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ANNO 4, NUMERO 3 EURO 3,00 GIUGNO 2014 LUGLio 2014

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10 ANNI DI SUCCESSI SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI.

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nicole kidman

La grande rivincita nel ricordo di Grace Kelly

EXPO 2015 Countdown per l’evento mondiale che si pone come momento di dialogo sulle principali sfide dell’umanità.

FESTIVAL ARENIANO La magia dell’Arena di Verona insieme allo spettacolo delle più celebri Opere Liriche. Un’esperienza unica da vivere.

MCG GLAM PARTY Tutte le foto della serata più glamour dell’anno con i momenti salienti degli MCG Awards 2014.

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in primo piano

EXPO Milano 2015, chance per l’Italia

nutrire il pianeta ENERGIA PER LA VITA I

n questi giorni fa un grande clamore il filone di indagini giudiziarie inerenti l’Expo di Milano 2015. Siamo alle solite avvilenti storielle di mazzette e corruzione all’italiana, l’ennesimo schizzo di fango sulla nostra immagine all’estero. Ma cos’è l’Expo in questione, di cui senza queste cronache di disonestà poco si sapeva? Nel 2015 per sei mesi, dal 1° maggio al 31 ottobre, Milano ospiterà l’Expo Universale avente come tematica il cibo ed il suo futuro nel pianeta. Non solo un’imponente rassegna espositiva, ma anche un’iniziativa che si pone l’obiettivo di coinvolgere attivamente le massime autorità attorno a un tema decisivo: “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”. Un evento unico, 184 giorni di manifestazione, oltre 150 Nazioni partecipanti, un Sito Espositivo sviluppato su una superficie di un milione di metri quadri per ospitare oltre 20 milioni di visitatori previsti. I visitatori, coinvolti in prima persona in percorsi tematici e approfondimenti sul complesso mondo dell’alimentazione, avranno l’opportunità di compiere un vero e proprio viaggio intorno al mondo attraverso le tradizioni alimentari dei popoli della Terra. Expo Milano 2015 sarà probabilmente la prima Esposizione della storia

a essere ricordata non solo per le futuristiche strutture realizzate ma soprattutto per il contributo al dibattito e all’educazione sull’alimentazione, sul cibo, sulle risorse a livello planetario. Coinvolgerà partecipanti e visitatori nella ricerca di soluzioni innovative e adeguate attraverso il confronto e il dialogo. La riflessione sul tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” si svilupperà lungo cinque percorsi tematici che collegheranno le aree e gli spazi del Sito Espositivo, e racconteranno storie di cibo, di alimentazione e di cucina, offrendo diverse interpretazioni in base ai più diversi interessi, da quello puramente esistenziale delle popolazioni indigenti a quello ricreativo dei cultori del gusto. I 5 Itinerari Tematici saranno i seguenti: 1-Storie dell’uomo, storie di cibo. Arti, mestieri, tecniche d’insediamento, commerci, ma anche gli aspetti degradanti della colonizzazione e dello sfruttamento raccontano la storia dell’uomo nella sua evoluzione. Ancora più interessante l’interpretazione di questi temi attraverso la storia del cibo; le tecniche di coltivazione, allevamento, trasformazione e mutazione degli alimenti evidenziano le caratteristiche della dieta degli individui. 2-Abbondanza e privazione: il paradosso del contemporaneo. Contraddizioni nel cibo e nella

di giacomo gabriele morelli

cinque grandi Itinerari Tematici e nove Cluster avveniristici in strutture sorprendenti renderanno avvincente l’EXPO


in primo piano

Expo Milano 2015 si confronta con il problema del nutrimento dell’uomo, e si pone come momento di dialogo sulle principali sfide dell’umanità sua disponibilità: una parte della popolazione mondiale vive in condizioni di sotto-nutrizione e mancato accesso all’acqua potabile, un’altra parte presenta malattie fisiche e psicologiche legate alla cattiva/ eccessiva nutrizione e allo spreco. Scienza, educazione, prevenzione, cooperazione internazionale, ingegneria sociale e politica sono chiamate al superamento di questo doloroso paradosso. 3-Il futuro del cibo. Quale sarà il cibo del domani? Quale la dieta dei nostri figli e nipoti? Il primo passo per rispondere è quello di far conoscere le tecnologie, le scoperte scientifiche, i traguardi della ricerca di oggi che sono la base di partenza per la formazione del capitale umano del domani, attento sia all’ottimizzazione delle filiere agroalimentari sia alla qualità dei prodotti che finiscono sulle nostre tavole. 4-Cibo sostenibile = Mondo equo . Come si può responsabilizzare l’Uomo affinché mantenga uno sviluppo equilibrato tra la produzione del cibo e lo sfruttamento delle risorse? Expo Milano 2015 è certamente per eccellenza la piattaforma di discussione dalla quale lanciare i nuovi obiettivi per un millennio sostenibile, dove da un lato sia salvaguardata la biodiversità, e dall’altro tutelate tradizioni e intere culture. 5-Il gusto è conoscenza. Nutrirsi è certamente un atto necessario, ma può essere anche uno dei piaceri dell’uomo. Il piacere del palato può diventare strumento di conoscenza: i sapori e gli odori delle cucine internazionali raccontano la storia e le culture delle società del Pianeta. Questo è un itinerario a cavallo tra manifestazioni culturali e degustazioni diffuse, dove oltre ai prodotti finiti trovino posto anche le tecniche di conservazione dei cibi, le diverse modalità di cottura, e le altre invenzioni finalizzate a modificare o mantenere i sapori. Nell’ambito degli itinerari tematici sopra elencati,

verranno presentati 9 Cluster (raggruppamenti) con abbinate nazioni strettamente coinvolte al tema o prodotto trattato. Si conoscono già i soggetti: a.Cacao. Il cibo degli Dei. Entrando nel Cluster del Cacao, il visitatore avrà l’impressione di entrare in una giungla. Si è tratta infatti ispirazione dai luoghi in cui il cacao viene coltivato: le piantagioni delle aree tropicali e subtropicali. Il cacao viene coltivato da millenni da molte popolazioni precolombiane e ha avuto un ruolo centrale nell’alimentazione e nella cultura dei Maya e degli Aztechi. Dietro al cioccolato che mangiamo o sorseggiamo c’è un minuscolo frutto, quello del cacao. Più di trenta Paesi in via di sviluppo lo producono e per la loro economia rappresenta la principale fonte di guadagno. b.Riso, abbondanza e sicurezza. Il Cluster del Riso accoglierà il visitatore con un paesaggio simile ad una immensa risaia. Versatile e nutriente, il riso è stato uno dei primi cereali coltivati dall’uomo oltre diecimila anni fa, partendo da una specie spontanea cinese. Dalle valli della Cina il riso si è diffuso in tutto il mondo. Il riso è l’alimento base per quasi tre miliardi di persone, circa la metà della popolazione mondiale. All’interno di un percorso tematico il visitatore potrà attraversare le tappe della storia del riso intrecciando i racconti provenienti dai diversi Paesi e approfondendo le innovazioni introdotte nel corso del tempo. c.Caffè, l’energia delle idee. Il Cluster del Caffè offre un percorso espositivo che accompagna il visitatore “dalla terra alla tazzina” e che si compone di cinque stazioni: le serre, il trasporto, la tostatura, il bar, la zona incontro. Entrando nell’area ristoro sarà possibile degustare questa profumata bevanda e sarà possibile acquistare prodotti del mondo del caffè provenienti dai vari Paesi. Il caffè è oggi una delle bevande più importanti del mondo ed è

Ogni Paese invitato all’EXPO, partendo dalla propria cultura e dalle proprie tradizioni, è chiamato a proporre soluzioni innovative una fonte di reddito e sviluppo in diversi Paesi. Nell’economia mondiale il caffè è uno dei prodotti primari più importanti, secondo per valore solo al petrolio come fonte di valuta estera per i Paesi produttori. d.Frutta e Legumi. Negli spazi del Cluster Frutta e Legumi vi saranno aree coltivate con piante da frutto di diverse tipologie. Frutta e legumi si consumano sin dall’antichità, e sono talmente radicati nelle culture di tutto il mondo da essere diventati ovunque oggetto di miti, leggende, tradizioni. Le colture di legumi rappresentano il maggior sostentamento nei Paesi in via di sviluppo perché sono un elemento fondamentale per garantire la sicurezza alimentare. Per la loro centralità in agricoltura e il loro apporto calorico i legumi sono la coltura ideale per ridurre la povertà e la fame migliorando le condizioni di salute e di nutrizione. e.Il mondo delle spezie. Questo settore esporrà le mappe che storicamente hanno guidato gli esploratori alla scoperta del mondo e alla ricerca delle spezie. In tutto il mondo si riscontrano moltissime differenze nella coltivazione, preparazione e utilizzo delle spezie nella cucina, nella medicina e nei

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rituali sociali. Il percorso mostrerà al visitatore tutte quelle usate nei Paesi che aderiscono al Cluster. Le spezie richiamano alla mente i colori, i profumi, il fascino di terre esotiche. Consumatori più esigenti, abitudini alimentari più salutari, l’aumento dei guadagni e la globalizzazione favoriranno nei prossimi anni un nuovo incremento nel loro commercio. f.Cereali e Tuberi. Vecchie e nuove culture. Si tratta dei frutti della terra più noti e diffusi al mondo, ma pochi conoscono la lunga filiera produttiva dietro a Cereali e Tuberi. Questa è la sfida su cui si basa il padiglione, che accoglierà e accompagnerà il visitatore in un insieme di immagini e suggestioni che rimandano alla loro coltivazione. Molte di queste colture potrebbero contribuire ad affrontare

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importanti sfide globali, incrementando in modo sostenibile la fertilità di terreni marginali non adatti alla coltivazione di mais, riso e grano e rispondendo all’aumento della domanda di cibo nei prossimi decenni. g.Bio-Mediterraneo. Salute, bellezza, armonia. Il padiglione racconterà in modo facile e immediato lo spirito della cucina mediterranea. Il mar Mediterraneo unisce tre continenti, Europa, Africa e Asia; è un crogiolo di popoli, una regione dove storie, società e ambienti naturali si fondono. In particolare il cibo è uno degli elementi culturali che hanno aiutato a preservare l’unicità di questa zona; una varietà di tradizioni culinarie basate su grano, olivi, frutta e verdura sta alla base della cosiddetta “dieta mediterranea”. Ancora oggi, gli abitanti del bacino mediterraneo spendono più tempo nel preparare e nel consumare i cibi di qualsiasi altro popolo. h.Isole, mare e cibo. Protagoniste di questo Cluster sono le isole del Pacifico, quelle dell’Oceano Indiano occidentale e quelle della regione dei Caraibi. Sono isole, certo, ma non sono isolate dalle sfide globali che tutti i Paesi devono affrontare. L’aumento delle inondazioni costiere, la salinità del suolo, l’erosione, il cambiamento nelle precipitazioni possono contaminare e ridurre le superficie agricole produttive e influire sulle attività artigianali e di pesca, intaccando la sicurezza alimentare di questi preziosi luoghi. Il percorso in questo settore sarà unico per colore e suggestione. i.L’agricoltura e l’alimentazione delle zone aride. Una tempesta di sabbia nel deserto sarà l’immagine con cui si presenterà il padiglione, come sim-

bolo della difficoltà di vivere e sfruttare il territorio delle zone aride dove, tuttavia, esistono ancora risorse vitali nascoste. Il concetto di aridità fa immediatamente pensare alla mancanza di acqua, a zone desertiche in cui la vita fa fatica ad insediarsi, a prosperare ed evolvere. Un quinto della popolazione abita in aree caratterizzate dalla scarsità d’acqua. Diverse soluzioni sono state promosse e utilizzate come approccio alla gestione delle risorse idriche, dalla raccolta delle acque piovane alla conservazione dell’acqua del terreno. All’estremità del padiglione si troverà il Mercato, dove sarà possibile acquistare e gustare i frutti che incredibilmente queste terre riescono a produrre. Expo Milano 2015 è un evento di portata mondiale che si caratterizza per la sua natura corale e fonderà il suo successo sul coinvolgimento di tutte le diverse realtà che ne faranno parte. Lo scopo è quello di far vivere al visitatore un’esperienza unica, creando consapevolezza e partecipazione in merito al diritto a un’alimentazione sufficiente, sana, sicura; nonché alla sostenibilità ambientale. Un’Esposizione Universale ha il compito di lasciare in eredità un’esperienza culturale, sociale, scientifica e tecnologica, e vi sono tutti i presupposti che Expo Milano 2015 saprà centrare questo obiettivo, grazie al già preventivo elevato apporto dei suoi Partecipanti, cuore e anima dell’evento.

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IL Direttore

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primi tepori, i suoi esclusivi profumi, il suo nonsoché di rinnovamento, ai prioritari pensieri che ci trasciniamo dall’inverno. Nulla cambia per il nostro lavoro, per i nostri problemi, può addirittura esserci un peggioramento d’umore per coloro che a causa della salute si sentono esclusi da questo

countdown per milano expo 2015 Saranno 5 grandi Itinerari Tematici e 9 Cluster avveniristici che renderanno avvincente l’Expo 2015

una rosa come anti-stress e n’è appena andato Maggio, mese in cui la natura presenta la sua più vistosa rigogliosità, in un crogiuolo di colori che sa catturare l’attenzione anche degli occhi meno sensibili alla botanica. In questo periodo dell’anno, in cui si ritrova il piacere di stare all’esterno della proprie mura, in un verde privato o pubblico che sia, si riavvertono marcati gli impulsi che ci rammentano la nostra appartenenza biologica. La primavera ha il potere di anteporsi per qualche attimo, con i

SOMMARIO 3

quando l’importante e’ solo la bellezza Belli dentro e fuori: meglio il chirurgo, lo psicologo o un intervento di psicologia estetica?

avvolgente risveglio di vita, ma è fuor di dubbio che ci si senta alleggeriti, non solo per aver riposto definitivamente nel guardaroba l’abbigliamento invernale. Se poi, tra un impegno e l’altro, si trovasse uno spicchio di tempo per entrare nel garden di un’azienda florovivaistica, ma anche semplicemente nel negozio del fiorista dell’angolo, ci si potrebbe sentir riconciliati con quell’armonia da cui “il mestiere di vivere” spesso ci allontana. Giovani e meno giovani ci saziamo di vasche e contro-vasche lungo i negozi dei centri storici o dei complessi commerciali, attratti da cose pur di valore ma che rappresentano quanto di più artificioso (e modaiolo) provenga dalle attività dell’uomo, sforzandoci di trovare fascino nella griffe o nel design dei prodotti di nostro interesse (di vestiario o non). Pochi minuti trascorsi ammirando il velluto di una rosa, o le trine di un grappolo di glicine, o il fragile mosaico di un anemone, per citare esempi tra i più comuni, ci stupirebbero ben più delle ultime fatiche degli stilisti più affermati, e soprattutto ci infonderebbero la reale dimensione della bellezza assoluta, di cui è promoter impareggiabile la primavera. Una bellezza riconciliante alla portata di tutti, al contrario della pretenziosa bellezza artificiale dai i costi proibitivi degli status symbol delle vetrine, spesso alla portata di pochi, suscettibili d’invidie e crucci. Fuori dal voler costituire un invito culturale, pacifista, contemplativo, da remote culture orientali, il suggerimento di ritornare ad ascoltare e osservare ciò che di più pregiato ha da offrirci la Natura, può rivelarsi anche un antidoto per gli avvelenamenti che la vita contemporanea ci propina quotidianamente. Ai primi di Giugno molte essenze sono ancora in fiore...

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quante volte ti sposi senza divorziare? Condizioni economiche privilegiate consentono nel terzo millennio l’anacronistica sopravvivenza della poligamia

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protagonisti andrea scanzi Sferzante e schietto nei giudizi, graffiante con politici e giornalisti, ma anche ironico e sagace verso se stesso

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grandi campioni oppure dopati? L’efficacia non assoluta dei test di controllo delle sostanze dopanti più sofisticate, ne spiana l’utilizzo tra gli atleti

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Marco Morelli

direttore@mantovachiamagarda.it MantovachiamaGarda Periodico bimestrale Registrazione del Tribunale di Mantova N° 01/2011 del 15/02/2011

A PARER MIO

FAMIGLIA, LAVORO, ISTITUZIONI Partiamo da un dato. Alla domanda: “Quale dimensione umana può realizzare la tua vita?”, i giovani rispondono mettendo al primo posto la famiglia. Questo dato vale sia per la famiglia di origine, ma anche per quella che desiderano formare. Anzi, la sognano numerosa, con almeno due figli. Soltanto una minoranza di loro (5,5% delle ragazze e 9,3% dei ragazzi) confessa di non volerne sentire parlare. Per il 76,5% dei 9 mila giovani intervistati, la famiglia è concepita come la cellula della società che ha ancora un senso, sia affettivo che sociale, nonostante abbiano sperimentato in prima persona la crisi del fallimento o della ricomposizione delle loro famiglie di origine. I dati sono della “Civiltà Cattolica” il periodico dei Gesuiti. Nel febbraio

2014 il tasso di disoccupazione dei 15 – 24enni era pari al 42,3 per cento. Gli inattivi sono nel complesso 4 milioni 424 mila, quasi 100 mila giovani in più rispetto all’anno precedente. Anche la modalità della ricerca del lavoro è cambiata, optando ormai, in larga misura verso l’migrazione non solo nei Paesi europei, ma anche fuori d’Europa. La mancanza di futuro sta condizionando il giudizio dei giovani verso le istituzioni, bocciate senza appello. I partiti politici sono stati promossi solamente dal 9 per cento dei giovani; il Governo, anche se retto da un loro coetaneo, gode solamente del 17 per cento dei favori. Neppure l’Unione europea è promossa, riceve un 41 per cento di consensi dai giovani italiani, e questa bocciatura inciderà

di GASTONE SAVIO

Direttore Responsabile Marco Morelli Art Director e Progetto Grafico Matteo Zapparoli Impaginazione Pulsar Lab

non poco sull’astensionismo. Il fatto che posti di lavoro non se ne creino sta abbassando anche il consenso verso il Presidente della Repubblica (37,9%), mentre ripongono la loro fiducia nelle forze dell’ordine (56,2%) e nella Chiesa, che ha ricevuto la sufficienza (53,2%). Approfondendo i dati della ricerca, emerge che nei confronti delle istituzioni “ i giovani tendono a dare fiducia ad esse solo quando vi trovano all’interno una coerenza esemplare e quando, soprattutto, riescono a costruire con le persone che le rappresentano un rapporto positivo. “E’ solo fiducia che può permette loro di vivere con apertura e progettualità il rapporto con altri, con il futuro, con le domande fondamentali dell’esistenza”.

Pubblicità Morelli Media Partner, Gazoldo degli Ippoliti (Mn) Stampa Arti Grafiche Castello spa Viale Europa 33 Viadana (Mn) Editore: Marco Morelli Via Dante Alighieri 4 Gazoldo degli Ippoliti (Mn) www.mantovachiamagarda.it Hanno collaborato a questo numero: Alessandra Andreolli, Alessandra Capato, Alessandra Fusè, Alessandra Nodari, Antonio Scolari, Barbara Gazzi, Barbara Ghisi, Benedetta Bottura, Biancamaria Rossi, Doni Ferrari, Elena Andreani, Elena Benaglia, Elena Cardinali, Elena Kraube, Elide Bergamaschi, Enrico Maria Corno, Federico Martinelli, Flora Lisetta Artioli, Gastone Savio, Giacomo Gabriele Morelli, Giuseppe Sabbadini, Isolde Seeber, Lara Ferrari, Marco Viviani, Martina Borghetto, Marzia Sandri, Marzio Pecchioli, Michela Toninel, Paolo Carli, Paolo Ferrari, Paolo Turina, Patrizia Miotti, Rita Bertazzoni, Roberto Treccani, Serena Maioli, Silvano Tommasoli, Veronica Ghidesi,Vittoria Bisutti.


PARLIAMO DI

di elena benaglIa

LA RICERCA dell’EFFIMERA bellezza “Dio dell’immagine e dell’apparenza, salva l’effimero più dell’essenza” canta Ruggeri nel nuovo album Frankenstein. “Preghiera” degli italiani allo specchio? Pare proprio di sì. Il nostro Paese è infatti al 5° posto al mondo per ricorso alla chirurgia estetica. Una ricerca promossa dalla Società internazionale di chirurgia plastica estetica (Isaps) ci posiziona in testa alla classifica del numero di interventi “correttivi” nel 2011. Quali sono gli interventi più richiesti? Al primo posto senz’altro la mastoplastica additiva, ovvero l’intervento per aumentare la misura del seno, a podio anche la blefaroplastica, cioè l’operazione che permette di ridurre le rughe, le cosiddette zampe di gallina, intorno agli occhi. Ci piace piacere. E forse la notizia non ci sorprende nemmeno. Prima di noi, i più vanitosi sono gli americani, seguiti da brasiliani, cinesi e giapponesi. E poiché l’erba del vicino è sempre più verde...la ricerca della perfezione non si esaurisce mai. Finché non ci si rende conto che la perfezione non è raggiungibile, poiché non esiste. Ma l’accettazione di se stessi è un cammino faticoso, lungo, complesso e a volte senza un traguardo finale. Psicologo o chirurgo estetico quindi? Il fine è lo stesso, i metodi molto diversi. Entrambi certamente dispendiosi, qualcuno con dei rischi in più. Troppo spesso ci dimentichiamo che gli interventi estetici sono vere e proprie operazioni chirurgiche, e come tali, soggette a rischi. E’ considerato da retrogradi schierarsi contro il ricorso al bisturi, alle iniezioni di botulino o di acido ialuronico per questioni estetiche, ma perché dovremmo essere costretti ad abituarci a quelle maschere grottesche a cui la TV degli ultimi anni ci ha assuefatto? E pensare che in teoria questi ritocchi dovrebbero migliorare l’aspetto, non deturparlo! Proprio in questi giorni stanno rilasciando dichiarazioni inaspettate star del mondo dello spettacolo pentite di essersi “ritoccate”, che lanciano proclami a favore dell’accettazione di se stessi. Ad esempio Belen che al settimanale Tv sorrisi e canzoni ha dichiarato: “A ventun anni avevo il complesso del seno piccolo e sono ricorsa alla chirurgia estetica, ma ho capito che si può essere femminili anche con una seconda misura”. Anche Nina Moric ha ammesso di essere ricorsa al bisturi a causa delle proprie insicurezze “ma ora sto togliendo tutto. Avevo bisogno di mettere sempre qualcosa in faccia perché non mi sentivo mai a posto. Non sono contraria alla chirurgia, ma non bisogna eccedere per nascondere le proprie insicurezze”. Difficile trovare qualcuno che non si rifarebbe proprio nulla, qualcuno a cui piacciano tutte le parti del proprio corpo..a volte a trattenere dal ricorso alla chirurgia estetica è solo la paura di andare sotto i ferri, oppure il costo delle operazioni.

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Belli dentro e fuori: meglio il chirurgo, lo psicologo o un intervento di psicologia estetica?

Sempre più adolescenti chiedono come regalo di compleanno, già sature di tutto quello che possono desiderare e che ancora non avevano pensato di desiderare, un “ritocchino”. Sempre più donne over 50 sviluppano una vera e propria ossessione per gli interventi “anti-invecchiamento”. E non dimentichiamo gli uomini. Ebbene sì, anche loro. Sempre più attenti all’aspetto e dipendenti dalla ricerca di una perfezione fisica, quasi vicini al sorpasso delle donne nel numero di interventi. Negli ultimi dieci anni, il numero di uomini che si sono rivolti alla medicina e chirurgia estetica è aumentato in maniera esponenziale. E’ boom di operazioni per togliere le borse dagli occhi, elimi-

nare l’effetto “palpebre cadenti”, o migliorare l’aspetto del proprio naso, correzioni per le quali si arriva a spendere cifre dai 3.000 ai 3.500 euro. I più “arditi” sono pronti a stendersi sul lettino per veder smussare le proprie mascelle con una mentoplastica, diffusissimi rimangono i trapianti di capelli e l’addominoplastica, per migliorare l’effetto tartaruga sugli addominali. Inascoltato, dunque, Oliviero Toscani, che sul set di un servizio fotografico rivolgendosi a uno dei protagonisti da immortalare si è lasciato andare alla frase “Non la trattenga quella pancia.. un uomo sotto i 100 kg non è un vero uomo!” D’altronde, nella società odierna, un aspetto giovanile e in forma è una carta vincente nella vita sociale e può essere importante anche nel mondo degli affari. Sono molte le persone che desiderano essere più belle sia perché l’immagine è il mezzo di comunicazione più rapido e diretto tra le persone sia perché la bellezza, in una società come la nostra, si accomuna spesso al successo. Al giorno d’oggi l’immagine è il modo attraverso il quale si dà la più immediata informazione su se stessi agli altri, mettendo in secondo piano la personalità, il proprio modo di affrontare la vita, i propri valori. Nella nostra società tutto viene valutato con rapidità per cui non c’è tempo per soffermarsi su qualcuno o qualcosa che non attiri lo sguardo per la sua bellezza. Attraverso la chirurgia le persone si sentono più forti, più sicure, più belle. Alcune ricerche internazionali hanno evidenziato una correlazione tra l’aspetto gradevole e il tempo necessario per trovare lavoro. La chirurgia estetica rappresenterebbe quindi un investimento per migliorare le proprie opportunità, sia in ambito interpersonale che lavorativo. Ma sorge il dubbio che dietro a queste ricerche ci siano committenti ben definiti e facilmente individuabili. A seguito di un intervento molte persone sostengono però di aver acquisito una maggiore fiducia in sé, esigenza peraltro dettata dalla pressione sociale a

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Dio v’ha dato una faccia, voi ve ne fate un’altra (Amleto)

conformarsi a determinati standard estetici. Statisticamente le donne che ricorrono a pochissimi interventi di chirurgia estetica rivelano un’accresciuta autostima in seguito all’intervento, mentre quelle che vi ricorrono in modo intensivo rimangono insoddisfatte; d’altra parte il processo di trasformazione volto alla ricerca della perfezione è destinato a non finire mai, ma al contrario è fonte continua di frustrazione e insoddisfazione. Il ricorso alla chirurgia estetica può essere legato anche a periodi di transizione di ruolo, momenti cruciali nella propria vita, come la separazione, la fine di una relazione, un licenziamento, per cui le persone sentono la necessità di riprogettare il proprio sé per ricominciare con maggior sicurezza, eliminando i difetti fisici che sembrano aver avuto un ruolo nelle difficoltà precedenti. In questi casi la chirurgia estetica non si contrappone alla psicologia, anzi..ne può diventare un forte alleato. Da uno studio effettuato dalla psicologa Serenel-

NELLA FASE DI SEPARAZIONE OLTRE ALLO PSICOLOGO ANCHE IL CHIRURGO ESTETICO E’ PERCEPITO COME UN VALIDO AIUTO la Salomoni (Associazione Donne e qualità della vita) su un campione di 240 donne legalmente separate, emerge che nella fase della separazione oltre allo psicologo anche il chirurgo estetico è percepito come un valido aiuto per superare questa fase critica. Pare che aiuti soprattutto

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Negli ultimi tempi non ci si accontenta più degli interventi ormai considerati “di routine” o banali come il ritocchino al naso o l’aumento del seno. E’ di qualche giorno fa la notizia che negli Stati Uniti è molto praticato anche il ritocchino ai piedi, per poter finalmente indossare quel tacco 12 visto in una vetrina chic.Tra le nuove operazioni mirate ai piedi c’è la ‘Perfect 10’ che serve ad avere falangi tutte della stessa misura, oppure la ‘Model T’che serve ad accorciare o ad allungare le dita..casomai nel negozio avessero esaurito il nostro numero di scarpa… Ma il più richiesto è il ‘Foot Tuck’, un’operazione che mira a inserire un cuscinetto di grasso nel tallone per rendere più sopportabili i tacchi. Questa nuova moda, scoperta e denunciata dal New York Times, ha una tradizione alle spalle, quella della pratica del Loto d’Oro a causa della quale milioni di bambine in Cina sono state costrette a vivere con i piedi legati in modo che si deformassero artificialmente, il tutto solo per rispondere a un concetto di estetica e di rango sociale. Motivazione non diversa da quella che nella maggior parte dei casi spinge oggi a ricorrere agli interventi chirurgici. Ma non ci si ferma ai piedi poiché è detto comune che una donna può farsi tutti i lifting che vuole per avere un viso più giovane, ma tanto poi l’età che avanza si vede dallo stato delle sue mani, non possono certo mancare le operazioni per cancellare la macchie, eliminare lo strato cutaneo superficiale danneggiato e stimolare la produzione di collagene ed elastina, oppure la microidrodermoabrasione che consiste nel far penetrare nella cute, sostanze biostimolanti come vitamine, aminoacidi e acido ialuronico che migliorano l’aspetto superficiale e l’idratazione del derma del dorso. Per ridurre l’aspetto scarno e ossuto di mani e piedi invecchiati, si ricorre ai filler riassorbibili a base di acido ialuronico. E poi liposcultura alle ginocchia e alle caviglie per avere un look più atletico, lifting delle braccia per eliminare l’odioso braccio molle, detto anche “effetto bandiera”, chirurgia delle palpebre con taglio dell’estremità esterna degli occhi per renderli più ampi e rotondi, interventi per cambiare le linee del palmo della mano se non si è soddisfatti della lettura del proprio destino, intervento molto praticato in Giappone, dove la lettura della mano è molto popolare. E non scordiamo il “pokertox”, che permette, grazie a iniezioni di botox, al giocatore di poker di non far capire agli avversari il proprio stato d’animo.

chi sente il timore di non essere più abbastanza giovane o abbastanza attraente per trovare un nuovo partner, spesso si tratta della voglia di dare un taglio al passato. Una sentenza della Corte di Cassazione tedesca ha condannato l’ex marito a pagare la somma di 1.800 euro alla ex moglie per la sua chirurgia post divorzio, cifra considerata adatta a dare un’iniezione di autostima alla exconiuge, vessata da una separazione stressante. E’ il nostro modo di osservare e affrontare la vita che attribuisce alla stessa un senso piuttosto che un altro, un intervento di chirurgia estetica può essere quindi un valore aggiunto, dove si innesti su una preesistente soddisfazione di sé e sulla consapevolezza che le basi della propria bellezza risiedono nel proprio intimo e non nell’apparenza esteriore.

