chitarra elettrica.

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GRANDE TOUR PER LUCA CARBONI DAL POP ANNI 80 A OGGI Brescia / Palabanco Giovedì 14 aprile, al Palabanco di Brescia, sarà il turno di Luca Carboni con il suo “Pop-up tour”. Il concerto, che prende il nome dal nuovo album, sarà un viaggio musicale dalle radici pop degli anni ’80, passando per i suoi “mitici” anni ’90 con “Mare mare”, “Ci vuole un fisico bestiale”, “Le ragazze” fino a oggi.

della musica italiana. Durante il concerto – organizzato da On Air Srl – non mancheranno le canzoni che hanno fatto ballare,innamorare, sognare diverse generazioni: da “Nel sole” (1967) ai brani che in coppia con Romina Power sono diventati intramontabili successi come “Nostalgia canaglia”, “Felicità”,“Ci sarà” e “Cara terra mia”. L’11 maggio alle ore 21.00 sarà di scena la famosa band internazionale “ Banco del Mutuo Soccorso”.

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TORTA SALATA RIPIENA DI CARCIOFI 2 confezioni di pasta brisee, 2 cucchiai di mollica di pane, 350 gr. di carciofi a spicchi surgelati, 1 spicchio d’aglio , 3 uova, 3 cucchiaio formaggio grattugiato, 5 filetti d’acciuga, ½ bicchiere di vino bianco, sale, pepe,prezzemolo, alloro, 3 cucchiai di olio Far soffriggere l’aglio con l’olio, le acciughe aggiungere i carciofi, un bicchiere d’acqua, una foglia d’alloro, sale e pepe, dopo 15 minuti sfumare con il vino, aggiungere il pane grattugiato ed il prezzemolo tritato. Spegnere il fuoco, togliere l’aglio, l’alloro e lasciar intiepidire. Foderare una tortiera con un disco di pasta brisee, coprire con i carciofi, versare sopra le uova sbattute, quindi coprire con il secondo disco di pasta cercando di praticare qualche foro sulla superficie. Cuocere a 180° per 50 minuti.

TORTE SALATE di flora lisetta artioli

TRECCIA SFIZIOSA RIPIENA DI OLIVE, PROSCIUTTO E PROVOLA

STRUDEL DI VERDURE E ERBE AROMATICHE

500 gr. farina 0, 100 gr. olive tritate, ½ bustina lievito di birra secco, 2 cucchiaini zucchero, 2 cucchiaini sale, 120 gr. provola, 100 gr. prosciutto di Praga, 3 cucchiai olio, 1 uovo, 350 ml. acqua tiepida

SFOGLIATA DI ROBIOLA E ASPARAGI 1 confezione pasta sfoglia, 350 gr. asparagi freschi, 200 gr. robiola, 200 gr. porro, 150 ml. panna da cucina, 30 gr. burro, Sale, pepe, prezzemolo tritato

Mescolare la farina con il lievito, lo zucchero, l’olio, aggiungere poco per volta l’acqua, lavorare finché l’impasto inizierà a prendere consistenza, unire quindi il sale e impastare ancora fino a quando non sarà elastico. Lasciar lievitare per 2 ore, poi riprendere l’impasto, sgonfiarlo e dividerlo in 3 parti uguali. Formare con ognuna dei filoni, appiattirli con un matterello, formare dei rettangoli di cm. 15x35, farcirne uno con le olive tritate, uno con il prosciutto tagliato a listarelle e uno con la provola a cubetti. Allineare i 3 filoni su una placca foderata con carta da forno, formare una treccia. Far lievitare un’oretta, cuocere a 180° per 40 min.

Pulire gli asparagi, tagliare le punte e tenerle da parte. Tagliare a rondelle la parte tenera dei gambi. Tritare la parte bianca del porro e soffriggerla con una noce di burro, aggiungere le rondelle degli asparagi ed il prezzemolo. Foderare una tortiera apribile con la pasta sfoglia. Sbattere le uova con la panna, la robiola, un pizzico di sale e di pepe. Versare sul fondo della tortiera prima il soffritto di porro e asparagi e poi sopra il composto di uova e panna. Infornare a 180° per 40 minuti, nel frattempo insaporire con poco burro le punte degli asparagi, aggiungerle 5 minuti prima della fine della cottura.

IN CARROZZA PER SCOPRIRE GLI ASPARAGI DI TERLANO ioni s r u c s E rmet 74 gou

Dal 31 marzo (giorno ell’inaugurazione della kermesse) e fino alla fine di maggio, un corposo programma di manifestazioni celebra il prelibato ortaggio locale. Tra le tante proposte, assoluta novità di quest’anno è l’escursione culinaria in carrozza trainata da cavalli, attraverso i borghi di Vilpiano, Terlano e Settequerce: un itinerario all’insegna del turismo slow, per scoprire da vicino i campi di asparagi e gli angoli più suggestivi dei paesi, fermandosi a gustare le creazioni a base di asparagi dei ristoratori di Terlano. Durante l’escursione (in programma il 23 aprile e il 7 e il

1 rotolo di pasta sfoglia rettangolare, 200 gr. di formaggella di capra., 2 carote, 1 peperone giallo, 2 zucchine, 1 finocchio, 2 scalogni, 2 o 3 cucchiai di erbe aromatiche tritate , 3 cucchiai di olio, sale, pepe Tagliare a julienne le carote, il peperone, le zucchine e il finocchio. Far soffriggere gli scalogni con l’olio, aggiungere le verdure, cuocere a fuoco vivace, salare, pepare, quando saranno cotte aggiungere le erbe aromatiche, spegnere e lasciare intiepidire. Srotolare la sfoglia con la sua carta, infarinare leggermente d’ambo i lati, porre al centro le verdure con il formaggio tagliato a dadini, avvolgere con la sfoglia sigillando bene i bordi. Cuocere a 180° per 40 minuti. Servire tiepido.

