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in primo piano

Il nodo irrisolto della disoccupazione

Inventarsi un lavoro in tempo di crisi I

n Italia sono poco più di 22 milioni e mezzo gli occupati, e oltre 3 milioni di disoccupati. Questi ultimi secondo gli ultimi dati Istat potrebbero essere oltre 6 milioni, se ai disoccupati effettivi si sommassero i “potenziali impiegabili” che il lavoro non lo cercano più attivamente. Nel frattempo gli italiani continuano a perdere il posto di lavoro, soprattutto al Sud. Ma la percentuale che preoccupa maggiormente è quella che riguarda la disoccupazione giovanile. Nel 2012 tra i 15-24enni essa si attestava al 37%, con un picco del 51% per le giovani donne del Mezzogiorno. Il tasso di disoccupazione totale è stimato nel 12% , che è la media riscontrabile nell’Eurozona. Nei 17 paesi della moneta unica sono circa 19 milioni i disoccupati. I tassi più bassi in Austria (4,8%) e Germania (5,3%). I più alti in Grecia (27,6%) e Spagna (26,3%). Queste sono le crude cifre che riassumono la grave situazione del nostro mondo del lavoro. Dati che fanno ripensare con una certa amarezza a una frase infelice pronunciata nel febbraio dell’anno scorso dall’allora premier Monti: “I giovani devono abituarsi all’idea che non avranno un posto fisso. Che monotonia il posto fisso, è bello cambiare”. Sicuramente molti,

giovani e non giovani, potrebbero aspirare al cambiamento. Ma l’esperienza e i dati dimostrano che di solito il cambiamento più probabile sarebbe dal lavoro al non lavoro, e che il passaggio inverso è molto complicato, quasi impossibile, soprattutto in Paesi come l’Italia. Prospettive infatti di miglioramenti a brevemedio termine non ve ne sono, le imprese sono più che mai impegnate a rimanere a galla e a non fallire, piuttosto che non a sviluppare le proprie produzioni e ad assumere. E il lavoro lo danno le imprese, non lo può favorire certamente uno Stato con le casse vuote, in perenne difficoltà nel far quadrare i conti pubblici. L’era delle baby-pensioni (peraltro sciagurate) per creare posti di lavoro ce la possiamo scordare, come pure le rottamazioni più varie; di fondi non ce n’è più per nessuno. La nazione è stata nel 2012 sull’orlo del default, tuttora naviga a vista con un enorme debito pubblico il cui sostegno è suscettibile della credibilità che il nostro governo sa carpire all’estero (l’effetto Monti ce lo siamo già bruciato); senza credibilità il nostri titoli di stato non verrebbero più acquistati, con conseguente crollo delle finanze statali, della nazione e della vita di ognuno. Default Argentina 2002 docet. I giochi polititi a cui assistiamo quotidianamente

di giacomo gabriele morelli

Circa sei milioni di richiedenti un lavoro sono alle prese con lo sconvolgimento del mondo economico italiano


in primo piano

Blog, forum, social network, e web in genere si dimostrano una via alternativa spesso più efficace dei curricula vitae spediti a pioggia alle aziende vengono effettuati sulla testa di ognuno di noi, ma nessuno pare rendersene conto, tutti concentrati sulle ripicche politiche. Le banche finanziano ormai solo chi dà solide garanzie, cioè rari clienti; le somme ingenti avute dalla Banca Centrale Europea per aumentare i prestiti le hanno invece utilizzate per tamponare parzialmente i propri ammanchi. E’ questo il panorama che si ritrova davanti un neodiplomato, un neo-laureato, ma pure un cassintegrato, un lavoratore che ha subito un licenziamento, un commerciante costretto a ricollocarsi per la crisi del proprio settore, e così via, nell’avvilente ricerca di un lavoro introvabile. Assistiamo attoniti a concorsi per pochi posti di impiego pubblico cui partecipano migliaia di candidati provenienti da ogni dove, consci della remota possibilità di farcela. Le aziende private apparentemente ancora solide sono inondate di curricula vitae, per la cui evasione occorrerebbe un apposito ufficio. Inviare curricula vitae a pioggia pare non sia un’idea vincente. I responsabili del personale e i selezionatori apprezzano chi dedica tempo a candidarsi con una presentazione ad hoc, mirata all’azienda e alla ricerca in corso, mentre catalogano come trascurabili le candidature generiche. Una buona strategia si rivela quella di rispondere in modo puntuale e articolato solo a offerte di lavoro selezionate, e di affiancare a questa modalità altre meno convenzionali. Per coloro che hanno un po’ di dimestichezza col pc, sforzandosi d’imparare se non si è esperti, aprire e gestire un blog, un sito personale (magari improntato all’ambito lavorativo di competenza, con discussioni e consigli) e un forum sono strade alternative al classico curriculum vitae e spesso più fruttuose. Come del resto i social network, primo tra tutti Linkedin. Pure la “real life” può essere molto utile: uscire di casa e conoscere persone nuove consente di stringere re-

lazioni che, se non direttamente, spesso possono risultare utili nel tessere la tela atta a cogliere opportunità d’impiego. “Il lavoro non c’è? Inventatevelo.” Quante volte i guru dell’economia hanno dato questo consiglio ai giovani. E’ possibile inventarsi un nuovo lavoro se viene a mancare l’occupazione? Qualcuno l’ha fatto con apprezzabili risultati. Sono persone tra i 30 e i 40 anni, con alle spalle quasi sempre esperienze lavorative concluse o poco gratificanti. Hanno saputo crearsi una nuova professionalità, seguendo i propri interessi, e sono riusciti a far combaciare passione e ritorno economico. Gli esempi sono numerosi, annoverabili in diversi campi lavorativi. È il caso di Stefano Vezzani, 40enne ex operaio in bilico tra cassa integrazione e mobilità. Con la moglie ha inventato un servizio di catering che consegna a domicilio pasti economici agli anziani nella cittadina di residenza. Un servizio che il proprio comune non sarebbe riuscito a dare con costi sostenibili. Sempre nel settore della ristorazione Marco Rossi, cuoco in una casa di riposo, si è trasformato in cuoco vegano. «La mia reale passione - spiega - erano gli animali, ma non avendo una grande attitudine allo studio non sono riuscito a iscrivermi a veterinaria. Ho ripiegato sul mio secondo interesse, che è la cucina e sono diventato cuoco. Essendo vegano e animalista per me era un problema cucinare gli animali. Ho trovato una nuova branca del mio lavoro. Sono un cuoco vegano a domicilio e per 100 euro vado a casa di chi lo richiede a cucinare un piatto che non prevede ingredienti che derivino dal mondo animale». Il mondo di Internet ha invece ispirato Guido Pasolino, trentaquatrenne con il pallino dell’informatica. Dopo mille lavori, ha messo su famiglia ed è diventato web master. Per riuscire a capitalizzare il

Il soddisfacente lavoro autonomo autoinventatosi da molti disoccupati è un invito ad incentivare la propria intraprendenza, anche nel caso dei non più giovani proprio tempo al meglio ha inventato un sito sull’onda del successo di The Million Dollar Homepage, il portale pubblicitario che ha riscosso successo in Inghilterra. «L’idea - spiega Pasolino - è quella di realizzare un sito che ospiti un’infinità di banner pubblicitari. Il costo di ogni spazio è di 100 euro ed è per 10 anni. I banner girano a rotazione ogni 10 secondi e attraverso un player l’utente riesce a bloccarli qualora vi trovi qualcosa di suo interesse». Pure tra le donne non mancano segnalazioni di attività originali, alcune assolutamente prive di precedenti. Talvolta è un’esigenza pratica e naturale come la maternità a far nascere un nuovo impiego. È il caso di Laura Cocchetti, che tiene corsi di allattamento naturale. «È iniziato tutto - spiega la mamma oggi 40enne - quando sono rimasta incinta. In Italia negli ospedali sconsigliano quasi di allattare i figli. Io invece volevo farlo, nonostante avessi più di 30 anni. Addirittura mi volevano forzare a un parto cesareo. È stato così che grazie a mio marito, che arriva dalla Germania, dove c’è un’altra cultura, e a internet, ho iniziato a informarmi sull’allattamento naturale. Ho scoperto che esistono corsi di allattamento naturale

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e ne ho seguito uno. Oggi sono un’insegnante diplomata e da questo punto di vista la mia vita è cambiata radicalmente. Prima di intraprendere questa professione gestivo infatti un’officina di carpenteria, un lavoro che con la crisi dava sempre meno introiti e che comunque non era quello dei miei sogni. Oggi le cose vanno in maniera diversa». Analogie con la vicenda precedente sono riscontrabili in quella vissuta da Francesca Bianchetti, che è diventata peer counselor (traducibile in: consulente consimile), un termine perfettamente inventato per definire una professione che prima non esisteva. «Ero un’assistente di storia - spiega la ragazza che oggi ha 35 anni - e quando ho avuto il primo figlio ho deciso di iscrivermi a un corso

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di counseling (assistenza psicologica). In breve ho elaborato una mia specialità che è quella del counseling che cura il rapporto mamma-bambino. Oggi riesco a gestire questa mia professione nuova e la famiglia, con le mie lezioni collettive». “Anch’io ci sono riuscita”, dice Anna Rossi, “fino a 2 anni fa lavoravo per un emittente televisiva francese che “causa crisi” ha chiuso la sede italiana licenziando tutti. Da sempre appassionata di decorazioni per eventi ho aperto un ingrosso online di partecipazioni, bomboniere, decorazioni per eventi ( www.partecipazioniebomboniere.com)”. C’è anche chi decide di lavorare in funzione del lavoro di altri come Erica Baldaro che ha fondato la casa editrice Gattobenzina (www.gattobenzina. com). Lei è una studentessa universitaria di 23 anni, che con i soldi raccolti con i classici lavoretti, baby-sitter o commessa part time, ha aperto una società editoriale indipendente che si occupa della valorizzazione di nuovi talenti. Al momento sta pubblicando i suoi primi libri. Cambiare lavoro a 50 anni? Se i giovani, non gravati dagli obblighi finanziari di chi deve sostenere la famiglia, possono con maggiore disinvoltura e leggerezza d’animo affrontare nuove scommesse lavorative, ciò è meno semplice quando si entra negli “anta”, e quanto più gli “anta” sono avanzati. I motivi che spingono a cercare un altro impiego a 50 anni possono davvero essere i più vari, volontari o subiti. Nei siti specializzati del settore si possono leggere storie di ultracinquantenni che non solo hanno cambiato lavoro, ma anche esistenza, trasferendosi all’estero ed iniziando le attività più svariate in paesi emergenti privi di esse. Certo una

scelta drastica quella di trasferirsi. Ma si apprendono vicende positive di chi la strada alternativa al vecchio lavoro l’ha trovata senza spostamenti traumatici, perseguendo intuizioni accarezzate per anni: la casa di famiglia trasformata in B&B, la passione per il cucito di pregio che diventa piccola ma remunerativa attività sartoriale, l’allevamento di cani da compagnia, la consulenza in proprio e non più alle dipendenze, e così via. Persone intraprendenti aventi maturato in qualche settore competenze specifiche, che hanno sviluppato ulteriormente queste ultime, concretizzandole in iniziative personali, centrando il proprio obiettivo. E’ assodato che Internet è un mezzo straordinario per ricollocarsi o valorizzare le proprie iniziative, e un aiuto professionale per sfruttare il web spesso riserva sorprese inattese. Un supporto per iniziare una nuova attività possono essere le agevolazioni per le aziende previste a livello nazionale e locale per il reintegro di particolari fasce di lavoratori. Queste di solito riguardano lavoratori in cassa integrazione (ordinaria e straordinaria), iscritti alle liste di mobilità, disoccupati di lunga durata, dirigenti, donne e persone con più di cinquant’anni. Il sito www.jobtel.it è uno dei tanti che si occupano del problema della ricerca o dell’inizio di una propria attività, e fornisce spunti ed informazioni di grande utilità.

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IL Direttore

SOMMARIO ALLA RICERCA DEL LAVORO PERDUTO Il lavoro autonomo autoinventatosi da molti disoccupati è un incentivo alla propria intraprendenza

Metodo Stamina, il diritto alla speranza

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seguito dello stop da parte del Ministero della Salute alla sperimentazione del Metodo Stamina, l’opinione pubblica si è intuibilmente divisa. L’ambiente medico ritiene quella del Ministero una decisione attesa, giusta ed equilibrata che tutela la sicurezza dei pazienti. E’ ritenuta l’unica decisione da prendere, viste le preoccupazioni sul metodo di preparazione delle cellule staminali e sulle medesime, nonostante le rassicurazioni su base scientifica ed

applicazione tecnica dei fautori del metodo Stamina. A questa posizione si contrappone il diritto alla speranza di centinaia di migliaia di malati gravi e dei loro familiari. In queste drammatiche situazioni il sacrosanto istinto di sopravvivenza rende molto sfumato il confine tra il razionale e l’irrazionale, l’etico e il non etico, il lecito e l’illecito. Chi ha la vita appesa ad un filo o è minato irreversibilmente da gravi patologie è naturale che si ribelli al veto di trattamenti medici sperimentali. Quando non si ha più nulla da perdere e si è appesi solamente alla speranza di un miracolo, che può essere medico, ci si sente in diritto di trasgredire, esentati dal rispet-

to della legalità, e destinatari di un’obbligata attenzione da parte della Sanità pubblica. Nel caso delle Staminali si pone pure l’ulteriore elevatissima barriera del costo del trattamento. Le decine di migliaia di euro per un trattamento, moltiplicate per centinaia di migliaia di pazienti, porterebbero ad una cifra nemmeno lontanamente affrontabile da uno Stato come il nostro, già finanziariamente agonizzante. Se per assurdo questa terapia fosse ritenuta efficace, ai costi attuali lo Stato non sarebbe finanziariamente in grado di garantirla alla cittadinanza. Ma queste motivazioni non dovrebbero impedire una sperimentazione clinica, regolata e rigorosa, sui malati disposti ad affrontarla. Anche se in modo angosciante e drammaticamente disparitario si rendesse disponibile per i più abbienti, le iniziative private per i più bisognosi si moltiplicherebbero; la gente italiana è generosa! I 3 milioni che il Ministero parrebbe disposto a destinare alla sperimentazione del metodo Stamina sono nella loro esiguità un insulto del diritto alla speranza. Occorrerebbe invece una forte accelerazione dell’applicazione clinica sperimentale. Se in Italia eccezionalmente siamo all’avanguardia in questi studi, l’atteggiamento pavido e rinunciatario del Governo ci trasmette un messaggio di inadeguatezza. Se i drammi umani devono essere silenziati e subordinati senza deroghe ai conti pubblici o alle normative (senza addentrarci in altre ben più pesanti supposizioni), allora si è perso il senso del compito prioritario per il quale un governo è stato nominato dai nostri voti e sostenuto dalle nostre finanze: tutelare la nostra vita fisica, prima di quella sociale. Buon Natale a tutti i lettori di MCG!

Marco Morelli

direttore@mantovachiamagarda.it

LA MINACCIA CHE NON SI VEDE E NON SI SENTE Mantova è uno dei 44 luoghi italiani aventi la popolazione maggiormente esposta e minacciata dall’inquinamento

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INTERVISTE SPECIALI DONNAVVENTURA 2013 Con i suoi racconti di viaggio il programma televisivo incanta ogni settimana 3,5 milioni di spettatori

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PROTAGONISTI SAN SUU KYI Prigioniera in patria per 20 anni, in lotta per la libertà del suo popolo, un’orchidea d’acciaio dei nostri tempi

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CATASTROFI NATURALI SCEMPIO DELL’UMANITÀ Negli ultimi dieci anni sono state 370.000 le vittime in oltre 500 cicloni tropicali, carestie ed eventi atmosferici

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MantovachiamaGarda Periodico bimestrale Registrazione del Tribunale di Mantova N° 01/2011 del 15/02/2011 Direttore Responsabile Marco Morelli Art Director e Progetto Grafico Matteo Zapparoli

A PARER MIO

GIOVANI “RIBELLI”? Il dibattito sui giovani è oggi incentrato, preferibilmente, intorno a due fuochi. Ci si interroga sui motivi per i quali i giovani si ritrovano spesso fragili, disorientati, incapaci di affrontare le difficoltà. E ci si interroga sugli effetti negativi dell’iperprotezione familiare che li condiziona. In proposito, i maschi sono forse più condizionati delle femmine. Queste sono sempre state in qualche modo iperprotette e sono, quindi, quasi abituate a scrollarsi di dosso, prima o poi, coccole e riguardi. I maschi del nostro tempo, invece, sono la prima generazione della storia che è venuta su

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riparata, aiutata, sostenuta e perciò non ha ancora avuto tempo di sviluppare gli anticorpi necessari per sopravvivere ai guasti dell’iperprotezione. C’è da aggiungere che la società attuale, minacciosa sui vari fronti e talvolta spietata (mancanza di posti di lavoro per i giovani), ha reso i genitori più sensibili al naturale dovere di costruire intorno ai figli molte reti protettive per spianare loro ogni asperità di percorso: e intanto, li hanno formati più deboli e più fragili. Con il pericolo non lieve di farne, come aveva previsto José Ortega y Gasset, dei “signorini insoddisfatti” e

di GASTONE SAVIO

pieni di pretese. La lamentata fragilità dei giovani può essere compresa, se non giustificata, anche partendo dalla crisi della scuola, dalla sua non verità, che si assomma ad altre crisi, tra le quali è primaria quella della famiglia. Come fa il giovane a non essere fragile, inquieto e insicuro, quando, guardandosi intorno, osserva la fragilità degli affetti familiari, la perdita del rigore civico, il mancante rispetto per la persona umana, l’assoluzione, senza rimorso e senza scandalo, del benessere proprio conseguito non rara,mente usando mediazioni “illecite”.

Impaginazione Pulsar Lab Pubblicità Morelli Media Partner, Gazoldo degli Ippoliti (Mn) Stampa Arti Grafiche Castello spa Viale Europa 33 Viadana (Mn) Editore: Marco Morelli Via Dante Alighieri 4 Gazoldo degli Ippoliti (Mn) Hanno collaborato a questo numero: Alessandra Capato, Alessandra Fusè, Alessandra Nodari, Antonio Scolari, Barbara Gazzi, Barbara Ghisi, Benedetta Bottura, Biancamaria Rossi, Doni Ferrari, Don Marco Belladelli, Elena Andreani, Elena Benaglia, Elena Cardinali, Elena Kraube, Elide Bergamaschi, Elisa Turcato, Elisabetta Canoro, Enrico Maria Corno, Federico Martinelli, Flora Lisetta Artioli, Gastone Savio, Giacomo Gabriele Morelli, Giuseppe Sabbadini, Irena Vergani, Isolde Seeber, Lara Ferrari, Marco Viviani, Morello Pecchioli, Marzio Pecchioli, Michela Toninel, Paolo Biondo, Paolo Carli, Paolo Ferrari, Patrizia Miotti, Rita Bertazzoni, Serena Maioli, Silvano Tommasoli, Veronica Ghidesi,Vittoria Bisutti.


PARLIAMO DI

di elena benaglia

Vita stressata Da lavoro e società? Facciamoci Amish! Gli Amish sono di moda. Negli Stati Uniti stanno registrando negli ultimi tempi una sorprendente crescita di adesioni. E’ questo il risultato di uno studio dalla Ohio State University. In questo l’industria televisiva americana ha avuto un ruolo; di recente ha prodotto infatti varie serie con gli Amish come protagonisti, contribuendo a risvegliare l’interesse del grande pubblico su di essi. Per un’ironia del destino proprio il mondo da cui vogliono tenersi separati li aiuta a essere conosciuti. Le comunità “stabili”, che pongono al centro della propria esistenza la fede e i valori familiari, sono certamente diventate attraenti per varie persone, in particolari per chi è desideroso di trovare un’alternativa alla cultura dominante incentrata su tecnologia, consumismo e stili di vita edonistici. Ma chi sono gli Amish? Gli Amish americani sono un gruppo religioso protestante anabattista, sostenente cioè che il battesimo sia da amministrare agli adulti dopo la professione di fede. Questa loro convinzione li fece oggetto di polemiche e persecuzioni da parte delle altre confessioni cristiane. Perseguitati come eretici sia dai Cattolici sia dai Protestanti, furono costretti a rifugiarsi sulle Alpi Svizzere e nel sud della Germania e qui nacque la tradizione Amish di dedicarsi all’agricoltura e di radunarsi nelle case e non nelle chiese per seguire le loro funzioni religiose. La comunità è stata fondata alla fine del 1.600 dallo svizzero Jacob Amman sul rigido rispetto della bibbia. Oggi i seguaci vivono in 22 stati americani ed in Canada. In genere sono trilingue, poiché parlano la lingua del paese nel quale vivono, ma essendo di cultura normalmente germanica, parlano anche un dialetto tedesco; inoltre usano la lingua tedesca nei servizi religiosi. Le donne e le ragazze indossano abiti molto modesti con maniche lunghe e gonne mai sopra la caviglia; non si tagliano mai i capelli che portano raccolti sulla nuca coperti da una cuffia bianca se sono sposate o nera se sono single. Non hanno gioielli. Gli uomini ed i ragazzi sono vestiti per lo più di scuro con gilet e bretelle. Il bagno va fatto non più di una volta alla settimana. Non hanno baffi, ma, dopo il matrimonio, si fanno crescere la barba. Gli Amish considerano tutto questo un’espressione di fede e di incoraggiamento all’umiltà che permea tutta la loro vita dedicata al duro lavoro dei campi. Le comunità Amish possiedono proprietà agricole di rara bellezza ed estensione, frazionate tra i membri. Rifiutano il progresso e la modernità, ma non in quanto tali. Oggetti che non portino valori indesiderati nella casa e non provochino crepe nella struttura sociale sono i benvenuti se si rendono davvero necessari e se non sono un desiderio

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Mezzo milione di anime, distribuite in benestanti comunità presenti in 22 Stati americani e in Canada vivono in un proprio mondo rifiutando il progresso vanitoso e superfluo. Non transigono sull’abbigliamento o sui consumi alimentari, che rimangono legati alla tradizione. Gli ultra conservatori (detti Swartzentruber) rifiutano rigidamente la tecnologia, i cosiddetti «Amish del nuovo ordine» hanno fatto invece concessioni importanti come l’uso dell’elettricità, delle macchine agricole e del telefono. E’ perciò consentito usare l’elettricità per la refrigerazione se la comunità produce ad esempio latticini, ma non ne è consentito l’uso in altri ambiti se esistono alternative meno tecnologiche, poiché “l’elettricità rovina la naturalezza del creato e la semplicità del vivere”. Per motivi analoghi nelle comunità Amish

non esistono automobili, il mezzo di trasporto più utilizzato è un calesse con cabina chiusa trainato da cavalli. E’ invece possibile usare fonti alternative di energia , come il vento, il sole e l’acqua. Di fronte ad una scelta tra moderno o non moderno gli Amish scelgono solitamente ciò che salvaguarda la salute fisica e morale della famiglia. Possono quindi farsi ricoverare in ospedale se necessario. La comunità si fonda sul reciproco aiuto, cosa che rende superflue assicurazioni e fondi pensionistici. Ogni membro adulto è tenuto a lavorare per provvedere a sé, ai suoi cari e alla comunità, nelle cui casse versa una certa cifra come riserva per le difficoltà dei membri. Gli Amish non utilizzano la televisione, sono aperti invece ai libri e alle riviste a patto però che non vadano contro la propria cultura. La formazione dei giovani avviene in parte a scuola e in parte dentro la comunità. Una famiglia ha mediamente 7 figli. Trattandosi di una comunità chiusa, i nuovi nati sono spesso a rischio di malattie genetiche. Ad esempio è alta l’incidenza di una malattia altrimenti estremamente rara, la sindrome di Crigler-Najjar. Fino ai 13 anni i bambini studiano. Successivamente vengono instradati verso un lavoro, solitamente quello dei componenti della loro stessa famiglia. Verso i 14 anni comincia il periodo detto “Rumspringa” (saltare in giro), durante il quale i giovani possono, se vogliono, sperimentare tutto ciò che è esterno alla comunità Amish, anche viaggiando. Questo periodo dura qualche anno, e serve perché la comunità vuole che ciascun individuo che intenda seguire la fede Amish abbia coscienza di quello a cui sta rinunciando. Normalmente su 100 ragazzi che partono per il “Rumspringa” ne tornano 80/85, una percentuale comunque alta. Tra i 16 e i 20 anni i giovani possono ricevere il battesimo e diventa prioritaria la ricerca del partner, che porta alle nozze entro i 20 anni. Dopo il matrimonio gli uomini portano la barba,

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I ritmi lenti di una giornata Amish

come chiede la Bibbia, ma non i baffi, che vengono associati con la vita militare e i suoi disvalori di violenza. Gli Amish usano normalmente armi da fuoco per cacciare. La religione impedisce loro di farsi fotografare, soprattutto se in posa. Non è la prima volta che gli Amish si trovano in diretta contrapposizione con una normativa dello Stato che li ospita. Durante il secolo scorso è successo in occasione delle guerre (a causa dell’antimilitarismo degli Amish), e con l’obbligatorietà dell’istruzione giovanile (gli Amish ottennero di gestire autonomamente la scolarizzazione dei propri ragazzi), e riguardo le tasse (gli Amish non volevano pagare tasse ad un governo di cui non si sentivano parte). Le maggiori concentrazioni di Amish si trovano in Ohio, Pennsylvania e Illinois. Il loro numero totale è di circa mezzo milione; come sopra detto il loro tasso demografico è alto, ma alla crescita “naturale” si registrano negli ultimi tempi adesioni rilevanti nonostante lo stile di vita assolutamen-

Ogni anno sono mediamente un migliaio le nuove persone che chiedono di essere inserite nelle comunità Amish, in genere giovani sotto i 35 anni te spartano. Secondo lo studio dell’Università dell’Ohio sopra citato, nel 2012 quasi mille persone hanno preso contatto con le comunità anabattiste con lo scopo di inserirsi nella vita comunitaria. E’ interessante constatare quale sia la tipologia

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Facendo confusione con i Mormoni si attribuisce agli Amish la poligamia, mentre invece è osservato il matrimonio cristiano. Sebbene esercitino varie attività, quella classica è la vita agricola tipica di 200 anni fa. I coniugi si alzano entrambi all’incirca alle 5 del mattino. L’uomo va in stalla ad accudire gli animali e mungere le vacche, dopodiché torna in famiglia per dire la preghiera mattutina e consumare la prima colazione. A seconda della stagione effettua tutti i lavori agricoli, dalla semina alla raccolta. Lavora tutto il giorno da mattina a sera con una pausa pranzo. La sera si appresta a fare la seconda mungitura. La donna aiuta nella mungitura. Lavora nell’orto aiutando il marito e si dedica ai consueti lavori domestici : stira col vecchio sistema della nonna, lava i piatti a mano, cuoce su stufe a legna, fa il bucato a mano. Prepara conserve, confetture e eventualmente prodotti da vendere. Cuce vestiti per tutta la famiglia e coperte in stile patchwork. La domenica la famiglia frequenta la chiesa del proprio distretto o di un distretto vicino. In genere trascorre la giornata con gli altri membri della chiesa o con i loro familiari. Nelle serate della settimana ci si può ritrovare con parenti o amici. La vita scorre con ritmi molto lenti e sereni, anche i bambini fin da piccoli aiutano nelle attività quotidiane. Gli Amish festeggiano in Natale? Sì, lo festeggiano e si scambiano regali sia il 25 dicembre che il 6 gennaio (in occasione dell’Epifania) ma non decorano e addobbano le case e le strade. In questi giorni usano fare visita a amici e parenti. Pure il Natale non apporta quindi eccezioni al loro stile sobrio di vita. Qualche nei mesi trascorsi avrà seguito su Sky il reality “La mia vita con gli Amish”. Nella trasmissione i sei ragazzi inglesi concorrenti, spogliati di telefonini, lettori mp3, abiti griffati, accessori e modernità varie, erano stati catapultati in una comunità Amish, nell’Ohio. Niente elettricità, auto, svaghi, docce calde, solo tanto lavoro nei campi (i maschi) e in casa (le femmine). Regole rigide, sveglia all’alba e il bene degli altri al primo posto. Un altro mondo, insomma. Tutti e sei però concordi alla fine dell’esperienza nel dire che nessuno fra gli Amish soffre di solitudine, a differenza loro che prima di andare in Ohio, per non sentirsi persi, passavano le ore attaccati a Facebook e allo smarthphone. Possiamo mettere in dubbio la verità di certi racconti, ma un fatto rimane: gli Amish rimangono un’accattivante realtà.

degli “aspiranti” a questa vita ascetica, o quasi. Le donne e i giovani adulti sono quelli che mostrano più interesse. Negli Stati Uniti in genere i credenti si collocano nelle fasce meno giovani della popolazione, ma in questo caso il numero maggiore di richiedenti non raggiunge in media i 35 anni. E sei su dieci degli aspiranti sono di sesso femminile. Elementi fondamentali della vita anabattista sono considerati la serietà per quanto riguarda l’attenzione alla Bibbia, un forte senso comunitario, un impegno verso la modestia , e in generale una vita cristiana. I due terzi delle persone intervistate dal sondaggio universitario ha citato tutti o alcuni di questi valori come particolarmente attraenti, oltre alla semplicità della vita e a un forte senso della famiglia. In una comunità degli Amish era ambientato il noto film ‘Witness - il Testimone’, con Harrison Ford e Kelly McGillis.

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L’approfondimento

di vittoria bisutti

Mantova e la minaccia che non si vede e non si sente In Italia l’inquinamento uccide 12.000 persone ogni anno. E’ quanto risulta da un’inchiesta condotta dalla giornalista Margherita Fronte e dall’ematologo Pier Mannuccio Mannucci, tra i più noti medici internisti italiani, direttore scientifico dell’ Irccs Policlinico di Milano e fondatore di Gruppo 2003, movimento di scienziati per la rinascita della ricerca in Italia. Dall’inchiesta è nato il libro “Aria che uccide”, secondo cui responsabile della metà dei decessi è l’inquinamento atmosferico; completano il quadro le sostanze chimiche improprie con cui veniamo in contatto tramite gli alimenti o il semplice contatto fisico. Da un’informativa emanata direttamente dal Ministero della Salute nel novembre 2012, ma evidenziata dai media solo nel settembre 2013, si apprende che Mantova è compresa nell’elenco dei 44 luoghi d’Italia più inquinati e pericolosi per la salute. In questi 44 famigerati luoghi risiedono complessivamente 6 milioni di abitanti a rischio di salute: tumori, malattie respiratorie, circolatorie, neurologiche e via dicendo.

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Mantova è inserita nell’elenco dei 44 luoghi italiani aventi la popolazione maggiormente esposta e minacciata dall’inquinamento industriale Per coloro che desiderassero approfondimenti, l’elenco completo delle località con cui dividiamo il mortificante primato è il seguente: Emarese (Aosta), Pieve Vergonte (Verbania, Cusio, Ossola), Balangero (Torino), Casal Monferrato, Serravalle Scrivia e Saliceto (Alessandria); Cengio (Savona), Cogoleto-Stoppani (Genova), Pitelli (La Spezia), Sesto San Giovanni, Cerro al Lambro, Pioltello Rodano (Milano); Broni (Pavia), Brescia, Laghi di Mantova, Bolzano, Trento Nord, Venezia Porto Marghera, Laguna di Grado e Marano (Udine), Trieste, Fidenza (Parma), Sassuolo (Modena) e Scandiano (Reggio Emilia), Massa e Carrara, Livorno, Piombino (Livorno), Orbetello (Grosseto), Terni-Papigno, Falconara Marittima (Ancona), Basso bacino del fiume Chienti (Macerata e Ascoli Piceno), Bacino idrografico del fiume Sacco (Roma e Frosinone), Litorale domizio flegreo e Agro aversano (Caserta e Napoli), Litorale vesuviano (Napoli), Tito (Potenza), Val Basento (Matera), Manfredonia (Foggia), Bari-Fibronit, Taranto, Brindisi, Crotone-Cassano-Cerchiara (Cosenza), Milazzo (Messina), Biancavilla (Catania), Priolo (Siracusa), Gela (Caltanissetta), Porto Torres (Sassari), Sulcis-Iglesiente-Guspinese (Cagliari). Chi si documentasse sull’origine dei problemi di queste località constaterà come l’inquinamento industriale sia di gran lunga il principale responsabile di ogni disgraziata situazione. E’ disarmante constatare come la castrante burocrazia italiana coinvolga migliaia di posti di lavoro per l’emissione di vuoti pezzi di carta autorizzanti le attività più varie, e non vi sia un proporzionato impiego di posti di lavoro per un controllo competente delle attività produttive. Vi è un sufficiente controllo della pericolosità del lavoro, atto a scongiurare infortunistica e patologie professionali, ma troppo spesso non un’ altrettanto professionale valutazione delle sostanze nocive che il lavoro produce. Certamente stiamo parlando di insidie subdole, non certo macroscopicamente evidenti, di non facile valutazione, evidenziate però inequivocabilmente in precise campionature di popolazione. Come al solito le statistiche sollevano serie problematiche, che suscitano conseguenti reazioni o inducono rassegnata indifferenza. Chissà per quale motivo se viene reso noto che a causa di un dato inquinamento si verificano gravi malattie al 3 per cento della popolazione di una comunità, si pensi che questo 3% riguarderà gli

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altri e non se stessi o i propri figli, o addirittura che comunque debba essere lo scotto da pagare per una società florida con basso tasso di disoccupazione. Ma veniamo al motivo per cui Mantova si ritrova nel triste avvilente elenco sopracitato. Sul presunto ruolo altamente inquinante del polo petrolchimico mantovano, I.E.S. Italiana Energia e Servizi, da anni si è scritto di tutto e di più, con risultati nettamente deludenti in quanto ad informazione e trasparenza delle conclusioni raggiunte dagli organi competenti. Periodiche denunce ed allarmanti notizie come sempre provocano scandalo e indignazione giusto per il tempo necessario a finire nel dimenticatoio, quindi con nessun utile sviluppo. Il caso dell’Ilva di Taranto sta però scuotendo le coscienze circa le tematiche dell’inquinamento e della sostenibilità delle attività produttive di esso responsabili. Il terremoto tuttora irrisolto che ha investito l’Ilva è un precedente che potrebbe in un futuro prossimo riservare analoghi effetti anche sulla petrolchimica mantovana. Si vocifera infatti che essa sia nel mirino degli organi preposti del governo sulla base di rilievi, tornati attuali, dell’Ingegnere mantovano Paolo Rabitti, consulente tecnico di Procure e di giudici in innumerevoli casi di inquinamento ambientale, dal Petrolchimico di Marghera al processo contro l’Enel per la centrale di Porto Tolle, dal Petrolchimico di Brindisi alla causa per l’inquinamento del DDT del Lago Maggiore. Autore del libro “Ecoballe – Tutte le verità su discariche, inceneritori, smaltimento abusivo dei rifiuti” e di “Diossina, la verità nascosta”, secondo il portale MondoEco l’ing. Rabitti di concerto con Pietro Comba (Istituto Superiore di Sanità), Lucia Fazzo e Franco Berrino (Istituto nazionale tumori), avrebbe rilevato che dal 2004 al 2012 l’incidenza di certi tumori nei dintorni del polo petrolchimico di Mantova è stata multipla di quella presente mediamente nelle altre città lombarde. Dopo aver denunciato la presenza di sostanze altamente mutagene sino a due metri di profondità nel terreno circostante, l’Ing. Paolo Rabitti ha evidenziato come a problematiche sanitarie ormai accertate e rilevanti non si sia provveduto con opportuni studi ed interventi. Tutto congelato secondo la più classica delle italiane inefficienze. Si apprende che sono già 11 (!!) le campagne di monitoraggio condotte in passato al riguardo, con risultati inconcludenti. Il surnatante, la sostanza inquinante che contiene un mix di veleni in cui l’elemento dominante sono gli idrocarburi e in cui si ritrovano sostanze che un anno fa Arpa (Agenzia Regionale per l’Ambiente) definì “tipiche del lavo-

L’ING. RABITTI AVREBBE RILEVATO CHE DAL 2004 AL 2012 L’INCIDENZA DI CERTI TUMORI NEI DINTORNI DEL POLO PETROLCHIMICO DI MANTOVA È STATA MULTIPLA DI QUELLA PRESENTE MEDIAMENTE NELLE ALTRE CITTà LOMBARDE ro di raffineria”, incombe sulle falde acquifere e minaccia il Mincio. Inutile sottolineare come il fiume Mincio, in base ai rilievi effettuati, potrebbe esportare queste sostanze a valle in insospettabili territori alterando drammaticamente l’equilibrio ambientale ed alimentare. Esemplare l’accorato appello del colto e competente movimento Mantua Mothers (www. mantuamothers.it), il gruppo di madri mantovane che si interessa di problematiche allacciate all’inquinamento ambientale: Tutti noi abbiamo il diritto e soprattutto il dovere di informarci, di capire, di esigere il rispetto delle norme, di esigerne l’applicazione e di uscire da questa avvilente e

desolante apatia. Soltanto di fronte ad una cittadinanza consapevole, coesa e determinata a riaffermare i propri diritti potremo sperare che, a fronte dell’inerzia e dell’inefficacia degli interventi sino ad oggi posti in essere, gli organi di informazione nazionali e le superiori autorità politiche e amministrative si occupino seriamente della nostra situazione ambientale. Certamente non è il momento storico-finanziario ideale per affrontare tematiche di tale calibro, bonificare costa tanto, anche in posti di lavoro, e i bilanci in sofferenza delle industrie e dello stato sono un grave problema nel problema. Ma ciò non ci deve far tollerare più a lungo i dubbi riguardanti la nostra salute.