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L’approfondimento

di giacomo gabriele morelli

Quante volte ti sposi senza divorziare? Disporre di un harem è il sogno di molti uomini. Certe religioni orientali promettono nella vita ultraterrena giardini popolati da fanciulle vergini come premio agli uomini distintisi in una vita terrena morigerata. Curiosamente dalle medesime religioni non viene contemplata alcuna promessa alle donne per una similare retta esistenza (purtroppo ben conosciamo la miserevole considerazione di cui godono le donne nei paesi meno evoluti). In genere per poligamia si intende l’unione in matrimonio di un uomo con due o più donne; non tutti sanno che oltre alla ben conosciuta poliginia (marito con più di una moglie) esista in certe popolazioni asiatiche pure la poliandria, cioè la possibilità per una donna di avere molti mariti. E ciò senza attirarsi gli ironici e pesanti appellativi che riserverebbe a tali donne la benpensante cultura occidentale. Queste forme di matrimonio plurimo sono certamente le più complesse riscontrabili nel mondo, e probabilmente nemmeno le più bizzarre (sempre utilizzando il nostro metro europeo). Pietra miliare tanto della società antica quanto

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Condizioni economiche privilegiate, o arcaiche regole sociali, consentono nel terzo millennio l’anacronistica sopravvivenza della poligamia di quella contemporanea è la famiglia originata da un matrimonio. L’articolo 16 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani afferma: «1.Uomini e donne in età adatta hanno il diritto di sposarsi e di fondare una famiglia, senza alcuna limitazione di razza, cittadinanza o religione. Essi hanno eguali diritti riguardo al matrimonio, durante il matrimonio e all’atto del suo scioglimento. 2.Il matrimonio potrà essere concluso soltanto con il libero e pieno consenso dei futuri coniugi. 3.La famiglia è il nucleo naturale e fondamentale della società e ha diritto ad essere protetta dalla società e dallo Stato». La definizione del matrimonio è quindi strettamente connessa alla cultura cui si riferisce, e al relativo periodo storico. In molti casi essa passa per la legittimazione giuridica, sociale o religiosa di una relazione fra due individui che potrebbero anche già aver contratto di fatto questo genere di legame. Le motivazioni che portano all’ufficializzazione formale di una relazione sono di vario genere, e solitamente non sono uniche: motivazioni sentimentali o sessuali che necessitano di un’approvazione sociale o religiosa, motivazioni economiche, patrimoniali o politiche che invece richiedono una legittimazione giuridica eccetera. Sta di fatto che una percentuale elevata della popolazione mondiale ad un certo punto della propria esistenza convola a nozze, semplificandosi o complicandosi la vita, a seconda dei casi. Il matrimonio infatti, sia in società evolute che retrograde, dietro ai più o meno duraturi aspetti sentimentali conferisce diritti e doveri, legami di parentela, mantenimento e cura del coniuge e dei figli, corresponsabilità patrimoniali, eredità e via dicendo. Aspetti che non sempre vengono valutati preventivamente nella loro corretta dimensione, ma che comunque mai frenano il prioritario desiderio di unirsi. Nel mondo sono molteplici le forme e le tradizioni matrimoniali, e molte si discostano da quelle consolidate europee, religiose o civili che siano. Come sopra detto, in molti paesi islamici il Corano permette di poter impalmare sino a quattro mogli, sebbene sia una pratica riservata solo a persone particolarmente abbienti e la quasi totalità della popolazione di questi paesi rispetti la monogamia. Le unioni poligame (soprattutto per il caso della poliginia) sono state da taluni studiosi interpretate come forme particolari tendenti a favorire

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la riproduzione in ambiti in cui elevati fattori di mortalità rendono opportuno per la comunità massimizzare la potenzialità di fecondazione per garantirsi un adeguato ricambio generazionale. Questo valeva e vale tuttora soprattutto nelle regioni ad alto rischio neonatale, quali il mediooriente e le aree africane. In Kenya la poligamia è stata recentemente addirittura legalizzata dal governo, come pure la Corte Suprema della Libia. Per contro, in altre aree geografiche particolarmente ricche, alcune correnti religiose permettono la poligamia con lo scopo di permettere un marito a molte donne diversamente destinate al nubilato. E’ il caso dei noti Mormoni (USA ed Europa), presso cui non è infrequente riscontrare nuclei composti da 5-6 mogli al seguito di un unico capo-famiglia, che provvede a stuoli di 15-20 e più figli. In tal caso a promuovere la poligamia sono alcuni passi e vicende bibliche, ad essa favorevoli, e ispiratori di sette religiose più o meno famose e diffuse. La poligamia (sia intesa come unione coniugale di un uomo con più donne che come unione coniugale di una donna con più uomini), in Italia è considerata dall’ordinamento legislativo un reato previsto e disciplinato dal Codice penale, punibile con la reclusione da uno a cinque anni incrementabili in condizioni di aggravanti. Nonostante nel 2009 l’Onu abbia dichiarato la poligamia “violazione dei diritti umani e della dignità delle donne”, sono più di 40 le nazioni al mondo in cui i matrimoni poligami vengono riconosciuti dalla legge. Nel poverissimo Kazakistan, ex Repubblica Sovietica, un sondaggio condotto dalla preposta agenzia statale rivela che nel 2013 il 41% della popolazione era favorevole alla legalizzazione della poligamia nel paese, e riteneva inutile legiferare in merito a un’usanza “largamente praticata”. Il sogno di una ragazza kazaka in età da matrimonio pare sia quello di diventare la seconda o terza moglie di un uomo ricco. Stando a un articolo pubblicato da Bloomberg e poi ripreso da diversi quotidiani del mondo, la poligamia sta ormai diventando la strada più semplice e veloce per uscire dalla povertà, non solo per molte ragazze ma anche per le loro famiglie. L’ex ministra italiana di colore del governo Letta, Cecile Kyenge, ha ammesso pubblicamente di provenire da una famiglia poligamica. Ma se un uomo con tante donne solletica l’immaginario collettivo, di poliandria invece si parla pochissimo. Già, perché una donna con più mariti pare qualcosa di impossibile, di assurdo. La poliandria però è sempre esistita. E non solo nelle leggende induiste. Se ne trovano tracce in Asia, in India, in Sri Lanka e soprattut-

Il persistere di certi costumi matrimoniali testimonia l’avvilente ruolo secondario cui tutt’oggi è relegata la donna in certe società to in Tibet. Era anche praticata presso gli esquimesi. Gli antropologi sono giunti a individuare fondamentalmente due tipi di poliandria, una fraterna, in cui un gruppo di fratelli sposa insieme un’unica donna, e una poliandria associata, in cui invece a un matrimonio inizialmente monogamico si aggiunge un secondo marito, che viene incorporato nell’unione precedente. Al di là dell’analisi antropologica però è interessante il lato sociologico. A quanto pare se nel caso della poligamia maschile le motivazioni sono tipo edonistico o legate alla riproduzione, nel caso della poliandria tutto nasce da esigenze economiche. Che tradotto significa: un uomo (ricco e potente) può avere più mogli per aumentare il

suo piacere o per avere più figli, mentre le donne hanno più mariti per il bene della comunità e della famiglia del maschio. In molte società la poliandria è stata adottata come strategia di sopravvivenza della tribù in carenza di maschi fertili o con molti di essi impegnati in lunghe assenze per scopi militari. Accadeva a Sparta quasi tre millenni fa, e accade oggi in civiltà ben meno evolute di quella. Comunque sia, il più chiacchierato rimane sempre il maschio poligamo. I re delle varie etnie africane, con il loro colorito codazzo di 30-40 mogli, o il sultano dei deserti arabi col silenzioso seguito in chador, destano sempre una forma di spontaneo dovuto rispetto.

Matrimoni temporanei e altre curiosità Alcune comunità musulmane, come quella sciita, praticano il “Sigheh”, ovvero un matrimonio a tempo determinato. Dopo un certo periodo ciascuno dei due coniugi torna “single”. Inutile dire vi sia un acceso dibattito all’interno dell’Islam sulla legittimità e l’opportunità di tale pratica, non riconosciuta dai musulmani sunniti (gli osservatori più radicali di Maometto). In alcuni Paesi del sudest asiatico permane la tradizione di derivazione cinese del concubinato. Come nella Cina imperiale, il matrimonio formale viene sancito solo fra un uomo e una donna, sebbene fra le classi superiori si possano avere in aggiunta più concubine. La moglie primaria viene scelta dalle famiglie e la cerimonia nuziale è molto elaborata, mentre le concubine possono essere prese in seguito con una cerimonia molto semplice. Verginità. In alcuni Paesi, il fatto

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che la sposa non sia vergine il giorno delle nozze è causa sufficiente perché la sposa possa essere ripudiata dal marito. Questa è una delle cause dell’aumento di richieste di ricostruzione chirurgica dell’imene, anche in Europa. Dote. Presso vari popoli (sudamerica latina) la sposa tradizionalmente porta ancora con sé una “dote”, cioè’ un insieme di beni che la famiglia della sposa conferisce allo sposo con il matrimonio. E’ tradizione che le famiglie lavorino per anni per costituire la dote di una ragazza, ad esempio ricamando lenzuola e biancheria che andranno nella casa degli sposi. Statistiche. I matrimoni celebrati in Italia nel 2012 sono stati 207.138 contro i circa 419.000 del 1972 (un calo del 51%). In aumento i figli nati fuori dal matrimonio (cosiddetti figli naturali), negli anni ’60 erano circa il 7%, nel 2012 circa il 25%.

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mantova life&style VOLTA MANTOVANA

OLFINO - MONZAMBANO

giornate rinascimentali

Divertenti giornate di rievocazione storica. I festeggiamenti aprono con un maestoso banchetto in onore dei nobili Ludovico II Gonzaga e Barbara di Brandeburgo. Per volontà dei signori, le giornate proseguono poi con la grande festa popolare. Animazioni musicali, giullaresche, commedia dell’arte, intrattenimenti per bambini e mercati antichi ripropongono tradizioni e vecchi mestieri. La manifestazione alla sua XVI EDIZIONE, quest’anno prenderà il via dal 27 al 29 giugno, all’interno dei meravigliosi giardini del Palazzo un tempo appartenuto ai Gonzaga , dove per l’occasione vengono allestiti suggestivi banchetti, taverne e spettacoli interamente illuminati a fuoco. Gli Ordallegri, giullari di malaffare frequentanti l’alto mantovano in quel periodo, vi accompagneranno in questa meravigliosa esperienza. Per info 0376.839431 oppure www.conviviovolta.it

SOLFERINO

È risaputo che gustare i piatti tradizionali del luogo in cui ci si trova, è il modo più diretto e genuino per conoscere anche le tradizioni della sua gente. Ecco allora che Solferino, nella sede centro sportivo, propone ai suoi cittadini, ai turisti e ai paesi limitrofi “la Grande Festa del Capunsèl”. Occasione in cui potrete assaggiare un particolarissimo tipo di gnocchetto di pane, la cui ricetta sembra risalire ad epoche antiche, quando nella cucina si accostavo spesso il dolce al salato. Ecco allora che l’impasto dei Capunsèi, piatto tra i più amati della cucina dell’Alto Mantovano, le cui modalità di preparazione sono tanto varie quanto discusse, verrà celebrato da venerdì 4 a domenica 6 luglio. Durante tutta la manifestazione oltre alla buona cucina ci saranno ottima musica, balli e bancarelle.

mantova

a tutta vespa! Il Vespa Club Mantova ha creduto nel progetto ambizioso di poter organizzare l’ottava edizione del Vespa World Days, con la certezza che il vespismo internazionale apprezzerà tutte le qualità tipiche delle nostre zone, dalla cucina alle opere prestigiose che hanno caratterizzato la nostra storia, il carattere ospitale e disponibile delle sue genti, l’orgoglio di poter estendere a portata mondiale, questo importante e prestigioso evento. Il raduno avrà luogo dal 12 al 15 giugno nel cuore della città di Mantova. Tutti i vespisti nelle 4 giornate vivranno momenti all’insegna della cordialità, amicizia e conoscenza del territorio, festeggiando insieme anche i 15 anni di attività.

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Dal 18 al 21 luglio presso il Parco di Olfino, frazione monzambanese, si susseguiranno quattro serate danzanti con le orchestre più rinomate e conosciute ma il protagonista per eccellenza sarà indubbiamente il pollo alla griglia, tipico di questa manifestazione. Piatti collaterali al pollo saranno quelli tipici locali. Per l’occasione il nutrito gruppo di volontari allestirà gonfiabili per i più piccini, serate danzanti per i più grandi, con giochi bancarelle e momenti di divertimento.

CASTIGLIONE

accordo sterilgarda Alitalia festa del capunsel

Consueta sagra del polastrel

Con forte soddisfazione da parte di entrambe le parti Sterilgarda diventa fornitore ufficiale di Alitalia. Il 5 maggio è stato presentato a Parma l’accordo di co-marketing. Le due aziende, ambasciatrici del made in Italy nel mondo, condividono la passione per l’eccellenza e la qualità dei prodotti, facendo leva sull’italianità come tratto distintivo. Alitalia sceglie di fornire a bordo dei propri aerei prodotti rigorosamente italiani. Sterilgarda rappresenta un brand riconosciuto a livello internazionale e gli investimenti del gruppo hanno portato nel 2013 ad una crescita dell’export pari al 10%. Non dimentichiamoci di volare con Alitalia!!!

CAVRIANA

Palio della capra d’oro Il Palio della Capra è un must che il 5 luglio verrà ripresentato dal nutrito gruppo di comparse che animano vie e strade di Cavriana. Sono oltre 400 i figuranti vestiti in abiti rinascimentali, ispirati in prevalenza alla signoria dei Gonzaga che a Cavriana possedevano una dimora estiva. Le rappresentazioni folcloristiche verranno ripetute più volte lungo il percorso. La manifestazione è legata alle leggende, alla storia e alle origini di Cavriana. La disputa del palio prevede la sfilata delle contrade partecipanti, contraddistinte da abiti di colori e fattezze diversificate che faranno gareggiare la loro capra, il famigerato “spettacolo della corsa delle capre”. Cavriana si appresterà a divenire luogo di delizie.

mantova

Ethics Expo, per cambiare in meglio il futuro Ethics Expo dal 19 al 22 giugno 2014 sbarca a Mantova. L’ Expo dell’ etica si sviluppa con incontri, conferenze e workshop affrontando questo tema a 360 gradi. Mai come in questo tempo si avverte, da parte delle persone e dei popoli, la necessità di avere una visione concreta del proprio presente e futuro. SI sente il bisogno di maggiori sicurezze per la propria vita e per quella delle persone vicine. Per questi motivi diventa fondamentale ravvivare incessantemente una riflessione sull’etica delle azioni personali e collettive, che riguarda ogni aspetto e dimensione di vita. Info: www.ethicsexpo.com

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a cura di Elena andreani Mantova

solidarietà per ardi Continua la gara di solidaietà per Ardi Elezi, il giovane sportivo mantovano cui è stata diagnosticata una leucemia fulminante. Ardi è un ragazzo che ha nel cuore il calcio, lo sport, l’Amicizia con la A maiuscola: milita nella squadra allievi interprovincialei del Sant’Egidio e San Pio X. In questi giorni il ragazzo è stato collocato in una

GOITO

tradizionale Pizza in piazza

camera asettica affinché possa ricevere le maggiori cure possibili. Il padre del ragazzo ha lanciato un appello evidenziando la necessità di dare risposte urgenti allo stato precario in cui versa la famiglia per poter continuare le cure ad Ardi e a fargli senire la vicinanza in questo momento per lui drammatico ( il padre rappresenta l’unico sostegno economico per la famiglia e rischia la disoccupazione) Molte le risposte dei media locali nonchè delle autorità istituzionali della zona. Dario Casali, dirigente CSI e collaboratore della Voce di Mantova, si è fatto portavoce per la famiglia ed ha istituito un conto a lui intestao per aiutare Ardi. Chi volesse contribuire può far un versamento su Poste Pay 4023-6005-5834-1279 codice fiscale CSL DRA 55 S 28 F 839 H presso gli uffici di POSTE ITALIANE l’intestatario “Casali Dario”.

piubega

fai festa da multiliving! Venerdi 13 giugno dalle ore 19.00 alle ore 23.00 l’appuntamento è alla Devincenti Multiliving di Piubega. Un’invito aperto a tutti per godere di un happy hour all’insegna del bar e della musica del Noname Disco Club di Lonato del Garda (Bs), dell’architettura e arredo casa (con la presentazione dell’innovativo schienale attrezzato di New Logica di Valcucine in grado di ospitare e nascondere tutte le attrezzature da cucina), dei motori con la presentqzione della nuova Porsche Macan da parte del Centro Porsche Mantova e dell’informazione con la presenza della redazione di MCG. Ci sarà la possibilità di vincere una vacanza per due persone e tanti abbonamenti a MCG.

SOLFERINO

Al banchetto dei Gonzaga

L’estate a Goito invita tutti gli amanti della pizza a partecipare alla ventesima edizione di “Pizza in piazza”, numerose pizzerie della zona avranno la possibilità di proporre ai più golosi le loro specialità di pizza sotto i vari stand mentre i bar locali serviranno le bibite e birre. L’edizione dello scorso anno si è conclusa con una presenza di oltre 10.000 persone e 7.000 pizze sfornate. L’appuntamento per quest’anno è fissato per sabato 30 giugno e domenica 1 luglio!! Non mancate.

Come da alcuni anni a questa parte sabato 12 luglio Solferino ospita la cena sotto le stelle “Al banchetto dei Gonzaga”, un’occasione unica per fare un tuffo nel XVII secolo rivivendo uno scorcio di storia territoriale. In piazza Castello vengono ricreate le atmosfere gonzaghesche per rievocare il battesimo di Ferdinando II Gonzaga. La cena sarà allietata da artisti e giocolieri di fama, figuranti in costume dell’epoca, per rendere ancora più magica e unica questa serata. Prenotazione obbligatoria presso la Pro loco di Solferino 0376.854360.

CASTELGOFFREDO

tortello amaro prelibattezza da gustare Anche quest’anno presso il Parco La Fontanella di Castelgoffredo dal 12 al 15 giugno verrà organizzata la 18esima edizione della festa del tortello amaro organizzata dalla Pro Loco locale, che diciotto anni fa decise di celebrare un piatto molto celebrato ma al contempo poco conosciuto. L’idea era creare una fe-

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sta nostrana che unisse la popolazione e che fosse un richiamo per il circondario. Il sostegno di oltre un centinaio di volontari ha fatto si che questo piccolo evento avesse risonanza ed eco notevole e prestigioso, attirando l’attenzione di esperti di gastronomia e sommelier professionisti. Il tortello amaro non è altro che una sfoglia di pasta all’uovo ripiena di erbe amare, la Balsamita Major o Erba di San Pietro. Tortello dal sapore amarognolo ma dal gusto intenso. L’erba amara diventa a Castel Goffredo una componente essenziale anche per altri prodotti della tavola. Può essere interessante assaggiare anche Le tagliatelle all’erba amara, la polenta amara, la frittata con le erbe amare, l’elisir verde amaro, il gelato amaro e la torta del buonumore. Nei giorni di festa i ristoranti proporranno un menù adeguato per l’occasioni, con tutte le tipicità locali. La storia racconta che solo alcune donne de paese conoscevano gelosamente la ricetta originale del Tortello amaro e la mantenevano segreta, tramandandola di madre in figlia. Segreto che qualche anno fa è stato racchiuso in un libro “Il gioco dell’erba amara”. Sponsor della manifestazione l’azienda locale TRANSFILM.

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brescia life&style BRESCIA

La musica scende in piazza

Una grande manifestazione popolare è in programma in città il prossimo 21 giugno, come in altri 120 Paesi d’Europa, si tratta della Festa della musica organizzata dalla città di Brescia. La musica, assoluta protagonista, rotolerà sui piedi della gente in ogni angolo. Una decina i palchi “ufficiali” che saranno dislocati in punti strategici, si pensa ai parchi Gallo e Castelli, a piazza Bruno Boni, alla Stazione e al Castello. Ognuno porterà alla ribalta un genere diverso: dal liscio all’indie rock, ognuno avrà un responsabile incaricato di coordinare esibizioni e scalette. Tutti possono suonare. Obiettivo, però, è allargare il movimento a macchia d’olio: singoli musicisti potranno sistemarsi agli angoli delle strade e chiunque (etichette musicali, associazioni o negozi) potrà allestire un proprio spazio, previo coordinamento e supporto della Loggia.

PASSIRANO

Il 14 giugno a Rovato (Bs) sarà di scena il concerto di Luca Bonaffini “Il vento soffia ancora”. L’artista mantovano omaggia nuovamente il cantautore Pierangelo Bertoli con quale ha condiviso larga parte della sua carriera musicale. Compositore di musiche e autore di testi per canzoni, Luca Bonaffini si è affermato intorno alla fine degli anni 80 proprio come collaboratore fisso di Pierangelo Bertoli, firmando per lui molti brani in album di successo, tra le quali “Chiama piano”, all’interno dei quali compare anche come cantante, armonicista e chitarrista acustico. Altre canzoni sue sono state interpretate anche da Patrizia Bulgari, Flavio Oreglio, Sergio Sgrilli, Fabio Concato, Nek, Bermuda Acoustic Trio, Claudio Lolli e ha scritto testi teatrali insieme a Dario Gay ed Enrico Ruggeri. Ha pubblicato diversi album affrontando tematiche impegnate e sociali.

sirmione

garmin trio esaurito! Come previsto le iscrizioni a Garmin TriO Sirmione sono andate sold out in tempi record. Sono state ricevute tantissime richieste di inserimento, ma si è dovuto comunicare a tutti gli atleti che non sono più disponibili posti in gara per l’edizione 2014 che si terra il 28 giugno. Incredibile e motivo di grande orgoglio per l’organizzazione l’altissimo interesse dimostrato! Tenetevi quindi pronti e “in campana” per l’edizione del prossimo anno, ricordandovi che sono aperte le iscrizioni per TriO Clock, la gara di nuoto del 29 giugno a Sirmione e per Garmin TriO Forte del 6/7 settembre.

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Festa del lago 28° EDIZIONE Tutto pronto per la “Festa del Lago” che si terrà dal 25 al 27 luglio. Tutto nasce nel 1986 quando la compianta Teresina formò la Caritas di Lugana, e grazie al ricavato delle feste si poté iniziare un percorso di aiuto ai più bisognosi e ai vari lavori importanti della Chiesa, Oratorio e Gruppo Sportivo Lugana. Negli anni a seguire, da quel che era una piccola sagra locale si arrivò alla Festa, diventata una delle più belle feste del Lago di Garda con una presenza di circa 25000 persone che accorrono volentieri.

GARDONE VALTROMPIA

in valle della lana nudo è meglio il vento soffia ancora

LUGANA - SIRMIONE

Non serve essere nudisti per partecipare alla breve e facile escursione del 22 giugno organizzata tra i sentieri della Valle della Lana, dedicata alla fotografia. Superato un primo tratto nel bosco in ripida salita, si esce alla prima cascina dove per prati si può proseguire verso una seconda malga. In questa stagione molte sono le essenze floreali che fioriscono in questi boschi e su questi prati, creando uno scenario ideale allo scatto di fotografie sul tema del concorso abbinato al programma: “Nudo è meglio”. Facile sentiero con un solo breve tratto ripido; alcuni attraversamenti del torrente d’Inzino richiedono equilibrio. È valida anche per non nudisti.

LENO

Fiera biologica di San Benedetto La fiera delle produzioni biologiche torna ad animare il parco di Villa Badia a Leno. Da anni la Fondazione Dominato Leonense e Cassa Padana organizzano questa manifestazione con l’intento di incoraggiare la produzione biologica di qualità, presentando esempi concreti di prodotti e attività del settore agricolo e biologico. L’appuntamento nel mese di luglio si colora di musica, giochi e svariate prelibatezze da poter assaggiare. Non solo enogastronomia, ma anche abiti, cosmetici e prodotti utili per la casa. All’interno della manifestazione il servizio ristorazione e bar proporrà la degustazione di piatti biologici; i visitatori saranno intrattenuti da ottima musica e inoltre i bambini potranno divertisti con attività ludiche.

ISEO

Sulle onde del jazz italiano Iseo Jazz nasce nel 1993. Il festival si è orientato da subito alla documentazione della creatività dei musicisti nazionali diventando una vera e propria “casa del jazz italiano”. Gli appuntamenti: 9 luglio, Castello Oldofredi, ore 21 serata dedicata a Giorgio Gaslini; 10 luglio Sagrato della Pieve di Sant’Andrea, ore 21 Papetti-Maniscalco-Rubino Trio; 11 luglio, Lido di Sassabanek ore 21 Bosso-Mazzariello Duo - Shuffle Fabrizio Bosso (tromba), Julian Mazzariello (pianoforte); 12 luglio, Iseo, piazza Statuto Recital Trio - Michele Francesconi, Paolo Ghetti, Carlo Alberto Canevari

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a cura di elena andreani SALò

SalòeXtreme gardapanorama La due giorni di sport a Villa di Salò organizzata da ASD GardaPanorama e dagli Alpini di Villa e Cunettone, con l’aiuto della Polisportiva Puegnago, riconferma l’appuntamento agli atleti per sabato 21 e domenica 22 giugno. Un week end all’insegna del divertimento e dell’agonismo tra il verde delle colline moreniche pro-

BRESCIA

Ugo Mulas e la sua fotografia

spicienti il golfo dell’omonima cittadina. Il sabato fin dal mattino prenderanno il via i bikers che su anello completamente sterrato si sfideranno sulla misura endurance delle 6 ORE DEL GOLFO MTB. A seguire sarà la volta dei runners per la competizione della 3 ORE DEL GOLFO RUN. Gli atleti potranno partecipare singoli o in squadra da tre con cambi liberi. Una speciale classifica riservata agli atleti “estremi” che si cimenteranno in entrambe le discipline, decreterà i vincitori del DUATHLON EXTREME, per singoli e squadre. La domenica mattina appuntamento per nordic walkers e podisti con la IV GARDA NORDIC WALKING, passeggiata non agonistica tra i vigneti e oliveti, con scorci di panorama incantevoli sul lago di Garda.

MONIGA DEL GARDA

italia in rosa 2014 Si svolgerà nelle giornate di venerdì 6, sabato 7 e domenica 8 giugno 2014, nella prestigiosa sede di Villa Bertanzi in Moniga del Garda, la settima edizione di Italia in Rosa, manifestazione dedicata ai vini rosé, che fin dalla prima edizione riscontra un ottimo successo di pubblico con migliaia di visitatori e appassionati. Nei giardini vista lago saranno allestiti i padiglioni per le degustazioni. I vini saranno presentati secondo le zone geografiche di produzione. I visitatori potranno così compiere un viaggio completo nell’enologia italiana “in rosa”. Come nelle passate edizioni saranno ospitati vini francesi e precisamente della Provenza.

TREMOSINE

Festa di mezza estate Prelibato itinerario enogastronomico intervallato da musica e spettacoli con artisti di strada fra i vicoli, le piazzette ed i giardini del caratteristico borgo di Vesio si svolgerà per tutta la giornata domenica 27 luglio. Protagonista per eccellenza sarà l’accurata degustazione di piatti e vini della di Tremosine. Per arricchire di originalità la manifestazione verranno stampate delle “fantabanconote”: i Satì. Le banconote potranno essere cambiate presso le casse apposite all’ingresso del borgo. Il Satì sarà l’unica banconota valida e spendibile per assaggi e degustazioni.

Si concluderà il 13 luglio la Mostra allestita presso il Museo di Santa Giulia dedicata ad Ugo Mulas. A poco più di 40 anni dalla sua morte, Brescia dedica al grande fotografo Ugo Mulas, nato a Pozzolengo nel 1928, un importante tributo, che è anche una riflessione sul suo imprescindibile lavoro di sintesi: La fotografia. La mostra ha preso avvio ad aprile e numerosi sono stati i visitatori che hanno potuto ammirare le opere proposte. Per info 030.2400640 oppure www.bresciamusei.com.

CEMMO

quattro porte per quattro piazze La manifestazione, che si svolge dal 13 al 15 giugno, è nata per riscoprire e valorizzare la storia e le tradizioni di Cemmo, uno dei più antichi paesi della valle, frazione di Capo di Ponte. Attraverso un percorso di circa due km che si snoda per la vie del paese il visitatore rivive il passato del borgo e

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può gustare alcuni piatti preparati con metodi tradizionali e accompagnati dai vini della vallecamonica. Sarà possibile assaggiare nelle singole piazze i piatti proposti. L’inizio della passeggiata, presso l’ex convento dei frati Umiliati e l’annessa chiesa di San Bartolomeo, è caratterizzato dalla ricostruzione di una delle quattro porte che in epoca medievale consentivano l’accesso al borgo fortificato, e quattro sono le piazze in cui è possibile assaggiare i piatti tipici proposti. Lungo il percorso si possono visitare ambienti dove le botteghe e le officine di un tempo sono ricostruite seguendo le tradizionali attività delle famiglie cemmesi. Nel corso delle serate spettacoli di rievocazione storica, di musica e folclore, accompagnano i visitatori lungo il percorso, segnalato dalla luce naturale di fiaccole in cera e da bandiere dei colori che distinguono i quartieri. Appena fuori il borgo è possibile visitare i Massi di Cemmo, prime rocce incise scoperte 100 anni fa, per le quali la Vallecamonica è stata insignita dall’Unesco del riconoscimento di Patrimonio dell’Umanità. L’ingresso è libero e gratuito.

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verona life&style erbezzo

FESTA della fisarmonica

Sabato 28 e domenica 29 giugno Erbezzo ospita come ogni anno la Festa Nazionale della Fisarmonica: si inizia sabato mattina con la gara vera e propria e la selezione dei concorrenti ed in seguito il Grande Concerto di Fisarmoniche. La Festa prosegue domenica con la chiusura delle selezioni dei concorrenti e col Gran Gala, l’esibizione dei vincitori delle varie categorie, con ospiti nazionali e stranieri. La fisarmonica è lo strumento delle feste e del folclore per eccellenza. Sebbene esistano tre categorie di fisarmoniche (da liscio, da concerto e da studio), per chi non ne è intenditore o appassionato la fisarmonica è senza dubbio sinonimo di allegria e convivialità. Durante la manifestazione funzioneranno stand gastronomici.Ingresso libero.

RONCà

Gran divertimento vi aspetta a Terrarossa di Roncà, dal 25 al 28 luglio. Questo comune dell’est veronese ospita la tradizionale Sagra di Santa Maria Maddalena, che mette a disposizione un programma ricco di appuntamenti: serate enogastronomiche e musicali con orchestra, discoteca, spettacolo pirotecnico, e chioschi gastronomici sempre aperti. La sfilata di carri e una particolare rievocazione storica precedono quello che è il vero punto di forza della sagra: l’Antico Palio dei Mussi, una competizione tra Contrade, in cui ci si sfida al galoppo sui “mussi”, gli asini, all’interno di un apposito circuito chiamato “Arena de Paela”. Per info: www.anticopaliodeimussi.it.

BARDOLINO

PALO DELLA CUCCAGNA Venerdì 11 Luglio alle ore 21.00 appuntamento in Piazza del Porto per farsi due risate con la simpatica Gara della Cuccagna. Un vecchio gioco dove i concorrenti, tra mille peripezie, devono riuscire ad acciuffare una bandierina posta all’estremità di un lungo palo, sospeso sulle acque del lago, che viene unto di grasso e reso scivoloso per aumentare la difficoltà dell’impresa. I vincitori verranno premiati a fine gara. Per chi volesse partecipare, le iscrizioni sono aperte fino al giorno 8 Luglio. Per maggiori informazioni visitare il sito www.bardolinotop.it

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FESTA DEL PESCE E DELL’OLIO Sabato 14 giugno appuntamento a Malcesine, in via Navene, per l’annuale Festa del Pesce e dell’Olio, organizzata dall’Associazione Dirlindana Club e dal Consorzio Olivicoltori Malcesine. Una giornata all’insegna del gusto: i numerosi stand gastronomici offriranno al pubblico una vasta scelta di pesci tipici del lago, tra i quali carpioni, lavarelli, trote e alborelle. Il tutto irrorato naturalmente da dell’ottimo olio extravergine. Non mancherà musica. Per info: www.comunemalcesine.it

VALEGGIO SUL MINCIO

TORNA L’ANTICA FIERA PALIO DEI MUSSI

MALCESINE

Il comune di Valeggio è sempre ricco di eventi interessanti, e tra questi non può mancare l’Antica Sagra del paese, arrivata alla sua 93^ edizione e che si terrà dal 5 al 7 Luglio in Piazza Carlo alberto. Organizzata dalla Pro Loco in collaborazione con i Ristoranti e Pastifici locali, la Fiera è dedicata a San Pietro e offre la possibilità di degustare i prodotti tipici della zona. Non possono mancare la bancarelle dell’artigianato, rievocazioni folkloristiche, luna park e musica dal vivo grazie alle orchestre. Il momento clou della festa è sicuramente il Palio delle Contrade che si tiene il lunedì sera. www.valeggio.com

CALMASINO

FESTA DI SANT’ANNA Dal 24 al 28 Luglio divertimento per grandi e piccoli alla popolare Sagra di Sant’Anna, nella frazione Calmasino di Bardolino. Un’occasione di ritrovo per abitanti e turisti che vogliano ballare o fare un giro tra i forniti stand enogastronomici, che propongono piatti tipici del lago di Garda. L’attrazione principale è sicuramente il famoso Luna Park dove i bambini potranno scatenarsi. Per l’ultima sera è previsto uno spettacolo di fuochi d’artificio. Per prevenire eventuali problemi di traffico e di mobilità, ci sarà la possibilità di usufruire di ampi parcheggi gratuiti e verrà messa a disposizione una navetta gratuita per raggiungere la sagra. Per info visitare il sito: www.bardolino top.it

soave

Festival Europeo di Canto Corale Domenica 29 giugno Il Coro “Città di Soave” organizza la 42ª Rassegna Corale alle ore 21.00, presso la corte di Villa Giavarina - Cantina Borgo Rocca Sveva. Nella splendida cornice ai piedi del Monte Tenda si esibiranno 4 cori di alto livello. Parteciperanno alla rassegna: il Coro “Città di Soave” (coro maschile), il Coro “Novecento” di San Bonifacio (coro misto), il Coro “Singworks” di Edimburgo (Scozia) (coro misto) e Coro “Harjavallan Naislaulajat Ry” (Finlandia) (coro femminille). Un appuntamento da non perdere di caratura internazionae. Ingresso libero.

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a cura di martina borghetto GIAZZA

GRANDE FESTA del fuoco I Cimbri, un popolo di coloni che, dalla Baviera o dal Tirolo, si stanziarono sui Monti Lessini Veronesi a partire, secono le ipotesi storiche più accreditate, dal 1287, anno in cui ottennero dal Vescovo di Verona, Bartolomeo della Scala il permesso di insediarsi nel territorio montano della Lessinia. Ljietzan-Giazza è un piccolo borgo isolato, situa-

FERRARA DI MONTE BALDO

SAGRA DEI SAPORI DEL BALDO

to nell’altopiano della Lessinia. Un paesino con una grande peculiarità: gli abitanti sono le ultime persone rimaste capaci di parlare il Cimbro. Una lingua antica che oggi nel resto della valle si ritrova soltanto nei nomi dei luoghi e nelle leggende. Dei Cimbri non conservano solo l’idioma ma anche le usanze: ogni anno infatti , il 23 giugno, dopo il solstizio d’estate, si celebra la famosa Festa del Fuoco. Durante la serata vengono accesi tredici falò, simbolo delle antiche comunità della Lessinia, intorno ai quali si balla ringraziando la natura e incoraggiando la fecondità. Il fuoco assume così un duplice significato: simbolo di un solenne momento di aggregazione tra le persone, e simbolo di distruzione, in ricordo dei roghi in cui si bruciavano streghe e demoni. Una notte all’insegna del folklore e della magia da non perdere.

ROVEREDO DI GUà

FIERA DELLA PATATA DORATA La 17^ edizione della Fiera della Patata Dorata del Guà, che si terrà da venerdi 4 Luglio a martedì 8 luglio in abbinamento alla Sagra di San Pietro, come ogni anno celebra a livello nazionale questo prodotto tipico. Infatti, la Patata Dorata, denominata così proprio grazie al suo particolare colore, è famosa per essere un alimento eclettico: si presta ad essere consumata e cucinata in mille modalità diverse, che sia usata come contorno o che sia usata per fare gli gnocchi. Gli stand gastronomici presenteranno anche altri prodotti tipici della zona. Musica dal vivo, balli e giostre contribuiranno ad allietare le serate. Per info: www.comuneroveredo.vr.it.

BARDOLINO

BODY PAINTING CHE PASSIONE Pezzo: Sabato 19 e domenica 20 Luglio il parco di Villa Carrara Bottagisio si riempirà di colore: la splendida location sul lungolago di Bardolino ospiterà la 9^ edizione del festival italiano del Body painting, l’arte di dipingere il corpo umano. Durante la giornata gli artisti lavoraranno alle loro creazioni che poi verranno presentate allo spettacolo finale dove verrà eletto il campione nazionale. Nel frattempo avranno luogo una mostra fotografica sul tema e diverse esibizioni sia musicali che artistiche. Per info: www.italianbodypaintingfestival.it.

