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IN PRIMO PIANO

LA PIÙ ANTICA PIAGA DEL MONDO

QUANDO LA CORRUZIONE TI UCCIDE T

reni che deragliano, viadotti che crollano, strade che cedono, tetti di scuole che sprofondano. Centinaia di vite perdute per strutture pubbliche realizzate in modo approssimativo, e milioni di vite quotidianamente minacciate dall’imponderabile. Come mai in Italia sono così frequenti questi ed altri disastri? Le imprese italiane sono famose per aver costruito nel mondo primarie reti stradali, dighe, ed edifici tra i più prestigiosi; abbiamo dunque perduto questa competenza che ci contraddistingueva e ci faceva preferire ad altri popoli? La risposta, molto amara, ci sta giungendo dalle più recenti inchieste condotte da Carabinieri e Guardia di Finanza, e dalle prime confessioni di personaggi “eccellenti” pescati con le mani nel sacco per casi di illecito nei mega appalti ferroviari e autostradali. Causa di tutto è la corruzione. Corruzione che con meccanismi perversi porta l’assegnazione della realizzazione di opere ingenti ad imprese non adeguate, che a fronte di costi apparentemente competitivi non impiegano la competenza e i materiali necessari. Perché le Grandi Opere costano sempre molti miliardi di euro in più del dovu-

to? Perché la Tav e le altre mega commissioni di lavori pubblici legati alla viabilità del Paese sono al centro di continue retate per corruzione? Come a suo tempo riportato da un dettagliato articolo di “Espresso”, a rispondere a queste domande poco più di un anno fa, per la prima volta, è stato un super-tecnico interno al sistema, l’ingegner Giampiero De Michelis. Questi è l’ingegnere che per più di vent’anni ha occupato una posizione strategica nella mappa delle infrastrutture nazionali, il primo e decisivo controllore pubblico delle imprese private, arrestato nell’ambito delle inchieste per corruzione riguardante l’assegnazione di lavori pubblici nel famigerato tratto autostradale Salerno-Reggio Calabria e nell’Alta Velocità ferroviaria MilanoGenova. Praticamente egli rappresenta il primo “pentito” delle Grandi Opere, che non a vaghe parole indimostrabili, bensì con documentazioni inequivocabili, ha scoperchiato e messo a nudo un sistema a dir poco avvilente. Nei verbali descrive un sistema fondato sulla corruzione più incancrenita, un meccanismo rodato di subappalti manipolati per mungere denaro pubblico da maxi lavori. Il suo è un racconto nero, che svela intrecci spericolati che dagli anni Novanta arrivano ai nostri giorni, coinvolgendo ministri, grandi imprenditori, progettisti

DI GIACOMO GABRIELE MORELLI

NELLE SOCIETÀ MODERNE PIÙ CIVILI, O COMUNQUE CON SVILUPPATO SENSO CIVICO, LA CORRUZIONE È DI FATTO CONTENUTA


IN PRIMO PIANO

PERCHÉ LE GRANDI OPERE COSTANO SEMPRE MOLTI MILIARDI DI EURO IN PIÙ DEL DOVUTO, E I LAVORI PUBBLICI SONO SEMPRE AL CENTRO DI SCANDALI E RITARDI? eccellenti, figli di politici e burocrati, funzionari di altissimo livello dello Stato. Le sue accuse hanno scatenato un putiferio mediale, e logicamente una serie di procedure giudiziarie tuttora in pieno corso, che non si sa a dove porteranno ma che hanno confermato i sospetti dell’opinione pubblica riguardo una disastrosa gestione delle risorse dello Stato, in buona parte sprecate in modo criminale al posto che a vantaggio dei cittadini. Si sa che la corruzione, e tutto quello che essa implica, è il fenomeno più negativo e odioso diffuso nella società, antico quanto la storia dell’uomo, ma non per questo da potersi giustificare fisiologicamente accettabile. Nelle società moderne più civili, o comunque più sensibili al comune senso civico, la corruzione ad alti livelli è di fatto contenuta. Mantiene invece un ruolo primario nell’andazzo della res pubblica e privata nelle nazioni più incivili, minandone in modo pesante non solo il progresso culturale ma anche quello economico, distruggendo la meritocrazia e spianando la strada al declino in ogni settore. Di questo ne sono consapevoli i governi di ogni Nazione ma, nonostante gli sforzi (almeno apparenti) per contrastarla, sono pochi gli esempi di un’ efficace eradicazione del problema. Nonostante l’impegno messo in atto per combattere la corruzione nel mondo, la maggioranza dei paesi migliora con troppa lentezza. È questo il dato che emerge dal rapporto di Transparency International, l’organizzazione che dal 1993 si occupa di monitorare il fenomeno corruzione a livello globale e che attraverso le sue oltre cento sedi collabora con governi, imprese e società civili per mettere in atto misure efficaci per contrastarlo. Distintasi per aver operato per favorire la creazione di convenzioni internazionali e per lottare contro i leader corrotti per i quali ha chiesto il sequestro del-

le ricchezze illecitamente guadagnate e contro le aziende che si sono macchiate di corruzione, Transparency International ha fatto dell’indipendenza la propria bandiera, rendendo di pubblico dominio entrate e spese sostenute nell’espletamento della propria attività. E si avvale di statistiche prodotte da enti di indiscussa attendibilità quali il Comitato per la Protezione dei Giornalisti, Reporter sans Frontières, Proyecto Variedades de Democracia e World Justice Project. Essa ha pubblicato un indice riferito al 2017 che classifica centottanta paesi sulla base dei livelli percepiti di corruzione del settore pubblico secondo esperti e uomini d’affari, e utilizza una scala da zero a 100, dove zero è “altamente corrotto” e 100 è “molto pulito”. Il risultato per l’anno appena passato è che più dei due terzi dei paesi ha ottenuto un punteggio inferiore a 50, con una media di 43. A guidare la classifica dei paesi meno corrotti sono la Nuova Zelanda e la Danimarca, con rispettivamente 89 e 88 punti. In coda, come più corrotti, Siria, Sud Sudan e Somalia, mentre l’Europa occidentale ottiene un punteggio medio pari a 66. Le peggiori prestazioni sono dell’Africa sub sahariana (punteggio medio 32),dell’Europa orientale (sempre 32) e dell’Asia centrale (punteggio medio 34). Il rapporto, dai dati del Comitato per la Protezione dei Giornalisti, porta a sottolineare la stretta relazione che esiste tra tasso di corruzione del paese e limiti alla libertà di stampa, mettendo in luce come minore protezione della libertà di espressione (e quindi anche di “denuncia”) e minore tutela delle organizzazioni non governative siano più facilmente riscontrabili in paesi con alta corruzione, dove anche accadono le più numerose uccisioni di giornalisti. Non è un’esagerazione affermare che i reporter che in certi stati mettono il naso nella corruzione

TRA I PAESI DELL’UNIONE EUROPEA, L’ITALIA ANNOVERA LA PIÙ ALTA DIFFUSIONE DI CORRUZIONE PUBBLICA, SUPERATA NEL TRISTE PRIMATO SOLO DALLA BULGARIA! dei governi locali, lo fanno ogni giorno a rischio della propria vita. E l’Italia come va? Secondo Trasparency International il nostro Bel Paese, dove la corruzione è un muro di gomma contro cui l’azione di forze dell’ordine e magistratura rimbalzano ad oltranza, per fortuna migliora. E con un punteggio di 50 su 100, per il 2017 avanza di otto punti rispetto a quanto ottenuto nel 2012. Risultato incoraggiante, ma ancora ben lungi da quella quota 88 dall’alto della quale i migliori paesi dell’Europa occidentale ancora ci guardano. Qualcosa in Italia in questi anni si è fatto in termini di leggi in materia di denuncia, trasparenza, influenza indebita e antiriciclaggio. E il rapporto non poteva non riconoscerlo, anche se non si esime dal sottolineare che ci vorrà un bel po’ di tempo prima che le leggi approvate producano un reale cambiamento e che le buone intenzioni si trasformino in tangibili progressi. I media hanno dato un discreto spazio (sfuggito ai più perché scarsamente evidenziato) all’iniziativa organizzata da Transparency Italia per discutere la situazione del nostro Paese il quale, piazzandosi al 61° posto, ha scalato sì otto posizioni rispetto

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alla rilevazione dello scorso anno, ma rimane al penultimo posto precedendo solo la Bulgaria (!!); tra i Paesi UE persino Grecia e Romania in fatto di corruzione sono migliori di noi. Virginio Carnevali, Presidente di Transparency Italia, rileva come si evidenzino primi passi avanti, tra i quali l’approvazione alla Camera dei Deputati del disegno di legge sul “whistleblowing”, che, se venisse approvato in via definitiva, potrebbe portare anche il nostro Paese a definire una adeguata tutela nei confronti di quelle persone le quali, assistendo a un possibile caso di corruzione nell’ambito della propria attività lavorativa, decidano di denunciarlo. In inglese la parola whistleblower indica ‘una persona che lavorando all’interno di un’organizza-

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zione, di un’azienda pubblica o privata si trova ad essere testimone di un comportamento irregolare, illegale, potenzialmente dannoso per la collettività e decide di segnalarlo all’interno dell’azienda stessa o all’autorità giudiziaria o all’attenzione dei media, per porre fine a quel comportamento’. A chi si applica in concreto la definizione? Per esempio al dipendente dell’ufficio contabilità di un ente o di un’azienda che si accorge di un buco nel bilancio o al ricercatore di una casa farmaceutica che è a conoscenza del fatto che il farmaco che sta per essere lanciato sul mercato non ha superato tutti i test di controllo e può avere effetti collaterali pericolosi e non dichiarati, o al tecnico che si accorge che la costruzione di un edificio non avviene rispettando le norme. Queste persone decidono di non poter/voler tenere per sé le informazioni di cui sono in possesso e le riportano al superiore, al direttore o a una qualche autorità che abbia il potere di intervenire per bloccare il comportamento illecito e le sue conseguenze. Gli esempi sopra riportati sono generici, ma si potrebbero applicare a tutti gli ambienti lavorativi. L’interrogativo fondamentale è: come tutelare queste persone? E’ evidente il ruolo fondamentale che assumerebbero queste figure nel portare allo scoperto, combattere e disincentivare fenomeni di corruzione su grande e piccola scala, ma il punto nevralgico della questione è che la scelta di denunciare irregolarità e comportamenti illegali riscontrati sul luogo di lavoro comporta spesso (se non sempre), e a tutte le latitudini, ritorsioni e conseguenze

negative per chi denuncia. Si è quindi profilata la necessità di legiferare a tutela di queste persone. Negli Stati Uniti un precedente legislativo risale addirittura al 1863: si tratta del False Claim Act o legge Lincoln, che prevede una ricompensa per chi denuncia frodi ai danni del governo federale. Ma è nel Regno Unito che è stata elaborata e adottata la legge più estesa e completa in materia: il Public Interest Disclosure Act del 1998. In Italia l’attenzione verso questo tema risale ad anni molto più recenti; dal 2009 se ne occupa stabilmente la sezione italiana di Trasparency International (la sopra citata organizzazione non governativa impegnata contro la corruzione), che ha prodotto le prime ricerche e spera di raccogliere i primi risultati. Sta di fatto, però, che queste parole e concetti sono ancora confinati in circuiti informativi abbastanza ristretti o specialistici, e non hanno ancora raggiunto l’opinione pubblica in larga scala. Quello del sopra citato whistleblowing, del resto, è solo uno degli esempi di quella che deve essere una necessaria assunzione di responsabilità da parte di tutta la società nel contribuire a prevenire e contrastare la corruzione, dal momento che è la medesima società che paga le conseguenze della corruzione in termini di sviluppo e benessere. Certo è che non si può demandare un problema radicato culturalmente come la corruzione a pochi cittadini dall’encomiabile senso del dovere; occorrono controlli e pene radicali, alla stregua dei peggiori crimini, perché, come evidenzia il titolo iniziale, di corruzione non solo ci si impoverisce, ma si muore.

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IL DIRETTORE

SOMMARIO QUANDO LA CORRUZIONE TI UCCIDE

Nelle società moderne più civili, o comunque con sviluppato senso civico, la corruzione è di fatto contenuta

ITALIA, PAESE SENZA COMPETENZE

L’

Italia sta avendo più difficoltà, rispetto ad altri paesi avanzati, a completare la transizione verso una società dinamica fondata sulle competenze. Il rapporto dell’Ocse “Strategia per le competenze” che riguarda l’Italia ha evidenziato che negli ultimi 15 anni, “la produttività è rimasta stagnante, anche a causa di un livello di competenze relativamente basso, di una debole domanda di competenze avanzate e di un uso limitato delle competenze disponibili”. Il rapporto bacchetta sia le università, incapaci di collegarsi meglio con le esigenzxe del mondo del lavoro, sia le imprese, alle quali si imputa l’incapacità di usare pienamente ed efficacemente le competenze a loro disposizione e poco disposte a investire in tecnologie e pratiche di lavoro che migliorino

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IL NERO STA BENE SU TUTTO ANCHE A TAVOLA Anche nel nostro Paese si sta diffondendo sempre più questa tendenza, e non solamente nei ristoranti stellati

la produttività. L’Ocse elenca le riforme introdotte in Italia dagli ultimi governi, Jobs Act (+850.000 posti di lavoro), Buona Scuola, Industria 4.0, che “hanno il potenziale per generare quelle sinergie e complementarità tra le politiche di cui il Paese ha bisogno”. Sintetizza in 10 punti le sfide che il nostro paese deve affrontare per innalzare la produttivita’ e il livello delle competenze: 1) fornire ai giovani di tutto il paese le competenze necessarie per continuare a studiare a vita; 2) aumentare l’accesso all’istruzione universitaria e al contempo migliorare la qualita’ e la pertinenza delle competenze; 3) aumentare le competenze degli adulti che hanno ‘skills’ di basso livello; 4) rimuovere gli ostacoli all’attivazione delle competenze sul mercato del lavoro dal lato della domanda e dell’offerta; 5) incoraggiare una maggiore partecipazione da parte delle donne e dei giovani al mondo del lavoro; 6) utilizzare meglio le competenze sul posto di lavoro; 7) far leva sulle competenze per promuovere l’innovazione; 8) rafforzare la governance multilivello e i partenariati al fine di migliorare il sistema delle competenze; 9) promuovere la valutazione e la previsione dei bisogni di competenze per ridurre lo skill mismatch (non allineamento delle competenze alle richieste); 10) Investire per potenziare le competenze. Mancano quindi e competenze di base e avanzate e soltanto se l’Italia migliorerà in questo campo potrà in futuro prosperare e creare un ambiente più inclusivo. MARCO MORELLI

direttore@mantovachiamagarda.it

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SFIDARE LA DEA BENDATA, BUSINESS O PATOLOGIA? Siamo il nono paese al mondo per perdite di denaro nel gioco d’azzardo legale

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SPECIALE PARCO NATURA VIVA Un evento dopo l’altro! Tanti appuntamenti da non perdere per tutta la famiglia!

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IL MONDO DEL VINO NON HA PIÙ CONFINI Vinitaly: 365 giorni l’anno dedicati al business. In crescita per numero di espositori e visitatori internazionali

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MantovachiamaGarda Periodico bimestrale

A PARER MIO

Registrazione del Tribunale di Mantova N° 01/2011 del 15/02/2011

DI GASTONE SAVIO

IL NORD E IL SUD CHIEDONO SAPRAVVIVENZA Quando la rivista sarà in edicola il nuovo governo potrebbe essere alle viste. Infatti, stanno provando ad avvicinarsi M5S e Centrodestra, dato che la Lega di Salvini, dopo le prime battute solitarie, avrebbe pensato che uniti sia più facile ottenere un risultato. La prima prova verità è l’elezine dei due presidenti di Camera e Senato, passaggio che appaleserà le reali intenzioni di coloro che hanno vinto le elezioni: Centrodestra, la coalizione che ha totalizzato più voti e il M5S, il partito che ha vinto. Comunque l’Italia è spaccata in due dall’opposta volontà degli elettori, che mai come in questa tornata hanno votato per chi più aderiva alle loro reali necessità. Siamo, quindi, con Matteo Salvini e Luigi di Maio, il leader del M5S, arroccati su due piani diversi,

marcianti in posizioni rese parallele dall’ambizione di entrambi di ottenere la presidenza del consiglio e quindi la guida del nuovo governo. Difficilmente, se non si arriverà ad un compromesso, dai grillini sempre escluso (ma in più di una occasione hanno, anche, cambiato idea), ci sarà una soluzione. Inoltre, a giocare una carta importante sarà il programma, in cui si dovrà tener conto di deficit e debito pubblico, degli impegni con l’Europa sui termini di salvaguardia (trenta miliardi di euro sono necessari per scongiurare l’aumento dell’Iva dal 22 al 23,5 %), su cui sarà vigile il Presidente della Repubblica, garante degli impegni presi nei confronti dell’Unione Europea. Pertanto il programma sarà frutto di altri compromessi, dato che la campagna elettorale ha visto i due

attori con proposte che comporterebbero spese da capogiro. Se si sovrappongono la mappa elettorale dell’Italia con quella che indica i luoghi dove manca di più il lavoro (come ha fatto il blogger Alessandro Greco su Twitter), si può notare una convergenza tra le province dove il M5S ha fatto il pieno di voti e quelle con il più alto tasso di disoccupazione, come in Calabria, in Sicila, dove oscilla tra il 22,3 e il 28,8 %. Del resto i pentastellati hanno insistito molto nel corso della campagna elettorale sulle difficoltà a trovare un lavoro, il loro cavallo di battaglia è stato il reddito di cittadinanza. Lo stesso è accaduto con la proposta dell’abbassamento delle tasse al Nord produttivo da parte del Centrodestra, votato in massa.

Direttore Responsabile Marco Morelli Capo redattore Giacomo Gabriele Morelli Art Director e Progetto Grafico Matteo Zapparoli Pubblicità: MORELLI MEDIA PARTNER, Via Dante Alighieri 4, 46040 Gazoldo degli Ippoliti (Mn) Stampa: GRAFFIETTI STAMPATI S.n.c. - S.S. Umbro Casentinese Km 4,500 - S.S. 71 - 01027 Montefiascone (Viterbo) Editore: MARCO MORELLI, Via Dante Alighieri 4, 46040 Gazoldo degli Ippoliti (Mn) Hanno collaborato a questo numero: Alessandra Fusè, Anna Maria Catano, Antonio Scolari, Barbara Gazzi, Barbara Ghisi, Beatrice Moscatelli, Benedetta Bottura, Elena Andreani, Elena Benaglia, Elena Mantesso, Elena Kraube, Elide Bergamaschi, Enrico Maria Corno, Federico Martinelli, Flora Lisetta Artioli, Gastone Savio, Giacomo Cecchin, Gianmarco Daolio, Isolde Seeber, Michela Toninel, M.T.San Juan, Paolo Carli, Rita Bertazzoni, Serena Maioli, Veronica Ghidesi, Vittoria Bisutti. Puoi ABBONARTI scrivendo a: abbonamenti@mantovachiamagarda.it oppure telefonando al numero: 333.6272824 Sarai ricontattato da un nostro incaricato. Puoi pagare con Bonifico bancario a: MONTE PASCHI DI SIENA Filiale di Gazoldo degli Ippoliti c.c. n° 100464.78 intestato a Morelli Media Partner IBAN: IT 39 R 01030 57640 000010046478 Causale: Abbonamento a MCG Mantovachiamgarda inserendo l’indirizzo esatto per la spedizione L’editore non si assume alcuna responsabilità in ordine al successivo cambiamento di date o programmi riportati in questa pubblicazione Tutti i diritti sono riservati. E’ vietata qualsiasi utilizzazione, totale o parziale, dei contenuti inseriti nel presente magazine, ivi inclusa la memorizzazione, riproduzione, rielaborazione, difusione, o distribuzione dei contenuti stessi mediante qualunque piattaforma tecnologica, supporto o rete telematica, senza previa autorizzazione scritta da parte dell’editore.


PARLIAMO DI

DI ELENA BENAGLIA

IL NERO STA BENE SU TUTTO ANCHE A TAVOLA È una moda partita qualche tempo fa, forse un po’ in sordina, almeno in Italia, ma ora si sta affermando sempre più. Stiamo parlando del blackfood, la moda dei cibi neri. Non è una semplice stravaganza di nicchia, questi cibi sono richiesti da moltissime persone e gli chef si stanno adeguando, anzi cavalcano la tendenza e propongono nei loro menù sempre più piatti dark. Un po’ banale forse come risposta all’unicorn food che imperava nelle stagioni precedenti, con i suoi cibi colorati come un arcobaleno, cosparsi di confettini, marshmallows e zuccherini glitterati. L’ultimo trend gastronomico è iniziato con l’interesse da parte di influencer e celeb per le supposte proprietà benefiche del carbone vegetale. Da qui è stato tutto un susseguirsi di locali che hanno iniziato a tingere i loro menù di nero e il blackfood è diventato un fenomeno di massa sui social. Su instagram l’hashtag più trendy è #blackfood, seguito da #blackpizza, #blackicecream e #blackburger. Il blog alimentare gluttodigest.com descrive il Goth Food come “qualsiasi tipo di alimento colorato con carbone attivo, inchiostro di seppia, sesamo nero, tartufo nero o qualsiasi altro tipo di colorante alimentare nero in modo che appaia nero o grigio”. E secondo la rivista QSR (Quick Service Restaurants), la cucina black/goth non sarà una moda tanto passeggera. Anche Phil Lempert, ideatore e redattore del sito Supermarket Guru, prevede un anno dove domineranno i cibi tattili, cioè piacevoli al tatto, e rigorosamente neri. “Ora, abbiamo bisogno di radicamento - ha detto recentemente - la necessità di una connessione fisica e visiva al cibo è in risposta al sovraccarico di informazioni alimentari che i consumatori stanno vivendo: ingredienti dei prodotti, come sono fatti, come influenzano la loro salute…”. Anche nel nostro Paese si sta diffondendo sempre più questa tendenza, e non solamente nei ristoranti di eccentrici chef stellati. Il cibo nero risulta essere tra i primi 10 richiesti per la consegna a domicilio, a Milano come a Bruxelles, Amsterdam o Varsavia. E sta risalendo le classifiche dei cibi più ricercati anche a Lisbona, Vienna e Stoccolma. “Siamo alla ricerca di un senso di terrosità, ovvero vogliamo essere più legati alla terra. Non ci fidiamo più di molte cose, ma abbiamo fiducia nella terra, nel suolo. E c’è qualcosa nel cibo nero che ci dà la sensazione di questo legame. Forse perché associamo il cibo nero con la realtà” spiega la futurologa dell’alimentazione Morgaine Gaye. Ma quali sono gli ingredienti dark che stanno “contaminando” le nostre cucine? Innanzitutto il nero di seppia, un grande classico, utilizzato non solo per il famoso risotto, ma anche per insaporire

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ANCHE NEL NOSTRO PAESE SI STA DIFFONDENDO SEMPRE PIÙ QUESTA TENDENZA, E NON SOLAMENTE NEI FAMOSI RISTORANTI DI ECCENTRICI CHEF STELLATI e colorare ad esempio i ravioli alla cinese ripieni al salmone, oppure quelli sardi abbinati a baccalà e posto a contrasto con i colori della patata viola e dello zafferano giallo. Oppure gli arancini di riso, nero ovviamente. Il riso venere viene utilizzato per la preparazione di piatti orientali come l’uramaki (un involtino con il riso all’esterno, riempito generalmente con pesce crudo o formaggio) o i cirashi (la ciotola di riso servita con pesce crudo e/o tofu e verdure). Non può mancare certamente una proposta per i vegetariani: il riso nero utilizzato in farina per i burger, racchiusi in uno scrigno di pane al carbone vegetale, per un look total black.

I primi prodotti alimentari di colore nero apparsi sui banconi dei nostri locali sono stati i cornetti al carbone vegetale. Digeribili e leggeri furono protagonisti di un momentaneo boom che sembrava destinato a sparire e che, in realtà, è andato rinforzandosi e allargandosi a pane, riso, pasta e tutti i cibi che oggi costituiscono il blackfood, fino ad arrivare alle tortillas nere e alle ricette più gourmet che impiegano liquirizia o tartufo. Diffusissimi anche i gelati con liquirizia o cenere di noce di cocco, un po’ meno quelli in versione salata, decisamente hard, con nero di seppia; sempre serviti, ça va sans dire, in coni al carbone vegetale. Un piatto con una particolare attenzione ai celiaci, ma che fa gola a tutti, è la pasta di fagioli neri, senza glutine ma allo stesso tempo ricca di ferro, fibre e vitamine. Addirittura un caseificio campano ha osato colorare di nero l’immacolata mozzarella di bufala! Ovviamente il blackfood “deve” essere accompagnato da bevande della stessa gradazione di colore, e quindi c’è chi si è inventato un a bibita realizzata con carbone vegetale (sempre lui!) e limone per sostituire l’acqua nei pranzi più cool. Disseta e favorisce l’assorbimento del ferro, perché un pizzico di salutismo non può che far aumentare le vendite! E per gli amanti dei cocktail, ecco il Blackbeard Martini nel quale alla ricetta originale si aggiungono Fernet Branca e liquore al cacao per una bevanda davvero molto black. Ma sull’utilizzo troppo frequente del carbone vegetale si sono levate le voci contrarie di medici e nutrizionisti. Un conto è la moda nata per gratificare o sorprendere la vista con il total black, un altro è vantare le supposte proprietà benefiche degli ingredienti per la nostra salute. Il carbone vegetale viene proposto come un purificante naturale e come un aiuto per la funzione digestiva, oltre che per eliminare il gonfiore addominale.

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VALORIZZAZIONE DELLE TRADIZIONI VS VISUAL FOOD

In realtà sono molte le controindicazioni e le interazioni con gli altri farmaci, tanto che i medici invitano al consumo di tale sostanza con prudenza e solo dietro prescrizione medica. Se non avete ancora provato il blackfood, però, dovete sbrigarvi perché le mode alimentari legate al culto dell’immagine passano molto velocemente e c’è già chi sostiene che quella del dark food sia una moda superata e che per il 2018 ci aspetti tutt’altro. Secondo alcuni ben informati la portata principale del 2018 saranno i fiori, che non verranno usati solo come decorazioni, ma saranno gli ingredienti essenziali che arricchiranno il sapore delle nostre pietanze. È prevista una vera e propria esplosione di fiori edibili come calendula, lavanda e violetta, nei piatti ma anche nei cocktails. Una tendenza sicuramente a favore dell’estetica e delle foto per instagram, che porterà senz’altro allegria e vivacità in tavola. Il 2018 secondo alcuni sarà anche l’anno del cibo

È PREVISTA UNA VERA E PROPRIA ESPLOSIONE DI FIORI EDIBILI COME CALENDULA, LAVANDA E VIOLETTA, NEI PIATTI MA ANCHE NEI COCKTAILS fermentato. Sostenibile, economico e salutare, si tratta di alimenti come il miso o i crauti, che tutti conosciamo, ma anche di preparazioni provenienti da altre culture come ad esempio il kimchi (piatto coreano di verdure fermentate e spezie), il kefir (latte fermentato, simile allo yoghurt) e il nat-

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Il 2018 è stato proclamato anno del cibo italiano. L’iniziativa è promossa dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, che con questa proposta vogliono realizzare l’obiettivo di valorizzare e promuovere la produzione eno-gastronomica e la cucina italiana come grandi attrattori turistici del nostro Paese. Ci aspetta, quindi, un anno ricco di manifestazioni ed eventi legati alla cultura e alla tradizione enogastronomica italiana. Tutti i protagonisti della filiera alimentare (agricoltori, allevatori, pescatori, cuochi..) sono coinvolti nella realizzazione delle iniziative. E una particolare attenzione verrà posta alla lotta agli sprechi alimentari e alla valorizzazione dei paesaggi rurali storici. «Abbiamo un patrimonio unico al mondo - ha dichiarato i Ministro Maurizio Martina – che grazie all’anno del cibo potremo valorizzare ancora di più». Il cibo è la porta di accesso più immediata di un territorio, è la prima esperienza con la quale il turista cerca un contatto con la cultura e le tradizioni di un luogo, e il mangiare italiano è considerato in tutto il mondo uno stile da vivere e da raccontare. Inoltre, non si tratta solo di cibo buono, amato e invidiato a livello internazionale, ma di un patrimonio di saperi, tradizioni locali ed eccellenze alimentari. In questo modo l’Italia «potrà promuoversi anche all’estero in maniera integrata e intelligente, valorizzando l’intreccio tra cibo, arte e paesaggio che è sicuramente uno degli elementi distintivi dell’identità italiana» ha sottolineato il Ministro Franceschini. Uno dei principali intenti è quello di valorizzare i riconoscimenti Unesco legati al cibo, come la Dieta mediterranea, la vite ad alberello di Pantelleria, l’Arte del pizzaiuolo napoletano, etc. e sostenere le nuove candidature, come quella del Prosecco e dell’Amatriciana. Molta rilevanza è data alla campagna social finalizzata a promuovere la conoscenza delle opere d’arte legate al cibo, alla quale tutti sono invitati a partecipare condividendo le foto con l’hashtag #annodelciboitaliano. La condivisione delle foto costituirà una specie di reportage collettivo per raccontare la storia della nostra società e dell’evoluzione del gusto. L’iniziativa dell’anno del cibo italiano è dedicata allo chef Gualtiero Marchesi per la sua straordinaria capacità di interpretazione nel rispetto delle materie prime del territorio italiano.

to (piatto giapponese di fagioli di soia fermentati). Inoltre, lo sappiamo ormai tutti, dal 1° gennaio di quest’anno è entrato in vigore il regolamento dell’Unione Europea sui novel food e arriveranno sulle nostre tavole anche insetti e derivati, che sono già protagonisti della dieta di oltre 2 miliardi di persone al mondo, ma che, secondo un’indagine Coldiretti, gli italiani non sembrano ansiosi di sperimentare: il 24% di noi, infatti, accoglie la novità con indifferenza e solo il restante 16% è favorevole. Mentre secondo l’app TheFork l’81% non mangerebbe piatti a base di insetti al ristorante, mentre solo il 19% sarebbe disposto a provarli. Mentre il nostro Ministero della Salute attende il regolamento comunitario, possiamo soddisfare la nostra curiosità partecipando a show cooking e degustazioni oppure fare un salto in Svizzera dove le Coop vendono i primi Insect Burger, per abituarci a conoscere i sapori di quella che probabilmente sarà la fonte proteica del futuro.

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L’APPROFONDIMENTO

DI BEATRICE MOSCATELLI

SFIDARE LA DEA BENDATA DIVERTIMENTO O PATOLOGIA? Eddy lo svelto alias Paul Newman ne “Il Colore dei soldi” restituisce così l’ebrezza del gioco, in un film di Scorsese destinato a diventare cult. Ma che ci si limiti a questo? Adrenalina e sfida alla sorte? Il gioco d’azzardo in Italia è un business da 96 miliardi di euro all’anno. Vale la pena di approfondire l’argomento. CHE COS’È E COME SI È EVOLUTO La base del gioco d’azzardo è la scommessa sull’esito di un evento futuro. Poco importa che si tratti di gara, partita a carte, roulette o slot machine, tutto rientra nella categoria. L’abitudine di scommettere i propri beni, più tardi il proprio denaro, arriva dall’est del mondo - Cina e Medio Oriente- agli albori delle civiltà. La stessa parola azzardo deriva dall’arabo azzahr: dado. Non a caso, i dadi, sono stati il primo e il più diffuso mezzo di scommessa, grazie al meccanismo elementare e all’economicità degli stessi. Il gioco illegale, nel corso della storia, è stato osteggiato apertamente, a volte tollerato e altre ancora sfruttato dai poteri forti; con una sola costante: ha sempre mosso grosse somme

SIAMO IL NONO PAESE AL MONDO PER PERDITE DI DENARO DA PARTE DEI GIOCATORI NEL GIOCO D’AZZARDO LEGALE. E IL QUARTO PER VOLUME DELLE PERDITE SU SCALA NAZIONALE: 19 MILIARDI DI DOLLARI di denaro per la gioia di chi ne ha mosso le fila. In epoca contemporanea, nel nostro paese, il passaggio da attività illegale a legale è avvenuto gradualmente. A cavallo tra 800 e 900 il gioco era completamente illegale, nonché considerato un rischio sociale. Dal dopoguerra in poi le cose cominciano a smuoversi, vengono rilasciate concessioni per lotterie e totocalcio, si aprono i 4 casinò che tutt’ora sono aperti in Italia. Col nuovo millennio l’azzardo diventa progressivamente leva fiscale utilizzata dai governi – Amato prima e Ciampi poi-, per soddisfare i crescenti bisogni della spesa pubblica. Dal 2003, il governo Berlusconi, smette di utilizzarlo come mera leva fiscale, trasformandolo in una base su cui costruire un’economia e creare valore aziendale. Crescono le grandi società concessionarie. Si decide di diffondere l’azzardo capillarmente, fuori dai precisi limiti di spazio e tempo dei luoghi deputati. Inizia il boom delle slot e dei gratta e vinci. FOCUS ITALIANO Siamo il nono paese al mondo per perdite di denaro da parte dei giocatori nel gioco d’azzardo legale. E il quarto per volume delle perdite su scala nazionale: 19 miliardi di dollari. Peggio di noi fanno solo gli Usa (116,9 miliardi di dollari), dove però – è bene ricordarlo – hanno Las Vegas e Atlantic City, la Cina (62,4 miliardi) e il Giappone (24,1 miliardi). La brutta notizia è che a tenerci “solo” al nono posto della classifica non è tanto la nostra oculatezza, ma il fatto che sul suolo italico ci siano solo 4 casinò. Se ne avessimo di più, ce la batteremmo con Australia, Usa e Singapore. E poi giochiamo poco online, rispetto ad altri paesi europei: in Irlanda, Norvegia e Gran Bretagna nell’online gambling si perdono più soldi che altrove. Noi siamo il paese delle slot. Primi in Europa: se ne conta una ogni 143 abitanti, lontanissima da Spagna (una per 245 abitanti) e Germania (una per 261). Il motto sembra essere: “Paese che vai, azzardo che trovi”. Le stime dicono che il 54,4 per cento degli italiani, quasi 30 milioni, si concede, almeno una volta all’anno il gusto dell’azzardo. Se si fa il calcolo solo sulla popolazione adulta, si sfiora il 70 per cento. Di questi, quasi un milione appartiene alla schiera dei patologici: da curare. In mezzo c’è un’area grigia di chi trascorre ore nei bar, nelle tabaccherie, tra slot, gratta e vinci e lotto istantaneo. Due milioni e mezzo di giocatori che, pur non

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compulsivi, investono cifre consistenti di denaro nella speranza del colpo di fortuna che possa cambiare la loro vita. E’ un settore in crescita, tanto da raggiungere, nel 2016, i 96 miliardi di euro di raccolta, ben l’8% in più rispetto all’anno precedente. E’ il 4 % del PIL italiano. Il problema, se così vogliamo chiamarlo, investe la penisola da nord a sud. Alla Lombardia va il triste primato: da sola contribuisce al 19,5% degli incassi totali, seguita da Lazio (10,6%), Campania (9,8%), Emilia-Romagna (8,3%) e Veneto (8,1%). LUDOPATIA La ludopatia, ovvero la dipendenza patologica da gioco d’azzardo, viene considerata una vera e propria malattia solo da 30 anni a questa parte. In generale, secondo i criteri classificatori tradizionali della psichiatria, parliamo di ludopatia quando siamo di fronte a un “comportamento persistente, ricorrente e disadattivo di gioco d’azzardo”. Cioè nel caso in cui, il gioco, ha ripercussioni negative sulla vita personale, sociale e lavorativa del giocatore. La differenza tra un giocatore “sano”- ci si passi il termine- e uno dipendente sta nella sintomatologia. Se sente il bisogno di aumentare la quantità di gioco, prova malessere in caso di astinenza e non è in grado di controllare l’impulso, allora è il caso di chiedere aiuto. Slot- machines, videopoker, Bingo e giochi da casinò sono i nemici numero uno del gioco compulsivo. Infatti, la vicinanza spazio-temporale tra scommessa e premio che li caratterizza, predispone maggiormente alla “giocata fuori controllo”. La gratificazione immediata vince e soddisfa il giocatore. Mentre, secondo le statistiche, le categorie più a rischio fra le donne sono le casalinghe e le lavoratrici autonome dai quaranta ai cinquant’anni. Tra gli uomini, invece, rischiano i disoccupati e i lavoratori autonomi che hanno un frequente contatto col denaro o con la vendita ed un’età intorno ai quarant’anni. LAS VEGAS E ATLANTIC CITY: CITTÀ DEL VIZIO Il destino di Las Vegas si decide nel 1930 con la costruzione della Diga di Boulder su ordine dell’allora presidente degli Stati Uniti Herbert Hoover. Dato l’alto numero di manodopera presente sul territorio, l’impresa appaltatrice aveva bisogno di un posto dove far alloggiare i suoi operai fino alla fine dei lavori. Alcuni imprenditori con pochi scrupoli appartenenti alla mafia, fiutarono immediatamente l’affare. Da qui si inizia a costruire alberghi e, all’interno di questi, i casinò. Il primo casinò che si ricorda è il “Bugsy Siegel”, aperto nel 1946 all’interno del Flaminio Hotel.

È UN SETTORE IN CRESCITA, TANTO DA RAGGIUNGERE, NEL 2016, I 96 MILIARDI DI EURO DI RACCOLTA, BEN L’8% IN PIÙ RISPETTO ALL’ANNO PRECEDENTE. E’ IL 4 % DEL PIL ITALIANO

Una volta legalizzato il gioco d’azzardo nello Stato del Nevada, l’assalto alla realizzazione di casinò, alberghi, ristoranti e ogni sorta di attrazione turistica, trasforma Las Vegas nella capitale mondiale del divertimento. Costa opposta, storia simile. Atlantic City, la Las Vegas del New Jersey, anticipa di dieci anni la gemella. Negli anni 20 è una città dominata da gangster e criminali che sfruttano il proibizionismo, ma, al contempo, è meta vacanziera della piccola e media borghesia che vi si riversa per le bellissime spiagge. L’avvento dei trasporti aerei per il pubblico scombina però le carte, la gente preferisce raggiungere la vicinissima New York. Atlantic City per-

de prestigio e turisti. Come risolvere allora una situazione non più rosea? Legalizzando il gioco d’azzardo. Nel 1976 ritornano i turisti e si risolleva l’economia. Tutt’oggi, per entrambe le città, il gioco d’azzardo è la principale attività economica. In generale, per il gioco d’azzardo, vale la stessa regola di tutte le attività che popolano la zona grigia tra moralità e immoralità. All’inizio sono dichiaratamente e severamente osteggiate, poi vengono regolamentate per tenere sotto controllo il fenomeno, la sua espansione, nonché toglierne i profitti da coloro che detengono il business, infine si sfrutta l’occasione e si usa l’attività per far cassa.

I SOLDI NON FANNO LA FELICITÀ Come reagiremmo se ci trovassimo di colpo miliardari? Tutti ce lo siamo chiesti e in molti casi ci siamo dati anche risposte esemplari. Ecco alcuni casi in cui vincere alla lotteria è stato tutt’altro che piacevole. Bud Post ha vinto 16,2 milioni alla lotteria della Pennsylvania, ma nel giro di un anno si è ritrovato con un debito di 1 milione di dollari. “Vorrei che non fosse mai successo. È stato un incubo”. Un’ex fidanzata lo ha denunciato ottenendo un terzo delle sue vincite, mentre suo fratello è stato arrestato dopo aver assunto un killer per ucciderlo, nella speranza di ereditare una quota delle vincite. Post è affondato nei debiti e ha trascorso del tempo in prigione per aver sparato un colpo di pistola sopra la testa di un creditore. Quando Denise Rossi ha vinto 1,3 milioni di dollari alla lotteria della California, ha mantenuto la notizia per sé e ha chiesto improv-

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visamente il divorzio dal marito Thomas. Thomas è rimasto scioccato, ma ha accettato la volontà della moglie. Durante il procedimento, Denise ha continuato a mantenere segreta la sua fortuna. Due anni dopo Thomas ha scoperto la verità e l’ ha denunciata. Quest’omissione è valsa come frode. Il giudice ha così assegnato a Thomas ogni centesimo, lasciando l’ex moglie in braghe di tela. Un predicatore pentecostale, che lavorava come magazziniere, ha visto esaudite le sue preghiere mettendo le mani sul jackpot da 31 milioni di dollari. Così Billy Bob si è trasferito alle Hawaii, ha comprato un ranch e si è tolto un po’ di sfizi, ma non ha saputo dire no a chi gli chiedeva una donazione. Dopo aver perso molto denaro si è suicidato. Poco prima della sua morte, ha detto a un consulente finanziario “vincere è stata la peggior cosa che mi sia successa”.

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MANTOVA LIFE&STYLE PONTI SUL MINCIO

MANTOVA

RINASCIMENTO AL FORTE

Sabato 28 aprile alle 17.00 presso Forte Ardietti un pomeriggio e una serata a tema Risorgimentale; esperienze interattive, mostre e visite guidate accompagnate da guide esperte e rievocatori storici in uniforme introdurranno i visitatori al tema portante di OPERASESTA 2018: l’anno 1848. A seguire conferenza dello storico Alessandro Barbero, dal titolo “Il 1848 e la Prima Guerra d’Indipendenza”. La serata proseguirà poi con cena a buffet accompagnata da musica dal vivo. Il biglietto comprende: accesso a Forte Ardietti; visita guidata al complesso monumentale; ingresso alla mostra tematica “Dal 1848 ad Operasesta”; partecipazione all’esperienza “Vivi la Storia”; tre degustazioni di vino e prodotti locali; cena a buffet con musica dal vivo. L’evento è accessibile esclusivamente con prevendita. Biglietto individuale del costo di 25€. Posti limitati.

CASTELLARO LAGUSELLO

Prenderà il via sabato 28 aprile sino al primo maggio, una tra le mostre mercato di fiori e piante più famose del nord Italia, la 27° edizione de “I fiori di Castellaro Lagusello”. Numerose saranno le mostre dei florovivaisti e degli artigiani creativi che si accingono a mettere in mostra il fiore o la composizione più bella. Potrete partecipare alle visite guidate alla riserva naturale e i laboratori per bambini, nonché gli incontri a tema. L’ingresso al Borgo per i tre giorni sarà a pagamento 3 €, necessari per organizzare e ricreare angoli suggestivi e offrire attrattive ai visitatori sempre più curiosi. Sarà inoltre possibile degustare i piatti tipici della tradizione negli stand allestiti in alcuni angoli del Borgo. Non mancate dunque all’appuntamento più floreale che ci sia.

CASTEL GOFFREDO

NOVITÀ PER IL MAST Il museo MAST di Castel Goffredo, inaugurato lo scorso ottobre, in collaborazione con il Gruppo San Luca Onlus propone una ricca programmazione di incontri e laboratori. Gli incontri di aprile e maggio saranno relativi alla moda e alla fotografia. Il 5 aprile l’appuntamento è dedicato alla moda italiana tra Gotico e Rinascimento e a seguire giovedì 12 e 19 aprile gli appuntamenti continuano. A maggio il primo appuntamento con la fotografia è fissato per il 3 maggio con le riproduzioni di Tina Modotti e Gerda Taro. I successivi appuntamenti sono fissati per il 9 e il 16 maggio con approfondimenti su Robert Capa ed Edward Weston.

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Dal 18 al 20 maggio i cicloviaggiatori del BAM – Bicycle Adventure Meeting – si ritroveranno a Mantova per la quarta edizione del raduno europeo. Tre giorni di pedalate tra le colline mantovane, racconti e musica per condividere progetti e diffondere la cultura sostenibile e democratica delle due ruote. Le edizioni passate si sono tenute tra le montagne di Livigno e nella suggestiva Rocca di Noale quest’anno giunge a Mantova punto di partenza di numerosi itinerari cicloturistici della Lombardia.

CERESARA

SUPER FIERA DELLA CILIEGIA FIORI NEL BORGO

BICYCLE ADVENTURE MEETING BAM

Da anni Ceresara ha indetto una festa in onore della ciliegia, dato che per il territorio ha un’importanza fondamentale per le famiglie che la coltivano. Inoltre ha ideato un piatto tipico, il tortello della Possenta: una pasta ripiena, unica nel suo genere, caratterizzata dal colore rosato e dalla forma a mezzaluna. Durante i giorni della Festa della Saresa, che come ogni anno cade il primo fine settimana di giugno, è possibile non soltanto acquistare ciliege direttamente dai produttori, ma anche assaggiare questo tortello speciale, partecipando alla cena che si svolge lungo la via principale della cittadina, protetti dalla torre gonzaghesca. Durante la manifestazione le attività collaterali sono molteplici, dalle mostre alle serate in musica agli spazi per i più piccoli.

MANTOVA

REGISTRO DELLA BIGENITORIALITÀ L’Associazione Bi.Genitori Diritti dei Minori sta promuovendo presso i Comuni del mantovano l’istituzione del registro della bigenitorialità. L’istituzione del Registro, pur senza alcuna rilevanza ai fini anagrafici, consente ad entrambi i genitori di legare la propria domiciliazione a quella del proprio figlio residente nel comune. In questo modo, le istituzioni che si occupano del minore possono conoscere i riferimenti di entrambi i genitori, rendendoli partecipi delle comunicazioni che riguardano il figlio. Può essere utile alla scuola, nei reparti di neuropsichiatria infantile o in tutte quelle situazioni in cui la rilevanza dell’informazione, necessita l’avviso di entrambi i genitori. Tutte le informazioni su: www.bigenitori.it

MANTOVA

IL FOOD TRACK CHE AFFOLLA STREEAT® è il Food Truck Festival di Mantova che per l’edizione primaverile si terrà in Piazza Virgiliana dal 27 aprile al 1° maggio. Ritorna dunque l’originale Festival itinerante dedicato al cibo di strada di qualità. Saranno cinque giorni di ottimi cibi di strada, birre artigianali italiane, musica e spazi verdi. Tantissimi Food Truck (ape car, carretti, furgoncini, biciclette, roulotte, moto e rimorchi allestiti con piastre, forni, friggitrici, bollitori e griglie) proporranno le loro migliori specialità, per un’esperienza gastronomica unica: dal dolce al salato.

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A CURA DI ELENA ANDREANI MONZAMBANO

FANTALIBRANDO E LE ARTI L’ormai noto appuntamento monzambanese dedicato al libro e ai ragazzi delle Scuole è ormai alle porte. Sabato 19 e domenica 20 maggio sarà possibile visitare: la mostra mercato del libro realizzata nella Palestra comunale di P.zza Beato Zefirino, le bancarelle degli espositori di microeditoria, nonché assistere ai numerosi laboratori. Solo per

VOLTA MANTOVANA

PASSITI E VINI DA MEDITAZIONE

citarne alcuni la costruzione di un burattino con la rinomata Paola Lacaprara, collaboratrice di Maurizio Corniani, celebre burattinaio italiano oppure il laboratorio di realizzazione strumenti musicali con materiali da riciclo grazie all’esperienza di Raffaella Tremolada. Inoltre sabato pomeriggio le classi della Scuola Primaria di Monzambano si esibiranno in danze tradizionali e popolari: alle 17:30 spettacolo teatrale realizzato dalla Compagnia teatrale “I Maistrachi”. Nei due giorni letture animate per bambini di tutte le età e per concludere presentazione del romanzo a quattro mani “Manda un messaggio quando arrivi”. La manifestazione è sponsorizzata dall’assessorato alla cultura e all’istruzione con la collaborazione del comitato Genitori scuola primaria.

BAGNOLO SAN VITO

BENESSERE E RELAX All’Island Spa di Mantova un percorso Spa non è mai stato così semplice da intraprende. Con il metodo Sp.a system Starpool, l’ospite verrà guidato nel corretto utilizzo delle attrezzature wellness e potrà personalizzare l’ esperienza di benessere in base alle proprie esigenze e il personale adeguatamente preparato vi regalerà momenti indimenticabili. Island Spa è una City Spa, dedicata all’armonia e alla cura del corpo. Un ambiente in cui rifugiarsi per ritrovare se stessi e concedersi una coccola speciale. Chiudete gli occhi e lasciatevi accarezzare dalle meravigliose sensazioni di benessere. Per maggiori informazioni 0376 414279.

MANTOVA

UNA SQUADRA LUNGA DIECI ANNI

Non mancherà nemmeno quest’anno l’appuntamento con una kermesse tra le migliori proposte nel panorama voltese: la mostra nazionale dei Vini passiti e da meditazione, che oltre a tenersi nella cornice di Palazzo Gonzaga, location tra le più esclusive dell’Alto mantovano, richiama cantine da tutta Italia e appassionati amatori del buon passito. Da sabato 29 aprile al primo maggio decine di cantine locali e non, sommelier rinomati e tante novità vi attendono per la sedicesima edizione.

Notevole successo per il libro di Alberto Sogliani “Una squadra lunga dieci anni”, presentato in varie sedi a Mantova e provincia. Il romanzo ”, narra la storia vera di una squadra di calcio amatoriale, nella quale giocava ed allenava lo stesso autore, che partita quasi per puro divertimento si è trovata ad essere il fulcro di un gruppo che ha cementato amicizie vere e sincere, dentro e fuori dal campo. Sogliani, narrando in prima persona, accompagna il lettore in situazioni reali, in un viaggio in un calcio lontano anni luce da quello professionistico.

SAN BENEDETTO PO

LA SAGRA DELL’ASPARAGO TRA CULTURA E PRELIBATEZZE Le eccellenze di quest’area della pianura mantovana si potranno riscoprire ed apprezzare nel corso della ventunesima Sagra dell’Asparago di San Benedetto Po, il tradizionale appuntamento con l’asparago verde coltivato in queste zone fin dal tempo dei monaci benedettini di Polirone.

