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a mantova dal 7 all’11 settembre
vent’anni di festivaletteratura v
enti anni di Festivaletteratura! Venti anni sono un importante traguardo e un momento di passaggio, in cui si guarda avanti con la consapevolezza di avere fatto un percorso e di avere proposto una formula di progetto culturale e organizzativo che negli anni ha mutato il modo di intendere e di vivere le manifestazioni e le produzioni culturali del nostro Paese. Mettere scrittori e lettori in uno stesso discorso: questa senz’altro è l’unità di base su cui si regge ancora oggi la grammatica del Festival. Traducendo una fortunata formula anglossassone, Festivaletteratura ha annullato le distanze tra chi scrive e chi legge senza confondere i ruoli e ha aperto una relazione a doppio senso di percorrenza. In ogni incontro gli autori sono chiamati a mettersi in gioco di fronte a un pubblico che ascolta, chiede, rilancia. Attraverso questa formula semplice e oggi ampiamente diffusa, Festivaletteratura ha saputo soprattutto intercettare e dare espressione a un sentito bisogno di confronto su questioni che la letteratura – e non solo quella - propone e mette in discussione. Negli anni la definizione del programma si è tra-
sformata in un lavoro di produzione aperto ogni volta a collaborazioni diverse, grazie al quale Festivaletteratura ha potuto proporre contenuti, spazi laboratoriali e officine progettuali svincolati dalle logiche del libro novità e con un coinvolgimento di pubblico sempre più attivo. Gli stimoli e le conferme arrivate dal pubblico hanno dato il coraggio per provare modalità d’incontro sempre più originali. Con blurandevù sono saliti sul palco a far domande agli autori ragazzi con meno di vent’anni, con le lavagne si sono portati in piazza esperti a spiegare i fondamenti delle proprie discipline, si è chiesto agli scrittori di donare una parola della propria lingua e ne è nato il vocabolario europeo, e ancora si è dato vita alle retrospettive sugli autori, ai translation slam, e a cento altre formule mutuate poi felicemente da altre manifestazioni in tutta Italia. Appassionato è stato anche il lavoro sui progetti dedicati ai bambini: il Festival - fin dalla prima edizione - non solo ha rivolto una particolare attenzione a questa fascia di pubblico, ma ha accuratamente evitato di fare degli appuntamenti per i lettori più giovani una sezione a parte. Gli incontri per adulti e ragazzi si presentano nel programma volutamente mescolati, con un travaso di autori e formule da un pubblico all’altro.
di GIACOMO GABRIELE MORELLI
GLI STIMOLI E LE CONFERME ARRIVATE DAL PUBBLICO HANNO DATO IL CORAGGIO PER PROVARE MODALITÀ D’INCONTRO SEMPRE PIÙ ORIGINALI
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LA VENTESIMA EDIZIONE DI FESTIVALETTERATURA SI APRIRÀ CON UNA GRANDE, TRAVOLGENTE SFILATA PER LE VIE DELLA CITTÀ IMBANDIERATE A FESTA Festivaletteratura è diventato con soddisfazione anche un terreno dove vengono concepiti nuovi progetti destinati a svilupparsi altrove. Dagli incontri più o meno casuali tra gli scrittori presenti a Mantova nascono spesso idee per l’anno successivo o si iniziano a pensare libri, spettacoli, persino festival letterari che vedranno la luce lontano da Mantova. Il clima che si respira fa bene agli scrittori, e peraltro gli scrittori restano i migliori e più convinti ambasciatori di Festivaletteratura nel mondo.Festivaletteratura ha in qualche modo anche riscritto la città: ha colto la vocazione dei suoi spazi storici e li ha restituiti alla loro funzione civile, ne ha interpretato la misura urbana come dimensione ideale per favorire il dialogo e la prossimità. Sono 160 i luoghi che in vent’anni il Festival ha aperto agli incontri: Mantova ne è così uscita con una mappa completamente nuova, e forse con una coscienza diversa. PRE FESTIVAL La ventesima edizione di Festivaletteratura si aprirà proprio con una grande, travolgente sfilata per le vie della città imbandierate a festa: per domenica 4 settembre sono attesi a Mantova da tutto il mondo molti dei 5000 volontari che hanno dato vita ed energia al Festival dal 1997 ad oggi. Musiche, canti, manifestazioni di gioia, tripudio di coriandoli e di fazzoletti agitati al vento per salutare e dire grazie a chi si è fatto blu per Festivaletteratura, a chi - tolta la maglietta – ha fatto tesoro dell’esperienza del Festival in nuovi, entusiasmanti progetti. Chiusa la parata - che sarà preceduta sabato 3 settembre a Palazzo San Sebastiano da un’anteprima con Jonathan Safran Foer, tornato al romanzo dopo undici anni - il Festival tornerà alla sua sorprendente normalità, nei canonici cinque giorni che quest’anno vanno da mercoledì 7 a domenica 11 settembre, ponendo la letteratura al
centro e facendone ancora una volta lo spazio in cui ritrovarsi. IL FESTIVAL ENTRA NEL VIVO Il filo conduttore di Festivaletteratura resta la scrittura, e in questa edizione per molti narratori si tratta di una scrittura radicata nella vita: prima di tutto personale e identitaria, con memoir e microstorie, saghe familiari e auto-fiction. Nell’assenza di coordinate certe nella contemporaneità, la letteratura si offre per molti autori come uno strumento per trovare un posto nel mondo, per ricollocare la propria esperienza. Ecco arrivare al Festival autori come l’irlandese Edna O’Brien, i Premi Pulitzer americani Roger Rosenblatt e Philip Schultz, la vincitrice del Prix Goncourt Lydie Salvayre, Charlotte Rampling e Dany Laferrière, autore di romanzi d’impronta autobiografica e primo scrittore di origine haitiana a diventare accademico di Francia; la francese Linda Lê e l’irlandese Maggie O’Farrell che parleranno di maternità e la giovane scrittrice Louise O’Neill, autrice di un distopico romanzo che ha profondamente scosso il pubblico anglosassone. Quest’anno inoltre Festivaletteratura inserisce in programma un focus dedicato alla letteratura canadese, che dimostra avere grande vitalità nel panorama internazionale: oltre al già citato Laferrière, saranno al Festival la poetessa e narratrice Jane Urquhart; Alan Bradley, affermato autore di storie di mistero; Frances Greenslade, scrittrice che di recente ha felicemente esordito nel romanzo e Allan Stratton, noto per i suoi libri rivolti al pubblico degli adolescenti. Sempre la scrittura, che si radica però nella realtà attuale, sarà rappresentata da poeti, narratori e intellettuali che daranno voce a esodi, frontiere, ridefinizioni identitarie, ma anche allo stato del nostro pianeta, ai cui cambiamenti climatici sono legate spesso le migrazioni dei popoli. Il Festival propor-
DAGLI INCONTRI PIÙ O MENO CASUALI TRA GLI SCRITTORI PRESENTI A MANTOVA NASCONO SPESSO IDEE PER L’ANNO SUCCESSIVO E SI INIZIANO A PENSARE LIBRI E SPETTACOLI NUOVI rà agli autori presenti di dedicare qualche minuto del proprio incontro per suggerire quale azione la letteratura può compiere per fare crescere una nuova sensibilità ambientale. Sui temi legati alle migrazioni interverranno più direttamente, tra gli altri, Gazmend Kapplani, Jenny Erpenbeck, Juan Villoro, l’algerino Boualem Sansal. Il Mediterraneo è il protagonista principale di questi racconti, come luogo di relazione e di contagio culturale di cui parleranno per esempio il francese Mathias Enard o Franco Cardini; ma si guarda anche più lontano, alla storia recente dell’America Latina con Juan Gabriel Vásquez e Paco Ignacio Taibo II o all’oriente del coreano Jung-Myung Lee. E proprio sulle migrazioni verrà allestito un infopoint in piazza delle Erbe, realizzato in collaborazione con Open Migration e Forensic Oceanography, che fornirà gli strumenti di base per crearci un’opinione più consapevole. Non a caso quest’anno la città in libri è Alessandria d’Egitto, fascinoso crocevia di lingue, religioni e idee di libertà. Dal racconto del reale alla realtà aumentata: Storie di videogame è la prima spedizione esplorativa che il Festival compie nelle forme di narrazione
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dell’universo videoludico. Nello spazio delle Cantine di Vincenzo Gonzaga sarà possibile entrare in mondi virtuali e conoscerne le strutture grazie a una serie di incontri, laboratori e “sessioni di avviamento critico” ai videogiochi. Si rifletterà anche su questioni di filosofia, semiotica, estetica e libertà di espressione con i contributi di Isabelle Arvers, Andrea Babich, Matteo Bittanti, Fabio “Kenobit” Bortolotti, Andrea Dresseno, Riccardo Fassone, Gabriele Ferri, Stefano Gualeni, Mauro Salvador, Valentina Tanni e We Are Müesli e alla partecipazione straordinaria di Tullio Avoledo e Davide Morosinotto. Per tutta la durata del Festival sarà attiva una sala giochi evoluta, a cura dell’Archivio Videoludico della Cineteca di Bologna, con una particolare attenzione alle punte più avanzate della produzione indie contemporanea, ma senza trascurare l’importanza
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ormai archeologica delle console a 8 bit. Festivaletteratura prosegue la sperimentazione del discorso narrativo con i prototipi, l’officina rivolta alla creazione di nuove forme del libro per l’era digitale. Anche quest’anno il laboratorio, con la partecipazione di giovani tra i 18 e i 32 anni, inizierà la sua attività nelle settimane antecedenti al Festival, presentando nel corso della manifestazione i primi risultati della ricerca, sotto la supervisione dell’architetto e designer Riccardo Blumer. La progettualità di quest’anno partirà dai sistemi di scrittura automatica e di narrazione accompagnata che agiscono in rete sui dati che noi forniamo più o meno volontariamente. Sulle tematiche legate alle nuove tecnologie si aggiungono gli incontri con Alec Ross, già consigliere per l’innovazione di Hillary Clinton, e Evgenij Morozov. Anche gli autori del passato offrono le domande giuste da rivolgere al proprio tempo, e dunque, nell’anno delle celebrazioni shakespeariane, Jeanette Winterson e Howard Jacobson tornano al Festival per portare la propria riscrittura rispettivamente di “Il racconto d’inverno” e “Il mercante di Venezia”, mentre un’articolata antologia shakespeariana è al centro del recital della poetessa Patrizia Cavalli. Cees Nooteboom si raccoglie in meditazione sulle tombe dei poeti, Senel Paz si confronta con Garca Marquez, lo scrittore argentino Alan Pauls con Jorge Luis Borges. L’accademico di origine libanese Amin Maalouf cerca di delineare, in un dialogo con il pensiero dei grandi dell’Académie française, il profilo di un’identità francese oggi più che mai in evoluzione, in un anno
in cui al Festival la presenza d’oltralpe è particolarmente significativa (tra gli altri, Christophe Bataille, Sorj Chalandon, Christophe Léon e Guillaume Musso). Nello stesso solco si colloca l’intima lettura di Nanni Moretti del romanzo epistolare Caro Michele di Natalia Ginzburg, nel centenario della nascita della scrittrice. Un rapporto con la memoria sarà tentato quest’anno anche con L’immagine della città, il nuovo progetto che prosegue la consolidata collaborazione con l’Archivio di Stato di Mantova con cui Festivaletteratura lancia una campagna universale di documentazione fotografica della città da consegnare collettivamente alla posterità. Gli scatti fotografici raccolti saranno commentati da esperti di diverse discipline - Domenico De Masi, Giuseppe Mazza, Luca Molinari - per comprendere che idea abbiamo di città e che cosa vogliamo salvare del nostro tempo presente per il futuro. Festivaletteratura ha sempre dedicato attenzione particolare ai bambini e anche quest’anno tanti sono i progetti: dal viaggio intorno al pianeta partendo da “Il giro del mondo in ottanta giorni” di Jules Vernes a cura di Teatro Sotterraneo, all’atteso ritorno di Dario Moretti con “Le avventure di Pallina”, dai laboratori per diventare artisti di Fausto Gilberti ai grandi nomi della letteratura per ragazzi, tra cui Martina Wildner, vincitrice nel 2014 del Deutscher Jugendliteraturpreis, l’islandese Thórarinn Leifsson e - per i piccolissimi – la scrittrice e illustratrice francese Magali le Huche e di Mo Willems, popolarissimo autore delle storie di Reginald e Tina. LA FESTA CONTINUA ANCHE LA NOTTE. Nello splendido chiostro del Museo Diocesano aprirà Festivaletteratura Music Hall, uno spazio in cui ritrovarsi dalle 22 in poi, per godersi la buona musica. Si alterneranno Banda Rulli Frulli, Bob Corn, Go Dugong, Dj Rocca, e altri gruppi della scena musicale indipendente italiana ed europea. Un concerto e un incontro celebreranno uno dei giganti del progressive rock inglese, Robert Wyatt, di cui sarà al Festival il biografo ufficiale Marcus O’Dair. Ogni giorno all’ora di pranzo, nella cornice del Teatro Bibiena, sarà invece offerto un momento di rinfresco musicale cameristico dai giovani maestri francesi dell’Hermès Quartet. Il programma sonoro del Festival prevede inoltre l’improbabile e stonata esibizione dell’orchestra Bogoncelli diretta da Paolo Nori; il concerto per due contrabbassi e slogan di protesta di Giuseppe Antonelli, Ferruccio Spinetti e Raffaello Pareti; la ricerca tra musica e matematica di Eugenia Cheng; lo spettacolo di Moni Ovadia su Enzo Jannacci; il confronto sull’interpretazione tra diritto e musica che vedrà Gustavo Zagrebelsky al pianoforte e Mario Brunello al violoncello; il duetto operistico tra Bruno Gambarotta e Giovanni Bietti; le “Preghiere degli animali dell’Arca” lette da Milena Vukotic e accompagnate al pianoforte da Angela Annese; la soirée son et lumière di Luca Scarlini su Sara Copia Sullam, il ritorno di Massimo Puglisi e naturalmente la serie serale delle lavagne musicali in piazza Mantegna. Infine, per festeggiare questo passaggio dei vent’anni, il Festivaletteratura ha invitato grandi scrittori a tornare, tra cui Julian Barnes, Jonathan Coe, Jay McInerney, Alain De Botton, e - con la complicità di Federico Taddia - ha chiesto a venti degli autori ospiti di raccontare il libro che ha accompagnato i loro vent’anni, che ha permesso a ciascuno di loro di prendere coscienza delle aspirazioni, dei sentimenti e delle paure che attraversano quell’età, il libro la cui sola lettura segnava allora (o ancor oggi) l’ingresso ufficiale nella gioventù. Beppe Severgnini ricorderà invece gli amici assenti, tutti gli autori che sono passati al Festival e che oggi non ci sono più, attraverso le immagini e le registrazioni video conservate presso l’Archivio di Festivaletteratura.
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IL Direttore
SOMMARIO festivaletteratura compie 20 anni
L’appuntamento è come sempre sul finire dell’estate. La XX edizione avrà luogo dal 7 all’11 settembre 2016
fare giornalismo nel nome di letizia
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iamo in onda? Mi ascoltate? Accidenti, non avrei voluto, pensavo di farcela come tante altre volte e invece la vita non la decidiamo noi. Volevo salutarvi con questo messaggi e ringraziarvi e lasciarvi anche un po’ di me. E’ andata così..” E’ andata così dice Letizia Leviti. Questa volta è stata la vita ad avere la meglio sull’affermata giornalista di Sky spentasi qualche settimana fa nella sua casa di Bagnone a soli 45 anni. Letizia volto noto della tv, nonostante avesse lasciato gli schermi da qualche anno, non ha mai smesso di essere giornalista. Basta ascoltare il messaggio, l’ultimo, che ha lasciato alla sua storica redazione per rendersene conto: “Abbiamo un debito verso i telespettatori, dobbiamo non accontentarli, dobbiamo dire la verità. Dobbiamo essere onesti intellettualmente, sempre”. Letizia ci ha ricordato che i valori del giornalismo tradizionale vanno sempre ribaditi e alimentati. Vanno coltivati come fiori, altrimenti appassiscono. Oggi un giornalista non è di certo quello che era cinquant’anni fa. Allora era il veicolo delle notizie; oggi è, o dovrebbe essere, colui che si occupa della raccolta, dell’elaborazione e diffusione delle notizie e informazioni attraverso diversi canali di comunicazione di massa (quotidiani, riviste, siti e riviste ondine, radio, televisione, etc.). Si occupa, o dovrebbe occuparsi, della ricerca delle notizie, della raccolta di dati e interviste. Ne dovrebbe essere, soprattutto, l’interprete per la successiva stesura di articoli, recensioni, cronache, servizi radiofonici o televisivi, reportage. “Dovrebbe”, ma non sempre è. Perché il giornalista spesso non scrive o dice ciò che pensa realmente, ma ciò che “è bene che scriva o che dica” in un mondo, quello dei media, gigantesco dal punto di vista quan-
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cosmobike, la bici come stile di vita Al via la fiera della bicicletta a Veronafiere, dedicata al ciclismo, bike tourism e mobilità sostenibile
titativo, che ha sicuramente un potere immenso, con dinamiche spesso poco trasparenti. “Non ho potuto sempre dire tutto quello che volevo, ma non ho mai scritto quello che non pensavo” affermava con orgoglio Indro Montanelli. Le parole di Letizia, unite a quelle di Indro, sono un richiamo morale a quel “diritto insopprimibile dei giornalisti che è la libertà d’informazione e di critica, limitata dall’osservanza delle norme di legge dettate a tutela della personalità altrui. Per loro vige l’obbligo inderogabile al rispetto della verità sostanziale dei fatti, osservati sempre i doveri imposti dalla lealtà e dalla buona fede”. Nel nostro piccolo anche noi ci ispiriamo a questi valori e ad alcuni insegnamenti del grande Montanelli. “Ci sono molti peccati che si possono commettere, nell’esercizio della professione” affermava l’ex direttore de Il Giornale. “Tra i più gravi, c’è la noia. Interessare può voler dire spiegare, rispondere, incuriosire, sorprendere, affascinare, magari divertire, a secondo dei casi e delle necessità”. Da queste pagine, con grande impegno, stiamo cercando di fare proprio questo: “interessare” il lettore. Cercando di non essere mai banali, nè dando mai nulla per ovvio o scontato, “In Italia, la carenza di punti di riferimento è tale che chi fa un mestiere come il nostro finisce per diventare importante” affermava l’ex compianto Direttore de “Il Giornale”. Noi non ci sentiamo importanti, ma sentiamo il peso della responsabilità che si ha nel trattare gli argomenti più disparati, qualsiasi essi siano. Le parole di Letizia ci spronano a non essere diversi da Lei. La salutiamo da queste pagine riportando il suo ultimo, commovente e veritiero atto d’amore: “Non trascurate mai le vostre famiglie, il lavoro non deve dominarci, nemmeno la malattia deve dominarci. Dobbiamo essere liberi, liberi di amare e amare profondamente. La forza della vita, il senso della vita è solo l’amore. Quando succede una cosa come è successa a me, è bello sentirsi pieni, in pace col mondo, anche pagando un prezzo, un prezzo che non è mai troppo alto perché la vita è vera. Fino alla fine ho gridato, “Quanto è bella la vita”. Ciao Letizia.
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nel nome di tazio nuvolari Tutte le novità previste per la 26ª edizione del GP Nuvolari, a Mantova dal 15 al 18 settembre
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l’eccezione in un mondo che cambia Medjugorje è il posto ideale per trovare se stessi nell’armonia assoluta e nella preghiera
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bmw italia porta il passato nel futuro L’orientamento verso il futuro e la capacità di trasformazione caratterizzano da sempre l’immagine di BMW Group
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MantovachiamaGarda Periodico bimestrale Registrazione del Tribunale di Mantova N° 01/2011 del 15/02/2011
Marco Morelli
direttore@mantovachiamagarda.it
Direttore Responsabile Marco Morelli Art Director e Progetto Grafico Matteo Zapparoli Pubblicità: Morelli Media Partner, Gazoldo degli Ippoliti (Mn)
A PARER MIO
di GASTONE SAVIO
LA SVALUTAZIONE DELLA POLITICA NEGLI STATI UNITI Questo periodo elettorale negli Stati Uniti (elezioni del Presidente a Novembre) vede diffondersi una situazione al di fuori di ogni canone della politica. L’improvvisa ascesa di Donald Trump ha sconvolto l’immagine dell’America non solo all’estero, ma anche al suo interno. Come è possibile che questo candidato populista abbia goduto del favore dell’elettorato per tanti mesi, al punto di diventare il prossimo candidato repubblicano nella corsa presidenziale? La prima fase è stata ormai superata, con il ritiro degli altri candidati e il suo rimanere come candidato unico alla Convenzione repubblicana di Cleveland dal 18 al 23 luglio 2016. L’America sta subendo una profonda trasformazione a livello di vertici: il blocco
delle istituzioni e la permanente presenza del politico. L’elettore deduce che il mondo politico, incapace di riformarsi (tutto il mondo è paese), deve essere baipassato per poter agire realmente sulla società: Donald Trump gli dà l’occasione di trarne le conseguenze. Il grande cambiamento è che questi dibattiti (le elezioni primarie) sul ruolo della politica non sono più appannaggio delle sole élites, ma toccano tutti in occasione di questa tornata elettorale, visto che tutti i cittadini, Stato per Stato, sono chiamati a prendere posizione. Ora, l’impressione diffusa è che le élites politiche siano separate dalla realtà, che l’America sta perdendo il suo posto di prima potenza mondiale nel
momento in cui perde una parte della sua industria a vantaggio del Terzo Mondo. I cittadini americani mettono sotto proceasso la politica, affinché essa si ponga al servizio dei loro interessi. Quserta richoiesta trova il suo portavoce nella figura di Donald Trump, un miliardario, uomo d’affari, produttore e conduttore televisivo, che fa dell’opposizione a Washington il suo pane quotidiano, denunciando l’amministrazione. Egli si fa eco della collera dei cittadini su temi molto scottanti: l’immigrazione, il “ Partenariato trans Pacifico “, il rapporto con la Cina, l’accordo nucleare con l’Iran. Egli parla come gli americani con un linguaggio molto semplice e facendo appello alla grandezza dell’America.
Stampa: Pignani Printing Srl Via Cassia km 36,300 – Settevene 01036 Nepi (VT) Editore: Marco Morelli, Via Dante Alighieri 4 Gazoldo degli Ippoliti (Mn) Hanno collaborato a questo numero: Alessandra Capato, Alessandra Fusè, Alessio Pinza, Anna Maria Catano, Anna Rossignoli, Antonio Scolari, Barbara Gazzi, Barbara Ghisi, Benedetta Bottura, Elena Andreani, Elena Benaglia, Elena Kraube, Elide Bergamaschi, Enrico Maria Corno, Federico Martinelli, Flora Lisetta Artioli, Gastone Savio, Giacomo Gabriele Morelli, Giulio Mariani, Isolde Seeber, Lara Ferrari, Martina Borghetto, Marzia Sandri, Michela Toninel, M.T.San Juan, Paolo Carli, Rita Bertazzoni, Serena Maioli, Silvano Tommasoli, Sofia Giazzoli, Veronica Ghidesi, Vittoria Bisutti. Puoi ABBONARTI scrivendo a: abbonamenti@mantovachiamagarda.it oppure telefonando al numero: 333.6272824 Sarai ricontattato da un nostro incaricato. Puoi pagare con Bonifico bancario a: MONTE PASCHI DI SIENA Filiale di Gazoldo degli Ippoliti c.c. n° 100464.78 intestato a Morelli Media Partner IBAN: IT 39 R 01030 57640 000010046478 Causale: Abbonamento a MCG Mantovachiamgarda inserendo l’indirizzo esatto per la spedizione L’editore non si assume alcuna responsabilità in ordine al successivo cambiamento di date o programmi riportati in questa pubblicazione.. Tutti i diritti sono riservati. E’ vietata qualsiasi utilizzazione, totale o parziale, dei contenuti inseriti nel presente magazine, ivi inclusa la memorizzazione, riproduzione, rielaborazione, difusione, o distribuzione dei contenuti stessi mediante qualunque piattaforma tecnologica, supporto o rete telematica, senza previa autorizzazione scritta da parte dell’editore.
PARLIAMO DI
di elena benaglia
Per essere unico ma uguale a tutti Anche se oggi si compra un tatuaggio con la facilità con la quale si compra un paio di jeans, non si può prescindere dal fatto che il primo è “per sempre”, o almeno è quel che si pensa nel momento in cui si decide di farselo fare. Pensieri e scelte di vita successivi possono poi portare a cancellarlo o a coprirlo in qualche modo, ma l’idea di fondo è di qualcosa che rimanga impresso, scolpito, incancellabile. Oggi in Italia è tatuato 1 giovane su 3, e 1 adulto su 6; circa sette milioni di italiani utilizzano la propria pelle come una tela sulla quale dipingere, scrivere, esprimere sentimenti. Il fenomeno è di dimensioni tali che l’Istat ha compreso la voce “tatuaggi” nel suo paniere, addirittura una delle voci in crescita tra le prime voci di spesa degli italiani. Da secoli il fatto di incidere la pelle con l’inchiostro affascina il genere umano, ai giorni nostri il tatuaggio è arrivato ad essere considerato una forma d’arte contemporanea, con un giro d’affari di circa 100 milioni di euro. Un tempo i tattoos erano “elitari”, li avevano gli uomini vissuti, oppure i ribelli, o chi era stato all’estero e li portava in patria come un trofeo, avevano in ogni caso sempre una rilevanza e un significato sociale. Pare che già i popoli primitivi conoscessero i tatuaggi e che attribuissero loro un valore medicamentoso, in cui già il segno inciso sulla pelle poteva essere considerato curativo in quanto dotato di potere magico. Inoltre, durante la tatuatura venivano introdotte sotto pelle sostanze vegetali dotate di effetto terapeutico. Tra gli Egizi e i popoli dell’area mesopotamica tatuarsi un animale (toro, gatto, uccelli e pesci) aveva una valenza religiosa, equivaleva a una preghiera. Ancora ai giorni nostri per i Maori della Nuova Zelanda, il Moko, un tatuaggio facciale, rappresenta l’appartenenza a un particolare gruppo familiare, un simbolo d’identità e viene eseguito solo al raggiungimento della maturità. A Samoa e Tahiti tatuarsi è un rito sociale che serve a dimostrare di possedere forza e coraggio, anticamente ci si tatuava con una conchiglia affilata e chi sopportava il dolore veniva eletto icona di coraggio tribù. In Giappone, poiché solo gli alti ranghi sociali potevano indossare kimono decorati con i simboli di diverse qualità dello spirito (ad esempio il leone era simbolo di coraggio, la capra di perseveranza, etc.), le classi inferiori iniziarono a tatuarsi il corpo con gli stessi disegni, come una sorta di rivincita sociale; e quando nel 1870 il governo dichiarò la pratica illegale in quanto sovversiva, la mafia locale (Yakuza) ne fece subito un suo simbolo. Nel 325 d.C. Costantino proibì ai cristiani di tatuarsi sul viso, per “non deturpare ciò che è stato creato a immagine di Dio”. Divieto ripreso nel Concilio di Nicea nel 787 da Papa Adriano I. In
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Il tatuaggio. TALVOLTA VISTO COME Quello che resta della vita precedente o il segnale di inizio di quella nuova tempi più recenti, il criminologo Cesare Lombroso nel suo saggio “L’uomo delinquente” (del 1876) definisce il tatuaggio una “regressione allo stato primitivo e selvatico”. E questa idea rimane ancora oggi negli strati più profondi dell’immaginario collettivo, infatti secondo uno studio presentato al British Sociological Association conference on work, employment and society di Warwick, nel Regno Unito, siamo ancora oggi vittime dello stereotipo, nato al tempo in cui solo le persone ribelli (o coloro che venivano considerati teppisti, delinquenti o tossicodipendenti) avevano un tatuaggio. In base all’analisi svolta, la presenza di un tatuaggio in vista andrebbe a ridurre drasticamente
le possibilità di trovare un lavoro. La ricerca ha analizzato l’impatto che i tatuaggi possono avere sui responsabili della selezione del personale nelle aziende, evidenziando che la maggior parte di questi riteneva inaccettabile la presenza di uno o più tatuaggi a causa dell’immagine negativa che suscitano. Però ora il tatuaggio da fenomeno di nicchia con un preciso messaggio sociale, è passato ad essere fenomeno di massa, è globale, e i nuovi “controcorrente” sono coloro che non ne hanno nemmeno uno. Dopo aver perso la valenza di simbolo di ribellione (come poteva essere negli anni 70), il tatuaggio è passato ad essere utilizzato per farsi notare, ma oggi la ricercata unicità è un’illusione, al contrario il tatuaggio uniforma alla massa, è ridotto a una semplice esternazione narcisistica che diventa invisibile proprio perché (quasi) tutti lo esibiscono. C’è però chi afferma che il significato più autentico del tatuaggio sia la sua permanenza. In quest’epoca di scelte relative, dove le istituzioni perenni scompaiono e siamo convinti di poter cambiare aspetto a nostro piacimento, disegnarsi il corpo significa portarsi qualcosa addosso tutta la vita. E allora ecco i tatuaggi effettuati per rendere indelebili episodi e momenti particolari, come la nascita di un figlio, il legame con un fidanzato, etc. Ma ci si tatua anche per altri motivi, come il sentirsi parte riconosciuta di un gruppo seguendo la moda del momento per farsi accettare meglio dalla società, oppure per comunicare ed esprimere in modo simbolico un proprio sentimento. Gli uomini preferiscono scrivere su braccia, spalle e gambe, le donne scelgono maggiormente schiena, piedi e caviglie. Essendo una moda così largamente diffusa, la professione del tatuatore è diventata un vero e proprio business e oggi i tatuatori sono sempre più preparati, aggiornati e attenti, bisogna comunque scegliere con criterio da chi farsi “pungere”,
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Tutte le nuove tendenze tattoos dell’estate 2016
poiché il tatuaggio provoca una lesione della pelle (per inserire i pigmenti e l’inchiostro nello strato superficiale), e per questo si possono verificare allergie, infezioni e, nei casi in cui l’attrezzatura utilizzata sia contaminata da sangue infetto, anche patologie infettive come l’epatite B e C o il virus dell’Aids. Sono molti, purtroppo, i tatuatori abusivi che non rispettano le norme igienico-sanitarie stabilite dal Ministero della Salute, e che non fanno firmare il consenso informato ai propri clienti. Purtroppo sottoponendosi a tatuaggi in locali non certificati si può andare incontro a pratiche come il riutilizzo di aghi monouso, l’uso di materiali non sterilizzati e il riutilizzo d’inchiostro contaminato con sangue infetto. La Commissione Europea ha istituito il Subgroup Tattoo, composto da diversi membri designati da ciascun Paese dell’Unione, per giungere all’elaborazione di una regolamentazione unitaria a livello
OGGI IL TATUAGGIO DA FENOMENO DI NICCHIA CON UN PRECISO MESSAGGIO SOCIALE È PASSATO AD ESSERE FENOMENO DI MASSA europeo specifica per i tatuaggi, comprendente i requisiti igienico sanitari, la formazione dei tatuatori, la sicurezza dei pigmenti e degli inchiostri utilizzati, le campagne informative sui possibili rischi, etc. E in caso di ripensamento? Anche in questa ipo-
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Anche nel mondo dei tattoos le mode sono effimere e passeggere. Lanciati nell’estate del 2015, ma già dimenticati nel 2016, i Temporary tattoos erano tatuaggi transfer metallizzati e scintillanti che sembravano veri bracciali, anelli e catenine. Si disegnavano ad avvolgere i polsi e il dorso delle mani, sbucavano dalle scollature come collane e dai triangoli del bikini, si arrampicavano su per caviglie e schiena, come gioielli. Oggi non ne resta traccia. Fuori moda anche i tribali, che richiamavano i disegni tradizionali delle tribù delle isole del pacifico, dei nativi Americani e dei Maori della Nuova Zelanda. Fanno furore, invece, i Blackout tattoos. Resi famosi su Instagram dal tatoo artist Chester Lee di Singapore e diventati virali, consistono nella copertura di intere zone del corpo con inchiostro nero, lasciando in bianco solo la parte che si vuole evidenziare, creando un gioco di contrasto molto marcato. In molti si avvicinano a questa tecnica per coprire vecchi tatuaggi ormai diventati obsoleti o imbarazzanti. Decisamente più vivaci gli Hyper-Vibrant tattoos molto saturi e brillanti, quasi fluorescenti. Estremamente romantici i Cityscape tattoos con gli skyline di palazzi e architetture delle città del cuore. Famosi anche i Pixel tattoos creati dalla tatuatrice turca Eva Krbdk che richiamano in parte il punto croce delle nonne, in parte la grafica dei videogame o i Surrealism Tattoos riprodotti con la tecnica della pittura ad olio e della tempera. Quelli più trendy sono senz’altro i Double Exposure Tattoos con un disegno di base grigio sfumato e uno più saturo in nero sopra, da protagonista. Se siete ancora indecisi e temete ripensamenti e pentimenti futuri, potete aspettare il 2017, quando dovrebbe essere messo in commercio il tatuaggio che dura un anno. Ideato da un’azienda americana, prevede l’utilizzo di un inchiostro speciale e di una soluzione di rimozione per eliminare o modificare il tatuaggio quando lo si desidera. E poiché oggi il tatuaggio non è più un segno di distinzione, ma anzi è un fenomeno di massa in costante crescita, c’è chi si porta avanti ideando nuove forme di distinzione, nuove “marchiature” del corpo, sempre più insolite, sempre più dolorose e sempre più indelebili. Si sta infatti diffondendo il cosiddetto “Branding”, tecnica con la quale ci si marchia la cute con un metallo arroventato, che, oltre al dolore che possiamo immaginare nell’immediato, lascia segni permanenti. Una moda nata in Inghilterra che attualmente sta spopolando in Spagna, ma che non è difficile prevedere arriverà presto anche da noi.
tesi bisogna rivolgersi a professionisti esperti del settore, poiché togliere un tatuaggio è più difficile che farlo. È un processo lungo, con diverse sedute distanziate temporalmente tra loro e spesso doloroso, con la necessità di trattare la zona anche con creme ad effetto antibiotico. Inoltre, non sempre i risultati sono quelli sperati: in corrispondenza del tatuaggio rimosso potrebbe, infatti, rimanere una sorta di ombra chiamata “fantasma del tatuaggio” che può durare alcuni anni o anche per sempre. Una raccomandazione: attenti a quello che vi tatuare addosso, potrebbe capitarvi come alla turista inglese che due anni fa fu letteralmente cacciata dallo Sri Lanka poiché portava sul braccio un tatuaggio del Buddha seduto su un fiore di loto, che è stato considerato dalle autorità un’offesa alla religione nazionale.