Ogni anno, la terza domenica del mese di luglio, il paese di Ferrara di Monte Baldo si anima e invita grandi e piccoli a partecipare alla Sagra dei Sapori, la propria manifestazione gastronomica. Appuntamento quindi domenica 20 in Piazza Cantore, pronti ad assaggiare piatti a base di tartufo, ingrediente sovrano dell’evento. Non solo cibo, ma anche mercatini dell’artigianato, musica dal vivo ed esposizione dei prodotti tipici del Baldo. Per info: www.proloco-ferraradimontebaldo.it.

GARDA

TRADIZIONALE SARDELLATA AL CHIARO DI LUNA Immancabile l’appuntamento con uno degli eventi più caratteristici del Lago di Garda: la Sardellata al Pal del Vò, un promontorio situato sul punto più elevato di una dorsale subacquea collocata tra Garda e Sirmione, considerata una zona particolarmente fortunata per la pesca. Una tradizione

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con antiche radici popolari: nella notte del plenilunio di luglio si usava infatti consumare pesce di lago, per lo più sarde, cuocendolo sul momento e condividendolo con amici e parenti. La scelta della data non è casuale: nella notte del plenilunio avviene la cosiddetta “frega della aole”, ovvero si riproducono le alborelle, piccolo pesce del quale si nutrivano le famiglie del lago. Negli anni Venti si raggiungeva il Vò a bordo della Marola, una vecchia imbarcazione, e si friggevano le sardelle nel punto più alto della cima del monte sommerso, indicato da un palo di legno. Oggi non ci si trova più alla Secca del Vò per la distribuzione delle sarde, ma la festa viene comunque celebrata adeguatamente: quest’anno il plenilunio cadrà sabato 12 luglio, e il Lungolago verrà animato da vivaci band locali che con la loro musica accompagneranno la serata. I più golosi potranno accontentare il proprio palato assaggiando le specialità tradizionali del lago, tra le quali non possono mancare il pesce fritto, gli spaghetti con le sarde o il riso al lavarello. Per info: www.gardabyweb.it

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17 Giugno Valeggio sul Mincio

L’Evento

L’ASSociazione RISTORATORI DI VALEGGIO PRESENTA La 21ªEDIZIONE DELLA SERATA

di DONI FERRARI

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a sera di martedì 17 giugno torna sul Ponte Visconteo di Valeggio sul Mincio (VR) la Festa del Nodo d’Amore, una cena all’aperto per 3.314 persone, sedute ad una tavolata lunga più di un chilometro per degustare la classica specialità valeggiana, il tortellino dalla sfoglia sottilissima, uno scrigno di sfoglia dorata arricchito di profumato ripieno di carne brasata, abbinato al Custoza, il vino bianco delle colline della zona, che si distendono tra Verona e il Garda. Giunta alla ventunesima edizione, la cena dei record trae ispirazione dalla storia dell’amore contrastato tra la ninfa Silvia e il valoroso capitano Malco: la loro passione è simbolizzata da un fazzoletto di seta annodato ed è all’immagine di quell’amoroso nodo che si conformano i circa 12 quintali di tortellini, rigorosamente fatti a mano uno per uno, che 15 ristoratori di Valeggio, depositari della ricetta del Nodo d’Amore, serviranno ai commensali sullo storico ponte. La splendida location della cena “obbliga” gli organizzatori, per ragioni di spazio, a mantenere il “numero chiuso” dei 3.314 partecipanti, provenienti anche dall’estero, ma allo stesso tempo permette loro di concentrare gli sforzi sul versante della qualità, rendendo la serata sempre più suggestiva ed esclusiva e accrescendo, anno dopo anno, l’interesse per una manifestazione che dal 1993 offre un mix irresistibile di atmosfera e buon cibo, fra tradizione e novità. L’Associazione Ristoratori di Valeggio dedica anche quest’anno un piatto ad uno dei protagonisti della Leggenda con una pasta ripiena: il tortello di Mon-

TUTTI I NUMERI DELLA FESTA Una serata decisamente impegnativa dove non è consentito sbagliare modalità e tempistiche. L’occasione per i ristoratori valeggiani per sfoderare qualità ed abilità, sempre in costante attesa di un plauso da parte dei presenti. Numeri da capogiro come ogni anno: 3.314 commensali, 12 quintali di tortellini fatti a mano, 4.200 bottiglie di Custoza, 15 ristoratori, 100 cuochi, 100 sommelier, 300 camerieri per una cena da record.

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FESTA DEL NODO D’AMORE UNA STORIA DI SUCCESSO TRA TRADIZIONE E LEGGENDA LA SPLENDIDA LOCATION DELLA CENA OBBLIGA GLI ORGANIZZATORI, PER RAGIONI DI SPAZIO, A MANTENERE IL NUMERO CHIUSO DEI 3.314 PARTECIPANTI, PROVENIENTI ANCHE DALL’ESTERO

te Veronese ed asparagi, denominato “Il Tesoro di Malco”. All’insegna dei sapori Scaligeri è anche la presenza sulle tavole dei formaggi tipici come il Monte Veronese e il Grana Padano. La Festa può contare sull’entusiasmo di tutta Valeggio, una vera “cittadella gastronomica” per i suoi 40 ristoranti che, tutti insieme, possono accogliere tanti ospiti quanti sono gli abitanti dell’intero comune. Una testimonianza di come la collaborazione tra pubblico e privato possa condurre a risultati di assoluta eccellenza, all’insegna della convivialità e dell’ospitalità. E proprio per accogliere al meglio gli ospiti, anche quest’anno è stato confermato il servizio navetta gratuito dal centro di Valeggio, con un percorso meno impegnativo e più interessante per gli ospiti, che attraverseranno i giardini dove sarà servito un conviviale aperitivo. Come ogni anno la Festa sul Ponte Visconteo sarà anche l’occasione per premiare delle personalità che si sono distinte in ambito artistico-culturale giornalistico e gastronomico: il premio Nodo d’Amore, una statuetta dorata, opera realizzata dal maestro orafo Alberto Zucchetta, verrà consegnato a Giampaolo Savorelli, Renzo Giacchieri, Milo Manara mentre un riconoscimento particolare andrà alla madrina della serata Silvia Nicolis. A tutti i commensali, al termine della serata di gala verrà invece consegnato un piatto celebrativo

della “Festa del Nodo d’Amore”. Fondamentale la presenza dei numerosi sponsor, tra cui la Banca Popolare di Verona, che con il loro sostegno consentono alla manifestazione di migliorare e contribuiscono a scriverne la storia e a diffonderne la filosofia: promuovere e valorizzare Valeggio e il suo Nodo d’Amore sempre di più e sempre meglio.

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6 Luglio Gazoldo d/Ippoliti

L’Evento

Stefano, Dalmazio, Vito, Gabriella e gli stretti famigliari hanno deciso di ricordare Renzo con grande gioia, in mezzo a ciò che lo appassionava di più: il mondo dei motori

1° RADUNO TUNING 2° MEMORIAL RENZO BONFANTI di Paolo Carli

è

stato ufficialmente presentato il 1° Raduno Tuning – 2° Memorial Renzo Bonfanti organizzato da Distributore Esso Centro Lavaggi Stredavi e Ristobar Pippo, che si svolgerà il 6 Luglio nel piazzale del distributore ubicato in via Marconi 2, all’ingresso di quello che un giorno fu Feudo degli Ippoliti. Una manifestazione festosa ed originale che va a commemorare, per il secondo anno, Renzo Bonfanti,uno stimato ragazzo prematuramente scomparso cinque anni fa per un improvviso malore. Si era trasferito con i suoi fratelli a Gazoldo: ragazzi onesti e laboriosi, che lo vogliono ricordare non solo come un lavoratore instancabile (con cui avevano creato in centro città a Bergamo il famoso “Borgo della Frutta”, un’attività commerciale di vendita frutta e verdura ed avviato il Roxy Bar nel paese d’origine) ma per quella passione che aveva sempre contraddistinto la sua vita: quella per i motori. Nelle righe redatte dai famigliari si coglie l’autentico significato della festa: “Il 6 Luglio saremo nel piazzale del distributore per ricordare Renzo, che ci ha lasciati 5 anni fa. Fin da

Il 6 luglio si vuole fare grande festa, trascorrere momenti gioiosi, conditi dai rombi pulsanti dei motori, Lo spettacolo è assicurato quando eravamo piccoli abbiamo sentito dire che nessuno muore sulla terra finché vive nel cuore di chi resta, ed è vero. I nostri cari vivono nel nostro cuore e noi vogliamo mantenere vivo il loro ricordo. Se Renzo avesse potuto dirci qualcosa, prima di morire, possiamo immaginare cosa ci avrebbe detto ovvero Non piangete, quando vi sembrerà che io non ci sia più io invece sarò ancora con voi. Vivrò nella vostra memoria e vi verranno in mente tutti i bei momenti passati insieme. La stessa cosa vi succederà quando preparerete il mio piatto preferito o quando vedrete qualcosa che mi piaceva, ad esempio una bella auto, lucida e scintillante…”. è con questo spirito che Stefano, Dalmazio, Vito, Gabriella e gli stretti famigliari hanno deciso di ricordare Renzo, con grande gioia, in mezzo a ciò che lo appassionava: i motori, le auto, i “bestioni” della strada come li chiamava lui.

Una lunga giornata di eventi La manifestazione avrà inizio già a partire dalle 9.00 del mattino per concludersi intorno alle 19,00. Protagonisti della giornata bolidi “tatuati” che desteranno meraviglia e avvenenti modelle che si esibiranno nell’ormai mitico “Sexy car wash” che tanto spadroneggia negli States. A corollario, per il godimento dei più piccini, non solo zucchero filato e patatine fritte ma anche scivoli, gonfiabili, reti elastiche ed un Pungibool che

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diventerà l’oggetto conteso per la disputa di alcune gare a premi, consistenti in buoni lavaggio auto e sorprese per i più piccoli. Coppe e trofei saranno invece riservati ai premiati per le auto più emozionanti, giudicate non solo per come si presenteranno esteriormente ma anche per i migliori interni e per gli impianti radio più potenti. L’adiacente Ristobar Pippo proporrà sia pizza che pietanze, con fiumi di birra che scorreranno a volontà.

Il 6 luglio si vuole fare grande festa,trascorrere momenti gioiosi, conditi dai rombi pulsanti dei motori. In fondo un motore che pulsa è simile a un cuore che batte. “Sarà l’occasione per alimentare la felicità che noi tutti abbiamo conosciuto e che abbiamo condiviso con Renzo, perché il suo ricordo e la certezza di riabbracciarlo ci siano di conforto. In fondo la morte è la curva della strada … morire è solo non essere visto. Renzo è qui con noi, solamente al di là della curva”. Info sull’evento: Guerrino 0376 1857101 - Vito 348 0088083.

UN MARITO esemplare UN AMICO fidato “Aver conosciuto Renzo è stata una bella fortuna! Condividere con lui il cammino della vita una crescita. Porterò sempre nel cuore l’amore che mi ha donato senza chiedere niente in cambio. Il sorriso che aveva e che donava a chi incontrava sul cammino mi è stato di grande aiuto. Quando qualcuno se ne va all’improvviso, cambia solo strada per avere una veduta migliore, ma porta con sé tutto quello che ha ricevuto nel mondo e lascia una scia per poter riconoscere dove è passato. Mi ritengo fortunata perché ho avuto una persona così speciale accanto a me”. (Gabriella)

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L’INCONTRO

Nicola Ferraresi Quando la musica diventa poesia ’ C

è trepidante attesa a Guidizzolo, come da tre anni a questa parte ormai, per l’imminente messa in scena dell’Opera in tre atti di Giuseppe Verdi “Rigoletto” che si terrà al Parco Barriera di Guidizzolo il prossimo 18 luglio 2014. Abbiamo avuto il piacere di incontrare il maestro Nicola Ferraresi, direttore d’orchestra e di banda, una delle anime artistiche dell’Ente Filarmonico di Guidizzolo che si occupa di costruire, unitamente al Presidente Franco Marchesini e al vice Presidente Antonio Malagutti, le proposte culturali della stagione. Grande carisma e preparazione artistica, un diploma al Conservatorio in clarinetto, attualmente insegnante, con alle spalle una lunga e qualificata carriera nel mondo della musica sinfonica e bandistica. Maestro Ferraresi, quali sono state le motivazioni che vi hanno portato a scegliere quest’opera? «La motivazione principale sta nella nostra mission, cioè diffondere sul territorio la cultura musicale nelle più svariate forme; e l’opera lirica è un ramo essenziale della musica colta. Se aggiungiamo la voglia di organizzare, la passione per tutti i generi musicali e creare eventi che portino Guidizzolo ad essere un piccolo centro musicale penso che il sunto sia fatto». Quali sono le difficoltà principali nell’allestire un’ opera di tale livello? «Chiaramente la principale difficoltà, se tale si può definire, è far viaggiar bene la macchina organizzativa. Questa è la terza opera che allestiamo al Parco Barriera di Guidizzolo e stiamo facendo sempre esperienza; ogni anno riusciamo ad arricchire lo spettacolo e quest’anno avremo le scenografie curate dall’Istituto d’Arte di Guidizzolo, bellissimo simbolo di collaborazione fra realtà sul territorio. Poi bisogna organizzare Orchestra, Coro, trovare i solisti, preparare la Banda di palcoscenico e molte altre cose che la nostra “macchina” ha già da tempo preso in considerazione». Come valuta questo evento nel panorama degli spettacoli dedicati alla musica classica a livello regionale? «Mai azzarderei un paragone con le grandi realtà stabili presenti a livello regionale, la nostra è un’organizzazione precisa, professionale ma certamente non competitiva dal punto di vista dei mezzi economici a disposizione rispetto ad altre grandi realtà. Certamente a livello provinciale è un’iniziativa di rilievo; oggigiorno la tradizione dell’opera lirica a Mantova non è molto “viva” e pertanto Guidizzolo il 18 luglio diventerà uno dei centri dove la tradizione resterà tale». Ci può elencare tutti i vari componenti dello spettacolo? «Avremo un cast di rilievo composto da un mix tra affermati solisti e giovani talentuosi che sarà accompagnato dai nostri principali ensemble, l’Orchestra Sinfonica dei Colli Morenici e l’Orchestra Fiati dell’Ente

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di veronica ghidesi

Foto di Emanuela Esquilli

Filarmonico Guidizzolo, quest’ultima nella parte della Banda fuori scena. Sul palco avremo anche il Coro Operistico di Mendrisio, preparato egregiamente dal maestro Vessella. La Direzione musicale è affidata al maestro Giuseppe Orizio, la regia a Cristina Chiaffoni». Quale futuro spera per l’Ente Filarmonico di Guidizzolo? «Se continuiamo di questo passo il futuro non può che essere visto in modo positivo e con ottimismo. Le nostre scuole di musica sono attive e la partecipazione di ragazzi è massiccia, il nostro Coro Polifonico dei Colli Morenici sta crescendo sempre più, l’Orchestra Sinfonica dei Colli Morenici si esibisce spesso in tutto il nord Italia (a settembre sarà anche in Svizzera), la nostra Orchestra Fiati è composta da 60 musicisti e tra un mese sarà impegnata in un concerto al Castello di Schönbrunn a Vienna, ha appena esordito l’Orchestra giovanile dell’Ente Filarmonico. Tutto questo sarà attivo e ricco di entusiasmo fino a quando il gruppo resterà unito e viaggerà nella direzione che abbiamo intrapreso due anni fa». Può dare un consiglio ai nostri lettori per invogliarli ad assistere allo spettacolo del 18 Luglio? «Vi aspettiamo per presentarvi il lato musicale di Guidizzolo, per farvi passare una serata tranquilla, ascoltando una delle pietre miliari dell’Opera Lirica avvolti dal verde del Parco, cercando per due ore di tornare nella Mantova del XVI secolo.Sul palco saranno presenti circa 120 musicisti che hanno accettato con entusiasmo questa scommessa; Rigoletto a Guidizzolo».

Guidizzolo affermata cittadella della musica A Guidizzolo la musica non vuole solo essere un trampolini di lancio ma un punto di arrivo. L’Ente Filarmonico Guidizzolo cha raggruppato in questi anni quelle che erano le realtà che il territorio stava esprimendo ovvero l’ex Banda di Guidizzolo attuale Orchestra fiati,l’Orchestra giovanile di Guidizzolo, le scuole di musica di Guidizzolo, Cavriana, Volta Mantovana, Asola, Pozzolengo (per un totale di 260 allievi), l’Orchestra sinfonica dei colli morenici e il Coro polifonico dei Colli Morenici (35 elementi). Per un totale di circa 400 soci. L’Ente è presieduto da Franco Marchesini, il Vice Presidente è Antonio Malagutti. Direttore del nuovo Consiglio Artistico, il maestro Nicola Ferraresi.

Nicola Ferraresi

Per l’opera è previsto un cast di rilievo composto da un mix tra affermati solisti e molti giovani talentuosi

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20 Giugno - 7 Settembre Verona

L’Evento

l’inaugurazione del 20 giugno con l’opera verdiana un ballo in maschera. Il 15 agosto una nuova prima d’opera con la pucciniana Madama Butterfly

OPERA FESTIVAL 2014 ALL’ARENA DI VERONA di elena kraube

Roberto Bolle protagonista

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al 20 giugno al 7 settembre saranno ben 54 gli appuntamenti presenti in calendario per il Festival Lirico areniano con 6 titoli d’Opera e 3 serate d’eccezione. Il 20 giugno alle ore 21.00 inaugura il Festival 2014 il nuovo allestimento dell’opera verdiana Un ballo in maschera. Il titolo, che manca dal cartellone areniano dal 1998, è proposto per la regia del M° Pier Luigi Pizzi. Torna a dirigere l’Orchestra dell’Arena il maestro veronese Andrea Battistoni. Dal 21 giugno alle 21.00 va in scena Carmen di Georges Bizet, che nel 2014 compie cent’anni dalla sua prima rappresentazione all’Arena di Verona. È proposta per regia e scene di Franco Zeffirelli e costumi di Anna Anni.

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Si riconferma la scelta di acclamati nomi del panorama lirico internazionale, nonché di celebri direttori e registi di fama mondiale Aida di Giuseppe Verdi, titolo areniano per eccellenza, viene riproposto anche per il 2014 in due diversi allestimenti. Dal 28 giugno alle 21.00 per 10 serate, nella futuristica messa in scena ideata per il Centenario areniano dal team catalano La Fura dels Baus. Dal 10 agosto Aida torna per 7 appuntamenti nell’immancabile edizione ispirata alla messa in scena del 1913 per la regia di Gianfranco de Bosio. Il 5 luglio alle 21.00 debutta Turandot di Giacomo Puccini per l’apprezzata regia e le sfarzose scene di Franco Zeffirelli, con i costumi del premio Oscar Emi Wada. Il 17 luglio alle ore 22.00 serata d’eccezione con protagonista il M° Plácido Domingo diretto da Daniel Oren, impegnato ad interpretare i più celebri pezzi del repertorio verdiano in Plácido Domingo canta Verdi. Il 22 luglio, sempre alle 22.00, attesissimo appuntamento dedicato alla danza: torna in Arena il balletto con lo spettacolo Roberto Bolle and Friends, che vede protagonista l’étoile Roberto Bolle insieme alle stelle internazionali della danza. Il 9 agosto, con inizio alle 22.00, la serata è dedicata ai Carmina Burana di Carl Orff. Il 15 agosto alle 20.45 un nuovo debutto operistico con la pucciniana Madama Butterfly, proposta per 6 sere nel fortunato allestimento di Franco Zeffirelli e la direzione d’orchestra del maestro Marco Armiliato. Dal 23 agosto alle 20.45 conclude il cartellone il tradizionale Roméo et Juliette di Charles Gounod per la messa in scena giunta ormai alla sua quarta stagione di Francesco Micheli.

Il 22 luglio attesissimo appuntamento dedicato alla danza. Torna in Arena il balletto con lo spettacolo Roberto Bolle and Friends, che vede protagonista Roberto Bolle, Étoile della Scala di Milano e Principal Dancer dell’American Ballet di NY, insieme alle stelle mondiali della danza. Per questo nuovo appuntamento vedremo sul palco entrambe le “patrie artistiche” del grande danzatore, quella americana e quella europea: accanto ad alcune delle più splendenti star dell’ABT, tra cui i celeberrimi Principal Julie Kent e Daniil Simkin, Bolle affiancherà artisti provenienti dalle migliori compagnie d’Europa per uno spettacolo all’insegna dell’eclettismo e dell’internazionalità. Dirige l’Orchestra dell’Arena di Verona la bacchetta di Julian Kovatchev.

L’orario di inizio anticipato di 15’ Una novità per il prossimo anno è l’orario di inizio dello spettacolo che viene anticipato di 15 minuti: le recite nei mesi di giugno e luglio avranno inizio alle ore 21.00, in agosto e settembre alle ore 20.45. Le serate del 17 e 22 luglio e del 9 agosto prenderanno il via alle 22.00. Biglietteria,Via Dietro Anfiteatro 6/B, Verona tel. (+39) 045 800.5151 – fax (+39) 045 801.3287 email biglietteria@arenadiverona.it Call center (+39) 045 800.51.51 Punti di prevendita Geticket Da smartphone e tablet con l’App dell’Arena di Verona per Android e Apple iOS

Informazioni: www.arena.it

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21 Giugno Solferino

L’Evento

SI CELEBRA LA MEMORIA DI COLUI CHE MATURò L’IDEA DEL SOCCORSO UNIVERSALE

di gastone savio

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olferino e la Regione Lombardia vivranno il 21 giugno 2014, la giornata della riconoscenza, inaugurando il Monumento al ginevrino Henry Dunant, fondatore della Croce Rossa e ideatore della Convenzione di Ginevra (150° - 1864 – 2014). Alla base della seconda c’è “Un Souvenir de Solferino”, il suo libro in cui narra le atrocità della battaglia di Solferino e San Martino (24 giugno 1859), sintetizzate dal realismo più crudo nella prima riga del testo: “il sole del 25 illuminò uno dei più orrendi spettacoli che si possano immaginare”. Dopo la battaglia e la vittoria dei franco – piemontesi contro gli austro – ungarici, sul campo rimasero in una sola giornata più di 5 mila morti e circa 35 mila feriti, dei quali molti morirono nei giorni successivi per l’inadeguatezza delle cure dell’epoca. Un numero impressionante che sconvolse le coscienze di molti, in particolare di Henry Dunant, che proprio dalla “ lezione “ di Solferino troverà la forza per dare vita alla Croce Rossa. La circostanza del 24 giugno collocò Solferino all’incrocio di due fatti che la storia classificherà di portata mondiale. Il politico, che mutò i rapporti di forza fra i paesi europei e l’assistenza del ferito in battaglia basata sulla neutralità del volontario, che offrirà lo stesso aiuto ai combattenti delle due parti. In questo lembo di terra dell’Alto Mantovano ove, per primi, i lombardi pronunciando il nome Italia capirono la grandezza del valore di Patria, Henry Dunant ha maturato l’idea del soccorso universale. “Qui – come scrisse nel suo libro – si svolge una lotta corpo a corpo (circa 400 mila i belligeranti), orribile, spaventosa, un combatti-

UN STATUA DI BRONZO ALLA MEMORIA Solferino e l’Alto Mantovano devono ad Henry Dunant gran parte della loro storia. Come la Norvegia gli conferì nel 1901 il primo Premio Nobel per la Pace, come la Croce Rossa deliberò di costruire in Viale San Luigi il Memoriale all’Idea di Croce Rossa (1959), così Solferino lo onora con il Monumento, voluto dall’intera comunità rappresentata nel Comitato “ Dunant 1864 – 2014”. La statua in bronzo è ospitata sulla terra concessa dalla Società di Solferino e San Martino ed è realizzato dalla generosità di tre solferinesi: Giovanni Cerini, Guerrino Mutti e Battista Raimondi.

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HENRY DUNANT ONORE AL FONDATORE DELLA CROCE ROSSA LA CIRCOSTANZA DEL 24 GIUGNO COLLOCÒ SOLFERINO ALL’INCROCIO DI DUE FATTI CHE LA STORIA CLASSIFICHERÀ DI PORTATA MONDIALE

mento di belve, furiose ed ebbre di sangue; anche i feriti si difendono fino all’ultimo, chi non ha più un’arma afferra l’avversario alla gola”. Impotente di fronte a queste scene di dolore e di disperazione, Dunant cercherà invano medici, chirurghi e infermieri che possano alleviare le sofferenze di tanti uomini. Cosciente quindi che l’unica cosa da fare è quella di ricorrere alla buona volontà degli abitanti del Paese. Dunant stesso si adopererà radunando uomini e donne, procurando acqua, brodo, biancheria e bende, accompagnando i feriti a Castiglione delle Stiviere, ma poi più in là, fino ad interessare l’ospitalità di tutti gli ospedali della Lombardia (Mantova, Brescia, Cremona, Bergamo, Milano, fino a Varese). Dopo la fine della guerra, ritornato a Ginevra, individuerà nella Croce Rossa, organizzata in Società, l’atto fondamentale del soccorso in battaglia. Ma il suo obiettivo, non secondario, sarà un altro, sensibilizzare gli Stati perché accettino in battaglia la presenza neutrale della Croce Rossa per la cura dei feriti. Il concetto di neutralità del soccorso sul campo di battaglia, l’illustrazione degli effetti devastanti della guerra descritti con tanto realismo in “Un Souvenir del Solferino”, convinceranno le grandi potenze europee ed americane (oggi sono 187) a firmare la “Convenzione di Ginevra” (1864 - Congresso di Ginevra).

Memoriale all’Idea di Croce Rossa

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INTERVISTE speciali

VINCITRICE DELL’OSCAR NEL 2003 PER L’INTERPRETAZIONE DI VIRGINIA WOOLF NEL FILM THE HOURS, KIDMAN È LA PRIMA ATTRICE AUSTRALIANA AD AVER VINTO L’ACADEMY AWARD PER LA MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA E IL PERFEZIONISMO CHE LA CONTRADDISTINGUE

nicole kidman

Nel ricordo di Grace Kelly la rivincita di una grande artista

dalla nostra inviata a cannes lara ferrari

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l padrone di casa al Grand Théâtre Lumière, Lambert Wilson, invita una principessa a ballare la rumba durante la cerimonia di apertura del 67° Festival di Cannes. E’ il 14 maggio 2014, una data che ricorderemo. I riflettori delle tv di tutto il mondo sono puntati su quella scena, riprodotta migliaia di volte in ogni angolo del pianeta. Chi è costei? Nicole Kidman. Una regina del grande schermo per una Principessa in carne e ossa, che dal set è passata a vivere in un castello nel secondo Stato più piccolo del mondo. Attrice e donna divina, la scelta del regista Olivier Dahan di far interpretare Grace di Monaco all’australiana non poteva essere migliore. Portamento, bellezza, regalità, charme: Nicole le ha tutte, anche se a guardarla bene non somiglia fisicamente a Sua Altezza Reale. Fuori dal glamour e dalle dichiarazioni stucchevoli che spesso si rilasciano in questi casi, quando è ora di promuovere un film, la Kidman ci è rimasta male quando ha saputo che i principi monegaschi, Charlotte Casiraghi in primis seguita dalla madre Carolina e dalla zia Stephanie, non hanno accolto bene il film. “Mi dispiace sinceramente che non vengano alla premiere. Immagino sia difficile accettare di vedere trasposta sullo schermo la propria madre, oltretutto una donna così importante. Tuttavia il film è stato girato con la massima onestà intellettuale possibile”. In effetti l’opera mostra il giro di boa intervenuto nella vita di Grace Kelly quando, nel 1962, sposata a Ranieri III, riceve la proposta di tornare a lavorare con il regista che l’ha più amata, Alfred Hitchcock. Il mago del brivido la vuole per Marnie, in cui reciterebbe accanto a Sean Connery e soprattutto che rilancerebbe la sua carriera a Hollywood. Nicole/Grace è a un bivio: accettare la parte e inimicarsi tutto il principato compreso suo marito oppure incarnare la nuova favola in cui è immersa capo e collo? Quella di Sua Altezza Serenissima? Nicole Kidman interpreta da par suo il ruolo di Grace, che in quel periodo soffrì moltissimo accanto al Principe Ranieri, rappresentato a dire il vero come un uomo autoritario privo di compren-

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sione per la compagna. Con gli occhi rossi a un passo dal pianto tutto il tempo, Kidman mostra il volto fragile di un’icona che abbiamo imparato a conoscere attraverso i rotocalchi delle nostre mamme e c’è un momento, un momento lungo tre minuti, di Grace De Monaco, in cui Nicole Kidman è Grace. In cui il viso dell’attrice si sovrappone perfettamente ai lineamenti della Principessa e noi pensiamo: ecco, la metamorfosi è compiuta. Davanti a un plotone di fotografi e giornalisti ad attenderla, l’abbiamo avvicinata per chiederle: “Che cosa le è piaciuto di più di questa donna immortale nel cuore della gente?” “Ho amato la sua energia”- ha risposto. Consapevole del peso che comporta recitare un personaggio del genere, specie dal punto di vista dell’impatto sull’immaginario collettivo, Nicole non si è sottratta ad altre domande che entravano più nel merito. Che cosa ha significato per lei questo ruolo? «E’ stata una vera sfida. Un’opportunità formidabile per la mia carriera. Una di quelle parti che hanno destato una impressione particolare su di me». Fibrillazione comprensibile per l’attrice, molto amata a Cannes, dove solamente un anno fa ricopriva il ruolo di giurata agli ordini del presidente Steven Spielberg. E’ stata lei l’ospite d’onore al party inaugurale della kermesse transalpina,

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nel panoramico Salon des Ambassadeurs sul tetto del Palais des Festivals con vista sul porto. La diva è apparsa radiosa al tavolo accanto a Gilles Jacob e Thiérry Frémeaux, presidente e delegato generale del Festival, i veri deus ex machina di tutta la manifestazione. Se vogliamo riconoscere un tratto comune fra i caratteri della Kelly e dell’attrice australiana, uno è senz’altro la decisione nel rispondere alle domande. Come ha reagito alle critiche della famiglia Grimaldi al film? Lo hanno definito impreciso storicamente. «Questo film non ripercorre la vita e la carriera di Grace, non era nelle intenzioni di Olivier il mio regista fare un biopic. Ma si concentra su un periodo chiave della sua esistenza». Che cosa ha messo del suo in un personaggio così sfaccettato? «Era una donna meravigliosa e io ho cercato di onorarla accostandomi ai suoi sentimenti, al suo cuore. Caroline e Alberto erano bambini. Stéphanie era in arrivo. È stato arduo capire come interpretarla, perché non era soltanto un’icona, ma una donna vera con problemi reali. E il film mostra questi aspetti, di vicinanza tra lei e il suo popolo». Vincitrice dell’Oscar nel 2003 per l’interpretazione di Virginia Woolf nel film The Hours, Kidman è la prima attrice australiana ad aver vinto l’Academy Award per la miglior attrice protagonista

e il perfezionismo che la contraddistingue le ha permesso di imparare anche a cantare, come dimostra il ruolo di Satine in Moulin Rouge, dove si esibisce in Somethin’ Stupid mentre volteggia appesa a un’altalena. Ma la vita di un premio Oscar non è solo lustrini e paillettes. Almeno la sua. Nel 2006 infatti viene nominata ambasciatrice Unicef e Unifem per il suo impegno umanitario. Con la sua presenza sfavillante sul tapis rouge, la diva ha fatto da apripista a una serie nutrita

di colleghe che ne hanno raccolto il testimone prezioso, a Cannes. Dopo di lei abbiamo visto Cate Blanchett, ironica nell’improvvisare un balletto con il drago di gomma alto quattro metri sul tappeto rosso. Un po’ draghessa anche lei, altra creatura del Nuovissimo Mondo, fasciata da squame e maxi paillettes nel corpetto dell’abito. Una presenza magnetica che ha illuminato la rassegna. Poi è stata la volta della star di Francia Léa Seydoux, un bocciolo di rosa con retrogusto piccante, più peccaminosa la sua figura rispetto a quella di una Blanchett, ma proprio in virtù di questo contrasto, interessante. Cherchez la femme, si dice. E noi l’abbiamo trovata, in varie versioni tutte da adorare. Due dive italiane di prima grandezza hanno tenuto alta la bandiera del cinema italiano: una su tutte, Sophia Loren, seguita da Monica Bellucci. La prima, vincitrice dell’Oscar per La Ciociara, ha raccontato in una commovente masterclass che significa crescere timide e trovare le persone giuste che credono in te, che ti amano al momento giusto tanto da scommettere nella tua carriera. Queste persone che si chiamano Carlo Ponti e Vittorio De Sica sono state ampiamente ripagate, possiamo dire. Cercate la donna, sì, ma cercatela rossa sulla Croisette e non rimarrete delusi. Esempi magnifici di chiome fulve sono due tipologie di donna diversissime ma complementari e molto affascinanti. Stiamo parlando di Julianne Moore, appena premiata per la miglior interpretazione femminile al festival, diretta da David Cronenberg in Maps to the Stars, e Jessica Chastain, coriacea agente della Cia che dà la caccia a Osama bin Laden in Zero Dark Thirty. Due fra le migliori attrici contemporanee, coraggiose per scelte di copione e dotate di un loro sex appeal che si basa in eguale misura tra talento, bellezza e charme. Però, quanti volti di donna nel solco della signora Kidman!

