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Devastazioni ambientali irreversibili?

Piaghe bibliche un nuovo SOS ambiente N

el libro dell’Esodo si racconta l’uscita degli Ebrei dall’impero d’Egitto sotto la guida di Mosè. Uno degli episodi più importanti di questo libro è l’invio della punizione divina delle dieci piaghe contro il popolo egizio per convincere il Faraone a lasciar partire gli ebrei. Oggi, assistendo attoniti ai flagelli ambientali in corso, talvolta vien da pensare a quelle leggende bibliche di 3500 anni fa, e vien da chiedersi se non un Dio, ma la Natura, non stia sollecitando uno stop alle violenze che le stiamo arrecando, e una religiosa attenzione ai suoi equilibri. Evocare le piaghe d’Egitto può suonare eccessivo, provocatorio, ma valutiamo obiettivamente cosa sta accadendo nell’ambiente in cui viviamo. Il mondo occidentale in quest’ultimo decennio è stato infestato da insetti e batteri provenienti da altri continenti che, grazie alla mancanza di naturali antagonisti, ne stanno minando e distruggendo gli ecosistemi. Le invasioni biologiche che stiamo subendo vengono oggi considerate una delle principali cause della perdita di biodiversità, insieme ai cambiamenti climatici e all’inquinamento. Alcune specie sono state introdotte in Italia volontariamente, come ani-

mali domestici o piante ornamentali, mentre altre sono giunte involontariamente attraverso scambi commerciali o rotte turistiche, colpevolmente svolti senza le necessarie precauzioni o in barba ad esse. E queste nuove pestilenze ci stanno distruggendo l’ambiente. La sensazione di essere in balia di piaghe bibliche è veramente calzante. Nomi come Hyphantria, Diabrotica, Cimice Asiatica, Xylella, Popillia Japonica, e via dicendo, ad un cittadino legato esclusivamente alla vita urbana non dicono assolutamente nulla, ma per chi vive nel, e del, mondo rurale sono sinonimo di desolazione, frustrazione, vera paura del futuro. Iniziamo parlando dell’Hyphantria, la specie meno dannosa ed invasiva. Lo scempio di cui è responsabile questo bruco americano è inenarrabile. Questa specie, originaria del nord America, è oggi diffusa in tutta la Pianura Padana e in molte altre regioni. Uno dei motivi del suo successo risiede nell’elevata polifagia; è stata infatti osservata su oltre 600 piante (arboree, arbustive ed erbacee), anche se manifesta per alcuni alberi (gelso, acero negundo, salice) una particolare predilezione. I danni maggiori avvengono a carico dei filari, delle alberature stradali, dei boschi lungo i fiumi o dei giovani rimboschimenti di latifoglie. Delle due generazioni annuali

di giacomo gabriele morelli

Il commercio agricolo con Paesi remoti ha causato invasioni biologiche che stanno distruggendo il nostro ecosistema


in primo piano

Nomi quali Hyphantria, Diabrotica, Cimice Asiatica, Xylella, Popillia Japonica, nel mondo rurale sono sinonimo di desolazione e paura del futuro di Hyphantria quella estiva è la più pericolosa, perché provoca le defogliazioni in un periodo solitamente caldo e asciutto, costringendo la pianta ad un ricaccio vegetativo particolarmente oneroso per le proprie riserve riducendo la capacità di germogliazione nella primavera successiva. Come sopra detto il danno non è oggi tanto economico quanto estetico. Di rigogliosi filari, bordure, siepi, ornamento della nostra campagna, in estate non rimangono che scheletriche mummificazioni impegolate di ragnatele, una vera ferita per gli occhi. E in questi anni non si è sviluppato nessun insetto o animale antagonista capace di ridurne la diffusione. La Diabrotica del mais, o Verme delle radici del mais, è un coleottero di origine americana, grave parassita del mais. Il mais è l´unica pianta che consente lo sviluppo di popolazioni elevate di diabrotica ma occasionalmente le larve possono svilupparsi su altre coltivazioni. Originaria degli Stati Uniti, nel 1998 è stata catturata per la prima volta in Italia nel Veneto, poi è comparsa in Lombardia, Piemonte, Trentino, Friuli, Emilia Romagna, e così via. Il suo confinamento è pressoché impossibile da attuare. Il verme delle radici causa danni sul mais sia allo stadio di larva sia da adulto. Le larve si alimentano dapprima delle radichette, poi si spostano all’interno delle radici avventizie più robuste scavando gallerie e distruggendole. La presenza di questo verme che ha infettato irreversibilmente le nostre campagne obbliga gli agricoltori a trattamenti chimici per il suo controllo. Le nostre immense distese di granoturco devono essere irrorate con prodotti tossici e costosi, che danneggiano il bilancio economico delle aziende, obbligano i consumatori (umani o animali che siano) a far conto dei residui chimici che immancabilmente rimangono nel prodotto, e falcidiano le specie animali che frequentano i campi di mais nei periodi

immediatamente successivi ai trattamenti. Di tutto questo i media non parlano. Non è argomento che susciti interesse nel cittadino, che beve il latte e mangia le carni di animali che a loro volta si nutrono di prodotti sempre più adulterati dalla chimica. La relazione fra pesticidi e malattie umane non la si riesce mai a dimostrare, e il progressivo tacito bagno nella chimica continua. Un bel giardino? Quanto di meglio per godere attimi di relax nella coltivazione di fiori, nel creare spazi di arredo verde, o semplicemente oziando in santa pace. Tutto questo da alcuni anni ce lo siamo precluso. Tutto questo mondo l’abbiamo perduto a causa della Zanzara Tigre. Ce ne stiamo blindati in casa dietro solide zanzariere, guardando il giardino dalla finestra, impotenti e nevrastenici nella consapevolezza che uscire all’aperto comporterebbe la tortura dell’assalto di decine di zanzare che ci obbligherebbe a rientrare. La zanzara comune che ci punzecchiava saltuariamente al tramonto ce la siamo scordata. La zanzara Tigre è attiva in tutte le ore del giorno, anzi, il sole pare renderla ancora più famelica. Si pensava/sperava che la sua presenza potesse essere transitoria e che si attenuasse nel tempo, ma di anno in anno nulla cambia, con il concomitante incrementarsi delle patologie di cui questo insetto è veicolo. Non siamo quindi diventati schiavi anche di questa piaga? Non siamo pateticamente diventati ostaggio di un qualcosa che ci ha tolto per sempre piacevoli libertà, obbligandoci ad avvilenti rinunce che alterano i nostri equilibri vitali? Originaria del sud-est asiatico, questa zanzara ha sfruttato i trasporti commerciali umani per diffondersi in molte zone del mondo. L’insetto risulta essere il vettore di circa 20 virus diversi, come febbre gialla e chikungunya. Le proiezioni dei cambiamenti climatici mostrano che la zanzara tigre probabilmente si diffonderà ancora, in particolare

I Paesi evoluti impongono controlli maniacali per cautelarsi dall’introduzione di elementi potenzialmente pericolosi per il proprio ecosistema nel Mediterraneo, ma anche più a Nord. Quanto detto sulla zanzara Tigre ci introduce a quella che è la vera e propria piaga che rischia di sconvolgere la vita delle popolazioni occidentali: la Cimice asiatica. Da un paio di anni orticoltura e frutticoltura italiane sono praticamente azzerate. Tranne poche varietà di frutta e verdura, tutto ciò che non viene coltivato sotto serra o sotto la protezione di veli impenetrabili viene distrutto. L’agricoltura sta prevedendo per i prossimi anni il fallimento di migliaia di produttori ortofrutticoli: non si sa più cosa fare, in un clima di reale disperazione che mai si era vissuta nella storia dell’agricoltura italiana. Coltivazioni professionali falcidiate, e naturalmente falcidiate le piccole coltivazioni domestiche, orti ed ortaglie, queste ultime irrilevanti per l’economia nazionale, ma certamente di peso per molte famiglie e per il tradizionale modus vivendi di milioni di persone semplici e di appassionati orticultori. Una realtà catastrofica, a cui ancora non vogliamo credere, ma pare sia impossibile sperare in una soluzione di questa calamità. Insetti naturalmente antagonisti della cimice asiatica non ne esistono. Prodotti antiparassitari di normale fattura risultano

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inefficaci, sono necessari trattamenti ripetuti e di elevata tossicità, ciò che suscita inevitabili interrogativi sulla qualità finale dei prodotti trattati e sulla vita animale degli ambienti circostanti. Avanti dunque con serre e coperture artificiali “impermeabili” alla cimice asiatica, l’unica via percorribile, attendendo di veder commerciati prodotti spacciati per “biologici”, ma non tali. Auguriamoci, con cuore palpitante, che gli alberi di pesche, di ciliegie, e di qualsiasi altra cosa che rallegrava e scandiva il trascorrere delle stagioni nei nostri orti e giardini non diventino solo struggenti ricordi. In Puglia non hanno dovuto attendere l’arrivo della Cimice Asiatica. Lì la totalità degli uliveti colpiti dalla Xylella ha già visto la morte di centinaia

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di migliaia di esemplari. Sono ormai passati sei anni da quell’autunno del 2013 in cui è stato finalmente chiaro che gli olivi della zona intorno a Gallipoli, nel Salento, stavano morendo a causa del batterio americano Xylella. I leggendari uliveti pugliesi che caratterizzano la regione e producono uno degli oli di maggior pregio al mondo li stiamo inesorabilmente perdendo. La zona infetta iniziale di qualche decina di chilometri quadrati si è trasformata in un’area di oltre 5000 chilometri quadrati, con coinvolti quasi tre milioni di ulivi. Come gli esperti si aspettavano l’espansione verso nord di Xylella continua inesorabile. Non esistono rimedi, ogni cura si è rivelata inutile. Ora nuovi focolai di diverse sottospecie del batterio sono stati scoperti in Francia (Corsica e Costa Azzurra), Spagna (Baleari, Valencia e Madrid) e Portogallo (Porto). Un incubo che si sta diffondendo a livello europeo. Ultimo arrivo in ordine cronologico a sommarsi alle avversità sopra citate è la Popillia japonica, un insetto originario del Giappone simile a quei maggiolini color verde metallico che osserviamo spesso nei nostri prati durante la stagione estiva. I ritrovamenti sono ancora sporadici e limitati all’area compresa tra Piemonte e Lombardia, tuttavia si sa che è potenzialmente in grado di diffondersi in tutta la Penisola, causando danni gravissimi all’ecosistema, attaccando prati verdi, colture di grano e mais, alberi da frutto e ortaggi fino a lasciarne solo le strutture scheletriche. Gli Stati Uniti investono ogni anno più di 460 milioni di dollari per controllare la diffusione di questo insetto. Un’altra spada di Damocle sul nostro ambiente già violentato.

Vien da chiedersi come sia stata possibile l’introduzione di queste calamità, e quanta responsabilità vi sia da parte degli organi preposti agli scambi commerciali con i Paesi di altri continenti. Alcuni Paesi, l’Australia come sommo esempio, impongono controlli maniacali sia in entrata che in uscita per cautelarsi dall’introduzione anche accidentale di elementi potenzialmente pericolosi per il proprio ecosistema. Non abbiamo la sensazione che altrettanto si attui nei nostri porti ed aeroporti, dove tutto ed il contrario di tutto pare abbia il visto d’ingresso dal Servizio Fitosanitario. Ai passeggeri è consentito introdurre nel nostro Paese “piccole quantità di vegetali autorizzati”, ciò che è drasticamente vietato nei Paesi più evoluti. Di queste tipologie e quantità autorizzate, chi ne controlla l’indennità da patologie, parassiti, ecc. in pochi minuti di sommario esame da parte degli ispettori fitosanitari? La sensazione è che le problematiche agricole e territoriali sopra esposte siano figlie di un totale fallimento della prevenzione attuata, e che questa non sia né efficace né adeguata ai tempi. Auguriamoci che almeno le Associazioni agricole sollecitino un cambio di passo in queste prevenzioni, e che con l’aiuto della scienza si possa tamponare i danni attuali. Ne va della qualità della nostra esistenza.

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PARLIAMO DI

di elena benaglia

la nuova TENDENZA moda prêt-à-reporter Per gli italiani (e non solo per loro) il tema della sostenibilità è sempre più importante. Dal consumo di alimenti bio alle vacanze a basso impatto sull’ambiente, dall’energia rinnovabile alla raccolta differenziata, la sostenibilità appassiona e interessa 34 milioni di italiani e ne orienta i comportamenti. Anche nel campo della moda. Il nuovo trend che sta rivoluzionando il guardaroba di tantissime persone si chiama “Prèt-à reporter”, e indica il riutilizzo di abiti e accessori in più occasioni. Una tendenza che comporta indubbi vantaggi: permette, infatti, di tagliare le spese, di ridurre il tempo per prepararsi a uscire da casa, di ottimizzare gli spazi negli armadi e nelle valigie; oltre a costituire, appunto, un grande beneficio dal punto di vista ambientale e della sostenibilità. Secondo un recente studio, infatti, negli ultimi quindici anni la durata dei capi d’abbigliamento è diminuita del 36% e oggi i vestiti hanno una vita media inferiore ai 160 utilizzi, fatto che genera ogni anno 16 milioni di tonnellate di rifiuti tessili nella sola Unione Europea. Mentre è stato calcolato che negli Stati Uniti si gettino ogni ora circa 20 Kg di vestiti, una quantità sufficiente a riempire tre piscine olimpioniche.. solo per dare un’idea. La filosofia della nuova tendenza è molto chiara e semplice: “less is more”. Comprare meno, ma prestare maggiore attenzione a manifattura e qualità, anche per diminuire considerevolmente la produzione di rifiuti. Vi ricordate la protagonista di Sex & The City, Carrie Bradshaw? Se per lei e per le giovani donne della sua generazione un armadio enorme era addirittura meglio di un diamante, per le nuove generazioni non è più così. Mai più guardaroba straripanti e abiti “monouso”. Mai più vestiti acquistati e lasciati per anni appesi ad una gruccia con il cartellino del prezzo ancora attaccato. Mai più shopping compulsivo e vestiti usati in una sola occasione. Spazio, invece, all’acquisto di un numero limitato di capi e al loro riutilizzo. Secondo gli esperti il numero perfetto di vestiti in un “capsule wardrobe” è compreso tra i 12 e i 37. Ma indossare di nuovo lo stesso vestito costituisce per molte persone fonte di ansia: come racconta la rivista Business of Fashion, una donna su due prova frustrazione al pensiero di portare uno stesso outfit più volte di fronte ai colleghi; mentre uno studio della fondazione britannica Hubbub ci informa che una donna su tre considera un vestito “vecchio” dopo averlo indossato uno o due volte e che molte ritengono che farsi fotografare due volte con lo stesso abito sia un vero e proprio passo falso. In realtà la nuova tendenza del “Prèt-à reporter” ha già contagiato diverse celebrities che amano indossare gli stessi abiti in più occasioni, facendo-

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Una tendenza che comporta indubbi vantaggi: permette di tagliare le spese, di ridurre il tempo per prepararsi a uscire, di ottimizzare gli spazi negli armadi si portavoce di un movimento che vuole abbattere gli sprechi e favorire il riutilizzo degli abiti. Pensare che riutilizzare più volte lo stesso abito sia una caduta di stile, è quindi un vero errore se pensiamo che tra i già numerosi paladini del “Prêt-à-Reporter” si annoverano la Regina Letizia di Spagna, Michelle Obama, Cate Blanchett, Brad Pitt e persino un’icona come Anna Wintour, direttrice di Vogue. Per non parlare della Duchessa di Cambridge Kate Middleton, che è stata eletta dai media “regina del riciclo” per la sua decisione di riutilizzare in più occasioni lo stesso abito. Ormai famoso (ma non è l’unico episodio) il riutilizzo dell’abito color crema scelto per il battesimo

di Charlotte e sfoggiato nuovamente alle nozze di Harry. Chi ha fatto cadere il tabù del riuso addirittura per il giorno del matrimonio è stata l’attrice Keira Knightley che per il giorno delle nozze ha scelto un mini abito in tulle già indossato per partecipare a un party qualche anno prima. Ma la strada da percorrere è probabilmente ancora lunga. Il cosiddetto slow fashion predilige l’acquisto di un numero limitato di capi necessari, di qualità e prodotti in modo sostenibile; abiti che, proprio per la qualità dei materiali, possono essere riutilizzati con stile e adattati alle diverse occasioni, magari variando semplicemente gli accessori. È quanto emerge da uno studio condotto da Espresso Communication per Bigi Cravatte Milano, su un panel di esperti e su oltre 30 testate internazionali dedicate alle tendenze della moda, del lifestyle e della sostenibilità per scoprire come si sta evolvendo il guardaroba degli italiani. «Rispetto a qualche anno fa, i consumatori sono oggi più consapevoli e attenti all’impatto ambientale. – spiega Stefano Bigi, amministratore unico di Bigi Cravatte Milano – In azienda perseguiamo la qualità producendo dal 1938 cravatte durevoli, riutilizzabili e sostenibili». Quali sono le regole da seguire per avere un guardaroba in stile “Prêt-à-Reporter”? Innanzitutto gli acquisti devono essere ponderati, quindi bisogna provare ogni capo e scegliere soltanto quelli che fanno sentire a proprio agio. Questa particolare attenzione e cura nella scelta permetterà di avere un armadio con pochi abiti, essenziali ma molto versatili che potranno essere indossati in qualsiasi occasione, con la sola aggiunta di qualche complemento, un capsule wardrobe, come lo aveva definito negli anni ’70 la creativa londinese Susie Faux. È importante anche, prima di procedere all’acquisto, comprendere quale sia lo stile appropriato al proprio luogo di lavoro, poiché vestirsi in maniera adeguata ha un grande impatto sulla psicologia

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esplode IL VIZIO del guardaroba a noleggio

personale e permette di sentirsi a proprio agio e di integrarsi. L’interesse e l’attenzione che questa tendenza dimostra nei confronti della sostenibilità evidenzia un’attitudine piuttosto recente come spiega Luisa Leonini, professoressa di Sociologia dei Consumi presso l’Università degli Studi di Milano: «L’attenzione dei consumatori nei confronti della sostenibilità inizia nel 2000 quando nasce il fenomeno della moda etica a favore del made in Italy e dell’intero processo produttivo del bene. Dal 2016 in poi è cresciuta anche l’attenzione al riuso nel settore dell’alta moda e allo sviluppo dell’economia circolare, con una ricaduta diretta sulle scelte legate a una maggiore qualità e una minore quantità dei capi prodotti». La moda si sta dunque avviando verso un futuro sempre più “green”, a patto, però, che vengano rispettate alcune condizioni, come sottolinea Dario Padovan, professore di Sociologia dei Consumi e Sostenibilità presso l’Università degli Studi di Torino: «I piccoli guadagni in fatto di sostenibilità

INDOSSARE LO STESSO VESTITO COSTITUISCE FONTE DI ANSIA: UNA DONNA SU DUE PROVA FRUSTRAZIONE AL PENSIERO DI PORTARE UNO STESSO OUTFIT PIÙ VOLTE DI FRONTE AI COLLEGHI realizzati grazie alla produzione di beni sostenibili vengono compensati dall’aumento di un’enorme massa di beni non sostenibili e a basso costo: non vi è una sostituzione, quanto piuttosto un’aggiunta della possibilità di scelta all’interno della medesima offerta. Vi sono due strategie per fare

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davvero la differenza in questo senso: una pianificazione calata dall’alto, che risulterebbe però poco condivisa, o l’innesco di un processo accelerato in virtù del quale le imprese stringono un patto per combattere il cambiamento climatico e decidono tutte insieme di muoversi all’unisono verso la sostenibilità». Secondo Manuela Rubertelli, professoressa della School of Design del Politecnico di Milano, invece: «Un approccio dal basso volto a elevare il livello di cultura e a fornire maggiori informazioni alla popolazione è lo strumento per rendere i clienti più critici sulle tipologie di consumi e più consapevoli sul contenuto dei messaggi pubblicitari a loro rivolti».

Non siete tra gli adepti della nuova moda Prêt-àReporter? Rientrate, invece, nel gruppo di coloro che non vogliono rinunciare ad indossare un abito diverso ogni giorno, ma non avete degli armadi abbastanza capienti per contenerli tutti? Niente paura: la soluzione per voi è quella di..noleggiarli! Un business che fino a qualche tempo fa riguardava solamente gli abiti da sposa o quelli per cerimonie e occasioni speciali, ma che oggi funziona anche nella quotidianità. La moda del guardaroba a noleggio, giudicata dall’ultimo Fashion Report di Bof (the Business Of Fashion) come uno dei principali trend del mercato attuale, è senz’altro una delle tendenze destinate ad entrare tra le abitudini delle fashion addicted. Così come noleggiamo automobili, film, musica..perchè l’abbigliamento dovrebbe essere escluso dalla sharing economy (economia della condivisione) che ormai è sta diventando una consuetudine nella nostra vita quotidiana? Non vi piace l’idea di avere un armadio composto da pochi pezzi basici di qualità (prêt-à-reporter) da abbinare a nuovi capi di tendenza presi a noleggio? «Le donne di solito amano quello che comprano, ma odiano i due terzi di ciò che è nei loro armadi», per citare la storica giornalista di moda Mignon McLaughlin. I siti per il noleggio degli abiti in genere propongono comodi abbonamenti mensili o annuali che permettono di noleggiare un certo numero di vestiti e consentono così di avere un guardaroba davvero dinamico. Con gli abiti a noleggio poi si può finalmente abbandonare la razionalità che al momento dell’acquisto di solito fa capolino e dice: “al posto di questa maglia fucsia che mi piace tantissimo, forse è meglio prendere quella blu che riutilizzo più volte”. Questa nuova moda, così come quella del Prêt-àReporter non sono solo utili per chi le segue, ma sono utili anche al nostro pianeta, soffocato dalla produzione eccessiva e indiscriminata di indumenti a basso prezzo (secondo la Ellen MacArthur Foundation, il settore tessile, con i suoi 1,2 milioni di tonnellate annuali, supera la somma delle emissioni di anidride carbonica dovute al trasporto aereo e marittimo) e di un meccanismo di moda “usa e getta” che secondo il quotidiano spagnolo El Pais genera ogni anno 16 milioni di tonnellate di rifiuti nella sola Unione Europea. «Non è più il tempo di possedere, ma di potersi permettere un’esperienza » come afferma il Prof. Giovanni Maria Conti, docente di Storia e Scenari della Moda presso il Politecnico di Milano.

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Da 30 anni nel mondo dell’editoria, classe 1962, da 7 anni dirige MCG dopo esserne stato per 8 il coordinatore editoriale. È anche titolare della Morelli Media Partner, Agenzia di Comunicazione, e co-fondatore di Advance Group.

l’opportunismo e la decenza

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bbiamo un nuovo governo, l’ennesimo della tribolata storia recente della Repubblica Italiana. È nato in modo rocambolesco e ci è difficile capire quali siano state le strategie di palazzo dei protagonisti. Improvvisamente decine di politici italiani che fino a poche settimane fa regalavano ai media affermazioni profondamente ostili e dispregiative verso il partito rivale oggi hanno improvvisamente mutato tale atteggiamento, e camminano a braccetto dei nemici giurati. Non siamo nati ieri, armistizi e opportunistiche alleanze fra forze politiche avverse non è la prima volta che avvengono. Rispetto ad altri tempi cambiano però stile e modalità, con azzeramento del senso del pudore, nell’assoluta mancanza di rispetto del voto elettorale, della volontà degli elettori. Che senso ha seguire ore ed ore di programmi televisivi e di comizi, ascoltando i discorsi preelettorali dei leader di Partito, dei candidati alle Camere, dei candidati Consiglieri Regionali, ecc. ecc., per recarci a votare con discreta cognizione di causa, se poi promesse e programmi vengono disattesi per giochi di potere o semplicemente golosità di poltrone? Nel periodo 2013-2017, all’interno di Camera e

Senato, in ben 566 casi si è assistito al passaggio di politici da un partito all’altro. Poiché sono state 347 le persone coinvolte, ciò dimostra che alcune di esse questo cambio lo hanno effettuato anche più di una volta! E’ accettabile tutto questo, seppur in una società dove i valori morali non sono più considerati tali, ma solo nostalgici rigurgiti di bigottismo? Tanti elettori, seppur in spregio dei propri leader, continuano a votare il medesimo partito; un voto dato ai valori di quest’ultimo e non ai suoi estemporanei poco graditi rappresentanti. Ma i valori di un partito sono proprio quelli dei suoi conduttori, proposti agli elettori dalla “base” del movimento medesimo. Che oggi una moltitudine di politici prosperino sbandierando i valori di galantuomini come Berlinguer, De Gasperi, La Malfa, e tanti altri onesti artefici della nostra società in decadimento, senza reggerne minimamente il confronto morale ed umano, è una penosa realtà.

Marco Morelli

direttore@mantovachiamagarda.it


MantovachiamaGarda Periodico bimestrale Registrazione del Tribunale di Mantova N° 01/2011 del 15/02/2011 Direttore Responsabile Marco Morelli Capo redattore Giacomo Gabriele Morelli Art Director e Progetto Grafico Matteo Zapparoli Pubblicità: MORELLI MEDIA PARTNER, Via Dante Alighieri 4, 46040 Gazoldo degli Ippoliti (Mn) Stampa: GRAFFIETTI STAMPATI S.n.c. - S.S. Umbro Casentinese Km 4,500 - S.S. 71 - 01027 Montefiascone (Viterbo) Editore: MARCO MORELLI, Via Dante Alighieri 4, 46040 Gazoldo degli Ippoliti (Mn)

Hanno collaborato a questo numero: Alessandra Capato, Alessandra Fusè, Anna Maria Catano, Antonio Scolari, Barbara Gazzi, Barbara Ghisi, Benedetta Bottura, Elena Andreani, Elena Benaglia, Elena Mantesso, Elena Kraube, Elide Bergamaschi, Enrico Maria Corno, Federico Martinelli, Flora Lisetta Artioli, Gastone Savio, Giacomo Cecchin, Gianmarco Daolio, Gianluigi Negri, Lara Ferrari, Michela Toninel, M.T. San Juan, PaoloCarli, Rita Bertazzoni, Serena Maioli, Veronica Ghidesi, Vittoria Bisutti. Puoi ABBONARTI scrivendo a: abbonamenti@mantovachiamagarda.it oppure telefonando al numero: 333.6272824 Sarai ricontattato da un nostro incaricato. Puoi pagare con Bonifico bancario a: MONTE PASCHI DI SIENA Filiale di Gazoldo degli Ippoliti c.c. n° 100464.78 intestato a Morelli Media Partner IBAN: IT 39 R 01030 57640 000010046478 Causale: Abbonamento a MCG Mantovachiamgarda inserendo l’indirizzo esatto per la spedizione L’editore non si assume alcuna responsabilità in ordine Al successivo cambiamento di date o programmi riportati in questa pubblicazione Tutti i diritti sono riservati. È vietata qualsiasi utilizzazione, totale o parziale, dei contenuti inseriti nel presente magazine, ivi inclusa la memorizzazione, riproduzione, rielaborazione, diffusione o distribuzione dei contenuti stessi mediante qualunque piattaforma tecnologica, supporto o rete telematica, senza previa autorizzazione scritta da parte dell’editore.

Mantovano ma residente sul Lago di Garda, da 25 anni lavora nel campo della comunicazione e del marketing. Classe 1974, Art Director di MCG, è anche presidente di Grinder, Agenzia di Comunicazione, e co-fondatore di Advance Group.

SOMMARIO Piaghe bibliche, un nuovo SOS ambiente.

Il commercio agricolo con Paesi remoti ha causato invasioni biologiche che stanno distruggendo il nostro ecosistema

Prèt-à reporter, la nuova moda

monica bottura & mantovauno network

Il nuovo trend che sta rivoluzionando il guardaroba di tantissime persone che indica il riutilizzo di abiti e accessori in più occasioni

L’affermata giornalista mantovana ha accettato con determinazione la sfida dell’informazione digitale al servizio dei cittadini

hostaria verona 2019 il festival del vino

laura morante bella, enigmatica e fatale

stefania mazzieri

Oltre 200 vini da Italia e Francia, cantine e “sbecolerie”, arte e divertimento tra gusto e cultura, vino e sapori d’eccellenza

Artista al centro del cinema italiano (e internazionale) da quasi quarant’anni. Simbolo raro di bellezza ed intelligenza

Vivere sani si può, e si deve. In vacanza all’Adler Med per investire finalmente sulla propria salute

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L’EVENTO CLOU DEL BIMESTRE

etica e sostenibilità I VALORI DELLA 121ª EDIZIONE DI a cura di m.t. san juan

FIERACAVALLI 2019

Sono i valori dell’etica e della sostenibilità a guidare la prossima Fieracavalli, in programma a Veronafiere dal 7 al 10 novembre. Vanno proprio in questa direzione i progetti speciali e le prestigiose partnership che la rassegna equestre annuncia per la 121ª edizione, a partire da Fieracavalli Academy: un marchio di eccellenza che certifica realtà operanti in diversi ambiti - dallo sport al turismo, passando per il sociale - accomunate da un nuovo approccio etico al mondo equestre. Nasce così la Piazza del Turismo Sostenibile: uno spazio dedicato alla formazione e alla scoperta dell’equiturismo, la cui struttura è stata interamente realizzata dal laboratorio Reverse IN, coinvolgendo alcuni detenuti della Casa Circondariale di Montorio. Gli incontri e i dibattiti in programma sono organizzati in collaborazione con E.A.R.T.H. Academy e CISET – Cà Foscari Università di Venezia e hanno come tema centrale le vacanze in sella, un business in continua crescita che, solo in Italia, conta più di 120mila appassionati. Sempre nella direzione della

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sostenibilità va l’accordo firmato quest’anno da Fieracavalli, ALIS e Jumping Event per mettere a disposizione di aziende e visitatori che partecipano alla fiera soluzioni di trasporto intermodale per cavalli e attrezzature, anche da Sicilia, Sardegna, Grecia, Spagna, Tunisia e Marocco. Anche per la parte sportiva Fieracavalli si allea con un partner d’eccezione, il Team WOW che, insieme a Michel Robert – uno dei migliori cavalieri nel panorama internazionale, ha dato vita alla Wow Michel Robert Experience: un’intera giornata di formazione teorica e pratica tenuta dal campione e tecnico francese in programma per sabato 9 novembre in fiera, con l’obiettivo di divulgare un’equitazione consapevole e naturale basata sullo sviluppo mentale e fisico del cavaliere e sulla valorizzazione del talento del cavallo. La tutela del benessere del cavallo è da sempre un tema centrale per Fieracavalli, nel corso della manifestazione infatti una commissione etica, una tecnico-scientifica e un servizio medico-veterinario

monitorano le condizioni psicofisiche degli animali e vigilano su eventuali comportamenti inadeguati. Un compito complesso, visto che sono oltre 2.400 gli esemplari di 60 razze equine che popolano il quartiere fieristico durante i quattro giorni: un’occasione unica per scoprire la biodiversità italiana e straniera ed assistere a competizioni morfologiche di alto livello che vedono impegnate la razza araba, spagnola, criolla e frisona. Il palinsesto sportivo non è da meno, oltre all’attesissima tappa italiana della Longines FEI Jumping World CupTM con i campioni del circus mondiale di salto ostacoli – quest’anno c’è il ritorno del Gran Premio Fieracavalli 121x121, grazie alla collaborazione con Fise-Federazione italiana sport equestri. Si tratta del concorso ippico per categorie Bronze, Silver e Gold, nato nel 2018 per celebrare i 120 anni della fiera. Quest’anno sono 121 i binomi che hanno l’opportunità di qualificarsi nei centri equestri più prestigiosi in vista della finalissima di Verona, a novembre.

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L’EVENTO CLOU DEL BIMESTRE

Spazio anche per l’equitazione americana con l’arrivo di Elementa Masters 2021. Il circuito internazionale di reining improntato sul welfare animale ha scelto Fieracavalli per organizzare a Verona Elementa Masters Premiere, la gara più importante tra quelle valide per le Nrha World Standings, con un montepremi di 200mila dollari. Fieracavalli significa anche spettacolo e intrattenimento per tutta la famiglia con la presenza di circa 20mila bambini che possono divertirsi e imparare tra attività didattiche e laboratori ludici organizzati nel Villaggio del Bambino al padiglione 1. E per chi non si accontenta di un’intera giornata, la fiera tiene aperte le sue porte fino alle 23 con le Notti di Fieracavalli durante le quali è possibile assaporare i piatti tipici regionali del Villaggio delle Tradizioni, tra una competizione serale e l’altra, e dedicarsi a workshop di balli country. Il Gala d’Oro rimane un appuntamento imperdibile per le serate di giovedì 7, venerdì 8 e sabato 9. Dreams è il concept che il regista Antonio Giarola ha pensato per l’edizione 2019, coinvolgendo – come da tradizione - i migliori artisti equestri del panorama internazionale per emozionare il pubblico attraverso uno spettacolo dove caroselli, dressage e lavoro in liberà si uniscono a musica e danza. Infine, l’arte ritorna in fiera con l’iniziativa Art&Cavallo: una mostra, a cura dell’Architetto Federica Crestani, dedicata all’opera d’arte della natura, il cavallo, che artisti internazionali sono chiamati ad interpretare, raccontare e celebrare tramite la pittura, la scultura e la fotografia.

PADIGLIONE 2: CAVALLO ARABO Il cavallo arabo, la razza equina più antica al mondo, torna ad affascinare il pubblico con la sua eleganza, agilità e versatilità. PADIGLIONE 3: CAVALLO DA SELLA ITALIANO Al padiglione 3 le finali delle categorie “Salto in libertà”, “Obbedienza e andature” e “Circuito morfoattitudinale” sono solo alcune delle iniziative promosse dal Ministero delle Politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo per il miglioramento qualitativo e quantitativo del Cavallo da Sella Italiano, una razza che rappresenta un’eccellenza a livello europeo. PADIGLIONE 4: AREA ESPOSITIVA I più prestigiosi costruttori di scuderie al mondo e i più importanti marchi nazionali ed internazionali di articoli per l’equitazione e di veterinaria, attrezzature tecniche, alimenti per cavalli e complementi country per maneggi si ritrovano al padiglione 4 per presentare, durante i quattro giorni della manifestazione, le ultime novità a professionisti e addetti ai lavori. PADIGLIONE 5 ARENA FISE: CONCORSI IPPICI All’interno dell’Arena FISE – Federazione Italiana Sport Equestri - gareggiano le giovani promesse dell’equitazione nazionale. I nuovi talenti del salto ostacolo sono impegnati nella Coppa delle regioni pony, nel Trofeo pony, nella Coppa dei campioni pony fino alla finale

IL MONDO EQUESTRE RACCHIUSO IN 12 PADIGLIONI PADIGLIONE 1: TURISMO EQUESTRE E VILLAGGIO DEL BAMBINO Il padiglione 1 si conferma lo spazio dedicato alle famiglie. Mentre i più piccoli si divertono con attività ludiche, laboratori didattici, spettacoli ed esibizioni all’interno del Villaggio del Bambino, i genitori appassionati di vacanze in sella possono trovare le migliori proposte ippoturistiche nazionali e internazionali.

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n. 5 Ottobre-Novembre 2019


del Progetto sport, al Gran premio delle regioni U21 e al Master sport 2019. PADIGLIONE 6: AREA COMMERCIALE Con i suoi 12mila metri quadrati, rappresenta una forte attrattiva per i più importanti marchi di abbigliamento, accessori e attrezzature per l’equitazione. PADIGLIONE 7: AREA ESPOSITIVA e CAMPO PROVA LONGINES FEI JUMPING WORLD CUP™ Oltre alle proposte più esclusive e alle attrezzature all’avanguardia dei marchi leader del settore, i visitatori del padiglione 7 possono assistere al riscaldamento pre-gara dei campioni del salto ostacoli impegnati nell’attesissima unica tappa italiana della Coppa del mondo. PADIGLIONE 8: JUMPING VERONA - LONGINES FEI JUMPING WORLD CUP™ e MOSTRA ART&CAVALLO Il padiglione 8 ospita le competizioni indoor di Jumping Verona - contenitore sportivo per eccellenza delle quattro giornate veronesi - che culminano con l’appuntamento più atteso del calendario sportivo, la Longines FEI Jumping World Cup™: unica tappa italiana della Coppa del mondo di salto ostacoli. Inoltre, sempre sul prestigioso campo di gara calcato dal gotha del salto ostacoli internazionale, 121 binomi si confrontano nelle categorie Bronze, Silver e Gold per il 121x121 Gran Premio Fieracavalli, la competizione di salto ostacoli nata nel 2018 per celebrare le 120 edizio-

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ni della manifestazione. Oltre ad assistere alle competizioni sul filo dei secondi, c’è un altro ottimo motivo per visitare il padiglione 8: la mostra Art&Cavallo. Un’iniziativa speciale a cura dell’Architetto Federica Crestani che rinnova il legame tra Fieracavalli e l’arte dove artisti di varie nazionalità celebrano attraverso la pittura, la scultura e la fotografia il cavallo come opera d’arte della natura. PADIGLIONE 9: CAVALLO IBERICO, CAVALLO CRIOLLO, CAVALLO FRISONE & HORSE FRIENDLY ARENA I migliori esemplari di cavalli iberici sono tra i protagonisti del padiglione 9. All’interno dei 13mila metri quadrati si susseguono concorsi di Doma vaquera, Alta scuola spagnola, Arte eleganza e Doma classica. PADIGLIONE 10: BIODIVERSITÀ DELLE RAZZE ITALIANE Al padiglione 10 trova il suo palcoscenico il Paese con più biodiversità al mondo, l’Italia. Qui, grazie all’AIA (Associazione Italiana Allevatori), si possono scoprire le caratteristiche morfologiche e attitudinali di oltre 300 esemplari appartenenti alle 7 razze del Libro Genealogico e ad alcune tra le 25 razze equine ed asinine del Registro Anagrafico. I due ring del padiglione ospitano l’82ª Mostra nazionale di Libro Genealogico del Cavallo Agricolo Italiano da Tiro Pesante Rapido (CAITPR), il Carosello Italiano e le sfilate delle singole razze presenti. PADIGLIONI 11-12: WESTERNSHOW Regina delle discipline a stelle e strisce, il reining torna al Padiglione 12 con Elementa Masters 2021 “Premiere”. Un evento che vedrà protagonisti classi Open e non Pro, per ogni livello di cavaliere, senza mai dimenticare lo standard organizzativo, caro allo staff di Elementa, che curerà il comfort di cavalli e cavalieri, come mai fatto prima d’ora. Il Padiglione 11 farà invece da cornice al Campionato Europeo di Barrel Racing, a cura di NBHA, in cui si sfideranno i migliori binomi europei di disciplina. AREE ESTERNE Nel ring dell’Area A si alternano per tutta la giornata attività rivolte a tutta la famiglia, tra caroselli, esibizioni di volteggio e iniziative speciali come un Cavallo per Amico, uno spettacolo di intrattenimento dedicato a tutti i bambini delle scuole elementari del Comune e della Provincia di Verona. L’ AREA B è un’area dedicata a stand commerciali e all’arte di ferrare i cavalli. L’ AREA C & D contempla un ampio percorso gastronomico aperto con orario continuato fino alle 23 per tutti coloro che vogliono vivere le Notti di Fieracavalli alla scoperta delle tradizioni culinarie regionali. GALA D’ORO “DREAMS” Giovedì 7, venerdì 8 e sabato 9 novembre a Fieracavalli è di scena Gala d’Oro Dreams, lo show diretto da Antonio Giarola dove caroselli, dressage e lavori in libertà si uniscono a musica, danza e teatro equestre. A rendere speciale questo appuntamento serale tanti ospiti internazionali in scena con atmosfere magiche e musiche coinvolgenti.

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11.12.13 Ottobre Verona

L’Evento

TUTTO PRONTO PER LA QUINTA EDIZIONE DEL FESTIVAL CHE CELEBRA VINO, SAPORI E CULTURA. OLTRE 200 VINI DA ITALIA E FRANCIA, CANTINE E “SBECOLERIE”, ARTE E DIVERTIMENTO

hostaria verona 2019 il grande festival del vino a cura di m.t. san juan

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OSTARIA, il festival che celebra il vino, i sapori, e lo “stare bene” all’aperto, torna ad incantare Verona dall’11 al 13 ottobre 2019 con la sua quinta edizione, tra enogastronomia e cultura. Molte le novità di quest’anno: - Più di 200 tipi di vino con 53 aziende vitivinicole provenienti dal veronese, dall’Italia e, novità assoluta, tre cantine dalla Francia. - Degustazione dell’Olio EVO (extra vergine d’oliva di alta qualità). Ospitati sul Ponte di Castelvecchio, romantica porta di ingresso alla città antica, quattro tra i migliori produttori olivicoli del territorio offriranno degustazioni gratuite e aperte a tutti, occasione unica per conoscere e avvicinarsi a questo prodotto d’eccellenza proveniente dagli ulivi del Veneto e del Lago di Garda; - Il pesce di Caorle: un’eccellenza veneta sbarca a HOSTARIA, con piatti tipici come polenta e moscardini (noti per le importanti proprietà organolettiche) in formato “da passeggio”, per ricordare come Caorle non sia solo sole e mare, ma anche meta gourmet dell’Adriatico; - Nuovo percorso enogastronomico e culturale di 3 km, dai Giardini dell’Arsenale al centro storico, alla scoperta di scorci unici e suggestivi non contemplati nelle passate edizioni, come l’Arco dei Gavi, il giardino di Piazza Indipendenza, il balcone di Giulietta; - Nuova location del Biglietto di Coppia, con il brindisi esclusivo sulla Terrazza di Giulietta, di fronte al celebre Balcone, offerto da Consorzio Lessini Durello; - 18 Sbecolerie sempre più specializzate con for-

maggi del consorzio Monte Veronese in tutte le stagionature (con approccio alla degustazione a cura del Consorzio di Tutela) e le offerte dei macellai gastronomi. Quest’anno lo spazio nel percorso del centro è stato riservato a sbecolerie che propongono piatti e prodotti tipici veronesi. Le cantine della Foresteria saranno accompagnati da eccellenze gastronomiche delle regioni presenti. - Più di 30mila persone attese, provenienti dall’Italia, dall’Europa e dagli Stati Uniti; - 77 stand complessivi; HOSTARIA è curato dall’Associazione Culturale Hostaria. LA FILOSOFIA DI HOSTARIA 2019 Con le sue eleganti casette in legno che ospitano le numerose cantine veronesi e gli info point, il percorso di HOSTARIA si disloca tra le principali vie, ponti, e piazze pedonali di Verona, in un anello ordinato lungo 3 chilometri che collega i giardini dell’Arsenale austro-ungarico al centro della città. HOSTARIA trasporta la città in una grande osteria sotto il cielo e le stelle, confermandosi luogo di incontro e dello stare insieme, del buon cibo, della condivisione di sapori, passioni e interessi nella cornice di un centro storico che racconta di arte e cultura ad ogni angolo.

