in primo piano
7 milioni di vittime ogni anno per fame
cibo sprecato in Italia e nel mondo U
na visita a Expo Milano 2015 è un modo di conoscere e apprezzare la storia del cibo, di capire quale lavoro si cela dietro ai piatti che quotidianamente troviamo sulle nostre tavole. Camminare tra i padiglioni dei Paesi è un percorso di consapevolezza, che ci porta ad apprezzare e dare valore agli alimenti. Già, perché dietro le magnificenze dell’Expo giace una realtà drammatica, di dimensioni ai più sconosciute, che ci può far riscoprire la nostra identità umana e sociale: circa 870 milioni di persone nel mondo non hanno cibo sufficiente a condurre una vita sana. Ogni giorno nel mondo una persona su 8 va a letto affamata (fonte FAO 2012). Sempre nel mondo ogni giorno muoiono in media 20.000 persone per fame o cause ad essa strettamente correlate; in un anno solare quindi la messe totale risulta essere di oltre 7 milioni di anime. Tre quarti dei decessi interessano bambini al di sotto dei cinque anni d’età. La maggior parte dei decessi per fame sono causati da malnutrizione cronica; i nuclei familiari semplicemente non riescono ad ottenere cibo sufficiente, e questo solo per l’estrema povertà, indipendentemente dalle cause: carestie,
guerre, eccetera; situazioni spesso irrisolvibili ed inaffrontabili, ma regolarmente ricorrenti. Numerosi esperti in questo campo sono convinti che il modo migliore per contrastare la fame nel mondo sia l’istruzione; le persone istruite riescono più facilmente ad uscire dal ciclo di povertà che causa la fame. Sta di fatto che le cifre impietose sopra riportate paiono ardue da affrontare; la disparità sociale tra chi spreca e chi non ha da mangiare è imbarazzante. E questo in special modo se ci si confronta con un dato quanto meno sorprendente: secondo la FAO (Food and Agriculture Organization, l’agenzia delle Nazioni Unite che si dedica all’Organizzazione per l’Agricoltura e l’Alimentazione) oltre un terzo del cibo prodotto ogni anno per il consumo umano, cioè circa 1,3 miliardi di tonnellate, va perduto o sprecato. È quanto riporta lo studio intitolato Global Food Losses and Food Waste (Perdite e spreco alimentare a livello mondiale). Esso riporta che i paesi industrializzati e i paesi in via di sviluppo sperperano rispettivamente 670 e 630 milioni di tonnellate di cibo ogni anno. A fronte dei miliardi di tonnellate di cibo gettato nella spazzatura, come sopra detto c’è quasi un miliardo di persone al mondo che non ha accesso a sufficienti risorse alimentari. Fra le cause di questo spreco di massa ci sono
di giacomo gabriele morelli
Circa 870 milioni di persone nel mondo non hanno cibo sufficiente a condurre una vita sana e normale
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Lo spreco maggiore di cibo pro capite si registra in Inghilterra con 110 kg, seguono Italia (108 kg), Francia (99 kg), Germania (82 kg), Svezia (72 kg) le cattive abitudini di milioni di persone, che non conservano i prodotti in modo adeguato, ma anche le promozioni che spingono i consumatori a comprare più cibo del necessario, i numerosi passaggi dal produttore al consumatore nelle catene di montaggio dei cibi industriali, e via dicendo. Lo spreco di cibo in Europa. In Europa la quantità ammonta a 89 milioni di tonnellate, ovvero a una media di 180 kg pro capite. Lo spreco domestico maggiore pro capite si registra in Inghilterra, con 110 kg a testa, seguono Italia (108 kg), Francia (99 kg), Germania (82 kg), Svezia (72 kg). “Il 42% degli sprechi alimentari in Europa avvengono tra le mura di casa” precisa Francesco Mele, responsabile della campagna contro lo spreco alimentare di Slow Food Italia (www.slowfood.it) un’Associazione internazionale non profit impegnata a dare valore al cibo. Lo spreco di cibo in Italia. In Italia secondo il Barilla Center for Food and Nutrition (un’iniziativa della nota Società alimentare nata per raccogliere conoscenze su aspetti e problematiche dell’alimentazione e proporre soluzioni concrete) ogni anno finiscono tra i rifiuti dai 10 ai 20 milioni di tonnellate di prodotti alimentari, per un valore di circa 37 miliardi di euro. Un costo di 450 euro all’anno per famiglia. Cibo che basterebbe a sfamare, secondo la Coldiretti, circa 44 milioni di persone. Secondo l’Osservatorio sugli sprechi, a livello domestico in Italia si sprecano mediamente il 17% dei prodotti ortofrutticoli acquistati, il 15% di pesce, il 28% di pasta e pane, il 29% di uova, il 30% di carne e il 32% di latticini. Per una famiglia italiana questo significa una perdita di 1.693 euro l’anno. I numeri del fenomeno: cosa e quanto si spreca nel mondo? Sempre secondo la FAO: il 30% dei cereali, il 20% dei prodotti lattiero-caseari, il 30% del
pesce e dei prodotti a base di pesce, il 45% della frutta e della verdura, il 20% della carne e dei prodotti a base di carne, il 20% dei semi oleaginosi e delle leguminose, il 45% delle radici e dei tuberi. Cosa significa questo in termini di impatto economico? Il valore economico del cibo sprecato a livello globale si aggira intorno ai 1.000 miliardi di dollari/anno. Ai costi “vivi” della produzione alimentare vanno aggiunti i costi “nascosti”, altri 2600 miliardi di dollari, la cui valutazione, se pure ancora parziale, è stata effettuata recentemente dalla FAO e pubblicata nello studio “Food Wastage Footprint - full costs accounting” (letteralmente “Impronta dello spreco alimentare – contabilità completa dei costi”). Nell’analisi economica sono stati considerati aspetti “inediti”, come i costi imputabili ai conflitti legati al controllo delle risorse naturali, al trattamento di patologie legate all’impiego di pesticidi in agricoltura, alla depurazione delle acque, alla perdita di habitat naturali e dei relativi servizi ecosistemici, agli effetti dei cambiamenti climatici e della riduzione della disponibilità di acqua, ai processi di erosione e di riduzione dello stato di salute dei terreni agricoli, ai sussidi pubblici alla produzione alimentare. Cifre da capogiro che impongono il recupero seppur parziale di una parte di esse. Qualcosa di positivo si fa già, alcune attività sono già operative, altre allo studio; la presa di coscienza di questa realtà si sta attivando a livello internazionale. Ecco in rassegna alcune idee già messe in atto nel mondo per ispirarsi a mangiare meglio e non sprecare. Alcune sono ingenue, altre più studiate, al momento comunque una goccia nel mare del da farsi. Dal supermercato alle associazioni. In Belgio, nei comuni di Herstal e di Namur, una nuova norma impone ai supermercati di donare i prodotti inven-
In molte nazioni si utilizzano quantità di cibi di scarto o in eccesso per originali attività commerciali o più semplicemente per iniziative benefiche duti in scadenza alle associazioni di volontariato che li ridistribuiscono alle persone indigenti. Cibo rimesso in circolo… in bicicletta. A Lisbona con il progetto “Refood” centinaia di volontari girano in bicicletta per ristoranti, negozi di alimentari, panetterie, supermercati e case dei privati per recuperare il cibo avanzato per portarlo poi alle associazioni che si occupano di assistenza ai poveri sul territorio. Sono più di 250 i locali che aderiscono e più di 500 i volontari. Licenza di mangiare! A Helsinki, nell’area di Roihuvuori, l’attenzione è sul food sharing di quartiere: gli abitanti possono portare il cibo in eccesso o usufruire di quello a disposizione grazie al progetto “Saa syödä!” (letteralmente: “licenza di mangiare”) che è stato messo a punto da alcune società private con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente. Recupero di cibo e sensibilizzazione sin da piccoli. In Danimarca il movimento di consumatori Stop Wasting Food porta avanti la lotta allo spreco alimentare con campagne di sensibilizzazione nelle scuole, conferenze pubbliche e seminari; inoltre, con la collaborazione di noti chef danesi ha realizzato una serie di ricettari, i Leftovers Cookbook, che
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spiegano come riutilizzare gli avanzi dei pasti per cucinare nuovi piatti. Com’è questo cibo? Brutto ma simpatico. In Francia, la catena di supermercati Intermarché ha lanciato la campagna Inglorious fruits and vegetables, che mira a vendere gli ortaggi esteticamente brutti, ma buoni. In base alle norme europee la “frutta brutta” non ha mercato e quindi finisce direttamente dal campo alla discarica pur essendo perfettamente commestibile. Grazie a questa campagna frutta e verdura dalle forme strane vengono riabilitate e avvicinate alla sensibilità delle persone. Questi prodotti brutti ma simpatici si trovano in un apposito banco nel reparto ortofrutta e hanno un packaging dedicato che ne
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sottolinea la bontà: in pochi mesi i negozi in cui la campagna è stata messa in atto hanno registrato un aumento significativo delle vendite. Negozi per la frutta brutta… ma buona. Sulla falsariga dell’esperienza francese in Germania è nata Ugly Fruits, una campagna di riabilitazione della frutta esteticamente brutta ma nutrizionalmente buona lanciata da tre studenti. Grazie alla loro iniziativa ora limoni bitorzoluti, zucchine scolorite e carote deformi si trovano sugli scaffali dei supermercati e sulle tavole. Il sogno dei tre studenti, secondo quanto riportato dal settimanale Der Spiegel è quello di vedere la nascita di supermercati “Ugly Fruits”, negozi che vendano esclusivamente i prodotti che vengono rifiutati da altre catene. Scherzi della natura sulla tavola. Sempre in Germania dal 2012 esiste Culinary Misfits, un’azienda di catering che per realizzare i suoi piatti utilizza solo ingredienti scartati da ristoranti e supermercati per via della loro forma non convenzionale o di qualche ammaccatura: frutta e verdura che non rispettano canoni estetici e dimensionali diventano così ingredienti buoni e saporiti alla base di piatti che vengono preparati per feste, ricevimenti, eventi di ogni genere. L’idea è nata dalle due ex designer tedesche Lea Emma Brumasck e Tanja Krakowski, che hanno scelto l’ironia per il nome della loro iniziativa: “culinary misfits” significa infatti “scherzi della natura”, un concetto che si rifà all’aspetto estetico della frutta e della verdura ma sfata anche il luogo comune secondo cui il cibo è buono solo se è bello. I tesori... nei rifiuti. Rubies in the Rubble è un’e-
sperienza inglese che dimostra come è possibile evitare lo spreco di cibo e allo stesso tempo affrontare i problemi della disoccupazione e dell’esclusione sociale. Il progetto vuole realizzare un cambiamento nella comunità locale offrendo impiego a individui meno fortunati e vuole andare contro la cultura attuale dei rifiuti eccessivi, utilizzando frutta e verdura scartati per fare chutney (condimenti) e marmellate. La condivisione di cibo è anche social. Stanco di buttare i prodotti invenduti della fattoria della sua famiglia, la Bloomfield Organics negli USA, Nick Papadopoulos ha lanciato la piattaforma di community on-line CropMobster™. Questo strumento consente agli agricoltori, ai commercianti, ai ristoratori della San Francisco Bay Area di pubblicare avvisi in cui offrono eccedenze alimentari per la vendita, donazione, o il commercio. I messaggi vengono immediatamente trasmessi attraverso il sito ai vari social media, tra cui Facebook e Twitter. In un anno CropMobster ha rimesso in circolo 500.000 euro di prodotti alimentari, circa un milione di porzioni, per persone, banchi alimentari, scuole e altri gruppi in difficoltà. Concludendo: dal punto di vista sociale ed etico, lo spreco alimentare rappresenta una contraddizione intollerabile di fronte al numero crescente di persone assistite dalle Associazioni caritative , e al tempo stesso una opportunità persa per tutte quelle realtà che quotidianamente sostengono con il proprio lavoro persone in difficoltà attraverso il recupero delle eccedenze e dei prodotti invenduti lungo la filiera agro-alimentare.
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IL Direttore
SOMMARIO LO SPRECO DI CIBO IN ITALIA E NEL MONDO In molte nazioni si utilizzano quantità di cibi di scarto per originali attività commerciali o per iniziative benefiche
Il rovescio della medaglia del benessere
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l problema dell’immigrazione continuerà a coinvolgerci per decenni. Che si tratti di fuggiaschi da Paesi martoriati dalla guerra oppure semplicemente di persone attirate dal tenore di vita occidentale, quindi in fuga solo dalla miseria, attendiamoci che il fenomeno si incrementi in modo costante. Sull’argomento si è già detto e scritto moltissimo. MantovachiamaGarda molti mesi fa, in tempi non sospetti, prima che esplodesse il caos che ormai ha interessato tutta l’Europa non solo meridiona-
le, aveva già espresso al riguardo alcune opinioni nell’articolo “Quando eravamo noi a emigrare”. Parlando però di questi esodi, che al loro termine risulteranno di proporzioni bibliche, si era lungi dal prevedere la reazione altamente intollerante delle popolazioni dei vari Paesi in cui si sta verificando l’afflusso di tutte queste persone indigenti. A ridosso dell’Europa esiste una cintura di stati africani e mediorientali con popolazioni poverissime e in gran parte ora esposte a traversie belliche di cui non si vede una soluzione: complessivamente centinaia di milioni di persone che vedono un futuro solo nella “ricca” Europa. Come ha affermato anche Papa Francesco nulla arresterà la loro ricerca di una vita
migliore, non il mare, non i fili spinati. “Senza un orizzonte di speranza e crescita”, in Paesi come l’Etiopia, l’Eritrea e l’Armenia, “non potrà arrestarsi il flusso migratorio che vede figli e figlie di quella regione mettersi in campo per giungere alla coste del Mediterraneo, a rischio della vita”. Proprio Francesco ha rivolto un forte appello alla comunità internazionale anche per la situazione in Medio Oriente ove serve uno sforzo per eliminare quei “taciti accordi per i quali la vita di migliaia di famiglie - donne, uomini, bambini e anziani - sembra pesare sulla bilancia degli interessi meno del petrolio”. Le vie migratorie sono già state tracciate, se interrotte ne fioriranno altre. Sta iniziando, è già iniziata, una vera e propria invasione, dagli sviluppi futuri assolutamente imprevedibili, che cambieranno indelebilmente il volto e il tessuto sociale del nostro continente. Sarà un duro esame per la nostra civiltà: incresciose conflittualità già si registrano, contrasti che nascono dal fatto che la gente italiana è stanca di non sentirsi più a casa propria. Sono ahimè molti gli extracomunitari, di passaggio oppure da anni residenti nel nostro paese che, a differenza di tanti loro connazionali, hanno purtroppo rifiutato, spesso con arroganza, di integrarsi civilmente nel tessuto sociale di chi ha dato loro ospitalità, scegliendo di frequente una vita fatta di espedienti e delinquenza. Serve indubbiamente più Stato, più fermezza, più coscienza ma, non dimentichiamocelo, anche più solidarietà verso chi cerca con umiltà e onestà una nuova vita. Alcune organizzazioni non governative chiedono la creazione di corridoi umanitari sotto tutela delle Nazioni Unite e anche che le ambasciate e i consolati europei possano, già in Africa, avviare le procedure di riconoscimento dello status di rifugiato. Le iniziative da intraprendere che potrebbero aiutare a evitare il protrarsi di tragedie sono da prendere, in fretta, senza tanti giochi di potere. In gioco ci sono migliaia di vite umane.
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GLI AVVENIMENTI STORICI E LA FOTOGRAFIA Per documentare un fatto storico nei risvolti più drammatici la Fotografia si è mostrata di un’efficacia ineguagliabile
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HAPPY BIRTHDAY DALAI LAMA Tenzin Gyatso ha compiuto 80 anni. Un personaggio che, è diventato una delle icone più conosciute dei nostri tempi
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Riccardo Maspero Intervista esclusiva al nuovo mister dell’AC Mantova. I miei idoli? Mister Gigi Simoni ed un certo Diego Armando Maradona
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IL VEGETARIANO MODERNO La spinta a fare questo passo può essere dettato da motivi di salute o per una coscienza ecologia
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MantovachiamaGarda Periodico bimestrale
Marco Morelli
direttore@mantovachiamagarda.it
Registrazione del Tribunale di Mantova N° 01/2011 del 15/02/2011 Direttore Responsabile Marco Morelli Art Director e Progetto Grafico Matteo Zapparoli
A PARER MIO
di GASTONE SAVIO
LA VERA RISORSA DELL’ANZIANO è LA SPERANZA L’ultimo tratto della vita presunta (anni 75 - 100) andrà vissuto con gioia, derivante anche dal fatto di essere arrivati a vivere un periodo così lungo e ricco di tante esperienze. Si sta lavorando in questa direzione, si abbia fede. Vecchi ed anziani stanno diventando nella nostra società sempre più numerosi, per cui si discute e si pubblica parecchio sulla vecchiaia. Ad essa si interessano la medicina, com’è naturale, la sociologia, che studia il calo demografico e l’auumento dei vecchi e degli anziani nella società, la psicologia attenta alle degenerazioni cognitive che accompagnano il declino fisico, la filosofia e la spiritualità. Tutto questo investigare servirebbe ad offrire un desiderio di
bellezza infinita commisto nel profondo con il sentimento della transitorietà delle cose. È il prodotto del pensiero moderno la fiducia (e il mito!) nel continuo progresso scientifico che, nella biogerontologia contemporanea, ha coniato il concetto della scenesenza trascurabile. Poiché si stanno moltiplicando i centenari (uomini e donne) qualche gerentologo sta pensando che siano importanti le cure preventive, ma più ancora il raggiungere lo stato della scenesenza trascurabile. L’interdisciplina, va aggiunto, non si ferma a questo stato mentale per aiutare la longevità, ma si avvale, oggi, per il ringiovanimento degli anziani di varie terapie della vecchiaia. Il biologo inglese De Grey sostiene, addirittura, la
“riparazione rateizzata” dei danni prodotti dall’età, partendo da “protocolli riparativi” studiati per il topo, che è un mammifero che invecchia molto più rapidamente dell’uomo. L’applicazione sucessiva degli stessi protocolli all’uomo di 20 anni in 20 anni, a partire dai 50, consentirebbe di riparare i danni dell’età come lo stress ossidativo, la senenscenza cellulare, la riduzione dei telomeri, la pedita di massa muscolare, l’osteoporosi, la riduzione della funzione cardiopolmonare, l’osteoartrosi, i deficit cognitivi, insomma tutto il complesso del decadimento senile che precede la fine della vita. No per carità, vorrei suscitare in nessuno l’idea di immortalità, ma provocare una vecchia felice “sì”.
Pubblicità: Morelli Media Partner, Gazoldo degli Ippoliti (Mn) Stampa: Arti Grafiche Castello spa, Viale Europa 33 Viadana (Mn) Editore: Marco Morelli, Via Dante Alighieri 4 Gazoldo degli Ippoliti (Mn) Hanno collaborato a questo numero: Alessandra Capato, Alessandra Fusè, Alessandra Nodari, Alessio Pinza, Anna Maria Catano, Antonio Scolari, Barbara Gazzi, Barbara Ghisi, Benedetta Bottura, Biancamaria Rossi, Doni Ferrari, Elena Andreani, Elena Benaglia, Elena Cardinali, Elena Kraube, Elide Bergamaschi, Enrico Maria Corno, Federico Martinelli, Flora Lisetta Artioli, Gastone Savio, Giacomo Gabriele Morelli, Isolde Seeber, Lara Ferrari, Marta Camillo, Martina Borghetto, Marzia Sandri, Michela Toninel, M.T.San Juan, Paolo Carli, Paolo Ferrari, Rita Bertazzoni, Serena Maioli, Silvano Tommasoli, Veronica Ghidesi,Vittoria Bisutti. Puoi ABBONARTI scrivendo a: abbonamenti@mantovachiamagarda.it oppure telefonando al numero: 333.6272824 Sarai ricontattato da un nostro incaricato. Puoi pagare con Bonifico bancario a: MONTE PASCHI DI SIENA Filiale di Gazoldo degli Ippoliti c.c. n° 100464.78 intestato a Morelli Media Partner IBAN: IT 39 R 01030 57640 000010046478 Causale: Abbonamento a MCG Mantovachiamgarda inserendo l’indirizzo esatto per la spedizione
PARLIAMO DI
di GIACOMO GABRIELE MORELLI
Gli avvenimenti storici e la fotografia Per millenni la storia è stata tramandata visivamente dalla pittura e dalla scultura. Forme di comunicazione che oggi conserviamo come preziosi reperti archeologici ed artistici. Solo dalla metà del 1800 la comunicazione si è arricchita della Fotografia, ciò che ha contribuito ad accelerare in modo esponenziale il progresso. Il valore storico della Fotografia ha accompagnato l’intero Novecento, scandendone momenti ed eventi. Come per gli antichi dipinti, l’immagine fotografica è diventata una forma d’arte, confermando nel contempo anche il suo ruolo di cardine del ricordo e testimonianza. Una fotografia quindi non soltanto è supporto-documentario della “grande storia”, ma pure parte integrante della cultura, sia quella d’élite, sia quella popolare, e del costume. Si spazia dagli scatti su importanti personaggi storici a quelli realizzati nel contesto di eventi geo-politici epocali, da quelli che documentano scoperte scientifiche, a quelli realizzati esclusivamente per fini commerciali, pubblicitari o ricreativi rivolti al gossip. Tornando alla Storia, essa si fa con documenti scritti, certamente, quando questi esistono, ma per documentare un fatto nei risvolti più drammatici dei suoi contenuti la Fotografia si è mostrata di un’efficacia assolutamente ineguagliabile. Nel mondo della comunicazione ci accorgiamo come un’informazione non accompagnata da un’immagine perda significativamente di completezza. Abituati ormai alla diffusione internazionale di immagini in tempo reale, senza queste ultime le notizie ci paiono quasi vuote. Le immagini fotografiche sono state quasi sempre utilizzate dagli storici per “illustrare” una narrazione. Oggi invece si riconoscono alla fotografia altre due funzioni. Innanzitutto quella di essere fonte storica, ovvero una testimonianza diretta di un evento. In secondo luogo quella di ricoprire il ruolo di vero e proprio agente di storia: una foto è capace infatti di suscitare, in chi la vede, reazioni di ogni tipo (sociale, morale o politico) e riesce in alcuni casi a orientare i comportamenti collettivi, al di là della eventuale manipolazione che se ne può fare in un determinato contesto storico-politico e culturale. Commentiamo una sequenza di scatti famosi ed immortali, che sempre “faranno Storia”. Immagine 1 - Sbarco dell’uomo sulla luna. Gli esseri umani sono atterrati sulla Luna il 20 luglio 1969, all’apice di una gara spaziale tra URSS e Stati Uniti ispirata dalla loro “guerra fredda”. Il primo astronauta a camminare sulla superficie lunare fu Neil Armstrong, comandante dell’Apollo 11. L’ultimo fu Eugene Cernan, che durante la missione Apollo 17 camminò sulla Luna il 14 dicembre 1972. L’equipaggio dell’Apollo 11 lasciò una targa di acciaio inossidabile, per commemorare lo sbarco e lasciare informazioni sulla visita ad ogni altro essere, umano o meno, che la
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Per documentare un fatto storico nei risvolti più drammatici dei suoi contenuti la Fotografia si è mostrata di un’efficacia ineguagliabile trovasse. Dopo gli sbarchi del programma Apollo, nessun essere umano ha più camminato sulla Luna. Gli statunitensi persero interesse, i sovietici continuarono con sonde automatiche che riportarono anche campioni di suolo sulla Terra. Le altre nazioni non avevano le risorse necessarie, e le due superpotenze non vedevano un vantaggio tale nell’esplorazione da giustificare gli altissimi costi. Immagine 2 - Studente di Piazza Tienanmen. Piazza Tienanmen o Tien’anmen è la grande piazza vicino al centro di Pechino, in Cina. È vista da molti come il cuore simbolico della nazione cinese. Fuori dalla Cina, è famosa per la proclama1 - Sbarco dell’uomo sulla Luna
zione della Repubblica Popolare Cinese da parte di Mao Tse-tung il 1º ottobre 1949, e per le proteste di piazza Tienanmen del 1989. Le proteste del 1989 portarono all’uccisione dei dimostranti cinesi nelle strade adiacenti alla piazza. Gli espatriati cinesi che fuggirono dopo le uccisioni dissero che il numero delle vittime fu nell’ordine delle migliaia, contando le centinaia uccise sul posto e le vittime dell’epurazione che seguì. La foto simbolo di questo evento sanguinoso fu lo studente che ponendosi davanti ad una colonna di carri armati ne impedì l’avanzata verso i dimostranti. Immagine 3 - Attentato a Papa Wojtyla. Il 13 maggio 1981 Papa Wojtyla subì un attentato quasi mortale da parte di Mehmet Ali Ağca, un killer professionista turco, che gli sparò tre colpi di pistola in piazza San Pietro, pochi minuti dopo che egli era entrato nella piazza per un’udienza generale, colpendolo all’addome. Immediatamente soccorso, sopravvisse dopo un intervento di quasi sei ore. Due anni dopo, nel Natale del 1983, volle andare in prigione per incontrare il suo attentatore e dargli il suo perdono. Il forte dubbio che Agca fosse mandatario dei servizi segreti sovietici non è mai stato provato. Immagine 4 - Marilyn Monroe. Certamente le gonne svolazzanti di Marilyn Monroe immortalate durante le riprese del film “Quando la moglie è in vacanza” sono tra le immagini più iconiche della storia del cinema. Nonostante siano passati decenni dalla sua morte, Marilyn Monroe rimane tutt’oggi un’icona di sensualità e bellezza imitata, omaggiata e osannata dalle celebrità e dal pubblico, un sogno ed un riferimento per alcune generazioni di uomini e di donne. Marilyn Monroe fu trovata morta nella camera da letto della sua casa a Los Angeles, il 5 agosto 1962, all’età di trentasei anni, e tutt’oggi molti non credono ad un suicidio. Immagine 5 - Assassinio del Presidente Kennedy. L’assassinio di John Fitzgerald Kennedy, trentacinquesimo presidente degli Stati Uniti
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Un secolo di guerre e conflitti visti da grandi fotoreporter
d’America, avvenne venerdì 22 novembre 1963 a Dallas, Texas, alle 12:30 ora locale. Mentre sfilava sull’auto presidenziale John Kennedy fu ferito mortalmente da colpi di fucile, sparati ufficialmente dall’ attivista ed ex militare Lee Harvey Oswald. Secondo un’ulteriore più approfondita inchiesta, i colpi sembrerebbero invece esplosi dal fuoco incrociato di due o più tiratori, a conferma di coloro che ipotizzano un complotto e non l’azione solitaria di uno squilibrato. Immagine 6 - Bartali e Coppi. Anche lo sport ha un suo posto nella storia, anche per l’immagine ed il prestigio che può recare ad una nazione. La rivalità tra i ciclisti italiani Gino Bartali e Fausto Coppi è stata nel secondo dopoguerra uno degli argomenti, sportivi e non, più dibattuti d’Italia, una delle più famose rivalità sportive nel mondo dei pedali nonché di tutto lo sport italiano. Questa rivalità tra due delle prime e più grandi personalità “mitizzate” dello sport italiano ha ri-
Una foto è capace di suscitare in chi la vede reazioni di ogni tipo (sociale, morale o politico) empito per oltre un decennio le cronache sportive e mondane della nazione, contribuendo in modo fondamentale a rendere il ciclismo uno sport di massa al centro dell’attenzione dei mass-media. Immagine 7 – Olocausto. Con il termine Olocausto, a partire dalla seconda metà del XX secolo,
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Ai fotoreporter di guerra dobbiamo alcuni degli scatti “storici” che più influenzarono l’opinione pubblica mondiale. E’ la guerra di terra ad attirare soprattutto l’attenzione del lettore medio, con i suoi inenarrabili drammi. Vediamo due delle centinaia di foto divulgate dalla stampa rimaste impresse particolarmente ai lettori. Immagine 8 - Bomba atomica di Hiroshima. Il mattino del 6 agosto 1945 alle 8:15 l’Aeronautica militare statunitense sganciò la bomba atomica “Little Boy” sulla città giapponese di Hiroshima, seguita tre giorni dopo dal lancio dell’ordigno “Fat Man” su Nagasaki. Il numero di vittime dirette fu stimato da 100.000 a 200.000, quasi esclusivamente civili. L’umanità sperimentò l’effetto della più grande arma di sterminio di massa. Il suo gigantesco fungo di vapori incandescenti e ribollenti apparve per la prima volta sui giornali di tutto il mondo, incutendo fascino e terrore. Gli effetti dell’esplosione nucleare possono essere classificati in quattro categorie. a)Effetto termico. Il calore generato dalla fissione provoca istantaneamente la volatilizzazione della sostanza organica facendo scomparire gli esseri viventi per chilometri, e nelle aree adiacenti più esterne provoca un enorme numero di ustionati e politraumatizzati che giungono a morte tra atroci sofferenze. b) Effetto luminoso. Un lampo di spaventosa intensità provoca cecità anche ad una certa distanza. c)Effetto meccanico. Lo spostamento d’aria provocato dall’esplosione rade al suolo case, edifici, e tutto il resto. d) Effetto radioattività. La malattia acuta prodotta dalle radiazioni sprigionate dalla fissione porta successivamente alla morte un altrettanto considerevole numero di persone (peste nucleare) e provoca ripercussioni di carattere genetico con malformazione di feti. Ancor oggi, dopo 70 anni, affiorano danni genetici nell’area giapponese interessata dalle due esplosioni nucleari. Immagine 9 - Guerra in Vietnam. Il conflitto vietnamita durò dal 1960 al 1975. Il numero più basso di vittime stimate fu di 5 milioni di vietnamiti (di cui 1 milione di soldati) e 58.000 (più 300mila feriti) soldati americani. Terminò con la sconfitta dell’esercito americano, che si ritirò con il primo fallimento militare della propria storia. Nella foto in esame l’orrore della guerra è dipinto nel terrore di bimbi vietnamiti in fuga dal proprio villaggio arso dalle bombe al napalm americane. Il paesaggio apocalittico e le ustioni sulla pelle dei piccoli esprime nel modo più completo la drammaticità del momento. 8 - Bomba atomica di Hiroshima
si indica il genocidio perpetrato dalla Germania nazista e dai suoi alleati nei confronti degli ebrei d’Europa e, per estensione, lo sterminio nazista verso tutte le categorie ritenute “indesiderabili”, che causò circa 15 milioni di morti in pochi anni, tra cui 5-6 milioni di ebrei, di ogni sesso ed età. La parola “Olocausto” deriva dal greco όλόκαυστος (olokaustos, “bruciato interamente”), ed era inizialmente utilizzata ad indicare la più retta forma di sacrificio prevista dal giudaismo. L’Olocausto, in quanto genocidio degli ebrei, è identificato più correttamente con il termine Shoah (in lingua ebraica: HaShoah, “catastrofe”, “distruzione”). Alcuni di questi scatti hanno fatto assegnare al proprio autore il premio Pulitzer, il premio statunitense considerato come la più prestigiosa onorificenza nazionale per il giornalismo. 9 - Guerra in Vietnam
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L’approfondimento
di M.T. SAN JUAN
HAPPY BIRTHDAY DALAI LAMA Buddismo e Cristianesimo, seppur derivanti da tradizioni culturali e contesti diversi, hanno molti punti in comune e temi generali unicamente orientati alla promozione del bene spirituale comune, alla pace ed all’uguaglianza di tutti gli uomini. Al fine di sviluppare un più profondo scambio culturale e sintonia fraterna, più volte nel corso degli anni si sono incontrati gli esponenti di spicco del Buddismo ed il Cristianesimo, il Dalai Lama ed il precedente Papa Giovanni Paolo II, inaugurando una nuova stagione di dialogo interreligioso. “Il Papa era molto vicino al problema tibetano” afferma il Dalai Lama. “Certamente era profondamente interessato allo stato di milioni di cristiani in Cina, ma non poteva esprimere questa vicinanza ufficialmente e pubblicamente. Ma sin da quando ci siamo incontrati, mi ha rivelato privatamente che aveva chiaro il problema dei Tibetani grazie alla sua esperienza con il comunismo in Polonia. Questo mi ha dato un grande incoraggiamento personale”. Questi incontri vollero sottolineare la grande volontà d’amicizia e di comprensione reciproca senza tuttavia unificare o confondere due dottrine dalle differenze abbastanza profonde a livello teologico.