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PARLIAMO DI
di sofia giazzoli
RAPPORTO UOMO-ANIMALE, QUALE EVOLUZIONE Valutando una prospettiva prettamente etimologica, gli animali sembrerebbero avere un maggiore valore spirituale rispetto agli uomini. Il termine uomo, infatti, deriva dal latino homo che, a sua volta, si collega all’humus e indica, quindi, cio che è terrestre. La parola animale, invece, deriva dal latino anima, che significa “respiro”, inteso come soffio vitale che contraddistingue chi possiede la vita. Al contrario, secondo una visione antropologica la distinzione tra uomo e animale sarebbe da ricercare nel binomio natura-cultura, a cui è sostituibile quello di animale-uomo. L’animale è, pertanto, come schiacciato in una prospettiva limitata, privo di ogni possibilità di illuminazione culturale. Al contrario, gli umani sono visti come il modello esemplare della cultura. L’uomo che non coltiva la cultura ricade nella condizione di bestia, di essere disumano e mostruoso. Petrarca, a tale proposito, affermava: «l’uomo può dirsi tale solo se sviluppa la propria caratteristica essenziale, cioè l’humanitas, riscattandosi dalla triste condizione primordiale di essere soggiogato dagli istinti: la feritas». Se l’uomo è visto come colui che aspira al divino, infatti, per raggiungere il proprio scopo deve sottomettere tutti quegli istinti, quegli elementi che lo accomunano agli altri animali. Si crea, così, un’innegabile visione antropocentrica delle specie, che si riflette anche nel rapporto che l’uomo sviluppa rispetto agli animali. Il primo contatto tra l’uomo e l’animale avvenne in tempi preistorici, all’origine di “entrambe” (ammesso che si possano definire come distinte) le specie. Fin dal principio il rapporto uomo-animale è stato quello di predatore-preda, come la natura prevede, secondo l’equilibrata logica dell’essere vivente che necessariamente deve procurarsi il cibo. Il passaggio tra la vita nomade e quella sedentaria, la cosiddetta “evoluzione” (ammesso che si possa definire in tal modo e non, piuttosto, il contrario), ha segnato, tuttavia, un notevole mutamento di questo equilibrio che, da questo momento in poi, ha iniziato ad infrangersi sempre di più. L’uomo ha iniziato a dominare l’animale, rendendolo prigioniero del proprio villaggio o della propria tribù e sfruttando sia i prodotti che esso offriva sia la sua stessa vita. Con l’avanzare della tecnologia, della scienza e del pensiero lo squilibrio tra uomo e animale (e, in fondo, anche con la natura in termini generali) è diventato assoluto e quasi (per ora) irreparabile. La prima legittimazione della rottura di questo equilibrio viene fornita dalla Genesi, nella quale si afferma: «incutete paura e terrore a tutti gli animali della terra e a tutti gli uccelli del cielo». La giustificazione religiosa dello sfruttamento e della sottomissione animale dà una notevole spinta alla visione antropocentrica della realtà, che prosegue nel pensiero aristotelico.
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C’è nell’uomo un soffio, uno spirito che assomiglia al soffio e allo spirito di Dio. Gli animali non ne sono privi. (Giovanni Paolo II) Aristotele, infatti, ammetteva la somiglianza fisica e pragmatica tra animale e uomo ma riteneva l’animale subordinato all’uomo nella scala degli esseri viventi. L’avvento del cristianesimo non migliora la situazione. I padri della chiesa ritengono, anzi, demoniaco il semplice porsi in difesa dei diritti degli animali: «trattenersi dall’uccidere animali o distruggere piante, è il colmo della superstizione» affermava Sant’Agostino. L’unico personaggio che si contraddistingue dalla visione antropocentrica diffusa è San Francesco, che nel Cantico delle Creature afferma l’uguaglianza di animali e uomini.
L’antropocentrismo viene, poi, parzialmente annientato solo con l’avvento di Copernico, Galileo, Keplero e Newton che rinnegano il geocentrismo e dimostrano che la Terra è solo uno dei tanti pianeti che ruotano intorno al sole. L’uomo, a questo punto, come afferma Francesco Burlini, «rimpicciolisce come un microbo nell’immensità del cosmo». La rivoluzione apportata dai personaggi sovracitati permette che cadano le barriere dell’antropocentrismo e, di conseguenza, cambi anche l’importanza degli esseri che vivono accanto all’uomo. Questa parvenza di evoluzione logistica umana, tuttavia, scompare già nel XVII secolo con Cartesio, il quale considera gli animali «automi senz’anima». Nonostante le numerose scoperte che hanno aperto nuove strade per la comprensione dell’evoluzione della vita, quindi, ancora oggi a dominare la nostra visione dell’uomo, degli animali e della cultura è l’antropocentrismo. Esso è, innanzi tutto, dettato da una razziale distinzione delle specie animali in animali selvatici, animali da compagnia e animali da reddito. Gli animali selvatici sostanzialmente non sono tenuti in considerazione in quanto esclusi dal mercato. Essi diventano per l’uomo interessanti nel momento in cui subiscono variazioni a livello, per esempio, demografico, questioni che l’uomo prontamente “risolve”, abbattendo i troppi e “proteggendo” i pochi. Gli animali da compagnia, i cosiddetti addomesticabili, mantengono, invece, un rapporto apparentemente positivo con l’essere umano che, solitamente, considera il proprio animale alla stregua di un uomo (e, talvolta, persino superiore ad esso), ma che, in realtà, sfrutta il medesimo a compenso della propria frustrazione personale. L’animale da compagnia, infatti, assume la funzione di colmare i vuoti nella vita del padrone, risultando, anche in questo caso, sottomesso alla supremazia umana. Queste due prime categorie rappresentano i cosiddetti animali “buoni a
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IL RAPPORTO UOMO ANIMALE NELLA LETTERATURA DEL NOVECENTO
pensare”, quelli degni di attenzione e protezione, che hanno utilità sociale ed affettiva. Gli animali ridotti a beni di consumo, sono, al contrario, gli animali “buoni da mangiare” (ma non solo), quelli sacrificabili, maltrattabili e sterminabili. Il rapporto umano con quest’ultima categoria merita un particolare riguardo in quanto esso avviene direttamente all’interno del nostro corpo o a contatto con la nostra pelle. Gli animali da reddito vengono considerati o, se non altro, trattati come se fossero materie prime, e vengono utilizzati per produrre cibo, abiti, nella sperimentazione scientifica, farmacologica, cosmetica e commerciale. L’uomo, nella maggior parte dei casi, non prova alcuna pietà per i suddetti animali che, fin dalla loro nascita e, probabilmente, anche prima, vengono visti semplicemente come prodotti finiti. La convinzione che permette a questi umani (ammesso che sia definibile umano colui che tratta in questo modo una specie vivente) di ripulirsi la coscienza prima
L’ANIMALE DA COMPAGNIA ASSUME LA FUNZIONE DI COLMARE I VUOTI NELLA VITA DEL PADRONE RISULTANDO SOTTOMESSO ALLA SUPREMAZIA UMANA di dormire è, probabilmente, che “il fine giustifica i mezzi”. Ma quanta sofferenza siamo disposti a tollerare per il nostro cibo e per le nostre pellicce? Pensare di avere più diritto a mangiare o spellare un animale di quanto ne abbia l’animale a vivere
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Il novecento è stato il secolo che ha maggiormente interpretato l’animalità come termine di confronto identitario dell’umanità, in quanto rappresenta ciò che l’uomo non è più, una sorta di antica età dell’oro, una sorta di Atlantide perduta. L’animale, nel XX secolo, non è più il personaggio delle favole (come avveniva fin dai tempi di Esopo), ma diventa la metafora dell’interiorità umana e dei suoi fantasmi. Esso non ha più funzione morale e la sua visione non è più quella di stampo allegorico. Pirandello riconosce che nella favolistica tradizionale l’animale viene allegoricamente utilizzato come maschera attraverso la quale vizi e virtù umane si trasferiscono negli animali. Afferma, infatti: “Nelle nostre favole chiamiamo tarda e pigra la tartaruga, la quale, per avere tanto tempo davanti a sé, non si dà nessuna fretta, e chiamiamo pauroso il coniglio che al primo vederci scappa via. Ma se ai topi di campagna, ai grilli, alle lucertole, agli uccelli, noi domandassimo notizia del coniglio, chi sa cosa ci risponderebbero, non certo però che sia una bestia paurosa. O che forse pretenderebbero gli uomini che, al loro cospetto, il coniglio, si rizzasse su due piedi e movesse loro incontro per farsi prendere e uccidere? Meno male che il coniglio non ci sente! Meno male che non ha testa da ragionare a modo nostro; altrimenti avrebbe fondamento di credere che spesso tra gli uomini non debba correre differenza tra eroismo e imbecillità”. Anche per Calvino l’animale letterario rappresenta qualcosa di negato che si abissa nelle profondità dell’animo umano. In Palomar, per esempio, egli inserisce la figura di un gorilla che abbraccia la ruota di un auto, che potrebbe rappresentare le nostre ansie e la nostra inadeguatezza. «Tutti rigiriamo tra le mani un vecchio copertone vuoto mediante il quale vorremmo raggiungere il senso ultimo a cui le parole non giungono». Nella letteratura novecentesca, inoltre, si diffonde il fenomeno dell’ibridismo, che esprime la concezione eterogenea del mondo e della conoscenza. Gli animali, dunque, sono a metà tra bestie ed esseri umani, tra sogno e realtà. Gli uomini si sentono bestie e le bestie si sentono uomini. Alla fine non si sa più quali animali siano reali e quali abbiano invece dimora «nel torbido delle nostre inquietudini o nella levità dei nostri sogni», come sostiene Alessandro Minelli ma, come sostengono Calvino e Buzzati, «molte città invisibili sono ben più reali e tangibili di tanti messaggeri, di tanti eremiti e soldati, o di tante gocce d’acqua».
senza soffrire è perversione. Oggigiorno, tuttavia, la realtà dei fatti è che l’uomo ha un rapporto puramente industriale e commerciale con questa categoria di animali. Inizialmente l’allevamento (così come l’agricoltura) traeva spunto dai processi naturali. Oggi essi sono considerati gli ostacoli da superare ed è questa la relazione che si sta instaurando tra uomo e animale e tra uomo e natura: una sfida a superare i limiti. fida di cui, chiaramente, conosciamo già il finale. Ormai è normale considerare in questo modo gli animali e risulta, anzi, estremista considerare (e, di conseguenza, trattare) gli animali come tali, come esseri viventi che provano sensazioni ed emozioni. Migliorare il nostro rapporto con la natura, con l’ambiente e con gli animali è ancora possibile. La chiave è sempre la stessa: informarsi, conoscere e agire con razionalità.
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mantova life&style PONTI SUL MINCIO
BORGO VIRGILIO - CAPPELLETTA
Opera Sesta al Forte
Forte Ardietti di Ponti sul Mincio per tre giorni farà un notevole tuffo nel passato; dal 26 al 28 agosto all’interno del forte i fronti nemici di austriaci e italiani si confronteranno in assalti, combattimenti e duelli. Si potrà inoltre assistere al ristoro delle truppe all’interno delle osterie tipiche di fine Ottocento. I visitatori assisteranno anche ad un matrimonio che allieterà il tempo di guerra. Saranno presenti figuranti in abiti d’epoca, tra cui il fornaio, l’armiere, le dame, i servitori vestiti di tutto punto. Una rievocazione che avrà come panorama il colossale Forte Ardietti, eretto negli anni 1856/1861 a seguito dell’assedio di Peschiera D/G del 1848 e compreso nel sistema di difesa territoriale del Quadrilatero austriaco. Ricordiamo che, cessata la destinazione bellica, il Forte venne adibito sino agli anni novanta a deposito di munizioni e quindi dismesso.
grazie di curtatone
Il 4 settembre avrà luogo la 3ª edizione del festival vegano LoV. Dalle 10 alle 24 vi aspettano tanti espositori. Potrete partecipare gratuitamente ad un incontro pratico con Elisa Negri, chef mantovana, con Davide Schimd, giovane filosofo, con Stefano Momentè, giornalista e fondatore di Vegan Italia ed una famosa blogger e autrice di tanti libri, Grazia Cacciola. Per tutta la giornata uno spettacolo unico ed irripetibile, il Blink Circus, una lezione gratuita di yoga per adulti, ma anche per mamme e bambini, bagni di gong, e a chiusura della giornata al fresco, un concerto acustico di Sarah de Warren, cantautrice di Manchester. Per tutta la durata del festival potrete gustare specialità di Apeperoncino e di Zuccacao. Info: 392 1502181, www.lifeonvegan.com www.facebook.com/cristinaspagnawieland/
MARMIROLO
Festa dello stracotto Giunto alle sedicesima edizione, questo appuntamento vedrà come protagonista la buona cucina, l’appuntamento dal 27 al 29 agosto è organizzato dal Gruppo Manifestazioni Marmirolesi, che aggrega numerose associazioni locali attive sia in campo culturale che sociale. Oltre allo stracotto (must dell’evento), lo stand gastronomico attivo per l’intera durata della manifestazione, proporrà primi piatti della tradizione, gnocco fritto con salumi e dolci. Sabato 27: Francesca Manfredini Band, domenica Orchestra Susanna Pepe e lunedì Gianni Dey.
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Terminata la festa dei “macarun”, Cappelletta si appresta a mettere ai fornelli i rinomati e gustosi “turtei”. La manifestazione si terrà il 2, 3, 4 settembre e ancora il 9, 10, 11 settembre. Tale festa vanta un’origine religiosa piuttosto sentita, in quanto agli esordi nasce come festa del Ringraziamento per i frutti offerti dalla terra. Dal 1973 i tortelli caserecci allietano i menù accanto ad altri piatti della tradizione mantovana con apertura stand gastronomici dalle 19,30.
VOLTA MANTOVANA
Dragon day all the world festival vegano
dal 1973 protagonista la festa dei turtei
Appuntamento con Dragon Day sabato 12 e domenica 13 settembre nei giardini di Palazzo Gongaza. La manifestazione si sviluppa come un incontro di palestre e atleti provenienti da tutto il mondo che praticano le discipline della lotta e ne danno spettacoli esibizioni al pubblico incuriosito. Oltre alle competizioni è possibile avvicinarsi al mondo orientale anche attraverso la conoscenza di pratiche religiose, massaggi, tecniche di meditazione yoga, oppure partecipando a conferenze o ancora acquistando artigianato etnico. La serata si conclude con la degustazione di piatti tipici orientali. Lasciatevi trasportare dalla magia dell’Oriente, dai suoi rituali.
RONCOFERRARO
Sapori d’autunno Da appuntare in agenda l’ottava edizione della Festa dei Sapori d’Autunno, dal 30 settembre al 2 ottobre, a Villa Garibaldi a Roncoferraro. Appuntamento d’eccellenza, tutto dedicato ai piatti trentini, verranno serviti, all’interno di strutture coperte e completamente riscaldate, i tipici canederli, il cervo con polenta, lo stinco allo spiedo, i funghi e molti altri piatti della Val di Gresta, il tutto accompagnato dal meglio delle birre artigianali. Due tradizioni culinarie, la trentina e la mantovana, che si sposano armoniosamente nello scambio di sapori e ricette della tradizione. Da non perdere questa iniziativa che saluta definitivamente l’estate e accoglie i primi freddi dell’autunno.
MARMIROLO
I 50 anni dell’AVIS L’Avis di Marmirolo si prepara a festeggiare un importante anniversario: celebrerà quest’anno i primi cinquant’anni di attività. Questo traguardo sarà commemorato con una grande festa, che si terrà il 3 settembre in Piazza Roma. Durante la manifestazione spazio sarà lasciato anche ai bambini con il noleggio di gonfiabili, mentre per i più grandi verrà proposta tanta buona musica e divertimento; sarà offerta una risottata a tutti i presenti preparata proprio dai volontari dell’Associazione. Queste feste hanno come obiettivo la promozione dell’attività di donazione anche tra i più giovani.
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a cura di Elena andreani curtatone
madonnari in festa Ogni anno il 15 agosto in coincidenza con una delle maggiori feste che la Chiesa dedica alla Madre di Dio nel giorno della sua Assunzione, si rinnova l’antichissima Fiera delle Grazie, le cui origini risalgono al 1400. La prima grida che parla della fiera è del 11-8-1425 a firma di Francesco Gonzaga 5° capitano. La fie-
MONZAMBANO
Festa dell’uva e rievocazione
ra delle Grazie manterrà l’aspetto di festa religiosa che alle origini è predominante e di sobrio soddisfacimento delle primarie necessità alimentari degli stanchi pellegrini e di piccolo commercio di approvvigionamento ad uso popolare fino al 1499. Nel tempo la fiera (venne sospesa nel 1469 per l’infezione della peste e riprese l’anno successivo) inizia ad assumere una connotazione economicocommerciale, si cominciarono a trattare non solo generi alimentari ma di tutto quanto è necessario al vivere, vestire e alla casa. In occasione della festa ha luogo il tradizionale incontro dei Madonnari con 200 «pittori d’asfalto» da tutta Europa. Info: Pro Loco Curtatone. Tel. 0376 349122 Comune di Curtatone, Via Francesca, 3 Ufficio accoglienza del turista
QUISTELLO
Il fungo è di casa Estimatori di questo prodotto della terra, amanti della buona cucina a settembre si terrà la 27° edizione della Festa del Fungo di Quistello, iniziativa organizzata dalla sezione Club Alpino Italiano locale, con la collaborazione dell’Amministrazione comunale. I funghi, porcini, finferli, chiodini, saranno di nuovo protagonisti, dal 16 al 18 settembre e dal 23 al 25. Nel piccolo centro della Bassa Mantovana tornano, quindi, ad accendersi i riflettori su una manifestazione che già lo scorso anni ha confermato l’enorme interesse che riesce a riscuotere non solo tra gli appassionati. L’evento si svolgerà in piazza Carlo Alberto Dalla Chiesa nell’edificio ex Casa del Balilla.
POZZOLO
Sagra del luccio
Il terzo fine settimana di settembre fate un salto nel Medioevo a partecipare alla Festa dell’Uva e alla sua suggestiva rievocazione storica. Le vie del castello saranno allestite con i dettagli e le particolarità tipiche del periodo oscuro per eccellenza; antichi mestieri e figure professionali verranno rievocate; costumi dell’epoca verranno sfoggiati da dame ma anche da servitori; profumi intensi pervaderanno le strette viuzze; spettacoli di cartomanti, mangiafuoco e cantastorie allieteranno le serate di sabato e domenica 17 e 18 settembre.
Dall’8 al 12 settembre meglio non perdere a Sagra del luccio in salsa di Pozzolo. Numerosi gli spettacoli, gli eventi le occasioni di divertimento e certamente la gastronomia che ogni anno si migliora. L’iniziativa giunta alla sua 43esima edizione proporrà imperdibili serate danzanti con le migliori orchestre, la rassegna Madonnari a Pozzolo 2016, un evento che coinvolge un nutrito numero di artisti provenienti da province vicine e il primo Truck Festival sul Mincio, un raduno esposizione di camion custom.
MONZAMBANO
Al Salone dell’auto un designer monzambanese “Brilla la matita di un designer residente a Monzambano al Salone dell’auto di Torino”. Così è stato descritto dalla stampa il giovane designer Enrico Guidi. La livrea da lui progettata è risultata vincitrice del concorso internazionale indetto da Italdesign, stori-
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co studio di progettazione guidato fino a poco tempo fa da Giorgetto Giugiaro. “La Parcour è un’auto che deve emozionare, saper toccare le corde della passione e della voglia di evasione; deve mostrare i muscoli nei contrasti tra luce e ombre, deve dare una scarica di adrenalina da far battere forte il cuore: un’adrenalina tutta italiana”. Emozione, bellezza, potenza e eleganza le caratteristiche vincenti della proposta del designer che la giuria ha scelto tra le 100 arrivate nella sede torinese da ogni parte del mondo. Laureato in Progettazione Artistica per l’impresa presso l’Accademia Cignaroli di Verona, Enrico, classe 1989, coniuga la sua passione per il mondo dell’auto alla professione di graphic designer creando un potente mix di energia e di raffinatezza che si ritrova nelle sue eleganti livree che riescono sempre ad interpretare lo stile e la personalità dell’auto. “Creare un “vestito” per le auto è come leggere l’anima del veicolo e di chi lo guiderà. Per me, - dice Guidi- è entrare nel mondo dei desideri e dei sogni e le mie macchine vogliono comunicare il loro carattere, il loro cuore”.
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brescia life&style TREMOSINE
tra borghi e tradizioni
Si concluderà mercoledì 31 agosto l’ultimo appuntamento che ogni mercoledì da giugno ha invaso le strette vie di Tremosine e si tratta proprio di “Assaggiando Tremosine”. Dalle ore 17.00 troverete mercatini tipici presso Pieve e alle ore 20.30 piccolo giro del Borgo di Pieve partendo dall’Info Point Pro Loco. Un prelibato itinerario enogastronomico intervallato da musica ed allegria fra i vicoli, le piazzette ed i giardini del fascinoso ed antico borgo di Pieve si terrà invece il 10 settembre. Durante il percorso gastronomico avrete l’autentica possibilità di gustare un menù davvero particolare in una atmosfera allegra e festaiola. Verranno affiancati agli stand di cucina degli stand con i migliori vini della sponda bresciana del lago di Garda. Prestigiose cantine, proporranno adeguati tipi di vino in abbinamento ai piatti cucinati.
PUEGNAGO
Dal 27 al 29 agosto si svolgerà a Puegnago del Garda la consueta Fiera di Puegnago del Garda Rassegna Regionale che giunge quest’anno alla sua 40° edizione. La Fiera ha come primo obiettivo di focalizzare l’attenzione sui vini rossi delle tre denominazioni quali Valtenesi, Riviera del Garda Bresciano e Garda Classico ottenuti principalmente con il vitigno autoctono Groppello, avviando un nuovo progetto di promozione, in accordo con il Consorzio Valtenesi, dal titolo “Rassegna del Groppello e dei rossi della Valtenesi”. L’evento si terrà all’interno di Villa Galnica dove oltre alla degustazione del vino sarà possibile assaggiare l’olio dei numerosi produttori locali oltre che le altre specialità gastronomiche locali. La manifestazione ha accresciuto il proprio panorama di proposte inserendo sempre novità e migliorie.
CLUSANE
A filo d’acqua Dopo il successo delle edizioni passate si è tornati ad organizzare l’evento “A filo d’acqua”. Ancora tre gli appuntamenti estivi con la rassegna dedicata alle creazioni artigianali di qualità, il 13 e 27 agosto e il 18 settembre. Muove i suoi passi sul lungolago di Clusane, a due passi dal porto dei pescatori. Notevole lo spazio dedicato allo shopping, ma anche quello dedicato ai bambini, le serate in musica e tanti menù a base di pesce di lago, e non solo, nei ristoranti convenzionati. L’iniziativa è organizzata in collaborazione con OTC Operatori Turistici Clusanesi e Comune di Iseo.
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Camunia Street Food Festival Tre giorni di cibo, musica e divertimento con tanti Food Truck con le più appetitose proposte enogastronomiche da tutta Italia. Il meglio dello street food approda finalmente sulla sponda nord del lago d’Iseo a Pisogne. Da venerdì 2 a domenica 4 settembre un concentrato di sapori, profumi, musica e divertimento con una cornice, il lungolago, da favola! L’ingresso è gratuito e verrà attrezzata un’area per i bimbi.
tra castelli e monasteri
Festival d’estate franciacortino i like groppello!
PISOGNE
Per l’intero weekend le cantine della Franciacorta saranno aperte: i visitatori potranno conoscere la Franciacorta percorrendo la Strada del Franciacorta con i suoi castelli e monasteri; gli appassionati del vino potranno prendere parte a degustazioni a tema, assaggiare piatti e prodotti tipici, streetfood e creazioni di chef locali; gli amanti della natura e dello sport potranno avventurarsi nei vigneti con gli agronomi e risalire le colline percorrendo gli itinerari trekking o in bicicletta. I più piccoli potranno divertirsi con iniziative ludiche immersi nella natura. I cultori dell’arte e della musica avranno la possibilità di godere di opere e melodie degustando Franciacorta. Il tutto il 17 e 18 settembre.
SAN MARTINO DELLA BATTAGLIA
Festa del vino 41ª edizione La frazione di San Martino della Battaglia festeggia dall’11 al 15 agosto la metà dell’estate con un evento tutto dedicato all’enogastronomia locale. Ormai da 41 anni i membri del gruppo sportivo locale organizzano la Festa del Vino, nella quale i preziosi prodotti della provincia bresciana vengono promossi ed offerti ai numerosi partecipanti che ogni anno affollano le strade locali. Le giornate sono scandite da concerti di musica dal vivo, serate danzanti, esibizioni di ballerini e spettacoli teatrali. Essendo l’organizzazione un’associazione sportiva sarà possibile partecipare a molte attività dinamiche. Da non perdere il magnifico spettacolo pirotecnico che illumina la notte di Ferragosto dalle 23,00 e i vari tornei di tennis che affollano la cinque giorni.
BIENNO
Annuale mostra dell’artigianato A Bienno si svolgerà dal 20 al 28 agosto l’importante manifestazione della “Mostra Mercato”: un “viaggio” reale e figurato in un antico borgo traboccante di arte e poesia, di paesaggi incontaminati e ospitalità genuina. Gli espositori propongono al grande pubblico un mix intrigante e variegato di quello che è l’attuale mondo dell’artigianato; nelle piazze, nei cortili e nelle vecchie cantine del centro storico è possibile ammirare pittori, scultori, fabbri e artigiani al lavoro e meravigliarsi di fronte a mobili, dipinti, maioliche, gioielli, sculture e oggetti, testimoni di una storia antica, ma che allo stesso tempo si sente vicina.
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a cura di elena andreani ROVATO
PROFUMERIA BOTANICA Castello Quistini è un luogo magico, per tutti gli appassionati di botanica o per chi semplicemente desidera passare una domenica all’aria aperta, Imperdibile l’appuntamento che si terrà a Castello Quistini di Rovato domenica 25 settembre: un appuntamento tutto dedicato alle donne che amano avere sempre la fragranza giusta al momento
LODRINO - VALLE TROMPIA
Annuale raduno degli Alpini
giusto. Cos’è la profumeria botanica? É l’arte di preparare profumi utilizzando soltanto estratti di pianta lavorando con materie prime completamente naturali. Sarà un vero un viaggio in territori remoti della nostra mente per “toccar con naso” le emozioni che portano alla creazione del profumo. Dalle 10 alle 13 introduzione alla profumeria botanica, concetti di aromaterapia, piramide olfattiva, famiglia olfattive, classificazione delle sostanze, tecniche di miscelazione e analisi olfattiva di 3 oli essenziali. Dalle 14 alle 18 studio teorico del profumo, analisi delle componenti e formulazione del proprio profumo. Il costo è di 95,00 € e comprende la dispensa teorica e tutto il materiale per la creazione del profumo in loco. Info & iscrizioni mercantinviaggio@gmail.com.
GARDONE RIVIERA
Meraviglie al Cioccolato Gardone Riviera si illumina di… cioccolato in occasione della Notte Fondente prevista per venerdì 26 agosto. Una serata gastronomica a base di cioccolato. Dalle ore 19.30 alle 24.00 il comune bresciano di Gardone Riviera omaggia D’Annunzio e il cioccolato nell’evento più dolce dell’estate. La Notte Fondente coinvolge diverse strutture, ristoranti, pasticcierie e aziende agricole che in occasione della manifestazione propongono diversi menù nei quali il cioccolato la fa da padrone dagli antipasti ai dessert. Tra i giardini e le strade del Borgo Antico la Notte Fondente invita gli ospiti a scoprire i sapori e le declinazioni del cacao nei diversi piatti.
CAMPIONE
Festa di San Ercolano Il 14 e 15 agosto a Campione sul Lago di Garda verrà celebrata la festa del Santo patrono. Eletto vescovo di Brescia dall’imperatore Giustiniano Ercolano esercitò il suo ministero circa 1500 anni fa. Si racconta che trascorse una vita solitaria proprio a Campione sul Lago di Garda. Gli abitanti della riviera gardesana sono devoti al Santo perché pare abbia pregato per una pesca fruttuosa. Tutti i pescatori della zona osannarono Ercolano a patrono dei pescatori del lago di Garda. Durante i due giorni stand gastronomici, serate danzanti, animazione e divertimento per tutti.
Anche quest’anno la Comunità Montana di Valle Trompia, in accordo con i Comuni della Valle aderenti al Servizio Turistico Associato, propongono Estate a 5 Gusti, un ricco calendario di eventi in programma, tra cui Festa degli alpini delle valli bresciane, il tutto si svolgerà a Lodrino in Località Pineta, nel Parco degli Alpini dal 5 al 7 agosto. Durante la manifestazione intrattenimento musicale, ammassamento, sfilata e Onori ai Caduti e S. Messa con la Banda Musicale S. Cecilia.
SALO’
al via la Garda Cooking cup 2016 Quaranta i cuochi, quaranta le barche, e ben 280 regatanti saranno i protagonisti indiscussi di questa insolita manifestazione che unisce i piaceri della buona tavola e la prestanza fisica degli appassionati delle regate. Infatti mentre gli equipaggi saranno impegnati a coprire il più velocemente possibile il per-
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corso stabilito, sottocoperta si consumerà un’altra sfida: quella dell’abilità culinaria, che giocando fuori casa dovrà trovare il modo di esprimersi negli spazi ridotti di una cucina di bordo. Allo scadere del tempo previsto - 2 ore e 30 minuti - le barche affiancheranno la barca che ospiterà la giuria gastronomica, la “Siora Veronica”, ormeggiata all’inglese nei pressi di Piazza della Vittoria, per la consegna dei piatti. Saranno valutati presentazione, difficoltà di esecuzione e ovviamente gusto. Gli equipaggi vincenti saranno determinati dalla combinazione del punteggio ottenuto in regata e dalla valutazione del piatto. Piazza della Vittoria, addobbata per l’occasione, ospiterà la totalità degli eventi legati alla manifestazione: esposizione di prodotti enogastronomici, cooking show, degustazioni, spazi dedicati alla cultura e momenti di solidarietà e anche spazi ai bambini. Due giornate il 24 e 25 settembre interamente pensate per i cultori del buon vivere. La Società Canottieri Garda Salò sarà la base logistica e operativa per tutto quanto riguarda la parte regata. La giuria gastronomica della Garda Cooking Cup sarà composta da: Davide Oldani, Carlo Bresciani, Anna Maria Pellegrino.
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verona life&style LAZISE
FESTA DELL’OSPITE
Da venerdì 19 a domenica 21 agosto torna a Lazise la tradizionale Festa dell’Ospite e della Cuccagna “del Cadenon”, con stand gastronomici, intrattenimenti musicali per tutti i gusti e giochi sull’acqua che animeranno le vie del centro storico. Molte le proposte per il palato, tra cui anche fritto misto, cappelletti al burro e salvia, risotto e dolci fatti in casa. Saranno presenti anche stand con lavoretti fatti a mano e la pesca di beneficienza. Divertimento assicurato con la “Cuccagna del Cadenon”, evento che si tiene la prima sera presso il Porto Vecchio. Si tratta di un palo della cuccagna in posizione orizzontale, disteso sulle acque del porto: i concorrenti (che rappresentano le contrade di Lazise) dovranno scivolare sul palo senza cadere in acqua, per prendere la bandiera posta sulla sua estremità. Comune.lazise.vr.it
ISOLA DELLA SCALA
La Fiera del Riso vi aspetta dal 14 settembre al 9 ottobre a Isola della Scala: giunta alla 50ª edizione, si riconferma una delle rassegne enogastronomiche di maggior successo e richiamo della provincia di Verona. Con numeri da record: l’anno scorso oltre 400.000 i risotti cucinati. Tradizione, innovazione, storia e cultura sono gli ingredienti di contorno al vero protagonista dell’evento: il riso. Piatti della tradizione come il classico e amatissimo Risotto all’Isolana o la versione al Tastasal. Oltre al tendone principale, per chi vuole c’è l’opportunità di gironzolare e curiosare tra altri stand enogastronomici. Per chiudere in bellezza, durante i 26 giorni delle fiera ci saranno anche sfilate in costume d’epoca, iniziative, incontri, spettacoli, sport e convegni. www.fieradelriso.it
BOSCO CHIESANUOVA
FESTA DEL MIELE Domenica 28 agosto a Bosco Chiesanuova torna la tradizionale Festa del Miele e dell’Apicoltura della Lessinia, giunta ormai alla sua 35ª edizione. Il miele della Lessinia, grazie alla varietà di ambienti collinari e montani, il vasto assortimento floreale e l’assenza di inquinanti, risulta di qualità e apprezzabile nel gusto, utile anche per produrre candele, creme e balsami. La festa si propone d’essere una ricca mostra-mercato al mattino, mentre nel pomeriggio ci sarà l’animazione per bambini, musica e intrattenimenti vari. cittadiverona.it
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flover sempre protagonista Dal 13 al 28 agosto va in scena la Festa dei peperoncini con varietà famose esposte in un giardino dalle tinte infuocate. Come il noto Capsicum Annuum e l’habanero, uno dei più piccanti al mondo, mentre uno spazio ad hoc è dedicato ai peperoncini decorativi che creano piacevoli macchie di colore in giardino e sul balcone. La Mostra di bonsai è in calendario dal 27 agosto al 23 settembre: esposizione di specie ed essenze particolari e corsi didattici (10, 17 e 24 settembre) con esperti per conoscere i trucchi di questa arte tipicamente orientale. Info: www.flover.it. (r.b.)
