in primo piano
Una spina per il nuovo millennio
Sarà l’epoca delle grandi migrazioni nel mondo? I
l fenomeno immigratorio di cui è interessato il Paese viene vissuto dagli italiani con sentimenti contrastanti. Il più diffuso è un istintivo disagio che scaturisce dalla preoccupazione derivante da un possibile aumento della criminalità e/o destabilizzazione di matrice islamica con la conseguente compromissione della sicurezza del vivere nostrano. Segue la preoccupazione per la concorrenza che gli immigrati possono esercitare riguardo i posti di lavoro già precari causati dalla crisi economica a tutt’oggi mai risolta. Ne seguono infiniti altri, dai problemi sanitari a quelli squisitamente di costume, e via dicendo, a seconda dei gusti e delle sensibilità individuali. Si va dalla percezione di un evento calamitoso da affrontare a muso duro, a quella più tollerante di un’emergenza sociale richiedente solidarietà, con varie gradazioni intermedie di rifiuto-accettazione. Certamente ci troviamo ad affrontare una problematica di dimensioni epocali destinata a lasciare un segno nelle civiltà economicamente e socialmente più evolute di tutto il mondo, non solo Italia ed Europa. Già, in Italia solo da pochi anni abbiamo conosciuto il fenomeno
immigratorio, ma nel mondo innumerevoli nazioni lo stanno affrontando da molto tempo, e con risultati di alterna efficacia. Se da alcuni anni ondate di clandestini si riversano sulle coste italiane e greche, da tempi ben maggiori milioni di immigrati sudamericani puntano i confini meridionali degli Stati Uniti, milioni di immigrati delle regioni indiane approdano in Indonesia e Tailandia, ponte per Giappone e Australia, e milioni di mediorientali si riversano nei ricchi emirati dell’Arabia sin a costituirne addirittura la maggioranza della popolazione. Oltre a questi flussi migratori imponenti e a noi semi-sconosciuti vi sono fenomeni ancor meno noti ma non meno eclatanti, quali le migrazioni dalle povere zone rurali cinesi verso la ricca area di Hong Kong, dalle aree belliche dell’Afghanistan verso il Pakistan e l’Iran, dalle zone belliche africane verso la salvezza di stati confinanti (in questo caso veri e propri esodi), e via dicendo. Le migrazioni dei popoli sono una costante nella storia del genere umano. Nell’età moderna e contemporanea i flussi migratori, guidati prima dal colonialismo e successivamente dagli sviluppi della rivoluzione industriale, si sono intensificati in un primo tempo in direzione da
di giacomo gabriele morelli
Il pianeta è investito da fenomeni migratori di ingente portata che non trovano analogie nella storia dell’uomo
in primo piano
Non solo l’Italia e l’Europa, ma tutto il mondo più civilizzato ed economicamente più agiato è investito da una forte immigrazione incontrollata Nord verso Sud del mondo, e verso l’occidente. Negli ultimi decenni del secolo scorso questo movimento ha assunto nuove dimensioni e prospettive, invertendo la propria direzione e interessando in particolare le aree del Nord del pianeta, trasformate da paesi di emigrazione in mete di destinazione per milioni di persone appartenenti alle aree più povere della terra e attratte da prospettive di cambiamento. Fino agli inizi degli anni ‘80 il fenomeno è risultato relativamente modesto per il continente europeo, interessato solo da una corrente migratoria influenzata dai trascorsi legami coloniali prevalentemente africani (ad esempio dall’Algeria verso la Francia). La crescente spinta migratoria verso i paesi economicamente più sviluppati riflette una realtà mondiale sempre più segnata da profondi squilibri di crescita e benessere. All’origine di questi spostamenti sono, infatti, le condizioni di povertà, i conflitti armati, il razzismo nel paese di origine, ma anche le discriminazioni, l’assenza di democrazia e violazioni dei diritti civili e politici. Il disagio che spinge a migrare non sempre termina con la partenza, ma perdura nel corso del viaggio e una volta raggiunta la meta. Spesso infatti non esistono protezioni legislative, e scarsa resta l’attenzione al consolidamento dei diritti dei migranti. Quando non incappano in violenze e abusi, devono comunque fronteggiare allarme e pregiudizi legati alla mancanza di conoscenza, nonché sentimenti di chiusura e intolleranza. I migranti nel mondo nel 2015 (al momento i dati sono fermi allo scorso anno) hanno rappresentato il 3,3% dell’intera popolazione mondiale, rispetto al 2,9% del 1990. Secondo i dati del Dipartimento dell’Onu per gli Affari economici e sociali, il numero dei migranti internazionali ha continuato a crescere negli ultimi quindici anni: mentre nel
2000 erano 173 milioni, nel 2015 sono stati 243,7 i milioni di persone nel mondo che hanno vissuto in un paese diverso da quello d’origine, il 48,2% donne, dato che permette di sottolineare che uno dei caratteri delle migrazioni del nuovo millennio consiste proprio nel ruolo sostanzialmente paritario dei due sessi nei flussi internazionali. È molto probabile però che questo dato non tenga adeguatamente conto dei migranti “senza documenti”. Va infatti precisato che, secondo le stime dell’Oim, Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, la quota dei migranti irregolari sul totale dei flussi internazionali ammonterebbe al 10-15%. Secondo la fonte Onu, nel 2015 l’Europa ospita il 31,2% del totale internazionale dei migranti. Seguono l’Asia (30,8%) e il Nord America (22,4%). Stati Uniti e Federazione Russa ( insospettabilmente) ospitano complessivamente un quarto del totale dei migranti internazionali. Oltre ai paesi d’oltre oceano, come il Canada e l’Australia, e quelli arabi (Arabia Saudita ed Emirati Arabi), nei primi 10 paesi sono presenti anche nazioni europee, come la Germania, il Regno Unito e la Francia e, agli ultimi due posti, la Spagna e l’Italia. Nel 1990 nel mondo vivevano circa cinque miliardi di persone, venticinque anni dopo sono diventate più di sette miliardi. Secondo l’ONU negli ultimi decenni la percentuale di migranti rispetto alla popolazione mondiale è rimasta più o meno costante ogni anno: circa il 3 per cento della popolazione mondiale ha vissuto per un periodo più lungo di un anno in un paese che non era quello di nascita. Questa percentuale è fluttuata seguendo all’incirca l’andamento dell’economia globale. Tra il 2008 e il 2012, quando l’economia dei paesi sviluppati si è contratta, il numero di migranti si è ridotto in quasi tutto il mondo. Anche in Italia il numero di immigrati era diminuito, l’emigrazione è
In alcuni ricchi Paesi arabi produttori di petrolio, il 70-80% della popolazione totale è costituita da immigrati multirazziali in cerca di lavoro poi tornata a crescere con i primi segnali di ripresa economica e ci si aspetta che nel 2017 i numeri crescano ancora. Da dove arrivano i migranti? Il flusso delle migrazioni di massa è abbastanza intuitivo: procede dai paesi poveri a quelli più ricchi, dai paesi in guerra a quelli più stabili. Una delle principali rotte, lo vediamo, è quella che parte dai paesi del Medio Oriente e dell’Africa subsahariana e che attraverso il Nord Africa porta in Europa. La storia recente ha mostrato che si tratta di una rotta il cui utilizzo cambia molto a seconda delle contingenze storiche. Nel 2010, ad esempio, l’Italia firmò degli accordi per bloccare l’immigrazione con il dittatore libico Muhammar Gheddafi e il flusso dei migranti si ridusse fino quasi ad arrestarsi. La caduta del dittatore e il caos che si è creato dopo, insieme al peggiorare della crisi in Siria, ha fatto sì che le rotte del Mediterraneo tornassero a essere molto usate dai migranti per arrivare in Europa. In particolare oggi la più usata è quella libica, mentre nel periodo successivo all’accordo con Gheddafi le più usate erano quelle che andavano verso Grecia e Spagna. Il Mediterraneo non è l’unico mare attraversato da
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decine di migliaia di persone in cerca di una vita migliore. Nell’aprile e nel maggio di quest’anno, decine di migliaia di migranti bengalesi sono rimasti intrappolati per settimane a bordo di imbarcazioni di fortuna dopo essere stati respinti da Indonesia, Malesia e Tailandia. Altre migliaia di persone tentano ogni anno di compiere lo stesso viaggio via terra, partendo dal Bangladesh, uno dei paesi più poveri del mondo, e dalla Birmania, diretti verso la Tailandia o l’Indonesia. Su questa rotta sono state trovate decine di fosse comuni nelle quali i trafficanti hanno sepolto migliaia di migranti che non sono sopravvissuti al viaggio o alle violenze dei trafficanti di esseri umani. Il fenomeno ha raggiunto in molti Stati proporzioni allarmanti, come
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testimonia un’indagine compiuta dal quotidiano britannico Financial Times. In Malesia vi sono tre milioni di lavoratori stranieri, provenienti soprattutto dalla vicina Indonesia, un terzo dei quali è entrato illegalmente. Il Giappone, paese non certo tenero verso gli immigrati, ne ospita oltre un milione, occupati in attività evitate dai giapponesi perché “sporche, pericolose e difficili”, o impiegati nella fiorente “industria” del sesso. La rotta più frequentata al mondo, tuttavia, resta quella che attraverso il confine con il Messico porta agli Stati Uniti. È una strada percorsa dagli abitanti del Centro e del Sud America e, soprattutto, dagli stessi messicani. I primi provvedimenti che l’Amministrazione Trump ha dichiarato di prendere, muri e ulteriori barriere, stanno già facendo ampiamente discutere. Gli Stati Uniti sono uno dei paesi con la più alta popolazione di immigrati al mondo: circa 46 milioni, cioè quasi un americano su sei. In Italia gli immigrati sono quasi sei milioni, circa l’8 per cento del totale, un numero più basso degli altri grandi paesi europei come Francia, Germania, Regno Unito e Spagna. Come è ovvio aspettarsi, sono i paesi occidentali e ricchi quelli che ospitano il numero più alto di migranti. Il record assoluto però appartiene a due paesi mediorientali: Emirati Arabi Uniti e Qatar, dove rispettivamente oltre l’80 e il 70 per cento della popolazione sono immigrati: si tratta soprattutto di lavoratori provenienti da altri paesi del Medio Oriente e dall’Asia Meridionale che spesso vivono in condizioni di semi-schiavismo, come hanno dimostrato le indagini sui lavori per i Campiona-
ti di calcio del Qatar previsti per il 2022. La classifica delle aree con il maggior numero di migranti vedono ai primi due posti l’Europa (72 milioni) e l’Asia (71 milioni), che insieme raggiungono circa i 2/3 del totale, seguiti dell’America del Nord (53 milioni), dall’Africa (19 milioni), dall’America Latina e Caraibi (9 milioni) e dall’Oceania (8 milioni). Più della metà (51%) di tutti i migranti sono residenti in dieci paesi, primo tra tutti gli Stati Uniti d’America che, come già detto, da solo ne ospita 46 milioni, pari a circa il 20% del totale mondiale, valore di quattro volte superiore a quello della Federazione Russa (11 milioni) e della Germania (9,8 milioni), di cinque volte superiore all’Arabia Saudita (9,1 milioni), di sei volte superiore agli Emirati Arabi Uniti e al Regno Unito (7,8 milioni), di circa sette volte superiore a Francia e Canada (7,4 milioni) e di quasi otto volte superiore ad Australia e Spagna e Italia (6,5 milioni). I dati di Stati Uniti e Francia riflettono l’importanza dei flussi delle migrazioni passate, la Spagna invece è un paese di recente migrazione, che ha però registrato forti tassi di crescita, come noi, in un periodo molto breve. Secondo i dati dell’ultimo International Migration Report delle Nazioni Unite, i migranti nel mondo provengono in maggioranza dall’India (con 16 milioni di indiani emigrati), dal Messico (12 milioni), dalla Russia (11 milioni), dalla Cina (10 milioni) e dalle Filippine (8 milioni). Una marea umana che si spera la politica internazionale riesca a gestire con soluzioni soddisfacenti sia per gli immigrati indigenti sia per le nazioni ospitanti.
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IL Direttore
SOMMARIO Sarà l’epoca delle più grandi migrazioni nel mondo ?
Il pianeta è investito da fenomeni migratori di ingente portata che non trovano analogie nella storia dell’uomo
i migliori per qualità della vita. siete Sicuri?
L
o dice il quotidiano economicogiuridico-politico “ItaliaOggi”, che cura la più completa indagine sulla qualità della vita in Italia: Mantova è la città dove si vive meglio nel nostro Paese. Dopo il grande riconoscimento, e l’anno di grazia come Capitale della Cultura italiana del 2016, Mantova raggiunge un nuovo primato che la rende non solo una meta imperdibile per i turisti, ma anche una città dove vivere al meglio. Siamo certi che sia tutt’oro quel che riluce? Certamente la classifica di ItaliaOggi tiene conto di innumerevoli fattori: servizi, reddito pro capite, occupazione, criminalità, salute. Ma se si tenesse conto prioritariamente dell’ultima voce dell’elenco, la salute, che in fin dei conti è ciò che più influenza la qualità della vita, Mantova meriterebbe questa privilegiata reputazione attribuitale dalla stampa? L’area industriale di Mantova è stata inserita dal governo nella lista dei «Siti inquinati di interesse nazionale», ovvero delle peggiori bombe ecologiche del nostro Paese, luoghi dove una bonifica profonda sarebbe necessaria e urgente. Ma anche qui come a Brindisi (Italsider), Portoscuso (polo industriale sardo di Portovesme) e Priolo (polo petrolchimico nel siracusano) poco o nulla si è fatto: perché non ci sono soldi e, soprattutto, nessuno li vuol spendere. La nostra “migliore qualità di vita” è abbinata ad uno dei più alti tassi di cancro nel-
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Stiamo attenti a mangiare la foglia! Il marketing alimentare che guarda più all’estetica che all’etica mette seriamente a rischio la salute degli italiani
la popolazione italiana. Vien da chiedersi: “chissà come son messi gli altri!” Che il cancro sia riconducibile all’alimentazione ricca di grassi animali tipica delle popolazioni benestanti (quella mantovana lo è) è però una teoria ancor tutta da dimostrare. E’ invece molto più convincente la teoria (in molti casi provata, vedi amianto ecc.) che gravissimi mali, non solo cancro, siano dovuti agli avvelenamenti ambientali che contaminano cibo, acqua e aria. Nel Mantovano stranamente non ci si sente così colpiti come attestano studi di elevata attendibilità. Finché non si annovera un caso drammatico in famiglia il problema pare non esistere. E’ un altro male, non fisico, degli italiani: sinché non si è colpiti in proprio da un problema grave non ci sensibilizza sui problemi altrui. Le cronache nazionali ci stanno riportando gli allarmanti dati che si registrano a Montichiari (Bs). Meno gente sicuramente muore di ictus e infarto, ma più persone si ammalano di cancro. C’è una correlazione diretta con l’inquinamento e le discariche? «La letteratura scientifica – dice Michele Magoni responsabile dell’osservatorio epidemiologico dell’Asl– non stabilisce un rapporto diretto causa-effetto». Tuttavia, è lo stesso responsabile a sottolineare che i tumori, nel bresciano, sono il 12% in più della media nazionale negli uomini e il 6% in più nelle donne”. Tirate voi le somme. Marco Morelli
direttore@mantovachiamagarda.it
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NON SOLO PANETTONE. A OGNI PAESE IL SUO NATALE Le feste natalizie, tra moderne spinte consumistiche e antiche derive pagane, restano le piu’ attese
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incontri. maria teresa ferrari Cambiare vita e ripartire si può. La cura sono io!
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tante idee per regali di natale originali Non sai cosa regalare a Natale? Ti offriamo due pagine di suggerimenti che sicuramente ti daranno l’idea giusta!
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MantovachiamaGarda Periodico bimestrale Registrazione del Tribunale di Mantova N° 01/2011 del 15/02/2011 Direttore Responsabile Marco Morelli Capo redattore Giacomo Gabriele Morelli
A PARER MIO
di GASTONE SAVIO
IL 21° SECOLO VEDRà L’UNIONE DI TUTTI I CRISTIANI? Pare non ci siano dubbi: Papa Frncesco è l’uomo scelto dallo Spirito Santo, lo sta dimostrando la sua vitalità che si trasforma ogni giorno di più in un attivismo senza quiete. Dall’intuizione dell’Anno Santo della Misericordia allo spendersi perché questo sia il secolo in cui l’Unità dei cristiani possa diventare una magnifica realtà, è un crscendo senza sosta. Insieme tutti, i fratelli in Cristo. A questo fine Papa Francesco il giorno dei Santi ( primo giorno di novembre) è stato in Svezia per aprire le celebrazioni dei cinquecento anni della Riforma luterana. Prima la preghiera comune nella Cattedrale luterana di Lund, poi l’incontro con le delegazioni ecumeniche a Malmo, sono stati gli appuntamenti più significativi di un
viaggio nel segno dell’abbraccio fra la Chiesa di Roma e le comunità nate sulla scia del monaco agostiniano Lutero, che nel 1517 affisse sul portale della chiesa del castello di Wittemberg, che si trovca in Germania, le sue 95 tesi. Lasciamo al laico, cristiano cattolico, di sottolinearte il perché di un grande risultato, quale l’eventualità che in Svezia la Riforma luterana si faccia abbracio ecumenico fra cristiani. La Riforma è un movimento nato in Europa, che nel XVI secolo coinvolse teologi e intellettuali nella richiesta di un cambiamento, di una “ riforma “ con la r minuscola della Chiesa. Quando si vuole riformare radicalmente si creano rotture traumatiche, ma nel tempo potrebbero diventare salutari, che toccano
in parte chi rimane nel corpo che si vuol riformare e in parte il movimento che si forma con i riformatori. L’occasione che fece scatenare la protesta fu il “ commercio “, non solo in Germania, delle indulgenze. Si prometteva che, in virtù di una donazione in denaro o in opera religiosa, si potesse ottenere la remissione parziale o totale delle “ pne temporali “ per i peccati già cinfessati. Fu questo il “ casus belli “ che ha spinto il monaco agostiniano tedesco Martin Lutero (10 novembre 1483 – 19 settembre 1546), molto critico verso la corruzione della Curia romana, a “ scendere in campo “ per fermare gli effetti pastorali di quello che considerava un mercanteggiamento della grazia di Dio.
Art Director e Progetto Grafico Matteo Zapparoli Pubblicità: Morelli Media Partner, Gazoldo degli Ippoliti (Mn) Stampa: Pignani Printing Srl Via Cassia km 36,300 – Settevene 01036 Nepi (VT) Editore: Marco Morelli, Via Dante Alighieri 4 Gazoldo degli Ippoliti (Mn) Hanno collaborato a questo numero: Alessandra Capato, Alessandra Fusè, Anna Maria Catano, Antonio Scolari, Barbara Gazzi, Barbara Ghisi, Beatrice Moscatelli, Benedetta Bottura, Elena Andreani, Elena Benaglia, Elena Kraube, Elide Bergamaschi, Enrico Maria Corno, Federico Martinelli, Flora Lisetta Artioli, Gastone Savio, Giulio Mariani, Isolde Seeber, Lara Ferrari, Martina Borghetto, Marzia Sandri, Michela Toninel, M.T.San Juan, Paolo Carli, Rita Bertazzoni, Serena Maioli, Silvano Tommasoli, Veronica Ghidesi, Vittoria Bisutti. Puoi ABBONARTI scrivendo a: abbonamenti@mantovachiamagarda.it oppure telefonando al numero: 333.6272824 Sarai ricontattato da un nostro incaricato. Puoi pagare con Bonifico bancario a: MONTE PASCHI DI SIENA Filiale di Gazoldo degli Ippoliti c.c. n° 100464.78 intestato a Morelli Media Partner IBAN: IT 39 R 01030 57640 000010046478 Causale: Abbonamento a MCG Mantovachiamgarda inserendo l’indirizzo esatto per la spedizione L’editore non si assume alcuna responsabilità in ordine al successivo cambiamento di date o programmi riportati in questa pubblicazione Tutti i diritti sono riservati. E’ vietata qualsiasi utilizzazione, totale o parziale, dei contenuti inseriti nel presente magazine, ivi inclusa la memorizzazione, riproduzione, rielaborazione, difusione, o distribuzione dei contenuti stessi mediante qualunque piattaforma tecnologica, supporto o rete telematica, senza previa autorizzazione scritta da parte dell’editore.
PARLIAMO DI
di elena benaglia
Stiamo attenti a mangiare la foglia! Quanto tempo occupa nelle vostre giornate il pensiero di cosa mangiare e di come cucinarlo? Se ogni giorno gli dedicate più di 3 ore, fate parte di quella fetta di italiani a rischio ortoressia. Mangiare sano e prendersi cura di sé va bene, ma se si perde il senso della misura può diventare un’ossessione o una patologia, e portare anche alla depressione. Da una recente indagine è emerso che un italiano su tre dichiara di avere almeno un amico fissato con l’alimentazione. La fissazione più ricorrente è quella della pianificazione dei pasti, in pratica si dedica gran parte della domenica a cucinare per la settimana calcolando con precisione le dosi di ogni pasto e selezionando gli alimenti considerati puri, dei quali si conosce la provenienza e la composizione organolettica, stando attenti a evitare cibi ricchi di sale, zucchero, Ogm. Al secondo posto troviamo la grande quantità di tempo trascorso al supermercato per cercare gli alimenti ritenuti più salutari. Quando il pensiero del cibo diventa fisso, crea una preoccupazione emotiva e alcuni arrivano a rifiutare le cene al ristorante o a casa di altri per paura di non poter controllare la scelta degli alimenti. In questi casi siamo di fronte a una forma di disagio che può compromettere gravemente la vita sociale e portare a stati di malnutrizione e denutrizione. Un’altra fissazione italiana è quella per i cibi “senza” (senza sale, senza grassi, senza glutine, senza lattosio, senza olio di palma, e la lista è ancora molto lunga), tra poco sulle etichette dei prodotti confezionati l’elenco dei ‘senza’ supererà quello di cosa effettivamente contengono! Dal Rapporto Coop 2016 emerge che mangiamo sempre meno (è calata la spesa per i prodotti alimentari) e sempre più light. Free è la parola che piace ai consumatori e che fa aumentare i profitti delle industrie alimentari, visto che il 53% dei nostri connazionali è disposto a pagare un prezzo più alto per acquistare cibi ritenuti più sani. Risultiamo anche essere i più magri d’Europa, attenti alle etichette (il 67% le legge, contro il 58% della media europea), sempre più orientati alla ricerca di salute e benessere. Siamo ciò che mangiamo diceva il filosofo tedesco Feuerbach nel 1800, ma oggi siamo assillati da mille dubbi su come e quanto alimentarci, su cosa compriamo e da chi lo compriamo, ma soprattutto conosciamo sempre meno l’origine del cibo che mettiamo sulle nostre tavole, quindi infine chi decide cosa mangiamo? Massimiliano Valeri, direttore generale Censis, commentando il calo della spesa per l’alimentazione ha detto “pesa la crisi, pesa la recessione economica, ma stanno avendo un ruolo anche tutta una serie di falsi miti e di nuove mode alimentari che si stanno radicando soprattutto sul web”.
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Il marketing alimentare che guarda più all’estetica che all’etica mette seriamente a rischio la salute di molti italiani Pare che le nostre scelte siano dettate più dall’emotività che dalla razionalità, ma ricordiamoci che “Se cerchiamo una notizia su Google, in cima ai risultati troviamo quelle più viste, non quelle più veritiere. Se parte il passaparola, l’informazione farlocca diventa verità scientifica» sostiene Vincenzo Russo, docente di Psicologia dei consumi allo Iulm di Milano. Intolleranze a parte, ci sono sempre più persone che scelgono, spesso seguendo consigli trovati a casaccio sul web, un regime alimentare basato sulle privazioni totali o quasi. Oltre ai vegetariani e ai vegani che ormai tutti conosciamo (e che sono più di 6 milioni in Italia), ci sono i reducetariani
che adottano un regime alimentare con poca carne e possibilmente di qualità, i pollotariani e i pescetariani, che alla dieta vegetariana associano solo pollo o solo pesce, i fruttariani che mangiano solo frutta caduta naturalmente dagli alberi, i breathariani che si nutrono solo di sole, aria e prana (l’energia vitale dell’universo), i locavori che mangiano soltanto cibo locale (versione integralista del Km 0), i crudisti che mangiano solo cibo non cotto, non lavorato e organico, i fanatici della paleo-dieta basata su cibi che erano reperibili prima dello sviluppo delle tecniche agricole, cioè su prodotti di quanto più possibile vicini allo stato naturale: carne di animali selvatici, frutta e verdura, con eliminazione di tutto quanto non era disponibile nel Paleolitico (ad es. cereali e derivati, legumi, latte, etc.). Il nostro Paese però vanta una tradizione culinaria ricca di gusto, alla quale è molto difficile rinunciare. Per questo si sta assistendo anche a un fenomeno di “ritorno alle origini”, la ristorazione ha iniziato a modificarsi, lentamente ma inesorabilmente. È comparsa una voglia di ritorno ai sapori che ciascun territorio è in grado di offrire, è di moda il cibo di strada, ricco di sapore ma semplice, per anni nascosto all’ombra dell’innovazione gastronomica. Oggi dal ristorante stellato all’osteria la parola d’ordine è “rivincita del passato”, verso quella storia che ha fatto grande la cucina italiana nel mondo. Spesso a questa semplicità si associa l’idea del biologico, una vera e propria passione per gli italiani che ha portato la nostra nazione al primo posto in Europa nella produzione e nell’esportazione di prodotti agricoli biologici e al sesto posto nel mondo per superficie coltivata. Si stima un giro d’affari di 3 miliardi, 1 milione di ettari di terreno coltivato, 50.000 aziende impiegate nel settore e consumatori in costante crescita. Il biologico dice no ai prodotti troppo elaborati o sofisticati e sì a quelli ispirati alla tradizione, rispettosi delle
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Anche al bar spopola la tendenza salutista
materie prime, sostenibili. Un atteggiamento di consumo che caratterizza soprattutto i millenials e le nuove generazioni, ma non solo. Gli italiani sono spaventati dalla crisi ma disposti a spendere anche il triplo per ciò che viene etichettato come bio. Questa tendenza non sembra destinata a cambiare, neppure dopo le diverse trasmissioni televisive e gli articoli che hanno smascherato numerose truffe in questo settore. Inoltre, il biologico ha un mercato in crescita ma la produzione agroalimentare fa fatica a rispondere a tanta domanda. Ha fatto notizia quanto dichiarato nello scorso ottobre al Cibus Tec (il Salone delle Tecnologie per l’Industria Alimentare di Parma) da Tom Wiegmans, responsabile qualità Fruit&Veg della Dohler (in Germania): “La natura non ha i tempi giusti per uno sviluppo sostenibile della produzione bio. Solo per il passaggio da agricoltura convenzionale all’organica occorrono almeno tre anni di colture senza azoto e fertilizzanti. Nel mondo
Italiani indecisi tra il “less is more” (la moda dei cibi “senza”) e il “back to basics”, gli elementi base dell’alimentazione quindi non c’è abbastanza frutta biologica, con due conseguenze: i listini dei prezzi salgono, anche in un periodo di crisi economica, e circa il 20% dei prodotti venduti come biologici non lo sono. O quanto meno non garantiscono che il 95% degli ingredienti provenga da colture bio”.
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Parlando di alimentazione non possiamo tralasciare le bevande. Così attenti al benessere e a uno stile di vita quanto più sano possibile, non possiamo mangiare bene e bere male, abbinando bevande gassate e ricche di coloranti al nostro cibo scelto con così tanta attenzione e cura! La moda di bere vegetale sta dilagando, partita dagli Stati Uniti è ormai arrivata anche da noi, dove stanno prendendo piede i juice bar con infinite proposte di succhi di frutta e verdura detox. Dove si privilegia la funzione benessere piuttosto che il gusto, con i wellness shot, mini drink a base di vitamine, enzimi e sali minerali da bere in un unico sorso (no, non è una ricetta medica..!). Per rimanere sulle cose più “normali” si possono provare gli shot più semplici con cocco e barbabietola, oppure con cavolo, sedano, erba di grano e basilico, prima di avventurarsi nei più complessi con prugne giapponesi, gingsen e acido fulvico oppure argento colloidale, aglio, olio e origano. Molto gettonate anche le bevande speziate: soft drink con pepe di cayenna, peperoncino, wasabi o zenzero, così come quelle con proteine vegetali (spirulina, lenticchie, riso, soia, canapa,etc.) che rispondono a precise esigenze dietetiche e stili di vita (vegan, etc.), ma anche a una sempre maggiore attenzione per la sostenibilità ambientale. Non mancano i manuali per chi vuole riproporre a casa le bevande naturali degustate al bar oppure provarne di nuove, ma ovunque stanno nascendo veri e propri luoghi dedicati alla degustazione della frutta e della verdura frullata senza aggiunta di latte e personalizzata, da preparare rigorosamente con l’estrattore, che mantiene intatte le proprietà dei vegetali, senza scaldare, né tagliare come faceva la vecchia centrifuga. Si stanno facendo sempre più spazio anche le ricercate “plant waters”, acque vegetali in cui si trova la vera e propria linfa delle piante. La “medaglia d’oro” tra queste va senz’altro alla linfa di betulla, ricchissima in antiossidanti e sali minerali, dalle proprietà drenanti e depurative. In crescita anche gli snack-drink, i pasti bevibili per chi ha poco tempo da dedicare alla pausa pranzo. A base di frutta o verdura, con acqua, latte e perfino yogurt a seconda del grado di calorie (e golosità) che si desidera, ci assicurano un notevole apporto di nutrienti diversi, dalle vitamine alle fibre. Ma attenzione: spesso queste freschezze golose sono più caloriche di un pasto completo, bisogna quindi scegliere con cura quelli più adatti alle nostre esigenze.