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Tenzin Gyatso ha compiuto 80 anni. Un personaggio che, tra spiritualità, lotta civile e Nobel per la pace, è diventato una delle icone più conosciute dei nostri tempi Uno dei grandi temi affrontati furono la spiritualià giovanile e il sempre crescente disinteresse per le materie di fede sia in Occidente che in Oriente, tralasciando spesso la morale e l’etica, ovvero i fondamenti delle civilità: “Sia in pubblico sia in privato, il Papa sempre mi premeva sulla importanza dei valori spirituali ed eravamo d’accordo che le giovani generazioni vi stanno perdendo interesse”. Il sollevare la problematica delle nuove generazioni tuttavia non è stato vano: in molti paesi dell’oriente, rispetto al passato, il dialogo interreligioso tra i giovani e l’interesse verso la spiritualità sta registrando dei segnali positivi, uno dei frutti dello sforzo comune tra le due culture e l’evidente fallimento del materialismo. Buddismo e Cristianesimo, in questo campo, concordano completamente: il materialismo e la ricerca dei beni terreni, seppure fonte di un’apparente benessere iniziale, nel lungo termine non può soddisfare l’esigenza vitale di ogni uomo che è la spiritualità. Incontri che sono stati spesso vere e proprie sfide contro le nazioni che ancora oggi rifiutano la pace e non smettono di perseguitare i credenti: la Cina in primis, tramite le proprie ambasciate, regolarmente minaccia ripercussioni contro tutte le organizzazioni che ospitano il Dalai Lama nei suoi viaggi; la Corea Del Nord che impone come unica “religione” di stato l’ateismo. Il Papa ed il Dalai Lama sono gli esempi massimi di quest’anima che vuole riformare il mondo, chiamando continuamente i fedeli d’entrambi le tradizioni ad unirsi in uno sforzo comune. Nel corso della sua vita, Sua Santità il Dalai Lama è diventato un esempio, la quintessenza di ciò che significa vivere ogni giorno con la massima compassione. Per aiutarci a comprendere al meglio la visione del Dalai Lama su ciò che il nostro mondo è in grado di diventare, lo psicologo e giornalista scientifico Daniel Goleman, autore del best seller Emotional Intelligence, ha pubblicato A Force for Good un testo che raccoglie alcuni degli insegnamenti più importanti del Dalai Lama, le loro basi scientifiche, e gli aneddoti su coloro che tanto hanno imparato seguendo l’esempio di Sua Santità. Per onorare l’ottantesimo compleanno del Dalai Lama, ecco otto delle sue innumerevoli lezioni, centrate su un’idea fondante che lui si augura di poter lasciare al mondo quale sua eredità personale. 1. Vivete la vita con la mente sgombra e il cuore aperto. “Uno dei punti più importanti del suo insegnamento
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è che se davvero vuoi aiutare le persone, prima devi aiutare te stesso e lavorare sulle tue dinamiche interiori, in qualunque modo ti risulti efficace allo scopo”, spiega Goleman. “Nel mio caso si tratta della meditazione. Trascorrere del tempo in sua compagnia è stata un’esperienza che mi ha ispirato — da allora ho preso i miei momenti di meditazione molto più seriamente, e ne percepisco tutti i benefici. Sono più gentile, mi piaccio di più, piaccio di più a mia moglie, sento dentro di me maggiore energia, ne avverto un beneficio concreto. Il viaggio che lui delinea per ciascuno parte da dentro di noi, e poi ci spinge ad agire. Lui dice che tutti abbiamo un modo per agire, ma che dobbiamo farlo fin da adesso per dare vita a una forza in grado di fare del bene”. 2. Fate pratica della “compassione universale”. “Si riferisce alla compassione nei confronti di chiunque, ovunque, che secondo me è uno standard piuttosto alto per le persone”, osserva Goleman. “È più un ideale al quale aspirare”. Il Dalai Lama afferma che la nostra capacità di pensare e di comportarci in modo gentile nei confronti degli altri faccia parte del nostro corredo biologico, e che nel momento in cui decideremo di darle la priorità, essa sia in grado di giocare un ruolo più importante nelle nostre vite. 3. Ripensate il modo in cui viene concepita l’istruzione. Nel suo libro Goleman spiega che il senso della compassione innato nel genere umano si palesa nella maggior parte dei neonati e dei bambini grazie al loro desiderio di condividere e di essere reciprocamente gentili. Quella priorità però comincia a svanire man mano che i ragazzini si trovano a passare attraverso sistemi più competitivi come quello della scuola. Uno degli obiettivi del Dalai Lama per il mondo è quello di creare un sistema d’istruzione che non si limiti a sviluppare delle buone menti, ma delle persone buone. 4. Schieratevi contro le ingiustizie. I tre pilastri della sua “società equa” includono correttezza, trasparenza e responsabilità, e quando ci si trova di fronte all’ingiustizia quei valori spesso richiedono che si agisca. Non otterremo alcun cambiamento limitandoci a manifestare la nostra partecipazione morale alle vittime — dobbiamo impegnarci, e prepararci ad essere la loro voce, a offrire il nostro aiuto in un modo che potranno trovare di loro utilità, e andare alla ricerca delle radici della corruzione così che possa essere affrontata e trasformata. Lui lo considera il lato “muscolare” della compassione. 5. Fate sì che la mission aziendale sia il genere umano. La scienza ci dice che i soldi non sono la chiave della felicità, quindi perché dovremmo vivere all’interno di un’economia che alimenta quell’idea? Il Dalai Lama parte da questa verità e la porta un po’ più in là per spiegare che il solo modo in cui il mondo degli affa-
Il Papa ed il Dalai Lama sono gli esempi massimi di un’anima che vuole riformare il mondo, chiamando i fedeli d’entrambE le tradizioni ad unirsi in uno sforzo comune
ri può produrre del bene a livello sociale è quello di prendere in considerazione il benessere di ciascun cittadino del pianeta, invece di concentrarsi su un piccolo contingente d’azionisti. Gli affari potranno diventare una forza positiva quando sostituiranno l’interesse egoistico con la compassione, e si adopereranno le proprie capacità e la propria influenza per ridurre l’ineguaglianza economica invece di peggiorarla. 6. Date sempre una mano. Molto spesso il modo migliore di adoperare la propria intelligenza, la compassione e il talento è investirli in qualcuno che abbia davvero bisogno del vostro aiuto. Per agire come una forza coesa e unita dobbiamo impegnarci per coloro che sono indifesi, disabili, im-
poveriti o svantaggiati in modi che vanno ben oltre la loro capacità di reagire. 7. Fate la vostra parte nel guarire il pianeta Il benessere del genere umano dipende in maniera diretta dal benessere della Terra, quindi dobbiamo compiere dei gesti concreti per proteggerla così come facciamo con le nostre menti e i nostri corpi. 8. Adoperate il vostro potere personale in nome del bene. Il Dalai Lama parte con l’obiettivo di trovare la pace interiore. Se di fronte a conversazioni e sfide difficili ci porremo con compassione e un senso di equilibrio allora riusciremo a sostituire la solita mentalità del “noi contro di loro” con una che tenga invece a mente che siamo tutti nella stessa barca.
Una vita in esilio tra mistica e politica Una storia unica, che parte in un piccolo villaggio tibetano nel 1935 e che proviamo a ricapitolare, nelle tappe fondamentali, in cinque punti: 1. Le origini. Nato da una famiglia rurale il 6 luglio 1935, nella piccola località di Taktser, nel nord est del Tibet, viene riconosciuto come la reincarnazione del precedente, tredicesimo, Lama, Thubten Gyatso a soli due anni. Alla nascita il Dalai Lama si chiamava Lhamo Dhondup. 2. La formazione. La sua educazione monastica parte all’età di sei anni, e annovera lo studio di materia come arte e cultura tibetana, sanscrito, medicina, logica e filosofia buddista. A 23 anni viene insignito del Geshe Lharampa degree, ovvero l’equivalente di un dottorato in filosofia del buddismo. 3. L’esilio. Arriva nel 1959, dopo il precipitare dei rapporti con il governo cinese, seguiti da una brutale
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soppressione della sollevazione tibetana contro il paese di Mao. Dal 1960 vive a Dharamsala, in India, che è anche la sede delle istituzioni tibetane in esilio. 4. L’impegno politico e il ritiro. Nel 2011 il Dalai Lama ha messo fine a una secolare tradizione che vedeva nella sua figura un leader spirituale ma anche capo politico-temporale del Tibet, trasferendo i poteri temporali a un leader democraticamente eletto, dopo aver richiesto di essere sollevato dal suo ruolo con una lettera all’assemblea dei deputati del popolo tibetano, ovvero al Parlamento in esilio. 5. Il Nobel. Il Premio Nobel per la pace è stato assegnato al Dalai Lama nel 1989, per il suo contributo alla liberazione del Tibet attraverso la lotta non violenta. Ha ricevuto sino ad oggi ben oltre 150 riconoscimenti, tra cui la medaglia d’oro del Congresso Usa.
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mantova life&style CASALMORO
MOGLIA
SAGRA della POLlASTREllA
Il 21 novembre, torna la Festa della Madonna del Dosso, sagra che coincide, nel calendario liturgico, con la presentazione di Maria al Tempio. Il tratto caratteristico della festività è la pratica dell’esplosione dei mortaretti: grossi tronchi conici in metallo pesante riempiti di polvere da sparo. I primi botti vengono esplosi il pomeriggio della vigilia; ulteriori deflagrazioni precedono le celebrazioni della giornata ed evidenziano con forza i momenti salienti della liturgia, con una manifestazione al limite tra sacro e profano. La sagra di Casalmoro viene ancora definita della Pollastrella, denominazione che probabilmente trova spiegazione, oltre che nella leggenda legata alla festa del paese, nel menù tipico del tempo: minestra con i fegatini, pollo o cappone in genere ripieni e abbinati al cotechino con le verze, bussolano o torta sbrisolona.
castiglione delle stiviere
Fino al 29 novembre 2015, il Museo di Palazzo Bondoni Pastorio di Castiglione delle Stiviere mette in mostra “Ex Libris - la collezione”. Sono romanzi di autori israeliani, testi di poesia e di storia scritti in ebraico e passati tra le sgrinfie di altrettanti artisti italiani. Su una sponda sono squadernate le righe di Etgar Keret, di Yoram Kaniuk, di David Grossman, di Amos Oz, di A.B. Yehoshua Dall’altra parte, copertine, fogli interni, spiegazzature, inserti, firmati da Marco Bagnoli, Roberto Barni, Alfredo Pirri, Giosetta Fioroni, Emilio Isgrò, Mimmo Paladino e dagli altri loro pari. Hidetoshi Nagasawa ha infilato una vite a testa quadra, grossa così, per tener ferme le due metà d’Inventario di Yaakov Shabtai trasformando la copia di quel libro in una scultura.
GONZAGA
Proposte Wedding Dal 13 al 15 novembre nel padiglione nuovo della Fiera Millenaria si terrà la terza edizione di “Wedding Day”, evento espositivo dedicato al matrimonio e agli sposi. I migliori esperti del settore accompagneranno i futuri sposi nelle scelte più importanti e ricercate per rendere unico ed inconfondibile il giorno delle nozze. In un contesto elegantemente allestito, gli sposi avranno la possibilità di organizzare il loro matrimonio con raffinatezza e originalità: abiti da sposa, sposo e cerimonia, addobbi floreali, bomboniere, fotografie, viaggi di nozze, arredo casa, gioielli, catering, wedding planner, trucco, acconciature e altre proposte creative.
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Si chiama “Dal gugiol a ghe armas sul i os” è la festa enogastronomica che si svolgerà a Moglia il 17 Ottobre. La festa degli ossi, come è chiamata dai cittadini, si propone come messaggio di uno stile di vita allegro, ma sobrio, per non dimenticare il carattere ecologico della festa, che mette al bando quella miriade di piattini, bicchieri e forchettine di plastica che intasano cestini e bidoni dopo tante sagre. Qualche spesa in più per le stoviglie di polpa di cellulosa, ma una mano data all’ambiente.
GOITO
Fiera del Grana padano dei prati stabili gerusalemme di lettere
Grande festa degli “ossi”
La semplicità sommata alla qualità, alla professionalità e all’italianità del prodotto hanno fatto del Grana Padano il prodotto DOP più consumato al mondo. Negli anni la produzione delle forme è cresciuta esponenzialmente. Ecco che il Comune di Goito, per il diciannovesimo anno consecutivo, gli dedica ben tre giorni per poter conoscere tutte le qualità di questo prodotto. Dal 23 al 25 ottobre non mancate all’evento promosso dalla Pro Loco “Sordello”, dal Comune di Goito, dal Consorzio del Grana Padano, dalla Provincia, dalla Regione Lombardia, dalla Camera di Commercio di Mantova, dall’associazione Strada dei Vini e dei Sapori Mantovani.
ASOLA
Antica fiera dei morti La celebrazione e il ricordo dei nostri defunti ad Asola viene celebrato con mercati, feste e manifestazioni dal 30 Ottobre al 2 Novembre. Lo spirito che anima gli asolani è di ricordare in modo gioioso i propri parenti. Oltre alle celebrazioni sacre, previste nelle giornate dell’1 e 2 novembre, nel centro di Asola si svolge un mercato ricco di prodotti tipici e di artigianato locale. Per le strade affollate è possibile essere accompagnati in degustazioni di vini e sapori mantovani e trascorre una giornata un po’ malinconica in un modo davvero diverso. Durante questi giorni sono molti gli eventi culturali come la rassegna d’arte a palazzo Beffa, il convegno Filatelico Numismatico e le mostre fotografiche.
MONZAMBANO
Università della Cultura al via Dal 15 ottobre riprenderà l’appuntamento settimanale con l’Università della Cultura patrocinato dall’Assessorato alla Cultura di Monzambano. L’argomento, filo conduttore, dell’anno sarà Dante visto nelle sue accezioni letterarie e artistiche. Tutti i docenti che con dedizione trattano le loro lezioni sono tutti volontari che offrono il loro sapere al nutrito gruppo di ascoltatori. Le lezioni si terranno da ottobre 2015 a maggio 2016 ogni giovedì alle 15.30 nella Sala Montessori sita in Piazzetta delle Arti e Mestieri. Il calendario con i temi degli interventi è visibile sul sito del comune.
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a cura di Elena andreani gazoldo ippoliti
al mam bocconi amari Si terrà sino al 31 ottobre al Museo MAM Museo d’Arte moderna dell’Alto mantovano la mostra collettiva al femminile “Bocconi amari” a cura di Francesca Baboni, Gianfranco Ferlisi (direttore del Museo MAM), Stefano Taddei, con il contributo di Montana Alimentari. In questo progetto di mostra, 17 artiste donne di varie generazioni, da alcune
mantova
35 artisti alla galleria disegno
già affermate a livello nazionale ed internazionale fino alle emergenti, interpretano il tema del cibo con speciali peculiarità personali e sublimi capacità espressive autenticamente femminili, individuandone le patologie e i rapporti controversi. Il lavoro curatoriale di Francesca Baboni, Gianfranco Ferlisi e Stefano Taddei permette di costruire un percorso attrattivo e suggestivo che accompagna il visitatore attraverso più di 40 lavori delle artiste selezionate, alla scoperta di opere note e di altre mai viste prima, per comprendere ed esplorare il complesso rapporto tra dimensione femminile e natura, tra cibo, arte ed ambiente. Le artiste sono: D. Alfarano, S. Andreani, E. Bertaglia, C. Borghi, A. Delishaj, T. Ferioli, A. Gandini, M.Gasparini, F. Gonnelli, Ketra, J. krahn, S. Manazza, S. Marchesini, O. Montin, E. Monzo, G. Sottini, C.Treppo.
MANTOVA
Segni d’infanzia La X edizione del Festival Segni d’infanzia, che si terrà a Mantova dal 28 ottobre all’ 1 novembre sarà ricco di novità e attività per i più piccoli. Da anni obiettivo della manifestazione è dare spazio ai bambini, ai loro sogni, ai loro desideri mettendo in risalto le loro capacità. L’evento è dedicato non solo ai bambini ma anche al mondo delle scuole, delle famiglie e a tutti coloro che amano il teatro, la ricerca e i linguaggi delle arti. Artisti provenienti da vari paesi d’Europa e del mondo si esibiscono in spettacoli, laboratori, percorsi d’arte, performances multidisciplinari in cui musica, pittura, teatro, scultura, danza si mescolano in una continua contaminazione tra le arti.
cavriana
mosaicoscienze
Fino al 31 ottobre espongono Manuela Bedeschi, Andreas Bee, Mats Bergquist, Pinuccia Bernadoni, Carlo Bonfà, Federica Bottoli, Francesco Candeloro, Pietro Coletta, Sonia Costantini, Maurizio Donzli, Magdalena Fernandez, Carlo Ferraris, Fernando Garbellotto, Marco Gastini, Pier Luigi Gibelli, Aldo Grazzi, Eduard Habicher, Paolo Iacchetti, Arthur Kostner, Donata Lazzarini, Igino Legnaghi, Hiromi Masuda, Franco Mazzucchelli, Marina Mentoni, Maria Morganti, Gianni Osgnach, Gabriella Pauletti, Paola Pezzi, Franco Piavoli, Toni Romanelli, Mirella Saluzzo, Sergio Sermidi, Paolo Serra, Nelio Sonego, Antonella Zazzera.
Sabato 10 ottobre: “Le uova nel paniere. Alla scoperta dell’uovo nella cucina tradizionale”. Una biologa nutrizionista introdurrà l’incontro con una relazione sui valori nutrizionali dell’uovo e delle sue componenti, oltre ad offrire utili consigli sul corretto consumo dell’uovo in una dieta equilibrata. Seguirà una Cooking class con uno chef del territorio che mostrerà ai partecipanti come preparare le ricette della tradizione collinare nelle quali l’uovo è una componente fondamentale. A seguire assaggi di tipicità.
VOLTA MANTOVANA
palazzo gonzaga. A Volta per star bene Il profumo di dolci appena sfornati, le castagne che rosolano sul fuoco, gli spumanti che vengono stappati, il caldo accogliente dell’inverno che raccoglie i suoi frutti e li fa assaporare ai più golosi nei giorni del 14 e 15 novembre è il panorama che si delineerà durante la kermesse “A Volta per star bene”.
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Ogni anno la tipicità incontra il benessere tra le bollicine degli spumanti italiani, gli oli extravergine pregiati, le birre rigorosamente artigianali, la pasta fresca e i prodotti del territorio. All’interno del salone delle scuderie del prestigioso Palazzo Gonzaga viene allestito il banco d’assaggio, dove si possono degustare spumanti accompagnati da prodotti genuini, abbinati da esperti sommelier. Animano la manifestazione aperitivi con sciabolata, corsi di capunsei, visite guidate al palazzo e alle torri, convegni, mostre, esposizioni di tartufi, storie di una volta e spazi interamente dedicati ai più piccoli. Scegliere di partecipare a questo evento significa scegliere prodotti di qualità, genuini, italiani e convenienti e trascorrere qualche ora tra benessere e gusto! La manifestazione, a ingresso libero, si svolge sempre al coperto. Tutte le informazioni le potrete trovare online su www.avoltaperstarbene.it. Nei saloni del Palazzo Gonzaga, nelle scuderie, e nei giardini la visita è d’obbligo!
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brescia life&style CHIARI
Rassegna di Microeditoria
Appuntamento con la piccola e media editoria italiana dal 6 all’8 novembre a Chiari per la sua 13ª edizione. Tre giorni di eventi tra presentazioni con gli autori, incontri con i Grandi Ospiti, reading, mostre, concerti e laboratori per i più piccoli e 100 editori provenienti da tutta la penisola. Anche l’edizione di quest’anno prenderà le mosse dalla produzione dei piccoli e medi editori italiani e, insieme ai grandi nomi della cultura nazionale, promuoveremo dibattiti e presentazioni di libri intervallati da appuntamenti artistici e musicali. Tema dell’edizione 2015, in linea con EXPO, “nutrire la mente, nutrire il pianeta”. Tra gli ospiti attesi nella splendida cornice di Villa Mazzotti il medico-scrittore Andrea Vitali e Jason Starr, giallista americano. L’ingresso è libero. Info e programma su www.microeditoria.it.
CASTEGNATO
La rassegna dedicata ai formaggi, patrocinata da Expo, che si terrà a Castegnato dal 9 all’11 ottobre, apporta alcune novità: un maggior numero di spazi espositivi, una presenza più marcata della cucina del formaggio con la proposta di isole dedicate all’interno della rassegna e una proposta di showcooking che punteranno sull’interpretazione delle materie prime locali. Ma quest’anno Franciacorta in Bianco rafforzerà la sua liaison con il vino che sarà protagonista in abbinamento ai produttori di formaggio, mentre il brindisi dei 20 anni sarà celebrato di fronte a un piatto che sarà ideato per l’occasione. Come ogni anno non mancherà la rappresentazione della filiera lattiero-casearia, che quest’anno sarà illustrata nella sua totalità negli spazi all’aperto dedicati alle famiglie tramite apposite visite nelle fattorie didattiche.
LOVERE
corso di speleologia La scuola di speleologia del CAI di Lovere, ha organizzato il 32° Corso di Introduzione alla Speleologia che terminerà domenica 25 ottobre (con inizio domenica 13 settembre). Il corso con lezioni teoriche e pratiche, è articolato su 7 domeniche, principalmente in mattinata ed è facile ed aperto a tutti. Esso ha l’obbiettivo di far conoscere questo incredibile mondo che si sviluppa sotto i nostri piedi, nelle cavità sotterranee dove l’acqua nei millenni ha cesellato pittoresche concrezioni di calcaree, grazie al passaggio nelle fratture delle nostre montagne. Una attività dove nulla viene mai lasciato al caso.
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Settimana del cinghiale Puntuale come ogni anno tornerà per tutti gli amanti del “buon cibo” la sagra del cinghiale di Sulzano. Si concluderà domenica 4 ottobre la settimana di degustazioni con menù convenzionati a base di cinghiale nel comune bresciano. Dal lunedì alla domenica in tutti i ristoranti del paese sarà possibile assaporare piatti tipici in cui il protagonista principale sarà il cinghiale. Nel weekend potrete assistere a spettacoli, concerti, mercatini ed escursioni guidate tra i tesori di Sulzano.
VALTENESI
Profumi di mosto sul garda Festival del bianco
SULZANO
Con l’autunno torna in scena “Profumi di Mosto”, il circuito enogastronomico che celebra la fine vendemmia nelle cantine del Garda bresciano nel cuore della Valtènesi. Le aziende apriranno le loro cantine per la quattordicesima edizione di Profumi di Mosto. Ogni cantina proporrà in degustazione i vini prodotti in prevalenza con uve del vitigno autoctono Groppello, abbinati a piatti della tradizione gastronomica bresciana. I visitatori potranno confrontarsi direttamente con i produttori ed approfondire la conoscenza del lavoro dei vignaioli della Valtènesi e del Garda bresciano. Contattare: info@profumidimosto.it.
MALEGNO
Spettacolo cantato per la Grande Guerra Il 10 ottobre ore 21 presso il Museo Le Fudine in via S. Antonio presentazione dello spettacolo “Un anno sull’altipiano” dall’omonimo libro di Emilio Lussu, con Carlo Doneddu e Steven Forti. Nel centenario dell’ingresso italiano nella Grande Guerra, uno storico e un musicista si incontrano e rileggono quest’opera. Ne nasce una kermesse in cui la prosa si accompagna alla canzone d’autore e la storia è addolcita dalla musica. Il dramma delle trincee, i sogni e gli incubi, gli interessi e le passioni. Carlo Doneddu, chitarrista, compositore, cantautore sardo e Steven Forti, dottore di ricerca in storia contemporanea presso l’Università Autonoma di Barcellona e l’Università di Bologna, saranno gli interpreti.
SERLE
brostoi, formai e... polenta taragna Nel variegato panorama delle manifestazioni enogastronomiche che caratterizzano il periodo autunnale, un posto di prestigio spetta di diritto alla “Brostoi, formai e…”, che si terrà a Serle domenica 18 ottobre. Come sempre si attende una notevole affluenza agli stand della polenta taragna, del “rustignì”, dello spiedo, dei tartufi, del salmì di cacciagione, del “formai rustit” di Cariadeghe, del “michì d’or” che sono dei veri e propri fiori all’occhiello. La Pro loco locale è l’ideatrice e organizzatrice dell’evento, avvalendosi della collaborazione di varie associazioni. Non perdete questa gustosa esperienza!
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a cura di elena andreani palabanco
brescia sposi 2015 Dopo le prime due edizioni fortunate ritorna in autunno la fiera Brescia Sposi in programma il 10 e 11 ottobre al Pala Banco. Due giorni per scoprire novità e tendenze del 2016 e per organizzare il fatidico giorno del SI, rendendolo indimenticabile come deve essere per ogni coppia.
TIGNALE
giornata medievale
Quasi 40 gli stand allestiti con originalità ed eleganza a rappresentare altrettante aziende specializzate nell’organizzazione del giorno del matrimonio, tra le merceologie più rappresentative: abiti da sposa e sposo e cerimonia, liste nozze con articoli regalo, argenteria, corredi, biancheria per la casa, partecipazioni e biglietti augurali. Tra gli espositori anche gioiellerie, ville, ristoranti, catering e location, pasticcerie, wedding planner, truccatori e hair stlylist, agenzie di spettacolo ed intrattenimento. Si potranno conoscere fotografi, fioristi, complessi artistici e musicali, noleggi auto o carrozze d’epoca e non per ultime le agenzie di viaggio che proporranno le migliori mete per la tanto attesa e sognata luna di miele. ll programma completo è consultabile nel sito www.bresciasposinfiera.it
VALLE CAMONICA
gastronomia camuna Si concluderà il primo novembre, la rassegna enogastronomica autunnale della Valle Camonica “Settimane della Gastronomia Camuna” organizzate dai Ristoratori della Valle Camonica. Una manifestazione che privilegia l’utilizzo di prodotti agroalimentari locali consentendo di mantenere una filiera corta nel reperimento delle materie prime e di valorizzare alimenti genuini con un occhio di riguardo al rapporto qualità-prezzo. Nei ristoranti che partecipano all’iniziativa troverete dei menù a prezzo fisso con i migliori prodotti della Valle Camonica: formaggi, salumi, carni, vino, olio extravergine di oliva, frutti e tisane dalle caratteristiche particolari.
SIRMIONE
i Giardini del Benaco “I Giardini del Benaco” sono una rassegna Internazionale sull’architettura, il paesaggio e il giardino, giunta alla sua sesta edizione, che quest’anno è partita con la mostra botanica che si è tenuta a Salò il 12 e 13 settembre e una serie di convegni e work shop sull’architettura e il paesaggio a Gardone Riviera il 3 ottobre; a Moniga del Garda 1 e 2 ottobre e il prossimo 24 ottobre a Sirmione. La rassegna prevede la partecipazione di architetti e paesaggisti di fama internazionale che si confronteranno su diversi temi in diverse località.
Conclusa da poco la 17ª edizione della sagra del tartufo, Tignale si appresta a omaggiare il proprio territorio con la giornata Bandiera Arancione Touring Club con “Tignale Medievale”, domenica 11 ottobre. Vi saranno visite guidate ai monumenti medievali e al santuario di Montecastello a cura della prof.ssa Teresa Delfino, un mercatino e un pranzo medievale presso Piazzale delle Ginestre. Prenotazione obbligatoria per il pranzo e le visite. Info: www.tignale.org.
rovato
mercanti in viaggio a castello quistini È in programma sabato 10 e domenica 11 Ottobre l’edizione autunnale di “Mercanti in Viaggio”, evento dedicato a vintage, handmade, design e nuove tendenze, nella consueta location di Castello Quistini in provincia di Brescia, luogo incantevole grazie ai giardini in particolare di rose, che circon-
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dano le sale e i porticati del palazzo franciacortino. A Mercanti in Viaggio parteciperanno più di 50 mercanti, selezionati più che mai e provenienti da tutto il nord Italia, con abbigliamento, oggettistica e arredo del passato, mobili rivisitati in chiave moderna, nuove tendenze tra moda e design, bijoux, rigattieri, artigiani, e tutto ciò che rappresenta creatività e fantasia, il tutto condito con atmosfere retrò, laboratori per bambini, aperitivi, buona musica e gustosi angoli gastronomici, tra giardini e fioriture diventate ormai famose in tutta Italia e ben conosciuti tra gli appassionati di gite all’aria aperta. Per i bambini è in programma dalle ore 15,00 di Sabato e di Domenica “gioco, creo e riciclo”, laboratori creativi didattici per bambini di tutte le età organizzati dall’associazione “Compagnia delle Mamme”. Appuntamento quindi da non perdere per il secondo week-end di Ottobre dalle ore 10,00 alle 20,00. Volete venire con il vostro cane? I cani sono benvenuti! Info e per consultare l’elenco dei mercanti potete visitare il sito www.mercantinviaggio.it oppure diventare fan della pagina www.facebook.com/mercantiinviaggio.
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verona life&style verona
dottrina sociale
Dal 26 al 29 novembre 2015 presso l’Ente Fiera di Verona si rinnova l’appuntamento con la quinta edizione del Festival della Dottrina Sociale della Chiesa, che quest’anno ha come tema “La sfida della realtà”. La sfida della realtà è un tema intenso, ricco, poliedrico. Il V Festival DSC si preannuncia davvero interessante e vuole essere una sfida per: promuovere il cambiamento, riproporre i valori autenticamente umani, guardare in faccia la realtà, conoscere esperienze che rilanciano un pensiero diverso, alimentare il ruolo delle minoranze creative nel generare percorsi inediti, incontrare persone che vogliono essere libere e responsabili. Tra i soggetti promotori del V Festival della DSC troviamo Fondazione Toniolo, La Società, Fondazione Segni Nuovi, Fondazione Cattolica Assicurazione, Ucid, Federcasse, Confcooperative, Cisl, Acai.
VERONA
Elettroexpo, in programma il 28 e il 29 novembre 2015, è la manifestazione di Veronafiere dedicata ai settori dell’informatica, elettronica, componentistica, radio comunicazioni e pubblicazioni tecniche. Anche per la 53^ edizione viene riconfermata l’iniziativa di borsa-scambio del Mercatino del Privato, una formula espositiva informale dove gli iscritti possono vendere o scambiare pezzi rari e da collezione. Veronafiere fa parte con Elettroexpo del GFS - Gruppo delle Fiere storiche di elettronica e radiantismo formato dalle società fieristiche più affermate nell’organizzazione di manifestazioni nel settore. GFS si pone l’obiettivo di promuovere nei confronti degli operatori e dei visitatori l’eccellenza delle proprie manifestazioni, espressioni di professionalità e qualità.
SAN GIOVANNI LUPATOTO
SOTTO LA TORRE Anche quest’anno torna il tradizionale appuntamento della Castagnata sotto la Torre di Piazza Umberto I, arricchito da eventi e spettacoli nelle giornate del 7 e 8 novembre. L’iniziativa è curata dalla Pro Loco e dal Comitato “Botteghe in Festa”, e propone degustazione di castagne, caldarroste, castagnaccio e bevande, il tutto inserito in un contesto in cui sono presenti bancarelle di prodotti vari, la mostra mercato di hobbistica e “La torre dei Sapori”. È previsto uno spazio dedicato ai bambini con giochi e animazione. www.cittadiverona.it
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VERONA SPOSI 2015 occasione irrinunciabile Si rinnova anche quest’anno l’appuntamento con Verona Sposi, occasione irrinunciabile per i futuri sposi del Veneto e dintorni che potranno trovare le più interessanti proposte di prodotti e servizi per organizzare al meglio il giorno del matrimonio. In programma il 31 ottobre e 1 novembre, l’evento si terrà nello storico Arsenale, nel cuore di Verona, che con i suoi 2.000 mq riservati ad oltre 60 espositori selezionati è la location ideale per ospitare l’evento. www.veronasposiinfiera.it
LAZISE
mostra mercato piatti&SAPORI ELETTROEXPO AL VIA
arsenale
Un weekend interamente dedicato a celebrare l’enogastronomia del lago: da venerdì 9 a domenica 11 ottobre a Lazise si terrà "Piatti e Sapori", una mostra mercato lungo i luoghi più caratteristici del paese. Un evento che vede la degustazione di prodotti tipici, dal vino alle grappe, dal formaggio ai salumi, dai dolci alla frutta, dal latte alle uova e altro ancora, come l’olio d’oliva ed extravergine d’oliva. Una carrellata di prodotti esposti all’interno di un’area espositiva coperta di 2400 mq. Nel programma saranno previsti anche dei momenti di attività didattica per grandi e piccoli. Per info www.comune.lazise.vr.it
VERONA
INTERNATIONAL VAPING EXHIBITION Con l’avvento della sigaretta elettronica, c’è stato un continuo aumento della domanda non solo globalmente, ma anche in Italia. Dalla fine dello scorso anno sono di nuovo in aumento i consumatori, i negozi e i grossi marchi stanno investendo in Italia in questo settore. Il mondo delle E-Cig (sigarette elettroniche): un mondo enorme fatto di software, hardware, leggi, aromi liquidi e profumi, che sono pure tra la eccellenze d’Italia e d’Europa. La professionalità dei rivenditori è sempre più fondamentale per consigliare meglio i loro clienti. Per coloro che desiderano esplorare nuove opportunità di business con l’apertura di un angolo in negozio o una rivendita, Vapitaly è un’occasione per avere tutte le informazioni a portata di mano.