A controllare l’inquinamento sono le ARPA Chi è incaricato e responsabile del controllo dei tipi di inquinamento cui siamo sottoposti, “atmosferico”, “idrico” e “del suolo” , nonché di quello radioattivo? Dei vari controlli sono responsabili le A.R.P.A. , Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente. Queste Agenzie sono state istituite nel 1993 a seguito di un referendum che tolse le funzioni cui esse sono oggi preposte al Sistema Sanitario Nazionale. Ad esse spetta : 1) il controllo di fonti e fattori di inquinamento, 2) il monitoraggio dell’ambiente, 3) la vigilanza del rispetto delle normative a sfondo ambientale, 4) il supporto tecnico-scientificostrumentale a Provincie e Comuni, 5) lo sviluppo di un sistema informativo ambientale a disposizione di qualsiasi Ente interessato. Trovano inserimento negli organici delle ARPA figure professionali quali chimici, fisici, biologi, ingegneri, geologi, informatici,

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statistici, ma quella numericamente preponderante è il Tecnico della Prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro. Tale Tecnico, operante nei servizi ispettivi e di vigilanza è, nei limiti delle proprie attribuzioni, ufficiale di polizia giudiziaria. Potenzialmente, sulla carta, uno stuolo quindi di professionisti che vanno attivati dai governanti, in modo razionale e competente, prima di ritrovarsi con un grave danno sociale già compiuto e arduo da arginare. Il ruolo della politica, della sensibilità verso la qualità della vita del cittadino, si riscontra in modo evidente negli equilibri raggiunti dallo standard di vita dei paesi più civili. I paesi nordeuropei ne sono un esempio, ma ci è evidente quanto le cose cambino scendendo progressivamente nella latitudine. E l’Italia, in quanto a rispetto e sensibilità ambientale, è proprio quasi a livello del .. nordafrica.

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mantova life&style Mantova

MANTOVA

Capitale del tango

Dal 5 all’8 dicembre entra nel vivo l’undicesima edizione del Festival Internazionale dedicato ad uno dei balli più affascinanti del panorama latino, con ospiti tra le più grandi coppie di ballerini a livello mondiale: Mariano Chicho Frumboli y Juana Sepulveda, Adrian Ferreyra y Dana Frigoli, Gaston Torelli e Noelia Hurtado. Ogni anno infatti, Mantova si trasforma in una immensa milonga lasciandosi sedurre dalle note del tango, l’unico ballo che l’Unesco ha riconosciuto Patrimonio dell’Umanità. Il festival vedrà tangueros da tutto il mondo, incontrarsi in scatenate serate danzanti, alternate a pomeriggi con corsi per tutti i livelli con un prestigioso team di maestri argentini. Ad organizzare l’evento Marcello Schena e Maria Elena Macchini di EalloraTango, l’associazione virgiliana pioniera del tango in Italia. Info: www.ealloratango.it.

CASALMORO

La famosa ricorrenza della Madonna del Dosso meglio conosciuta come la Sagra della Pollastrella ha avuto anche quest’anno il gradimento di tutti i casalmoresi nonchè di tanti mantovani eccellenti, tra cui il vescovo mons. Busti che, in prima persona, ha fatto esplodere un “murter” posto come da tradizione ai piedi del Santuario. Anche quest’anno il gruppo Mortaristi ed alcuni affezionati della festa (tra cui il sindaco di Asola dr. Giordano Busi e il nostro direttore Marco Morelli) hanno potuto far “colazione” alle 6.30 dai Maffina, dove le donne di casa Clara e Monica hanno deliziato i presenti con trippa, cotechino e lenticchia, grana, lambrusco e sbrisolona. Una tradizione “squisita” che ha, come ogni anno, la benedizione del parroco don Roberto Taccuso, anch’egli tra i presenti.

Castel D’ario

la Festa dell’osso Riscoprire la cultura e la tradizione del territorio attraverso le tipiche prelibatezze culinarie, è l’obiettivo di questa festa in piazza che si svolgerà da venerdì 6 sino a lunedì 9 dicembre. In passato il maiale rappresentava una ricchezza per la famiglia, significava carne dopo tanta polenta e niente veniva gettato. Perciò riproporre queste antiche usanze racchiude anche la speranza di trasmettere ai giovani ciò che è stato, esaltando appunto lo spirito puro della semplicità. Ecco dunque un menu vecchio stile con sampet, grugnin, oreci, polenta e grepole, ossi di maiale, cotechino, braciole ma anche il tradizionale risotto alla pilota e costine.

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Sarà domenica 8 dicembre, il terzo e ultimo appuntamento con la kermesse dedicata ai sapori e ai profumi della terra. Dato interessante, oggi la Lombardia vanta ben 42 vini a denominazione d’origine DOC e DOCG. Ecco quindi che “Cantine aperte” diventa l’occasione per riscoprire e degustare i gioielli enologici, a partire ad esempio dal Lambrusco Doc. Un occhio doveroso alla sostenibilità sociale con l’approfondimento “Vino e giovani”, per un bere consapevole. Per info: www.movimentoturismovino.it.

Castiglione delle Stiviere

grande attesa per il mercato dei piccoli ESPLOSI I MURTER

CANTINE APERTE ULTIMA DATA

L’Istituto Comprensivo Castiglione Uno, con il patrocinio dell’amministrazione comunale, organizza la terza edizione del mercatino dei giocattoli e libri usati per bambini e ragazzi dai 6 ai 14 anni. L’ente coordinato da Angelo Gandini, ha fissato l’evento nella giornata di domenica 8 dicembre, presso il centro storico dalle 14.30 alle 18.30. Un’iniziativa molto sentita nel capoluogo dell’Alto Mantovano, la quale non manca di riunire grandi e piccoli alla riscoperta di un passato non troppo lontano: prevede infatti lo scambio e la vendita di oggetti usati. Quota di partecipazione euro 5,00 che sarà riservata all’Istituto Comprensivo per l’organizzazione di ulteriori attività.

Mantova

Appuntamento con Voglia di vintage Alle porte la quarta edizione di “Voglia di Vintage”, che si terrà in Piazza Sordello il 21 ed il 22 dicembre. Una mostra-mercato impedibile tra moda, arte e design: un’occasione speciale per tuffarsi nel passato, tra pregiati capi d’abbigliamento, accessori, oggetti d’uso quotidiano e soprattutto da collezione. Vere e proprie testimonianze che hanno fatto la storia della moda, attraverso le traversie dettate dalle tendenze sociali e politiche emerse nel corso degli anni. Unica nel suo genere e sinonimo di esclusività, racchiude al suo interno un selezionato numero di espositori, tra gli oggetti entrati nell’olimpo del cult. Info: http://vogliadivintage.blogspot.it.

Castellaro Lagusello

il borgo premiato con la Bandiera Arancione Grandi novità: il piccolo diamante morenico ha recentemente ottenuto il marchio di qualità turistico ambientale del Touring Club Italiano rivolto alle piccole località dell’entroterra che si distinguono per un’accoglienza di qualità, ossia la Bandiera Arancione. L’importante conseguimento avviene in base a diversi criteri tra i quali: la valorizzazione del patrimonio, la qualità della ricettività, della ristorazione e dei prodotti tipici. Il marchio è temporaneo e la verifica avviene ogni tre anni. Un risultato per nulla scontato per Castellaro, con alle spalle anni di impegno e dedizione per sviluppo e la tutela del territorio.

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a cura di Elisa Turcato Castiglione delle Stiviere

stagione di prosa Il grande teatro sbarca nel cuore delle Colline Moreniche: la cittadina aloisiana si appresta dunque ad ospitare i grandi nomi del cinema con spettacoli d’eccezione. La rassegna partita lo scorso 28 novembre con “Il Visitatore” di Eric-Emmanuel Schmitt, per la regia di Valerio Rinasco, vedrà esibirsi gli attori, Alessio Boni ed Alessandro Haber. Undici

Mantova

Tutti pronti per l’arrivo dei saldi!

appuntamenti in tutto che toccheranno anche la prima parte del 2014, sino all’ultima rappresentazione in programma per sabato 12 aprile. La consueta location del Teatro Sociale, sita in prossimità di Piazza Ugo Dallò, sarà dunque rispolverata a lucido. Teatro e cultura, un connubio unico e affascinante. Da menzionare alcune serate, come quella del 29 gennaio, intitolata “Giocando con Orlando” con Stefano Accorsi, commedia liberamente tratta dall’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto, per la regia di Marco Baliani; e ancora “Cyrano sulla Luna” di Savinien Cyrano De Bergerac con Alessandro Preziosi, regista e attore. Tutti gli spettacoli inizieranno alle 21.00, mentre per consultare il calendario completo e ottenere dettagli sugli abbonamenti, rivolgersi all’ufficio cultura del comune e scrivere a, cultura@comune.castiglione.mn.it.

Piubega

Aiutiamo Carla “Gli amici di Carla” erano presenti con il loro banchetto nel corso della quattordicesima edizione della festa dedicata alla solidarietà di Piubega. Com’è inevitabile colpisce il viso sorridente di una bambina di sei anni affetta sin dalla nascita dalla sindrome dell’intestino corto. Ha trascorso i primi 8 mesi di una vita appena iniziata in un lettino d’ospedale. Oggi per vivere deve rimanere attaccata per 12 ore al giorno ad una macchina per essere alimentata attraverso un catetere centrale. Ad ora l’obiettivo è quello di eliminare l’alimentazione parenterale mediante un intervento chirurgico di allungamento dell’intestino o come ultima possibilità un trapianto. Info: www.aiutacarla.it

Castiglione delle Stiviere

calendario per le festività

Se qualcuno sperava che si ripetesse l’esperimento del 2012 di anticipare i saldi invernali, attualmente sembrerebbe un’ipotesi da scartare. Questo perché secondo le logiche delle vendite, e quindi degli operatori del settore abbigliamento (in particolare) questa procedura abbassa i profitti. Di tutt’altro avviso, Federdistribuzione, in quanto con la negazione delle promozioni anticipate, verrà a mancare un importante stimolo agli acquisti. Ecco quindi la diatriba continua, e i cari saldi, arriveranno come sempre subito dopo le feste natalizie.

Così come il calendario estivo alosiano anche quello invernale sarà altrettanto riccao e colma di sorprese. Tra mercatini, presepe vivente, reading, concerti, in collaborazione con le associazioni, il capoluogo dell’Alto Mantovano diventerà una meta obbligata anche per i visitatori provenienti dal vicino lago di Garda. L’impegno è infatti quello di coinvolgere a 360 gradi i quartieri e quindi la popolazione. A breve, il calendario completo con il dettaglio delle iniziative al sito: www.comune.castiglione.mn.it.

Alto Mantovano

sterilgarda firma partnership con Yili Group La qualità italiana conquista la Cina. Sterilgarda produrrà latte per Yili Group, (Inner Mongolia Yili Industrial Group Company Limited) il più grande produttore lattiero caseario cinese con il quale è stato siglato un importante accordo di partnership. Il latte prodotto da Sterilgarda verrà venduto in tut-

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ta la Cina da Yili con il proprio marchio. Quotato alla borsa di Shanghai, il Gruppo Yili nel corso dei primi nove mesi del 2013 ha registrato ricavi operativi pari a 5,9 miliardi dollari. L’amministratore delegato di Sterilgarda, Fernando Sarzi, ha spiegato durante la cerimonia di presentazione della partnership a Shanghai che “la Cina è sicuramente il mercato che in questo momento sta registrando la crescita più veloce e che Yili, rappresentando il primo marchio del settore caseario cinese, potrà contare su prodotti di alta qualità. La nostra azienda – ha continuato Sarzi – da sempre ha fatto leva sull’innovazione, sul made in Italy e sul tema del benessere, offrendo ai propri partner garanzie di sicurezza alimentare nel rispetto della tradizione gastronomica italiana”. Il presidente esecutivo del Gruppo Yili, Zhang Jianqiu, ha evidenziato nel suo discorso come la globalizzazione sia una tendenza irreversibile per il settore caseario cinese ed ha aggiunto: “Sterilgarda sarà uno dei partner più importanti di Yili. Credo che la cooperazione di oggi sia solo un punto di partenza per i consumatori cinesi.

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brescia life&style LONATO del garda

Vesti la Musica 2014

È stato presentato lo scorso novembre 2013, nell’elegante cornice della Perla del Garda a Lonato d/G (in via Fenil Vecchio 9), il 3° Concorso nazionale di moda musicale Vesti la Musica… in abito da sera 2014. Concorso che unisce giovani talenti, moda, musica e solidarietà. L’evento, che nella scorsa edizione ha visto la partecipazione di numerosi stilisti da tutta Italia, è curato dal Progetto Noi Musica di Luca Nicocelli, e chiama per la terza volta chiama a raccolta sarte, stilisti emergenti, designer e appassionati di moda tra i 18 e i 40 anni. Nelle serate di “semifinale” e “finale”, a metà giugno 2014, ogni abito selezionato dalla giuria tecnica sarà accompagnato in passerella da una giovane cantante e/o un musicista che eseguirà la canzone ispiratrice». Per le modalità di iscrizione, ogni concorrente è tenuto a visionare il sito www.vestilamusica.blogspot.com

DESENZANO

Nasce la proposta del ciclo di incontri “Letture di ordinaria follia” grazie ad una proposta di giovani neolaureati desenzanesi, sei serate per condividere letture, idee e parole sulla linea di confine tra normalità e devianza che continueranno anche nel mese di dicembre: 3 dicembre “Con altri occhi: il mito dell’artista folle”; 10 dicembre “Le persone e la trappola dei ruoli” e 17 dicembre “Normale a chi? Normale sarà lei!”. Il tema verrà declinato in chiave letteraria, storica, artistica, psicologica da Roberto Torricelli, Silvia Papa, Diego Bocchio, Matteo Rossi e Valentina Albano. Obiettivo del progetto è promuovere la lettura, lo scambio di idee e l’esercizio del pensiero attraverso la parola, nella convinzione che ciò sia di qualche utilità per interpretare il mondo in cui ci troviamo a vivere. Info allo 030.9141248 oppure biblioteca@comune.desenzano.brescia.it.

VALLIO TERME

Mercatini di Natale Per il 9° anno la Pro Loco di Vallio Terme organizza i mercatini di Natale in programma il 7 e l’8 dicembre. Ben 60 gli espositori e gli spazi che verranno assegnati nel piccolo borgo di Caschino e di Porle, dove si potranno esporre tante idee regalo con prodotti artigianali e gastronomici di diverso genere sulle bancarelle distribuite nei vari cortili della contrada, che per l’occasione si trasformerà in un piccolo borgo da fiaba. Per intrattenere il pubblico sono invitati la Fanfara dei Bersaglieri “Piume del Garda”, il coro “La Valle”, il corpo bandistico e il coro della Stella di Vallio Terme che eseguiranno musiche intonate alla ricorrenza.

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Lovere ARTS BAMBINI E BURATTINI L’Amministrazione comunale, la Nuova ProLoco e l’As. Ar.Co. Lovere organizzano dal 13 al 15 dicembre la VII edizione di “Lovere ARTS - BAMBINI E BURATTINI”, percorso espositivo tra i porticati, i cortili e gli angoli caratteristici del borgo medievale di Lovere. In programma: esposizione d’arte e vendita di artigianato artistico di qualità; animazione, laboratori didattici; degustazione di prodotti tipici presso i punti ristoro; visite guidate al borgo antico, all’Accademia Tadini e al Santuario delle Sante loveresi.

BERZO DEMO

Ère da Nadal dal Mut edizione 2013 normalità e devianza

LOVERE

Venerdì 6 dicembre apertura delle “Ère da Nadal dal Mut” con taglio del nastro alla presenza delle Autorità civili e religiose. Durante la cerimonia e la serata intrattenimento musicale con Dj Ivan Toloni. L’evento proseguirà sabato 7 con simpatiche sorprese per grandi e piccini con artisti di strada. Alle ore 22.45 è in programma lo spettacolo pirotecnico. Domenica 8 dicembre nel pomeriggio spettacolo per bambini e musica per i più grandi. Tutti i giorni sarà possibile degustare il pane casereccio, prodotti gastronomici derivanti dalle castagne, assistere alla cagliata e assaggiarne i prodotti, assaporare torte e dolci tipici freschi.

padernello

il mercato della terra Il “Mercato della Terra di Padernello” è il frutto di un percorso iniziato nel 2007 come progetto di economia del territorio, della Condotta Slow Food Bassa Bresciana con la Fondazione Nymphe, fondazione culturale sostenuta da Fondazione Cariplo, in collaborazione con Fondazione Pianura Bresciana e Fondazione Dominato Leonense. Il bilancio, giunto alla soglia del primo anniversario, è sicuramente positivo; molti sono i complimenti che sostengono il progetto. Il Mercato Della Terra® di Padernello si terrà il 15 dicembre ed ogni terza domenica di ogni mese presso : Castello di Padernello, via Cavour,1 25022 Borgo San Giacomo (BS) 0309408766. Info:www.castellodipadernello.it

PARATICO

la celebrazione della Madonna dei Pom Nel giorno dedicato all’Immacolata a Paratico ricorre la celebrazione della “Madonna dei Pom” nei giorni del 7 e 8 Dicembre. Le mele vengono benedette e il giorno dopo utilizzate per preparare prelibatezze gastronomiche: narra la leggenda che l’uomo usava offrire la mela come pegno d’amore alla sua donna, siglando con questo gesto l’inizio del loro fidanzamento. La tradizione continua all’insegna dell’allegria, del buon cibo e degli antichi valori. Sagra popolare dove si rievocano i mestieri e le tradizioni contadine di una volta. Si svolge lungo la Via San Pietro illuminata da lanterne.

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a cura di elena andreani brescia

premio cuore amico Si è tenuta la ventitreesima edizione del Premio Cuore Amico. Il riconoscimento, istituito nel 1990 e noto come “Nobel dei missionari”, viene assegnato ogni anno dall’Associazione Cuore Amico Fraternità Onlus donando 150.000 € a sostegno dell’attività di sacerdoti e religiosi, suore e laici che si impegnano ogni giorno ad esaltare la dignità di ogni singolo

BOTTICINO

Music Festival serata finale

essere umano nei Paesi poveri del mondo, nel segno della semplicità di spirito e in unione di povertà con gli ultimi. Il Premio, assegnato tra gli altri anche a Papa Giovanni Paolo II nel 1998, è stato attribuito per il 2013 a: Padre Giorgio Nonni, sacerdote missionario in Perù, Suor Paola Battagliola, missionaria in Timor Est e la Dott.ssa Piera Tortore, missionaria laica che presta il suo servizio come medico in Congo. L’Associazione Cuore Amico Fraternità Onlus, fondata da don Mario Pasini nel 1980, nasce spontaneamente dal cuore delle mamme italiane. Infatti grazie all’appello della mamma di un missionario comboniano, pubblicato sulla rivista “Madre”, di cui don Pasini era direttore, e alla generosa risposta delle lettrici, si decise di costituire una associazione dedita al sostegno delle necessità dei missionari.

BRESCIA

MotorCircus 2014 Catalogata come unica fiera del motor sport italiano, MotorCircus saprà richiamare, i maggiori protagonisti del mondo delle corse e tutto il sistema che ad esso si accompagna a partire dai team per arrivare ai media passando per i piloti, i ricambisti, e tutti gli operatori del settore il 25 e il 26 gennaio. Per il sesto anno consecutivo rimane invariata la formula vincente composta da parte espositiva, arena centrale per premiazioni e presentazioni e pista esterna per Spettacolo Puro (show non competitivo) e Memorial Caffi (gara ad inviti). L’entusiasmo è alimentato anche dai commenti degli espositori che hanno giudicato molto tecnico il livello della fiera.

CASTELCOVATI

sagra dei casoncelli L’annuale Sagra dei casoncelli de Sant’Antone in occasione dei festeggiamenti del Santo patrono non mancherà neppure quest’anno a Castelcovati. Un momento grazie al quale si potrà valorizzare la gastronomia locale attraverso la ricetta più rappresentativa della provincia bresciana. Durante lo svolgimento della manifestazione tutti i ristoranti si uniranno ai festeggiamenti di Sant’Antonio, proponendo menù a tema con la promozione del piatto dei casunsei. Per maggiori informazioni: www.comune.castelcovati.bs.it.

Il Festival Botticinese, ormai considerato uno dei Contest Canori più prestigiosi d’Italia, nasce nel 2006 e sabato 7 dicembre, ore 21, presso il Teatro Centro Lucia ci sarà la Serata finale del Concorso nazionale per cantautori ed interpreti di brani originali inediti o editi. I dieci finalisti che saliranno sul palco si contenderanno il trofeo BMF2013 e la possibilità di realizzare un singolo prodotto dal musicista e fonico Paolo Costola, presso i MACWAVESTUDIOS.

ISEO

natale con gusto festival dei sapori Torna a Iseo il festival dei sapori, delle tradizioni e delle tipicità più grande della Lombardia, giunto quest’anno alla dodicesima edizione. Una vera e propria rassegna del gusto che mette in vetrina l’eccellenza della produzione enogastronomica del nostro Paese e creazioni artigianali

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di qualità: dalle birre artigianali ai vini del Roero, dall’olio del Farnese al miele, ma anche tante idee regalo da mettere sotto l’albero come i cosmetici bio a base di latte d’asina o le tisane a base di erbe officinali. Per due fine settimana (14-15 e 21-22 dicembre) le caratteristiche casette in legno punteggeranno i vicoli del borgo storico di Iseo, le piazze e le vie che si affacciano sul lago e proporranno prodotti tipici, difficilmente trovabili nei punti vendita tradizionali, oltre che preziosi oggetti dell’artigianato. I visitatori avranno così la possibilità di immergersi nell’atmosfera natalizia dell’incantevole scenario del lago degustando le specialità tipiche del luogo, ma anche di visitare importanti monumenti e opere d’arte che l’impianto medievale di Iseo ospita: il Castello Oldofredi, il palazzo dell’Arsenale, la Pieve e la Chiesa del Mercato, il reticolo di vie e strade suggestive che si dipartono dalla piazza, la via del Campo e la Pusterla ed altro ancora. Concerti, mostre, spettacoli itineranti e auguri natalizi in musica accompagnati da degustazioni gratuite che allieteranno le giornate.

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verona life&style VERONA e Provincia

la magia delle feste

Fino al 22 dicembre a Verona presso Piazza dei Signori conosciuta anche come Piazza Dante troverete i mercatini di Natale nelle caratteristiche casette in legno Christkindlmarkt di Norimberga, circa 60 espositori, prodotti tipici e artigianali. Il 7, l’8, il 14, il 15, il 21 e il 22 dicembre in piazza Arsenale il mercatino natalizio dell’Arsenale, evento di grande richiamo per amanti delle cose belle, dalla pittura ai piccoli manufatti artigianali sino a pietre preziose. In provincia di Verona ad Albaredo d’Adige il 12 dicembre la Festa di Santa Lucia, tradizionale arrivo del carro di Santa Lucia accompagnata dall’asinello con dolcetti per tutti i bambini. Il 15 dicembre a Verona dalle ore 8.30 in piazza Bra Christmas Run 2013, corsa dei Babbi Natale. Il 6 gennaio a Pastrengo il Falò della Befana, sotto le mura di Forte Degenfeld, corteo e musica.

extra muros

Col Vetoraz è scesa in campo ed ha festeggiato i suoi 20 anni facendo del bene. La cantina di Valdobbiadene ha organizzato, per il sesto anno consecutivo “Un Calcio al Bisogno”, iniziativa benefica a favore di FoRiBiCa la Fondazione per la ricerca biomedica cardiovascolare e la terapia genica e cellulare di Padova. Al termine delle fatiche sportive, alle ore 20.00, la giornata si è chiusa a tavola col tradizionale spiedo offerto da Col Vetoraz e preparato dagli Alpini della sezione di Onigo. Scopo dell’incontro, la raccolta di fondi per sostenere la ricerca per la cura delle malattie cardiovascolari, oggi prima causa di mortalità (40% dei decessi) ed inabilità nel nostro paese. Ogni anno sono circa 150.000 le persone colpite da infarto cardiaco e il 4,4 per mille quelle affette da invalidità cardiovascolare.

SANT’ANNA D’ALFAEDO

suggestivo mercatino Domenica 15 dicembre visitatori e appassionati potranno visitare i mercatini di Natale allestiti all’interno di tipiche casette in legno nella piazza e nelle corti del piccolo borgo Roncai, a Sant’Anna d’Alfaedo. Si potranno trovare prodotti tipici, esposizione di articoli natalizi, presepe vivente e stand gastronomici. La suggestione del borgo di Roncai, che rappresenta una terra di confine tra il veronese e il Trentino, tra la montagna e la Val D’Adige, farà in modo di trascinare tante famiglie coi propri figli in un luogo magico nell’attesa del Natale.

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Mostra mercato Dell’artigianato locale Mostra Mercato di oggettistica, dell’artigianato, prodotti natalizi e della produzione agricola valeggiana, organizzata domenica 1 dicembre in Piazza Carlo Alberto, dalle ore 10.00 alle ore 19.30. La cornice ideale per gli acquisti di Natale dedicato alle eccellenze del territorio valeggiano che si esprime attraverso banchetti di articoli da regalo, oggettistica, di lavori d`artigianato artistico e bijoux, prodotti agricoli e stand di degustazione, decorazioni per la casa e le feste.

PESCHIERA DEL GARDA

torna il Presepe del lago un calcio al bisogno

VALEGGIO

Dall’8 dicembre al via a Peschiera del Garda, per tutto il mese e fino al 6 gennaio, il tradizionale presepe del lago, un vero e proprio presepe allestito con figuranti ritagliati su compensato e dipinti e fissati sul fondo del lago, ovviamente illuminati per farli rendere ben visibili dalla gente in particolare sul calare della sera. Alla vigilia di Natale avverrà la posa del Bambin Gesù nel presepe lacustre. Numerosi gli eventi paralleli che avverranno anche per questo Natale a Peschiera. Tra cui il tradizionale canto della stella per le vie della cittadina. Tanti altri gli appuntamenti che Peschiera si appresta a realizzare durante le feste natalizie, per info www.comune.peschieradelgarda.vr.it.

Vini e festivita’ natalizie

cofanetto dogarina regalo d.o.c. Dogarina, azienda agricola trevigiana leader nella produzione di Prosecco Doc, presenta in occasione delle prossime festività natalizie il cofanetto con le tre bottiglie Bucintoro Chardonnay, Terranova Cabernet e Spumante Brut della gamma Cà di Pietra al prezzo di 30 euro, la confezione con i tre vini Prosecco Doc Treviso Millesimato Extra Dry, Prosecco Doc Treviso Millesimato Brut e Spumante Dolce dell’elegante linea Dogarina in vendita a 27 euro, il Prosecco Doc Millesimato Extra Dry Magnum sia nella versione “classica” a euro 26 che nella preziosa versione oro a 30 euro.

VALEGGIO

omaggio a verdi L’Associazione Arti e Mestieri di Valeggio Sul Mincio in collaborazione con l’amministrazione comunale organizza per giovedì 12 dicembre alle ore 20.30 presso il Teatro Smeraldo una serata dal titolo “Omaggio a Verdi”. Parteciperanno l’Orchestra Sinfonica dei Colli Morenici di Mantova, il Coro Lirico di Bergamo, soprano della serata Barbara Costa, tenore: Diego Cavazzin e Direttore Damiano Maria Carissoni. Il prezzo d’ingresso per il concerto è di € 10 in platea ed € 7 in galleria. Le prevendite sono disponibili presso Proloco Valeggio 045 7951880 o contattando info@artiemestierivaleggio.it.

n. 6 Dicembre-Gennaio 2013


a cura di elena Andreani bussolengo

magico flover È un Natale sempre più magico quello che ogni anno anima il Villaggio Flover di Bussolengo (Vr), il più grande mercatino natalizio al coperto d’Italia. Oltre 7 mila metri quadrati interamente dedicati al Natale, dove perdersi, sognare e divertirsi tra presepi, gnomi al lavoro, arredi e addobbi per le feste, ghiottonerie da assaggiare e regalare. E

COSTERMANO

Deliziosa festa dei biscottI

un calendario ricco di appuntamenti con spettacoli, musica, giochi, laboratori creativi per bambini e adulti. Ispirato al romantico borgo medievale Rothenburg ob der Tauber, in Germania, il Villaggio di Natale Flover sa conquistare davvero tutti. Come in un vero villaggio, si inconrtano gli artigiani al lavoro: il pirografo che realizza quadretti bruciando il legno, il maestro scultore che crea gnomi porta fortuna con legni antichi, l’artista dei fiori pressati, la decoratrice del vetro, l’artigiana della lana che insegna a lavorare a maglia. Tra le novità dell’edizione 2013, l’atelier di Cake design e le stanze tendenza con le riproduzioni di abitazioni addobbate e decorate con i colori trendy dell’anno. Aperto fino al 12 gennaio 2014 tutti i giorni (escluso Natale e Capodanno) con orario continuato dalle 9 alle 19.30. www.flover.it (R.B.)

VERONA

Vigna e gli stati naturali Al Museo di Castelvecchio si concluderà il 6 gennaio 2014 la mostra promossa dal Comune di Verona che illustra l’attività di artista di Giorgio Vigna intitolata “Stati Naturali”, una personale curata da Paola Marini; un percorso di segni, interventi puntuali dell’artista, disseminati lungo gli spazi museali, che metteranno in relazione alcuni tra i più rappresentativi lavori di Vigna con le opere antiche allestite all’interno del museo. La sua cifra si segnala soprattutto per un uso originale dei materiali i quali assumono forme affascinanti e nuove valenze artistiche. La mostra rispetterà i seguenti orari dal martedì alla domenica dalle 8.30 alle 19.30; il lunedì dalle 13.30 alle 19.30.

PEDEMONTE

nativita’ in Valpolicella Torna anche quest’anno la ricostruzione minuziosa e dettagliata del villaggio della natività in Valpolicella con il presepe vivente di Pedemonte. Numerose le comparse, adulti e bambini che si divertiranno a rievocare momenti religiosi che ogni hanno interpretano con abilità e precisione. Dal 24 dicembre per tutte le domeniche e le festività fino al 6 gennaio2014 il presepe vivente apre le porte ai visitatori per rivivere insieme alla magica atmosfera del Natale anche un momento di religiosità e condivisione. Per info www.presepevivente-pedemonte.it.

La consueta e tipica “festa dei biscotti” si svolgerà nella frazione di Costermano, Malciaga, l’8 dicembre; al contempo la rappresentazione folcloristica del Palio delle Contrade con giochi soprattutto per l’intrattenimento dei più piccini, degustazioni e vendita di prodotti tipici locali. Ma che la farà da padrona saranno le tante bancarelle di dolciumi e giocattoli, un piccolo paese dei balocchi nell’attesa delle festività più sentite e amate dai nostri bambini la Santa Lucia e il Natale.

BARDOLINO

“Dal 6 al 6” un mese di grande festa Tanti gli eventi in programma nella splendida Bardolino, cittadina rivierasca a ridosso della sponda veronese del lago di Garda. L’avvicinarsi delle feste rende ricco il cartellone degli appuntamenti dell’iniziativa “Dal 6 al 6”: dal 6 dicembre 2013 al 6 gennaio 2014 i più piccoli potranno divertirsi e

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sfidarsi sulla pista di pattinaggio appositamente allestita in riva al lago, salire sulla sempre affascinante giostra dei cavalli in centro al paese. Per i più grandi spettacoli teatrali, musica, bancarelle animeranno le strade e sarà possibile visitare la mostra dei presepi artigianali allestita nelle vetrine del centro storico e presso la Chiesa di San Severo. Importante e di rilievo per le sue particolarità il mercatino di Natale con esposizione e vendita di prodotti tipici e da regalo. E dopo Natale, un’altra gradita occasione per trascorrere i momenti di festa in compagnia di amici e parenti: il Capodanno in piazza, con pandoro, spumante e fuochi d’artificio pronti per accogliere l’arrivo del nuovo anno. Il fitto calendario si chiude, come da tradizione, con il Bruiel della Befana il 6 gennaio 2014. Da molti anni questi appuntamenti vengono riproposti dal Comune di Bardolino e ogni anno riscuotono notevole successo e accolgono centinaia di visitatori, affascinati anche da una porzione di lago che suggestiona anche d’inverno. Dunque non perdetevi questo mese di eventi e rassegne.

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1.6.7.8 Dicembre Veronafiere

L’Evento

L’11ª EDIZIONE SI PRESENTA CON UNA FORMULA ESPOSITIVA COMPLETAMENTE RINNOVATA

di PAOLO CARLI

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uattro nuovi saloni che ampliano le proposte dedicate alla casa: la mostra mercato dell’abitare, made in Veronafiere, che alla sua 11^ edizione ha cambiato nome in Vivi la Casa Style, si presenta con una formula completamente rinnovata con il Salone dei Sapori, il Salone del Modernariato e dell’Antiquariato, Cosmofemme e Cosmocake, soluzioni sempre più orientate verso il consumatore finale, nell’ottica di un totale rinnovamento che vedrà il compimento a partire dall’edizione 2014. Il 1 dicembre e dal 6 all’8 dicembre 2013, Vivi la Casa Style diventa il luogo ideale per il visitatore e per l’espositore, a ridosso delle imminenti festività natalizie, con molteplici soluzioni per l’acquisto dei regali. Grazie al contributo della Camera di Commercio di Verona, nel cuore del padiglione 2 ci sarà il Temporary Shop, uno spazio espositivo di 490 mq dedicato alle proposte in tema di complementi d’arredo, articoli per la tavola e la cucina, oreficeria e gioielleria, realizzate dagli artigiani veronesi. Il Salone dei Sapori è una vetrina con vendita diretta di prodotti agroalimentari di qualità, dalla frutta fresca all’olio extravergine di oliva, spezie, cioccolato, farine, vini che rappresentano non solo le eccellenze ma il meglio dell’enogastronomia made in Italy. L’edizione zero del salone dedicato al wine and food, che occupa l’intero padiglione 1, non parte da zero: Veronafiere, forte del suo know how nel settore enogastronomico, offre una straordinaria

TUTTO PER IL GIORNO PIU’ BELLO La sezione dedicata agli sposi è diventata uno spazio imperdibile all’interno di Vivi la Casa. Se non tutti vedono nelle nozze un business è, però, vero che il sogno di ogni coppia è organizzare al meglio il giorno del sì. Ed è proprio all’interno di questa sezione che nascono le idee e si prendono i contatti con i wedding planner. Quest’anno viene addirittura proposto un workshop per realizzare il sito internet del matrimonio.

opportunità alle aziende di settore che vogliono non solo fare una mera presentazione dei loro prodotti ma dare una testimonianza concreta che oggi con la provenienza degli alimenti non si scherza. Nato dal desiderio di rilanciare la tradizione antiquaria, il Salone del Modernariato e dell’Anti-

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VIVI LA CASA STYLE, UNA PIAZZA INTERATTIVA TUTTA DA VISITARE LA FIERA DELL’ARREDAMENTO DOPO AVER CAMBIATO NOME è FORTEMENTE ORIENTATA AL CONSUMATORE FINALE

quariato si è esteso alle proposte del passato di intramontabile valore e pregio di tutto il territorio italiano, quali collezioni di mobili, porcellane, tappeti, ceramiche, argenti, dipinti, miniature e gioielli antichi. L’edizione 2013 di Vivi la Casa Style si caratterizza anche per l’ingresso di due manifestazioni nuove all’interno del padiglione 4 dedicato al Salone degli Sposi, spazio che raccoglie le migliori proposte in tema di abiti da sposa, noleggio auto, agenzie di viaggio, fotografi, servizi catering e wedding planning.Un aggiornamento professionale per esperti del settore, una vetrina per le aziende e uno show per i visitatori: questo è Cosmofemme e Cosmocake, i saloni che mettono in mostra su un grande palcoscenico e in vendita i prodotti dedicati all’estetica applicata e alla decorazione delle torte, due ambiti legati al giorno del sì, ma anche alla vita quotidiana e al benessere della persona. I nuovi saloni incrementano la proposta espositiva del Salone Moderno, Design e Servizi, Salone dei Complementi d’Arredo e Salone degli Sposi che hanno caratterizzato la manifestazione fin dalle prime edizioni. Molteplici le agevolazioni studiate appositamente per il visitatore: il venerdì di due persone paga una sola e il sabato, presentando alle casse il biglietto di Fieracavalli, si paga la metà.

