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il coraggio di troncare con Una routine diventata intollerabile
mollo tutto e vado a vivere in campagna O
ccorre alzarsi presto al mattino, ci si sporca le mani, si suda, si prendono punture d’insetto, si è in balia della meteorologia, spesso si lavora sino al tramonto e, se necessario, nei giorni festivi. E allora ciao campagna, ciao terra, meglio uno studio o un ufficio climatizzato, in giacca e cravatta o in tailleur, con orari ben precisi ed il week-end assicurato. Meglio un lavoro, anche dipendente, anche inquadrato in una catena di montaggio, ma scevro dall’onta di essere tacciato come un “contadino”. Nel dopoguerra, nel pieno boom economico, le cose hanno funzionato così. Milioni di giovani hanno rinnegato l’attività paterna o comunque di famiglia, alla ricerca di un ruolo nella società meno faticoso e più gratificante. C’è da dire che la stragrande maggioranza di coloro che hanno effettuato questa scelta si è trovata a proprio agio, e ha centrato l’obiettivo di un’esistenza migliorativa. La vita contadina è così rimasta un’attività per stoici amanti della propria terra, o per gretti stakanovisti del trattore e della mietitrebbia, e comunque vista dall’utente alle prese con le scaffalature di un supermercato come un qualcosa di scontato, come se barat-
toli di piselli o blister di uova uscissero direttamente da un macchinario astruso di pronta consegna industriale. E’ venuta a mancare progressivamente la consapevolezza di tutto ciò che sta all’origine di un cibo (l’EXPO di Milano si propone proprio di valorizzare ai massimi livelli tutto questo.) Nel contempo si è affermata una commercializzazione forzatamente generica di prodotti agricoli, gestita dall’agricoltura in funzione della quantità e della conseguente resa economica, a scapito quasi sempre della qualità, o perlomeno con l’ottenimento di una qualità non proprio eccelsa per il palato e gusto dei consumatori. Oggi il bimbo di città mangia un ortaggio o un frutto ben confezionato, ma spesso dal sapore discutibile, e non sempre con la certezza dell’assenza di prodotti chimici. Su queste ultime esigenze, gusto e sicurezza, su cui si è sensibilizzata una progressivamente sempre più larga fascia di consumatori, si è aperta una nuova finestra occupazionale, quella di prodotti di qualità estranei ai meccanismi commerciali di larga scala. E su questa nicchia di mercato, nemmeno poi tanto piccola, si sono registrati negli ultimi anni interessanti sviluppi di attività. L’agricoltura, ai tempi attuali il settore produttivo italiano meno significativo ai fini
a cura di giacomo gabriele morelli e Marco morelli
intraprendere una vita in campagna è un percorso denso di sacrifici, un cammino che inizia prima di tutto dentro di te
in primo piano
LA PRODUZIONE DI ORTAGGI, DI FRUTTA, DI CEREALI, O L’ALLEVAMENTO DI BOVINI ED OVINI, SE CONDOTTI CON INVENTIVA E METODI MODERNI, SI AVVIANO A DIVENTARE UN’ATTIVITÀ STRATEGICA dell’occupazione, si sta muovendo con un rinnovato dinamismo. C’è un inequivocabile “ritorno alla terra”: assunzioni che crescono, aziende che nascono, interesse dei giovani che aumenta. E poi nuove professioni legate al settore e strategie imprenditoriali che vanno oltre la produzione di cibo, senza scordare la diffusione degli orti urbani, che permettono alle famiglie di risparmiare. Un quadro complessivo che pare nascere dalla grave crisi economica in cui continua a dibattersi il Paese, dalla necessità di “inventarsi” un lavoro, ma anche dalle opportunità offerte da tecnologia e mercato globale. Le difficoltà economiche in cui versa il Paese, oltre a modificare stili di vita e consumo delle famiglie, stanno trasformando il quadro dei valori e delle aspirazioni professionali dei giovani. La crisi della finanza ha fatto capire a tutti quanto sia importante l’economia “reale” rispetto alla fragilità di quella virtuale. E in questo contesto l’agricoltura si sta rivelando come uno dei possibili affari del futuro. Al pari della commercializzazione dell’acqua o dell’energia non inquinante, in un mondo a risorse limitate, la produzione di ortaggi, di frutta, di cereali, o l’allevamento di bovini ed ovini, se condotti con inventiva e metodi moderni, si avviano a diventare un’attività strategica. Come dire, è questa la vera «green economy». E dunque non è un caso se nell’imprenditoria agricola si stiano mettendo in luce con le loro idee e il proprio impegno nell’innovazione proprio i giovani. Un confortante quadro nazionale (+40% di iscrizioni ai dipartimenti di agraria in tutta Italia nel 2013), in buona parte consistente in laureati che hanno voglia di ritornare alla terra e mettere a frutto le proprie competenze per sviluppare sistemi sostenibili e idee di business originali. Chi si avvicina all’agricoltura lo fa spaziando in settori nuovi; le nuove tecnologie e le energie rinnovabili hanno
infatti ampliato notevolmente il campo delle specializzazioni. Insomma, “ritorno alla terra” sì, ma guardando al futuro. C’è chi produce rotoli di prato per tappeti erbosi di giardini e impianti sportivi, c’è chi distribuisce latte di elevatissima qualità dal produttore al consumatore, c’è chi coltiva frutti di bosco idroponici (cioè fuori terra in substrati liquidi), c’è chi produce salumi a base di carne ovina per i paesi islamici (che non possono consumare carni di suino). E via dicendo. Ma c’è anche chi torna alla terra nel più tradizionale dei modi, sfruttando magari un lascito dei nonni oppure affittando un terreno a cifre non astronomiche, senza tecnologie oppure forzature varie ma unicamente con tanto coraggio, volontà, determinazione, fermezza nei propri intenti. E’ il caso di Francesco e di Martina e Vanessa, storie parallele di giovani mantovani che hanno mollato tutto e hanno scelto la campagna. Non solo per il guadagno ma soprattutto per uno stile di vita che anche oggi, a distanza di anni, condividono appieno. “Da studente le vacanze le trascorrevo spesso in campagna a lavorare” ci racconta Francesco Ferrari, titolare dell’Agriturismo Loghino Vittoria di Gazoldo degli Ippoliti (Mn) “e quindi un’idea dell’impegno e del sudore che comporta il lavoro del contadino me l’ero fatta da tempo. Mio nonno poi era ortolano e quindi, probabilmente, qualche gene me l’ha trasmesso. Ho iniziato questa attività senza alcun business plan, non era una scelta imprenditoriale ma una scelta più legata alla passione che al guadagno. La mia è stata una decisione legata al desiderio di trovare una nuova dimensione di vita legata alle mie inclinazioni, dopo una lunga esperienza in Turkmenistan dove mi occupavo di florovivaismo. Ho iniziato questa attività a Gazoldo 13 anni fa insieme a mio cugino che, dopo
Vanessa e Martina
nELL’IMPRENDITORIA AGRICOLA SI STANNO METTENDO IN LUCE, CON LE LORO IDEE E IL PROPRIO IMPEGNO NELL’INNOVAZIONE, I GIOVANI (+40% DI ISCRIZIONI NEL 2013) avermi insegnato i primi rudimenti del mestiere relativamente alle colture ortofrutticole tradizionali a rotazione con vendita diretta, è rimasto con me per un paio d’anni dopopdichè ho proseguito da solo nell’attività. In una fase successiva, oltre allo spaccio in azienda, ho optato per portare i miei prodotti ai vari mercati e soprattutto al mercato contadino, che mi ha dato negli anni grandi soddisfazioni anche economiche. La scelta con mia moglie di dar vita al Loghino Vittoria mi ha portato, a fine 2010, ad abbandonare i mercati contadini e a dedicarmi totalmente alle colture da proporre poi per la cucina dell’agriturismo. La mia sembra una storia semplice ma ci vuole, oltre a grande spirito di sacrificio, anche grande preparazione per poter lavorare in campagna, nonchè una sufficiente forza economica perchè le incognite sono sempre dietro l’angolo e i continui investimenti da fare sono tanti. Non siamo certificati col cosiddetto biologico ma cerchiamo di riservare tutte le più specifiche attenzioni per coltivare in modo naturale i nostri prodotti perchè sicuramente è una scelta vincente, soprattutto nei confronti di quel consumatore che ama
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venire qui in campagna, scegliere la verdura e la frutta da comprare e interessarsi sul come è coltivata. E’ una strada che consiglio ai giovani che oggi possono contare anche su specifici finanziamenti. Con 2 ettari di terreno, sperando nella clemenza degli agenti atmosferici (non possiamo contare su alcun tipo di assicurazione), ci si può ritagliare un onesto stipendio”. Info: www.loghino.net Martina Parisio e Vanessa Gandolfi da quattro anni hanno intrapreso, a San Martino dell’Argine (Mn), questa impegnativa quanto gratificante attività, fondando “Verdure sott’Oglio”, marchio col quale escono tutti i prodotti da loro coltivati nel modo più naturale possibile in circa 1 ettaro di terreno. Hanno imparato in fretta che in campagna
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le ore di lavoro non si contano, alzandosi spesso prima dell’alba e tornando a casa ben oltre il tramonto. “Ci siamo organizzate facendo dei turni che ci permettono di prendere fiato” racconta Vanessa “anche perchè quando torniamo a casa c’è altro da fare”. Sveglie ed intraprendenti le due ragazze mantovane hanno saputo porsi sul mercato in modo intelligente sfruttando le molteplici opportunità che offre oggi la moderna tecnologia. ”Ogni lunedi sera mandiamo via sms, oppure via mail con una newsletter, l’elenco dei nostri prodotti stagionalmente pronti. Tutti coloro che sono iscritti alla nostra WhatsApp list o alla nostra mailing list possono quindi decidere liberamente di contattarci, o meno, sia per poterci venire a trovare al nostro chiosco sia per ricevere direttamente a casa quanto da loro scelto“. La loro promozione non si ferma qui. “Partecipiamo solo a quelle Fiere per le quali pensiamo valga la pena spostarsi ed impegnare del tempo, ad esempio alla Fiera dei Frutti antichi di Paderno, ad Ortocolto a Busseto (Pr) nella Villa Pallavicino, alla Millenaria insieme a Coldiretti, etc. Chi già ci conosce non ha bisogno di vederci nelle fiere limitrofe, sa dove trovarci tutti i giorni e può passare a farsi anche l’aperitivo en plein air”. Martina è perito agrario, Vanessa è perito aziendale: entrambe sono un fiume in piena e ci raccontano aneddoti, esperienze galvanizzanti, progetti. Trasmettono grande entusiasmo ma al tempo stesso sanno volare basso, sono perfettamente consapevoli delle difficoltà che devono incontrare ogni giorno.”Non si improvvisa nulla in campagna, e non basta solo l’impegno. Ogni giorno la natura ti fa scuola e ti fa
capire quante sono le varibili e gli imprevisti dietro l’angolo con i quali fare i conti. Il bello è che in questo lavoro si può sbagliare per poter far poi tesoro delle soluzioni adottate per rimediare”. Ci facciamo raccontare le motivazioni che hanno spinto due giovani ragazze a mollare un impiego sicuro per sporcarsi le mani in una terra peraltro non facile da coltivare. “Vorrei citare Einstain” dice Martina “che sosteneva che la crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi. La creatività nasce dall’angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. E’ nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere ‘superato’. La nostra è una scelta di vita, che esalta i nostri pregi e mette in evidenza i nostri difetti, ma che nel contempo ci fa crescere, ci fa sentire vive, mai banali e standardizzate, ma sempre e solamente, con spirito critico, realizzate”. In azienda oggi alle ragazze si è affiancato Dieter (sono tante le colture, dai prodotti tradizionali alla coltivazione dello zafferano, alla realizzazione di sali aromatizzati, etc.), che ha sposato, dando una mano concreta, questa filosofia di vita. Che è fatta anche di tanti momenti d’allegria come gli aperitivi oppure i pranzi conviviali al chiosco che rappresentano un autentico spazio di aggregazione per le persone che come Vanessa e Martina sentono forte questo nuovo ritorno alla natura. Non vi resta che partecipare. Info: 331.4341178 / 340.3885633 verduresottoglio@gmail.com www.facebook.com/VerdureSottOglio
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IL Direttore
SOMMARIO TORNO A LAVORARE IN CAMPAGNA Vanessa, Francesco e Martina hanno scelto con coraggio, sacrificio e duro lavoro per vivere una vita in plein air
Il dramma greco per aprirci gli occhi
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gosto, tempo di vacanze, per chi può permetterselo. Chi c’è già, chi vi andrà, e a maggior ragione tutti coloro che dovranno rinunciare, in queste ultime settimane hanno assistito alle vicende drammatiche della Grecia, una nazione in cui il sostantivo “vacanza” ha rischiato di essere cancellato dal vocabolario nazionale. Tutti i greci, tranne i soliti pochi nababbi, col crollo dello stato e con la conseguente ulteriore povertà
economica, in vacanza hanno rischiato di non andarci più per decenni, fortunati comunque ad avere il mare raggiungibile in bicicletta. Sotto il nostro naso, in un Paese vicinissimo, si è materializzata quella situazione economica di cui spesso si discute in Italia: il rischio del default, del fallimento dello Stato. Abbiamo visto ciò che capita se la classe politica opera in modo scriteriato, rendendo il debito pubblico insostenibile e perdendo la fiducia degli investitori nazionali ed esteri, ovvero di coloro che comprando titoli di stato permettono il pagamento degli
VACANZA CHE FAI CUCINA CHE TROVI Haggis, civet cofee, kimchi, sannakji, balut, latte di pesce, vino di serpente, fugu... ce n’è per tutti i gusti!
stipendi dei lavoratori statali e di tutte le pensioni. Nella più beata ignoranza gli italiani continuano a scherzare col fuoco, infervorati in mille schermaglie politiche rancorose, come se noi si fosse immuni da catastrofi economiche incombenti. MantovaChiamaGarda, seppur di matrice apolitica, non può esimersi dal dedicare attenzione a ciò che di politico-economico accade nel mondo, a maggior ragione se a due passi da noi. Ad ognuno le proprie valutazioni. Le file di anziani piangenti davanti alle banche greche al collasso; i supermercati semivuoti di merci; ogni attività commerciale paralizzata per mancanza di acquirenti; il crollo dei sogni delle nuove generazioni costrette a stravolgere ogni progetto futuro; il taglio dei servizi degli ospedali, delle ferrovie, dei mezzi pubblici e il rischio del costo triplicato delle importazioni a causa del ritorno ad una svalutatissima dracma. Scene da terzo mondo. Pochi se ne sono accorti ma nel 2011, quando la sfiducia del mondo verso il debito pubblico italiano portò lo spread a quasi 600 punti sui bund tedeschi, eravamo avviati alla medesima situazione. Una nazione dall’economia piccola come la Grecia si è potuto salvarla, ma nessuno potrebbe mai soccorrere l’ingente debito pubblico italiano. Parole al vento; in Italia si continuerà come sempre nello sterile gioco politico al massacro di delegittimare il governo di turno sino ad asfissiarlo, impedendogli di portare a compimento le riforme vitali per il Paese. Continueremo a dividerci in cento partiti, figli di supponenza e permalosità, al posto di dare forza a due unici schieramenti politici, che governino, e che si alternino al governo, come accade nelle nazioni più evolute. L’unica strada per tornare ad essere un Paese.
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MATTIA PALAZZI NEO SINDACO DI MANTOVA Progettualità, tenacia, coraggio, capacità di costruire relazione. La nostra intervista esclusiva
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protagonisti: ISABELLE ADRIANI Avevo 4 anni e alla tv vidi Ingrid Bergman. Fu allora che esclamai: voglio fare l’attrice!
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MACRON WARRIORS VIADANA è un sogno chiamato Wheelchair Hockey. i Macron Warriors aspirano fiduciosi ai più grandi successi
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MantovachiamaGarda Periodico bimestrale
Marco Morelli
direttore@mantovachiamagarda.it
Registrazione del Tribunale di Mantova N° 01/2011 del 15/02/2011 Tutti i diritti sono riservati. È vietata qualsiasi utilizzazione, totale o parziale, dei contenuti inseriti nel presente magazine, ivi inclusa la memorizzazione, riproduzione, rielaborazione, diffusione o distribuzione dei contenuti stessi mediante qualunque piattaforma tecnologica, supporto o rete telematica, senza previa autorizzazione scritta da parte dell’Editore.
A PARER MIO
di GASTONE SAVIO
SALVIAMOCI FINCHé SIAMO IN TEMPO Metto le mani avanti, non tacciatemi di catastrofista per quanto e come scriverò. Il giornalista ha il dovere di informare e lo deve fare tenendo conto di tutto e di tutti, soprattutto premonendo le situazioni ed invitando ai relativi interventi per arrestarne o modificandone i decorsi, avendo la netta sensazione che non parlarne e lasciandole andare alla deriva per non disturbare sarebbe disonestà intellettuale. La mia, quindi, non sarà un “ predica “, ma un riferire la realtà al punto in cui si trova oggi. Negli ultimi due secoli le conquiste scientifiche, tecnologiche ed economiche sono state sbalorditive. Ma hanno generato, per gli effetti su terra, acqua, cielo, fauna e flora,
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una nuova era geologica: l’Antropocene. E’ la rivoluzione industriale, che si rinnova e si espande, esige ancora un impegno crescente di combustibili fossili. Con gli attuali tipi di sviluppo, entro il 2100 la temperatura media del pianeta potrebbe crescere di 4 – 5 gradi Celsius rispetto all’età preindustriale. E la vita sul pianeta sarà sconvolta per millenni, se non si entrerà tutti e decisamente nell’era dello sviluppo sostenibile. L’umanità, infatti, si avvia a superare la soglia entro cui è garantita la sicurezza della vita umana come la conosciamo, perché, ad esempio, l’innalzamento degli oceani, a motivo della loro espansione termica e dello scioglimento dei ghiacciai ai poli,
obbligherà ad esodi di massa (per altri motivi già sono in atto e stanno creando serie difficoltà di accoglienza soprattutto a noi italiani). E sono già stati superati i limiti su “ flusso dell’ozono “, dato l’impiego massivo di fertilizzanti, e su perdita di “ biodiversità “. C’è poco tempo per fermare questi “ trend “ tramite la “ de carbonizzazione “ e così evitare la miseria di massa. Tutti gli Stati condividono la responsabilità, seppure differenziata, di formulare e mettere in opera strategie di sviluppo a basse emissioni di carbonio, che conducano gradualmente alla de carbonizzazione ed alla completa eliminazione dei combustibili fossili entro la metà di questo secolo.
Direttore Responsabile Marco Morelli Art Director e Progetto Grafico Matteo Zapparoli Pubblicità Morelli Media Partner, Gazoldo degli Ippoliti (Mn) Stampa: Arti Grafiche Castello spa Viale Europa 33 Viadana (Mn) Editore: Marco Morelli Via Dante Alighieri 4 Gazoldo degli Ippoliti (Mn) Hanno collaborato a questo numero: Alessandra Capato, Alessandra Fusè, Alessandra Nodari, Alessio Pinza, Anna Maria Catano, Antonio Scolari, Barbara Gazzi, Barbara Ghisi, Benedetta Bottura, Biancamaria Rossi, Doni Ferrari, Elena Andreani, Elena Benaglia, Elena Cardinali, Elena Kraube, Elide Bergamaschi, Enrico Maria Corno, Federico Martinelli, Flora Lisetta Artioli, Gastone Savio, Giacomo Gabriele Morelli, Isolde Seeber, Lara Ferrari, Martina Borghetto, Marzia Sandri, Michela Toninel, M.T. San Juan, Paolo Carli, Paolo Ferrari, Rita Bertazzoni, Serena Maioli, Silvano Tommasoli, Veronica Ghidesi, Vittoria Bisutti. Morelli Media Partner fa parte di
PARLIAMO DI
di ELENA BENAGLIA
QUANDO internet SA realmente DI BUFALA La disinformazione digitale è uno dei principali rischi della società moderna, come ci ammonisce il report 2013 del World Economic Forum. Una minaccia reale che può essere contrastata solo con un uso consapevole del web. Ci sembra, oggi, di sapere tutto, di poter conoscere qualsiasi cosa su qualsiasi argomento con un semplice sfioramento del nostro smartphone. Io appartengo alla generazione che ha iniziato a masticare internet dopo i vent’anni, e oggi invidia i nativi digitali tentando disperatamente di stare al passo. Ai nostri tempi ci è stato insegnato che per conoscere come va il mondo bisogna studiare, apprendere delle nozioni e il giusto modo di interpretarle, e per fare questo, per arrivare a comprendere (bè..puntiamo in alto!) occorre tempo, fatica, testa china sui libri. Oggi no, oggi quando t’imbatti in qualcosa che non conosci, estrai dalla borsa o dalla tasca il tuo telefonino, ti connetti e digiti la parola chiave sul motore di ricerca…ed ecco svelato TUTTO! Ma è davvero così? C’è davvero “tutto” nella prima riga che ti appare digitando la famosa parola chiave?? Spesso il link che si apre alla seconda riga dice esattamente l’opposto del primo…e il terzo mette in dubbio l’intera vicenda. A chi credere allora? Come possiamo sapere se quello che leggiamo è” vero per davvero”??! Fino a pochi anni fa esisteva una “realtà codificata”, oggi nella realtà virtuale di internet ciascuno può dire qualsiasi cosa, magari poi centinaia di persone contraddicono quanto scritto, ma chi ci dice che la maggioranza di chi esprime un’opinione su internet abbia ragione? Internet è il luogo dell’intelligenza collettiva o quello dell’ignoranza collettiva? Sicuramente internet è un’enorme rete di conoscenza e senz’altro una rete di comunicazione che ha effetti positivi sulla nostra vita, sul nostro modo di comunicare e di conoscere. Però mettendo tutto a disposizione di tutti ci fa credere che chiunque possa “masticare e digerire” qualsiasi informazione in modo efficace. Ma così non è. Spesso per comprendere una determinata informazione, o per capire qual è un’informazione corretta e quale no, servono specifiche competenze. Non possiamo essere esperti di tutto, e nemmeno lo possiamo diventare digitando qua e là, come spesso invece capita di arrivare a credere. Attenzione poi: tutti noi abbiamo una particolare visione del mondo, di cui cerchiamo costantemente conferme, e in rete si può trovare la conferma di qualsiasi cosa, basta ignorare tutti i link contrari, che contraddicono la nostra versione dei fatti! Come afferma Walter Quattrociocchi, coordinatore del Laboratory of Computational Social Science all’Istituto di Alti Studi di Lucca: “Se non sei interessato a conoscere la verità su un determinato argomento consideri la smentita solo come un altro tentativo di manipolare l’informazione. E non ci credi. Così esporre
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Spesso per comprendere un’informazione, o per capire qual è l’info corretta e quale no, servono specifiche competenze una narrativa completa e corretta, produce l’effetto contrario: rafforza la bufala”. Inoltre, accade che si dedichi la stessa attenzione a tutte le notizie che si trovano in rete, indipendentemente dalla qualità dell’informazione e della sua veridicità, pertanto le notizie false arrivano ad avere la stessa rilevanza di quelle vere. E come dimenticare l’enorme peso dei social network che fa aumentare a dismisura le possibilità di essere contagiati dalle bufale! Già noi cerchiamo conferme alle nostre idee, quando poi queste sono condivise dalla cerchia dei nostri amici e ricevono molti “like” è quasi impossibile pensare che siano bufale. Recentemente il famosissimo scrittore Umberto
Eco, alla cerimonia di assegnazione della laurea honoris causa in “Comunicazione e cultura dei media”, ha affermato che “internet è la patria degli scemi del villaggio che vengono promossi a detentori della verità” poiché “i social media danno diritto di parole a legioni di imbecilli”. Esiste un antidoto? Secondo Eco i giornali dovrebbero “ filtrare con équipe di specialisti le informazioni di internet perché nessuno è in grado di capire oggi se un sito sia attendibile o meno”. Ma non siamo così pessimisti, non abbiamo bisogno di qualcuno che selezioni per noi le notizie, operazione che potrebbe diventare anche pericolosa, è sufficiente abbandonare la modalità di ricezione acritica. Basta non farsi abbindolare dall’idea che qualsiasi informazione trovata su internet sia automaticamente vera, così come d’altra parte c’eravamo abituati a pensare della carta stampata o delle trasmissioni televisive. Insomma manteniamo alto lo spirito critico nei confronti di tutti i sistemi di comunicazione, carta stampata, tv, internet, senza differenze! Basta avere buon senso, essere un pochino più scettici, essere meno creduloni. Quando, e soprattutto se, vogliamo, abbiamo la possibilità di ottenere le notizie più corrette e complete, con lo stesso semplice click, con lo stesso strumento, con la stessa velocità. In internet è tutto più facile: sia creare il falso che smascherarlo. Per Rosaria Conte, scienziata cognitiva e vice presidente del Consiglio scientifico del Cnr, il problema non è il mezzo, “ma la mancanza di una preparazione scientifica da parte di chi fornisce, e fruisce, le notizie”. C’è chi paragona la circolazione di notizie bufala su internet a un’epidemia. Il dott. Vespignani, fisico ed esperto di modelli previsionali delle epidemie, sostiene che tutto ciò che è informazione è un fenomeno di contagio sociale. A passare di persona in persona non è un virus, o un patogeno, ma un concetto, che si diffonde di testa in testa. “Così, nel momento in cui recepisco
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UN UTENTE AVVISATO è già mezzo salvato
alcune informazioni dai miei amici e comincio a ripeterle, è come se fossi stato infettato. E infettassi gli altri a mia volta. In più se la notizia a cui siamo esposti arriva da un amico, da una persona fidata o che ha i nostri stessi interessi, potrebbe avere un peso maggiore”. Curiosa è anche la dinamica con la quale si diffondono le bufale, nella maggior parte dei casi anche persone con un livello medio alto di cultura diventano strumenti inconsapevoli di diffusione, poiché la notizia solitamente fa leva su sentimenti umani “di base” quali la curiosità, l’emotività, la paura e l’indignazione. Inoltre, le bufale non spariscono, la rete non dimentica, il quotidiano cartaceo normalmente viene buttato, le notizie in internet rimangono e magari rispuntano dopo parecchi anni, con la stessa aura di autenticità, o, peggio, suffragate dall’anzianità! Ma ci sono dei metodi “ufficiali” per stanare una bufala, per avere la certezza che quella notizia sostenuta da tantissime persone e che appare
Una minaccia reale? Basta non farsi abbindolare dall’idea che qualsiasi informazione trOvata in internet sia vera come primo risultato dalla nostra ricerca sia davvero falsa? Gli strumenti più recenti fanno leva soprattutto sul crowdsourcing, cioè combinano le verifiche fatte da decine di utenti, per stabilire se l’informazione è vera oppure falsa. Poi c’è chi ha messo in piedi un vero team di persone spe-
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Ma non delle sole bufale dobbiamo guardarci! Ci sono situazioni ben più pericolose della “semplice” disinformazione. In rete si può incappare in vere e proprie truffe e perdere anche migliaia di euro. Roberto Di Legami del servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni ci presenta i numeri di questo fenomeno: “Nel 2014 sono state presentate 80.805 denunce da parte di utenti truffati, portando all’arresto di sette persone, 3.436 denunciate e al sequestro di 2.352 spazi virtuali.” Proprio per la grandezza di questi numeri la Polizia Postale e delle Comunicazioni ha creato nel giugno di quest’anno una guida all’e-commerce sicuro, chiamata proprio “Utente avvisato mezzo salvato”, disponibile sul sito della Polizia di Stato, sul portale del Commissariato di P.S. on line e sulle pagine facebook e twitter. Fino a qualche tempo fa si acquistavano in rete solamente cose “introvabili” o difficilmente reperibili nella nostra città o nei dintorni, oppure prodotti esteri. Oggi si acquista sempre più online, sia per l’estrema comodità di avere i prodotti recapitati direttamente al nostro domicilio, sia perché in internet è più facile trovare sconti e prezzi ribassati. La tentazione quindi è molto forte, e non potendo resistere, almeno cerchiamo di difenderci dai truffatori, per continuare ad acquistare in totale tranquillità. Elena Pompò, dirigente del Compartimento della Polizia Postale e delle Comunicazioni di Firenze sostiene che “il miglior antivirus e sistema di difesa dai pericoli che possano provenire dalla rete siamo alla fine noi stessi, il più delle volte proprio con i nostri atteggiamenti e comportamenti, quelli più idonei, che nella Guida all’e-commerce sicuro consigliamo di adottare”. Quindi, come nel caso delle bufale: cerchiamo di essere più critici, più attenti, confrontiamoci con altre persone che hanno effettuato acquisti sugli stessi siti. Ricordiamoci inoltre che le esche più frequenti, di truffe ma anche di insidie a sfondo sessuale, sono i naviganti meno esperti e sicuramente i più giovani, gli adolescenti alle prese con le prime esplorazioni web. Quindi stiamo attenti, ma non solo al denaro, su internet si possono trovare cyberstalker, cioè molestatori ossessivi, sugar daddies, vale a dire adulti che si fingono minorenni per adescare adolescenti, e altre tipologie di criminali, protetti dall’anonimato del web. Sarebbe opportuno, infatti, accompagnare i bambini nella navigazione e insegnargli a raccontare sempre ai genitori le loro esperienze di navigazione, oltre a dotare i propri pc di filtri di protezione.
cializzate nello scoprire le frottole sul web, come Amnesty International che, tramite il sito Citizen evidence lab, aiuta i giornalisti (e non solo) ad autenticare i video su Youtube. E persino il social network di Mark Zuckerberg offre agli utenti un sistema di verifica delle notizie: Facebook NewsWire, una specie di agenzia stampa che seleziona contenuti generati dagli utenti e “notiziabili”. In Italia la sorveglianza è “affidata” ad alcuni siti, come bufale.net, attivissimo.net, hoax.it, e sono davvero utilissimi, a giudicare dal numero di accessi: Claudio Michelizza, uno dei cofondatori di bufale.net afferma di avere tra le 400 e le 500mila visite al mese.
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L’approfondimento
di M.T. SAN JUAN
VACANZA CHE FAI CUCINA CHE TROVI “Paese che vai, prelibatezze che trovi”. Ma se in un determinato paese sono considerati piatti gustosi, in altri sono definiti invece cibi strani, talvolta realmente disgustosi. Ci sono piatti che per noi italiani fanno parte della “normalità” che per molti stranieri diventano inaffrontabili. Qualche esempio? Il fegato, la trippa, oppure un’insalata di polpo e patate, o una tradizionale coda alla vaccinara. Ma quali sono i cibi più strani al mondo? Se quest’estate vacanziera vi porterà all’estero non mancate di assaggiare qualcuno di questi piatti. Rimarrete interdetti e dubbiosi alla sola idea di un assaggio? Fatecelo sapere. Se viaggerete in Scozia provate l’Haggis, un insaccato tipico. Al suo interno vi sono interiora di pecora (in genere cuore, fegato e polmoni) sminuzzati e mischiati a cipolle, fiocchi d’avena, spezie e sale. Tradizionalmente veniva racchiuso all’interno dello stomaco stesso dell’animale, per essere poi bollito per circa tre ore. Grazie all’unione delle spezie e delle cipolle diventa molto saporito ed è ottimo se accompagnato con patate e rape.
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Haggis, Civet coffee, Kimchi, Sannakji, Balut, Latte di pesce, Vino di serpente, Fugu, Chapulines, Nidi di rondine, Hakarl. Ce n’è per tutti i gusti! Svegliatevi in Indonesia con un caffè speciale. Detto anche “Civet Coffee”, è uno dei caffé più costosi e di lusso al mondo. Ciò che rende “difficile” questo caffè, infatti, è il metodo con cui viene raccolto. Le bacche di caffè vengono mangiate dalla civetta delle palme (conosciuto anche come musang), per essere poi espulse con le feci, raccolte, pulite e trasformate in caffè. Il prezzo di questa “prelibatezza”? Circa 600 euro al chilo. Se non sapeste in che modo viene raccolto berreste la vostra tazza mattutina senza pensarci due volte. Se viaggiate in Corea troverete il cibo definito più salutare al mondo. Il kimchi è un piatto tradizionale coreano, servito a ogni pasto come contorno e si tratta semplicemente di verdure (solitamente cavolo ricoperto da spezie come cipollotti, zenzero, aglio, peperoncino...).È considerato il piatto nazionale della Corea (i coreani ne consumano all’incirca 20 chili a testa ogni anno) ed è ricco di fibre e povero di calorie. Il Sannakji, è un altro piatto tipico coreano che consiste di baby polpi che, ancora vivi, vengono tagliati a pezzi e serviti immediatamente con semi e olio di sesamo. Essendo serviti subito, le terminazioni nervose dell’animale mantengono ancora il movimento ed è per questo che il piatto viene definito anche come “polpi vivi” (anche se in realtà non lo sono più). Siccome le ventose sono ancora attive, bisogna fare particolare attenzione nel mangiarle, masticando con attenzione per evitare che non si attacchino alla bocca o alla gola. Il Balut è invece un piatto che potrete assaggiare nelle Filippine.Si tratta di uova di anatra fecondate, al cui interno si trova un embrione di anatra. Le uova vengono bollite una ventina di giorni dopo la fecondazione per essere poi servite come street food. Proprio per la sua stranezza è uno di quei piatti che puoi apprezzare e mangiare quasi solamente se sei cresciuto con quel tipo di cultura alimentare. Se volerete in Giappone potrete assaggiare il “Latte di pesce”. Letteralmente si tratta delle ghiandole dei pesci maschi, all’interno di cui si trova lo sperma atto a fecondare le uova di pesce. Non storcete il naso, ma sappiate che nel sud Italia si mangia tutt’oggi, sia fritto, sia bollito con olio, limone e prezzemolo. Non si mangiano solo in Spagna, ma vengono consumati tranquillamente anche in Italia, in Sudamerica e negli Stati Uniti, dove sono conosciuti
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come “Rocky mountain oysters”. Stiamo parlando dei testicoli di toro. Cucinati in svariati modi: saltati, in fricassea, fritti... sono uno di quei cibi dalle origini “povere”, quando uccidere un animale per poi mangiarlo equivaleva a una vera e propria festa e, soprattutto, significava non buttare via nulla. Amate i vini speciali? Il vino di serpente è un alcolico consumato largamente in Vietnam, Cina -dove è considerato parte della medicina tradizionale- e Sudest Asiatico, a base di Whisky, al cui interno viene lasciato in infusione un serpente.Consumato principalmente a causa delle proprietà medicinali che dicono possegga, tra cui un miglioramento della virilità, viene bevuto facendo degli shot a causa dell’alta gradazione alcolica. Se siete carnivori, l’idea di trovarvi in Australia e di mangiare un canguro non dovrebbe crearvi alcun tipo di sconvolgimento. La carne di canguro viene ampiamente consumata in Australia ed è particolarmente apprezzata grazie al suo alto contenuto proteico e al suo bassisimo contenuto di grassi (ne ha solo un 2%). Resa legale tra gli anni ‘80 e ‘90, è talmente diffusa che ne è nato addirittura uno stile alimentare, il “Kangatarianism”, che prevede il consumo di carne di canguro da parte di persone che seguono una dieta prevalentemente vegetariana. Tra i cibi che fanno parte della storia dell’Australia e venivano (e vengono tutt’ora, principalmente dalle popolazioni indigene) consumati sia vivi sia saltati con spezie vi consigliamo delle larve che si nutrono di legno, ricche di proteine e povere di grassi. Dicono che, se cotte sanno di mandorle, la pelle diventa croccante e l’interno ricorda il tuorlo di un uovo al tegamino. Amate il rischio? Bene, il Fugu che è meglio noto nel Belpaese come “pesce palla” viene servito solo in Giappone e solo da chef certificati (letteralmente, dato che devono avere una specie di patente per poterlo tagliare e servire). Il fugu è, inaftti, un pesce che si difende grazie alle sue spine, che iniettano una neurotossina (tetradotossina) che manda in tilt il sistema nervoso immobilizzandolo. Questo veleno, che è molto più efficace del cianuro, non viene disattivato con la cottura ed è per questo che solo un certo numero di chef è adibito a servirlo, rimuovendo con attenzione tutte le parti più velenose. Costa dai 20 ai 100 euro. Vacanza col sombrero e le Chapulines, piatto tipico messicano. Sono delle piccolissime cavallette che si mangiano da maggio fino a fine estate/inizio autunno. Dopo essere state lavate a dovere, vengono saltate con lime, aglio e sale. Possono essere gustate sia così, come un pacchetto di patatine, sia come ripieno per i tacos o altri piatti. I Nidi di rondine fanno invece parte della tradizione culinaria cinese da
Ma quali sono i cibi più strani al mondo? Se quest’estate vacanziera vi porterà all’estero non mancate di assaggiare qualcuno di questi piatti
400 anni. Il piatto più famoso è la “Zuppa di nidi di rondine”, che viene servita anche in Occidente. Sono, letteralmente, i nidi creati dalle rondini con la saliva. Una volta puliti vengono conservati come se fosse pasta ma, a differenza di quest’ultima, una volta cotti assumono una consistenza gelatinosa e trasparente. Sono ricchi di calcio, ferro, potassio e magnesio. L’Hákarl è un prodotto tipico che potrete mangiare in Islanda. In poche parole si tratta di carne di squalo lasciata a fermentare ed essiccare per 4-5 mesi. L’odore è molto simile a quello dell’ammoniaca e il sapore ha l’effetto di stimolare conati di vomito. Viene servito a cubetti. È consigliato, a coloro che lo vogliono provare, di
tapparsi il naso perché, a detta degli islandesi “il sapore è meno forte dell’odore”. In molte città del sudest asiatico, infine, ci sono in giro cartelli che vietano di portare in giro il Durian. Si tratta di un frutto facente parte della famiglia delle malvacee (a cui appartiene anche il cacao) denominato anche “il re dei frutti” e facilmente riconoscibile perché grande, spinoso e dall’odore particolarmente pungente. Il peso medio di questo frutto varia da 1 a 3 chili. La parte commestibile si trova all’interno ed è una polpa di colore giallo dall’odore acre e forte, che si sente anche quando ancora chiuso. Il sapore viene associato a un misto tra cipolle e banane e in genere o piace o si odia.