PESCHIERA
PALIO DI SAN MARTINO Dall’8 all’11 novembre torna a Peschiera la tradizionale Festa di San Martino, evento che si svolge in occasione delle celebrazioni del Santo Patrono. Ricco il calendario delle manifestazioni, che prevedono animazioni, mercatini, gara di bisse, pesca di beneficenza e musica. Domenica si svolgerà il vero e proprio Palio, gara di voga in onore del Santo Patrono. Da non perdere la degustazione di caldarroste e del vino Lugana Doc. Gran finale con l’atteso spettacolo piromusicale con l'"incendio dei Voltoni" sul cinquecentesco Ponte dei Voltoni del Canale di Mezzo. Info: www.gardacocierge.it
n. 5 Ottobre-Novembre 2015
a cura di martina borghetto VIGASIO
grande FESTA della polenta Dal 15 ottobre all’8 novembre, in pieno periodo autunnale, torna a Vigasio l'attesa “Festa della polenta”, organizzata dall'Associazione Vigasio Eventi. La festa celebra questo famoso alimento della cucina veneta ed è una speciale occasione durante la quale è possibile degustare non solo
CEREA
BLUES MADE IN ITALY
piatti a base di polenta fumante, servita in abbinamento a insaccati, carne e formaggi, ma anche pizze e dolci a base di mais. Un alimento povero ma assolutamente versatile. Birra e vini locali completano l’offerta enogastronomica della festa, ravvivata da buona musica dal vivo la sera. Durante la festa, si potrà prendere parte a una mostra-mercato, divertirsi in serate di balli di gruppo, gareggiare in competizioni sportive, assistere ad un convegno agricolo, a momenti comici di cabaret o a esibizioni di cori alpini. Immancabili anche gli intrattenimenti gonfiabili per i più piccoli e la magia degli spettacoli di clown, mangiafuoco e giocolieri. Per informazioni, orari e programma: festadellapolenta.com
SAN GIOVANNI ILARIONE
80ª SAGRA DELLE CASTAGNE Da giovedì 8 a lunedì 12 ottobre la Pro Loco di San Giovanni Ilarione organizza la 80a Sagra delle Castagne e la 24a Mostra dell’Artigianato e dei prodotti locali. Il ricco programma dell'annuale Sagra prevede appuntamenti culturali, come il convegno dedicato al Vino, e folcloristici, come la Mostra dell’Artigianato e dei prodotti locali, le mostre di pittura o la sfilata di contadinelle in costumi tipici. Imperdibile infine l'appuntamento con la gastronomia locale con stand per la degustazione della castagna, della castagnata e della "polenta e scopeton", assieme al buon "Vin Torbolin", fresco di prima fermentazione. www.comune.sangiovanniilarione.vr.it
VERONA
MERCATINI DI NORIMBERGA Dal 20 novembre fino al 28 dicembre in Piazza dei Signori a Verona torna il tradizionale Mercatino di Natale di Norimberga. La piazza ospiterà le caratteristiche casette in legno del "Christkindlmarkt" con espositori che propongono prodotti tipici tradizionali e dolci. Oltre a cusiosare tra la moltitudine di oggetti artigianali che richiamano la tradizione nordica, sarà possibile gustare il vin brulè, accompagnandolo con Lebkuchen e Stollen, i tipici dolcetti speziati o, per gli amanti dei gusti più decisi, con i saporiti Bratwurst. Info: www.cittadiverona.it
Sabato 10 ottobre 2015, a partire dalle ore 10:30, presso l'Area Exp di Cerea, si terrà il 6° Raduno Nazionale Blues Made In Italy. Due enormi palchi dove si terrà una lunga maratona di band o solisti provenienti da tutta Italia. Troverete una vasta zona dedicata alla mostra-scambio per collezionisti e all'esposizione di prodotti artigianali di liutai. Sarà presente un'area enogastronomica con possibilità di degustazione di prodotti tipici della tradizione. www.bluesmadeinitaly.com
BADIA CALAVENA
ANTICA FIERA DEI BOGONI E DEL TARTUFO Da venerdì 27 a lunedì 30 novembre, il piccolo borgo veronese di Sant'Andrea, frazione di Badia Calavena, festeggia anche quest'anno la chiocciola opercolata (bogon o snekan nella parlata locale). La Fiera ha avuto origine prima del XIII secolo e affonda le radici nella cultura del popolo cimbro.
n. 5 Ottobre-Novembre 2015
Oltre al mercato delle chiocciole, si tenevano contemporaneamente un mercato di pecore e buoi e un mercato dei maiali. L’apertura del mercato dei bogoni opercolati, raccolti e custoditi nelle bogonare, avveniva intorno alle 5.30 del mattino, per eludere gli esattori del monastero benedettino di Badia Calavena, che imponeva affitti e decime sulle terre, sugli animali, sui frutti in genere e in specie. Al mercato partecipavano i venditori provenienti dai comuni vicini e gli acquirenti che arrivavano anche da province lontane. Oggi la fiera comprende stand gastronomici con piatti a base di chiocciola e di prodotti tipici come formaggi, salumi e i tartufi neri della Lessinia. Vi sono inoltre intrattenimenti musicali e folcloristici, manifestazioni culturali, laboratori pratici, incontri su temi di attualità e proiezione di film e cortometraggi. Fra gli spettacoli che fanno da cornice alla festa spicca lo “sparo dei Trombini”, in cui vengono riscoperte antiche arme da postazione, usate dalle popolazioni cimbre che un tempo abitavano queste zone. Per info www.sagreneiborghi.it
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16.17.18 Ottobre Verona
L’Evento
UNA GRANDE kermesse CHE PER LA PRIMA VOLTA METTE INSIEME TUTTI I VINI VERONESI
di Alessio Pinza
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è grande attesa per la prima edizione di “Hostaria”, il nuovo grande festival del vino di Verona che animerà il centro storico del capoluogo scaligero nei giorni 16, 17 e 18 ottobre, una occasione speciale dove i partecipanti potranno degustare più di 200 vini proposti da 80 cantine veronesi in una speciale atmosfera di convivialità e creatività artistica. Attraverso un percorso lungo 3 chilometri il pubblico partecipante potrà degustare tutte le diverse declinazioni dei vini veronesi, una esperienza da vivere dentro ad un opera d’arte, dove la cultura del vino diventa esperienza ed emozione, divertimento e partecipazione e torna ad essere popolare. Per la prima volta saranno insieme le migliori cantine veronesi provenienti dalle zone di produzione del Valpolicella, del Custoza, del Bardolino, del Lugana, del Soave e del Durello. Nel percorso anche 4 Hostarie gastronomiche dove si potranno assaporare le tipicità della terra scaligera (il risotto all’isolana, i tortellini di Valeggio, gli gnocchi di malga della Lessinia, le polentine, la pasta artigianale e il formaggio Monte Veronese). Aderiscono al Festival anche una cinquantina di esercizi pubblici del centro storico, ristoranti ed osterie, che nei giorni del festival prepareranno specifici menù e aperitivi dedicati alla tradizione veronese. In Piazza San Zeno verrà allestita “L’Hostaria degli ospiti” che in questa prima edizione accoglierà una decina di cantine delle Colline Moreniche del Garda e Terre Verdiane, oltre a tipiche specialità gastronomiche di quel territorio. Il costo del biglietto è di 15 euro e comprende 10
mini corsi e degustazioni guidate Per chi poi volesse avvicinarsi all’esperienza del gusto con qualche utile informazione competente ci saranno dei mini corsi di degustazioni guidate nel Loggiato del Palazzo della Gran Guardia e all’Oratorio di San Zeno, curate rispettivamente dagli esperti sommelier dell’Onav e di Vipcellar.
degustazioni più il bicchiere celebrativo. I tickets sono prenotabili on line sul sito www.hostariaverona.com e già disponibili da Verona Box Office, tel 0458011154. Il Festival del vino di Verona proporrà poi due conferenze pubbliche aperte a tutta la cittadinanza in Piazza San Zeno: sabato alle ore 16 con lo scrittore
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HOSTARIA 2015 IL FESTIVAL DEL VINO DI VERONA In Piazza San Zeno le cantine ospiti dei Colli Morenici e delle Terre Verdiane. Conferenze pubbliche con Mauro Corona e Vito Mancuso, suggestioni artistiche ed eccellenze gastronomiche della provincia scaligera
e filosofo della montagna Mauro Corona e la domenica, sempre nel pomeriggio alle 16,00, con il teologo Vito Mancuso. Il Festival sarà inoltre caratterizzato da suggestioni artistiche con poeti, scultori, musicisti e pittori che si muoveranno all’interno del percorso, attraversando monumenti e piazze storiche, da Ponte Pietra a Santa Anastasia, da Piazza Erbe ai Portoni Borsari, dalla centralissima Piazza Brà al Ponte di Castelvecchio, dalle panoramiche Regaste di San Zeno all’omonima piazza, cuore pulsante e vivo della storia della città. Fra gli altri numerosi eventi collaterali (conferenze tematiche, esposizioni ed istallazioni di arte moderna, improvvisazioni musicali) segnaliamo una speciale occasione, l’apertura eccezionale dell’Antica Chiesa di San Procolo, a fianco della Basilica di San Zeno, la proto chiesa veronese solitamente chiusa al pubblico ed eccezionalmente aperta nella giornata di sabato 17 ottobre fino a mezzanotte. Per i più piccoli sarà allestito uno spazio di intrattenimento in Piazza Erbe, la Baby Hostaria, animata dall’associazione Rido Ridò con i giochi del Ludobus, dove i bambini potranno divertirsi e “fare merende naturali”. L’organizzazione del festival del vino è curata dall’Associazione Culturale “Hostaria Verona” in collaborazione con il Comune di Verona. Info: www.hostariaverona.com
Mauro Corona e Omar Pedrini
n. 5 Ottobre-Novembre 2015
19 Ottobre - 20 Marzo Mantova e provincia
L’Evento
UN CARTELLONE CHE STRIZZA L’OCCHIO ALLE PIÙ DIVERSE TIPOLOGIE DI PUBBLICO
Tempo d’Orchestra fusione tra musica e arte di M.T.San juan
U
n concerto a ingresso libero, la sera dello scorso mercoledì 30 settembre, nella cornice del Duomo di Mantova, ha lanciato la 23esima edizione di “Tempo d’Orchestra”, stagione concertistica dell’Orchestra da Camera di Mantova, che andrà a svilupparsi lungo l’autunno-inverno dal 19 ottobre 2015 al 20 marzo 2016. Resa possibile da contributi pubblici e privati, l’inizio stagione è stato affidato a una brillante serata musicale, con l’Orchestra da Camera di Mantova, il clarinettista Aljaž Beguš e il violoncellista Stefano Guarino impegnati in un accattivante tutto-Rossini. Quindi, dà appuntamento al pubblico al 19 ottobre per l’apertura ufficiale, con l’Orchestra Giovanile Italiana. E prospetta un cartellone che strizza l’occhio alle più diverse tipologie di pubblico: agli appassionati di Classica, alle famiglie, agli adolescenti, a coloro che pur sensibili a stimoli culturali non siano ad oggi abitué delle sale da concerto. “Tempo d’Orchestra 2015/16” combina serate sinfoniche a concerti cameristici, accogliendo prime delle nuove pro-
La 23esima stagione dell’Orchestra da Camera di Mantova muove tra sinfonica, cameristica, trasferte musicali e spettacoli per famiglie duzioni dell’Orchestra da Camera di Mantova e ospitando orchestre, ensemble, solisti e direttori della scena nazionale e internazionale. Tra questi spiccano la già citata Orchestra Giovanile Italiana, l’Orchestra Leonore, i violoncellisti Enrico Bronzi, Alban Gerhardt e Nicolas Altstaedt, la violinista Vilde Frang, i pianisti Louis Lortie, Alexander Lonquich e Olaf Laneri, il Quartetto di Cremona e il Quartetto Prometeo, il Trio Des Alpes e l’Hèsperos piano trio, il cornista Alessio Allegrini e i fiati solisti dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, la cantante Cristina Zavalloni. La stagione vive, inoltre, di spettacoli per bambini e famiglie, in programma la domenica mattina al Teatro Bibiena di Mantova (il ciclo “Madama DoRe” giunge alla sua quarta edizione e prospetta un cartellone di 5 spettacoli, in programma la domenica mattina alle 11, affidati a professionisti del settore
La campagna abbonamenti è in corso Intanto, nella sede dell’Orchestra da Camera di Mantova (piazza Sordello 12, Mantova, tel. 0376 360476, biglietteria@ocmantova.com) la campagna abbonamenti è in corso. Sono ben 8 le diverse formule tra cui è possibile scegliere, così da confezionarsi il proprio percorso d’ascolto. Si parte dall’Amico Sostenitore, l’abbonamento più ampio che consente di sperimentare tutte le tipologie di proposta musicale che la stagione avanza. Ci sono poi
n. 6 Dicembre-Gennaio 2013
le formule ridotte: l’Apollo, l’Euterpe, il Venere, il Prime note, l’Ex Prime note, il Madama DoRe (la tessera per il ciclo di eventi destinati a bambini e famiglie), e l’Ouverture (offerto da Confindustria Mantova a studenti meritevoli e appassionati che si autocandidino inviando all’indirizzo mail ouverture@ocmantova.com un testo, un’immagine o un video che parli del loro amore per la musica). Tutti i dettagli sul sito www.ocmantova.com
ragazzi che negli anni abbiano sviluppato progetti a tema musicale), ripropone gli incontri d’avvicinamento all’ascolto che vanno sotto il titolo di “ParoleNote”, sperimenta una serie di appuntamenti che all’ascolto affiancano visite a tesori culturali mantovani, segnando la nascita della “Domenica musicale”. Il programma dettagliato è disponibile al sito www.ocmantova.com.
La domenica musicale, new entry di stagione Con l’inedita “Domenica musicale”, “Tempo d’Orchestra” allarga gli orizzonti anche da un punto di vista geografico, tornando a diffondere la propria offerta sul territorio e scegliendo come momento congeniale a ciò il pomeriggio della domenica. Sono 5 i Comuni che, al fianco di Mantova, ospitano la nuova edizione della stagione dell’Ocm: Sabbioneta, che accoglierà l’Ensemble dell’Ocm al Teatro all’Antica, Poggio Rusco che ospiterà al Teatro Auditorium l’Hèsperos piano trio, Suzzara che ospiterà al centro culturale Piazzalunga il Quartetto Prometeo, Gonzaga che inviterà al Teatro Comunale un Sestetto dell’Ocm, e San Benedetto Po con l’ex-biblioteca monastica dove si esibiranno il QuartettOCMantova e il clarinettista Igor Armani.
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27.28 Ottobre Verona
L’Evento
è L’APPUNTAMENTO ANNUALE PIÙ ATTESO E SPECIFICO RISERVATO AGLI SPECIALISTI DI SISTEMI E COMPONENTI PER L’AUTOMAZIONE DOMESTICA E DEGLI EDIFICI
HOME AND BUILDING 2015 la casa del futuro, oggi di M.T. San Juan
SMART BUILDING E LED PROTAGONISTI
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a settima edizione di Home and Building, Mostra Convegno della Domotica e delle Building Technologies, l’appuntamento annuale più atteso e specifico riservato agli specialisti di sistemi e componenti per l’automazione domestica e degli edifici, è in programma a Verona il 27 e 28 ottobre. Il mercato globale della domotica è in crescita per la sempre maggiore richiesta di soluzioni per la gestione intelligente e integrata dei sistemi domestici (come confermato anche dal report “Juniper Research”) e si stima che entro il 2018 il mercato raddoppierà il proprio volume d’affari. Questo perché i sistemi domotici non solo consentono di efficientare abitazioni e complessi residenziali, e di controllare diverse funzioni delle nostre case: stanno diventando sempre più semplici e accessibili, grazie ad una crescente richiesta di soluzioni per gestire in modo efficiente e intelligente gli apparecchi domestici – la Smart Home & Building – ed alla sempre maggiore affidabilità dei protocolli e delle tecnologie di comunicazione che
Funzione sociale ed etica della domotica La domotica svolge anche un’importante funzione sociale ed etica, visto che la tecnologia intelligente permette un radicale miglioramento della qualità della vita di persone in età avanzata o affette da disabilità. Un tema sempre di attualità in un Paese come il nostro, in cui il 21% della popolazione supera i 65 anni di età. In questo ambito a Home and Building si parlerà di “soluzioni domotiche a uso sociale”, con focus sulle migliori soluzioni in risposta ai bisogni e alle diverse esigenze abitative e per migliorare la fruizione degli spazi
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consentono una perfetta integrazione in rete. Le funzionalità offerte sono insomma molteplici e in continuo sviluppo, e il mercato in espansione con grandissime potenzialità anche in Italia. Home and Building è per questo un appuntamento imperdibile, l’unico in Italia riservato agli specialisti di sistemi e componenti per l’automazione domestica e degli edifici, che vogliono avere una panoramica completa sulle tendenze del settore, comprendere il mercato di domotica, smart home ed edificio intelligente, conoscere nuovi prodotti e applicazioni, entrare in contatto con le eccellenze, avviare progetti e business. Anche la nuova edizione si prospetta ricca d’iniziative, potendo come sempre contare, in abbinamento alla parte espositiva, su una formidabile serie di convegni, dibattiti, aggiornamenti, seminari e momenti di formazione, organizzati con la collaborazione e il supporto dei partner scientifici più importanti del settore. Tra le tematiche che saranno senz’altro in evidenza segnaliamo, ad esempio, il tema dell’Internet of Things che, applicato alle mura domestiche, comprende l’insieme delle tecnologie che mettono
Altro tema di grande interesse che sarà approfondito a Verona è quello dello Smart Building. Nel corso delle sessioni a tema saranno presentati approfondimenti e case history di successo relativi alle migliori tecnologie ICT e di automazione che possono contribuire al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale. Anche i LED saranno tra i protagonisti dell’edizione 2015, grazie all’evento verticale mcT LED - Mostra Convegno dei Sistemi di Illuminazione a LED, in programma il 28 ottobre e che vedrà in parallelo l’organizzazione di momenti congressuali dedicati. I riflettori saranno puntati sui LED e sull’efficienza energetica, sulla smart lighting e sull’integrazione con i sistemi domotici. Il programma della giornata comprende questo e molto altro per tracciare lo stato dell’arte della tecnologia, offrire scambi di esperienze e best practice di assoluto rilievo. Home and Building è un evento progettato da EIOM Per info: www.expohb.eu - Tel. 02 55181842 e-mail: eiom@eiomfiere.it
Home & Building si svolge in concomitanza con MCM, SAVE, ACQUARIA, VPC, mcTER Cogenerazione, mcT Alimentare, mcT Visione e Tracciabilità, mcT LED in rete gli oggetti di utilizzo quotidiano, rendendoli in grado di scambiare informazioni con altri oggetti e persone. In programma a Home and Building importanti momenti di approfondimento con la partecipazione di personalità di spicco del settore, che introdurranno alle più innovative tecnologie della IoT applicata al building - e che consentono ad esempio importanti benefici sia nella gestione energetica sia in quella degli stessi impianti.
domestici. Per massimizzare le sinergie e le opportunità, la due giorni di Verona godrà inoltre della concomitanza di SAVE - Mostra Convegno Automazione, Strumentazione, Sensori, e di mcTER - Mostra Convegno Applicazioni di Cogenerazione, evento di grande successo e dedicato alle tematiche dell’efficienza energetica, di grande interesse anche per il settore building. Home and Building (Veronafiere, 27-28 ottobre), organizzata da EIOM, si configura come un’autorevole vetrina internazionale sulle novità tecnologiche del mercato, un appuntamento riservato ai più importanti player del settore e a tutti gli operatori qualificati - quali progettisti, integratori di sistema, prescrittori, impiantisti, distributori, imprese edili, e molti altri ancora.
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26.27.28 Novembre Verona
L’Evento
un importante calendario culturale con convegni, dibattiti, tavole rotonde e seminari
JOB & ORIENTA FESTEGGIA LA 25ª EDIZIONE di ALESSIO PINZA
OPERATIVA L’AREA JOB&ORIENTA FUTURE
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enticinquesima edizione in Fiera a Verona, di JOB&Orienta, il salone nazionale dell’orientamento, la scuola, la formazione e il lavoro che ormai da ben oltre due decenni accompagna e racconta l’evoluzione del sistema formativo italiano e non solo, stimolando il dibattito sui temi e, allo stesso tempo, valorizzando le esperienze eccellenti e le buone pratiche anche attraverso le voci dei diretti protagonisti. Forte del grande successo del 2014 - che ha registrato oltre 65.000 visitatori e ha visto presenti nei
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ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO E APPRENDISTATO TRA I TEMI CALDI DELLA XXV EDIZIONE
padiglioni della fiera scaligera più di 500 espositori (enti e istituzioni, scuole, università e accademie, imprese, associazioni, agenzie di servizi per il lavoro, media di settore…), JOB&Orienta si riconferma appuntamento imperdibile per gli addetti ai lavori che qui trovano momenti di aggiornamento e confronto sugli argomenti oggi di più calda attualità, come la riforma della scuola e i cambiamenti in atto nel mercato del lavoro; e ancora per le famiglie e tutti quei ragazzi che hanno necessità di individuare e scegliere con consapevolezza il proprio percorso scolastico; infine per i giovani in cerca di occupazione con l’obiettivo di supportarli e fornire loro strumenti utili a una ricerca attiva e più efficace. Due le aree tematiche della rassegna espositiva, articolate in sei percorsi contrassegnati ciascuno da un colore diverso allo scopo di facilitare l’orientamento dei visitatori: la prima è riservata al mondo dell’istruzione e comprende i percorsi Educazione e Scuole (arancione), Tecnologie e Media (oro) e Lingue straniere e Turismo (verde); la seconda è dedicata all’università, la formazione e il lavoro, con i percorsi Formazione accademica (blu), Formazione professionale (argento) e Lavoro e Alta formazione (rosso). Si inserisce in quest’ultimo la Saletta TopJOB, un apposito spazio per workshop, incontri con aziende e seminari che insegnano a stendere un curriculum e ad affrontare un colloquio di lavoro, come pure a individuare i canali più efficaci per cercare occupazione.
E per far conoscere le professioni “tech” e le numerose opportunità occupazionali connesse alle nuove tecnologie nasce quest’anno l’area JOB&Orienta Future, dove i giovani potranno incontrare direttamente le grandi aziende della tecnologia della comunicazione e dell’industria digitale. Altra novità 2015 CreativityJOB, il profilo - trasversale ai diversi percorsi- pensato per valorizzare le realtà presenti al salone che si occupano di formazione nei settori d’eccellenza in cui il Made in Italy esprime al meglio la propria creatività: moda, design e cibo. Infine con JOBInternational e JOBinGreen, anch’essi profili trasversali alla manifestazione, particolare evidenza è data rispettivamente alle opportunità di stage, studio e lavoro all’estero e quelle realtà che si occupano di sostenibilità ambientale, economica e sociale.
IL CALENDARIO CULTURALE A caratterizzare JOB&Orienta come sempre anche un importante calendario culturale – 150 gli appuntamenti della scorsa edizione e 300 i relatori intervenuti - con numerosi convegni, dibattiti, tavole rotonde e seminari, che vedono la presenza di esperti e rappresentanti di spicco dei diversi ambiti, ma anche le testimonianze dirette di tanti giovani protagonisti. Sempre presenti, infine, laboratori interattivi e simulazioni, spettacoli e momenti di animazione, che mirano da un lato a valorizzare la creatività dei ragazzi e delle scuole, dall’altro a coinvolgere più attivamente i visitatori. La manifestazione è a ingresso libero.
JOB & ORIENTA
www.joborienta.info
n. 5 Ottobre-Novembre 2015
5.6.7.8 Novembre Verona
L’Evento
Tre immagini, un filo conduttore e una nuova anima. così si presenta la 117ª edizione di Fieracavalli, dedicata al mondo Femminile
FIERACAVALLI 2015 DONNE ED EQUITAZIONE di M.T. SAN JUAN
VERONA unica PIAZZA DI RIFERIMENTO DEL SETTORE
S
ono oltre 74mila le amazzoni che in Italia praticano regolarmente equitazione. Numeri certificati dalla Federazione Italiana Sport Equestri che fotografano una passione sempre più in rosa e cresciuta negli ultimi anni, sia a livello agonistico che dilettantistico. Per questo Fieracavalli ha deciso di dedicare alle appassionate della sella la sua 117ª edizione, a Verona dal 5 all’8 novembre 2015, dando alla manifestazione una connotazione al femminile. Sono tre, infatti, le immagini della nuova campagna 2015 di Fieracavalli che immortalano il legame tra l’animale e la donna: un rapporto di simbiosi e fiducia reciproca, per esprimere quell’affinità naturale di cui raccontano tutti coloro che praticano equitazione. Fieracavalli, è da oltre un secolo il punto di riferimento nel panorama equestre mondiale. Nata nel 1898 come fiera semestrale dei cavalli a carattere locale, oggi è un appuntamento di carattere internazionale in continua crescita, diventato la manifestazione leader del mondo equestre con
SALONE DEL TURISMO RURALE E JUMPING VERONA Questa edizione si presenta come un vero e proprio viaggio alla scoperta del territorio e delle sue eccellenze attraverso il cavallo, per rendere ancora più forte quel legame, quella “Affinità naturale” – di cui la campagna 2015 ne è la sua più chiara espressione - che lega uomo, cavallo e territorio. Un filo rosso che si ritroverà anche nel Salone del Turismo Rurale che quest’anno, per la prima volta, sarà ospitato da Fieracavalli (all’interno del Palaexpo) e che arricchirà i contenuti della manifestazione mostrando uno stile di vita “country”
n. 6 Dicembre-Gennaio 2013
160.000 visitatori all’ultima edizione, tra esperti di settore, appassionati e famiglie. Da oltre un secolo Fieracavalli rappresenta l’unione perfetta tra la passione per il mondo del cavallo, lo sport, il business, l’intrattenimento e il territorio. Ed è proprio grazie a questa sua poliedricità che è riuscita a rendere il cavallo, nel corso degli anni, un ambasciatore di cultura non solo in Italia, ma in tutto il mondo. Il turismo equestre sarà il centro della nuova edizione della rassegna veronese. «Solo in Italia sono 120.000 gli appassionati che si dedicano all’equiturismo, un turismo slow che mette a sistema due delle realtà più importanti che sostengono il nostro Paese: turismo e agroalimentare» ha dichiarato Luciano Rizzi, area manager Agriexpo & Technology «Per questo abbiamo deciso di creare la prima guida dell’Italia a cavallo, chiamando al nostro fianco il Touring Club Italiano, che ha il merito di aver “inventato” il turismo agli inizi del ‘900. Grazie alle loro sedi in tutta Italia, ai dati raccolti dall’osservatorio di Fieracavalli e ai curatori Federica Lamberti e Luca Fraioli, stiamo mappando le migliori strutture, i viaggi organizzati e tutti i per-
La rassegna dedicata al comparto equestre si conferma la piazza internazionale di riferimento per business di settore, mondo allevatoriale, sport e spettacolo. Il successo è frutto di un format che riesce ad unire il mondo allevatoriale, con 2.735 esemplari di 60 razze e 35 associazioni, a quello commerciale, con 650 aziende da 25 paesi e il top dei marchi di abbigliamento e accessori per il cavallo. Senza dimenticare appassionati e sportivi che a Verona possono trovare in programma 200 iniziative, tra competizioni di altissimo livello, come Jumping Verona, l’unica tappa italiana della Longines Fei World CupTM, e spettacoli unici, quali il Gala d’Oro Vision, con i più grandi artisti equestri internazionali. Durante la 117ª edizione di Fieracavalli sarà dedicato grande spazio anche al mondo allevatoriale, che ogni anno, richiama a Verona quasi 3000 cavalli di 60 razze diverse, provenienti da tutto il mondo.
Da oltre un secolo Fieracavalli rappresenta l’unione perfetta tra la passione per il mondo del cavallo, lo sport, il business, l’intrattenimento e il territorio corsi italiani – da nord a sud – da scoprire in sella al cavallo. Durante la 117ª edizione, quindi, non solo presenteremo in anteprima assoluta la guida in collaborazione con il Touring, ma daremo visibilità e spazio alle realtà italiane legate al mondo del turismo slow e del cavallo, grazie a “La Valigia in sella”, il padiglione 4 che per quattro giorni si trasformerà nella piazza internazionale dell’equiturismo». Info: www.fieracavalli.it
fondato sulle tipicità del territorio. Insieme al turismo, l’altro protagonista assoluto di Fieracavalli, dal 5 all’8 novembre, sarà come sempre lo sport che quest’anno allarga il suo orizzonte con l’aggiunta di altre prove di carattere internazionale. «Grazie a Jumping Verona, unica tappa italiana della Longines FEI World CupTM, siamo da 15 anni punto di riferimento per il settore sportivo internazionale di eccellenza. Quest’anno abbiamo voluto fare di più per un sempre maggiore coinvolgimento di cavalli e cavalieri di levatura internazionale e abbiamo dunque integrato il già confermato programma con un CSI (Concorso Salti Internazionali) 2* e Concorso Amatori 1*» spiega Diego Valsecchi, Direttore Commerciale di Veronafiere.
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INTERVISTE speciali
Quando i tifosi ti applaudono e ti sostengono dopo una sconfitta vuol dire che credono davvero in te. Da allenatone ci sono molte più responsabilità ma è giusto così in quanto si diventa artefici di tutto ciò che avviene dentro e fuori dal campo
riccardo Maspero
Mantova merita il meglio, vietato deludere
di giulio mariani
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ato alle porte di Lodi nel 1970, Riccardo ‘Ricky’ Maspero è l’attuale mister del Mantova. Allenatore da soli tre anni, Maspero ha avuto una florida carriera calcistica da giocatore tra serie A e serie B, impreziosita dalla militanza in squadre storiche del nostro campionato come Torino, Fiorentina o Sampdoria. La sua maturazione calcistica avviene nella Cremonese guidata da Gigi Simoni: il ragazzo diventerà uomo e il giocatore diventerà un professionista. Appende le scarpe al chiodo nel 2012 all’età di 42 anni per spostarsi di qualche metro fuori dal campo e cominciare la sua carriera da allenatore. In 2 anni arriva primo col Ciliverghe in Eccellenza e l’anno dopo, a una giornata dal termine, lascia il Pavia al terzo posto in Lega Pro. Ora è pronto per la nuova avventura a tinte biancorosse. Mister, è arrivato in una città legata a doppio filo con lo sport e in particolar modo con la squadra di calcio. Come ha vissuto i suoi primi giorni e quanto calore della tifoseria ha potuto constatare? «Sin dal primo giorno ho visto dei tifosi veramente attaccati alla propria maglia. E sempre il primo giorno ho guardato la Curva Te e mi sono ripromesso che il vero obiettivo di quest’anno sarebbe stato quello di vederla piena ogni domenica. Mi hanno stupito soprattutto quando abbiamo perso in casa del Sudtirol: ci hanno applaudito e incoraggiato. Questi tifosi credono in noi e sarà nostro dovere ricambiare questa fiducia». Sono ormai tre anni che non calca più il terreno di gioco con gli scarpini ai piedi. Come ha vissuto il passaggio da giocatore ad allenatore? Quali i cambiamenti principali? «Quando ero un giocatore sapevo di dover andare in campo, allenamento o partita, e di dover dimostrare le mie capacità. Da allenatore cambia completamente il punto di vista: devi essere psicologo, tecnico, addetto stampa e mediatore con la società. Anche a livello di responsabilità ora ho 26 ragazzi a cui devo rivolgermi e ognuno di loro deve sentirsi soddisfatto da me che sono, tra virgolette, il loro comandante e l’artefice di gioie e dolori della squadra».
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Torniamo all’epoca in cui era giocatore: derby Torino-Juventus del 2001, 3-3 in rimonta con il suo gol del pareggio. Al 90’ rigore per la Juve… poi cos’è successo? (ride) «Mi sembrava inutile protestare come stavano facendo tutti i miei compagni, così ho cercato di rendermi utile in altro modo, distraendo l’avversario. Infatti mentre la calca di giocatori circondava l’arbitro ho scavato una fossetta a livello del dischetto del rigore: Salas mette la palla nella fossetta e tira il rigore in tribuna. Sarebbe stata un’ingiustizia perdere quel derby!». Lei è stato una bandiera del Torino, appunto, e soprattutto della Cremonese. A Mantova allena un’altra bandiera storica per i colori biancorossi: Gaetano Caridi. «“Tano” è il classico giocatore che arriva per primo e va via per ultimo. E’ un professionista oltre che un vero capitano: capisce le esigenze della squadra e si impegna per migliorare il rendimento di sé stesso e di tutta la squadra. Chiaramente l’anagrafe si farà sentire nel corso della stagione, ma lì starà a me preservarlo: l’obiettivo è avere un campione come lui a disposizione al 100% per il maggior numero di partite possibili. E poi nello spogliatoio è un esempio per tutti, giovani in primis». Lei ha avuto una carriera molto lunga con presenze in palcoscenici importanti fino ad arrivare negli ultimi anni alle categorie dilettantistiche. Se dovesse fare un nome, quale sarebbe il personaggio
che più l’ha influenzata e da cui ha preso più spunti in questi ultimi 25 anni di calcio? «Uno su tutti è certamente Gigi Simoni. Mi ha preso che ero un ragazzo che sapeva giocare bene al pallone e mi ha trasformato in un giocatore vero: a lui devo tanto e da lui ho preso tanto. Anche se in realtà ho fatto tesoro di tutti gli insegnamenti dei tanti allenatori che ho avuto. Da tutti ho preso qualcosa e cerco di portarlo ogni giorno sul campo ai ragazzi. E poi una citazione speciale va fatta per un certo Maradona, non so se conoscete. Provavo sempre a battere le punizioni come lui, ma non ci sono mai riuscito. Chissà perché».