Info: orario dalle 9.00 alle 20.00 (orario continuato) biglietti 5,00 € il venerdì; 10,00 € il sabato e la domenica; ingresso gratuito per i bambini fino ai 12 anni ingresso Cangrande parcheggio Ex Mercato Ortofrutticolo P3, Viale del Lavoro (2.000 posti, 3,00 €) www.vivilacasaweb.it

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AUGURI · Arti Grafiche Castello S.p.A. · Viale Europa, 33 · 46019 Viadana (MN) tel. 0375 833055 · fax 0375 782111 · info@agcastello.it · www.agcastello.it



7.8 Dicembre Montichiari

L’Evento

I VISITATORI POTRANNO ANCHE ASSISTERE NEL POMERIGGIO DEL SABATO E DELLA DOMENICA ALLA VERA E PROPRIA GARA CON GIUDICI INTERNAZIONALI

CAT FANTASY, GATTI DI RAZZA DAL MONDO di Vittoria Bisutti

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at Fantasy, gatti di razza dal mondo, è il titolo delle due Esposizioni Internazionali Feline che si svolgeranno sabato 7 e domenica 8 Dicembre presso il Centro Fiera di Montichiari. Protagonisti indiscussi saranno splendidi esemplari di tutte le razze e provenienti da tutto il mondo. Potrete ammirare il gatto Persiano, splendida razza selezionata dall’uomo, che con il suo lunghissimo e vaporoso mantello accentra su di sé le attenzioni degli ospiti dei nostri salotti; il gatto Norvegese delle Foreste, fiero e possente come un vichingo, che con la sua mole suscita sempre rispetto e ammirazione; il Main-Coon, il grande gatto americano, ottimo nuotatore e pescatore; l’Abissino, il gatto dei faraoni che compare raffigurato nelle antiche testimonianze come simbolo divino; il gatto Certosino, i cui enigmatici occhi d’ambra hanno ispirato mistiche leggende medioevali; il Devon Rex, piccolo folletto dalle grandi orecchie e dagli occhi sgranati. Tutto il fascino ed il mistero dell’oriente si ritrovano negli occhi azzurri o verdi degli Orientali e dei Sia-

Il gatto è un animale particolare, tanto amato quanto odiato. Hanno ispirato scrittori e pittori. Un animale molto sveglio, misterioso, pulito e curioso. mesi. E poi ancora il gatto Europeo, che è per noi il più comune ed antico; il Ragdoll, il gatto domestico più grande in assoluto che, completamente rilassato tra le braccia del padrone, sembra una bambola di stracci. Moltissimi i cuccioli partecipanti all’Esposizione. Come resistere dunque ai gattini Devon Rex, con la faccia d’E.T. e le orecchie paraboliche, agli azzurri Certosini, tanto cari ad una certa pubblicità, ed ai moltissimi teneri cuccioli di Persiano dai molteplici colori, batuffoli di pelo con grandi occhi e nasino schiacciato, che rendono impossibile il contenere il desiderio di stringerli e coccolarli. Il pubblico potrà così ammirare tutti insieme questi campioni di bellezza, che ogni giorno si sottoporranno all’esame ed al giudizio di un’apposita giuria di esperti, italiani ed esteri, tutti ben toelettati ma, soprattutto, coccolati come sempre dai loro

L’eleganza del gatto Abissino L’Abissino è un gatto dai colori intensi, di taglia media e dall’aspetto armonioso e ben proporzionato. Agile e flessuoso, ha una muscolatura ben sviluppata, potente e asciutta. Ha il dorso leggermente arcuato ed è dotato di una sua naturale eleganza. La varietà europea ha corpo più robusto, testa grande ed è più irrequieta; la varietà americana ha corpo più longilineo, zampe lunghe ed è più dolce. La pelliccia ha un’alternanza di bande chiare e

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scure su ogni singolo pelo, detta ticking. Si tratta di una caratteristica degli animali selvatici,che consente loro di mimetizzarsi meglio nell’habitat in cui vivono. Molto affettuoso, è socievole e curioso. Si affeziona ad una sola persona. Ama molto passeggiare: si adatta anche ad essere portato al guinzaglio. Vivace e talvolta turbolento, ha bisogno di spazio per giocare. E’ adatto alla vita in appartamento.

proprietari-amici. I visitatori potranno anche assistere nel pomeriggio del sabato e della domenica alla vera e propria gara, dove giudici Internazionali decideranno, tramite vere e proprie sfide di bellezza, quali saranno gli esemplari che si contenderanno nel pomeriggio dei due giorni, durante il Best in Show, l’ambito titolo del BEST OF BEST che sarà assegnato al più bel gatto di tutta la manifestazione. Orari: sabato 7 e domenica 8 dicembre dalle ore 10,00 alle ore 19.00.

Canadian Sphynx, il gatto nudo Il gatto nudo, come viene definito, ha fatto molto parlare di sé, quando,è apparso per la prima volta a un’esposizione felina italiana nel 1984 e il micio un pò tremolante e intimidito ha spezzato la “platea” in due, fin dal primo momento: da una parte chi lo ha amato,dall’altra da chi lo ha respinto. Ancora oggi si può ricordare quell’evento come un vero e proprio terremoto, anche perché allora la razza non era ancora stata riconosciuta da nessuna associazione. Lo Sphynx è un gatto appiccicoso, segue il suo padrone dovunque, lo osserva attentamente e non lo lascia mai. Impara le sue abitudini e non vuole che siano cambiate. Ha bisogno di continue attenzioni dal padrone: carezze, sguardi affettuosi, piccole attenzioni.

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Mercatini di Natale 2013

L’Evento

I mercatini di Natale sono una tradizione alpina. Da sempre la gente si incontra in questi luoghi di fascino per trascorrere l’incanto del periodo dell’Avvento

L’ATMOSFERA DEL NATALE AVVOLGE L’EUROPA INTERA di Vittoria Bisutti

LE STRADE DEL NATALE NELLE MARCHE

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risi. Recessione. Europa sull’orlo del default. Niente BCE, ci pensa Babbo Natale a regalare un po’ di serenità ed ottimismo! Iniziamo il nostro giro alla scoperta dell’atmosfera natalizia a Copenaghen dal Rådhuspladsen (piazza del municipio): se ci andate seguite poi Vesterbrogade fino al Tivoli dove va in scena l’annuale spettacolo in inglese “The Crazy Christmas Cabaret”. Ben 210 bancarelle distribuite in varie zone della città sono protagoniste invece a Dusseldorf. In Marktplatz ci si trova per un bicchiere di Glühwein (caratteristico vin brulé dal sapore speziato per curiosare poi tra i banchi di vetrai, falegnami e orafi. In Heinrich-Heine-Platz troverete il mitico Engelmarkt (mercatino degli angeli). Allo Sternchenmarkt l’atmosfera è pervasa di magia: stand e casette di legno sono infatti illuminati dalla luce cangiante di decine di stelle e cristalli, che donano agli spazi una speciale aurea invernale (www.duesseldorf-tourismus.de). Chi fosse interessato ai mercatini in Tirolo non perdetevi quelli di Hall in Tirol, Innsbruck, Kufstein,

A Stoccolma Mercatino con traghetto Stoccolma a Natale profuma e si colora di atmosfere surreali. Visitare i mercatini è come entrare nella fabbrica del tempo e dello spazio: luoghi inconsueti, abbracciati dalla storia, dove si rivivono le tradizioni di un tempo. La partenza per la visita dei mercatini è già pittoresca: ci si imbarca in centro città. Due ore di traghetto e si arriva all’isola di Utö, a sud dell’arcipelago. E’ qui che il tour operator www.stoccolmaviaggi.it accompagna i turisti italiani a visitare il mercatino di Natale

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Lienz, Mayrhofen e Rattenberg (www.avventointirolo.com). L’Associazione Austria per l’Italia propone un itinerario tutto austriaco ma con il comfort del pernottamento “in lingua italiana” (www.vacanzeinaustria.com). In Italia ventitre anni di tradizione, tipicità, autenticità sono la carta d’identità per il mercatino di Natale di Bolzano. L’atmosfera che trasforma piazza Walther in un luogo magico, durerà fino al 6 gennaio 2014 (www.bolzano-bozen.it). A due passi da Merano da non perdere il Natale creativo a Lana e dintorni: il mercatino Polvere di Stelle riserva tante novità tra spettacoli di fuoco, workshop creativi (www.natalealana.it). La Casa di Babbo Natale, situata all’interno della Rocca di Riva del Garda, sarà il principale polo d’attrazione per la zona. Strettamente connesso alla “Casa di Babbo Natale” è l’appuntamento con l’Accademia degli Elfi, che torna dopo il successo registrato nel 2012. Ad affascinare i più grandi, il mercatino di Arco, che quest’anno estende la durata con ulteriori giornate (www.gardatrentino.com/inverno). In Valle del Chiese, per tutti i weekend di dicembre, l’atmosfera natalizia si respira nei riti, nei

più autentico della zona. Pochi turisti, tanti svedesi. Questa splendida isola, gioiello naturale incastonato nel mare del nord, ospita bancarelle e atmosfera natalizia che viaggia ormai da secoli sull’onda delle antiche tradizioni. Qui si possono trovare tutte le autentiche perle dell’artigianato svedese: palle di Natale decorate a mano, ferro battuto con decorazioni natalizie, oggetti in paglia, pantofole, sciarpe, maglioni fatti a mano e tanti prodotti della gastronomia locale. Sull’isola si possono trovare specialità tipiche gastronomiche come salami di renna, alce, formaggi svedesi, e l’immancabile salmone. Non mancano le bancarelle di dolci e di “ruote della fortuna”. Immancabile è il glögg la tipica bevanda natalizia simile al vin brulé, si beve caldo ed aromatizzato alla cannella e contenente uvetta sultanina e mandorle.

“Le Strade del Natale” è il percorso ideato dalla Provincia di Pesaro e Urbino, con la Regione Marche. Candelara, primo mercatino dedicato alle candele, festeggia i 10 anni. Ad Apecchio il tradizionale mercatino è allestito all’interno di Palazzo Ubaldini mentre il piccolo borgo di Macerata Feltria si trasforma nel Paese delle Meraviglie con scenografie fiabesche e fiumi di cioccolato. Natale dolce anche a Pergola con “Ciocco Festa” e la tipica cioccovisciola. A Pesaro e a Frontone va in scena Nel Castello di Babbo Natale e i presepi sono protagonisti a Fano dove, nelle arcate delle cantine settecentesche di Palazzo Fabbri, è esposto il grande presepe meccanico di San Marco. Ma Le Vie dei Presepi animano anche Urbino con presepi allestiti negli angoli più suggestivi del centro storico. Da non mancare, infine, la festa nazionale della Befana a Urbania con la calza più lunga al mondo cucita dalla befane durantine. (Rita Bertazzoni)

Anche le degustazioni curate dalla condotta Slow Food si susseguiranno nel corso di tutto il weekend con il coinvolgimento dei presenti colori e nei profumi dei Mercatini di Natale di Cimego, nell’antico borgo medievale di Quartinago; il 29 dicembre a Condino verrà rappresentato un presepe vivente con 150 figuranti, il più grande del Trentino (www.visitchiese.it). Numerosi appuntamenti nella Valle dei Laghi: da “Vite di Luce” nel borgo di Santa Massenza a “La notte degli alambicchi accesi” (6-7-8 dicembre, degustazioni in distillerie storiche), fino agli splendidi presepi di Vezzano e di Castel Madruzzo e al presepe vivente di Calavino (www.discovervalledeilaghi.it).

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Capodanno 2014

L’Evento

notte da fiaba in val d’aosta, sballo totale a rio de janeiro, relax e benessere in umbria e crociera fashion sul lago di garda

Countdown 2014, imperativo divertirsi! di Paolo Carli

A Linz un 31 dicembre tutto da scoprire

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hiudete gli occhi e provate a sentire le emozioni che potreste provare immaginandovi la sera di Capodanno a brindare sotto il cielo terso e stellato dopo una fitta nevicata, a oltre 2500 metri di quota, insieme alla vostra famiglia o a un gruppo di amici, nell’intimità che solo la montagna d’inverno può dare, riscaldati dal calore del camino a legna di un rifugio. Riapriteli e connettetevi al sito www.lovevda.it. Qui scoprirete che tutto ciò che avete immaginato e le sensazioni che avete provato non sono state presi a prestito dal mondo del cinema

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La notte più lunga dell’anno si avvicina e man mano che i giorni passano si inizia a sentire la fatidica domanda: cosa farai per Capodanno? o della fiction televisiva, ma possono diventare realtà, prenotando una delle tante proposte confezionate appositamente per una notte di San Silvestro da trascorrere in Valle d’Aosta ai piedi delle montagne più alte d’Europa. Capodanno al caldo? Una delle più famose feste di Capodanno di Rio de Janeiro, si svolge al Jockey Club di Gávea. Un’altra ottima opzione è la festa del Morro da Urca, con la funivia del Pan di Zucchero parte integrante della festa di Capodanno. Iniziare il nuovo anno godendosi i piaceri della vita? Il Borgobrufa Spa Resort propone a partire da 750 euro a persona il pacchetto “Capodanno” comprensivo di 3 o 4 pernottamenti in camera matrimoniale classic, Cenone di San Silvestro con musica dal vivo e spettacolo pirotecnico, brunch del 1° gennaio, eventi a sorpresa, utilizzo giornaliero dei servizi del Mondo delle Acque e al Mondo delle. Per il 31 dicembre 2013 il Badrutt’s Palace Hotel di St. Moritz si trasformerà in un colorato “Candy Store” e, durante il Gourmet Festival (dal 27 al 31 gennaio 2014), sarà ospite di “Le Restaurant” il noto Chef Wolfgang Puck. Uno scoppiettante inizio anno sul Lago di Garda? Vi consigliamo le proposte del Centro Tao del Park Hotel Imperial per iniziare al meglio il nuovo anno. Il Tao Minicura, dal 29.12.2013 al 01.01.2014, è offerto al costo di 1.200 euro a persona (www.centrotao.com). Oppure la famosa Crociera di capodanno targata Navigarda sulla Motonave Brennero, completamente restaurata che vi regalerà emozioni e panorami notturni mozzafiato.

Linz e il Danubio sono strettamente legati. Si farà festa su due navi da crociera, che solcheranno le acque del Danubio dalle 19 sino alle 2, con cena di gala e tanta musica. C’è altro da fare a Linz. La Brucknerhaus, il teatro dedicato al compositore Anton Bruckner, propone il 31, dal pomeriggio alla tarda serata, ben tre concerti: il primo dedicato ai migliori walzer, il secondo alla musica ispirata alla città di San Pietroburgo e l’ultimo, abbinato ad una cena di gala, sempre sulle note dei walzer, per iniziare il 2014 a passo di danza. Nell’enorme Hauptplatz musica, giochi di luce e tanti chioschi. Il primo gennaio? lo spettacolo degli Aperschnalzen, imperdibile! Protagonisti i migliori schioccatori, cioè gli specialisti della frusta, dell’Alta Austria. www.linz.at/italiano/

Capodanno nel castello amato da Casanova La proposta viene dal Castello di Spessa di Capriva del Friuli, raffinata residenza d’epoca nel Collio goriziano. Gli ospiti troveranno ad attenderli in camera una spumeggiante bottiglia di Pertè, lo spumante prodotto nella tenuta del Castello e verranno guidati nelle Cantine medievali scavate in profondità sotto il maniero, dove degusteranno prelibati vini. La prima colazione sarà servita nell’antica cucina del Conte Ludovico. Pacchetto 31 dicembre - 1 gennaio 2014, comprensivo di 1 notte in camera matrimoniale, Cenone di San Silvestro, visita guidate alle Cantine e degustazione vini da € 133,00. Info. Tel 0481.808124 www.castellodispessa.it

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SULL’INCANTEVOLE LAGO DI GARDA LA CROCIERA DI CAPODANNO 2014 Riscoprire il piacere di un S. Silvestro originale Lasciatevi alle spalle lo stress dell’organizzazione del Capodanno e decidete di vivere un inizio 2014 indimenticabile. In coppia, con i vostri amici o con la vostra famiglia a bordo della motonave “Brennero”, una delle ammiraglie della compagnia Navigarda, in un emozionate mix di storia e modernità vivrete una favola da mille e una notte. La motonave “Brennero”, entrata in servizio nel 1982 come prima grande nave traghetto sui grandi laghi italiani, è stata progettata per unire la disponibilità di grandi spazi per le persone (sia all’aperto sia nelle sale del ristorante che possono prevedere fino a 400 posti contemporaneamente) alla praticità di una unità navale multifunzione, in grado anche di trasportare autoveicoli. La portata massima è di 1.000 persone con la possibilità di trasportare anche 48 tonnellate di autoveicoli. Dalla esperienza della M/n Brennero sono poi state costruite le altre grandi navi che compongono una flotta che attualmente conta ben 28 unità: la “Tonale”, la “Brescia” e, ultima in ordine di costruzione, la m/n “Andromeda” (costruita nel 2008). Nel 2013 la M/n Brennero è stata sottoposta ad un delicato e complesso lavoro di restyling con il rifacimento di tutte le sale interne e degli arredamenti e con la predisposizione dell’ascensore per i disabili. Nel 2013 la M/n Brennero è stata anche teatro della mostra collegata al concorso fotografico della Gestione Governativa Laghi ed in tale occasione ha riscosso notevoli consensi dal folto pubblico inter-

venuto. La nave sarà la location della tradizionale CROCIERA DI CAPODANNO 2014, un evento che da quasi un trentennio anima la serata del 31 dicembre accogliendo a bordo oltre 300 persone per trascorrere una serata esclusiva nelle magiche atmosfere notturne del lago di Garda. A bordo è previsto un cenone servito al tavolo con musica dal vivo, area per ballare e cotillon. Per tutte le informazioni è possibile visitare il sito internet www.navigazionelaghi.it oppure inviare una mail a infogarda@navigazionelaghi.it

di paolo CARLI



24.25.26 Gennaio Veronafiere

L’Evento

NELL’OCCASIONE PAOLA SOMMA E FRANCESCO AGNOLETTO FESTEGGERANNO VENTI ANNI DI SUCCESSI COME IDEATORI DI EVENTI ESPOSITIVI

Motor Bike Expo show europeo di Vittoria Bisutti

CONOR CUMMINS E RED TORPEDO PROTAGONISTI

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l Motor Bike Expo 2014, non sarà solo il sesto della serie inaugurata a Veronafiere. Nell’occasione Paola Somma e Francesco Agnoletto festeggeranno venti anni di successi come ideatori di eventi espositivi. Gli organizzatori consolidano l’esperienza ventennale che ebbe inizio con il Chopper & Custom Show, tenuto a battesimo nel 1995, e che aprì la strada a quella che oggi è divenuta la manifestazione leader in ambito custom a livello europeo. In due decenni la formula degli eventi firmati Somma-Agnoletto si è costantemente evoluta, ha tenuto il passo con i tempi, in molti casi li ha precorsi e oggi trova espressione ideale nel Motor Bike Expo, il salone per gli appassionati più puri che da semplici spettatori diventano protagonisti, ma anche il più importante show europeo del settore custom nonché uno dei principali a livello mondiale. Il successo di una fiera che anno dopo anno ha saputo rinnovarsi, cogliendo tutte le tendenze del mondo motociclistico, si misura anche con i numeri: nel 2013 il Motor Bike Expo ha occupato sette padiglioni del quartiere fieristico veronese, per

OSPITI I PIÙ NOTI PREPARATORI Si infiamma il red carpet del Motor Bike Expo 2014! Attorno alla passerella del salone della moto, già si accalcano idealmente i fans in attesa di applaudire alcune tra le più grandi firme del custom mondiale. Si tratta di ospiti d’onore che accenderanno il Motor Bike Expo con il proprio stile, il proprio estro creativo e, come avviene ormai da anni, anche con alcune realizzazioni inedite, appositamente concepite per la rassegna, intorno alle quali stanno crescendo curiosità ed attesa. L’elenco – già nutrito e prestigioso – conferma

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una superficie totale di 73.000 metri quadrati al coperto, più altri 35.000 di aree esterne destinate a gare ed esibizioni. L’edizione scorsa ha anche consentito di valicare il tetto delle 130.000 presenze in tre giorni con oltre 750 marchi provenienti da tutto il mondo e poco più di 400 giornalisti e operatori della comunicazione accreditati. Nel progetto, già delineato, della prossima edizione produzione di serie, settore racing e segmento custom continueranno a convivere armoniosamente. Non mancheranno sorprese per gli appassionati delle moto sportive e off-road mentre chi è alla ricerca di un mezzo per la mobilità urbana o degli accessori più recenti potrà spaziare attraverso l’intera produzione mondiale. Per il custom non mancherà l’ormai tradizionale parterre affollato da grandi protagonisti della scena internazionale ed italiana che mostreranno le proprie ultime creature e parteciperanno ai contest. Agli amanti delle personalizzazioni il Motor Bike Expo2014 dedicherà un’importante novità: per la prima volta, infatti, un’area sarà interamente riservata al mondo delle cafe racer e scrambler, intercettando dunque una delle ten-

la presenza di volti noti del customizing statunitense ed europeo a cui si aggiungono nuovi arrivi che consacrano il diritto del Motor Bike Expo a far parte della ristrettissima elite dei più grandi eventi internazionali. Hanno già pronto il biglietto per saltare l’Oceano Cory e Zach Ness, Jody Perewitz, Kirk Taylor e Chris Richardson mentre dall’Europa giungeranno Danny Schneider, Peder Johansson, Laurent Dutruel, Mark Wilsmore di Ace Cafe e alcuni specialisti francesi del segmento café racer, al quale sarà dedicata un’apposita sezione dell’expo. Ampiamente rappresentata anche l’informazione specializzata con i giornalisti statunitensi Jeffrey Gilbert Holt e Jordan Mastagni ed il celebre fotografo Michael Lichter. Incentivi e pacchetti favoriranno la partecipazione dei gruppi organizzati.

La grande novità del Motor Bike Expo 2014 è rappresentata dalla particolare attenzione rivolta alla preparazioni in stile café racer e scrambler. Il padiglione 1 sarà interamente dedicato a questa tipologia di moto speciali, che evocano l’atmosfera dell’Inghilterra anni Sessanta, l’epoca dei Rockers e di luoghi mitici come l’Ace Cafe. Ci sarà anche un’eccellenza britannica come Brough Superior, storico marchio fondato nel 1919 e riportato in vita da Mark Upham, che ha appena presentato l’esclusiva SS100. Mr. Upham proporrà la sua creatura dotata di telaio in acciaio e titanio e di un bicilindrico a V di 88° da 140 cavalli, che rievoca i fasti della sua omonima nata 90 anni fa. Non solo glorie del passato nel padiglione contrassegnato dalla Union Flag, ma alcuni protagonisti del celebre Tourist Trophy dell’Isola di Man, tra cui il pilota Conor Cummins, che sull’isola resa celebre dal circuito stradale ci è anche nato.

Il Motor Bike Expo 2014 tornerà a presentare, nel corso dei tre giorni, incontri, conferenze e workshop aperti al pubblico che ascolterà la voce degli esperti denze più evolute. Ci sarà quindi spazio per i costruttori e preparatori di queste affascinanti moto vintage dal sapore british… e non solo. Dopo il successo delle prime due edizioni, sarà riproposto il settore dedicato al turismo su due ruote, sede di incontri tra viaggiatori, moto club e tour operator. Il programma è fitto di appuntamenti e sarà costantemente aggiornato sul sito www.motorbikeexpo.it dove è possibile anche acquistare i biglietti in prevendita tramite ticketone.it. il prezzo del biglietto di ingresso è di 16 Euro.

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interviste speciali

DONNAVVENTURA story

Quattro affascinanti italiane in giro per il mondo

Q

uattro donne in fuoristrada e un intero continente da esplorare. Questa la semplice quanto efficace formula del programma televisivo Donnavventura, seguito da 3,5 milioni di telespettatori a settimana. Ma chi sono le protagoniste dell’attuale format televisivo e come vengono scelte per la spedizione? Lo chiediamo direttamente a loro con un’intervista oltreoceano, che le raggiunge sulla mitica Route 66, in America, continente che è stato scelto per la spedizione del 2013 e che vedremo sugli schermi a partire da gennaio. La prima domanda è per Valentina, 25 anni di Cagli, un comune in provincia di Pesaro Urbino. Che ci fai lì? Come sei finita a Donnavventura? «E’ stato tutto molto casuale… una domenica pomeriggio guardando la TV con un’ amica ci siamo imbattute nel programma che ci ha subito incuriosito. Così ci siamo documentate su internet e abbiamo compilato il modulo per le selezioni sperando in una risposta da parte della redazione...che a me è arrivata! Dopo diversi provini televisivi, psicoattitudinali, fisici, senza dimenticare il test drive, sono diventata la fortunata ragazza che, su 130 mila, è partita per la spedizione». Come si svolgono le vostre giornate? A rispondere questa volta è Ana, 27 anni di Udine, capo spedizione e veterana del gruppo. «Le giornate iniziano molto presto perché le cose

di Patrizia Miotti

Con i suoi irresistibili racconti di viaggio il programma televisivo DONNAVVENTURA incanta ogni settimana da fare sono veramente tante. Talvolta si guida quasi tutto il giorno per raggiungere posti sperduti, fermandosi dove merita e cercando di catturare tutto ciò che ci circonda con gli occhi e con il cuore, ma soprattutto con gli obiettivi delle nostre telecamere e videocamere. Ogni Donnavventura ha il proprio compito, chiaro e preciso. Itinerario, testi, musiche, cambusa...c’è anche l’addetta al cucito! Foto e video vengono acquisiti, scaricati, catalogati: pronti per far sognare le persone a casa e far vivere loro un pezzetto di avventura. E se durante il viaggio capita qualche imprevisto...siamo noi a doverlo risolvere”. Qui si intromette Vale che puntualizza: “Molta gente pensa che ci sia una troupe al seguito ma in realtà siamo in sei: noi quattro ragazze, il regista e il cameraman. Se foriamo una gomma o il pickup finisce in un guado siamo NOI a doverlo tirare fuori. Non ci sono scorciatoie». E qual’è la cosa più bella che vi è capitata in viaggio? «Assolutamente il bagno con le balene. Abbiamo nuotato per circa 20 minuti accanto a un’immensa megattera con il suo cucciolo”. Le foto che ricevo sono impressionanti e non hanno niente da invidia-

re al National Geographic. Solo che lì ci sono loro, con maschere e pinne colorate mentre sguazzano allegramente in mezzo alle balene». New York, la mitica Route 66, California e poi ancora Hawaii, Caraibi, Puerto Rico, le Florida Keys, Miami. Un viaggio davvero incredibile. Ma dite la verità: vi manca un po’ l’Italia? A rispondere è Ana: «L’Italia mi manca sempre. Mi manca il basket...il cibo... la mia città... Ma i ritmi sono così serrati che nonostante il pensiero voli spesso a casa, non mi rendo nemmeno conto della lontananza e cerco di riempire il mio bagaglio di ricordi ed emozioni da trasmettere a tutti coloro che non potendo viaggiare lo fanno attraverso i miei occhi».

L’INIZIO TRA LE PISTE DELLA PARIGI DAKAR La Storia inizia nel 1989 tra le piste polverose della Parigi-Dakar quando Maurizio Rossi decide di ripercorrere l’itinerario in compagnia delle prime “donne avventura”, per documentare la bellezza dei luoghi tramite foto e filmati. La formula riscuote subito grande successo e viene ospitata in vari programmi e servizi giornalistici. Nel 1999 si trasforma in un vero format televisivo dal titolo “TV Raider Donnavventura” in onda sulla rete RAI. Da allora sono passati 14 anni ma il programma (ogni domenica su Rete4 dalle 13 alle 14.30) continua ancora oggi ad incantare milioni di telespettatori.

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Molta gente pensa che ci sia una troupe al seguito ma in realtà siamo in sei: noi quattro ragazze, il regista e il cameraman. Se foriamo una gomma o il pickup finisce in un guado siamo NOI a doverlo tirare fuori. Non ci sono scorciatoie

Maurizio Rossi, regista e produttore di Donnavventura. Com’è iniziata DONNAVVENTURA? «Tanti anni fa, per la precisione 25, mentre percorrevo le piste desertiche della Parigi Dakar. Sul camion con me una ragazza svizzera, la prima vera Donnavventura. Da qui l’idea di ripercorrere gli stessi itinerari con ritmi più tranquilli (non in gara), e soffermarsi nei villaggi per incontrare, fotografare e filmare la gente dei paesi attraversati». Ormai conosci gli angoli più sperduti del pianeta. Dopo tutti questi anni cosa ti spinge a continuare? «Ci sono ancora alcuni paesi che non conosco ed altri nei quali vorrei tornare. A casa mi annoierei! Si entra in un vortice da cui è difficile uscire». Domanda un po’ provocatoria: hai notato dei cambiamenti nelle donne avventura nel corso di questi 25 anni? «Assolutamente si! Non esistono più le Donnavventura di una volta! Non è un modo di dire, ma le ragazze di oggi sono molto diverse ed è sempre più difficile trovare quel prototipo di persona che ho in mente: simpatica, carina, super efficiente e che capisca al volo lo spirito del format televisivo. Sicuramente la Donnavventura ideale è un personaggio raro, ma ultimamente....troppo raro»! A quando un UOMOAVVENTURA? «Uomoavventura è nel cassetto da qualche anno, ma non mi entusiasma. Pensate che brutto... 4/6 uomini alle Maldive o in Polinesia ad intervistar la gente! Il mio Uomoavventura è un format a coppie, tanto interessante quanto intrigante e quindi con una formula assolutamente diversa da Donnavventura. Presto partirà anche questa produzione». Vorrei continuare con l’intervista ma il gruppo deve spostarsi alle Hawaii e il tempo stringe. Mi immagino già le ragazze in costume da bagno mentre surfano le onde di Hookipa, abbronzate e felici. Non posso fare a meno di provare un po’ di sana invidia guardando fuori dalla finestra piovosa, ma mi consolo sorseggiando tè e assaggiando l’ottimo anello di Monaco arrivato in redazione. Quello di sicuro in America non ce l’hanno! Auguri ragazze e vedete di tornare per le festività natalizie: il calore della famiglia e la cucina italiana restano emozioni imbattibili.

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come diventare protagoniste La Donnavventura ideale possiede un grande spirito di adattamento, è simpatica e disinvolta di fronte alle telecamere e maneggia con destrezza computer e altri apparecchi elettronici. Deve avere almeno 19 anni, possedere la patente B da più di un anno e soprattutto deve essere brava alla guida. Questo perché si percorrono migliaia di chilometri lungo piste impegnative, con ritmi simili a raid agonistici. Chi pensa di avere le carte in regola per diventare la prossima DONNAVVENTURA può andate sul sito www.donnavventura.com e compilate il questionario nella sezione PARTECIPA, allegando una foto in formato JPG. Lo staff invia regolarmente email con informazioni sulle selezioni. Non servono raccomandazioni ma solo grinta e determinazione perché il successo del programma sta proprio in questo: ragazze semplici e simpatiche provenienti da tutti gli angoli d’Italia pronte a lasciare casa e lavoro per affrontare 4 mesi di avventura pura.

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L’INCONTRO

MASSIMO FERRI PITTURA E CINOFILIA IN UN LIBRO D’ARTE

M

assimo qual è stato il motivo che ti ha portato ad ideare e realizzare “Il Bracco Italiano, Arte e Storia”, un libro d’arte avente oggetto un cane da caccia? Il mio interlocutore dal pizzetto canuto è Massimo Ferri, pittore, scultore e poeta mantovano, originario di Casteldario ma residente da tempo a Castiglione delle Stiviere. «Premesso che io sono un nazionalista, e tutto ciò che è italiano per me è prioritario, documentandomi sul Bracco Italiano ho scoperto che, contrariamente ad altre razze estere, non esisteva alcuna degna pubblicazione su questa razza italiana conosciuta in tutto il mondo. Il mio recente amore per questo cane, mi ha ispirato quest’opera che ha subito trovato consensi dalla casa editrice Mondadori». La risposta di Massimo è spontanea e semplice, come l’ispirazione della sua arte sopraffina. Artista affermato, secondo la locuzione latina nemo propheta in patria di fatto in terra mantovana oggi opera uno dei massimi acquerellisti italiani, tale è considerato dalla critica. Tre volte invitato alla Biennale di Venezia, dove gli è stato conferito nel 2007 l’attestato di Maestro d’Arte; due volte oggetto d’invito al Gran Palais di Parigi, imponente sede delle mostre d’arte transalpine più altisonanti. Traguardi a cui non si giunge se non riconosciuti di eccelsa qualità artistica, espressa in oltre 100 mostre tra personali e collettive e più di 50 concorsi in Italia e all’estero. Le sue opere sono state esposte in prestigiose

“Ferma” Scultura di Massimo Ferri

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di giacomo gabriele morelli

Il cane di origine italiana più antico Il Bracco Italiano è una delle 14 razze italiane riconosciute dalla Federazione Cinologica Internazionale. E’ una cane da ferma, la cui storia risale al XV secolo. Statuario nel suo aspetto e nella sua stazza, può sfiorare i 70 cm di altezza. E’ proverbiale la sua docilità e sensibilità, che ne fanno oltre che un ausiliare intelligente e maneggevole per la caccia, anche un compagno ideale nell’ambiente domestico. E’ tutelato dalla Società Amatori del Bracco Italiano, www.ilbraccoitaliano.org.

Massimo Ferri

gallerie d’arte nazionali ed estere, fanno parte di collezioni private e pubbliche, sono presenti in musei d’arte moderna; presenti su pubblicazioni, edizioni e cataloghi d’arte di respiro internazionale. Già pubblicati: nel 2004 il libro antologico “Massimo Ferri Dipinti”, nel 2007 la monografia “Massimo Ferri Venezia” e nel 2009 la monografia “Massimo Ferri Racconti di Luce”. Quale poteva essere dunque la molla ispiratrice della realizzazione non di un quadro celebrativo di delicati giochi di luci ed ombre in una calle veneziana o di uno scorcio vellutato dell’ innevata campagna mantovana, i soggetti che hanno donato fama europea all’artista, bensì di una lunga serie di opere rivolte ad un animale? «E’ la “sfida”, motivo trascinante della mia vita non solo artistica. Sono un irriducibile ricercatore di nuove sfide - spiega Massimo - del Bracco Italiano mi hanno colpito subito l’intensità e dolcezza dello sguardo, equiparabile a quello umano. Mi sonno innamorato della razza. Amando il cartaceo è nata spontanea l’idea di un libro celebrativo, sia raffigurativo che tecnico. E col contributo di Giuseppe Colombo Manfroni, storico allevatore della razza e giudice Enci, che ha curato la parte cinognostica del libro, l’idea si è concretizzata. Ho raffigurato il Bracco utilizzando prevalentemente la tecnica del pastello, che sa meglio riprodurre con le proprie tonalità pastose l’anatomia del cane, ma pure l’acquerello, nonché il bronzo in alcune sculture».

Arte e cinofilia in un volume di pregio unico nel suo genere, ad un prezzo decisamente affrontabile Il risultato ne è un libro piacevolissimo da sfogliare per i generici amanti del Cane, ma profondamente didattico per i cultori di questa specifica razza, cacciatori e non, e soprattutto ragguardevole ai fini collezionistici per i suoi contenuti artistici. Le 50 opere, realizzate in un quadriennio, riproducono l’anatomia e l’espressione del Bracco Italiano con una fedeltà ed un realismo di rara fattura, e una morbidezza sconosciuta alla fotografia stessa. Presentato in occasione del Festivaletteratura dello scorso settembre presso la Bottega di Cavicchioni in via Calvi a Mantova, con la significativa presenza di esponenti della casa editrice Mondadori, i locali non sono stati sufficienti ad accogliere il numero entusiasta di presenti. Un debutto estremamente gratificante. I progetti futuri dell’artista Massimo Ferri? Nel cassetto una seconda pubblicazione sul Bracco Italiano estesa agli storici allevatori professionali nonché ai dresseur della razza. Per quanto riguarda invece le “sfide” sopra menzionate, un ritorno al paesaggio della campagna mantovana, in particolare nella sua veste invernale innevata, da affrontare con la tecnica della china.