E’ STATA LEI L’OSPITE D’ONORE AL PARTY INAUGURALE DELLA KERMESSE TRANSALPINA, NEL PANORAMICO SALON DES AMBASSADEURS SUL TETTO DEL PALAIS DES FESTIVALS

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L’INCONTRO

Scandagliare l’anima attraverso l’obiettivo

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o scorso 4 maggio del 2014 si è inaugurata presso lo Showroom Multiliving Devincenti di Piubega l’esposizione fotografica “f.os” che raccoglie circa 70 fotografie scattate da Ruggero Ughetti nel corso degli ultimi dieci anni. Si tratta di una retrospettiva che presenta una serie di ritratti realizzati per passione a partire dal 2003 e una selezione di immagini scattate durante il reportage compiuto lo scorso anno in America latina. Un viaggio affascinante. Con l’autore abbiamo ripercorso alcune tappe del medesimo e indagato sulle motivazioni che lo hanno spinto verso questa esperienza. “Sono arrivato a Lima nel novembre del 2013. Ad attendermi quattro amici con cui ho condiviso la prima parte del percorso, fino al Lago Titicaca: lì le nostre strade si sono separate, proseguendo il mio tragitto da solo per alcune settimane. Ho attraversato il confine della Bolivia, percorsa da nord a sud, fino a San Pedro de Atacama in Cile. Trascorso qualche giorno ad Arica, mi sono diretto verso nord per ritornare a Lima. Ho attraversato una grande varietà di ambienti: dall’asprezza della Cordigliera delle Ande all’aridità della sierra, dalla natura selvaggia della selva (dove si trova Machu Picchu) all’immensità dell’Oceano Pacifico. Ricordo in particolare la Bolivia, terra di incantevole bellezza e autenticità e il Salar de Uyuni, la più grande distesa salina del mondo, a quasi 3.700 metri di altitudine, probabilmente uno dei paesaggi più suggestivi dell’intero pianeta. È stata un’esperienza intensa e faticosa, durante la quale ho incontrato persone fuori dal comune. Ricordo, tra i tanti, Milos, uno psichiatra di origini iugoslave. Quando ci siamo incontrati in un museo di Lima, Milos stava viaggiando da solo per il Sud America. Di lì a qualche giorno, lo attendeva a Iquitos, nel Perù orientale, un piroscafo che, navigando sul Rio delle Amazzoni, lo avrebbe portato nel cuore della foresta. Da lì avrebbe raggiunto il confine con la Colombia per arrivare fino a Bogotà. Milos ha 87 anni. Come ho avuto occasione di dire, a quell’età mi accontenterei di riuscire ad attraversare il confine del bagno da solo. In tempo utile. Da quest’esperienza umana è nata “f.os” che vuole essere un distillato fotografico di alcuni dei momenti più salienti del viaggio compiuto in Sud America. Le foto esposte presso Multiliving Devincenti rimarranno fino alla metà di giugno e il 29-30 agosto troveranno sede a Monzambano durante un importante evento dedicato alla fotografia”. Da dove nasce la sua passione per la fotografia? “Il mio primo approccio risale a circa 8 anni, quando ho scattato alcune fotografie, poi fatte stampare in

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di marco morelli

delirante pretesa demiurgica del ritratto Tra i generi fotografici amo il reportage e, in particolare, il ritratto. Adoro la sensazione che mi regala mentre avviene lo scatto: il soggetto è di fronte a me, in stretta connessione spaziale e temporale. Tuttavia, quando riguardo le immagini appena colte, ho l’illusione di aver creato quel soggetto dal nulla, una sorta di delirante pretesa demiurgica di aver dato vita e forma all’inesistente. Mentre fotografo, provo la sensazione di poter scandagliare l’anima attraverso l’obiettivo, di accedere furtivamente ai recessi più reconditi di chi ho di fronte. E’ un’esperienza di profonda intimità. Credo che vi siano pochi altri generi fotografici in grado di regalare una simile ebbrezza. www.holimago.com

Ruggero Ughetti Foto di Barbara Zanon

bianco e nero. Ricordo l’entusiasmo di avere tra le mani le mie prime immagini. Ero talmente eccitato da aver confidato a mia madre, nella mia innocenza, frammista ad una certa dose di megalomania, di volermi trasferire a Parigi e vivere di fotografia. Tuttavia, a dispetto dell’eccitazione iniziale, non toccai più una macchina fotografica per anni, finché nel 2003, poco prima di partire per il Sud Africa, acquistai la mia prima reflex e da allora, ho iniziato a trasformare i miei deliri in passione. Dopo la laurea in sociologia, mi sono avvicinato alla grafica pubblicitaria a livello professionale: mia è l’immagine coordinata creata per la prima edizione dello SportShow - La fiera dello sport di Brescia, uno dei più importanti eventi sportivi fieristici in Italia. Ricordo di aver sempre provato una forte attrazione nei confronti dell’immagine. Da bambino sfogliavo un libro minuscolo dalla copertina rossa pieno di ideogrammi cinesi e degli arzigogoli tipici della calligrafia araba. Sarà forse per questa ragione che anni dopo ho deciso di occuparmi di grafica. E da lì, il passo alla fotografia ė stato breve. Grazie anche agli stimoli del gruppo fotografico “Il Carpino”, di cui sono socio, è divenuta inevitabilmente parte della mia vita”. Il titolo della sua esposizione? “Cercavo un titolo breve, eufonico, che potesse evocare una sensazione, più che chiarire un concetto. Il termine scelto è volutamente ambiguo, ma ha radici profonde: phōs (φῶς) significa luce in greco. “F” è la lettera che indica le aperture del diaframma. Dalla congiunzione di questi due suoni nasce il titolo che ho voluto dare a questa esposizione”.

Il fotografo è come l’alchimista che produce e riproduce, rendendo visibile l’apparentemente invisibile

In alto “El Carnicero”, Potosì, Bolivia (2013), sopra “Old man crossng”, Londra (2008). Foto di Foto di Ruggero Ughetti

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protagonistI

andrea scanzi

Tuttologo? Di più. Un bulimico della conoscenza

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di MARZIA SANDRI

o si nota innanzitutto per la sua presenza fisica e per quello sguardo dall’ormai inconfondibile sfumatura tendente al tenebroso, che sola, riesce a distogliere l’attenzione dall’azzurro di cielo dell’iride. Ma lo si apprezza soprattutto per la sua lucidità di analisi e per la franchezza dei suoi scritti che gli ritagliano uno spazio di tutto rispetto nel panorama giornalistico del nostro Paese, lontano anni luce, per onestà intellettuale e per contenuti scevri da ogni genere di servilismo, dall’imperante tendenza al piattume e all’asservimento evidente negli scritti di tanti altri suoi colleghi. Ma Andrea Scanzi non è solo questo. Esperto di vini, scrittore, conduttore televisivo, opinionista, attore teatrale, e chi più ne ha più ne metta. Quale ruolo ti appassiona di più e quale ti regala più emozioni? «Il collante è sempre l’amore per la scrittura. E’ quello che tiene tutto attaccato. E poi mi annoio rapidamente. Parafrasando Fabrizio De André: “Perché già dalla prima trincea/ero più curioso di voi/ ero molto più curioso di voi”. Ecco: io sono sempre stato più curioso della media, bruciato da uno strano morbo della conoscenza e della sperimentazione. Non potrei mai essere uno “specialista” tout court: scrivere e parlare sempre della stessa cosa è pallosissimo. A chi mi definisce

Sferzante e schietto nei giudizi, graffiante con politici e giornalisti, ma anche ironico e sagace con sè “tuttologo”, rispondo che l’ultima risposta spetta sempre al pubblico: se ti segue sempre e comunque, vuol dire che ti reputa preparato. Se avessi scritto un libro sul vino pieno di sciocchezze, mi avrebbero fucilato. E così se sparassi bischerate a iosa a Otto e mezzo. E così se non fossi anche solo credibile sopra un palcoscenico. Se poi l’alternativa è essere specialisti come Pigi Battista o Polito, gente che non ne ha mai indovinata una neanche per disgrazia, preferisco beccarmi l’accusa di tuttologia. Tu vivi a compartimenti stagni? Io no. Scrivo, e mentre scrivo ascolto musica, e mentre ascolto musica magari bevo vino. E via così. Basta con questa stitichezza emotiva e questi giornalisti che annoiano anche solo a guardarli». Si può dire, senza timore di sbagliare, che sei una voce fuori dal coro, capace di offrire un punto di vista inedito e a suo modo coraggioso rispetto alla media dei tuoi colleghi. C’è qualcosa che rimproveri a tanta parte dei giornalisti e del giornalismo di oggi? «C’è anche chi mi critica, e menomale: se piacessi a tutti, non sarei nessuno. Cioè sarei Jovanotti. Chi mi attacca mi definisce “fazioso” e “megafono di Grillo”. O è gente che non mi ha mai sentito, o ha il

Foto di Alessio Jacona

poster in camera di Renzi nudo e si eccita così. In tal caso, ti do una notizia. Al Fatto ci siamo messi d’accordo sui ruoli e questo è quanto abbiamo legiferato: Travaglio è l’Emilio Fede di Grillo, Gomez il Sallusti di Casaleggio, Padellaro il Belpietro di Vito Crimi e io - più sborone - il Robin Hood della Lombardi. L’imparzialità non esiste: tutti hanno le loro idee. Esiste l’onestà intellettuale, esiste la credibilità, esiste il talento. Bocca era imparziale? Montanelli non era schierato? Lo so, sto citando maestri enormi e io sono solo un signor nessuno: l’approccio è però lo stesso. Molto più semplicemente, sono uno che ha capito sin dall’inizio la portata

recente la pubblicazione del nuovo libro “Non è tempo per noi”

Foto di Alessio Jacona

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“Nel libro racconto la mia generazione, quella dei nati nei Settanta. Parlo lungamente dell’uomo in più della mia generazione, Paolo Sorrentino. Anche lui narra storie di personaggi appartenenti alla generazione dei genitori, a conferma di sentirsi un po’ fuori tempo. Per me è lo stesso. Voglio bene alla mia generazione, ma è innegabile che – soprattutto per ciò che attiene alle fascinazioni artistiche – devo guardarmi indietro. Sono cresciuto in una famiglia in cui la cosa più leggera erano i cantautori. La politica c’è sempre stata, i libri ci sono sempre stati, l’impegno c’è sempre stato. A quattordici anni leggevo Gabo Marquez e Pennac, a sedici Saramago. Mio padre, anche chitarrista, mi cresceva cantandomi Girotondo di De André e Dio è morto: per forza che poi nasci disturbato. Gaber, Fossati e De André li ascolto da sempre e li ho visti la prima volta dal vivo quando avevo 16 anni: impossibile, poi, abbandonarli”.

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Un’evoluzione professionale rapida e vertiginosa che in poco tempo lo ha portato alla ribalta di carta stampata, Tv e teatro

Foto di Filippo Milani

politica di Grillo e non credo – come quasi tutti i miei colleghi - che la colpa sia sempre e a prescindere dei 5 Stelle. L’altra accusa è di tipo estetico: fighetto, gay, narcisista, lampadato, “troppa ferraglia”. Le leggo e mi viene da ridere: capisco che siate abituati a Belpietro o Menichini, ma essere bruttini non è un requisito obbligatorio per essere giornalisti. Se il mio difetto peggiore è avere cinque anelli, allora sono persino più bravo di quanto già credessi. “Gay” non è certo un insulto, ma nel mio caso è comunque un falso storico: né omosessuale né bisessuale. Eterosessuale convinto e fervente, infatti sono divorziato. La mia unica stranezza - ammesso che lo sia - è il feticismo del piede femminile, persino più di Bunuel e Tarantino. Il mio sogno resta sempre una seduta di trampling con Rosario Dawson vestita come in Sin City. Ho una splendida compagna, che mi ha fregato la prima volta proprio per la bellezza inusitata dei suoi piedi. Dirmi che sono “narcisista” è come dirmi che ho gli occhi azzurri: lo so da solo, ragazzi. Sono così narciso che, parafrasando Libero, quando mi sveglio preparo due caffè: uno per me e uno per il mio ego. L’informazione italiana ha colpe enormi: ha quasi sempre abdicato al suo ruolo, tirando a campare, ossequiando il potere e correndo sempre in soccorso del vincitore: ieri Monti o Letta, l’altroieri Berlusconi e oggi Renzi. Una delle forze del Fatto Quotidiano è propria questa: essere diversi, essere liberi. Ed essere molto più bravi. Una delle più grandi cazzate della mia vita è stata dire no a Marco Travaglio quando mi chiese di lavorare per il non ancora nato Fatto. Era l’aprile del 2009, stavamo cenando dopo un incontro al Festival del Giornalismo di Perugia. Lavoravo alla Stampa, mi aveva voluto nel 2005 Giulio Anselmi che era appena stato sostituito da Mario Calabresi. Ci pensai e non me la sentii di seguire Marco. La pagai cara: reputandomi troppo poco piddino, Calabresi mi dirottò a fare l’inviato di moto al seguito di Valentino Rossi. Così non avrei potuto fare danni parlando di Grillo. Ho resistito altri due anni scarsi e nel 2011 sono - finalmente - andato al Fatto. Lì, di colpo ma non certo casualmente, la mia carriera ha preso la

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piega che sognavo». Spesso ospite di talk show e dibattiti televisivi (ma non dimentichiamo le apparizioni al GDay di Geppy Cucciari), in poco tempo sei diventato un vero e proprio personaggio. Quale ritieni sia il talento che sta alla base del tuo successo? «Anzitutto ti ringrazio per avere ricordato Geppy, con il suo GDay è stata la prima tra le star nazionali a credere stabilmente alle mie qualità televisive – insieme ad Antonello Piroso. Geppy ti demoliva in ogni puntata, o eri autoironico o non ne uscivi vivo. Mi ha insegnato tanto. E’ vero, dal 2013 molto se non tutto è cambiato. Era già tutto veloce, ma dopo lo scazzo con Alessandra Mussolini a L’aria che tira nel gennaio 2013 la ruota ha cominciato a girare vorticosa. Ormai vivo più in autostrada che a casa, ma va bene così. Non so quale sia la mia principale caratteristica: forse la schiettezza, forse l’oratoria, spero l’onestà intellettuale. Quando incontro i lettori, per strada o dopo gli spettacoli a teatro, mi dicono: “Sei la nostra appartenenza, dici quello che diremmo noi se potessimo, continua così”. Parole meravigliose, così responsabilizzanti da farti tremare i polsi». E chiudiamo con uno sguardo allo Scanzi di domani. Continuerai a dedicare lo stesso spazio alle molteplici vesti che hai indossato fino ad ora o possiamo aspettarci di vederti interpretare ruoli inediti e ancora imprevedibili? «Faccio fatica a capire anche solo a cosa farò domani. Figuriamoci tra qualche mese o anno. Di sicuro non potrei mai vivere senza scrittura. La tivù mi piace e non ho mai coltivato il gusto per la nicchia: mai avuto paura del successo, mai inseguito il feticcio snob del “pochi ma buoni”. Il teatro è adrenalina pura, il romanzo prima o poi arriverà. L’attore l’ho già fatto (male) per la seconda stagione di Mario ideata da quel gran genio di Maccio Capatonda. Forse il mio gesto più rivoluzionario sarebbe riposarmi, ma al momento non mi riesce».

Dal GDay con Geppy ai talk show “Geppy, con il suo GDay è stata la prima tra le star nazionali a credere stabilmente alle mie qualità televisive – insieme ad Antonello Piroso. Geppy ti demoliva in ogni puntata, o eri autoironico o non ne uscivi vivo. Mi ha insegnato tanto. E’ vero, dal 2013 molto se non tutto è cambiato. Era già tutto veloce, ma dopo lo scazzo con Alessandra Mussolini a “L’aria che tira” nel gennaio 2013 la ruota ha cominciato a girare vorticosa. Ormai vivo più in autostrada che a casa, ma va bene così. Non so quale sia la mia principale caratteristica: forse la schiettezza, forse l’oratoria, spero l’onestà intellettuale. Quando incontro i lettori, per strada o dopo gli spettacoli a teatro, mi dicono: Sei la nostra appartenenza, dici quello che diremmo noi se potessimo, continua così. Parole meravigliose, così responsabilizzanti da farti tremare i polsi”.

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ritratti veronesi

Antonio Amodio il maestro Anima e bottega

di Silvano Tommasoli

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on serve grande cultura né immaginazione per rendersi conto che – da una cinquantina d’anni a ­ questa parte – il mondo dell’arte è cambiato. Anzi, è proprio cambiato il mondo! Oppure, forse, di quei vecchi artisti e del loro modo di applicarsi a questo lavoro, si è smarrita la specie da ben più di mezzo secolo. Le avete presenti le antiche botteghe d’arte, dove il Maestro accoglieva i giovani apprendisti e insegnava loro tutti i segreti di un mestiere che, altrimenti, non avrebbero avuto modo di imparare? Poi, con lo sbocciare del Rinascimento, queste botteghe assurgono al ruolo di luogo centrale della creazione artistica, dove l’arte viene intesa come diretta espressione dell’anima. Anima e bottega. Uso due parole, queste, per ritrarre Antonio Amodio – ma due di numero, eh! che se scrivi un ritratto è proprio il compendio della capacità di sintesi, come saper abbozzare un viso con due segni di matita. Qui, non vi racconto l’arte di Amodio, ci sono persone ben più qualificate di me per farlo; vi narro Antonio, la sua capacità di trasformarsi quando ha tra le mani uno strumento che sia il tramite per esprimere quello che sente nell’anima. Strumento e pluralità di strumenti, a dire il vero: Antonio Amodio è artista multiforme e poliedrico ­– come una surreale figura geometrica solida delimitata di numerose facce piane ma contemporaneamente polimorfica – ma questi sono i misteri dell’anima di un Artista vero. Tutto sgorga dall’anima, dunque. E si materializza in bottega, dove Antonio scende (abita sopra lo studio, ma non capisco se vi scenda o vi salga) e concretizza sulla tela o nel marmo quel suo sentire. Se voi lo poteste vedere, tranquillamente seduto in una poltroncina mentre, incalzato dalle mie domande, si apre e, seppur con una palpabile timidezza o ritrosia, mi racconta di sé! Sembra tutto un altro uomo dall’Artista, che arso dal bisogno di esprimere quello che ha nell’anima, si precipita a qualunque ora in studio e dipinge e scolpisce, quasi con furore. L’Artista e l’uomo non si somigliano, ma si completano e si compenetrano vicendevolmente. Ma non è questo eterno dualismo il vero motore dell’Arte? Antonio è poco più di un ragazzino quando, diciottenne o giù di lì, finita la scuola d’arte fa il magico incontro della sua vita. Conosce Giacomo Manzù, uno dei massimi scultori italiani del Novecento. A mettere in sintonia il vecchio Maestro (che morirà solo due anni più tardi) e il giovane apprendista forse è stata la comune origine popolare – figlio di un calzolaio Manzù e di un barbiere Amodio – oppure la misteriosa armonia che unisce le anime degli artisti, non ci è dato saperlo. Certo è che, quei settant’anni di età che li separano, non sembrano dividerli, ma, al contrario, rappresentano forse una specie di cavo coassiale lungo il quale tra Maestro e allievo e allievo e Maestro si realizza senza soluzione di continuità uno scambio di idee, esperienza, conoscenza, dinamismo e forza.

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L’Artista e l’uomo non si somigliano, ma si completano e si compenetrano vicendevolmente. Ma non è questo eterno dualismo il vero motore dell’Arte? Scorrono non più di due anni e il Maestro dice all’allievo di andarsene per la sua strada, perché ormai è «pronto». Antonio rientra nella sua Verona, dove è nato nel 1971, e apre un suo primo studio-bottega, dove comincia a scolpire soprattutto il legno, ad avere le prime commissioni sacre che gli permettono di acquistare i materiali e di sperimentare. Scolpisce, disegna e dipinge «ciò che non può scolpire» ma che sente il bisogno di esprimere subito, mentre gli sgorga dall’anima, gli «viene da dentro». In seguito all’incontro con un mercante d’arte, si trasferice per tre anni a Orvieto, dove lavora tantissimo, sospinto da questo rapporto esclusivo. Poi ritorna a Verona, che lascia soltanto per i frequenti viaggi di studio nelle grandi città d’arte, italiane e non solo. Frequenta Istanbul, che conosce molto bene, e molte sue opere vengono vendute sul mercato mediorientale. Ma non riesce a stare lontano dallo studio che si trova nella sua città d’origine, perché sente pressante il desiderio di dare forma e sostanza a ciò che ha visto. La sua arte è fondata sull’osservazione; gli occhi, mobilissimi, spaziano continuamente attorno a lui, quasi volessero sottoporre a indagine approfondita, per poi memorizzare, le persone e gli oggetti che lo circondano. «Da bambino, non giocavo con gli altri e non ne ero interessato dalla televisione. Mi guardavo attorno, la natura, nella quale sono cresciuto al confine tra città e campagna, rappre-

sentava il mio interesse maggiore. Proprio come adesso mi piace viaggiare e guardare la gente, il viso delle persone che incontro. Ho come immagazzinato il frutto di questa osservazione, e quando “da dentro” lo sento riemergere, perfino dopo molti anni, devo realizzarlo. Subito, anche di notte. Subito!» Quando “deve” dare corpo a questo riaffiorare delle sue emozioni filtrate dall’anima, Antonio, uomo tranquillo e pacato, dà spazio all’artista Amodio, che come in preda a un sacro furore dipinge e scolpisce. Nella Storia dell’Arte, è sicuramente in buona compagnia; dal “non finito” di Michelangelo all’action painting di Pollock. «Sono nato scultore, questa è l’espressione artistica che più mi rappresenta. Ma la pittura è più immediata, mi permette di vedere subito la realizzazione concreta di quello che ho dentro». Anima e bottega, dunque. Ma a bottega, oggi, puoi tenere qualcuno? «È praticamente impossibile. L’ansia che domina il mondo di oggi è rivolta a tutto fuorché all’arte…»

In alto al centro, Amodio all’inaugurazione di una sua mostra. A fianco un particolare dell’opera “Estasi”, 2013

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onlus e solidarietà

BUCANEVE ONLUS A FIANCO DEI DISABILI

di mARIA vITTORIA aDAMI

Bucaneve Onlus è una Cooperativa Sociale con sede a Castel Goffredo (Mn) che opera nel campo della disabilità dal 1983, radicata nel territorio e collegata a livello Europeo attraverso vari contatti e collaborazioni. Una realtà in cui cooperano familiari, operatori socio-sanitari ed educatori, medici, professionisti e volontari, che assiste ogni giorno un numero sempre crescente di ragazzi e di adulti disabili, collaborando con diversi enti del territorio (scuole, associazioni, aziende) e con le Istituzioni. Dal 2008 gestisce un Nuovo Centro di moderna concezione, costato oltre 2 milioni di euro. Una struttura dotata di domotica avanzata, che segna una svolta nel modo di concepire e gestire i servizi per la disabilità perché consente soluzioni flessibili e individualizzate, prevedendo spazi che interagiscano con la città. Il nuovo Centro Bucaneve accoglie infatti diversi servizi: - residenza in forma stabile, o in forma temporanea per emergenze, interventi di sollievo e di addestramento alla vita indipendente (Comunità Alloggio con alta protezione sanitaria e alcuni appartamenti protetti); - assistenza, cura e riabilitazione per persone con grave disabilità fisica e mentale (Centro Diurno accreditato al Servizio Sanitario Regionale) con ambulatori, locali per terapia in acqua e palestra; - laboratori multimediali, artistici e creativi, aperti a scuole e associazioni del territorio.

Trent’anni di attività a fianco dei disabili. Un impegno e un bene di tutti. Un nuovo centro costato 2 milioni di euro - caffetteria, bottega artigianale, attività di animazione culturale e ricreativa gestite insieme ai ragazzi disabili; - percorsi di sostegno per l’inserimento in famiglia, a scuola, nel lavoro, nella comunità. Ma è grazie all’aiuto di tutta la comunità che Bucaneve ha raggiunto questi importanti traguardi

ed è oggi impegnata nella realizzazione di nuovi progetti: AMICO (Azioni MIrate in situazione Complesse), un percorso per dare sostegno immediato a disabili e famiglie in situazioni di criticità, per ristabilire il perduto equilibrio e costruire insieme un nuovo patto di convivenza che tenga conto dell’evolversi della vita e delle esigenze di ciascuno; e INCARICO (presa IN CARico e gestione COordinata), rivolto a bambini, giovani e adulti con particolari problematiche dello spettro autistico, che non trovano risposte appropriate all’interno della rete di servizi esistenti. Percorsi integrati e flessibili, con particolare attenzione alla fragilità e alla diversità individuale. Progetti complessi che saranno difficili da realizzare senza l’aiuto della collettività. “E’ grazie al sostegno e al contributo della comunità che riusciamo con impegno e determinazione a garantire a tanti disabili e alle loro famiglie un presente migliore e un futuro possibile. Per questo siamo grati agli amici di MantovaChiamaGarda e a quanti quotidianamente scelgono di condividere il nostro cammino di solidarietà!” (Maria Rosa Fanelli – Presidente di Bucaneve) Si può dare un aiuto concreto con una donazione - tramite bollettino postale – c/c n. 74742529 - tramite bonifico bancario – c/c n.14070 Banca di Credito Cooperativo di Castel Goffredo IBAN IT50G08446657550000000014070) - destinando il 5 per Mille delle imposte a Bucaneve – scrivendo il n. 01335990204 nell’apposito spazio della dichiarazione dei redditi o del CUD) BUCANEVE Società Cooperativa Sociale – Onlus Via F. Ferrari 71 Castel Goffredo (MN) Tel. 0376780675 www.cooperativabucaneve.it

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Adamo, dove sei? PAPA FRANCESCO NELLA SALA DEL MEMORIALE DELLO YAD VASHEM Con questa domanda del “Padre che ha perso il figlio”, caduto nell’abisso senza fondo, tratta dal libro della Genesi, è iniziata la meditazione-elegia di papa Francesco nella sala del Memoriale dello Yad Vashem, dove si ricordano tutti i morti dell’Olocausto. Sul pavimento della sala sono scritti i nomi dei campi di concentramento dove sono morti 6 milioni di ebrei.Ecco il discorso del papa al Memoriale dello Yad Vashem: “Adamo, dove sei?” (cfr Gen 3,9).Dove sei, uomo? Dove sei finito? In questo luogo, memoriale della Shoah, sentiamo risuonare questa domanda di Dio: “Adamo, dove sei?”.In questa domanda c’è tutto il dolore del Padre che ha perso il figlio. Il Padre conosceva il rischio della libertà; sapeva che il figlio avrebbe potuto perdersi... ma forse nemmeno il Padre poteva immaginare una tale caduta, un tale abisso! Quel grido: “Dove sei?”, qui, di fronte alla tragedia incommensurabile dell’Olocausto, risuona come una voce che si perde in un abisso senza fondo... Uomo, chi sei? Non ti riconosco più.Chi sei, uomo? Chi sei diventato? Di quale orrore sei stato capace?Che cosa ti ha fatto cadere così in basso? Non è la polvere del suolo, da cui sei tratto. La polvere del suolo è cosa buona, opera delle mie mani.Non è l’alito di vita che ho soffiato nelle tue narici. Quel soffio viene da me, è cosa molto buona (cfr Gen 2,7). No, questo abisso non può essere solo opera tua, delle tue mani, del tuo cuore... Chi ti ha corrotto? Chi ti ha sfigurato?Chi ti ha contagiato la presunzione di impadronirti del bene e del male? Chi ti ha convinto che eri dio? Non solo hai torturato e ucciso i tuoi fratelli, ma li hai offerti in sacrificio a te stesso, perché tu ti sei eretto a dio. Oggi torniamo ad ascoltare qui la voce di Dio: “Adamo, dove sei?”. Dal suolo si leva un gemito sommesso: Pietà di noi, Signore!A te, Signore nostro Dio, la giustizia, a noi il disonore sul volto, la vergogna (cfr Bar 1,15). Ci è venuto addosso un male quale mai era avvenuto sotto la volta del cielo (cfr Bar 2,2). Ora, Signore, ascolta la nostra preghiera, ascolta la nostra supplica, salvaci per la tua misericordia. Salvaci da questa mostruosità. Signore onnipotente, un’anima nell’angoscia grida verso di te. Ascolta, Signore, abbi pietà! Abbiamo peccato contro di te. Tu regni per sempre (cfr Bar 3,1-2). Ricordati di noi nella tua misericordia. Dacci la grazia di vergognarci di ciò che, come uomini, siamo stati capaci di fare, di vergognarci di questa massima idolatria, di aver disprezzato e distrutto la nostra carne, quella che tu impastasti dal fango, quella che tu vivificasti col tuo alito di vita. Mai più, Signore, mai più!”Adamo, dove sei?”. Eccoci, Signore, con la vergogna di ciò che l’uomo, creato a tua immagine e somiglianza, è stato capace di fare. Ricordati di noi nella tua misericordia.

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14.15 Giugno Brescia

L’Evento

Organizzato da Harem Danza in collaborazione con la Sunny Singh Bollywood Dance Academy

di PAOLO CARLI

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autentico e travolgente Bollywood finalmente approda a Brescia! Sabato 14 giugno e domenica 14 giugno ASD Harem Danza e Sunny Singh Bollywood Dance Academy Brescia&Bergamo organizzano una due giorni di autentico spettacolo. Protagonista indiscusso il grande Maestro, Ballerino e Coreografo indiano Sunny Singh e la sua compagnia, un artista da anni impegnato nell’industria cinematografica del Bollywood con numerose pellicole, videoclip, musicals, festivals e workshops in tutto il mondo. Il Bollywood Fest sarà l’occasione per far conoscere a professionisti e ad amatori del territorio nazionale la Vera Danza Indiana Bollywood in tutti i suoi stili e sfumature attraverso passi e coreografie di alto valore artistico e tecnico che provengono direttamente dall’autentica industria del Bollywood. Sunny proporrà tre workshops di Bollywood e un fantastico spettacolo, accompagnato da ballerini della sua compagnia, interamente dedicato alla Bollywood Dance dal titolo “Bollywood Spectacular” che si terrà Sabato 14 Giugno 2014 presso il Teatro Santa Giulia (Vill. Prealpino - Brescia) alle ore 21:00. “Bollywood Spectacular” è uno un’emozionante show ricco di colori, atmosfere, musiche e coreografie mozzafiato nei diversi stili di Bollywood: si alterneranno sul palco Sunny Singh e la sua compagnia, ballerini professionisti, insegnanti ed allievi della Sunny Singh Bollywood Dance Academy di Brescia & Bergamo. Sunny Singh nasce a Bombay, India il 15 Maggio 1981 e con una esperienza

IL PROGRAMMA DELLA DUE GIORNI Stages con Sunny Singh: Sabato 14 giugno dalle 11 alle 13 Bollywood traditional festival coreo. Domenica 15 giugno dalle 11 alle 13 Bollywood folk fusion; dalle 13.30 alle 15.30 Special Bollywood mix coreo (con attestato di partecipazione). Serate: Sabato 14 giugno, ore 21.00, Spettacolo “Bollywood Spectacular”, Spettacolo di danza Bollywood organizzato da ASD Harem Danza e Sunny Singh Bollywood Dance Academy Brescia&Bergamo

pluriennale continua a trasmettere il puro spirito delle Danze Indiane Bollywood in tutto il mondo vantando una partecipazione a più di 53 pellicole, numerose produzione straniere tra l’Europa e l’estremo Oriente. All’età di 10 anni prende lezioni di Danza Indiana Classica con il famoso Guru Pandit Ram Shankar e durante i successivi cinque anni

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BOLLYWOOD FEST IL PRIMO FESTIVAL DI DANZE INDIANE E BOLLYWOOD Preparatevi ad un viaggio emozionante attraverso queste danze in una fusione di atmosfere, musiche e colori dell’India!

fa parte di svariati gruppi Bollywood dove apprende e consolida la sua tecnica e formazione finchè a 17 anni si presenta ad un’importante audizione di Saroj Khan, la più famosa e prestigiosa Coreografa dell’industria Cinematografica Bollywood che lo vuole accanto a se per quattro anni come suo assistente, coreografo e ballerino in svariate pellicole che lei stessa realizza. Successivamente balla e lavora per altri prestigiosi Coreografi come Farah Khan, Ganesh Hegde, Rekha Prakash, Chinni Prakash e collabora con famosi attori quali Amitabh Bachchan, Shilpa Shetty, Arbaz Khan, Salman Khan, Mahima Chaudhary, Dino Morea. Nel 2007 fonda insieme a Suresh Singh la Compagnia BAILAMOS BOLLYWOOD DANCE COMPANY per creare un ponte Artistico e Culturale tra l’Europa e l’India attraverso le sue Danze creando e promuovendo numerosi eventi e spettacoli in Spagna, Russia, Venezuela, Messico, Colombia, Berlino ed in molte altre città. Nel 2008 realizza il grande Musical “India: Un viaje musical”, che riscuote un notevole successo tra il pubblico e nel 2009 nasce un secondo e fantastico Musical “Bollywood: El Viaje” che attira innumerevoli consensi al pari del primo. Per informazioni e prenotazioni: info@haremdanza.it - +39 3355894158 Harem danza, via Orzinuovi 15, Brescia

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SPECIALE DECENNALE

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FOLTO PUBBLICO E TANTISSIMI CONSENSI

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MCG GLAM PARTY è STATA FESTA!

FOTOSERVIZIO FOTOOTTICA ROBERTO TRECCANI GAZOLDO E FOTO PAOLO TURINA

Duecento ospiti e due ore di spettacolo hanno celebrato presso il Disco Club No Name di Lonato del Garda (Bs) i 10 anni di MCG, il periodico mantovano diffuso bimestralmente in edicola con i quotidiani La Voce di Mantova e La Stampa e come free press sul Garda bresciano e veronese. Una serata all’insegna della cultura, dello spettacolo, del buon intrattenimento come nello stile di MCG. Diretta magistralmente dai due presentatori Francesca Gardenato e Massimo Mondadori la serata ha visto come protagonisti i 17 premiati con gli MCG Awards 2014 nonchè numerosi artisti che hanno saputo allietare e scandire i vari momenti della serata. Ospite d’onore, nonchè MCG Awards 2014 alla carriera cinematografica, è stato l’attore veronese Fabio Testi che con le qualità artistiche e la signorilità che lo contraddistinguono ha regalato ai presenti momenti ed aneddoti da ricordare. Il direttore di MCG Marco Morelli, dopo aver salutato gli ospiti e ringraziato l’Art Director di MCG Matteo Zapparoli nonchè Elisa Sanguanini di Studio Ramen (che svilupperà il nuovo portale MCG) e Carlo Mondini (titolare di Dpm Studio) ha brevemente ripercorso le tappe che hanno portato MCG ad essere in 10 anni un periodico che riscuote numerosi consensi. Un brindisi coi prestigiosi vini delle colline moreniche e del basso garda bresciano ha chiuso l’evento targato Multiliving De Vincenti, sponsor ufficiale della serata.