NUOVO PERCORSO ENOGASTRONOMICO E CULTURALE DAI GIARDINI DELL’ARSENALE AL CENTRO STORICO DI VERONA. BRINDISI DI COPPIA SULLA TERRAZZA DI GIULIETTA

BIGLIETTI IN PREVENDITA, ESPERIENZE ESCLUSIVE Lungo il percorso della città, il pubblico troverà una serie di vini dal pregio diverso, in modo da sperimentare vari livelli di degustazione. Ognuno avrà un diverso “valore”: ci saranno vini da 1, 2 e 3 gettoni. I vini che, ad esempio, varranno 3 gettoni, saranno l’Amarone DOCG, il Recioto DOCG, il Passito e quelli valutati Top dai sommelier autori de “La Guida dei Vini di Verona 2019 - Top 100” che affiancano Hostaria nella realizzazione del Festival. Per chi acquista biglietti in prevendita, ci sarà inoltre e un gettone degustazione omaggio da utilizzare nelle aree “ospiti”. Info: www.hostariaverona.com

tra gusto e cultura Vino e sapori d’eccellenza sono il cuore del programma proposto da HOSTARIA, tra i più importanti appuntamenti in Italia nel suo genere, occasione speciale di condivisione e incontro per un pubblico appassionato al turismo culturale, con negozi e attività aperte fino a tarda sera.Per tre giorni sarà possibile avvicinarsi al meglio della produzione vitivinicola locale, nazionale e internazionale (Francia) e al mondo delle specialità gastronomiche, con decine di cantine, macellai gastronomi e “stuzziche-

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rie” sempre più specializzate che propongono i piatti della tradizione italiana. Cultura e divertimento: ai sapori d’eccellenza si uniscono incontri con artisti, registi e scrittori nazionali, brindisi di coppia sulla “Terrazza di Giulietta” proposti dal Consorzio Lessini Durello, musica dal vivo con concerti e dj set, visite guidate e laboratori. Tradizione ormai consolidata l’Osteria di Hostaria con la proposta di vini classici di tutti i partecipanti nei Giardini di Piazza Indipendenza.

n. 6 Dicembre-Gennaio 2013



6 Ottobre - 6 Gennaio Mantova

L’Evento

La mostra a Palazzo Ducale su Giulio Romano è un evento culturale di rilievo, che presenta la grande personalità dell’erede e allievo più celebre di Raffaello Sanzio

giulio romano 2019 con nuova e stravagante maniera a cura di m.t. san juan

fu il più celebre e dotato allievo di Raffaello Giulio Romano, Giulio Pippi De Iannuzzi, nato a Roma probabilmente nel 1492, fu il più celebre e dotato allievo di Raffaello. A Mantova, dove giunse per intercessione di Baldassarre Castiglioni nel 1524, trovò una seconda patria, divenendo lo straordinario interprete della potenza e delle ambizioni del Principe Federico II Gonzaga. I biglietti per la mostra Con nuova e stravagante maniera. Giulio Romano a Mantova hanno i seguenti prezzi: intero 12 euro; ridotto 6 euro per i vistatori tra i 18 e i 25 anni; ingresso gratuito per i minori di 18 anni e portatori di handicap. Durante le giornate ad ingresso gratuito stabilite dal Ministero dei Beni Culturali non è incluso l’ingresso alla mostra. Per ulteriori informazioni telefonare al numero 041 2411897.

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l Complesso Museale Palazzo Ducale di Mantova presenta la mostra Con nuova e stravagante maniera. Giulio Romano a Mantova, visitabile dal 6 ottobre 2019 al 6 gennaio 2020, che ruota attorno alla grande personalità di Giulio Romano e la sua nuova maniera di fare arte. Mantova -Giulio Romano (14921546), l’erede e allievo più celebre di Raffaello Sanzio. A Mantova, dove giunse per intercessione di Baldassarre Castiglioni nel 1524, trovò una seconda patria, divenendo lo straordinario interprete della potenza e delle ambizioni del Principe Federico II Gonzaga. La mostra espone una ricca selezione di disegni, provenienti dalle più importanti collezioni museali italiane e straniere, allo scopo di illustrare in maniera organica e completa la carriera professionale del grande artista, dagli esordi a Roma alla lunga e intensa attività a Mantova. Affiancano i disegni di Romano dipinti, stampe, arazzi e maioliche. Fondamentale il supporto e la partecipazione del Musée du Louvre, che concede

l’eccezionalità di una figura storica “L’iniziativa di Palazzo Ducale su Giulio Romano - afferma Peter Assmann, direttore del Complesso Museale Palazzo Ducale - vuole essere un grande evento culturale che mostri al mondo l’eccezionalità della figura storica del più celebre allievo ed erede di Raffaello. Maestro del Manierismo, Giulio Romano ha lasciato a Mantova testimonianze straordinarie del suo talento di pittore, architetto e uomo di cultura. “Con nuova e stravagante maniera”, rappresenta un’importante chance per la città: andare oltre la tradizionale concezione di mostra temporanea per riunire tutte

per la prima volta in prestito a Palazzo Ducale un nucleo di 72 disegni, allo scopo di illustrare in maniera organica e completa la carriera professionale del grande artista. Il genio poliedrico di Romano presenta aspetti fortemente innovativi ed ebbe espressione in svariate forme artistiche e discipline, dall’architettura alla pittura, dagli arazzi all’oreficeria, trovando un comune denominatore nella pratica del disegno, nella quale Giulio eccelse fin dagli anni di formazione nella bottega di Raffaello. Il percorso espositivo della mostra si articola in tre sezioni allo scopo di approfondire i diversi aspetti dell’attivita dell’artista. La prima, Il segno di Giulio, allestita al piano terreno del Castello di San Giorgio analizza la produzione grafica di Romano come progettista, designer, pittore, architetto e urbanista, presentando il suo fondamentale apporto al rinnovamento del linguaggio manierista. La seconda, Al modo di Giulio, occupa gli ambienti di Corte Nuova e dell’Appartamento di Troia, suggerendo un dialogo diretto tra i disegni dell’artista e la decorazione. La rassegna si chiude nell’Appartamento della

le forze produttive locali intorno a Palazzo Ducale e rafforzare l’immagine di Mantova come città d’arte in Europa e nel mondo. Al di là della sua importanza culturale specifica si tratta di un’occasione per fare rete tutti insieme verso un unico grande obiettivo di crescita collettiva”. “La mostra Con nuova e stravagante maniera. Giulio Romano a Mantova - sottolinea Jean-Luc Martinez, presidente e direttore del Musée du Louvre di Parigi -, che si svolgerà a Palazzo Ducale di Mantova nell’autunno 2019, è il frutto di un partenariato eccezionale tra il Musée du Louvre e il Complesso Museale Palazzo Ducale di Mantova. L’evento espositivo permetterà di presentare negli ambienti di Palazzo Ducale una scelta di settantadue fogli di Giulio Romano (1492 o 1499 – 1546) scelti all’interno del ricco fondo di disegni di mano dell’artista conservato al Louvre, il più importante oggi noto”.

Rappresentante del Manierismo, Giulio Romano ha lasciato a Mantova testimonianze straordinarie della sua abilità Rustica con Alla maniera di Giulio, nella quale viene approfondito, da un lato, il tema di Giulio Romano architetto e, dall’altro, quello della sua eredità, con le opere dei suoi allievi e discepoli. Oltre al Louvre hanno supportato e partecipato alla realizzazione della mostra l’Albertina di Vienna, il Victoria & Albert Museum di Londra e la Royal Collection a Windsor Castle. L’altra importante mostra prevista contemporaneamente a Palazzo Te si intitola “Giulio Romano: Arte e Desiderio” Le circa 40 opere esposte, tra cui “I Due Amanti”, proveniente dall’Ermitage, e il “Ritratto di Cortigiana”, dal Puskin di Mosca, indagano la relazione fra le immagini di soggetto erotico prodotte nella prima metà del ‘500 in Italia e le invenzioni figurative antiche, sculture e bassorilievi in particolare.



24.25.26.27 Ottobre Venezia Mestre

L’Evento

Un festival in cui ospiti del mondo della cultura, della scienza, dello sport, dell’imprenditoria, raccontano attraverso la loro voce le “visioni” e le grandi idee del Novecento

FESTIVAL DELLE IDEE ’900 il secolo delle innovazioni A CURA DI di M.T. SAN JUAN

prestigiosi ospiti per la prima edizione

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na iniziativa che mette insieme passato, presente e futuro – sottolinea l’assessore alla Cultura della Regione del Veneto Cristiano Corazzari –, che racconta, attualizzandolo, il ‘come eravamo’, indagando alcuni aspetti della metamorfosi della nostra società dalla fine di un millennio all’inizio di un altro. Ma si tratta di un passato vicino, che continua a condizionare concretamente le nostre esistenze e i nostri modi di vivere: analizzarlo non significa solo svolgere un’operazione culturale e non è solo un esercizio di rimembranza. Perciò mi auguro che il Festival offra occasioni di scoperta che vanno oltre la memoria,

Una possibilità in più di capire, in svariati settori e con differenti tematiche, il presente che viviamo e di progettare il nostro futuro proponga chiavi di lettura nuove e interessanti di una stagione dell’umanità che ci appartiene ancora pienamente”. “Il Novecento è un secolo denso di trasformazioni epocali che hanno mutato la vita dell’uomo e l’organizzazione della società. Lo raccontiamo quotidianamente attraverso le installazioni multimediali del museo, lo ricordiamo e approfondiamo attraverso le rassegne culturali che organizziamo nel nostro Auditorium, esplicite già nel titolo che le unisce: “Capire il ’900” - commenta Marco Biscione, direttore di M9 - Museo del ’900 -. La nostra missione non si esaurisce però nel presentare il secolo che ci siamo appena lasciati alle spalle. M9 è un’istituzione che parla anche del presente, che intende fornire strumenti per comprendere meglio il mondo in cui viviamo e creare occasioni per parlare del futuro, mettendo le proprie energie a sistema con quelle delle associazioni e degli entri del territorio. Siamo quindi felici di aver contribuito alla realizzazione della prima edizione del ‘Festival delle idee’ e fiduciosi che questa collaborazione possa rafforzarsi nelle prossime edizioni”. Il festival, partendo da un’analisi del ‘900 cercherà di raccontare attraverso talk, incontri e interviste a grandi personalità, il rapporto tra innovazione e memoria, tradizione e cambiamento. Le voci e i talenti saranno quelli di figure rilevanti del mondo dell’Arte e della Cultura, della Scienza e dello Sport, del Cinema e della Televisione, della Letteratura, del Teatro e dell’Imprenditoria.

Pupi Avati ripercorre le tappe della sua carriera e le trasformazioni della Settima Arte; Alessio Boni e Marcello Prayer dedicano uno spettacolo alla poetica e all’intensità emotiva di Alda Merini; Mogol si fa Cicerone lungo la storia della musica leggera italiana; Piergiorgio Odifreddi coglie l’anima algebrica e razionale del XX secolo, spiegando le idee, i risultati, i problemi ancora irrisolti della matematica del ‘900; Gioele Dix si confronta con il Teatro del secolo scorso tra letteratura e umorismo; Carlo Freccero approfondisce l’evoluzione della storia della RAI e come si è evoluto nel tempo il rapporto tra comunicazione pubblica, cultura e società; Aldo Grasso racconta settant’anni di televisione; la scrittrice Premio Strega Melania Gaia Mazzucco introduce i grandi capolavori dell’arte del ‘900, Francesca Cavallin con il critico d’arte Massimiliano Sabbion, la simbiosi fra Arte e Fotografia. Lo sbarco sulla Luna e uno Spazio che appare sempre più vicino a noi, le nuove tecnologie e la bellezza della Terra “vista da lassù”: a parlarne, l’astronauta Paolo Nespoli. Igor Sibaldi, filologo e filosofo, e lo scrittore russo Nicolai Lilin. Con uno sguardo a metà tra passato e presente, Alan Friedman ci porta dentro le storie segrete e le verità shock che infiammano il dibattito politico nazionale e mondiale. Il ’900 è stato anche il secolo delle grandi imprese sportive: Francesco Moser e Sara Simeoni raccontano i loro record e le vittorie più coinvolgenti, i valori fondanti dello sport, il sudore e i sacrifici, e come un intero movimento sta cambiando. Il secolo scorso ci ha lasciato su un bordo, fra tradizione e innovazione, il mito del Progresso e quello della Rovina, l’Utopia e la Realtà: su questi temi si interroga con un reading il giornalista RAI Guido Barlozzetti; Carosello: oggi un cult, in passato una piccola opera d’arte quotidiana, in grado di raccontare l’Italia del dopoguerra e prima delle contestazioni: amarcord in compagnia di Marco Melegaro di Sky TG24. La nascita delle grandi aziende, l’affermarsi dell’imprenditoria e dei grandi marchi, simbolo di una delle più incisive rivoluzioni della storia: un progresso rapido dei cui momenti significativi ci rendono partecipi gli imprenditori Enrico Zoppas (presidente di Acqua Minerale San Benedetto), Liviano Tomasi (presidente di Inglesina Baby), Arturo Maria Cardelus (CdA di Ferrero), esempi di case history di successo.



mantova life&style CASTEL GOFFREDO

MANTOVA

I corsi del mast Continuano anche per l’imminente autunno la ricca proposta di corsi proposti dal MAST: si partirà a ottobre con un corso tenuto dalla “food creative” Armanda Raimondi che si dedicherà alle famiglie e ai bambini creando piatti buoni e golosi ispirati a immagini divertenti. Proseguiranno poi a novembre i corsi “In cucina con Luciana” dove saranno illustrati in dettaglio i segreti di come preparare i tortelli amari e di zucca, gli gnocchi e le tagliatelle; per gli amanti dell’arte “Dalla parte dell’occhio l’arte contemporanea vista dagli artisti” a cura di Albano Morandi in cui si indagherà il “dietro le quinte” dell’arte. Ogni mese partiranno almeno due corsi di discipline e competenze diversificate. Ogni corso ha un costo d’iscrizione e si potrà iscriversi inviando una mail a info@mastcastelgoffredo.it.

ASOLA

Antica fiera dei morti

casalmoro

sagra della polastrela Il 21 novembre ricorre la Festa della Madonna del Dosso, appuntamento che risale almeno a due secoli fa e i cui rituali si tramandano ininterrottamente di generazione in generazione: è la giornata più importante per i cittadini di Casalmoro. La sagra coincide, nel calendario liturgico, con la presentazione di Maria al Tempio, si è soliti far esplodere dei mortaretti: grossi tronchi conici in metallo pesante riempiti di polvere da sparo. Sono un gruppo di mortaristi che allestiscono la preparazione, seguendo un processo duro e laborioso: i primi botti vengono esplosi il pomeriggio della vigilia (alle 16.30), ulteriori deflagrazioni precedono le celebrazioni della giornata.

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Torna anche quest’anno uno degli appuntamenti gastronomici più attesi della Lombardia. Domenica 13 ottobre presso la Loggia del Grano di Mantova prende il via il Festival della Mostarda: un’occasione per celebrare insieme un grande classico della cucina lombarda con degustazioni, talk show, incontri con i produttori e laboratori per bambini. La mostarda mantovana è una tradizione saldamente radicata nel territorio, e la sua produzione nelle fattorie rispecchia ancora oggi i dogmi della preparazione rurale.

piubega

brunetti si e’ rifatto il look Attesa anche per quest’anno l’antica fiera dei morti che cadrà l’1, il 2 e il 3 novembre. Una festa unica in grado di unire sacro e profano come nessun’altra festa in provincia di Mantova. La celebrazione e il ricordo dei nostri defunti ad Asola si tiene in maniera festosa con mercati, feste ed eventi a tutto tondo. Artisti di strada che si esibiscono tra le vie del centro asolano, spazi dedicati allo Street Food tutto ciò unito alle celebrazioni sacre, previste nelle giornate dell’1 e 2 novembre, nel centro si svolge un gran mercato ricco di prodotti tipici e di artigianato locale. Per le strade affollate è possibile essere accompagnati in degustazioni di vini e sapori mantovani e trascorre una giornata un po’ malinconica in un modo davvero diverso.

Festa della mostarda

QUISTELLO

Festa della zucca A Quistello torna la XIV edizione della FESTA DELLA ZUCCA organizzata dall’Associazione Pro Loco che si svolgerà dal 4 al 6 e dall’ 11 al 13 ottobre è in programma la “Festa della zucca” dove potrete degustare ottimi piatti a base dell’ortaggio e non solo. All’interno dello stand sarà allestita anche una mostra mercato di prodotti enogastronomici tipici. Lo stand gastronomico sarà aperto le sere del venerdì e del sabato, domenica 6 ottobre anche a pranzo e domenica 13 solo a mezzogiorno. La zucca è un ortaggio tipico del mantovano ed emblema della tradizione rurale quistellese; durante la manifestazione sarà possibile gustare le specialità a base di zucca e di conseguenza, scoprire le eccellenze gastronomiche del territorio.

Una ingegnosa e futuristica ristrutturazione del locale ubicato in quel di Piubega per Brunetti Gusti e Sapori. Paolo Brunetti, padrone di casa, ha come sempre accolto con la classe e la competenza che lo contraddistingue i numerosi ospiti che potranno degustare in futuro vini e prelibatezze in un ambiente completamente nuovo, dove acquistare prodotti esclusivi diventerà un piacevole momento per chi sa veramente apprezzare l’enogastronomia.

MONZAMBANO

Inaugurazione dell’anno della cultura Si riapre anche quest’anno il periodo che vede come protagonista l’Università della cultura di Monzambano la quale, ogni giovedì pomeriggio, proporrà incontri su temi più disparati che spaziano dall’attualità alla storia, dall’archeologia alla musica e tanto altro ancora! Giovedì 3 ottobre alle 15.30 l’inaugurazione dell’anno culturale 2019/2020 presso la sede Alda Merini, dove il relatore Michele Mari tratterà “La canzone francese in Italia”, analizzando brani tratti da Georges Brassens e Jacques Brel. Imperdibili saranno tutti gli appuntamenti successivi ogni giovedì alle 15.30.

n. 5 Ottobre-Novembre 2019


a cura di Elena andreani MANTOVA

Segni d’infanzia Nato nel 2008 come attività principale dell’Associazione Segni d’infanzia, SEGNI New Generations Festival è un appuntamento unico in Italia, rivolto a bambini e giovani dai 18 mesi ai 18 anni. L’evento è dedicato al mondo delle scuole, delle famiglie e a tutti coloro che amano il teatro, la ricerca e i linguaggi delle arti. Coinvolge spettatori

CASTELLARO LAGUSELLO

BORGO CONTEMPORANEO Anche quest’anno, ad ottobre, in concomitanza con 15° giornata del contemporaneo AMACI, le attività artistiche di “Una Torre per l’Arte” si allargano e, per tre giorni danno vita alle aree del Borgo di Castellaro Lagusello attraverso gli eventi artistici di “BORGO CONTEMPORANEO”, seconda edizione di un progetto sperimentale che, già lo scorso anno ha visto complici e in interazione, gli artisti, attraverso gli interventi d’arte da loro proposti, e il borgo di Castellaro Lagusello, coinvolgendo le aree pubbliche e private. Gli artisti invitati, allestiranno le loro creazioni nelle piazze, nelle aiuole pubbliche, nei giardini e cortili, su saracinesche e finestre non utilizzate e messe a loro disposizione, nelle aree dismesse o in disuso, garage o stanze che i privati vorranno mettere generosamente a disposizione per questo momento di festa dell’arte. L’obiettivo sarà quello di portare l’arte contemporanea fuori dalle pareti degli atelier, dalle stanze delle gallerie, dalle sale dei musei per tre giorni di grande originalità.

a livello internazionale poiché si rivolge anche a turisti stranieri. Artisti provenienti da vari paesi del mondo si esibiscono in spettacoli, laboratori, percorsi d’arte, performances multidisciplinari in cui musica, pittura, teatro, scultura, danza si mescolano in una continua contaminazione tra le arti e in linguaggi non verbali che sono accessibili a spettatori di ogni età e provenienza. Oltre 300 eventi in 9 giorni nelle più belle location della città di Mantova. Palazzo Ducale, Teatro Bibiena, Palazzo Te, Loggia del Grano e molti altri spazi della città che si trasformano per l’occasione in spazi teatrali tutti da scoprire dal 26 ottobre al 3 novembre. Un gruppo di professionisti lavora stabilmente al progetto, integrando le proprie competenze afferenti ad ambiti diversi.

GOITO

Fiera del Grana Padano Tantissime le iniziative culturali e turistiche legate alla Fiera, che non parla solo di cibo e formaggio, ma aggiunge performance artistiche, installazioni e momenti musicali di intrattenimento per tutti. Saranno predisposte anche visite turistiche lungo il Mincio, è previsto, inoltre, un motoraduno open che porterà i bikers negli angoli più caratteristici di questa zona del mantovano senza dimenticare degustazioni a base di Grana Padano e prodotti tipici. In collaborazione con il locale Sporting Club ci saranno tornei sportivi e divertimento, mentre grazie alla sinergia con i locali della zona verranno predisposti menu a tema. Non mancate dal 18 al 20 ottobre.

MANTOVA

Festa del riso vialone nano Dal 3 al 21 ottobre presso Piazzale Levoni, centro commerciale “La Favorita” sarà possibile degustare molteplici tipologie di risotti. Durante la manifestazione vengono promosse e degustate diverse preparazioni gastronomiche a base di Vialone Nano mantovano, tra cui non può mancare il Riso alla Pilota. Pro Loco e associazioni partner cucinano per tutta la durata della manifestazione risi e risotti che valorizzano, attraverso ingredienti sempre differenti, il Riso Vialone Nano.

castiglione delle stiviere

Successo per la settimana dello sport Giancarlo Masini

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Promossa dal comune di Castiglione d/S, e grazie a Pata e Sterilgarda ed alle aziende del territorio, si è svolta dal 21 al 29 settembre scorsi nel comune aloisiano la Settimana dello Sport con protagonista la cooperativa Fiordaliso che con il coinvolgimento di Giancarlo Masini (con il progetto “Il coraggio della Follia Tokio 2020”) ha saputo cogliere l’obiettivo di sensibilizzare i ragazzi delle scuole primarie e di secondo grado che sono stati protagonisti nell’auditorium dell’istituto F. Gonzaga insieme al campione del mondo di tutti i tempi nello sci

nautico Daniele Cassioli, non vedente dalla nascita, che ha presentato il libro “Il vento contro” ed al paralimpico castiglionese Giancarlo Masini che ha ricevuto l’onorificenza del “Luigi D’oro”. L’incontro dibattito sul tema Sport e disabilità ha saputo, attraverso le testimonianze degli atleti, emozionare gli oltre 750 bambini che si sono dimostrati molto sensibili. La Fiordaliso ha organizzato due appuntamenti che ha visto la 2°Fiordaliso Social Run,una passeggiata che ha visto la presenza di oltre 400 bambini delle scuole primarie insieme ai ragazzi della onlus e il torneo di calcio riservato per i bambini delle primare di Castiglione. A seguire la 1° Fiordaliso Social Run by night gara non competitiva che si è snodata lungo le vie del centro storico con oltre 250 partecipanti che hanno aderito al Progetto Fiordaliso Social Sport .Infine la Festa dello sport nel parco Pastore con la presenza di tutte le discipline sportive. Anche la mostra svoltasi a Palazzo Menghini ha visto tutte le mattine una visita da parte delle scolaresche. Tutti gli articoli autografati dei personaggi del mondo dello sport e dello spettacolo si potranno visualizzare sul sito fiordalisonlus.it e l’asta proseguirà fino alla fine di Ottobre.

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brescia life&style BAGOLINO

Festa della transumanza

Tipicità e tradizione sono all’ordine del giorno per il piccolo paese di Bagolino che dal 2010 ogni ottobre celebra la popolare festa della transumanza. Quest’anno cadrà proprio il 12 e 13 ottobre. Il tema della manifestazione riguarda la rievocazione del “San Martì” ovvero la transumanza del bestiame dai pascoli alla stalla. L’evento ha come obbiettivo la celebrazione dello sforzo dei contadini e di ieri che vivevano una quotidianità scandita dall’alternarsi lenta delle stagioni. Protagonisti sono le mucche, che la domenica sfilano sulla via principale e il formaggio Bagoss e le fasi di produzione dello stesso. La manifestazione è condita da visite guidate al centro storico, da laboratori e attività didattiche per i più piccoli, degustazione e premiazione del miglior formaggio Bagoss e tante tante altre attività.

SERLE

La festa enogastronomica d’autunno per eccellenza è giunta alla sua diciottesima edizione: “Brostoi e formai” si dipana lungo la via principale della contrada Villa e nei vicoli adiacenti, per poi aprirsi nei vari cortili ed ambienti rurali con oltre 30 stand. Quest’anno l’appuntamento è per domenica 20 ottobre dalle 14 alle 19; con l’imperdibile rievocazione storica della pigiatura dell’uva alle 15.30. Degustazione di piatti tipici autunnali serlesi, abbinati a vini bresciani in una kermesse enogastronomica, dagli antipasti al caffè. Produzione ed esposizione di manufatti artigianali locali di legno e pietra e rassegna di opere di scultura e pittura. Una manifestazione che recupera le tradizioni di un tempo, che attira centinaia di persone da paese limitrofi coinvolgendo l’intera popolazione.

BRESCIA

Librixia al via! Da domenica 29 settembre a domenica 6 ottobre torna Librixia - Fiera del libro di Brescia. Nove giorni ininterrotti di presentazioni e dibattiti con oltre settanta incontri, riflessioni e confronti. Oltre all’immancabile mercato curato dalle librerie e dalle case editrici bresciane, Piazza Vittoria ospiterà l’area meeting, luogo d’incontro con autori italiani e locali, giornalisti e grandi nomi della cultura, della letteratura e dello spettacolo, con un obiettivo preciso: sostenere la cultura, valorizzando la bellezza della lettura.

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Franciacorta in bianco La rassegna che si aprirà a Castegnato l’11 ottobre vuole rimettere il formaggio al centro della scena, in tutte le sue sfaccettature. Il weekend è dedicato a formaggi e latticini, che hanno avuto un incremento di 1200 ingressi rispetto allo scorso anno. I gourmet appassionati di formaggi hanno trovato come sempre spunti golosi e interessanti, grazie all’eccellenza dei produttori presenti (con un presidio dedicato ai produttori delle Alpi), alle degustazioni guidate Onaf e al piacere di ascoltare i convegni degli esperti.

CHIARI

Tanti libri tanti caratteri Brostoi e formai

CASTEGNATO

La Rassegna della Microeditoria è una tre giorni di cultura a tutto tondo e un’immersione nel fascino liberty di Villa Mazzotti Biancinelli, a Chiari. Anche l’edizione di quest’anno, che si terrà dal dall’8 al 10 novembre, prenderà le mosse dalla produzione dei piccoli e medi editori italiani e, insieme ai grandi nomi della cultura nazionale, promuoveremo dibattiti e presentazioni di libri intervallati da appuntamenti artistici e musicali. Il mix perfetto per un weekend d’autunno all’insegna della cultura e dell’arte, ma anche dello svago e dell’intrattenimento. Curata dall’Associazione Culturale l’Impronta.

PUEGNAGO DEL GARDA

Profumi di mosto Profumi di Mosto è l’appuntamento annuale che ci accompagna alla scoperta delle cantine della Valtènesi e del Garda bresciano. 24 cantine partecipanti e 4 percorsi a scelta tra i migliori scorci della Valtènesi e della zona bresciana del lago di Garda. Ogni partecipante può scegliere uno dei percorsi proposti ed entrare in diretto contatto con le cantine, per un’esperienza di gusto davvero unica. Ciascuna cantina proporrà in assaggio vini autoctoni, insieme a proprie specialità gastronomiche oppure a piatti della tradizione bresciana realizzati in collaborazione con chef di ristoranti locali. Un’ottima occasione per allietare il palato e per conoscere da vicino i metodi di produzione e il lavoro dei vignaioli. L’edizione 2019 di Profumo di Mosto si terrà domenica 13 ottobre.

SULZANO

Sagra del cinghiale Puntuale come ogni anno, al cambio di stagione autunnale, ecco tornare la Sagra del Cinghiale di Sulzano, giunta ormai alla sua quindicesima edizione. Una manifestazione che dal 4 al 6 Ottobre, richiamerà a Sulzano gli amanti dei sapori autunnali e vedrà impegnati tutti i ristoranti del luogo nel proporre i loro menù dedicati al cinghiale nelle sue più differenti preparazioni. Fissati dal 3 al 13 ottobre i giorni di degustazioni con menù dedicati a base di cinghiale nei ristoranti del paese. Dieci giorni all’insegna della gastronomia di montagna, che fa di Sulzano una delle capitali bresciane autunnali della buona tavola.

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a cura di elena andreani FRANCIACORTA

La rivoluzione del sapere Si concluderà il 29 ottobre il festival Rinascimento Culturale, diciotto gli appuntamenti che in meno di due mesi hanno immaginato e provato a costruire un futuro migliore attraverso la cultura. Rinascimento Culturale quest’anno parlerà di Nutrizione e Salute nell’incontro “La buona salute” del Dottor Pierluigi Rossi e Patrizio Roversi a

VALLE CAMONICA

Del Bene e del Bello

Palazzolo sull’Oglio martedì 15 ottobre. Gussago sarà teatro di tre appuntamenti sull’Arte e la Sociologia: mercoledì 16 ottobre Giuseppe De Rita presso la Chiesa di San Lorenzo è atteso in “Cambiamento o sviluppo: un conflitto implicito”. Maria Pia Veladiano (nella foto), scrittrice e insegnante, interverrà venerdì 18 ottobre presso la Sala Civica Togni con “Parole di Scuola”. Stessa location anche per l’incontro con lo storico dell’arte Simone Facchinetti, venerdì 25 ottobre che parlerà di “Storie e segreti del mercato dell’arte”. A Coccaglio il 29 ottobre Stefano Ardito, tra i più importanti scrittori e giornalisti esperti di vita di montagna, chiuderà con “La montagna e la storia” presso l’auditorium S. Giovanni Battista in Castello.

BRESCIA

Le giornate del FAI Sabato 12 e domenica 13 ottobre a Brescia torna l’appuntamento con le Giornate FAI d’Autunno. Un fine settimana dedicato alla riscoperta dei luoghi dell’arte e della cultura, con eventi speciali e l’accesso esclusivo a beni non visitabili durante l’anno. Saranno 680 i luoghi del nostro Paese aperti per l’occasione, in più di 700 città italiane: luoghi solitamente inaccessibili o poco valorizzati da scoprire con occhi nuovi e prospettive insolite. L’iniziativa, organizzata dal Fondo Ambiente Italiano, compie otto anni e come ogni anno propone itinerari tematici e aperture speciali, in grado di avvicinare le persone all’arte, alla cultura, alla storia e alle tradizioni italiane.

DESENZANO

Caravaggio experience Sono le giornate del patrimonio culturale della Valle Camonica, la Valle dei Segni; “Del Bene e del Bello” è l’iniziativa culturale che coinvolge oltre 40 Comuni. Un modo diverso per scoprire la cosiddetta “Valle dei Segni” e i suoi 8 parchi dichiarati siti UNESCO tra visite guidate, aperture straordinarie, mostre e manifestazioni; ogni evento è mirato a mettere in luce le bellezze il più delle volte nascoste e poco ammirate. Per informazioni e dettagli dei singoli eventi visita il sito www.delbeneedelbello.it.

Si concluderà domenica 13 ottobre la mostra Caravaggio Experience presso il Castello di Desenzano. Con Caravaggio Experience sarà possibile ammirare più di cinquanta capolavori di Caravaggio nella loro interezza e nei più minuti dettagli attraverso una tecnologia in alta definizione che restituisce immagini nitide e cristalline. Grazie al continuo flusso di immagini, il pubblico potrà vivere un’esperienza unica a tema “caravaggesco”, grazie a proiezioni, musiche e fragranze olfattive. Affrettatevi dunque se non ci siete ancora stati.

LONATO

Fiabe nella Rocca una giornata in famiglia Il 13 ottobre presso la Rocca di Lonato non mancate a “Fiabe in rocca”. Evento dedicato alle famiglie durante il quale i bambini potranno immergersi nel mondo delle fiabe vestendosi a tema per vivere una fiaba a tutto tondo. E i grandi potranno tornare bambini grazie all’atmosfera caratteristica

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che solo una location come la Rocca di Lonato sa dare. Sarà lo scenario perfetto per accogliere la Giornata Fantastica con Harry Potter, il tradizionale appuntamento autunnale che richiama tutti i fan del mago più famoso del mondo. I bambini affronteranno una giornata di grandi sfide, accanto ai famosi professori di arti occulte della saga. Vestiti da maghi e con le bacchette in mano, tutti i partecipanti avranno un ruolo in una delle Quattro Case. Si imparerà a creare magiche pozioni e si combatterà la battaglia finale. Per permettere a tutti i bambini di partecipare, la giornata sarà scandita da turni di un’ora di mezza ciascuna: ogni bambino, per garantirsi un posto, potrà prenotare l’orario preferito. Per tutta la giornata negli ampi spazi verdi della Rocca saranno predisposti set tematici, spettacoli di magia e partite di Quidditch. Ci sarà anche uno spazio dedicato a quiz, attività e giochi da tavolo, tutti ispirati al mondo magio. Ma non finisce qui! Nel parco sarà presente anche “Falconary Axel” con i suoi esemplari di rapaci rari! Infine, sarà allestito il Mercatino dei Maghi, con giochi e gadget per tutti i gusti.

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verona life&style VERONA

TRA STORIA e cultura

Presso il circolo “Cinema Teatro San Massimo” il gruppo “CTG San Massimo”, in collaborazione con le associazioni “Associazione Santa Lucia” e “Easy Green”, organizza un ciclo di 9 incontri e visite guidate. Lunedì 14 ottobre “Il Medioevo. Geologia e morfologia del territorio, la Campanea Maior, le antiche mappe, la “Spianà”. Domenica 20 ottobre visita guidata a tema “Lungo la via Postumia: il cippo, necropoli e fornace romana della Spianà, Porta Palio”. Lunedì 28 ottobre “Tra Seicento e Settecento. La Corsa del Palio, il “Gran Contagio” di Verona, l’epoca Francese”. Lunedì 11 novembre “Il Risorgimento. Prima Guerra d’Indipendenza, con la battaglia a Croce Bianca, San Massimo, S. Lucia”. Domenica 24 novembre la visita guidata “Lungo la via Gallica. Porta San Zeno, San Procolo, San Zeno in Oratorio”. Relatore sarà Igino Mengalli.

VERONA

Torna in Sala Birolli, dal 5 al 20 ottobre, l’Associazione Culturale Quinta Parete con gli ormai tradizionali appuntamenti culturali. Quest’anno il tema della rassegna “Natura – geometria, astrazione, metafisica. Dal paesaggio al microcosmo” porterà nello spazio espositivo ventuno fotografi con altrettanti progetti legati al mondo della natura incontaminata. Numerosi altri appuntamenti tra dibattiti, conferenze, presentazione di libri, proiezioni, serate di meditazione e approfondimento porteranno a riflettere sulla bellezza di ciò che ci circonda. Completano la manifestazione una serie di incontri anche per i più piccoli tra laboratori di pittura e origami. Tutte le attività, come pure l’esposizione, sono a ingresso gratuito. Calendario completo su www.quintaparete.it

VERONA

LIBRI… CHE PASSIONE Dal 30 settembre al 2 ottobre torna in Piazza Bra il festival dedicato al piacere della lettura: “Librar Verona. Un’edizione che, quest’anno avvicina il mondo dei libri a quello dei fiori e delle piante. Ed ecco che Librar si fonde con Verona Mio Fiore in un evento unico nel suo genere. Per l’occasione la piazza ospiterà suggestivi angoli dai nomi evocativi come il “Giardino d’Autore”, la “Vela dei Lettori” e gli eleganti “Aperitivi Letterari”. La passeggiata in marmo del Liston si trasformerà così in un giardino romantico nel quale andare alla ricerca di una bella pianta da portare a casa e di un buon libro da leggere, sfogliare o da scambiare nell’angolo dedicato al bookcrossing.

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ESPOSIZIONE DI SPESSORE MONDIALE La suggestiva cornice dell’Arena di Verona torna a ospitare, dal 16 novembre 2019 al 19 gennaio 2020 la 36^ edizione della “Rassegna Internazionale del Presepio nell’arte e nella tradizione”. L’appuntamento con il Natale in Arena e la grande stella, simbolo della mostra, che collega idealmente Verona alle altre città, presenterà una rassegna completamente rinnovata, con oltre 400 presepi provenienti da tutto il mondo e con opere ispirate al tema della natività, concesse dai maggiori musei europei.

BARDOLINO

FESTA DEL vino e DELL’UVA DAL PAESAGGIO AL MICROCOSMO

VERONA

Appuntamento, dal 3 al 7 ottobre con la “Festa dell’Uva e del Vino” di Bardolino. L’appuntamento prevede, oltre a incontri dedicati alla storia e tradizione del vino locale anche musica, spettacoli, artigianato locale ed enogastronomia del luogo. Decine di appuntamenti, dedicati al vino rosso del Garda, faranno da complemento a una festa che attira visitatori da tutta Europa. Simbolo della Festa sarà, anche quest’anno, la grande botte, alta 6 metri e larga 4, posizionata in Piazza Catullo e punto di distribuzione del rosso succo d’uva. Cuore pulsante della festa sarà “Parco Carrara Bottagisio”, dove le associazioni del territorio proporranno degustazioni di vino Bardolino.

LAZISE

sI GIOCA IN riva al lago L’Associazione “Ludica Dadi in Biliko” e l’Assessorato alle Manifestazioni del Comune di Lazise, in collaborazione con alcune Associazioni Ludiche veronesi, organizziamo la nuova edizione di “Lazise Gioca!”, che da quest’anno diventa un “Game Festival” poiché l’offerta di “Gioco intelligente” si amplia rispetto le precedenti edizioni. Il 20 ottobre, presso la tensostruttura installata a margine del centro storico di Lazise, la cittadina sarà teatro di una divertente kermesse dedicata al Gioco! Giochi da tavolo, giochi di miniature e giochi di ruolo saranno protagonisti per un’intera giornata. Col “gioco intelligente”, nell’era dell’intrattenimento “digitale”, si intende indicare una nuova generazione di giochi.

SANT’ANNA D’ALFAEDO

FASCINO STRAORDINARIO E PANORAMA MOZZAFIATO Fino al 3 novembre, tutte le domeniche, è possibile visitare Forte Tesoro, uno dei siti più affascinanti della provincia veronese. Le visite guidate permettono di scoprire lo straordinario fascino di un luogo prezioso dal punto di vista architettonico e storiografico. Il forte militare ospita oggi, dopo un importante ed eccellente restauro, mostre fotografiche ed eventi culturali. Le visite sono possibili su prenotazione scrivendo a segreteria@tesorodellalessinia.it . Per la visita guidata è richiesto un contributo di 5€ (gratis per chi ha meno di 12 anni) da versare prima dell’inizio direttamente in loco. La durata è di circa 1h e 30 minuti.

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a cura di federico martinelli VERONA

tante novità a JOB&Orienta Giunto alla 29esima edizione JOB&Orienta è il più grande salone nazionale dell’orientamento, scuola, formazione e lavoro. La mostra-convegno si pone come luogo d’incontro privilegiato tra il visitatore e il mondo del lavoro, della scuola e della formazione, con informazioni ed eventi utili all’orientamento dei giovani.