Stranezze culinarie anche in Italia Il casu marzu è uno dei cibi strani più conosciuti del Belpaese, tanto da essere stato menzionato anche nella serie americana “Bizzarre Foods” (e conosciuta in Italia come “Orrori da gustare”). È un pecorino, lasciato a stagionare fino ad essere letteralmente colonizzato da larve di mosca casearia. Prodotto ancora oggi, anche se solo da pastori e non su larga scala, è uno dei “prodotti agroalimentari tradizionali italiani” e ne è stato richiesto il marchio DOP all’Unione Europea. Il periodo di maturazione varia dai tre ai sei mesi e, una volta maturo al punto giusto, si taglia la calotta superiore e si serve con pane carasau poiché la consistenza è quella di una crema omogenea dal sapore estremamente pungente e intenso. Sebbene il casu marzu sia tipico sardo, vi sono altre tipologie di formaggio con i vermi anche in altre regioni d’Italia: il Marcetto in Abruzzo, il Salterello
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del Friuli, il Furmai nis in Emilia Romagna, il Frmag punt a Bari, il Casu du quagghiu in Calabria e il Cacie’punt nel Molise. Sebbene venga consumata anche in altre parti del mondo, la lingua di manzo, specialmente bollita, è un piatto tipico del centro e del nord Italia. Servita come parte dei bolliti misti con verdure lessate, mostarda e salsa verde, è particolarmente apprezzata perché rimane morbida in cottura. In alcune parti del mondo viene servita all’interno di tacos e burrito, in altre sottoforma di stufati o come fosse un salume per i panini. Il cervello invece è una di quelle parti di un animale che spesso non si vorrebbero nemmeno sentir nominare, ma nel nord Italia, come nel Trentino Alto Adige, le cervella fritte non sono un piatto così raro. Impanate spesso con pane e parmigiano (a volte anche prezzemolo), vengono poi accompagnate con una confettura di mirtilli rossi.
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mantova life&style MONZAMBANO
REVERE
La storica rievocazione
Imperdibile l’appuntamento con la 42ª edizione della Festa dell’Uva e della sua consueta Rievocazione storica. Prenderà il via il 19 settembre per concludersi lunedì 22 con un ricco e dettagliato programma. Ma le serate a cui non dovrete mancare saranno proprio il sabato e la domenica, durante le quali tra le mura e nelle vie del castello medievale prenderà corpo una rievocazione di antichi mestieri e giullari, mangiafuoco, streghe, sbandieratori, gente del popolo e la famigerata corte animeranno e allieteranno i visitatori con spettacoli e intrattenimento do ogni genere. Potrete degustare i piatti tipici locali all’interno della tensostruttura adibita in Piazza Tito Zaniboni, visitare le bancarelle in Via Umberto I e degustare i vini locali all’interno del percorso realizzato in Piazza Vittorio Emanuele dalle cantine aderenti.
ponti sul mincio
Nel cuore delle colline Moreniche, a un passo dal lago di Garda, un’antica Sagra di paese per degustare i sapori di una volta e riscoprire il piacere dello stare insieme divertendosi in Piazza. Dal 6 al 10 agosto si rinnova l’appuntamento con l’antica sagra di san Gaetano. Questa festa nasce sul finire del XIX secolo, e si è sempre svolta, fino ai nostri giorni, grazie alla volontà delle Associazioni presenti sul territorio di mantenere un’antica tradizione con, a cornice, ottima cucina, spettacoli, birra, divertimento e atmosfere uniche all’interno delle mura di Ponti sul Mincio. Per le vie del paese sara’ possibile curiosare tra i banchi degli hobbisty presenti nei giorni di festa e visitare alcune mostre allestite dalle associazioni. Per ulteriori infromazioni: info@prolocopontisulmincio.it
GOVERNOLO
Festa dei risotti Il Comitato Manifestazioni del Comune di Roncoferraro organizza, dal 4 al 6 settembre 2015, la Festa dei Risotti. Numerosi e oltremodo gustosi, all’interno degli stand gastronomici coperti, i possibili risotti da degustare: dal risotto col “salamello” a quello con la “pescina”, da quello alle rane a quello con le lumache. Saranno in totale tre le serate dedicate ai piatti tipici del territorio con intrattenimento musicale e attività collaterali. Invitiamo gli amanti di queste autentiche ghiottonerie a non mancare. Gli stand saranno aperti dalle 19 per le tre serate e a mezzogiorno della domenica.
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Nello splendido scenario del Palazzo Ducale di Revere dal 24 al 27 settembre si terrà la manifestazione “Tartufo a Palazzo”. Cene a base di tartufo. L’evento organizzato dalla Pro Loco e dal Comune di Revere, in collaborazione con il Ristorante “Il Tartufo”. Ogni sera dalle ore 20.00 e domenica dalle ore 12.00, in un’ambientazione elegante e di grande effetto scenico, sarà possibile godere anche di un Menù Degustazione, come in ogni cena che si rispetti è gradita la prenotazione.
VOLTA MANTOVANA
antica Festa della Beata Paola sagra di san gaetano
tartufo a palazzo solo per palati fini
Durante l’ultimo fine settimana di settembre, in onore di Paola Montaldi, giovane votata a Dio, il cui corpo si dice miracoloso poiché rimasto perfettamente intatto dopo la morte prendono il via i festeggiamenti dedicati alla Santa. La salma rimane esposta al pubblico ed è meta di pellegrinaggi da parte dei fedeli che chiedono alla Beata di intercedere per loro. Oltre alle celebrazioni e ai rituali religiosi, si svolgono anche molte attività laiche: nella piazza del borgo è sempre presente il luna park, che attira grandi e piccini, nella sede comunale si susseguono esibizioni delle scuole di ballo, gli stand gastronomici e tanta musica.
volta mantovana
calici di stelle a palazzo gonzaga Lunedì 10 Agosto, ritorna a Volta Mantovana Calici di stelle, l’appuntamento magico per gli amanti di stelle, vino, arte e buona cucina. Alle 20.30 avrà inizio la cena nel giardino del Belvedere di palazzo Gonzaga; ogni portata, a partire dall’aperitivo, sarà accompagnata da un prezioso vino sapientemente abbinato alle pietanze. Tutta la serata sarà allietata da Ganxhe Arte Danza e dalle spettacolari animazioni della compagnia L’Ordallegri. Vini: per l’aperitivo spumanti Rosé Ca Roma e Lorenzo cantina Reale; per Antipasti Chardonnay Cantina Reale; per i Primi Rosé Tenuta Maddalena; per i secondi Merlot Tenuta Maddalena; pòer il Dolce: Passito Mantopass cantina Reale. La cena è a cura dei ristoranti: La Fontana – Sqola – Enoteca Gonzaga – La Valle.
GROLE - CASTIGLIONE
GruGro che passione! Quest’anno la tradizionale sagra del GruGro giunta alla sua 17ª edizione, che annualmente si tiene nella frazione di Grole, si svolgerà dal 28 agosto al 7 settembre. Si tratta di una festa allestita interamente al coperto con ricchissimi stand gastronomici, musica, cabaret, tipici piatti protagonisti della manifestazione saranno proprio i malfatti e l’anello di San Luigi, specialità della tradizione castiglionese. Durante le serate tanto divertimento e sorprese per i più piccoli, grappe Marzadro, gelato artigianale e ricca Ruota della Fortuna. La kermesse è realizzata dal Gruppo Volontari di Grole.
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a cura di Elena andreani MANTOVA
Sposiamoci in città Dopo il successo della 1ª edizione, “Sposi a Mantova, l’evento per il matrimonio” torna il 26 e 27 settembre 2015 presso MAMU Mantova Multicenter. La manifestazione fa parte del circuito fiere sposi ed è organizzata a Mantova dall’agenzia di wedding planning Manto Weddings. Sposi a Mantova vuole essere un’occasione d’incontro tra aziende
BARBASSOLO
Festa dello stracotto
che cercano il contatto diretto con i futuri sposi e le coppie che stanno organizzando il loro matrimonio, ma allo stesso tempo si propone di valorizzare la città di Mantova, perfetta cornice dell’evento e perfetta cornice di matrimoni con le sue prestigiose location dove innamorarsi e giurarsi amore senza fine. La partecipazione è limitata a circa 40 espositori selezionati. La manifestazione sarà arricchita da iniziative ed eventi collaterali che incentivano la visita all’evento come corsi gratuiti di bon ton, make up, ballo, taglio della torta e aperitivi ecc. Il MAMU - Mantova Multicentre è la location ideale per ospitare l’evento che occuperà circa 1.500 mq, riservati esclusivamente ad espositori selezionati facilmente raggiungibile e con ampi parcheggi per i visitatori e per le aziende espositrici. Orari:Sabato: 14.00 - 19.00; Domenica: 10.00 - 19.00.
VOLTA MANTOVANA
Dragon Day Da alcuni anni a Volta Mantovana non potete non assistere alla manifestazione Dragon Day. L’evento si sviluppa come un incontro di palestre e atleti provenienti da tutto il mondo che praticano le discipline della lotta e ne danno spettacoli ed esibizioni ad un pubblico interessato e curioso. Oltre alle competizioni è possibile avvicinarsi al mondo orientale anche attraverso la conoscenza di pratiche religiose, massaggi, tecniche di meditazione yoga o partecipando a conferenze. L’incontro con l’Oriente e il raggiungimento della pace interiore vi attende all’interno dei giardini di Palazzo Gonzaga a Volta Mantovana il 12 e 13 settembre. Info: www.dragonday.it.
CASTELLARO
Busker’s Festival 2015
Dall’11 al 13 settembre non potrete mancare all’appuntamento con la festa dello stracotto. Nella piccola frazione di Barbassolo nel comune di Roncoferraro fervono i preparativi per questa manifestazione. Lo stand gastronomico aperto tutte le sere e la domenica a pranzo accoglierà i visitatori con ottimi piatti e allieterà le serate con gruppi e orchestre. Il tutto è organizzato dal Gruppo comitato feste di Barbassolo nutrito gruppo di volontari. In caso di maltempo la sagra si terrà al coperto.
Quest’anno il 29 e 30 agosto il borgo più bello d’Italia, Castellaro, ospiterà un nutrito gruppo di artisti di strada, mimi, musicisti e giocolieri di fama internazionale. Sarà l’Associazione Amici di Castellaro in collaborazione con la rinnovata Amministrazione comunale a realizzare la kermesse. Per le vie del Borgo per le intere giornate spettacoli e divertimento animeranno le centinaia di turisti e visitatori per assistere a eventi di pregio. Durante i due giorni sarà possibile pranzare e cenare nei ristoranti che proporranno le specialità della tradizione.
MANTOVA
musica, gusto, shoopping. torna la notte bianca Il 19 settembre Mantova si appresta ad accogliere l’ultima notte bianca della stagione., Mantovavive proporrà musica in ogni angolo del centro, divertimento e negozi aperti. Ebbene si la terza ed ultima notte bianca dell’anno torna a proporre l’affermata formula di successo delle passate edi-
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zioni con un ampliamento delle proposte, allettanti novità destinate ad ogni fascia d’età, caratterizzate da tanta musica, intrattenimento, percorsi turistici, artigianato artistico, gusto e, naturalmente, shopping sino a tarda ora nei negozi del centro. Un successo consolidato, che nasce dal territorio e offre opportunità di mettere in mostra le proprie qualità a tanti giovani mantovani, capace di attrarre tantissimi partecipanti anche dalla provincia e dalle città vicine. Novità, al frequentatissimo hashtag #mantovavive che consente a tutti di mettere in rete le proprie immagini della notte bianca. Ricco come sempre il programma di MANTOVAVIVE, in cui grande protagonista è la musica, con esibizioni live a cura di musicisti e band mantovane in tutte le vie e piazze del centro, con l’importante novità della musica classica con un concerto nella suggestiva cornice del cortile di Palazzo Castiglioni. Cuore pulsante di MANTOVAVIVE sarà come sempre piazza Marconi, con la musica del Chiringuito, la postazione di Radio Pico e il set fotografico che raccoglierà i selfie più belli della serata da condividere sui social e sul sito www.mantovavive.it
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brescia life&style SALò
Offerta green sul Garda
Inaugurato lo scorso 5 Giugno e fino al 30 settembre il “Green Line Corner” sarà un punto informativoespositivo dedicato ai produttori agroalimentari del territorio gardesano e valsabbino, ma anche uno spazio aperto, un luogo dove ospitare eventi promozionali, esposizioni, conferenze e degustazioni. Presso l‘angolo delle qualità, tutti i giovedì, venerdì e sabato dalle 16 alle 19, saranno organizzate iniziative pensate per valorizzare i prodotti dell’Alto Garda, della Valsabbia e della Valtenesi, con il coinvolgimento e la collaborazione di diversi soggetti, tra cui la Strada dei Vini e del Sapori del Garda, il Consorzio vini Valtenesi, il Gal Colline Moreniche. L’iniziativa promuove le attività rurali sul territorio basandosi su unico imperativo: ridurre l’impatto ambientale al minimo, anche a zero, se possibile. Info:www.gardagreentourism.eu.
LOVERE
Dal 29 agosto al 6 settembre Lovere ospiterà la manifestazione ARTS & Food, sulle vie d’acqua, 9 giorni di eventi a tema alla riscoperta delle abitudini enogastronomiche sul lago d’Iseo e lungo il fiume Oglio, le due grandi “waterways” (vie d’acqua) che si sposano nel territorio della cittadina dando vita ad un incontro di usi e costumi di due distretti confinanti (la Val Camonica e il Sebino) ricchissimi di storia e tradizioni. Tanti gli eventi che animeranno la manifestazione nei fine settimana del 29-30 agosto e del 5-6 settembre. Domenica 30 agosto i tradizionali “aerei sul lago” mentre per sabato 5 settembre (sera) un concerto di musica classica nella Basilica di S. Maria, uno spettacolo latino-americano e i fuochi d’artificio sul lago. Domenica 6 settembre (pomeriggio) spettacolo itinerante del rinomato gruppo degli Sbandieratori di San Gemini.
ORZINUOVI
Fiera Regionale al via Giunta alla 67ª edizione la Fiera di Orzinuovi accentrerà e valorizzerà il concetto di Agricultura. Mediante la promozione di tutto ciò che rappresenta la tradizione e il sapere contadino, il rispetto dei ritmi dell’ambiente e della natura, attraverso l’innovazione eco-sostenibile. Accanto agli operatori del settore troverete un comparto riservato al cibo da strada Streetfood, dove la qualità delle materie prime si fondono con la prelibatezza. Durante le quattro giornate si susseguiranno spettacoli teatrali e musicali, convegni enogastronomici e degustazioni. Non mancate dal 28 al 31 agosto!
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Personale di Gorgio Piccaia Si concluderà il 30 agosto la personale Tobeornottobe #Aquae di Giorgio Piccaia, artista svizzero allievo di Corrado Levi, inaugurata l’11 luglio alla Fondazione Arsenale di Iseo. Il nuovo progetto dell’artista è il legame tra la natura rappresentata dall’elemento liquido, l’acqua, e l’essere umano. In questa mostra in cui l’acqua e l’umano si intrecciano l’artista si mette in discussione con se stesso e presenta alcune tele, carte acriliche e un’installazione.
GARDONE
ricco programma estivo Arts&Food 2015
ISEO
Dal 22 agosto fino al 12 settembre numerosi gli appuntamenti nel comune di Gardone per adulti e bambini. Tutti gli eventi sono organizzati dall’Assessorato alla Cultura. Sul lungolago di Gardone Sotto dalle 18.00 di sabato 22 e 29 agosto ma anche sabato 5 e 12 settembre acrobati, burattini, fantasisti, mimi, giocolieri, mangiafuoco e trampolieri terranno compagnia a turisti e curiosi per le intere serate con i loro curiosi spettacoli. A Gardone Sopra dalle ore 18.00 domenica 23 agosto appuntamento con teatro dei burattini, domenica 30 agosto la corte in festa e per concludere domenica 6 settembre bolle di sapone show.
ERBUSCO
Franciacorta Film Festival Si tratta del Concorso Internazionale di cortometraggi nato dall’idea dell’associazione Bormantvtube. È un’iniziativa aperta a tutti i videomaker ed è divisa in due sezioni: tema libero e tema sulle Terre della Franciacorta. Le proiezioni e i risultati avverranno l’11 e il 12 settembre ad Erbusco, il termine ultimo per l’invio dei corti è segnato al 15 agosto. L’iscrizione è gratuita, durata massima delle riprese è di 7 minuti. Per tutti i partecipanti che sceglieranno il tema della Franciacorta, si segnala la possibilità di vedere utilizzato il proprio corto come mezzo pubblicitario delle cantine associate al Consorzio Franciacorta, patrocinante all’evento. Per l’iscrizione ed eventuali ulteriori informazioni è possibile consultare il sito www.franciacortafilmfestival.it.
PALAZZOLO SULL’OGLIO
Festa di mura Questa festa è una Sagra di quartiere. Prende il via il terzo venerdì di settembre con la “Sfilata dell’Araldo” e si conclude la sera della domenica con un grandissimo spettacolo pirotecnico. Nell’ antico quartiere di Mura vengono ricostruite le mura e le porte che nel medioevo la cingevano, vengono riaperte le locande, riproposte musiche e danze del periodo storico, la gente passeggia con in costumi medievali, artigiani ripropongono i vecchi mestieri. In questi giorni la moneta di scambio è la “PALANCA” che consente l’ acquisto di bevande e cibi. Numerosissime le attrazioni e spettacoli.
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a cura di elena andreani DESENZANO DEL GARDA
Spiaggiamoci insieme! È stata inaugurata sabato 4 luglio la nuova “Spiaggia per tutti” presso il lido Spiaggia d’oro di Desenzano del Garda (Rivoltella), primo progetto pilota del lago di Garda con strutture, arredi e ausili volti a favorire l’accesso al lido e la discesa in acqua per tutti, “senza barriere”. Un progetto fortemente voluto dall’amministra-
POZZOLENGO
Palio di San Lorenzo
zione comunale. La struttura ampliata presso la Spiaggia d’oro, se prima aveva un’estensione di 40 mq ed era un piccolo chiosco, ora copre circa 100 mq e si presenta come un elegante locale, curato nei dettagli con ampia e godibilissima terrazza-solarium. Lo stabilimento è dotato di servizi (bagni, spogliatoi e docce) e di un nuovo bar con spazi accessori (antibagno, spogliatoio e servizi igienici per il personale), più un locale magazzino per il ricovero di attrezzature balneari, sedie e ausili per l’ingresso in acqua di persone disabili. Anche il parco del ristorante Spiaggia d’oro è stato ripulito e messo in sicurezza, adibito per ora a “dog beach” e aperto durante il giorno, in attesa di affidare la struttura a un privato per la riapertura del locale.
rovato
Speciale Castello Quistini Tre gli imperdibile appuntamenti di “Officina botanica” in programma a Castello Quistini a Rovato. Domenica 20 settembre: la coltivazione delle piante da frutto. Interverranno esperti del settore tra cui Dott. Giovanni Rigo, consulente in frutticoltura e collaboratore della rivista “Vita in Campagna” e Renzo Quarella, esperto produttore di frutta biologica. Domenica 27 settembre: prato perfetto e senza segreti - incontro tecnico per una corretta realizzazione e gestione del prato con “Sandher Tappeti Erbosi”. Domenica 4 ottobre: spezie in castello - appuntamento per conoscere e usare le spezie con gli “Amici delle Spezie” ed esercitazioni pratiche e ricette con lo chef Claudio Scotti.
ROVATO
torna lo “sbarazzo” Domenica 20 settembre torna “Lo Sbarazzo di Rovato - Mercato degli Sconti” che giunge alla 19ª edizione, manifestazione promossa dall’Associazione Commercianti e Artigiani Le Vie di Rovato e patrocinato dal Comune di Rovato, che ha luogo due volte all’anno, ad aprile e a settembre. Dalle 9 alle 19, i commercianti vi attenderanno con i loro stand proponendo abbigliamento, calzature, libri, fiori, gioielli, automobili, occhiali, oggettistica, borse, tessuti, arredo bagno, biancheria, porcellane, giocattoli, biancheria intima, profumi, vini e liquori, complementi di arredo.
Numerose le serate clou del palio di San Lorenzo. L’8 agosto sarà il turno del Cantapalio, presso il centro sportivo comunale. Il 12 agosto gara sportiva di Beach Volley presso il campo parco Don Giussani. Il 14 agosto sarà la volta di Castelli in Musica presso piazza Ugo Mulas. Il 16 agosto è il momento della Strasarola ovvero della gara di bocce. Il 22 agosto Degustibus Morenicis, protagonisti i cibi del territorio, e il 30 agosto la Carrettata giù per il pozzo concluderanno la manifestazione.
LONATO
A settembre metti in agenda franciacorta Il prossimo settembre sarà un mese all’insegna del Franciacorta. Turisti e appassionati possono segnare in agenda le date del cult settembrino: il Festival Franciacorta in Cantina torna il 19 e 20 settembre. Quest’anno, in occasione di Expo, ci sarà Aspettando Franciacorta dall’11 al 18 settembre,
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le cantine organizzeranno in enoteche, wine bar e ristoranti in Lombardia, happy hour, degustazioni e cene in abbinamento a Franciacorta. Un’idea per promuovere il Festival del week end successivo, creare aspettativa e a raggiungere il consumatore finale e il pubblico di appassionati. Sabato 19 e domenica 20 settembre si entrerà nel cuore della Franciacorta e delle sue cantine, 68 aziende proporranno eventi legati ai temi dell’enogastronomia, della cultura, arte, sport e natura. Un week end durante il quale il visitatore avrà l’occasione di percorrere la Strada del Franciacorta, ricca di luoghi d’interesse storico e artistico: castelli, monasteri e musei. Gli amanti della natura si avventureranno nei vigneti accompagnati dagli agronomi e percorrendo gli itinerari trekking tra le colline, camminando o in bicicletta. Insomma, un week end di relax per tutti gli eno-appassionati, i turisti e i curiosi. Contestualmente al Festival Franciacorta in cantina, il 19 settembre in Expo si terrà la festa del vino, una giornata interamente dedicata al prodotto con una forte connotazione popolare. Info: festivalfranciacorta.it
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verona life&style GREZZANA
MADONNA DELLA CINTURA
Tutti gli anni, a cavallo della prima domenica di settembre si svolge la Sagra della Madonna della cintura a Grezzana. La sagra è una delle più antiche del Veronese. Secondo una recente ricerca nell’archivio della parrocchia pare sia nata, come festa religiosa, nel 1689, quando fu istituita la Compagnia della Madonna della Cintura. Quest’anno i giorni di festa andranno da giovedì 3 a lunedì 7 settembre. Ogni sera musica dal vivo per ballare a ritmi diversi. Da non perdere sabato sera lo show condotto da Radio Studio+ dal vivo. Saranno presenti numeri stand enogastronomici e verrà adibita un’area gioco per i più piccoli. I più grandi invece potranno divertirsi sulle giostre del luna park. Momento clou della sagra è l’immancabile spettacolo pirotecnico il lunedì sera, per chiudere in bellezza l’evento. Informazioni su www.prolocogrezzana.it
SOAVE
Da venerdì 18 a lunedì 21 settembre torna a Soave la Festa dell'Uva più antica d'Italia. Giunta alla 87ª edizione, la festa prevede un ricco carnet di eventi legati all'uva, al vino e alla gastronomia. L’atmosfera ricreata è quella di un tempo antico: ricostruzioni storiche, promozioni di prodotti tipici, primo tra tutti l’ottimo vino, mercatini di antiquariato e artigianato, mostre fotografiche ed artistiche e musica sono solo alcuni dei momenti salienti della festa. Per non parlare degli stand gastronomici a disposizione dei presenti, che per tutta la durata della manifestazione saranno luogo di incontro e condivision. A chiudere la festa, il lunedì sera alle 22.00, un affascinante spettacolo di fuochi d’artificio che “incendierà” il castello e i vicini vigneti.
COSTERMANO
festa della QUarta D’AGOSTO Dal 20 al 24 agosto appuntamento fisso a Costermano con l'annuale "Festa della Quarta d’Agosto", antica e tradizionale festa paesana. I numerosi stand enogastronomici vi offriranno piatti tipici della zona, tra i quali "l'Anara col pien" e la speciale porchetta. Immancabili gli spettacoli di musica dal vivo, serate danzanti per grandi e piccoli e tante iniziative come i tornei di tennis e di calcio. Verranno inoltre allestite due mostre fotografiche, a cura del FotoClub e dell'associazione AVIS di Costermano. Info: www.comunecostermano.it
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ARTISTI E CIBI DI STRADA Si terrà a San Zeno di Montagna, balcone naturale sul lago di Garda, nei giorni 1 e 2 agosto, l’iniziativa Street Food&Busker, un nuovo evento che si svolgera’ nelle piazze e nelle contrade del bel paese. Vi aspettano spettacoli di artisti di strada tra cui trampolieri, funamboli, e musicisti. Divertimento assicurato anche per i bambini. Stand gastronomici proporranno diversi cibi di strada. Tutti gli spettacoli saranno ad ingresso gratuito. Info: www.facebook.com/promoeservizi
BARDOLINO
si rinnova l'ANTICA SAGra DEI OSEI 87ª FESTA DELL’UVA
SAN ZENO DI MONTAGNA
Storica manifestazione che da tempo immemorabile si tiene il giorno 8 settembre. Nata come fiera degli uccelli da richiamo, la "Sagra dei Osei”, che si tiene nella frazione di Cisano, è da sempre un appuntamento immancabile per cacciatori e contadini, ma che nele ultime edizioni ha richiamato visitatori sempre più numerosi. Da pochi anni viene riproposto il frequentatissimo mercato dei richiami. Momento clou della sagra è la Gara delle Primavere. Negli stand gastronomici, allestiti per l'occasione, avrete la possibilità di deliziare il palato gustando i piatti tipici della tradizione locale.
MALCESINE
CIOTTOLANDO CON GUSTO Due giorni all’insegna dell’enogastronomia tipica del Garda e del Baldo. Sabato 26 e Domenica 27 settembre i vicoli di Malcesine ospiteranno i buongustai che potranno crearsi il loro menù personale scegliendo in quale bar, ristorante, pizzeria o enoteca consumare tanto le portate principali quanto caffè e dessert. L’iniziativa infatti prevede l’acquisto di un coupon che permette il consumo di una portata in un locale a scelta tra quelli aderenti al programma. Il biglietto include l’entrata gratuita al Museo del lago e della pesca di Cassone e al Castello Scaligero, e comporta uno sconto per chi volesse usufruire della funivia Malcesine-Monte Baldo.
SORGà
RISOTTO COL PESSIN Da venerdì 11 a domenica 20 settembre Sorgà organizza la Festa del Risotto con il Pessin. Il risotto con il pessin è il riso col pesce fritto, che in passato sostituiva il risotto al tastasal. Veniva cucinato in autunno perché le risaie si prosciugavano ed era facile catturare con le mani i pesci rimasti all'asciutto. Sorgà dedica a questo piatto della tradizione una festa dove, assieme agli stand del riso, saranno ovviamente allestiti quelli enogastronomici, per accompagnare il pessin a dell'ottimo vino, e non mancheranno spettacoli musicali e serate danzanti.
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a cura di martina borghetto negrar
13ª MAGNALONGA SETTEMBRINA Domenica 6 Settembre torna l’appuntamento di fine estate con la Magnalonga, l’evento che unisce sport ed enogastronomia. Una passeggiata attraverso strade, sentieri, cantine, vigneti, ville e angoli nascosti di Negrar, che in prossimità della vendemmia si attiva per far passare ai partecipanti una giornata piacevole, alla scoperta dei
GARDA
attesa per il PALIO DELLE CONTRADE
colori e soprattutto dei prodotti tipici della Valpolicella. Un percorso ondulato di circa 8 chilometri, suddiviso in tappe, in ognuna delle quali si gusterà un piatto della tradizione accompagnato da un vino abbinato. Le iscrizioni si chiuderanno il 22 Agosto o al raggiungimento di 1500 partecipanti. La quota è di euro 24 per gli adulti, di euro 12 per i ragazzi (6-12 anni), gratis per i bambini al di sotto dei 6 anni. La manifestazione inizierà alle ore 10.00 e terminerà alle ore 18.00, e avrà luogo anche in caso di pioggia. In attesa della partenza si potranno degustare salumi locali, miele e formaggi.Il percorso, utilizzando sentieri sterrati ma agevoli è adatto a tutte le età. Per una volta i veri atleti, oltre che dalle gambe, si riconosceranno anche dallo stomaco. Info: www.magnalongasettembrina.it
AFFI
ANTICA FIERA DEI suini Appuntamento con questa antica fiera del 1300, dove venivano portati i maialini con le loro mamme dalle malghe del Monte Baldo per essere a quel tempo venduti o barattati con mais o frumento. Al mattino del 24 agosto viene celebrata la Santa Messa nella chiesetta di San Bartolomeo, con un forte afflusso di persone, che poi animano ancora la Fiera. Nel pomeriggio inizia la Sagra di San Bartolomeo, con giochi per i bambini e con l'apertura del chiosco dove vengono serviti dei piatti tradizionali della Fiera come trippe, risotto, anatra con il ripieno e tanti altri piatti. Gran finale con orchestra e balli tradizionali in costume.
NEGRAR
FESTA DI FIAMENE Da giovedì 30 luglio a mercoledì 5 agosto torna la 27° Festa di Fiamene, un evento che dalla sua inaugurazione nell'anno 1988 si tiene ogni estate. La festa è organizzata all’aria aperta con musica dal vivo ogni sera e possibilità di degustare piatti tipici nei vari stand enogastronomici (bigoli con le sarde, gnocchi di malga, trippe, "pastisada de caval" con polenta e molto altro). Sarà possibile inoltre visitare il colorato mercatino di oggetti e accessori etnici di ogni genere. Per informazioni e per visualizzare il programma: www.fiamene.org
Come da tradizione, da giovedì 13 a sabato 15 agosto torna a Garda il tradizionale Palio delle Contrade, la festa folkloristica che si svolge ogni anno in concomitanza con le celebrazioni dedicate all'Assunta, patrona del paese. Le nove antiche contrade del centro storico saranno le vere protagoniste della serata di sabato nella famosa Regata delle Bisse, con uno spettacolo di musica e sbandieratori. In chiusura, un incantevole spettacolo pirotecnico sul lago.
LAVAGNO
la magia di VINO IN CORTE giunta alla 10ª edizione Grande festa a Lavagno, nella frazione di San Briccio, da venerdì 4 a domenica 6 settembre. Vino in Corte 2015 è la decima edizione della manifestazione enogastronomia itinerante per le vecchie corti di San Briccio. Si tratta di un’iniziativa orientata alla valorizzazione del territorio e dei
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prodotti tipici: per l’occasione il paese viene chiuso al traffico e si trasforma in un vecchio borgo illuminato da fiaccole, dove passeggiando per le antiche corti è possibile degustare vini abbinati a piatti tipici regionali. La proposta di questa edizione conduce lungo un percorso enogastronomico che attraversa alcune regioni italiane quali Veneto, Liguria, Romagna e Sardegna. Le corti del piccolo borgo di San Briccio di Lavagno ospitano ognuna una regione con prodotti tipici e i sommelier AIS sono pronti ad illustrare e consigliare gli abbinamenti ideali. Nell’ambito della manifestazione sono previsti anche alcuni eventi come la “Corsa delle Botti”, singolare gara a squadre, formate da due concorrenti, che si sfideranno su un percorso prestabilito spingendo una botte in salita e “Fiabe in Corte” appuntamento con giochi, fiabe e rappresentazioni dedicato ai più piccini. Un modo piacevole per passare momenti di allegria e sano divertimento. Divertimento assicurato anche per i più piccoli: sabato alle ore 15 appuntamento con “Fiabe in Corte”. Info su www.sbif.it/vino-in-corte
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Fino al 23 Agosto Pegognaga
L’Evento
UN FESTIVAL CHE È UN PROGETTO D’INCLUSIONE CHE RISCRIVE, DILATA, SOVVERTE I CONFINI DELLA NORMALITÀ
di M.T. San Juan
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rosegue Sconfinart, progetto di impresa sociale a cura della Coop. C.H.V. Onlus Suzzara che anche per l’estate 2015, con grandi sacrifici, è riuscita a strutturare un cartellone di eventi e spettacoli degno della serietà del presidente Ernesto Volta e del coordinatore Claudio Delegati, referente del progetto OffSide per la coop Chv. La rassegna di musica e buona cucina ha avuto inizio lo scorso 5 luglio presso i Giardini Gina Bianchi di Suzzara e continuerà sino al 23 agosto al Parco Florida di Pegognaga. Un festival che è un progetto d’inclusione che riscrive, dilata, sovverte i confini della normalità: ci sono 30 ragazzi disabili che servono anche ai tavoli, mentre in cucina (tra le pentole del ristorante Grande Cocomero) si danno da fare i loro genitori insieme ai veterani delle varie Feste popolari della zona, e una vivace squadra di volontari. Il tutto coordinato da numerosi operatori. Sul palco? Dopo il successo già ottenuto nelle serate di luglio da parte di Hjbb Jamz blues band, Scraps orchestra & Vincenzo Costantino Chinasky, del Coro delle Mondine di Novi e Gruppo Ocaristico Budriese, della Brass Bang del trombettista jazz Paolo Fresu, amico sincero di Sconfinart, che quest’anno si è ritagliato ben due date dalla sua tournée internazionale, di Raffaele Kholer & Ottavo Richter, di Giorgio Gabrielli e Roberto Lobo Pavani, di Bobo Rondelli, di Fausto Mesolella & Ferruccio Spinetti, di Brian Auger’s Oblivion Express & Alex Ligertwood, degli Inti-illimani, di Dirty Cello potrete ammirare al Parco Florida di Pegognaga giovedi 6 agosto Nada & Fausto Mesolella, giovedi 13
NADA & FAUSTO MESOLELLA Appena quindicenne fa il suo esordio al Festival di Sanremo del 1969 con “ma che freddo fa” che diventa un successo non solo in Italia ma in tutto il mondo. Segue “il cuore è uno zingaro” con cui vince il Festival di Sanremo nel 1971. Protagonista il 6 agosto al Parco florida di Pegognaga sarà la cantante toscana famosa in passato per aver spiazzato il pubblico e la critica. Con lei protagonista sul palco Fausto Mesolella.
agosto Joe Driscoll & Sekou Kouyate, giovedi 20 agosto Roberto Durkovic & i Fantasisti del Metro’, domenica 23 agosto ore 18.30 Lobus Circensis, gli Spavaldi e il Clown Pass Pass, domenica 23 agosto ore 22 Slick Steve & Gangsters. L’inizio dei concerti sarà alle ore 22.15 con ingresso gratuito. Sarà in funzione il ristorante Il Grande
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SCONFINART 2015 TUTTI I RITMI DEL MONDO Gli spettacoli inizieranno alle ore 22.00 e dalle 20.00 sarà funzionante il ristorante “Il Grande Cocomero”con 30 ragazzi disabili che servono ai tavoli
Cocomero. La Cooperativa C.H.V. (centro handicap e volontari) è stata costituita nel 1986 ad opera di un gruppo di genitori, volontari e disabili dell’Associazione territoriale di Coordinamento Volontari e Handicappati (oggi Associazione “IDEA”), attiva già da due anni nell’oltrepo mantovano nel campo della sensibilizzazione ai temi dell’integrazione scolastica, sociale e lavorativa di portatori di handicap e diversamente abili. Gestisce servizi di assistenza, formazione e integrazione sociale per persone con handicap e disagio sociale a rischio di marginalità ed opera in collaborazione con gli Enti Locali e con Associazioni di Volontariato del territorio. Dalla sperimentazione educativa, assistenziale, formativa e riabilitativa della Coop. C.H.V. nasce e sviluppa nel 1998 “Chi è dentro, è dentro... e chi è fuori?” soluzione progettuale avanzata di impresa sociale sempre nell’ottica dell’inclusione sociale e della ricostruzione delle cittadinanze dei più fragili. Il progetto, dalle spiccate caratteristiche produttive e socio-culturali, attualmente prevede la gestione congiunta dei Giardini Pubblici Gina Bianchi di Suzzara e (dal 2005) Parco Florida di Pegognaga mediante il coinvolgimento progettuale ed operativo di circa 60 giovani/studenti, 20 adulti e diverse agenzie sociali/culturali del territorio mantovano. Accanto alla gestione dei bar e delle aree verdi spicca l’attivazione di Sconfinart, rassegna di
concerti internazionali di musica etnica e di qualificati eventi culturali. Info Sconfinart e prenotazioni ristorante “Il Grande Cocomero”: Claudio Delegati - tel: 320-5330996. E-mail: sconfinart@tiscali.it
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6.7.8.9 Agosto Lonato (Bs)
L’Evento
MOLTI GLI ARTISTI E LE COMPAGNIE DI CIRCO CONTEMPORANEO E TEATRO DI STRADA. LA POSSENTE ROCCA VISCONTEO VENETA DI LONATO FARà DA CORNICE ALLA MANIFESTAZIONE
LONATO IN FESTIVAL TRA STUPORE E DIVERTIMENTO di M.T. SAN JUAN
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tupire, meravigliare, divertire: decine e decine di artisti di strada e di circo, acrobati, giocolieri, musicisti e gruppi etnici provenienti da più parti del mondo daranno vita dal 6 al 9 agosto a “Lonato in Festival- Artisti di Strada e Incanti dal Mondo”, fra le più coinvolgenti rassegne di arte di strada e di circo in Italia, anche grazie allo straordinario fascino della location che lo ospita. Dal fare della sera al cuore della notte - in un crescendo di musiche e performance per grandi e piccoli – creeranno un mondo di meraviglie in un castello da favola, la possente Rocca Visconteo Veneta di Lonato da cui si gode uno splendido colpo d’occhio sul lago di Garda. Giunto alla terza edizione, il festival metterà in scena in quattro giorni un centinaio di eventi. Dal Perù arriverà il gruppo Sayaka Incas, dal Messico gli Aztechi, dal Kenya i Maasai, dalla Mongolia il gruppo Hulan con uno spettacolo che offre una visione al femminile della cultura e della spiritualità del popolo della steppa, con musiche, danze, canti e numeri di contorsionismo.