Oltre a questo, diverse ricerche e prove di laboratorio (le più recenti realizzate dalla rivista Altroconsumo) hanno dimostrato che i valori nutrizionali del bio non sono superiori ai prodotti non bio. Infatti, il contenuto di vitamine, antiossidanti e minerali risulta pressoché identico, come identico è l’apporto nutritivo. Ci sarebbero solamente due vantaggi (importanti): minor contenuto di pesticidi e di batteri resistenti agli antibiotici..sempre che non si incorra nelle frodi e falsificazioni accennate sopra! Forse per mangiare davvero biologico l’unica strada percorribile è quella di coltivare un proprio orto (se non si ha il terreno, va bene anche quello verticale, “da balcone”) oppure ricorrere ai Gas, Gruppi d’Acquisto Solidale, che abbiano già selezionato i produttori fidati.
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L’approfondimento
di beatrice moscatelli
NON SOLO PANETTONE! A OGNI PAESE IL SUO NATALE Natale, periodo in cui le pubblicità ci vorrebbero più buoni; periodo in cui, travolti dalle luci e dai canti melodici, anche noi ci sentiamo un po’ meno Mr. Scrooge, persi nelle nostre vite e presi dai nostri egoismi. Si risvegliano le tradizioni, gli affetti, tutti quei piccoli gesti che cambiano di famiglia in famiglia e hanno l’odore di casa. Tutto passa, tutto scorre, ma il Natale è li a farci sentire sicuri, protetti, con i suoi rituali e le sue tradizioni che restano invariate nei decenni, sottraendosi alla logica del tempo. Coinvolge a trecentosessanta gradi e inebria i cinque sensi. Impossibile sfuggire alle vetrine colorate, agli addobbi lungo le strade o ai dolci zuccherosi. Crea attesa, e non solo tra i bambini che vogliono scartare i doni, come vorremmo far credere. Arriva dopo un mese di preparativi, non solo religiosi, ma sociali, culturali e mediatici, che rendono dicembre il mese del Natale, in ogni angolo del pianeta. Forse la sua proverbiale magia sta proprio in questo, nel farci sentire un po’ in famiglia e un po’ cittadini del mondo. Pur essendo una festività globale, le celebrazioni natalizie riflettono culture e tradizioni locali. I festeggiamenti varia-
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LE FESTE NATALIZIE, TRA MODERNE SPINTE CONSUMISTICHE E ANTICHE DERIVE PAGANE, RESTANO LE PIù ATTESE E SOLENIZZATE no drasticamente seguendo le diverse latitudini e longitudini, esaltando aspetti differenti della Natività e delle ricorrenze limitrofe. Cerchiamo di cogliere le usanze più caratteristiche e originali sviluppatesi nel periodo natalizio. Nella terra dei Maya, i giorni che precedono il Natale sono caratterizzati da “Las Posadas”, una simpatica tradizione popolare, nata nella metà del XVI secolo, che vede la messa in scena dell’ arrivo a Betlemme di Giuseppe e Maria, in cerca di un luogo dove passare la notte. “Dar posada” infatti significa ospitare qualcuno di passaggio e, nella tradizione natalizia, la posada è l’abitazione destinata ad accogliere i protagonisti di questa natività riproposta. Durante l’evento un corteo segue Giuseppe e Maria - spesso impersonati da due bambini - che chiedono ospitalità, casa per casa. La processione prevede una serie iniziale di rifiuti, finché, dinanzi alla porta della casa prescelta, la folla in strada intona un canto, col quale appunto chiede “posada”. Un secondo coro, nascosto all’interno, risponde con un canto di assenso. Quindi viene aperta la porta per accogliere Giuseppe, Maria e tutti i partecipanti. Dopo una preghiera corale, la famiglia ospitante offre dolci e bevande. Si termina la giornata con il gioco della piñata- la nostra pentolaccia-. Un bambino bendato deve rompere, tirando bastonate alla cieca, una pentola di terracotta appesa ad una corda, e far uscire i dolci e i giocattoli contenuti all’interno. Cambiamo decisamente clima. Chi avrebbe mai detto che, un tempo, Babbo Natale non sorvolasse i cieli d’Islanda? Tradizionalmente, il Natale islandese, non prevede alcun signore vestito di rosso a capo di una slitta trainata da renne, bensì l’arrivo di 13 ragazzi del Natale. Gli Jólasveinar (uomini del Natale) sono personaggi del folklore islandese simili a folletti, che scendono nei villaggi, uno per volta, nelle 13 notti che vanno dalla vigilia di Santa Lucia, il 12 dicembre, alla vigilia di Natale, il 24 dicembre. Sono loro a portare i regali ai bambini buoni, riempiendo di doni le scarpe che questi lasciano appositamente fuori dalle loro finestre. I bambini cattivi, come da miglior tradizione, non vengono premiati: trovano le loro scarpe piene di patate o di bigliettini che li invitano a comportarsi meglio. Proprio come sono arrivati, ad uno ad uno, gli Jólasveinar ripartono dopo il 25 dicembre. L’ultimo lascia la città nel giorno dell’ Epifania. Nelle leggende del
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tredicesimo secolo questi uomini del Natale, non sono così carini come sembrerebbero oggi. Vengono descritti come giganti o orchi, e sarebbero tutti fratelli, figli dei divoratori di bambini Grýla e Leppalúði. Nei secoli la loro figura si è addolcita, rendendoli più simili a personaggi delle fiabe, facendoli diventare tutt’al più dispettosi monelli. I loro nomi infatti richiamano il danno che amano causare. Abbiamo il ruba salsicce, il tormenta pecore, il lecca-pentole, lo spione. L’apertura dei regali avviene il giorno di Natale e, in quell’occasione, gli adulti dovrebbero indossare un vestito o un cappello nuovo, mentre i bambini devono accendere una candela. Restando in zona artica, la terra svedese offre una serie di usanze quanto mai particolari. Molto sentita è la festa di S. Lucia, celebre martire italiana di Siracusa, che si festeggia il 13 dicembre, giorno che, nel calendario giuliano, era destinato al solstizio d’inverno. Tradizione vuole che la figlia minore di ogni famiglia, debba interpretare Lussibrud (Lucia Sposa). Con una veste bianca e una corona di candele in testa, la ragazza deve portare la tipica colazione natalizia ai genitori e ai famigliari. Per gli svedesi, questa festa rappresenta il ringraziamento per il ritorno del sole, infatti la santa viene chiamata anche Regina della luce. Un’altra tradizione insolita, comune in Svezia, riguarda la distribuzione dei doni ed è chiamata Julklapp. Il termine - formato da jul “natale” e klappa, “bussare”- allude al modo, assolutamente anticonvenzionale, con cui fino a poco tempo fa venivano consegnati i regali. La consegna tradizionale prevedeva che il donatore bussasse con veemenza alla porta del destinatario, domandando a gran voce: “Ci sono bambini buoni in questa casa?”. Perché avvenisse lo scambio di doni, ovviamente, la risposta doveva essere positiva. Così, una volta aperta la porta, il pacco regalo veniva letteralmente buttato all’interno, e la persona che lo aveva portato, scappava via senza farsi riconoscere. Dietro al tentativo di mantenere segreta la propria identità si celano due motivazioni, una più nobile, una decisamente più pragmatica. La prima segue il principio secondo cui il bene deve essere totalmente al servizio degli altri e, quindi, va fatto in anonimato, la seconda è data dalla volontà o dalla necessità - dipende dai casi - di impedire il collegamento tra regalo e mittente. In tempi in cui l’utilizzo della carta da pacchi doveva ancora vedere la sua diffusione, il regalo era immediatamente visibile e con esso il suo valore. Per vedere il Natale più lungo di sempre bisogna andare nelle Filippine. Non a caso qui i preparativi cominciano addirittura in settembre, ma la festa che fa entrare nel vivo dei festeggiamenti è
PER VEDERE IL NATALE PIù LUNGO BISOGNA ANDARE NELLE FILIPPINE. LA FESTA PIù IMPORTANTE è LA MISA DEL GALLO OSSIA LA NOVENA DI NATALE. PER 9 MATTINATE, DAL 16 AL 24 DICEMBRE, I FEDELI SI RIUNISCONO IN CHIESA ALLE 4.00 PRIMA CHE IL GALLO CANTI la Misa de Gallo, ossia la novena di Natale. Per 9 mattinate consecutive, dal 16 al 24, i fedeli si riuniscono in chiesa alle 4:00 del mattino, prima che il gallo canti appunto. Questa pratica risale al 1750, quando i frati spagnoli raggruppavano i contadini all’alba, prima di andare a raccogliere il riso, per incoraggiarli a ringraziare Dio dei frutti della terra. Negli anni, la preghiera diventò una celebrazione della messa. Altro elemento fondamentale nelle festività natalizie filippine è la luce. Il legame tra i due elementi, Natale e luce, si rifà ad una tradizione pagana che vede svolgersi, nell’ultima parte dell’anno, la celebrazione di quest’ultimo elemento. Seguendo questa direttrice, si diffonde l’usanza
di creare lanterne per illuminare strade e paesi nel periodo di Natale. Da semplici creazioni in carta per origami, si è arrivati oggi ad elaborate costruzioni, ad illuminazione elettrica, che creano motivi caleidoscopici. La città di San Fernando, è famosa per il suo Festival delle Lanterne Giganti, che attira ogni anno migliaia di turisti.
IL CEPPO DI NATALE. USANZA PERDUTA? La scomparsa del camino dalle nostre case ha portato all’oblio la tradizione del Ceppo natalizio. Il rito è antichissimo e abbraccia tutta Europa, dalla Scandinavia alla penisola Iberica. In Italia la tradizione è – forse è meglio dire era - particolarmente sentita in Toscana e in Emilia. Le modalità con cui avviene, così come il tipo di legno usato, variano da paese a paese, ma, in buona sostanza, il rito rimane il medesimo. Durante la raccolta della legna, viene scelto appositamente un ceppo, che verrà posto nel camino la sera della Vigilia, con l’intento di farlo bruciare fino alla notte di Capodanno. La cerimonia, interna al nucleo famigliare, riunito per l’occasione, coinvolge grandi e piccini. Al momento di porre il ceppo all’interno del camino, si recita in coro questa preghiera: “Si rallegri il ceppo, domani è il giorno del pane. Ogni grazia di Dio entri in questa casa.
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Le donne facciano figlioli, le capre capretti, le pecore agnelletti, abbondi il grano e la farina e si riempia la conca di vino”. Poi tocca ai bambini cantare l’ “Ave Maria del Ceppo”, una filastrocca che ha il potere di far materializzare dei regalini per loro il mattino successivo. La simbologia di questo rito affonda le sue radici in epoca precristiana, nelle celebrazioni della vegetazione e della rinascita. Il ceppo che si consuma lentamente, simboleggia il termine dell’anno in corso, che porta con sé tutti gli avvenimenti negativi, e una nuova partenza. La mattina di Capodanno, il fuoco veniva lasciato spegnere e la cenere rimasta, considerata sacra, veniva raccolta. Ad essa erano attribuite proprietà magiche come favorire la fertilità delle donne, degli animali e dei terreni. Una parte veniva gelosamente custodita, mentre l’altra veniva sparsa nei campi.
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mantova life&style VOLTA MANTOVANA
mantova
Rinascimento dei sensi
Riprende anche per la stagione 2016/2017 il ciclo di appuntamenti “Rinascimento dei sensi” volto alla scoperta del gusto rinascimentale. Il primo appuntamento si è tenuto domenica 27 novembre, ha messo in scena un laboratorio di cucina rinascimentale per grandi e piccini con degustazione finale grazie al sapiente lavoro di Francesca Bulgarini. Gli appuntamenti successivi: venerdì 23 dicembre, ore 20,00 “Il coltello d’argento”, si tratta di una cena rinascimentale con delitto; domenica 22 gennaio 2017, ore 17,30 Lorenzo Bonoldi e Isabella Segreta racconteranno Isabella d’Este con aperitivo conclusivo. Sempre Lorenzo Bonoldi il 12 febbraio alle 17,30 racconterà le Storie d’amore nelle corti italiane del Rinascimento. Ogni appuntamento ha un costo che varia a seconda della proposta e si tiene a Palazzo Gonzaga.
mantova
Il Balletto di Verona presenta al Teatro Sociale di Mantova il 27 gennaio 2017 “Lo Schiaccianoci”, balletto classico per eccellenza con le sognanti atmosfere composte da Cajkovskij. Ispirato al racconto di Ernst Theodor Amadeus Hoffmann. Questa favola sulle punte è ambientata all’inizio del XIX secolo, si svolge durante la vigilia di Natale e narra del sogno della piccola Clara e delle sue fantastiche avventure in compagnia del Principe Schiaccianoci, della Fata Confetto e dei malvagi ratti governati da re Topo. Lo Schiaccianoci balletto adatto per tutta la famiglia non smette mai di coinvolgere il pubblico grazie alla freschezza dei giovani interpreti della Compagnia Junior del Balletto di Verona diretta da Eriberto Verardi e Anna Guetsman.
ASOLA
Il falò di Sant’Antonio Fuochi pirotecnici, musica della banda, estrazione a premi, assaggi di vin brulé, focaccia e sapori della tradizione contadina sono gli ingredienti del gran falò del 17 gennaio dedicato a Sant’Antonio, patrono degli agricoltori e protettore degli animali, che nell’Alto Mantovano e ad Asola viene famigliarmente chiamato “chisulér”, in ricordo dei dolcetti tipici, i “chiusoei”, che in molte case ancora si preparano. Questo falò rappresenta un’usanza popolare che si tramanda da secoli e che porta la comunità a condividere tradizioni tipicamente cristiane.
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Sarà Daniele Silvestri il protagonista del capodanno mantovano in piazza Sordello. L’artista romano chiuderà con i suoi successi l’anno che ha visto Mantova capitale italiana della cultura. L’esibizione è in programma dalle 22.30. A mezzanotte, appuntamento con il conto alla rovescia e il consueto brindisi con le autorità in piazza. Poi, tutti sulle rive del lago per assistere allo spettacolo dei fuochi artificiali che, sincronizzati con la musica, creeranno uno spettacolo affascinante sulle acque senza i classici botti.
GAZOLDO IPPOLITI
pédar canzoni e poesie lo schiaccianoci
capodanno con daniele silvestri
Il duo acustico musicale Elena Federici & Cristiano Maramotti proporrà l’arrangiamento delle più famose canzoni e poesie di Pédar, accanto e insieme a brani del suo classico repertorio di musica Soul, Jazz e Blues. Elena Federici cantante e chitarrista, diplomatasi alla BSMT di Bologna, è anche la direttrice artistica de’ La Sagra ad Pédar. Cristiano Maramotti, produttore, autore e arrangiatore collabora con artisti come Gang, Ladri di Biciclette, Ivana Spagna, Area, Piero Pelù e con le orchestre di RAI e Mediaset. Al N° 2 di Piazzetta Postumia il 6 Gennaio 2017.
MANTOVA
capitan uncino alla baratta Nato nel 2006 Capitan Uncino è un gruppo di lettura che riunisce ogni mese ragazze e ragazzi nella Sezione dedicata ai lettori 10-14 anni della Biblioteca Baratta di Mantova. Il gruppo ha sinora prodotto 2 bibliografie e un giornalino con i libri letti e selezionati dai ragazzi. Ha inoltre realizzato una sistemazione logistica degli scaffali e dei libri e prodotto materiale pubblicitario del gruppo. La Biblioteca Baratta dispone di tutti i libri consigliati dal gruppo e provvede periodicamente all’acquisizione di quelli segnalati dai ragazzi, che così fungono da consulenti per l’acquisto dei libri della Sezione ragazzi. Il 5-12-19 e 26 gennaio 2017.
MANTOVA
Fiera del broccante Una fiera itinerante del Broccante è un mercatino di anticaglie, curiosità, abbigliamento e libri usati, aperto dalle 10.00 fino al calar del sole per tutti coloro che desiderano diventare “brocanteur” (venditore) per un giorno. L’iniziativa si tiene presso i circoli ARCI e l’ultimo appuntamento per il 2016 è fissato per l’11 dicembre presso Arci Virgilio ( San Leonardo). Il visitatore ha il piacere di frugare tra centinaia di oggetti e, magari, scoprire il pezzo raro tanto cercato. Un buon motivo per approfittare di una passeggiata tra oggetti e curiosità d’altri tempi. L’iniziativa è gratuita.
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a cura di Elena andreani san benedetto po
apetilia terra madre Dal 9 all’11 dicembre 2016 presso il complesso monastico Polironiano a San Benedetto Po (in provincia di Mantova) si terrà l’evento Apetilia Terramadre 2016 L’iniziativa è inserita nei programmi del Terra Madre Day 2016 a livello mondiale e prevede mostre, convegni e laboratori didattici sulle tematiche apistiche e sul miele mantovano.
Mantova
christmas night per mantova vive
Il Terra Madre Day è un’occasione per dare visibilità ai propri progetti, culture e colture in ambito agricolo, a livello locale e globale, per salvaguardare la biodiversità, la filiera corta e le buone pratiche agricole, per lottare contro il cibo spazzatura ma anche contro gli sprechi di cibo, ossia quello che finisce nella spazzatura. Un’occasione per diffondere tra adulti e bambini l’educazione a un’alimentazione consapevole e responsabile. Terra Madre è un progetto avviato nel 2004 per mettere in rete le oltre 2 mila comunità del cibo a livello locale e tutti i soggetti coinvolti nella produzione alimentare, dando loro visibilità e voce: agricoltori, allevatori, pescatori, cuochi, ristoratori che tutelano una gastronomia autenticamente sostenibile. Con il patrocinio della Direzione Agricoltura di Regione Lombardia.
gazoldo degli ippoliti
arte e cultura a 360° Giovedi 8 dicembre alle 16.30 presso il N° 2 di Piazzetta Postumia protagonisti saranno: -“Il caso Satanas” di Fausto Bertolini” – serie “I Gialli”, Gilgamesh Edizioni. L’editore Dario Bellini dialoga con l’autore. Le musiche originali e l’accompagnamento al pianoforte sono di Matteo Cavicchini. La vicenda si svolge in una misteriosa Roma sotterranea. Lo scrittore è notissimo, intrigante e bravo; e soprattutto grande amico di Postumia -“Exultate, Jubilate”. Concerto di Natale con il soprano Lucia Shanshan Sun accompagnata al pianoforte da Alessandro Trebeschi. Al termine si potranno ammirare i nuovi allestimenti dei Presepi di Postumia.
PONTI SUL MINCIO
la prima notte di nozze
Un’edizione più curata e ricca che mai, che promette di avvolgere il centro storico in un’atmosfera vivace, magica e di grande divertimento per tutti: l’ultimo appuntamento del 2016 di MANTOVAVIVE, la manifestazione organizzata da Confcommercio Mantova, Comune di Mantova e Radio Pico tornerà ad animare la città 17 dicembre con la Christmas Night. Fondamentale il patrocinio di Mantova Capitale della Cultura 2016 e la collaborazione con il Festival di artisti di strada Famille de la Rue.
Andrà in scena venerdì 13, sabato 14 e domenica 15 gennaio un’altra commedia dialettale della compagnia Maistrachi di Ponti sul Mincio, grazie alla penna dell’indiscutibile artista Roberto Amicabile, scenografo e regista. La commedia intitolata “la prima notte di nozze” rappresenta uno stralcio comico di due sposini giunti a Roma in viaggio di nozze, che dall’alto della loro inesperienza sono catapultati in buffe e paradossali situazioni. Il tutto andrà in scena presso il Teatro Parrocchiale alle 20.30.
MANTOVA
Mercatini di Natale e thun winter village Nell’anno di Mantova Capitale Italiana della Cultura il fascino del suo centro storico e la sua tradizione sono posti ulteriormente sotto i riflettori con i mercatini di Natale realizzati nelle tipiche casette in legno in piazza Castello, il Thun Winter Village in Piazza Virgiliana, e inoltre con l’incantevole pista
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di pattinaggio ecologica e professionale di grandi dimensioni. Il periodo clou andrà dall’8 dicembre ai primi di gennaio, tutti i giovedì, venerdì, sabati e domeniche dalle 10.00 alle 20.00. Il progetto Natale a Mantova è finalizzato ad affiliare e portare un numero sempre maggiore di visitatori e turisti, che possano apprezzare la città non solo per le unicità artistiche e culturali degne di una capitale della cultura, ma anche per l’atmosfera natalizia che si respirerà. Durante tutto il periodo un calendario di eventi musicali, performance artistiche e dimostrazioni per coniugare le proprietà particolari e peculiari del territorio mantovano in un evento vivibile e godibile nella sua particolarità. La mostra, curata da Johannes Ramharter di Vienna, allestita a Palazzo Ducale, è solo uno degli appuntamenti in un fitto panorama di manifestazioni. Questa mostra, fruibile sino al 8 gennaio, vuole studiare l’influenza delle opere di Mantegna nell’arte di Albrecht Dürer. Per cui una bella gita a Mantova non farà altro che rallegrare i pomeriggi e fine settimana natalizi.
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brescia life&style ISEO
Natale alle porte
La manifestazione non altro scopo che animare le vie, le piazze e la zona vicino al lago con luci e colori grazie alle casette in legno che ospiteranno oltre 100 espositori i quali presenteranno i loro prodotti enogastronomici. I mercatini di Natale ospitano hobbistica e tante golosità, nei fine settimana del 10 e 11 e 17 e 18 dicembre 2016. Nel periodo natalizio, ad Iseo, è possibile assaporare gustosi prodotti enogastronomici tradizionali sia locali che provenienti dalle montagne lombarde e trentine. Un vero e proprio centro commerciale all’aperto tra sapori e tradizione, un’occasione per immergersi nell’atmosfera del Natale visitando un ambiente di rara suggestione e per scambiarsi gli auguri sotto l’albero nella bellissima piazza. Un caldo e speziato vin brulè e delle ottime caldarroste completano l’offerta per queste fredde giornate.
LONATO
La 59esima edizione della Fiera di regionale Agricola Commerciale di Lonato si terrà dal 13 al 15 gennaio 2017, e come ogni anno Lonato è già al lavoro per il primo appuntamento del nuovo anno, ecco che la Fiera di Lonato scalda i motori. È stato nominato dall’amministrazione il comitato organizzativo della 59ª Fiera regionale agricola, manifestazione di valore turistico oltre che economico per la città gardesana. Per tre giornate la fiera ispirata alla tradizione agricola e alla ricorrenza di Sant’Antonio abate tornerà ad animare e affollare le vie, piazze, scuole e i palazzetti di Lonato del Garda, con la sua ampia proposta di eventi, mantenendo fede al programma tradizionale nella giornata di Sant’Antonio abate (17 gennaio), santo ispiratore e protettore degli animali e delle campagne.
MONTICHIARI
Sposiamoci… Terminato il periodo natalizio è di tempo di pensare ai sogni primaverili ecco che Sposi&Progetti è la rassegna del settore sposi, un evento rivolto alle coppie e ai futuri sposi con una panoramica di tutti i prodotti, tutte le soluzioni e i servizi per organizzare al meglio il giorno del matrimonio. Una manifestazione che si inserisce all’interno del Centro Fiera di Montichiari e che avrà vita dal 27 al 29 gennaio 2017. Tante idee, curiosità e novità per rendere il giorno del proprio matrimonio memorabile.
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antica Fiera del torrone La tradizionale fiera dei prodotti dolciari, agroalimentari, enogastronomici, una festa ricca di sapori, tradizione, arte e fantasia è proprio quella che Carpenedolo dedica al torrone l’8 e il 9 dicembre in cui si celebra anche la Madonna del Castello. I produttori di questa specialità, provenienti da tutta Italia, incontrano migliaia di visitatori attirati da una festa appetitosa. Durante la fiera non solo ci sarà la possibilità di degustare torrone ma anche i prodotti De.Co come il Malfatto e la Torta secca di Carpenedolo.
VALLIO TERME
Mercatini e clima natalizio Fiera agricola al via
CARPENEDOLO
Quest’anno la Pro Loco di Vallio Terme ha deciso di allestire i mercatini di Natale il 10 e 11 dicembre in modo più raffinato e armonioso, tra i borghi di Caschino e di Porle illuminando e decorando i cortili. Circa una sessantina gli espositori e le bancarelle dove sarà possibile trovare idee regalo e prodotti artigianali e gastronomici di vario genere. Per intrattenere il pubblico ogni anno vengono invitati gruppi, cori, corpi bandistici che eseguiranno melodie intonate alla ricorrenza. Caldarroste, vin brulè e bevande calde saranno a disposizione per i visitatori.
BERZO DEMO
antichi mestieri per le vie di monte Sono ormai una tradizione consolidata i mercatini di Natale che nei primi giorni di dicembre, quest’anno dal 7 all’ 11 dicembre, hanno luogo a Monte, piccolo borgo nel comune di Berzo Demo. Per l’occasione le vie del paese vengono decorate con profumati rami di abete e con fiori e ornamenti alla cui preparazione partecipa tutta la popolazione. Le vie di Monte pullulano visitatori che, allietati da spettacoli folcloristici e da punti ristoro, possono scoprire un mondo rurale ormai scomparso. Sono rievocati antichi mestieri e le antiche stalle ed i fienili per l’occasione si trasformano in mercatini in cui diversi espositori mostrano e vendono i propri prodotti: formaggi, salumi, pane fatto secondo la tradizione, prodotti artigianali in legno, ceramica e vetro.
CASTELCOVATI
I canunsei de Sant’Antone Questa festa patronale è l’occasione per mantenere viva l’identità e rinverdire la memoria collettiva del paese, nelle sue migliori tradizioni culturali, sociali, artistiche e folcloristiche. L’obiettivo della manifestazione è quello di valorizzare la gastronomia tipica attraverso la promozione della ricetta più genuina e rappresentativa: i “canunsèi de Sant’Antone”, particolarissimi ravioli, esclusivamente preparati con pasta fatta a mano. Per tutta la durata della manifestazione anche le trattorie e le osterie aderenti all’iniziativa proporranno gustosi menù a tema. Dall’11 al 22 gennaio. www.comune.castelcovati.bs.it
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a cura di elena andreani CEVO
Tra sacro e profano Ogni paese ha il suo eroe: ad Andrista è senza dubbio il Badalisc! Descriverlo non è semplice: questo essere non assomiglia a nessuna creatura finora catalogata da uomo: è insieme capra, serpente, lince e gufo, e talvolta i suoi occhi si fanno di brace. Secondo la tradizione questo essere mitologico vive nei boschi della Valsaviore e, ritual-
LONATO
Mercatini di Natale
mente, nella notte tra il 5 e il 6 gennaio si celebra un rito purificatore che accoglie l’anno nuovo: il nonno, la nonna, vecchie befane, pastori barbuti ed una provocante signorina catturano il Badalisc e lo portano al cospetto della popolazione lungo le vie del grazioso borgo. A questo punto la creatura porge ai suoi sequestratori un carteggio con una composizione satirica, la temutissima “’ntifunada”, che rivela le malefatte, i segreti, i peccati e le mancanze degli abitanti di Andrista, senza mai rivelare i loro nomi. La paura viene lasciata alle spalle, e dopo danze e libagioni al Badalisc viene benevolmente concesso di ritornarnare nei suoi amati boschi. Almeno fino all’anno venturo... In passato la festività era contrastata dalla Chiesa poiché riteneva che fosse una creatura di origine pagana.
SALO’
Presentazioni e narrazioni Continua la proposta dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Salò, “Storie allo specchio del lago” è il titolo della nuova serie dedicata a temi e autori gardesani. Cinque le date delle presentazioni e narrazioni, iniziate il 22 ottobre che continueranno Sabato 3 dicembre, dove i fratelli Comini presentano Vittorio Comini: un salodiano che amava il cielo. La biografia di un salodiano attivo nella comunità del Novecento, fra vicende familiari e impegno pubblico di ispirazione cattolica - presenta Gianpaolo Comini e Sabato 17 dicembre, Roberto Maggi presenta Il caimano del Garda. La vita di Armando Maggi, campione di nuoto nonostante la disabilità.
TREMOSINE
Un mese di festa A Tremosine dal 27 Novembre al 6 gennaio vi aspetta un ricco calendario di eventi natalizi per il divertimento di grandi e piccini! Ogni domenica dal 27 novembre potrete vagare per i mercatini di Natale, visitare mostre di presepi gratuiti, animare le serate con musica, animazione, laboratori per bambini, e molto altro. Lunedì 12 dicembre arriverà Santa Lucia, così che ogni bambino porterà la sua letterina nell’attesa che arrivi il 13 dicembre. Vin brulè e zucchero filato per i più piccini scalderanno tutti coloro che prenderanno parte agli eventi.
Chi ama la colorata e gioiosa atmosfera del Natale, non può lasciarsi sfuggire l’occasione di visitare Lonato, uno dei borghi medievali più belli del lago di Garda. Infatti il 10 e l’11 dicembre bancarelle e oggetti natalizi animeranno le vie del paese. Un’occasione perfetta per chi è alla ricerca di un regalo speciale da mettere sotto l’albero, per chi vuole decorare la propria casa in vista delle feste e per chi vuole semplicemente concedersi una passeggiata pre-natalizia.