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1. Foto di gruppo della Redazione di MCG 2. Francesca Gardenato, presentatrice della serata 3. Massimo Mondadori, presentatore della serata 4. La vice-presidente della Provincia di Mantova dr.ssa Francesca Zaltieri 6. Carlo Mondini, Matteo Zapparoli ed Elisa Sanguanini 7. L’attore Fabio Testi ospite d’onore della serata 8. Il Direttore di MCG Marco Morelli

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RADIO STUDIO PIU’

MAURIZIO PELLEGRINI

LUCA TRENTINI

NADIA PASQUALI

NICOLETTA MANESTRINI

mcg awards 2014 tutti i premiati delle 17 categorie Ben 17 gli ospiti premiati dalla redazione con l’MCG AWARDS 2014, un riconoscimento andato a chi si è distinto nelle più disparate categorie nell’Area ove opera MCG, ovvero le province di Mantova, Brescia e Verona. Ecco l’elenco dei premiati: come ideatore del progetto MCG insieme a Marco Morelli, Maurizio Pellegrini. Per la musica classica il Maestro Stefano Maffizzoni in memoria del Maestro Sergio Mafizzoni. Per lo spettacolo “Ad Astra” un film per promuovere territorio e cibo mantovani Andrea Pasini produttore e Luca Trentini regista. Per la diffusione della musica leggera Radio Studio Piu’. Per la musica leggera Luca Bonaffini. Per l’imprenditoria Riccardo Pezzo titolare Bmw Tullo Pezzo e Fernando Sarzi Sterilgarda Spa che non ha potuto ritirare il premio per impegni all’estero. Per l’ingegno e la tecnologia made in Italy Sergio Fiorani general manager Unical Ag-Spa. Top model del decennio Elena Gallina. Per la promozione della musica MCG Awards all’Ente Filarmonico Guidizzolo a Franco Marchesini presidente. Per la comunicazione Monica Bottura direttore Telemantova. Alla carriera cinematografica, ospite d’onore della serata, Fabio Testi, artista di fama internazionale.

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Per l’enogastronomia Nazionale Italiana Ristoratori, Cristina Viviani manager. Per la promozione del territorio Nadia Pasquali Associazione Ristoratori Valeggio sul Mincio (Vr). Per la solidarietà Nicoletta Manestrini per Associazione Lankama (Bs). Per la salvaguardia dell’ambiente Fausto De Stefani. Per lo sport maschile Mauro Viola - Michele Pederzani Castellana Calcio. Per lo sport femminile Francesca Linossi, che non ha potuto ritirare il premio perchè impegnata all’estero. Come collaboratrice del decennio la corrispondente per la rubrica di MCG dedicata alla cucina Flora Lisetta Artioli. L’appuntamento è per gli MCG AWARDS del 2015.

Sponsor ufficiale della serata

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ELENA GALLINA

RICCARDO PEZZO

MONICA BOTTURA FABIO TESTI

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LUCA BONAFFINI

AC CASTELLANA

FAUSTO DE STEFANI

SERGIO FIORANI

FRANCO MARCHESINI

CRISTINA VIVIANI

n. 3 Giugno-Luglio 2014 STEFANO MAFFIZZONI

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FLORA LISETTA ARTIOLI


SPECIALE DECENNALE

GILDA REGHENZI

DANIELA BELLUATI

LUCA BONAFFINI

ENTE FILARMONICO

si ringraziano

MASSIMO ALESSI

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SPECIALE DECENNALE

il valore aggiunto numerosi artisti hanno allietato la serata Per una serata Speciale non potevano esserci che artisti Speciali. Al No Name Disco Club di Lonato i duecento ospiti presenti hanno potuto assistere al cosiddetto spettacolo nello spettacolo. Ha aperto la serata la talentuosa cantante Gilda Reghenzi col suo brano “Senza te” tratto dal suo ultimo Cd “Amorevolmente”. E’ stata poi la volta del cantautore bresciano Massimo Alessi con “Invisibile” titolo con cui si identifica la cover del suo ultimo Cd. Il primo momento di ballo è stato “Night Creature” di Alvin Ailey, una coreografia della Scuola ballo “Step” diretta da Paola Gozzi. Il cantautore Luca Bonaffini ha deliziato la platea con “Questi anni difficili”, un brano che ha esaltato le doti del famoso cantante mantovano che ha legato la sua carriera per anni a Pierangelo Bertoli (per il quale ha firmato numerosi pezzi tra cui il famoso “Chiama piano”) e ad artisti del calibro di Patrizia Bulgari, Flavio Oreglio, Sergio Sgrilli, Fabio Concato, Nek, Bermuda Acoustic Trio, Claudio Lolli ed Enrico Ruggeri. La splendida Daniela Belluati dell’Asd Harem Danza di Brescia si è esibita in una danza del ventre mozzafiato che ha letteralmente incantato i presenti. Annika Pinelli (flauto), Nicola Ferraresi (clarinetto), Massimiliano Brutti (clarinetto) e Luigi Sabanelli (fagotto) dell’Ente Filarmonico di Guidizzolo si sono esibiti in un virtuoso momento di musica classica. La promettente Elly con “Giurami” ( titolo anche della cover del Cd appena uscito) e di nuovo Gilda con “Se c’e’ una cosa che mi fa impazzire” hanno chiuso la serata.

ELLY

SCUOLA DI DANZA STEP

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SPECIALE DECENNALE

da tre province erano ben 200 gli invitati alla esclusiva serata di gala

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dossier / La battaglia col doping nello sport

professionisti, grandi campioni oppure dopati?

Si è appena concluso il Giro d’Italia, la manifestazione ciclistica che ha tenuto intere generazioni incollate alla radio, sino ad approdare gradualmente alle riprese televisive sempre più spettacolari dei nostri giorni. Una manifestazione sportiva che ha creato alcuni degli eroi dei nostri nonni e bisnonni, riunendo e dividendo tifosi dei vari campioni, attirando enorme attenzione da parte del pubblico e conseguentemente gli interessi pubblicitari delle industrie più famose. Di quel mondo sono rimaste le briciole. I susseguenti inarrestabili scandali di doping che hanno coinvolto molti dei più noti ciclisti degli ultimi tempi, vincitori con l’inganno delle gare più importanti, hanno letteralmente nauseato gli appassionati del settore, raffreddandone in modo inevitabile l’interesse. Unitamente al crollo d’interesse dell’opinione pubblica si è allontanata la presenza degli sponsor prestigiosi di un tempo. Delle primarie aziende italiane ed internazionali che un

a cura di giacomo gabriele morelli

L’efficacia non assoluta dei test di controllo delle sostanze dopanti più sofisticate, ne spiana l’utilizzo tra gli atleti con meno scrupoli, con indubbi rischi sanitari

tempo si contendevano a peso d’oro le squadre ciclistiche oggi non v’è più traccia, solo ditte misconosciute ai più, con ridotto budget. Di tutto questo si deve ringraziare la disonestà dei medici sportivi e degli atleti che si sono prestati al gioco deleterio della somministrazione/assunzione di sostanze dopanti. Non sono bastate le morti recenti di presunti campioni (i nomi li conosciamo tutti) a fermare il fenomeno. Le recenti clamorose affermazioni di Lance Armstrong, vincitore di sette Tour de France consecutivi nonché di medaglie d’oro olimpiche e non, (tutte vittorie revocate dalla Federazione Internazionale dopo l’ammissione dello stesso ciclista di averle conseguite col doping), secondo cui tutti i ciclisti di maggior rilievo si avvalgono di sostanze dopanti, è stato un po’ il colpo di grazia per questo sport un tempo tra i più popolari. Un grave danno per lo sport stesso, ma soprattutto per i sentimenti di decine di migliaia di appassionati delle due ruote,


Il mercato occulto delle sostanze dopanti presenta similitudini con quello della droga

Una pericolosa scorciatoia per il successo anche economico Olimpiadi e doping: dalle donne-uomo dell’ex-DDR ai dubbi sulla genuinità dei fenomeni giamaicani odierni

e per il considerevole giro d’affari che ha sempre interessato il settore. Vi sono altri sport in predicato di seguire la drammatica sorte del ciclismo? Purtroppo la risposta è affermativa, ed in questo concorre la sconcertante inefficacia, quasi impotenza, da parte degli organi di controllo nel rinvenire le sostanze stimolati proibite più sofisticate. Per poche decine di “big” pescati, (veramente mortificante anche per l’opinione pubblica l’ umiliante autodenuncia in tv del marciatore italiano Alex Schwazer, medaglia d’oro olimpica, ora “scaricato” pure dalla fidanzata Carolina Kostner), quanti sono quelli che la fanno franca? L’atletica leggera, nonostante una profusa serie di controlli a sorpresa degli atleti durante tutto l’anno, pare essere quella maggiormente esposta. Il caso clamoroso del velocista Ben Johnson che fu smascherato e privato del titolo olimpico conquistato a spese di Carl Lewis, privando quest’ultimo della gioia della vittoria e del record mondiale, assegnatigli postumi, non ha impedito più recentemente alla velocista Marion Jones di cascare nello stesso penoso errore, vedendosi privata di tutte le medaglie d’oro olimpiche. E’ intuibile che negli sport in cui sia prevalente la massa dei muscoli sul talento i farmaci possano garantire quel determinante salto di qualità per primeggiare. E se primeggiare significa non solamente gloria effimera come un tempo, ma contratti pubblicitari plurimilionari, ecco che anche le ultime remore di etica vanno a finire in cantina. E poco conta l’informazione sulla pericolosità spesso letale delle più disparate pratiche mediche per garantirsi maggiori performance atletiche. La distruzione fisica, e in casi limite pure il decesso, si pensa possano toccare esclusivamente agli altri. Sottovalutata

I paesi dell’ex-Europa dell’est , (DDR in primis), hanno recitato il ruolo di precursori del doping, applicandolo in maniera sistematica nel periodo che va dagli anni cinquanta agli anni ottanta, soprattutto sugli atleti che partecipavano alle Olimpiadi. Poco si sapeva degli effetti collaterali

dati dalle sostanze somministrate agli atleti, mentre evidenti erano i miglioramenti in termini di struttura fisica e risultati agonistici, specialmente per le atlete donne che venivano “trattate” con ormoni maschili. Nonostante i controlli, l’uso di sostanze e terapie dopanti è oggi diffuso non solo nello sport professionistico ma anche in quello dilettantistico. Attorno al fenomeno del doping c’è un giro d’affari annuo che in Italia è stimato in circa 600 milioni di Euro. Il doping è diventato fenomeno di grandi numeri, con molti punti di contatto con la droga, e sta generando traffici internazionali manovrati dietro le quinte da case farmaceutiche. Non c’è disciplina sportiva tra le più praticate che ne sia esente, ma ne sono interessate pure le meno affollate, lo dimostra il caso dell’azzurro Frullani risultato positivo nella propria gara di bob all’ultima Olimpiade.

per poche decine di big pescati quanti la fanno franca? Alcuni sport molto popolari investiti pesantemente dal fenomeno del doping hanno perso non solo fascino ma anche l’attenzione e soprattutto l’interesse economico dei grandi sponsor pubblicitari

è pure la rovina finanziaria causata non solo dalla perdita del proprio “valore commerciale”, ma anche dai “danni” che gli atleti devono rifondere alle ditte di cui reclamizzano il marchio, per la intuibile danno d’immagine arrecato. In tanti casi di disonestà sportiva, che poi è classificabile come disonestà assoluta, gioca pure la sua parte l’ignoranza più becera. Come inquadrare, se non come asineria assassina, il genitore che ad un allenatore chiede “ma a mio figlio non si potrebbe dare qualcosa per farlo andare più forte?”. Si evidenzia in questi casi come in talvolta lo sport sia visto solo come occasione di affermazione, di rivalsa personale, per cui valga la pena scendere a patti pure con il diavolo, mettendo a rischio anche la propria salute. La scuola potrebbe avere un ruolo fondamentale, se non per inculcare valori etici tanto nello sport quanto nella vita, almeno per fornire certe informazioni di base utili alla propria salute. Da questo punto di vista in Italia la scuola si rivela di un’inutilità estrema. Negli ultimi anni in Italia e altri paesi il doping è diventato un reato, sotto la fattispecie della frode sportiva.


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conoscere Modi di dire

Essere ai ferri corti La lingua italiana conserva, in espressioni gergali di uso comune, tracce del passato. Come nell’espressione “essere ai ferri corti”. Al giorno d’oggi, quando due persone sono “ai ferri corti”, si trovano in una situazione interpersonale ineludibile e in cui il conflitto è all’ordine del giorno. In parole povere, uno scontro continuo, feroce ed inevitabile. Le origini di questa frase affondano nel modo di combattere antico. I “ferri corti”, infatti, sono le lame corte, quali pugnali e daghe, che sovente entravano in scena in uno scontro o in battaglia, quando lo spazio tra i due combattenti era limitatissimo. Nessuno dei due poteva ritirarsi, il pericolo era maggiore e lo scontro diventava più cruento. Una perfetta metafora per un rapporto tra persone fatto solo di litigi e scontri!

Giochi

Football Scorretto Uno dei giochi da tavolo più longevi e divertenti mai creati è sicuramente Blood Bowl, prodotto dalla britannica Games Workshop nel 1986 e tuttora giocato da appassionati in tutto il mondo. Il gioco, ambientato in un mondo fantasy, è la trasposizione da tavolo, con dadi e miniature del football americano, ma con parecchi “tocchi di realismo” per rendere l’esperienza più umoristica. Per esempio, è possibile spendere il fondo cassa della squadra in bustarelle da allungare all’arbitro, o comprare armi segrete per i propri giocatori, o persino pagare uno stregone perché fulmini i giocatori avversari! I giocatori di Blood Bowl solitamente organizzano delle leghe, con le quali disputano campionati con tanto di gironi, come in una vera lega di football! Di recente, sta per uscire anche la nuova edizione del videogioco.

di MARCO VIVIANI

il vicolo italiano più stretto

curiosità

A Ripatransone, antico borgo di interesse storico non distante da San Benedetto del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno, si trova il vicolo più stretto d’Italia. Ripatransone è un luogo di notevole bellezza artistica e naturalistica, dove si possono ammirare chiese, palazzi e monumenti dal XV al XIX secolo. Il vicolo è situato nel centro storico del paese, uscente dalla piazza principale, piazza XX settembre. Misura 43 centimetri all’imbocco, ad altezza spalle, fino a restringersi a solamente 38 nel punto più angusto. A chiunque faccia richiesta, inoltre, l’ufficio turistico locale può rilasciare uno speciale attestato, a certificazione del fatto che siete riusciti ad attraversare il vicolo più stretto d’Italia!

Personaggi

Tecnologia

Merrick, l’uomo elefante Acqua pulita con LifeStraw Nell’Inghilterra vittoriana visse un uomo sensibile e dal temperamento artistico, ma segnato da un aspetto spaventoso: Joseph Merrick, passato alla storia come “l’uomo elefante”. Si presume soffrisse di neurofibromatosi, malattia che gli gonfiò il cranio e il braccio destro, procurandogli così il soprannome. Durante la sua giovinezza tentò vari lavori, ma la sua deformità li rendeva difficoltosi. Entrò allora in un freak show, ovvero uno spettacolo itinerante di fenomeni da baraccone, che gli consentì di accumulare una discreta somma. Con l’abolizione in Inghilterra di questi spettacoli, fu costretto a spostarsi in Belgio, dove non ebbe altrettanta fortuna. Tornato in Inghilterra, l’amicizia con il chirurgo Frederick Treves gli garantì la possibilità di vivere dignitosamente presso l’ospedale di Whitechapel e passare il suo tempo componendo poesie e realizzando opere d’arte.

In molti paesi del mondo, specialmente nelle regioni più povere, l’acqua pulita e potabile è un lusso. Molte persone sono costrette a bere acqua contaminata da microrganismi, batteri o virus che causano malattie, e la diarrea, in alcuni paesi del terzo mondo, miete più vittime delle malattie. Una soluzione semplice ed economica al problema viene dall’azienda svizzera Vestergaard Frandsen, che ha inventato Lifestraw (dall’inglese: Cannucciavita). Si tratta di una cannuccia di circa 30 centimetri, con all’interno un filtro a fibre cave. Per bere con Lifestraw, basta immergere la cannuccia in acqua e aspirare come si farebbe con una normale cannuccia. I filtri puliranno l’acqua da qualunque elemento più grande di 15 micron, rimuovendo la quasi totalità di virus, batteri e parassiti. L’invenzione ha preso il premio miglior invenzione di TIME nel 2005, ed è stato distribuito in Indonesia, ad Haiti e in Uganda.

Curiosità

rimettere in piedi la civiltà

Cosa succederebbe, se la civiltà collassasse? Quali sarebbero le mosse da fare e le decisioni da prendere? È questo l’oggetto degli studi di T. Joseph Miller Jr., autore del libro “Beyond Collapse: Surviving and Rebuilding Civilization From Scratch”. In questo volume, l’autore affronta questioni, dilemmi e modus operandi su come potersi assicurare la sopravvivenza in un mondo ostile. E’ stato scritto interamente partendo da esperienze personali. L’autore, per esempio, ha voluto sperimentare personalmente cosa vuol dire fondere e lavorare il metallo, pur di non fornire informazioni di seconda mano!

personaggi

cinema

Segnalazione

Il paziente di Berlino

Caffè e sigarette

Oltre il crollo

Con la definizione “paziente di Berlino” si fa riferimento a Timothy Ray Brown, che nel 2008 è stato accertato la come seconda persona al mondo “guarita funzionalmente dall’HIV” mediante terapia (la prima persona, guarita nel 1998, è tuttora anonima). Nel 2006, sieropositivo da dieci anni, a Timothy Ray Brown fu diagnosticato un tumore. Il suo medico curante, Dr. Gero Hutter, gli propose un trapianto di cellule staminali, provenienti da un donatore con una mutazione nel gene CCR5 (un gene comune ai discendenti di chi sopravvisse alla peste nel medioevo). Il gene mutato CCR5 impedisce l’accesso al virus dell’HIV, rendendo di fatto la persona dotata di tale mutazione immune all’HIV e incapace di contrarre l’AIDS.

Tra i film più strani girati da Jarmusch, si può annoverare senza dubbio “Coffee and Cigarettes”, più che altro per la sua bizzarra genesi ed i suoi meccanismi narrativi. Il film prevede scene girate tra il 1989 ed il 2003, tutte incentrate sullo stesso tema: brevi sipari, dialoghi di persone al bar, mentre bevono caffè e fumano sigarette. Abbiamo dialoghi allucinati, discussioni filosofiche, attriti tra parenti, il tutto mentre i personaggi consumano un caffè ed una sigaretta dietro l’altra, mescolando momenti surreali e profondi. Tra gli attori che compaiono nel film, si annoverano Roberto Benigni, Tom Waits e Bill Murray. Le scene sono totalmente slegate tra loro e gli argomenti di cui parlano gli attori tendono a spaziare per generi.

Se dovesse davvero rendersi necessario ricostruire la civiltà, quali sarebbero le scelte migliori? Ce lo dice “Beyond Collapse” (oltre il crollo) di T Joseph Miller Jr, disponibile anche su Amazon (su consiglio dell’autore: non compratelo come ebook – sarebbe poco utile qualora ce ne fosse veramente bisogno!). A differenza di altri manuali di sopravvivenza in commercio, questo libro non richiede una mentalità paramilitare o il bisogno di procurarsi equipaggiamento specifico – il libro è stato pensato per la persona comune che vuole rimettere in piedi la civiltà e ricostruirla dalle proprie ceneri. Come dice l’autore, il libro è anche ottimo nel caso la civiltà si mantenga stabile!


ABITARE

RADIANT ORCHID MUST DELL’ESTATE si chiama Radiant Orchid. L’azienda FAKRO propone il serramento FTP-V in tonalità Radiant Orchid, per dare un tocco glamour alle nostre mansarde. Radiant Orchid ed è il colore della primavera/estate 2014, must assoluto dei prossimi mesi. Lo abbiamo visto sfilare sulle passerelle di tutto il mondo ed ora campeggia vibrante nelle vetrine di negozi e boutique di ogni genere. Energica, vitaminica e seducente, questa elegante tonalità che ricorda i petali delle orchidee propone un mix di fucsia, viola e rosa ed è un invito all’originalità e alla creatività. A questa vitale nuance che si appresta a invadere i nostri outfit sta rendendo omaggio non solo il mondo della moda, nel quale imperversa ormai tra le più importanti maison come tra i brands low cost, ma anche il settore degli arredi e delle finiture. Serramento a bilico, con le cerniere poste a metà dell’altezza della finestra, il modello FTP-V è realizzato in legno di pino accuratamente selezionato, impregnato sot-

di barbara gazzi

tovuoto (metodologia più efficace di molti altri sistemi d’impregnazione, in grado di rendere il legno resistente anche alle muffe più insidiose) e rifinito con due mani di vernice acrilica. Dotata di una superficie vetrata molto ampia questa finestra presenta l’evoluto sistema di fissaggio delle cerniere topSafe, utile a rafforzare la costruzione del serramento per una maggiore resistenza contro l’effrazione. La finestra FTP-V è inoltre contraddistinta dal sistema di ventilazione V40 che permette un ottimale ricambio d’aria anche a finestra chiusa, conferendo maggior salubrità agli ambienti anche durante la stagione invernale o in caso di mal tempo. Grazie al battente del serramento che può ruotare di 180° ed è dotato di un mirato sistema di bloccaggio, FTP-V permette infine operazioni di pulizia più agevoli e sicure. Valorizzata dal colore Radiant Orchid, la finestra FAKRO infondende all’ambiente un tocco glamour d’ineguagliabile stile.

TENDENZE

ZENTURO SECURE LA SOLUZIONE INNOVATIVA

@HOME NOVITà ELMAR A EUROCUCINA 2014

Dall’evoluzione del concept Zenturo, nasce Zenturo Secure, la versione a maglie più strette e maggiore rigidità del pannello Zenturo, una soluzione innovativa in grado di decorare con stile e originalità il giardino senza rinunciare ad un buon livello di protezione. Creatività personalizzabile, pregio estetico, versatilità d’impiego, integrazione con soluzioni di design, facilità d’installazione: questi sono solo alcuni dei tratti distintivi della gamma Zenturo, una proposta nata per decorare con stile e originalità le aree residenziali. Ma se ad un’estetica d’appeal si richiede una maggior sicurezza? Betafence ha sviluppato una soluzione capace di rispondere all’esigenza di avere maggiore rigidità nella gamma Zenturo, unendo i vantaggi estetico-ornamentali di Zenturo con le prestazioni funzionali di Securifor: nasce così Zenturo® Secure. Rispetto al tradizionale, il pannello di recinzione Zenturo Secure è costituito da maglie molto più strette (25 mm x 100 mm) che conferiscono al sistema alta rigidità e resistenza, migliorando la performance in termini di sicurezza. Per assicurare un’ottima durata nel tempo, il pannello viene zincato e rivestito in poliestere con speciali trattamenti protettivi. Disponibile in tonalità antracite metallizzata o in altri colori a scelta, il pannello è presente nei formati: 2005 mm x 1705 o 2005 mm x 2005 mm. La versatilità applicativa connota anche Zenturo Secure che è presente in due varianti: quale pannello singolo o quale parete costituita da due pannelli con riempimento.

Disegnata dallo studio C+S Architects, la nuova cucina @home è uno spazio sospeso tra tradizione e innovazione: un grande tavolo per stare bene insieme, una dispensa flessibile impreziosite dei decori della memoria, una serra dove coltivare le spezie, una libreria dove collezionare oggetti preziosi, una cappa-organo che magicamente trasforma il profumo del cibo in musica. Sul tavolo in noce canaletto si appoggia il corpo unico del piano cottura, che si accompagna ai moduli cilindrici della cappa, in acciaio inox, prevista in altezza variabile per adeguarsi ai diversi volumi degli ambienti. C+S Architects ha disegnato una credenza in acciaio e ceramica che riesce a coniugare la precisione industriale dei piani supersottili in acciaio con l’artigianalità di una lastra di ceramica decorata o di una laccatura nascosta. La libreria a vista in acciaio si arricchisce della matericità dei listelli di legno e un sistema ad ante a scomparsa in legno o acciaio, una volta aperto, rivela un mondo possibile di decorazioni personalizzabili.

MOULINEX CUISINE COMPANION, IL TUO ROBOT Il rivoluzionario robot multifunzione che trita, prepara, impasta e cuoce… anche al vapore. In un “click” un aiuto concreto per chi è alle prime armi e per chi ama cucinare con un ricettario completo dagli antipasti al dessert, per comporre 1 milione di menu. Grazie a Moulinex l’ideale per esperti e principianti. A quando un invito a cena?

SWINGDESIGN LA SEDIA A DONDOLO L’azienda Swingdesign. eu lancia sul mercato internazionale la sua prima sedia a dondolo, dal design accattivante, alla moda e completamente hand made in Italia. Forme eleganti, con una particolarità che fa la differenza, infatti, grazie all’agevole meccanismo di chiusura, è facilmente trasportabile, minimizzando l’ingombro, pur preservando comodità della sedia.

STEM GEM IL PULISCI FRAGOLE La nuova collezione DCube vi aspetta per regalarvi un tocco di estro e colore per rinnovare la vostra casa. Se avete una predilezione per la frutta, per chi adora fragole e champagne sarà entusiasta dell’incredibile Stem Gem, il pulisci fragole dal design accattivante. Una grossa fragolona che rimuove il picciolo con un semplice gesto.



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ECo&green

FOCUS di giacomo gabriele morelli

di benedetta bottura

eco vacanza? si grazie! Per partire senza rimorsi, scelgo un eco-vacanza. Non è necessario rinunciare alle meritate vacanze per non inquinare, basta fare le scelte giuste. La vacanza verde diventa sempre più popolare, anche grazie ai numerosi siti web che hanno aggiunto tra le opzioni di ricerca l’eco-sostenbilità, rendendo più semplice fare scelte consapevoli. La prima cosa da fare è informarsi e scegliere strutture che siano ecocompatibili e che magari offrano un menù biologico, meglio ancora se a chilometro zero. Una possibilità è il campeggio, magari potete dotarvi di pannelli solari, o di convertitori di carbonio-idrogeno, che trasformano l’energia del carbone che userete per le grigliate, in energia elettrica. Tra le tante mete, sarebbe meglio preferire quelle più vicine, ma se ci si vuole spostare è meglio farlo con i mezzi pubblici, ricordando che il treno è quello che inquina meno di

dilemma, Colomba–Lupo oppure Lupo–Colomba? tutti. Restando in tema, potreste optare per un interrail, un biglietto del treno che vi consente di girare alla scoperta dell’Europa. Con il social trekking si parte condividendo l’auto con più persone e arrivati in zona, si prosegue a piedi con un viaggio a tappe. Oppure, si può optare per un campo di volontariato, in cambio di vitto e alloggio si fa qualche lavoretto, ci sono diverse associazioni, in Italia e all’estero, che organizzano questo tipo di viaggio.

La natura offre immagini di indescrivibile fascino ed armonia, e ad essa spesso rifuggiamo per distrarci dalle vicissitudini quotidiane. Le emittenti televisive, ben comprendendo l’interesse e lo spontaneo trasporto degli utenti verso gli aspetti più reconditi della natura, dedicano appositi canali a questo filone, con indici di visione molto elevati. Certamente è molto positivo che finalmente i cittadini mostrino sensibilità ed interesse verso il mondo che li circonda, ma spesso informazioni devianti e luoghi comuni difficili da eradicare,

conosciute come blood falls

Una cascata rossa come il sangue La natura offre spettacoli magnifici e misteriosi su cui si creano leggende, ma spesso la spiegazione è la più semplice. Nella parte di Antartide rivendicata dall’Australia, si trovano le Blood Falls, letteralmente cascate di sangue, un salto d’acqua color rosso sangue. Il fenomeno si può osservare nei pressi del ghiacciaio

rigeneriamo

L’officina del riciclo creativo Una valigia che diventa cuccia, una sedia che si trasforma in fioriera, una bottiglia che si tramuta in lampada. Non tutto ciò che è vecchio va buttato, molte cose possono essere ancora riparate, o reinventate. L’idea di rendere concreta quest’attività di recupero arriva dai giovani designer che riscoprono il valore dei materiali usati per ridurre gli sprechi e i rifiuti. Dall’impegno di questi giovani sono nati degli atelier dove è possibile recarsi con i propri oggetti da riparare, o magari creare mobili, o soprammobili da pezzi di scarto. Nelle officine vengono anche organizzati dei mini corsi per imparare il riciclo creativo. Per esempio a Milano hanno aperto RigeneriAmo, un’officina di quartiere dove curiosi e professionisti lavorano insieme per non sprecare. L’obiettivo di queste iniziative è quello di ridurre il problema dei rifiuti, facendo più attenzione al valore di quello che compriamo.

n. 3 Giugno-Luglio 2013

Taylor Glacier, dal nome del suo scopritore, che nel 1911, aveva attribuito il loro colore alla presenza di alghe rosse. In realtà, l’insolita colorazione dell’acqua è dovuta a un lago salino sotterraneo e a un giacimento di ferro. Il sale e l’acqua fanno arrugginire il ferro e la cascata ne prende il colore. La cascata finisce poi nel lago Bonney.

Soccorso stradale per gli animali Il soccorso stradale è obbligatorio nel caso in cui la vittima sia un animale. La regola vale per qualunque animale, cane, gatto, riccio, volpe, etc. Cosa si deve fare quando ci si trova di fronte a un animale ferito? Ci si deve fermare e telefonare ai soccorsi veterinari, alla polizia, o alla forestale. Al momento non esiste un pronto soccorso veterinario efficace in tutta Italia, per sapere qual è il più vicino, si può scaricare l’app per il cellulare dal sito www.struttureveterinarie.it. I danni e le spese veterinarie sono a carico di chi ha causato l’incidente, a meno che non si riesca a rintracciare il proprietario dell’animale, che dovrà pagare anche una multa per non essersi preso cura del proprio animale. Per chi non presta soccorso la multa va dagli 80€ ai 318€.

creano convinzioni ben lontane dalla realtà. I media ci illustrano una natura spettacolare, in cui gli animali paiono personaggi di favole per bambini, tutti buoni, educati, rispettosi, smaglianti nella loro bellezza. Ci fa piacere pensare ad una natura madre premurosa delle sue creature, ed è così che viene dipinta da maestre d’asilo ed ambientalisti pacifisti. Ma la realtà è ben altra. Se nel mondo vegetale tutto è delicata bellezza, nel mondo animale la natura è di una violenza spesso inaudita. Gli animaletti buoni dei libri per l‘infanzia, nel loro habitat spesso sono degli spietati killer. Un esempio eclatante è quello della colomba bianca, simbolo del pace, della purezza e mansuetudine. Ebbene, è difficile trovare un animale più sanguinario. Se in piccionaia giunge

un maschio estraneo immediatamente si scatenano lotte che portano in genere alla morte di uno dei contendenti. Quando il perdente ormai vinto è alla mercé dell’altro, e assume un atteggiamento di resa, il vincente si accanisce su di esso finendolo a colpi di becco. Per contro il lupo, l’animale cattivo per antonomasia, quando si batte con un suo simile per la supremazia nel branco ha un comportamento ben diverso. Quando sta per soccombere si arrende coricandosi pancia all’aria offrendo il collo scoperto, la sua parte più vulnerabile, all’avversario, che a questo punto accetta la resa del rivale e lo risparmia. Ma la colomba è bella, per cui è consuetudine che sia lei “il buono”.

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Fashion

sapore di sale quale costume?

WEEK Il bikini diventa più hot che mai, gli slip si rimpiccioliscono mentre si ingrandiscono i top. Il costume intero diventa elegantissimo

Ormai, anche se tra alti e bassi, la bella stagione si sta definitivamente avvicinando. Come ogni altro capo d’abbigliamento anche i costumi seguono l’andamento della moda e cambiano di anno in anno, quindi ecco come capire se i vostri costumi nel cassetto saranno trendy per l’estate 2014. Sono tante, tantissime le novità rispetto alla moda dell’anno scorso. Il bikini quest’anno diventa più hot che mai, gli slip si fanno più piccoli (super trendy è l’hipkini, slip più sgambato sul davanti ma più coprente dietro, in modo da essere super sensuali senza scoprire troppo) mentre i top si ingrandiscono, accanto ai soliti triangoli si affacciano veri e propri bustier sensualissimi. Altra novità è il flare top: un bikini la cui parte superiore sembra un normale crop top con spalline sottili; l’effetto che si ottiene è quello di una microcanotta che lascia la pancia scoperta. E non dimentichiamoci del costume intero, che quest’anno diventa più elegante che mai surclassando decisamente il seducente trikini. Per quanto riguarda i colori vedremo tante nuances pastello. Sicuramente però i veri pattern di stagione saranno i pois, le righe e vichy.

Lo swimwear

di Victoria’s Secret

di vittoria bisutti

tutti al mare Finalmente Golden Point rompe le attese per la nuova collezione mare, anche quest’anno avente come testimonial la bellissima ex velina Federca Nargi. La linea prevede una serie di coloratissime proposte, dalle tonalità del bluverde, che ricordano le sfumature del mare, a quelle del giallo-rosso, che riprendono le tonalità del sole. Tutti i marchi, quali Philippe Matignon, Golden Lady e SiSi, si sono adoperati nella creazione di modelli all’ultimo grido e dalle finiture aggraziate, che modellano il corpo di ogni donna. Si passa dai modelli a fascia, abbinati ad uno slip più o meno alto, a quelli vintage, sempre non dimenticandosi del classico triangolo. Ma la vera novità di questa collezione è il “mix & match”, la proposta di abbinare i costumi in maniera scoordinata, non soltanto per quanto riguarda il colore ma anche il tessuto.