28 maggio, dalle ore 10 alle 17,30) verranno spiegati i segreti della coltivazione della prelibatezza orticola terlanese. Tornano anche le classiche passeggiate culinarie tra natura, cultura e storia in compagnia di esperti (nelle giornate del 9, 16, 23, 25 e 30 aprile, e ancora del 7 e 14 maggio): il programma prevede un aperitivo con consigli sulla cottura degli asparagi, visita alla chiesa di Terlano, un assaggio e qualche approfondimento storico in un ristorante locale. Info: www.bolzanodintorni.info o www.terlan.info

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IL BUONGUSTAIO

LA VAL VENOSTA NEL PIATTO! PROSEGUONO LE SETTIMANE DI DEGUSTAZIONE

ALL’ ENOTHEQUE DI KARL BERNARDI Se vi trovate a Brunico seguite questo consiglio. Dopo qualche minuto di passeggiata a piedi dalla via centrale della caratteristica città altoatesina si raggiunge l’enoteca, locale moderno ubicato sulla rive del fiume Rienza dove si pranza o si cena in un’atmosfera piacevole, calda e accogliente. Suggestivo e caratteristico il piano sotterraneo ove troneggiano salumi e grandi vini intorno a cinque o sei tavolini che accolgono i clienti in un ambiente intimo e accogliente. Un luogo dell’anima per i veri amanti del gourmet. Si mangia decisamente bene con un eccellente rapporto qualità/prezzo: dai canederli ai ravioli ripieni, dai wurstel prodotti in casa con carni selezionate ai piatti di affettati e formaggi ricercati. Imperdibile il salmone lavorato da casa Bernardi: non si può raccontare, bisogna assaggiarlo per rendersi conto di quel che offre al palato. Ecco solo alcuni dei piatti che potrete degustare: Burrata con melone, prosciutto crudo e basilico, Crema di piselli verdi con filetto di triglia, Filetto di salmone e gambero con green shell gratinata su zucchine e tapenade, Salsiccia della casa con crauti e patate arrostite, Carpaccio di roast beef all’inglese con marmellata di pomodori e scaglie di pecorino. I più golosi avranno a che fare con canederli di ricotta con cioccolato e composta di albicocche accompagnati da un bicchiere di moscato d’Asti e Crème brûlé al limone con sorbetto alla pesca. www.bernardi-karl.it

Dieci anni di Vino in Festa Anniversario importante per la kermesse enogastronomica Vino in Festa, che quest’anno festeggia i suoi primi dieci anni confermando con entusiasmo l’obiettivo per cui è nata: ovvero promuovere la cultura, le tradizioni, l’arte, il territorio e i molteplici sapori della Strada del Vino dell’Alto Adige. L’inaugurazione è fissata per il prossimo 22 aprile presso il Castel d’Enna a Montagna: una giornata per dare il via ai festeggiamenti, ma anche l’occasione per premiare (e degustare) i migliori Pinot neri. La manifestazione proseguirà fino a sabato 11 giugno, con il gran finale affidato all’immancabile Notte delle Cantine. Come sempre saranno sedici in tutto i comuni coinvolti e tantissimi gli appuntamenti in programma: dai grandi “classici” – Il Lagrein al passo col tempo, la colazione allo spumante “Swinging bubbles” – alle interessanti novità, come l’edizione speciale del VinoSafari all’insegna del binomio “vino e architettura”. Appuntamento il 3 maggio con una versione inedita di VinoSafari: verrà proposto infatti un percorso di scoperta tutto incentrato sul binomio vino e architettura. Durante il tour si potranno ammirare masi vinicoli e residenze in stile architettonico tipico dell’Oltradige, edifici con elementi gotici tedeschi e del Rinascimento italiano, oltre a cantine dal design decisamente contemporaneo. Tra Terlano e Salorno, un calendario fitto di

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I sapori più autentici della Val Venosta sono serviti ogni giorno sulla tavola del Restaurant Pobitzer, perla gourmet del Garberhof di Malles (BZ). La cucina d’autore del titolare dell’hotel Klaus Pobitzer e dello Chef Christian Lechthaler nasce dai prodotti coltivati in Val Venosta, da ingredienti freschi e a km 0. Come il pane Paarlbrot originario di Malles o il formaggio di malga, prodotto in un caseificio di Mazia che si trova a 1400 metri, o lo speck e il vino di un’azienda locale. I buongustai possono partecipare alle “Settimane di degustazione”. La proposta valida dal 9 al 16 aprile e dal 22 al 29 ottobre, comprende 7 notti in mezza pensione, 3 diverse degustazioni di formaggi in caseificio, distillati di frutta e vini regionali, ogni sera ci sono highlight culinari, ed è inclusa la partecipazione al programma active, per fare escursioni e tour in bicicletta.

Compresi nell’offerta anche 2 percorsi nel centro Hamam dell’hotel e un buono wellness da 60 euro a persona. Il prezzo è a partire da 715 euro ad aprile e da 744 euro ad ottobre. Per informazioni: www.garberhof.com

RIVERA A La Montina Lo scorso 6 marzo si è tenuto presso le Tenute La Montina la presentazione dell’autobiografia di Gianni Rivera. Una giornata memorabile che ha avuto come protagonisti il famoso golden boy del calcio italiano e la famiglia bozza, nonché numerosissimi tifosi giunti per l’occasione. Dopo la presentazione del libro e la visita alla cantina lo spazio è stato dedicato ai brindisi. Le Tenute La Montina ospitano, nei loro 12.000 mq di estensione, l’azienda vitivinicola omonima, il wine shop, Villa Baiana, il Baiana Centro Congressi, il Museo di arte contemporanea Remo Bianco e l’associazione no profit “dedicato A Te”. La maison nasce in Franciacorta il 28 aprile 1987 per volere di tre dei sette fratelli Bozza: Vittorio, Gian Carlo e Alberto. L’area vitata si sviluppa su di una superficie di circa 72 ettari, dislocati in 7 Comuni della Franciacorta, consentendo alla casa di vantare una produzione di 380.000 bottiglie annue. Nel 2015 termina la trasformazione dei vigneti in biologico e realizza la prima bottiglia ufficiale di Franciacorta per Ac Milan. Quel Milan che Rivera ha reso insuperabile e insuperato.

