Giugno - Luglio 2012 | 3
L’EVENTO DEL MESE
La rincorsa ai biglietti per il tutto esaurito
Giochi con bolle di sapone e incantatori di serpenti
Il Banchetto si svolgerà il 22 giugno alle ore 20. Costo Euro 40,00. Info: tel. 376/839431-2 info@conviviovolta.net
Le giornate di festa sapranno affascinare grandi e piccini. Dal tiro con l’arco agli spettacoli equestri, ai giullari
di Vittoria Bisutti Un incontro di piaceri ispirati alle feste di piazza
Autentiche “Giornate di Festa”
22-23-24 Giugno Quest’anno si celebrano 20 anni di cene a Palazzo
Il Convivium Voluptatis e “L’Alchimia dei 4 Elementi” Il Convivium Voluptatis anche quest’anno è pronto a stupirvi con memorabili giornate di festa rinascimentale sapientemente organizzate dalla locale Pro Loco con la sapiente regia della compagnia de l’Ordallegri. Il 22-23-24 Giugno 2012, a Volta Mantovana, presso i giardini di palazzo Gonzaga, si festeggeranno i 14 anni di questa splendida festa e i 20 anni di cene a Palazzo. Una grande festa in funzione dello spettacolo e dell’arte di stupire. Per gli appassionati del medioevo e del rinascimento le danze si apriranno venerdì 22 Giugno con il banchetto rinascimentale. Curata dai ristoratori locali si tratta di una cena storica a base di piatti locali ispirati alla tradizione culinaria rinascimentale, quest’anno incentrata sul tema “L’Alchimia dei 4 Elementi”. Durante la serata di Venerdì 22 Giugno al grande banchetto si alterneranno ballerine, coreografiche fontane, fuochi e suggestioni provenienti da terre lontane. I 4 elementi si mischieranno per dare vita a emozioni ancestrali, al ritmo di tamburi e dolci musiche. Sarete così trasportati in un mondo di intrighi e illusioni, in una nottata che incontrerà i favori del vino e del divertimento.Lasciate a casa quindi ogni moderno modo di pensare e calatevi nella magica notte del Convivium Voluptatis, un’autentico incontro di piaceri ed emozioni. Sabato 23 e Domenica 24 toccherà invece alla festa popola-
Le giornate di festa del Convivium Voluptatis vogliono essere davvero un incontro di piaceri ispirati alle feste di piazza che allietavano il rinascimento italiano. Ci sarà un mercato con artigiani e rievocatori che venderanno i loro prodotti e illustreranno antiche usanze. Ci saranno gli armati accampati con le Compagnie della Zoiosa e del Turiàs che faranno provare il lancio della scure, il lancio del giavellotto e il tiro con l’arco. Ci saranno i giullari come Monalto Istrio lo Giullaro , ovviamente la compagnia de l’Ordallegri, ma anche i Cavalli, con gli spettacoli equestri delle Crinière d’Or . E poi gli immancabili Musici Era Tempus che allieteranno le giornate con musiche e danze Ci saranno infine le delegazioni dai paesi lontani come le danzatrici orientali le Rondini del Nilo e, in via del tutto eccezionale, le magnifiche esibizioni dell’unico vero incantatore italiano Mirko dei Serpenti. Vi invitiamo tutti nella taverna nel bosco dove potrete assaggiare piatti tipicamente medievali e prodotti locali (ci saranno pure i capunsei…) oppure venite semplicemente ad assaggiare la nostra birra a caduta! Fermatevi a guardare gli spettacoli nel bosco illuminato da una moltitudine di lanterne…. oppure portate i bambini domenica per l’immancabile avventura interattiva proposta dalla Compagnia di San Giorgio e il Drago.
Alcuni scorci dell’edizione 2011
re. I giardini si animeranno di prodotti alimentari ricercati, artigiani storici, speziali, cartomanti e fattucchiere, in un grande mercato rinascimentale con banchi suggestivi e prodotti ricercati, allietato da giullari e saltimbanchi. Le taverne resteranno sempre aperte per gustare prodotti tipici, vino speziato e ottima birra artigianale. Quest’anno la grande novità sarà il primo torneo in Italia di Scherma storica Teatrale: un torneo dove verranno giudicati e premiati (da una giuria di esperti) la tecnica della scherma, la parte teatrale e la spettacolarità generale dei combattimenti. La domenica sarà, infine, dedicata ai più piccoli, con animazioni, laboratori a tema e un’intera avventura a loro dedicata dove potranno vestire i panni di maghi e combattenti per portare a termine la missione. In questi due giorni potrete giocare d’azzardo con i peggior personaggi del ducato, farvi tentare da affascinanti ballerine velate e riscoprire la magia e la suggestione del fuoco. Potrete rimanere fino a tarda notte a sfidarvi ad insulti con gli armigeri, lanciar frec-
ce o scuri, fare la gara degli sputi o più semplicemente provare a imbrigliare il futuro leggendo i tarocchi. Aspettatevi grandi emozioni e grandi risate Le taverne saranno sempre aperte: bando alla tristezza e avanti tutta verso l’allegrezza, perché è giunto il momento di esser felici, almeno per qualche ora.
Il Grande Banchetto Il Banchetto del Convivium Voluptatis , che si svolgera il 22 giugno, è un percorso nelle atmosfere della festa rinascimentale: il ricco menu sarà allietato da animazioni, colpi di scena, danze e coreografie, personaggi e giochi ispirati all’Alchimia dei 4 Elementi, in un susseguirsi di emozioni e sensazioni nei giardini illuminati a fuoco, fino al grande finale con i fuochi artificiali. La serata sarà allietata dagli spettacoli e i lazzi della Compagnia de l’Ordallegri e le danze della Ganxhe Arte Danza La serata avrà inizio alle ore 20.00 con ingresso da Via Chiesa. Ecco il menù: Fresco aperitivo di benvenuto presso l’esedra di Venere. Sul magnifico belvedere sarà presentata una fantasia di antipasti fra acqua e terra: salumi, formaggi, pregiati pesci e frutta fresca. Scendendo nelle viscere della terra e attraversando la galleria si arriva alle tavole im-
Il Banchetto è un accurato percorso nelle atmosfere della festa rinascimentale
bandite per il grande banchetto e come antipasto sarà subito servito il pollo alla Gonzaga. Come primo servizio di cucina sarà presentato un ricco omaggio all’acqua con i Macaroni ai sapori del Mediterraneo. Il secondo servizio di cucina presenterà candido Riso con cucurbite e porco. A Seguire Filetto con porcini e formaggio erborinato. Scaglie di grana e
mostarda mantovana faranno da sorbetto prima del gran finale dei fuochi introdotti da una Torta Nera con ciliege e zucchero fiammeggiante. Per prenotare il banchettospettacolo occorre telefonare alla segreteria del comune di Volta Mantovana ai numeri 0376/839431-2. Info: www.conviviovolta.net
Si svolgerà nei giorni di Sabato 23 e Domenica 24 Giugno
Al via il “Primo Torneo di Scherma Teatrale”: divertimento assicurato! In occasione dell’edizione 2012 del Convivium Voluptatis è stato indetto, udite udite, il primo Torneo di Scherma Teatrale in Italia! Se siete componenti di una compagnia d’arme e state studiando dei duelli particolari o spettacolari oppure se avete sempre sognato di mettere in scena i duelli di Brancaleone o di Robin Hood oppure ancora desiderosi di riproporre duelli storici realmente accaduti presso le corti d’Europa allora questo è il torneo che fa per voi!!!
Prevede la competizione indiretta fra squadre che saranno chiamate a presentare, davanti al pubblico e ad una giuria di esperti, un duello in cui non vincerà chi sconfigge l’avversario, ma in cui verranno valutati sia l’abilità tecnica nell’uso delle armi storiche sia la capacità teatrale e rappresentativa nonché la spettacolarità d’insieme! Si tratta di una formula completamente nuova, dove l’obiettivo è promuovere la tecnica nell’uso delle armi storiche da un lato e dall’altro promuovere la parte
più propriamente teatrale e di spettacolo, per poter proporre al pubblico un intrattenimento che sia spettacolare e filologico al tempo stesso! Il Torneo si svolgerà nei giorni di Sabato 23 Giugno e Domenica 24 Giugno 2012 nei giardini di Palazzo Gonzaga dove, per chi volesse, ci sarà la possibilità di mangiare e rifocillarsi e pure di fermarsi la notte accampati con tende storiche! Il torneo prevede ricchi premi per i vincitori (suddivisi per categoria): la sorpresa nella sorpresa. Inoltre
l’organizzazione sarà lieta di offrire una la cena in taverna a tutti i partecipanti!!!
Giugno - Luglio 2012 | 5
L’EVENTO DEL MESE
Una serata memorabile al costo di € 70,00
L’incognita tempo non spaventa gli afecionados
Il biglietto è prenotabile e acquistabile presso tutti i Ristoranti dell’Associazione o presso la ProLoco di Valeggio s/M
In caso di maltempo gli organizzatori si riservano di decidere sullo svolgimento dell’evento e nessun rimborso sarà dovuto
di Marco Morelli
Lo spettacolo dentro lo spettacolo
19 GIUGNO Appuntamento al Ponte Visconteo di Valeggio sul Mincio
La Festa del Nodo d’Amore giunge alla 19ª edizione Grazie alla passione e alla professionalità dell’Associazione Ristoratori di Valeggio sul Mincio, il “Nodo d’Amore” continua la sua storia di successo e si conferma come uno degli appuntamenti più attesi dell’anno sul territorio. Martedì 19 giugno la “Festa del Nodo d’Amore” taglierà il traguardo della 19ª edizione confermandosi come un appuntamento attesissimo con la presenza di ben 4000 ospiti che si ritroveranno sul Ponte Visconteo di Valeggio sul Mincio, seduti a una tavolata di oltre un chilometro, per degustare la specialità valeggiana, il tortellino, protagonista indiscusso della serata insieme ad altre pietanze della tradizione locale. L’interesse per questa manifestazione cresce ininterrottamente dal 1993. Come ogni anno saranno 4000 i “commensali” che potranno vivere questo straordinario momento. La splendida location, infatti, obbliga gli organizzatori a rispettare il numero “chiuso” di partecipanti, ma allo stesso tempo permette loro di concentrare tutti gli sforzi sul versante della qualità, apportando ogni anno elementi di novità per rendere la serata sempre più suggestiva ed esclusiva. Si rinnova così l’opportunità di presentare un momento di promozione del territorio di altissimo livello che coinvolge l’intera cittadinanza di Valeggio ed è
Come ogni anno, fra i commensali ci saranno note personalità della politica, dell’industria e della vita pubblica locale. Due i premiati nel corso della serata: un imprenditore veronese conosciuto a livello internazionale ed una famosa giornalista, ai quali verrà consegnato lo speciale Premio Nodo d’Amore 2012, ideato dal maestro orafo Alberto Zucchetta. L’evento si concluderà con un sontuoso spettacolo pirotecnico accompagnato dalle note di grandi compositori internazionali, in perfetta sintonia con i colori e l’atmosfera della serata, per stupire gli spettatori e salutarli con dolci suggestioni. Si rinnova così l’opportunità di presentare un momento di promozione del territorio di altissimo livello, testimonianza di come la collaborazione tra pubblico e privato possa condurre a risultati di assoluta eccellenza all’insegna della convivialità e dell’ospitalità.
La Festa è sicuramente il clou dell’estate valeggiana nonché la vetrina più importante per promuovere l’offerta enogastronomica ed alberghiera del territorio testimonianza di come la collaborazione tra pubblico e privato possa condurre a risultati di assoluta eccellenza all’insegna della convivialità e dell’ospitalità. La Festa è sicuramente il clou dell’Estate Valeggiana nonché la vetrina più importante per promuovere l’offerta enogastronomica ed alberghiera del territorio, attività che l’Associazione segue con passione da oltre 25 anni riuscendo a comprendere, fronteggiare e vincere l’evoluzione del mercati, dei gusti e dei consumi. Sedici sono i ristoratori che, nonostante la crisi, quest’anno hanno raccolto la sfida, con ancora più orgoglio, unendo le forze per rendere onore al loro privilegio: quello, guadagnato con tanto lavoro, di essere i soli veri depositari della ricetta del “Nodo d’Amore”, il vero tortellino di Valeggio, uno scrigno di sfoglia dorata arricchito di profumato ripieno di carne brasata.
Una serata di fascino, suggestione e magia: non ci sono altre parole per definire l’appuntamento allestito sul Ponte Visconteo che, adagiato sulla dolce vallata del Mincio dominata dal Castello di Valeggio. viene illuminato delle migliaia di candele presenti, in perfetta sintonia con i suoni e i colori dei fuochi d’artificio che ogni anno sanno stupire gli spettatori. Creata e gestita dall’Associazione Ristoratori, la Festa coinvolge l’Amministrazione Comunale e tutte le Associazioni di categoria. Conta sull’entusiasmo di un paese che vanta oltre 40 ristoranti i quali, tutti insieme, possono accogliere tanti ospiti quanti sono gli abitanti (circa 11.000). Per questo Valeggio si è giustamente meritata la fama di “vera e propria cittadella gastronomica” su alcune importanti riviste di settore. Confermati i numeri da record delle precedenti edizioni: 15 ristoranti associati, quasi 300 collaboratori, 100 cuochi e altrettanti sommeliers, 600.000 Nodi d’Amore fatti a mano uno ad uno, 3.750 bottiglie di vino, 5 network televisivi italiani lo-
600.000 tortellini, 100 cuochi e sommeliers, 3750 bottiglie di vino, 15 ristoranti associati, 300 collaboratori
cali, 3 network televisioni internazionali, e oltre 3.000 piatti celebrativi dell’evento, che quest’anno avranno come soggetto Isabella, un personaggio chiave nella Leggenda del Nodo d’Amore. Un ringraziamento da parte dei ristoratori va agli sponsor che con il loro prezioso sostegno consentono alla manifestazione di migliorare e contribuiscono a scriverne la storia e a diffonderne la filosofia: pro-
muovere e valorizzare Valeggio e il suo “Nodo d’Amore” sempre più e sempre meglio. Il prezzo del biglietto per questa 19^ edizione è di Euro 70,00 a persona, prenotabile e acquistabile presso tutti i Ristoranti dell’Associazione o presso la ProLoco di Valeggio s/M.
Conte di Virtù, che da tempo aspira all’amore del capitano. Spinta dalla gelosia, Isabella denuncia come strega al Conte la bella danzatrice. La festa viene interrotta e dato l’ordine di arrestare Silvia. Malco impetuosamente si frappone tra la fanciulla amata e le guardie, consentendole di fuggire verso il fiume e arrendendosi poi al Conte adirato.Al calar della sera, Isabella si presenta a Malco che langue in una cella. Tormentata per il suo gesto invoca il perdono del prigioniero. Mentre i due si parlano appare Silvia che propone a Malco di seguirla nella acque del fiume, dove vivono le ninfe, perché sulla terra non ci può essere felicità per loro. Malco accetta senza esitazione e fugge verso il Mincio.
Il Conte di Virtù, informato dalla fuga, si lancia all’inseguimento senza ascoltare le suppliche di Isabella, che pentita chiede rispetto e comprensione per un amore così grande. Arrivato al fiume con un drappello di soldati, non trova ne Malco ne Silva, ma solo il fazzoletto annodato, che i due amanti si erano scambiati per ricordare la loro promessa di eterno amore. Ancora oggi si racconta che le donne di quel tempo, nei giorni di festa, volessero ricordare la storia dei due innamorati tirando una pasta sottile come la seta, annodata come il fazzoletto d’oro e arricchita di un delicato ripieno. Era nata la Leggenda del Nodo d’Amore: il Tortellino di Valeggio sul Mincio!
Maggiori informazioni sul sito dell’Assoc.Ristoratori Valeggio www.ristorantivaleggio.it
Racconta la storia struggente di due innamorati
La leggenda del Nodo d’Amore Alla fine del ‘300, nel corso delle numerose guerre che segnarono l’Italia settentrionale, il signore di Milano Giangaleazzo Visconti, detto il Conte di Virtù, raggiunge le sponde del Mincio con le sue truppe. Nell’accampamento, il giullare Gonnella, intratteneva i soldati raccontando antiche storie fantastiche... Si narra che le acque del fiume Mincio siano popolate da creature misteriose che di notte escono per danzare sulle sue rive alla luce della luna. Una sera mentre tutto l’accampamento riposa stremato dalle fatiche dalla battaglia, appaiono delle streghe, che iniziano a danzare tra i soldati addormentati. Malco, il valoroso capitano, si desta e affronta le crea-
ture mettendole in fugga verso del fiume. Una di queste, però, perde il mantello che l’avvolgeva, rivelandosi una splendida ninfa. Nel corso della notte tra i due nasce l’amore e l’alba li sorprende a promettersi eterna fedeltà. Silvia, la bella ninfa deve ritornare nelle profondità del fiume prima del sorgere del sole e lascia a Malco un fazzoletto di seta dorata teneramente annodato a ricordo della loro promessa. Qualche tempo dopo durante un ricevimento del Conte di Virtù alcune belle fanciulle eseguono una danza in onore degli ospiti. Il capitano Malco, riconosce in una di esse, Silvia. Gli sguardi innamorati tra Silvia e Malco destano però la gelosia di Isabella, nobile dama cugina del
Giugno - Luglio 2012 | 7
il direttore
Sommario
A
Quel che può il calcio*
“
Svariati milioni di tifosi, riposte le bandiere, vivono con malcelato disagio la sospensione del loro nutrimento preferito
Ad inizio giugno le statistiche sull’umore domenicale dell’italiano maschio vedono il grafico precipitare a dismisura. E’ un ricorrente fenomeno annuale: il campionato di calcio si è appena concluso. Svariati milioni di tifosi, riposte le bandiere, vivono con malcelato disagio la sospensione del loro nutrimento preferito. La crisi d’astinenza raggiunge il proprio picco nel mezzo della sera, allorché si tormenta il telecomando della tv alla ricerca di un surrogato delle trasmissioni sportive preferite ora sospese. A disassuefarsi dalle abbuffate televisive di calcio e dalle consuete schermaglie del bar ci si impiegherà qualche settimana, e mai del tutto. Fortunatamente ogni due anni , come nel caso del 2012, il calcio vede lo svolgimento estivo degli europei o dei mondiali, che fanno da ponte verso il campionato nazionale successivo: una vera manna. Che il nostro paese sia una nazione “pallonata” non è una novità. Sul calcio si è scritto di tutto e di più, analizzandolo come fenomeno aggregativo sociale di massa in tutti i suoi aspetti. Quel che è evidente è che, da tempo, non parliamo soltanto di un gioco, fosse pure “il gioco più bello del mondo”; parliamo pure di un gigantesco business, di un giocattolo prezioso che fattura svariati miliardi di euro solo in Europa, un giro d’affari superiore al PIL di alcuni piccoli stati. In un’economia disastrata come quella attuale si tratta di oro puro, di un’isola felice promotrice di attività indotte e di occupazione, un potente veicolo pubblicitario che alimenta un volano inesauribile di positività. Se n’è accorta da tempo anche la politica: possedere una squadra di successo attira simpatizzanti e… voti determinanti. Non per questo si può cancellare il trasporto genuino che anima gli appassionati. Già, i risvolti psicologici legati alla propria fede calcistica sono tanto irrazionali, vero materiale da psicanalisi, quanto prevedibili. Capire cosa muova un appassionato di Catania a spasimare per la squadra di Torino, e non campanilisticamente per quella della propria città, è materia di esperti. Sta di fatto che è questo il gioco nel gioco, ben accettato da tutti. La formidabile influenza mondiale dei media negli ultimi anni sta evidenziando calcisticamente anche l’identità tra nazioni e qualità delle rispettive squadre, sia di club che nazionali. Il calcio quindi può dare un contributo di immagine ad un popolo e ai suoi costumi; una nazione “povera” può avere un suo spazio e una propria rivincita. Quante cose sono concatenate ai cori della curva vociante di uno stadio, ornata da uno striscione ricavato da un vecchio lenzuolo, e pervasa dall’incessante rollio di atavici tamburi.
3
Convivum Voluptatis A Volta Mantovana si rinnova la tradizionale rievocazione storica
5
Festa sul ponte Visconteo A Valeggio sul Mincio 4000 invitati alla cena del “Nodo d’amore”
Diabolik La storia di Giorgio Montorio, colui 16 Intramontabile che da vita al mitico personaggio
Riccardo Pezzo: una vita per 19 protagonisti i motori... e un cuore BMW
Marco Morelli Direttore Responsabile
morelli.vocedimantova@mynet.it
“
del mese Messaggerie del Garda: 20 l’azienda non il solito “piccione”
*Mi preme esprimere, usando queste due righe, il mio cordoglio alle famiglie delle vittime del terremoto e alle tante persone mantovane che in questo momento sono in grande difficoltà. La scelta di un fondo così “leggero”, se vogliamo così definirlo, deriva dall’uniformarsi al fatto che gli articoli del nostro periodico, che non si occupa di cronaca e politica, vogliono essere un momento di sole e spensieratezza per chi ci legge in un momento dove, come si suol dire, continua a piovere sul bagnato...
Per informazioni e pubblicazioni mantovachiamagarda@mynet.it Tel. +39. 333. 62.72.824
a parer mio di GASTONE SAVIO
La nostra è diventata la civiltà della paura. Paura di crescere. Non esiste più la fantasia del domani ed abbiamo paura di come affrontarlo. Abbiamo dimenticato il passato e siamo come alberi senza radici in balia del vento. Ci fa pausa lo stormir delle fronde perché nella nostra immaginazione non c’è più l’armonia delle foglie, solo rumori di morte. Abbiamo distrutto non accettandone la modificazione la figura del padre che ha caratterizzato le nostre società degli ulti-
Il padre non c’è più mi due secoli, pensandolo padroni siamo arrivati al suo rifiuto, lo abbiamo allontanato. Abbiamo preteso padri che risparmiassero ai figli ogni genere di difficoltà, ciò ha portato all’emergere di dubbi e frustrazioni interiori, che hanno minato alla radice la stima di sé e la capacità di diventare adulti. La scomparsa dell’adulto si è tradotta in una ridefinizione dei ruoli familiari, al di là della perversa distruzione della famiglia, quando questa resiste nell’unità non sono più i figli a dover
imparare dai genitori e a ricevere da loro norme ed insegnamenti, ma al contrario sono i genitori che si conformano ai criteri e ai comportamenti dei figli, cercando in questo modo di ottenere la loro approvazione. La società dei “primati” ci sta portando al rifiuto di crescere, è un fenomeno in espansione anche dal punto di vista generazionale, tanto da occupare l’intero arco della vita dell’uomo. Questa impossibilità di passare alla fase adulta della
Fondo Eddy Merckx Torna la classica sulle due ruote 40 Gran nel segno del grande campione belga
vita può definirsi con il termine di “Sindrome di Peter Pan” dal celebre romanzo i James Barrie, pubblicato nel 1911, dal titolo “ Peter Pan o il ragazzo che non volle mai crescere “. Pan nella mitologia greca è il figlio di Ermes e della figlia di Driope, che lo rifiutò, abbandonandolo al suo destino. Come nella mitologia e nel romanzo di Barrie, anche nella sindrome di Peter Pan alla base della condizione instabile ed errabonda di questo personaggio si trova per lo più l’assenza di relazioni affettive importanti, in particolare con i genitori, visti come freddi e distanti o incapaci di autorevolezze. In tale modo, chi è affetto di questa sindrome ricerca la propria infanzia perduta, comportandosi come
se il tempo si fosse fermato, assumendo per tutta la vita la volubilità psichica ed affettiva propria dell’adolescenza, imprigionato nell’abisso tra l’uomo che non si vuole diventare e il ragazzo che non si può continuare ad essere. E, questo, anche se nel frattempo ci si è sposati e si è diventati genitori di figli con cui si finisce per entrare in concorrenza, imitandone atteggiamenti e modi di pensare. Come confessa una ragazza sconsolata nel libro di M. Recalcati “Dove sono gli adulti?”: mio padre non fa altro che correre dietro alle mie amiche e poi chiede di potersi confidare con me. Nell’attuale società “liquida” la fase adulta rischia così di ridursi ad una espressione anagrafica, senza più compiti specifici che la caratterizzino e soprattutto la differenzino dalle fasi precedenti della vita. Essere adulti è sinonimo di essere maturi, non più bambini, ma padri capaci di assumersi responsabilità. Apparendo queste caratteristiche sempre più rare, si sta liquidando la società adulta con la disgregazione di ciò che significa maturità.
8 | Giugno - Luglio 2012
Mantova e dintorni
FESTA DELLA BIRRA A VOLTA MANTOVANA Si terrà dal 29 giugno al 2 luglio la tradizionale festa della birra. Bar Commercio, Bar Collo, Latte&Rum, Bar Roma, Villa Boselli allieteranno le serate collinari con fiumi di birra.
CASTEL GOFFREDO
Festa del tortello amaro Giunta alla sedicesima edizione, l’origine del tortello amaro risale a ben otto secoli fa, quando Libissa, una contadina Lombarda, inventò i “raffioli”, avviluppati in pasta sfoglia e chiamati dai Lombardi “malfatti”. La storia narra che la parola “tortei” apparse per la prima volta nelle cronache intorno al 1500, denominati come “fiori ripieni di ogni ben di Dio” Probabilmente la terminologia utilizzata, rispecchia ciò che si aveva a disposizione negli orti o nei campi a seconda delle stagioni. Le donne abituate a ingegnarsi nella creazione di pietanze diverse con cibi poveri ma di grande impatto visivo, impiegavano spezie e alimenti tra cui la noce moscata ed erbe aromatiche, oltre ad ingredienti basilari come uova e formaggio. Un esempio è proprio il tortello amaro di Castel Goffredo.
Ma perché si chiama così? Il ripieno celebra per l’appunto un’erba amara chiamata anche Erba di San Pietro. La vera ricetta del tortello amaro è un segreto tramandato di madre in figlia. Anche oggi solo poche donne conoscono la ricetta origi-
nale, e viene appositamente cucinata solo per familiari, amici ed in occasione dell’annuale festa del tortello. Festeggia così la ricorrenza il bel comune mantovano i giorni 14, 15 , 16 e 17 giugno dalle ore 19.00 alle
f
23.00 presso il Parco “La Fontanella”. Una kermesse nata per celebrare un piatto molto conosciuto a Castel Goffredo, ma ancora poco diffuso nei dintorni. Nel corso degli anni sono state effettuate addirittura delle ricerche culinarie attraverso incontro con i vari esperti del settore gastronomia e sommelier professionisti. Un appuntamento imperdibile con un menù esclusivo per degustare un prodotto tipico dell’alta cultura culinaria. Si parte dal piatto protagonista, accompagnato dalla coppa di vino rosso con polenta amara, per poi passare allo straccone del nonno e concludere con la torta del buon umore. Evento patrocinato e coordinato dalla Pro Loco di Castel Goffredo in collaborazione con il comitato del tortello amaro e l’amministrazione locale.
la otografia
mn
a cura di Elisa Turcato
SOLFERINO
Tra storia e natura Un weekend all’insegna della natura è previsto per sabato 23 e domenica 24 giugno. Si tratta di escursioni naturalistiche sui declivi testimoni della sanguinosa battaglia del giugno 1859 tra austriaci e franco-piemontesi, per uno sguardo verso i prati aridi e i boschi collinari e il parco sottostante la Rocca di Solferino. Per sabato la partenza è prevista alle 15.30 da Piazza Castello a e vedrà diverse tappe per un’escursione tematica denominata “Le colline del Risorgimento”. La passeggiata comprenderà la visita del borgo, della vallata, del memoriale realizzato in onore del fondatore della Croce Rossa Internazionale Henry Dunant, fino al Museo Storico e del parco dell’Ossario. Il percorso risorgimentale proseguirà il giorno successivo a Castiglione delle Stiviere sul filo conduttore della battaglia, concludendosi al palazzo settecentesco Triulzi-Longhi, il quale ospita il Museo della CRI. MONZAMBANO
Torna il Morenic Music Festival Dopo il successo della prima edizione, torna la manifestazione dedicata ai giovani e al mondo della musica i giorni 9-17-23 giugno ed il 6-7 luglio. Organizzata dalla Proloco, quest’anno il festival sarà dislocato tra Monzambano e Castellaro con eventi satellite come la caccia al tesoro in bicicletta. Lo stile rock, l’hard rock, il punk, l’hard blues, l’afro aspetteranno tutti gli amanti del genere per trascorrere momenti all’insegna del divertimento e della buona musica. Il mercatino permetterà di recuperare oggetti come plettri artigianali ecc. e direttamente dall’Africa djembe e didgeridoo. GUIDIZZOLO
Una serata in Arena
Tre tifosi milanisti d’eccezione sono stati ospiti dell’AC Milan presso il centro sportivo di Milanello. Da sinistra Mauro Viola (grande amico di Baresi, Sartori & C., compagni di squadra nelle giovanili del Milan), Remo Gobbi titolare della Pata di Castiglione delle Stiviere e Francesco Zanoni, titolare della Zanoni Man di Castel Goffredo (Mn).
PONTI SUL MINCIO
Sport, teatro e cultura Un mese di giugno ricco di eventi è alle porte, a partire da sabato 2 con la seconda edizione della festa dedicata allo sport. Un appuntamento rivolto a bambini e ragazzi, prevede varie discipline sportive tra cui corse campestri, staffetta, judo e molto altro ancora. Per completare il girone sportivo domenica 3 invece si terrà una corsa ciclistica in mountain bike. Mentre, i due ultimi weekend del mese (15-16-17 e 22-23-24) vedranno il tradizionale festival del circolo teatrale Maistrachi, Ironicamente 2012. Domenica 17 sarà presentata la nuova commedia “Speta e spera”, mentre il 24 si terranno le premiazioni del concorso teatrale e quello fotografico per ragazzi. MANTOVA
Alla scoperta dell’Orsa Maggiore Il dominio dei Gonzaga su Mantova ebbe inizio nel 1328 e proseguì per alcuni secoli portando, in queste terre di pianura ricchezza e cultura. La corte dei Gonzaga fu una delle più fastose tra quelle Italiane ed Europee dei suoi tempi. Sabbioneta ebbe il suo massimo splendore sotto la Signoria di Vespasiano il quale la rese la città ideale. Il Camper Club Orsa Maggiore, dopo un anno ritorna così i giorni 1-2-3 giugno, alla scoperta di questi gioielli mantovani come Mantova, il Santuario Madonna delle Grazie, Rivalta sul Mincio e Sabbioneta. Per informazioni e prenotazioni telefonare al numero 338.9239477, oppure scrivere barbgiov52@tiscali.it.
L’amministrazione comunale – settore politiche sociali – in collaborazione con l’Agenzia OK Viaggi di Mantova organizza una serata di lirica nell’incantevole cornice dell’Arena di Verona. Appuntamento previsto per giovedì 28 giugno con una delle opere più conosciute del repertorio di Giuseppe Verdi, ovvero l’Aida suddivisa in quattro atti su libretto di Antonio Ghislanzoni e basata sul soggetto originale di Auguste Mariette. Quota di partecipazione euro 48,00 a persona. Per maggiori informazioni rivolgersi all’ufficio di segretariato sociale del comune tel. 0376/1620407.
San giorgio
Torna “Mantova fantasy” Il più grande festival d’Italia dedicato alla letteratura fantasy ritorna anche nel 2012. Dopo il grande successo dello scorso anno si rinnova il sodalizio tra il comitato organizzatore del festival, presieduto dallo scrittore mantovano Mauro Fantini, e il Comune di San Giorgio di Mantova. Quest’anno il divertimento sarà doppio. Le giornate dedicate alla letteratura fantasy saranno due: sabato 9 e domenica 10 giugno 2012. Il sabato mattina sarà dedicato ai bambini con incontri nelle scuole cittadine e un concorso tutto per loro. I più grandi non saranno trascurati, ci sarà la premiazione di due importanti premi letterari: il Premio Cittadella e il Premio Magia Urbana Pret-a-porter indetti dall’associazione “Sogni nel cassetto”. Nel pomeriggio potremmo immergerci tra ospiti scrittori, illustratori di fama internazionale e tanti, tanti libri. Non solo, fantastici oggetti e giochi a tema ci catapulteranno in quell’atmosfera
che solo il fantasy è capace di creare. La domenica il comitato organizzatore ha pensato di portare gli amanti del fantastico direttamente dentro le storie di questi libri parlando di quelli che sono diventati delle trasposizioni cinematografiche. Prima con lo staff di Fantasy Magazine, poi incontrando i doppiatori che danno le voci ai protagonisti della serie cult dell’anno Game of Thrones (vera chicca dell’edizione 2012. ) Si parlerà di libri e si sfoglieranno le loro storie per due giorni, lasciandosi trasportare nel mondo fantastico della magia, del mistero, dell’horror, della fantascienza e delle favole per i più piccini. Presto, molto presto, quando anche gli ultimi ospiti avranno detto sì, verrà reso noto il programma definitivo dei due giorni.
È al momento on line il promo trailer dell’evento da gustare tutto d’un fiato e che vi farà rimanere con l’acquolina in bocca: https://www.facebook.com/ photo.php?v=2863268115326
Giugno - Luglio 2012 | 9
Giugno - Luglio 2012
mn
8ª GRANDE FESTA DEL CAPUNSEL A SOLFERINO Si svolgerà da venerdì 6 a domenica 8 luglio presso gli impianti sportivi Italia ‘90 di Solferino. Sabato 14, invece, appuntamento con una cena sotto le stelle “Al banchetto dei Gonzaga”.
CAVRIANA
Arriva il Palio della Capra d’oro
MANTOVA
Corsa ai saldi estivi Così come per i saldi invernali, è il primo sabato di luglio per quelli estivi: sono le date di partenza unificate in tutta Italia frutto di un negoziato tra le regioni. I saldi estivi dovrebbero perciò iniziare il 7 luglio 2012, per una durata media di 60 giorni. Si riapre quindi la caccia allo sconto per questo appuntamento di fine stagione, il quale vedrà coinvolta buona parte della popolazione, la quale se ben informata potrà sicuramente portarsi a casa qualche buon affare. Ma attenzione a non esagerare, non sempre infatti si trovano occasioni. Alcune, ahimè sono vere e proprie fregature! Tuttavia una marea di sconti faranno capolino sulle diverse vetrine di boutiques, centri commerciali per consentire a tutti di poter acquistare il capo tanto desiderato ma anche tanto oneroso per un periodo di crisi come questo. E allora non resta che armarsi di infinita pazienza alle lunghe ed interminabili file.
Giunta alla sua 15esima edizione, la manifestazione si terrà sabato 7 luglio e tra le peculiarità più evidenti spiccano, una variopinta sfilata delle diverse contrade partecipanti, le quali si distinguono ogni anno grazie ai colori dei costumi e alle scenografie folcloristiche, il tutto per aggiudicarsi il premio miglior borgata per aver abbellito il proprio territorio che resterà “vestito a festa” per tutto il mese di luglio. Il centro storico si animerà così di attrazioni, e giochi organizzati dalle borgate del paese, i quali coinvolgeranno tutti i presenti. Una suggestiva sfilata farà capolino con più di 400 figuranti, mentre intorno alle 21.30 Piazzale San Sebastiano ospiterà il cuore dell’evento, in altre parole il Palio con la corsa delle capre. Alle 22.30 circa, si terrà l’estrazione dei premi e la sottoscrizione
Un palio leggenda, lo si potrebbe definire, poiché la kermesse è basata sulla storia, sulle origini e su tutti quei racconti che di generazione in generazione vengono tramandati
Pro Palio, mentre al ritorno delle borgate e del pubblico si festeggerà con canti, balli e libagioni. Un palio leggenda, lo si potrebbe definire, poiché la kermesse è basata sulla storia, sulle origini e su tutti quei racconti che di generazione in generazione vengono tramandati, sem-
pre più ricchi di particolari e curiosità. Infatti, ogni anno, il Palio viene disputato affinché si trovi una collocazione per la capra d’oro in qualche angolo della contea di Cavriana. Perché si sa, chi ha la capra d’oro vicino a casa è più felice. Le origini di questa particolare iniziativa, trovano radici
f
lontane, si racconta dai fasti rinascimentali di personaggi illustri come Ludovico Gonzaga ed Isabella d’Este. L’area morenica rappresentava, infatti, una sorta di residenza estiva lontano dall’afa cittadina, per questo motivo numerosi svaghi venivano organizzati durante la bella stagione. In questo caso si tratta di un immaginario ritrovamento della leggendaria “Capra d’Oro”, come simbolo del comune, anticamente denominato Capriana. Per consultare il programma completo: www.comune. cavriana.mn.it, oppure telefonare al numero 0376 811411.
la otografia
PONTI SUL MINCIO
Musica in piazza Torna, nel cuore delle Colline Moreniche, la terza edizione consecutiva di una rassegna concertistica di notevole spessore e alto pregio. Novità di quest’anno, il festival andrà a svolgersi nelle tre serate di venerdì 6, giovedì 12 e venerdì 27 luglio eccezionalmente in piazza Parolini, centro storico del comune. Voluta e organizzata dall’amministrazione comunale, la kermesse sarà un’occasione per trasmettere alla popolazione delle vere e proprie creazioni d’arte compositiva volte all’eccellenza artistica. Per maggiori info: www.comune.pontisulmincio.mn.it. Rivalta sul Mincio – Corte Mincio
30ª Festa del pesce Prenderà il via venerdì 6 fino a domenica 15 luglio, questa fiera gastronomica in cui i veri protagonisti sono i piatti tradizionali di pesce d’acqua dolce. Aperture straordinarie serali al museo dei mestieri propri del fiume e suggestive visite presso la vasta area protetta del Parco del Mincio. Inoltre da non perdere - nel borgo affacciato alla Riserva Naturale delle Valli del Mincio – il “Pagaiando con la luna piena”, un’escursione guidata in canoa alla luce del tramonto, iniziativa che si ripeterà il 25 agosto. Per info: Proloco Amici di Rivalta ai numeri: 0376 653340 – 3398995680.