La collezione mare del famoso brand di sexy lingerie Victoria’s Secret esalta la naturale bellezza del corpo femminile grazie a capi easy chic che presentano colori vivaci e fantasie alla moda, talvolta impreziositi da spille o dettagli luccicanti che decorano i capi più basic. Tra i bikini tra cui potrete scegliere troverete modelli imbottiti o lisci, dai triangoli alle coppe, dagli slip con laccetti alle culottes. Le linee principali, che sono: “very sexy collection”, “sexy beach” e “forever sexy” vedono la moda mare piazzarsi al primo posto per quanto riguarda l’esternazione di femminilità e sensualità.

l’estate bollente di Calzedonia

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Tantissime le soluzioni, dal classico bikini, semplice o rinforzato, da abbinare a slip, culottes o brasiliano

Sabbia bianchissima, mare cristallino e sole caliente ( e un’altrettanto caliente modella protagonista): ecco la location per lo shooting fotografico della nuova collezione mare Calzedonia 2014. Il nuovo catalogo di costumi, come ogni anno, ne ha per tutti i gusti: dalle nuances azzurre e verdi che ricordano le sfumature del mare della linea “dream feel love” si passa a tonalità più accese e decisamente più calde della linea “feel bronze” che evoca suggestivi tramonti estivi. I modelli spaziano dal classico bikini (intramontabile) o semplice o rinforzato, a elaboratissimi costumi interi, passando per la fascia, che quest’anno si rifà il look e diventa più costruita, con uno spacco netto e rigido per un sensuale effetto push-up. E non dimentichiamoci del “bottom”. Tante le soluzioni: dal classico slip, con o senza fiocchi, alle culottes, senza dimenticare, per quelle che se lo possono permettere, il brasiliano, che di certo non vi farà passare inosservate.

Capi easy chic con colori vivaci e fantasie alla moda: ecco come esaltare la naturale bellezza femminile

n. 3 Giugno-Luglio 2014


Fashion

la moda

WEEK La vestibilità deve essere perfetta, non fare pieghe e aderire bene alle spalle

ispirata dalla strada Lo stile streetwear è giovane e ispirato al look da strada che ormai è la fonte d’ispirazione per stilisti e creatori di brand. Molto informale all’apparenza, il vero outfit alla moda prevede i capi giusti, quelli che fanno tendenza e che si vedono indossati in tutte le città del mondo, come in una sorta di passerella virale. Camicie scozzesi, jeans regular, t-shirt stampate quest’anno con tante declinazioni di motivi e colori, desert boots o sneakers ai piedi. Le griffes sono sempre più attente a seguire cosa passa per strada per poi creare le proprie collezioni. L’oversize è invece per i giovanissimi che con felpe larghe, tute comode e tessuti leggeri lasciano la loro traccia. Un modo per esprimersi attraverso forme non convenzionali e libere in attesa del prossimo stile.

tagli di capelli Tendenza estiva

Come saranno le teste della prossima estate? Parliamo di tagli di capelli moderni, che avranno un aspetto naturale e morbido con riga di lato, lunghi ciuffi che cadono sulla fronte e poi sfumature alte, onde accentuate e riccioli evidenziati. La tendenza è corti dietro e lunghi davanti, spesso pettinati all’indietro oppure lasciati cadere seguendo il naturale movimento delle chiome. Un aspetto naturale e un po’ dandy che interpreta bene lo stile della moda estiva, colorata e morbida.

di antonio scolari

un’unicona di moda

Gloryfy il nuovo occhiale da sole Icon Werner Nasce come tributo all’iconico modello-artista-attore Werner Schreyer che per la sua ultima collezione di quadri “Unbreakable“ si è ispirato alla filosofia Gloryfy. Nel 2013 al top model icona delle pagine patinate e artista poliedrico, durante le vacanze in Tirolo, capitarono in mano un paio di occhiali gloryfy e affascinato dall’indistruttibilità degli stessi, decise di creare una serie di quadri a loro dedicati. Un processo creativo che ha portato a creare un occhiale a lui dedicato: il signature model Gloryfy ‘Icon Werner!’, un modello da sole havana con aste nere a contrasto e logo dorato. Werner Schreyer è stato un modello d’eccezione, arrivando poi a cimentarsi con la fotografia e la pittura.

meltin pot

made in salento Tutto italiano e made in Salento, Meltin Pot è un marchio che predilige da sempre il denim per linee giovani dove tendenza e stile si combinano perfettamente. Nel 1967, Cosimo Romano insieme alla moglie, avvia un piccolo laboratorio artigianale per la confezione di abiti da lavoro. Dopo poco tempo, ha un’intuizione: importare dagli Stati Uniti il tessuto jeans diventando tra i primi a farlo in Italia. Negli anni successivi cresce, si espande, coinvolge quattro sorelle e tre fratelli, creando un’azienda completa. Nel ‘94 riduce la produzione conto terzi e viene creato il marchio, che dalla creazione alla confezione e spedizione, viene seguito e sviluppato in azienda. www.romano.it/meltinpot.com

n. 3 Giugno-Luglio 2014

La tendenza è corti dietro e lunghi davanti, spesso pettinati all’indietro

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INNOVAZIONE SISLEY

di Alessandra FusÉ

ADDIO CELLULITE

PIACERI PER IL CORPO

Lavanda & Timo da

J.S. Douglas Söhne

Cellulinov Intensive anti-cellulite treatment di Sisley: un trattamento innovativo e completo per il corpo contro gli inestetismi della cellulite, idratante, per una pelle incredibilmente tonica e levigata. Frutto delle ultime scoperte della Ricerca Sisley, Cellulinov è il trattamento intensivo che contrasta gli inestetismi della cellulite grazie a un’eccezionale sinergia di attivi a base di piante e oli essenziali. Semi di Longan, Alga Rossa ed estratto di Lotus indiano associati a Caffeina e Cedrolo per un’azione mirata sull’aspetto della cellulite. La texture cremosa e vellutata è ideale per un massaggio prolungato. Le adiposità localizzate sono attenuate, l’aspetto a “buccia d’arancia” è sorprendentemente levigato e la silhouette è come rimodellata.

I magnifici 3 firmati Douglas: gel doccia Lavanda & Timo emolliente, lenitivo, purificante e rinfrescante, dalla morbida schiuma che deterge delicatamente lasciando la pelle morbida e piacevolmente profumata; la Body Mousse sempre Lavanda & Timo, idratante, lenitiva, rilassante, rigenerante, dalla consistenza soffice e delicata, arricchita da burro di cacao, lavanda e timo: un vero e proprio trattamento di bellezza capace di idratare a fondo la pelle rendendola piacevolmente vellutata e profumata. La Body Lotion, sempre declinata al Lavanda & Timo, dall’effetto rilassante e rigenerante. In esclusiva presso le profumerie Douglas e su www.douglas.it.

MINERALMA

LATTE DETERGENTE

Perle per l’abbronzatura Detergente cremoso creato dalla nuova casa cosmetica MINERALMA: non toglie l’abbronzatura, è lenitivo, arricchito di principi attivi anti-aging quali estratto di perla di fiume, sali dell’acido ialuronico e acido lipoico che svolgono nei confronti dell’epidermide una spiccata azione idratante, antirughe. La novità? Grazie a questi componenti viene ripristinato il riequilibrio idrolipidico dell’epidermide, compromesso dal sole. L’idrolizzato di perla di fiume agisce come idratante ed antirughe. Il suo potere di riflessione della luce contribuisce ad illuminare la pelle, determinando visivamente una diminuzione della percezione delle rughe. www.mineralma.it

Luce e volume

KLORANE

FIBRE DI LINO PER I CAPELLI Un concentrato d’eccellenza, senza parabeni e senza siliconi: i Laboratoires Klorane estraggono dal cuore dei semi di lino le mucillagini, fibre solubili composte da polisaccaridi e dotate di proprietà filmogene, che apportano sostegno e volume in modo naturale a partire dalla radice del capello; lo shampoo alle fibre di lino dona alla capigliatura volume e consistenza senza appesantire grazie alla sua formula ultra-leggera. Grazie all’azione di questa formula esclusiva, la capigliatura perfettamente inguainata dalla radice acquisisce consistenza e rivela un volume ricco di morbidezza e leggerezza. Il trattamento senza risciacquo alle fibre di lino regala ai capelli volume e consistenza: si tratta di uno spray, da utilizzare anche sui capelli asciutti o dopo lo shampoo, vaporizzandolo sulla capigliatura: passare alla piega senza risciacquo.

Salute & Bellezza Be My Honey!

Declaration of love

Sensualità e leggerezza, tutta l’attesa dei primi incontri romantici, l’ebrezza dell’emozione dei ricordi più cari: tutto questo è My Honey, la nuovissima fragranza femminile di Toni Gard, disponibile in esclusiva presso le Profumerie Douglas selezionate e su www.douglas.it. La fragranza si apre con le note fresche e delicate del lime e dei frutti dorati, unite alla morbida essenza del miele. Nel cuore le note floreali di loto e magnolia abbracciano l’inebriante gelsomino bianco. L’accordo tra il legno biondo, il succoso lampone e il muschio vellutato, completa questo romantico incontro. My Honey è un gesto da riservare alle donne più importanti della propria vita.

INTERVISTA ALLA dott.ssa andreani

future mamme

IL NUOVO TEST prenatale

La Dr.ssa Marianna Andreani, Specialista in Ostetricia e Ginecologia Consulente per la Diagnosi Prenatale presso AO Vimercate e CAM Centro Analisi Monza spiega come funziona il test prenatale Harmony. Che cos’è Harmony Test? «Si tratta di un esame non invasivo e privo di rischi eseguito su sangue materno, che analizza il rischio di trisomie fetali più comuni e delle aneuploidie dei cromosomi sessuali in gravidanze dalla decima settimana in poi. Per eseguire il test è sufficiente un tradizionale prelievo di sangue materno, sul quale viene eseguita un’analisi diretta del DNA fetale, circolante durante la gravidanza nel sangue della madre».

In cosa si differenzia dal test del primo trimestre? «La sostanziale differenza NIPT e test del primo trimestre risiede nell’affidabilità: quest’ultimo ha un tasso di falsi positivi del 5%. Ciò significa che diverse gestanti vengono indirizzate talvolta inutilmente a procedure invasive (villocentesi e amniocentesi). L’Harmony test si caratterizza invece per un altissimo grado di attendibilità, con un tasso di falsi positivi inferiore allo 0.1%». Ci sono margini d’errore? Quali sono i vantaggi? «Avallato dalla comunità scientifica internazionale, Harmony Test è l’unico ad essere approvato dalla Fetal Medicine Foundation. Il

test ha dimostrato un’attendibilità superiore al 99% nel determinare il rischio di trisomia 21 (Sindrome di Down) e rispettivamente del 98% e 80% per le trisomie 18 e 13 (Sindrome di Edwards e Sindrome di Patau). Rispetto ai test prenatali invasivi quali villocentesi e amniocentesi, Harmony test è privo di rischi per la madre e per il feto». Quando si consiglia l’amniocentesi? «Nel caso in cui Harmony abbia dato un profilo di rischio elevato, l’iter prevede un counseling con personale qualificato (genetista e ginecologo) e la conferma del dato mediante il test diagnostico invasivo per determinare se il bambino è affetto da una delle aneuploidie indagate».


n. 4 Agosto-Settembre 2013

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LUXURY places Quando il turismo sceglie l’eccellenza

Hotel & Spa klosterbrau Un’estate all’insegna della buona birra e del benessere

In una località, Seefeld, che conquista tutta la famiglia con la sua variegata offerta che permette a grandi e piccini di vivere la vacanza cosiddetta perfetta sorge l’ Hotel Klosterbräu*****. Ubicato nel centro di Seefeld, nel cuore della vivace zona pedonale caratterizzata da splendidi negozi di moda, ristoranti, rinomati bar nonché dal famoso Casinò, l’Hotel Klosterbräu rappresenta la struttura alberghiera per eccellenza della zona. Frequentatissimo sia in estate che in inverno, anche da numerosissimi Vip tra cui il principe Alberto di Monaco, l’hotel Klosterbräu si appresta ad affrontare la stagione estiva con numerose novità. Il 4 luglio aprirà la nuova cantina “Bräukeller & Grill” mentre il 5 luglio sarà il Torneo di Golf– Klosterbräu a monopolizzare l’attenzione dei numerosi turisti. Il 4 luglio vi consigliamo di non mancare alla grande festa d’inaugurazione con degustazione della birra prodotta nell’ex monastero ed oggi rinomato hotel 5 stelle: potrete partecipare al corso per diventare autentico birraio e concludere la giornata al “Dancing-Bar Kännchen” mitico locale all’interno dell’Hotel. Non potrete che rimanere folgorati alla vista dell’antico corridoio del monastero che, come un tempo, alla sera è illuminato solo a lume di candela. Tante le offerte della stagione. Ve ne proponiamo solo alcune, le altre le potrete visionare sul dettagliatissimo sito internet: OFFERTA FAMIGLIE Più spazio–più riposo! Prenotate due camere doppie attigue con porta di collegamento ad un prezzo ridotto! Dal 09.06.–24.12.2014 (esclusi i periodi 20.07.–17.08 e 30.10.–02.11.2014) 50% di sconto sul prezzo della seconda camera doppia per due bambini (fino ad anni 15).Con l’aggiunta naturalmente del servizio gratuito di assistenza giornaliera ai bambini (orario 14–22, domenica esclusa) e l’utilizzo del Kids-Club così come del parco giochi privato nel giardino “Eden”. 5 STELLE PER 4 ZAMPE (SETTIMANE PER CANI) Nei periodi 06.06.–19.06. / 24.08.–04.09. / 21.09–02.10 / 02.11.–30.11.2014

Al vostro arrivo riceverete cuscini, coperte & ciotole, servizio dogsitting, possibilità di cenare col cane, camera con accesso diretto al giardino e molto di più! A partire da 3 pernottamenti per il prezzo speciale di € 10,00, invece che di € 26,00 per cane a notte; a partire da 7 pernottamenti è gratuito! OFFERTA SPECIALE GIORNI FERIALI 4 = 3 06.06.–06.07.2014 / 23.08.–30.11.2014 Godersi 4 notti/5 giorni e pagare solo 3 notti. L’ offerta “giorni feriali”, molto richiesta, è l’opportunità ideale per godere,durante soggiorni con date flessibili, dei migliori servizi a condizioni invitanti. Offerta valida a partire dalla categoria di camera doppia Oswald e per soggiorni con data di arrivo e di partenza tra la domenica ed il giovedì.

Un vacanza in un luogo da sogno dove nessun desiderio resta inesaudito

GIOCO A PREMI FOTO CON IL CUSCINO A CUORE Molti ospiti affezionati all’hotel hanno collezionato nel corso degli anni i più svariati cuscini a cuore del Klosterbräu. Questo simbolo di cordiale ospitalità è l’occasione giusta per un grosso gioco a premi. Fate una foto (con cellulare o macchina fotografica) del cuscino nel posto che gli avete riservato, naturalmente anche con famiglia ed amici se gradite. Inviate la foto per posta oppure via email oppure inseritela sulle vostre pagine Facebook e su quelle dell’hotel Klosterbräu (HerzerlKissel-Gewinnspiel) e la direzione dell’hotel ve ne sarà riconoscente: in occasione del vostro prossimo soggiorno vi sarà omaggiata un’ eccellente bottiglia di Klosterbräu Grand Crû “Vino Veritas”. In aggiunta, verranno sorteggiati 3 soggiorni di 2 giorni per due persone con trattamento mezza pensione gourmet. Ciascuno di voi può vincere! Decisivo non è il numero dei cuscini, bensì il modo di “metterli in scena”. A decidere sarà una votazione pubblica su Facebook. L’assegnazione verrà fatta il giorno 01.07.2014 ed i vincitori verranno resi noti tramite newsletter e Facebook (ed informati anche telefonicamente). A Seefeld la famiglia Seyrling gestisce da ormai 6 generazioni l’Hotel&Spa più importante del Tirolo (che nasce come monastero agostiniano, costruito nel XVI secolo sotto l’imperatore Massimiliano I), caratterizzato da charme e tradizione che si respirano in ogni angolo. La “dinastia” Seyrling, che ha inizio nel 1807, continua oggi con Alois Seyrling, la mamma Cristina e le sorelle Laura e Linda.

Hotel Klosterbrau Klosterstraße 30 6100 Seefeld In Tirol TEL. +43-5212-26210 www.klosterbräu.com


Itinerari di primavera tra Slovenia e Friuli di Biancamaria Rossi Nel 2014 il Gruppo Hit (www.hit.si), principale corporate multinazionale turistica slovena, festeggia i 30 anni di attività delle sue strutture Hit Casinos, i centri di gioco ed intrattenimento dotati di ogni comfort, considerati pionieri e leader in Europa del modello americano in questo settore. Un traguardo frutto della solida esperienza che il Gruppo Hit detiene in quanto leader nella promozione del turismo legato al divertimento in Slovenia, Bosnia ed Erzegovina e Montenegro. Questi sono i Paesi dove sorgono i numerosi casinò, alberghi, ristoranti & bar, centri wellness e sale convegni di proprietà del Gruppo Hit, strutture all’interno delle quali si sviluppa l’articolata offerta di servizi turistici che caratterizza il Gruppo sloveno. Ma il 2014, è anche il centesimo anniversario dello scoppio della Grande Guerra, ed il Gruppo HIT, in collaborazione con

n. 3 Giugno-Luglio 2014

l’Agenzia Turismo Friuli Venezia Giulia e con SPIRIT Slovenia Ente Sloveno per il Turismo, ha dato vita a tre itinerari turistici - che saranno programmati per tutto l’anno - alla scoperta dei luoghi che hanno fatto da scenario al grande conflitto dell’inizio del secolo scorso. Gli itinerari creati per questa occasione storica, si articolano lungo territori di confine tra Friuli e Slovenia e prevedono un percorso transfrontaliero con soggiorno in almeno due località, una in Friuli Venezia Giulia e una in Slovenia. Gli itinerari porteranno i turisti alla scoperta delle trincee e degli altri luoghi del conflitto, dei musei, dei memoriali e delle località simbolo come Gorizia, Nova Gorica, Caporetto/Kobarid ed il Monte Kolovrat; Inoltre, passeggiate tra gli scenari naturalistici e degustazioni dell’enogastronomia tipica del territorio, accompagnate da approfondimenti sul tema, attraverso le grandi testimonianze letterarie di Ungaretti, Saba, Slataper per concludersi, a fine giornata, con le rilassanti soste benessere presso i centri wellness delle strutture ricettive coinvolte. Tra le tre proposte principali, suggeriamo il pacchetto denominato “Alla scoperta della storia e dell’enogastronomia della regione Goriška e del Carso”, valido fino al 30 dicembre 2014, che, al costo di 172,50 euro per persona, prevede due pernottamenti (uno a Nova Gorica, ed uno a Gorizia), con sistemazione in camera doppia, con prima colazione e cena a buffet; i pranzi presso ristoranti locali lungo il percorso, e le visite dei monumenti storici e turistici dei luoghi del fronte isontino, con varie degustazioni dell’enogastronomia del territorio di confine (a parte viene quotato il costo per la guida ed il trasporto). Dal convento di Castagnevizza, alle tombe degli ultimi eredi del-

HIT hotel e Casino promuove attraverso il turismo, le celebrazioni del Centenario della Grande Guerra la dinastia reale francese della famiglia Borbone, passando per la Piazza Transalpina (Piazza d’Europa), che unisce le città di Gorizia e Nova Gorica, e la collezione museale Kolodvor e la visita del castello di Kromberk. Nel programma sono inoltre incluse le visite al ghetto ebraico ed il castello di Gorzia fino al castello, il sacrario dedicato ai militari italiani di Oslavia (Oslavje), la salita sul Monte Sabotino (Sabotin) e la visita al Parco della pace (Park miru) dove è possibile ammirare le caverne e le trincee costruite durante la 6° battaglia del fronte isontino. Info: www.hit.si - info@hit.si

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SCELTI DA NOI

a cura di mARCO MORELLI

Adler Thermae – Spa & Relax Resort

Prestigiosa dimora all’Isola d’Elba

DIECI ANNI E NON SENTIRLI

HOTEL VILLA OTTONE IL LUSSO SENZA OSTENTARE L’albergo è un’oasi di pace scandita dall’armonia del paesaggio e dalla poesia degli ambienti, interni ed esterni. Linea di confine fra il mare e l’estesa proprietà naturale su cui l’Hotel Villa Ottone sorge, la spiaggia è un mix di rena dorata e ciottoli attrezzata di ogni confort: ombrelloni, lettini, cabine e docce. Direttamente sulla spiaggia privata la terrazza panoramica sul mare e la taverna: uno spazio aperto da vivere in totale relax in ogni momento della giornata. Si avverte l’eco dei fasti di un tempo nel Bar della Villa Ottocentesca: l’aperitivo diventa un rituale magico, con il sole che tinge di albicocca cielo e mare e annulla ogni distanza fra dentro e fuori. Camere e Suite sono improntate all’eleganza e alla ricercatezza e offrono una magnifica veduta panoramica sulla Villa Storica e sul mare.Caratterizzate da un disegno moderno, camere e suite sono arredate con cura e stile e offrono una magnifica veduta sul parco secolare della Villa e sul mare. Il Ristorante del Parco si conferma un’ottima scelta per la cena. Saporite grigliate di pesce e raffinati piatti all’aragosta possono essere gustati invece al Ristorante della piscina. Il centro benessere Essentia richiama i rituali antichi degli hammam mediorientali e l’eleganza delle Spa personalizzate Phytomer. Info: www.villaottone.com

Gallo Rosso Maso Thalhofer Maso Thalhofer ovvero 4 tipi di cestini con tante bontà. Marmellate e sciroppi al ribes rosso, o nero o al lampone, pane fatto in casa, latte, uova, burro, miele, formaggi, speck, creme di formaggio, torte: questi sono tutti i prodotti rigorosamente fatti in casa e provenienti dal maso Thalhofer o da altri masi in Alto Adige. I diversi tipi di cestini che accontentano tutti i gusti li prepara con amore la contadina Erika, nella cucina del suo maso a 1.160 metri, a Latzfons, in Valle Isarco. Il vantaggio del cestino a colazione è che può essere consumato dove si vuole, nella sala preposta ma anche in camera o all’esterno. Per saperne di più: www.thalhofer.it

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Pochi minuti a piedi dalla “piazza fumante” di Bagno Vignoni, l’hotel Adler Thermae è un piccolo mondo costruito attorno ad un cuore acquatico, tutto basato sui getti termali che escono dalla falda sotterranea di origini vulcaniche. Piscine riscaldate interne ed esterne, zone idromassaggio e cascate, una grotta salina e una cava di travertino che ospita sauna finlandese, bagno turco ed etrusco, calidarium alle erbe. Dopo aver indugiato tra flutti e vapori, si passa ai trattamenti spa dove ad accogliervi c’è Minnie che saprà indirizzarvi verso le mani esperte di uno dei 30 operatori. La scelta è ampissima: trattamenti di coppia, genitori e figli, i rituali toscani (trattamenti con olio di oliva o uva), ayurvedici. Festeggiate i 10 anni all’ ADLER THERMAE! Per voi incluso: Spumante in camera all’arrivo, 1 pacchetto “Best of Adler Spa” con i trattamenti “Most Wanted” all’ADLER: 1 Massaggio decontratturante, 1 Trattamento Excellence viso, 1 Body Scrub al Brunello e 1 Grotta salina sotterranea. 3 notti in pensione 3/4 a partire da euro 920 a persona. Garage sotterraneo gratuito www.adler-thermae.com

IL SUGGERIMENTO di ANNA MARIA CATANO

Prato, una città tutta da scoprire Riapre le porte al pubblico, dopo quasi vent’anni, uno dei gioielli del Medioevo toscano, Palazzo Pretorio, simbolo della città di Prato. A soli dieci chilometri da Firenze, Prato è una “bella sconosciuta”, davvero tutta da scoprire, che riserva gradevolissime sorprese a chi decide di dedicarvi un weekend. Negli spazi rinnovati di Palazzo Pretorio dal 12 aprile si può ammirare una straordinaria collezione di capolavori di artisti del calibro di Donatello e Filippo Lippi o dei pratesi Filippino Lippi e Lorenzo Bartolini. Il Palazzo, che domina la piazza del Comune, era chiuso per restauri dal 1998 (il terzo piano inaccessibile dal 1983). Uno sforzo straordinario dell’amministrazione civica ha permesso fosse reso nuovamente fruibile. Palazzo Pretorio, testimone silenzioso delle vita cittadina per oltre settecento anni, attraverso l’alternarsi degli stili architettonici e delle funzioni che ebbe nel tempo, narra al visitatore lunghe e travagliate vicende storiche. Ma una visita merita anche il Duomo dove è conservata la Cintola, sacra reliquia che secondo la tradizione fu consegnata dalla Madonna a San Tommaso al momento dell’Assunzione. Tra la fine del ‘300 e la prima metà del ‘400 il Duomo di Prato si trasformò in una “fabbrica di bellezza” che ospita un grande ciclo pittorico: oltre agli affreschi del Gaddi, c’è un pulpito di Donatello da cui

la reliquia viene ancora oggi esibita al pubblico, circondata da i capolavori dei due grandi maestri dell’Officina pratese, Paolo Uccello e Filippo Lippi. Sacro e profano: in attesa di poter presto ammirare anche la collezione del Centro per l’arte contemporanea Pecci, in fase di ultimazione, una tappa golosa va fatta al biscottificio Antonio Mattei, culla dei cantucci pratesi e alla pasticceria Nuovo Mondo per assaggiare le deliziose Pesche di Prato. E ancora due indirizzi: il Museo del tessuto, monumento di archeologia industriale del XIX secolo, ed Opera 22, elegante ristorante di cucina tipica creativa dove lavorano giovani che vivono situazioni di disagio. Nella corte interna, all’aperto, la carta delle uova è una vera prelibatezza. Ogni seconda domenica del mese a Prato troverete tutto aperto. E da giugno a settembre Prato Estate propone concerti e happening.

n. 4 Agosto-Settembre 2013


SPA &

BENESSERE

Consorzio Umbria Benessere Rituale ai fiori di lavanda Cocca Hotel Royal Thai Spa

L’ORIENTE IN RIVA AL LAGO Dedicato a chi è alla ricerca di un’oasi di pace, a chi è affascinato dalla visione olistica delle filosofie orientali ed a chi, semplicemente vuole concedersi una vacanza all’insegna del relax. E’ il Cocca Hotel Royal Thai Spa di Sarnico, un resort esclusivo affacciato sulle sponde del lago d’Iseo, antico borgo Medioevale alle porte di Bergamo. Vero fiore all’occhiello è la Royal Thai Spa dove ci si può immergere in un autentico paradiso esotico; ogni dettaglio richiama la cultura, la tradizione e la filosofia di questo splendido paese. Oltre 1000 mq su cui si estende lo spazio benessere, cabine (anche per le coppie) riservate ai vari trattamenti accuratamente scelti tra quelli offerti dalle antiche discipline dell’Oriente. Giungono direttamente dalla Thailandia ad esempio, il massaggio thai tradizionale, il thai oil, il foot massage e quelli a 4 mani o con fagottini alle erbe. Da provare anche il Luma Massage, un vero e proprio massaggio di luce che combina gli ancestrali poteri della luce con gli effluvi salutari di preziose fragranze e di oli essenziali. Cocca Hotel Royal Thai SPA Via Predore, 75 24067 Sarnico (BG). Tel. 035/4261361 Email: info@coccahotel.com www.coccahotel.com

Sette Cerimonie nel tempio del corpo Se è vero, come la tradizione tantrica afferma, che il corpo umano è un tempio, a esso è doveroso rendere omaggio in una cattedrale del benessere come la CXI Centoundici Spa del Lido Palace a Riva del Garda (TN), seguendo un percorso cerimoniale ispirato alle più svariate e antiche tradizioni purificatrici a livello globale. Nei 1500 mq progettati per enfatizzare al massimo gli effetti rilassanti e riequilibranti di tutti i trattamenti proposti, le 7 Cerimonie CXI sono un inno alla Natura, al Tempo e al Silenzio, che dal Giappone alla Cina, fino ai Mari del Sud mirano a ristabilire l’equilibrio delle energie, durante tutto l’arco del 2014. Ofuro: l’antico rito del bagno giapponese; Talingo: viaggio nei mari del Sud.Loukum; Il giardino delle delizie; Gocce d’oro: tramonto sudamericano; Ambra baltica: gemma del nord; La tessitrice: dall’antica cina; L’equilibrista: sogno birmano. Volete scoprire e saperme di più? Scopritelo sul sito www.lido-palace.it

n. 3 Giugno-Luglio 2014

Questa è l’offerta del Consorzio Umbria Benessere che riunisce strutture ricettive selezionate, tutte di altissimo livello, tra residenze d’epoca, relais di charme e hotel con SPA. Benessere che passa anche attraverso natura e territorio, cultura e arte. Non a caso le strutture sono per la maggior parte immerse nella campagna, ma allo stesso tempo non sono mai troppo lontane dalle città d’arte e dai piccoli borghi medioevali che caratterizzano il paesaggio umbro. Un’elegante tenuta circondata dal verde. Così si può definire il Garden Resort & Spa San Crispino di Tordandrea, una delle strutture del Consorzio Umbria Benessere. Sì perché il resort si estende per circa 10 ettari nella campagna di Assisi ed è caratterizzato da uno dei giardini privati più belli dell’Umbria. Rose, ortensie, peonie, piante officinali, non solo ravvivano il panorama di colori variopinti e profumi, ma ispirano anche i nomi delle camere e suite dell’albergo. Poco oltre il giardino, una distesa di viti e oliveti contraddistingue il paesaggio tipico umbro. La natura si ritrova anche nel Ristorante Rubicondo che utilizza per la sua cucina ingredienti semplici che preservano la biodiversità, la garanzia della genuinità, ottenuta grazie alla produzione diretta delle materie prime e alla selezione accurata di fornitori a Km 0, il rispetto rigoroso della stagionalità per verdura e frutta. Tutto questo fa sì che, durante tutto l’anno, le protagoniste della gastronomia siano pietanze fresche, sane e naturalmente ricche di sostanze nutritive preziose. L’offer-

ta continua con la Natural Spa, programmi Salus e “percorsi vita” nel verde, per una perfetta armonia tra corpo e spirito. Tra i fiori che ricoprono il giardino in estate c’è anche la lavanda. A lei è dedicato il pacchetto “Festa della lavanda” comprensivo di: 2 notti con prima colazione a buffet, ingresso alla Natural Spa con sauna finlandese, bagno turco aromaterapico, docce cromosensoriali, piscina all’aperto, percorso Policrosalus libero nel verde con attività fisica leggera e strumenti ginnici, kit accappatoio e ciabattine, Rituale ai fiori di lavanda con scrub corpo esfoliante alle note fresche profumate per una pelle morbida e idratata (30 minuti). Il tutto a partire da 229 euro a persona in camera classic. www.umbriabenessere.eu

VI CONSIGLIO di rita bertazzoni

Thalasso & Spa Bellavista È considerato uno dei migliori centri benessere d’Europa per la straordinaria location, all’interno di un parco naturalistico, e la ricchezza delle proposte beauty e wellness. Bellavista Thalasso & Spa sorge nel cuore dell’Arbatax Park Resort, un grande complesso turistico che si estende per circa 60 ettari sull’estremità della penisola di Capo Bellavista ad Arbatax, in Sardegna. A dispetto delle dimensioni, il villaggio è un angolo di paradiso dove ritagliarsi momenti di relax e silenzio a contatto con una natura mozzafiato. Lo scenario è di incomparabile bellezza: nel Parco Naturalistico e Faunistico Bellavista, in un’area di 40 ettari, tra olivastri, lentischi e mirti vivono in libertà mufloni, cinghiali, cavallini della giara, daini, asini, pecore e mucche, oltre ad una varietà di volatili che trovano rifugio in un ecosistema protetto. Molti sono i percorsi per osservarli e godere al contempo di panorami spettacolari in un alternarsi di intime calette, giardini lussureggianti e aspre rocce. Il Centro Benessere, di 2.000 mq, è anch’esso un invito alla contemplazione della forza della natura, all’ascolto del silenzio, alla cura del corpo e dei sensi nell’ottica di un’esperienza olistica. Dopo essersi lasciati inebriare dal profumo del mare, ci

si abbandona ad un massaggio antistress o aromatico agli oli essenziali. Per la bellezza della pelle ci sono le proposte di ringiovanimento cutaneo con esclusivi programmi anti-age Ericson Laboratoire face and body care o i trattamenti estetici che sfruttano le proprietà delle piante officinali sarde. L’architettura della Spa richiama quella di un’antica dimora araba che si sviluppa intorno ad un patio dov’è situata la grande piscina esterna con idromassaggio. Da provare, tra gli altri, il percorso rigenerante nelle 10 vasche di acqua salata e riscaldata, il bagno turco, la grande sauna, le cascate emozionali, la cromoterapia, la stanza del sale, quella dei geyser, la sala relax con filmati naturalistici e musica di sottofondo. Si alloggia in hotel, cottage, ville e suite arredati con cura.

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Il resort termale delle alpi

benessere in estate 01.06 - 06.07.2014

Riacquistate nuove forze. Immergetevi nel mondo alpino della Ötztal in un’oasi del relax. Il vostro corpo e il vostro spirito vi ringrazieranno! Il nostro consiglio! Potete arrivare ad AQUA DOME già dalle ore 09:00 e iniziare la giornata al meglio! Tutto questo è incluso nel pacchetto: Mezza pensione „Vital Thermal“ con colazione a buffet e cena con menu di 5 portate a scelta o buffet a tema Utilizzo delle terme con sauna e fi tness su 20.000mq, dalle ore 9.00 del giorno dell’arrivo fi no alle ore 11.00 del giorno di partenza Hotel Spa 3000 – Rilassatevi su oltre 2 mila metri quadri di diverse saune e bagni turchi* Accappatoio, asciugamani e borsa da piscina per tutta la durata del vostro soggiorno Minibar rifornito giornalmente con bevande analcoliche Parcheggio sotterraneo gratuito e connessione internet gratuita come anche il pacchetto AQUA DOME „Bergsommer“(utilizzo della ferrovia di montagna Sölden compreso, servizio navetta per i camminatori)

3 notti da EUR 432,- per persona 5 notti da EUR 675,- per persona *I bambini sotto i 15 anni di età non hanno accesso alla SPA 3000 così come al centro fitness e alla sauna dalle ore 10.00 alle 12.00.