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Da venerdì 12 a domenica 14 maggio, l’asparago sarà il protagonista indiscusso dei gustosi piatti proposti negli stand gastronomici organizzati dalla Pro Loco Teofilo Folengo e nei numerosi ristoranti locali. La sagra sarà l’occasione per visitare i suggestivi ambienti del complesso monastico, per una gita in bicicletta tra i paesaggi campestri alla scoperta di antiche testimonianze, per scrutare la volta celeste delle tiepide notti primaverili, accompagnati dalle coinvolgenti indicazioni degli Astrofili Mantovani. Oltre a tutte queste attività all’aperto la sagra sarà arricchita da mostre, laboratori didattici e giochi di una volta, sfilata di moda, spettacolo di burattini, cartomante e moderne curiosità completeranno con il mercato di espositori enogastronomici e molto altro nella giornata della domenica. L’obiettivo è la promozione complessiva del territorio, si ritiene insostituibile il valore dei legami che ci uniscono alle nostre tradizioni, al bel paese e a tutti coloro che vorranno accompagnarsi a noi in questa occasione.

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BRESCIA LIFE&STYLE TIGNALE

ASSAPORANDO LE TIPICITÀ

Ad aprile, il 27, si concluderà la XIII edizione di “Valtènesi con Gusto”, rassegna gastronomica che cerca di supportare il lavoro e l‘impegno dei migliori olivicoltori nel pieno rispetto del disciplinare di produzione e della normativa delle DOP. Anche l‘edizione 2018 si contraddistingue per la presenza di chef e ristoratori di spiccata capacità e particolarmente sensibili alle caratteristiche del territorio gardesano che dà loro l‘ispirazione per creare piatti con tutti quelli che sono i prodotti locali, dal pescato ai frutti del sottobosco, il tartufo e i formaggi dei caseifici dell‘alto Garda. Ciò facilita gli operatori locali ad attuare con naturalezza la filosofia del km zero, disponendo di tanti e tali stimoli che spingono a valorizzare spontaneamente l‘ambiente circostante, facendo proprie le pregevoli produzioni del territorio gardesano, a partire dall‘olio GardaDOP.

PADERNELLO

Non si tratta di un mercato qualunque, ma luogo di alleanze e di scambi che porta ad un’economia locale diversa, promuove il cibo buono, pulito e giusto del territorio e crea consapevolezza in chi lo acquista. Questa è l’essenza del “Mercato della Terra di Padernello”, un progetto Slow Food che si basa sulla costruzione di collaborazioni sul territorio. I Mercati della Terra rappresentano una rete internazionale di mercati riservati a piccoli agricoltori e produttori artigiani. I prodotti venduti corrispondono a criteri qualitativi precisi, che riflettono i principi Slow Food del buono, pulito e giusto: tre semplici aggettivi che hanno l’obiettivo, non solo di valorizzare i prodotti, ma di salvaguardare le radici, la storia, la cultura alimentare di una comunità ed il paesaggio del territorio. Passate a fare la spesa il 15 aprile e il 20 maggio.

GAVARDO

FESTA DI MAGGIO La Fiera di Gavardo e Vallesabbia, è l’appuntamento di Maggio (27 aprile – 1° magio) più rinnovato e completo, senza dover rinunciare al ruolo tradizionale di punto riferimento del panorama eristico bresciano e di tutte le comunità che insieme costituiscono la “Vallesabbia”. Un’occasione importante che sostiene e valorizza l’eccellenza del sistema economico produttivo Valsabbino, coniugando tradizione ed innovazione, in un contenitore che soddisfa tutte le esigenze del visitatore. Un percorso per conoscere tra le varie esposizioni, le novità in commercio, ma anche per riscoprire il territorio e degustare le eccellenze della produzione bresciana.

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FRANCIACORTA IN FIORE Quest’anno la manifestazione fieristica con riconoscimento nazionale si terrà dal 18 al 20 maggio presso il Borgo antico di Bornato. Giunti alla ventesima edizione la rassegna botanica ritorna anche quest’anno con tante novità: mostre mercato di fiori e piante rare, gli stand dei Florovivaisti, le esposizione di arredi per il giardino, un qualificato itinerario eno-gastronomico, un’interessante rassegna editoriale e molto altro ancora.

ROVATO

GARDEN FESTIVAL A CASTELLO QUISTINI IL MERCATO DELLA TERRA

CAZZAGO SAN MARTINO

Imperdibile l’appuntamento che si terrà sabato 5 e domenica 6 maggio presso Castello Quistini a Rovato con l’annuale Garden Festival. Al suo interno ospiterà una ricca mostra mercato ripartita in differenti aree che raccoglieranno diversi protagonisti dei diversi settori: vivaisti con rose, ortensie, perenni, orchidee, succulente e cactacee, carnivore, stagionali, piante da orto, agrumi e tanto altro, fioristi con composizioni e allestimenti floreali, artigiani, creativi e designer, realtà specializzate nell’arredo da interni ed esterni (shabby chic, vintage, provenzale), agricoltori e coltivatori, e le meno conosciute startup nel campo dell’agricoltura tra tradizione e tecnologia.

SAN MARTINO DELLA BATTAGLIA

TOUR TRA NATURA E MONUMENTI Affascinante iniziativa il 5 maggio ai margini del lago di Garda: un magnifico itinerario attraverso i dolci saliscendi dei colli morenici. Per visitare il sublime territorio posto tra Desenzano e la sua frazione (S. Martino della Battaglia) osservandone le peculiarità geologiche, agricole (vigneti ed uliveti), storiche (facendo riferimento ovviamente alla Battaglia di Solferino e S. Martino) e naturalistiche (la torbiera di Mantellina al confine con Pozzolengo, che è tra le più interessanti zone umide che punteggiano l’anfiteatro morenico del Garda). Ulteriore elemento di interesse, la visita alla Torre e all’Ossario di S. Martino. Al termine dell’escursione, da non perdere, la visita alla cantina e degustazione, presso il Podere Selva Capuzza.

BOVEZZO

BOOK STREET FESTIVAL Torna il 19 e 20 maggio la terza edizione del Book Street Festival! Una manifestazione dedicata alla letteratura di strada. L’appuntamento - organizzato dal vicesindaco Nicola Fiorin, avvocato penalista e scrittore - porterà in piazza del Comune e via Vittorio Veneto autori e incontri letterari. Tanti gli scrittori noti invitati. Ricordiamo lo scorso anno Massimo Picozzi, volto della televisione, psichiatra e criminologo, Piergiorgio Pulixi, tra gli allievi del giallista Massimo Carlotto, e ancora, Umberto Guidoni, l’astrofisico che ha partecipato a due missioni Nasa nello spazio.

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A CURA DI ELENA ANDREANI LONATO DEL GARDA

FIORI NELLA ROCCA Fiori nella Rocca – Mostra mercato di piante e fiori rari è il miglior evento italiano per quanto riguarda Mostre, Mercati e Fiere: la rassegna che ogni primavera colora con i suoi fiori la suggestiva e storica cornice della Rocca di Lonato ha vinto infatti il premio ItaLive 2017. Giunta alla sua undicesima edizione, Fiori nella Rocca si terrà quest’anno dal

SIRMIONE

ATTO DI GENEROSITÀ

6 all’8 aprile. I premi ItaLive vengono assegnati ai Comuni che si sono distinti per i migliori eventi organizzati nel Belpaese (dalla gastronomia al folklore, dalla cultura allo sport) e sono assegnati da italive.it, progetto promosso da Codacons, in partnership con Autostrade per l’Italia e in collaborazione con Coldiretti. ItaLive.it informa gli automobilisti su quello che accade nel territorio che attraversano, proponendo un calendario aggiornato dei più interessanti eventi che vi sono organizzati e segnalando anche una scelta di prodotti enogastronomici eccellenti. Fra tutti gli eventi, vengono selezionati i migliori di ciascuna categoria, a cui viene appunto attribuito il premio. La selezione avviene in base ai giudizi espressi dai turisti e al parere di una commissione di esperti, che ne valuta l’originalità, l’organizzazione e la comunicazione.

ROVATO

KOKEDAMA E L’ARTE GIAPPONESE Domenica 8 Aprile (dalle ore 15,00 alle ore 17,00) a Castello Quistini si terrà un workshop per imparare a realizzare i kokedama, organizzato in collaborazione con www.kokimilano.com. Dalla tradizione orientale i kokedama sono i bonsai dei poveri, coloro che non potevano permettersi un vaso e che quindi erano soliti creare una palla ricoperta di muschio entro cui inserire la pianta. Tradizionalmente in Giappone queste composizioni venivano esposte in una nicchia a parete dedicata chiamata Tokonoma, un elemento fondamentale dell’architettura tradizionale Giapponese, legata alla Cerimonia del Tè. La quota di iscrizione è di 45,00€ e l’orario dalle 15,00 alle 17,00.

CHIARI

L’AMORE PER I BAMBINI

Lo scorso 28 febbraio la Polizia locale di Sirmione ha donato una vettura alla Polizia locale di Norcia, la quale servirà per interventi e migliorerà l’operatività del comando di Norcia, tutto ciò è avvenuto in segno di solidarietà e come aiuto concreto alla risoluzione dei problemi operativi del comando. Presenti alla consegna del veicolo il vicesindaco Luisa Lavelli, l’assessore Maurizio Ferrari, il comandante del Comando di Polizia Locale di Sirmione Roberto Toninelli e il Capogruppo Alpini di Sirmione Virgilio Ponza.

Il 26 e il 27 maggio prenderà il via la nuova edizione della Fiera del Bambino Naturale a Chiari nella sontuosa cornice di Villa Mazzotti. La manifestazione ha come obiettivo il ritorno a una dimensione più “naturale”. Saranno presenti tanti espositori, tutti in linea con la filosofia del Bambino Naturale; inoltre, sarà possibile partecipare gratuitamente a tutti gli eventi in programma, compresi gli incontri con gli autori. Tutti insieme, grandi e piccolini, per celebrare la famiglia al naturale! L’ingresso è gratuito.

ISEO

MIGLIAIA DI VISITATORI AL FESTIVAL DEI LAGHI Questa rassegna, giunta alla nona edizione, è la più grande kermesse italiana dedicata ai laghi italiani ed europei; unica nel suo genere, che nasce con l’obiettivo di valorizzare l’ambiente lacustre attraverso l’esplorazione e la diffusione delle sue caratteristiche peculiari.

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Quest’anno l’appuntamento è fissato l’1, il 2 e il 3 giugno, e il centro storico della cittadina in riva al Sebino ospiterà una trentina di specchi d’acqua, dal Sud al Nord, piccoli e grandi che siano per mettere in mostra gli aspetti tipici dei paesi lacustri. Non mancherà la parte dedicata all’enogastronomia, ovvero la mostra mercato Bontàlago che mette in risalto le produzioni tipiche di ciascun lago con esposizioni, degustazioni e corsi; una parte dedicata all’arte e alla cultura, con le grandi mostre organizzate dal Comune di Iseo e dalla Fondazione L’Arsenale, ma anche con concerti, conferenze, dialoghi con scrittori; e di una parte dedicata all’intrattenimento di qualità, con spettacoli e attività sportive che coinvolgono l’intero Sebino. Ogni anno le migliaia di visitatori che si riversano ad Iseo hanno l’opportunità di immergersi nell’incantevole scenario del lago, degustando specialità tipiche del luogo e non solo, visitando importanti monumenti e opere d’arte che l’impianto medievale di Iseo ospita. Un’opportunità unica nel suo genere.

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VERONA LIFE&STYLE CAPRINO VERONESE

TRIONFO DEL GUSTO

Il 14 e 15 aprile, nello splendido contesto della residenza storica di Villa Cariola appuntamento con “Simposio – Trionfo del gusto”, nella frazione di Caprino Veronese. In una terra già ricca di tradizioni enogastronomiche la manifestazione porta all’attenzione una nutrita selezione dei migliori produttori italiani del settore. Oltre 100, infatti, le realtà produttive – rigorosamente artigianali – che presenteranno le loro specialità più ricercate. Tra sapori e profumi, che attraversano il quotidiano della tradizione agricola e culinaria nazionale, il simposio intende creare un ponte tra passato, presente e futuro. Non solo degustazioni, infatti, ma anche laboratori di cucina, seminari e conferenze a tema. L’ingresso a 10,00 euro permette di accedere alle degustazioni. Orario: Sabato dalle ore 10.30 alle ore 23.00 e Domenica dalle ore 10.00 alle ore 20.00.

BARDOLINO

Torna, dal 25 al 27 maggio, il Festival “Parole sull’Acqua 2018”. La manifestazione, promossa dall’Assessorato alla cultura del Comune di Bardolino in collaborazione con Fondazione “Bardolino Top” con il patrocinio della Regione Veneto, della Provincia di Verona, della Camera di Commercio e dell’Università degli Studi di Verona, per un ideale abbraccio tra cultura letteraria ed enogastronomica ospiterà numerosi appuntamenti dedicati al buon cibo. Ma non è tutto: il paesino del lago si animerà anche di appuntamenti sportivi e d’intrattenimento turistico. La location di “Parole sull’acqua” 2018 sarà uno spazio coperto appositamente allestito, dove si terranno una serie di appuntamenti ad ingresso libero anche in caso di maltempo.

VERONA

MANI CREATIVE Sabato 7 e domenica 8 aprile appuntamento con l’edizione primaverile del “Festival dell’Handmade - I Nuovi Creativi”. La manifestazione a ingresso libero, si terrà presso l’Ex Arsenale di Verona dalle 10:00 alle 19:00. Oltre 70 creativi selezionati da tutta Italia saranno presenti con le loro creazioni fatte a mano, originali e di qualità. Abbigliamento, bijoux, accessori, home decor, illustrazioni... un artigianato moderno per una primavera ricca di colori e novità. Un percorso tra creazioni artigianali assolutamente eterogenee e originali, testimonianza che l’arte dei manufatti è sempre in incessante crescita.

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L’AFFASCINANTE VOLO DEL MIO AQUILONE Mercoledì 25 aprile all’insegna del colore, dello stupore e della leggerezza. Presso il campo sportivo di Brognoligo di Monteforte d’Alpone dalle 10:00 alle 18:00 appuntamento con la “27° Festa degli Aquiloni”. Capitanato da esperti e appassionati l’evento inizierà con i laboratori, che porteranno alla realizzazione delle aquiloni, e terminerà con il lancio e il volo delle stesse. Con l’occasione ci sarà la possibilità di tesserarsi alla Pro Loco per avere vantaggi in tutta Italia. Il materiale degli aquiloni è offerto dalla Pro Loco.

BARDOLINO

PANDA & LAGO CHE PASSIONE! TRA CIBO E PAROLE

MONTEFORTE D’ALPONE

Domenica 29 aprile 2018, dalle ore 8:30 alle ore 18:00, spazio all’Italian Classic Parade 2018, evento organizzato dal Fiat Panda Club Italia. L’appuntamento è dedicato a tutti gli estimatori delle famosa auto d’epoca e dei modelli più recenti fino al 1995, di particolare interesse storico e tecnico. Le Fiat Panda che parteciperanno, saranno esposte sul lungolago per incuriosire turisti e visitatori e sedurre appassionati e specialisti. A tutti i partecipanti verrà rilasciato un elegante attestato e anche un omaggio offerto dal Gruppo Marinai di Bardolino. La partecipazione all’evento è libera. L’accesso al Lungolago (ZTL) sarà consentito sino alle 11.45.

BUSSOLENGO

LABORATORI SULLA SCIA DEI DINOSAURI Appuntamento, il 15 aprile 2018, al Parco Natura Viva di Bussolengo con “Domenica al Parco – I dinosauri”. L’evento prevede una serie di entusiasmanti incontri dedicati ai dinosauri per un viaggio nel passato sulle tracce degli antichi dominatori del nostro Pianeta. Attraverso giochi e attività il pubblico scoprirà chi erano questi rettili, come l’uomo li ha scoperti e come li studia attualmente. I molteplici eventi coinvolgeranno particolarmente i bambini e i ragazzi che non mancheranno, per l’occasione, di scoprire le meraviglie di uno dei più sorprendenti parchi faunistici d’Italia e luogo dove spesso sono nate specie protette e in via d’estinzione. Info sul calendario degli appuntamenti: www.parconaturaviva.it

VERONA

ARTE, CHE PASSIONE In Sala Birolli, nell’ambito della mostra “La mano” (dal 21/4 al 1/5 a ingresso gratuito) numerosi incontri all’insegna della festa, dell’aggregazione e del gioco: il 22/4 ore 10:00 – 12:30 laboratorio di origami, 25/4 laboratorio di origami (dalle 10:00 alle 13:00) e per la realizzazione di fischietti di ceramica (15:00 alle 18:00). Seguono poi “Mani nel colore”, pittura con le mani con l’artista Licia Massella il 26 e 28/4 dalle 17:00 alle 18:30 e il 29/4 dalle 15:00 alle 18:00). Il 28/4, poi, dalle 10:00 alle 13:00 animazione, giochi e pittura con l’Associazione Aribandus. Info: www.quintaparete.it

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A CURA DI MARTINA BORGHETTO BARDOLINO

VINITALY AND THE CITY Bardolino, dal 13 al 16 aprile ospiterà il “fuori salone” della storica manifestazione Vinitaly, attesissima fiera vitivinicola internazionale.. In questa suggestiva cornice, addolcita dalle acque del Lago di Garda, l’edizione 2018 allarga i confini, estendendosi dai merli delle torrette delle piazze di Verona ai colori delle piazze lacustri.

SAN MARTINO BUON ALBERGO

TANTE RICETTE PER LA SAGRA DEI SPARASI

La manifestazione organizzata dal Fondazione Bardolino Top in collaborazione con il Comune di Bardolino e con Veronafiere, presenterà numerose eccellenze vitivinicole e ospiterà incontri, convegni, stroytelling e degustazioni guidate dai sommelier. Per l’occasione, la tinta vinaccia, già simbolo della manifestazione sarà fonte di illuminazione di palazzi e piazze: un immersione coloristica arricchita anche da spettacoli di mapping, videoproiezioni e installazioni artistiche. Spazio alle eccellenze del territorio nella sede d’eccezione di Villa Carrara Bottagisio, con le sue sale affrescate, su Lungolago Cornicello e Parco Carrara Bottagisio. Un’area coperta sarà dedicata al food, con piatti tipici del territorio, mentre il lungolago verrà colorato con migliaia di composizioni floreali

NEGRAR

PALIO DEL RECIOTO Nell’ambito del “Palio del Recioto 2018” che si svolgerà a Negrar nelle giornate di Pasqua e Pasquetta, la Cantina Vogadori propone visite guidate e degustazione di vini. Le visite, che prevedono degustazione di 6 vini, Valpolicella, Ripasso, 100% Corvina, Amarone, Amarone Forlago e il dolce Recioto, sono su prenotazione e a intervalli regolari: 9.30 – 10.30 – 11.30 – 14.00 – 15.00 – 16.00. Il costo è di 9 euro a persona che include la visita, la degustazione e un simpatico omaggio. Durante la giornata gli spazi in Cantina diventeranno un museo, grazie alla partecipazione di artisti del territorio con le loro opere. Per info: info@vogadorivini.it

SAN PIETRO IN CARIANO

MARATONA TRA SAPORI Martedì 1 Maggio 2018 si terrà la 3a AMARathON della Valpolicella, a Pedemonte di San Pietro in Cariano. L’evento unisce lo sport all’enogastronomia e fa parte della più ampia manifestazione “Festa dei Vini Classici della Valpolicella”, appuntamento di Primavera promosso dal Comune di San Pietro in Cariano alla sua 59 esima edizione. Tra le bellezze di una terra coltivata a vigneti e uliveti saranno due i percorsi che prevedono anche degustazioni enogastronomiche: una corsa Podistica Competitiva CSI di 21 km e una corsa Cronometrata di 15 km. Info su www.amarathon.it

Dal 18 aprile all’1 maggio 2018 a Mambrotta, frazione di San Martino Buon Albergo (VR), si svolge la “Sagra dei Sparasi”, ovvero la sagra degli asparagi, con le deliziose ricette del territorio e gli spettacoli musicali che ogni sera vi intratterranno. Nutrito il menù con numerose ricette dedicate all’ingrediente principale come pure, nutrito, sarà il calendario degli appuntamenti musicali che animeranno la festa. Informazioni: www.sagradeisparasi.it - oppure attraverso la pagina facebook.

SAN GIORGIO INGANNAPOLTRON

GIOCHI E TRADIZIONI TRA LE COLLINE DELLA VALPOLICELLA Torna, anche per il 2018, “Sughi en piassa”. L’anniversario del 25 aprile a San Giorgio di Valpolicella si festeggia con una festosa manifestazione all’insegna dei giochi antichi e del buon cibo della tradizione locale. Per ricordare la giornata, che simboleggia la fine della guerra, gli abitanti di San

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Giorgio Ingannapoltron decisero, a quel tempo, di vivere la piazza animandola di giochi, corse e divertimenti per i più piccoli, ma anche per gli adulti. Ancora oggi, in un clima festoso e di speranza, vengono riproposti i giochi tradizionali praticati per strada con pochi e semplici strumenti: tiro alla fune, mosca cieca, il cerchio, i trampoli, le pignatte piene di caramelle, la gara del carretti, il moccolo, le cartine da lanciare verso il muro ed il famoso “scianco”. Una giornata di festa che vede partecipi i membri della Pro loco, gli abitanti e gli ospiti del paese: il pranzo all’interno del giardino sotto gli ulivi, il pomeriggio a sperimentare questi “nuovi” giochi per concludere con una deliziosa merenda per i bambini. Spazio quindi al divertimento, abbracciati da colline di vigne e ulivi in uno dei luoghi più affascinati del veronese. La manifestazione si svolgerà in Piazza della Pieve, 1. Per informazioni: tel. 328 4178703 prolocosangiorgiovalpolicella@gmail.com www.sangiorgiodivalpolicella.it

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SPECIALE BMW TULLO PEZZO

GIOVANE, DINAMICA ED ESTROVERSA. LA NUOVA BMW X2 È L’AUTO PIÙ URBAN DELLA GAMMA X. UN’AUTO UNICA, CAPACE DI REINTERPRETARE I VALORI FONDANTI DEL MARCHIO BMW IN CHIAVE MODERNA, ECLETTICA, EXTRA-ORDINARIA.

NUOVA BMW X2 Il Suv bavarese che mancava Unica come nessuna Incredibilmente straordinaria

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a nuova BMW X2, icona della gamma X, è arrivata in Italia nel fine settimana del 17-18 marzo. Un’auto dal carattere cool e ribelle che manifesta la volontà di BMW di ridefinire, ancora una volta, le regole di un segmento. Lo fa con un Sport Activity Coupé dalla doppia anima sportiva che abbina ai volumi robusti di un SAV BMW X le linee agili di un Coupé BMW, esprimendo appieno l’indole Xness: la capacità di generare emozioni estreme in chi la vede, in chi la guida. Giovane, dinamica ed estroversa. La nuova BMW X2 è l’auto più urban della gamma X. Un’auto unica, capace di reinterpretare i valori fondanti del marchio BMW in chiave moderna, eclettica, extra-ordinaria. Proprio questa sua natura innovativa le conferisce il ruolo di brand-shaper. La nuova BMW X2 non segue le regole, ma le stravolge a tal punto da rappresentare un nuovo inizio per il Brand BMW. Grazie a un design di forte personalità e all’assetto sportivo delle sospensioni, BMW X2 aggiunge vivacità alle vecchie abitudini e porta il piacere di guida a livelli fino ad ora mai sperimentati in questo segmento di veicoli. BMW X2 si rivolge soprattutto ai giovani e a chi giovane lo è nello spirito. Si rivolge cioè a una tipologia di cliente che vive in aree urbane, conduce una vita attiva ed è fortemente connesso con il mondo digitale. La nuova BMW X2 è, infatti, la prima auto “nativa digitale” di BMW. Parla la lin-

gua dei Clienti “del futuro” e dei tech-addicted. Attira gli sguardi di un nuovo target, più giovane e attivo sui social network, che vuole rimarcare la sua individualità con tutto ciò che fa. “X” non è una tecnologia, ma uno stato mentale La gamma X si arricchisce con il primo SAC del segmento di ingresso alla gamma BMW: la nuova BMW X2. Un modello dalle proporzioni dinamiche, manifestazione di sportività urbana. Si distingue grazie al suo design esterno ribelle che punta a stupire e a essere notato. BMW X2 è espressione di un’esperienza di una guida unica: connessa, interattiva, contemporanea. DIMENSIONI Le promesse da parte di BMW di una X2 molto simile alla concept sono state mantenute. E non mancano le novità rispetto allo stile classico di BMW, a cominciare da una reinterpretazione della tradizionale griglia a doppio rene, per poi finire con il pezzo forte: quel montante C smaccatamente sportivo, per il quale in BMW dicono di essersi ispirati alla 2000 CS e alla 3.0 CSL. Costruita sulla piattaforma UKL, la stessa della nuova Mini Countryman e soprattutto della BMW X1, la X2 è lunga 436 cm, larga 182 e alta 152. INTERNI Le proporzioni da suvcoupé sono salve, senza troppo sacrificare la praticità: dietro il portellone si nasconde infatti un bagagliaio che va da 470 a 1335 litri di capienza massima.

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SPECIALE BMW TULLO PEZZO

L’abitacolo, dotato di un infotainment almeno da 6,5 pollici (ma che può ingradire lo schermo fino a 8,8’’ negli allestimenti più ricchi), può essere perfino sportivo. Soprattutto puntando sulle versioni M Sport e l’inedita M Sport X con interni in misto Alcantara e tessuto Micro Exagon, per le quali è previsto anche un hardware ad hoc, con sospensioni sportive e assetto ribassato di serie. Il Dynamic Damper Control, sulla X2, è optional ma disponibile. MOTORI In fase di lancio la BMW X2 sarà proposta in tre

motorizzazioni: sDrive 201i da 192 cv, xDrive 20d da 190 cv e xDrive 25d da 231 cv. Per i diesel è previsto il cambio Steptronic a 8 rapporti di serie, il benzina farà invece coppia con il doppia frizione Steptronic a 7 marce.

lamente entreranno in scena anche le benzina X2 sDrive 18i e xDrive 20i. Non sorprendetevi dell’arrivo di una BMW X2 M35i xDrive: il suo motore scaricherà su tutte e 4 le ruote qualcosa come 300 cv.

LE PIU’ ECONOMICHE Nel corso dell’anno prossimo verranno poi introdotti i tre cilindri, e quindi le versioni più parche nei consumi e meno costose della X2. Le BMW X2 sDrive (trazione anteriore) 20d e xDrive (trazione integrale) 20d avranno 150 cv, con cambio manuale o automatico. Più o meno paralle-

VERSIONI E PREZZI Per un’offerta di prodotto completa e progressiva la nuova BMW X2 prevede quattro allestimenti funzionali alla nuova espressione di sportività di BMW: versione di ingresso a partire da un prezzo di 33.500 €. Quindi ADVANTAGE a partire da 35.150 €. BUSINESS-X a partire da 36.850 €. M SPORT a partire da 40.300 €. M SPORT-X a partire da i 40.300 € La versione Business-X equipaggia la vettura con contenuti funzionali ed estetici, garantendo un equipaggiamento completo da tutti i punti di vista: sistema Multimediale da 6,5” con Navigatore, Multimedia, Telefonia, InfoVettura, ConnectedDrive e visibilità esterna con fari BiLED con Cornering Lights e fendinebbia a LED, sensori di parcheggio anteriori e posteriori con Parking assistant. La versione M SPORT è l’espressione della sportività BMW, derivata dalla pista, con i fascioni paraurti più sportivi e dinamici. Gli elementi in tinta carrozzeria nei pannelli di copertura sembrano avvicinare l’auto alla strada. Il caratteristico colore “Dark Shadow” degli esterni genera un look all’avanguardia, rendendola un’auto elegante e disinvolta, ma allo stesso tempo muscolosa e atletica. La tonalità piuttosto scura mette in evidenza la disposizione degli ampi diffusori nel fascione posteriore e il tema esagonale dell’anteriore. La BMW X2 M SPORT è il primo modello con ulteriori finiture distintive nei pannelli di copertura nel colore caratteristico. La versione M SPORT-X rappresenta la novità assoluta. Se M SPORT richiama il mondo delle corse, M SPORT-X è ispirata ai rally. Infatti, M SPORT-X con i fascioni paraurti che esaltano chiaramente il carattere off-road della BMW X2, rappresentano un’importante innovazione all’interno della gamma X. Il caratteristico colore “Frozen Grey” del posteriore e dell’anteriore, richiama il mondo del rally con i suoi contrasti creati dalle tipiche dotazioni. Vista di profilo, la tonalità leggermente più chiara fa sembrare la posizione dell’auto più elevata sulla strada rendendo il pacchetto M SPORT-X altamente distintivo.

LA NUOVA BMW X2 NON SEGUE LE REGOLE, MA LE STRAVOLGE A TAL PUNTO DA RAPPRESENTARE UN NUOVO INIZIO PER IL BRAND BMW

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SPECIALE MINI TULLO PEZZO

NUOVA MINI 2018

RESTYLING IN SALSA BRITISH Il costruttore britannico di auto premium rafforza il carattere al passo con i tempi e l’appeal dei suoi modelli nel segmento delle compatte con innovazioni estetiche e stilisticamente raffinate e numerosi miglioramenti tecnologici. Gli aggiornamenti per la MINI tre porte (consumi medi di carburante: 6,0-3,8 l/100 km; emissioni di CO2: 138-99 g/km), per la MINI cinque porte (6,2-3,8 l/100 km; emissioni di CO2: 141-101 g/ km) e per la MINI Cabrio (6,3-4,2 l/100 km; emissioni di CO2: 144-111 g/km) comprendono nuovi upgrade di design, novità per le motorizzazioni e nuovi cambi automatici, ulteriori opzioni di personalizzazione ed un ampliamento dei servizi digitali disponibili nell’ambito dell’offerta denominata MINI Connected. Il tipico miglioramento del prodotto nel segmento premium delle auto compatte mette in luce il carisma maturo eppure distintivo della MINI che, nella sua attuale generazione di modelli, è disponibile ora per la prima volta con tre tipologie di carrozzeria per il caratteristico divertimento di guida nel traffico urbano. Questo è dovuto ad elementi come i nuovi abbinamenti motore-trasmissione, ad un’ampliata gamma di dotazioni di serie, a proiettori e luci posteriori di nuovo design, nonché ad ulteriori finiture della carrozzeria e a tecnologia di connettività all’avanguardia per migliorare la comodità a bordo e l’info-intrattenimento. che da freccia. A led sono anche i proiettori sotto gli specchietti, che proiettano il logo MINI sull’asfalto. Novità anche per i fari posteriori, con un’originale bandiera Union Jack divisa tra i due elementi, anche in questo caso con illuminazione a led.

IL NUOVO CAMBIO Più veloce nelle cambiate, secondo quanto dice la casa, il nuovo cambio DCT Steptronic a 7 velocità delle Mini 2018 consente anche una piccola riduzione dei consumi rispetto al precedente automatico a 6 rapporti. Nelle versioni Cooper S il cambio doppia frizione è utilizzabile anche attraverso comandi al volante, mentre la Cooper SD ha di serie l’automatico Steptronic a 8 velocità. MOTORI EVOLUTI Confermati i 3 cilindri turbo benzina e diesel, come i 4 cilindri, arrivano novità nella gestione termica, nel turbocompressore con un rivestimento delle palette che consente una resistenza superiore alle alte temperature, alla copertura del propulsore non più in plastica ma in materiale composito CFRP. I motori benzina adottano una pressione di alimentazione di 350 bar, 150 bar più che in precedenza, incremento che riguarda anche nuova MINI One D e MINI Cooper SD, rispettivamente a 2200 e 2500 bar di pressione nel common rail. A ringraziare sono anche i consumi nell’impiego reale, ridotti, come lo sviluppo di coppia, maggiore,

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su MINI One First benzina, 160 Nm (+10) e nuova MINI One 2018, 190 Nm (+10). Passiamo alle novità sulla trasmissione. Nuova MINI 2018 restyling introduce il cambio doppia frizione 7 marce, Steptronic alternativo al cambio manuale 6 marce su MINI One, Cooper, Cooper S e Cooper D. Resta fedele allo Steptronic 8 marce MINI Cooper SD, di serie, con possibilità di avere le palette al volante a richiesta. Sconfinate le possibilità di personalizzazione, un programma MINI Yours Customised ancora più ampio e, per cominciare, tre nuovi colori per la carrozzeria, tutti metallizzati: Emerald Grey, Starligh Blue e Solari Orange. MATRIX LED IN OPZIONE Le modifiche più evidenti le troviamo all’esterno, concentrate sui fari. Le luci alogene saranno offerte come proposta base, a richiesta si potrà optare per le luci a led o le luci a led adattive di tipo a matrice, grazie alle quali aumenta la copertura del campo davanti al veicolo e si abbina alla schermatura delle aree che potrebbero accecare altri automobilisti. I fari Matrix led prevedono, infatti, abbaglianti con quattro aree, divise orizzontalmente, gestite dalla telecamera anteriore, che oscura uno o più segmenti che andrebbero altrimenti ad abbagliare altre auto. Fari adattivi che consentono anche di migliorare l’intensità luminosa a seconda delle condizioni meteo o del tipo di strada affrontata. Esteticamente si registra un nuovo elemento diurno a led, tutto intorno al faro, un anello che fa an-

IN TEMA DI APPLE CARPLAY All’interno, c’è un nuovo volante a tre razze con pulsanti multifunzione e, di serie, un sistema di infotainment con schermo da 6,5 pollici con collegamento Bluetooth per il cellulare. Naturalmente le opzioni in questo senso sono tantissime e persino la compatibilità con Apple CarPlay è fornita solo a richiesta. NUOVI SERVIZI Potenziate le funzioni della piattaforma MINI Connected, che ora comprende nuovi servizi (offerti a pacchetti) quali Real Time Traffic Information e aggiornamenti automatici delle mappe di navigazione tramite collegamento 4G LTE, il MINI Concierge Service e il portale internet MINI Online con notizie, previsioni meteo e una panoramica sui prezzi dei carburanti. Info: www.tullopezzo.mini.it

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SPECIALE MINI TULLO PEZZO

CHEF BRUNO BARBIERI

FELICITÀ VUOL DIRE ESSERE ALLA GUIDA DI UNA MINI Nato a Medicina (Bologna) nel 1962, Bruno Barbieri è lo chef italiano che ha conquistato il maggior numero di stelle Michelin in carriera, 7 in totale. Dal 2011 è giudice di Masterchef Italia, e per l’edizione 2018 sarà accanto a Joe Bastianich e agli chef Antonino Cannavacciuolo e Antonia Klugmann. Autore di numerosi libri tra cui uno dedicato alla cucina senza glutine, il suo ultimo successo è «Cerco sapori in Piazza Grande», edito da Rizzoli. A giugno 2016, nella sua Bologna, ha inaugurato il bistrot “Fourghetti”, il nuovo brand della ristorazione italiana. E’ online il suo nuovo progetto editoriale, un sito web ricco di contenuti che raccoglie consigli, ricette e tutto quello che riguarda il mondo del food visto dal cuoco bolognese: «Questo sito è il mio taccuino di viaggio, viaggio che poi è la mia vita…suggestioni, idee, spadellate “condivise” al Fourghetti, ricette e racconti, tutto questo ma anche molto altro perché io non mi fermo mai» ha spiegato il pluristellato chef bolognese. Dal 27 marzo sulla piattaforma Sky è iniziato il suo nuovo programma: “4 hotel”. Tullo Pezzo, prestigiosa Concessionaria MINI per Mantova e provincia, ha scelto proprio Bruno Barbieri come testimonial in questi anni per il proprio brand MINI. E proprio Barbieri è stato il protagonista d’eccezione dello spot dedicato alla MINI John Cooper Works. A dire il vero, più che uno spot un vero e proprio cortometraggio che entra nella vita dello chef e nelle sue grandi passioni: la cura per i dettagli, la dedizione per il proprio lavoro, l’amore per tutto ciò che è bello (location dello spot non poteva che essere il Fourghetti, dove sono state realizzate buona parte delle riprese). “Ci conosciamo da diversi anni” dice Riccardo Pezzo, “e condividiamo passioni ed interessi comuni: io la cucina e Bruno le automobili”. Raggiungiamo al telefono, nonostante i mille impegni, chef Bruno Barbieri, sempre disponibilissimo. Barbieri e la passione per le MINI. Da dove origina questo amore? «Fin da ragazzo avevo questa passione! In famiglia avevamo tutti una MINI e la cosa bella e che ci piaceva di più fare era quella di customizzarle. Ricordo che mio cognato ne aveva fatta una nera opaco bellissima: erano gli anni 80, gomme larghe, cambio manuale veramente spettacolare. Nuda e cruda, si correva già!

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La MINI è un auto che ha la sua storia, la sua filosofia, la devi amare e, quando la incontri per la prima volta, è difficile dimenticarla». Dove nasce questo prestigioso binomio con la famiglia Pezzo di Mantova? «L’incontro con la family Pezzo fu divertente. Ricordo che con un amico andai in Concessionaria a Mantova per vedere l’uscita di un nuovo modello. Incontrai Riccardo Pezzo che mi riconobbe e mi disse:”Ma come, quello di Masterchef non viaggia in MINI”? Siamo diventati amici. Oggi sono testimonial del loro brand: insieme raccontiamo un storia di cucina, di auto, di territorio, di città, di tutto quello che gira intorno al mondo MINI. Una famiglia storica nel mondo delle auto: sono persone bravissime e molto competenti nel loro campo. Mi piace lavorare con persone che amano il proprio lavoro e la famiglia Pezzo rappresenta nel mondo delle auto la storia di una casa automobilistica straordinaria quale BMW MINI». Quali sono le caratteristiche che Chef Bruno Barbieri apprezza in un auto? «Per prima cosa il confort, il poter guidare sportivo e soprattutto il potermi muovere nelle grandi città con quella rapidità e disinvoltura che solo un’auto come MINI può darmi. Un’autovettura Glamour, veloce, divertente da guidare, alla moda, facile da parcheggiare: penso che l’uomo veste MINI perché vuole essere diverso e nello stesso tempo speciale, contemporaneo». Quale MINI sta guidando in questo periodo? «Ora guido una MINI John Cooper Works, ma vorrei guidare la GP motore turbo 1,6 litri da 218 cavalli, tiratura limitata 2000 esemplari, 2 posti secchi: è una MINI che riprende la tradizione sportiva di 50 anni fa, mi piace»! Qual è il modello che più le è rimasto, per così dire, nel sangue? «Sicuramente la MINI John Cooper Works chiaramente cambio manuale, di quelle cattive dove devi “tirare” le marce per divertiti, tenendo sempre presente che siamo in strada e non in circuito». A quale modello MINI pensa per il futuro? «Sarebbe interessante vederne una completamente elettrica: chissà, forse un giorno potrebbe succedere».

Quali analogie ci possono essere, se ci sono, tra auto e cucina? «Sicuramente la scelta dei materiali: per fare un grande piatto serve grande materia prima, per fare una grande macchina serve un grande motore e una grande scelta dei componenti. La ricerca fa parte di entrambe le cose e serve per sviluppare al meglio cucina e auto». Quali i prossimi progetti di chef Barbieri in Italia e nel mondo? «I progetti sono tanti: in primis il mio nuovo programma “4 hotel”, che racconta la storia dell’hotelleria italiana, quindi Masterchef, e poi un nuovo libro che sto incominciando a scrivere in questi giorni a Parigi. Mi sto dedicando a nuovi progetti nel mondo della moda. Voglio diversificare molto i miei progetti, non solo cucina, televisione ma altri locali in giro per il mondo e viaggiare, viaggiare, viaggiare, magari ancora a bordo di una MINI targata Tullo Pezzo».

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16-19 Maggio Brescia

L’EVENTO

LA CAPACITÀ DI CONIUGARE TRADIZIONE, INNOVAZIONE, BELLEZZE PAESAGGISTICHE E STILE DI VITA DEL NOSTRO PAESE HA FATTO DELLA MILLE MIGLIA UN SIMBOLO DELL’ECCELLENZA ITALIANA IN TUTTO IL MONDO A CURA DI M.T. SAN JUAN

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ovantuno anni dopo la prima delle ventiquattro edizioni di velocità, disputate dal 1927 al 1957, e delle tre con la formula dei rally dal 1959 al 1961, mercoledì 16 maggio 2018 prenderà il via la trentaseiesima rievocazione della Mille Miglia, che sarà la sessantatreesima competizione automobilistica caratterizzata dalla Freccia Rossa. La data, come da tradizione, anticipa di una settimana il Gran Premio di Monaco di Formula Uno. Rispettando la tradizione nata nel 1927, il percorso prenderà il via e terminerà a Brescia, attraversando mezza Italia prima e dopo il giro di boa a Roma. Ogni anno, il percorso subisce modifiche allo scopo di tornare a far transitare la Mille Miglia in località nelle quali era assente da qualche anno: nel 2018, proseguendo con la medesima filosofia, sono state apportate alcune variazioni al tracciato. Come avviene dal 2016, la Mille Miglia sarà disputata in quattro tappe per altrettante giornate ma, importante novità del 2018, la corsa - anziché il giovedì - prenderà il via un giorno prima, mercoledì 16, e tornerà in Viale Venezia nel pomeriggio di sabato 19 maggio. Poco più tardi, sul palco di Piazza della Loggia, la premiazione del vincitore della gara darà il via alla lunga Notte della Mille Miglia. La prima tappa, con partenza nel primo pomeriggio di mercoledì 16 maggio, dopo il passaggio a Desenzano e Sirmione, al Parco Sigurtà di Valeggio Sul Mincio e a Mantova, Ferrara e Comacchio, si concluderà a Cervia-Milano Marittima. Il giorno dopo, giovedì 17 maggio, dopo i passaggi a Pesaro e nella Repubblica di San Marino e l’at-

SARANNO 440 LE VETTURE AL VIA Saranno 440 le vetture ammesse alla corsa: per poter essere selezionate, le auto iscritte dovranno disporre di almeno uno di questi documenti: Fiche ACI-CSAI (Commissione Sportiva Automobilistica Italiana), Htp FIA (Historic technical passport rilasciato dalla Fédération Internationale de l’Automobile) o ID FIVA (Identity Card della Fédération Internationale des Véhicules Anciens).

traversamento di magnifiche località come Arezzo, Cortona e Orvieto, la seconda tappa porterà i concorrenti a Roma, per la consueta passerella notturna nell’Urbe, tanto gradita dai concorrenti e dal pubblico. Venerdì 18, il percorso dalla capitale resterà pressoché invariato fino a Siena. Tra le novità dell’edi-

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MILLE MIGLIA 1700 CHILOMETRI DI SPORT E TRADIZIONE PER 30 ANNI MOMENTO DI INCONTRO TRA SPORT E PERSONALITÀ D’ECCEZIONE, OGGI LA RIEVOCAZIONE STORICA DELLA MILLE MIGLIA È UN EVENTO CHE NON HA EGUALI

zione 2018, ci saranno il passaggio a Lucca e lungo la Versilia. Terminati i lavori di ripristino dell’antica strada, la Mille Miglia potrà finalmente percorrere il tratto dell’edizione del 1949, tra Sarzana e il Passo della Cisa. Comprese le edizioni rievocative, il 1949 fu l’unico anno nel quale la Freccia Rossa valicò la Cisa: quello del 2018 anno sarà quindi un ritorno atteso 59 anni. La terza tappa sarà conclusa nuovamente a Parma, che gli scorsi anni ha sempre riservato un’entusiastica accoglienza alla Freccia Rossa: da qui, il sabato mattina, la carovana si rimetterà in viaggio verso Brescia, Risalendo verso l’arrivo, la lunga carovana della Freccia Rossa attraverserà Lodi, proseguendo verso Nord. Preso atto dell’estremo gradimento sia degli equipaggi sia del foltissimo pubblico, la Mille Miglia tornerà a disputare alcune prove all’interno dell’Autodromo Nazionale di Monza per proseguire poi attraverso Bergamo e la Franciacorta, continuando nell’opera di promozione del territorio bresciano iniziata con il Garda due giorni prima. Ad esclusione di alcuni aggiornamenti attinenti alla sicurezza in gara, per la quale 1000 Miglia Srl ha sempre grandissima attenzione, nessuna novità è invece prevista per quanto concerne il regolamento di gara, che rimane immutato nella parte sportiva, compresi i Coefficienti, identici allo scorso anno.

Possono essere iscritte le vetture delle quali almeno un esemplare sia stato iscritto alla Mille Miglia di velocità (1927-1957), in uno dei modelli presenti nell’elenco delle vetture candidabili, pubblicato sul sito. Le automobili iscritte saranno selezionate da un’apposita commissione, composta da esperti incaricati da 1000 Miglia Srl e da commissari tecnici internazionali della FIVA Technical Commission.

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Dal 31 Marzo Calvagese della Riviera (Bs)

L’EVENTO

VI SARANNO ESPOSTI 154 DIPINTI RACCOLTI DALL’IMPRENDITORE BRESCIANO LUCIANO SORLINI (1925-2015) IN OLTRE CINQUANT’ANNI DI APPASSIONATE RICERCHE

IMPERDIBILI DIPINTI AL MARTES IL MUSEO D’ARTE SORLINI DI GIACOMO GABRIELE MORELLI

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o scorso 31 marzo ha aperto al pubblico il MarteS- Museo d’arte Sorlini di Calvagese della Riviera (frazione di Carzago), deliziosa località dell’immediato entroterra del lago di Garda. Vi sono esposti 154 dipinti raccolti dall’imprenditore bresciano Luciano Sorlini (1925-2015) in oltre cinquant’anni di appassionate ricerche. Ad essi si affiancheranno altre opere di proprietà degli eredi, per oltre 180 dipinti, dalle tavole in oro trecentesche alle grandi tele dei Maestri del Settecento veneziano. Sede del museo sarà l’elegante palazzo seicentesco residenza di Luciano Sorlini ed ora sede della Fondazione che ne porta il nome. L’allestimento, articolato in 14 sale espositive, consentirà ai visitatori di comprendere l’evoluzione della sensibilità collezionistica dell’imprenditore e di ammirare straordinarie opere, principalmente dei grandi Maestri del Settecento veneziano. Avvicinatosi all’arte veneziana del Settecento e dovendo arredare alcuni edifici di sua proprietà di particolare importanza - come il palazzo venezia-

le Luciano Sorlini ebbe un soprassalto, motivato anche dalla possibilità di poterla acquisire. Altro “colpo” eccezionale fu l’acquisto del ciclo di 6 grandi teleri di Gianantonio Guardi (Vienna 1699-Venezia 1760) raffiguranti le Storie di Giuseppe ebreo, già arredo di Palazzo Grassi, poi di proprietà del principe Lutormirski e ora a Calvagese, presso il MarteS. Potrete ammirare opere di Bramantino, Callisto Piazza, Giambattista e Giandomenico Tiepolo, Francesco Guardi, Canaletto, Sebastiano Ricci e Giacomo Ceruti. Il museo è aperto al pubblico. Tutte le visite saranno accompagnate da una guida, che illustrerà la collezione (biglietto con visita guidata: 10,00 euro). Per Informazioni: MarteS • Museo d’Arte Sorlini Piazza Roma, 1 - Tel. 030601031 Calvagese della Riviera (Bs) www.museomartes.com info@museomartes.com

È LA PITTURA LUMINOSA, ALLEGRA E DAI TONI SQUILLANTI CHE PIACE DI PIÙ A LUCIANO SORLINI, SPECIALMENTE NELLA PRIMA FASE DELLE SUE RICERCHE no Grimani Marcello Sorlini sul Canal Grande e il Castello Grimani a Montegalda Vicentina, oltre a Palazzo Sorlino di Carzago - Luciano Sorlini formò il suo gusto frequentando antiquari e scegliendo personalmente i dipinti che amava collocare negli ambienti delle proprie case. Nel 2000 Luciano Sorlini istituì la Fondazione che porta il suo nome e alla quale affidò il compito statutario di riunificare a Carzago la collezione suddivisa nelle sue tre diverse dimore, tra la Lombardia e il Veneto. La collezione comprende per la maggior parte opere veneziane e lombardo venete, con presenze assolutamente particolari come fondi oro toscani del Tre e Quattrocento. Una menzione particolare merita la Madonna in rosso di Giovanni Bellini: si tratta di un dipinto di alta epoca, di un prestigioso autore, davanti al qua-

LA FONDAZIONE LUCIANO SORLINI Luciano Sorlini, con i tre figli, istituisce nel 2000 la Fondazione Luciano Sorlini. Alla Fondazione viene assegnato un compito statutario, quello di unificare interamente la Collezione nel palazzo bresciano di Calvagese, trasportando le opere che arredavano le residenze di Montegalda vicentina e Venezia. Nel 2004 la Fondazione Luciano Sorlini riceve la dota

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zione di 154 dipinti, donati dalla famiglia. La Fondazione Luciano Sorlini è stata accolta tra gli Enti riconosciuti dallo Stato italiano. La Fondazione, in rispetto alle volontà di Luciano Sorlini e in ottemperanza alle disposizioni statutarie, apre il MarteS, garantendo l’accessibilità alla totalità della Collezione, la conservazione e la valorizzazione delle opere.

INIZIATIVE DEDICATE AL PATRIMONIO ARTISTICO L’accesso alle sale espositive è garantito dall’accompagnamento delle Guide del Museo; il percorso ha la durata di 50 minuti. L’accesso su prenotazione è richiesto solo per gruppi che superano le 15 unità. La Biglietteria del Museo ospita un bookshop. Il MarteS ha inoltre elaborato una serie di iniziative dedicate al proprio patrimonio artistico, specificamente indirizzate alle scuole di ogni ordine e grado. Conservatore del Museo è Stefano Lusardi. Perché MarteS? L’acronimo, che racchiude in sé la parola “arte”, ha un riferimento alla storia di Luciano Sorlini: MARTIA era l’indirizzo telegrafico dell’impresa Sorlini all’inizio del Novecento e fu lo stesso Luciano a disegnare il logo della sua attività imprenditoriale, raffigurante Marte. L’immagine di Marte costituisce oggi il logo della Fondazione Luciano Sorlini.

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22-26 Aprile Lago di Garda

L’EVENTO

L’EVENTO NON SI ESAURISCE CON SEI SERATE, MA CONTINUA SULLE TAVOLE DI TUTTI I RISTORANTI, NELLE VIE DEI PAESI DEL LAGO E DELL’INTERNO, SULLE PAGINE DEI GIORNALI, NEI MERCATI DEL PESCE...