BRENZONE

PASSEGGIANDO TRA IL VERDE

Il Salone prevede un fitto calendario di appuntamenti culturali tra convegni e dibattiti, incontri e seminari, alla presenza di autorevoli esponenti del mondo dell’economia, della politica e dell’imprenditoria, destinati sia agli addetti ai lavori che ai giovani e alle famiglie. Non mancano, inoltre, laboratori, spettacoli e vivaci momenti di animazione per coinvolgere attivamente i visitatori. La rassegna espositiva si sviluppa nel padiglione 6 e nel padiglione 7: il pad. 6 è dedicato al mondo dell’istruzione, educazione, scuola, formazione docenti, mobilità internazionale e turismo scolastico e il pad. 7 è riservato a università, accademie, formazione professionale e lavoro. Per organizzare al meglio la tua visita scegli i percorsi espositivi più adatti a te. www.joborienta.info

VIGASIO

FESTA DELLA POLENTA Dal 10 ottobre al 3 novembre la polenta sarà protagonista assoluta dell’omonima festa. Un’occasione, oltre all’aspetto gastronomico, per avvicinarsi alle bellezze turistiche e culturali del territorio. Organizzata dall’Associazione Vigasio Eventi l’evento prevede la degustazione di piatti a base di polenta, pizze e dolci a base di mais. La festa sarà arricchita da musica dal vivo ed eventi aggregativi. Durante la festa, oltre a ottimi piatti di polenta fumante serviti in abbinamento a insaccati, carne e formaggi, si potrà prendere parte a una mostra–mercato, divertirsi in serate di balli di gruppo, gareggiare in competizioni sportivi e a momenti comici.

LAZISE

il MIELE protagonista Una bella iniziativa, per scoprire le peculiarità e scorci e panorami di un luogo ricco di fascino. Un territorio dove al verde dei sentieri e della vegetazione si affianca l’intenso blu del Lago di Garda. Sabato e domenica potreste partecipare alle Passeggiate gratuite con Valerio Sartori, alla scoperta di borghi e chiesette medioevali tra olivi ed erbe salutari di Brenzone. Le escursioni sono a offerta libera che verrà devoluta alla causa di recupero ristrutturazione dei capitelli di Brenzone. Ritrovo alle 9.30 al Tourist Office al Porto.

Dal 4 al 6 ottobre si terrà la più grande vetrina dei mieli italiani. La manifestazione, a valenza europea, presenta un’ampia esposizione di mieli, attrezzature e materiale apistico ed editoria specifica. Da oltre 30 l’evento si caratterizza, sempre più, per la sua tecnicità e scientificità: un incontro tra enti, istituzioni, centri ricerca, associazioni di categoria, studiosi e ricercatori, per fare il punto sugli sviluppi del settore apistico. 2.400 mq pensati anche per il grande pubblico e per i consumatori che potranno trovare i migliori prodotti dell’alveare.

ISOLA DELLA SCALA

LA FESTA DEL BUON RISOTTO ITALIANO Prosegue fino al 6 ottobre la “Fiera del Riso di Isola della Scala”, una delle rassegne enogastronomiche di maggior successo e rilevanza della provincia di Verona. Tradizione, innovazione, storia a cultura sono gli ingredienti di contorno al vero protagonista dell’evento: il riso.

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Piatti della tradizione, come il classico e amatissimo Risotto all’Isolana o la versione al Tastasal, che per il 53 compleanno verrà preparato da mastri risottai e chef arrivati da tutta Italia. Oltre al tendone principale, per chi vuole c’è l’opportunità di gironzolare e curiosare tra altri stand enogastronomici, ma non solo! Pochi sanno che la Fiera del Riso anche un importantissima fiera campionaria, con 150 espositori provenienti da tutti gli angoli della penisola. Durante i 26 giorni della manifestazione si terranno sfilate in costume d’epoca, iniziative, incontri, spettacoli, sport e convegni. Un carnet d’appuntamenti veramente ricchissimo che ogni anno consolidano e rendono sempre più attesa questa grande festa all’insegna del buon cibo e dello stare insieme. Una giuria composta soprattutto da chef e critici enogastronomici in cucina. Un concorso a ruoli invertiti quello del Risotto del Giornalista. A indossare cappelli da cuoco e grembiuli sono stati sei professionisti dell’informazione che hanno presentato altrettanti risotti a una giuria formata in gran parte da chef. Il vincitore su isolafiere.it / fieradelriso.it

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PROTAGONISTI

La danza, il teatro con Carmelo Bene, l’esordio al cinema con i Bertolucci, l’amicizia con Silvio Orlando, gli attori e i registi del cuore, i nuovi progetti, il piacere della scrittura

LAURA MORANTE

Bella, enigmatica e fatale

a cura di gianluigi negri

è

stata al centro delle cronache estive, quando, festeggiando il suo compleanno lo scorso 21 agosto, una sua dichiarazione ha fatto il giro del web: “Se mi faccio ritoccare, sopprimetemi”. Ha ragione da vendere Laura Morante, simbolo raro di bellezza che splendidamente resiste ai segni del tempo (e orgogliosamente non li nasconde). E, soprattutto, artista al centro del cinema italiano (e internazionale) da quasi quarant’anni. Nel 1980 fu scoperta da Giuseppe Bertolucci, che la fece debuttare sul grande schermo con “Oggetti smarriti”. Il suo secondo film porta la firma di Bernardo Bertolucci: un anno dopo, nel 1981, girò infatti “La tragedia di un uomo ridicolo” accanto a Ugo Tognazzi e Anouk Aimée. Come è passata dal teatro al cinema? «Io vengo dalla danza. Mia madre mi diceva scherzosamente che avevo imparato prima a ballare e poi a camminare. Poi sono passata al teatro con Carmelo Bene. Feci una piccola cosa in televisione, un adattamento di “Amleto” firmato proprio da Carmelo Bene, dove mi notarono per offrirmi un piccolo ruolo in una serie con Giorgio Albertazzi». E il cinema? «Giuseppe Bertolucci mi aveva vista a teatro e mi volle per fare un provino. Così mi scelse per “Oggetti smarriti”, di cui era produttore Bernardo, che mi chiamò successivamente per “La tragedia di un uomo ridicolo” avendomi vista nel film del fratello». Bernardo Bertolucci era molto amico di Pier Paolo Pasolini, di Alberto Moravia e di sua zia Elsa Morante… «Non abbiamo mai parlato con lui della sua amicizia con mia zia Elsa durante la lavorazione del film. So comunque che lui era un suo grande ammiratore». Con “La tragedia di un uomo ridicolo” lei andò al Festival di Cannes (dove Ugo Tognazzi vinse il Premio come miglior attore, ndr), facendo il suo primo red carpet. Che ricordo ha di quell’esperienza? «Feci il red carpet incinta. Scappai – ricorda sorridendo – dopo il primo giorno…». Lei ha dichiarato: “Ho accettato anche film non

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belli, addirittura brutti, solo perché dovevo mandare avanti la famiglia. No, non dirò mai quali siano stati questi film”. Possiamo parlare allora di quelli belli? «Ce ne sono parecchi… Ho lavorato con Gianni Amelio, Mario Monicelli, Alain Resnais, João César Monteiro…». E, come tutti sanno, con Nanni Moretti, Pupi Avati, Carlo Verdone, Paolo Virzì. Un elenco davvero lungo, per una carriera unica. Gli attori con i quali si è trovata meglio? «Anche qui, devo dire, tanti attori e tante attrici. Un bellissimo legame è nato con Silvio Orlando, con il quale abbiamo fatto “Ferie d’agosto” di Virzì: è stata un’esperienza molto bella e divertente. Con lui reciterò a breve in un nuovo film che sarà diretto da Daniele Luchetti. Poi ci sarebbero tanti altri nomi: André Dussollier, Jean-Louis Trintignant, il compianto Ennio Fantastichini, Carlo Verdone, Marcello Mastroianni, Ugo Tognazzi, Javier Bardem… Tra le attrici, Sabine Azema, Anouk Aimée, Piera Degli Esposti…». Il suo debutto come regista, “Ciliegine”, risale al 2012. Qual è stata la molla che l’ha spinta a passare dietro la macchina da presa?

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«La mia intenzione iniziale era quella di scrivere una sceneggiatura. Subito avevo venduto proprio la sceneggiatura, che avrebbe dovuto dirigere un altro regista. Poi il produttore chiese a me di farlo. È stata un’esperienza importante. Il film è andato bene. Di conseguenza è stato più facile trovare il produttore per il secondo (“Assolo”, ndr), e così ho deciso di continuare». Quest’ultimo anno, almeno in apparenza, sembra essere stato meno intenso di altri per quanto riguarda le sue apparizioni sul grande schermo… «Quando si scrive, ci vuole parecchio tempo. Continuo a lavorare nei periodi in cui scrivo. Non sono mai stata un’attrice che fa pochi film. Ci sono periodi più intensi e periodi in cui mi occupo della famiglia. Ci sono stati anche periodi difficili, in cui ho dovuto accettare dei ruoli che non mi soddisfacevano. In queste settimane, oltre al nuovo film di Luchetti, che sto per girare, comincerò anche a scrivere la mia terza sceneggiatura». E a proposito di scrittura, lei ha da poco scritto il suo primo libro (“Brividi immorali” per La nave di Teseo, ndr), che raccoglie “racconti e interludi” su famiglie, coppie in crisi, omicidi e amici… «Gli altri preferiscono i romanzi ai racconti. A me piace invece questa forma di espressione”. La curiosità del libro è che, al suo interno, si trovano, in testa e in coda agli interludi, anche delle note (musicali) di Nicola Piovani, vincitore dell’Oscar per la musica de “La vita è bella».

grande successo per mangiacinema 2019, nel segno del regista bernardo bertolucci Recentemente è uscita anche una bella pubblicazione del Centro sperimentale di cinematografia – Cineteca nazionale che racconta la sua carriera: il volume “Laura Morante – In punta di piedi” di Stefano Iacchetti raccoglie, tra le tante, anche le testimonianze di Carlo Verdone, Pupi Avati, Nicola Piovani, Gianni Amelio, Michele Placido. In un capitolo si cita un articolo de “La Stampa” del 1987, nel quale la Morante veniva definita “La giovane attrice italiana più enigmatica, bella e fatale, della quale registi e partner sono stati pazzamente innamorati”. Bella, enigmatica e fatale: caratteristiche che ancora oggi, senza bisogno di alcun “ritocco”, tutti le riconoscono.

A Salsomaggiore Terme (Parma) si è da poco conclusa la sesta edizione (anno zero) di Mangiacinema - Festa del cibo d’autore e del cinema goloso, diretta dal giornalista Gianluigi Negri e dedicata a Bernardo Bertolucci. Perché questo omaggio dopo le edizioni passate dedicate a Ugo Tognazzi, Totò, Alberto Sordi, Federico Fellini e ai “50 anni di cinema dei fratelli Pupi e Antonio Avati”? “Il film più ‘pop’ di Bertolucci (e noi siamo un Festival pop fin dalla nostra nascita nel 2014) ha avuto come set – spiega Negri - anche Salsomaggiore: i primi otto minuti e mezzo dell’atto secondo di ‘Novecento’ (che racconta il mondo contadino, la provincia e la Bassa) sono girati nelle splendide Terme Berzieri, luogo storico che ospita Mangiacinema con il suo irraggiungibile e inimitabile fascino liberty. Cinque minuti della parte centrale del suo film più premiato, ‘L’ultimo imperatore’, vennero girati, invece, nel Salone Moresco del Palazzo dei Congressi, altro gioiello liberty, ‘protagonista’ della famosa scena del ballo. Inoltre, in entrambe le imprese (colossali nel vero senso del termine), l’autore della cinematografia era Vittorio Storaro (tre volte premio Oscar, con la sua terza vittoria proprio per ‘L’ultimo imperatore’), cittadino onorario di Salsomaggiore dal 2011”. E prosegue: “Il film più pop e quello più premiato di Bertolucci hanno dunque un fortissimo legame con la città termale: ecco perché Bertolucci è ‘anche’ di Salsomaggiore”. E gli ospiti di questa edizione? Da Laura Morante (madrina del Festival) a Umberto Galimberti, da Enrico Beruschi al regista Francesco Barilli (che 55 anni fa interpretò “Prima della rivoluzione”, altro capolavoro di Bertolucci), da Omar Pedrini a Ricky Gianco, da Andrea Mirò a Vincenzo Zitello, da Gianni Mura allo chef Daniele Persegani, fino ai Gemelli Ruggeri e ai registi Marco Melluso e Diego Schiavo (che hanno ritirato il Premio Mangiacinema Pop per il loro film “Il conte magico”). Sono stati otto giorni stuzzicanti e seguitissimi dal pubblico, con tante degustazioni gratuite, spettacoli, show cooking, proiezioni appetitose, incontri con artisti, laboratori “Crea & Gusta”, visite guidate, i Premi Mangiacinema - Creatori di Sogni, Mangiacinema Pop e Mangiacinema - Made in Salso realizzati dall’artista Lucio Nocentini. (Marco Morelli)


interviste speciali

“Battisti ha fatto la storia grazie all’istinto, allo studio e al suo immenso talento”

GIULIO RAPETTI mogol Oggi la musica è di nicchia, scritta solo per i giovani. Manca la tradizione popolare

a cura di gaBRIELE GHISI

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onversare con Giulio Rapetti Mogol è un privilegio e un arricchimento. A 83 anni compiuti, l’uomo si mantiene lucido come pochi. Le sue considerazioni, espresse con quell’apparente disincanto che lo contraddistingue, vanno accolte col rispetto che si deve a chi ha scritto la storia della musica italiana, nelle vesti di autore (guai a chiamarlo paroliere: il Maestro non transige) di centinaia di testi ai confini con la poesia. L’occasione per incontrarlo è lo spettacolo che si è svolto al teatro Bibiena il 29 settembre, e di cui la Voce di Mantova aveva dato l’annuncio più di un mese fa in anteprima: un tributo a Lucio Battisti, con ospiti, canzoni e tanti aneddoti snocciolati dallo stesso Mogol. Maestro, innanzitutto benvenuto a Mantova... «La ringrazio. È una città bellissima, ricca di storia e bellezza, con questo lago meraviglioso che ti conquista. Mio figlio Francesco in gioventù ha militato nella Primavera del Mantova come portiere: un motivo in più per amare questo posto». Che ricordo ha mantenuto di Lucio Battisti a 21 anni dalla sua scomparsa? «Lucio era un grande compositore. Uno curioso, che studiava molto, ascoltava tanti artisti nazionali e internazionali, di svariati generi. Questo lo ha portato a crearsi una vasta cultura musicale, che poi lui ha personalizzato secondo i suoi gusti e il suo talento. Ma l’aspetto didattico, conoscitivo è stato fondamentale, come dovrebbe esserlo per tutti i giovani che vogliono fare musica. È questo che insegno ai ragazzi che si iscrivono al Cet (la sua scuola di musica sulle colline umbre, ndr): la musica non è solo istinto, è anche studio e applicazione». Le piace la musica che sente oggi? «La trovo, come dire, “di nicchia”. Vede, oggi c’è la tendenza a scrivere con un linguaggio esclusivamente rivolto ai giovani. Con termini ed espressioni che solo una parte del pubblico può comprendere ». Questo cosa comporta? «Che non si produce più musica popolare. E per

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“popolare” intendo quella musica che ha attraversato le generazioni ed è amata ancora oggi, come30-40-50 anni fa». Come quella di Lucio Battisti? «Esattamente». A proposito: ci sceglie un brano, nella vostra sterminata collezione di capolavori, al quale è particolarmente affezionato? «Ce n’è uno che parla del desiderio di aiutare il prossimo, elevandoci oltre le nostre possibilità. Un desiderio al tempo stesso irrefrenabile ma difficile da realizzare. Il brano si chiama “Anche per te” e lo trovo ancora oggi bellissimo». Lo spettacolo del 29 settembre al Bibiena, invece, ha richiamato un’altra perla del vostro repertorio... «Sì, 29 settembre fu la terza canzone che io e Lucio scrivemmo insieme, e la prima ad avere un grande successo grazie all’Equipe 84». Narrava di un tradimento, tema non proprio comune nelle canzoni dell’epoca... «No, non esageriamo (sorride, ndr). Più che un tradimento era... un’evasione. Un’innocente evasione». Ultimamente in tv, col suo pupillo Gianmarco Carroccia l’abbiamo sentita addirittura cantare... «E questo, mi creda, è un miracolo. Ero l’uomo più stonato del mondo. Ma la musica è vita, è gioia. E quando vedo la gente cantare non so più trattenermi. Con Gianmarco poi viene naturale: rac-

A sinistra un giovane Mogol con Lucio Battisti

coglie consensi ovunque, è un ragazzo che farà molta strada». Oltre che per Battisti, lei ha scritto per decine di altri artisti. Ci regala una breve definizione per alcuni? Cominciamo da Mango. «Unico. E una gran brava persona». Riccardo Cocciante? «Grande interprete ed eccellente compositore. Completo». Gianni Morandi? «Parla la sua carriera, la più lunga di tutti. Lui è un eterno giovane » . Gianni Bella? «Un genio. La sua opera (La Capinera, ndr ) ha ottenuto consensi unanimi». Adriano Celentano? «Anche lui un grande interprete. Dotato dal Signore di una timbrica particolarissima, capace di valorizzare ulteriormente quello che canta». A chi scriverebbe oggi una canzone? «Non mi sono mai proposto a nessuno, quindi non saprei risponderle. Quando scrivo, scrivo di me stesso, delle mie esperienze, della mia vita». Si ricorda il primo testo che ha depositato alla Siae (di cui ora è presidente)? «Certo. Si chiamava Briciole di baci, era il 1960 e lo incise “la” Mina. Una canzoncina leggera, spensierata». E cosa prova oggi a rileggerlo? « Allegria » . Abbiamo aperto con Battisti e con lui chiudiamo. Cosa gli direbbe oggi se potesse incontrarlo? «Gli chiederei semplicemente: come si sta di là?» Domanda legittima, ma la curiosità può attendere. Lunga vita, Maestro.

Pensieri e parole: quel gran genio di Mogol

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aziende italiane l’impresa di fare impresa

a cura di Marco morelli

pecso electricables

Da 40 anni autentica storia di successo tutta italiana Il piccolo feudo degli Ippoliti può fregiarsi di un’azienda che quest’anno festeggia il 40° dalla fondazione. Quarant’anni sono un traguardo invidiabile che per un’azienda è sempre un successo poter celebrare. Per poter affermare che questo non è un traguardo, ma un nuovo punto di partenza, ci vogliono il coraggio e la determinazione di una proprietà che crede fortemente e in modo lungimirante in questo obiettivo, valori che fanno parte del Dna della PECSO. Forse è proprio questo il segreto alla base della lunga storia di successo dell’azienda gazoldese. Siamo nel 1979: dall’iniziativa dei suoi soci fondatori Franco Pizzoni e Giovanni Capra nasce la Pizzoni e Capra società, sintetizzata in PECSO che oggi, tradotta in numeri, è una florida azienda che annovera 112 dipendenti, ha un’area produttiva di 15.000 m2, muove 17.350 tons di cavo lavorato (2018), con un fatturato nel 2018 di 65.392.000 euro. Ma cosa produce la PECSO, autentica storia di successo tutta italiana? PECSO progetta e realizza cavi elettrici di alta qualità 100% made in Italy che rispondono alle esigenze tecniche dei vari clienti che l’azienda ha nel mondo. Irene Pizzoni ed Emilia Capra rappresentano la seconda generazione, o meglio la continuità nell’innovazione dell’azienda ubicata a Gazoldo degli Ippoliti, in posizione strategica per servire sia il mercato italiano che il mercato europeo.

Una veduta panoramica dell’azienda PECSO

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SIAMO NEL 1979. SI PARTE DALLA SEMPLICE REALIZZAZIONE DI CABLAGGI PER QUADRI ELETTRICI SEGUITA SUBITO DOPO DALLA PRODUZIONE DI CAVI UNIPOLARI. OGGI PECSO E’ TRA I MIGLIORI PRODUTTORI ITALIANI DI CAVI ELETTRICI A BASSA TENSIONE Mi reco nella sede della PECSO: voglio saperne di più su quest’azienda modello nel suo settore. Dagli elementi dettagliati che raccolgo capisco bene che l’evoluzione della PECSO è un mix di investimenti e di riconoscimenti per i prodotti inseriti e per le varie certificazioni ottenute in anni di duro lavoro grazie ad una filosofia aziendale, che permea l’azienda gazoldese fin dalla sua nascita, che è sicuramente quella di essere un’azienda a conduzione concentrata nelle mani dei fondatori, che negli anni hanno consolidato delle posizioni ben definite, mantenendole all’interno dell’azienda stessa, affiancati in posizioni chiave ormai da tempo da Emilia ed Irene, figlie dei rispettivi titolari. Un lavoro basato sulla concretezza, sul consolidamento delle scelte effettuate, mai azzardate ma fatte, passo dopo passo, con estrema oculatezza. Non è un caso che “Fare e consolidare” sia uno degli slogan molto cari ai titolari dell’azienda.

Sono cinque i punti cardine su cui PECSO ha costruito il proprio successo: la presenza costante nei mercati in cui opera l’azienda e una totale dedizione ai medesimi; la fidelizzazione dei clienti; l’aver saputo metterci la faccia in ogni occasione, in quanto l’azienda riconduce immediatamente ai titolari e alle figlie che la gestiscono e ne rispondono in prima persona; la territorialità, per cui si privilegiano personale dipendente, ed aziende che collaborano, appartenenenti al territorio, cosa che ha dato origine al riconosciuto Sistema PECSO “Made in Mantova”; infine, una grande attenzione e concentrazione sui propri mezzi e potenzialità ovvero la piena consapevolezza di quello che si può fare, o meno, in azienda. Tecnologie ormai consolidate, PECSO si presenta come un attore affidabile sia per i propri clienti che per i propri fornitori che seguono da sempre l’azienda mantovana in un connubio dove Pecso incarna trasparenza, comunicazione diretta con il mercato senza intermediazioni, efficienza. PECSO è azienda, infatti, dalle dimensioni medie, che le consentono di muoversi abbastanza velocemente, accontentando e soddisfacendo quelle che sono le esigenze dei vari clienti. Senza ombra di dubbio, un assoluto punto di forza. E’ stata definita in modo appropriato “La più grande tra le piccole”: ed è effettivamente così. PECSO si colloca, infatti, subito alle spalle dei 5-6 competitor (assolutamente colossi) più grandi del mercato, ma immediatamente prima tra tutte quelle aziende concorrenti di pari struttura. Una posizione per certi versi scomoda e difficile, ma per altri versi estremamente vantaggiosa, tutta da sfruttare. Per quanto riguarda la gestione dell’azienda PECSO, in un settore dove si viaggia su un prodotto commodity, ovvero standard per tutte le aziende produttrici, si coglie immediatamente che diventa fondamentale il controllo in modo precisissimo dei costi, monitorati al centesimo, ove tutta la filiera dev’essere coinvolta in tal senso. Anche il personale risulta un fattore chiave, ove fidelizzazione del medesimo, assenza di turn-over, valorizzazione attraverso un percorso di perfezionamento ed ottimizzazione delle risorse, sono valori fondamentali per la crescita dell’azienda. Oggi PECSO si divide per il 50% su un mercato “domestico” e per l’altro 50% dedicandosi all’export, in un equilibrio che l’azienda ha raggiunto ed

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Da sx: Irene e Franco Pizzoni, Emilia e Giovanni Capra.

ama mantenere. Vecchia Europa ovvero Francia, Germania, Inghilterra ogni anno si succedono sul podio dei paesi con più commesse. Ma, udite udite, si registrano anche clienti in Asia che, sembra strano, prediligono il made in Italy e lo vogliono ben dichiarato e stampato sulle confezioni. Anche il nord Africa per PECSO rimane un mercato interessante. La Penisola Scandinava, repubblica Ceca, repubblica Slovacca, Polonia sono, infine, tutti paesi dove Pecso è assolutamente presente nei mercati di riferimento. In Germania l’azienda mantovana si avvale di un’agenzia storica da 25 anni mentre, per quanto riguarda gli altri paesi, opera direttamente il responsabile commerciale PECSO. Una strategia voluta fortemente, quella di investire sulla struttura commerciale, per poter toccare con mano, direttamente, le realtà industriali con le quali si realizzano affari, si stringono accordi,

finalizzano strategie commerciali senza alcun tipo di filtro. La scelta di partecipare in prima persona alle fiere principali del settore, in paesi ove si possono incontrare mentalità molto più aperte, ha consentito di instaurare delle partnership solo fino a pochi anni fa inimmaginabili: e questo conferma la bontà dei nuovi piani commerciali dell’azienda. PECSO, e voglio evidenziarlo, ha riservato ed ha tutt’oggi un occhio di riguardo anche per la salute: da diversi anni ha introdotto, infatti, prodotti senza alogeni che l’azienda promuove moltissimo, sia in Italia che nei mercati esteri, cercando soprattutto quelle aziende che sono sensibili in questa direzione. Alcuni anni fa l’azienda mantovana è stata la prima produttrice italiana ad eliminare alcune sostanze chimiche all’interno del proprio prodotto, anche se la normativa ne avrebbe posto il divieto molto più avanti a livello temporale. Una scelta di coscienza, che fa onore ai titolari

della PECSO, proprio perchè queste sostanze andavano ad impattare sulla salute sia dei lavoratori che degli utilizzatori finali. Dal 2016 PECSO ha la certificazione BS OH SAS 18001, che rende l’ambiente di lavoro diverso e migliore da com’era precedentemente e che è stata non imposta, ma volontaria. Davanti a tanta efficienza ci chiediamo: e il futuro di questa azienda come sarà? Di certo PECSO oggi guarda avanti e punta, come prima cosa, ad investire sul personale, ad ottimizzare l’organizzazione e ad innalzare il livello del medesimo col fine di creare una squadra di collaboratori fidata e di livello, che possa completare il passaggio generazionale dell’azienda, che vede in Emilia Capra ed Irene Pizzoni la continuità delle scelte lungimiranti fatte da Giovanni Capra e Franco Pizzoni. Si sta già lavorando sul portafoglio prodotti in gomma e si è acquisita recentemente una linea che ha un buon potenziale produttivo da immettere sul mercato, non solo come quantità di prodotto da immettere ma anche come tipologia del medesimo, che l’azienda mantovana non ha mai avuto e che porterà vantaggi sicuri e notevoli alla stessa. Abbiamo chiesto alle affascinanti future timoniere della PECSO, prima di tornare in redazione, quali siano stati i riconoscimenti ufficiali ricevuti in tanti anni di lavoro. Ci hanno risposto così: “Non abbiamo ricevuto targhe o pergamene che si, possono far piacere ma spesso lasciano il tempo che trovano. I migliori riconoscimenti che ci sono arrivati provengono dai nostri clienti che continuano a rimanere legati a PECSO da oltre 30 anni: sentire che apprezzano la qualità del tuo prodotto, la tua affidabilità, il tuo lavoro, il tuo metterci la faccia vale più di tanti premi. Il nostro cliente ha dimostrato nel tempo di saper riconoscere anche i momenti in cui un’azienda può avere un piccolo problema, ha capito e crede nella filosofia dell’azienda e comprende che ci può essere, nel corso di un rapporto di lavoro, un momento di ritardo di consegna, piuttosto che un qualsiasi altro tipo di imprevisto; ma non sceglie di abbandonarti, di andare da un altro fornitore il giorno dopo. Decide invece di interfacciarsi con te e di risolvere la situazione e questo è impagabile, un riconoscimento indiretto di immenso valore. Un grande motivo di soddisfazione, meglio di un riconoscimento, è il fatto che ci sono persone che lavorano con noi da quando siamo partiti e, come loro, ci sono tanti collaboratori che considerano PECSO e lavorano in PECSO come se l’azienda fosse loro, dimostrando un grande attaccamento alla stessa e un senso di responsabilità encomiabile. Alcuni dipendenti sono con noi da quando avevano 16 anni: hanno cominciato con noi e sono ancora qui con noi. Non sono il nostro passato ma rappresentano, unitamente alle nostre idee, il nostro futuro”.

PECSO CAVI S.R.L. Via San Fermo 2/B Gazoldo degli Ippoliti (MN) Tel.+39 0376.657781 www.pecso.it

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ABITARE

WOODCO, UN LOFT TRA PASSATO E FUTURO In uno dei palazzi storici del centro di Rovereto, è stata recentemente ultimata la ristrutturazione di un attico che valorizza la storicità dell’edificio attraverso l’accostamento di arredi dal gusto contemporaneo ad elementi della struttura originaria. L’intervento ha riorganizzato l’impostazione planimetrica preesistente attraverso degli inserimenti tattici volti ad ampliare la superficie disponibile e a garantire un dialogo continuo tra tutti gli ambienti. Considerando l’ampia superficie calpestabile, di circa 300 mq, di cui parte soppalcabile grazie alle generose altezze, abbiamo trasformato l’attico in un’abitazione ricercata, ariosa e perfettamente in linea con le esigenze abitative odierne. Gli ambienti principali dell’appartamento ruotano intorno ad un importante ingresso giro scale in cui

di barbara gazzi

i gradini in pietra originali sono stati valorizzati da un attento studio illuminotecnico e da pareti dipinte con colorazioni naturali. Per mettere in comunicazione diretta tutte le aree della casa, nel vano di accesso è stata inoltre realizzata una moderna passerella sospesa protetta da ringhiere metalliche, che ha permesso di creare un secondo passaggio, oltre a quello principale, tra la zona giorno e la zona notte. Oltrepassato l’ingresso, l’ampio open space unisce living, sala da pranzo e cucina in un ambiente continuo e dal gusto contemporaneo. Le antiche capriate in legno, appartenenti all’impianto originario del palazzo, sono state valorizzate per contrasto dalle tonalità delicate di pareti, divani e serramenti. Il colore intenso delle travi, protagoniste di tutta la casa, è stato ripreso dal pavimento in legno Rovere Caribou firmato Woodco.

TENDENZE

FATTOBENE IO Sì E TU?

TOTAL LOOK MOMENTI

Toscanini continua la partnership con Fattobene, nota piattaforma dedicata alla ricerca e alla promozione di oggetti iconici del design italiano, partecipando a questo prestigioso progetto con la collezione Confet. Una linea di portabiti in legno di faggio non trattato, con gancio e parte inferiore colorati, pensata per aggiungere un tocco pop e dare personalità al guardaroba. Confetti è una proposta di tendenza ampliata e definita proprio per il MoMA Design Store. Questi modelli combinano l’essenza naturale alle laccature intense, in risposta alla forte richiesta di colore da parte del mondo dell’interior design. La linea Confet per il Fattobene Pop-Up Shop è composta da 2 kit con 3 portabiti modello “Irene” proposti in una sola misura (cm 43 x 1.2) e nei colori arancione/red cherry/fucsia e dusty blue/giallo intenso/verde menta. Insieme ai portabiti Confetti, TOSCANINI presenta anche 4 kit con 1 portaccessori A-Nello in finitura grezza, con gancio colorato disponibile nelle tonalità fucsia, dusty blue, giallo intenso e verde menta. I prodotti del Fattobene Pop-Up Shop sono acquistabili anche nel negozio online del MoMA Design Store (store.moma.org) per tutta la durata dell’evento, con possibilità di prolungamento dopo la chiusura. Essere selezionati da Fattobene e dal MoMA Design Store per il Pop-Up Shop è motivo di grande orgoglio per l’azienda TOSCANINI e un’occasione di prestigio per far conoscere la propria identità e la propria storia centenaria sul mercato americano.

Nell’ottica di un progetto total look, MOMENTI esplora anche la zona dedicata alla cura di sé e propone tre nuove soluzioni per trasformare il lavabo in un complemento d’arredo e rendere unico l’ambiente bagno: Disponibili in tre dimensioni, Santiago, Pilar e Brida sono realizzati con pannelli in MDF Classe E1 come i frontali con apertura a gola sagomata con taglio 45°. L’interno invece è laccato opaco (50) Lavagna. Il rivestimento è in Tessuto Tecnico in Fibra di vetro Tecno Fiber con finitura in resina opaca WAT PROTECTION WATER. Per il top, invece, è possibile scegliere tra MDF, Mineralmarmo od Ocritech. Ai lavabo fanno naturalmente da pendant il rivestimento per pareti in Tecno Fiber e, novità assoluta, il pavimento in gres stampato della collezione Crazy Tile. Due i motivi decorativi fra cui scegliere: un elegante intreccio di corde (che paiono cime marinare) tonsur-ton dall’effetto 3D oppure un gioco geometrico di triangoli per un effetto otpical.

LUCE IGUZZINI A TENERIFE Royal Hideaway Corales Suites è una struttura alberghiera a 5 stelle situata a Costa Adeje, a sud di Tenerife. L’intero edificio a firma di Leonardo Omar è stato concepito ispirandosi al mare e al paesaggio delle Isole Canarie: la struttura esterna, infatti, ricorda la sagoma di una barca ancorata sulla costa, mentre gli interni i fondali marini.

PET BED IL LETTO GLAMOUR Badgley Mischka, l’iconica casa di moda e design americana che rappresenta il glamour senza tempo, lancia un prodotto originale pensato per i piccoli amici di casa proponendo il letto a baldacchino anche per gli animali domestici. Il Casablanca Pet Bed è un letto che permette all’animale di controllare lo spazio circostante e di muoversi in libertà.

SOREHA LA VASCA COME UNA VOLTA Soreha un vero pezzo di arredo e di design nell’ambiente bagno con finiture e colori inediti e contemporanei. Interamente realizzata in Solid Surface, materiale vellutato al tatto che garantisce massima resistenza, igiene e facilità di pulizia, completamente ripristinabile, Soreha ricorda le vasche di una volta ma con un effetto visivo di grande contemporaneità.


ECo&green

FOCUS di giacomo gabriele morelli

di benedetta bottura

Riciclare la plastica fa viaggiare gratis La plastica sta diventando un vero problema. Fortunatamente stiamo trovando delle soluzioni e nell’attesa di eliminare la produzione della plastica monouso, in molti hanno attivato soluzioni per incentivare il riciclo. A Roma si possono ottenere biglietti della metro in cambio di bottiglie di plastica. Le bottiglie, valgono 5 centesimi l’una, che vengono accreditati su un portafoglio virtuale e possono essere usati per i biglietti dei mezzi pubblici. In India, a Ambikapur, hanno aperto un “garbage cafè” (caffè dell’immondizia). Viene offerto un pasto completo in cambio di un chilo di spazzatura, o una colazione per mezzo chilo di rifiuti. In alcuni paesi del Nord Europa è stato ripristinato il vuoto a rendere. È un sistema che si usava anche in Italia fino a una ventina di anni fa e che è straordinariamente efficace. In pratica viene applicato un piccolo sovrapprezzo

Picchio, falegname ad alta tecnologia sulle merci, i soldi vengono poi restituiti se si riporta al negozio l’imballaggio vuoto. La libreria Ex Libris Cafè Gentile di Polla (SA), ha proposto ai bambini uno scambio: in cambio di una bottiglia e una lattina, è possibile avere un libro. In molti comuni d’Italia sono state installate delle macchine che danno buoni spesa e sconti in cambio di rifiuti. Infine, a Milano, è stata installata la plastic machine, che eroga birra in cambio di bottiglie di plastica vuote.

L’eco del tamburellare del becco di un picchio che rimbalza tra gli alberi di un bosco è certamente uno dei suoni più piacevoli e suggestivi che la natura sa offrire. Da qualche tempo è diventato un suono udibile occasionalmente anche nelle nostre campagne, essendosi il picchio positivamente espanso, in controtendenza rispetto ad altre specie in palese calo numerico. Nel Mantovano la significativa presenza del Picchio Verde e del Picchio Rosso Maggiore è dovuta ai parchi dell’Oglio e del Mincio, nei quali è tutelata la conservazione

green

La fioriera che fa parlare le piante Le piante possono finalmente stare tranquille. Grazie alla fioriera intelligente non rischiano più di essere uccise in meno di una settimana da giardinieri inesperti. Lua, la fioriera ideata da Mu Desing ha la soluzione al più grande problema delle piante: l’incapacità di parlare. Per la verità le piante esprimono molto bene i loro bisogni, ma

curiosità

Il “sangue” verde che vi fa bene La clorofilla è la linfa vitale della pianta, è ciò che le da il colore verde e le permette di assorbire la luce del sole per attivare la fotosintesi. è come il sangue per noi, è simile all’emoglobina, ma che al posto del ferro c’è il magnesio. La clorofilla ha mole proprietà, tra cui rinforzare le difese immunitarie, attivare il metabolismo cellulare, migliorare la contrazione cardiaca, aiutare a contrastare gli effetti dell’anemia, regolarizzare il ciclo mestruale, favorire la cicatrizzazione e migliorare la circolazione riducendo le vene varicose. Inoltre è antiossidante, aiuta a depurare il fegato e l’intestino favorendo lo sgonfiamento e il dimagrimento. Naturalmente la clorofilla si trova in tutti i vegetali a foglia verde e principalmente in broccoli, spinaci, verza, rucola, alga spirulina e lattuga. Se la vostra dieta non è molto a favore dei vegetali, si trovano anche gli integratori.

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non tutti riescono a capirle. Ecco allora la soluzione, la fioriera si fa smart e su uno schermo comunica con delle faccine i bisogni della pianta: acqua, luce, temperatura e non solo. La pianta diventa interattiva e si interfaccia con una app sul cellulare. Da oggi ricevere una pianta in dono non farà più paura.

Quanto inquinano e-mail e messaggi Per essere più veloci, abbiamo abbandonato le lettere in favore delle e-mail. Meno alberi tagliati e apparentemente non lasciano residui. In realtà le e-mail inquinano e anche tanto. Per poterle mandare, infatti, servono computer e server che vengono alimentati a corrente elettrica. Attualmente nel mondo ci sono 45 miliardi di server. Secondo Le stime del Cisco Visual Networking Index per mandare una mail da da 1 mb si emetterebbero 19 gr di CO2, come per produrre un sacchetto di plastica. Otto e-mail inquinerebbero quanto percorrere un km in auto. Attuando piccoli accorgimenti possiamo dare una mano. Per esempio togliersi dalle mailing list che non ci interessano, allegare solo foto in bassa risoluzione, svuotare spesso il cestino e ovviamente mandare meno mail possibili.

di tutti gli alberi di alto fusto, altrove progressivamente eliminati in modo desolante. La presenza numerosa di alberi è infatti indispensabile per la vita di questa specie, che si nutre prevalentemente di larve e insetti celati sotto la corteccia dei tronchi, catturati grazie all’ausilio del becco appositamente utilizzato come scalpello per perforare il legno. Fino a oggi non era stato chiarito appieno come facesse questo piccolo uccello dal punto di vista biomeccanico a portare a termine il suo lavoro di perforazione senza subire danni. Per forare rapidamente il legno il picchio percuote infatti il tronco decine di volte al secondo, raggiungendo forze di decelerazione enormi, anche di 1000g (g = unità di decelerazione), senza subire alcuna lesione al cranio, al cervello o agli occhi. Nell’uomo il

limite di tolleranza alla decelerazione si aggira attorno ai 5g, superati i quali in assenza di misure di protezione egli sviene. La ricerca scientifica ha finalmente scoperto che le ossa del cranio del picchio hanno strutture spugnose, un maggior numero di trabecole ossee e una spaziatura più stretta fra di esse, capaci complessivamente di assorbire e smorzare l’impatto con grande efficienza, riducendo drasticamente lo stress a cui viene sottoposto il cervello. Questi dati hanno già promosso avanzati studi per ottimizzare le prestazioni dei caschi di protezione per l’uomo, nonché quella degli involucri di delicate apparecchiature elettroniche.

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villa eden

Benessere e relax a cinque stelle Parola d’ordine: longevità. A Villa Eden però questo termine significa soprattutto conquista di un benessere autentico, quel benessere che aggiunge gioia e salute ad ogni singolo giorno. E non solo – come indicherebbe il significato intrinseco - mero allungamento degli anni di vita. “Stare bene è l’obiettivo di ognuno di noi ma a Villa Eden ne abbiamo fatto una missione”, sintetizza Angelika Schmid, proprietaria ed anima del Longevity medical spa hotel. “La medicina ha fatto enormi progressi. Trent’anni fa, quando abbiamo cominciato, si parlava solo di dimagrimento, di chili di troppo. Oggi invece chi viene da noi lo fa per rigenerarsi, riacquistare energia, disintossicarsi, risolvere questioni di postura. E’un lavoro che coinvolge anche l’anima, non più solo il corpo.” Un viaggio esperienziale Così un soggiorno in questo raffinato resort nel cuore di Merano diventa un viaggio esperienziale che coinvolge l’interezza della persona. Villa Eden The Leading Park Retreat è un 5 stelle Lusso all’interno di un bellissimo parco secolare. Offre la doppia formula - medical spa o albergo esclusivo - ed un ristorante gourmet, da poco aperto anche agli esterni, che propone sia piatti raffinati che menù dietetici. Ma il punto di forza della struttura è il concetto olistico di interezza della persona che si sposa felicemente con un luogo di grande bellezza naturale e lo charme di una ospitalità calorosa dove ognuno si sente a casa propria. Il segreto della longevità Qual è il segreto di una vita più longeva senza quei problemi e quelle patologie che impediscono alla maggioranza degli adulti di godere appieno degli anni in più? A Villa Eden la giusta ricetta s’impara alla svelta. Basta qualche giorno per cominciare a prendere consapevolezza delle proprie pessime abitudini. L’equipe di Villa Eden Angelika, figlia di imprenditori, dopo una decina d’anni passati accanto a Chenot, appassionata lei stessa di medicina e di bellezza, si è circondata di una equipé di medici e terapisti esperti e specialisti in varie discipline: l’elenco


dei trattamenti e delle cure che la spa offre è davvero lungo. C’è il medico nutrizionista che sulla base delle recenti scoperte di nutrigenetica sceglie l’alimentazione più adatta al singolo partendo dal presupposto che il DNA, ovvero il nostro codice genetico, è il software che regola il nostro organismo. E’ sufficiente un test per orientare scelte alimentari e stili di vita. Ma è anche possibile imparare a combattere la disbiosi intestinale. E liberarsi dei metalli pesanti. O prevenire l’ipertrofia muscolare: l’allungamento della vita infatti favorisce l’insorgere di carenze, fino a qualche decina di anni fa sconosciute, che portano al progressivo deterioramento del corpo. Dulcis in fundo perché non tonificare il pavimento pelvico, che qui chiamano il “muscolo della felicità”? Le attività della giornata Accanto alla parte strettamente medica ci sono poi una serie di trattamenti estetici innovativi e “coccole” lungo tutto l’arco della giornata. Irme Lamprecht accompagna gli ospiti nelle quotidiane gite ed attività sportive all’aria aperta e spiega tutti i segreti del territorio. La sua vitalità e simpatia è pari alla conoscenza di monti, valli e musei. E Stefan Pichler, operatore olistico e pranoterapeuta dalle mani d’oro, insegna la via della felicità e come la mente influenzi l’energia di organi e meridiani. Qualche numero? A parte le 5 stelle Lusso conquistate un paio di anni fa, nel 2018 Villa Eden ha compiuto 35 anni, di cui 25 sotto la direzione di Angelika. Da tempo il resort fa parte dell’esclusiva famiglia degli Small luxury hotels of the world. E 25 sono gli specialisti dello staff medico e beauty. Il 5 e i suoi multipli sembrano proprio di ottimo auspicio!