VALSAVIORE
l’Abilità nel realizzare presepi memorabili Per coloro che pensano che l’allestimento dei presepi non è più una prassi abitudinaria della nostra tradizione è meglio che cambi idea poiché il concorso presepi organizzato dalla Pro Loco Valsaviore, “Nella grotta di Betlemme”, raccoglie ogni anno un numero sempre maggiore di adesioni in tutti e cin-
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que i comuni dell’Unione: Sellero, Cedegolo, Berzo Demo, Cevo e Saviore dell’Adamello. L’anno scorso i partecipanti sono stati una quarantina. La novità per questa edizione sta proprio nella possibilità di partecipare, sempre gratuitamente, senza costi d’iscrizione, con presepi allestiti all’esterno ma anche a quelli realizzati in luoghi aperti al pubblico, come chiese, oratori, sedi di associazioni, bar, negozi e attività commerciali. Tra la fine di dicembre e i primi di gennaio, la Pro Loco visiterà i presepi iscritti, insieme con la giuria indipendente, e li fotograferà. I premi simbolici, anche questi sempre più numerosi e assegnati per categoria, sono rappresentati da prodotti del territorio o che valorizzano la cultura locale e la tradizione. Le premiazioni si terranno il 15 gennaio 2017, nel centro polifunzionale di Demo, dalle ore 15:00, con la proiezione delle immagini dei presepi iscritti e le motivazioni della giuria. Al termine, sarà offerto un rinfresco. Gli interessati possono iscriversi entro il 21 dicembre 2016, chiamando i numeri di telefono 0362.634112, oppure scrivendo una email all’indirizzo info@valsaviore.it.
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verona life&style VERONA
SANTA LUCIA in bra
Dal 10 al 13 dicembre in Piazza Brà ci saranno i famosi Banchetti di Santa Lucia. Un tradizionale mercatino che ogni anno vede oltre 300 banchi di venditori ambulanti proporre dolci, prodotti tipici e articoli da regalo. “I Banchéti de Santa Lussia”, come vengono chiamati in dialetto, sono dedicati alla Santa siciliana vissuta alla fine del terzo secolo. Secondo la tradizione veronese, la notte tra il 12 e 13 dicembre ogni membro della famiglia deve lasciare sulla tavola un piatto vuoto. Durante la notte, la Santa accompagnata dal suo asinello e dal Gastaldo, porterà dolciumi e giocattoli ai bimbi buoni e pezzi di carbone a quelli cattivi. A coronamento della festa la grande archiscultura di Olivieri: una stella di Natale illuminata che parte dall’invaso dell’Arena e si tuffa luminosa, in piazza Brà. Per info: www.cittadiverona.it
GARDA
L’iniziativa “Natale tra gli Olivi”, fa divenire Garda il punto di riferimento del lago, non solo in estate ma anche in inverno. La 18° edizione, che inizierà il 28 novembre 2016 e si concluderà il 6 gennaio 2017, sarà caratterizzata dalla notevole varietà di proposte rivolte a bambini, famiglie, anziani e turisti. Per l’occasione il paese si vestirà a festa, trasportando il visitatore nella magica atmosfera tipica dei paesi nordici. Attrazione permanente sarà il colorato Mercatino di Natale, con le sue casette e chioschi-gazebo schierati sul lungolago e sulla Piazza Catullo, a ridosso del porto. A partire dall’8 dicembre sarà visibile l’ormai famoso Presepe del Borgo, mentre la notte di San Silvestro grande festa in piazza con intrattenimento musicale e fuochi pirotecnici. www.gardabyweb.it
ISOLA DELLA SCALA
idee regalo A ISOLA Il secondo weekend di dicembre tornano per la quarta edizione i Mercatini di Natale al coperto. All’interno del Palariso riscaldato verranno allestite 4 diverse aree: una dedicata alle idee regalo, una gastronomica, una per gli spettacoli ed una per i bimbi. Giocattoli, oggettistica, abbigliamento e addobbi natalizi saranno i protagonisti dei banchetti. La manifestazione verrà arricchita da spettacoli musicali e di burattini. Durante l’evento sarà inoltre possibile degustare piatti di tradizioni diverse. Per informazioni: www.isolafiere.it
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tradizione dell’avvento col PRESEPE DEL LAGO Dall’8 dicembre fino al 6 gennaio Peschiera ospita il famoso Presepe del Lago. Nel punto in cui le acque del Garda confluiscono nel Mincio, vengono adagiati i 26 personaggi, composti da sculture metalliche proporzionate a misura d’uomo e scolpite con fiamma ossidrica, successivamente verniciate con pittura riflettente. Il punto migliore per contemplare l’opera è senza dubbio ponte San Giovanni. Da non perdere il Concerto di Capodanno e il Concerto dell’Epifania. www.comune.peschieradelgarda.vr.it
FUMANE
i mercatini del NATALE al borgo NATALE TRA GLI OLIVI
PESCHIERA DEL GARDA
Torna “Natale al Borgo” il 10 e 11 dicembre a Cavalo di Fumane. L’evento natalizio prevede un mercatino di Natale di prodotti del territorio, mostre e dimostrazioni di antichi mestieri, laboratori per bambini, una carrozza trainata da cavalli che porterà i visitatori alla scoperta del borgo di pietra di Cavalo. Domenica 11 verrà organizzata la “Marcia verso il Borgo”, una passeggiata di 5,5 km da Fumane a Cavalo. Lungo il tragitto, accompagnato da guide, ci saranno ristori e un apertivo di benvenuto. La manifestazione vedrà poi l’esibizione della corale Santa Cecilia di Cadidavid. Informazioni su www.valpolicellaweb.it
FUMANE
DOLCE FESTA DEI BISCOTTI L’8 dicembre torna, come ogni anno, la tradizionale Festa dei biscotti a Costermano, località Marciaga, con annessa la Gara dei Mussi, storica sfilata per le contrade della frazione che attira la curiosità di grandi e piccini. La sagra, si svolgerà nella piazza davanti alla chiesa. Dalle 9 in poi, le bancarelle proporranno soprattutto dolciumi di Santa Lucia, mentre dalle 11 alle 17 saranno operativi i chioschi dove si potranno trovare caldarroste, vin brulé ed ottimi piatti tradizionali. Alle 15, vicino al campetto di calcio, scatterà la «gara dei mussi» preceduta alle 14 dalla divertente fase preparatoria quando gli asinelli sfileranno ed i bimbi potranno fare un giro in groppa. Cittadiverona.it
CASALEONE
RADICCHIO sugli scudi Due feste a Casaleone per celebrare il radicchio rosso di Verona: si parte con “Radicchio in festa” (dal 24 al 26 gennaio) e si prosegue con la 30ª Fiera del Radicchio Rosso di Verona (dal 31 gennaio al 2 febbraio), l’evento annuale per festeggiare l’Oro Rosso di Casaleone. Di colore rosso scuro, con un’intensa nervatura bianca, un sapore leggermente amarognolo e una croccantezza della foglia, il radicchio di Verona si distingue da quello trevigiano per la sua forma tondeggiante. Si abbina perfettamente con i formaggi anche stagionati, il riso, le carni e i dolci. Cittadiverona.it
n. 6 Dicembre-Gennaio 2017
a cura di martina borghetto verona
motorbikeexpo 8ª edizione Per l’ottavo anno consecutivo, a gennaio, Verona diventa la capitale mondiale del motociclismo. A proiettare la città scaligera al vertice dell’interesse internazionale verso le due ruote è, naturalmente, il Motor Bike Expo, un salone della moto assolutamente originale, spettacolare, luminoso, divertente, coinvolgente.
COLOGNA VENETA
maNDORLATO CHE PASSIONE
L’appuntamento per il 2017 è fissato dal 20 al 22 gennaio, tre giorni da barrare in agenda per immergersi full time in un’autentica festa del motociclismo. A rendere unico a livello planetario il Motor Bike Expo non è solo questa formula, resa più spettacolare dalle gare e dalle esibizioni che si svolgono nelle aree esterne e dalla presenza di grandi personaggi dello sport e dell’industria, ma una caratteristica che da solo possiede. Si tratta infatti dell’autentico punto di riferimento per l’universo del custom e delle cafe racer, i due stili emergenti del motociclismo contemporaneo che il salone veronese ha compreso con grande anticipo, diventando una sorta di “mecca” per gli appassionati. Info www.motorbikeexpo.it
MALCESINE
MAGIChe atmosfere Dal 5 dicembre al 6 gennaio, non perdetevi la magica atmosfera che avvolge Malcesine. L’iniziativa natalizia vede il Castello e le vie del paese animati da un variegato calendario di appuntamenti. Il castello si vede trasformato per l’occasione nella dimora di Babbo natale e si riempirà di giocolieri, maghi, scultori di palloncini, burattinai, elfi e truccatori per bambini che allestiranno colorati spettacoli di animazione, laboratori creativi e giochi. In Piazza Statuto saranno inoltre allestite la pista di pattinaggio e la giostra del bruco. Dal 22 dicembre all’1 gennaio la piazza ospiterà bancarelle dove gustare specialità enogastronomiche. www.malcesinepiù.it
LAZISE
IL MONTE VERONESE È SERVITO Lunedì 26 dicembre inizia l’evento goloso “A tavola con il Formaggio Monte Veronese”. Un modo gustoso e alternativo di onorare le festività natalizie in una location storica come la Dogana Veneta. A pochi passi dal Lago di Garda, potrete apprezzare il Formaggio Monte Veronese DOP in diversi piatti come i tortelli ripieni, il risotto alla veneta e gli gnocchi di malga o sbizzarrirvi con i secondi e gli abbinamenti di Monte Veronese con mostarde e marmellate. Tutto sarà accompagnato dagli ottimi vini del territorio e da dolci artigianali. Monteveronese.it
Anche quest’anno si rinnova a Cologna Veneta, giovedì 8 dicembre, il prestigioso appuntamento che celebra il mandorlato. Le origini di questo dolce natalizio si stimano intorno al 1840. Durante i giorni di festa sulla piazza principale sarà possibile degustare e acquistare il mandorlato e le altre squisite tipicità della zona presso i numerosi banchetti allestiti per l’occasione.
verona
TORNA IL MERCATINO NATALIZIO ALL’ARSENALE A dicembre torna come ogni anno l’appuntamento all’Arsenale di Verona con il Mercatino di Natale. Vicino all’Adige, nel cuore di Borgo Trento, nei padiglioni 20/1 e 20/2 dell’ex arsenale asburgico, il mercatino offre ai suoi visitatori una ricca e variopinta vetrina interamente dedicata all’artigianato,
n. 6 Dicembre-Gennaio 2017
ai prodotti artistici e agli articoli da regalo. Tra le bancarelle si possono trovare oggetti di bigiotteria, ceramica e vetro colorato, biancheria ricamata, sciarpe, berretti e guanti fatti a mano per tutti i gusti. Non mancano gli articoli natalizi sia per gli addobbi dell’albero di Natale che per la casa tra cui ghirlande, candele e tovaglie. Un’occasione per regalarsi e regalare un pezzo unico, scaturito dalla fantasia di mastri artigiani e da mani sapienti e pazienti in grado di plasmare la materia. Ma non solo, si potrà vederne la realizzazione con i propri occhi, direttamente presso gli stand degli artisti e artigiani presenti. Numerosi saranno i momenti dedicati alle famiglie, tra cui la presenza di Babbo Natale, i concerti corali e ancora animazione e laboratori pensati soprattutto per i più piccoli. L’evento si terrà nei giorni 5-8, 12, 13, 19 e 20, con orario continuato dalle 10.00 alle 19.00. Il giorno 5 sarà giornata di inaugurazione, con musica dal vivo a partire dalle ore 11 e gran finale con risotto per tutti. Ingresso libero. Per info Cittadiverona.it
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personaggi a confronto
hanS terzer OGNI ANNO SFIDO I MIGLIORI BIANCHI DEL MONDO
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ivoluzionario e pioniere di una nuova generazione di vini dell’Alto Adige; il “mago dei bianchi”, come viene spesso soprannominato in Italia. E’ il winemaker Hans Terzer che nel 1977, a soli 21 anni, iniziò a lavorare alla Cantina San Michele-Appiano, suscitando stupore con le sue proposte. Il figlio di una famiglia di viticoltori di Niclara/ Cortaccia imboccò nuove strade: fece ridurre la quantità di Schiava, coltivata in posizioni troppo alte e di conseguenza di qualità media. Favorì invece la coltivazione dei vini bianchi, soprattutto di uve Chardonnay, Pinot Grigio, Sauvignon e Gewürztraminer. Inoltre, il giovane winemaker ordinò ai viticoltori di ridurre drasticamente le quantità per migliorare la qualità dei vini finora piuttosto mediocri. Con queste nuove linee guida ebbe inizio il trionfo senza precedenti dei vini di San Michele-Appiano e con tanta passione e ambizione, Hans Terzer fece della cooperativa vinicola una delle cantine più importanti d’Italia. Nel 1982 fu uno dei primi in Alto Adige a produrre Chardonnay e oggi i vini contraddistinti dall’etichetta “Sanct Valentin”, nata nel 1986, sono serviti nei migliori ristoranti d’Italia. Il Sauvignon di questa prestigiosa linea è considerato un mito; nel 1989 nasce il primo passito dell’Alto Adige: il “Comtess Sanct Valentin”. Per Hans Terzer la viticoltura non è solo una professione ma una vera passione. Il suo successo si basa su un mix di pensiero visionario e di duro lavoro; il winemaker infatti riconobbe presto i punti deboli e i punti di forza di una grande produzione
di M.T. SAN JUAN
il winemaker è ormai da quarantA Anni alla guida della cantina SAN MICHELE APPIANO, che ha come unico obiettivo quello di creare vini di qualità senza compromessi cooperativa. Migliorò la comunicazione all’interno dell’azienda, lasciò ai singoli produttori la massima flessibilità nella lavorazione dei loro vigneti e non li pagò per la quantità, ma in base alla qualità delle loro uve. La Cantina San Michele-Appiano domina come un castello la Strada del Vino dell’Alto Adige. Costituita nel 1907 come cooperativa, oggi San MicheleAppiano conta 360 soci che coltivano 380 ettari di vigneti. Di questi, il 70 percento produce vino bianco e il 30 percento vino rosso. Il clima mite e soleggiato e gli ulivi che punteggiano i campi conferiscono alla regione il suo fascino mediterraneo e costituiscono la base per la qualità unica dei vini. “Volevo raccogliere a parte proprio l’uva di queste viti, affinarla e produrne un vino completamente nuovo e strepitoso. Un vino come nessun altro prima nella cantina di San Michele-Appiano” dice Hans Terzer, e pare esserci riuscito con Appius, cui nome è radice storica e romana del nome Appiano e vino d’autore ogni anno reinterpretato, nato due anni fa con l’annata 2010 poi 2011 e per ultima l’edizione 2012 da poco presentata al Merano WineFestival. Il progetto vuole concepire e realizzare anno dopo anno un vino prodotto con il meglio dei vecchi vigneti e capace di rappresentare fedelmente il mil-
APPIUS, eleganza, stile e qualità nelle varie edizioni del super vino d’autore firmato Hans Terzer.
lesimo, esprimendo così la creatività e la sensibilità del suo autore, Hans Terzer che “firma” la sua creazione, eredità della sua continua ricerca che sposa al meglio tradizione e innovazione.
LA CANTINA SAN MICHELE APPIANO SUGLI SCUDI Nel 2016 i vini della Cantina San Michele-Appiano hanno ricevuto numerosi riconoscimenti; il Premio d’eccellenza dell’Associazione Italiana Sommelier assegnato ad Hans Terzer nella Guida Vini VITAE 2017 per il suo Appius 2011. La Guida Essenziale ai Vini d’Italia ha conferito 95 punti al Sauvignon Sanct Valentin 2015, mentre il Pinot Grigio 2014 si è aggiudicato i Tre Bicchieri del Gambero Rosso. Il wine magazine Decanter ha assegnato 95 punti ad Appius 2011, stesso punteggio per l’ultima edizione della guida vini austriaca Falstaff. Anche per Robert Parker, l’avvocato del vino della rivista americana “Wine Advocate”, assegna 95/100 ad Appius 2011.
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n. 4 Agosto-Settembre 2013
personaggi a confronto
mattia vezzola tra bellavista e costaripa, intuizione e saggezza
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ive a Moniga del Garda (Bs) Mattia Vezzola, classe 1951, titolare di Costaripa nonché uno dei più grandi enologi italiani. Nel 1981 Vittorio Moretti gli affida le chiavi di Bellavista, all’epoca quasi un hobby per l’imprenditore bresciano. Una scelta oculata e lungimirante che ha dato frutti incredibili. Com’è cominciata la sua avventura in Franciacorta? «Quando ho conosciuto Vittorio Moretti nei primi anni 70, che di sua iniziativa aveva costruito una pressa, mi ha chiesto che cosa ne pensavo di questo modo di pigiare le uve che era concettualmente antico rispetto alle innovazioni degli anni ’70. Io gli ho risposto che se quella costruzione rappresentava il suo modo di pensare, su quella filosofia potevo costruire quello che volevo perché rappresentava l’essenza di un concetto altamente rispettoso. In quel momento per me è decollato il progetto Bellavista che è poi diventata un’azienda leader del settore vitivinicolo mondiale». Immaginava un’affermazione simile del brand Franciacorta? «Si! Gli anni ’70 erano esattamente con un’economia opposta a quella di oggi. Un Franciacorta, e quasi tutti i vini effervescenti, sono autocelebrativi e quindi rispecchiano il momento della gioia che uno vive durante la propria vita. Andando verso una qualità di vita sempre più alta, dove la condivisione è un fondamentale della crescita, è chiaro che brindare con un vino come il Franciacorta non poteva che far crescere il brand. E così è stato». Quali sono stati gli elementi fondamentali per un simile successo e quali tappe fondamentali per il medesimo? I vini Franciacorta come si sono evoluti negli anni? «La prima è stata l’impostazione della viticultura di qualità; la seconda è stata il rispetto tra le aziende nel produrre qualità e, quindi, avere una competizione etica esclusivamente sul fatto di fare vini che rappresentassero, per ognuna delle aziende,
“La Franciacorta è in un momento storico in cui deve prendere coscienza delle sue qualità e staccarsi dal confronto, deve vivere di una propria identità”
n. 6 Dicembre-Gennaio 2017
di marco morelli
è stato premiato al prowien di dusseldorf come miglior enologo dell’anno Mattia Vezzola,enologo e titolare dell’azienda agricola Costaripa sul Lago di Garda, ha ricevuto il premio come Miglior enologo dell’anno, durante la più grande fiera del vino del mondo, il ProWein a Düsseldorf, lo scorso 15 marzo, con la seguente motivazione: “Durante la sua carriera ha saputo portare vari vini della Valtènesi e della Franciacorta ai vertici della qualità, sviluppando i concetti salutistici del vino come nessun altro prima di lui”. Il riconoscimento viene assegnato da una giuria composta dai migliori sommelier della Germania. La Desa (Deutschland sommelier association) e la rivista del vino italiano Euposia hanno consegnato il premio. Nella foto a fianco Mattia Vezzola con Danika Benatti e Francesca Marchioro in una serata conviviale targata Bellavista, organizzata dal Caffè Sordello di Goito (Mn) di Paola e Benedetta Battisti che hanno scelto come location la Locanda al Ponte di Goito (Mn) di Massimo e Matteo Ferrari coadiuvati rispettivamente dalle mogli Maria e Marika. L’eccellente cena, scandita dai vini Bellavista, è stata animata dalle musiche degli Aruspika.
una propria identità, con una competizione leale. Il mercato ha percepito questa unicità della Franciacorta, quindi la vocazionalità del territorio che ha permesso questo tipo di performance. Altro elemento è stato quello dell’imprenditorialità unito alla pazienza, uno degli elementi fondamentali nonostante i grandissimi investimenti finanziari». Si può inventarsi un brand o inventarsi una cantina? Si può partire da zero? «Diciamo che si può partire da zero, però il rischio è che quella persona dedichi 40 anni della propria vita e poi tra 40 anni si ritrovi al punto di partenza. Quello che io consiglio sempre è di ricercare una strada. Una filosofia orientale dice che in tutti i progetti non bisogna sbagliare due cose: la prima è la direzione del passo e la seconda è la velocità, perché se tu sbagli la direzione e acceleri, quando te ne accorgi devi tornare indietro. Oggi è molto importante la costanza della qualità: quattro anni su dieci la qualità te le regala il Padreterno, ma sono gli altri sei che sono decisamente più complicati per raggiungerla». Champagne e Franciacorta a confronto: qual è la sua opinione? «La mia opinione è che lo Champagne è una realtà consolidata al quale tutto il mondo si ispira. La Franciacorta è in un momento storico in cui deve prendere coscienza delle sue qualità e staccarsi dal confronto, deve vivere di una propria identità, di una propria logica e di una propria italianità». Quali sono i messaggi da trasmettere oggi al consumatore? «Nel mondo si producono circa 3 miliardi e mezzo di bottiglie circa di vini effervescenti in generale: ci sono sul mercato dei vini spumanti che sono prodotti in 9 giorni lavorativi mentre per la Franciacorta minimo sono 25 mesi, per la vita son 4 anni, quindi c’è molta differenza non le pare? Mai chiedere o farsi consigliare uno spumante, ma abbinare questa parola a una denominazione, vedi in questo caso Franciacorta, Prosecco, Champagne oppure, se non è uno di quelli, un nome e cogno-
IL ROSÈ È STATO BANALIZZATO SIA SUL MERCATO, SIA SULLA TAVOLA. RISCOPRIRE LA GRANDE RAFFINATEZZA CHE HANNO QUESTI VINI MI HA RIEMPITO DI UNA GIOIA IMMENSA me, che sia una cantina ben identificata. Sappiano i consumatori che, se indicata un’azienda agricola, minimo il 51%, ma normalmente l’80-90% per non dire il 100% di quel vino proviene dalle uve coltivate in quella terra. Quindi il produttore è totalmente responsabile della qualità che dichiara». Lei ha affermato che in Franciacorta manca paradossalmente una cantina sociale… «Credo che la gestione del territorio possa migliorare attraverso una cantina che abbia la visione della socialità. Il piccolo produttore è inutile che investa soldi in tecnologia e comunicazione quando una cantina sociale importante può mettere a disposizione tutto». Valtenesi e Rosè: un’avventura entusiasmante? «Il Rosè è stato banalizzato sia sul mercato, sia sulla tavola. Riscoprire la grande raffinatezza che hanno questi vini mi ha riempito di una gioia immensa. Oggi il consumatore è molto distratto, un po’ diffidente e non molto informato: riuscire a fargli capire che il Rosè è frutto di una grandissima viticultura e di una grande tecnologia è veramente un’impresa, ma amo il fascino della sfida». Lei studia da anni la salubrità del vino collaborando con il dott. Macca e con la Barnard Foundation. Il suo Campostarne ne è il frutto principale. Quale consiglio dà, soprattutto a livello salutistico, a chi ama bere vino? «Se mi permette ricordo una battuta che è frutto di mia conversazione con Cristian Barnard: lui affermava “Non è che tu puoi bere due bicchieri di vino rosso al giorno. Per ridurre il 50% di rischio di infarto tu DEVI bere due bicchieri di vino al giorno!”».
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INTERVISTE speciali
L’ULTIMO DECENNIO È STATO CARATTERIZZATO DALLA GRANDE CRISI AUTOMOBILISTICA MA IL NOSTRO FOCUS AZIENDALE, CHE VA IN DIREZIONE DELLA SODDISFAZIONE DEL CLIENTE E DEL COLLABORATORE, NON È MAI VENUTO MENO.