NEGRAR
l’appetito vien camminando FIERA DEL RISO
bussolengo
Si rinnova anche quest’anno l’appuntamento con la tradizione in Valpolicella: il 4 settembre si terrà infatti la 14ª edizione della Magnalonga Settembrina. Una iniziativa sorta per far conoscere i vini, i sapori e il territorio della Valpolicella. Si tratta di una passeggiata enogastronomica attraverso le strade, i vigneti e le cantine del territorio, ovvero un’occasione unica per vivere, in prossimità della vendemmia, gli angoli, i panorami, le contrade, le ville, i vigneti e le cantine di Negrar. Ad ogni tappa, oltre al vino, vi aspettano degustazioni di salumi locali, miele, formaggi, piatti tipici. Valpolicellaweb.it
PESCHIERA
avvincente PALIO DELLE MURA Il tradizionale Palio delle Mura e Fuochi a Peschiera del Garda si terrà sabato 20 e domenica 21 agosto. La regata, giunta alla 24ª edizione, percorre il percorso intorno alla cinquecentesca cinta muraria del paese. Sono circa venti le imbarcazioni tradizionali chiamate “gondole gardesane” in gara. Due i rematori per ciascuna, con lo stile di voga alla veneta, cioè in piedi. Una gara che ha origine negli anni Trenta, quando era abitudine tra i pescatori sfidarsi in questo modo; infatti le imbarcazioni usate oggi sono rifacimenti di quelle usate allora. La manifestazione, in cui non mancherà musica dal vivo, si concluderà con lo spettacolo pirotecnico dell’Incendio dei Voltoni. Cittadiverona.it
TORRI DEL BENACO
capitale della frittura Dal 26 al 28 agosto Torri del Benaco diventa la capitale della frittura con Frittitaly, evento che vedrà la presenza del Consorzio dei Vini Trentini, in collaborazione con la Pro Loco e il Comune di Torri, per degustare moltissime etichette dei produttori consorziati. I vini verranno accompagnati da gustosissime fritture al cartoccio che ne esalteranno le degustazioni. Coinvolta anche la ristorazione locale, che verrà segnalata tramite apposite “vele” poste all’esterno dei locali, con menù tipici anche a base di fritture abbinati ai vini dei produttori trentini. Cittadiverona.it
n. 4 Agosto-Settembre 2016
a cura di martina borghetto pastrengo
week end della scienza Incontra gli esperti e diventa uno scienziato! Appuntamento speciale dentro al Parco Natura Viva: iscriviti al Weekend della Scienza al PNV per conoscere la biodiversità che ci circonda con gli esperti! Prossimo appuntamento: sabato 6 e domenica 7 agosto! Dalle 14.30 di sabato incontra gli esperti di Slow Food Veneto per capire come,
GAZZO VERONESE
SAGRA DEL CESON
anche attraverso la nostra alimentazione, possiamo riscoprire la biodiversità attorno a noi. Dalle 17.30 di sabato l’esclusivo Aperitivo con la Scienza: si dialoga con gli esperti di Slow Food Veneto in un viaggio alla scoperta della biodiversità in campo alimentare, della tutela di alcuni prodotti tipici e del sapere tradizionale. Dalle 14.30 di domenica si gioca con Slow Food Veneto sulle tracce dei luoghi nel mondo in cui si trovano i “Presìdi Slow Food”: scopriamoli insieme! Arricchisci la tua visita al Parco Natura Viva con questo appuntamento speciale. Per la partecipazione alle attività del Sabato (pomeriggio e/o sera) è necessario Iscriversi telefonando al n. 045 7170113 oppure inviando una email a info@parconaturaviva.it “Iscrizione weekend della scienza” specificando il numero di partecipanti.
SAN ZENO DI MONTAGNA
STREET FOOD & BUSKER Dopo il grande successo della prima edizione, torna a San Zeno di Montagna l’evento estivo più atteso: lo Street Food & Busker. Sabato 6 e domenica 7 Agosto il più bel balcone naturale del Lago di Garda, ospiterà oltre 50 spettacoli completamente gratuiti di artisti di strada che animeranno le Piazze e i Parchi dell’ intero Paese; in più numerosi Stand Gastronomici con cibi di strada daranno la possibilità a migliaia di visitatori di gustare le specialità gastronomiche tipiche delle feste di Piazza. Ad incorniciare l’intera festa non mancherà un ampio e caratteristico mercatino con vendita di prodotti enogastronomici tipici ed artigianato. Cittadiverona.it
SOAVE
FESTA DELL’UVA Da venerdì 16 a lunedì 19 settembre torna a Soave la Festa dell’Uva. Giunta alla 88ª edizione, la Festa dell’Uva prevede un ricco carnet di eventi legati all’uva, al vino e alla gastronomia. Nata nel lontano 1929, è la prima manifestazione italiana rivolta alla celebrazione dell’uva e del vino. Ricostruzioni storiche, promozioni di prodotti tipici, primo tra tutti l’ottimo vino, mercatini di antiquariato e artigianato, mostre fotografiche ed artistiche e musica. A chiudere la festa, un affascinante spettacolo di fuochi d’artificio. Comunesoave.it
La Sagra del Ceson ha antiche origini e festeggia la Madonna dell’Assunta. La sagra si realizza nei pressi della Chiesa Benedettina “Ceson” dove ogni 15 Agosto si celebra la S. Messa e la Processione dell’Assunta. La Chiesa è un’incantevole scorcio di storia e leggende immerse nella campagna. La sagra si svolge a pochi passi dalla Chiesa e durante le serate è possibile gustare le specialità gastronomiche della cucina locale ed intrattenersi con spettacoli gratuiti. Cittadiverona.it
BOSCO CHIESANUOVA
antica FESTA dei gnocchi sbatui Lunedì 15 agosto a Bosco Chiesanuova torna per una nuova edizione la “Festa dei gnocchi sbatui”, tradizionale appuntamento con il gusto della Lessinia, organizzato dalla ProLoco di Bosco ogni anno a Ferragosto. Conosciuti anche come “Gnocchi di malga”, sono una specialità tipica
n. 4 Agosto-Settembre 2016
dell’antica tradizione montanara; un tempo costituivano uno dei piatti base dell’alimentazione del “malgaro” durante il periodo dell’alpeggio. Ogni anno, nel cuore dell’estate, l’appuntamento è nella piazza Chiesa di Bosco Chiesanuova per degustare i famosi gnocchi, dove è anche possibile ammirare il mercatino di artigianato e ascoltare tanta buona musica dal vivo. Un tempo per prepararli si usavano pochi e semplici ingredienti: farina, latte e/o acqua, sale, per l’impasto, burro e ricotta affumicata per il condimento. Quando possibile, il malgaro aggiungeva all’impasto anche la “fioreta” di ricotta per renderli più gustosi e nutrienti. Il nome “sbatui” deriva dal procedimento di preparazione di questa piatto. L’impasto viene sbattuto ripetutamente per renderlo più morbido ed omogeneo. Oggi gli “gnocchi sbatui” sono il piatto tipico per eccellenza della Lessinia, tra i più richiesti e apprezzati dagli amanti della cucina tradizionale e possono essere degustati tutto l’anno nei vari ristoranti ed in alcune malghe della Lessinia, accompagnati da un buon bicchiere di vino. cittadiverona.it
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3.4.5 Settembre Palazzo della Gran Guardia (Vr)
L’Evento
Torna la tre giorni riservata alle migliori interpretazioni del Soave, che quest’anno sarà dedicata al tema del paesaggio storico rurale
di M.T. SAN JUAN
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al 3 al 5 settembre, al palazzo della Gran Guardia di Verona, torna Soave Versus, il festival, coordinato dal Consorzio di Tutela in collaborazione con la Strada del Vino, dedicato alle migliori interpretazioni del bianco veronese più conosciuto al mondo. Sarà il paesaggio il tema guida dell’edizione 2016, in omaggio al recente riconoscimento ministeriale delle “Colline Vitate del Soave” quale primo paesaggio rurale di interesse storico d’Italia. Evidente la valenza storico-rurale del comprensorio produttivo del Soave al cui interno, nella zona classica, sono stati individuati 1700 ettari collinari, microparcellizati, coltivati secondo le tecniche della viticoltura eroica. Risale infatti al 1816 la prima mappa, tratta dal catasto napoleonico, che censisce i vigneti del Soave, in base alla quale poi nel 1931, con decreto regio, è stata istituita la prima denominazione italiana. In questa zona – percepita come isola non urbanizzata nella campagna veneta - sono ancora oggi presenti elementi di edilizia storica, capitelli votivi, forme di allevamento come la pergola, muretti a secco. Esistono inoltre vigneti di oltre 100 anni, tutt’oggi produttivi. Questi gli elementi che hanno portato all’ambito riconoscimento della cui importanza si discuterà sabato 3 settembre alle ore 17 con un convegno d’apertura dal titolo “Le colline vitate del Soave, patrimonio Rurale, Storico Italiano”, con Luca Sani, Presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei deputati, Mauro Agnoletti, professore associato presso il Dipartimento di Gestione dei Sistemi Agricoli Alimentari e Forestali dell’Università di Firenze,
spazio anche per la buona cucina A Soave Versus troverà spazio anche la buona cucina. Esperienze Gustose porterà un percorso di show cooking con gli chef Renato Bosco, Fabio Potenzano, Francesca Marsetti, Davide Di Rocco, Matteo Girardi, Eugenio Boer e Giancarlo Perbellini, in cui scoprire curiosità, prodotti, ricette ed abbinamenti con i vini Soave.
Giancarlo Perbellini Viviana Ferrario, architetto e ricercatore allo IUAV di Venezia; modererà l’incontro Luciano Ferraro, del Corriere della Sera e autore del blog CorrierediVini.it. Tematiche importanti quelle che saranno trattate nel convegno inaugurale che troveranno spazio anche nella mostra fotografica dedicata al paesaggio storico, finanziata dal Ministero delle Politiche Agri-
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Soave Versus 2016 eccellenza fa rima con paesaggio Oltre cinquanta le aziende partecipanti, più di duecento i Soave in assaggio, decine le ricette e gli abbinamenti enogastronomici tra innovazione e tradizione
cole e Forestali, che ha coinvolgo 80 ricercatori, 14 università e istituzioni internazionali, con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dell’UNESCO, del Consiglio d’Europa e del Fondo Ambiente Italiano. Soave Versus, che nelle ultime edizione si è proposto quale collettore delle eccellenze della tavola scaligera con particolare attenzione al mondo delle osterie, quest’anno si arricchisce di un ulteriore elemento a corollario di un percorso importante di valorizzazione della doc perseguito per anni dal consorzio di tutela. Resta l’anima caratterizzante della tre giorni: l’eccellenza enologica. Oltre cinquanta le cantine presenti, molti i giovani produttori al debutto, centinaia le interpretazioni del Soave nelle differenti tipologie Classico, Superiore e Recioto. Un carnet di proposte all’interno del quale sarà possibile orientarsi al meglio col proprio “Personal Sommelier”: grazie alla fortunata iniziativa “Percorsi e Per sorsi” i visitatori che vorranno saperne di più sul Soave potranno partecipare a mini tour guidati tra gli stand dei produttori sotto la guida di esperti sommelier che metteranno in luce caratteristiche e peculiarità di ogni singola azienda. Ampio spazio alla formazione per addetti ai lavori con il Master “Il Soave - origine, stile e valori” dedicati ai soci AIS che parteciperanno al Trofeo Nazionale Miglior Sommelier del Soave. Si tratta di un impegnativo progetto, alla seconda edizione all’in-
terno di Soave Versus, il cui scopo è quello di contribuire a valorizzare la professione del Sommelier e ad incrementare la conoscenza e la divulgazione del vino Soave. Alessandro Scorsone, sommelier di Palazzo Chigi, si occuperà di abbinare le diverse tipologie di Soave ai piatti proposti, caratterizzati da un perfetto connubio fra tradizione e innovazione. Non solo grandi stelle della ristorazione ma anche “cucina casalinga”con la finale del contest per foodblogger “In Cucina con il Soave”. Abbinamenti e piatti che si potranno anche degustare nell’area Desco Soave, un vero e proprio ristorante, allestito all’interno della Gran Guardia, per assicurare a quanti lo desiderano una cena raffinata ed esclusiva (costo 30 euro, compreso il biglietto d’ingresso e il calice degustazione). Cibo per il corpo ma anche per la mente con le pubblicazioni di Damolgraf Editore che presenterà le tavole dell’illustratore Giorgio Espen ed il romanzo storico “Il Sogno di Cassiodoro” di Uberto Tomasi. Tanti infine gli ospiti che solcheranno la buvette della Gran Guardia tra cui Sonia Peronaci, tra le più note food blogger italiane, che presenterà il suo nuovo libro “Guarda che buono” e Luca Gardini, miglior sommelier del mondo 2010. Tutto il programma della manifestazione lo potete trovare sul sito www.ilsoave.com
n. 4 Agosto-Settembre 2016
3.4 Settembre Lesignano Dè Bagni (Pr)
L’Evento
TORNA IL WEEKEND DEDICATO ALLA BIODIVERSITÀ AGRICOLA. PER IL TERZO ANNO UN NUOVO VIAGGIO ALLA SCOPERTA DEL PATRIMONIO RURALE DELLA ZONA
rural festival UN SOGNO CHE SA DI BUONO di Vittoria Bisutti
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abato 3 e domenica 4 settembre 2016 a Rivalta di Lesignano Dè Bagni (Parma) tornano le due giornate dedicate alla varietà di produzioni artigianali locali di agricoltori e allevatori: un invito alla scoperta e all’assaggio di prodotti di antiche razze animali e varietà vegetali
Nobile e prugna Zucchella. Il festival ospiterà anche un parco animale di antiche razze con il maiale nero, pecora Cornigliese, il cavallo Bardigiano, la gallina Romagnola, il tacchino di Parma e Piacenza, la vacca grigia Appeninica, asino Romagnolo e una mostra di trattori d’epoca Landini, con la messa in moto dei modelli prodotti tra gli anni Trenta e Cinquanta. Una festa di fine estate, quella del Rural Festival, e un’opportunità per scoprire e riscoprire modi e sapori antichi da molto tempo scomparsi dalle nostre abitudini e varietà alimentari che rischiano di andare perdute ma che con l’impegno di questi agricoltori e allevatori custodi si vogliono recuperare e a proteggere per le generazioni future. Orario: 10-19, ingresso gratuito. Per informazioni: Rural Festival Parco Barboj – Rivalta di Lesignano De’ Bagni (Pr) Tel: 342.9128266 e 335.316337 www.rural.it info@rural.it
Un luogo, Rivalta di Lesignano De’ Bagni, votato alle biodiversità, al centro della Food Valley e allo stesso tempo in una cornice protetta, tra vulcanelli di fango, increspature, calanchi, siepi, boschi di querce e tanto verde a perdita d’occhio. Un’area questa, insieme a quella di tutto l’Appennino Tosco-Emiliano, che ha recentemente ottenuto anche la certificazione a riserva Mab Unesco (Man and Biosphere). Ed è in questo il luogo che il weekend del 3 e 4 settembre 2016 Rivalta di Lesignano De’ Bagni (Parma), sulle prime colline tra Langhirano e Traversetolo, ospiterà per il terzo anno un nuovo viaggio alla scoperta del patrimonio rurale della zona. L’idea del Rural Festival nasce dall’impegno da parte di agricoltori e allevatori della zona di far conoscere e assaggiare i propri pro-
IL PROGETTO RURAL HA COME UNICO INTENTO QUELLO DI PROTEGGERE, TUTELARE E PROMUOVERE LA BIODIVERSITÀ AGRICOLA DEL TERRITORIO PARMENSE dotti. Una ventina di aziende custodi di antiche razze animali e varietà ortofrutticole disseminati tra le province di Parma e Reggio Emilia, faranno gustare la biodiversità con stand gastronomici che offriranno assaggi di salumi di maiale nero, pane di grano del Miracolo, pappa al pomodoro Riccio di Parma, maltagliati all’uovo di gallina Romagnola, Tortel Dols, torta di patata Quarantina, arrosto di tacchino di Parma e Piacenza, formaggi biologici, focaccia di frumento Gentilrosso, cipolla Borettana, zucca Violina al forno, orzo Leonessa, succo fresco di uva malvasia odorosissima, torta di prugna Zucchella, vino di uve Fortana e Termarina. Una mostra-mercato ma soprattutto un’esperienza diretta, da vivere con tutti i sensi negli spazi di una grande stalla nella riserva naturale del parco Barboj tra frutti e filari di viti antiche con varietà di mela Rosa, Seriana, Musona e “pòm salàm”, ma anche fico Brogiotto nero e Dottato verde, pera
NASCE DALL’IMPEGNO DI PRODUTTORI E ALlEVATORI Il progetto Rural nasce da un sogno: proteggere, tutelare e promuovere la biodiversità agricola del territorio parmense. “Siamo nelle colline fra Traversetolo e Langhirano al centro di un ambiente naturale protetto tra barboj, calanchi, siepi e boschi di quercia; la ricchezza di sentieri nascosti, animali quasi estinti e varietà di flora hanno favorito la riscoperta del valore della nostra terra con maggiore consapevolezza. Il nome biodiversità viene appunto da bio, vita, e diversità, le diverse forme con cui la vita si manifesta” scrive il team Rural che invita a partecipare alle esperienze e agli eventi in programma il primo week end di settembre.
Tanti i protagonisti Del festival Ecco l’elenco completo dei protagonisti del rural festival e i relativi prodotti da loro coltivati e/o animali allevati: famiglia Avanzini (formaggio Pioniere), Mauro Ziveri (maiale nero), Claudio Grossi (grano del miracolo e orzo leonessa), Valentina Cipelli (gallina Romagnola), Ilaria Sartori (azienda coltivazione pomodori), fratelli Bergamaschi (Fontana del taro), Federico Rolleri (patata quarantina), associazione cipolla Borettana (Cipolla bo-
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rettana), famiglia Pavesi (uva Termarina), Angela Frati (tacchino di Parma), Carla Campanini ( filati di pecora Cornigliese), Confraternita del Tortél Dóls ( Tortel dóls), Marilena Colombini ( frumento gentilrosso), Andrea Artoni (prugna zucchella), Paolo Sassi (zucca violina e cappello del prete), Stefano Ghidoni ( vacca grigia), Alessio Zanon (anatra e oca romagnola), Luca Marcora (cavallo bardigiano), Mauro Carboni (frutta antica).
n. 4 Agosto-Settembre 2016
4.5.6.7 Agosto Lonato del Garda (Bs)
L’Evento
Alla Rocca di Lonato del Garda un centinaio di spettacoli e eventi. Focus sul mondo del circo contemporaneo, con un Galà dedicato a Moira Orfei
LONATO IN FESTIVAL NEL RICORDO DI MOIRA di Vittoria Bisutti
focus sul magico mondo del circo
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uattro giorni di stupore e divertimento, per grandi e piccoli, con un mondo di meraviglie che sul far della sera (e per tutta la notte) si mette in mostra in un castello da favola, la Rocca Visconteo Veneta di Lonato del Garda (Bs), monumento nazionale, da cui si gode uno splendido colpo d’occhio sul lago. Dal 4 al 7 agosto a Lonato in Festival, giunto alla quarta edizione, si esibiranno formazioni di artisti di strada, circo tradizionale e contemporaneo, musica e gruppi etnici provenienti da più parti del mondo. Un centinaio di eventi per un festival che vuole proporre attraverso un linguaggio semplice ed immediato varie forme artistiche e contenuti culturali, capaci di dialogare tra loro e con il suggestivo contenitore storico, la Rocca di Lonato del Garda, appunto, i cui suggestivi spazi contribuiscono in modo determinante al fascino degli spettacoli. Omaggio a Moira Orfei Il programma di quest’anno riserva un’attenzione particolare al mondo del circo, con un Galà dedicato alla Regina del Circo Moira Orfei, che ci ha
Laboratori di giocoleria e quattro serate di ballo Non mancheranno i laboratori per i bambini di giocoleria e di costruzione di burattini, tenuti da Il Grande Mago Barnaba e Lucia Osellieri e 4 serate a ballo per gli appassionati del Tango Argentino, del Country, del Latino e del Liscio e Boogie Woogie. Su prenotazione, i personaggi della Rocca e dei tempi di Ugo Da Como conducono il pubblico alla scoperta della storia e dei tesori culturali della Fondazione Ugo Da Como: delle visite guidate del tutto particolari. Spazi relax etnici, Pangea il Mercatino del mondo, cibi vegani e della tradizione. Saranno inoltre presenti spazi n. 6 Dicembre-Gennaio 2013
Anche tra gli artisti, quest’anno prevale la componente circense su quella etnica. In cartellone dal Kenya il gruppo di acrobati The Black Blues Brothers, con le loro incredibili piramidi; dalla Spagna Jesus Fornies, virtuoso della giocoleria con i palloni da calcio; dall’Argentina Cirque Tango con il loro mix di acrobazie aeree e tango argentino; Simone Alani vincitore nel 2015 di Italian’s Go Talent; il Circo Paniko giovane e affermata compagnia circense italiana; il fachiro mangiaspade Marco Cardona, Bubble on Circus con le loro strabilianti bolle di sapone; Marco Raparoli, Il Grande Mago Barnaba, Luca Chieregato con Chiedimi una storia; E.Arth Circus progetto di circo sociale che riunisce giovani artisti del Fekat Circus di Addis Abeba; allievi delle scuole A. Galante Garrone di Bologna e Redivita di Rimini.
lasciati un anno fa (4 agosto). A questa che è la prima commemorazione ufficiale della grande artista, interverranno il figlio Stefano Nones reduce dall’Isola dei Famosi, i nipoti Moira Jr e Walter Jr abili circensi e il nipote Alessandro Serena storico del circo, Francesco Di Loreto coautore del documentario su Moira Orfei ( che sarà proiettato nella sezione del Festival dedicata ai Corti d’autore), con la partecipazione straordinaria di Platinette, che porterà la testimonianza della sua amicizia con Moira, e assieme agli altri intervenuti contribuirà a ricordare la grandezza del personaggio, sia sul piano artistico che umano. Molti degli artisti presenti al Festival si esibiranno durante il Galà. Sarà un omaggio che Lonato in Festival e gli artisti di circo contemporaneo tributano alla Regina del circo tradizionale, che ha saputo rendere grande quest’arte, ed è stata fonte d’ispirazione per generazioni di circensi. A completare il tributo una mostra di foto, oggetti, video, che ripercorrono il suo cammino artistico e ben descrivono la poliedricità del personaggio, capace di giostrarsi con successo tra circo, cinema e televisione. Una piccola Mostra di arte contemporanea a tema
relax con ambientazioni particolari, come la zona dedicata al Salone da tè marocchino, e per acquisti originali e di qualità: Pangea, il mercatino che mette insieme tutti i continenti, con bancarelle di spezie, profumi, ceramiche e ogni sorta di artigianato, con artigiani e artisti. Per soddisfare il palato, accontentando tutti i gusti, verranno allestiti un ristorante vegano e uno tradizionale e vari stand di degustazione con arrosticini, pannocchie arrostite, crepes, gelati, macedonie, frullati, birra e prodotti locali. Per la musica, la trascinante Royal Swing Ostrica, la musica etnica e d’autore dalla Puglia con i Radicanto, il sound multietnico dei Safar Mazì, il Matteo D’Incà trio, l’incredibile concerto Musiche per cicale, dove un trio acustico si esibirà interagendo con le cicale del parco. Infine, i burattini e le marionette di Lucia Osellieri e La Fabiola.
UN CENTINAIO DI EVENTI PER UN FESTIVAL CHE VUOLE PROPORRE ATTRAVERSO UN LINGUAGGIO SEMPLICE ED IMMEDIATO VARIE FORME ARTISTICHE E CONTENUTI CULTURALI e un Book shop “sotto tendone” dedicato particolarmente al circo, completano il percorso dedicato a Moira e al circo. Musica: anche un concerto con le cicale Per la musica, la trascinante Royal Swing Ostrica, la musica etnica e d’autore dalla Puglia con i Radicanto, il sound multietnico dei Safar Mazì, il Matteo D’Incà trio, l’incredibile concerto Musiche per cicale, dove un trio acustico si esibirà interagendo con le cicale del parco. Infine, i burattini e le marionette di Lucia Osellieri e La Fabiola. Info: www.lonatoinfestival.it
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16.17.18.19 Settembre Verona
L’Evento
DALLA MOBILITY AL TURISMO, DAI BUYER INTERNAZIONALI ALLE POLITICHE DI SVILUPPO DEL GOVERNO, DAI TEST BIKE FINO AGLI ACCESSORI
COSMOBIKE SHOW 2016 la bici come stile di vita di ALESSIO PINZA
la sostenibilità cuore portante della fiera
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utto è pronto per la prossima edizione del Salone Internazionale dedicato alla bicicletta, in Fiera a Verona, dal 16 al 19 settembre 2016. Con oltre 50mila visitatori, 500 aziende e marchi provenienti da 24 paesi, quattro padiglioni, per un totale di 43mila metri quadrati espositivi, oltre 3.000 bike test effettuati in fiera, la 1° edizione accredita ufficialmente CosmoBike Show come rassegna di riferimento in Italia nel panorama della bici e unica anteprima nazionale delle novità 2017 del settore. Grazie all’ottimo riscontro ottenuto nella scorsa edizione sono arrivate le prime importanti conferme di
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ANCHE QUEST’ANNO TECNOLOGIA, INNOVAZIONE E STILE DI VITA SONO LE LINEE GUIDA DEL PREMIO COSMOBIKE TECH AWARD CHE RICERCA IDEE E PRODOTTI aziende e marchi internazionali del mondo bici che hanno scelto CosmoBike Show come vetrina del loro business. Veronafiere e CosmoBike Show portano avanti l’ambizioso progetto di dare al settore ciclo una manifestazione di rilievo internazionale, un punto di riferimento per buyers e dealers esteri. Per le imprese italiane infatti le fiere internazionali danno origine a un giro d’affari di oltre 60 miliardi di euro l’anno, e rappresentano il principale strumento di valorizzazione del “Made in Italy” nel mondo. Sempre secondo AEFI la partecipazione a manifestazioni espositive propizia circa il 50% dell’export globale delle imprese italiane. Dalla bici tradizionale alle mountain bike, da quelle da corsa a quelle elettriche, dalle fat-bike alle “special needs bike”, fino agli accessori e all’abbigliamento per ciclisti: i visitatori potranno toccare con mano i prodotti e provare i nuovi modelli novità 2017 nelle aree esterne che si ampliano nei tracciati appositamente realizzati e che, in particolare, vedranno la pista prova di moutain bike arricchirsi di percorsi e tracciati con diversi livelli di difficoltà. Anche quest’anno tecnologia, innovazione e stile di vita sono le linee guida del premio CosmoBike Tech Award che ricerca idee, progetti e prodotti che si distinguono nel settore ciclo per creatività ed originalità. La bicicletta diventa sempre di più il simbolo di uno stile di vita sano e rispettoso dell’ambiente e CosmoBike Show è un evento che ha come unico obiettivo fare della bicicletta il mezzo di trasporto più utilizzato per gli spostamenti urbani a corto e medio raggio.
Le tematiche inerenti la mobilità urbana, la sostenibilità ambientale e l’educazione civica saranno sviluppate all’interno di CosmoBike Mobility: Veronafiere sarà il luogo di incontro e di confronto di progettisti, tecnici, amministratori, aziende e associazioni su tutto quanto riguarda la progettazione e realizzazione di città a misura di bicicletta. La sostenibilità dunque è il cuore portante della manifestazione: sull’onda del successo dell’edizione 2015, si potenzia il settore CosmoBike Tourism dedicato al cicloturismo. Sono circa mezzo milione i turisti che visitano l’Italia in sella a una bici e lo fanno soggiornando in una delle oltre ventimila aziende agrituristiche del Paese. Il cicloturismo rappresenta il 31% dell’attività turistica italiana.
300 ESPOSITORI E TUTTE LE ANTEPRIME 2017 L’Italia, terra vocata al turismo, è uno dei paesi leader nella produzione di biciclette (circa 25 milioni all’anno). Tra le novità di questa seconda edizione di CosmoBike Show è il settore “Legend”, un’intera area espositiva dedicata alla grande tradizione italiana ed europea del ciclismo, delle aziende che hanno fatto la storia della bicicletta nel mondo, dei modelli, lo stile, lo spirito che ancora oggi ispirano e attraggono appassionati e collezionisti. A CosmoBike Show 2016 hanno già aderito oltre 300 aziende E saranno presenti tutte le novità e le anteprime 2017 dei maggiori brand italiani ed esteri del settore.
Info: www.cosmobikeshow.com
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5.6 e 10 Agosto Monzambano (Mn)
L’Evento
Percorsi di gusto e Serata di Gala tra prodotti D’ECCELLENZA locali, BUONA musica, SPETTACOLO ED INCANTEVOLI LOCATION
scocca l’ora per Vino in castello e galà calici di stelle 2016 di M.T. San Juan
UNA GUIDA PER ORIENTARSI GUARDANDO IL CIELO Alle fine della Cena di Gala gli Astrofili Veronesi accompagneranno, in esclusiva, tutti gli ospiti in un viaggio attraverso le ‘luci dell’Universo’ dal giardino della piazzetta delle Arti e Mestieri. Per le prenotazioni dei tavoli per partecipare alla Cena di Gala “CALICI DI STELLE 2016” è possibile telefonare al Comune di Monzambano al numero 0376/800502 interno 5 Costo di adesione alla cena: 40 euro
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n concomitanza con l’annuale iniziativa “Calici di Stelle”, promossa in tutta Italia dal Movimento Turismo del Vino, il Comune di Monzambano organizza due eventi dedicati a tutti gli appassionati del vino e non solo. Venerdì 5 e sabato 6 agosto il castello di Monzambano e le vie limitrofe saranno il pittoresco scenario per ‘Vino in Castello’, percorso di gusto, arte e musica aperto a tutti gratuitamente dalle 18 alle 24. Mercoledì 10 agosto, in occasione della notte di San Lorenzo, tornerà invece nella suggestiva piazzetta delle Arti e Mestieri la consolidata Cena di Gala ‘Calici di Stelle’, dedicata ai 250 ospiti che vorranno assaporare un menù selezionato tra le eccellenze locali, accompagnato da raffinata musica dal vivo. Tutte le informazioni sono disponibili sulle pagine Facebook Vinoincastello Monzambano Tourist. VINO IN CASTELLO Nelle serate di venerdì 5 e sabato 6 agosto, dalle 18 alle 24, la strada che porta al Castello di Monzambano si accenderà di musica e colori grazie alla manifestazione ‘Vino in Castello’. Una due giorni di eventi, spettacoli e concerti e soprattutto di degustazioni enogastrono-
cena da sogno per calici di stelle Mercoledì 10 agosto nella suggestiva piazzetta delle Arti e Mestieri, sarà allestito il ‘salone delle feste’ che, dalle 19.45, accoglierà i 250 ospiti per l’aperitivo di benvenuto e la cena a cinque portate abbinate a vini prestigiosi. La serata sarà allietata, fino a notte fonda, dalla musica della cantante e violoncellista Eleuteria Arena, accompagnata da un dj set di lounge music. Di seguito il Menù della serata. Benvenuto: Sfogliatine ripiene - fantasia di piccole pizze saporite - tartine con crema di rucola e veli di speck – barchette brisee con gamberetti e polpa di granchio – mini frittatina con
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miche, proposte da numerosi stand alla scoperta dei migliori prodotti del territorio, immersi in un’atmosfera magica. L’accesso al percorso sarà gratuito ed aperto a tutti; per degustare il vino sarà possibile acquistare, al prezzo di 5 euro, un bicchiere commemorativo che darà diritto a tre assaggi a scelta. Ulteriori degustazioni si potranno successivamente acquistare direttamente dalle cantine espositrici al prezzo di 1 euro a bicchiere. Lungo il percorso i produttori gastronomici offriranno assaggi e i visitatori potranno comprare liberamente i prodotti. Ad animare la serata saranno numerosi musicisti ed artisti itineranti: Benini-Bitasi DUO - un viaggio nelle vibrazioni di suoni provenienti dalle parti più svariate del mondo, dai didgeridoo, attraverso le note delle conchiglie del Pacifico, al richiamo dello shakuhacki e il flauto Bensuri. Embers - duo voce e chitarra veronese che propone musica indie/rock in chiave acustica. Nel repertorio brani di artisti classici del rock internazionale. Clown Pastello - clown animatore professionista dal 2002, ha cominciato la sua formazione e l’attività di clown con il gruppo clown-dottori “RidoRidò” nei centri ospedalieri di Verona. CircoTutù - è un viaggio poetico tra le arti magiche e intense del circo e del teatro, con straordinarie esibizioni condite con ingredienti emozionanti dalla la giocoleria
veli di speck – piccoli spiedini vegetariani – coppetta di salsa verde con tocchetti di frittatina e fagiolini. Al tavolo: Biancomangiare di polpa di luccio in sfoglia di pane carasau su letto di valeriana al lime con 80 Vendemmie” Lambrusco Rosato di Quistello I.G.P. Cantina Sociale di Quistello. Savarin di riso carnaroli al Monte veronese stagionato su salsa di asparagi verdi e pomodorino confit con “Calandra” Pinot Grigio Alto Mincio I.G.T. Borgo La Caccia. Scamone rosa alle erbe con salsa al Porto, bastoncini di carote padellati , gratin di patatine al timo con “Vigna Magrini” Provincia di Mantova I.G.T. Cantina Gozzi. Plateau di formaggi tipici: Monte veronese con crema di cipolla rossa di Tropea con “Montevolpe Bianco” Chardonnay Alto Mincio I.G.P. Azienda Agricola Bertagna. Tumbler con crema fredda, fragoline e menta e Alzatina a centrotavola con biscotteria tipica con “Le Cime” Passito Alto Mincio I.G.T. Ricchi
IL COMUNE DI MONZAMBANO PROTAGONISTA DELL’ESTATE MANTOVANA. DETERMINANTE LA SINERGIA CON L’ASSOCIAZIONE CULTURALE HOSTARIA con cerchi, fazzoletti, palline alle acrobazie aeree a grandi altezze e torce infuocate. Odeon - duo artistico veronese che propone musica folk da tutto il mondo attraverso voce, chitarra e fisarmonica. Contest fotografico - La foto più bella scattata durante l’evento e postata su Facebook o Instagram con l’hashtag #vinoincastello si aggiudicherà tre bottiglie di vino selezionate tra le cantine aderenti al Movimento Turismo del Vino.