Un mondo di meraviglie in una Rocca da favola, quattro giorni di stupore e divertimento: questo è Lonato in Festival Molti gli artisti e le compagnie di circo contemporaneo e teatro di strada, tra cui il Magda Clan giovane e affermata compagnia circense italiana, il Duo Artemis, All’incirco varietà, Jessica Arpin, Fede Scoch, Luca Chieregato con Chiedimi una storia, l’antica arte del kalaripayattu e il fuoco di Antares e per la musica Mauro Paganini con i suoi originalissimi strumenti, la trascinante Royal Swing Ostrica, i jukebox in carne ed ossa Peppino e Fedele e il pianista Rocco Mentissi, e infine i burattini e le marionette della Compagnia Alberto De Bastiani e Il Cerchio Tondo. Non mancheranno i laboratori per i bambini di giocoleria e di costruzione di giochi antichi, tenuti da Federico Braguinski e Marco Randellini e 4 sera-
SPAZIO AI CORTI d’AUTORE Novità 2015 è uno spazio dedicato ai corti d’autore, che quest’anno presenta la giovane casa di produzione cinematografica indipendente Lumaca Film, nata nel 2013 dalla fucina creativa che è il Festival Artisti in Piazza di Pennabilli, patria di Tonino Guerra. Fra l’altro sarà presentato il corto “reverso”, la cui protagonista e regista, Jessica Arpin, si esibirà in performance nei giorni del festival. Saranno inoltre presenti spazi relax con ambientazioni particolari (come la zona dedicata al Salone da tè marocchino o la capanna tribale di bamboo della foresta del Nord della Thailandia dove si faranno mas-
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saggi thailandesi) e altri per acquisti originali e di qualità: Pangea, il mercatino che mette insieme tutti i continenti, con bancarelle di spezie, profumi, ceramiche e ogni sorta di artigianato, o come la zona dedicata alla Cina con la possibilità di assistere e partecipare alla cerimonia del tè, con artigiani, artisti e una vera yurta mongola. Biglietto d’ingresso: Adulti 8,00 euro.Ridotto bambini (fino a 12 anni) 2 euro. Orari: Dalle 18.30 alle 24.00 Informazioni: Fondazione Ugo Da Como, Via Rocca, 2 Lonato del Garda (Brescia) Tel. 0039 0309130060 - www.fondazioneugodacomo.it
te di ballo per gli appassionati del Tango Argentino, del Country, del Latino e delle danze popolari, mostre d’arte tradizionale e contemporanea, una mostra etnica sul popolo tribale dei Lahu Na del Nord della Tailandia. Per soddisfare il palato, accontentando tutti i gusti, verranno allestiti un ristorante vegano e uno tradizionale e vari stand di degustazione con arrosticini, pannocchie arrostite, crepes, gelati, macedonie, frullati, birra e prodotti locali. Programma completo su www.lonatoinfestival.it
DOPOFESTIVAL PER GLI IRRIDUCIBILI Dopo mezzanotte, finita la programmazione ufficiale in Rocca, gli irriducibili hanno ancora voglia di divertirsi e tra questi anche molti degli artisti che si sono esibiti durante la serata. Forti di questa certezza e grazie al felice incontro con Lo Spazio d’Arte Duina e la Cascina Balocchi, si è deciso di organizzare un “dopofestival”, nel quale gli artisti che non sono ancora troppo stanchi e hanno voglia di far festa, troveranno lo spazio per improvvisazioni. Aprirà il dopofestival la indomabile Royal Circus Ostrica. Quel che succede poi lo si scoprirà di sera in sera. Info: Cascina Balocchi in località Campagna di Lonato del Garda.
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SPECIALE cultura
di ALESSIO PINZA
festivaletteratura countdown per la 19ª edizione La diciannovesima edizione di Festivaletteratura si terrà a Mantova da mercoledì 9 a domenica 13 settembre. È un territorio forse più libero, ma ancora contaminato, pieno di insidie e privo di mappe di riferimento quello in cui oggi ci si scambiano idee e si condividono storie. Al sapere si chiede di essere aperto, accessibile e senza pregiudizi, ma non per questo meno consistente, fecondo, rigenerabile. Per rispondere a queste esigenze, Festivaletteratura si è preparato al prossimo settembre innanzitutto riorganizzando il sito internet e pubblicando l’OPAC del proprio archivio. Il lavoro in corso sul web – che vedrà i suoi frutti nell’imminenza della manifestazione – è senz’altro rivelatore del modo in cui il Festival ha pensato il programma 2015 e si sta disponendo alle edizioni future. Arrivato alla soglia dei vent’anni, il Festival cammina deciso in avanti, sapendo di dover guardare continuamente indietro. Per il nuovo sito si sono abbattute le recinzioni: gli autori, le storie, le grandi questioni che andranno a formare il corpo del programma di ogni anno potranno così entrare direttamente dalla rete. Il sito riprenderà articoli, discussioni, commenti, produzioni originali disponibili sul web intorno agli scrittori e ai temi che saranno al centro del Festival, costruendo con essi una serie di “racconti”, che permetteranno ai suoi visitatori, già nelle settimane precedenti, di leggere, confrontarsi, partecipare alle riflessioni e ai pensieri che animeranno la manifestazione di lì a poco. In questi stessi “racconti” confluiranno le interviste, le fotografie, i video, le cronache, gli streaming degli incontri che la redazione di festivaletteratura.it produrrà nei giorni del Festival, insieme ai commenti, ai contributi, ai tweet che verranno dal pubblico, in modo che tutto questo materiale diventi più facilmente condivisibile e possa defluire facilmente dal sito, portando nuovo alimento alla discussione culturale dentro e fuori il web. L’OPAC è il punto di arrivo del lungo lavoro avviato nel 2012 con l’apertura dell’archivio di Festivaletteratura. Il catalogo on-line di foto, video, registrazioni sonore, rassegne stampa e altri materiali cartacei conservati nello spazio di via Accademia consentirà a tutti di prendere coscienza del notevole patrimonio documentario sulla letteratura contemporanea raccolto in quasi vent’anni di attività e di utilizzarlo come innesco per nuovi progetti culturali. Per dare un esempio della (quasi) infinita varietà dei materiali custoditi in archivio, nel corso della prossima edizione alcuni degli autori ospiti saranno chiamati a comporre la loro giornata ideale di Festivaletteratura in una sorta di fantafestival, scegliendo attraverso l’OPAC tra gli incontri delle diciotto edizioni precedenti. Il nuovo sito e l’OPAC rispecchiano perfettamente il passo doppio del Festival. Da un lato c’è un programma curioso di tutto, pronto ad ascoltare,
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“Scrittura” è la parola chiave di questa 19ª edizione della kermesse letteraria che vede il ritorno dei Nobel Vargas Llosa e Soyinka nato nel confronto con centinaia di persone e soggetti diversi, pienamente immerso nell’attualità, che intercetta le istanze più vive nella letteratura e nel dibattito culturale cercando sempre di rilanciare. Dall’altro un Festival che non si stanca di interrogare il passato, nella convinzione che lì si trovino le risposte per i tempi indecifrabili che ci attendono. I cinque felici e densissimi giorni di appuntamenti che si preparano per settembre porteranno dentro di sé questa duplice tensione. La dimensione del fine settimana allungato resta perfetta per riuscire a far incontrare le persone, mantenere sempre alta la curiosità, favorire una partecipazione
così estesa ed entusiastica soprattutto da parte dei volontari. Nel tempo però le parole fatte al Festival sono divenute meno fuggevoli e d’occasione: i discorsi hanno trovato seguito da un’edizione all’altra, alcuni progetti hanno trovato continuità anche altrove, il Festival è divenuto per molti artisti e scrittori il punto di approdo di riflessioni e lavori, un posto in cui può essere divertente sviluppare una nuova idea. Saranno ben 375 gli eventi, numero che sfiora il record di 386 dell’edizione 2011. Un numero impressionante, e che va di pari passo con gli altri che si porta a ruota (400 ospiti, 3mila soci, 66mila presenze lo scorso anno, 700 volontari – ma solo perché di più non si riuscirebbe a gestirne), ma che non racconta l’anima di un evento che sa parlare a tutti, e tutti raggiunge. Un occhio di riguardo per i talenti che domani esploderanno e, d’altro canto, portare come sempre a Mantova i pesi massimi della letteratura mondiale. Scorrendo tra i nomi che presenziano nell’elenco diramato ieri sera in piazza Bazzani dagli organizzatori, balzano subito all’occhio due premi Nobel: uno è Mario Vargas Llosa, che torna a Mantova dopo oltre un decennio di assenza, e l’altro è una novità assoluta, ovvero il drammaturgo Wole Soyinka, che al Festival avrà modo di discutere della situazione africana insieme all’ex negoziatore Onu in Africa Romano Prodi. Un tema, questo, che vedrà al centro un’altra ospite d’eccezione per quanto riguarda l’edizione alle porte: Noo Saro-Wiwa, figlia dell’attivista politico e intellettuale Ken Saro-Wiwa ucciso nel 1995. D’attualità è anche la delicata posizione della Grecia, e proprio dal Paese ellenico è in arrivo una piccola schiera di scrittori ellenici di ogni età, dall’atteso ritorno di Petros Markaris al più giovane Christos Ikonomou. Tra le pagine che parlano del presente fioriscono iniziative che rivolgono lo sguardo al passato e all’avvenire, spesso contemporaneamente. L’ormai
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attesa per la lectio magistralis di ferdinando scianna
tradizionale spazio dedicato alle biblioteche avrà quest’anno un risvolto... oscuro. L’Atrio degli Arcieri di Palazzo Ducale diventerà un luogo magico dove (ri)scoprire i capolavori del genere gotico in Italia, con titoli di autori più o meno conosciuti al grande pubblico (tra i tanti citiamo Leonardo Sciascia, Alberto Moravia, Italo Svevo, Grazia Deledda, Luigi Pirandello i più in vista). Al futuro guarda invece Prototipi, il “cantiere progettuale” che aprirà a fine agosto e si prefigge lo scopo di immaginare nuovi supporti al racconto. In altre parole, come le nuove tecnologie possono trasmettere il sapere. La scrittura in ogni sua forma sarà al centro della diciannovesima edizione, da quella manuale ai caratteri tipografici, fino ad arrivare al design delle lettere. Citavamo poco fa degli scrittori più attesi, partendo ovviamente dai due Nobel. Ma, come sempre, la lista è ben più ampia e variegata per generi e provenienze (sia geografiche che letterarie): ci-
SARANNO 375 GLI EVENTI (386 PER L’EDIZIONE 2011). BEN 400 OSPITI, 3MILA SOCI, 66MILA PRESENZE LO SCORSO ANNO, 700 VOLONTARI!
“Una fotografia non è creata dal fotografo. Ciò che fa è solo aprire una piccola finestra e catturarla. E’ il mondo, poi, che imprime se stesso sul rullino. L’atto del fotografo è più vicino a quello del leggere, di quanto lo sia a quello dello scrivere. Noi siamo i lettori del mondo”. Parola di Ferdinando Scianna (1943, Bagheria), uno dei più grandi artisti dell’obbiettivo italiani, arruolato all’agenzia Magnum da Henri Cartier – Bresson, vincitore nel 1965 di un concorso internazionale per l’album Feste religiose in Sicilia, che gli spalancò, senza che lui ebbe ad accorgersene, l’attenzione planetaria. Da allora la sua stella è stata in continua ascesa e i suoi servizi si distinguono per autorevolezza, professionalità e approccio artistico, nel fotoreportage come nella pubblicità e nel ritratto. Scianna sarà a Mantova ospite di due appuntamenti a settembre, nella cornice del Festivaletteratura. Vedremo una sua personale, nella libreria galleria d’arte Einaudi di Alberto Bernardelli, che mira a valorizzare il rapporto fra lettura e fotografia, evidenziato per iscritto e nelle immagini da Scianna. L’esposizione occuperà il mese di settembre. Parallelamente e contestualmente alla mostra, Scianna sarà uno degli ospiti di punta del Festival che ogni anno porta nella città ducale il meglio degli scrittori italiani e del mondo. Ancora top secret il titolo della sua lectio magistralis, ma visto l’amore del siciliano per la scrittura – che gli viene assai facile, come notano i colleghi – e una carriera brillante, che si alimenta di giorno in giorno, tantissimi saranno gli spunti offerti al pubblico. Rircordiamo che fra gli ultimi libri pubblicati da Scianna c’è Lo specchio vuoto, edito da Laterza. Ironica e penetrante analisi di una delle nostre nuove abitudini, il selfie. Che Ferdinando definisce così: “Si fotografano per essere sicuri di essere vissuti, diceva Ennio Flaiano. Ora ci si fotografa per rispondere all’inquietudine sulla nostra impermanenza. Per essere sicuri che stiamo vivendo! È la condivisione che è consustanziale al selfie”. (Lara Ferrari)
viaggio a ritroso nell’America degli albori; e ancora il giallista svedese Björn Larsson e il fumettista italiano Zerocalcare, uno dei fenomeni editoriali del momento. Foltissima, come da tradizione, la schiera dei narratori italiani presenti alla prossima edizione. La tematica del tempo (collegata a quella del territorio) è centrale nei racconti di Vinicio Capossela e Fabio Genovesi. La provincia italiana viene rappresentata da autori molto amati quali Andrea Vitali e Adrian Bravi, tra serio e faceto. Melania Mazzucco parlerà del patrimonio artistico italiano, mentre i legami con le rispettive regioni sono appannaggio di Silvio Perrella, Maurizio Maggiani e Letizia Battaglia. Altri autori decisamente attesi sono Michele Mari, Marco Belpoliti, Mauro Covacich, Marcello Fois, Bianca Pitzorno (la scrittrice più presente in questi diciannove anni di Festival), Paolo Colagrande, Elisabetta Bucciarelli, Franco Maroaldi e Anna Maria Farabbi.
tiamo a braccio lo spagnolo Javer Cercas – pure lui vecchia conoscenza del Festival – o lo statunitense Richard Flanagan, vincitore del Booker Prize 2014; l’irlandese Joseph O’Connor, fratello dell’altrettanto celebre Sinead, e l’amatissima TracyChevalier, quest’ultima impegnata in un
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17.18.19.20 Settembre Mantova
L’Evento
L’OCCASIONE PER RICORDARE IL “GRANDE NIVOLA” IN UNA FORMULA CHE FONDE SANA COMPETIZIONE SPORTIVA, PIACERE DELL’AVVENTURA E TURISMO DI LIVELLO
25ª EDIZIONE MODERNA PER IL GP NUVOLARI di Alessio pinza
EBERHARD & CO. E GP NUVOLARI DA 25 ANNI INSIEME
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rande attesa per la manifestazione di regolarità riservata alle auto storiche che si svolgerà dal 17 al 20 settembre 2015, evento organizzato da Mantova Corse, Automobile Club Mantova e Museo Tazio Nuvolari. Le vetture partiranno come di consueto da Piazza Sordello, a Mantova, e percorreranno 1000 chilometri attraverso il paesaggio italiano, da Mantova a Forte dei Marmi, da Forte a Pisa, poi Livorno, Siena, Arezzo fino a Rimini e da Rimini, passando per Ferrara, di nuovo a Mantova. Il Gran Premio Nuvolari celebra la 25ª edizione moderna, atteso da collezionisti e appassionati, per i quali la storica manifestazione rappresenta l’occasione per ricordare il “Grande Nivola” in una formula che fonde sana competizione sportiva, piacere dell’avventura e turismo di livello. Il Gran Premio sarà aperto a 250 vetture storiche, 500 gentlemen drivers, che si sfideranno in una gara di regolarità: un appuntamento tra i più importanti del mondo. Partner prestigiosi e affezionati - Audi, Eberhard & Co., Banca Generali
GIORNATE INDIMENTICABILI TRA SPORT E MONDANITÀ Tre giorni di emozioni e di sport per una manifestazione che si conferma un appuntamento internazionale di primissimo livello nel mondo delle classic cars. Due serate dall’impronta diversa attendono i partecipanti: il venerdì sul Tirreno al Beach Club Cinquale: sport, musica e compagnia in riva al mare. Il sabato, sul mare Adriatico l’appuntamento imperdibile, l’evento nell’evento: la serata d’Onore al Gran Hotel di Rimini. Break di mezza giornata, il sabato tra i cipressi delle colline senesi a Borgo Scopeto, la domenica a Mantova
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ed Ufi Filters - hanno confermato il supporto alla manifestazione. Nella giornata di venerdì 18, al termine delle verifiche tecniche, le auto partiranno da piazza Sordello, al cospetto del Palazzo Ducale dei Gonzaga: una cornice di straordinaria suggestione tale da offrire una panoramica completa sulle vetture partecipanti. Percorse le strade della pianura Padana, i drivers si sfideranno sulla pista del nuovissimo Circuito di San Martino del Lago, quindi la carovana si instraderà sulle colline parmensi fino al passo della Cisa, per poi iniziare la discesa verso la riviera tirrenica, transitando per Carrara, Massa ed arrivando a Forte dei Marmi, con la serata prevista al prestigioso Beach Club Versilia. Sabato 19, seconda tappa: le auto si inseguiranno lungo le strade di Toscana, Umbria, Marche ed Emilia Romagna, in una competizione appassionata tra passi appenninici e prove di abilità. A Livorno si rievocherà il Circuito del Montenero che vide negli anni ’30 trionfare più volte il grande Tazio Nuvolari. Imperdibile il passaggio per i centri storici di Pisa, Siena, Arezzo ed Urbino, dove le
all’interno del Palazzo Ducale, la reggia rinascimentale dei Gonzaga per il pranzo di saluto. Nel pomeriggio, al Teatro Bibiena, gioiello seicentesco nascosto tra le vie cittadine, la cerimonia di proclamazione dei vincitori. Nei 1.070 km del percorso sono previsti 15 gruppi distinti di prove, tra questi, il passaggio da due autodromi: il circuito di San Martino del Lago e il circuito di Varano, le 3 coppe rievocative di cui sopra, il transito da due passi appenninici: la Cisa e la Bocca Serriola; poi alcuni circuiti cittadini come l’ormai classico Castello di Ferrara. In totale 81 prove cronometrate (P.C.) e 6 prove di media (P.M.). Appuntamento, dunque, presso il Palazzo Tè a Mantova per le verifiche tecniche e sportive il giovedì 17 dalle ore 16:00 alle ore 18:00 e il venerdì 18 settembre dalle ore 8.00 alle ore 12:00.
È una storia fatta di passione tempo e sfide quella che unisce Eberhard & Co., il grande pilota Tazio Nuvolari e il celebre Gran Premio a lui intitolato, che giunge quest’anno ad un traguardo importante: la 25ª edizione (29ª se consideriamo anche le prime quattro edizioni storiche). La prestigiosa Maison svizzera specializzata nella produzione di orologi ad alto contenuto tecnico, dedica infatti all’interno della propria ricca gamma di segnatempo, una collezione speciale al più grande mito dell’automobilismo sportivo di tutti i tempi ed è il partner che per primo ha creduto in questo appuntamento divenuto sempre più importante nel panorama delle corse per auto storiche: il Gran Premio Nuvolari. A scandire i rintocchi che porteranno alla linea di partenza, a segnare ogni momento prezioso che i concorrenti di questa straordinaria manifestazione vivranno, a brindare al primo quarto di secolo trascorso insieme, penserà Eberhard & Co.
Sport Expo nasce nel 2007 per merito di Stefano Bianchini, presidente della FIPAV VERONA nonché ideatore e coordinatore della manifestazione classic cars si destreggeranno tra vie tortuose e ampie piazze rinascimentali. Al calare del sole, dopo il traguardo a Rimini, i piloti saranno attesi al parco del Grand Hotel di felliniana memoria, a due passi dal mare, per la serata glamour tra celebrità e sponsor.Lasciata Rimini la domenica mattina, i piloti guideranno verso le colline di Romagna e poi a Ferrara, sul circuito del Castello Estense, nel cuore della città. Il ritorno a Mantova, con il tradizionale passaggio sul ponte San Giorgio e il taglio del traguardo ancora in piazza Sordello, chiuderà la manifestazione.
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INTERVISTE speciali
il neo sindaco È riuscito a strappare mantova al centrodestra che l’aveva conquistata nel 2010 dopo 65 anni di amministrazioni di centrosinistra
mattia palazzi
È necessario iniziare a programmare la nostra città
di elena benaglia
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n campagna elettorale aveva promesso facce nuove, “Voglio una giunta con persone che non abbiano mai fatto gli assessori. Perché occorre mandare un segnale forte: Mantova ha bisogno di relazioni nuove su più livelli, una delle priorità è porre nei punti chiave della città persone in grado di sviluppare relazioni internazionali”. Ha mantenuto la prima promessa. Dei nove assessori solo qualcuno ha già svolto in precedenza l’incarico di consigliere comunale, molti sono addirittura alla prima esperienza nel mondo della politica. Mattia Palazzi, invece, ha fatto dell’impegno politico la sua vita: si è infatti dedicato fin da giovanissimo (oggi ha 37 anni) ad attività di impegno sociale, a partire dagli anni della scuola, dove è stato rappresentante di istituto, in seguito segretario della Sinistra Giovanile mantovana e responsabile scuola della Lombardia per i giovani democratici, è stato consigliere comunale e Assessore al Welfare e alle Politiche Giovanili del Comune di Mantova, oltre che Presidente dell’Arci provinciale mantovana e dell’Arci Lombardia. Lo incontro in una caldissima mattinata di fine luglio, nella stanza affacciata su Via Roma dove Giuseppe Garibaldi fu proclamato cittadino mantovano il 9 marzo 1867. La prima domanda sorge quindi spontanea, in questa grande sala che mette un po’ in soggezione il visitatore. Innanzitutto le faccio, a nome mio e della redazione del giornale, i complimenti per la sua elezione a Sindaco. Mi piacerebbe sapere quali sono state le sue prime emozioni e impressioni entrando in questa stanza «Diciamo che ho provato subito un grande senso di responsabilità, in quanto, come primo cittadino, sono investito della rappresentanza di tutta la cittadinanza, di ogni singolo abitante di Mantova, e penso che il mio compito sia quello di dare una maggiore autorevolezza a questa Istituzione e fare in modo di infondere una maggiore fiducia nei cittadini nei suoi confronti. Sedersi qui, sotto le bandiere italiana ed europea, e sotto la targa che ricorda la proclamazione di Giuseppe Garibaldi a cittadino mantovano, mi fa sentire di avere addosso il peso della Storia e nello stesso tempo mi fa ricordare il mio essere di passaggio, mi spie-
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go: io ora ho la grande opportunità di rendermi utile alla mia città, ai miei concittadini, con la consapevolezza di essere una parte, un frammento della Storia, di essere qui per un periodo di tempo limitato per dare il mio contributo». La sua vita, come abbiamo visto, è da sempre permeata di impegno e partecipazione alla vita della propria comunità, immagino, quindi, che non riceverà forti scossoni o capovolgimenti con questo nuovo incarico. «In questo primo mese del mio mandato ho lavorato sempre dalle 8,30 fino a mezzanotte/l’una, ma credo sia normale per i primi tempi, quando ci si deve rendere conto di quello che si eredita e di quello che c’è da fare con priorità. Però credo sia importante mettere dei paletti e riservarsi uno spazio di vita privata, anche per vivere la cittàcon una compenetrazione, quindi, dei due ruoli di cittadino e di Sindaco, vivendo le manifestazioni culturali, i concerti, la vita cittadina. Ma è anche necessario staccare e abitare la propria dimensione privata per stare bene, essere sereni, visto che questo poi incide sul lavoro da svolgere». La caratteristica della sua campagna elettorale è stata il coinvolgimento diretto, trasparente e molto partecipato dei cittadini, con incontri di quartiere, “preferendum” (con i quali i cittadini potevano suggerire la loro lista di priorità degli interventi nelle diverse zone di Mantova), gruppi di lavoro aperti... come proseguirà, se proseguirà,
Il nuovo Sindaco di Mantova, Mattia Palazzi
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questa modalità di lavoro intrapresa? «La politica per me è sempre stata partecipazione, quindi a settembre abbiamo già previsto di fare la Giunta nei quartieri, per un confronto sul bilancio e sul piano pluriennale, poi è prevista la creazione di una piattaforma web per coinvolgere direttamente i cittadini nelle scelte amministrative e la proposizione di referendum tematici sull’esempio di quelli pre-elettorali, per iniziative e progetti anche provenienti “dal basso». Mantova viene spesso da molti definita “la bella addormentata”; quale e come sarà il suo bacio per risvegliarla? «Sono necessari molti cambiamenti nel modo di vivere la città, innanzitutto bisogna aumentare l’attrattività degli spazi comuni, degli spazi verdi, delle piazze. Mantova è ricchissima di luoghi meravigliosi che vanno sfruttati meglio e di più, con iniziative culturali, con una tematizzazione delle piazze, per fare un esempio ritengo importantissimo riprendere a fruire di Piazza Castello e del Cortile della Cavallerizza di Palazzo Ducale. Prendiamo spunto dalle sponde dei nostri laghi che sono state recuperate e valorizzate per essere vissute come luogo pubblico di incontro e di vita sociale. E’ poi necessaria un’internazionalizzazione della nostra città, Mantova deve essere conosciuta all’estero, deve essere attrattiva, ad oggi non è stato fatta un’adeguata promozione in questo settore, bisogna rendere Mantova fru-
ibile e vivibile per i cittadini e per i turisti per tutto l’arco dell’anno. Per fare questo è opportuno iniziare a programmare la città, e intraprendere un’opera di comunicazione relativa a questa programmazione. A partire dall’autunno prevedo la creazione di un ufficio comunicazione in Comune che si occuperà proprio di questo aspetto. E non dimentichiamo l’importanza di un corretto marketing strategico per la promozione della cultura. Il progetto di inserire Mantova in un sistema di relazioni di prossimità (e internazionali) inizia con la costruzione di una Rete con le città limitrofe per la
valorizzazione del territorio e la condivisione delle proposte turistiche; processo già iniziato durante i mesi della campagna elettorale (con la visita dei sindaci delle città di Bergamo, Brescia e Cremona a sostegno del candidato neo-eletto), che sta proseguendo in questi primi giorni di mandato. Una partnership con le tre suddette città, oltre a Regione Lombardia, Camere di Commercio di Bergamo e Cremona e Università di Bergamo, ha portato recentemente all’ottenimento del titolo di Regione Europea della Gastronomia per il 2017 alla Lombardia Orientale, un’iniziativa che apre un’opportunità strategica per la valorizzazione dell’attrattività turistica, il sostegno delle economie locali e la promozione su scala internazionale della cucina e della filiera della ristorazione lombarda. Uno stimolo ulteriore a mettere in relazione le eccellenze del territorio (cibo, ospitalità, turismo, cultura solo per fare alcuni esempi) per portare sviluppo socio-economico e creare nuove sinergie in vista di progetti innovativi». Diciamo, quindi, che Cremona, Bergamo e Brescia sono partnership “acquisite” che dovranno solo essere potenziate e costantemente aggiornate, invece per quanto riguarda la città di Verona ha progetti in cantiere? «Ci stiamo muovendo anche in quella direzione, non è possibile non ragionare in termini di area vasta con la città di Verona, abbiamo tantissimi interessi in comune, oltre ad essere vicinissime, bisognerà senz’altro lavorare in sinergia, sia con il Comune che con l’Università di Verona». Che cosa la città di Mantova non ha avuto finora e che ora lei si sente di poter dare? «Progettualità, coraggio e tenacia. Fino ad oggi si è amministrato ma non governato. Bisogna creare delle relazioni forti perché con la mancanza di risorse attuale se non si lavora in squadra non si riesce a governare e progettare, forse neppure ad amministrare. Bisogna sopperire alla mancanza di risorse costruendo relazioni, non chiudendosi in se stessi». Mentre aspettiamo la balneabilità dei laghi mantovani (il Contratto di Fiume recentemente sottoscritto prevede il risanamento del fiume Mincio entro il 2021) dove andrà in vacanza? «Ho sempre amato camminare in montagna, passione che fortunatamente condivido con la mia compagna e che ritengo faccia molto bene per la salute, quindi andrò qualche giorno sulle vie ferrate, magari delle Dolomiti».
IL PROGETTO DI INSERIRE MANTOVA IN UN SISTEMA DI RELAZIONI DI PROSSIMITÀ (E INTERNAZIONALI) INIZIA CON LA COSTRUZIONE DI UNA RETE CON LE CITTÀ LIMITROFE
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L’INCONTRO
MARCO SANTINI Il bosco è del gufo
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elle Scuderie del Palazzo Municipale di Volta Mantovana (Mn) è stato presentato “Il bosco è del gufo” (titolo che trova spiegazione nelle conclusioni alla fine del volume), “Atlante fotografico delle colline moreniche del Lago di Garda”. Prodotto editoriale multimediale di Marco Santini, ex Presidente del Consorzio di promozione turistica GardaColline-GardaHills oggi colpito da grave malattia, con la collaborazione di Margherita Dal Prato. Ad oggi unica pubblicazione che descrive in tre lingue l’intero territorio delle Colline Moreniche del Lago di Garda delle province di Brescia, Mantova e Verona. Il contenuto dell’opera è la descrizione del territorio collinare alla base del Lago con linguaggio destinato al turista, quindi con testi sintetici e ricchezza di suggestive immagini in gran parte inedite. L’area è Lombarda a sinistra del fiume Mincio e Veneta alla sua destra, comprendente i paesi di Lonato del Garda, Castiglione delle Stiviere, Solferino, San Martino della Battaglia, Cavriana, Pozzolengo, Castellaro Lagusello, Monzambano, Ponti sul Mincio, Volta Mantovana, Valeggio sul Mincio, Borghetto, Sommacampagna, Custoza, Pastrengo. Sono descritti gli aspetti geomorfologici, ambientali, naturalistici e paesaggistici, i monumenti architettonici, storici, nonché alcune emblematiche produzioni enogastronomiche tipiche locali. Ed ancora, gli eventi e le strutture turistico-ricettive che, come un diamante con le sue molte e diverse sfaccettature, caratterizzano il territorio e costituiscono la sua attrattività di un unicum eccezionale. I destinatari della pubblicazione sono principalmente
Una delle pagine del libro
l’atlante e’ stato realizzato con il contributo di
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di M.T. SAN JUAN
MARCO E MARGHERITA AUTORI DELL’OPERA Al lettore attento non sfuggirà quanto questo territorio abbia offerto all’uomo per sviluppare, nei secoli, le proprie attività fin dall’ epoca preistorica, da quella romana, da quella medioevale, da quella risorgimentale fino ad oggi. L’uomo ha saputo utilizzare l’eccezionalità delle caratteristiche del territorio quasi sempre con saggia discrezione tanto da aver conservato un ambiente gradevole e con attrattività diverse per tutti coloro che abbiano deciso di trascorrere per poco, per molto o per sempre, la propria vita in questi luoghi. Troppo spesso ultimamente avviene che l’uomo dimentichi che “il bosco è del gufo” e, a lungo andare, quanto sia sconveniente, anche per se stesso, non rispettare la natura creando condizioni irreversibili di degrado ambientale.
i turisti, ma anche gli abitanti del territorio, gli studenti e tutti coloro che abbiano deciso di trascorrere, per poco, per molto o per sempre, la propria vita nello splendido territorio delle Colline Moreniche del Lago di Garda. L’Edizione cartacea realizzata, ai puri costi di stampa e legatura, da Litocolor s.r.l. in numero limitato pur di migliaia di copie, verrà diffusa in occasione di convegni ed eventi e dagli operatori turistici del territorio. Per raggiungere l’immenso pubblico internazionale degli e-reader nel WEB è stato realizzato gratuitamente da Netpeople s.r.l. (Cassa Padana) un e-Book e diffuso attraverso siti tipo Amazon, Apple, Google play scaricabile gratuitamente. L’ iniziativa coincide con EXPO 2015 e anche questo fa si che i risultati attesi siano decisamente interessanti per il territorio. L’opera è stata realizzata con alto livello di professionalità, ma non ha obiettivi di profitto. Non vi è un “dominus” commerciale bensì un gruppo di appassionati motivati da spirito volontaristico ad ogni livello di partecipazione al progetto. Tra questi appassionati alcuni agiscono in qualità di sponsor-coeditori (Cassa Padana, Consorzio Tutela Lugana DOC, GAL Colline Moreniche del Garda, Lions Club Mincio Colli Storici e Lions Club Desenzano del Garda e della Riviera Host) partecipando anche con un contributo economico per la copertura dei costi costituiti principalmente dalla stampa dell’edizione cartacea; altri concedendo il proprio patrocinio, altri ancora con un contributo di contenuti di testo e immagini cedendo gratuitamente i dritti
Il contenuto dell’opera è la descrizione del territorio collinare alla base del Lago con linguaggio destinato al turista di riproduzione (Mario Piavoli, Margherita Dal Prato, Dario Pironi, Cesare Salandini, Giorgio Mutti, Marco Santini, Ruggero Ughetti, Paolo Dal Prato, Massimo Castrini, Emilio Crosato, Gianni Lonardi). Molti i soggetti qualificati sono, di fatto, sponsor o patrocinatori del progetto, ciascuno nel proprio ruolo: istituzionale, professionale o tecnico. Quindi: Assessorati del Turismo, dell’Agricoltura, della Cultura, Amministrazioni dei Comuni del territorio, GAL, Associazioni, Enti Morali, Istituti Bancari, Consorzi, Imprese, ma inoltre: fotografi, registi, comunicatori di immagini ed autori che hanno collaborato negli scorsi dieci anni con gli autori della pubblicazione, quando questi erano parte attiva nel Consorzio di promozione turistica GARDACOLLINE, costituendo un patrimonio di documenti e immagini suggestive ed evocative della storia del luogo. L’opera è quindi frutto della volontà del territorio di mostrarsi. Un interessante modello volontaristico di marketing territoriale.
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protagonistI
isabelle adriani
Vi spiego com’è recitare negli Stati Uniti
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os Angeles, Roma e Reggio Emilia. Una triangolazione del genere non l’avete mai letta, ammettetelo. Eppure è il tipo di vita, sempre on-the-move, che Isabelle Adriani da qualche anno a questa parte sta facendo per conciliare i suoi numerosi impegni professionali con l’amore. Impegni in crescita, e ce lo dirà lei, bellezza umbra (di Umbertide) divenuta attrice internazionale, che ha scoperto solo da adolescente una fisicità importante. E’ una mattina di luglio afosa, che lei rinfresca con la risata, vivace e contagiosa. Siamo in una bellissima biblioteca, nulla di meglio per una avida lettrice come lei, e parliamo della sua vita, complicata ma entusiasmante. Solo un piatto di spaghetti al pomodoro ci fermerà. Fra le domande ce n’era una su un film prossimo venturo, poi l’occhio è caduto su ‘top secret’. Però so che sta lavorando a un progetto cinematografico in uscita a primavera 2016... «Ah sì! Mi fa molto piacere parlarne. E’ un film americano tratto da un best seller di Anne Rice, grande scrittrice molto amata, che ha descritto questa storia incredibile di Gesù a 7 anni. Sono al fianco di attori stupendi come Sean Bean, che abbiamo visto in Il Signore degli Anelli e centinaia di produzioni. Un interprete stupendo dal quale ho imparato molto. Il set era fra Cinecittà e Matera e il mio ruolo è Seleni, la favorita di Re Erode. Una parte abbastanza complicata perché attraverso il mio personaggio si capisce la follia di questo re, che a seconda dei
di lara ferrari
Avevo 4 anni e alla tv vidi Ingrid Bergman in Notorious, di Hitchcock. Fu allora che esclamai “voglio fare l’attrice!” suoi capricci mi tratta molto dolcemente, poi rudemente e violentemente. Sono l’unico personaggio femminile di corte e per di più una danzatrice, perciò ho dovuto ricominciare gli allenamenti da ballerina. Un film che ho nel cuore e che uscirà in tutto il mondo a Pasqua 2016. Si chiamerà Bambin Gesù (titolo originale, Christ the Lord - Out of Egypt). Il regista è Cyrus Nowrasteh, eccezionale, salito alla ribalta delle cronache con la serie tv su Kennedy e soprattutto con il dramma ‘La lapidazione di Soraya M.’, storia vera tratta dal reportage di un giornalista franco-iraniano sulle atroci violenze che sono costrette a subire le donne in Iran. Nato da famiglia musulmana, Cyrus è simpatizzante della religione ebraica e ha realizzato un film su Gesù. Personaggio incredibile! (esclama divertita). Esperienza pazzesca, costumi meravigliosi. Sono dovuta dimagrarire 6 kg e mezzo in due settimane (ride)». Si ricorda l’istante in cui ha voluto diventare un’attrice? «Perfettamente. Non avevo compiuto 4 anni, in tv c’era Ingrid Bergman con Cary Grant in Notorius. Lui le mette una sciarpa intorno alla vita, lei aveva un top corto e un’espressione particolare. E’ in quel momento che ho esclamato: “Voglio fare l’attrice
Foto di Francesca Catellani
come lei!”, davanti ai miei genitori. Poi ho fatto altro, ho studiato danza, canto, recitazione fin da bambina, quindi danza classica dai 7 anni, però la magia è partita con quella scena. Se lo ricordano tutti. Costringevo i parenti a vedere il mio spettacolino, sa quello messo in scena in famiglia? Per ricompensarli davo loro la mia paghetta settimanale (ride). Facevo io i costumi! Arrivai a dare 10 euro a mia sorella perché indossasse le ali d’angelo costruite da me. Volevo fare la sarta, la regista, il produttore, tutto». I suoi genitori appartengono al mondo dello spettacolo? «No, non vengo da una famiglia d’arte. I miei sono neuropsichiatri, medici bravissimi, mio nonno è un
un bagaglio culturale tutto da invidiare Isabelle Adriani è un’attrice italiana. Giornalista professionista, ha al suo attivo collaborazioni con varie testate ed è autrice di 8 libri di fiabe e 2 romanzi storici. Laureata in Lettere e Filosofia, ha lavorato come attrice in più di 30 film in Italia e all’estero. Isabelle vive fra l’Italia e Los Angeles, è fidanzata con il Conte Vittorio Palazzi Trivelli, imprenditore e pilota di Ferrari e campione di GT. Figlia di due neuropsichiatri, studia recitazione, canto e danza sin da bambina. Appassionata di cinema e storia, colleziona antichi libri di mitologia e leggende.