FISH&CHEF, L’EVOLUZIONE DELLA CUCINA STELLATA DI BEATRICE MOSCATELLI

PRODOTTI, PARTNER, TERRITORIO

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ish&Chef culmina in sei cene gourmand che vanno in scena in sei location differenti, tra le più prestigiose e suggestive del lago di Garda. I primi cinque appuntamenti serali, dal 22 al 26 aprile, saranno firmati dagli chef ospiti che interpreteranno le materie prime del lago più grande d’Italia, con particolare attenzione al pesce di lago. A chiusura di questa nona edizione, il 27 aprile, una cena corale vedrà coinvolti i veri protagonisti, gli chef del Dream Team: i cuochi gardesani di origine o di adozione, dalla storia importante e intensa, i migliori interpreti dei prodotti di eccellenza del territorio, come il pesce d’acqua dolce, i vini, l’olio extravergine d’oliva e la pregiata carne di Garronese veneta. A condividere la filosofia di questo evento la presenza della Guida Michelin nel ruolo di partner. L’appuntamento 2018 è realizzato in collaborazione con Laura Gobbi, creatrice di format di successo. “Evoluzione” esprime il senso più profondo del percorso personale che Elvira e Leandro, ideatori della manifestazione, hanno intrapreso in questi

LE CENE GOURMAND FIRMATE FISH & CHEF Così si snoda quest’anno il percorso gourmand in sei tappe sulle tre sponde del Garda, alla scoperta dei prodotti del lago attraverso le interpretazioni di grandi chef della cucina contemporanea: si inizia domenica 22 aprile all’Hotel Lido Palace di Riva del Garda (TN) con lo chef Matteo Rizzo, del ristorante Il Desco (Verona). Lunedì 23 aprile, presso La Casa degli Spiriti di Costermano sul Garda (VR), sarà la volta di Claudio Melis, chef e ideatore di In

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La formula ha funzionato, gli anni sono passati, ogni anno è stato un anno zero. Il territorio ha fatto proprio questo progetto: non ci si ferma alla valorizzazione del pesce, si va oltre. Si parla di vino, di olio, di carne, caffè, grazie alla presenza costante e fedele di partner importanti, un paniere che va oltre i confini regionali, che parla un’unica lingua, quella dell’acqua che unisce tutto e tutti. Fish&Chef ha contribuito senz’altro a costruire le basi di quella che è una nuova consapevolezza che intreccia cultura, economia, territorio, innovazione, attenzione e promozione. Ingredienti cucinati e serviti in un piatto dove non ci sono soltanto prodotti ma, soprattutto, idee. Anche quest’anno, la presenza della Guida Michelin consolida il valore e le qualità motivazionali del pensiero che supporta questo.

DREAM TEAM, DAL 2014 ELEMENTO FONDAMENTALE DI FISH&CHEF, È LA RISPOSTA COMPATTA DEI CUOCHI DEL LAGO DI GARDA ALL’ESIGENZA DI RENDERE UNICO UN PROGETTO DI AMORE E RISPETTO PER IL PROPRIO TERRITORIO

anni, insieme alla consapevolezza del solco innovativo a livello gastronomico e culturale che hanno tracciato dal 2010 a oggi sulle sponde gardesane. “Questa edizione è un’edizione di riflessione. Abbiamo preso coscienza del valore di quello che è stato fatto a livello culinario e per la promozione di un territorio. Soprattutto abbiamo toccato con mano quello che è stato fatto a livello di cultura enogastronomica: se oggi c’è più attenzione per il pesce di lago è anche grazie a Fish&Chef”. Le parole di Leandro Luppi, chef e patron stellato del ristorante Vecchia Malcesine, trovano forza in quelle di Elvira Trimeloni, titolare dell’ hotel Meridiana di Malcesine: “Si va oltre le cene gourmand: oggi è il momento di ripensare a Fish&Chef non solo come un evento, ma come un vero e proprio progetto di promozione e sviluppo territoriale. Abbiamo affidato a Laura il racconto della nostra storia in “evoluzione”, e con lei, insieme al nostro Dream Team, stiamo già guardando al decimo anno”. Fish&Chef è un gioco di squadra, un laboratorio di idee, un luogo di scambio, un tavolo dove si possono gustare attraverso i prodotti di un territorio un macrocosmo di emozioni.

“Perseveranza, cura, adattamento e sensibilità, sono il patrimonio culturale che mattone su mattone Elvira e Leandro hanno costruito in questi anni”, - afferma Laura. - “Microcosmi opposti che si congiungono in un progetto sempre in “evoluzione” che ogni anno sente il bisogno di rinnovarsi, di trovare nuovi equilibri e nuovi ritmi. Fish&Chef è un abbraccio, un’armonia concentrica, è una circolazione di idee, di persone e di pensieri, unisce le forze radicando nella diversità la propria identità. Un’idea lanciata nel lago che con le sue onde concentriche, propagandosi, va a toccare anche altri luoghi”. Info: www.fishandchef.it

Viaggio - Claudio Melis Ristorante (Bolzano), mentre martedì 24 aprile, gli chef Anna&Oreste Corradi di Locanda Vecchia Pavia “Al Mulino” (Certosa di Pavia) saranno i protagonisti della cena al Grand Hotel Fasano di Gardone Riviera (BS). Il giorno seguente, mercoledì 25 aprile, il Regio Patio, ristorante gastronomico dell’Hotel Regina Adelaide di Garda (VR), ospiterà lo chef Terry Giacomello, ristorante Inkiostro di Parma. Giovedì 26 aprile, il Palazzo Arzaga di Calvagese della Riviera (BS), vedrà ai fornelli lo chef Alessandro Gilmozzi del Ristorante El Molin (Cavalese TN). Venerdì 27 aprile, gran finale con alcuni degli chef del Dream Team che concluderanno egregiamente con la cena di gala all’Hotel Bellevue San Lorenzo di Malcesine (VR).

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13 Maggio Valeggio s/Mincio

L’EVENTO

LA MODA E IL DESIGN HANNO SEMPRE VIAGGIATO INSIEME. CI SONO OGGETTI CHE FANNO PARTE DELLA NOSTRA STORIA E CHE HANNO FATTO LA STORIA

A CURA DI M.T. SAN JUAN

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aleggio Veste il Vintage è la mostra-mercato open air di moda, accessori d’epoca, design e modernariato più attesa della provincia di Verona. Organizzata dal 2009 nel centro storico di Valeggio sul Mincio(Vr), con due appuntamenti annuali - a Maggio ed Ottobre - “Valeggio Veste il Vintage” ospita oltre 50 tra gli espositori più affermati del panorama vintage nazionale, in un evento che si snoda tra le vie e le piazze del paese, ricche di storia e di fascino, a due passi da Borghetto, uno dei “Borghi più Belli d’Italia”. “Valeggio Veste il Vintage” è un viaggio a ritroso nel tempo, dove riscoprire la raffinata sartorialià dei modelli anni ’50, estrosi bijoux americani, ruggente design e modernariato, ma anche preziosi pezzi unici, alla scoperta di un’epoca ormai passata, ma mai come oggi così “di moda”. Un invito imperdibile ad acquistare divertendosi! Il bello del vintage è proprio nelle sorprese che riserva, nella caccia ci si può imbattere in un capo o in un accessorio che ci stupiscono e ci fanno viaggiare nel tempo e nella memoria. Un gioco circolare tra passato e futuro, tra emozione e nostalgia, una ricerca che non si basa sulla moda del momento ma sulla nostra personalità. L’obiettivo di “Valeggio Veste il Vintage” è avvicinare quante più persone possibili all’autentico vintage ed al fascino di uno stile senza tempo, una sfida portata avanti con tenacia e passione. “Valeggio Veste il Vintage” infatti è l’unica fiera del settore che si propone di mantenere alto il livello qualitativo della manifestazione, tramite il controllo della merce proposta.

UN EVENTO GRATUITO In caso di maltempo la mostra-mercato si sposterà al coperto presso i padiglioni del mercato ortofrutticolo, in Via Girolamo Gottardi, ad 1 km dal meraviglioso centro storico di Valeggio. Info: 339.2595684 / 349.6130690 349.7343781 valeggiovesteilvintage@gmail.com Facebook: Valeggio Veste il Vintage www.valeggiovesteilvintage.com

“LATTE E BISCOTTI”? Sarete graditi ospiti certamente anche la mattina presto, ma questo è il titolo della MOSTRA A TEMA che per quest’edizione vedrà protagoniste targhe pubblicitarie, biscottiere, giocattoli in latta del ‘900, curata da Giuseppe Lancellotti di Carpi (Modena).

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VALEGGIO VESTE IL VINTAGE TRA MODA E CULTURA L’OBIETTIVO DI “VALEGGIO VESTE IL VINTAGE” È AVVICINARE QUANTE PIÙ PERSONE POSSIBILI ALL’ AUTENTICO VINTAGE ED AL FASCINO DI UNO STILE SENZA TEMPO, UNA SFIDA PORTATA AVANTI CON TENACIA E PASSIONE

Immancabile la coiffeur KETTY’S VINTAGE STYLE, che allestirà il suo personale salone meneghino a cielo aperto, per tentarvi con un make up da ammiccanti pin up oppure con vezzose acconciature in perfetto stile anni Quaranta e Cinquanta. MUSICA? Dalla giungla metropolitana in riva all’Adige arrivano gli scoppiettanti VITTORIA E I GORILLA. Soul, rhythm and blues, reggae and ska durante l’aperitivo serale, per due ore di musica e ballo sfrenati. La ricerca di stile che ispira la manifestazione riguarda anche il gusto. Perché Valeggio sul Mincio vuol dire anche eccellenze enogastronomiche. T ortellini, dolci vini delle colline moreniche, proposti da pastifici artigiani, ristoranti e cantine locali, saranno l’accompagnamento ideale per un aperitivo o un break tra amici. “Valeggio Veste il Vintage” non è più solo una manifestazione, ma un vero e proprio evento culturale, imperdibile per appassionati e collezionisti, nonché preziosa fonte di documentazione per stilisti, redazioni di moda ed archivi del costume. Un capo vintage non rappresenta solo un tuffo nel passato, ma un vero e proprio oggetto di culto, che, alle rughe del tempo, ha sostituito l’irripetibilità e, talvolta, la sua riproducibilità con i medesimi standard di qualità di un tempo.

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SPECIALE PARCO NATURA VIVA

LA MISSION DEL PARCO VERSO IL 50° COMPLEANNO Il ruolo dei parchi zoologici si è evoluto nel tempo: da semplice esposizione di animali esotici ad attore fondamentale della loro conservazione. L’utilità e la necessità di un moderno giardino zoologico sono state ufficialmente definite dalla Conferenza di Rio del 1992, in cui si è enunciato fortemente il valore della strategia di conservazione ex situ integrata a quella in situ nella protezione e tutela della Biodiversità. L’impegnativo ruolo che il Parco Natura Viva di Bussolengo si è assunto, quale centro tutela di specie animali minacciate d’estinzione, è tanto ambizioso quanto stimolante. Oggi le funzioni istituzionali di un moderno giardino zoologico abbracciano la conservazione della biodiversità sotto molteplici aspetti e si possono riassumere

in tre fondamenti: contribuire alla conservazione della vita animale, vegetale e del suo ambiente naturale; ottimizzare la gestione degli animali all’interno del parco zoologico focalizzando l’attenzione su temi quali il benessere animale e l’ecologia del comportamento; educare le nuove generazioni al rispetto dell’ambiente. Con questi 3 pilastri - conservazione, ricerca ed educazione - a piccoli passi il Parco Natura Viva si avvicina al suo 50° compleanno. Un lungo percorso compiuto sempre in compagnia dei visitatori che ogni anno, rinnovano il piacere della visita. Estate, inverno o primavera, il Parco Natura Viva cambia forma, colori e profumi in ogni stagione, rendendo possibile un punto di vista sempre nuovo.

UNA NUOVA PRIMAVERA AL PARCO NATURA VIVA DI BUSSOLENGO Il Parco Natura Viva entra nel vivo del 49esimo anno a difesa della biodiversità e anche quest’anno, vuole porre al centro della propria attenzione le esperienze di scoperta che le famiglie compiono attraverso i sentieri che si snodano nei cinque continenti. Sin dai primi di marzo e per tutto il corso dell’anno, i 1.500 animali che vivono qui toneranno a dare il benvenuto ai visitatori e a scandire la vita del Parco. Ogni giorno è un’immersione nella natura per grandi e piccini, che avranno la possibilità di compiere un vero viaggio nella biodiversità. Proprio a due passi dal Lago di Garda, il Parco Natura Viva ospita una tra le più importanti collezioni zoologiche italiane ed è oggi uno dei principali Centri per la conservazione delle specie animali in pericolo di estinzione e l’educazione ambientale. A prendersi cura di questa straordinaria arca di Noè che conta oltre 200 specie, c’è un qualificato staff di biologi, veterinari e naturalisti che presiedono il benessere di giraffe, zebre, antilopi, tigri, pappagalli e molte altre specie. Per loro, nella bella stagione, la natura si risveglia e i nuovi nati si spingono fin dove d’inverno non osavano: è il caso di Alba, piccola di tapiro sudamericano, venuta al mondo da mamma Irene e papà Rondel.

VICINI ALL’EMOZIONE DEL PUBBLICO

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LA BIODIVERSITÀ VISTA DALL’ALTO

Per lei questo è il momento di giocare e correre per il suo reparto insieme alla sua sorellina Ester, che durante la stagione fredda ha aiutato molto la mamma nell’accudimento e nelle cure parentali, sia dentro che fuori dalla stalla. La piccola di antilope alcina finalmente potrà brucare al tepore del sole primaverile, mentre il saki dalla faccia bianca, piccola scimmia sudamericana, si terrà ancora ben saldo tra le braccia della sua mamma per qualche mese. Per tutti la natura riprende vigore, finchè l’estate non permetterà di godere delle lunghe giornate fino a tarda sera. Per informazioni dettagliate www.parconaturaviva.it

Per tutto il corso dell’anno, sarà possibile approfittare dei vantaggi che offre l’abbonamento e sarà possibile tornare a visitare i 1500 animali che vivono al Parco Natura Viva ogni volta che si vuole, senza limiti. Poi, all’alba dell’estate, tornerà l’attesissima apertura serale, con una scontistica dedicata a coloro che vogliono trarre il massimo profitto delle calde e lunghe giornate estive, visitando il Parco faunistico ad una tariffa speciale. Il Parco Natura Viva ha a cuore l’ambiente e ormai ha reso proprio il motto “Go green!”, un segno tangibile per coloro che contribuiscono a inquinare meno : il bike ticket, tariffa scontata per coloro che arrivano al Parco in bici, si inspessisce e propone anche una stazione di ricarica per le bici elettriche. I colori dell’autunno regaleranno poi un’atmosfera speciale e con esso, lo sconto famiglia darà la possibilità di accedere a sconti davvero interessanti dal lunedì al sabato. Infine torneranno le festività di fine anno e l’ambientazione natalizia, che fino a dopo l’epifania immergeranno il Parco e i suoi abitanti in un’atmosfera da fiaba.

Ci sono voluti un drone con fotocamera mobile ad altissima definizione, una squadra a terra con due piloti brevettati, una fotocamera sferica per scatti a 360 gradi e quasi 10 giorni di lavori sul campo, senza considerare il tempo impiegato nel postproduzione: da oggi i 42 ettari del Parco Natura Viva di Bussolengo offrono una nuova prospettiva di osservazione della biodiversità, ed è quella dall’alto. Un volo virtuale che regala non solo la sorpresa di sorvolare querce, ornielli e carpini - 4mila alberi, ultimi testimoni degli antichi boschi delle colline del Garda - ma anche di poter “scendere a terra” a girovagare tra i sentieri, osservando chi ha messo il muso a favore di camera tra i 1.500 animali ospitati. “Non è stato semplice collegare le 150 “fotosfere” selezionate per ricomporre il puzzle dell’intera estensione anche perché la copertura arborea autoctona ha reso difficile, persino al drone, vedere gli animali oltre le fronde”, commenta Maria Ordinario, direttore marketing e comunicazione del Parco Natura Viva. “Ma siamo stati in grado di offrire, sia per la parte pedonale che per quella del Safari, un’esperienza di visita virtuale che oggi sembra essere diventata un “must” in molti ambiti della vita delle persone. Il Parco riaprirà dopo la breve pausa invernale il 3 marzo ma nel frattempo, la tecnologia ci mette a disposizione una visita gratuita, da una prospettiva insolita”. Pippo, l’ippopotamo in bronzo fondatore del Parco, è il sempre il primo a salutare chi arriva, anche virtualmente. Da lui parte il tour tra i “continenti”: sentieri d’Africa, Oceania, Asia, America, Europa ed Extincion Park, durante il quale ci si può “alzare in volo” e “scendere a terra” quando si vuole. Durante gli scatti bisonti, fenicotteri, antilopi e leoni si sono fatti vedere, mentre alcuni sono rimasti per i fatti propri, sfidando l’esploratore virtuale in una “caccia alla specie”. Uno sguardo verticale anche al Safari, che invece di percorrere in macchina si esplora in un click, sia desktop che da mobile. E’ possibile esplorare il Virtual Tour all’indirizzo www.parconaturaviva.it/virtualtour

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SPECIALE PARCO NATURA VIVA

MADAGASCAR, L’ISOLA DEI LEMURI IL CANTO DEL LEMURE A RISCHIO ESTINZIONE

ll Madagascar, separatosi dall’Africa circa 160 milioni di anni fa, rappresenta una vera zattera biologica: oltre il 90% delle specie di quest’isola vivono esclusivamente su di essa e sono perciò definite endemismi. In fatto di biodiversità, il Madagascar è uno dei maggiori hotspot al mondo, tuttavia le sue specie endemiche sono a rischio di estinzione a causa della caccia, del bushmeat (la vendita di carne di animali selvatici come alimento) e della distruzione dell’habitat, sia per la produzione di legname, sia per lo sfruttamento e impoverimento del terreno, che porta la popolazione umana a distruggere aree di foresta per trasformarle in campi per l’agricoltura. IL PROGETTO Il Parco Natura Viva e il Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi dell’Università di Torino collaborano da oltre 10 anni portando avanti iniziative in Madagascar per la salvaguardia della fauna e incrementando l’educazione delle popolazioni locali. I progetti che vedono impegnate queste due istituzioni permettono di aumentare le conoscenze disponibili sul patrimonio naturale malgascio e contribuiscono con informazioni importanti alla definizione di strategie per la sua conservazione come sensibilizzare il grande pubblico alla conservazione della biodiversità, cercando di ottenere anche l’adesione di partner qualificati, utilizzare il Parco Natura Viva come partner dell’attività di ricerca etologica complementare a quella svolta nelle aree tropicali, preservare le specie endemiche del Madagascar partecipando ai programmi europei di conservazione ex situ, promuovere e sviluppare in Madagascar un turismo sostenibile e compatibile con l’ambiente naturale, per accrescere le conoscenze sul mondo della foresta pluviale e delle culture tradizionali.

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Vi sono poi attività in situ volte a incrementare le conoscenze sulle specie in via di estinzione, a tutelare parti di foresta con la biodiversità in esse contenuta e a fornire sostegno e formazione alle popolazioni locali. Inoltre, grazie ad una collaborazione italomalgascia integrata, è stata realizzata la fiaba “Un lemure da salvare” il cui testo è stato scritto dal Settore Educativo del Parco e i disegni sono stati realizzati dai bambini delle scuole malgasce. Questa fiaba viene venduta ai visitatori del Parco e il ricavato consente da un lato di acquistare materiale didattico per i bambini delle scuole malgasce, dall’altro di costruire delle vere e proprie aule scolastiche. DOVE E COME Come primo luogo su cui intervenire è stata scelta la foresta di Maromizaha, un luogo affascinante sia per la sua storia sia per la sua posizione geografica. Situata nella parte centro orientale del Madagascar, Maromizaha appartiene al corridoio verde di Ankeniheny Zahamena. Il suo nome completo è “Foresta Pluviale degli Alberi Dragoni di Maromizaha”. L’insieme di Maromizaha è composto da 1.600 ettari, dei quali 820 sono coperti da foresta primaria ancora intatta. Il Progetto Madagascar coinvolge anche la scuola primaria di Anevoka: viene fornito materiale scolastico, vengono organizzate delle attività educative per sensibilizzare i bambini sulla protezione della foresta e viene curato il miglioramento della qualità dell’insegnamento. Inoltre, grazie alla nuova collaborazione iniziata con la Green Teen Team Foundation, è stato possibile raccogliere fondi per l’acquisto di cibo per i bambini della scuola di Anevoka, garantendo così la fornitura di riso per l’intero anno. IL LEMURE CATTA, IL PIÙ FAMOSO TRA TUTTI I LEMURI Riconoscibilissimo grazie alla sua coda ad anelli, il lemure catta è un primate molto socievole che vive in gruppi numerosi. E’ anche il più noto rappresentante tra tutte le specie di lemuri, di cui se ne contano circa un centinaio. Questa specie in particolare abita le zone a vegetazione rada ma si adatta bene anche alla vita arboricola. E’ un lemure di medie dimensioni che pesa tra i 2,5 e i 3,5 kg e misura 38-45 cm senza la coda, che è più lunga del corpo (56-62 cm) e presenta le caratteristiche bande bianche e nere. Diversamente dalla maggior parte dei lemuri, il catta conduce una vita diurna. È un animale molto socievole che vaga in gruppi di una ventina di individui alla costante ricerca di vegetali da mangiare, soprattutto foglie, fiori e frutti.

Due anni fa, l’unica stazione di ricerca italiana in Madagascar - Parco Natura Viva e Università di Torino - festeggiava l’istituzione della Foresta pluviale degli Alberi dragoni ad area protetta, offrendo una speranza di salvezza alle 13 specie di lemuri presenti nei 1.600 ettari. Oggi i ricercatori protagonisti di quel successo grazie ad un decennio di attività sul campo, avanzano uno studio che non ha precedenti, già pubblicato sulla rivista scientifica “Frontiers in human neuroscience”. “Nel mirino del nostro studio c’è l’Indri, il più grande di tutti i Lemuri e l’unico in grado di cantare, cioè di emettere una serie di note di tipo armonico che si ripetono con uno schema ben preciso”, spiega Cristina Giacoma, direttore del dipartimento di Scienze della vita e biologia dei sistemi dell’Università di Torino. Gravemente minacciato di estinzione, per l’Indri è fallito ogni tentativo di essere allevato in ambiente controllato, affievolendo le speranze di preservarne il patrimonio genetico: per tentare di salvare questo Lemure dall’estinzione, il team capitanato da Giacoma ha cominciato a studiarne le canzoni per conoscerne il comportamento e le necessità. “E’ un animale in grado di emettere dei canti udibili a 4 chilometri - sottolinea Cristina Giacoma - con una struttura grammaticale complessa ed esatta, che restituisce moltissime informazioni sulla diversità della sua organizzazione sociale”. Programma di analisi del suono alla mano, i ricercatori hanno iniziato a decodificare ogni canto, descrivendone la struttura delle frasi e isolandone ogni nota. “Siamo rimasti stupiti dalla diversità di note che gli Indri organizzano in vere e proprie strutture di comunicazione, alla quali partecipano tutti gli individui e che servono non solo a regolare i rapporti tra gruppi, ma anche a compiere dei veri e propri duetti tra coppie, generalmente monogame”. Esiste infatti una reciprocità ben determinata soprattutto tra maschio e femmina dominante, che si sovrappongono in canti molto profondi. “L’obiettivo al quale continueremo a lavorare, è verificare la possibilità che le nuove coppie si scelgano in base al canto, ancora prima di incontrarsi fisicamente”.

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SPECIALE PARCO NATURA VIVA

MONGOLIA, MAMMA LEOPARDO DELLE NEVI CON 3 PICCOLI Quando vuole, l’uomo è in grado di cambiare il corso della storia: una mamma leopardo delle nevi insieme ai suoi 3 piccoli sono apparsi nelle camera trap posizionate dai ricercatori dello Snow Leopard Trust sulle vette dei Monti Tost, nella Mongolia settentrionale. E’ la testimonianza più recente della presenza di esemplari in quella zona, quasi impensabile fino a due anni fa, prima che quel corridoio di 8mila chilometri quadrati non divenisse area protetta per volere del Parlamento Mongolo. “L’avvistamento di una mamma con tre piccoli, ormai intorno all’anno di età e apparentemente in ottima salute, è già di per sé un fatto rarissimo per un grande felino”, spiega Camillo Sandri, curatore generale del Parco Natura Viva di Bussolengo, partner italiano dello Snow Leopard Trust. “Ma se a questo si aggiunge che la presenza della famiglia è stata registrata in una zona dove in precedenza si potevano estrarre minerali, cacciare e costruire, allora questo video ha dello straordinario”. Ci vollero infatti quattro anni di battaglie prima il Governo decretasse la tutela dell’area, con la volontà di ingrandire il territorio a disposizione dei già pochi leopardi delle nevi censiti nei Parchi Nazionali adiacenti. “Oggi non sappiamo con esattezza quanti esemplari sopravvivano in quei territori, ma sappiamo di certo che si tratta di una specie tra le più minacciate al Mondo, con stime totali che non superano le 7mila unità - prosegue Cesare Avesani Zaborra, direttore scientifico - e sappiamo anche un’altra cosa: dove si riduce l’impatto dell’uomo sugli habitat naturali, gli ecosistemi riprendono lentamente a vivere”. Intanto, questa mamma ha allattato per i primi 3 mesi, ha cacciato per quattro bocche fino questo momento e

continuerà a difendere i giovani i leopardi ancora per poco tempo: intorno ai 16 mesi età la prole è pronta per cavarsela da sola e le femmine tornano solitarie, consapevoli di doversi affacciare a una nuova stagione d’accoppiamento. PER SALVARE I LEOPARDI DELLE NEVI Il Parco Natura Viva ospita Nudan e Samira, giovane coppia affiatata di leopardi delle nevi, ambasciatori dei loro conspecifici in natura. Oltre agli eventi di sensibilizzazione che si svolgono in Italia, il Parco sviluppa il progetto di conservazione del leopardo delle nevi su più fronti. Da un lato il Parco collabora con il MuSe (Museo delle Scienze di Trento), dall’altro partecipa alla conservazione sostiene la Snow Leopard Trust, attiva da oltre 30 anni, che si occupa di costruire delle partnership con le comunità locali per stabilire le priorità necessarie per la conservazione del leopardo delle nevi in natura. Per raggiungere questo obiettivo è necessario studiare il leopardo delle nevi, per conoscerne il comportamento e l’habitat, ascoltare le comunità locali, per comprendere le loro necessità e cercare risorse finanziarie per sostenere programmi di conservazione a lungo termine. Molte delle famiglie che convivono nell’habitat dei leopardi delle nevi sono costituite da pastori che dipendono fortemente sul loro bestiame come fonte di cibo e di risorse economiche. In questa situazione non possono permettersi di perdere neanche un capo di bestiame a causa di predatori come il leopardo delle nevi. Quando questo si verifica, talvolta ricorrono all’uccisione dei leopardi delle nevi per proteggere il bestiame o guadagnare del denaro in più.

SOTTO MINACCIA GLI ULTIMI 13 LEONI BIANCHI Tra tutti i “grandi felini - predatori sotto minaccia” ai quali le Nazioni Unite dedicano l’edizione 2018 della Giornata Mondiale della Fauna Selvatica, ce n’è uno che nei tempi remoti della storia dell’uomo popolava l’intero Pianeta. E’ il leone, oggi confinato a sud del Sahara e nel Santuario di Gujarat in India, sottoposto a un tasso di scomparsa del 43% negli ultimi 21 anni. A questo declino però è sopravvissuta una leggenda che negli anni si è trasformata in scienza e che ha permesso agli ultimi 13 leoni bianchi del Timbavati di sopravvivere nell’unico posto al Mondo in cui siano mai esistiti. “Il loro manto è candido e i loro occhi possono variare dal blu al colore dell’oro: i primi esemplari furono avvistati nel 1938, la prima fotografia scattata negli anni ’70 e la scienza ne ha identificato i marcatori genetici solo nel 2013”, spiega Cesare Avesani Zaborra, direttore scientifico del Parco Natura Viva di Bussolengo che ospita tre femmine e due maschi di leone bianco. “Ma nella tradizione orale dei “vecchi” di quelle terre i leoni bianchi sono sempre esistiti, giunti dopo la scomparsa di una regina dai capelli bianchi. Il dramma dei leoni del Timbavati purtroppo è che mentre rimanevano una leggenda, i cacciatori di trofei andavano in cerca della loro rarità, deciman-

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done gli esemplari. E poi l’impatto delle attività antropiche sugli habitat ha fatto il resto”. La ricerca ha dimostrato che questi animali non sono affetti da albinismo ma esprimono un gene recessivo che restituisce loro un candore generale, perfettamente mimetico tra gli alvei di sabbia bianca della loro regione d’appartenenza. Oggi l’ultimo gruppo vive ancora nell’area originaria tra Sudafrica e Mozambico, sottoposta alle necessarie misure di sicurezza da parte del Global White Lion Protection Trust. Si tratta di 4mila ettari superprotetti: recintati, difesi dalle squadre anti-bracconaggio che ancora devono difenderli dai cacciatori di trofei, dove nel 2004 è stata monitorata per la prima volta la nascita di un piccolo. E mentre in Africa i leoni bianchi del Timbavati non superano le 13 unità, nei parchi zoologici del Mondo ne vivono più di 100, di cui 5 in Italia al Parco Natura Viva di Bussolengo.

COME AIUTARE QUESTO PROGETTO Se vi interessa questo progetto e volete aiutare a salvare i leopardi delle nevi e il loro habitat, ci sono molti modi con cui potete dare il vostro contributo. Partecipando alle attività organizzate dal Parco, come le visite al crepuscolo o i laboratori educativi, potrete conoscere più a fondo questa specie e le minacce alla sua sopravvivenza, apprendendo anche quali comportamenti adottare nel quotidiano per tutelare il loro habitat. Adottando i leopardi delle nevi del Parco contribuirete direttamente al finanziamento di questo progetto, ma anche con la vostra visita al Parco potrete dare un contributo concreto alla conservazione, poiché una percentuale del ricavato dai biglietti d’ingresso viene sempre destinata ai progetti in natura. Infine, sensibilizzando le altre persone sulle problematiche degli animali in natura potrete aiutare concretamente a diffondere la conoscenza e garantire un futuro al leopardo delle nevi nel suo ambiente naturale.

IL RE DELLA FORESTA È A RISCHIO ESTINZIONE Il leone vive nella maggior parte degli stati dell’Africa sub-sahariana, anche se studi recenti mostrano che il 77% dell’areale distributivo è in Africa orientale e meridionale. In passato, il leone era presente anche in Europa e nella parte meridionale e occidentale dell’Asia, da cui è praticamente scomparso negli ultimi 150 anni. I leoni africani vivono generalmente in pianura o in savana, dove è presente una vasta disponibilità di prede (per lo più ungulati) e sufficiente copertura vegetale, ma possono occupare diversi tipi di ambiente, quali foreste, zone montane e aree semi-desertiche, ad eccezione di foreste tropicali e deserti. Le popolazioni selvatiche di questa specie hanno subito una drastica riduzione nell’Africa occidentale e in molti stati africani la loro presenza è oggi ristretta alle aree protette. Tuttavia, l’assenza di corridoi che garantiscano un adeguato flusso genico fra tali aree, porta ad un’assenza di variabilità genetica che potrebbe rappresentare un problema. Le principali minacce per il leone sono l’uccisione indiscriminata, operata dall’uomo per ritorsione in seguito alla predazione di bestiame o per difesa dello stesso, l’esaurimento delle prede di base e la diffusione di malattie. Tuttavia, anche la perdita e la conversione di habitat hanno portato alcune popolazioni a diventare piccole ed isolate. In molti stati dell’Africa sub-sahariana, il fatto che il leone rappresenti un trofeo di caccia è considerato un importante strumento di gestione e fonte di finanziamenti per la conservazione dei leoni sia ad opera del governo sia delle comunità locali. Tuttavia, questo regime può degenerare in una situazione insostenibile.

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SPECIALE PARCO NATURA VIVA

OGNI GIORNO EVENTI E SCOPERTE NEL MONDO ANIMALE

ll Parco Natura Viva ritiene estremamente importante il benessere degli animali. Per questo motivo, ogni giorno vengono preparati per gli animali degli arricchimenti ambientali: si tratta di stimoli di diverso tipo che li aiutano a manifestare i comportamenti tipici della specie, come la ricerca del cibo o l’esplorazione del reparto. Gli arricchimenti sono uno strumento fondamentale per mantenere un elevato livello di benessere negli animali e per stimolare le caratteristiche tipiche di ogni specie diversa. Gli arricchimenti danno anche la possibilità ai visitatori di osservare gli animali in attività. Sei interessato a conoscere meglio gli esemplari ospitati al Parco Natura Viva e di scoprire attitudini e curiosità? Te ne parla l’esperto! Scopri sul sito www.parconaturaviva.it gli orari di tutti gli incontri gratuiti con lo staff del Parco per scoprire di più sugli animali, durante i momenti in cui gli esemplari interagiscono con gli arricchimenti ambientali. Ecco alcune pillole di curiosità che Caterina Spiezio, psicobiologa del mondo animale e responsabile del settore ricerca e conservazione del Parco Natura Viva, ha selezionato per i lettori di MCG Mantova Chiama Garda.

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UN TRIO DA MEDAGLIA D’ORO Sono tante le discipline in cui gli animali eccellono, senza allenamento ma per necessità. E il Parco Natura Viva ospita incredibilmente tra i sui animali delle importanti medaglie d’oro. Il singolo individuo non si deve allenare per ottenere una medaglia d’oro; tuttavia la specie si è “allenata” molto nel corso dell’evoluzione portando avanti individui con caratteristiche sempre più adeguate per la sopravvivenza. L’eccellenza serve per riuscire a gestire al meglio l’ambiente in cui gli animali vivono, in cui gli animali cercano di sopravvivere, per riuscire a primeggiare in quel particolare ambiente su altre specie che a loro volta avranno caratteristiche per primeggiare su specie diverse e così via in un equilibrio importante che viene messo in pericolo solo dalla presenza dell’uomo. La medaglia più importante sarebbe da attribuire a quella disciplina che consente agli animali di vincere la competizione con l’uomo, la specie che prende le caratteristiche di diverse specie su di sé, che costruisce e usa strumenti per raggiungere l’eccellenza del mondo naturale e per superarla, ma che per fare tutto ciò, purtroppo, distrugge. Ma senza gli strumenti che costruisce l’uomo non è in grado di superare, né tanto meno di raggiungere l’eccellenza del mono naturale! Il leopardo delle nevi, un felino degli ambienti estremi, riesce a fare il salto più lungo mai osservato superando i 15 metri di distanza coperta con un solo balzo. L’uomo, come l’olimpico Mike Powell con il suo salto in lungo copre la distanza massima di soli 8.95 metri. Al leopardo delle nevi serve poter fare balzi così lunghi per raggiungere la preda con un solo balzo da distante, cogliendola di sorpresa, senza che lei si accorga della presenza del proprio predatore. Anche perché il leopardo delle nevi vive in una regione molto ristretta sulle montagne con quote elevate dell’Asia centrale, dalla Cina settentrinale-occidentale fino a Tibet ed Himalaya. Occupa principalmente steppe montane e foreste di conifere. Generalmente vive a quote che vanno dai 3000 ai 4500 metri, al limite settentrionale dell’areale si trova a quote meno elevate (900-2500 m). In estate frequenta i prati alpini e le aree rocciose, in inverno segue invece le prede nelle foreste al di sotto dei 1800 m. Il ghepardo, un felino africano che può superare i 100 km/h e che raggiunge il record di 112 km/h, mentre il noto Usain Bolt, l’uomo più veloce al mondo, ha raggiunto la velocità massima di 43.99 km/h,

solo la metà della velocità raggiunta dal ghepardo. Ma il ghepardo deve raggiungere quella velocità altrimenti non riesce a predare le antilopi che possono raggiungere velocità di oltre 80 km orari, sempre più della velocità raggiunta da Bolt. Una versa e propria corsa contro l’estinzione la sua, che che è rimastoa sopravvivere con così pochi esemplari che quelli oggi esistenti sono strettamente imparentati tra loro, rendendo difficoltosa la sopravvivenza dei cuccioli a causa di problemi genetici. Inoltre la perdita di habitat e la caccia da parte dell’uomo hanno causato negli ultimi secoli una ulteriore diminuzione del numero di questi animali in natura. Quando le prede scarseggiano i ghepardi si avvicinano airanch e agli allevamenti, e anche se non sono davvero un pericolo per il bestiame vengono considerati una piaga dagli allevatori e quindi eliminati. Il cammello, non solo è l’animale in grado di adattarsi agli ambienti più difficili che presentano condizioni molto diverse tra loro da -40°C a + 40°C, come il Deserto del Goby, ma è anche un grande maratoneta e riesce, mantenendo una velocità di 16 chilometri orari per oltre 18 ore, a coprire una distanza di 347,62 Km, primato difficilmente superabile dall’uomo che è riuscito a raggiungere il proprio record di soli 303,52 Km in periodo di tempo più lungo, ben 24 ore. Il cammello deve poter percorrere lunghe distanze senza fermarsi per poter raggiungere una possibile fonte di acqua o di cibo in un ambiente molto difficile come le grandi aride estensioni del deserto del Goby. Fermarsi e essere sopraffatti dalla stanchezza potrebbe voler dire non sopravvivere nel luogo in cui vive: il Cammello della Battriana si trovava storicamente nell’area tra la Grande Ansa del Fiume Giallo fino al Kazakhstan centrale, ma nel tempo le popolazioni si sono sempre più frammentate e ora la specie occupa le regioni aride dei deserti del Gobi e del Gashum Gobi, nella parte nord-occidentale di Cina e Mongolia. Negli ultimi 50 anni la popolazione in natura di questa specie ha subito una riduzione di più dell’80%. Le principali minacce sono la caccia, l’espansione delle attività umane e l’ibridazione con il cammello domestico. Gli animali, quindi, continuano a conquistano medaglie d’oro necessarie per la propria sopravvivenza. L’uomo, invece, continua ad allenarsi per superare i propri limiti semplicemente per “primeggiare”, ma dobbiamo comprendere che la necessità di sviluppare velocità, forza e competenze devono servire per la sopravvivenza della nostra specie che può essere garantita solo se in equilibrio con le altre specie, siano esse animali e vegetali. .

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IL PERSONAGGIO

ENRICO MARTIN SPORT E FITNESS SUL LAGO DI GARDA

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VIVE A DESENZANO IL PERSONAL TRAINER NATIVO DI CONEGLIANO TRASFERITOSI PER AMORE SUL LAGO DI GARDA. ENRICO MARTIN HA SEGUITO LA SUA GRANDE PASSIONE. OGGI È UNO DEI PIÙ QUOTATI PERSONAL TRAINER SUL TERRITORIO DEL LAGO DI GARDA DI MATTEO ZAPPAROLI

a vita è una continua sorpresa; soprattutto quella di Enrico Martin che dopo aver girato il mondo per studio e lavoro, ha trovato l’amore a Desenzano e ritrovato la sua grande passione per sport e fitness.

Dunque Enrico, parlaci un po’ di te. «Sono nato e cresciuto a Conegliano (TV), laureato in Economia del Commercio Internazionale e dei Mercati Valutari a Trieste con conseguente Master in Sport Management alla University of Technology Sydney (Australia). Ho vissuto per due anni in Austria e per un anno in Australia. Ho avuto modo di viaggiare molto in Europa, Nord America, Asia ed Oceania. Mi manca un viaggio in Africa, spero in Namibia». Cosa ti ha spinto a scegliere la professione del Personal Trainer? «Ho sempre amato lo sport e ho da sempre avuto la vocazione di promuovere uno stile di vita sano e attivo. La mia voglia di muovermi mi ha portato a provare e praticare negli anni ben 20 sport, e la mia curiosità mi ha spinto ad imparare e mettermi alla prova con molti metodi di allenamento. Ad un certo punto lungo questa ricerca ininterrotta ho deciso che era giunto il momento di fare tesoro di ciò che avevo imparato e di condividerlo con le persone interessate a migliorare la propria forma fisica e la propria salute globale». Cos’è per te il fitness? «Per me il vero fitness è uno stato di efficienza ed equilibrio fisico e mentale raggiungibile attraverso il movimento, il recupero, la sana alimentazione e una corretta respirazione». Cosa è per te fondamentale in una attività fisica completa? «Credo che i modi migliori per allenare il nostro corpo siano due: praticando molti sport diversi tra loro o attraverso allenamenti molto vari e

Foto in alto: Enrico Martin durante la preparazione atletica Foto in basso a sinistra: Enrico Martin Foto di Sabrina Conforti - www.scstile.it

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sapientemente creati su misura per ogni singolo individuo. In entrambi i casi è fondamentale il provar piacere nell’allenamento e divertirsi. Altro elemento importante è cercare il più possibile il contatto con la natura». La respirazione è importante? «Spesso ci si dimentica che l’aria è assieme al cibo e all’acqua il terzo elemento che introduciamo nel corpo per vivere. Perciò respirare in modo corretto è essenziale. Ci sono specifiche tecniche di respirazione che propongo prima dell’allenamento per preparare il corpo e la mente al movimento e al fine di facilitare il recupero». Come vedi la tua professione nel futuro? «Credo che al di là delle mode passeggere di metodi di allenamento che nascono e tramontano, i risultati a lungo termine continueranno a venire dai professionisti preparati e appassionati che sanno ascoltare veramente il cliente e proporre in modo stimolante e divertente allenamenti costruiti sulle basi del movimento». Cosa offri ai tuoi clienti? «Offro la possibilità di raggiungere un miglior livello di forma fisica e di benessere generale attraverso esperienze di allenamento efficaci e sempre nuove. Tutto questo in modo assolutamente personalizzato, perché non esiste la formula magica efficace per tutti». Perché preferire Enrico Martin alla normale sessione di allenamento in palestra? «Per l’approccio totalmente personalizzato, basato su un metodo che punta ad allenare la persona

in modo completo. Perché con il mio supporto si raggiungono risultati concreti e duraturi, godendosi il percorso. Il rapporto con il cliente è diretto e costante». Come può contattarti chi vuole avvalersi dei tuoi servizi di personal trainer? «Basta visitare il mio sito www.enricomartin.com e tra i contatti troverete indirizzo email e numero di telefono. Naturalmente i clienti possono seguirmi anche su Facebook e Instagram. #ibreathesport».

Enrico Martin e la moglie Barbara Bozzini

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AZIENDE ITALIANE l’impresa di fare impresa

A CURA DI MARCO MORELLI

LA MONTINA

Franciacorta Giovane, Glamour, Green! Nel cuore della Lombardia, la Franciacorta è da tempo immemorabile votata alla viticoltura, grazie alla composizione dei suoi terreni e al suo microclima, ideale per la nascita e la crescita di uve di eccellenza. La sede delle Tenute la Montina è a Monticelli Brusati( Bs), il più interno dei Comuni della Franciacorta, in un articolato complesso di 12.000 mq di estensione che racchiude l’Azienda vitivinicola La Montina, il Wine Shop Montina, Villa Baiana, Baiana Centro Congressi, il Museo di Arte contemporanea e l’Associazione no profit “Dedicato A Te”. L’azienda nasce il 28 aprile 1987 per volere di tre dei sette fratelli Bozza: Vittorio (attuale presidente), Gian Carlo e Alberto. La sua area vitata si sviluppa oggi su una superficie di circa 72 ettari, dislocati in 7 Comuni della Franciacorta, da cui si ricava una produzione di circa 400.000 bottiglie annue. Abbiamo incontrato Michele Bozza, figlio di Gian Carlo e anima commerciale dell’azienda. Quanto vi ha aiutato in questi anni l’affermarsi del marchio Franciacorta? Il successo del Franciacorta, soprattutto in Italia, è dovuto al fatto che il Consorzio e tutti i produttori che ne fanno parte (oggi sono circa 120), hanno sempre cercato di garantire la qualità dei propri prodotti sottoscrivendo un disciplinare che oggi è tra i più restrittivi al mondo. Ovvio che ci sono state aziende che hanno fatto da apripista (Cà del Bosco e Bellavista in

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LA FRANCIACORTA HA STRAVOLTO QUELLO CHE ERA UN CONCETTO DI TERRITORIALITÀ: UNA VOLTA BRESCIA ERA CONOSCIUTA PER LA METALLURGIA, LA SIDERURGICA, LE ARMI. OGGI LA SI ACCOSTA IMMEDIATAMENTE AI VINI DELLA FRANCIACORTA! primis) e che a livello di immagine hanno trascinato tutte le altre cantine tra le quali anche la Montina. Aziende che sono nate prima di noi, che hanno avuto la lungimiranza di investire sulla qualità dei prodotti innanzitutto, ma anche sul marketing, sull’immagine, sulla comunicazione seminando molto bene. E’ cresciuto anche il territorio: siamo oggi a circa 3000 mila ettari coltivati a vigneto contro i 1200 ettari di 30 anni fa. La Franciacorta ha stravolto quello che era un concetto di territorialità: una volta Brescia era conosciuta per la metallurgia, la siderurgica, le armi; oggi la si accosta immediatamente ai vini della Franciacorta! Col nostro brand La Montina siamo fortissimi in Italia; oggi l’export si attesta al 15%. Per quanto riguarda il venduto nazionale il 70% è ripartito in 4 regioni: Lombardia, Emilia, Veneto e Piemonte. L’estero sta crescendo a doppia cifra tutti gli anni: chiaro che siamo partiti probabilmente in ritardo rispetto ad altri territori. Una gestione, quella di un’azienda vitivinicola, sicuramente dinamica Tutti i giorni si presentano delle sfide e tutti i giorni abbiamo delle decisioni importanti da prendere, spesso fondamentali, come quella che mi ha portato otto anni fa a girare il mondo per rendermi conto, più da vicino, quali potevamo essere i mercati più appetibili per il nostro brand e quali no. A proposito di mercati, quali ritiene siano quelli chiave per il vino oggi? Io credo che gli Stati Uniti d’America possono essere considerati il mercato di riferimento: ci sono oltre 300 milioni di abitanti, sono tra i più grandi importatori di vino e hanno un feeling con l’Italia, in generale, che ci rende sicuramente più simpatici rispetto ad altri produttori di altri Stati. Ma sta crescendo parecchio anche l’Asia: non a caso ho appena partecipato, per la prima volta, al Foodex Japan 2018 nonostante siano già 6 anni che lavoriamo col Giappone. L’ export de La Montina a quali Stati si rivolge? Il 70% è riservato all’Europa: in primis Austria, Germania, Inghilterra, Belgio, Olanda. Da tre anni lavoriamo molto bene anche in Russia mentre il rimanente 30% è diviso tra USA, Giappone e Singapore. Che ne pensano delle nostre bollicine in Francia? I francesi sono storicamente molto più campanilisti di noi: non ammetteranno mai che il Franciacorta è più buono dello Champagne. Abbiamo qualche cliente in Francia e un consulente enologo, francese anch’egli, che ci racconta che quando porta qualche bottiglia di Franciacorta oltralpe, e la degustano “alla cieca”, dopo tanti apprezzamenti accade che, quan-

do scoperchiano la bottiglia, ci rimangono un poco male. Quale ritiene sia il vino nella vostra produzione che meglio rappresenta la vostra identità aziendale? Domanda da un milione di dollari! L’80% del fatturato in termini di vendite verte sul Brut sul quale riserviamo le maggiori attenzioni. Ma un vino che ha forse contraddistinto questi trent’anni di Montina sicuramente è il Rosé demi sec. Noi, vuoi spinti un po’ dalla nascita di Villa Baiana, nel ‘91 abbiamo creato un po’ per gioco queste 4.000 bottiglie di Rosé demi sec e, da 4.000 bottiglie oggi siamo passati a 70.000 bottiglie prodotte (n.d.r. in tutto il resto della Franciacorta se ne producono, in totale, 85.000 bottiglie). Un vino facile, connotato da questa marcata morbidezza comunque sostenuta dal Pinot nero: un vino, intendiamoci, non solo per palati femminili. Quali sono stati i riconoscimenti in questi anni che più l’hanno gratificata? Senza dubbio il riconoscimento che viene dai clienti. Ho avuto il piacere, in passato, di essere catalogato nelle Guide con 5 grappoli e 3 bicchieri ma con le medesime, negli ultimi anni, abbiamo fatto scelte diverse. In Italia preferisco che mi giudichi il cliente, mentre all’estero partecipiamo a diversi concorsi. Anche il ristoratore italiano dà oggi un peso diverso alla Guide: ne è decisamente meno ammaliato, mentre quello straniero dà ancora notevole importanza ai giudizi e ai premi conseguiti. Quest’anno non sarete presenti a Vinitaly: una scelta strategica? Ritengo che oggi, purtroppo, Vinitaly non sia più quella fiera professionale che è stata per 40-45 anni. Per le aziende rappresenta un investimento importante e, in un padiglione preso d’assalto da migliaia di persone, non si ha più modo di parlare con chi hai di fronte in modo costruttivo. E questo porta davvero a poco. Abbiamo deciso di muoverci in modo diverso e quindi, dopo 29 anni di Vinitaly, salteremo quest’anno la fiera e investiremo questi soldi in altre attività che riteniamo più produttive per l’Azienda. Nell’organigramma aziendale come sono divisi i compiti? La nostra è una grande famiglia, quindi ognuno di noi s’è ritagliato il proprio spazio. Mio papà Giancarlo segue la parte cantina, dalle vendemmie alle degustazioni. Lo zio Alberto si occupa più della logistica e delle consegne. Lo zio Vittorio è il Presidente e quindi fa un po’ da tutor supervisore su tutti noi. Io seguo parte del marketing ma soprattutto la parte commerciale estera. Mia zia segue l’amministrazione e mio

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Il Museo d’Arte contemporanea

Michele Bozza

cugino Daniele, entrato 5 anni fa in azienda, sta iniziando un processo di crescita commerciale che sta già portando grandissimi risultati su Brescia. Infine, mia sorella segue Villa Baiana insieme ad Anna, che è l’altra mia cugina. Se potesse avere una bacchetta magica che cosa cambierebbe nel mondo del vino? Cambierei il clima, nel senso che negli ultimi 20 anni stiamo subendo un cambio climatico pazzesco. L’anno scorso il clima ci ha penalizzato non poco. Probabilmente oggi i nodi stanno arrivando al pettine: tutti noi abbiamo un po’ esagerato nel maltrattare questo nostro bellissimo pianeta e ne stiamo subendo qualche seria ritorsione. Io non ho mai visto un ciclone

Villa Baiana

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o un tornado in Italia: fino a dieci anni fa c’erano le stagioni mentre oggi si passa, in breve, dalla neve al sole primaverile. C’è sempre tanta preoccupazione al riguardo: fino al giorno prima che inizi la vendemmia non puoi prevedere nulla, mentre una volta si aveva la sensazione che tutto andasse con costante regolarità. Cosa consiglierebbe ad un nostro lettore che si sta apprestando ad andare a comprare una bottiglia di vino. In pratica: qual è il modo corretto per scegliere un buona etichetta? Noi abbiamo circa 8-9 mila persone che vengono solo a visitare la cantina: e sono tanti gli appassionati che mi chiedono “Qual è il tuo vino migliore?”, “Cosa mi consigli?”, etc. Io dico sempre loro: se organizzate una serata con gli amici comprate sempre tre, quattro bottiglie diverse (Prosecco, Franciacorta, Champagne... ma è una cosa che va benissimo da fare anche con i vini rossi doc). Copritele e poi stappatele senza leggere, o senza farvi condizionare dall’etichetta. Vi divertirete! Un modo come un altro per approcciarsi in modo simpatico, e senza prendersi troppo sul serio, nei confronti del mondo del vino, alla faccia dei tanti che si sentono già enologi dopo un mini-corso oppure dopo qualche ricerca su internet. Perchè io credo che il mondo del vino vada un po’ stemperato, mi passi il termine, e preso un po’ per quello che è ovvero non solo tradizione e cultura ma anche spensieratezza, convivialità, divertimento.