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protagonisti

Non mi sono mai sentita sola. Ho ricevuto manifestazioni di affetto da ogni parte del mondo, che mi hanno sorpreso. Anche il Dalai Lama me lo ha sempre ripetuto. vi ho sempre avuto con me

AUNG SAN SUU KYI

Prima visita in Italia del premio Nobel per la Pace

di lara ferrari

È

una storia di dolore, diritti politici negati, attese che si sommano, quella della piccola, coriacea, grande donna birmana Aung San Suu Kyi, nella sua prima vita. Ma anche una storia di speranza. Non di quelle speranze vane di cui riempiamo la nostra bocca da mattino a sera, fino al prossimo, sconfortante tg, ma una parola con la s maiuscola, che guarda al futuro di tutti gli uomini, per vederli finalmente liberi. Dalla dittatura, dalla schiavitù che da esteriore è diventata interiore. Non è un caso se la Laurea honoris causa decisa su consiglio unanime nel 2000 e consegnata finalmente alla Signora oggi, nella sua seconda vita, sia quella in Filosofia dell’Università di Bologna, la più antica d’Europa. Ed è all’insegnamento di valori come libertà universale, rispetto e sicurezza (Suu Kyi insisterà molto su questo) che si riferiscono le numerose onoreficenze ricevute in occasione della prima visita in Italia, ottobre 2013. Noi abbiamo seguito per voi lettori di MCG il soggiorno a Bologna e Parma di questa Orchidea d’acciaio, come è stata definita. Dopo le tappe fondamentali di Roma e Torino, la Signora è scesa in due città a misura d’uomo, che porteranno sempre l’effigie “Abbiamo un premio Nobel nel cuore”. Il premio Nobel per la Pace voluto per lei dalla reale Accademia di Oslo nel 1991 e che, a causa della prigionia nella quale è tenuta dal regime militare birmano, Suu Kyi potrà ritirare solo nel 2001: “Un Nobel di 40 chili”. Nata il 19 giugno 1945 a Rangoon, Suu Kyi è una bambina che a due anni perde il padre, generale artefice dell’indipendenza del suo Paese, assassinato dagli avversari politici contrari alla democrazia. Una giovane studentessa che si laurea a Oxford e poi lavora alle Nazioni Unite. Una donna, che dopo essere stata deprivata della legittima vittoria alle elezioni, considerata nemica e intrusa nel suo paese, è costretta per oltre vent’anni agli arresti domiciliari e alla quale è impedito di incontrare i figli e il marito anche nel momento ultimo della vita. Il 31 marzo 1988, in seguito a una telefonata che la informava di un grave malore della madre, tornò precipitosamente in patria. Un giorno fatale. Da quella immediata partenza, Suu Kyi non è più tornata in Oc-

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cidente, prigioniera della repressione governativa. Il 19 luglio 1989, anniversario dell’assassinio del padre, Suu Kyi è messa agli arresti. Nonostante il clima di intimidazione, si tennero elezioni il 27 luglio 1990. La Lega per la democrazia di Suu Kyi ottenne l’82% dei suffragi. I militari reagirono impedendo la convocazione del parlamento e mantenendo il controllo armato del Paese. Suu Kyi non poteva muoversi mentre cresceva nei suoi confronti la solidarietà internazionale. Nel 1990 le venne attribuito il premio Sakharov dal Parlamento Europeo e nel ‘91 il Nobel. Una leader politica che ha fatto della libertà la prima e unica ragione della propria vita, anteponendo la causa del suo popolo alla causa personale, famigliare. “Liberi dalla paura” è il libro-summa del pensiero di Suu Kyi, dove la paura è quella di essere catturati, torturati, deportati e uccisi. La paura di vivere che si prova nel Myanmar. Anche nel momento più acuto della sofferenza che consegue a una prigionia così lunga, Aung non smetterà mai di lottare per la salvezza del suo popolo, confortata dall’avere tanti compagni: “Non mi sono mai sentita sola. Perché se io sono qui oggi a raccontarvi, lo devo anche a coloro che ora non possono parlare, agli invisibili nelle carceri che non cedono neanche alla repressione più dura - dirà alla cerimonia di Palazzo D’Accursio, Bologna - Anche il Dalai Lama me lo ha ripetuto. Vi ho sempre avuto con me, nelle manifestazioni spontanee di affetto da tutte le nazioni del

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mondo, che mi hanno riempito di sorpresa”. Con una scelta di grande sensibilità e saggezza nel 2000 il Preside di Lettere Walter Tega e il Rettore di allora Fabio Roversi Monaco proposero la Laurea in Filosofia per la leader birmana. A compiere il grande dono di condurla in Italia ci volle però la determinazione dell’ex senatrice Albertina Soliani, amica di Suu Kyi, al suo fianco durante il soggiorno bolognese e parmigiano. Prima di recarsi a Parma, la Signora si affaccia dal Grand Hotel Majestic e trova una folla ad attenderla: “Sei una grande”, le urlano. “Mai un tifo così forte. Neanche per Lady D., Paul McCartney- commenta Tiberio Biondi, direttore dell’albergo, enumerando gli ospiti che ha avuto negli anni – Ama i formaggi ed è ghiotta di cioccolato. Cerca il cibo tradizionale locale”. Così sappiamo qualche dettaglio in più, che ci avvicina la Signora, la rende una di noi. “Vedete quei bellissimi fiori che porta in testa? Se li confeziona da sola, con le forbici”. La sera è già a Parma per l’incontro in Comune con il sindaco Pizzarotti, poi via al lungo giro della città, come una turista, tra Duomo, Battistero, Pilotta e Auditorium Paganini, gremito di studenti: “Abbiamo bigiato la scuola. I professori ci rimproverano, ma vuoi mettere? E’ un’occasione unica poterla vedere”. Una guru dei nostri tempi. E pazienza se gli insegnanti hanno perso un’opportunità importante per capire. La sera di giovedì 31 ottobre è lirica. Aung è attesa al Teatro Regio, dove assisterà alla Messa da Requiem di Verdi, della quale è grande appassio-

nata. Una delle ultime fotografie del suo viaggio in Italia la vede abbracciare lo spartito del Nabucco, per suonarlo al pianoforte nella sua Birmania, pre-

sto speriamo finalmente libera grazie a lei, che vuole tornare come Presidente. A Bologna abbiamo scorto la commozione sul suo bel viso nel ricevere la proclamazione a dottore secondo il rito medievale: il libro chiuso, simbolo di conoscenza, e poi aperto, a significare che ora ella può portare la conoscenza nel mondo tramite la parola e l’azione. E chi meglio di lei incarna questo principio? “Una parola più di altre evoca la Sua venuta qui: libertà-dichiara il Rettore Ivano Dionigi in una ribollente Aula Magna-lei riceve oggi una laurea in Filosofia. Quella filosofia che Socrate ha strappato al cielo e ha portato sulla Terra, riconoscendola sapere esistenziale, militante e rivoluzionario”. “Credo che l’apprendimento, lo studio, la saggezza siano il percorso che ci può portare verso il futuro”, ha esordito Aung San Suu Kyi. “Il futuro del mondo è nelle mani delle giovani generazioni. Chiedo loro di creare un mondo nuovo, un mondo diverso, in cui gli altri diventano importanti quanto noi stessi, se non di più. Il mondo oggi è afflitto da povertà e violenza ad ogni latitudine. Per questo ci deve essere una vera e propria rivoluzione dello spirito: mettere gli altri davanti a noi. Rispettiamo le vite degli altri, perché rispettando le vite altrui noi rispettiamo la nostra vita”. E ha continuato: “Nel mio paese ricerchiamo un nuovo percorso verso una nuova politica, un percorso che ci porterà alla democrazia, dopo una dittatura militare durata decenni. Ci è stata data l’opportunità di chiudere le ferite della mia nazione e poter intraprendere passi avanti, ci è stata data l’opportunità di mettere tutti gli altri sullo stesso livello, ci è stata data l’opportunità di fare passi avanti insieme. Tutti quanti voi ci avete insegnato una cosa grandiosa: che è possibile mettere il nostro egoismo, il nostro io, dietro gli altri. Grazie per questa lezione. Sono lieta abbiate ritrovato questa vostra cittadina che non vedevate da tempo. Vi devo ricordare che non siamo alla fine del viaggio”. No, Signora. Non siamo neanche a metà. Sono in corso proprio mentre scriviamo prove tecniche di regime globale, in Grecia, dove hanno chiuso le Università, la tv di Stato e la polizia getta lacrimogeni sui giornalisti nel loro ultimo discorso al tg.

Prigioniera in patria per 20 anni, in lotta per la libertà del suo popolo, un'orchidea d'acciaio dei nostri tempi

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ritratti veronesi

Giovanni Sirotto Un grande viaggiatore alla ricerca di se stesso

di Silvano Tommasoli

A

lzi la mano chi non si è mai trovato incastrato in una di quelle serate durante le quali è obbligatorio sciropparsi qualche migliaio di diapositive delle palme che crescono in paesi più o meno esotici, che un conoscente che ama definirsi un “grande viaggiatore” ha fotografato proprio per gli amici che non viaggiano mai, poverini! Pensando a loro, è uscito di buon mattino – perbacco, ben prima delle nove! – dal suo magnifico hotel cinque stelle gran lusso super, costruito direttamente sulla spiaggia, bianchissima naturalmente, di un’isola lontana quattordici ore di volo. Che avventure, ragazzi! C’era anche il rischio di farsi passare, vicino agli zoccoli firmati, una di quelle pericolosissime iguane marine che gli indigeni dicono siano lucertoloni, ma potrebbero anche essere caimani, non si sa mai. Ecco, non è che fossero esattamente questi i miei pensieri mentre me ne andavo a intervistare Giovanni Sirotto, un mercoledì mattina. Ma, insomma, qualche piccolo timore poteva anche essere giustificato, dal momento che – in questi anni di “Ritratti veronesi” – di viaggiatori a cinque stelle gran lusso super ne ho incontrato più d’uno, ma non ne ho raffigurato con le parole nemmeno uno. In fondo, di Giovanni sapevo solo che ha scritto due libri sui suoi viaggi e che era tornato da non più di un paio di giorni dall’Etiopia. Per mestiere, non mi piace farmi un’opinione del soggetto da ritrarre prima di incontrarlo. Preferisco ascoltarlo e pennellare le mie sensazioni senza rimuginarci tanto sopra. Così faccio un ritratto, io. Mi riceve standosene seduto dietro una scrivania, nemmeno un foglio sopra e solo qualche rivista di montagna, in un angolo. «Questo era il mio ufficio, ma mi sono ritirato dal lavoro tre anni fa, adesso vivo solo per viaggiare e per la montagna». Viso abbronzato su un fisico asciutto e leggero, non fosse stato per i capelli bianchissimi l’avrei creduto un quarantenne. «Sono nato a Torino cinquantotto anni fa. Figlio unico di una famiglia normale, modesta e con due sole regole, condivise da tutti: massima libertà e tanti libri. Ho sempre letto tantissimo, libri di viaggi, di montagna e di avventura. Fin da bambino, ero attratto da chi girava il mondo senza porsi confini. Guardavo, affascinato, i giramondo, mi sentivo attratto dagli zingari e dai vagabondi». Così, comincia presto a viaggiare. Quattordicenne, va a Parigi e in molti altri posti, fino a Goa in India, con l’autostop e con i libri di Jack Kerouac nello zaino. Capelli lunghi e spirito della beat generation lo accompagnano sulla strada, “On the road” appunto. Anche se lavora, e con un certo successo dopo essersi trasferito a Verona verso i trent’anni, il suo pensiero fisso è viaggiare e attraversare montagne, spesso lontane e fuori dai circuiti turistici. Azzardo qualche nome che mi è familiare, «Certo, in Italia ho percorso con sci e pelli di foca le Alpi e gli Appennini, il Gran Sasso e la Maiella, il Massiccio del Pollino e il Sirente Velino. Per placare la mia passione per i vulcani, sono salito sul Llaima nell’Auracania cilena – la terra dove è cresciu-

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Per me, viaggiare vuol dire condividere, perché faccio la vita della gente del posto, mangio i loro cibi e cerco di conoscerli, di capirli. to Pablo Neruda e che si attraversa per accedere alla Patagonia – e ho scalato il versante nord del Vesuvio e ne sono sceso con gli sci». Con le fedeli “assi” da mettere ai piedi, gira il mondo, scendendo dal Damavand in Iran, dal Monte Ararat in Turchia, dall’Alto Atlante in Marocco, e da tutte le montagne innevate che dominano il Mediterraneo, in Libano, a Creta, in Spagna, Albania, Kosovo, Macedonia, Bulgaria, Corsica e Sicilia; attraversa la Norvegia e l’Alaska. Non si ferma mai, a piedi percorre i trekking più famosi dell’Himalaya, raggiungendo il campo base dell’Everest, il K2, e l’Annapurna. Mi travolge raccontandomi dei viaggi e delle scalate in Sud America e in Asia, in Perù, in Cile, in Patagonia e in Tibet… Il Tibet, che, per me, sarebbe il mio “viaggo della vita”, come dicono i giapponesi. Anche in Nepal Giovanni è stato molte volte, qui si è avvicinato al buddismo con il Maestro Tenga Rinpoche, fuggito dal Tibet. Ma la sua impresa più incredibile è incominciata nel 2008, in febbraio, quando con il suo compagno di viaggio di sempre è partito da Verona e ha raggiunto Pechino in bicicletta, in quasi cinque mesi e 13.760 chilometri di pedalate, ripercorrendo la via della seta di Marco Polo. Avete proprio capito bene, in bicicletta, pedalando. «Per me, viaggiare vuol dire condividere, perché io non viaggio fermandomi nei grandi hotel, dormo in tenda

o negli alberghetti, faccio la vita della gente del posto, mangio i loro cibi e cerco di conoscerli, di capirli. Viaggiando così, sono nate delle grandissime amicizie. In tutto il mondo. A Kampala, in Uganda, quando ho ripetuto la via del Duca degli Abruzzi sul Ruwenzori nel novantesimo anniversario, ho stretto amicizia con un meraviglioso sacerdote di Brescia, padre Giovanni, molto famoso laggiù. In Iran, negli Anni Novanta, un ufficiale delle guardie di frontiera non voleva farmi passare perché indossavo pantaloni di un colore non gradito in quel Paese. È finita che ci siamo scambiati la giacca a vento, io ho la sua, con la bandiera nazionale cucita. Ma l’incontro più straordinario tra i molti fatti nei miei viaggi, è l’incontro con me stesso. Conoscendo gli altri, ho conosciuto e capito me, e questo è il mio vero viaggio della vita». Prima di andarmene, gli chiedo delle fotografie. Fatica un bel po’ per trovarmene un paio, alla faccia del “grande viaggiatore” che ho descritto in apertura.

Cittadino del mondo, ha sciato su tutte le montagne più belle del pianeta, fuorché in Nuova Zelanda, dove conta di andare quest’anno. Qui, con il figlio Cristian.

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onlus e solidarietà

voci e volti onlus La città di Giulietta e Romeo è chiamata a raccolta per il continente Africa! La proposta arriva dalla Onlus veronese Voci e Volti, impegnata da oltre 10 anni in progetti solidali nel mondo, in particolare in Tanzania, Mozambico e Guinea Bissau. Gli interventi promossi rientrano nei settori più importanti, ma la tempo stesso maggiormente in difficoltà, per la vita delle popolazioni africane. Si tratta di progetti a favore dell’istruzione e formazione, della sanità, dell’accoglienza di bambini orfani, abbandonati, malati, del sostegno alle famiglie, favorendo l’accesso alle risorse primarie. Gli interventi sono realizzati con la ferma convinzione che sia la popolazione locale a dover determinare il proprio futuro, traducendosi in una progettualità e una strategia d’azione realizzate in stretta cooperazione con gli “attori” locali. Per poter raggiungere questi traguardi, in Italia il lavoro è sostanzioso e coinvolge tantissime persone: soci, volontari, amici, conoscenti, con il desiderio di donare il proprio aiuto! Ogni anno gli eventi ed iniziative proposti sono molti, e assumono una valenza triplice. Prima di tutto diffondere e sensibilizzare sui valori di missionarietà e di dono. In secondo luogo la “gioia da vivere assieme”, come recita lo slogan dell’associazione, esprimendo la bellezza delle relazioni che nascono tra chi condivide emozioni e valori

GLI INTERVENTI SONO REALIZZATI CON LA FERMA CONVINZIONE CHE SIA LA POPOLAZIONE A DOVER DETERMINARE IL PROPRIO FUTURO profondi! In terza battuta dare il sostegno economico indispensabile per la concretizzazione dei progetti proposti. Il grandissimo impegno e l’entusiasmo che in questi mesi sta portando Voci e Volti – Onlus alla proposta di eventi di vario tipo, parte dal desiderio di dare risposta a 3 grandi necessità.

n. 6 Dicembre-Gennaio 2014

chiesa E MONDO SI AUSPICA UN RINNOVAMENTO PROFONDO E RADICALE di DONI FERRARI

Nel Nord della Tanzania il progetto di dar vita al “Villaggio Sole di Speranza”, per dare assistenza e formazione a tanti bambini orfani, abbandonati e molto poveri. Si tratta di una casa in cui i piccoli trovano ospitalità, cure e attenzioni, e in cui sono offerte loro attività pomeridiane di doposcuola, educazione e svago. In Guinea Bissau il progetto “Bambini Cardiopatici”, rivolto a piccoli affetti da gravi patologie al cuore per le quali sono necessarie delicate operazioni. A causa delle difficoltà nel campo sanitario del loro Paese di origine, il progetto si sviluppa mediante l’ospitalità e la cura dei bambini in Italia, dove essi rimangono i mesi necessari alla completa guarigione. Dal Mozambico, infine, la richiesta di sostegno per la “Escolinha”, la scuola materna del piccolo villaggio di Chuiba. Qui l’aiuto è a favore dei 100 bambini che frequentano la scuola, dove ogni giorno vengono seguiti da insegnanti preparate, hanno a disposizione giochi e materiale didattico e ricevono un pasto sano e completo. L’emozione data dai sorrisi e dagli occhi di questi bambini quando ricevono il sostegno che tante volte è l’unica speranza per il loro futuro, è lo stimolo più grande nel continuare ad aiutare e coinvolgere sempre più amici! È ciò che ha spinto anche l’amata e popolare band dei Big One, The European Pink Floyd Show, a diventare parte di questi grandi progetti! Sarà la loro musica ad incantare centinaia di fan nella magica cornice del Teatro Filarmonico di Verona, per un concerto unico! Un grande evento per un grande aiuto, alle porte del Santo Natale, che consentirà un grande passo in avanti verso la realizzazione del “Villaggio Sole di Speranza”!

Penso che quasi sempre siano le persone a fare la differenza. Per questo a volte mi sento a disagio nel considerare la Chiesa un’istituzione positiva, quando i suoi interpreti non sono coerenti col messaggio che portano. Davanti ad un parroco, per esempio, mi trovo quasi sempre in sintonia. Non sempre invece di fronte a chi rappresenta la Chiesa più in alto. Perché la Chiesa istituzione risulta spesso fuori dalla realtà della carità che professa, abbandonando i parroci a se stessi, quasi fossero solisti all’interno di un gruppo?

È indubbio che soprattutto in Occidente la Chiesa stia vivendo uno dei momenti più difficili della sua storia. E’ stato Benedetto XVI ha riconoscerlo quando ha parlato dell’assenza di Dio dalla coscienza e dalla vita delle persone e delle gravi difficoltà che oggi la Chiesa incontra nel trasmettere la fede alle nuove generazioni. Il problema di fondo è il rapporto della Chiesa con il mondo. C’è chi vorrebbe la Chiesa assolutamente pura e senza macchia, come se dovesse essere composta da Angeli e non da uomini deboli e fragili. Secondo altri invece oggi è in atto un vero e proprio attacco alla Chiesa da parte di chi vuole distruggere radicalmente la civiltà giudaico cristiana, fondamento delle società occidentali e a cui sono ispirati i valori fondamentali alla base della convivenza civile e del suo sviluppo umano e culturale. Per sciogliere il nodo del rapporto Chiesa-mondo, cinquant’anni fa’ è stato convocato il Concilio Vaticano II per un rinnovamento interno ed esterno della Chiesa. A seguito di fraintendimenti la sua attuazione pratica nelle Diocesi e nelle parrocchie ha suscitato spesso più disaffezione che senso di appartenenza. Negli ultimi tempi le critiche alla Chiesa hanno superato la stima. Negata la sua missione di grazia, di carità e di speranza che svolge nel mondo in nome di Gesù Cristo, finisce per essere considerata una delle tante istituzioni umane, preoccupata più di affermare il proprio potere e difendere la propria ricchezza. Insomma una realtà auto-referenzialmente involuta su se stessa, senza nessuna possibilità di un ravvedimento. Quella appena tratteggiata è una visione notevolmente parziale e oggettivamente pregiudiziale, che non tiene per niente conto del tanto bene che in modo visibile e invisibile quotidianamente attraverso la Chiesa viene riversato sul mondo. Rimane vero che essa necessiti urgentemente di un rinnovamento profondo e radicale, sia degli uomini, sia della loro azione apostolica. E’ ciò sta facendo Papa Francesco con le su scelte riformiste per una Chiesa istituzionalmente più leggere ed evangelicamente più fedele. Del resto, sono pochi coloro che si chiedono che cosa devono fare per migliorarla e che si attendono da essa un contributo importante per il futuro dell’umanità. http://clericusvagus.blogspot.com/

di don marco belladelli

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dossier / Il dramma provocato dal tifone Haiyan

Catastrofi naturali scempio dell’umanità

Il tributo di vite umane riscosso dal tifone che ha spazzato le Filippine farà superare complessivamente nel 2013 il già elevato numero di vittime causate nel mondo dai disastri naturali nel 2012. Nonostante le più moderne tecnologie per la previsione di questi cataclismi, pare che i lutti e i danni imputabili alle forze della Natura si sia lungi dalla capacità di prevenirli. A dire il vero, nel caso delle Filippine, un ritardato preavviso ha comunque consentito lo sfollamento di oltre un milione di persone dall’area poi investita dal tifone, per cui si può parlare di un’ecatombe ancor più grave scongiurata. Il numero di cataclismi connessi a fenomeni climatico-atmosferici statisticamente continua a crescere. L’informazione è più precisa e puntale di un tempo, e il passato registra drammi molto superiori in termini di vittime rispetto a quanto già grave avvenuto nelle Filippine, ma è fuori discussione che qualcosa abbia alterato i delicati equilibri del globo.

a cura di giacomo gabriele morelli

Negli ultimi 30 anni i disastri naturali nel mondo sono aumentati progressivamente del 5% annuo, e la stima dei danni economici è più che decuplicata

Gli eventi sono risaputi: terremoti, tornado, tsunami, eruzioni vulcaniche, esondazioni o e, all’opposto, siccità e carestie. Di fronte ad una riduzione delle vittime (nella sua enormità quello del 2012 è il numero più basso dell’ultimo decennio) si registra un aumento esponenziale delle perdite economiche. Se dal 1980 al 2010 il numero di disastri naturali è cresciuto in media del 4% all’anno, il loro costo finanziario si è decuplicato. Questa non vuol essere un’arida disamina economica, ma la constatazione che gli aiuti economici alle disgraziate popolazioni vittime di queste situazioni sono sempre meno efficaci. Certamente è molto più alto il danno economico di un tornado che si abbatte su un’area industrializzata degli Stati Uniti che non sulle fragili case delle Filippine, ma nel secondo caso dal punto di vista umanitario l’intervento è molto più impegnativo. Quando ad essere colpiti sono i paesi del terzo mondo, la mancanza cronica di


La solidale corsa al salvataggio di vite umane vede all’opera nobili protagonisti

A Natale regala la solidarietà con un piccolo contributo Le Associazioni italiane pronte ad intervenire in caso di calamità naturali sono tra le più stimate al mondo

infrastrutture locali, di vie di comunicazioni efficienti e di un numero sempre spropositato di anime da soccorrere complica all’inverosimile qualsiasi iniziativa. Secondo poi un disegno perverso, certe calamità sembra vadano a colpire preferibilmente i luoghi demograficamente più densi ed esposti. In questo c’è un nesso. Le civiltà più popolose si sviluppano lungo i corsi d’acqua e sui litorali marini, e quando le acque impazziscono la messe umana è inevitabilmente desolante. Il sud-est asiatico da questo punto di vista è un’eterna polveriera. Milioni di persone assiepate in nuclei urbani fatiscenti sono di una vulnerabilità estrema. Nell’ultimo decennio quasi 171.000 persone hanno perso la vita in 511 eventi correlati ai cicloni tropicali e oltre 250 milioni di persone ne sono state colpite. La stima dei danni economici è di 380 miliardi di dollari. Il ciclone tropicale più mortale della decade, il Ciclone Nargis (Birmania, 2008), ha contato 8 milioni di persone colpite ed è costato la vita a più di 138.000. In che misura gli eventi metereologici estremi, le catastrofi naturali che vediamo manifestarsi con sempre maggiore frequenza e intensità, sono frutto della variabilità naturale e in che misura sono attribuibili ai cambiamenti climatici che si stanno verificando per mano dell’uomo? Un rapporto scientifico pubblicato dall’American Meteorological Society, basato sull’analisi di una serie di eventi estremi stabilirebbe che nella metà dei casi i cambiamenti climatici di origine antropogenica ne sono una concausa. Se a questi non sono imputabili terremoti ed eruzioni vulcaniche, certamente oggi con l’aumento delle temperature la maggiore evaporazione delle acque marine e l’intensità dei fenomeni atmosferici sono diventate più consistenti che

Nelle emergenze più gravi gli aiuti umanitari alle popolazioni colpite da catastrofi naturali da dove provengono? Questo un parziale elenco delle associazioni che operano in simili situazioni, sin dai primi momenti operative nelle Filippine dopo il tifone Haiyan. E’ confortante apprendere quan-

to sia generoso ed onorevole il volontariato italiano proiettato all’aiuto verso gli indigenti. MEDICI SENZA FRONTIERE (www.medicisenzafrontiere.it), è la più grande organizzazione medico-umanitaria indipendente al mondo, creata da medici e giornalisti in Francia nel 1971. Massima garanzia di efficacia e trasparenza amministrativa. La CROCE ROSSA ITALIANA (www.cri.it) sostiene quella Filippina che, in coordinamento con le autorità nazionali, si è immediatamente mobilitata per garantire le operazioni di soccorso, fornire accoglienza agli sfollati e distribuire beni di prima necessità alla popolazione. Di grande efficacia pure: ACTIONAID (www.actionaid.it), CESVI (www.cesvi.org), OXFAM (www.oxfamitalia.org), VIS (www. volint.it), GVC (www.gvc-italia.org), INTERSOS (www.intersos.org), SOS Villaggi dei Bambini (www.sositalia.it).

le perdite economiche sono fuori controllo Negli ultimi dieci anni sono state 370.000 le vittime registrate in oltre 500 cicloni tropicali, carestie e altri eventi atmosferici che hanno coinvolto 250 milioni di persone. la stima dei danni economici è di 380 miliardi di dollari. il ciclone nargis in birmania il più catastrofico

con le temperature preindustriali. La temperatura media della superficie terrestre e oceanica nel decennio 2001-2010 è stata di 0,5 gradi superiore alla media globale del 1961–1990. Parrebbe un’inezia, ma tale non è. Considerando tutti gli eventi estremi metereologici e climatici, incluse ondate di calore e di freddo, siccità, tempeste e inondazioni, tra il 2001 e il 2010 le vittime sono aumentate rispetto al decennio precedente, raggiungendo la cifra di 370.000. Le perdite economiche sono preoccupanti e, secondo le Nazioni Unite, “fuori controllo”, e lo continueranno ad essere finché una gestione adeguata del rischio da catastrofe naturale non diventerà parte delle strategie di investimento pubbliche e private. Sistemi di allarme rapido, informazione, preparazione e adattamento hanno contribuito in media alla riduzione delle vittime dovute alle tempeste e alle inondazioni. I dati confermano l’importanza di tali misure, che dovrebbero essere adottate a livello locale in tutto il mondo. Ma spesso si è disarmati. Si pensi all’imprevedibilità dei tornado americani che ogni anno devastano città dotate dei più sofisticati sistemi di monitoraggio atmosferico.


aziende italiane l’impresa di fare impresa

a cura di marco morelli

CALZIFICIO PEZZINI L’evoluzione della qualità Il costante aggiornamento tecnologico e la continua ricerca per ottenere prodotti di qualità, nonché una filosofia commerciale improntata non solo alla vendita, ma anche all’offerta di un servizio tempestivo e flessibile, rappresentano i fiori all’occhiello del calzificio Pezzini. L’azienda, nata nel 1962 a Castel Goffredo grazie all’intuizione del compianto Enrico Pezzini e gestita per anni dai fratelli Sergio e Mauro, ha marcato una svolta nel 2010 sia a livello di gestione che a livello di scelte di mercato. Le mutate esigenze del medesimo degli ultimi anni hanno spinto, infatti, a diversificare ulteriormente la proposta. La nuova gestione, forte di oltre 40 anni di esperienza alle spalle, investe in uno sviluppo tecnologico d’avanguardia supportato da un rigoroso sistema di controllo in produzione. Dopo anni di specializzazione nella calza da uomo, il calzificio Pezzini si è infatti evoluto rivolgendosi a mercati di nicchia caratterizzati da calze e collant bimba (60%) e calze e collant donna (40%) realizzate con l’esclusivo utilizzo di fibre naturali (Cotone, Lana Merino, Viscosa, Cachemire) e in piccolissima percentuale di fibre sintetiche di recente introduzione (Nylon, Lycra, Microfibre). Una scelta, apparentemente in controtendenza, che ha invece permesso alla azienda castellana in questi anni di offrire un servizio serio, sicuro e tempestivo nella commercializzazione di un prodotto esclusivo di altissimo livello. Ricerca di materie prime dalle speciali caratteristiche, impianti produttivi all’avanguardia, sviluppo di nuovi modelli per soddisfare le richieste di un consumatore sempre più esigente: ecco le linee guida del calzificio Pezzini. Un gruppo di specialisti nell’area tecnica meccanicaelettronica e di design, operano in perfetta sinergia, lavorando con l’unico obiettivo di soddisfare qualsiasi esigenza richiesta dal cliente mentre un team di professionisti è costantemente alla ricerca di nuovi filati fantasia per la realizzazione di capi trend e originali. Una produzione costantemente monitorata nelle varie fasi di lavorazione garantisce un alto standard qualitativo: sono ben 4.000.000 le paia di calze

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che escono dagli stabilimenti del padrone di casa Sergio Pezzini, classe 1948, coadiuvato nella sua attività dai figli Daniele (amministratore delegato) e dalla figlia Silvia (consigliere). Un’attività costante che ha realizzato, nell’ultimo triennio, risultati in costante ascesa “grazie soprattutto” sottolinea Sergio Pezzini “alle maestranze che si possono contare in numero di una ventina di elementi, che hanno fatto del nostro stabilimento la loro seconda casa, lavorando con la stessa professionalità di chi è in prima linea a gestire qualsiasi investimento. Un plus importante che ci rende più uniti, meno vulnerabili in un momento di recessione generale”. La Società è strutturata all’interno di più stabili composti da reparto produzione, reparto cucitura e reparto confezione del prodotto finito. Il prodotto, di alta qualità (cotone, lana, viscosa, tutti con certificazione), è orientato verso una clientela esigente e de-

L’azienda mantovana, gestita da Sergio Pezzini e dai figli Daniele e Silvia, conferma di aver fatto scelte lungimiranti in un settore che ha fatto di Castel Goffredo il polo di riferimento mondiale della calza

Sergio Pezzini

stinato per il 90% al mercato del Centro-Nord Europa. Morbidezza, resistenza ed elasticità sono le caratteristiche che definiscono le calze di cotone, autoreggenti, gambaletti, collant realizzate dal calzificio Pezzini. «Credo che i continui investimenti a livello macchinari, l’attenzione verso le risorse umane e lo scegliere sempre la qualità per i prodotti rappresenteranno per il futuro le autentiche linee guida da seguire” afferma Sergio Pezzini. “Dopo 50 anni di attività e zero incentivi al settore calza diventa imperativo saper conoscere bene i costi di gestione dell’azienda nonché i prezzi del mercato in modo da essere costantemente competitivi».

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conoscere PERSONAGGI CURIOSI

Il povero Edward La storia di Edward Mordake è così incredibile che i più la reputano una leggenda. Edward Mordake era un giovane rampollo di famiglia nobile, e tra i suoi conoscenti era noto come persona affabile e sensibile. Tuttavia, aveva una terribile malformazione, nota oggi come “gemello parassita”: un volto umano gli spuntava dalla nuca, che pur non potendo parlare, rideva, piangeva e borbottava incessantemente senza voce, seguendo chiunque con lo sguardo. Edward era ovviamente terrorizzato da questo “ospite”, che, stando alle sue parole “gli sussurrava cose terribili quando nessuno lo sentiva, e rideva quando lui era triste”. I medici dell’epoca dissero che non avrebbero potuto asportarlo o avrebbero ucciso Edward. Per questo, all’età di ventitré anni, Edward si tolse la vita, lasciando come ultima volontà che il suo gemello fosse distrutto.

CINEMA

Hitchcock e i cameo Col termine Cameo si indica, in gergo cinematografico, l’apparizione in un film di un personaggio famoso per una breve comparsata. E questo gioco è diventato un vero e proprio marchio di fabbrica del regista Alfred Hitchcock. Infatti egli compare in ognuno dei film che ha diretto. Che sia per introdurre la vicenda, come in “Il ladro”, o come semplice comparsa, Hitchcock realizza sempre dei cameo all’interno dei suoi lavori. Lo si può vedere, ad esempio, uscire da un negozio di animali ne “Gli uccelli”, o con un cappello da cowboy in “Psycho”. Persino nel film “Prigionieri dell’Oceano”, ambientato su una scialuppa con pochi attori, fa la sua comparsa. È sulla pagina di giornale di uno dei protagonisti, mentre fa la pubblicità ad un prodotto per dimagrire!

Segnalazione

di MARCO VIVIANI

Scienza Finta

Umorismo Di recente è uscito un libretto di informazioni scientifiche, colorato e dal linguaggio semplice. Tuttavia, non regalatelo ai bambini! Si tratta di “Fake Science 101”, manuale di scienza finta, dall’omonimo blog “fakescience.org”. si tratta di un libro che, più che irridere alla scienza, deride il metodo didattico di insegnarla, inserendo informazioni assurde, grottesche ed enormità così palesi che solo uno sciocco vi crederebbe. Sfogliando il manuale, si impara che gli oggetti metallici non vanno in microonde, ma saltati in padella con l’olio d’oliva, o che si può distinguere un coccodrillo da un alligatore dal modo in cui divorano i bambini. Come molte delle curiosità letterarie è in inglese, e difficilmente lo si potrà trovare in libreria.

Musica

Archeologia

Il flop del Duca Leone

Il soldato senza testa

Wes Borland, chitarrista dei Limp Bizkit, per un certo periodo di tempo è stato leader di un gruppo sperimentale chiamato Big Dumb Face (in italiano: gran faccia da scemo), con il quale era solito sperimentare, e concedersi una maggiore creatività; ad esempio, era con i Big Dumb Face che Wes sviluppava le idee che ai Bizkit non piacevano. La vita di questo gruppo è stata effimera – non più di tre anni - e non è sopravvissuta al primo album “Duke Lion fights the Terror” (Il Duca Leone contro il Terrore). Tuttavia, hanno lasciato un interessante contributo alla musica. Il loro lavoro è un omaggio alla musica sperimentale, e all’interno dello stesso album si possono trovare tracce composte aderendo a generi diversi. Nello stesso disco hanno tentato diverse vie con rock sperimentale, musica indie, e persino country, con testi permeati di forte umorismo.

Mentre stava operando lavori di ristrutturazione alla propria proprietà, Sir Benjamin Slade, baronetto britannico, ha fatto una macabra scoperta: il corpo di un soldato, risalente alla guerra civile inglese! Dello sventurato soldato, morto all’epoca in cui si davano guerra i parlamentaristi di Cromwell e i Realisti fedeli alla corona, è rimasto il corpo, assieme a tracce di abiti e calzature. Si è conservato molto bene anche l’elmo che portava, ma non c’è nessuna traccia della testa! La teoria più probabile e che sembra avere avuto maggiori riscontri, tra gli storici che si sono pronunciati sulla delicata questione, è che il corpo sia appartenuto ad un soldato di Cromwell che, sconfinando sulla proprietà, sia stato catturato e giustiziato dagli antenati di Sir Benjamin Slade, feroci realisti.

inventiva

il Mondo Disco

Rimango spesso stupefatto di come alcuni autori in Italia passino sotto silenzio. È il caso di Terry Pratchett, autore di fantasy umoristico, tra i più amati in Inghilterra, ma tra i meno noti in Italia (e spesso le traduzioni delle sue opere lasciano a desiderare). Le opere di Terry Pratchett sono piene di inventiva, e affrontano molti temi (alcuni anche decisamente seri, come la morte) con sagacia, brillantezza e una vena di umorismo. La quasi totalità delle opere di Pratchett, definite “la saga del mondo disco” hanno un’ambientazione particolarissima: un pianeta piatto come un disco, sorretto da quattro elefanti, che vola per lo spazio sul dorso di una tartaruga!