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Dalla “secchiona” al cigno. Isabelle scrive libri (“Mi piace andare alle origini delle fiabe”) e recita in film internazionali. Nel 2016 sarà Seleni, la favorita di Re Erode, in “Bambin Gesù”
chirurgo, ho zii giornalisti e ingegneri, una famiglia di intellettuali. Non c’entravo nulla con lo showbusiness. Difatti mi sono laureata in Storia, con una tesi sul DNA della fiaba, altra mia grande passione. Però loro non mi hanno mai ostacolata, perché capivano lo spirito che mi animava. Mi piaceva cantare, ballare, recitare, fischiare, ho fatto tante di quelle scuole ovunque. Quella di mimo in Francia, quella di canto con Edda Dell’Orso, voce meravigliosa delle musiche di Ennio Morricone. È stata la mia maestra. Ho frequentato anche il corso di teatro sperimentale di Spoleto, Canto lirico, la scuola di danza Francesco Morlacchi a Perugia, fino al Royal Ballet a Londra. Avevo vinto una borsa di studio ma nel frattempo ero diventata molto alta e formosa e non era più il caso di fare la ballerina. Chiaro è che sono stata io ad avere una doppia anima. Una di secchiona e l’altra di artista. Perché accanto allo spettacolo non mi accontentavo e mi piaceva fare l’archeologa, la storica, la giornalista. Leggo continuamente storia e archeologia. La mia vita è divisa in due: l’archeologa mancata di qua, l’attrice e ballerina di là». Che è bella lo vediamo, ma è anche preparata. Non sembra il tipo che si lascia plasmare facilmente. Nello showbiz è indispensabile arrivare a qualche compromesso? «Di certo è necessario scendere a qualcuno. Essendo io alta, formosa, appariscente, ho dovuto snaturare la mia parte di secchiona, che ama moltissimo leggere e studiare, per diventare un sex symbol (non mi vedo così, sono gli altri a dirmelo), una persona calata spesso nella femme fatale. In Tutto l’amore del mondo impersonavo l’artista francese sensuale, in Che bella giornata di Checco Zalone sono la spagnola Mercedes, una donna piena di passioni. Invece magari io ho passato la scuola sui libri. Avevo gli occhiali, l’apparecchio ai denti. Mi sono scoperta con questo fisico prorompente a 17 anni. Un brutto anatroccolo, poi di colpo un corpo che non sapevo come gestire. I ragazzi mi guardavano, prima non mi vedevano affatto. Ci ho messo molto
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tempo per abituarmi a questa nuova condizione». Lei è anche scrittrice... «Sì, di libri che riguardano l’origine storica delle fiabe. Su questa tematica ho pubblicato una decina di volumi.‘La vera storia di Cenerentola’ è il mio ultimo romanzo storico. Ci ho messo otto anni per completare le ricerche. E’ una storia vera, ambientata 2650 anni fa, in Egitto, dove una schiava greca diventa regina grazie a una scarpetta. La prima cenerentola della storia. Sono andata ad Harvard, Alessandria d’Egitto, Museo del Cairo, in Grecia. Ho presentato tutta la documentazione storico- scientifica che avvalorasse la tesi secondo cui c’era una origine storica dietro la favola, e infatti c’è». Un’amica del suo ambiente sostiene che nel vostro mondo è necessario essere sempre smart. «Ha totalmente ragione. Perché ogni occasione può essere buona per portare a qualcosa. Ci possono essere molte chances che non servono, ma la mille e una giusta. E tu non sai quale sarà. Può nascere da una chiacchierata fatta con un produttore a un festival, al quale ti ritrovi con amici. Devi essere sveglia, brillante, molto presente. Se non fai attenzione puoi perdere grosse occasioni, oppure puoi cadere in una piccola trappola mediatica o invischiata in un progetto che non si fa».
Prendendo spunto dalla sua formazione e vedendo le tendenze che prevalgono oggi, lei vede nel suo mondo più improvvisazione o preparazione? «Guardi, dipende dal luogo in cui si crea arte e voglio essere molto precisa. Il cinema italiano ha fatto scuola in Usa, loro citano sempre De Sica, Fellini e ultimamente si fa strada una generazione di registi molto in gamba. Però la preparazione americana attuale, seguendo il metodo Stanislavskij e Strasberg, è più profonda di quella italiana. Noi abbiamo bravissimi attori, però non sono così preparati dal punto di vista teorico.Che è una cosa molto interessante. Fra gli ultimi film che ho girato, c’è questo di Alan White, con John Cusack, a Portorico. Beh, ho dovuto rivedere molte delle mie posizioni, imparate in Italia sul recitare, per essere il più naturale possibile, per avere una recitazione molto più americana. Immobile, intimista e profonda. In Italia siamo più teatrali, metodo che a loro sembra soap opera, mentre è semplicemente un modo diverso di acting. Da noi le fiction sono molto veloci, devono girare in poco tempo e produrre tante puntate. È chiaro che non ci può essere la cura necessaria per aspirare a un prodotto di alta qualità. Penso invece a Downton Abbey, al Trono di spade... in America hanno più tempo e mezzi e lavorano con una profondità diversa. In Italia escono produzioni anche di pregio, che non riescono a rispettare questi parametri».
Nella sequenza fotografica, Lara Ferrari con Isabelle Adriani
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ritratti veronesi
Nin Guarienti Che dorme in un’antica cantina e scrive in una cella monacale
di Silvano Tommasoli
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li telefono e mi riceve subito, nella fresca penombra della sua casa di campagna, dove si è ritirato da alcuni anni, dove non si sente un rumore che sia uno e nemmeno il caldo afoso che serra la città in questo inizio di luglio. Una grande casa nobiliare, che risale al Quattrocento o forse prima, costruita sulle rovine di un antico convento. Mobili antichi e ritratti moderni; ecco, adesso mi rendo conto di essermi cacciato in un guaio, questa volta, chiedendo a un “vecchio” (scusa, Nin) giornalista, che per anni ha tenuto una rubrica di grandi ritratti su un periodico, di prestarsi come soggetto di una delle mie ben più modeste raffigurazioni parolose. L’ambiente è familiare, ci conosciamo da un mezzo secolo almeno, e il clima è ideale; ma non riesco a superare quel po’ di ansia e di rispetto reverenziale che sento. Parliamo entrambi a bassa voce, registro per non perdermi una sillaba, quando il clacson impertinente e un po’ stronzo di un’auto che sembra vicinissima ci fa sobbalzare entrambi, e lui, ecco, con molta eleganza ricorda il probabile antico mestiere della madre dell’improvvido automobilista. Lascio andare il respiro che un po’ trattenevo, e finalmente mi sciolgo come il ghiaccio del quale non c’è proprio bisogno per rinfrescare l’acqua che mi offre. A Verona Nin Guarienti è molto conosciuto. Non solo perché appartiene a una delle famiglie più antiche e nobili della città, ma anche perché, per molti anni, è stato il volto di un popolare telegiornale cittadino. «A me non è mai piaciuto molto “fare” il telegiornale. Ho cominciato la professione di giornalista perché amavo scrivere, e infatti per molti anni sono stato nella redazione del quotidiano di Verona, “L’Arena”. Ho cominciato piuttosto giovane, appena iscritto all’università, entrando in redazione come si usava allora, attraverso la conoscenza di qualcuno. Mi è piaciuto subito e, dopo un paio d’anni di praticantato, ho superato l’esame come giornalista professionista. Per qualche tempo sono stato uno dei più giovani professionisti italiani». In tanti anni, ha condotto moltissime interviste e inchieste brucianti; qualcuna ricordata ancora oggi, per lo scalpore che aveva suscitato in città. Come quella volta che, nascosto il suo viso aristocratico sotto un sapiente trucco da barbone, aveva mendicato per una mezza mattinata nel pieno centro storico della città, nelle vie pedonali oggi dello shopping danaroso. «Seduto per terra, non ho mai alzato la testa per il timore di essere riconosciuto. Così ho raccontato la giornata di un mendicante da uno straordinario punto di osservazione, quello delle scarpe di chi si fermava per lasciare qualche moneta nella scatola che tenevo davanti a me. Il trucco, mi aveva insegnato come farlo un vecchio amico attore di teatro, Roberto Puliero. Per le rughe, mi aveva fatto spalmare sul viso dell’albume, che essiccandosi aveva prodotto un effetto così realistico – e devastante! – che, vedendomi, mia figlia Giorgia, ancora piccolina, si era messa a piangere. Ad ogni modo, in un’ora e mezza di accattonaggio, ho raccolto trentacinquemila lire di allora. Più che la paga di un operaio specializzato!».
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«Ritengo che questo sia il vero modo di fare questo mestiere, anzi l’unico. Andare per strada, chiacchierare con la gente e, da un argomento non rilevante, tirare fuori la notizia» L’inchiesta riscosse un grande successo, quando nei giorni successivi il giornale la rivelò ai suoi lettori. Al punto che, poco tempo dopo, la ripeté Paolo Frajese su una rete Rai. Anche Nin ne fece una variante televisiva, negli anni in cui lavorò al telegiornale veronese. Mescolandosi con i lavavetri ai semafori della città, mentre discuteva con un vigile che voleva allontanarlo, dette le giuste indicazioni per il lago di Garda in lingua a un automobilista tedesco, con il quale, naturalmente, il solerte tutore dell’ordine non riusciva a spiegarsi se non a gesti. Il video andò in onda, provocando molta ilarità nei veronesi e nei colleghi del vigile. Un po’ meno in quest’ultimo… «Ho sempre lavorato così, come cronista ma con molta fantasia, andandomi a cercare per strada le notizie. Ritengo che questo sia il vero modo di fare questo mestiere, anzi l’unico. Andare per strada, chiacchierare con la gente e, da un argomento apparentemente non rilevante, tirare fuori la notizia». Allora, Nin, imparo dal maestro e faccio anch’io così: tiro fuori la notizia da questo nostro incontro. Quella famosa volta, al liceo, ce l’avevi davvero la pistola? Mi travolge con una sonora risata: «Questa è una divertentissima leggenda metropolitana, messa in giro di proposito dei miei compagni di classe. E qualcuno, ancora oggi e dopo cinquant’anni, con fare circospetto me lo chiede. Ti pare che io, che di carattere sono alquanto fumantino ma reagisco solo con le parole, avrei potuto affrontare la mitica professoressa Bussola a mano armata solo perché mi aveva rimandato in matematica? A settembre sono
stato promosso perché durante l’estate ho studiato, ma mi ha sempre divertito l’idea di portarmi addosso questa leggenda, sicuramente improbabile quanto bizzarra». Continuiamo la nostra chiacchierata visitando la casa, della quale è molto giustamente orgoglioso. Mi fa vedere il suo studio, ricavato in un’antica cella monacale e poi la stanza da letto, che secoli fa era una cantina. Intanto mi ricorda alcune altre sue inchieste, da quella sulla tragedia di Ponticello di Braies il 7 marzo 1970, quando morirono sette alpini veronesi travolti da una valanga, a quella, assai più prosaica – ma non meno importante giornalisticamente parlando – sui bagni dei locali pubblici veronesi, che, ricordiamolo, è una delle primissime città turistiche italiane. Sempre seguiti dai suoi due cani, Berta femmina di bracco italiano e un pastore tedesco, arriviamo alla cantina da invecchiamento, alla quale si scende attraverso una spettacolare scala che nel disegno ricorda moltissimo la quattrocentesca Scala della Ragione nel Cortile del Mercato Vecchio, a Verona. Usciamo nel sole accecante e mi accompagna alla mia auto, che ora è un ferro rovente; poi, seguito dai due fedeli amici a quattrozampe, rientra nel suo tranquillo maniero mentre il cancello elettrico, come un doveroso ponte levatoio, si apre per lasciarmi uscire.
Seduto nel giardino del suo maniero, accanto a una statua del padre, conte Marcello, aspetta che il cancello elettrico, come un doveroso ponte levatoio, si apra per lasciarmi uscire
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SOCIALE
UN’AMBULANZA PER LA GEORGIA
progetto Outsiders 2.0 Chi è “normale” scagli la prima pietra! a cura di di M.T. San Juan
L’Associazione Padana Soccorso e la sua presidente Claudia Taddei, hanno donato a Gherardo Poli e Giovanna Zanimacchia un’autoambulanza che, sebbene perfettamente efficiente, per raggiunti limiti di percorrenza non può più essere proficuamente impiegata per l’attività di emergenza svolta dall’Associazione. Un mezzo di soccorso che però potrà essere utilizzato in Georgia, paese con cui i due hanno da tempo rapporti di cooperazione. “Ci siamo impegnati a recapitare questo mezzo a Tbilisi, capitale della Georgia ex repubblica sovietica – raccontano Poli e Zanimacchia – ove una o due volte all’anno ci rechiamo a visitare i progetti della Caritas, in particolar modo la “casa famiglia” che ospita ex bambini e ragazzi di strada”. Tramite Caritas Georgia, Poli e Zanimacchia sono” entrati in contatto con una chiesa cattolica il cui referente, Padre Mikael ed i suoi volontari, aiutano nella gestione di un ambulatorio medico nel villaggio di Eshtia nella provincia di Ninotsminda”. Si tratta di fatto dell’unico ambulatorio anche per i villaggi limitrofi: “i volontari cercano di sopperire alle carenze di materiale, di mezzi e di organico che l’apparato statale mette a disposizione”, precisano i due. “I villaggi distano dai centri provinciali, ove si trovano i più vicini ospedali, dai 15 ai 25 chilometri con strade in cattive condizioni soprattutto durante la lunga stagione invernale. In caso di emergenza o anche
DUE CITTADINI CASALASCHI SI SONO IMPEGNATI A RECAPITARE L’AUTO A TIBLISI OVE SI RECANO PER LA CARITAS DUE VOLTE L’ANNO di semplice trasporto di infermi, le vetuste ambulanze, lasciti del regime sovietico, devono partire dal presidio ospedaliero, giungere al villaggio per prelevare il paziente e ritornare in ospedale, con grande dispendio di tempo”. Così, Caritas Georgia ha messo in contatto Poli e Zanimacchia con Padre Mikael “affinché questa ambulanza fosse donata all’ambulatorio di Eshtia, pronta ad entrare in funzione nel comprensorio ogni qualvolta si renda necessaria. L’ambulanza della Padana Soccorso, indicativamente nel mese di settembre affronterà, sulle ruote, i 3500 chilometri che separano il casalasco dalla Georgia. “Siamo anche in contatto con l’ambasciata Italiana a Tbilisi, che ci attende per le foto di rito”: spiegano Poli e Zanimacchia. Il viaggio verrà realizzato oltre che da Gherardo Poli e Giovanna Zanimacchia, anche da due ragazzi georgiani: Beka Eradze che da due anni si trova in Italia e frequenta l’università a Brescia, e Alexsandre Bagdasarovi, studente a Tbilisi che verrà in Italia
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il prossimo agosto e rientrerà in Georgia in ambulanza. “Per pubblicizzare l’iniziativa e per dare un pubblico ringraziamento alla Padana Soccorso e a tutti gli amici che contribuiranno alla buona riuscita, abbiamo aperto una pagina in Facebook, dal titolo ‘Casalmaggiore – Tbilisi in ambulanza’ dove nella massima trasparenza raccontiamo ogni aspetto organizzativo, economico e burocratico, invitando tutti a mettere “mi piace” sulla pagina per restare costantemente aggiornati. Chiediamo un contributo per aiutarci con le spese che dovremo sostenere: gomme invernali, carburante, traghetto, passaggi di proprietà, tasse di importazione in Georgia e quant’altro. Per dare la possibilità alle aziende di scaricare dal reddito le eventuali donazioni, abbiamo chiesto la collaborazione dell’A.I.L. sezione Oglio Po che ha aperto un progetto specifico per sostenere l’iniziativa, contribuendo alle spese che andremo a sostenere, in misura pari alle donazioni ricevute”. (s.a.) Per chi vorrà dare una mano a Poli e Zanimacchia, ecco il codice IBAN dell’A.I.L. sezione Oglio Po: Iban: IT66 N033 5901 6001 0000 0127 954 Causale: Un’ambulanza per la Georgia
Se l’anno scorso il tema era stato quello della Dichiarazione dei Diritti Universali, quest’anno abbiamo scelto di ripercorrere con i nostri giovani le strade della normalità e per contrasto della differenza, indagandone i vari significati nel tempo, nelle varie cultura e società, interrogando l’accezione proposta dai luoghi comuni quanto la sua declinazione in ragione di ogni singolarità, della speciale specificità di ogni essere umano. Faremo base ai giardini di Suzzara e Pegognaga, organizzando uno o due incontri settimanali, attivando gestioni parziali autonome di giovani di alcuni spazi e attività, lavoreremo per produrre una festa giovanile alla fine del percorso, ci impegneremo bella produzione di un film documentario sulla “normalità” raccogliendo interviste e riflessione del nostro gruppo e di tanti cittadini. Come OutSider(s) nel 2012, OffSide nel 2013, Down By Love, un Po di Diritti Universali Low anche il progetto in fase di attivazione si propone come un percorso a lungo respiro, vuole promuovere occasioni e contesti di incontro, confronto e impegno sociale tra i tanti giovani che frequentano le attività educative del Centro Socio Educativo Zèn-Zero fino a condividere con gli operatori e i ragazzi la passione e le fatiche imposte dal progetto di gestione dei due Giardini Pubblici di Suzzara e di Pegognaga, dai laboratori di serigrafia, sartoria, quotidianità, dalle molteplici singole azioni di aggregazione, integrazione e inclusione sociale, la piscina estiva, il soggiorno mare di sollievo. In questo continuiamo a credere che sai nostro compito - come Servizio che si occupa di più o meno giovani cittadinanze fragili, di formazione e ricostruzione di identità e biografie complesse - scommettere progettualmente in termini di rinnovate opportunità sociali e culturali rivolte a tutta la comunità in modo trasversale, perché senza un autentica trasformazione culturale del territorio e di ogni ambiente di vita sociale non può esserci una vera riconquista di diritti sostanziali dei più deboli. In questo i giovani sono la dimostrazione eclatante di come “tutto” sia in divenire, di quanto la vulnerabilità e le peculiari potenzialità di ogni singolo possano essere colori dello stesso arcobaleno, di come l’esperienza di formazione umana - personale e sociale - sia legata alle dinamiche politiche e culturali che governano una collettività, possono essere testimonianza di quanto il cambiamento delle condizioni reali della vita delle persone più fragili non sia solo auspicabile e possibile, ma in un’ottica di reciprocità solidale strategicamente necessario. Info e adesioni per giovani dai 16 ai 22 anni: Andrea, Elisabetta, Gaia, Sara, Luca, Monica. Claudio Delegati
www.chvcoop.org
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aziende italiane l’impresa di fare impresa
a cura di alessio pinza
transfilm
Il futuro del corriere espresso è già qui Film e Trasporto: da questi due elementi nasce nel 1967 il nome Transfilm mettendo insieme l’attività di trasporto e i film che all’epoca venivano consegnati alle sale cinematografiche nel classico formato a pizza. Oggi l’azienda di Castel Goffredo grazie all’esperienza accumulata in questi quasi 50 anni di attività ha ampliato i servizi offerti con l’inserimento dei trasporti di collettame e di tutte le altre tipologie di merce caratterizzate da un servizio espresso. “Abbiamo iniziato con le pellicole cinematografiche– raccontano con passione i titolari Marco, Vito e Cesarino Viola, oggi coadiuvati dalle mogli Gabriella e Sabrina, –e proprio la necessità di essere puntuali e precisi ci ha fatto crescere nell’ottica della ricerca della qualità assoluta del servizio e di sentire forte la responsabilità di non deludere il cliente: in fin dei conti trasportavamo storie e consegnavamo sogni da proiettare”. Transfilm oggi occupa 150 collaboratori (dai 5 iniziali) con 120 mezzi in grado di consegnare in tutta Italia. Poter contare su una struttura formata da collaboratori qualificati e che credono fortemente nella mission aziendale è un valore aggiunto difficile da trovare oggi nei corrieri espresso che puntano spesso al prezzo più basso e non riescono ad avere il controllo completo della logistica del trasporto. “Il nostro punto di forza è essere non semplici trasportatori ma consulenti – sottolineano i titolari – fare corriere espresso oggi non vuol dire spostare una merce dal punto A al punto B ma organizzare logisticamente il servizio consentendo al cliente di risparmiare non solo costi ma anche tempi di trasporto e adempimenti burocratici”. L’attività di Transfilm parte dall’ascolto del cliente e delle sue esigenze per arrivare a ritagliargli “un vestito su misura”. L’azienda castellana si è data inoltre ulteriori obiettivi per accrescere la propria professionalità ed efficienza puntando sulla formazione e l’aggiornamento costante del personale viaggiante e delle altre figure professionali presenti in azienda, e ponendo la massima attenzione alla ottimizzazione degli aspetti di gestione aziendale e di logistica interna ed esterna.
L’AZIENDA OFFRE UNA VERA E PROPRIA CONSULENZA PROFESSIONALE VOLTA A FAR RISPARMIARE NON SOLO COSTI MA ANCHE TEMPI DI TRASPORTO E ADEMPIMENTI BUROCRATICI
Rachele, Vittoria, Gabriella
“Oggi con la terza generazione già presente in azienda abbiamo entusiasmo e nuove idee – aggiungono i fratelli Viola che sono già affiancati in azienda dai figli Rachele, Federico, Vittoria e da un buon gruppo di giovani collaboratori motivati e preparati. Il confronto quotidiano tra la tradizione ed esperienza dei “vecchi” e l’entusiasmo dei giovani diventa un altro dei tanti punti di forza dell’azienda. La crescita dell’azienda negli anni ha portato la Transfilm ad ampliare il proprio raggio di azione coprendo l’intero territorio nazionale e a diversificare i servizi con l’aggiunta della logistica, del magazzino doganale e dell’import/export raggiungendo oggi una superficie di oltre 20.000 Mq. L’ultimo nato tra i progetti aziendali è un servizio specificatamente dedicato all’agricoltura e alla zootecnia dove i tempi sono fondamentali perché è il meteo a determinare i tempi e le urgenze delle consegne. Sono molte le aziende produttrici di sementi e di fitofarmaci a far riferimento a Transfilm per le loro consegne grazie ad una affidabilità nelle consegne che
Cesarino, Vito e Marco Viola
passa dal controllo assoluto di tutta la filiera logistica. A questi prodotti si aggiungono anche i mangimi per la zootecnia. Questa flessibilità e diversificazione nelle attività è la dimostrazione che il successo di Transfilm nasce proprio dalla abilità di rispondere in tempo reale agli stimoli del mercato e alle sollecitazioni dei clienti. www.transfilm.it
TRANSFILM COPRE L’INTERO TERRITORIO NAZIONALE. LA TERZA GENERAZIONE DELLA FAMIGLIA VIOLA È GIÀ OPERATIVA IN AZIENDA
n. 6 Dicembre-Gennaio 2013 Marco Viola e flotta automezzi Transfilm
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dossier / Una figura di cui si sottovaluta l’operato
Agenti faunistico venatori tutori dell’ambiente
La rivoluzione in atto nel Paese per il riordino delle Pubbliche Amministrazioni (abolizione delle Province) ha rischiato di colpire negativamente una figura di indiscusso valore, l’Agente Faunistico-venatorio, ipotizzandone una eventuale destinazione a servizi di Polizia Municipale. Una eventualità che oggi fortunatamente sembrerebbe scongiurata. Ma chi sono gli Agenti Faunistico –venatori? Li conosciamo col nome più comune di guardacaccia (o guardiacaccia) e guardapesca. Sono figure sfuggenti, talvolta misconosciuti ai più, svolgendo essi un ruolo oscuro ma di grande rilievo. Di fatto sono i più efficaci tutori dell’ambiente, dedicandosi alla salvaguardia delle specie animali terricole ed acquatiche, e quindi alla qualità dell’habitat in cui esse vivono e proliferano; il medesimo habitat in cui viviamo noi con le nostre famiglie, che determina quindi anche la nostra qualità di vita. Alla figura del guardacaccia si associano spesso immagini romanzesche di
a cura di giaCOMO GABRIELE MORELLI
La gestione faunistica in un ambiente richiede la scrupolosa salvaguardia di quest’ultimo, beneficio di cui gode anche il cittadino che in questo ambiente risiede
altri tempi, ma oggi non si è più nell’epoca dell’Amante di Lady Chatterley, i tempi moderni ad un agente faunistico-venatorio richiedono attenzioni che vanno ben oltre le blande mansioni del nutrimento della selvaggina da far sparare al padrone della tenuta. L’opinione che va per la maggiore è che sia sufficiente istituire un Parco, un’Oasi o comunque un’area “protetta”, per salvaguardare le specie animali in esse presenti. Niente di più sbagliato. Se manca il sistematico controllo e l’attiva gestione di queste aree, spesso esse diventano delle desolanti plaghe di nessun valore faunistico, vanificando lo scopo per cui vengono create. Ma la medesima constatazione vale anche per la maggior parte del territorio non interessato da specifiche denominazioni naturalistiche. Da un colloquio col dott. Lucio Andreoli, responsabile organizzativo dell’Ufficio Caccia e Pesca dell’Amministrazione Provinciale di Mantova, e con Roberto Malagoni, coordinatore della relativa Vigilanza
Quattrocento contravvenzioni ELEVATE in media ogni anno a cacciatori e pescatori
Risultati ottenuti nel Mantovano dagli Agenti Faunisticovenatori nel 2014 NEL 2014 SEQUESTRATI A BRACCONIERI BEN 24 KM DI RETI E 10 BARCHE UNITAMENTE A 150 QUINTALI DI PESCE VIVO E 100 QUINTALI DI PESCE MORTO
Faunistico-venatoria (vedasi risultati operativi nel box a lato), emergono significative considerazioni . La più eclatante è l’unicità della qualità del lavoro svolto dagli agenti faunistici, gli unici tra le forze dell’ordine ad avere una conoscenza capillare del territorio agro-silvo-pastorale provinciale, ben oltre le competenze del Corpo Forestale dello Stato, attivo solo in territori circoscritti, e di quelle di Polizia e Carabinieri, operanti solo nei centri urbani e sulle vie di comunicazione. Questa presenza sul territorio garantisce più che mai la sua tutela. La segnalazione di decine e decine di eventi dannosi all’ambiente ed alle specie animali su di esso insediate: inquinamenti industriali e/o agricoli, proliferazione di specie animali nocive, bracconaggio, disturbo ambientale di varia natura, e via dicendo sono raccolte in loco proprio dagli agenti faunistico-venatori, che provvedono tempestivamente a coinvolgere l’ARPA (Agenzia Regionale di Protezione Ambientale). La quantità di informazioni e di segnalazioni che essi raccolgono tramite la propria rete di conoscenze instauratasi con agricoltori, cacciatori (fondamentale la loro collaborazione), pescatori, fungaioli, amanti del birdwatching, ambientalisti, ecc., e accumulata dopo anni di sopralluoghi nelle aree di propria pertinenza, ne fanno figure assolutamente insostituibili per il monitoraggio del territorio in tempo reale, e per la tempestività di interventi che, se tardivi, si rivelerebbero inefficaci. Talvolta questa attività viene svolta in collaborazione con i colleghi del Corpo Forestale dello Stato, con avvicendamenti specialmente nella sorveglianza dei Parchi del Mincio e dell’Oglio. Possiamo affermare che un bravo agente faunistico costituisce il fulcro attorno a cui ruota il delicato
Gli Agenti Faunistico-venatori operanti nel mantovano sono 12, e si avvalgono della collaborazione di 40 guardie volontarie e di 200 operatori faunistici volontari (prevalentemente cacciatori abilitati in tale ruolo dall’Amm. Provinciale), autorizzati ad agire solo in stretto rapporto con gli
agenti medesimi. Gli agenti faunistici operano su un territorio provinciale di 202mila ettari, quindi con competenza pro-capite di circa 17mila ettari. Annualmente tra caccia e pesca essi effettuano oltre 6000 controlli, e mediamente sanzionano 400 inosservanze, anche penali. Nel 2014 hanno contenuto le specie nocive coordinando l’abbattimento di 40mila piccioni, 30mila nutrie, 12mila tortore, 6mila corvidi, 150 volpi adulte. Hanno sequestrato 24 chilometri (!!) di reti e 10 barche, unitamente a 150 quintali di pesce vivo (rilasciato) e 100 quintali di pesce morto. La risultanza è un territorio tra i più ricchi di fauna nonostante la forte antropizzazione. Ad esempio la lepre, in calo vertiginoso in Italia, nel mantovano consta di circa 20mila esemplari censiti. E questo grazie ad un modello gestionale collaudato nel tempo, un vanto per l’Amministrazione locale.
UNA PROFESSIONE CHE SI SVOLGE MOLTO SPESSO IN ORARI NOTTURNI Gli agenti faunistico-venatori sono le uniche forze dell’ordine ad avere una conoscenza capillare del territorio di propria competenza e del relativo habitat. QUESTA PRESENZA SUL TERRITORIO GARANTISCE PIÙ CHE MAI LA SUA TUTELA
equilibro faunistico del proprio territorio. Non è casuale che il forte calo faunistico annoveratosi in province vicine al Mantovano si sia verificato in territori in cui la vigilanza faunistico-venatoria sia stata alleggerita o addirittura dismessa. E’ da sottolineare inoltre che spesso la professione di agente faunistico-venatorio si svolge in orari notturni, non solamente per azioni preventive di possibili episodi di bracconaggio, ma anche per il monitoraggio di animali elusivi di giorno (la lepre ad esempio), per rilevarne la densità sul territorio con ricorrenti censimenti. Proprio di notte sono state portate a compimento negli ultimi mesi alcune eclatanti operazioni anti-bracconaggio sui laghi di Mantova, da tempo presi di mira da malviventi di provenienza est-europea, che nottetempo tendono chilometri di reti nei laghi asportando quintali di pesci che dopo poche ore sono in vendita nei mercati ittici d’oltre confine. Affrontare nottetempo questi gruppi di delinquenti disposti a tutto dà anche una dimensione del grado di pericolosità che talvolta i nostri agenti devono affrontare nel proprio esercizio.
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n. 4 Agosto-Settembre 2013
ABITARE
DOGHE NATURINFORM NATURA ECO ED ESTETICA Classicità e minimalismo, attenzione al dettaglio distintivo, colori soft, pastello o naturali e grande spazio al legno: le tendenze casa 2015 s’impongono all’insegna della naturalità. Quel che è trendy per gli interni si estende anche al giardino ed in particolare alle piscine evidenziando una riscoperta della purezza delle forme e dei particolari costruttivi con l’intento di creare spazi silenziosi, rilassanti, in cui recuperare benessere, in armonia con il contesto naturale. La piscina continua a rappresentare un sogno, quello di trasformare il proprio giardino in un oasi di tranquillità da vivere con la famiglia o gli amici, nei momenti liberi dagli impegni quotidiani. Il mercato delle piscine vede sempre più uno sviluppo e l’affermazione di materiali e tecnologie “green” perché esse possano essere sempre più eco-compatibili e a basso impatto per l’ambiente. In linea con le tendenze di settore, le doghe Naturinform di Harobau rappresentano una soluzione capace di rispondere ad esigenze
di barbara gazzi
di naturalità, ecologicità ed estetica; caratterizzate da una bellezza semplice ma ricercata sono in grado di armonizzarsi nel contesto d’impiego. Sono doghe in WPC, un innovativo materiale composito a base di legno che abbina la naturalezza del legno con i vantaggi delle nuove soluzioni polimeriche. Prodotte e smaltite nel rispetto dell’ambiente rappresentano un materiale da costruzione riciclabile al 100%. Ideali per rivestire il bordo piscina o l’area pavimentata circostante, hanno l’aspetto naturale del legno, ma assicurano una resistenza nel tempo ben più elevata, insieme ad una notevole stabilità dimensionale. Anche se sottoposte al calpestio e in presenza di acqua con cloro e sale, non si deteriorano, mantenendo un aspetto perfetto nel tempo con ridottissima manutenzione. La superficie è antiscivolo, con il vantaggio della massima aderenza e il comfort di camminare a piedi nudi. Semplici da posare, certificate e garantite dall’associazione per il controllo della qualità.
TENDENZE
HANS & GRETA IL MONDO DELLE FAVOLE
TIFFANY LIBERA LED PER OGNI AMBIENTE
Hans&Greta presenta la collezione bimbe da favola con 3 orologi da muro che, con le loro gonnelline dondolanti, segnano il passare del tempo in modo allegro e danno vita alla casa. La collezione bimbe da favola, unica nel suo genere, si compone di 3 orologi da muro, Alice, Biancaneve e Cappuccetto Rosso. L’unicità della collezione è data dalla commistione tra lo stile manga, figure con occhi grandi, oggetti iconici disegnati fuori proporzione, colori pieni, la classicità delle favole e l’elemento giocoso delle manine magnetiche e delle gonnelline dondolanti. L’interazione con l’orologio attraverso le manine magnetiche, che possono essere spostate e posizionate a piacimento, è studiata per invitare a toccare l’oggetto e far rivivere l’emozione di giocare con una bambola. Bimbe da favola nasce dalla matita di Caecilie e Virginia Hechtel, sorelle tedesche cresciute a Milano tra il mondo della moda e quello dei grandi orologi d’arredamento, che amano creare collezioni di orologi narranti legate al mondo delle favole. La collezione è realizzata in collaborazione con Progetti, azienda dinamica e vitale che da oltre 30 anni pensa, studia e realizza complementi d’arredo e oggetti per la casa e l’ufficio. Riuscite ad immaginare la gioia delle vostre bimbe, nel vedere, nella propria cameretta, uno dei loro personaggi preferiti, Alice, Biancaneve o Cappuccetto Rosso. Il mondo delle favole unito al design, come complemento d’arredo, idea regalo, orologio a pendolo, manga, un divertente connubio per il piacere di grandi e piccini. Raccontare una favola non sarà più un solo dolce breve momento di magia, ma anche un piccolo passo verso la realizzazione di piccoli sogni.
Per chi non vuole rinunciare ad un tocco di eleganza anche all’aperto, Sheratonn ha pensato ad una lampada che risponde a tutte le caratteristiche di praticità, sicurezza ed estetica, nasce così Tiffany Libera-LED. Con un tempo di ricarica di poco più di 60 minuti, questa lampada può rimanere accesa per almeno 12 ore, grazie all’utilizzo di LED a basso consumo energetico. Realizzata in plexiglass trasparente è leggera e funzionale, ideale per l’esterno e si adatta con eleganza ad ogni situazione: in terrazza, sulla barca, ma anche per dare un tocco glamour al campeggio. E per atmosfere più romantiche Tiffany Libera-Led è anche dotata di una cover/diffusore, da applicare sulla lampadina a led, per un effetto di luce più soffusa. Il carica batterie, con pratico indicatore di carica luminoso, è incluso nella confezione.
IL BARBECUE ORIGINAL KETTLE Tondo, elegante, performante e bellissimo nei tanti colori moda il barbecue a carbone Original Kettle, oggi con termometro integrato e gambe con innesto a clips. Con braciere e coperchio in acciaio smaltato, griglia di cottura in acciaio cromato e griglia focolare in acciaio, ruote in plastica termoindurita resistente alle intemperie e gambe con innesto a clips.
LA BALENOTTERA PER LA PASTA Big Blue, il coperchio che trasforma la pentola in un pratico e originale scolapasta. Basta agganciarlo al bordo della pentola utilizzata e versare attraverso il filtro l’acqua in eccesso. Con un semplice gesto, il cibo rimane perfettamente scolato all’interno della pentola, mentre il liquido scivola via attraverso i forellini della balena. Disegnato da Fred & Friends.
IL CAFFE’ A PORTATA DI MANO Disegnata da MyPressi, la graziosa macchinetta ha un design bombato che la rende confortevole da maneggiare e gradevole alla vista. Basta aggiungere acqua bollente, attivare il meccanismo e dalla piccola Twist e sgorgherà un delizioso caffè, direttamente in tazza. Il vantaggio di averla è proprio quello di poter gustare un caffè appena fatto ovunque.
speciale arte
Luce 01 otto ARTISTI ESPONGONO A PALAZZO MONGIò
S
alento non è solo mare e sapori, acque blu ed enogastronomia. Salento è anche arte e cultura, scrigno di tesori del passato, tramandati da generazioni o recuperati al loro antico splendore. L’arte contemporanea incontra la luce a Galatina (Lecce), città nota come ombelico del Salento. Il 19 luglio 2015 otto affermati artisti hanno dato vita al progetto Luce 01, rispondendo al tema scelto per quest’anno dall’Unesco. Gli autori, di ultime generazioni ma ben inseriti nei circuiti dell’arte internazionale, sono Matthias Bitzer, Pierluigi Calignano, Sarah Ciracì, Flavio Favelli, Marco Magni, Riccardo Previdi, Luigi Presicce e Raffaele Quida. Interverranno con sculture e installazioni negli spazi suggestivi di Palazzo Mongiò dell’Elefante della Torre, elegante dimora privata restaurata di recente. Il progetto – curato da Antonella Marino, con la collaborazione delle gallerie Francesca Minini di Milano e Cosessantuno di Taranto - propone un percorso di lavori recenti o progettati ad hoc, accomunati dalla capacità di trasfigurare lo spazio, trasformare l’ambiente in un diverso display percettivo. E questo proprio grazie alla luce, irradiante o riflessa, calda o fredda, che definisce un complesso ad alta densità psicologica e mentale. La relazione tra forma luminosa e spazio architettonico è evidente nella struttura del tedesco Matthias Bitzer, una barra nera con tre parole che creano riverberi bianchi al neon e trasformano prospetticamente la parete. Così come nell’ intersecazione virtuale di piani geometrici ottenuta con riquadri di vecchi proiettori di diapositive da Pierluigi Calignano, una scultura fatta di pura luce che nella sua smaterializzata presenza vive proprio della relazione con il luogo e dell’interazione fisica con l’osservatore. La relazione con l’altro è inoltre al centro dell’intervento di Marco Andrea Magni: un’asta magnetica metallica luccicante di piccole monete, sensuoso dispositivo dove la luce è assunta in chiave
La benedizione dei pavoni, backstage Foto Luigi Negro
n. 4 Agosto-Settembre 2015
di Alessio pinza
UN PALAZZO COME UNA GALLERIA D’ARTE E DESIGN Palazzo Mongiò dell’Elefante, oggi dimora privata dopo il puntiglioso restauro curato dai proprietari, Christian Pizzinini e Antonio Scolari, ospita nelle sue sale artisti contemporanei, spaziando tra scultura, design e installazioni. Per la seconda volta dopo il successo della rassegna del 2014 a Galatina – sede di un gioiello storico come la chiesa di santa Caterina d’Alessandria – si realizza un percorso d’arte fra spazio privato e cuore della città, basato sull’attenzione per la luce, naturale e artificiale, fisica e simbolica, in un contesto diverso e innovativo. Arte e luogo privato mettono in rilievo l’una l’importanza dell’altro, proprio come la luce attiva il processo che ci permette di vedere ciò che ci circonda, potendolo rielaborare, comprendere, capire, apprezzare.
filosofica, come interrogativo morale. Lo spazio, ma anche il tempo, sono invece i campi di indagine del doppio specchio trovato con scritta al neon di Raffaele Quida, in cui ciascuno di noi parzialmente si riflette, innestandosi nell’ ambiente intorno. Su un piano maggiormente evocativo si pone l’uso che dei neon fa Flavio Favelli con le sue due “Colonne” dai riverberi violetti, recuperati oggetti d’ affezione che rimandano a vicende private e collettive. Ed una più esplicita connotazione spirituale, strettamente connessa alla grande arte del passato, assume la scultura lignea di un “mago” che emana raggi luminosi di Luigi Presicce. Mentre più prosaicamente Riccardo Previdi fa dell’inserto di Led un ulteriore punto di cesura per uno dei suoi “Test” che analizzano i processi di costruzione delle immagini, mostrando i limiti del progresso tecnologico. E Sarah Ciracì, con il dipinto di un grande fungo atomico che si accende di inquiete radiazioni verdastre con il ricorso alla luce di Wood, ci mostra l’altra faccia della medaglia del progresso scientifico, al confine tra fascinazione e distruzione. Oltre che come proposta singola, ogni opera funzi ona però qui soprattutto come insieme, capacità di rapportarsi al luogo sottolineando la sua predisposizione all’ accoglienza.