Alla Perla in bici tra le dolomiti La Germania è piu’ vicina

C’è un Hotel a Corvara, sul percorso del Sella Ronda, che custodisce in una sala piena di luce qualcosa di magico. Un prodigio che ha a che fare con le virtù mitiche ed epiche insite nella bicicletta fin dal giorno in cui è nata. In questa sala si respira ciclismo. Le bici appese alle pareti, o sistemate su sostegni dedicati, sono esemplari fra i più belli al mondo. La sala nasce dalla creatività dello staff La Perla con la preziosa collaborazione del team Pinarello. L’Hotel rivolge ai suoi ospiti un’offerta unica nel suo genere: per rendersene conto si

Con le nuove rotte per Amburgo e Berlino, inaugurate dall’aeroporto Catullo di Verona lo scorso mese di marzo, la compagnia aerea Germanwings ha avvicinato ancora di più la città di Giulietta e Romeo alla Germania. Germanwings è la compagnia low fare del Gruppo Lufthansa, che già unisce Verona con un volo consolidato per l’aeroporto di Colonia/Bonn. Questo nuovo network di collegamenti con la Germania offre la possibilità di raggiungere in modo diretto, comodo e conveniente le due città più grandi della Germania. Berlino è tra le metropoli europee più amate e visitate, punto di riferimento culturale, commerciale e politico internazionale. Amburgo, centro del commercio mondiale, vanta uno dei porti più grandi del mondo ed è, oggi, una città ricca, cosmopolita, e culturalmente tra le più vivaci della Germania. Heinz Joachim Schöttes, vice presidente Senior di Germanwings conferma: «Siamo molto soddisfatti dei nuovi voli diretti per Amburgo e Berlino. L’aeroporto Catullo si è rivelato un partner prezioso e proficuo».(Silvano Tommasoli)

Una vacanza All’Alpe di Siusi L’Hotel Tirler è aperto da 2 anni ed è già considerato un’eccellenza sia a livello regionale che nazionale. Negli ultimi mesi ha vinto una serie di premi/certificazioni per il benessere della persona e la tutela dell’ambiente (certificato ECO conforme al programma UNESCO Biosphere, Marchio di qualità ECARF, inserimento fra i Best Sleeping Hotel Gold, Healing hotel soft the World). L’Hotel si trova in una posizione strategica dell’Alpe di Siusi per le passeggiate estive (vicino a Salaria, sotto a Sasslong e Sasso Piatto). Costruito secondo i dettami dell’architetto Demetz (lo stesso che ha progettato l’Adler Hotel di Ortisei) ha utilizzato materiali a km zero: pietra delle Dolomiti, legno di pino e cirmolo. Camere pensate come fossero piccoli appartamenti, le misure vanno dai 46 m2, ai 58, ai 66. Colazione fino alle 11.00, piscina aperta fin dal mattino, centro wellness aperto dalle 13 in caso di pioggia, altrimenti dalle 15.00. Mountain bike a disposizione. Appena fuori dall’albergo, d’estate, un gruppo di animatrici vestite da streghe portano tutti i lunedì i bambini a fare passeggiata a piedi nudi attraverso un sentiero costruito dall’albergo. Un modo per prendere maggior contatto con la natura.

n. 3 Giugno-Luglio 2014

esce con una delle bici messe a disposizione e preparate ‘su misura’ dallo staff, la Pinarello Dogma 65.1 Think 2 da strada e la Pinarello Dogma XC 29” per il fuoristrada. Qui l’asfalto tra suda di storia. Tutti i giorni si organizzano uscite individuali o di gruppo, su strada e fuoristrada, con tanto di pacchetto lunch Enervit. Infine c’è chi si prende cura dei muscoli affaticati attraverso stretching programmato e massaggi sportivi pre e post uscita. L’Hotel La Perla si prende cura anche degli accompagnatori dei ciclisti non lasciandoli certo soli, ma offrendo loro un ricco programma di attività parallele. All’hotel La Perla dal 19 giugno al 13 settembre 2014 3 notti per un persona in mezza pensione € 615, noleggio bici DOGMA Pinarello, servizi Leading Bike, completino la Perla, guida e meccanico incluse. Tra i tanti servizi Leading Bike inclusi segnaliamo: angolo officina attrezzato con meccanico, servizio lavanderia gratuita, assistenza medica e fisioterapica su richiesta. Info: www.hotel-laperla.it Tel. 0471. 831000

il viaggiatore Il magico itinerario alla scoperta dell’Istria, e di tutti i suoi colori, comincia da Umago, un antico borgo con il Duomo barocco dedicato all’Assunzione in Cielo e le sue mura medievali. Inizia così un itinerario suggestivo nell’entroterra tra paesi arroccati, uliveti e vigneti senza tralasciare la costa e il meraviglioso mare. Prima sosta: a Ventreglio fermatevi allo spettacolare Hotel San Rocco (info: www.san-rocco.hr) è un piccolo gioiello in pietra istriana ha piscina all’aperto e una raffinata beauty farm. Le poche e romantiche camere si affacciano sul giardino circostante e concedetevi una cena a lume di candela da dieci e lode. A Salvore fermatevi al faro e poi prenotate alla Trattoria La Pergola (tel. 385.52759685) dove potete pranzare sotto il pergolato con i sublimi piatti di pesce di Fabrizio Veznaver accompagnati da un buon malvasia. Altri due indirizzi strategici per fare tappa. A Buie la famiglia Schwengersbauer sarà lieta di ospitarvi nella casa romantica La Parenzana (info: www.parenzana.com.hr). La locanda è immersa nel verde e a soli pochi chilometri dal mare ed è un ottimo punto di partenza sia per la costa che per il centro dell’Istria. Il Park and Ride è invece il servizio pubblico per il noleggio di bici con 5 stazioni. Per gli appassionati di tennis è imperdibile l’ATP il torneo di tennis più importante della Croazia che si svolge a luglio nel complesso dello Stella Maris. (www.parkandrideumag.com). Merita un giro la strada dei vini della Croazia e vale la pena fermarsi dalle parti di Momiano alla Cantina Kozlovic (www.kozlovic.hr) dove il suo patron Franco porta avanti la tradizione da quattro generazioni. E già che siete da quelle parti assaggiate l’eccellente olio d’oliva della Farma Jola (www.omajolas.com). Per dormire fermatevi a Cittanova all’Hotel Nautica (www. nauticahotels.com) oppure a Salvore al Kempinski Hotel Adriatic (www.kempinski.com). Promemoria: in terra istriana tutti parlano italiano.

di alessandra capato

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MUSICA cinema & arte A Lodi, il grande successo dell’Italian Saxofone Quartet

LA DISSACRANTE SAPIENZA di QUATTRO MAGNIFICI MOSCHETTIERI Lo scorso 16 marzo, nell’Aula Magna del lodigiano Liceo Verri esaurito, protagonisti erano gli straordinari strumentisti dell’Italian Saxofone Quartet. Da subito, Federico Mondelci e amici hanno rotto le righe stabilendo con la platea un dialogo non di rado contrappuntato da gag e battute leggere. Ma – e qui li attendevamo, perché è alla curva della musica suonata che i cavalli non di razza si frantumano le zampe – bastavano note del sedicesimo Preludio e Fuga di Bach per vedersi spalancare davanti un iridescente caleidoscopio di colori, trame, visioni. Tutto snocciolato con la millesimale chiarezza di chi ha masticato il pane duro dell’assoluto rigore. Una meraviglia, così come irresistibili suonavano le tre miniature scarlat-

Un concerto giocato tra le vette della tradizione e una piacevole informalità, tra Scarlatti e Piazzolla

VISTI PER VOI AL CINEMA

tiane delle Sonate, o ancora l’irresistibile, corrosiva ironia del “Petit Quatour” di Jean Francaix. Immancabili, poi, in tanta seduzione, i tanghi: un’affascinante pagina di Pepito Ros e un materico Piazzolla chiudevano un concerto salutato da una standing ovation che, da queste parti, è merce rara.

di marzio pecchioli

NOAH

NYMPHOMANIAC - VOLUME 2

Una volta tanto non ci troviamo di fronte alla solita americanata del tipo Troy, tendente purtroppo a sfasare e, di conseguenza, massacrare senza ragione l’opera alla quale è ispirata. Anzi, l’interpretazione che ne fa Aronofsky è abbastanza fedele al brano biblico e solo a tratti tende a modificarlo. Russell Crowe e Jennifer Connelly sono straordinari e altrettanto lo si può dire della sempre brava ex streghetta Emma Watzon. Eccellente.

Se il primo volume aveva creato enorme scandalo e polemiche a non finire (in Italia solo la versione censurata e ridotta ha fatto parlare molto di sé), figurarsi il secondo. La ninfomane Joe prosegue la narrazione della sua vita con l’anziano Seligman, che la ospita dopo averla soccorsa a seguito ad un pestaggio. Significati e metafore sottili sparsi lungo tutto il film e non sempre di facile comprensione o digeribilità. Da sperimentare.

THE AMAZING SPIDER-MAN 2

TRACKS - ATTRAVERSO IL DESERTO

Il ritorno di Spider-Man, uno dei supereroi Marvel più amati, interpretato dal sempre più convincente Andrew Garfield. Se il primo episodio aveva straconvinto tutti i suoi fan, compresi quelli “duri e puri”, questo secondo capitolo si propone di fare altrettanto, se non addirittura di più. Nella parte di Elettro, il cattivo di turno, troviamo Jamie Foxx, il Django di Tarantino. Da non perdere per chi ama l’eroe mascherato e il genere.

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Ispirato alla storia vera dell’impresa di Robyn Davidson, che da sola, con quattro cammelli e il suo cane, nel 1977 decise di attraversare il deserto centrale australiano percorrendo 2700 kilometri. Una scommessa fatta con sé stessa, la sua famiglia e alcuni amici, allo scopo di combattere quell’apatia e mancanza di volontà che ha rovinato la sua generazione, riscattando finalmente la gioventù e, con questo gesto, continuare a sperare.

DI ELIDE BErGAMASCHI

TRIO DI PARMA E JOAO PIRES, MUSICA DAI RINNOVATI INANTI Quella della pregiata bottega del Trio di Parma è una malìa che da vent’anni interroga, rintuzzandone il fuoco, la pagina, scavandone solchi sempre più brucianti. Un calibratissimo fare musica ora ulteriormente limato verso una rarefazione che smaterializza il gesto, liberandolo da ogni artificio. Lo scorso 17 aprile, di fronte al pubblico del Teatro Due di Parma , la voce desolata del grande vegliardo Kurtág e dei suoi lancinanti tre frammenti di ferita umanità parevano riverberare nelle scabre vedute di un paesaggio astratto e lunare, profilato di echi lontani e incespicante nel passo sordo di un vagare erratico. Due sere prima, a Cremona, in un Ponchielli gremito, il pianoforte visionario di Maria Joao Pires intavolava con l’Orchestra Rai diretta da Roberto Abbado un Secondo Concerto di Beethoven così immaginifico da sembrare oro liquido sgorgante da una cordiera fatata. Tutto in chiaro, nel pianismo rarissimo di questa señora dall’aria bambina, con il profilo delle frasi marcatamente classicheggiante, segretamente animato da una pulsione vitalistica che lo rendeva travolgente di verginale freschezza.

ALTSAEDT, VIOLONCELLO CHE NON SI DIMENTICA Nella recente tournée in Trio che ha toccato anche la vicina Cremona, il suo violoncello regalava alla superba danza tra Carolin Widmann e Alexander Lonquich la vertigine di un terzo grandioso vertice, così profondamente plasmato nell’amalgama di colori e fraseggi da sciogliere la triangolazione in un’ipnotica circolarità. A rivelare la caratura di un artista è sempre la costellazione strettamente umana che si crea attorno ad esso: quella feconda rete di alleanze fatte di musica suonata nel cui specchio, in fondo, nessuno può barare. E del concerto cremonese, così intenso da perseguitare per giorni con il rovello quasi doloroso della sua scia, il giovane Nicolas Altstaedt era la vera rivelazione. Nei giorni scorsi, il pubblico del Mantova Chamber Music Festival ha potuto gustarne la classe prima nello squisito Britten dipinto ancora con Lonquich e poi nella bachiana Quinta Suite.

n. 3 Giugno-Luglio 2014


I bronzi d’arte della veronese Sabrina Ferrari Da Marano di Valpolicella, attraverso le fonderie di Verona fino alle collezioni di tutto il mondo

Forse non tutti sanno che Verona è nota per le sue rinomate fonderie artistiche, testimoni nel tempo della nascita di grandiose e ricercate opere in bronzo di artisti quali Giacomo Manzù, Arnaldo Pomodoro e altri. Veri e propri centri di incontro tra scultori italiani e stranieri. Proprio qui a Verona nel 1970 è nata l’artista Sabrina Ferrari. Diplomatasi nel 1989 al liceo artistico, ha proseguito gli studi conseguendo il diploma in scultura all’Accademia delle belle arti “Cignaroli” in Verona nel 1993, dove in occasione della collettiva d’arte degli allievi ha ricevuto il Premio fonderia. Successivamente ha

frequentato la scuola di scultura in marmo presso l’istituto “Brenzoni” in Sant’Ambrogio di Valpolicella. Terminati gli studi ha iniziato la sua esperienza lavorativa in Fonderia Artistica in bronzo collaborando con affermati artisti italiani e stranieri e insegnando discipline plastiche presso il liceo artistico di Verona. Allieva e amica del maestro scultore veronese Sergio Capellini, ne frequenta regolarmente lo studio per apprendere e condividere le continue esperienze artistiche. Dal 2003 al 2006 è stata assistente dello scultore Isaac Kahn nel suo studio a Verona. Da sempre Sabrina Ferrari è a contatto con la materia bronzea, da sempre il suo spirito libero e la sua dinamicità si trasmettono nelle sue opere dando origine a sculture piene di fascino e vitalità. I temi prediletti sono quelli legati alla figura umana e agli animali. Attratta principalmente dell’equilibrio delle forme nello spazio realizza figure femminili in bilico come nelle opere (In punta di dita e Sensazioni di vento celate), acrobati impegnati in numeri da circo (Equilibrio totemico), corpi affusolati in contorsione e ginnaste in movimento (Ritmi circolari, Anello: fotogramma in sequenza e Slancio abissale). Famosi sono anche i suoi cavalli al trotto e al galoppo (Fierezza esibita), le tigri in atterraggio dopo il balzo (La tigre di Mompracem) e i tori in movimento (Furious). Nulla è statico! La parola d’ordine per lei è “dinamicità”. Nel suo catalogo Itinerari bronzei scrive di lei il critico Enrico Maria: “Sculture come pietre miliari a segnare il percorso di un artista. Arte nell’evoluzione della tecnica, del metodo, dell’io, mantenendo memorie, sperimentando, elaborando impressioni raccolte da disattenti occhi, emozionando, a volte subendo la vita. Passato presente e futuro in-fusi dentro e come infusi offerti a colazione ad un anima assetata, che ingurgita,

Fotografia, lavoro e…

Sabrina Ferrari e il suo bronzo Sensazioni di vento celate

disseminando poi linearmente nell’autostrada dell’evoluzione artistica infiniti paletti totemici di cui alcuni diventano involontariamente traumatiche pietre miliari..che ti porti scolpite dentro”. Sabrina Ferrari già nel 2004 aveva partecipato ad Art Expo a New York, poi le esposizioni e le fiere d’arte che l’anno vista protagonista si sono susseguite continuamente. Ha esposto in Belgio, in Svizzera, in Germania, in Francia, in Olanda oltre che in tutta Italia. Nel mese di giugno 2014 le sue sculture si potranno ammirare alla ErrePi Arte di Mantova e alla fiera d’arte AAF Affordable di Singapore. Da diversi anni collezionisti americani giungono a Verona per acquistare i suoi bronzi. www.ferrarisabrina.com

le mostre

Fino al 30 agosto al Mast di Bologna prosegue “Capitale umano”. Oltre 200 fotografie documentano il rapporto tra industria e lavoratori. L’esposizione presenta la terza selezione tratta dalla collezione della Fondazione MAST, curata da Urs Stahel, di opere su commissione, scatti d’artista e fotografie documentarie realizzate da 41 artisti di grande notorietà tra cui: Anselm Adams, Max Alpert, Robert Doisneau, Emanuel Evzeikhin, David Goldblatt, Brian Griffin, Jacqueline Hassink, Erich Lessing, Jery Lewczyński, Ugo Mulas, Sebastião Salgado, August Sander, Larry Sultan and Mike Mandel, Jakob Tuggener.

Libri

Milano Pinacoteca di Brera fino al 13 luglio GIOVANNI BELLINI La nascita della pittura devozionale umanistica

Milano Castello Sforzesco fino al 30 giugno NIDO DI RONDINI installazione di rondini giganti di Cracking Art

Reggio Emilia Palazzo Magnani fino al 13 luglio UN SECOLO DI GRANDE FOTOGRAFIA Man Ray, Paul Strand e altri

Firenze Fondazione Roberto Longhi fino al 22 giugno MORANDI - LONGHI. OPERE LETTERE E SCRITTI Opere di Giorgio Morandi

DI veronica ghidesi

IL PERCHé DI TUTTO SOMMATO

GEORGIA, COSÌ LONTANA, COSÌ VICINA

Il perché di tutto sommato, ovvero un affresco sulla vita sentimentale di fine Novecento, un mostrario di relazioni emotive, incertezza e inganno dell’uomo di fronte alla Vita, alla Storia, alla Fiaba. Una raccolta di racconti brevi, brevissimi e quasi-romanzi, che sviscerano grandezza e menzogna del rapporto tra uomo e donna; necessità e follia di un dialogo tra uomo e universo; vanità e ribaltamento di luoghi comuni, miti e fiabe tradizionali. Quim Monzó si impone come il più godibile e divertente narratore, non solo catalano, degli ultimi tempi.

Vivere in Georgia, fianco a fianco alla popolazione, nei luoghi più sperduti e inaccessibili; documentare paesaggi ancestrali, città proiettate nel futuro: queste sono state le sfide di Emanuela Marenz, giovane promessa della fotografia, veronese residente in Inghilterra. Dalla sua esperienza è nato un bel libro fotografico dal titolo “Ogni giorno in più – il volto della Georgia contemporanea”. Scrive l’autrice nella sua introduzione: “Conoscere un paese e il suo popolo è un’esperienza appagante ed importante, ma entrare nei suoi percorsi culturali è un privilegio che richiede concentrazione e tolleranza”.

IL COMPLEANNO

QUELLO CHE NON C’È SCRITTO

Invitati a festeggiare il compleanno di Rosario, in un ristorante del litorale romano, i suoi amici di combriccola e di gioco partecipano elettrizzati alla cena con la speranza di concludere la serata giocando una partita a poker. Rosario, attraversa un periodo di profonda depressione. I personaggi trascorreranno la serata in allegria mangiando e bevendo, mostrando ognuno la propria personalità . L’ autrice Pierina Berto, in arte Lolly Berto, osserva gli ospiti inizialmente con occhi critici, partecipando in seguito al dramma del protagonista, in continuo conflitto tra sentimenti buoni e cattivi, col desiderio di aiutarlo.

“La coppia è uno specchio, ci scopri sempre qualcosa di te stesso che avresti preferito non sapere. Quando vivi con qualcuno ti riveli, come quando scrivi. La storia che raccontiamo racconta anche a noi la nostra storia, quello che non volevamo sapere di noi stessi.” Rafael Reig è nato nel 1963 in un paesino delle Asturie: quando scrive sfodera artigli disarmanti. Questo suo ultimo romanzo tiene svegli la notte. Da quello che si legge nel suo blog in Hotel Kafka (hotelkafka.com), Reig in ogni luogo chiuso individua prontamente l’uscita d’emergenza più vicina, per poter scappare a fumare alla prima occasione.

n. 3 Giugno-Luglio 2014

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musica/danza/teatro

spettacoli

di federico martinelli

travolgente VERONA JAZZ Verona / Teatro Romano / giugno

FESTIVAL DEL TEATRO E DELLA DANZA

www.eventiverona.it Un Verona Jazz entusiasmante, frenetico e dall’alto profilo culturale. Ecco come appare ed è, l’edizione 2014 di una delle rassegne Jazz più applaudite e attese a livello internazionale. Il 24 apertura con la Glenn Miller Orchestra con “The History of Big Bands”, il 25 Remo Aznovino Band più Uricane, per una serata jazz con commistioni rock ed elettronica, il 26 sarà il turno del “parente alieno” di Buscaglione, Conte e Waits: Raphael Gualazzi. La rassegna chiude il 27 Dee Dee Bridgewate che presenterà le sue rinomate rivisitazioni di classici del jazz accompagnata dall’Orchestra Sinfonica Arturo Toscanini, una delle più importanti italiane.

Verona / Teatro Romano / stagione estiva Ad aprire il 66° Festival Shakespeariano sarà Giuseppe Battiston che, dal 2 al 5 luglio, sarà impegnato in “Otello” per la regia di Pappi Corsicato. “La Dodicesima notte”, dal 16 al 19 luglio, punta invece su Carlo Cecchi che, lo scorso anno, ha ricevuto il 56° “Premio Renato Simoni”. Dal 23 al 26 luglio torna “Il Bugiardo” di Carlo Goldoni con Maurizio Lastrico. Per la danza primo appuntamento, dal 9 all’11 luglio, con il “Ballet de L’Opéra National de Bordeaux”, per una coloratissima versione dei “Carmina Burana”. Dal 29 luglio al 3 agosto, esibizione di diversi artisti di fama mondiale: Rebecca Rasmussen e Steven Marshall dei Momix, gli argentini del tango Miguel Angel Zotto e Daiana Guspero, Miguel Angel Berna (il “Paganini delle nacchere”), Yoel Carreno e Melissa Hough del Norwegian del “National Ballet” e i danesi “Robotboys”, icone mondiali della danza “robotica”. I successivi appuntamenti con la prossima uscita del giornale.

RICCA DI EVENTI ALL’INSEGNA DELL’INTERNAZIONALITÀ, ECCO COME SI PRESENTA LA SESSANTASEIESIMA EDIZIONE DEL FESTIVAL SHAKESPERIANO. PER LA DANZA GRANDI SORPRESE E UN EVENTO, STILE GALÀ, IMPERDIBILE!

la magia DEL FESTIVAL LIRICO Verona / Arena / stagione estiva www.arena.it Verdi, Puccini, Bizet, Gounod... ecco il Festival Lirico 2014. All’immancabile “Aida”, appuntamento fisso dal 1913, quest’anno si aggiungeranno “Un ballo in maschera” di Verdi, “Carmen” di Bizet, “Turandot” e “Madama Butterfly” di Puccini, “Romeo et Giuliette” di Gounod. Ad arricchiere ulteriormente “Domingo canta Verdi”, “Roberto Bolle & Friends” e i Carmina Burana.

NOMADI 50 IN CONCERTO

Rezzato (BS) / Cascina di San Giacomo 21 giugno Uscito il 15 aprile, il nuovo album dei Nomadi, “50+1”, è salito da subito ai vertici delle classifiche italiane di vendita. Il disco è un omaggio al cinquantunesimo anno di attività della band, che, nell’allora 1963, fu fondata dal tastierista Beppe Carletti e dal mai dimenticato Augusto Daolio. L’album ripercorre e rivisita successi come “Io vagabondo”, “Noi non ci saremo”, “Un pugno di sabbia”, “Crescerai”, ai quali si aggiungono i due inediti “Nulla di nuovo” e “Come va la vita”. Il disco e il tour segnano il nuovo punto di svolta della band. Cristiano Turato, nuova voce dal 2012, ha difatti cantato e inciso i brani storici riarrangiati per l’occasione.

JAMES BLUNT Mantova / Piazza Sordello

22 luglio James Blunt presenterà “Moon Landing World Tour”, tour che riprende il titolo dell’omonimo album che parla di sogni, di desideri e di primi amori. Sono canzoni che parlano di ritorno alle origini, che hanno il potere di comunicare emozioni. Accompagnato dalla sua band il musicista oltre a cantare suonerà pianoforte, chitarra, organetto e mellotron.

OMAGGIO A BORSELLINO A VILLA SCOPOLI

IN ARENA LA MUSICA DI LUDOVICO EINAUDI

MUSICA, VERONA ATTENDE IN NEGRAMARO

Sabato 19 luglio, nello splendido Parco di Villa Scopoli, nel quartiere Avesa, a pochi minuti dal centro storico di Verona, andrà in scena un suggestivo spettacolo che rende omaggio a Paolo Borsellino. Impegnato in questo ricordo eccezionale l’attore Andrea De Manincor.

Il 28 luglio, Ludovico Einaudi torna a Verona nella spettacolare cornice dell’Arena. Il Maestro proporrà i brani tratti dall’ultimo album “In a Time Lapse”, accompagnato da un ensemble di undici musicisti. Un evento davvero unico e imperdibile. Info: www.eventiverona.it

Domenica 13 luglio l’Arena di Verona ospiterà una delle band più applaudite degli ultimi anni: i Negramaro. Di recente il gruppo ha riempito piazze, teatri e stadi con il tour “Una Storia Semplice”. Ora è il turno di “Un amore così grande tour”. Info: www.eventiverona.it


night life festival del vittoriale

concerti e show PER TUTTA L’ESTATE Brescia e provincia / piazze e corti Stagione estiva Giovedì 26 giugno alle ore 21.30 a Cascina San Giacomo, a Rezzato di Brescia, appuntamento con il concerto di “Le luci della centrale elettrica” per il “Costellazioni tour”. Il 3 luglio, nello stesso luogo, Joe Satriani in tour. Poi, il 17 luglio in Piazza della Loggia a Brescia, appuntamento con i Sonics. Il 22 luglio, sempre in Piazza della Loggia, appuntamento con Alessandra Amoroso e il giorno successivo con i Afterhours. Info: 030/2791881.

rumors EVENTI NEL SEGNO DELLA qualità

Sedici eventi, tutti di livello, comporranno la quarta edizione del Festival del Vittoriale “Tener-a-mente”. La rassegna, ospitata nel meraviglioso anfiteatro di Gardone Riviera, unisce musica, danza e teatro alla suggestiva e sempre affascinante bellezza del luogo. A inaugurare la stagione 2014, sabato 21 giugno, sarà Paolo Conte per un concerto elegante, raffinato e dal sapore retrò. Il giorno successivo, jazz con i Pat Methney Unit Group. Spazio alla danza moderna, sabato 27 giugno con i Marta Graham Dance Company. Poi, il 2 luglio, una delle voci femminili più intime: Fiorella Mannoia. Grande teatro domenica 6 luglio con Alessandro Haber, impegnato in “Il demone seduttore”, omaggio al padrone di casa Gabriele d’Annunzio. Si torna alla musica il 14 luglio con Damon Albaran, il 15 con l’Orquesta Buena Vista Social Club e il 18 per una delle serate più attese: Burt Bacharach, uno degli autori più celebri e rispettati del panorama musicale mondiale, dall’ineguaglia-

Verona / Teatro Romano

L’ESTATE DI ZEDLIVe

Giugno Qualità e raffinatezza caratterizzano l’edizione 2014 di “Rumors festival: illazioni vocali”. ”Eventi Verona” propone quest’ulteriore rassegna che ben si amalgama al prestigio della sede e al livello delle proposte già in essere nelle altre rassegne. Il 21 giugno Vinicio Capossela, il Trio Amadei e i Solisti della Vianiner Philharmoniker, proporranno “Il carnevale degli animali e altre bestie d’amore”, concerto che comprende l’esecuzione del “Carnevale degli animali”. Il giorno successivo Anna Calvi, voce ammaliante, accompagnata dall’inseparabile chitarra, proporrà i brani tratti dall’ultimo album “One Breath”.

Padova e provincia / piazze e teatri

bile carriera di compositore, arrangiatore, cantante e pianista. Ritorno alla danza il 19 luglio con Eleonora Abbagnato e le stelle dell’Opera di Parigi. Eleonora, che inaugurò il Festival tre anni fa, sarà impegnata in una rappresentazione in cui la tradizionale magia delle recite “en plein air” si unirà alla scintillante tecnica coreutica dei protagonisti, impegnati in un programma in cui la danza viene declinata nelle sue più avvincenti interpretazioni odierne, con gli artisti più amati e apprezzati. Poi il circo, domenica 20 luglio, con gli OkiDok impegnati in “Slips inside”. Ritorno al jazz il 24 con Walter Beltramini in “Solo guitar orchestra” , il 25 con Colin Stetson, imperdibile sassofonista americano e il 26 con “Piano solo” con il pianista scandinavo Bobo

Luglio Degli appuntamenti di luglio di Zedlive abbiamo selezionato per voi: il 6 luglio a Piazzola sul Brenta concerto dei Negramaro, il 10 in Piazza degli scacchi a Marostica appuntamento con “Del mio meglio” di Giuseppe Giacobazzi. Sempre nello stesso luogo, l’11, grande concerto con Franco Battiato e la Filarmonica Arturo Toscanini. Il 12 Luciano Ligabue sarà allo Stadio Euganeo di Padova. Poi, a Piazzola sul Brenta il 15 James Blunt, il 17 luglio Paolo Nutini, il 18 gli Scorpions, il 19 Emma e il 25 Elisa. www.zedlive.com

teaTRO IMPIRIA Verona e provincia / stagione estiva Teatro Impiria, prosegue le attività della stagione estiva. Info: www.teatroimpiria.net

CROZZA SBARCA A MANTOVA Mantova / Palabam / 18 giugno Crozza Italia, Ballarò, Italialanda, Crozza nel Paese delle meraviglie… Maurizio Crozza porterà ancora una volta al Palabam la satira che contraddistingue le sue trasmissioni.

n. 3 Giugno-Luglio 2014

CINEMA E TEATRO NEL GIARDINO ALL’ITALIANA Negrar (VR) / Villa Spinosa Stagione estiva È on-line su www.quintaparete.it il programma della rassegna “Cinema, Musica, Teatro…in Villa!”. La rassegna ospiterà diversi eventi nello splendido parco di Villa Spinosa. Prima dell’inizio degli spettacoli possibilità di degustazioni enogastronomiche.

Stenson. Teatro il 27 luglio con Pippo Delbono e Petra Magoni impegnati in “Il sangue”, opera musicale e teatrale sul mito di Edipo. Ultimo appuntamento di musica, martedì 29 luglio con i The National. La rassegna si conclude il 3 agosto con Giorgio Albertazzi impegnato in “Il mercante di Venezia”. Gli spettacoli iniziano alle 21.15. Info: www.anfiteatrodelvittoriale.it

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BRANZINO AL VINO 2 branzini, 4 rametti di rosmarino, 4 spicchi di aglio, sale grosso, olio di oliva, 200 ml di vino bianco secco, salamoia bolognese, pepe nero macinato al momento Pulire i branzini. Mettere nella pancia un rametto di rosmarino, uno spicchio d’aglio affettato, qualche grano di sale grosso ed un filo d’olio di oliva. Ungere una padella antiaderente e mettervi il pesce. Bagnare con il vino, unire il restante aglio, pepe ed un altro filo d’olio. Mettere la padella sul fuoco a metà fiamma, coprire e cuocere per 10 minuti. Con un cucchiaio bagnare il branzino con il fondo di cottura. Girare il pesce e cuocere per altri 10 minuti. Decorare con rametti di rosmarino e irrorare con il fondo di cottura.

PROFUMO DI MARE di flora lisetta artioli

FILETTI DI PLATESSA ALLA SORRENTINA

CAPESANTE AL PESTO

400 g di filetti di platessa, farina tipo 00, prezzemolo, 1 spicchio di aglio, 8 olive nere toste, 2 cucchiai di olio, 1 filetto di alice sott’olio, 300 g di polpa di pomodoro a cubetti, Sale

Pasta ceci, rucola e cozze 500g di pasta fresca tipo cortecce o pasta corta trafilata al bronzo, 1kg di cozze, 500g di ceci in scatola già lessati, 150g di rucola fresca, 2 spicchi di aglio schiacciati, olio extra vergine di oliva, peperoncino tritato q.b., prezzemolo tritato q.b. Aprire le cozze, togliere il mollusco e filtrare il liquido. Aggiungere i molluschi al liquido e tenere da parte. In una pentola soffriggere l’aglio nell’olio e il peperoncino. Aggiungere i ceci e cuocere per circa 10 minuti. Mettere da parte metà dei ceci, l’altra metà frullarli. Aggiungere prezzemolo e il liquido delle cozze e cuocere per altri 10 minuti. A fuoco spento aggiungere le cozze. In una padella soffriggere olio, aglio e peperoncino e aggiungere la rucola. Cuocere per 3/4 minuti. Aggiungere metà della rucola alla crema di ceci e cozze. Cuocere la pasta e amalgamare con la crema di ceci, rucola e cozze.

tortelli ricotta ed erbette

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Sciacquare i filetti di platessa e tamponarli con carta da cucina. Infarinarli e riporre i filetti su un tagliere. Tritare finemente il prezzemolo con l’aglio.Snocciolare le olive. Mettere in una padella l’olio, il trito di aglio e prezzemolo e il filetto di alice spezzettato. Portare sul fuoco e far soffriggere dolcemente per un minuto. Alzare la fiamma e aggiungere le platesse. Farle dorare un minuto per lato. Aggiungere il pomodoro a cucchiaiate spargendolo con cura, unire un pizzico di sale, le olive nere e cuocere per 5 minuti a fiamma media coperto. A metà cottura portare un pochino del pomodoro dal fondo della padella sulle platesse e scuotere leggermente. Servire con un filo d’olio a crudo.