Curiosità

Medicina

La scienza di Mondo Disco Peluche in vacanza

Sabin: vaccino anti-polio

I modi per entrare nel Mondo Disco di Pratchett sono parecchi, basterebbe leggere uno qualsiasi dei suoi innumerevoli libri per avere l’equivalente intellettuale di un viaggio brioso e divertente nel Mondo Disco. Tuttavia, se volete sapere cosa sia esattamente il Mondo Disco, un mondo dove scienza, logica e buon senso non sempre vanno d’accordo, vi è questa guida geografica e scientifica ad uno dei più curiosi pianeti della storia della letteratura: “La scienza del Mondo Disco”. Scritto da Terry Pratchett in persona, con l’aiuto di Ian Stewart e Jack Cohen, rispettivamente un matematico ed un biologo, è una guida “turistica” in cui narrazione e informazioni di carattere scientifico si intrecciano senza soluzione di continuità.

Sebbene mi diverta a parlare di gadget tecnologici e nuove speranze da parte della ricerca medica, ho ritenuto opportuno ricordare in questo numero il prof. Sabin. Il suo contributo alla medicina è stato colossale, ma anche umile e silenzioso. Assieme a Jonas Salk ha contribuito a sconfiggere la poliomielite, creando il primo vaccino. Ma quello che veramente può rendere la grandezza di quest’uomo, non è stato solo il suo incessante contributo alla scienza (continuò a studiare e ricercare anche da ottuagenario, cercando di debellare malattie come l’AIDS, i tumori o la leucemia), ma la sua filantropia. Infatti, per diffondere più velocemente il vaccino e mantenerne bassi i costi, decise di non brevettarlo, nonostante molti l’avessero spinto a farlo.

Ne “Il Favoloso Mondo di Amèlie”, la protagonista, con uno stratagemma, fa viaggiare lo gnomo da giardino del padre per il mondo, facendo in modo che ogni tanto al padre arrivino foto delle sue “vacanze” da località esotiche. Una trovata divertente, per spingerlo a mettere il naso fuori dalla porta di casa. La cosa interessante è che una azienda giapponese ha creato un’azienda sulla base di questo principio: per una relativamente modica somma, si può lasciare il proprio pupazzo all’agenzia, e questa lo farà viaggiare per le località scelte dal cliente, con tanto di foto con il peluche in visita ai monumenti ed ai luoghi d’interesse presenti nei luoghi scelti. Può sembrare una trovata frivola, eppure ci sono persone che hanno deciso per tale soluzione, come consolazione per non poter essere di persona in quelle località a trascorrervi le vacanze.


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ECo&green

FOCUS di giacomo gabriele morelli

di benedetta bottura

Trovare lavoro grazie all’ambiente La green economy non sembra risentire della crisi, anzi crea nuovi posti di lavoro. L’aumento della sensibilità verso i problemi ambientali, ha creato nuove necessità, aprendo le porte ai green jobs. Letteralmente significa, lavori verdi, sono occupazioni che contribuiscono a preservare, o restaurare l’ambiente. Si tratta di lavori legati al risparmio energetico, alle rinnovabili e al recupero dei rifiuti, ricercati dalle aziende, che per uniformarsi agli standard europei devono rendersi eco-compatibili, o che vogliono orientarsi al biologico. Oltre alla richiesta di figure tecniche, come installatori, progettatori, impiantisti,... si richiedono profili legati al mondo finanziario, promozionale e figure gestionali. Questa tendenza ha creato nuovi ruoli e professioni, come gli eco-avvocati, legali specializzati in questioni ambientali; gli environmental manager,

Dormi che ti Passa. il fenomeno del letargo responsabili del rispetto delle norme ambientali e della formazione del personale e gli energy manager, esperti di risparmio energetico per aziende che vogliono contenere i costi fissi, che sono i più richiesti e i meglio pagati di questo settore. Se la cosa vi incuriosisce e volete provare a vedere se c’è un profilo adatto a voi, ci sono on line, alcuni siti che raccolgono gli annunci di lavoro verde delle aziende italiane, per citarne alcuni www.greenjobs. it, o www.infojobs.it/lavoro/green-job.

L’autunno è alla fine e gli animali che non sono migrati in un luogo più caldo si preparano ad affrontare i rigori invernali che porteranno freddo e carenza di cibo. Per molti di loro sta per iniziare il letargo, un lungo sonno più o meno profondo durante il quale l’animale entra in uno stato di quiescenza. Le funzioni vitali si riducono al minimo, la pressione del sangue cala drasticamente, il battito cardiaco diminuisce fino a pochi battiti al minuto, il respiro diventa lento e irregolare, il metabolismo si riduce e la temperatura corporea si abbassa fino

tecnologia

Internet spia I parassiti delle piante Le immagini di Google usate per salvare le piante. Per sconfiggere un nemico, devi sapere dove scovarlo, ma andare in giro alla ricerca dei parassiti delle piante, è un compito lungo e costoso. Così, un gruppo di ricercatori francesi, ha deciso di usare Google Street View e pare proprio che il sistema funzioni. Si tratta di un’applicazione di Google

bracconieri

Rinoceronti decimati per i loro corni L’anno non è ancora finito, ma in Sudafrica si contano già ottocento rinoceronti morti. La colpa è dell’aumento in Europa, della richiesta di corni di rinoceronte, usati nella medicina tradizionale asiatica. Un terzo dei sequestri di corni, avviene proprio in Europa. Il corno è fatto di cheratina, la stessa sostanza di capelli e unghie e non ha nessun potere curativo, ma vale più di oro e cocaina. Il bracconaggio è un affare che muove decine di miliardi di euro ed è gestito dal crimine organizzato. Dall’uccisione del singolo animale, si è passati ora, a vere e proprie stragi, i bracconieri avvelenano le pozze d’acqua in cui tutti gli animali, non solo i rinoceronti, vanno ad abbeverarsi e poi passano a razziare i cadaveri. I soldi del bracconaggio, poi, entrano in un giro di violenza, vengono infatti usati dal crimine organizzato per finanziare il terrorismo, la droga e la3tratta degli esseri umani. n. Giugno-Luglio 2013

Maps (programma per vedere le mappe geografiche), che permette di vedere la mappa come se ci si trovasse sul posto, la visione da strada appunto, come suggerisce il nome dell’applicazione, attraverso una serie di fotografie. Ed è proprio grazie a queste foto che si è potuta mappare la zona di alcuni voraci parassiti.

colori e proprietà del riso Il riso è il cereale più consumato al mondo. Oggi in Italia, ce ne sono 126 varietà. Ma quali sono le differenze? Bianco: riso Vialone Nano e Basmati, è il più ricco di amido e vitamine ed è adatto per chi soffre di gastrite e acidità di stomaco. Giallo: riso Parboiled, il colore è dato dal trattamento col vapore, che viene fatto al chicco, contiene lisina indicata per sportivi e diabetici. Marrone: riso integrale, il più completo dal punto di vista nutrizionale, ha pochi zuccheri e quindi, è il migliore per le diete dimagranti. Rosso: riso Ermes, è il più adatto a chi deve tenere sotto controllo colesterolo e trigliceridi. Nero: riso Venere, il colore è dato da degli antiossidanti che hanno proprietà antinfiammatorie e antiinvecchiamento.

quasi al congelamento (può arrivare anche a 5°C). Il letargo rappresenta una strategia di sopravvivenza a condizioni ambientali difficili (molto freddo ma anche caldo torrido in certe aree geografiche), l’unica possibile per diversi mammiferi, rettili, anfibi, insetti e perfino qualche uccello. Ogni specie tuttavia obbedisce a questo fenomeno in base alle proprie caratteristiche, personalizzandolo e rendendolo di fatto ancora per molti aspetti misterioso. Per il freddo invernale è fondamentale per tutti la preparazione, che avviene durante l’estate e l’autunno. Senza un riparo sicuro e confortevole, e le adeguate scorte di cibo e di grasso, certe specie animali non riuscirebbero ad superare l’inverno. L’orso, per esempio, cui spesso assieme al ghiro associamo l’idea del letargo, pur trascorrendo

l’inverno dormendo non cade in un vero letargo. Anche se non assume né cibo né acqua (sopravvive bruciando le ricche riserve di grasso accumulate durante l’estate), durante questo periodo la sua temperatura corporea non scende di molto e le sue funzioni fisiologiche, seppur ridotte, si svolgono normalmente, tanto che le femmine sono persino in grado di mettere al mondo e allattare 1 o 2 cuccioli. Ma c’è di più: secondo un recente studio pubblicato da Integrative Zoology, l’organo di informazione della International Society of Zoological Sciences,pare che gli orsi neri (Ursus americanus) abbiano una straordinaria capacità di guarire da patologie da soli durante il letargo.

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Fashion

lo stile si fa oversize

WEEK Cappotti rigorosamente oversize, con tonalità sia pastello sia vitaminiche come rosso, arancione e viola

È l’acquisto per eccellenza della stagione fredda, l’ultimo strato che indossiamo e il primo che salta all’occhio. Il cappotto deve essere scelto non soltanto in base alla diversa personalità di ognuna ma anche in base alle diverse occasioni d’uso: classici e magari a tinta unita per il lavoro e sbarazzini, colorati per il tempo libero. Oversize: questa è la parola d’ordine che racchiude la principale tendenza della moda di quest’inverno, tendenza che unirà la praticità all’eleganza. Le possibilità per un suo utilizzo sono tantissime e ci permettono non solo di essere incredibilmente fashion ma anche di proteggerci meglio dal freddo senza dover rinunciare ad uno strato in più! Con le loro linee morbide, le maniche larghe e comode ma con dettagli che ne impreziosiscono il modello, questi cappotti sono tornati in auge direttamente dagli anni 80 spazzando via i tagli sagomati. Altro grandissimo ritorno nei topcoat vede come protagonista (a scapito di molte animaliste) la pelle e la pelliccia, anche se la tendenza di sostituirle con finta pelliccia ed ecopelle per fortuna si fa sempre più strada.

mantelle

di vittoria bisutti

l’inverno si colora È vero che il grigio, il nero e il cammello hanno rappresentato, e rappresentano ancora, la triade di colori sul podio invernale. È anche vero che fra le tendenze che si stanno facendo largo per questa stagione fredda c’è quella che prevede la presenza di un colore predominante: il rosa confetto. Sebbene sia difficile pensare che una nuance così possa spopolare in questa stagione molte maison l’hanno scelta per le proprie creazioni, come per esempio il classico cappottino Prada o i modelli oversize di Carven. Tra gli altri colori, quelli che spiccano di più sono sia il celeste sia colori più forti e vitaminici come il rosso, l’arancione o il viola. E non bisogna assolutamente dimenticare il bianco, che ormai si è fatto ufficialmente strada nella tavolozza dei colori invernali. Per le più audaci via libera a tartan, quadretti e stampe animalier.

al top

Un’alternativa originale al cappotto è rappresentata dalla mantella, che quest’anno avrà un successo strepitoso. Simile al poncho presenta al posto delle maniche degli spacchi laterali, ma è realizzata con materiali più densi e foderati rispetto a quest’ultimo. Il modello attualmente che ha più successo è il cappotto-mantello con il collo di pelliccia presentato in numerose tonalità pastello. Molto gettonati anche quelli in stile “retro” che rappresentano dei modelli svasati o con forme ovali e spalle spioventi, che erano al culmine della popolarità negli anni ’50.

Max Mara

il topcoat made in Italy

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Riproposto il classico cammello, affiancato da tonalità come beige, marrone e rosso

Il brand italiano Max Mara, con il suo design pulito e semplice, ma allo stesso tempo contemporaneo, ha fatto amare i propri capi da tutti, anche dalle star di Hollywood! La collezione di quest’anno propone modelli lunghi, dai tagli netti e con misure oversize, tutti realizzati con tessuti e materiali di altissima qualità (visone, cachemire, angora…) che regalano alle donne un tocco di eleganza. Il classico cappotto cammello, che ha di certo contribuito alla celebrità del marchio, anche quest’anno viene riproposto con successo affiancato da colori come beige, marrone, viola e rosso, che rendono così questi capi tradizionali un po’ più attuali. Non mancano inoltre modelli con fantasie geometriche in bianco e nero e con inserti in pelle e pelliccia. Anche quest’anno Max Mara si riconferma la scelta perfetta per una donna carismstica e metropolitana, che non rinuncia all’eleganza e allo stile.

Il modello con più successo e il cappotto-mantella con il collo in pelliccia, presentato in diverse tonalità

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Fashion

WEEK

l’intramontabile

Le tonalità calde vanno per la maggiore, il cammello è in assoluto il più gettonato insieme a marrone chiaro, caki, verde militare

cappotto

È uno dei capi cool dell’inverno il cappotto, che può essere sostituito da montgomery, parka e impermeabili: l’eleganza maschile si affida a uno di questi indumenti per la stagione fredda, dove l’importante, oltre che apparire, è che siano soprattutto caldi. Le regole per non sbagliare nella scelta sono l’aderenza del collo e lo spacco, che non deve mai aprirsi. Diverse le ispirazioni dai tessuti, ai colori. alle forme. La tendenza è l’oversize, con forme morbide e spalle più accentuate, ma anche quelle più aderenti per una personalità elegante, in particolare per la sera o per occasioni impeccabili. Le tonalità calde vanno per la maggiore, il cammello è in assoluto il più gettonato insieme a marrone chiaro, caki, verde militare. Anche i tessuti hanno diverse declinazioni dalla intramontabile lana al più pregiato cachemire, al velluto e al fustagno.

la sciarpa

a tutte le ore Un outfit senza l’accessorio giusto è ormai imprescindibile. La grande alleata del look e della stagione fredda, è la sciarpa: ampia, lunga, esagerata, colorata. Grande spazio alla fantasia quindi, che non è solo nella trama dei tessuti, ma anche un suggerimento a come indossarla, maxi e avvolgente, perché è questo che da la marcia in più. Diverse invece le variazioni sul tema: dalle tinte unite, ai ricami, tutto è bello e di effetto e il motto è uno solo: mai uscire senza.

di antonio scolari

ISTRUZIONI PER l’uso

i calzini, scelta di personalità Spesso ci si dimentica della loro importanza, ma i calzini danno la giusta personalità all’abbigliamento che si indossa e per questo motivo non bisogna commettere errori nella loro scelta, perché oltre all’aspetto funzionale, determinano l’eleganza o il contrario, quando non si azzeccano quelli giusti. Per le tinte unite, fondamentale è abbinarli al colore dei pantaloni e non delle scarpe o della camicia, quelli colorati o a righe invece, si indossano in netto contrasto o in sintonia con la cravatta. Per quelli stampati l’equilibrio diventa più sottile, sempre e solo abbinati alla parte superiore del proprio look, vanno indossati con trame e forme diverse da quelle già presenti negli altri capi.

UN MARCHIO, UNA STORIA

Seventy è un marchio tutto italiano creato nel 1970 da Sergio Tegon con sede a Scorzè (Ve). Un imprenditore oggi affiancato dai tre figli che insieme conducono l’azienda e valorizzano il Made in Italy. Un brand che dopo anni di ricerca stilistica, si è sempre più affermato nel mondo, grazie a collezioni ispirate ad una filosofia total look con materiali di pregio e di qualità, capi pratici, raffinati e confortevoli, creativi ma senza eccessi. La linea maschile ha una forte identità per i capi spalla, con pantaloni slim fit e dettagli pensati per un uomo cosmopolita e contemporaneo che ama vestire bene ed elegante, ma che al tempo stesso vuole essere libero nei movimenti e nell’animo. www.seventy.it

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La sciarpa: ampia, lunga, esagerata, colorata. La grand alleata per la stagion fredda

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CONTORNO OCCHI E LABBRA

di Alessandra FusÉ

AVENE: per pelli delicate E’ la retinaldeide il segreto di YsthéAL, il contorno occhi e labbra di Avène concepito per rispondere ai bisogni delle pelli sensibili: la formula è arricchita di acqua termale Avène, naturalmente lenitiva, non sono presenti profumi potenzialmente irritanti e neppure parabeni, fenossietanolo e silicone. La retinaldeide è il precursore diretto della vitamina A, è considerata dai dermatologi un principio attivo dermo-cosmetico antietà di riferimento. Trasformata dagli enzimi in funzione dei bisogni della pelle, la retinaldeide stimola il metabolismo cellulare senza provocare un sovradosaggio, minimizzando i rischi di irritazione. Altro ingrediente è l’oleamide di glicilglicina, protettore del capitale elastico cutaneo. Per una pelle più giovane e luminosa. In farmacia e parafarmacia.

CELLULITE ANCHE IN INVERNO?

Iodase Cell per

pelli sensibili

Una coppia vincente contro gli inestetismi della cellulite: Cell crema e Cell Fluido concentrato per combattere il nemico anche in inverno e non arrivare alla prova costume impreparate. I due prodotti non contengono iodio, peg e parabeni. L’Arancio amaro e l’Uva rossa della crema aiutano a rimodellare gradualmente i contorni di cosce e glutei mentre l’acido Jaluronico aiuta a ritrovare l’idratazione per una pelle più levigata. Il fluido concentrato, grazie al suo cocktail di ingredienti anti-ossidanti e rinvigorenti, riesce a contrastare gli inestetismi della cellulite, senza danneggiare o causare stress alle pelli sensibili, soggette ad arrossamenti. In farmacia, parafarmacia, erboristeria.

GALENIC: OLIO D’ARGAN

Trattamento anti-età

Argane all’olio d’argan: ecco la prestigiosa linea di Galénic che produce trattamenti d’eccellenza anti – età sia per il corpo sia per il viso. La crema ridensificante effetto lifting Pelle molto secca combina le differenti frazioni attive estratte dal frutto dell’argania (olio d’argan arricchito, insaponificabile di polpa d’argan e peptidi d’argan) per offrire il meglio dell’efficacia anti – age e anti – rilassamento. Un trattamento performante per ridensificare intensamente la pelle, ridefinire i tratti e ridisegnare l’ovale del viso. Grazie all’olio d’argan, la pelle viene rigenerata. In farmacia e parafarmacia.

POLVERE DI DIAMANTE PER IL VISO

MINERALMA

cosmetici minerali Si chiama MINERALMA, la nuova casa cosmetica che va contro tendenza e, con l’economia in crisi, si apre al mercato con una grande innovazione: prodotti a base di minerali. Nella foto presentiamo il Flawless Diamond Face Neck Elixir, una crema antirughe con polvere di diamante: un esclusivo trattamento anti-età dall’effetto lift. La crema, impreziosita dalla polvere di diamante (che dona alla pelle estrema luminosità ed una minor percezione delle rughe evitando l’antiestetico effetto lucido) è caratterizzata da principi attivi antiossidanti, nutrienti e idratanti e dall’estratto di cellule staminali vegetali. Attualmente sono 7 i prestigiosi prodotti che nei prossimi mesi entreranno in commercio. Info: www.mineralma.it

Salute & Bellezza IODASE AGE-LESS

Trattamento

viso combinato

Due prodotti per un’azione davvero efficace contro i segni del tempo: il siero Iodase Age-less illuminante e rivitalizzante elimina le cellule spente dell’epidermide, stimola il metabolismo cutaneo e dona un effetto “splendore immediato”. Ricostruisce la rete di fibre che supportano la pelle aumentandone la tonicità. L’ossigeno, a contatto con l’acqua, si gonfia distendendo la cute e facendo scomparire rughe, pori dilatati e piccole imperfezioni. La crema Iodase Age-less contiene il complesso Time-Repair, un principio attivo multifunzione che lavora contro i processi dell’invecchiamento cutaneo agendo su collagene, elastina e proteine SPRR. Rassoda, leviga e idrata. In farmacia, parafarmacia, erboristeria.

INTERVISTA ALla dott.ssa GABRIELLA SURACE

L’IRSUTISMO NUOVE TECNICHE Biologia molecolare per combatterlo

La definizione corretta dell’irsutismo è una crescita eccessiva di peli con distribuzione maschile, che può associarsi ad uno squilibrio ormonale come nel caso della sindrome dell’ovaio policistico. La dott.ssa Gabriella Surace, spiega i nuovi approcci per combatterlo. L’irsutismo è solo un problema femminile? L’irsutismo non è una condizione esclusiva del sesso femminile, anche i maschi, infatti, possono lamentare una eccessiva crescita di peli. Nella maggior parte dei casi l’irsutismo viene classificato come idiopatico e derivato dalla combinazione di una produzione eccessiva di androgeni

e/o da un incremento della sensibilità agli androgeni, si tratta quindi di una conseguenza delle caratteristiche genetiche e fisiologiche individuali. Quali sono le tecniche usate per combattere l’irsutismo? Un nuovo modo per affrontare il problema è quello di associare la tecnica della depilazione correlata al laser (depilaser) che ho messo a punto più di vent’anni fa, con l’approccio farmaceutico definito SKA (attivazione cinetica sequenziale), che consiste nel somministrare molecole, quali ormoni, neuro peptidi e citochine a basso dosaggio con lo scopo di attivare i meccanismi fisiologici di autoregolazione dei

sistemi nervoso, endocrino e immunitario dell’organismo. Questo nuovo approccio, legato alla biologia molecolare è indicato in quei pazienti in cui altre terapie farmacologiche risultano controindicate. Il problema è affrontato anche considerando altri campi della medicina? Si, collaborano con me anche il dottor Marco Del Prete, la dott.ssa Laura Guazzarotti (endocrinologa), la dott.ssa Simona Gasperini (nutrizionalista), e la dott.ssa Daniela Labate (psicoterapeuta), quest’ultima per affrontare i risvolti psicologici delle donne che non accettano i peli superflui. Per info: Tel. 0331.775090 www.centromedicoletorri.com


di ANDREA TROGLIO

Fin dai tempi degli antichi egizi il trucco è elemento fondamentale e principale della bellezza delle donne. Nel corso dei secoli ha subito trasformazioni radicali ed é giunto ai giorni nostri nelle sue più accattivanti applicazioni. Attraverso il Make-up si mascherano le imperfezioni e si esaltano pregi e lineamenti. Il trucco è sperimentazione, teoria e divertimento. Non é sempre facile perô! Per questo vi seguirò in una rubrica dedicata alle fashion victim del Make-up e non, per imparare i fondamentali e le tecniche più innovative e rendervi MERAVIGLIOSAMENTE ALLA MODA! Per consigli e suggerimenti scrivetemi a:

Make me Up

andreatroglio@mantovachiamagarda.it

matita La matita per occhi, pencil eye-liner in inglese, viene spesso chiamata anche khol o kajal in base alle formulazioni. Dalla forma di una comune matita ha una mina morbida, perfetta per tracciare il contorno occhi e per enfatizzare lo sguardo. Generalmente é composta da cere, oli e pigmenti e ci permette di valorizzare al massimo lo sguardo. Sguardo da gatta Realizzate una linea che vada oltre l’angolo esterno creando una punta verso l’alto e disegnando una serie di trattini dall’apertura alla chiusura dell’occhio, che poi sfumerete con un pennellino. Il tratto iniziale più sottile, si ingrandisce verso la coda.

Sguardo intenso Il nero é perfetto per ottenere uno sguardo intrigante. Tracciate una linea leggera sulla palpebra superiore che poi fisserete e sfumerete con un ombretto scuro (marrone, grigio, viola) per completare l’effetto. Create, con gli ombretti, una sfumatura oltre la chiusura dell’occhio, verso l’alto, per dare un tocco di sensualitá. Giocate con le sfumature delle matite, sarete affascinanti e intriganti ogni giorno.

ombretto Utilizzato per valorizzare lo sguardo, illuminandolo o rendendolo più intenso, l’ombretto si presenta in diverse formulazioni, a seconda del risultato che si vuole ottenere. Le formulazioni dell’ombretto sono principalmente quattro: ombretto compatto in polvere, ombretto in polvere libera, ombretto in crema e ombretto liquido. Ogni texture è in grado di dare un effetto finale diverso, in termini di risultato visivo, ma anche per quanto riguarda la durata. Inoltre, per ogni formulazione, sono presenti tonalità opache e perlate. Ombretto compatto in polvere L’ombretto compatto in polvere viene venduto in confezioni dove la polvere è pressata e si presenta sotto forma di una cialda. È la più utilizzata per la sua comodità d’uso e per la buona durata. Si può applicare con le dita, con i pennelli o con le spugnette; è facile da sfumare e si ritocca con semplicità. Ombretto in polvere Possono essere minerali oppure normali. Gli ombretti minerali sono molto brillanti e offrono un risultato coprente e un’ottima tenuta. Sono composti da polveri minerali naturali, fanno respirare la pelle e sono perfetti per chi ama creare delle tonalità sempre nuove. Gli ombretti normali, in polvere libera, hanno una durata inferiore e svolgono la funzione di illuminare. Per questo sono meno coprenti e contengono minuscoli brillantini. Ombretto in crema L’ombretto in crema ha una texture cremosa e morbida. Da applicare con un pennello, quello in crema è un ombretto che si sfuma molto bene e che offre un risultato luminoso e perlato. Questo tipo di ombretto tende a sbavare leggermente. Prima di applicarlo, è bene usare una cipria trasparente. Ombretto liquido o fluido Gli ombretti liquidi sono i meno usati, forse per la loro poca praticità: vengono venduti in flaconi e si applicano con il pennellino in dotazione. Danno un risultato netto e si asciugano molto velocemente. Hanno una tenuta perfetta e non sbavano . Non perdetevi la prossima uscita dove vi svelerò i segreti per l’applicazione di questo fantastico prodotto

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speciale

di Marco morelli

SALUTE RITROVATA con l’acqua che rigenera Il 27 ottobre scorso presso la sala congressi del Centro Termale di Comano si è celebrato il World Psoriasis Day ovvero la Giornata Mondiale della Psoriasi. Un appuntamento seguitissimo che diventa per molti la giusta occasione per proporre all’opinione pubblica le problematiche legate alla psoriasi e soprattutto le proposte curative, scientificamente comprovate e documentate, legate all’acqua bicarbonato calcio magnesiaca di Comano. La psoriasi è una malattia della pelle tradizionale, ma assai nuovi e rivoluzionari sono infatti i metodi di cura, o meglio le nuove prospettive terapeutiche e il ruolo attribuito alle terapie di supporto, quali il termalismo. Durante il dibattito pubblico con medici specialisti con consigli e suggerimenti per curare la psoriasi e l’artrite psoriasica sono stati sviluppati i seguenti argomenti: - “Eziopatogenesi: novità e comorbidità” con relatore il dott. Carlo Renè Girardelli, Direttore U.O. Dermatologica Ospedale Santa Chiara di Trento. - “Artrite psoriasica: clinica e terapia” con relatore il dott. Roberto Bortolotti, Dirigente U.O. Reumatologia Ospedale Santa Chiara di Trento. - “Terapia della psoriasi” con relatore la dott.ssa Laura Tasin, Dirigente U.O. Dermatologica Ospedale Santa Chiara di Trento. - “La terapia termale” con relatore la dott.ssa Stefania Farina, Dermatologa Terme di Comano. Moderatore del convegno il dott. Mario Cristofolini, Presidente Centro Studi e Ricerche Terme di Comano, che si è fatto portavoce nei confronti dei relatori, terminati i lavori, di numerosissime domande pervenute al Centro termale nei giorni antecedenti il convegno. Le Terme di Comano, situate nelle Valli Giudicarie, nel Trentino sud-occidenale, sono di origine antichissima. Conosciute già al tempo dei Romani, ebbero il loro maggior splendore nel Medioevo e nel Rinascimento. Dopo un periodo di oscurità, in seguito anche ad una frana che nel 1400 le seppellì completamente, furono riscoperte nell’Ottocento. La loro storia è avvolta dal fascino della leggenda secondo la quale la maga Sibilla si rifugiò in una caverna di Comano ma un giorno, il Conte di Castel Spine, passando da quelle parti notò dei giovani che beffavano la signora; immediatamente li scacciò, così la maga lo fece entrare nella grotta, e vedendo che il viso del nobile uomo aveva delle macchie biancastre e rossastre, lo invitò a bagnarsi con l’acqua che sgorgava nella grotta. Il conte, tornato a casa, si accorse che quelle macchie erano scomparse. Alcuni anni dopo, il nipotino del conte fu colpito da una brutta malattia; così lo zio disperato tornò alla grotta a cercare la maga. Sibilla non c’era più, scomparsa purtroppo insieme alla fonte d’acqua a causa di una frana. Il conte, sempre più disperato iniziò a scavare nella frana, fino a che un rivolo d’acqua vide la luce; immediatamente vi bagnò il bambino che guarì

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Le Terme di Comano, centro d’avanguardia per la cura della pelle, diventano ogni anno luogo di incontro medico-scientifico completamente. Dal quel giorno tutte le genti della zona si recarono alla fonte per ricevere i suoi benefici effetti. Oggi le acque delle Terme di Comano sono uniche in Europa per le cure dermatologiche. Sgorgano ad una temperatura costante di 27° C. e sono particolarmente indicate per psoriasi, dermatiti e allergie della pelle. Le acque termali e curative delle Terme di Comano hanno numerosi benefici: - detergono la pelle con problemi di essudazione, squame e croste - hanno un effetto antinfiammatorio nelle malattie della pelle - stimolano la rigenerazione e cicatrizzazione della pelle - riparano le anomalie del tessuto cutaneo - donano freschezza e morbidezza alla pelle - calmano il prurito Indicatissime nella cura di:

-psoriasi, eczemi, dermatite atopica (in particolare dei bambini), dermatite seborroica, dermatite di tipo allergico. Valide anche nella cura di: - affezioni delle vie respiratorie: rinite allergica, faringite, sinusite e bronchiti croniche, grazie a una documentata attività antinfiammatoria dell’acqua termale sulle mucose delle prime vie aeree - affezioni renali e urinarie: calcolosi, renella, gotta, iperuricemia, dispepsia, stipsi - problemi di circolazione venosa: varici arti inferiori, vasculopatie periferiche, postumi di flebopatie, insufficienza venosa -problemi ginecologici: vaginiti, annessiti, leucorrea, sclerosi dolorosa del connettivo pelvico. All’interno dello stabilimento termale troviamo anche uno dei più moderni e attrezzati Centri Benessere ed un reparto di Dermatologia Estetica e Correttiva, situati in un bellissimo parco naturale, ideale per rilassarsi immersi nella pace della natura circostante. Le Terme di Comano sono un’eccellenza riconosciuta da una qualificata attività di ricerca medica, interdisciplinare condotta nel tempo dal Comitato Scientifico, che ha certificato il valore curativo dell’ acqua in particolare per psoriasi e dermatite atopica dei bambini. La valenza di Comano è certificata anche dalle oltre 12.000 persone che ogni anno scelgono le Terme di Comano per curarsi in modo naturale e che fanno di Comano il più frequentato centro termale del Trentino. Il processo di crescita che ha interessato nel tempo le Terme di Comano ha il suo asse strategico nella ricerca medica. Per questo l’Azienda termale ha scelto di investire in ricerca e innovazione medica, ritenuta la chiave di successo e la garanzia per il futuro proprio e del territorio che ha nelle Terme la risorsa economica più importante. Per l’intero territorio delle Giudicarie Esteriori sono le

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GRANDE AFFLUENZA PER LA GIORNATA MONDIALE DELLA PSORIASI Le Terme di Comano sono specializzate nel trattare la psoriasi. Per prime in Italia si sono dotate della Scuola della Psoriasi: una grande opportunità d’incontro tra pazienti e team medico per familiarizzare con l’ambiente e le cure ma soprattutto con la malattia imparando a gestirla nel quotidiano. Le sue acque termali hanno un potere antinfiammatorio e immunomodulante dovuto agli elementi, in particolare ioni di calcio e magnesio, attivi nelle malattie cutanee. La psoriasi è una malattia cronico-recidivante della pelle caratterizzata da lesioni eritemato-squamose. È causata da difetti genetici, non è presente alla nascita ma insorge a causa di fattori scatenanti quali infezioni batteriche, farmaci, traumatismi, stress, stili di vita scorretti, fumo, etilismo, obesità. È una malattia diffusa in tutto il mondo: in Italia si calcola che il 2% della popolazione ne sia affetta. Nella psoriasi lieve e moderata oltre all’esposizione al sole, che è la cura più antica ed efficace, si utilizzano con successo la fototerapia, le terapie locali con emollienti, urea, steroidi, derivati della vitamina D. Recenti ricerche sperimentali, epidemiologiche, cliniche e sulla qualità della vita,documentano l’attività terapeutica favorevole della crenoterapia con acqua di Comano: i miglioramenti ottenuti resistono nel tempo, le recidive sono minori. La terapia termale consiste in bagni con acqua termale, balneo-fototerapia con UVB e cura idropinica. La terapia farmacologica è riservata alle forme severe e gravi e presenta effetti collaterali anche importanti. La psoriasi non guarisce, in quanto determinata da difetti genetici, ma può essere curata a volte fino alla totale scomparsa delle manifestazioni e può essere prevenuta evitando stili di vita scorretti e fattori scatenanti anche locali (ad esempio indumenti con tessuti irritanti). Per tutti i trattamenti, le Terme di Comano, sono convenzionate con il Servizio Sanitario Nazionale. L’INAIL si fa carico delle spese nel caso di malattie professionali riconosciute e certificate dalla sede di competenza. Per fruire delle cure è sufficiente presentarsi al centro termale con la sola prescrizione del medico di famiglia, redatta sul ricettario regionale, unitamente alla tessera sanitaria e al codice fiscale. La ricetta deve obbligatoriamente riportare la diagnosi corrispondente a una delle patologie previste dal DM 15.12.1994 e il correlato ciclo di cura da praticare. E’ riconosciuto un solo ciclo di cure l’anno a ogni cittadino italiano, a eccezione delle categorie d’invalidi di guerra, invalidi di servizio, ciechi civili, sordomuti e invalidi civili con invalidità superiore ai due terzi.

Terme di Comano il principale volano dell’economia, fattore di sviluppo e di occupazione diretta e indiretta (indotto). Centro wellness e benessere: l’acqua che rigenera Nel moderno comparto wellness massaggi e trattamenti per viso e corpo vengono praticati da personale qualificato, sempre aggiornato sulle nuove tendenze del comparto beauty e addestrato a individuare la giusta risposta per ogni esigenza o necessità. In tutti i trattamenti viene impiegata la linea cosmetica Salus per Aquam. Sono disponibili numerosi programmi di remise en forme, pensati per ogni tipo di esigenza e proposti in formule lunghe o brevi, anche per il weekend. Eccezionali i trattamenti viso e corpo ComanoCare che sfruttano le proprietà lenitive, idratanti e ristrutturanti dell’acqua termale di Comano.