riccardo pezzo
Per far fronte alla crisi di mercato abbiamo remato tutti nella stessa direzione
di Marco Morelli
I
n un momento estremamente delicato per il mercato dell’auto italiana e mondiale abbiamo incontrato Riccardo Pezzo, contitolare della concessionaria BMW e MINI Tullo Pezzo di Mantova, cercando di approfondire con lui alcune tematiche inerenti il settore e di scoprire le strategie aziendali adottate dall’azienda mantovana che rimane indiscussa leader nel panorama delle concessionarie d’auto più accreditate a livello nazionale. Non si fa che parlare dello sprint del mercato auto 2016, che in questi mesi ha mostrato una crescita significativa. Come valuta i motivi di questa inversione di tendenza? Senza ombra di dubbio una crescita che c’è stata! D’altra parte c’è anche da rilevare che si erano raggiunti livelli talmente bassi (dal 2007 abbiamo perso praticamente tutti, chi più chi meno, da un 40-50% dei volumi di vendita) oltre i quali, a mio modo di vedere, non si poteva andare. Da quel fondo non poteva che esserci una crescita, quella crescita che poi c’è stata a carattere anche europeo anche se, dati alla mano (cito come fonte Il Sole 24 ore), il risultato a ottobre 2016 faceva notare che alcuni mercati importanti, come la Germania e l’Inghilterra, registravano di nuovo un’inversione di tendenza sul mese con un dato negativo (il mercato tedesco nel mese di ottobre ha perso un 5% rispetto al 2015). Non dimentichiamoci, inoltre, che i dati che vengono letti sui giornali sono spesso inficiati da tante auto-immatricolazioni che tutti i marchi automobilistici provvedono a fare negli ultimi giorni del mese per il raggiungimento dei propri obiettivi d’immatricolato. La concessionaria nell’ultimo decennio è rimasta decisamente al passo coi tempi con le proprie strategie e ha rinnovato la struttura per garantire ai clienti un’esperienza sempre più fidelizzante. Quali sono state le scelte di base determinanti della Tullo Pezzo? L’ultimo decennio è stato caratterizzato dalla grande crisi automobilistica ma il nostro focus aziendale, che va in direzione della soddisfazione del cliente e del collaboratore, non è mai venuto meno. Questo sta a significare che nei momenti di crisi, dove tante organizzazioni hanno tagliato subito, per fare un esempio, sulle risorse umane, noi non ab-
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Riccardo Pezzo ritratto in una delle due filiali di Castiglione delle Stiviere (Mn)
biamo seguito questa linea. E’ un vanto per la Tullo Pezzo non aver mai ricorso a dei licenziamenti per la crisi: abbiamo invece cercato di sensibilizzare i nostri collaboratori, e li abbiamo spronati a remare tutti nella stessa direzione, a tirarsi su le maniche e ad essere veramente professionisti, professionali nel lavoro e anche a dare all’azienda una certa produttività e un determinato rendimento sulle ore lavorate. Non abbiamo ricorso nemmeno agli ammortizzatori sociali ed è un lusso che ci teniamo a sottolineare quando, invece, tante altre concessionarie di zona e non, hanno ricorso alla cassa integrazione. Quindi, ribadisco, per la BMW Tullo Pezzo nessuna cassa integrazione, nessun patto di solidarietà; e ne andiamo orgogliosi. Un’altra strategia vincente è stata non diminuire il servizio al cliente nonostante la crisi. Mettere sul piatto della bilancia una certa solidità aziendale non è assolutamente una cosa scontata, dato che tutti i giorni vediamo concessionarie che, purtroppo, chiudono oppure incorrono in procedure di concordato o fallimentari. Noi abbiamo sempre trasmesso al cliente, molto più attento nello spendere, sicurezza e stabilità. Non a caso la Tullo Pezzo è dal ’64 concessionaria BMW e,
n. 6 Dicembre-Gennaio 2017
quindi, sono ben 52 quest’anno gli anni di attività lavorativa. Nostro padre ha iniziato l’attività nel 1948 e oggi c’è una concessionaria che ha ancora, in prima linea, una famiglia proprietaria nonchè un pool di manager, da chi cura la Divisione Usato, l’Amministrazione, la situazione del Post Vendita, che sono cresciuti con noi. La parte web e social sta diventando sempre più rilevante per un concessionario. Le attività di marketing condotte sui social media hanno un rapporto costo-beneficio molto più vantaggioso rispetto alla carta stampata anche se questo non significa, ovviamente, che il canale tradizionale sia “morto”. È una questione di calibrare meglio le risorse: se fino a dieci anni fa il rapporto era 80-20, oggi si dice sia 50-50. Come vi siete mossi e vi muovete in questa direzione? Noi questo discorso di cambiamento l’abbiamo percepito subito. Infatti, il nostro sito internet è stato uno dei primi ad essere creati, nel mondo dell’automotive, nella provincia di Mantova, nella regione Lombardia e anche a carattere nazionale. Dagli investimenti di advertising puro con i media storici, che potevano essere la carta stampata e la radio, siamo passati drasticamente al web e a tutto quello che ruota attorno al web. Quindi, è da tempo che abbiamo fatto quest’inversione di tendenza. Per quanto riguarda la stampa, i nostri investimenti si sono ridotti al minimo indispensabile; tutto il resto, almeno il 75% dei nostri investimenti, ruota
Da sx Riccardo Pezzo, Nicolò Pezzo, Bruno Barbieri e Davide Pezzo
intorno al web tanto che, negli ultimi anni, abbiamo addirittura creato all’interno della concessionaria una web division con del personale dedicato. Stiamo lavorando a un nuovo programma che diventerà attivo nei prossimi mesi, ovvero ad una chat della nostra divisione web dove, un potenziale cliente o un cliente già acquisito, potrà essere connesso con la nostra organizzazione 24 ore su 24. Sempre sul web, abbiamo persone che lavorano allo sviluppo del business del nuovo e dell’usato, dei servizi che
derivano dall’uso commerciale dei social (su Facebook abbiamo addirittura due pagine, una per clienti MINI e una per i clienti BMW ) dove abbiamo raggiunto un numero di like di fan, reali e non comprati, molto importanti. L’affascina questo sviluppo sul web? Diciamo simpaticamente che sono “costretto” a farlo, la direzione è quella, anche se non è il mio mondo perché io sono ancora di quelli che ritiene che tante cose si riescano a fare con gli incontri e i rapporti personali. BDC, CRM, DMS, attività inbound e outbound… un’evoluzione continua. Ci tolga una curiosità: pare che i venditori considerino “caldi” quei contatti che hanno sulla scrivania per due settimane. Le statistiche USA indicano invece che bisogna mantenere “caldo” il contatto con attività scadenzate per oltre 60 giorni, prima di trasferirlo all’automatismo di una newsletter periodica. Lei cosa ne pensa? Noi, talvolta, ci scontriamo con dei venditori che sono relativamente giovani ma che vivono ancora di ricordi, ovvero di quando c’era un mercato che ti portava in concessionaria anche venti persone al giorno. Allora seguire o non seguire questo contatto cosiddetto caldo non era così prioritario. Quando il cliente entra oggi in concessionaria ha già deciso per l’acquisto di un’automobile. E’ un dato oggettivo, che ci passano le statistiche, che il medesimo passa solamente, in media, 1,5 volte in una concessionaria. Ecco che, nel momento in cui il cliente oggi entra alla Tullo Pezzo, il venditore deve essere super efficiente e super professionale per cercare di chiudere la vendita. Se il cliente uscirà senza contratto, difficilmente ritornerà. Far percepire al potenziale acquirente che ha a che fare con un venditore professionale e sapergli trasmettere che può avere fiducia delle sue proposte commerciali, dei servizi aggiuntivi alla vendita, etc. oggi fa realmente la differenza. L’analisi quotidiana, costante e continuativa della soddisfazione del cliente e del diretto collegamento fra le informazioni che si ricevono dai clienti medesimi e il personale di contatto che ha gestito la relazione con l’acquirente, mi conferma rimane un punto fermo della vostra filosofia aziendale? Certo che sì. Oltre all’attività di monitoraggio che fa la casa madre “one to one” sui clienti che acquistano BMW o Mini da Tullo Pezzo, anche noi da anni abbiamo un’attività di follow up sul cliente medesimo. Le faccio un esempio pratico: chi passa in assistenza, a distanza di pochissimi giorni viene ricon-
OGGI BMW STA CREDENDO SU DEGLI INVESTIMENTI CHE RUOTERANNO SULLE NUOVE MOBILITÀ OVVERO SUL MONDO ELETTRICO E SUL MONDO DELL’IBRIDO
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La sede BMW e MINI Tullo Pezzo di Mantova Chef Bruno Barbieri, testimonial Mini per Tullo Pezzo
tattato dal nostro personale dedicato in modo da verificare se l’intervento di riparazione che è stato fatto in assistenza lo ha pienamente soddisfatto. La stessa cosa vale per chi ha stipulato un preventivo d’acquisto. Naturalmente vale anche per chi ha comprato una vettura, che a distanza di una settimana riceve la nostra telefonata per verificare la soddisfazione del cliente. Quanto è fondamentale l’aspetto del coaching alla Bmw Tullo Pezzo? Negli anni abbiamo sempre visto la formazione come un investimento e non come un costo. Quando ho saputo che alcune aziende facevano pagare al collaboratore una quota per la formazione, ho sempre espresso il mio parere positivo in tal senso. Un collaboratore deve avere la consapevolezza che un’azienda mette risorse economiche, e tempo, per offrire questo tipo di crescita personale al suo dipendente. Non solo con i processi di formazione, noi abbiamo sempre fatto coaching avvalendoci di persone esperte nel merito del nostra azienda: una figura junior è sempre stata accompagnata da una figura senior e direi anche con grande soddisfazione. Le persone che sono entrate da noi 25 anni fa, che magari erano semplici receptionist, impiegate o tecnici e oggi si ritrovano in qualità di Responsabili di Reparto vedi Divisione Usato, Service e Amministrazione. Usato: è rimasto per anni un business “di serie B”, offuscato dalla fisiologica propensione di case e concessionari per la vendita di auto nuove. Negli ultimi anni molto è cambiato, complice anche la pesante crisi di mercato. Quale la sua opinione in merito? Durante la crisi del settore automobilistico i pilastri per tenersi a galla sono stati l’assistenza e soprattutto la divisione usato. Una cosa che nostro padre ci ha sempre insegnato è che chi comperava un’automobile nuova BMW innanzitutto rimaneva soddisfatto dell’automobile nuova BMW, mentre se un cliente comperava da noi un’automobile d’occasione usata rimaneva soddisfatto della Tullo Pezzo perché l’occasione che gli avevamo venduta era un’autovettura col pedigree, ovvero con certe caratteristiche e di qualità. Con questa filosofia le nostre percentuali di vendita ai clienti sono state sempre oltre il 90% , cosa che ci ha sempre evitato di ricorrere al commerciante, scelta che non ha mai
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portato a nessuna marginalità aziendale. Il Product Genius è una figura dedicata all’esperienza di prodotto e di brand. Gli obiettivi di questo profilo sono molteplici, primo fra tutti offrire ai clienti la possibilità di esprimere le proprie aspettative e necessità e aumentare il livello di soddiLa partnership con Dinamica Basket sfazione… La figura del Product genius è nata soprattutto nelle grandi città a carattere internazionale, che non hanno le caratteristiche di una Mantova. NonoCultura per noi è anche il rispetto dell’ambiente. stante questo abbiamo fatto anche noi quest’inveQuali novità ci aspettano per il 2017? stimento perché la riteniamo una figura importante Senza ombra di dubbio consolidare i risultati fino per quanto riguarda la concessionaria. Il Product ad oggi ottenuti perché, se per il 2016 abbiamo una genius ha una funzione di orientamento per il clienproiezione in termini economici di volumi assoluti te: deve conoscere perfettamente quali prodotti e di soddisfazione economica superiore al 2015, possono andare incontro alle tipologie dei clienti, come venditore mi auspico che anche il 2017 sia saperli presentare in maniera adeguata, saper ofuna situazione che possa rispecchiare quello che frire tutti gli optional e equipaggiamenti disponibili. stiamo vivendo nel 2016. Bmw Tullo Pezzo: testimonial, partnership, sponOggi BMW sta credendo su degli investimenti che sorizzazioni ed eventi. Ci fa un quadro di questi ruoteranno sulle nuove mobilità ovvero sul mondo ultimi anni e delle soddisfazioni ricevute dopo elettrico e sul mondo dell’ibrido e quindi stiamo potanto impegno? tenziando le nostre divisioni di Mantova e CastiglioNe avremmo talmente tanti da raccontare! ne con attrezzature specifiche e con possibilità di Partirei dall’ultimo, che abbiamo fatto per rafforzaassistere queste vetture elettriche ed ibride. re la partnership con Tezenis Ski Team, un’azienda E’ un investimento in termini di strutture, di macchiche noi sposiamo anche per la filosofia che il grupnari che ci occorrono per questo tipo di manutenpo Calzedonia mette in campo. Filosofia nel fare zione, di attrezzature, corsi di formazione sul nostro degli eventi legati al mondo sportivo, anche con un personale dedicato, perché questa è sicuramente ruolo non prettamente imprenditoriale ma sopratla direzione dove si indirizzerà il futuro dell’automotutto sociale ed istituzionale. Questo è stato un po’ bile. Noi ci crediamo e abbiamo già iniziato questi anche il nostro comune denominatore delle ultime investimenti: abbiamo partnership non soltanto col iniziative Tullo Pezzo, come per esempio col recente Comune di Mantova ma anche con TEA alla quale legame con la Dinamica basket e il meno recente tramite BMW Italia abbiamo consegnato una BMW legame col Mantova Calcio. Per quanto riguarda la i3 in utilizzo. cultura, per dodici anni siamo stati sponsor di FestiCom’è strutturato il Team Tullo Pezzo? valetteratura, matrimonio che è stato momentaneOggi siamo circa una cinquantina di persone, divise amente accantonato (ma che nel prossimo futuro tra le sedi di Mantova e le due sedi di Castiglione, potrà esser ripreso) a favore di Mantova Capitale una specifica per il service e una commerciale. A della Cultura 2016 che ci ha permesso di utilizzare Mantova abbiamo la nostra Direzione Generale, il marchio Mantova Capitale della Cultura 2016 in dov’è presente tutto il management che cura tutti qualità di Ambassador, dopo aver dato in comodato gli aspetti più importanti della Tullo Pezzo. d’uso gratuito al Comune di Mantova, e in particolar modo ad utilizzo del Sindaco per tutte le sue attività istituzionali, una BMW con tecnologia ibrida, perché
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Fino all’8 gennaio Bussolengo (Vr)
compie vent’anni e festeggia in grande stile
di m.t. san juan
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ante novità per l’edizione dedicata ai 20 anni dalla fondazione del mercatino di Natale al coperto più famoso in Italia, con oltre 15 mila metri quadrati dei quali 7.000 al coperto. Una magia che da vent’anni si rinnova, facendo sognare le migliaia di persone che ne varcano l’ingresso. Fino a metà gennaio Flover propone un Villaggio con decorazioni originali ed eventi legati alla festività più amata, attirando ogni anno in media 300.000 persone. E per il suo ventesimo compleanno il Villaggio di Natale Flover regala una favola: il viaggio inizia in una biblioteca speciale ricca di ricordi, dove grandi volumi rievocano tutte le edizioni di questo magico mondo. E dalla storia si passa alle novità del 2016, dove gli gnomi del Villaggio sono già al lavoro. Tra nastri trasportatori, tubi luminosi e ingranaggi colorati stanno costruendo i giocattoli per i bambini, perché tutto sia pronto per la magica notte della consegna dei doni. Una vera e propria Fabbrica dei giocattoli, dove i più piccoli possono fantasticare e scoprire come vengono costruiti i giocattoli che hanno chiesto a Babbo Natale. Protagonista è la mascotte del Villaggio, l’Orsetto Teddy: è il guardiano della Fabbrica dei giocattoli, un orsetto magico che prende vita appena vede i bambini, perché ha tanta voglia di giocare e regalare loro caldi abbracci. Tra le tante bancarelle che espongono decorazioni di ogni tipo e per ogni tipo di arredamento, si scorgono alcuni artigiani al lavoro: il pirografo che realizza quadretti bruciando il legno, la decoratrice dei fiori pressati e la pittrice che decora il vetro creano le loro opere
c’è babbo natale in persona Babbo Natale in persona sarà presente tutti i giorni, eccetto il lunedì, al Villaggio di Natale Flover. I bambini saranno accolti dagli elfi, che li intratterranno con un simpatico laboratorio creativo: assieme prepareranno tanti bellissimi disegni da regalare a Babbo Natale, che arriverà poco dopo per ricevere i loro bigliettini e farsi una foto ricordo assieme.
davanti agli ospiti. Per non perdere nulla sui trend del momento ci sono le Christmas Room con i colori tendenza della stagione, senza dimenticare un passaggio al Bosco dei pini, con tutti i tipi di alberi da decorare, alla Galleria dei presepi o allo spazio dedicato alle luci, per interni o esterni con le ultime e più innovative proposte.
n. 6 Dicembre-Gennaio 2017
L’Evento
il Villaggio di natale flover 2016 lA fabbrica dei giocattoli E SE SI VUOLE RENDERE LA SERATA PIÙ SPECIALE SI PUÒ PRENOTARE UN TAVOLO E ASSICURARSI UNA CENA IN COMPAGNIA DI BABBO NATALE IN PERSONA TRA PIATTI GOLOSI, MUSICA E ANIMAZIONE
Programma spettacoli e eventi al Villaggio di Natale Flover 2016 – 2017 Lunedì 16.30 – 17.30. Mani in Pasta. I bambini potranno partecipare al laboratorio gratuito Facciamo il pane (max 10 partecipanti ogni 30 minuti) Martedì 16.30. Spettacolo: 96-16 e la macchina dei giocattoli, dedicato ai 20 anni del Villaggio 17.00. Babbo Natale incontra i Bambini 17.30. Ballando con gli Elfi Mercoledì 16.30. Colorando con gli Elfi 17.00. Merenda con Babbo Natale 17.30. Ballando con gli Elfi 19.30–22.00. Cena con Babbo Natale fino al 21/12) Giovedì e Venerdì 16.30. Spettacolo: 96-16 e la macchina dei giocattoli, dedicato ai 20 anni del Villaggio 17.00. Merenda con Babbo Natale 17.30. Ballando con gli Elfi Sabato Tutto il giorno. Degustazione gratuita di prodotti alimentari presso la Tavola Calda del Villaggio 10.30. Sfilata nel Villaggio di Natale 11.00/14.30 e 17.00 Spettacolo: La Principessa dei Carillon, la Storia del giocattolaio
11.30 /15.00 e 17.30. Babbo Natale incontra i Bambini Domenica Tutto il giorno. Degustazione gratuita di prodotti alimentari presso la Tavola Calda del Villaggio 10.30. Sfilata nel Villaggio di Natale 11.00. Spettacolo: 96-16 e la macchina dei giocattoli, dedicato ai 20 anni del Villaggio 11.30 /15.00 e 17.30. Babbo Natale incontra i Bambini 14.30 e 17.00. Christmas Show Info: www.ilvillaggiodinatale.it
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3 dicembre-22 gennaio Gazoldo degli Ippoliti (Mn)
L’Evento
Undici giovani talenti, testimoni delle più attuali tendenze artistiche, e un museo, il MAM, ricco di storia e aperto al sentire della contemporaneità
IX BIENNALE D’ARTE GIOVANI 2016 personalità e capacità espressiva Credits Luana Monte
di Vittoria Bisutti
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ederica Aiello Pini, Nicola Biondani, Roberta Busato, Daniele Cestari, Nadia Fanelli, Marica Fasoli, Davide Genna, Claudia Melegari, Vincenzo Paonessa, Andrea Sante Taddei, Clara Turchi Rose. Saranno loro i protagonisti della IX Biennale d’Arte Giovani, dal 3 dicembre 2016 al 22 gennaio 2017, negli spazi del Mam a Gazoldo degli Ippoliti. È questa una rassegna creativa che nasce come ricognizione della nuova scena visiva di un’area specialissima della bassa Lombardia. La mostra, curata da Gianfranco Ferlisi, indaga, nello specifico, uno speciale segmento della contemporaneità, delle espressioni di autori che si distinguono per pregio e originalità nelle arti figurative. Undici giovani talenti, testimoni delle più attuali tendenze artistiche, animeranno dunque un museo, il MAM, ricco di storia, un museo specialissimo con una incredibile capacità divinatoria: le sue rassegne intercettano infatti, assai spesso, personalità forti, personalità di solito destinate a diventare artisti di prestigio. Da tale felice binomio prende perciò corpo la IX Bien-
uno spaccato che richiama una mostra internazionale L’esposizione presenta uno spaccato inaspettatamente differenziato e molto simile a quello che si vedrebbe in una mostra internazionale, perché le idee e i riferimenti culturali ed artistici degli artisti invitati sono internazionali. Emerge, in poche parole, una panoramica di magici intrecci di ascendenza figurativa iconica e di sentimento della contemporaneità. Si ricrea parallelamente un ampio orizzonte che fa riferimento a uno spettro di sperimentazione linguistica sufficientemente ampio, adeguatamente creativo e poetico per misurarsi
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nale d’Arte Giovani 2016 di Gazoldo degli Ippoliti, con un progetto espositivo volto a realizzare una nuova edizione di una rassegna dedicata ad artisti emergenti, giovani anagraficamente, ma non solo: una sfida alla limitatezza di risorse di questi tempi che si rigenera con l’intento di presentare molteplici aspetti del discorso artistico. Nell’esposizione si parla di cultura visiva giovanile e di complessità espressiva dei tempi contemporanei con una squadra di operatori estetici di assoluta qualità, mentre il Mam si trasforma in officina di arti declinate non tanto nella forma canonica, quanto in espressioni di confine in cui la creatività alimenta una nuova comunicazione del pensiero. La Biennale Giovani, nata nel 1998 e giunta alla sua nona edizione, anche stavolta ritiene che sia possibile realizzare una manifestazione di grande rigore, di ottima progettualità e di esemplare valorizzazione di arte ed esperienze creative. Villa Ippoliti (sede del Museo e spazio architettonico di grande rilevanza storico-artistica) si offre dunque come prestigioso contenitore in cui dare risalto alle ricerche dei giovani talenti mentre la Biennale si riaccredita quale appuntamento im-
con gli aspetti rituali e simbolici degli spazi museali, per immaginare e lasciare immaginare l’arte figurativa del prossimo futuro.Un passato ricco di storia (quello del Mam) prefigura un futuro ricco di personalità artistiche, e questi artisti sono il futuro. Il loro linguaggio è efficace tanto da trasformare l’appuntamento con la IX Biennale giovani in una mostra dove, alla fine, si vedono pittura, scultura e comunicazione artistica, compattate in un lavoro solido su cui fondare un percorso a venire. Orari di apertura: mattino: dal lunedì al venerdì dalle ore 9:00 alle ore 13:00; sabato dalle ore 9:00 alle ore 12:00. Pomeriggio: sabato, domenica e festivi, dalle ore 15:00 alle ore 18,00. Chiusure previste: 8 dicembre, 24-25-26 dicembre, 31 dicembre e 1 gennaio. Ingresso gratuito. Info: tel. +39 0376 659315. segreteria@comune.gazoldo.mn.it, www.comune.gazoldo.mn.it
m.a.m. tra dipinti, sculture, grafica e fotografia Il Museo di arte moderna (M.A.M.) ha sede lungo il tracciato della via consolare romana Postumia in una delle residenze gentilizie del XVI secolo dei feudatari del luogo, i conti Ippoliti. Esso occupa il piano nobile della Villa Ippoliti, al quale si accede attraverso un maestoso scalone a doppia rampa simmetrica con imponenti statue. Nello stesso edificio e nelle sue pertinenze sono collocati gli uffici comunali ( al piano terra della Villa) e alcuni dei più importanti servizi alla persona della comunità, tra i quali la biblioteca civica e il centro sociale degli anziani (nelle ali laterali). Tale museo è riconosciuto dalla Regione Lombardia come Museo Regionale. Le collezioni del MAM si compongono di oltre trecento opere tra dipinti e sculture, grafica, e fotografia, a partire dalla seconda parte dell’Ottocento disposti lungo le pareti del Piano Nobile dell’antica grande villa cinquecentesca degli Ippoliti.
gli spazi di Villa Ippoliti, sede del Museo d’Arte Moderna di Gazoldo degli Ippoliti, si aprono a undici giovani artisti selezionati dal curatore gianfranco ferlisi portante per la crescita culturale dell’intero territorio virgiliano. Trova così conferma uno scenario complesso e stratificato in cui tradizione ed innovazione, temi attuali e tenaci, convivono senza entrare in contraddizione, uno scenario da cortocircuito visivo spazio/temporale in cui tutti gli autori ci aiutano ad inoltrarci sull’impervio sentiero di nuove possibili relazioni tra pittura e installazione, tra residui di immagini e astrazione, tra la persistenza di un operare che si appropria e si ibrida con altri e diversi linguaggi e svariati materiali.
n. 6 Dicembre-Gennaio 2013
Fino al 5 marzo Verona
L’Evento
La mostra sta riscuotendo grande successo a Palazzo della Gran Guardia con oltre 300 opere provenienti dai principali musei del Messico
antica civiltà MAya il linguaggio della bellezza di m.t. san juan
ben 18 anni dopo la mostra a venezia
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a mostra si svolge a Palazzo della Gran Guardia con oltre 300 opere provenienti dai principali musei del Messico e durerà fino al 5 marzo 2017. I Maya sono una delle civiltà più ricche di storia e di mistero. Tra il 2000 a.C. e il 1542 d.C. essi inventarono e svilupparono sistemi matematici, calendari, spirito artistico, misurazioni del tempo e molto altro ancora: tra le civiltà più ricche di storia e colme di misteri mai svelati, nonostante gli sforzi dei grandi storici e dei maggiori esperti, la loro cultura resta ancora colma di enigmi che affascinano l’intero genere umano. La mostra I Maya. Il linguaggio della bellezza di Verona, una delle più grandi ed esaustive che siano mai state prodotte a livello internazionale,
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L’ESPOSIZIONE OFFRE UNO SGUARDO NUOVO, INNOVATIVO E SORPRENDENTEMENTE ATTUALE SULL’ARTE MAYA A PARTIRE DALL’INDIVIDUAZIONE DEI MAESTRI, DELLE SCUOLE E DEGLI STILI approda a Palazzo della Gran Guardia con oltre 300 opere provenienti dai principali musei del Messico, e sarà visitabile fino al 5 marzo 2017. LA MOSTRA La mostra di Verona curata da Antonio Aimi e Karina Romero Blanco affronta per la prima volta il tema della cultura di questo antico popolo attraverso le parole e i testi degli stessi Maya, utilizzando – come mai è avvenuto in passato – la più grande rivoluzione antropologica dell’ultimo secolo: la decifrazione della loro scrittura. Parallelamente, l’esposizione offre uno sguardo nuovo, innovativo e sorprendentemente attuale sull’arte maya a partire dall’individuazione dei maestri, delle scuole e degli stili: finalmente si ha la possibilità di rapportarsi alle opere attraverso una lettura storico-artistica e non solo archeologica. TRE PERIODI I tre grandi periodi – preclassico, classico e postclassico – che dal 2000 a.C. al 1542 d.C. hanno visto fiorire questo popolo, sono spiegati attraverso straordinari capolavori dell’arte maya come il Portastendardi, pregiata scultura risalente all’XI secolo realizzata da un maestro di Chichen Itza; la Testa raffigurante Pakal il Grande che visse dal 603 al 683 dopo Cristo e fu il più importante re di Palenque; la Maschera a mosaico di giada raffigurante un re divinizzato tipico esempio di maschera funeraria; e infine come l’Adolescente di Cumpich, imponente scultura risalente al periodo tardo classico ritrovata nel sito archeologico di Cumpich.
A 18 anni di distanza dalla mostra del 1998 sui Maya di Venezia, torna in Italia il racconto della storia di un popolo che non cessa di affascinarci per le sue conoscenze matematiche, per i suoi raffinatissimi sistemi calendariali e per le sue realizzazioni artistiche. Inoltre la tappa italiana della mostra svela i risultati delle ultime ricerche scientifiche sui Maya e consente ai lettori di leggere direttamente i loro testi, senza sfuggire a temi intriganti come le profezie, la fine del tredicesimo baktun (caduta il 21 dicembre 2012) e i segreti del Conto Lungo, un ciclo di 5125,3661 anni che aveva cominciato a “girare”, il giorno della creazione, che per questo popolo era avvenuta il 6 settembre del 3114 a.C.
oggetti che hanno cavalcato millenni La civiltà maya è spiegata anche attraverso la ricostruzione di antiche architetture, utensili della vita di tutti i giorni che hanno cavalcato millenni come collane, orecchini, strumenti musicali, vasi e incensieri, tutti provenienti dai più importanti musei messicani quali il Museo Nacional de Antropología (Città del Messico) che coi suoi due milioni di visitatori è il primo museo di antropologia del mondo, il Museo Regional de Antropología Palacio Cantón (Mérida, Yucatán), il Museo Arqueológico del Camino Real de Hecelchakán (Hecelchakán, Campeche) e dai tanti siti archeologici delle più importanti città maya come Calakmul, Chichen Itza, Palenque e Uxmal.
www.mayaverona.it
n. 6 Dicembre-Gennaio 2017
Mantova Palazzo Te
L’Evento
l’azienda di castel goffredo, leader a livello mondiale nel settore delle calze e collant a compressione graduata, ha festeggiato a palazzo te il prestigioso traguardo
calzificio solidea 40 anni e non dimostrarli di M.T. San Juan
geniale intuizione e coraggio imprenditoriale Il marchio SOLIDEA è il frutto di una geniale intuizione imprenditoriale di Enzo Pinelli e da scelte coraggiose nel campo pressoché inesplorato del micromassaggio e della elastocompressione. SOLIDEA è un marchio Certificato CE e il calzificio Pinelli è certificato ISO 9001, a garanzia di una linea esclusiva di calze e collant dalle performances particolari che soddisfano le esigenze specifiche. Un marchio nato da un progetto industriale e da una struttura produttiva all’avanguardia. Da sempre, il Calzificio Pinelli profonde grande impegno nell’evoluzione tecnologica dei processi produttivi e nella ricerca a più livelli, per essere al passo con i tempi garantendo costantemente elevati standard di efficienza.
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a festeggiato l’ambìto traguardo dei 4 decenni di attività, con una splendida festa a Palazzo Te, l’azienda castellana fondata da Enzo Pinelli e dalla moglie Cristina, e oggi gestita assieme ai due figli Luca, amministratore delegato, e Michele, direttore commerciale. L’azienda è leader mondiale nel settore delle calze e dei collant a compressione graduata e terapeutiche che sanno coniugare il benessere delle gambe con l’eleganza. La società ha brevetti internazionali su uno speciale tessuto a onde tridimensionali micromassaggianti, che viene usato sia per collant da donna sia per articoli di fitness e terapeutici con una distribuzione che avviene attraverso farmacie, centri di ortopedia e centri di bellezza e distribuzione all’estero attraverso collaborazioni con partner locali come in Cina, Taiwan, Giappone, Russia, Stati Uniti e Canada. Una realtà consolidata con 1.300 metri quadrati di uffici, 10mila metri di area coperta da cui escono i vari prodotti, un magazzino con tre impianti robotizzati per la preparazione automatica degli ordini,
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15mila punti vendita solo in Europa (con presenze in 70 paesi) e circa 200 dipendenti. Il Cavaliere del Lavoro Mario Boselli l’ha definita «una delle piccole medie imprese manifatturiere che tutto il mondo ci invidia». La serata, sapientemente organizzata per 150 ospiti selezionati, ha avuto come cornice l’opera più celebre dell’architetto italiano Giulio Romano, Palazzo te, autentico punto di riferimento della Capitale Italiana della Cultura. Tre i momenti fondamentali: “Al seguito di Carlo V imperatore; “La danza delle calze”, “La cena a cura dello chef Davide Oldani”. La visita guidata a Palazzo Te sulle orme dell’imperatore Carlo V che nel 1530, ospite a Mantova dal marchese Federico Gonzaga per un soggiorno che apprezzò molto, subito lo elevò al rango di duca, ha avuto come Cicerone il prof. Ugo Bazzotti. Lo spettacolo di danza è invece stato curato dal corpo di ballo del teatro Sociale di Mantova diretto da Marina Genovesi. La cena ha avuto, infine, come protagonista lo chef pluristellato Davide Oldani che non ha perso l’occasione di stupire anche i palati più esigenti con piatti di rara maestria. Lavoro, arte e cultura sono punti fermi nella vita della famiglia Pinelli
Chef Oldani, Enzo e Luca Pinelli
IL CAVALIERE DEL LAVORO MARIO BOSELLI L’HA DEFINITA «UNA DELLE PICCOLE MEDIE IMPRESE MANIFATTURIERE CHE TUTTO IL MONDO CI INVIDIA» e rappresenteranno anche nel 2017 un impegno costante per l’azienda. Certe le collaborazioni con scuole e università italiane, in primis con la Iulm di Milano e con l’istituto professionale Bonomi-Mazzolari di Mantova.