I miei idoli? Mister Gigi Simoni su tutti e poi un certo Diego Armando Maradona…
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protagonistI
francesco grandis
Mollare tutto per riprendersi la propria vita
S
e fossimo nella stessa stanza ti inviterei a sedere accanto a me, come amici, vicino al fuoco. Ti racconterei di quando ero un giovane ingegnere convinto di aver trovato la sua posizione nella vita, e di quando scoprii, invece, di essere finito in una gabbia. Di quando lasciai quel lavoro sicuro in piena crisi economica mondiale, per affrontare il mio crollo come persona. Di come trovai la mia vera strada durante un lungo viaggio, del mio lavoro nomade e di tutti i Paesi che seguirono. Di come mollai tutto ancora una volta per seguire il mio sogno di scrivere, raccontare e condividere. E sopra ogni cosa, ti parlerei della mia ricerca della Felicità. (Francesco Grandis, alias Wandering Wil) Ecco. Ora ricordo perché questo articolo su Francesco Grandis è rimasto così tanto nel cassetto. Ora che ho ricominciato questo pezzo 7 volte e neppure questa mi sembra quella buona. Ecco, il problema è questo: Francesco Grandis è “tanta roba”. Espressione non delle più auliche e raffinate ma al momento quella che rende meglio l’idea. La sua storia, il suo giro intorno al mondo, le sue scelte e soprattutto le sue riflessioni. Ogni passaggio dei suoi pensieri pesa. Denso di un significato mai banale, intriso di tutte le esperienze che Francesco ha fatto. Di tutte le analisi su sè stesso, sulla società, sulla vita, sul suo senso. Dell’entusiasmo e dell’avventura, ma
di marta camillo
Il viaggio diventa un’esperienza introspettiva, che convince Wil a cercare una Felicità più autentica, abbandonando il sentiero comune anche dei dubbi, delle indecisioni, delle difficoltà di quando, a carriera ben avviata, Francesco mollò tutto perché gli mancava qualcosa che “sentiva migliore”. Ecco perché nelle sue parole per forza si inciampa. Perché è come se fossero inzuppate di tutte le strade su cui ha camminato e di tutti i pensieri e le emozioni che gli hanno tenuto compagnia. Per fortuna ora questa “tanta roba” Francesco l’ha raccolta nel libro Sulla strada giusta (autoprodotto e disponibile su Amazon).Così io provo, a cuor più leggero, a parlarvi di lui. Francesco Grandis ha 32 anni quando dopo la laurea in ingegneria e un lavoro da programmatore di successo, avverte che il muro di certezze che si è costruito inizia a vacillare, la buona occupazione e il contratto a tempo indeterminato non gli sembrano più così “giusti”. Nel suo www.wanderingwil.com (dove “wandering” sta per “girovagare” e “wil” resta ancora un segreto..) lui la chiama “la trappola del criceto”. “Corri corri corri e non vai da nessuna parte. Lavori tutto il giorno, tutti i giorni, e a fine mese cos’hai ottenuto? 200 euro se ti va bene, e neanche quelli se ti si rompe la macchina. E dov’è la crescita
personale? Dove sono le passioni, i progetti? Dove sono i risparmi con cui pensare di costruire la casa dei propri sogni? Non ci sono. Sono sempre un po’ più in là. Sono il mese successivo, o l’anno prossimo. Ma l’anno prossimo è uguale al precedente, e anche quello dopo. E il tempo passa, ma si resta sempre nello stesso punto. Non si va da nessuna parte. È una ruota, e se corri più veloce ti stanchi solo prima.” Così non trovando il senso di quel correre nel 2009, all’inizio della crisi economica che investe il mondo, Francesco si licenzia e spende tutti i suoi risparmi per un giro del mondo di sei mesi, in solitaria, alla ricerca di qualcosa che ancora non conosce.
mai come in questo caso “sulla strada giusta” SULLA STRADA GIUSTA è il libro d’esordio di Francesco Grandis. Racconta il percorso che lo condusse ad abbandonare un lavoro sicuro e redditizio per intraprendere un viaggio intorno al mondo e uno dentro sé stesso, inseguendo una personale ricerca della felicità. Autoprodotto e acquistabile su Amazon (in formato cartaceo e elettronico) e su Kobo.com e Ibooks (in formato elettronico), dalla sua uscita il 29 marzo è stato per diverse settimane al primo posto tra i best sellers di Amazon e ad oggi ha venduto più di 4500 copie. www.wanderingwil.com
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Nel 2009 Francesco Grandis lascia un lavoro sicuro per un viaggio attorno al mondo. Nasce un blog e oggi un libro. Che parla di una speciale “leggerezza”. Ma che pesa 365 gr di profondità
“Avevo paura di sprecare la mia vita, e di spegnermi lentamente. Paura di svegliarmi ogni giorno senza sorridere, di diventare vecchio senza diventare grande. Avevo la paura folle di arrivare all’ultimo dei miei giorni, guardarmi indietro, e rimpiangere tutto quello che avrei potuto fare ma non avevo fatto.” E così inizia un viaggio fisico: trova un lavoro che gli permette di mantenersi, ma anche che gli lascia la libertà di “fare altro”. Inizia a fare il programmatore nomade (portando con sé il lavoro nei suoi viaggi), e in quattro anni viaggia per 15 mesi: giro del mondo 2009-2010, Sudamerica e Ungheria 2011, India e Dolomiti nel 2012, Nord Europa nel 2013. Ma inizia soprattutto un percorso interiore che lo convince ad abbandonare del tutto il sentiero comune per iniziare a cercare una felicità più autentica. “A volte procediamo nella vita apparentemente senza una direzione precisa o uno schema ordinato. Agli altri sembriamo solo dei vagabondi che hanno smarrito il sentiero. Ma non ci siamo perduti, tutt’altro. Sappiamo perfettamente dove siamo e dove stiamo andando. Stiamo solo cercando qualcosa, seguendo una via visibile a pochi soltanto”. Il lavoro diventa per lui uno strumento da utilizzare per qualcosa di più importante che il semplice accumulo di denaro. Rinuncia a lauti guadagni per questo: per avere il tempo di vivere meglio la vita, e proseguire nella sua ricerca. E poi per condividerla naturalmente. E’ quello che da 2 anni fa nel suo blog, seguito da oltre 5.000 followers. Wanderingwil.com non è solo una raccolta di riflessioni personali. Sono spesso analisi sociologiche lucide e razionali, vicine a quella filosofia di downshifting, “letteralmente scalare la marcia”, affermatasi verso la fine degli anni 90’ e oggi sempre più abbracciata – insieme a tutte le filosofie cugine dello slow, del benessere e anche dell’eco – da chi attua la scelta di preferire il valore del tempo e della personale felicità a una società che ha imperniato la sua ragion d’essere su quella del denaro e del consumismo.
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Così in wanderingwil.com si parla di vita, di viaggi, di felicità, come di economia, di lavoro, di comportamenti, di crescita personale. Sono articoli ad elevato tasso di concretezza, schietti nel linguaggio e con contenuti che si traducono facilmente in indicazioni precise per agire, per chi parte ma anche per chi resta. Senza mai avere la presunzione di possedere la verità in tasca. Lo dice Francesco parlando di Sulla strada giusta: “Io non sono un “arrivato”, solo un uomo in cammino, ma forse le mie esperienze potrebbero essere di ispirazione a chi si trova ad affrontare un percorso simile” Ma noi vogliamo saperlo, come si cammina nella vita secondo Wandering Wil? Con uno zaino, scrive Francesco. Come di quelli che si portano in viaggio. Uno zaino che ci costringere ad essere leggeri, e a fare una scelta sul cosa portare con noi, a distinguere tra l’ utile, l’ importante, l’eccessivo e il superfluo. Lui ad esempio ci ha messo “L’apertura mentale, non il pregiudizio L’entusiasmo, ma non le illusioni.
Il coraggio, non l’incoscienza. I desideri, la passione e tutti i sogni. Le mie convinzioni, le mie idee e i miei progetti, non le aspettative altrui. Il silenzio, non il rumore. L’amore, non la diffidenza.” E voi cosa ci mettereste? Di sicuro il suo libro. Anche se pesa.
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onlus e solidarietà
NOTTE DI FINE ESTATE D’INIZIO novecento
il papa a cuba IL MONDO VUOLE PACE
a cura di m.t. san juan Lo scorso Venerdì 18 settembre il Comitato Meglio Mantova ha festeggiato la Notte di Fine Estate: una cena di beneficenza il cui ricavato è destinato all’allestimento, curato dall’arch. Roberto Soggia, dopo i restauri, di una sala a Palazzo d’Arco che ospita la Donazione Cavriani composta di sei arredi. Il tema della serata è stato un omaggio all’architetto e scultore mantovano Aldo Andreani, sui cui lavori sarà inaugurata dal prossimo novembre la mostra Aldo Andreani a Mantova, alle Fruttiere di Palazzo Te; ospiti della serata sono infatti stati proprio il curatore della mostra Roberto Dulio e la dott.ssa Daniela Sogliani del Centro Internazionale d’Arte e di Cultura di Palazzo Te. Il periodo del primo ‘900 è stato dunque il filo rosso che ha percorso tutta la serata, a partire dalla cena, che si è svolta al ristorante Aquila Nigra, a cura dello chef Vera Caffini, con un menù tutto ispirato alle ricette di Amalia Moretti Foggia, meglio conosciuta come Petronilla, donna straordinaria e coltissima che negli anni ’30, con la sua rubrica su la Domenica del Corriere insegnò agli italiani un nuovo modo di cucinare, nel quale la gastronomia si mescola all’igiene e alla fantasia, mentre la creatività va a braccetto con le disponibilità economiche molto ridotte delle lettrici.
cena di beneficenza il cui ricavato andrà all’allestimento di una sala a Palazzo d’Arco che ospita la Donazione Cavriani
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A seguire, al piano nobile di Palazzo Castiglioni, la Compagnia Teatrale Campogalliani ha intrattenuto gli ospiti con piacevoli letture tratte da racconti di Dino Buzzati, Ragazza che Precipita e dal Manifesto dell’Architettura Futurista. Per concludere la piacevole serata infine il m° Edoardo Lamacchia ha magistralmente eseguito, alla chitarra, alcuni brani di autori e compositori attivi nei primi anni del ‘900, quali Ponce, Villa Lobos, Bennett, Barrios e Albeniz. Una gradevole serata per salutare l’estate ormai alla spalle e accogliere con piacere i colori dell’autunno. (r.r.)
“La normalizzazione dei rapporti tra gli Stati Uniti e Cuba deve essere esempio di riconciliazione per il mondo intero in questa terza guerra mondiale a pezzi che stiamo vivendo”. Ha lanciato subito il suo messaggio Papa Francesco, nel discorso di saluto pronunciato all’aeroporto dell’Avana. “Credo che oggi il mondo sia assetato di pace. Le guerre, i migranti, l’ondata migratoria di persone che fuggono dalle guerre, che fuggono dalla morte. Cuba si apra con tutte le sue magnifiche possibilità al mondo e il mondo si apra a Cuba”. Il presidente cubano, nel suo discorso, ha espresso “affetto, rispetto e ospitalità” per Bergoglio, ringraziandolo per il ruolo decisivo nel dialogo con gli Stati Uniti. Francesco ha avuto un pensiero anche per il fratello, Fidel, salutandolo “con rispetto”. “Vorrei che il mio saluto giungesse in modo particolare a tutte quelle persone che, per diversi motivi, non potrò incontrare e a tutti i cubani dispersi nel mondo” ha aggiunto Francesco. Di sicuro, l’accoglienza del popolo cubano è stata straordinaria: già dal primo giorno più di 300 mila persone hanno salutato Papa Francesco lungo i 18 chilometri che separano l’aeroporto Josè Martì dal centro dell’Avana. Il viaggio ha portato Francesco anche a Holguin e Santiago e poi negli Stati Uniti (Washington, New York, Filadelfia). È il suo decimo viaggio all’estero, e anche il più lungo del pontificato. Uno dei momenti più attesi è stato quando Francesco ha celebrato messa nella Plaza de la Revolucion della capitale cubana, proprio sotto la gigantografia stilizzata di Che Guevara. Davanti a 500 mila persone Papa Francesco ha affermato che la vita “autentica” è quella fondata “nell’impegno concreto col prossimo”. Il Ponteficie ha dunque incentrato tutta la celebrazione sul concetto di servizio. “L’invito al servizio - ha avvertito - presenta una peculiarità alla quale dobbiamo fare attenzione. Servire significa, in gran parte, avere cura della fragilità. La grandezza di una nazione si misura dal servizio ai più deboli”. E ha concluso la sua omelia con un messaggio politico: “Non si servono le ideologie, ma le persone. Chi non vive per servire, non serve per vivere”. Francesco è il terzo pontefice che visita l’isola caraibica. Prima di lui, a Cuba, sono andati Giovanni Paolo II (nel gennaio 1998) e Benedetto XVI (nel marzo 2012). Il motto scelto per la visita è ‘Misionero de la Misericordia’, in riferimento al Giubileo della Misericordia indetto da Bergoglio a partire dal prossimo 8 dicembre.
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dossier / Consumare vegetali unica scelta per stare meglio
essere VEGETARIANi TRA CONOSCENZA E CONSAPEVOLEZZA
L’uomo, avendo un patrimonio genetico simile al 98% con quello dei primati, si presume che in origine avesse una dieta a base di cibi crudi, radici, bacche, foglie secche e, prima della scoperta del fuoco, carne cruda. Il vegetarianismo è da sempre esistito. Nella storia ci sono stati vegetariani importanti come Epicuro, Seneca, Socrate, Pitagora, sino ai più recenti Rousseau, Martin Luther King, Gandhi, Einstein. C’ era chi riteneva che fosse una dieta più sana di quella che includeva cibi di origine animale, e chi invece lo faceva per rispetto di ogni creatura vivente. Si sostiene che la dieta vegetariana ( quella che non include neanche i derivati animali come uova e latte) permetta di esser al sicuro da malattie cardiovascolari, ictus e anche dal cancro. Ma cosa riportano i dati scientifici? L’alimentazione vegetariana diminuisce del 30% il rischio del cancro al colon e al retto. Chi consuma carne rossa (a causa dei grassi contenuti in essa) o altri cibi animali grassi (formaggi) è più a rischio
a cura di alessio pinza
La spinta a fare questo passo così ricco di umanità può essere dettato da motivi di salute, empatia verso gli altri esseri viventi o per una coscienza ecologia
per questi due tipi di tumore. Le più recenti ricerche dimostrano però che non sono i grassi saturi il fattore di rischio, ma il loro abuso e sovente anche la loro cottura. Bruciare la carne, infatti, come avviene sulle griglie o sui barbecue, comporta la formazione di cellule cancerogene. Senza dimenticare che tutte le carni (rosse e bianche) contengono medicinali che vengono iniettati all’animale spesso in modo scriteriato. Ciò che preoccupa è che oggi, purtroppo, sia frutta che verdura (ma anche altri alimenti come la pasta e il pane), contengono concimi, fertilizzanti, antibiotici, sostanze che proteggono l’ alimento da agenti atmosferici e da parassiti oltre che a farli sembrare più belli, turgidi e luccicanti. Alla fin fine, mangiare frutta e verdura non biologica ci può far ammalare anziché guarirci. Ecco alcune linee guide per chi vuol diventare vegetariano. Avrete bisogno di supplementi di vitamina B12 La vitamina B12 si trova in natura solo negli alimenti di origine animale, quindi vi consigliamo di rifornirvi
La dieta sempreverde fa bene se è equilibrata
ATTENZIONE A VEDERE TUTTO IL POSITIVO O IL NEGATIVO DA UNA PARTE SOLTANTO Aumentano gli italiani che mettono nel piatto esclusivamente (o quasi) cibi vegetali. Una scelta che può aiutare nella prevenzione di varie patologie
di una varietà di cibi che la contengono, così di integratori di B12. La B12 mantiene le cellule nervose e del sangue sane e contribuisce a formare il DNA. La mancanza di B12, quindi, potrebbe causare stanchezza, debolezza, costipazione, perdita di appetito, perdita di peso, problemi nervosi e la depressione. Necessario anche un supplemento di ferro “Il ferro è disponibile in due forme: eme e non-eme. L’eme, che costituisce circa il 40 per cento del ferro negli alimenti di origine animale, è facilmente assorbita dal corpo. La dieta vegetariana permette di assimilare solo il ferro in forma non-eme che viene meno facilmente assorbito e quindi può essere necessario ingerire ferro se si desidera ottenere lo stesso vantaggio” dice il dietista Christian Henderso. Buone fonti di ferro per i vegetariani sono i legumi, i semi di girasole, l’uva secca e scura, le verdure a foglia verde. O gli alimenti ricchi di vitamina C (peperoni, agrumi e broccoli) Dovrete trovare nuove fonti proteiche Ogni pasto deve contenere proteine, dice la dietista Valerie Rosser. Le proteine sono i mattoni della vita: si compongono di aminoacidi che promuovono la crescita e la riparazione delle cellule. L’Istituto di Medicina raccomanda che gli adulti acquisiscano almeno 0,8 grammi di proteine al giorno per ogni chilogrammo di massa corporea. Le migliori fonti di proteine per i vegetariani sono la soia naturale, le lenticchie, i fagioli. Take it easy con i prodotti a base di soia. In generale, i critici esagerano i pericoli dei prodotti a base di soia tanto quanto i sostenitori ne esagerano i benefici. “Consumare troppa carne di soia è probabilmente peggio di consumare quella di origine animale di alta qualità” afferma Henderson. “I sostituti della carne sono spesso molto elaborati e carichi di sodio e conservanti, quindi leggere attentamente le
“La vera dieta mediterranea è su base vegetariana e il consumo di proteine animali è molto basso” - osserva Vincenzino Siani, presidente della Società Italiana di Nutrizione Vegetariana . «L’importante è che l’alimentazione, qualunque sia, non diventi una “religione”, altrimenti c’è il ri-
schio di estremizzazioni - osserva Giuseppe Fatati, presidente della Fondazione ADI (Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica) -Lo stile di vita vegetariano è ottimo, ma attenzione a vedere tutto il positivo o il negativo da una parte soltanto». Conferma Andrea Ghiselli, ricercatore del CRA (Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura) di Roma: «È sbagliato pensare che i vegetali siano “buoni” e gli animali “cattivi”. In tutti gli alimenti c’è qualcosa di “dannoso”: nella frutta, lo zucchero; nel latte, i fattori di crescita; nella verdura, i nitrati; nel pesce, il mercurio. Una dieta varia apporta tutti i nutrienti senza sovraccaricare di sostanze “tossiche”; se si eliminano interi gruppi di alimenti bisogna fare attenzione a ciò che li sostituisce. Essere vegetariani o vegani oggi non espone a rischi ed è compatibile con un buono stato di salute. A patto però di non trascurarne i possibili rischi».
Dieta vegetariana significa ridurre il pericolo di ictus e infarti Il vegetariano moderno è una persona che si è evoluta, che si è informata, che cura una delle poche cose che vale davvero la pena di conoscere e alla quale è importante prestare attenzione: il cibo, sapere come mangiarlo, cosa, quando e dove acquistarlo. Non è più sufficiente non mangiare carne
etichette. Le sane fonti di soia sono miso, tempeh, tofu, latte di soia e edamame”. Dovete imparare a leggere le etichette alimentari Se siete sul serio intenzionati a diventare vegetariani, controllate le etichette alimentari e verificate ingredienti. Potreste sentirvi più felici Rispetto alle diete vegetariane, quelle onnivore contengono più acido arachidonico, che può stimolare cambiamenti neurologici che buttano a terra l’umore, secondo uno studio pubblicato su Nutrition Journal del 2012. Non dovrete spendere di più La carne è uno degli alimenti più costosi al supermercato, risparmiare sarà facile. La verdura potrebbe sostituire il calcio Il NIH raccomanda che gli adulti di età compresa tra 19 e 50 anni ricevano un minimo di 1.000 mg di calcio al giorno, ma la ricerca preliminare mostra che i vegetariani sono in grado di cavarsela con meno. Uno studio europeo ha scoperto che quando i vegetariani consumano almeno 525 mg al giorno di calcio il rischio di fratture ossee non è più alto dei non vegetariani.
ABITARE
LAVELLI E LAVABI PAROLA D’ORDINE INNOVAZIONE DuPont™ Corian® era inizialmente utilizzata come soluzione ad alte prestazioni per piani e arredi di cucina e bagno in quanto composta da un materiale che può assumere praticamente ogni forma. Oggi è un marchio leader nel campo del design. Du Pont ha ampliato e rinnovato la sua produzione di lavabi per l’ambiente bagno e ha effettuato un riposizionamento generale della totalità dell’offerta di lavelli e lavabi di sua produzione, che include anche lavelli per la cucina e lavabi per il settore sanitario. Ogni nuovo lavabo per l’ambiente bagno è caratterizzato da un design versatile e contemporaneo e da innovative caratteristiche tecniche. L’integrazione senza giunture visibili di lavabi e lavelli nei piani realizzati con lo stesso materiale fornisce da decenni soluzioni di elevata qualità, intrinsecamente igieniche e affidabili, per spazi residenziali e pubblici in tutto il mondo. La gamma oggi include in totale 40 modelli, suddi-
visi in famiglie, ognuna della quale porta un nome che ne riflette l’unicità estetica, gamma per il bagno, venti modelli: Purity, Relax, Refresh, Energy, Calm, Peace, Serenity, Care. La gamma per la cucina, si compone degli altriventi modelli: Smooth,, Sweet, Spicy, Sparkling. La bellezza di DuPont risiede nella sua versatilità. Questo innovativo materiale permette di realizzare forme organiche o lineari e offre possibilità pressoché illimitate per creare soluzioni di arredo adatte a ogni esigenza. Negli spazi cucina e bagno, il look monolitico delle installazioni e l’ampia palette di colori sono facilmente adattabili a una grande varietà di stili. L’offerta rinnovata e ampliata di lavelli e lavabi proposta sarà in grado di contribuire significativamente alle affascinanti possibilità progettuali di Corian® e alla sua capacità di fornire bellezza e funzionalità durevoli nel tempo, creando spazi domestici intimi che riflettono la personalità di chi li abita.
TENDENZE
LE NUOVE TENDE PLISSETTATE FAKRO
lampada LA PETITE SOLARE AUTONOMA
Secondo player mondiale nel settore delle finestre da tetto, divenuto negli anni sinonimo di innovazione e qualità produttiva, oggi FAKRO propone non solo un’ampia gamma prodotti, ma anche un’ampia gamma di accessori, sia interni che esterni, tra cui la nuova tenda plissettata APS: una tenda parasole decorativa da abbinare alle finestre da tetto della propria mansarda. Elegante, protettiva e decorativa: la tenda plissettata APS di FAKRO riunisce in sé tutte queste interessanti caratteristiche. Grazie a questo accessorio interno, infatti, è possibile riparare il locale dai raggi di sole più intensi, creando allo stesso tempo un’atmosfera gradevole, con effetti di luce che si diffondono armoniosamente nella stanza e si fondono con i colori dell’arredamento. Oltre a permettere la modulazione della luce in ingresso a nostro piacimento, la tenda plissettata APS protegge dai raggi UV. Dotata di un gancio di apertura e chiusura che ne facilita l’utilizzo, questa tenda può essere gestita manualmente. Allo stesso tempo, le guide laterali in alluminio di colore bianco consentono di bloccarla a qualsiasi altezza. Una volta abbassata completamente, la tenda APS assicura massimo comfort e privacy agli spazi domestici. Il tessuto del modello APS, reso più rigido rispetto a quello delle normali tende dalla plissettatura, è disponibile in moltissime varianti di tonalità e decori, che rendono la tenda molto versatile e facile da abbinare. La tenda APS di FAKRO è adatta a tutti i modelli di finestra da tetto FAKRO. Grazie alle nuove tende plissettate potremmo goderci i nostri spazi in perfetto equilibrio, scegliendo a nostro piacimento il modo migliore d goderci la luce del sole.
Questa lampada si chiama Petite, ma non fatevi ingannare dal nome! È la sorella minore della lampada Paris e riprende tutte le caratteristiche che hanno reso famosa questa sua parente. E’ autonoma, alimentata a energia solare, è concepita per interni ed esterni con materiali più che resistenti e ha un sistema di illuminazione LED che offre fino a 9 ore di illuminazione (dopo un’intera giornata di ricarica al sole). Molto pratica, la lampada Petite è dotata di un anello superiore che permette di agganciarla facilmente: arrederà gli spazi in cui si trova, sospesa o appoggiata. Il modulo solare rimovibile permette di ricaricarla semplicemente. Grazie ai 3 livelli di intensità potrete modulare la potenza della luce, per adattarla ai vostri bisogni: ambiente ovattato, luminoso o molto luminoso, fino a 300 lumen, scegliete voi! Pratica, la sua struttura ultraleggera ne facilita lo spostamento, nei quattro angoli della casa o in giardino. E il paralume in tessuto tecnico è un tocco di stile unico.
IL TAVOLINO MADE IN ITALY Le creazioni prodotte a mano dal marchio Internoitaliano, grazie ad una sinergia tra designers e imprese artigiane, rimandano volutamente ad un’idea di semplicità e di archetipo senza perdere dell’ironia del design transalpino. Tendenza origami per questa collezione di tavolini bassi dalle forme geometriche molto contemporanee.
di barbara gazzi
DESIGN E MOVIMENTO IN CASA Un gioco di forme e linee che si uniscono e danno vita ad Asia, un programma di librerie, firmato Doimo Cityline, dedicato a chi ama un design innovativo e che si adatta a seconda dello spazio disponibile. Asia è infatti una proposta che permette un’ampia varietà di composizioni possibili accostando a proprio piacimento i due moduli insieme ai pensili Club.
L’HAPPY HOUR è SERVITO Sotto un albero o un ombrellone, l’happy hour è servito! Con il fai da te firmato Kasanova+ è il must have 2015, un ricettario ricco di sfiziose idee e preziosi accessori, delle migliori marche, a prezzi imbattibili. Vi imbatterete in un “aperitivo” di proposte da far girar la testa, tra cose viste e mai viste, in una miscela sorprendente di pezzi di tradizione e chicche di tendenza.
aziende italiane l’impresa di fare impresa
a cura di MARCO MORELLI
i.p.s. impianti
Perchè la sicurezza è un bene primario è con grande passione e notevole competenza tecnica che Stefano Lancini, Amministratore Delegato della I.P.S IMPIANTI, condivide con noi le evoluzioni di un’azienda che con grande serietà e professionalità opera da trent’anni nel settore della Sicurezza. Quando nasce I.P.S. Impianti? «I.P.S. IMPIANTI nasce in provincia di Brescia nel 1983 e si pone come principale obiettivo quello di diventare un punto di riferimento nel delicato campo della sicurezza attiva. Non a caso l’acronimo I.P.S. sta a significare IMPIANTI PROFESSIONALI DI SICUREZZA. Da più di trent’anni operiamo con passione e professionalità per la protezione di edifici, beni e persone». Com’è strutturata l’azienda? «I.P.S. IMPIANTI ha strutturato negli anni un percorso di crescita ben definito ed ha sviluppato nel tempo diversi reparti composti da personale competente ed in continua formazione, al fine di poter soddisfare le molteplici esigenze del Cliente in ogni momento della vita dell’impianto. In particolare, all’interno della nostra attività sono presenti l’Ufficio di Consulenza Tecnico-Commerciale affiancato da un preparato Ufficio di Consulenza Amministrativa, il Reparto di Installazione, il Reparto di Assistenza che opera 24h su 24, ed un Ufficio Manutenzioni & Post Vendita. Particolare che ci ha permesso poi di creare solide basi di qualità e ci ha dato molte soddisfazioni è lo Staff di Ricerca & Sviluppo; riteniamo infatti importante investire in R&S poiché il mondo della sicurezza è influenzato dalla tecnologia e quindi è in continua evoluzione. In questo modo possiamo svolgere al meglio il nostro lavoro cercando di raggiungere la completa soddisfazione del Cliente». Dove sono le vostre sedi? «La sede principale del Gruppo è nel cuore della Franciacorta e presta il proprio servizio nel Nord e Centro Italia. Dal 2011 è presente anche la nuova sede di Goito (MN), nata con la stretta collaborazione di aziende locali con esperienza decennale, per garantire un migliore servizio e costante presenza alla preziosa Clientela acquisita nel corso degli anni nelle province di Mantova e Verona e nelle città dell’Emilia Romagna».
Parte della Dirigenza del gruppo IPS Impianti
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AZIENDA LEADER IN FATTO DI PROTEZIONE DI PERSONE, EDIFICI E BENI, REALIZZA DA OLTRE TRENT’ANNI IMPIANTI ADEGUATI A QUALSIASI SITUAZIONE E CREATI AD HOC PER LE ESIGENZE DI OGNI CLIENTE In quali settori specifici operate? «Si è scelto fin dall’inizio di operare in un settore ben definito, che è quello della Sicurezza, che nonostante richieda un enorme impiego di energie, se svolto con passione e dedizione è in grado di dare molte soddisfazioni, sia al personale che alla dirigenza. Nello specifico il Gruppo I.P.S. IMPIANTI realizza Impianti di Rilevazione Furto & Intrusione di qualsiasi dimensione e difficoltà, Sistemi di Videosorveglianza privati ma anche pubblici, quelli del Territorio tanto per intenderci. Altro particolare ramo della Sicurezza è quello dei Sistemi di Prevenzione Incendio, come lo è quello della rilevazione Fughe di Gas senza dimenticare che anche il Controllo degli Accessi, la Teleassistenza ed il Telesoccorso fanno parte del nostro mondo. A completamento del settore realizziamo impianti di Home & Building Automation. Per queste attività siamo provvisti delle autorizzazioni e certificazioni necessarie comprese quelle previste dal D.M. 37/08 (abilitazione alla realizzazione e certificazione degli impianti elettrotecnici ed elettronici alla Lettera A, B, F e G)». In cosa si differenzia l’offerta I.P.S. dalle altre aziende concorrenti? «I.P.S. IMPIANTI opera in un settore delicato dove la discrezione e la fiducia assumono un valore dominante. Grazie al supporto di una trentina di collaboratori competenti e fidati alle proprie dipendenze,
Dettaglio telecamera sistema di videosorveglianza
Abitazione con sistema di sicurezza e videosorveglianza discreta
realizza Sistemi di Sicurezza ed Impianti Speciali personalizzati prestando attenzione a tutte le esigenze del Cliente. In particolare sottolineiamo la cura messa nell’approfondimento dei test di funzionamento e affidabilità dei prodotti impiegati, prima di proporli proprio per poter offrire alla Clientela maggiori garanzie. Infine, grazie all’elevato livello organizzativo e al coordinamento dei diversi reparti, possiamo garantire una perfetta esecuzione dei lavori, indipendentemente dalla dimensione e dalla complessità del cantiere». Con quali marchi aziendali operate? «I.P.S. IMPIANTI per fornire soluzioni di elevata affidabilità tecnologica ed ampia modularità ha stretto accordi di partnership con costruttori di livello mondiale. Nella ricerca dei prodotti ci si è soffermati anche sull’aspetto estetico, che oggi più che mai assume un ruolo importante. Come principali “brand” siamo ad utilizzare General Electric, Siemens, Honeywell, Avigilon, Samsung, Bosh, Grundig, Flir (termocamere) e molti altri marchi riconosciuti a livello internazionale. Da molti anni siamo CONCESSIONARIO HESA operante su tutto il territorio nazionale. Avendo una storia e conoscenza tecnica pluridecennale possiamo comunque affermare che forniamo assistenza ad impianti di molti altri marchi.
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Capita spesso di fornire assistenza a Clienti che pur avendo già un impianto installato necessitano di una soluzione ai problemi che un sistema di sicurezza attivo può presentare in assenza di adeguata manutenzione». Quale affidabilità e garanzie offrite? «Dal momento che la qualità dei prodotti selezionati e la cura nell’installazione sono altamente affidabili, da molti anni gli impianti realizzati sono garantiti per 2 anni dalla data di collaudo. La nostra garanzia, documento cartaceo, comprende anche la parte di manodopera necessaria per eventuali interventi post installazione oltre al solo difetto di fabbrica. I.P.S. IMPIANTI garantisce un servizio di Assistenza Tecnica 24 ore al giorno grazie ad un reparto che ci permette di essere Azienda certificata IMQ ALLARMI. Anche la certificazione ISO 9001 è un documento che attesta lo svolgimento della professione in modo misurato e con elevati standard qualitativi. Credo però che solo la fiducia di migliaia di Clienti che ci hanno scelto negli anni, per circa il 90% attraverso il “passaparola”, sia il principale valore che ci distingue». Come opera il vostro personale specializzato? «Innanzitutto ci tengo ad evidenziare che operiamo con personale alle dirette dipendenze del Gruppo. L’organizzazione segue le procedure ISO impostate e
n. 5 Ottobre-Novembre 2015
migliorate nel tempo per poter rendere il lavoro preciso e puntuale. I nostri tecnici, i tecnici-commerciali ed il personale amministrativo hanno un’adeguata preparazione grazie a percorsi scolastici d’istruzione superiore ed universitaria ma anche grazie a periodici corsi di formazione interna ed esterna a cui partecipano». Quanto è aumentata l’esigenza da parte della gente di avere sicurezza nelle proprie case? «Per rispondere a questa domanda possono parlare i numeri forniti da fonti attendibili. Secondo il rapporto Bes di Istat, negli ultimi anni in Italia sono aumentati i reati contro il patrimonio, in parte anche per effetto della crisi, come emerge dai dati delle denunce dei cittadini alle Forze dell’Ordine e dall’attività investigativa delle Forze di Polizia. I reati da cui si può ricavare un guadagno economico (furti, rapine, truffe, estorsioni, ecc.) hanno subito un incremento a partire dal 2010. In particolare, per effetto della crisi sulla criminalità, sono i furti in abitazione ad avere avuto un’impennata nel 2012, con un aumento del 40% rispetto al 2010. Anche le rapine denunciate sono tornate a crescere dal 2011, raggiungendo quota 42.631 nel 2012. Sono soprattutto aumentate le rapine in abitazione (del 65,8% tra il 2012 e 2010) e quelle effettuate negli esercizi commerciali (+20,7% dal 2010).
Dal 2011 è diminuita anche la percezione di sicurezza, soprattutto per le donne, così come aumenta la percezione del rischio della zona in cui si vive da parte delle famiglie, in particolare nel 2013». (Fonte da Cronaca de “Il Sole 24Ore” 05 Maggio 2015) Gli impianti I.P.S. sono alla portata di tutte le tasche? «Certamente! I sistemi che realizziamo possono incontrare le esigenze di tutti poiché studiati ad hoc in funzione delle disponibilità di ciascuno, mantenendo comunque un alto livello di sicurezza. Siamo a volte portati a pensare che un professionista sia più “caro” rispetto ad un piccolo installatore. Per esperienza posso dimostrare l’esatto contrario. Un’Azienda strutturata può fornire prodotti e servizi altamente competitivi anche per quanto riguarda la parte economica poiché ha un potere d’acquisto superiore a chi si improvvisa in questo settore. Inoltre i consigli e la consulenza al fine di vantaggi economici forniti da Enti quali Camere di Commercio, Regioni ed altro ancora possono essere meglio conosciuti da Aziende strutturate che operano nel settore specifico ogni giorno. Bisogna pensare che il vantaggio economico non è dato dal “livello di prezzo” ma dalla elevata qualità al miglior investimento. Questo tipo di analisi è un altro fiore all’occhiello di un’Azienda come la nostra». Quali sono i consigli che vi sentite di dare a chi non si sente sicuro nella propria abitazione o nella propria azienda? «Conosciamo abbastanza bene la situazione inerente al problema sicurezza. Infatti notiamo che all’interno di alcune comunità vengono organizzati a livello comunale incontri dove le Istituzioni e le Forze dell’Ordine espongono e raccolgono testimonianze di accadimenti di natura criminale. Siamo in linea col pensiero di questi Enti poiché essendo complesso fronteggiare in maniera organizzata il tipo di delinquenza che oggi si presenta è possibile dotarsi di sistemi di prevenzione quali tecnologie di rilevazione attiva che possono limitare non poco gli atti di criminalità al patrimonio. Consigliamo sempre di rivolgersi a dei professionisti del settore con referenze qualificate in modo da poter ottimizzare l’investimento e sentirsi realmente protetti in ogni momento».