eventi per esperti e semplici appassionati Anche quest’anno il programma di Vino in Festa è talmente vasto ed eterogeneo da riuscire ad accontentare sia il turista che vuole andare alla scoperta del territorio di Bolzano e dintorni (www. bolzanodintorni.info), sia l’esperto di vini che vuole approfondire le proprie conoscenze con degustazioni, visite alle cantine e passeggiate didattiche tra i vigneti. Per chi invece preferisce fare festa, divertirsi e ascoltare musica, non c’è che l’imbarazzo della scelta: dalla Notte di S. Urbano a Terlano (25 maggio) al Wineparty Alto Adige (27 maggio, Parkhotel Laurin a Bolzano), dalla la colazione allo spumante “Swinging bubbles” (29 maggio a Bolzano) a Vino & Musica a Cortaccia (1 giugno). www.stradadelvino-altoadige.it

CUCINA SENSUALE ALL’EXCELSIOR Membro dell’esclusiva cerchia dei Maestri di Cucina d’Italia e diplomato dalla W.a.c.s. “Master Chef ”, Rino De Candido, chef dell’ EXCELSIOR dolomites life resort di San Vigilio di Marebbe (BZ) invita gli ospiti a seguire un corso speciale che lega i cibi ai cinque sensi, per preparare un menu di tre portate insieme allo staff, e degustare i vini da abbinare ai piatti. I partecipanti ricevono un grembiule e un cappello da cuoco e una cartella completa con tutte le ricette, e alla sera si ritrovano con lo chef per discutere delle esperienze fatte. Lo chef de cuisine Rino de Candido è in grado di unire con maestria antiche ricette ladine, le specialità altoatesine, la leggerezza della cucina mediterranea e la raffinatezza di quella internazionale, Il corso di tre lezioni di due ore, compresi cartella e ricette, costa 80 euro a persona, con un numero minimo di 5 partecipanti. Info: www.myexcelsior.com

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Guida

Ristoranti

a cura di Marco Morelli

AQUARIVA, il top È ubicato a Padenghe sul Garda il ristorante Aquariva dei fratelli Favalli, un locale esclusivo dedicato agli amanti della buona tavola nella suggestiva cornice del West Garda Marina. La location è a ridosso del lago, con vista sulla costa veronese e offre una romantica terrazza estiva da cui godere di uno spettacolo mozzafiato. Gli arredi curati con stile marinaro chic, le candele accese e l’immancabile sottofondo jazz-lounge vi faranno vivere momenti di piacevole relax. In cucina Paolo Favalli, col suo staff, propone piatti della cucina tradizionale di mare e di terra rivisitati in chiave moderna, con attenta cura e maestria. La guida Michelin l’ha definita “una cucina di alto livello: specialità di mare, in elaborazioni semplici, per non togliere ai sapori il ruolo di veri protagonisti”. Vi consigliamo il menù degustazione a base di pesce con pazientino di benvenuto, sfogliatina di patata al caviale di aringa e salsa Franciacorta Brut, linguine“primo grano Rustichella d’Abruzzo“ con mazzancolle, lime, pomodorini confit e briciole di pane, pescato del giorno cotto intero con patate Rattes e carciofi, fragole nell’ orto… e la piccola pasticceria. Prezzo per persona € 60,00, bevande

escluse. La cantina dell’Aquariva curata da Ivan Favalli, dispone di più di 900 etichette tra vini locali, nazionali ed esteri e va menzionata la pregiata selezione di Champagne, fiore all’occhiello del locale, tra le più fornite a livello nazionale. Ristorante stupendo. Servizio impeccabile e ben cadenzato. AQUARIVA - Viale G. Marconi, 57 Padenghe Sul Garda BS Tel: 030.2077191

Ristorante stupendo. Servizio impeccabile e ben cadenzato

elia rizzo e IL DESCO Di Elia Rizzo e del Desco non si sente parlare spesso. Fuori dai palcoscenici mediatici dove potrebbe tranquillamente primeggiare, Rizzo diventa protagonista nel suo ristorante. Al Ristorante Il Desco c’è molto più di quanto non colpisca l’occhio al primo impatto. Custodito in un vicolo del centro storico di Verona, il Ristorante Il Desco ha adattato il palazzo rinascimentale in cui si trova a sua immagine e somiglianza. È elegante ma non sfarzoso. Accogliente, ma non impegnativo. Raffinato, ma non lezioso. Tra i piatti da segnalare la Zuppa di granciporro, ceci e quinoa croccante, gli Gnocchi di patate, le Lumache e crema di erbette al dragoncello, il Merluzzo nero e le sue ‘trippe’ alla parmigiana, la Quaglia arrostita, purè di patate affumicate e crema di pistacchio, la Mela fondente, gelato alla cannella e zuppetta tiepida di mango al passion fruit. Cotture perfette, finezza delle salse, sapori paradisiaci. Conto adeguato al contesto e al blasone del locale. IL DESCO SRL, Via Dietro San Sebastiano, 5/7 Tel: 045 595358

IL BUE D’ORO Dopo una ristrutturazione rispettosa dell’impianto architettonico originale, il ristorante Bue d’oro di Valeggio sul Mincio (Vr) accoglie con i suoi colori tenui e i riferimenti a metà strada tra il rustico e l’urbano, proponendo un incontro affascinante tra romanticismo e modernità. Quasi un giardino d’inverno”, la sala principale del ristorante ospita una composizione di tavoli e un bancone, circondata da vasi di piante, felci, fiori secchi in un evidente richiamo alla natura. Una tavola sincera, guidata dai principi di stagionalità e territorialità dei prodotti, che pone al primo posto il benessere delle persone e che rivolge un occhio anche al prezzo. I piatti sono preparati con tecniche prestigiose e moderne. Vi consigliamo Guazzetto mediterraneo, Scomposta di mare, Chicche alla Voronoff, Calamarata tra i primi. Raviolo mantecato e Nodo d’amore tra le paste ripiene. Carrè in crosta di pistacchio e limousine su pietra tra i secondi. Spumone allo zabaione e Rosellina aranciata tra i dolci. Info: Tel.045 7952451

Guida Vini PINOT GRIGIO LIVIO FELLUGA Questo famoso vitigno deriva da una mutazione gemmaria del Pinot Nero e trova il suo habitat ideale in collina. La vinificazione Livio Felluga conferisce al vino finezza ed eleganza, mantenendo i tenui riflessi ramati che ne caratterizzano inconfondibilmente il colore.