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Dall’acqua termale la linea cosmetica Salus Per Aquam Una prestigiosa linea che comprende sia prodotti cosmetici utili a detergere, idratare e nutrire la pelle, sia prodotti cosmeceutici in grado di svolgere il ripristino funzionale in soggetti affetti da problemi dermatologici. Realizzata con largo impiego di ingredienti naturali in aggiunta all’acqua termale di Comano, è formulata per proteggere la pelle e per mantenerne le condizioni di elasticità, luminosità, resistenza ed equilibrio. Si completa con le due nuove speciali linee Dermapsor ed Eudermica, prive di profumi, parabens, conservanti di origine chimica, vaselina e lanolina, specifiche per il trattamento di dermatiti e psoriasi. I prodotti sono in vendita alle terme e si possono acquistare sul sito. www.termecomano.it

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BIMBI & CO. VACANZE BACKPACKERS

Sono le vacanze “zaino in spalla”. Una moda tutta nordica che sta contagiando anche gli italiani, complice la crisi e i prezzi proibitivi di numerose strutture alberghiere. Ma non è necessario partire con sandali e zainetto per diventare Backpackers. E’ più una filosofia di vita che mira all’essenziale e alla possibilità di visitare i luoghi senza spendere una tombola. E allora perché non scegliere una sistemazione in ostello per viaggiare alla scoperta delle meraviglie del nostro paese? Rimarrete stupiti di quante strutture offrano alloggi puliti con bagno in camera e servizio internet e caffè. Il tut-

BIMBI al parco Se siete in cerca di un regalo originale provate con una visita personalizzata al Parco Natura Viva di Bussolengo. E’ un’ottima occasione per stare in famiglia e vivere insieme un’emozionante giornata a contatto con la natura. Il Parco ospita più di 1250 animali e con il progetto “VISITA SPECIALE” consente a piccoli gruppi di preparare la merende per i cuccioli, scoprire il dietro le quinte dei reparti e conoscere da vicino vita e abitudini di leoni, orsi, lemuri ed altri amici a quattro (o più) zampe. Bella anche l’iniziativa “KID’S ZOO” dedicata ai bambini delle scuole primarie con divertenti giochi di ruolo, laboratori creativi e storie appassionanti sugli abitanti dello zoo. L’Extinction Park invece è un vero viaggio nel tempo alla scoperta di dinosauri e specie estinte in epoche più recenti. Tutto in grandezza naturale: www.parconaturaviva.it Tel.: +39.045.7170113

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di PATRIZIA MIOTTI

to a partire da 13 euro a notte. Per avere un’idea delle offerte basta andare su Hostelsclub.com, il portale che riunisce oltre 20.000 ostelli in tutti i continenti con foto, prezzi e offerte per Natale e Capodanno. Qualche esempio italiano? A Firenze c’è l’Hostel 7 Santi, un angolo di pace e tranquillità nato dalla sapiente riconversione di un antico convento in ostello. La struttura dispone di stanze private doppie, triple con bagno e doppie con doccia e lavabo. I prezzi partono da 14 euro a persona al giorno e la posizione è strategica per scoprire Firenze e le sue meraviglie artistiche. A Venezia c’è l’Hotel & Hostel Colombo che si trova vicino alla stazione ferroviaria di Venezia Mestre, a soli 10 minuti di treno dal cuore antico di Venezia. Ogni camera ha il bagno privato e su richiesta è possibile prenotare il servizio di baby sitting. I prezzi partono da 16 euro a persona. Chi vuole fare un salto nella capitale, magari per festeggiare il capodanno, ha a disposizione l’Alessandro Palace, un ostello in stile romano con la “creazione” di Michelangelo dipinta sul soffitto. La struttura si trova vicino alla stazione Termini e consente di raggiungere comodamente ogni attrazione turistica, sia a piedi che con i mezzi pubblici. Dispone anche di un pub privato dove si sorseggiano drink e happy hour a poco prezzo. Le camere partono da 20 euro in su. Per info: www.hostelsclub.com

IL REGALO più bello

Con il Natale arriva anche il dilemma del cosa regalare ai più piccoli. La voglia di farli felici è tanta e a volte non ci rendiamo conto di esagerare. Come le feste di compleanno a cui ho partecipato ultimamente, con almeno 40-50 invitati tra genitori e bambini, animatori, maghi e torte faraoniche. Non sarà troppo? A Natale rischiamo di fare lo stesso errore. Li riempiamo di pacchi e leccornie, senza capire che il regalo più bello è donare loro il nostro tempo. Hanno bisogno di sentirsi amati e accettati. E per fare questo basta un po’ di fantasia e il cellulare spento. Provate a fare i popcorn in casa togliendo il coperchio a metà cottura. La cucina si sporcherà un po’ ma loro si divertiranno un mondo ad acchiapparli e mangiarli. Oppure andate in libreria e scegliete una storia da leggere insieme. Sarà un momento di complicità e divertimento. I modi per farli sentire amati sono veramente infiniti e molto semplici. Sta a noi trovare il tempo per scoprirli.

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FOCUS

di giacomo gabriele morelli

Natale alternativo quello australe Qualcuno da reminiscenze scolastiche ricorderà la distinzione tra emisfero boreale, quello in cui risiediamo, e quello australe. In poche parole il mondo è distinto idealmente in due calotte, quella boreale che si trova a nord dell’equatore, e quella australe, a sud di esso. E’ una distinzione di scarso rilievo per la maggioranza di noi, di notevole importanza invece per chi viaggia per lavoro o per diletto. Il motivo? Semplicemente quello che nei due emisferi le stagioni sono rovesciate, e le diversità climatiche sono tanto più opposte quanto più ci si allontana dall’equatore. Non ci colpiscono forse ogni anno a febbraio le danze variopinte del carnevale brasiliano di Rio de Janeiro, con splendida gioventù in costume semiadamitico mentre da noi si fa ancora conto con la neve? Bene, allo stesso modo il Natale australe, contrariamente al nostro classico Natale boreale, nelle sue tradizioni e nei suoi costumi è condizionato in modo eclatante dal clima caldissimo. Naturalmente è nostra convinzione che il Natale vero sia il “nostro”, stereotipato in paesaggi innevati, vetrine addobbate, alberi ornati di oggetti luccicanti, candele accese, tavolate di cibi prelibati in un salone con rimpatriata tra parenti. E’ pur vero che l’origine religiosa del Natale risiede nelle nostre nazioni mediterranee, in cui esso si è sviluppato in tutte le sue massime espressioni, anche e soprattutto sociali. Nei paesi sub-equatoriali esso è stato esportato con la diffusione delle missioni cristiane e con i fenomeni migratori degli europei nel cosiddetto terzo mondo. Ciò non toglie che il credo religioso cristiano-cattolico condiviso e professato da centinaia di milioni di persone dell’emisfero australe non possa far passare il “loro” Natale come una ricorrenza meno sentita. Certamente con trentacinque gradi di temperatura non potranno essere un cotechino fumante con lenticchie o un piatto di tortellini con la panna le principali attrattive gastronomiche della ricorrenza, e di camini accesi a colorire l’ambiente domestico non se ne troveranno (forse in qualche base meteorologica in Antartide), ma si vive ugualmente qualcosa di caratteristico e fuori dalla consuetudine. Nei Paesi africani la coesistenza di culture religiose differenti e la massiccia presenza di Missioni cattoliche, ha fatto si che le conoscenze si fondessero a creare un tradizione natalizia senz’altro originale. Nell’ Africa australe il Natale coincide spesso con la fine della raccolta del cacao ed i lavoratori delle piantagioni hanno la possibilità di tornare dalle famiglia per festeggiare. Le strade dei villaggi sono animate da giovani che intonano canzoni natalizie e da lunghe processioni di persone che vanno ad ascoltare la funzione religiosa, portando in Chiesa doni per i più bisognosi. In Congo, nei giorni che precedono la natività, le ragazze visitano le case della zona ballando e cantando accompagnandosi con i tamburi; danze e canti variano in base all’appartenenza etnica. Dal 25 di-

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Il Natale nei Paesi dell’emisfero australe, dove il 25 dicembre cade in piena estate, vive di tradizioni diverse da quelle a noi consuete cembre in avanti, invece, sono gli uomini ad esibirsi con i volti coperti da maschere in legno raffiguranti personaggi legati alle usanze locali. Anche in Africa esiste la tradizione dell’albero di Natale che, però, è molto lontano dall’essere il classico abete tipico dell’Occidente. L’ornamento più comune è realizzato da un intreccio di foglie di palma disposte a formare un arco a cui vengono appesi fiori bianchi che sbocciano proprio a Natale. In Sudafrica a Natale si è nel pieno dell’estate. Se vi trovate a Johannesburg potrete partecipare al Carols on the Square, una manifestazione di ambientazione natalizia che si svolge il 7 Dicembre nella Nelson Mandela Square, decorata splendidamente con decine di alberi addobbati. Molti sono gli alimenti consumati durante il pranzo natalizio quali riso, zuppa d’okra (i frutti di gombo, coltivato anche in provincia di Latina), il Doro Wat (stufato piccante di pollo) ma nulla da considerarsi veramente tipico. Il giorno di Santo Stefano è una festa nazionale,

chiamata Boxing Day (il nome deriva dalla vecchia usanza di distribuire in quel giorno i regali - boxes): le famiglie ne approfittano per affollare le spiagge. In Kenya le chiese cristiane vengono addobbate con fiori coloratissimi, gli stessi che decorano i locali alberi di Natale. Le famiglie si riuniscono per il pranzo, mentre gruppi di ragazzini girano di casa in casa chiedendo piccoli doni. Il piatto tradizionale è il nyama choma, un arrosto di capra. Come albero di Natale da addobbare, non esistendo gli abeti, si utilizza l’albero del mango. In Zimbabwe il Natale, chiamato Kisimusi, conserva la tradizione dei regali ai più piccoli e dei cenoni attorno ai quali si riuniscono le famiglie. Passando dal continente africano australe a quello sudamericano, ci si avvicina maggiormente alle nostre tradizioni. In Argentina a Buenos Aires si può dire che il Natale viene festeggiato come in Italia. Il giorno piu’ importante è il 24 dicembre, dove la sera si riunisce tutta la famiglia e solitamente si mangia l’ asado (carne alla brace). Poi si brinda con panettone e spumante. Naturalmente nelle case si addobba l’albero di Natale, un albero di plastica, perché quello vero si seccherebbe subito per la temperatura. I regali li portano i Re Magi a gennaio e i bambini lasciano fuori dalla porta una scarpa e un po’ di acqua e di erba per i cammelli. Negli ultimi anni è arrivata anche la tradizione di scambiarsi regali. Il Brasile è un paese ricchissimo di tradizioni assai lontane tra loro. Il presepe è diffusissimo nel nordest del paese poiché qui venne introdotto nel corso del Seicento dal frate francescano Gaspar de Santo Agostinho. La rappresentazione della nascita di Gesù Bambino è “arricchita” dalla presenza di alcuni zingari, che secondo la tradizione locale vogliono rapire Gesù. I regali ai piccoli li porta Papai Noel, versione carioca di Santa Claus (BabboNatale). La messa di mezzanotte è seguita dal pranzo natalizio, la Ceia de Natal. Nelle più grandi città

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Il Natale nei Paesi posti esattamente ai nostri antipodi Il Natale per antonomasia celebrato all’altra parte del mondo è quello che si festeggia in Australia. Il Natale in Australia è davvero molto caldo e spesso le temperature sfiorano i 40 gradi. Nonostante la temperatura non si rinuncia al tacchino arrosto. Il dessert classico è il Pudding natalizio in cui spesso viene nascosta un nocciolina d’oro, portafortuna per chi la trova. E’ in voga una tradizione molto singolare, che porta turisti da ogni dove a convergere sulla Bondi Beach, nelle vicinanze di Sidney, dove i bagnanti consumano il Pranzo di Natale in costume, tra un bagno in mare e l’altro. A Melbourne invece si svolge la suggestiva Carols by Candlelight. Decine di migliaia di persone illuminano la notte con candele, cantando sotto il cielo terso delle notti australiane. Abbastanza simile a quello australiano è il natale della Nuova Zelanda. Fiori viola e un nome quasi impronunciabile (Pohutokawa) per l’albero di Natale neozelandese. I trascorsi coloniali hanno portato anche in questa parte del mondo la tradizione di Babbo Natale. Nel pranzo del 25 di dicembre, come in Australia, sulla tavola troneggia il tacchino con budino di prugne, con accanto piatti più tipicamente neozelandesi. Uno di questi è il pavlova, una specie di meringa con fragole e kiwi. Da alcuni anni a questa parte si sta diffondendo l’abitudine di festeggiare con tutti i crismi un secondo Natale il 25 di luglio, quando l’emisfero australe è in pieno inverno. Il Natale cristiano si festeggia nello stesso periodo in cui la tradizione maori celebra l’arrivo del mese di Hakihea, una sovrapposizione che ha creato anche un particolare mix culturale: da un lato gli “europei” hanno cominciato ad usare l’ hangi, una particolare pietra con un buco dentro con il quale si possono cuocere carni, verdura e frutta, dall’altro i maori hanno arricchito la propria tradizione con un nuovo compito per la Madre Terra: la distribuzione dei doni ai bambini. Natale è festeggiato anche in Indonesia. Nonostante i cristiani siano una minoranza, il 10% della popolazione contro il 90% musulmana, essendo una nazione con 250milioni di abitanti, il 10% resta un numero considerevole. E’ festa grande con doni e alberi addobbati. Indonesia culla di tolleranza. A Giakarta il 24 notte il presidente rivolge in un breve discorso in TV gli auguri per i fedeli, nella disomogeneità dei credi, e si festeggia insieme. Qui i musulmani vanno a casa dei cristiani e viceversa. Il Corano riconosce Gesù, annoverato tra i profeti.

vengono innalzati grandi alberi arricchiti da centinaia di luci, e quasi dappertutto si svolgono processioni e cortei, alcuni sacri altri profani. Una delle manifestazioni più celebri (e pacchiane) è quella che si svolge allo stadio Maracanà di Rio de Janeiro, dove le autorità della città danno il benvenuto a Babbo Natale che arriva in elicottero. Tamburi e musiche tradizionali accompagnano in Costa Rica la tradizionale Posada (la ricostruzione dell’episodio biblico della Sacra Famiglia), che inizia nove giorni prima di Natale. Diffusissimo quindi anche il Nascimiento, vale a dire il presepe, mentre l’albero ha conosciuto negli ultimi anni una grossa diffusione soprattutto per merito di una numerosa comunità tedesca che vive in questo paese. Il cenone/pranzo di Natale è molto ricco, e il piatto principale è l’escabeche, uno sformato di carote,

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cavoli, peperoni, cipolle, piselli e aceto. Il dolce tradizionale si chiama invece navideño. I regali vengono scambiati a Capodanno, mentre le feste vengono chiuse il 6 di gennaio con una grande parata di carri e musica. Anche in Cile gioca un ruolo centrale il presepe, che si trova in tutte le case e in tutte le chiese. Nella sua parte più meridionale, che si allunga parimenti a quella argentina verso il Polo Sud, le temperature rendono il Natale identico a quello europeo. La notte del 24 ruota attorno alla Misa Del Gallo, al termine della quale in molte strade viene cosparso dello zucchero come invito alla fratellanza. Durante la cena di Natale si mangia la picana, codone di manzo molto speziato.

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SCELTI DA NOI

a cura di mARCO MORELLI

A LENZERHEIDE, IN SVIZZERA

Puristico con un pizzico di Glamour

Vacanza in uno chalet?

DAS KRONTHALER LIFESTYLE ALPINO Ad Achenkirch, pittoresca e rinomata meta turistica alpina internazionale del Tirolo, i ritmi di vita e la filosofia di vacanza sono scanditi dalla natura. La vista mozzafiato sulla catena montuosa Rofan ed il parco nazionale Karwendel conquistano il cuore e fanno da cornice al nuovo DAS KRONTHALER****S. Di nuovissima costruzione, a 1000 metri s.l.d.m., dalle linee essenziali e raffinate, si integra completamente nella natura. Ben 96 stanze e 3 Chalet, da 24 a 130 mq, grandi bagni, area living con vista sulla catena montuosa ed il Lago Achensee. Nel ristorante, davvero eccellente, si gode del trattamento Gourmet all-inclusive dall’alba a mezzanotte, bevande analcoliche comprese. A completare il tutto vi sono due bar, una Spa di 2.500 mq con piscina esterna ed interna riscaldate, idromassaggi, ampia area sauna con sauna finlandese panoramica, grotta al sale, sauna a vapore e bio-sauna alle erbe, palestra attrezzata, ampie cabine per trattamenti di bellezza con prodotti Priori, Comfort Zone e Tiroler Steinöl. A 40 minuti dagli imperdibili mercatini di Natale di Innsbruck e di Hall è il posto perfetto per una vacanza all’insegna del benessere e dello sport: per tutta la famiglia, a 360°, 365 giorni all’anno. DAS KRONTHALER Lago di Achen, Tirolo, Austria, Tel.: +43 (0) 5246 6389, www.daskronthaler.com

IL FARO, PEGNO D’AMORE

Molino Stucky per Capodanno L’Hilton Molino Stucky Venice situato sull’Isola della Giudecca presenta un pacchetto speciale per trascorrere un capodanno indimenticabile all’insegna del glamour e della buona cucina.Con i suoi spazi suggestivi e la posizione privilegiata, è indubbiamente una delle location migliori di Venezia per festeggiare la conclusione dell’anno e brindare l’inizio del nuovo, godendosi dall’alto le luci dei fuochi d’artificio su tutta la città.Il Pacchetto Capodanno include: Soggiorno in camera doppia, colazione a buffet, cenone per 2 persone al ristorante Il Molino, regalo di benvenuto all’arrivo. A partire da 389,00 € per camera per notte per minimo 2 notti. Info: venice.reservations@hilton. com – 041-2723508

Il faro di Salvore, piccolo borgo di pescatori vicino a Umago, è il più antico faro attivo dell’Adriatico e il più settentrionale della Croazia, costruito nel 1818, è alto 36 metri. Si trova in un luogo verde e tranquillo ed emana un senso di pace e quiete. Caratteristico l’originale “parcheggio” delle barche, che in questa stagione sembra in stand-by, in attesa del vivace risveglio primaverile. Un luogo particolarmente suggestivo dove trascorrere momenti romantici con la dolce metà. Info: Comprensorio turistico di Umago, Cittanova, Verteneglio, Buie www.coloursofistria.com

IL SUGGERIMENTO

biohotel stanglwirt

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7 dicembre 2013: nasce a Lenzerheide «PRIVÀ Alpine Lodge» una nuova stella nel firmamento delle top strutture svizzere, originale connubio di hotel-residence composto da 90 chalet-appartement e 3 chalet, ristoranti, bar, piscina, palestra, reception, sport shop, miniclub e scuola di sci. Un nuovo concetto di ospitalità dove vivere la vacanza potendo scegliere tra l’intimità di un proprio appartamento oppure usufruire dei servizi di un resort. Sono i dettagli che colpiscono: il caminetto che scoppietta, la sauna privata, il lusso non ostentato e l’eleganza degli arredi rendono questa nuova struttura un bijoux del Cantone dei Grigioni. Il resort è un luogo di riposo, che regala la possibilità di trascorrere una vacanza «individuale» seguendo il proprio ritmo. Ma per chi lo desidera, al PRIVÀ Alpine Lodge sono a disposizione i classici servizi come il buffet di colazione, la cena in differenti tipi di ristorante, la reception, piscina e palestra. Tariffa week end: da giovedì a domenica, 3 notti e 2 giorni di skipass; a partire da 299 CHF (circa 240 euro) PRIVÀ Alpine Lodge CH-7078 Lenzerheide T +41 81 382 06 06 www.privalodge.ch

di ANNA MARIA CATANO

Sci e tennis, un’accoppiata che sa un po’ di anni ’70 e ’80, ma che ritorna invece attualissima. Perché il tennis come sport praticato non è mai passato di moda, e i suoi tanti appassionati spesso sono anche sciatori. Ebbene, a offrire questa doppia opportunità è il Biohotel Stanglwirt, straordinario cinque stelle, tempio del lifestyle alla tirolese, ai piedi del Wilder Kaiser, montagna simbolo del Tirolo nei pressi di Kitzbühel: riscoprire lo sport evergreen per antonomasia da praticare dai primi di dicembre nei 6 campi coperti con allenatori altamente qualificati. Al contempo vi potrete cimentare con la prima neve nel comprensorio Skiwelt Wilderkaiser, 279 km di piste. Pacchetto ‘Imperial Tennis’ per vivere giornate di benessere e tennis, valido fino al 21/12/2013, da 736 euro a persona per 4 giorni mezza pensione. Info: www.stanglwirt.com

n. 4 Agosto-Settembre 2013


SPA &

BENESSERE

Al LifeClass DI PORTOROSE il meglio del mare d’inverno! Weekend di relax tra spa e terme

BENESSERE NEL PARCO

All’ Hotel du Grand Paradis, il più antico albergo di Cogne, è sempre tempo di regalarsi un week end in coppia o con gli amici. Il Centro Benessere e SPA La Baita, vero e proprio santuario del benessere e del relax, offre agli ospiti dell’Hotel du Grand Paradis un percorso benessere completo, che include vasca jacuzzi, bagno turco, sauna e doccia cromoterapica, trattamenti per il corpo tra cui massaggi all’olio d’argan per un effetto idratante e anti-age, un rilassante bagno al latte e fiori di lavanda, e un’area relax con camino ideale per sorseggiare una tazza di the o una tisana di erbe montane. Per proseguire l’esperienza di benessere nella Valle di Cogne, nel pacchetto “Weekend benessere e Terme di Prè” sono inclusi anche un ingresso al centro SPA LEBOIS, situato nell’Hotel Sant’Orso, sempre a Cogne, e un ingresso alle Terme di Pré-SaintDidier, i cui prodotti sono utilizzati nel Centro Benessere e SPA La Baita dell’Hotel du Grand Paradis per trattamenti quali il massaggio snellente, che aiuta ad eliminare la cellulite levigando e rassodando la pelle, oppure un delicato massaggio al cuoio capelluto, viso e collo che utilizza prodotti antiossidanti termali. Hotel Du Grand Paradis - Cogne (AO) tel. 0165 – 74275/74821 www.cognevacanze.com

Anno nuovo, forma nuova! Cinque piani di benessere posson bastare? Il Castello di Dolasilla, la SPA dell’Excelsior Resort di San Vigilio di Marebbe (BZ), dispone di 17 attrazioni wellness tra vasche, saune, zone relax ed esclusivi trattamenti e rituali da godersi da soli o in coppia. Pensato per ritrovare la forma dopo periodi troppo “calorici” è Health & Slim - Body Styling, il programma che prevede 5 giorni di trattamenti benessere mirati ad ottenre risultati visibili da subito. Si parte con 1 peeling corpo con sale marino ed olio, , 1 bagno Thalasso e 1 Body Styling. Il secondo giorno 1 massaggio anticellulite e 1 Body Styling. Il terzo giorno Biosel anticellulite: massaggio drenante e liporiducente. Il penultimo giorno 1 impacco alle alghe sul lettino fluttuante ad acqua e 1 massaggio del corpo con olio drenante e detossinante. Infine l’ultimo Body Styling. Prezzo speciale di 399 euro. Per informazioni: Excelsior Resort ****S Tel. 0474.501036 www.myexcelsior.com

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Rilassante, misterioso, accattivante: il mare d’inverno esprime la propria vena più poetica e chi riesce a cogliere appieno può stare certo di vivere un’esperienza che non ha nulla a che invidiare alla più prosaica vacanza estiva. Certo però che dover rinunciare a fare il bagno nell’acqua di mare è un vero peccato! Fortunatamente ci sono posti nei quali non è necEssario abbandonare questa piacevolissima idea, come il LifeClass di Portorose, in Slovenia. In questo grande complesso alberghiero e termale, infatti, ci sono delle grandi piscine con acqua di mare riscaldata, giochi d’acqua come cascatelle e getti per il massaggio cervicale, senza contare i classici idromassaggi subacquei per rilassare tutto il corpo. Grazie a una delle offerte wellness più complete d’Europa, al LifeClass il benessere è una cosa seria: che si tratti di talassoterapia ayurveda, massaggi di tradizione orientale o trattamenti per la salute ci sono pacchetti e soluzioni per tutti i gusti e per tutte le esigenze. Battezzato “Il mio wellness week-end à la carte”, questo particolare programma è un’evoluzione del classico pacchetto benessere che si rivela particolarmente adatto a coloro che hanno un po’ di conoscenza del mondo dei massaggi e dei trattamenti viso/corpo. Oltre all’ingresso alle piscine, l’uso del centro fitness e le attività ricreative il pacchetto prevede 2 trattamenti da scegliere fra tante opzioni per soddisfare le esigenze di ogni corpo, di ogni gusto, di ogni approccio al wellness: ayurvedico, tailandese, talassoterapico

ed estetico tutti inseriti nel contesto del complesso alberghiero. Il Terme & Wellness LifeClass è un grande complesso termale collegato internamente agli hotel del gruppo nel quale si trovano piscine riscaldate, giochi d’acqua, saune e diversi centri benessere caratterizzati da ambienti esclusivi e tematici come il centro ayurvedico Shakti e il centro talassoterapico nel quale si sfruttano i benefici dei prodotti del mare che arrivano dalle famose saline medievali di Sicciole, Info: www.lifeclass.net

VI CONSIGLIO di rita bertazzoni

CORONA DOLOMITES HOTEL & SPA “C’è un posto dove non hai bisogno di parlare per farti capire, di paragoni per sentire che stai bene, di sensazioni forti per poterti emozionare. È l’hotel Corona Dolomites, e tu sei suo ospite”. Così la famiglia Pancher Nicolussi, con premurosa ma discreta accoglienza, dà il benvenuto a chi soggiorna nel proprio albergo, un indirizzo storico di Andalo insignito da due anni del certificato di eccellenza Tripadvisor. Luogo di tranquillità e benessere, nel 2011 ha inaugurato un progetto di ristrutturazione e restyling improntato ad un design che coniuga tradizione e innovazione ed è ispirato ai criteri della bioedilizia. Le nuove camere Bio Dolomites sono realizzate totalmente in legno di larice e abete del Trentino. A due passi dal centro, eppure al riparo dalla confusione, gode di una vista magnifica sulle Dolomiti di Brenta, Patrimonio Mondiale Unesco. Una visione che si contempla anche dal ristorante, dove il paesaggio entra nell’interior grazie ad ampie vetrate. Guidato dallo chef Mattia Dallavalle, propone una cucina rivisitata ed è stato premiato con la recente segnalazione nella prestigiosa “Guida ai Ristoranti 2014” dell’Espresso. Un altro must dell’hotel è il Centro Benessere, un mondo di acque, vapori e aromi di 700 metri quadrati con piscina panoramica riscaldata (31°C) interna ed

esterna, cromoterapia e idromassaggio, solarium e area umida dove rigenerarsi tra sauna finlandese, biosauna, bagno turco, docce sensoriali e fontana di ghiaccio, zona relax e tisaneria. Nello spazio beauty vengono eseguiti massaggi, trattamenti e rituali di bellezza con linee cosmetiche esclusive, come Maria Galland, ma anche erbe e aromi di montagna. È il luogo ideale dove lasciarsi coccolare dopo una giornata sulle piste della Paganella o una visita ai mercatini di Natale di Trento e Bolzano. Diverse le offerte a dicembre: Voglia di benessere, valida dal 6 al 15, con un soggiorno minimo di 5 notti offre un buono benessere di 30 € a persona. Dal 15 al 20 con il pacchetto Dicembre… un regalo in anticipo! si pernotta una doppia per 5 notti ma si paga solo per quattro. Info: www.coronadolomiteshotel.com

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A ST. MORITZ GRANDI SORPRESE SPORT E RELAX TARGATO SCHWARZ

La nuova stagione del Giardino Mountain, luxury resort di Champfèr, Engadina, si annuncia piena di sorprese: l’hotel, che riaprirà il prossimo 6 dicembre, proporrà per tutto l’inverno un programma settimanale fitto di eventi, pensati per gli ospiti dell’albergo ma aperti anche agli esterni. Tutti da vivere after-ski. Si incomincia il martedì con la Spa Night, dalle 19 alle 22: una serata speciale per scoprire il mondo della dipiù SPA by GIARDINO. A disposizione una bella piscina, vasche Jacuzzi e tutto il mondo delle saune e delle aree relax. Davvero unica invece è

Se pensate di non essere abbastanza bravi a volervi bene da voi stessi, fate un cosa: provate a lasciarvi coccolare dagli specialisti dell’Alpenresort Schwarz, situato sul soleggiato altopiano di Mieming, in Austria. Intanto, prendete nota che, da metà marzo, potrete di nuovo giocare a golf sul percorso championship a 18 buche (par 72) o sul percorso parco a 9 buche (par 58). Vi piace fare sci di fondo, ciaspolate e tutto ciò che vi porta a “muovervi” in un ambiente naturale unico al mondo? Bene, perché molte delle attività disponibili sono già incluse nel prezzo! Ma se tutto questo non vi basta ancora, forse avete bisogno di “perdervi” nei 30.000 metri quadrati della struttura con il giardino d’hotel più bello d’Austria e nei 4.000 metri quadrati della SunWelly Spa, con aree dedicate all’acqua, alla sauna e al relax o negli ampi ambienti, dove i genitori possono rilassarsi mentre i figli, di ogni età, si divertono nelle attività coordinate e controllate da personale specializzato e dedicato. Ma soprattutto siate prudenti, perché certe attenzioni possono dare assuefazione, e potreste non voler più tornare a casa! Info: http://www.schwarz.at/

Fantastica Londra il lusso è ovunque Lo shopping a Londra è davvero esclusivo. Il celebre Covent Garden, ad esempio, oltre ad ospitare negozietti che vendono stampe, gioielli artigianali, antichità e chincaglierie, ha sotto la sua volta i laboratori degli stilisti più famosi di Londra. La zona di Regent Street e Piccadilly è il vero simbolo degli acquisti di lusso a Londra: qui hanno sede tutti i marchi inglesi più celebri della moda classica e degli stilisti contemporanei internazionali. Volete soggiornare a Londra? Nell’esclusiva Knightsbridge, su una deliziosa stradina alberata, si trova Beaufort House. Sono ventuno lussuosi appartamenti indipendenti con tutte le comodità di un albergo. Situato in posizione favorevole per raggiungere le aree commerciali e i siti d’interesse turistico più importanti della città, Beaufort House accoglie i suoi ospiti in appartamenti per due persone ma anche in appartamenti con ben quattro camere da letto. Prezzo della camera doppia a partire da 245,00 sterline al giorno incluse tasse e prima colazione. BEAUFORT HOUSE 45 Beaufort Gardens Knightsbridge Tel. +44 207584 2600 www.condenastjohansens.com/beauforthouseapartments

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la proposta del venerdì: con l’Indian Night si potrà assaporare l’Oriente tra le montagne dell’Engadina, grazie a un buffet autenticamente indiano allestito nel bar dell’hotel dalle 18.30 in poi (aperto anche agli ospiti esterni, costo 35 franchi svizzeri). Una proposta che può essere interpretata come un predinner alternativo o anche come una cena informale. Infine, per chi ha voglia di divertirsi e bere qualcosa dopo una giornata sulla neve, imperdibile l’after-ski party del giovedì: dalle 17.30 in poi, al bar del Giardino Mountain si farà festa con DJ Lorenzo del Jockey Club di Ibiza. Torna anche quest’anno la formula Giardino Mountain Pass: è sufficiente prenotare due notti (o più) presso il Giardino Mountain, per avere lo skipass Engadin-St. Moritz al prezzo speciale di 25 franchi svizzeri (20 euro circa) al giorno e per persona (per tutta la durata del soggiorno). Hotel Giardino Mountain Champfèr-St. Moritz, Svizzera. tel. +41 (0) 800 333 315 www.giardino-mountain.ch

il viaggiatore Johann Wolfgang von Goethe già lo sapeva: “Quando si fa il bagno, il primo dovere è non rompersi la testa”. Al grande letterato tedesco con un debole per le terme era chiaro quanto fosse importante e benefica la combinazione tra relax e vacanza attiva. Staccare la spina, divertirsi e regalare benessere a corpo, spirito e anima sono gli ingredienti di una vacanza all’insegna del benessere. Sono ben 56 le località termali e di cura, che conferiscono al Baden-Württemberg il primato di Land termale per eccellenza della Germania, e combinano la cultura di “salus per aquam” con metodi all’avanguardia, rimedi naturali ambienti di fascino e strutture innovative disseminate in tutto il Land, dalla famosa Baden-Baden (www.Baden-baden.de) per continuare tra i verdi paesaggi della Foresta Nera, fino al Lago di Costanza, dove si trovano i tre moderni centri termali che invitano a un relax rigenerante in ogni stagione dell’anno: le Bodensee-Therme di Costanza (www.therme-konstanz.de), le Meersburg-Therme (www. meersburg-therme.de) e le Bodesee-Therme di Überlingen (www.bodensee-therme.de). Mentre quando fuori il clima diventa pungente, non c’è niente di più piacevole che dedicarsi alla cura di sé e al benessere tra gli idillici paesaggi della Foresta Nera. Nel decidere dove e come farlo, non c’è che l’imbarazzo della scelta, fra le 17 stazioni termali disseminate nella regione. Furono i Romani i primi a beneficiare delle fonti termali sulla pianura del Reno e sui pendii della Foresta Nera, tanto che a Badenweiler costruirono uno dei più grandi complessi termali a nord delle Alpi. Oggi si contano numerose centri termali e percorsi sauna con solarium, programmi beauty e benessere, massaggi e trattamenti da tutto il mondo. Solo alcuni nomi rimandano ai tempi degli antichi Romani, come le Caracalla-Therme di Baden-Baden.. info: www.forestanera.info/wellness.

di alessandra capato

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Siate nostri ospiti sulle Alpi tirolesi! L’hotel di lusso Dorint Alpin Resort Seefeld in Tirolo è in ogni periodo dell’anno una meta di viaggio da sogno. Già le magnifiche Alpi tirolesi sono un motivo sufficiente per visitare l’Austria. D’inverno divertendosi sulla neve sciando, andando in slittino e snowboard e facendo sci di fondo. D’estate vivendo la natura in tutto e per tutto tra i boschi rigogliosi attraversati dai raggi di sole o giocando a golf davanti

ad un affascinante palcoscenico. Godetevi dal balcone della vostra camera o suite l’incredibile panorama mozzafiato sulle montagne tirolesi. E provate a vivere un wellness da sogno! Il reparto coccole del Dorint Alpin Resort Seefeld esteso su un’area di 3.500 m² vi promette benessere totale e salute naturale. L’oasi perfetta per rilassarsi veramente. Fatevi viziare e coccolare da noi 365 giorni all’anno! Vi aspettiamo!

Offerta Mantova chiama Garda Speciale - 2 pernottamenti in Camera Doppia Deluxe - Aperitivo di benvenuto - Abbondante colazione a buffet - Cena con menù a 5 portate o a buffet - 1 bottiglia di acqua minerale all’arrivo - un accappatoio in camera con la vostra borsa da spiaggia e asciugamano da utilizzare durante il soggiorno - l’uso gratuito dell’area benessere con oltre 3.500 m² - Variegato programma di sport e attività

€ 139,00 a persona e soggiorno L’offerta è valida da oggi fino al 31.05.2014, con l’eccezione di Natale, Capodanno, Carnevale e giorni festivi.