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speciale bmw
nuova bmw serie 3 presentazione in grande stile alla tullo pezzo
L
a nuova BMW Serie 3 è stata presentata ufficialmente al pubblico lo scorso sabato 26 e domenica 27 settembre ma, per i clienti della provincia di Mantova, i festeggiamenti erano già iniziati la sera di venerdì 25 settembre. La Concessionaria BMW e MINI Tullo Pezzo ha ottenuto, infatti, il privilegio di esporre per l’occasione la progenitrice della BMW Serie 3 nella sua veste più rispondente alle caratteristiche di dinamismo e sportività che connotano da sempre la serie di vetture di maggior successo commerciale della Casa bavarese: la BMW 320i Group 5 brandizzata Jaegermeister che, alla fine degli anni 70, ha partecipato alle più importanti competizioni internazionali, condotta dai giovani piloti emergenti del BMW Junior Team, creato da Jochen Neerpasch e che annoverava, fra gli altri Eddy Cheever, Marc Surer, Manfred Winkelhoch. Sulle BMW Group 5 si sono cimentati anche piloti come di Dieter Quester, Ronnie Peterson, Hans-Joachim Stuck, e Gilles Villeneuve che ha preso parte alla gare IMSA (USA e Canada) nel 1977 con un esemplare turbo della potenza di 500 cavalli. Nello stesso anno un’autentica opera d’arte in movimento – la BMW 320 Group 5 dipinta da Roy Lichtenstein - conquistava la vittoria di classe alla 24 Ore di le Mans. La Concessionaria BMW Tullo Pezzo ha organizzato quindi una serata speciale completando l’esposizione con tutti i modelli di Serie 3 susseguitisi in questi quarant’anni che contorneranno la nuova arrivata: la Nuova BMW Serie 3. Gli esemplari esposti fanno parte della collezione “Tullo Pezzo Veteran Cars” che annovera, fra gli altri, anche un preziosissimo modello unico, la BMW 335 cabriolet del 1939 che ha partecipato, ed è stata premiata, al Concorso d’Eleganza di Villa d’Este nel maggio 2012. L’intera serata è stata dedicata agli anni ’70 ed alle decadi successive con menù, musica ed ambientazioni che ne hanno ricordato gli stilemi più significativi, ricorrendo anche a momenti che hanno caratterizzato la vita sociale della nostra città.
n. 5 Ottobre-Novembre 2015
di marco morelli
LA NUOVA BMW SERIE 3 IN SINTESI. La nuova BMW Serie 3 si presenta con un design esterno rivisitato con la massima cura, un ambiente altrettanto premium all’interno, una gamma di motorizzazioni ampliamente rinnovata, uno chassis ulteriormente perfezionato e numerosi nuovi optional relativi all’infotainment per continuare la sua storia di successo nel segmento delle vetture premium nella classe automobilistica media che dura ormai da quattro decenni.La Serie di modelli di maggiore successo del brand BMW, con oltre 14 milioni di vetture consegnate, ridefinisce con la BMW Serie 3 berlina e la BMW Serie 3 Touring i benchmark di dinamismo, di efficienza e design. La gamma di motorizzazioni comprenderà, inizial-
mente, quattro propulsori a benzina e sei motori diesel. A seconda della motorizzazione prescelta, la trasmissione di potenza viene realizzata attraverso la classica trazione posteriore oppure la trazione integrale intelligente BMW xDrive. Nel 2016 l’offerta sarà ampliata inoltre con la BMW 330e berlina, il modello ibrido plug-in che coniugherà la tecnologia elettrica BMW eDrive con un motore quattro cilindri a benzina dell’ultima generazione di propulsori del BMW Group. La potenza di sistema della BMW 330e pari a 185 kW/252 CV è generata dai due motori e determinerà un consumo di carburante (ciclo combinato) di 2,1 – 1,9 litri/100 km ed emissioni di CO2 (ciclo combinato) di 49 – 44 g/km (valori nel ciclo di prova UE). Info: www.tullopezzo.it
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ECo&green
FOCUS di giacomo gabriele morelli
di benedetta bottura
Anche gli animali sorridono
“Pet” nostrani o esotici, passione o esibizionismo?
Gli animali hanno il senso dell’umorismo e ridono quando si divertono. Per molti anni gli scienziati hanno considerato la risata come esclusiva degli essere umani e dei primati. Oggi grazie ad alcuni studi, sappiamo che tutti i mammiferi ridono. Jaak Panksepp, professore dell’Università dell’Ohio, ha condotto uno studio sui ratti da laboratorio, notando che quando i cuccioli giocano tra loro, emettono fischi ad intensità particolari detti «chirping». Nell’approfondire l’argomento il professore ha inserito la “stimolazione manuale rapida”, ovvero il solletico e ha scoperto che i topi emettevano gli stessi segnali, giungendo alla conclusione che questi suoni altro non sono che risate. Anche i cani ridono, emettendo un particolare tipo di ansimo e cambiando addirittura espressione del muso. Patricia Simonet e collaboratori, hanno dimostrato che il cane ride registrando audio e video
di momenti di gioco, che hanno poi fatto ascoltare a dei cuccioli. Questi, sentendo le registrazioni iniziavano subito a scodinzolare e correvano a prendere giocattoli. Del resto non c’era forse bisogno di tanti studi, chiunque possegga un animale lo ha visto divertirsi almeno una volta facendo scherzi e dispetti ad altri animali, o al padrone stesso: tirare la coda, spingere, o tendere agguati e la sensazione che dopo se la ridano di gusto è una prova sufficiente.
“Pet” è un sostantivo inglese, in voga nel linguaggio corrente per definire gli animali “da compagnia”. “Pet market” o “pet store” sono ad esempio le nuove denominazioni date ai negozi per animali. “Pet therapies”, altro esempio, sono quelle terapie, rivolte a migliorare particolari patologie, che prevedono la presenza di un animale su cui si rivolgono le attenzioni e le premure del paziente. Il tipo di animale varia a seconda del caso, si spazia dal criceto al cavallo, ma nella maggioranza dei casi ad essere coinvolti sono cani e gatti.
curiosità
Le misteriose nubi nottilucenti Nubi che illuminano il cielo notturno. Questo misterioso fenomeno è noto già dal 1885. Da allora gli studiosi si interrogano sulla sua origine. Si tratta di nubi che appaiono in cielo dopo il tramonto, ad altezze molto superiori alle normali nuvole. Queste nubi sono poco consistenti, di solito sono semitrasparenti, come una
healing Garden
Il giardino degli abbracci salutari L’Healing Garden è il giardino della salute. L’effetto benefico della natura sulla salute è risaputo, il verde contribuisce a ridurre l’ansia, i tempi di degenza e il consumo di farmaci. Quindi, all’Ospedale San Carlo Borromeo di Milano, si è deciso di inserire l’ortoterapia. Il progetto, che ha coinvolto numerosi volontari, ha portato alla realizzazione di un giardino terapeutico in cui è possibile fare un percorso percettivo e sensoriale per il benessere psicofisico di pazienti, famigliari e dipendenti. Lo spazio verde comprende un orto sinergico con zone coltivabili e un frutteto, in cui si tengono diverse attività terapeutiche. C’è poi il “giardino degli abbracci”, un percorso attraverso sentieri costellati di aiuole a cumulo, anche dette abbracci, con varie specie arbustive ed erbacee perenni, ognuna con un diverso colore, profumo e valore simbolico, in grado di stimolare in chi le guarda le varie emozioni.
n. 3 Giugno-Luglio 2013
sorta di nebbia. Hanno forma allungata, filamentosa con un colore bianco-argenteo. Il fenomeno è osservabile solo a determinate latitudini delle zone temperate, quindi è assai raro vederlo in Italia. Nonostante le numerose ipotesi, che vanno dalle maree atmosferiche, agli effetti dei gas serra, il fenomeno resta ancora inspiegato.
Colpi di cannone nel deserto? Le tribù nomadi delle coste egiziane del Mar Rosso da generazioni raccontano che i terremoti di quell’area sono accompagnati da suoni simili a colpi di cannone. Oggi, grazie a un’indagine sismologica, che ha rilevato la struttura delle faglie della zona, sappiamo che non si tratta di una leggenda, ma di un fenomeno naturale. I boati sono prodotti dai terremoti che si verificano a causa delle infiltrazioni dell’acqua del Mar Rosso in una faglia profonda dieci chilometri. Le rocce magmatiche che coprono la faglia sono rigide e quando vengono colpite dalle vibrazioni del sisma, agiscono da cassa di risonanza, provocando i sordi boati che si possono udire anche a molti chilometri di distanza nel deserto e che, in effetti, ricordano delle cannonate.
Insomma la presenza del “pet” in famiglia, per uno scopo o per l’altro, si è incrementata nell’ultimo decennio in modo considerevole, anche se siamo ancora lontani dalla consistenza presente presso le famiglie inglesi, che della convivenza con un animale tra le mura domestiche sono state promotrici nel mondo, introducendo e internazionalizzando l’adozione del termine locale “pet”. Sin qui cose già risapute: fenomeno che trova larghi consensi da animalisti e non. Ma come spesso accade in ogni campo, anche nel mondo degli animali domestici si assiste ad eccessi poco condivisibili. Accade così che nell’acquario, al posto di variopinti pesci tropicali, possa trovar posto un piranha di 30 centimetri esteticamente tanto anonimo ed abulico quanto subdolamente temibile. Oppure che nel
terrario venga tenuto un pitone moluro, capace di raggiungere i sei metri di lunghezza ed il peso di 70-80 chili. Riguardo le iguane, decisamente innocue, tutto si può dire meno che siano leggiadre e simpatiche, anche quando vengono esibite mollemente accoccolate sulla spalla dell’eccentrico proprietario. I proprietari di negozi specializzati si sentono poi occasionalmente richiedere esemplari di specie velenose (serpenti in genere) o bizzarre (scimmie e similari), nonché di piccoli carnivori (tassi, procioni, eccetera), tutte specie di cui la legislazione italiana vieta la detenzione. Sarebbe curioso capire i motivi che spingono certi avventori a fare queste eccentriche richieste.
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FOCUS
di Anna Maria Catano
Quando la scienza diventa cultura Un Museo in cui immergersi: per sognare, riflettere, comprendere, imparare. C’è perfino un minuscolo frammento di Luna che simboleggia la conquista dello spazio, la più straordinaria delle avventure umane. E non è che uno dei sedicimila oggetti esposti nel primo e più grande Museo della Scienza e della Tecnologia d’Italia. A testimonianza dell’inestinguibile sete di conoscenza dell’uomo. Ce n’è per tutti i gusti. Dalle macchine di Leonardo al laboratorio di robotica più avanzato d’Europa. Dalla storia del carbone e della plastica a quella delle energie rinnovabili e del nucleare. Dal tram a cavalli, utilizzato in Lombardia per il trasporto pubblico, al sottomarino Toti. Dal monoplano della prima traversata delle Alpi, a Luna Rossa. Sul ponte di comando della prestigiosa Fondazione da quindici anni il direttore generale, Fiorenzo Galli. Un professionista dalla personalità carismatica che ha saputo trasformare un’istituzione nobile ma polverosa in un caleidoscopio di idee, suggestioni, percorsi, accostamenti. La visita al Museo della Scienza di Milano è un viaggio in technicolor nel tempo. Macchine d’epoca, progetti innovativi, mostre e laboratori interattivi suggeriscono stimoli ed accendono curiosità molto diverse tra loro. Non è un caso che lo scorso anno ben 453mila visitatori abbiano varcato la soglia del cinquecentesco monastero degli Olivetani. Un risultato che ha dell’incredibile in un Paese dove la conoscenza scientifica è Cenerentola negletta e larga parte delle istituzioni museali statica e sonnacchiosa. Fiorenzo Galli arriva dal mondo dell’impresa e del lavoro. Ma alle competenze manageriali e alle conoscenze tecnico scientifiche unisce doti di grande affabulatore e l’esperienza da docente universitario. Un curriculum eccellente e poliedrico che davvero in pochi possono vantare. La prima scritta luminosa in cui ci si imbatte entrando è lapidaria: Scienza è cultura. Cosa significa? «La scienza è troppo spesso considerata qualcosa di alieno rispetto alla gente, alla vita degli individui. Cultura invece è l’insieme dei comportamenti delle persone e comprende tutto, l’economia, la storia, le scienze, la tecnologie. Un museo è, deve essere, un luogo vivo. Il nostro è il museo del divenire del mondo. Un luogo che racconta l’evoluzione della società». Esplorare è una parola chiave, lei l’ha definita la parola magica.. «Sì, credo che esplorare sia la parola esatta. L’evoluzione, in qualunque settore, è rapidissima. Pensiamo a come per esempio sono cambiate le tecnologie dell’informazione. Ma anche al mutare della vita dell’acciaio, dell’alluminio, dei materiali compositi al tema del riciclo. Il museo vanta innumerevoli
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Intervista a Fiorenzo Galli, direttore generale del Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo Da Vinci di Milano oggetti icona, oggetti che raccontano una storia. Dall’astrolabio alla nave scuola Ebe, dal simulatore di volo al pendolo di Focault. Ma c’è anche l’area del “Come era una volta”: la bottega dell’orologiaio, la liuteria. Camminando per i grandi corridoi si inciampa in cose sorprendenti. Dalle navicelle spaziali ai globi, (quattro preziosi mappamondi del diciassettesimo secolo) fino ad un frammento di Luna». Un minuscolo sassolino di basalto dal valore inestimabile. Soprattutto perché in grado di farci riflettere sul presente, sul passato, sul futuro dell’umanità? «Quel frammento è stato raccolto dal comandante dell’Apollo 17, Eugene Cernan nel 1972, l’ultima occasione in cui l’uomo ha messo piede sulla Luna. Nixon lo offrì, come segno di fratellanza degli Stati Uniti al Governo Italiano, che poi lo donò al Museo. L’allestimento è stato a lungo pensato: il visitatore può fermarsi, osservare e lasciarsi coinvolgere, anche per pochi minuti, dalla più grande avventura di
esplorazione compiuta dall’uomo. Sempre là dove è esposto la pietra sono poi riportati i nomi di tutti i donatori a cui è stata “regalata la Luna” grazie ad una apposita campagna di crowdfunding». Il Leonardo in questi anni è diventato un’istituzione d’eccellenza riconosciuta anche a livello europeo ed internazionale. Quali sono i progetti più importanti in atto? «Il Museo è coinvolto come coordinatore, partner o promotore in numerosi progetti a livello regionale, nazionale e internazionale. L’obiettivo è approfondire il rapporto con diversi interlocutori, scambiare esperienze, contribuire in modo attivo all’educazione alla scienza e alla tecnologia. Sto pensando al G7 dei musei scientifici europei che raccoglie in un progetto l’evoluzione della scienza legata ai grandi cambiamenti della nostra società. Una struttura culturale che delinei i nuovi scenari necessari e possibili». In un’Italia dove la cultura scientifica sembra interessare solo gli addetti ai lavori un museo milanese che stacca mezzo milione di biglietti l’anno e che, dall’inizio del 2015 ha registrato un incremento del 22%, è una gran bella soddisfazione… «Quando sono arrivato nel 2001 c’erano 34 persone. E una volontà antica: quella di unire le due culture, la umanistica e la scientifica. Oggi siamo in 130 e gestiamo il più importante complesso museale della Scienza e della Tecnologia in Italia all’interno di una grande rete europea». Un museo gestito come un’azienda che si rivolge e che collabora con altre imprese? «La partnership tra imprese e museo costituisce un’alleanza tra individui che scelgono di lavorare insieme per soddisfare i bisogni della comunità. Sin dal 1953, l’anno di nascita del Leonardo, industrie quali Fiat, Alfa Romeo, Falk, Eni, Olivetti hanno donato macchinari, cimeli, documentazione». Più adatto a piccoli o grandi curiosi? «È pensato per tutti e per tutte le età. La visita va
n. 5 Ottobre-Novembre 2015
Mostre e appuntamenti da non perdere Peasant da Vincis. La mostra dell’artista cinese Cai Guo-Qiang. Per la prima volta in Italia le grandi macchine realizzate da contadini cinesi ispirate dalla genialità di Leonardo da Vinci. “Perché noi come esseri umani sentiamo il bisogno di inventare?” L’artista cinese celebra l’artigianalità lo e splendore creativo dell’immaginazione umana. #FOODPEOPLE. La mostra per chi ha fame di innovazione. Una grande esposizione dedicata ai cambiamenti che hanno segnato il nostro modo di mangiare e alle prospettive future del sistema alimentare. Condivisione, cambiamento, relazioni e tecnologia sono le chiavi di lettura attraverso cui il Museo legge il tema della nutrizione. Galleria Leonardo: il Museo ospita la più grande collezione al mondo di modelli realizzati interpretando disegni di Leonardo (anche visite guidate). Area Spazio: oggetti inediti, esperienze interattive, approfondimenti e curiosità che affiancano il frammento di Luna dell’Apollo 17. Sottomarino Enrico Toti: ogni mattina è possibile effettuare visite guidate. S-506 è stato costruito allo scopo di distruggere i lanciamissili a propulsione nucleare. Simulatore virtuale di volo in elicottero: nei weekend è possibile provare l’esperienza del volo simulato, della durata di 20 minuti, all’interno di una cabina originale di un elicottero AW 109. Luna Rossa: il catamarano finalista dell’America’s Cup è sospeso a 5 metri di altezza in modo da consentire l’osservazione di ogni particolare. Area Tinkering: un laboratorio per sperimentare in modo alternativo e interattivo il mondo che ci circonda. Si realizzano liberamente oggetti a partire da un tema assegnato. Notte al museo. 31 ottobre dalle ore 20 alle 9: Una serata tutta dedicata ai bambini dai 6 ai 10 anni e alle loro famiglie che avranno la possibilità di visitare il Museo di notte nei panni di piccoli esploratori e di pernottare al suo interno. Uno Stradivari per la gente 9 ottobre ore 21: concerto del maestro Matteo Fedeli. L’occasione per ascoltare i preziosi violini del celebre liutaio. Orario estivo: da martedì a domenica 9.30 – 19.00. Sabato orario fino alle 21.00. Dal 1° novembre: da martedì a venerdì 9.30 – 17.00. Sabato e festivi 9.30 – 18.30. Chiuso i lunedì non festivi. Biglietti: intero 10,00 €, ridotto 7,50 €. Gratuito per disabili e accompagnatore e bambini sotto i 3 anni www.museoscienza.org Tel. 02485551
Fiorenzo Galli
fatta in modo personalizzato. C’è chi s’innamora del sommergibile e chi preferisce il laboratorio di biotecnologie. Le attività dedicate agli studenti sono quotidiane. Si tratta di percorsi condivisi, una ricchezza enorme per scuole e famiglie. C’è poi la Tinkering Zone sviluppata da ricerche del MIT, una metodologia educativa per l’apprendimento della STEM (scienza tecnologia ingegneria, matematica) e lo sviluppo di creatività, innovazione, motivazione. Un laboratorio dove si impara attraverso il fare. E tantissimi percorsi interattivi per tutti». Un curriculum impegnativo, il suo. Dopo venti anni di gestione imprenditoriale, la direzione di un museo ed una docenza universitaria. Quale delle tante frecce nell’arco si è rivelata la più preziosa? «È stata una confluenza di esperienze, una convergenza di valori. Scienza ed umanesimo sono due
n. 5 Ottobre-Novembre 2015
facce della stessa medaglia che è l’uomo». Al genio universale di Leonardo, pittore, ingegnere, architetto è dedicato il museo nonché la Galleria centrale. Come è nata l’idea di realizzarne i disegni? «La collezione dei modelli leonardeschi venne pensata per celebrare il quinto centenario della nascita di Da Vinci. Le realizzazioni postbelliche degli anni Cinquanta costituiscono il nucleo fondante della raccolta. Oltre 140 modelli, tra cui la macchina volante, la sega idraulica, l’argano per sollevare pesi. I disegni non sono solo progetti per macchine da costruire ma anche rilievi di opere già esistenti, proposte di miglioramento o studi sulla natura. All’allestimento storico della Galleria si affianca poi anche una mostra che approfondisce gli anni milanesi di Leonardo».
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LA CAMERA DI SOphIA
QUANDO L’AMORE è DOLORE Uscire dagli amori impossibili
Può accadere talvolta che l’amore si trasformi in qualcosa di malsano, più causa di sofferenza e turbamenti che di felicità e appagamento. Qualcosa di pericoloso per la nostra salute fisica e mentale. In genere accade perché si “ama troppo” (espressione coniata da Robin Norwood, autrice, tra gli altri, del volume “Donne che amano troppo” ed. Feltrinelli, in cui analizza l’argomento sviscerandolo attraverso il racconto di alcuni casi
veri) e di solito accade alle donne. Si può dire che si “ama troppo” quando essere innamorate significa soffrire. Si “ama troppo” quando si è pronte a giustificare comportamenti del partner altrimenti considerati inaccettabili, a sopportare l’indifferenza, i malumori, il cattivo carattere, financo la violenza, senza trovare una motivazione e la forza necessarie per porre fine alla relazione. Alla base di questa, potremmo chiamare “disfunzione sentimentale”, c’è la paura, le cui radici affondano nella disistima di sé: è la paura di essere rifiutate e abbandonate, di non essere abbastanza per il nostro lui (abbastanza attraenti, abbastanza amorevoli, abbastanza affettuose), di non meritare di essere amate. E questo porta ad accettare qualunque cosa dall’uomo che si è scelto e a interpretare ogni suo gesto di indifferenza o tradimento come un attentato alla
di marzia sandri
propria stessa esistenza. Da qui l’innescarsi del circolo perverso di sofferenza e degradazione che si finisce con l’innescare e che si acuisce tanto più quanto più si cerca in lui rassicurazione e sostegno. Lo sforzo di adattarsi a fare da infermiera, da serva, da sorella, da confidente, da madre, da terapeuta, infatti, paradossalmente, non farà che attivare tendenze di fuga perché l’aiuto non è che la faccia positiva della medaglia del controllo. E’ quello che accade quando le donne commettono l’errore di cercare un uomo con cui avviare una relazione di coppia avendo prima trascurato di instaurare una sana relazione con se stesse. In questo modo si finisce con il correre da un uomo all’altro alla ricerca di ciò che non si è saputo trovare o cercare dentro se stesse. La soluzione sta nell’iniziare un percorso – in genere difficilmente affrontabile con successo da sole – che può essere individuale o di gruppo, che riporti alle radici del proprio essere più vero e profondo con l’obiettivo di recuperare la consapevolezza del proprio valore, delle proprie risorse, della propria forza e, in ultima analisi, dell’amore verso se stesse. Perché, per usare le parole della Norwood, “quando nel nostro vuoto andiamo cercando l’amore, possiamo trovare solo altro vuoto”.
nella psiche dell’individuo si trovano entrambe le polarità
nè maschio nè femmina Sia che si sia nati uomo, sia che si sia nati donna, nella psiche di ciascun individuo si trovano entrambe le polarità, maschile e femminile. Nell’ottica dello sviluppo di una personalità matura ed armoniosa e dal punto di vista della piena realizzazione in quanto esseri umani, è allora estremamente importante coltivare il pieno sviluppo e l’integrazione delle qualità che appartengono sia all’aspetto maschile che a quello femminile. Nella sua essenza più profonda l’essere umano, infatti, non è né maschio, né femmina, ma è un’entità completa e potenzialmente illimitata di capacità e qualità che appartengono ai due ambiti. Anche il nostro emisfero cerebrale riflette questa dualità nella suddivisione in emisfero destro (riconducibile alla dimensione femminile) ed emisfero sinistro (riconducibile alla dimensione maschile) e anche in riferimento alle attività cerebrali la maturità psichica si raggiunge quando si siano sapute sviluppare armonicamente e in maniera equilibrata le funzioni di entrambi, integrandole. Evitare un’eccessiva polarizzazione eviterà l’innescarsi di conflitti intrapsichici dovuti proprio alla contrapposizione tra gli opposti in noi e, allo stesso modo, eviterà che questi si proiettino fuori di noi traducendosi in conflitti relazionali. E’, infatti, proprio questa la causa scatenante dei principali problemi che affliggono le nostre relazioni, in particolare quelle sentimentali e di coppia. Solo conoscendo, ricontattando e accogliendo, portandoli in espressione in maniera armoniosa ed equilibrata, tutti gli aspetti della nostra psiche, sia quelli più propri al nostro sesso, che quelli pertinenti all’altro, potremmo raggiungere uno stato di armonia interiore che ci permetterà di instaurare rapporti sani e soddisfacenti. Come possiamo, infatti, comprende-
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Marzia Sandri è - Counselor relazionale, diplomata presso il CSB (Centro Studi Bhaktivedanta - Accademia delle Scienze Tradizionali dell’India) - Iscritta all’ACP (Associazione Counselor Professionisti) - Membro del direttivo del CISMO (Centro Italiano Studi Medicine Orientali) Si è recentemente specializzata in Counseling transpersonale. Tiene conferenze, cicli di incontri e serate di divulgazione sulla meditazione e sulla crescita personale ed è disponibile per incontri privati a Mantova e provincia e nella zona del Basso Garda veronese. Per chi fosse interessato agli argomenti trattati: cell. 333.1373214; marziasandri@virgilio.it
re e farci comprendere dall’altro se noi stessi per primi non ci conosciamo e non accettiamo intere parti della nostra interiorità? Si tratta, in sostanza, di imparare a considerare il maschile e il femminile in noi come i ballerini impegnati in una danza il cui ritmo armonioso, una volta raggiunto e mantenuto, può farsi fonte di grande gioia e soddisfazione per le nostre esistenze e le nostre relazioni.
n. 5 Ottobre-Novembre 2015
CLARINS CONTRO L’INVECCHIAMENTO
ORMONI E BELLEZZA Il Multi-Intensive, Concentrato rivitalizzante zona sguardo di Clarins è un efficace concentrato per la zona intorno agli occhi, ricco di estratti di piante in grado di illuminare lo sguardo e rendere più belle le ciglia. Si tratta di una formula antirughe mirata che agisce come un mini-lifting per le donne che attraversano i naturali cambiamenti ormonali. La speciale formula Clarins a base di Pueraria Lobata, petali di rosa e burro di karité, rassoda, decongestiona e sgonfia immediatamente tutto il contorno occhi, da tempia a tempia, riducendo occhiaie, rughe, zampe di gallina e segni Questo concentrato è adatto gli occhi sensibili e a chi porta le lenti a contatto. L’effetto comfort facilita il maquillage. Insomma, un vero e proprio alleato di bellezza. In vendita nelle migliori profumerie.
FLOWER TALES
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di Alessandra FusÉ
RENE FURTERER
NUOVA LUCE AI CAPELLI
Voglia di un rituale di bellezza finale che ridoni lucentezza ai capelli? Fioravanti di René Furterer è creato secondo un’antica ricetta, che apporta un’eccezionale lucentezza e rende i capelli docili al pettine. Il Risciacquo abbellente Fioravanti è ideale per neutralizzare il calcare ed evitare quindi che i capelli si opacizzino. Sviluppato da Leonardo Fioravanti, medico italiano vissuto nel XVI° secolo, l’Alcolato di Fioravanti, risultato di una ricetta erboristica ancestrale e originale, si ottiene dalla macerazione di ben 11 piante. Regala una lucentezza “effetto specchio”, chiudendo le scaglie del capello e impedendo il depositarsi di particelle lungo la fibra. Altro ingrediente è l’acerola, che regala alla capigliatura una lucentezza sublime.
PROFUMI ESOTICI
IDRATARE IL CORPO
La linea Home Spa di Douglas stupisce per i suoi colori e i suoi profumi. Nella foto, 3 prodotti che non possono davvero mancare in bagno: si tratta di bagnoschiuma delicati per il corpo, che si trasformano in una schiuma cremosa, ideale per coccolare il vostro corpo. Spirit of Asia contiene olio di germe di riso, che svolge un’azione lenitiva e previene l’invecchiamento della pelle, mentre il latte di bambù deterge e idrata delicatamente. Beauty of Hawaii è un tuffo in un oceano di fiori tropicali. Gli oli hawaiani come l’Olio di Monoi e l’Olio di Noce di Macadamia levigano, ammorbidiscono e rigenerano la pelle. Harmony of Ayurveda, con olio di mandorle e olio di sesamo, riequilibra il corpo e la mente. In vendita presso le profumerie Douglas.
Salute & Bellezza SALI DEL MAR MORTO
LO SCRUB ATTIVO RIMODELLANTE
B-Lift Scrub Attivo Salino Rimodellante, in vendita sul sito www.qvc.it, è un ottimo mix di sali marini, olii naturali ed estratti vegetali. Lo scrub attivo, ideale da applicare nella vasca o nella doccia, esfolia, leviga e nutre la pelle del corpo. Gli ingredienti contenuti favoriscono anche un’efficace azione tonificante. Contiene sali marini e del Mar Morto, olio essenziale di arancio, olio di vinaccioli, estratti di centella, ippocastano e rusco. Basta miscelare il prodotto con l’apposita spatolina e applicare con delicati movimenti circolari sulla pelle umida, insistendo sui punti critici. Lasciare in posa, quindi risciacquare con dolcezza. Di piacevole utilizzo sia nella vasca che nella doccia.
INTERVISTA AL dott. andrea boggio
Check up
del sorriso OTTOBRE MESE DELLA PREVENZIONE DENTALE
Il mese di ottobre è il mese della prevenzione dentale: molti studi dentistici applicano tariffe scontate per invitare i pazienti a fare un controllo periodico. E’ l’occasione per fare un check up al sorriso e valutare gli eventuali interventi da effettuare: non solo per riparare i danni ma soprattutto per prevenire. Il dott. Andrea Boggio dello Studio Boggio di Gallarate spiega i vantaggi delle ultime tecniche di prevenzione della carie. Cosa sono le sigillature? In cosa consiste la tecnica? «Le sigillature rappresentano uno degli interventi più importanti in ambito odontoiatrico nel campo della prevenzione
del processo carioso. La tecnica consiste nell’applicazione di una speciale resina fluida all’interno dei solchi principali dei denti, che, una volta indurita per mezzo della luce di una lampada dedicata, protegge lo smalto dall’attacco batterico». Hanno delle controindicazioni? «Le sigillature non hanno controindicazioni, tuttavia, sebbene si tratti di un intervento rapido, semplice ed indolore, dev’essere eseguito da personale esperto, perfettamente a conoscenza delle corrette linee guida e protocolli operativi, altrimenti il rischio potrebbe essere quello di favorire la carie stessa». A chi sono consigliate?
«I denti da trattare sono in particolare i primi molari permanenti, immediatamente dopo la loro eruzione in bocca, all’età di sei anni. Questi elementi dentari sono maggiormente esposti al rischio di carie a causa della loro particolare anatomia, caratterizzata dalla presenza di numerosi e profondi solchi sulla loro superficie; inoltre la loro posizione nei settori posteriori della cavità orale rende le manovre di igiene orale domiciliare piuttosto complesse, soprattutto in giovane età. A dodici anni altrettanto importante risulta poi la sigillatura dei secondi molari permanenti».
L’INCONTRO
michele filippini riscoprire il piacere del gusto e della qualità
U
na coppia, marito e moglie, che anche nella vita ha pensato al futuro dei propri figli con l’intento di lasciare loro un mondo migliore di quello attuale, impegnandosi a dare un significativo contributo attraverso questo lavoro con cui provamo a perseguire i valori ed i principi nei quali credono fermamente: rispetto, tradizione, passione. Cosa l’ha spinta ad intraprendere questa nuova attività? Con quali obiettivi nasce B&O Italy? «Dopo un’esperienza quasi ventennale in ambito automobilistico (Michele era contitolare della Filippini Auto, concessionaria Audi e Volkswagen, ndr) sentivo il bisogno di nuovi stimoli in campi diversi. La passione verso il mondo dell’agroalimentare e la ricerca, oltre ad un fondamentale desiderio di essere parte attiva, pur piccolissima, nello sviluppo sostenibile hanno portato mia moglie Rita e me su questa strada. “Nutrire il pianeta. Energia per la vita” non può rimanere solo lo slogan di Expo, è l’unica strada obbligata da percorrere». Con quale criterio ricerca i prodotti che poi propone alla sua clientela? «Parlando di cibo è assolutamente d’obbligo partire dal gusto. Un prodotto deve essere innanzitutto buono, deve dare piacere, deve farmi pensare che lo acquisterei nuovamente. Superato questo primo “test” arriva il secondo, altrettanto fondamentale: gli ingredienti. Materie prime di alta qualità e selezionate, ove possibile italiane, al bando margarine e grassi idrogenati. Bontà, salute e Made in Italy, con un occhio di riguardo ai bambini: queste le linee guida». Come valuta stia andando il mercato eco-bio?