La verde Merano D’altronde anche l’ambiente circostante aiuta. Merano vanta un microclima particolarmente favorevole. Tra le colline verdi ed il Passirio, il torrente che sfocia poi nell’Adige, l’aria sa ancora di buono. Tanti personaggi illustri son passati di qui: oltre all’amatissima principessa Sissi, la più famosa imperatrice d’Austria, a Merano venne Franz Kafka, fortemente debilitato, che soggiornò quattro mesi prima di rientrare a Praga rinvigorito e ritemprato nel corpo e nello spirito. Menù calibrati e non solo A Villa Eden si può optare per un menù dietetico senza soffrire la fame. Ottime verdure e pietanze delicate soddisfano il palato anche di chi decide di imporsi quella restrizione calorica che i dottori consigliano. Menù calibrati sono destinati a

Ve lo consigliamo perchè Perché la longevità è la sfida del futuro. Perché è una cura per il corpo e l’anima insieme. Perché sia che scegliate di fare una vacanza sia che optiate per un programma detox tornerete a casa rigenerati. Perché anche l’aria buona di questi monti è un regalo per la propria salute.

Informazioni Utili I preventivi sono personalizzati. “Giornate di remise en forme”, dodici ore di trattamenti a scelta individuale e consulto medico a partire da € 2070 (non comprensivi di pernottamento). Villa Eden Leading Park Retreat via Winkel 68/70 - 39012 Merano (BZ) Tel. 0473.236583 www.villa-eden.com

quegli ospiti che scelgono un percorso dietetico. Una sfida assoluta che nella filosofia di Villa Eden si realizza in piatti colorati e appetitosi. Per i food lovers c’è invece il raffinato Eden’s Park, nuovo ristorante che punta alle stelle Michelin. Il giovane chef Philipp Hillebrand, originario della Val d’Ultimo, che ha lavorato a fianco di chef pluristellati, parte da un’attenta selezione delle materie prime. Tutti i prodotti sono quasi esclusivamente di provenienza regionale, dalle carni al pesce, e le verdure arrivano direttamente da coltivazioni bio di contadini locali. Le erbe raccolte nei boschi regalano alle pietanze un carattere speciale. Gli ortaggi - rigorosamente di stagione – provengono da orti che non sfruttano il terreno con monoculture ma nei quali verdure diverse crescono insieme, una accanto all’altra. Una tecnica antica per una cucina fusion nella quale ogni piatto diventa un’esperienza.


Esperienza anti-età Filorga

di Alessandra FusÉ

Contro le rughe

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La salute DELLE

articolazioni

Time-filler mat di Filorga è una crema anti-rughe perfezionante nata dall’esperienza nella medicina estetica di Filorga, per ridurre rughe, pori ed effetto lucido in un solo gesto. Per le rughe da contrazione la sua formula arricchita con un tripeptide leviga i tratti senza alterarne l’espressione; per le rughe profonde il potente peptide stimolatore di collagene associato all’acido ialuronico incapsulato rimpolpa visibilmente le rughe più profonde. Per le rughe da disidratazione, un estratto vegetale trattiene l’acqua per ridurre nel tempo queste genere di rughe; mentre per le rughe superficiali si attiva un effetto peeling per levigare le rughe sottili. Per i pori e pelle lucida: un attivo astringente per ridurre la dimensione dei pori associato allo zinco per opacizzare la pelle a lungo.

Artron Collagen è un integratore alimentare liquido con formula brevettata contenente collagene idrolizzato, glucosamina, condroitin solfato, MSM, estratto di zenzero, bromelina, L-carnitina, estratto di pepe nero, edulcoranti naturali, vitamine e sali minerali. Formulato per fornire uno specifico supporto per la salute delle articolazioni con una miscela unica di 16 ingredienti attivi, favorisce la funzionalità di articolazioni, ossa e muscoli, supportando la formazione di tessuto connettivo e collagene nelle cartilagini e nelle ossa. Aiuta a ridurre stanchezza ed affaticamento. La dosa raccomandata è 1 flacone da 30ml al giorno per 1 mese, preferibilmente più a lungo per risultati più duraturi, si raccomanda un’assunzione regolare e costante.

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Trattamento notturno

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e le microsfere Keenwell propone Hidro-Protecting Evolution Sphere, una crema gel nella sofisticata texture a microsfere che amplifica l’idratazione della pelle grazie all’acido ialuronico che penetra in profondità. Gli effetti benefici della notte vanno oltre quelli ben risaputi di una bella dormita che rigenera la pelle. Da mezzanotte alle 6 del mattino l’organismo mette in atto una rigenerazione cellulare che di giorno non sarebbe possibile. La pelle smette di combattere contro le aggressioni esterne come smog, stress ossidativo e raggi solari e mette in atto meccanismi di autoriparazione. Per ottenere il massimo dei benefici, è utile, in queste ore notturne, sostenere la pelle con trattamenti specifici. Dal 1975 Keenwell è leader della cosmetica d’avanguardia, negli anni l’azienda cresce e si consolida grazie alla collaborazione con le estetiste ascoltandone le loro esigenze, con il vantaggio sostanziale di avere laboratori propri.

Salute & Bellezza Pelle più tonica e luminosa

Dalle piante del Mar Morto

Ahava Dead Sea Smoothing Body Exfoliator, con le benefiche proprietà delle piante del Mar Morto, è una miscela ultra-esfoliante e intensamente idratante in grado di avvolgere i sensi e regalare alla pelle più tonicità e più luminosità. Perfetto quando viene applicato su pelle umida. Contiene una miscela di ingredienti esfolianti ed anti-età: un’esfoliazione regolare trasmette energia alla pelle; la texture scura derivante dai gusci e dai semi delle piante, assicura un’esfoliazione “meccanica” e naturale mentre il profumo di melograno e pompelmo avvolge il benessere e sottolinea il “gusto” di volersi bene. E’ in vendita anche su www.qvc.it

INTERVISTA AL dott. Massimo Del Sette

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ottobre GIORNATA MONDIALE CONTRO L’ICTUS

Il tema della Giornata Mondiale contro l’Ictus (29 ottobre) è Up Again After Stroke, per incoraggiare le persone colpite e i loro familiari a non arrendersi e ad affrontare anche la delicata fase del post ictus senza demoralizzarsi. Ne parliamo con Massimo Del Sette, Direttore della Struttura Complessa di Neurologia dell’Ospedale Galliera di Genova che, con A.L.I.Ce. Italia Onlus, fornisce alcuni consigli per aiutare i caregiver e i familiari ad affrontare i principali problemi quotidiani di comunicazione nei pazienti affetti da esiti di ictus. Ecco alcuni consigli: non parlare alla persona afasica come se si stesse parlando

ad un bambino, non parlare a voce più alta, parlare lentamente, utilizzare frasi brevi con lessico semplice, concedere il tempo necessario per la risposta, rispettare i tentativi senza cercare di anticipare le parole, non pretendere che ogni parola sia corretta, avere un atteggiamento attento e disponibile per incoraggiare la comunicazione, essere sicuri che la persona abbia capito il messaggio, fare domande dirette, in modo che si possa rispondere solo con un sì o no o con un cenno della testa, evitare di sovrapporre gli interlocutori. Fondamentale, anche in questo caso, l’approccio riabilitativo che, oggi, è centrato non solo sul paziente ma anche

sulla comunità circostante, prima di tutto la famiglia, che deve avvicinarsi a queste nuove modalità di comunicazione. Oltre a logopedia e fisioterapia, esiste anche un altro strumento riabilitativo che sta emergendo come molto utile: la musicoterapia, che contribuisce ad attivare canali diversi da quelli verbali generalmente utilizzati. Il progetto del Coro degli Afasici, fortemente voluto dall’Associazione, è rivolto a coloro che, avendo già realizzato un percorso riabilitativo, vogliono affrontare e migliorare i disagi emotivi collegati alla propria esperienza. isolamento e depressione, conseguenze molto frequenti dell’ictus e dell’afasia.


SPECIALE TERME DI SIRMIONE L’autunno è il momento indicato per la pelle per attuare tutte le azioni preventive in vista dell’inverno

Psoriasi e Terapia Termale sulfurea

Ottobre per i malati di psoriasi è il mese dedicato alla loro patologia. Ogni anno il 29 ottobre è la Giornata Mondiale della Psoriasi: un’occasione per approfondire quanto c’è di nuovo per prevenirla e curarla e quanto è efficace per conviverci. Sono molteplici gli approcci, nessuno risolutivo, da quello locale al sistemico. La terapia termale con acqua sulfurea rappresenta una cura naturale efficace, complementare alla terapia farmacologia, e priva di effetti collaterali. Riconosciuta dal Servizio Sanitario Nazionale come tale e i cui benefici sono convalidati dalle evidenze scientifiche. L’autunno è il momento indicato per la pelle per attuare le azioni preventive appropriate in vista del probabile peggioramento che accompagna il freddo e l’inquinamento. Tra queste un ciclo di balneoterapia termale con acqua sulfurea rappresenta un’integrazione al programma di terapia, interessante anche per quell’alta percentuale di pazienti che non si cura (circa il 20%). Priva di effetti collaterali, è un’opportunità importante per bambini e adulti. “La psoriasi è una malattia con un andamento cronico in cui vi è un’alterazione della barriera epidermica e un’alterata risposta infiammatoria. La terapia termale è una cura complementare efficace poiché può contribuire a sfiammare la pelle in modo delicato”, specifica il professor Giampiero Girolomoni, Direttore della Clinica Dermatologica Università di Verona. “Le acque termali differiscono per le specifiche azioni che hanno. Quelle indicate per le patologie della pelle

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www.termedisirmione.com

devono essere anti-infiammatorie come le acque sulfuree. La balneoterapia con questa tipologia di acqua consente di allungare i tempi di regressione della malattia, riducendo il ricorso alle terapie topiche e sistemiche nei mesi che seguono la cura stessa, grazie alla capacità anti-infiammatoria e antiossidante, esfoliante e antiseborroica, antimicotica e antibatterica. Efficace nelle forme superficiali, anche molto estese, questa cura mette in evidenza i risultati nelle forme più gravi. Viene ripristinata la giusta idratazione e gli ultimi studi evidenziano proprio la sua capacità di riequilibrare la composizione del microbiota cutaneo”. L’acqua termale di Terme di Sirmione è sulfurea e salsobromoiodica, una sinergia di minerali e azioni estremamente efficace sulla salute della pelle, anche di quella più sensibile. La presenza di idrogeno solforato è inoltre in grado di aumentare la produzione endogena di interleukina 10, uno dei più potenti anti-infiammatori naturali. I benefici della terapia termale sono evidenti soprattutto sulla sintomatologia: riduzione del prurito e delle chiazze eritemato-desquamative grazie all’azione lenitiva ed eutrofizzante e normalizzatrice della pelle. Nel Centro di Dermatologia di Terme di Sirmione alle azioni benefiche dell’acqua sulfurea salsobromoiodica può essere associata l’azione anti-infiammatoria dei raggi ultravioletti a banda stretta (Fotototerapia) per svolgere una più rapida ed efficace azione terapeutica.

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interviste speciali

Vivere sani si può, e si deve. esclusiva intervista alla responsabile dell’adler med l’esclusivo centro medico dell’adler spa resort thermae di bagno vignoni (si)

stefania mazzieri

In vacanza all’Adler Med per investire finalmente sulla propria salute

a cura di marco morelli

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odersi una vacanza senza pensieri e al tempo stesso investire in una vita lunga e felice! Fatelo per voi stessi. Perché la salute è il bene supremo. Così recita il claim dell’ADLER MED, fiore all’occhiello dell’ADLER Spa Resort THERMAE di Bagno Vignoni, centro termale d’eccellenza ubicato tra le meravigliose colline della Val d’Orcia. Strumenti medici all’avanguardia (laboratorio di analisi specialistiche all’interno della struttura) e un team di professionisti della salute, per prendersi cura di se stessi in un ambiente di totale benessere e relax, sono a garanzia di una esperienza unica nel suo genere. Depurazione, dimagrimento e nutrizione, gestione dello stress, prevenzione e diagnostica, medicina estetica: sono i cinque capisaldi dell’Area Med che fa capo alla responsabile della medesina ovvero alla dott.ssa Stefania Mazzieri. L’abbiamo incontrata per MCG. Dott.ssa Mazzieri, il mio primo quesito lo riserverei all’approccio del reparto Medical SPA dell’Adler, una delle vostre eccellenze, con i propri ospiti. Come viene personalizzata la terapia per un ospite di cui non si possiede un approfondito quadro clinico? Il paziente che arriva da noi è una persona colta, che già ha un suo percorso medico alle spalle. Spesso è anche un paziente scoraggiato perché, nonostante vari tentativi, non ha raggiunto risultati con altre terapie. Primariamente vuole essere ascoltato, e una precisa anamnesi ci aiuta a inquadrare il tipo di paziente e il tipo di problema che potrebbe avere. Cosa facciamo? Il test che riteniamo assolutamente più importante è la bioimpedenziometria ovvero un test medico avanzatissimo, scientificamente validato. Esso verifica come cambia la composizione corporea in base ad alimentazione, attività fisica e stress, che sono i fattori che più determinano lo stato di salute. Oggi sappiamo come l’epigenetica, cioè lo stile di vita che comprende alimentazione, movimento e approccio alla vita stessa, abbia un impatto incredibile sul DNA. I geni si esprimono in base allo stile di vita e a come noi ci rapportiamo con l’ambiente ester-

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no. In Adler cerchiamo di applicare sul paziente quello che è validato scientificamente, considerando allo stesso tempo gli aspetti umani. Quindi il primo passo da fare è una bioimpedenziometria che ci dà lo “stato” dell’organismo (muscoli, ossa, minerali), misura il livello di stress ed il livello (e tipo) di adipe. Sappiamo che il grasso può essere di diversi tipi, dannosissimo è il grasso infiammatorio che è in stretta relazione con le più gravi malattie cardiovascolari e con molte neoplasie. Una volta che abbiamo visto la condizione di muscoli, ossa e sistema nervoso, il passo successivo è parlarne con il paziente, vedere se effettivamente c’è un riscontro anche a livello sintomatico ed evidenziare quegli eventuali sintomi definiti MUS (sintomi vaghi ed aspecifici) non chiariti da precedenti esami medici. Questo quadro importante della persona può essere completato con specifici esami del sangue. A tal proposito abbiamo un sofisticato laboratorio all’interno che ci permette di avere risultati in giornata ( ndr. tra i pacchetti analisi disponibili all’Adler Med potrete trovare profilo stress, profi-

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lo sovrappeso, profilo tiroide, profilo cardiovascolare, profilo osteoporosi, profilo aging, profilo top, curva cortisolo completo, test intolleranze, test flora intestinale, test per le intolleranze alimentari, etc). Possiamo anche utilizzare altri due utilissimi strumenti che sono il PPG Stress Flow, che è un’indagine sulla variabilità cardiaca (un parametro di resilienza importantissimo) e l’Oligoscan, l’ultimo arrivato, basato sulla spettrofotometria, che usa una tecnologia innovativa e rivoluzionaria per controllare i livelli presenti nei tessuti biologici di minerali, microelementi e metalli pesanti; questi ultimi in particolare possono causare alterazioni cellulari sui cui si innestano in seguito patologie gravi. Molto spesso con nostra soddisfazione il paziente si meraviglia che riusciamo ad arrivare a fare una diagnosi, senza fare esami invasivi, laddove non c’erano riusciti altri medici: quando sospettiamo, infine, patologie molto importanti indirizziamo i nostri pazienti a specialisti in base al tipo di sintomatologia. Quindi l’ospite si ritrova una panoramica di strumenti che manco immaginava, test che in ambito ospedaliero richiederebbero tempi magari biblici. In quanto tempo si riesce ad ottenere un quadro della salute del paziente da cui partire per scegliere le terapie da svolgere? Le ho enunciato tutti i test, ma non è detto che all’ospite li pratichiamo tutti. Il test più impor-

tante è sicuramente l’anamnesi, seguito dalla bioimpedenziometria. Dall’esito di quest’ultima decidiamo quali altri test fare. I test richiedono dei tempi molto brevi, un’ora/un’ora e mezza per eseguirli tutti, e in una giornata riusciamo a refertarli. Nel giro di un paio di giorni abbiamo, quindi, la possibilità di iniziare una terapia. Un cliente che riesce a programmare all’Adler uno short weekend, o meglio ancora un long

weekend di 3 notti, riesce ad avere un quadro ben dettagliato del suo stato psicofisico? Assolutamente si. E anche a proseguire a casa le cure ritenute opportune dopo averle iniziate qui da voi? Qui si riesce a fare un primo approccio di terapia ma assolutamente già si percepiscono mutamenti. La persona sente che è cambiato qualcosa, e quindi è anche propensa ad intraprendere anche a casa un lavoro su se stessa perché non si sente oggetto di prescrizioni fatte a caso. I suggerimenti che diamo hanno un impatto molto forte. Il cliente da casa ha la possibilità di ricontattarvi creando un rapporto diretto? Certamente! Noi forniamo una e-mail al paziente e rimaniamo contattabili, un lavoro sicuramente impegnativo ma che dà risultati positivi: abbiamo infatti molti pazienti che sono entrati in quest’ottica. In diversi, poi, sono ospiti abituali dell’Adler e, tornando sei mesi/un anno dopo, e rifacendo i test, possono valutare i miglioramenti ottenuti. Che percentuale di fidelizzazione c’è dott.ssa Mazzieri? Negli ultimi due anni direi molto alta. E questa è una grande soddisfazione perché sappiamo che stiamo facendo un buon lavoro. C’è qualche metodica che avete adottato e che ha dato dei risultati inaspettati? Ha qualche aneddoto da raccontarci? Di aneddoti ce ne sarebbe tantissimi e disparati. Ma tengo a ribadirle che noi ci muoviamo solo su ciò che è scientifico, quindi noi facciamo ad esempio dieta del gruppo sanguigno appoggiandoci non tanto a qualche teoria empirica ma a 30 anni di ricerca; ci sono talmente numerose pubblicazioni scientifiche da riempire questa stanza. Come aneddoto le racconto, uno per tutti, di una signora bulimica che veniva qui da noi perché svuotava il frigo giorno e notte. Mi chiese di fare una nota terapia dietetica. Io le dissi che forse non era una terapia a lei adeguata. E’ stata con noi una settimana, si è sentita accolta, si è sentita a casa, si è sentita supportata e ad oggi non è più bulimica e ha perso 30 kg, quindi qualcosa di straordinario. Come si collocano gli “Integratori” a marchio Adler nel contesto sopra esposto? Gli integratori Adler sono stati studiati proprio per rispondere alle esigenze di base che sono la gestione dello stress , la riparazione dei mitocondri (che sono l’organo di respirazione delle cellule, la cui disfunzione è alla base di numerose malattie), la disintossicazione e il supporto al sistema immunitario. Gli Integratori sono deputati proprio a portare: - sostanze per riattivare l’attività dei mitocondri, sostanze adattogene che lavorano sull’asse cervello-surrene, quindi sull’asse dello stress; - sostanze che riallineano i ritmi naturali (la melatonina ad esempio); - sostanze che aiutano il fegato a drenare, altre che riducono la fermentazione intestinale e la proliferazione di batteri cattivi; - sostanze che migliorano la qualità del sonno, o che agiscono come riattivatori delle membrane cellulari (la curcuma ad esempio). Gli Integratori nascono proprio per inserirsi nel nostro progetto di considerare l’uomo un tutto unico e di fare un lavoro su quelle che sono le strutture portanti dell’organismo. Quindi è indispensabile tornare a quella che è la storia evolutiva dell’uomo dell’epoca pre-antibiotica, e oggi possiamo farlo perché abbiamo strumenti diagnostici e rimedi naturali fitoterapici che si introducono perfettamente allo scopo. ADLER Spa Resort THERMAE Strada di Bagno Vignoni 1 San Quirico d’Orcia . Italia T. +39 0577 889 000 www.adler-resorts.com/it

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speciale sente-mente

So che desideri il meglio per me Ma ricorda, abbi cura di te

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uando ci si prende cura di qualcuno o di un familiare, si rischia di focalizzare l’attenzione, le scelte, i pensieri e l’energia solo sui bisogni di quella persona. È ormai noto, però, che per vivere al meglio la relazione di cura è necessario non dimenticarci di noi che desideriamo il meglio per l’altro. Di fondamentale importanza resta l’area della nostra energia vitale, che comprende soprattutto idratazione, alimentazione, movimento, respirazione, sonno e che tipo di pensieri facciamo, ma merita comunque attenzione e accuratezza anche l’area dell’emotività. Essere consapevoli delle emozioni che viviamo non è semplice, soprattutto quando una diagnosi arriva e ci spettina la quotidianità. Nella relazione di cura si corre il rischio di vivere la giornata in balia delle fatiche, del dolore fisico o delle preoccupazioni, ma la qualità della nostra vita può essere caratterizzata solo da questo? Ciascuna persona può fare la differenza nella propria vita, nonostante le difficoltà. Se non ci prendiamo cura di come ci sentiamo e di cosa possiamo far accadere nella nostra giornata, lasciamo inconsapevolmente spazio a tutto ciò che accade e che non è controllato da noi. L’evento e il suo significato emotivo prendono così il sopravvento e ci segnano la strada. L’intelligenza emozionale è la capacità di riconoscere le nostre emozioni e identificare proprio l’emozione che in questo istante stiamo provando. E’ la nostra capacità di realizzare l’autocontrollo, restare con i piedi per terra quando le cose si mettono male ed agire risolutamente. E’ la nostra capacità di comprendere i bisogni degli altri e di gestire ogni goccia del nostro stress interiore. Abbiamo bisogno, quindi di sviluppare consapevolezza e importanti abitudini per stare in relazione con le nostre emozioni e vivere al meglio la relazione con gli altri. Aver cura della nostra intelligenza emotiva significa anche capire il cosa, il come e il perchè di una nostra emozione. Solo un lavoro di autocoscienza e auto-scoperta interiore rappresenta il piano di allenamento per arrivare a ottimi livelli di questa competenza umana.

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di elena mantesso

Nuovi modi hanno bisogno di nuove azioni Il senso di stanchezza e disperazione a volte ci porta ad accettare la situazione e conseguente a rassegnarci. La relazione di cura con i nostri familiari a volte ci dona insuccessi e frustrazione. Quando viviamo un insuccesso però, possiamo subirlo oppure allenarci e sperimentare nuove strade. Immaginiamo ora una strada, magari la strada migliore per noi e per il benessere del nostro familiare. Abbiamo chiaro il percorso, consapevoli di incontrare salite e discese, ma sperando di evitare eventi inaspettati. Percorrendo la strada a volte abbiamo la sensazione di avere la strada sbarrata, ma in realtà da oggi immaginiamola come una semplice “deviazione”. Certo può essere un limite, ma quel limite esiste per farci intraprendere una nuova strada, un modo nuovo nella relazione. Ecco l’esperienza da vivere nella quotidianità ogni volta che sentiamo rassegnazione: Osserviamo la situazione o l’evento in cui ci sentiamo rassegati e immaginiamo davanti a noi il cartello “deviazione”. Mentre lo osserviamo inspiriamo ed espiriamo portando l’attenzione al ritmo del nostro cuore. Il tempo di tre respirazioni consapevoli siamo pronti per trasformare la “deviazione” in “nuova azione”. È tempo di reimpostare il nostro navigatore e quindi scegliamo tra le opzioni il miglior modo per noi e per il nostro familiare per percorrere questa nuova strada.Info: emantesso@gmail.com

“L’intelligenza emotiva include l’autocontrollo, l’entusiasmo e la perseveranza, nonché la capacità di automotivarsi” (Cit. Goleman)

Allenare il “sentire” Quindi è tempo di allenare la nostra consapevolezza e la nostra intelligenza emotiva. Di seguito condivido un’esperienza che può guidarci passo dopo passo: - Riportiamo il nostro orologio a ieri esattamente a quest’ora. - Ora scriviamo tutte le emozioni che abbiamo provato da ieri ad ora. Le prime volte ci sembrerà complesso dare un nome alle emozioni, ma con gradualità ed ascoltandoci possiamo scavare nel nostro sentire per essere sempre più consapevoli. Ad esempio siamo abituati a generalizzare dicendo “mi sento triste”, ma spesso dentro a quella tristezza si nasconde malinconia, nostalgia, amarezza o delusione, ciascuna di queste emozioni ha caratteristiche e risonanze diverse. - Delle emozioni che abbiamo provato nelle ultime 24 ore, ce n’è stata una che è prevalsa sulle altre? - A che intensità in una scala da 0 a 10? - Ora chiediamoci quanto sono durate? Sul tema della durata portiamo consapevolezza sul fatto che ci sono anche le emozioni sono “volatili”. - Con quanta facilità abbiamo identificato le emozioni che abbiamo vissuto in queste 24 ore? - Qual è stato il bottone caldo che le ha innescate? Le emozioni non arrivano dal nulla. Le emozioni indicano la rotta e non sono mai contro di noi, ma per far sì ci indichino la rotta è importante darsi il permesso di viverle.

L’emozione ci dice “dove siamo”, la domanda “come mi sento ora?” è come un GPS. Dalla consapevolezza del “sentire” possiamo passare all’agire: “ora mi sento…, quindi cosa voglio far accadere? Non possiamo pensare di ignorare le emozioni che viviamo, perché in realtà loro rappresentano un’opportunità per riorganizzare il nostro agire in modo consapevole. Tracce di emozioni tra le pagine La scrittura è uno strumento efficace e potente, che aiuta ad alleggerire la mente ed è un’occasione per riflettere interiormente. Possiamo quindi prendere un quaderno e tutte le sere dedicare almeno 15 minuti a scrivere le emozioni che abbiamo vissuto nell’arco della giornata e se arrivano pensieri e preoccupazioni ritorniamo al “come mi sento ora”. Mentre scriviamo, oltre a far scorrere le emozioni, concentriamoci su ciò che possiamo controllare o fare in modo diverso, magari una nostra piccola azione potrebbe cambiare l’emozione, oppure una nostra scelta potrebbe cambiare la narrazione dell’evento. La scrittura può essere quindi un’opportunità per fermarsi e prendere consapevolezza di quello che sentiamo, ma anche di come poter agire al meglio nella nostra quotidianità e nelle relazioni che viviamo. L’unica cosa che possiamo controllare è il modo in cui reagiamo e agiamo. Se ci concentriamo su ciò che non possiamo controllare saranno gli eventi a controllare noi.

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RATIO FAMIGLIA Apertura di credito in conto corrente Nell’apertura di credito o fido in conto corrente, comunemente detto “scoperto di conto”, la banca mette a disposizione sul conto una somma fino ad un importo massimo prestabilito, per un tempo determinato o indeterminato. È una forma di credito che si può richiedere per affrontare momentanei bisogni di liquidità, come in casi di ritardi nei pagamenti, periodi di accumulo di scadenze, necessità temporanee di denaro. Per avere più possibilità che una richiesta di apertura in conto corrente vada a buon fine occorre avere una buona

la miglior gestione dell’economia quotidiana

posizione creditizia, ovvero: non essere stati protestati, non aver tardato nel pagamento di rate di altri finanziamenti, non richiedere importi sproporzionati rispetto alla propria capacità di rimborso. La banca chiede di dimostrare la propria capacità di rimborso attraverso un reddito documentabile o di presentare una fidejussione, una garanzia personale di un terzo o una polizza assicurativa. Il costo dell’apertura di credito in conto corrente è dato principalmente dagli interessi sulle somme utilizzate (cosiddetti interessi a debito) e da una commissione che ricompensa la banca del servizio di tenere i fondi a disposizione. La commissione è calcolata in maniera proporzionale rispetto all’ammontare del finanziamento e alla sua durata. La sua incidenza è liberamente determinata nel contratto ma non può superare lo 0,5% per trimestre del fido, in caso di estinzione anticipata viene applicata per il periodo in cui l’affidamento è risultato operativo. Il costo di questa forma di finanziamento può essere più oneroso di altre perché consente un utilizzo flessibile del finanziamento.

Furto casa in affitto, chi paga i danni?

La legge è chiara: se i ladri rubano in un appartamento in affitto, l’inquilino non risponde dei danni se ha adottato tutte le cautele necessarie per evitarlo. Con il contratto di affitto l’inquilino diventa il custode del bene e, come tale, deve avere la stessa diligenza e cura che terrebbe se ne fosse il proprietario, rispondendo dei danni che si verificano a carico

dell’immobile o dell’arredamento, se quest’ultimo è di proprietà del locatore. Egli è libero da tale responsabilità, se dimostra che il danno è derivato da causa a lui non imputabile o da caso fortuito. Quindi se i ladri producono danni, l’inquilino ne risponde se essi sono dipesi da una sua negligenza o imprudenza; non, invece, se ha adottato tutte le cautele ragionevolmente utili ad impedire l’ingresso di malintenzionati e a proteggere la casa con il suo contenuto. Quindi, in ipotesi di appartamento ammobiliato, tutti i danni riportati dalla mobilia di proprietà del padrone di casa sono a carico di quest’ultimo che dovrà provvedere a riparare o a sostituire gli arredi rubati o distrutti. Chiaramente l’affittuario deve dare prova di essere esente da colpe. Esistono delle polizze di assicurazione che proteggono locatore e conduttore in caso di furto, è possibile stipularne una e concordare nel contratto chi dei 2 ne debba sopportare la spesa, che si può anche dividere tra entrambi.

RC auto, l’attestato di rischio diventa dinamico L’obiettivo è snellire le pratiche amministrative fra assicurati e compagnie al momento della stipula di contratti RC Auto ed evitare comportamenti elusivi e fraudolenti a beneficio degli assicurati virtuosi. L’IVASS, dopo avere “dematerializzato” l’attestato sostituendo dal 1.07.2015 il documento cartaceo con i dati memorizzati nella Banca Dati degli attestati di rischio, ha poi deciso di ampliare la storia assicurativa (intesa come assenza/presenza di sinistri nel tempo) progressivamente da 5 a 10 anni registrata nell’attestato e di rendere più efficiente l’aggiornamento dei dati sulla sinistrosità grazie a modalità di gestioni informatiche più dinamiche di tale Banca Dati. Nel nuovo attestato di rischio è inserito un nuovo dato detto Identificativo Univoco di Rischio, IUR, che contrassegna il rischio relativo al proprietario (o, se diverso, all’avente diritto) del

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veicolo assicurato indicato nell’attestato. Ne deriva che cambiare compagnia per non avere aumenti né di classi di merito né di premio, non si potrà più, giustamente, fare.

cosa dice la legge

l’erede è un minore cosa fare? Tutte le volte in cui una persona minore d’età diviene erede di un’altra - sia che ciò avvenga tramite testamento che, in assenza di esso, secondo le regole della cosiddetta “successione legittima” - il genitore, o chi ne esercita la potestà genitoriale, deve presentare in tribunale la cosiddetta «accettazione dell’eredità con beneficio di inventario».

Questa formalità è obbligatoria e serve a tutelare chi non ha ancora 18 anni e, perciò, non è in grado di fare attente valutazioni in merito ai propri interessi patrimoniali. L’accettazione pura e semplice non produce effetti nei confronti del minore e, pertanto, si deve considerare nulla. Chi accetta l’eredità di un’altra persona subentra sia nei rapporti attivi (ossia nel patrimonio lasciato dal defunto) che in quelli passivi (deve cioè far fronte ai debiti lasciati dal defunto, rispondendone con il proprio patrimonio). L’accettazione dell’eredità con beneficio di inventario fa sì che l’erede risponda dei debiti del defunto solo con il patrimonio ricevuto in eredità e non con quello personale di cui era già proprietario prima dell’accettazione. Per l’accettazione dell’eredità con beneficio di inventario il rappresentate del minore deve prima presentare la richiesta di autorizzazione al giudice tutelare. Con l’accettazione dell’eredità con beneficio di inventario, l’erede – o meglio il suo rappresentante – deve effettuare l’inventario dei beni. Pagina realizzata in collaborazione con Centro Studi Castelli. Per abbonarsi a Ratio Famiglia: Tel. 0376.775130 ; www.ratiofamiglia.it ; n. 3 Giugno-Luglio 2018 servizioclienti@ratiofamiglia.it



Fashion

PINKO inverno con stile

WEEK Coraggiosa e determinata, autentica e spontanea: ecco la donna che Pinko dipinge nella sua fall-winter collection 2019/2020

Quest’anno Pinko vuole raccontare una donna autentica, coraggiosa e determinata, ma anche spontanea e rockeggiante. La campagna, ambientata a Londra sulla nave-faro Lightship 93 con protagonista la top model Madison Headrick, ha fatto già trasparire quelli che diventeranno i must have della stagione fredda, primo fra tutti il completo con pantalone gessato in lurex abbinato ad una seducente giacca avvitata da un maxi fiocco che valorizza il punto vita. Abiti e gonne sono proposti in versione lunga con pieghe morbide, mentre per i minidress i modelli più aggressive hanno profondi scolli a V, talvolta arricchiti da paillettes o ricami. Una menzione speciale va riservata a una mini capsule collection di 5 t-shirts in cotone biologico realizzate in collaborazione con la stilista Stella Joan per il progetto Pinko x Treedom che, per chi non lo sapesse è l’unico sito web in Italia che permette di piantare un albero semplicemente con un click del mouse. Questa collaborazione, che ha permesso di dare vita ad una “Pinko forest” in Kenya, trasmette il massaggio che, partendo da piccoli passi si può arrivare a fare grandi cose: “to grow a forest, start with a tree!”

FILA corre

di vittoria bisutti

Secret Garden Il noto brand italiano di lingerie, quest’anno per la collezione autunno-inverno 2019/2020, decide di ispirarsi ad un giardino segreto, dove pizzi floreali e stampe botaniche risplendono nei colori autunnali. Nella collezione si alternano completi intimi e pigiami, entrambi caratterizzati indiscutibilmente da femminilità e sensualità, resa da un articolato gioco di contrasti e trasparenze. I colori moda dei pigiami, talmente stilosi quasi da invogliarci a indossarli per uscire di casa, sono soft e delicati, e vanno dall’azzurro al rosa antico. A rappresentare la collezione ci pensano anche le stampe animalier, associate molto spesso a dettagli più sportivi. Infine, i tanti elementi delle collezione arricchiti con frange e pizzi preziosi sono perfetti per completare anche outfit da sera.

con il T Fondaco Eletta nel 2018 da FootwearNews come “scarpa dell’anno”, la Disruptor 2, il modello iconico di Fila conosciuto in tutto il mondo, torna in un’attualissima limited edition realizzata in collaborazione con lo store veneziano T Fondaco dei Tedeschi. La scarpa, presentata in anteprima al Future Vintage Festival tenutosi a Padova dal 13 al 15 Settembre, è proposta in due varianti: quella maschile, in ecopelle nera irridiscente, e quella femminile in colori fluo contrastanti, con una macro scritta “It’s not enough” La collezione, limitata a 120 paia, resa disponibile a partire dal 21 Settembre esclusivamente presso la sede veneziana dello store del T Fondaco.

Il viaggio

di Stella Jean Stella Jean, con il suo unico gusto e background culturale, presenta una collezione dedicata al viaggio

Nata a Roma figlia di mamma haitiana e papà torinese, Stella Joan, stilista ufficialmente scoperta nel 2011 in seguito alla vittoria del talent show “Who is On Next”, realizzato in collaborazione con Vogue Italia, è ad oggi una delle stiliste più apprezzata nel panorama del fashion system. Per l’AI 2019/2020 Stella Jean ha realizzato una collezione dedicata al viaggio, con un tema specifico: il Grand Tour del XVII secolo, il famoso itinerario educativo delle capitali europee molto apprezzato dai giovani. E se il target è quello di una donna viaggiatrice, che non ha paura di affrontare mete lontane, i capi proposti sono comodi: gonne longuette, trench, pantaloni a zampa. E ancora, stampe di ispirazione “a la Gauguin” arricchiscono cappotti e giacche dal taglio sartoriale. Pochi gli accessori, se non qualche cerchietto impreziosito da cristalli Svarowski, perle e strass.

Dall’esplosiva collaborazione del brand sportivo Fila e dell’iconico Fashion Store di Vicenza nasce Disruptor 2


Fashion

stili

WEEK Un ritorno all’uomo raffinato, elegante e sobrio, accantonando abbinamenti strani

e tendenze Dopo l’ondata di streetwear delle scorse stagioni, la moda cambia. E lo fa smettendo di inseguire le nuove generazioni ma puntando a un classico rivisitato e allo stesso tempo sportivo. Un ritorno all’uomo raffinato, elegante e sobrio, accantonando abbinamenti strani. Dal guardaroba spuntano i completi che eravamo soliti attribuire ai bancari, quelli un po’ retrò, ma soprattutto la giacca doppiopetto con i pantaloni ampi e con le pences è il look che spopola per il prossimo inverno. E i tessuti fanno la differenza, con il principe di Galles, gli spigati, i tweed, tartan ma anche tanto velluto, per quel look innovativo ma dall’effetto sartoriale e disinvolto. Capispalla disinvolti come il mood del prossimo inverno.

cappotti,

colorati ma disinvolti Il cappotto rimane uno dei capi cool anche per la prossima stagione. Insieme ai trench si indossano comodi e con disinvoltura come esige il colore di questi capi. I più osati saranno verdi, giallo o addirittura arancio. Ma anche tessuti e lane pregiate nelle versioni a quadretti o in velluto per contraddistinguere un capo sempre sinonimo dell’eleganza maschile. Sofisticato ma senza troppe ostentazioni, ricercato e innovativo nelle forme e nel tessuto, con un design innovativo ma sartoriale e contemporaneo.

di antonio scolari

tendenze

gli accessori per l’uomo Ormai fanno parte del look e ogni anno ce ne sono di nuovi e diversi, anche se molti continuano a durare grazie al rinnovamento o al revival. Dal marsupio portato a tracolla e rigorosamente tono su tono con il capo spalla, al cappello tradizionale o alla coppola. L’uomo ha bisogno di poche cose da abbinare per essere semplice ed elegante, senza eccessi e senza cadere nelle tentazioni della moda a tutti i costi. La semplice eleganza è sempre la cosa giusta.

Di tutto e un po’

Stili ed eccessi dei brand più importanti. In inverno non può mancare la maglieria di lana che diventa più audace a filo grosso riproponendo un revival di anni passati. La camicia bianca diventa un must-have per il look più sofisticato delle griffes che insieme a giacche squadrate con spalle importati, si indossa con cravattino nero. Le stampe optical e grafiche, sono presenti in molte collezioni con intersecazioni che vanno dall’animalier alle illustrazioni, con tinte fluo e richiami anche ai videogiochi. E poi tanto velluto a coste, lenti rotonde per gli occhiali e mix di cinture.