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15.16.17.18 Settembre Mantova
L’Evento
torna la gara dedicata al più grande mito dell’automobilismo sportivo di tutti i tempi
di M.T. SAN JUAN
L
a 26ª edizione del Gran Premio Nuvolari, manifestazione di regolarità riservata alle auto storiche, si svolgerà dal 15 al 18 settembre, secondo le normative F.I.A., F.I.V.A., A.C.I. Sport. Con la confermata presenza di Banca Generali e Eberhard & Co. in qualità di Official Partners e di Michelin come technical partner, sarà uno degli appuntamenti più attesi della stagione rallistica internazionale. Farà convergere a Mantova, Capitale della Cultura 2016, il mondo delle auto storiche e di tutti gli entusiasti di Tazio Nuvolari: lo sportivo che più di ogni altro ha segnato la storia del XX secolo. In trent’anni di carriera, dal 1920 al ’50, Nuvolari è stato Campione Europeo di Motociclismo su Moto Bianchi (1925), Campione Europeo su Alfa Romeo nel ’32 (l’attuale Campionato del Mondo di Formula 1), vincitore della 24 Ore di Le Mans del 1933, primo nelle Mille Miglia del 1930 e del ’33. Al di là dei titoli, sono le imprese al limite del vero che hanno consentito al “Mantovano Volante” di entrare nell’immaginario collettivo e di far parte della Motor Sport Magazine Hall of Fame, il club più esclusivo dei piloti di ogni tempo scelti dalla rivista inglese Motor Sport. Insieme ai grandi della Formula 1 come Fangio, Moss, Clark, Stewart, Senna e il sette volte iridato Schumacher, Nuvolari è l’unico driver dell’era dei Grand Prix a farne parte. GRAN PREMIO NUVOLARI 2016: IL PERCORSO Venerdì 16 settembre, la partenza: Mantova - Forte dei Marmi. Alle ore 11, dopo le verifiche sportive e tecniche,
Lo spettacolo nello spettacolo La corsa, nata nel 1954 come omaggio a Tazio Nuvolari, venne disegnata utilizzando le strade che collegavano Cremona a Mantova e infine Brescia, l’ultimo tratto della Mille Miglia. Ad oggi il GPNuvolari rappresenta uno degli appuntamenti più attesi dai collezionisti, dai piloti e dagli appassionati di auto storiche confermandosi una delle più grande manifestazione di regolarità al mondo.
gli equipaggi del Gran Premio Nuvolari si lasceranno alle spalle la scenografica Piazza Sordello per giungere alle prime sfide con il cronometro sul Circuito di Cremona, a San Martino del Lago. Altre prove cronometrate si terranno nel pomeriggio dopo il break, all’autodromo “Riccardo Paletti” di Varano de’ Melegari e successivamente lungo i
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GP NUVOLARI nel nome del mitico tazio prove cronometrate, turismo di altissimo livello, strade e paesaggi mozzafiato e l’abbraccio delle migliaia di appassionati nelle piazze d’Italia più affascinanti e cariche di storia
tornanti del Passo della Cisa. Gli ultimi chilometri della prima tappa vedranno gli equipaggi scendere dagli Appennini verso il Mar Tirreno transitando a Carrara e Massa, e arrivare infine a Forte dei Marmi dove in serata, tra le famose mura de “La Capannina di Franceschi” si terrà il beach party riservato a tutti i piloti partecipanti. Sabato 17, la seconda tappa: Forte dei Marmi - Rimini. Dopo l’avvio da Forte dei Marmi le auto del Gran Premio Nuvolari percorreranno le antiche mura di Lucca, proseguiranno alla volta di Pisa con il passaggio in Piazza dei Miracoli e transiteranno in Piazza del Campo di Siena, tre passaggi tra i più suggestivi d’Italia. La giornata di sabato sarà un viaggio carico di fascino, ma anche di impegnative prove cronometrate verso Arezzo, Città di Castello e Urbino fino al traguardo, previsto per le 18.30, a Rimini. Nelle affascinanti sale del “Grand Hotel di Rimini” i concorrenti parteciperanno alla serata ufficiale in onore di Tazio Nuvolari. Domenica 18, l’arrivo: Rimini - Mantova. Le prove cronometrate di domenica mattina saranno forse decisive per stabilire il vincitore del Gran Premio Nuvolari 2016. Dopo la partenza da Rimini, gli equipaggi punteranno verso Meldola, Cesena, Forlì e poi giungeranno all’Autodromo Internazio-
nale Enzo e Dino Ferrari di Imola, il piccolo Nürburgring italiano. Gli ultimi passaggi a Ferrara sul Circuito Ariosteo precederanno quelli in terra mantovana di Borgofranco e Ostiglia. Poi l’arrivo, dopo 1.050 chilometri, al traguardo di Mantova in Piazza Sordello con l’abbraccio finale del pubblico e le premiazioni nel seicentesco Teatro del Bibiena. Info: www.gpnuvolari.it
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protagonisti
LE CANARIE, PUR APPARTENENTI GIURIDICAMENTE ALLA SPAGNA GODONO DI GOVERNO AUTONOMO E FISCALITà AGEVOLATA. SONO ISOLE CHE CONCRETAMENTE HANNO APERTO BRACCIA E CUORE AGLI ITALIANI
vivere alle canarie
La storia di Pier Angelo Perazzi può diventare quella di ognuno di voi
di m.t.san juan
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er l’Istat sono 473mila gli over 60 che vivono all’estero, in Paesi dell’Unione europea, ma anche nel Caribe, in Asia e Maghreb. Partono soprattutto per motivi economici, perché stanchi dello stile di vita e di pensioni insufficienti e sono attirati da Stati con un regime fiscale agevolato. Nel nostro Paese un pensionato su due prende meno di mille euro al mese. E così fa le valigie chi diversamente dovrebbe trasferirsi a casa del figlio per arrivare a fine mese, chi è nauseato dai non risultati ottenuti dalla politica nazionale e dalle sue false promesse, dalla incessante recessione economica, dall’indifferenza della società che in tante persone vede un peso e non più una risorse. Parte chi è in cerca non di un eldorado ma di un nuovo benessere, lontano da ansie e stress in paesi ove una sana accoglienza sembra ancora essere un valore da perseguire. Abbiamo intervistato il titolare di “Vivere alle Canarie”, Pier Angelo Perazzi, un’agenzia che si propone di offrire in loco tutte le informazioni possibili per chi decide di trasferirsi in questi paradisi. Signor Pier Angelo, in un’Italia allo sbando cresce l’esigenza, da parte di una certa fascia della popolazione, di trovare soluzioni per non soccombere. Mollare tutto e andare all’estero pare sia una delle soluzioni.Ma è tutto vero quanto ci arriva alle orecchie da Spagna, Bulgaria, Costarica? «Che dire...di certo l’ instabilita’ economica, sociale e giuridica del nostro “Bel Paese” ha portato ad un esodo di massa di gran parte del popolo Italiano verso posti piu’ “normali e vivibili “, luoghi dove non si cerca ricchezza o lusso ma magari un po’ di pace, serenità, con la possibilita’ di vivere una vita normale e creare per alcuni anche un futuro per i propri figli. Fino a qualche anno fa la percentuale maggiore degli esodati erano i nostri pensionati ma negli ultimi 2 anni si è stravolto tutto. Sempre più in aumento i pensionati ma sempre più in aumento ia richiesta di famiglie di età media, 40/50 anni. Io posso portare testimonianze e voce dalle isole dell’ eterna primavera, Le Canarie, che se pur appartenenti giuridicamente alla Spagna godono di Governo autonomo e Fiscalita’ Agevolata. Sono isole che concretamente hanno aperto braccia e cuore a noi
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Pier Angelo Perazzi ed Elisabetta Tovo
Italiani: questa terra ci permette quotidianamente di mettere radici, fare azienda e vivere sereni. Il tutto accompagnato da un sociale sorridente e costi di vita più accessibili, senza il cappio al collo. Io, come unico fondatore e proprietario di www.vivereallecanarie.com, ho messo a disposizione di chi vuole trasferirsi e vivere alle Canarie, lavorando insieme a tutto il mio staff, ben 10 anni di esperienza, come uomo, padre genitore, marito e professionista». Ci racconta in sintesi la sua esperienza personale? «Nel lontano 2006, imprenditore edile, ormai stanco di tassazioni pazzesche ed un sociale sempre piu’ in degrado, ho deciso di fare le valige e partire per le Canarie con moglie, suocera e bimba di 3 mesi al seguito. Erano tempi molto duri e diversi da oggi, zero informazioni riguardo questi fantastici luoghi ed ho commesso una serie d’errori. Non conoscevo la lingua, non avevo referenti che mi aiutassero a capire il sistema del posto, ho scelto Fuerteventura come destinazione ma in realtà per le famiglie non è consigliabile perchè è un’ isola di una bellezza indescrivibile ma troppo limitata. Infatti, l’isola che consiglio è Gran Canaria, dove da diversi anni vivo con la mia splendida famiglia ed il nuovo arrivato, il mio secondo genito. Dopo 3 anni ho fondato la mia azienda www.vivereallecanarie.com, nata dal desiderio di dare un importante contributo a chi voleva come me vivere alle Canarie ovvero quelle informazioni base che è giusto offrire, dando un semplice aiuto. Quello che è stato uno slancio di altruismo si è in realtà trasformato in un grande business: abbiamo uffici
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dislocati tra Gran Canaria e Fuerteventura e circa 17 persone che lavorano con noi. Operiamo con grande professionalità ma sopratutto con grande umanità e cuore, proprio perché siamo stati pionieri di questa grande avventura». Quale generazione di italiani considera possa trovarsi bene alle Canarie: solo pensionati oppure anche altre fasce d’età? «Ovviamente per i pensionati e’ totalmente un paradiso. Un clima florido costante, in inverno con una media diaria di 23/25 gradi, zero delinquenza, un sociale sorridente dove il rispetto della vita e della dignità dell’essere umano e’ prioritario. Inoltre la qualità sanitaria è realmente eccellente, il costo della vita inferiore, la benzina a meno di 1 euro, l’assenza di gas (quindi zero bollette spaventose) e molto altro ancora. Queste fantastiche isole però offrono una grande possibilità anche alle famiglie, ai giovani ma è importante rispettare gli step di inserimento: imparare la lingua, inserirsi nel tessuto sociale progressivamente e proporsi costantemente presuppone un’autonomia economica sull’isola di circa 6 mesi. Infatti, il fatto che elogi le Canarie non significa che tutto sia così semplice e scontato. Consigliamo e affianchiamo con una perlustrazione guidata coloro che ricorrono a noi dando a loro tutte le informazioni e il supporto necessario per poter trasformare un sogno in una decisone sicura». Quali sono i vantaggi di una vita alle Canarie? «Per i pensionati e’ molto semplice, oltre a quanto
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detto prima, se percepiscono una pensione lorda annua inferiore al tetto dei 22.000 € annui non si pagano tasse. Se si superano invece i 22.000 € si avrà diritto ad ottenere i vantaggi fiscali del posto e si pagheranno le tasse secondo il regime canario, con un gran risparmio! Per i giovani imprenditori la possibilità è quella di fare azienda con una tassazione al 20% sull’utile, con agevolazioni per le start up (viene decurtato il pagamento della “Seguridad social”, la nostra previdenza sociale, per il primo anno e mezzo) e, rispetto all’Italia, la possibilità di scaricare davvero tutto. In generale posso racchiudere il tutto e rispondere alla sua domanda in una frase: QUALITÀ DI VITA E RISPETTO DELL’ ESSERE UMANO. Il pensionato, attraverso i nostri canali comunicativi come Skype oppure telefonicamente al numero 0034671878645, potrà sempre ricevere informazioni e previsioni di tassazione in maniera completamente gratuita». C’è anche qualche svantaggio da prendere seriamente in considerazione? «Non esiste bene che non abbia male. Certo non è tutto rose e fiori, dimentichiamoci l’eldorado. Le Canarie sono una possibilità fantastica, ma un trasferimento va ponderato e studiato a fondo: la conoscenza territoriale, residenziale, economica e sociale è importantissima. Un viaggio di perlustrazione e’ fondamentale: noi per esempio offriamo un soggiorno mirato alla conoscenza del quotidiano, il tutto supportato dal nostro Staff».
Nell’ordine ci può dare una valutazione: · dell’assistenza sanitaria offerta a chi viene a vivere alle Canarie · della sicurezza che si percepisce · dell’atteggiamento della popolazione locale nei confronti degli italiani · delle nuove amicizie che si fanno con italiani sull’isola... «L’ assistenza sanitaria è fantastica, normalmente di conduzione scandinava e di gran lunga superiore a quella Italiana. La delinquenza massima in Canaria può essere paragonata alla minima Italiana, in pratica micro criminalità. Il piccolo delinquente, ladro di galline, lo troveremo sempre ovunque. Per quanto riguarda l’accoglienza in genere i canari sono molto aperti e propensi ad abbracciare altre culture e tradizioni: è un popolo semplice e sorridente. Se rispettiamo questa terra, queste persone e la loro cultura sarà tutto bellissimo. Riguardo al rapporto italiano - italiano posso dire che ho capito negli anni che il nostro popolo non si coalizza. Non esiste uno spirito nazionalista e spesso si creano gruppi diversificati che si guardano con occhio diffidente e con facile giudizio. Per questo il mio principio è di socializzare con tutti, non distinguere per nazionalità, abbracciare chiunque sia disposto ad abbracciarti. In Canaria non si viene giudicati per quello che possiedi ma per come vivi, ed è una grande cosa». In Spagna la disoccupazione è alla stelle. Chi non è pensionato e sceglie di venire a vivere alla Canarie portandosi tutti i risparmi dall’Italia ha qualche chance di iniziare una nuova vita? «In Spagna forse, ma in Canaria, nell’ultimo anno, la percentuale di disoccupazione si è abbassata del 20%. Io vivo in Canaria da 10 anni e posso garantire che spesso la disoccupazione è dovuta solo al paro, cioè una specie di facile disoccupazione che permette ai meno volenterosi di lavorare 1 anno e godere di stipendi per i 4 mesi successivi. Ci vuole tanta costanza, umiltà, pazienza, capacità di inserimento ma alla fine i risultati si ottengono sempre». Vale la pena investire in immobili alle Canarie? Se si, ci sono società che si occupano di affittare i medesimi ai turisti? «Dipende da cosa si cerca come risultato finale dell’investimento. Noi di www.vivereallecanarie.com, per esempio, vendiamo con contratti a rendita garantita fissa al 6%, per molti una grande ed interessante possibilità». Un suo spassionato consiglio ai nostri lettori che hanno una mezza voglia di mollare tutto e scappare dall’Italia… «Valutate con cura, non aspettatevi percorsi troppo semplici, diffidate da chi ostenta troppi sorrisi o trasferimenti indolori. La nostra azienda si occupa di tutto ciò che ruota attorno ai trasferimenti in Canaria, dall‘immobiliare alla gestione turistica, dai soggiorni di perlustrazione pre trasferimento alle pratiche burocratiche, dalle costituzioni societarie alle rendite garantite per chi vuole investire. Rendiamo meno complicato e più gradevole il tutto limitando gli errori del “fai da te”: i miracoli li lasciamo fare ai Santi».
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INTERVISTE speciali
MENTE SVEGLIA, CHE VIAGGIA ALLA VELOCITÀ DELLA RETE, INCORNICIATA DA UN FISICO STATUARIO E UN SORRISO CONTAGIOSO, JANET È FRESCA FRESCA DELLA CONDUZIONE DI “LOOKMAKER ACADEMY, L’OFFICINA DELLA BELLEZZA”
janet de nardis
“La mia vita professionale? Intensa ed entusiasmante”
di lara ferrari
A
vventure della vita. Una vita professionalmente entusiasmante e intensa come quella di Janet De Nardis. Così la fondatrice e direttore artistico del Roma Web Fest, nonché conduttrice tv, attrice e autrice, nata a Windsor – Canada nel 1978, definisce le esperienze più belle che ha affrontato per lavoro, dalla conduzione di un fortunatissimo talent su Sky al festival capitolino, che tornerà con un sacco di sorprese a settembre. Mente sveglia, che viaggia alla velocità della Rete, incorniciata da un fisico statuario e un sorriso contagioso, Janet è fresca fresca della conduzione di ‘LookMaker Academy - L’officina della bellezza’, il primo talent -show per lookmaker, andato in onda a maggio su Sky Uno. Un format innovativo che ha destato grande stupore tra i telespettatori, con due grandi coach e professionisti come Eduardo Tasca e la De Nardis, ad accompagnare con serietà e attenzione i 12 concorrenti durante tutta la gara. Maria Grazia Longhi, fondatrice della Look Maker Academy, con i suoi consigli preziosi ha guidato e osservato i giovani concorrenti nelle vesti di unico giudice durante la competizione. Tanti gli stilisti che, in ogni puntata, hanno messo a disposizione le proprie collezioni: da Martino Midali a Bagutta, da Francesco Coveri a Lardini. In studio, a sostenere i giovani partecipanti, Janet. Che incontriamo. Janet, che cos’è un look maker? «È una figura professionale che va oltre il truccatore ed è più di un consulente d’immagine. Da cui la Look Maker Academy, dedicata a tutte le persone che vogliono trasformare chi hanno davanti esaltando i loro punti di forza». Come si è trovata al timone del programma? «Molto bene, se penso che avevo presentato tanti programmi, ma mai un talent. Per me è stata un’esperienza assolutamente nuova. In un talent entrano in giorno componenti diverse rispetto alle trasmissioni ‘normali’. C’è l’emotività del concorrente, che vive con passione ogni momento e invece rimane molto deluso, quando non riesce a superare una prova. Si vivono anche attimi di grande conflitto e tensione ed è difficile quando entra una persona che ci piace dal punto di vista umano, mentre come tecnica
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e bravura è meno dotata di altri, perché noi siamo chiamati a giudicarla per le sue qualità sul campo. Perciò diventa una prova di forza importante anche per chi conduce il gioco. Sa, alla fine il giudizio riguarda anche noi, se stiamo stati bravi o meno a tirare fuori la personalità, il carattere di chi ambisce alla vittoria». Com’è stato accolto? «Benissimo, considerato che era una prima. Quando mi hanno parlato di questo nuovo format ho capito che si trattava di una sfida. Non eravamo neanche sicuri che andasse su Sky Uno! La qualità era altissima, con dei ritmi e tagli moderni e molto internazionali. Questo credo che abbia decretato il successo del programma, andato tre volte in replica». Con un compagno di viaggio che stima... «Sì, è stato molto divertente e stimolante lavorare con Eduardo Tasca, mio amico nella vita e avversario della squadra concorrente nel reality». È docente del corso di web series del dipartimento di Arti e scienze dello spettacolo, alla facoltà di Lettere della Sapienza. «Un’altra avventura ancora, nella mia vita (ammette con un sospiro di incredulità). Se ci penso ho fatto tantissime cose e, guardandomi indietro, di qualità. Alcune avrei cercato di indirizzarle meglio, col senno di poi. Sì, insegno web series e produzioni multimediali. E’ la passione per questo nuovo ramo del sapere tecnologico che mi ha indotto a creare il Roma Web Fest. Abbiamo cominciato con un laboratorio a
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Lettere e Filosofia e, visto il crescente interesse degli studenti, la Sapienza ha voluto farne un corso. Sono allievi molto attivi e cresciuti tantissimo nella scrittura del prodotto. Con alcuni ho lavorato sulla struttura delle web series, ma anche sulla comunicazione e come nasce la figura del committente. Quindi, come veicolare il messaggio delle aziende e lo storytelling. La creatività al primo posto». Che però da sola non basta... «No, ha bisogno del mercato produttivo. Negli anni il mercato cinematografico italiano è crollato, e invece adesso la musica cambia, con storie che possono essere vendute all’estero». Lei è fra le donne più influenti ed esperte della Rete, ha fondato il Roma Web Fest , uno degli eventi più seguiti della capitale che ogni anno lancia autori nuovi e giovani cineasti, ed è responsabile del settore web della Palomar. In che cosa consiste quest’ultimo incarico? «Seleziono storie e autori che hanno le potenzialità per sfondare nell’innovativo mercato di Internet. Il modello che mi viene in mente ora è Lontana da me, regia di Claudio di Biagio e scrittura di Tomaso Renzoni. Al centro della web serie, la storia d’amore tormentata fra Mirko il graffitaro e Valeria, l’aspirante ballerina. Nel cast ci sono protagonisti della serie Rai Braccialetti rossi e di Violetta, personaggi amatissimi dai ragazzi. Perciò con Lontana da me abbiamo funzionato molto bene sui social».
J. De Nardis, M.G. Longhi, E. Tasca
C’è un compito a casa che dà ai suoi allievi? «Sì, quello che dico ai miei studenti è di vedere, vedere e vedere tutto! Prodotti belli e brutti. Questa è una grande pecca delle persone, che non hanno più voglia di guardare. Invece bisogna farlo, per ore e ore. Solo così si raggiunge un risultato trasmediale, cioè che viene veicolato da varie piattaforme. Dobbiamo andare sempre più nello specifico, capire le differenze di pubblico. Capire la differenza fra il successo di un programma duraturo o temporaneo. Il primo ci mette di più a decollare nel tempo, ma è la qualità che lo distingue dall’usa e getta». Il futuro che entra nelle nostre case. è così? «In questo settore è molto complicato dare delle
verità (che poi non si possono dare). Perché il web è ORA. VIVE ORA e CAMBIA ADESSO. Perciò stiamo attenti a dare definizioni che fra poco saranno obsolete.Qual è la differenza fra un prodotto nato per la tv o Internet, quindi web native? Ora c’è la figura dell’osservatore analitico, colui che capisce che cosa ha il potere di colpire l’audience. Quello che sarebbe importante avere in questo momento è un’attenzione maggiore da parte delle istituzioni. Perché i giovani ormai attingono informazioni solo dal web, in particolare dai video nel web! Quindi investire su contenuti orientati verso di loro». Janet, abbiamo capito che il suo mestiere è la sua passione. Ma quando vuole davvero rilassarsi, che fa? «Ho voglia di fare uno di quei viaggioni in un’isola lontanissima, senza connessione (ride). Adoro dipingere e mi piacciono tanto le cose manuali. Ho fatto anche lavoretti in casa, perché sono laureata in Architettura. Mi piace scrivere e mi piace lo sport e vado a correre la mattina presto al parco. Mi fa sentire viva il contatto con la natura. Poi sono una divoratrice di libri e la mia grande passione è il cinema. L’altro giorno ho visto Dio esiste e vive a Bruxelles. Ecco, non capisco come film così non arrivino agli Oscar»! Relax che però terminerà a settembre... «Sì, il problema è che dobbiamo preparare il promo del Roma Web Fest, la cui edizione 2016 va dal 30 settembre al 2 ottobre al MAXXI. Luca Vecchi, del collettivo di autori comici The Pills, e Clayton Norcross sono le star del nostro promo, spassosissimo. Sarà una vetrina dei giovani talenti e delle produzioni indipendenti, una fiera mercato del vivace e dispersivo mondo del web. Abbiamo lanciato tantissimi bandi ed è in programma un evento speciale che sarà trasmesso via Facebook Live. Stiamo rispondendo a una domanda crescente, perché in Italia c’era molto poco posto per i prodotti web seriali. E rispondiamo anche alla crisi! Se non ci fosse stata la crisi, le grandi produzioni non si sarebbero avvicinate a noi. Ma i talenti nati così ‘dal basso’ vengono considerati molto bene. Roma web fest ormai viene dopo soltanto a Los Angeles e Marsiglia».
“SELEZIONO STORIE E AUTORI CHE HANNO LE POTENZIALITÀ PER SFONDARE NELL’INNOVATIVO MERCATO DI INTERNET”
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onlus e solidarietà
cooperativa un dono nuovo
l’8 ottobre mimo musical presso palazzo gonzaga di volta mantovana
a cura di di M.T. San Juan
La Cooperativa “Un dono nuovo”, con sede in Piubega (Mn), quest’anno festeggia i venticinque anni di fondazione. La Cooperativa è iscritta all’Albo delle Cooperative Sociali ed è quindi un’Organizzazione non lucrativa di utilità sociale. E’ nata nel 1991 come laboratorio rivolto a ragazzi maggiorenni con disabilità lievi e successivamente, nel 1999, è divenuta una O.N.L.U.S. Nel 2000 il laboratorio è divenuto uno SFA, ovvero un Servizio di Formazione all’Autonomia, collocato nella nuova sede più ampia e senza barriere architettoniche in Via Casone, sempre a Piubega. Successivamente, nel 2008, è divenuto C.S.E. “IL DONO”, ovvero un Centro Socio-educativo per ragazzi diversamente abili, ai quali si vogliono offrire vari stimoli e possibilità sia di integrazione sociale, personale e familiare, che di sviluppo di una loro maggiore autonomia. Al Dono tutto ruota intorno alla Persona! Quest’anno, essendo il venticinquesimo anno di fondazione, si è colta l’occasione per creare più momenti di comunità, per vivere insieme la realtà, in modo che anche persone esterne che non hanno mai sentito parlare del Dono, o di quelle persone che conoscono la cooperativa ma non hanno mai avuto l’occasione di poter vedere concretamente chi vive in questa dimensione e cosa viene fatto all’interno della medesima, possano toccare con mano la nostra realtà.
LA COOPERATIVA FESTEGGIA I 25 ANNI DELLA FONDAZIONE. DA NON PERDERE IL MIMO-MUSICAL ITINERANTE Al Dono si vuole festeggiare con appuntamenti mensili l’anniversario: tombole, biciclettate, spettacoli teatrali, che permettano alla cooperativa di farsi conoscere, perché si ha la necessità di inserire nuovi utenti all’interno della struttura che permetterebbero di raccogliere fondi vitali per tutti i progetti in cantiere. All’interno del Centro vengono svolte varie attività e nuove iniziative: c’è un laboratorio all’interno del quale si lavora il legno, viene attuato il “Progetto Cucina” per far sperimentare ai ragazzi l’uso dei fornelli, ci si confronta con esperienze teatrali che hanno portato alla realizzazione di un mimo-musical dove sono proprio i ragazzi i protagonisti. Questo spettacolo viene proposto nei vari paesi del territorio ed è un’occasione splendida per vedere all’opera questi ragazzi. La cooperativa ha aderito al “Progetto SFIDA”, ovvero un progetto basato sulla sperimentazione di vari sport, tra cui l’equitazione, la pallavolo, il tennis, lo yoga, lo judo e molti altri ancora; vengono anche creati
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momenti d’incontro con le scuole medie di Asola e con gli altri centri per ragazzi diversamente abili della zona. Inoltre, all’interno della struttura vengono realizzate icone, oggettistica in pasta mais e gesso, ricordini per ogni circostanza e bomboniere: il tutto realizzato in collaborazione con i ragazzi del Dono che si impegnano ogni giorno, in varie attività, per portare a termine ciò che viene richiesto alla cooperativa. Inoltre, si è inserito nell’equipe di lavoro una psicologa, figura di supporto e sostegno, per rendere ancora più efficiente il servizio e per rispondere al meglio a qualsiasi bisogno dei ragazzi e delle famiglie. Altre attività che sono state introdotte nell’ultimo periodo sono la pet-teraphy e la collaborazione con una fattoria didattica, perché si è convinti che il contatto con gli animali è fondamentale e di impatto per ogni persona. La fattoria con cui la cooperativa collabora si trova vicino al paese, ed è la Fattoria didattica “La Basalganella” che si trova a Villa Cappella di Ceresara e dà la possibilità di entrare direttamente in contatto con il mondo della natura, facendolo vivere ai ragazzi da vicino. “UN DONO NUOVO” Società Cooperativa Sociale di Solidarietà O.n.l.u.s. Via Casone 25/a – 46040 Piubega (Mn) Tel. e Fax 0376 655693 www.undononuovo.it
Lo spettacolo “Un bel gioco dura...molto!” parla di giocattoli rotti che, essendo vecchi e troppo usati, il proprio padrone vuol bruciare perchè non servono più a nulla. I quattro protagonisti sono: Gix, il soldatino senza il moschetto, Delina (la ballerina), Pepito (un pagliaccio con la molla rotta) e Wiko (un orsacchiotto senza un occhio). Questi iniziano un viaggio per trovare la Signora dei giocattoli che è l’unica loro speranza di salvezza; durante la ricerca devono affrontare varie prove prima di trovarla e chiederle se lei ha qualche potere per impedire che vengano buttati nel fuoco. Chissà se i quattro personaggi riusciranno a trovare la Signora dei giocattoli e salvare i loro amici dal fuoco che tanto li terrorizza??!! Questa storia permette molti paragoni con la vita di tutti i giorni e se si apre il cuore, dà spunti per riflessioni molto profonde. Lo spettacolo, con il linguaggio della favola, tratta il tema della diversità-diversabilità, intesa non come mancanza o difetto ma come risorsa da valorizzare. Il “giocattolo rotto”, proprio come le persone con disabilità possono essere ancora utili, ma solo se delle persone speciali aprono il loro cuore e ne comprendono il valore. Non mancate allo spettacolo! Info: 0376 655693
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dossier / COME SI INSERISCE MEDJUGORJE NEL MONDO D’OGGI
l’eccezione IN UN MONDO CHE CAMBIA
Medjugorje, piccolo paese della Bosnia Erzegovina, rappresenta uno dei luoghi di pellegrinaggio più conosciuti dai fedeli cattolici. I fatti ad esso connessi si può dire facciano parte del bagaglio di conoscenza di, pressochè, la maggioranza delle persone. La misticità di questo luogo è spesso raccontata da altri che ci sono stati e l’hanno vissuta sulla loro pelle. Dalle prime apparizioni della Madonna risalenti al 1981, il flusso di persone che ha raggiunto la meta è stato molto importante. Ma il passaggio più difficile, forse, è quello di inserire un evento di questo genere in un contesto sempre meno “credente” e sempre più laico. Da una parte, infatti, troviamo le esperienze e i racconti delle persone che ci sono state e che, nella maggior parte dei casi, confermano quanto viene detto su Medjugorje. Nella fattispecie, credenti che rafforzano la loro fede durante e dopo il pellegrinaggio, giovani che raggiungono la cittadina con i loro gruppi diocesani, e altri che, duran-
a cura di anna rossignoli
MEDJUGORJE TRA FAZIONI DIVERSE. DAL SOSTEGNO ALLO SCETTICISMO, dagli attacchi alle TESTIMONIANZE, CONTINUA TUTTAVIA A CONFERMARE GRANDI NUMERI DI PELLEGRINI IN VISITA
te l’esperienza, scoprono dentro se stessi qualcosa di nuovo. Storie tra di loro molto diverse ma accomunate da un minimo comune denominatore che è la Fede: Fede rinvigorita, Fede ritrovata o scoperta, Fede che spesso si rafforza e diventa inattaccabile. Dall’altra parte un contesto generale di riferimento poco credente, poco frequentatore della Chiesa e, si può dire, sempre più ateo. Molti sono gli studi condotti in materia, tutti con lo scopo di capire le cause alla base di questo cambiamento, le caratteristiche ricorrenti e la visione d’insieme del fenomeno. I risultati parlano di una popolazione che, sempre più spesso, sostituisce la fede in una religione con l’attaccamento a qualcos’altro: una squadra di calcio, discipline di distensione corporea oppure hobby in generale. Questo a prova del fatto che l’uomo non stia perdendo la necessità di doversi “aggrappare” e credere in qualcosa, ma che egli vari sempre più
un luogo dove si rinnova quotidianamente il miracolo di scoprire dentro di sÉ qualcosa di nuovo
I MESSAGGI DELLA VERGINE PER SALVARE IL MONDO l’ULTIMO MESSAGGIO è QUELLO RICEVUTO DA MIRJANA CON L’APPARIZIONE DEL 2 LUGLIO. “RITORNATE ALL’EUCARISTIA, A MIO FIGLIO”
spesso i suoi punti di riferimento. La fluttuabilità della nostra epoca mette in discussione, non riconosce più come date le cose, i fatti. L’uomo moderno, quando inserito in un contesto di stabilità economica, politica e sociale, comincia ad investire nei suoi pensieri e vuole diventare il protagonista della sua vita. Tecnologia e buoni livelli di istruzione lo aiutano in questo percorso critico e, soprattutto, lo allontanano da quel bisogno di protezione e rassicurazione. La roccaforte sulla quale costruisce la sua vita è protetta da nuovi valori, nuove certezze. Diversi studi evidenziano la correlazione esistente tra religione e reddito: si dichiara credente il 50% delle persone con un reddito alto e il 70% di quelle più povere. A partire da questi dati si potrebbe dire che, la fede, rappresenti un punto fermo nelle vite delle persone che attraversano più difficoltà. Sempre più importanza stanno assumendo invece le discipline orientali, oltre ad alcuni concetti quali il karma o la reincarnazione. Ciò che le differenzia dalle nostre religioni è, forse, la maggior flessibilità e la possibilità di personalizzare il proprio percorso. Accade, infatti, che sia la perdita di fiducia nelle istituzioni e nelle figure collegate al mondo religioso cattolico a fare inizialmente allontanare le persone dal credo. Esse, spesso, non si sentono rappresentate. Vogliono più spazio, meno cerimonialità e più semplicità. Accanto a queste considerazioni, tuttavia, non si può non individuare Medjugorje come uno dei punti saldi di quella che invece è la tendenza contraria, ossia quella di credere. Innumerevoli le testimonianze che parlano di “vocazione”, “dono”, “grazia” e “pace”; continui i pellegrinaggi; molti i siti che propongono approfondimenti e seguono costantemente le vicende del luogo. Non si può non notare che ci si riferisca
Le cifre stimante di pellegrinaggi a Medjugorje parlano di circa 40 milioni di visitatori dalla prima apparizione del 1981. Medjugorie e’ legata a Lourdes e Fatima dalle apparizioni mariane, ma, a detta di molti, sarebbe la più mistica. Il sito ufficiale del luogo offre dati sul numero di comunioni impartite per anno, arrivando a 1.800.400
nell’anno 2015, e sul numero di sacerdoti concelebranti, che sono stati 38.870 lo scorso anno. L’inizio della storia di questo posto è riconducibile al 24 giugno 1981, quando a sei giovani ragazzi della parrocchia di Medjugorie apparve, sul monte Crnca, una figura bianca con un bimbo tra le braccia, conseguentemente associata alla Madonna. Secondo il racconto, il giorno seguente, alla stessa ora, la bellissima donna riapparve loro e, da quel giorno, le apparizioni della Vergine furono regolari. I dieci segreti che sono stati rivelati ai veggenti dalla Vergine riguardano l’umanità e ne conservano il suo piano salvificatore del mondo. Ad ognuno dei ragazzi è stata assegnata un’intenzione di preghiera: per i malati, per i non credenti e per le famiglie ad esempio. In ogni apparizione la Vergine comunica loro dei messaggi affinchè a loro volta li comunichino al mondo. Pace, fede, conversione, preghiera e digiuno sono i macrotemi a cui le parole della Madonna hanno fatto riferimento negli anni.