B&O Italy è da sempre attenta al benessere dei bambini, che richiedono pasti buoni e saporiti, e alle esigenze delle mamme, che spesso devono divincolarsi nella scelta di prodotti sani e nutrienti che si possano preparare in tempi rapidi
n. 5 Ottobre-Novembre 2015
di Alessio Pinza
i nostri prodotti realmente biologici sono buoni e soprattutto salutari B&O Italy nasce dall’idea di Michele Filippini e della moglie Rita, entrambi con precedenti esperienze imprenditoriali alle spalle. L’azienda, fondata nel 2014, inizia l’attività vera e propria nella primavera del 2015, dopo un periodo di studio e ricerca finalizzato alla attentissima selezione dei fornitori e delle migliori materie prime. La salubrità e l’alta qualità dei prodotti sono infatti alla base della filosofia di B&O, nella convinzione che il benessere abbinato al gusto debba essere un binomio vincente. Altro elemento fondamentale è il Made in Italy: tutti i prodotti sono italiani, ed anche le materie prime, quando possibile, sono nazionali. Info: www.bandoitaly.com
«La prima metà del 2015 ha segnato un +19.8% nel mercato interno, nonostante la superficie agricola coltivata secondo i criteri bio sia solo poco più del 10%. Le potenzialità sono ottime, così come i conseguenti benefici per tutti». Come riconoscere un prodotto bio che sia assolutamente tale? Quali gli inganni del mercato in tal senso? Ove bisogne diffidare? «Come sempre quando un mercato “tira” non è improbabile l’inserimento di attori a puro fine utilitaristico. Va precisato che tutti gli attori della filiera biologica, dal produttore a chi commercializza, devono sottostare ad una certificazione che, se svolta con serietà, è una garanzia a tutela del consumatore. Noi abbiamo stretto collaborazioni con aziende piccole, artigianali o poco più, che ci permettono un contatto diretto con chi materialmente produce. Visitiamo le aziende con regolarità, sappiamo come lavorano, ci confrontiamo, effettuiamo a campione test e analisi di laboratorio dei prodotti. Questo fa sì che il controllo qualitativo sia di buon livello». Quanto si affida al web come strumento di vendita? «È lo strumento del presente e soprattutto del futuro, le tendenze e i dati a supporto sono molto precisi in tal senso. Abbiamo deciso di sviluppare il sito partendo proprio dall’e-commerce, che è il centro del progetto. Oltre a trovare moltissime informazioni utili (un’ampia sezione di ricette sempre in evoluzione, i pareri della nostra nutrizionista, approfondimenti scientifici) il nostro sito permette l’acquisto on line in maniera semplice, sicura e trasparente, con consegna a domicilio».
UN LAVORO STIMOLANTE, CREATIVO ED ETICO. PERCHÉ IL CIBO BIOLOGICO È LA PARTE CONCLUSIVA DI UN LUNGO LAVORO CHE PARLA DI TERRA, DI RISPETTO, DI CULTURA
Personalmente come definirebbe questo suo nuovo lavoro? «Stimolante, creativo ed etico. Perché il cibo biologico è la parte conclusiva di un lungo lavoro che parla di terra, di rispetto, di cultura. Al di là di filosofia spicciola e falsi buonismi, cercare di contribuire al benessere complessivo è un obbligo morale che tutti dovremmo sentire verso le generazioni future».
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Fashion
Tutte pazze per le gonne
WEEK Strette a matita, maxi a vita alta, o mini al ginocchio, quest’anno le gonne vincono il premio come capo must have della stagione
Per tutte quelle amanti sfegatata delle gonne, questo è decisamente il vostro anno! Che siano strette a matita, maxi a vita alta, o mini e al ginocchio, non ha nessuna importanza: le gonne quest’anno vincono indiscutibilmente il premio per il capo must have della stagione. La minigonna, nata come capo “manifesto” dei ribelli negli anni’60, e lanciata per la prima volta da Mary Quant nel suo negozio a Chelsea, oggi è diventato uno dei maggiori capi di tendenza, più che mai sotto i riflettori nelle collezioni autunno inverno 2016. Per chi non aspetta altro che mostrare un po’ le gambe le proposte sono tantissime: da quelle più classiche, che non tramontano mai, a quelle più spiritose e grintose, come quella in versione cartoon con i Looney Tunes, proposta da Moschino, da abbinare a décolleté a mezzo tacco, ankle boots o stivali lunghi. Niente paura però per chi le gambe vuole tenerle al caldo. Anche qui le opzioni sono tantissime, dalle romantiche gonne a portafoglio alle caviglie, a quelle super eleganti a matita, senza dimenticare quelle classiche al ginocchio, meglio se con spacchi laterali.
DW, eleganza
di vittoria bisutti
I tre lati dell’intimo Quale momento migliore, se non il cambio di stagione, per rinnovare un po’ il contenuto dell’armadio? Anche per quanto riguarda l’intimo, le tendenze proposte per la stagione fredda, sono tantissime. Il brand italiano Intimissimi, ha previsto infatti, per la collezione autunno/inverno, tre diverse linee di lingerie, mantenendo alti gli standard qualitativi che l’hanno reso così apprezzato anche dalle consumatrici più esigenti. Il pizzo è il protagonista della collezione Leaves Lace, in cui predominano le tonalità nude e del blu, che si adattano perfettamente alla stagione autunnale. La linea Autumn Flowers invece si tinge di stampe multicolor vivaci e grintose. Infine non si può non citare la collezione dedicata ai body, proposti in versione elegante e sensuale nelle tonalità del bianco e del nero, perfetti per le occasioni speciali.
a portata di tutti La collezione orologi Daniel Wellington, nata per soddisfare gli amanti per il gusto classico e atemporale, è caratterizzata da un design minimalista ma elegante, lussuoso ma allo stesso tempo alla portata di tutti. Se esteriormente, con le sottili rifiniture, già non passa inosservato, il vero punto di forza sta nei cinturini intercambiabili. Dal classico, in vero cuoio italiano, i diversi colori, si arriva al cinturino Nato, in nylon, anche questo proposto in colori e motivi diversi, ispirato ai modelli utilizzati dai sub dalla marina inglese. Nulla da dire: questa volta la Svezia ha conquistato tutti.
Alla ricerca
della borsa perfetta Minimal o con stampe particolari, l’hand bag sarà sicuramente una delle It Bag della stagione
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Parlando di borse, ogni anno ci si chiede quali saranno i modelli più trendy della stagione. Dopo aver guardato le passerelle della New York, Parigi, Milano Fashion week, uno tra gli accessori must have dell’autunno 2015-2016si è rivelato essere l’handbag. Che sia minimal, con stampe vivaci, o in rettile, questa sarà sicuramente una delle “It Bag” di questa stagione. Fendi propone la versione della linea Peekaboo in camoscio, con pannelli di colori diversi accostati a formare un motivo patchwork molto grintoso. La maison francese Chloè invece presenta una versione pitonata con base in pelle marrone e doppio manico, con tracolla removibile. Una versione più cheap ma decisamente da considerare è quella proposta da Zara: questa borsa dalla forma squadrata, in ecopelle nera con stampa di alligatore, è una delle più audaci della stagione.
Design minimalista ma elegante, cinturini intercambiabili: questi i punti forza che hanno conquistato tutti
n. 5 Ottobre-Novembre 2015
Fashion
PARKA, STILE
WEEK
URBAN CHIC
Il parka si presenta come il pezzo cool anche per la prossima stagione invernale. Di ispirazione militare, nasce in Russia in pelliccia per contrastare il rigido freddo, ma successivamente viene naturalizzato in America. Negli anni assume varie declinazioni, passando per una fase dove viene usato come simbolo-manifesto, all’uso sportivo legato alla neve e allo sci, diventando più fashion e più metropolitano, grazie ai tagli sartoriali, ai materiali tecnici, alla pelle. Per l’inverno le proposte lo hanno reso un capo anche elegante che diventa l’antagonista del cappotto, più rigoroso e più classico per l’uomo. Dettagli contemporanei, stampe, tessuti, tutti elementi che contribuiscono a impreziosirlo per trasformarlo in un capo casual o urban chic a seconda del proprio look e del proprio mood.
Per l’inverno le proposte lo hanno reso un capo anche elegante che diventa l’antagonista del cappotto
SCIARPA, MAXI
MA SENZA ECCESSI Da anni la sciarpa è uscita dai canoni classici, che la volevano stretta e monocolore da indossare sotto la giacca. Oggi la tendenza è maxi e lunga, per quelli slanciati, con la raccomandazione a non farle fare troppi giri e annodamenti intorno al collo. E’ decisamente più elegante portata morbida, ma non troppo svolazzante. Ce n’è per tutti i gusti e per tutti gli outfit, da quelle lisce con le frange a quelle lavorate e intrecciate, a quelle a mantella, forse un po’ eccessive. Nella versione corto, quelle a collo sono pratiche, morbide e soprattutto non predominano sugli altri capi, ma li esaltano.
di antonio scolari
TENDENZA
OCCHIALI OVERSIZE O DA INTELLETUALE Gli occhiali rappresentano sempre uno degli accessori must have della prossima stagione. Per qualcuno sono un accessorio indispensabile per vedere, per altri anche un modo per esprimere se stessi, come John Lennon, che li prediligeva colorati e piccoli. Le montature più in voga sono quelle dal taglio lineare e sagomato, dalla forma tonda e originale, con lenti molto scure per quelli da sole. Per la versione da vista, quelli oversize con sagoma spessa e di ispirazione nerd sono tra i più trendy. Ma lo sono anche quelli da intellettuali e un po’ retrò dalla forma geometrica, in materiale acetato o dall’effetto tartaruga. Tante varianti per completare l’aspetto e la forma del viso definendo tratti e stile.
l’ELEGANza in testa
Cappelli sempre in primo piano per l’uomo e l’inverno. Modelli sportivi, in cuffia di lana o in feltro, di gran ritorno. I marchi indiscussi come Doria 1905 e Borsalino, propongono i sobri fedora con falde rigirate in su o le coppole in versioni patchwork e più contempranee. Quest’ultimo si è ispirato a lavorazioni e tecniche del passato, in particolare degli anni ’70, azzardando colori accesi come il celeste o il pesca con bordature in contrasto, insieme ai classici grigi e toni del blu.
n. 5 Ottobre-Novembre 2015
Oggi la tendenza è maxi e lunga, con la raccomandazione a non farle fare troppi giri e annodamenti intorno al collo
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SCELTI DA NOI
a cura di mARCO MORELLI
al naturhotel lusnerhof di luson, in alto adige
RITUALI INTIMISTI Al limitare del bosco
Mangiare, si mangia durante il periodo di festa del Törggelen. Ma per riequilibrare corpo e spirito al NaturHotel Lüsnerhof si accompagnano le escursioni con rituali più intimisti. Per esempio, falò notturni al limitare del fitto bosco con degustazione di grappa. Oppure trattamenti di Yoga, Qi Gong, AquaGym, e 5 tibetani sotto una grande tenda della mongolia, in un’oasi di pace e silenzio. Insieme o individualmente sotto la guida di un trainer in discipline olistiche si eseguono esercizi di respirazione e distensione del corpo, sessioni di yoga con esercizi guidati di concentrazione e meditazione; training di ginnastica posturale per liberare la schiena da posture scorrette e dolori cronici Il prezzo pacchetto “Settimane delle escursioni” valido fino all’8 novembre, a partire da 784,00 euro a persona omprende tra le tante cose 7 notti al Lüsnerhof in pensione 3/4 con ricca merenda e buffet pomeridiano, 7 escursioni a tema guidate (5 incluse), Nordic walking su percorsi scelti liberamente, 3-4 volte a settimana, sessioni di Yoga, Qi Gong, AquaGym, i 5 tibetani,black roll, Falò romantico nel bosco con grappa, Musica dal vivo, libero accesso ai bagni alpini con 6 saune, piscina interna collegata con quella esterna, laghetto balneabile, kneipp nel torrente e percorso wellness romantico. Info. www.luesnerhof.it
best western hotel slon Sicuramente un ottimo hotel, tra i migliori di Lubiana, a soli 50 metri dal viale pedonale centrale. Colazione internazionale con vasta scelta di dolce e salato, camere confortevoli con materiali di prima qualità, splendide le suite. Ottimo il servizio ai piani e accurata la pulizia. Il personale dell’hotel si dimostra sempre molto gentile, efficente, con ceck in veloce (in una lettera che vi viene consegnata al vostro arrivo troverete tutte le informazioni che vi servono, con orari colazione, check out tardivo peraltro molto comodo, password wifi gratuita) e disponibile che vi aiuterà nell’usufruire qualora lo desideriate di un servizio di car vallet molto efficiente. Info: www.hotelslon.com/it/
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IL SUGGERIMENTO
courmayeur
La regina del Monte Bianco Il maestoso Monte Bianco e i giganti alpini si stagliano eleganti dalle camere dell’Hotel Gran Baita di Courmayeur, che a dicembre 2015 inaugura dopo una meticolosa ristrutturazione che gli ha restituito gli splendori del suo glorioso passato. L’hotel è un albergo storico a 4 stelle della regina dello charme della Valle d’Aosta: Courmayeur Mont Blanc. È stato costruito nel 1994 ed adesso è stato acquisito dal Gruppo Alpissima Mountain Hotels per recuperare l’identità alpina e raffinata dell’hotel ed infonderle un’anima tecnologica, coniugando tradizione, e confortevoli servizi all’avanguardia. Le 54 spaziose camere dell’Hotel Gran Baita di Courmayeur, che si trova in una delle zone residenziali più eleganti della città simbolo delle Alpi, a soli 10 minuti dal centro pedonale e dalla via dello shopping e a 5 minuti dagli attrezzatissimi impianti da sci, sono state impreziosite da un nuovo arredo, come una grande baita di montagna dagli interni ricercati. Re della cucina è lo Chef Stefano Lorusso. Per informazioni: T. 0165/843000 www.alpissima.it info@alpissima.it
di ANNA MARIA CATANO
è il Nordic Walking la nuova tendenza
E’ il Nordic Walking, sport adatto a tutti e che si pratica su ogni tipo di terreno, è sempre più di moda. E con ben 5 milioni di appassionati è diventato ormai un fenomeno di massa. “A Cortina d’Ampezzo questa estate è nato il Nordic Walking Competitivo Federale, uno sport trasversale, senza età, da imparare con tenacia e allenamento e dove niente si improvvisa” racconta Alberto Gorini, presidente Nordic Walking Italy. “La tecnica infatti è determinante e fa la differenza”. Così a settembre a Venezia è stato assegnato il primo titolo federale di Campione Nazionale. Agonismo a parte, il passo di Nordic Walking s’impara alla svelta perché si tratta di un’attività fisica che rappresenta un modo nuovo, divertente, di stare in mezzo nella natura. E’ praticabile in tutte le stagioni dell’anno, ovunque e a costi accessibili. Secondo i medici rappresenta la nuova frontiera dello star bene: si svolge all’aria aperta, fa bene al
cuore e alla circolazione, rafforza le braccia e le spalle, migliora la postura della schiena, tonifica i glutei e gli addominali. Le proposte? Si cammina da faro a faro, da mulino a mulino, in luoghi unici, alla riscoperta del territorio. www.nordicwalkinitaly.it
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SPA &
BENESSERE
L’HOTEL ADLER THERMAE E LE CALDE ACQUE DI BAGNO VIGNONI sulle rive del lago d’iseo
royal thai spa paradiso esotico Dedicato a chi è alla ricerca di un’oasi di pace, a chi è affascinato dalla visione olistica delle filosofie orientali ed a chi, semplicemente vuole concedersi una vacanza all’insegna del relax. E’ il Cocca Hotel Royal Thai Spa di Sarnico, un resort esclusivo affacciato sulle sponde del lago d’Iseo, antico borgo Medioevale alle porte di Bergamo. Vero fiore all’occhiello è la Royal Thai Spa dove ci si può immergere in un autentico paradiso esotico; ogni dettaglio richiama la cultura, la tradizione e la filosofia di questo splendido paese. Oltre 1000 mq su cui si estende lo spazio benessere, cabine (anche per le coppie) riservate ai vari trattamenti accuratamente scelti tra quelli offerti dalle antiche discipline dell’Oriente. Giungono direttamente dalla Thailandia ad esempio, il massaggio thai tradizionale, il thai oil, il foot massage e quelli a 4 mani o con fagottini alle erbe. Da provare anche il Luma Massage, un vero e proprio massaggio di luce che combina gli ancestrali poteri della luce con gli effluvi salutari di preziose fragranze e di oli essenziali. Cocca Hotel Royal Thai SPA – Via Predore, 75 24067 Sarnico (BG). Tel. 035/4261361 info@coccahotel.com www.coccahotel.com
nuovo equilibrio emozionale L’hotel Parchi del Garda, a Pacengo di Lazise, ospita da qualche tempo i seminari del medico olistico di fama mondiale Roy Martina e della moglie Joy, life coach e ipnoterapeuta. Ad ottobre, dall’1 al 4, si può partecipare al workshop ‘Equilibrio Emozionale’ per imparare una serie di tecniche utili a migliorare significativamente la qualità di vita e a raggiungere più facilmente i propri obiettivi in diversi ambiti. Sono frutto delle più recenti scoperte nel campo delle neuroscienze, della fisica quantistica, della kinesiologia applicata, della medicina integrata che unisce antiche sapienze e moderne intuizioni. Equilibrio Emozionale è il primo dei 4 moduli dell’Omega Healing Training, che si possono frequentare anche singolarmente. Solo seguendo l’intero percorso e sostenendo l’esame finale si potrà diventare Omega Healing Coach ed aiutare concretamente le persone ad avere una vita migliore. Gli altri tre moduli si svolgeranno nella stessa sede nel 2016 e 2017. Info: www. MyLife.it
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L’Adler Thermae è situato nel cuore del “Parco della val d’Orcia”, dove si trova un patrimonio geografico, storico ed artistico di straordinaria bellezza posto ai confini tra Toscana e Lazio. Il nuovo complesso dell’Adler Thermae, cinque stelle di categoria, è stato costruito con lo stile architettonico di un’antica villa rurale, inserito in ampi spazi verdi e a due passi dal borgo di Bagno Vignoni. Davvero incredibili le dotazioni dell’albergo, che vanta le più moderne strutture per il benessere completo degli ospiti. Le piscine termali e sportive occupano una superficie di 1000 mq e l’ambiente dei bagni e delle saune è quanto di più affascinante si possa immaginare, circondato dalle pareti di un’antica cava di travertino. Oltre alle innovative offerte di Spa e Beauty, innumerevoli programmi fitness e sport, con tante proposte mirate al benessere totale. Direttamente dall’albergo ci si immerge nelle acque termali che sgorgano ad oltre 50° gradi. Le acque vengono convogliate e raffreddate, mantenendo inalterate le proprietà benefiche e curative, e vengono sfruttate per impacchi, idromassaggi termali, fangoterapie,etc. Oltre ai trattamenti termali si può accedere alla gamma completa delle offerte benessere con massaggi, bagni, impacchi, fisioterapia, ayurveda, trattamenti di bellezza, medicina estetica. Anche la gastronomia raggiunge standard qualitativi di altissimo livello. Le proposte variano dai piatti dell’antica tradizione toscana, fino alle offerte fitness e salute, per ogni specifica esigenza di alimentazione. Imperdibili i trattamenti spa dove ad
accogliervi c’è Minnie che saprà indirizzarvi verso le mani esperte di uno dei 40 operatori. La scelta è ampissima: trattamenti di coppia, genitori e figli, i rituali toscani (trattamenti con olio di oliva o uva), ayurvedici. Seganiamo il programma Natura toscana: 2 massaggi Adler tuscany, 1 body scrub latte e miele o Brunello, 1 trattamento viso Adler, 1 rituale relax alle erbe, € 393 e il Rito del Brunello 75 min: esperienza inebriante e sensoriale per due. Un bagno con vino Brunello è unito al piacere di un massaggio rilassante all’olio di vinaccioli. Conclude il trattamento con una piacevole degustazione con vino Brunello e formaggi locali € 98, a persona. Info: www.adler-thermae.com Tel. 0577/889001, info@adler-thermae.com
VI CONSIGLIO di rita bertazzoni
goco spa venice senses wellness Inaugurata pochi mesi fa, è una new entry nell’hôtellerie haut de gamme italiana ed ha già ricevuto importanti riconoscimenti. GOCO Spa Venice, nuovo indirizzo del benessere di Venezia, si trova sull’Isola delle Rose all’interno del JW Marriott Venice Resort & Spa ed è stata premiata con il prestigioso Senses Wellness Award 2015 come “Best New European Spa”. Un’oasi di bellezza e tranquillità nella laguna veneziana, con 1.750mq dedicati all’armonia di corpo e mente con una proposta di trattamenti e rituali esclusivi che combinano tradizione e modernità, oriente ed occidente. Il progetto della Spa, la più grande di Venezia, è stato sviluppato in collaborazione con il famoso studio Matteo Thun & Partners e comprende sei sale per i trattamenti con giardino privato e due suite per cure viso all’avanguardia, un hammam con scrub room, docce emozionali, sauna finlandese e biosauna, vitality pool interna ed esterna con lettini riscaldati, un giardino per lezioni di yoga e meditazione e cabine esterne per i trattamenti all’aria aperta durante la bella stagione. Ma anche una sala da tè e una scuola di cucina macrobiotica stagionale. Per nutrire, tonificare e reidratare la pelle, gli esperti di questo tempio della bellezza e del benessere
consigliano due rituali speciali: per il corpo, Signature Hammam, un omaggio alla tradizione marocchina che purifica e dona lucentezza alla pelle, eliminando tossine e cellule morte; per il viso, !QMS Pure Oxygen, trattamento intensivo ad effetto immediato, che stimola la rigenerazione delle cellule ad un livello profondo ed è proposto con i prodotti di bellezza all’avanguardia del brand tedesco !QMS. Goco Spa Venice, aperta anche a chi non soggiorna presso l’hotel, è raggiungibile da Piazza San Marco con la navetta gratuita di JW Marriott Venice Resort & Spa o con imbarcazioni private che possono attraccare al molo della Spa. www.gocospavenice.com
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PARTIAMO arte e accoglienza affari di famiglia La passione per l’arte, in tutte le sue forme, non solo è di casa al Romantik Hotel Cappella di Colfosco (BZ): fa proprio parte del Dna della famiglia Pizzinini, proprietaria della struttura, ed è stata tramandata, di generazione in generazione, a partire dal nonno, Josef Kostner, pioniere dello sviluppo del turismo nell’Alta Badia. Fu lui, nel 1912 ad acquistare a Colfosco, la locanda “Alla Cappella”. La guida dell’albergo passò, dopo di lui, al figlio maggiore, Thomas, che a sua volta la consegnò, nel 1962, nelle mani della figlia Renata che nel 1969 costrui, insieme al marito Giuseppe Pizzinini, il nuovo “Hotel Cappella” diventato, nel 2000 “Art Hotel” e, nel 2006, anello della catena internazionale dei Romantik Hotels & Restaurants. Oggi la conduzione è affidata al figlio Carlo e a sua moglie
benessere in istria Nella splendida Umago (Umag), pittoresca località di mare ci si può rilassare nella Fusion Spa dell’Hotel Meliá Coral, 1200 mq di benessere. Il lussuoso design d’impronta etno-chic raccoglie scenografie thai, portando alla luce l’armonia del legno, l’energia dell’acqua e i nuovi orizzonti botanici per condurre il proprio ospite a visioni olistiche del benessere. Le tre aree: la Zona Spa, la Zona Wellness e la Zona “Mondo dei massaggi e rituali” soddisfano anche l’ospite più esigente con piscina, palestra, saune, idromassaggi, percorso Kneipp e trattamenti. Il centro benessere più grande di Umago è il pluripremiato Istrian Relax Village dell’Hotel Sol Umag. Molto apprezzato per gli interni in autentico stile istriano, mette a disposizione ben 1600 mq distribuiti su 3 livelli, con una piscina interna, vasche idromassaggio tematiche, saune e sale per massaggi, così come numerosi trattamenti wellness e di bellezza che assicurano agli ospiti un completo relax. Info: www.coloursofistria.com
occasioni i l i b i d r e p m i o castell a noleggio 60
Marion. Sensibilità artistica e l’amore per il bello continueranno ad essere un elemento fondamentale del Romantik Hotel Cappella, anche grazie alla collezione d’arte moderna Art Gallery Renée, che vanta dipinti di Grosz, Paladino, Rotella, Guttuso, oltre a sculture di Dalì, A. Pomodoro, Arman. Due suite sono state progettate e decorate da Matteo Thun, architetto e designer di fama mondiale. L’arte è anche in cucina nelle creazioni dell’executive chef Albin Widmann. Tante le novità e le offerte per la stagione invernale 2015-2016, che potrete visionare sul sito internet www.hotelcappella.com
Alpiana resort è stato costruito in una zona molto tranquilla, nel paesino di Foiana, ma ha l’indiscutibile vantaggio di trovarsi a pochi chilometri dalla città di Merano e, quindi, molte opportunità sono a portata di mano. La struttura, ad esempio, dista solo 9 chilometri dal Golfclub Lana Gutshof Brandis” e dalla Golfacademy di Kuno Profanter. In mezzo ai meleti e ai vigneti della Val d’Adige si gioca, infatti, su un campo perfettamente curato, su un percorso lungo 2.793 metri – par 35, ammirando il Gruppo del Tessa, il monte San Vigilio e le cime che circondano Merano 2000. Anche il Golfclub Dolomiti a Sarnonico è raggiungibile in soli 40 minuti di auto. A poca distanza si trovano altri tre campi da golf a 18 buche: il Golfclub Passiria, il Golfclub San Vigilio Siusi e il Golfclub Monte San Pietro, oltre al nuovissimo Blue Monster di Appiano. Tra i vari pacchetti offerti da Alpiana resort per gli appassionati segnaliamo Golf-short break, fino al 30.11.2015 - 5 pernottamenti in camera doppia Classic con pensione ¾, servizi Alpiana, programma settimanale Alpiana, deposito Golfer’s Caddy e Golfcard con 4 Greenfee valida su tutti i Golf Club Südtirolesi, oltre a 1 buono benessere del valore di € 30. A partire da 987,00 Euro per persona. Info: www.alpiana.com
Per festeggiare un evento importante ci sono tanti posti eleganti, lussuosi e scintillanti, ma è raro avere il privilegio di noleggiare un intero castello. Non un maniero artefatto ma un autentico castello medievale dalla storia millenaria: la fortezza dove è nato il Federico da Montefeltro, uno dei più importanti signori del Rinascimento. L’Hotel Castello di Petroia si trova su una collina immersa nella natura umbra sulla strada provinciale che collega Gubbio con Perugia, ed ha le forme di un vero borgo medievale, impreziosito dalla torre del 1.100. È qui che da almeno mille anni gli antichi signori festeggiavano i momenti più importanti della loro vita. Ed è qui che la vecchia torre è stata testimone degli attimi magici vissuti da tanti sposi, come nel caso del matrimonio di Pier Francesco Conte di Petroia e Donna Monalduza il 10 ottobre 1357. Lo staff si occupa di ogni dettaglio, a partire dalla scelta della chiesa. Il parco naturale di 230 ettari che circonda l’imponente maniero e gli spazi verdi curati che avvolgono la piscina immersa tra gli ulivi possono diventare il luogo speciale in cui allestire una cerimonia bucolica all’aperto. Ma le bellissime sale del castello: la sala Accomandugi al piano terra dagli arredi antichi e le luci soffuse, e la Sala
a cura di mARCO MORELLI
GOLF & MORE
Guidobaldo al piano nobile con camino del ‘300-‘400 e la vista sulla valle, sono l’ideale per pranzare o cenare con tutti gli invitati. Basta scegliere l’allestimento che si preferisce con gli esperti della fortezza. La stradina in pietra che attraversa il borgo medievale e che conduce alla torre e alla terrazza di notte si illumina di suggestive fiaccole ardenti. E lo Chef Andrea Laurenzi è pronto a consigliare ai promessi sposi il menu ideale. l’atmosfera diventa speciale quando tutti gli invitati si ritirano nelle preziose 13 camere dai soffitti in legno e gli ambienti in pietra, mentre marito e moglie si godono il privilegio di una vasca idromassaggio circolare per la prima notte di nozze o il soggiorno nella storica torre. Info: www.petroia.it
di Elena kraube
n. 5 Ottobre-Novembre 2015
PARIGI, LA NOTTE E I SUOI MUSEI l’estate non è finita
Parigi val bene…una visita ai musei di sera! A Parigi gli orari dei musei sono particolarmente elastici e non solo pochi giorni al mese: molti luoghi d’arte hanno giorni fissi in cui prolungano fino all’ora di cena o anche molto oltre. Il più “tiratardi” è il Palais de Tokyo, dedicato all’arte contemporanea, che chiude a mezzanotte tutti i giorni tranne il martedì. Diversi i musei che rimangono aperti fino alle 22.00: il Louvre il mercoledì e venerdì, il Pompidou il giovedì (mentre domenica fino alle 21.00), il Museo del Lussemburgo il venerdì e il sabato; mentre il Museo d’Orsay il
Dedicato a chi, seduto alla scrivania, incollato al pc o in coda mentre accompagna i figli a scuola, proprio non si rassegna alla fine delle tanto amate ferie. Lo stress da rientro ha colpito e le vacanze natalizie sono solo una chimera. Non bisogna disperare però, la soluzione esiste e si chiama Hotel Aquadulci. Immerso nel paradiso del sud della Sardegna, dove l’estate si protrae fino a novembre l’hotel di Chia (CA) ha pensato ad un’offerta invitante: dal 18 al 24 ottobre 2015 prenotando 4 notti, 1 è scontata del 50%. I prezzi sono i più bassi dell’anno, a partire da 55 euro al giorno per persona con pernottamento e prima colazione. Qui, baciati dal sole su spiagge dorate, accarezzati dal mare color smeraldo, sorpresi dalla bellezza di una natura ancora selvaggia sarà più dolce dire addio all’estate. Aquadulci è un elegante hotel che vive in simbiosi con la natura: pietra, legno e cotto si fondono col giardino di bouganville, ulivi e palme, a pochi passi dalle più belle spiagge dell’Isola come Su Giudeu con le alte dune e Cala Cipolla dalla sabbia bianca, nascosta tra due promontori di granito. Da non perdere anche la splendida Cala Tuerredda dalla sabbia finissima e il mare dalle trasparenze caraibiche. Info: www.aquadulci.com
autunno tempo di sauna Eliminare tossine e rifiuti, rinforzare l’organismo, rilassarsi. I primi freddi rappresentano un invito ad avvolgere il corpo di calore. Realizzata di recente, la nuova area sauna dello Sport & Kurhotel Bad Moos****S di Sesto risponde davvero a tutte le esigenze. Ma soprattutto regala un ambiente esclusivo per il relax e il benessere. Le donne ad esempio trovano un luogo tutto per loro: la Lady Sauna “Picea” che deve il suo nome all’abete rosso con cui sono rivestite le pareti. Chi trova imbarazzante la sauna per via della nudità, può tranquillamente scegliere la Textil Sauna “Larix”, l’unica sauna con obbligo di costume della SPA Bad Moos. Il nome deriva anche in questo caso dal legno utilizzato nell’arredo, il larice, mentre le gettate di vapore sono agli aromi del bosco, tra cui pino, larice, abete rosso e cirmolo. Ma forse il top è rappresentato dalla Panoramic Sauna St. Valentin “Cembra”. La sauna in legno di cirmolo offre una vista incantevole sulle montagne e sulla chiesetta St. Valentin, oltre alle gettate di vapore agli aromi del bosco, appena fuori dalla sauna si trovano le docce a pioggia all’acqua sulfurea.Il tutto si aggiunge all’offerta Bad Moos: dalla sauna finlandese alla biosauna, dal bagno turco al percorso Kneipp Sulfurea. Info: www.badmoos.it
n. 4 Agosto-Settembre 2015
giovedì è aperto fino alle 21.45. L’incantevole Museo Rodin, la casa con giardino del celebre scultore, il mercoledì è aperto fino alle 20.45, e così tante altre fondazioni sono visitabili fino all’ora di cena…prima di scegliere uno dei tanti bistrot della città. Dove dormire a Parigi Una allure particolare accomuna le quattro strutture che Condé Nast Johansens consiglia a Parigi: quel mix di fascino in cui nulla è lasciato al caso ma al tempo stesso è esibito con disinvoltura. Situato lungo gli Champs Elysées, l’Hôtel Lancaster è arredato con mobili antichi e colori chiari, che distinguono anche il suo ristorante stellato. Dal design moderno e creativo è l’Hôtel Baume, che accoglie nel quartiere latino in ambienti ispirati all’art deco. Atmosfera vibrante e colori intensi distinguono l’Hôtel La Belle Juliette, che sulla riva a sud della Senna propone ambienti eccentrici e opulenti, una moderna spa e un ristorante. L’Hôtel Les Dames du Panthéon, situato nello storico 5° arrondissement, si chiama così dall’idea di dedicare ogni stanza a una donna icona francese.
il viaggiatore Nella regione del Giura, la Watch Valley ovvero la Valle degli Orologi è racchiusa nel cuore di Neuchatel, capoluogo dell’omonimo cantone che si affaccia sul grande lago. I Signori del Tempo hanno iniziato da queste parti la straordinaria epopea degli orologi svizzeri. Furono però gli Ugonotti a dare l’avvio a una tradizione di successo. La Chauxde-Fonds è da sempre uno dei poli dell’industria dell’orologio ed è celebre come la città delle tre C: di Corbusier, Cendras e Chevrolet. Il primo è uno dei maestri dell’architettura contemporanea e proprio la sua città natale vanta due capolavori: la Villa Turque e la Maison Blanche. Cendras fu un grande letterato e Chevrolet emigrato giovanissimo negli Stati Uniti fu un pioniere dell’industria dell’automobile. La città di La Chaux e la vicina Le Locle hanno ricevuto il prestigioso riconoscimento Unesco grazie anche alle particolarità urbanistiche e all’Art Nouveau e allo Stile Abete. Visita obbligatoria al Museo Internazionale d’Orologeria con oltre 4000 pezzi che raccontano la misurazione del tempo. Sul territorio sono molte le escursioni possibili verso gli spettacolari scenari naturali del Jura come La Creux du Van un arena di roccia naturale. Poco lontano si raggiunge St Ursanne o Sant’Ursicino, il borgo medievale dove nelle acque del Doubs si può fare un tuffo tra le trote. Bella la chiesa collegiata e il monastero del XII secolo. Poetica è L’Etang de la Gruère, la riserva naturale che conserva una antichissima torbiera. Poco lontano si pranza a La Ferme des Brandt. Le note gastronomiche: la Tete de Moine il formaggio che va raschiato con l’apposita girolle, strumento a lama radente con la quale si ricavano piccole rosette. L’altra delizia è il cioccolato e a Noiraigue nella boutique di Jacot con i suoi chiodi al latte e fondenti. Una specialità del posto è il distillato di assenzio. La Svizzera è comodamente raggiungibile con ogni mezzo (www.swisstravelsystem.com) Info: tel. 00800 100 200 30 www.svizzera.it
di alessandra capato
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MUSICA cinema & arte Uno Chopin “mozartiano” nel dialogo con i Mainzer Virtuosen
ANDREI PISAREV L’ARTE ZITTISCE L’ARTIFICIO Un quarto di secolo dopo, quando in un’edizione memorabile del Concorso Busoni si era aggiudicato un nobilissimo quarto Premio, è tornata in Italia la classe di Andrei Pisarev, principe di minuzie e di incanti senza artifici; prima nella sala da concerto en plein air del Circolo Turati di Casalmaggiore, poi nello scrigno dell’Auditorium Arvedi di Cremona, Pisarev ha dispiegato il suo pianismo cartesiano, in equilibrio tra anelito sinfonico ed analitica minuzia. Nel dialogo immediatamente creato con la coraggiosa compagine dei Mainzer guidati da Agnes Langer, ne usciva un Concerto op. 11 di Chopin dalle tinte più lunari che magmatiche, lasciato decantare nell’intimismo di una visione interiorizzata, così lontana dalle tem-
Chiamato nel ruolo di docente al Casalmaggiore Festival, il pianista ha regalato due intense serate da solista
perature iperromantiche da ammiccare vagamente ad umori mozartiani. E, cadeau fuori programma, il battito d’ali impercettibile, sottilmente inquieto, del celebre Valzer in do diesis minore op.64 n°2. Millimetrico e visionario, perfetto acrobata, sulla verticale sospesa tra slancio e indugio.