Leitmotiv delle opere esposte in questa collettiva è l’attenzione alla luce, intesa sia come elemento esterno sia interno alla composizione
Palazzo Mongiò dell’Elefante della Torre Via Ottavio Scalfo 44 Galatina (LE) Apertura al pubblico dal 27 luglio al 20 agosto su prenotazione. Ingresso libero. Info: apalazzomongio@gmail.com
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ECo&green
FOCUS di giacomo gabriele morelli
di benedetta bottura
Le guerriere che portano luce Le guerriere del sole portano la luce nei paesi più sperduti di Kenya e Tanzania. Cinque gruppi di donne “armate” di pannelli fotovoltaici e muli, camminano al tramonto per chilometri per portare la corrente elettrica a chi vive al buio. Le donne appartengono ai Masai una tribù di allevatori transumanti. Si tratta del progetto Werep (Women Entrepreneurship in Renewable Energy Project) avviato da Green Energy Africa, per promuovere la partecipazione delle donne e dei giovani nello sviluppo del territorio attraverso l’energia solare. Le donne girano di casa in casa vendendo gli impianti solari a prezzi accessibili e portando un energia sicura e pulita. A un’anno dall’inizio del progetto il fotovoltaico ha già raggiunto più di 2000 famiglie, nelle contee di Naiputa, Kajiado e Makueni, permettendogli di avere luce e acqua corrente. L’elettricità permette a queste famiglie di non
Nuove presenze alloctone nel territorio mantovano usare la legna per scaldarsi, che rende soffocanti le piccole abitazioni, di eliminare le pericolose lampade a cherosene e di illuminare il bestiame tenendolo al sicuro dagli animali selvatici, come iene e leopardi. Le donne vendono gli impianti a circa 300 scellini (3 dollari), con cui acquistano, dai promotori del progetto, altro materiale fotovoltaico scontato: pannelli portatili, lampade e batterie ricaricabili, creando un circolo virtuoso di energia e sviluppo.
Nei numeri precedenti di MantovaChiamaGarda si è parlato delle specie che, un tempo assenti o rare nel territorio mantovano, sono oggi da considerarsi integranti della fauna locale. Si è parlato dell’ingresso nelle nostre campagne del capriolo, insediatosi in alcune aree protette, e purtroppo spesso vittima dei trabocchetti del nostro ambiente antropizzato. Abbiamo menzionato l’avvistamento addirittura di cinghiali e cervi, evidentemente provenienti come i caprioli dalle zone appenniniche emiliane su cui si registra un progressivo
fenomeni della natura
L’arcobaleno di fuoco colora il cielo Una fiamma colorata nel cielo. Si tratta di un arco circumorizzontale, o arcobaleno di fuoco. Un fenomeno molto raro che si verifica solo in particolari condizioni: quando la luce del sole, che si deve trovare tra i 5 e i 58 gradi sopra l’orizzonte, attraversa dei cristalli di ghiaccio piatti messi in orizzontale. Non si tratta, quindi, di un vero e proprio arcobaleno, che
curiosità dal mondo
La spaventosa pioggia di ragni Piovono ragni e ricoprono di ragnatele la città. Un vero incubo per chi soffre di aracnofobia (paura dei ragni). Si tratta del ballooning spider (ragno mongolfiera), un modo in cui i ragni migrano da un posto all’altro sfruttando le correnti d’aria. Gli animali si tessono piccoli “paracadute” di ragnatela che poi usano per volare. Capita però che correnti d’aria discendenti li facciano atterrare tutti insieme nello stesso posto, rendendo il paesaggio simile a una distesa innevata. Il fenomeno era già stato osservato da Darwin e spiega la bambagia silicea: agglomerati di ragnatele che si trovano nella vegetazione. I ragni che usano questo “mezzo di trasporto” non sono velenosi, dunque non c’è bisogno di allarmarsi. Il fenomeno non si è mai presentato nello stesso posto due volte, quindi è molto difficile assistervi. L’ultima angel rain (pioggia di ragni) ha letteralmente ricoperto una cittadina australiana del New South Wales.
n. 3 Giugno-Luglio 2013
si forma quando la luce del sole attraversa gocce d’acqua rimaste in sospensione dopo una pioggia. L’arco assomiglia a una fiamma, come se un pezzo di arcobaleno si fosse staccato dal resto. Il fenomeno si verifica più facilmente alle media altitudini (collina) nel periodo estivo e primaverile.
coltivare i Kokedama Piccoli pianeti di piante senza vaso. Il Kokedama è un metodo di coltivazione Giapponese in cui le piante vivono sulla superficie di palline di terra e muschio, senza vaso, che poi vengono appese o appoggiate dentro ciotole. Kokedama, infatti, in giapponese significa perla di muschio. Per la buona riuscita del Kokedama è essenziale usare i materiali giusti. Per la pallina si devono mischiare cinque parti di Ketotsuchi (o Keto, un fango acidulo), con una parte di Akadama (un terriccio drenante). Le radici della pianta scelta, meglio se di piccole dimensioni, vanno inserite nella palla di fango che poi va ricoperta con il muschio e legato con dei fili. Una volta costruito il “pianeta” va lascito in acqua qualche ora, in modo che si impregni bene e poi può essere messo in una ciotola.
aumento delle loro popolazioni. Un cenno è stato riservato anche a specie ornitologiche, come colombaccio e guardabuoi, un tempo pressoché inesistenti in forma stanziale e ora stabilmente insediati e numerosi. Gli ultimi arrivi, documentati fotograficamente e censiti dagli organi preposti alla sorveglianza del territorio, sono due mammiferi decisamente lontani dal proprio habitat naturale: lo scoiattolo e l’istrice. Il primo, avvistato e ripreso nelle zone golenali del Chiese e dell’Oglio, è certamente proveniente dalle Alpi bresciane, e da esse disceso lungo il corso dei due fiumi. Le oasi e i territori dei due fiumi deputati a Parco, hanno certamente contribuito a questa pacifica migrazione. Per un suo stabile insediamento saranno determinanti le risorse alimentari che questo piccolo
roditore riuscirà ad individuare. Meno schizzinoso invece in fatto di alimenti è l’istrice, che di radici, tuberi e via dicendo nelle zone incolte prospicenti Oglio e Mincio può trovarne un largo campionario. Questo grosso roditore, il maggiore della famiglia in Italia, nel mantovano è stato rinvenuto all’interno del Parco del Mincio (un esemplare catturato vivo in una trappola per nutrie, e rilasciato), ed un altro purtroppo investito da un’auto lungo il Parco dell’Oglio. La presenza di due esemplari in due aree così distinte fa presupporre l’esistenza di altri individui, e sarà curioso capire se questo grosso animale (10-15 chili) entrerà a far parte in pianta stabile del nostro patrimonio faunistico.
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LA CAMERA DI SOphIA
IL PRESENTE è L’UNICA REALTà
Troppe volte ci dimentichiamo che il presente è l’unica realtà. Il passato non esiste più e il futuro non esiste ancora. Eppure improntiamo tutta la nostra vita, non tanto su quello che stiamo sperimentando nel qui ed ora, quanto piuttosto su aspettative, attese e speranze riposte in un futuro che forse non verrà mai. E molto spesso non verrà mai proprio perché non abbiamo saputo vivere l’esistenza attimo per attimo e ci siamo preoccu-
pati più delle ipotesi riguardanti quello che potrebbe essere, che di deporre i mattoncini necessari a creare quel futuro tanto vagheggiato. Dobbiamo, invece, imparare a considerare le situazioni in cui ci troviamo, i rapporti con cui ci confrontiamo, gli eventi che stiamo attraversando come la sola vera sfida da affrontare per quello che sono in questo preciso momento. Dobbiamo imparare a prendere atto che le persone con cui abbiamo a che fare sono quelle che sono in questa fase storica della loro e della nostra vita ed è con quel loro modo d’essere che ci dobbiamo confrontare, senza aspettarci che possano trasformarsi rispetto a quello che sono o che possano comportarsi in altro modo rispetto a quello che conosciamo. Vivere nell’attesa di un cambiamento del loro essere se stesse, nella speranza di poterne ottenere qualcosa di diverso
di marzia sandri è una pura illusione, un inganno che perpetriamo nei confronti di noi stessi. E un tradimento che esercitiamo nei confronti loro che hanno tutto il diritto di restare così o di cambiare, e di farlo, eventualmente, in quello che ritengono sia il meglio per loro stessi, nel momento e nel modo in cui loro stessi decideranno o saranno in grado di farlo. Quanto a noi, possiamo solo decidere se ci sta bene vivere l’esperienza che ci propongono nel qui ed ora, alle precise condizioni in cui ci troviamo e che stiamo sperimentando o se, invece, per il nostro bene, non faremmo meglio a scegliere altro che sentiamo per noi più confacente alle nostre esigenze e necessità. Se decidiamo di accettare, sappiamo che possiamo metterci nelle condizioni di sperimentare qualcosa che non ci piace e dobbiamo esser certi di saperlo fare. O, comunque, dobbiamo predisporci al meglio per riuscirci. Non possiamo essere amati a tutti i costi e non possiamo essere amati nel modo che piace a noi. Quello che possiamo fare è decidere se ci sta bene accogliere quello che viene per quello che è ora, senza proiezioni nel futuro, senza aspettative visionarie, senza attese di quello che potrebbe anche non essere mai. Vivere nell’attesa equivale a non vivere. Scegliamo la vita. (Chi fosse interessato all’argomento può contattarmi al 333.1373214)
essere felici, utopia o possibile realtà
sogni di felicità nel cassetto? Ci domandiamo mai se siamo felici? Per lo più no, anche perché la risposta sarebbe sconfortante nella maggior parte dei casi, negativa sempre, se per felicità intendiamo uno stato d’animo stabile e non un’esaltazione passeggera come quella che più o meno sporadicamente attraversa le nostre giornate, generalmente a seguito di qualche evento che giudichiamo positivo. Nel cuore di ciascuno di noi alberga la consapevolezza, più o meno vaga, che la vita potrebbe offrirci molto di più di quello che abbiamo, che noi stessi potremmo essere migliori, che potremmo vivere tra persone migliori, che il mondo in cui viviamo potrebbe essere diverso da quello che è oggi. Purtroppo finiamo tutti, prima o poi – complici anche le distorsioni e le brutture da cui siamo quotidianamente circondati – per cedere alla convinzione che una vita in cui prevalgano l’Amore, la Verità e la Bellezza sia utopistica e irrealizzabile. Così mettiamo il nostro sogno di felicità in un cassetto, vergognandoci di voler coltivare quello che è diffusamente riconosciuto come un pensiero infantile ed ingenuo e dedicandoci, invece, a perseguire traguardi considerati più concreti che finiscono inevitabilmente con il rivelarsi, però, del tutto fallimentari e ad allinearci al corrente modus vivendi. Eppure, nonostante ogni nostro sforzo di soffocare questo sogno, nonostante il nostro più o meno forzoso realismo e appositamente congegnato cinismo(spesso proprio per difenderci da questo stesso sogno), la tensione verso la sua realizzazione non ci abbandona mai. E non può che essere così dato che esso sorge nella parte più profonda di noi stessi, quella che, incurante delle continue conferme che provengono dall’esterno, continua a
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Marzia Sandri è - Counselor relazionale, diplomata presso il CSB (Centro Studi Bhaktivedanta - Accademia delle Scienze Tradizionali dell’India) - Iscritta all’ACP (Associazione Counselor Professionisti) - Membro del direttivo del CISMO (Centro Italiano Studi Medicine Orientali) Si è recentemente specializzata in Counseling transpersonale. Tiene conferenze, cicli di incontri e serate di divulgazione sulla meditazione e sulla crescita personale ed è disponibile per incontri privati a Mantova e provincia e nella zona del Basso Garda veronese. Per contatti e informazioni: cell. 333.1373214; marziasandri@virgilio.it
considerare gli uomini come esseri fondamentalmente buoni, mossi nel loro – per quanto distorto – agire, da un’unica, grande forza, l’Amore. Il nostro sogno di una possibile, vera felicità, è dunque lì, chiuso in quel cassetto di cui siamo convinti di aver perduto la chiave e aspetta solo che decidiamo una volta per tutte di intraprendere il cammino che ci porterà a riaprirlo facendoci scoprire, a dispetto dei problemi che quotidianamente cercano di stritolarci, delle malattie che ci affliggono, delle ansie e delle depressioni che ci intossicano l’esistenza, uno stato di profonda soddisfazione e di inalterata gioia di vivere e quell’Amore, quella Verità e quella Bellezza che sono racchiusi nel nucleo di ogni essere umano e che solo la nostra tendenza alla distruttività e i nostri attaccamenti – inconsapevoli ma non per questo meno reali ed efficaci – ci portano a negarci. (Il team è a disposizione per approfondimenti con seminari e conferenze; per info: 333.1373214)
n. 4 Agosto-Settembre 2015
Dai laboratori Vichy
di Alessandra FusÉ
BEAUTY OVERNIGHT
Per un corpo perfetto
SOTHYS
ANTICELLULITE
I laboratori Vichy hanno creato un efficace trattamento snellente notturno per combattere gli inestetismi della cellulite: Cellu destock Overnight. La sua missione? Aiutare le donne a modellare il proprio corpo mentre dormono. Vichy affronta il problema del destoccaggio notturno grazie a un nuovo know-how snellente d’eccezione, senza trascurare il potere del profumo - noto per le sue virtù rilassanti e della gestualità rilassante. Il trattamento snellente notte rimodella la silhouette giorno dopo giorno. Cellu destock Overnight è un trattamento cronomirato, rende la pelle più liscia già dopo una settimana, riduce visibilmente gli inestetismi della cellulite in due settimane e ridefinisce la silhouette in sole quattro settimane.
Avere un corpo perfetto è desiderio di ogni donna, Sothys risponde in modo specifico alla necessità di rassodare, rimodellare, scolpire ed affinare, con la nuova una gamma di prodotti dall’efficacia provata, esplicitamente elaborati per agire con precisione sulle zone da trattare. Serum Activateur Minceur è un siero ad alta efficacia per un’azione “choc” contro la cellulite in poco tempo. Si applica prima di spalmare la crema snellente Minceur Capitale; riduce l’aspetto a buccia d’arancia, anche in caso di cellulite aggravata. La Crema Minceur Capitale limita lo stoccaggio dei grassi favorendone l’eliminazione. E’ efficace anche con una sola applicazione al giorno.
Soins Soleil di Galénic
ALL’UNCARIA DI AMAZZONIA
Soins Soleil è una protezione solare a base di Uncaria di Amazzonia: scoperta nel cuore della foresta amazzonica, questa liana attinge dagli alberi uno straordinario vigore per sviluppare la sua forza fotoprotettiva. Questo principio attivo vegetale è una sorgente di protezione antiossidante per difendere la pelle dai danni causati dall’esposizione solare. I trattamenti fotoprotettivi Soins Soleil, dalle consistenze leggere e non untuose, diffondono una fragranza delicata, e donano una sensazione di morbidezza. Fondata nel 1978, Galénic è la prima marca creata dal Laboratorio farmaceutico Pierre Fabre.
Solari naturali
Alchimia natura
Alchimia Natura è un’azienda artigianale, che coltiva e raccoglie piante officinali e piccoli frutti e li trasforma in prodotti cosmetici bio-ecologici, prodotti erboristici e alimentari biologici. La cura e l’amore che l’azienda mette nei propri prodotti rispecchia il modo di coltivare, di raccogliere, di trasformare, di confezionare, di commercializzare e, soprattutto, di vivere. Il solare Raggio di Sole è un olio solare a bassa protezione, agli oli di sesamo, macadamia, oliva, estratti di carota, mallo di noce e crusca di riso. Il latte solare Raggio di Sole protegge efficacemente anche le pelli più sensibili, grazie ai suoi filtri UV completamente vegetali, melanina vegetale, burro di karitè e estratti antiossidanti e abbronzanti di fieno greco, curcuma e riso.
Salute & Bellezza DALL’ERBOLARIO
CAROTE, SESAMO E KARITè
La crema solare L’Erbolario alla carota, al sesamo e al karité ha dimostrato di essere tollerata dopo una sperimentazione clinica per scoprire eventuali potenzialità di irritazione; è un solare adatto anche alle pelli delicate. L’unguento superabbronzante è dedicato a chi ha pelli scure e a tutti coloro che desiderano intensificare l’abbronzatura già conseguita. L’epidermide risulta morbida, satinata, lucente. La crema solare acceleratrice d’abbronzatura all’olio di jojoba permette di ottenere, con una minima esposizione al sole, un bel colorito; sfrutta un acceleratore d’abbronzatura vegetale che fa risalire in superficie e “maturare” la melanina, stimolando il sistema preposto alla sua formazione.
INTERVISTA AL dott. delledonne
dna a portata di tutti A Verona il primo test accessibile
Un test del DNA che fornisce l’intero contenuto del proprio genoma da “leggere” e sviscerare in un report scaricabile comodamente sul proprio iPad o su un sito web protetto. Un check-up che si fa una volta e per sempre, a partire da un semplice prelievo di sangue, e che vale tutta la vita. E’ il nuovo servizio (il primo del genere in Italia) messo a disposizione anche del pubblico da Personal Genomics, spin-off dell’Università di Verona nata all’interno del Dipartimento di Biotecnologie. La parola al dott. Massimo Delledonne, direttore scientifico di Personal Genomics e direttore del Centro di genomica funzionale dell’ateneo. Perché una persona sana dovrebbe richie-
dere di sequenziare il proprio DNA? «Per una questione di prevenzione. Esistono malattie su base genetica, come il morbo di Alzheimer, per le quali non esistono farmaci in grado di curarle. In compenso, però, si stanno mettendo a punto farmaci preventivi, in grado di ritardarne o impedirne la comparsa. Sapendo che il paziente è geneticamente predisposto, il medico potrà prescriverli». Cosa deve fare chi desidera far sequenziare il proprio DNA? «L’interessato deve richiedere il servizio attraverso un medico, con il quale compilerà una scheda con la sua storia medica personale, in modo che possiamo concen-
trarci su patologie pregresse o per cui ha familiarità. Dovrà esprimere la volontà a conoscere la sua predisposizione per tutte le 1.700 malattie che possiamo indagare oppure solo per alcune. 60 giorni è poi il tempo necessario per «leggere» i tre miliardi di basi del genoma umano e vagliare i quattro milioni di varianti del DNA che rendono ogni individuo unico. Ma il lavoro più complesso è l’interpretazione, che consiste nel restringerle concentrandosi su alcune centinaia. Solo pochissimi centri al mondo sono in grado di farlo, Personal Genomics è uno di questi». ufficio.stampa@personalgenomics.it elisa.pasetto@tin.it
Fashion
Gucci Un brand una storia
WEEK Punti forte della collezione sono gli abiti, sia a tinta unita che floreali. Altro must-have della stagione sono completi dal taglio maschile
La storia di uno dei più conosciuti e amati marchi d’alta moda inizia nel 1921, quando Guccio Gucci fonda a Firenze un’azienda specializzata nella lavorazione della pelle e un piccolo negozio di valigeria. Fin da subito riesce a trasmettere la sua visione del marchio come un’ispirazione proveniente dal gusto raffinato della nobiltà inglese unito alla maestria unica degli artigiani italiani. La fama di Gucci si espande presto e nel 1938 viene aperta una boutique in via Condotti a Roma. Grazie alla fantasia di Gucci il marchio riesce a sopravvivere ai difficili anni della dittatura fascista utilizzando dei materiali atipici per le creazioni di moda, come canapa, lino e liuta. In particolare, l’utilizzo delle canne di Bamboo ha portato alla produzione dell’omonima borsa, uno dei capisaldi della maison, ancora oggi ricercatissima. Dagli anni ’60 in poi Gucci si espande in tutto il mondo, diventando uno fra i marchi più apprezzati a livello internazionale. Nel Dicembre 2014 il direttore creativo Frida Giannini lascia il suo posto ad Alessandro Michele, che ha debuttato con notevole successo a Milano Moda Donna presentando la collezione Autunno-Inverno 2015/2016.
meravigliosa
di vittoria bisutti
il volto nuovo gucci La donna autunno-inverno vista da Alessandro Michele è una donna sicuramente al passo con i tempi, ma che non segue necessariamente le mode, anzi: guarda al futuro ripescando nel passato. Questa “contaminazione temporale” fa da cornice all’intera collezione, caratterizzata da un’alternanza di stili e colori, dove predomina una figura femminile dalle caratteristiche androgine. Punto forte di questa collezione sono gli abiti, da quelli lunghi floreali a quelli rossi a tinta unita, semplicemente abbelliti con qualche rouches in tessuto fino ad arrivare ai long black dress, con scollature profonde e illuminati da uccelli ricoperti di perline. Le stampe floreali sono riprese anche nei completi dal taglio maschile, altri protagonisti delle passerelle. Quello proposto da Alessandro Michele è uno stile portabile e allo stesso tempo adatto a tutti, che ha conquistato fin dal primo momento.
italia targata you bag Una esposizione universale in corso che sta portando in Italia milioni di visitatori. Una lente di ingrandimento sul nostro Paese che fa scoprire a noi e ai nostri ospiti la grandezza artistica e culturale delle nostre città. Roma Milano, Venezia e Firenze, musei a cielo aperto a disposizione di tutti, pronti a catturare gli sguardi a creare emozione in una giostra mai ferma di scorci e nuove visioni. Youbag, brand veneto di accessori fashion, dedica alle città d’Italia la collezione “I love Italy”. Borse giovani, divertenti e pratiche, realizzate in resistente pvc con ottime finiture per durare nel tempo. Info: www.youbag.it
L’eleganza al polso Stampe floreali, foglie e tappeti decorati: ecco i motivi dominanti della collezione Burberry
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Anche nel campo della gioielleria Gucci mantiene alti i suoi standard, questa stagione con la presentazione di due nuovi modelli della collezione di orologi Horsebit in PVD oro rosa, dove il motivo a morsetto, classico simbolo della maison fin dagli esordi del marchio, viene interpretato in un elegante design orologiero. I due modelli, entrambi disponibili nella dimensione di 28 mm, si distinguono in una versione più classica con quadrante nero, e in una decisamente più elegante con quadrante in madreperla impreziosito con diamanti incastonati.
Meriel. Borsa con manici e skyline di Milano. Dim. B33xH30xL18. Materiali: esterno PVC di alta qualità. Manici con borchie in metallo dorato. € 88,00
n. 4 Agosto-Settembre 2015
Fashion
trussardi
WEEK L’attenzione ai materiali e la cura dei dettagli sono caratteristiche imprescindibili da oltre 100 anni
IDENTITà ITALIANA Fondata nel 1911 come laboratorio per la produzione di guanti in pelle, Trussardi è oggi una casa di moda italiana saldamente nelle mani della famiglia. Negli anni ’70 è Nicola a dare la svolta: subentra al padre Dante e lancia una sua linea di pelletteria raffinata e innovativa con il simbolo del levriero che ne caratterizza la griffe. Inizia così l’espansione dell’azienda che negli anni ’80 debutta con la sua prima collezione prêt-à-porter, affiancata da altri prodotti, quali profumi e una linea di jeans d’alta moda. Bastano pochi anni per l’affermazione e negli anni ’90 vengono conquistati i mercati internazionali, dall’Europa al Giappone. Il CEO dell’azienda è Tomaso Trussardi, Gaia Trussardi è il Direttore Creativo, mentre Maria Luisa Trussardi è il Presidente del Gruppo.
oltre
la moda Il mondo Trussardi comprende anche un ristorante stellato. Spazi dall’eleganza informale e ambiente caldo e accogliente. La cucina proposta da Il Ristorante Trussardi alla Scala di Milano trae ispirazione dalle ricette della grande cucina classica che vengono rese attuali tramite tecniche d’avanguardia e un’attenta e costante ricerca del prodotto d’eccellenza. Al piano terra del prestigioso edificio che è anche una boutique, un bar per aperitivi e pranzi nel cuore della città.
di antonio scolari
in costante evoluzione
LO STILE E LE COLLEZIONI Le collezioni Trussardi interpretano l’eleganza classica in chiave contemporanea, con ricerca ed evoluzione ad ogni collezione. Si abbinano agli accessori, realizzati in Italia con una qualità assoluta, uno stile deciso e discreto. L’attenzione ai materiali e la cura dei dettagli sono caratteristiche imprescindibili da oltre 100 anni. Trussardi è un marchio in costante evoluzione che oggi propone anche una linea di profumi, Trussardi Parfums e una di occhiali, Trussardi Eyewear. Tru Trussardi, nato nel 2003, è invece la linea dalla declinazione giovane informale, mentre Trussardi jeans è il mondo denim iconico ma dallo spirito libero. Con nuovi fit e nuovi materiali per i gusti dei giovanissimi.
QUANDO L’ARTE Fa MODA
La Fondazione Nicola Trussardi è un’istituzione no profit per la diffusione della cultura contemporanea, un museo nomade per la produzione e la diffusione dell’arte, che nasce a Milano nel 1996. Il presidente è Beatrice Trussardi. Nel gennaio 2003, dopo anni di attività espositiva nella sede di Palazzo Marino alla Scala, lascia tali spazi per portare l’arte contemporanea direttamente nella città. Eventi flessibili, veloci e temporanei: l’arte può regalare una nuova identità alla città stessa e riscoprire gioielli nascosti dell’architettura antica riaperti grazie alle energie e alle visioni dell’arte contemporanea. La Grande Madre è la mostra a Palazzo Reale a Milano fino al 15 novembre con 100 artisti internazionali.
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Sopra il ristorante Trussardi alla Scala
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l’incontro
Mario Roci Qualità e Casa Italia Il successo di Settemari
U
n raffinato signore piemontese. Pacato nei modi e nei toni. Ma con l’entusiasmo e la grinta che contraddistinguono i giovani. Mario Roci è il presidente di Settemari, attualmente il quarto tour operator italiano, una società interamente italiana che vanta un fatturato da 100 milioni di euro. Una storia imprenditoriale, però, partita dalla gavetta… “Professionalmente sono nato come agente di viaggio. Poi, nel 1982, dopo un viaggio in Costa Brava, l’evoluzione: l’idea cioè di dividere l’attività di agenzia turistica da quella di tour operator. La Costa Brava allora era una destinazione che faceva sognare. Fu subito un successo, era un periodo in cui giravano molti soldi” Settemari dunque comincia come t.o. dedicato alla famiglia? «Settemari inizia come specialista. Volevamo far bene alcune destinazioni. Famiglie, la terza età ma anche tanti giovani. Poi pian piano ci siamo allargati. L’evoluzione è stata lenta: da specialisti a generalisti e infine a villaggisti. Ci siamo inventati la formula Casa Italia: animazione ed assistenza in italiano, cuoco e miniclub anch’essi curati e pensati per i nostri connazionali in vacanza». Come mai mentre altri vostri competitor perdevano ampie quote di mercato voi siete cresciuti fino a diventare il quarto tour operator italiano? «Mandare milioni di persone in vacanza non è un problema. Il problema è riuscire a guadagnare a fine anno. Siamo cresciuti con lentezza. Rispetto a dieci anni fa il mercato turistico italiano si è ridimensionato, i gusti della clientela sono cambiati, i periodi di permanenza negli hotel si sono ridotto. Oggi gli
Alonissos, Grecia
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di Anna Maria Catano
Destinazioni Top Per l’estate E l’autunno 2015 Scelte per voi In Grecia. Al Mitsis Norida Beach all’isola di Kos. In Spagna. Al Barcelò di Fuerteventura. In Egitto. Al Jaz Belvedere di Sharm El Sheikh. In Kenia. Safari al Masai Mara. In Thailandia. Phi Phi Island. I vantaggi di una vacanza Settemari. Finiti i tempi della convenienza last minute, il catalogo Millemozioni prevede tra l’altro una quota “start”. Beati i primi! Risparmiano fino a 740 euro a coppia prenotando in anticipo. Sconti e gratuità per bambini. Proposte tutto l’anno anche tariffe “Speciale single” per soggiornare in camera singola senza supplemento e “Speciale terza età” dedicate agli over 60. www.settemari.it
italiani si spostano più volte l’anno, per periodi più brevi. E scelgono anche mete culturali non solo la vacanza mare. Noi puntiamo sulla qualità non sulla dimensione». I punti di forza di una vacanza Settemari? «Direi tre: i miniclub, un’isola felice per tanti piccoli pirati. I bimbi accompagnati dalle nostre piratesse vivono un’esperienza d’allegria e divertimento. Poi Casa Italia che propone un’atmosfera esclusiva in cui però tutto è rigorosamente made in Italy. Il terzo elemento è sicuramente la scelta delle strutture. Abbiamo moltissimi repeaters. E questo significa che il passaparola premia sempre». Tra le vostre proposte c’è anche l’Oriente, l’Australia, un catalogo dedicato ai viaggi di nozze... «Investiamo per crescere ma cerchiamo sempre di rimanere in una dimensione compatibile con un servizio di qualità al cliente. Il mare dà gran parte del nostro fatturato. Cerchiamo di destagionalizzare. Marsa Alam, per esempio. Era il sogno che avevo. Realizzare qualcosa di esotico dove portare i clienti dodici mesi l’anno. Oggi una realtà». Accanto al padre c’è Chiara, 25 anni, che si sta inserendo in azienda. «E’ un lavoro che mette alla prova» confessa. «Sto imparando pian piano. Occorre non arrendersi facilmente ed avere fantasia. In Egitto per esempio abbiamo una biologa marina che accompagna i clienti. E il progetto Ste (Scuba Tourism for Environment) in collaborazione con l’Università di Bologna che monitora le biodiversità del mar Rosso». Dottor Roci, un sogno ancora nel cassetto? «I cassetti sono aperti. Io sono un imprenditore, gli
“Investiamo per crescere ma rimanendo in una dimensione compatibile con un servizio di qualità al cliente”
imprenditori non possono mai fermarsi, vivono delle cose che faranno. Non di quelle fatte. L’Italia in generale non è competitiva. Mentre il turismo a parità d’investimenti è il settore che crea più lavoro. Dobbiamo imparare a guardare sempre avanti».
n. 4 Agosto-Settembre 2015
speciale hotel tirler
la sensazione di sentirsi rinati passa per l’hotel tirler
A
tre anni dall’apertura della struttura all’Alpe di Siusi (pluripremiata in vari ambiti) l’hotel Tirler si amplia e rinnova. Lo ha fatto ristrutturando la vecchia baita, con delle Stuben nuove! La Stube “Luis Trenker” adesso e molto più spaziosa, con più luce! La sala per la cena è diventata più grande, con una terza sala, la “Panoramastube” fatta in legno, nello stile tipico della baita, dove si può mangiare tranquillamente e godersi il panorama mozzafiato verso Saltria. Inoltre c’è anche la “Stube dei contadini” molto tradizionale, costruita in legno. L’ atmosfera è molto accogliente, con tanti angoli, dove si possono passare romantiche serate. Allo stesso tempo è stato realizzata una zona per famiglie, anche numerose, e per gruppi. Così c’è lo spazio adatto a ogni genere di ospite. Ma l’high light della ristrutturazione, rispettando le direttive e norme del “Climahotel”, sicuramente sono le nuove camere: 100% Luis Trenker -Alpine Living. Tutto all’insegna della natura! Le nuove camere “Alpine Living – 100% Luis Trenker!” (ca. 40 m²), costruite secondo le più recenti scoperte in bioedilizia e adatte anche a persone sofferenti d’allergie e certificate della ECARF, garantiscono un soggiorno libero da radiazioni tramite un disgiuntore d’energia elettrica. Il legno di larice locale, che protegge anche dalle radiazioni, il legno recuperato dell’abete e tutti i materiali usati, derivano dal diretto ambiente circostante il Tirler Dolomites Living Hotel; tutti elementi che conferiscono alle camere una piacevole comodità e regalano un effetto positivo sul proprio organismo e sulla concentrazione. La camera inoltre offre un comodo letto matrimoniale, un angolo soggiorno per momenti di relax, un balcone o un giardino con vista mozzafiato, cabina armadio, parete di calce e d’argilla riscaldata per garantire un gradevole clima d’ambiente. Bagno con doccia, asciugacapelli, specchio cosmetico, accappatoio, WC, TV LCD, TV satellitare, telefono, accesso Internet via LAN, cassaforte e minibar. Ma non e’ tutto. Già, perchè il concetto di living, di vivere il “lusso” dell’Alpe di Siusi (ovvero cogliere appieno la natura che ci circonda, anche dentro le camere della struttura), che ha dettato finora la filosofia dell’albergo (proposta con immensa passione da uno degli albergatori della nuova generazione del Sud Tirol, Hannes Rabanser) si rinnova e amplia in continuazione. Così l’acqua che sgorga dai rubinetti dell’albergo, che viene servita a tavola, viene portata dalla sorgente privata del Tirler con un sistema di pompaggio innovativo, che permette all’acqua di arrivare in albergo senza perdita delle peculiari proprietà. Risultato? Acqua basica, che, volendo, può essere bevuta con aggiunta di erbe essicate (timo, menta, rosmarino e altre) con un processo naturale che, anche qui, non altera le proprietà salutari delle erbe (a km zero, provenienti da una malga vicina all’albergo).
Tirler Dolomites Living Hotel, per i più piccoli (ma non solo, consigliato anche a mamma e papà) si è inventato un sentiero (nella zona che le leggende dicono fosse popolato la gnomi, fatine e streghe), il sentiero delle streghe, appunto. La sua forma è a otto (si può fare all’infinito). Nel sentiero, molte tappe. Ad ognuno di queste corrisponde una scultura in legno o una costruzione, pensate dal falegname/artista di fiducia del Tirler (Hans Mittrutzner). Imperdibili la grotta delle streghe e il dondolo (a “fine percorso) rigenerante.