TITTONI MILLESIMATO DRY Si ottiene dai vigneti delle colline di Vidor. Il terreno calcareo, l’esposizione soliva e le vecchie viti sono un connubio unico che si esprime in uve spargole, aromatiche e dolcissime. Segue una raccolta quasi tardiva ed una fermentazione alcolica particolarmente delicata. Valdobbiandene Prosecco Superiore DOCG.

novalia villa crespia Il Novalia Villa Crespia è un Franciacorta Brut in cui acidità e freschezza, derivata da sentori di frutta acerba, ben si armonizzano con note persistenti floreali di rosa e di tiglio e sentori vegetali e di lieviti. Il Novalia è un Franciacorta che si fa apprezzare per la sua personalità immediata.


GLI SPECIALI DI MCG

aLL’HOTEL BULGARI di Milano un food festival internazionale

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ella cornice elegante e suggestiva dell’hotel nel cuore di Milano si celebra un indimenticabile viaggio nel panorama gastronomico mondiale. Epicurea è una manifestazione gastronomica alla sua terza stagione, che ha come protagonista l’executive chef Roberto Di Pinto, da un anno alla guida del ristorante, e sette grandi chef. Un appuntamento atteso e fisso – da gennaio a ottobre – nel quale in ogni serata si avvicendano piatti e cuochi delle migliori cucine del mondo. Un’ esperienza che MCG ha vissuto per raccontarvela e invitarvi a provarla. Per gli appassionati si tratterà di scoprire sapori e prelibatezze dalle combinazioni insolite e ricercate. Come quelle della serata che si è svolta il 16 marzo con Dominique Crenn, Atelier Crenn San Francisco, Usa. Per anni è stata l’unica donna ad avere la doppia stella Michelin in tutti gli Stati Uniti, e a chi le chiedeva se ne fosse felice rispondeva: “mi fa sentire sola”. Il suo ristorante lei lo chiama “Poetic culinaria”. I suoi menù e i suoi piatti, hanno un forte impatto emotivo ed evocativo, con nomi che suonano come brevi poemetti. “La primavera è arrivata con la sua fresca brezza”, oppure “Passeggiando sulla spiaggia, nella sua capricciosa e spumeggiante innocenza”: queste le sue creazioni culinarie. Ma non c’è solo poesia nella cucina di Dominque, bensì una sapienza profonda delle tecniche di cottura, dei sapori e con un profilo anche molecolare. Lei che nata a Versailles, approda sulla west coast con un bagaglio di raffinatezza e attenzioni che il suo background le ha fornito, per poi osare a vol-

Per gli appassionati si tratterà di scoprire sapori e prelibatezze dalle combinazioni insolite e ricercate

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di antonio scolari

il grande chef gennaro esposito MAESTRO E ISPIRATORE DI ROBERTO DI PINTO Roberto Di Pinto è l’ Executive Chef del ristorante Bulgari Hotel di Milano. Nato e cresciuto a Napoli, Roberto è promotore di una cucina intuitiva che riflette i legami storici della sua città con lo stile mediterraneo; i suoi menu sono il punto di convergenza tra una forte, napoletana identità culinaria ed il desiderio di proiettare verso il futuro le ricette di famiglia ed i sapori della tradizione. L’esperienza lavorativa con lo Chef Gennaro Esposito ha sviluppato il proposito di Roberto di voler diventare ambasciatore della cucina mediterranea a Milano. Lo Chef ha avuto la possibilità di crescere professionalmente grazie all’esperienza che aveva accumulato negli anni scorsi presso l’Hotel Bulgari, e che lo ha aiutato a sviluppare pienamente la sua capacità di interpretare la filosofia e il valore del marchio. La superba qualità delle materie prime, i profumi familiari e la fedeltà alla grande tradizione italiana di eccellenza sono i principali ingredienti della cucina di Roberto Di Pinto.

Roberto Di Pinto e Dominique Crenn

te anche con spregiudicatezza. I piatti della serata sono stati un susseguirsi di sapori tradizionali e cucinati con ingredienti esotici nel gusto e nella composizione, tra terra e mare, con abbinamenti riusciti e un gusto audace, nello stile dello chef ospite. Un menù che ha attraversato gusti e colori confrontandosi con il buon piatto che Roberto di Pinto ha creato in onore del collega. La prossima serata sarà quella del 26-27 aprile con Yannick Alleno, 3 stelle Michelin al Pavillon Ledoyen sugli Champs Elysées parigini e 2 stelle a Le 1947, tra la neve di Courchevel. Il 17 e 18 maggio ci sarà Matt Orlando, 1 stella Michelin del Amass di Copenaghen. Giovane e californiano dalle blasonate esperienze internazionali ha scelto la cucina nordica in tutta la sua essenza. Il 14 e 15 giugno Jock Zonfrillo dell’Orana di Adelaide, personaggio originale un pò cacciatore e pescatore ma anche esploratore, antropologo. A chiudere ci sarà in autunno Luca Fantin del Bulgari Ginza Tower di Tokyo, italiano naturalizzato ormai giapponese, che il congresso di gastronomia Identità Golose ha eletto il miglior chef italiano nel mondo. Un finale con sorprese e con la sua cucina italiana al motto di “Essere semplici è molto complicato” La formula è che ogni chef propone per solo due serate al mese un suo menù e lo chef di casa crea in loro onore un piatto. La cena costa 150 euro escluso le bevande e si possono prenotare telefonicamente al Ristorante del Bulgari Hotel allo 02.805.805.233.