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Tessuti e lane pregiate nelle versioni a quadretti o in velluto per contraddistinguere un capo sempre sinonimo dell’eleganza maschile

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SCELTI DA NOI

a cura di mARCO MORELLI

Benessere e natura per il nuovo Resort di Torgiano (PG)

CINQUE STELLE PER IL NUOVO BORGOBRUFA SPA RESORT Brillano le cinque stelle sul nuovo Borgobrufa Spa Resort di Torgiano, in Umbria, fresco di restyling. Al centro dell’offerta la Spa con i suoi 3.000 metri quadrati, il centro benessere più grande dell’Umbria, che per l’occasione riapre con nuovi ambienti e trattamenti. Accanto alle novità, alcuni punti fermi: la natura che incanta lo sguardo grazie alla splendida posizione del Borgobrufa; il territorio umbro che con i suoi prodotti tipici entra nella Spa, oltre che nella cucina. E infine l’atmosfera di quiete, romanticismo e charme che avvolge il Borgobrufa Spa Resort e regala ai suoi ospiti una vacanza indimenticabile. Sorgente della Natura È la nuova Private Spa del Borgobrufa Spa Resort. Accanto agli ambienti benessere dedicati alla coppia, “Acqua e fiori”, “Tesori del borgo”, “Le mille e una notte”, la Spa mette a disposizione degli innamorati anche “Sorgente della Natura”, la nuova Private Spa dove provare il rituale “Battito dell’eternità”. Un viaggio fuori dal tempo per ritornare alla fonte primordiale della vita, all’origine dell’essere. Un massaggio in cui il battito delle mani muoverà il corpo al fluire della leggerezza, avvolti dalla brezza e dai suoni che culleranno la mente (110 min. 149 euro a persona). Info: www.borgobrufa.it

Art Design hotel dunant Gli oggetti si trasformano, cambiano funzione e posizione nello spazio e nell’immaginario. Al JHD Dunant Hotel di Castiglione delle Stiviere (Mn) divani dell’700 fluttuano a mezz’aria sulle pareti, sedie campagnole perdono le gambe e strisciano sul pavimento, cassettoni e comò dei primi del ‘900 vengono destrutturati e trasformati in altro, dando energia allo spazio. Tavoli in ferro come insetti popolano il giardino, mentre fiori spuntano dal pavimento. È il movimento delle cose, che cercano un nuovo spazio ed un nuovo ruolo nella nostra vita. Questo splendido Hotel, a 5 minuti dal lago di Garda, è stata la location scelta da MCG per lo shooting fotografico per i 15 anni del magazine. Info: www.dunanthotel.it

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IL SUGGERIMENTO

Val d’Ega, natura e cime innevate

Se cercate lo spirito più autentico della montagna la val d’Ega, a sud est di Bolzano, ne offre sicuramente un assaggio. Paesaggi alpini e cime immacolate. E in basso, tanto tanto verde. Una vacanza in questa valle non può che cominciare da un pellegrinaggio all’imponente santuario della Madonna di Pietralba, meta continua di fedeli e visitatori. Un luogo di culto dove anche un papa, Giovanni Paolo I, amava passeggiare. Nei pressi tanti possibili sentieri, itinerari trekking e per mountain bike. Tutte le malghe in quota garantiscono agli escursionisti colazioni gustose e le specialità altotesine. Un’interessante meta per le famiglie e gli appassionati di geologia è il geopark Bletterbach: una gola che racchiude fossili e stratificazioni risalenti fino a 18 mila anni fa, l’epoca dell’ultima glaciazione. La

Romantik Hotel Venissa di Mazzorbo

La Venezia Nativa d’autunno È circondato da orti e vigneti il resort Venissa di Mazzorbo (VE), autentico gioiello entrato a far parte del prestigioso brand Romantik Hotels & Restaurants. La passione per la viticoltura e per i suoi segreti è quella che guida l’attuale proprietario, Matteo Bisol. Il resort che ha ottenuto il riconoscimento della stella Michelin è diventato il regno di Chiara Pavan (nella foto) , premiata dalla Guida L’Espresso come miglior Chef donna italiana e di Francesco Brutto, già miglior giovane chef della Penisola nel 2017. Casa Burano Romantik Hotels by Venissa, nella vicina isola di Burano e ispirata dal modello dell’albergo diffuso, durante il periodo della Biennale di Arte Contemporanea di Venezia, celebre mostra giunta alla 58ma edizione, ha pensato al pacchetto “Arte e Gusto nella Laguna” che dà l’opportunità di ammirare i lavori dell’artista Stefano Bombardieri esposti nel vigneto di Venissa. L’offerta ideata ad hoc e valida per due persone, da domenica a giovedì nei mesi di settembre e ottobre 2019 e tutti i giorni dal 1 al 24 novembre 2019. Info: Romantik Hotel Venissa. Fondamenta S. Caterina 3 Mazzorbo (VE) Tel: +39 041 52 72 281 www.romantikhotels. com

di ANNA MARIA CATANO

guida Alexander Bisan percorre il sentiero roccioso, in alcuni punti scosceso, a piedi nudi. Un modo per riconnettersi con sé stessi e con la natura circostante. E racconta di formazioni rocciose che datano milioni di anni - quando le Dolomiti emersero dal mare - e della complessa arte della comunicazione. Ma l’escursione alpina da non perdere, impegnativa ma indimenticabile, è quella che porta fino ed attraverso le Torri del Latemar al rifugio Torre di Pisa. La vista che si gode da lassù è pari solo alla soddisfazione di aver raggiunto quel sito, a 2671 metri d’altezza. Per i più tranquilli c’è il panoramico sentiero 22 che costeggia la stessa montagna. O la possibilità di salire al Corno Bianco (350 metri di dislivello). Ancora più romantico al calar del sole. Dopo tanta bellezza una fetta di strudel vi compenserà delle fatiche della giornata. Immancabile (e squisito!!) quello dell’hotel Peter di Monte San Pietro, un ottimo 4 stelle nella migliore tradizione alpina. (www.hotel-peter.it) Info: Val D’Ega Turismo Tel. 0471 619500 www.valdega.com

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SPA &

BENESSERE

RITUALE ALLA QUARZITE IN VAL PASSIRIA allo STROBLHOF Terme Merano

Softpack alla mela e alla stella alpina Sentirsi come dopo due settimane di vacanza: questo è l’ambizioso obiettivo del nuovo trattamento della MySpa: Softpack. Ricche creme, oli nutrienti, erbe aromatiche, estratti di fiori e foglie vengono mescolati e applicati su tutto il corpo, che viene poi avvolto in degli strati di protezione. A questo punto il lettino viene riempito d’acqua calda. L’effetto occlusivo migliora l’assorbimento dei principi attivi dell’impacco, mentre il corpo sembra galleggiare sul lettino ad acqua, avvertendo una piacevole sensazione di mancanza di gravità, che permette alla colonna vertebrale, ai muscoli e alla mente di rilassarsi completamente. Il Softpack alla mela altoatesina idrata e previene l’invecchiamento, mentre il Softpack alla stella alpina altoatesina è nutriente, lenitivo, emolliente (20 min. 39 euro). È possibile abbinare il Softpack a un peeling corpo (50 min. 69 euro) oppure prenotare l’intero pacchetto “Solo per me” comprensivo di: Softpack, peeling, trattamento viso, ingresso di 2 ore alle Terme Merano, al costo di 156 euro. Info: Terme Merano, www.termemerano.it, tel. 0473.252000.

Hideaway Touch L’olfatto è il senso che più rimane nella memoria. Il Royal Hideaway Sancti Petri Hotel, che si caratterizza per una particolare fragranza che permea i suoi ambienti, ha voluto che i suoi ospiti potessero evocare ovunque il proprio profumo, grazie a “Hideaway Touch”. Hideaway Touch è una fragranza floreale speziata di carattere, elegante e affascinante, che trasmette eleganza, purezza e pulizia. Il paziente lavoro di Dejavu Brands ha raggiunto la perfetta armonia del profumo che identifica l’hotel e che rappresenta perfettamente la sua filosofia. Un delicato bouquet di gardenia, rosa, mughetto, mughetto e giacinto suggerisce raffinatezza, delicatezza e una sensazione di benessere e relax. Il tocco polveroso che caratterizza è stato ottenuto con l’abbinamento del muschio con il sandalo e la vaniglia. Dal 2018, il Royal Hideaway Sancti Petri ha voluto accogliere i suoi ospiti con questa fragranza, che trasporta olfattivamente gli ospiti in luoghi paradisiaci, dove il mare e l’aria del sud sono protagonisti. www.barcelo.com/it/

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A pochi chilometri da Merano, San Leonardo in Passiria è un rinomato centro di villeggiatura circondato da montagne e boschi. Qui sorge l’hotel Stroblhof, unica struttura a 4 stelle di tutta la zona. Ampliato pochi mesi fa, offre 18 nuove suites ed un villaggio della sauna (con sauna panoramica finlandese, biologica alle erbe, bagno turco salino ed agli aromi) Nel reparto benessere, con piscina interna, saune, bagno turco e percorso Kneipp, si eseguono massaggi e trattamenti estetici, bagni, fanghi, riflessologia plantare e consulenza dietologica. Da provare il massaggio alla quarzite argentea, estratta esclusivamente dall’Alto Adige, ha un’azione rilassante e corroborante. Questa roccia, composta in percentuale elevata da quarzo, cristallo di rocca tormalina e zircone si sposa, durante il massaggio, a essenze floreali estratte da erbe selvatiche e oli vegetali alpini ad azione riscaldante che hanno un effetto, stimolante sul metabolismo. SETTIMANE DI ESCURSIONI IN ALTO ADIGE fino al 10.11.2019 Le montagne della Val Passiria sono una delle mete preferite da escursionisti e arrampicatori. Scoprite anche voi, percorrendo i sentieri ben segnalati della valle, la meravigliosa natura incontaminata nei dintorni del vostro Hotel Stroblhof! Servizi inclusi •7 notti - inclusa la pensione benessere Stroblhof •Zaino per escursioni dello Stroblhof - inclusa una cartina panoramica

•4 escursioni guidate al giorno •Lunedì passeggiata tranquilla dall’hotel fino alla malga “Fischer Gütl” •Da martedì a giovedì escursioni guidate di cui una in vetta •incluso il servizio navetta di andata e ritorno 7 notti a persona, inclusa la pensione ¾ HOTEL STROBLHOF S. LEONARDO IN PASSIRIA PRESSO MERANO TEL 0473 – 010100 www.stroblhof.com info@stroblhof.com

VI CONSIGLIO di rita bertazzoni

CRISTALLO RESORT & SPA A CORTINA Ovunque a Cortina d’Ampezzo giri lo sguardo, lo spettacolo delle Dolomiti, patrimonio Unesco, è tanto imponente quanto emozionante. Ma ci sono luoghi in cui la prospettiva è davvero unica e irripetibile. Uno di questi è il Cristallo, a Luxury Collection Resort & Spa, che vanta a mio parere la vista più bella sulla vallata. Un incanto da lasciare a bocca aperta chiunque scelga di soggiornare in questo storico albergo che, in oltre un secolo di vita (fu aperto nel 1901) ha ospitato le Olimpiadi Invernali e accolto numerose celebrità da tutto il mondo, scrittori, attori, musicisti, artisti, personaggi della politica e della moda. Un’icona del lusso che non ha perso il fascino Belle Epoque pur offrendo il massimo del comfort moderno con dotazioni tecnologiche all’avanguardia. Merito dell’attuale proprietà e gestione, in capo alla famiglia Gualandi, che ne ha curato l’ultima ristrutturazione rispettando il carattere tradizionale degli arredi e conservando l’atmosfera degli ambienti Art Nouveau, con lampadari d’epoca, trompe l’oeil alle pareti, tessuti pregiati. 74 le camere, tutte elegantissime, fra cui 20 suite e due Presidential suite intitolate a Peter Sellers e Frank Sinatra. Fra le novità 2019, la wet area della Cristallo Ultimate Spa, affidata all’azienda trentina Starpool, l’eccellenza made in Italy

nel wellness. La rinnovata zona umida (sauna, bagno di vapore, docce emozionali, reazioni fredde con cascata di ghiaccio) si ispira alla natura incontaminata che circonda l’hotel, privilegiando diverse essenze di legno, la pietra declinata nei toni grigio e antracite, il vetro che lascia entrare la luce e il paesaggio. Offre percorsi personalizzati di bellezza e remise en forme con prodotti e trattamenti al top. E la cucina? Non poteva che essere di alto livello. Un viaggio gastronomico da sperimentare in uno dei tre ristoranti dell’albergo - Lounge Bar, Veranda e Gazebo – proposto dall’Executive Chef Marco Pinelli che interpreta i prodotti locali e la tradizione ampezzana in chiave gourmet. Info: www.cristallo.it

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PARTIAMO ai giardini di Castel Trauttmansdorff Per visitare i Giardini di Castel Trauttmansdorff l’autunno è senza dubbio il momento più spettacolare dell’anno. I colori delle chiome degli alberi e le foglie delle piante presenti al giardino botanico meranese, infatti, in questa stagione indossano il loro abito più sgargiante dalle tonalità che variano dal rosso acceso, all’arancione fino al giallo oro. Nell’area dei Boschi del Mondo in particolare è evidente questo tripudio di colori, ma anche sotto la pergola le foglie dorate del Vigneto colpiscono l’occhio del visitatore un attimo prima che venga avvolto dal profumo dell’uva matura. Molti fiori inoltre fioriscono proprio in autunno. Nei Giardini Acquatici e Terrazzati i settembrini lillà si impongono con i loro grappoli

SUA MAESTÀ LA CIPOLLA! TLa Cipolla rossa di Tropea e quella bionda di Cureggio e Fontaneto, quella bianca di Barletta e quella dorata di Parma, quella ramata di Milano e quella rossa di Bassano…non c’è regione in Italia che non abbia la sua cipolla tipica, . E proprio la cipolla sarà la regina e la protagonista assoluta di golosi e inusuali Menù che i ristoranti dell’Unione Ristoranti Buon Ricordo proporranno per l’intero mese di novembre. Gli chef dell’associazione daranno vita ad un’amichevole sfida per creare piatti che, dall’antipasto al dessert, possano declinare le molte virtù di questa verdura povera e diffusissima dal Nord al Sud dell’Italia, recuperando piatti della tradizione regionale o interpretandola in modo contemporaneo. Ai commensali che degusteranno il “Menù della cipolla” sarà regalato, come tradizione del Buon Ricordo, un piatto dipinto a mano dagli artigiani delle Ceramiche Solimene di Vietri sul mare. Info: Unione Ristoranti del Buon Ricordo Tel. 0521 706514 - www.buonricordo.com

occasioni i l i b i d r e p m i astagna

la Festa della c i a Lana e dintorn 64

a cura di mARCO MORELLI fioriti, mentre il bianco-crema della pianta del tè ingentilisce la vegetazione circostante; le eleganti camelie nel Palmeto e i rigogliosi corbezzoli nei Paesaggi naturali del Mediterraneo sbocciano ad autunno avanzato. Le soleggiate giornate di autunno portano a maturazione tanti frutti come le antiche mele e pere locali, ormai date per scomparse in tanti luoghi e nei Giardini del Sole frutti mediterranei come melograni, fichi, olive e uva ricreano l’inconfondibile atmosfera del Sud. Info sulle visite: www.trauttmansdorff.it.

L’autunno, tempo di benessere e relax, è il periodo migliore dell’anno per concedersi una rigenerante vacanza alle terme. Simbolo storico del termalismo del bacino euganeo è l’Ermitage Bel Air - Medical Hotel di Abano, l’albergo di classe dove ciascuno può ritagliarsi la propria vacanza termale su misura, con un’attenta assistenza medico specialistica. In assoluta comodità e relax, dato che, a differenza di altre destinazioni, qui tutti i servizi sia di salute che di benessere, sia termali che di medicina fisica e riabilitativa sono interni al resort e perfettamente integrati con l’ospitalità alberghiera. Sono 3 le sorgenti termali private dell’hotel, da cui sgorgano oltre 10.000 litri d’acqua al minuto alla temperatura di 84C°. Per l’autunno, l’Ermitage Bel Air propone una serie di programmi, basati sulle riconosciute proprietà degli elementi termali e sull’efficacia dei servizi di riabilitazione e medicina fisica che la struttura, Medical Hotel unico nel suo genere in Italia, può garantire grazie alle sinergie offerte dal centro medico poli-specialistico interno al resort termale, dedicato al recupero fisico degli ospiti in cura. Fra le molte proposte per un autunno rigenerante, tutte con assistenza medica sia di base, che specialistica ciascuno può trovare quella che fa al caso suo. Tutte le proposte sul sito www.ermitageterme.it

Tesimo-Prissiano, Foiana e Lana saranno le località che ospiteranno i principali appuntamenti della prossima edizione della Festa della castagna. Lo splendido territorio è l’ideale per la crescita e la proliferazione del castagno. La Festa della castagna di Lana e dintorni, che ha mutuato il nome “Keschtnriggl” dall’utensile in vimini utilizzato un tempo per sbucciare le castagne, è ormai una tradizione consolidata – questa è la ventiduesima edizione -, che attrae molti partecipanti entusiasti del ricco programma previsto per quelle giornate. Da giovedì 17 ottobre, infatti, fino a domenica 3 novembre il calendario è fitto di appuntamenti e iniziative: escursioni ai masi e ai castagneti con degustazioni di vini e castagne, cantine che offriranno caldarroste, Krapfen ripieni di castagne e “Sußer”, il vino novello e ristoranti ed esercizi gastronomici selezionati che presenteranno menu speciali a base di castagne. A Lana, la birreria del Pfefferlechner, produce dell’ottima birra di castagna artigianale, la Pasticceria Winkler crea dei golosissimi cuori di castagna, con fine purea di castagne ricoperta di cioccolato e ripiena di panna montata, mentre il panificio Schmidt ha ideato il pandolce alla castagna, la torta e il pane di castagna; la pralina a base di castagna e il panet-

AD ABANO E’ TEMPO DI TERME

tone a base di castagna sono le creazioni della Pasticceria Mair Andreas di Nalles; mentre la golosissima crema di castagne da spalmare è prodotta della Tenuta Großkemat di Prissiano. Tornando agli appuntamenti in programma, la prima domenica (20 ottobre) dalle 11 alle 18 la Festa si concentrerà a Foiana, Nella seconda domenica (27 ottobre), invece, il clou sarà nella Piazza del Municipio a Tesimo con la sfilata storica. Da segnalare l’appuntamento di mercoledì 23 ottobre alle ore 18.30 a Castel Katzenzungen, Prissiano, con “Tre castelli in una notte”: una fiaccolata notturna di castello in castello (Castel e Castel Katzenzungen, Castel Fahlburg e Wehrburg) www.keschtnriggl.it www.visitlana.com, Tel. 0473 561770

di Elena kraube

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torna Merano WineFestival natura mistica in carinzia

Merano WineFestival è l’appuntamento più atteso che celebra le eccellenze del vino e del gusto nel contesto elegante del Kurhaus di Merano. Dall’8 al 12 novembre, Merano accoglierà i veri Wine lovers provenienti dall’Italia e da tutta Europa, offrendo loro cinque giornate all’insegna dell’enogastronomia di alto livello. Dal 1992 partecipano a Merano WineFestival solo produttori di qualità, valutati dalla commissione The WineHunter. Come da tradizione, il primo giorno, venerdì 8 novembre, sarà dedicato agli eccellenti vini biologici,

In Carinzia, pionieri del benessere in chiave bio è la “Biolandhaus Arche” dove la famiglia Tessmann organizza per gli ospiti splendide escursioni nei boschi per toccare con mano l’energia delle piante, abbracciando gli alberi, meditando nei pascoli e camminando a piedi nudi nel percorso kneipp. Ilmar Tessmar mostra i punti energetici che da secoli sono celebri per incanalare energie: sono posti mistici, che emanano forza. Laghetti, pietre, alberi secolari per riattivare la vitalità e preparare la giusta carica per affrontare l’inverno. Una grande attrattiva mostra la fonte dell’amore: qualche sorso di quest’acqua, secondo la leggenda, aiuta le aspiranti mamme a realizzare il loro sogno. Non è invece una leggenda che quest’acqua, una volta riempita la bottiglia, rimane integra anche dopo mesi. Con Ilmar si va anche alla scoperta di un arco in pietra, che migliaia di anni fa costituiva una caverna: sostando sotto questo monumentale arco che troneggia nel bosco, si avverte la sua forza e si intuisce il motivo per il quale non è crollato insieme al resto della caverna. Prezzo per 3 notti, per due persone inclusa la mezza pensione da 360,- uso gratuito della zona benessere. www.vacanzeinaustria.com

Vacanza in coppia con il cane La vacanza in Maremma è per antonomasia una vacanza con il cane. Il proprio amico a quattro zampe qui può trovare radure sconfinate, boschi dai mille profumi e spiagge attrezzate e libere pensate anche per lui. E soggiornare da chi accoglierà voi ed il vostro cane come il nucleo famigliare che siete è BeVedetta la piccola catena alberghiera con tre diverse soluzioni di soggiorno tutte super pet friendly. Che siate amanti del lusso, della natura e della storia BeVedetta ha la soluzione perfetta per una vacanza zero stress. Vedetta Relais, la villa della Famiglia Barberini in cima ad una collina privata con la vista a 360* sul mare davanti l’Elba, con sei suite dedicate agli avi. Vedetta Townhouse il B&B nel cuore del centro storico di Scarlino. Vedetta Lodges il glamping unico nel suo genere in Italia per la sua posizione irripetibile: otto tende di oltre 50mq su palafitta con vista strepitosa sul mare o verso la campagna Offerta Pet Free valida dal 1/10 al 31/3/2020 •Per tutti soggiorni 1 cane gratis in tutte le strutture. •Per soggiorni di 3 notti 1 cane gratis ed un aperitivo per 2 persone con tagliere di salumi e formaggi incluso. www.bevedetta.com T.+39 0566 37023 +39 333 2004184

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biodinamici e naturali. Sempre l’8 novembre, di sera, si svolgerà il Gala Dinner, The Official Opening Night, dalle ore 18:30 presso il Kurhaus – Kursaal. Una prestigiosa serata di inaugurazione durante la quale piatti di alta cucina saranno abbinati a vini di eccellenza. Venerdì 8 (per i professionisti), Sabato 9 per tutti, presso la GourmetArena ecco Food Spirits Beer the Official Selection, un percorso di degustazione che attraversa tutti i sapori dell’Italia e del mondo. Sabato 9 e Domenica 10, presso il Kurhaus ci sarà Wine - The Official Selection: il risultato di un iter di degustazioni e valutazioni che dura tutto un anno. In Piazza della Rena - Sabato 9 e Domenica 10 - THE CIRCLE, un luogo di socializzazione e di confronto che aprirà le porte per la seconda volta. Infine, Martedì 12 novembre, Catwalk Champagne: le prestigiose bollicine concludono la 28^ edizione del Merano WineFestival. Info: www.merano.eu e www.meranowinefestival.com

il viaggiatore La neve si riflette sulle luci e le lanterne decorano le finestre dei meravigliosi palazzi asburgici, mentre dallo sfondo emerge l’imponente Nordkette, quasi a voler proteggere la città. Tra le vie del cen tro storico 500 bambini sfileranno intonando Silent Night per annunciare l’arrivo di Gesù Bambino in città il 22 dicembre 2019. È uno dei momenti più emozionanti del Natale di Innsbruck, la Capitale delle Alpi, che risplende in occasione della festa più amata dell’anno, con oltre 5.800 luci e si prepara ad accogliere più di un milione di visitatori con 440 eventi gratuiti. Il dolce profumo di mandorle caramellate e vin brulè scalda gli animi e invita a perdersi tra le vie della città per conoscere i segreti dei mercatini del centro storico, ognuno con una propria personalità, raccontata in ben 200 bancarelle. Una visita che diventerà speciale per i più piccoli quando, il venerdì e il sabato, assieme alle loro famiglie potranno salire sul Christkndlbahn, il tram dei mercatini. Un tram d’epoca, in funzione solo per il periodo natalizio, che passerà per le vie del centro storico illuminate con le luci del Natale, per poter visitare i mercatini facendo un passo indietro nel tempo. La miglior vista sulla Capitale delle Alpi illuminata a festa è quella che si ha dal mercatino panoramico sulla Hungerburg. Grazie all’avveniristica funicolare, le cui stazioni sono state realizzate da Zaha Hadid, raggiungere il mercatino sarà un’emozionante avventura: si parte dal centro storico e in pochi minuti si è in quota ad ammirare la splendida vista sulla città, respirare aria fresca e assaporare i deliziosi profumi dell’Avvento. Le bancarelle espongono proprio accanto alle stazioni dell’impianto Nordkettenbahn e invitano a bere un vin brulé prima di proseguire la salita con le cabinovie panoramiche e raggiungere la cima Seegrube e l’Hafelekar a quota 2.256 metri. Info: Innsbruck Tourismus, tel. +43 51259850, office@innsbruck.info, www.innsbruck.info.

di alessandra capato

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MUSICA cinema & arte SEI I TITOLI IN CARTELLONE TRA ROSSINI, VERDI E RAVEL

AL PONCHIELLI “GUGLIELMO TELL” APRE LA STAGIONE D’OPERA Chi è di casa al Ponchielli di Cremona sa bene che prenotare è una questione di velocità. Come da tradizione, infatti, ricco e variegato il cartellone della Stagione d’Opera, a cominciare, venerdì 4 ottobre, da “Guglielmo Tell”, ultima tra le trentasette opere di Gioachino Rossini. Venerdì 15 novembre 2019 inaugurerà “Aida”, nell’allestimento del 2001 firmato da Franco Zeffirelli, per la direzione di Francesco Cilluffo. Ancora Verdi, venerdì 22 novembre 2019, con “Macbeth. Sotto la bacchetta sicura di Gianluigi Gelmetti, un cast di grande prestigio, a cominciare dal magnifico Angelo Veccia nei panni di del protagonista. Venerdì 6 dicembre sarà quindi la volta di “Sonnambula”, frutto già maturo, composto in una manciata di settimane,

ULTIMA TRA LE TRENTASETTE OPERE DI GIOACHINO ROSSINI, GUGLIELMO TELL È UN LAVORO DI PROPORZIONI IMPONENTI, IL PRIMO GRAND-OPÉRA DELLA STORIA

VISTI PER VOI AL CINEMA

di un giovanissimo Vincenzo Bellini. A chiudere la fitta programmazione, venerdì 17 gennaio 2020, sarà l’effervescente dittico composto da “L’Heure espagnole” di Maurice Ravel e “Gianni Schicchi” di Giacomo Puccini, due capolavori del repertorio melodrammatico comico del Novecento. In buca, l’inossidabile garanzia assicurata dall’Orchestra I Pomeriggi Musicali, storica tessitrice di vicende ed emozioni srotolate nel corso di un appuntamento con la lirica che è ormai parte gloriosa dell’identità cremonese.

di elena kraube

JOKER

ASPROMONTE - LA TERRA DEGLI ULTIMI

La storia sulle origini di uno dei più famosi super-cattivi della DC, il Joker. Arthur Fleck vive con l’anziana madre in un palazzone fatiscente e sbarca il lunario facendo pubblicità per la strada travestito da clown, in attesa di avere il giusto materiale per realizzare il desiderio di fare il comico. Ma un giorno Arthur non ce la fa più e reagisce violentemente…

Ad Africo, un paesino arroccato nella valle dell’Aspromonte calabrese, alla fine degli anni ‘50, una donna muore di parto perché il dottore non riesce ad arrivare in tempo e perché non esiste una strada di collegamento. Un western atipico sulla fine di un mondo e sul sogno di cambiare il corso degli eventi grazie alla voglia di riscatto di un popolo. Una favola simbolica sull’appartenenza territoriale che punta il dito contro i freni del progresso.

DOWNTON ABBEY

DOCTOR SLEEP

Il film è basato sulla celebre omonima serie tv, ambientata nella immaginaria Downton Abbey, dimora signorile del conte e della contessa di Grantham, e segue la vita della famiglia aristocratica Crawley e dei loro dipendenti, all’inizio del regno di Giorgio V. La serie si estende nei due anni precedenti la Grande Guerra, che inizia con la notizia del naufragio del Titanic, un evento che attiva gran parte della trama.

Ancora irrimediabilmente segnato dal trauma che ha vissuto da bambino all’Overlook, Dan Torrance ha combattuto per trovare una parvenza di pace. Ma questa tregua va in frantumi quando incontra Abra, un’adolescente coraggiosa con un potente dono extrasensoriale, noto come la “luccicanza”.

DI ELIDE BErGAMASCHI

UN VIAGGIO NELLA SONATA, NELLO SCRIGNO DI KLEE Al Zentrum Paul Klee di Berna la musica è un gioco di onde. Lo scrigno disegnato da Renzo Piano è il luogo ideale per accogliere il testamento creativo del più musicale tra gli artisti del Novecento. Uno spazio magico nel cui ventre è custodita una delle più belle sale da concerto: intima, avvolgente, in cartesiano equilibrio tra rigore e calore. Qui il Direttore Artistico Natalie Lafranchi ha voluto una Stagione dedicata interamente al pianoforte, pensata soprattutto per le future generazioni: sul palco, i più interessanti protagonisti del panorama emergente; in platea, gli adulti di oggi e di domani. Lo scorso 31 agosto, ad incantare l’uditorio è stata l’arte sopraffina di Georgy Tchaidze. Il pianista georgiano ha dipanato un percorso d’ascolto di rara pregnanza: da un lato, le consorelle dioscurali op. 109 ed op. 110 dell’ultimo Beethoven, con il loro abbacinante laboratorio costruttivo ed espressivo; dall’altro, oltre la scia luminosa di cinque miniature di Skrjabin, il labirintico vortice della schumanniana op. 11. Una lettura esaltante, pericolosamente spinta a cercare, nella tempestosa scrittura, gli elementi estremi.

UN ASCOLTO SONTUOSO, TRA RAGIONE E FOLLIA La veste è sontuosa – uno scrigno che racchiude in una mappa ideale magnifiche note all’ascolto corredate da ampio apparato di citazioni letterarie e fonti iconografiche - , ma la sostanza musicale è addirittura lussureggiante. In apertura, un’anonima Pavana cinquecentesca, La Morte della Ragione, riferita all’Elogio della Follia di Erasmo da Rotterdam. Questa successione di “immagini musicali” ci conduce alle soglie dell’età barocca, con il Canone enigmatico di John Dunstable passando attraverso lo stile “bizzarro” di Alexander Agricola con il suo ritmo ossessivo. Fino alla spregiudicata libertà improvvisativa della Galliard Battaglia di Scheidt. Alla testa di quel gruppo illuminato quale è il Giardino Armonico, creatura nata dalle sue mani, Giovanni Antonini modella un visionario percorso d’ascolto nell’Europa tra Rinascimento e primo Barocco, incrociando in un nastro di suggestioni i sentieri di ragione e follia.


anna piva acquerelli e Natura Dal 28 settembre al 13 ottobre l’acquerellista Anna Piva torna nel suo paese natale nel mantovano, tra fiumi e storia millenaria dove si respira aria di paesaggi antichi: San Benedetto Po. Data la sua passione per la natura è diventata biologa. Dopo l’università di Parma ha co-fondato uno studio di consulenze ambientali. Ma trova tempo per dipinti ad acquerello, viaggi, e attività subacquea”. Come si definisce Anna Piva nell’ambiente dell’arte? «L’arte a mio parere è una potenzialità della mente, come la scrittura e la musica, con la funzione di comunicazione. Mi definisco quindi una persona che esercita l’espressione della propria potenzialità comunicativa attraverso una particolare forma d’arte: la produzione di immagini. Un’indagatrice di paesaggi interiori da visualizzare, gettar fuori e condividere con altri». Come si è appassionata all’acquerello? «Grazie agli strumenti che mi mettevano a disposizione i miei genitori, maestri elementari. Col tempo

ho scoperto la pittura naturalistica che utilizza l’acquerello e sono rimasta affascinata dalle potenzialità della macchia tipica di questa tecnica, che apre le porte alle sorprese dell’informale. Ma la svolta è avvenuta dall’incontro col Maestro Angelo Gorlini di Milano. La sua scuola mi ha permesso di apprendere tecniche più utili ai miei fini espressivi. Di entrare in un ambiente molto stimolante. Ho seguito workshop con acquerellisti di fama internazionale quali Piet Van Leuven, Chien Chung Wei, Erwin Kastner». Cosa dipinge e con quali tonalità? «Paesaggi! In particolare fiumi, paludi, mari, lagune e la vegetazione relativa. Luoghi dove l’elemento acqua è dominante. Amo l’acqua perché è libertà, flusso, mutevolezza, evoluzione e nel contempo silenzio, quiete, eternità. Essa è dentro e fuori di noi. Può assumere tutte le forme del mondo, tornare e ritornare, rendere possibile la vita. Uso in genere tonalità scure, ombrose. Mi piacciono i grigi che derivano dalla mescolanza di terra di Siena bruciata e blu cobalto. Spesso uso i colori che sono rimasti sulla tavolozza e lascio che l’istinto prenda una decisione. Il resto viene prodotto dalla loro mescolanza direttamente sul foglio bianco e dal libero fluire dell’acqua colorata che, come per magia, creano forme. Perdo più tempo a contemplare il risultato che a produrlo». Quali artisti apprezza maggiormente? «Il geniale Turner, così all’avanguardia rispetto al suo tempo. Alcuni suoi acquerelli spiazzano completamente l’osservatore per la sintesi a cui arrivano e trasmettono una struggente poesia di forme e colori. Si diventa partecipi di quei paesaggi dove visione ed emozione scattano all’unisono. Tra gli acquarellisti contemporanei amo quelli del nord Europa quali Piet Van Leuven, Swa Claes, Piet

Anna Piva

Lap, Xavier Swolf, Erwin Kastner e la spagnola Aurora Charlo. Tra gli italiani Angelo Gorlini. Tra gli illustratori Nicola Magrin con i boschi, le montagne e i lupi». Cosa desidera trasmettere al pubblico? «Non penso ci sia una percezione specifica da provare davanti ad un’immagine. Ciò che si vede è mediato da ciò che si è, dalle proprie esperienze di vita. Vorrei condividere le sensazioni che provo durante la creazione: curiosità, desiderio di esplorazione, osservazione del confine tra aria, acqua e terra. Perdita di sé e piacere del successivo ritorno».

DI Barbara Ghisi

RAFFAELLO E GLI AMICI DI URBINO

le mostre

Dal 3 Ottobre 2019 al 19 Gennaio 2020 presso Galleria Nazionale delle Marche |Palazzo Ducale di Urbino appuntamento con una grande mostra organizzata dalla Galleria Nazionale delle Marche, diretta da Peter Aufreiter, curata da Barbara Agosti e Silvia Ginzburg. L’esposizione Indaga e racconta, per la prima volta in modo così compiuto il mondo delle relazioni di Raffaello con un gruppo di artisti operosi a Urbino che accompagnarono, in dialogo ma da posizioni e con stature diverse, la sua transizione verso la maniera moderna e i suoi sviluppi stilistici durante la memorabile stagione romana.

Libri

Mamiano di Traversetolo Fondazione Magnani-Rocca Fino all’8 dicembre CAROSELLO. Pubblicità e Televisione 1957 – 1977

Venezia Isola di San Giorgio Maggiore Fino al 24 novembre EMILIO ISGRÒ

Firenze Palazzo Antinori Fino al 10 novembre LA FIRENZE DI GIOVANNI E TELEMACO SIGNORINI

Rovigo Palazzo Roverella Fino al 26 gennaio GIAPPONISMO Venti d’Oriente nell’arte europea. 1860-1915

DI veronica ghidesi

La vita inizia dove finisce il divano

Non mi sono mai piaciuta

Quante volte si può ricominciare nella vita? Veronica @Spora Benini ha ricominciato tante volte, e invita tutte le donne a non aver paura di prendere in mano il loro destino. Non dire “ormai”… Perché l’ormai non esiste! Un contributo essenziale e attualissimo al dibattito sull’empowerment femminile. Spora” è il nickname di Veronica sul web, ma è diventata anche una SRL. “Spora” è un personaggio che dà voce a tutte quelle persone che sono ancora e sempre alla ricerca di sé stesse e della propria personale strada verso la felicità.

«Pesavo 37 chili, mi sono messa a piangere ma ero felice.» Valentina non si è mai piaciuta. È timida e ama tanto stare da sola, solo la musica può restare. L’immaginazione è la sua casa, si distrae in fretta e parla tanto. Non è felice, o forse sì ma non lo capisce neanche lei. C’è una voce in testa che non si stacca. Non vuole liberarla. Chissà se la punirà prima o poi. Valentina è dura ma non lo è. È bella, dicono. Ma lei odia specchiarsi. Ascolta tanto e pensa troppo. Le passa tutto addosso ma non scivola mai. Tiene tutto. E manda giù. Prima o poi passa, dice sempre.

Tesla. L’inventore dell’era elettrica

La confraternita dei mancini

Il saggio di Carlson restituisce nel contesto della storia della scienza e della tecnologia una giusta dimensione a Nikola Tesla e al suo lavoro, focalizzandosi sul processo inventivo dell’ingegnere serbo, raccontando la cronaca delle sue principali avventure scientifiche e industriali, e restituendo con grande tensione il delicato rapporto tra l’inventore, i finanziatori, l’industria e la società. Grande spazio è dato alle vere e proprie sfide con Ferraris sul motore elettrico in corrente alternata e con Marconi sulla trasmissione di segnali senza fili.

Un intenso thriller psicologico in cui per la prima (e forse unica?) volta Håkan Nesser fa incontrare i suoi personaggi più amati, Van Veeteren e Barbarotti, una coppia di investigatori di razza alle prese con un intricato e avvincente cold case. Doveva essere una rimpatriata fra vecchi conoscenti, che da ragazzi, accomunati da una caratteristica al tempo considerata un grave difetto da correggere, avevano fondato la Confraternita dei Mancini. Durante la cena, però, un terribile incendio distrugge la pensione in cui si sono riuniti. E qualcosa non torna: i partecipanti erano cinque, ma i cadaveri sono quattro.

n. 5 Ottobre-Novembre 2019

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interviste speciali

il direttore artistico di mangia come scrivi, mangiamusica e mangiacinema traccia un preciso bilancio tra racconti ed aneddoti dei festival di cui è promotore e direttore artistico

di alessandra capato

G

ianluigi Negri è giornalista, critico cinematografico ma è soprattutto l’ideatore nonché direttore artistico delle rassegne culturali che hanno preso il via con Mangia come scrivi per amplificarsi con Mangiamusica (parte la quarta stagione il 26 ottobre al Teatro Magnani di Fidenza) e Mangiacinema (si è appena conclusa la sesta edizione a Salsomaggiore Terme ed era dedicata a Bernardo Bertolucci). Ginaluigi sono passati quasi quindici dal primo appuntamento: è tempo di fare un bilancio e di raccontare. I Mangia come scrivi saranno stati tutti emozionanti ma quelli che le sono rimasti nella memoria quali sono? Parlo al presente perché ogni serata è una storia: da vivere e da ricordare. Chi come me le organizza, le inventa e le pensa non può non amarle, anche quando mostrano dei difetti o riescono meno bene di altre. Citerò quelle più facili da organizzare. Ad esempio: “M come Mistero”, con Marco Malvaldi, Loriano Macchiavelli, Gianni Mura.

Gianluigi Negri con Riccardo Scamarcio

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gianluigi negri L’arte di saper creare festival tra libri, musica, cinema e buon cibo Chiamo Malvaldi e mi dice: “Se c’è Macchiavelli, che per me è il più grande giallista italiano, ci sono”. Chiamo Mura e mi dice: “Se c’è Malvaldi, ci sono”. Chiamo Macchiavelli: “Se c’è Mura, ci sono”. Tre grandi autori che si sono prestati al nostro gioco: parlare per pochi minuti (incantando) e mangiare insieme al pubblico (brindando). Poi “Bologna Parma, 90 chilometri” con Carlo Lucarelli, Marcello Fois e Giampiero Rigosi; “Sono affari di famiglia” con Gene Gnocchi, sua mamma Adriana (cuoca sopraffina), suo fratello Andrea (oste), suo cugino Ermanno (gastronomo). E la festa “Cento di questi Mangia come scrivi”: per la prima volta, insieme, otto dei più rappresentativi scrittori della provincia di Parma, da Valerio Varesi a Davide Barilli, da Claudio Rinaldi a Fausto Taiten Guareschi, da Andrea Villani a Daniele Cobianchi, da Luca Ponzi a Andrea Grignaffini. E, a Cantù, tra i sold out indimenticabili, “Let it rock”: i tre più importanti critici musicali italiani, a loro modo delle “rockstar”, Massimo Cotto, Enzo Gentile ed Ezio Guaitamacchi (accompagnato dall’intensa voce di Brunella Boschetti).