Allo stesso tempo, grazie al supporto di un medico tedesco, al Tirler alcuni dei dolci più tradizionali della zona (il famoso kaiserschmarren, lo strudel e la torta di grano saraceno) vengono preparati dallo chef dell’hotel con zuccheri innovativi. Johannes F. Coy, cancerologo ed esperto riconosciuto in questo campo, manifesta e dimostra in modo medicinale, che zuccheri alternativi (come per esempio Tagatosio, Trealosio, Galatosio e Isomaltulosio) vengono assorbiti molto più lentamente dal corpo e coprono cosi l’intero fabbisogno di zuccheri per un lungo tempo. Cosi nel corpo, non avviene un’iperglicemia e contemporaneamente
la produzione d’insulina rimane al minimo. Secondo Johannes F. Coy lo zucchero convenzionale causa un aumento del livello di zucchero nel sangue e quindi un’elevata produzione d’insulina. L’insulina regola e diminuisce la glicemia, trasforma gli zuccheri eccedenti in grassi da depositare. Un’alta glicemia danneggia le nostre cellule cerebrali e un aumento della produzione d’ insulina danneggia i nostri nervi. Oscillazioni permanenti d’insulina possono causare il diabete. Questa malattia aumenta il rischio di disturbi di memoria (ad esempio morbo di Alzheimer), disturbi nervosi (come il morbo di Parkinson) e cancro. Insomma, al Tirler Dolomites Living Hotel tutto all’insegna del positive eating e del positive drinking, anticipando di parecchi mesi le ricette dello chef stellato Andrea Aprea al ristorante dell’Hotel Park Hyatt di Milano (che a fine mese presenterà nuove ricette in cui userà alcuni di questi zuccheri). Hotel Tirler - Dolomites Living Hotel Fam. Rabanser Via Saltria 59 - I - 39040 Alpe di Siusi - Castelrotto (BZ) Italia Tel: +39 0471 727 927 Fax: +39 0471 727 849 info@tirler.com www.hotel-tirler.com
C’è un posto, incantevole, all’Alpe di Siusi. questo albergo piacerebbe a Karl Lagerfeld e Pharell Williams. questo albergo si chiama TIRLER DOLOMITES LIVING HOTEL n. 4 Agosto-Settembre 2015
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SCELTI DA NOI
a cura di mARCO MORELLI
Risvegliarsi a Merano
Eleganza sobria e alta cucina
IL LUSSO DELLA QUIETE A LA LOCANDA DEL NOTAIO Antica dimora trasformata in hotel di charme con ristorante stellato nel cuore della splendida Valle d’Intelvi, La Locanda del Notaio conquista con il suo fascino discreto e l’atmosfera rilassante e al tempo stesso elegante che regala ai suoi ospiti. E’ immersa in un curatissimo parco che dà l’illusione di trovarsi fuori dal mondo, mentre si è a pochi passi da luoghi d’arte, di cultura e di incomparabile bellezza paesaggistica. Grazie al clima gradevole anche nelle estati più torride fino ad autunno inoltrato La Locanda del Notaio è il luogo ideale per chi ama gli sport: la proprietà confina con il Golf Club Lanzo, nelle vicinanze ci sono campi da tennis e maneggi e la valle e le montagne circostanti offrono infiniti sentieri da percorrere a piedi o in mountain bike. Nella bella stagione sui vicini laghi si praticano vela e sci d’acqua. Ma la Locanda è anche e soprattutto un posto dove relax e alta cucina rappresentano un binomio inscindibile grazie al ristorante stellato Michelin, ideale per una cena romantica soprattutto per degustare le proposte di Edoardo Fumagalli. Diciotto le camere una diversa dall’altra. Una location magica fanno de La Locanda del Notaio il luogo ideale per vivere momenti di pura joie de vivre.La Locanda del Notaio. Tel. 031 8427016. www.lalocandadelnotaio.com
ESTATE IN CARINZIA Le vacanze sono un’occasione per passare giorni indimenticabili con le persone amate. Con i suoi scenari mozzafiato, i suoi laghi trasparenti e i colori delle sue montagne, la Carinzia è la meta ideale per una fuga d’amore. Meta di innamorati e coppie, soprattutto appassionate di trekking, è l’Alpe di Millstatt, che domina l’omonimo lago. Presso il rifugio Alexanderhütte inizia il “Sentiero dell’Amore”, un’escursione di sette tappe, in ognuna delle quali si trova un libro che cerca di trovare delle risposte alle domande sui sentimenti, con citazioni, poesie e piccoli racconti. Nella settima e ultima tappa, dal Granattor, una porta composta da tonnellate di granati, si volge lo sguardo al futuro insieme. www.millstättersee.com
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IL SUGGERIMENTO
Colazione con vista
A Merano e nei suoi dintorni anche la colazione può diventare un momento speciale. Oltre ai numerosi caffè in città, è possibile decidere di regalarsi una colazione indimenticabile in contesti davvero unici, ricchi di storia e di fascino e con viste e panorami davvero spettacolari. Il Relais Castel Fragsburg augura il buongiorno con una colazione deluxe a 5 portate a base di ostriche su ghiaccio, champagne, marmellate fatte in casa, salmone affumicato e molto altro. Il Castello si trova a 10 minuti da Merano e gode di una impareggiabile vista su tutto il Burgraviato. Il prezzo della colazione deluxe è di 49 euro a persona. www.fragsburg.com/it. Oppure si può andare a 1.800 metri per gustare una Breakfast-Gourmet, sul pratolounge in mezzo alla quiete della natura. La Gompm Alm è situata nel paradiso escursionistico dell’Hirzer. Tutti i giorni dalle ore 9.00 alle 11.00, previa prenotazione, in collaborazione con il cuoco stellato Luis Haller, colazione a 35 euro. www. gompmalm.it
di ANNA MARIA CATANO
Ethiopian Airlines: Primo vettore Dell’africa
Tecnologia stellare, una flotta giovane e decine di riconoscimenti internazionali. Ethiopian Airlines è il primo vettore d’Africa con ben 54 destinazioni sul continente (e 90 in tutto il mondo). Sul lungo raggio vanta aeromobili di ultima generazione e ad alto contenuto tecnologico. Seconda al mondo, dopo il Giappone, ad essersi dotata del Boeing 787, fiore all’occhiello dell’aviazione internazionale. Non a caso a Milano, Tewolde Gebremariam, Ceo della compagnia di bandiera etiope, è stato da poco insignito dell’International Grand Prix Special Awards. “L’Ethiopian Airlines è in crescita costante” conferma Lina Ranavolo, direttore commerciale Milano. “A giugno abbiamo aperto 4 nuove destinazioni, tra cui Città del Capo, Gaborone, Manila e Tokio. Abbiamo iniziato ad operare da Dublino per Los Angeles. Dall’Italia al momento abbiamo 4 voli da Milano e il giornaliero da Roma per Addis Abeba con comode coinciden-
ze per tutto il mondo. Una particolare attenzione viene data al mondo delle missioni e della cooperazione”. Dal 21 agosto infatti riprende la promozione dei 3 bagagli invece di 2 per le tariffe cooperanti ed etniche. E prezzi speciali per tutte le destinazioni. (I biglietti si acquistano sul sito www.ethiopianairlines.com o presso l’ufficio di Milano, in via Albricci 9, tel. 02 8056562). E’ l’occasione giusta per conoscere l’Etiopia, unica nazione cristiana d’Africa, meta sicura per i turisti occidentali. Un Paese diverso dai soliti stereotipi dove si possono trovare storia, arte, cultura, etnie, natura e tradizioni. Ad Addis Abeba vi attende la mitica Lucy, una signora che porta con allegria i suoi 3 milioni di anni. A Lalibela, la Gerusalemme d’Africa, le chiese scavate nella roccia. Ad Aksum il mistero dell’Arca dell’Alleanza. E scendendo a Sud una molteplicità di etnie. Nella valle dell’Omo i Mursi e le donne con il piatto labiale, i Karo, gli Hamer, i Konso. E in Dancalia il vulcano Erta Ale e la piana del sale. Un viaggio indimenticabile da fare almeno una volta nella vita!
n. 4 Agosto-Settembre 2015
SPA &
BENESSERE
UN TUFFO NELL’IMMENSO DOVE IL BAGNO è UNA RINASCITA NON SOLO FANGHI AD ABANO
SOLLIEVO REGALE AL MIONI PEZZATO Raffinatezza ed eleganza sono le parole chiave dell’Hotel Terme Mioni Pezzato di Abano Terme. Ambienti di design e strutture all’avanguardia per offrirti il top del benessere termale. In particolare, cinque piscine aperte tutto l’anno, alimentate da due sorgenti con una temperatura che varia dai 29 ai 34 gradi in estate e 34-37 in inverno. Ma soprattutto il Tea Rose, il centro benessere in stile zen dove puoi provare esclusivi trattamenti beauty. Un’equipe medica (reumatologo, dermatologo) e terapisti di grande professionalità sono a disposizione per percorsi e consigli personalizzati. Tra le proposte, bendaggi.Talasso-pressoterapie e cure rassodanti per ridefinire la silhouette, massaggi emozionali al miele e al cioccolato, ayurveda, trattamenti viso. In più il centro di medicina termale, aggiornato secondo le indicazione più attuali, offre la fangoterapia ideale per curare e prevenire reumatismi, cefalee e sinusiti, inalazioni e aerosol per l’apparato respiratorio e balneoterapia con l’acqua salso-bromoiodica, ideale per i dolori osteoarticolari. Info: Hotel Mioni Pezzato www.hotelmionipezzato.it Tel. 049-8668377
ELIMINARE le tensioni Gua sha. E’ in questa parola, appartenente alla medicina tradizionale cino-giapponese, l’essenza del massaggio Body Ranaissance ovvero rinascita del corpo che l’Hotel Terme Merano propone in esclusiva in Alto Adige. Si tratta di una tecnica terapeutica per eliminare le tensioni su schiena, collo e cervicale. Un toccasana in vacanza per alleviare gli effetti negativi dello stress accumulato durante i giorni frenetici imposti dalla vita quotidiana. Un rimedio efficace per ripristinare la circolazione del sangue e ridare energia al corpo. “Il gua sha riporta armonia al sistema nervoso grazie al massaggio con una spatola dalla forma piatta e di materiale naturale, ad esempio il corno di un animale” spiega Bettina Röggl, responsabile dell’area wellness 5 Elements dell’Hotel Terme Merano. Graffia via l’energia negativa, riporta energia positiva e sollievo al cliente”. Il massaggio Body Renaissance è tra i massaggi più richiesti all’Hotel Terme Merano sia da italiani che stranieri. www.hoteltermemerano.it
n. 4 Agosto-Settembre 2015
E’ costruita secondo i criteri della bioarchitettura la zona wellness del Family Hotel Posta, inaugurata nell’estate 2011 e collegata all’albergo con un corridoio sotterraneo che la rende raggiungibile direttamente in accappatoio e ciabattine. E’ un angolo di paradiso con davvero molto da offrire: prima di tutto, rigenerazione totale. A partire dal panorama, il centro è infatti immerso nel verde parco del Family Hotel Posta e sorvegliato a vista dalle cime dei Monti Pallidi, uno dei gruppi montuosi delle Dolomiti, Patrimonio dell’Unesco. Accanto alla piscina esterna collegata a quella interna si susseguono una serie di saune con vista sul giardino: una biosauna, ambientata in un’antica malga alpina, dove si sprigionano gli aromi del fieno di montagna raccolto a mano. Una sauna finlandese realizzata in legno pregiato per una completa rigenerazione dei tessuti. Un bagno turco alle essenze aromatiche per rendere la pelle morbida e purificata. Anche la sala fitness è affacciata sul parco e dotata di attrezzi cardio di ultima generazione per tenere in allenamento corpo e mente. www.familyhotelposta.com Ha inaugurato l’estate scorsa la piscina Infinity Sport insieme alla nuovissima area wellness Idyllis Alpinum dell’Hotel TratterHof di Maranza, affacciata su uno dei panorami più mozzafiato delle Dolomiti, chiamato anche il loggione dell’Alto Adige. La panoramicissima piscina interna-esterna in pietra è infatti posizionata sul punto più alto e soleggiato del paese di Maranza, svettando sulla Val Pusteria e sfioran-
do le vette dolomitiche della Valle Isarco. Un tuffo nell’infinito di questo scenario fa da preludio a un wellness ricco di vetrate che lascia sentire l’ospite un tutt’uno con la natura. Alle spalle si apre un bosco fitto fitto, a lato si sviluppa una stazione kneipp con percorso barefooting. E poi sauna esterna a tema, grotta aromatica, sauna bio, sauna finlandese panoramica, sauna ad infrarossi, sauna per bambini, docce tematiche anticipano un wellness a base di ingredienti alpini www.tratterhof.it
VI CONSIGLIO di rita bertazzoni
HOTEL ROSA D’ORO IN VAL SENALES Nel cuore storico di Certosa, un piccolo villaggio che prende il nome dall’antica certosa del Monte degli Angeli all’imbocco della Val Venosta, sorge un gioiello dell’ospitalità alpina: l’Hotel Rosa d’Oro. È un quattro stelle di lusso che coniuga tradizione, bellezza ed eleganza per momenti indimenticabili di puro relax e poesia come solo i Luoghi Ameni (http:// www.idyllicplaces.com/), l’associazione di cui fa parte l’albergo, sanno regalare. Merito anche del carisma spontaneo e dell’accoglienza sincera e genuina dei proprietari Paul e Stefania Grüner. Anticamente Rosa d’Oro era una semplice locanda, ora è un indirizzo fra i più apprezzati da chi desidera una vacanza lontano dal turismo di massa, in un ambiente intatto a 1.300 metri di altitudine, di fronte ad una spettacolare scenografia naturale. Si dorme in 20 camere e residence suites molto raffinate, caratterizzate da materiali naturali come lino, legno di larice e tessuto di Loden. E ci si coccola nella Wellness & Spa in pietra naturale dove calore, acqua e luce rigenerano le forze del corpo e dello spirito. Gli ambienti sono stati ristrutturati di recente con particolare attenzione al design minimalista e all’utilizzo di materiali locali, fra cui il famoso marmo di Lasa, l’“oro bianco” della Val Venosta con cui è interamente rivestito il bagno
turco, o la grotta del ghiaccio realizzata in granito della Val Martello e la sauna finlandese in odorosi legni di conifere. I trattamenti cosmetici si ricevono nel reparto Spa dove è protagonista Glacisse®, una linea concepita in esclusiva per l’albergo, composta da acqua purissima proveniente da una sorgente a 2.845 metri situata sul ghiacciaio del Giogo Alto, nel cuore delle Alpi Venoste, ed elementi minerali estratti dalle rocce delle cavità del ghiacciaio. Glacisse® stimola i processi antiossidanti e protegge le cellule dai radicali liberi, garantendo un’idratazione ottimale e duratur e assicurando al tempo stesso alla pelle tonicità ed elasticità. www.goldenerose.it
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PARTIAMO ALLA SCOPERTA DELLA STIRIA
La Stiria è famosa per i suoi gioielli culturali, per i suoi sapori artigianali e, ora, anche per le imperdibili occasioni che offre a chi ama il turismo lento, a piedi o in bicicletta. “Scoprire la Stiria” è lo slogan per il 2015. E per farlo ci sono delle ottime opportunità. La prima la offre l’itinerario “Dal ghiacciaio alla strada del vino”, la seconda “Il tour ciclistico del mondo del vino”: sono accumunati dal fatto di proporre entrambi piccole e grandi meraviglie naturalistiche, gastronomiche e culturali, lungo tutto il percorso. E poi c’è il Dachstein, da scoprire a piedi. “Dal ghiacciaio alla strada del vino” è in realtà un doppio itinerario, di 552 chilometri e 33 tappe sul percorso nord e 403 chilometri, da dividere in 23 tappe, su quello sud. Info:
Una vacanza Da chef Nella prestigiosa cucina tra le spesse mura antiche in cui nacque Federico da Montefeltro (il Duca di Urbino), lo Chef Andrea Laurenzi del ristorante dell’Hotel Castello di Petroia (PG) impasta ogni sera, instancabilmente, farina, uova, zafferano, briciole di tartufo e materie prime freschissime. Poiché ogni cuoco è geloso dei propri segreti, l’invito a seguirlo nella preparazione di gnocchi, ravioli, cappellacci e tagliatelle, sperimentando con diversi ingredienti diverse tipologie di pasta fatta a mano, deve suonare agli appassionati di cucina come un’occasione più unica che rara. Le sfoglie danno vita a piatti della tradizione locale. Lo Chef gioca con le materie prime puntando sulla qualità e la ricercatezza dei piatti, che vengono serviti a cena agli ospiti del Relais. I corsi di cucina sono riservati ad un numero limitato di persone e su richiesta. Invece il ristorante è aperto tutti i giorni dalle 19.30 alle 22.00, con prenotazione a richieste@petroia.it o via telefono: 075920287. Info: www.petroia.it
occasioni i l i b i d r e p m i estival Rural F CON GUSTO 56
www.steiermark.com/it. L’itinerario ciclistico Weinland è un percorso di 399 chilometri, diviso in 8 tappe dedicato al sud e all’est della Stiria, una zona collinare, dove immergersi tra ottimi produttori di vini e piccoli artigiani dei sapori . E poi le terme, con Bad Radkersburg e il suo rinnovato centro termale a fare da protagonista. Info: www. steiermark.com/it. Il “turismo lento” della Stiria porta di nuovo in montagna, sul Dachstein. Qui, sino al 18 ottobre, viene proposto un trekking di 4 giorni, al costo di 277 €. Info: www.ramsau.com
Un ambiente tranquillo e familiare, la possibilità di trascorrere del tempo all’aria aperta con la famiglia o gli amici e l’ospitalità tutta italiana della Fattoria San Lorenzo. La provincia di Grosseto è il luogo giusto da scegliere per chi desidera una vacanza immersa nel verde… ma anche nel blu delle onde! Infatti a poca distanza da Grosseto sono incastonante spiagge bellissime e isole incantevoli. La Fattoria San Lorenzo propone ai suoi ospiti un’offerta super conveniente perfetta per brevi e lunghi soggiorni! Sono disponibili bilocali, trilocali o quadrilocali: stai 7 paghi 6: dal 29 agosto al 12 settembre 2015, stai 4 paghi 3: dal 12 settembre 2015 a fine stagione, stai 7 paghi 5 notti: dal 12 settembre 2015 a fine stagione. La Villa accoglie gli ospiti con grandi suite padronali. Nella Tenuta Livia i 18 appartamenti bilocali e trilocali, sono tutti dotati di angolo cottura e soggiorno, doppi servizi e veranda privata con spazio barbecue, aria condizionata, telefono e tv satellitare. Le Capanne si compongono di 14 appartamenti. Il Pozzino conta 9 appartamenti e suites sono dotati di ogni comfort e grande piscina con bordo filo acqua. Fattoria San Lorenzo, Via della Trappola - 58100 Grosseto (GR), Tel: 056 424116 Fax: 056 423831 www.fattoriasanlorenzo.it
Dopo il grande successo dello scorso anno, torna il Rural Festival, la due giorni dedicata alla biodiversità parmense. Il weekend del 5 e 6 settembre 2015 Rivalta di Lesignano De’ Bagni (Parma) ospiterà un nuovo viaggio tra prodotti di varietà antiche e animali di razze locali. L’idea del Rural Festival nasce dall’impegno da parte di agricoltori e allevatori della zona di far conoscere e assaggiare i propri prodotti. Una ventina di aziende custodi di antiche razze animali e varietà ortofrutticole faranno gustare la biodiversità caratterizzata da rarità culinarie come i salumi di maiale nero, formaggi e uova di antiche razze, frutta e verdura come la zucchella di lentigione e la cipolla Borettana, cereali antichi, vino e confetture, tutti esclusivamente di biodiversità. Una mostra-mercato ma soprattutto un’esperienza diretta, da vivere ed assaporare negli spazi di una grande stalla nel parco Barboj tra frutti e filari di viti antiche con varietà di mela rosa, seriana, musona e “pòm salàm”, ma anche fico brogiotto nero e dottato verde, per nobili e pugne Zucchelle. Sarà poi possibile percorrere sentieri sia a piedi che in bicicletta. Un luogo votato alle biodiversità agricole e naturali, al centro di una cornice naturale e protetta, tra vulcanelli
a cura di mARCO MORELLI
ESTATE in fattoria
di fango, increspature, calanchi, siepi, boschi di querce e tanto verde a perdita d’occhio. Il festival ospiterà anche un parco animale con il cavallo bardigiano, la pecora cornigliese, il maiale nero, il tacchino di Parma e Piacenza, le vacche della nostra montagna e la mostra di trattori d’epoca Landini, con la messa in moto dei modelli prodotti tra gli anni Trenta e Cinquanta. Quella del Rural Festival sarà un’opportunità per scoprire e riscoprire modi e sapori antichi da molto tempo scomparsi dalle nostre abitudini e di alimenti che rischiano di andare perduti. Orario: 10-19, ingresso gratuito. Info: www.rural.it
di Elena kraube
n. 4 Agosto-Settembre 2015
IN VACANZA A BUDONI OSPITALITÀ SARDA AL TOP
Un paesaggio incantevole che unisce il verde delle colline e l’azzurro intenso del mare nelle sue infinite declinazioni blu, acquamarina, cobalto, celeste, turchese. Una sequenza di spiagge di sabbia bianchissima, piccole insenature lambite dai colori e profumi della macchia mediterranea e scogliere selvagge che regalano scorci mozzafiato. Tutt’intorno e nell’entroterra, 22 borghi custodiscono antiche sapienze artigianali e tradizioni enogastronomiche d’eccellenza. Budoni, sulla costa est della Sardegna al confine tra la Gallura e le Baronie, è un autentico gioiello natura-
A Budoni (Ot) l’accoglienza ha un valore speciale. È fatta di luoghi e ambienti perfettamente inseriti nel décor naturalistico, di proposte enogastronomiche al top che uniscono le tradizioni di terra e di mare, e di tante piccole attenzioni offerte all’ospite con la spontaneità tipica dei sardi. Fra i migliori indirizzi dove soggiornare, l’Hotel Sa Prata(cell. 328.0339568, www.hotelbudoni. it), nella frazione di Tanaunella, vanta una posizione invidiabile su una piccola sommità accarezzata dal vento, con vista spettacolare sul mare. Un’oasi di tranquillità e riservatezza a pochi metri dalle spiagge più belle con 14 camere circondate dal verde e disposte intorno alla piscina, come piccole dimore total white con veranda privata. La ricca colazione a buffet si fa in giardino, all’ombra di un pergolato, dove funziona in esclusiva per gli ospiti anche un servizio di snack bar e piccola ristorazione con piatti genuini a km zero. Nelle vicinanze si assaggiano squisiti piatti con il pescato del giorno al ristorante La Volpe (www.ristorantelavolpebudoni.com)e al Ristorantino Lu Stazzu (www.ristorantinolustazzu.it). Escursione in barca a vela con Venti di Vela. www.ventidivela.it (r.b.)
Il benessere secondo natura Le spiagge bianche di sabbia finissima, tra le più belle di tutta la Sardegna; le calette immerse nella rigogliosa vegetazione, l’acqua turchese delle lagune. E’ questo lo scenario in cui si inserisce l’Hotel Aquadulci, a Chia (CA) e probabilmente non esiste posto migliore per abbandonarsi al piacere di una vacanza di benessere a contatto con la natura. La struttura, immersa nella verde macchia mediterranea della località Spartivento, che rende celebre la parte meridionale dell’Isola, è un raffinato 4 stelle affacciato sul mare. Il giardino dell’albergo è la location scelta per l’originale gazebo in bambù, una piccola oasi di tranquillità destinata ad ospitare trattamenti e massaggi: tra fiori rampicanti di bouganville e palme, si avrà la sensazione di essere immersi in una foresta esotica, in cui lasciarsi avvolgere dagli oli essenziali – vegetali e biologici - delle piante autoctone dell’isola. All’Aquadulci è possibile scegliere tra diversi trattamenti: l’Aromaterapia, il Massaggio Antistress, Eclettico, Profondo, Shiatzu, Thai, Linfodrenante, Sportivo, e la Riflessologia del piede. I profumi sprigionati da oli ed elementi naturali inebriano i sensi, cullati dal silenzio nell’incomparabile cornice del Golfo degli Angeli. Info: www.aquadulci.com
n. 4 Agosto-Settembre 2015
listico con pinete e stagni dove si incontrano aironi, testuggini e colonie di fenicotteri rosa nell’habitat unico delle polle salmastre protette dal bagnasciuga. Un angolo di paradiso da esplorare e apprezzare in ogni stagione dell’anno, sfruttando le numerose proposte di Budoni Welcome, la nuova cabina di regia del turismo territoriale, che offre pacchetti speciali, percorsi a tema, escursioni, minicrociere, gite fuori porta alla scoperta del territorio e iniziative per le famiglie con bambini che trovano animazioni e attività gratuite sulle spiagge. Budoni non è un semplice sfondo da cartolina ma è un luogo da vivere attivamente e un buon punto di partenza per visitare le mete più interessanti della Sardegna. Quest’anno, poi, raggiungere Budoni è ancora più conveniente grazie a uno speciale accordo attivato con la compagnia di navigazione Moby, che garantisce collegamenti dai principali porti italiani a tariffe ridotte per chi soggiorna nelle strutture convenzionate con Budoni Welcome. Info: www.budoniwelcome.it (Rita Bertazzoni)
il viaggiatore Una notte speciale all’insegna del giallo e dello chic. La magnifica cornice non poteva che essere quella speciale di Venezia e il set quello del prestigioso Belmond Hotel Cipriani che insieme al Venice Simplon Orient Express hanno organizzato un evento singolare per festeggiare i 125 anni dalla nascita di Agatha Christie, la celebre scrittrice che ha portato i personaggi da lei inventati a bordo dei leggendari vagoni del Venice Simplon Orient Express. Il treno di lusso che da sempre fa sognare i sofisticati viaggiatori che salgono a bordo e rivivono le atmosfere degli anni Trenta sulla rotta che collega Venezia a Istanbul. La piscina è stata la stazione di partenza per i peccati di gola curati da Christian Bodiguel che da trent’anni prepara superbi pranzi e cene nelle cucine del treno. Davide Bisetto, lo chef del Cipriani ha preparato i piatti della tradizione mentre Arif Kemal Dogan ha coniugato il gusto orientale sospeso tra Oriente e Occidente. I tre menù hanno raccontato un viaggio del gusto. Personaggi misteriosi si sono aggirati furtivi fra gli ospiti: un cartomante, un mago, una scenografica palla acquatica ha tra gli occhi incuriositi e un mistero a bordo piscina aspetta di essere svelato. Nota di merito al trio della Petite Orchestra e ai quattro musicisti che hanno intrattenuto i presenti rievocando le atmosfere d’antan che si intrecciavano con quelle del cafè chantant e del tabarin. Belmond racchiude una superba collezione di boutique hotel in alcune delle destinazioni più interessanti del mondo. Con l’Hotel Cipriani di Venezia sono oltre quaranta gli hotel, gli itinerari su rotaia e crociere fluviali. Da segnare in agenda: il Grand Hotel Europe di San Pietroburgo; il Copacabana Palace a Rio de Janeiro; il Maroma Resort & Spa nella Riviera Maya; e per finire El Encanto a Santa Barbara. Info: www.belmond.com
di alessandra capato
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in Slovenia, sulle tracce della Grande Guerra Un approccio consapevole e socialmente responsabile al segmento turistico: questa, in sintesi la filosofia imprenditoriale del Gruppo Hit, da oltre trent’anni leader nella promozione del turismo legato al divertimento in Slovenia, Bosnia ed Erzegovina e Montenegro, che oggi si presenta sul mercato del nostro Paese, con un’ampia offerta di pacchetti che comprendono l’accesso ai Casinò e speciali agevola-
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zioni sugli altri servizi, incluso il trasporto in pullman o in aereo, che lo identifica quale player innovativo e rilevante nel panorama turistico italiano. In quest’ottica, il Gruppo Hit presenta tante nuove proposte dedicate ad operatori del settore ed agenzie di viaggi: pacchetti speciali tematici che si basano da un lato sullo sviluppo di bundle specifici di servizi da vendere in chiave esperienziale, dall’altro sulla valorizzazione del territorio e della sua offerta turistica. A ciò contribuisce la presenza del Gruppo Hit in tutti i luoghi chiave della Slovenia: la mondana Nova Gorica al confine con l’Italia, celebre in tutta Europa per la sua offerta di gioco ed intrattenimento, la pittoresca Kranjska Gora, nel cuore delle Alpi Giulie, la storica località di Kobarid (Caporetto), la stazione termale di Rogaška Slatina e Šentilj, in prossimità del confine con l’Austria. Da segnalare i pacchetti dedicati alla Grande Guerra, che consentono di visitare luoghi simbolo delle eroiche gesta del passato, i suggestivi trekking del “Sentiero Smeraldo”, alla scoperta del territorio della valle del fiume Isonzo ideali per gli amanti dello sport e del contatto con la natura, e le proposte per Kranjska Gora, seducente località turistica a soli otto chilometri dal confine con l’Italia. “Il nostro è un prodotto particolare che non ha eguali sul mercato – commenta Suzana Pavlin, Sales Promotion Manager del Gruppo Hit – perché offre tanti servizi diversi e di qualità ad un prezzo competitivo, in una destinazione molto piacevole e amata dagli italiani, come dimostra il costante trend di crescita. Per questo intendiamo presentarci alle agenzie di viaggio sul territorio nazionale offrendo una concreta opportunità di vendita: siamo molto flessibili nello sviluppo di soluzioni tailor made, anche su base individuale, e offriamo piani commissio-
di Biancamaria Rossi
nali vantaggiosi. Allo stesso modo siamo un ottimo partner in caso di incentive, turismo congressuale e gruppi”. Info e prenotazioni: www.hit.si E-mail: info@hit.si tel. +386 5 3311341 N° verde tel. 800 788 852
n. 2 Aprile-Maggio 2015
LUXURY places Quando il turismo sceglie l’eccellenza
Hotel Adler Spa Resort Rinnovata gioia di vivere Desiderate una vacanza da sogno in Val Gardena, in Trentino, a Ortisei, in una delle perle delle Dolomiti? L’Hotel Adler Spa Resort, ubicato in pieno centro e circondato da uno splendido parco di 9.000 m², coniuga sapientemente tradizione ed ospitalità sudtirolese con il lusso moderno di un hotel a 5 stelle e una delle migliori Spa sul territorio nazionale. Dal 1810 lo storico hotel, con le sue caratteristiche guglie e le romantiche torrette, appartiene alla Famiglia Sanoner. Ben 140 collaboratori vi garantiranno coccole e benessere, passeggiate, gastronomia a cinque stelle e un servizio impeccabile: l’Adler di Ortisei saprà trasformare il vostro semplice soggiorno in un’esperienza unica. Premiato ai Travellers’ Choice Award 2013 come miglior Hotel Benessere e Spa in Italia e secondo al mondo, l’Adler di Ortisei accoglie i suoi ospiti nel centro benessere più grande e spettacolare delle Dolomiti: piscine interne con acqua rivitalizzata e la nuova piscina esterna, affacciata sulle Dolomiti; piscina esterna salina con idromassaggio; spettacolare hot whirlpool esterna con vista sulle montagne; grotte e bagno in acqua salina, dove ritemprarsi grazie alle proprietà dei sali marini; un’ampia zona relax. Non mancano, nella rinomata e pluripremiata ADLER Spa, esclusivi rituali wellness, dedicati alla vostra bellezza e al vostro benessere: trattamenti da mille e una notte con saune, biosaune al fieno, bagni turchi e bagni rilassanti, oltre a massaggi e terapie da personalizzare. Le camere sono arredate seguendo la tradizione locale, ma senza dimenticare tutte le comodità moderne: charme ed eleganza, con cura dei dettagli e comfort che non possono mancare in un hotel a 5 stelle. La raffinata cucina, basata su prodotti freschi, la maggior parte dei quali proveniente da masi e fattorie della regione, vi riserva una sana colazione a buffet, stuzzicanti antipasti, ottimi primi piatti e pesce alla griglia a pranzo, tipica merenda altoatesina e un menù gourmet a 4-5 portate ogni sera. Lo chef Willy Larese e il suo team vi accompagneranno in un viaggio attraverso i sapori dell’Alto Adige e della cucina mediterranea. Immerso nel fantastico contesto alberghiero dell’ADLER DOLOMITI Spa & Sport Resort sorge l’Adler Balance dedicato tutti coloro che desiderano dedicare le proprie vacanze alla salute e al miglior riequilibrio psico-fisico del proprio organismo.
Entrare all’Adler Balance è un po’ come entrare in un caldo e accogliente salotto. L’atmosfera è tranquilla, il calore è palpabile e la vista panoramica sulle Dolomiti con il Gruppo del Sassolungo e quello del Sella è davvero invidiabile. Piacevole il salotto con la zona relax, l’area lettura e l’angolo delle tisane: l’Adler Balance vuole essere il luogo della “rinascita” fisica e mentale dei suoi ospiti. Qui, infatti, vengono proposti dall’équipe di specialisti (medici, nutrizionisti, trainer per corpo e mente) programmi ad hoc per rimettersi in forma, disintossicarsi, perdere peso, recuperare energie e incominciare uno stile di vita sano secondo il metodo messo a punto dal medico austriaco F. X. Mayr con un occhio di riguardo all’alimentazione. I menù personalizzati, gustosi e sani, sono preparati (nella cucina a vista) con prodotti freschi, stagionali e per quanto possibile locale, dallo chef Simone Renaldini e dal suo staff. L’albergo è direttamente collegato con Aquatica, la grande area riservata al benessere all’interno dell’hotel ADLER, da un tunnel sotterraneo per poter godere del piacere allo stato puro. Un esempio? Abbandonatevi nelle acque del lago salino sotterraneo dove il corpo galleggia dolcemente nell’acqua come privo di peso, mentre si è avvolti da musiche rilassanti e luci soffuse. Da segnalare, infine, come l’Hotel Adler si un eccellente punto di partenza per splendide passeggiate ed escursioni in alta quota. Panorami montuosi unici e spettacolari, splendide vette innevate d’inverno, alpeggi fioriti in primavera, l’autunno, che si tinge di mille colori. La Val Gardena è il luogo, dove la molteplicità è garantita 365 giorni all’anno e che offre lo scenario naturale per godere di tutto ciò. Per gli sportivi che non si vogliono spostare dall’hotel, nel centro fitness ADLER FIT potrete trovere a vostra disposizione attrezzature di ultima generazione e un programma completo di corsi fitness giornalieri per un allenamento che, grazie alla presenza di personal trainer profes-
Un vacanza in un luogo da sogno dove nessun desiderio resta inesaudito
sionali, può diventare coinvolgente, divertente e piacevole. Una vacanza quella all’hotel Adler Spa Resort e all’Adler BALANCE Spa & Health Resort, davvero unica: semplicemente già solo quando girerete la chiave dell’auto, per ritornare alle vostre città, vi renderete conto di quanta energia, positività e serenità riporterete nelle vostre case.
Hotel Adler Dolomiti 39046 Ortisei - Val Gardena Dolomiti - Italia Tel: +39 0471 775 001 www.adler-dolomiti.com E-Mail: info@adler-dolomiti.com
FOCUS spettacolo
di lara ferrari
TEATRO DEL SILENZIO 2015 Dieci anni di vita, le ragioni di un successo Ce l’abbiamo anche noi italiani la nostra ‘Isola di Pasqua’, solo che non lo sappiamo. Anzi. Da qualche anno si è sparsa la voce. Per merito del Teatro del Silenzio e del suo fondatore, Andrea Bocelli. Che ha individuato nel luogo natìo uno scenario naturale senza pari, ricavandone una location per spettacoli che non ha eguali. Segnatevi queste date in agenda (anche se sulla prima c’è ormai poco da fare): 2 Agosto 2015 - Andrea Bocelli nella “Turandot”, diretto dal Maestro Zubin Mehta – SOLD OUT, e 4 agosto 2015 – per la quale sono stati annunciati i primi ospiti: Renato Zero, Gianna Nannini, Elisa e il duo di violoncellisti 2CELLOS. Il Teatro del Silenzio, l’esclusivo evento ideato da Bocelli sulle colline di Lajatico (Pisa), festeggia la sua decima edizione in grande stile. Domenica 2 agosto Bocelli interpreterà il capolavoro di Giacomo Puccini con il Coro e l’Orchestra dei Cameristi del Maggio Musicale Fiorentino, diretti da Zubin Mehta. Il 4 agosto invece il tenore condividerà il palco con molti artisti di fama internazionale, per un concerto unico dedicato a sonorità più Pop che intratterranno il pubblico nell’incredibile scenario dell’anfiteatro naturale delle colline di Lajatico, luogo dove il Maestro è nato. Dopo i grandi artisti internazionali degli anni passati e l’indimenticabile ultima edizione diretta dal
DOPO I GRANDI ARTISTI INTERNAZIONALI DEGLI ANNI PASSATI QUEST’ANNO LO SHOW NON SARÀ DA MENO E OFFRIRÀ UN CAST D’ECCEZIONE Maestro Placido Domingo, quest’anno il Teatro Del Silenzio non sarà da meno e offrirà un cast d’eccezione per animare il decimo anniversario dell’evento che ha richiamato oltre centocinquantamila spettatori provenienti da ogni parte del mondo. Le colline di Lajatico sono dedicate alla coltivazione del grano e ogni anno in occasione del Teatro del Silenzio l’imponente palco scoperto è allestito e dis-allestito subito dopo l’ultimo spettacolo, così da permettere un perfetto inserimento della struttura nel paesaggio circostante per una produzione a “impatto zero”, rispettosa delle bellezze naturali della Valdera, il gioiello naturalistico toscano che ogni anno ospita le suggestioni di un grande spettacolo fatto di musica, danza e arte. La costruzione, inaugurata il 27 luglio 2006, è stata eretta per volontà di Andrea. Secondo l’idea originale, la struttura è nata per essere montata e ospitare un solo spettacolo l’anno (da qui il nome
“Teatro del Silenzio”). La costruzione consta di un palcoscenico circolare di alcuni metri di raggio al cui centro campeggia una imponente scultura raffigurante un volto umano eseguita dallo scultore polacco Igor Mitoraj, per la scenografia di una Manon Lescaut e donata successivamente dallo scultore alla fondazione del teatro. Associazione, luogo, mezzo e risultato, Teatro del Silenzio è l’espressione di una cultura di qualità, operativo ufficialmente dal 2005, che ha costruito un’immagine riconoscibile e riconosciuta attraverso il proprio Evento, oramai appuntamento annuale di livello internazionale che il presidente onorario Andrea Bocelli con costanza e coerenza ha voluto sostenere insieme a tutta l’associazione. Teatro del Silenzio è il soggetto organizzatore di eventi di carattere culturale (musica, danza, arti
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n. 4 Agosto-Settembre 2015
ANDREA BOCELLI HA CONCEPITO UN LUOGO UNICO, DOVE PORTARE IL SUO MONDO, FATTO DI MUSICA E DI EMOZIONI
di vario genere) e attraverso una produzione come Citysound riesce a proporre degli appuntamenti annuali di alto livello. L’attività si è sostenuta in questi 10 anni grazie a molte collaborazioni che hanno unito il pubblico, professionalità private e aziende di rilevanza territoriale ma tutti insieme hanno reso possibile quello che oggi potremmo definire una iniziativa o meglio un progetto da definire UNICO e con risultati inaspettati, che viene promosso ai più alti livelli, che mette in risalto il paesaggio ma soprattutto lega la cultura con il turismo come una ricchezza del territorio. La spettacolare conca naturale dell’Alta Valdera dal 2006 ha accolto artisti di prima grandezza quali Laura Pausini, Noa, Lang Lang, Nicola Piovani, Placido Domingo, Toquinho, Zucchero, Elisa, José Carreras e Katherine Jenkins. Non
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solo musica, ma anche palco per la danza e per le arti figurative: sulla ribalta del Teatro del Silenzio si sono esibiti, infatti, ballerini come l’étoile Roberto Bolle e la prima danzatrice dell’Opera di Parigi Eleonora Abbagnato, e ogni anno hanno dedicato una loro opera agli spettacoli artisti quali Igor Mitoraj, Arnaldo Pomodoro, Marco Ceroli, Hans Peter Ditzler, Kurt Laurenz Metzler, Venio Santoni e Giuseppe Carta. Il palco, completamente senza copertura, sfida ogni anno le condizioni meteorologiche, permettendo così il perfetto inserimento nel paesaggio circostante. Il Teatro del Silenzio prende vita nella pace delle suggestive colline di Lajatico, piccolo gioiello dell’entroterra volterrano, che per 364 giorni l’anno rimane intatto nella sua perfetta armonia e si anima durante gli spettacoli di una vita diversa, dove i protagonisti sono le arti performative. Alcuni dati: 5.000 m2 di area spettacolo, 1.000 m lineari di staccionata di legno fissa e 5.000 piante autoctone di nuova piantumazione Nell’albo d’oro: edizione 2006, Dedicato al Grande Assente, 4.600 spettatori; edizione 2007, Live in Tuscany, 7.000 spettatori; edizione 2008, The Cinema Tribute Concert, 8.000 spettatori; edizione 2009, I Colori dell’Anima, 8.600 spettatori; edizione 2010, Stelle; edizione 2011, Bravo Italia&China; edizione 2012, Donne: un mistero senza fine bello!; edizione 2013, Presenze; edizione 2014; edizione 2015, Turandot.