Dorint Alpin Resort Seefeld Krinz 32 A-6100 Seefeld Tel.: +43 5212 4431-0 Fax: +43 5212 4431-350 www.dorint.com/seefeld info.seefeld@dorint.com

Il magico avvento a Lienz Il nuovo Hotel Holunderhof si trova in una posizione ideale, direttamente di fronte agli impianti di partenza della funivia Zettersfeld che sta a pochi minuti dal centro storico della cittadina di Lienz. Offriamo appartamenti e camere doppie, zona benessere “Relax“ con sauna, bagno turco e cabina a luce infrarosso. Con la nostra “pensione quasi completa“ vi viziamo con una abbondante colazione dal buffet, dolci e merenda al pomeriggio e un gustoso menu di sera. Con il nostro pacchetto dell’ Avvento potete inoltre godervi il bel mercatino di Lienz, con i profumi del panpeppato, vin brulé e piccoli regali per natale. Hotel Holunderhof**** Zettersfeldstraße 36, 9905 Gaimberg/Lienz t: +43 (0)485 262 766 http://www.hotelholunderhof.at e-mail : info@hotelholunderhof.at

La nostra offerta

3 o 4 notti da domenica a giovedì oppure da giovedì alla domenica Con la “quasi pensione completa”, un buono di Euro 10 per il mercatino di natale, un buono di vin brulé, …

Euro 227,00 persona

vacanze in tirolo

Seefeld: località da vivere e scoprire per 3 generazioni Seefeld conquista tutta la famiglia con la sua variegata offerta che permette a grandi e piccini di vivere la vacanza perfetta. Ci s’incontra a fare due passi nel cuore della vivace zona pedonale tra i suoi attraenti negozi, a giocare la sera al Casinò o nei numerosi ristoranti, bar, caffè e discoteche. Sui 279 km di piste da fondo della regione (per stile classico e skating) si sentono a proprio agio sia gli sportivi professionisti che i dilettanti. Gli appassionati dello sci alpino e dello snowboard, invece, troveranno due moderni comprensori sciistici per soddisfare le loro esigenze: la Rosshütte e lo Gschwandtkopf. Ma Seefeld offre la cornice ideale anche per tutti gli altri sport invernali: 142 km di sentieri escursionistici battuti e sgombrati dalla neve, campi di pattinaggio sul ghiaccio, piste da slittino e molto altro ancora completano l’offerta per chi ama l’attività fisica. Seefeld, cuore della Regione, è da un lato moderna e orientata al futuro, dall’altro permette di respirare l’idilliaca atmosfera dei paesini tirolesi con la loro animata zona pedonale e la loro ricchezza di tradizioni secolari. Sia d’estate sia d’inverno numerosi eventi, come la variopinta manifestazione floreale “Blumencorso” di Seefeld, la tradizionale festa degli artigiani o la rinomata “Festa della Neve”, attirano i visitatori nel paesino, che per l’occasione sprigiona il flair di una metropoli mondana del turismo. Proprio la scelta giusta per tutti gli amanti della bella vita che sanno apprezzare un tocco di lusso nella loro vacanza. www.seefeld.com

Massimo comfort all’hotel Hochland

All’hotel Hochland tutte le camere gno turco, vasca d’acqua calda e sono dotate di bagno con vasca o gelata, cabina a raggi infrarossi, doccia e wc, la maggioranza con angolo del tè, lettini per rilassarsi, bidet, asciugacapelli, specchio solarium, massaggi terapeutici, cosmetico, tv con canali austria- servizi benessere, sala fitness. ci, tedeschi, svizzeri, francesi e Per la salute dei nostri ospiti il noitaliani, piccola cassaforte, radio, stro hotel è fornito di acqua viva quasi tutte con frigo-bar e telefo- secondo “Johann Grander”. no. Gli accappatoi sono messi a Per il tempo libero saranno a vovostra disposizione dall’ hotel. stra disposizione sala con tavolo Per quanto riguarda la cucina tro- da biliardo, calcio balilla, videoverete abbondante colazione a giochi e ping-pong. Una volta alla buffet, inclusi prodotti biologici e settimana vi proponiamo musica per diabetici, nel pomeriggio dolci dal vivo e ballo o una serata con merende e per la sera un menu musica popolare nel salone per con quattro portate a scelta e un il giusto svago e divertimento. vasto assortimento d’insalate Per i vostri affari potete usufruire miste. Una volta alla settimana dell’accesso ad internet con il vococktail di benvenuto e cena di stro computer portatile. Naturalgala con musica dal vivo. Se in- mente abbiamo una sala giochi vece parliamo di Wellness, per riservata ai bambini. una vacanza all’insegna del riposo è a vostra disposizioOfferta ROMANTICA E RIEQUILIBRANTE ne un complesso balneare dal 06.12.2013 al 23.03.2014 con piscina, idromassaggio, 7 notti inclusa mezza pensione piscina per bambini, sauna - giro romantico in slitta attraverso tradizionale, sanarium, bail paesaggio da sogno - massaggio 50 min. terapia cranio sacrale Hotel Residenz Hochland **** Wettersteinstraße 184 - 25 min. linfodrenaggio A-6100 Seefeld in Tirol - Pass gratuito per le piste di sci da fondo 0043 (0)5212 2211 www.hrh.at Da € 631,00 per persona


LUXURY places Quando il turismo sceglie l’eccellenza

alpen palace Spa Resort Chiudete gli occhi e abbandonatevi al benessere La Valle Aurina, a sud delle Alpi, è un’area turisticamente sempreverde. Nel senso che ogni stagione risulta perfetta per fare vacanza in questa regione, dove la combinazione tra le correnti fredde del nord e quelle provenienti dal Mediterraneo è stata capace di creare incroci paesaggistici e una vegetazione altrove introvabili. In questo habitat straordinario sorge il prestigioso complesso Deluxe Hotel & Spa Resort Alpenpalace, una delle più esclusive, confortevoli e multiformi strutture alberghiere, fonte di benessere, wellness e relax, di tutto l’Alto Adige, che si apre su di un parco di 3 ettari, all’interno del quale si trova un delizioso giardino barocco con caratteristiche fontane zampillanti. Protetto dalle splendide montagne del Trentino Alto Adige l’Alpenpalace Deluxe Hotel & Spa Resort è un esclusivo albergo situato nel pittoresco paese di San Giovanni, frazione della Valle Aurina. E’ immerso nel verde in estate e in un mare di neve bianca durante i mesi invernali (a soli 3 km di distanza dall’area sciistica Klausberg e 2 km dal Montespico). In questa posizione perfettamente tranquilla potrete rilassarvi, rigenerarvi, fare il pieno di nuove energie, lontani dallo stress e dalla fretta quotidiani, e provare così una nuova inaspettata gioia di vivere. Recandovi in questa struttura potrete scoprire un ambiente perfetto per ogni vostra esigenza, poiché l’Alpenpalace offre lusso esclusivo a cinque stelle, in atmosfera rilassata e leggera. Rimarrete già colpiti appena entrerete nell’hotel dalla luce e dunque dall’energia pura che colmano la hall, mentre la romantica lounge con camino (lounge separata per fumatori) emana una sensazione di serenità e quiete. Stuzzicante, originale, ben presentata, ricercata è la cucina gourmet, la classica tappa da non perdere per ogni buongustaio: si spazia dalle specialità locali a quelle nazionali ed internazionali. Da segnalare l’ampio spazio buffet, il menù a scelta di 5-7 portate, una ricca proposta à la carte e diverse serate a tema che vi aspettano nei tipici locali arredati in stile tirolese. Troverete inoltre uno spazioso bar e un’ampia terrazza soleggiata. Il comfort all’interno dell’hotel è di altissimo livello: colori, forme e materiali naturali selezionati generano armonia e benessere nelle camere e nelle suite, arredate secondo le più

diverse esigenze e desideri degli ospiti, dotate tutte di vista panoramica sulle maestose Alpi altoatesine. Soprattutto la zona wellness, luogo di relax e rigenerazione, è in grado di rivitalizzare il vostro fisico provato e rilassare la mente dai mille pensieri che vi attanagliano dopo un periodo di lavoro particolarmente intenso.

Un vacanza in un luogo da sogno dove nessun desiderio resta inesaudito

La Spa in moderno stile alpino si estende su 1.000 m² : potrete trovare - Piscina coperta con idromassaggio e cascata - Piscina esterna con idromassaggio - Vasca idromassaggio all’aperto - Piscina separata per bambini con scivolo - Vasca d’acqua salina e parete di graduazione salina - Area sauna con sauna tirolese, bagno alle erbe, bagno salino, bagno di vapore, laconium, fontana del ghiaccio, docce sensazione, diverse aree relax, locale con fuoco aperto - Beauty farm con 8 locali per trattamenti, piscina d’acqua fresca, Spa Suite, Open Sun Solarium, prodotti della linea La Prairie Switzerland - Massaggi, impacchi corporei, terapie cosmetiche, trattamenti per coppie, bagni In inverno la Valle Aurina è l’ambiente perfetto per praticare sci alpino e di fondo, pattinaggio sul ghiaccio, compiere passeggiate con le racchette da neve, tour sciistici, discese in slittino, romantiche gite su slitte trainate da cavalli, disputare partite di curling, fare scalate sul ghiaccio e godere della tipica atmosfera dei rifugi alpini. L’Alpen Palace fa parte della catena Best Wellness. La filosofia che accomuna gli hotel di questa catena si basa su un’offerta Wellness & Spa di alta qualità, con proposte in grado di soddisfare gli ospiti tra charme e professionalità. Le cinque parole chiave che riassumono la vocazione delle strutture Best Wellness sono: relax, benessere, piacere, attività e qualità sia a tavola, che in Spa e nelle attività sportive. L’offerta è variegata: dalla proposta del “buon sonno” per combattere l’insonnia degli ospiti con le sleeping room, al tema culinario), che vizia gli ospiti con piatti gustosi e allo stesso tempo sani; dall’attenzione per le famiglie con divertenti iniziative a misura di bambino alla scrupolosa cura dedicata ai trattamenti Spa. (M.M.) DELUXE HOTEL & SPA RESORT ALPENPALACE FAMIGLIA MAIRHOFER Gisse 83 I-39030 San Giovanni in Valle Aurina Alto Adige - Italia Tel. (+39) 0474 670 230 Fax (+39) 0474 671 156 E-Mail: info@alpenpalace.com www.alpenpalace.com


LUXURY places Quando il turismo sceglie l’eccellenza

AQUA DOME LANGENFELD Tre giorni per dimenticare la routine quotidiana

L’Austria è una meta sempre piu’ gettonata dai turisti Italiani e in particolar modo il Tirolo: una regione che affianca alle bellezze della natura una ricettività di altissimo livello a prezzi decisamente onesti. Oltre che per visitare Innsbruck (bellissima durante le Festività!), qui si va per sciare ma, a differenza delle nostre stazioni sciistiche, qui l’offerta di cose da fare è molto più ampia! A Langenfeld, nel cuore della valle dell’Otztal , sorge l’Aqua Dome, un grandissimo e moderno centro termale, un vero riferimento tra gli appassionati raggiungibile in solo 3 ore di auto da Verona tramite l’autostrada del brennero. L’ideale per trascorrere anche soli tre giorni in totale relax. Ben 150 km di piste, 33 moderni impianti di risalita e innevamento garantito fanno di Sölden e delle sue due stazioni sciistiche a Rettenbach e a Tiefenbach il posto più hot delle Alpi, promettendo agli amanti dello sci tanto divertimento invernale fino a maggio inoltrato. L’AQUA DOME – a un tiro di schioppo dalle cime del comprensorio sciistico di Sölden - è l’ideale per le avventure sciistiche. Poi se il dolore ai muscoli dopo una giornata si fa sentire, alleviatelo e rinvigoritevi alla SPA, nella zona saune, o nella nuova SPA 3000. In questo luogo idilliaco l’offerta wellness comprende ben 50mila metri quadri di benessere acquatico, in una struttura avveniristica che spicca per le famose piscine sospese (sembrano un disco volante!). le piscine all’aperto sono fruibili tutto l’anno grazie all’acqua sulfurea a 36 gradi: in totale 6 vasche esterne e due grandi piscine interne oltre alla piscina per l’acquagym. Il centro benessere ospita 8 diversi tipi di sauna e grotta del ghiaccio, zone relax, centro Beauty e Spa, palestra con 4 sale di allenamento e training specifico con Spacecurl (lo strumento tecnico elaborato dalla NASA per l’allenamento degli astronauti). Inoltre un’area termale specifica per i bambini, con scivolo di 90 metri, due piscine interne, due esterne e sale giochi con animazione gratuita. La Spa & Beauty offre 17 singole cabine dove gli ospiti possono sperimentare vari trattamenti e massaggi, come i rituali AJARAN.

I trattamenti durano da 30 minuti a due ore e mezza e includono elementi come il massaggio balinese, maschere corporali riscaldanti fatte di spezie, talco di riso e petali, cerimonie del tè e bagni tropicali aromatici in ambienti esotici con luminosi cristalli con effetti terapeutici. Allo stesso tempo, la SPA propone massaggi di tradizione locale con le pietre, con l’olio fossile tirolese, massaggi vitali e con campane tibetane, Softpack-Treatments. Gli arredamenti naturali con legno, stoffe pregiate e giochi di luci invitano al relax totale. Vengono usati solo prodotti di sicura provenienza e di produttori conosciuti come Shiseido, Biosel, Carita o AJARAN oltre all’olio fossile tirolese prodotto unicamente da una famiglia tirolese dell’Achensee.

Un moderno centro termale, un vero riferimento tra gli appassionati raggiungibile in solo 3 ore di auto da Verona

Le saune Al fieno, in grotta, aromatica, bagno turco, bagno di vapore… davvero ce ne sono tutti i tipi! E ancora: docce emozionali, saune speciali con luci e suoni e una vera pioggia tropicale che cade da ben 10 metri. E’ il paradiso per chi ama le aree benessere. Come da tradizione austriaca, in sauna si sta completamente nudi e non ci sono aree riservate per maschi e femmine. Può piacere o meno, ma è bene saperlo prima di andare! Hotel Uno splendido hotel a 4 stelle superiore, decisamente moderno e minimal, con camere enormi (35mq quella standard!) e servizi di livello, è collegato direttamente al centro termale con un tunnel sotterraneo. PACCHETTO BENESSERE PER TRE Valido sino al 23 dicembre 2013 3 giorni per dimenticare la routine quotidiana e riacquista forze ed energie. 3 pernottamenti e pacchetto a scelta (A, B, C o D) A: 1 massaggio completo, 1 impacco aromatico, 1 trattamento viso (60 min) B: 1 massaggio con le pietre della Ötztal, 1 bagno aromatico, 1 trattamento di prova con ampolla, coloritura ciglia e sopracciglia C: 1 manicure, 1 trattamento rigenerativo del viso, 1 Body-Soft-Pack per depurare e rassodare D: 1 trattamento per un viso depurato le levigato, 1 pedicure, 1 massaggio riflessologico plantare - 3 pernottamenti con mezza pensione “deluxe” in camera doppia - saluto vitaminico in stanza - bevande analcoliche dal minibar - accesso a terme coperte e all’aperto - mondo sauna e centro fitness - internet gratuito da 689 € a persona AQUA DOME – Tirol Therme Längenfeld 6444 Längenfeld / Österreich Tel.: +43-5253-6400 www.aqua-dome.at


Rilassarsi semplicemente, coccolarsi in modo intenso

Lasciatevi coccolare con una breve pausa all’ AQUA DOME - Tirol Therme Längenfeld e godetevi la splendida atmosfera di benessere tra le montagne dell’Ötztal. …e questo è tutto incluso nel vostro pacchetto:

3 pernottamenti nella camera della categoria prenotata Mezza pensione terme vitali con colazione a buffet e cena con cinque portate o buffet a tema Utilizzo delle terme con sauna e palestra Spa dell’albergo SPA 3000* – Relax su oltre 2.000 m² suddivisi in varie saune * I bambini di età inferiore ai 15 anni non possono utilizzare la SPA 3000

Accappatoio, asciugamani e borsa per tutta la durata del vostro soggiorno Parcheggio sotterraneo gratuito e connessione internet gratuita

Prezzo per 3 notti a persona camera doppia da EUR 468*,-

Hotel B ook +43 525 ing Hotline office@ 3 6400 5010 aquaaltre of dome.at ferte www.a qua-do me.at

Validità: 4 ottobre fino 23 dicembre 2013 * Si prega di notare che le tariffe per il pacchetto potrebbero essere in parte già esaurite * Il pacchetto non è combinabile con altri pacchetti, prezzi speciali e offerte


MUSICA cinema & arte Successo al Ponchielli per il dramma giocoso di Donizetti

ELISIR D’AMORE IN SALSA FRANCESE CON RETROGUSTO PADANO Approdato al Ponchielli dopo il successo ottenuto a Brescia, l’Elisir d’amore di Donizetti svelava la sua stupefacente, per molti aspetti inedita attualità, grazie alla sapiente regia di Arnaud Bernard. Un palco nudo, uno schermo per fondale su cui proiettare il più padano degli scenari, tra risaie e platani immersi in nebbie di latte; qui, tra biciclette e procaci bellezze con le gambe al vento, l’improvviso apparire di una Citroen Dyane con a bordo Dulcamara scaraventava l’attualità nella storia. L’Orchestra dei Pomeriggi Musicali era condotta da un Andrea Battistoni, gesto squadrato, straripante nei volumi imperioso nello stacco dei tempi. Un approccio non sempre capace duttile a restituire di questa partitura le trascolo-

Il cast guidato dalla geniale regia di Arnaud Bernard, si muoveva in scene da cinema neorealista

VISTI PER VOI AL CINEMA

ranti screziature e le improvvise capriole. In queste stringate geometrie, i cantanti trovavano solo strada facendo la loro dimensione: attorno al raffinato Nemorino di Enea Scala e all’espressiva Adina di Lavinia Bini, pizzi e scalpitante freschezza del Coro del Circuito Lirico Lombardo istruito da Dario Grandini.

di marzio pecchioli

LA VITA DI ADELE

cose nostre

Dalla Francia un film controverso, in cui tutti gli stereotipi, gli schemi e le regole proprie del sistema sono ribaltati per fare posto ad una concezione che vuole andare al di là delle normali convenzioni, facendosi strada attraverso un conservatorismo spesso becero e rovesciarlo del tutto. Adele è una quindicenne, convinta che il mondo si muova attraverso determinati ordini, ma sarà l’incontro con Emma a convincerla del contrario.

La famiglia di un pentito italoamericano della mafia è costretta a trasferirsi di continuo per il programma protezione testimoni dell’FBI. Giunti in Francia, l’uomo cerca di non dare nell’occhio, tenendo un comportamento normale e il resto della famiglia altrettanto, non senza problemi, visto che, sempre di mafiosi si tratta. Pellicola minore del regista Luc Besson, che si vede avvalere della collaborazione di Martin Scorsese.

MACHETE KILLS

Torna Danny Trejo e il suo micidiale macete in questo secondo spoof degli exploitation movies anni ’70, caratterizzato da una comicità grottesca, che nel primo accompagnava scene di violenza surreale, tra il fittizio e lo splatter, e che si risolveva in battute utili a smorzare i toni azionistici del burbero Trejo, un uomo, in questo sequel, in cerca di vendetta dopo aver perso la propria compagna, morta sotto i suoi occhi. Discreto.

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RUSH Capolavoro firmato Ron Howard. Viene raccontata una delle rivalità sportive più celebri di tutti i tempi, il duello tra i piloti automobilistici Niki Lauda e James Hunt. Un rapporto, quello fra i due, di invidia, rabbia e reciproca ammirazione, portato avanti sulle piste attraverso un agonismo che quasi non ha avuto pari. Ricostruzione storica accurata che porta direttamente al centro degli eventi per viverli in prima persona. Ottimo.

DI ELIDE BErGAMASCHI

IN OTELLO TRIONFA JAGO, IL MALE DELLA PORTA ACCANTO Cremona la virtuosa.Dopo ben 40 anni, tornava sul palco, lo scorso ottobre, il Moro di Venezia, penultima creatura del catalogo dei 27, prima del suo alter ego Falstaff. Stefano de Luca firmava una regia essenziale e perfettamente eloquente, con un telo scuro come pendant a mimare il mare e i suoi flutti tempestosi e con un uso sapiente delle luci su una scena pressoché vuota. In buca, alla testa della brava compagine dei Pomeriggi Musicali stava Gianpaolo Bisanti, guida solida ed efficace anche se non sempre addentrata negli insidiosi fondali della dirompente partitura verdiana. L’Otello virile e smaltato di Walter Fraccaro, dopo un esordio tentennante per intonazione e dizione, trovava sempre più credibilità con il progressivo diffondersi del veleno della gelosia nel cuore. Daria Masiero incarnava una Desdemona verginale e senza sbavature, anche se scenicamente impacciata e legnosa. Ad essere perfetto, bieco e seduttivo, infinitamente doppio eppure quasi sincero, era lo Jago sfaccettato di Alberto Gazale, il vero mattatore del cast.

LUIGI MAIO voce E DESTINO DI UN MUSICATTORE Quella sghemba storia a matrioska in cui tutto è al contempo ciò che appare e ciò che si teme, è per Luigi Maio una seconda pelle, una presenza che da vent’anni esatti accompagna vita e destino del musicattore genovese. E’ infatti soprattutto grazie a lui se pagine come “l’Histoire du Soldat” di Stravinsky parlano al nostro tempo con tanta inquietante forza. Ne è stata la prova il secondo appuntamento de “Il Violinista sul tetto”, la preziosa mini rassegna che Cremona ha organizzato nello scrigno dell’Auditorium Arvedi . Di questo mondo in miniatura, Maio è ghigno e pianto, lama che fende e fuoco che incalza. Attorno alla sua picaresca dannazione, Stravinsky ordisce un commento strumentale impietoso quanto essenziale, baldanzoso seppur qua e là squarciato da pennellate di glaciale desolazione.

n. 6 Dicembre-Gennaio 2014


POP ART CLASS DESIGN ArteArte a Mantova

La modenese Diazzi e l’americana Arlene Piarulli espongono opere di pittura, scultura e design

Classe, eleganza, originalità, bellezza e ricercatezza tecnica contraddistinguono le opere d’arte della mostra “Pop Art Class Design” alla Galleria ArteArte di Valentina Marongiu. In via Galana 9 a Mantova Roberta Diazzi e Arlene Piarulli espongono opere di pittura, scultura e design di elevata qualità artistica. La doppia personale resterà aperta al pubblico fino al 1° dicembre. La modenese Roberta Diazzi si è diplomata presso l’Istituto d’Arte “Venturi” di Modena specializzandosi nell’arte della grafica, sempre attenta alla comunicazione visiva attraverso il gesto pittorico.

La sua pittura è realizzata ad olio con alcuni tocchi creativi che donano alla tela un effetto cromatico di grande impatto espressivo, riconducibile ai grandi della corrente artistica della Pop Art, come Andy Warhol per le versioni ripetitive e seriali, e Roy Lichtenstein per la revisione stilistica del fumetto. E’ inoltre specializzata nei ritratti su commissione. Famiglie facoltose come i Ferrari, i Montezemolo e i Pavarotti si sono fatti ritrarre da lei. I tipi di ritratti che esegue, tutti realizzati a mano partendo da una fotografia, sono tre: il ritratto classico, il ritratto Pop Art e il ritratto gioiello. In quest’ultimo la decorazione, totale o parziale, viene effettuata con elementi Swarovski certificati che per le opere più grandi implicano anche 20000 pezzi utilizzati, con diametri di pietre che vanno da 1 a 4 millimetri così da poter occupare con precisione ogni spazio. Nei ritratti a decorazione parziale il dipinto è realizzato a olio o resina e si utilizzano le pietre esclusivamente in alcuni particolari come orecchini, collane, gioielli in genere o parti di vestiario. Roberta Diazzi dipinge anche paesaggi e vedute di metropoli, manifestando i segni della globalizzazione e della miscela di culture diverse tipiche del Neo Pop. La scultrice e designer Arlene Piarulli vive a Crema ma è di origine americana. Pluripremiata artista contemporanea espone in diverse gallerie e fa parte di associazioni artistiche internazionali. È una mosaicista che intende dare una rilettura della tradizione musiva e della sperimentazione contemporanea nel campo del design e dell’architettura d’interni. Le ispirazioni per i suoi mosaici derivano dal mondo della natura, della moda e da tutto ciò che la circonda. I materiali ricercati e particolari sempre di lusso come l’oro a 24 carati, il quarzo con cime appuntite di cristallo e l’elegante marmo di Carrara, stimolano

Marylinpop2 uno dei ritratti che potrete ammirare

la sua fantasia e dalle sue mani prendono origine creazioni uniche e irripetibili. Creare un mosaico è un processo lento che presuppone un’adeguata conoscenza e percezione dei materiali utilizzati, dei colori e delle forme che si vogliono creare. Il suo metodo è come un gioco o un puzzle di forme, colori e umori, in cui gli elementi sono continuamente rimescolati fra loro per ottenere un risultato finale di gran classe. La galleria ArteArte dopo l’enorme successo del 2012, ripropone dal 7 dicembre la mostra collettiva con 16 artisti tra pittori, scultori e designer RegalArte. In galleria fino al 22 dicembre opere a prezzi accessibili per fare o farsi regali di Natale di alta qualità artistica.

DI Barbara Ghisi

verso monet la chiccha

le mostre

È in corso al Palazzo della Gran Guardia di Verona la mostra “Verso Monet - storia del paesaggio dal Seicento al Novecento”, a cura di Marco Goldin. L’esposizione, fino al 9 febbraio, ha l’intenzione di tracciare le tappe principali della rappresentazione del paesaggio, da semplice cornice della scena pittorica, a vero protagonista dell’opera d’arte. È qui evidenziato il ruolo della natura attraverso i secoli e l’alternarsi di tendenze pittoriche attraverso un percorso di scenari interiori, turbine di emozioni man mano che ci si sposta da un quadro all’altro. Più di novanta le opere in esposizione, (f.m)

Libri

Mendrisio Museo d’Arte di Mendrisio Fino al 19 gennaio 2014 I PAESAGGI DI CARRÀ. 1921-1924

Genova Palazzo Ducale Fino al 27 aprile 2014 EDVARD MUNCH

Ferrara Palazzo dei Diamanti Fino al 6 gennaio 2014 ZURBARÁN

Passarino di Codroipo (UD) Villa Manin Fino al 19 gennaio 2014 ROBERT CAPA. La realtà di fronte

DI veronica ghidesi

LA CURA DELLE PAROLE

LA STELLA INFINITA

“Amo scrivere da sempre, perché scrivere è un altro modo per parlare, solo più silenzioso. I libri sono miei compagni inseparabili, in qualunque ambito… Scrivo fin da quando ero piccola, su agende, diari, blocchi di carta, usando anche il cellulare quando non c’è altro sotto mano, pezzi di vita e pensieri che danno alla luce ispirazioni di vario tipo. ‘La cura delle parole’ è nata con estrema naturalezza e con altrettanta semplicità ha trovato il suo corso”. Un “racconto antico”, la cui originalità risiede, in una epoca dell’effimero, proprio nello scavare in quella “riserva” fuori dal tempo.

«La frase che mio marito mi ha ripetuto di più negli anni è “Marga, dove sei?” Ma non quand’ero fuori casa. Proprio qui dentro.. io in una stanza, lui in un’altra. E, a cadenza regolare, il suo “Marga dove sei?” lo dice ancora. E io rispondo “Aspetta, tra un po’ arrivo”. Ma non sempre arrivo subito».Un’intervista, l’ultima rilasciata pochi giorni prima di morire, fresca, vivace, una conversazione tra amici sul divano dell’astronoma. Fra i suoi libri, i suoi gatti, in dialogo aperto e a tratti scherzoso che spazia su tanti argomenti: dal matrimonio alla politica passando per la religione, i giovani, la sua Trieste.

QUELLO CHE NON C’E’ SCRITTO

LA PAZIENZA DEI BUFALI SOTTO LA PIOGGIA

Quanto c’è di reale nel romanzo che ha scritto l’ex marito? E soprattutto, contiene una minaccia? Carmen ha buoni motivi per chiederselo: Carlos le ha dato da leggere il dattiloscritto proprio prima di portare in montagna, da solo, il loro figlio quattordicenne. Il dattiloscritto narra di un sequestro; è pieno di violenza e di rancore. Carmen nel suo appartamento di Madrid continua a leggere, sempre più sulle spine. In montagna, padre e figlio scivolano nell’incomprensione. Finché fa buio e perdono il sentiero. Quello che non c’è scritto è un romanzo che tiene svegli la notte, appesi al filo fatale dell’equivoco.

Sono settantatré quadri lampanti, ma è una storia sola. Un coro di persone che a turno prendono la parola e sputano il rospo. Io sono un tipo buffo, ma credetemi, essere buffo non è affatto divertente. Io non voglio saperne nulla dei tuoi ex. Le parole dolci mi fanno orrore. Per me è come se mi offrissero una caramella dopo averla masticata. Sono voci ironiche, sarcastiche, amare. Fanno dichiarazioni rapide, acute, perforanti, ne vorresti leggere sempre di più. I lettori francesi se ne sono innamorati. L’aggettivo più usato per descrivere questo libro? Indimenticabile.

n. 6 Dicembre-Gennaio 2014

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musica/danza/teatro

spettacoli

di federico martinelli

IL GRANDE TEATRO Verona / Teatro Nuovo

PROSEGUE LA StAGIONE AL SALIERI

Dicembre/Gennaio – www.teatrostabileverona.it Proseguono gli appuntamenti della rassegna “Il Grande Teatro”. A dicembre, dal 10 al 15, per la regia di Fabio Grossi, andrà in scena “Prima del silenzio” di Giuseppe Patroni Griffi, con Leo Gullotta. In questo significativo testo, un uomo e un ragazzo si confrontano. L’uomo, oltre i cinquanta e il ragazzo appena ventenne, parlano del loro mondo, condizionati dalla crisi dei valori e dalla consapevolezza del primo, che ha ormai trascorso gran parte della vita, e del secondo spalancato sul futuro. Dal 15 al 19 gennaio 2014 con e per la regia di Luca Zingaretti andrà in scena “La torre d’avorio” di Ronald Harwood. Berlino. Il direttore d’orchestra Wilhelm Furtwängler.

Legnago (Vr) / Teatro-danza

Dicembre/Gennaio – www-teatrosalieri.it La vedova allegra di Lehar, per l’allestimento della compagnia Teatro Musica Novecento, porterà il pubblico del Teatro Salieri in un clima di piacevole levità e spensieratezza sabato 14 dicembre. Il 31 gennaio, invece, appuntamento speciale con una delle più importanti compagnie europee di danza: lo Stuttgart Ballet. Per la straordinaria serata di gala, si alterneranno estratti dai grandi classici e nuove creazioni, realizzate dai coreografi più stimolanti della scena contemporanea. Con il nuovo anno anche gli appuntamenti teatrali entreranno a pieno ritmo nella programmazione. Il 14 gennaio, il grande classico del Novecento “L’uomo, la bestia e la virtù” di Luigi Pirandello e qui interpretato e diretto da Enzo Vetrano e Stefano Randisi, sarà seguito da un altro grande classico: la tragedia shakespeariana Riccardo Terzo con Alessandro Gassman, in scena il 27 gennaio.

Prosegue con successo e numerosi e con venti sold-out una delle rassegne più seguite e applaudite del Veneto. Ricco il programma: teatro, danza, musica e opera per tutta la prossima stagione

LA GRANDE MUSICA AL SALIERI DI LEGNAGNO Legnago (Vr) / Teatro Salieri Dicembre/Gennaio - www.teatrosalieri.it Martedì 10 dicembre al Salieri sarà il turno di uno dei più straordinari violinisti del Novecento, Gidon Kremer che proporrà, assieme al violoncellista Giedre Dirvanauskaite e alla pianista Khatia Buniatishvili, brani da Liszt e Schubert. L’11 gennaio 2014, invece, il clarinettista Luca Lucchetta e l’Oficina Musicum Venetiae su strumenti originali, sotto la direzione di Riccardo Favero, eseguiranno opere di Salieri e di Mozart.

PAOLINI E I LEGNANESI Brescia / Palabanco di Brescia

www.palabancodibrescia.it Sabato 14 alle 21.00 e domenica 15 dicembre alle 16.30 i Legnanesi, celebre gruppo comico, saranno pronti a proporre le nuove ed esilaranti avventure della famiglia Colombo per il nuovo spettacolo “La scala è mobile”. In questo spettacolo la crisi avanza: la Teresa, la Mabilia e il Giovanni sono costretti a emigrare negli Stati Uniti. Nel vorticoso mondo dell’aeroporto, tra valige, check-in, boarding pass e infinite scale mobili…ne combinano di tutti i colori. E dall’America, torneranno in paese vincenti o più squattrinati di prima? Spazio poi, il 10 gennaio 2014 al veneto per eccellenza: Marco Paolini. Sarà in scena con “La ballata di uomini e cani”, dedicata a Jack London.

FRANKENSTEIN jr. Verona / Teatro nuovo

www.teatrostabileverona.it Nell’ambito della rassegna “Divertiamoci a teatro” dal 21 al 23 gennaio, andrà in scena “Frankenstein Junior” per la regia di Saverio Marconi associata a Marco Iacomelli. L’ironica e divertente opera di Mel Brooks è qui proposta nell’allestimento della Compagnia della Rancia con protagonista Giampiero Ingrassia.

GINO PAOLI, DANILO REA: L’INCONTRO PROSEGUE

PARADOSSI E PARASTINCHI con Nuzzo e Di Biase

MISERIA E NOBILTÁ: TEATRO A MANTOVA

Il 28 gennaio, al Teatro Bibiena di Mantova, il duo d’eccezione Gino Paoli - Danilo Rea, presenterà la nuova tappa del tour “Due come noi che…”. Un’occasione unica per ascoltare uno dei più eccezionali pianisti al mondo e la più poetica e melodica Voce italiana.

Venerdì 13 dicembre alle ore 21.00, al Cinema Teatro Astra di San Giovanni Lupatoto di Verona, ad allietare il pubblico con la loro sempre nuova comicità, sarà il duo comico Nuzzo e Di Biase. Lo spettatore sarà vorticosamente trascinato in paradossi, conflitti, delusioni amorose.

Nei giorni 13, 14 e 15 dicembre, la Compagnia Teatrale Regina Pacis, all’interno della rassegna del gruppo “Francesco Campogalliani” nel Teatrino d’Arco di Mantova, metterà in scena “Miseria e nobiltà”, una delle più intense e applaudite opere di Eduardo Scarpetta.


night life sempre più teatro IMPIRIA

a marmirolo un “NUOVO” RIGOLETTO Mantova / Teatro Comunale 14 dicembre 2014 – www.ars-creazione.net IL 19 dicembre Ars – Creazione e Spettacolo metterà in scena “Rigoletto” in un’originalissima e interessante rilettura e reinterpretazione. Tutti conosciamo Rigoletto, opera lirica che, in questo allestimento, viene totalmente spogliato della musica per essere vestito da un solo attore. Un Rigoletto che diventa monologo teatrale, senza l’immediatezza e la forza comunicativa della musica.

TEMPO D’ORCHESTRA, LA GRANDE MUSICA a teatro

In poco meno di 7 anni il gruppo Teatro Impiria ha prodotto una ventina di spettacoli teatrali, ideato numerose rassegne e partecipato, con successo, ad alcuni dei più importanti festival nazionali di teatro. Mi chi sono? Il gruppo nasce nel 2006, su iniziativa di Andrea Castelletti costituendosi nell’ambito di un’associazione culturale, fondata nel 2003, il cui fine è la pratica e la promozione dell’attività e cultura teatrale. Il progetto teatrale nasce, infatti, grazie al coinvolgimento di diversi artisti di diverse forme d’arte: attori, registi, musicisti, autori e compositori ben presto iniziano a farvi parte, allo scopo di realizzare spettacolo di pregio per originalità e dimensione artistica. Ben presto la produzione di Teatro Impiria si caratterizza quasi esclusivamente verso l’ideazione di nuove drammaturgie, originali e di contenuto e il gruppo, dall’attività di produzione spettacoli, inizia a organizzare rassegne teatrali e musicali e a prendere il suo spazio nell’ideazione di corsi teatrali sia di primo

Mantova / Teatri auditorium

ZED LIVE, PROsEgUONO GLI EVENTI

Tutta la stagione – www.mantova.com Proseguono gli appuntamenti della rassegna “Tempo d’Orchestra”, giunta alla 21°edizione. La rassegna si svolge in alcuni tra i più belli e suggestivi teatri del mantovano. Il 5 dicembre al Teatro Sociale sarà il turno dell’Ensemble Orchestra da Camera di Mantova. Il 15 dicembre, al Bibiena, “Il giorno d’Europa in 80…tasti” musiche e narrazioni lungo le tradizioni europee. Il 23 gennaio, al Sociale, l’Orchestra Haydn di Bolzano eseguirà musiche di Vaughan Williams, Elgar e Cajkovskij. Il 24 gennaio alla Sala Norlenghi, Nicola Campogrande presenterà l’applaudito “Tempi Burrascosi”.

Padova / montichiari

livello sia seminari mirati allo sviluppo di un genere piuttosto che un altro. A livello nazionale diviene presto “un caso” vincendo, in quattro anni di attività, addirittura 37 premi a vari concorsi e festival nazionali di settore, con pressoché la totalità dei suoi spettacoli, caso alquanto raro... se non unico! Poi, a livello internazionale, realizza una tournee in Brasile finanziata dalla Regione Veneto e rappresenta l’Italia ai Festival Internazionali di Teatro in Austria, Romania, Danimarca e Canada. Nel 2009 vince il “Sele D’Oro” come miglior compagnia emergente a livello nazionale e, nel 2010, riceve la Medaglia d’Oro del Presidente della Repubblica per l’alto valore culturale dello spettacolo “Il ponte

Dicembre 2013/Gennaio 2014 - www.zedlive.com Proseguono gli eventi musicali di Zedlive, ed è sempre musica, cabaret e musical! Il 6 dicembre, infatti, andrà in scena “My Fayr Lady”. Il giorno successivo, il 7, spazio alla musica con il ritorno di Mario Biondi. Poi Emma, il 10 dicembre al PalaGeorge di Montichiari (BS). Tornando al Teatro Geox sarà il turno con Claudio Baglioni, il 20, 21 e 22 dicembre. Per gennaio 2014: il 10 e l’11 Christian De Sica in “Cinecittà”, uno spettacolo leggero e divertente Si prosegue poi con “Aggiungi un posto a tavola” (18 gennaio”) e Sergio Caputo, il 24.

Gidon kremer mantova / teatro bibiena Il 14 gennaio Gidon Kremer, presenterà un concerto con musiche di Piazzolla, Pushkarev e altri…

MUSICA E CABARET PER L’ANONIMA LA BELLA ADDORMENTATA MAGNAGATI San Giovanni Lupatoto (Vr) / Teatro Astra NEL BOSCO Mantova / teatro sociale Il Ballet of Moscow, tra i capolavori del balletto di tradizione, è un connubio tra il classicismo della musica e l’azione teatrale.