La Montina per affermare il proprio brand si è data da fare in questi anni con molte iniziative (n.d.r. dal 2015 La Montina è Official Sparkling wine di AC Milan), soprattutto culturali. Qual è la prossima? Lo sapeva che la Montina, tra le tante cose, può fregiarsi di essere il primo museo di arte contemporanea a livello europeo? Per tornare alla sua domanda invito lei e i suoi lettori a partecipare alla mostra in corso, inaugurata lo scorso 16 marzo, dal titolo FIGURE ANCESTRALI: affascinante e inconsueta mostra dedicata all’arte aborigena australiana che sarà ospitata sino al 16 settembre 2018 nella nostra Galleria d’arte. Curata dal prof. Maurizio Scudiero, è la narrazione di un viaggio e di un sogno. Il comune denominatore fra due realtà così lontane come la Franciacorta e l’Australia è il legame e la passione per la Madre Terra, che gli uomini traducono e tramandano secondo linguaggi e codici della propria cultura. (n.d.r. Durante l’inaugurazione è stata battuta all’asta l’opera «Mother Earth Rainbow Snake», con incasso devoluto dall’associazione senza scopo di lucro «Dedicato A Te», impegnata nella raccolta fondi per la ricerca oncologica pediatrica, alla Fondazione Veronesi, che è stata ospite dell’evento). Che ci racconta di Villa Baiana? Villa Baiana è un’estensione della Montina, 1600 metri quadrati disposti su tre piani concepiti come sede ideale per congressi, banchettistica, matrimoni, eventi. Oggi gestisce quasi 200 manifestazioni l’anno (con chef, pasticceri e personale interno) con un trend in costante crescita. Non voglio approfittare oltre della sua disponibilità. Un’ultima domanda: quali sono gli aspetti che maggiormente la appassionano nella sua attività? Chi, come me, nasce nel mondo del vino, o comunque dell’agricoltura in generale, prosegue un lavoro che ti viene veramente tramandato con grande passione. Io non mi vedrei in altro ambiente, in altro settore se non in questo. Noi veniamo dalla terra: il nonno produceva vino. Questa la forza che ogni giorno ci fa andare avanti come, peraltro, è chiaro che il mondo cambia e ci si deve adeguare e strutturare ogni giorno, in funzione di tale concetto. Come consorzio Franciacorta stiamo studiando dei progetti per entrare nelle scuole e cercare di portare i bambini verso il mondo del vino, dell’agricoltura, con la speranza che possa diventare il loro futuro.

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AZIENDE ITALIANE l’impresa di fare impresa

A CURA DI MARCO MORELLI

ARREDAMENTI PINTANI La capacità di pensare fuori dagli schemi Nasce come falegnameria il 15 agosto 1938 dall’estro di Romeo Pintani: quel giorno a Moglia iniziò la produzione di mobili artigianali e infissi di pregio. Ed è stato durante il boom economico che Pintani arredamenti, oggi società famigliare composta dai fratelli Alessandro ed Andrea Pintani, ha consolidato la grande passione per l’arredamento, con l’apertura di una sala mostra in affiancamento all’attuale produzione artigianale. “Dal 1990 ci siamo spostati nell’attuale punto vendita” ci racconta Alessandro Pintani, che in azienda oltre che col fratello collabora con Lorenzo, Laura, Marco, Giancarlo e il padre Mario, “dove selezioniamo prodotti di alta qualità e proponiamo i migliori marchi di arredamento e complemento per la casa. Nel 2015 abbiamo inaugurato anche LIFE in C.so Garibaldi 123 a Mantova: abbiamo trasformato un supermercato dismesso in un punto vendita di nuova concezione, perfetto esempio del nostro modo di fare casa. Il risultato è un bellissimo spazio con giardino che ospita periodicamente eventi e mostre”. Qual è la vostra filosofia aziendale? La continua ricerca di nuove linee e proposte di design non ci ha allontanato dalle nostre tradizioni. Il laboratorio di ebanisteria rappresenta il punto di forza di questa azienda e ci permette di creare arredi dalla forte personalizzazione. Siamo alla continua ricerca

PROGETTIAMO AMBIENTI DISEGNATI VERAMENTE SULLE ESIGENZE DELLA PERSONA, LONTANI DALLE FREDDE E IMPERSONALI PAGINE DI UN CATALOGO dei fornitori più innovativi e affidabili per realizzare l’ambiente che il cliente ha sempre sognato. Pieghiamo ogni tipo di materiale alle esigenze di un progetto per donargli l’unicità che ci contraddistingue. Ottant’anni fa l’azienda è partita per creare una realtà che ancora oggi è sinonimo di solidità e funzionalità, precisione e versatilità. Progettiamo ambienti disegnati veramente sulle esigenze della persona, lontani dalle fredde e impersonali pagine di un catalogo. Per farlo seguiamo con attenzione il progetto in ogni sua fase, dall’ideazione alla realizzazione. Assistiamo il cliente passo a passo per dare coerenza al contenitore della sua vita, dall’arredamento ai rivestimenti, dall’illuminazione ai complementi d’arredo. Perché creatività non è solo originalità, è soprattutto intuizione e capacità di pensare fuori dagli schemi in una realtà ove arte ed estro si contaminano tra loro. Qual è la forza trainante del Vostro staff ? Continuiamo il lavoro artigianale di chi ci ha preceduto, donando elementi unici. Siamo falegnami da lunga tradizione: adattiamo i mobili allo stile del cliente e lo fissiamo nei materiali che più preferisce. Sono pochi i negozi che vantano, ancora oggi, una realizzazione su misura e su disegno degli arredi perfettamente adattabili all’ambiente che il cliente ci propone: armadi, cucine, camere da letto su misura Nella maggior parte dei casi non è necessario creare i mobili su disegno ma basta scegliere il giusto brand. Anche in questo caso sappiamo porre grande attenzione nella scelta dei marchi da proporre. Devono conquistarci per il design originale, ma anche per la qualità dei materiali, l’affidabilità e le possibilità di personalizzazione. Come vi collocate sul mercato e con quale target? Collaboriamo con architetti e interior designer per la creazione di mobili su disegno. Talvolta, quando un progettista disegna un’abitazione, crea anche linee di arredo specifiche, uniche, nate per vestire esattamente quegli spazi. In questi casi, difficilmente troverà ciò che cerca nelle collezioni in commercio, con mobili in serie e misure standard. Così veniamo in suo aiuto con la nostra esperienza nella realizzazione di mobili da falegnameria. Accostiamo armoniosamente i prodotti più nuovi e gli ultimi trend di mercato ai materiali della tradizione. Non solo legno, storicamente uno dei nostri punti

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forti, ma anche ferro e acciaio, vetro e metacrilato, gomma e carta. Ci rivolgiamo ad un target medio alto e soprattutto ad un cliente esigente che non si accontenta delle solite proposte ma ama ricercare qualcosa di particolare per la propria casa. Come distinguere oggi un bravo arredatore? Il termine è sicuramente riduttivo: bisogna saper essere un buon progettista ancor prima che un bravo arredatore. Come progettista devi aver ovviamente scelto un buon panorama di aziende che ti supportano nel presentare e vendere un buon prodotto. Meglio ancora se ti puoi avvalere, come noi, di una falegnameria che ti permette di personalizzare vari arredi e complementi. Ma ancora non basta, perchè manca quella parte che spesso non viene evidenziata e che corrisponde alla filiera del settore: ci vuole, infatti, tantissima qualità nell’installazione, nella posa, nel seguire il progetto dal momento in cui hai in mano una matita e disegni per il cliente sino al momento in cui collaudi qualsiasi oggetto che hai portato nella casa di chi si è affidato a te. Sono tante le cose che fanno alla fine un negozio e un bravo arredatore. Cosa domandate al cliente che vuole arredare casa? All’inizio vi ponete solo in ascolto? Il cliente “non ti dice mai”, come si suol dire in gergo. E’ timido e non si apre a raccontarti i suoi desideri: per cui, o entri in empatia nei primi 3 minuti (ma difficilmente ci si riesce) oppure scattano le nostre domande: “In quanti abitate in casa? Avete dei figli? Quanti anni hanno? Che lavoro fate? Che uso fate della casa? Chi fa da mangiare? Quanti vani ha la casa? In casa in quanti vivete”? ... il tutto per dare una proposta veramente in linea con la persona che hai di fronte perchè tu devi sapere anche quello che le persone non ti dicono. Non ha senso realizzare una cosa stradelicata e bellissima per chi invece cerca qualcosa di pur sempre bello ma essenzialmente pratico. Certo, una persona con una buona empatia, e che è tendenzialmente abituata a trattare con le persone, sa che informazioni dare: ma non sempre è così. L’indicazione che dò ai miei collaboratori è che quando la persona va via tu devi avere compilato mentalmente un foglio di informazioni molto ampio per potergli fare poi una proposta in linea con quello che la persona stessa cerca, senza dimenticare mai anche di formulare un prezzo.

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Da sx Andrea, Mario e Alessandro Pintani

Ci sono delle regole di base quando si combinano diversi tipi di arredi e di stili? Ci sono delle regole di buon gusto, che sono universali, che non vengono insegnate, ma che la maggior parte delle persone, per fortuna, sa recepire. Una volta si proponeva la casa aggressiva, oggi si fa molta pubblicità sugli abbinamenti romantici, per cui possiamo dire che si, ci sono delle linee guida, ma è tutto molto soggettivo. Quali sono oggi le tendenze nel settore arredo? Le tendenze degli ultimi due anni sono sicuramente più direzionate verso un’ambiente di una forte matericità e superfici, come il legno, non più trattate in modo industriale. Il tutto liscio, le linee tutte dritte hanno lasciato il passo al legno materico, dove si vanno ad apprezzare i difetti dello stesso che sono poi anche i suoi pregi: piccoli nodi, piccole crepe ad esempio. I rivestimenti che vanno dai cementi, alle resine, alle carte da parati vengono usate sempre in modo molto adeguato. La tendenza è sicuramente creare spazi che hanno strutture di base molto mimetiche, molto neutre, con complementi, oggetti e pareti create ad hoc. E’ realizzare pareti a spatola materica dove fa piacere accarezzare le medesime per la ruvidità che hanno, percependo così che son state fatte da una mano, con una spatola e non con uno spruzzo a livello industriale. E’ una forte ricerca di oggetti lavorati a mano artigianalmente.

Quando avete bisogno di un’idea o di un’ispirazione, dove la cercate? Quando si parla di laboratorio in realtà si parla di luogo di lavoro: laboratorio deriva dal latino “labora” e noi tutti in laboratorio tendenzialmente “elaboriamo”. La nostra falegnameria è molto piccola per cui è il luogo dove io vado a sperimentare, a cercare, a trovare nuove idee. Spesso senza nessun ritorno economico, ma con la gratificante consapevolezza che abbiamo fatto qualcosa di giusto, di nuovo, di legato alla richiesta e che nessun altro può offrire: cosa che, alla fine, rappresenta un plus per la nostra azienda. C’è qualcosa in particolare che vi dà ispirazione? Viaggiare. C’è un mio cliente molto anziano, di 87 anni che, dopo avergli raccontato di un viaggio che dovevo fare quest’estate (e che poi ho fatto), mi ha detto:”Guarda che viaggiare non è un costo, è tutto un guadagno... è cultura…una cultura enorme”. È ovvio che il viaggio lo devi legare alla tua passione: se hai la passione del design, in un viaggio non devi rilegarti in un resort ma devi sfamare le tue passioni. Quest’estate ho attraversato la Norvegia ed è stato qualcosa di inimmaginabile: ho consumato una matita continuando a realizzare degli schizzi. Una voglia di ricerca che rispecchia un’esigenza personale: riscontro il piacere nell’inventare cose nuove così come allo stesso modo sento di accrescere il mio bagaglio collaborando con tanti architetti.

CONTINUIAMO IL LAVORO ARTIGIANALE DI CHI CI HA PRECEDUTO, DONANDO ELEMENTI UNICI, CURA DEI DETTAGLI E LA FLESSIBILITÀ DI UN ARREDAMENTO DISEGNATO PER ESSERE IL PERFETTO CONTORNO DELLA TUA VITA Quali sono i marchi prestigiosi che proponete? Nello scegliere i marchi c’è tantissima ricerca e, purtroppo o per fortuna, tantissimi errori fatti nel tempo. Faccio questo lavoro da 25 anni e gli sbagli, le assicuro, aiutano a migliorare. Noi, in questo momento, nel negozio proponiamo i migliori brand del mercato, marchi che in questi dieci anni si sono rivelati vincenti e che fanno cose nuove come per esempio Lago, Modulnova, Lema, San Giacomo, Saba per gli imbottiti. Sono aziende che nell’ultimo decennio hanno veramente dipinto un affresco nuovo del settore dell’arredocasa e del complemento d’arredo, sdoganando i brand storici, senza nulla togliere all’importanza di quest’ultimi che è enorme, dato che han fatto diventare l’Italia il paese del design. La mia ricerca è sempre stata rivolta ad un prodotto vincente, che avesse un ottimo rapporto qualità prezzo, che fosse appetibile a molte persone, non a poche, ma nello stesso tempo incarnasse una proposta estremamente elevata, estremamente nuova. Il rispetto delle tempistiche è importante? Le tempistiche hanno un ruolo importante. Vanno decise prima, in base al lavoro concordato col cliente perché le tempistiche, in realtà, non sono legate tanto alla fase di realizzo del prodotto finale, ma sono legate molto di più alla fase progettuale, dove si spende la maggior parte del tempo per prendere le corrette decisioni. A progetto definito, in 45 - 60 gg si realizza il tutto. Incentivi statali. Un reale aiuto? Penso di si. Sono confermati per il 2018, per fortuna. Sono un reale aiuto ed uno sprone all’acquisto, assolutamente. Specialisti in…? Direi che siamo specialisti nel nostro lavoro: tendiamo a valorizzare ciò che riusciamo a fare meglio, ovvero seguire la persona, capire le sue esigenze e creare un prodotto finito che la faccia sentire veramente a casa sua. Forse questo è tutto e niente, però è una chiave di lettura estremamente importante: abbiamo gli strumenti per portare chi verrà da noi in questo percorso. Per ottenere risultati validi! www.arredamentipintani.it

n. 2 Aprile-Maggio 2018

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ABITARE

ICONIC FRIDGE ESTETICA, QUALITÀ, FUNZIONALITÀ KitchenAid, con il suo Iconic Fridge, si è aggiudicata il prestigioso iF Design Award 2018 per la categoria Product Kitchen. Ad assegnare l’ambito riconoscimento, uno dei più rilevanti a livello globale nel mondo del design, una giuria composta da 63 esperti internazionali che hanno selezionato i vincitori tra oltre 6400 candidature provenienti da realtà di 54 diversi paesi. L’International Forum Design, la storica organizzazione indipendente tedesca attiva nell’ambito del design, assegna annualmente gli iF Design Awards ai prodotti che si distinguono per la qualità del design. “Siamo davvero onorati di questo riconoscimento per il nostro Iconic Fridge, un prodotto che incarna al meglio la personalità e lo stile KitchenAid, dove il design è molto più che pura estetica, ma anche qualità e funzionalità” ha dichiarato Marcello Potenza, Sales Director Combined Built - in di Whirlpool Italia.

Con Iconic Fridge, ispirato allo stile intramontabile e alle linee morbide dello storico Robot da Cucina Artisan, KitchenAid ha dato vita a un prodotto senza tempo, nel quale forma e sostanza si fondono in modo armonico, creando inoltre un’inedita connessione fra i grandi e i piccoli elettrodomestici della propria linea. Dotato di un’impugnatura e di dettagli cromatiche rimandano immediatamente al mondo KitchenAid, è disponibile in tre diverse nuance, rosso imperiale, bianco crema e nero onice, così da incontrare gusti e stili differenti e integrarsi alla perfezione nelle cucine più eleganti e ricercate. Nei suoi 60 anni di storia l’iF DESIGN AWARD si è affermato come arbitro di qualità per il design d’eccellenza. Il marchio iF è riconosciuto a livello globale e l’iF DESIGN AWARD è considerato uno dei premi più importanti al mondo in ambito design.

TENDENZE

ROCK, LA SEDIA INDOOR E OUTDOOR

HOME FRAGRANCE IN ORO ZECCHINO

Nato come sfida culturale per offrire una via alternativa alla produzione seriale made in Italy, oggi il concetto di ibridazione su cui Da a ha costruito la propria essenza non è più solo un approccio sperimentale, ma è diventato un vero e proprio metodo progettuale che stimola la creatività dei designer e richiama l’attenzione del pubblico. È nell’assoluta libertà creativa che si anima un’esperienza trasversale, i designer coinvolti sono invitati a disegnare complementi d’arredo attraverso gli strumenti e le abilità con cui si creano benne, bracci e telai per macchine movimento terra. Si definiscono collezioni di pezzi unici in serie che quest’anno vantano anche alcuni progetti firmati da Marc Sadler, fra cui la sedia Rock. Rifacendosi a un immaginario post-industriale, la sedia Rock è realizzata in alluminio trattato perché possa arredare sia gli ambienti indoor che gli spazi outdoor: con tre gambe e la seduta rivettata al telaio, è una costruzione complessa che si racconta nella sintesi di molte tecniche di lavorazione del metallo. Pensata perché possa essere impilata, Rock è disponibile nelle versioni con e senza braccioli. Come da copione, il suo look personalissimo avrà estimatori e detrattori, ma difficilmente passerà inosservata. Nella variante verniciata potrà essere mono o bicolore, giocando sul contrasto cromatico dei componenti assemblati. ​ Il nome, Rock, ne sottolinea lo spirito audace, non soggetto a schemi e pregiudizi.

Fazzini, brand di eccellenza nel settore della biancheria per la casa made in Italy, propone in occasione del fuorisalone una capsule collection di Home Fragrance in oro zecchino. La limited edition, realizzata in collaborazione con Hangar Design Group, si presenta come un ampliamento di gamma pensato per essere al passo con le richieste di un lusso contemporaneo. Una serie unica, nera opaca e metallizzata, sobria e lucente, lineare e curva, composta da diffusore in ceramica da 500 ml e candela in ceramica da 160 gr. La raffinatezza degli ingredienti, selezionati in giro per il mondo, e la ricercatezza delle combinazioni di aromi suggeriscono un viaggio emozionale nei meandri della memoria. Quattro le fragranze disponibili, Log On Fire, note primarie di fiori, arricchite da sentori legnosi, Indian Wood, inebriante e persistente, evoca ricordi che fanno sognare, Vanilla Tahiti, dolce ma dal cuore lievemente speziato e Incenso, intenso, pungente e inconfondibile, con un pizzico di magia. Voi quale preferite?!

TIARA LAMPADE GIOCHI DI LUCE Quando due elementi unici come il vetro di Murano e la luce si incontrano, si fondono dando vita a suggestivi giochi di luci e riflessi. Nella collezione Tiara la texture tridimensionale del vetro crea una moltitudine di scenografie luminose sempre differenti. I dettagli metallici dalle finiture preziose accentuano ulteriormente le caratteristiche di eleganza.

DI BARBARA GAZZI

VILLEROY & BOCH CHE BAGNI… Villeroy & Boch ha realizzato per Lufthansa i sanitari della nuova lounge di Malpensa. Nei suoi bagni esprime appieno la competenza nel design e la cultura dell’arredo bagno del proprio marchio. In qualità di Partner of Lufthansa ha realizzato nei bagni della lounge un’atmosfera ricca di stile, su alcune delle pareti si possono ammirare piantine storiche.

SOLO NUOVISSIMA CABINA ARMADIO ALBED lancia sul mercato la versione freestanding della cabina armadio SOLO con una finitura champagne e l’illuminazione integrata nel montante verticale. SOLO codifica l’essenza di ALBED che si può sintetizzare in tre concetti, alluminio, progettualità e ricerca. Si tratta di una cabina armadio che fa della sua versatilità il vero punto di forza.


ECO&GREEN

FOCUS DI GIACOMO GABRIELE MORELLI

DI BENEDETTA BOTTURA

L’ANTICA TECNICA DELLA MOXIBUSTIONE La Moxa è una tecnica terapeutica di origine orientale per il trattamento di diversi problemi. Il termine Moxa, viene dall’unione delle parole giapponesi moe, che significa bruciare, e kusa, che vuol dire erba. La tecnica moxa, infatti, consiste nel bruciare erbe aromatiche. La moxibustione, ovvero la combustione dell’erba, viene utilizzata comunemente in Italia per curare contratture e dolori articolari o muscolari; cervicale; bronchiti; asma; problemi digestivi; infiammazioni; ansie; depressioni,; insonnia ed è inserita nelle linee guida per il parto in caso di bambino podalico. Le erbe e in particolare l’artemisia vengono compresse e arrotolata in carta di gelso, incollata con albume, a forma di sigaro, o di cono. L’erba bruciando sprigiona le sue proprietà e insieme al calore, realizza l’effetto benefico. La moxa viene avvicinata a sei precisi punti del corpo detti meridia-

LE API, ELEMENTI ESSENZIALI NELL’ECOSISTEMA ni, gli stessi usati in agopuntura. La moxa viene praticata da terapeuti esperti in medicina tradizionale cinese. Esistono due tecniche principali: quella con il sigaro prevede movimenti lineari, o circolari; i coni, invece, vengono applicati staticamente vicino zona interessata. C’è poi una terza tecnica che prevede l’uso di palline di artemisia che vengono poggiate su preparati di aglio, zenzero, o sale. Di norma la terapia prevede dieci, quindici incontri.

La primavera ci propone la Natura nella sua veste più smagliante. La policromia del mondo vegetale ed animale in questa stagione raggiunge i suoi livelli più accentuati, e l’impulso vitale che si sprigiona dopo l’oblio invernale è quasi palpabile. Se a primavera nel mondo animale il perpetuarsi della vita è innescato da nuovi corteggiamenti e frenetici accoppiamenti, molti di noi ignorano che in gran parte del mondo vegetale l’accoppiamento (impollinazione) e il conseguente perpetuarsi delle specie è sostenuto dall’attività di uno dei microcosmi viventi

DAL MONDO

LA SECONDA CHANCE UNO ZOO IN PRIGIONE Una fortunata convivenza nata per caso. Il centro di detenzione Stocck Island, in Florida, da una ventina d’anni ospita animali abbandonati, maltrattati o confiscati, provenienti da tutto il paese. Tutto ha avuto inizio con la decisione di costruire uno stagno per salvare una famiglia di anatre dall’investimento. Ora il carcere

CURIOSITÀ

ASCOLTARE LA MUSICA DELLE PIANTE Le piante fanno musica. Per poter ascoltare la melodia delle piante, Camaleonte Oleandro, della comunità di Damanhur ha inventato una macchina in grado di trasformare l’energia chimica della linfa vegetale, in elettricità e quest’ultima in suoni. Il macchinario è servito a studiare la capacità di reattività delle piante, il modo come queste interagiscono e vengono influenzate dall’ambiente in cui si trovano. Lo strumento ha permesso di scoprire che ogni pianta genera una musica diversa e che questa cambia in base a quello che succede attorno alla pianta stessa. Nella comunità la musica vegetale viene usata per la meditazione e per la terapia del suono, che cura lo stress. Il principio di funzionamento della macchina si basa sulla rilevazione delle differenze di potenziale tra foglie e radici. Vengono applicati degli elettrodi su varie parti della pianta, che trasformano i potenziali in suoni.

n. 3 Giugno-Luglio 2013

ospita una vera e propria oasi e i carcerati si occupano degli animali. Oggi nello zoo del carcere ci sono circa 150 animali, per lo più esotici ed è possibile entrare nella prigione per vederli. Il progetto ha anche una funzione rieducativa per i carcerati, solo quelli che hanno una buona condotta possono lavorare con gli animali.

LA LUCE OSCURA IL CIELO Le stelle spariscono dai nostri cieli. La luce dei centri urbani è talmente intensa da oscurare, o sarebbe meglio dire illuminare, il cielo notturno creando una sorta di giorno perenne. Le immagini raccolte dai satelliti, mostrano un pianeta in cui il buio praticamente non esiste più. Circa un terzo della popolazione mondiale non può vedere la via lattea. Questo fenomeno è detto inquinamento luminoso e peggiora di anno in anno. Per questo, dal 1991, ogni anno si tiene una giornata di consapevolezza chiedendo a tutti di spegnere le luci per un’ora. L’iniziativa non risolve il problema, ma è un inizio. In molti paesi del mondo e anche in molti comuni italiani si è deciso di spegnere i monumenti nella notte per ridurre questo problema. L’inquinamento luminoso può dare problemi di salute perché modifica il bioritmo.

più affascinanti: quello delle api. Le api sono responsabili di un sesto di tutte le infiorescenze del pianeta. Grazie ad esse si deve l’impollinazione di almeno 400 diversi tipi di piante, il 70% di quelle più impiegate in agricoltura, e quindi è chiaro il loro ruolo nel sostentamento della nostra specie e di quelle animali. Tutti gli altri animali e insetti impollinatori contribuiscono, messi insieme, alla metà di quanto fanno da sole le api. Ad esse quindi non dobbiamo solo quella magnifica creazione che è il miele, il primo “dolcificante” naturale della storia dell’uomo, ma molto di più, ed è per questo che il fenomeno della moria delle api verificatosi negli ultimi anni per un concorso di cause ancora inspiegabile è preoccupante e non ci deve far dormire sonni tranquilli.

Il calo degli alveari è comune in tutto il mondo e in certe aree geografiche raggiunge il 50%. Un consorzio anglo-americano ha ricevuto un ingente contributo per lo studio di una fantomatica “Robotbee” (ape artificiale), un estremo rimedio, ma siamo ancora nella più stucchevole fantascienza. In Cina, più empiricamente, ci si sta specializzando nell’impollinazione manuale, un rimedio più alla portata che ha però intuibili costi proibitivi di mano d’opera, inaffrontabili nel mondo occidentale. In qualsiasi direzione andrà il progetto mondiale di tutela e salvaguardia delle api, ricordiamolo sempre con un certo interesse: le nostre vite e quelle dell’intero pianeta dipendono significativamente dalla presenza delle api nell’ecosistema.

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TRATTAMENTI CORPO

DI ALESSANDRA FUSÉ

COMBATTERE LA CELLULITE Indispensabile alleato riducente per un’intensa azione globale sull’aspetto della cellulite, dall’effetto levigante, Minceur Capitale di Sothys frena la lipogenesi e mette a dieta le cellule grazie all’estratto di the verde. La caffeina potenziata a 8,9% associata all”estratto di yerba mate favorisce la lipolisi mentre l’estratto di radice di Astragalus limita la dipogenesi. Last but not least: il fitocomplesso con agrifoglio, limone, Solidago facilita in modo efficace l’eliminazione dei grassi. I centimetri volano via con una sola applicazione al giorno: fino a 1,3 cm in 15 giorni e fino a 2,5 cm in 30 giorni. Booster lissant minceur, dall’effetto riscaldante immediato, rinforza l’efficacia di Minceur Capitale, contiene caffeina.

PRIMO SOLE

SOLARI

DERMASOL

Arrivano le belle giornate: per non farsi trovare impreparati, è bene già tenere a portata di mano qualche valido solare per i primi bagni di sole. La linea Dermasol assicura un’efficace protezione solare grazie a un sistema di filtri di ultima generazione, fotostabili e ad ampio spettro UVA-UVB e al complesso iso-b3 a base di isoflavoni di soia e vitamina B3, che aiuta a proteggere la pelle anche dai danni indiretti causati dall’esposizione al sole. Contrasta il fotoinvecchiamento precoce e idrata la pelle, migliorandone l’elasticità.Per i prodotti spray, una tecnologia innovativa consente di combinare i vantaggi di uno spray a quelli di una crema, assicurando facilità di applicazione e resistenza all’acqua.

I BAMBINI E IL SOLE

ALTA

PROTEZIONE Alleato delle mamme, lo spray solare Prep (casa nata nel 1860) non unge e assorbe subito senza bisogno di spalmarlo. La sabbia non attacca e resiste all’acqua; protegge la pelle dall’azione nociva provocata dai raggi UVB- UVA durante l’esposizione al sole ed è arricchito con Vitamina E (dalle proprietà antiossidanti), fondamentale per contrastare la formazione dei radicali liberi. Il latte solare, sempre protezione 50 è ideale per le prime esposizioni al sole della pelle sensibile (anche per i bambini). Contiene Glicerina, dall’azione idratante; Pantenolo, disarrossante e lenitivo; vitamina E che rallenta il foto-invecchiamento.

STRATEGY

PROVA

COSTUME Per la fatidica prova, bisogna già iniziare. Tra i prodotti più efficaci, Strategy di Methodist Professional Skincare (www.methodistskincare.com) propone Lipo-X Cream e Drena-X Fluid, il cui principale ingrediente attivo è un particolare complesso di Molecole Vegetali Eco Certificate: Glycoxantine, composto a base di Xantined e Glicosaminoglicani tra cui il prezioso Acido Jaluronico. Per potenziarne l’efficacia sono stati aggiunti importanti principi attivi come Sangue di Drago, Pfaffia, Carnitina e Picnogenolo, che lavorando in sinergia contribuiscono ad ottenere risultati ottimali. Test di laboratorio dimostrano che queste molecole riducono la circonferenza delle cosce, lo spessore del tessuto adiposo sub cutaneo e favoriscono il drenaggio dei liquidi in eccesso. I prodotti sono disponibili nei migliori centri estetici.

Salute & Bellezza COLLAGENE

SALUTE

PER LA PELLE Gold Collagene Pur è formulato per le donne che desiderano avere una pelle dall’aspetto più sano e combattere la comparsa dei segni dell’invecchiamento. Contiene una miscela unica di collagene e di principi attivi che nutre dall’interno, per un aspetto più sano e giovane visibile dall’esterno. Il prodotto aiuta ad aumentare l’idratazione e lo splendore della pelle, riduce la comparsa di linee sottili e rughe, promuove l’elasticità della pelle e la salute dei capelli. L’originale integratore alimentare liquido anti-età è un best-seller nel Regno Unito. E’ formulato con una miscela unica di principi attivi che contiene collagene idrolizzato, acido ialuronico, olio di borragine, vitamine e minerali.

INTERVISTA ALLA DOTT.SSA VALERIA CASO

SALUTE

DELLA DONNA PILLOLA E EMICRANIA

Ictus, pillola, emicrania e fumo. E’ un’associazione pericolosa? Lo spiega la Profssa Valeria Caso, Presidente dell’European Stroke Organization. Cosa consiglia ad una donna che vuole o deve assumere la pillola anticoncezionale? «Per le donne con emicrania con aura, che utilizzano contraccettivi orali e fumano c’è un rischio 30 volte maggiore di essere colpite da ictus. Fattori femminili (ormoni, gravidanza, menopausa) ne aumentano il rischio. In base a risultati di più studi, la pillola aumenta il rischio di 1,9 volte facendo salire l’incidenza a 8,5 ictus ogni 100.000 donne. Il rischio

calcolato resta basso: 1 donna ogni 24.000 su quelle che assumono la terapia anticoncezionale. Il rischio aumenta se le donne oltre ad assumere la pillola, fumano, hanno la pressione alta o una storia di emicrania. Si calcola che 1 donna su 5 avrà un ictus nell’arco della sua vita e, visto che le donne vivono più a lungo degli uomini, sale la probabilità di averne uno. Inoltre, fumo e diabete sono pericolosi più per noi che per gli uomini: una sigaretta provoca un danno uguale a quello prodotto, nell’uomo, da 5 sigarette. Il diabete moltiplica il rischio di malattie cardiovascolari da 3 a 5 volte nella donna. 8 ictus su 10 si possono evitare seguendo

regole comportamentali e alimentari adeguate. Oltre ad uno stile di vita sano, ogni donna che voglia assumere la pillola deve consultare il proprio ginecologo per valutare il dosaggio ormonale adatto al proprio profilo. Ci si può rivolgere ad A.L.I.Ce. Italia Onlus, il cui obiettivo è diffondere le informazioni corrette sulla prevenzione di questa patologia, sulle condizioni che ne favoriscono l’insorgenza e sull’importanza del tempestivo riconoscimento dei sintomi per ridurre le gravi conseguenze che comporta a chi ne è colpito e alle persone che lo circondano». Info: www.aliceitalia.org


SPECIALE SENTE-MENTE

IL LINGUAGGIO OLTRE L’INDIFFERENZA LE PAROLE CREANO

L

a relazione di cura non è solo assistenza, prestazione sanitaria o terapia. Nella relazione di cura c’è un incontro di pensieri, azioni, scelte, parole ed emozioni. Il modello socio-sanitario esistente spesso parla di rispetto e ascolto, dove al centro della relazione deve esserci la persona, ma a volte cade facilmente in metodiche e abitudini poco personalizzanti. Il rispetto comprende l’abilità di andare oltre l’idea di corpo malato e quindi vedere la persona con la sua dignità, non la somma dei sintomi di una malattia. Ancor prima delle azioni ci sono i pensieri e le parole che si usano all’interno della relazione di cura. “Quelli come noi con l’Alzheimer e altre demenze correlate, sono molto sensibili a ciò che viene detto. Le parole contano e dovresti sceglierle con saggezza” scrive David Kramer, Medico statunitense che convive con la demenza. Siamo davvero consapevoli delle potenzialità delle parole? Il linguaggio che utilizziamo è uno strumento importante nella relazione di cura e può creare la strada verso i limiti o verso le possibilità, a noi la scelta e la responsabilità. Per umanizzare realmente i servizi è necessario curare un nuovo linguaggio, meno ricco di tecnicismi e più denso di significati e di emozioni. Letizia Espanoli, formatrice e consulente in ambito socio-sanitario su tutto il territorio nazionale e ideatrice del Sente-Mente® Project afferma “ho più volte lavorato con operatori delle diverse strutture presso le quali ricopro incarichi di consulenza o supervisione scientifica su questo fronte ed i risultati diventano straordinari. Il cambiamento del linguaggio porta a nuove consapevolezze, a focalizzazioni diverse e più efficaci, a sperimentazioni più proficue per le persone che convivono con la demenza.” Le parole che scegliamo possono creare un ponte con l’altra persona oppure costruire barriere limitanti. Il mondo socio-sanitario ha bisogno di rinnovare il suo linguaggio, che troppo spesso è focalizzato sulla malattia e sui relativi sintomi, lasciando in secondo piano la persona con la sua identità e dignità.

n. 2 Aprile-Maggio 2018

DI ELENA MANTESSO

A MANTOVA NUOVE OCCASIONI APERTE ALLA COMUNITÀ E se anche Sente-Mente®, attraverso un cambiamento di linguaggio, di paradigma e di visione fosse un’occasione per una nuova fioritura che ci consenta maggiore umanizzazione dei servizi e migliore qualità di vita per le persone che convivono con la demenza, i loro familiari e gli operatori? Sente-Mente® Project è rivolto alla creazione del benessere di tutte le persone che sono coinvolte direttamente o indirettamente in questo percorso di vita. Stanno nascendo sul territorio mantovano nuove occasioni aperte alla comunità. Se sei un professionista della cura e della relazione, un famigliare, una persona che con-vive con la malattia, un volontario, o sei parte di un’associazione, amministrazione comunale e hai il desiderio di programmare eventi o approfondire il modello contattaci, saremmo felici di incontrarti. Sul sito www.letiziaespanoli.com/sente-mente/ tutte le informazioni riguardanti i prossimi eventi, il progetto, un blog ricco di spunti e riflessioni, il catalogo delle possibilità e come trovare il Felicitatore più vicino a te sul territorio nazionale. Contatti: espanoli.letizia@gmail.com FB Letizia Espanoli - FB Sente-Mente® FB Alzheimer e Demenze: Sente-Mente® per le famiglie emantesso@gmail.com - FB Elena Mantesso

LE PAROLE SONO POTENTI. POSSONO COSTRUIRE LA NOSTRA AUTOSTIMA E IL NOSTRO BUON UMORE, MA POSSONO ANCHE COMPLETAMENTE ANNIENTARLO. (KATE SWAFFER) UNA SCELTA RESPONSABILE Come familiari e professionisti della relazione di cura abbiamo la responsabilità e l’onore di creare uno spazio speciale dedicato alla vita oltre la diagnosi, alle possibilità che vanno oltre i limiti, alla persona e non alla somma dei suoi sintomi, all’autoefficacia e non all’impotenza. Nessuna pretesa di perfezione, ma la vita è una palestra quotidiana per sentire e condividere un linguaggio colmo di dignità. Sicuramente le parole da sole non bastano, ma il linguaggio è un ingranaggio importante, che condiziona non solo le nostre giornate, ma anche la qualità delle relazioni. Questo non significa che attraverso il linguaggio si possono eliminare le fatiche e le difficoltà dettate dalla malattia, ma anche le parole possono essere uno strumento che agisce sulla qualità della vita. Attraverso le parole possiamo scegliere dove porre la nostra attenzione, infatti possiamo notare la differenza tra l’affermazione “sono un malato di demenza” e il dire “sono Pietro e convivo con la demenza”. Possono sembrare semplici e banali sfumature, ma la prima frase fa prevalere la malattia sulla persona, mentre la seconda crea spazio all’identità della persona nonostante la diagnosi. Ogni parola è come un piccolo seme che può far radicare convinzioni ed etichette, ma anche far germogliare nuove azioni con diverse risonanze emozionali. Per andare oltre a quel linguaggio ormai abitudinale e di circostanza, occorre allenarsi ad un linguaggio consapevole che generiamo dal nostro “sentire” ancor prima di parlare. Ciò che diciamo può fare la differenza, per noi e per gli altri. Iniziamo da ora:

proviamo ad ascoltare e sentire il nostro linguaggio, accogliamo queste parole e trasformiamole in fari che illuminano le possibilità. COME IL DIRE CONDIZIONA IL FARE Da familiare e Felicitatrice del Sente-Mente® Project ho vissuto il reale cambiamento da quando ho scelto di disegnare la mia strada, non con parole che limitano o sottolineano ciò che la malattia porta via, ma con parole che aprono a nuove possibilità. Facile? No, ma possibile. Vivere la fatica per sottolineare la malattia o allenarsi con fatica per s-velare nuove parole colme di bellezza che onorano questa vita? Caro lettore desidero proporti una piccola e semplice esperienza per perfezionare il linguaggio e scegliere le parole con più consapevolezza. Quali sono le parole che abitualmente utilizzi per descriverti? Quali parole scegli per raccontare chi sei? E se sei un familiare di una persona che convive con una malattia oppure una persona che vive la sua professionalità in ambito socio-sanitario, quali parole utilizzi durante la relazione di cura? Scrivi alcune di queste parole su un foglio e accanto crea un linguaggio che riconosca l’identità e onori la vita. Senza accorgermene, mi capitava di dire “Nonna ti porto a letto”, ma mia nonna non è un oggetto, è una persona, quindi “Nonna se ti va ti accompagno in camera e andiamo a letto…”. Ogni giorno puoi esplorare nuovi modi partendo da dove sei e con quello che hai. Il meglio ce l’hai… sei tu!

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SPECIALE

TERME DI SIRMIONE

PELLE IN SALUTE ALLE TERME NATURALMENTE DERMATITE ATOPICA La pelle è il nostro vestito che cambia in tutte le fasi della vita. In primavera la maggior parte delle persone che ha una cute problematica si confrontano a volte con un peggioramento, in particolare i bambini che hanno una pelle delicata. Terme di Sirmione ha elaborato in collaborazione con il professor Giampiero Girolomoni, uno dei più prestigiosi nomi della dermatologia italiana, Direttore Clinica Dermatologica Università di Verona, check up e programmi di Dermatologia Termale che utilizzano le proprietà benefiche dell’acqua sulfurea salsobromoiodica per curare alcuni disturbi della pelle particolarmente importanti e diffusi tra cui la dermatite atopica (DA), la psoriasi, l’acne e la cellulite. Tra le patologie dermatologiche pediatriche, dermatite atopica, psoriasi, acne e vitiligine, la DA è la più diffusa: colpisce il 15-20% dei bambini. Si pensava non fosse comune nell’adulto ma uno studio recentissimo fa emergere un’incidenza tra il 4% e l’8%. Interviene Giampiero Girolomoni: “I bambini affetti da dermatite atopica devono essere curati. Molte mamme oggi non lo fanno. Curare la dermatite atopica vuol dire inoltre ridurre le probabilità che si sviluppino allergie, asma e rino-congiuntivite. È risaputo, infatti, che essa rappresenta la prima tappa della marcia atopica, cioè quella consecuzione di malattie di cui la dermatite atopia è la prima a manifestarsi. Questo vuol dire che i bambini, se curati adeguatamente, hanno minore probabilità di sviluppare le altre patologie”. Prosegue il prof. Girolomoni: “In questo contesto la cura termale è una terapia molto interessante poiché è priva di effetti collaterali. E’ una cura naturale, semplice. Non prevede l’impiego di farmaci. Le acque termali non sono tutte uguali.

Quelle indicate per la cura della dermatite atopica devono avere un insieme di proprietà tra cui essere anti-infiammatoria. Da questo punto di vista le acque sulfuree sono quelle specifiche, come già lungamente dimostrato per le patologie infiammatorie respiratorie”. DERMATOLOGIA ESTETICA TERMALE La primavera è l’occasione anche per dare nuova vita alla pelle. Si risveglia dall’inverno più ruvida e disidratata e i piccoli segni del tempo sono più visibili. Ha bisogno di essere pulita, stimolata e nutrita. Alle Terme di Sirmione l’equipe di dermatologi, coordinata dal professor Girolomoni, coniuga la dermatologia estetica con quella clinica e con le azioni specifiche dell’acqua sulfurea sulla pelle, per offrire interventi estetici sicuri e salutari a lungo termine. A seconda delle indicazioni cliniche e dei desideri del paziente il medico propone il trattamento migliore. Rughe, macchie del viso, capillari, cellulite e adiposità localizzate vengono trattate da medici specialisti in dermatologia e con strumentazioni di ultima generazione.

L’ACQUA SULFUREA SALSOBROMOIODICA È ANTINFIAMMATORIA E RAFFORZA LA BARRIERA CUTANEA, SENZA CONTROINDICAZIONI: RICERCA SCIENTIFICA ED ESPERIENZA CLINICA NE CONVALIDANO LE PROPRIETÀ

Per massimizzare i risultati con cure naturali anche per le pelli più sensibili vengono inseriti i trattamenti Signature 100% Terme di Sirmione, attivi anche nel nuovo servizio estetico alle Terme Virgilio. Protocolli termali unici e distintivi per il viso e il corpo, validati da medici dermatologi, in cui le risorse naturali fango e acqua termali, che rappresentano la storia e l’identità di Terme di Sirmione, si fondano con la ricerca cosmetica della linea Aquaria Thermal Cosmetics Professional. Una linea studiata appositamente per la cabina con 100% acqua termale e arricchita con attivi innovativi e ricercati.

7 GIORNI SU 7 CON ORARIO CONTINUATO

Servizio 7 giorni su 7 anche la domenica. Dalle 7 alle 19 alle Terme Virgilio e dalle 7 alle 13 alle Terme Catullo fino al 28 ottobre. Un Centro Prenotazioni disponibile tutti i giorni dalle 8.30 alle 19.

AGEVOLAZIONI PER PRENDERSI CURA TUTTO L’ANNO Per favorire una maggiore attenzione alla propria salute nell’arco dell’intero anno, Terme di Sirmione propone prezzi agevolati sulle ulteriori visite della stessa specialità, sui programmi di cura durante l’anno, e sulle visite specialistiche di diverse specialità successive alla prima visita e check up.

DUE VOLTE L’ANNO È MEGLIO

L’esperienza clinica termale dimostra che due cicli di terapia termale danno la possibilità di ottenere benefici più duraturi nel tempo. Le cure termali sono convenzionate con il Servizio Sanitario Nazionale. Ognimese mesesu sutermedisirmione.com termedisirmione.comvengono vengono Ogni pubblicatenumerose numerosecampagne campagnedi diagevolazioni. agevolazioni. pubblicate

INFO E PRENOTAZIONI T. 030.9904923

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SPECIALE

TERME DI SIRMIONE

APPROCCIO INTEGRATO PER ALLERGIE CUTANEE, RESPIRATORIE E ALIMENTARI

MALATTIE CRONICHE: PREVENZIONE, RIABILITAZIONE E CURA ATTRAVERSO PERCORSI PERSONALIZZATI Le patologie croniche e degenerative sono in forte crescita. Oggi le terme rispondono all’esigenza di prevenzione e gestione di queste malattie che devono essere valutate in maniera appropriata e precoce perché gli interventi di prevenzione in ambito termale siano efficaci anche nel ridurre l’impatto delle riacutizzazioni e delle complicanze. La prevenzione si fonda sull’adozione di stili di vita salutari, un’alimentazione più equilibrata, l’eliminazione dell’abitudine al fumo, un’attività fisica regolare e la promozione di un ecosistema libero dall’inquinamento I programmi di prevenzione, fra loro integrati, e i check up di Terme di Sirmione hanno la finalità

di contrastare i 4 grandi fattori di rischio (ipertensione, fumo, alcol, sovrappeso). A tal fine sono stati introdotti numerosi servizi specialistici: Dermatologia Clinica ed Estetica, Ginecologia e Uroginecologia, Servizio Nutrizionale, Allergologia, Riabilitazione, Osteopatia e Servizio Vascolare. Queste si integrano con le rinomate specializzazioni di Terme di Sirmione in Otorinolaringologia, Broncopneumologia e Reumatologia. Le moderne strategie terapeutiche prevedono l’impiego di interventi diagnostico–terapeutici precoci per tutte le fasce d’età: Bambini sani, Salute dei giovani adulti, Salute degli anziani e Salute della Donna.

Le malattie allergiche interessano diversi apparati: dal respiratorio a quello cutaneo, dal gastroenterico agli organi di senso. E’ importante un approccio diagnostico integrato per poterle adeguatamente trattare. Terme di Sirmione offre un nuovo servizio di allergologia. “Collaborare con dermatologi per curare eczemi atopici, fare una diagnosi differenziale tra un’allergia e un’intolleranza alimentare con il contributo del nutrizionista, confrontarsi con specialisti in malattie dell’apparato respiratorio, permette di trattare la patologia all’interno di una diagnosi completa”, sottolinea la Dott.ssa Antonietta Melchiorre, Medico specialista in Allergologia e Immunologia alle Terme di Sirmione. Si stima che nel mondo 400 milioni di persone soffrono di rinite allergica e 300 milioni di asma. In Europa sono tra 11 e 26 milioni le persone che soffrono di allergie alimentari. In Italia, la prevalenza della dermatite atopica, della rinite allergica e dell’asma tra i bambini di 6 – 12 anni è rispettivamente del 7%, 14,5% e 9% (fonte: congresso annuale WAO, l’Organizzazione Mondiale delle Allergie, 2017). Accanto al supporto farmacologico per il trattamento in fase acuta, prima e dopo, un alleato valido nella prevenzione e cura delle manifestazioni allergiche è fornito dalle cure termali. Particolarmente indicate sono soprattutto le acque sulfureo salsobromoiodiche, come quelle di Terme di Sirmione, per le loro proprietà antinfiammatorie e antiossidanti e quindi benefiche sia sull’apparato respiratorio che sulla cute.

ACQUA SULFUREA LE CONFERME SCIENTIFICHE Sono sempre più intense le ricerche scientifiche sulle acque termali sulfuree cwhe stanno dimostrando la validità delle loro proprietà curative, in parte già conosciute da millenni. Molti lavori scientifici nazionali e internazionali, dimostrano in modo crescente l’efficacia della Medicina termale e dell’uso delle sue acque, in particolare di quelle sulfuree, nelle malattie artroreumautiche, otorinolaringoiatriche, respiratorie, dermatologiche, vascolari e ginecologiche. Recenti studi svolti dall’Università di Brescia hanno dimostrato che il fango di Terme di Sirmione ha una capacità molto elevata di trattenere il calore, fattore importante per l’applicazione, in quanto calmante e antidolorifico. Un progetto di ricerca ha inoltre riscontrato la presenza significativa di Cianobatterio Aponinum che contribuisce a rendere il fango particolarmente efficace nella cura dell’artrite psoriasica, di malattie osteoarticolari e di patologie reumatiche. Ultima è la definizione della firma biologica (biofingerprint) dell’acqua e del fango di Terme di Sirmione: un microbiota prezioso in grado di produrre lipidi antinfiammatori. Un’acqua preziosa per la salute e il benessere che Terme di Sirmione vuole far conoscere alle persone attraverso una serie di iniziative ed eventi organizzati durante tutto l’anno. E’ invece rivolto ai medici il fitto calendario di ECM Educazione Continua in Medicina che l’azienda sirmionese ha programmato per tutto il 2018.