Anche quest’anno l’8-9-10 giugno si terrà presso il Palabam di Mantova l’ormai famoso Truck Day Show. Ricco il programma che vedrà come protagonisti mastodontici automezzi provenienti da tutt’Italia. Non mancheranno la colonna sonora di radio Studio Più e la regia di mister King Mirko Zapparoli per uno spettacolo assicurato.
ALTO MANTOVANO
GOITO
Musica sulle ali delle cicogne
Musica celtica... in collina E’ ancora in fase di definizione l’elenco dei gruppi che andranno ad allietare con melodie celtiche le notti estive delle colline. L’Associazione Colline Moreniche del Garda ripropone così per la nona edizione consecutiva, la kermesse musicale denominata “Castelli in Musica” la quale prenderà il via domenica 15 luglio per poi terminare venerdì 31 agosto. Un mix formidabile di note proprie della consistenza celtica, coadiuvate dal country americano, alla riscoperta della musica popolare irlandese. Anche quest’anno quindi la kermesse musicale non smetterà di stupire, attraverso un suggestivo percorso nella splendida cornice dell’anfiteatro morenico costituito da ben undici tappe, risalendo l’intero territorio dell’alto mantovano. Un’iniziativa promossa dall’associazione culturale “Blues Print International Artist”, e dalle Proloco dei dieci comuni soci, il tutto con l’obiettivo di deliziare gli appassionati e perché no incuriosire, sempre musicalmente parlando, un numero sempre maggio-
re di spettatori. Da non dimenticare, inoltre, che i concerti verranno accompagnati da degustazioni di vini tipici e prodotti locali. Questo in particolare anche per promuovere e valorizzare l’interno pacchetto collinare, tra musica, e degustazioni dei vere e proprie prelibatezze. Di seguito il calendario completo delle varie tappe per comune coinvolto: domenica 15 luglio – Castiglione; lunedì 16 luglio – Guidizzolo; venerdì 20 luglio – Volta Mantovana; sabato 21 luglio – Cavriana; venerdì 3 agosto – Monzambano; domenica 5 agosto – Marmirolo; venerdì 10 agosto – Goito; domenica 12 agosto – Pozzolengo; venerdì 24 agosto – Medole; domenica 26 agosto – Solferino; venerdì 31 agosto – Ponti
Giovedì 26 luglio presso Parco Bertone dalle 21.30, debutterà con un concerto di musica folk il gruppo “Calicanto”, rassegna di musica etnica proveniente dal bacino del Mediterraneo, ispirata alle migrazioni delle cicogne e ai paesi che sorvolano, dall’Africa al Nord Europa. Le cicogne bianche sostano da anni nel bosco delle Bertone, luogo in cui il Parco del Mincio ha attivato un centro di reintroduzione della specie. Gli appuntamenti musicali si svolgeranno quindi all’aperto in una radura del bosco circondata da giganteschi alberi secolari spesso abitati dai nidi delle maestose cicogne Per info: www.parcodelmincio.it – Ingresso 4 euro. MONZAMBANO
24ª Sagra del polastrel
sul Mincio. I concerti inizieranno intorno alle 21.00, con ingresso gratuito. Per maggiori informazioni, e per visionare l’elenco degli artisti, consultare il sito web: www.collinemorenichedelgarda.it.
Dal 13 al 16 luglio torna protagonista la piccola ma suggestiva frazione di Olfino, con l’appuntamento della sagra del polastrel la quale si svolgerà nei pressi del parco Papa Giovanni Paolo I. Una manifestazione amata e attesissima che ad ogni edizione non manca di garantire il tutto esaurito. Quattro serate organizzate dall’associazione folkloristica Pille-Olfino, con stand gastronomici, birreria e serate danzanti. Tuttavia il clou della kermesse resta il rinomato polastrel su gradela accompagnata da pietanze della tradizione, come il riso alla pilota, i bigoli con sarde, il tutto bagnato dal vino delle cantine locali.
10 | Giugno - Luglio 2012
Brescia e dintorni
EVENTI A GARGNANO SUL GARDA Domenica 3 Giugno a Villa Feltrinelli ore 21.00 La notte di luna piena: Jubilee String Quartet (London). Domenica 15 Luglio Palazzo Bettoni ore 21.00: Quartetto Assindi.
BORNO
Festival delle Alpi Si avvicina la 2° edizione del Festival delle Alpi di Lombardia. Per l’edizione di quest’anno, che si terrà dal 22 al 24 giugno 2012, sono previsti una rassegna cinematografica ed un concorso fotografico dedicato al tema della valorizzazione delle Alpi di Lombardia. Borno è un piccolo comune bresciano dall’incantato scenario, con alte cime che vi fanno da sfondo, i boschi d’alto fusto e i vasti pascoli; numerosi sentieri montani permettono, partendo dalla località, di compiere piacevolissime escursioni. Per partecipare alla Rassegna, è necessario inviare alla segreteria video e fotografie entro il 15 maggio 2012. Le migliori opere verranno proiettate a Borno nell’ambito del Festival. Il Festival è organizzato dall’Associazione culturale Montagna Italia, insieme al Club Alpino Italiano – Regione Lombardia. É un
evento per tutti gli appassionati della montagna e della natura in tutta la sua bellezza. Contemporaneamente, in tutte le località delle Alpi che aderiranno all’iniziativa, si svolgeranno attività di vario genere all’insegna del-
la scoperta dei rifugi, delle passeggiate, delle escursioni e dell’alpinismo, dell’enogastronomia, del folklore, della cultura di montagna ed eventi collaterali legati a vario titolo alla passione e alla dedizione per la montagna,
f
ma anche attività per favorire la valorizzazione della natura, dell’ambiente, della biodiversità con attenzione particolare alle foreste. Si tratta di un progetto di comunicazione ambizioso mai realizzato. Il “Festival delle Alpi di Lombardia” è rivolto a tutti coloro che amano la montagna, i prodotti tipici, la storia, l’ enogastronomia, la natura, le tradizioni, elementi importanti di una cultura come quella lombarda. La partecipazione è completamente gratuita perchè il festival è aperto a tutto il grande pubblico. L’intento è quello di coinvolgere tutte le realtà delle Alpi che vorranno occuparsi in prima persona dell’organizzazione delle attività che si svolgeranno nel loro territorio. Ma anche di coinvolgere tutte le scuole attraverso attività didattiche diversificate per ogni età ed esigenze. Per info: www.festivaldellealpi.it
la otografia
a cura di Elena Andreani
bs REZZATO
Ottava fiera del marmo e dell’antiquariato La fiera, giunta quest’anno alla sua ottava edizione, coinvolge numerosi marmisti e artisti di Virle, Rezzato e dei paesi limitrofi, famosi da secoli per l’escavazione della pietra Botticino e per la lavorazione dei marmi. La Fiera del marmo e dell’antiquariato nasce sulla “ Via del Marmo”, un itinerario ricco di sorprese tra natura e storia che conduce nei luoghi dove, da millenni, si lavora questa preziosa materia. Nel centro storico di Virle saranno in esposizione le realizzazioni in pietra e marmo delle aziende del bacino marmifero con un contorno affascinante di oggetti d’antiquariato e d’usato d’epoca. Se nella Valverde è Botticino il paese della escavazione della pietra, è altrettanto vero che i paesi di Rezzato e Virle sono i luoghi della lavorazione e della trasformazione, da secoli il frutto del lavoro e dell’ingegno produce opere d’arte e manufatti presenti in Italia e nel mondo. MARONE
“La famosa sardinata” Dal 29 giugno al 1° luglio sul Lungolago Marconi a Marone potrete degustare piatti tipici secondo alcune ricette del territorio. In particolare il periodo culminante della pesca delle sardine di lago offre l’occasione per tre giorni di intrattenimento in cui è possibile degustare questo ottimo pesce secondo le vecchie ricette della Riviera, abbinato alla classica polenta o ai formaggi locali. La sagra ospita anche la tradizionale tappa della corsa dei Naècc, che termina proprio dove si trovano gli stand. Faranno da contorno alla sagra il gioco dei tappi e un mercatino tradizionale. BRESCIA – EDOLO – PONTE DI LEGNO
Escursione di mezzi storici
L’edizione 2012 del Nordic Walking Camp avrà luogo presso l’Hotel Villa Maria di Desenzano (www.villamaria.tv): verranno organizzati momenti di aggiornamento tecnico, momenti di presentazione di novità nell’ambito del nordic walking, presentazione di nuovi e importanti progetti e serate di conoscenza reciproca.
GARDONE RIVIERA
Riscoprendo il Vintage Gardone Riviera, meta molto gradita dai turisti per la sua ricchezza storica e culturale legata al vate nazionale D’Annunzio ospiterà sul lungolago Zanardelli l’ormai consueto “Vintage”: design & fashion market. Da alcuni anni ormai si celebrano tendenze e colori degli anni trascorsi per celebrare un Vintage che non passerà mai di moda. Stile unico, inconfondibile, ricco di accessori e dettagli selezionati. Non solo abbigliamento fashion ma anche elementi di design verranno proposti domenica 10 giugno a partire dalle 10 del mattino per la durata dell’intera giornata. TREMOSINE
Cinquemiglia del Ghiottone Il 2 giugno Tremosine organizza un percorso enogastronomico, una passeggiata di circa cinque miglia fra sentieri, boschi, pascoli e pinete balsamiche, con la possibilità di visitare i caratteristici borghi del comune di Tremosine. L’itinerario prevede un menù predeterminato, in ogni frazione visitata verrà allestito uno stand dove verrà cucinato un piatto tradizionale a base di prodotti tipici locali, in abbinamento vino del Garda. Per l’occasione le piazzette delle frazioni verranno allestite ed addobbate a festa. La manifestazione diventa una divertente passeggiata sullo stupendo altopiano di Tremosine, dove le montagne del Parco si confondono con l’azzurro del cielo.
Il Musical Watch Veteran Car Club di Brescia organizza nelle giornate del 16 e 17 giugno 2012 la rievocazione Brescia – Edolo – Ponte i Legno, manifestazione riservata ad un massimo di settanta auto e venti moto storiche. I mezzi con applicato il contrassegno dell’iniziativa partiranno dal Museo delle Mille miglia intorno alle 9.00 del mattino del 16 giugno con destinazione Ponte di Legno, trasferimento in Vallecamonica transitando all’interno del borgo medievale di Bienno. Verrà effettuata una sosta tra le antiche torri e le strette vie.
MONIGA DEL GARDA
Rassegna dei chiaretti Giunta alla 5° edizione ITALIA IN ROSA, rassegna del Chiaretto e dei vini rosati si colora di importanti novità per l’edizione 2012. Soprattutto perché si tratta del primo e più significativo evento nazionale dedicato ai vini rosati, allestito nella splendida cornice dei giardini a lago di Villa Bertanzi, chiamata in origine Villa Brunati, si trova nel centro storico del Comune di Moniga del Garda. Le novità essenziali per l’edizione di quest’anno sono l’aggiunta di una giornata, infatti quest’anno la rassegna vitivinicola prenderà il via il 1° giugno e si concluderà il 3, e una nuova giornata - lunedì 4 giugno – sarà riservata agli operatori del settore. Qualificanti e di proporzioni notevoli gli eventi collaterali che prevedono degustazioni guidate a tema, educational per giornalisti di settore e il convegno internazionale sui rosati nel mondo domenica 3 giugno. Moniga è una cornice fruttuosa per la produzioni di tali vigneti, ma oltre a questi l’ambiente presenta una varietà di piante interessanti. I boschi più lontani dal lago con ambiente più fresco
ed umido sono ricchi di Roverella, Carpino Bianco, Tiglio, Acero e Nocciolo. Nel sottobosco fioriscono Rosa di Natale, Erba Trinità, Bucaneve, Pervinca. I versanti più soleggiati vicino al lago con ambiente più caldo sono caratterizzati dalla presenza di Carpino Nero, Orniello, Carpinella e Acacia. Nella zona umida, dove ancora permane l’ambiente paludoso residuo dei laghetti intermorenici, si trovano Ontano, Pioppo Nero, Piante acquatiche come la Cannuccia palustre e la Lenticchia d’acqua. Ma tornando alla manifestazione il biglietto di ingresso è di 10,00 € a persona ed è comprensivo di: bicchiere da degustazione e tasca portabicchiere, degustazione di tutti i vini presenti in manifestazione e degustazione guidate tematiche (su prenotazione) . Come nelle passate edizioni i soci ONAV, AIS e FISAR potranno
accedere alla manifestazione con uno sconto del 50% mostrando la tessera alla cassa. L’evento è stato organizzato con il patrocinio di Regione Lombardia, Provincia di Brescia, Unione dei Comuni della Valtènesi, CCIAA di Brescia, Ente Vini Bresciani, Consorzio della Riviera dei Limoni e dei Castelli e in collaborazione con la Strada dei Vini e dei Sapori del Garda.
Giugno - Luglio 2012 | 11
Giugno - Luglio 2012
bs
Musica a Limone sul Garda Giovedi 7 Giugno Chiesa San Benedetto ore 21.00: JUBILEE STRING QUARTET (London). Mercoledi 11 Luglio ore 21.00 festa del patrono: Trio Courante.
POLPENAZZE DEL GARDA
Castelli in festa…
SIRMIONE
Incontro con la scultura di pietra Per tutto il mese di luglio e il periodo estivo a Sirmione potrete visitare la VI Esposizione internazionale di sculture a cura del Consorzio Marmisti Bresciani - International Sculpture Exhibition. Si tratta di un’esposizione di sculture Pietra&Co. curata da Lillo Marciano. L’esposizione interamente dedicata alla scultura prevede opere ed installazioni di artisti, tra cui importanti esponenti internazionali della scultura contemporanea, scultori significativi del mondo della pietra e interessanti giovani emergenti. Una spettacolare passeggiata tra sculture e installazioni che esalta la bellezza dei luoghi e la creatività degli artisti per una stimolante dimensione culturale al di fuori dei luoghi deputati e circoscritti dell’arte, quali musei e gallerie. Filo conduttore del progetto è la valorizzazione e la riscoperta della storia della pietra bresciana come patrimonio artistico e culturale del futuro.
Il Festival dei Castelli della Valtenesi è nato nel 2003 per dare, a quanti lo volessero, la possibilità di esprimere la propria passione più grande: il canto. Proprio per favorire tale sentimento ogni anno l’Ars Nova persevera, con impegno, onore, partecipazione e onere a organizzare questo evento che ormai sta diventando un appuntamento obbligato per quanti amano la musica leggera. L’evento è patrocinato dal Comune di Polpenazze del Garda e dall’Assessorato al Turismo della Provincia di Brescia che fanno sì che si possa proseguire nel cammino della continuità. Il festival è un concorso canoro itinerante della valtenesi, e il 21 luglio, a partire dalle ore 21.00, presso il Castello di Polpenazze, verrà disputata la finale per l’anno 2012. A fianco di una kermesse musicale, di arte classica, si associa an-
A questo concorso possono accedere cantanti, cantautori e gruppi di tutte le età, che hanno la possibilità di interpretare musica di ogni genere tranne il demenziale.
che il tema enogastronomico con la possibilità di degustazione del vino Garda Classico. A questo concorso possono accedere cantanti, cantautori e gruppi di tutte le età, che hanno la possibilità di interpretare musica di ogni genere tranne il demenziale. Eventuali testi non conformi alla buona decenza
potranno essere rifiutati prima della partecipazione; l’interpretazione può essere frutto di canzoni edite ed inedite in lingua italiana. Per informazioni è possibile contattare la segreteria organizzativa all’indirizzo info@arsnovaspettacoli. com. Si tratta di manifestazioni singolari poiché sono even-
f
ti sempre più in ombra, che non hanno più la visibilità e la diffusione di un tempo, sono dimenticati dall’informazione televisiva e sempre più spesso dalla stampa, appunto perché eventi di nicchia. I concorrenti, compresi i gruppi, dovranno presentarsi con basi musicali registrate su cd-rom. Non è permesso assolutamente cantare in play back. Il vincitore parteciperà di diritto alla finale interprovinciale per poter accedere alle semifinali dei “Grandi Festivals Italiani”. Lo stesso regolamento potrebbe subire modifiche indipendentemente dalla volontà dell’organizzazione.
la otografia
POLAVENO
Palio dell’oca C’è un paese incastonato tra Valtrompia e lago d’Iseo dove prende corpo quel “fà nà le oche” spesso rivolto al pigro camminatore. Siamo a Polaveno dove 28 al 29 luglio verrà allestito il rinomato Palio dell’oca. Divertente ed entusiasmante sarà la sfida tra le contrade con una gara con le oche dalla Parrocchia al campo sportivo. Per l’occasione il borgo sarà inondato dei ridenti festoni delle cinque contrade. il Palio vuole essere una festa patronale – dice il parroco don Mario Laini - un modo di coinvolgere l’intera comunità polavenese nel ricordo di S. Anna patrona insieme a S. Nicola Vescovo. CLUSANE
Settimana della tinca al forno Clusane dal 16 al 22 luglio propone la tradizionale manifestazione culinaria “Settimana della Tinca al Forno con Polenta”. Nel rispetto della tradizione, la notte del sabato è caratterizzata dalla mini crociera a bordo della motonave Città di Bergamo. Il coloratissimo e attesissimo spettacolo dei fuochi d’artificio della domenica chiude in bellezza la settimana, durante la settimana verranno proposti spettacoli serali e mercatini. Per informazioni è possibile visitare il sito www.clusane.com. Il 24 giugno San Martino della Battaglia rivivrà e rievocherà la sua famosa Battaglia.
COLLEBEATO
PISOGNE
Antica miniera “Quattro ossi”
Festival delle pesche La tradizionale festa delle pesche di Collebeato, è una manifestazione giunta alla sua 29° edizione che coinvolge un’intera comunità. La coltivazione delle pesche nel nostro paese rimanda a ricordi lontani di immagini in bianco e nero; non ci sono più le grandi produzioni che venivano esportate nei mercati europei e davano da vivere a numerose famiglie, oggi soltanto pochi valenti produttori mantengono viva una coltura locale di qualità, da preservare e valorizzare. Ogni anno, la seconda settimana di luglio è un’occasione unica per vivere a Collebeato un’esperienza straordinaria di condivisione, di partecipazione e anche di appartenenza a una Comunità viva e unita, nel nome di un frutto ormai diventato uno dei simboli del nostro paese. Quest’anno la manifestazione prenderà il via il 15 luglio e terminerà il 22, con un fitto programma per ogni serata dall’intrattenimento alla gastronomia. Con il passare delle edizioni aumentano l’entusiasmo, le proposte per ogni fascia di
età e i volontari coinvolti, che, l’anno scorso, sono stati più di centocinquanta, in buona parte giovani tra i diciassette e i venticinque anni, appartenenti a quattordici diverse associazioni locali. È soprattutto l’unione che porta alla realizzazione e alla buona riuscita di manifestazioni come queste. Ma veniamo più nel dettaglio, Collebeato è un piccolo comune racchiuso all’interno dei monti Picastello, Campiani, Peso, Dosso Boscone e Sasso nella parte in cui la bassa Val Trompia si incontra con la pianura padana, in cui la coltivazione principale presente sulle estese colline fa capo alla produzione, coltivazione ed esportazione della pesca. Qui da quasi trent’anni nel mese di luglio fastosi carri compiono un giro del paese distribuendo gratuitamente le rinomate pesche ai collebeatesi, simbolo di un piccolo comune capace di mantenere alto il proprio nome grazie ad una produzione di non poco conto. Il pesco è un albero originario della Cina, dove fu considerato simbolo d’immorta-
Il gruppo Speleo Montorfano, sezione C.A.I. di Coccaglio, in collaborazione con la Pro Loco di Pisogne organizza visite guidate all’antica miniera “Quattro Ossi” di Pisogne. Sfruttata fin dall’antichità la miniera è sicuramente la più nota e produttiva del lago d’Iseo. Oggi si presenta ricca di concrezioni, stalagtiti e stalagmiti. Sono presenti persino le preziose “perle di grotta”. A tutti i partecipanti verrà fornito caschetto e illuminazione. Nel mese di luglio la visita guidata avverrà domenica 22 luglio, a seguire altre date saranno il 12 agosto, il 23 e il 30 settembre. Per informazioni, iscrizioni e orari è possibile contattare la Pro Loco di Pisogne al 0364/880517. PONTE DI LEGNO
Torna “Mangiaevai” lità, e i cui fiori sono stati celebrati da poeti, pittori e cantanti. La pesca è un frutto carnoso, impregnato di sostanze zuccherine, ha la buccia di colore giallo-rossastra che può essere sottile e vellutata o liscia. La polpa è dolcissima e profumata e, secondo la varietà, può essere gialla o bianca con venature rosse più evidenti in prossimità del nocciolo. Non perdetevi questo festival della pesca!!
Passeggiata gastronomica lungo i sentieri della Val delle Messi e della Valle di Viso alla scoperta dei piatti tipici e delle bellezze paesaggistiche dell’alta Valle Canonica prevista il 15 luglio. Tale evento può essere vissuto da tutti, bambini e adulti per una lunghezza di 11 chilometri e un dislivello in salita di soli 200 metri. Prodotti tipici locali e piatti tradizionali vengono distribuiti a tutti i partecipanti presso i punti ristoro allestiti lungo la camminata. Si tratta di un’esperienza da non perdere e un appuntamento denso di forte emozioni.
12 | Giugno - Luglio 2012
Verona e dintorni
Erbè Dall’8 al 10 giugno, presso il Parco Due Tioni, si svolgerà la “Festa del melone”. Un’occasione e si desidera gustare un prezioso e dolce frutto di stagione. Info: 045/7325005.
gardaland
Mercoledì scacciacrisi La crisi imperversa, aumentano i costi dell’energia, dei carburanti e le tasse così la possibilità di concedersi momenti di svago è limitata dalla necessità di tenere d’occhio le proprie finanze sacrificando il “dilettevole” rispetto all’indispensabile… E’ questa la condizione di moltissime famiglie italiane, piccole o grandi che siano, ma anche quella di tanti giovani costretti ad inventarsi mille modi per “sbarcare il lunario” vedendo così drasticamente ridotta la capacità di spesa da destinare al divertimento. Gardaland Park, consapevole di questa situazione, ha compiuto un gesto importante nei confronti di tutti i suoi Ospiti, ben consapevole del fatto che il divertimento rimane un fattore fondamentale per chiunque, a maggior ragione nei momenti di difficoltà. Dallo scorso 23 maggio il Parco ha
Gardaland non è nuovo a queste iniziative ideate per far sì che la magia del divertimento possa essere a portata di tutte le tasche
dato il via ai Mercoledi scacciacrisi, tre giornate all’insegna del risparmio (23-30 maggio, 6 giugno) nelle quali il biglietto di ingresso costerà soltanto 18 euro per tutti: la metà rispetto al prezzo del biglietto intero. Per quest’ultimo mercoledì si tratta di un’occasione da non perdere per godere delle fantastiche attrazioni di Gardaland ad un costo davvero accessibile a tutti, una
proposta che il Parco propone ai propri Ospiti per spingere sul fronte dell’ottimismo e per regalare a tutti una pausa di serenità. I dati che emergono dal rapporto 2011 dell’Osservatorio Nazionale del Turismo dimostrano chiaramente come la crisi economicofinanziaria abbia inciso notevolmente sulla possibilità di concedersi una vacanza. Secondo il rapporto, infatti,
f
nel corso del 2011 ben 23,5 milioni di connazionali hanno dovuto rinunciare alle vacanze. I primi dati del 2012 di Federturismo, purtroppo, confermano questa tendenza. In questo contesto i Parchi Divertimento come Gardaland rappresentano una meta alternativa che viene scelta per concedersi una parentesi di svago laddove non sia possibile pianificare vacanze in località lontane. Gardaland non è nuovo a queste iniziative ideate per far sì che la magia del divertimento possa essere a portata di tutte le tasche.
la otografia
a cura di Daniele Adami
vr Torri del Benaco
Piazze e vie ai pittori Quando si passeggia in qualche città o borgo culturale spesso capita di imbattersi in artisti del pennello. Persone che dipingono per lavoro, o gente che ama trascorrere il proprio tempo libero “armata” di cavalletto e colori. Individui impegnati a raffigurare un luogo particolare, a dipingere un ritratto, a immaginare e poi imprimere sulla tela una scena che potrebbe svolgersi, anche nella fantasia. Poco prima che inizi l’estate, le strade e le piazze di Torri del Benaco ospiteranno tali artisti, per tre intere giornate. Infatti, dall’8 al 10 giugno, la cittadina gardesana offrirà ai suoi abitanti e ai suoi visitatori la possibilità di conoscere le opere di questi pittori, di osservarne le tecniche e capacità, di indagare o domandarsi quale sia il motivo che ha mosso la scelta di un soggetto piuttosto che di un altro. L’evento osserverà i seguenti orari: dalle 10 alle 19. BARDOLINO
Il Chiaretto “in palio” In riva al Lago di Garda, a Bardolino, dall’1 al 3 giugno si svolgerà la rassegna enogastronomica intitolata “Palio del Chiaretto”. Una manifestazione che consente agli amanti del buon vino, e della buona tavola, di assaggiare e apprezzare un prodotto locale frutto della tradizione e dell’esperienza di chi ha dedicato la propria vita alle vigne e al loro nettare. Pertanto, il contenuto di bottiglie e bicchieri non sarà né rosso né bianco, ma rosato. Un colore e un gusto che ben si adatta al sapore dei salumi. Inoltre, nel corso delle giornate vi saranno numerosi intrattenimenti musicali. Cazzano di Tramigna
Una “mora” veronese
Grande evento a Legnago! Gino Vannelli, l´interprete di successi mondiali come ´I just wanna stop´, ´Black cars´, ´Wild horses´ e tanti altri, sarà a Legnago il 6 Giugno prossimo per un concerto che si terrà nel prestigioso Teatro Salieri. Durante il concerto verranno effettuate le riprese per un nuovo DVD dell´artista.
Garda
La Festa delle Fate La realtà, a volte, ci appare monotona e noiosa. Di conseguenza, quando ciò si verifica, ognuno di noi può chiudere gli occhi e immaginare una località o una situazione collocata nella fantasia, dove lo spazio, le persone e le vicende sono il solo frutto della mente. Tuttavia, ci sono delle occasioni in cui tutto questo non serve. A Garda, infatti, la fantasia sarà reale. Sabato 23 e domenica 24 giugno, sul lungolago Regina Adelaide, si terrà la “Festa delle Fate”. Danze, rappresentazioni teatrali e numerose creazioni artigianali, tutte visibili con gli occhi. Info: www.lafestadellefate.it. Malcesine
Dall’olio al pesce Bisogna dirlo: un filo d’olio extra vergine D.O.P. su una pietanza a base di pesce rende quest’ultima ancora più gustosa. A Malcesine, il 16 giugno, si svolgerà un’intera festa dedicata a questi due tipici prodotti dell’area gardesana. In via Navene (cortile ex asilo Pariani) gli stand enogastronomici apriranno alle ore 19.00 e saranno subito pronti ad accontentare i palati presenti. Trote di lago, carpioni e lavarelle, ma anche bruschette e polenta amalgamata con formaggi di malga. Ecco il ricco menù della giornata, corredato di musica e svariati intrattenimenti.
Dal lontano 1935, a Cazzano di Tramigna, si tiene un evento gastronomico molto sentito dalla popolazione locale, che vede come protagonista la cosiddetta “Mora”, la ciliegia che ha scelto di nascere e maturare sugli alberi di questa semplice e tranquilla area collinare del veronese. Dal 31 maggio al 5 giugno, presso la piazza Giacomo Matteotti, amanti della frutta e del dolce potranno assistere a una vera e propria mostra-mercato, durante la quale si potrà sia ammirare che assaggiare il prezioso prodotto della natura. Info: Pro Loco Cazzano (tel. 045/7820546).
Erbezzo
Se c’è terra c’è musica La Lessinia, un luogo che si rinnova e che rinasce a ogni stagione. Se in inverno gli appassionati dello sci incrociano le dita affinché la neve sia copiosa e compatta (il che, purtroppo per loro, non avviene regolarmente ogni anno), in estate gli amanti della natura e della vita all’aria aperta desiderano rifugiarvisi per ricercare un po’ di fresco o per allontanarsi dal caos snervante della città. In autunno il primo freddo rende più cupi, ma non meno affascinanti, i colori della vegetazione, mentre in primavera i prati tornano a splendere dopo un periodo di letargo. Questa terra è molto rinomata, inoltre, per le sue tradizioni culinarie e popolari e per la sua storia passata (un riferimento, per esempio, agli antichi 13 comuni cimbri). Tuttavia, c’è un qualcosa di poco conosciuto, un qualcosa che sfugge, un qualcosa di cui si parla poco. La musica. Un piccolo borgo della Lessinia
è il teatro di una importante manifestazione di impronta nazionale. Un evento che mette al centro dell’attenzione uno strumento piuttosto particolare, in quanto a forma, suono e modalità di utilizzo: la fisarmonica. Il luogo scelto per tale rassegna musicale è Erbezzo, comune che ha messo le radici a un’altitudine di oltre 1000 metri s.l.m. La Festa Nazionale della Fisarmonica è in programma sabato 23 e domenica 24 giugno, presso il palazzetto dello sport del paese. Si tratta di un concorso che negli anni è diventato un punto di riferimento per artisti sia italiani che stranieri. Insomma, se da un lato è prevista una vera e propria gara, durante la quale i partecipanti si sfideranno a suon di
note, dall’altro vi saranno momenti in cui la competizione lascerà il posto allo spettacolo. Curiosi e appassionati, infatti, avranno l’opportunità di conoscere e ascoltare le composizioni di alcuni famosi fisarmonicisti non impegnati in gara. I concorrenti cercheranno di dare il meglio per ottenere un prestigioso premio, le esibizioni esterne al concorso avranno l’obiettivo di strappare il maggior numero di applausi possibile. In entrambi i casi, comunque, occorrerà dimostrare talento, impegno e incessante volontà di apprendere. Perché la musica è una storia che non si ferma. Come le stagioni. Per maggiori informazioni: 045/7075013, oppure consultare il sito www.comune.erbezzo.vr.it
Giugno - Luglio 2012 | 13
Giugno - Luglio 2012
vr
Belfiore Un fine settimana all’insegna dei giochi e del divertimento. Il 30 giugno e l’1 luglio si svolgerà il consueto appuntamento del Palio delle contrade. Come premio vi sarà il Drappo della Madonna.
Tregnago
Questo piccolo grande ferro
Garda
Sardellata al chiar di luna Una festa che nasce nel passato e che prosegue ancora oggi. Un evento che mantiene intatte e inalterate le sue caratteristiche originarie di semplicità e convivialità, anche se ai giorni nostri gli agi, le comodità e le opportunità si sono diversificate e moltiplicate rispetto a molti anni fa. La “Sardellata al chiar di luna” vuole essere un’occasione per riunire quelle persone accomunate dalla passione per la buona tavola, per il buon vino, ma soprattutto dal piacere di trascorrere del tempo in compagnia, parlando del più e del meno con i propri paesani o con gente che non si conosce. Questa manifestazione si terrà a Garda, dal 7 al 9 luglio, sul lungolago Regina Adelaide. Oltre a poter degustare i piatti tipici del territorio lacustre (tra i quali spiccherà, ovviamente, il pesce), le serate della festa saranno allietate da musica dal vivo. Per informazioni: 045/6208428.
Siamo immersi in un mondo in cui la ricerca della grandezza è divenuta un valore di primo livello. Può essere intesa sia in senso “personale” (il desiderio o la volontà di crearsi una florida carriera lavorativa) che in senso “materiale”, ossia come la progettazione e la realizzazione di costruzioni sempre più immense e imponenti, soprattutto per gli occhi. Si badi bene, non c’è nulla di male in tutto ciò. Senza simili idee non vi sarebbero progresso ed evoluzione. Tuttavia, c’è un rovescio della medaglia. Focalizziamo lo sguardo sul secondo “senso” che prima abbiamo menzionato. Per esempio, mentre si passeggia dinanzi a una cattedrale presente in una città storica si potrebbe non cogliere la maestria di alcuni artisti che si sono specializzati nell’esecuzione di pic-
Nella Val d’Illasi esiste una tradizione artigianale e artistica dedicata, oramai da molti anni, alla creazione di articoli manifatturieri in ferro battuto.
coli dettagli. Una decorazione su una porta o una finestra, un’incisione lungo una parete, una statua sulla quale è stata scolpita la firma dell’autore. Elementi che difficilmente si riescono a catturare in quanto si è rimasti abbagliati dalla mole o dalla vastità di un altro oggetto. Nella Val d’Illasi esiste una tradizione artigianale e ar-
tistica dedicata, oramai da molti anni, alla creazione di articoli manifatturieri in ferro battuto. Articoli unici che spesso non sono di grandi dimensioni e che servono ad abbellire una casa, conferendole quel tocco in più. Nel corso dell’Antica Sagra di San Luigi, che si svolgerà dal 29 giugno al 2 luglio nel piccolo borgo di Cogollo (frazione del comune di
f
Tregnago), i visitatori e, perché no, gli stessi abitanti del luogo, potranno osservare le caratteristiche botteghe dove esperti artigiani impegnano il loro tempo, e la loro vita, nella realizzazione di magnifici pezzi, che potremmo definire, senza alcun dubbio, “gioielli”. Non solo ferro, però, durante questi giorni di festa. Tra una camminata e l’altra fra le vie del paese vi sarà tranquillamente il tempo di sedersi a tavola per degustare alcune pietanze tipiche della cucina veronese. L’importante è che i piatti siano ricchi di cibo. E grandi.
la otografia
Bardolino
Bodypainting Festival Sabato 14 luglio, a Bardolino, presso il Parco Villa Carrara Bottagisio, si svolgerà il festival italiano dei corpi dipinti. La rassegna ha raggiunto il traguardo delle sette edizioni. Il bodypainting è una forma d’arte che pone al centro dell’attenzione il colore e che mette in risalto le abilità dei pittori, i quali dovranno cimentarsi non con tele piane ma con individui. I pennelli e gli altri strumenti del mestiere, infatti, avranno il dovere di muoversi delicatamente su muscoli e ossa. Per maggiori informazioni: 045/6212586, oppure consultare il sito www.italianbodypaintingfestival.it. Boscochiesanuova
Camminar mangiando Come si può esplorare la natura? Immergendosi in essa, con uno zaino sulle spalle e scarpe adatte ai piedi. E per il cibo? Lo si può avere con sé, o trovarlo nel corso della camminata. Il 15 luglio, con partenza dalla piazza di Boscochiesanuova, si terrà la dodicesima edizione di Magnaloppet, itinerario che mescola assieme una tranquilla passeggiata con la degustazione di piatti tipici della Lessinia, come gli “gnocchi sbatui”, i salumi e il formaggio Monte Veronese. Scarpe, zaino e stomaco dovranno essere pronti alle ore 9.30. Info e prenotazioni: 045/7050088.
Castello di Bevilacqua, venerdì 27 luglio, ore 21.00: Cena con Delitto in giardino. È una cena singolare servita nell’incantevole Giardino dei frutti, in cui gli ospiti sono coinvolti ed implicati nel caso, diverso in ogni occasione. Quale sara’ la vera identità dei commensali seduti al vostro tavolo? I colpi di scena non mancano mai…
Malcesine
MALCESINE
Trail della Speranza
Una vela senza fuoco Prendiamo in mano i famosi quattro elementi della natura che ci circonda: terra, acqua, aria e fuoco. Ogni giorno ci misuriamo con loro. Dall’accendere il fornello della cucina per fare da mangiare al consumare al bar un bicchiere di minerale, dal sistemare l’orto o le piante di casa al semplice respirare. Sono azioni che, molto spesso, avvengono spontaneamente, senza riflettere su quanto tali elementi siano importanti per la nostra vita. Ciò nonostante, possono essere anche piuttosto pericolosi. Basti pensare a un incendio che brucia svariate decine di ettari di un bosco, a un’inondazione scaturita da piogge incessanti, a un terremoto o all’inquinamento atmosferico che senza sosta contamina l’ossigeno indispensabile ai polmoni di ciascun essere vivente. Proseguendo, terra, acqua, aria e fuoco sono mezzi e strumenti (o forse dovremmo meglio dire canali) che certa gente utilizza per muoversi e per lavorare. Per alcune persone, infine, possono essere fattori di gioco e di di-
vertimento. Sia per i bambini che per gli adulti. Occorre, tuttavia, fare sempre molta attenzione. E dovranno stare attenti coloro che parteciperanno al prossimo Parasplash Show. Di che cosa si tratta? Di una spettacolare sfida di parapendio acrobatico. Il decollo è previsto dalle pendici del Monte Baldo che si riflettono su Malcesine per tentare successivamente un atterraggio di precisione su una piattaforma galleggiante situata in prossimità del porto. Questo emozionante evento si svolgerà sabato 21 luglio. Insomma, si partirà dalla terra. Una corsa su un pendio inclinato per raggiungere quella velocità necessaria per staccare i piedi dalla superficie. In un secondo momento si dovrà affrontare l’aria, con le sue correnti che si immergeranno nella vela. Attraverso freni e altri comandi si tenteranno deviazioni, curve e discese, per poi indirizzare il corpo verso il porto della cittadina lacustre. Verso l’acqua. Anzi, lo scopo finale è quello di evitarla del tutto, dato
Si svolgerà domenica 22 luglio la terza edizione della marcia non competitiva sul sentiero delle “Tre Aquile”. Si tratta di un percorso che mette in risalto tutta la maestosità e la bellezza del Monte Baldo. La partenza è prevista dal Rifugio Novezzina. Giunti a Malga Prà Alpesina si svolterà in direzione di Malga Trattospino, lungo un sentiero mozzafiato che permetterà di ammirare sia il Lago di Garda che le Dolomiti del Brenta. Il trail ha lo scopo primario di raccogliere fondi a sostegno di persone che si trovano in difficoltà. Info: www.malcesinepiu.it. Malcesine
Blues Festival che si deve atterrare sulla piattaforma galleggiante. Non abbiamo accennato al fuoco. Meglio così. Potrebbe esserci, al massimo, un po’ di caldo. Ecco allora che si potrebbe fare un bel bagno. Basta avere un salvagente a portata di mano. Per informazioni: 335/6112902, oppure consultando il sito www.paraglidingmalcesine.it.