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INCONTRi
MARIA TERESA FERRARI CAMBIARE VITA E RIPARTIRE SI PUÒ. LA CURA SONO IO
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n quotidiano tra parole e arte, una trentennale esperienza nel mondo della comunicazione, l’ha portata ad organizzare eventi nazionali importanti, tra cui mostre e conferenze dedicate al suo amato Buzzati, di cui è la massima esperta nell’ambito pittorico. Una vita densa, quella di Maria Teresa Ferrari, 51 anni, veronese, autrice e ideatrice di eventi culturali, dove non è mai mancato lo spazio dedicato al volontariato. Prima tra le favelas del nord est del Brasile, al fianco di un vescovo missionario, poi, organizzando tanti eventi legati alle scottanti tematiche del mondo femminile, racchiusi sotto il significativo titolo “MADRI all’origine del coraggio”. Quel coraggio che a Maria Teresa non è mai mancato, ancor più da quando, un caldo giorno del 2015, ha bussato alla sua porta un ospite inatteso: il cancro. La metastasi parlava chiaro: mesi di chemioterapia, radioterapia, cure ormonali...la vita, ma anche il fisico sarebbero mutati nei mesi. Una promessa a se stessa Maria Teresa se l’è fatta subito, una promessa dalla quale sarebbe nato il nuovo percorso di vita: “il cancro non le avrebbe mai tolto il sorriso”, quella bellezza interiore, ma anche esteriore, che inevitabilmente le terapie intaccano. Quell’ “ospite inatteso”, come lei l’ha sempre chiamato, l’avrebbe combattuto con amore e tenacia. E così Maria Teresa, nel suo letto d’ospedale allo IEO, l’ Istituto Europeo Oncologico di Milano fondato da Umberto Veronesi, ha capito che la soluzione sarebbe stata diventare lei stessa artefice della sua guarigione e ha organizzato tutto per tempo: una linea di copricapi, “cappelli ad arte” che portano con sé un messaggio, di rinascita, di gioia, di positività. “Ho pensato che per curare il mio cancro - racconta - sarei dovuta partire dalla testa illuminandola con pensieri nuovi, positivi, perché è lì che
Su Facebook è possibile seguire Maria Teresa Ferrari, che vedete sopra nelle foto con i suoi “Cappelli ad Arte”, e scoprire lo sviluppo di tutti i progetti legati all’associazione “La Cura Sono Io”
n. 6 Dicembre-Gennaio 2017
di M.T. SAN JUAN
LE FAMIGLIE DELL’AMARONE D’ARTE ASSOLDANO YOBBIDù, LA SAPIENTE TRIBÙ DI PICCOLI GUERRIERI Saranno le “Famiglie dell’Amarone d’Arte” a sostenere per un anno un progetto originale e inedito, che “La Cura Sono Io” rivolge ai più piccini. Yobbidù diventerà il mondo di riferimento e sostegno per i bambini che vivono la difficile esperienza della malattia e dell’ospedalizzazione. La tribù dei piccoli guerrieri li aiuterà ad affrontare le paure e a gestire le emozioni. Contenuti e strumenti del progetto sono stati infatti ideati per far emergere la fiducia e l’autostima dei bambini, ancor più quando sono piccoli pazienti bisognosi di accoglienza e sostegno. Tra i tanti temi sviluppati: i cibi, grandi doni di madre terra, la natura con la sua azione benefica sugli stati d’animo, la musica.
prende vita la volontà di volersi bene”. Sono nati così cappelli ricchi di personalità e glamour, spesso scintillanti grazie alle paillettes. “Ricorderò sempre quando sono andata al mio appuntamento settimanale con la chemio indossando il mio basco scintillante; per le donne più giovani è stato un faro che ha portato un po’ di luce nel grigiore di quei reparti”. Questi #copripensieri, adatti a tutte le donne, malate e no, hanno affascinato pazienti ed amiche, iniziando un viaggio importante, che ha portato Maria Teresa Ferrari a testimoniare ad eventi, incontri, ma anche su media e social. Il suo sorriso e il suo ottimismo sono diventati subito virali come il suo motto: “La Cura Sono Io”. Un progetto che oggi, grazie al prezioso aiuto di un’amica, Anna Chiara Sanmartin, e l’appoggio di un’ importante fondazione nazionale, è diventata associazione. Oltre a diffondere i “Cappelli ad Arte” con i loro messaggi, in cantiere c’è un libro, che vuole essere una guida pratica e una App, un aiuto per vivere meglio ogni giorno, per avere tutti quei consigli fondamentali che nessuno ti dà. “Abbiamo bisogno di sentirci dire come minimizzare i fastidi, - sottolinea Maria Teresa - quale crema usare per alleviare una irritazione, quale rimedio naturale può aiutarci, quali pensieri rincorrere o musica ascoltare per il nostro benessere. Ma anche quali aiuti estetici possono migliorare la qualità della nostra vita.” Maria Teresa aveva un sogno nel cassetto, occu-
La Cura Sono Io: dentro e fuori. Con la creatività che mette in luce l’arte di vivere, aiutando le donne a diventare artefici della propria guarigione e i bambini ad affrontare le paure attraverso incontri, libri, mostre e strumenti “social” parsi anche dei bambini. Ed ecco che la vita, lei la chiama Provvidenza, sta esaudendo anche questo desiderio. Lo sta facendo con quell’arte e quell’estro, che da subito hanno caratterizzato la sua nuova vita.
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incontri
wainer mazza SCRIVO E CANTO PER LA MIA GENTE
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antautore, intrattenitore, poeta, cantastorie. E’ un’icona nel panorama artistico mantovano. Nelle sue canzoni vengono affettuosamente evocati lo spazio e il tempo, la mappa esistenziale di una Padania “minore”, fatta di paesi silenti, di bianche strade che si perdono nella campagna, di figure remote, di brume avvolgenti. Incontriamo Wainer Mazza per conoscere qualcosa di più di un personaggio tanto caro ai mantovani. Come nasce e come si sviluppa la sua passione per la musica? «A 15 anni la prima chitarra, i primi accordi, le mie prime canzoncine dedicate alle emozioni e agli incontri col pianeta femminino, ma anche temi di carattere sociale riguardanti gli anni ‘60 e già come sfondo il mio amato Po». Come nasce e si sviluppa la sua carriera? «Preciso che la mia non è mai stata una carriera, bensì una passione costante per la musica, per il dialetto con predominante la parola, il testo più o meno poetico da far sapere e condividere con il mio prossimo. Entrato a far parte dei poeti dialettali del Fogolèr ho cominciato a comporre ballate sulla mia gente, sul territorio, non disdegnando la casa di riposo, l’oratorio o la sagra di paese, mantenendomi come una presenza costante nel panorama artistico mantovano». Chi è per lei il cantastorie tradizionale? «Direi che è l’artista che più persegue nei modi e nelle finalità la figura dei cantastorie di tradizione che, a ben ricordare, frequentavano le sagre, i mercati, imbonendo e coinvolgendo la gente (nel gergo facendo “treppo”) cercando di trasmettere attraverso ballate (dai temi struggenti, delittuosi, amorosi o di situazioni sociali) un’immediatezza e partecipazione che si ottiene solo per strada, a contatto del tuo pubblico (e non importa di quale ceto sociale)». Che ricordi ha della sua prima esibizione? «Bene, io fisso la mia prima data ufficiale di attività pubblica con una uscita in quel di Rodigo, 19 maggio del 1975, alla Casa di Riposo assieme ai colleghi del cenacolo dialettale “Al Fogolèr” che mi permettevano così di esibirmi con le mie prime canzoni in dialetto. Ma rovistando nel cassettone dei ricordi trovo una mia partecipazione a Castrocaro Terme, diciannovenne, quindi 1964, con un pezzo di Ray Charles e in classifica nei primi trenta in tutta Italia». Qual è il momento artistico che le ha dato maggiori soddisfazioni? «Sinceramente non ne ho uno in particolare ma ho invece tutta una serie di riconoscimenti e di mie realizzazioni, ognuna con un suo sentimento, ognuna
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di m.t. san juan
CAVALIERE DELLA REPUBBLICA, PREMIATO CON LA ROSA CAMUNA DI REGIONE LOMBARDIA, HA PUBBLICATO 6 LIBRI. È CITATO IN OLTRE 100 PUBBLICAZIONI DI ALTRI AUTORI, HA REALIZZATO 3 CD E VANTA ALMENO 4000 INCONTRI COL SUO PUBBLICO
con una propria valenza. Esempio: titolo di Cavaliere della Repubblica, assegnazione della Rosa Camuna di Regione Lombardia, trasferte di canto a Londra, così come a Napoli, pubblicazione di 6 libri personali e citazioni in oltre 100 pubblicazioni di altri autori, realizzazione di 3 CD, almeno 4000 incontri con il mio pubblico». Esiste una canzone, tra le tante davvero belle da lei composte che preferisce, magari legata a un suo ricordo preciso? «“Munticiana, Munticiana” e “Am ciami Po” sono senza dubbio le canzoni che, affettivamente, mi porto sempre dietro. Ricordo che “Munticiana” l’ho cantata con i miei compaesani in una delle prime edizioni della Minciomarcia e “Am ciami Po” in un mega-raduno di Viadana con tutti, dal Monviso al Delta, a cantare il fiume». Qual è il brano che più l’ha sorpresa riascoltandolo? «A dire il vero ce ne sono tante di mie canzoni che mi danno sensazioni sempre nuove e impreviste ma, in linea di massima, sono quelle che faccio arrangiare da altri musicisti e che, poi, vanno a finire sui miei CD. Ecco, l’interpretazione di questi artisti dà un valore aggiunto, e a volte sorprendente, per quello che ho fatto». Quali specifiche canzoni, e nelle medesime, quali frasi rispecchiano la sua vita sentimentale? «Attorno a una donna”, dove dico “Attorno a una donna ci farei un giardino, con ponti, ruscelli e in fondo là un camino...». Per la città di Mantova? «“A Mantua”, dove dico “Pugiàda in an basìn, stricàda da tri lagh, tra ‘l verd a dla canpagna at tiri ancóra fià». Per la gente di Mantova che tanto la ama? «Direi che uso i capisaldi della canzone mantovana quali “La Tur dal Sücar” o “Pino l’Òrb” o addirittura “La Pèpa dal magnàn” ma anche mie canzoni che mi vengono richieste anche se datate e magari che
più non ricordo. Per Mantova, senza esagerare, tra canzoni e poesie, almeno cinquanta sono a disposizione». Quali feedback riceve dai presenti che l’ascoltano? «Ricevo incoraggiamento, elogi, partecipazione e condivisione per quello che riesco a trasmettere e un po’ tutti mi riconoscono questo prerogativa che porto avanti da più di quarant’anni, con una serie di innumerevoli attributi alla mia persona e all’arte popolare che diffondo. E questo sinceramente la dice lunga di come può essere visto e classificato anche un artista locale». Lo scorso anno lei ha pubblicato il libro “Ho fatto quaranta “dove appunto racconta la sua carriera lunga quarant’anni. Quali sono i suoi progetti futuri? «Per me tutto è in divenire e frutto delle esigenze e degli stimoli del momento. Non ultimo, la pubblicazione del mio CD dedicato interamente alla città e ai suoi personaggi, dove però ho inserito l’inno (e mi si permetta “ufficiale“) che celebra il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2016. Nel cassetto montagne di fogli, poesie, racconti, canzoni e tanto dialetto che potrebbero ricomporsi, così per incanto, in un libro, un CD, da un giorno all’altro».
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dossier / Lasciti, diritti morali e legali
cara Eredità tra armonia e dispute
Recentemente i media hanno dato un certo rilievo ad un eclatante caso di cronaca legata al mondo imprenditoriale: la segretaria di un noto imprenditore deceduto (Caprotti/Esselunga) ha ricevuto in eredità da quest’ultimo la metà del proprio patrimonio liquido. Sin qui nulla di particolare, accade spesso che un dipendente di valore possa ricevere, come gesto di riconoscimento, una donazione testamentaria dal proprio datore di lavoro. Lo scalpore della notizia sopra riportata sta nell’entità del lascito intascato dalla invidiata segretaria-manager: 75 milioni di euro. Parallelamente a questa vicenda un’altra eredità, consistente in 100 milioni di euro, è stata destinata dalla sorella (Clara Agnelli) di un altro noto imprenditore ai parenti di secondo grado, non esistendo eredi diretti (figli, marito). In entrambi i casi le cronache parlano di dissapori più o meno pesanti sorti tra i destinatari di queste ingenti fortune, ma di questo non c’è da mera-
a cura di giacomo gabriele morelli
Il testamento si tende a rinviarlo, o a non farlo proprio, probabilmente perché si cerca sempre di allontanare il pensiero della morte, e quindi lo si ritiene non urgente
vigliarsi, probabilmente avrebbe fatto notizia la pacifica divisione di questi patrimoni. “Parenti serpenti”, così titolava un film di Mario Monicelli del 1992, e l’espressione è ormai di uso comune. E c’è inoltre un vecchio adagio popolare che ci ricorda come dei parenti “non ci si liberi neppure da morti”. Se i rapporti tra parenti fossero tutti come quelli che hanno ispirato il titolo del film la società avrebbe sicuramente di che preoccuparsi, in genere non è così, tuttavia sono frequenti le liti e dissapori, anche accesi, tra parenti indipendentemente dal grado che lega gli uni agli altri. Che siano fratello o sorella, padre e figlio, zii e nipoti o cugini, gli esempi di liti, cause e fatti di cronaca sono purtroppo all’ordine del giorno. Le cause possono essere le più disparate, ma frequentemente il fattore scatenante è proprio l’eredità e le divisioni dei beni tra eredi e successori. Un paio d’anni fa fece scalpore la dichiarazione di Sting, la nota popstar, che annunciò durante una
In assenza di parenti del defunto entro il 6º grado, l’eredità va di diritto allo Stato
La successione dei patrimoni, un fenomeno culturale Per molto tempo l’evento successorio in Italia ha seguito l’arcaico “diritto di primogenitura”
intervista che non avrebbe lasciato praticamente nulla in eredità ai propri 6 figli perché “nella vita si deve lavorare”. Una scelta che si basa su concetti anche condivisibili, ma che potrebbe trovare degli ostacoli nella sua applicazione, a meno che il patrimonio da oltre 220 milioni di dollari accumulato dal cantante non venga dilapidato prima della sua morte. Va precisato infatti che nella maggior parte delle legislazioni mondiali non è possibile diseredare completamente un erede legittimo, e in particolare il proprio coniuge e i figli. Una quota del patrimonio spetta agli aventi diritto per legge, anche se per via testamentaria il defunto disponesse diversamente. Esistono alcune situazioni particolari in cui l’erede legittimo può essere diseredato, ma solo nel caso abbia commesso dei reati gravi contro il defunto da cui questi dovrebbe ereditare. Agli eredi è concessa comunque facoltà di scegliere. Ci sono casi infatti in cui sono gli eredi che non vogliono ereditare tutto o parte del patrimonio (che può in effetti essere costituito anche da debiti) lasciato loro da un parente prossimo o tramite testamento. In questo caso infatti è consentito rinunciare ad ereditare quanto spetterebbe. L’entità del patrimonio “conteso” non riveste una particolare importanza, anzi, sono proprio le eredità di medio-piccolo calibro ad innescare le più numerose conflittualità, indipendentemente che esse sfocino poi in vertenze da discutersi in tribunale. Le cause legali tra parenti consistenti in dispute testamentarie nascono spesso dalla disinformazione (comprensibile) su tutto ciò che riguarda l’”eredità”. I punti dolenti più frequenti son sempre i medesimi: promesse verbali non mantenute, rivendicazioni meritocratiche, dispute sulla legittimità stessa del testamento e sulla
Il fenomeno ereditario rappresenta da sempre un aspetto cruciale dell’organizzazione istituzionale di ogni società umana. Eredità e successione a causa di morte, e le regole che le disciplinano, hanno forti ripercussioni sull’organizzazione della società. Molte culture hanno adottato un
meccanismo successorio che privilegia la linea paterna (successione ex patre), in base al quale solo i figli maschi ereditano; altre culture hanno adottato un meccanismo successorio che privilegia la linea materna, in base al quale il patrimonio ereditario si trasmette alle figlie femmine. Per molto tempo il fenomeno successorio in Italia ha seguito il ‘diritto di primogenitura’, attribuendo l’intero patrimonio ereditario al primo figlio maschio della persona deceduta. In linea generale si può dire che molte società del passato e quasi tutte le contemporanee adottano un più o meno complesso sistema di regole ereditarie, in forza delle quali si perviene a una suddivisione del patrimonio ereditario fra i superstiti del defunto (nel linguaggio tecnico-giuridico indicato come “de cuius”). In assenza di parenti entro il 6º grado, l’eredità va di diritto allo Stato.
solo l’8% della popolazione gode di una successione testamentaria L’entità dei patrimoni “contestati” non riveste una particolare importanza. anzi, sono proprio le eredità di calibro medio-piccolo ad innescare le più numerose conflittualità
capacità di intendere e volere del defunto al momento della stesura delle “ultime volontà”, mancata equità, e via dicendo. È importante spesso anche la complessità familiare del “de cuius” cioè di colui che morendo lascia il suo patrimonio agli eredi. Ci possono essere infatti situazioni intricate, con divorzi, a volte plurimi, con figli avuti da coniugi diversi, e con i medesimi coniugi aventi più o meno diritti. Insomma un ginepraio in cui non è semplice muoversi. Il testamento ha il compito di tutelare le persone care a chi lo redige (anche per evitare spiacevoli liti), ma solo l’8% della popolazione gode di una successione testamentaria. La maggior parte degli italiani non si pone il problema e non considera l’importanza e l’utilità pratica di questo documento. Probabilmente perché si tende sempre ad allontanare il pensiero della morte e si pensa che sia un atto costoso e complicato, che non tocca direttamente, che non è urgente, quindi si tende a rinviarlo o a non farlo proprio. Eppure, è un atto di altruismo e di attenzione, familiare e sociale, verso i propri cari, per scongiurare incresciose conflittualità.
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ABITARE
UNA STELLA POLARE NELLA STANZA DA BAGNO Il lavabo ci accompagna nelle attività quotidiane in bagno sin dal risveglio: lavaggio del viso, rasatura, pettinatura dei capelli, pulizia dei denti … fino alla preparazione di una fantastica serata di divertimento. I produttori di Blue Responsibility offrono innumerevoli varianti che abbinano in maniera ottimale design, funzionalità e sostenibilità. Con il programma modulare di pianificazione degli spazi di Burgbad, che riunisce in se la tecnica dei sanitari e i mobili della stanza da bagno, il lavabo torna nel vero senso della parola al centro del bagno. Come modulo completo le unità possono essere collocate liberamente nello spazio. Così nasce un’isola lavabo al centro della stanza che serve contemporaneamente da elemento di design e conferisce al bagno una nuova struttura. Anche se il lavabo è collocato in modo classico alla parete, vi sono numerosissime possibilità di allestimento. Così Ideal Standard offre alte colonne lavabo, che grazie alla loro immagine
di barbara gazzi
scultorea richiamano l’attenzione su di sé. Lavabo dalle dimensioni flessibili in ceramica o minerale composito, creano soluzioni individuali per ogni spazio, dalle varianti angolari ai sistemi per locali mansardati, fino ai lavabo XXL con una lunghezza massima di 2,70 m. Anche l’elemento lavabo ad altezza regolabile cerca di soddisfare le esigenze individuali. Con la pressione di un tasto il lavabo si sposta in uno spazio compreso tra 70 e 90 cm verso l’alto o verso il basso e quindi può anche essere utilizzato in modo ottimale rimanendo seduti o dai bambini. Anche per quanto concerne il materiale vi è un’ampia scelta: Dall’acciaio smaltato, alla ceramica, al minerale composito o vetro tutto è possibile. I lavabi diventano particolarmente robusti con l’aiuto di rivestimenti speciali. Così il rivestimento della superficie è dotato di un sigillo di qualità, che mette in evidenza caratteristiche quali la durata, le proprietà antipolvere, la semplicità di pulitura e la neutralità dei colori.
TENDENZE
COME SCEGLIERE L’ARMADIO GIUSTO
CREAZEN NATURAL STYLE PER GIARDINI
La scelta di un armadio è sempre un acquisto importante soprattutto se in casa vi è la possibilità di averne solo uno e non è solo una questione estetica ma anche funzionale! Con MOBART BEN, azienda italiana di riferimento per la progettazione, produzione e fornitura di arredamenti in legno chiavi in mano, su misura e su progetto, è possibile scegliere tra un’ampia gamma di proposte suddivise per finitura e per sistema d’apertura. A battente, con ante scorrevoli o complanari numerose sono le soluzioni tutte in massello, Abete, Rovere, Larici delle Dolomiti, con o senza nodi, nelle finiture spazzolata, levigata e nell’esclusiva finitura spaccata. Le strutture dei mobili possono anche essere abbinate ad ante laccate lucide o opache, o vetrate. Inoltre, le armadiature dell’Azienda, tutte realizzabili su misura, al centimetro” per sfruttare al meglio ogni spazio disponibile, possono essere personalizzate sia per quanto riguarda l’attrezzatura, con cassettiere interne, ripiani regolabili e barre appendiabiti – sia con sistemi di illuminazione interna realizzati grazie a barre led incassate a filo sui fianchi dei mobili, con sensore. MOBART BEN da sempre utilizza materiali e legnami pregiati di prima qualità, Made in Italy. La lavorazione, tipica della tradizione artigianale, può avere un aspetto levigato, spazzolato profondo, piallato a mano oppure spaccato con un effetto vissuto. Quest’ultima, rappresenta una finitura esclusiva, una vera rivoluzione delle superfici, di cui MOBART BEN in Italia è stata pioniera. L’azienda seleziona le materie prime con un’etica rivolta al rispetto e alla tutela dell’ambiente. I legnami provengono da foreste gestite in maniera sostenibile, privilegiando essenze europee.
La nuova recinzione in acciaio CreaZen evoca le canne di bambù che si inclinano al passaggio del vento e seduce con la sua bellezza esotica, è un omaggio alla natura. Per l’outdoor si è affermata una tendenza alternativa più minimalista e ispirata alla natura, nei materiali o nelle forme. Ecco quindi che decorare il giardino significa connotarlo con arredi che si inseriscono nel contesto armoniosamente. Non va dimenticata la recinzione perimetrale che se decorativa, rappresenta un complemento importante da scegliersi in base alla tipologia del giardino ed allo stile dell’arredo esterno. E’ ideale per villette singole, complessi abitativi, parchi e aree verdi di pregio. Grazie alla linearità dei tubi quadrati, ha un design pulito ed elegante, favorito anche dal fissaggio esterno semi-nascosto, che regala a giardini e spazi verdi equilibrio estetico e leggerezza. Gli speciali trattamenti protettivi rendono la recinzione estremamente resistente nel tempo anche in ambienti particolarmente ostili come in presenza di umidità salina.
A LETTO CON PRATICITà E ROMANTICISMO La camera da letto dei ragazzi deve favorire la completa immersione in un’atmosfera rilassante e ovattata, ideale per assicurare loro un corretto riposo e sogni da favola. Singolo o a una piazza e mezza, corredato dalla testiera Ambra, imbottita, asportabile è una superficie pratica in quanto resistente al graffio e ideale per la pulizia.
LINEASETTE MAESTRI CERAMISTI Bosco verticale o wall decor? Una sintesi tra i due. Il progettista ha voluto trovare una strada per portare tra le mura domestiche quanto normalmente arreda gli esterni. Una contaminazione tra ambienti che arriva a contemplare anche l’outdoor come una risorsa stilistica. Tre diversi modelli in due colori di base, uno chiaro e uno scuro.
ORGANIZZAZIONE ED EFFICIENZA Per proteggere gli abiti e la biancheria da letto dalla polvere IKEA ha pensato a diverse soluzioni. il portascarpe da appendere con 16 comode tasche, dotato sia di occhielli sia di un pratico gancio, e le scatole da 4 pezzi, impilabili e con nastro a strappo che permette di aprire e chiudere facilmente la finestrella a rete ed individuare il contenuto.
ECo&green
FOCUS di giacomo gabriele morelli
di benedetta bottura
moda etica tra natura e solidarietà Essere alla moda rispettando gli altri e il pianeta. Sono molte le case di moda che hanno scelto di produrre i loro abiti e accessori in modo etico, ecologico e critico. Ma cosa vogliono dire queste parole? La moda etica mira alla produzione nel rispetto dell’ambiente e dei lavoratori. Dunque chi sceglie di fare moda etica non fa lavorare i minori e paga equamente i propri dipendenti.Inoltre, la moda etica utilizza solo materiali non tossici. Anche i capi vegani rientrano nella moda etica, perché non usano materiali provenienti dagli animali. La moda ecologica, invece, utilizza fibre organiche, provenienti da piante, di solito da coltivazione biologica. Nella moda ecologica tutti i procedimenti di produzione, colorazione e trattamento dei tessuti, non inquinano l’ambiente. La moda ecologica spesso usa materiali biodegradabili o riciclabili, anziché fibre sintetiche
Una piccola simpatica presenza nel Mantovano (nylon, poliestere, acrilico,...) che sono difficili da smaltire. Infine c’è la moda critica che come quella etica esige il rispetto dei lavoratori e dell’ambiente, ma inoltre prevede l’uso di materiali riciclati. Rispettare tutti questi principi non è facile e sicuramente è molto costoso. Per questo la moda eco-sostenibile non è alla portata di tutti, ma dobbiamo considerare che quando pensiamo “che cosa mi metto oggi?” facciamo una scelta che ha degli effetti sul mondo.
Generalmente i topi e tutti gli animali ad essi equiparabili non godono della simpatia di alcuno. A molte persone la sola vista provoca sensazioni di profonda repulsione, atteggiamento di solito comprensibile e condivisibile, retaggio di un’educazione popolare influenzata dalle sciagurate abitudini di alcune delle specie di topi maggiori, frequentatrici di fogne e discariche. Se ci si sforza di controllare questa antipatia quasi congenita, un abitante delle nostre campagne, coi sorci aventi solamente lontane affinità, non può che trovare
incredibile ma vero
Lago Baikal musica tra i ghiacci Suonare la superficie di un lago. Una caduta durante una passeggiata sulla superficie ghiacciata del lago Baikal in Russia, ha permesso a quattro amici di scoprire che, colpendo il ghiaccio, è possibile produrre suoni. Il caso ha voluto che non si trattasse di ragazzi qualsiasi, ma della band di percussionisti “Ethnobeat”. I ragazzi
alimentazione
Rilassarsi mangiando. i cibi antistress Che stress! Siamo sempre di corsa e come in una reazione a catena ansia, cattivo umore e insonnia si alimentano a vicenda facendoci vivere solo in attesa della prossima vacanza. Prima che il problema diventi troppo grande, possiamo provare a combatterlo col cibo. Scegliendo alimenti ricchi di vitamine del gruppo B, omega 3 e triptofano, possiamo tenere sotto controllo i livelli di zucchero e cortisolo e stimolare la produzione di serotonina, il neurotrasmettitore del buon umore. Pesce, legumi e alghe sono ricchi di Omega3. Latticini, carne, cipolle, uova, patate, avocado e mandorle contengono le vitamine B. Broccoli e uva contengono melatonina per dormire meglio. Un alimento davvero portentoso sono i semi. Un pezzo di cioccolato fondente, anch’esso contenente triptofano, vi darà una sensazione simile a quella dell’innamoramento.
n. 3 Giugno-Luglio 2013
hanno così realizzato un concerto suonando le lastre di ghiaccio del lago. Il video del concerto si può vedere sul sito https://www.youtube. com/watch?v=en0p1Y35p3w. Questo è l’ultimo affascinante fenomeno legato al lago Baikal, che è il lago più profondo, antico e misterioso del pianeta, dichiarato patrimonio dell’Umanità nel 1996.
La foglia bionica per energia pulita La ricerca di fonti rinnovabili ha fatto un altro passo avanti con la foglia bionica. Si tratta di una foglia artificiale in grado di attivare una fotosintesi clorofilliana fittizia, per la produzione di energia e carburante. La fotosintesi è il processo con cui le piante traggono nutrimento dalla luce. L’invenzione si deve a Daniel G. Nocera. La foglia bionica consente di utilizzare la luce del sole per “spezzare l’acqua in due”, ottenendo idrogeno e ossigeno. Questa invenzione si presta a diverse applicazioni: i ricercatori australiani hanno utilizzato questa tecnologia per convertire la luce e usata per la separazione dell’idrogeno utile per la produzione di energia elettrica. I ricercatori di Harvard (USA), invece, hanno usato un altro tipo di foglia bionica che trasforma la luce solare in carburante liquido.
una certa simpatia. E’ il caso dei Moscardino (Muscardinus avellanarius). Questo animaletto (chiamato anche Nocciolino) può raggiungere i 10 cm di lunghezza e i 16 cm se si considera anche la coda. Ha il mantello di colore bruno rossiccio che può variare fino all’arancione-giallo diventando più chiaro nella parte inferiore. Le sue orecchie sono piccole e non molto sviluppate, la coda è lunga e completamente ricoperta dì peli, i suoi occhi sono grandi e neri. D’estate il Moscardino mangia un’enorme quantità di cibo in modo da accumulare una notevole riserva di grasso sotto la pelle. All’inizio dell’inverno si scava un rifugio sotterraneo ben imbottito dove si rannicchia a mo’ di sfera, e cade in letargo sino a primavera. Quando la temperatura esterna scende il Moscardino diminuisce
il suo ritmo cardiaco e respiratorio, diminuendo così anche la sua temperatura corporea. In Italia è abbastanza comune in quasi tutto il territorio tranne la Sardegna e la Sicilia occidentale. È presente sia in pianura che in montagna sino ad un’altezza massima di 1500 metri. Nel Mantovano è di casa nel Bosco della Fontana, più diffuso nel Bresciano e Veronese. Vive prevalentemente in piccoli gruppi sugli alberi e tra i cespugli dove costruisce dei nidi rotondi con foglie e muschio. Si alimenta nelle ore notturne e si ciba di frutta (soprattutto nocciole e da qui il nome della specie, avellanarius, dove avellana significa appunto nocciola), bacche, ghiande e gemme.
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Effetto giovinezza
di Alessandra FusÉ
Pea Cosmetics Uniqa Youth è ideale per chi non vuole rinunciare ad un naturale effetto giovinezza. La proposta firmata Pea Cosmetics include due essential della beauty routine femminile: Uniqa Acqua Micellare, per detergere in modo delicato viso, collo e décolleté, e Uniqa 3D Cream, la rivoluzionaria crema all-in-one, che vanta nove benefici in un unico prodotto a metà tra cosmetica funzionale e make-up. Grazie alla sua formulazione innovativa, che coniuga estratti naturali di piante dalle proprietà depurative con acido ialuronico, Uniqa Acqua Micellare rimuove il trucco in modo delicato ed esercita un’azione idratante ed antiaging, preparando la pelle ad accogliere i benefici dei trattamenti Uniqa.