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Fashion

WEEK

AL MARE CON STILE

Linee pulite e minimal da un lato, esplosione di natura dall’altro: ecco i principali trend per l’estate 2018

Ogni anno sempre la stessa storia: si apre la ricerca al costume ideale. Dalle passerelle internazionali sono già emersi quelli che saranno i macro trend del Beachwear 2018, resta solo da scegliere il modello preferito. Linee essenziali, stile pulito: il minimalismo diventa una vera e propria tendenza, che caratterizza tantissimi modelli di costumi, dai bikini a triangolo e a fascia fino ai costumi interi, a tinta unita o declinati in microfantasie delicate. La nuova collezione Blumarine punta proprio su questo, perché, si sa, less is always more. Natura protagonista: è questo uno degli altri trend destinati a regnare nella prossima estate. Stampe floreali, giardini tropicali, lussureggianti foreste, i costumi diventano delle vere e proprie tele d’autore dove l’esplosione di colori non può fare altro che conquistare. E sono proprio i fiori dei giardini italiani e i colori della macchia mediterranea ad essere la fonte d’ispirazione della collezione del nuovo brand Made in Italy Mila ZB. Ci si sposta invece verso spiagge tropicali e rappresentazioni sottomarine della flora e fauna delle barriere coralline con la collezione beachwear del prestigioso marchio tedesco Maryan Mehlorn.

GIOIELLI

DI VITTORIA BISUTTI

MODA E MOTORI Dopo Londra, New York e Los Angeles, il famosissimo brand Tommy Hilfiger ha finalmente scelto la Milano Fashion Week come location per presentare Tommynow Drive, la sua collezione Primavera-estate 2018. Fortemente ispirata dal mondo della Formula 1, la collezione punta su micro felpe, giacche e pantaloni in pelle, e abiti composti da top sporty e gonna in tulle, rigorosamente stampate con il marchio originale del brand. Anche questa volta il marchio ha voluto mantenere la consuetudine di continuare con la formula “See now, buy now”, e non di presentare la collezione autunno-inverno 2019, come hanno fatto tutti gli altri stilisti. Di fatto quindi tutti i look osservati in passerella sono già ufficialmente disponibili per la vendita in 70 paesi, oltre che sulla piattaforma online www.tommy.com.

DA CONDIVIDERE Con il suo motto “gioielli da vivere” questa primavera Morellato rende omaggio al più autentico valore aggiunto della vita: l’amicizia; e lo fa con una scintillante campagna pubblicitaria, dove tre amiche si raccontano attraverso la condivisione di attimi e momenti speciali. La collezione, fatta da collane, bracciali, anelli e orecchini in argento, è caratterizzata da un design senza tempo, coronato dalla forma circolare e arricchita da colori come il corallo, il turchese e la madreperla bianca, che profumano già di estate.

LA RIVINCITA

DELLE SNEAKERS Meno tacchi, più comodità, ma sempre fashion: il 2018 è tutto sneakers

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Ne è passato di tempo da quando le sneakers erano considerate solo scarpe da ginnastica, o semplici accessori da utilizzare esclusivamente in outifit più casual. Ormai sono tantissimi gli stilisti che le propongono come completamento anche ai look più formali ed eleganti, fino a farle diventare le vere e proprie protagoniste delle passerelle. Anche per questo 2018 la scarpa da ginnastica si conferma un trend must-have irrinunciabile. Se è stato il modello di Balenciaga a scatenare la “sneakers mania”, sono veramente tantissime le proposte tra cui scegliere. Tra queste sono da ricordare quelle firmate D&G, con scritte che si possono personalizzare a piacimento, i modelli “shiny” della capsule collection Converse X Jw Anderson, per non parlare di quelle più versatili di tutte: le sneakers bianche, come le Diadora Heritage, dal design semplice ma con i lacci in raso rosa. Niente paura però: non è ancora arrivato il momento di appendere i tacchi al chiodo!

Design senza tempo, forme circolari, colori d’estate: una collezione scintillante che rende omaggio all’amicizia

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Fashion

COSA TORNERÀ

WEEK Per le T-shirt e le camicie a maniche corte, disegni tropicali e colori vivaci dal rosso al verde, al giallo

DI QUEGLI ANNI ’80 Le tendenze più cool per la prossima estate saranno di ispirazione agli anni ’80: il ton sur ton classico e le stampe floreali, tipo hawaiian style, molte righe e il total white magari sotto a un rainy jacket. Tutto abbastanza chiaro, nonostante i nomi in inglese. Gran ritorno delle spalle imbottite, di moda insieme alle cravatte a nodo grosso e alle forme cosiddette a V. Per le T-shirt e le camicie a maniche corte, disegni tropicali e colori vivaci dal rosso al verde, al giallo. Molte le proposte degli stilisti che riguardano capi anti-pioggia, dal semplice giubbino a giacche più lunghe, tutti in materiale hi-tech. E infine le righe, sia per i pantaloni come per il resto dell’abbigliamento, larghe o sottili a seconda dei gusti, ma meglio verticali che allungano la figura.

ACCESSORI

USARE CON CAUTELA Zaini, borse, buste, l’accessorio continua ad essere usato e molto ostentato. Le griffes propongono una varietà di oggetti, più o meno adatti, al look maschile in generale e al proprio modo di apparire. Lo zaino è sicuramente il più comodo e anche quello più consono, facile da indossare e adatto alle diverse occasioni della giornata, sia di lavoro che di piacere. La borsa, ormai super fashion e non sempre necessaria, la si vede sempre più spesso in mano a chi segue la moda e ai suoi più fedeli addict. E poi la busta, che rimane un semplice oggetto da mostrare più che funzionale allo stile di vita e ai momenti lavorativi.

DI ANTONIO SCOLARI

TOTAL WHITE

LA TENDENZA DELLA STAGIONE Anche se il bianco si è già visto nelle scorse collezioni e rimane uno dei colori dell’estate, è il total white lo stile più raffinato da indossare, scegliendolo con attenzione perchè non tutti lo possono mettere. Da prediligere forme morbide e lunghe, semplici e senza troppi orpelli o dettagli. Le scarpe possono essere dello stesso colore, ma anche con trame colorate che aiutano a spezzare, oppure con una calzatura scura che rende ancor più elegante.

I COLORI DELL’ESTATE

Sono cinque i colori di tendenza della moda uomo per la prossima stagione primavera estate: il blu navy, il bianco, i toni dell’azzurro, il blu elettrico e il verde, il più innovativo, non tanto quello militare ma tonalità nuove e più calde. Molto bello l’abbinamento di Cucinelli tra camicia e abito blu che dimostra come non sia difficile da abbinare. Ma anche maglie o giacche in toni più chiari, si combinano elegantemente con pantaloni beige, marroni o bianchi. I grandi classici non passano mai di moda e quindi grigio, colori neutri e tutti gli altri, sono sempre una sicurezza per essere ben vestiti e da tenere in armadio, combinandoli con i suggerimenti di ogni stagione.

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La borsa, la si vede sempre più spesso in mano a chi segue la moda e ai suoi più fedeli addict

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LUXURY PLACES Quando il turismo sceglie l’eccellenza

TIRLER-DOLOMITES LIVING HOTEL Quando il paradiso in terra può essere realtà

Volete vivere un soggiorno indimenticabile sull’altopiano più alto e più bello d’Europa, l’Alpe di Siusi, circondati da una natura stupenda e con un panorama da sogno a 360° sulle monumentali Dolomiti, che grazie alla loro bellezza e al loro significato geologico e geomorfologico sono state incluse dall’UNESCO nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità? E se non siete ancora convinti che il paradiso in terra possa essere realtà, probabilmente questa sarà una delle tappe della vostra vita che vi farà cambiare idea. In questa oasi di pace a 1752 metri, potrete abbandonare qualsiasi pensiero e tensione e lasciarvi andare in una delle più belle strutture dell’Alto Adige: il TirlerDolomites Living Hotel ****. Questo Hotel è il classico esempio di come natura e uomo possano andare stupendamente d’accordo perché qui edilizia ecologica e paesaggio naturale si integrano alla perfezione. La struttura è bassa, estesa a ferro di cavallo e ha tante vetrate dalle quali ammirare il paesaggio zen delle cime tirolesi. E l’attenzione non si limita all’esterno: entrando nella hall sarà il profumo di pino cirmolo a darvi il benvenuto. Dando uno sguardo all’arredamento delle stanze o mettendo il naso in cucina si ha la conferma che dietro alla forma c’è molta sostanza. Aperto nel 2011 il Tirler Hotel dispone di 28 tra camere e suites, tutte molto spaziose. L’uso di materiali “eco friendly” come la pietra dolomia, il legno di larice e cembro, le pareti in argilla riscaldate, combinato con un design moderno, crea un ambiente unico nel suo genere dove confort è la parola d’ordine. La family suite “Dolomit” e la “Curasoa” sono dei veri e propri mini appartamenti, dotati di una vera e propria porta di casa, in modo da garantire il massimo livello di privacy e libertà. Per permettere un completo riposo tutte le stanze sono dotate di un disgiuntore di rete, per trascorrere la notte liberi da radiazioni, migliorando la qualità del sonno. Gli amanti della SPA rimarranno estasiati dalla zona benessere, che dispone di bagno turco, sauna, percorso kneipp e vasca rinfrescante, senza dimenticare la piscina interna, dotata di idromas-

saggio collegata con una vasca esterna per chi non ha mai provato l’ebbrezza di un bagno in piscina all’aperto con vista sulle Dolomiti! Solo fino a certo punto le immagini sono in grado di dare un’idea perché non c’è foto al mondo capace di rappresentare il piacere che deriva dal nuotare nell’acqua arricchita di puro ossigeno all’amabile temperatura di 33 gradi. All’interno del Tirler Energie Spa Curasoa il percorso sauna rappresenta un’irrinunciabile proposta di riposo e rigenerazione, grazie ai suoi effetti benefici sul sistema cardio-circolatorio, immunitario e linfatico, per non parlare del profondo effetto depurativo e di pulizia della pelle. Dopo aver provato i numerosi trattamenti benefici, tutti naturali, la zona relax, con pietre di ruscello e materassi ad acqua, sublimeranno la vostra distensione e benessere.

IL LUOGO IDEALE PER RITROVARSI DOPO UNA GIORNATA TRASCORSA TRA PRATI E BOSCHI ALLA RICERCA DELLE 3426 SPECIE DI ANIMALI E PIANTE CHE VIVONO NEI DINTORNI

Punto di partenza e di arrivo per sportivi, sciatori e semplici escursionisti d’inverno, l’Hotel Tirler propone per l’estate escursioni, itinerari in mountain bike e uno splendido campo da golf. Direttamente fuori dalla malga Tirler inizia il sentiero delle Sorgenti delle streghe, un percorso ad anello di circa 2,5 km da fare anche a piedi nudi seguendo gli indizi disseminati qua e là. E se piove? Niente pura: ci pensa lo spazio per bambini Curadina Alm a prendersi cura dei piccoli ospiti. Grazie alla sua posizione in altitudine, questo hotel rappresenta una meta perfetta per tutte le persone che soffrono di allergia che qui potranno respirare liberamente grazie alla mancanza di pollini. Non a caso ha ottenuto, come primo albergo in Italia, il marchio di qualità ECARF per essersi adattata alle esigenze di persone affette da allergie. L’attenzione alle richieste del cliente si riflette anche nel ristorante, che è stato votato come la malga più bella dell’Alto Adige. La cucina, che coniuga perfettamente tradizione e innovazione, presenta un menu gourmet a 5 portate, con piatti preparati “ad hoc” per coloro che soffrono di intolleranze o allergie. L’utilizzo di zuccheri non convenzionali come l’isomaltulosio, il galattosio o il trealosio introduce l’idea del “Positive Eating”, che permette di prevenire le conseguenze negative date dall’uso di zuccheri convenzionali, senza rinunciare a qualsiasi piacere. Una volta tornati a casa, la sensazione di benessere dura per molto tempo e l’immagine di questa struttura allestita con un design alpino rimane ben stampata nella testa e nel cuore. (M.Z.)

TIRLER-DOLOMITES LIVING HOTEL Saltria 59- I – 390490 Alpe di Siusi (BZ) Dolomiti- Trentino alto Adige Tel: 0471 727927 info@hotel-tirler.com www.hotel-tirler.com


LUXURY PLACES Quando il turismo sceglie l’eccellenza

ROMANTIK HOTEL SANTER Per ritrovare finalmente il tempo di vivere Arrivati al Romantik Hotel Santer, potrete lasciarvi alle spalle lo stress della vita quotidiana e ritrovare finalmente il tempo di vivere. L’elegante e confortevole Hotel a 4 stelle sapientemente gestito dalla famiglia Santer è un luogo d’incanto per vacanze romantiche e rigeneranti a Dobbiaco, in Alta Pusteria, “la porta delle Dolomiti” tra le Tre Cime di Lavaredo e i comprensori sciistici di Plan de Corones e Cortina d’Ampezzo, nel cuore di un affascinante paesaggio naturale. Solo il viaggio attraverso proprio le incantevoli Dolomiti rappresenta, infatti, un’esperienza indimenticabile fino a raggiungere questo hotel circondato da una natura rigogliosa e suggestiva. Furono i genitori dell’attuale proprietario Herbert Santer che ereditarono la pensioncina di Nuova Dobbiaco, “Villa Santer”, ma è Santer che, a partire dal 1970, la trasforma in un accogliente wellness e romantik hotel, un luogo magico ed incantato che unisce la possibilità di divertirsi con gli sport invernali e l’emozione di scappare lontano dal caos cittadino durante la stagione estiva. Il posto realmente ideale per staccare e godersi il vero relax: una famiglia di campioni in ambito sportivo e anche nell’accoglienza fatta da piccoli dettagli che coccolano gli ospiti nel loro soggiorno. La scelta delle camere, tutte molto curate e pulitissime, è davvero notevole: le Suite Lodges sono state arredate con origininalità dai Santer e hanno una grandezza che varia tra i 60 e gli 85 m². La gentilezza del personale è un autentico plus mentre la SPA di 3000 m² è realmente strepitosa. A vostra disposizione troverete una piscina interna ed una esterna (entrambe riscaldate), 6 diverse saune, bagni Kneipp, lettini infrarossi, zone relax, area fitness e centro massaggi & bellezza con personale qualificato. Rimarrete estasiati, infine, dalla cucina dello chef Jürgen Santer. I piatti profumano di prodotti altoatesini e nascono dalle carni di qualità del manzo di allevamento locale e della selvaggina fresca, esaltati da perle di cucina tipica dell’Alto Adige. Eccellente la carta dei vini e al mattino una ricchissima colazione dove davvero nulla è lasciato al caso.

DORMIRE COME UN “SASSO” È la cristalloterapia la chiave di volta per un buon sonno al Romantik Hotel Santer. Il benefico potere delle pietre di montagna si esprime nei massaggi Hot Crystal sul letto Hamam, come l’Avventurina del massaggio Detox Hot Chrystal, una pietra in grado di donare tranquillità, che distende la mente e aiuta in casi di nervosismo, stress ed insonnia. Svolge un effetto calmante, equilibratore ed armonizzante, facilita la concentrazione e la capacità mentale (50 minuti, 61 euro). Oppure la Dolomia, del Relax Hot Chrystal ricca di calcio e magnesio, la pietra di cui sono fatte le montagne più belle del mondo, le Dolomiti – Patrimonio UNESCO – o il Quarzo Rosa di Hot Chrystal Relax entrambe famose per l’alto potere rilassante: riducono l’ansia, danno nuova energia e regalano sogni d’oro (50 minuti, 61 euro).

UN VACANZA IN UN LUOGO DA SOGNO DOVE NESSUN DESIDERIO RESTA INESAUDITO

IL VIAGGIO DEI PROFUMI Un trattamento esclusivo, con il quale il Romantik Hotel Santer ha vinto l’Health & Spa Award 2015, per l’originalità e qualità della proposta: si chiama Viaggio dei Profumi e conduce mente e corpo in uno straordinario percorso sensoriale. Con le spazzole si applica un leggero scrub che aiuta la circolazione del sangue, per poi dare origine al massaggio con tamponi alle erbe, sul sottofondo di suoni che agiscono sul cervello. I muscoli si rilassano, i pensieri si distendono e il massaggio agisce in profondità nella pelle. Infine, l’olio ai profumi delle 4 stagioni esprime il tocco finale, donando una estasiante sensazione di benessere psicofisico. COSPARGERSI NEL BALSAMO DI MONTAGNA IN ALTA PUSTERIA L’antico sapere delle erbe dell’Alta Pusteria e i trattamenti all’acqua Kneipp sono il mantra del centro wellness del Romantik Hotel Santer. Qui il bagno di fieno è un rituale curativo arricchito dalle caratteristiche rilassanti della vasca softpack, dove immergersi e godersi i 40 gradi di calore e di essenze benefiche. Il trattamento che dura 25 minuti favorisce infatti la sudorazione e consente alla pelle di assorbire i principi attivi delle erbe officinali. Nella vasca di legno si può sperimentare un’altra immersione piacevole e aromatica. È il Bagno Dolomitico balsamico che ricorda odori e sensazioni di una passeggiata nel bosco di montagna ed è ideale per favorire le vie respiratorie oppure per rinfrescarsi dopo un’escursione. Le essenze naturali alleviano le infiammazioni e donano sensazioni molto rilassanti.

Per informazioni: ROMANTIK HOTEL SANTER Tel. 0474 972142 E-mail: santer@romantikhotels.com Sito web: www.romantikhotels.com


LUXURY PLACES Quando il turismo sceglie l’eccellenza

EXCELSIOR LIFE RESORT Un viaggio leggendario nel mondo ladino San Viglio di Marebbe (BZ) è un paesino idilliaco incastonato nel Parco protetto più grande dell’Alto Adige/Südtirol, quello di Fanes-Sennes-Braies. Sorgendo in una valle laterale tra la Val Badia e la Val Pusteria, sorge lontano dal traffico ed è il punto di partenza ideale per indimenticabili escursioni alla scoperta delle Dolomiti - Patrimonio dell’Umanità UNESCO. L’Excelsior Dolomites Life Resort****S che gode di una vista privilegiata sul paese e sulle montagne, è un hotel immerso nella natura, sia perché concepito con grandi vetrate che sembrano annullare la distanza con l’esterno, sia per gli imperdibili programmi guidati di attività all’aria aperta organizzati quotidianamente. A giugno, il mese della sorprendente fioritura, l’hotel propone dei pacchetti per vacanze rigeneranti, in cui la mente è libera di staccare dalla quotidianità perché tutto è organizzato nel dettaglio e l’accoglienza inappuntabile e calorosa. L’Excelsior Dolomites Life Resort ha conservato tradizioni e usi della cultura Ladina. Dal 20 giugno al 7 ottobre 2018, all’ Excelsior Dolomites Life Resort****S si può vivere una settimana all’insegna della “Cultura e natura ladina”, 7 notti, un cocktail di benvenuto e un programma settimanale dedicato al mondo ladino, gli oltre 60 servizi della pensione benessere ¾, il wellness nel Castello di Dolasilla su 1.300 mq e 5 piani tutto incluso. E poi, una gita esplorativa tra i masi ladini, un’escursione naturalistica per ammirare gli animali selvatici del parco naturale, un tour per rivivere le leggende della principessa Dolasilla e l’ingresso gratuito nel Museo Ladino di San Martino in Badia e nella Casa del Parco Naturale di San Vigilio. Il prezzo è a partire da 871 euro a persona per 7 notti. SFRECCIARE IN MOUNTAIN BIKE O E-BIKE SULLE CIME DOLOMITICHE Nel parco naturale di Fanes-Senes-Braies, i percorsi per godersi i paesaggi altoatesini sono una continua sorpresa e attraversano scenari diversi, tra vette, laghi, cascate, salite e discese adrenaliniche. Werner Call, padrone di casa dell’Excelsior Dolomites Life Resort è un appassionato di mountain bike. Per questo, la struttura è membro del gruppo Mountainbike Holidays ed è specializzata per gli amanti delle 2 ruote. Si può pedalare, con la guida Werner o da soli, tra il lago di Limo, il lago di Braies o vicino alle cascate di Fanes, correre sui tracciati sterrati del Senes e

provare le discese del Plan de Corones, godersi il giro panoramico del gruppo del Sella. Per gli amanti del downhill e del freeride, ci sono le peripezie del bike park sul Piz de Plaies. I percorsi sono tantissimi, per ogni livello e difficoltà, e ci sono potenzialmente 600 km di strade forestali, single trail e sentieri tra le malghe. Funivie e mezzi pubblici accompagnano i ciclisti e le bici sulle vette, mentre il resort ospita uno Junior Bike Park per esercitarsi sui trail. Inoltre, in hotel, ci sono a disposizione le mountain bike elettriche, per quanti vogliono provare l’esperienza, partecipando a tour guidati e pedalare più slow. Sempre dal 20 giugno al 7 ottobre 2018, la proposta “Easy & eBike” per 4 notti concilia relax e movimento. Sono compresi 2 tour guidati, il pacchetto wellness tutto incluso nel centro benessere a 5 piani il Castello di Dolasilla e 2 pacchetti energetici. Il prezzo è da 518 euro a persona. Per una vacanza a pedali di una settimana, nello stesso periodo ci sono i Tour Trail bike & wellness nelle Dolomiti: aperitivo di benvenuto, 3 tour guidati tra gli itinerari più affascinanti delle vette Patrimonio Mondiale UNESCO, pacchetto wellness tutto incluso, 6 pacchetti energetici, un buono wellness per il Castello di Dolasilla e in omaggio un cd con le foto della vacanza. Il prezzo è da 906 euro a persona per 7 notti. Gli appassionati che vogliono partecipare o assistere alla Kronplatzking Mountainbike Race, la gara di mountain bike per ciclisti ed amatori, che si svolge il 22 luglio 2018, con partenza a San Vigilio di Marebbe, possono approfittare del pacchetto di 3 notti, dal 21 al 23 luglio 2018. È inclusa la pensione benessere ¾, il pacchetto mountain bike con garage sicuro e ben fornito, il pacchetto wellness tutto incluso ed anche la partecipazione alla gara. Il prezzo è a partire da 400 euro a persona. Una settimana per scoprire i più avventurosi ed entusiasmanti percorsi su pedali del Plan de Corones. È la proposta dell’intrigante pacchetto di

PER TOCCARE CON MANO QUESTO PARADISO DI MONTAGNA SI PUÒ APPROFITTARE DEI VARI PACCHETTI PROPOSTI IN STAGIONE

7 notti “Plan de Corones-Freeride&Parks sulla montagna N.1 in Alto Adige”, valido dal 20 giugno al 7 ottobre 2018: 5 giorni di salite gratuite con la cabinovia al Plan de Corones e 5 tour, 4 tracciati di free ride e molti single trail. È incluso un buono wellness per il Castello di Dolasilla, il pacchetto wellness tutto incluso e 6 pacchetti energetici, oltre al cd con le foto della vacanza. Il prezzo è da 906 euro a persona per una settimana. La stessa offerta, per 4 giorni (2 tour) è da 518 euro. L’Excelsior Dolomites Life Resort è anche total relax: SPA di 1300 mq disposta su 5 piani con 18 attrazioni wellness, regno delle saune, trattamenti di benessere, piscine e idromassaggi panoramici. Anche i buongustai saranno appagati dall’ampia e prelibata proposta culinaria della “Pensione Gourmet Plus”. EXCELSIOR DOLOMITES LIFE RESORT ****S Via Valiares, 44 - San Vigilio di Marebbe (BZ) Tel. 0474 501036 E-mail: info@myexcelsior.com Sito web: www.myexcelsior.com


LUXURY PLACES Quando il turismo sceglie l’eccellenza

ROMANTIK HOTEL LE SILVE Un soggiorno nell’Anima autentica dell’Umbria

Situato ad una dozzina di chilometri da Assisi, accoccolato nel cuore del Parco Naturale del Monte Subasio, terra ricca di arte e cultura, si trova il country resort Hotel “Le Silve di Armenzano”, un suggestivo rifugio di charme dove potrete vivere un’esperienza speciale, circondati dai suggestivi paesaggi che solo l’Umbria sa offrire. Le Silve di Armenzano, quattro stelle, dal 1990 fanno parte della prestigiosa catena dei “Romantik Hotels & Restaurants”, brand che contraddistingue ambienti unici, in grado di creare attorno al proprio ospite un’atmosfera di fascino e di ospitalità, con un servizio elegante e nello stesso tempo in un clima familiare. L’Hotel nasce da un’intuizione del sig. Giuseppe Sirignani (oggi il figlio dott. Marco sviluppa ulteriormente questo sogno) che decise di far rivivere i ruderi di una dimora storica del XII secolo, meta di pellegrini e viandanti della via Francescana, ristrutturando ad arte il fabbricato e riuscendo a ripristinare la sua antica bellezza. Le Silve si raggiungono con un piacevole percorso collinare, al termine del quale un ultimo tratto privato vi porterà al cancello elettrico d’accesso che si richiuderà alle vostre spalle. Presto scoprirete un luogo davvero unico: una tenuta di 230 ettari che vi offrirà l’opportunità di un affascinante viaggio a ritroso nel tempo. Un nido di lusso in Umbria, con camere e suite in elegante stile rustico, e appartamenti e casali esclusivi ricavati in antiche strutture coloniche di collina. Qualunque sia il tipo di soggiorno che pensiate di trascorrere in Umbria, le Silve di Armenzano vi metteranno a disposizione un’infinità di scelte, pensate sia per vacanze di più settimane con la vostra famiglia, che per un weekend di benessere in coppia. Ogni camera è realizzata nel rispetto del più classico stile rustico umbro, con vista sulle colline e sui boschi della tenuta. Travi a vista, pavimenti in cotto, tappezzerie dai colori caldi, confluiscono in uno spazio elegante e ricercato, capace di avvolgervi in un’atmosfera intima e familiare. Medesime caratteristiche riservano gli appartamenti dei Casali, che possono essere affittati sia per vacan-

ze di pochi giorni che per più settimane, durante ogni periodo dell’anno. Sia per coloro che optano per un soggiorno in massimo relax, sia per coloro che amano una vacanza iperattiva, non mancano le opportunità più coinvolgenti. Ci si può rilassare nella splendida piscina a sfioro, dislocata su una terrazza immersa nel verde e affacciata su un panorama mozzafiato, alternando corsi di discipline olistiche (yoga, ecc.) a massaggi con oli essenziali nella private SPA dotata di sauna della nuova area wellness, oppure ci si può dedicare alle intriganti attività che si possono svolgere nella tenuta, dai tranquilli minigolf e tennis, ai più impegnativi mountain bike, canyoning, trekking acquatico, nordic walking, team building e altre ancora lungo i 20 km di sentieri della tenuta, da percorrere anche a cavallo.

UN ESCLUSIVO RESORT IN CUI VIVERE LA NATURA IN UN CLIMA DI ESCLUSIVITÀ E PACE. A DUE PASSI DALLA SUGGESTIVA ATMOSFERA MISTICA DI ASSISI

Qua e là sarete accompagnati dalla presenza dei numerosi animali domestici e selvatici delle Silve. Prima e dopo i vostri svaghi (possibili anche corsi di cucina e fotografia, e assistenza di baby sitter) il lounge bar panoramico vi offrirà lo spettacolo della natura e del parco Naturale del Monte Subasio attraverso le luminose vetrate. L’esclusivo ristorante Armentum, specializzato nella rivisitazione delle ricette umbre, invoglierà a concedersi qualche peccato di gola. Un ristorante ad Assisi unico nel suo genere, la cui salle à manger vi farà tornare indietro nel tempo grazie alla propria atmosfera medioevale in una cena romantica a lume di candela davanti la fiamma del caminetto. In estate potrete usufruire invece della sua suggestiva cornice esterna, accomodandovi sulla terrazza naturale protetta da una elegante tensostruttura, godendovi il panorama mozzafiato della valle di Assisi. La capiente Sala Meeting Belvedere dalle vetrate luminose infine, autonoma come ristorazione e adiacente alla piscina panoramica in un contesto di grande fascino, è una location elegante e perfetta per meeting, cerimonie, matrimoni e cene di gala in Umbria, con un servizio accurato in ogni dettaglio, a pochi minuti dalla suggestiva atmosfera di Assisi. Da non perdere il Parco eco-didattico Fattoria Le Silve, un angolo di agricoltura ritagliato all’interno della tenuta, che offre agli ospiti ma anche alle scuole una vasta scelta di percorsi didattici, e un interessante terreno di apprendimento pratico per i bambini, i ragazzi ed anche gli adulti. (G.G.M.)

ROMANTIK HOTEL LE SILVE DI ARMENZANO Loc. Armenzano, 89 – Assisi (PG) UMBRIA, ITALY Tel. +39 075 80 19 000 / +39 075 782 82 00 info.lesilve.it www.lesilve.it


LUXURY PLACES Quando il turismo sceglie l’eccellenza

HOTEL POSTA ZIRM Wellness Farm che segue i dettami del Feng Shui Serenità, benessere ed equilibrio interiore: questo è quanto si propone di offrire ai suoi ospiti il Posta Zirm Hotel, uno degli alberghi storici dell’Alta Val Badia, fondato nel 1808 nel cuore delle Dolomiti. Fiore all’occhiello dell’Hotel - da quattro generazioni di proprietà della famiglia Kostner - è la Wellness-Farm, ideata seguendo i dettami Feng Shui, antichissima scienza cinese del “vento e dell’acqua” che, osservando il movimento energetico nella natura, insegna come armonizzare le nostre energie con l’ambiente che ci circonda. Non una Beauty-Farm, ma una struttura dove ritrovare il benessere, favorito dalla cornice unica e potente delle Dolomiti in cui è inserita. Per rigenerare corpo e spirito, i trattamenti giornalieri nella Wellness-Farm sono perciò affiancati da passeggiate guidate ed esercizio fisico nella natura incontaminata delle Dolomiti, eccezionale “ricarica” naturale e antidoto contro affaticamento e stress. Il progetto della Wellness-Farm, unica nel suo genere nelle Dolomiti, si basa sui 5 elementi, o meglio i 5 aspetti ciclici dell’energia: Fuoco, Acqua, Legno, Metallo e Terra. Ad ogni aspetto dell’energia corrispondono particolari cicli di trattamento, di differente durata: il fuoco è abbinato al rilassamento, l’acqua al rafforzamento, il legno alla stimolazione, il metallo al riequilibrio, la terra, infine, al ciclo completo. Accompagnano e raccordano i trattamenti, cicli di letture, conversazioni, ascolto di musica e degustazioni di tisane. La Wellness-Farm, su 2 piani, non ha spigoli, interruzioni, gradini. 1000 m² di bianche linee curve. Nude le pareti, essenziali le linee, minimale l’arredo. L’acqua è onnipresente e ricorrente in forme diverse. Il fuoco è nella sauna e in tutti gli ambienti caldi, dal Tepidarium al bagno turco, ed è anche nel calore dei massaggi seguiti con grande professionalità. Il legno arreda i locali, profuma l’aria, rigenera il corpo nei vari bagni alpini. Di metallo i grandi lampadari color oro, mentre l’elemento terra è presente nell’acciottolato, nel pavimento di pietra naturale, nelle pareti di argilla. Nella zona applicazioni i più moderni trattamenti cosmetici si sposano con i rimedi utilizzati da tempo immemorabile in Alta Val Badia, come i cosiddetti “bagni alpini” (bagni di fieno, di segatura di cirmolo o bagno alle mele) e con antiche tecniche orientali. Il team di esperti della Wellness-Farm propone anche trattamenti talas-

so a base di fanghi, alghe, sali del Mar Morto, applicazioni con la vasca Multi-Bath Vitalis del dr. Joseph, massaggi tailandesi, shiatsu, chimaster, massaggi hot stone e massaggi con le campane tibetane. Completano il reparto un confortevole idromassaggio per i bagni al latte, ai petali di rosa, ai fiori d’arancio o agli oli essenziali, le zone riservate ai trattamenti Kneipp, ai massaggi sportivi, sale relax, palestra attrezzata, sala per aerobica e letti ad acqua. Le proposte della Wellness Farm sono completate dal libero accesso alla piscina coperta con giochi d’acqua e idromassaggi. Da sempre attento agli aspetti naturali del benessere, il Posta Zirm propone nella sua Wellness Farm i trattamenti di “benessere scientifico” della MEI, basati sulla sinergia fra sana alimentazione, prodotti erboristici e movimento per disintossicarsi, riacquistare energia e vitalità psico-fisica, favorire il rimodellamento corporeo. In particolare il metodo di disintossicazione PMP, che parte da un particolare massaggio riflesso al piede (aggredito dai metalli pesanti dei coloranti di calze e calzature, stressato da vizi posturali e offeso da scarpe incongrue) e dona sollievo, per catena cinetica, anche alla schiena e al collo e ricarica. Il benessere profondo, creato con PMP, viene esteso al resto del corpo con i rituali Mei SPA: i “Cancelli del Benessere” sono dedicati esclusivamente a mani e piedi, portali privilegiati dello star bene; il “FiordiPelle” per rimuovere il ristagno dei liquidi e contrastare la cellulite; l’”Albero della Vita” per eliminare le tensioni e riequilibrare l’energia psico-fisica; il “Mediterraneo” per un relax profondo nell’avvolgente fragranza degli oli essenziali di agrumi. In estate, il Posta Zirm Hotel propone non solo ai suoi ospiti, ma anche a tutti coloro che trascorrono le vacanze in Alta Val Badia, il Percorso Benessere Mei, da iniziare in hotel e proseguire poi a casa. Frutto di anni di studio ed esperienze, insegna a consumare gli elementi nutritivi giusti al momento giusto. La sua efficacia è rafforzata dall’impiego di prodotti naturali, provenienti

RITROVARE IL BENESSERE, FRA MASSAGGI CON CAMPANE TIBETANE, BAGNI ALPINI ED ESCURSIONI GUIDATE NELLO SCENARIO INCOMPARABILE DELLE DOLOMITI

esclusivamente dalla lavorazione di piante selvatiche, a crescita spontanea colte nel momento balsamico, controllate nei principi attivi e lavorate con procedimenti non stressanti e senza inquinanti. In ogni periodo dell’anno vengono proposti Pacchetti, Settimane, Week-End e anche pacchetti di soggiorni infrasettimanali dedicati al Benessere, che comprendono, oltre alla mezza pensione (che da modo di gustare l’eccellente cucina gourmand dell’hotel) e ai trattamenti Wellness, programmi sportivi, escursionistici, attività fisica e passeggiate sotto la guida attenta degli specialisti della Wellness Farm. HOTEL POSTA ZIRM Col Alt, 95 – 39033 Corvara in Badia T +39 0471 836 175 F +39 0471 836 580 info@postazirm.com www.postaziem.com


LUXURY PLACES Quando il turismo sceglie l’eccellenza

COCCA HOTEL ROYAL THAI Un angolo di Thailandia sul Lago d’Iseo

Il Cocca Hotel Royal Thai di Sarnico (Bg) è la preziosa dimora sul lago d’Iseo dove trascorrere i vostri momenti di riposo, dove cercare l’ispirazione e ritrovare la carica, dove rinfrancare lo spirito, dove riscoprire il proprio lato romantico e dove festeggiare le ricorrenze più importanti per farle diventare istantanee indimenticabili della vostra vita.Un’oasi di benessere in cui vivere intensi momenti di piacere tutto l’anno, di giorno o di sera, alternando alle esperienze sensoriali dell’acqua termale, del vapore e del calore, le coccole dei trattamenti personalizzati. Immersi nell’acqua termale e nella splendida visuale del Lago d’Iseo, gli ospiti ritrovano bellezza, equilibrio e armonia. In genere si è attratti dai più grandi e conclamati laghi lombardi, ma il Sebino (nome originario del lago d’Iseo), riserva una sorprendente e insospettabile varietà di attrattive che ne fanno una meta d’eccellenza da rivalutare e privilegiare. Sarnico, delizioso borgo medioevale, è situato sulla sponda occidentale (bergamasca) del lago. La sua posizione offre innumerevoli possibilità per chi, oltre al relax, desidera andare alla scoperta del territorio. Gli amanti di storia, arte e cultura possono qui trovare innegabili spunti di interesse, mentre per i più dinamici, il clima mite, i bei paesaggi e la presenza dell’acqua favoriscono le attività all’aria aperta e gli sport più impegnativi. Mete di interesse naturalistico sono poi Montisola, la perla del lago, che ebbe grande riscontro mediatico nel 2016 allorché l’artista internazionale Christo la collegò alla terra ferma con un sistema di passerelle galleggianti giallo-arancione che la resero nota in tutto il mondo, e le Torbiere del Sebino, riserva protetta oggi aperta al pubblico, ricca di fauna lacustre facilmente osservabile. L’Hotel Cocca Royal Thai si inserisce in questo tessuto ambientale in modo armonioso, per nulla invasivo e appariscente, secondo una magistrale architettura eco-sostenibile. Salvaguardia ambientale, sostenibilità, tecnologia e minino impatto ambientale sono le parole chiave che oggi fanno di questo Hotel una delle strutture in Italia tra le più innovative e tecnolo-

gicamente avanzate nel settore dell’accoglienza turistica. Le idee innovative dei proprietari, i fratelli Marini, hanno guidato ogni scelta, dalla più semplice fino alle più complesse e determinanti per donare un’anima green al proprio albergo, la cui struttura garantisce le più accentuate qualità fonoassorbenti e termoisolanti per il massimo comfort degli ospiti. Cocca Hotel ha ricevuto nel 2011 il prestigioso riconoscimento di Legambiente come struttura ecosostenibile, che opera nella tutela dell’ambiente, del territorio, del paesaggio e della salvaguardia della cultura, delle tradizioni locali e del buon cibo. L’albergo ospita 58 camere, 8 suite e 2 appartamenti sulla riva del lago d’Iseo; tutte soluzioni di pregio (fantastiche le suite) che parlano di cura

UN LUMINOSO NIDO RICCO DI AGI SULLA SPONDA DEL LAGO D’ISEO, CHE ADOTTA FILOSOFIE E SOLUZIONI ORIENTALI PER UNA STRAORDINARIA QUALITÀ DEL RIPOSO

per i dettagli e amore per il comfort, e con il medesimo incantevole panorama diretto sul lago. La stessa vista si contempla dalla Hall, dal Bar, dal Ristorante, dalla Piscina coperta, dal Centro Benessere, dal Solarium, dalla Piscina esterna sospesa, dalle sale Convegni e dalle Terrazze fiorite. La Royal Thai Spa, realizzata in fedele stile thailandese, è il fiore all’occhiello dell’hotel. Oltre alla piscina interna dotata di chaises longues idromassaggio, corridoio airpool e fontane cervicali, la SPA comprende un percorso benessere con sauna, bio-sauna, bagno turco, docce emozionali, cromoterapiche e di reazione, percorso Kneipp, tunnel bi-termico, zona scrub e savonage, spa stream (su richiesta) e area relax. Un ambiente reso suggestivo dagli arredi e dall’atmosfera orientale, ma ancor più e soprattutto dalla straordinaria professionalità delle operatrici thailandesi, note maestre mondiali di terapie finalizzate al benessere. L’Hotel è dotato di due ristoranti di elevato standard, il “Bèla Eta” e il “Baijarong Thai Restaurant”, che consentono all’ospite di scegliere tra due filosofie culinarie: quella tradizionale mediterranea, orientata ai piatti e alla tradizione locale, e quella tipicamente orientale, che riproduce fedelmente piatti ricercati della vera cucina thailandese. Nel contesto generale, la capiente e panoramica sala congressi “Dinamika”, con ampie vetrate vista lago e sbocchi sui giardini pensili esterni, rappresenta infine una location di notevole impatto per meeting, ed eventi di qualsiasi tipo, grazie alle complete dotazioni tecnologiche di cui dispone. (G.G.M.)

COCCA HOTEL ROYAL THAI SPA Via Predore 75 - 24067 Sarnico (BG) Italia Tel +39 035 4261361 whatsapp +39 3669241063 info@coccahotel.com www.coccahotel.com


SCELTI DA NOI

A CURA DI MARCO MORELLI

LUSSO IN FATTORIA

VACANZA NELLA NATURA

GALLO ROSSO A 5 FIORI

STACCA LA SPINA CON I VITALPINA La primavera dei Vitalpina Hotels Alto Adige/ Südtirol, le strutture specializzate nella vacanza attiva, mette al centro la natura altoatesina e le esperienze outdoor che coniugano sport e profondo benessere. Quest’anno con una novità. Si chiama “Stacca la spina” ed è il nuovo programma Vitalpina creato ad hoc per chi in vacanza vuole prendersi una pausa dalla monotonia della routine e ricaricare le batterie, regalandosi un po’ di tempo per sé in assoluto relax. “Stacca la spina”, appunto, dai pensieri di tutti i giorni e concentrati su quello che stai vivendo per ritrovare il tuo equilibrio interiore! Il programma, proposto da 22 strutture dei Vitalpina, si compone di 2 moduli. Il primo è “Passeggiare nel bosco”: un percorso che abbina la passeggiata tra gli alberi a cinque esercizi sensoriali, utili per rivolgere la mente verso la natura, staccando dal quotidiano e ritrovando così il proprio equilibrio interiore. Il secondo modulo è “Vitalpina Respira” e prevede facili escursioni nel verde o lungo i ruscelli, durante le quali si praticano diversi esercizi di respirazione e rilassamento. Riflettere sulle proprie radici al ritmo di una respirazione consapevole dona al corpo e allo spirito nuova energia e favorisce una profonda autocoscienza. www.vitalpina.info

MARATEA VILLA CHETA Un giardino mediterraneo, che profuma di mirto, bouganville, limoni e gelsomini. Una terrazza a strapiombo sul mare cobalto di Maratea. Chi ha sempre immaginato di sposarsi con il suono delle onde, trova a Villa Cheta di Maratea, in Basilicata, il luogo speciale in cui vivere l’esperienza memorabile. Una gradinata scende dalla raffinata villa Liberty, con fregi floreali che richiamano l’Art Nouveau, alla bellissima spiaggia di Porticello. Villa Cheta organizza tutto il matrimonio. Il ricevimento, per circa 100 persone, si può svolgere all’aperto, con lo sguardo sul mare e a bordo piscina, oppure nelle due eleganti sale della villa. www.villacheta.it

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IL SUGGERIMENTO

Per Gallo Rosso il “lusso in fattoria” dei masi a 5 fiori corrisponde sia alla bellezza delle strutture sia al privilegio di vivere, in questi splendidi agriturismi, momenti di autentico relax, a contatto con una natura incontaminata e con uno stile di vita, quello contadino, che riporta ad apprezzare il valore assoluto della semplicità e della genuinità. Sono 22 su oltre 1600 i masi Gallo Rosso che vantano i 5 fiori in tutto l’Alto Adige e, trattandosi di strutture piccole e molto richieste, è consigliabile prenotare con largo anticipo il proprio soggiorno indimenticabile. Per scegliere il maso esclusivo che si preferisce, è possibile utilizzare come filtro il numero di fiori all’interno del sito www.gallorosso. it oppure consultare il catalogo “Agriturismo, le vacanza diverse 2018” richiedendone una copia che verrà recapitata gratuitamente al proprio domicilio telefonando al numero 0471/999308, oppure scrivendo a info@gallorosso.it. Un altro modo per provare una vacanza di una settimana in uno dei masi Gallo Rosso è vincere il gioco proposto sul sito, rispondendo a quattro semplicissime domande. Vale la pena tentare!

DI ANNA MARIA CATANO

MAURIZIO LEVI E I DESERTI. AMORE CHE DURA DA 30 ANNI

“Viaggiare è vivere due volte” scriveva un antico poeta persiano. Beh, viaggiare con Maurizio Levi, esploratore, appassionato di deserti e pioniere del turismo, è addirittura qualcosa di più. Quell’indefinibile “nonsoché” che aggiunge sapore ad un piatto già gustoso e rende irripetibili tour già di per sé singolari. Si tratti di attraversare a piedi il Triangolo degli Afar, di passeggiare tra le piramidi dell’antica Nubia o di arrampicarsi sull’Erta Ale, uno dei vulcani più attivi al mondo, si torna alla vita quotidiana con gli occhi pieni di immagini ed il cuore colmo di emozioni. E tanta voglia di ripartire subito per altre destinazioni. Sono le Esperienze Uniche: un catalogo pensato per viaggiatori in cerca di un coinvolgimento emotivo intenso. Partenze con una sola data, spesso legata ad eventi. Con accompagnatori esperti in discipline diverse: dal vulcanologo, al geologo, al sinologo.

Levi, che ha fatto del viaggio lo scopo della sua vita, può personalmente vantare oltre 100 spedizioni nel Sahara. Dopo aver vinto un Camel Trophy dal 1985 organizza gruppi (tour operator dal 1999). Propone sempre aree inconsuete del mondo che spesso, per primo, ha aperto al turismo. Ma i deserti rimangono la sua grande passione: “Proprio in questi ultimi mesi abbiamo registrato un incremento delle richieste. Sia per l’Algeria con le meravigliose dune di Acacus e Erg Tihodaine che per Gibuti e la misteriosa Dancalia; ma anche verso l’Iran e l’inaspettato Dash-e Lut, il Sudan, la Puna argentina o i deserti himalayani”. Le Esperienze possibili sono tante, i gruppi piccoli e ben selezionati, la sicurezza sempre garantita. E’ la cultura dell’incontro, il turismo sostenibile che fa del bene al Paese ospitante. “Ma l’incanto del viaggio comincia prima della partenza”, sottolinea Maurizio, “quando si apre l’atlante, si sogna sulle carte, si ripetono i nomi di luoghi sconosciuti”. Il mio suggerimento? Gibuti e le carovane del sale. Panorami apocalittici, vulcani in attività, deserto di roccia. Uno dei siti geologici più incredibili del globo dove le placche tettoniche si stanno allontanando. I Viaggi di Maurizio Levi, via Londonio, 4, Milano. Tel. 02 34934528 www.viaggilevi.com

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SPA &

BENESSERE

TENUTA DI ARTIMINO BUSINESS E LEISURE IN TOSCANA a cura di Alessandra Capato.

FLOWER FESTIVAL

PRIMAVERA MERANESE La Primavera Meranese 2018 si apre con una bella novità: il Merano Flower Festival, in programma dal 27 al 29 aprile, che sarà uno dei momenti clou della manifestazione. Il nuovo Festival propone installazioni fiorite e imponenti figure vegetali, un mercato dei fiori e prodotti per il giardinaggio, un ricco programma per bambini e diversi laboratori tenuti da esperti in materia. I portici della città saranno caratterizzati dall’installazione “Nell’aria la primavera”, che utilizza 20.000 elementi riciclabili ispirati al tema floreale. Le località che partecipano al progetto saranno collegate con e-bike tour, con la possibilità di poter acquistare prodotti locali lungo il tragitto. Il Merano Flower Festival mira a diventare un punto di incontro per la gente del luogo e un appuntamento fisso annuale per gli ospiti, arricchendo il centro di Merano con un’offerta autentica, di qualità, originale e ricca di tradizione. Un altro appuntamento di forte richiamo è il Mercato Meranese (MM), che ha debuttato il 24 marzo e si protrarrà fino al mese di ottobre, portando avanti la vivace tradizione commerciale di Merano. Il Mercato, avrà luogo nel salotto buono della città, lungo la parte superiore di corso Libertà, vicino a piazza della Rena, il sabato mattina. Info: www.merano.eu

GRUPPO WINKLER DA GUINNESS Il primato va alla Val Pusteria: con 15 piscine, 12 zone relax, 21 saune e un’area wellness complessiva di oltre 13mila metri quadri il gruppo Winkler propone ai propri ospiti un’offerta benessere insuperabile. Tre hotel ma un’unica filosofia che conduce il fil rouge del benessere dell’hotel Winkler, hotel Lanerhof e hotel Sonnenhof. Ogni ospite, a prescindere da dove abbia prenotato la stanza, può usufruire dei servizi di tutti e tre gli hotel in modo da avere ogni giorno a disposizione decine di proposte benessere. Per la primavera, si può scegliere tra passeggiate guidate, Qi Gong, Yoga, Ayurveda, escursioni per vedere l’alba, visita al centro climatico “Io Respiro”, le numerose gettate di vapore, seminari sulle erbe aromatiche e sulla dieta basica, dove gli ospiti imparano come depurarsi. Info: www.winklerhotels.com

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Sulle dolci colline tra Prato e Firenze, nei boschi del Montalbano, un tempo si estendeva il Barco reale mediceo, l’immensa riserva venatoria dei Medici. Nel periodo della caccia i granduchi insieme ai loro ospiti risiedevano a Villa La Ferdinanda, fatta costruire a Carmignano, in località Artimino, da Ferdinando I de’ Medici alla fine del Cinquecento e detta la villa dei cento camini, per i tanti comignoli che spuntano dal suo tetto di tegole rosse (visitabile su prenotazione, gratis, per gli ospiti dell’adiacente Hotel Piaggeria Medicea e degli appartamenti nel borgo di Artimino). Ci sarebbe molto da dire di questa villa, sia dal punto di vista storico che di quello architettonico, ma attirano di più i dettagli: è l’unica residenza medicea senza giardino, ha una serrata disposizione delle finestre e tantissimi camini. Si entra salendo da uno scenografico scalone esterno dove si intrecciano tre rampe. All’interno ci sono affreschi di Domenico Passignano, per lo più allegorie e decorazioni. La Tenuta di Artimino, appartenente alla famiglia Olmo ormai dagli anni ottanta ed è un luogo di grande bellezza nel cuore della Toscana grazie anche alla capacità e lungimiranza di Aurora che la gestisce. Oggi la villa, tutelata dall’Unesco, è diventata il cuore della Tenuta di Artimino, che produce vino e olio. L’hotel ricavato dalla paggeria è decisamente un luogo incantevole per trascorrere un fine settimana in assoluta tranquillità: assolutamente da provare la nuova Spa. Per mangiare ci si può fermare al Ristorante Bia-

gio Pignatta (Artimino Viale Papa Giovanni XXIII tel. 055.8751406) che propone cucina del territorio rivisitata a base di ingredienti locali e frutta e verdura del suo orto. Il menù segue le stagioni. Da assaggiare la sua specialità ovvero l’anatra all’arancia. Decisamente da non perdere a Carmignano, la Visitazione dipinta dal Pontormo, uno dei capolavori del Manierismo italiano, conservata nella chiesa di San Michele, ai piedi della Rocca. Info: www.artimino.com Viale Papa Giovanni XXIII 1 - 59015 Artimino, Carmignano (PO) tel. +39 055 8751426.