La musica è come un universo che ammette al suo interno una molteplicità di pianeti assai diversi fra loro. Pianeti che si distinguono in base alle origini che hanno avuto, agli interpreti che la tramandano nel corso del tempo, agli strumenti che si utilizzano. Il 27 e il 28 luglio, nel centro storico della cittadina di Malcesine, si terrà un festival dedicato a un genere particolare di musica, piuttosto di nicchia, ma che sta richiamando fra le sue braccia sempre più appassionati e curiosi: il blues. Un ritmo che nasce dalla lontana America. Info: 045/7400837.
14 | Giugno - Luglio 2012
di don MARCO BELLADELLI
Benedetto XVI sette anni dopo Sono passati sette anni da quel 19 Aprile 2005, quando Benedetto XVI fu eletto 264° successore di San Pietro, dopo la morte del beato Giovanni Paolo II. A ottantacinque anni, compiuti il 16 Aprile scorso, è anche il Papa più grande di età dell’ultimo secolo. Nessun altro Pontefice aveva superato questo traguardo. Nei primi anni di pontificato, Benedetto XVI ha sofferto la pressione dei media che lo paragonavano continuamente al predecessore per farlo apparire perdente nel confronto. Senza togliere nulla alla indubbia grandezza di Papa Wojtyla, è stato lo stesso Ratzinger a rimuovere una volta per tutte l’ingombrante imbarazzo, quando in un discorso alla Curia romana del Dicembre 2008, commentando le principali attività di quell’anno, tra le quali anche la “Giornata Mondiale della Gioventù” in Australia, ebbe a dire: “Il Papa non è la star intorno alla quale gira il tutto. Egli è totalmente e solamente Vicario. Rimanda all’Altro che sta in mezzo a noi”. Più che rimproverargli di non essere come il Papa polacco, non gli si perdona il suo continuo attacco al relativismo e al soggettivismo dominante la cultura di oggi. A questo proposito è significativo il fatto che il più grande quotidiano italiano preferisca ospitare sulle sue colonne i ”secondo me” di un Cardinale emerito, più compiacente verso il laicismo dominante, piuttosto che prendere sul serio il ricco e illuminate magistero papale di Ratzin-
Un pontificato tutt’altro che di transizione, quello di Papa Ratzinger, che non si è accontentato di sopravvivere a sè stesso ger. Il primo e fondamentale impegno del suo pontificato, dichiarato fin dall’inizio da Benedetto XVI, è stato quello di riscattare il Concilio Vaticano II dal pericolo di una interpretazione improntata alla rottura e non alla continuità con il passato. Compito non facile, se si considera che certi modi di fare e di pensare, eccessivamente riduttivi nei confronti della fede cristiana, oggi presenti nella Chiesa, hanno maggiormente influito sul Popolo di Dio, rispetto ad una prassi più ortodossa e più in sintonia con la tradizione di duemila anni di cristianesimo. In risposta ai problemi posti dalla modernità, l’altra faccia della medaglia è rappresentata dalla grande attenzione per la “nuova evangelizzazione”, tema di cui si occuperà anche il prossimo Sinodo dei Vescovi in Ottobre. La lettera indirizzata nel Maggio 2007 ai Cristiani della Cina, la più grande nazione del mondo, dove a tutt’oggi la Chiesa non è libera di perseguire le proprie finalità spirituali per il
All’inizio del pontificato, Benedetto XVI ha sofferto la pressione dei media che lo paragonavano al predecessore bene di oltre un miliardo e trecento milioni di persone, il viaggio in Brasile nello stesso anno, per la quinta conferenza generale dell’episcopato latinoamericano, e il secondo sinodo speciale per l’Africa, con i due viaggi apostolici (Camerun e Angola nel 2009 e Benin nel 2011) che lo hanno accompagnato, avevano lo scopo di dare un forte impulso alla nuova evangelizzazione. Considerata la complessità di questo impegno apostolico e per dare slancio alla missione della Chiesa oggi, nel Giugno 2010 Papa Ratzinger ha istituito un dicastero vaticano appositamente dedicato alla nuova evangelizzazione. In questi anni altrettanto importanti sono state le attività ecumeniche e quelle a favore del dialogo interreligioso. Mai i rapporti con la Chiesa ortodossa sono stati tanto positivi, come quelli attuali. Nelle occasioni più importanti, come l’anno Paolino e il Sinodo sulla Parola di Dio, Benedetto XVI ha sempre coinvolto il Patriarca di Costantinopoli, Bartolomeo I. Da non dimenticare l’istituzione degli Ordinariati per gli anglicani che desiderano riunirsi alla Chiesa Cattolica e il lavoro svolto per riportare i seguaci del Vescovo Lefebvre all’unità con la Chiesa di Roma. Un altro grande merito di Benedetto XVI che, quando fu eletto non pensava di dover affrontare nelle dimensioni con cui si è presentato, è stato la lotta contro la pedofilia, nel segno della trasparenza, della punizione dei colpevoli e della collaborazione con le autorità civili. Insomma, un pontificato tutt’altro che di transizione. Papa Ratzinger non si è accontentato di sopravvivere a se stesso. Per questo dopo sette anni rimane ancora valido l’invito che rivolse a tutti i Cristiani all’inizio del suo pontificato: “Cari amici – in questo momento io posso dire soltanto: pregate per me, … perché io non fugga, per paura, davanti ai lupi.”. http://clericusvagus.blogspot.com/
La fede deve fare quasi sempre i conti con la Chiesa cattolica, pur se in Italia ci sono molti non credenti, diversamente credenti o fedeli di altre confessioni religiose. L’istituto Iard di Milano ha condotto una ricerca proprio sul tema “I giovani di fronte al futuro e alla vita, con e senza fede” tra la popolazione giovanile italiana di età compresa tra i 18 e i 29 anni. L’indagine innanzitutto conferma l’indebolimento delle appartenenze nel mondo giovanile, tra cui anche il rapporto con le chiese. Non manca l’interesse nei confronti dei temi del sacro ma questo sempre meno si associa a un’appartenenza religiosa specifica. Si fa sempre più strada, invece, un rapporto individuale con una dimensione divina, al di fuori dei canoni della religiosità tradizionale. Si riducono i cattolici praticanti (che passano dal 18,1% al 15,4% del campione rispetto ad una precednte indagine di qualche anno fa) mentre aumentano i “credenti che non si identificano in una chiesa” (che passano dal 12,3% al 22,8% ). In aumento anche i giovani non credenti, dal 18,7% al 21,8% di oggi. Diminuisce di quasi 10 punti percentuali di chi definisce alta o molto alta la
Giovani e Fede: per la Chiesa un bilancio in passivo I dati della crisi che coinvolge la Chiesa: raddoppia la percentuale di coloro che dicono di non avere alcuna fiducia in essa propria fede (dal 41,1% al 31,8%), mentre allo stesso tempo aumenta la percentuale di chi definisce bassa o nulla la propria fede (dal 24 al 36%). L’importanza della religione si sta indebolendo nel passaggio da una generazione all’altra. La crisi coinvolge pienamente la Chiesa: raddoppia infatti la percentuale di coloro che dicono di non avere alcuna fiducia in essa (giungendo fino al 30% degli intervistati). Inoltre la maggior parte delle figure religiose riscuotono poco consenso nei giovani: se frati e suore mantengono credibilità almeno per il 40-50% del campione,
decisamente molto più in crisi la fiducia nei confronti di sacerdoti (30% circa) e vescovi (20%). Solo gli imam musulmani raccolgono meno consenso (10%). Le figure di riferimento della Chiesa cattolica conquistano la fiducia in maggioranza solo tra i cattolici praticanti, mentre due non credenti su cinque mostrano molta più fiducia nei confronti dei monaci buddisti. Il rapporto difficile dei giovani con la Chiesa si manifesta anche attraverso la diffusa insofferenza di fronte al ruolo politico giocato dalle gerarchie ecclesiastiche. Quasi il 60% dei giova-
ni ritengono che la Chiesa non debba in alcun modo condizionare le leggi dello stato Sulle questioni che riguardano la vita e la sessualità emerge il maggior grado di distanza con quanto affermato dalla Chiesa. Gli unici temi etici sui quali si registra un’ampia convergenza con le posizioni ecclesiastiche sono la contrarietà alla pena di morte, all’adozione di bambini da parte delle coppie omosessuali e, forse a sorpresa, alla legalizzazione delle droghe leggere. «Alla Chiesa non si fanno più sconti, ma forse è un bene». Parla don Antonio, sacerdote in Milano.
IL SEME CHE HA DATO FRUTTO
Un uomo diventato Santo “Santi non si nasce ma si diventa”. Un mio amico sentendomi dire questa frase si è messo a ridere dicendomi: “le solite frasi da preti”. Con quel sorriso un po’ ironico mi voleva forse dire che ero un po’ matto a credere ancora a queste frasi, e che non sarei mai riuscito a fargli cambiare idea. L’unica cosa che volevo fare, era proprio non fargli cambiare idea; questo mio carissimo amico forse non conosce bene l’esperienza di un uomo chiamato Agostino d’ Ippona, un uomo qualunque e di carriera, che ha fatto un incontro che gli ha cambiato totalmente la sua vita. Infatti il mio caro amico forse non sa che.. Originario di Tagaste (Algeria, 354), la sua vita fu segnata dalla inquieta ricerca della verità. La sua fede fu la conquista di una lunga e appassionata vicenda esistenziale. Nel 384 quando aveva solo 30 anni, Agostino fu nominato “Retore imperiale”, e si trasferì a Milano con la famiglia. Vescovo di Milano era sant’Ambrogio. Ago-
stino lo stimava molto e cominciò ad andare alle sue prediche e, attraverso esse, trovo la Verità che inseguiva da anni. Un fatto importante avvenne in un giardino di Milano, dove sentì la voce di una bimba che canterellava: “tolle et lege”, “Prendi e leggi”. Prende in mano le Sacre Scritture e queste si aprono su un versetto che si applica perfettamente alla sua vita passata: “Non in mezzo a gozzoviglie e ubriachezze, non fra impurità e licenze, non in contese e gelosie. Rivestitevi invece del Signore Gesù Cristo e non seguite la carne nei suoi desideri”. (Rm 13, 13-14). Ricevette così una grazia decisiva che completò la sua conversione. Si preparò al Battesimo e lo ricevette la notte del Sabato santo del 387, impartito da sant’Ambrogio. Dopo il Battesimo rinunciò all’incarico di Retore e decise di tornare in Africa dove nel 395 diventò vescovo di Ippona e, come tale condusse una fecondissima attività di scrittore in difesa della verità finalmente incontrata. Mori il 28 Agosto 430 a Ippona.
Giugno - Luglio 2012 | 15
Ghelfi & Barbato a cura di Silvano Tommasoli
Una storia nata a Pontremoli La libreria Ghelfi & Barbato di Verona ha assunto questa denominazione nei primi Anni Venti del Novecento, quando fu acquistata da un ramo della famiglia dei Barbato, storici librai a Pontremoli in Lunigiana, trasferitisi in riva all’Adige subito dopo la Guerra Mondiale. Dopo alcuni anni di commercio librario ambulante sulle bancarelle, Rina Barbato aveva rilevato la storica
libreria-editrice Münster, citata in una guida della città del 1868 (libraio Münster, Via Nuova alla Scala, oggi Via Mazzini) e poi in tutte le guide di fine Ottocento. Era una libreria-editrice molto nota, se si pensa che dal 1882 al 1885 fu chiamato a dirigerla, da Firenze, Leo Samuele Olschki! Rimasta per circa un secolo e mezzo al medesimo
angolo della via pedonale, oggi cuore dello shopping, dove si trova ancor’oggi, dopo la morte della mitica signora Rina Barbato la libreria è passata in una serie di mani che non hanno saputo conservare la posizione di rilievo guadagnata nel tempo. Fino al 1980, quando Mirella Grosso ha cominciato a rinnovare i fasti delle prime gestioni, soprattutto al femminile.
Triste perdere un presidio del sapere Questo ritratto veronese è dedicato a una libreria. Nessuno pensi che una libreria è una “cosa”: per me, assiduo frequentatore di questi templi del sapere, libreria e libraio si sovrappongono, si intrecciano, si confondono. Questo ritratto veronese è dedicato a una libreria, e dunque al suo libraio, che con essa s’identifica. Non c’è quell’aria triste che avrei potuto aspettarmi, quando varco la pesante porta d’ingresso della “vecchia” libreria Ghelfi & Barbato di Via Mazzini, a Verona. Certo, voglia di far festa non ce n’è nei clienti che si affrettano attorno alla cassa, dicono qualche parola di circostanza alla signora Mirella, e poi escono con uno o due libri in mano, scuotendo la testa in segno di disapprovazione. Disapprovano che la più prestigiosa libreria di Verona, punto di riferimento per tutta la città da un secolo e mezzo, chiuda. Sia costretta a chiudere, da quella logica stupida e perversa che fa capo al business – ma in questo caso a me piace di più scrivere bizniz, come dicono i simpatici parvenu contemporanei – dove l’unica cosa che conta sono gli schei. Allora, in quel bel posto centrale è meglio farci un negozio di mutande, che con la cultura non si mangia (cfr. l’ex ministro Tremonti), mentre con le mutande sì, eccome! E in tutti i sensi, temo. Se Mirella non è triste, ma piuttosto turbata da questo stravolgimento imposto alla sua vita dopo un terzo di quel secolo che si diceva prima – passato ininterrottamente sulla tolda della libreria più importante della città – Stefano, suo figlio, è molto sereno è determinato. «Siamo diversi, professionalmente. Mia mamma è una vera libraia, il suo rapporto con i libri è intenso e passionale, un vero rapporto d’amore. Io, mi considero piuttosto un “commerciante di libri”. Alla passione, ho sostituito la managerialità, che ho imparato al master del CUOA (Centro Universitario di Organizzazione Aziendale, n.d.r.) all’inizio di questa avventura di famiglia». I Grosso gestivano una cartolibreria, fondata nel 1927 dal nonno di Stefano di fronte al vecchio Istituto commerciale, nello storico borgo Venezia, zona est della città a ridosso del Centro storico. In breve, la cartolibreria Grosso diventa una tra le più importanti librerie scolastiche della città, sempre nel quartiere di Veronetta, a metà della Via Carducci. Fino al 1980, quando Mirella Grosso rileva la Ghelfi & Barbato e comincia a ridarle il lustro che essa aveva al tempo di Rina Barbato. Ben inteso, escluse le intemperanze verbali della rifondatrice, che non mancava di ordinare alle commesse dell’epoca di salire fino alle scaffalature più alte per prendere qualche libro «senza aver paura di far vedere le gambe ai clienti, che così poi troverai marito». Proseguendo nella nostra conversazione, Stefano Grosso mi spiega come in una libreria tradizionale, dietro la “prima linea” rappresentata dal libraio che fa il carattere della libreria e dall’imprenditore, che la conduce in termini manageriali, c’è una
«Mia mamma è una vera libraia. Io, mi considero piuttosto un “commerciante di libri”» “seconda linea” dove agiscono altre figure importanti, vale a dire i commessi, che hanno la responsabilità di gestire i clienti e di sostituire il libraio. Costoro sono dei librai a pieno titolo, ricevono una formazione importante e si muovono con una certa autonomia. A differenza del personale delle cosiddette librerie “di catena”, i mega-store oggi in grande espansione, dove gli addetti vivono il libro come un qualunque altro prodotto di largo consumo: lo prendono dal magazzino se non è immediatamente visibile in esposizione, lo passano al cliente, lo impacchettano se è richiesto. Il libro e trattato come una scatola di cioccolatini o un accessorio da cucina. Senza partecipazione, senza met-
terci quel tanto di anima e di cuore che un libraio antepone, sempre, al proprio interesse per la vendita. «Fare il libraio è una professione di grande soddisfazione intellettuale e morale ma, come la nostra più recente storia dimostra, non è dei più remunerativi». Può essere un lavoro che non pesa, perché è estremamente appagante; la relazione che si instaura con il cliente è davvero molto profonda, come quella con il prodotto, il libro, che in più impone al libraio un ritmo piuttosto intenso. Ogni anno vengono pubblicati in Italia circa cinquantamila titoli, oltre centotrenta nuove pubblicazioni ogni santo giorno, anche se è vero che non tutti arrivano in tutte le librerie: l’impegno del libraio è quello di capire, di sapere quale dei nuovi libri possa essere adatto a ciascuno dei suoi clienti. Un puzzle infinito che si rinnova ogni giorno, per ogni cliente, perché ogni libro rappresenta una storia a sé, e – anche se tutti i libri entrano a far parte della storia del libraio – qualcuno provoca in lui un vero colpo di fulmine. E poi, tutti i libri sono importanti, in libreria. Anche quelli di quegli autori che sono diventati importanti grazie e attraverso la televisione, come i comici
La più prestigiosa libreria di Verona, punto di riferimento per tutta la città da un secolo e mezzo, purtroppo chiude
Oggi gli amici aspettano sempre che sia io a scegliere il vino, e a dire com’è e come non è
“Qualche giorno fa è stato qui Bruno Vespa, che non manca mai di venire nella nostra libreria per presentare al pubblico i suoi libri”
che riescono, come vendite, a realizzare numeri da fare impallidire i grandi della letteratura contemporanea. Comunque portano la gente in libreria, avvicinano al libro persone che prima, forse, non ne hanno mai comperato uno. Il vostro rapporto con gli Autori? «Qualche giorno fa è stato qui Bruno Vespa, che non manca mai di venire nella nostra libreria per presentare al pubblico i suoi libri. Ha saputo della chiusura, ed è rimasto molto colpito e anche addolorato. Lui tiene molto a noi, e in genere a tutte le librerie come la nostra, indipendenti, che rappresentano il tramite più sincero con il pubblico. Pietrangelo Buttafuoco ha fatto il libraio, prima di diventare giornalista e scrittore. Durante la presentazione al pubblico di un suo libro, per regalarne una copia a una persona alla quale teneva particolarmente, ha voluto pagarmi il suo libro a prezzo intero, senza sconti, dicendoci che sapeva come fosse difficile la situazione di tutte le librerie indipendenti». E poi, il rapporto con gli editori. Quelli veri, come Roberto Cerati, che dalla morte di Giulio Einaudi è Presidente della casa editrice. «Anche lui è stato libraio, in gioventù. Qualche soddisfazione ce l’ha data, riconoscendo i meriti delle librerie come la nostra nel difficile lavoro di diffusione della cultura. Lo sa che la signora Feltrinelli, quando è venuta a Verona per inaugurare la loro nuova libreria di catena qui di fronte – qualche mese fa – è passata da qui per dirci “Guardate che io non voglio proprio danneggiarvi”?» Cosa c’è nel vostro futuro? «Una nuova libreria, sicuramente! Quando ho cominciato questo lavoro, avrei desiderato fare dell’altro. Ma poi me ne sono proprio innamorato, e credo che oggi non potrei fare un mestiere diverso da quello del libraio». Non mi lascio alle spalle nessun’aria triste, quando varco la pesante porta d’uscita della “vecchia” libreria Ghelfi & Barbato di Via Mazzini, a Verona.
16 | Giugno - Luglio 2012
Giorgio Montorio a cura di Paolo Biondo
Tagliato il traguardo delle 100 avventure di Diabolik Con l’episodio dal titolo “4 Colpi rapidi” Giorgio Montorio ha festeggiato sul finire dello scorso anno la centesima avventura di Diabolik da lui disegnata. Il connubio tra la famosa penna di Villaggio Eremo e l’altrettanto famoso genio del male di Clerville e Ghenf dura da molto tempo e non a caso i due nel medesimo momento salutano due prestigiosi traguardi. Le cento storie disegnate, appunto, per Montorio e i cinquant’anni di vita, per Diabolik. A tale proposito, si sono svolte all’Agriturismo Corte S. Giovanni di San Silvestro due serate nelle quali l’artista locale ha raccontato la sua esperienza dietro le quinte del fumetto ideato dalle sorelle Giussani. gran piacere professionale nello sviluppare le sue storie. Oggi il fumetto vive un momento di grande sofferenza editoriale. Le case editrici e ancor più i vari personaggi inventati negli anni addietro sono diminuiti. Mantengono inalterato il loro consenso quelle storicamente radicate, a tale proposito penso a personaggi come Diabolik, Tex, Dylan Dog e pochi altri ancora”. Egli, oltre a raccontare con dovizia di aneddoti la sua esperienza come disegnatore di Diabolik, ha proposto alcune riflessioni sul ruolo del disegnatore di fumetti, una figura, questa, che ancora oggi mantiene il proprio fascino specialmente se predilige non affidarsi alla tecnologia, ma semplicemente alla sua fantasia artistica. Diabolik e Eva Kant, ad onor del vero, sono solo due dei volti noti che portano la sua firma.
Il connubio tra la famosa penna di Villaggio Eremo e l’altrettanto famoso genio del male di Clerville e Ghenf dura da molto tempo “Mi piace ricordare, - è solito precisare Giorgio Montorio quando parla della sua esperienza di disegnatore delle avventure del noto criminale che ottiene sempre ciò che vuole avvalendosi di trucchi geniali e cambi di fisionomia del volto con maschere perfettamente uguali alle vittime prescelte - che Diabolik esiste ed ha un successo così longevo a prescindere da chi lo realizza. I meriti non bisogna dimenticarlo sono suoi. Ovviamente il nostro lavoro di disegnatori deve essere molto preciso, attento e ben curato. Chi legge il fumetto di Diabolik è appassionato anche dei particolari per questo a noi viene richiesto, ieri e ancor più oggi, un’applicazione costante in quanto non è semplice da realizzare. Non nascondo che questa esperienza mi ha permesso di raggiungere vari obiettivi, da un lato la serenità economica e dall’altro la notorietà e un
In alto Giorgio Montorio mentre realizza gli episodi di Diabolik.
Basti pensare a personaggi come: “Teddy Bob”, ideato e realizzato negli anni settanta con il regista Pier Carpi, “Le Amazzoni”, “Pivellino” e tanti altri ancora. “La mia storia nel mondo del disegno e del fumetto – precisa la penna di Villaggio Eremo – ha preso corpo sin da quando ero piccolo. Avevo solo sei anni quando mi venne l’ispirazione e disegnai un cavalluccio che si abbeverava in un rigagnolo, con degli uccellini che volano attorno. Quell’opera prima ce l’ho ancora appesa alla parete di casa. Fin da ragazzino, quindi, il mio desiderio era quello di trasformare in fumetto ciò che leggevo e guardavo compresi le opere cinematografiche”. Nel corso dell’incontro, com’è sua consuetudine, Montorio ha realizzato anche alcuni schizzi che hanno ali-
Chi legge Diabolik è appassionato anche dei particolari per questo ci viene richiesto un’applicazione costante in quanto non è semplice da realizzare
In basso alcuni disegni da lui realizzati
Mi piace molto ricordare il fatto che Diabolik esiste ed ha da anni un successo così longevo a prescindere da chi lo realizza mentato l’entusiasmato tra le persone di tutte le generazioni. In questo periodo, in virtù del traguardo raggiunto e dei 50 anni di Diabolik, la penna curtatonense sta girando l’Italia per parlare del fascino che ancora oggi riscuote il famoso criminale inventato dalle sorelle Giussani. Tra le varie località ove Montorio è stato chiamato e dove ha raccolto ampi consensi anche con le sue opere vi sono Cervia, Torino, Milano, Napoli e recentemente Scandicci per fare un esempio. In queste cittadine a lui e a Diabolik sono stati attribuiti non pochi riconoscimenti, doni che gli vengono consegnati in molti casi anche dai fan del fumetto. Diabolik a parte, Giorgio Montorio non sente ancora esaurita la sua vena artistica, non si sente appagato, per questo confida di riuscire a realizzare un suo sogno. In definitiva il disegnatore di Villaggio Eremo confisa di essere chiamato dalle case editrici per creare illustrazioni e copertine di libri o pubblicazioni varie. Come non bastasse gli piacerebbe creare “modelli” che poi gli stilisti utilizzano per disegnare i propri abiti.
Giugno - Luglio 2012 | 17
Fabiano Pereira Silva
a cura di Alessandra Borghi
Una passione nata dal folclore afro-brasiliano Fabiano Pereira Silva, trent’anni, nasce in Brasile, nella città di Vitoria. Fin da piccolo coltiva una grande passione per la musica, grazie alla sua famiglia, che vanta una lunga discendenza di strumentisti e un interesse particolare per il folclore afro-brasiliano. Verso i quattordici anni, inizia a capire che la musica può essere un veicolo
di informazione e di trasformazione molto efficace, un mezzo per agire politicamente nella società. Ed è così che Fabiano decide di farne la propria professione. Studia canto, pianoforte, percussioni e batteria presso la Fames, Facoltà di Musica dello Spirito Santo, ed entra a far parte dell’Ordine dei Musicisti del Brasile. Parallelamente, si iscri-
ve a un corso di studi in Produzione Artistica e Culturale e forma il proprio gruppo musicale, che lo accompagna per ben sette anni. Dal 2009 si trasferisce in Italia, lavorando come cantautore e insegnante di musica. Oggi vive a Mozzecane (VR), dove ha dato vita al primo Corso di Teoria e Pratica di Percussioni Brasiliane.
Dal Brasile: musica e tradizione al ritmo dei giovani
In alto un’immagine dello show musicale in Brasile, mentre a destra un’immagine dello spettcolo musicale tenutosi in Italia
Fabiano Pereira Silva è un artista. È specializzato in percussioni e batteria, ma definirlo un musicista non basta; il suo lavoro si divide fra musica, arte, canto, recitazione. In Brasile, il suo nome figura tra i fondatori della prima Istituzione Nazionale e Statale delle Politiche Pubbliche per la Gioventù Negra Brasiliana (Fejunes, Fonajunes), con la quale decide di mettere la propria musica al servizio dei giovani. Come nasce la tua passione per la musica? «Fin da bambino sono stato influenzato dalle tradizioni dei gruppi folcloristici afrobrasiliani e indigeni brasiliani e da quelle della mia famiglia, che da generazioni pratica la religione del candomblè, culto di origine africana, da cui sono nate tutte le forme di manifestazione della cultura popolare: danze afro, scuole di samba, gruppi di capoeira, ecc. Il mio passato mi ha reso abile a scrivere arrangiamenti musicali, colonne sonore per teatro e mi ha spinto a studiare la musica per metterla al servizio degli altri». La tua carriera musicale si divide fra Italia e Brasile. Di cosa ti occupavi esattamente in Brasile prima di arrivare nel nostro Paese? «Negli ultimi trent’anni il Brasile è stato attraversato da un processo di ristrutturazione politica, economica, civile, culturale e pedagogica, che ha visto impegnati in questa lenta trasformazione numerosi gruppi di persone: insegnanti, educatori, artisti, tra cui anche me. Ho lavorato per alcuni progetti del Governo Federale, su svariati temi: discriminazione razziale, diritto dei bambini all’istruzione, educazione culturale del Paese. La musica è sempre stata il mio unico strumento di lavoro e di comunicazione. In Brasile ci sono comunità completamente analfabete, con gravissime difficoltà economiche. La possibilità di un futuro migliore sta nell’istruzione dei loro figli ed è per questo che mi sono avvicinato ai più piccoli organizzando laboratori di animazione, recitazione, canto. Ho insegnato storia della musica e della cultura afro-brasiliana nelle scuole elementari e ho lavorato per conto della Gioventù Negra Statale e Nazionale, organizzando seminari per più di mille giovani provenienti da tutti gli Stati del Paese. Studiare la musica significa anche imparare a conoscersi, ad ascoltarsi, ed è questo che ho sempre cercato di trasmettere ai miei ragazzi». Ripeti spesso che la musica è un modo per proteggere i valori di una cultura. In un tuo racconto si legge:
“I valori sono un veicolo di trasformazione sociale in mezzo a un triste processo di globalizzazione”. Questo, secondo te, può essere vero anche in Italia? In Italia c’è bisogno di una trasformazione sociale e di un metodo educativo più efficace di quelli comunemente proposti? La globalizzazione ha portato a un impoverimento (delle famiglie, delle persone, dello spirito) e a un senso di insicurezza diffusa a tutti i livelli: per chi lavora, per chi aspetta la pensione; per i giovani come per i più anziani. Cosa ha da dire la musica in merito? «Senz’altro, anche in Italia occorre un cambiamento, come in tanti altri paesi; ma non nella stessa forma. Ogni popolo ha la sua storia, le sue tradizioni, il suo bagaglio culturale, che lo trasforma in ciò che vedi oggi; le radici di un popolo sono le basi da valorizzare per rendere più efficace il
lavoro educativo. Non solo il Brasile, ma l’intero pianeta sta soffrendo di un problema globale: un processo che porta all’estremo individualismo, alla tecnologia “padrona”, usata spesso per propinare informazioni inutili. Questo crescente isolamento ha innescato un meccanismo che ormai è difficile invertire: una grave perdita di creatività. Come in Brasile, però, ho trovato anche qui in Italia persone che riescono a guardare al mondo in modo diverso e ad offrire validi strumenti per risvegliare i valori umani, prima ancora che economici». In Italia, quindi, come si traduce il tuo impegno? Cosa significa essere musicista, di sangue e nella vita di tutti i giorni? «Dal mio arrivo a oggi ho sempre cercato di sostenere una musica di tipo sperimentale, un’idea nata nel 2011, in occasione della mia espe-
Non solo il Brasile, ma l’intero pianeta soffre di un problema globale: un processo che porta all’estremo individualismo
Educazione musicale Aula di percussioni con l’orchestra giovanile dell’Arena di Verona
La musica e il folclore di un popolo possono invertire la rotta, solleticando la creatività dell’uomo
rienza presso l’Arena di Verona. Partecipavo come maestro per la sezione Percussioni dell’Orchestra Giovanile. Una delle allieve era cieca e questo mi stimolò a ricercare un metodo di insegnamento che facesse della musica anche uno strumento terapeutico. Dal 2009, inoltre, è iniziata la mia collaborazione con l’Artista e Arte Terapeuta Milena Gadioli, nell’organizzazione di incontri, seminari e laboratori su tutto il territorio. Il 18 Agosto saremo al Circolo Culturale Cerchio Aperto di Garda, per proporre la nostra idea di musica e di arte in genere, un modo per solleticare l’anima e guarire forme di cecità sempre più diffuse».
18 | Giugno - Luglio 2012
Grande successo per il Meeting interregionale di tennis Virgiliadi
NEWS MCG
E’ solo conoscendo il mondo dei cosiddetti diversamente abili che ci si può accorgere di quanto, e non è retorica, ci sia da imparare in sensibilità, in entusiasmo, in capacità di dare senza alcuna pretesa, in amore nel senso più bello di questa parola spesso abusata. Alla Canottieri Mincio si sono potuti ammirare nelle scorse settimane tennisti che con tecnica, impegno, lucidità tattica e soprattutto grande sportività, non sfigurerebbero in tornei normali. Il sincero abbraccio e i “cinque” hanno contraddistinto tutte le conclusioni dei match e l’entusiasmo di questi ragazzi e ragazze sia nella vittoria, sia nella sconfitta ha contagiato un po’ tutti gli addetti ai lavori che per due giorni si sono prestati ad assistere questi ragazzi veramente speciali. Per la Polisportiva Andes H presieduta da Maria Teresa Cerani e spalleggiata dalla dottoressa Cecilia Antonioli (responsabile dell’organizazione di questa manifestazione) c’è stata la grande soddisfazione di aver organizzato un evento che ha raccolto complimenti e unanimi consensi da tutte le delegazioni presenti. Il tennis mantovano ha vissuto un suo momento di gloria per la vitto-
di Paolo Carli
ria negli “skills” (prove di precisione di tiro) di Stefano, ma anche Elisa, Massimo e Youssef non hanno sfigurato considerando che non hanno a disposizione strutture per allenarsi con continuità. E difatti l’idea sarebbe di fondare un team di tennis legato a Special Olympics per dar modo a questi ragazzi di avere un punto di riferimento per giocare a tennis. Un ringraziamento particolare va a tutti i volontari che hanno supportato la manifestazione che sono stati attenti, premurosi, disponibili, instancabili, interpretando al meglio il loro ruolo non di servizio, ma di condivisione.
Tra i momenti più suggestivi e toccanti, la sfilata in centro a Mantova di tutte le delegazioni impegnate nella gara
“Se uno sogna da solo rimane un sogno. Se molti sognano insieme è l’inizio di una nuova realtà”. Questo è il motto dei volontari che rispecchia pienamente ciò che si è realizzato alla Canottieri Mincio. Tra i momenti più suggestivi e toccanti di questa due giorni di tennis, la sfilata in centro a Mantova di tutte le delegazioni impegnate nella gara, precedute dagli sbandieratori di Isola Dovarese, seguita dalla fiaccola olimpica, l’accensione del tripode e il giuramento dell’atleta.
CASTIGLIONE
Unical Ag Spa tra le prime 10 aziende per la sicurezza sul lavoro
L’Aido nelle scuole
Nella foto il dirgente Unical Sergio Fiorani con il premio
Nell’ambito del Premio promosso da Confindustria “Imprese per la sicurezza” l’azienda mantovana Unical Ag Spa, operante nel settore gruppi termici e caldaie con sede a Casteldario, si è classificata tra le prime 10 imprese in Italia, sulle 258 che vi hanno partecipato. Il Premio è stato consegnato ai dirigenti Unical nel corso del Convegno nazionale “La sicurezza conviene sempre” che si è tenuto a Roma nei giorni scorsi, alla presenza del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Elsa Fornero, della presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, dei leader di Cgil, Cisl e Uil Camusso, Bonanni e Angeletti nonché dei familiari degli operai morti nell’incidente della ThyssenKrupp.
Si tratta della prima edizione del premio che Confindustria ed INAIL, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, con la collaborazione tecnica di APQI (Associazione Premio Qualità Italia) ed Accredia (Ente Italiano di Accreditamento), hanno realizzato per offrire un significativo contributo al processo di diffusione della cultura della sicurezza in tutto il sistema produttivo italiano. L’iniziativa – fortemente voluta dalla Presidente Emma Marcegaglia – vuole fornire ampia visibilità a livello nazionale a quelle imprese che meglio si saranno impegnate in tema di gestione della sicurezza, mettendo in campo le migliori pratiche e procedure orientate al risultato
di incrementare il livello di sicurezza all’interno delle aziende, aumentando in tal modo anche la competitività e lo sviluppo del sistema Paese. Fondata nel 1972 dall’Ing. Giovanni Jahier, imprenditore mantovano e attuale proprietario, Unical AG SPA progetta, costruisce e commercializza gruppi termici e caldaie, coprendo un range di prodotti estremamente completo, da 12 kW a oltre 10000 kW, nei combustibili di gas, gasolio e biomassa. A livello operativo e’ strutturata su 4 stabilimenti, 2 in provincia di Piacenza e 2 in provincia di Mantova, impiegando circa 300 dipendenti e tra Italia ed estero circa 70 agenti e 400 Centri di assistenza tecnica. Vanta il prodotto più tecnologico
www.paolomoschini.com
6ª edizione del Concorso Nazionale di Poesia online “Cultura on the Web“ Riparte il concorso ideato dal giornalista Paolo Moschini (nella foto con l’arpista Carla They) che si concluderà il 4 settembre con le premiazioni di rito. Gli autori potranno partecipare ad ogni sezione, fino ad un massimo di 3 componimenti. Le poesie non devono avere contenuti violenti, volgari, politici, ideologici e nessun riferimento esplicito od allusivo a sesso, droga, esoterismo, magia, oroscopi e superstizione ; non dovranno essere state pubblicate in precedenza su quotidiani, libri, riviste, blog e siti Web, nè tanto meno essere già state premiate od aver partecipato ad altri concorsi e dovranno giungere entro e non oltre il 20 Agosto 2012. Le tematiche: felicità, trascendenza, metafisica,sogno, musica, dialogo tra i popoli e le religioni, fede, libertà, senso della vita, cultura e tradizioni, ambiente e animali, volontariato, diritti umani, amore universale, ideali, società. Info: www.paolomoschini.com
del mercato, un gruppo termico modulare, multibruciatore, a condensazione coperto da brevetti in tutto il mondo. Da sempre attenta e sensibile alla qualità, alla sicurezza aziendale nonché all’ambiente, Unical ha conseguito oltre a numerose certificazioni di prodotto e di gestione della qualità ISO 9001, anche i riconoscimenti ISO 14001 e OHSAS 18001 per aderire infine al Modello organizzativo ex Dlgs 231.
Il gruppo AIDO (Associazione italiana per la donazione di organi e tessuti) di Castiglione delle Stiviere ha organizzato il 1° concorso fotografico intitolato “Uno scatto di solidarieta’”, sottotitolato “ Ogni donazione fa fiorire la vita! – ordinarie immagini di altruismo…”. In entrambi i casi l’iniziativa era rivolta ai giovani e per l’occasione sono stati protagonisti gli studenti frequentanti le classi del triennio dell’Istituto superiore “Francesco Gonzaga” di Castiglione d/Stiviere. Sabato19 maggio, presso
l’auditorium del “Francesco Gonzaga” con la partecipazione della neo eletta Presidente provinciale Aido Sig.ra Daniela Rebecchi, si e’ svolta la cerimonia di premiazione che ha visto i seguenti vincitori: per la categoria “foto singola” 1° Classificata Francesca Sarcina. 2° Classificata Veronica Castioni. 3° Classificato Matteo Beda. Per la categoria “sequenze”: 1° Classificata Debora Giacobini con “Invito alla vita” e seconda classificata Vittoria Caiola con la foto “Il pezzo di ricambio”. (D.R.)