LA FORMULA È CHE OGNI CHEF PROPONE PER SOLO DUE SERATE AL MESE UN SUO MENÙ E LO CHEF DI CASA CREA IN LORO ONORE UN PIATTO

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sport

a cura di giulio mariani e di michela Toninel

Brescia in rosa si corre la StraWoman Torna, dopo l’enorme successo dello scorso anno, StraWoman, we run the world. Domenica 22 maggio le strade di Brescia si tingeranno di rosa per un evento che unisce lo sport e il sociale. StraWoman è una manifestazione rivolta e riservata alle sole donne che vogliono vivere un momento di aggregazione, avvicinarsi alla corsa o semplicemente trionfare in una gara che lo scorso anno ha presentato al via oltre 2000 iscritte. Una mattinata di sport, spettacolo e divertimento, con un percorso che attraverserà le vie bresciane. Una marcia a ritmo libero di 5 Km dove ognuna delle contendenti potrà scegliere la propria andatura, la gara non ha

wheelchair hockey

I Macron Warriors vedono le finali Parliamo di Wheelchair Hockey, ovvero hockey in carrozzina elettrica: prosegue la marcia inarrestabile dei Macron Warriors Viadana in vista delle finali del campionato italiano di serie A2, che si disputeranno a maggio a Lignano Sabbiadoro. Domenica 13 marzo, infatti, i viadanesi hanno conquistato la sesta vittoria su sei incontri disputati, vincendo a Genova 29 a 1 contro le Aquile Azzurre. Una gara messa al sicuro grazie alle prestazioni dei soliti Cappellazzo, Felicani e Camponesco, autori di ben 25 gol in tre. Sembra dunque spianata la strada che porta al sogno di questi ragazzi, ovvero ottenere la promozione nel campionato italiano di serie A1. Da evidenziare gli splendidi tifosi mantovani che si sono recati a Genova per sostenere i Warriors e per farli sentire a casa nonostante i chilometri di distanza. Ora l’obiettivo si sposta a Pavia dove, domenica 10 aprile, si disputerà la prossima partita contro i Goodfellas. Vietato mancare.

infatti limiti di età, per arrivare al nastro di fine percorso situato nel centro storico di Brescia. In palio tanti premi e sorprese. StraWoman, oltre al suo valore sportivo, vuole sottolineare l’importanza del ruolo femminile nella società e anche l’urgenza di colmare il divario che ancora separa l’Italia dai partner europei quanto a salari medi, sostegno alla maternità, presenza di donne ai vertici delle istituzioni e nei ruoli guida nelle aziende e soprattutto promuovere la lotta contro la violenza sulle donne. Un’occasione per fare del sano sport e per sostenere, una volta di più, la causa del gentil sesso.

in forma? Dipende molto dalla scarpa In primavera l’uomo medio (e pure la donna) si ricordano dei buoni propositi che si erano ripromessi a Capodanno: “Tornerò in forma. Andrò a correre”. Qualcuno ci prova e molti alla prima corsetta tornano a casa con caviglie, ginocchia e schiena piene di dolorini. Qual è il rimedio ideale per ritrovare il piacere della corsa evitando i dolorini? Indossare un buon paio di scarpe da running. Per questo sarebbe utile andare in un negozio specializzato per farsi fare l’analisi del piede e per farci dire prima di tutto quale tipo di scarpa da running fa per voi, anche in funzione del vostro stato di forma, del vostro peso e delle vostre aspettative “agonistiche”. Detto questo, le Brooks Adrenaline GTS 16 non a caso sono tra le scarpa da running più vendute al mondo. La GTS 16 è la versione aggiornata del modello dello scorso anno e si propone come calzatura per pronatori (coloro che hanno un piede che tende a ruotare verso l’interno) e per runner “neutri” che

di enrico corno

hanno bisogno di un ottimo livello di ammortizzazione. Che voi siate una leggerissima runner da 4’ al chilometro o che voi siate un corpulento uomo di mezz’età e di 90 kg, queste scarpe risultato adatte a tutti, stabili e confortevoli: l’ammortizzazione è perfetta, senza quella sgradevole sensazione di rimbalzare ma piacevolmente comode, merito di una speciale intersuola realizzata con un polimero che garantisce il 30% in più rispetto ai materiali tradizionali. La tomaia è in Moisture-Management Mesh, un tessuto molto più traspirante, morbido e leggero (usato anche per i reggiseni sportivi) e ha un design tale che si chiude attorno al piede ‘come un guanto’, anche senza stringere troppo le stringhe. E come non bastasse, la Brooks Adrenaline ha dimostrato di rispondere benissimo sia quando si corre sull’asfalto che sullo sterrato umido. Il prezzo consigliato in negozio è di circa 140 euro ma on line si trovano già quasi a 30 euro di meno.

pallamano dossobuono

Olimpica ora il gioco si fa duro La strada per la Pallamano Olimpica Dossobuono è quella giusta. Dopo la tredicesima vittoria arrivata contro il fanalino di coda della classifica di serie A2 femminile, il Cellini Padova, la Dossobuono può ora concentrarsi, grazie alla certezza matematica del primato nel girone C con tre giornate d’anticipo, sulle fasi finali che si svolgeranno sabato 23 aprile. Un doppio confronto (andata e ritorno) con la vincente del girone emiliano-toscano per sognare il ritorno nella massima serie, sfuggito per problemi economici l’anno scorso. Il presidente Marco Beghini è soddisfatto, ma non esita a confermare che gli ostacoli più importanti devono ancora arrivare: “Il primo obiettivo stagio-

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nale è stato centrato ma d’ora in avanti dobbiamo aumentare costantemente l’intensità e l’attenzione in modo da arrivare alle partite che contano nel migliore dei modi. Faccio i miei complimenti alla ragazze per la vittoria del girone e per come l’hanno fatto. Ma ora mettiamo questa soddisfazione in archivio e guardiamo avanti”. Parole di stima e preoccupazione che sono condivise da Escanciano Sanchez, il mister che ha condotto le ragazze alla vittoria del girone: “Ora arriva il bello. Siamo preparati e vogliamo il ritorno nella massima serie. Ce lo meritiamo”. Il 23 aprile l’ardua sentenza.

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BICI “GRASSA” NEVE E NOTTE SENZA LIMITI In Fat Bike Elettrica al Passo del Tonale tra piste e boschetti. Il team “Tecno Bike”, dopo aver testato le FatBike Haibike con motore Bosch su sabbia e sottobosco, è pronto per organizzare tour notturni e giornalieri tra le nevi del Passo del Tonale. La stagione è aperta sia per chi è alle prime armi, con la mountan bike, sia per chi è già esperto e si vuole mettere alla prova su pendii importanti e tratti ghiacciati. Al Grand Hotel Miramonti è stata realizzata una vera e propria “Bike Farm” in cui è possibile provare le bici elettriche e raggiungere le cime degli impianti di risalita, accanto alle piste

A ZERMATT SPORT E HOTEL IN igloo Tra le valli di Zermatt, vicino al monte Cervino, c’è un vero villaggio di igloo, cioè un albergo di neve che viene ricostruito ogni inverno. Qui, dove la neve è garantita tutto l’anno, trag li igloo ci sono idromassaggi e bar di ghiaccio. Gli igloo, diversi uno dall’altro, sono collegati tra loro con dei canali e gli interni delle camere sono decorati da artisti internazionali che, operando con la massima attenzione ai dettagli, creano incantevoli mondi fantasiosi fatti di neve e ghiaccio. Durante la notte la temperatura è garantita poiché si dorme in spessi sacchi a pelo, normalmente usati per le spedizioni in montagna. I pernottamenti sono possibili fino a circa metà aprile. Per info: ufficio prenotazioni +41.416122728 info@iglu-dorf.com www.iglu-dorf.com.