VI CONSIGLIO DI RITA BERTAZZONI

BENESSERE TOTALE TARGATO BARCELÒ Fra gli oltre 100 hotel di charme di Barceló Hotels & Resorts, il Royal Hideaway Sancti Petri occupa un posto di rilievo. Il lussuoso resort a 5 stelle si trova sulla spiaggia La Barrosa a Cadice, una delle più belle di Spagna, con dune e pinete, e vanta la più grande Spa di tutta l’Andalusia: 3.650m2 dedicati a wellness, bellezza e salute, con vasche idromassaggio, piscine, saune, bagno turco e bagni romani. Un angolo di paradiso immerso in un magnifico giardino tropicale dove rigenerarsi grazie a trattamenti e percorsi esclusivi e personalizzati. Fra i tanti, il programma bellezza secondo il metodo Perticone: la giusta soluzione per contrastare l’invecchiamento della pelle con una serie di trattamenti abbinati a una precisa dieta (a base di salmone ricco di Omega 3) e all’utilizzo mirato di prodotti del famoso brand. Tre giorni formulati per correggere i segni del tempo e mantenere la radiosità e l’elasticità della pelle dove non mancano esercizio fisico e meditazione. Servono invece 5 giorni per l’MSP, il programma di sport e meditazione basato su esercizi fisici e tecniche orientali, come il Qi Gong, la bioenergetica, il massaggio Thai, lo Yoga, che hanno un effetto benefico anche sulla mente, influenzando positivamente l’umore. Per la bellezza delle mani c’è Manissage, il massaggio profondo della

mano che idrata e rilassa, aiutando a prevenire disturbi alle articolazioni. Alla bellezza dei capelli sono dedicati i rituali ayurvedici che favoriscono la micro-circolazione nel cuoio capelluto, fornendo un intenso nutrimento dalla radice fino alle punte. L’U-Spa del Royal Hideaway Sancti Petri, inoltre, ha creato i-M@ssage, la terapia per alleviare tensioni e dolori nei muscoli e nelle articolazioni di collo, braccia e mani attraverso la combinazione di diverse tecniche di digitopressione, rotazione, stretching e frizione. E, a coronamento di tutto, offre esperienze di wellness gastronomico uniche con piatti accuratamente elaborati a basso contenuto calorico e con proprietà nutrizionali complete. www.barcelo.com/it/

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SPECIALE ISOLA D’ELBA

HOTEL CERNIA ISOLA BOTANICA

OASI VERDE DI RELAX TRA MARE E NATURA SELVAGGIA L’isola d’Elba, situata al centro del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e della riserva internazionale del santuario dei cetacei, è stata da secoli crocevia di popoli e culture. Il clima particolarmente mite rende il soggiorno gradevole anche in bassa stagione, quando il mare offre spunti meravigliosi come in piena estate. Capo Sant’Andrea, sulla costa nord-occidentale dell’isola, è la zona più selvaggia e intatta: un balcone naturale affacciato sulle acque cristalline del Tirreno e qui c’è un’oasi verde di relax tra mare e natura selvaggia: l’Hotel Cernia Isola Botanica. Immerso in un’oasi verde di 10mila mq, è un Paradiso per chi ama abbandonarsi al relax e farsi catturare dalla magia di un luogo evocativo. La struttura, che nel nome evoca principi green, è una casa aperta al turismo da tre generazioni con tanti angoli di pace assoluta nel giardino delle Osmunde (così chiamato per l’importante collezione di felci regali che vive qui, ai bordi del ruscello), un luogo magico e autentico che ospita tante specie vegetali diverse e in cui trovano spazio anche una zona massaggi, il tennis e la piscina con idromassaggio. Da una decina d’anni questo giardino è diventato una galleria d’arte naturale: ogni anno infatti ospita artisti internazionali con le proprie opere. Inoltre il giardino botanico è un vero e proprio luogo di scoperta, paradiso per i sensi e luogo d’esplorazione, oltre che opportunità esperienziale anche per i più piccoli. Cristiano – il proprietario di casa - saltuariamente organizza “spedizioni” serali con bambini, accompagnati dai genitori o dai nonni, negli spazi verdi del giardino per osservare raganelle, rospi, piccole lucertole, lucciole, anguille e quanto altro può nascondersi tra le foglie del grande spazio verde. C’è pure una libreria dedicata ai più piccoli dove trovare novelle o libri di disegni da colorare o completare. Ogni ambiente interno è un tutt’uno con ciò che sta fuori: dai colori pastello dei muri agli oggetti recuperati, come i petali dei fiori essiccati o i sassi, i legni e le conchiglie restituiti dal mare.

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Un’attenzione particolare è riservata a ogni dettaglio. L’Elba trasuda da ogni parete, dagli spazi comuni e dalle camere i segni di una natura che domina l’isola. Anche le stanze da letto sono tutte personalizzate: ognuna è arredata in maniera differente proprio per rendere unica la vacanza. PARADISO DEGLI SPORT ACQUATICI Capo Sant’Andrea è un luogo particolarmente vocato alla conoscenza di un mare dai fondali unici, dove praticare snorkeling, diving e kayak con guida o godersi i primi tiepidi raggi del sole primaverile. E’ inoltre possibile fare l’esperienza del “Battesimo dell’acqua” in collaborazione con il Cernia e il centro Diving locale Il Careno (a pochi metri

dalla spiaggia), dove, seguiti da esperti e preparati biologi marini, si possono scoprire nel mare giardini fioriti e tanti angoli inesplorati rispettando i canoni della didattica e della sicurezza, in acque delimitate e sempre in rapporto uno a uno nella baia di Sant’Andrea. I corsi con la prova d’immersione, sono l’ideale anche per i più piccoli: l’agevolissimo ingresso, così come la presenza di una zona sabbiosa a bassa profondità e con ottima visibilità, grazie ad una sabbia non troppo fine, permettono di coniugare fin dall’inizio la bellezza del mare con le fasi di apprendimento. Un’altra interessante opportunità sportiva è la vicina scuola di vela, a pochi chilometri da Sant’Andrea.

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SPECIALE HOTEL CERNIA

MARIA LONIA ANSELMI RACCONTA IN QUESTE RIGHE LA REALIZZAZIONE DI UN SOGNO. LA CREAZIONE DI UN QUALCOSA DI UNICO ED INUSUALE CHE RENDERA’ IL SOGGIORNO ALL’HOTEL CERNIA UN’ESPERIENZA DAVVERO INDIMENTICABILE

IL MIO GIARDINO BOTANICO

Un sogno che diventa realtà. Una rara perla tra i tanti gioielli dell’isola d’Elba

A

ll’inizio fu un sogno, il sogno di un giardino, un sogno che avevo presente pur essendo cresciuta in una casa di un vicolo di paese dove non avevamo né terra né terrazzo. Mi sarei poi accorta negli anni a venire che il sogno e l’immaginazione sono ancor più necessari della tecnica e dell’esperienza nella creazione di un parco botanico e, devo dire, che nella maggior parte dei casi la realtà ha superato l’immaginazione. Se deciderete di impiantare un giardino dovrete sempre, ancor prima di mettere a dimora le piante, riuscire ad immaginare il risultato finale. Erano i primi anni ’70. Intorno a quello che era allora un piccolo albergo c’erano in un primo tempo alberi da frutto e alcuni terreni incolti invasi da molti rovi. C’erano inoltre molte piante di limone che arricchivano gli orti essendo il clima di Sant’Andrea favorevole alla coltivazione degli agrumi. Il terreno presentava vari terrazzamenti che addolcivano la pendenza della terra ed era attraversato da due piccoli ruscelli che mantenevano l’acqua anche in estate. I muretti a secco che una volta contenevano le vigne sono ancora presenti perché si è scelto volutamente di non alterare l’orografia del terreno. Le prime piante esistenti erano quelle autoctone come il corbezzolo, l’erica arborea, i cisti, il leccio, la ginestra, e nelle vicinanze dei ruscelli, l’ontano, il sambuco e una meravigliosa “colonia” di felci regali della varietà Osmunda Regalis. Col passare del tempo si faceva sempre più impellente il desiderio di collezionare nuove piante. Dopo aver individuato alcuni vivaisti specializzati in piante esotiche ed insolite abbiamo cominciato ad arricchire il giardino. A questo punto non mi era più sufficiente comprare nuove piante e metterle a dimora, così ho cominciato ad appassionarmi alla semina. Tra successi ed insuccessi oggi il giardino ospita moltissime piante nate da semi arrivati da vari paesi del mondo. Si è creato un microclima che ha consentito alle piante tropicali di convivere con le piante endemiche. Abbiamo alcuni grandi alberi nati da semi provenienti dal Sudafrica,

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SPECIALE HOTEL CERNIA

dall’Asia, dal Sud America e dall’Australia. Oggi il parco regala fioriture e frutta in tutti i periodi dell’anno. In primavera le autoctone ginestre e i cisti insieme alle rose, alle bulbose e alla tropicalissima Solandra Maxima dai grandi calici gialli e frutti di mandarini giapponesi e nespole, poi nella tarda

primavera e inizio estate le cinquantadue varietà di Hemerocallis abbelliscono bordi e vialetti mentre le ortensie formano cespugli colorati appoggiati ai grossi monoliti granitici presenti nel giardino. In estate sono le bignonie con le bouganvillee e gli hibiscus a regalare colore, e nello stagno i

giacinti d’acqua e le nimfee e frutti come ciliege, prugne, albicocche, pere e fichi. Poi, a fine estate e autunno, è l’hibiscus mutabilis a mostrare il suo fiore che come dice il nome muta di colore dal rosa pallido al fucsia man mano che si fa sera, mentre maturano uva, cachi, fejoia, fichi d’India e giuggiole. I banani, con le loro grandi fogli, sono presenti tutto l’anno così come i limoni. In inverno invece fioriscono le spighe arancioni della Casmanthe Etiopica, la bergenia, l’iberis e fruttificano aranci, mandaranci, mapo, pompelmi, avocado, eugenia, nespolo germanico e kiwi. Tra piante coltivate e spontanee sono presenti nel parco oltre cinquecento varietà. Il Giardino delle Osmunde misura più di un diecimila metri quadrati e oggi sono molte le persone che lo visitano. Tutti i nostri ospiti possono trovare un angolo solo per loro nel grande giardino, magari sotto il maestoso albero del metrosideros o nella foresta tra gli ontani o all’ombra della pineta, ed è un piacere vedere i bambini correre e giocare dall’orto di Caifa, al giardino di Imboden, fino alla “Casa sul sasso” e nascondersi tra i bambù o tra le grandi foglie a orecchio di elefante della colocasia. Nel giardino botanico dell’hotel Cernia non vengono usati veleni o anticrittogamici perciò il parco è rallegrato dalla presenza numerosi animali come lucertole, rane e raganelle, anguille e numerosissime varietà di uccelli oltre che di sgargianti farfalle. Nelle serate tra maggio e giugno siamo ancora allietati dalla presenza delle lucciole. Maria Lonia Anselmi

SE DECIDERETE DI IMPIANTARE UN GIARDINO DOVRETE SEMPRE, ANCOR PRIMA DI METTERE A DIMORA LE PIANTE, RIUSCIRE AD IMMAGINARE IL RISULTATO FINALE

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SPECIALE HOTEL CERNIA

UN’ACCOGLIENTE STRUTTURA SINONIMO DI OSPITALITÀ A 360 GRADI L’Hotel Cernia è situato a Sant’Andrea, rinomata località turistica dell’Isola d’Elba: dista solo tre minuti di cammino dalla piccola spiaggia di sabbia dalla quale dista 200 metri e in meno di 20 minuti di macchina, è possibile raggiungere la colorata e pittoresca località turistica di Marciana Marina. Un luogo ideale per gli amanti del relax, della quiete e della natura incontaminata, grazie alla presenza del lussureggiante giardino che circonda la struttura regalandole il nome di “Isola Botanica” e alle “Coti Piane”, le scogliere di granito lisce che degradano dolcemente in mare e che fanno di questo posto un luogo particolarmente affascinante e unico. L’hotel è una casa colonica degli anni Cinquanta aperta al turismo da tre generazioni ed è suddiviso su tre strutture affacciate sul rigoglioso parco attraversato da due ruscelli. Le camere sono curate e concepite come uno spazio vitale con al centro la persona. Proprio per cercare di essere sempre più vicini ai bisogni di chi sceglie di soggiornare presso questo Hotel la direzione ha, da qualche anno, iniziato un percorso di reinterpretazione di parte delle camere. Guidati da questo intento sono state ideate le camere “Poetiche”: nei prossimi anni si continueremo a sviluppare idee e progetti che siano sempre coerenti con la filosofia di accoglienza seguita dai proporitari dell’Hotel. Troverete camere matrimoniali Capelvenere, Poetiche e camere famiglia Felce Dolce nel corpo centrale dell’hotel; camere Famiglia Osmunda nel cuore del giardino botanico ed, infine, camere Equiseto che sono invece dislocate in entrambe le strutture. Tutte molto differenti l’una dall’altra per posizione, struttura e caratteristiche. Il nostro consiglio è di contattare la direzione dell’Hotel qualora abbiate richieste specifiche o qualsiasi curiosità riguardo la soluzione da voi preferita per la vostra vacanza. Gli spazi comuni sono arredati con uno stile elegante ed informale, dei veri e propri salotti di casa. Il giardino è un ambiente naturale di grande bellezza concepito per il benessere e la salute della

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persona. Poter annusare le miriadi di fiori, toccare le foglie ed assaggiare la frutta dall’albero sono delle opportunità da cogliere. Le piante autoctone convivono in un tutto armonico con le varietà esotiche. Nel parco si trovano la grande piscina a clorazione naturale (dislocata su tre livelli di profondità, con vasca dedicata ai più piccoli e idromassaggio, dotata di lettini e doccia, e aperta tutti i giorni per tutta la stagione), un bar gazebo (dalla metà di giugno fino alla metà di settembre, per chi desidera bere un drink fresco o mangiare un gelato continuando a godere della bellezza del giardino botanico comodamente sdraiato in piscina,), un campo da tennis e una rete di sentieri che collegano le varie aree.

Da non perdersi un massaggio con Federica, che vi “immergerà” nell’olio di mandorle dolci: alla fine, pelle morbidissima. Per chi lo desidera ci si può rilassare fronte mare approfittando della vista di un’acqua cristallina color turchese e delle sedie a sdraio messe a disposizione sotto i pini marittimi, in un’area ad uso esclusivo degli ospiti dell’hotel Cernia. Un hotel pulitissimo ed accogliente in cui tutto funziona a dovere: uno staff attento, cordiale, presente, disponibile, sorridente. Un rapporto qualità/ prezzo nell’insieme decisamente molto buono. Soprattutto un luogo d’incanto dove è impossibile non tornare.

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SPECIALE HOTEL CERNIA

LA CARTA DEL RISTORANTE PROFUMA DI MARE E DI TERRA

Un vero e proprio viaggio gastronomico: potremmo proprio definirlo così il menù proposto dalla cucina dell’Hotel Cernia. Il cibo è linguaggio intimo, d’elezione, perché, attraversandoci, crea un legame profondo, riaccende emozioni e ricordi, supera le differenze linguistiche e culturali, ci unisce nello stare insieme, assaporando. La buona cucina diventa così forma importante di comunicazione in grado di trasmettere “buone vibrazioni” e di raccontare al meglio la propria terra. Convinto di questo, lo chef Giuseppe Brescia vi guiderà in un viaggio sensoriale attraverso le radici della tradizione toscana e le varie influenze del Mediterraneo che trovano proprio qui all’isola d’Elba uno dei luoghi più vocati al loro incontro, interpretando il tutto con la sua sensibilità e creatività. Da qui l’idea di fare ampio uso di erbe spontanee, da utilizzare in abbinamento con altre pietanze, così come quella di rintracciare nella stagionalità il filo conduttore del menù proposto. La “carta” del ristorante profuma di mare e di terra, di pane fatto in casa e di piccole sorprese di

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stagione. Si utilizzano per quanto è possibile materie prime che siano espressione del territorio, a partire in primo luogo dalla frutta e dagli ortaggi che il giardino del Cernia è in grado di donare. Il tutto è condito con olio d’oliva biologico accompagnato da un’importante selezione dei migliori vini italiani, curata con grande dedizione da Cristiano che segue con attenzione particolare anche la carta dei distillati. All’Hotel Cernia l’arte, oltre alla cucina, incontra la natura per un percorso originale. In collaborazione con la Galleria Gulliver di Marciana Marina è nata infatti l’idea di un percorso d’arte negli ambienti dell’hotel, offrendo la possibilità di mescolarsi tra i lavori in ceramica di artisti contemporanei. Si vuole così impreziosire l’accoglienza degli ospiti, arricchendo la vacanza di suggestioni culturali nella convinzione che le opere debbano uscire dai musei e “dialogare” con le persone. Il ristorante dell’Hotel Cernia è aperto non solo agli ospiti dell’hotel, ma a tutti coloro che vogliano fare un’esperienza di gusto realmente memorabile.

Per informazioni: HOTEL CERNIA ISOLA BOTANICA 57030 Capo S.Andrea Marciana (LI) Isola d’Elba Tel. 0565.908 210 Fax 0565.908 253 E- mail: info@hotelcernia.it Sito web: www.hotelcernia.it

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MUSICA CINEMA & ARTE AMBASCIATORE DELL’ARTE ITALIANA NEL MONDO

LEO, CITTADINO DI CREMONA ED AMBASCIATORE DI ECCELLENZA Sabato 24 febbraio, nella Sala dei Quadri di Palazzo Comunale di Cremona, si è tenuta la cerimonia ufficiale per la consegna al baritono Leo Nucci della pergamena che attesta il conferimento della cittadinanza onoraria. La decisione di assegnare il massimo riconoscimento civico al celebre cantante lirico è stata presa dal Consiglio Comunale “per onorare un ambasciatore dell’arte italiana nel mondo, promotore dell’eccellenza della musica e della liuteria e cultore delle bellezze artistiche di Cremona, con la mente e il cuore proiettati a far crescere nei giovani la consapevolezza del valore del patrimonio della Città di Cremona”. Terminata la cerimonia, alle 21, la formalità ha ceduto il passo alla festa in musica: al Teatro Ponchielli, di fronte ad

LA DECISIONE DI ASSEGNARE IL MASSIMO RICONOSCIMENTO CIVICO AL CELEBRE CANTANTE LIRICO È STATA PRESA DAL CONSIGLIO COMUNALE

VISTI PER VOI AL CINEMA

un pubblico delle grandi occasioni si è tenuto un concerto in cui il baritono ha dato ennesimo sfoggio della sua smagliante vitalità, repertorio, accompagnato da Paolo Marcarini, dall’Ensemble Salotto 800 e dal Coro Ponchielli Vertova. Per volontà dello stesso Leo Nucci, il ricavato dell’evento è stato devoluto in beneficenza.

DI ELENA KRAUBE

QUANTO BASTA

I SEGRETI DI WIND RIVER

Arturo (Vinicio Marchioni) è uno chef talentuoso, finito dentro per rissa, deve scontare la pena ai servizi sociali tenendo un corso di cucina in un centro per ragazzi autistici dove lavora Anna (Valeria Solarino). Guido (Luigi Fedele) ha la sindrome di Asperger e una grande passione per la cucina. L’improbabile amicizia tra i due aiuterà Arturo a cambiare vita.

L’intrigo poliziesco è semplice, il suo fluire lineare, lo scioglimento dell’enigma la sola concessione alla singolarità. Quando decide di dare una mano a un giovane agente federale, un cacciatore si trova costretto a fare i conti con il proprio passato. Sulle tracce di un leone di montagna che attacca il bestiame locale, trova il corpo abusato ed esanime di una giovane donna amerinda. Il crimine prolunga il dolore di Cory.

IL MISTERO DI DONALD C.

THE SILENT MAN

Nel 1968 Donald Crowhurts decide di partecipare alla Golden Globe Race per risanare la sua azienda in crollo. Ma è solo un dilettante. Prende questa decisione dopo aver visto la somma in denaro in palio, una quantità di soldi che salverebbe la sua attività sull’orlo della bancarotta e permetterebbe di dare sostegno alla sua famiglia.

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Come un agente FBI divenne la fonte anonima per la coppia di giornalisti che fece esplodere il caso Watergate. La serie di eventi che coinvolse l’agente dell’FBI Mark Felt in un caso straordinario: fu lui la fonte anonima (“Gola profonda”) per i giornalisti Bob Woodward e Carl Bernstein che portarono alla luce lo scandalo Watergate.

DI ELIDE BERGAMASCHI

È DI NUOVO SIMON BOCCANEGRA NEL SEGNO DI NUCCI- CHUNG Simon Boccanegra è forse l’opera verdiana che più allarga lo sguardo su temi universali e senza tempo, quali la guerra, la pace, i conflitti sociali, puntando al contempo la propria attenzione sul privato, sul dramma psicologico di un uomo, ormai senescente, che ha perduto tutta la propria energia vitale a ripercorrere un passato mai superato, anzi ancora sospeso. La direzione di Myung-Whun Chung riesce a evincere dalla partitura verdiana tutta la malinconia sottesa alla vicenda umana del doge, mettendo in luce al contempo quell’atmosfera fatta di mare, di notti, di albe, che è protagonista anch’essa dell’opera. Nel ruolo eponimo Leo Nucci finisce per immedesimarsi così tanto nel personaggio da identificarvisi. In lui la parola si fa canto e il canto parola. Dmitry Beloselskiy veste i panni di uno Jacopo Fiesco severo ed orgoglioso nella propria austera dignità. A brillare per nitore vocale e cura del fraseggio è l’Amelia di Krassimira Stoyanova che si mostra capace di ben cesellare il proprio personaggio sotto tutti gli aspetti. Straordinario il Coro del Teatro alla Scala preparato da Bruno Casoni.

OTELLO, ISOLA GALLEGGIANTE SULL’ABISSO DEL MALE Un mondo sospeso su un’isola, Cipro, in cui non si trova pace, galleggiante su di una rete di emozioni e sentimenti che possono elevarci o trascinarci nel più profondo degli abissi. È una visione universale, questo “Otello” verdiano realizzato da Francesco Micheli per il Filarmonico di Verona Nei panni del protagonista, Kristian Benedikt affrontava la partitura senza timore ma con alterna efficacia espressiva. Dal timbro molto interessante la Desdemona di Karina Flores colpiva invece per la morbidezza di una vocalità raffinata, ma la contemporanea drammaticità del personaggio restava, anche per lei, ben lontana dal suo temperamento. Assolutamente centrato, il raffinato Jago tratteggiato dal baritono Vladimir Stoyanov. Ottima sotto ogni profilo la direzione marcatamente teatrale di Antonino Fogliani che raggiungeva una solida compattezza drammatica.

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A MANTOVA IL TOCCO ANTICO DI BUSINELLI

UNA MANTOVA POETICA E NOSTALGICA, CON LE SUE PIAZZE, I VICOLI E I PORTICI, QUELLA RAFFIGURATA NEI SUOI DIPINTI!

Uno studio-atelier sullo stile dei pittori ottocenteschi quello dell’artista mantovano Giancarlo Businelli sito nella città virgiliana. Nato a Borgoforte e diplomato all’Accademia di Belle Arti “Cignaroli” di Verona, Businelli dopo esperienze nel campo della grafica, si è sempre dedicato alla pittura sperimentando i vari generi. Con l’esperienza è giunto a realizzare opere con una pennellata personale che caratterizza il suo stile, rendendolo immediatamente riconoscibile. I paesaggi tipici delle campagne mantovane e le vedute della città di Mantova con le sue piazze, i suoi vicoli e i portici sono tra i soggetti più apprez-

zati e collezionati dagli estimatori. Ma anche le sue nature morte, e i ritratti che colgono tutte le sfumature di espressione dei volti dei soggetti immortalati sulle sue tele. Sguardi immersi in pensieri profondi che a volte si sciolgono in sorrisi o sembrano cercare un dialogo che invita l’osservatore a sentirsi parte dell’opera. Dal carboncino all’olio, passando per l’acquerello la sua pittura è sempre efficace e suggestiva. Quale percorso artistico ha seguito e come si è ritrovato pittore? «Dopo il diploma all’Accademia di Verona ho iniziato il mio lavoro come disegnatore bozzettista presso uno studio pubblicitario di Mantova. Contemporaneamente nelle ore libere dipingevo copie di autori classici del passato per mobilieri e arredatori del Veneto. Solo negli anni ‘80 ho iniziato a creare ed esporre opere con soggetti di libera scelta». Quanto tempo dedica alla pittura durante una giornata tipo? «Inizio la giornata, quando posso, con una camminata di circa un’ora nel vicino bosco. Dipingo di solito nel pomeriggio fino a tarda notte». Come si è appassionato all’arte? «Ammirando le opere più belle, esteticamente a mio parere e su mio gusto, realizzate dagli artisti nel corso della storia dell’arte». Quali artisti del passato e del presente ammira maggiormente? «I grandi maestri macchiaioli e impressionisti del passato e, soprattutto, gli impressionisti contemporanei». Cosa vuole rappresentare con le sue opere? «Il mondo in cui sto vivendo con tutto ciò che mi sta attorno, interpretandolo con uno stile personale e riconoscibile anche in futuro».

A quale pubblico si rivolge? «A tutti! Specialmente a chi apprezza le mie opere e le mie idee». Quali persone l’hanGiancarlo no sostenuta e quali Businelli altre l’hanno ostacolata? «A sostenermi da subito sono stati i miei insegnanti scolastici, mentre mio padre non vedeva per me un gran futuro nella scelta di fare il pittore». Giancarlo Businelli ha partecipato a molte esposizioni e i suoi lavori sono stati esibiti in numerose gallerie. Tra le principali: La fiera internazionale d’arte di Verona e di Cagliari e l’esposizione alla Fortezza da Basso a Firenze alla fine degli anni ‘80. Tra le principali esposizioni negli anni ‘90: Palazzo Martini a Cremona, Galleria Sant’Isaia a Bologna, Palazzo dei Capitani a Malcesine (Verona). Da non scordare le mostre tenute nella città virgiliana: nel Salone Mantegnesco, al Circolo Ufficiali, alla Galleria “Lo scalone”, alla Galleria “Il labirinto”, alla Galleria Principe Amedeo, alla Galleria “Arianna Sartori” e di recente alla M.A.D. Mantova Arte Design in Corso Cavour. Recensito su giornali, riviste e cataloghi d’arte, sue opere figurano in diverse collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero. Per info: www.giancarlobusinelli.wordpress.com

DI BARBARA GHISI

VITTORIO CARRADORE

LE MOSTRE

Verona, Palazzo della Gran Guardia. Treviso, Cà dei Carraresi. Poi Lodi, Modena, Milano, Bologna ora… Trieste. Vittorio Carradore, uno dei più apprezzati paesaggisti contemporanei è chiamato a esporre a Trieste, presso Sala Comunale d’Arte, in Piazza Unità d’Italia. La mostra aperta dal 24 aprile al 20 maggio, presenta una piccola ma significativa selezione dell’opera dell’artista veneto, con particolare attenzione al paesaggio. È proprio il titolo “La meravigliosa lentezza del paesaggio”, l’espressione con la quale i curatori Andrea Ciresola e Federico Martinelli desiderano raccontare il percorso poetico dell’autore.

LIBRI

Treviso Museo Luigi Bailo Fino al 3 Giugno OMAGGIO A GINO ROSSI

Treviso Museo Santa Caterina fino al 3 Giugno RODIN. Un grande scultore al tempo di Monet

Treviso Museo Luigi Bailo Fino al 3 Giugno ARTURO MARTINI. Capolavori del Museo Luigi Bailo

Ferrara Palazzo dei Diamanti Fino al 10 Giugno STATI D’ANIMO. Arte e psiche tra Previati e Boccioni

DI VERONICA GHIDESI

UNA MAGIA A PARIGI

#CISONOANCHIO

Un gruppo di amici, molto affiatati, partecipano a una cena elegante quanto esclusiva. E un evento che si svolge una volta all’anno, all’ombra dei luoghi simbolo della città, e dove tutto è rigorosamente in bianco. Dal vestito degli ospiti alle tovaglie, dai fiori alla porcellana. Al termine della serata, quando il sole è ormai tramontato, centinaia di lanterne volanti vengono lanciate verso il cielo. Ognuna custodisce all’interno un desiderio. Con lo sguardo rivolto verso l’alto, i sei amici ancora non sanno che ad aspettarli c’è un anno intenso, di successi e cadute, fino alla prossima cena in bianco.

Ogni adolescente può attivare online e offline la modalità positiva #cisonoanchio e fare rete tra ragazzi e con gli adulti per contrastare l’emarginazione, il bullismo e il cyberbullismo. È il messaggio “social” di nome e di fatto del nuovo romanzo di Monica Sommacampagna #cisonoanchio edito da Gabrielli Editori: il diario di Asia, una ragazzina di 13 anni che non va bene a scuola e vive dai nonni, in un mondo tutto suo. Un giorno, quando perde la connessione stabilita attraverso la chat via Telegram con il suo unico amico Cheng si mette in testa che sia scomparso. Sarà vero?

LA RAGAZZA DELLE PERLE

IN VIAGGIO VERSO IL BEN-ESSERE

Ogni nuovo episodio della saga delle Sette Sorelle è più ricco e intrigante del precedente, tanto che Lucinda Riley è riuscita a conquistare nel tempo una schiedra di fedelissime lettrici. Da Londra alle acque cristalline della Thailandia, per arrivare nel cuore selvaggio dell’Australia, tra segreti di famiglia, arte aborigena, perle maledette e amori proibiti. La ragazza delle perle è il quarto libro della serie, ed è il seguito del vendutissimo La ragazza nell’ombra. Un fenomeno irresistibile, destinato a diventare una serie tv hollywoodiana da 70 puntate.

“Trovare il proprio benessere e il proprio equilibrio è vivere nel modo più naturale e sereno possibile; è accettare le situazioni che la vita ci presenta; è trovare un senso a ciò che accade; è allontanare ciò che non riusciamo ad accettare e ciò che prosciuga la nostra energia; è alimentarsi correttamente; è tenere uno stile di vita sano e abitudini rispettose di quella che è la nostra natura e la natura che ci circonda”. Questo libro racconta del viaggio e della gratitudine alla vita dell’autrice Maeva Guerra. Naturopata, ha vinto la sua battaglia col cancro. Nel libro un concentrato di saggezza.

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MUSICA/DANZA/TEATRO

SPETTACOLI

DI FEDERICO MARTINELLI

SAM SMITH MAGICO SOUL VERONA / ARENA

BRACCHETTI, MIMO E NON “SOLO”

12 maggio in salsa soul e gospel per l’atteso arrivo, in Italia, di Sam Smith. L’artista britannico, classe 1992, infatti, dopo aver segnato successi sempre più crescenti, consolida la sua fama con due concerti: venerdì 11 maggio all’Assago Forum e il 12 maggio nello splendido contesto dell’Arena di Verona. Il tour che segue il successo di “In the lonely hour”, con ben 12 milioni di copie vendute e “Too Good at Goodbyes”, tratto dal nuovo album “The Thrill Of It All”, uscito il 3 novembre dello scorso anno è già in vetta alle classitiche. Una straordinaria energia, unita all’intimismo di un suono che avvolgerà l’intero anfiteatro, saranno la prerogativa di un concerto che non mancherà di emozionare il pubblico.

MANTOVA / TEATRO SOCIALE

7 aprile nel segno del trasformismo e della magia scenica grazie alla presenza eccezionale di Arturo Brachetti con il suo nuovo one man show “Solo, the Master of quick change”. Un ritorno alle origini per l’artista che aprirà idealmente le porte della sua casa fatta di ricordi e di fantasie; una casa senza luogo e senza tempo, in cui il sopra diventa il sotto e le scale si scendono per salire. Nel nuovo spettacolo il trasformismo, che lo ha reso celebre in tutto il mondo, farà da padrone con oltre 60 nuovi personaggi portati in scena per la prima volta. Ma in “Solo” Brachetti propone anche un viaggio nella sua storia artistica, attraverso le discipline in cui eccelle: ombre cinesi, mimo, chapeaugraphie e sorprendenti novità come la “sand painting” e il magnetico raggio laser. Il mix tra scenografia tradizionale e videomapping enfatizzerà i particolari e coinvolgerà gli spettatori nello show.

BRACHETTI TORNA SUI PALCOSCENICI COME UNICO PROTAGONISTA DOPO IL TRIONFO DEI SUOI PRECEDENTI ONE MAN SHOW. CON RITMO E HUMOR IL PUBBLICO VIVRÀ IL FASCINO DEL TALENTO DI UNO DEI PIÙ STRAORDINARI ARTISTI AL MONDO

EDIPO RE. SOFOCLE E L’UNIVERSALITÀ DEL TEATRO

IN ITALIA È TEMPO DI BOB DYLAN MANTOVA / PALABAM

8 aprile, data storica per Mantova! Per la prima volta, protagonista della scena musicale cittadina, sarà Bob Dylan. Il cantautore, uno degli indiscutibili artisti del panorama internazionale, così significativo da aver influenzato e segnato in maniera indelebile la storia della musica d’autore, si esibirà in una nutrita selezione delle sue canzoni al Palabam grazie a un tour che toccherà anche Roma (3, 4, 5 aprile - Auditorium Parco della Musica), Firenze (7 aprile - Mandela Forum) e Milano (9 aprile - Teatro degli Arcimboldi). Il concerto sarà occasione per ascoltare i brani tratti dall’album “Shadows In The Night”, disco nel quale Dylan reinterpreta i classici della canzone americana e che gli è valso il plauso della critica mondiale.

LEGNAGO / TEATRO SALIERI

LA CLASSICA

4 aprile nel segno del teatro con un cast d’eccezione, protagonisti assoluti Glauco Mauri e Roberto Sturno impegnati in “Edipo Re” e “Edipo a Colono”. È lo stesso Mauri a sottolineare «Edipo Re ed Edipo a Colono sono due capolavori nella storia dell’uomo, per gli interrogativi che pongono alla mente e per la ricchezza di poesia che ci donano. La storia di Edipo è la storia dell’Uomo, perché racchiude in sé tutta la storia del suo vivere, alla ricerca della verità».

L’11 aprile, presso il ridotto del Teatro Grande, appuntamento con “Trio Hegel”. Il giovane gruppo cameristico composto da violino, David Scaroni, viola Davide Bravo, violoncello Andrea Marcolini, ha ottenuto in breve tempo importanti riconoscimenti in numerosi concorsi nazionali. Il programma del concerto prevede l’esecuzione di musiche di Eisler, Krenek, Mozart/ Bach, Schnittke.

BRESCIA / TEATRO GRANDE

MANNARINO E LA POESIA DEL SOUND LIVE

RED CANZIAN IN AUGE

RITMO ED ENERGIA POP. ANASTACIA.

27 aprile con Mannarino al Gran Teatro Morato di Brescia. Dopo l’uscita del nuovo album l’eclettico musicista torna live con un concerto intimo e raccolto. Un appuntamento che consentirà al musicista di sperimentare nuovi arrangiamenti e di ricercare sonorità.

5 maggio con Red Canzian al Gran Teatro Morato di Brescia. Il concerto sarà occasione per riascoltare alcuni dei brani più significativi del percorso con i Pooh e gli inediti dell’album uscito dopo il Festival di Sanremo. Un mix tra pop e rock.

6 maggio con Anastacia al Gran Teatro Morato di Brescia. La leggenda del pop – voce dei clamorosi successi ‘I’m Outta Love’ e ‘Left Outside Alone’ – torna in Europa per il suo “Evolution tour”. Anastacia e celebrerà il suo settimo lavoro, “Evolution”.


NIGHT LIFE MODUS, CENTRO MULTICULTURALE

IN TERRA SCALIGERA È IL TURNO DI SAVORETTI VERONA / TEATRO FILARMONICO Jack Savoretti, genovese di nascita, ma cresciuto musicalmente a Londra, dove vive, sarà protagonista, il 28 maggio, di in un imperdibile ed esclusivo concerto. Definito “il nuovo Bob Dylan”, pur essendo cresciuto ascoltando Tenco, De Andrè e Battisti, Savoretti è l’uomo del momento della musica folk. Già leggenda e tra i protagonisti della rinascita del cantautorato britannico, in concerto offrirà al pubblico una rilettura acustica delle sue canzoni più note. Un’originalità, la sua, che rifuggendo i facili consensi e la ricerca di “tormentoni”, affonda le radici su una musica fatta di toni, di sfumature, di vibrazioni.

I “TEMPI NUOVI” DEI NOSTRI GIORNI AL GRANDE TEATRO

A Verona ha aperto Modus, spazio multiculturale diretto, gestito e animato da Andrea Castelletti, poliedrico direttore artistico di Teatro Impiria. Lo spazio non è solo un progetto culturale ma è anche esempio di recupero del patrimonio urbano della città. Il teatro che è anche cinema, sala conferenze, sala prove, sala concerti e luogo dove ospitare serate a tema, è nato dalla riqualificazione di uno spazio dismesso, recuperato dalla stessa compagnia che ha organizzato una raccolta fondi tutt’ora in corso e che sta permettendo di dotare la sala di ogni necessità artistica. Le attività, innumerevoli, lo vedono già protagonista di ogni forma d’arte: un abbraccio tra teatro, musica, conferenze, cinema e presentazioni di libri. A far da regina è la rassegna “T Donna”, un cartellone degno dei più importanti centri culturali nazionali. Senza retorica, il calendario di spettacoli ha ospitato artiste del calibro di Giuliana Musso, di Daniela Poggi, Marta Cuscunà, Sara Gini, personalità di primissimo piano del

VERONA / TEATRO NUOVO

GAG E PARADOSSI, L’IRONICO DERECK BENFIELD

Dal 10 al 15 aprile, a chiudere la rassegna “Il Grande Teatro” saranno Ennio Fantastichini e Iaia Forte con “Tempi Nuovi”. Giuseppe vive in mezzo ai libri. Il figlio Antonio vola leggero in un mondo fatto di collegamenti web. Sabina è la moglie di Giuseppe, giornalista che si sente “moderna” per avere seguito un corso di aggiornamento sull’elettronica. Clementina è la figlia maggiore della coppia, vive fuori casa e i genitori la credono felicemente fidanzata con Davide. Ma un annuncio che Clementina farà ai genitori metterà a dura prova la “modernità” della madre. Stanco di essere l’unico a portare tutto il peso del passato e Giuseppe riserverà ai suoi un insospettabile colpo di scena finale.

MANTOVA / TEATRINO D’ARCO Per tutto il mese di aprile fino al 29, l’Accademia Teatrale “Francesco Campo Galliani” è in scena con “Non sparate sul postino”, commedia brillante dell’autore inglese Derek Benfield. Un lord che vive in un castello ha l’abitudine di sparare a chiunque tenti di attraversare il giardino, compreso il postino, il droghiere, la cameriera e …. persino la figlia. Deciso a trasformare il castello in un museo, proprio il giorno dell’inaugurazione arriva una notizia inaspettata che creerà molto scompiglio… Una commedia frizzante, densa di quel tipico humor inglese che gioca sui doppi sensi e sulle gag in un turbinio di equivoci, situazioni paradossali e improvvisi colpi di scena… con immancabile finale a sorpresa.

panorama culturale italiano. Gli ultimi appuntamenti della rassegna vedranno protagoniste il 4 e 5 aprile la “Compagnia Teatrale Roots” con “Guilty/Colpevoli”, in scena Alessia Antinori , Laura Murari, Sabrina Pedrett e Marisol Trematore. Diretta da Consuelo Trematore e. i 10 aprile Emilia Greco, impegnata nel incontro “Ferite dalle parole: la violenza verbale è violenza”. Ma non è tutto! Tra gli appuntamenti di aprile/ maggio anche David Conati, in scena il 13 e 14 aprile con “I.N.F.E.R.N.O”, riscrittura da Dante Alighieri. Lo spettacolo, per la regia di Giampaolo Fioretti, è una lezione comico - teatrale con musiche originali di Giordano Bruno Tedeschi e disegni dal vivo Andrea Sbrogiò. Ancora teatro, il 21 aprile con la Compagnia Teatrale “La corte dei folli” di Fossano, impegnata in

A PIEDI NUDI NEL PARCO MEDOLE (MN) / TEATRO COMUNALE Sabato 12 maggio la Compagnia teatrale “Perché No” sarà in scena con “A piedi nudi nel parco”.

LA TRAVOLGENTE IRONIA DI BERGONZONI SAN GIOVANNI LUPATOTO (VR) / CINETEATRO ASTRA Il 13 aprile Alessandro Bergonzoni, sarà in scena con il suo nuovo spettacolo. Istrionico, poliedrico e straordinario artista… non ha svelato nemmeno il titolo!

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EMOZIONI, FACEZIE E IRONIA. UN OMAGGIO A W. A. MOZART MANTOVA / AUDITORIUM MONTEVERDI Il 5 maggio Tullio Solenghi, voce recitante e Trio d’archi di Firenze saranno impegnati in “MittenteWolfang Amadè Mozart”, spettacolo che è una vera e propria immersione nel mondo di uno dei più grandi geni della storia della musica. Sarà tracciato un ritratto umanissimo e sorprendente di Wolfgang Amadeus Mozart.

“Nel nome del padre”, di Luigi Lunari con Cristina Vigilietta e Pinuccio Bellone per la regia di Stefano Sandroni. Tra le numerosissime attività di maggio segnaliamo “Erserheads”, il 2, contrabbasso e composizioni di Stefano Senni per la voce di Gaia Mattiuzzi, chitarra elettrica, banjo, podofono Enrico Terragnoli e la batteria di Nelide Bandello e il 16 l’appuntamento con Gastone Bortoloso (tromba) e Paolo Vianello (pianoforte), impegnati in “Louis Armstrong’s Night”, spettacolo che rievoca il geniale trombettista di New Orleans. Info su www.modusverona.it

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TRAMEZZINI DI CULATELLO CICORINO E NOCI 200 gr di caprino, 8 fette di pane casereccio, 80 gr di culatello, 40 gr di gherigli di noce tritati, 50 gr di cicorino a listarelle, aceto balsamico, sale e pepe Tagliare a listarelle le fettine di culatello. In una ciotola montare il caprino con un pizzico di sale, pepe e aceto balsamico, mescolare tutti gli ingredienti, poi aggiungere al composto anche le listarelle di culatello ed il cicorino. Eliminare con un coltello seghettato la crosta delle fette di pane. Spalmare il composto di caprino e culatello con una spatolina su 4 fette di pane e coprirle con le fette di pane rimaste. Avvolgere i 4 sandwich nella pellicola e disporli su un piatto con un peso, metterli poi in frigorifero per un’oretta. Al momento di servire togliere la pellicola.

SUA MAESTÀ IL CULATELLO DI FLORA LISETTA ARTIOLI

PETTO DI POLLO CON FUNGHI PORCINI E CULATELLO

CROSTATA CON CREMA AL LIMONE

Petti di pollo tagliati a metà, 4 fette di culatello, 100 gr di funghi porcini, 1 peperone giallo, 1 peperone rosso, 1 scalogno, ½ bicchiere di vino bianco secco, 6 cucchiai di olio extravergine d’oliva, aceto balsamico, sale e pepe

TAGLIOLINI CON ASPARAGI E CULATELLO 300 gr di tagliolini all’uovo, 300 gr di asparagi, 150 gr. di culatello, 70 gr di grana, 100 gr di panna, 50 gr di burro, carota, sedano, cipolla, prezzemolo, sale e pepe

Lavare mondare e tagliare a dadini le verdure, farle saltare in padella con 3 cucchiai di olio, mezzo scalogno tritato finemente, un pizzico di sale e pepe. In un’altra padella cuocere i petti di pollo con 3 cucchiai di olio, l’altro mezzo scalogno tritato finemente, cuocere 3 o 4 minuti per parte poi sfumare con il vino. Una volta cotti avvolgerli nelle fette di culatello e farli scottare qualche minuto in padella. Impiattare mettendo le verdure a dadini come base, appoggiare sopra i petti di pollo decorando con qualche goccia di aceto balsamico.

Far soffriggere in una casseruola il sedano, la carota e la cipolla tritati con il burro per circa 10 minuti, unire poi gli asparagi tagliati a pezzetti ,il culatello tagliato a listarelle, salare, pepare e cuocere per altri cinque minuti, alla fine aggiungere la panna e un cucchiaio di prezzemolo tritato. Lessare i tagliolini in acqua bollente, scolarli e versarli nel tegame con gli asparagi e il culatello, mescolare bene per un paio di minuti quindi servirli subito spolverizzando con il grana grattugiato.

CHEF & BLUES PER SERATE DOC ioni s r u c s E rmet gou

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È nato a Milano ma è pronto a espandersi in tutta Italia e oltre confine, Chef & Blues un nuovo format che nasce dalla fusione di due mondi: quello del food e quello della musica. Il food: Table Tales - Personal Chef, servizio di Personal Chef a cura dello Chef Luca Pizzocheri. La musica: il blues dei The LAMBlues (armonica: Simone Moroni, chitarra: Davide Assanelli e voce: Vittoria Polacci). Insieme: Chef & Blues, servizio di Personal Chef e live blues direttamente nelle sale da pranzo, nei salotti o nei giardini di casa, per rendere unici e speciali compleanni, cene di

lavoro, pranzi in famiglia, feste,cene eleganti, aperitivi con gli amici o romantici tête-à-tête. Il menù, personalizzato e creato su misura in base a ogni tipo di esigenza e desiderio, è cucinato con passione e professionalità dallo Chef Luca Pizzocheri direttamente nella cucina del proprietario di casa. Ad accompagnare le sue proposte gourmet, le raffinate note e la calda voce dei The LAMBlues. «Chef & Blues è una novità assoluta! Esistono già servizi di personal chef ma ancora nessuno aveva pensato di abbinarlo alla musica dal vivo. facebook.com/chefandblues

Pasta frolla: 300 gr di farina bianca 00, 100 gr di zucchero, 100 gr di burro, 1 uovo, un pizzico di sale, buccia di limone. Crema al limone: 250 ml di acqua, 50 gr di succo di limone, 50 gr di burro, 50 gr di fecola di patate, 100 gr di zucchero, 2 uova, buccia di limone Preparare la pasta frolla mescolando insieme tutti gli ingredienti e poi farla riposare 30 minuti. In un pentolino mescolare la fecola con lo zucchero, aggiungere poco per volta l’acqua e il burro, cuocere a fuoco lento fino che il composto diventa colloso, aggiungere il succo del limone e la sua buccia grattugiata. Togliere dal fuoco e incorporare le uova mescolando energicamente. Stendere la pasta frolla serbandone una parte. Versare la crema, completare con delle strisce ricavate dalla frolla tenuta da parte disponendole a griglia. Cuocere a 180° per 45 minuti.