CURTATONE (MN)
Appuntamento con l’avventura McDonald’s Se già avete conosciuto “i piccoli laboratori creativi” o se invece ve li siete persi, se cercate una maniera diversa ed originale per trascorrere una serata con i vostri figli, vi consigliamo di recarvi al ristorante McDonald’s di Curtatone dove fino al 26 giugno, tutti i martedì sera dalle 18.30 alle 20.30 le hostess McDonald’s, appositamente formate e preparate, faranno divertire e giocare i vostri figli (dai 4 ai 9 anni), in modo del tutto gratuito, in un’area dedicata all’interno del ristorante di Curtatone. “Il paese delle meraviglie” ha già aperto le sue porte lo scorso 24 aprile, l’8 maggio toccherà a “Robin e la sua banda”, il 15 maggio tutti i bambini potranno andare su “l’isola che non c’è”, il 22 salveranno il “naufrago più famoso” e il 29 diventeranno tutti più grandi in un mondo di piccoli. Il 5 giugno ci si divertirà con “le avventure di Tom”, il 12 giugno si andrà “alla scoperta della foresta amazzonica”, il 19 tutti potranno diventare un “piccolo grande principe” ed infine il
26 giugno si chiuderà con “gira gira il mondo in 60 giorni”. Menù speciale Se dopo una serata a giocare, a diver-
tirsi e a vivere l’avventura i vostri bimbi avranno fame da McDonald’s si potrà degustare l’offerta per la famiglia composta da 1 McMenù + 1 Happy Meal al prezzo speciale di 8,50 euro.
Giugno - Luglio 2012 | 19
Riccardo Pezzo
a cura di Marco Morelli
Una vita legata ai motori… e un cuore BMW Si può proprio dire che sia cresciuto in mezzo ai motori Riccardo Pezzo, contitolare col fratello Davide della splendida e prestigiosa concessionaria BMW Tullo Pezzo che ha sede in via Einstain in quel di S.Giorgio di Mantova. Ed ai motori deve molto. La solida carriera d’imprenditore affermato, nonostante gli anni siano solo 48, Riccardo Pezzo ha iniziato a costruirla già da adolescente quando i sabati pomeriggio, le vacanze di Natale e quelle estive lo vedevano già impegnato nell’azienda del papà Tullo, a fare da “piccolo” in officina, a lavare automobili, a fare l’inventario dei pezzi di ricambio in magazzino. “Mio padre mi portava con se, quando avevo ancora i pantaloncini corti, a vendere qualche auto. Da spettatore attento ricordo le dinamiche di allora che, molto spesso, si ripropongono ancor oggi, immutate nel tempo”. La storia di papà Tullo caratterizzerà fortemente la vita di Davide e Riccardo: da semplice giovane di bottega presso le officine meccaniche “Lui e Boldrini”, durante il corso della guerra Tullo Pezzo venne arruolato in aviazione ove, al corso per motoristi aeronautici a Venezia, nel 1942, risulta primo su 69 partecipanti. Una grande passione per i motori che lo porta nell’immediato dopoguerra alle Officine Marconi di Curtatone, dove matura un crescente spirito d’autonomia che sfocia nella realizzazione della “Pezzo e Pistoni”, che in breve diventa elemento di riferimento nella Mantova di allora quale officina specializzata nell’ambito della meccanica, autorizzata DKW (ex Auto Union attuale Audi) per le auto nonché autorizzata Bianchi per quanto riguarda il settore motociclette. Nel 1954 l’amico Pistoni, conosciuto in Marconi, decide improvvisamente di emigrare in Australia: la società cambia e prende il nome di Tullo Pezzo. Dal matrimonio con la signora Pina nasce Davide nel 1955. E’ il periodo in cui l’attività di Tullo Pezzo prende piede e nel quale iniziano le collaborazioni commerciali tra cui quelle con BMW, un marchio allora pressoché sconosciuto. Nel 1964 diventa concessionario ufficiale BMW a Mantova e nello stesso anno nasce Riccardo. “Tra due anni festeggeremo i 50 anni della Tullo Pezzo con la partnership BMW. Siamo alla quarta generazione con Nicolò e orgogliosi di essere tra le 5 o 6 concessionarie in Italia che vantano tra i 45 e i 50 anni non solo di collaborazione con la prestigiosa casa tedesca, ma di fedeltà ad un marchio leader mondiale nel settore automobilistico”. Ci racconti di questo suo grande tra-
Una grande passione per le due ruote
A bordo della sua BMW GS 80 modello Parigi Dakar ha attraversato negli USA 5 stati e percorso 7000 km in 25 gg
sporto verso i motori. “Ho sempre respirato la passione per i motori in casa, anche grazie al grande legame che mi univa e unisce a mio fratello, del quale sono stato attento spettatore nella sua crescita legata al mondo delle due e delle quattroruote. Sono passato dalla bici, della quale conservo una grande passione, al primo ciclomotore a 14 anni, un “Black Fifty Special”. Negli anni ho cavalcato le evoluzioni delle varie moto da strada, dai 50 ai 1000 cc di cilindrata, passando per le “Enduro” negli anni 80, che mi hanno dato la possibilità di conoscere un nuovo aspetto, ovvero quello della motocicletta legata al contesto natura; la possibilità quindi di esplorare luoghi nuovi e vivere sensazioni che nessuna moto da strada sapeva regalare”. Mi dica alcuni dei suoi viaggi… “A 23 anni ho attraversato 5 stati dell’America percorrendo 7.000 km in 25 gg a bordo di una BMW GS 80 modello Parigi Dakar, la moto che ho più nel cuore e che a distanza di 24 anni sono riuscito a ricomprare. Ma ho anche attraversato i deserti Australiani, la penisola dello Yucatan oppure raggiunto Capo Nord partendo da Mantova. Passione che si è affievolita, ahimè, nel tempo, a causa degli impegni di lavoro”. Quindi il passaggio naturale è stata verso le quattroruote? “Nel momento in cui si abbandonano le due ruote ci si avvicina spontaneamente alle quattro, e naturalmente viaggiando in ambienti dove c’era la possibilità di accostarsi a questo mondo ho iniziato a dedicarmi a corsi di pilotaggio, corsi
Dieci anni per la nuova sede di S.Giorgio A luglio 2012 la nuova sede di via Einstain a S.Giorgio di Mantova festeggerà il decimo compleanno
di Kart professionistici, eventi fashionvintage legati alle auto quali la Winter Marathon oppure gare sportive in qualità di navigatore come nel Campionato Italiano Fuoristrada Endurance”. Accennava agli impegni di lavoro…. “A fine anni ’80, dopo essermi conquistato la fiducia sul campo, ho preferito interrompere gli studi universitari, in quanto cresceva la quota di responsabilità commerciale che avevo in azienda. Mio padre ad un certo punto mise da parte, con intelligenza, l’orgoglio di imprenditore e delegò completamente a Davide e a me la guida (mai termine fu più appropriato) della concessionaria. Sono stati poi numerosi i corsi di autoformazione, a 360 gradi, fatti alla SDA Bocconi nonché quelli promossi dalla BMW Italia che mi hanno in parte ripagato della rinuncia agli studi universitari”. Lei è contitolare di una concessionaria e di un marchio storici. Potrebbe sintetizzarmi in 3 modelli d’auto 30 anni della sua esperienza legata a BMW? “In termini di volumi dico le Serie 3, dalla nascita alle varie evoluzioni. In termini emozionali dico il mondo delle Z, l’emblema delle sportive di razza, ovvero Z1, Z3, Z8. Se devo invece citare una vettura che mi ha dato le più grandi soddisfazioni dico M3, dalla prima versione presentata nell’86 fino a quella dei giorni d’oggi”. Qual è la soddisfazione di essere un cliente BMW Tullo Pezzo? “Qualche tempo fa un cliente affezionato ci ha portato una vettura che gli abbiamo venduto nel 2001, con la quale ha effettuato ben 700.000 km, “tagliandandola”
La quarta generazione Tullo Pezzo
Riccardo col nipote Nicolò (a sx), che rappresenta la terza generazione della famiglia Pezzo
costantemente da noi. Abbiamo sostituito la vettura con un auto di nuova generazione, a condizioni vantaggiose, e l’abbiamo gratificato ulteriormente omaggiandolo di un contratto di manutenzione BMW per 4 anni offerto dalla nostra concessionaria. Proprio in questi giorni, invece, un cliente storico mantovano che oggi vive in Toscana, mi ha telefonato e ha deciso di sostituire la sua vettura. Gli ho consegnato personalmente la macchina a Viareggio, dopo aver pranzato con lui: e mi ha regalato, come accadeva un tempo, anche un salame mantovano! Per noi il cliente non è un numero ma
In alto: la passione dello sci condivisa con i Campioni del Ex Valanga Azzurra Kristian Ghedina e Kurt Lastaetter, testimonial anche del Mondo BMW xDrive. A lato: Riccardo Pezzo su un Kart professionale
una persona da rendere felice”. Come vede il futuro a livello imprenditoriale? La crisi insiste… “Per noi l’imperativo è, e sarà, resistere in una situazione di mercato dove tutti gli aspetti marciano contro il mondo dell’auto. Resistere perà con spirito costruttivo. Vogliamo salvaguardare i posti di lavoro dei nostri collaboratori: ad oggi, infatti, non abbiamo collocato nessuno di loro in cassa integrazione. Siamo partner di un marchio che, in questo momento, sta facendo il record storico di vendite, grazie ai mercati emergenti. Ci rassicura il fatto di avere un partner forte ed affidabile e che BMW stia sfornando modelli altamente tecnologici, in direzione soprattutto del rispetto dell’ambiente; non è un caso che avremo vetture elettriche tra un anno da commercializzare”. Ci svela un po’ di più di Riccardo Pezzo? “Amo viaggiare e conoscere sempre più le zone del mondo che ancora mi sono sconosciute. Mi piace molto praticare sport quali sci, sci nordico e mountain-bike. L’enogastronomia è una mia passione: la ricerca di ristoranti che esprimono la tipicità del territorio e la qualità dei prodotti non nego che è stata pure premiante, in quanto molti ristoratori nazionali sono poi diventati nostri clienti”. A Luglio saranno 10 anni per la nuova sede di S.Giorgio di Mantova. Quali i suoi prossimi obiettivi? “L’autonomia e la crescita professionale più veloce possibile da parte dei miei nipoti, uno dei quali è già in azienda…per poter cedere lo scettro e dedicare maggior tempo alle mie passioni” risponde sorridendo Riccardo Pezzo. Una risposta che non fa che testimoniare che la storia di questa famiglia continua, con lo stesso impegno, la stessa passione, gli stessi valori, immutata nel tempo.
20 | Giugno - Luglio 2012
Messaggerie del Garda a cura di Manuela Reni
“Molto meglio del solito piccione!” Castiglione delle Stiviere è il paese che ha dato i natali a San Luigi Gonzaga, patrono mondiale della gioventù, e luogo che ha ispirato l’idea della fondazione della Croce Rossa grazie al coraggio delle donne castiglionesi accorse in soccorso dei feriti della battaglia del 1859. Il piccolo paese dell’alto mantovano spiccherà il volo negli anni del dopoguerra grazie al carattere decisamente pragmatico dei suoi abitanti, pari per intraprendenza
Fondata nel 1955 da Gino e Mariuccia Beschi l’azienda ha oggi cinque sedi operative: Milano, Mantova, Brescia, Piacenza e Castiglione delle Stiviere a quello delle donne del Risorgimento. Nonostante Castiglione delle Stiviere sia infatti svantaggiata a causa delle difficoltà irrigue del suolo collinare di origine morenica, la svolta avviene quando l’area venne prima dichiarata ‘area bianca di spopolamento’, poi ‘aerea verde’ e infine ‘area depressa’. Ciò produce inizialmente una massiccia migrazione di cittadini castiglionesi verso Milano; questi inviano appena possibile aiuti economici alle famiglie rimaste a casa. Al contempo il Comune sa prontamente avvalersi di una legge riguardante ‘le opere straordinarie e di pubblico interesse nell’Italia Settentrionale e Centrale’, la quale prevede agevolazioni sul reddito per le piccole imprese. Castiglione riscatterà così la sua condizione di ‘area depressa’ trasformandosi progressivamente in secondo polo commerciale ed industriale della provincia di Mantova. I Consorzi di Bonifica completeranno l’opera di trasformazione, non solo orografica, dell’intero comprensorio. In questo clima di fervore imprenditoriale castiglionese, assieme a tante altre aziende importanti, nate proprio in questo periodo, si inserisce a pieno ti-
tolo Messaggerie del Garda, azienda di Trasporti e Logistica, fondata nel 1955 da Gino e Mariuccia Beschi, genitori degli attuali titolari: Mario, Angelo e Giorgio Beschi. L’Azienda, che inizialmente fornisce anche generi alimentari, mobili e collettame soprattutto ai castiglionesi “emigrati” a Milano, negli anni Settanta farà un salto di qualità con l’acquisto del terreno dove sorge la sede amministrativa attuale, grazie alla legge Ponte 1967, che consente al Comune, nell’indimenticabile persona del Sindaco Enzo Boletti, di vendere a Messaggerie il terreno con licenza edilizia. Il dottor Mario Beschi, Presidente del CdA dell’azienda, facendo un rapido excursus dell’attività aziendale, racconta: “Siamo cresciuti seguendo lo sviluppo dei nostri stessi clienti, come Marchon, Henkel, Basf, A&T Europe Piscine Castiglione, Golden Lady e Barilla, Europool, per citarne solo alcune, in una tempestiva sinergia che ha fatto prosperare noi e loro. La nostra caratteristica infatti è quella di non dire mai di no a nessun tipo di cliente-servizio, cercando ogni volta soluzioni nuove a problemi diversi”. “Oggi- afferma Beschi- la nostre sedi operative sono a Milano, Mantova, Brescia, Piacenza e Castiglione delle Stiviere. Offriamo logistica di qualità a 360 gradi, sia internazionale che nazionale, e magazzini di logistica che sorgono tra Castel Goffredo (MN) e Zingonia (BG) con una superficie complessiva occupata di 180.000 mq. Seguendo la crescita dei nostri Clienti ci siamo spostati con loro in Serbia ed ora siamo pronti come piattaforma logistica per tuttti i Paesi dell’Est”. “Siamo a tutti gli effetti MTO,
Da sx a dx in alto: Andrea Beschi, Mario Beschi, Angelo Beschi, Alessandra Beschi. Da sx a dx in basso Paola Beschi, Giorgio Beschi, Alessandro Bauso
un acronimo che sta per Multimodal Tranport Operator, in quanto rappresentiamo un cruciale anello di congiunzione tra il mondo del lavoro e il mon-
do del consumo; forniamo infatti servizi che vanno dalla gestione del magazzino anche In House (presso il cliente ndr) al trasporto di collettame e ban-
cali espressi, dal carico completo alla cisterna, anche ADR, dal groupage all’importazione dalla Cina. Grazie ad un esperto doganalista, possiamo sbrigare tutte le pratiche doganali e coordinare senza intoppi tutti i tipi di trasporto (via terra, via nave ed aereo)”. Aggiunge Beschi: “Ciò ci è consentito dal fatto che siamo Operatori Economici Autorizzati (certificati AEO Full ndr) e perciò accreditati a forniNote storiche da: Quadrilogia castiglionese, Zanotti Editore
re consulenze doganali ai clienti che si rivolgono così ad un unico interlocutore. Forniamo loro tutta l’assistenza sia in import che in export, garantendo sicurezza e semplificazioni procedurali nel mutuo riconoscimento con le Autorità competenti. Quando arriva la merce, questa viene stivata nei magazzini, che in parte sono zona franca, seguirà poi un’operazione di picking e la successiva spedizione al mittente”. L’attenzione che viene data all’attività a basso impatto ambientale, da parte dell’Azienda, è puntuale e rigorosa: vengono utilizzati solo automezzi moderni, in classe Euro 5, sostituiti almeno ogni 4 anni, inoltre vengono ottimizzati i carichi grazie a software sofisticati che evitano giri a vuoto e viene sostenuta l’intermodalità del trasporto con l’ausilio di mezzi diversi. Viene effettuata anche la raccolta differenziata e utilizzata la carta riciclata per il packaging e per le stampe negli uffici. L’Azienda vanta oggi un fatturato annuo di 25 milioni e annovera 140 dipendenti fissi più 40 collaboratori esterni (ci sono almeno 15 autisti esterni). Messaggerie del Garda può senz’altro definirsi un’Azienda a conduzione famigliare perché oltre ai tre fratelli senior, Mario, Angelo e Giorgio, è subentrata la nuova generazione dei figli: Alessandra, da poco eletta Presidente dei Giovani Industriali di Mantova, addetta ai trasporti internazionali, Paola che si occupa di Risorse Umane e Marketing, mentre Stefano è alla parte finanziaria, e i 2 cugini, Andrea e Rebecca, rispettivamente alla conduzione della filiale di Brescia e all’ufficio Acquisti. Il futuro di Messaggerie del Garda sembra essere assicurato nella continuità generazionale e arricchito da nuove competenze, in un mondo che è scambio e comunicazione e che non si arresta di fronte ad ostacolo alcuno. Vedremo spesso l’esotico pappagallo, simbolo inequivocabile di un animale raro, volare come un mercurio alato per i 5 Continenti.
22 | Giugno - Luglio 2012
La musica come linguaggio universale, la montagna come spazio di libertà: è questo il pensiero forte attorno al quale ruota un festival che, anno dopo anno, vetta dopo vetta, è diventato uno degli eventi più attesi da chi ama abbinare l’arte e la montagna Anche quest’anno, fra il 30 giugno e il 31 agosto, le montagne del Trentino, le sue malghe, le rocce, i boschi, i suoi laghi, accoglieranno artisti di fama internazionale, ospiti di un festival unico al mondo, giunto alla XVIII edizione: I Suoni delle Dolomiti. La musica come linguaggio universale, la montagna come spazio di libertà: è questo il pensiero forte attorno al quale ruota un festival che, anno dopo anno, vetta dopo vetta, è diventato uno degli eventi più attesi da chi ama abbinare l’arte e la montagna. Organizzato come di consueto dall’Assessorato provinciale all’agricoltura, foreste, turismo e promozione e da Trentino Marketing Spa con Apt d’ambito, Consorzi Pro Loco, numerosi soggetti pubblici e privati del territorio e la direzione artistica di Chiara Bassetti e Paolo Manfrini, I Suoni delle Dolomiti offre dunque anche per l’estate 2012 la possibilità di condividere momenti di vita e di ascolto fuori dal comune. L’edizione 2012 de I Suoni delle Dolomiti prenderà avvio sabato 30 giugno, al Rifugio Micheluzzi, in Val di Fassa, con Malika Ayane, una delle nuove voci della musica italiana, per concludersi venerdì 31 agosto, al Rifugio Fuciade, sempre in Val di Fassa, con un progetto speciale di Stefano Bollani che vedrà coinvolti il quintetto I Visionari e, quale special guest, Irene Grandi. Nel mezzo un lungo, affascinante viaggio nel segno della musica classica, della canzone d’autore, del jazz, della world music ma anche di incontri con personalità della cultura e dello sport uniti dal grande amore per la montagna. Domenica 1 luglio è previsto un evento dal particolare significato, dedicato alla montagna e alle sue tradizioni canore: “Dolomiti d’InCanto”. Alle 11 della mattina 10 cori del Trentino renderanno omaggio alle montagne elette dall’UNESCO a Patrimonio Naturale dell’Umanità, esibendosi nei pressi di altrettanti rifugi. L’iniziativa vedrà la partecipazione di apprezzate formazioni, alcune delle quali affermate a livello internazionale e tutte depositarie di antiche tradizioni tramandate di generazione in generazione: Coro Croz Corona (Rifugio La Montanara, Altopiano della Paganella), Coro Monte Calisio (Rifugio Stavèl Francesco Denza, Val di Sole), Coro Pasubio (Rifugio Peller, Dolomiti di Brenta versante della Val di Non), Coro S. Ilario (Rifugio Stella d’Italia, Altopiano Folgaria), Coro Sasso Rosso (Rifugio Giorgio Graffer, sulle Dolomiti di Brenta versante della Val Rendena), Coro Soldanella (Rifugio Potzmauer, Valle di Cembra), Coro Trentino SOSAT (Rifugio Capanna Cervino, Passo Rolle), Coro Val Fassa (Rifugio Contrin, Val di Fassa), Coro Valle dei Laghi (Rifugio Bindesi-Pino Prati, Trento), Coro Valsella (Rifugio Val di Fumo, Valle del Chiese). Alle ore 12 i cori intoneranno simultaneamente “Le Dolomiti”, canzone diventata uno dei classici del repertorio corale trentino. I successivi tre concerti avranno in comune strumenti a fiato, ma in contesti musicali diversissimi fra loro: mercoledì 4 luglio (Garda Trentino, Ri-
Al via l’attesa XVIII Edizione, dal 30 giugno al 31 agosto 2012
I Suoni delle Dolomiti: in cammino verso la musica tra storia, natura ed emozioni
Servizio a cura di Marco Morelli
Giugno - Luglio 2012 | 23
Il racconto delle Dolomiti Gli appuntamenti alle ore 14.00
Riproposto il ciclo di incontri con grandi protagonisti Avviato con successo nel 2011 e quindi riproposto anche questa estate, il ciclo di incontri Il Racconto delle Dolomiti avrà come protagonista lo scrittore Erri De Luca (domenica 8 luglio, Val di Fassa, Rifugio Vajolet), il geologo e ricercatore Mario Tozzi (martedì 10 luglio, Val di Fassa, Col de Paussa, nei pressi del Rifugio Viel dal Pan), il campione di ciclismo Francesco Moser (lunedì 23 luglio, Passo Pordoi),
l’attore Giuseppe Cederna, che accompagnato dal sassofonista Mirko Guerrini, ricorderà l’opera di Dino Buzzati (venerdì 27 luglio, Val di Fassa, Rifugio Berg Vagabunden Hütte), e l’alpinista Manolo (mercoledì 1 agosto, San Martino di Castrozza, Pale di San Martino, Rifugio Giovanni Pedrotti alla Rosetta). Tutti gli appuntamenti sono in programma alle ore 14, ad eccezione di quelli dell’1 luglio per
fugio San Pietro) l’Italian Saxophone Quartet eseguirà un variegato repertorio adattato all’invenzione di Adolphe Sax; giovedì 5 luglio a Busa di Grual (Val Rendena, Doss Del Sabion,) la Fanfara Tirana animerà un’autentica festa di ritmi balcanici; sabato 7 luglio a Passo di Lavazé (Val di Fiemme) il Quintetto dell’Opera di Milano e la Banda Sociale di Tesero daranno vita a un inedito incontro fra musica colta e popolare. Improntato allo stesso spirito sarà anche il concerto del duo violino – fisarmonica Gilles Apap, Myriam Lafargue, in programma mercoledì 11 luglio a Malga Kraun (Monte di Mezzocorona). L’innata attenzione de I Suoni delle Dolomiti verso la musica classica sarà evidenziata da numerosi appuntamenti, ad iniziare dalla novità dell’edizione 2012 del festival trentino “Il Tabià dei Suoni”,
Dolomiti d’InCanto (ore 11), del 20 luglio al Rifugio Mantova al Vioz ( ore 11), della Baita Premessaria (ore 11 e ore 15), del 28 luglio per L’Alba delle Dolomiti (ore 6). Ingresso libero e gratuito, ad eccezione del trekking (riservato a un numero massimo di 60 partecipanti) dei concerti alla Baita Premessaria (riservato ad un numero massimo di 50 partecipanti) e del concerto ad Arte Sella.
ciclo di concerti ospitato nella Baita Premessaria, nel cuore della foresta demaniale di Paneveggio, recentemente restaurata e costruita con il pregiato legno della Val di Fiemme che sin dai tempi di Stradivari fornisce la materia prima per la realizzazione di strumenti musicali di elevata qualità. In questo luogo ideale ad accogliere le sonorità di strumenti antichi e altrettante preziose esecuzioni, si esibiranno il celebre violinista Gidon Kremer (sabato 14 e domenica 15 luglio alle ore 11), accompagnato per la speciale occasione dal giovane talentuoso pianista Daniil Trifonov, il Quartetto di Cremona (sabato 28 luglio, ore 11 e ore 15), una delle più significative realtà cameristiche italiane, e Mario Brunello (venerdì 3 e sabato 4 agosto, ore 11 e ore 15), che col suo violoncello Maggini del ‘700 è ospite de I Suoni delle Dolomiti sin dalla prima edizione. E a conferma del suo grande amore per le avventure musicali e in montagna, Brunello sarà al centro insieme alla violinista tedesca Isabelle Faust dell’ormai tradizionale trekking, che quest’anno si svolgerà in Val di Sole, tra i Rifugi del Cevedale, dal 16 al 18 luglio. Un solo giorno di pausa e il musicista veneto salirà al Rifugio Mantova al Vioz, che con i suoi 3.535 m. è il rifugio più alto del Trentino e delle Alpi Orientali. Sempre in tema di note classiche, i concerti del violinista russo Pavel Berman con I Virtuosi Italiani (giovedì 19 luglio, Lagorai, Malga Cavallara,), dello stesso Quartetto di Cremona nella “foresta dei violini” (domenica 29 luglio, Val di Fiemme, Parco di Paneveggio, località Carigole), del violinista Sergey Krilov e del violista Maxim Rysanov (venerdì 24 agosto, Val di Fiemme, Laghi di Bombasèl), entrambi solisti di primissimo ordine, e di due rinomate formazioni di ottoni, Canadian Brass (sabato 25 agosto, Val di Fassa, Val Salei,) e London Brass (martedì 28 agosto, Val di Sole, Bivacco Dino Marinelli). Infine, i violoncellisti Monika Leskovar e Giovanni Sollima renderanno omaggio agli alberi suonando composizioni di Marais, Debussy e dello stesso musicista siciliano (“The Interpertation of Dreams”) nel museo a cielo aperto di Arte Sella (mercoledì 29 agosto, Malga Costa, Valsugana), straordinario esempio di integrazione fra arte e natura. Ampio lo spazio destinato alla canzone d’autore italiana, con una significativa rappresentanza femminile: oltre a Malika Ayane, Patrizia Laquidara (giovedì 12 luglio, Primiero, Prati di San Giovanni) e Cristina Donà (venerdì 13 luglio, Val di Fassa, Gardeccia). Qualificato anche il versante maschile, con Gianmaria Testa (giovedì 26 luglio, Valle dei Laghi, Prada), Samuele Bersani (giovedì 9 agosto, Val di Non Rifugio Predaia Ai Todes-ci), Simone Cristicchi (martedì 21 agosto, Altopiano di Lavarone, Tablat) ed Enrico Ruggeri (giovedì 23 agosto, Val Rendena, Camp Centener). Una delle presenze più prestigiose dell’edizione 2012 de I Suoni delle Dolomiti è sicuramente quella di Gilberto Gil, una delle firme più illustri della musica brasiliana. Mercoledì 25 luglio a Villa Welsperg, ai piedi del-
Musicisti, ma anche attori, scrittori, alpinisti e sportivi, si incammineranno assieme al pubblico verso luoghi incontaminati portando la propria esperienza artistica e umana in alta quota, esibendosi in straordinari teatri naturali nel massimo rispetto dell’ambiente circostante
Francesco Moser
le Pale di San Martino, Gil sarà accompagnato dal figlio Ben alla chitarra, dal violoncellista Jaques Morelenbaum, dal violinista francese Nicolas Krassik e dal percussionista Gustav di Dalva. Di rilievo sono pure le partecipazioni al festival dei The Klezmatics (martedì 24 luglio, Val di Fiemme, Buse de Tresca), originali interpreti del klezmer spruzzato di jazz, dell’eclettico California Guitar Trio (martedì 31 luglio, Valle di Ledro, Tremalzo, Passo Dil), del versatile Gnu Quartet (mercoledì 8 agosto, Val Rendena, Malga Rosa,), del duo chitarristico Al Di Meola, Peo Alfonsi (venerdì 10 agosto Trento, Viote, Le Marocche,) e del fisarmonicista transalpino Richard Galliano (lunedì 20 agosto, San Martino di Castrozza, Prati Col). Più schiettamente jazzistici si preannunciano i concerti di due valentissimi trombettisti quali Paolo Fresu ed Enrico Rava, rispettivamente attesi in coppia con il bandoneonista Daniele Di Bonaventura (lunedì 30 luglio, Altopiano della Paganella, Malga Spora) e con il trombonista Gianluca Petrella (lunedì 6 agosto, Val di Fassa, Baita alle Cascate). Ai confini fra jazz e composizione contemporanea si colloca invece il concerto del vibrafonista Andrea Dulbecco e del Double Mallets Trio (lunedì 27 agosto, Valli Giudicarie, Malga d’Arnò), mentre improntata al sempre sorprendente binomio
Giuseppe Caderna
musica – ironia sarà la performance degli incontenibili tipi della Banda Osiris (venerdì 30 agosto, Passo del Redebus, Dosso di Costalta). Ma non è tutto. Anche quest’anno sono previsti gli appuntamenti con L’Alba delle Dolomiti, che aggiungono un tocco di magia a una manifestazione già di per sé ricca di fascino, e quelli nei luoghi della Grande Guerra di Dolomiti di Pace, che ospita artisti che si distinguono per il loro impegno a favore della fratellanza tra i popoli. Per L’Alba delle Dolomiti, sabato 28 luglio in Val di Fassa a Col Margherita, i “turisti per caso” Syusy Blady e Patrizio Roversi racconteranno avventure, viaggi e scoperte senza ovviamente venir meno alla propria indole ironica. Quattro saranno i concerti di Dolomiti di Pace: giovedì 2 agosto (Valle del Chiese, Forte Corno) con la cantante della Costa d’Avorio Dobet Gnahoré, domenica 5 agosto (Vallagarina, Monte Creino) con il Coro Trentino SOSAT e il Nos Brass Quintet, martedì 7 agosto (Val di Sole, Forte Zaccarana,) con i 3MA, supergruppo che allinea tre specialisti africani di strumenti a corde, Ballaké Sissoko (kora), Driss El Maloumi (oud) e Rajery (valiha). Infine, mercoledì 22 agosto (Giardino d’Europa De Gasperi di Pieve Tesino) con la multietnica OrcheXtra Terrestre. Info: www.isuonidelledolomiti.it
26 | Giugno - Luglio 2012
1
2
L’estate ai Ricci Hotels di Cesenatico (wFC)
Che optiate per l’Hotel Valverde & Residenza, per l’Hotel Sport & Residenza o per l’Hotel Nettuno di Cesenatico (FC), coi Ricci Hotel sarete certo in buone mani
SCELTI DA NOI di Marco Morelli
In Valle Aurina dove l’aria è pura
L’albergo è situato su uno sperone di roccia che domina la vallata. Dal 24.06 al 19.08 il costo di 4 pernottamenti parte da 434 euro. Info: www.hochgall.it
la “dritta”
Soggiornare all’Hotel Imperial Art vuol dire regalarsi emozioni
Hotel Majestic: estate vitale
Nel cuore di Merano, nel cuore dell’Arte Un fine settimana a Merano è quanto di meglio possiate desiderare per riprendervi da un periodo di intenso lavoro e di stress. Merano è una città culturalmente molto significativa e molto vivace, e la storia più recente ne è una decisa testimonianza. Nell’Ottocento e nel Novecento, qui hanno soggiornato molti scrittori, tra i quali Franz Kafka e Rainer Maria Rilke e, negli Anni Cinquanta del secolo scorso, la vita artistica della città è stata movimentata dalla frizzante presenza di Peggy Guggenheim. E se respirare l’arte non vi basta, la straordinaria offerta turistica meranese è completata dalla possibilità di passeggiate incantevoli (come la visita al Giardino botanico), dalle nuovissime Terme che si estendono su 50.000 m2 di parco con 13 piscine coperte e dodici vasche all’aperto, e da un’offerta culinaria di grandissimo valore. La capacità ricettiva della città è stata consolidata già alla fine
Intorno la natura a 360° e a pochi chilometri da Brunico. Questa è la location dell’Alpine Wellness Resort Majestic ****S. Ambienti dal comfort alpino, stuben tradizionali, un esclusivo centro benessere, cucina gourmet e poi anche molto per le famiglie e per i bambini. Il mondo Miraculix è l’area attrezzata con calcetto, biliardo, giochi di società e schermo per la proiezione di film. Anche l’area turistica di Plan de Corones offre spunti per trascorrere ogni giorno all’insegna di attività e sport, come cavalcare pony, il percorso delle corde alte, bagni nel laghetto balneabile di Falzes. L’Alpine Wellness Resort Hotel Majestic, è uno dei
Nell’Ottocento e nel Novecento, qui hanno soggiornato molti scrittori, tra i quali Franz Kafka e Rainer Maria Rilke dell’Ottocento, con la costruzione di alberghi molto confortevoli e di grande eleganza. Naturale quindi che, per non scostarsi dalla linea tradizionale meranese, il signor Alfred Strohmer abbia acquistato nel 2009 uno storico edificio per creare una dependance del suo Hotel Europa Splendid. Ma, in corso d’opera, cedendo a un impulso visionario, ha cambiato idea realizzando un hotel di nuova ed esclusiva concezione. Il centralissimo Hotel ImperialArt ha camere tutte diverse di-
segnate, fin nel più piccolo particolare d’arredo, da tre artisti meranesi, che hanno creato così un’opera d’arte totale, applicando ciascuno il proprio linguaggio e la propria poetica. Le stanze disegnate da Elizabeth Hölz, Marcello Jori e Ulrich Egger – ciascuna riflettendo lo stile del suo progettista – esprimono quell’idea di qualità della vita e di originalità che già sono insite nella DNA dei meranesi. I tre artisti, con i loro interven-
ti, fanno attraversare dal magico soffio dell’arte quei luoghi – come le camere d’albergo – che appartengono tradizionalmente al freddo dominio dell’impersonalismo. L’ospite, immerso nella sorpresa e nello stupore suscitato da questa sua temporanea totale fusione nel bello che lo avvolge, sente di partecipare e di appartenere a un sistema superiore. E il suo spirito è già più lieve… Silvano Tommasoli
Esclusivo e autentico? Scegliete Baros Maldives... Le Maldive sono anche una meta estiva. Per chi cerca relax e tranquillità, rappresentano un’alternativa alle mete affollate, un rifugio dove staccare la spina e fare anche attività sportive come snorkeling e nuoto. Il tempo è tendenzialmente bello con temperature calde e gradevoli, qualche temporale e nuvole passeggere, non guastano la vacanza. Baros Maldives, pluripremiato resort dell’arcipelago nell’Oceano Indiano, propone speciali pacchetti per trascorrere qualche giorno in questo paradiso. Situato a poca distanza dall’aeroporto internazionale, permette dopo circa mezz’ora dall’atterraggio, di ritrovarsi già sulla meravigliosa spiaggia, rilassati e avvolti dalla natura rigogliosa dell’isola, con oltre 300 palme secolari. Le siste-
Alla ricerca del lemure testa nera
Quattordici giorni di viaggio per visitare l’inesplorato ovest e l’altopiano centrale del Madagascar. Si parte il 26 agosto. Si atterra ad Antananarivo e si parte verso la località di Morondava”. Si va poi a bordo di 4x4 nella zona inesplorata di Bekopaka e nella spettacolare zona carsica di Tsingy di Bemaraha. Poi si raggiunge il parco di Ranomafana. Si prosegue per il parco Ranohira. A Tulear l’incontro con i grandi baobab e con le grandi tombe delle antiche tribù malgasce. Infine si ritorna alla capitale Viaggio di 14 giorni, voli, trasferimenti, mezza pensione, guida italiana per tutto il tour, ingressi ai parchi. Costo totale: 2.750 euro (minimo 8 partecipanti) a persona in camera doppia. Partenza: 26 agosto. www.focus-italia.com
mazioni sono di diversa tipologia, dalla villa privata progettata per sedurre i sensi in totale relax, alle altre accoglienti camere come le over water villas. L’obiettivo è coccolare gli ospiti aiutandoli a lasciarsi alle spalle stress e problemi, offrendo programmi e attività di vario genere uniti ai trattamenti della SPA. Il pacchetto estivo, disponibile dal 1 giugno al 30 settembre, si chiama Exotic Summer e comprende uno Chef ’s Cooking dimostrazione con light lunch, un Maldivian o Asian buffet, uno snorkeling tour con il biologo marino, un workshop relativo alle tecniche di trapianto dei coralli, mezza giornata alla scoperta dei segreti dell’isola, una sessione di yoga sulla sandbank per due, transfer per l’aeroporto con nave veloce. Per non essere totalmente isolati dal mondo c’è Wi-Fi in ognuna delle 45 lussuose ville con spiaggia e giardino privati e in tutte le altre sistemazioni. Info: www.baros.com/special-offers. Prezzi camera doppia al giorno in sistemazione b/b a partire da 850 USD per 4 notti e da 750 USD per 7 notti.
il suggerimento di ANNA MARIA CATANO
punti di forza con 1200 mq di wellness, piscina coperta e scoperta, la SPA Coroness e un’alimentazione sana e corretta, con colazioni alpine da sogno e cene con ampia scelta di portate, cucina gourmet e cucina vitale con piatti ipocalorici. Inoltre trattamenti rivitalizzanti oltre a quelli curativi ed estetici. Settimane vantaggiose per le famiglie dal 8.07 al 15.07 – dal 28.07 al 4.08 – 26.08 al 15.09. Sette pernottamenti a partire da € 784 a persona. I bambini fino a 9 anni non pagano. Alpine Wellness Resort Majestic **** S Brunico-Riscone (Bz) tel 0474 410993 www.hotel-majestic.it
Week end romantico all’Hotel Costa dei Fiori
Una fuga di coppia al mare? Il sud della Sardegna è l’ideale per un tranquillo fine settimana romantico. A Santa Margherita di Pula sorge l’hotel Costa dei Fiori, un 4 stelle immerso nella natura ideale per coppie, ma apprezzato anche dalle famiglie. In tipico stile sardo ha il suo punto di forza nel grande parco con 400 palme adulte da dattero, un’oasi verde incredibilmente vasta ed ombreggiata, un vero trionfo di buganvillea di ogni colore. Il parco separa l’albergo dal mare, dall’arenile privato dove serpeggia una piscina bord de mer. Costa dei Fiori è la meta giusta per staccare la spina qualche giorno. L’hotel, che vanta tre piscine, due ristoran-
Sorge proprio all’ingresso del parco marino di Watamu, ad una decina di chilometri da Malindi. Dalla passeggiata dell’albergo o comodamente seduti nel patio di una delle beach villas si possono ammirare gli atolli di candida sabbia corallina che affiorano nella laguna paludosa. E’ il fenomeno della bassa marea che, con orari “a sorpresa”, regala uno spettaco-
In Kenia all’Ora Resort di Watamu
ti, campi da tennis, sauna, miniclub, è situato in una zona della Sardegna famosa per le spiagge di dune e per il mare superbo. Due le mete imperdibili nel raggio di 20 chilometri dall’albergo: le dune di Chia e la magnifica insenatura di Tuerredda. Fino al 31 agosto l’hotel propone: 2 notti con trattamento di mezza pensione, sistemazione in camera doppia Deluxe, 1 massaggio rilassante per due persone, colazione servita nella terrazza privata della stanza, cena a lume di candela a bordo piscina. Costo: a partire da 212 euro per 2 persone. Tel. 070 – 9245333 www.costadeifiori.it
lo emozionante di colori e sfumature che variano del verde smeraldo al blu, dal giallo dei fondali all’ocra del terreno circostante. La vista sull’oceano è spettacolare da qualunque punto d’osservazione. E muta continuamente con l’avanzare del giorno. L’Ora Resort Watamu Bay è una delle tre strutture keniote del gruppo Ora Hotels, catena alberghiera italiana alla cui guida c’è Vincenzo Presti, abile imprenditore e manager di talento. Lo standard qualitativo è ottimo grazie appunto alla gestione italiana. E garantisce una settimana di autentico relax tra mare, piscine, spa, animazione e cucina gustosa. O può anche essere l’occasione per cominciare ad assaporare un angolo “autentico” del Continente nero. L’hotel organizza escursioni marine e safari nel vicino parco dello Tzavo, uno dei più estesi del Kenia. (www.orahotels.com).