Yves Rocher
natale
senza macchie
Per un Natale senza macchie sul viso: il Siero perfezionatore AntiMacchie di Yves Rocher è il trattamento quotidiano che rende l’incarnato sempre più uniforme e radioso; la sua texture penetra istantaneamente nella pelle garantendo straordinari risultati sin dalla prima applicazione: l’incarnato diventa più omogeneo. Il Fluido Perfezionatore Anti-Macchie FPS 30 è un must-have che garantisce protezione ed efficacia anti-macchia in un unico prodotto; i filtri solari UVA/UVB aiutano a prevenire la comparsa di nuove macchie cutanee: in un mese di utilizzo le discromie risultano notevolmente attenuate e la pelle ritrova la luminosità e bellezza.
Posidonia oceanica
Maressentia
e le piante acquatiche Nei fondali incontaminati delle Isole Egadi danza, al ritmo ipnotico delle correnti, la Posidonia oceanica, pianta acquatica superiore, fondamentale risorsa per l’ecosistema. Il neo marchio Maressentia che punta sulla biodiversità del territorio, ne ha scoperto proprietà, dall’attività irrefrenabile, utili per contrastare l’invecchiamento cutaneo. Il risultato è un vero concentrato di sostanze bioattive naturali, dagli effetti antiossidanti, antietà, rivitalizzanti e depigmentanti. Nella foto: Crema viso antietà 24 ore, nutriente e ridensificante e Idrogel antietà, contorno occhi e labbra.
Erboristeria magentina
Benessere e salute
Erboristeria Magentina fonda le sue origini nella prima metà dell’800 grazie alla passione ed alle competenze di esperti farmacisti e conoscitori di erbe officinali, con lo scopo di ricercare nella natura nuove metodologie e opportunità terapeutiche per donare all’organismo benessere e salute. L’azienda nasce nel ‘78 a Magenta, con le prime formulazioni e produzioni. Nella foto, l’olio di Argan che racchiude l’energia del sole d’Africa, speciale per mantenere la pelle giovane e luminosa. Nutre la pelle, la idrata e la rende tonica. La Crema corpo delle Fate stimola il processo rigenerativo cutaneo e contrasta la cellulite. La sinergia attivata con la miscela aromaterapica delle Fate permette di combattere gli inestetismi della cellulite e il rilassamento dei tessuti.
Salute & Bellezza GUAM
Alleati
di bellezza Per ritrovare la forma dopo le feste natalizie, la celebre azienda Guam propone dei prodotti per smaltire velocemente i chili di troppo: Dima-Calo saziante, assunto con un bicchiere d’acqua, “volumizza” nello stomaco, apportando senso di sazietà. I fanghi d’alga Dren Plus sono ideali in presenza di cellulite accompagnata da forte ritenzione idrica, gonfiore e pesantezza alle gambe. Si riducono gli inestetismi cutanei, è favorito il drenaggio dei liquidi in eccesso e il tono della pelle. Britannia Dren Plus tè verde è un integratore alimentare al Tè verde, a base di estratti vegetali e Alga Marina. Favorisce il drenaggio dei liquidi corporei grazie all’azione diuretica e depurativa dei principi attivi.
INTERVISTA ALla dott.ssa SUSANNA ESPOSITO
Papilloma virus
Il nuovo vaccino 9-valente
Come proteggerci dal Papillomavirus. Ce ne parla la Prof.ssa Susanna Esposito, direttore dell’Unità di Pediatria ad Alta Intensità di Cura presso la Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico dell’Università degli Studi di Milano e presidente dell’Associazione Mondiale per le Malattie Infettive e i Disordini Immunologici, WAidid. Come si trasmette un’infezione da HPV? «La principale trasmissione avviene per via sessuale. Ma le infezioni da HPV si contraggono anche attraverso rapporti sessuali non completi e coinvolgono donne e uomini. La maggior parte delle infezioni è transitoria: il virus viene eliminato dal sistema immunita-
rio prima di sviluppare un effetto patogeno, ma nei casi più gravi è l’origine di carcinomi e lesioni precancerose». Quanto sono diffuse le infezioni da HPV e quali sono davvero pericolose? «I dati confermano che fino all’80% delle donne sessualmente attive e il 50% degli uomini abbia avuto un’infezione da HPV nel corso della vita. Sono oltre 100 i tipi di virus HPV: secondo i dati diffusi dall’Istituto Superiore di Sanità si stima che circa l’89% dei carcinomi da HPV e l’82% delle lesioni precancerose di alto grado siano correlati ai 7 tipi di HPV 16/18/31/33/45/52/58. Di questi, il tipo 16 e il tipo 18 sono ad alto rischio oncogeno. In Italia si registrano ogni
anno 80.000 nuovi casi di condilomi genitali nei maschi e 130.000 nelle femmine». Come si prevengono le infezioni da HPV? «L’unica arma di prevenzione è il vaccino 9-valente, con un’efficacia dimostrata del 97%. Protegge donne e uomini dai 9 virus HPV più pericolosi (6-11-16-18-31-33-4552-58). Il vaccino 9-valente (un’evoluzione dei due vaccini raccomandati fino ad oggi nel nostro Paese), porterà ad un incremento di circa il 20% in più nella riduzione dei cancri da HPV e del 50-80% in più delle lesioni precancerose. La protezione diretta dei 9 principali tipi di HPV in entrambi i sessi porterà in futuro ad una quasi eliminazione delle patologie HPV correlate».
LA CAMERA DI SOphIA
non è mai troppo tardi per nessun conseguimento
“Gentilissimi lettori, ogni cosa nella vita è destinata in qualche modo a concludersi e anche questa mia collaborazione con il periodico Mantovachiamagarda, con questo mio ultimo intervento, si chiude. Nel ringraziare la redazione e, in particolare, il direttore Marco Morelli per avere ospitato le mie parole, mi preme inviare una nota di gratitudine anche a voi che in questi mesi mi avete seguito con attenzione, talvolta anche
cercando un confronto diretto via telefono o via mail, canali che comunque, ovviamente, rimangono aperti e a vostra disposizione per qualunque vostra necessità (uno scambio di idee, la richiesta di supporto in momento difficile che state attraversando, una guida per uscire da una situazione che vi affligge e appesantisce la vostra vita). La tecnologia mette a nostra disposizione sempre nuovi strumenti per coltivare i legami e consentire il flusso delle informazioni e questo favorisce il mantenimento dei contatti e la vicinanza tra le persone, seppur virtuale. Potete continuare a seguirmi sul blog del mio sito (www.marziasandri.it) dove trovate anche i miei riferimenti, oppure sulla mia pagina Facebook (www.facebook.com/marziasandricounselor). In questi miei periodici interventi ho cercato di
di marzia sandri fornire qualche spunto di riflessione sui temi che maggiormente condizionano le nostre vite e le nostre giornate che spero vi possa essere stato utile: rapporti di coppia, dipendenza affettiva, gestione delle emozioni, necessità di adottare sani ritmi e stili di vita, e tanto altro ancora. A fare da filo conduttore, l’esigenza di conoscere se stessi, di esplorare le proprie dinamiche interiori, di rendersi disponibili a vedere blocchi e resistenze e ad attraversare paure e dolori per poterli superare e trascendere. Nella consapevolezza che non si tratta mai di processi indolori, ma che tutto si può fare, se solo lo si vuole. Una considerazione che vorrei essere riuscita a trasmettere, inoltre, è che “non è mai troppo tardi” per nessun conseguimento. Sia esso di natura interiore che nell’ambito della realizzazione dei propri sogni e che vale sempre la pena di combattere per ciò che si ritiene giusto per la propria vita. Ricordate che nessuno è troppo giovane o troppo vecchio per migliorarsi e per fare della propria versione di se stessi, la protagonista della propria esistenza. L’età non può e non deve rappresentare un limite, piuttosto, sono necessari ingredienti quali la perseveranza, la concentrazione e la passione. Il tutto unito da una buona dose di divertimento e amore per la scoperta. Insomma, finchè si è vivi, non è mai troppo tardi”.
il miglioramento di Sè stessi
io sono le mie emozioni Desidero lasciarvi facendo il punto su uno di quelli che, a mio parere, è e resta uno dei punti focali del miglioramento di sé e della propria vita (relazioni comprese), ovvero la necessità di sviluppare la capacità di esprimere al meglio le proprie emozioni. Anche se spesso la tentazione di ignorare e reprimere gli effetti di delusioni, frustrazioni, dolore, perdite, esperienze negative è molto forte perché ci offre l’illusione di poter cancellare ciò che di spiacevole si presenta nella nostra vita, sappiamo bene tutti, ormai, che le emozioni non si dissolvono come neve al sole ma che si accumulano dentro di noi continuando ad appesantirci e ferirci. Si trasformano in spettri interiori che ci danneggiano nel fisico e nella psiche e dalla cui influenza nessuno è immune. Riconoscerli e combatterli è il modo migliore per prendersi cura della propria salute emotiva, dell’equilibrio e dell’integrità personale. Vi prospetto in breve alcuni consigli per cominciare. 1. Prendete sempre coscienza delle vostre emozioni. Per farlo è necessario procedere strato per strato, affondando in se stessi per arrivare al centro delle proprie emozioni e rispondere a domande quali: come mi sento? È odio, è dispiacere? Che cosa si nasconde dietro a questi sentimenti? (Farlo sotto la guida di una persona esperta, all’inizio, può facilitare il processo e instaurare buone abitudini di autoanalisi) 2. Fate il vuoto nella mente. Si tratta di scendere la scalinata del proprio mondo interiore aiutati da un’esplorazione delle ragioni del malessere che ci attanaglia (che cosa mi fa arrabbiare? Che cos’è che mi fa infuriare? Che cos’è che mi rende triste? Che cosa mi impedisce di stare bene in questi momenti? Cercate di ragionare in prima persona: mi
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Marzia Sandri è - Counselor relazionale, diplomata presso il CSB (Centro Studi Bhaktivedanta - Accademia delle Scienze Tradizionali dell’India) - Iscritta all’ACP (Associazione Counselor Professionisti) - Membro del direttivo del CISMO (Centro Italiano Studi Medicine Orientali) Si è recentemente specializzata in Counseling transpersonale. Tiene conferenze, cicli di incontri e serate di divulgazione sulla meditazione e sulla crescita personale ed è disponibile per incontri privati a Mantova e provincia e nella zona del Basso Garda veronese. Per chi fosse interessato agli argomenti trattati: cell. 333.1373214; marziasandri@virgilio.it
sento, mi fa male che, non voglio che … Che cosa potrei fare oggi per raggiungere la tranquillità piuttosto che l’ansia? Come potrei ottenerlo? Che cosa posso fare in questo preciso istante per arrivarci?) 3. Esprimete le vostre emozioni. Le emozioni possono esprimersi in diversi modi, alcuni distruttivi, altri più sani: liberare il dolore nel pianto, sfogare la rabbia in attività sportive, esprimere ciò che si ha dentro nel creare qualcosa (la base dell’arteterapia – su questo argomento potete chiedermi info), cercare l’ascolto di persone di fiducia. 4. Coltivate il coraggio personale. Implica la necessità di affrontare se stessi per raggiungere i propri obiettivi e fare della propria vita il miracolo che merita di essere.
n. 6 Dicembre-Gennaio 2017
Fashion
L’inverno chic-rock di Pinko
WEEK La storia del rock raccontata nei capi della collezione autunnoinverno Pinko, dalle romantiche ballate anni ’70 fino al contemporaneo hip-hop style
Quest’anno la collezione Pinko autunno-inverno 2016-2017 si fa rock e racconta, attraverso una serie di capi grintosi, quelle che sono le “good vibrations” ossia le vibrazioni sonore che hanno rivoluzionato la storia del rock. Ecco quindi che camice jabot, ricche di rouche e volant, e pantaloni a zampa d’elefante, talvolta arricchiti da bottoni, si ispirano alle ballate rock anni ’70. E ancora, nello street-pop degli anni’80 si specchiano capi sensuali e grintosi, come il chiodo borchiato di pelle o l’abitino di pailletes monospalla, vivace, brillante, ma soprattutto versatile. E via verso gli anni ’90, in un mondo caratterizzato da un’espressione unica, in cui si respira la libertà di mixare stili diversi, come i pantaloni skinny abbinati ad una camicia texana, o la gonna plissè accostata ad un bomber liscio, in cui si crea un contrasto armonico e sofisticato di linee e forme. Grandi protagoniste della collezione sono le maxi felpe, talvolta impreziosite da cristalli o altri elementi gioiello, abbinati con pantaloni joggers con l’elastico alla caviglia da sfruttare con scarpe stringate o tacchi alti, il tutto ispirato all’odierno mondo dell’hip hop e di tutte le sue star celebratissime.
AYALA BAR
ESSENTIA AMARILLYS
di vittoria bisutti
AVANT toi È Cuba, la perla del Caribe, ad influenzare, con la sua cultura e le sue sfumature, la collezione primavera-estate 2017 del brand d’avanguardia di maglieria italiano AVANT TOI. Una collezione che si fonde e si confonde con i colori della natura, dalle linee non troppo costruite: come la giacchina in chiffon di seta che ricorda l’increspatura delle onde dell’oceano, o il cardigan oceano in cotone a maglie larghe e irregolari, che ricordano le reti dei pescatori. Cariche del “sabor cubano” anche le T-shirts in jersey di lino che presentano dei getti di colore ispirati alle facciate coloniali e alle strade dell’Avana. Tantissime anche le proposte di abiti e caftani in jersey di lino che riprendono le sfumature della natura. Completano il look gli accessori: ampi foulard decorati a macchie tono su tono, che ricordano un paesaggio visto dall’alto.
L’inverno 2016 di Ayala Bar si tinge di atmosfere esotiche con la collezione Essentia Amarillys che unisce la creatività ed estrosità della stilista israeliana a forme delicate e rotondeggianti. La parola Amarillys, che deriva dal greco e significa splendere, racchiude l’essenza della collezione, caratterizzata da motivi floreali dai colori sgargianti, che fungono da “fil rouge” per colier, bracciali e orecchini, in un gioco di forme e materiali ricchi di charme e femminilità. Dal corallo al turchese, con il loro fascino esotico, i gioielli di Essentia Amarillys sono pronti a scaldare il vostro inverno.
La Winter-Fall
Collection di Accessorize Sono i modelli colorati e briosi, arricchiti da svariati dettagli decorativi, i protagonisti della collezione
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Se si cerca ad accessori di tendenza ma allo stesso tempo convenienti, non si può fare a meno di pensare al brand anglosassone Accessorize, che oltre a bijoux di ogni tipo, propone anche deliziose bose e pochette di tendenza per ogni occasione. La collezione autunno-inverno 2016-2017 torna a proporci numerosi modelli briosi, colorati e impreziositi da dettagli decorativi come patch, stampe e ricami ispirati a temi diversi, senza dimenticare i modelli più classici, che non si abbandonano mai. Come borse da giorno la collezione prevede shopper bags in tessuto stampato e diversi altri diversi modelli a singolo o doppio manico, dotati anche di tracolla. Molto apprezzate anche le borse tote, dallo sviluppo verticale e forma rigida, proposte non solo in tinta unita ma anche con stampe effetto rettile, che si affiancano a tessuti effetto scamosciato con frange. Tantissime inoltre le mini bags, dai modelli a tracolla alle tantissime clutch, con stampe e decorazioni, perfette per la sera.
Atmosfera esotica per la collezione autunno-inverno di Ayala Bar, caratterizzata da motivi floreali dai colori sgargianti
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Fashion
I COLORI
WEEK Senza dimenticare l’abito nero e il grigio su grigio, abbina il cappotto blu scuro sopra a un vestito blu chiaro
dell’inverno Tra classe e moderna eleganza, per l’inverno l’uomo mescola capi e colori. Senza dimenticare l’abito nero e il grigio su grigio, abbina il cappotto blu scuro sopra a un vestito blu chiaro. Se invece predilige il colore, ecco che un cappotto cammello o mattone si abbina a un completo classico gessato o a quello più osato come il verde. Che lo ritroviamo anche nelle scarpe, che stanno bene con panta grigio e maglione in tinta come le calzature. Ma senza esagerare. La palette rimane sempre quella che vede blu, nero e grigio tra quelli preferiti dagli stilisti che, con abbinamenti alle tinte accese, propongono look nuovi ma eleganti. Il ritorno del marrone negli abiti e il rosso del cappotto.
PER FINIRE
L’ANNO IN BELLEZZA Per capodanno smoking. Un classico che non tramonta ma che quest’anno sembra essere più moderno e meno istituzionale, grazie ai tagli, ai dettagli e alle forme più asciutte. Nella versione pantalone stretto per i più giovani. Ma anche la giacca nera di velluto, è un capo che può dare soddisfazioni. E un pò di osato non manca per questo indiscusso capo maschile, con quelle in velluto azzurro o verde, per sentirsi meno formali. Scarpa in vernice o perché no, anche la sneaker.
di antonio scolari
Fashion style
Anche per la daily gym Anche per andare in palestra ci sono dettagli fashion, per cosi dire, che agli uomini piace evidenziare. In base alla tipologia di allenamento. La regola è quella di vestirsi in modo da facilitare i movimenti, questo limita una sudorazione eccessiva e se ci si sente bene e a proprio agio di fronte a tutti quegli specchi, migliora anche l’autostima. Per la pesistica è adatta una t-shirt senza maniche o una canotta che non impedisca i movimenti, trendy quelle larghe e morbide. Un po’ in declino la maglia super attillata. I colori più diffusi sono il bianco e nero o i tessuti striati di Nike o quelli proposti dagli altri brand come Reebok, Freddy, Puma. Meglio pantaloni larghi e corti rispetto a quelli lunghi.
Il piumino, capo elegante
Caldo ed elegante. Così il piumino diventa un capospalla trasversale del guardaroba, il perfetto alleato dell’abito classico per fronteggiare il freddo, ma senza rinunciare allo stile. Infatti non sono più ingombranti ma sempre più slim e avvolgenti. Alternativo al cappotto, lo si può trovare in diverse varianti, lungo o alla cinta, con cappuccio impreziosito dalla pelliccia o in puro cachemire. Ma anche double face e con bordature in pelle. Pratico, comodo e raffinato, rende il look adeguato sia di giorno che di sera, ma soprattutto soddisfa le esigenze di capo easywear della vita frenetica di tutti i giorni. Non mancano quelli più sportivi nei colori insoliti come il camouflage o il turchese, di moda quest’anno.
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Per capodanno smoking. Un classico che non tramonta ma che quest’anno sembra essere più moderno e meno istituzionale
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speciale TERME
hotel mioni pezzato un paradiso d’acqua
N
ATURA, BENESSERE E DESIGN Aria pulita, panorami verdi, la sensazione di sentirsi bene. Abano Terme è sinonimo di una vacanza in un ambiente dove sentirsi protetti e coccolati. Una vera e propria Spa destination, un luogo eccellente per rigenerare la mente e il corpo. Proprio come avviene all’Hotel Terme Mioni Pezzato: non si tratta del classico albergo termale ma di un omaggio al design con spazi ampi e luminosi, arredati con pezzi contemporanei che regalano all’ambiente un tocco unico e raffinato. La ricercatezza nei dettagli è un filo rosso che percorre idealmente tutto l’albergo, dagli spazi comuni alle camere, autentiche oasi di quiete, con balcone e terrazzo che si affaccia nel verde del parco. UN PARADISO D’ACQUA L’hotel mette a disposizione ad uso esclusivo dei suoi ospiti cinque piscine termali con oltre mille metri quadri di superficie d’acqua. Grazie alle due sorgenti termali dell’hotel le piscine, comprese quelle esterne, sono aperte tutto l’anno con una temperatura che varia dai 29°-34 ° in estate e 34°-37° in inverno. Ogni giorno gli istruttori sono a disposizione degli ospiti per corsi di acquagym nella modernissima piscina interna e nella grande piscina scoperta che si trova nel cuore del parco. Entrambe offrono molteplici varietà di idromassaggi per stimolare ogni parte del corpo. Dal percorso Kneipp, per riattivare la circolazione degli arti inferiori, ai getti che modellano il corpo sciogliendo stress e tensioni, fino al nuoto controcorrente, dall’effetto tonificante su braccia e gambe. Per gli ospiti che desiderino una particolare situazione di quiete è a disposizione la piscina “tranquilla” in cui operatori specializzatisi prepongono particolari terapie rilassanti e di recupero del tono muscolare. L’acqua termale salso-bromo-iodica, grazie all’azione miorilassante, antalgica, decontratturante è consigliata per rilassare la muscolatura, e possiede una forte capacità normalizzatrice in molti casi di disturbi del sonno. Tutto ciò si traduce in un assoluto miglioramento nella percezione del proprio benessere ed di un ritrovato equilibrio psicofisico. BELLI DENTRO E FUORI Il fiore all’occhiello dell’albergo è il Tea Rose, il centro benessere pensato dagli architetti in stile zen: luci soffuse e profumi che inducono al relax mente e corpo. Qui è possibile provare tutte le novità per una “mens sana in corpore sano”. L’équipe, formata da medici (reumatologo, dermatologo) e massaggiatori, fisioterapista e personal trainer per gli esercizi in pa-
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di m.t. san juan
lestra è a disposizione degli ospiti per percorsi e consigli personalizzati. Chi desidera perdere qualche chilo può provare bendaggi, talasso-pressoterapie, trattamenti rassodanti. Per chi, invece, ha voglia di rilassarsi e pensare solo a se stesso, ci sono massaggi emozionali che utilizzano prodotti naturali e golosi, come il miele e il cioccolato. Terapie da abbinare a manipolazioni d’ispirazione orientale, come il Chakra stone, che sblocca le tensioni e consente all’energia di fluire libera nel corpo, o il Pindasweda, con sacchettini caldi contenenti erbe aromatiche, che vengono tamponati sul corpo. Per cancellare segni d’espressione, piccole rughe, ma anche il colorito spento dovuto all’inquinamento atmosferico, sono proposti trattamenti all’acido glicolico, peeling profondi che permettono alla pelle di rigenerarsi FANGO: UN INVESTIMENTO PER IL PROPRIO FUTURO Grazie alla rilettura in chiave moderna della fangoterapia il cliente dell’Hotel Mioni Pezzato può usufruire di un trattamento rilassante, rigenerante e allo stesso tempo curativo e preventivo. La moderna medicina termale, infatti, riconosce l’efficacia di questi antichissimi rimedi naturali, ideali per curare e prevenire patologie di tipo reumatico, artrosico, post-traumatico. Il fango viene impiegato anche per cefalee e sinusiti croniche, mentre inalazioni e aerosol hanno un’azione depurativa sulle mucose dell’apparato respiratorio. All’interno del modernissimo centro benessere dell’hotel la fangoterapia tradizionale (con fango maturo naturale doc) viene
reinterpretata in un ambiente moderno,elegante e funzionale con percorsi curativi e rigeneranti che abbinano fango termale maturo doc e balneoterapia con l’acqua termale salso-bromoiodica con massaggi terapeutici, fisioterapia, personal training e mobilitazioni in acqua termale. UNA CUCINA PER RAFFINATI GOURMET Lo chef e il suo staff firmano un menu con il meglio della cucina del territorio a base di ingredienti selezionati e stagionali. Accanto ai piatti tradizionali, rielaborati in chiave leggera, sono proposti anche ricchi buffet vegetariani e la possibilità, per gli sportivi, di pranzare a bordo piscina circondati dal bellissimo giardino. La cantina è ben fornita, soprattutto con un’ottima selezione di vini locali, che arrivano dalle cantine più prestigiose dei Colli Euganei. PACCHETTI PER L’INVERNO Easy Winter 3 Notti. Con Soggiorno di 3 Notti. (Disponibilità limitata, con arrivo domenica, lunedì, martedì). Validità dal 08.01.2017 al 28.02.2017 3 Notti in camera doppia. Trattamento di mezza pensione. Un massaggio “su misura” da 25 min. (a persona). Inclusi tutti i “Servizi esclusivi Hotel Mioni Pezzato & SPA”. Camera doppia, prezzo a persona da Euro 260,00. Easy Winter - 5 Notti. Con Soggiorno di 5 Notti. (Disponibilità limitata, con arrivo domenica). Validità dal 08.01.2017 al 28.02.2017 5 Notti in camera doppia. Trattamento di mezza pensione, un massaggio “su misura” da 25 min. (a persona). Inclusi tutti i “Servizi esclusivi Hotel Mioni Pezzato & SPA”. Camera doppia, prezzo a persona da Euro 394,00. *Per entrambe le soluzioni è possibile prenotare altre tipologie di camere con supplemento. Tassa di soggiorno esclusa. Non cumulabile con altre iniziative in corso.
HOTEL MIONI PEZZATO & SPA Abano Terme Tel. 049-8668377 www.hotelmionipezzato.com
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LUXURY places Quando il turismo sceglie l’eccellenza
Tirler-Dolomites Living Hotel Un angolo di paradiso all’Alpe di Siusi
La struttura si trova all’Alpe di Siusi, vicino a Saltria, ovvero in un punto strategico del famoso altopiano (d’inverno perchè si trova direttamente sulle piste della zona sciistica Dolomiti Superski Alpe di Siusi / Val Gardena), ai piedi del Sassolungo e del Sassopiatto, simboli dell’Alto Adige. Il Tirler Dolomites Living Hotel è costruito seguendo precisi ed elevati standard di edilizia biologica al fine di creare un ambiente sano, anallergico e in perfetta sintonia con l’incontaminato ambiente circostante. Le camere e le suite dell’Hotel Tirler sono state arredate esclusivamente con materiali naturali, utilizzando legno di larice, di cembro e pietra naturale. Gli oli eterici del legno sudtirolese tranquillizzano e abbassano la frequenza cardiaca, garantendo così un riposo migliore e un sonno rigeneratore. I materiali naturali si combinano con un design moderno. Anche qui il tutto è stato pensato per assicurare il più elevato standard ecologico, garantendo un clima migliore e assolutamente privo di disturbi e agenti allergenici. Tutto è stato pensato sotto la guida preziosa dello studio di architettura Demetz (www.demetzarch.com, già responsabile dei progetti di Adler Hotel di Ortisei e Bagno Vignoni, ovvero il top del wellness), seguendo i criteri dell’eco sostenibilità e le direttive dell’edilizia biologica. Criteri e direttive seguite grazie anche alla consulenza del dr. Alfred Ruhdorfer, biologo edile e ingegnere. Tutto questo ha portato Tirler Dolomites Living Hotel ad avere diversi importanti riconoscimenti che ne fanno uno degli hotel leader in Italia per il benessere. Ovvero il marchio di Qualità ECARF (European Centre for the Allergy Research Foundation). ‘’E’ spesso difficile, per i viaggiatori con allergie, affrontare le proprie esigenze perché si muovono al di fuori del loro ambiente conosciuto e non possono contare su servizi di garantita adeguatezza’’ - afferma il professor Torsten Zuberbier, direttore della European Centre for Allergy Research Foundation (ECARF). ‘’E’ pertanto apprezzabile che l’Hotel Tirler abbia preso in considerazione le necessità degli allergici persino nella fase precoce di ideazione della struttura’’. L’Hotel ha inoltre
ottenuto il certificato ECO, nel pieno rispetto del programma UNESCO Biosphere: il prestigioso sito http://healinghotelsoftheworld.com ha inserito Dolomites Living Hotel Tirler nella lista degli alberghi top in ambito benessere e salute nel mondo. Infine ha ottenuto il BEST SLEEP HOTEL GOLD, ovvero il massimo riconoscimento dal marchio riconosciuto BEST SLEEP HOTEL. Non avrebbe potuto essere altrimenti. Già, perché l’Hotel Tirler ha pensato alla qualità dei piumoni e cuscini. Gli ospiti possono scegliere tra alcune varietà di cuscini in base alle proprie esigenze. E poi c’è la filosofia dell’albergo; LIVING è parola chiave per capire il valore aggiunto, la differenza tra questa e altre decine di stutture dell’Alpe e dell’Alto Adige. LIVING, per Dolomites Living Hotel Tirler, vuol dire una serie di cose che dimostrano
Prezzi e info su: TIRLER-DOLOMITES LIVING HOTEL Saltria 59- I – 390490 Alpe di Siusi (BZ) Dolomiti- Trentino alto Adige Tel: 0471 727927 www.hotel-tirler.com
quanto la famiglia Rabanser (ideatrice dell’hotel e da anni a capo di Tirler Alm, ovvero una delle baite più apprezzate della zona, più volte premiata nell’ultimo decennio come migliore baita dell’Alto Adige) pensi di cosa ha bisogno il proprio cliente. Qualche esempio? Al Dolomites Living Hotel Tirler quando arrivi non ci sarà la tipica reception che ti consegna le chiavi e sei già diventato un numero. Lounge & Reception sarà la prima area dove il cliente arriverà. Un’area di accoglienza, dove da subito, il cliente inizierà a vivere la vacanza, verrà coccolato con dolci, tè, etc. Quando parti, nell’area adiacente a Lounge & Reception, è stato pensato uno spazio in cui puoi lasciare i tuoi bagagli, vivere un’altra giornata intera di vacanza e poi usufruire di una area docce dove rinfrescarti prima di partire. Dolomites Living Hotel Tirler serve la colazione fino alle 11.00 così nessuno deve puntare la sveglia!! Tutte le stanze sono pensate come degli appartamenti. La tipologia parla chiaro; si va dai 46 mq della Sasslong ai 58mq della Louis Trenker fino ad arrivare ai 66mq della Dolomites (suite su due piani), tutte costruite utilizzando materiali della zona (pietra dolomitica, legni tirolesi). Quindi il concetto è; vivi una vacanza come se fossi in un tuo appartamento, con tutti gli optional messi a disposizione dalla struttura… Che non sono pochi: piscina esterna (33 gradi) e interna con whirlpool, ruscello sorgivo per immergersi dopo la sauna, centro wellness con trattamenti a base di pino mugo, palestra attrezzata, etc. Gli appassionati dello sci non rimarranno di certo delusi; direttamente fuori dall’hotel sono presenti infatti piste da sci da discesa, da fondo e da slittino. L’attenzione alle richieste del cliente si riflette anche nel ristorante, che è stato votato come la malga più bella dell’Alto Adige. La cucina, che coniuga perfettamente tradizione e innovazione, presenta un menu molto ricco, con anche piatti preparati “ad hoc” per coloro che soffrono di intolleranze o allergie. (G.G.M.)