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PER LUOGHI E SAPORI

ETNA WINE TOUR, DOLCE WEEKEND DI PRIMAVERA IN SICILIA

WINESAFARI IN VALLE ISARCO “La vita è troppo breve per bere vini mediocri” scriveva Goethe. Il Seehof Nature Retreat****s di Naz (BZ), la pensa esattamente come il grande scrittore, tanto da aver organizzato un soggiorno “di-vino” alla scoperta dei piccoli produttori della Valle Isarco. Dal 22 al 26 aprile 2018, durante il Winesafari, il sommelier per 4 giorni accompagnerà, durante bellissime passeggiate in mezzo alla natura, a conoscere i viticoltori locali e a degustare i loro bianchi di alta qualità, come: Sylvaner, Kerner, Riesling, Grüner Veltliner e Ruländer. Si faranno visite con degustazione a 5 produttori e alla storica associazione vinicola Abbazia di Novacella (attiva dal 1142), tra le più antiche cantine attive del mondo. Una vacanza gourmet, inebriati da profumati nettari, da vivere in totale relax nella splendida struttura di design (inaugurata ad aprile 2017). Gustando prelibati piatti regionali e mediterranei e concedendosi momenti di puro relax nella SPA Primavera si vive una rigenerante esperienza di benessere per tutti i sensi. La proposta Winesafari, valida dal 22 al 26 aprile 2018, comprende 4 pernottamenti con trattamento Seehof Culinaria (ricca colazione a buffet, pranzo con un piatto del giorno leggero e buffet di antipasti, merenda altoatesina e dolci fatti in casa, cena con menu a scelta a 4 portate), un menu degustazione con accompagnamento di vini, e 4 giorni di Winesafari. Info: www.seehof.it

IL MUSEO DEL CULATELLO E DEL MASALÉN “Era il 1990 quando con mamma e papà decidemmo di acquistare l’Antica Corte Pallavicina, ormai un rudere irrecuperabile: così era definito dalle genti. Dopo 20 anni di restauro nel 2010 l’apertura di gran parte della struttura: restaurata dalle maestranze del posto, con mille attenzioni, quasi in punta di piedi, come si dice dalle nostre parti, ma soprattutto con tanto, tanto cuore. Da quel 1990 son passati ormai 28 anni e i restauri non si sono mai fermati. Ormai l’Antica Corte è come la immaginavo quando l’abbiamo acquistata. Mancava ancora una parte importante per fissare il lavoro di tante generazioni di queste terre. Uno spazio da dedicare non solo alla nostra famiglia ma alle genti del posto che, nei secoli, con il proprio lavoro hanno mantenuto quelle tradizioni che rendono celebre il nostro territorio in tutto il mondo. Contadini in estate, Masalén (norcini) in inverno. La nostra famiglia era fra quelle e così un altro sogno si avvera in un percorso ricco di storia che si snoda nell’intero borgo della Corte Pallavicina. Un “Museo del Culatello e del Masalén” voluto dalla nostra famiglia, dedicato al territorio e a tutte le sue genti. Tanto dovevamo.” Con questa idea, la Famiglia Spigaroli ha intrapreso l’avventura dell’allestimento, all’Antica Corte Pallavicina, del Museo del Culatello e del

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Arrivano i “ponti” di primavera: l’occasione giusta per concedersi un assaggio di vacanza… che sa già d’estate. Questo è senza dubbio il momento perfetto per scoprire un angolo inatteso di Sicilia, la zona dell’Etna. Un luogo assolutamente unico e affascinante, che fa da sfondo al magnifico Hotel Villa Neri Resort e Spa di Linguaglossa (CT). Sono tante le leggende e le storie che circondano “A Muntagna”, come viene chiamata da queste parti, ma ciò che è una favola qui è senz’altro il soggiorno. Relax a 5 stelle e il piacere di assaporare la dolcezza delle piccole attenzioni costantemente riservate agli ospiti. La stagione primaverile è ideale per scegliere la proposta Etna Wine Tour, che offre una escursione di mezza giornata sul vicino vulcano. Speciale, perché al termine della scarpinata c’è tempo per fermarsi in una cantina della

zona per una degustazione di vini. Ci troviamo in una zona di assoluta eccellenza: basti pensare che Etna DOC è stata la prima denominazione ad essere ottenuta in Italia, già nel 1968. L’offerta include il tour, la degustazione, una bottiglia di vino dell’Etna e due pernottamenti in camera classic, a partire da 235 euro a persona. www.hotelvillaneri.it

FRUTTI ANTICHI Sabato 12 e domenica 13 maggio 2018, dalle ore 9 alle 19, si rinnova al Castello di Paderna a Pontenure (PC) l’appuntamento con l’edizione di primavera di “Frutti Antichi”, rassegna di piante, fiori e frutti dimenticati e prodotti di alto artigianato, promossa dal FAI - Fondo Ambiente Italiano e realizzata in collaborazione con il Castello di Paderna e il Comitato FAI di Piacenza. Protagonista della nuova edizione di “Frutti Antichi”, la quarta nella sua versione primaverile, è la biodiversità: i visitatori potranno scoprire rare specie floreali e arboree, antichi semi, colture ormai poco diffuse e conosciute, recuperate da agricoltori appassionati che lavorano per preservare e valorizzare la ricchezza dell’ecosistema. La manifestazione, tra le più amate rassegne di florovivaismo in Italia, vedrà per due giorni, tra i giardini e gli spazi del Castello di Paderna, circa 130 espositori selezionati. Nel prato antistante il maniero sarà presente la zona mercato dove si troveranno primizie dell’orto, prodotti a km zero e produzioni alimentari tipiche del territorio. Gli agricoltori saranno a disposizione per condividere i segreti dell’orto e delle coltivazioni. www.fruttiantichi.net

Masalén, un vero e proprio tragitto nel cuore della cultura enogastronomica emiliana, voluto da chi a quell’area del gusto deve la propria passione e, a conti fatti, la propria vita. A 10 minuti dal Museo del Parmigiano Reggiano di Soragna e a 20 da quello dell’Arte Olearia di San Secondo, Polesine Parmense diventa così l’ideale chiusura di un triangolo dei sapori che giustifica un percorso nell’anima di un territorio ricco e generoso, anche in termini di diffusione delle proprie pratiche tradizionali, declinate e illustrate in una concezione contemporanea e multimediale, fatta di foto, disegni, mappe e touch screen. «La filosofia – come sottolinea Giancarlo Gonizzi, coordinatore dei Musei del Cibo, che ha curato l’allestimento, coadiuvato dall’architetto Lorenzo Lottici per il progetto architettonico, da Giulio Belletti per il progetto grafico e da Daniele Ferro per i multimedia - è quella di accompagnare in un percorso dalla materia prima al prodotto, con la possibilità di visite guidate per non perdersi nei sotterranei del gusto, della tradizione e della passione». www.acpallavicina.com/relais

KUFSTEINERLAND CENE DEL MISTERO Cenare in affascinanti scenari alpini esalta i sapori della gastronomia locale della regione tirolese di Kufstein. Questo vuole dimostrare Natur.Küche, la manifestazione culinaria che, dal 4 maggio al 7 settembre (una volta al mese), invita 20 commensali a sedersi a una misteriosa tavola pop-up, imbandita in un luogo particolarmente suggestivo del Kufsteinerland ma, fino all’ultimo momento, tenuto nascosto ai partecipanti. L’attesa si sa, aumenta il desiderio. Il menu di quattro portate, compreso il vino, è un segreto. Quel che è certo è che sono ammessi solo piatti della tradizione locale, con ingredienti a km zero, preparati dai migliori ristoratori del Kufsteinerland. Non una cena come tutte le altre, quindi. Il set selezionato, curato e impreziosito nei minimi dettagli, è il protagonista della serata, insieme alle portate. www.kufstein.com

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Guida

Ristoranti

IL PICCOLO PRINCIPE Chi sceglie di provare l’esperienza della cucina del Piccolo Principe può cenare nella sala al quinto piano con splendida vista sul mare e sulle vicine montagne, o nella terrazza a bordo piscina sul roof garden. Il Ristorante, aperto solo da fine aprile a metà ottobre, propone un menu à la carte, un menu degustazione di mare ed uno di terra, oltre alla vasta scelta della cantina che offre più di 800 etichette. Varietà, accostamenti coraggiosi, materie prime d’eccezione e contaminazioni esotiche, per tutto questo la cucina del Piccolo Principe ha meritato non solo le due Stelle Michelin, ma anche i riconoscimenti delle prestigiose guide del Gambero Rosso e de L’Espresso. Lo Chef Giuseppe Mancino porta nella sua cucina tutto l’estro e la passione della sua Campania, mescolandoli con prodotti locali in raffinati ed insoliti accostamenti di gusto. La vista suggestiva sul Mediterraneo e sulle Alpi Apuane anticipa, ancora prima di aprire il menù, la vocazione del Piccolo Principe: non è solo il mare a trionfare, non mancano i richiami alla migliore tradizione toscana di terra. Ecco il giudizio lusinghiero ottenuto dal Piccolo Principe, firmato dagli ispettori della Guida Miche-

lin: “Come in una sinfonia ben orchestrata, lo chef fa coesistere nei suoi piatti molteplici elementi: creatività, raffinatezza, buona tecnica ed ottime presentazioni. Il menu non fa preferenze, carne e pesce, mentre dalla terrazza lo sguardo domina costa e mare”. E ancora: “Due stelle MICHELIN: una cucina eccellente. Merita la deviazione! I migliori prodotti esaltati dalla competenza e dall’ispirazione di uno chef di talento che « firma » con la sua squadra piatti eterei ed evocatori, talvolta molto originali”.

Lo chef Giuseppe Mancino

TRATTORIA AMERIGO Insegna storica della cittadina, e indirizzo immancabile per i buongustai, è Amerigo dal 1934 Trattoria e Locanda, aperta appunto nel 1934 da Amerigo e Agnese Bettini, ed ora condotta dalla terza generazione della famiglia, con la stessa affezione per il territorio e i suoi prodotti più genuini. menù “Giorno di festa in paese”, che propone i grandi classici del posto: salumi della casa di mora brada (suino romagnolo allevato all’aperto) con sott’olio e tigelle (schiacciatine di pane), tortellini in brodo, tagliatelle al ragù, coniglio all’aceto balsamico tradizionale di Modena e insalata del maniscalco con pancetta. Interessante la cantina, che propone il meglio delle etichette dei Colli Bolognesi, ad iniziare dal pregiato Pignoletto. Specialità: Ravioli di friggione con burro e Parmigiano Reggiano 36 mesi di Bianca Modenese. A renderli unici, il ripieno, di friggione - sostanziosa salsa a base di cipolle e pomodori pelati - specialità tradizionale bolognese, la cui ricetta originale viene conservata presso la Camera di Commercio di Bologna. www.amerigo1934.it

TRATTORIA ALLA LUNA E’ in pieno centro a Gorizia, a due passi da piazza della Vittoria, e si fregia del titolo di Locale storico del Friuli Venezia Giulia. In menù, piatti della tradizione slovena, friulana e goriziana con pietanze balcaniche e austriache: cevapcici (salsiccette di carne mista speziata) ad esempio, lubianska (carne impanata farcita di prosciutto e formaggio), pesce proveniente dal vicino Adriatico fritto o marinato e seppie in umido con piselli e polenta, la dolce gibanica, pregna di ricotta, uvetta, semi di papavero e altre spezie. Specialità: Gnocchi dolci. Tipici della tradizione goriziana, questi grossi gnocchi sferici di patate si possono preparare con il ripieno di susine (è la ricetta più usata), oppure di albicocche, di fichi, d’uva o di ciliegie. Eccellente la cantina, che spazia dagli autoctoni del vicino Collio, a bianchi aromatici di tutta la regione, dai migliori prodotti del Carso e dell’Isonzo ai rossi tradizionali dei Colli Orientali del Friuli. Tel. 0481.530374

La ricetta VILLA EDEN MERANO INSALATA DI QUINOA ALLA MEDITERRANEA INGREDIENTI (per 2 persone) 250 grammi di quinoa bio, 2 pezzi di pomodoro ramato, 1 cucchiaio di capperi, 1 cucchiaio di olive taggiasche, 1 pizzico di origano fresco PREPARAZIONE Bollire la quinoa per 10-15 minuti in acqua. Lavare i pomodori, incidere una croce sulla parte interiore e sbollentarli per 1-2 minuti. Raffreddarli in acqua, pelarli, estrarre la polpa e tagliarli a cubetti piccoli. Condire la quinoa con pomodoro, capperi, olive, origano, una macinata di pepe e dell’olio extra vergine d’oliva. Incredibile, è ancora più semplice che farsi un piatto di spaghetti. La quinoa, originaria del Sudamerica, è estremamente versatile: è povera di calorie e ricchissima di proteine, fosforo, ferro, magnesio e zinco. La sua natura è erbacea, appartiene alla stessa famiglia degli spinaci e delle barbabietole, ma sembra un cereale, può essere preparata in tantissimi modi ed è adatta anche a celiaci, vegetariani e vegani.


SPECIALE FRANTOIO MANESTRINI OLIO DOP GARDA BRESCIANO

OLIO EVO SEMPLICEMENTE OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA

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a un paio di anni si usa dire “olio EVO” ed in molti si chiedono cosa sia, altro non è che l’olio extravergine di oliva! EVO è l’acronimo coniato da un agronomo che si occupa del mondo dell’olio per dare importanza all’olio extra vergine di olive e differenziarlo con il semplice olio di oliva. E’ bene ricordare la differenza: l’olio extravergine di oliva (Olio Evo) viene ottenuto con la sola spremitura delle olive sane e unicamente mediante procedimenti meccanici cioè si ottiene attraverso la sola pressione delle olive a cui non vengono aggiunti additivi chimici, come nel caso di alcuni oli di semi, e viene classificato EVO in base al grado della sua acidità che può essere al massimo 0,8% m/m. Il Frantoio Manestrini a Soiano del Lago produce solo olio EVO, naturale e genuino con un’ acidità media non superiore allo 0,3% garantendo così un alto contenuto di sostanze antiossidanti e vitamine benefiche per la salute. Invece l’olio d’oliva, è ottenuto da una miscela di oli raffinati (trattati con sostanze chimiche) con olio d’oliva vergine quindi non è un olio genuino ottenuto direttamente dalle olive. Solitamente il contenuto di olio EVO nell’olio di oliva è molto basso, inferiore al 15% Sembrerebbe abbastanza facile ma produrre un Olio Extravergine di Oliva è davvero faticoso e costoso. Si ottiene solo ed esclusivamente dalle olive quindi la produzione è soggetta ai capricci del tempo atmosferico che vanno controllati con la bravura e professionalità dell’olivicoltore. Il Signor Manestrini controlla capillarmente i suoi oliveti, interviene prontamente in caso di siccità o malattie delle piante per garantire al frantoio la materia prima perfetta (le olive). Una volta raccolte le olive il Signor Manestrini ese-

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gue direttamente la lavorazione producendo il suo ottimo olio premiato in molti concorsi per la qualità. Il Frantoio Manestrini produce l’olio extra vergine di oliva DOP Garda Bresciano, i mono varietali Casaliva e Leccino e l’olio extra vergine di oliva biologico oltre che oli aromatizzati e prodotti sott’olio. Presso il Frantoio Manestrini è possibile degustare l’olio prodotto direttamente dalle proprie olive e si possono acquistare i prodotti tipici gardesani: vini, grappe, olive e verdure sott’olio, sughi e pasta oltre che cosmetici naturali a base di olio extra vergine di oliva. Frantoio Manestrini vi aspetta per degustare l’olio dal lunedì a sabato nei seguenti orari: 9-18,30 Fa parte della Famiglia Manestrini anche il ristorante “Dalla Cugina” presso il Campeggio Rio Ferienglück (via Rio 37) a Manerba del Garda. Nel menu del ristorante si possono gustare ottimi fritti di pesce e di verdure e piatti cucinati con l’olio

extra vergine di oliva del Frantoio Manestrini. Durante il mese di maggio Dalla Cugina propone una serie di cene etniche con menu indiano il cui ricavato andrà in beneficenza a sostegno di un orfanotrofio in India. Su Facebook “Dalla Cugina – Camping Rio Feriengluck” si trova il programma delle serate. Il Frantoio Manestrini si trova a Soiano del Lago (BS) in via P. Avanzi 7, Tel +39 0365 502231 GPS N 45.52616°, E 10.50980° www.manestrini.it info@manestrini.it Anche su Facebook: (Frantoio Manestrini) Instagram e Twitter Oliomanestrini

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SPECIALE

VINITALY 2018

AL VIA LA 52ª EDIZIONE Vinitaly 2018 - 52° edizione è pronto a partire con un ricco programma e tante novità per presentare il meglio dell’enologia Made in Italy! Oltre alla fiera a Verona l’atteso evento collaterale Vinitaly and the city consentirà a tutti di vivere l’atmosfera di questa grande manifestazione con appuntamenti nelle più belle location del centro storico scaligero. Vinitaly, Salone Internazionale del Vino e dei Distillati di Verona, è la più importante fiera per il settore vinicolo in Italia e una tra le più importanti al mondo e rappresenta un importante luogo di incontro tra produttori e buyers, un luogo dove i professionisti del mondo del vino possono entrare in contatto con gli espositori Vinitaly per creare proposte sempre diverse ed innovative. Un lungo elenco di appuntamenti vi attende a Vinitaly: il programma 2018 prevede convegni, workshop, degustazioni e diversi eventi. Ma vediamo nel dettaglio le diverse aree-evento di Vinitaly dove ogni giorno si susseguiranno appuntamenti da non perdere: Vininternational, il Padiglione Internazionale di Vinitaly che vede la presenza dei più importanti Paesi produttori del mondo. Il padiglione sarà un’occasione di incontro tra produttori e buyers e prevede l’allestimento di un’area tasting dove scoprire le novità internazionali del mondo del vino. Padiglione D. Vinitalybio, area dedicata ai produttori di vino biologico e biodinamico certificato italiano ed internazionale. Padiglione 8. ViViT, Vigne Vignaioli Terroir, dedicata al mondo della viticultura artigianale, vuole essere un punto di incontro per gli amanti del vino e per chi se ne occupa in tutte le sue ‘fasi di vita’. Allestita con la collaborazione di Vi.Te, Vignaioli e Territori, associazione che riunisce vari produttori impegnati a cercare nuove idee ed impulsi di tutto il movimento vino. Padiglione 8. International Buyers’ Lounge, area riservata ai visitatori internazionali, che potranno conoscere e assaggiare una selezione di vini italiani ed incontrare i produttori. Padiglioni 2 e 3. Vinitaly Tasting – The DoctorWine Selection, un evento-degustazione per presentare oltre 160 etichette di vini bianchi e rossi italiani. Padiglione 10. E per chi, oltre al vino, vorrà approfittare della mani-

Fuori Salone Vinitaly and the City

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aziende di settore, che possono promuovere e far conoscere nuove applicazioni, sia agli operatori che vogliono rendere più efficiente il processo produttivo e la propria immagine. Macchinari, attrezzature, accessori e prodotti per la cantina e il frantoio, ma anche strumenti e consigli per migliorare la conservazione e le degustazioni. La 21° edizione di Enolitech vi aspetta al Padiglione F – ingresso Giulietta e Romeo. Sol&Agrifood - Salone Internazionale dell’Agroalimentare di Qualità: favorisce il contatto diretto tra produttore ed operatore per raccontare come nasce un prodotto, l’origine delle materie prime e le sua tradizione. Pasta, salumi, dolci, formaggi, miele, salse, birra, caffè, ... e molte altre eccellenze alimentari del Bel Paese e non vi danno appuntamento al Padiglione C con degustazioni, workshop e cooking show! festazione per gustare dell’ottima cucina… Perché non fermarsi per un pranzo in un ristorante Vinitaly? I visitatori del salone potranno scegliere tra varie proposte: Vinitaly Enolitech Gourmeat Bistrò offre prodotti tipici toscani adatti ad una pausa gustosa e veloce. Padiglione F. Selfservice d’Autore è dedicato a chi vuole sfruttare il più possibile il suo tempo a disposizione per la visita del salone senza rinunciare al buon cibo. I migliori chef italiani di Jeunes Restaurateurs d’Europe proporranno i loro piatti. Padiglioni 11 e 12. Ristorante d’Autore propone un appuntamento quotidiano con la cucina d’eccellenza, firmata da grandi cuochi. 1° piano Palaexpo. Le Cittadelle della Gastronomia sono aree ristoro dove potrete provare piatti tipici delle varie regioni d’Italia. Area H. Ristorante Goloso servizio ristorazione o take away gestito dalla prestigiosa Federazione Italiana Cuochi. Tradizione ed innovazione in piatti completi e ricercati, da abbinare alla ricca carta dei vini curata dall’Associazione Italiana Sommelier. Padiglione C. In contemporanea a Vinitaly, Veronafiere ospita altri due importanti appuntamenti: Enolitech - Salone Internazionale delle Tecniche per la Viticoltura, l’Enologia e delle Tecnologie Olivicole ed Olearie: appuntamento internazionale con le nuove tecnologie applicate alle filiere vino e olio. Il salone offre interessanti opportunità sia alle

Vinitaly è aperto al pubblico? L’ingresso all’area fieristica di Vinitaly sarà come sempre riservato esclusivamente agli operatori del settore, ma la rassegna prevede anche delle iniziative per un pubblico più vasto. La più attesa è certamente il Fuori Salone Vinitaly and the City 2018, che si svolgerà ancora una volta nel centro storico di Verona con una lunga serie di eventi alla scoperta dei vini, dei sapori e delle tradizioni delle diverse regioni italiane. Un percorso a tappe attraverso i luoghi più suggestivi del centro storico e delle esperienze - come le degustazioni sulla Torre dei Lamberti, la Mezzaluna del Vino, Sorsi d’Autore, GoTo Science, Shakespeare and Wine, etc.– renderanno Vinitaly aperto a tutti! Divertimento, musica e spettacoli faranno da contorno a questa kermesse pensata per far incontrare Verona e Vinitaly dando l’opportunità anche a tutti i wine lovers di gustare ottimi vini! Vinitaly Date e Orari 15-18 aprile 2018 orario continuato dalle 9.30 alle 18.00 Orari e Date Vinitaly and the City 13-16 aprile 2018 venerdì e lunedì: dalle 17.00 alle 24.00 sabato e domenica: dalle 11.00 alle 24.00 Vintaly Prezzi Biglietti 2018 Biglietto giornaliero € 80,00 Abbonamento 4 ingressi (valido per 1 ingresso a persona al giorno) € 145,00

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SPECIALE

UNA FIERA IN COSTANTE CRESCITA VIGILIA CON OPERAWINE ma di servizi di Veronafiere che con OperaWine, Vinitaly International, Vinitaly International Academy, Vinitaly Wine Club, wine2wine, la guida 5StarWines – The book e il Concorso Internazionale Packaging tiene connessi i produttori con i trader e i mercati di tutto il mondo. La vigilia di Vinitaly con OperaWine Come tradizione, il giorno prima dell’inaugurazione del salone internazionale si svolgono Opera Wine (www.operawine.com) e, in serata, la cena di Gala. L’edizione 2018 del grand tasting vede la presentazione di 107 produttori italiani, di cui 16 selezionati per la prima volta, scelti in collaborazione con la rivista Wine Spectator. Evento su invito dedicato ai più influenti giornalisti esteri e buyer internazionali, quest’anno OperaWine ha come focus il mercato degli Stati Uniti.

È un Vinitaly in crescita per numero di espositori, visitatori internazionali e contatti b2b. Gli spazi espositivi sono sold out. Merito di una formula di rassegna unica nel suo genere – in contemporanea si svolgono anche Sol&Agrifood ed Enolitech – e dell’importante lavoro programmato da Veronafiere, da un anno trasformata in società per azioni, con il nuovo piano industriale che prevede investimenti finalizzati prioritariamente al continuo miglioramento delle infrastrutture (da ulteriori parcheggi prossimi al quartiere, fino alla sistemazione delle storiche Gallerie Mercatali di fronte al PalaExpo che saranno utilizzate per gli eventi di Vinitaly già da questa edizione), all’innovazione digitale ed alla creazione di nuovi servizi alle imprese. Oltre che dalla netta separazione operata a partire dal 2016 tra il Vinitaly business nel quartiere fieristico e Vinitaly and the City dedicato ai wine lover in città e provincia. Una linea di confine molto chiara, che permea tutta la progettazione presente e futura della rassegna. Lo scorso anno, la rassegna ha registrato 128mila presenze di cui 48 mila estere da 142 Nazioni. Sul totale estero, i top buyer stranieri accreditati hanno raggiunto quota 30.200 (+8% sul 2016). Un risultato ottenuto sia attraverso gli investimenti diretti nell’incoming da parte di Veronafiere, sai trami-

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International_Wine Hall. Una formula, quella di Vinitaly, che piace sempre di più anche all’estero, da cui sta crescendo la domanda di partecipazione. Proprio tra le novità di Vinitaly 2018, c’è infatti l’ampliamento del salone dedicato agli espositori esteri, in aumento del 25%, che da quest’anno si chiama International_Wine Hall. Molte le new entry: dalla prima volta di Etiopia, Danimarca e Santo Domingo, alle nuove aziende da Francia, Spagna, Croazia, Georgia, Portogallo, Ungheria, Azerbaijan, Usa, America del Sud, Australia, fino al Giappone. Ogni giorno, nell’area tasting si svolge un programma di degustazioni guidate dei vini e distillati in esposizione, dai rum caraibici al Pisco peruviano, ai liquori a base di vodka, e molti sono gli approfondimenti su tecniche di produzione tradizionali che caratterizzano le proposte di taluni Paesi, come ad esempio il Vermouth argentino prodotto da vini di vigneti coltivati a duemila metri di altezza.

te la collaborazione con il ministero dello Sviluppo Economico e ICE-Agenzia nell’ambito del Piano di promozione straordinaria del made in Italy. Oltre la collaudata formula del Taste&Buy che Vinitaly organizza a ogni edizione a Verona per far incontrare aziende e consorzi con le delegazioni di buyer selezionati e invitati a partecipare alla rassegna, quest’anno si punta a valorizzare il ruolo della community globale del vino, creata attraverso l’attività estera di Vinitaly e della Vinitaly International Academy, per implementare profilazione e numero degli operatori e dei buyer internazionali in collaborazione anche con le istituzioni, ICE Agenzia in primis. Anche per favorire, mantenere e incrementare le occasioni di contatto e di business tra le proprie cantine clienti e il mondo del wine business, è nata la VINITALY DIRECTORY - Official catalogue & business guide, innovativo portale che in lingua inglese, cinese e italiana da quest’anno sostituisce il tradizionale catalogo online e permette di cercare già da ora aziende e vini per zona di produzione, fascia di prezzo, bottiglie prodotte, mercati di riferimento e quelli che si vogliono sviluppare, canali di vendita utilizzati e molto altro ancora (www.vinitaly.com). Questo significa, per gli operatori che visiteranno Vinitaly 2018, poter selezionare in anticipo le cantine interessanti e fissare un calendario di appuntamenti mirati. VINITALY DIRECTORY - official catalogue & business guide, progetto che nasce dallo sviluppo della digital transformation, aggiunge un nuovo tassello al siste-

Grand tasting Peculiarità di Vintaly sono da sempre le degustazioni, ogni anno uniche perché rappresentative di case history di successo internazionale, come quella del Seminario Masi, organizzata quest’anno in collaborazione con Veronafiere, che propone una verticale di 30 annate di Amarone della Valpolicella. Altrettanto interessanti il tasting sui “Vini dal mondo seguiti di Riccardo Cotarella” con 15 vini da Italia, Francia, Romania, Stati Uniti, Palestina, Russia e Giappone e quello guidato da Raoul.

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SPECIALE

ASTORIA WINES, TRADIZIONE E SORPRESE NELLA TERRA DEL PROSECCO È un sorprendente connubio di tradizione e modernità il mondo di Astoria Vini, marchio storico del Prosecco. Nata trent’anni fa nelle colline del Conegliano-Valdobbiadene, ad opera di Paolo e Giorgio Polegato, Astoria ha da sempre legato il suo nome a que-sto spumante simbolo dell’aperitivo nel mondo. Destinati ai ristoranti e wine bar più esclusivi, i vini Astoria sono apprezzati e premiati nei migliori concorsi enologici mondiali, conferma di una qualità sempre eccellente. Come il Millesimato DOCG, l’extra dry per eccellenza, o i vini della Venice Collection, con la loro bottiglia intagliata che si fa riconoscere fin dal

primo sguardo: Arzanà, Corderie, Galie, Gaggiandre, Fanò, con i nomi che ricordano la Serenissima, sono omaggio all’Arsenale e alla vocazione internazionale della città. Se il mondo del vino è soprattutto fatto di tradizione, Paolo e Giorgio si distinguono per la loro voglia di sperimentare: la novità del 2018 è Xala, il primo spumante ribolla gialla dell’azienda. Uno spumante brut, che ha una bevibilità più strutturata rispetto al Prosecco, con un profilo aromatico intenso e agrumato. Uve dai colli friulani ed esperienza di spumantizzazione rigorosamente trevigiana. Per chi è curioso o per chi vuole sorprendere i propri ospiti a cena. Come tutti i vini, anche il Prosecco acquista un sapore più intenso se gustato dove è nato, nella Tenuta Astoria a Refrontolo: una collina con 40 ettari di vigneti, dominata da una splendida casa colonica restaurata, da cui si gode una vista spettacolare. Durante la bella stagione la Tenuta è aperta ai visitatori, per un’immersione in un mondo bucolico. Si attraversano filari di viti, boschi e tante zone fiorite, che per Astoria non hanno solo valore estetico, ma sono parte di un importante progetto sulla biodiversità; papavero, centaurea, cardo e finocchio selvatico, ginestre, sambuco, rosa canina e altre piante arricchiscono il terreno e attirano insetti buoni capaci di proteggere dai parassiti. Arrivati in cima, si fa una sosta alla casa colonica per visitare la barricaia, dove riposano i vini più strutturati, e le sale dove d’inverno vengono passite le uve di Marzemino. Poi, all’ombra di una moderna terrazza coperta denominata Ruden (ruggine, in dialetto) si possono degustare i vini Astoria, non solo i Prosecchi, ma anche bianchi fermi e rossi barricati.

HANS TERZER E THE WINE COLLECTION

La storia di The Wine Collection nasce vendemmia dopo vendemmia, quando un’esclusiva selezione del raccolto veniva destinata alle premure di Hans Terzer per scoprirne talento e longevità di ciascun monovitigno. Anno dopo anno queste piccole produzioni venivano imbottigliate e consumate esclusivamente in particolari eventi e degustazioni. Fino ad oggi, perché ora Hans Terzer e The Wine Collection danno la possibilità di assaporare prospettive uniche di monovitigni al loro massimo. Il Sauvignon è uno dei vitigni preferiti dell’enologo Hans Terzer, colui che alla fine degli anni 80 ha rivoluzionato il mondo vitivinicolo in Alto Adige passando dall’ampia produzione di uve rosse ad una limitata di uve bianche come il Pinot bianco, lo Chardonnay e in particolare il Sauvignon Sanct Valentin è tra i vini bianchi più premiati di sempre, dal 1994 ha ottenuto ben 18 volte i Tre Bicchieri del Gambero Rosso. Dopo il riconoscimento internazionale alla carriera “Der Feinschmecker”, Hans Terzer e la Cantina San Michele-Appiano continuano a far crescere la fama e l’amore per il vino dell’Alto Adige.

Il winemaker Hans Terzer apre le porte dell’esclusiva cella situata nel cuore della Cantina San MicheleAppiano e presenta “The Wine Collection”, collezione che sigilla una limitatissima produzione di piccole selezioni in purezza. Dopo APPIUS, la Cuvée prodotta con le migliori uve provenienti da vecchi vigneti, ora è possibile assaporare da una prospettiva unica la massima espressione di un monovitigno. È il Sauvignon a dare il via alla serie speciale di sole 3.000 bottiglie. «Della linea The Wine Collection faranno parte limitatissime produzioni in purezza, oltre ad eccezionali annate storiche Sanct Valentin che ho personalmente selezionato» sottolinea Hans Terzer. «Il millesimo 2015 è stato l’anno del Sauvignon, a cui ho voluto dedicare una bottiglia speciale e un’etichetta esclusiva, perché ciò che rende particolare questo vino è un nuovo significato del concetto di qualità che inizia dalla conoscenza del Terroir e delle sue peculiarità, proseguendo con la selezione delle uve in vigna fino ad un affinamento speciale. Dopo 40 anni in Cantina ho voluto sperimentare un metodo diverso, 3 giorni di skin contact, pressatura soffice, 12 mesi in tonneaux, poi altri 12 mesi in acciaio a cui ha fatto seguito un periodo di affinamento in bottiglia per altri 10 mesi».

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Perché Astoria è da sempre attenta a tramandare i vini più tipici del territorio. E per chiudere il viaggio si scende verso la grande cantina, che ospita le tecnologie più avanzate, e il negozio, per portarsi a casa un po’ dell’atmosfera magica respirata tra i vigneti. Shop online: www.astoriawineshop.com Info per degustazioni: 0438-454333 info@astorialoungestore.it

www.stmichael.it Al naso il vino colpisce per la carica aromatica con sentori di uva spina, basilico, ori di ginestra e acacia. Note fruttate come kiwi, ribes e pesca bianca. In sottofondo buccia di mandarino e cedro, seguite da sensazioni speziate, mentolate e balsamiche. Al palato è dominante la componente minerale e sapida. L’equilibrio è garantito dalla ricchezza e morbidezza del frutto, mentre la componente alcolica regala una straordinaria avvolgenza conservando eleganza e freschezza.

DOPO IL 30° ANNIVERSARIO SANCT VALENTIN, LA CANTINA SAN MICHELE APPIANO PERMETTE DI RISCOPRIRE ALCUNE VECCHIE ANNATE DI SORPRENDENTI LONGEVITÀ, E PRESENTA UN NUOVO LIMITATISSIMO SAUVIGNON, MILLESIMATO 2015

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15-18 Aprile Verona

SPECIALE

GLI ITALIANI PREFERISCONO VINI BIANCHI, VINI DOC, VINI REGIONALI

LE TENDENZE DI ACQUISTO DI VINO NELLA GRANDE DISTRIBUZIONE NEL 2017 ANALIZZATE DA IRI PER VINITALY. 648 MILIONI DI LITRI VENDUTI IN QUESTO CANALE DI VENDITA. TRA I VINI CON CRESCITA A DOPPIA CIFRA: GRILLO, PRIMITIVO, ORTRUGO, RIBOLLA, VALPOLICELLA RIPASSO, CORTESE. CANTINE E BUYER DELLA DISTRIBUZIONE ORGANIZZATA SI INCONTRANO A VINITALY E FANNO AFFARI NEL GDO BUYER’S CLUB

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Vini bianchi fermi, vini a denominazione d’origine, vini regionali, spumanti secchi; questi i vini preferiti dagli italiani nel 2017. I rossi più richiesti provengono da Toscana, Emilia Romagna, Piemonte. I bianchi più richiesti da Veneto, Trentino, Sicilia. É quanto emerge dalla ricerca elaborata per Vinitaly (Verona, dal 15 al 18 aprile) dall’istituto di ricerca IRI sui consumi di vino nella Grande distribuzione nel 2017). Gli italiani hanno acquistato 648 milioni di litri nella Grande distribuzione, sempre più il canale di vendita principale del vino, per un valore che vede il traguardo dei 2 miliardi di euro (1 miliardo e 849 mila milioni di euro), dati inclusivi dei Discount. Tra i vini i cui acquisti crescono a doppia cifra: Grillo (Sicilia), Primitivo (Puglia), Ortrugo (Emilia Romagna), Ribolla (Friuli Venezia Giulia), Valpolicella Ripasso (Veneto), Cortese (Piemonte), Passerina (Marche), Chianti Classico (Toscana), Cannonau (Sardegna), Pecorino (Abruzzo/Marche), Falanghina (Campania). Mentre i campioni assoluti rimangono Lambrusco (Emilia Romagna/ Lombardia), Chianti (Toscana), Montepulciano d’Abruzzo (Abruzzo). Le bottiglie da 0,75 a denominazione d’origine crescono nel 2017 del 2% rispetto all’anno precedente con 280 milioni di litri venduti. Gli spumanti (e champagne) aumentano del 4,9% con 68 milioni di litri. Da notare anche la performance del rosato frizzante che cresce del 3,9%. Prosegue il trend negativo dei “bottiglioni” (fino a 2 litri) che perdono un ulteriore 2,5%, mentre i brick registrano una flessione dello 0,6%. In crescita il formato “bag in box”, ancora di nicchia: +5,4%. In forte crescita le vendite di vino e spumante biologico che superano i 4 milioni di litri venduti, confermando un percorso che ha ancora ampi margini di crescita. «Se la quantità di vino acquistato nella Grande Distribuzione è stabile da anni, i consumatori mostrano di apprezzare le novità, accogliendo favorevolmente le proposte delle cantine – spiega Virgilio Romano, Business Insight Director di IRI, coordinatore della ricerca – I vini a denominazione d’origine vendono 5,5 milioni di litri in più nel 2017, così come crescono bollicine e vini bianchi, inoltre aumentano le tipologie regionali che si fanno apprezzare ogni anno per i tassi di crescita. I Vini emergenti si fanno apprezzare per posizio-

Giovanni Mantovani

namenti di prezzo non bassi (oltre la metà superiore a 4 €) e questo è un aspetto positivo perché dimostra la disponibilità del consumatore a premiare novità e valore». «Il successo degli Spumanti ha spinto molte cantine a dedicarsi a questo prodotto, ormai sulla via della destagionalizzazione nella versione Secco – aggiunge Romano – Infine, i prezzi nel 2018 dovranno sostenere una sfida non banale a causa della vendemmia 2017 poco generosa ed al conseguente rialzo atteso». «La grande distribuzione organizzata si mantiene un canale di vendita molto importante per il mercato italiano – commenta Giovanni Mantovani, Direttore generale di Veronafiere – capace di far emergere nuovi vini e territori e di assecondare nel tempo la richiesta di prodotti di maggiore qualità anche per il consumo quotidiano. Un’evoluzione che Vinitaly sta seguendo negli anni diventando il luogo di analisi e confronto tra gdo e settore enologico e soprattutto proponendo alle cantine espositrici incontri B2B con i buyer delle insegne della distribuzione organizzata. Con l’International Packaging Competition Vinitaly da oltre venti anni promuove la cultura del comunicare con efficacia attraverso l’etichetta e la confezione il valore del prodotto». Appuntamento a Vinitaly il 16 aprile alla tavola rotonda di approfondimento sulle vendite di vino nella Gdo, con focus quest’anno sul mercato del vino italiano nei supermercati USA. Il 16 e 17 aprile in calendario gli incontri B2B del Gdo Buyers’ Club.

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SPORT

A CURA DI MICHELA TONINEL

FITNESS TUTORIAL CON ENRICO MARTIN

Tutorial n. 1

8 BUONI MOTIVI PER ALLENARSI IMMERSI NELLA NATURA Fai fitness in modi sempre diversi

Ogni allenamento che farai dovrà essere diverso: cambieranno le salite, il tipo di terreno, la lunghezza dei percorsi. Anche quando ripercorrerai gli stessi passi, cambieranno lo stato del terreno, la temperatura o il vento. Il tuo corpo risponderà sempre positivamente ai nuovi stimoli!

Avvicinati alla natura

Ciao a tutti! Sono Enrico Martin, il vostro nuovo personal trainer e da oggi anche io farò parte del grande team di MCG. Dunque cominciamo! Quante scuse si possono trovare per non allenarsi limitandosi alla sola palestra? Ecco alcuni ottimi motivi per uscire e fare fitness all’aperto.

Il contatto con la natura aumenta la sensazione di benessere e allevia lo stress. I benefici psicologici ti invoglieranno a ripetere l’esperienza, aiutandoti a trovare regolarità negli allenamenti.

In più, se come me hai la fortuna di allenarti vicino al lago, scoprirai come la vicinanza all’acqua enfatizzi la sensazione di benessere piscofisico.

Perdi peso

Seguendo i miei consigli brucerai più calorie, sia per gli stimoli fisici, sia per l’energia extra richiesta per regolare la temperatura corporea a quella dell’ambiente esterno.

Fai il pieno di Vitamina D

Esporti al sole ti fa fare il pieno di Vitamina D. Non ci sono molti altri modi di ottenere questo effetto altamente benefico. In più, otterrai un colorito più sano e una leggera abbronzatura che di sicuro non ti dispiacerà.

Non sprecare tempo

Imparare nuovi modi di muoversi fa bene sia al corpo che alla mente. Non smettere mai di metterti alla prova e sperimentare!

Usa bene il tuo tempo, ormai la scusa che non ti basta per fare movimento non regge più. Ti basta uscire di casa indossando le scarpe adatte o inforcando la bici e avrai già comininciato con la tua sessione di fitness! La primavera è alle porte, cogli l’occasione per uscire all’aria aperta e rivoluzionare la tua vita migliorando la tua forma fisica e il tuo benessere.

Esponendoti alla temperatura esterna, alle condizioni meteorologiche e alle componenti dell’aria rafforzerai il tuo sistema immunitario. Abituando inoltre il corpo a termoregolarsi più efficientemente ti adatterai meglio al caldo e al freddo senza ammalarti.

Seguimi sui canali social e visita il mio sito www.enricomartin.com per scoprire gli allenamenti più adatti a te e molte altre idee per una vita attiva e più sana.

Prova nuovi sport e attività

Rinforza il sistema immunitario

MASTER MTB 2018

SI CELEBRANO I DIECI ANNI! Master Mtb spegnerà le 10 candeline nel 2018. Per questo compleanno sono già stati stabiliti data e luogo: la grande festa si celebrerà a Brescia, in occasione di quello che è considerato “lo zoccolo duro” di Master Mtb, e cioè l’XC Monte Maddalena”, il sabato 14 luglio! Per festeggiare degnamente questo importante traguardo, è al vaglio del comitato organizzatore un gadget riportante il logo del compiuto decennio! Incominciamo allora a dare uno sguardo al calendario gare rimanenti: il 13 maggio a Cavriana si correrà l’“XC Memorial Damiano Darra”, il 10 giugno la prova “XC Trofeo Città di Castiglione”, il 14 luglio la tappa “XC Monte Maddalena”, e il 16 settembre con la gara “XC Santa Lucia Dei Monti” a Valeggio sul Mincio si raddoppia! In entrambe le prove di Valeggio correranno anche le categorie giovanili. Una caratteristica di Master Mtb è infatti quella di tenere particolarmente a cuore i giovani, che vedono dedicate ad essi ben quattro prove!

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IL BROMPTON WORLD CHAMPIONSHIP Segnatevi la data: 6 maggio. E anche l’indirizzo: il Parco del Valentino, in pieno centro a Torino. Il consueto Bike Pride di primavera - l’evento che solitamente concentra sotto la Mole Antonelliana oltre 20.000 appassionati di biciclette per celebrare la mobilità sostenibile e la sicurezza stradale quest’anno avrà un grande valore aggiunto nella presenza della tappa italiana del Brompton World Championship. Dopo le edizioni negli anni scorsi tenute a Roma, Firenze, Venezia e all’Autodromo di Monza, questo evento è destinato ad accendere la curiosità di tutti i presenti nel capoluogo piemontese e ad eccitare l’entusiasmo di tutti gli amanti del brand inglese: è infatti gara sui generis, riservata ai possessori di una bicicletta pieghevole, che vedrà al via oltre 200 partecipanti in arrivo da tutta Europa che si contenderanno la vittoria nel rispetto del rigido dress code che prevede pantaloni corti, giacca e cravatta per gli uomini e un abbigliamento quanto

DI ENRICO CORNO

più estroso per le signore. Il percorso di circa 15 km, lungo un anello da ripetere più volte all’interno del celebre parco cittadino, sarà l’occasione non solo per divertirsi in una location prestigiosa ma anche per presentare Brompton a migliaia di persone potenzialmente interessate a sfruttarne la caratteristiche nel’intermodalità dei trasporti. Questa infatti è la bici pieghevole più piccola e leggera del mondo, che può essere comodamente portata a mano in treno, in autobus, nel bagagliaio della macchina per avvicinarsi alla destinazione e perfino nella cappelliera dell’aereo. E questo succede ogni giorno a Roma e Milano dove Brompton è una realtà consolidata, a Torino dove c’è un forte movimento ma anche a Verona (dove potrete trovare ben due rivenditori autorizzati), sul Garda (moltissimi camperisti sono soliti stivarla nel gavone) e, perchè no?, succederà anche a Mantova.

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NEWS MEDICHE AL CONGRESSO AAOS A marzo la città americana di New Orleans, in Louisiana, ha ospitato un importante evento dedicato a medici ed operatori del settore ortopedico: l’American Academy of Orthopaedic Surgeons (AAOS) cioè il più grande e conosciuto congresso di ortopedia mondiale che offre spunti e aggiornamenti per il settore della cura delle malattie muscoloscheletriche. Durante questo evento, ampio spazio è stato dedicato alla medicina dello sport con sessioni sull’ortopedia e traumatologia sportiva. Il congresso rappresenta una vetrina per molte nazioni e per gli studi fatti da equipe mediche che

QUOTA 3000 NUOVO SHOP OUTDOOR Montagna, bici e corsa: a Villafranca di Verona a marzo è stato inaugurato un nuovo punto di riferimento per gli amanti dello sport all’aria aperta. L’offerta di “Quota 3000” si concentra in questi 3 settori sportivi con abbigliamento, attrezzi e assistenza post vendita grazie ad una officina meccanica per la manutenzione delle bici oppure appoggiandosi al laboratorio per la lavorazione degli sci del negozio Turnover Sport di San Martino Buonalbergo. Tra i servizi particolari: la personalizzazione della calzata dello scarpone da sci, lavorazione dello sci da gara e anche il noleggio di mountain-bike elettriche. Lo shop fa parte del gruppo Turnover, lo storico marchio dei negozi della montagna veronese (che quest’anno compie 21 anni) presente anche a San Martino e nella struttura di arrampicata King Rock di San Giovanni Lupatoto.

NEVE PER TUTTI A CAMPIGLIO

CHIUSURA DI STAGIONE Il “buon” sport scende in pista a Madonna di Campiglio per la chiusura di stagione. Due gli appuntamenti che a Marzo uniranno sport e solidarietà. Il 16 e 17 le montagne si illumineranno con la fiaccolata benefica Dolomite’s Fire a favore della Fondazione Magica Cleme Onlus, che collabora con l’Ospedale San Gerardo di Monza e l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano per supportare i bambini in cura e le loro famiglie. Campiglio farà vivere un week-end da sogno ai “piccoli grandi eroi della vita”. Le emozioni aumenteranno al tramonto, dalle 18:00, quando una spettacolare coreografia di luci brillerà ai piedi delle Dolomiti di Brenta con luminose sfilate a piedi, con gli sci, con lo snowboard oppure con le ciaspole partendo da diversi punti di Madonna di Campiglio per unirsi, infine, al Dolomite’s Village presso piazza Sissi. Il 24 e 25 marzo tornerà l’appuntamento con “Sciare col cuore”, un momento per incontrare da vicino i propri campioni del cuore e sciare con loro, che richiama gli atleti degli sci club da tutta Italia sulle nevi di Madonna di Campiglio. Una gara a squadre accompagnata anche da premiazioni individuali (per le categorie Baby Sprint, Cuccioli Allievi e Ragazzi maschile e femminile) e dal premio sciare col cuore a Candido Cannavò. Ai partecipanti ricco pacco gara grazie a Gum Sunstar Melinda, Trentingrana e Latte Trento. Il ricavato sarà donato all’Associazione Donatori Midollo Osseo.

THULE, INNOVAZIONI DALLA SVEZIA

PASSEGGINI PER IL JOGGING Novità a 3 ruote con il passeggino da corsa Thule Glide 2. Il marchio Thule, che dal 1942 produce numerosi prodotti che consentono alle persone attive di trasportare ciò che hanno di più caro, in sicurezza con facilità e stile al motto “Bring your life”, presenta questo innovativo passeggino progettato per i runner e costruito per i bambini! La promessa è che sia un mezzo veloce, leggero e con una ruota anteriore fissa, un vero “passeggino da corsa” dotato di grandi ruote da 18” e spazio per la falcata durante il running. Il mezzo è progettato per i genitori che desiderano correre su diversi tipi di terreno e per trasportare in tutta

sicurezza i figli, è progettato con caratteristiche di design intelligenti e mantiene i bambini comodi e sicuri: l’imbracatura imbottita, completamente regolabile, offre una perfetta vestibilità e il tettuccio ventilato protegge dagli elementi atmosferici. La sospensione posteriore permette al bambino di rilassarsi e godersi la corsa e lo schienale del seggiolino si regola per consentire il riposo anche in movimento. Thule propone anche altri prodotti come portabagagli, portabici, borse da viaggio per varia attrezzatura sportiva e prodotti per i più piccoli come seggiolini da bici. www.thule.com

sperimentano e testano nuove terapie. Tra i lavori che nel corso di questi anni hanno ottenuto speciali riconoscimenti, si inserisce anche la ricerca di un gruppo di medici dell’Università La sapienza di Roma, in particolare della Scuola di Ortopedia e Traumatologia. Il team romano, che fa riferimento al Professor Andrea Ferretti e che è stato coordinato dal Dottor Luca Labianca, è stato tra i primi a presentare una ricerca sull’efficacia del Neuro-Taping. Questa sorta di “cerotto colorato”, molto in uso oggi nel settore sportivo, che è comunemente conosciuto come Kinisiotaping ma più correttamente definito Taping Neuro-Muscolare. È molto importante specificare che questo presidio medico è un ‘cerotto’ con specifiche caratteristiche elastiche che agisce in maniera meccanica sui tessuti (cute e sottocute) ma che non contiene alcuna sostanza medicante. L’azione di questo metodo di cura è efficace per le contratture muscolari, per patologie che provocano gonfiore delle articolazioni e per ciò che riguarda la riabilitazione post chirurgica. Lo studio del gruppo si è concentrato sull’efficacia dopo la ricostruzione del crociato (che è uno degli interventi più frequenti tra gli sportivi) e ha dimostrato che effettivamente il gruppo di pazienti che ha utilizzato il Taping Neuro-Muscolare ha avuto dei vantaggi in termini di riduzione del dolore e del gonfiore rispetto al gruppo che non ha utilizzato il cerotto.





ECONOMIA E LAVORO

PRIMI INCONTRI DI AWARENESS Primi incontri di awareness targati “industria 4.0”. Il piano governativo, che prevede un ruolo specifico per Confindustria, prosegue il percorso iniziato lo scorso anno e coinvolge anche la sede territoriale di Mantova. Grazie alla creazione dei Digital Innovation Hub, definiti dal progetto “un ponte tra impresa, ricerca e finanza”, si è messo al servizio delle imprese un modello snello e concreto, con il coinvolgimento di università e centri di ricerca di eccellenza e costituiscono un asset strategico per la crescita e lo sviluppo economico e industriale del nostro Paese. Mantova aderisce ad Innex Hub, il Dih creato con le territoriali di Brescia e Cremona, affiancate dalle rispettive Camere di Commercio, ed al Digital Innovation Hub della Lombardia. Il ruolo degli Hub è quello di sviluppare servizi di orientamento, accompagnamento, studi di fattibilità e pre-analisi che consentano alle imprese di scegliere l’innovazione e applicarla in tempi e modi che ne consentano la massima valorizzazione sul

SETTIMANA DELLA CULTURA D’IMPRESA Dal 9 al 23 novembre, Confindustria organizza la XVII Settimana della Cultura d’Impresa, quest’anno inserita nella programmazione MiBACT del calendario UE. Gli eventi organizzati in questo ambito potranno usufruire dell’apposito marchio UE. Il tema portante sarà “La cultura industriale: un ponte tra economia e crescita sociale al centro dell’identità europea”. Per il 2018, le aree tematiche da esplorare, nel corso delle iniziative, potranno essere: Patrimonio industriale e/è patrimonio culturale, i vantaggi competitivi dell’Italia: impresa, cultura, territorio, la cultura industriale al centro dell’identità culturale, territoriale ed europea, essere cittadini e imprenditori nell’Unione Europea oggi, cultura e

GIORGIO GIRONDI OSPITE DEI GGI

piano tecnologico ed economico. Il DIH si fonda su 4 pilastri, uno dei quali è proprio l’awareness (consapevolezza), che si concretizza nell’organizzazione di eventi informativi, pubblicazioni e workshop tecnici; in questo caso, insieme alle associazioni industriali di Brescia e Cremona, sono state individuate e coinvolte 21 tra imprese ed associazioni per la creazione di specifici percorsi di valutazione ed autovalutazione, con un doppio obiettivo; da un lato, fotografare la realtà aziendale del territorio, dall’altro, dare la possibilità all’imprenditore di misurare correttamente la propria maturità digitale. Una volta completata l’indagine, è possibile mettere in campo le azioni previste dagli altri “pilatri”: la formazione, per cui progettiamo percorsi di base e sulle tecnologie

impresa agenti di inclusione sociale. Tutte le aziende mantovane che ritengono di avere manifestazioni, anche realizzate in un periodo diverso, che possano essere attinenti alle aree tematiche che verranno trattate, possono mettersi in contatto con Francesco Rossi al numero 0376 237206. Fa il paio con questa iniziativa quella del video contest del World Manufacturing Forum su Industria 4.0. I partecipanti dovranno descrivere, con un video della durata di 3 minuti, la rivoluzione manifatturiera e digitale, comunemente indicata con il termine Industria 4.0. Il concorso è rivolto a videomakers freelance, Università, scuole (studenti over 16), operatori dell’industria creativa. Il vincitore del concorso sarà premiato con un assegno di 5 mila euro. Il contatto per maggiori informazioni è sempre il dott. Rossi.