Giugno - Luglio 2012 | 27
3
4
Per l’Elba in soli 30 minuti
Raggiungere l’isola in soli 30 minuti, seduti in Business Class sulle navi gialle. Dal 14/06 al 17/09 Corsica Sardinia Ferries offre il servizio veloce sulla tratta Piombino-Portoferraio
le leggende raccontate dall’esperto
Essere in riva al lago di Carezza, con i vostri bambini e un esperto del luogo vi racconta la leggenda di Re Laurino. Una vacanza di altri tempi, a ritmi lenti. www.carezza.com
APPUNTI DI VIAGGIO di Marco Morelli
L’incanto di una terra ricca di attrattive La Provenza, territorio del sud-est della Francia, costituisce una delle più belle e affascinanti regioni del nostro continente: la sua luce, il clima dolce, i profumi, il gusto di vivere, i paesaggi, la natura hanno contribuito da secoli a creare il mito di questo territorio. Si sono insediati Liguri, Celti, Greci, Romani che le hanno attribuito il nome (“Provincia”) e vi hanno lasciato imponenti monumenti; inoltre Franchi, Longobardi, conti e vescovi, e addirittura papi. Papa Clemente V trasferì nel 1274 la sede pontificia da Roma ad Avignone. In Provenza non manca nulla: dal mare alle montagne (les Alpilles), dai grandi fiumi navigabili (il Rodano), dai paesaggi ineguagliabili creati dalla natura e dall’uomo. Come stupende pennellate di colore, coltivazioni di grano e cereali si alternano a grandi prati striati di lavanda, vigneti a perdita d’occhio, e poi ulivi, alberi da frutta, cipressi, platani, limoni, orti. E sempre tanta luce. Oggi visitare la Provenza è ancora più entusiasmante ed appagante, perchè alla straordinaria bellezza dei paesaggi, dei luoghi d’arte, dei piccoli villaggi, si assomma
Nella splendida regione del Salisburghese una vacanza dove la natura regna sovrana
tutto il piacere della gustosa cucina provenzale, grazie alla grande quantità di prodotti agricoli del territorio, oltre al godimento di una premurosa ospitalità. Suggeriamo “Les Bories & Spa” suggestivo albergo con un parco di otto ettari, nel quale esistono giardini aromatici, case preistoriche (le “bories”), una grande piscina. Oppure “l’Auberge de Cassagne & Spa”, nei dintorni di Avignone, caratterizzato da un eccezionale ristorante gastronomico condotto da Philippe Boucher, Maitre Cuisinier de France. Senza tralasciare “La Vallon de Valrugues & Spa” con piscine interna ed esterna riscaldate, con ristorante gastronomico (1 stella Michelin) e bistrot “gourmand”. L’hotel si trova vicino a Saint-Rémy de Provence, la città di Nostradamus e di Van Gogh. (C.S.) www.rendezvousenfrance.com www.aubergedecassagne.com www.hotellesbories.com www.vallondevalrugues.com www.vaucluse.fr
Tauern SPA: innovativo centro benessere nelle Alpi Tirolesi La struttura dispone di 160 camere e suite, oltre a due magnifiche Senior suite con sauna privata e caminetto
Una struttura elegante e moderna, dove stile contemporaneo e paesaggio circostante, si integrano perfettamente. Un luogo dove soggiornare e concedersi il relax al top nel Resort Hotel 4 stelle superior TAUERN Spa di Zell am See – Kaprun, il nuovo modo di concepire la propria vacanza. Natura e benessere, 20.000 mq di Spa (11 piscine all’esterno e all’interno, 10 saune e una grande area riservata ai bambini con divertimenti acquatici), trattamenti di bellezza naturali e una magnifica Panorama Spa riservata ai clienti dell’hotel, che si trova sul tetto con una piscina a sfioro sulla vallata e con il ghiacciaio che domina maestoso e
suggestivo. La struttura dispone di 160 camere e suite, oltre a due magnifiche Senior suite con sauna privata e caminetto Oltre ai classici servizi della mezza pensione, la formula “Campo Base” della TAUERN Spa prevede l’accesso illimitato ai 20.000 mq di Spa del Water and Sauna World, l’accesso alla suggestiva Panorama Spa riservata ai clienti dell’hotel, alla palestra con attrezzi Technogym e ai servizi gratuiti di frigobar con bevande analcoliche illimitate, frutta fresca, parcheggio e Wi-Fi. Ma anche escursioni quotidiane a piedi o in mountain bike, tra le bellezze del Parco Nazionale Alti Tauri. Ogni sera la cena da tre portate più buffet
di antipasti e dolci, soddisferà anche i palati più esigenti, grazie a un perfetto mix tra ricette tradizionali preparate con prodotti locali e piatti della cucina internazionale Water and Sauna World: 20.000 mq. di Spa dove trascorrere interminabili giornate Nuotare controcorrente nella piscina attiva, oppure nella piscina relax con la sua grotta o in quella con cascate d’acqua e contemplare le maestose montagne che superano i 3000 metri d’altezza, così vicine da sembrare a un passo dalla porta dell’hotel. Nelle zone all’aperto, si può scegliere tra la piscina d’acqua salata per il relax, la piscina attiva e una piscina fitness lunga 25 m. L’imbarazzo della scelta continua anche al momento della sauna: a disposizione infatti 10 diversi tipi di saune e bagni turchi, compresa un’area non – nude con sauna finlandese. Il tema della natura è dominante anche nella TAUERN SPA Alpin Vital SPA & Kosmetik: 17 sale per massaggi, bagni, peeling, e numerosi trattamenti con prodotti naturali alpini come arnica, salgemma e oli vegetali. I prodotti cosmetici utilizzati sono di origine naturale. Per tutti I pacchetti Tauer spa: www.tauernspakaprun.com Tauern SPA Zell am See-Kaprun Tel:. +43 (0) 6547 2040-0
Un Long weekend fuoriporta, in Francia, con Logis Logis vi offre la possibilità di prenotare le vostre vacanze in un alloggio di qualità e di approfittare di momenti insoliti e di grande divertimento in un ambiente sempre accogliente
il giramondo di ALESSANDRA CAPATO
Il Bad Moos vero angolo di paradiso In primavera, quando il sole non picchia ancora forte, le giornate sono lunghe e il cielo limpido e terso, i prati si vestono di fiori variopinti: è questo il periodo migliore per salire in sella alla bicicletta o per seguire a piedi o a ca-
Logis suggerisce un itinerario alla scoperta della vicina Francia, tra i profumi della Provenza e la storia della Camargue. Il viaggio inizia da Menton, cittadina di mare appena oltre il confine che separa la liguria dalla costa azzurra. Qui il pesce è il principe della tavola e nei tanti ristoranti lungomare è possibile gustare deliziose ricette al profumo di mare. Lo stile mediterraneo contraddistingue anche l’hotel Paris Rome, una piccola struttura a conduzione familiare dove la cordialità e l’accoglienza sono i veri punti di forza. Anche la cucina è originale e molto curata. Una sosta in questo piccolo hotel è l’ideale prima di riprendere il viaggio alla scoperta della Provenza. Pernottamento da 68 euro a camera. Proseguendo il viaggio
vallo i sentieri che si inoltrano nel bosco. Sotto lo sguardo imponente delle Tre Cime, nelle Dolomiti, lo Sport & Kurhotel Bad Moos di Moso, Sesto, è punto di partenza ideale per una vacanza all’insegna del movimento all’aria aperta. Notevole è l’aggettivo giusto per questo sublime albergo che può davvero fregiarsi anche del titolo di centro benessere: basti pensare che all’interno scorre da sempre l’antica fonte e ogni particolare è curato nel minimo dettaglio. Basti dire che la Val Fiscalina è un angolo di paradiso che si ricopre di erbe aromatiche, utili rimedi per il benessere e la bellezza. Erbe che vengono raccolte, preparate e trasformate in pozioni magiche da
verso l’entroterra di Cannes, visita d’obbligo è a Grasse, cittadina conosciuta in tutto il mondo per la sua tradizione profumiera. Relais Gourmand è un casolare provenzale circondato dal verde di siepi e cipressi. Situato in posizione strategica tra Grasse, Cannes e Antibes è l’ideale per andare alla scoperta delle principali attrazioni di queste loca-
spalmare sulla pelle, arricchite con altri prodotti naturali, non solo altoatesini. Da non perdere il pacchetto wellness particolarmente indicato per depurare e purificare l’organismo dopo il lungo e freddo inverno. Affidatevi alle mani esperte, sapienti e professionali del team della SPA. Una nota di merito va ad Erwin Lanzinger, proprietario dell’albergo nonché appassionato di cavalli, fine intenditore di antiquariato, uomo di grande fascino e intelligenza che ha saputo realizzare tutto quello che avrete il piacere e l’occasione di scoprire al Bad Moos. Info:Sport & Kurhotel Bad Moos tel. 0474.71310 www.badmoos.it
lità, ad esempio le profumerie e il Museo Internazionale della Profumeria di Grasse. Inoltre, il ristorante dell’hotel è perfetto per concedersi un pasto ai sapori mediterranei di stagione. Pernottamento da 84 euro a camera. Se capitate in Provenza fino al 3 giugno, non potrete perdere Les Voiles D’Antibes, la spettacolare regata di barche leggendarie. Durante le regate Antibes offre ad armatori ed equipaggi un’atmosfera di grande convivialità grazie ad uno dei villaggi di regata più vivaci del circuito. Concerti, mostre, parate e altre sorprese animano la vita a terra. Se decidete di soggiornare in questa caratteristica località di mare, scegliete il Logis El Djoliba, un casolare provenzale dall’architettura originale che si distingue per i suoi affreschi, le
vetrate, le colonne e le aperture a volta. La cena viene servita sulla terrazza che dà sulla piscina immersa nel parco. Pernottamento da 95 euro a notte. Prima del rientro, tappa d’obbligo nella storica Arles, cittadina nel cuore della Camargue famosa per i suoi monumenti di epoca romana, dichiarati Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO. Arles è anche la cittadina che ha ispirato Van Gogh. Chi è alla ricerca di una dimora tipica dove poter soggiornare, troverà ciò che desidera nelle camere in pietra antica dell’hotel De La Muette. Pernottamento da 48 euro a notte. Le strutture Logis suggerite nell’itineario: Hotel Paris Rome, Menton Relais Gourmand, Grasse El Djoliba, Antibes Hotel De La Muette, Arles. www.logishotels.com
In sella, alla scoperta del territorio
Una passeggiata a cavallo, lungo sentieri ricchi di storia, attraversando paesaggi da cartolina. Si parte dal Montello, gioiello dei boschi della Serenissima. Il percorso si snoda tra piste verdeggianti ricche di querce, castagni, acacie e robinia, e non è raro imbattersi in scoiattoli, lepri, caprioli o volpi. Si prosegue poi verso il borgo di Ciano del Montello per poi scendere e attraversare il Piave. La passeggiata prosegue verso i vigneti della Valdobbiadene. La Locanda Sandi accoglie amazzoni e cavalieri in un ambiente che profuma di passato. Ottima cucina del territorio abbinata ai vini Villa Sandi e camere accoglienti e arredate con gusto. www.villasandi.it
28 | Giugno - Luglio 2012
Salone del mobile, Pataviumart arte pura
ABITARE di Barbara Gazzi
TENDENZE Voglia di nuovo, voglia di comodità, vi proponiamo un grande classico della produzione Arflex, questo divano porta il nome del suo autore: Mario Marenco. Frutto della continua di ricerca e sperimentazione del brand, Marenco introduce un sistema rivoluzionario di assemblaggio dei cuscini e dei braccioli alla base. I cuscini vengono semplicemente infilati un telaio in tubolare metallico che aumenta la rigidità e la resistenza. Ciò nonostante le maxi forme tondeggianti lasciano trapelare il comfort di Marenco. L’imbottitura in poliuretano espanso indeformabile a densità differenziate con-
Divano Arflex, la comodità è di casa sente al corpo di sprofondare comodamente, mentre la struttura interna in tubolare metallico garantisce il corretto sostegno. Pratico il rivestimento completamente sfoderabile per la versione in tessuto. Ogni singolo elemento (schienale, sedile e bracciolo) è rivestito singolarmente e facilmente sfoderabile, a eccezione della versione in pelle. Nel 2007 Marenco ha vinto il Wallpaper Design Awards Best Reissues.
VIAGGIO NELL’ARREDAMENTO
L’armonia del feng shui Anticamente in Cina si usava costruire ed arredare le case ed i grandi palazzi seguendo le energie del grande dragone che scorre sotto la superficie terrestre per evitare correnti negative e quindi il verificarsi di eventuali eventi negativi. Attualmente torna l’esigenza di seguire queste antiche saggezze per migliorare la nostra vita all’interno delle nostre abitazioni, per poter usufruire al meglio delle correnti positive che in essa circolano, posizionando sapientemente anche l’arredo. Il termine feng shui si può tradurre come vento ed acqua, due elementi inafferrabili. Per comprenderne il significato recondito dovremmo addentrarci nella filosofia cinese, in modo particolare nel taoismo, ma in questa sede ci limiteremo ad un rapido excursus. Il punto di partenza è il ch’i, il respiro della natura, l’energia vitale che scorre nel mondo, la quale risponde a precise leggi. Tali principi universali sono racchiusi nel concetto di Li, l’ordine naturale, che gli esseri umani non possono afferrare pienamente, ma sanno bene come esso sia
Circa un terzo della nostra esistenza scorre all’interno della camera da letto e tutti sappiamo bene come una nottata trascorsa in bianco comprometta le giornate successive
perfettamente proporzionato e rispondente a principi matematici. Nel mondo naturale regna, pertanto, un’armonia che va preservata e con la quale è auspicabile stabilire un rapporto, proficuo per ambo le parti. Una delle strade percorribili per beneficiare dell’energia naturale è di vivere in simbiosi con essa ed il feng shui e si propone ciò. Circa un terzo della nostra esistenza scorre all’interno della camera da letto e tutti sappiamo bene come una nottata trascorsa in bianco comprometta le giornate successive. La mancanza di una buona qualità del riposo potrebbe essere ricondotta a diversi fattori e tra
essi vi è l’inadeguatezza del luogo dedicato al sonno. Il letto non deve essere posto ne’ con i piedi ne’ con la testata di fronte alla porta, dal momento che tali sistemazioni renderebbero difficile il controllo sulla stanza e sulle persone che potrebbero accedervi. Esso non va nemmeno posto direttamente sotto ad una finestra, al fine di evitare di essere colpiti violentemente dai raggi solari. È sconsigliabile porre il letto nel pieno del flusso di corrente che circola dalla finestra alla porta, così come riposare troppo vicino ad uno degli accessi delle correnti d’energia. Altra buona norma consiste nell’evitare che
gli spigoli siano indirizzati verso il luogo del riposo: decisamente meglio scegliere mobili con morbidi angoli arrotondati. La miglior scelta coincide con il posizionare il letto nell’angolo opposto all’entrata, con la testata aderente al muro ed orientata verso est. Anche la struttura del letto ed i materiali usati per costruirlo sono determinanti per il buon riposo. Secondo molti esperti di feng shui sono da preferire i materiali naturali che sono caldi (ad esempo il legno) rispetto a quelli freddi, come i metalli. In merito alla struttura è importante prestare particolare attenzione all’altezza, facendo in modo che le gambe siano lunghe a sufficienza da lasciare all’energia vitale lo spazio necessario per muoversi al di sotto del materasso. Non mi resta che augurarvi dolce Notte e sogni d’oro!
Internorm, il tuo stile di finestra C’era una volta…
L’eleganza c’è ancora Energia vitale racchiusa in un corpo dall’aspetto forte e solido, sottolineato dalle ramificazioni principali che di dipartono orizzontali. Un’eleganza antica che sa essere protagonista anche ai giorni nostri, rendendo nobile ogni ambiente. La struttura del tronco e dei rami è realizzata in alluminio previsto in quattro colori, mentre la “linfa” è in MDF disponibile in quattro versioni di impiallacciatura e due laccature. Ginko è previsto con fissaggio a parete (H 220 cm) o a soffitto (H 220-300 cm) e può essere dotato di accessori quali svuotatasche e kit appendiabito. In foto è presentata la versione con fissaggio a parete.
Al salone del mobile 2012 tante le novità e proposte davvero strepitose, non ultima La Pataviumart ha presentato una collezione ricca di sorprese da non riuscire a staccarne gli occhi. Divani in volpe rossa, lampadari in cristallo e pitone, comò in kidassia e tanto altro si è visto allo stand di Pataviumar per una collezione che lega fashion & arredo con grande stile! Fiori, farfalle e colori il leit motiv della collezione Chiaro scuro a Venezia. Si ispirano alle classiche lanterne veneziane e al loro morbido rispecchiarsi sulle acque dei canali, questi grappoli di meravigliosi fiori armoniosamente avvinghiati l’uno sull’altro. Un esempio la lanterna Venezia è stata realizzata con fiori di vetro di Murano lavorato a lume, colore bianco trasparente, i pistilli, anch’essi in vetro di murano trasparente, le delicate farfalle sono in filigrani e cristalli, il fiocco in cima alla struttura è stato realizzato in metallo con applicazione di foglia d’argento. Impossibile passare senza restarne abbagliati, raffinatezza e il dolce tocco classico romantico. Non avete mai pensato ad incidere le vostre iniziali su di un paralume, ebbene Pataviumar ci ha pensato. Per caratterizzare un angolo del salotto con una piantana stile Luigi XVI sul cui paralume in pura seta sono state sapientemente ricamate a mano le iniziali della famiglia. La lampada in esposizione è stata realizzata in ottone con applicazione di foglia in argento puro eseguita completamente a mano. I pendenti in cristallo sfaccettato a forma di mandorla, il paralume in pura seta valorizza il ricamo di due iniziali tono su tono. Arte pura arte in ogni dettaglio. Per un tocco di stile nella casa al
mare, Pataviumar ha saputo realizzare una lampada fresca, coinvolgente, luminosa, lampada Acquario. Oggetto d’arredo di grande valore artistico, realizzata completamente a mano in vetro di Murano e pura seta. L’acquario è stato lavorato a mano libera in fornace, gli oggetti sommersi, pesci ed alghe, sono stati anch’essi lavorati a mano con la tecnica a lume. Un inno all’estate in arrivo. Sulla stessa linea è stato creato un chandelier acquatico, dove polpi trasparenti racchiudono al loro interno i punti luce del lampadario. In foto potete ammirare La Cortigiana. Profuma di eleganza e di nobiltà la lampada da tavolo La Cortigiana di Pataviumart, prodotta in Italia interamente a mano. Con stelo in cristallo rigato molato a mano di colore rosa (24% Pbo), ha il paralume in seta pura colore alessandrite foderato in seta rosa, internamente cucito a mano, e arricchito con passamaneria di pregio in colore oro con bordatura oro & rosa. Completa la lampada una collana di cristalli rosa con fiore di conteria in perline di Vetro di Murano assemblate a mano.
RENDERE UNICA LA PROPRIA CASA
Niente è impossibile... nemmeno il design CircleMe ha presentato la prima mostra virtuale di 5 progetti impossibili a cura di Ludovica Lumer. Alla domanda “Qual è l’oggetto perfetto che nessuno ha ancora disegnato?” Philippe Starck risponde: “Forse l’utopia. Ce n’era tanta, prima: era basilare per costruire se stessi. Chi nasce ora, invece, non ha tracce per indirizzare sogni, ambizioni, desideri”. In questo momento storico, caratterizzato da incertezza e assenza di prospettive, più che nuovi prodotti di design, servono progettualità e visioni concettuali che possano contribuire a reinventare i nostri modelli di civiltà. Dal 17 al 22 aprile, durante la Design Week di Milano, la mo-
Abitare in una casa che rispecchi la propria personalità è il sogno di molti. Per realizzare questo desiderio, è importante non limitarsi all’aspetto strutturale, prestando piuttosto grande attenzione ai dettagli, che si rivelano infatti altrettanto decisivi nella creazione di uno stile architettonico personalizzato. Il maggiore produttore europeo di finestre lancia così sul mercato tre nuovi stili di design che, combinati con una grande varietà di forme, colori e materiali, sono in grado di rispondere con la massima aderenza alle più diverse esigenze architettoniche. Le tre diverse gamme di design – Studio, Home e Ambiente – si applicano ai modelli e ai materiali (PVC, PVC/alluminio e legno/alluminio) proposti da Internorm.Caratterizzato da uno stile non convenzionale dalle forme all’avanguardia, Studio si distingue per le linee pulite e il design essenziale. I sistemi quasi complanari si adattano infatti perfettamente ad uno stile architettonico minimalista. Dall’esterno, l’anta mobile risulta completamente nascosta alla
stra Design Impossible ha presentato cinque artisti di fama mondiale (Vito Acconci, Alexander Brodsky, Alexander Ponomarev, Denis Santachiara e Giorgio Vigna) che propongono progetti programmaticamente irrealizzabili. La curatrice Ludovica Lumer, neuroscienziata pioniere negli studi di neuroestetica, ha scelto cinque lavori che prendono distanza dalla materialità per concentrarsi invece sull’azione creativa e il cambiamento culturale. Attraverso queste opere, che mirano a restituirci immaginazione, speranza e utopia, tornano alla luce le tracce che ci permettono di reindirizzare verso il futuro i nostri sogni, le ambizioni e i desideri.
vista dal telaio: montando quest’ultimo completamente integrato nella struttura, è visibile solamente il vetro. Tuttavia, al fine di garantire il massimo livello di personalizzazione, sono possibili altre due tipologie di montaggio: il telaio può essere lasciato visibile, con spessori a vista particolarmente ridotti, oppure, a richiesta, è disponibile anche con uno speciale guscio in alluminio in cui viene imitato il profilo del battente, altrimenti non presente.Mix perfetto tra design e tradizione, Home è invece proposto in due diverse varianti, entrambe non complanari. Moderno e lineare, Home Pure si distingue per la struttura squadrata, mentre la peculiarità di Home Soft risiede nelle linee armoniose e nel design sinuoso.Infine, Ambiente è pensato specialmente per chi ama la tradizione. Caratterizzate da un’eleganza classica e senza tempo, tutte le finestre Ambiente sono disponibili, a scelta, nel design Softline dalle forme arrotondate, o nella versione Premium, dalle morbide forme concave e convesse.
Giugno - Luglio 2012 | 31
stile libero di ANTONIO SCOLARI
Un’estate tenue e a colori Eleganza minimale nei tagli e nei colori, con la leggerezza dei tessuti anche per i costumi da bagno, che in materiali tecnici e a pantaloncino, sono la vera tendenza dell’estate 2012. Le novità sono in questa ricerca di tinte tenui e sfumature, che bene interpretano il bisogno di semplicità e praticità. Andare in spiaggia bardati o troppo accessoriati, non è mai stato sinonimo di eleganza e oggi ancor di più diventa out. Per questo, oltre alle tendenze di quest’anno che si possono assecondare, la regola che vale sempre, è quella di abbinare t-shirt e camicie a bermuda o short, in modo da essere adeguati per la spiaggia e il dopo spiaggia, per un aperitivo o una passeggiata. Tra gli accessori, il cappello in paglia e dalle forme classiche, che oltre ad essere utile è anche trendy. E’ ancora presto per definire quelle
Moda mare 2012: le tendenze per il beachwear Anche se quest’anno il caldo si è fatto un po’ attendere finalmente ci siamo (si spera), l’estate è alle porte! Sole, mare, costumi da bagno: ecco quali sono le parole che ci vengono più in mente pensando alla bella stagione.. e per essere super chic anche in spiaggia ecco una veloce panoramica su quali sono i trend che si sono più affermati. Quest’anno quasi tutto il beach wear è contraddistinto da stampe floreali, colori allegri e tinte pastello, passando anche per nuance che richiamano il mare, come il turchese e il verde. Predominano anche i motivi a pois e quelli a strisce. Si anche alle tendenze vintage e retrò (in particolar modo per i costumi interi, veri must have della stagione, che devono essere però molto ma molto sgambati) con modelli che richiamano gli anni ’50 – ’60. Una vera rivoluzione per i bikini, che si presentano con reggiseni a fascia e slip a vita alta o allacciati sui fianchi. Non temete comunque, il triangolino, anche quello più minimal, rimane sempre di gran moda! Se vogliamo valorizzare al meglio il nostro corpo è necessario, però, scegliere un costume che sia adatto al nostro fisico. Se siete asciutte e longilinee, via libera
che si possono chiamare come le vere tendenze, perché di fatto, saranno le persone ad interpretarle, attingendo dal guardaroba e dalla creatività, frequentando le località più alla moda di giugno e luglio, come Formentera ad esempio super gettonata e dove la stagione debutta in questi giorni con annessi e connessi. Per le calzature, infradito in deciso ribasso, pratiche ma un po’ superate, mentre sono in ascesa le espadrillas o simili scarpe leggere in tela e corda. Non mancano note di colori accesi anche per i tradizionali slip, che possono aggiungere un po’ di spensieratezza all’estate e alle vacanze dei più giovani.
FASHION STYLE di Vittoria Bisutti
a bikini, trikini e costumi interi, anche super colorati. Per chi invece è più in carne si può sempre optare per un due pezzi con slip a culotte e reggiseno che metta in evidenza il decolté, in maniera elegante. Per le donne più magroline che non hanno tagli abbondanti di seno, non disperate, i nuovi costumi sono proposti con coppe preformate oppure si può ricorrere a comode e invisibili imbottiture. Indispensabile anche, per le più
accanite fashion victim, un pareo, accessorio che, rimane sempre una costante dell’ estate, anche se cambiano i colori e il modo in cui viene indossato. Da portare con stampe fantasiose o etniche se si vuole attirare l’attenzione, oppure a tinta unita,
Una vera rivoluzione per i bikini, che si presentano con reggiseni a fascia e slip a vita alta o allacciati sui fianchi preferibilmente scegliendo colori chiari e solari. La lunghezza del pareo, poi, non è da sottovalutare. Lungo è sicuramente più comodo: può nascondere qualche imperfezione ed essere legato in vari modi. Corto invece per chi si sente più sicura di se, usatelo anche come top. Non vi resta altro che svaligiare il negozio più vicino e aspettare la prima giornata propizia per sfoggiare i nuovi acquisti!
UN MARCHIO, UNA STORIA Nata nel 1995 come azienda tessile specializzata nella lavorazione della lana, ha con la produzione debuttando con la collezione Liu Jo dedicata all’abbigliamento pret-a-porter donna, al quale si è aggiunto poi l’uomo, il bimbo, gli accessori, le scarpe ed i costumi da bagno, specializzandosi in differenti proposte e linee. I fondatori sono i fratelli Vannis e Marco Marchi e il nome Liu Jo deriva dai soprannomi che quest’ultimo e una sua compagna di gioventù usavano: Jo per lui e Liu per lei. Il brand è cresciuto rapidamente con un successo che è arrivato anche all’estero in breve tempo. Sono circa 130 le boutique monomarca, in gestione diretta o franchising, ed altri 110 punti vendita esteri, concentrati fra Europa ed Asia, dove il marchio è distribuito attraverso Liu Jo Asia Pacific. In anni più recenti è stato creato il marchio Liu Jo Luxury, da una collaborazione dell’azienda con il marchio di oreficeria Nardelli Gioielli, tramite il quale vengono prodotti orologi e gioielleria. Prediletto dalle giovanissime è un marchio che bene interpreta la contemporaneità di gusti e stili, con testimonial come Kate Moss, per quel tocco di glamour e trasgressione che non manca mai. Info: www.liujo.it
Il bikini è un must ma…
Il costume intero rimane di moda Da decenni ormai il bikini è amatissimo, ma da qualche stagione ha fatto un forte ritorno anche il costume intero, che rimarrà di moda anche quest’estate. La scelta tra il due pezzi o il costume intero non è poi più una questione di età. I costumi interi sono sempre più raffinati, seducenti e... “ringiovaniti”. I modelli preferiti per l’estate 2012? Vanno di moda i bikini con top all’americana oppure con reggiseno a fascia. Se si vedevano tante culotte negli anni scorsi, quest’estate
scegliamo delle mutandine più piccole, in particolare il ‘tie tanga’, lo slip che si allaccia sui fianchi. Chi non ama mostrare troppa pelle ma preferisce comunque il bikini, può optare per il look retro con ‘mutandone’ a vita alta, altissima. Costumi asimmetrici, strapless, cut out... Questa stagione ne vedremo di tutti i colori. Avrete l’imbarazzo della scelta. I costumi per l’estate 2012 sono seducenti, ricercati, fantasiosi o volutamente semplici, ma soprattutto... sgambati!
Una vera rivoluzione per i bikini, che si presentano con reggiseni a fascia e slip a vita alta o allacciati sui fianchi. Non temete comunque, il triangolino, anche quello più minimal, rimane sempre di gran moda!
Slim-Fit: il costume da bagno contenitivo Mai sentito parlare di indumenti contenitivi? Mi aggiravo per la rete a caccia di curiosità l’altro giorno, quando ho digitato le parole “slim fit”; assieme alla valanga di capi e collezioni che di questa nomenclatura hanno fatto un vero e proprio stile…finchè non ho trovato qualcosa anche riguardo alla moda mare! La sorpresa è stata grande, soprattutto quando ho scoperto di cosa si tratta. Stiamo parlando di una linea di costumi da bagno interi e due pezzi costituito in speciali materiali che, udite udite, snelliscono! Ma come? Mi sono subito incuriosita ed ecco qua quello che ho scoperto: lo scopo di questi “costumi da bagno conteni-
tivi” è quello di rimodellare il fisico. Mi spiego meglio: grazie agli speciali materiali elastici di cui sono composti, questi bodies agiscono sui fianchi e rimodellano la pancia; va da sé che questi costumi da bagno non deformano l’aspetto originale delle persone, semplicemente aiutano a sentirsi al top, eliminando l’imbarazzo di un momento. Questo mi sembra un problema quanto mai reale: chi di noi non si è mai sentita troppo gonfia prima di scendere in spiaggia. È sempre più consolidato il fatto che l’equazione “prova costume=dieta” è ben radicata nella testa di ciascuna di noi; come anche il fatto che se si dice dieta si pensa alla rinuncia a tanti piccoli piaceri che,
a volte, sono elementi fondamentali per il nostro benessere quotidiano. A mio parere i costumi slim fit si propongono come soluzione volta ad evitare gli stress di digiuni cominciati magari troppo tardi, che poi magari alla fine non risolvono nulla; sono pensati per quelle di noi che non vogliono privarsi di tutto, ma che al contempo devono sapere che la slim fit aiuterà a sentirsi in forma, senza fare miracoli.
32 | Giugno - Luglio 2012
LIVING THE NIGHT
ANIMA E CORPO
DE VIL, MIX DI STORIA E FUTURO
Due sono le serate dell’AnimaeCorpo, come due sono le sue anime: musica e ristorazione. Si trova in via Romanino, a Cavernago (Bg)
Una antica villa del ’700 restaurata ad arte per contenere la discoteca attualmente più grande della provincia di Brescia, che ospita migliaia di persone.
di Paolo Filipin
la “dritta”
Dopo aver fatto molta esperienza all’estero, ho dato uno stile al mio sound
Max Zotti, spirito mediterraneo alla conquista del mondo Max Zotti da anni gira l’Europa facendola ballare con continuità. A Mantova spesso fa tappa al Bambù, a Brescia, anzi ad Erbusco è una delle colonne musicali di Qi Clubbing. Campano, come tutti i dj di livello, passa più tempo in aereo che a casa sua, ossia un paesino vicino a Sorrento. A Napoli ed in Campania avete un rapporto particolare con la house music che invece nel resto d’Italia è meno intenso oppure no? «Napoli per un decennio è stata capitale italiana e forse anche europea dell’house music, oggi come tutte le tendenze il fenomeno e’ diminuito in quanto le contaminazioni sonore europee hanno invaso anche l’Italia e il sud Italia… ma i Top Dj’s della house music mondiale sono sempre accolti con calore dal pubblico partenopeo». Come mai la dance italiana in questo momento non è all’apice nel mondo? «Molti dj produttori sono abituati ad un sound prettamente ‘all’italiana’, ossia perfetto per
“La passione per la musica e per quello che faccio e le sensazioni che mi trasmette la consolle difficilmente le troverò in un ‘aula di tribunale” l’Italia ma non per il resto del mondo. E spesso non osano, trovando quindi difficoltà ad arrivare oltre confine. Tuttavia le eccezioni, ci sono, e meno male!». Come definiresti il tuo sound? «Dopo aver fatto molta esperienza all’estero, ho dato uno stile al mio sound... oggi lo definirei progressive house - electro house... anche se un buon disco è sempre un buon disco e va suonato a prescindere dal genere che si propone». Dove potremo ascoltarti
Venerdì, Sabato e Domenica il locale è meta ambita di un target adulto, alla moda ed energetico. I suoni sono quelli dei migliori dj house italiani e l’impianto Meyer Sound è il riferimento assoluto del settore. Da provare anche il ristorante di Capogiro e la sua celebre Pizza Chic. Capogiro Statale Briantea Curno (BG). Info Tel. 348.4411604
Ha inaugurato a fine Maggio con un Summer Opening galvanizzante e continuerà a movimentare le notti di migliaia di aficionados. Sempre con la migliore musica sulla piazza e con i migliori Djs (da Mark Livella a Luca Bandera e Adrian Morrison) e con quella voglia di sperimentare che tiene viva la leggenda da quasi vent’anni. Info 030 99.10.319
quest’estate? «Farò un tour in Turchia, ritornerò in Francia, Marocco, Spagna... ma soprattutto tante location italiane interessanti dal nord al sud, compresi gli eventi di beneficenza Top Italian Djs For Children». Sei avvocato penalista… non ti viene voglia di mollare tutto
per tornare a lavorare in ambiente più serio di quello della notte? «Come in tutti i settori capitano i momenti “no” , ma la passione per la musica e per quello che faccio e le sensazioni che mi trasmette la consolle difficilmente le troverò in un ‘aula di tribunale... Ma mai dire mai».