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gli speciali di
4.5.6 settembre 2015
convivio a palazzo
i piaceri della tavola e della storia
I
n quel di San Martino Gusnago nel 1491 il principe di Mantova mai pago di onori né di potere alcuno, col suocero, il grande duca d’Este, venne a palazzo di messer Francesco, che lo accolse, come per le feste, imbandendogli il suo miglior desco. In verità lo scopo del Marchese era veder se il Secco capitano, con il quale aveva più contese, ordisse un fatal colpo di mano o s’apprestasse a fargli delle offese. Di pace fu un tentativo vano. Ciò dicono le carte dell’Archivio, ciò evoca e celebra il Convivio. A San Martino Gusnago (Mn) il prossimo 4-5-6- Settembre si rinnova la tradizione che ricorda quando il 15 giugno 1491, due tra i più illustri principi d’Italia, Francesco Gonzaga, marchese di Mantova ed Ercole d’Este, duca
di Ferrara e suocero del marchese Francesco, furono gli ospiti d’onore di un pranzo che si tenne a San Martino Gusnago, nella dimora di proprietà del condottiero Francesco Secco. Quell’iniziativa conviviale, promossa espressamente dal marchese di Mantova, nasceva in verità come occasione di riconciliazione tra il Gonzaga e il Secco, le due maggiori autorità del Mantovano, che da alcuni mesi erano in continuo e aperto contrasto. Il banchetto fu annunciato con paio di giorni di anticipo e si può immaginare sia stato adeguatamente preparato per essere degno di convitati tanto eminenti. Ispirata da quel “desinare”, la Compagnia delle Torri il primo fine settimana di settembre ricorda quella suggestiva pagina di storia, in bilico tra Medioevo e Rinascimento, attraverso una rievocazione, allestita nello stesso edificio che ospitò lo storico incontro, il Palazzo Secco-Pastore.
una tre giorni densa di eventi, cultura, buona cucina, spettacoli sapientemente organizzati dalla compagnia delle torri Un evento realizzato da
In collaborazione con
Comune di Ceresara
speciale convivio a palazzo
palazzo pastore fu costruito nella seconda metà del XV secolo per volere del condottiero francesco secco su progetto dell’architetto luca fancelli Il Palazzo Secco-Pastore Francesco Secco, nella campagna di San Martino Gusnago, godeva di una vasta possessione che volle, negli anni sessanta, impreziosire con la costruzione di un Palazzo, eseguito su progetto di Luca Fancelli. Il Palazzo Secco-Pastore è un edificio costituito da un nucleo centrale quattrocentesco e da due corpi di fabbrica laterali ottocenteschi. Infatti la parte più antica, attribuita a Luca Fancelli, fu fatta costruire da Francesco Secco tra gli anni Cinquanta e Sessanta del XV secolo, su una precedente proprietà dotale della moglie Caterina Gonzaga. Dopo la fuga del Secco nel 1491, passò di mano, nel corso dei secoli, a molti illustri proprietari: Caterina Pico della Mirandola, il marchese di Castel Goffredo Luigi Gonzaga, Benedetto Furga, il barone Flavio Orsini, Anne Marie de la Trémoille, il conte Carlo Antonio Giannini e alla fine del Settecento fu acquistato da Francesco Alceo Pastore. Fu la famiglia Pastore, che ancora mantiene la proprietà dell’immobile, a modificare l’aspetto originario della struttura aggiungendo, nella seconda metà dell’Ottocento, le due ali laterali che conferiscono all’architettura un’austera imponenza.
Il Programma Venerdì 4 settembre Ore 20.00 - Cena con Delitto presso la “Locanda del Secco”, a cura della Compagnia Teatrale “Gli Impossibili” di Ceresara (Su prenotazione [+39] 03761586199). Sabato 5 settembre Ore 15.00 - Convivio dei Piccoli dedicato ai bambini della Scuola dell’Infanzia e Primaria (ingresso libero e senza prenotazione); Ore 18.30 - Corsa de lo Foco: fiaccolata dell’Antico Pievato con partenza da Villa Cappella passando per la Torre di Ceresara e arrivo a Palazzo Secco-Pastore; Dalle ore 19.00, trasferimento Ospiti per la Cena a Palazzo in Carrozza; Visita ed illustrazione guidata delle sale interne del Palazzo; Grande Banchetto nella Galleria del Palazzo con menù medioevalerinascimentale (Su prenotazione [+39] 03761586199), con intrattenimento di musici, balletti, sbandieratori, armigeri;
un programma denso e vibrante che avrà il suo clou nel grande banchetto con menù medioevale. come ogni anno imperdibili gli spettacoli nella corte del palazzo
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tiche armi di assedio; Esibizione di vari gruppi, tra i quali i “Burdyri”, un gruppo di guerrieri storici proveniente da Praga nella Repubblica Ceca. Ore 23.30 - Spettacolo a tema storico conclusivo della serata con la partecipazione degli stuntman di Rossano Ranch. Domenica 6 settembre Ore 16.00 - Parata di figuranti e cavalieri e Palio dei Borghi Ceresaresi;
Dalle ore 19.00 sarà aperta a tutti la “Locanda del Secco” dove si terrà la cena all’interno della corte del Palazzo. In un’ambientazione particolarmente suggestiva, ospiti e viandanti potranno cenare con libagioni e piatti adatti a ogni borsa e palato … Dalle ore 21.00 spettacoli nella corte ad eccesso e parcheggio gratuito con musici, balletti, sbandieratori, tamburi e armigeri e si potranno ammirare in funzione ann. 4 Agosto-Settembre 2015
Dalle ore 19.00, trasferimento Ospiti per la Cena a Palazzo in Carrozza; Visita ed illustrazione guidata delle sale interne del Palazzo; Grande Banchetto nella Galleria del Palazzo con menù medioevalerinascimentale (Su prenotazione [+39] 03761586199 ), con intrattenimento di musici, balletti, sbandieratori, armigeri; Dalle ore 19.00 sarà aperta a tutti la “Locanda del Secco” dove si terrà la cena all’interno della corte del Palazzo. In un’ambientazione particolarmente suggestiva, ospiti e viandanti potranno cenare
con libagioni e piatti adatti a ogni borsa e palato … Dalle ore 21.00 spettacoli nella corte ad accesso e parcheggio gratuito con musici, balletti, sbandieratori, tamburi e armigeri e si potranno ammirare in funzione antiche armi di assedio; Esibizione di vari gruppi, tra i quali i “Burdyri”, un gruppo di guerrieri storici proveniente da Praga nella Repubblica Ceca. Ore 23.30 - Spettacolo a tema storico conclusivo della serata con la partecipazione degli stuntman di Rossano Ranch, seguito da Grande Spettacolo pirotecnico e piromusicale In concomitanza con “Convivio a Palazzo” si svolgerà “4 Fiorini”, uno stage dove, in un accampamento lanzichenecco ricostruito nella cornice della storica residenza di Francesco Secco, i gruppi partecipanti potranno apprendere e migliorare le tecniche di combattimento in uso nell’epoca a cavallo tra ‘400 e ‘500.
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Due location d’eccezione ognuna con le proprie peculiarità
grande banchetto e locanda del secco
Mentre il Grande Banchetto farà parlare di se nella Galleria del Palazzo con menù medioevale-rinascimentale con l’intrattenimento di musici, balletti, sbandieratori, armigeri da par suo sarà aperta a tutti la “Locanda del Secco” dove si terrà la cena all’interno della corte del Palazzo. Due loca-
tion diverse, ambientazioni diverse, suggestioni diverse ma altrettanto intense, ovunque si decida di cenare. Menù completamente diversi: se nella Galleria del Palazzo ci si ritroverà a banchettare con piatti che fanno riferimento a una cucina elaborata del 1491 con tutto quanto ne consegue in fatto di ricercatezza in termini di materie prime e presentazione, nella Locanda del Secco si potranno invece degustare tutti i piatti tipici del territorio. Il Convivio a Palazzo ha una peculiarità che lo rende unico e per questo i suoi organizzatori meritano un grande plauso: l’entrata è libera, il parcheggio è gratuito, e tutti possono godere gratuitamente di ben tre ore di spettacoli di grandissimo livello e spessore. Gli stuntman di Rossano Ranch rappresentano un’elite a livello mondiale nelle rappresentazioni teatral-equestri e molto spesso sono impegnati in eventi di livello internazionale mentre i “Burdyri”, un gruppo di guerrieri storici proveniente da Praga nella Repubblica Ceca, sono uno dei principali gruppi di rievocazione di duelli medievali del mondo e garantiscono uno spettacolo indimenticabile!
Nata a Ceresara nel 2008 ha come Presidente Cornelio Gambarini
la compagnia delle torri L’Associazione Culturale “Compagnia delle Torri” nasce a Ceresara nel febbraio 2008 su iniziativa di un gruppo di persone intenzionate ad unire le proprie forze con l’obbiettivo di realizzare la manifestazione “Convivio a Palazzo” e altri progetti che potessero andare a beneficio di tutta la comunità ceresarese, al fine di poter promuovere il territorio anche al di fuori dei confini della Provincia di Mantova. Dopo la prima riuscita edizione di “Convivio a Palazzo” - durante la quale è stato dato il via al “Palio dei Borghi ceresaresi” - nel corso dell’anno successivo è stata lanciata un’altra importante manifestazione: la “Festa de la Saresa” che si svolge nel mese di giugno, con lo scopo fondamentale di promuovere il dolce frutto della “Ciliegia di Ceresara”, i produttori locali e il “Tortello della Possenta di Ceresara (De.Co.)” con ripieno di ciliegia, tipico del territorio. Oltre alle manifestazioni principali la “Compagnia delle Torri” è attiva lungo tutto l’arco dell’anno con varie altre attività come il Ballo delle Debuttanti (2014), in aprile, presso Palazzo Secco-Pastore di San Martino Gusnago; la Camminata dei Ciliegi in Fiore, sempre in aprile; la Biciclettata delle Torri - Mangialonga in Bicicletta, una tran-
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quilla passeggiata enogastronomica tra le più belle corti del territorio ceresarese che si svolge nel mese di maggio; l’Avioraduno che si tiene nel mese di maggio; cene a tema, “Cene con Delitto” in stile rinascimentale organizzate presso la “Locanda del Secco” di San Martino Gusnago; gite culturali; la Festa del maiale e il Mercatino di Natale con la Consulta delle Associazioni Ceresaresi e diverse altre collaborazioni che si tengono nel mese di dicembre. Grazie al constante impegno dei Volontari in questi anni è stato inoltre possibile istituire all’interno dell’Associazione un “Gruppo Tamburi Medioevali” e un “Gruppo Danzatori”, che grazie al loro lavoro contribuiscono ad accrescere le proposte culturali
offerte. La Compagnia delle Torri è nata per unire e coinvolgere il territorio attraverso la cultura: perciò il logo scelto rappresenta idealmente la torre civica di Ceresara e le torri di Basalgana (Villa Cappella) e Corte Nuova (San Martino Gusnago), simboli di una storia ricca e condivisa. Torre di Ceresara Costruita fin dal Trecento a difesa dell’ingresso del castello di Ceresara, la torre, munita di ponte levatoio, era in origine più bassa e aperta alla gola, cioè priva della parete che si affaccia sull’attuale Piazza Castello. Torre di Basalgana L’area di Basalgana è un’area di antichissimo insediamento come dimostrano i ritrovamenti dell’età del bronzo effettuati nell’800. La torre sorge all’interno della corte già documentata nel Settecentesco catasto Teresiano. Si tratta di una torre in stile neogotico, realizzata con ogni probabilità nella seconda metà dell’Ottocento. Torre di Corte Nuova Eretta nel 1576 per volontà del Marchese di Castiglione Ferrante Gonzaga, padre del futuro San Luigi, a protezione della Corte Nuova, era circondata da un ampio fossato e munita di feritoie per archibugio, ancora visibili. n. 4 Agosto-Settembre 2015
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Il grande Banchetto
Sei le squadre in rappresentanza di Ceresara, San Martino Gusnago e Villa Cappella
Il Palio delle Contrade Domenica 6 settembre 2015 - dalle ore 16.30 - “Convivio a Palazzo” ospiterà una nuova edizione del “Palio delle Contrade Ceresaresi” che avrà come protagoniste sei squadre in rappresentanza di Ceresara (Centro Storico e Borgate) e delle frazioni di San Martino Gusnago e Villa Cappella. Le formazioni che scenderanno in gara sono le seguenti: Borgo Castello, Borgo Mulino, Borgo San Biagio, Borgo Possenta, Borgo
il gruppo tamburi medioevali
San Martino, Borgo Villa. La sfida per la conquista del Palio si articolerà in una serie di prove costituite dalla Corsa sulle Assi, la prova degli Arcieri e altre prove a tema. La premiazione si svolgerà nell’Area Spettacoli della Locanda la domenica sera stessa. Il Borgo vincitore del Palio deterrà il trofeo (realizzato dall’artista di Villa Cappella Mario Dall’Acqua) sino all’edizione dell’anno successivo. Il Gruppo Tamburi Medioevali della “Compagnia delle Torri” nasce nei primi mesi del 2009 su proposta di alcuni Volontari dell’Associazione, al fine di accrescere le proposte culturali offerte. L’indea è subito piaciuta e in poco tempo è formato un gruppo di oltre dodici elementi che si sono messi in gioco e hanno iniziato ad allenarsi e a provare. La prima esibizione ufficiale del Gruppo Tamburi si è svolta in occasione dell’edizione 2009 di “Convivio a Palazzo”, dove il gruppo ha riscontrato interesse da parte dei partecipanti. Dopo i primi passi ora il gruppo si è consolidato e spesso viene chiamato a partecipare a feste ed eventi organizzati in altri comuni del territorio.
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L’INCONTRO
Mantova Chamber Music Festival alla Musica le chiavi della città
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al mattino a notte inoltrata, 150 eventi tra concerti e incontri con il pubblico. Un rinascimento ordito dall’altro lato di piazza Sordello, nella fucina dell’Ocm, l’Orchestra da Camera nata più di 30 anni fa da un progetto di Carlo Fabiano. Spalla musicale e progettuale della formazione, Fabiano ci aiuta a tracciare un bilancio di questa edizione che, con i suoi 41.000 biglietti staccati, non può più considerarsi sperimentale. “Ad un mese di distanza, passato lo stordimento, ci appare ancor più lampante quanto la città di Mantova abbia saputo accogliere e metabolizzare questa iniziativa, nata come costola della Stagione di “Tempo d’Orchestra” ed ora sempre più autonoma e complementare”. Un passo indietro: è il 2013 quando tutto prende forma quasi in sordina, inatteso: e subito, ecco planare centinaia di irriducibili asserragliati nelle stanze del Ducale, nello spazio metafisico della rotonda di S. Lorenzo o nel Teatro Bibiena per assaporare, ad incastri di appuntamenti da mezz’ora l’uno circa, assaggi di musica assoluta, con gli interpreti in jeans e maglietta, confusi tra il pubblico. “Volevamo scuotere con un’imperiosa risposta musicale la stagnazione di una crisi che ha annullato tante possibilità, e con esse anche tanta creatività. Abbiamo provato a ripensare la formula del concerto tradizionale puntando su adesioni gratuite fatte di passaparola e di rapporti di amicizia desiderosi di fecondità espressiva: un contenitore che divenisse occasione per riflettere sulla musica. Mi sono detto: “quale spazio è più adatto di Mantova, là dove la musica per secoli ha naturalmente dialogato con la letteratura e
Concerti brevi, situazioni informali e conviviali, dialogo con i musicisti, percorsi di visita, guide all’ascolto, brevi presentazioni hanno concorso a definire l’originale format
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di ELIDE BERGAMASCHI
è GIà stata ANNUNCIATA LA QUARTA edizione, sicuramente attesa, dall’ 1 al 5 giugno 2016 “In questi giorni la città sembrava volare, invasa da una miriade di musicisti, curiosi e appassionati che si confrontavano e gioivano nella comune convinzione di quanto questa musica sia profondamente moderna e necessaria, a dispetto del suo nome: classica”. Merito dei 200 musicisti che hanno aderito alla manifestazione: Direzione di Palazzo Ducale, Diocesi di Mantova, Amici dell’Ocm, Unione ciechi, Segni d’Infanzia, Ricercare Ensemble, Ensemble Zefiro e Donatori di Musica che hanno concorso alla realizzazione del progetto, agli enti pubblici e ai partner privati che l’hanno sostenuto, agli stagisti e ai volontari che hanno contribuito a questa grande festa della musica.
con l’arte? L’adesione è stata sorprendente, torrenziale ed immediata. Su tutti, Alexander Lonquich, amico di vecchia data dell’Ocm, che del Festival è da subito stato magnete e padrone di casa. Attorno a lui e al suo infaticabile impegno, voglio ricordare le presenze di Enrico Bronzi, Nicolas Altstaedt e, quest’anno per la prima volta, la strepitosa Carolin Widmann”. A richiamare i 41.000 appassionati, l’azzeccata formula di una esponenziale sinestesia. “La scommessa era quella di catturare anche un bacino che ancora vive il concerto come qualcosa di preclusivo, sacrale, ad uso e consumo di pochi”. Un’alchimia che ha catalizzato anche il grande Alfred Brendel , leggenda vivente del pianoforte, venuto ad assaggiare di persona il miracolo in salsa mantovana, tra i primi a scattare in piedi ad applaudire il miracoloso quartetto Hermès. Tra le vette di questa edizione, non possiamo tacere la triade beethoveniana offerta da Filippo Gamba, insieme al viaggio in Francia condotto da Michel Dalberto, sulle note di Debussy. In mezzo, l’integrale di Beethoven per violoncello e pianoforte, delibata in un’unica soluzione da Lonquich e Altstaedt. “Abbiamo già annunciato la quarta edizione, dall’1 al 5 giugno 2016”. Chi manca tra gli artisti da aggiungere a questa famiglia allargata? “Tanti, senza dimenticare i ritorni degli amici attesi. Su tutti, aspetto la raffinatezza di Herbert Schuch”.
Un’iNIZIATIVA, NATA COME COSTOLA DELLA STAGIONE DI “TEMPO D’ORCHESTRA” ED ORA SEMPRE PIÙ AUTONOMA E COMPLEMENTARE
Carlo fabiano
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MUSICA cinema & arte una presenza testimoniata da una copiosa messe di lavori
AL CONSERVATORIO CAMPIANI LA VITALE LIPSIA DEI BACH A Lipsia, nella piazzetta adiacente alla Thomaskirche, la statua di Bach sorveglia i passanti. Una presenza, quella del genio di Eisenach, testimoniata da una copiosa messe di lavori stimolata anche dalla nutrita compagine di musicisti del Collegium Musicum locale, nonché dalla straordinaria abilità soprattutto clavicembalistica dei figli. Undicesimo dei venti, Johann Christian si contraddistingue per una scrittura meno concentrata sul severo elemento contrappuntistico e invece più attratta dall’indulgente melodiare di quelle linee morbide e gioiose che passeranno alla storia sotto il nome di “stile galante”. Personalità poliedrica di superbo tastierista, insigne matematico e fine pensatore, il primogenito
WILHELM FRIEDEMANN DEVE PARTE DELLA SUA NOTORIETÀ ANCHE AD UN’INDOLE TORMENTATA ED INTROVERSA
VISTI PER VOI AL CINEMA
Wilhelm Friedemann deve parte della sua notorietà anche ad un’indole tormentata ed introversa, che pagine illuminate come il suo Concerto per due clavicembali in Fa maggiore testimoniano con lampante chiarezza. A dipingere con tratto sicuro e sorprendente versatilità espressiva la temperie della vitale città sassone, il dialogo appassionato di Luigi Accardo ed Enrico Bissolo, registrato nelle sale del Conservatorio “Campiani” di Mantova.
di elena kraube
TRACERS
MISSION IMPOSSIBLE-ROGUE NATION
Il film Tracers è un thriller d’azione che segue le vicende di un messaggero in bicicletta di New York, Cam (Lautner): il protagonista passa le giornate facendo un sacco di acrobazie, ma nasconde un segreto: è in debito con una banda criminale. Quando si scontra, correndo con la sua bicicletta, contro una sexy sconosciuta, Nikki (Avgeropoulos), Cam viene immediatamente sedotto da lei e dal brivido dell’alta posta in gioco del mondo del parkour.
Con la IMF sciolta, Ethan Hunt (Tom Cruise) e il suo team devono affrontare una missione impossibile: eliminare il Sindacato, un’organizzazione criminale di agenti speciali qualificati incaricati di distruggere la IMF e di creare un nuovo ordine mondiale, uno “stato canaglia”, attraverso una serie crescente di attacchi terroristici.Ethan riunisce la sua squadra e si allea all’ ex agente britannico Ilsa Faust (Rebecca Ferguson). Potrà davvero fidarsi di lei?
Professore per Amore
Love is in the Air
Nel 1998 lo sceneggiatore Keith Michaels era all’apice della fama. Quindici anni dopo Keith, sulla soglia dei 50 è sull’orlo del lastrico. Lontano da Hollywood, si trasferisce per tenere un corso di sceneggiatura in un’università fuori New York, a Binghamton. L’idea di insegnare e di lasciare la città non lo alletta per nulla, ma l’uomo spera di tirar su un po’ di soldi e riacquistare un po’ di autostima, magari seducendo qualche giovane studentessa.
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Antoine, un casanova rubacuori che vive a New York é sul volo che lo riporta in Francia per un colloquio di lavoro. Si ritrova seduto accanto a Julie, sua ex fidanzata, una bionda francesina dal carattere scoppiettante. Si sono lasciati alcuni anni prima a causa di un malinteso. Da allora non si erano piu’ visti e Julie ce l’ha ancora a morte con lui. Ma, seduti l’uno accanto all’altra per sette ore consecutive di viaggio, saranno costretti a parlarsi di nuovo.
DI ELIDE BErGAMASCHI
L’ULTIMO BATTITO D’ALI DELLA FARFALLA CIO–CIO SAN Nel nome della geisha CioCio-San è già racchiuso tutto il suo tremendo destino. Ha soltanto quindici anni quando sposa Pinkerton, l’ufficiale che torna, dopo un’assenza lunga tre anni, a reclamare il figlio. Di fronte al crollo di ogni possibile speranza, a Butterfly non resta che un ultimo, tragico battito d’ali. Al Regio di Parma, la “tragedia giapponese” portava in buca la firma di Francesco Lanzillotta, che ha da subito scandito alla puntuale Orchestra dell’Emilia Romagna tempi lenti ed ampi, a sottolineare l’esasperante montare della tensione drammatica. La vocalità morbida ed espressiva faceva di Yasko Sato una raffinata Cio Cio San, addentrata nelle minute pieghe del suo straordinario personaggio. Angelo Villari, allo stesso modo, tratteggiava un Pinkerton gradasso al punto giusto e stupidamente cinico, sordo fino alla scena finale. La brava Silvia Beltrami contrappuntava con la consueta classe il ruolo di una Suzuki empatica quanto disillusa. Applausi anche allo Sharpless leggero di Damiano Salerno. Come da copione, inappuntabile il Coro del Regio preparato da Martino Faggiani.
UN LIVE D’ANNATA ASPETTANDO L’INTEGRALE BEETHOVENIANA Chi era in sala, a Mantova, per il Chamber Music Festival, ha potuto esplorare in anteprima i lembi estremi del suo nuovo, grandioso progetto: da un lato l’op. 2 n°1, febbrile e già animata da una graffiante compiutezza, dall’altro le due colonne d’Ercole dell’op. 109 e 110 – sentinelle dell’immenso mare dell’op. 111 – scolpite con incrollabile rigore. Mentre va montando l’abbagliante cattedrale delle 32 Sonate beethoveniane, Filippo Gamba ricorda a tutti cosa sia la classe sorgiva di un’immaginazione capace di piegare al suo nitido disegno la più raffinata strumentalità. Lo fa con lo Schumann torrenziale ed iperstratificato di due interpretazioni live lasciate a lungo nel cassetto ed ora consegnate all’ascolto: l’universo umorale e cangiante di quel caleidoscopio che è Humoreske op. 20 accanto alla zampillante utopia delle diciotto Davidsbündlertänze op. 6. Un cerchio perfetto.
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Le vittorie artistiche di Maria Paola Ceccarini
è mantovana la vincitrice del 2° premio internazionale della Biennale d’arte di Genova di quest’anno
La pittrice Maria Paola Ceccarini è diplomata all’Istituto Statale d’Arte di Mantova, sua città natale. Ha lavorato come restauratrice al Palazzo Ducale di Mantova in occasione dell’evento dedicato a Giulio Romano. Restauratrice nella residenza privata di Tazio Nuvolari nel 1992. Le sue opere sono state esposte nella Royal Arcade Gallery di Londra. I suoi temi principali sono i ritratti, gli autoritratti e le figure femminili nelle quali affiora l’eterna dualità tra corpo e spirito, dove serietà e malizia si intrecciano negli sguardi e nelle movenze dei soggetti raffigurati, spesso come denuncia della mercificazione
del corpo. Maria Paola Ceccarini è costantemente alla ricerca di una sublimazione del suo tormento, quasi a voler placare una dirompente sete di vivere. L’artista tratta temi forti come la violenza psicologica e l’impossibilità di esprimersi in una società contemporanea che penalizza la libertà di spirito e di azione. Titoli di opere ad olio su tela come: Fiori del male, Inganno, Ruggine dell’anima, Waiting for god, Bambole rotte, e Under pressure testimoniano la drammaticità dei contenuti. Ruggine dell’anima è un dipinto su tela di 70x70 cm dove il volto della ragazza rappresentata è quello dell’attrice Cristine Scott Thomas che interpreta una commedia di Samuel Beckett, esattamente Play. La commedia si svolge in un paesaggio surreale sospeso tra la vita e la morte, i personaggi vivono all’interno di una giara nell’impossibilità totale di movimento, solo quello dei muscoli facciali, in una sorta di purgatorio, di espiazione oppure in una simbolica impossibilità di autenticità sociale che paralizza il proprio spirito. Waiting for god un olio di forte impatto emotivo. Rappresenta la concretezza della vita che attende Dio con sofferenza. Dai seni della donna raffigurata sgorga sangue, poiché la vita nasce e termina con dolore, fino alla ricongiunzione con l’essere supremo. Nei panneggi e nelle pieghe dei suoi corpi femminili si scorge non solo il talento ma anche una mirabile ed affascinante tensione tra tecnica e creatività. Bambole rotte è un’opera che descrive un aspetto umano sempre attuale, legato al disagio sociale, alla perdita della propria identità e fanciullezza, ad un’emotività sofferente che sfocia nella pazzia. Lo sguardo disperato e perduto della protagonista della tela lascia trasparire un’infanzia violata che condiziona irrimediabilmente il proprio percorso di vita. Quest’opera vuole sensibilizzare
Maria Paola Ceccarini davanti alla sua opera Under Pressure
gli animi con il grido dell’innocenza, vuole essere una rivalsa sul diritto della propria esistenza. Under pressure infine è l’opera vincitrice del 2° premio alla Biennale di Genova di quest’anno. Rappresenta una donna rannicchiata in posizione fetale, avvolta e legata da un nastro trasparente che ne limita i movimenti. Simbolo dell’impossibilità di muoversi ed esprimersi a cui è sottoposto l’essere umano nella società contemporanea. Di lei scrive il critico Giorgio Gregorio Grasso: “Di indubbia efficacia, le tele di Maria Paola non ritraggono una donna statica la cui ambizione è l’approvazione della società o del contesto, bensì una donna angustiata da un’anima inquieta e succube del fascino della ricerca e della scoperta”. Le opere dell’artista sono in visione presso il suo studio in viale Piave n° 7 a Mantova. Da vedere! Esegue anche opere su commissione.
DI Barbara ghisi
GORNO, PONZI, CECERE
le mostre
Venezia, Officina delle Zattere. Dal 19 al 31 agosto gli artisti Francesco Cecere, Martino Gorno e Giacomo Ponzi presenteranno le loro opere nell’ambito delle manifestazioni collaterali alla Biennale di Venezia. Le tre mostre, corredate da un catalogo monografico dedicato a ogni artista, presentano il percorso di questi giovani, in uno spazio affascinante e che ben si amalgama allo spirito dell’allestimento. Il tema della mostra è il “villaggio globale”, nella sua più ampia accezione. Sarà possibile ammirare i decollage su tela di Gorno, i paesaggi materici di Ponzi e l’energia vibrante dell’astrattismo di Cecere. La mostra è curata dal gallerista Alessandro Orlando.
Libri
Cremona Museo del Violino fino al 30 agosto I MAGNIFICI INTRECCI La Forza di Sansone negli arazzi della Cattedrale di Cremona
Vicenza Basilica Palladiana fino al 22 novembre FLOW_1 Arte contemporanea italiana e cinese in dialogo
Mantova Palazzo della Ragione fino al 22 novembre MUSEO DELLA FOLLIA a cura di Vittorio Sgarbi
Verona Palazzo della Gran Guardia fino al 16 agosto ARTE E VINO Da Tiziano a Rubens, da Carracci a Picasso
DI veronica ghidesi
La mia meravigliosa rivincita
La sposa giovane
È tornata. Per i due anni in cui è stata in collegio, non ho avuto nessuna notizia di lei. Nemmeno una parola… Al tempo in cui abbiamo vissuto nella stessa casa, giocava a distruggermi durante il giorno, per poi lasciare la porta della sua stanza aperta per me, la notte. Sono stato stupido, allora, ma ora sono pronto a batterla al suo stesso gioco… Due anni e posso dire che mi vuole ancora, anche se si comporta come se fosse più bravo di me. Ma non mi lascerò spaventare. Questo è ciò che vuole, giusto? Finché tengo alta la guardia, non conoscerà mai il potere che ha su di me….
Arriva la sposa giovane e lo sposo non c’è. Comincia un’attesa che coincide con la magia dell’educazione alla bellezza, all’erotismo, all’intelligenza dei sensi. La sposa giovane, la ragazza che ha fatto la solenne promessa di unirsi in matrimonio con il figlio. Il figlio però non c’è. È in Inghilterra, a visitare opifici tessili. Il maggiordomo modesto si aggira, esatto e cristallino come la sua lingua non verbale, a garantire i ritmi della comunità. Lo zio agisce e delibera dentro la nebbia di un sonno che non lo abbandona neppure durante le partite di tennis. La figlia porta la sua bellezza dentro un corpo di storpia.
Anime di vetro. Falene per il commissario Ricciardi
Il segreto degli angeli
Che sconquasso di passioni, commissario, quante falene intorno alla fiamma. Quando in una serie romanzesca come quella di Ricciardi irrompe un personaggio come l’aristocratica, misteriosa e bellissima Bianca, che si rivolge a lui perché non crede che il marito sia un omicida, è chiaro che il ciclone farà danni in quantità. Con Anime di vetro il già precario equilibrio sentimentale di Ricciardi è destinato a saltare, portandosi dietro un turbine di vicende. Con grande godimento dei lettori e delle lettrici.
Un giorno di Pasqua all’inizio degli anni settanta, la famiglia Elvander scompare senza lasciare tracce dall’isola di Valö, al largo di Fjällbacka. La tavola è apparecchiata a festa, ma in casa è rimasta solo la piccola Ebba, una bimba di un anno. Molti anni dopo, Ebba torna all’isola. Ha appena perso un figlio di tre anni e, nel tentativo di rimettere insieme i pezzi della sua vita, decide col marito di trasferirsi nella casa della sua infanzia. Ma i lavori di restauro portano alla luce misteriose tracce di sangue… Patrik e Erika fiutano la pista.
n. 4 Agosto-Settembre 2015
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musica/danza/teatro
spettacoli
di federico martinelli
GRAN gALà DI MEZZ’ESTATE VERONA/ TEATRO ROMANO
grande attesa per L’ALCHIMISTA
Il Balletto dell’Arena di Verona presenta, il 14 agosto al Teatro Romano, il Galà di mezza estate, tra gli eventi più attesi della danza veronese, con due coreografie di Renato Zanella. Il programma, inserito nell’ambito dell’Estate Teatrale Veronese, prevede l’esecuzione de L’uccello di fuoco e, in prima nazionale, de La sagra della primavera su musiche di Igor Stravinskij. Interpreti principali Alessia Gelmetti, Antonio Russo, Teresa Strisciulli e Evghenij Kurtsev, coreografie, coordinatore alle scene, costumi e luci Renato Zanella. Primi ballerini, solisti, corpo di ballo e tecnici dell’Arena di Verona. Info: www.estateteatraleveronese.it
ARBIZZANO DI NEGRAR (VR) / PARCO VILLA ALBERTINI Uno dei capolavori assoluti di Ben Jonson e del teatro comico di tutti i tempi, L’Alchimista, è nota come la commedia dell’intreccio più perfetto che mai sia stato escogitato. Siamo nell’Inghilterra del Seicento, la peste è alle porte e chi può scappa… Londra è nelle mani dei servi, dei delinquenti. Tra questi il noto Facciatosta, incaricato dal suo padrone di controllare la casa durante la sua fuga, approfitta dello smarrimento generale e stringendo un patto con un suo pari, il famoso Dottor Sottile, “alchimista-mago-truffatore in grande stile” e della sua degna comare Dora, attirano nella casa abbandonata uomini e donne di ogni rango e di ogni età, ingannandoli con oroscopi e carte astrali, profetizzando fortune, vincite al gioco e amori senza fine. Fonti di questa commedia sono il Poenolus e la Mostellaria di Plauto. Lo spettacolo vede in scena attori di primo piano tra cui Monica Ceccardi, Lorenzo Bassotto e Roberto Maria Macchi.
DEBUTTA A VERONA “L’ALCHIMISTA”, UNO DEGLI SPETTACOLI PIÙ ATTESI DELL’ESTATE CULTURALE IN UNO DEI LUOGHI PIÙ AFFASCINANTI DEL VERONESE, MESSO IN SCENA DA BAM BAM TEATRO PER LA REGIA LORENZO BASSOTTO. RISATE ASSICURATE
MUSICA “ESAGERATA” GRIGNANI A TUTTA ENERGIA
SOUND D’OLTREOCEANO IN RIVA AL LAGO GARDONE RIVIERA/ ANFITEATRO DEL VITTORIALE
Volano dall’Australia sulle ali di cinque dischi di platino e innumerevoli successi: sono il John Butler Trio, tra gli ospiti speciali dell’edizione 2015 del Festival Tenera-mente, nello splendido Anfiteatro del Vittoriale. La band jam rock, che si esibirà il 5 agosto, si forma a Fremantle, in Australia, nel 1998 e negli anni colleziona una serie di successi tra i quali i cinque dischi di platino per “Sunrise Over Sea” . L’ultimo lavoro in studio, uscito a febbraio 2014, ha vinto l’ARIA, mentre il singolo “Livin’ In The City” ha ottenuto una nomination nella categoria Best Blues and Roots Song agli APRA Songwriting Awards 2015. Il concerto sarà aperto dal talentuoso cantautore Stu Larsen, in Italia a presentare il suo disco “Vagabond”.
MANTOVA / TEATRO SOCIALE
ARRIVA PAOLA TURCI
Sbarca a Mantova, il 26 settembre al Teatro Sociale, in nuovo tour di Gianluca Grignani. Il cantautore con il nuovo A volte esagero tour, presenterà una ricca selezione del suo repertorio e i brani dell’ultimo periodo, compreso quello presentato all’ultima edizione del Festival di Sanremo e quelli contenuti dall’omonimo album. Un concerto che unirà i vari sound che contraddistinguono la musica di Grignani, per due ore di energia.
Presso l’Area Feste di Via Serenissima – Brescia, il 25 agosto, nell’ambito dell’ormai noto Festival Radio Onda d’Urto sarà il turno di Paola Turci. La celebre cantautrice proporrà al pubbico i brani più noti della sua carriera, accompagnata dalla sua band. L’ingresso è gratuito se l’ingresso avviene entro le ore 20.00. Info: http://festaradio.org/
BRESCIA/ FESTIVAL RADiO ONDA D’URTO
BALLI “PROIBITI”, IL MUSICAL A VERONA
DAVID GARRETT, VIOLINO E ROCK
MAX A MANTOVA, IL NUOVO TOUR
Il 10 agosto, nella cornice dell’Arena di Verona sbarca Dirty Dancing – The Classic Story On Stage”: importante produzione teatrale ispirata al celebre film. Realizzata dai produttori del musical “Sugar – A qualcuno piace caldo”, non macherà di affascinare il pubblico con il suo ritmo.
Arena di Verona, 5 settembre. Il “mito” David Garrett, presenta le “sue” cover dei Nirvana, Queen, Ac/Dc e Metallica. Appassionato di rock, il giovane musicista, da sempre si è dedicato a studiare questo genere musicale per riadattarlo al violino. www.eventiverona.it
Il 12 settembre al Palabam di Mantova, dopo il fortunato tour Max 2.0, il torna a esibirsi dal vivo Max Pezzali. Oltre ai successi anche le canzoni del nuovo album “Astronave Max”. Il cantautore, già leader degli 883, si esibirà con la sua band per due ore intense. www.mantova.com
night life La vedova scaltra
ROCK E INDIE BRESCIA IN MUSICA BRESCIA/ AREA FESTE “VIA SERENISSIMA” I Marta Sui Tubi, in tour sui palchi italiani con un nuovo “acustico” che vede la formazione ridotta a tre elementi con i brani più famosi rivisitati in una chiave nuova, suoneranno nell’ambito del Festival Radio Onda d’urto. In scena il 27 agosto presenteranno i loro brani più significativi e numerose alternandosi alla cantautrice Indie rock - Pop rock Levante. Due concerti entusiasmanti per un unico imperdibile appuntamento.
EROS RAMAZZOTTI. A VERONA IL DEBUTTO DEL TOUR MONDIALE
“La vedova scaltra”, scritta nel 1748, testo di passaggio tra la Commedia delle maschere e la Commedia di carattere, costituì una novità per il pubblico, non solo perché interamente scritta, ma anche per il nuovo modo di concepire i personaggi. Vi convivono le maschere della Commedia dell’Arte e i personaggi presi dalla realtà di tutti i giorni. E’ giocata sull’astuzia di Rosaura che, indecisa tra quattro pretendenti che la coprono di attenzioni per avere la sua mano, escogita un piano per scoprire se i loro sentimenti nei suoi confronti sono davvero sinceri. Trionfo della femminilità, donna forte e di carattere, Rosaura sa gestire con arguzia la situazione e riesce a capire con scaltrezza la verità. E’ una figura nella quale ci si può rispecchiare ancora oggi perché presenta quella sensibilità e quell’intuizione che appartengono all’universo femminile. Sa ribellarsi al padre e si oppone alle nozze della sorella con un vecchio (lei ne aveva sposato uno del quale è rimasta vedova) e, ora che può,
VERONA / ARENA DI VERONA
BALLETTO CLASSICO CON IL SOFIA BALLET
A due anni dal successo del Noi Tour, con ventitre appuntamenti per ritrovare la musica dell’artista italiano, arriva all’Arena di Verona Eros Ramazzotti. Lo show prodotto da Trident Music, sarà arricchito della presenza di straordinari musicisti della scena mondiale e proporrà, per la prima volta, anche i nuovi brani dell’album pubblicato per Universal nella primavera del 2015. Ma a trionfare saranno anche – e soprattutto – i brani più significativi del suo repertorio, arrangiati grazie al sound e alla professionalità di chi suonerà con Ramazzotti. Dopo un’importante anteprima a Rimini, il debutto mondiale è previsto all’Arena di Verona nei giorni 16 – 18 e 19 settembre.