VISTI PER VOI AL CINEMA
di elena kraube
IO E LEI
PADRI E FIGLIE
Il film racconta la storia dell’architetto Federica (Margherita Buy) e dell’ex attrice Marina (Ferilli) che decidono di andare a vivere insieme. Federica, in passato, è stata sposata ed ha avuto un figlio, è timida e introversa, mentre Marina è fieramente lesbica da sempre ed è molto aperta. Il passato di entrambe influenzerà la loro relazione rischiando di mettere in discussione il loro amore.
Jake è uno scrittore di successo, Katie la sua amatissima figlia. Le conseguenze di un grave incidente impediranno a Jake di crescere Katie accanto a lui. 25 anni dopo Katie è una splendida donna laureata in psicologia che sconta il danno emotivo della sua infanzia tormentata. Avanti e indietro nel tempo scopriremo tutto ciò che è accaduto e la sua battaglia per riconquistare la serenità perduta.
LA NOSTRA QUARANTENA Maria Mercadante è una professoressa universitaria mentre Salvatore, invece, è un giovane studente che sta documentando la storia di un gruppo di marinai marocchini che presidiano la nave Kenza nel porto di Cagliari; sono in stato di sciopero perché non ricevono lo stipendio da più di sei mesi. Salvatore e Maria si troveranno a discutere sul caso e, mano a mano che si avvicineranno alla vita di queste persone, faranno fatica a tornare alla loro vita di prima.
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LIFE Dennis Stock è un fotografo dell’agenzia Magnum che sogna la copertina su Life mentre sopravvive paparazzando divi dentro salotti esclusivi. Diviso tra New York e Los Angeles, un figlio e un’ex moglie che gli rinfaccia la latitanza, Dennis è invitato al party di Nicholas Ray, dove incontra James Dean. Il volto desolato a un passo dal mito, colpisce Dennis che propone immediatamente a Life un servizio sul giovane attore e a Dean di farsi accompagnare dentro la vita.
DI ELIDE BErGAMASCHI
TRA RIVELAZIONI E SORPRESE, CASALMAGGIORE FUCINA DI TALENTI Un’annata, quella appena conclusasi, di curve a gomito, rivelazioni, capovolgimenti, inattese folgorazioni. A Casalmaggiore, la prossima sarà la XX edizione di un Festival capace di far parlare di sé con la sola propria risonanza, come un sasso lanciato in uno stagno. Se a mancare è stato l’astro ormai irraggiungibile di Pavel Kolesnikov, il pubblico ha in compenso abbracciato altre inedite primizie, come il superbo violinismo di William Wei e il prodigio di Ryan Wang, con i suoi soli otto anni. Ma a spiccare sono stati i quartetti: il morbido garbo del Moa, e in primis la luce dell’Abel, magnifico dispensatore di serate da camera accanto a violoncello di Sung Won Yang, nel segno di Schubert, e soprattutto al pianoforte di Georgy Tchaidze, ad ordire l’arazzo abbagliante del Quintetto di Dvorak. Lo stesso Tchaidze, qualche sera dopo, ha consegnato all’uditorio l’affresco grottesco, visionario, russissimo, di una galleria di profili; voci, scorci di una Russia mai così imbevuta di ombre dostoevskijane, che solo nelle grandi esecuzioni sinfoniche ci era capitato di assaggiare.
ponchielli di cremona IL TEATRO DEi SENTIMENTI SECONDO MOZART Primo dei titoli che compongono la cosiddetta “trilogia italiana” di Mozart-Da Ponte, “Le nozze di Figaro” hanno una gestazione piuttosto difficoltosa per il libretto desunto da una commedia di Beaumarchais allestita a Parigi nel 1784, aspramente criticata perché disseminata di numerose invettive contro la classe aristocratica. A causa della sua pungente satira politica, il testo viene vietato nei teatri austriaci, ma il genio mozartiano ne vede le caratteristiche per un soggetto “esteso, multiforme, sublime”. Dopo parecchie modifiche, dettate soprattutto da problemi di censura, l’Imperatore Giuseppe II, da buon sovrano illuminato, ne accoglie l’esito con benevolenza, incoraggiandone la rappresentazione. Al Ponchielli di Cremona, andrà in scena il 16 e 18 ottobre prossimi. A dirigere gli interpreti vincitori del concorso AsLiCo, Stefano Montanari per la regia di Mario Martone.
n. 5 Ottobre-Novembre 2015
La mantovana Bertoni fra Treviso e Firenze
Le vedute della città, i fiumi e le campagne mantovane in mostra negli acquerelli dell’artista tra nord e centro Italia
Il grande artista italiano Giorgio De Chirico disse: “Un artista non deve essere originale, ma originario”. Ossia lasciare nelle opere traccia delle proprie origini, della terra natia, l’importanza del dato antropologico e della provenienza, una sorta di imprinting culturale riconoscibile. Rivelare la propria provenienza attraverso l’elaborato artistico. Questo fa con i suoi acquerelli l’artista mantovana Antonella Bertoni. I suoi soggetti sono i paesaggi di campagna della pianura padana con le cascine, i pioppi, i fossati e le vie sterrate. Le rive del fiume Po e i laghi di Mantova formati dal Mincio, emissario del lago di
Garda. Le atmosfere della pianura trapelano da ogni pennellata leggera e luminosa dell’artista che sembra cogliere, con la trasparenza del colore diluito con l’acqua, anche la bruma mattutina. Il tutto con un disegno ben risolto nelle proporzioni e nella prospettiva, tipico di una mano esperta e decisa, ma che sa dispensare poesia in ogni tratto. E non mancano nemmeno la brillantezza del colore, sebbene delicata e timida, e il calore della luce che colpisce i soggetti rendendoli tridimensionali e carichi di energia. Quella stessa energia che si riversa attraverso l’arte sui suoi dipinti con tutta la passione per la natura e la vita! L’artista nata a Mantova e residente a San Giorgio si è diplomata nel 1981 all’Istituto Statale d’Arte della città virgiliana, nella sezione Architettura e Arredamento. Cimentandosi con varie tecniche pittoriche partendo dal gessetto, la tempera e l’olio, approda all’acquerello in cui trova la delicatezza, la trasparenza, la luminosità e la sensibilità a lei più congeniali. In armonia con la propria espressione pittorica ed emozionale. Il suo è un segno pulito, una trama delicata sempre alla base dell’opera che viene valorizzata, ora da morbidi trapassi coloristici, ora da bagliori luminosi. Ma mai da tinte forti e violente, perché Antonella Bertoni non vuole stupire o essere invadente imponendosi con il colore. Vuole arrivare pian piano a toccare le corde più profonde e sensibili del nostro essere, mostrandoci che anche con la delicatezza dell’immagine si arriva a colpire, restando ancora più a lungo nell’anima dell’osservatore. In questi ultimi anni ha esposto in mostre collettive e personali portando alla visione del pubblico più svariato da nord a centro Italia le vedute e le bellezze della propria terra. Tra le esposizioni più importanti la Personale presso la libreria Feltrinelli di Mantova nel 2014. “Xmas art in Modena” alla villa del Club
Antonella Bertoni
La Meridiana di Casinalbo di Formigine a dicembre dello stesso anno. La partecipazione alla rassegna nazionale d’arte Expo 2015 presso la Casa Museo Sartori a Castel d’Ario di Mantova. “Paesaggi. Ambienti e scenari” alla galleria Art-Expertise di Firenze dall’11 al 21 maggio. Sempre a Firenze “Tendenze contemporanee” mostra collettiva alla Merlino Bottega d’Arte dal 24 maggio al 4 giugno 2015. E ultima non per importanza ma per ordine di tempo: “Significato e significante” mostra inaugurata il 26 luglio alla Elle galleria di Preganziol di Treviso, rimasta in visione per tutto il mese di agosto fino al 4 settembre scorso. Di lei scrive il critico d’arte Siro Perin: “Le opere di Antonella Bertoni sono frutto di una ricerca temporale a ritroso in una dimensione fortemente emozionale, componente fondamentale per l’artista dell’arte e della vita”.
DI Barbara Ghisi
monet a torino
le mostre
Fino al 31 gennaio ai GAM di Torino la città presenta una straordinaria mostra dedicata a Monet. Curata da Xavier Rey, conservatore presso il Musee d’Orsay e da Virginia Bertone, conservatrice della Gam di Torino, si tratta di una delle più importanti monografiche realizzate in Italia dedicate al padre dell’Impressionismo e dell’arte moderna. Sono numerose, infatti, le opere mai esposte in Italia grazie a prestiti e concessioni di prestigio così come saranno esposte opere - icona come La rue Montergueil à Paris, Cattedrale di Rouen: Le portail, temps gris, Londres, le Parlament. La mostra è prodotta dalla Città di Torino, SKIRA e Gam.
Mamiano di Traversetolo (Pr) Fondazione Magnani Rocca Fino all’8 dicembre GIACOMO BALLA Astrattista futurista
Piazzola sul Brenta (Pd) Villa Contarini Fino al 30 dicembre L’ARMONIA DEL VERO. Vita e paesaggi tra terre e acque 1842/1932
Firenze Palazzo Vecchio Fino al 16 febbraio IL PRINCIPE DEI SOGNI: Venti arazzi medicei
Bologna sedi storiche e MAST Dal 2 ottobre al 1 novembre BIENNALE FOTO/INDUSTRIA ‘15
Libri
DI veronica ghidesi
TRA CIELO E TERRA
AFTER
Paula Mc Lain, l’autrice americana, racconta trent’anni dell’avventurosa vita dell’aviatrice e scrittrice inglese Beryl Markham (1902-1986), dall’infanzia in Kenya fino alla passione per il volo che la porterà, come prima donna, a trasvolare l’Atlantico senza scali. Beryl Markham, la prima donna a volare in solitario attraverso l’Oceano Atlantico da Est a Ovest stava per entrare nella storia dell’aviazione compiendo un’impresa all’apparenza impossibile fatta di 3600 miglia di nulla e onde nere.
After si è imposto come fenomeno mondiale. Prima con l’esordio da record su Wattpad, la più grande web community di scrittori self-published, dove ha totalizzato 5 milioni di commenti e 11 milioni di Mi piace. E poi in libreria, in una nuova versione, inedita e ampliata, in corso di pubblicazione in 30 Paesi. La Paramount Pictures ne ha già acquistato i diritti cinematografici. La fanfiction di Anna Todd disegna una storia d’amore ispirandosi a Harry Styles degli One Direction, cattivo ragazzo, tutto fascino e sregolatezza.
LA SCATOLA NERA
LA VITA SESSUALE DEI NOSTRI ANTENATI
Michael Connelly propone La scatola nera, una nuova storia con Harry Bosh (negli Usa uscita nel 2012). Il celebre detective, comparso per la prima volta nel romanzo del 1992 La memoria del topo, sta vivendo un momento in cui fatica a conciliare attività professionale e vita privata. Per di più è alle prese con un caso che lo inquieta, che aveva già affrontato vent’anni prima, all’epoca dei disordini scoppiati a Los Angeles dopo il pestaggio di Rodney King da parte della polizia, quando era stato chiamato sulla scena dell’omicidio di una giovane fotografa danese.
La vita sessuale dei nostri antenati (spiegata a mia cugina Lauretta che vuol credersi nata per partenogenesi) è un racconto sui segreti e sui peccati più insospettabili dei nostri antenati, a partire dal lontano Cinquecento. “Lo so che per chiunque è difficile pensare che i propri genitori hanno avuto una vita sessuale, e che se così non fosse noi non saremmo qui... E i nostri nonni, come immaginarli a rotolarsi peccaminosamente tra le lenzuola? Ma con i bisnonni non dovrebbe essere così impossibile, specie se sappiamo che hanno messo al mondo quindici figli”.
n. 5 Ottobre-Novembre 2015
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musica/danza/teatro
spettacoli
di federico martinelli
pietà madri, padri, figli BRESCIA / RIDOTTO DEL TEATRO GRANDE
balasso neL segno del DIVERTIMENTO
L’8 novembre, con Virgilio Sieni, al “ridotto” del Teatro Grande di Brescia va in scena “Pietà madri, padri, figli”, affresco sull’indicibilità del corpo, sul senso dell’identico, del simile, dell’origine. Lo spettacolo riflette sull’immagine della madre, del padre e del figlio e sulla tradizione iconografica occidentale che queste figure rappresentano. L’intimità, il dolore, la bellezza sono i simboli collettivamente condivisi nell’immaginario comune, che verranno raccontai nello spettacolo. Seguendo le pieghe che tale segno generatore ha prodotto nella nostra stessa idea di genere e di identità, l’esperienza ideata da Virgilio Sieni e realizzata con non professionisti, porta la riflessione della danza verso una nuova antropologia della relazione.
VERONA / TEATRO NUOVO
Natalino Balasso, Manuel Frattini, Corinne Clery, Barbara Bouchet e Iva Zanicchi, Angela Finocchiaro e Laura Curino, Ale e Franz, Tullio Solenghi e Massimo D’Apporto, Giampiero Ingrassia e Giulia Ottonello, Maria Amelia Monti e Paolo Calabresi sono gli artisti che calcheranno il palcoscenico del Teatro Nuovo di Verona nell’ambito della rassegna “Divertiamoci a Teatro”. Diventata punto di riferimento per il teatro comico nel Veneto, la rassegna inaugura con “La cattivissima Epopea” di Toni Sartana, di e con Natalino Balasso, in scena il 17-18 e 19 novembre. È la storia di un personaggio surreale e fuori dagli schemi, un uomo senza mezzi termini, senza remore morali, totalmente ignaro di ciò che significa correttezza che tradisce chiunque pur di raggiungere il suo scopo e il suo scopo si direbbe… sconosciuto a lui stesso. Vuole possedere per il semplice gusto del possesso. Info: www.teatrostabileverona.it - 0458006100.
ATTORI DI PRIMO PIANO NEL PANORAMA DEL TEATRO COMICO ITALIANO ANIMANO UNA DELLE RASSEGNE PIÙ APPLAUDITE DELLA STAGIONe AUTUNNO/PRIMAVERA. DAL MONOLOGO AL MUSICAL, ECCO GLI INGREDIENTI DELLA STAGIONE 2015-2016
AL PALASPORT ASTRONAVE MAX… PEZZALI! VERONA / PALASPORT A due anni dal fortunatissimo Max 2.0 Live, che ha collezionato sold-out in tutte le trenta date in calendario, Max torna dal vivo con un nuovo spettacolo, che porta nei palasport delle principali città italiane da settembre a novembre 2015 i suoi successi storici e le canzoni più recenti della carriera. A Verona, il 31 ottobre, suonerà al Palasport, a fianco dello Stadio Bentegodi e a pochi minuti dal casello autostradale. Info: www.eventiverona.it
FILIPPO NEVIANI debutta a mantova PALABAM - 13 ottobre
Il Palabam, anche con Nek ha fatto centro! Si, perché oltre ai concerti di Negramaro, Malika Ayane e Cesare Cremonini, anche quello di Nek debutterà al Palasport della città dei Gonzaga. Il concerto segna il ritorno dal vivo dell’artista di Sassuolo dopo quattro anni dall’ultimo live. Forte del successo di “Fatti Avanti Amore”, che ha raggiunto la certificazione oro per le vendite, il secondo posto al Festival di Sanremo e il premio Miglior Esibizione Cover con l’interpretazione di “Se Telefonando”, il cantante incanterà il pubblico con il suo timbro vocale così particolare. Filippo Neviani,in arte NEK, porterà dal vivo i nuovi brani del suo ultimo lavoro discografico, oltre alle grandi canzoni che hanno segnato la sua brillante carriera, dal debutto ad oggi.
NOTRE DAME DE PARIS VERONA / TEATRO NUOVO DI SAN MICHELE
9 ottobre ore 17.00. Il Nodo Teatro di Brescia presenta un classico: la commedia storica di Victor Hugo e Paul Foucher: “Notre dame de Paris”. Una messa in scena che vuole essere amore, energia, colore, passione e dolore. Perché la storia di Esmeralda e del gobbo Quasimodo non ha mai smesso di parlare al cuore di grandi e piccini da quasi duecento anni.
PALABAM: arriva IL LIVE DEI NEGRAMARO
A MANTOVA È TEMPO DI cESARE CREMONINI
NAIF TOUR: MALIKA AYANE
“La rivoluzione sta arrivando”: mercoledì 4 novembre al Palabam di Mantova va in scena la primissima data del nuovo live dei Negramaro. Questo nuovo live si arricchisce di contaminazioni e magiche sonorità sempre più ricche di fascino e suggestione.
21 ottobre, Palabam. Il cantautore bolognese, regala alla città di Mantova il debutto del “Più che logico LIVE”. Il concerto, evoluzione dell’esperienza live del 2014 quando il cantante registrò, a distanza di 10 anni il suo secondo disco dal vivo, presenta i brani più importanti.
Sabato 17 ottobre 2015 sbarca al Palabam “Naif tour”, nuovo live di Malika Ayane. Accompagnata da una “superband” di undici elementi, la cantante proporrà le novità dell’ultimo lavoro discografico insieme alle canzoni più amate. Non mancheranno alcune sorprese.
night life t’ho trovato vocal group
il grande teatro l’Avvio con Boccaccio
BRESCIA /palabanco La Comunità Missionaria di Villaregia per lo Sviluppo (CO.MI.VI.S. Onlus), il 24 ottobre 2015 al Pala Banco di Brescia, organizza una serata musicale nel corso della quale il gruppo “T’ho Trovato Vocal Group” interpreterà il suo ultimo concerto “Si New Day”. La serata sarà a sostegno del “Centro Infanto Juvenil Santa Julia“ a San Paolo del Brasile. Già tre anni fa lo stesso gruppo nel centro missionario della CMV di Lonato aveva offerto il concerto “Notte di Luce”.
la scala di seta UN CAST GIOVANE per UN “BUFFO”ROSSINI
Torna, puntuale come ogni anno, “Il Grande Teatro”. La rassegna, tra le più applaudite e seguite nel Nord Italia e la maggiore del Veneto, ospita le produzioni più prestigiose e recenti delle stagioni teatrali. Sempre attenta a coniugare generi e stili teatrali differenti, ma sempre più verso il Teatro di Novecento, la direzione artistica è affidata a Giampaolo Savorelli, direttore anche del Festival Shakespeariano che quest’anno ha registrato numeri da record. A inaugurare la stagione sarà Stefano Accorsi, attore sempre più consapevole e maturo nei vari ruoli interpretati nel corso degli anni. Per la regia e l’adattamento di Marco Baliani sarà in scena dal 10 al 15 novembre con “Decamerone, vizi, virtù e passioni”, liberamente ispirato alle novelle di Giovanni Boccaccio. Teatro all’insegna del divertimento con Emilio Solfrizzi che, diretto da Valerio Binasco, sarà impegnato in Sarto per signora dal 24 al 29 novembre. Il testo del Francese Georges Feydeau, gioca sugli scambi d’identità, sui sotterfugi, sugli equivoci, in pieno stile vaudeville.
BRESCIA / TEATRO GRANDE
un talento unico. ASHOT TIGRANYAN
Venerdì 20 e domenica 22 novembre al Teatro Grande va in scena “La scala di seta”, farsa rossiniana per la regia di Michieletto. Uno spettacolo di grande impatto durante il quale, in piena tradizione del buffo, emergerà sia il genio rossiniano, sia il talento di un regista italiano. A sostenere il percorso di innovazione, un direttore e un cast giovane ed emergente: Manuel Pierattelli, Bianca Tognocchi, Laura Verrecchia, Francisco Brito, Leonardo Galeazzi e Filippo Fontana, diretti dalla bacchetta di Francesco Ommassini, recentemente nominato Direttore Musicale dell’Orchestra Regionale del Veneto Filarmonica veneta.
MANTOVA / TEATRO SOCIALE 16 ottobre
Spazio alla riflessione dall’8 al 13 dicembre con “Scandalo” di Arthur Schnitzler con Franco Castellano, Stefania Rocca che raccontano la storia di una donna prigioniera delle convenzioni borghesi e dei pregiudizi di una classe sociale gretta e meschina. Sempre all’insegna del Novecento lo spettacolo dal 12 al 17 gennaio con con Michela Cescon che, diretta da Marco Tullio Giordana, interpreterà “Il testamento di Maria” di Colm Tóibín inteso testo sul rapporto madre – figlio. Poi, dal 26 al 31 gennaio “The Pride” di Alexi Kaye Campbell con Luca Zingaretti, Valeria Milillo , Riccardo Bocci , Alex Cendron, per la regia di Zingaretti stesso. Un testo enigmatico costruito magnificamente con un’alternanza tra due storie distinte e separate che si svolgono in periodi diversi: il 1958 e il 2008.
Il violinista Ashot Tigranyan e la statunitense Classical Concert Chamber Orchestra con i suoi 35 virtuosi presenteranno una selezione delle opere maestre dei compositori Vivaldi, Mozart e Paganini. Un’opportunità unica di assistere al talento del maestro Tigranyan, allievo del leggendario violinista russo Leonid Kogan e uno dei pochi interpreti rimasti della scuola tradizionale del Conservatorio di Mosca. Il programma prevede: Concerto per violino Nº 4 di Wolfang Amadeus Mozart, Le quattro stagioni di Antonio Vivaldi, Selezione di brani del compositore e violinista italiano Niccolò Paganini.
SABINA GUZZANTI BRESCIA / PALABANCO Il 17 novembre alle ore 21.00 torna in teatro per incontrare il pubblico con un monologo satirico esilarante.
le nozze di figaro. in scena la MUSICA BRESCIA / TEATRO GRANDE Venerdì 23 e domenica 25 ottobre, rispettivamente alle 20.30 e alle 15.30, presso il Teatro Grande va in scena uno dei capolavori di Mozart: Le nozze di Figaro.
n. 5 Ottobre-Novembre 2015
EQUIVOCI TEATRALI. L’INCIDENTE di luigi lunari MANTOVA / PIAZZA D’ARCO L’Accademia Teatrale Campogalliani, domenica 1 novembre alle 17.30 presenta lo spettacolo teatrale “L’incidente”. Il testo è di una delle firme più importanti al mondo nel panorama del teatro contemporaneo: Luigi Lunari. L’autore, tra i contemporanei è il più rappresentato al mondo dopo Dario Fo. Info 0376/325363.
Dal 23 al 28 febbraio “Provando… dobbiamo parlare” di Sergio Rubini, Carla Cavalluzzi, Diego De Silva con Fabrizio Bentivoglio, Isabella Ragonese e Sergio Rubini. Amicizia, matrimonio in crisi, avvocati, conto in banca, lavoro, ambizioni ... sono il cocktail di uno spettacolo divertente ma anche riflessivo. La rassegna si avvia verso la conclusione con “Il deserto dei Tartari”, di Dino Buzzati, dal 15 al 20 marzo 2016 per la regia e con Paolo Valerio. La rassegna termina con “Carmen “di Enzo Moscato, in scena dal 5 al 10 aprile 2016 con Iaia Forte e Roberto De Francesco. Per informazioni su biglietti, riduzioni e abbonamenti: 045/8006100.
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news
Il Gruppo Hit cala il tris a Nova Gorica L’apertura dell’Open Air Casinò del Park di Nova Gorica, rappresenta l’investimento strutturale più importante del Gruppo Hit per il 2015, destinato a migliorare ed ampliare ulteriormente l’offerta di servizi esclusivi dedicati ai clienti della maggiore corporate turistica slovena. Il terzo Hit Open Air Casinò, inaugurato un mese fa a Nova Gorica, ha comportato un investimento di circa un milione di euro, necessari per realizzare un nuovo centro dell’intrattenimento di 470 metri quadrati. Dopo il grande successo del Casinò Perla nel 2011, e del Casinò Drive-In nel 2014, il Gruppo hit ha puntato sulla stessa formula basata su un format consolidato e di successo, aggiungendo qualche novità in esclusiva come i tavoli da gioco. Un’opportunità in più dedicata agli ospiti dell’hotel e ai turisti che accederanno alla nuova struttura, con l’obiettivo di divenire un punto di riferimento anche per coloro che desiderano scoprire lo splendido territorio circostante.
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La struttura è stata realizzata in posizione privilegiata, sulla terrazza soprastante l’ingresso principale, a cui si accede utilizzando un ascensore panoramico attrezzato anche per i disabili. Sempre aperto, il nuovo Open Air Casinò del Park di Nova Gorica, dispone di 80 slot machines e di una roulette elettronica per un totale di 88 posti, a cui si aggiunge una novità assoluta nel mondo degli Open Air Casinò firmati Hit: 4 tavoli da gioco con croupier, suddivisi in 2 roulette americane, 1 Black Jack e 1 Midi Punto Banco. Accanto all’area coperta dedicata al gioco è stata predisposta un’ampia zona lounge/solarium con snack-bar, mentre il bar, in collaborazione con il ristorante Tiffany, offrirà una ricca selezione di drink e specialità gastronomiche. Con quest’ultima apertura, sono sei i Casinò Open Air del Gruppo Hit. Alle tre strutture di Nova Gorica, si aggiungono infatti quelle di Kobarid, Kranjska Gora e Šentilj. Tra i più grandi e longevi casinò del Vecchio Continente, il Park Casinò & Hotel di Nova Gorica è dedicato alla rosa, fiore simbolo della cittadina slovena situata appena oltre il confine italiano. L’hotel a quattro stelle dispone di 78 camere, 4 suite ed un centro benessere. Il casinò del Park invece, totalmente ristrutturato nel 2007, offre 708 slot machine di ultima generazione e 37 tavoli da gioco. Ottima la cucina, affidata alla guida dello chef Marino Furlan, membro della nazionale cuochi slovena. Nel 2014 il Gruppo Hit, principale corporate turistica slovena, ha festeggiato i 30 anni di attività delle sue strutture Hit Casino, i centri di gioco ed intrattenimento dotati di ogni comfort, pionieri in Europa del vincente modello americano, con casinò, alberghi, ristoranti & bar, centri wellness e sale convegni convivere sotto un unico tetto. Da rilevare infine che il Grup-
di Biancamaria Rossi
po Hit, leader nella promozione del turismo legato al divertimento in Slovenia, Bosnia ed Erzegovina e Montenegro, è particolarmente sensibile alla tutela dell’ambiente, ed ha attivato tecnologie di approvvigionamento energetico basate sull’utilizzo di fonti alternative e su sistemi di cogenerazione. Info: www.hit.si – info@hit.si – hotel.park@hit.si Tel. +386 5 3311341 – +386 5 3362000
n. 2 Aprile-Maggio 2015
L’INCONTRO
Adriano Bonaldo Se tremila condomìni vi sembran pochi
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arliamo del condominio? Croce (molta) e delizia (poca) di migliaia di proprietari di appartamenti, alle prese quotidiane con regolamenti complicati, vicini di casa con un alto livello di incompatibilità ambientale, problematiche di ogni tipo, questa realtà è assai diffusa nel nostro Paese, e riguarda circa un milione di fabbricati, dove abitano oltre 14 milioni di famiglie residenti, pari a circa 27 milioni di unità immobiliari tra appartamenti, uffici e negozi, ed una media di circa 30 appartamenti per stabile. A gestire i rapporti tra gli oltre 14 milioni di famiglie residenti ci sono circa 600mila professionisti, associati in diverse sigle, non tutte professionalmente ed eticamente integerrime. L’Amministratore di condominio è una figura professionale che il provvedimento legislativo di Riforma (220/2012), ha ulteriormente valorizzato, e che ha spinto l’ANACI, la maggiore delle sigle professionali del segmento, ad organizzare un meeting per fare il punto della situazione, approfondendo le responsabilità penali dell’amministratore, e valutando gli aspetti giuridici rilevanti del condominio riformato, ricercando un confronto scientifico sulle principali tematiche. Adriano Bonaldo, è il presidente di ANACI Mantova, l’associazione a livello locale che annovera circa 40 iscritti, tra cui i professionisti più esperti e qualificati del settore, che amministrano circa 3000 fabbricati nella nostra Provincia. Presidente, quali sono le differenze più rilevanti per gli Amministratori di condomini tra una realtà locale come quella mantovana, tutto sommato molto piccola, rispetto a quella di altre città?
ANACI Mantova, l’associazione a livello locale che annovera circa 40 iscritti, tra cui i professionisti più esperti e qualificati del settore, che amministrano circa 3000 fabbricati nella nostra Provincia
n. 5 Ottobre-Novembre 2015
di Biancamaria Rossi
Verifica delle condizioni di Sicurezza. conoscere significa prevenire In un recente convegno organizzato da Anaci Mantova è stato affrontato il nuovo “VCS”, acronimo di Verifica delle Condizioni di Sicurezza nelle parti comuni del condominio. Con la recente riforma all’amministratore viene infatti chiesta agli Amministratori, una serie di ulteriori e più dettagliati doveri e responsabilità burocratiche, che includono la conoscenza delle norme sulla prevenzione incendi, le verifiche di terra, le verifiche ascensori, le cadute dall’alto, le problematiche legate alle piscine. Ricordiamo infine che dal 31 dicembre 2016, entrerà l’obbligo di istallare una ripartizione dei consumi personalizzata, ed il rifacimento delle tabelle millesimali del riscaldamento che dovranno sottostare a nuovi parametri.
«Prima di tutto vorrei sottolineare l’alto livello professionale degli associati all’ANACI della nostra provincia, acquisito grazie al loro proverbiale rispetto della deontologia, la partecipazione ai crediti formativi con seminari proattivi, e ai corsi di psicologia condominiale, che con frequenza vengono organizzati dalla nostra realtà a livello provinciale. Nonostante questo, il condomino tipo si concentra sul costo dell’emolumento e non sulla suo professionalità. Tariffari del tutto improvvisati, che non tengono conto di ogni responsabilità, oppure parcelle molto basse, proposte con evidenti secondi fini, sono purtroppo all’ordine del giorno. Per questo motivo Anaci Mantova si propone quale ente di formazione e riferimento qualificato di professionisti, per i quali partecipare ai corsi di formazione e di aggiornamento, non costituisce solo un obbligo giuridico, ma un preciso dovere morale. I condomìni oggi hanno bisogno di professionisti seri che diano risposte serie agli innumerevoli quesiti che ogni giorno investono l’amministratore, i condomini e tutto ciò che ci sta attorno». A questo proposito, va ricordato che l’ANACI, ha organizzato corsi di formazione per gli amministratori, imponendo ai propri iscritti l‘aggiornamento professionale, e dotandosi di uno statuto e di un codice deontologico, molto prima dell’entrata in vigore della legge 220/12.