Top Italian Djs for Children, cresce la voglia di solidarietà
Dopo due edizioni di successo nel 2010 e nel 2011 in cui sono stati incassati rispettivamente 35.000 e 40.500 euro interamente devoluti ad Abe Associazione Bambino Emopatico, Top Italian Djs for Children, festival benefico organizzato da Alberto Gobbi Events cambia passo e cresce ancora: Oggi Top Italian Djs For Children è esso stesso un’associazione benefica, nata per continuare ad aiutare ABE
Capogiro Joy Club una disco ambiziosa Mazoom Le Plaisir Club: estate rovente
(da più di vent’anni collabora con il Reparto di Onco-Ematologia Pediatrica degli Spedali Civili di Brescia) ed altre associazioni benefiche. Accanto all’ormai consueto evento sulla spiaggia bianca del Coco Beach di Lonato (Bs), che quest’anno prenderà vita domenica 15 luglio, si sono aggiunti due eventi, uno sul Tirreno e uno sull’Adriatico: il 27 giugno al Beach Club Versilia di Montignoso (Ms) ed il 16 agosto al Pineta di Milano Marittima. Tanti i top dj e vocalists italiani (tra di loro Cristian Marchi, Gianluca Motta, Nari & Milani, The Cube Guys, Catrina Davies, Luca Dorigo, Djs From Mars, Max Zotti, Francesco Sarzi, Khady, Eleonora Rossi). Infine, collaborerà attivamente alla produzione anche UpLab, nuova struttura che opera nell’ambito dell’ intrattenimento e comprende organizzatori di viaggi universitari, grafici, video maker, web designer ed tanto altro ancora. La comunicazione è curata anche quest’anno da Ltc (www.lorenzotiezzi.it). “Con il denaro raccolto nel 2010 ABE ha potuto pagare
l’affitto di alloggi che hanno ospitato. le famiglie di bambini curati presso il Reparto di Onco-Ematologia Pediatrica degli Spedali Civili di Brescia, un reparto all’avanguardia in Europa che però ha sempre bisogno di aiuti, soprattutto per servizi accessori”, racconta Alberto Gobbi ideatore di Top Italian Djs For Children. “Nel 2011 invece ABE ha comprato un furgone. Presto anche gli eventi 2012 avremo un sito ufficiale dove comunicheremo le associazioni che aiuteremo con gli eventi in Versilia ed in Riviera… Ma chi ci vuole aiutare o vuole solo venire a ballare con i nostri artisti stia tranquillo: Top Italian Djs for Children è nato proprio per far capire a chi vive di notte che non ci vuole molto ad aiutare chi è meno fortunato di noi”. Anche nel 2012 l’incasso dei tre eventi Top Italian Djs For Children sarà interamente devoluto in beneficenza, con l’esclusione dei soli costi SIAE. Gli artisti non riceveranno un euro: al loro vitto, eventuali costi di viaggio ed alloggio penseranno direttamente i locali.
Q I Clubbing, contro l’omologazione
Il locale di Rovato nasce nel dicembre 2001. Una decade perfettamente commentata dall’infallibile house music di ospiti quali Frankie Knuckles, Little Louie Vega, David Morales, Terry Hunter, Kenny Carpenter, Cristian Marchi, Alex Gaudino. In più ci sono gli show completamente originali, concepiti e creati “in casa”. Trenta performance all’anno, tutte diverse, tutte frutto di un lavoro continuo e certosino. Via dell’Industria 12, Rovato (Bs)
Setai, stile e ricercatezza
Setai è ospitato all’interno di una location storica, con vetrate e giochi di luce.Le serate si concentrano sul venerdi e sul sabato. Il venerdi viene vissuto da una clientela piu adulta proponendo un prodotto completamente innovativo per Bergamo.Il sabato il Setai propone una musica piu ricercata e ospita sempre dj di nota fama. La clientela è piu giovane ma la selezione all’ingresso si che sia sempre curata. Loc. Portico, 21 Orio al Serio (Bg)
Red Clubbing, stile e divertimento
Nella stagione estiva grazie alla sua posizione strategica (ad appena 50 metri da una delle più belle spiagge del Lago di Garda), offre una varietà di serate in grado di accontentare qualsiasi gusto. Meta preferita per tutti gli stranieri in vacanza sul Lago di Garda oltre alla discoteca Red Clubbing nella stagione estiva apre il Garden Bar. Red Clubbing via Verdi località Pieve Vecchia Manerba del Garda
Tenax, da 30 anni al top
Il 16 giugno la signora Ciccone sbarca a Firenze. Quale occasione migliore per fare un salto dopo il concerto al Tenax? Da 30 anni sulla cresta dell’onda per quel che concerne il panorama della dance elettronica, da qui sono passati i nomi dei dj più illustri,Il sabato sera è “Nobody’s Perfect” la serata gay friendly all’insegna della trasgressione e delle tendenza con un pubblico modaiolo e fashion glamour. Info Tel. 055 308160
Giugno - Luglio 2012 | 33
Perché i santi hanno l'aureola sul capo? L'aureola, detta anche nimbo, è il cerchio luminoso che circonda il capo di Gesù, della Madonna, dei santi e dei beati. Cominciò ad apparire nell'iconografia cristiana verso il IV secolo d.C. come simbolo di beatitudine e di gloria celeste. Era però già ampiamente presente nelle raffigurazioni dell'arte egizia, greca e romana, in particolare come attributo delle divinità della luce.
LO SAPEVATE QUESTO? di Valentina Tomirotti
Che cos’è la viscosità?
È una misura dell’attrito interno di un liquido (la tendenza a trascinare con sé tutti gli elementi di cui è composto quando scorre lungo una superficie). L’acqua è un fluido non viscoso, la glicerina lo è mediamente, il mercurio è molto viscoso.
Ghiotti di tonno già nel Pleistocene Neanche nel Pleistocene il tonno sfuggiva dalle grinfie dei pescatori. Le sue carni potrebbero aver aiutato i Sapiens ad affrontare lunghe trasferte via mare. Questo pesce sfamava i nostri antenati già 42 mila anni fa, come confermerebbe una recente scoperta archeologica effettuata nel Sudest asiatico. Navigare in mare aperto non era un problema per i Sapiens, che sarebbero approdati in Australia, sfidando chilometri e chilometri di onde, già 50 mila anni fa. Eppure, mentre crostacei e molluschi venivano pescati in acque basse già 160 mila anni prima di Cristo, la prima testimonianza valida di pesca con ami e lance ci riporta a un'epoca molto più tarda, da collocarsi intorno ai 12 mila anni fa.
PRIVAZIONE SENSORIALE COME RELAX DROGA DISINFETTATA Il gel disinfettante per mani è la nuova droga dei giovani ragazzi californiani. Diventato l’oggetto indispensabile nei giorni della fobia da virus dell’influenza suina, oggi scopriamo che si è trasformato in must have tra i ragazzi che vogliono sballarsi, drogarsi e ubriacarsi, senza ricorrere a droghe, più o meno pensati, o ad alcolici, tradizionali: del resto è più facile procurarsi un gel per mani che una bottiglia di vino. In California l’emergenza è davvero molto alta, anche perché alcuni ragazzi, che avevano preso una bella sbornia da disinfettante, sono finiti addirittura al Pronto Soccorso.
È una condizione in cui gli organi di senso sono privati di ogni stimolazione esterna. I suoi effetti sono stati studiati negli anni ’50 dal neuroscienziato americano John Lilly, nei laboratori dell’Istituto nazionale di salute mentale degli Usa. A tutto relax. Per farlo, utilizzò una grande vasca, detta appunto “vasca di deprivazione sensoriale”: per eliminare ogni sensazione tattile e termica, era riempita di acqua salata a temperatura corporea, così che il corpo galleggiasse e senza alcuna sensazione di freddo o di caldo. Inoltre, un coperchio impediva alla luce di filtrare e garantiva un perfetto isolamento acustico. L’ipotesi di Lilly era che, senza alcuna stimolazione sensoriale, il cervello cessasse qualunque attività. Scoprì invece che l’assenza di stimoli conduce a un profondo rilassamento e a uno stato simile a quello del dormiveglia. Una sensazione psicofisica di pace ed estraneità dal mondo paragonabile a quella che viene raggiunta dai monaci buddisti con la meditazione.
Che cosa sono i quark?
E’ legale scrivere sui soldi?
Gli atomi sono formati da elettroni, protoni e neutroni, e queste due ultime particelle sono fatte di quark. Un po’ come una serie di bambole matrioska che si infilano l’una nell’altra. Fino a qualche anno fa i fisici ritenevano ci fossero solo due quark, chiamati up e down (“su” e “giù”) e di carica elettrica uguale rispettivamente a 2/3 e -1/3 della carica dell’elettrone; poi, con il passare degli anni, la famiglia è cresciuta. ci si è resi conto che ogni quark può esistere in tre stati diversi, altrimenti sarebbe violata una legge fondamentale, che si chiama principio di esclusione di Pauli. In altre parole, due quark che ai nostri strumenti di misura sembrano uguali possono in realtà essere diversissimi: per convenzione, si dice che hanno un “colore” differente.
Sì, a meno che il contenuto delle frasi non configuri qualche reato (ad esempio razzismo, apologia di fascismo ecc.). Però attenzione a portarle in banca: le banconote “scritte” sono considerate danneggiate. La banca potrebbe trattenerle senza sostituire con altre. Questa regola è stata stabilita dalla Decisione della Banca Centrale Europea 2003/4 del 20 marzo 2003 in cui si dice: “(...) Nei casi in cui le banche abbiano la certezza o motivo sufficiente di ritenere che le banconote in euro siano state intenzionalmente mutilate o danneggiate (…) rifiutano di considerarle buone e non le sostituiscono; le trattengono invece per evitare il loro rientro in circolazione o che il richiedente le presenti per la sostituzione ad altra banca". Non prendetevela quindi con i nostri poveri euro se in giro c'è aria di crsi.
GLI ZOMBIE PIACCIONO AI RICCHI Mark Graham, un ricercatore dell’Università di Oxford, ha misurato quante volte su Google veniva citata la parola zombie. In seguito ha incrociato i dati con quelli di una mappa del globo. E ha scoperto che i morti viventi sono un incubo molto diffuso. Ma solo nei paesi ricchi. E’ curioso infatti che le zone dove la parola appare più spesso nelle ricerche di Google sono gli Usa (soprattutto le ricche zone costiere, il Texas e la Florida), l’Europa del nord, il Regno Unito, il Giappone e l’Australia. Se ne parla anche, ma meno diffusamente, nel Sud Est asiatico, in India e nella capitali arabe. In Italia il fenomeno è presente, ma non raggiunge i livelli degli altri paesi europei.
che cosa sono i numeri di Fibonacci? Leonardo Fibonacci (1175-1250), individuò questa serie per la prima volta nel 1202, per risolvere un problema pratico: quante coppie di conigli si ottengono in un anno da una sola coppia supponendo che produca ogni mese (tranne il primo) una nuova coppia che a sua volta diventa fertile a partire dal secondo mese? La risposta è 144 coppie di conigli. In questa serie ogni numero è il risultato della somma dei due precedenti: 0, 1, 1, 2, 3, 5, 8, 13... fino all’infinito. Inizialmente a questa successione non fu attribuita alcuna importanza, finché si scoprì che può essere applicata, per esempio, nel calcolo delle probabilità. Al matematico pisano si deve anche l’introduzione dei numeri arabi in Italia.
PERCHÈ con la carta di credito si deve firmare? Utilizzare una carta di credito per pagare un qualsiasi acquisto equivale, in un certo senso, a chiedere un prestito alla propria banca. La somma verrà infatti addebitata sul conto del cliente il mese successivo. Fino a quel momento è la banca che fa credito al proprio cliente. Perciò come per un contratto, ha bisogno della firma della persona con cui lo stipula. Diverso è il caso dei pagamenti online per cui non è possibile richiedere la firma dell'utilizzatore. In questo caso, però, è richiesto nella maggior parte dei casi il codice di sicurezza collocato sul retro della carta, vicino alla firma. Da cosa deriva il termine ''Stacanovista''? Il termine viene riferito a chiunque dimostri uno zelo e una dedizione al lavoro fuori del comune. Deriva dal movimento Stacanovista nato negli anni trenta in Russia e spinto dalla propaganda. Il termine viene riferito a chiunque dimostri uno zelo e una dedizione al lavoro fuori del comune. Deriva dal movimento Stacanovista nato negli anni trenta in Russia e spinto dalla propaganda stalinista per portare alla razionalizzazione del lavoro e aumentarne la produttività tramite l'emulazione reciproca dei lavoratori. Cos’è una lente gravitazionale? Lente gravitazionale è qualsiasi corpo celeste che, per la massaelevatissima, esercita una forza di gravità tale da deviare la luce che glipassa accanto. Per esempio, la luce di una stella, passando accanto a un’altrapiù vicina all’osservatore, può essere focalizzata, cioè concentrata in unpunto, o formare più immagini simili, come se passasse appunto attraverso unalente. Questa interazione della luce con corpi celesti di massa molto grande fuipotizzata da Einstein. L’ipotesi fu poi confermata durante un’eclissi totaledi Sole: si videro, accanto al disco del Sole, stelle che non si sarebberodovute vedere, perché nella realtà si trovavano dietro l’astro. La loro luceera stata “incurvata” dalla forza di gravità di quest’ultimo.
PIETRE MOBILI DA SOLE Le pietre mobili, a vela o scorrevoli, sono un misterioso fenomeno geologico che consiste nel movimento di rocce per lunghi percorsi, senza alcun intervento umano o animale. Sul meccanismo che permette a queste grandi pietre di spostarsi sono state fatte molte ipotesi, ma ancora non è stato compreso fino in fondo. Molte di queste rocce vaganti si trovano a Playa Racetrack, nella Valle della Morte (California), il fondale di un antico lago piastrellato da tanti piccoli esagoni di fango inaridito. Le pietre, di grandezza variabile, iniziano a muoversi in genere ogni 2/3 anni e continuano a spostarsi per 3/4 anni, lasciandosi alle spalle dei solchi scavati nel terreno.
la matematica dell’attenzione Esiste una funzione matematica che rappresenta la curva dell'attenzione umana e sembra proprio che produttori e registi la sfruttino sempre di più per catturare i favori del pubblico al cinema e in televisione. Negli anni '90 un gruppo di ricercatori dell'Università del Texas aveva sottoposto alcuni volontari a centinaia di prove di attenzione. Tali misurazioni erano state trasformate in un grafico con andamento ondulatorio, riscontrando che i picchi di attenzione ricorrono ad intervalli regolari. Le curve del grafico che rappresentavano l’attenzione umana, avevano un andamento simile a quello di altri fenomeni naturali quali le esondazioni del Nilo o le turbolenze dell’aria. Recentemente James Cutting ha analizzato 150 film di successo girati fra il 1935 e il 2005 ed ha riscontrato che più i film sono recenti, più la durata delle scene rispecchia proprio la fluttuazione 1/f tipica dell’attenzione umana. In poche parole le scene, nei film più recenti, si susseguono ad un ritmo regolare che segue proprio l'andamento della nostra attenzione.
prossimamente anche su www.mantovachiamagarda.it
34 | Giugno - Luglio 2012
1
Il 28 giugno al Teatro Romano di Verona si esibirà l’icona “rock grunge”. www.eventiverona.it
SPETTACOLI di Federico Martinelli
Dal 28 giugno al 25 agosto si svolgerà la sessantaquattresima edizione dell’Estate Teatrale Veronese. Tre le sezioni: la prosa nel nome soprattutto di Shakespeare, la danza, e Verona Jazz. Tra gli eventi di prosa, sicuramente il più atteso, dopo i successi nella rassegna “Il Grande teatro”, sarà Marco Paolini che riproporrà, a distanza di quattordici anni dalla diretta televisiva, uno dei suoi spettacoli più suggestivi “Il Milione”. Sempre nella sezione Teatro il pubblico incontrerà Valerio Binasco, alla guida della Popular Shakespeare Kompany che avrà il suo battesimo proprio a Verona, e Michele Placido in una divertente rivisitazione di tutto il repertorio shakespeariano in appena un’ora e mezza. Per la danza a padroneggiare saranno le musicalità della Spagna e dell’Argentina oltre alla musica di Rota e i “classici” del primo ‘900. Verona Jazz sarà invece all’insegna della “contaminazione”.Organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Verona con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e della Regione del Veneto, la rassegna inaugura il 28 giugno con un concerto jazz e termina il 25 agosto con uno spettacolo di danza. A dare il via alla stagione di prosa sarà Marco Paolini (dal 5 al 7 luglio) in un allestimento esclusivo per l’Estate Teatrale Veronese. Nello spirito del festival shakespeariano, Paolini aggiungerà al “suo” Milione, qualche sonetto del Bardo nella traduzione in dialet-
2
Chris Cornell
Joan Baez
4 luglio da non perdere a Piazzola sul Brenta! In occasione della giornata della Pace. www.zedlive.com
Villafranca di Verona, Castello Scaligero
Verona, Teatro Romano
Grandi eventi teatrali in riva all’Adige Dal 28 giugno al 25 agosto si svolgerà la sessantaquattresima edizione dell’Estate Teatrale Veronese to veneziano di Isabella Panfido. A inaugurare invece il Festival shakespeariano, sarà, Tutto Shakespeare in 90 minuti, in scena
dal 12 al 14 luglio in prima assoluta nell’edizione italiana di Adam Long. Lo spettacolo che nella versione inglese è un vero e
proprio cult, è messo in scena da Zuzzurro e Gaspare e da Maurizio Lombardi, giovane attore di talento per la regia di Placido. Segue dal 18 al 21 luglio la Popular Shakespeare Company con La tempesta. Il ruolo di Prospero sarà interpretato da Valerio Binasco, pluripremiato regista e attore, assurto in questi anni, in entrambi i ruoli, a una delle figure più rappresentative del teatro e del cinema italiani. Per la danza, in luglio si potrà ammirare la Compañia Española de Danza Miguel Angel Berna che proporrà Bailando mi tierra... Mudéjar di e con Miguel Angel Berna. Info: www.estateteatraleveronese.it
Grande lirica a Verona. Giunge al novantesimo anno il Festival Areniano
Artisti d’eccellenza e nuovi allestimenti Il Festival inaugura venerdì 22 giugno con la nuova produzione di Don Giovanni (in replica per 5 recite) di Wolfgang Amadeus Mozart
Sei titoli d’opera, dal 22 giugno al 2 settembre: Don Giovanni, Aida, Carmen, Roméo et Juliette, Turandot e Tosca; questo è il 90° Festival lirico all’Arena di Verona. A tessere le fila di una stagione che conta ben cinquanta serate, sarà l’amore: da quello passionale del Don Giovanni a quello sacrificale di Aida, da quello libertino di Carmen fino all’ardente e disperato di Tosca. Il Festival inaugura venerdì 22 giugno con la nuova produzione di Don Giovanni (in replica per 5 recite) di Wolfgang Amadeus Mozart, titolo e compositore inediti per il palcoscenico
dell’Arena; regia di Franco Zeffirelli e direzione d’orchestra di Daniel Oren. Il classico areniano Aida di Giuseppe Verdi sarà in scena dal 23 giugno per 16 serate; l’opera sarà proposta, sotto la regia di Gianfranco de Bosio, nella rievocazione storica del 1913. Ad alternarsi nella direzione dell’orchestra Daniel Oren, Plácido Domingo e Marco Armiliato. Ritorna per 12 repliche da sabato 30 giugno fino al 31 agosto Carmen, di Georges Bizet, per la regia e le scene di Franco Zeffirelli; a dirigere Julian Kovatchev. Da sabato 7 luglio sul palco dell’Arena, per 4 serate fino al 26 lu-
glio il nuovo titolo entrato nel repertorio areniano lo scorso anno: Roméo et Juliette di Charles Gounod, nella visionaria messa in scena di Francesco Micheli. Da sabato 4 agosto, per 6, serate Turandot di Giacomo Puccini che ciporterà nella Cina imperiale, sotto l’evocazione registica di Franco Zeffirelli e la direzione d’orchestra di di Andrea Battistoni. Sesto titolo in programma, Tosca, altra opera puccininana; a dirigere le serate, nell’allestimento scenografico di Hugo de Ana, sarà Marco Armiliato. Info: www.arena.it
Iggy and The Stooges, la leggenda si riunisce per un grande concerto Verona si tinge d’internazionale grazie a “Eventi”, che organizza, venerdì 27 luglio il concerto di Iggy and The Stooges, padrini del punk-rock. Era il 1967 quando le vite di James Newell Ostemberg (Iggy Pop), e dei suoi compagni d’avventure, i fratelli Ron e Scott Asheton (rispettivamente chitarra e batteria) e Dave Alexander (basso) furono stravolte. Dal debutto all’Università del Michigan al concerto al Grande Ballroom di Detroit, emerse da subito lo stile provocatorio e aggressivo della band. Fino al 1974, anno dello scioglimento, Iggy e gli Stooges costellarono la carriera da eccessi e successi: pubblicano nel ‘69 il primo album, nel 1970 il secondo e più sofisticato “Fun House” mentre il terzo, “Raw Power”, venne prodotto in persona da David Bowie. Dopo anni di percorsi da “solisti”, il 2003 vide la reunion degli Stooges
con una nuova formazione; nel 2005 ristamparono i primi due album in occasione della partecipazione a diversi festival inglesi. Nel 2007 pubblicarono “The Weirdness” e girarono il film biografico “The Passenger” sulla loro carriera. Il 9 maggio di quest’anno è uscito “Après”, ultimo album. Il concerto ripercorrerà le sonorità energiche della band, per una data destinata a essere ricordata dagli appassionati del genere. www.eventiverona.it
Verona, Teatro Romano
Jazz e magie con Gino Paoli e grandi musicisti “Gino Paoli, un incontro in jazz” - nuovo album in cui il grande cantautore, affiancato da Flavio Boltro (tromba), Danilo Rea (pianoforte), Rosario Bonaccorso (contrabbasso) e Roberto Gatto (batteria), interpreta brani inediti e diventa ora un meraviglioso e imperdibile live che approda al Teatro Romano di Verona venerdì 29 giugno. Lo straordinario quintetto, con l’alibi della rivisitazione jazz, con gli strumenti essenziali di un’interminabile jam session che è il loro “brodo primordiale”, si lanciano in un’avventura che approda in porti diversi regalandoci un prezioso varco nel tempo, un’odissea di scenari differenti e di sonorità in un disco minimal-jazz nella musica e nei testi. E così l’incontro si trasforma presto in un viaggio alla scoperta degli undici brani – sia classici – “Smile”,
“Eu sei que vou te amar”, “E m’innamorerai”, “Contigo en la distancia”, “Que reste-t-il de nos amours”, “Ti lascio una canzone”, che inediti – “Canzone di Laigueglia”, “Canzone di istruzioni”, “Canzone piccola”, “Canzone di una mano”, “Canzone interrogativa” - che compongono la tracklist. Un’occasione quindi da non perdere, la magia del Teatro Romano, lo scorrere dell’Adige sotto gli archi di Ponte Pietra, la brezza che vien da Re Teodorico e la voce unica di Gino Paoli. Info: www.eventiverona.it Tel. 045.8039156
Villafranca di Verona, Castello Scaligero
Goran Bregovic in “Champagne for gypsies tour 2012” Il Castello Scaligero di Villafranca ospiterà il 21 luglio “Champagne for gypsies tour 2012”, concerto il cui nome è tratto dal nuovo disco di Goran Bregovic, uscito in quest’ultima primavera e che rappresenta la seconda parte del progetto Alkohol. L’originalità del disco è nelle numerose collaborazioni tra Bregovic e altri noti musicisti internazionali gitani. Il disco nasce proprio dal desiderio del compositore di riunire i più importanti esponenti della musica gitana, in un connubio tra duetti e collaborazioni strumentali davvero considerevole (il duetto con il famosissimo ensemble musicale zingaro The Gipsy Kings, costituisce il singolo di lancio dell’album dal ti-
tolo, n.d.r.). Goran Bregovic di recente ha accompagnato, in qualità di ospite internazionale, Samuele Bersani in una versione indedita di “Romagna mia”, nella serata tributo ai pezzi che hanno fatto grande la musica italiana. Tornando al tour, invece, per riprendere la varietà stilistica e strumentale saranno presenti numerosi musicisti. www.eventiverona.it
Giugno - Luglio 2012 | 35
3
4
Antonello Venditti
9 luglio: Arena di Verona. Torna uno dei cantautori più apprezzati www.eventiverona.it
5
Sting and this band
Il 10 luglio a Piazzola sul Brenta grande concerto di Sting, sonorità del periodo dei Police. www.zedlive.com
Il 23 luglio all’Arena di Verona, eccezionale Gala con Roberto Bolle. Serata per appassionati. www.eventiverona.it
da non perdere
Verona capitale del teatro. Info su www.comuneverona.it
Al via la rassegna “Teatro nei Cortili” La modalità è sempre la stessa, ogni compagnia presenterà uno o più spettacoli in più repliche
Dal 16 giugno al 2 settembre: 198 recite per 25 compagnie con graditi “ritorni” e “nuove leve”. Queste le premesse della stagione 2012 della rassegna “Teatro nei cortili” che, lo scorso anno ha totalizzato 26.500 presenze. A cortile di S. Eufemia s’inizia il 16 giugno con la GtvNiù in “Il povero Piero”; il 25 con La Compagnia dell’Arca in “Qualcuno di troppo” per poi proseguire, qualche giorno dopo con “Amleto”; il 1 luglio la Pocostabile in “Come vi piace”;
l’8 Micromega con “La commedia degli equivoci”; il 17 Gli Insoliti Noti con “Pallottole e cornetti” e il 26 La Maschera in “Favolescion”. A Cortile di Santa Maria In Organo inaugura il 23 la compagnia Modus Vivendi con “Te speto in paradiso” si prosegue in luglio con la parodia delle medical- soap in General Crazy Hospital del gruppo Zero.it; il 10 con la Compagnia Giorgio Totola in “Attento alla cioccolata ispettore Callaghan” che prende in giro i polizieschi,
Giorgi e D’Angelo al Palabrescia
il 21 con il gruppo Renato Simoni in “I pettegolezzi delle donne” e il 31 la C.M.T Musical Theatre Company in “R+G Story”, ispirato ad una West Side Story dei nostri giorni. In Arsenale si comincia il 2 luglio con Soledarte in “Nightmare before Christmas” per proseguire con La Barcaccia in “Il feudatario” di Carlo Goldoni. A ridosso di agosto, sempre all’Arsenale l’Estravagario s’ispira ad Almodovar ma al maschile in “Uomini sull’orlo di una crisi di nervi”.
A esibirsi 64 particolari “solisti” del Friuli Venezia Giulia
I “Concerti del Gusto”: arte culinaria e musicale a confronto Per l’estate appuntamento con i Concerti del Gusto, eventi che proporranno, in luoghi di grande suggestione, la raffinata cucina e i rinomati vini del Friuli Venezia Giulia. Partecipano a questi eventi 64 tra chef, vignaioli e artigiani per un omaggio a tutto tondo a una terra di cui si potranno ascoltare note inimmaginabili, che permetteranno di cogliere le ibridazioni culinarie di una storia segnata dall’incontro fra diversi popoli e culture. Sarà un occasione per scoprire i profumi e i sapori di quella terra: i salumi d’oca e i prodotti di Jolanda de Colò di Palmanova; il prosciutto al cartoccio di Dentesano; il prosciutto crudo di San Daniele di DOKD all’Ava; le golosità a base di trota di Friul Trota di San Daniele; il Montasio del Consorzio per la tutela del formaggio Montasio; il prosciutto di Sauris IGP di Vecchio Sauris; i tartufi di Muzzana Amatori Tartufi; i pani de Il Forno di Tarcento; i sorbetti d’autore di Della Negra a Mortegliano e molto altro ancora. Primo evento il 19 giugno, tra le vigne di Russiz Superiore a Capriva del Friuli, nel Collio. Al concerto del gusto seguirà un concerto musicale. Il 3 luglio ap-
Ben 64 chef saranno i protagonisti di una speciale kermess che unisce musica ed enogastronomia d’eccellenza
puntamento sulla “passeggiata a mare” di Grado, affacciata su uno splendido tramonto; il 17 luglio al Mittelfest a Cividale del Friuli in una location d’eccezione: il chiostro del Convento delle Orsoline, da cui si accede al Tempietto Longobardo, opera del VIII secolo tutelata dall’Unesco come Patrimonio dell’Umanità che, per l’occasione, sarà visitabile anche la sera.
Il 31 luglio il cartellone delle cene si chiuderà nell’incantevole parco della seicentesca Villa Riello Pera a Gaiarine, in Veneto. Info: Friuli Venezia Giulia Via dei Sapori Tel 0432 538752 info@friuliviadeisapori.it, www.friuliviadeisapori.it
Esilarante Hotel California Doppio appuntamento il 6 giugno al Palabrescia con la commedia “Hotel California” con Eleonora Giorgi e Gianfranco d’Angelo. I due attori saranno in scena alle ore 16.00 e alle ore 21.00 con uno spettacolo che si preannuncia divertente, vivace “con un ritmo serrato, mai volgare, intelligente e spiritoso”. La scena, come il titolo fa presupporre, si svolge in un albergo che si trasforma in un luogo neutro ed estraneo dove i due attori, si raccontano e ci raccontano i paradossi e le semplicità dell’essere umano. Grazie a una caratterizzazione dei personaggi pulita e mai sopra le righe i protagonisti si esprimono al meglio e non hanno
Musica brasiliana con Maria Gadù 30 giugno all’insegna della musica brasiliana con Maria Gadù. A soli 22 anni Maria Gadù vanta difatti fan come Milton Nascimento e Caetano Veloso, che sotto la sua ala protettrice l’ha voluta con lui in tour. È proprio Veloso a parlare della freschezza musicale che la caratterizza: “Maria Gadu è il fenomeno più popolare e di maggior rilievo tra gli artisti della sua generazione, una persona con una grande vocazione per la musica. Quando la vidi per la prima volta rimasi incantato e, ascoltare la sua voce, fu un vero spettacolo!”. Cantautrice dalla predilezione per le note morbide e fascinose Maria Gadù conquista con le sue note già dal primo ascolto: il suo album omonimo, la cui uscita è prevista in Italia proprio pochi giorni prima del debutto al Teatro Romano, è già al quarto po-
Quando la musica è storia
Brescia, Piazza Duomo
Rezzato (Bs), Cascina San Giacomo Con l’ultimo album “Dannato Vivere” che ha conquistato il disco d’oro, il gruppo torna a sonorità energiche più forti e determinate, forse perdute a favore di un’aura più malinconica e pacata che era emersa nelle ultime composizioni. Un’occasione quindi per riascoltare le hit di questi vent’anni, con la nuova e rinnovata energia che aveva contraddistinto il percorso iniziale della band. Info: Cipiesse 030/2791881
Nomadi. Imperdibile concerto, obbligatorio esserci. Si, perché, a distanza di vent’anni dalla morte di Augusto Daolio, in seguito all’uscita dell’album “È stato bellissimo”, il gruppo proporrà, il 16 giugno, una carrellata dei maggiori successi. Come viene ricordato nella prefazione di copertina dell’album album, sono “vere ed autentiche poesie, che hanno segnato un epoca e sono diventate il simbolo di una generazione”. “È stato bellissimo” era la frase di rito e di salu-
necessità di utilizzare i classici cliché per aumentare il senso di divertimento. Parimenti il pubblico potrà apprezzare un allestimento garbato, senza sbavature caricaturali in un alternarsi di confronti, felicità, delusioni. La commedia diverte per la capacità di attingere dalla vita vera in maniera spiritosa, facendo emergere tanto il lato comico quanto quello più amaro delle debolezze dei nostri giorni. Info: Artespettacolo tel 030.37.57.571 www.artespettacolo.info www.palabrescia.it
Teatro Romano, Verona
I Negrita tornano al rock energico Sabato 14 luglio i Negrita sbarcano in Piazza Duomo a Brescia per la tappa estiva del “Dannato Vivere Arena Tour 2012”. Il gruppo, formatosi all’inizio degli anni novanta in provincia di Arezzo, deve il suo nome alla canzone degli Stones “Hey, Negrita”. Reduci dal travolgente successo del tour invernale che ha visto oltre sessantamila presenze, la band ha deciso di proseguire per tutta l’estate in piazze, castelli e luoghi suggestivi, in un connubio tra arte e musica davvero suggestivo.
Roberto Bolle & Friends
to che Augusto pronunciava alla fine di ogni suo concerto e oggi, a distanza di vent’anni, questo tour vuole dimostrare come la sua forza e la sua anima creativa che emergeva dalla sua voce, dalle sue parole e dai suoi dipinti, sia ancora presente in chi l’ha conosciuto, in chi l’ha ascoltato ai concerti ma anche nelle nuove generazioni. Un tour che farà riascoltare i successi di un tempo facendo riscoprire tut-
sto delle classifiche di iTunes, mentre il video del singolo con il quale ha debuttato, ha registrato ben 200.000 visualizzazioni su Youtube in solo due settimane. Due indicatori questi che fanno ben sperare per il futuro recente. Nonostante la giovane età, sul palco riesce a rivelare una dolcezza armonica e compositiva da artista di grande esperienza.; del resto, suona da quando aveva sette anni. Appunamento quindi al concerto, per emozioni e sorprese. www.eventiverona.it 045.8039156
ta l’energia dal vivo della band. L’album, distribuito da Artist First è a tiratura limitata e racchiude registrazioni inedite eseguite solo dal vivo come la commuovente reinterpretazione di Augusto di “Mi sono innamorato di te”, dell’altrettanto indimenticabile Luigi Tenco. Info: Cipiesse 030/2791881
36 | Giugno - Luglio 2012 Squisito dittico musicale, tra il Teatro Regio e la Casa della Musica
L’essenza del camerismo nel cuore della vecchia Parma
LE TRE MUSE di Elide Bergamaschi
“Parma capitale della musica”, cameristica almeno. A una manciata di giorni, da un capo all’altro della città, i due cartelloni del Teatro Regio e della Casa della Musica si sono contesi riflettori ed emozioni. Da un lato, il serrato dialogo tra gli archi di Julian Rachlin e il pianoforte di Itamar Golan; dall’altro, la ormai proverbiale, fluidità del Trio di Parma. Visioni opposte e complementari, quelle delle due formazioni, accomunate nonostante tutto da quella esclusiva cifra, fatta non solo di spiccate individualità ma della loro più intima condivisione, che della musica da camera è essenza irrinunciabile. Il viaggio del duo lituano si snodava impervio a tracciare dapprima il teso arco che dalla sfaccettata freschezza dell’op. 30 n°1 di Beethoven conduceva fino alle ultime parole di Brahms, quelle della seconda Sonata op. 120 originariamente destinata al clarinetto ma subito riplasmata per il suono caldo e parlante della viola. Una lettura che trovava nel pianoforte di Golan un perfetto interlocutore, infallibile contrappunto di una tensione drammaturgica sanguigna e mai un solo istante sopita. La fascinazione affiorava definitiva quando l’estremo Brahms cedeva al Penderecki della sua seconda Sonata scritta nel 2000, sfinge altissima e terribile tutta furori ed estatiche contemplazioni scaturite dalla polverizzazione di cellule tematiche che nell’arco
il loggione Il duo Rachitin-Golan e il Trio di Parma grandi interpreti in due favolosi appuntamenti ravvicinati di cinque movimenti saranno oggetto di inesausto sviluppo. Dal palchetto affacciato sul proscenio, uno Schlomo Mintz in incognito applaudiva ammirato. Qualche sera dopo, alla Casa della Musica era una evanescente patina di sogno ad avvolgere il Debussy giovanile
Brilla la mantova musicale dell’Ocm al Ponchielli di Cremona
del Trio in sol maggiore che il Trio di Parma dipanava con quella naturalezza di eloquio che, ormai da vent’anni, ogni volta disarma l’ascoltatore. Con loro, la musica pare scaturire dall’aria, quasi fosse già presente nel silenzio dell’attesa, determinata da quella com-
penetrazione tra temperamenti che della trama restituisce ogni volta l’intatta vitalità, l’irrequietezza, l’ordito fin nella sua più impercettibile sfumatura. Continuiamo a trovarci stregati dal violoncello ebbro di Bronzi, carnale nello scavo e nel plastico insinuarsi, così come ogni volta troviamo straordinaria la sottigliezza con cui Miodini sa fare del pianoforte una magica cabina di regia. Tra queste due torreggianti personalità, la misura di Rabaglia, il suo sorvegliato lirismo, non era acqua sul fuoco ma vento che accende. Il Trio in la minore di Ravel – rispetto a Debussy l’autre côté della Francia début de siècle, monumento sovraccarico di rimandi e, per l’esecutore, di pericoli – giungeva scapricciato, quasi giocato nell’apparente facilità di resa, levigato, così intimamente maturo e libero nello slancio da sembrare scritto addosso a questi spadaccini che della loro Parma oggi rappresentano la più luminosa certezza.
Casalmaggiore si emoziona con il pianismo di Roberto Cappello
Una serata dal sapore ottocentesco Il concerto voluto dagli Amici del Festival di Casalmaggiore come ufficiale suggello di una sempre più salda alleanza tra il Festival casalasco e il conservatorio Arrigo Boito di Parma
Lo scorso 31 marzo, in un Teatro Comunale di Casalmaggiore stipato, il concerto voluto dagli Amici del Festival di Casalmaggiore come ufficiale suggello di una sempre più salda alleanza tra il Festival casalasco e e il Conservatorio”Arrigo Boito” di Parma, è stato soprattutto la festa del suo solista, il pianista Roberto Cappello, nel 1976 acclamato vincitore del Premio Busoni e oggi direttore del Conservatorio stesso. Contando sull’entusiasmo dell’orchestra di allievi e docenti guidati dalla bacchetta dl giovane Matteo Pagliari, Cappello ha regalato all’uditorio una serata dal sapore vagamente ottocentesco per impaginato e per clima. La prima parte chiamava a cimentarsi con la granitica freschezza dell’“Imperatore”, quinto Concerto op. 73 di Beethoven, con la sua scrittura rigogliosa e traditrice, tutta in chiaro,
imponente senza rinunciare alla filigrana di un virtuosismo ancora fortemente digitale. La seconda parte invece guardava alla Russia profonda, tutta nostalgie e visionari slanci, del suo gran cantore Čajkovskij nel cui pianismo tardo romantico Cappello pareva finalmente giungere a casa, perfettamente a proprio agio tra le rapide di ottave e di vortici affrontati d’un fiato, con incurante facilità. Unico appunto che nulla toglie all’intensità della lettura e alla vibrante emozione regalata dalla serata, forse irrigiditi dal suo superbo curriculum, da un così vulcanico strumentista avremmo atteso anche una più sedimentata raffinatezza testimoniata da quel senso di gioco nella trascolorazione timbrica, nella leggerezza delle frasi e nella loro tessitura drammaturgica che avrebbe fatto di una serata speciale un autentico capolavoro.