Medjugorje è percepita come una cittadina con un’aura divina QUEST’ANNO MEDJUGORjE OSPITA IL 27° FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI GIOVANI DAL 1 AL 6 AGOSTO. SUL SITO UFFICIALE INFORMAZIONI DETTAGLIATE SU MEDJUGORIE E GUIDA ALLE ATTIVITà E CONSUETUDINI DEL LUOGO
sempre a Medjugorje come ad una cittadina con un’aura divina. Le parole riportate hanno spesso elementi che appaiono quasi soprannaturali, appartenenti ad un’altra dimensione. Ed è come se le persone, andandoci, entrassero in un contesto estemporaneo, lontano dai vizi e dai costumi del mondo. Un luogo che è immobilizzato e verso il quale si “scappa” come per poter rinvigorirsi. L’interesse nei confronti di realtà come quella di Medjugorie è pertanto inevitabile quando si trattano temi come questo. In un’epoca di decadenza della fede come la nostra, forse le uniche realtà che possono sopravvivere sono quelle che si allontanano dai canoni prestabiliti, dando la possibilità alle persone di immergersi in un’ambiente molto diverso da quello in cui sono inserite quotidianamente e di farsi coinvolgere completamente da esso. Le teorie parlano della futura erosione delle religioni monoteiste, che saranno sempre più sostituite da credenze rinnovate e nuove spiritualità. Al momento appare difficile poter fare previsioni di questo genere ma, quello che è certo, è che le persone necessitano sempre più di un rinnovo, di esperienze che possano arricchirli e che li allontanino il più possibile da dogmi ferrei.
aziende italiane l’impresa di fare impresa
a cura di alessio pinza
forza ceccato Architettura & Design Come nasce lo studio Forza Ceccato e quali sono i professionisti che lo compongono? Lo studio Forza Ceccato nasce nel 1991 dalla collaborazione degli architetti Renzo Forza e Claudio Ceccato, che uniscono insieme diverse esperienze e competenze mixando professionalità e qualità. Dal 2012 l’assetto dello Studio cambia fondendo le esperienze maturate nel corso degli anni dall’archietto Claudio Ceccato, iscritto all’Ordine degli Architetti della provincia di Vicenza dal 1987, con le innovazioni apportate dall’architetto Rossella Forza, iscritta all’Ordine degli Architetti della provincia di Vicenza dal 2011. Quali sono i principali settori nel quale opera e con quali modalità? Lo studio Forza Ceccato si occupa di progettazione architettonica, ristrutturazione, architettura d’interni e design, arredo urbano, esterni e giardini, sviluppando tutta la gestione del progetto dalla fase iniziale di studio delle richieste della committenza fino alla fase di cantiere e direzione lavori, seguendo con attenzione ogni dettaglio e offrendo sempre nuove soluzioni studiate ad hoc, avvalendosi dell’aiuto di una vasta rete di esperti professionisti e di abili artigiani che consentono in ogni fase progettuale di mantenere il pieno controllo tecnico e organizzativo. Tutto ciò che viene creato scaturisce da un costante scambio creativo: le idee sono il frutto di conoscenze ed esperienze diverse ma maturate sempre insieme durante gli anni di attività professionale. Quali tecnologie vengono utilizzate a supporto della professionalità dei componenti del team? Lo Studio Forza Ceccato utilizza software di tipo BIM (Building Information Modeling) ossia programmi di sviluppo di modelli virtuali generati in digitale, che permettono di supportare l’intero ciclo di vita del progetto fino allo sviluppo di render fotorealistici sempre più ricchi di informazioni e dettagli. Si utilizzano anche strumenti per rilievi topografici plano-altimetrici, software per la gestione di pratiche catastali, nonché collegamenti on-line con i vari catasti nazionali. Quali progetti nel recente passato hanno segnato l’evoluzione dell’attività dello Studio?
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Claudio Ceccato
LO STUDIO SI OCCUPA DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA, RISTRUTTURAZIONE, ARCHITETTURA D’INTERNI E DESIGN, ARREDO URBANO, ESTERNI E GIARDINI, GESTIONE DEL PROGETTO DALLA FASE INIZIALE FINO ALLA FASE DI CANTIERE E DIREZIONE LAVORI
Rossella Forza
Tutti i progetti svolti hanno arricchito professionalmente lo Studio, tuttavia ce ne sono alcuni che hanno segnato di più l’evoluzione del team, come ad esempio: - la collaborazione con l’Archistar Prof. Arch. Boris Podrecca alla progettazione della “Cittadella della Giustizia” e alla ristrutturazione dell’ex casa circondariale all’interno del centro storico di Bassano del Grappa (VI); - la progettazione della nuova prestigiosa sede della ditta “Metalmeccanica Alba” (6.000 metri quadrati, per un volume di 1.500.000 telai per sedute prodotti ogni anno) a Ca’ Rainati di San Zenone degli Ezzelino (TV) ; - lo studio di interior design di uno chalet in montagna di una nota industriale del bassanese; - il restyling d’interni di un appartamento di villeggiatura di un noto imprenditore mantovano; - la ristrutturazione della Chiesa “Purificazione della Beata Vergine Maria” a Romano d’Ezzelino (VI). Da dove nasce la scelta dell’operatività on line e quali risultati ha dato in questi anni? La scelta di operare anche on-line deriva dalla volon-
tà di servire un mercato più ampio, poter comunicare più velocemente con i clienti sfruttando le nuove tecnologie e abbattere notevolmente i costi di progetto. Tutti possono permettersi un architetto che lavora al restyling degli ambienti stando nel suo ufficio, proponendo interventi come: l’ Home Staging, gli Studi d’arredo o le Ristrutturazioni leggere che possono regalare un aspetto nuovo e più armonioso agli ambienti, abbattendo notevolmente i costi. Il pubblico ha risposto da subito positivamente a questa nostra proposta, il feedback è stato immediato, anzi l’interesse cresce e le richieste sono in aumento. Quali impegni e prospettive dello Studio per il futuro prossimo? Lo Studio ha da sempre lo scopo di soddisfare il cliente valorizzando la sua unicità, adattando la funzione “spazio” alle sue esigenze e ottenendo ambienti personalizzati e a misura. Gli obiettivi che lo Studio si prefigge sono quelli di affiancare alla progettazione di nuovi edifici anche il rilancio di quelli esistenti con: – l’Home Staging ossia la progettazione di nuove soluzioni creative attraverso l’utilizzo degli arredi già presenti negli immobili, con il fine di prepararli alla vendita o all’affitto, migliorandone l’immagine e favorendone la commercializzazione in tempi brevi e al miglior prezzo; – gli Studi d’arredo ovvero il restyling degli ambienti progettando nuovi arredi e soluzioni per rinnovare l’ambiente in cui si vive, senza affrontare interventi edilizi; – le Ristrutturazioni leggere degli immobili apportando modifiche a basso costo alla distribuzione degli ambienti per ottimizzare al meglio lo spazio esistente.
n. 4 Agosto-Settembre 2016
ABITARE
MODULNOVA OUTDOOR DESIGN E FUNZIONALITà Arredare uno spazio esterno con una cucina che sia non solo funzionale, ma risponda a precisi canoni estetici e sia quindi in grado di conciliare design, ergonomia e funzione. Questa è la filosofia che ha ispirato MODULNOVA nella creazione della nuova cucina outdoor. Un nuovo progetto che combina rigore nelle linee e razionalità nell’organizzazione degli spazi, ed è pensato per soddisfare le esigenze di funzionalità e praticità di chi ama vivere all’aria aperta. In un dehors, sul terrazzo di un attico metropolitano, a bordo piscina o in un rigoglioso giardino la collezione Outdoor arricchisce con gusto ogni contesto en plein air favorendo il piacere della convivialità che si crea attorno a una cucina. Acciaio verniciato con polveri epossidiche e pietra piasentina sono i materiali scelti per questo nuovo progetto, ideali per resistere all’umidità, alle intemperie, agli sbalzi termici e all’usura. L’impiego dell’acciaio verniciato conferma una precisa scelta estetica: portare la cucina fuori dalle
di barbara gazzi
mura domestiche e renderla protagonista degli spazi all’aperto. Volumi e materiali che consentono di concedersi il piacere (e il lusso) di una cucina dentro e fuori casa. Le stesse prerogative di comfort e design che caratterizzano le proposte per gli ambienti cucina indoor sono così declinate per questo innovativo sistema outdoor che garantisce elevate performance e massima funzionalità. Sono infatti disponibili, oltre alla classica griglia da barbecue, un forno a legna, una friggitrice, una piastra teppanyaki e una piastra a induzione, per le cotture tradizionali. Completano il sistema due zone di contenimento dove riporre la legna per il forno o gli strumenti di cottura, uno spazio dedicato al lavaggio, uno dedicato alla refrigerazione delle bevande e una macchina per la produzione del ghiaccio. Anche all’aperto una cucina MODULNOVA è uno spazio da vivere e rappresenta la sintesi perfetta di know how produttivo e identità stilistica.
TENDENZE
LIBRERIE BOISERIES PER AMBIENTI D’AUTORE
QUANDO L’OTTONE DIVENTA PROTAGONISTA
Compongono, espongono, inglobano, nessun elemento d’arredo si presta ad utilizzi versatili come le librerie, che tornate ad essere una soluzione significativa ed importante, soprattutto in salotto e camera da letto. La versatilità creativa che caratterizza Turati Boiseries si riflette in soluzioni integrate a parete o in strutture contenitive che, come affascinanti scatole delle meraviglie, riverberano il valore degli oggetti in esse esposti. Come l’autentica tradizione artigianale impone, le librerie sono realizzate a disegno, facendo fede allo charme delle due collezioni made in Mariano Comense. La Boiserie Collection si connota per l’intramontabile eleganza austera e ClassMode Collection, sintesi di creatività orientata alle più attuali tendenze dell’abitare e rispettosa delle esigenze del vivere contemporaneo. Luxor, Versailles, Cambridge, Delfi, Firenze, Oxford, Milano sono le finiture che spaziano dal rigore classico a concept più moderni e razionali per rispondere alle esigenze di comfort e funzionalità dei nostri giorni. È a partire da questi tratti assolutamente personali che prendono vita le librerie Turati; dall’appeal scultoreo per dare vita a commistioni di stili ed epoche diverse, così come le ultime tendenze del design dettano. Il fascino delle essenze del legno si rivela nel suo aspetto più naturale o in cromie decise in grado di sovvertire ogni canone classico. Da semplici moduli con mensole, passando per soluzioni dotate di nicchie, scrigni, colonne, dettagli e finiture in foglie ad oro, fino ad arrivare a librerie integrate nella parete. Che siano concepite per completare un ambiente o come veri propri elementi strutturali, che fungono da divisori, l’eleganza delle proposte Turati si traduce in un innato senso dello chic.
L’ottone è protagonista della nuova interpretazione della collezione 273 di 4P1B Design Studio per DE VECCHI MILANO 1935 e sottolinea l’importante ricerca sulla lavorazione di questo metallo, sulla definizione dei dettagli, sulla sperimentazione formale che l’azienda ha intrapreso per dar vita a sculture funzionali destinate a durare nel tempo. Così, un cesto per lo champagne, un centrotavola, un cesto rettangolare, una coppia di candelieri e una burriere raccontano una collezione unica, in cui ogni pezzo è irripetibile perché è il risultato di un processo e non la semplice riproduzione di un disegno. La forma di questi oggetti, infatti, viene generata dalla deformazione del metallo dovuta alla naturale espansione dell’acqua: questa viene congelata all’interno di elementi cavi e l’aumento di volume, dovuto al raggiungimento dello stato solido, esercita una notevole pressione sul metallo, arrivando a deformarlo. Nascono elaborazioni estetiche incontrollate in cui è la casualità a definirne l’unicità, in una perfetta imperfezione.
LETTO ANIMA E CABINA XCAB Un progetto originale e di design studiato da Dielle per ottimizzare gli spazi in camera da letto. Il letto posto all’interno dell’area notte permette l’aggiunta di comodini e l’apertura delle ante della cabina. La perfetta integrazione tra i sistemi di arredamento modulari consente di creare libere composizioni, sempre attuali e moderne.
FORZA ESAGONALE DI DRUM Drum è un omaggio alle batterie elettroniche esagonali degli anni 80. Dalle forme plastiche, la poltrona è realizzata in poliuretano stampato a quote differenziate che garantiscono il massimo confort senza rinunciare alla forza estetica dell’oggetto. Il rivestimento è in tessuto elasticizzato con stampa tridimensionale.
SE LA POLTRONA È UN SACCO COLORATO Destrutturate o con forma predefinita, alcune sedute si inseriscono nelle case quasi come un dettaglio, ma finiscono con l’essere protagoniste dell’intero ambiente. Sedute colorate e informali, da accostare al divano o da utilizzare come pezzi singoli, in alcuni casi possono persino essere utilizzati anche all’occorrenza come letto in più.
ECo&green
FOCUS di giacomo gabriele morelli
di benedetta bottura
Spesa con il GAS benessere solidale Fare la spesa in gruppo per risparmiare senza rinunciare a qualità, solidarietà e sostenibilità. I GAS (Gruppo di Acquisto Solidale) sono costituiti da gruppi di cittadini e famiglie che si associano per creare reti di acquisto. La loro forza sta nel numero, quando si è in tanti si comprano maggiori quantità di cibo e questo permette di acquistare direttamente dai fornitori, avendo prezzi migliori. Ma i GAS non si limitano a fare la spesa, non si tratta infatti di supermercati, ma di gruppi sociali dove è possibile discutere di alimentazione e cultura e dove le scelte sono guidate dal principio della solidarietà. I partecipanti fanno riunioni periodiche per decidere cosa comprare e come organizzarsi per il ritiro e la ridistribuzione della merce. Ogni componente del GAS ha un suo ruolo, come seguire un determinato fornitore, per verificare che rispetti gli standard
TEMUTE VIPERE TRA FANTASIA E REALTà di qualità richiesti. Ogni GAS ha le sue regole nella scelta dei fornitori, di solito si privilegiano i prodotti biologici e si cerca di favorire i produttori locali e tutti puntano a scegliere aziende che rispettino i propri lavoratori e l’ambiente. Lo scopo ultimo dei GAS è quello di adottare uno stile di vita più sostenibile all’interno della propria comunità. Per saperne di più e trovare il GAS più vicino, si può consultare il sito www.economiasolidale.net
Nel periodo estivo immancabilmente si ha notizia, quasi sempre priva di conferme, di avvistamenti di vipere. Se sulle Alpi e Prealpi bresciane e veronesi la presenza di questo ofide è endemica e facilmente riscontrabile, piuttosto raro è il suo incontro nel Mantovano, specialmente in pianura. Il timore e l’ istintiva repulsione che la maggior parte di noi prova per gli animali striscianti, spesso però accendono la nostra suggestione e la nostra fantasia, cosicché gli avvistamenti di vipere si moltiplicano. Se questo è possibile nel Bosco della Fontana
FENOMENI DELLA NATURA
Tempeste stratosferiche e colorate Tempeste nella stratosfera. Si tratta di fulmmini dai colori spettacolari che si abbattono nella stratosfera sopra alle nubi temporalesche. Il fenomeno è visibile anche da terra, ma è piuttosto raro. Questi fulmini che possono avere anche 100 km di lunghezza e di diametro, si distinguono in spettri rossi, getti blu ed elfi.
TENDENZE
La Cina dimezza il consumo di carne La Cina ha deciso di ridurre del 50% il consumo di carne della sua popolazione. La decisione è stata presa per migliorare le condizioni di salute dei cinesi, ma anche per ridurre l’inquinamento da gas serra prodotto dagli allevamenti, che supera quello dell’intero settore dei trasporti, senza considerare la deforestazione attuata per far spazio alle coltivazioni per la produzione dei mangimi. La crescita economica della Cina ha cambiato lo stile alimentare della popolazione, incrementando notevolmente il consumo di carne. Attualmente il paese consuma il 28% della carne di manzo prodotta nel mondo e la metà di quella di maiale. L’obiettivo è che gli 1,3 miliardi di abitanti arrivino a consumare al massimo tra i 40 e 75 grammi di carne a persona al giorno. Se l’iniziativa avrà successo le emissioni di anidride carbonica dovrebbero ridursi di 1 miliardo di tonnellate entro il 2030.
n. 3 Giugno-Luglio 2013
Gli spettri rossi compaiono in corrispondenza dei fulmini terrestri. I getti blu, invece, vanno dal basso verso l’alto e sono a forma di cono. Gli elfi, infine, hanno forma ad anello. Il fenomeno è ancora in fase di studio, ma le più recenti teorie li spiegano come la manifestazione visibile del passaggio di energia dalla Terra allo spazio.
Giardini senza ERBACCE E VELENI Per eliminare le erbacce da vialetti, giardini e orti non è necessario usare veleni. Il modo migliore è estirparle manualmente, facendo attenzione a rimuovere bene le radici ed evitando il periodo della fioritura, per non far spargere i semi. Se non siete sicuri di aver tolto tutte le radici, potete cospargere il buco di sale grosso. Un altro metodo, soprattutto per le erbacce che crescono nelle crepe dei vialetti, è l’acqua bollente che cuocerà letteralmente le loro radici. Anche l’aceto, spruzzato sulle foglie e sul fusto, farà morire le piante, ma richiede più applicazioni perché non arriva alle radici. Infine anche la pacciamatura con paglia, o cippato, funziona, ha però lo svantaggio di dover essere rinnovata spesso.
marmirolese (dove risiede una significativa popolazione di vipere di tipo Aspis) o in alcune Oasi con territorio incolto e vocato alla vita schiva di questi serpenti, l’evento è decisamente meno probabile in aperta campagna coltivata. Distinguere la vipera da un comune ed innocuo serpente acquatico è facile per un esperto, molto meno facile per un profano. Alcune caratteristiche estetiche proprie della vipera: la testa triangolare, la pupilla stretta e verticale e la coda ad appendice molto corta, sono osservabili solo in un animale ben visibile ed immobile. Comunque sia le vipere italiane sono “pacifiche” e preferiscono scappare; il morso è mortale in rarissimi casi (i soggetti più a rischio sono gli anziani , i bambini, le persone debilitate e, ricordiamolo pure, i nostri cani ). Bisogna evitare
la somministrazione di siero (immunoglobuline di origine equina) al di fuori di un ambiente ospedaliero per il rischio di shock anafilattico, questo più pericoloso del morso stesso della vipera. I serpenti, le vipere in particolare, suscitano da sempre una grande paura, e per questo su di loro circolano molte storie. Ricordiamo la vecchia panzana delle vipere gettate dagli elicotteri per ripopolare le zone boschive. È una storia diffusa in gran parte d’Europa, in Italia in particolare, tanto che lo scrittore Paolo Toselli ha dedicato ad essa il titolo del suo libro “La famosa invasione delle vipere volanti e altre leggende metropolitane dell’Italia d’oggi”.
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di Alessandra FusÉ
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INTERVISTA AL Prof. Vittorio Unfer
infertilità femminile Cause e soluzioni
Il Prof. Vittorio Unfer, esperto in Ostetricia e Ginecologia, ricercatore e professore universitario all’ IPUS Istituzione di Alta Formazione di Chiasso in Svizzera e responsabile Studio Medico ginecologico di Roma A.G.UN.CO spiega le cause dell’infertilità femminile e le possibili soluzioni. Perché cresce l’infertilità femminile? «L’infertilità è un fenomeno in costante crescita, affligge circa una coppia su cinque. L’incremento di inquinamento, allevamenti e colture intensive, il peggioramento dello stile di vita, l’obesità sono fattori che hanno contribuito, in maniera diretta o indiretta, all’accrescimento del fenomeno. Tra le donne, il motivo più
frequente di mancato concepimento è rappresentato dalla Sindrome dell’Ovaio Policistico (PCOS), una patologia complessa che colpisce fra il 5% e il 10% di queste in età riproduttiva». Cos’è l’inositolo? «L’inositolo è una sostanza naturale indispensabile per il nostro benessere in quanto si è dimostrata particolarmente efficace non solo per migliorare la qualità ovocitaria nelle donne e quindi la fertilità, ma anche per correggere numerosi disturbi endocrino-metabolici. Si trova in diverse forme, ma solo due di queste, il Myoinositolo (MI) e il D-Chiro-inositolo (DCI) nel giusto rapporto fisiologico 40:1,
rappresentano la terapia più efficace per ripristinare i parametri metabolici». Come ci si può procurare l’inositolo (chi lo prescrive, a chi rivolgersi)? «L’organismo è in grado di produrlo autonomamente, tuttavia è anche una sostanza presente in molti alimenti e assorbita a livello intestinale durante la digestione. In caso si manifestino sintomi da carenza il medico la suggerisce, nel dosaggio ottimale MI e DCI 40:1, come integrazione e come supporto ad altre terapie, anche farmacologiche. In farmacia e parafarmacia è disponibile come integratore alimentare di libera vendita e senza effetti collaterali».
LA CAMERA DI SOphIA
Rivoluzionare la vita con piccoli cambiamenti
Siamo tutti un po’ esauriti. Inutile negarlo. Impegni di famiglia e di lavoro, scadenze burocratiche, imprevisti e pressioni di ogni natura, sembrano spesso coalizzarsi per renderci la vita difficile e per succhiarci energia. Eppure, nel cammino di progressivo depauperamento delle nostre forze e della nostra capacità di godere del bello della vita, ci mettiamo molto del nostro. Sempre più risucchiati da ciò che ci circonda, infatti, via via e senza nemmeno rendercene conto, cominciamo ad abbandonare tutto ciò che
potrebbe “nutrirci” e ricaricarci. Ebbene si, spesso, pur potendo scegliere, siamo portati a rinunciare più facilmente ad attività e a piccole occupazioni benefiche, a vantaggio delle attività più stressanti. Perché le prime ci sembrano “facoltative”, perché ci sembra di non meritare di riservarci troppo attenzioni o, talvolta, per pura trascuratezza di noi stessi. E così il cerchio della nostra vita comincia a restringersi chiudendosi dentro i ristretti confini del lavoro e delle incombenze familiari e noi finiamo nell’imbuto che, neanche troppo lentamente, ci porta a manifestare i sintomi tipici dello sfinimento fisico e psichico: irritabilità, disturbi del sonno, mancanza di gioia, incapacità a godere dei piccoli piaceri della vita, fino ad arrivare ad un vero e proprio senso di disperazione. La domanda fondamentale che non ci poniamo mai è: quanto tempo dedichiamo ai doveri e alle
di marzia sandri attività stressanti e quanto al gioco? Se la risposta (abbastanza scontata) propende troppo per il primo elemento (i doveri e le fonti di svuotamento) è segno che urge riequilibrare la bilancia, ovvero cominciare pian piano ad introdurre nelle nostre giornate piccoli momenti capaci di nutrirci. Ognuno di noi può disegnare la sua personale mappa cominciando ad introdurre quei minuscoli ma vitali cambiamenti nelle proprie abitudini che nel tempo possono spostare l’equilibrio delle giornate. Può bastare davvero poco per sentire un immediato beneficio e ricominciare a mettere in movimento i recettori del piacere: inserire piccole pause tra le varie attività quotidiane, fare qualche pasto più sano, spegnere il computer qualche minuto prima rispetto al solito, raggiungere un posto a piedi anziché in auto, darsi un tempo nello svolgere un’attività. Ciò che è fondamentale è l’attenzione che si porta a questi piccoli cambiamenti, la possibilità che ci si concede di sentirli come momenti dedicati a se stessi e al proprio benessere, l’intensità e la consapevolezza che si è disposti a dar loro. Ricordiamoci che nulla è solo bianco o solo nero, che ci sono sempre delle alternative al modo in cui possiamo svolgere una stessa attività e che uno dei nutrienti fondamentali della vita è la creatività che sappiamo introdurre nelle nostre giornate.
FOCALIZZARCI SUL BELLO E SUL BUONO HA IL POTERE DI RIGENERARCI
Dire grazie FA BENE Alla salute Siamo tutti talmente concentrati su ciò che non va nella nostra vita, nella nostra società e nel mondo in generale (e, bisogna dirlo, gli elementi in grado di scatenare le nostre lamentele ci sono e sono davvero tanti), che abbiamo perso l’abitudine alla gratitudine. Non ci soffermiamo mai a portare l’attenzione, e ancor meno a ringraziare, per quanto, invece, ci è dato di bello e apprezzabile. Eppure nemmeno ci rendiamo conto di quanto dedicare anche solo poche delle nostre energie a focalizzarci sul bello e sul buono abbia l’enorme potere di rigenerarci, di moltiplicare forze e motivazione e di lenire ferite e dolori. E’ un’attività alla portata di tutti, quella di verificare come il nostro clima interiore possa trasformarsi se solo cominciamo a prendere l’abitudine a ringraziare per le piccole cose. Possiamo individuare fondamentalmente tre aspetti per cui reimparare (o imparare per chi non ne avesse la pratica) a dire grazie può fare bene. Innanzitutto chi sa essere grato è più felice in quanto in questo modo tira fuori il meglio di sé e spinge gli altri a fare lo stesso. Inoltre, la gratitudine fa bene alla salute e alla psiche e a dirlo non sono (solo) mistici orientali ma anche scienziati e ricercatori che hanno dimostrato come il grado di benessere aumenti sensibilmente in chi alimenti in sé il senso di gratitudine. Infine è innegabile che saper dire grazie aiuti il rapporto con gli altri. La gratitudine, infatti, non è mai a senso unico: fa bene a chi la pratica e a chi la riceve. Possiamo provarci subito anche solo dedicandoci una volta al giorno a portare la mente a dieci cose per le quali ci sentiamo di esser grati, una per ogni dito della
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Marzia Sandri è - Counselor relazionale, diplomata presso il CSB (Centro Studi Bhaktivedanta - Accademia delle Scienze Tradizionali dell’India) - Iscritta all’ACP (Associazione Counselor Professionisti) - Membro del direttivo del CISMO (Centro Italiano Studi Medicine Orientali) Si è recentemente specializzata in Counseling transpersonale. Tiene conferenze, cicli di incontri e serate di divulgazione sulla meditazione e sulla crescita personale ed è disponibile per incontri privati a Mantova e provincia e nella zona del Basso Garda veronese. Per chi fosse interessato agli argomenti trattati: cell. 333.1373214; marziasandri@virgilio.it
mano. E’ importante trovarne proprio dieci, anche se dopo le prime quattro o cinque l’esercizio si fa più arduo. Ma è esattamente a questo che serve: a portare di proposito la consapevolezza ai minuscoli elementi della giornata che prima non avevano attratto la nostra attenzione. Arrivati alla fine ci sentiremo subito meglio. Quindi smettiamo di dare tutto per scontato, liberiamoci di ogni tipo di aspettativa e torniamo a sorprenderci e a meravigliarci per ogni cosa, come fanno i bambini, che si emozionano di continuo. Provare per credere.
n. 4 Agosto-Settembre 2016
Fashion
Lo sport diventa di moda
WEEK Lo stile tecnico si fonde con quello casual realizzando un nuovo trend dominato da pantaloni oversize, sporty top coperti da felpe e bomber
Le novità che ci portano le passerelle di Londra, Parigi, Milano e New York ci riferiscono una cosa sola: la tendenza sportiva farà invasione di campo nel prossimo autunno-inverno 2016/2017. Gli stilisti estraggono dal loro contesto gli elementi iconici dell’abbigliamento tecnico e li fondono con lo stile casual realizzando un nuovo trend in cui i pantaloni sono oversize e felpe e bomber coprono micro top con un taglio da reggiseno sportivo. Protagoniste indiscusse saranno le classiche sneakers, rivisitate per l’occasione e arricchite di dettagli fluo, o dotate di veri o propri tacchi, come quelle della collezione Fenty Puma, prodotte niente di meno che da Rihanna. Se il super ritorno della felpa con cappuccio non stupisce più di tanto, non si può dire lo stesso del giubbotto bomber che, direttamente dalla scena hip hop e street style neworkese degli anni ’80 - ’90, arriva prepotentemente tra le sfilate più cool di stagione. Tenetevi quindi pronti per abiti comodi e tessuti tecnici, arricchiti però da dettagli ricamati e accessori preziosi, il tutto per assicurare un autunno-inverno a dir poco performante.
Maxi is the
di vittoria bisutti
Colori d’autunno Quando si parla di colori le passerelle di New York, essendo quelle che aprono la porta a tutte le altre, sono sempre le prime a dettare quelli che saranno i color trend di stagione. Anche quest’anno l’istituto Pantone ha stilato un color report scegliendo quelle che saranno le tinte must have della prossima stagione fredda. Tra le nuances calde più gettonate, ispirate agli elementi naturali, si ritrova il Potter’s clay, che ricorda proprio il colore delle foglie autunnali, del legno e del cognac. Per quanto riguarda le tonalità fredde non si può non nominare lo Sharkskin, letteralmente pelle di squalo, che è un grigio, molto facile da indossare e abbinare, che ricorda proprio la pelle di questo animale marino. Il Lush Medow è invece una bellissima variante di verde smeraldo, che si accosta benissimo ad abbinamenti chic con nero e blu scuro.
new chic
È ufficiale: i gioielli, e per lo più vistosi, non sono mai stati così di moda. A scoprirsi una grande amante dei bijoux, insolitamente, è la capitale della moda francese che, nelle passerelle per la collezione autunno inverno 2017, invece di attenersi al solito “minimalismo” mostra un lato più giocoso e divertente dove esagerare diventa la parola d’ordine. Tra i pezzi super gettonati ritroviamo gli orecchini a cerchio, resi più versatili anche per l’ufficio e la vita di tutti i giorni, e i pendenti lunghi “a lampadario”, decorati con pietre luminose.
winter collection le borse Zara Grandi protagoniste sono le frange, mentre le city bag, mini e maxi, rimangono super gettonate
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Il colosso spagnolo Zara è in assoluto uno dei brand più conosciuti e apprezzati dalle fashion victim, grazie alla sua capacità di offrire una vasta scelta di capi di abbigliamento e accessori, a prezzi relativamente contenuti, che seguono quelle che sono le maggiori tendenze del momento. Anche per le borse la collezione proposta si compone di tantissimi modelli differenti, in grado di accontentare tutti i gusti grazie alla propria versatilità. Modelli di punta rimangono le city bag, proposte in versione maxi e mini, talvolta arrichite con dettagli metallici, fibbie e spille, e l’ormai collaudato zaino, che diventa un accessorio adatto anche all’ufficio. Grandi protagoniste sono le frange, raccolte in nappine e poste per lo più all’estremità dei singoli modelli. La palette cromatica dei modelli è molto varia: dal verde smeraldo al borgogna, includendo anche tonalità pastello, senza disdegnare il bianco e nero, che rimangono sempre degli evergreen.
I gioielli non sono mai stati così di moda, e così vistosi. Lunga vita ai pendenti lunghi e agli orecchini a cerchio
n. 4 Agosto-Settembre 2016
Fashion
Incroci di
WEEK La moda per l’autunno-inverno, sarà una sorta di libera espressione tra la voglia di classico e sartoriale e la ricercatezza di capi, dall’ecosostenibile a dettagli di ogni genere
generazioni Sono ormai diverse le generazioni che si incrociano in modo simultaneo nella moda e negli stili, con un contemporaneo che comprime e spinge a sperimentare e a ricercare, senza troppi confini. La moda non contrassegna l’età - sempre più mentale che anagrafica - di chi la indossa, con uomini adulti in t-shirt e jeans e giovani austeri e barbuti dal look ricercato, sottolineando l’ironia e la leggerezza che ci vogliono per viverla. Si presenta un po’ cosi l’autunno-inverno, una sorta di libera espressione tra la voglia di classico e sartoriale e la ricercatezza di capi, dall’ecosostenibile a dettagli di ogni genere, senza prendersi troppo sul serio, ma con l’attitudine all’attenzione di uno stile che sia unico. Un revival anni 70, pelliccia e pigiama style, queste le principali tendenze.
un classico,
La mantella da uomo Sarà uno dei must have della prossima stagione la mantella presentata da Alessandro Michele per Gucci. Un capo di super tendenza per lo stilista che ha anche presentato cappotti con apertura all’altezza delle mani, in caldi e avvolgenti tessuti. Ha ripescato nell’armadio dei ricordi, rievocando i tessuti alla vecchia maniera e riproponendoli in chiave moderna, tutto nel suo segno stilistico dell’iperdecorato. Una collezione libera e senza alcun tipo di condizionamento.
di antonio scolari
I nuovi Lord
Il pigiama diventa fashion street Come dei veri e propri Lord, non in camera o in casa, ma per strada. Nel segno della ricercatezza, il pajama style, uno dei trend della prossima stagione invernale, sarà il look più originale, insieme alla pelliccia oversize. In seta pregiata con stampe floreali e micro, ma anche in tessuti più caldi, viste le temperature, questi completi avranno forme morbide, sia per la parte inferiore sia per quella superiore, arricchita da revers e cintura. Le interpretazioni sono molteplici e vanno dal tessuto stropicciato ai ricami, all’effetto animalier. Di certo non si passerà inosservati.