A GESTIRE I RAPPORTI TRA GLI OLTRE 14 MILIONI DI FAMIGLIE RESIDENTI CI SONO CIRCA 600MILA PROFESSIONISTI, ASSOCIATI IN DIVERSE SIGLE, NON TUTTE PROFESSIONALMENTE INTEGERRIME
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TORTA SALATA DI ZUCCA PIOPPINI E PROVOLONE 150 gr. di farina, 250 gr. di pioppini, 200 gr. polpa di zucca cotta al forno, 120 gr. di provolone, ½ bicchiere di latte, 2 cucchiai di formaggio grattugiato, 1 uovo, 1 cucchiaino di cannella, 1 rametto di rosmarino, 3 foglie di salvia, prezzemolo tritato, 1 spicchio d’aglio, 3 cucchiai di olio, sale pepe
il gusto della semplicità
Pulire e lavare i funghi, rosolarli con un cucchiaio di olio, il rosmarino, la salvia e lo spicchio d’aglio schiacciato. Impastare la farina con due cucchiai di olio, mezzo bicchiere di acqua , un cucchiaio di prezzemolo, sale e pepe. Stendere la pasta in un disco sottile, rivestire una stampo basso, foderato con carta da forno. Frullare la zucca con il latte, l’uovo, il formaggio grattugiato, sale, pepe e cannella, poi versare il composto sulla pasta, distribuire i pioppini e il provolone a dadini. Ripiegare all’interno i bordi della pasta e cuocere a 180° per 40 minuti.
di flora lisetta artioli
STINCO DI MAIALE CON LA POLENTA
LIQUORE AL CIOCCOLATO
2 stinchi di maiale, 1 carota, 1 costola di sedano, 1 spicchio di aglio (facoltativo), prezzemolo, ½ litro di brodo, 3 cucchiai di farina bianca, ½ bicchiere di vino bianco, 3 filetti di acciuga, 5 cucchiai di olio, 1 limone non trattato, polenta pronta, sale, pepe
SUPERZUPPA DI LEGUMI 3 carote, 1 finocchio, 1 zucchina, 1 cipolla, 2 costole di sedano, 250 gr. di legumi misti surgelati (fagioli, lenticchie, fave, piselli), sale, pepe, prezzemolo, 4 cucchiai di olio extravergine d’oliva
Infarinare gli stinchi e rosolarli in una casseruola con l’olio, bagnarli con il vino e farlo evaporare a fuoco vivace. Aggiungere carota e sedano tritati, lasciare insaporire, poi unire il brodo caldo, sale e pepe e cuocere per un’ora e mezza circa, aggiungendo altro brodo se necessario. Tritare insieme la scorza del limone con lo spicchio d’aglio, il prezzemolo e le acciughe, unire il trito agli stinchi, mescolare e cuocere ancora per 10 minuti. Servire con le fette di polenta abbrustolite e con il fondo di cottura.
Pulire e lavare le carote, il finocchio, la zucchina, la cipolla e il sedano, ridurle tutte a tocchetti e metterle in una pentola capiente con i legumi surgelati. Coprire con due litri e mezzo di acqua, salare e cuocere a fuoco dolce per un’ora circa. Se la zuppa dovesse asciugare troppo aggiungere altra acqua bollente. A fine cottura, prelevare circa un terzo della zuppa, passarlo con un mixer o un frullatore, quindi rimetterlo nella pentola con il resto della zuppa, aggiungere l’olio e un cucchiaio di prezzemolo tritato. Servire con formaggio grattugiato, crostini di pane raffermo leggermente tostati e una macinata di pepe.
Tortelli alle noci con fondutina di taleggio
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Ingredienti per 4 prs: 200 g di farina 00, 1 cucchiaino di cacao amaro, 2 uova, 150 g di ricotta di capra, 100 g di noci, 2 cucchiai di grana, pangrattato, 50 g di burro, 200 g di taleggio, 100 g di panna fresca, sale e pepe Procedimento: lavorare la farina, il cacao e le uova aggiungendo se necessario un po d’acqua per rendere l’impasto morbido. Mettere la pasta a riposare sotto un canovaccio per almeno un’ora. Tritare finemente le noci e mescolarle con la ricotta e il grana padano, aggiungere il pangrattato fino ad ottenere un impasto da poter porzionare con le dita. Regolare di sale e mettere
200 gr. di cioccolato fondente, 300 ml. di acqua, 300 gr. di zucchero, 1 baccello di vaniglia, 200 ml. di alcool da liquore Sciogliere a bagnomaria in una casseruola il cioccolato fondente con 100 ml. di acqua, quindi unire 300 gr. di zucchero, mescolare e spostare la casseruola su fiamma bassissima. Aggiungere altri 200 ml. di acqua per diluire meglio lo zucchero e proseguire la cottura per 3 minuti. Incidere il baccello di vaniglia nel senso della lunghezza e far cadere i semini nel composto. Unire 200 ml. di alcol da liquore, mescolare, spegnere e lasciar raffreddare. Filtrare, imbottigliare e far riposare un giorno prima di consumare.
in frigorifero a riposare per almeno due ore. Stendere la pasta, farcirla con il ripieno e formare i tortelli. In un piccolo tegame far sciogliere a fuoco dolce il taleggio a pezzetti ed il burro nella panna senza portare a bollore, regolare di sale. Cuocere i tortelli in abbondante acqua salata, scolarli bene e adagiarli in un piatto da portata precedentemente riscaldato, condirli con una spolverata di grana, la fondutina e una macinata di buon pepe. Info: Chef Alessandra Nodari Agriturismo Loghino Vittoria www.loghino.net
n. 2 Aprile-Maggio 2013
IL BUONGUSTAIO
LA MONTINA, IL FRANCIACORTA ROSSONERO FIRMATA LA PRIMA BOTTIGLIA A MARCHIO AC MILAN
La tradizione del formaggio sposata all’innovazione Corrado Benedetti non è solo un grande affinatore di formaggi e salumi nato e consolidato in Lessinia, a Croce dello Schioppo, ma è diventato il simbolo di una generazione che sta facendo dei prodotti tipici un’icona del buon gusto italiano. La sua gamma di formaggi affinati nell’Amarone, nelle ciliegie, nelle foglie di noce, nel fieno, tanto per citare, alcuni affinati nelle fosse di Sogliano al Rubicone, molti maturati nella casèra di famiglia con l’aria pulita della Lessinia, offrono emozioni raffinate al palato. Per far meglio gustare i suoi prodotti, ora il negozio di Croce dello Schioppo si è arricchito di una cantina con esposizione di salumi e formaggi, e di tutti gli altri prodotti collaterali, mostarde, salse, tutte realizzate secondo il criterio del rispetto delle materie prime, come il suo pesto con Monte Veronese dop, da accompagnare ai formaggi e ai salumi, con una collezione di vini adatti ad accompagnare i suoi “caci” che sono sempre più richiesti anche dai ristoranti nazionali e da negozi specializzati in alta gastronomia all’estero. Per saperne di più Corrado Benedetti, Croce dello Schioppo n. 1, 37020 Sant’Anna d’Alfaedo (Vr), tel. 045.7545186, info@corradobenedetti.it
“È stato un lungo percorso, non capita tutti i giorni di avere la possibilità di collaborare con il Milan – commenta Michele Bozza, Mkt & Export Manager de La Montina - Per noi, che siamo vignaioli e milanisti da generazioni, è un grande onore e una grande soddisfazione vedere riconosciute le qualità dei nostri vini anche da un gruppo che ha fatto dell’eccellenza, non solo sportiva, il proprio credo”. Il Club Rossonero ha scelto di vestire con i propri colori uno dei Franciacorta di punta della cantina della famiglia Bozza, il Satèn. Uno Chardonnay al 100%, elegante e fine con note di vaniglia. Setoso come il suo nome, è il vino che ha affascinato il Club milanese e che presto sarà disponibile per tutti i tifosi in Italia e in Europa. Racchiuso in un astuccio a lui dedicato, il Satèn sarà il Franciacorta che rapirà i palati dei tifosi milanisti e che sancirà
branzino fonda Nel mezzo del Golfo di Pirano all’interno del Parco Nazionale delle Saline di Pirano è ubicato l’allevamento ittico Fonda che offre la possibilità unica, per chi ama il mare e il pesce, di vivere emozioni indimenticabili. La famiglia Fonda, che conduce l’impianto e che con tanta cura e passione produce il noto Branzino di Pirano, distinguibile per l’alta qualità, vi farà immergere in un ambiente intrigante e riprovare l’antico gusto del buon pesce fresco. Avrete modo di conoscere il metodo naturale con il quale il Branzino di Pirano viene prodotto in un ambiente incontaminato dominato dal sole e dal mare in grado di appagare anche gli spiriti più esigenti e raffinati. Scoprirete un vasto insieme di pratiche ricche di quegli accorgimenti che rendono unico il Branzino di Pirano. La selezione dei migliori avannotti allevati in gabbie flottanti a mare e nutriti a mano con mangimi di altissima qualità provenienti da materie di prima scelta e controllate abbinata ai lunghi tempi di accrescimento, nel rigoroso rispetto della natura. Info: www.fonda.si
di elena cardinali
BUSCHENSCHANK OSTERIA DELLA FRASCA “Osteria della frasca”, questa la traduzione letterale del termine Buschenschank: e proprio le Buschenschänke (così al plurale) saranno le protagoniste della stagione autunnale – la quinta stagione – di Bolzano e dintorni. Una tradizione che affonda le sue radici nel Medioevo: nel tempo del Törggelen – parola che deriva dal latino torquere (torchiare) – quando si erano appena pressate le uve prodotte nelle vigne dei masi, sulla porta ingresso di queste osterie veniva infatti appesa una frasca verde (buschen) che fungeva da segnale di benvenuto al viandante. L’occasione di una visita era così il pretesto per assaggiare insieme il vino nuovo. Il rito si ripropone oggi, nel tempo della vendemmia: il via è stato lo scorso sabato 26 settembre, con i falò delle castagne, i Keschtnfeuer, tradizionale inizio al Törggelen, e proseguirà fino al giorno successivo a Santa Caterina d’Alessandria (giovedì, 26 novembre), come recita il vecchio adagio “Caterina termina il ballo”. Una festa tutta da vivere nelle Buschenschänke che aderiscono al marchio degli agriturismi altoatesini Gallo Rosso, garanzia di autenticità: sì perché una vera Buschenschank deve essere situata in una zona vitivinicola e, tassativamente, a differenza della Hofschank (osterie contadine) deve produrre e offrire esclusivamente vino proprio (dunque il gestore è anche viticoltore). Ma non
n. 5 Ottobre-Novembre 2015
ogni brindisi in Casa Milan. “Sono molti i punti in comune fra calcio e vino, ad esempio l’essere unici nel gioco come unica è ogni bottiglia di Franciacorta. Soprattutto il fatto che, per raggiungere determinati obiettivi, entrambi ci mettiamo passione, impegno, costanza e determinazione”.
solo: accanto al vino (non solo in versione “novello”, ma pure declinato in un’offerta diversificata e di altissima qualità) in queste osterie si possono trovare i sapori più tipici della cultura gastronomica contadina del luogo: salamini affumicati (kaminwurzen), Speck, canederli (knödel), zuppa di orzo, ravioli agli spinaci (schlutzer), salsicce fatte in casa, formaggi, torte e altre prelibatezze. Il tutto nella calda atmosfera delle Stuben – i tipici locali di soggiorno delle Buschenschänke – che ben si contrappunta alla frizzante aria autunnale. www.bolzanodintorni.info
MULINI, FARINE e DELIZIE DELLA CARNIA Farine di Flor - Mulini, farine e delizie della Carnia: la cultura contadina, la coltivazione dei cereali e i prodotti che da tempo immemorabile ne derivano sono al centro di questo gustoso e rustico appuntamento che anima l’11 ottobre il caratteristico borgo di Sutrio, nelle montagne del Friuli Venezia Giulia. Protagoniste della festa sono le molteplici varietà di farina (di granoturco, di segala, di canapa, di frumento, tanto per citare le più diffuse) utilizzate un tempo in Carnia e tutti i loro innumerevoli impieghi in campo gastronomico, dalla polenta alle minestre, dal pane ai biscotti e alla pastafrolla. Un gustoso percorso in sei tappe si dipana nel centro storico di Sutrio e porta alla scoperta di sapori antichi, ancestrali. Ciascuna tappa porta il nome, in friulano, di un mulino ancora attivo (o comunque visitabile) in una località della zona. Info: www.carnia.it
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aziende italiane l’impresa di fare impresa
a cura di M.T. SAN JUAN
Astoria Vini Il Prosecco che celebra Venezia Dalla loro tenuta su una collina di Refrontolo, i fratelli Paolo e Giorgio Polegato si godono un paesaggio fatto di 40 ettari di splendidi vigneti. E’ il cuore di Astoria Vini, marchio storico della viticoltura italiana, è qui che nasce un Prosecco di Conegliano Valdobbiadene conosciuto in tutto il mondo, dagli Stati Uniti al Giappone. Poco distante c’è la nuova cantina e lo store, dove vengono lavorati ogni anno oltre 40 mila quintali di uve, raccolte rigorosamente a mano dai loro contadini e da 80 selezionati conferitori. Astoria ha saputo crescere negli ultimi 25 anni puntando sull’alta qualità del suo prodotto più prestigioso, il Prosecco, senza dimenticare però gli altri vini della tradizione, come Colli di Conegliano, il Marzemino Passito o il Merlot. Vini di nicchia che però offrono una panoramica sulla ricchezza di questi luoghi. Il legame con la propria terra d’origine ha spinto Paolo e Giorgio Polegato a celebrare due anni fa un altro simbolo del Veneto, Venezia, con una Special Collection dei suoi Prosecchi più rinomati. Sono nati così Arzanà Cartizze Superiore DOCG, Corderie Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG, Galìe Prosecco Treviso DOC. I tre nomi in idioma veneziano richiamano l’Arsenale, non un luogo a caso ma l’anima commerciale e cosmopolita di Venezia, capace di far conoscere il suo nome in tutto il mondo, così come fa oggi il Prosecco. Il termine Arzanà, citato anche da Dante nell’Inferno della Divina Commedia, è l’antico nome dell’Arsenale, una derivazione del termine arabo daras-sina’ah, “casa d’industria”. Le Galiè sono le Galee, o Galere, le navi veneziane a remi che solcavano i mari conosciuti. Corderie invece è lo spazio dell’Arsenale dove venivano manufatte le corde e le cime per le navi mercantili. Si presentano nella bottiglia intagliata Astor, creata dai maestri vetrai di Murano. Nei mesi scorsi ha fatto il suo esordio anche l’ultimo nato della Venice Collection, Gaggiandre, il primo Prosecco DOC Biologico della casa trevigiana. Il suo nome indica i cantieri galleggianti dell’Arsenale dove venivano messe in mare le navi. E’ un vino che pur rispettando il rigido disciplinare della viticoltura biologica, mantiene le caratteristiche organolettiche
n. 1 Settembre 2013
Astoria ha saputo crescere negli ultimi 25 anni puntando sull’alta qualità del suo prodotto più prestigioso, il Prosecco, senza dimenticare però gli altri vini della tradizione
che contraddistinguono il Prosecco: perlage minuto e persistente, colore giallo paglierino tenue, profumo fruttato e floreale e un sapore fresco e armonico. L’esordio nella viticoltura biologica rientra in un percorso più ampio che Astoria sta compiendo per andare verso una produzione sempre più ecosostenibile. L’azienda da alcuni anni ha adottato nella sua Tenuta di Refrontolo un ambizioso progetto sulla biodiversità, Vignes fleuries, un protocollo francese, utilizzato dai viticoltori dello Champagne, che ha pochissime applicazioni in Italia. L’obiettivo è creare un ecosistema che favorisca lo sviluppo di una flora e fauna integrata con i vigneti, arricchendo il terreno e al contempo svolgendo la funzione di ricettacolo del entonomofauna, attirando cioè quegli insetti in grado di combattere in modo naturale i parassiti che attaccano le uve. Il processo ha consentito lo scorso anno una riduzione del 30% dei
trattamenti antiparassitari. Ne beneficia il terreno, il vino, ma anche il paesaggio: la collina in estate si riempie di fiori, uno spettacolo che incanta i visitatori. E arriva anche lo Spumante per il Sushi! Astoria è da sempre attente alle nuove tendenze e ama le contaminazioni, per questo ha creato il vino che sposa la tradizione italiana e giapponese: uno spumante pensato appositamente per abbinamenti con il sushi e altri piatti della cucina orientale, sempre più amati in tutto il mondo. Si chiama Yu Sushi Sparkling ed è una cuvée speciale extra brut, uno spumante molto secco, dal profumo intenso gradevolmente acidulo che lo rende perfetto per sushi, sashimi e le cruditè di mare in genere. La bottiglia richiama fin dal primo sguardo il paese del sol levante, di bianco dipinta con inserti rossi, con l’immagine della “Carpa Koi” (tipico pesce giapponese bicolore) e l’origami del Fiore di Loto “Hasu no Hana”. Disponibile su www.astoriawineshop.com
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sport
a cura di giulio mariani e di michela Toninel
Rugby Calvisano l’obiettivo è ripetersi Inizierà sabato 10 Ottobre alle ore 16, in terra piacentina, la nuova stagione del Rugby Calvisano. Subito una trasferta impegnativa in casa dei quotati Rugby Lions per mettere alla prova, la tenuta mentale e fisica dei bresciani. Il campionato di Eccellenza in cui milita il Calvisano è certamente un torneo complicato con squadre competitive. Lo sa bene coach Massimo Brunello che in una recente intervista rilasciata alla Gazzetta del rugbista ha dichiarato il suo obiettivo stagionale in termini di risultato: entrare nelle prime quattro per potersi giocare i play off con le squadre più quotato del girone (Mogliano, Padova e S. Donà secondo il coach). Riconfermarsi
tennis tavolo
ag turini quest’anno si può Parte la caccia al titolo per la AG Turini TT Castel Goffredo. Dopo anni di crisi per quanto riguarda il tennis tavolo (o ping pong nel gergo) in ambito italiano, ritorna una Serie A1 maschile e femminile con 8 contendenti al titolo. Negli scorsi anni si era toccato il record negativo di 4 squadre iscritte, mentre da questa stagione sembra essere arrivata una ventata fresca di competitività. La AG Turini Castel Goffredo punta come ogni anno a far bene sia in campo maschile che in campo femminile; a dirla tutta, grazie agli investimenti fatti, l’obiettivo dichiarato è quello di provare ad infastidire le scudettate Cus Torino (maschi) e Teco Cortemaggiore (femmine) che hanno dominato i rispettivi tornei lo scorso anno. L’inizio della competizione è previsto per il secondo week end di ottobre, ancora da definire se la prima giornata sarà venerdì 9 o sabato 10. La sogno che il tricolore possa arrivare a Mantova è concreto e l’augurio è che possa diventare realtà. (G.M)
non mai una cosa facile, specialmente quando alle tante partenze di giocatori di qualità si affianca l’arrivo di molti giovani, sia italiani che stranieri. Ricostruire e inculcare nei nuovi arrivati una mentalità e uno spirito vincente sarà dunque la prima condizione necessaria per riportare il Calvisano in cima al tetto d’Italia. Brunello ne è consapevole tanto quanto i 15 giocatori che scenderanno in campo ogni settimana e ai quali è stata affidata la mission impossible di lasciar da parte il peso della responsabilità di favoriti dovuta ai risultati dell’anno passato. Appuntamento il 10 ottobre a Piacenza, dunque, e che sia una grande stagione di rugby. (G.M)
Provate la slackline anche nelle palestre È stato lo sport outdoor della scorsa estate: la slackline - quella fettuccia che si tende tra due alberi per camminarci sopra - ha riscosso un grande successo èd è stata vista e praticata ovunque, dai parchi delle metropoli ai prati di alta montagna fino alle spiagge. I ragazzi scelgono la slackline non solo perché è divertente ma anche perché è molto utile per il fisico. Prima che una questione di equilibrio, lo slacklining ti insegna ad avere consapevolezza del tuo corpo e di come si muove nello spazio. Da un punto di vista muscolare, fa lavorare tanto i muscoli del “core”, cioè gli addominali, i lombari, i glutei e quelli del pavimento pelvico che sono quelli destinati alla stabilità e al bilanciamento. E proprio per questo è un’attività propedeutica ad una grande varietà di sport, dallo sci all’arrampicata, dal windsurf al pattinaggio. Va da sé infatti che si possa (e si debba) praticare anche in palestra, ad altezze contenute tra i 40 cm e gli 80 cm, con abbondanti
di enrico corno
strati di materassini a proteggere le inevitabili cadute. Non è necessario “frequentare una scuola” per imparare a camminare sulla fettuccia ma basta “fare da soli” e dedicarci qualche ora. È solo questione di pratica. Il metodo più semplice consiste nel lasciare la fettuccia per terra e provare a camminarci sopra. Poi provate a tenderla e fatevi aiutare da un amico che si metta di lato e vi tenga la mano. Poi vi aiuterà solo a posizionare bene il piede sulla fettuccia e poi si siederà sulla fettuccia stessa per renderla più stabile. Un set composto dalla fettuccia e dai sistemi di ancoraggio costa poche decine di euro. Meglio imparare a piedi nudi per avere più feeling sulla fettuccia stessa che non va tesa troppo ma lasciata morbida per fare movimenti più accentuati ma anche più lenti. Se la fettuccia è rigida non rimbalzi molto ma devi muoverti molto velocemente. E quando perdi l’equilibrio non c’è modo di recuperare.
domenica 15 novembre 2015
Via alla nuova Veronamarathon Verona e la corsa. Un matrimonio che continua, cresce e si esalta sempre più. Un successo confermato dall’edizione di quest’anno della Giulietta&Romeo Half marathon di febbraio con oltre 8.000 persone al via. L’appuntamento con i mitici 42,195km della Veronamarathon è per Domenica 15 novembre 2015. Gara organizzata sempre da G.A.A.C. 2007 VERONAMARATHON ASD e VERONAMARATHON EVENTI, in collaborazione con il comune di Verona. Una gara speciale, affascinante, inserita nei calendari internazionali: IAAF (International Association Athletics Federation) e FIDAL (Federazione Italiana di Atletica Leggera). Ma c’è di più. Anche tutti coloro che non se la sentono di affrontare i 42,195 chilo-
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metri potranno partecipare alla festa e correre con noi. La novità di quest’anno è la nuova Cangrande Half Marathon 21,097km. Stessa partenza e arrivo. Medesimo percorso fino al chilometro 20. Sempre grandi emozioni. Confermatissima e di grande successo la competizione tutta cittadina da circa 10km con scopo solidale che ha visto nelle ultime edizioni oltre cinquemila persone al via. Corsa o camminata non competitiva, non è necessario alcun certificato medico, tutti possono prenderne parte anche con la famiglia e i bambini. Si può correre o camminare, senza fretta, solo con l’obiettivo di divertirsi e partecipare attivamente ad un grande evento sportivo. (G.M)
n. 5 Ottobre-Novembre 2015
E.O.F.T. FILM AVVENTURA E SPORT Adrenalina e sport sul grande schermo a Verona e Brescia per la rassegna cinematografica E.O.F.T., European Outdoor Film Tour. Lo spettacolo andrà in scena Venerdì 23 ottobre alle 20:30 al Cinema Alcione e a Brescia Giovedì 22 ottobre alle ore 20:30 all’Auditorium Balestrieri. Si tratta di una rassegna cinematografica che porta in giro per l’Europa i filmati di avventura e sport più spettacolari dell’anno organizzata in collaborazione con Mammut, Gore-Tex e GoPro. Il 9 ottobre il tour inizierà ad Amsterdam ed arriverà in Italia ad ottobre. In calendario 300 serate in 14 paesi. Le
CANOA ALL’ASSALTO DELL’ADIGE Nuove emozioni per la storica competizione di canoa e kayak Adige Marathon 2015 che Domenica 4 Ottobre vedrà i canoisti sfidarsi fino all’ultima pagaiata da Borghetto d’Ala di Trento a Pescantina, Verona. Come sempre l’evento ospiterà la tappa della “Classic Canoe Marathon World Serie” con partenza alle 10:00. Partiranno da Dolcè alle 11:00 gli amatori e chi vuole partecipare alla discesa sul gommone per giungere via fiume a Pescantina. Sul percorso ci saranno punti ristoro per i partecipanti. All’arrivo ci saranno spogliatoi, ristoro e un punto di ritiro borse. Sabato dalle 15:30 a Pescantina saranno allesti stand enogastronomici per degustare piatti tipici della cucina veronese, in Piazza San Rocco e alle 19.00 musica dal vivo. Info su http://www.adigemarathon.com
ABBIGLIAMENTO
GROUSE CREEK SPORT & STYLE Mind the Grouse: per un inverno caldo e morbido ci sarà da far attenzione al gallo! Il gallo cedrone è, infatti, il simbolo dell’azienda veneta “Grouse Creek” che sull’onda dello stile di vita outdoor e attivo dei trekker americani propone per l’inverno 2015 capi e calzature con caratteristiche tecniche ricercate, made in Italy e vestibilità alla moda. Come il piumino tecnico “Donald W” che contiene al massimo il peso ma ha proprietà di isolamento termico e comfort dei piumini classici. L’imbottitura, con il 90% di vera piuma, rende il capo caldo e con poco spessore. L’uso di piuma pregiata dell’animale garantisce una leggerezza del capo senza pari. Il capo è ripiegabile e racchiudibile in un apposito sacchetto per portarlo sempre con sé ed usarlo in svariati contesti: tecnico per sci alpinismo, trekking in alta quota, uso quotidiano in paesi di montagna, ma anche in città e casual. I prodotti Grouse Creek in generale sono pensati per le esigenze del consumatore outdoor che vuole un prodotto di qualità, conveniente e affidabile. I primi prodotti di abbigliamento, calzature e accessori tecnici erano dedicati a persone attive e per sport all’aperto, in particolare trekking e sci. Negli ultimi anni l’offerta si è allargata in altri settori, come il viaggio e il camping. Oggi l’azienda produce anche capi lifestyle e da città, soprattutto calzature, che uniscono lo stile di vita outdoor di calzature moderne, vivaci e fashion con dettagli di qualità e di affidabilità, come l’impiego di pelle e la produzione italiana. www.grouse-creek.com
scalate nel mese di ottobre
CERVINO 150 ANNI DI SALITE Lo scorso luglio è stato festeggiato l’anniversario del Cervino. Nel 1865, esattamente il 14 e il 17 luglio, arrivarono in cima alla vetta ben 2 gruppi di alpinisti: uno dal versante svizzero (cresta Hornli) e l’altrro dal versante italiano (cresta del Leone). Le Guide Alpine del gruppo veronese XMountain, per festeggiare i 150 anni della prima salita di questa vetta, propongono una prticolare escursione su questa magnifica montagna. La scalata puo essere fatta fino al mese di Ottobre. Per gli appassionati delle scalate sulle alte cime e delle uscite sui ghiacciai alpini, XMountain propone anche la salita di altre vette come Marmolada, Ce-
vedale, Presanella, Orles, Adamello, Gran Paradiso o anche Bernina e Monte Rosa. Tra le inizitive anche uscite accompagnate sul Monte Bianco, sia dal versante Francese che da quello italiano e sui grandi monti svizzeri come il Weisshorn, la Dent Blanche e il Zinalrothorn. Per chi vuole avvicinarsi al mondo dell’alta montagna e dei ghiacciai sono in programma corsi base e per esperti, sia nei mesi autunalli che invernali, di scalata sul ghiaccio, corso avanzato di pareti Nord, corso progressione su creste, corso autosoccorso in ghiacciaio. Info su www.xmountain.it o al numero 348-1463700.
storie, proiettate sul grande schermo dei cinema con spettacoli di 2 ore, racconteranno avventure di alte montagne dove l’aria è sottile, di attraversate a cavallo nell’America più selvaggia e di storie di atleti su mountain bike e longboard. Quest’anno, con un programma d’eccezione, il festival è dedicato ai giovani e ai ribelli. L’alpinista Tamara Lunger mostrerà cosa vuol dire spingersi oltre i propri limiti nella salita del K2, una delle montagne più pericolose del mondo. Nel film “Burn IT Down”, in totale contrasto con le vette innevate, un giovane longboarder scenderà a tutta velocità i tornanti della Sierra Nevada. Nel filmato “Unreal” il mountain biker professionista Brandon Semenuk farà vedere la sua fuga su due ruote, lontano dalla realtà e dai sentieri battuti. Gare polverose, salti audaci e un unico operatore che insegue Semenuk per minuti avvincenti lasceranno incollati alle poltrone per il film sulle MTB dell’anno. Ma i film presentati nella rassegna E.O.F.T. non sono solo adrenalina e rapidità. Ad esempio, Ben Masters e i suoi tre amici faranno vedere come prendono la vita con filosofia nel loro viaggio a cavallo attraverso l’America, in vero stile cowboy, dal Messico fino al Canada, attraverso un paesaggio davvero incontaminato. Il nuovo programma dell’European Outdoor Film Tour 2015-2016 condurrà su strade nuove e ignote, alla scoperta di modi di vivere a cui, magari, non si è mai pensato prima.www.eoft.it
Fino al 23 Agosto Pegognaga
SPECIALE SICUREZZA
UNIONE EUROPEA, DIMEZZATA IN 10 ANNI LA MORTALITÀ STRADALE TRA GLI AUTOMOBILISTI MA PER PEDONI E CICLISTI IL CALO DELLE VITTIME SI È FERMATO RISPETTIVAMENTE AL 41% E AL 37%
di M.T. San Juan
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iduzione a due velocità per la mortalità stradale nell’Unione europea: negli ultimi 10 anni il numero delle vittime tra gli automobilisti si è dimezzato (-53%), mentre per pedoni e ciclisti il calo si è fermato rispettivamente al 41% e al 37%. In totale, nel 2013, sulle strade europee hanno perso la vita 7.600 persone camminando o in bicicletta, quasi un terzo di tutte le vittime degli incidenti (21% pedoni e 8% ciclisti). Tra i Paesi più virtuosi Lettonia, Lituania e Slovacchia, che nel periodo 2003-2013 hanno ottenuto i migliori tassi annui di riduzione della mortalità per entrambe le categorie di utenti vulnerabili (-12,4% per i pedoni e -9,8% per i ciclisti in Lettonia; -10,7% pedoni e -15,4% ciclisti in Lituania e -12% pedoni e -14,3% ciclisti in Slovacchia). In Italia la diminuzione delle vittime registra -4,3% l’anno per i pedoni e del -2,8% per i ciclisti, rispetto ad una media europea rispettivamente del -5,5% e del -5,2%. E’ il quadro delineato dal nuovo report pubblicato nell’ambito del programma Road Safety Performance Index (PIN) dall’European Transport Safety Council (ETSC), organizzazione non-profit indipendente di cui ACI è partner, che ha analizzato i livelli di sicurezza offerti in Europa a chi sceglie di spostarsi a piedi o in bicicletta, con benefici per l’ambiente e la salute. Lo studio è disponibile su www.aci.it e su www.etsc.eu. Per quanto riguarda i pedoni, come evidenzia il report ETSC, i Paesi che presentano in assoluto i minori livelli di rischio sono Olanda e Norvegia, con meno di 4 pedoni morti per milione di abitanti. Sul fronte opposto: Romania, Lituania, Polonia e
Lettonia, dove per un pedone il rischio di morire investito è fino a sei volte maggiore. Per quanto riguarda la mobilità ciclistica, i Paesi con i tassi di mortalità più bassi sono Spagna, Grecia, Irlanda, Israele, Gran Bretagna e Cipro, con meno di 2 ciclisti morti per milione di abitanti, mentre Serbia, Lituania, Olanda, Polonia e Ungheria chiudono la classifica con almeno 8 vittime tra i ciclisti per milione di abitanti. Apprezzabili, infine, i livelli di sicu-
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STRADE A RISCHIO IN EUROPA PER CICLISTI E PEDONI L’AUTOMOBILE CLUB D’ITALIA HA DIFFUSO A GIUGNO 2015 QUESTE STATISTICHE PER NULLA CONFORTANTI. DATI ALLARMANTI SU CUI RIFLETTERE
rezza rilevati in Italia per i pedoni (9,6 decessi per milione di abitanti, contro una media UE di 11,7) anche se peggiori rispetto ai Paesi occidentali più simili a noi (Francia, Gran Bretagna, Germania ecc.), mentre la mortalità dei ciclisti supera seppur di poco la media europea (4,6 decessi per milione di abitanti, contro una media UE di 4,2). Sono soprattutto due i provvedimenti caldeggiati da ETSC per migliorare la sicurezza di chi si muove a piedi o in bicicletta, entrambi realizzabili in occasione dell’imminente revisione delle norme comunitarie sui requisiti tecnici degli autoveicoli commercializzati in Europa. Anzitutto ampliare e rendere più severi i test sulla protezione dei pedoni, che sono parte integrante del processo di approvazione dei nuovi veicoli introdotti sul mercato UE, prendendo in considerazione anche la sicurezza dei ciclisti. In secondo luogo, favorire la diffusione di serie su tutte le nuove autovetture del sistema di assistenza intelligente alla velocità (Intelligent Speed Assistance) e del sistema automatico di frenata d’emergenza (Automated Emergency Braking), in grado di aiutare il conducente nel rispetto dei limiti di velocità e nella prevenzione gli incidenti con un intervento automatico sui freni in caso di rischio di collisione. Gli esperti di ETSC raccomandano l’introduzione di Zone 30 km/h nelle aree residenziali e in quelle
più utilizzate da pedoni e ciclisti, come sta già avvenendo in molti Paesi. Un’efficace pianificazione urbana deve fondarsi su una gerarchia degli utenti della strada in cui pedoni, ciclisti e trasporto pubblico abbiano la priorità. “Nonostante i benefici per la salute e per l’ambiente – afferma il direttore esecutivo dell’ETSC, Antonio Avenoso – chi ha scelto di spostarsi a piedi o in bicicletta non ha ottenuto efficaci miglioramenti in termini di sicurezza stradale. Quest’anno tuttavia l’Unione Europea può disporre di un potente strumento: la revisione dei requisiti di sicurezza dei nuovi autoveicoli. Ci auguriamo che non vada persa questa occasione per introdurre i cambiamenti necessari per salvare il maggior numero possibile di vite umane”. “La mobilità sicura è un impegno per tutti gli utenti della strada – dichiara il presidente dell’ACI, Angelo Sticchi Damiani – e automobilisti, conducenti, pedoni e ciclisti devono fare la propria parte con responsabilità e consapevolezza. L’Automobile Club d’Italia invita 34 milioni di automobilisti e più in generale 60 milioni di italiani a sottoscrivere su www.aci.it il proprio impegno a rispettare le 10 Regole d’Oro per la sicurezza stradale, elencate dalla Federazione Internazionale dell’Automobile”.
n. 5 Ottobre-Novembre 2015