SAN ZENO

SUL BALDO con E-Mt BIKE rent E-MTBike Rent: basta un click per superare i propri limiti e pedalare sui pendii del Baldo! A meta aprile aprono le porte del novo shop che si propone come punto di riferimento per le bici a pedalata assistita a San Zeno di Montagna in provincia di Verona. L’iniziativa dei 2 veronesi, Fabrizio Cesamolo e Montresor Alberto, sportivi, allenatori ed istruttori di sci, nasce da un’idea affinata all’estero sulla base di esperienze sportive fatte in paesi in cui il turismo su due ruote è molto sviluppato. Il negozio di noleggio, offre la possibilità di provare per un’intera giornata i nuovi modelli 2016 della serie “Sduro”, del brand Haibike, con cambio Shimano, forcella e ammortizzatore Suntour, freni Tektro e motore Yamaha. La particolarità delle bici a pedalata assistita è che il motore non sostituisce la pedalata (come accade per i motorini) ma aiuta a fare meno fatica! La scoperta del bellissimo territorio del Garda-Baldo potrà essere fatta con tour guidati, con gli accompagnatori di mountain-bike dell’ “Accademia Nazionale di Monuntain Bike” o sarà possibile affittare Gps Garmin con già caricati 6 percorsi ad anello attorno alle vette del Monte baldo e sulle coste del lago di Garda. A chi piace l’idea ma non è del tutto convinto di affittare la bici per un giorno intero, la sera alle18:00-18:30, saranno organizzati brevi “test drive” di 15 minuti. Info su www.emtbike.it o in negozio dal lunedì al venerdì da Aprile a Ottobre.

ISOLA DELLA SCALA

FESTIVAL DELLE MONGOLFIERE Da fine maggio ai primi giugno a Isola della Scala, Verona si terrà la seconda edizione del Festival del riso e delle Mongolfiere: un grande festival che unisce terra, acqua ed aria con i grandi sapori, dai risotti della storica Fiera del Riso. Il 28 e 29 maggio e dal 2 al 5 giugno, al Parco del Riso le famiglie, i bambini, i giovani e gli adulti di tutte le età potranno godere di ottimo cibo e provare l’emozione di voli liberi e vincolati. Oltre ai decolli, in più momenti della giornata, saranno presente un parco giochi, una fattoria degli animali, una festa degli aquiloni, concorsi a 4 zampe e dimostrazioni di agility dog e di obedience. Le mon-

golfiere decolleranno anche alla sera. infatti, coloro che vorranno prolungare la loro permanenza al parco dopo il calar del sole, potranno godere del particolare spettacolo delle mongolfiere illuminate che, accompagnate a suon di musica, regaleranno uno spettacolo mozzafiato. nell’area espositiva saranno presenti oltre 50 espositori con prodotti di artigianato, auto, benessere, oggetti e complementi per la casa, enogastronomia, piante fiori e giardinaggio. Dal sito www.festivaldellemongolfiere.it si potranno acquistare i voli liberi in mongolfiera, i biglietti di ingresso ridotti al parco e consultare il programma.

da sci, alla ricerca di neve fresca su cui far girare le grandi ruote gommate. Con la bici a pedalata assistita le salite su pendii molto scoscesi, con fondo anche ghiacciato, non saranno un problema! Questo mezzo infatti è in grado di sopperire ai fastidi causati dalla quota e permettere di arrivare a grandi altezze in poco tempo. Lungo il tragitto si può sostare nelle varie baite che costeggiano le piste tra gli occhi incuriositi e divertiti degli sciatori che si chiederanno come dei ciclisti siano arrivati in bici fin lassù! La si può fare sulle piste del bike park estivo lungo la pista da Downhill. Sempre partendo dal Miramonti, gli amanti dei paesaggi possono pedalare lungo i sentieri alla scoperta dei forti della Grande Guerra tra scenari stupendi e discese tra boschi di conifere lungo un percorso di 40 Km e 1200 mt di dislivello nei tracciati del comprensorio Vermiglio, Passo del Tonale. Situato accanto agli impianti di risalita, il Grand Hotel Miramonti sorge nella zona centrale dell’area. Albergo a 4 stelle con centro benessere, piscina e palestra ha anche un Mini Club per gli ospiti più piccoli con un servizio di baby sitting e animazione fino ai 12 anni. Oltre alla bici l’hotel propone attività sportive legate allo sci, racchette da neve, sleddog o motoslitte. www.miramonti.com www.teknobiketerni.com Marco 320-0127533. L’attività delle fat bike è curata da Wild Factory www.wildfactory.it