Il regista Pupi Avati dialoga con Gianluigi Negri

n. 5 Ottobre-Novembre 2019


Un’impresa unica averli allo stesso tavolo, forse irripetibile. Vorrei guardare verso l’universo femminile e la curiosità mi porta a chiedere delle scrittrici. Tra le migliori presentazioni del lavoro di un collega, ricordo quelle di due scrittrici che purtroppo non ci sono più: Alessandra Appiano, vincitrice del Bancarella, e Loredana Limone. Un’altra vincitrice del Bancarella che ha fatto un “regalo” enorme a Mangia come scrivi (all’epoca neomamma, in viaggio da Genova per Parma) è stata Sara Rattaro. Un aneddoto divertente? Alla serata “Donne con le gonne”, le quattro protagoniste (Barbara Baraldi, Nadiolinda, Eliselle e la fotografa Nikka Dimroci) si presentarono tutte in pantaloni. C’è stato anche un legame con la musica fin da subito? Mangia come scrivi ha ospitato negli anni diversi cantanti e musicisti: da Ricky Gianco a Marco Ferradini, da Giangilberto Monti a Flavio Oreglio, da Max De Bernardi & Veronica Sbergia (il duo blues italiano più famoso all’estero) a El Rubio Loco, da Vincenzo Zitello ad Alberto Patrucco, da Saule Kilaite a Roberto Brivio, da Francesco Baccini a Omar Pedrini, fino a Niccolò Agliardi. Cinque anni fa nasce anche Mangiacinema, dove sono passati nomi illustri. Ci racconta qualche episodio? Da Mangiacinema sono passati tantissimi nomi. Tra questi Avati, grande “incantatore”, ci ha donato un’indimenticabile lezione di vita. Vaime lo

Gianluigi Negri premia Maria Grazia Cucinotta madrina dell’edizione 2018 di Mangiacinema

stesso. Franca Valeri, che nel 2015 chiuse Mangiacinema ed aveva 95 anni, mi disse: “Improvvisiamo”. E’ la situazione nella quale mi trovo più a mio agio. Prima di andarsene dal cinema che la ospitava, ben oltre la mezzanotte e dopo aver rivisto “Piccola posta”, di cui era stata protagonista sessant’anni prima, mi disse: “Non me ne vado senza il mio Parmigiano Reggiano”. Era un piccolo dono che le avevamo fatto: la più lucida di tutti, persona dalla straordinaria ironia. In tutte queste storie di vita si ricorda una delle piu’ commoventi? Nel dicembre 2011 l’indimenticabile Carlotta Guareschi ci regalò una lezione di umanità e semplicità, raccontandoci del rapporto con suo papà Giovannino. Nel dicembre 2014 (questo è un momento di commozione più privato che pubblico) siamo tornati a omaggiare la figura di Guareschi: a mezzanotte lo scrittore Guido Conti, al termine di una cena pantagruelica a dir poco, parlò per più di un quarto d’ora del grande scrittore della Bassa davanti a cento persone, senza uno sbadiglio o un attimo di distrazione del pubblico. Anche i menù sono stati studiati per dare valore al cibo e sottolineare il piacere della tavola. Si è così. Anche in questo ambito Mangia come scrivi ha fatto scuola. Abbiamo creato dei doppi menu: quello “pop-rock” (lo stesso piatto servito in due modi diversi, secondo la tradizione e in maniera più innovativa) e quello afrodisiaco “dolce-piccante” (piatti nelle due varianti, con un percorso di conoscenza guidata di diversi tipi di peperoncino). Poi, quella che da sei anni è diventata una nostra tradizione e un vanto: la sfida prenatalizia tra anolini di Parma e anolini della Bassa (con l’aggiunta, nel 2015, di una sfida nella sfida ovvero tra spalla cotta di San Secondo e spalla cruda di Palasone). Ha dato spazio alla sua creatività inventandosi sempre titoli originali e appetitosi per ogni appuntamento. Facciamo una classifica? “Calici Pop-Rock”, “Mister Chef”, “Piero Chiara, Scerbanenco, Flaiano e il cinema”, “60 sfumature di gola, 70 ricette fatali, 80 occasioni per diventare chef”. Fino all’autoremake “La prima volta non si scorda mai” nel 2016, a dieci anni di distanza dal primo Mangia come scrivi. A Fidenza, al Teatro Magnani e a ingresso libero, si sta per inaugurare la quarta stagione di Mangiamusica – Note pop, Cibo rock. Quali sorprese si deve attendere il pubblico? Debutteremo sabato 26 ottobre con uno straordinario trio: Roberto Brivio (lo storico componente dei Gufi festeggia 60 anni di carriera) con Flavio Oreglio e Alberto Patrucco (due degli attori comici più amati in assoluto dal pubblico

di “Zelig”) in “Invenzioni a tre voci”. Poi sabato 2 novembre Rossana Casale in “Jazz Trent’anni da Brividi – Acustica Duo”. Sabato 9 novembre Renato Pozzetto in “A me mi piace il cine”. Infine sabato 14 dicembre Enrico Ruggeri e I Decibel in “PUNKSNOTDEAD”.

Gianluigi Negri


musica/danza/teatro

spettacoli

di federico martinelli

MARCO MENGONI MANTOVA / GRANa PADANO ARENA

NOTRE DAME DE PARIS. l’ENERGIA IN MUSICAL

Dopo il successo della prima parte del nuovo tour con 25 date e oltre 200.000 spettatori, Marco Mengoni tornerà con altre tappe nei palazzetti di tutta Italia e in Europa! Il 12 novembre alle 21:00 appuntamento con “Atlantico tour”. Il concerto riprenderà il percorso delle date estive costituite da un’esperienza immersiva che ha portato il pubblico ad apprezzare il vero spettacolo della natura che si fonde con la musica. Un concerto dove, assieme alla tanta musica, si parlerà di ambiente, tema che sta da sempre a cuore a Mengoni, testimonial italiano della campagna Planet or Plastic?, che ha recentemente lanciato la challenge #estatesenzaplastica per incentivare e diffondere comportamenti virtuosi, sia tra i suoi follower che tra i colleghi del mondo dello spettacolo.

VERONA / ARENA

Dopo il travolgente successo di pubblico delle precedenti stagioni torna a teatro “Notre Dame de Paris”, uno fra i più grandi successi di sempre nella storia dello spettacolo in Italia, tratto dall’omonimo romanzo di Victor Hugo. Lo show racchiude un’alchimia unica e irripetibile grazie anche alla firma di Riccardo Cocciante, che rende le musiche sublimi e inconfondibili, regalando all’opera un carattere energico e poetico al tempo stesso. Un successo segnato dal magistrale adattamento di un romanzo emozionante, come quello scritto da Victor Hugo, ad opera di Luc Plamonon e di Pasquale Panella e dalla regia di Gilles Maheu che si affianca alle coreografie e ai movimenti di scena curati da Martino Müller. I costumi sono di Fred Sathal e le scene di Christian Ratz: un team di artisti di primo livello che ha reso quest’opera un assoluto capolavoro. Appuntamento dal 3 al 5 ottobre in Arena di Verona.

TRADOTTO E ADATTATO IN 9 LINGUE DIVERSE, HA ATTRAVERSATO BEN 23 PAESI IN TUTTO IL MONDO FACENDO SOGNARE OLTRE 13 MILIONI DI SPETTATORI DI CUI 4 MILIONI SOLO IN ITALIA. NUMEROSI i PREMI E RICONOSCIMENTI ottenuti

SINFONICO NEL SEGNO DI UN CLASSICO “MODERNO” MANTOVA / TEATRO SOCIALE Domenica 10 novembre alle 16:30 appuntamento con una delle date del “Festival Sinfonico e Romantico”. Nell’ottocentesca sede teatrale i concerti saranno eseguiti dalla “15Orchestra di Piacenza” con la direzione del M° Marco Beretta e la presenza del pianista emergente Giulio De Padova. Si tratta di eventi unici, che mescolano nuovo e classico per un’alternativa d’ascolto originale, con brani meno noti ma di grande spessore musicale.

UTO UGHI ESEGUE VIVALDI VERONA / TEATRO FILARMONICO

Il 25 novembre Uto Ughi eseguirà la più celebre opera di Vivaldi, “Le Quattro Stagioni”. Il M°Ughi è considerato universalmente erede della tradizione. Celebre in tutto il mondo per il suo straordinario talento, Ughi sarà sul palco del Filarmonico con Andrea Griminelli, uno dei più grandi flautisti al mondo impegnato nei “Concerti per flauto dell’Opera 10”. Con l’Opera Decima, la prima raccolta di concerti per flauto mai apparsa, Vivaldi si pose all’avanguardia nella letteratura dello strumento che in Europa stava guadagnando un favore sempre maggiore. Ughi e Griminelli saranno accompagnati dall’Orchestra de “I Solisti Veneti”, che celebra quest’anno la propria sessantesima stagione concertistica.

MIKA, A TUTTA ARTE MONTICHIARI (BS) / PALAGEORGE

Il nuovo singolo “Ice Cream”, il nuovo album “My Name Is Michael Holbrook”… una nuova serie di concerti con il “Revelation Tour”! Mika è tornato dal vivo! Il 30 novembre l’eclettico cantante, protagonista di una straordinaria carriera artistica, che si è articolata in attività diverse come il design e la partecipazione e realizzazione di grandiosi show televisivi, ha deciso di riportare il focus totalmente sulla musica.

BON MARRIAGE ALLO SPAZIO MODUS DI VERONA

UN VIAGGIO FANTASIOSO CON SAINT EXUPERY

T - DONNA. QUANDO IL TEATRO È MESSAGGIO

Una fastosa commedia, con costumi e scene che ricreano il ‘700 francese - l’epoca dei lumi - basata sul pensiero dei più grandi filosofi dagli antichi ai giorni nostri per sorridere su uno dei comportamenti più farseschi dell’uomo: l’eterno dialogo tra i sessi e l’alchimia del matrimonio.

Un viaggio sulle ali della fantasia, per fuggire dall’ordinario, rimanere per sempre bambini e diventare nascostamente filosofi. Tutto questo è “Ali. Una strada lastricata di stelle”, viaggio nell’opera e di Antoine De Saint-Exupery, per scoprire se sé stessi, la società e l’ambiente.

Da ottobre, allo spazio Modus, appuntamento con la seconda edizione di “T-Donna”, rassegna che si caratterizza come omaggio al mondo femminile, con attrici di fama nazionale. Un percorso che intende celebrare la figura della donna. Info: modusverona.it


night life ALLESTIMENTI TEATRALI

le stelle DEL DIVERTIMENTO VERONA / TEATRO ROMANO Dal 12 novembre 2019 al 3 aprile 2020, torna “Divertiamoci a Teatro”. Trentasette rappresentazioni, dodici spettacoli per una rassegna sempre più significativa a livello interregionale. Per la ventiduesima edizione, a novembre saranno due gli spettacoli: il 12, 13, 14 e 15 Gaia De Laurentis e Ugo Dighero impegnati in “Alle 5 da me” di Pier Chesnot per la regia di Stefano Artissunch e dal 26 al 29 novembre Veronica Pivetti protagonista di “Viktor und Viktoria”, commedia ispirata all’omonimo film di Reinhold Schunzel per la regia di Emanuele Gamba.

FEDERICO BUFFA EMOZIONA CON IL RIGORE CHE NON C’ERA MANTOVA / GRANa PADANO arena

RITMO, CALORE ED ENERGIA DAglI OGGETTI ABBANDONATI BRESCIA / GRAN TEATRO MORATO Il 16 novembre torna in Italia “Stomp”, lo spettacolo più travolgente del mondo. Senza trama, personaggi né parole, STOMP mette in scena il suono del nostro tempo, traducendo in una sinfonia intensa e ritmica i rumori e le sonorità della civiltà urbana contemporanea. Con strofinii, battiti e percussioni di ogni tipo, i ballerini-percussionisti- attori-acrobati di STOMP daranno voce ai più “volgari”, banali e comuni oggetti della vita quotidiana: bidoni della spazzatura, pneumatici, lavandini, scope, spazzoloni, riciclandoli a uso della scena, in un “delirio” artistico di ironia travolgente. È una maestosa coreografia urbana, che possiede la furia ritmica e sensuale del flamenco e la precisione del gioco percussivo del tip-tap. È l’umorismo del cinema muto dato in prestito alla Pop Art.

Un testo che parte da racconti sportivi per diventare, poi, un affresco storico, poetico e musicale. “Il rigore che non c’era” è quell’evento che ha cambiato la storia di una partita, quella metafora che ha trasformato la storia di una vita. In un luogo non definito Buffa inizia il suo percorso che passa dalla storia di Sendero Luminoso a quella del Loco Houseman, da LeBron James al millesimo gol di Pelè. E ancora, vicende intrecciate tra loro, come quella di Elis Regina e di Sam Cooke, il tutto punteggiato dalla musica di Alessandro Nidi, che impreziosisce e accompagna le parole. Sullo sfondo una casa e la copertina di “Sergeant Pepper” dei Beatles. Da quella casa compare una sorta di angelo custode, interpretato da Jvonne Giò. In scena con Federico Buffa, uno strampalato attore interpretato da Marco Caronna, regista dello spettacolo, e un pianista. Appuntamento l’8 novembre alle 21:00.

Torna “Il Grande Teatro”, in scena al Teatro Nuovo di Verona dal 5 novembre al 22 marzo. Quarantotto rappresentazioni caratterizzano la trentaquattresima edizione della rassegna, organizzata dal Comune di Verona e dal Teatro Stabile di Verona, quest’ultimo impegnato anche nella cura e direzione artistica della concomitante “Divertiamoci a Teatro” (vedi articoli in box). La stagione 2019 – 2020 inaugura con uno spettacolo tratto dal romanzo di Heinrich Böll del 1974: “L’onore perduto di Katharina Blum”. In sena dal 5 al 20 novembre, ne sono interpreti Elena Radonicich (nel ruolo che nel film del 1975 fu di Margarethe von Trotta), Peppino Mazzotta e la Compagnia del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia. La rassegna prosegue con “Vincent Van Gogh - L’odore assordante del bianco” di Stefano Massini, dal 19 al 24 novembre. Protagonista dell’opera, un vero e proprio thriller psicologico ambientato nel manicomio di Saint Paul nel 1889 è Alessandro Preziosi.

Prima della pausa natalizia, dal 10 al 15 dicembre, appuntamento con “Falstaff e il suo servo” di Nicola Fano e Antonio Calenda. I lavoro è ispirato a “Enrico IV” e da “Enrico V” di William Shakespeare e a “Le allegre comari di Windsor”. In scena Franco Branciaroli e Roberto Herlitzka. Quarto appuntamento, dal 14 al 19 gennaio 2020, con “Si nota all’imbrunire” di Lucia Calamaro. A interpretare il protagonista, un uomo che vive felicemente solo in un paese abbandonato da tre anni è Silvio Orlando. Nel segno della novità, dal 28 gennaio al 2 febbraio, per un viaggio notturno verso l’ignoto, appuntamento con “Dracula” di Sergio Rubini e Carla Cavalluzzi con protagonisti Luigi Locascio e lo stesso Rubini. Dal 18 al 23 febbraio appuntamento con “Jezabel”, adattamento teatrale del romanzo di Irène Némirovsky, scrittrice russoe-

AGGIUNGI UN POSTO... PADOVA / GRAN TEATRO GEOX Il 29 e 30 novembre appuntamento con il celebre musical. Protagonisti attori e ballerini e Gianluca Guidi.

POESIE TRA RITMO E INNOVAZIONE BRESCIA / TEATRO GRANDE Il 26 novembre appuntamento con il nuovo tour di Vinicio Capossela. Protagonisti delle canzoni sono esseri umani dimenticati, vittime di una società senza valori.

n. 5 Ottobre-Novembre 2019

IL CARISMA DEL BANCO DI MUTUO SOCCORSO BRESCIA / BRIXIA FORUM Il 7 novembre la storica band presenterà dal vivo i nuovi brani. Il live sarà l’occasione per riascoltare le composizioni più famose del Banco, quelle che hanno reso il gruppo uno dei punti di riferimento del rock progressive internazionale.

brea fuggita da Mosca dopo la Rivoluzione d’ottobre e morta ad Auschwitz con protagonista Elena Ghiaurov. Penultimo appuntamento, da 3 all’8 marzo, con “Antigone” di Sofocle, protagonisti Sebastiano Lo Monaco e Barbara Moselli. La tragedia del 442 a.C. è proposta in un allestimetno con musica dal vivo, e ambientata in un contesto bellico. Chiude la rassegna “Mine Vaganti”, tratto dal capolavoro cinematografico di Ferzan Özpetek. Tra gli attori, in scena dal 17 al 22 marzo, Paola Minaccioni, Francesco Pannofino, Giorgio Marchesi e Antonio Muselli.

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CROcCante tempura Ingredienti: Olio di Arachidi, Farina 00 Due Tazze, Amido di mais 1/2 Tazza, Vodka 1 bicchiere, Acqua Frizzante 1 bicchiere e fredda, Uova 1, Gamberi 12 Scaldare l’olio in una padella. Nel frattempo, mescolare farina e amido di mais in una ciotola. In un’altra ciotola mescolare vodka e uovo in un’altra, aggiungendo l’acqua solo all’ultimo minuto. Quando l’olio è pronto, versare gli ingredienti liquidi nella ciotola della farina e mescolare. Immergere mezzo gambero nella tempura, togliendo gli eccessi di pastella prima di metterlo nell’olio. Lasciarlo friggere per due o tre minuti al massimo, usando bacchette di legno per girarlo. Una volta pronto, metterlo su carta assorbente.

tanta voglia di fritto di flora lisetta artioli

CARTOCCIO DI FINOCCHI, PERE E GRANA

CHIFELETTI DI PATATE

Ingredienti: Riso 500 g, Mozzarella 200 g, Uova 3, Pangrattato, Sale qb, Olio per friggere. Per il ragù: Sedano, Carota, Cipolla 1/2, Manzo 500 g, Maiale 100 g, Pomodori 500 g, Piselli 150 g Iniziate con il cuocere il riso in acqua salata e fate poi riposare per 3 ore. Per il ragù, fate soffriggere sedano, carota e cipolla, aggiungete la carne e, dopo 10 minuti, i pomodori. Fate cuocere per 2 ore, poi aggiungete i piselli. Ora prendete una pallina di riso, fate un incavo, metteteci dentro un cucchiaino di ragù e un dadino di mozzarella. Chiudete la palla, passatela nell’uovo e nel pane grattugiato e friggete fino a quando non è dorata: gli arancini siciliani, preparati secondo la ricetta originale, sono pronti per essere serviti.

ROSTI DI PATATE SENZA UOVA Ingredienti: Cipolla 1, Patate 1 kg, Farina 100 g tipo 00 Sale, Pepe macinato fresco, Olio per friggere

Ingredienti: Patate 400 g, Farina 150 g, Burro 50 g, Uova 1, Sale 1 pizzico

Sbucciate e tritate la cipolla. Sbucciate le patate, lavatele e grattugiatele a fori piuttosto grossi. Scolatele bene dall’amido. Mescolate le patate con la cipolla e la farina. Insaporite con sale e pepe. Fate friggere 2 cucchiai di impasto alla volta in abbondante olio bollente. Appiattite le frittelle con il cucchiaio. Appena i rosti sono ben dorati da ambo i lati, asciugateli con carta assorbente.

Torggelen in Val Venosta ioni s r u c s E rmet gou

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Una festa che raccoglieva amici, parenti e vicini di casa, tutti impegnati nella raccolta dell’uva e nella spremitura. Era il rito della vendemmia, un momento importante per la vita rurale, che si concludeva con una tavolata in compagnia a base dei prodotti di stagione. L’evento oggi rivive nella tradizione del Törggelen e nelle specialità altoatesine che l’autunno offre, dal vino novello allo speck, dal pane appena sfornato ai canederli, dalle mele ai formaggi di malga, dalle castagne allo strudel. Dal 12 ottobre al 3 novembre 2019 si può vivere il Törggelen scegliendo la

Per preparare i chifeletti prendete le patate, sbucciatele, lessatele e poi schiacciatele in un impasto ottenuto con la farina, il burro, un uovo e un pizzico di sale. Stendete poi l’impasto così ottenuto con un mattarello e ricavatene delle mezzelune che friggerete in abbondante olio bollente, fino a quando non saranno ben dorate e croccanti.

“Settimana d’autunno” comprensiva di: 7 pernottamenti in 3/4 pensione gourmet, omaggio di benvenuto in camera, 1 tradizionale Törggelen, 1 degustazione nella cantina del Castelletto con assaggio di vini rari in compagnia del titolare, 1 visita guidata con degustazione in una cantina vinicola della Val Venosta, 1 escursione enologica guidata, programma di fitness e relax, libero accesso all’area wellness Natur.Veda.SPA. Il tutto a partire da 885 euro a persona. Mein Matillhof****S, Laces (BZ) - tel. 0473 623444 www.hotelmatillhof.com

n. 2 Aprile-Maggio 2013


IL BUONGUSTAIO

torna Garda con Gusto l’evento per veri gourmet

A FRANCIACORTA IN BIANCO IL FORMAGGIO QUOTIDIANO Lo yogurt a colazione, un formaggio fresco come spuntino, un mezzano all’aperitivo e un grandioso plateau di formaggi per cena. Il formaggio è sempre più protagonista sulla tavola di casa e nella ristorazione con la nascita di veri e propri locali dedicati. Il ruolo del latte e dei latticini nell’alimentazione quotidiana e nella ristorazione, così come le occasioni di consumo e in quelle mondane, dai lunch agli aperitivi, saranno il nuovo grande tema raccontato nella prossima edizione di Franciacorta in Bianco che, accanto alla consueta mostra mercato, darà ampio spazio a incontri, laboratori e showcooking dedicati al mondo in bianco a 360°. Anche quest’anno sono tante le novità che riguarderanno la rassegna ospitata dall’11 al 13 ottobre 2019 al Polo Fieristico di Castegnato. Anzitutto ci sarà un allestimento rinnovato che darà maggiore spazio al momento conviviale, di consumo e discussione ampliando la parte dedicata alla somministrazione per rendere ancora più golosa la visita. Il percorso nei tre padiglioni, secondo una filosofia già inaugurata lo scorso anno, porterà il visitatore attraverso le eccellenze e le chicche selezionate direttamente da Franciacorta in Bianco, per poi aprirsi all’area con i produttori storici della rassegna. Info: www.franciacortainbianco.it

la carne giapponese da 1.000 dollari al Kg È probabilmente la carne più buona che esista al mondo, ciò che è certo è che è tra le più costose, arrivando a costare anche 1.000 dollari al chilogrammo, ed ora è possibile gustarla anche in Italia. Parliamo della Hida-Wagyu, un pregiatissimo manzo giapponese, di cui la Taki Japan International è il primo importatore specializzato in Italia, ottenuto da bovini di razze selezionate geneticamente circa un secolo fa dagli allevatori, e poi regolamentata da rigide direttive emanate dal Ministero dell’Agricoltura, delle Foreste e della Pesca del Giappone, evitando così ogni rischio di contaminazione e stabilendo degli standard qualitativi per l’allevamento. Nei primi mesi di vita, dunque, i manzi vengono alimentati a erba, allo stato quasi brado, per poi passare al fieno di riso e altri mangimi rigorosamente vegetali autoctoni. La principale caratteristica del Wagyu, riscontrabile anche a occhio nudo sui tagli ancora crudi, è la percentuale e la distribuzione di grasso interno alle fibre che forma una ragnatela, come un marmo, sempre più importante a seconda della marezzatura (marbling) di riferimento. Maggiore è la presenza di grasso tra le fibre, più è buona e pregiata la carne, ed è anche più salutare per il nostro organismo. A differenza delle carni degli animali allevati in occidente, infatti, il grasso di questi manzi presenta aminoacidi utili e grassi insaturi, che, anziché provocare l’innalzamento del colesterolo, lo riducono! La Taki Japan International impor-

n. 5 Ottobre-Novembre 2019

Il Garda Trentino stupisce anche in autunno con un evento goloso: la tre giorni dedicata all’enogastronomia torna il 1° novembre a Riva del Garda con nuovi ospiti e nuovi piatti ma sempre con gli inconfondibili sapori delle eccellenze locali. Garda con Gusto, giunto ormai alla 5^ edizione, chiama all’appello appassionati, intenditori e golosi. Fra Show Cooking di Chef stellati internazionali e Celebrity Chef, Salotti del Gusto ed approfondimenti tematici, è tutto pronto per deliziare il tuo palato. Tra le novità di quest’anno ci sono la Caffetteria italiana, con golose novità a tema food come Colazione all’italiana e Aperitivo di Gusto, e Fuori di Gusto, con esclusive visite a realtà del territorio. Ecco gli Chef dell’edizione 2019: Gennaro Esposito, chef due stelle Michelin del ristorante Torre del Saracino e noto volto televisivo; lo chef delle star hollywo-

odiane Filippo Sinisgalli, Executive Chef di Palato Italiano; Valeria Raciti, vincitrice di Masterchef Italia 2019; il trentino Alfio Ghezzi, che ha ottenuto due stelle Michelin nella cucina di Locanda Margon; Matteo Delvai, giovane chef trentino recentemente premiato; Josef Steffner, chef austriaco di JRE del ristorante Mesnerhaus. foto Stefano Locatelli

Olio Officina Festival

Pandolce all’oliva taggiasca

ta solamente carne di qualità A 5, la Hida-Wagyu più pregiata, attraverso un canale diretto di importazione dalle fattorie di Hida, a nord della prefettura di Gifu, un’area immersa nel verde incontaminato e circondata da montagne. A tutti gli effetti si tratta di carne “rurale” comprata dagli allevatori, impossibile da trovare nei canali della grande distribuzione. Ogni parte di carne arriva accompagnata da un certificato di autenticità rilasciato dal Ministero dell’Agricoltura e da un attestato di DNA – Proof, per ogni singolo animale, con tanto di impronta 3D del muso sul certificato. Le carni vengono poi distribuite a macellerie e ristoranti di altissimo livello che sappiano valorizzarne le caratteristiche davvero uniche. Per apprezzarne realmente la qualità, è consigliabile assaggiarla nei piatti proposti da ristoranti giapponesi fedeli alla tradizione, come Taki, nel quartiere Prati di Roma, a due passi da Piazza Cavour. Il locale, infatti, è gestito dalla signora Yukari, giapponese di nascita, che nonostante viva in Italia da anni, è da sempre rimasta fedele ai canoni della tradizione culinaria nipponica.

Il Frantoio di Sant’Agata d’Oneglia parteciperà all’imminente edizione di Olio Officina Festival, in programma al Palazzo delle Stelline di Corso Magenta a Milano dal 31 gennaio al 2 febbraio prossimi. Venerdi 1 febbraio Roberto Bazzano, Anna Gioria, Serena Mela, L’etichetta in braille.Comunicare l’olio a tutti, senza alcuna distinzione Valentina Cardone, Etichette imperfette. Troppe restrizioni per il settore olio da olive. È possibile uscirne indenni? Le etichette presenti su una bottiglia d’olio non sempre consentono di esprimere tutto il valore degli oli da olive. Sabato 2 febbraio Il pandolce all’oliva Taggiasca candita. L’attualizzazione di un tipico dolce natalizio ligure a cura del giovane chef Enrico Marmo per il Frantoio di Sant’Agata d’Oneglia: olive Taggiasche candite con pinoli, uva passa, scorza di limone ligure e olio evo del Frantoio di Sant’Agata d’Oneglia. Vengono presentati i passaggi essenziali della ricetta per poi procedere con l’assaggio, unitamente a una degustazione guidata degli oli Dop Riviera Ligure. Infine, La versatilità degli oli liguri e le logiche degli abbinamenti. Abbinare l’olio in modo efficace, senza prevaricare il gusto di altri alimenti.

IL SAPORE DELLE FILIPPINE DA PINOY SAVER’S MART E’ il punto di riferimento per tanti filippini che risiedono nel nord Italia e che non vogliono rinunciare ai profumi e ai sapori della propria terra di origine. In via Tiziano Aspetti, 10 a Padova, Lorna Mabute Calolot e Boboy Oscar Calolot hanno la funzionale nuova sede di Pinoy Saver’s Mart, un piccolo supermercato dove poter trovare ogni delizia che proviene, in aereo o tramite cargo navale, dal paese del sud est asiatico. Il Pinoy Saver’s Mart ha creato all’interno del negozio di alimentari anche un ufficio specializzato in trasferimenti di denaro e acquisto di biglietti aerei. Informazioni aggiornate sulla pagina Facebook Pinoy Saver’s Mart.

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Guida

Ristoranti

Ristorante la pedrera La Pedrera non è un “semplice” ristorante. Questo perchè, all’interno dell’omonimo Parco, l’arte e la cucina hanno modo di incontrarsi durante la condivisione di un pasto. Il tutto in un ristorante immerso nel verde, nel design e sospeso sull’acqua del fiume Oglio. La cucina è diretta da un giovane chef ricco d’idee e talento mentre la sala è animata da uno staff under30 e da un susseguirsi di esposizioni artistiche. Questo mix di ingredienti rende questo “spazio”, a metà strada tra le città di Milano, Brescia, Bergamo e Cremona, decisamente unico. Luca Zuterni è lo chef de La Pedrera, ma lui ama definirsi “food creator” o cuciniere. Dal marzo 2018 gestisce il ristorante, da sempre di proprietà della famiglia, proponendo una cucina arrogante e incentrata sulla sua personalità. Per questo gli piace abbinare tecniche antiche di cottura a lavorazioni che richiedano attrezzature moderne con la contaminazione di cucina molecolare. Zuterni collabora a stretto contatto con un

agronomo nella creazione e gestione di un orto biodinamico che si trova proprio di fronte al ristorante. Luca Zuterni è affiancato da Mara Gualina che si occupa di tutto quello che succede fuori dalla cucina. LA PEDRERA Via Brescia, SONCINO (CR) e.mail: info@ristorantelapedrera.it web: www.ristorantelapedrera.it

Il ristorante si trova a metà strada tra le città di Milano, Brescia, Bergamo e Cremona, in un ambiente decisamente unico

ristorante Il Marin Il ristorante gourmet Il Marin abbraccia con lo sguardo il porto antico di Genova. Una cucina che vede il pesce come protagonista: soprattutto quello azzurro, “povero”, con sapori che insistono sulla forza marina di acciughe, sgombri, sugherelli e tante interiora. Una proposta che si declina anche in un formato più easy al recente bistrot Ancioa, sullo stesso piano de Il Marin. Un ristorante-ammiraglia con parquet scuro e tavoli quadrati in legno massiccio che rendono l’immagine di un ristorante moderno, dal pulito design e dalle linee morbide che incita a concentrarsi sui piatti marini da gustare. Marco Visciola è lo chef, 34 anni, ligure doc di Bogliasco: inizia la sua carriera al Solito Posto di Bogliasco, entra nel mondo Eataly e cura l’apertura di Eataly Corea dove lo chef prende confidenza e spunto con ingredienti asiatici e tecniche di lavorazione come le fermentazioni. Poi l’esperienza da Enrico Crippa a Piazza Duomo ad Alba e da Fabrizio Tesse alla Locanda d’Orta hanno completato la sua formazione. Il Marin. Tel. 010 8698722. Genova. Edificio Millo Porto Antico Calata Cattaneo

corte civa L’Alto Adige in mezzo alle campagne mantovane: questo è l’Agriturismo Corte Civa. Il locale è gestito da personale altoadesino che ha portato a Volta mantovana le proprie specialità, che vanno dai canederli, agli spatzle, allo stinco, sino alle frittelle di mele con crema alla vaniglia. Il servizio è veloce ed estremamente cortese, Speck e salame di cervo superlativi. Canederli allo speck e gorgonzola, ravioli di spinaci da leccarsi i baffi. Uova patate e speck un secondo semplice ma fenomenale. Carne cucinata alla perfezione in un ambiente caldo, accogliente e pulito. Concludiamo in maniera degna con strudel di mele, frittelle di mele, gelato con frutti di bosco caldi. Una particolare menzione va al pane, veramente buonissimo. Ottimo il vino della casa. Rapporto qualità/prezzo eccellente. Agriturismo Corte Civa di Masoner Stephan Via Bezzetti, 9, Volta Mantovana (MN) Tel: 0376 838717 | Email: info@corteciva.it

La ricetta Tagliolino di canapa

Chef Luca Zuterni Rist. la Pedrera

INGREDIENTI: Per l’impasto del tagliolino - 700 g farina 00 - 200 g farina di semi di canapa - 50 g semola rimacinata - 50 g farina di riso - 6 uova intere 10 tuorli - 20 g di sale - 20 g zucchero - 10 g olio evo 10 ostriche (5 per l’emusione e 5 per la polvere) - acqua di mare (q.b.) - burro (una noce) - bottarga di trota (q.b.) - yuzu - 50 g zucchero bisque di gamberi PREPARAZIONE Per prima cosa aprire 5 ostriche, metterle su una teglia con carta forno, infornare per almeno 2/3 ore a 75 °C e una volta disidratate frullare fino a ottenere una polvere. Impastare le farine con le uova, i tuorli, il sale, lo zucchero e l’olio extra vergine d’oliva. Una volta ottenuto un impasto omogeneo, stenderlo e ricavare dei tagliolini. Far riposare per almeno per 30 minuti. Nel mentre mettere i carapaci e i gusci di gambero in una pentola, tostare pestando e riducendo il tutto a poltiglia poi sfumare con del rum scuro. Una volta evaporato l’alcool aggiungere acqua, portare a bollore per 30 minuti poi frullare e filtrare con un setaccio a maglia fine. Aprire le rimanenti ostriche e riporle, con la loro acqua, in un bicchiere, aggiungere un cucchiaio e mezzo di olio evo (uno ogni 3 ostriche), un cucchiaio di acqua di mare (depurata ed a uso alimentare) e frullare fino a ottenere un’emulsione liscia. Spremere lo yuzu, ottenere 100g di succo e aggiungere 50g di zucchero, portare a bollore per 7/10 minuti fino a che il composto risulterà più denso, freddare e poi riporre in un contenitore. Cuocere i tagliolini per 2 minuti in acqua e terminare la cottura direttamente in pentola con la bisque di gamberi. Una volta cotta mettere in una boule con una noce di burro e mantecarla. Impiattamento: Sul piatto spennellare con il caramello di yuzu, adagiare il nodo di tagliolini, spolverare con la bottarga e la polvere di ostriche. Finire il piatto con l’emulsione d’ostrica disegnando dei punti lungo il perimetro dei tagliolini.


sPECIALE frantoio manestrini OLIO DOP GARDA BRESCIANO

Frantoio Manestrini Olio extravergine d’oliva DOP, un naturale elisir di salute

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alle ultime ricerche effettuate, secondo la Fda statunitense l’olio extravergine di oliva Dop è un vero e proprio alimento-medicina. Per avvalersi al meglio delle sue virtù, è fondamentale saperne riconoscere la qualità.

L’olio extravergine di oliva Dpd Manestrini non è “soltanto” un alimento salutare, ma qualcosa di più: è un alimento medicinale a pieno titolo. Parola di Fda: l’assunzione quotidiana di 20 grammi di olio extravergine (circa due cucchiai) apporta un’elevata quantità di acido oleico, che può ridurre il rischio di malattie coronariche. Numerose e comprovate evidenze scientifiche, precisa la Fda, dimostrano infatti che prediligere i condimenti con un elevato contenuto di acido oleico tiene a bada i livelli di colesterolo nel sangue. Ma quali sono le caratteristiche che rendono così benefico l’olio extravergine Manestrini Dop? Nicoletta Manestrini, titolare del medesimo frantoio Manestrini, ci ricorda che ci sono due normative europee (il regolamento 1924/2006 e il regolamento 432/2012) che specificano con precisione quali indicazioni sulla salute si possono includere nell’etichetta dei prodotti. Per l’olio d’oliva, quelle consentite sono tre. La prima, e la più celebre, è la presenza di polifenoli, efficaci antiossidanti naturali che proteggono le nostre cellule. La seconda è la quantità di acidi grassi insaturi e monoinsaturi, che nell’extravergine raggiungono un equilibrio ottimale. I secondi in particolare (che sono una peculiarità dell’olio d’oliva, a differenza dei primi che si trovano anche negli oli di semi) contribuiscono ad abbassare il colesterolo “cattivo” (LDL) senza intaccare quello “buono” (HDL) e inoltre permettono all’olio d’oliva una migliore conservazione. Il terzo claim nutrizionale è il contenuto di vitamina E, che nell’olio d’oliva è biodisponibile, cioè può essere assorbita facilmente dal nostro organismo. Ciò che possiamo fare è comunicare ai consumatori gli aspetti benefici dell’extravergine Dop Manestrini, senza dimenticare il fatto che vadano sempre inquadrati in una dieta varia ed equilibrata, quella mediterranea è la più indicata.

Chi conosce bene gli alimenti, anche dal punto di visto sensoriale e gustativo, sa dare loro il giusto valore e quindi li usa in modo più appropriato”. Prestare attenzione alle qualità salutari dell’olio extravergine, infatti, non significa far passare in secondo piano le note sensoriali. L’extravergine può essere una piccola opera d’arte: va valutato nel suo complesso, non può essere ridotto al conteggio dei polifenoli. Esistono anche oli ricchissimi di polifenoli ma molto grossolani. Secondo Nicoletta Manestrini è molto importante lavorare sull’informazione e sull’educazione alimentare un esempio vincente è il programma per far assaggiare l’olio di oliva nelle scuole messo in campo dall’Unione europea. Di recente è stata proposta anche l’istituzione di una giornata europea sulla dieta mediterranea, proprio per rendere più consapevoli i consumatori europei dell’impatto po-

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sitivo che ha sulla salute ma anche sull’ambiente. L’alimentazione è qualcosa di molto più vasto e sfaccettato di un bollino verde o rosso da applicare a questo o quell’alimento: è una dimensione fondamentale della salute, del benessere, della cultura e della socialità. Se lo desiderate, venite a trovarci presso il nostro Frantoio Manestrini Via Avanzi n. 7 – Soiano del Lago, Brescia, sarete accompagnati da esperti di olio ed assaggiatori di olio lungo una visita guidata all’interno di un moderno frantoio oleario, dove potrete così conoscere di persona il processo di produzione del vero Olio Extra Vergine di Oliva Dop del lago di Garda e scoprire i meccanismi e le attenzioni che ne assicurano la qualità. Obiettivo è quello di promuovere fra gli ospiti una corretta ed efficace informazione sugli aspetti produttivi e sulla qualità nutrizionali e sensoriali dell’o-

lio extra vergine di oliva e di altri prodotti da tavola. Presso il Frantoio Manestrini è possibile degustare l’olio prodotto direttamente dalle proprie olive e si possono acquistare i prodotti tipici gardesani: vini, grappe, olive e verdure sott’olio, oli aromatizzati, sughi e pasta oltre che cosmetici naturali a base di olio extra vergine di oliva. Frantoio Manestrini vi aspetta per degustare l’olio ed i suoi prodotti dal lunedì a venerdì nei seguenti orari: 9-18,30 Il sabato 9-12,30 e 15-18. Il Frantoio Manestrini si trova a Soiano del Lago (BS) via Avanzi 7, GPS N 45.52616°, E 10.50980° Tel +39 0365 502231 www.manestrini.it Anche su facebook (Frantoio Manestrini) ed Instagram (Oliomanestrini)

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L’EXPORT RALLENTA Nel primo semestre dell’anno, secondo i dati Istat, per la provincia di Mantova si registra una frenata degli scambi commerciali internazionali. Dall’analisi curata dal Servizio Informazione e Promozione Economica della Camera di Commercio e dal Centro Studi di Confindustria Mantova, con la collaborazione del Consorzio Mantova Export, risulta che nei primi sei mesi del 2019 le esportazioni ammontano a 3.374 MLN di euro, con un calo del -1,3% rispetto allo stesso periodo del 2018. La Lombardia vede una variazione del -0,2%, mentre l’Italia si colloca in territorio positivo con un incremento del +2,7%. Nel confronto con le province lombarde, Mantova non è l’unica a manifestare una performance negativa. Risultati di segno più si evidenziano infatti solo per Sondrio, Milano, Pavia e Cremona. Nel territorio virgiliano le importazioni ammontano a 2.706 MLN di euro con una variazione del +0,7%; il saldo commerciale si conferma positivo, con un valore di oltre 667 MLN di euro.

Considerando i principali comparti esportatori, si segnalano valori positivi per: prodotti in metallo (+1,9%), macchinari (+2,5%), prodotti alimentari (+2,9%), articoli in gomma e materie plastiche (+10,3%), prodotti delle altre attività manifatturiere (+5,8%), articoli in pelle (+7,1%). Al contrario, nel primo semestre 2019 hanno registrato un calo i mezzi di trasporto (-3,2%), i prodotti chimici (-5,8%), gli articoli di abbigliamento (-12,1%), gli apparecchi elettrici (-3,3%), i prodotti in legno, carta e stampa (-1,9%) e i prodotti tessili (-5,1%). Nel caso dell’import, praticamente tutti i settori merceologici mostrano un calo ad eccezione dei prodotti in metallo (+21,4%), dei prodotti alimentari (+2,4%), degli articoli in gomma e materie plastiche (+2,3%), degli apparecchi elettrici (+6,7%) e degli apparecchi elettronici e ottici (+12,3%) e degli articoli in pelle (+2,8%). I cali più incisivi sono a carico dei coke e prodotti petroliferi (-38,8%), dei mezzi di trasporto (-15,1%), degli articoli d’abbigliamento (-10,1%), dei prodotti dell’agricoltura (-8,4%), dei prodotti tessili (-6,8%), dei macchinari (-5,6%), dei prodotti in legno (-4,8%) e delle sostanze e prodotti chimici (-2%).

PONTE SAN BENEDETTO

MIGLIAROTTI verso LA DIREZIONE Il Consiglio Generale di Confindustria Mantova ha approvato la proposta del Presidente Edgardo Bianchi di Maurizio Migliarotti come successore di Mauro Redolfini alla guida dell’Associazione di Via Portazzolo. “Il cambio al vertice della nostra associazione è un momento strategico delicato – ha spiegato il presidente Edgardo Bianchi – che deve essere svolto nei tempi e nelle modalità che garantiscano il corretto funzionamento di una macchina organizzativa complessa. Per questo il passaggio di consegne tra Redolfini e Migliarotti avverrà con tempistiche lasche, per consentire la massima trasmissione di conoscenze operative”. Redolfini rimarrà a capo dell’Associazione fino a Giugno 2020. In questo periodo, ad iniziare a gennaio

PROGETTO SENECA

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L’analisi dell’andamento delle esportazioni della provincia di Mantova per paesi di sbocco evidenzia un calo verso i principali partners commerciali europei. Segnali di rallentamento emergono poi per Russia (-20,9%), Stati Uniti (-2,2%), Turchia (-21,2%), Cina (-13,6%), Giappone (-17,5%), Israele (-17,4%), Tunisia (-5,6%) e Hong Kong (-8,2%). Segnali di ripresa riguardano Germania (+1%), Paesi Bassi (+1,5%), Belgio (+13%) e Polonia (+0,5%). In ripresa anche le esportazioni verso Arabia Saudita e Corea del Sud.