Le calzature di tendenza
Ai piedi del prossimo inverno ci sarà la qualità dei materiali, come camoscio e pellami morbidi, ma anche tante conferme come lo stivaletto, immancabile per la stagione fredda. Le derby, oltre alle varianti classiche, avranno dettagli nuovi e materiali dall’effetto camouflage. Le sneakers saranno sempre protagoniste, ma con dettagli ispirati allo sport e al tempo libero. Valentino, che ha una tra le collezioni più belle del prossimo inverno, ha scarpe che hanno uno stile unico oltre ad un’eleganza particolare. I colori nuovi sono il bordeaux con il mocassino con piccole borchie sulla suola da abbinare al pantalone nero o la stringata in pelle pitonata con il pantalone grigio. Effetto wow assicurato.
n. 4 Agosto-Settembre 2016
La mantella presentata da Alessandro Michele per Gucci sarà uno dei must have della prossima stagione
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SCELTI DA NOI
a cura di mARCO MORELLI
abano terme
interalpen hotel tyrol seefeld
l’abano ritz per coccolarvi
vacanza attiva per la famiglia Un programma estivo esclusivo, per i bambini e gli adulti, caratterizzato ogni giorno da numerose attrazioni, che nel mese di agosto rende la vacanza dedicata alle famiglie, un’esperienza ricca di momenti speciali. L’Interalpen Hotel Tyrol, che è considerato il piu prestigioso del Tirolo e affiliato alla catena The Leading Hotels of the World, per l’estate si presenta con una novità: il restyling dell’area wellness con saune, bagni turchi e aree completamente rinnovate. Qui il lusso dello spazio è davvero tale: la camera standard è di 45 mq ma anche gli spazi comuni sono ampi e accoglienti, l’area wellness e SPA si estende su 5300 mq. e poi i diversi ristoranti e il bar in stile viennese, sono angoli di relax e piacere. I servizi sono quelli di un 5 stelle lusso, con un ristorante premiato dalle guide internazionali per la sua cucina gourmet. Il programma ideato per le famiglie dal 6 al 13 agosto è fatto di momenti separati per adulti e piccini oltre all’offerta 7 giorni al prezzo di 6. I piccoli ospiti verranno accompagnati dal team ad esplorare i boschi circostanti partecipando al workshop “Natopia”, osservando la natura da vicino con divertimento, giochi e creatività. Una giornata ludica piena di attività come la cavalcata dei pony e molte altre sorprese. Una cosa è garantita – durante la vacanza la noia non esisterà. Info: www.interalpen.com
cena con vista al refettorio Cena con vista impareggiabile sulla Costiera Amalfitana al Refettorio, il ristorante gourmet del Monastero Santa Rosa Hotel & Spa di Conca dei Marini, raffinato Luxury Hotel di fama internazionale, in una posizione spettacolare a picco su una roccia da cui da cui si gode una straordinaria vista a 180° gradi dal Golfo di Salerno ai faraglioni di Capri, che lo ha fatto meritatamente inserire in molte Top Ten internazionali dei migliori ristoranti panoramici del mondo. Mare, panorami, natura, luce, clima: la quintessenza del Mediterraneo. www.monasterosantarosa.com
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Dal 30 Luglio in poi, AbanoRITZ e la famiglia Poletto vi aspettano più belli e più propositivi che mai. Riapriranno le porte con molte novità, tra le quali una prima colazione rinnovata nell’offerta e nella presentazione, una nuova camera Vintage Design al 5° piano NeverEnding Story, una nuova pavimentazione per la piscina esterna e per alcune camere. Ecco solo alcune delle offerte speciali: Un desiderio nella notte di San Lorenzo Speciale Offerta valida per la notte del 10 agosto (festa del Patrono di Abano Terme): 1 notte in doppia Classic in mezza pensione con cena a lume di candela nel parco, naso all’insù per vedere cadere la stella che esaudirà i vostri desideri! A persona da € 124, sconto 33%, € 84,00! Ferragosto 2016. Nell’acqua più benefica che c’è. Offerta valida dal 12/08 al 17/08. 4 notti in doppia Classic in pensione completa e tutti i Servizi Inclusi. Venerdì’ 12: cena gourmand a lume di candela con pianoforte • Sabato 13: sangria e chitarra • Domenica 14: grand buffet di ferragosto e musica dal vivo • Lunedì 15: fuochi d’artificio in piscina a persona da € 564 sconto 9% da € 516,00 www.abanoritz.it
di ANNA MARIA CATANO
IL SUGGERIMENTO
ALL’HOTEL VILLAGGIO TUDO BOM CAIPIRIHNA, KITESURF E CUCINA ITALIANA
Una settimana di vero relax in un angolo incontaminato e variopinto del Brasile? Il posto giusto è l’hotel villaggio Tudo Bom, piccolo, raffinato resort di charme a qualche centinaio di metri dall’oceano. Ad Uruaù, nel nord est del Brasile, lungo la Costa del Sol Nascente. Un centinaio di chilometri a sud di Fortaleza, capitale dello stato del Ceara. Un tratto di costa dove le falesie di roccia arancione sporgono a picco sul mare, gli scogli sono di pietra nera e la sabbia, bianchissima, contrasta con il verde profondo dell’Atlantico. “Il Brasile è tra le mete più sicure ed ambite dal turismo internazionale” sottolinea Renzo Fausone, piemontese, proprietario e gestore. “Ma è il nordest del Paese ad offrire le spiagge più belle”. Da agosto a settembre Uruaù è infatti il posto preferito degli appassionati di kitesurf. I venti costanti rendono la baia perfetta per campioni e principianti. Nulla però è più divertente delle scampagnate sulle buggy rosse e gialle (le au-
tomobiline da spiaggia) - unico mezzo di trasporto su sabbia - che l’hotel organizza per i suoi ospiti. Tudo Bom offre 14 eleganti camere con aria condizionata, di cui 4 lussuose suites, due piscine (una per bambini), un american bar, una piccola spa e un ristorante gourmet. L’eccellente cucina è italo brasiliana: lo chef, italiano, mescola i prodotti nostrani, olio, vino, parmigiano, al pesce d’oceano. Nelle calde notti brasiliane al Tudo Bom si beve caipirinha, la bevanda dei campesinos, e nei fine settimana si balla la capoeira, danza indigena locale. Il wifi è gratuito, il trasporto dall’aeroporto su richiesta. Tudo Bom Hotel Villaggio, Praia de Uruaù, Beberibe www.hotelvillaggiotudobom.com
n. 4 Agosto-Settembre 2016
SPA &
BENESSERE
2016 di investimenti per il life class di portorose Hotel TratterHof, Rio di Pusteria (BZ)
kneipp tra fonti e cascate
Per prendere confidenza con l’abluzione in acqua fredda, l’Hotel Tratterhof di Maranza ha inserito una stazioncina kneipp nel parco dell’hotel, di fianco alla piscina panoramica con vista sul loggione delle Alpi. Il vero percorso kneipp è in Val d’Altafossa, a 20 minuti a piedi dal TratterHof. Si compone di quattro stazioni ambientate tra i ruscelli, i canali, ma anche le fonti e le cascate, gli stagni e i laghetti di cui questa idilliaca zona è ricca Immergendo le estremità in acqua fredda, si stimola l’apparato circolatorio e il sistema immunitario. La camminata sul fondo acciottolato svolge un’azione tonificante sulle pareti dei capillari. E poi subito in hotel, per massaggi linfodrenanti, pantofole alle erbe alpine, bagni antigravitazionali, massaggi con spazzole di setola naturale lungo i meridiani per accentuare la sensazione di leggerezza delle gambe. Il percorso kneipp è consigliato anche a chi desidera agire in maniera positiva sulle emozioni, regalando una sensazione profonda di serenità e di benessere interiore. Ad agosto prezzi a partire da 142,00 euro a persona, al giorno, in pensione ¾, comprensivi di accesso alla SPA e alle attività escursionistiche dell’hotel. Info: www.tratterhof.it
vacanza green ALLO STELVIO È immerso nel paradiso naturale del Parco Nazionale dello Stelvio, tra tante specie di piante e animali rari. Il Kristiania Leading Nature & Wellness Resort di Cogolo di Pejo (TN), in Trentino, non può che essere un luogo in cui la natura è regina e l’ambiente è custodito come un fiore prezioso da non far appassire mai. Per questo nell’accogliente hotel nel cuore della Val di Sole ogni attività è all’insegna dell’ecologia e del rispetto dell’ambiente. L’hotel ha ottenuto a pieno titolo la certificazione europea Ecolabel. Chi arriva al Kristiania con un mezzo ecologico, riceve in omaggio una bottiglia di vino biologico o un prodotto tipico della Val di Sole a km zero. Gli ospiti sono incentivati nell’usufruire di mezzi pubblici per esplorare il territorio e l’hotel mette a disposizione biciclette per viaggiare in libertà. Il Ristorante dell’hotel, fa parte di Ecoristorazione Trentina. Il menu è attento alle esigenze di tutti, con piatti vegetariani, senza glutine o per particolari intolleranze. Info: www.hotelkristiania.it
n. 4 Agosto-Settembre 2016
Il 2016 è un anno di importanti investimenti per il gruppo LifeClass Hotels & Spa di Portorose, sulla costa Slovena. Si è infatti recentemente conclusa la ristrutturazione della struttura centrale del complesso alberghiero, l’hotel Slovenija, che da 4 stelle è passato ad essere un 5 stelle. Non si tratta di un intervento di semplice manutenzione e ammodernamento, ma di una vera e propria rivoluzione: sono state infatti conservate solo le pareti esterne dell’edificio, mentre gli interni e la facciata sono stati completamente rinnovati per allinearsi armonicamente al nuovo concept dell’hotel, l’idea di creare un “Mediterranean anti-ageing resort”. L’investimento complessivo è stato di 9 milioni di Euro e rappresenta il maggior investimento nel settore del turismo del Istria Slovena dopo la ristrutturazione dell’hotel Kempinski Palace nel 2008. Il nuovo hotel Slovenija ha 144 confortevoli e più spaziose camere, due ristoranti e un più moderno e attrezzato centro congressi. Il concept di un “Mediterranean Anti-Ageing Resort” si basa principalmente sui benefici fattori naturali della zona, in particolar modo il clima ricco di ioni negativi. Portorose, infatti, si trova fra due zone di saline, le Saline di Strugnano e quelle di Sicciole, il che favorisce una particolare concentrazione di salubri aerosol nell’aria, soprattutto nei mesi invernali. E le novità al LifeClass non sono finite qui: in autunno ci sarà anche la ristrutturazione del complesso di piscine con l’acqua di mare riscaldata, ubicato fra gli
hotel Slovenija e Riviera, a cura dell’architetto italiano Maurizio Favetta dello studio KingSize Architects, dando così alla luce ancora prima della fine dell’anno, un nuovo centro termale invernale. Sarà inoltre aggiunto un nuovo collegamento interno che unirà il nuovo complesso di piscine con acqua di mare e il nuovo hotel Slovenija con gli altri cinque alberghi LifeClass e il complesso di piscine con Mare Primordiale termale, ristrutturato poco più di un anno fa. Anche grazie a questi interventi di grande impatto, Portorose si delinea sempre di più come appetibile meta turistica 365 giorni l’anno. Info: www.lifeclass.net
VI CONSIGLIO di rita bertazzoni
Egoista spa, 400 mq di puro benessere Nel cuore del Forte, come gli habitué sono soliti chiamare la località di mare più famosa della Versilia, immerso in un giardino a due passi dalla spiaggia, Principe Forte dei Marmi è un esclusivo boutique hotel con spa aperto tutto l’anno dove trascorrere una vacanza nel segno del lusso, del relax e della bellezza. Elegante e raffinatissimo, ha 28 camere, di cui 15 suite, in stile contemporaneo, con arredi di design e materiali naturali, legno, marmo, vetro, sapientemente accostati per creare sofisticati contrasti armonici. Armonia è anche l’essenza della prestigiosa EGOISTA Spa, 400 mq di puro benessere per il corpo e la mente con 2 saune, un hammam e una piscina interna inondata di luce naturale. Un ambiente dal lusso discreto dove provare trattamenti all’avanguardia e programmi personalizzati proposti da un team di professionisti con prodotti di alta cosmesi e cosmeceutica. Fra i brand, Natura Bissé, Cinq Mondes, Dott. Barchi and Organic Farmacy. L’albergo vanta tre ristoranti al top. Il Principe Restaurant, incorniciato da un’ampia vetrata che si fonde con il rigoglioso open garden, propone a qualsiasi ora (dalla colazione alla cena) la migliore cucina tradizionale versiliese e italiana. Porta la firma dell’eclettico chef Valentino Cassanelli, già allievo di Gracco, che guida anche l’altro ristorante, il Lux Lucis all’ultimo piano dell’hotel,
dominato da un’ampia terrazza. Valentino interpreta i sapori e i profumi della Versilia creando alchimie perfette che seducono il palato con leggerezza, mentre la cantina propone una ricca scelta di esclusive etichette di vino. Ambasciatore del buon bere e nuova icona della gastronomia toscana, questo ristorante continua a ricevere riconoscimenti. Sul rooftop si trova anche il 67 Sky Lounge per aperitivi e after dinner chic & glam. Cucina d’autore pure al Dalmazia Beach Restaurant, stagionale (aperto fino ad ottobre), che serve piatti di pesce freschissimo direttamente sulla spiaggia, sotto ad una veranda che si apre su un’impareggiabile vista mare. www.principefortedeimarmi.com
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PARTIAMO grandi novità corsica ferries
Dal 1968 è la prima Compagnia di navigazione privata (per numero di passeggeri) attiva tutto l’anno. Nel 2016 festeggia i 35 anni al servizio della Sardegna e i 20 anni di collegamenti dal porto di Nizza, inaugurando nuove tratte. Come l’apertura della nuova linea da Nizza a Golfo Aranci (prima la cittadina francese era collegata solo alla Corsica). Le new entry? Nizza-Golfo Aranci, TolonePorto Torres, Golfo AranciPorto Vecchio e Porto TorresPorto Vecchio. Grandi novità anche sulla rotta Livorno/Golfo Aranci: l’ammiraglia Mega Andrea, dopo mesi di trasformazioni e attento restyling, ha fatto il suo debutto in Sardegna. La nave ha caratteristiche all’avanguardia, nuove soluzioni architettoniche e una ricca varietà di ambienti: grandi spazi e luoghi di intrat-
la tua estate è puedes Dal 4 al 28 agosto, Ferrara si animerà con il Puedes Summer Night, nel Sottomura della città. Ogni sera, per tutto il mese di agosto vi aspettano concerti completamente gratuiti di rinomati artisti internazionali per arrivare fino alla grande festa finale del Ferrara Buskers Festival. Oltre ai concerti offerti ogni sera sul Main Stage, aperitivi a tema (AperiTalk), cucina tipica, pizzeria, ristorantino e street food.La serata inaugurale sarà aperta dallo storico gruppo della Co.Ska. Si passerà poi dalle atmosfere hip hop dei Two Fingerz (11 agosto), fino al reggae degli Espana Circo Este (10 agosto), ci sarà il ritorno pop romantico dell’acclamato Sagi Rei - per un Ferragosto da ricordare - e di Ambramarie (17 agosto), fino alla prima assoluta dei Moka Club (16 agosto) con il loro spettacolo altamente scenografico in stile anni ’80. Il 19 agosto sarà la volta dei Mau Mau mentre il 6 agosto arriva l’attesissima data del concerto di Calcutta, cantautore rivelazione dell’anno. (rock), Per il programma completo: www.puedesfestival.it
occasioni i l i b i d r e p m i no l’autun meranese 54
tenimento, aree giochi, sale videogames, boutique, piscina interna, promenade sul mare e 9 modernissimi locali ristorazione ‘a tema’. Con i suoi 171 metri di lunghezza, 28 di larghezza e 6 ponti praticabili, la Mega Andrea può accogliere 2000 passeggeri e 550 auto. Oltre a questa nave, è salpata il 1 giugno anche la Freccia Gialla di Elba Ferries che fa PiombinoPortoferraio in soli 30 minuti. Ci vuole appena un’ora e mezza per collegare Portoferraio-Bastia. (R.B.) Info: www.corsicaferries.com www.sardiniaferries.com
Incontaminata terra di confine fra Italia, Austria e Slovenia, la Carnia (Ud) ha custodito intatti nel tempo usi e valori a volte dimenticati. Feste e kermesse legate a gastronomia e ad antiche tradizioni, appassionanti competizioni sportive, eventi: l’estate in Carnia è animato da un fitto calendario di appuntamenti, occasioni per trascorrere qualche giorno fra queste incantevoli montagne del Friuli Venezia Giulia. Ad ogni iniziativa si accompagnano pacchetti turistici personalizzati, comprensivi della sistemazione in albergo e della possibilità di partecipare ai momenti più significativi di ciascuna festa (a partire 75€ a persona in camera doppia). Qualche appuntamento? Il 7 agosto ad Arta Terme ci sarà la Sagra dai Cjarsòns. In degustazione diverse versioni dei cjarsòns (sorta di ravioli, tipico piatto carnico caratterizzato dall’accostamento tra dolce e salato). Una delle sagre più sentite ed autentiche dell’estate 2016. Come accompagnamento musica popolare. Il 13-14 agosto a Paluzza ci sarà il Palio Das Cjarogiules. Un tempo le lougies, slitte con le ruote, erano impiegate nel trasporto del legname e dei prodotti della terra. Oggi, in occasione di questo singolare palio carnico, sono utilizzate per un’acrobatica, sportiva e accesissima sfida tra i borghi del paese, a cui fanno da contorno musica e gastronomia tradizionali. Il 21 agosto imperdibile la Fiesta tas corts a Ravascletto. Info: www.carnia.it
L’autunno a Merano e nei suoi dintorni è la stagione dei colori, uno dei momenti migliori in cui visitare la città o andare a spasso per i boschi, in mezzo alla natura e godersi lo spettacolo del foliage, davvero unico. Questi mesi si caratterizzano anche per i molti eventi, alcuni tradizionali, altri enogastronomici, che valorizzano in particolare i frutti che la terra offre in questa stagione. Abbiamo evidenziato alcuni degli highlights, tra settembre e novembre 2016. VinoCulti: 11.09 - 08.11 Il festival della degustazione “VinoCulti – vivere il vino“ si svolge a Tirolo e comprende non solo degustazioni di vino e visite alle cantine ma anche gite culturali e passeggiate nei mercati dei sapori. Settimane dell’agnello in Val d’Ultimo: 17.09 - 02.10 Durante le Settimane dell’agnello i ristoranti della Val d’Ultimo propongono specialità culinarie a base di pecora e di agnello. Keschtnriggl - festa della castagna a Lana e dintorni: 13.10 - 06.11 A Lana, Tesimo, Foiana e Prissiano il mese di ottobre è dedicato alla castagna. Appuntamenti culinari e antiche tradizioni sono gli assoluti protagonisti di questa
a cura di mARCO MORELLI
carnia in festa
manifestazione. Un’opportunità per riscoprire le ricette tipiche locali e un’esperienza unica per entrare in contatto con gli usi e i costumi locali. Festa dell’Uva a Merano: 14.10 - 16.10 Per le vie della città si trovano numerosi stand enogastronomici e d’artigianato, molte le esibizioni musicali La manifestazione terminerà il 16 con il corteo di fanfare, bande, danzatori, carrozze e carri allegorici. Merano WineFestival – 04.11 - 08.11 E’ uno degli eventi enogastronomici più esclusivi ed eleganti d’Europa. Ogni anno riunisce oltre 300 tra le migliori tenute vitivinicole italiane e più di 150 viticoltori provenienti da tutto il mondo. Info: www.meranodintorni.com
di Elena kraube
n. 4 Agosto-Settembre 2016
estate al das central REMISE EN FORME D’AUTUNNO
Prima stagione estiva per il Das Central di Sölden in Tirolo con il look completamente rinnovato. La reception si sviluppa in un grande spazio luminoso che genera emozioni e che fa sentire gli ospiti benvenuti. Gli stessi possono fare il check in seduti su morbide poltrone sorseggiando un drink di benvenuto. Accanto alla reception c’è il nuovissimo bar. Anche le camere e suite nell’ala sinistra dell’edificio sono state rinnovate, e regalano una piacevole atmosfera che abbraccia lo spirito alpino. Incredibilmente bella è la suite presidenziale: 205 metri quadri di lusso e
Disidratata e spenta. Dopo un’estate trascorsa al sole la pelle può presentarsi così e l’autunno è la stagione giusta per correre ai ripari. Senza contare che con le vacanze e gli svaghi, anche la silhouette può non essere più quella di prima. Una vacanza al Wellnessresort Alpenschlössl & Linderhof****S di Cadipietra in Valle Aurina è la giusta occasione per rimettersi in forma, godendo del lusso e della bellezza, dei servizi impeccabili e degli oltre 3.000 mq della A&L Spa. Per una vacanza autunnale in Valle Aurina il Wellnessresort Alpenschlössl & Linderhof mette a disposizione il pacchetto “Lost in Paradise”, valido fino al 28 ottobre e poi dal 6 novembre al 2 dicembre 2016. L’offerta comprende: 3 pernottamenti in premium all inclusive, 1 buono benessere del valore di 40 euro a camera, grande buffet di dessert la domenica, programma fitness giornaliero con il personal trainer Andreas Steger, Romantic Show in piscina con acqua salina e libero utilizzo del centro benessere. Il tutto a partire da 403 euro a persona. Info: www.wellnessresort.it
brunelleschi celebra il palio Il Palio di Siena è uno degli appuntamenti cult dell’estate: ricorrenza molto sentita nella città, famosa in tutta Italia e orgoglio toscano. Quello che oggi è uno spettacolo di grande pathos, momento di competizione e celebrazione cittadina, è una ricorrenza che nasce nel medioevo e che da sempre si conclude a tavola con grandi banchetti. L’Hotel Brunelleschi di Firenze, membro degli Esercizi Storici Fiorentini, è sempre attento alle tradizioni antiche del territorio toscano. Dopo la cena in onore dell’apertura del Palio di Siena il 2 luglio, dedica un altro appuntamento alla sua conclusione il 16 agosto, con una raffinata cena all’aperto nella suggestiva e raccolta Piazza Santa Elisabetta. Menù e abbinamenti sono ideati dal Maître Alessandro Recupero e dallo Chef Giuseppe Bonadonna. Ecco il Menù: Carpaccio di Salmone e insalatina di finocchi con agrumi e fiori.Tagliolini ai frutti di mare, polpo, bieta e ciliegini.Filetto di branzino in crosta di patate, panaché di verdure e invidia caramellata. Semifreddo al frutto della passione e frutta secca sabbiata con gelato alla panna fresca. Saranno serviti in abbinamento i vini dell’azienda agricola Antinori. Euro 54,00 a persona inclusi Prosecco ‘Valdo’ Doc Extra dry di benvenuto, vini, acqua minerale, caffè. Info: www.hotelbrunelleschi.it
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dettagli che colpiscono per la sua aria glamour. Gli ospiti hanno a disposizione la spa “Mondo dell’acqua Venezia”, dedicata alla città lagunare italiana con gondole originali. Le diverse saune, con l’atteso appuntamento giornaliero delle gettate di vapore, i bagni turchi, la whirlpool e le aree relax rendono questa area benessere un luogo privilegiato per rilassarsi. In estate, la Ötztal si presta a svelare i suoi splendidi angoli di natura: l’hotel Das Central ha in serbo per gli ospiti trekking con l’accompagnamento di Karl Fuchs, da oltre 20 anni guida al Das Central. Altro luogo indimenticabile, è l’anima distaccata dell’hotel Das Central, il famoso rifugio “Ice Q”, il ristorante gourmet più alto d’Europa a 3.048 metri di altitudine. Il pacchetto “Alpine summer” parte da 459 euro (fino al 29 agosto 2016). 3, 5 o 7 notti, pensione ¾ con cena a 5 portate, ingresso alla spa, fitness, programma sportivo, trekking guidati, SPA voucher del valore di € 35,00. Un bambino fino ai 9 anni gratis in camera con i genitoriÖtztal Premium Card – inclusa. Info: www.central-soelden.com
il viaggiatore Tutto il fascino di un borgo caratteristico nel cuore dell’Umbria, a pochi chilometri da Perugia. È l’atmosfera che si vive a Borgobrufa SPA Resort****, un hotel elegante e raffinato che ha saputo mantenere intatta l’architettura originaria tipica umbra e proprio dal territorio prende il meglio per il benessere dei suoi ospiti. Dalla Spa alla gastronomia, la vacanza qui ha il sapore autentico della tradizione e lo charme della struttura di lusso dotata di ogni comfort. Di tutti gli ambienti esclusivi della Spa Borgobrufa ce n’è uno particolarmente legato al territorio umbro: la Private Spa “Tesori del Borgo”, un ambiente creato per il piacere dei sensi da condividere con il partner. I colori, i profumi e i sapori della terra umbra sono i protagonisti del “Rituale Bellezza Umbra”, novità 2016, un pacchetto realizzato in occasione della premiazione di Borgobrufa Spa Resort con l’Oscar Green. Il rituale prevede: un percorso di depurazione e rilassamento con pediluvio, sauna e bagno in vasca imperiale accompagnato dalla degustazione Oscar Green, un peeling/impacco corpo ai vinaccioli, un peeling viso all’olio di nocciole, un massaggio schiena profondo o rilassante alle gocce del borgo, un massaggio gambe profondo/circolatorio o rilassante alle more, un massaggio viso rilassante e anti-age al tartufo bianco (135 min. 219 euro a persona). Una sinergia di eccellenze umbre per la bellezza del corpo, il benessere psico-fisico e la gioia del palato. Tutti i prodotti utilizzati saranno acquistabili presso lo SPA-shop. L’impegno nella valorizzazione dei prodotti del territorio, in primis nell’offerta gastronomica, ma anche nella Spa, è sempre stata una priorità di Borgobrufa SPA Resort, tanto da meritare l’Oscar Green di Coldiretti. Info: Borgobrufa SPA Resort – Via del Colle 38, Torgiano (PG) – tel. 075 985267– www.borgobrufa.it
di alessandra capato
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speciale viaggi
petra la città scOLPITA nella roccia
P
etra, la città di pietra. Dove il Sole, da due millenni e mezzo, aspetta la Luna. Un luogo magico, incantato. Era l‘antica capitale dei Nabatei, una tribù nomade emigrata intorno al VI secolo a.C. dalla penisola arabica alla Giordania, crocevia tra Oriente ed Occidente, punto d’incontro delle rotte carovaniere che trasportavano incenso, mirra e spezie. La città rosa che Lawrence d’Arabia definì “Il luogo più bello delle terra”. Una giornata a Petra è troppo poco. Perché l’emozione è fortissima. Si raggiunge Al Khazna, il Tesoro del Faraone, il primo tempio scolpito nella roccia rossa, camminando attraverso una stretta gola lunga un chilometro e mezzo, le cui pareti superano i 200 metri d’altezza. L’accesso segreto alla città. Non a caso il regno dei Nabatei durò 500 anni, fino alla conquista dei Romani. Poi l’insediamento rimase protetto dalle montagne, inaccessibile a tutti tranne che ai beduini, fino a quando un esploratore, lo svizzero Johann Ludwig Burckhardt, nel 1812 la riscoprì. Percorrendo chilometri di architetture rupestri, di pietre lavorate dalle incredibili tonalità rosso fuoco, viola, arancio, di tempi imponenti, di tombe reali, di colonnati, di chiese, tutti incavati nella roccia. Un susseguirsi mozzafiato. Fino al Monastero, in alto, tra le cime color fuoco delle montagne. Un edificio simile al Tesoro ma molto più grande. Un’altra meraviglia. Le leggende intorno a Petra si sprecano. Secondo alcuni archeologi sotto l’attuale sito archeologico, coperto dalla sabbia del deserto, ne esisterebbe un’altro altrettanto maestoso ancora da scoprire. Per il momento però rimane l’incomparabile magia della Petra attuale, la città perduta, oggi patrimonio Unesco, rimasta nell’ombra per secoli. Si visita ovviamente di giorno ma un’esperienza incredibile è anche l’escursione notturna (tre sere a settimana) quando la facciata del Tesoro, i capitelli, i fregi, le alte colonne del tempio che nell’immaginario collettivo è l’icona della stessa Giordania, riflettono le luci tremolanti di migliaia di candele accese. (Da sapere che anche
La Giordania è un Paese tra i più sicuri e tolleranti del Medio Oriente (sopra, hotel Kempisky Ishatar, Mar Morto. In alto a destra, Petra. Al centro, la città di Amman. Sotto, i cammelli sono un mezzo di trasporto)
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di ANNA maria catano
oggi, in epoca moderna, si può raggiungere Petra esclusivamente a piedi, a cavallo o su un cammello. L’ingresso al parco archeologico costa intorno ai 50 euro a persona). La Giordania è un Paese tra i più sicuri e tolleranti del Medio Oriente. Moschee e chiese sorgono l’una accanto all’altra. La libertà di culto è garantita a tutti, la frontiera con Israele aperta. I turisti in particolare, sono accolti con entusiasmo dalla popolazione locale. Raramente s’incontra qualcuno che chiede elemosina. Da questa moderna nazione mediorientale si entra e si esce senza alcuna limitazione. A riprova di ciò anche la recentissima disposizione di rimuovere dalle nuove carte d’identità giordane l’indicazione della religione professata. Iniziativa incoraggiata dalla famiglia reale e da un sovrano illuminato, re Abdullah II, tra i primi a schierarsi anche contro il terrorismo. E’ un dato di fatto che in Giordania attualmente ci si muove senza problemi e in sicurezza. A parte Petra, che da sola vale il viaggio, ci sono molti altre località da vedere. Bethania, dove Gesù venne battezzato da Giovanni Battista, è un’altra tra le mete indimenticabili. Si trova lungo la valle del Giordano: se il cielo è terso da quelle colline si scorge il profilo di Gerusalemme. Qui sorgono diverse chiese, la più recente delle quali costruita su un terreno donato alla comunità religiosa sempre dal monarca hascemita. La valle del Giordano poi è un luogo di bellezza solitaria. Si snoda dal mar di Galilea, d’acqua dolce, al mar Morto, d’acqua salata, per un centinaio di chilometri, a 400 metri sotto il livello del mare. E vanta il primato dell’area più depressa del pianeta. Bethania, meta di pellegrinaggio, è il quinto sito
Unesco del Paese dopo Petra, i castelli di Qusayr Amra, le rovine di Umm ar Raas ed il deserto di Wadi Rum. Altra tappa da non perdere è al Monte Nebo da dove, secondo il Deuteronomio, Mosè vide la Terra Promessa, destinata da Dio al suo Popolo Eletto. C’è poi la chiesa di San Giorgio di Madaba, famosa per i suoi splendidi mosaici e costruita per caso, 150 anni fa, sopra una preesistente chiesa bizantina che celava un importante segreto: un grande mosaico del VI secolo raffigurante la mappa della Terra Santa. E ancora gli accampamenti beduini del deserto di Wadi Rum e un cocktail dalle panoramiche terrazze del lussuosissimo Kempisky Ishtar sul Mar Morto. www. visitjordan.com
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MUSICA cinema & arte Cinque titoli di grande prestigio, a cominciare da Midsummer night’s dream
AL TEATRO PONCHIELLI LA STAGIONE LIRICA SI FA IN CINQUE Si preannuncia di particolare interesse la Stagione d’opera del Teatro Ponchielli di Cremona. Cinque titoli tratti dal grande repertorio melodrammatico, a partire da A midsummer night’s dream di Benjamin Britten, mai rappresentato nella città del torrazzo. Secondo titolo sarà Così fan tutte, con il quale verrà completata la trilogia Mozart - Da Ponte. A novembre verrà proseguito anche il filone musicale dedicato a Giacomo Puccini con Turandot. Sempre a novembre, andrà in scena anche il rossiniano Il Turco in Italia, un titolo che manca da più di vent’anni dal palcoscenico del Ponchielli. Con l’ultimo titolo previsto nella Stagione d’Opera 2016, viene infine confermata l’attenzione verso il repertorio verdiano: la vicinanza con le terre che die-
CON L’ULTIMO TITOLO PREVISTO NELLA STAGIONE D’OPERA 2016, VIENE CONFERMATA L’ATTENZIONE VERSO IL REPERTORIO VERDIANO
VISTI PER VOI AL CINEMA
dero i natali a Giuseppe Verdi sarà di stimolo alla produzione de La Traviata, realizzata da OperaLombardia in coproduzione con la Fondazione I Teatri di Reggio Emilia e con la Fondazione Teatro Pavarotti di Modena. La concertazione musicale dell’opera sarà affidata a Francesco Lanzillotta.
di elena kraube
MR COBBLER E LA BOTTEGA MAGICA
LE SORELLE PERFETTE
Max Simkin (Adam Sandler) ripara calzature nel negozio di proprietà della sua famiglia da generazioni. Max, disilluso dal tran tran quotidiano, scova per caso un cimelio che gli permette di mettersi nei panni dei suoi clienti e vedere così il mondo da una prospettiva diversa. A volte mettersi nei panni - o meglio, nelle scarpe - di qualcun altro è il modo migliore per scoprire chi si è veramente.
Il film racconta la storia di due sorelle ormai lontane da tempo che si ritrovano insieme a mettere in ordine la stanza della propria infanzia prima che i genitori vendano la casa di famiglia. Sperando di rivivere passati momenti di gloria, decidono di organizzare un’ultima festa per i propri compagni di scuola, una festa in stile liceo, che si trasforma rapidamente in un momento di sfogo catartico di cui un gruppo di adulti frustrati ha davvero bisogno.
SKIPTRACE - MISSIONE HONG KONG
L’ERA GLACIALE: IN ROTTA DI COLLISIONE
Bennie Black (Jackie Chan), un detective di Hong Kong, è da oltre un decennio sulle tracce del famigerato boss del crimine Victor Wong. Quando la nipote di Bennie, Bai si mette nei guai con il sindacato del crimine di Wong, Bennie deve rintracciare l’unico uomo che può aiutarlo: Connor Watts. Bennie corre contro il tempo per riportare Connor a Hong Kong e questa coppia s’imbarcherà in un’avventura che li porterà dalle montagne al deserto.
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Il quinto capitolo del fortunato film d’animazione sull’era glaciale. L’epico inseguimento della ghianda da parte di Scrat ha un esito negativo: lo catapulta nell’universo, dove stanno per susseguirsi una serie di eventi cosmici che minacciano il mondo. Per salvarsi, Sid, Manny e Diego e il resto della mandria sono costretti a lasciare la casa e imbarcarsi in una missione piena di comicità. Alla solita combriccola si aggiungono una serie di nuovi personaggi pittoreschi.
DI ELIDE BErGAMASCHI
CHE MERAVIGLIA DI PRIMA ESTATE, QUESTE TRAME SONORE A PALAZZO L’asso pigliatutto di questa quarta edizione di Festival? Il Trio Gaspard, duttile creatura di un camerismo superbo in cui naturalezza, temperamento, intelligenza, dialogavano aprendosi di volta in volta ad accogliere altre individualità. I più sfuggenti? I moschettieri del Quartetto Hermès, protagonisti torreggianti e mercuriali, questa volta alle sole prese con il primo petalo dall’op. 41 della produzione schumanniana, per poi dissolversi leggeri. E ancora, in una Mantova effervescente h24, in cima ai desideri degli ascoltatori non potevano mancare gli appuntamenti con il Bach Solo inciso nella nuda pietra dal violoncello di Nicholas Altstaedt, e dalla viola sontuosa di Ula Ulijiona. In notturna, era invece il trittico dei Notturni di Chopin spartiti a grappoli tra Pietro de Maria, Anna Kravtchenko e Gianluca Cascioli a creare nella suggestione senza tempo di quel gioiello romanico che è la Rotonda di S. Lorenzo una biodiversità di impagabile valore. Potremmo proseguire all’infinito nel dispiegare l’arazzo fitto di questo serrato dialogo in musica andato in scena dal 1 al 5 giugno scorsi.
FAUST E MELNIKOV UN INCANTO SCOLPITO SULLE PAGINE DI BRAHMS Semplicemente un incanto, il denso, sorgivo affabulare – intersecando con disarmante naturalezza i fili di un eloquio dove niente, neppure un sussulto, si scosta dal solco della scrittura – che Isabelle Faust ed Alexander Melinkov ricamano sul tracciato delle Sonate op. 100 e 108 di Brahms. Una lettura di trepidante commozione, carica di una tensione che rende immaginifico ogni sguardo, ogni linea di canto. Da un lato, la seconda delle Tre Sonate, scritta nell’estate del 1886 tra le suggestive e imponenti montagne svizzere che fanno da sfondo al lago di Thun, con la sua spiccata vocalità estrapolata dalla produzione liederistica brahmsiana. Dall’altro, l’ultima creatura, generata nella stessa cornice, dal carattere decisamente più esuberante, incisivo, spesso incline al virtuosismo. E, all’orizzonte, la F.A.E. Sonata, composta a sei mani con Schumann e Dietrich. “Frei aber einsam”. Appunto.
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Andrea Begotti e il suo monito a Riflettere Attraverso scatti fotografici con l’iPhone crea una serie di opere nuove solo apparentemente astratte È sempre difficile trovare buone idee e idee nuove nel mondo delle arti contemporanee. Anche nella fotografia come nella pittura si cerca sempre di guardare al passato o all’esperienza di chi ci ha preceduto, ma l’importante è non perdere la vera essenza delle proprie capacità. Essere dei creativi che generano idee, le elaborano con professionalità e le sanno proporre per immagini. Questo è quello che differenzia il Professionista dal resto del mondo: avere idee da vendere, coraggio per proporle, energia vitale per portarle avanti a dispetto di tutto e di tutti. Nella fotografia il mantovano Andrea Begotti ci è riuscito! Noi lo abbiamo incontrato e gli abbiamo rivolto alcune domande. Chi è Andrea Begotti e come si definisce? «Sinceramente non mi piace parlare di me. Mi piace invece parlare di quanto è bello vedere le cose in un
modo diverso. Riuscire a trovare la storia giusta che trasformi la cosa più semplice e banale in una interessante e di spunto ad una profonda riflessione. Bene io mi occupo di questo». Perchè utilizza l’iPhone per scattare le sue foto? «Nella mia vita quotidiana e conviviale vedo riflessi, che seppur semplici non tutti notano. Allora comincio a fotografarli con il mio iPhone come se fosse un Moleskine o piccola agenda, sono appunti da sviluppare con un fotografo professionista. Se vengono bene con l’ Iphone, chissà che meraviglia con una macchina fotografica. Ma confrontandomi con fotografi scopro che le mie foto si possono fare solo con un smartphone per le caratteristiche di dimensioni oggetto, obiettivo, camera oscura». Come è nata l’idea della “riflessione sulla cena”? «Parte tutto da un progetto molto ambizioso “alla ricerca della bella persona “ Creare dei moniti che vadano a delineare questa figura. Come primo monito la mia ricerca mi ha portato a pensare che la condizione minima necessaria affinché si cominci parlare di bella persona sia la volontà di riflettere. Ho trovato azzeccata l’idea di queste foto di grande effetto che appaiono astratte ma estremamente reali e solo mediante una riflessione si possa svelarle... Se Non Rifletti Non Esisti». A chi è diretto il monito alla riflessione? «A tutti noi poiché abbiamo bisogno continuamente di ricordarci di riflettere il monito è questo: ricordati di riflettere (punto). Democraticamente non vuole dirti su cosa e come devi riflettere ma di riflettere per essere delle belle persone». Come pensa di promuovere il suo progetto? «Credo nel rispetto delle professionalità. Se sono capace di suscitare un’emozione non è detto che sia capace di promuovere il mio lavoro e la mia idea. Ma è certo che ci sono seri e validi professionisti che possano indicarmi la strada da fare insieme».