SCELTI DA NOI
a cura di mARCO MORELLI
Natale tra wellness e divertimento in famiglia
allegria resort Stegersbach
Una vera e propria altra dimensione rispetto alle solite settimane “natalizie” sulla neve: stiamo parlando del Burgenland meridionale, incantevole regione dell’Austria facilmente raggiungibile dall’Italia. Qui si trova l’Allegria Resort di Stegersbach, che proprio in questo periodo offre l’occasione di vivere un soggiorno di relax, grazie a pacchetti particolarmente convenienti. L’hotel funge poi da ideale base di partenza per visitare i tradizionali mercatini di Natale austriaci, tra i quali spiccano quelli del centro storico di Graz. Sono ben 14, alcuni dei quali dedicati specificamente ai bambini, i mercatini della città capitale della regione della Stiria (allestiti dal 18 novembre al 24 dicembre 2016), contrappuntati da meravigliose luminarie natalizie e da un imponente presepe di ghiaccio, senza contare un ricchissimo calendario di eventi per gustare al meglio la magia delle feste. Per ulteriori informazioni: www.graztourismus.at/avvento/ it/mercatini-natalizi-highlights/mercatini-natalizi Offerta di Capodanno. A cavallo di San Silvestro, 5 giorni / 4 notti in camera doppia, compresa la pensione completa PLUS e cenone di gala di Capodanno con intrattenimento musicale. A partire da € 591 per adulto in camera doppia. Per famiglie composte da 2 adulti e 1 bambino fino a 2 anni, a partire da € 1230. Info: www.allegria-resort.com
LA VAL BERGSPA hotel brigels Immerso nel bianco di una delle più soleggiate località montane della Svizzera, a sole due ore e mezza da Milano, sorge un mini-resort con 33 camere, perfetto per un weekend fuori porta o una vacanza benessere: il La Val Bergspa Hotel. La SPA pluripremiata si trova al 6° posto tra le Spa più belle della Svizzera e l’ambientazione ha davvero il gusto autentico di uno chalet, ricco di legni di recupero, candele e attenzioni uniche. Le Suite: da Euro 420 p.p. con ricca pensione 3/4, pacchetto: “racconto d’inverno per due” da Euro 455 p.p. per 2 notti con fonduta, slittino e utilizzo della Spa. T. +41 81 929 26 26 www.laval.ch | hotel@laval.c
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IL SUGGERIMENTO
hotel posta zirm - corvara
il sogno di tutti gli sciatori Nel 1938 Franz Kostner, bisnonno di Franz e Silvia Kostner, attuali proprietari del Posta Zirm Hotel di Corvara, costruì il primo impianto di risalita della valle: una slittovia che, partendo dal centro di Corvara, portava gli intrepidi sciatori fino in cima al Col Alt. Oggi si sale con una capiente cabinovia dalla portata oraria di 2800 persone. La stazione di partenza è proprio dietro al Posta Zirm Hotel, i cui clienti vi accedono direttamente, dopo aver preso scarponi e sci dalla Ski Room riscaldata. Per la stagione invernale il Posta Zirm Hotel ha messo a punto alcuni pacchetti interessanti. Per chi non vede l’ora di mettere gli sci ai piedi, ecco dal 7 al 22 dicembre Prima neve, che offre 4 giorni in mezza pensione al prezzo di 3 e 8 notti al prezzo di 6. Gli ospiti dell’hotel potranno usufruire di sconti sul prezzo dello skipass (4 giorni al prezzo di 3), del noleggio delle attrezzature, della scuola di sci. Mentre chi non vorrà proprio rinunciare alle ultime sciate primaverili, con la settimana bianca Dolomiti Supersun pagherà 6 notti invece di 7 (dal 18 marzo a fine stagione, mezza pensione da 1.008,00 € a persona in stanza doppia). Tel. 0471 836175, info@ postazirm. com - www. postazirm.com
di ANNA MARIA CATANO
Tra le vette del Nord del Perù alla scoperta della cultura Moche
Perù del nord, un mondo tutto da esplorare. Da viaggiatori più che da turisti, perché fuori dalle rotte usuali e totalmente sconosciuto al turismo di massa. Un itinerario inedito, insomma, quello che attraversa la Cordigliera andina occidentale nella parte settentrionale del Paese. La “carrettera” che da Cajamarca raggiunge Celedin e si snoda per centodieci chilometri tra i 3600 e i 4000 metri d’altitudine nella spettacolare cornice naturale delle vette andine. La chiamano Ruta verde o Ruta Moche dal nome di questa civiltà precolumbiana, meno nota in Europa, antecedente a Maya ed Incas, eppur ricchissima di reperti. Basti sapere che al Museo Larco, a Lima, è conservata una raccolta di oltre 1500 tra ceramiche, statuette, incisioni tutte a sfondo erotico, recuperate all’interno dei sarcofagi Moche. Il sito più importante di quest’area geografica è Kuelap dove c’è un’imponente fortezza costruita
a 3000 metri di quota. A breve verrà inaugurata una funivia che la renderà facilmente accessibile ai visitatori. Un altro spettacolo naturale è poi la Catarata di Gocta, la terza cascata più alta al mondo. Interessante anche il piccolo museo di Leymebamba che conserva ben duecento mummie - molto simili a quelle di Pompei - e quello ben più grande delle Tombe Reali di Sipan. Mentre la gustosa cucina locale da qualche anno ormai fa tendenza in tutto il mondo. I ristoranti migliori sono a Lima, ma il pisco savor, l’acquavite che è bevanda nazionale, si beve ovunque e a qualunque ora: come aperitivo, per bagnare un pranzo sostanzioso o dopocena. www.peru.travel.it
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SPA &
BENESSERE
Dolomites Charming HOTEL TEVINI Spa DI TUORO
FINE ANNO SUL TRASIMENO Tre, due, uno.. party!! Arriva il Capodanno e non può mancare un inizio benaugurante, tra tradizione e dolcezza. Antico Casale di Montegualandro e Spa di Tuoro sul Trasimeno (PG) propone di trascorrere due giorni all’insegna di coccole e benessere, nella serenità della campagna umbra. Il pacchetto include due pernottamenti con la mezza pensione, con bevande incluse, e sistemazione in elegante suite d’epoca. La sera del 31 dicembre viene servito il Cenone al Ristorante Antica Posta per Cortona 1745, cui segue una spumeggiante serata danzante con musica e il brindisi di fine anno. Per chi vuole “battezzare” il 2017 allo scoccare della mezzanotte, la piscina coperta resta aperta tutta la notte, per uno speciale tuffo di auguri!! Per gli ospiti, libero utilizzo del centro benessere con sauna, doccia scozzese, vasca idromassaggio Jacuzzi con pannello cromoterapia e area relax, piscina interna con cascate per il massaggio cervicale, palestra e tisaneria, oltre un massaggio a persona della durata di un’ora. Il prezzo parte da 295 euro a persona. E il primo dell’anno si apre con uno sguardo fuori dalla finestra della suite, che si affaccia sul giardino che da sul lago Trasimeno. Info: Tel. 075 8230295 289 www.anticocasale.it
RINGIOVANIRE ALLA BOUTIQUE spa la serra Con l’arrivo dell’inverno e il calo delle temperature è ancora più importante prendersi cura della propria pelle e di avere una maggiore protezione e idratazione. L’esclusiva Boutique Spa La Serra del Grand Hotel Excelsior Vittoria di Sorrento, una vera oasi di benessere nel parco privato dell’hotel, è il luogo perfetto per preparare in particolare il viso ad affrontare le fredde giornate d’inverno. Quest’anno la spa ha introdotto molte novità, tra le quali speciali trattamenti anti-età con prodotti energizzanti e antiossidanti agiscono sulle cause dell’invecchiamento cutaneo firmati EviDenS de beauté, raffinato brand che racchiude l’eccellenza tecnica giapponese e l’eleganza francese. La spa la Serra è stata la prima spa di alta gamma in Costiera a proporre ai propri ospiti una serie di programmi all’avanguardia di elevata efficacia tra cui l’Intraceuticals Oxygen Infusion, una tecnica, che ha avuto un grande successo nel mondo delle star, che si basa sull’utilizzo di ossigeno iperbarico. Info: www.exvitt.it
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Il Dolomites Charming Hotel Tevini, situato nel cuore della Val di Sole in Trentino dopo un’accurata ristrutturazione, a dicembre riapre le sue porte a tutti gli appassionati di sci e benessere. Situato nelle immediate vicinanze dell’impianto di risalita Daolasa Val Mastellina, da cui si raggiungono i comprensori sciistici di Folgarida – Marilleva e Madonna di Campiglio, L’Hotel Tevini è la meta ideale per gli amanti del grande sci. L’hotel riapre con un’immagine rinnovata a partire dal nome, “Dolomites Charming Hotel”, che rimanda alle sue calde atmosfere di hotel in stile alpino contemporaneo radicato nel territorio di quelle montagne che il mondo ci invidia: Le Dolomiti. Un ambiente raffinato e accogliente, intimo, nelle nuove stanze che scelgono il calore di tre differenti tipi di legno: l’abete, il profumato cirmolo e il larice trentino. L’hotel, progettato nel segno della ecosostenibilità, rientra nella categoria dei bio-hotel non solo per la scelta dei materiali, ma anche per i consumi a impatto zero sul territorio. Per non parlare della cucina che offre i piatti della tradizione realizzati con gli ingredienti dell’orto. Novità anche per la Spa che nel suo “nuovo” concept reinventa l’acronimo di Salus Per Aquam, proponendosi come Spa a Km Zero fortemente caratterizzata dai tre elementi naturali che maggiormente rappresentano il territorio: Sale, Pietra, Acqua. Ed è proprio nel Centro Benessere Goccia d’Oro che sale, acqua e pietra diventano i protagonisti indiscussi negli spazi e nei trattamenti proposti. La Spa a Km Zero svela ancora di più la
sua anima, in una continuità di filosofia legata agli elementi del territorio, anche nella scelta dei prodotti e dei trattamenti. Lo Spumante Trento D.O.C. Furlani nella spa, per esempio, oltre a deliziare il palato diventa un prezioso alleato in trattamenti che grazie ai suoi principi attivi naturali nutrono e proteggono la pelle. Vitalis Dr. Joseph una linea di prodotti naturali nata nel cuore delle alpi che propone programmi olistici per il benessere globale della persona. E infine Eau d’Altitude Dolomitic Water una linea cosmetica che utilizza l’acqua delle sorgenti e il porfido delle dolomiti. Soggiorno minimo di 2 notti nel periodo 01.12.2016 – 30.03.2017, a partire da € 436,00 a persona (mezza pensione) per le 2 notti camera comfort . Info: www.hoteltevini.com
VI CONSIGLIO di rita bertazzoni
le terme sotto l’albero A Sassuolo, sulle prime colline modenesi, le Terme della Salvarola sono un ottimo indirizzo per regalare o regalarsi momenti di puro relax nel centro Balnea SPA, 2300 metri quadrati dedicati al wellness. Immersa nel verde di un parco secolare, è un’oasi di pace con 5 piscine termali a varie temperature, idromassaggio, cascate e giochi d’acqua, percorsi vascolari caldo/freddo, sauna e bagno turco con aromi e luci colorate, zona relax, palestra cardiofitness, assistenza medica e infusi da gustare durante i trattamenti. Qui è nata, per la prima volta in Italia, la vinoterapia che sfrutta le proprietà rigeneranti e antiaging dell’uva dei vigneti limitrofi. Nel “centro estetico clinico termale sensoriale” si provano i benefici effetti dell’olio di vinacciolo, del lambrusco Grasparossa, del mosto fresco di Trebbiano. Altri trattamenti e percorsi esclusivi vengono proposti con i tesori della terra emiliana: aceto balsamico tradizionale di Modena, miele delle colline, ciliegie di Vignola biologiche certificate. In questo tempio del benessere bastano pochi giorni per riuscire a “staccare la spina” e rigenerarsi. L’occasione per andarci durante le feste natalizie la offre il pacchetto “Caldo Natale” che comprende 3 notti in camera matrimoniale Classic con prima colazione a buffet
e 4 giornate nella Spa, 1 gommage corpo allo zucchero di canna (che rinnova la pelle con granelli di zucchero grezzo in olio di mandorle dolci), 1 massaggio olistico rilassante con oli profumati alle essenze speziate e tamponi caldi al sale marino e fiori di lavanda (340 euro a persona). “Natale orientale”, invece, oltre a 3 notti e 4 giorni Spa, propone 1 trattamento viso al sapone nero e olio d’argan, massaggio viso all’olio d’argan, 1 gommage in bagno di vapore e scaglie di sapone d’Aleppo e 1 massaggio olistico rilassante all’olio d’argan che nutre ed elasticizza la pelle. Il tutto al costo di 419 euro a persona. www.termesalvarola.it/balnea
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PARTIAMO gospel festival e relax al visconti
L’Auditorium Parco della Musica di Roma, dal 19 al 31 dicembre, ospiterà la quindicesima edizione del Roma Gospel Festival, nell’ambito del quale si esibiranno alcune delle migliori formazioni corali e gruppi di spiritual e gospel provenienti dagli Stati Uniti. Dodici appuntamenti che culmineranno, la notte di Capodanno, con l’esibizione dell’Atlanta Gospel Choir and Robin Brown. Considerata fra le più belle voci apparse sulla scena musicale mondiale in questi ultimi anni, la Brown è stata anche maestra di canto di una delle stelle della musica mondiale: Whitney Houston. Per soggiornare vi conasigliamo il Visconti Palace Hotel, lusso contemporaneo nel centro di Roma. E’ situato nel cuore di Prati, a due passi dal Vaticano e ideale per raggiungere agevolmente il centro di Roma.
skipass per tutta la famiglia E’ come gli alberghi delle favole, l’Hotel Sonnwies di Luson. Un accurato progetto di restyling lo ha completamente rinnovato nelle camere, nel ristorante, nelle sale gioco, fino ad arricchirlo di un mirabolante aquapark, con spassosissimi scivoli a onde, scivoli tubo, altalene, funicolari e tappeti nella neve. Nel parco di 10.000 metri quadrati i bambini slittano sulla pista di pattinaggio, cavalcano dolci pony e cavalli islandesi, costruiscono igloo di ghiaccio. Sempre all’interno dello steccato, e in una zona discretamente in pendenza, c’è pure una pista da sci di 800 metri e un aitante maestro pronto a fornire i primi rudimenti ai piccoli di ogni età. I genitori, nel frattempo, si rilassano nella SPA di 1.000 metri quadrati oppure nelle piscine interne-esterne costantemente riscaldate. La promozione: skipass gratuito per tutto l’inverno, per tutta la famiglia, sull’alpe di luson e biglietto gratuito per la navetta che conduce al comprensorio della plose, in partenza ogni ora davanti l’hotel sonnwies . Info: Tel. 0472 413533, www.sonnwies.com
occasioni i l i b i d r e p m i d resort
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Caratterizzato da un ambiente contemporaneo, curato nei dettagli, con una grande attenzione per la qualità dei materiali e per la tecnologia, dispone di 240 camere. Sulla grande terrazza panoramica si può godere della vista sui tetti di Roma e rilassarsi per un aperitivo o un drink presso il “Roof 7 Bar”. Il Visconti Bar, situato nell’accogliente area Lounge al piano terra dell’albergo, propone un servizio di piccola ristorazione dalle ore 11.00 a mezzanotte tutti i giorni. E-mail: info@viscontipalace.com www.viscontipalace.com
In Val D’Ega, quella del Natale non è l’unica favola che l’inverno ha da raccontare. Una in particolare spiega come, innamorato della ninfa che lo abitava, uno stregone gettò nel Lago di Carezza l’arcobaleno che, nel tentativo di conquistarla, aveva steso tra Catinaccio e Latemar. C’è quindi un motivo magico dietro al soprannome di questo specchio d’acqua incantato che ancora oggi contribuisce a rendere ancora più speciale il periodo delle feste nel cuore delle Dolomiti, Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Ogni cosa che accade sulle sue sponde, assume contorni fiabeschi. E non fa eccezione il Mercatino Natalizio che, negli ultimi weekend dell’anno, a partire dal 2 fino al 18 dicembre, riflette nelle acque del Lago il suo scenario colorato e fuori dal tempo. Chi si aggira per quelle che sembrano le strade strette di un piccolo villaggio comparso dal niente, si imbatte in casette di legno che ricordano la forma di grandi lanterne, prodotti tipici altoatesini e artigianato, sculture di ghiaccio e neve che rievocano le leggende dolomitiche, stufe a legna per riscaldarsi e un presepe a grandezza d’uomo. Non esiste niente di simile in tutto l’Alto Adige, che – pur offrendo un teatro a mercatini di tutti i tipi – non può affiancare a questo concentrato di Magie Natalizie nessun’altra manifestazione affine. www.valdega.com
Il Mirihi Island Resort sorge nell’incontaminato atollo di Ari Sud, circondato dalle acque cristalline dell’Oceano Indiano, tra spiagge bianche e lussureggiante e profumata vegetazione tropicale. Si raggiunge facilmente da Male, con 30 minuti di seaplane. Il Mirihi Island Resort è un ambiente incontaminato che invita subito al relax totale. Non è un caso che quest’anno si sia aggiudicato il Travellers’ Choice 2016 di Tripadvisor. Dalla sabbia più sottile delle spiagge, bastano poi pochi passi nelle acque che circondano l’atollo, per scoprire il reef privato, un giardino sottomarino colorato e misterioso, tra coralli e miriadi di pesci variopinti. E’ stato recentemente rinnovato e riaperto nel dicembre del 2014, mantendo intatto il suo carattere autentico maldiviano. Per le sue dimensioni e per il ridotto numero di Beach e Water villa, in totale 27, Mirihi island è considerata una tra le più piccole delle Maldive. All’interno del Mirihi Island Resort è ospitata anche la Duniye spa: per ritrovare armonia, relax e bellezza. La spa Duniye che significa “Universo” proprone un approccio olistico al benessere e alla salute. Il Mirihi Island Resort offre 2 ristoranti per godersi le albe e i tramonti più belli gustando piatti prelibati e insoliti, come
a cura di mARCO MORELLI
natale in val d’ega
la rinomata aragosta maldiviana o il Wagyu beef. 2 bar per cocktail deliziosi in riva al mare e aperitivi gourmant con una selezione di oltre 300 vini e champagne di tutto il mondo. E, in più, cinema in spiaggia, l’osservatorio delle stelle (con uno dei telescopi più grandi del paese). Sport acquatici (windsurf, kayaks, snorkeling di giorno e di notte, immersioni). Ma anche, giro in barca per avvistare gli squali, pesca al tramonto, cena in barca, ... Dal 19 al 26 gennaio.Il ritiro Yoga con Claudia Geux. Una settimana di relax e di yoga per ritrovare energia ed equilibrio con l’insegnate Claudia Geux. Pacchetto per 7 notti e 6 giorni: Double room 5190 dollari a persona (Water Villa). Single Room 7890 dollari a persona (Water Villa). Info: www.mirihi.com
di Elena kraube
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inverno gallo rosso Gli ambienti caldi e accoglienti, una ricca colazione con prodotti genuini del maso preparata dalla contadina con amore, la cordialità dell’ospitalità altoatesina, la meraviglia dei paesaggi incontaminati, il silenzio rotto solo dai suoni della natura rendono una vacanza in inverno in un maso Gallo Rosso un’esperienza assolutamente efficace per rigenerarsi e ritrovare il proprio ritmo. Mentre la natura si riposa sotto la coperta di neve, anche i contadini ai masi possono dedicarsi ad altre attività, che nei momenti di maggiore lavoro accantonano. Alcuni contadini,
sugli sci al santer Nel mondo dello sci sono le Santer Sister: Nathalie, Saskia e Stephanie, ex atlete azzurre che hanno conquistato risultati importanti a livello internazionale nel biathlon e fondo. Forse anche perché, fin da piccole, sono state abituate ad avere le piste appena fuori dalla porta di casa, al Romantik Hotel Santer di Dobbiaco (BZ), struttura gestita da anni dalla loro famiglia. Per questo l’hotel è una meta che gli sciatori conoscono bene. Anche per chi preferisce la discesa la comodità non manca: a soli 200 metri dall’hotel si trova la stazione ferroviaria Versiaco/Dolomiti di Sesto con la fermata dello Sci Pustertal Express che porta in pochi minuti ai vicini impianti delle Dolomiti Tre Cime (Monte Elmo e Croda Rossa) e a Perca al Plan del Corones. Gli ospiti del Romantik Hotel Santer possono usufruire di un Holidaypass con cui spostarsi gratuitamente sui mezzi pubblici (treni e pullman) dell’Alto Adige, per tutta la durata del soggiorno. Per sfruttare le comodità dell’hotel ci sono numerose offerte: per esempio chi ha a disposizione solo 4 giorni, una è dedicata agli amanti dello sci alpino, compreso lo skipass da 546 euro a persona (valida dall’8 gennaio al 3 febbraio 2017). Info: www.romantikhotels.com
magiche festività nella capitale Eleganza ed incanto sono le parole d’ordine di questo Natale e Capodanno all’Hassler Roma. L’Hotel 5*lusso in cima alla scalinata di Piazza di Spagna, sotto la leadership di Roberto E. Wirth, proprietario e general manager, vuole sorprendere i propri ospiti con due proposte uniche. L’incomparabile stile delle camere e l’eccezionale cucina dello Chef Francesco Apreda renderanno esclusive le feste di quest’anno. INCANTO DI NATALE – validità per arrivi dal 22 al 24 dicembre 2016 (soggiorno minimo di 3 notti) A partire da Euro 1816 a camera comprensive di 3 pernottamenti, prime colazioni a buffet, cena della Vigilia di Natale, tè pomeridiano nel salone Eva il 25 dicembre accompagnato da un concerto d’arpa, special welcome gift in camera. Pranzo di Natale al Ristorante Imàgo (1 stella Michelin) su richiesta (Euro 145 a persona). SFAVILLANTE CAPODANNO – validità per arrivi dal 29 dicembre al 31 dicembre 2016 (soggiorno minimo di 3 notti) a partire da Euro 3388 a camera comprensive di 3 pernottamenti, prime colazioni a buffet, una bottiglia di champagne in camera all’arrivo, tè pomeridiano al Salone Eva, cenone di Capodanno al Ristorante Imàgo seguito da danze nel Salone Medici. Euro 2528 invece con cenone nell’elegante salone Eva. www.hotelhasslerroma.com
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ad esempio, offrono ai propri ospiti di prendere parte ad esperienze molto particolari. La famiglia del contadino Alois del maso Aussermahr in Val di Casies, propone ai propri ospiti suggestive passeggiate notturne con torce infuocate, discese in slitta al chiaro di luna o di godersi il calore di un falò davanti al maso, sorseggiando del buon vin brulé o altre bevande calde. Un’altra esperienza interessante è farsi accompagnare dal contadino per una passeggiata nei boschi al mattino presto, per vivere la magia della natura che si sveglia, immersi nella quiete ovattata del paesaggio innevato; al ritorno, la contadina accoglie gli ospiti affamati con un’abbondante e ricca colazione di cose fatte con le sue mani (Info: Gallo Rosso – Maso Aussermahr). A Malles c’è il maso Morigglhof, dove il contadino, esperto di selvaggina, su richiesta porta gli ospiti sulle tracce di quegli animali schivi e riservati che raramente si vedono dal vivo. (Info: Gallo Rosso – Maso Morigglhof) Diverse attività molto particolari sono proposte su richiesta nel maso Moarhof a Senales, come un corso di due giorni per imparare a costruire un arco. info@gallorosso.it.
il viaggiatore La Valle d’Isarco riserva delle belle sorprese. E’ un concentrato di bellezze e di bontà. L’antico nome è Sterzing ovvero Vipiteno, il borgo dello yogurt dove la latteria locale porta sulle nostre tavole un milione e mezzo di barattolini al giorno. E’ certificato come uno dei Borghi d’Italia e le sua meraviglia è racchiusa dall’anfiteatro naturale delle Alpi Retiche e questa ridente cittadina è protetta dai castello Tasso e Pietra. Da qui si può iniziare il “percorso dei sapori” comincia nei pressi di Racines, a Val di Giovo esattamente a Casalupa proprio dove finisce la strada la sosta è imperdibile una sosta nel maso Ungererhof della famiglia Rainer dove ad accogliervi ci saranno Maria e Walter con le loro specialità realizzate con prodotti di eccellente qualità. (www. ungerer.bz.it tel.0472.7664668). Dopo una breve passeggiata, poco lontano dal maso si può anche visitare un antico mulino e vedere come funziona. Con la romantica ruota ancora mossa dalla forza dell’acqua. Per godersi il relax e respirare un’atmosfera familare il Romantik Hotel Stafler (www. stafler.com) è il posto giusto dove soggiornare all’interno il centro benessere è molto intimo e curato inoltre il personale è specializzato nella terapia per la cura della colonna vertebrale che segue il metodo Dorn-Breuss. La storia dell’albergo ha ben sette secolo: un tempo era una stazione di posta dove i viandanti solevano ristorarsi. Da qui passava la “via imperiale” poiché re e imperatori da qui si recavano a Roma per le incoronazioni. Insomma crocevia di commercianti, giocolieri e soldati. Da assaggiare i succulenti piatti preparati da Peter Girtler, lo chef stellato del ristorante Einhorn dell’Hotel Stafler. Con una carta dei vini notevole. Già che ci siete potete salire in funivia e raggiungere la cima del Monte Cavallo e lassù a oltre duemila metri si possono scoprire i laghi dell’altopiano, il giardino delle erbe selvatiche e con la stagione invernale le magnifiche piste da sci. Info: www.valleisarco.com
di alessandra capato
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gli speciali di
VACANZE INVERNALI 2016-2017 nell’olympia region SEEFELD L’Olympiaregion Seefeld in Tirol accoglie grandi e piccini sia d’inverno sia d’estate, in un contesto paesaggistico spettacolare che offre una grande varietà di svaghi ed intrattenimenti al fine di rendere ogni soggiorno indimenticabile. La regione è circondata dal più maestoso dei parchi naturali delle Alpi Orientali, il parco alpino Karwendel, che racchiude un numero cospicuo di biotopi, foreste pri-mordiali e corsi d’acqua selvaggi, dall’area protetta del Wildmoos, dal gruppo del Wetterstein e dal monte Hohe Munde. L’altopiano di Seefeld si colloca a una quota di 1,200 metri s.l.m. e si espande verso Sud. È uno degli altopiani più soleggiati del territorio austriaco. La regione è composta da 5 frazioni: Seefeld, Leutasch, Mösern-Buchen, Reith e Scharnitz ed è così in grado di offrire divertimento e una grande varietà di attrazioni per sportivi, amanti della na-
tura, edonisti di ogni genere, persone in cerca di relax e per le famiglie. Seefeld, da sempre un classico intramontabile nel cuore delle Alpi del Tirolo, si distingue per lo stile di vita nordico raffinato ma per nulla ostentato. È perfetta per essere vissuta durante tutto l’arco dell’anno e fa parte della ristretta cerchia “Best of the Alps“, associazione che riunisce le 12 località turistiche alpine più apprezzate a livello internazionale, caratterizzate da uno stile di vita elegante, sport ed eventi di alto livello e in genere un turismo fiorente. La proposta ricettiva e gastronomica è la più ricca di tutto l’arco alpino e spazia dagli hotel a 5 stelle superior alle accoglienti pensioni familiari, pertanto in grado di offrire alloggi ideonei ad una vacanza assolutamente su misura. Considerevole è anche la proposta in termini di benessere e relax, fattori
di MARCO Morelli
che giocano a favore di una vacanza di benessere rigenerante. Le possibilità di svago sono pressoché infinite e perfettamente in linea con il concetto del “Nordic Lifestyle“, ovvero lo stile di vita nordico, che sta per la perfetta combinazione di sport, piacere e distensione. La regione deve il suo nome al glorioso passato sportivo giacché teatro dei Giochi olimpici invernali nel 1964 e 1976 e dei Giochi olimpici giovanili nel 2012. Le condizioni ideali e la spiccata competenza nelle discipline nordiche fanno sì che Seefeld risulti luogo d’elezione per competizioni a livello internazionale come per esempio il Nordic Combined Triple. Seefeld proseguirà, infatti, con la tradizione del trampolino olimpico ospitando per la seconda volta i Mondiali di sci nordico nel 2019, precisamente dal 19/02/2019 al 03/03/2019.