2020, il futuro Direttore Maurizio Migliarotti sarà affiancato con il ruolo di Co-Direttore. Migliarotti ha coperto il ruolo di Ceo di Ies (Gruppo MOL), fino al 2018, ed è stato componente del Consiglio di Presidenza di Confindustria Mantova dal 2014 al 2018.

Il Governo ha recentemente firmato la proposta di legge che ha istituito la figura dell’Innovation Manager. Il Decreto ha attivato un contributo a fondo perduto, fino ad € 40.000,00, destinato alle aziende per spese sostenute per prestazioni di consulenza specialistica, rese da un manager dell’innovazione qualificato, al fine di indirizzare e supportare i processi di innovazione, trasformazione tecnologica e digitale, i processi di ammodernamento degli assetti gestionali ed organizzativi, compreso l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali. Per capire quale percorso formativo serve per essere Innovation Manager, come si ottiene la certificazione per essere iscritti all’Albo, e le possibilità per le Aziende di beneficiare del voucher messo a disposizione, Confindustria Mantova in collaborazione con Federmanager ha organizzato un appuntamento presso la sede lo scorso luglio, e rimane a disposizione con i funzionari Francesco Rossi e Lucia De Muro per offrire informazioni. A questo progetto se ne affianca un secondo, sempre in collaborazione con Federmanager, in cui un manager si rende disponibile ad affiancare le aziende, per il periodo di 1 mese, per migliorare specifiche aree aziendali. “Seneca” è il nome dell’iniziativa, e già molte aziende mantovane stanno approfittando di questa occasione.

Presidente Confindustria Mantova Edgardo Bianchi quali sono le aspettative di Confindustria Mantova in relazione alla costruzione del nuovo ponte che collega Bagnolo San Vito a San Benedetto Po? “Si tratta di un’opera di grandissima importanza per l’accessibilità del nostro territorio, alla quale le nostre rappresentanze imprenditoriali della zona hanno dedicato, nel corso degli anni, attenzione e impegno”. Confindustria ha sempre sensibilizzato le istituzioni a porre rimedio ai disagi e alle diseconomie dovute alle precarie condizioni del ponte e al susseguirsi di interventi di manutenzione che, all’atto pratico, hanno dato esiti di corto respiro. I ritardi nell’ultimazione dei lavori e una prolungata chiusura al traffico rappresentano quindi un elemento di forte preoccupazione per i cittadini e per le realtà industriali? “Sicuramente non era un esito auspicabile, tuttavia voglio ricordare che il vecchio ponte da decenni era sottoposto a limitazioni di vario livello per il traffico pesante e delle merci. Da tempo non era quindi funzionale alle esigenze dell’economia e credo quindi che la priorità sia quella di realizzare un’opera moderna, completamente fruibile per il traffico privato e commerciale e destinata, soprattutto, a durare nel tempo”. Con una lievitazione dei costi? “Non entro nel merito dell’opportunità di possibili varianti progettuali, che esulano dalle mie competenze, ma confido che il Presidente della Provincia Morselli, che sta gestendo con equilibrio una situazione indubbiamente delicata, e il Presidente della Regione Lombardia Fontana, che è un interlocutore serio e attento, possano individuare una soluzione nel senso che indicavo, vale a dire il completamento di un’opera strategica e pienamente funzionale allo sviluppo economico del nostro territorio”.

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aziende italiane l’impresa di fare impresa

a cura di Marco morelli

tomasi auto

Un servizio di mobilità a 360 gradi Oltre 20 anni di esperienza nel settore automotive e il continuo orientamento all’innovazione: sono questi i più importanti asset di uno dei leader del mercato della mobilità del nostro territorio. Tutto ha inizio nel lontano 1997 con la fondazione di Tomasi Auto a Guidizzolo. La crescita del gruppo, che oggi conta un giro d’affari di oltre 200 milioni di euro, porta nel 2013 all’idea di entrare nel mercato del noleggio auto, con la creazione di una startup innovativa in grado di fornire un servizio personalizzato, conveniente, interamente a capitale italiano e con un brand semplice e accattivante: “Noleggiare”. Partendo dalla prima sede di Guidizzolo, oggi la società è presente in 35 location dislocate su tutto il territorio nazionale, isole comprese, servendo sia i più importanti aeroporti che le principali città Italiane. La passione per le auto Franco Tomasi (CEO di Tomasi Auto e Noleggiare) la coltiva fin da piccolo, trasmessa dal padre Giancarlo fondatore di Tomasi Auto. Oggi Franco guida con successo entrambe le aziende del gruppo, che rappresenta una tra le più importanti realtà del territorio, leader nel settore automotive e servizi correlati. La spinta all’innovazione e alla crescita ha portato Franco Tomasi a lanciare una nuova sfida, questa volta sul mercato di Verona. Attraverso l’acquisizione di uno storico concessio-

QUELLA CHE NEL 2013 ERA UNA START UP INNOVATIVA OGGI È PRESENTE IN BEN 35 LOCATION DISLOCATE SU TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE, ISOLE COMPRESE, SERVENDO SIA I PIÙ IMPORTANTI AEROPORTI CHE LE PRINCIPALI CITTÀ ITALIANE nario veronese, il gruppo Tomasi Auto lancia la propria sfida anche nella città scaligera. Da dove nasce l’idea della nuova sfida di Verona? Fa parte di un naturale percorso frutto dello sviluppo che ha avuto Tomasi Auto negli ultimi anni. La costante crescita, che oggi ci vede vendere circa 11.000 autovetture l’anno ed essere il leader tra i distributori indipendenti in Italia, ci ha fornito lo spunto per esportare il nostro modello in una piazza importante come Verona. Si tratta di una grande sfida che con determinazione e impegno vogliamo vincere. Verona è una piazza che vi porta fortuna, li si trova infatti la sede direzionale di Noleggiare. Ci parli un pò del suo successo. Ad oggi in Italia siamo la sola azienda di noleggio che può offrire in un unico contesto un servizio di

mobilità avanzata a 360°, personalizzabile sulle esigenze di aziende e privati. Nei Mobility Shop di Noleggiare proponiamo al cliente soluzioni di noleggio a breve, medio e lungo termine di autovetture, veicoli commerciali e moto. Noleggio a lungo termine appunto, è il futuro del mondo automotive? Di noleggio a lungo termine parlano tutti, ma pochi ne conoscono a fondo le caratteristiche e i vantaggi. Tra le aziende è largamente diffuso e ha già in parte sostituito la tradizionale proprietà o il leasing grazie alla facilità di gestione del parco auto, alla tranquillità di essere al riparo da qualunque imprevisto, alla sicurezza di poter pianificare i costi aziendali. Recentemente anche i privati hanno cominciato ad avvicinarsi al noleggio a lungo termine, spinti dai crescenti costi di gestione dell’auto e dall’alta

Franco Tomasi

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Una panoramica del nuovo deposito di Guidizzolo

LA COSTANTE CRESCITA (OGGI TOMASI AUTO VENDE CIRCA 11.000 AUTOVETTURE L’ANNO) HA FORNITO ALL’AZIENDA LO SPUNTO PER ESPORTARE IL PROPRIO MODELLO DI BUSINESS IN UNA PIAZZA IMPORTANTE COME VERONA svalutazione del mezzo in proprietà; si stima che ad oggi siano circa 30.000 gli italiani che lo hanno preferito alla tradizionale proprietà e questo dato cresce a doppia cifra di anno in anno. Quindi non esiste un futuro per la vendita auto? Certo che esiste, e i numeri in crescita di Tomasi Auto lo confermano. Il nostro approccio è diverso, noi vogliamo porci come un player che propone un

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servizio di mobilità a 360°, vendendo auto di proprietà con Tomasi Auto e formule di noleggio con Noleggiare Cosa ci dobbiamo aspettare per il 2020? Il 2020 sarà un anno molto importante per le nostre aziende, ricco di nuove sfide. Tomasi Auto dovrà confermare il percorso di crescita e gestire lo start-up della sede di Verona. Noleggiare invece continuerà con il piano di sviluppo nazionale, con l’apertura di location di primo piano come Bologna, Trento, Torino, Firenze, Venezia e Milano. Infine il prossimo anno introdurremo nelle nostre più importanti agenzie un innovativo sistema per automatizzare le procedure di noleggio delle auto. Il cliente sarà in grado, attraverso un’applicazione mobile e in totale autonomia, di prenotare, ritirare e successivamente restituire il suo veicolo.

TOMASI AUTO Sede: Guidizzolo MN Via Salvo D’Acquisto, 2, Tel: 0376 819213 www.tomasiauto.com NOLEGGIARE Sede: Verona Via Evangelista Torricelli 6 Tel: 800 947 447 www.noleggiare.it

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ECONOMIA E LAVORO

Confartigianato lancia il welfare territoriale Con una piattaforma online si può incrementare la retribuzione ai dipendenti di un’azienda e, nel contempo, fare ricadere sul territorio il valore della loro maggiore capacità di spesa. Si tratta della piattaforma “TreCuori”, che diventa il punto di incontro tra i premi in denaro delle imprese ai dipendenti, la spesa che esso compiono e i soggetti che vendono le loro prestazioni in beni e servizi. A “TreCuori” si possono iscrivere le imprese che erogano i premi, la attività commerciali, ma anche tutti i cittadini che intendono favorire, con il predeterminato valore della loro spesa nei negozi convenzionati con la piattaforma, un contributo al mondo associativo e agli enti di carattere sociale che operano sul territorio. “TreCuori” diventa così il punto di contatto tra chi compra e chi vende e diventa il soggetto pagatore delle transazioni effettuate. Confartigianato Imprese Mantova ha lanciato lo sportello “WelFare Insieme”, l’impresa sociale che intende rispondere alla crescente domanda di servizi sociali delle famiglie in una logica di welfare che abbraccia tutto il territorio. Due sono gli elementi utili a questo scopo: il sistema del welfare aziendale e il marketing sociale. Con il welfare aziendale l’impresa si prende cura

dei propri lavoratori devolvendo a loro i premi aziendale non più in denaro perché, tra ritenute fiscali e previdenziali sarebbero decurtati di circa il 40%, ma con la possibilità di finanziare gli acquisti dei dipendenti, mantenendo così integro il valore economico dei premi. Per acquisti si intendono beni e servizi a favore dei dipendenti e dei propri familiari (libri di scuola, vacanze, assistenza delle persone, servizi sanitari, ecc.) e questo viene pagato direttamente dall’impresa mediante la piattaforma. Il marketing sociale è uno strumento innovativo di raccolta fondi che, mediante la piattaforma “TreCuori” mette in rete la comunità a sostegno delle organizzazioni sociali locali. In questo modo, iscrivendosi alla piattaforma, gli enti no profit, le attività commerciali e i cittadini possono interagire reciprocamente per produrre benessere collettivo. Il progetto è stato presentato da Confartigianato in un’affollata assemblea in cui erano presenti imprese, enti pubblici e associazioni no profit, che hanno manifestato il loro interesse per questa iniziativa rilevandola innovativa e di grande spessore per il rilancio del territorio e per i benefici sociali che la stessa può produrre.

nuovi indicatori fiscali, una batosta Lorenzo Capelli

Confartigianato Imprese Mantova rigetta con forza l’obbligatorietà degli ISA (indicatori sintetici di affidabilità fiscale) introdotti per l’anno 2018. “Siamo al paradosso - afferma il presidente di Confartigianato Imprese Mantova, Lorenzo Capelli - sono stati adottati gli ISA per calcolare l’affidabilità fiscale dei contribuenti e si manifestano come strumenti del tutto non credibili a questo scopo. Gli ISA non tengono conto della crisi attuale, formano pagelle che costruiscono voti fuori dalla realtà vera dell’impresa. Il fatto grave e che è stata introdotta la norma come strumento di controllo che ha effetto retroattivo sul bilancio 2018. Noi siamo per eventualmente rendere facoltativa la compilazione degli ISA per il 2019, in modo da sperimentare questo nuovo strumento e poi valutare l’opportunità di mantenerlo, di modificarlo o addirittura cassarlo. Resta fermo il dato che le imprese italiane hanno bisogno di norme certe e non della loro applicazione retroattiva”.

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Ecobonus, il governo lo cancelli subito

PRONTA L’ASSISTENZA SUI FINANZIAMENTI PER L’AVVIO DI NUOVE IMPRESE Confartigianato Imprese Mantova informa che è stato pubblicato dalla Regione Lombardia il bando “Arche - Nuove Mpmi - sostegno alle Start up lombarde in fase di avviamento e consolidamento”. Il provvedimento, che rende disponibili 16 milioni di euro a fondo perduto, serve per promuovere le nuove micro, piccole e medie imprese) e liberi professionisti, sia in forma singola che associata. Sono esclusi i soggetti che operano nel settore “Alloggio” come alberghi, bed and breakfast e case per le vacanze. Il bando è diviso in due Misure. Con la “Misura A” si finanziano le attività di nuova o recente costituzione, fino a un massimo di 2 anni. Con la “Misura B” le attività avviate da più di 2 e massimo 4 anni. Il contributo a fondo perduto si configura per la “Misura A”, a fronte di un investimento minimo di 30.000 euro, con l’incentivo arriva a un massimo di 50.000 euro. Per la “Misura B”, fino a un massimo di 75.000 euro, a fronte di un investimento minimo di 40.000 euro. Sono considerate spese ammissibili, per la “Misura A”, l’acquisto di nuovi impianti, attrezzature, materiali, macchinari, hardware e software, la ristrutturazione funzionale dei locali per l’attività di impresa/professionale (escluso spese tecniche e di progettazione), le spese di locazione/noleggio per attrezzature tecnico-specialistiche e per laboratori/sede oggetto di intervento. Per la “Misura B”, l’acquisizione di immobili destinati a sede produttiva, logistica, commerciale (immobile che deve essere ubicato all’interno del territorio regionale), l’acquisto di brevetti, licenze d’uso e servizi software di tipo “cloud”. Per la presentazione delle domande lo sportello della Regione aprirà il prossimo 2 ottobre e si chiuderà il 15 novembre, salvo chiusura anticipata per esaurimento risorse. Per informazioni, Confartigianato Imprese Mantova, tel. 0376-408778.

No di Confartigianato allo sconto sulle fatture per gli interventi relativi all’ecobonus e al sisma-bonus, previsto dal Decreto Crescita, perché distorce la concorrenza a danno di mezzo milione di micro e piccole imprese del settore costruzioni, con 1,2 milioni di addetti. In pratica si carica sulle fatture spiccate dalle imprese al cliente una decurtazione pari all’intero sconto fiscale che questi dovrebbe recuperare in un decennio. Il mercato sostenuto dall’ecobonus, tra serramenti, caldaie a condensazione, pareti verticali e orizzontali, pompe calore, ecc., ammonta a 3.331 milioni di euro di investimenti, vale il 6,6% degli interventi di manutenzione straordinaria sugli edifici residenziale. Prendiamo come esempio un’impresa di cinque addetti nel settore delle costruzioni in cui si colloca il 42,5% degli occupati dell’intero comparto. Nell’ipotesi che gli interventi per efficienza energetica pesino per il 50% del fatturato aziendale si evidenzia che la norma, dal quarto anno, mette fuori mercato la nostra impresa tipo. Nei primi tre anni lo sconto ai clienti rimane inferiore alle somme versate all’Erario (imposte su reddito, ritenute dei dipendenti, contributi, Irap e Iva) consentendone il completo recupero all’impresa, ma dal quarto anno questa condizione non si avvera più e l’impresa è costretta, per quell’anno, a rinunciare alla gran parte degli interventi incentivati; e nel quinto anno la rinuncia per incapienza è totale. Confartigianato chiede al nuovo governo di cancellare subito questa norma.

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ECONOMIA E LAVORO

CALCIO E IMPRESE UNITE NELL’ECCELLENZA Calcio e imprese insieme, nel segno dell’eccellenza. E’ in questa direzione che si inserisce la prima convenzione tra il Mantova Calcio a 5 e una delle principali realtà dell’associazionismo mantovano, Confcommercio Mantova. Una partenership che unirà le due organizzazioni per tutta la stagione sportiva 2019/2020 e che si articola in più punti: uno sconto sugli abbonamenti della stagione 2019/2020 (agli associati a Confcommercio, infatti, è riservata una riduzione sull’abbonamento annuale che passa da 80 € a 50 €); la possibilità di diventare sponsor ad un terzo del prezzo di listino (le imprese che vogliono entrare nel circuito del Mantova Calcio a 5 pagheranno 1.000 € anziché 3.000 €; in cambio è garantita la presenza massiccia del proprio brand su tutti i canali della società); terza opzione la sponsorizzazione tecnica con la cessione di prodotti o servizi, a fronte, anche qui, della massima visibilità per l’azienda. “Confcommercio non è un’organizzazione a sé stante, ma è

inserita in un contesto socio economico ben definito, con cui interagisce attivamente – sottolinea Stefano Gola, presidente della sezione cittadina dell’associazione - Non è la prima volta che supportiamo, attraverso partnership e altre forme di collaborazione, realtà emergenti del territorio, e Mantova Calcio a 5 è una vera eccellenza del nostro panorama sportivo. Ne condividiamo i valori di sana competitività, disciplina e lealtà. Inoltre, l’accordo offre importanti occasioni di visibilità alle nostre imprese. Insomma, Confcommercio sostiene l’eccellenza.” “Si tratta di un grandissimo passo avanti per la società Mantova Calcio a 5 in termini di visibilità e radicamento sul territorio– commenta il direttore generale Cristiano Rondelli – Confcommercio è la prima associazione di categoria che si affaccia e sostiene il futsal mantovano. L’obiettivo della squadra quest’anno è portare alto in tutta Italia il nome di Mantova”. “Questa partnership rappresenta moltissimo per noi – gli fa eco Andrew

CORSI CONFCOMMERCIO MOLTE LE PROPOSTE Sono decine le proposte formative di Confcommercio per questo ultimo trimestre dell’anno, con molte novità. Oltre ai corsi obbligatori sulla sicurezza sui luoghi di lavoro e in materia di igiene, sempre presenti nell’offerta formativa dell’associazione, ampio spazio è dedicato alla comunicazione e al marketing (ad esempio, per citare i prossimi corsi: Come si parla in pubblico? – 10 e 17 ottobre; Creazione e stampa di locandine e pieghevoli in pochi clic: rendi originali i tuoi post -25 ottobre). I corsi sono gratuiti per i titolari, dipendenti e soci collaboratori delle aziende iscritte all’Ente Bilaterale Mantovano Commercio Turismo e Servizi. Inoltre con For.te., il più importante tra i fondi interprofessionali per la formazione continua dei dipendenti per numero di aziende che lo

CORRISPETTIVI TELEMATICI

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hanno scelto, è possibile pianificare percorsi formativi completamente gratuiti (anche l’iscrizione al fondo è gratis). Per l’elenco completo dei corsi in programma: www.confcommerciomantova.it/corsi Info e iscrizioni: T. 0376 231209/208 formazione@sviluppomantova.it

Prosegue la rivoluzione in campo fiscale iniziata con l’introduzione della fatturazione elettronica. Il 1° gennaio prossimo, infatti, debutterà l’obbligo di memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi giornalieri per tutte le aziende. Per informare sulle novità, Confcommercio organizza un road show sul territorio con prima tappa a Porto Mantovano il 1° ottobre alle 14 presso la propria sede, cui seguiranno gli incontri a Suzzara, Ostiglia, Pegognaga, Guidizzolo e Viadana (Info e conferme di partecipazione: T. 0376 2311 – accettazione@sviluppomantova.it). Inoltre Confcommercio ha stipulato una convenzione con SID Nord SRL, azienda leader nella vendita e assistenza di misuratori fiscali, attrezzature e soluzioni gestionali per negozi e ristoranti e presente in provincia di Mantova con 2 centri di assistenza a Viadana e Curtatone, che prevede uno sconto fino al 15% sul prezzo di listino, per l’acquisto di un nuovo registratore telematico, oltre ad una serie di altre agevolazioni. Per usufruire della convenzione è sufficiente recarsi presso uno dei 2 centri di assistenza di SID Nord muniti del certificato di appartenenza a Confcommercio Mantova (rilasciato solo ai soci i regola con il pagamento della quota associativa). Per maggiori informazioni: T. 0522 23.20.60 335 785.91.04 - info@sidnord.it

Boscaini, responsabile della comunicazione – in quanto l’ascesa dalla D alla A è stata così rapida da non aver permesso un consolidamento altrettanto veloce del brand MNC5. E’ bello condividere i nostri valori con chi rappresenta una larga fetta del mondo imprenditoriale mantovano. Le società sportive vivono di sponsor, ma è molto importante che lo sponsor creda fermamente nel progetto che sostiene”. Per conoscere meglio i dettagli della partnership e aderirvi: T. 3515259536 ufficiomarketing@mantovac5.com

BANDO ARCHè PER START-UP DAL 2 OTTOBRE Aprirà martedì 2 ottobre il bando regionale “Archè - sostegno alle Start Up lombarde in fase di avviamento e consolidamento” che prevede contributi a fondo perduto fino al 50% a favore di micro e piccole e medie imprese e liberi professionisti nella fase di avvio e consolidamento della propria attività. “La misura – spiega il direttore di Confcommercio Nicola Dal Dosso - accoglie diverse sollecitazioni avanzate dal nostro sistema ed è particolarmente importante per dare slancio al tessuto produttivo concretizzando il sogno di aspiranti imprenditori e sostenendo le start-up”. Il bando Arché ha una dotazione finanziaria di 16 milioni di € ed è articolata in due sottomisure: una a sostegno delle micro, piccole e medie imprese di tutti settori economici e liberi professionisti che hanno avviato l’attività da massimo 2 anni e aspiranti imprenditori o liberi professionisti. L’altra a supporto delle imprese che hanno avviato l’attività da più di 2 anni e fino ad un massimo di 4 anni. Sarà possibile presentare le domande dal 2 ottobre e fino al 15 novembre. L’Area Contributi di Confcommercio invita le imprese interessate a raccogliere la documentazione relativa alle spese sostenute e i preventivi degli investimenti da effettuare, e fissare un colloquio informativo specifico. Info: T. 0376 231216 contributi@confcommerciomantova.it

CONFCOMMERCIO MANTOVA via Londra 2 B/C Porto Mantovano (Mn) T. 0376. 2311 - info@confcommerciomantova.it www.confcommerciomantova.it

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APINDUSTRIA SPONSORIZZA LA MOSTRA DI GIULIO ROMANO “Riuscire a raccontare la grandezza di Giulio Romano e della sua bottega è come celebrare la qualità e il valore delle PMI che ancora oggi portano il nome di Mantova e dell’Italia in giro per il mondo. Per questo abbiamo deciso di sponsorizzare quest’importante iniziativa che valorizza il territorio e la sua cultura – ha sottolineato Elisa Govi, presidente Apindustria Confimi Mantova, a seguito della firma dell’accordo di sponsorizzazione della mostra “Con nuova e stravagante maniera” che apre a Palazzo Ducale domenica 6 ottobre 2019. Investire in cultura non è una novità per l’associazione piccole e medie industrie: il sostegno alla mostra di Giulio Romano si aggiunge alla partnership con Festivaletteratura e ad una serie di incontri organizzati con le principali istituzioni culturali di Mantova. “L’iniziativa di Palazzo Ducale su Giulio Romano – ha affermato Peter Assmann - vuole essere un grande evento culturale che mostri al mondo la grandiosità della figura storica del più celebre allievo ed erede di

Raffaello. Quest’iniziativa rappresenta un’importante opportunità per Mantova: riunire il più possibile le forze produttive locali intorno a Palazzo Ducale e rafforzare quindi l’immagine di Mantova come città d’arte in Europa e nel mondo”. Apindustria Confimi Mantova accompagnerà tutta la durata della mostra con una serie di iniziative mirate a promuovere e a valorizzare l’esposizione sia tra le aziende associate, sia in collaborazione con il territorio. Ad esempio sono previste visite alla mostra specificatamente dedicate alle aziende, ai loro dipendenti e clienti oltre ad un ciclo di incontri che metterà a confronto arte e impresa per riscoprire il valore delle botteghe rinascimentali che sono all’origine dell’attuale imprenditoria italiana. Tra i libri che saranno presentati ricordiamo: Fuori dal Gregge su innovazione e pensiero divergente e Rinascimento Oggi che facendo riferimento alla tradizione degli artisti rinascimentali propone un confronto e stimoli sul mondo imprenditoriale dei nostri giorni.

PER UN CREDITO A MISURA D’IMPRESA

VENDERE CON I SOCIAL E IL FORMATORE A DOMICILIO I social, il sito internet, le mail, le newsletter sono tutti strumenti che nel mondo digitale di oggi sono diventati spesso scontati. Ma sapete sfruttarli al meglio per vendere maggiormente i vostri prodotti e servizi? Il percorso proposto da Apindustria prevede una serie di novità per rafforzare l’efficacia della formazione e la più importante è quella del formatore a domicilio. “Non possiamo pretendere che le cose cambino se continuiamo a fare le stesse cose con gli strumenti che utilizziamo ogni giorno - ha dichiarato Carloalberto Baroni, titolare di Powerapp, docente del percorso e coideatore del Metodo del Venditore Digitale – i social non servono per vendere ma per vendere servono i social e se li usi in modo errato l’autogol è immediato“. La formazione prevede non solo un’aula limitata a 6

FORMAZIONE IN OUTDOOR

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“Basta togliere i nomi e le date alle storie di Giulio Romano e di Raffaello e si potrebbe pensare che stiamo raccontando le vicende di una piccola impresa di oggi – sottolinea Giovanni Acerbi, direttore di Apindustria Confimi Mantova – i nostri imprenditori sono come gli artisti del Rinascimento: attenti al mercato, innovativi e capaci di creare una qualità che tutto il mondo ci invidia”. Per tutta la durata dell’esposizione Apindustria distribuirà alle persone che frequentano la sede dell’Associazione materiale promozionale sulla mostra in modo da promuovere l’esposizione.

Nella foto: i partecipanti durante la presentazione del percorso il Social Formatore a domicilio

imprese per consentire di avere il rapporto ottimale tra partecipanti e docente ma anche un “coaching” digitale in azienda in affiancamento con l’operatore per agevolare la messa in pratica degli strumenti digitali. Il social marketing sarà sviluppato dall’associazione con percorsi dedicati a Linkedin, Instagram e all’e-commerce.

Orienteering, Softair e un’arrampicata su una ferrata sono attività sportive che richiedono impegno fisico ma che consentono anche di mettere alla prova abilità che sono utilissime anche a livello professionale. Per questo Apindustria propone una serie di esperienze di formazione outdoor dedicate alle aziende interessate ad una modalità di apprendimento fuori degli schemi. “La formazione deve essere sempre più esperienziale perché così consente ai partecipanti di mettersi direttamente alla prova - spiega Giacomo Cecchin, responsabile formazione e comunicazione di Apindustria Confimi Mantova – abbiamo attivato una collaborazione con il coach Gilberto Cristanini e con la società Tactical Game per poter svolgere le attività in modo sicuro e offrendo ai partecipanti un corso che gli consenta di mettersi alla prova sul campo e di portare in azienda le competenze acquisite”. L’incontro di presentazione del progetto Outdoor è stato trasmesso in streaming e ha toccato le tre diverse esperienze con cui si confronteranno i partecipanti: l’orienteering, il softair e la ferrata per lavorare in gruppo e capire le dinamiche del team.

“Per dialogare con le banche occorre parlare lo stesso linguaggio fatto di numeri, rating e centrale rischi – spiega Elisa Govi, presidente di Apindustria Confimi Mantova presentando Itaca, il progetto sulla cultura del credito che è giunto ormai al suo decimo anno – se conosci la tua azienda e la sai raccontare nel modo giusto è più agevole ottenere credito per dare supporto ai tuoi progetti”. Il percorso è iniziato con un incontro dal titolo ABC Banche per offrire una panoramica generale sul credito e proseguirà con il check-up salva azienda, gli indizi di pre-allerta, il controllo di gestione e la tesoreria aziendale. “Spesso le aziende ci chiedono supporto nell’interpretare correttamente documenti bancari e finanziari” ha dichiarato Alessandra Tassini, responsabile dell’ufficio economico dell’Associazione Apindustria. “abbiamo quindi pensato di proporre un percorso formativo utile a fornire alle imprese gli elementi necessari a comprendere a situazione creditizia aziendale.” Relatore principale del percorso sarà il dott. Massimo Rossi, esperto di tematiche bancarie e finanziarie, che diventerà una sorta di “allenatore” che sarà al fianco delle aziende per aiutarle ad analizzare il rating, gli estratti conto o le condizioni bancarie. Il percorso Itaca, verso la meta del credito, si svilupperà in 5 tappe con seminari gratuiti, corsi a pagamento e confronti con gli istituti di credito e consentirà di avere anche una panoramica dedicata alle novità normative.

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aziende italiane l’impresa di fare impresa

a cura di Marco morelli

molino magri srl

Nove decenni di lavoro, ricerca, passione Nove decenni di passione, ricerca e storia familiare, sempre a fianco dei propri clienti per soddisfare le esigenze del consumatore, producendo farine di grano tenero per panificazione, pizzerie e pasticceria. Il Molino Magri di Marmirolo compie 90 anni e nelle scorse settimane ha festeggiato il prestigioso traguardo con un grande evento, nella propria sede a Marmirolo. Una giornata di “porte aperte” per far conoscere il Molino e i suoi prodotti d’eccellenza, in compagnia di alcuni tra i migliori Maestri Panificatori e Maestri Pizzaioli italiani e stranieri, ambasciatori dell’azienda nel Mondo. Sotto la guida della famiglia Magri dal 1929, anno in cui Pietro Magri acquistò il molino dai precedenti proprietari austriaci, con attestazioni dell’attività molitoria già a partire dall’epoca dei Gonzaga. Una storia che arriva ai giorni nostri e alle più recenti innovazioni portate in azienda dalle attuali generazioni alla guida: Gian Pietro, il presidente, con i figli Stefano e Modesto Magri. Dal 2016 l’azienda è impegnata in un sensibile processo di crescita che ha portato a numerose migliorie tecnologiche, come il nuovo impianto di ventilazione forzata per la salubrità dei prodotti, l’introduzione della selezionatrice ottica colorime-

Da sx Stefano, Modesto, Gian Pietro e Dora Magri

LA PRESTIGIOSA AZIENDA DI MARMIROLO COMPIE 90 ANNI E HA CELEBRATO QUESTO EVENTO CONDIVIDENDO I PROPRI SUCCESSI E PRESENTANDO I NUOVI PROGETTI trica, l’implementazione dell’apparato per la produzione di farine integrali a tutto corpo. A livello applicativo invece si è puntato sulla creazione di MagriLab, nuovo centro tecnico di formazione, spazio di condivisione di conoscenze e di passione per l’arte bianca, dove accogliere clienti, professionisti e collaboratori, per potersi confrontare e crescere in un luogo stimolante e confortevole. La ricerca ha generato un’ampia gamma di prodotti. Una particolare attenzione è dedicata alle farine per la pizza, un settore su cui Molino Magri sta investendo con decisione negli ultimi anni e che sta regalando all’azienda molte soddisfazioni (le vendite delle farine per pizza sono cresciute del 119% nel 2018, rispetto all’anno precedente), grazie a prodotti selezionati utilizzati da alcuni dei migliori maestri pizzaioli in tutta Italia e all’estero. Tra i più apprezzati ci sono le specialità della linea Crockizza (Riso, Farro, Integral e CerealCrockizza) ideati per pizza alla pala e in teglia e Doppiaesse, la miscela di farina ottenuta dalla macinazione di grani parzialmente pregerminati, ideale per la preparazione della pizza con il caratteristico cornicione molto alto, alveolato e morbido, ma anche per la classica napoletana. Aumenta in generale la produzione dell’azienda, che oggi conta 30 dipendenti. Il primo quadrimestre del 2019 ha fatto già registrare un +23,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Crescono anche le esportazioni, sempre trainate dal comparto pizza: l’azienda mantovana oggi è presente anche all’estero, dall’America al Giappone. Le radici restano, però, saldamente legate al territorio mantovano, al quale Molino Magri dedica un’attenzione particolare attraverso il progetto MantoGrano, che lo vede al fianco di Confagricoltura Mantova e Sindacato Provinciale Panificatori Artigiani di Mantova, con il patrocinio del Comune di Mantova, per la realizzazione di una filiera del pane al 100% locale e km0. MantoGrano oggi può contare su 500 ettari di coltivazione, oltre 50 agricoltori coinvolti e 2.500 tonnellate di farina km0 prodotte. I Maestri Panificatori e Maestri Pizzaioli che sono stati al fianco della famiglia Magri durante la festa del 90° dimostreranno al pubblico ciò che si può

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un storia di scelte lungimiranti lunga 90 anni

realizzare con le differenti farine e semilavorati del Molino. Marco Quintili, campano vincitore del titolo di “Miglior Pizzeria Emergente del Lazio” e recensito tra i top di Roma dalla rubrica I Sapori de La Repubblica, per l’occasione realizza la pizza “canotto” dal bordo alto, morbido e leggero. Il veronese Stefano Miozzo, pluripremiato Campione del Mondo della Pizza (per ben due volte), con la sua pizza in pala. Julien Serri, “cuisïolo” come ama definirsi (gioco di parole tra chef de cuisine e pizzaiolo), portavoce del gusto italiano tra innovazione e tradizione oltre che volto noto in Francia, con Dario Guerrasio,

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nomade portavoce dello street food senza confini, prepara la “pizza a portafoglio”. Carriera internazionale anche per Vanni Mauro che ha vissuto a lungo a Parigi e gestisce una celebre pizzeria nel Principato di Monaco e che, durante l’happening, utilizza le farine a bassa raffinazione. Tradizione verace napoletana per Gennaro Primicerio che, dal suo quartier generale in provincia di Napoli, si sta facendo notare nel panorama enogastronomico nazionale. Infine, il “genio” mantovano della panificazione Marino Tanfoglio, per due volte Miglior Panificatore d’Italia e vincitore di numerosi premi nazionali con i suoi pani, presenta alcune sue specialità preparate con le farine di MantoGrano. Durante l’evento, in mattinata si sono registrati i significativi interventi del sindaco di Marmirolo Paolo Galeotti, del vice sindaco di Mantova Giovanni Buvoli, del presidente della Camera di Commercio Carlo Zanetti e della presidente Apindustria Mantova Elisa Govi. L’immagine ufficiale è di Giulia Bernardelli, in arte “Bernulia”, che per l’occasione ha realizzato un’opera d’arte dedicata al Molino Magri con farina e grani che, ispirandosi alla Venere di Botticelli, fonde i concetti di arte, natura e bellezza.

Le prime testimonianze dell’esistenza del Molino nel comune di Marmirolo risalgono, secondo un’antica mappa al periodo dei Gonzaga. Di proprietà tedesca durante la prima guerra mondiale, viene acquistato nel 1929 da Pietro Magri assieme al figlio Cuore Modesto. Da qui inizia un cammino all’insegna dell’innovazione e della tecnologia. Nel 1948 sorge un nuovo fabbricato, nel 1969 i nuovi silos per lo stoccaggio delle materie prime. Dagli anni ‘70 l’azienda viene lasciata in gestione a Gian Pietro Magri, attuale presidente della società, con il quale nel 1978 vengono acquistati i silos per i prodotti finiti. Negli anni ‘80 entrano in azienda i figli Anna, Modesto e Stefano in affiancamento al padre, dando un nuovo impulso all’attività e puntando ad ottenere un livello qualitativo sempre maggiore. Alla fine degli anni ‘80 viene realizzato un impianto di miscelazione che permette una diversificazione delle farine prodotte e una personalizzazione delle stesse. Negli anni ‘90 il sistema produttivo del Molino viene computerizzato fino ad arrivare, nel 1999, all’introduzione in azienda del sistema di gestione per la qualità. Dal 2008 al 2014 iniziano importanti interventi di miglioramento della struttura produttiva quali l’ampliamento delle fariniere per stoccaggio farine, la costruzione dell’impianto di carico rapido alla rinfusa, l’allargamento e ottimizzazione del reparto di prepulitura del grano, l’edificazione del nuovo magazzino per prodotti finiti confezionati ed infine l’impianto fotovoltaico. Dalla fine del 2016 inizia l’opera più consistente di ristrutturazione dell’azienda che porta alla fine del 2017 al totale rinnovamento ed ampliamento degli uffici e culmina all’inizio del 2018 con la realizzazione del centro tecnico professionale di formazione “MagriLab”.


ECONOMIA E LAVORO

CNA, UN SERVIZIO CONFEZIONATO SU MISURA PER ACCEDERE ai FINANZIAMENTI GIOVANI IMPRENDITORI Una quarantina di giovani imprenditori, di cui 15 donne, dall’età compresa tra i 24 e i 32 anni nei settori: ristorazione, alimentazione, parrucchieri, centri estetici, grafica web, design per arredamenti interni, pubblici esercizi, metalmeccanico, durante il primo semestre 2019, hanno aderito all’iniziativa dell’ufficio credito e bandi della CNA, diretto da Sara Ferrarini per incontri personalizzati, per approfondire le dinamiche del credito: finanziamenti di “breve periodo” o quello di medio-lungo termine, la valutazione del merito creditizio nel settore bancario, l’importanza della comunicazione tra l’ imprenditore e il partner bancario attraverso un continuo e corretto scambio di informazioni reciproco al fine di monitorare la gestione del credito e dell’azienda sotto il profilo ammnistrativo, ed inoltre il ruolo dell’organismo di credito “ Sviluppo Artigiano” che eroga finanziamenti garantiti e agevolati, che risulta fondamentale nel percorso di crescita delle nuove imprese. Molto interesse è stato manifestato

contributo di 800 euro alle future mamme

Sei una futura mamma? Il patronato Epasa- Itaco della CNA assiste gratuitamente nella presentazione della domanda per usufruire di contributo di 800 euro . Infatti, il premio alla nascita prevede un assegno dell’importo di 800 euro (bonus mamma domani) viene corrisposto dall’INPS –spiega la nota del patronato EPASA –ITACO della CNA- per la nascita o l’adozione di un minore su domanda della futura madre al compimento del settimo mese di gravidanza (dopo la 32° settimana) o alla nascita, adozione o affidamento preadottivo. Il beneficio è concesso in un’unica soluzione per ogni evento (gravidanza, parto, adozione o affidamento) e in relazione a ogni figlio nato, adottato o affidato. Le modalità di pagamento previste sono: • bonifico domiciliato presso ufficio postale; • accredito su conto corrente bancario; • accredito su conto corrente postale; • libretto postale; • carta prepagata con IBAN. Le gestanti e madri, cittadine italiane, comunitarie o non comunitarie, devono essere presenti e residenti in Italia. Info, Giovanna Ciaramella , 0376-3179115.

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CNA a favore della cancellazione ART 10 DEL DECRETO CRESCITA

Sara Ferrarini, responsabile ufficio credito Cna

dai giovani imprenditori – aggiunge la Ferrarini – sulle procedure da ottemperare per usufruire dei contributi dei bandi camerali e regionali. Ma il servizio non si basa solo sul glossario dei finanziamenti - conclude la Ferrarini - bensì nell’aiutare i giovani imprenditori nella loro attività costantemente con contatti diretti in azienda al fine di monitorare il progetto imprenditoriale. Gli incontri con i giovani imprenditori riprenderanno dal prossimo mese di settembre contattando Sara Ferrarini, 0376-3179134; email: ferrarini@mn.cna.it.

a scuola di energie rinnovabili

Continua la battaglia della CNA contro l’abrogazione dell’articolo 10 del Decreto Crescita che penalizza le imprese del settore casa: installatori, edili, serramentisti, ecc ,per quanto riguarda l’ecobonus e il sismabonus; vale a dire lo sconto in fattura sui lavori che riguardano la riqualificazione energetica. Dopo la regione Toscana che ha annunciato che farà ricorso, anche la regione Lazio si sta attivando su iniziativa di un consigliere di maggioranza al fine di impegnare il presidente della Regione a compiere tutti gli atti necessari ad impugnare nelle sedi istituzionali e giurisdizionali competenti l’articolo 10 del Decreto Crescita, che rappresenta una distorsione del mercato e una concorrenza sleale nei confronti delle imprese, venendo meno il principio del libero mercato. CNA apprezza l’iniziativa della Regione Toscana e del consigliere regionale di maggioranza della Regione Lazio - sottolinea il Direttore Elisa Rodighiero - come manifestazione di forte attenzione verso la battaglia che CNA sta combattendo per l’abrogazione di un provvedimento che presenta incongruenze e sta fortemente penalizzando l’intero settore della riqualificazione energetica. I reali beneficiari dell’articolo 10 – afferma la Rodighiero – sono multiutilities ed ex monopolisti, i soli ad avere rilevanti crediti di imposta da compensare.CNA lancia un appello ai consiglieri regionali mantovani a sostenere le ragioni degli artigiani , mettendo in atto da parte della Regione Lombardia concrete azioni mirate ad ottenere la soppressione di una norma che ha effetti nefasti sulle imprese che operano nel risparmio energetico.