speciale bmw

stings-bmw tullo pezzo il benaugurante binomio si rafforza

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a collaborazione tra la Concessionaria Tullo Pezzo e la Dinamica Generale Basket è iniziata lo scorso settembre mediante la consegna di una Nuova BMW X1 al giocatore americano Justin Hurtt. Il connubio è stato anche accompagnato da un crescente successo parallelo: gli Stings occupano costantemente le primissime posizioni del campionato e la Concessionaria Tullo Pezzo ha chiuso un 2015 particolarmente brillante. L’accordo è stato ulteriormente ampliato il mese scorso con la consegna di una piccola flotta di vetture BMW: due BMW Serie 3 Touring e una BMW Serie 2 Active Tourer. Le caratteristiche salienti delle automobili sono: sportività, versatilità, contenimento dei consumi e delle emissioni, il tutto per il più completo piacere di guidare. Al giocatore Justin Hurtt e al Direttore Sportivo Gabriele Casalvieri sono andate in utilizzo due BMW Serie 3 Touring. All’atleta Kenneth Simms è andata in utilizzo una BMW Serie 2 Active Tourer. La cerimonia di consegna ha avuto luogo presso lo Showroom della splendida Concessionaria Tullo Pezzo, concepita secondo i nuovi canoni architettonici ed ergonomici della casa madre di Monaco di Baviera. Presenti il titolare Riccardo Pezzo, il presidente degli Stings Marco Prandi, il Direttore Sportivo Gabriele Casalvieri, gli atleti Justin Hurtt e Kenneth Simms. Un breve focus sulla Nuova BMW Serie 3 Touring che fa parte della sesta generazione di BMW Serie 3, la gamma di modelli di maggior successo della Casa Bavarese che, nel 2015, ha festeggiato quarant’anni dalla sua prima apparizione sul mercato nel 1975, quando la Tullo Pezzo già compiva i suoi primi undici anni di collaborazione con BMW. Ogni rinnovamento della Serie è stato caratterizzato dalla costante diminuzione di consumi ed emissioni, dal contemporaneo aumento delle prestazioni e dal crescente piacere di guidare grazie alla strategia

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di alessio pinza

Riccardo Pezzo e Marco Prandi

BMW Efficient Dynamics. L’attuale BMW Serie 3, ed in particolare il modello consegnato a Justin Hurtt, rappresenta il benchmark nella sua categoria soprattutto in termini di consumi ed emissioni, con una percorrenza media dichiarata di oltre 24 km per litro di carburante e 109 g/km di CO2. Altra caratteristica peculiare è determinata dai sistemi di bordo “BMW Connected Drive” rivolti sia ai servizi di assistenza ed emergenza sia al sempre più elevato livello di interconnessione con i sistemi di gestione del traffico, sia infine all’infotainment.

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imprese

simone moro in cima in invernale al nanga parbat

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rrivare in cima al Nanga Parbat e vedere, in una giornata bellissima, il K2, il Broad Peak, il Gasherbrum 1, il Gasherbrum 2, e le montagne dell’Hindu Kush è stata una visione pazzesca. Il Nanga Parbat è una montagna così isolata e gigantesca che mi ha permesso di osservare un a porzione di mondo bellissima. Così l’alpinista Simone Moro, ospite di 24 Mattino su Radio 24, ha commentato la conquista del Nanga Parbat, quarta vetta oltre gli Ottomila conquistato in inverno. “E’ un sogno di lunga data che si realizza – continua Moro - Al Nanga Parbat ho passato un anno della mia vita, sotto o lungo le sue pareti: il primo tentativo è stato nel 2003, poi nel 2011, nel 2014. Per i grandi sogni bisogna avere pazienza e io sono uno che non si demotiva facilmente. Questa volta è stata premiata la capacità di tutto il gruppo e la voglia di non ascoltare i distruttori di sogni che dicono che è impossibile e non ce la farai”. Moro ha raccontato che “sulla cima del Nanga Parbat c’erano venti di 45 Km\h e la temperatura era di circa 40 gradi sotto zero. Le condizioni hanno messo a dura prova le nostre ambizioni: nell’ultimo tratto, la velocità con cui ci spostavamo era inferiore ai 100 metri di dislivello all’ora. Questo successo è una scuola di vita: noi siamo abituati a volere tutto e subito, spariamo i nostri obiettivi senza capirne la portata. Io sapevo benissimo che il Nanga Parbat d’inverno, come gli altri 8mila invernali, richiedeva la responsabilità di saper perdere e dover imparare dalle sconfitte i trucchi per mantenere alta l’asticella, per riuscire un giorno a passarla”.

“Un grazie speciale al il mio partner sportivo, Alessandro. Senza un compagno eccezionale come lui non ce l’avrei mai fatta”

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di Vittoria Bisutti

CORONO UNA VITA CONTRO I tanti DISTRUTTORI DI SOGNI È il primo e unico alpinista nella storia ad aver salito in prima invernale quattro ottomila: lo Shisha Pangma nel 2005, il Makalu nel 2009, il Gasherbrum II nel 2011 e il Nanga Parbat nel 2016.È salito sulla vetta di otto dei quattordici ottomila, arrivando quattro volte in cima all’Everest. Dopo i tentativi falliti degli anni precedenti, è tornato al Nanga Parbat, inizialmente dichiarando di voler fare una salita in stile alpino, senza comunicare per recuperare il senso di esplorazione; poi, cedendo ai timori che la via Messner fosse troppo pericolosa, cambia idea, e riesce stavolta a realizzare la prima salita invernale il 26 febbraio insieme allo spagnolo Alex Txicon, e al pakistano Ali Sadpara. Ha affermato che non scalerà mai il K2 in inverno perché sua moglie, al riguardo, ha avuto un brutto presentimento.

Moro si trova in buone condizioni fisiche, anche se ha avuto problemi a un piede: “Il piede sinistro è ancora un po’ rosso ma non è niente di pericoloso, ho preso solo un gelone, ma non ho nessun principio di congelamento. Io non ho voluto usare nessun sistema di riscaldamento meccanico delle suolette, perché nel mio mondo ci sono i puristi che ti dicono ‘hai usato le suolette e allora sei una pippa, non sei uno vero’. Allora io li ho fregati tutti : non ho usato suolette, non ho usato elicotteri , non ho fatto comunicazioni. Ho fatto tutto solo con le mie forze”. Alla domanda se il ‘campo 4’ non fosse stato posizionato troppo in basso, Moro ha risposto: “E’ vero, il campo 4 era particolarmente basso, a circa 7150 metri, perché il meteo non ci aveva mai permesso di andare in alto e acclimatarci. Quando è arrivata la finestra di bel tempo, noi avevamo capito di aver voglia di andare in cima, ma non eravamo acclimatati. Così, abbiamo cercato di mettere l’ultimo campo più in basso, per evitare di avere nausea e riuscire a dormire. Il problema poi è stato il salto di mille metri secco nell’ascesa finale, ma ce l’abbiamo fatta”. Moro poi ha parlato della compagna di avventura, Tamara Lunger, che si è dovuta fermare a poche decine di metri dalla vetta: “Facciamo fatica a non considerare Tamara una delle persone arrivate in vetta: lei ci vedeva e noi la vedevamo, ma ha deciso di fermarsi e di tornare indietro. Tamara la mattina era stata male e aveva vomitato, l’ultima volta che ci ho parlato mi aveva detto che se fosse arrivata in cima poi avrebbe avuto bisogno di una mano per scendere. Ma sul Nanga Parbat non è facile dare

tamara SI È FERMATA A 70 METRI DALLA VETTA, MA PER ME È COME SE FOSSE SALITA IN CIMA una mano a qualcuno, si è tutti al limite. Così, per non mettere nelle grane noi, Tamara ha rinunciato a 70 metri dalla cima, nonostante sarebbe stata la prima donna nella storia a fare un 8mila in invernale. Ce l’avrebbe fatta benissimo a salire”.