Per 4 persone: 200 g farina 00, 2 uova, 200 g di erbette, 125 g di ricotta di capra, 50 g di mascarpone, 1 tuorlo, 4 cucchiai di grana padano, pangrattato. Versione delicata ed elegante dei classici tortelli ricotta ed erbette, era il classico piatto primaverile di mia mamma Vera e non mancava mai sulla tavola delle feste. Il ricordo va al carissimo amico Gino Giai instancabile suggeritore prima di mamma e poi mio. Procedimento: impastare la farina con le due uova e un cuchiano di erbette lessate e tritate e mettere a riposare sotto un canovaccio. Lessare le erbette

500g di capesante, sale e pepe q.b., 2 cucchiai di farina, 2 cucchiai di burro, 225ml di panna da cucina, 1 cucchiaio di pesto, 1 cucchiaio di capperi Sgusciare le capesante, rimuovere la conchiglia e condirle con sale e pepe. Quindi, infarinarle. In una padella, riscaldare il burro e, una volta completamente sciolto, aggiungere le capesante. Cuocere per 1 minuto o 2 per lato. Unire il pesto e i capperi e mescolare bene. Versare anche la panna, portare a bollore e quindi ritirare dal fuoco. Servire, accompagnate da un conorno leggere come ad esempio degli asparagi al vapore.

in acqua salata, strizzarle e lasciarle freddare. Tritare le erbe con un coltello e aggiungere la ricotta, il mascarpone, il grana padano, l’uovo, sale e pangrattato quanto basta per ottenere un composto piuttosto asciutto. Formare dei cilindri di ripieno e passarli nel pangrattato. Tirare la sfoglia e formare dei tortelli rettangolari tagliati sui tre lati. Cuocere in a acqua salata, scolare e condire con burro fuso alla salvia e una spolverata di grana. Grazie Gino. Info: Chef Alessandra Nodari Agriturismo Loghino Vittoria www.loghino.net

n. 2 Aprile-Maggio 2013


IL BUONGUSTAIO

Shopping di Delizie autoctone all’Alpe di Siusi

STREET FOOD & FRANCIACORTA Sette sarà il numero magico e lo Street Food sarà il filo conduttore dell’edizione 2014 di Franciacortando, ormai tradizionale appuntamento primaverile organizzato dalla Strada del Franciacorta, che si svolgerà il 14 e 15 giugno prossimi. Uno Street Food d’autore, però, ideato ed elaborato da 7 noti chef stellati italiani, ospiti di 7 chef franciacortini. Ciascuna coppia proporrà al pubblico piatti reinterpretati secondo le regole dello Street Food in 7 luoghi “magici” lungo la Strada del Franciacorta, che faranno da cornice alle 7 tappe tematiche di Franciacortando 2014 (Baby, Social, Books, Kitchen, Green, Music, Sport). Ciascuna coppia di chef presenterà sabato la propria personale e creativa reinterpretazione di piatti tipici della Franciacorta in chiave “Cibo di Strada”. A ciascun piatto sarà abbinato un calice di Franciacorta Brut. Il costo della degustazione è di 10 euro. Sabato sera saranno organizzate nei 7 ristoranti gourmet coinvolti in Franciacortando “Cene d’autore a quattro mani”. Domenica 15 giugno Street Food e buona musica saranno i protagonisti di un evento al Castello Fassati di Passirano, dove si potranno gustare tutte le ricette create. www.franciacortando.it www.stradadelfranciacorta.it

Per sentirsi parte di un posto bisogna assaporarne il cibo, quello autentico che nasce dalla sua terra ed è coltivato grazie all’aiuto di una natura sana. Così tra masi, baite e agriturismi delle Dolomiti (Patrimonio Mondiale UNESCO) i profumi sul più grande altipiano d’Europa si spandono e i sensi sono allerta, a caccia delle prelibatezze più originali. Un tour gastronomico tra le “Delizie autoctone” dell’area vacanze Alpe di Siusi è possibile per tutta l’estate fino al 26 ottobre 2014. Un viaggio goloso tra latte appena munto, formaggi fatti a mano, strudel, caffè d’autore e distillerie di qualità. Con arrivo il giovedì o la domenica, restando 3 o 4 notti, ci si immerge nei sapori locali a partire dalla visita guidata nella torrefazione Caroma di Valentin Hofer – il primo sommelier italiano di caffè - a Fiè allo Sciliar. Il tour continua nella distilleria

merenda in quota Svolazzare sui colli parmensi è di per sé un grande spasso ma degustarne le eccellenze gastronomiche da una prospettiva a volo d’uccello fa amare ancor di più la Food Valley. E’ la “Merenda in quota” di Volare in Mongolfiera di Carpineti (RE), che organizza voli a richiesta anche in altre suggestive zone d’Italia come la Toscana, le Dolomiti e i colli di Roma. Sollevandosi da terra con il pallone aerostatico due ore prima del tramonto, la luce e l’assenza di turbolenze permettono di assaporare come da un balcone itinerante l’appetitosa merenda a base di fette di Culatello, Prosciutto di Parma, Salame di Felino e scaglie di Parmigiano Reggiano con tutta la calma necessaria. Mantenendo sempre un alto standard di sicurezza, i piloti esperti gestiscono ogni aspetto del volo e ne valutano la fattibilità in base alle condizioni atmosferiche del luogo. La durata del volo è di circa 60/80 minuti a seconda del vento. Dopo l’atterraggio si può soggiornare in un B&B della zona. www.volareinmongolfiera.com

di elena cardinali

DALLA CANTINA ALLA SPA Il rinomato Das Central di Soelden, conosciuto non solo dagli amanti della natura e del riposo alpino, da oltre 40 anni è l’indirizzo di richiamo per i buongustai, per gli amanti del vino e del cibo gourmet. La struttura alberghiera a 5 stelle si trova nel centro di Sölden in Ötztal – la vallata laterale più lunga della regione del Tirolo. Qui, la padrona di casa Angelika Falkner, appassionata di vini, ha creato un collegamento trasversale dedicato al prezioso nettare di bacco. Sotto le volte della cantina dell’hotel, in un grande spazio, riposano oltre 30.000 bottiglie tra le più pregiate e rinomate. Anche i trattamenti in Spa sono ispirati a questo prezioso nettare e vengono eseguiti utilizzando la linea Vinoble, creata con il vino. Infine, la novità più originale, a oltre 3.000 metri di quota riposa PINO 3000, un pinot nero nato dall’idea del Das Central insieme a tre rinomate cantine di tre nazioni, Italia (Alto Adige), Austria (Burgenland) e Germania (Kaiserstuhl) che dal 2013 invecchia e matura in botti di legno in una cantina speciale attorno alla quale è stato costruito un ristorante gourmet, chiamato ICE Q. Da 13 anni, il 5 stelle Das Central è anche sede dell’evento enogastronomico WEIN AM BERG (Vino in quota), che vede la partecipazione di chef stellati, di produttori di vini austriaci e internazionali, leggende dello sci e appassionati

n. 3 Giugno-Luglio 2014

in cui è nata la quintessenza del gin, il premiatissimo Dol Gin. È il maso Plunhof di Siusi, trasformato da rifugio del XIV secolo in un complesso agricolo impeccabile. E poi ancora miele e leccornie casearie nati dalle erbe. www.alpedisiusi.info

eno-gastronomici. “A quota 3.000 la degustazione è semplicemente divina, ce lo confermano specialisti e giornalisti“ dice l’albergatrice Angelika Falkner.” Il 5 stelle Das Central (Best Wellness Hotels Austria) è una struttura che coniuga il lusso alla calda ospitalità della valle. Il grande centro SPA è uno dei punti di forza dell’hotel :l’area wellness “Mondo dell’acqua Venezia”, dislocato su 3 piani, è dedicato alla città lagunare italiana con gondole originali e vista ghiacciaio. Per informazioni: Das Central – Alpine . Luxury. Life, Sölden, www.central-soelden.at

dolci tentazioni Dal 29 giugno al 5 ottobre, “Dolci Tentazioni” riunisce in un unico tracciato 8 malghe che propongono specialità locali, tutte diverse ma con l’unica caratteristica comune di fare dimenticare al palato il concetto di “amaro”. Dopo una camminata sul Latemar o una passeggiata lungo gli alpeggi di Obereggen, ad attendere gli ospiti, per ognuno degli otto rifugi, ci sono otto dolci dell’Alto Adige. Se al Platzl-Obereggen
vige la legge dello Strudel di mele, alla Malga Zischg
regna il Krapfen al papavero e marmellata. Dalle Frittelle di mele e dalle torte fatte in casa
della Malga Mayrl si passa ai canederli con albicocche e prugne della Malga Ganischger
o alla sinfonia di Strudel della Baita Passo Feudo. Alle frittelle con la marmellata della Malga Laner risponde la frittata dolce sminuzzata della Weigler Schupf, mentre la Baita Gardoné si concede il lusso di una variazione sul tema del dessert. www.valdega.com

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Guida

Ristoranti

Capo Spartivento di Chia Avete scelto una vacanza in Sardegna per l’estate? Vi ispirano malloreddus, culurgiones ogliastrini, carni allo spiedo, pesce fresco e dolci dalle raffinate forme a base di miele, pasta di mandorle, sapa, uva passa, scorze di arancia e limone, zafferano, ricotta, formaggio? Sulla tavola del Ristorante à la carte Aquadulci dell’Hotel Aquadulci sulla terra estrema della costa sud occidentale della Sardegna, in località Spartivento, a Chia (CA), perfetto esempio di architettura naif a 4 stelle troverete una cucina n cui predomina l’uso di materiali naturali. Aragosta di Sant’Antioco, bottarga di Cabras, prosciutto di Villagrande, le paste fresche della tradizione culinaria dell’isola e il pescato del giorno sempre fresco: lo chef Jacopo Lenza – vero e proprio maestro nell’arte di inventare ricette seguendo le tendenze della cucina contemporanea, che raccontano le storie della terra e del mare di Sardegna - si diverte a realizzare piatti che possono essere descritti come un mix di creatività e rigore nella ricerca di materie prime. Si tratta di portate raffinate, che nascono dai pro-

dotti a chilometro zero che provengono dal territorio e che approdano sulla tavola dell’hotel fin dal primo mattino. A colazione si possono infatti assaporare croissant e dolci appena sfornati. Ed è anche possibile partecipare ai barbecue e alle cene a base di cucina tipica sarda. www.aquadulci.com

Il ristorante a ridosso della piscina

RISTORANTE MONNALISA L’hotel è un 5 stelle, il Grand Hotel Da Vinci di Cesenatico. Il ristorante dell’hotel, il Monnalisa, propone piatti d’alta cucina. Lo chef Alessandro Trovato prepara piatti di pesce e di territorio indimenticabili: Coda di scampo arrostita su vellutata di Topinambur e germogli di barbabietola rossa; Carpaccio di tonno e ricciola con brunoise di verdure e agrumi. Superbi i Raviolini di patate alle vongoline polpa di spigola d’amo e maggiorana. Tra i secondi: Scorfano di scoglio ai cuori di carciofi con guazzetto di vongoline e ricci di calamari. Deliziosa la piccola pasticceria. Da non perdere il Fondente al cioccolato con spumetta di mascarpone e lamponi freschi. Prezzo sorprendente: 50 euro senza vino. Cesenatico (FC), Viale Carducci 7, tel. 0547 83388 www.selecthotels.it/it-IT/grand-hotel-da-vinci/restaurant

di Morello Pecchioli

LA LOCANDA DEI GIRASOLI A Roma c’è un ristorante la Locanda dei Girasoli. E’ nato dalla volontà di alcuni genitori di ragazzi con la sindrome di Down per dare una prospettiva lavorativa ai loro figli Claudio,Valerio, Emanuela e Viviana che già oggi ci lavorano come camerieri. Purtroppo non è in una via molto frequentata di Roma (in zona Quadraro) ed è molto difficile farlo conoscere. Però se non riusciamo a farlo in fretta, le prospettive non sono molto allegre. La pizza è buona, il locale è carino ed economico e vale la pena di dar loro una mano, non vi pare? Un primo aiuto può essere far girare questo messaggio al maggior numero di amici possibile; che dite, vale la pena far girare questa notizia sui vari social network? Secondo noi si, ne vale proprio la pena. LA LOCANDA DEI GIRASOLI Via dei Sulpici 117/h - 00174 Roma Tel - Fax 06.76.10.194 info@lalocandadeigirasoli.it

Guida Vini Lugana D.O.C. Superiore Cà Lojera propone un vino che nasce da vigne a bassa resa, con curve di maturazione seguite fino all’ottimo, con grappoli integri raccolti a mano, con un mosto che ha compiuto l’intera trasformazione in botte di rovere da 25 hl, dopo 24 mesi dalla vendemmia. Un lugana intenso, ampio, persistente, maturo e longevo.

Vittorio, Cantina Ricchi Cantina Ricchi dopo il traguardo dei 50 anni e dopo il lancio del nuovo Spumante Zero, propone sul mercato “Vittorio”. Un nuovo vino rosso, molto diverso da quella che è l’abituale produzione della cantina.A Vittorio, il patron della Famiglia Stefanoni che ha dedicato la vita ai suoi vigneti, è dedicato questo vino.

Garda Classico doc Rosso Superiore L’azienda vitivinicola Spia d’Italia propone il vino rosso del Garda più importante per gusto e struttura. Le attenzioni impiegate nella coltivazione dell’uva e le precise tecniche di lavorazione in cantina consentono di ottenere un vino di medio/lungo invecchiamento. Affinamento: due anni in botte grande di Rovere di Slavonia.


Gusto e freschezza!

Sterilgarda Alimenti S.p.A. - Via Medole 52 - 46043 Castiglione delle Stiviere - Mantova - Italy - tel. +39 0376 6741 - www.sterilgarda.it


sport

di Michela Toninel

TRE CAMPANILI HALF MARATHON GARA ANTICRISI Passano i giorni e si avvicina sempre più la Tre Campanili Half Marathon del 6 luglio, la mezza maratona internazionale di corsa in montagna organizzata dall’Atletica Libertas Vallesabbia in collaborazione con Polisportiva Pertica Bassa e Comune di Vestone che oltre ad essere l’ente patrocinante è il primo vero sponsor dell’evento. Una competizione “anticrisi” come ama definire il patron dell’evento Paolo Salvadori. Un’occasione da non perdere la Tre Campanili Half Marathon 2014, poca spesa e divertimento assicurato: fino al 16 giugno il costo per aggiudicarsi il pettorale sarà di euro 22,00, mentre ancora successivamente salirà

calcio giovanile

MILAN JUNIOR CAMP 2014 Sono tornati gli adidas Milan Junior Camp, le vacanze estive ufficiali del Milan, dove il divertimento ed il calcio diventano protagonisti assoluti. Andare agli adidas Milan Junior Camp significa vivere una vacanza sportiva, sana, sicura, divertente e formativa, all’insegna del calcio, per soddisfare al meglio le diverse esigenze dei ragazzi e delle loro famiglie. Le formule proposte per i vostri figli sono: Milan City Camp, i camp “senza valigia” dal lunedì al venerdì, Milan Junior Camp, il classico delle vacanze sportive calcistiche, Milan Junior Camp + English, un’esperienza internazionale unica che abbina al calcio un qualificato corso d’inglese La Pavoniana, fra le più importanti e storiche realtà del calcio giovanile bresciano, dal 2010 Scuola calcio Milan, nel suo centro sportivo di via s. Donino 18 a Brescia, ospita il Milan City Camp 2014. Il centro dispone di 1 campo a 11 in erba sintetica, altri due campi a 5 sintetici, ampio spazio per giochi e svago, posteggio, bar e tribune.

ad euro 26,00. Le adesioni sono già tantissime e ci saranno atleti illustri. Giorgio Calcaterra, tre volte oro mondiale di ultramaratona 100km, dopo aver partecipato nel 2013 ha già dato la sua disponibilità e conferma della sua presenza. E’ arrivata la conferma che sarà al via nella gara femminile l’azzurra Ivana Lozzia, seconda l’anno scorso in 1h38’22” alle spalle della sola keniana Maina Veronica Njeri che vinse in 1h37’03”. Classe ’73, ex pallavolista, operaia ancora oggi, ha iniziato a correre nel 2000: tre volte campionessa italiana di maratona e ad agosto un grande obiettivo: in Colorado con la nazionale per i mondiali di corsa in montagna.

La montagna più vicina a Mantova Una montagna di sport in uno scenario naturale unico, a meno di due ore da Mantova, a pochi minuti dall’uscita dell’autostrada di Mezzolombardo. Un paradiso naturale che - da questo versante della montagna - è molto più tranquillo ed accessibile rispetto alla zona di Campiglio ma ugualmente suggestivo. L´altopiano della Paganella si trova nella parte centro-occidentale del Trentino, tra l’omonimo monte affacciato sulla valle dell´Adige e le Dolomiti di Brenta. I centri principali sono Fai della Paganella, Andalo e Molveno con il suo splendido lago, secondo per estensione in regione, verde smeraldo e incorniciato da boschi e vette incantevoli. Qui si trova la spiaggia libera spesso definita come la più bella del Trentino: si pedala, si va in canoa, si arrampica, si fanno escursioni, si gioca a tennis... Ad Andalo c’è perfino una vera e propria cittadella sportiva, con lo stadio del ghiaccio e l’Acquain, il centro acquatico con grandi piscine e

di enrico corno

centro benessere. Su tutto l’Altopiano della Paganella, d’estate invece sono organizzati corsi e stage con grandi campioni sportivi - a partire da Juri Chechi, plurimedagliato olimpico nella ginnastica che trascorre molto tempo insegnando ai ragazzini ogni tipo di sport. Questo territorio è compreso nel Parco Naturale Adamello Brenta e offre innumerevoli possibilità escursionistiche, dalle più semplici a quelle impegnative: comodi sentieri per la famiglia, salite ai rifugi e percorsi attrezzati, come le famose vie ferrate del Gruppo di Brenta e - per i più allenati - la classica Via delle Bocchette. Questo palcoscenico di torri e guglie è ideale per fare trekking e per arrampicare su pareti imponenti come il Croz dell’Altissimo, il Campanil Basso o la Cima Tosa. Numerosi gli impianti di risalita, aperti anche alle biciclette per pedalare in quota nell’ambito del progetto Dolomiti di Brenta Bike, e suggestivi punti di lancio per chi vuole provare il parapendio.

Una gara contro se stessi, una gara contro i propri limiti

Brescia No Limits VI Edizione 29 Giugno 2014: Brescia No Limits si fa in due! Alla mitica 20 km competitiva, il cui unico scopo è sopravvivere, si affianca la 10 km non competitiva, il cui unico scopo è godersela! Cambia il chilometraggio ma non lo spirito d’avventura! L’adrenalina e il divertimento sono assicurati in entrambe le manifestazioni! Una corsa in montagna a ostacoli artificiali e naturali da correre in totale autosufficienza che si estende tra le prealpi bresciane della Val Carobbio e del monte Maddalena.Un percorso unico per entrare in contatto con i quattro elementi:terra, fuoco, acqua e aria.Una manifestazione sportiva che passa dalla corsa su strada al trail running più im-

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pegnativo dove abilità e resistenza fisica vengono messe a dura prova. Nuovo il giro della 10km non competitiva, che ricalca il percorso della scorsa edizione, senza il castello di brescia, ma avrà partenza da S. Eufemia! Immancabili, per entrambe le gare, i selvaggi scorci della più affascinante riserva naturale della città, lo storico parco Ducos, un oasi verde incontaminata, con flora e fauna lacustri, attrezzato con nuovi ponti tibetani, la rete sospesa tra le sequoie centenarie, passi del giaguaro, la nuotata nei laghetti e centinaia di tartarughe e oche selvatiche a fare da pubblico. Info: www.brescianolimits.it

n. 3 Giugno-Luglio 2014


PER SPORT ALLA SCOPERTA DELLA CITTÀ Aria fra i capelli, sole in fronte e piedi saldi sui pedali… Verona a tutto bike con Veronality! In sella a una bici per fare movimento, per approcciare in modo diverso l’attività sportiva, per divertirsi e per godere del piacere della scoperta dell’ambiente che ci circonda, il tutto al ritmo di una pedalata: questa è l’offerta cicloturistica del team “Unconventional Travels” che si diversifica e si amplia. Il progetto, già avviato da un paio d’anni con “Verona Bike Tours”, si arricchisce aggiungendo due nuove proposte che coniugano sport ed escursionismo sulle due ruote. La prima è “Amarone Bike Tour” un tour giornalie-

MIZUNO beach volley marathon Bibione, Venezia è pronta ad ospitare l’edizione 2014 della ‘Mizuno Beach Volley Marathon’. Salti, tuffi, schiacciate e tanto divertimento! Questa è la promessa per i partecipanti, sia affermati pallavolisti che amatori, per questo evento che, oltre al traguardo sportivo, offrirà un’esperienza indimenticabile. Gli appuntamenti per la 19esima edizione, iniziano il 23-25 maggio per proseguire il 12-14 settembre con la formula 2×2 maschile e femminile; 3×3 maschile e femminile e 4×4 misto. Tra i due appuntamenti, si inserisce la Night Edition, il 14 e 15 giugno, per le categorie 2×2 maschile e femminile e 4×4 misto. 15.000 partecipanti, 2.500 squadre, 250 campi da gioco, 30.000mq di arenile a completa disposizione… il cielo di Bibione è pronto a riempirsi di palloni da volley! Info sul sito: www.beachvolley.it

VOGA VENETA

REMI PRONTI PER LE BISSE Al via a giugno la stagione delle Bisse sul Garda con il campionato che assegnerà la Bandiera del lago 2014. Le gare, che si svolgeranno sul lago di Garda, vedranno sfidarsi equipaggi benacensi e del lago di Iseo. La prima tappa sarà fatta in orario serale il 21 giugno a Bardolino, mentre il secondo appuntamento in notturna è programmato a Garda il 28 giugno. Il campo di gara poi toccherà le città di Torri del Benaco, Gargnano, Peschiera, Rivoltella e Cassone di Malcesine e la finale approderà il 9 agosto a Lazise. Le bisse sono delle imbarcazioni che risalgono all’epoca della Repubblica Veneta con una particolare forma (collegata a quella del “bissone veneziano”) con scafo a fondo piatto, per scivolare meglio sull’acqua, ed equipaggio di 4 vogatori che remano in piedi. La remata è detta “alla veneta” e richiede agli atleti forza ma anche molta sincronia di movimento, ritmo ed equilibrio. La storia delle bisse è fortemente legata al Lago di Garda. In particolari momenti storici questa pratica è stata interrotta ma dal 1967 ha avuto un grande impulso grazie ad un gruppo di appassionati cultori della storia e della tradizione del lago che ne hanno ripresero la tradizione. L’Assemblea della ‘Lega Bisse del Garda’, dallo scorso 21 febbraio, è capitanata dalla neo Presidente Luisa Barbazeni, primo presidente donna che ha portato un tocco di rosa nel settore della voga alla veneta. www.legabissedelgarda.org

I LOVE GIRL RIDERS

RUOTE ROSA A TUTTO GAS! Dislivello, scosceso e pendio: sono termini maschili solo sul dizionario! La prova la si ha in un attimo, visitando il portale web “I Love Girl Riders” dedicato esclusivamente al ciclismo femminile in tutte le discipline: dalla Mountain Bike alla bici da Strada, passando per BMX, Downhill, Trial, ecc. La missione è quella di dare più importanza al movimento femminile che gira attorno alle due ruote e di incrementare la percentuale di ‘Girl Riders’ (letteralmente ragazze cicliste o motociliste) che praticano queste discipline. Il sito permette di condividere esperienze legate al mondo della bike offrendo la possibilità di pubblicare

contenuti, sia foto che video, sul tema donna e bici. Inoltre, un principio fondamentale che “I Love Girl Riders” si pone e professa nel proprio lavoro è il rispetto della donna e in generale dell’uso della figura femminile legata a questo sport ad esempio non pubblicando contenuti offensivi e lesivi nei confronti delle donne, anche con il solo scopo commerciale o per incrementare la propria notorietà. Quindi non resta che provare l’emozione delle ruote su strada o sterrato, immortalare l’esperienza ed inviare il tutto all’indirizzo di posta elettronica info@ilovegirlriders. com. www.ilovegirlriders.com

ro che dal cuore della città di Verona accompagna ospiti, turisti e sportivi alla scoperta della Valpolicella (zona collinare della provincia veronese nota per la viticoltura fin dai tempi dell’antica Roma) con visita in cantina vinicola e degustazione del famoso vino Amarone. La novità per famiglie e piccoli, per fare sport e scoprire nuovi luoghi, è il “Family Bike Tour”, il giro cittadino in sella ad una bike che permette di visitare la città di Verona in modo divertente e sicuro e percorrere in bici, in modo inusuale, sia i posti più famosi che i luoghi poco noti della città scaligera. Questi itinerari di scoperta della città si inseriscono nel pacchetto delle iniziative di “Veronality” il nuovo progetto turistico di incoming dedicato alla città di Verona che si presenta come un vero e proprio contenitore turistico di sport ed esperienze nuove ed originali per conoscere e vivere lo spazio cittadino e i suoi dintorni. Veronality, infatti, con la stessa filosofia dei tour regolari e giornalieri cicloturistici, propone anche altre attività sia per italiani che stranieri. I più golosi si possono mettere alla prova con i mini corsi di cucina “Cooking Class”, gli appassionati di musica e canto con il “Walking Tour tematici” per l’opera areniana e Juliet; i più comodi e amanti dei motori possono salpare alla volta del “Vespa Tour” verso la Valpolicella e le incantevoli terre che costeggiano il lago di Garda o allenarsi con i “Running Tour mattutini”. Info allo 045.8009610 o info@veronality.com www.veronality.com


auto

di pAOLO CARLI

Mini un tripudio di versioni Allo scorso Salone di Ginevra 2014 la nuova Mini si è presentata in un tripudio di versioni, per tutti i gusti e tutte le tasche ed è stata affiancata dall’anteprima mondiale della MINI Clubman Concept. Le varianti più economiche della nuova Mini sono rappresentate dalla Mini One e dalla Mini One D mentre con la Mini Clubman Concept la casa automobilistica britannica propone di vivere il divertimento di guida della nuova generazione in una chiave d’interpretazione nuova. Si può spaziare dalla MINI John Cooper Works Coupé, la due posti sportiva, ai modelli La Nuova Mini Cooper, nello specifico, subisce un aggiornamento stilistico che mantiene fede al design iniziale

Clio RS Monaco GP Renault Clio RS 200 EDC Monaco GP: la novità del marchio francese prodotta in serie limitata e numerata unisce grandi prestazioni su strada ad un’immagine dinamica e raffinata. Si differenzia dal modello standard per una caratterizzazione estetica curata in ogni dettaglio. A partire dal padiglione nero proposto di serie è proposta in quattro colorazioni specifiche: la nuova tinta Be Style Mirabeau -Bi Tono, corpo Grigio Platino e padiglione nero - proposta di serie; nuovo colore Be Style La Rascasse - Bi Tono, carrozzeria Bianco Ice Pearl e padiglione nero - disponibile in opzione; nuove tinte metalizzate Bianco Ice Pearl e Grigio Platino, entrambe presenti nella lista accessori. A bordo dominano le tinte nere e grigie, ritrovando il mix di eleganza e sportività apprezzato all’esterno. Scorrendo la lunga dotazione di serie non mancano sedili anteriori riscaldati, sistema di intrattenimento con tablet connesso R-Link e ve-

Jeep Cherokee 2014

Paragonare le Jeep Cherokee di vecchia e nuova generazione significa aprire due differenti album dei ricordi. Uno raccoglie le fotografie di quando l’azienda statunitense era ancora single,

l’altro – il più recente – ospita le immagini da quando è entrata nella famiglia Fiat-Chrysler. Un’automobile più matura, fruibile e polivalente della vettura che sostituisce.

tri laterali posteriori e lunotto scuri. Nel traffico la compatta sportiva francese si dimostra a suo agio mostrando un ottimo comfort di marcia, grazie anche alla possibilità di scegliere tra tre impostazioni di guida. La motorizzazione 1.6 Turbo sviluppata da Renault Sport conquista per la spinta e l’erogazione. I 200 cavalli a disposizione assicurano uno scatto da 0 a 100 km/h coperto in 7 secondi e una velocità massima di 230 km/h. La Clio RS 200 è proposta al prezzo di 29.950 euro.

Mini Cabrio e Mini Roadster, fino alla Mini Countryman e alla Mini Paceman con le quali il brand ha conquistato un ulteriore segmento. A Ginevra è stata presentata inoltre l’offerta ampliata di MINI Connected, le attuali innovazioni tecnologiche nei settori della sicurezza e dei sistemi di assistenza del guidatore. La Nuova Mini Cooper, nello specifico, subisce un aggiornamento stilistico che mantiene fede al design iniziale ma nella sostanza cambia nelle dimensioni che si ripercuotono positivamente sull’abitabilità interna e sulla tenuta di strada, con un handling che tiene fede all’essenza da go-kart che ha sempre contraddistinto la Mini. Gli interni cambiano con una ottimizzazione dell’abitabilità che parte dalla riprogettazione dei sedili. L’attesissimo tre cilindri equipaggia tutta la gamma e china la testa solo davanti al propulsore 4 cilindri della Cooper S.

C1 E C4 CACTUS MADE IN CITROEN Con la C1 la Citroën punta a sedurre i giovani automobilisti. Lunga 3,46 metri e disponibile a tre e a cinque porte, ha una gamma motori composta da due unità a benzina: 1.0 da 68 CV e 1.2 da 82 CV. Tra gli optional il tetto apribile in tela, un touchscreen da 7” con tecnologia Mirror Screen ( per comandare le applicazioni dello smartphone) e la telecamera posteriore. A Ginevra è stato mostrato anche l’esemplare unico Citroën C1 Swiss & Me, un omaggio alla città elvetica contraddistinto dal tetto rosso, dalla carrozzeria bianca perlata, dai parafanghi ampliati e dallo scarico centrale. La Citroën C4 Cactus è una SUV compatta che punta sull’essenzialità. Il design originale è caratterizzato dai cuscinetti d’aria Airbump (che proteggono la carrozzeria) mentre nell’abitacolo spiccano l’airbag passeggero spostato nel padiglione per offrire più spazio a chi si accomoda a fianco del guidatore e il tetto panoramico in cristallo. Il pianale è lo stesso della piccola C3 mentre la gamma motori è composta da quattro unità: un 1.2 a benzina da 82 e 110 CV e un 1.6 turbodiesel da 92 e 100 CV. A Ginevra si è vista anche la Citroën C4 Cactus Aventure Concept, contraddistinta dall’assetto rialzato, dagli pneumatici off-road, dalle protezioni sottoscocca e dai fari supplem entari.

Volkswagen Multivan Alltrack

Lexus RC 350 F SPORT

Al Salone di Ginevra 2014 Volkswagen ha presentato lo studio Multivan Alltrack: si tratta di una versione “customizzata” della celebre MPV tedesca, dotata di trazione integrale

Lexus ha partecipato al salone di Ginevra con due evoluzioni della coupé RC. Sono le RC 300 F SPORT ed RC F GT3 Racing, quest’ultima ancora nelle vesti di prototipo ed arma con cui l’azienda

4Motion ed un assetto adatto a digerire anche qualche scampagnata in off-road. I cerchi da 19” con finitura lucida, caratterizzano significativamente il design del Multivan Alltrack.

giapponese parteciperà dal 2015 alle competizioni della serie FIA GT3. La GT3 Racing trae origine dalla RC F e ne utilizza il motore V8 da 5.0 litri, per cui viene dichiarata una potenza superiore a 540 CV.


speciale bmw tullo pezzo

Prestazioni sportive ed efficienza esemplare per la nuova autovettura tedesca

bmw serie 2 active tourer buona la prima! In occasione della kermesse cittadina Mantova Creativa la concessionaria Bmw Tullo Pezzo ha colto l’occasione per presentare al pubblico la nuovissima BMW Serie 2 Active Tourer con cui la casa automobilistica tedesca amplia la propria gamma di modelli entrando in un segmento automobilistico nuovo. L’assetto sviluppato ex novo con asse anteriore a snodo unico centrale e asse posteriore multilink combina agilità e fedeltà di traiettoria con un elevato livello di stabilità di guida e di comfort delle sospensioni. L’asse anteriore della nuova BMW Serie 2 Active Tourer, che trasmette la forza motrice, è stato tarato con la massima precisione per offrire la migliore dinamica di guida possibile e un feedback dello sterzo incredibilmente puntuale. Lo sterzo elettromeccanico e la configurazione funzionale del sistema regalano un’impressione di guida esente da disturbi causati dal propulsore. L’utilizzo intelligente di acciai altoresistenziali e ad altissima resistenza apporta un contributo decisivo alla sicurezza della BMW Serie 2 Active Tourer, influenzando positivamente anche il peso della vettura. L’utilizzo di materiali leggeri contribuisce in modo fondamentale alla straordinaria dinamica di guida, ma anche alla tecnologia BMW EfficientDynamics, che comprende la funzione Start

n. 3 Giugno-Luglio 2014

Stop automatico, la Brake Energy Regeneration, l’indicatore del punto ottimale di cambiata, i gruppi secondari controllati in base al fabbisogno e le Air Curtain che nelle ruote anteriori convogliano l’aria nei paraurti attraverso due prese d’aria verticali. Saranno disponibili tre potenti e leggeri motori a tre e quattro cilindri, della nuova generazione di motorizzazioni tutti dai consumi ridotti. Particolarmente interessanti sono la struttura compatta, la sistemazione in posizione trasversale rispetto alla direzione di marcia, l’equipaggiamento con la tecnologia BMW TwinPower Turbo e il rispetto della norma antinquinamento Euro 6.

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