GARDONE RIVIERA (BS)/ ANFITEATRO DEL VITTORIALE Sofia Ballet, prima compagnia bulgara di balletto classico unisce i migliori ballerini sotto l’egida della danza creativa. La storia del balletto bulgaro sintetizza, nelle sue ricerche, la scuola classica russa e la libera ed espressiva danza tedesca, con particolare attenzione ai classici come Lo Schiaccianoci, Il lago dei cigni, La Bella Addormentata, Don Chisciotte, Giselle, ecc. L’8 agosto, in via eccezionale, sarà in Italia per un’affascinante evento nell’ambito del festival Tener-a- mente nella splendida cornice dell’Anfiteatro del Vittoriale, a Gardone Riviera.
sospesa e in bilico per prendere la decisione giusta, ponte tra la commedia “vecchia” e il mondo nuovo, per sé “sceglie” di scegliere il suo uomo. Scaltra nello svelamento della menzogna, Rosaura scopre la mancanza di sincerità dei pretendenti per individuare alla fine l’unico che non le ha mentito e sceglie la verità e la sincerità che ogni donna vorrebbe avere dal suo uomo. L’allestimento, mantenendo intatto il testo e il linguaggio goldoniano, sottolinea il femminismo ante litteram e la modernità di Rosaura che si prende gioco dei “vizi” dei suoi pretendenti e attraversa i ponti delle varie epoche in un gioco teatrale che arriva ai nostri giorni per suggerire l’evoluzione della donna e lo smascheramento sia della menzogna che della macchina teatrale. Lo spettacolo vede la partecipazione straordinaria di Isabella Caserta, Andrea De Manincor, Francesco
LE STORIE… TESE BRESCIA / PIAZZA DELLA LOGGIA 7 settembre ore 21. In Piazza della Loggia sbarca “Elio e le storie tese”, in grado di stupire gli ascoltatori.
ENNIO MORRICONE RITORNO IN ARENA VERONA/ ARENA DI VERONA L’attesissimo ritorno del Maestro Ennio Morricone all’Arena di Verona, il 12 settembre, per un nuovo emozionante concerto.
n. 4 Agosto-Settembre 2015
GIULIA PAROLE E VOCE CHE TOCCANO IL CUORE VERONA / ANTICO PARCO DI VILLA SCOPOLI Nel parco di Villa Scopoli, sulle ccolline veronesi, il 4 settembre va in scena “Giulia”, uno degli spettacoli più intensi e struggenti del panorama teatrale veronese. Venezia Giulia, una regione che non esiste più. Giulia, una bambina di cui non si sa più nulla. Lo spettacolo è dedicato al ricordo delle vittime.
Laruffa, Maurizio Perugini, Elisa Bertato, Martina Colli, Stefano Soprana. Regia Jana Balkan e Isabella Caserta. Musiche dal vivo Mattia Cominacini (batteria), Matteo Lonardi (basso), Niccolò Sorgato (chitarra) Oscar Vallisari (voce), Davide Veronese (tromba), Willi Veronese (sax baritono) Replica, eccezionalmente nel veronese, il 4 agosto nell’ambito della rassegna “ScenArbizzano”, nel Parco di Villa Albertini e nella rassegna “Teatro al Verde”, a Villa Scopoli – Vr, all’interno di un altrettanto sorprendete parco del 1600 con annessa fontana (visitabile gratuitamente per l’occasione) il 5 agosto. Per maggiori informazioni e prenotazioni: 045 8031321 – cel. 346 6319280.
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FRAPPè GELATO AL CACAO 80 gr di cioccolato, 4 cucchiai di panna fresca, 2 cucchiai di ghiaccio, 1 cucchiaio di zucchero, 1 cucchiaino di cacao, ½ litro di latte, 4 fragole Tritare finemente 80 gr. di cioccolato, metterlo nella coppa del frullatore con 4 cucchiai di panna, 2 cucchiai di ghiaccio tritato, lo zucchero e il cacao. Versare il latte freddo, azionare alla massima velocità, frullare fino ad ottenere un composto omogeneo e spumoso. Lavare e asciugare le fragole lasciando attaccato il picciolo. Distribuire il frappé in 4 bicchieri, decorare con scaglie di cioccolato, infilzare sul bordo di ogni bicchiere una fragola e servire subito.
il gelato rivisitato di flora lisetta artioli
GELATO DI MELE VERDI AL BASILICO
Tè FREDDO ALLE PESCHE E LAVANDA
4 mele verdi, 1 dl di succo di mela, 1 limone naturale, 1 mazzetto di basilico, 2 cucchiai di pistacchi tritati, 80 gr. di zucchero a velo, 150 gr di panna fresca, 50 gr di ricotta
SEMIFREDDO CON FICHI E MANDORLE 150 gr di croccante alle mandorle, 80 gr di zucchero, 4 fichi secchi tritati, 4 fichi freschi, 3 uova, 1 bicchiere di vino dolce e 2 dl di panna fresca
Ridurre le mele a dadini, cuocerle 5 minuti con il succo di mela. Lavare e asciugare le foglie di basilico, tenerne da parte 4 per la guarnizione. Lavare e asciugare il limone, prelevare la buccia e spremerlo. Frullare le mele raffreddate insieme al liquido di cottura, il succo di limone, il basilico, 1 cucchiaio di pistacchi, lo zucchero, incorporare poco alla volta la buccia di limone tritata, la panna, la ricotta e i pistacchi rimanenti. Trasferire il composto in una ciotola d’acciaio o di plastica, riporre in freezer per almeno 4/5 ore mescolando spesso. Distribuire in quattro bicchieri e guarnire con la foglia di basilico tenuta da parte. 1 cucchiaino di foglie di tè, 1 cucchiaino di fiori freschi di lavanda, 4 pesche bianche
Mettere i fichi secchi a bagno in mezzo bicchiere di vino dolce. Montare i tuorli con lo zucchero, aggiungere il vino rimasto, cuocere a bagnomaria finché si addensa. Montare gli albumi con un pizzico di sale,unire il miele e cuocere a bagnomaria fino a quando diventerà gonfio, incorporare delicatamente alla crema di moscato. Mescolare il tutto con 2/3 del croccante tritato, i fichi secchi sgocciolati e la panna montata ben fredda. Versare tutto nello stampo da plum-cake foderato con pellicola e mettere in freezer per 6-8 ore. Prima di servire immergere in acqua calda, sformare e decorare con i fichi freschi.
Parmigiana di melanzane al basilico
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Ingredienti per 4 persone: 2 melanzane, 1 litro di olio di semi, farina, 2oo g di passata di pomodoro, 200 g di mozzarella, 4 cucchiai di grana padano, basilico, aglio, sale, olio evo Procedimento: tagliare le melanzane a rondelle alte circa 5 mm, disporle a strati in un colapasta cospargendo ogni strato di sale.. Lasciarle riposare 30 minuti, quindi risciacquarle e lasciarle sgocciolare. Tamponarle con carta assorbente lasciandole leggermente umide Passare le fette nella farina e friggerle in olio profondo. Disporre le melanzane fritte su carta assorbente e salarle. In un tegame far appassire
Mescolare le foglie di te con i fiori di lavanda, lasciarli in infusione nell’acqua bollente per 5 minuti. Filtrare il tè con i fiori di lavanda in una brocca di vetro, aggiungere le pesche sbucciate e tagliate a fettine, zuccherare a piacere, lasciar raffreddare a temperatura ambiente , quindi tenere in frigorifero per almeno 3 o 4 ore prima di bere.
a fuoco dolce uno spicchio d’aglio in olio evo,toglierlo prima che scurisca e aggiungere la passata di pomodoro. Salare, aggiungere il basilico e cuocere per 10 minuti. Tagliare la mozzarella a fettine. In una pirofila disporre uno strato di melanzane, pomodoro, mozzarella e una spolverata di grana. Procedere fino ad aver esaurito tutti gli ingredienti terminando con pomodoro, mozzarella e grana. Gratinare in forno a 200°C per circa 15 minuti. Info: Chef Alessandra Nodari Agriturismo Loghino Vittoria www.loghino.net
n. 2 Aprile-Maggio 2013
IL BUONGUSTAIO
VACANZA sana e SENZA GLUTINE tutta salute ALL’HOTEL DRUMLERHOF
SHOW COOKING NEL SALENTO AL ROBINSON CLUB Con il canto delle cicale, il profumo del mare, l’ombra della pineta, i piatti serviti al Robinson Club Apulia in Salento sono ancora più gustosi. In questo paradiso incastonato sulla spiaggia salentina soprannominata “Le Maldive del Salento”, la cucina è uno zapping gastronomico tra centinaia di ricette per appagare i gusti di tutti gli ospiti. In entrambi i ristoranti, quello in spiaggia e quello situato nel cuore del villaggio, sia a pranzo sia a cena, si assiste a numerosi show cooking. Gli chef cucinano davanti agli ospiti, preparando grigliate di carne, pesce, cucinando risotti e vari tipi di pasta “in diretta” e ci si lascia ammaliare dal modo in cui le varie ricette vengono eseguite. Si tratta di un buffet sui generis, dove si assiste alla preparazione di piatti tipici sia pugliesi, sia di altri Paesi o regioni italiane. Per chi desidera essere servito al tavolo, alcune sere a settimana, il ristorante sulla spiaggia prevede il menu à la carte. Non possono mancare le lezioni di cucina, sia con gli chef, sia con il direttore dell’hotel, Mario Mauro, pugliese e appassionato di cucina. Prima di mezzogiorno, si impastano ad esempio le orecchiette in pineta e si impara a dare all’impasto la forma giusta. Info: www.robinson-italia.it
Un punto di riferimento per i celiaci che non vogliono rinunciare a piatti golosi? Sicuramente l’hotel Drumlerhof di Campo Tures. Lo chef d’eccezione è Ruth Innerhofer, proprietaria, insieme al marito Stefan Fauster, dell’hotel Drumlerhof. che circa dieci anni fa si è accorta di essere celiaca e ha trasformato la sua intolleranza alimentare in un talento nel preparare piatti dal gusto ricercato, senza utilizzare il glutine. La parola chiave è “healthy food”. “ Cuciniamo qualunque pietanza, senza l’utilizzo di glutine: canederli di tutti i tipi - con speck, con spinaci - strudel di mele e strudel di papavero, pane al segale, spätzle agli spinaci, schlutzer (ravioli tirolesi), torte come Sacher e Linzertorte, e ovviamente anche i freschi panini integrali e addirittura l’amata rosetta bianca. In cucina si è super meticolosi, evitando addirittura di girare con lo stesso mestolo
Sogni culinari Continua la serie da collezione di “Sogni estivi” ideato dalla cantina di San Michele Appiano per invitare ad abbinare nei ristoranti stellati d’Italia i suoi vini pregiati a ricette d’autore. E’ la volta di Herbert Hintner, chef prima stella Michelin in Alto Adige nel suo ristorante Zur Rose ad Appiano, che al fruttato Riesling Montiggl affianca la “Tartare di salmerino marinato con panna e patate”. Ingredienti:750 g filetto di salmerino parò, sale 140 g, zucchero 155 g, 4 mazzetti di aneto, 8 bacche di ginepro, 300 g di patate, un po’ di insalata, sale, pepe, 4 cucchiai di insalata vinaigrette, 100 g di panna acida, 30 g erba cipollina tritata. Mettere Il filetto di salmerino in un contenitore con sale, zucchero, aneto e le bacche di pepe nero e lasciar marinare 7-8 ore. Risciacquare con acqua fredda; mettere il tutto in un canovaccio per una notte. Tagliare a dadini e condire con un filo d’olio. Tagliare le patate a julienne e salare. Dorare le patate su entrambi i lati. Montare la panna acida aggiungendo un pizzico di sale e l’erba cipollina tritata. Servire nei piatti adagiando il rosti di patate al centro del piatto e sistemare al centro la tartare di salmerino aiutandosi con uno stampino. Guarnire con l’insalata.
di elena cardinali
MENU VEGANO ALl’hotel POSTA ZIRM Al Posta Zirm Hotel di Corvara, in Alta Val Badia, va in tavola questa estate il Menu vegano, piacevole alternativa all’abituale proposta delle tipiche ricette del territorio e nazionali. La maggiore sfida oggi, è infatti quella di proporre un menu che segua questa scelta alternativa, ma che allo stesso tempo riesca a proporre pietanze capaci di mantenere, se non incrementare, il piacere di “mettersi a tavola”. Sperimentando la proposta vegana del Posta Zirm Hotel, invece, si scoprirà un mondo fatto di gusto e di grande varietà di alimenti, tale da garantire ogni giorno menu diversi, appetitosi, fantasiosi, oltre che salutari. Franz Kostner e la sorella Silvia, giovani proprietari dell’hotel, sono convinti sostenitori della dieta vegana che seguono essi stessi con entusiasmo. La loro decisione di introdurre un Menu vegano nel ristorante, oltre che a venire incontro a una domanda sempre più precisa da parte di chi anche in vacanza non vuole rinunciare alla sua scelta alimentare, arricchisce e completa l’offerta dei programmi Detox e Benessere, proposti dalla Wellness Farm dell’hotel. Ecco quindi che nel contesto di un pranzo o di una cena si partirà con un bel buffet di verdure in entrata. Poi spazio alle saporite vellutate (di patate con olive taggiasche e olio d’oliva novello, ai pomodori pachino con pesto al basilico o tiepida al melone con olio al lime) e ai primi piatti golosi
n. 4 Agosto-Settembre 2015
l’acqua dove viene cotta la pasta: la pasta con il glutine “sporca” il mestolo e immergendo lo stesso mestolo nella pentola dove si cuoce glutenfree, si compromette tutto. I celiaci, all’hotel Drumlerhof, possono stare davvero tranquilli. www.drumlerhof.com Tel. 0474 678 068
e colorati, come Bulgur paella allo zafferano con peperoni, piselli e coriandolo, Risotto ai mirtilli con dadolata di porcini, Spaghetti con verdure novelle, Rotoli di quinoa con fiori di montagna. Si sperimenteranno secondi che vedono protagonisti il tofu, semplice o marinato, le verdure e i legumi, fra un Tortino di melanzane trifolate con formaggio vegano, i Vermicelli con germogli di verdure in salsa alla soia e le Polpette di lenticchie con verdurine, su spinaci all’olio d’oliva e purea di patate al rafano. www.postazirm.com
SCOPRIRE LA CARINZIA COI “PAESAGGI CULINARI” La Carinzia, la regione più meridionale d’Austria, è famosa non solo per i suoi laghi limpidi e per le sue montagne, ma anche per la sua tradizione enogastronomica. Questa regione ha fatto propri i segreti culinari delle nazioni vicine, creando un qualcosa di unico, introvabile altrove. Torna anche quest’anno l’iniziativa “Paesaggi Culinari” attorno al lago Millstätter See, per far conoscere questa splendida località non solo per le sue bellezze paesaggistiche ma anche per la buona tavola. Queste solo alcune delle prossime date da non perdere: 30.08.2015 Tavola nella 1a Kärnten Badehaus con musica classica. 04.09.2015 Tavola in malga presso la Porta dei Granati . 11.09.2015 Tavola romantica nel giardino delle rose dell’Hotel Seefischer. 18.09.-23.10.2015 Tavola dei nobili di campagna nel Hotel Das Mörisch. 25.09.2015 Tavola del pesce nell’ albergo Die Forelle.
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L’INCONTRO
WARRIORS VIADANA E UN SOGNO CHIAMATO WHEELCHAIR
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embra sempre impossibile fino a quando qualcuno lo fa”. Questa bellissima frase di Nelson Mandela può essere anche la sintesi del sogno diventato realtà di Fabio Merlino e dei Macron Warriors Viadana, squadra di wheelchair hockey (hockey in carrozzina elettrica). Fabio Merlino è un ragazzo di 25 anni di Viadana (Mn) affetto da SMA 2 (atrofia muscolare di tipo 2). Questa malattia provoca grandissime limitazioni nella vita di questo ragazzo che ha saputo però raggiungere traguardi ai più impossibili. Ha conosciuto il wheelchair hockey grazie al padre Filippo Merlino, Tenente dei Carabinieri, che non potè vedere da vivo il figlio all’opera perchè tragicamente scomparso nel vile attentato di Nassyriah in Iraq il 12 novembre 2003. Nonostante la tragedia Fabio, spinto da una grande tenacia e dal sostegno di amici e parenti, ha praticato questo sport in tre squadre dell’Emilia-Romagna (Bologna, Modena e Parma) fino a coronare il sogno di portare questo sport nel proprio paese natio ovvero Viadana. Fabio ha così creato l’associazione sportiva dilettantistica Warriors Viadana con lo scopo di promuovere lo sport per diversamente abili nella provincia di Mantova. La squadra dei Warriors Viadana è nata ufficialmente il 20 settembre 2014. Il 28 novembre è stato poi firmato il contratto con lo sponsor Macron, azienda italiana con sede a Crespellano (BO) e leader europeo nella produzione di active sportswear. I Macron Warriors Viadana disputeranno il campionato di serie A2 nella stagione 2015/2016. Allenatore e vice allenatore sono Carmine Galasso e Daniele Loffredo, gli amici di sempre di Fabio Merlino. Quando erano ancora bambini non era diffici-
Il 28 novembre è stato firmato il contratto con lo sponsor Macron, azienda italiana con sede a Crespellano (BO) e leader europeo nella produzione di active sportswear
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a cura di Alessio Pinza
per conoscere tutte LE REGOLE DEL WHEELCHAIR HOCKEY L’hockey in carrozzina si pratica in palestra in un perimetro delimitato (di 26x 16 metri) da sponde in legno o in plastica. La squadra che scende in campo è composta da 5 giocatori che possono essere sia di qualsiasi sesso ed età: un portiere, 2 mazze (giocatori che possono colpire la pallina con la forza del braccio utilizzando una mazza di plastica) e 2 stick (giocatori che riescono ad impiegare lan propria forza unicamente per azionare il comando della carrozzina sulle cui pedane viene applicato uno strumento che permette di indirizzare la palla, lo stick appunto). Ogni partita è divisa in 4 tempi di 10 minuti ciascuno. Buon divertimento!
Fabio Merlino
le trovare Carmine e Daniele che correvano dietro a Fabio mentre scorazzava tra le vie e i portici del paese. Forse era solo il preludio alla nascita di questa squadra alla quale si sono già uniti nuove leve dalle grandi prospettive (il portiere Valentina Azzi, lo stick Paolo Espositi e la mazza Sara Boccazzi) e alcuni tra i più forti giocatori italiani (Giovanni Camponesco e Roberto Sensoli, oltre a un paio di nuovi fortissimi acquisti in procinto di unirsi alla squadra). Un bellissimo gruppo di persone colpite da gravi patologie diverse tra loro ma uniti nella passione in questa passione sportiva. Tutti hanno una storia da raccontare e non basterebbero le righe di un articolo per descriverle tutte ma due parole meritano di essere spese per Luca Mercuri proveniente da Varese e veterano e anima di questa squadra. Luca ha giocato nei Skorpions Varese per 9 anni nel campionato di serie A1, conquistando 5 campionati, 3 coppe Italia e 2 supercoppe italiane e una Champions. Luca Mercuri è un uomo di 44 anni affetto da Artrogriposi Multipla Congenita. Solo il nome della malattia mette paura ma Luca, che ha trascorso gran parte della vita tra le mura di una sala operatoria, è stato più forte di tutte le avversità conducendo una vita che farebbe arrossire anche Forrest Gump. Luca ha descritto questa vita in un libro autobiografico “Disabilandia, il mondo che ti cambia”, ed. David and Matthaus, che si consiglia a tutti. E infine non si possono dimenticare lo staff (Marzia Negri, Giada Afeltra Esposito, Lara Gozzi e Davide Basile), i parenti e i tifosi che rendono possibile questo sogno ad occhi aperti.
I Macron Warriors Viadana hanno iniziato gli allenamenti a gennaio e già ottenuto ottimi risultati nei tornei di Udine e Muggiò
Luca Mercuri
n. 4 Agosto-Settembre 2015
sport
di Michela Toninel
In bocca al lupo mister Juric Il miglior allenatore degli ultimi dieci anni ha lasciato nei mesi scorsi l’ambita terra di Virgilio con destinazione Crotone. Di gran lunga il miglior allenatore del Mantova degli ultimi dieci anni, al pari di Mimmo Di Carlo per tutto quanto ha dato alla squadra in campo, nonchè all’ambiente e alla tifoseria, l’allenatore croato ha lasciato la bocca amara a un numero considerevole di tifosi e di chi ne ha saputo apprezzare le indiscussi doti tecniche e carismatiche. In molti si chiedono se mister Maspero sarà all’altezza di una piazza molto esigente che a fatica si innamora dei suoi protagonisti. Juric, un allenatore che ha avuto il grande merito
27 SETTEMBRE 2015
Mantova bike festival LA LOCOMOTIVA UMANA Grande novità del 2015, in occasione del Mantova Bike Festival, domenica 27 settembre, sarà “La Locomotiva Umana”, pedalata cicloturistica d’epoca dedicata all’illustre ciclista mantovano Learco Guerra. Il percorso a circuito di 65 Km ca., prevalentemente su strade a bassa percorrenza di automobili e su alcuni tratti di strada sterrata, si rivolge a tutti gli appassionati di ciclismo vintage e a tutti coloro che vogliono rivivere le emozioni del ciclismo di altri tempi. Nato nel 1902 a Bagnolo San Vito (Mn) Learco Guerra fu un famosissimo ciclista degli anni ’30: vinse cinque campionati italiani su strada consecutivi, il campionato del mondo su strada del 1931, la Milano-Sanremo del 1933 e il Giro d’Italia del 1934. In particolare, è ricordato come il primo ciclista in assoluto ad indossare la Maglia Rosa, nel 1931. Ritrovo: ore 8.30 presso Contadinostrano via Cremona 28 (zona Belfiore) a Mantova Partenza: ore 9.30 Info ed iscrizioni: Corrado 3939943302 - cordonnier@libero.it
di cementare l’entusiasmo sportivo e le capacità tecnico-atletiche di un gruppo di giovani nel pieno della tempesta societaria, ha fatto breccia nei cuori di tutti conquistando una insperata salvezza diretta con due giornate di anticipo. L’ex allenatore del Mantova sbarca ufficialmente in serie B, nella squadra che lo ha visto grande protagonista per ben 5 stagioni, dal 2001 al 2006. In totale ha vestito la maglia del Crotone 152 volte condite da 10 reti e ha contribuito alla seconda promozione in B nel 2003/04. L’ex tecnico biancorosso si è detto felice di tornare in una società che conosce e stima e pronto ad iniziare la nuova avventura.
Arabba al centro del mondo dei pedali Non solo sci. La destinazione dolomitica in territorio veneto, uno degli estremi del “Giro dei Quattro Passi” insieme a Fassa, Gardena e Badia, ospita tutte le grandi manifestazioni per pedalatori - dalla Maratona delle Dolomiti alla Sellaronda Hero - ma si fa preferire potendo proporre ad est lo sbocco principale verso Cortina Falzarego e Giau. La sua posizione privilegiata la mette così al centro di tutti i percorsi più suggestivi, sia per le MTB che per la bici da strada. Chi viene ad Arabba (www.arabba.it) per pedalare, trova decine di chilometri di strade e sentieri tracciati, numerosi bike hotel, noleggi attrezzati (anche con le eBike più all’avanguardia), istruttori e accompagnatori qualificati sia per la strada che per l’off road. E sei impianti di risalita in grado di portare le vostre MTB in quota senza obbligarvi a fatiche spezzagambe (www.dolomitisupersummer.com). Oltre al classico Sellaronda MTB Tour lungo i tracciati più suggestivi delle Dolomiti, Patrimonio Mondiale
di enrico corno
UNESCO, Arabba offre agli appassionati di MTB una dozzina di altri percorsi, dal Giro del Sass Becè che porta dal Passo Pordoi fino al Belvedere all’itinerario del Passo Incisa che attraversa gli altipiani del Cherz. Quest’estate poi bisogna assolutamente provare il nuovo single trail “Pordoi Freeride”, classificato come ‘medio-difficile’, che parte dal passo a quota 2229 per scendere nei prati fino a Pont de Vauz (1.857 metri), appena sopra il paese, per una lunghezza totale di circa 3000 metri. Un’esperienza “gravity” da non perdere. Chi preferisce l’asfalto invece non ha che da pedalare lungo l’unica strada che attraversa Arabba - la famosa Statale 48 delle Dolomiti su cui si innesta la 244 della Badia. Pordoi e Campolongo sono un vero e proprio monumento al ciclismo. E domenica 13 settembre, tutti ad Arabba per la Eco Dolomites, la quarta edizione della giornata dedicata alla bici in cui i quattro passi verranno interdetti ai motori.
65ª Centomiglia del Garda
La stagione velica al suo Clou Torna la Centomiglia del Garda, uno degli eventi più attesi della stagione velica sul lago di Garda giunto quest’anno alla 65a edizione. Questa prova d’altura, la più lunga in acque non marine, si svolge come tradizione su un percorso a bastone di circa 100 miglia con partenza e ritorno davanti il porticciolo di Bogliaco di Gargnano (Bs), su un percorso lungo tutto il lago, con passaggi a Riva del Garda e doppiaggio di una boa a Desenzano. Vale la pena di ammirare questo colorato spettacolo della partenza: i contrasti delle vela bianche proiettate verso l’azzurro del cielo, i raggi del sole del mattino lasciano le barche apparire come se galleggiassero sulle acque dorate. Il trambusto gioioso dei velisti che iniziano questa giornata col-
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mi di speranza nella possibile vittoria. Alle ore 8,30 di sabato partono le barche ORC, i monotipi e i Cruiser, mentre alle 9,30 le carene più veloci, compresi i catamarani che saranno in gara per la MultiCento e il Trofeo Zuccoli dedicato al velista sebino Giorgio Zuccoli; alle 10,30 è la volta della “Cento Classica” per gli scafi costruiti prima del 1980, quindi della CentoPeople, alla quale prendono parte i progetti di velaterapia. Quanto invece alle classi monotipo (Asso 99, Dolphin, Ufo 22, Protagonist, Blu Sail e J24), queste correranno una sorta di mondiale long distance, ossia una gara che per molti durerà un giorno e una notte come vuole la migliore tradizione della vela d’altura.
n. 4 Agosto-Settembre 2015
CANYON BICI COMMUTER IN CITTà Bicilette da città? Oggi si chiamano “commuter”! Si tratta di bici progettate per l’utilizzo nei centri urbani con particolari dettagli tecnici che le rendono belle e funzionali. Il termine deriva dall’inglese: commuter cioè pendolare e commuting per indicare il viaggio di andata e ritorno di un pendolare. L’interesse verso queste tipologie di mezzi di trasporto è sempre maggiore anche in relazione all’aumento del rispetto per le nostre città e del piacere di vivere i centri urbani senza motori e senza inquinamento. Da qualche anno le case produttrici di mezzi su due ruote si sono dedicate a specifiche linee di prodotto
X-PROTECT FOR I-PHONE E TABLET L’armatura per la tecnologia: X-Protect for iPhone e tablet. La sensazione terribile quando il telefono cade è qualcosa che molti sanno fin troppo bene cosa sia. Il composito ottenuto dalla miscela di Poron® XRD™ con materiali e tecnologia di proprietà di G-Form assicura di poter portare con se cellulari e suppoprti tecnologioci senza ansia per danni o rotture. L’Iphone case di G-Form offre una protezione dagli urti dual-layer (una combinazione di un guscio esterno rigido e materiale RPT™ all’interno) a 360 gradi. Antiurto e resistente alle abrasioni questo guscio è fatto per resistere ai rigori dell’uso quotidiano e a qualsiasi tipo di avventura si sceglie di intraprendere. Lo speciale materiale in un attimo si irrigidisce fino ad assorbire oltre il 90% della forza da un impatto, e poi subito ritornare al loro stato morbido e naturale.
VACANZE E SPORT
SURF CAMP PER TUTTI Stanchi delle solite vacanze? Alla ricerca di nuove emozioni sportive e di un mare da favola? La risposta è: Surf Camp! E’ una vacanza sportiva, in paesaggi incontaminati e con tanto divertimento, all’insegna del surf da onda. Durante il soggiorno si apprendono le tecniche base di questo sport e si incontrano surfisti esperti in un clima internazionale. Surfcamp.it è tra i principali tour operator che organizza vacanze per surfisti esperti o principianti in diverse location: dalla Sardegna a tutta la costa atlantica europea (Francia e Spagna), in Portogallo da Porto a Lagos o anche alle isole Canarie, Marocco Agadir . I viaggi vacanza sono organizzati anche in località a lungo raggio come Bali, Sri Lanka, Australia, Caraibi, Centro e Sud America. Tra le destinazioni estive più gettonate c’è Fuerteventura, isola subtropicale delle Canarie, famosa per spiagge bianche, acqua cristallina e ottime onde! Corralejo, il principale centro turistico è centro di riferimento per molte scuole di surf, kite e windsurf con molti negozi, ristoranti e locali per i momenti post sportivi. Qui Surfcamp.it propone una Surf House (cioè un ostello per surfisti, un’ampia casa dove condividere la sistemazione con altri partecipanti ai corsi). La settimana del Surf Camp è organizzata con un pacchetto che include: pernottamento, 6 giorni di corso di surf con uso dell’attrezzatura, trasporti in spiaggia e dall’aeroporto e assicurazione durante le ore di lezione. Tutte le info su www.surfcamp.it.
SUP A GARDA
PASSEGGIARE SULL’ACQUA Il SUP sbarca a Garda con test, lezioni introduttive e corsi per grandi e piccoli! Dalle leggende delle isole delle Hawaii al Garda ecco lo sport che insegna a stare in piedi e remare in posizione eretta su tavole simili a quelle usate nel surf. Lo “Stand Up Paddling”, meglio detto SUP, è una tecnica sportiva che permette di far lavorare i muscoli e l’equilibrio ma è anche un ottimo modo per fare del movimento in maniera rilassata e godere del panorama delle coste del lago. Lo staff di “Water Splash Sup Garda”, scuola di Sup, Wind Surf e Nuoto, si trova nei pressi del Bar Bikini sul lungolago Pincherele, nel golfo del Corno, cioè il litorale che
che permettono di affrontare le caotica vie di città sui pedali. Ad esempio, la commuter proposta da Canyon promette di essere la bici perfetta per chi cerca eleganza, funzionalità e design. Per Canyon vivere la città pedalando è sempre più una forma di stile moderno e progressista, salutare e senza restrizioni di ZTL e parcheggio. La bici “Commuter”, nella linea “Urban Bikes” è pratica e insieme “stilosa” con telaio in alluminio, saldature rifinite e faro LED integrati nel tubolare superiore. Manopole e sella sono in pelle pieno fiore, le prime con un gel interno per diminuire le vibrazioni ai palmi, la seconda dotata di un raffinato scafo in fibra di carbonio. Tutti i cavi sono all’interno del telaio per evitare la rottura o il danneggiamento. La protezione della bici è assicurata da un sistema di ritenzione gravitazionale IXOW sulla ruota anteriore, posteriore e reggisella: se la bici non viene capovolta i bloccaggi non si possono svitare e il mezzo è protetto quando rimane parcheggiato o legato ad una rastrelliera. La trasmissione della Commuter è con cinghia e cambio interno al mozzo, per azzerare al minimo manutenzione, rumorosità e nessun rischio di sporcarsi con il grasso della catena. Il cambio a 8 rapporti è azionabile da fermi e freni sono a disco idraulico con frenata progressiva. La gamma Urban di Canyon promette di ridefinire (come ha già fatto in altri settori) il concetto di “bici da città”. Info: www.canyon.com
da Garda centro paese porta verso punta San Vigilio. Luca e Marcella organizzano anche corsi settimanali per bambini e ragazzi dai 9 ai 13 anni, lezioni prova di 45 minuti ed escursioni verso punta San Vigilio e Baia delle Sirene. Ogni attività è seguita da istruttori qualificati e sempre viene fornita l’attrezzatura necessaria. Gli esperti e i soci della scuola possono noleggiare tavole e pagaie e partire all’avventura alla scoperta delle sponde de lago meno note e non visibili dall’interno o dalle strade che costeggiano il bacino d’acqua. Informazioni su facebook “Water Splash Sup Garda” o www.universodelleidee.com o 345.700 2943.
© E.Reguzzoni
auto
di pAOLO CARLI
BMW X1 2016 il suv compatto Il Suv compatto dell’Elica si presenta, totalmente rinnovato, nella sua seconda generazione. La nuova BMW X1 cambia tutto: la tecnica è totalmente nuova e derivata dalla piattaforma a trazione anteriore che già equipaggia le nuove monovolume di Monaco, ma anche l’impostazione stilistica è cambiata. La Sport Utility si dimostra infatti più muscolosa e massiccia rispetto al modello uscente, presentando una lunghezza di 4.439 millimetri, una larghezza di 1.821 millimetri ed un’altezza di 1.612 millimetri. La BMW X1 2016 si dimostra così più corta di 4 centimetri rispetto alla prima versione, proponendo anche un’alLa Bmw X1 2016 si dimostra più corta di 4 cm rispetto alla prima versione
Mini Clubman versione 2016 L’avevamo vista sotto forma di concept circa un anno fa, più recentemente l’interesse si è acuito con qualche foto criptica e ora finalmente ci siamo, la Mini ha alzato il velo sulla nuova Clubman 2016. La prima grande novità balza subito agli occhi. E’ scomparsa la mezza porta posteriore, al posto della quale sono arrivati due veri sportelli, tanto che, insieme alle due porticine del bagagliaio, fanno 6 accessi. Un approccio quindi più tradizionale garantirà un’abitabilità decisamente superiore rispetto al passato. Visto che parliamo di abitabilità, ancora non si hanno notizie certe sulle dimensioni, bagagliaio compreso. L’ipotesi più plausibile è quella che da paraurti a paraurti la nuova Clubman ricalchi le misure della concept ovvero, 4 metri 25 centimetri, per 1 metro e 80 di larghezza, il che vuol dire un plus di ben 29 centimetri in lunghezza a tutto vantaggio dello spazio nel vano bagagli, che passa da 260 a 360 litri (in configurazione a cinque posti) con il salto generazionale. La gamma motori prevede, in fase di lancio, il tre cilindri 1.5 turbobenzina da 136 cv per
BMW X1 MY 2016 variante ibrida? L’eventuale sviluppo di un BMW X1 ibrido, secondo quanto emerso da una notizia riportata in rete, sarebbe in discussione all’interno degli ambienti del marchio bavarese. Una possibilità che, però, pare anche collegata alla domanda di un veicolo di questo tipo. L’indiscrezione è riportata dai colleghi di Motoring, in base ai suggerimenti di una fonte anonima che opera all’interno del marchio bavarese. Secondo quanto emerso, la piattaforma UKL utilizzata per la seconda generazione del SUV compatto dell’Elica, potrebbe ospitare un gruppo motopropulsore ibrido, come nel caso del prototipo della BMW Serie 2 Active Tourer spinto da un motore da 1.5 TwinPower Turbo, associato a un’altra unità elettrica. In questo caso, il cuore termico è in grado di generare 134 cavalli (100 kW) e 220 Nm di coppia massima, a cui bisogna sommare gli 87 cavalli (65 kW) e 165 Nm di coppia offerti da quello elettrico. Al propulsore tradizionale sarebbe collegato un cambio Steptronic sei marce. Una soluzione simile potrebbe figurare sulla X1 ibrida, nel caso riceva il via libera. Al momento si può parlare solo usando il condizionale, dal momento che nulla è confermato.
la Clubman Cooper, il quattro cilindri 2.0 da 192 cv per la Cooper S e un 2.0 turbo da 150 cv per la Cooper D. Tutti abbinati a un cambio manuale a 6 marce o, a richiesta, all’automatico Steptronic da 6 o 8 rapporti.
Occhiali targati Mini
Citysurfer Concept
Che la Mini abbia presentato un paio di occhiali al Salone di Shangai non sembra una gran notizia. Se però gli occhiali in questione hanno come suffisso Augmented Vision, ce n’è abbastanza per suscitare interesse: si tratta infatti
La Mini si dà alle due ruote. Ha ben pensato di costruirsi in casa un prototipo a due ruote sviluppato per migliorare la mobilità individuale nei grandi centri cittadini. Si chiama Citysurfer ed è un monopattino elettrico ripiega-
di un prototipo per la realtà aumentata. I quali forniscono al guidatore, attraverso la proiezione sulle lenti, informazioni relative all’auto e all’ambiente circostanze, senza che vi sia il bisogno di distogliere lo sguardo dalla strada.
tezza maggiore ed un passo più lungo che arriva così a 2.670 millimetri. L’offerta di motorizzazioni comprenderà unità a quattro cilindri 2.0 litri sovralimentate benzina e diesel abbinabili alla trazione integrale xDrive o all’anteriore sDrive. In un secondo momento saranno poi integrate in gamma le motorizzazioni tre cilindri da 1.5 litri. Oltre alle novità tecniche ed estetiche la nuova BMW X1 si presenta con diverse tecnologie inedite. Tutti i modelli saranno infatti equipaggiati con un sistema multimediale iDrive con schermo da 6.5 pollici. L’impianto audio vanta sette altoparlanti di serie. Immancabili le tecnologie per la sicurezza che spaziano dall’Active Cruise control con funzione Stop&Go, alla videocamera di retromarcia passando per il Frontal Collision Warning ed il City Collision Mitigation.
Miny Countryman 2016
bile. Facile da trasportare (entra anche nel bagagliaio non proprio extralarge della Mini a 3 porte), pesa circa 18 kg e utilizza un motore elettrico montato sul mozzo della ruota posteriore che consente di accelerare fino ai 25 km/h.
Attesa nel 2016 e ancora pesantemente camuffata, la nuova crossover anglo-tedesca utilizzerà la piattaforma UKL (già in uso sulla BMW Serie 2 Active Tourer) con conseguente aumento degli ingombri esterni.
Cresceranno di conseguenza l’abitabilità interna e la capacità del bagagliaio. Sul piano stilistico la Countryman dovrebbe ispirarsi al design aggiornato (ma per nulla stravolto) delle Mini attuali.