Fonti di energie rinnovabili: pompe di calore, solare termico, biomasse, fotovoltaico sono le nuove frontiere del risparmio energetico e la tutela dell’ambiente. Tutto ciò richiede per gli installatori di impianti termici ed elettrici, conoscenza, sapere, competenza professionale - sottolinea il Direttore della CNA, Elisa Rodighiero - attraverso un continuo aggiornamento professionale imposto dalle normative ma anche dal mercato in continua evoluzione tecnologica e legislativa nel campo dell’economia sostenibile. Nel center formativo della CNA nel primo semestre 2019,somo stati organizzati 10 corsi obbligatori di qualificazione per gli installatori degli impianti Fer( fonti di energia rinnovabile) che hanno coinvolto 220 installatori di impianti termici ed elettrici. CNA ha costituito una task-force force di professionisti - aggiunge la Rodighiero - con l’ obiettivo di sostenere professionalmente le imprese con corsi di specializzazione in tema di energie rinnovabili.

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CRISI DEL COMMERCIO SI VINCE UNITI E’ un invito a unire le forze per un progetto comune di rilancio del commercio cittadino serio e a lungo termine, quello che Confesercenti Mantova rivolge agli operatori mantovani. “Stiamo attraversando una crisi economica e dei consumi molto pesante che a Mantova, realtà di piccole dimensioni e con cronici problemi di accessibilità, ha effetto ancor più devastante. Per uscirne dobbiamo lavorare tutti insieme trovando un percorso comune”, è l’opinione del Presidente di Confesercenti Mantova Gianni Rebecchi. “E’ inutile e dannoso correre in ordine sparso – avverte Rebecchi – Noi associazioni di categoria ci siamo per ascoltare anche chi non è associato e per portare avanti le istanze degli operatori”. “Recentemente – prosegue il Presidente di Confesercenti Mantova - abbiamo ottenuto un importante successo con l’accordo attraverso il quale il Comune di Mantova metterà a disposizione di noi commercianti un bando da 150.000 euro per finanziare le

attività che apriranno in città, amplierà sensibilmente i parcheggi con 850 posti auto complessivi e provvederà a una corposa campagna di comunicazione. Siamo arrivati a questo risultato attraverso un percorso non sempre facile, che ci ha visti come Confesercenti dialogare portando avanti le necessità che abbiamo raccolto in questi mesi confrontandoci con gli operatori della città. Ciò che abbiamo ottenuto è un buon risultato. Non risolve tutti i problemi, ma è un ottimo punto di partenza. Ora bisogna proseguire questo percorso di rilancio del commercio e, per questo, Confesercenti ha elaborato numerose proposte. A partire da un nuovo concetto di Distretto Urbano del Commercio: uno strumento utile che in altre città funziona e fa la differenza; va ripreso in mano e gestito attraverso una figura manageriale altamente qualificata, con la partecipazione del pubblico e dei privati, in modo da strutturare insieme un piano di lungo periodo con budget, azioni e obiettivi predefiniti”.

PREOCCUPAZIONE PER GLI ESERCIZI DI VICINATO

ALLA SCOPERTA DI GIULIO ROMANO Le guide turistiche Confesercenti non potevano mancare di offrire iniziative di approfondimento all’attesa mostra su Giulio Romano, in programma a Mantova dal 6 ottobre al 6 gennaio 2020. Due i percorsi storicoculturali all’interno della città, per andare a scoprire luoghi e aneddoti della presenza del famoso artista e architetto a Mantova. Il primo itinerario – “Quattro passi con Giulio Romano Architetto” – si tiene tutti i sabati alle 11 e le domeniche alle 14.30. Giulio Romano è stato l’artefice del grande cambiamento della città dei Gonzaga, senza stravolgere le opere precedenti ma inserendosi sempre in modo innovativo. Ritroviamo la sua impronta nelle piazze create nel cuore del maestoso Palazzo Ducale, nell’interno del Duomo o della chiesa di San Pietro, ricordando il ritrovamento della reliquia

OPPORTUNITà PER LE IMPRESE

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“Mantova ha bisogno di recuperare attrattività nel suo complesso, a beneficio di tutti. L’associazionismo è la strada da percorrere, perché esprime una visione comune. Serve anche a cogliere importanti opportunità: chi aderisce a un’associazione di categoria non dà solo voce alle proprie richieste, ma è anche sempre aggiornato sulle tante possibilità di contributo all’avviamento e allo sviluppo dell’azienda (bandi regionali, comunali, camerali…) e riceve costante supporto in merito, così come fanno tante imprese mantovane che stanno beneficiando di importanti contributi. Le nostre porte sono sempre aperte.”, conclude Rebecchi.

del Preziosissimo Sangue nella Basilica di Sant’ Andrea fino a raggiungere le “Pescherie” sul Rio. Il secondo tour è dedicato a “Quattro passi con Shakespeare e Giulio Romano”, in programma tutti i sabati alle 14.30 e le domeniche alle 9.30. Shakespeare racconta la più romantica storia d’amore... e Giulio Romano raffigura le più erotiche scene d’amore. Visita a Palazzo Te, alla Chiesa di San Barnaba e alla casa di Giulio Romano. Per informazioni e prenotazioni: guidefederagitmantova@gmail.com

Autunno: tempo di cambiamenti, ripartenze e nuovi progetti. Il mondo dell’imprenditoria non fa eccezione, anzi, è proprio in questa stagione che spesso trovano realizzazione le idee maturate nel tempo, si dà il via a nuovi progetti imprenditoriali o si rinnova la propria impresa. A sostegno dell’innovazione delle imprese ci sono bandi regionali, camerali o comunali e l’autunno è una delle stagioni più interessanti per trovare opportunità di questo tipo. Confesercenti Mantova, attraverso il suo personale specializzato, si impegna a mantenere informati i suoi associati su tutte le opportunità in arrivo e assisterli in modo personalizzato, sviluppando insieme i progetti e stilando le domande di contributo. Un servizio particolarmente apprezzato dai soci Confesercenti: è alta, infatti, la percentuale di domande di contributo presentate dalle aziende Confesercenti Mantova e andate a buon fine. Sicuramente interessante è il Bando Arché di Regione Lombardia e Finlombarda, attivo dal 2 ottobre. Sostiene le nuove imprenditorialità lombarde, siano esse micro, piccole o medie imprese o liberi professionisti. I contributi sono di due tipi: Piani di Avvio (per imprese e liberi professionisti con massimo due anni di attività) e Piani di Consolidamento (per attività fino a 4 anni). Per informazioni: mantova@comservizi.it.

“I negozi sono le luci delle nostre città: non possiamo lasciare che si spengano”. E’ questa la metafora scelta dalla Presidente nazionale di Confesercenti Patrizia De Luise per accendere, ancora una volta, i riflettori sulla crisi degli esercizi commerciali di vicinato, che ancora si fa sentire intensamente. Mentre, in generale, le piccole imprese sembrano riprendere fiato, circa un esercizio commerciale di vicinato su quattro prevede di chiudere l’anno con un bilancio negativo. E due attività su dieci valutano anche la riduzione della forza lavoro. È quanto emerge da un sondaggio condotto su un campione di piccole imprese da SWG per Confesercenti, che sottolinea il peggioramento della situazione del commercio, in controtendenza con l’andamento medio degli altri settori. Solo il 18% degli imprenditori del commercio ritiene di chiudere l’anno con un bilancio positivo. Una media decisamente inferiore a quella delle altre imprese (34%) e anche alla quota di commercianti che indica una chiusura d’anno negativa: sono il 24%, sei punti percentuali in più della media delle piccole imprese. “Ci uniamo alle preoccupazioni di Patrizia De Luise – aggiunge il Direttore di Confesercenti Mantova Davide Cornacchia – Dal nostro osservatorio sul territorio vediamo come si diffonda sempre di più tra i nostri commercianti un forte senso di sfiducia: un operatore commerciale su due ritiene di avere, rispetto allo scorso anno, meno certezze”. “E’ necessaria un’azione organica – è la ricetta della De Luise - per restituire capacità di spesa alle famiglie e per accompagnare la rete commerciale nella transizione al digitale. Servono formazione continua per gli imprenditori, sostegno agli investimenti innovativi e un riequilibrio fiscale per una concorrenza alla pari tra offline e online”.

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ECONOMIA E LAVORO

Circolazione Un passo avanti? Qualche timido passo avanti in Lombardia sulla questione dei permessi di circolazione delle macchine agricole eccezionali? Forse sì e se ciò finalmente avvenisse, dando un senso compiuto alle mire di sburocratizzazione reale, senza per questo inficiare la sicurezza sulla circolazione e la certezza del libero trasporto, il merito va a Confai Lombardia e alla tenacia dei suoi vertici, che hanno saputo – grazie all’accortezza di Confai Mantova – accendere i riflettori su un nodo inestricabile. “Regione Lombardia ha commesso una grave leggerezza e anche Anci, l’Associazione nazionale dei comuni italiani, si è accorta dei rischi di una sburocratizzazione giusta nel merito, ma errata nei metodi e ha raccomandato ai Comuni di rispondere esplicitamente alle richieste di parere in materia di circolazione di mezzi agricoli eccezionali, comunicando formalmente il nulla osta alla Provincia o, nel caso, formulando motivato diniego”, sintetizza

Sandro Cappellini, direttore di Confai Mantova e vicepresidente di Cai. “È abbastanza singolare che una legge regionale possa abrogare una norma del Codice della Strada. Regione Lombardia rimanda per i mezzi agricoli eccezionali la possibilità di circolare su strada a una cartina stradale ancora da definire - prosegue Cappellini -. Il rischio è vietare il transito degli stessi su alcune strade, in contrasto con la necessità delle macchine agricole di accedere a tutto il territorio regionale, anche attraverso la viabilità minore e rendendo impossibile, ad esempio, svolgere ordinarie operazioni in campo, con grave danno non soltanto per le imprese agromeccaniche, ma anche quelle agricole. Lo avevamo spiegato come Cai e la circolare dell’Anci, confermando l’iter autorizzativo, ha di fatto confermato la necessità del rilascio dei permessi di circolazione”. La Confederazione Agromeccanici e Agricoltori Italiani ha tempestivamente sollecitato un incontro all’assessorato lombardo ai Trasporti, lamentando

Bellanova al Mipaaf

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peraltro il fatto che una Regione all’avanguardia nel Paese come la Lombardia non possa legiferare su una materia così specifica come i permessi di circolazione dei mezzi agricoli eccezionali senza interpellare la prima realtà per numero di mezzi immatricolati, rappresentata da Confai Lombardia, aderente a Cai. “Un errore che il comparto agricolo rischia di pagare molto caro e che solo Confai Lombardia si sta impegnando per evitare il rischio paralisi”, conclude Cappellini.

Precision farming E cambiamenti climatici

Un polacco Commissario Ue-Agri Il nome è quasi uno scioglilingua. Si chiama Janusz Wojciechowski ed è il nuovo commissario europeo all’Agricoltura nella Commissione presieduta da Ursula von der Leyen. Polacco, 65 anni, ex parlamentare Ue e membro della Corte dei Conti europea, proprio in qualità di magistrato ha stilato alcuni rapporto sferzanti contro l’agricoltura nell’assetto attuale della Pac che nella riforma proposta dal commissario Phil Hogan (designato per i prossimi cinque anni a fare il commissario al Commercio). Sono così sfumate le possibilità di avere un commissario all’Agricoltura comunitaria di nazionalità italiana, con l’ultimo a ricoprire quel ruolo risalente al 1972, quasi 50 anni fa. “Ci auguriamo che il nuovo commissario Wojcie-

Sandro Cappellini

chowski sappia interpretare l’agricoltura nell’ottica del Green Deal voluto dalla presidente della Commissione europea – afferma Marco Speziali, presidente di Confai Mantova -. In quest’ottica il ruolo delle imprese agromeccaniche, tecnologicamente avanzate, sarà fondamentale per migliorare sostenibilità e competitività in agricoltura”.

Teresa Bellanova, pugliese, una carriera tra Federbraccianti (Cgil) e il Parlamento, è il nuovo ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali. Non avrà, invece, la delega al turismo, per marcare discontinuità tematica e politica con il precedente governo Conte. “Desidero esprimere a nome di tutta la Confederazione Agromeccanici e Agricoltori Italiani i migliori auguri di buon lavoro a Teresa Bellanova, ministro designato delle Politiche agricole, e a tutto l’esecutivo guidato da Giuseppe Conte – ha dichiarato il presidente di Cai, Gianni Dalla Bernardina -. L’agricoltura italiana è chiamata a confrontarsi con i fenomeni globali dell’internazionalizzazione, dei cambiamenti climatici, dell’incremento delle produzioni e della lotta agli sprechi lungo l’intera filiera. Temi cari agli agricoltori e agli agromeccanici, sostegno dell’innovazione in agricoltura e con lo sguardo rivolto al futuro per una economia agricola al passo dei tempi”. “Siamo certi che riusciremo a instaurare un rapporto costruttivo e di profonda collaborazione, per assicurare al settore primario l’attenzione che merita – ha proseguito il vicepresidente di Cai, Sandro Cappellini -. Riteniamo che l’esperienza avuta nel mondo del lavoro e del contoterzismo la renda particolarmente sensibile alle istanze del nostro sindacato agricolo”.

“L’agricoltura di precisione? È uno strumento particolarmente utile per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici”. Marco Speziali, presidente di Confai Mantova, invita il mondo agricolo – agricoltori e contoterzisti – a guardare il tema del climate change anche da un’altra prospettiva: quella della meccanizzazione agricola. “Le imprese agromeccaniche possono fare molto per contribuire a un cambio di mentalità che è determinante per un approccio sostenibile al campo – commenta Speziali -. Una nuova rivoluzione verde passa anche dalle nuove tecniche colturali a basso impatto ambientale e dall’analisi dei big data”. Le tecnologie di precisione, inoltre, possono facilitare il sequestro di carbonio organico nel terreno, riducendo così l’apporto di sostanze chimiche. Una soluzione vincente che combatte la desertificazione dei suoli, abbatte i costi di produzione e contiene l’utilizzo di input chimici. I cambiamenti climatici, d’altronde, sono indubbiamente una realtà. Gli ultimi cinque anni sono stati i più caldi degli ultimi 100 anni. Il mese di luglio 2019 è stato il mese più caldo dell’ultimo secolo. Il 2018, nel suo complesso, è stato l’anno più caldo almeno degli ultimi due secoli in Italia. Le previsioni per il futuro ci impongono una riflessione, non soltanto come mondo agricolo, ma come società. Entro il 2035 le temperature a livello planetario saliranno tra i 3 e i 7 decimi di grado e, secondo le previsioni più catastrofiche, entro la fine del secolo le temperature medie aumenteranno fino a 4 gradi. L’intera popolazione è chiamata a mettere in atto comportamenti per mitigarne gli effetti.

n. 5 Ottobre-Novembre 2019


ECONOMIA E LAVORO

CONFAGRICOLTURA FA IL PUNTO SUL MERCATO AGROALIMENTARE «Gli scambi commerciali sono alla base della vita economica di ogni nazione, ma le recenti scosse ai mercati stanno mettendo a dura prova il lavoro quotidiano delle nostre aziende». È questo il grido lanciato dal presidente di Confagricoltura Mantova, Alberto Cortesi, in occasione del convegno “Il mercato agroalimentare oggi: dai trattati di libero scambio al rischio dazi”, andato in scena questo pomeriggio alla Fiera Millenaria di Gonzaga, di fronte a una nutrita platea. «Come Confagricoltura – ha detto Cortesi – siamo assolutamente a favore degli accordi di libero scambio, purchè fatti bene e in grado di rispettare condizioni di sicurezza alimentare, tracciabilità dei prodotti e salvaguardia dell’ambiente». A raccontare quelli che sono i nuovi venti protezionistici che soffiano dall’Atlantico al Pacifico sono stati chiamati il professor Gabriele Canali, docente di Economia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, e la dottoressa Grazia Bucarelli, responsabile Affari Internazionali di Confagricoltura: «Il settore agroalimentare – ha detto Canali – deve mantenere alta l’attenzione, dato che più della metà delle esportazioni nazionali potrebbero essere colpite da queste guerre doganali, in corso

tra Usa e Cina e tra Usa e Ue. Vino, formaggio, olio d’oliva e pasta sono i prodotti più a rischio». Eppure le politiche di apertura stanno dando ottimi risultati. Nel caso del Ceta ad esempio (l’accordo Ue-Canada), nel 2018 si è registrato un +4,2% di export nazionale (+27% per formaggi e latticini, tra cui Grana Padano e Parmigiano Reggiano, eccellenze mantovane) e un +4,4% a livello europeo: «I dati – spiega Grazia Bucarelli – sono tutti positivi. A livello globale abbiamo moltissimi esempi di accordi in atto tra paesi, e anche l’Europa deve adeguarsi per aumentare la competitività delle proprie imprese. Il precedente governo aveva espresso dubbi sul Ceta, ma se non dovesse essere ratificato sarebbe una sconfitta per tutti». Apertura ai trattati dunque e stop alle guerre commerciali: «Il Fondo Monetario Internazionale – spiega Cortesi – ha stimato che due anni di conflitto mercantile tra Usa e Cina costerebbe all’Europa circa 80 miliardi di euro di minore crescita, di cui 5 miliardi all’Italia. Sono condizioni che non possiamo accettare, e che combatteremo con tutte le nostre forze».

CORRETTA GESTIONE DEI RIFIUTI

Si è aperto con “La corretta gestione dei rifiuti in allevamento” il palinsesto dei convegni di Confagricoltura Mantova all’interno della Fiera Millenaria di Gonzaga. Dal cuore del Confagricoltura Village dunque al cuore di uno degli aspetti più importanti per le aziende agricole, vale a dire la gestione della consistente mole di rifiuti che, quotidianamente, ogni impresa p roduce. Per fare chiarezza su regolamenti e leggi che regolano questi adempimenti è stato chiamato Giovanni Tommasi, direttore Sviluppo&Partnership di Cascina Pulita, azienda leader nel nord Italia nella gestione e nel corretto smaltimento dei rifiuti agricoli: «Come Confagricoltura – ha detto il presidente Alberto Cortesi – abbiamo cercato di portare all’attenzione dei nostri associati e del pubblico un aspetto fondamentale nella vita delle moderne aziende agricole. Ritengo che la partnership con Cascina Pulita, presente per tutta la durata della Fiera con un corner informativo presso il nostro stand, possa andare una volta di più nella direzione che ci siamo prefissati, vale a dire quella della sostenibilità». Sostenibilità declinata a livello ambientale naturalmente, ma anche a livello economico, dato che il rispetto degli obblighi di condizionalità relativi ai rifiuti garantisce l’accesso ai contributi Pac.

n. 5 Ottobre-Novembre 2019

“GIOVANE TERRA”, TRIONFA BIANCHINI

RINNOVABILE E PULITO: IL BIOMETANO È LA NUOVA FRONTIERA Una fonte di energia rinnovabile, pulita, programmabile e flessibile, con un potenziale in grado di aiutare il nostro paese a ridurre la dipendenza energetica dall’estero, che può essere usata senza problemi per produrre energia elettrica, calore e come carburante per autotrazione. Il biometano è tutto questo, e di questo si è parlato al Confagricoltura Village, lo spazio di Confagricoltura Mantova all’interno della Fiera Millenaria di Gonzaga. Chiamati come testimonial della bontà del progetto biometano sono stati Giangiacomo Gallarati Scotti Bonaldi (Anb-Cgbi), Tommaso Bazzaro (Ies Biogas), Paolo Carli (Gruppo Bnl), Donato Rotundo e Roberta Papili (Confagricoltura): «Di biometano si parla tanto – ha detto in apertura il presidente Alberto Cortesi – ma troppo spesso in maniera errata o incompleta, additando gli impianti come pericolosi o inquinanti. Nulla di tutto ciò, il nostro intento è quello di dimostrare che il biometano è un’opportunità importante per tutti. Non a caso abbiamo esteso l’invito per la serata anche a tutte le amministrazioni comunali mantovane, in modo che si possa iniziare a instaurare un dialogo costruttivo e fondato su dati oggettivi». I numeri fanno sempre la differenza, e le cifre legate al biometano in particolare, dato che nel medio termine sarebbe possibile arrivare a coprire almeno il 10% del consumo nazionale di gas, attraverso la produzione di 7-8 miliardi di metri cubi annui di biometano agricolo: «L’Italia – ha detto Tommaso Bazzaro, Head of Sales di Ies Biogas – importa ogni anno circa 70 miliardi di metri cubi di gas naturale. Il biometano sarebbe fondamentale per ridurre la dipendenza energetica nazionale».

Grande successo per la terza edizione di “Giovane Terra”, la rassegna fotografica promossa e organizzata da Confagricoltura Mantova e dai Giovani di Anga Mantova, quest’anno dedicata al tema dell’architettura rurale. In Fiera Millenaria è andata in scena la premiazione delle foto vincitrici. Al primo posto si è piazzata “Aziende futuristiche” di Francesco Bianchini, uno splendido scatto realizzato con il drone di un allevamento di suini nei pressi di Pegognaga. Al secondo posto “Nelle terre di Castellaro” di Roberto Serra, che con una foto in bianco e nero ha presentato un vivaio dell’alto Mantovano durante il periodo invernale, connubio perfetto tra immagine rurale e studio architettonico. Terza classificata invece “Attrezzature e campi della Bassa”, foto di Gabriele Ghisi che, sempre tramite drone, ha immortalato l’irrigazione di un terreno agricolo, con un insieme di linee, contrasti e luci attentamente accostati. Il premio speciale del pubblico invece è andato ad Angelo Castagna, con “La crescita della vita.

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sport

a cura di michela Toninel

FITNESS tutorial CON ENRICO MARTIN

Tutorial n. 9

non perdere mai l’entusiamo Goditi il percorso Quante volte ti sei iscritto in palestra, hai promesso a te stesso di andare a correre o in piscina ma hai abbandonato non appena è svanito l’entusiasmo iniziale? Nelle prossime righe ti spiegherò come raggiungere i risultati che desideri come conseguenza diretta e certa, semplicemente spostando il tuo punto di vista e dimenticandoti degli obiettivi che ti eri auto-imposto. Raggiungi risultati concreti dimenticandoti degli obiettivi e assaporando l’azione L’errore che molti fanno è quello di desiderare un corpo più magro, più muscoloso, più forte o più veloce e di affrontare il percorso che li porta verso quell’obiettivo come un sentiero irto, tortuoso, faticoso e ricco di insidie. Quante volte abbiamo sentito ripetere il mantra “No pain, no gain! Per raggiungere i tuoi obiettivi dovrai soffrire, e molto!” Hai ben chiari i tuoi obiettivi? Dimenticali! Ti sei iscritto in palestra per avere un corpo più muscoloso? Ti sei ripromesso di andare

al via dal 4 al 6 ottobre

mantova half marathon La “Mantova Half Marathon 2019” si presenta come evento sportivo assolutamente nuovo per quanto rigaurda format e organizzazione. La mezza maratona mantovana, nata nel 1987 e fermatasi nel 2015 alla sua 24esima edizione, risorge quest’anno grazie a alla sinergia tra il Comune di Mantova, il Comitato UISP (ideatore della gara competitiva) con il supporto tecnico della SSD coop QUISPORT, il Gruppo Podistico Avis Suzzara e la FIDAL. Il programma si sviluppa nell’arco di tre giorni, dal 4 al 6 ottobre: un week-end denso di iniziative e attività che si concentreranno in piazza Sordello, dove sarà attivo l’MHM Village con stand ed espositori. Sabato 5 ottobre, alle ore 16, si terrà la Mini Running, corsa non competitiva per bambini e ragazzi da 3 a 13 anni su piccoli circuiti di distanza variabile. Domenica 6, invece, si svolgeranno le altre quattro iniziative con partenza e percorsi, in alcuni casi, diversificati. Per maggiori informazioni ed iscrizioni: www.mantovahalfmarathon.it

a correre il mattino presto per dimagrire? Hai deciso di partecipare a quel corso di ginnastica per migliorare la tua postura? Benissimo! Ora non pensare più al perché hai deciso di farlo. Affronta invece ogni singolo allenamento, ogni uscita in bici, ogni volta che allacci le scarpe da corsa e esci dalla porta di casa come una nuova esperienza e vivila come un’occasione per entrare in contatto con te stesso, per conoscerti un po’ meglio, per ascoltarti e imparare a notare i cambiamenti rispetto al giorno prima. Concentrati su ogni singolo passo, ogni singola bracciata o pedalata e ascolta il tuo respiro e fai conoscenza con il tuo cuore e come il suo battito varia al variare dell’intensità. Immergiti in tutto ciò che ti circonda, nel verde della natura, nelle curve

delle strade che percorri, nel colore del cielo e nella temperatura dell’aria. Nota le persone che ti circondano, i suoni e gli odori dell’ambiente in cui ti trovi. Suderai, faticherai, ansimerai, ma imparerai ad amare l’azione. Inizierai a non odiare il percorso proprio nel preciso istante in cui ti dimenticherai degli obiettivi ed inizierai ad amare il momento in cui ti stai muovendo, e ad apprezzare la preparazione che viene prima e le sensazioni che vengono dopo l’allenamento semplicemente vivendole appieno nel presente e apprezzandole. Ti garantisco che è tanto facile quanto efficace. Il fare porta risultati. E i risultati saranno tanto certi e grandi quanto il piacere che ci metti nel compiere i passi quotidiani una volta liberato dall’ossessione degli obiettivi. Quando succederà che penserai agli obiettivi che ti hanno spinto inizialmente ad iniziare quell’attività che adesso tanto ami constaterai che magicamente l’immagine allo specchio è molto simile a quella che sognavi o addirittura migliorata, che i dolori alla schiena sono spariti, che i percorsi in mountain bike che adesso percorri sono lunghi il doppio di prima, che i tempi sul km sono migliorati! Liberati subito dall’ossessione degli obiettivi, fai il primo passo ed impara ad amare il percorso, e ti accorgerai che i risultati arriveranno come semplice, sicura e gradita conseguenza.

è tempo di pedalare tra le vigne In queste settimane di autunno è possibile pedalare piacevolmente tra i vigneti in collina e fermarsi nelle cantine per partecipare a degustazioni o addirittura per cenare e soggiornare. Su tutto il territorio italiano ci sono centinaia di chilometri di ciclabili chiuse al traffico e decine di aziende vitivinicole lungo i medesimi. Il mantovano - ça va sans dire - è privilegiato perchè molte delle zone migliori d’Italia sono a sole due ore di auto. In Alto Adige, ad esempio: il successo dei vini altoatesini, dal pinot nero al lagrein, va di pari passo con quello delle ciclabili disegnate tra le colline. Nel fondovalle dell’Adige si trova la Weinstrasse, la Strada del Vino, che parte da Salorno (150 km da Mantova). La ciclabile attraversa la terra del Gewürztraminer e passa di fronte ad alcune delle cantine più famose d’Italia, da Elena Walch alla Tenuta Hofstätter: dopo aver costeggiato il Lago di Caldaro, si attraversa la piazza centrale del paese

di enrico corno

dove una manciata di cantine sociali offrono un parcheggio per la bici, un assaggio ed eventualmente spediscono a casa o in albergo le bottiglie acquistate. Tra i tanti, il Residence La Terrazza si fa preferire perchè si trova, proprio davanti al lago, in mezzo alle viti e direttamente sulla Strada del Vino (www.laterrazza.org) proponendo appartamenti arredati in stile tirolese da 2 a 4 persone, fino al 31 Ottobre. Il meteo, anche in autunno, non sarà mai un problema grazie al microclima di cui gode questa zona. Allo stesso modo in Piemonte nel Monferrato (a 120 km da Mantova) c’è un percorso ad anello di una quarantina di chilometri che parte e arriva a Gavi, la patria dell’omonimo bianco DOCG e del Dolcetto, passando da Novi Ligure e da Capriata d’Orba. Ci sono scorci tra le colline che attirano qui tutto migliaia di appassionati di vino e di bici: del resto, questa è anche la zona dove nacque e pedalò Fausto Coppi il cui museo a Castellania è meta di tanti appassionati.

n. 5 Ottobre-Novembre 2019


SCATTI DEL SARCA IN MOSTRA SPORT E PERSONE A fine ottobre ad Arco, al Bar Franca di Bolognano, prende il via la mostra con le opere fotografiche di Riccardo Avola. L’idea nasce dalla volontà del fotografo di voler rendere omaggio a questo luogo che lo ha accolto ed ospitato e che continua a regalare forti emozioni. Dal 23 ottobre al 3 novembre saranno esposti gli scatti paesaggistici eseguiti tra dicembre 2017 ad oggi in tutta la Valle del Sarca, compresa la zona della sorgente e della zona dell’Alto Garda. La peculiarità di questi scatti è che sono statti fatti con l’intento di rappresentare quello a cui si può assistere praticando

SPORTLER affi festival del cammino Nuove giornate sportive organizzate dallo shop Sportler di Affi. Domenica 6 ottobre, in occasione del “Festival del cammino”, il team di Sportler propone una escursione semplice e alla portata di tutti con partenza da Affi verso le pale eoliche di Rivoli e con ritrovo alle 8:30 al Bicigrill Affi. La camminata, di circa 3 ore, sarà accompagnata da una guida che spiegherà le caratteristiche geologiche del territorio del Garda-Baldo. Tra fine novembre e i primi di dicembre in programma una uscita sulla neve per testare gli ultimi modelli di sci. La giornata si terrà a Plan de Corones e saranno presenti oltre 10 brand che producono attrezzatura da neve e che esporranno le proprie novità. Il test prodotto è gratuito e sarà richiesta una piccola quota per il bus. Info presso lo shop Sportler: Matteo 0456260479 o su facebook Sportleraffi o via mail matteo.a@sportler.com

GARDA VERONESE

NUOVO PONTE TIBETANO Lo scorso agosto, nel comune veronese di Torri del Benaco, è stato inaugurato un nuovo ponte tibetano che si incanala tra le pendici del monte Baldo affacciandosi direttamente sulle coste del lago di Garda, tra le località di Crero e Pai Di Sopra. Il ponte è fatto con corde e strutture di acciaio, è largo un metro e lungo 34 metri e nel punto centrale è sollevato dal fondo della forra sottostante di 54 metri. Questa struttura di collegamento può essere percorsa a piedi, arrivando con un comodo sentiero battuto dopo circa 20/30 minuti di cammino, dopo aver lasciato l’auto al parcheggio Alto di località Crero. Il nuovo ponte consente ai visitatori di passeggiare per un percorso ad anello che parte dalla chiesetta di S. Siro (Crero) e che, attraverso il sentiero 39, arriva a S. Zeno di Montagna e, con il sentiero 38 del “Bus dela volpe”, torna a S. Siro (attraverso il ponte). Il ponte collega le due frazioni di Crero e Pai, che si trovano entrambi nel comune di Torri del Benaco, che fino ad ora sono rimaste divise da una stretta gola di roccia. Ora è possibile attraversare la Valle Vanzana e continuare sul sentiero che comunemente viene chiamato “Senter del mees”. Da agosto è possibile passeggiare senza interruzioni su questo bellissimo tracciato che percorre tutto il versante occidentale del Monte Baldo rimanendo ad una quota variabile tra i 200 e 400 metri e godendo di scorci mozzafiato sul lago. www.comune.torridelbenaco.vr.it

il corso a costermano

accompagnatore e-bike In linea con il trend del momento, che vede la bicicletta elettrica a far la parte del padrone nel settore delle due ruote, la Scuola Italiana eBike organizza in provincia di Verona il corso “Accompagnatore eBike” dal 15 al 17 novembre. Gli argomenti del corso sono vari e, una volta superato il test finale, i partecipanti otterranno una qualifica nazionale utilizzabile con biciclette muscolari o a pedalata assistita, valida in ambito sportivo-cicloturistico (rilasciata da A.C.S.I, Ente di Promozione Sportiva del settore ciclismo nazionale). Le ore di lezione prevedono approfondimenti sulla scuola eBike e sul profilo dell’accompagnatore

ebike; sul codice della strada e gestione dell’accompagnamento. Ai partecipanti saranno trasmesse competenze tecniche sulle eBike per comprendere le varie tipologie di eBike le componenti e specifiche tecniche (sensori, motori e batterie, utilizzo e consumi). Inoltre il corso avrà una parte pratica di tecnica di guida con esercizi e prove di conduzione del gruppo in vari ambiente e argomenti più trasversali come la fiscalità della figura e pillole di marketing con inquadramento generale del cicloturismo e nozioni di base per iniziare l’attività. Info su www.sieb.bike o Maurizio Marogna 335.257902 o Giovanna Caprini 338.6689771

sport in Valle del Sarca e per far vedere, anche ai non sportivi, scorci e momenti che sono visibili solamente praticando attività outdoor come ad esempio: vie ferrate, escursionismo, mountain bike o arrampicata. “In mostra ci saranno anche alcune foto sportive poiché questo territorio è anche questo: il paradiso dello sport all’aria aperta!” spiega Avola. Le fotografie saranno a tiratura unica in formato 40x60, in alta definizione, stampate su carta Hahnemühle Fine Art Pearl ed esposte su cornice di dimensione 50x70 e durante l’evento le opere potranno essere prenotate. La location della mostra è stata scelta con cura, infatti lo storico bar di Bolognano (da pochi anni preso in gestione da Alice e Lorenzo) è molto frequentato in ogni periodo dell’anno ed è un punto di passaggio obbligatorio per tutti quelli che vogliono conoscere la vera anima di Arco. Questo è un luogo ricco di energia e personaggi con interessanti storie da raccontare. Oltre alla mostra, sono in programma degli incontri ad hoc, venerdì 25 ottobre e venerdì 1 novembre alle 18:00, in cui Avola farà una presentazione per raccontare la sua storia e alcuni aneddoti legati alla pianificazione e realizzazione degli scatti in mostra: come e perché si sceglie una location, gli aspetti escursionistici delle sessioni fotografiche, le camminate solitarie in montagna alla ricerca del panorama perfetto. In queste occasioni sarà offerto un buffet ai partecipanti.


auto

di pAOLO CARLI

autocenter ha presentato la nuova land rover Discovery Sport

Ancora piu efficiente, tecnologica, pratica, sicura e confortevole di prima

Land Rover significa libertà, che si tratti del tragitto verso la scuola o di un viaggio oltre la fine della strada, verso le nuove scoperte dei grandi spazi aperti. La nuova Discovery Sport è oggi più efficiente, più tecnologica, più pratica, più sicura e confortevole per i passeggeri, in qualsiasi condizione. La nuova Discovery Sport è una straordinaria evoluzione dell’originale, caratterizzata dallo stesso spirito di avventura che ha definito la famiglia Discovery negli ultimi 30 anni e senza alcun compromesso in termini di capacità. L’abitacolo a 5+2 posti, esempio di versatilità nella sua forma più elegante, è più spazioso e confortevole, vanta un’interfaccia di infotainment totalmente nuova, la connettività più recente e ben 24 possibili configurazioni dei sedili. Sotto la scocca, la propulsione elettrificata comprende fin dal lancio una soluzione mild-hybrid a 48 Volt che riduce consumi ed emissioni. Non mancano gli stilemi tradizionali Discovery: il cofano a conchiglia, la linea di cintura inclinata ed il tetto rastremato, ma gli esterni del nuovo modello rappresentano in realtà un’audace evoluzione. Le proporzioni sono state ottimizzate per offrire un look ancor più impattante, grazie anche ai nuovi gruppi ottici LED anteriori e posteriori, alla nuova griglia e ai nuovi paraurti. La nuova Discovery Sport è disponibile negli allestimenti S, SE e HSE oltre alla variante R-Dynamic, distinguibile per il lettering Shadow Atlas su cofano e portellone, e internamente per le soglie brandizzate. L’eccezionale versatilità della Discovery Sport è aumentata ancora grazie ai piccoli portaoggetti disponibili per ciascuna fila di sedili e alla capacità del serbatoio carburante, che è incrementata del 20% (fino a 65 litri). E con l’opzionale Activity Key di Land Rover, il SUV è più user-friendly che mai. Grazie alla più recente piattaforma Premium Transverse Architecture (PTA) di Land Rover, La Discovery Sport offre più versatilità e raffinatezza ed una nuova scocca - più rigida della precedente del 13%che, con i subtelai fissati rigidamente, riduce l’ingresso in cabina di rumori e vibrazioni e assicura la massima sicurezza in caso di incidente. Disponibile con tutta la gamma dei 4 cilindri Ingenium benzina e diesel, il mild hybrid presenta emis-

sioni di CO2 a partire da 144 g/km (equivalente NEDC) e consumi a partire da 6,9 l/100 km (WLTP combinato). Completano la gamma anche un veicolo elettrico plug-in (PHEV) più efficiente ed un tre cilindri Ingenium a benzina. TUTTI I PLUS DELLA NUOVA DISCOVERY SPORT - Il SUV 5+2 più versatile del mondo si aggiorna con le più recenti tecnologie intuitive, motorizzazioni più efficienti ed ibride - Interni ridisegnati: Il prestigioso abitacolo vanta elevati livelli di comfort e cura artigianale

- Versatile per natura: La soluzione 5+2 abbinata alla suddivisione 40:20:40 del sedile posteriore, offre 24 configurazioni possibili: la massima flessibilità per le avventure di famiglia - Efficiente propulsione ibrida: MHEV a 48 Volt, PHEV a tre cilindri, motori Ingenium benzina e diesel a tre o quattro cilindri: una soluzione per qualsiasi esigenza - Certificazione RDE2: La Nuova Discovery Sport (D150 manuale, 4x2) è già certificata secondo la più stringente normativa sulle emissioni, la RDE2 (sei mesi prima della sua entrata in vigore nel 2020) e riduce le emissioni di NOx dannose per l’ambiente - Capacità e raffinatezza: La nuova piattaforma Premium Transverse Architecture è più confortevole e supera le più severe normative mondiali sulla sicurezza. - Per ogni dimensione d’avventura: Interni più spaziosi, numerosi portaoggetti di varie dimensioni, grande capacità del vano bagagli (fino a 1794 litri) - Tecnologia al servizio delle capacità: Il nuovo ClearSight Ground View rende trasparente il cofano; lo specchio retrovisore ad alta definizione trasforma la visibilità posteriore - Go anywhere: Con il Terrain Response 2 si guadano fiumi, si scalano montagne, si esplorano posti preclusi agli altri SUV - Connessione per tutta la famiglia: Il sistema di infotainment Touch Pro con Apple Car Play e Android Auto, la ricarica wireless e l’hotspot Wi-Fi 4G assicurano che tutti i passeggeri siano connessi, informati e piacevolmente intrattenuti ovunque* - La nuova Discovery Sport in Italia sarà in vendita con prezzi a partire da Euro 39.000. Info: www.autocenter.it



auto

di pAOLO CARLI

tullo pezzo, prossima apertura della nuova Sede Service BMW e MINI a castiglione d/s Una storia mantovana lunga 55 anni continua il suo percorso con BMW Group

Il 2020 promette di essere particolarmente intenso per la prestigiosa concessionaria mantovana che, a due passi dal Lago di Garda, si appresta ad inaugurare la nuova Sede Service di Castiglione delle Stiviere. Un’ azienda fondata dal 1948 dal Signor Tullo Pezzo, e quindi da oltre settant’anni nel Mondo dell’Automotive E’ dal 1998 che Tullo Pezzo, la più storica e longeva concessionaria BMW d’Italia (dal 1964) con sede a Mantova, è presente nell’Alto Mantovano, proprio a Castiglione delle Stiviere. Con una Sede Service dedicata interamente a BMW e MINI e uno showroom destinato alla vendita. Inizialmente erano nate entrambe nella sede di via Longhi, mentre nel 2007 il Service BMW e MINI si trasferì in via del Commercio. Diventando così il punto di riferimento di Assistenza BMW Group per l’Alto Mantovano, per il Lago di Grada e per le province limitrofe. A distanza di 13 anni la Sede Service castiglionese avrà una nuova rappresentativa collocazione. Entro i primi mesi del 2020, infatti, le due sedi si sposteranno in via Mazzini all’interno di uno spazio di oltre 6mila metri quadrati, con una nuovissima

struttura Service BMW e Service MINI oltre ad una show room dedicata alla vendita di vetture. Una struttura all’avanguardia studiata secondo gli elevatissimi standard di BMW e MINI Service. Il Service cioè il Reparto Assistenza che rappresenta il fiore all’occhiello dell’azienda mantovana, sarà composto da una miriade di offerte al cliente. Tutti gli aspetti relativi all’assistenza, alla manutenzione e alla vendita di ricambi e accessori del BMW Group. Pacchetti di Manutenzioni, estensioni di Garanzia, servizio interno di lavaggio, car cleaning e vendite e assistenza pneumatici. Sino a lavorazioni leggere di carrozzeria. Varie vetture di cortesia saranno disponibili da destinare ai clienti tra BMW e MINI comprese le elettriche ed ibride. Persino la eBike BMW, cioè la bicicletta assistita della casa bavarese sarà disponibile come veicolo di cortesia. Il servizio di Pick Up and Delivery che prende e consegna l’auto direttamente a casa del cliente per la manutenzione programmata. Lo standard qualitativo delle auto, così come, in generale, la gestione del rapporto professionale con

il cliente, alla Tullo Pezzo è elevatissimo. I clienti potranno trovare anche uno showroom dedicato in particolare alla vendita di Auto d’Occasione BMW e MINI e di altri brand “Firmate Tullo Pezzo”, e con una zona dedicata agli esclusivi Test Drive. L’apertura della nuova Sede sta generando grande interesse e MCG vi anticipa alcuni render... frutto della nostra creatività e immaginazione? Certi che nei prossimi mesi la realtà saprà stupirvi ancor più di queste immagini.




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