“Nella mia vita quotidiana e conviviale vedo riflessi, che seppur semplici, non tutti notano”
Quali sono gli artisti o i fotografi contemporanei che ammira maggiormente e perchè? «Da sempre ho un’ unica ammirazione (anche se oggi può sembrare populista) per Chisto e Jeanne-Claude in quanto da loro ho appreso il “Nascondere per Svelare” una traccia che da anni mi accompagna». Progetti per il futuro? «In cantiere ci sono altri moniti che nascono da idee originali ma che non per forza si avvalgono del iPhone o della fotografia in quanto credo che ogni storia abbia il suo strumento per essere raccontata al meglio. I mezzi artistici contemporanei offrono molte possibilità di espressione. Entro dicembre ultimerò la collezione “Cavalli di Troia” che racconterà di...».
DI Barbara Ghisi
GAUGUIN, I NABIS E L’AVANGUARDIA
le mostre
Dal 17 settembre 2016 al 14 gennaio 2017 a Rovigo, a Palazzo Roverella, si potrà visitare I Nabis, Gauguin e i pittori italiani d’avanguardia. La mostra porterà il visitatore dalla Bretagna alla laguna veneziana facendo scoprire il suggestivo fascino della semplicità. La mostra documenta, con ricchezza di materiali pittorici e grafici, la nascita della pittura moderna e la sua straordinaria avventura tra la scuola di Pont-Aven e il movimento dei Nabis, attorno alla figura carismatica di Paul Gauguin prima della sua definitiva partenza per Tahiti e le isole Marchesi. Un percorso di colori e di emozioni.
Libri
Viareggio Fond. Matteucci per l’arte mod. fino al 28 febbraio 2017 IL TEMPO DI SIGNORINI E DE NITTIS - L’Ottocento aperto al mondo nelle collezioni Borgiotti e Piceni
Pienza, Montepulciano, San Quirico d’Orcia Dal 1 settembre al 31 gennaio IL BUON SECOLO DELLA PITTURA SENESE - Dalla luce moderna al Lume Caravaggesco
Firenze Palazzo Pitti fino all’11 settembre BUFFONI, VILLANI E GIOCATORI ALLA CORTE DEI MEDICI
Milano Castello Sforzesco fino al 25 settembre MARIO CRESCI IN ALIAM FIGURAM MUTARE
DI veronica ghidesi
L’ARMONIA SEGRETA
IL SUONO DEL MONDO A MEMORIA
Dalla scrittrice vincitrice del Premio Pulitzer 2006, il nuovo romanzo su una delle figure più affascinanti e contraddittorie della Storia: Davide, terzo re d’Israele. 1000 a. C. Israele. La parabola di un uomo che da pastore, poeta e figlio affettuoso, divenne un despota sanguinario e fedifrago, disposto a tutto pur di governare.
Sam sta scrivendo un articolo. Una cosa complessa, che comporta che lui vada a vivere per due mesi a Manhattan e non parli assolutamente con nessuno. Ce la farà? In un certo senso sì, ma con le cose che Sam non ha previsto ci si potrebbe scrivere un libro. Giacomo Bevilacqua l’ha fatto, e l’ha disegnato, e poi l’ha colorato così magnificamente da restituire la luce di New York in modo magnifico e quasi commovente.
STILTON GERONIMO - LE ORIGINI DEL REGNO DELLA FANTASIA
GEOMETRIE DI UN PANORAMA SCONOSCIUTO
Il più grande Libro Fantasy scritto da Geronimo Stilton! È un libro... fantastico, misterioso, profumato, unico, spettacolare.. proprio come un sogno. Un’emozione da vivere e da regalare! Una storia straordinaria, perché narra il Segreto dei Segreti, l’unica, vera, autentica storia delle Origini del Regno della Fantasia! Una storia meravigliosa, che vi farà volare sulle ali della Fantasia... ma soprattutto vi farà scoprire che... per chi sa sognare... tutto è possibile!
Un trolley blu, un anonimo zainetto di tela nera, un biglietto aereo per Casablanca in tasca, e via dalla Florida. «Con i suoi rimandi a Hitchcock e Highsmith, leggere questo romanzo è un vero piacere». - New York Times «Ogni scrittrice di thriller letterari viene accostata, almeno una volta nella vita se è fortunata, a Patricia Highsmith. Questo è uno dei pochi casi in cui il confronto pare azzeccato». Chicago Tribune. «Da leggere in trance, trattenendo il respiro». - Booklist
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musica/danza/teatro
spettacoli
di federico martinelli
NIGHTWISH sound Mantova / Palabam
TORNA NOTRE DAME DE PARIS
Lunedì 12 settembre, al Palabam di Mantova, appuntamento con i Nightwish e il loro “Endless forms most beautiful tour”. L’ultima fatica discografica della band finlandese sarà proposta live, assieme ai successi, per l’unica data italiana. Nata nel 1996 a Kitee come gruppo acustico su idea dell’attuale tastierista e compositore Tuomas Holopainen, col tempo si è evoluta toccando svariati generi e influenze musicali. Il suo sound si è evoluto attraverso svariate influenze musicali fino a giungere al symphonic metal orchestrale di impatto cinematografico. Il concerto sarà una nutrita sintesi del loro percorso artistico, una celebrazione di vent’anni di successi ed evoluzioni musicali.
Arena di Verona / 1-3 settembre
Torna, dopo anni di assenza, Notre Dame de Paris, opera di Riccardo Cocciante per la musica e di Luc Plamondon per le parole (la cui versione italiana è di Pasquale Panella). Dopo i successi internazionali in Inghilterra, Canada, Russia, Cina, Giappone, Corea del Sud, Libano e Turchia, il musical sarà riproposto in Italia con il cast originario grazie anche al sollecito e alle richieste del pubblico. I protagonisti assoluti Lola Ponce e Giò di Tonno calcheranno nuovamente le assi dei maggiori palcoscenici italiani rivestendo i panni dei due personaggi che li hanno fatti conoscere al grande pubblico. Le coreografie e i movimenti in scena saranno curati da Martino Müller, i costumi da Fred Sathal, le scene da Christian Rätz, la regia da Gilles Maheu: team di artisti di primo livello che hanno reso quest’opera un assoluto capolavoro: alchimia unica e quasi irripetibile, grazie anche alla magia del luogo: l’Arena di Verona.
I PROTAGONISTI ASSOLUTI LOLA PONCE E GIÒ DI TONNO CALCHERANNO NUOVAMENTE LE ASSI DEI MAGGIORI PALCOSCENICI ITALIANI RIVESTENDO I PANNI DEI DUE PERSONAGGI CHE LI HANNO FATTI CONOSCERE AL GRANDE PUBBLICO
ANGELO PINTUS COMICITÀ IN PIAZZA BRà Arena di Verona Torna a Verona Angelo Pintus. Forte dell’affezione che il pubblico gli ha dimostrato negli ultimi anni, il comico presenterà il suo nuovo spettacolo: “Ormai sono una Milf”. Sono oltre settanta le repliche già programmate in giro per l’Italia ma quello dell’Arena si preannuncia già come uno degli spettacoli più attesi e che lo confermerà, definitivamente, come uno dei grandi dello spettacolo italiano. Appuntamento, quindi, il 10 settembre. Info: www.eventiverona.it
CHARLES AZNAVOUR un mito vivente Arena di Verona / 14 settembre
Charles Aznavour, il mostro sacro della canzone, ha scelto di celebrare 70 anni di carriera con un evento unico: una sola ed esclusiva data italiana, un concerto imperdibile che lo vedrà protagonista, per la prima volta in assoluto, nella suggestiva cornice dell’anfiteatro Arena di Verona il 14 settembre 2016. Cantautore, attore, diplomatico impegnato, alla soglia dei 92 anni Aznavour non smette di stupire: con la sua voce inconfondibile, tanto da meritare il soprannome di Charles Aznavoice, ha incantato milioni di spettatori in 94 paesi, portando in scena un repertorio impressionate di 1.200 canzoni e 294 album. Un concerto epico, intimo e generoso. Immancabili i successi di sempre. Info: www.eventiverona.it
MOMIX
Teatro Romano di Verona / agosto Era andato in scena nel 2001 in prima europea al Teatro Romano. E ora, quindici anni dopo, Opus cactus torna a Verona in versione ripresa e arricchita di un inedito omaggio a Shakespeare. Opus Cactus mette in scena poeticamente il deserto del Sudovest degli Stati Uniti, quello che dall’Arizona sconfina in California. Ad agosto repliche dall’1 al 6. Info: www.estateataleveronese.com
PATTY PRAVO, POESIA MUSICALE IN RIVA ALL’ADIGE
GRANDE MUSICA CLASSICA E CONTEMPORANEA
LA VECCHIA PATENTE DI MIO PADRE
Il 30 agosto, al Teatro Romano di Verona, appuntamento con il concerto di Patty Pravo. Il tour “Eccomi” presenta i brani del nuovo album tra cui “Cieli immensi”, vincitrice del premio della critica al Festival di Sanremo. Due ore di emozioni grazie alla sua voce e a una band di sei musicisti.
Venerdì 26 agosto presso l’Amiata Piano Festival si terrà un recital pianistico di Gianluca Cascioli con la partecipazione di Maurizio Baglini (pianoforte) e Silvia Chiesa (violoncello). Mozart, Beethoven, Rautavaara, Colla, Britten e numerosi altri compositori tra classici e moderni.
Ingresso gratuito, il 2 agosto al Parco di Villa Albertini ad Arbizzano di Negrar – Verona per l’apertura della rassegna ScenArbizzano. L’attore Matteo Montaperto metterà in scena lo spettacolo “La vecchia patente di mio padre” per un’ora e mezza di risate e commozione. www.quintaparete.it
night life IL GRANDE TEATRO
stadio miss nostalgia Mantova / Piazza Castello Gli Stadio, dopo la vittoria della 66esima edizione del Festival di Sanremo e dopo i sold out nei teatri, ritornano con il tour estivo. La band, a Mantova il 1 settembre, presenterà dal vivo i brani inediti tratti dall’ultimo album “Miss Nostalgia” e riproporrà i successi, ripercorrendo più di trent’anni di carriera musicale. Sul palco parte della scenografia sarà realizzata con opere luminose di Marco Lodola che aiuteranno a visualizzare la poetica di alcune delle canzoni. Gli Stadio, nati con Lucio Dalla, hanno incrociato la storia musicale di straordinari colleghi (da Lucio Dalla stesso a Luca Carboni fino a Vasco Rossi) rimanendo sempre tra i protagonisti della scena pop rock italiana. Tutte queste suggestioni ed emozioni live, a Mantova!
TRIANGOLI AMOROSI E DELITTI PASSIONALI NEl VERONESE
Quarantotto rappresentazioni per 8 spettacoli tra testi classici e contemporanei con protagonisti interpreti, attori e registi che hanno scritto la storia del teatro italiano: questa è l’edizione 2016-2017 de “Il Grande Teatro” di Verona. A inaugurare, dall’8 al 13 novembre “Smith & Wesson” di Alessandro Baricco. Una coppia sgangherata, un meteorologo (Natalino Balasso) e un pescatore (Fausto Russo Alesi), che vivono in un mondo popolato da truffatori e falliti, vengono avvicinati da una giornalista a caccia di una storia memorabile. Secondo appuntamento, dal 13 al 18 dicembre, con Marco Paolini per un testo di Gianfranco Bettin. Insieme raccontano la storia di un futuro probabile fatto di cose, di bestie e di umani… Gli altri titoli vedono in scena altrettanti mattatori del palcoscenico: Mauri, Lavia, Pagni, Orsini, passando per i più giovani De Capitani, Popolizio e Lazzareschi. Una straordinaria occasione per confrontare interpretazioni e approcci da parte di artisti che hanno
Verona / ville e parchi in provincia
AL LAGHETTO DELLE DANZE UN DUO d’ECCEZIONE
Nell’ambito delle rassegne “ScenArbizzano” (12 agosto - Parco di Villa Albertini ad Arbizzano di Negrar – VR), “Teatro al Verde” (18 agosto Parco di Villa Scopoli ad Avesa – VR), “Teatro al Parco” (20 agosto - Parco di Villa Monastero a Parona – VR) curate dall’Associazione Culturale Quinta Paretete, debutta Delitti di letto, spettacolo teatrale con gli attori professionisti Matteo Montaperto che firma anche la regia e il testo, Andrea De Manincor ed Anna Benico. Il classico dei classici: il triangolo amoroso. Lui, lei… l’altro! Ma cosa succederebbe se a turno ognuno si mettesse d’accordo con l’altro per far fuori il terzo? Info: www.quintaparete.it
Gardone Riviera / Anfiteatro del Vittoriale Il 7 agosto, secondo appuntamento di Tener-a-mente Oltre, la rassegna-nella-rassegna ambientata nella suggestiva cornice del Laghetto delle Danze al Vittoriale di Gardone Riviera, propone un duo norvegese tra i più celebrati e iconici del panorama musicale nord-europeo: Jan Bang e Arve Henriksen. Trombettista scandinavo assurto negli ultimi dieci anni a simbolo del linguaggio post-jazz, capace di mescolare con equilibrio atmosfera e poesia a sperimentazione e tecnica sopraffina, Arve Henriksen è tra i musicisti norvegesi più versatili della sua generazione. Con Jan Bang, le cui sfere musicali ruotano attorno all’opera di luminari come David Sylvian, Brian Eno, Sidsel Endresen, Nils Petter, lasceranno incantato il pubblico.
accompagnato più generazioni di attori. Torna, dal 17 al 22 gennaio, la tragedia classica con “Edipo – il mito”, progetto voluto da Glauco Mauri. Accanto a lui il giovane e talentuoso regista Andrea Baracco e lo storico compagno di viaggio Roberto Sturno. Lo spettacolo è incentrato su due capolavori di Sofocle: Edipo Re e Edipo a Colono, opere fondamentali per gli interrogativi che pongono e per la ricchezza di umanità che contengono. Luca De Fusco firma “Macbeth”, nell’interpretazione di Luca Lazzareschi (31 gennaio – 5 febbraio). L’allestimento viaggia sul confine tra teatro e video, citando il cinema di Kubrick e la pittura di Dalí. Grande spazio al Novecento con Miller, Pirandello e Bernhard. Di Miller, dal 21 al 26 febbraio, “Morte di un commesso viaggiatore”, diretto e interpretato da Elio De Capitani per raccontare la storia di Willy Loman, commesso viaggiatore pronto a tutto per vendere e per vendersi. Dal 7 al 12 marzo “L’uomo dal fiore in bocca”, capolavoro del teatro pirandelliano con Gabriele Lavia.
GORAN BREGOVIC Brescia / Area Feste Presso l’Area Feste a Brescia, il musicista Goran Bregovic sarà impegnato in un live dal sound tutto balcanico.
LETTURE DI MANTOVA EBRAICA Mantova / Sinagoga Il 18 settembre alle ore 21.00 “Accademia Teatrale Francesco Campogalliani” presenta, a cura di Mantova Ebraica, presso la Sinagoga, una lettura di poesie.
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L’ABBRACCIO DELLA CANZONE D’AUTORE gino paoli e danilo rea Brescia / Teatro Sociale Sabato 17 settembre, al Teatro Sociale di Brescia, nell’ambito di “Vibrazioni jazz- cantautorali” imperdibile appuntamento con Gino Paoli. L’artista, per l’occasione, si esibirà accompagnato da Danilo Rea. Insieme uno dei più grandi interpreti della canzone d’autore italiana e uno dei più lirici e creativi pianisti al mondo.
Il breve atto unico è stato integrato da brani di novelle che affrontano il tema del rapporto tormentato tra marito e moglie, visto col distacco di un’ironia che rende i personaggi estremamente contemporanei. Dal 14 al 19 marzo “Minetti”, commedia dell’austriaco Thomas Bernhard, qui diretta da Marco Sciaccaluga, per un testo che è una riflessione sull’arte dell’attore in un mondo grottesco. Chiude la rassegna, dal 28 marzo al 2 aprile, “Il prezzo”: indagine del rapporto tra responsabilità individuale e collettiva alla luce degli effetti della crisi del ’29 sulla società americana. Umberto Orsini e Massimo Popolizio mettono il loro sconfinato talento al servizio di questo dramma avvincente e ironico di Miller.
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Pasta con spada e menta 320 gr di spaghetti grossi, 180 gr di pesce spada , uno spicchio d’aglio, 2 grossi pomodori maturi, un bel mazzetto di menta, olio, sale, pepe Soffriggi in un tegame con olio abbondante, il pomodoro spellato e privato dei semi e l’aglio intero. Condisci con sale e pepe e qualche fogliolina di menta. Pulisci il pesce spada, togli la pelle e taglialo a dadini. Versalo nel tegame e lascialo insaporire allungando con ½ bicchiere d’acqua e ultima la cottura, a fiamma bassa, per 20 min. ancora.Lessa gli spaghetti, scolali e condiscili in una zuppiera con la salsa di pesce e molta menta a foglioline e a rametti.
Menta Mon amour di flora lisetta artioli
Dolmades, involtini in foglie di vite
BARCHETTE DI MELANZANE GRIGLIATE
20 gr di foglie di vite, 70 gr di riso, 100 gr di carne macinata, 1/2 di cipolla, olio di oliva, 1 spicchio di aglio, 400 ml di brodo vegetale, 10 gr di burro, 1/2 limone, menta, prezzemolo, timo, sale, pepe
Hamburger di zucchine alla menta 400 gr di zucchine, 30 gr di formaggio, 2 fette di pancarre, menta, aglio liofilizzato, sal, olio extravergine di oliva Lavate le zucchine, mondatele, tagliatele a cubetti e fatele rosolare in padella con un po’ d’olio. Trasferitele in una ciotola, aggiungete formaggio, pane spezzettato, menta, aglio e sale e amalgamate bene. (Se il composto dovesse apparire davvero molto morbido, potete aggiungere 1-2 cucchiai di pangrattato per aiutare a compattarlo un po’, io non ne ho avuto bisogno.) Dividete il composto e formate i 2 hamburger, pressando molto bene il composto, in modo da rendere i burger belli compatti. Cuocete in una buon a padella antiaderente leggermente unta, girandoli delicatamente per farli dorare da entrambe le parti. Una volta pronti, servite subito i vostri hamburger di zucchine.
Corso di cucina in salsa wellness ioni s r u c s E rmet 62 gou
Sbollentate le foglie di vite per qualche secondo. Poi mettetele in acqua fredda e asciugatele. Rosolate uno spicchio d’aglio in padella, aggiungete la carne macinata, il riso, la cipolla tritata e le erbe aromatiche. Mettete le foglie di vite cotte con la parte dello stelo rivolta verso l’alto, posizionate un cucchiaio di impasto al centro della foglia. Arrotolate l’involtino partendo dal basso, fino a ricoprire il ripieno. Disponete quindi gli involtini attaccati in pentola in maniera ben stretta gli uni agli altri, e versatevi sopra il burro fuso. Coprite i dolmades con il brodo caldo. Fate cuocere per circa 40 minuti. Servite i dolmades accompagnando gli involtini con uno spicchio di limone.
Tre giorni da trascorrere nell’assoluta piacevolezza della campagna toscana, all’insegna del benessere e della buona cucina per una pausa deliziosamente rilassante: è l’idea per un soggiorno originale a Montebelli Agriturismo e Country Hotel di Caldana (GR). Avvicinandosi ai prodotti della terra che vengono donati dalla fertile tenuta Montebelli, a coltivazione biologica, si impara a cucinare in modo sano e leggero, grazie ai consigli preziosi dello chef Clarence. La proposta, pensata per due persone, include tre pernottamenti con prima
colazione a buffet e un corso di cucina della durata di tre ore, che si conclude con un pranzo a base delle bontà preparate dagli apprendisti chef! Inoltre ecco una degustazione dei vini di Montebelli e una cena al ristorante del resort. Gli ospiti hanno libero accesso al Centro Benessere (dalle 16 alle 20) dove si possono rilassare in piscina e concedere idromassaggio, sauna e bagno turco. Il prezzo parte da 490 euro da domenica a giovedì, e da 550 euro da venerdì a domenica. www.montebelli.com
Melanzane lunghe 800 g Pane francesini 4 Aglio 3 g Menta fresca 3 g Aceto di vino bianco 10 g Sale 3 g Pepe 0,1 g Olio di oliva extravergine 75 g Lavate le melanzane e tagliatele in due per il lungo. Praticare poi sulla polpa delle incisioni. Spennellare le melanzane con dell’olio extravergine e iniziate a grigliare. Girate poi le melanzane dalla parte della pelle per 10 minuti. A questo punto tritate le foglie di menta e versatele in una ciotola con 30 g di olio,10 g di aceto, sale, pepe. Trasferite le melanzane su un tagliere, togliete la polpa, versatela in una ciotola e unite l’emulsione con olio e menta. Mescolate il tutto, poi tagliate in pane in due, spennellatelo con 20 g di olio, poi fate grigliare il pane. Ponete il pane su un tagliere, strofinate l’aglio su ogni bruschetta, spremetelo e unitelo alla polpa preparata, quindi spalmate il composto sul pane e le vostre barchette di melanzane grigliate sono pronte per essere gustate!
n. 2 Aprile-Maggio 2013
IL BUONGUSTAIO
Nelle Langhe la Truffle Experience multisensoriale
L’orto ti fa bella parola di star L’ex super top model americana Christie Brinkley nel suo ultimo libro Timeless Beauty ha spiegato come possa a 62 anni essere ancora di una bellezza tanto incredibile. Il segreto, ha detto, non sono le diete o la chirurgia, ma coltivare un orto, raccoglierne le verdure, mangiarle. C’è un maestro come lo chef stellato Massimo Spigaroli che ha creato un orto vario e bello intorno al relais Antica Corte Pallavicina di Polesine Parmense (PR), ormai tanto celebre quanto il culatello. Vero esperto e difensore del cibo a “metro zero”, Spigaroli apre il suo giardino di verdure per insegnare a seminare, coltivare e cucinare gli ortaggi: si chiama “I Segreti dell’Orto”, sono quattro appuntamenti fino ad ottobre 2016, e ogni volta ci si porta a casa anche una cassetta con le primizie della produzione dell’Antica Corte Pallavicina. Le lezioni, a prenotazione obbligatoria, durano 3 ore ciascuna e costano 60 euro l’una. È richiesto un minimo di 4 partecipanti ed è anche possibile pernottare: il pacchetto che comprende corso, pernottamento in camera Superior, colazione e cena al ristorante con stella Michelin - bevande escluse - a partire da 230 euro a persona. Info: www.acpallavicina.com/relais
PICCOLI CONTADINI IN VAL D’EGA In Val d’Ega (BZ) i contadini vivono ancora oggi seguendo le vecchie tradizioni, che vengono tramandate di padre in figlio. I masi sono tutti a conduzione famigliare, offrono prodotti genuini e d’estate si trasformano in piccole scuole a cielo aperto, dove i bambini possono imparare dalla natura e dalla lunga esperienza dei contadini. Fino al al 10 settembre 2016, ogni martedì (dalle 10 alle 12.30) al maso Kronlechner la padrona di casa Anna-Maria farà scoprire antiche erbe e ortaggi, ormai dimenticati, svelandone le proprietà nutritive e medicinali. Al termine della visita si potranno degustare alcuni prodotti, coltivati con amore ed esperienza dalla contadina, che incanteranno il palato. Ogni mercoledì (dalle 14 alle 16) fino all’11 agosto 2016 s’imparerà a “Vedere con gli occhi di un’ape”. Si parte dalla cabinovia di Nova Levante per raggiungere l’alveare dell’apicoltore Hansi che spiegherà nel dettaglio come vivono questi insetti operosi e farà visitare l’alveare (dopo aver indossato apposite protezioni). Dulcis in fundo una degustazione di miele e un gioco-quiz sulla lezione tenuta da Hansi: i più bravi riceveranno un piccolo regalo. Fino al al 10 settembre 2016, ogni giovedì (16.30 alle 18.30) si terrà la “Visita guidata del maso contadino”. I proprietari del maso Spörlhof a Nova Ponente, dopo aver raccontato la storia del maso
n. 4 Agosto-Settembre 2016
Dove si stendono vigneti preziosi e la terra profuma di tartufo, in autunno si può vivere un’esperienza “immersiva” nell’enogastronomia più pregiata. È la Truffle Experience in Langhe: qui nascono le uve nebbiolo con le quali si producono i vini Barolo e Barbaresco, formaggi e prodotti tipici e, fra le incantevoli colline langarole, Alba celebra la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco (dall’8 ottobre al 27 novembre 2016). Il viaggio multisensoriale - di 4 giorni e 3 notti, disponibile dal 15 settembre al 30 novembre 2016, organizzato da JO-IN Tour Operator specializzato in tour esperienziali autentici, personalizzati ed insoliti – comincia a Cascina Massapè di Cossano Belbo (CN), che domina, circondata dal verde, la Valle Belbo. Di qui ci si inoltra tra filari di vitigni, assaporando prelibatezze piemontesi a km 0, negli aromi di una cantina di Barolo, e alla scoperta
dei segreti del tartufo nel laboratorio del Centro nazionale di studi del Tartufo Bianco d’Alba, partecipando ad un’analisi sensoriale, per poi partire per una vera e propria caccia al prezioso Tuber magnatum. Da domenica a martedì (550 euro a persona) o da giovedì a domenica (635 euro a persona). Info: www.jo-in.it
FIERA DEL PORCINO Il profumo, il gusto, la festa: sono i tre ingredienti della Fiera Nazionale del Fungo Porcino di Albareto (PR), che ha finalmente svelato il proprio ricco programma. Tra le attrazioni clou della Fiera, il ristorante da più di 600 posti ospitato dal Palatenda, che anche quest’anno offrirà a menù il fungo “in tutte le salse”: dall’antipasto ai primi, dalla polenta, dal fritto al sott’olio. Un’odorosa e movimentata tre giorni, che sposerà gastronomia, musica, escursioni, sport e numerose attività per i bambini. Quest’anno, la 21esima edizione in calendario il 9, 10 e 11 settembre 2016 nel cuore del territorio del Fungo IGP di Borgotaro aprirà le porte, pardon gli stand, venerdì 9 alle 18. La prima cena della Fiera, sposa due pezzi da Novanta delle terre italiane: Tartufo e Porcino, in una selezione limited edition firmata da grandi chef e con posti limitati. La Fiera, gemellata fin dal 2002 con la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco di Alba, ospita da allora anche numerose aziende delle Langhe con i loro prodotti. www.fieradialbareto.it
faranno vivere in prima persona una giornata tipica contadina con visita guidata della fattoria e dei campi. “Le fatiche” dei piccoli contadini saranno ripagate da un piccolo rinfresco con succo fatto in casa. Prezzo di ogni attività: 5 euro per gli adulti, 3 euro per i bambini Prenotazione al numero: 0471 619500. Fino al al 12 settembre 2016 per una settimana di vacanza in famiglia incluse le attività prezzi a partire da 329 euro a persona con trattamento di mezza pensione in hotel 3 stelle. Info: www.valdega.com
TORTELLINI E DINTORNI A Valeggio sul Mincio il 2/3/4 Settembre si terrà la 7a edizione di “Tortellini e Dintoni”: non solo una kermesse enogastronomica, ma un percorso che porta il visitatore a scoprire l’area di Valeggio sul Mincio e l’entroterra gardesano. Un viaggio nel gusto e nelle tradizioni locali, alla scoperta di un territorio ricco di risorse, di storia e di bellezze naturali. Durante l’evento “Tortellini e Dintorni” potrete gustare i piatti più prelibati e particolari di Valeggio sul Mincio: i Tortellini di Valeggio, una sfoglia sottile ripiena di carne o farciti con le specialità di stagione, la torta delle rose, il dolce di Valeggio, i tortellini di cioccolato. Tortellini e Dintorni” non è solo enogastronomia, ma anche spettacoli e concerti che trasformeranno il centro storico di Valeggio sul Mincio in un grande palcoscenico a cielo aperto. Info: www.tortelliniedintorni.net
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incontri
manuela terragnolo maître in rosa
I
l ristorante Olivi dell’Hotel Terme Merano si tinge di rosa. E’ una donna la nuova Maître che, assieme allo chef Karlheinz Falk, dirige la sala da 280 posti; si chiama Manuela Terragnolo, 37 anni con studi di psicologia alle spalle che completano il suo ruolo di responsabile di sala. Il suo motto è “l’attenzione al dettaglio è cio che fa la differenza”, frase che condivide con il suo team pronto ad esaudire ogni desiderio del cliente e a sorprenderlo con novità gastronomiche. Figlia di genitori cuochi e con una grande passione per i vini che le ha permesso per sette anni, nel suo lungo percorso professionale, di lavorare come Sommelier prima di diventare Maître, Manuela ha obiettivi chiari: «Voglio rendere ancor più tradizionale lo stile del ristorante dell’Hotel Terme Merano a partire dal menu dove ogni dettaglio deve avere un richiamo all’Alto Adige; dai prodotti tipici locali, sani e freschi, alla decorazione della sala ristorante. Al mio arrivo ho percepito l’assenza della creatività di una donna; la presenza maschile nell’ambiente gastronomico è di norma prevalente» spiega Manuela. «La sala necessitava di un tocco femminile, più decorazioni floreali, colore ed eleganza; così ho voluto rinnovarla per sorprendere e accogliere i clienti con maggiore creatività. I miei lunghi anni di studi in psicologia mi permettono di immedesimarmi negli ospiti, capire le loro esigenze e agire di conseguenza per farli sentire a proprio agio fin da subito». Cucina sudtirolese, ma anche nazionale e internazionale; piace questo mix e accontenta i gusti di tutti gli ospiti dell’hotel. Prodotti di qualità ma anche belli e colorati perché si sa anche l’occhio vuole la sua parte. Infatti il ristorante Olivi, da poco ristrutturato per garantire maggiore comfort alla clientela, propone lo speciale Show Kitchen ossia la cucina a portata di vista degli ospiti che possono comodamente osservare i cuochi al lavoro mentre preparano omelett e uova á la minute ordinati a colazione, mentre a pranzo e a cena i primi piatti come pasta o minestre. Il piacere è anche sinonimo di varietà: l’assortito menu serale Buongustai propone i piatti che lo chef Karlheinz Falk crea in base alle primizie della stagione. È cambiato molto il lavoro in sala nel tempo? «Ma direi proprio di si….. una volta ci lavoravano solo uomini soprattutto nelle posizioni che riguardavano il contatto diretto con l´ospite, se guarda i nomi delle diverse posizioni di lavoro sono tutte in francese e al maschile. Oggi è normalissimo che
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di Vittoria Bisutti
oltre alla lunga esperienza come maÎtre e sommelier manuela ha alle spalle studi di psicologia che permettono maggiore attenzione al dettaglio e alle esigenze dell’ospite
nelle posizioni di chef de rang ci siano donne. Ma purtroppo la figura del maître di sala non è cambiata l`ospite si aspetta un uomo…». Cosa non le piace? «Parlando sempre del mio mestiere devo dire che mi piace tutto e con gli anni ho imparato a dare alle cose negative di questo mestiere qualcosa di positivo.All´inizio non mi è piaciuto tanto dovermi sempre dimostrare due volte tanto per trovare le stesse accettanze lavorative come un uomo, ma oggi lo prendo con umore positivo perché penso di aver raggiunto tanto e questo vuol dire che la via che ho intrapreso e quella giusta…». Quali sono le criticità di questo lavoro in Italia? «La criticità più grande è sicuramente che tutti pensano di saper fare questo lavoro…… Questo rovina un po’ tutto….. Un cameriere che ha imparato il suo lavoro facendo le scuole ha sicuramente il diritto di essere valorizzato di più di uno che se lo è un po’ “auto-imparato”….. Perciò questo lavoro sta perdendo sempre di più il suo fascino». Cosa dovrebbe cambiare nel mondo della ristorazione e formazione per dare più credito a questa figura professionale? «Diciamo che il lavoro da cameriere viene sottovalutato perché necessita di molta umiltà e spirito di sacrificio: a differenza di quello che si pensa questo è un lavoro molto duro e il contatto con l´ospite non è sempre facile perché le esigenze diventano sempre più grandi. Con dispiacere vedo spesso, quando faccio colloqui, che tanta gente pensa di poter fare il cameriere e che non ci voglia niente a farlo. Invece non è vero, questo lavoro necessita di una buona conoscenza a livello etico, professionale e linguistico se lo si vuole fare come si deve…E poi le scuole alberghiere che negli ultimi anni stanno perdendo tanto di valore. Vorrei che il lavoro da cameriere sia valutato di più perché comunque è una vera e propria professione e non un lavoretto cosi alla leggera per guadagnarsi qualche soldino in più la sera».
Il cliente ha sempre ragione? «Certo…Anche se i pensieri sono liberi. Comunque si deve sempre cercare di fare sentire l`ospite a proprio agio». La provenienza dei clienti può incidere? «Si, ogni paese ha la sua cultura e cosi anche gli ospiti hanno le loro abitudini ed esigenze individuali che bisogna sapere dirigere e soddisfare». Qual è quel quid che rende una sala praticamente perfetta? «Perfezione non ci sarà mai….. Quello che è importante è un team armonioso al quale piace fare il proprio lavoro, un’atmosfera invitante e pulita con un attenzione ai piccoli dettagli». Qual è finora il piatto che l’ha emozionata di più, che ama di più raccontare? «A me piace la cucina tipica altoatesina e mi piace anche raccontarla, visto che ho anche avuto la fortuna di avere i genitori cuochi e quindi ho imparato tanto a casa. Comunque sono una buongustaia…. Perciò piatti preferiti tanti. Mangiare e bere le cose più belle della vita…». Quali sono secondo Lei le qualità che deve avere chi lavora in sala? «Una grande disponibilità e nervi molto forti. Pazienza e non avere orari. Amare il contatto con le persone ed essere aperti a cose nuove. Umiltà, non si è migliori degli ospiti quando si lavora». Quali sono gli errori più gravi che si possono commettere in sala? «Dare torto all’ospite, dargli la sensazione di non essere importante ed essere maleducati. L’ospite deve uscire felice e soddisfatto e voler ritornare. Se si ricorda il tuo nome hai fatto tutto giusto». Che consiglio darebbe ai giovani che vogliono intraprendere questo mestiere? «Rendersi conto che è un lavoro molto duro che ci vuole tanto impegno e tanta buona volontà, bisogno sacrificare tanto tempo e si lavora spesso quando gli altri sono liberi. Ma è anche un lavoro che da tante soddisfazioni ed apre le porte al mondo. Un buon cameriere può lavorare da per tutto ed è anche ricercato».