Bagatelle, miniaturistici assoluti Beethoveniani Le note portano la firma di Riccardo Risaliti; la cordiera del sontuoso Fazioli racconta il più alto artigianato italiano. E al pianoforte c’è, orante, l’intenso Filippo Gamba, che qui percorre per l’appartato periplo beethoveniano delle Bagatelle: le 7 dell’op.33, le 11 dell’op.119, le estreme, le sei dell’op. 126. A latere, tre monadi consorelle (tra cui “Per Elisa”) , quasi a scandire il passaggio da una raccolta all’altra e, più sottovoce, a suggerire l’ atlantica distanza tra la liquida, innocente freschezza
delle prime e l’introversa, sempre più speculativa astrazione che impregna le ultime. Schegge mutevoli di un ventennale diario intimo, sublimi distillati di una brevità che è ora humor, ora melanconia, ora manierato gioco di stile, le Bagatelle rimangono, nella loro apparente ingenuità, autentici tabu per l’interprete. Non per Gamba, che sembra parlare ad ognuna con la decantata semplicità di chi è di famiglia, restituendone l’intimo Charakter con suono immacolato e sovrana conduzione.
Cresciuto come violoncello nelle fila della Mahler Chamber Orchestra, Philipp von Steinaecker ha nel suo karma il nome di Bach. Quando è sul podio tesse in trama i singoli fili quasi si trattasse di voci e non di strumenti. Sotto le sue mani, lo scorso aprile a Cremona, in un Teatro Ponchielli gremito, l’Orchestra da Camera di Mantova capeggiata da Carlo Fabiano appariva tirata a lucido: magnifici i legni, ricettivi traduttori degli spunti lanciati dal direttore, autorevoli le percussioni, avvolgenti gli archi “maggiori”, violoncelli e contrabbassi. L’effetto di questo fecondo connubio restituiva un Haydn vitalistico, autenticamente giocato nel palpabile divertissement di incastri solo in apparenza estemporanei e in realtà frutto di una sedimentata complicità. Sul leggio era la Sinfonia in Do maggiore op. 48 che il compositore di Rohrau dedica all’Imperatrice d’Austria Maria Teresa e che, oltre al nome, della sovrana conserva la radiosa solennità. In filigrana, la lettura trasparente dell’OCM lasciava intravvedere le segrete ascendenze del testo: da un lo spolvero di sapore quasi mozartiano, l’elettrica vivacità; dall’altro, l’ombra pre-
Magnifici i legni, autorevoli le percussioni, avvolgenti gli archi “maggiori”, violoncelli e contrabbassi saga dell’humor che si ritroverà, irresistibile, nel primo Beethoven. L’esatto opposto lo si sarebbe trovato più tardi nel pianismo di Fazil Say: l’acquario di suggestione, di poesia, di canto che è il Concerto in sol di Ravel finiva qui per essere qualcos’altro, un mondo finto di frasi così slentate da perdere il loro naturale eloquio, una compiaciuta sequenza di fotogrammi spesso incapaci di inanellarsi tra di loro a formare una frase. La spuria trasparenza tecnica dell’esecutore, la sua risicata palette timbrica in questa scrittura così cangiante restituivano una monocorde anima dai vaghi contorni jazz, affogata in accenti ridanciani e in un’eccentricità artificiosa quando, il più delle volte, sopra le righe.
Germiniani, una trina di squisito settecento Ormai le riconosciamo ad una prima occhiata: le opere di Margherita Serra, armature di ferro e marmo dall’austera sensualità, da sempre accompagnano, nutrendole, epifanie di bellezza. Dopo le copertine dedicate a Muffat e a Vinaccesi, l’artista bresciana firma un ennesimo sodalizio con la Stradivarius introducendo all’ascolto di un monumento ancora da rispolverare, Francesco Geminiani, e delle sue Sonate op. 4. Sculture anch’esse, trine in cui la maniera settecentesca si nutre alla sorgente di un’esistenza colta e cosmopolita, di una scrittura allevata attraverso lo studio del violino alla scuola corelliana e indagata sotto la duplice lente della creatività e della
trattatistica meditazione. Sei Sonate in cui violino e il “basso” – qui ottenuto da violoncello, arciliuto e clavicembalo -ordiscono un’umorale danza di affetti e di situazioni in cui la garbata aderenza alle convenzioni dell’epoca sembra a fatica contenerne la guizzante, personalissima vitalità. A dipanarne i fili, in un ascolto di magnifica complicità, la raffinata, gioiosa perizia degli interpreti, Liana e Antonio Mosca, Luca Pianca e Giorgio Paronuzzi.
Giugno - Luglio 2012 | 37
A Palazzo Ducale di Revere (Mantova) dal 16 giugno al 1 luglio
Abstracta: arte dell’istinto e dell’intelletto
Visitando Abstracta si passa dallo stupore infantile all’introspezione psicologica fino alla comprensione del più alto concetto intellettuale. Inaugurerà al Palazzo Ducale di Revere (Mantova) alle 18 di sabato 16 giugno fino al 1° luglio. 19 artisti protagonisti dell’evento. Da Modena Maria Cristina Neviani crea opere a bassorilievo. Sperimentando giunge all’utilizzo di pigmenti che inglobano la luce rilasciandola al buio. Crea così una duplice visione dell’opera. La poetica musicale alla base anche della sua vita l’accomuna alla sarda: Agnese Picci. Con i pochi colori della tavolozza fa emergere la dinamicità. Alcuni soggetti ricordano i tasti del pianoforte che si srotolano verso l’alto fino a fondersi. Incredibile la somiglianza tra i suoi dipinti e le sculture di Roberta Susy Rambotti di Desenzano del Garda. La materializzazione plastica della musica. Con l’argilla la Rambotti plasma forme incantate che danzano nel vuoto in libertà di movimento. Assonanza musicale anche per la mantovana Chiara Zuini. Sulle sue tele a fondo bianco si stemperano segni delicatissimi stesi con colori molto diluiti. Note musicali come sul rigo dello spartito. Da Palermo Mario Leonardi. Dalla visione dell’ambiente arriva alla serie intitolata La città e oltre, dove la città è un pretesto per indagare l’animo umano. Le sue composizioni
Visitando la prestigiosa ed attesa mostra potrete passare dallo stupore infantile all’introspezione psicologica fino alla comprensione del più alto concetto intellettuale
sembrano originate dall’evoluzione di un unico frammento. Il mantovano di Suzzara Alberto Consolini in piena libertà espressiva toglie e mette colore sulla tela e altre superfici fino a raggiungere l’effetto desiderato con un solo tono intercalato dal bianco e dal nero. E’ invece una ricerca dell’inconscio quella del siciliano Pietro Gargano. Attraverso la pittura onirica di animali scova dentro di se le proprie paure che esorcizza poi nell’opera con gesti rapidi e graffi. Il bresciano Tiziano Masini conduce una ricerca sulla forza espressiva ed evocativa di forme, colori, segni che si fanno interpreti delle riflessioni e delle sensazioni più profonde. Il bolognese Maurizio Carpanelli considera la sua pittura astratta come sintesi di emozioni. Dice: “L’astratto apparentemente “solo anima del pittore”, contiene sempre la realtà esterna a lui”. Stesso ideale condiviso da Carlo Alberto Vandelli di Modena. Una pittura ad acrilico la sua, d’azione e d’istinto, dettata dalle lontane inquietudini giovanili. Action Painting alla Pollock anche quella di Giuseppe Benatti residente a Occhiobello. La sua è una ricerca approfondita della tecnica di questo e di altri maestri dell’arte. Nelle sue composizioni di colori bilanciati impera la maestria del gesto. Da Torino arrivano Giuseppe Figliuzzi e Paolo Canale. Il primo fa una pittura di materia trafitta, graffiata e a volte flagellata.
Nelle sue opere trionfano il colore, i segni espressivi e la luce, fino all’emozione. Il secondo raffigura con markers, ad acrilico e a spray, tematiche influenzate dal suo interesse metafisico e spirituale. Lo scultore mantovano Marco Fulgeri è sedotto dal fascino della mitologia e dall’incognita del destino degli uomini. Le sue opere in terracotta rappresentano personaggi esoterici e fantastici ingranaggi spazio tempo. Arriva da Roma Yajaira M. Pirela pittrice sensibile per la quale tutto è fonte d’ispirazione: la letteratura, la musica, la natura, la metropoli. Dice: “Io non dipingo le cose ma ciò che esse mi trasmettono”. E’ nata a Losanna in Svizzera ma vive a Bologna Consolata Radicati di Primeglio. Appassionata di culture e di colori dipinge sviluppando una forma astratta e simbolista e puntando sui colori, e le emozioni che essa genera. Il pisano Amedeo Sorpreso con la sua arte vuole dimostrare che i principi della pittura sovrastano le tecniche e ne sono indipendenti. Con le Luminanze evidenzia il percorso mentale delle linee a caccia di luce, senza il colore. L’obiettivo della fiorentina Elena Secci invece è indagare sul rapporto tra spazio e illusione spaziale. Le sue opere sembrano mosaici di visioni della natura a delicati colori pastello. Infine Andrea Terenziani di Parma presenta le sue Visioni in astratti geometrici e materici. La tonalità dominante è il bianco che emerge dalle variazioni del marrone e del nero, come luce di vita e di speranza.
LA CASA DEGLI ARTISTI di Barbara Ghisi
La poetica della luce nell’arte Prosegue fino al 19 agosto “L’odore della luce. Ilmondo femminile nella pittura dell’Ottocento e del primo Novecento”, elegantemostra dal sapore macchiaiolo visitabile a Palazzo Marra, sede della PinacotecaGiuseppe De Nittis, a Barletta. L’odore della luce è quello che si espande inun campo di fieno appena tagliato, in un giardino dove le lame del soleilluminano l’humus del sottobosco, nell’afrore dolce del gelsomino estivo. E’la sensazione che promana da una certa pittura a cavallo del secolo ma giàproiettata verso il nuovo del dopoguerra. Una pittura, quella indagata dalleopere in mostra, che ha
due co-protagoniste: la donna e la natura, tutte aoccupare una scene della vita quotidiana in decenni destinati a cambiare ilmondo. Nelle quattro sezioni tematiche: sentimenti, lavori del giorno, prati egiardini, confidenze, gli artisti raccontano, in un ipotetico palinsestofigurativo e con sensibilità confidenziale, i loro momenti più personali edintimi: l’adolescenza, il lavoro, le ritualità dei sentimenti. Osservando idipinti, emerge una realtà che, dopo l’Unità d’Italia, è fortemente legata allesocietà rurali e alle tradizioni della
provincia che trovano eco alla narrativaveristica di Giovanni Verga, di Luigi Capuana scopritore del romanzosperimentale di Zola e diffusore del naturalismo, al verismo di Matilde Serao,Grazia Deledda, Mario Pratesi, Renato Fucini. Il bel catalogo è di SilvanaEditoriale. In mostra maestri dell’arte come Bocchi, Savini, Corcos. Info:tel 0883538372/71 (F.M.)
le mostre Sopra: Maternità (di Roberta Susy Rambotti), Metropolis, opera di Mario Leonardi e sotto Kalòs II, opera di Maria Cristina Neviani
Rovigo Palazzo Roverella Fino al 24 giugno 2012
IL DIVISIONISMO. La luce del moderno
Reggio Emilia Palazzo Magnani Fino al 15 luglio 2012
DON MCCULLIN. LA PACE IMPOSSIBILE. Dalle fotografie... Padova Palazzo del Monte Dal 16 marzo al 31 luglio 2012
RITRATTO DI UNA COLLEZIONE Abano Terme (Pd) Grand Hotel Terme Trieste & Victoria e gli altri Hotel del Gruppo Borile Fino al 31 luglio
LE BELLE DELLA BELLE EPOQUE
Dedicato a Mendes Baratti: il “Vecchio Squero” A 20 anni dalla scomparsa, e a quasi 100 dalla nascita, del Maestro d’Ascia e Calafato Mendes Baratti, la figlia dello stesso ha voluto dar vita ad un progetto di valorizzazione della professione svolta dal padre a Rivalta sul Mincio per oltre 40 anni di attività. Professione e per taluni versi arte che oggi, in virtù dell’avvento, a partire dagli anni ottanta, delle nuove tecnologie per la costruzione delle imbarcazioni, risulta essere pressoché scomparsa. Il “Vecchio Squero”, questo è il nome con il quale si riconosceva il tradizionale laboratorio del maestra d’ascia e cala-
fato, creato a pochi passi dal piccolo porto rivierasco è stato reso visitabile alle scolaresche e ai turisti che ne fossero interessati. Si tratta di una piccola finestra, che ben si integra nel contesto del vicino Ecomuseo allestito a Fondo Mincio, nel centro del Parco del Mincio. La professione svolta da Mendes Baratti creava con le altre ad essa collegata, il tessuto socio-economico della frazione del Comune di Rodigo e che ha permesso nello scorso secolo alla comunità rivaltese di divenire un significativo punto di riferimento per le specialità del territorio. L’ambiente in questione
è completamente ristrutturato, arredato con mobili e oggetti tipici degli anni ’40-‘50, alcuni di essi creati proprio da Mendes Baratti, in ottimo stato di conservazione e funzionanti. La parte adibita agli attrezzi contempla quelli utilizzati per la costruzione e il calafataggio di piccole imbarcazioni impiegate nel fiume Mincio e nei laghi di Mantova e quelli ancora più antichi adoperati dai suoi avi nella realizzazione di grandi imbarcazioni (20-40 metri). Tutto questo è predisposto in modo tale da consentire al visitatori di apprendere tutte le fasi della lavo-
razione per la costruzione di una imbarcazione da diporto. Inoltre, all’interno dello squero sono state collocate numerose foto e documenti che testimoniano il lavoro svolto dalle diverse generazioni della famiglia Baratti, dal 1816 fino a giungere all’ultimo Maestro d’Ascia. La visita dura circa un’ora. Giorni di apertura: giovedì – venerdì - sabato e domenica pomeriggio 15.30 - 19 oppure su appuntamento telefonando ai numeri di cellulare 3393992322 -- 3382729178 o inviando una Mail: ondcba@tin.it E’ stato costruito un sito internet dedicato alla figura di Mendes Baratti come artigiano costruttore di battelli in legno, ma anche come reduce e prigioniero della Seconda Guerra Mondiale; www.wix.com/ondcba/mendesbaratti.
38 | Giugno - Luglio 2012 Comunità intenzionali ecosostenibili: non una fuga dalla società
Vado a vivere... in un eco-villaggio
ANIMALI E AMBIENTE di Benedetta Bottura
L’eco-villaggio è una scelta di vita, non si tratta di una fuga dalla società, solo di un modo diverso di farne parte. Persone e nuclei famigliari, stanchi della vita imposta dal consumismo, o che cercano nuove possibilità di realizzazione, si riuniscono in piccole comunità. Acquistano terreni per abitarci e trarne una fonte di reddito. La filosofia di vita dell’eco-villaggio si basa su solidarietà, cooperazione ed ecologia. Ogni comunità è differente per progetto, finalità e stile di vita, ma sono tutte orientate alla sostenibilità, intesa come possibilità di soddisfare i propri bisogni, migliorando le prospettive di vita e la quantità di risorse per le generazioni future. La nostra società tende all’individualismo, mentre lo stile di vita dell’eco-villaggio si fonda sull’idea del vivere insieme, mettendo in comune le proprie capacità e professionalità, condividendo l’educazione dei propri figli, il lavoro e la gestione della casa. Di solito i proventi della comunità e in alcuni villaggi, anche i personali stipendi, vengono messi in comune e utilizzati per il reciproco sostentamento e il progresso stesso dell’ecovillaggio. Le comunità cercano di rendersi il più possibile autonome, utilizzando le energie rinnovabili, coltivando e allevando animali da cortile. Il lavoro in comunità assume un’accezione nuova, infatti, viene vissuto come espressione
mondo da cani Sostenibilità, intesa come possibilità di soddisfare i propri bisogni, migliorando le prospettive di vita e la quantità di risorse per le generazioni future della propria creatività, non come obbligo. Ciascuno aiuta secondo le proprie attitudini ed è gratificato dal fatto che con il frutto del proprio lavoro si mangia, ci si riscalda, ci si mette fisicamente un tetto sulla testa. Le decisioni vengono prese all’unanimità e le opinioni dei membri hanno tutte la stessa rilevanza. L’educazione dei bambini resta priorità dei genitori, ma in un contesto di supporto allargato, alcune comunità hanno scuole autogestite. Il fenomeno degli eco-villaggi è molto diffuso
di GIACOMO MORELLI
Komondor, un cane da pastore dal mantello originale e spettacolare
all’estero, ma negli ultimi anni sta prendendo piede anche in Italia. A Zocca, per esempio, c’è la comunità Consolida, un gruppo composto da tre coppie di adulti e una bambina, che hanno deciso di acquistare in-
sieme un terreno boschivo, vi si sono stabiliti e hanno dato vita alla loro azienda agricola. La maggior parte degli eco-villaggi consente visite per andare a conoscere i vari gruppi. Cooperando insieme si diventa parte attiva della vita comunitaria, anche se per un breve periodo, perché non c’è modo migliore di fare un’esperienza, che viverla. Chi fosse interessato non deve far altro che contattarli. Chi volesse entrare stabilmente a far parte di una di queste comunità, deve fare un periodo di avvicinamento, per conoscere i membri e verificare che si condividano le stesse idee e gli stessi obiettivi.
Molti ricorderanno probabilmente il cartone animato che negli anni ’60 vedeva protagonista Sam Sheepdog, un cane da pastore dagli occhi coperti dal pelo, che dall’alto di una rupe vegliava inesorabilmente sul gregge a discapito dell’altro protagonista del cartone, il coyote-lupo. Quel simpatico personaggio si ispirava al Komondor, una razza che non passa certo inosservata. Originario delle steppe asiatiche, esso fu introdotto in Europa dagli Unni, che lo utilizzavano come cane da mandria ma pure come cane da combattimento. Fu adottato in particolar modo dalle
popolazioni magiare, presso le quali esso divenne l’ausiliare per eccellenza dei pastori. Proprio l’Ungheria ne divenne patria a tutti gli effetti, provvedendo a fissarne lo standard e diffondendolo in tutto il mondo, specialmente negli Stati Uniti. Come altre razze da pastore oggi il Komondor trova ampio spazio negli ambienti domestici, dimostrandosi un eccellente soggetto da guardia e da compagnia, sempre vigile e di assoluta affidabilità. E’ possibile confonderlo col nostro Pastore Bergamasco, che però ha caratteristiche ben diverse.
Come si cura il mantello del Komondor?
I segreti dell’orto sinergico
La natura fa da sé e lo fa bene La pacciamatura e la varietà assicurano i risultati
L’orto sinergico è un metodo di coltivazione che imita la natura. Un orto davvero naturale, che provvede a se stesso, con pochissime cure da parte nostra. Nell’orto sinergico non ci sono lavorazione del terreno, fertilizzanti e pesticidi. Il primo segreto è la pacciamatura. In natura non ci sono terreni “nudi”, anche dove non cresce niente il terreno è coperto di foglie e piante morte. Questa copertura fornisce alla terra nutrimento e una protezione da sbalzi di temperatura e disidratazione. Il secondo segre-
Per partire con i nostri amici animali
Consigli per viaggiare finalmente insieme Tempo di vacanze,cosa fare con il nostro animaletto? Se non lo si vuole lasciare in una pensione, possiamo portarlo con noi. Fortunatamente i posti che accettano i nostri amici sono sempre più numerosi (ne trovate un elenco su www.vacanzeanimali.it). Il viaggio va progettato con largo anticipo. Per viaggiare in Italia, è sufficiente il libretto sanitario del nostro animale e l’iscrizione all’anagrafe canina. In Trentino, Friuli e Veneto, però, è richiesta l’antirabbica. All’estero le cose
si complicano e può essere utile consultare il sito della nazione in cui si vuole andare. Inoltre per uscire dall’Italia è necessario il passaporto dell’animale, che viene rilasciato dall’ASL. Se viaggiate in macchina, fate delle soste, tenete l’animale in uno spazio apposito e se necessario ricorrete a farmaci contro il mal d’auto, suggeriti dal veterinario. Se usate i mezzi pubblici ricordate di consultare i regolamenti delle varie compagnie aeree, ferroviarie o marittime.
to è la varietà. Per avere buoni risultati bisogna mettere nell’orto almeno tre piante diverse, tra cui delle leguminose e delle liliacee, che sono antibatteriche. La presenza di colture diverse attiva una sinergia, da cui il nome della coltivazione, che permette alle piante di difendersi reciprocamente. In realtà il terreno va lavorato ma, una sola volta, all’inizio per prepararlo, successivamente saranno le piante stesse con le loro radici a smuovere il terreno come serve. Quando la pianta muore, non va mai sra-
dicata, ma tagliata alla base in modo che le radici, decomponendosi, arricchiscano il terreno, rendendo superflui i fertilizzanti. L’orto sinergico rispetta i ritmi della natura e dunque la crescita delle piante e la maturazione dei frutti è graduale e scaglionata. Nell’orto sinergico si può imitare il meccanismo della selezione naturale, mandando a seme le piante migliori e lasciando i frutti a terra. In questo modo i semi più forti attecchiranno e l’anno successivo, non dovremo far altro che distanziare le piante.
L’aspetto accattivante di questo cane è dato dal mantello spettacolare, di color bianco avorio, caratterizzato da folte e spesse trecce, in gergo “corde” o “tacole” che toccano il terreno e coprono apparentemente gli occhi. La formazione delle “corde” avviene tramite un processo lento che segue la crescita del cane e che va curata dal proprietario. Le “corde” raggiungono il loro completo aspetto verso i tre anni di età. Il mantello del
cane va “separato” molto spesso, in modo che non si formi una coperta intricata che ostacoli completamente la traspirazione della pelle, con conseguenti problemi cutanei, igienici e parassitari. Il bagno richiede tempi molto lunghi per l’asciugatura; ciò richiede un’adeguata attenzione nella stagione fredda. Il Komondor perde poco pelo e la muta è quasi invisibile, non esiste quindi il problema dei peli per casa o in auto.
Giugno - Luglio 2012 | 39
L’impiego di argilla nelle costruzioni e rivestimenti per una spesa sostenibile e per vivere meglio
Case in terra cruda: eco e comfort! Da qualche anno anche in Italia si sta diffondendo il costruire con materiali naturali. Alcune risorse sono presenti naturalmente in molti contesti del mondo e possono concorrere a costruire condizioni di comfort all’interno degli spazi che quotidianamente abitiamo: terra, pietra, paglia e legno ne sono un esempio. La terra ci circonda, si calpesta, si vede ma non si guarda. Questo materiale, tanto “normale” quanto diffuso, con semplici tecniche e in poco tempo può essere modellato e senza fuoco diventare mattone, muro, statua, rivestimento o elemento d’arredo. Le terre, poiché a distanza di pochi km si possono trovare terre differenti e diversi sono gli impieghi possibili, contengono una parte di sabbia, di argilla, di limo e una componente organica. Si parla di terra cruda quando viene impastata, applicata e lasciata seccare senza cuocerla. “Le abitazioni in terra cruda” spiega l’architetto veronese Fabio Furiani “hanno ottime caratteristiche di resistenza ed isolamento termico, se ne possono realizzare di tutti i tipi e con tecniche diverse; il materiale con cui sono costruite è naturale, largamente dispo-
di Michela Toninel
la psicologa risponde
Le abitazioni in terra cruda hanno ottime caratteristiche di resistenza ed isolamento termico
di ARIANNA DALDOSSO
nibile e a impatto molto vicino allo zero; inoltre consentono l’auto-costruzione, cioè anche i proprietari o i non addetti ai lavori possono affiancarsi agli artigiani e partecipare alla fabbricazione”. In questa logica, il gruppo di lavoro Ak0 www. akzero.blogspot.com approfondisce le tematiche del costruire sano per promuovere l’idea di un’architettura contemporanea in sintonia con l’ambiente promuovendo varie iniziative. Tra questa il workshop “Interni in terra” svoltosi a Sirmione sul Lago di Garda a maggio ideato per esplorare, attraverso l’aiuto di esperti specializzati, differenti soluzioni di intonacatura e
TENDENZE
Prova costume: italiane impreparate
Da un recente studio effettuato è emerso che le donne italiane non sono soddisfatte della propria forma fisica e arrivano impreparate alla prova costume 2012. In Italia ben 8 donne su 10 non sono per nulla contente del proprio corpo e soltanto il 12% delle italiane si ritiene pronta per la prova costume. La preoccupazione principale sarebbe rappresentata da pancia (56%), fianchi (45%) e glutei (42%). Per far fronte al problema, il 51% delle intervistate sceglie di indossare abiti adatti alla propria silhouette, mentre il 36%
IN FORMA
decide di seguire una dieta. Le consumatrici di cereali sembrerebbero, invece, più soddisfatte della propria forma fisica e tendono a seguire maggiormente un corretto regime alimentare. Nel 59% dei casi, dopo la dieta, le donne italiane optano per l’attività fisica, da effettuare in casa nel 29% o in palestra nel 17%. Ma ciò che emerge maggiormente è che le donne desiderano rimettersi in forma all’insegna del gusto e del divertimento, infatti la tendenza è quella di fare poche rinunce a tavola e svolgere attività fisica divertendosi e in compagnia, per raggiungere la forma fisica in maniera leggera e divertente. Quindi via libera al consumo di verdura, frutta, pesce, yogurt e cereali. Tuttavia, una dieta equilibrata deve essere affiancata da un costante allenamento. Non credete ad altri “miracoli”!!
trucchi & strucchi di ISOLDE SEEBER
Le Beauty Consultant per i prodotti Darphin La scelta del prodotto giusto per la propria pelle non è sempre immediata. Spesso conoscenza e mani esperte possono consigliarci sui trattamenti più adatti alle nostre peculiarità. Questa idea caratterizza l’organizzazione commerciale dei prodotti Darphin, una linea professionale e botanica di trattamenti per la pelle a base di piante ed oli essenziali puri, fondata nel 1958 a Parigi. Le creme, i sieri, gli elisir agli oli essenziali Darphin si trovano in molte farmacie che, oltre al classico servizio di vendita, offrono la possibilità di vivere una esperienza esclusiva. Infatti, le Beauty Consultant (nelle farmacie che offrono i prodotti di questa linea), sono figure professionali che danno suggerimenti e consigli sui metodi di applicazione più adatti alle varie tipologie di pelle. Alcune di queste esperte offrono anche la possibilità di sperimentare dei trattamenti viso, in un giorno prestabilito che viene riportato sul sito www.darphin.it. L’idratazione, cioè il segreto per una pelle radiosa e sana, caratterizza la linea di creme Hydraskin che dona sollievo a pelli secche, ricostituendo e proteggendo le naturali riserve d’idratazione con il Siero idratante intensivo con estratto di melograno e la Crema light a base di salicornia e lavanda farfalla, oltre all’Essential emulsione e alla Crema rich idratante 24 ore. “Da sottolineare è anche Melaperferc” spiega Elsa Bortolazzi della Farmacia San Tomio di Verona “un’emulsione setosa che rende il colorito uniforme e attenua le macchie scure. Info Dottoressa Barbara Azzini, Farmacia San Tomio, Verona tel. 045-8030626. sarebbe opportuno attenersi. - Non truccarsi da sole. Nel giorno del matrimonio, infatti, l’emozione può giocare brutti scherzi. Meglio, quindi, affidarsi ad una mano esperta e professionale, possibilmente a chi è in grado di far sentire ed apparire più belle le spose di quanto non lo siano nella vita di tutti i giorni.
Il trucco da sposa La mise ideale per il matrimonio non esiste. O meglio, è diversa per ogni donna. Il trucco è un artificio estetico soggettivo, legato al gusto, all’aspetto fisico, al carattere, all’abito, all’acconciatura, al genere di matrimonio da realizzare. Vi sono, tuttavia, delle regole cui
finitura naturali e realizzato in collaborazione con il comune di Sirmione, la provincia di Brescia, l’associazione Nazionale città della terra cruda, la Libera Accademia delle belle arti di Brescia, Matteo Brioni Srl e il ristorante Scaligeri’s. I lavori sperimentali sono stati fatti nel cantiere laboratorio di una casa nel centro storico di Sirmione che i proprietari hanno immaginato contemporanea e, allo stesso tempo, in armonia con il contesto naturale e storico in cui si trova, secondo il progetto dell’architetto Fabio Furiani arch_fabiofuriani@yahoo.it ; www.tuttisuperlaterra. blogspot.it
- Il truccatore dovrà studiare il make-up in base all’aspetto fisico e alla personalità: inutile creare un’immagine aggressiva su una donna timida o un trucco acqua e sapone su una donna particolarmente sexy. - Il truccatore dovrà rispettare il gusto della sposa.
- Il truccatore dovrà lavorare in sinergia con lo stilista dei capelli per coordinare i vari interventi. - La prova del trucco dovrà essere effettuata in corrispondenza dei tempi e degli orari della cerimonia. Si potrà così verificare la durata dell’operazione di make-up ed osservarne la riuscita con la stessa intensità di luce che ci sarà al momento della cerimonia. - Chiedere al truccatore di essere accompagnato da un assistente che provveda alla necessità di trucco per terzi, come madre, sorella ecc. senza che il truccatore distolga l’attenzione dalla sposa. - Se il truccatore non sarà presente dopo la cerimonia, richiedere i suggerimenti necessari per piccoli ritocchi di trucco da effettuarsi soprattutto prima delle fotografie di rito.
I bambini e la morte Parlare della morte è difficile, è un argomento che si tende ad allontanare e di cui si preferisce non parlare; eppure la morte riguarda tutti e, in tempi e modi diversi, riguarda anche i nostri bambini. E’ pertanto importante che li accompagniamo alla scoperta della realtà della morte. La morte infatti viene presentata loro quotidianamente dai mass media: ne parlano i giornali ed i telegiornali, i libri, i film ed i cartoni animati. La morte viene rappresentata e raccontata perché è parte del nostro percorso terreno e, come naturale conclusione della vita, anch’essa dovrebbe essere condivisa affinché i bambini comprendano e vedano il mondo com’è. Condividere significa rispondere al loro bisogno di sapere e capire cosa accade a coloro che amano; il non sapere porta i bambini a fantasticare sulla realtà creando confusione su ciò che è accaduto, generando dubbi, insicurezze, paure ed ansie. Quanto più saranno preparati tanto più
la loro ansia verrà contenuta e si sentiranno accompagnati nell’affrontare una realtà che spiazza, in primis, gli adulti stessi. Di fronte ad un grave lutto nascondere la realtà al bambino allontanandolo, al fine di proteggerlo, significa paradossalmente abbandonarlo, lasciarlo solo con ciò che di strano e diverso sta accadendo intorno a lui. Mostrare le proprie lacrime, invece, diventa esempio di come esprimere il dolore e soprattutto di quanto è importante non reprimerlo. Ci sono situazioni in cui il genitore è così sopraffatto dal proprio dolore che non ha l’energia e la disponibilità emotiva per affrontare il dolore del bambino: ecco in questi casi si dovrebbe “affidare” il bambino a qualcun altro della famiglia o a un professionista affinché possa condividere e spiegare il lutto.
Buongiorno, sono Anna la mamma di una bambina di 5 anni. Mia madre da anni combatte con un tumore che ha deciso di portarsela via, si parla di un mese o poco più. E’ sempre stata allegra ed energica con tutti, in particolare con mia figlia, ma ora le forze se ne stanno andando. La vedo spegnersi lentamente e non so come comportarmi con mia figlia. Vorrei che ricordasse la nonna sorridente, vitale, ma significherebbe privarla delle visite alla nonna. Mi dia un consiglio. Cara Anna, comprendo il suo desiderio di mantenere vivo un ricordo positivo di sua madre nella bambina, ma il dolore di non poterla accompagnare in questa fase finale della
vita probabilmente andrebbe a offuscare questo ricordo positivo. Le stia accanto e le dia la possibilità di salutare e frequentare una nonna che ha riempito tanto la sua vita.
Gentile dottoressa, durante la visione del dvd “ Il re leone”, alla morte del padre di Simba, la mia bimba di 4 anni è scoppiata in lacrime. Mi sono sentita di rassicurarla dicendole che si trattava di finzione, che non era successo nulla, ma subito dopo mi son chiesta se fosse stato il caso di parlarle della morte. A che età si dovrebbe affrontare questo tema? Gentilissima, non c’è un età giusta, quando i bambini cominciano a chiedere perché si muore o si commuovono, vuol dire che sono pronti a sapere cosa sta accadendo. Prepararli per tempo, maga-
ri con delle letture,delle storie o prendendo esempi dalla realtà (la morte di un uccellino..) significa prepararli emotivamente ad affrontare le sofferenze che la vita potrebbe portare.
40 | Giugno - Luglio 2012
il consiglio del mese LINEA ALLO SPORT
di ENRICO MARIA CORNO
di Paolo Carli
L’attesa manifestazione al via il 10 giugno
La Straverona compie 30 anni
Nelle diverse edizioni molti i campioni che hanno partecipato tra cui il Campione Olimpico Gelindo Bordin
Correva l’anno 1983 quando andava in scena la prima edizione della Straverona, manifestazione sportiva non competitiva che si ripete annualmente a Verona. Organizzata dall’Associazione Straverona e dall’Assessorato allo Sport del Comune di Verona, la corsa è omologata dall’Unione Marciatori Veronesi e dal Comitato FIASP di Verona. L’idea di questa grande festa popolare nasce nel marzo del 1983 con lo scopo di organizzare una grande manifestazione podistica assieme all’UMV e la Fiasp. La
manifestazione viene denominata “La sei ville va a San Zeno – Straverona”. Negli anni 1983 e 1984 la stracittadina si è tenuta in Piazza San Zeno; negli anni successivi si è trasferita in Piazza Bra visto il numero sempre maggiore di partecipanti. Nelle diverse edizioni della Straverona molti i campioni che hanno partecipato tra cui il Campione Olimpico di maratona Gelindo Bordin, Loris Pimazzoni, Alfonso Calaberta e tanti altri. Molti anche i personaggi dello spettacolo, da Gianni Morandi a Fabrizio Frizzi, da Giuseppe Gril-
L’idea di questa festa popolare nasce nel marzo del 1983 con lo scopo di organizzare una manifestazione podistica
lo a Teo Teocoli e Simona Ventura. Nel corso di questi ventinove anni si sono succeduti molti presidenti: Cesare De Monte primo presidente nell’anno della fondazione, Franco Masola, Costantino Falsiroli, Graziano Rugiadi, Giorgio Zanetti, Mario Fantonelli, fino a Giovanni Fontana, attuale presidente della Straverona in carica dal 2003. Il programma Domenica 10 Giugno 2012 ore 07.30 – 20.00: Apertura AREA EXPO, Piazza Brà. Ore 7.30 – 9.00: Ritiro Pettorali. Ore 8.00: Inizio Riscaldamento. Ore 9.00: Partenza Ore 10.30: Premiazione presso il Palco, Piazza Brà. Ore 11.30 – 12.45: Ricostruzione storica della battaglia in Brà fra i soldati veronesi, veneziani e austriaci da un lato e francesi dall’altro, al tempo delle Pasque Veronesi. Ore 13.30: Termine ultimo per ritiro Pacco Gara. Ore 16.00 – 20.00: Intrattenimento con gli artisti del Verona Festival Artisti di Strada a cura di Adami Eventi. Ore 17.30 – 18.30: Presentazione al pubblico delle truppe storiche veneziane, austriache e francesi del tempo delle Pasque Veronesi.
A scuola di sport. Per adulti C’è chi a quarant’anni viene illuminato sulla via del golf e decide di trascorrere le vacanze dove esiste un circolo per poter frequentare un clinic. C’è chi iscrive i figli ad un camp di tennis e poi lo frequenta in prima persona e c’è chi desidera buttare giù un po’ di pancetta e si fa prendere la mano con uno stage di running per finire la Maratona di New York. Esistono scuole e corsi estivi - anche per gli absolute beginners tenuti da tecnici professionisti e da grandi campioni riservati anche a chi, da tempo, non è più nella categoria ‘juniores’. Il tutto in un ambiente esclusivo e in località turistiche estremamente suggestive. Senza andare in Florida all’Accademia di Nick Bollettieri, a Marlengo in Val Venosta (oppure a Portorose in Slovenia) Dennis Van der Meer, riconosciuto come ‘il Maestro dei Maestri’ programma le Special Weeks di tennis per adulti con teoria e lavoro sul campo al mattino e tornei interni il pomeriggio (settimane senior dal 29 luglio al 25 agosto, da 290 € - www.