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www.cinemateatroastra.it Venerdì 10 gennaio 2014, al Cinema Teatro Astra, andrà in scena “Bonanote Sonadori”, nuovo evento teatrale dell’Anonima Magnagati. Lo spettacolo, ad alto tasso di musicalità, ripesca situazioni e sensazioni già raccontate nei venti spettacoli teatrali del repertorio.

sugli oceani. Amori”. Marcolini, Ravazzin, Canteri, Panizza, Betteloni, Parks, Benfield, Marziani, Pezzani, Mrozek, Carli, Meneghini, sono solo alcuni degli autori dei quali il gruppo ha realizzato nuove produzioni. Miglior commedia musicale, spettacolo, attore, allestimento, regia, scenografia, migliori musiche… sono alcuni tra i premi ricevuti. Per la stagione invernale sono quattro le rassegne, tre nuove, una ormai alla quarta edizione, che vedranno impegnato tutto il gruppo. Numerose le repliche che potrete trovare, sempre aggiornate, su www.teatroimpiria.net

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TROTA SALMONATA IN GELATINA 800 gr. di filetti di trota salmonata, 150 gr. di mascarpone, 1 bicchiere di brodo vegetale, 5 gr. di gelatina in fogli, 1 bustina di zafferano, ½ cucchiaio di burro, sale e pepe nero, prezzemolo Togliere dai filetti eventuali lische e la pelle, ridurre la polpa a cubetti di un cm per lato. In una padella sciogliere il burro, aggiungere la trota, sale, pepe, il prezzemolo, cuocere 5 min. e poi far raffreddare. Disporre metà della trota in 6 bicchieri. Ammorbidire i fogli di gelatina. Frullare la trota rimanente con il mascarpone, salare e suddividere sulla trota nei bicchieri livellandola. Mettere in frigo. Scaldare il brodo, sciogliere lo zafferano e poi la gelatina strizzata, mescolare bene e raffreddare. Versare la gelatina nei bicchieri e rimettere in frigorifero per un’ora.

RICETTE SFIZIOSE di flora lisetta artioli

CESTINI CON MOUSSE DI RICOTTA E GORGONZOLA

SALATINI SPEZIATI CON FARINA DI MANDORLE

250 gr. pancarré, 150 gr. di ricotta, 100 gr. di gorgonzola, 50 gr. di gherigli di noci, olio extravergine d’oliva, poco latte, sale

PATÈ DI FEGATO DI CONIGLIO ALL’ARANCIA 200 gr. di fegatini di coniglio puliti, 70 gr. di burro tenuto a temperatura ambiente, ½ bicchierino di vino bianco, ½ bicchierino di liquore all’arancia, 1 scalogno, buccia grattugiata di un’arancia, 1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva, sale, pepe, alloro

Togliere la crosta alle fette di pane e tirarle con il matterello riducendole in sfoglie sottili. Ungere 8 stampini d’alluminio monodose, rivestirli con il pane ritagliandolo secondo necessità. Cuocere in forno caldo a 200° per 10 minuti finché saranno dorati, lasciarli raffreddare e poi sformarli. Tritare le noci tranne 4 per la decorazione finale. Lavorare il gorgonzola con la ricotta fino ad ottenere una crema soffice, aggiungere se necessario qualche cucchiaio di latte freddo, incorporare le noci tritate e distribuire il composto nei cestini, guarnire ognuno con mezzo gheriglio di noce tenuto da parte.

Sciacquare bene i fegatini con acqua fredda corrente. Tritare finemente lo scalogno, soffriggerlo con l’olio, poco burro e una foglia di alloro, aggiungere i fegatini, la buccia dell’arancia, cuocere 3 min. poi sfumare con il vino bianco, salare, pepare e continuare la cottura per altri 10 minuti. Quando saranno freddi, frullarli insieme al burro morbido e al liquore all’arancia. Servire il paté con fette di pan brioche tostate.

Dolcemangiare alle castagne

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Ingredienti: 300 g di castagne sbucciate e pelate, 2 bicchieri circa di latte, 1 lt di panna fresca, 5 cucchiai di zucchero semolato, 18 g di colla di pesce. Panna montata, cioccolato fondente, scorze d’arancia per decorare. Mettere le castagne in un tegame, aggiungere 2 cucchiai di zucchero e coprire con il latte. Cuocere finché mescolando non inizieranno a rompersi. Lasciare intiepidire. Mettere i fogli di colla di pesce in acqua fredda. Frullare il latte e le castagne fino ad ottenere una purea densa. Stemperarvi poco a poco la panna fresca e aggiungere gli altri tre cucchiai di zucchero. Mettere sul fuoco

200 gr. di farina 00, 70 gr. di farina di mandorle, 1 uovo, 100 gr. di burro, 2 cucchiai di grana padano grattugiato, sale, pepe nero, cannella, noce moscata Mescolare le farine e lavorarle con il burro morbido, il formaggio grattugiato, un pizzico di sale, unire poi l’uovo e impastare fino ad ottenere un composto uniforme, coprire con un telo e metterlo in frigorifero per 30 minuti. Suddividere l’impasto in tre parti, in una incorporare il pepe nero, in un’altra la cannella e nell’ultima la noce moscata. Coprire di nuovo i tre impasti lasciarli riposare altri 10 minuti al fresco. Tirare tre sfoglie dello spessore di mezzo cm. circa e ricavare tanti biscottini utilizzando stampini taglia biscotti di forma diversa. Foderare una placca con carta forno, disporre i salatini e cuocerli in forno caldo a 180° per 15/20 minuti circa. Lasciarli raffreddare.

e quando inizia a bollire aggiungere la colla di pesce e farla sciogliere bene. Togliere dal fuoco versare in uno stampo rettangolare rivestito di pellicola e lasciar raffreddare. Coprire e mettere in frigorifero per almeno 3 ore. Per guarnire: 40 g di cioccolato fondente sciolto a bagnomaria con poca panna fresca e caramellare scorze d’arancia tagliate a julienne in 2 cucchiai di zucchero sciolti con 1 cucchiaio di acqua. Info: Chef Alessandra Nodari Agriturismo Loghino Vittoria www.loghino.net

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IL BUONGUSTAIO

WOW, WOMAN ON WINE CROAZIA LE DONNE DEL VINO PROTAGONISTE

IL RADICCHIO ROSSO di verona E’ sempre tempo di radicchio rosso di Verona, un prodotto tipico della Pianura veronese, che si presta a molteplici usi in cucina. Il radicchio ha molte caratteristiche benefiche. E’ depurativo ed è consigliato in caso di stitichezza e grazie all’elevato contenuto di vitamina A, vitamina C e di ferro, facilita la digestione, la funzione epatica e stimola la secrezione biliare. Inoltre è ottimo anche in caso di diabete, obesità ed insonnia. E’ particolarmente indicato a chi ha problemi di pelle, di artrite e di reumatismi. Il consumo regolare, sia crudo che cotto, delle foglie o delle radici di questo ortaggio ha un effetto benefico sullo stato fisico e, inoltre, il suo succo viene utilizzato in cosmesi per produrre preparati per la pelle irritata. Ottimo crudo, buonissimo anche cotto sia saltato semplicemente in padella on un po’ d’olio d’oliva extravergine, come base per il risotto o per preparare piatti particolari al forno riempiendo con un po’ di formaggio e pagrattato le foglie grandi, irrorate d’olio, un pizzico di sale a seconda della necessità e un quarto d’ora di cottura. Facile, gustoso ed economico. Gli appuntamenti con il radicchio: prima decade del mese di dicembre - Cologna Veneta - festa provinciale e mostra del radicchio.

WOW è un gruppo, tutto al femminile, che vuol dimostrare che nel panorama vinicolo croato le donne ci sono, incoraggiandole ad evidenziare la propria competenza nel settore. Lo scopo di WOW è quello di “scuotere“ il panorama enologico al femminile. La Croazia è un paese piccolo, che non può essere competitivo nella produzione di massa. L’obiettivo di WOW è di raccontare la storia del Terroir croato, di intensificare le vendite attraverso le Strade del vino e di attirare turisti nelle cantine, col fine di avere la possibilità di essere riconosciuti come Regione Vinicola e, cosa non meno importante, essere annoverati tra le mete turistiche legate all’enogastronomia. Sarebbe bello che il vino potesse diventare il simbolo della Croazia nel mondo, vivo ambasciatore di un territorio. Che la qualità sia l’elemento fondamentale su cui puntare

Il formaggio ubriaco Una grande eredità Il Veneto è stato terreno di grandi battaglie della Grande Guerra. Leggende locali raccontano che durante la Prima Guerra Mondiale i contadini veneti, nel tentativo di salvare i loro preziosi formaggi dai saccheggi dei soldati austroungarici, presero l’abitudine di nascondere le forme sotto le vinacce. Scoprirono presto che il formaggio non solo non si rovinava ma, al contrario, acquisiva un aroma nuovo. Nasce così la storia del Formaggio “Imbrjago”, ubriaco, uno dei formaggi della tradizione veneta grazie alla tenacia di alcuni produttori che ne hanno perpetrato e migliorato la ricetta come la Toniolo Casearia che ha sede sulle pendici del Monte Grappa. Questa Azienda ha fatto del suo formaggio ubriaco uno dei formaggi più amati e lo ha chiamato PerBacco® Toniolo. Il segreto sta nel fatto che il PerBacco® Toniolo riposa per alcuni mesi in tini di vino rosso, autoctono ma rigorosamente top-secret. Non solo: il vino viene sostituito con regolarità, cosi da fare in modo che il formaggio ne assorba aromi e proprietà. www.toniolo.it

di elena cardinali

LA FIERA del torrone Carpenedolo prossimamente in festa con la ormai nota “Fiera del Torrone” conosciuta anche come “Festa della Madonna del Castello”. Sabato 7 e Domenica 8 Dicembre grazie all’organizzazione della Pro Loco, in collaborazione con il Comune e la Parrocchia, dalle ore 10 alle ore 20 per le vie principali del paese moltissimi espositori di dolciumi e altri prodotti allieteranno la tradizionale manifestazione , un evento che nelle passate edizioni ha richiamato una notevole affluenza di pubblico decretando uno straordinario successo. La bella iniziativa porterà i tanti visitatori tra le innumerevoli bancarelle, con un percorso che partirà dagli hobbisti, alle associazioni onlus, all’artigianato e alle golosissime tradizioni dolciarie sia bresciane, mantovane o cremonesi che da altre regioni italiane con il torrone Re della manifestazione. Durante la fiera varie iniziative di grande richiamo si alterneranno: la mostra dei 100 anni dell’edificio scolastico attuale Scuola Media, l’annullo filatelico con tre cartoline inedite per i 175 anni della Pasticceria Pozzi, la mostra degli artisti locali con opere di pittura e scultura a Palazzo Laffranchi. Anche la musica sarà protagonista nella chiesetta del Sacro Cuore con un concerto del soprano Nadia Engheben accompagnata da ben 3 arpe. Non mancheranno gli artisti di strada, il tradizio-

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per promuovere il vino di questo territorio lo pensa anche Ivica Matošević, presidente dell’evento clou dell’anno,Vinistra, dove il vino croato è protagonista. Matošević ritiene che oggi ci sia collaborazione tra produttori di vino e Governo croato.

nale mercatino dedicato ai più piccoli “Mercanti Principianti” e altri intrattenimenti musicali per le vie. Come da tradizione protagonista per entrambi i giorni Santa Lucia. La Pro Loco infine, offrirà a tutti del buon vin Brulè. Si inaugurerà alla presenza delle autorità sabato 7 Dicembre alle ore 15. Per informazione e modalità di partecipazione si possono visitare il sito della Pro Loco di Carpenedolo www.prolococarpenedolo.it oppure telefonare in segreteria allo 030 969011 il mercoledi e il sabato dalle 9.00 alle 12.00.

Google & C. incoronano l’Italyan style di Tipicità Il sito web del “Made in Marche Festival” compare come primo risultato in quattro dei cinque motori di ricerca più importanti al mondo. Infatti, inserendo su GOOGLE il termine “tipicità”, parola di ampio uso comune, il primo risultato che appare è proprio il sito ufficiale di Tipicità: Made in Marche Festival. Stesso esito si ottiene digitando la medesima “ghiotta” parola su YAHOO, BING e YANDEX. Da tener presente che, insieme, i quattro motori di ricerca coprono oltre il 75% delle ricerche effettuate sulla rete (fonte: comScore)! Così Tipicità: Made in Marche Festival diviene una formidabile “vetrina digitale” per le produzioni d’eccellenza e propone, sullo scenario internazionale, la scoperta delle “Piccole Italie”, grazie ai 64.000 accessi registrati nelle otto settimane precedenti la manifestazione di marzo, con interessanti riscontri anche da Cina, USA, Germania, Russia e tanti altri Paesi.

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Guida

Ristoranti

Ristorante Park Hotel Elegante ed accogliente, il ristorante del Park Hotel di Casalmoro, ubicato sulla statale Asolana, sa regalare ai propri clienti il gusto dei sapori della buona cucina della tradizione, rivisitata in chiave moderna con proposte che sanno stupire i palati più esigenti. In cucina Marina e Luigi sono fautori di sapori genuini e offrono piatti raffinati, curati e ben presentati di mare e terra. Tra le specialità proposte segnaliamo tutti i piatti di carne selezionata Angus argentina nonché i secondi di pesce freschissimo di mare tra cui spiccano i gamberoni al forno con verdure miste e le tagliate di tonno fresco. I primi piatti, con pasta di produzione propria, esaltano l’originalità dello chef Marina che vi delizierà sia con i piatti della tradizione che con ricette originali tra le quali una costante proposta di riso basmati servito nelle varianti più appetitose. In sala, ben tre dei quattro proprietari (Massimo Peri, Marisa Cagiada e Marisa Bolzieri) vi accompagneranno tra buffet di antipasti e verdure proponendovi una carta dei vini realmente eccellente. La pizze di Mario sono da par loro raccolte in un ricco ventaglio di specialità, gustose e proporziona-

te negli ingredienti. I prezzi rapportati alla qualità e alla varietà proposta vi sorprenderanno positivamente. Un locale da mettere in agenda, dove assolutamente ritornare. Info e prenotazioni: Park Hotel Casalmoro Via Asola 1, Casalmoro (Mn) info@parkhotel.mantova.it tel. 0376.737773

Il Ristorante del Park Hotel si propone come location per pranzi di lavoro, banchetti, serate di gala e matrimoni.

RISTORANTE MAGGIORINA Le sorelle Spagnolli sono entrate con la loro struttura – l’ Albergo “Maggiorina” di Ledro in località Bezzecca (Tn), a due passi dallo splendido lago – nella lista ufficiale per l’ Alimentazione Fuori Casa stilata dall’AIC, l’Associazione Italiana Celiachia. Per la vallata trentina si tratta del primo ristorante per celiaci, in grado di proporre cibi senza glutine preparati con la massima attenzione all’elaborazione e all’origine dei prodotti utilizzati. Il tutto completato dalla grande varietà di piatti. Attenzione agli ospiti celiaci, ma senza trascurare tutti gli altri, che potranno assaporare le specialità locali proposte dalla cucina casalinga delle due sorelle, che accanto ai diversi menu propone anche la polenta di patate con selvaggina o coniglio e i deliziosi “Gnocchi Boemi” con cuore di prugna cotti al vapore e serviti con spezzatino di vitello o con burro fuso, zucchero e cannella e marmellata di prugne fatta in casa. Ristorante Albergo “Maggiorina” Tel. 0464 591029 www.albergomaggiorina.it

LA FARMACIA DEI SANI La chiave del successo di questo locale ubicato a Carpenedolo è da ricercare nelle quattro generazioni che si sono succedute nella gestione di quello che è un fiore all’occhiello per il piccolo paese bresciano. Riccardo ai tavoli e Giuliana in cucina propongono una qualità, sia del cibo che dei vini, eccellente ad un prezzo che, variando tra i 15 e i 20 euro, è realmente contenuto. La trattoria, aperta solo a mezzogiorno dal mercoledi al sabato, è composta da due sale. Dilettatevi col buffet a disposizione nella prima sala, con verdure cotte e crude, salame locale, mozzarella, scaglie di grana, mostarda, insalata russa. Dal menù vi consigliamo la “Polentina morbida con funghi porcini” tra gli antipasti, i “Malfatti” e i “Gnocchetti alla zucca” tra i primi, la “Costata d’asino alla brace” tra i secondi. Come dolce da provare assolutamente il “Gelato alla crema”. La carta dei vini è decisamente fornita. Prenotazione obbligatoria. La Farmacia dei Sani - Via Santa Croce, 9 25013 Carpenedolo - Tel. 030.969015

Guida Vini BESTER AMARONE DES JAHRES L’Amarone Bosan si conferma un simbolo dell’enologia veronese. Questo quanto hanno decretato i giudici del Gran Premio Internazionale del Vino MUNDUSvini 2013, che hanno assegnato al “Bosan” Amarone Della Valpolicella DOC 2005 il titolo di “Bester Amarone des Jahres 2013”.

Franciacorta Aerospaziale Nanotecnologia spaziale per le nuove bottiglie Franciacorta Torreggiani. Un’idea innovativa che ha come principio la ricerca di materiali alternativi, per la conservazione ed il miglioramento dei vini. Le bottiglie vengono trattate in nanoceramica, grazie alla collaborazione con “HNCF” (Hard-Nano-Ceramic-Finishing).

LE PULLEDRE TOSCANA IGT 2010 «Le Pulledre: un sapiente mix tra terra, uomo e sensibilità, nel quale si uniscono potenza, eleganza e forte personalità esaltandone la bevibilità e la piacevolezza». Un vino pensato per Azienda Agricola Fratelli Muratori da Francesco Iacono insieme a Luca Gardini (miglior sommelier al mondo 2010).



sport

di Michela Toninel

Gabriele Bandera Campione regionale Si è svolta nelle scorse settimane presso il Tav San Fruttuoso di Castelgoffredo (MN) la finale del campionato regionale riservato ai giovani atleti. Alla manifestazione, che vedeva anche l’assegnazione del secondo Trofeo Chitò Settore Giovanile, hanno partecipato ben trentaquattro atleti nelle discipline fossa olimpica e double trap. Gare veramente combattute dove non sono mancati i colpi di scena ed i ribaltoni di classifica. Nella categoria Allievi è stato Gabriele Bandera (Cas Concaverde, al centro nella foto) a portare a casa il titolo, mantenendo i due piattelli di vantaggio su Alberto Bassi (Tav Fagnano), giunto secondo, mentre al terzo posto si è piazzato

Arrivata alla 15ª edizione

CORSA PODISTICA DI SAN MICHELE La tradizionale Corsa Podistica S. Michele, arrivata alla sua 15a edizione, si terrà a Monzambano (MN) domenica 15 dicembre 2013. La Corsa, creata dalla Commissione Sportiva del Circolo Parrocchiale A.N.S.P.I. - S. Michele di Monzambano, ha varcato i confini provinciali e regionali per essere inserita in importanti circuiti come quello Scaligero. E’ ormai un riferimento stabile per un crescente numero di sportivi. Il tracciato della corsa, articolato in dolci ondulazioni, offre splendidi scorci e paesaggi dello splendido scenario collinare morenico di Monzambano La manifestazione è una ottima occasione anche per turisti e famiglie, per scoprire il territorio, i paesaggi ed i luoghi di Monzambano, al di là degli spunti agonistici offerti dalla gara. E’ infatti possibile scegliere tra tre diversi percorsi di crescente difficoltà, rispettivamente di 6, 10 e 15 Km.

Marco Caimi (Tav Belvedere) ad un solo piattello dal duo di testa. Una gara estremamente positiva quella del giovane casalmorese che conferma le sue grandi potenzialità ed un crescendo di risultati che fa ben sperare per il suo futuro agonistico. Tra gli Juniores Maschili è stato Mario Romano del Tav Cieli Aperti di Bergamo a portare a casa il titolo regionale grazie ad un perentorio 46/50, miglior punteggio di giornata. Tra le Allieve è stata Letizia Massardi (Cas Concaverde) a laurearsi campionessa. Tra le Giovani Speranze Maschili ha avuto la meglio Michael Monticelli (Tav Mattarona). Tra gli Esordienti ad aggiudicarsi il titolo è stato Gianluca Coati (Tav Mattarona).

MERCATINI E SCI SENZA CODE IN AUTOSTRADA Messaggio per uomini sull’orlo di una crisi di nervi pre-natalizia. Anche quest’anno il pensiero di dover andare ai Mercatini di Natale sta cominciando a dominare le conversazioni familiari, terrorizzando i ‘maschi di casa’ all’idea di dover fare code alle bancarelle e code in autostrada? Pare che l’attrazione per l’atmosfera di festa, per i ninnoli di legno, gli abeti addobbati e lo strudel sia irresistibile, “soprattutto” per le signore. Ecco due soluzioni. La prima, molto sportiva come la rubrica richiede: scegliete almeno una località dove sia possibile abbandonare tutti i membri del gentil sesso al loro destino per dedicarvi allo sci. Ci sono solo cinque minuti di auto tra il centro di Brunico e le piste di Plan de Corones, idem a Merano e a Bressanone verso la Plose. Tra tutte, si fa preferire Vipiteno la cui direttissima del Monte Cavallo arriva proprio in paese. Meglio ancora scegliere mercatini più piccoli come quello di Santa Cristina in Val

di enrico corno

Gardena. Da non dimenticare anche la soluzione austriaca: Innsbruck in questo periodo è bellissima, ancor più romantica la sera dopo otto ore in pista. E per risparmiare ore di code in autostrada? Prendete in considerazione i treni tedeschi in partenza da Bologna, Venezia, Padova e Verona fermano a Trento, Bolzano, Bressanone e Fortezza con tariffe agevoli e la tranquillità di un treno tedesco. La stazione più comoda per i mantovani è certamente Verona: il costo della tratta Verona - Tirolo con destinazione Innsbruck, Jenbach, Wörgl, Kufstein parte da 29 euro, se prenotata con anticipo sul sito delle ferrovie tedesche www.megliointreno.it. Per chi viaggia nel periodo dell’Avvento in regalo anche la classica tazza per bere il vin brulè. Potrete sciare anche in giornata senza dormire lontani da casa (i treni hanno rastrelliere ad hoc per gli sci) e non perderete nemmeno la pazienza sulla Brennero.

L’impegno del Marcopolo a favore dei bambini del Cbd

In campo con muscoli e cuore Chiamiamoli semplicemente speciali. La domenica lottano con furore sul campo mentre fuori dal rettangolo di gioco i giocatori del Cus Marcopolo, compagine di Brescia che milita nel campionato cadetto, mostrano il loro cuore. Tutti insieme hanno realizzato la splendida iniziativa in favore della Cbd, il Centro Bresciano Down, un’associazione nata con lo scopo di favorire l’integrazione delle persone affette dalla sindrome down. Organizzando nei locali del ristorante Oste sobrio di Brescia un’asta con le maglie della prima e della seconda squadra, quest’ultima attualmente protagonista del campionato di Serie C. C’erano tutti, tifosi, dirigenti, atleti, sostenitori: il rica-

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vato di questa iniziativa, insieme alla raccolta della vendita dei calendari, è stato devoluto appunto al Centro Bresciano Down. Il Cbd è uno dei partnership sociali della squadra, il cui logo compare regolarmente sulle divise indossate durante le partite della domenica e dunque visibile da un buon numero di appassionati. L’iniziativa è stata pensata dal capitano Stephen Nicol ed è stata immediatamente condivisa dalla società e dal referente di sempre per il Centro Bresciano Down, Paolo Ferraglio. Un momenti di sostengo concreto, non un episodio ma la prima di una serie di iniziative che saranno promosei dalla società nel corso della stagione.

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XMOUNTAIN: 10 ANNI DI GUIDE ALPINE Sono trascorsi 10 anni da quando a Verona è nata la Scuola di alpinismo, scialpinismo e arrampicata “XMountain” quando, nel Novembre 2003, 6 guide alpine si sono incontrate in una pizzeria per sancire lo scioglimento de “Les Pistards Volantes” (nota scuola di Guide Alpine patavina) e dar vita a qualcosa di nuovo. Così racconta Nicola Tondini, oggi Presidente della scuola: “Era il momento di voltare pagina, di dar vita a qualcosa di ancor più professionale e così è nata “XMountain Guide Alpine Dolomiti”, dove la “X” stava ad indicare tutto ciò che riguarda la montagna. Era l’inizio di una

NUOVI MATERIALI AL SERVIZIO DELLA SICUREZZA Materiali all’avanguardia per dar vita a prodotti che assicurano massima protezione agli atleti più esigenti ed estremi! È il caso del nuovo casco “Combyntm” leggero ma resistente, prodotto da Giro® e distribuito da Nitro Distribution Italia. Frutto della collaborazione tra ingegneri, atleti professionisti ambassador Giro® e freeskier è caratterizzato dalla tecnologia Soft Shell che lo rende leggero, avvolgente e protettivo. La scocca esterna è innovativa perché progettata con un materiale molto flessibile e sottile ma ugualmente resistente. L’imbottitura interna del casco è composta da una nuova schiuma in Vinyl Nitrile (VN), distribuita in diverse densità e posizioni, che assorbe anche gli urti più violenti e ripetuti nel tempo assicurando la stessa protezione iniziale. www.giro.com

SCI BRENTONICO

NEVE A due passi DALLA CITTà Dall’8 Dicembre impianti in funzione e piste aperte nel comprensorio sciistico Polsa-San Valentino, detto anche “Ski area Garda-Baldo”. A soli 30 minuti dall’uscita dell’autostrada Affi (Verona) questo comprensorio offre divertimento per tutte le età con 3 piste nere, molte rosse, 3 campi scuola per principianti e lo storico snowpark “Double Park”. Le piste si snodano sull’altipiano di Brentonico tra la Valle dell’Adige e il Lago di Garda, e presentano neve sempre in condizioni ottimali grazie al moderno sistema di innevamento. Il comprensorio è collegato con Prà Alpesina di Malcesine con un bus navetta (15 minuti). Tra le iniziative proposte per la stagione in arrivo: a Dicembre “3 sabati e 3 domeniche” pacchetto di corsi collettivi di 2 ore al mattino con qualificati maestri di sci, organizzati nel periodo pre-natalizio, per bambini dai 4 ai 13 anni e, dal 5 Gennaio, “10 domeniche” con la stessa formula e il medesimo vantaggio. Ogni giovedì al calar del sole il comprensorio offre a turisti e sciatori lo spettacolo serale della “Fiaccolata dell’ospite” a cura dei maestri di sci che termina con musica, vin brulè e cioccolata calda davanti all’hotel Bucaneve, di San Valentino, e anche davanti alla pizzeria Etrusca in Polsa. Per le scuole c’è il progetto “In classe sulle neve” che prevede lo spostamento in bus dalla scuola alle piste, scuola sci e lezioni didattiche sull’ambiente montano, noleggio attrezzatura, ski pass per l’intera ski area e buono pranzo per tutti i partecipanti. www.brentonicoski.com e www.scuolascimontebaldo.it

SNOWBOARD 6PUNTO9

IN VIAGGIO SULLA TAVOLA Andare a “surfare” su una delle nevi più leggere del globo: questa è la promessa della scuola snowboard 6punto9. Dal 24 Gennaio al 2 Febbraio gli amanti dei viaggi e dello snowboard avranno la possibilità di unire le due passioni in una entusiasmante avventura sulle montagne giapponesi. La meta è Niseko (in giapponese “neve farinosa”) nell’isola di Hokkaido, dove per una coincidenza di favorevoli fattori climatici, ogni anno scendono circa 14mt di neve ed è una delle località con maggiore presenza di precipitazioni nevose al mondo. Qui il manto nevoso è incredibilmente polveroso grazie a precipitazioni

eccezionalmente regolari e a particolari temperature, inoltre gli impianti di risalita sono all’avanguardia, i fuoripista illimitati, le piste illuminate a giorno oltre le 21.00 e snowpark progettato e mantenuto con rigorosa disciplina orientale. Dal 15 al 23 Marzo l’attenzione si sposta sui monti scandinavi, ad Åre, in una delle stazioni invernali più importanti in assoluto di tutto il Nord Europa, che vanta incantevoli fuoripista, splendide piste e uno dei park più belli delle zone nord europee con strutture rosse e nere, halpipe e diverse linee di rail e box! Info su www.6punto9. com o infocamp@6punto9.com

nuova avventura!”. Questi anni hanno visto i soci esplorare nuovi mondi e dar vita a progetti variegati e diversi. Marco Heltai, Michele Macrì, e in seguito anche Alberico Mangano, Davide Crescenzio, Nicola Tondini e Nicola Sartori negli anni ‘80 e ‘90 sono stati protagonisti di grandi ripetizioni, imprese solitarie, prime invernali, ascese su candele di ghiaccio verticali o in gare di arrampicata sportiva. Le pareti di Stallavena, Ceredo e Ceraino (nel veronese) sono stati scelti come luoghi privilegiati per gli allenamenti, anche per chi, come Massimo Fiocco, Silvia Summa e Tommaso Dusi è entrato in seguito come guida nel gruppo. Di recente Franz Canale, Federico Camangi e Luca Montanari hanno incrociato le proprie strada con quelle delle guide veronesi. La varietà è la parola chiave che ancora oggi guida il gruppo e ciò permette di essere presenti su ogni terreno ed offrire varie esperienze di sport e outdoor: dall’acqua dei canyon alla la roccia, dal ghiaccio alla neve, fino all’impegno nel sociale con “Montagnaterapia”, per portare in montagna persone con disagio sociale, usando l’arrampicata e la fatica della montagna come strumenti di riabilitazione e socializzazione, e “Mountain for Life” per supportare la ricerca sui tumori. Il segreto del ruolo della Guida Alpina è “Far sì che quella giornata resti indimenticabile per il compagno/cliente” spiega Silvia Summa. www.xmountain.it


auto

di pAOLO CARLI

FRANCESCA LINOSSI STAGIONE DA GRANDE PROTAGONISTA

Francesca Linossi ha chiuso il MINI Challenge 2013 con la vittoria del titolo “Woman on wheels” e con la quarta posizione nella classifica piloti

Il MINI Challenge 2013 si è chiuso con una nuova prestazione di spessore per Francesca Linossi del Team Tullo Pezzo by Dinamic Promodrive, grande protagonista anche nel round finale di Monza. In gara Uno Francesca non ha sbagliato nulla mantenendo la leadership dal primo all’ultimo giro, ma a pochi chilometri dalla bandiera a scacchi una foratura ha purtroppo fatto sfumare una vittoria che sembrava ormai certa. La parziale rivincita è comunque arrivata con il secondo posto in gara due, che le ha regalato la gioia di chiudere sul podio la stagione. Francesca Linossi chiude così il MINI Challenge 2013 con la vittoria del titolo “Woman on wheels” e con la quarta posizione nella classifica piloti con 107 punti, a cinque lunghezze dal terzo posto. “Una vittoria, una pole position e tre podi rendono quella appena conclusa una delle stagioni per me più positive dove sono stata costantemente tra i prota-

tutto pronto sulla nuova mini Nei giorni scorsi, nello storico stabilimento britannico di Oxford dove nacque la prima Mini nel 1959, è stata presentata l’attesissima terza generazione della piccola anglo/tedesca di tendenza. La data, tra l’altro, coincide con il 107° anniversario della nascita di Alec Issigonis, il geniale progettista del modello originale. La nuova Mini strizza l’occhio al passato ma i suoi contenuti sono decisamente moderni. Inizierà ad essere commercializzata il 15 marzo 2014, e i prezzi della gamma iniziale, che successivamente si arricchirà di versioni meno costose, partono da 20.700 euro. Esteticamente non è molto diversa dal modello che va a sostituire mentre le modifiche sotto la pelle sono davvero tante. Grazie alle dimensioni esterne maggiorate – è 10 centimetri più lunga e 5 più larga – l’abitacolo è più spazioso e accogliente per i passeggeri posteriori, che ora possono beneficiare anche di uno schienale più inclinato. Il bagagliaio, inoltre, è cresciuto da 160 a 211 litri.

Tullo Pezzo torna al fianco del mantova

Lo storico concessionario BMW di San Giorgio lega nuovamente il proprio nome a quello del club biancorosso, fornendo una vettura che nei prossimi mesi verrà utilizzata dal Direttore Sportivo Pasquale Sensibile L’accordo di collaborazione tra gli amministratori Davide e Riccardo Pezzo è stato raggiunto nelle scorsi giorni e formalizzato questa mattina con la consegna della vettura. La vettura fornita al club biancorosso è una BMW Serie 3 berlina di colore bianco. L’auto sulla fiancata sfoggia lo storico stemma dell’ACM e la frase “Concessionaria BMW Tullo Pezzo for Mantova F.C.”, a sancire una collaborazione che torna a legare due grandi realtà del territorio mantovano. Riccardo Pezzo: “Siamo felici di tornare al fianco del Mantova. Crediamo sia doveroso sostenere realtà come il club biancorosso che porta in alto il nome della nostra città; come impresa radicata sul territorio la Tullo Pezzo è infatti consapevole di dover ricoprire anche un ruolo dal punto di vista sociale, so-

gonisti. Il Team Tullo Pezzo by Dinamic Promodrive mi ha sempre supportato con la massima professionalità e gli ottimi risultati della stagione sono frutto anche del lavoro di tutta la squadra, a cui va il mio ringraziamento. La vittoria nel trofeo Woman on Wheels ed il quarto posto assoluto rendono il mio bilancio del 2013 nettamente positivo”. Sempre nelle scorse settimane, la Tullo Pezzo con il Team Dynamic e la pilota Francesca Linossi, a bordo di una BMW M3, ha partecipato al Campionato Super Stars sul Circuito di Franciacorta, ultima prova valida per il Campionato Italiano che ha visto la partecipazione di Team Ufficiali, con piloti blasonati come Gianni Morbidelli, ex F1 e il compagno di squadra Max Mugelli, le Mercedes C63 AMG di Thomas Biagi e Vitantonio Liuzzi ex pilota della Toro Rosso in Formula 1 e sempre con Audi RS5 Andrea Larini. Questo per gratificare la pilota bresciana per i risultati ottenuti nel MINI Challenge 2013. Francesca è riuscita a tenere il passo dei rivali al ritorno della serie, oltre due anni dopo l’ultima apparizione in SuperStars a Misano nel 2011 piazzandosi per due volte quinta con la BMW M3 con i colori Tullo Pezzo. La prestigiosa concessionaria mantovana sta studiando le strategie per la prossima stagione che vedrà ancora il Team Tullo Pezzo a fianco della pilota bresciana. La plancia, completamente rivista, spiazza un po’ i clienti delle vecchie Mini: il tachimetro, infatti, non è più al centro della console – dove ora si trova un display multifunzione – ma davanti al conducente, sopra il piantone dello sterzo, mentre per accendere il motore, al posto della chiave, c’è una levetta rossa posizionata sotto i comandi del climatizzatore. Il piacere di guida – da sempre punto di forza delle Mini – dovrebbe risultare ulteriormente migliorato: merito del sistema Mini Driving Mode, che permette di variare la taratura degli ammortizzatori con una manopola inserita alla base del cambio, e di propulsori completamente nuovi, potenti e efficienti. La gamma al lancio comprenderà due versioni a benzina e una a gasolio: Cooper (1.500 a tre cilindri da 136 CV, 210 km/h di velocità massima e 7,8 secondi per accelerare da 0 a 100 km/h), Cooper S (2.000 a quattro cilindri da 192 CV, 235 km/h e “0-100” in 6,7 secondi) e Cooper D (1.500 tre cilindri turbodiesel, 205 km/h e 9,2 secondi sullo “0-100”, 3,5 l/100 km il valore di consumo dichiarato). Il listino degli optional si è arricchito di tante novità: le luci anteriori, posteriori e interne a LED, l’head-up display, l’avviso di rischio di tamponamento, il sistema che accende e spegne automaticamente i fari per non abbagliare chi procede nella carreggiata opposta, il riconoscimento della segnaletica stradale e la telecamera posteriore per la retromarcia.

prattutto in un momento difficile come quello che stiamo attraversando. Questa partnership è anche un attestato di fiducia nei confronti della nuova società che, guidata dal presidente Lodi, sta facendo tanto per i colori biancorossi”. Conosciamo meglio il nuovo partner dei biancorossi La collaborazione tra la Tullo Pezzo e BMW nasce nel 1964, un binomio vincente che crescerà, affermandosi

come partnership salda e affidabile. Con l’inaugurazione nel 1972 della sede di Borgo Angeli, nello stesso periodo in cui BMW fonda la sua famosa sede di Monaco il “Quattro Cilindri”, ha inizio un’evoluzione continua proiettata verso traguardi sempre più ambiziosi volti a soddisfare l’ormai affermata ed esigente clientela BMW. Nel 1998 a servizio di un’ importante Area della nostra provincia mantovana apre la Filiale di Castiglione delle Stiviere, che corona gli sforzi congiunti dei fratelli Pezzo, Davide e Riccardo. Il passo successivo è la progettazione e realizzazione nel 2002 della Sede di San Giorgio di Mantova dove ancora oggi, dopo quasi cinquant’anni, la famiglia Pezzo, alla 3^ generazione, continua con passione ogni giorno a garantire un servizio che assicura e salvaguardia tutti i valori del prodotto BMW.


Via Repubblica, 83/85 • LONATO DEL GARDA (BS) Tel. 030 9913231 • Fax 030 9134100 www.iviaggidirachele.com info@iviaggidirachele.com



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