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sPECIALE Olio DOP Garda Bresciano
extravergine e cibo come abbinare l’olio del frantoio manestrini
è
usanza abbinare il vino al cibo ma pochi prestano attenzione all’abbinamento dell’olio con il cibo. Anche l’olio ha le sue regole e un accostamento azzeccato può esaltare al massimo i sapori e i profumi di un piatto o, al contrario, penalizzarli. Ci sono delle regole generali per l’abbinamento cibo-olio extravergine d’oliva, ma prima di tutto bisogna conoscere i parametri rilevanti che caratterizzano l’ olio extravergine d’oliva all’assaggio. Essi sono: - il fruttato: intensità del bouquet di profumi che l’olio emana all’olfatto. Gli oli possono essere fruttati leggeri, medi o intensi. Un olio fruttato leggero avrà al naso sentori più delicati e dolci, mentre un olio intenso colpirà l’olfatto con note più pronunciate. L’olio Garda DOP del Frantoio Manestrini è un classico esempio di fruttato medio-leggero. - l’amaro: si percepisce solo all’assaggio. Può essere in equilibrio con la piccantezza oppure prevalerla. L’olio Manestrini presenta una leggera sensazione di amaro, quasi assente nell’olio Monovarietale Casaliva - il piccante: anch’esso si può percepire solo all’assaggio; tipico degli oli nuovi, non deve mai essere fastidiosa per la gola. Una punta di piccante si percepisce nell’olio DOP Garda Bresciano del Frantoio Manestrini - il corpo: è la sensazione di consistenza e pienezza trasmessa dall’olio alle pareti della bocca. E’ una sensazione tattile che l’olio lascia sul palato, essa dovrebbe essere piacevole dopo la deglutizione. Un olio ha corpo rotondo quando il suo sapore colpisce alla stessa maniera il cavo orale, è spigoloso quando le componenti gustative non sono in equilibrio tra loro. Un esempio di olio con corpo rotondo è l’olio Monovarietale Leccino del Frantoio Manestrini Nella degustazione di un buon olio bisogna percepire chiaramente queste componenti e valutare le piacevolezza complessiva dell’assaggio. Non tutti gli oli sono uguali, è importante sapere che le sensazioni organolettiche di un extravergine sono legate: alle caratteristiche della cultivar di oliva (oli monovarietali come il Casaliva o Leccino oppure blend di più olive come l’olio DOP Garda Bresciano o l’olio extra vergine di oliva che si possono trovare al Frantoio Manestrini); all’annata e al suo microclima; il clima umido o secco influenzano il gusto dell’olio alla modalità di coltivazione delle olive e al tempo di raccolta; la raccolta anticipata dà un olio più amaro e piccante alla tipologia di produzione (ciclo continuo, ciclo tradizionale). Il siste-
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n. 4 Agosto-Settembre 2016
Nicoletta Manestrini
ma di estrazione a ciclo continuo, come al Frantoio Manestrini, dà un olio più fruttato e più ricco in polifenoli rispetto ad un olio prodotto con il metodo tradizionale. Per l’abbinamento cibo-olio si parte da uno schema-tipo: con cibi dalla struttura leggera l’olio indicato è un fruttato leggero, morbido e delicato, dalle lievi sensazioni di piccante e amaro. Con cibi dalla struttura media occorre riservare oli più sapidi, ma in ogni caso ben equilibrati, dalle sensazioni rotonde e dai profumi freschi e puliti. Con cibi dalla struttura più robusta e dagli aromi più netti e marcati, vanno benissimo gli oli dal gusto potente, con amaro e piccante piuttosto spiccati. L’importante è usare un olio extra vergine di oliva di alta qualità, che, oltre al gusto piacevole, ha anche delle caratteristiche salutistiche molto importanti. Molto sfiziosi per il palato sono anche gli oli aromatizzati prodotti dal Frantoio Manestrini (al limone, arancia, peperoncino, basilico, aglio e tartufo). Gli oli aromatizzati agli agrumi sono ottimi per condire insalate o grigliate di carne e pesce. L’olio al peperoncino, al basilico o all’aglio sono ottimi per insaporire i sughi di pomodoro, preparare la tipica pasta “aglio, olio e peperoncino” o per condire un buon piatto di pomodoro e mozzarella. L’olio al tartufo è ideale sui risotti e sulla carne. L’olio extra vergine di oliva non è solo un condimento ma è un alimento molto importante per la salute. L’olio extra vergine di oliva fa bene alla salute, è un nemico acerrimo dei radicali liberi, mantiene giovani, protegge cuore e cervello, tiene lontano i tumori in quanto ricco di acidi grassi essenziali che l’organismo non sa produrre da se. La scienza acquisisce sempre
nuovi dati, certi ed oggettivi che lo dimostrano.Quindi, utilizzare olio extra vergine in cucina è sia uno sfizio per il palato che un beneficio per la salute! Frantoio Manestrini vi aspetta per degustare l’olio dal lunedì a sabato nei seguenti orari: 9.00-12.30 e 15.00-19.00 Il Frantoio Manestrini si trova a Soiano del Lago (BS) in via Avanzi 7, Tel +39 0365 502231 GPS N 45.52616°, E 10.50980° www.manestrini.it Anche su Facebook: (Frantoio Manestrini) (La SaraghinaCamping Rio Ferienglück), Instagram e Twitter Oliomanestrini
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L’INCONTRO
1250 KM IN TANDEM per far cONOSCERE IL KALTERERSEE
H
anno unito la passione per la bicicletta e il desiderio di mettersi alla prova al grande amore per la loro terra, pedalando per 1250 chilometri in tandem, dall’Alto Adige alla Campania. Lo scopo? Far conoscere il loro vino in un viaggio lungo l’Italia e proporlo in abbinamento alle specialità della cucina locale nelle diverse regioni che hanno incontrato. Sono i “I pirati del Kalterersee”, ovvero Andrea Moser e Gerhard Sanin, responsabili enologici rispettivamente delle cantine Kaltern e Erste+Neue, le due realtà cooperative di Caldaro (Bz) impegnate nella valorizzazione del vitigno Vernatsch (Schiava) con cui si produce il Kalterersee (Lago di Caldaro Doc). Per farlo scoprire al grande pubblico hanno deciso di percorrere la penisola con un mezzo semplice ed ecologico, il tandem, che incarna lo spirito fresco e spontaneo, e per certi versi trasgressivo, tipico del vino Kalterersee. Durante il tragitto da Caldaro all’isola di Capri, dal 15 al 26 maggio scorso, i due enologi hanno organizzato cene in ristoranti, incursioni in pizzerie, visite ad aziende produttrici di prodotti tipici e giri ai mercati rionali. E per ogni tappa hanno proposto il Kalterersee in una serie di accostamenti col cibo che hanno convinto e conquistato gli ospiti. Come quello con il Baccalà alla roveretana (prima tappa a Rovereto in Trentino) o con il pesce del Lago di Garda (con sosta a Lazise). Varcato il Po, il Kalterersee è stato abbinato, a Reggio Emilia, alla mozzarella preparata con latte di Vacche Rosse Reggiane e, poi, al Parmigiano del Cimone e ai deliziosi mirtilli locali dopo la salita
Andrea e Gerhard hanno scelto di dedicare la loro vita professionale alla valorizzazione dei vitigni tipici dell’Aldo Adige
n. 4 Agosto-Settembre 2016
di Rita Bertazzoni
FRESCO E VERSATILE SI SPOSA CON UNA CUCINA LEGGERA Di colore rubino chiaro, dai profumi fragranti e fruttati, il Kalterersee (Lago di Caldaro Doc) è un vino ancora poco conosciuto fuori dal proprio territorio dove viene tradizionalmente accostato allo speck. Eppure ha tutti i numeri per conquistare chi predilige una cucina leggera e moderna. Fresco, con un tannino mai troppo aggressivo e una modesta gradazione alcolica, è estremamente versatile e il viaggio di Moser e Sanin ha avuto lo scopo di dimostrarne la straordinaria bevibilità: servito fresco (un paio di gradi in più di un vino bianco giovane), si accompagna perfettamente a pesce, primi piatti e carni bianche ed è ottimo con la pizza.
Da sx Gerhard Sanin e Andrea Moser
dell’Appenino modenese, dove i due enologi sono stati accolti dal sindaco di Fanano. A Firenze hanno accostato il Kalterersee al “peposo”, a Siena ai taglieri di salumi tra la gente in contrada. Un piccolo incidente, la rottura di due raggi, ha costretto i due ciclisti ad una sosta tecnica, prima dell’assaggio del Pecorino a Pienza. Quindi Viterbo, per il primo approccio con la cucina laziale, e il lago di Bracciano per un matrimonio perfetto con la pasta all’Amatriciana. A Terracina, finalmente al mare, i Pirati hanno scelto, direttamente al mercato del pesce, gli ingredienti del pranzo con cui hanno abbinato il loro vino alla pasta con sugo di scorfano rosso fresco. A Napoli l’immancabile incontro con la pizza. L’avventura dei due pirati si è conclusa a Capri, l’isola ideale per nascondere il loro tesoro (il Kalterersee), e alla fine del viaggio di Pfarrhof (Cantina Kaltern) e Leuchtenburg (Erste + Neue) non ne è rimasta una sola goccia. “Il vero tesoro – spiegano Andrea Moser e Gerhard Sanin – sono i sorrisi della gente che abbiamo incontrato, il calore dell’accoglienza, il gusto di cibi mai assaggiati prima, la bellezza pacata di alcuni luoghi e la meraviglia di altri, la pienezza di un’esperienza unica”. Il diario del viaggio è disponibile su www.kalterersee.rocks. Videoclip e video-racconti, diffusi attraverso i social, sono riuniti su http://kalterersee.rocks/index. php/2016/06/03/viaggio-intero-in-un-video).
CON IL PROGETTO “PIRATI DEL KALTERERSEE”, ANDREA MOSER E GERHARD SANIN HANNO UNITO LA PASSIONE PER LA BICICLETTA AL GRANDE AMORE PER LA LORO TERRA
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speciale cicloturismo
VERONA GARDA BIKE le novità corrono sulle due rote
L
a rete d’impresa “Verona Garda Bike” ingrana la marcia! Per il prossimo triennio presenta nuovi progetti per la provincia veronese che si affaccia sul lago di Garda con particolare attenzione alle bici a pedalata assistita, alla mappatura dei tracciati ciclo turistici e alla promozione della mobilità sostenibile su due ruote. Presso la sala conferenze del Parco Natura Viva di Bussolengo, è stato presentato nelle scorse settimane il nuovo ‘team’ di 9 imprenditori che hanno scelto di unirsi per fare rete e collaborare. Europlan S.p.A., Bellatrix S.r.l., Lamacart S.p.A. con il Museo Nicolis, Turri Fratelli S.r.l., Masi, Gardaland, Parco Natura Viva, Parco Giardino Sigurtà e Parco Acquatico Cavour sono i 9 Soci che hanno raccolto la sfida, in coordinamento con gli enti territoriali quali Consorzio Veneto, Navigarda, Funivia Malcesine – Monte Baldo e si sono uniti in un progetto imprenditoriale trasversale allo scopo di incoraggiare la mobilità intelligente dei turisti sul nostro territorio. L’obbiettivo è quello di promuovere l’andare in bicicletta nella zona l’del basso lago di Garda veronese e ampliare l’offerta turistica, sia per i concittadini, che per i turisti stranieri in visita nel nostro territorio, che vogliono scoprire la cultura, la storia, le peculiarità enogastronomiche, le bellezze e il divertimento proposti dal nostro territorio in sella ad una bicicletta. “Oggi la Rete di Impresa Verona Garda Bike, nata nel 2012 con un programma articolato in 3 anni, rinnova il suo impegno coinvolgendo nuove imprese” spiega Silvia Nicolis, vice presidente di Verona Garda Bike, che aggiunge: “Grazie al supporto di C.C.I.A.A. di Verona e con l’aiuto di Confindustria, la Rete si pone nuovi ambiziosi obiettivi per promuovere i percorsi ciclabili sul territorio veronese e una particolare attenzione alla bici a pedalata assistita, che rappresentano un nuovo mezzo per fare cultura attraverso il turismo e lo sport”. Sono 3 i nuovi progetti per il triennio 2016/2019: la redazione di una nuova cartina con gli itinerari ciclabili e una App tematica che consente attraver-
Michela Bighelli con Cesare Avesani Zaborra
n. 4 Agosto-Settembre 2016
di m.T. sAN JUAN
la bianchi stringe una storica collaborazione con verona Garda bike Isaia Spinelli, responsabile commerciale per il mercato Italiano di Bianchi, si è detto entusiasta della collaborazione con Verona Garda Bike, spiegando: “La nostra è un’azienda globale che rappresenta l’Italia nel mondo e che sta investendo tantissimo in risorse umane, prodotto e servizi. Siamo molto attenti a tutto quello che gira attorno al mondo della bicicletta, siamo orgogliosamente italiani, crediamo nel valore dell’italianità e nella valorizzazione del nostro territorio: questo è il senso della collaborazione con Verona Garda Bike e con il progetto di mobilità su due ruote ad esso collegato”. Bianchi con l’occasione, ha mostrato 4 modelli, dei quali 3 in anteprima europea: due mountain-bike elettriche, con motori Bosch e Yamaha (E-Jabbi e Ascent) e due biciclette pensate per un uso urbano (Manhattan e il modello Dance, bici da città dalle forme tradizionali ma molto eleganti con motore posizionato all’interno del mozzo anteriore e batteria sul portapacchi.
Da sx, Isaia Spinelli dell’azienda Bianchi e David Berti presidente della Rete “Verona Garda Bike”
so la geolocalizzazione di ricevere informazioni sui punti di interesse presenti sui percorsi ciclo-turistici; l’implementazione del sito web con nuovi contenuti e info sul tema dell’andare in bicicletta nella provincia veronese; la realizzazione di un particolare percorso dedicato alle e-bike (bici a pedalata assistita) denominato “Celeste Bianchi - Terre del Garda”. In particolare, il percorso ciclo turistico pensato per le e-bike “Celeste Bianchi - Terre del Garda”, concretizzato con il coinvolgimento di Bianchi, azienda di biciclette d’eccellenza italiana, e la collaborazione di Garba, associazione Veronese di volontari che ha messo in piedi un processo di autorizzazione, gestione e manutenzione dei tracciati, si snoda per 98 Km attraversando tutto il territorio del basso lago di Garda veronese e tocca tutti i luoghi ove i 9 Retisti possano accogliere i cicloturisti. Il percorso è diviso in 3 anelli più piccoli e più corti che dividono il territorio in nord, centro e sud. Il tour, che non presenta particolari dislivelli e può essere percorso frazionato in più giorni, parte dalle sponde del lago da Garda e Bardolino e si estende nell’entroterra verso Albarè, Rivoli ed Affi per poi scendere passando da Lazise e Cavaion; da qui il tracciato si collega con la città di Bussolengo, per giungere a Sommacampagna, Villafranca, Valeggio sul Mincio e tornare sulla sponda del lago nei comuni di Peschiera e Castelnuovo del Garda. Il tracciato, è riconoscibile sulla mappa di “Verona Garda Bike”, in distribuzione gratuita nel territorio, poiché è segnato con una “B” cerchiata e colorata con il celeste tipico del marchio “Bianchi”. Del tutto innovativo è il fatto che in ogni area del
GRAZIE AL SUPPORTO DI C.C.I.A.A. E CONFINDUSTRIA LA RETE SI PONE NUOVI AMBIZIOSI OBIETTIVI PER PROMUOVERE I PERCORSI CICLABILI SUL TERRITORIO VERONESE tracciato “Celeste Bianchi” sarà allestita una colonnina per la ricarica della batteria della bici, presentata in anteprima ieri durante la conferma stampa. A seguito dell’installazione delle colonne, mentre il motore si ricarica, il turista avrà la possibilità di fare una sosta per riposare e godere delle bellezze del territorio, presso le Aziende aderenti alla Rete che offriranno questo servizio. Dopo il benvenuto da parte del presidente della rete “Verona Garda Bike” David Berti e gli onori di casa, fatti ad opera di Cesare Avesani Zaborra, Direttore Scientifico del Parco Natura Viva, alla presentazione è intervenuto il Presidente del Consorzio Veneto, Paolo Artelio sottolineando il ruolo del consorzio come collante per i progetti territoriali al fine di unire varie realtà e promuovere all’estero il territorio del lago di Grada veronese e, nello specifico, l’andare in bicicletta. Il presidente Berti ha concluso sottolineando come: “La Partnership con Bianchi porterà al territorio una ricaduta in termini di promozione del cicloturismo di portata internazionale e il connubio tra Rete, Bianchi, Consorzio Veneto e Garba, C.C.I.A.A. ha già portato alla redazione di una prima mappa di 600 km di percorsi cicloturistici”.
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sport
a cura di giulio mariani e di michela Toninel
Mantova & bicicletta un amore che continua Mantova Capitale Italiana della Cultura 2016 e Capitale delle Due Ruote per la terza edizione del Mantova Bike Festival, in programma sabato 24 e domenica 25 settembre 2016. Numerosi eventi con un unico comune denominatore: ciclismo sportivo, percorsi cicloturistici, mobilità ecosostenibile, attività per i bambini, spettacoli e convegni tematici. Il Mantova Bike Festival è l’occasione per diffondere la cultura della bicicletta legandola alle molteplici possibilità del suo utilizzo. La manifestazione si rivolge ad un pubblico eterogeneo e trasversale, in quanto le iniziative proposte sono mirate a rag-
Pattinaggio indoor
Brescia cup scalda le rotelle Brescia è pronta a ospitare uno dei più grandi eventi indoor dell’anno: è in arrivo il primo trofeo Brescia Cup Nazionale. Si tratta di pattinaggio di corsa agonistico indoor e rappresenta uno degli obiettivi primari per i tanti atleti che si presenteranno sabato 1 e domenica 2 ottobre alle porte dell’edificio ospitante, ovvero il centro sportivo bresciano San Filippo di via Bazoli. Spettacolo assicurato sin dal primo giorno quando scenderanno in pista le categorie dei più giovani rappresentate da esordienti e giovanissimi, a partire dalle ore 13. Si alzerà l’età e di conseguenza la competitività il giorno seguente con le categorie di allievi, juniores e senior per poi concludere l’evento con i master 30/40/50/60. La corsa è stata organizzata dalla ASD Brixia Pattinaggio e dalla Cover Store Italia a testimonianza del carattere nazionale dello show. Saranno inoltre assegnati ricchi premi in denaro ed è prevista una grossa affluenza di pubblico.
giungere diverse tipologie di persone: dai dilettanti ai professionisti, dalle famiglie ai bambini, a tutti gli appassionati di turismo slow e ciclismo. La manifestazione intende offrire al pubblico un grande evento dedicato al mondo della bicicletta, promuovendo le eccellenze e le peculiarità del territorio, valorizzando l’imprenditoria locale del settore e creando una rete di collaborazioni tra operatori pubblici e privati. Gare di freestyle, percorsi acrobatici, gimkana e persino gare in notturna: tutto questo fa parte del programma della due giorni mantovana dedicata alla bicicletta. Un evento per tutti i gusti e tutte le età da non lasciarsi sfuggire.
Helly Hansen sul Garda con i catamarani Dall’inizio alla fine della bella stagione sul Garda, è praticamente impossibile vedere qualcosa di più spettacolare. Dopo l’evento della Riva Cup organizzata dal Circolo Fraglia Vela a Riva del Garda a fine maggio, i catamarani della classe GC32 sono tornati in luglio alla Malcesine Cup, sette giorni di autentiche emozioni tra regate all’ultimo respiro con interpreti di fama mondiale e un’atmosfera da Gran Premio di Formula uno, a metà strada tra lo sport e l’alta tecnologia. Sponsorizzata da Helly Hansen, il brand norvegese leader mondiale nell’abbigliamento nautico, la Malcesine Cup ha visto competere questi catamarani da 10 metri di lunghezza e 6 metri di larghezza che volano sull’acqua raggiungendo velocità anche superiori ai 39 nodi (circa 70 km/h) con la loro superficie velica di 170 metri quadrati e con i loro foil, particolari appendici in carbonio poste sotto lo scafo che servono a stabilizzare il catamarano e a dargli velocità anche in condizioni
di enrico corno
di vento debole. Un vero spettacolo che ha raccolto a Malcesine migliaia di appassionati e curiosi e addetti ai lavori e che ha insegnato a locali e turisti quanto può essere spettacolare una regata con questi catamarani, appena più piccoli di quelli utilizzati in Coppa America. Queste sono vele per equipaggi esperti e profondi conoscitori delle manovre e non a caso la costa veronese del lago in quei giorni era popolata da gente abbigliata Helly Hansen da capo a piedi. Così l’Alto Garda, che si fa preferire per i suoi venti costanti, non solo è il paradiso mondiale per i praticanti delle vele piccole - dalla classe Optimist al windsurf e ovviamente al kite - ma cerca di diventare un punto di riferimento internazionale anche per queste particolarissime imbarcazioni e non sarà più raro vederle sfrecciare sulle acque del lago, anche fuori dal contesto delle regate agonistiche e perfino fuori stagione.
Verona si fa bella
una giornata d’escursionismo La Foresta di Giazza, i Cimbri e le Carbonare: questo il nome dell’avventuroso evento che si terrà nel mese di settembre. Tempo di escursionismo dunque nella zona veronese delle Prealpi che ospita la Lessinia. Sabato 17 settembre 2016 sarà la verde e maestosa Foresta di Giazza a dare l’inizio a questa giornata e ad ospitare i partecipanti nel suo silenzio e nei suoi colori già autunnali. Si tratta di un’imperdibile escursione guidata in compagnia di larici e abeti bianchi e rossi, che racconteranno uno dei luoghi più affascinanti e straordinari della Lessinia. Il ritrovo per tutti gli avventurosi avverrà nella piazza di Giazza per poi inoltrarsi
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nella omonima foresta attorno alle 18:50. Il tempo previsto per l’escursione è di circa due ore e prevede il valico di percorsi tanto affascinanti quanto difficoltosi per coloro che vi si inoltreranno. Tra il ritrovo e la partenza, alle 18:15, sarà possibile visitare anche il museo dei Cimbri. La giornata si concluderà a tavola per gustare alcuni piatti tipici di Giazza, cotti con il carbone che viene prodotto ancora oggi secondo il tradizionale metodo delle Carbonare. Il mosaico sarà dunque completato: Foresta di Giazza, Cimbri e Carbonare per un sabato completo di sport, cultura e gusto. http://www.altalessinia.com/la-foresta-di-giazza-cimbri-carbonare/
n. 4 Agosto-Settembre 2016
BASSANO A TUTTO TRAIL CON CMP Sono aperte le iscrizioni alla prima edizione di “CMP Trail Bassano” che il 9 ottobre 2016 vedrà la città veneta al centro di un avvenimento sportivo per tutte le età. L’azienda CMP “Fratelli Campagnolo” scende in pista con una iniziativa di Trail Running composto da 3 gare diverse per lunghezza e tipologia con l’obbiettivo di fare conoscere e promuovere il Trail Running, il territorio dell’Alto Vicentino e abbinare il brand CMP a questa disciplina. L’evento si svolgerà durante l’intero weekend con inizio il sabato nell’area expo di Villa Angarano, aree riservate ai bambini, e intrattenimento
MIRAMONTI SULLE VETTE TRA PIEDI E RUOTe Programma ricco di attività per l’estate dell’hotel Miramonti al Passo del Tonale. Trekking per tutti con organizzazione di almeno 3 escursioni al giorno: da passeggiate facilissime aperte a tutti, a escursioni in ferrata per i più esperti con accompagnamento di guide alpine ed esperte del territorio. Uscite quotidiane in Mountain Bike, con lo staff di “Teknobike”, che sarà presente in hotel per l’intera stagione per dedicarsi al servizio di noleggio di bici e di attrezzatura per MTB, fatbike, downhill oltre che per accompagnare le gite sulle due ruote tra sentieri in salita e discese. E anche tornei di golf, Test Day con l’azienda “Risen & Müller” leader del settore e-bike, oltre a Bike Clinic di Massimo Boglia e Training Camp di Aldo Zini. www.miramonti.com
monte baldo
numeri da record Lo scorso 29 maggio, la biglietteria della funivia di Malcesine ha registrato un traguardo storico degli ultimi 14 anni: i tornelli di imbarco dell’impianto hanno visto passare il cinque milionesimo passeggero. Il conteggio è partito dal 20 luglio 2002, quando è entrato in funzione il nuovo impianto interamente rifatto e primo al mondo a dotarsi di cabine completamente rotanti. Oggi l’attrattiva che esercita il Monte Baldo sui visitatori è triplice. La più immediata riguarda il panorama. Infatti in circa 20 minuti di salita si compie un salto sorprendente tra due mondi naturali completamente diversi, da quello rivierasco sulla sponda del Lago di Garda a quello montano, della cima del monte Baldo. La seconda attrattiva è ambientale e naturalistica, in quello che è definito “il giardino d’Europa”, perché ricco di specie botaniche davvero uniche. Il Baldo già nel 1.500 era conosciuto come Hortus Europae ed era esplorato e descritto dai più importanti naturalisti dell’epoca. Il Baldo è anche il paradiso dello sport. Una immensa palestra all’aperto dove si possono esercitare innumerevoli attività sportive: dal trekking al parapendio, dal nordic walking alla mountain bike e ad ogni altra attività all’aria aperta. C’è una grande quantità di sentieri di varie difficoltà, per coloro che vogliono cimentarsi lungo le creste del Baldo o con semplici passeggiate nei prati o nel sottobosco per i sentieri che si affacciano sul lago. Fra gli sport invernali, naturalmente, ci sono sci, snowboard e ciaspole.
METE SPORTIVE
IN VIAGGIO CON BLABLACAR La community di BlaBlaCar è anche sportiva! La ricerca realizzata su 10.000 utenti italiani che usano BlaBlaCar, cioè la più grande community al mondo per il condividere i viaggi che mette in contatto automobilisti e passeggeri che viaggiano nella stessa direzione e condividere le spese di benzina e pedaggio, è emerso che il 9% degli utenti d’Italia utilizza questo innovativo modo di viaggiare principalmente per recarsi a eventi sportivi. Tra questi ci sono: spettatori (64%), partecipanti (24%) o a volte spettatore e altre partecipante (12%). 5 sono le mete sportive più frequentate dagli utenti della community: le par-
tite di calcio (54%), le partite di basket (10%), Gran Premio e MotoGP (10%) e gli incontri di rugby (7%). Si può specificare il proprio grado di loquacità, scegliendo tra ‘Bla’, ‘BlaBla’ e ‘BlaBlaBla’: da qui il nome BlaBlaCar. Questa piattaforma di ride sharing, conta oltre 30 milioni di utenti ed è pensata per creare una community sicura e attraverso la verifica dei profili degli utenti. Tra gli utenti attivi ci sono anche numerosi sportivi, come Anna Bartole, campionessa europea di judo, che da oltre 1 anno e sceglie il ride sharing come passeggera per spostarsi per i suoi allenamenti tra Trieste e Bologna. www.BlaBlacar.it
musicale. Tre saranno i diversi percorsi con cui i runners si dovranno confrontare. Gli atleti “pro” si potranno sfidare sul “CMP Trail LONG”, cioè il percorso più lungo di 39 km, su sentieri collinari tra boschi di Bassano, Pove e Marostica e suggestivi passaggi nei vigneti tipici della zona, affrontando un dislivello positivo di oltre 1500 metri. Questa gara, competitiva aperta a tutti, assegnerà al vincitore un premio in denaro e ricchi montepremi ai primi 5 classificati di 2000 euro. Il secondo percorso sarà per principianti con servizio cronometraggio con classifiche finali ma non competitivo: “CMP Trail Short” di 16.4 km con dislivello positivo in altitudine di 500 metri. Anche i più piccoli saranno coinvolti in questa ricca giornata sportiva con la gara “CMP Trail Youth” dedicata agli studenti delle scuole medie e superiori, lunga 5 km, e per cui saranno messi in palio borse di studio per migliori piccoli sportivi delle varie categorie. L’iscrizione, da fare online, darà diritto al pacco gara, cioè ad uno Zaino CMP con T-shirt tecnica CMP e prodotti tipici del territorio veneto come olio d’oliva, insaccati, grappa, prodotti caseari, miele. L’evento è realizzato con la collaborazione di alcuni partner tecnici tra cui gli integratori Pro Action, Gelmi, caffè Dersut e TDS per il servizio timing. Info, regolamento e i servizi messi a disposizione dell’organizzazione sul sito della gara www.cmptrail.it
the next 100 years
“Quando si riesce a immaginare qualcosa, c’è una buona opportunità che un giorno diventi realtà”. Le parole migliori per delineare le intuizioni che hanno dato vita a BMW Vision NEXT 100 arrivano da Adrian van Hooydonk, direttore del design BMW, la mente e la matita che ha reso reale il concetto di mobilità del futuro secondo BMW. Non è un SUV, non è una hypercar. Non è la celebrazione del passato, non è l’esaltazione di un futuro che ancora non c’è. BMW Vision NEXT 100 sorpassa il concetto attuale di auto come semplice mezzo di trasporto. È l’evoluzione del piacere di guidare nel futuro a breve termine. Un futuro che inizia con le celebrazioni del centenario di BMW: uno scenario in cui il guidatore sarà ancora di più parte attiva e integrante dell’esperienza di guida. Un ambiente in cui il pilota sarà supportato da una tecnologia che riconosca i suoi bisogni e li interpreti in tempo reale e che sia anche in grado di cambiare il proprio aspetto secondo le esigenze di guida, letteralmente. È cosi che nasce Ultimate Driver: un’esperienza di guida innovativa, consapevole, sempre al centro dei bisogni del pilota. È il modo migliore per ringraziare la fiducia di una community che ha sempre creduto nelle innovazioni e nell’idea di futuro di BMW: il desiderio di evolvere, migliorare costantemente il piacere di guidare e preservare il suo DNA. Il Companion. Il futuro al tuo fianco. L’assistenza intelligente BMW prende il nome di Companion. È un sistema sempre attivo, un compagno di viaggio che supporta la guida in ogni situazione restando in costante connessione con il guidatore e l’ambiente circostante. Può raccomandare itinerari e descrivere lo scenario esterno, urbano e non. Può avvertire preventivamente il guidatore sui rischi imminenti attraverso il sistema di sensori attivi della Alive Geometry. Il parabrezza integrerà i dati e le informazioni utili che saranno proiettati su un HUD (Head-up Display) direttamente davanti agli occhi del guidatore. Il Companion è un’intelligenza sensoriale sincronizzata con le esigenze quotidiane di chi è al volante. È sempre attivo, interpreta i bisogni e le emozioni del guidatore, lo supporta attivamente nell’affrontare l’asfalto e le curve nel migliore dei modi.
È così anche per la consultazione e l’analisi dei propri dati quotidiani, come i calendari, la presenza sui social network o l’accesso alle news. Con la BMW Vision NEXT 100, BMW ha rafforzato un concetto ancora più potente: in futuro le persone continueranno a guidare. Lo faranno con il supporto attivo della tecnologia sensoriale e avranno la possibilità di scegliere tra il godersi tutto il piacere di guidare BMW e l’opzione di guida completamente automatizzata: sono le modalità di guida BOOST MODE e EASE MODE. Un anno significativo Il 2016 rappresenta un anno particolarmente significativo per il BMW Group. I festeggiamenti per il Centenario sono iniziati nel mese di marzo con un evento celebrativo che si è svolto a Monaco di Baviera. Altri appuntamenti internazionali hanno coinvolto Stati Uniti e Gran Bretagna con l’anteprima di nuovi concept a due e quattro ruote che illustreranno la visione della mobilità del futuro dell’azienda. Quest’anno, poi, è anche il cinquantesimo anniversario di BMW in Italia.
bmw vision next 100 sorpassa il concetto attuale di auto come semplice mezzo di trasporto. è l’evoluzione del piacere di guidare nel futuro
Per omaggiare queste due storiche ricorrenze e per celebrare i prossimi 100 anni del Gruppo, BMW Italia presenterà dal 23 al 25 settembre un palinsesto di eventi che si svolgeranno all’autodromo nazionale di Monza e che coinvolgeranno i brand BMW, MINI, BMW Motorrad e i loro club, fans e clienti. “Il 2016 – ha commentato Sergio Solero, Presidente e AD BMW Italia – è un anno importante per il BMW Group. È un punto focale della nostra storia per la nostra visione della mobilità del futuro. Per sottolineare l’importanza di questo momento abbiamo sviluppato un programma di iniziative sociali e culturali importanti e che testimoniano il nostro legame con l’Italia. Penso, solo per citarne una, alla decisione di diventare fondatori sostenitori del Teatro alla Scala di Milano. A questo punto era un nostro desiderio poter incontrare tutti gli appassionati, i clienti e gli amici dei nostri brand. Per questo motivo abbiamo deciso di creare un momento speciale con una serie di appuntamenti dedicati nel tempio dell’automobilismo, l’autodromo di Monza”. Il BMW Group Con i suoi tre marchi BMW, MINI e Rolls-Royce, il BMW Group è il costruttore leader mondiale di auto e moto premium ed offre anche servizi finanziari e di mobilità premium. Come azienda globale, il BMW Group gestisce 30 stabilimenti di produzione e montaggio in 14 paesi ed ha una rete di vendita globale in oltre 140 paesi. Nel 2015, il BMW Group ha venduto circa 2,247 milioni di automobili e 137.000 motocicli nel mondo. L’utile al lordo delle imposte per l’esercizio 2015 è stato di 9,22 miliardi di Euro con ricavi pari a circa 92,18 miliardi di euro. Al 31 dicembre 2015, il BMW Group contava 122.244 dipendenti. Il successo del BMW Group si fonda da sempre su una visione sul lungo periodo e su un’azione responsabile. Perciò, come parte integrante della propria strategia, l’azienda ha istituito la sostenibilità ecologica e sociale in tutta la catena di valore, la responsabilità globale del prodotto e un chiaro impegno a preservare le risorse. (G.G.M.) INFO: CONCESSIONARIA BMW TULLO PEZZO tullopezzo.bmw.it tullopezzo.it