Triathlon, nuoto e podismo protagonisti sul lago Il 16 giugno sul lungolago di Bardolino si terrà il 29° Triathlon Internazionale - 7° Trofeo Italo Botter “Città di Bardolino”. Un’occasione autentica di vivere lo sport in tre grandi specialità: nuoto, ciclismo e corsa! Uno sport giovane, nuovo, che accomuna insieme le tre discipline più popolari e praticate, in un’unica prova. Il Triathlon “classico”, quello cosiddetto olimpico si disputa sui 1500 m a nuoto, sui 40 Km in bicicletta ed infine sui 10 Km di corsa. Ma molteplici sono le varianti delle distanze del Triathlon a seconda dell’età e delle caratteristiche tecniche. Info: www.triathlontime.com Dal 24 al 28 giugno protagonista a Peschiera sul garda sarà la “Forrest Gump Marathon” cor-
sa podistica non competitiva che dura 4 giorni: la vittoria è arrivare tutti insieme al traguardo e poter dire con soddisfazione di esserci stati e soprattutto, come dice Gump: “ora sono un po’ stanchino”. Nonostante il numero chiuso, in puro spirito Forrest Gump, chiunque potrà aggregarsi durante la corsa e percorrere un po’ di strada con i «maratoneti». Tutti gli appassionati percorreranno 185 chilometri: nell’arco delle 12 ore del lunedì saranno percorsi 42 chilometri, con méta la Val di Sogno; martedì, dopo il pernottamento, partenza per la seconda tappa di 49 chilometri, arrivo a Vesio; il terzo giorno di maratona, mercoledì, 46 chilometri di percorso sino a Bogliaco; giovedì, ultimo giorno con
48 chilometri che da Bogliaco riportera a Peschiera del Garda. Info:daniloguzzo@tiscali.it Il 7 luglio a Peschiera sul Garda sarà di scena “Nuothandy Cup”, manifestazione organizzata dalla Polisportiva GLAM
vandermeertennis.it). Orlando Pizzolato negli anni ’80 ha vinto due Maratone di New York e oggi organizza stage di running in giro per l’Italia: al Chia Laguna Resort in Sardegna a giugno e a Livigno in altura ad agosto, dai 3 ai 7 giorni (www. orlandopizzolato.com). La Mont Blanc Aventure è unanimemente considerata la migliore scuola di MTB del nostro paese che organizza corsi su misura per imparare le tecniche della salita off-road o quelle per resistere in sella alla fatica per molte ore. Anche in notturna con le luci frontali, anche con l’elibike (www.mbaventure.it). Davide Cassani, ex professionista e ora telecronista Rai, sarà a Corvara dal 21 al 24 giugno con Miguel Indurain, per il stage di ciclismo sui passi dolomitici (www. davidecassani.it). Il cinque stelle Paradis a Mauritius possiede uno spettacolare golf club Par 72 tra la montagna di Le Morne e le acque cristalline della laguna dove il guru francese Dominique Larretche tutto l’anno tiene lezioni per principianti e per chi ha bisogno di migliorare anche un solo aspetto del proprio gioco (www.paradis-hotel. com) mentre a Brenzone, la XKite School organizza test day, corsi base e di perfezionamento sulle acque mosse del lago (www.xkite.it).
che consiste in una staffetta natatoria nel lago, non competitiva, per la sensibilizzazione verso le persone portatori di handicap. Circa 50 ragazzi disabili partiranno a nuoto per 8 km verso Lazise.
RIVALTA DI BRENTINO BELLUNO (VR)
Granfondo Eddy Merckx: iscrizioni già a quota 1500 Anche per questa sesta edizione, in programma domenica 10 giugno, sono già tanti coloro che hanno compilato il modulo di iscrizione
La Granfondo Eddy Merckx si conferma appuntamento molto atteso dagli appassionati della bicicletta. Il suggestivo e non facile percorso tra le colline della Valpolicella attrae sempre più granfondisti, con numeri in crescita anno dopo anno. Anche per questa sesta edizione, in programma domenica 10 giugno, sono già tanti coloro che hanno compilato il modulo di iscrizione, “prenotando” un posto sulla griglia di partenza. Una griglia che, viste le premesse, sarà molto affollata, dato che ad oggi gli iscritti sono già quasi 1500. Nel mirino, quindi, i 2100 partecipanti dello scorso anno. Il consiglio è quello di iscriversi quanto prima, anche perchè, sino al 3 giugno, la quota
di iscrizione, comprensiva di pacco gara, è fissata a € 30. Dal 4 al 9 giugno il costo sale a € 40. Due, come sempre, i percorsi: 85,6 km con un dislivello complessivo di 1700 metri per la Mediofondo; numeri quasi doppi per la Granfondo, 155.5 km e 3204 m di dislivello. Molti, anche quest’anno, gli eventi collaterali, a partire dalla vigilia quando, al mattino, sarà possibile pedalare insieme ai campioni della Farnese Vini Selle Italia e della MCipollini – Giambenini – Gauss, mentre, il pomerig-
gio, si potranno provare le biciclette firmate da Re Leone. Il giorno della Granfondo, poi, appuntamento anche con le hand-bike, speciali biciclette a tre ruote, mosse dalla forza delle braccia, che permettono anche agli sportivi diversamente abili di “pedalare”.
Giugno - Luglio 2012 | 41
Giuseppe Pompili
Il fascino estremo della verticalità La montagna come ierofania, come sfida a raggiungerne la cima. In tutte le culture essa rappresenta anche il luogo della conservazione della Tradizione e quindi di iniziazione, richiedendo perciò, una giusta azione. Per salire verso la vetta ci si libera via via dei mezzi che sono stati utili alla ‘scalata’ in un progressivo distacco dal mondo esteriore fatto di forme e di nomi che velano la Realtà Assoluta (Bhagavad Gita). Questa iniziatica estinzione dell’io al fine del raggiungimento della vetta, nel compimento dell’azione priva di sotterfugi, in saldezza di intenti e stabilità di spirito, è sia realizzazione delle umane risorse che prerogativa indispensabile per affrontare le insidie e i pericoli, che non solo metaforicamente, ma anche fisicamente, la montagna, sottopone ai suoi moderni Arjuna. Giuseppe Pompili, scalatore bolognese di 48 anni, è a tutti gli effetti un moderno condottiero della Montagna, che della montagna ha fatto una passione e non un business. La passione giovanile iniziata con i campeggi estivi in Val D’Aosta con il CAI di Bologna, si è trasformata nel tempo in un impegno appassionato che lo ha portato a dei risultati davvero apprezzabili : prima di tutto è stato il terzo italiano dopo Messner e Magliano, a completare la serie di salite alle ‘7 Summits’, le cime più alte di tutti i continenti della terra, impresa ora raccontata nel suo libro “Le Seven Summits, la conquista possibile”, Bologna, Minerva Edizioni; e nel 2010 ha deciso di intraprendere la salita più ardua, il K2, la ‘Grande Montagna’ del Baltoro, la più alta del Karakorum, seconda al mondo dopo l’Everest. “Chi non ha mai conosciuto importanti sconfitte nell’alpinismo, è su questa montagna che scopre di essere fatto di carne e di sangue. Qui si è obbligati a fare i conti con le proprie scelte, con la propria fragilità, con la propria fallibilità”.
Giuseppe Pompili, scalatore bolognese di 48 anni, è a tutti gli effetti un moderno condottiero della Montagna, che della montagna ha fatto una passione e non un business
Giuseppe Pompili e a lato l’affascinate cima più alta del mondo: il maestoso Everest
E ancora: “Non racconterò quanto sia lungo arrivare al campo due con la via che man mano si verticalizza oppure del senso di isolamento e di immensità nel ritrovarsi a salire le scure rocce ripide della piramide nera. Oppure del senso di sconforto che si prova vedendo la seraccata che in grandi ondate scende dalla spalla e maschera persino la vista della vetta, perfida promessa in quanto nascosta 1300 metri più in alto”. Sarebbe tornato indietro, consapevole che le sfavorevoli condizioni climatiche non avrebbero lasciato scampo. “Il K2 non si riesce a scalare tutti gli anni, è una ‘bestia dura’. Nel luglio del 2009 Pompili rinuncia alla vetta del Nanga Parbat, alle 2 del pomeriggio, troppo tardi per raggiungere la vetta, data la situazione meteo-
Sopra: uno dei tanti campi base dove gli scalatori raccolgono forze ed emozioni prima della scalata finale alle vette più ambite
“Le montagne non sono stadi dove placo la mia ambizione al successo. Sono le cattedrali dove pratico la mia religione.” Anatolij Boukreev
rologica. In quella spedizione morirono un austriaco e la giovane coreana Go Eun Sun, che dopo aver dormito al campo 4, a 7200 metri, ormai troppo stanca, scivolò in un canalone ripidissimo, il giorno seguente, durante la discesa. “Mi sono convinto che l’alpinismo agonistico, in voga negli ultimi anni, non ha futuro”. Questo tipo di alpinismo, spiega lo scalatore, al fine di raggiungere dei primati, spinge ad aprire vie nuove particolarmente rischiose o ad affrontarle in invernale, aumentando così i rischi in modo esponenziale. Questo è dovuto anche al fatto che i giovani sono alla ricerca di sponsor per le proprie imprese e avidi di farsi un nome. Ciò fa perdere il senso delle giuste proporzioni e quindi della sana prudenza, che la montagna invece impone. L’austriaco Gerfried Goeschl è morto solo 2 mesi fa”. L’alpinista-ingegnere (la sua attività ufficiale gli permette infatti l’autonomia dei mezzi) ha abbracciato la filosofia dello stile alpino e senza l’uso di ossigeno, anche per le ascensioni himalayane, come già i fratelli Messner nel 1970. E’ partito da un’idea, da una legA sinistra genda, quella la copertina di Hermann del libro Bhul (l’etidi Pompili: mo indo“ Le 7 Summits” europea del Minerva nome si rifeEdizioni risce curiosa-
mente alla base della montagna) che introdusse lo stile alpino nelle scalate himalayane, prima di sparire inghiottito dal Chogolisa, pochi giorni dopo essere diventato l’unico uomo al mondo a collezionare due Ottomila nel ’57. “Sulle cime himalayane bisogna acclimatarsi per aumentare i globuli rossi nel sangue e mettere in atto tutta una serie di adeguamenti fisiologici utili a sopravvivere ad altissima quota. Si sale con gradualità.” Giuseppe Pompili ha un sito: www.paesieimmagini.it, su cui sono illustrate tutte le sue numerose spedizioni in varie parti del mondo. Giuseppe, infatti, oltre che scalatore è anche un grande viaggiatore ed un entusiasta commentatore delle sue esplorazioni. Ha viaggiato nei 5 Continenti, senza sosta negli ultimi 25 anni, dopo il conseguimento della laurea in Ingegneria Nucleare, a Bologna. Dice:” Scalare è ritrovare la mia libertà in un ambiente grandioso che sfida tutte le risorse disponibili e le capacità tecniche, ma sono anche curioso di conoscere popoli e culture diversi. Non tralascio mai di visitare i paesi in cui vado a scalare o di recarmi appositamente in luoghi che voglio visitare.” A tanto girovagare non c’è miglior chiosa della citazione di Marguerite Yourcenar:”…Prima di morire desidero esplorare i confini della mia prigione…”. Manuela Reni
42 | Giugno - Luglio 2012 Piogge di ghiaccio, massaggio con olio fossile, saune alle erbe alpine, vasche futuristiche e antichi rituali termali in un paesaggio naturale
Acqua Dome, le terme alpine per tutte le stagioni: innovazione, natura, tradizione Acqua termale, relax, benessere, design, Feng Shui, natura: parole chiave per sintetizzare AQUA DOME, uno dei più grandi e innovativi centri termali di tutta Europa, inaugurato nel 2004 a Längenfeld, nella valle dell’Ötztal, in Austria che offre svariati tipi di sauna, un’ampia Spa e beauty center e un centro fitness. I numeri sono solo un indicatore dell’ampio respiro offerto dagli spazi di AQUA DOME: 50.000 mq perfettamente mimetizzati nella natura circostante grazie ai materiali naturali utilizzati nella costruzione; 2.200 mq di superficie acquatica, tra terme, piscine e vasche. Centro della struttura è il cosiddetto “duomo termale” chiamato Ursprung (=Origine) che si sviluppa su due grandi piscine interne: una di 34° e un’altra di 36°, collegate alle piscine esterne tramite un corridoio acquatico. Il grande parco esterno ospita 3 piscine tonde che sembrano sospese nel vuoto grazie a un sapiente gioco architettonico. Ogni vasca è una piacevole avventura: quella più alta è caratterizzata da idromassaggio e fontana termale centrale. La vasca centrale con luci soffuse ha una temperatura di 36 gradi, è arricchita con acqua salata, e quando si immerge la testa sott’acqua si viene avvolti da dolci note musicali. La terza vasca idromassaggio è un gigantesco Whirlpool. La profondità dell’acqua varia in maniera da poter consentire l’accesso anche a chi non sa nuo-
Una vacanza all’Aqua Dome non va raccontata ma assolutamente vissuta
tare. Nelle vetrate della struttura centrale esterna che sorregge le 3 vasche si specchiano come per magia tutte le cime delle montagne circostanti. Un evento romantico molto amato dagli ospiti e dagli stessi tirolesi è il bagno al chiar di luna: ogni venerdì le terme sono aperte fino a mezzanotte. Anche se piove o i fiocchi di neve solleticano il naso, il bagno nell’acqua calda termale diventa un piacevole rituale da assaporare in ogni stagione. Per i bambini l’area “Arca di Noè” offre due piscine a misura di bambino e uno scivolo lungo 90 metri con giochi di luce e suoni. I programmi di animazione e l’assistenza sono gratuiti.
Acqua Dome Tirol Therme Längenfeld
Tel. +43 (0)5253.6400-751 www.aqua-dome.at www.facebook.com/tiroltherme
L’Arca di Noè a Langenfeld esiste davvero...
Acqua Dome: le terme a misura di bambino
Un’area termale dedicata ai bambini più piccoli, scivolo di 90 metri con effetti sonori e luminosi, piscine per imparare a nuotare e sale giochi, mondo cinema, stanza della pittura, ristorante “mezza porzione”: AQUA DOME fa di tutto per rendere speciale la vacanza degli ospiti più piccoli. AQUA DOME ha pensato di creare uno spazio magico, isolato dal resto della struttura termale dove i ragazzi possono
dar libero sfogo alla loro fantasia e alla loro voglia di giocare con l’acqua. Lo spazio si chiama Arca di Noè ed è realizzato a forma di nave con una grande prua, un timone e un vasto spazio che accoglie due piscine interne, due esterne, uno scivolo di 90 metri, una sala per il babycinema, una stanza dello sport con mini parete di arrampicata, una stanza dei giocattoli, una per la pittura e ovviamente una comoda stanza dove poter allattare o cambiare i bambini con grande fasciatoio. Chi desidera può anche regalarsi una fotografia subacquea grazie alla macchina fotografica fissa inserita in una delle piscine. Niente di più divertente che mandare una mail ai nonni o agli amici con le smorfie più simpatiche “rubate” sott’acqua.
da provare La Spa Pace interna e bellezza esterna è il motto della SPA dell’ AQUA DOME che si chiama Morgentau (=rugiada), perfetto connubio tra conoscenza occidentale e sapienza orientale. Una vera e propria oasi per il corpo e per i trattamenti di bellezza, caratterizzata da svariati trattamenti, da linee di prodotti esclusivi e terapeuti particolarmente esperti. Obiettivo del centro benessere è regalare agli ospiti momenti di puro relax, benessere e distacco dallo stress quotidiano. Nella valle Ötztal ricca di minerali non potevano mancare i massaggi vitali con le pietre, mentre l’olio fossile tirolese, usato per i massaggi, proviene direttamente dal parco naturale tirolese del Karwendel vicino a Innsbruck: un autentico toccasana per il corpo e particolarmente adatto per stimolare la circolazione e curare i problemi della pelle come psoriasi e altro. Stimolanti per la pelle i vari impacchi con le erbe alpine come l’arnica, l’hipericum, la calendula e la camomilla. La SPA è anche specializzata nei trattamenti AJARAN, una delle culture
Il “Mondo delle Saune”: irripetibile esperienza La “Sauna di Terra” è considerata la versione di sauna più antica: si tratta di una casa di legno di pino immersa per metà nella terra con una temperatura di circa 90 gradi
Fumi caldi e avvolgenti, vapori profumati, nebbia e grotte di ghiaccio: con il nome di Gletscherglühen (=ghiacciaio ardente), AQUA DOME svela un universo di infinito benessere. Complici saune e bagni turchi dalle caratteristiche in grado di sorprendere gli ospiti con i giochi di luci, di fragranze e di suoni. L’avventura insolita comincia con le docce, che simulano piogge tropicali, con gocce di varia intensità e temperatura: un tonificante risveglio dei sensi. Nel percorso ci sono anche cascate di varia intensità e bagni di nebbiolina che avvolgono il corpo come un abbraccio. Ogni sauna ha una propria caratteristica: la “Loftsauna” si presenta su vari livelli e, a seconda dove ci si siede, la temperatura varia dai 55 gradi per arrivare ai 115 gradi. La “Sauna di Terra” è considerata la versione di sauna più antica: si tratta di una casa di legno di pino immersa per metà nella terra con una temperatura di circa 90 gradi. In questa sauna è possibile fare impacchi di sale, yogurt, miele e altro ancora per coccolare tutte le parti del corpo con maschere
Per coccolare la pelle ci sono poi la “Grotta di Sale” e il “Bagno di Vapore Salino” che calmano le irritazioni alle vie respiratorie e curano la pelle e peeling. In pieno stile tirolese è invece la “Sauna Fienile”, realizzata interamente in legno con al centro una speciale mangiatoia ripiena di erbe alpine. Grazie ad una temperatura di 70 gradi, si viene avvolti da un profumo di erbe e di aromi che aiutano a liberare le vie respiratorie. Accompagnata da effetti luminosi e note musicali è la “Sauna alle erbe”, con una temperatura di 50 gradi. Molto scenografica è la “Sauna Forra” che ripropone una gola di montagna con particolari getti d’acqua ed effetti musicali e sonori. Sudorazione soft in un am-
biente esotico è possibile nel “Duomo di vapore“, un hamman accogliente. Per coccolare la pelle ci sono poi la “Grotta di Sale” e il “Bagno di Vapore Salino” che calmano le irritazioni alle vie respiratorie e curano la pelle. Il programma di contrasto a freddo consiste in una vivificante pioggia polare in una vera e propria grotta di ghiaccio o il percorso Kneipp, il cui provato principio stimola la circolazione e rinforza il sistema immunitario. Dopo i percorsi wellness, è indispensabile il relax, da sperimentare nelle zone di riposo che portano nomi evocativi come Bergimpression (impressioni alpine), Almruhe (tranquillità d’alpeggio), Naturgarten (giardino naturale) e Windgeflüster (mormorio del vento) e sono attrezzati con letti ad acqua, lampade per la lettura, lettini relax. I panorami circostanti sono emozionanti, gli ambienti sono curati e si possono seguire specifici programmi di rilassamento.
SPA e beauty più conosciute e sinonimo di bellezza, gioventù e salute. Nella SPA vengono usate solo linee di prodotti pregiati come Shiseido, Biosel o Carita.
Il Centro fitness
Un vero paradiso per tutti gli amanti dello sport in tutte le sue forme è il centro fitness Gipfelsturm (scalata della cima). Il centro offre programmi olistici accompagnati da personale qualificato con allenamenti che vanno dal semplice bodybuilding al cardio training, all’allenamento della muscolatura profonda con lo Spacecurl (l’attrezzo utilizzato dalla NASA per allenare i propri astronauti). Propone inoltre fitness check, allenamenti personalizzati e consulenza nutrizionale, oltre a corsi di Qi Gong, spinning e acqua fitness. I programmi si rivolgono in ugual modo a sportivi appassionati ed esperti come a persone che amano lo sport a ritmo più dolce o ai principianti. Il centro di competenza medica offre un team di specialisti sportivi e fisioterapeuti per consulenze e programmi di prevenzione.
44 | Giugno - Luglio 2012 Sapori ed aromi forti e unici, oggi valorizzati da un recupero delle tradizioni gastronomiche
GUSTO di Flora Lisetta Artioli
Maccheroni alla calabrese Ingredienti: 400 gr. di maccheroni, 500 gr. di pomodori, 1 cipolla, 2 spicchi d’ aglio, 4 cucchiai d’olio d’oliva, 1 peperone rosso piccante, origano, 80 gr. di pecorino grattugiato, foglie di basilico Si cuoce la pasta in acqua salata, aggiungendo un cucchiaio di olio. Intanto prepara un trito di cipolla e aglio e mettilo in una casseruola con due cucchiai d’olio d’oliva, facendolo dorare. Aggiungi i filetti di pomodoro ben maturi e togli i maccheroni ancora al dente versandoci sopra un bicchiere d’acqua fredda. Disponi i maccheroni in tegame e aggiungi peperoncino piccante tritato e delle cucchiate di pecorino, subito dopo versaci sopra i filetti di pomodoro con il soffritto (arricchito da un pizzico di origano) e con alcune foglie di basilico.
Baccala alla castrovillarese Ingredienti: 400 gr. di (gialli e rossi) peperoni, 1 dl. d’ olio d’oliva, 1/2 cucchiaio di (tritato) prezzemolo, 400 gr. di pomodori pelati, sale PreparazioneTagliate in pezzi il baccalà, spellatelo e mettetelo a cuocere in una teglia con l’olio d’oliva, i peperoni e i pomodori a pezzetti, il prezzemolo e il sale. Cuocete a calore moderato.
La cucina calabrese: non solo conserva La tecnica della conserva è sinonimo di cucina calabra. Tuttora si pratica la conservazione sotto sale o sotto aceto, oppure utilizzando l’olio o lo strutto: accade per la carne di maiale, gli insaccati, e alcune varietà di verdure come le olive, i peperoni, le melanzane e i pomodori, dopo che hanno subìto l’esiccazione al sole. E’ tradizione bizantina invece l’esiccazione del pesce, in particolare delle acciughe. In passato era più frequente anche la lavorazione delle erbe selvatiche, usate durante l’inverno per imbottire il pane (come l’ortica e la masciuscia, una sorta di piccola zucca rampicante). Dai monaci di Basilio, i calabresi apprendono le tecniche per ottimizzare la lavorazione della terra, con enorme vantaggio sulla qualità degli ortaggi coltivati, ed anche sulla produzione della carne d’allevamento, in prevalenza capre e suini, di cui si comincia ad apprezzare e utilizzare ogni parte, ad evitare sprechi. Anche le interiora, inizialmente oggetto di riti religiosi sacrificali, vengono in seguito consumate nel soffritto, e ne derivano piatti tipici come le mazzacorde con patate, una sorta di involtino; il sangue del maiale è invece utilizzato per realizzare dolci. Gli Arabi portano in Calabria le melanzane e la pasta bucata, chiamata maccaruni, serviti ancora oggi con le purpette o con gli iaccatieddri (rispettivamente polpette e zucchine fritte aromatizzate alla menta); anche la gastronomia albanese ha lasciato la sua impronta: cipolline selvatiche con il pangrattato e il peperoncino, pasta e fave, il suc-
co di miele e limone. Fino a trenta o quarant’anni fa, il pane si faceva in casa, con farina di grano duro e cottura nel forno a legna di famiglia: con gli avanzi del pane si preparavano, e in alcuni piccoli paesi si preparano tuttora, le buonissime pitte, condite con olio, origano ed eventualmente pomodoro. Era anche abitudine che ogni famiglia allevasse almeno un maiale, che consentiva una scorta di cibo per l’inverno e la sua macellazione, di solito in occasione del Carnevale: era pretesto per cenare in compagnia di amici e parenti, tradizione tutt’oggi praticata. Anche l’abitudine a raccogliere e consumare i funghi proviene dalla storia, ed in particolare è ripresa dalla cucina greca e romana, che considerava i funghi come cibo riservato all’imperatore: la Calabria offre porcini, chiodini, rositi e ovoli particolarmente prelibati, che rappre-
Piatti semplici derivati dalla tradizione contadina
Per Natale è abitudine trovare sulle tavole gli scaliddri al miele di fichi e le cassateddre alla marmellata o ricotta
alimento tipico di questa regione. Bisogna ricordare per prima cosa i formaggi, prodotti diretti dell’allevamento, ed in particolare la ricotta salata e gli ottimi pecorini, spolverati sulla pasta. Famosissimi anche i salumi calabresi: tipica la sopressata, un insaccato prodotto dal maiale unito a peperoncino sale e pepe; la ‘nduja, una sorta di salame piccante tipica della zona di Vibo Valentia, consumata sul pane condito con aglio e olio, ma utilizzato anche all’interno di sughi al ragù o frittate. Un cibo molto rappresentativo è
il cosiddetto caviale dei poveri, costituito di uova di acciughe sott’olio con l’aggiunta di peperoncino piccante, simbolo di una cultura tradizionalmente semplice ma anche del gusto che caratterizza la gastonomia calabrese. Consumati soprattutto in occasione di feste e cerimonie, sono molto apprezzati i dolci a base di castagne, ingrediente tipico della zona di Fagnano Castello e del periodo di Carnevale, mentre nella tradizione pasquale si annoverano le famose ciambelle chiamati cuculicchi.
il buongustaio di ELENA CARDINALI
Ecco qualcuno che ha fatto della ricerca dei sapori tradizionali e della qualità a tutti i costi una ricerca maniacale. Sono quelli dei Sapori del Portico, i Bernardinelli di Arbizzano di Negrar, una bottega di famiglia, vicino alla chiesa, che si è ingrandita di generazione in generazione. E dalla vendita di tutto un po’ sono arrivati a offrire il meglio delle produzioni gastronomiche nazionali e anche estere. Fiore
La storia e la geografia della Calabria, hanno fortemente influenzato la cucina della regione
Ingredienti: - 800 gr. di fresche alici - 1/2 cipolla - 1 bicchiere d’ aceto di vino bianco - 1/2 dl. d’ olio d’oliva - sale
sentano un forte richiamo al turismo gastronomico. Circa la tradizione vinicola, la coltivazione della vite è di origine molto antica, tanto che la Calabria era chiamata Enotria, terra del vino: tra i più importanti il Cirò, il Bivongi, il Savuto e il Pollino, senza dimenticare i vigneti innestati da uve francesi e spagnoli per l’Alicante e il Bordeaux.
Pulite le alici eliminandone testa e interiora, lavatele e mettetele a sgocciolare. In una tortiera fate rosolare con l’olio la cipolla tritata finemente, versatevi l’aceto e, appena inizia il bollore, allineatevi le alici e cospargetele dì sale. Mettete la tortie ra in forno o nel camino con fuoco sotto e fuoco sopra per una ventina di minuti.
La ristorazione moderna sta rivalutando la cucina calabrese e le ricette tradizionali
Una cultura gastronomica perfettamente bilanciata tra piatti a base di carne, pesce, o verdura, che rende grazie al terreno fertile per gli agrumi, l’ulivo, i vini e gli ortaggi più diffusi, come la melanzana, i peperoni e i pomodori. La verdura è molto utilizzata, non solo come contorno ma è ingrediente principale alla base di gustosi primi, come la pasta con i cavolfiori, e di secondi, come le parmigiane, la caponata di verdure e le patate arrostite al camino. Il peperoncino è una costante nelle ricette calabresi, ma non è l’unico
Alici alla Fuscaldese
all’occhiello sono i formaggi: ne hanno dai 300 ai 500 tipi, a seconda della stagione, conservati e stagionati nella vecchia cantina familiare scavata nel tufo ancora nel 1400. Qui si trovano formaggi provenienti da tutte le regioni italiane, alcuni anche rari, messi a stagionare o affinati nel fieno o nelle erbe aromatiche. Particolare attenzione viene riservata, ovviamente, ai formaggi vero-
Cannariculi calabresi Ingredienti: 400 gr. di farina, 1 bicchiere 1/2 di vino bianco secco, 1 cucchiaio di zucchero, sale, miele o mosto cotto, olio d’oliva Sulla spianatoia versate la farina e impastatela con il vino bianco, lo zucchero e un pizzico di sale: otterrete un impasto sodo che farete riposare per qualche ora. Stendete la pasta in sfoglie sottili, tagliatele in quadrati di circa dieci centimetri di lato, avvolgeteli intorno a cannelli di latta e mettete a friggere in olio bollente. Collocateli via via su carta paglia per eliminare l’eccesso di grasso. Appena raffreddati, sfilate la pasta dai cannelli e spalmate i «cannariculi» con miele o mosto cotto.
I formaggi dei… “Sapori del Portico”
Dai 300 ai 500 tipi di formaggi diversi... e dove li trovate mai?
nesi, a partire dal Monte dop, sul quale vengono sperimentate anche stagionature particolari. Oltre ai formaggi, viene proposta un’ampia gamma di salumi tutti dall’impronta tradiziona-
le, dalla pancetta alle erbette al prosciutto crudo di Norcia al salame carbonaretto. Per saperne di più: www.saporidelportico.com
46 | Giugno - Luglio 2012
LUOGHI E SAPORI
“Aria di Festa” e il prosciutto friulano
“VESPAIOLONA” LA NOTTE BIANCA
Dal 22 al 25 giugno il Prosciutto di San Daniele invita i suoi fan a casa propria. Per quattro giorni il borgo si trasforma in un palcoscenico con continue ‘degustazioni’ di prosciutto.
Venerdì 22 giugno arriva la quinta edizione della notte “bianca e rossa”, l’occasione giusta per visitare le cantine della DOC Breganze e assaporare i pregiati vini.
di Marco Morelli
Il Noma di Copenhagen è il migliore ristorante al mondo Nuovo trionfo per il danese Rene Redzepi che conquista, per il terzo anno consecutivo, la vetta della prestigiosa classifica The 50 Best Restaurants of the World sponsorizzata da S.Pellegrino e Acqua Panna.. L’approccio innovativo e al contempo “raw” della nuova cucina nordica, di cui Redzepi è capofila, ha nuovamente messo d’accordo gli oltre 800 votanti le cui scelte ridisegnano ogni anno la mappa della migliore cucina internazionale. Redzepi è, secondo la rivista Time, fra i 100 personaggi più influenti del pianeta. “A 34 anni ha già lasciato il suo segno nella storia della cucina trasformando Copenhagen in una tappa imprescindibile nel nuovo atlante della gastronomia mondiale”, parola di Ferran Adrià per anni al vertice del 50Best. L’Italia difende la propria presenza in classifica con 3 ristoranti che tuttavia non migliorano la propria posizione nel ranking mondiale: Massimo Bottura con La Francescana è 5° ( - 1 rispetto al 2011 ), Le Calandre dei fratelli Alajmo mantiene salda la 32° posizione, mentre è 46° ( - 7 rispetto
L’Italia difende la propria presenza in classifica con 3 ristoranti. 70° è “Dal Pescatore” di Canneto (Mn) al 2011 ) Il Canto con Paolo Lopriore. Esclusi dai primi 50 Cracco di Carlo Cracco (55°) a Milano; Combal.0 di Davide Scabin a Rivoli (59°) e dal Pescatore di Antonio e Nadia Santini (70°) a Canneto ( MN). New entry - all’89° posto - per il ristorante Piazza Duomo di Alba con lo chef Enrico Crippa. L’Europa rimane la presenza dominante nella classifica 2012, grazie anche a 7 ristoranti francesi, 5 dei quali si trovano fra i primi 20. La Spagna può vantare (come lo scorso anno) 5 ristoranti fra i primi 50 fra cui Arzak, in posizione n°8. Ad Elena Arzak il premio Veuve Clicquot World’s Best Female Chef (Migliore chef donna). The Chefs’ Choice award, ovvero il
premio che uno chef riceve grazie alle segnalazioni dei colleghi in classifica, è stato assegnato a Andoni Luis Aduriz del Mugaritz di San Sebastian nei Paesi Baschi. Devastato dalle fiamme due anni fa, oggi il ristorante è, come lo scorso anno, 3° in classifica mentre in seconda posizione si conferma un’altra insegna spagnola, l’ottimo El Celler de Can Roca di Girona. Il vincitore del premio One To Watch (Ristorante da tenere d’occhio) dello scorso anno, il Frantzén/ Lindeberg di Stoccolma, non ha deluso le aspettative ed è salito di 37 posti, raggiungendo la ventesima posizione. La Grenouillère, ristorante a nord della Francia diretto da Alexandre Gauthier,
riceve il premio One To Watch 2012. Storia emblematica quella di Gauthier che nel 2003, a soli 24 anni, decide di cambiare le sorti del ristorante di famiglia trasformando una tranquilla maison di campagna in un laboratorio gastronomico fatto di idee e scelte avventurose che hanno fatto conquistare al giovane cuoco la ribalta internazionale. Oggi il ristorante è alla posizione n° 81 . L’anno prossimo chissà .Sono 8 i ristoranti targati USA nella classifica 2012. La migliore posizione se la aggiudica Per Se di Thomas Keller a New York che riceve il premio alla carriera. Il premio Best Restaurant in Australia è andato al ristorante Quay di Sydney.
Lo Chef Neziri del Ristorante La Filanda protagonista a Cortemilia Lo chef Fabio Neziri del Ristorante La Filanda di Asola, si è aggiudicato il titolo nazionale “Il miglior antipasto di pesce alle Nocciole d’Italia” con il piatto “Polpa di Capesanta al cremoso di Nocciola Piemonte IGP affumicata al Tabacco Toscano e Aceto Balsamico di Modena. A Cortemilia, in Piemonte, si sono confrontati i Grandi Maestri Professionisti della Nocciola: la Piemonte IGP, la “Più buona del Mondo”. Protagonisti del concorso cortemiliese, 10 tra i migliori chef di Italia a cui il comitato organizzatore ha riconosciuto la Nomination in una delle 5 categorie in cui era suddiviso il premio. I cuochi hanno elaborato le loro creazioni nella cucina del ristorante “San Carlo” dello chef Carlo Zarri, professionista di fama internazionale. Il concorso ha l’intento di valorizzare, promuovere e divulgare la Nocciola Piemonte IGP: ovvero il suo utilizzo in
cucina con i piatti salati, in quante preparazioni può essere impiegata e chi sono coloro che riescono, più di tutti, ad esaltarne le peculiarità e ad interpretarne al meglio gusto e sapore. Uno di questi è stato lo chef F. Neziri dell’ormai noto e rinomato ristorante asolano “La Filanda”. Il prestigioso concorso è stato organizzato grazie alle sinergie tra l’Assessorato al Commercio della Regione Piemonte, il Comune di Cortemilia, L’Ente Fiera della Nocciola, il Consorzio Turistico delle Langhe e le riviste “Pasticceria Internazionale” e “Food & Beverage”. La giuria composta da giornalisti delle più importanti testate nazionali (Corriere della Sera, La Repubblica, La Stampa, Il Sole24Ore, Food & Beverage e Italia a Tavola), esperti dell’enogastronomia e della ristorazione, e da importanti personalità ha espresso i propri giudizi con voti decimali decretando la vittoria al piatto del ristorante asolano. Una grande soddisfazione che premia l’eccellenza dello Chef Neziri e del Ristorante La Filanda, realtà della ristorazione mantovana unica nel suo genere.
il ristorante di MORELLO PECCHIOLI
in vino veritas Cantine Riondo presenta Pink Limited Edition Un vino, un cocktail, un packaging tutto da scoprire...questo e molto altro è Pink Limited Edition, l’inedita proposta firmata Cantine Riondo, che nasce dal desiderio di dare un nuovo mood a questo vino frizzante rosato. Con un’etichetta esclusiva e “seducente”, Pink Limited Edition strizza l’occhio all’universo femminile, grazie ad un grado alcolico contenuto, alle sue bollicine vivaci ma non troppo e, non ultimo, al suo colore rosato. Ma grazie alla sua versatilità, Pink saprà conquistare anche il pubblico maschile! “Abbiamo voluto in un certo senso osare, lanciare una provocazione - spiega Abele Casagrande, Direttore Generale di Cantine Riondo - perchè secondo noi Pink che in altri
paesi è già molto apprezzato come “solista”, rappresenta molto di più. Ecco perchè, in collaborazione con Barman Service abbiamo studiato alcune riedizioni dei cocktail più famosi con Pink Limited edition come protagonista, ottenendo risultati davvero inaspettati”. Per informazioni: CANTINE RIONDO www.cantineriondo.com
L’estroso, il romantico e il piccante: tre nuovi prodotti de Le Tamerici
Chacha, Bolero e Mambo: tre nuovi “gusti” che si affiancano alla produzione tradizionale dell’azienda mantovana guidata da Paola Calciolari. Una doppia anima calda-fredda è il segreto di questa innovativa confettura. Può essere scaldata come insolita salsa di abbinamento, oppure servita come dressing freddo o nella preparazione di cocktail audaci. Un viaggio intenso nel cuore delle atmosfere caraibiche, là dove il piacere caldo di un’estate che non finisce mai si mixa con la fresca sensazione di un tuffo capace di risvegliare i sensi. «Erano anni che in pentola bolliva quest’idea - ha spie-
La storia ha toccato il cuore di tutti: l’eroico Tamburino Sardo salva gli uomini del suo drappello correndo giù dalla collina di Custoza nonostante abbia una gamba maciullata da una palla austriaca. L’arto gli sarà amputato e lui entrerà nella leggenda grazie a Edmondo De Amicis. Oggi, su quella collina, adiacente al cascinale dove nel 1848 era asserragliato il drappello piemontese, c’è un ristorante dalle cui ampie vetrate si gode una vista fantastica sulla pianura sottostante. E’ il “Tamburino Sardo”, immerso nella storia e nel verde dei colli morenici. Il locale è a conduzione famigliare e la
Il Tamburino di Custoza
gato Paola Calciolari - e dopo un attento lavoro di selezione della materia prima e mille prove in cucina abbiamo partorito questa nuova linea. Una vera rivoluzione che, oltre a dare una corposa sferzata, ci permette di destagionalizzare la produzione». IceFusion è una novità assoluta per gli amanti della frutta e per chi cerca in ogni assaggio una sensazione nuova e irripetibile. Da soli o emulsionati a spezie e altri ingredienti, Bolero, Chacha e Mambo sono il tocco creativo ideale per piatti di ispirazione esotica e ricette a base di curiosi abbinamenti. Le Tamerici ha pensato a tutto predisponendo anche un piccolo ricettario. Un esempio? Carpaccio di salmone fresco o affumicato servito con una salsa ottenuta dall’emulsione di Chacha (ananas e cocco) con panna acida e un pizzico di sale. Il prodotto sarà disponibile, a partire dalle prossime settimane anche sull’e-shop www. mostardaedintorni.it. www.letamericisrl.com
cucina è quella tipica venetolombarda: pasta (tagliatelle, fettuccine) fatta in casa, ragout di selvaggina (lepre, fagiano, anitra), volatili, limousine, e altri carni (anche struzzo) alle braci. Ottime le costate. Anche i dolci, squisiti, sono artigianali. Si mangia e si beve bene. La carta dei vini curata dal padrone di casa, Franco Predomo (in cucina ha mamma e papà, Adriana e Graziano), è una sorta di bibbia. Il rapporto qualità-prezzo (30-35 euro), la cortesia, la frescura in estate, rendono il locale desiderabile. Ristorante Tamburino Sardo Stradella del Tamburino Sardo, 18 Custoza di Sommacampagna Tel. 045.516217 www.tamburinosardo.it Chiuso lunedì e martedì