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SPECIALE GOLF

mANTOVA GOLF CLUB IL PIACERE DI TRASCORRERE UNA GIORNATA IN PLEIN AIR

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nche Mantova, intesa come provincia, finalmente ha il suo campo da golf. Ovviamente non stiamo parlando di una struttura come quelle presenti attorno al Lago di Garda o in altre località turistiche, con campi da gara a 18 buche, tuttavia il progetto messo in piedi da questi quattro soci mantovani merita di essere raccontato. Siamo a San Lorenzo di Curtatone, non più di 15 minuti dal centro di Mantova, a circa 500 metri dalla trafficata statale Sabbionetana eppure sembra di essere in un angolo di paradiso. Qui, in strada Colombina 60, ci accoglie il presidente del Mantova Golf Club, Claudio Boni, che assieme a Robert Tudor, Marco Mecenero e Marco Gagliardi nel settembre del 2014 decise di iniziare a dare corpo a questa idea. “Il giocatore di golf ero e sono io – spiega Boni – e come tutti gli altri appassionati a questo sport che vivono nella nostra provincia, anche solo per allenarmi ero costretto a fare almeno un’oretta di strada per recarmi nei dintorni di Verona. Dunque mi sono chiesto: perché non fare qualcosa anche a Mantova?”. In più Boni aveva un altro obiettivo: far capire al maggior numero di persone che il golf non è quello sport così snob, costoso e d’èlite come si crede. “Volevo avvicinare il maggior numero possibile di praticanti al golf – prosegue Boni - : purtroppo essendo il golf spesso legato a circoli chiusi, chi abbia deciso di giocare, deve essere spinto da un socio già praticante ad entrare in una struttura ed iniziare tutto il percorso”. Fin qui tutto facile, a parole. Il problema era mettersi alla ricerca di un terreno, in una zona ideale e che potesse avere costi contenuti.“Ci venne un’idea – narra il presidente - : se l’obiettivo di fondo era at-

All’agriturismo “Le Origini” chi va anche solo per una merenda, un pranzo od una cena può usufruire senza costi aggiuntivi delle mazze, delle palline e del campo pratica

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di ALBERTO SOGLIANI

NON SOLO GOLF MA ANCHE BUONA CUCINA, NATURA INCONTAMINATA E BENESSERE ASSICURATO! Come detto il Mantova Golf Club nasce dall’unione congiunta di sport, agricoltura e ristorazione. Del resto la struttura sorge su un terreno agricolo di oltre 8200 metri quadrati dove sono stati messi a dimora alberi da frutto di varietà antiche in agricoltura biologica quali mele, pere, pesche, susine, albicocche, ciliegie, uva ed altri ancora. Inoltre esiste un’ampia disponibilità di ortaggi di vario genere e di frutti di bosco. Tutta questa produzione serve naturalmente per preparare i piatti tipici della cucina dell’Agriturismo “Le Origini”. Ovvero, dopo il golf, ci si può rifocillare. O viceversa. Per ulteriori informazioni visitare il sito: www.mantovagolf.com

tirare la gente da noi, bisognava offrire uno stimolo. Così pensammo ad un agriturismo: il terreno agricolo si prestava alla coltivazione di frutta e verdura, che a loro volta servono da base per la ristorazione. Cosa c’entra il golf in tutto questo? Abbiamo pensato a quegli agriturismi che per invogliare la gente a conoscere la loro realtà dopo qualche tempo costruiscono una piscina. Così, come in tanti agriturismi chi va a mangiare può godere gratuitamente della piscina, da noi all’agriturismo “Le Origini” chi viene anche solo per una merenda, un pranzo od una cena può usufruire senza costi aggiuntivi delle mazze, delle palline e del campo pratica”. Un escamotage tanto semplice quanto indovinato: e così da quel settembre di un anno e mezzo fa sono iniziati i lavori che ancora proseguono alacremente in ognuna delle direzioni dei quattro soci. Claudio Boni, come detto, si occupa della parte sportiva e dell’amministrazione, Robert Tudor cura ristorazione, food and beverage, Marco Mecenero della attività specificatamente agricola e Marco Gagliardi della ristrutturazione della cascina annessa al campo dove è sorto l’Agriturismo “Le Origini” e nelle cui sale si trova anche la club house del Mantova Golf Club. “In poco tempo l’attività ha preso piede – conclude Boni - : a livello sportivo abbiamo una sessantina di abbonati ma almeno 250 persone ruotano con frequenza attorno al nostro club. Abbiamo costruito un campo pratica da 250 metri, con 12 postazioni di tiro, utilizzabile anche di sera perché illuminato. Abbiamo due Maestri che sono a disposizione quasi

“IN POCO TEMPO L’ATTIVITà HA PRESO PIEDE: ABBIAMO 60 ABBONATI MA ALMENO 250 PERSONE CHE RUOTANO ATTORNO AL CLUB” tutta la settimana per insegnare il golf ai neofiti o migliorare la tecnica di chi gioca già. E da questa primavera sarà attivo un piccolo campo di gara a 4 buche per iniziare a gareggiare. Ma ci tengo anche a dire che siamo già entrati nella scuola, dalla primaria in su, con lezioni e progetti strutturati e che abbiamo avvicinato a questo sport anche i disabili. E’ un piccolo orgoglio di cui ne andiamo fieri”.

n. 2 Aprile-Maggio 2016




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