Giorgio Girondi, imprenditore mantovano a capo di Ufi Filters e Gruppo GG partecipazioni, è stato ospite di “Aperitivo con...”, un nuovo format di incontri ideato dai GGI di Mantova, presieduti da Andrea Ruberti, per promuovere la cultura d’impresa. In ogni appuntamento un capitano d’impresa racconterà l’idea, il lavoro, la fatica, i successi e gli insuccessi che l’hanno portato a creare un’azienda di successo. L’appuntamento di marzo ha visto Girondi portare il suo contributo, attinto dalla profonda conoscenza del mondo del business, raccolta almeno in parte in un libro di aforismi, che ha letto e spiegato alla platea. Un po’ come nel celebre “L’arte della guerra” di Sun Tzu, l’imprenditore parte da concetti sintetici, a volte metaforici, “se il tuo cliente ama pescare, tu ami pescare”, oppure “non gioco a poker con uno più ricco di me”, altri più tecnici: “i capannoni non fanno ebit”, su macchinari ed impianti non ci devono essere i nomi dei produttori”. Certamente una serata piacevole ed istruttiva per i molti partecipanti.

abilitanti; la consulenza sui partner per la realizzazione di assessment e brookeraggio tecnologici; ed infine, ma certo punto molto sentito dalle aziende, la ricerca di incentivi fiscali, agevolazioni e contributi a sostegno dei progetti di innovazione tecnologica”.

BESCHI DELEGATO DI ZONA Confindustria Mantova rinnova le cariche associative espressione dei territori. Si tratta dei delegati comunali e di zona; il ruolo dei primi è quello di interfacciarsi con le pubbliche amministrazioni locali, portando avanti le segnalazioni di problematiche per le aziende locali. Per il delegato di zona, che siede di diritto anche nel Consiglio generale di Confindustria Mantova, il ruolo prevede un coordinamento delle attività di Confindustria in loco e di rappresentanza anche presso Provincia e Regione. Le zone in cui è diviso il mantovano sono 4: Viadanese, Mantova, Alto e Basso Mantovano. Sarà l’imprenditore Mario Beschi a rappresentare Confindustria Mantova nella zona dell’Alto Mantovano. Il delegato della ex zona di Castiglione, che la nuova riforma ha accorpato a quella di Asola-Castel Goffredo, ha ottenuto pieno consenso per l’operato dell’ultimo quadriennio. Molte le iniziative perorate a vantaggio delle aziende, ultima delle quali, in ambito di sicurezza, l’installazione di telecamere intelligenti nei varchi di accesso della città. Rinnovati anche i delegati nei comuni, con quattro nomi nuovi: Bettino Zucchi (Virgilio Marmi) a Goito, Maurizio Ghirarddi (CMM) a Medole, Roberto Ferrari (Ferrari Spa) a Ponti sul Mincio e Giovanni Volpi (Davide & Luigi Volpi Spa) a Casalromano. Riconfermati Oscar Tondini a Cavriana, Mauro Ferrari a Guidizzolo, Giovanni Fondrieschi a Solferino, Guerrino Nicchio a Volta Mantovana, Adriano Cantarelli ad Acquanegra, Alessandro Tiranti a Canneto, Giovanni Fabiani a Casaloldo, Gilberto Ballasina a Castel Goffredo, Carlo Cocconi a Ceresara e Paolo Parma a Gazoldo degli Ippoliti.

Giorgio Girondi

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ECONOMIA E LAVORO

NUOVE REGOLE SULLA PRIVACY E MULTE PARI AL 4% DEL FATTURATO Milioni di consumatori sono esposti ai rischi di intrusione nei propri dati sensibili e spesso diventano vittime di furto di identità o frodi digitali, per questo è importante proteggere la loro privacy. Tutto pieno, posti a sedere esauriti e ospiti in piedi in occasione del seminario formativo, tenuto da Confartigianato Imprese Mantova, per spiegare agli imprenditori le nuove regole a tutela dei dati personali e per la sicurezza della loro circolazione. Come relatori Armando Iovino, esperto di privacy e di problematiche legate alla gestione dei dati e l’avvocato Andrea Piazzi dello Studio Baioni, Visigalli & Partner di Mantova. Il Regolamento Europeo per la Protezione dei Dati, che entra in vigore il 25 maggio 2018, detta un nuovo quadro normativo mirato sulle tecnologie digitali. Il documento impone adempimenti complessi nella tutela delle persone fisiche, con riguardo al trattamento dei dati personali e la loro libera circolazione, a cui si accompagnano, per chi è inadempiente, sanzioni fino al 4% del fatturato. Il nuovo regolamento avrà un impatto su enti e imprese, non solo dal punto di vista tecnologico, ma anche organizzativo e legale. Le imprese sono obbligate a proteggere i dati dei clienti dagli accessi non consentiti, quindi devono

LE NOVITÀ DELLA LEGGE DI BILANCIO 2018

adottare difese adeguate ai rischi di intrusione. Per questo devono istruire il personale che opera nel trattamento dei dati, dotarsi di tecnologie efficaci a monitorare e prevenire gli attacchi informatici, introdurre la figura del DPO (Data Protection Officer) interna o esterna. Per contro, i proprietariclienti hanno diritto di accedere in qualsiasi momento ai loro dati personali, sapere come vengono utilizzati e protetti ed essere tempestivamente informati in caso di furto. Ne consegue anche il diritto per il titolare alla portabilità dei dati, cioè ad ottenerne la restituzione su supporto elettronico in modo da consentirne l’uso nei confronti di un altro fornitore. In questo caso il titolare ha diritto all’oblio, cioè a essere dimenticato da colui a cui aveva prima affidato i suoi dati. Allo stesso tempo, la trasmissione dei dati può avvenire da un titolare del trattamento a un altro fornitore di servizi. Il nuovo Regolamento Europeo impone alle imprese un’opportuna comprensione su come adeguare la loro organizzazione aziendale, la necessaria conoscenza delle tematiche introdotte e sul ruolo delle nuove figure responsabili per la privacy. Per informazioni: Confartigianato Imprese Mantova, tel. 0376-408778.

Molti gli intervenuti all’incontro sulle nuove regole sulla privacy

Gli artigiani all’incontro sulla legge di bilancio 2018

Molti i temi sul tappetto nell’incontro organizzato da Confartigianato Imprese Mantova sulla legge di bilancio 2018, riferita alle misure sulle piccole e medie imprese. Al centro dell’incontro, che ha visto numerosi interventi dei presenti in una sala colma, si è discusso di fatturazione elettronica per tutte le imprese dal 1° gennaio 2019 e per altre tipologie d’impresa già dal 1° luglio prossimo. Si è trattato anche di misure a sostegno alle imprese (iper-ammortamento) volte a sostenere gli investimenti nell’innovazione tecnologica. Infine i bonus per la ristrutturazione che prevedono una detrazione Irpef del 50% dei costi sostenuti, fino ad un tetto di 96.000 euro di spesa complessiva. Il consiglio è di approfittarne adesso, perché da gennaio 2019 la quota detraibile tornerà al 36%. All’incontro sono intervenuti Andrea Trevisani direttore delle politiche fiscali di Confartigianato nazionale, il presidente di Confartigianato Imprese Mantova Lorenzo Capelli e il vicesegretario Christian Bertellini.

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LEGNO: RINNOVATO IL CONTRATTO

Carlo Gandini

ALLARME GAS FLUORURATI IL PERICOLO DEL “FAI DA TE” Supermercati, centri “fai da te”, negozi specializzati, qui regna il caos nella vendita di impianti contenenti gas fluorurati altamente dannosi per l’ambiente. Gli installatori aderenti a Confartigianato Imprese Mantova, sono in allarme per un fenomeno che si sta allargando nel Mantovano, accompagnato dalla pratica di montare gli apparecchi con il ricorso illegale a persone prive di competenze certificate. Quali sono gli apparecchi che contengono gas fluorurati? I condizionatori d’aria, impianti di refrigerazione, pompe di calore, le apparecchiature fisse antincendio e le celle frigorifere dei camion. I gas fluorurati sono inodori e incolori, ma se rilasciati in atmosfera, intaccano lo strato di ozono e contribuiscono all’effetto serra, danneggiando l’ambiente per centinaia di anni. La legge, per garantire che l’impianto acquistato venga installato da un tecnico certificato, obbliga i venditori a registrare la cessione dei gas fluorurati, tipologia, quantità e ad annotare i dati degli acquirenti. La vendita alle aziende a consentita solo se in possesso di idonea certificazione. Per la cessione di apparecchi pre-caricati non ermeticamente sigillati ai privati, questi devono dimostrare che l’installazione sarà effettuata da una impresa certificata. Confartigianato invita i cittadini a ricorrere ad installatori in regola. Bisogna guardare al futuro dei nostri figli ai quali non va consegnato un mondo sconvolto dall’inquinamento ambientale al peggioramento del quale, anche noi possiamo concorrere con la perdita di gas derivante dalla cattiva posa del nostro impianto.

Confartigianato, con le altre organizzazioni artigiane, ha firmato con i sindacati il rinnovo del contratto nazionale dei lavoratori dipendenti dell’artigianato e delle piccole e medie imprese del legno, arredo, mobili, escavazione e lavorazione lapidei. Per i dipendenti artigiani del legno, arredo e mobili, si prevede un aumento retributivo mensile di 53 euro riferito al Livello D, per escavazione e lavorazione lapidei 56 euro al Livello 5. Per i dipendenti delle piccole e medie imprese non artigiane del legno, arredo, mobili l’incremento è di 63 euro al Livello D, per l’escavazione e lavorazione lapidei è di 66 euro al Livello 5. Il contratto si applica anche alle imprese di onoranze funebri. Ampliati il ricorso ai contratti di lavoro a termine ed è stato portato a 104 ore il monte ore annuo della flessibilità; inoltre l’apprendistato professionalizzante è stato adeguata alle normative del Jobs Act. L’accordo regola anche una specifica tipologia di contratto di lavoro a tempo indeterminato, con retribuzioni che consentano alle imprese di mantenere la flessibilità e contenere il costo del lavoro nei primi 24 mesi, per il reinserimento con finalità formativa dei soggetti che più di 29 anni, lavoratori sospesi, disoccupati o inoccupati e delle categorie “svantaggiate”.

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ECONOMIA E LAVORO

CONFCOMMERCIO SBARCA NELL’ALTO MANTOVANO E APRE 4 SPORTELLI Confcommercio rafforza la sua presenza nell’Alto Mantovano con l’apertura di quattro nuovi presidi territoriali. Lo scorso 7 marzo l’associazione, grazie alla collaborazione con l’Amministrazione comunale, ha inaugurato un nuovo punto informativo a Solferino (il primo dell’Alto Mantovano), che ha sede all’interno del municipio ed è attivo ogni mercoledì dalle 9 alle 13. Dal 19 marzo, poi, sono stati aperti altri tre punti informativi di Confcommercio, ad Asola, Castiglione delle Stiviere e Goito, questa volta con il supporto di Tea (gli uffici apriranno cadenza quindicinale). “L’Alto Mantovano rappresenta una piazza strategica per l’associazione – spiega il direttore di Confcommercio Mantova Nicola Dal Dosso - una zona limitrofa al lago di Garda, con cui sarà possibile avviare contatti e creare sinergie, dove il tessuto imprenditoriale è ancora vivace e la collaborazione con enti e istituzioni proficua. Uno dei nostri obiettivi per il 2018 è proprio quello di ampliare la nostra presenza

sul territorio, secondo lo slogan ‘vicini alle imprese’: una prossimità non solo dal punto di vista sindacale, consulenziale e operativo, ma anche fisica. Confcommercio non è un’entità astratta, lontana, ma è un’azienda a tutti gli effetti, che ogni giorno vive le stesse sfide e gli stessi problemi delle nostre imprese, fatta di persone, storie, casi pratici, problemi concreti da risolvere: garantire la nostra presenza direttamente sul territorio fa parte di questa vision”. Gli uffici forniranno ad aziende e operatori una consulenza a tutto tondo: assistenza fiscale, legale, amministrativa, commerciale e affiancamento nell’espletamento di pratiche e adempimenti burocratici; aggiornamento sulle opportunità di accesso a bandi e finanziamenti erogati da enti e istituzioni e supporto nella presentazione delle domande; erogazione di servizi dedicati, quali tenuta della contabilità e amministrazione del personale; indicazioni e sostegno in caso di problemi e criticità, organizzazione di percorsi formativi e incontri.

MODELLO 730 TARIFFE AGEVOLATE PER LE AZIENDE ASSOCIATE

NUOVA NORMATIVA SULLA PRIVACY Il 25 maggio 2018 entrerà in vigore il Regolamento UE 2016/679, che sostituirà l’attuale Codice della Privacy (D.lgs. 196/2003). Il nuovo regolamento, confermando gli attuali adempimenti (che poche aziende conoscono e rispettano) introduce nuovi limiti al trattamento automatizzato dei dati personali con l’obbligo di segnalazione dei casi di violazione degli stessi dati personali (cd. data breach, novità assoluta), introduce la nuova figura del Data Protection Officer (DPO) e significative novità per l’informativa ed il consenso. Un aspetto preoccupante è costituito dal fatto che sono previste pesanti sanzioni (che possono arrivare fino al 4% del fatturato annuo complessivo di un’impresa) in caso di inadempienze.

A PROPOSITO DI ALLERGENI

Per aiutare le aziende ad adeguarsi alle nuove disposizioni, Confcommercio offre un servizio consulenza dedicato e organizza corsi di formazioni a costo zero per le imprese iscritte al fondo interprofessionale For.Te. Per informazioni: T. 0376 2311.

L’8 febbraio scorso è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.Lgs. n. 231/2017 recante le disposizioni applicative e le sanzioni relative al Reg. UE n. 1169/2011 in materia di etichettatura degli alimenti. Il suddetto atto normativo entrerà in vigore il 9 maggio prossimo. Le disposizioni di maggior interesse per le imprese riguardano: l’obbligo di indicazione degli allergeni per i prodotti somministrati sul menù, apposito registro o altra modalità, ma sempre supportata da una precisa documentazione scritta, facilmente reperibile dai consumatori e dalle autorità di controllo; la sanzione per l’omessa indicazione degli allergeni (da 3.000 a 24.000 euro) e per l’indicazione con modalità difforme da quella normativamente prevista (da 1.000 a 8.000 euro) con possibilità di ridurre la sanzione pecuniaria fino ad un terzo per le microimprese; la conferma della disciplina del cartello recante l’indicazione di tutti gli ingredienti per i prodotti di gastronomia, gelateria, pasticceria e panetteria; l’indicazione di decongelato sui prodotti con applicazione delle deroghe previste. Confcommercio sta organizzando un ciclo di incontri sul territorio per aggiornare gli imprenditori. Per informazioni: T. 0376 231206. CONFCOMMERCIO MANTOVA via Londra 2 B/C Porto Mantovano (Mn) T. 0376. 2311 - info@confcommerciomantova.it www.confcommerciomantova.it

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Ma anche una serie di convenzioni, come quella con Tea Energia, che riserva agli associati condizioni particolarmente vantaggiose per le forniture di energia elettrica e gas, per utenze sia domestiche che non domestiche, e una consulenza specializzata. Per informazioni: T. 0376 2311.

Anche quest’anno Confcommercio, attraverso la sua società di servizi Sviluppo Mantova srl, offre il servizio di elaborazione del modello 730/2018 per i dipendenti e per i pensionati. L’associazione riserva tariffe particolarmente competitive per i dipendenti delle imprese socie, applicando un costo di soli 35 € per le dichiarazioni singole e 55 € per quelle congiunte. Nel caso in cui l’azienda sottoscriva una convenzione con l’associazione, potrà garantire ai dipendenti il ritiro dei documenti direttamente in azienda (minimo 10 adesioni). Tutti i documenti utili alla compilazione dei redditi devono essere consegnati in copia all’ufficio. Per informazioni: T. 0376 231239.

ELENCO OPERATORI DEL SETTORE DEL GIOCO RINNOVO ISCRIZIONE L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha reso noto che a partire dal 15 febbraio è possibile rinnovarinnovare re l’iscrizione l’iscrizione all’elenco all’elencodegli deglioperatori operatoridel delsettore settore del gioco gioco per per l’anno l’anno 2018. 2018. Il termine per il rinnovo (e per dellelenuove nuoveiscrizioni) iscrizioni) è previsto entro e non oltre il 15 maggio prossimo esclusivamentein esclusivamente inmodalità modalitàtelematica. telematica. Lo Sportello Impresa di Confcommercio è a disposizione delle imprese per espletare la pratica. Info: Per informazioni: T. 0376 231216 T. 0376 231216. pfin@confcommerciomantova.it

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APINDUSTRIA E SIMEST FINANZIARE L’ESTERO Una grande partecipazione di imprenditori e operatori del settore ha dimostrato il grande interesse per il tema di come finanziare l’internazionalizzazione delle aziende. “Siamo davvero soddisfatti di ospitare il dott. Giovanni Gallone di Simest e i professionisti di Alma Iura per un confronto su estero, finanza e nuovi mercati – ha sottolineato la presidente Elisa Govi in apertura dell’incontro tenutosi a marzo presso la sede di Apindustria - aprire nuovi mercati esteri è infatti fondamentale per le aziende che vogliano sviluppare il proprio business ma attuare un processo di internazionalizzazione comporta un’attenta analisi degli aspetti finanziari del progetto”. L’incontro ha affrontato in particolare i criteri per impostare un piano export e per renderlo sostenibile dal punto di vista finanziario, senza dimenticare un accenno agli strumenti più efficaci per presentarsi agli istituti di credito al fine di ottenere fondi per sostenere i propri progetti oltre confine. “E’ fondamentale per le imprese avere una cassetta degli attrezzi che contenga tutto il know-how per l’apertura di nuovi mercati – ha aggiunto la presidente Govi – fare export non è difficile ma è complesso, serve in altre parole avere abilità e competenze per gestire adempimenti,

regole e normative spesso molto diverse da quelle italiane”. I lavori sono stati aperti da un intervento di Giacomo Cecchin che ha inquadrato il tema dell’export da Marco Polo ai giorni nostri sottolineando come alla base di uno sviluppo sostenibile sui mercati stranieri ci sia il rispetto delle regole e ha concluso citando una frase di Frederic Bastiat che agli inizi dell’800 scriveva “se le frontiere non le passano le merci, le passeranno i soldati”. E’ intervenuto successivamente Giovanni Gallone di Simest che ha approfondito le tipologie di funzionamento degli strumenti finanziari che vengono messi a disposizione delle aziende anche e soprattutto per sottolineare come si tratti di prodotti che possono essere utilizzati anche dalle PMI, che di solito sono le aziende che ne hanno più bisogno ma che spesso preferiscono fare da sole. La chiusura dell’incontro è stata riservata a Massimo Rossi e Chiara Pietropoli di Alma Iura Business School che hanno evidenziato le novità in materia di credito e come sia fondamentale non perdere di vista il rating

RIVOLUZIONE PRIVACY APINDUSTRIA PER LE IMPRESE

I partecipanti ad uno degli incontri in materia di privacy

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Nella foto: la presidente Elisa Govi introduce il seminario con Simest

APIEXPORT 2018 NASCE LA COMMISSIONE

API GIOVANI A IMOLA SPARK, SOGNO REALIZZATO Api Giovani prosegue nelle iniziative 2018 mettendo al centro le visite aziendali e un’esperienza davvero fuori dal comune. Il prossimo appuntamento di questo percorso è una visita aziendale alla Vecchi marmitte di Curtatone e allo show room della Spark, il marchio che sta mietendo successi in giro per il mondo ma soprattutto nell’ambito delle gare di Superbike. “Noi giovani imprenditori siamo molto interessati ad imparare dalle esperienze di successo di altre imprese: per questo organizziamo spesso visite aziendali che ci consentono di entrare spesso nel “backstage” delle aziende – ha dichiarato Stefano Ravagnani, presidente di Api Giovani – Melania Vecchi insieme ai fratelli Niccolò e Valentina e ai genitori ci ha accolto nella sua

aziendale e monitorare costantemente indici e rapporti con gli istituti di credito per evitare influenze negative sulla centrale dei crediti aziendale. La presidente Govi ha sottolineato al termine dell’incontro come queste occasioni siano fondamentali per fare cultura e trasmettere competenze utili a garantire la competitività sui mercati esteri.

Da sinistra Stefano Ravagnani, presidente di Api Giovani, e Melania Vecchi, consigliere di Api Giovani e titolare di Spark

azienda raccontandoci una storia molto interessante in termine di qualità e innovazione”. Dopo la visita aziendale, che sarà anche l’occasione di organizzare un Consiglio aperto di Api Giovani, un’altra esperienza fuori del comune aspetta i giovani imprenditori Api: una giornata presso il circuito di Imola l’11 maggio per vivere in prima persona il mondo delle corse e i suoi rapporti con le imprese dalle sponsorizzazioni in denaro a quelle tecniche.

Dal 25 maggio 2018 entra in vigore la rivoluzione in materia di Privacy con l’entrata in vigore della nuova normativa in materia di tutela dei dati personali. Apindustria in collaborazione con l’azienda associata Progetto Qualità Ambiente – PQA ha organizzato una serie di incontri per approfondire tutte le novità introdotte dalla normativa europea e consentire alle aziende di adottare tutti gli adempimenti necessari a rispettare le nuove regole. Oltre ad una serie di appuntamenti gratuiti che hanno riguardato anche le misure minime di sicurezza informatica con l’azienda associata Onorato Informatica è stato realizzato anche un corso da 12 ore per la formazione del Responsabile del Trattamento Dati, una figura che dovrebbe essere il trait d’union tra il Titolare del trattamento e gli incaricati del trattamento oltre a gestire i rapporti in materia di privacy con clienti e fornitori. Apindustria è da sempre al fianco delle aziende proprio per fornire gli strumenti per gestire in modo concreto le novità normative ma soprattutto per far sì che la privacy sia un’occasione di miglioramento per l’impresa.

Apindustria Mantova ha da sempre posto una grande attenzione sulle tematiche export attivando già negli scorsi anni un ufficio specificatamente dedicato all’internazionalizzazione. Tra le iniziative poste in campo dall’Associazione Piccole e Medie Industrie possiamo ricordare almeno tre tipologie di attività: la formazione, gli sportelli operativi e la Guida all’export per le PMI. Dal 2018 si aggiunge anche un altro tassello alla struttura di Apiexport: una commissione formata da alcuni imprenditori associati che avranno il compito di sviluppare ulteriori progetti legati all’export che siano in grado di rispondere alle esigenze delle aziende mantovane. “Sono davvero orgoglioso di poter dare il mio contributo all’Associazione sulle tematiche dell’export -ha dichiarato Francesco Ferrari, già presidente Apindustria e oggi consigliere delegato all’export – le aziende che esportano infatti hanno sopportato meglio la crisi e possono dare un grande contributo allo sviluppo del Paese non solo aumentando le esportazioni ma funzionando da recettori di idee e innovazioni”. Si è già tenuto un incontro preliminare tra gli imprenditori più interessati ad impegnarsi a supportare i progetti a sostegno dell’export di Apiexport che ha confermato il grande interesse per questa tematica ma soprattutto la voglia di confronto che c’è tra le imprese. A breve sarà formalizzato il gruppo di lavoro. “Gli imprenditori sono individualisti per natura ma è finito il tempo dell’uomo solo al comando – ha aggiunto Francesco Ferrari, titolare della Ferrari Costruzioni Meccaniche di Guidizzolo, azienda che esporta il 90% della produzione – occorre ragionare in ottica di filiera. Oggi le imprese che esportano ci sono, abbiamo prodotti tra i migliori al mondo, innovazioni che tutti ci invidiano: mancano solo la capacità di coordinarsi e un Paese che ci sostenga”.

Francesco Ferrari, consigliere e delegato Apindustria all’export

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CNA, SEMINARIO SULLA GESTIONE DEI RIFIUTI PER LE IMPRESE ARTIGIANE Tutela dell’ambiente una priorità assoluta per le imprese. Nella sede della CNA si è tenuto un seminario per le imprese artigiane in tema di salvaguardia dell’ambiente dal tema : “Tutto quello che c’è da sapere sulla nuova gestione dei rifiuti per non incorrere in pesanti sanzioni.” Tema di estrema attualità per le imprese caratterizzato dagli obblighi relativi alla normativa in materia ambientale nell’ambito del lavoro in azienda dal momento che gli operatori hanno a che fare con rifiuti pericolosi e non e che in caso di violazione della legge ,sono previste sanzioni pecuniarie e penali. Il seminario è stato tenuto dal Dott. Andrea Minari -responsabile tecnico del trasporto nel settore rifiuti,consulente ambientale riguardante le operazione di recupero e smaltimento e docente di polizia di stato-sezione polstrada di Mantova – in materia di gestione e trasporto rifiuti. Il docente ha affrontato in modo esaustivo la gestione dei rifiuti , distinzione tra rifiuto urbano e rifiuti speciale, i casi in cui un rifiuto speciale

diventa rifiuto assimilato , la responsabilità degli imprenditori, la denuncia della del modello unico di dichiarazione ambientale (MUD), gli oneri dei produttori. In particolare il docente Minari ha posto l’accento sulla figura dell’intermediario . L’intermediario è qualsiasi impresa che dispone il recupero o lo smaltimento dei rifiuti per conto terzi, compresi gli intermediari che non acquisiscono la materiale disponibilità dei rifiuti. Il estrema sintesi che questa figura è una società di servizi che gestisce per conto terzi tutta la procedura di smaltimento del rifiuto. Un momento del seminario sui rifiuti

Pensionati attivi e successioni nell’imprese artigiane. Il passaggio generazionale è un problema non di poco conto. Va affrontato con un intervento ben strutturato, calibrato su misura per le imprese artigiane. Il fenomeno viene costantemente monitorato dalla CNA al fine di supportare le imprese artigiane nelle transizioni generazionali. Uno dei problemi da affrontare è proprio il delicato passaggio dell’avvicendamento generazionale. CNA ha istituito un servizio mirato - spiega il Direttore, Elisa Rodighiero - sulla tutela del patrimonio aziendale e familiare nel passaggio generazionale. I raggiunti limiti di età del titolare rappresentano un passaggio fondamentale nella vita gestionale dell’impresa. Non c’è solo la successione interna ,le imprese che non hanno eredi devono essere messe a disposizione di chi vuole rilevare l’attività. La successione deve essere programmato per tempo ,inserendo in azienda le figure necessarie al passo,per questo motivo, - aggiunge la Rodighiero - mettiamo a disposizione strumenti idonei per il cambio generazionale e la tutela del patrimonio aziendale e familiare che, se gestito in modo superficiale ,può portare a disperdere un valore economico e sociale ,costruito in una vita di sacrifici da parte dell’imprenditore. CNA per quanto riguardano le procedure legali , fiscali, finanziarie da intraprendere si avvale della consulenza di un esperto in materia.

CREDITO AGEVOLATO E GARANTITO

Sara Ferrarini, responsabile Credito Cna

L’ufficio credito e bandi della CNA , diretto da Sara Ferrarini apre le porte ai giovani aspiranti imprenditori, uomini e donne, interessati ad approfondire le conoscenze sulle tematiche del credito agevolato e garantito con incontri personalizzati, previo appuntamento, con l’obiettivo di aprire un’attività nel comparto artigiano. In particolare nel corso degli incontri formativi gli argomenti centrali sono i finanziamenti di “breve periodo” o quello di medio-lungo termine, la valutazione del merito creditizio nel settore bancario , l’importanza della comunicazione tra l’ imprenditore e il partner bancario attraverso un continuo e corretto scambio di informazioni reciproco al fine di monitorare la gestione del credito e dell’azienda sotto il profilo ammnistrativo , il ruolo dell’organismo “ Sviluppo Artigiano” nell’erogare finanziamenti garantiti che risulta essenziale nel percorso di crescita delle nuove imprese .Info, Sara Ferrarini, 0376-3179134; email: ferrarini@mn.cna.it.

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SERVIZI CNA

PANIFICATORI A LEZIONE DI MARKETING

Gli artigiani panificatori e i loro collaboratori a scuola di Tecniche di vendita e marketing per panifici”, nel centro formativo della CNA di Mantova, su iniziativa del Sindacato provinciale artigiani panificatori aderente all’associazione, presieduto da Giovanni Martelli. Marketing strategico e operativo per le imprese artigiane dell’arte bianca è stata la lezione tenuta dall’esperta del settore Claudia Miglia che ha preso in esame il tema del cosiddetto marketing del pane e al momento della vendita di uno dei prodotti dell’alimentazione ,protagonista indiscusso delle nostre tavole . Il tema di attualità ha richiamato numerosi operatori del settore della panificazione coinvolgendo numerose donne imprenditrici ,collaboratrici o dipendenti .Durante i lavori del seminario la docente si è soffermata su alcune argomenti specifici come la disposizione dei prodotti, l’accoglienza dei clienti e le tecniche di cross-selling (vendita di prodotti collegati a quelli che il cliente ha già acquistato).

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EMERGENZA PARCHEGGI IN CITTÀ LE PROPOSTE DI CONFESERCENTI La Mantova immaginata da Confesercenti è una città aperta e accogliente, adeguata a ricevere turisti e visitatori della provincia, così come a tutelare la qualità della vita dei residenti e l’accesso alle imprese del commercio e della ristorazione attive nel centro. L’associazione di categoria ha presentato le sue idee per garantire e potenziare la frequentazione del centro storico. Un’esigenza che si fa ancora più netta in relazione ai cambiamenti in corso, in particolare a causa dei numerosi cantieri pubblici attuali o programmati per il futuro che, inevitabilmente, rendono più complicato l’accesso al centro e ai relativi parcheggi. “I lavori pubblici sono importanti e necessari, ma bisogna prestare molta attenzione alle conseguenze sul commercio e, soprattutto, cogliere l’occasione per adottare una visione d’insieme e programmare un’immagine della Mantova che vogliamo a lungo termine”, afferma il Presidente di Confesercenti Mantova Gianni Rebecchi. Negli ultimi mesi, infatti, la presenza

di cantieri molto impattanti ha influito significativamente sugli affari di molte attività commerciali, con danni anche pesanti come nel caso di Corso Vittorio Emanuele, dove è presente un cantiere che, complessivamente occuperà l’area per quasi due anni, penalizzando fortemente il passaggio sulla via. “Mantova non può sopportare un ulteriore carico su viabilità e parcheggi – avverte Rebecchi - Le attività del centro sono state già fortemente penalizzate dai lavori avviati nel 2017, che hanno comportato in molti casi un cambiamento nelle abitudini delle persone e spinto molti clienti a recarsi altrove”, prosegue Rebecchi. Per questo l’associazione di categoria ha chiesto di rimandare i prossimi cantieri in partenza nel centro storico, anche per evitare di danneggiare la stagione turistica più importante. Confesercenti ha chiesto, poi, una pianificazione complessiva su viabilità e parcheggi. “Bisogna mettere in campo con urgenza misure per migliorare la situazione, come realizza-

AGENZIE DI VIAGGI 2.0

GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA GUIDA TURISTICA Anche a Mantova guide turistiche in campo, lo scorso 24 e 25 febbraio, per la Giornata Internazionale della Guida Turistica, che dal 1990 ha lo scopo di valorizzare la figura della guida professionista, in grado, con la sua preparazione, di far apprezzare fino in fondo il patrimonio storico-culturale del territorio. Le guide abilitate di Federagit-Confesercenti hanno ideato, per l’edizione 2018, un programma particolarmente ricco distribuito in sei location sparse nella provincia mantovana. Decine di persone hanno partecipato ai tour gratuiti: in città il percorso “Mantova Magica”, tutto incentrato sul rapporto con mistero e simboli esoterici; in provincia visite guidate all’abbazia e al museo di San Benedetto Po, ai luoghi simbolo Castiglione delle Stiviere, a

RISPARMIARE SU LUCE E GAS

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re un sistema di “guida ai parcheggi” con pannelli elettronici agli accessi principali della città che indichino i parking disponibili. – aggiunge il Direttore di Confesercenti Mantova Davide Cornacchia – Inoltre, prevedere una rotazione dei parcheggi a pagamento in zone chiave, aggiungere fermate dei bus navetta in pieno centro, ripensare la tariffazione della, prevedere soluzioni per decongestionare il traffico nelle ore di punta”. Prioritario, infine, riorganizzare la sosta tenendo in maggiore considerazione chi vive la città, anche senza abitarci e creare nuovi parcheggi (area ex Tea e zona museo Vigili del Fuoco sono adeguate).

Sabbioneta, ad Asola e al Santuario delle Grazie. “Tra gli scopi dell’iniziativa – spiega Franca Tozzo, referente per Mantova di Federagit – c’è far comprendere il valore della guida turistica abilitata, che conosce il territorio e le sue peculiarità e si aggiorna costantemente”.

Confesercenti mette a disposizione di tutti i suoi associati lo Sportello Energia, un servizio esclusivo per verificare quanto stiamo spendendo per luce e gas e come possiamo risparmiare. Grazie alle convenzioni attivate da Confesercenti per l’acquisto di luce e gas sul libero mercato, l’associazione ottiene, infatti, importanti sconti. Lo staff dello Sportello Energia offre agli interessati una consulenza gratuita, sia sulle possibilità di risparmio che si possono ottenere grazie alle convenzioni in essere, sia sull’eventuale riduzione delle accise sul gas naturale per gli associati. Anche in campo energetico, quindi, l’unione fa la forza! Gli obiettivi dello Sportello Energia di Confesercenti sono assistere, informare, tutelare e… far risparmiare le piccole e medie imprese, selezionando il fornitore più affidabile e in grado di mettere a disposizione l’offerta economicamente più vantaggiosa. Si può verificare le possibilità di risparmio su queste forniture semplicemente una bolletta della luce o del gas allo Sportello Energia di Confesercenti, che indicherà anche proposte utili per abbattere i costi. Per prenotare una consulenza o chiedere una verifica della bolletta: tel. 0376.264811, mantova@ comservizi.it. Attenzione, infine, alle novità sulle bollette. Con la Legge di Bilancio 2018, finalmente, una bella notizia: stop ai maxi-conguagli sulle utenze. Si prescriveranno in due anni, invece di cinque.

Ci sono anche 20 agenzie di viaggi delle province di Mantova, Brescia e Bergamo tra i vincitori del bando “Traveltrade”, promosso da Regione Lombardia nel 2017 per incentivare interventi a sostegno del rilancio e della riconversione delle agenzie di viaggi e dei tour operator lombardi. Assoviaggi, per conto delle 20 agenzie, ha presentato il progetto “Lombardy Travel Agent 2.0”, che si è classificato al quinto posto del ranking del bando. Il progetto ha comportato lo studio, la progettazione tecnologica e l’analisi dell’offerta commerciale, la creazione e installazione di una piattaforma online di e-commerce per la vendita di servizi e pacchetti turistici, che potesse essere utilizzata in ognuno dei siti web delle agenzie aderenti al progetto. Un’operazione articolata, che ha comportato un investimento complessivo di oltre 60.000 euro - il 50% sostenuto tramite il bando regionale - e che ha consentito, quindi, alle agenzie di viaggi di investire in un servizio tecnologico particolarmente oneroso, facendo squadra e condividendo la fase di ricerca e il prodotto finale. Non è finita qui. Mentre il progetto muove i primi passi e la piattaforma di e-commerce, da gennaio 2018, è operativa e sta restituendo i primi riscontri positivi, anche grazie ai seminari di formazione online agli agenti di viaggi. Il bando di Regione Lombardia ha voluto sostenere un percorso di innovazione per le agenzie di viaggi lombarde, provate dalla crisi e dalle situazioni geopolitiche degli ultimi anni. Il sostegno agli investimenti e l’intervento in questo settore erano stati richiesti proprio da Assoviaggi-Confesercenti.

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IL MAIS OGM NON È PERICOLOSO PER L’UOMO Il mais Ogm non è rischioso per la salute dell’uomo. È a questa conclusione che la scuola superiore Sant’Anna e l’Università di Pisa sono giunte al termine del maxi studio condotto sui dati relativi a oltre vent’anni di coltivazioni nel mondo del mais. La ricerca italiana, pubblicata da Scientific Reports, ha finalmente dimostrato scientificamente come l’utilizzo della tecnologia Ogm sul mais non porti ad alcun tipo di rischio né per l’uomo, né per gli animali, né tantomeno per l’ambiente. Sono stati analizzati dati su colture negli Stati Uniti, in Europa, in Sud America, in Asia, in Africa e anche in Australia, a partire dal 1996 fino ad arrivare al 2016. In totale, i ricercatori italiani hanno lavorato su una mole immensa di materiale, confrontando oltre 11mila dati prelevati da circa seimila articoli scientifici. «E ora – commenta Matteo Lasagna, presidente di Confagricoltura Mantova – , di fronte all’evidenza scientifica, sarebbe bello chiedere a chi ha sempre battagliato contro gli Ogm cosa ne pensa. Ribadiamo con sempre maggiore forza che sul tema occorre attenersi ad un approccio laico e aperto, lasciando che la scienza possa fare il suo corso senza ostacoli o compromessi. L’assenza di ricerca ha oltremodo penalizzato le imprese, dal punto di

vista produttivo ed economico». E i dati lo confermano. Nel 2017 la superficie coltivata a mais in Italia ha toccato il nuovo record negativo, con una produzione al di sotto dei sei milioni di tonnellate, il dato più basso negli ultimi venticinque anni. Per contro, le importazioni di mais dall’estero hanno toccato percentuali di crescita a doppia cifra, superando i 900 milioni di euro di valore. La tendenza negativa è stata seguita anche in provincia di Mantova, dove le superfici sono passate da 70mila a 55mila ettari: «Siamo di fronte a uno dei più grandi paradossi italiani – prosegue Lasagna - , che ha provocato la diminuzione delle superfici con conseguente aumento delle importazioni di mais Ogm. Quindi una beffa, sia per i produttori che per i consumatori, con un profondo squilibrio della bilancia commerciale». «Anni e anni di divieti – conclude Lasagna – hanno portato il mercato italiano a non potersi misurare con la concorrenza tramite gli stessi strumenti. Ogni anno le perdite hanno superato i 120 milioni di euro. al nuovo esecutivo dunque chiederemo un approccio alla questione decisamente più rigoroso e scientifico, per una strategia di rilancio del comparto che possa salvaguardare i nostri produttori e salvaguardarne la redditività».

IL CLIMA DANNEGGIA I FLOROVIVAISTI

La furia di “Burian” è calata sulla provincia di Mantova, con temperature abbondantemente sotto lo zero, ma l’ondata di freddo anomalo, pur in ritardo di un mese rispetto a quella che sarebbe la normalità, non ha creato particolari problemi alle principali colture in campo. Tra coloro che potrebbero avere problemi invece ci sono i florovivaisti e i coltivatori di orticole in serra, non tanto per le conseguenze dirette del freddo, ma per i costi legati agli impianti di riscaldamento: «Abbiamo tenuto acceso giorno e notte – spiega Massimiliano Bustaffa, presidente della sezione provinciale florovivaisti di Confagricoltura Mantova – e certamente i costi sono lievitati. Le piante non hanno risentito dell’ondata di gelo in ogni caso, per qualche sera in cui la temperatura è scesa sotto lo zero non succede nulla, dato che le gemmature non sono ancora in fase avanzata. Tutto questo però per chi è stato accorto e si è organizzato. Chi non lo è stato potrebbe aver avuto dei danni». Le previsioni però non inducono all’ottimismo.

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CONTRATTO DI AFFIANCAMENTO

È GIÀ ALLERTA SICCITÀ I mesi invernali sono ormai alle spalle e torna di attualità come ogni anno la questione siccità. Qual è, ad oggi, la situazione delle riserve idriche lombarde? Una prima risposta la fornisce il bollettino emesso da Arpa Lombardia sullo stato delle acque superficiali. L’ultimo bollettino dice che il totale delle riserve regionali ammonta a 2.566,1 milioni di metri cubi, un +14,2% rispetto alla media del periodo e un netto +176,1% rispetto all’anno critico di riferimento, il 2007, quando la cifra era al di sotto dei 930 milioni di metri cubi. Ma il dato va interpretato con una duplice chiave di lettura. Rispetto allo scorso anno è decisamente cresciuto lo Swe (Snow water equivalent, la quantità teorica di acqua derivante dallo scioglimento delle nevi), che al momento raggiunge quota 2.225,6 milioni di metri cubi, un +29,4% sulla media del periodo. Ma ciò che preoccupa maggiormente è il dato riguardante i laghi. Ad oggi infatti dai bacini abbiamo a disposizione 340,6 milioni di metri cubi, un dato positivo se raffrontato a un mese fa (+4,1%), ma estremamente negativo se messo a confronto con le medie del periodo (527,3 milioni di metri cubi, -35,4%) e addirittura con l’annata critica 2007, quando i laghi raggruppavano assieme 400,4 milioni di metri cubi. Mantova e provincia sono estremamente interessate dai dati in arrivo dal lago di Garda, che ad oggi misura, al di sopra dello zero idrometrico, 78 centimetri, un dato notevolmente più basso rispetto al 14 marzo 2017 (quando toccava quota 112 centimetri) e rispetto alla media (sempre calcolata sul 14 marzo) degli ultimi cinque anni, con il Garda a 111,2 centimetri di livello tra il 2013 e il 2017.

Tra le novità più interessanti inserite all’interno dell’ultima legge di bilancio c’è l’entrata in vigore del nuovo contratto di affiancamento in agricoltura, che disciplinerà le forme di affiancamento tra imprenditori ultrasessantacinquenni o pensionati e giovani (non proprietari di terreni) di età compresa tra i 18 e i 40 anni. Lo scopo? Il graduale passaggio della gestione dell’attività a favore dei più giovani. Il provvedimento era già stato inserito nel collegato agricolo del 2016, ma la legge era divenuta inefficiente a causa della mancata emanazione finale del decreto legislativo, che sarebbe stata a cura del governo. È stato confermato che la nuova misura riguarda i giovani di età compresa tra i 18 e 40 anni, che non siano titolari del diritto di proprietà o di diritti reali di godimento su terreni agricoli. «Il contratto di affiancamento – spiega Andrea Carlini, presidente di Anga Mantova – è uno strumento utile per favorire il ricambio generazionale e arginare la frammentazione delle proprietà agricole, un fenomeno sempre più diffuso e penalizzante per i nostri imprenditori. Va detto però che non è tramite questi strumenti che si migliorerà la redditività delle imprese. Occorre dunque trovare altre strategie, lavorando con uno sguardo più ampio, per favorire le nostre aziende».

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ECONOMIA E LAVORO

IL FUTURO DELL’AGRICOLTURA Il futuro dell’agricoltura? “Avranno sempre più spazio procedimenti come la minima lavorazione, le analisi della produzione con mappature satellitari, la distribuzione a rateo variabile di concimi e diserbi e di tutti gli input che si inseriscono nella coltura stessa. Sempre più si parla di economia circolare, utilizzo e valorizzazione degli scarti, multifuzionalità aziendale, che già oggi, nella sua declinazione basica, è abbastanza diffusa”. Lo ha detto il presidente di Confai Mantova, Marco Speziali, nella sua relazione in occasione della 82ª assemblea annuale del sindacato, lo scorso 18 marzo. Allo stesso tempo, secondo Speziali, “sarà necessario implementare la formazione e l’ingresso di giovani nel settore primario e nel comparto agromeccanico, nel merito inspiegabilmente mai considerato, ricorrendo a strumenti ritagliati su misura sulle esigenze del settore. È grazie ai giovani che il percorso di ammodernamento delle imprese avvie-

ne con maggiore coraggio e con idee brillanti”. Alla luce delle statistiche, impietose, i giovani sono ancora troppo pochi. “Se la media europea degli agricoltori Under 40 che hanno richiesto gli aiuti di base della Pac è stata del 4,1% nel 2015, secondo i dati della Commissione europea, l’Italia si è collocata ben al di sotto, con un valore del 2,1 per cento. Peggio hanno fatto solo Portogallo, Romania, Estonia, Regno Unito, Cipro e Slovacchia”, ha rilevato Confai Mantova. I big data saranno sempre di più un valido strumento di analisi del sistema agroalimentare, con le tecnologie satellitari in grado di monitorare campi, insediamenti rurali e patrimonio idrico con grande autonomia, ma l’apporto dell’uomo, e in particolare il ruolo degli agricoltori, degli agromeccanici e degli agronomi, sarà insostituibile. Il mondo agromeccanico sta esplorando nuove soluzioni e iniziative, rivolgendosi agli imprenditori zootecnici, con l’obiettivo di consentire di esterna-

CIRCOLAZIONE È CAOS PERMESSI

AUGURI A FONTANA “Attraverso la nostra rappresentanza regionale ci siamo già congratulati con il nuovo governatore della Lombardia, Attilio Fontana, augurandogli buon lavoro e chiedendo che anche per i prossimi cinque anni l’agricoltura rimanga al centro dell’agenda politica”. Così il presidente di Confai Mantova, Marco Speziali, alla luce degli esiti elettorali, in attesa della formazione della giunta che dovrà guidare la Lombardia nel quinquennio 2018-2023. “Riteniamo che la Lombardia debba continuare il percorso di rilancio dell’agroalimentare e tale valorizzazione potrà essere tanto più elevata quanto si daranno risposte alle imprese – osserva il direttore, Sandro Cappellini -. Burocrazia, gestione delle

REVISIONE I PRIMI GUAI

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lizzare alcune funzioni che attualmente implicano investimenti elevati per la singola azienda, così come potrà vedere un maggiore coinvolgimento degli agromeccanici il comparto dell’agricoltura biologica. Un settore produttivo da non sottovalutare e monitorare, specie ora che è uscito da una stretta dimensione di nicchia ed è proiettato verso maggiori livelli di responsabilità, nel quadro più generale di sviluppo di un’agricoltura globale altamente sostenibile, in considerazione degli effetti positivi che il bio produce in termini di lotta ai cambiamenti climatici e tutela del suolo.

domande Pac e assegnazione del carburante agricolo sono i temi sui quali richiamiamo fin da subito l’attenzione del presidente Fontana, sollecitando, in particolare, un approccio più rispondente agli indirizzi normativi nazionali”.

Sanzione di 85 euro per un agricoltore della provincia di Vicenza, sorpreso a circolare con un mezzo ante 1973, che avrebbe dovuto essere revisionato entro il 31 dicembre del 2017. Peccato, però, che i decreti attuativi necessari per applicare il decreto legge del 20 maggio 2015 sulla revisione delle macchine agricole, non siano mai stati emanati. “La norma sulla revisione delle macchine agricole – riassume Sandro Cappellini, direttore di Confai Mantova e vicepresidente nazionale di Cai – c’è ed è in vigore dal 21 maggio 2015, ma non è applicabile, poiché non sono mai stati varati i decreti attuativi che avrebbero dovuto individuare le procedure da seguire operativamente né sono mai state individuate le officine autorizzate. Nel merito, si è chiesta l’emanazione di un provvedimento di sospensione della normativa e delle relative sanzioni, invocando chiarezza e invitando i possessori di mezzi immatricolati prima del dicembre 1973, a non circolare su strada. Un problema che comunque sfiora solamente gli agromeccanici, i quali non utilizzano macchine agricole datate, ma che evidenzia che le osservazioni che da sempre la categoria ha fatto in merito alla revisione erano corrette”. Fatto sta che mancano i decreti attuativi, che avrebbero dovuto essere emanati dai ministeri dei Trasporti e delle Politiche agricole.

Confai Lombardia e Uncai hanno chiesto a Regione Lombardia di adeguare il nuovo programma informatico per il rilascio dei permessi di circolazione delle macchine agricole eccezionali alla realtà delle strade di campagna. Le due associazioni contestano alla Regione l’obbligo di inserire nel programma il percorso del mezzo agricolo, quando esso è invece a discrezione del conducente. Il Codice della strada riconosce, infatti, all’operatore la facoltà di “accertare direttamente, sotto la propria responsabilità, la permanenza delle condizioni di percorribilità di tutto l’itinerario prescelto, nonché l’esistenza di eventuali limitazioni, anche temporanee, presenti lungo lo stesso”. Questo perché le autorizzazioni vengono richieste e rilasciate tempo prima dell’effettivo viaggio e possono avere una durata fino a 24 mesi. Intanto, è caos permessi di circolazione in Lombardia con alcune province che hanno preferito procedere seguendo le vecchie procedure cartacee e altre che, scegliendo di adottare i nuovi criteri, non sono in grado di rilasciare i permessi in tempo per l’imminente avvio della campagna agricola. Oltre a richiedere il percorso, il sistema informatico ha altri bachi: richiede di allegare documentazione non prevista, non rispetta il termine massimo di 24 mesi consentito per alcune tipologie di mezzi e, soprattutto, prevede una marca da bollo per ogni mezzo. “La normativa sull’imposta di bollo consente di indicare su un unico atto più istanze, redatte in un unico contesto, procedura già utilizzata da Anas e dalle Prefetture. Chiediamo alla Regione di uniformarsi”.

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