SPECIALE SEEFELD
Gli eventi si distribuiscono in maniera omogenea per tutto l’arco dell’anno: difatti, oltre ai Mondiali di combinazione nordica l’Olympiaregion Seefeld ospiterà l’Euroloppet Ganghoferlauf, ovvero il trail di fondo internazionale a Leutasch e vari concerti come per esempio quello di Andreas Gabalier, stella del Rock’n’Roll austriaco.
A DICEMBRE LA NEVE PERMETTE MERAVIGLIOSE PASSEGGIATE NEL BIANCO CANDORE DEI SENTIERI BEN SEGNALATI O DI GODERE DEGLI ANELLI DI FONDO PERFETTAMENTE PREPARATI.
LA REGIONE D’INVERNO Da sempre l’inverno austriaco prevede il suo debutto nella regione di Seefeld. Entro Dicembre la neve prende possesso della regione e permette meravigliose passeggiate nel bianco candore dei sentieri ben segnalati o di godere degli anelli di fondo perfettamente preparati. In questa cornice sono garantite le condizioni migliori per praticare senza compromessi gli sport nordici. Gli amanti del fondo troveranno ben 271 chilometri di piste perfettamente preparate e approvate dall’ADAC, adatte ad ogni livello di difficoltà, di cui 150 km destinate alla tecnica classica e 121 per lo skating. Sono ben 7 le piste prive di barriere adatte agli sportivi diversamente abili. A Seefeld è stato creato anche un percorso adatto agli sciatori di fondo che vogliono sciare e divertirsi sulla neve con i propri cani. La garanzia della neve fino ad aprile rende l’Olympiaregion Seefeld un vero eldorado per gli amanti dello sci di fondo. Per gli appassionati di sci alpino ci sono ben 37 km di piste servite da 32 impianti di risalita che offrono a loro volta un servizio impeccabile sia per sciatori in evoluzione che per sciatori di livello avanzato e coloro che praticano lo snowboard. I più piccoli si divertono negli spazi a loro designati, chi invece ama le uscite notturne, può contare su 2 piste notturne illuminate. Chi dovesse preferire le passeggiate e le escursioni allo ski ha modo di percorrere 142 km di sentieri perfettamente preparati e segnalati. I sentieri sono suddivisi per vari livelli di difficoltà e propongono innumerevoli itinerari adatti tanto alle famiglie quanto agli sportivi più esigenti e permettono splendidi scorci e locande dove riscaldarsi o ristorarsi. La proposta invernale si estende anche alle escursioni guidate con le ciaspole, le piste da
pattinaggio su ghiaccio e di curling, otto piste da slittino e 70 km di percorsi per jogging e Nordic Walking invernale. Non di rado ci si imbatte in qualche atleta professionista, essendo stata la regione più volte teatro di giochi olimpici e mondiali. Grazie alla sua quota di 1,200 metri s.l.m., Seefeld è meta d’elezione per ritiri sportivi invernali di atleti e squadre in fase di preparazione agonistica e spicca grazie a due trampolini di salto in lungo. Inoltre dispone di uno degli stadi per il biathlon più avanzati d’Europa con impianto di innevamento artificiale ed una pista per i preparativi estivi. OFFERTE ALBERGHIERE STRAORDINARIE L’offerta delle strutture ricettive è pressoché illimitata. Si va dagli Hotel a 5 stelle superior fino ai “Gasthof” tirolesi, ma si possono trovare anche numerosissimi appartamenti privati, tipici bed & breakfast e splendide fattorie che assicurano indimenticabili giorni di vacanza in un ambiente famigliare. E per chi ama viaggiare senza rinunciare alle proprie abitudini sono disponibili quattro confortevoli camping con ottime infrastrutture per la stagione invernale. Lasciatevi quindi stupire dalla grandissima e varia offerta presente in zona e curiosate nel sito www.seefeld.com: troverete tutte le informazioni per prendere la giusta decisione! WELLNESS & CUCINA TUTTO L’ANNO Qui il benessere è vissuto pienamente 365 giorni l’anno. Sia d’estate quando il sole invita a prendere la tintarella (e i numerosi hotel con area benessere propongono trattamenti snellenti e rassodanti) e sia d’inverno, quando il corpo ha bisogno di rigenerarsi e fare il pieno di energie per affrontare il periodo più freddo dell’anno. Nella regione olimpica di Seefeld è possibile scoprire la tradizione del benes-
PER CHI AMA VIAGGIARE SENZA RINUNCIARE ALLE PROPRIE ABITUDINI SONO DISPONIBILI QUATTRO CONFORTEVOLI CAMPING CON OTTIME INFRASTRUTTURE PER LA STAGIONE sere legata ad antiche usanze contadine con i bagni di fieno, gli impacchi di olio fossile proveniente dalla montagna e i bagni di birra per purificare la pelle. A questi bisogna aggiungere i trattamenti che giungono da lontano come i massaggi orientali e la medicina cinese, perché la regione offre quanto c’è di meglio nel wellness internazionale. Per gli amanti della buona cucina il periodo migliore è l’inverno quando la tavola si arricchisce di prelibati piatti di selvaggina e composte di frutta fatte in casa. Per smaltire i lauti pasti basta una passeggiata e una bella nuotata nelle lussuose piscine. Il fisico ve ne sarà grato e anche lo spirito si sentirà rigenerato. Con l’arrivo della neve basterà una discesa con gli sci e simpatiche puntate ai mercatini natalizi ove, per tenersi in forma, basta godere degli splendidi profumi senza abbuffarsi delle delizie che troverete su ogni bancarella.
Foto Andre Schönherr
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LE LOCALITA’ DELLA REGIONE SEEFELD SEEFELD. E’ un comune di 3,400 abitanti nel distretto di Innsbruck-Land, in Tirolo. È la più grande e famosa delle 5 frazioni che formano l’Olympiaregion Seefeld, rilevante stazione sciistica in grado di sintetizzare alla perfezione l’autentico charme di
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un paesino di villeggiatura con il fascino ambizioso e cosmopolita di una località glamour turistica invernale ed estiva. Dal centro del paese si raggiunge qualsiasi attrattiva a piedi e in pochi minuti come anche i sentieri escursionisti, le piste da ski e gli anelli da fondo. La prima zona pedonale in Tirolo è diventata meta mondana grazie alla nuova splendida piazza centrale, Shopping Hotspot con circa 60 negozi e luxury boutique. E poi rinomati ristoranti, bistro, delikatessen e bar, e tanti eventi open air tutto l’anno. Dulcis in fundo il Casinò più accogliente del mondo! Vieni anche tu a trovare la tua palestra a cielo aperto nel cuore del Tirolo in mezzo del vero Nordic Lifestyle! LEUTASCH. Un paesaggio alpino ampio e bellissimo, abbracciato dalle montagne è meta perfetta per gli sportivi: le 23 frazioni della valle di
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Leutasch sono la base ideale per chi desidera avventurarsi sulla rete più fitta d’Europa di piste da fondo e sentieri escursionistici invernali. Perfetto per chi cerca natura autentica, vita di montagna inalterata e cultura tirolese. Imperdibili sono le tipiche “Lüftlmalereien”, artistici affreschi che adornano le facciate degli edifici, narrando la storia locale. MÖSERN-BUCHEN. Le frazioni di Mösern e Buchen, situate in alto sopra Telfs, offrono un magnifico panorama usato anche come sfondo per un famoso autoritratto di Albrecht Dürer e sono un’amata meta per appassionati di attività sportive ma anche per chi cerca relax e tranquillità. Tutti i giorni, alle ore 17:00, si può udire il suono della „Friedensglocke“, la campana della pace. Il suo suono è un inno alla pace e il buon rapporto di vicinato nell’arco alpino. La vista sull’intera valle dell’Inn è impressionante, il Möserer See, vero gioiello naturale balneabile e il Kalvarienberg garantiscono momenti di svago e distensione che non temono confronti. REITH. Caratterizzata da ampie radure di larici, il nome deriva dal medioevo e significa in tedesco “luogo disboscato“, permette estese passeggiate
ma anche escursioni ambiziose trovandosi ai piedi della cima Reither Spitze (2,374 metri s.l.m.). La quiete la fa da padrona e la tradizionale e autentica ospitalità tirolese sono vissute appieno. SCHARNITZ. Un tempo confine rigidamente sorvegliato e importante rotta commerciale tra la Germania e l’Italia, oggi soglia al Parco alpino Karwendel con le sue innumerevoli possibilità escursionistiche e campo base per escursionisti, Mountain-Biker, alpinisti, appassionati di rafting e paragliding e per chiunque abbia voglia di avventurarsi nei massicci circostanti. Leggendario è il Karwendelmarsch, la popolare marcia del Karwendel che prevede 52 chilometri da percorrere in una sola giornata partendo appunto da Scharnitz fino a Pertisau al lago Achensee. A Scharnitz si ridefiniscono i propri limiti e l’azione si trasforma in forza.
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IL NUOVO DIRETTORE DELL’OLYMPIA REGION SEEFELD
ELIAS WALSER
Il trentaduenne dr. Elias Walser, nato a Mieming in Tirolo Austriaco, è il nuovo direttore dell’Olympia Region Seefeld. Sposato, vanta una carriera che lo vede dal 1 gennaio 2012 direttore dell’ufficio turistico di Ramsau am Dachstein e, successivamente, dal 1 maggio 2014 contemporaneamente anche direttore dell’azienda di trasporti della Ramsau. Laureato in Economia e Amministrazione delle Imprese turistiche e ricreative presso il Management Center Innsbruck, Elias Walser (dopo una breve esperienza come maestro di sci e snowboard nelle stazioni di Seefeld e Skibund Amadé) inizia la propria carriera professionale nel 2009 come marketing manager presso gli impianti di PlanaiHochwurzen Bahnen Gmbh. Nel novembre 2010 si sposta a Graz nell’agenzia di comunicazione “Qparks young mountain marketing gmbh” e completa stage di educazione turistica in Canada a Whistler. Dal 1 giugno 2016 ha preso in gestione l’ufficio turistico dell’Olympiaregion Seefeld, dopo la classica candidatura che lo ha visto netto vincitore. Una delle prime iniziative di Walser è stato il trasferimento degli uffici della region Seefeld in un nuovo stabile decisamente più funzionale per tutta l’organizzazione che oggi impiega più di 50 collaboratori. Oltre alla sede centrale esistono 5 uffici informativi nei paesi circostanti: Leutasch, Reith, Mösern, Scharnitz e a Seefeld. Grande lavoratore, nel tempo libero il dr. Walser si dedica d’inverno allo sci di fondo e allo sci alpino mentre in estate si dedica al trekking, alla corsa e alla mountain bike. Dopo una stagione estiva buona nei risultati è già iniziata la stagione invernale 2016-2017. Quali prospettive intravede di crescita rispetto ai numeri dello scorso anno? “Abbiamo la fortuna che quest’anno l’inverno ha iniziato presto con la presdenza della neve gia nei primi di novembre e quindi con qualche pista da fondo che ha potuto aprire. Siamo fortissimi nel settore Nordic sports e una delle nostre peculiarità è la cura delle piste da fondo per far si che possano essere presentate in tutto il loro splendore in occasaione dei prossimi Mondiali di Nordic Sports che si terranno a Seefeld nel 2019.” Il territorio di Seefeld registra da anni un aumento di turisti, soprattutto grazie alla presenza straniera. Come intendete consolidare e potenziare questa caratteristica? “I nostra mercati più importanti sono la Germania, la Svizzera, l’Italia, la Scandinavia ed il Benelux. Mercati che abbiamo intenzione di consolidare e potenziare pubblicizzando nuove manifestazioni ed iniziative sul web, in modo particolare sui social.” Il suo insediamento come nuovo Direttore sarà all’insegna della continuità oppure porterà novità nella gestione della Region Seefeld? “Il mio credo è rinforzare le forze e abbattere le debolezze. In questo motto c’è la mia filosofia aziendale.” Quali sono i progetti in cantiere nel breve periodo? “La creazione di nuove piste da fondo rappresen-
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I NOSTRA MERCATI PIÙ IMPORTANTI SONO LA GERMANIA, LA SVIZZERA, L’ITALIA, LA SCANDINAVIA ED IL BENELUX. MERCATI CHE ABBIAMO INTENZIONE DI CONSOLIDARE E POTENZIARE
ta una priorità, in modo da poter cavalcare lo slogan “Andate a sciare su piste da fondo di qualità mondiale già adesso, prima dei mondiali di sci del 2019!”. Altra priorità è, come già accennato, rinforzare il social web. Sarà fondamentale in tale direzione il coaching di un team di 3 ragazze che, durante tutto l’anno, aiuteranno gli alberghi a migliorare la propria presentazione in internet nonchè le prenotazioni online.” La globalizzazione del mercato e la crisi mondiale sono fattori che stanno rivoluzionando anche il settore alberghiero. Quali sono secondo lei le strategie in atto per affrontare e vincere la sfida? “Migliorare la qualità e facilitare il sistema del booking online. La grande forza della regione è ancora rappresentata dagli alberghi a conduzione familiare che vantano un’ospitalità tirolese autentica.”
Quanto sono importanti la carta stampata, internet e le moderne tecniche di Social Marketing per Region Seefeld? “Il nostro focus è sul marketing online, incluse tutte le possibilità che si possono visionare nel sito web sul nostro social wall. Per quanto riguarda la carta stampata puntiamo su magazine di grande qualità. L’impegno degli albergatori non manca mai. Registra un aumento negli investimenti in termini immobiliari da parte dei medesimi?
Il Direttore dell’Olympia Region Seefeld dr. Elias Walser
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sport ed eventi invernali a pochi km dall’italia LA REGIONE IN NUMERI •A soli 55 km dal Brennero •Innevamento garantito da dicembre fino fine marzo •271 km di piste da fondo perfettamente preparate e approvate dall’ADAC, di ogni livello di difficoltà, di cui 150 km per la tecnica classica e 121 km per lo skating rendono la regione leader mondiale per la pratica dello sci di fondo •32 impianti con 37 km di piste con aree attrezzate per bambini, sci notturno •parco per snowboard, centro biathlon, 2 trampolini • “Sportis Kinderland” presso il comprensorioRosshuette di 20.000 m² ideale per i bambini •70 km di sentieri assegnati al Winter running & Nordic Walking •2 piste da pattinaggio su ghiaccio e 20 piste da curling •parapendio e attività di Snowrafting, Snowtubing, Landing Pad ecc. •7 scuole di sci in tutte le località •Comodo skibus gratuito •15 km di piste di slittino, 8 tour per ciaspole, 142 km di trekking invernale •Tanti alberghi con centro benessere, 2 centri pubblici con piscine e diverse saune •10 campi da tennis coperti e la scuola di tennis Estess, eccellenza nell’arco alpino, piste da curling alpino “Direi di si: infatti notiamo una grande attività finalizzata ad alzare la qualità delle strutture, soprattutto migliorare i centri benessere. Noi, come azienda turistica, siamo molto contenti che due strutture di alta qualità che erano chiuse, a Natale invece riapriranno con nuova gestione”. Quale è il cliente tipo dell’Olympia Region Seefeld? “Una persona sportiva, che ama godere delle gioie del palato, che ama il lusso e il benessere… “ I clienti tornano sistematicamente nella vostra splendida cittadina. Quale è il segreto? “Direi la meravigliosa natura, incontaminata, che caratterizza la località di Seefeld e dei suoi dintorni, con i suoi laghi cristallini, le sue maestose montagne e i suoi fitti boschi ideali per passeggiate memorabili. La posizione è sicuramente privilegiata, su un altopiano incorniciato dalle montagne ma aperto verso sud, e quindi garanzia di sole. L’ospitalità della gente che vive qui, l’ottima ricettività alberghiera, le infrastrutture turistiche completano lo scenario”.
LA GRANDE FORZA DELLA REGIONE È ANCORA RAPPRESENTATA DAGLI ALBERGHI A CONDUZIONE FAMILIARE CHE VANTANO UN’OSPITALITÀ TIROLESE AUTENTICA
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NOVITÀ 2016! • Skilift “Birkenlift”, 2 skilift e 2 tappeti magici di 20 e 135 metri per principianti, costi ogni andata € 2,- (sia adulti che bambini) EVENTI • 25.11.2016-6.1.2017 Mercatini di Natale • 13.-15.12.2016 Natale melodioso con I “Kastelruther Spatzen” • 9.-11.12.2016 Apertura della stagione di sci (fondo&alpino) • 6.-21.1.2017 Int. Senior Indoor-Tennis Open per Seniores • 14.-15.1.2017 Kaiser-Maximilian-Lauf gara di fondo 60 km in stile classic e skating • 14.1.2017 Festa della Neve • 27.-29.1.2017 Coppa del Mondo del Nordic Combined Triple • 26.1.2017 Incanto del cristallo, concerto open air con Gregor Glanz • 4.3.2017 Grande Festa Winterparty con Andreas Gabalier & Special Guests • 4.-5.3.2017 47a Corsa di fondo, Gara Ganghofer e Mini-Ganghofer a Leutasch PREZZI SKIPASS Adulti/giovani (16-18 anni),bambini (6-16 anni) • 1 giorno: € 41,-/ € 38,50/ € 28,50 • 3 giorni gruppo: € 111,-/ € 102,-/€ 66,50 • 6 giorni gruppo: € 207,-/€ 190,50/€ 124,PREZZI SCI DI FONDO • tariffa giornaliera: € 5,- per persona • a partire da 3 giorni: € 15,- per persona • pass annuale per 2016/17: € 150,-
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SPECIALE SEEFELD
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tutte le manifestazioni DELL’INVERNO 2016-2017 La programmazione invernale dell’Olympiaregion Seefeld prevede eventi e manifestazioni per tutti i gusti. Avvento romantico presso l’Olympiaregion Seefeld 25/11/2016 – 08/01/2017 Mercatini di Natale suggestivi, concerti prenatalizi e le più belle tradizioni del Natale in Tirolo. L’atmosfera unica e ineguagliabile dell’inverno alpino in Tirolo rende il periodo dell’avvento un momento magico per grandi e piccini. Il mercatino di Natale di Seefeld invita a passeggiare per le vie della zona pedonale e a godere dell‘atmosfera tra le baite decorate con cura secondo lo stile tirolese che propongono prodotti di artigianato locale e sfiziosità gastronomiche. A contornare il Mercatino non possono mancare i “Krampus”, caratteristici diavoli travestiti che accompagnano San Nicolò. Poi ancora i cori locali, le bande ed i suonatori, l’ufficio postale degli Angioletti dove i bambini potranno spedire una lettera a Babbo Natale e le uscite in carrozza trainata da cavalli. Anche i Mercatini di Leutasch, Mösern, Reith e Scharnitz offrono un programma prenatalizio e invitano a rallentare i ritmi in attesa del Natale. Mercatini di Natale: 2527/11/2016, 2–23/12/2016, dalle ore 14:00 alle ore 21:00. In seguito: 23/12 – 8/1/2017, dalle ore 14:00 alle ore 21:00 circa. Avvento nelle cappelle di Leutasch 25/11 – 17/12/2016 | Leutasch A Leutasch si rivive una tradizione antica in una maniera particolarmente emozionante. Ogni venerdì e sabato, alle ore 17:00, ci si ritrova per una camminata serale per visitare le 20 cappelle della valle di Leutasch. Accompagnati da fiaccole e lanterne, si passeggia in maniera contemplativa incontrando la bellezza della natura innevata per avvicinarsi al significato mistico delle cappelle, addobbate a festa e ascoltando le testimonianze storiche. Infine ci si ristora in una locanda autentica, gustando le prelibatezze tipiche della zona. Natale alpino con i “Kastelruther Spatzen” 13 – 15/12/2016 | Seefeld Tre giorni di musica nelle Alpi che avranno inizio il 13 dicembre alle ore 17:00 presso il Kurpark Seefeld con il gruppo degli “Ursprung Buam“. A seguire vin brûlé accompagnato da biscotti natalizi della tradizione presso il Casinò Seefeld. Il 14/12 ci sarà l’imperdibile esibizione delle “4 Voices of Musical-Christmas“ che prevede la partecipazione dei colossi dei musical Maya Hakvoort, Marjan Shaki, Lukas Perman e Ramesh Nair. Il 15/12 si terrà il Gran Galà di Natale con la partecipazione esclusiva dei “Kastelruther Spatzen“ il famosissimo gruppo musicale altoatesino di Schlager e musica folk. Si esibiranno al Palazzetto dello sport, la WM-Halle Seefeld. Per maggiori informazioni: www. klingende-bergweihnacht.at
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Apertura della stagione dello sci da fondo “Sport Wedl” 09. – 11/12/2016 | Leutasch La stagione dello sci da fondo prende il via con il celebre “Sport Wedl Langlauf Opening“, quest’anno alla sua 18° edizione. Si tratta dell’evento di sci da fondo più importante dell’Austria occidentale e attira ogni anno oltre 400 partecipanti. La proposta è variegata e prevede corsi giornalieri per approfondire lo stile skating, riprese video che verranno in seguito analizzate per perfezionare lo stile e seminari su come conservare e preparare al meglio gli sci tenuti dai maggiori produttori come Swix e Toko. A completamento dell’evento ci saranno le tende-prova di Atomic, Exel, Salomon e Fischer. Un vero paese dei balocchi dedicato agli amanti dello sci da fondo. Informazioni e approfondimenti: www.sport-wedl.com European Senior Open 06. – 21/01/2017 | Seefeld Dal 06 al 21 gennaio 2017 il palazzetto dello sport, la WM-Halle Seefeld, sarà teatro del 41° International European Senior Tennis Open che prevede la partecipazioni di 600 sportivi amatoriali d’età compresa dai 38 agli 85 anni che gareggeranno in occasione di uno dei tornei di tennis più grandi d’Europa. Il relativo ballo “Tennis Ball“, durante il quale verranno premiati i partecipanti più fedeli, è sicuramente uno dei momenti più glam dell’evento. Festa della neve di Seefeld 14/01/2017 | Seefeld Da anni la Festa della Neve a Seefeld è un appuntamento fisso che quest’anno verrà anticipato di qualche giorno. Grazie agli scenografici bar costruiti con la neve, i ristoratori di Seefeld trasformeranno l’intera zona pedonale in una festa all’aperto
animata da intrattenimento musicale, sfiziosità gastronomiche e ottime bevande. Non potranno mancare le tradizionali figure di neve ispirate a un motivo prefissato, che quest’anno sarà dedicato all’imperatore Massimiliano I° d’Asburgo. A Seefeld e Leutasch si potranno ammirare diverse e imponenti sculture fatte di neve e di ghiaccio realizzate dagli allievi delle scuole d’intaglio di Oberammergau, Garmisch e Berchtesgaden. Sono previste escursioni guidate alle sculture esposte dalle ore 17 di giovedì 12/01/2017. La festa della neve avrà inizio alle ore 14 del 14/01 con il programma per i più piccoli. Dalle ore 19 in poi si darà il via all’Apres Ski Party con musica dal vivo fino alle ore 2:00. Kaiser Maximilian Lauf 14. – 15/01/2017 Questa spettacolare gara sci da fondo per professionisti e sportivi dilettanti sulla distanza di 60 km è entrata a far parte lo scorso anno del circuito Visma Ski Classics e vedrà, nel 2017, la sua seconda edizione. La prova è il 14 gennaio 2017 mentre il 15 si gareggia sulla stessa distanza in tecnica libera. Partenza e arrivo sono alla Seekirchl Arena di Seefeld. Gli anelli della gara portano da Seefeld a Mösern, da lì a Unterleutasch e di nuovo a Seefeld. Snow Polo Turnier 20. – 22/01/2017 | Seefeld Terza edizione del torneo di polo sulla neve del quale Seefeld è sponsor ufficiale, il PIPA International Snow Polo Championship Tour 2017. Spirito di competizione, ambiente raffinato e uno scenario da sogno attendono partecipanti e spettatori, quando le migliori squadre nazionali europee di Polo sulla neve metteranno in mostra le proprie abilità e quelle dei propri cavalli. Nordic Combined Triple Seefeld & Seefelder Kristallzauber Open Air Event mit Gregor Glanz 26. – 29/01/2017 | Seefeld La combinata nordica sarà accompagnata dall’evento clou della stagione. Nel firmamento delle grandi manifestazioni sportive come il “Torneo dei quattro trampolini“ di salto con gli sci o la corsa a tappe di sci da fondo “Tour de Ski”, ci sarà ora anche un evento caratterizzante la combinata nordica: la Nordic Combined Triple Seefeld con la quale Seefeld intende rimarcare la propria competenza nordica. Oltre 10.000 spettatori assisteranno alle competizioni per il primo posto nella combinata e la Casino Arena di Seefeld si trasformerà, per occasione, in un vero fulcro di tifosi in trepidazione. Sabato 28/01 si festeggia all’Open Air con Gregor Glanz, artista austriaco di Innsbruck. www.weltcup-seefeld.com Winterparty Seefeld con l’idolo del Rock’n’Roll alpino Andreas Gabalier come Special Guest 03.- 04/03/2017 | Seefeld Andreas Gabalier, il musicista folk-rock più in auge del momento nei paesi di lingua tedesca si esibirà insieme ai gruppo “Egon 7”, “Kinihasn” e a DJ LAMBOEF nell’ambito del quarto WINTER OPEN AIR di Seefeld. Info: www.winterparty.at Int. Ganghoferlauf und Miniganghoferlauf 04. – 05/03/2017 | Leutasch Torna la storica gara internazionale di sci da fondo del Tirolo che costituisce un appuntamento fisso nel calendario delle manifestazioni di tanti amanti dilettanti di questa pratica sportiva. Attira oltre 2.000 sportivi che gareggiano in quattro discipline: 20 o 42 chilometri skating, 25 o 50 chilometri in tecnica tradizionale. La gara si tiene nei circuiti Euroloppet, Austrialoppet e FIS-Ski. Info: www.ganghoferlauf.at
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SPECIALE SEEFELD
olympia region PROTAGONISTA E’ LA NEVE Uno splendido altopiano che si affaccia direttamente sulla vallata dell’Inn e cime imponenti che invitano ad ammirare la zona anche dall’alto sia che siate sciatori, snowboarder o semplici amanti del sole. Basta affacciarsi dal rifugio Rosshütte di Seefeld oppure dal rifugio Rauthhütte situato a metà altezza della “Hohen Munde”, la montagna di Leutasch. La baita è una autentica tentazione per rilassarsi dopo un tour con gli sci e un punto di partenza ideale per una divertente discesa in slittino.
Foto Andre Schönherr
Per tutti quelli che amano girare senza gli sci, la regione offre oltre 142 km di sentieri per comode passeggiate e trekking invernale. Si può così scegliere tra piacevoli giri vicino al centro storico, una visita al lago ghiacciato, passeggiate nel bosco per osservare gli animali che si nutrono presso le mangiatoie, o un trekking più impegnativo fino ai rifugi alpini aperti anche d’inverno. In ogni caso l’aria buona ed il meraviglioso paesaggio alpino sono sempre inclusi. Se poi volete scoprire ancor più da vicino i segreti degli animali consigliamo un giro con guida e ciaspole nei più remoti angoli della regione. Un’esperienza che non dimenticherete tanto presto. Uno sport molto amato dai locali e poco conosciuto dagli italiano è la discesa in slittino lungo strade forestali innevate. E’ un’ottima idea per chi vuole regalarsi una passeggiata fino in baita e godere della cucina locale. Dopo una ultima cantata e un grappino si scende tutti in compagnia con gli slittini in legno. Uno sport economico e adatto a tutte le età! La regione vanta ben 5 piste per lo slittino e chi non vuole salire a piedi può scegliere quelle raggiunte dagli impianti di risalita. Per i più romantici è possibile godere di una splendida passeggiata invernale a bordo di tipiche slitte trainate dai cavalli mentre le vostre gambe verranno scaldate da comode pelli di pecora…basta poco per sentirsi come la principessa Sissi e trasformare la giornata in un evento magico e indimenticabile. Un’avventura piacevolissima per grandi e piccini...
Vacanze per tutte le età L’Olympiaregion Seefeld è ideale per chi fa i primi passi sulla neve. Numerosi pendii per fare i primi esercizi sono direttamente nel centro del paese. Maestri da sci diplomati e con esperienza per le giovani leve si prendono cura dei più piccoli incentrando lo sci non solo sullo sport ma soprattutto sul divertimento. In pista… Poche regioni garantiscono un’offerta così molteplice che permette durante le comuni vacanze di fare attività molto diversificate. Accanto a tutte le specialità nordiche offerte nella Regione Olimpica di Seefeld, la zona vanta anche un bella skiarena per lo sci alpino. Molto amato dagli appassionati della tintarella visto che il sole alla “Rosshütte“ splende più a lungo che altrove. Anche gli appassionati dello snowboard si divertono molto a Seefeld. C’e un funpark e anche un freestyle landing pad per il weekend. L’area per bambini Sportis Kinderland è perfetta per sciatori principianti e per chi torna sugli sci dopo una lunga pausa. L’area di 20.000 m² è divisa in 3 zone con tapis roulant coperti di 21m, 45m e 51m di lunghezza. Inoltre lo Sportis dispone di una sciovia: il Mega Star di 90 metri. L’area Kinderland è accessibile dalle ore 09.00 alle ore 16.15 per chiunque sia munito di ski-pass. Lo Gschwandtkopf offre invece tutto quello che fa battere più forte il cuore di ogni sciatore. Molti chilometri di piste, preparate quotidianamente, invitano al divertimento sugli sci. Ogni sciatore o snowboarder, principiante o professionista, adulto o bambino trascorrerà una giornata invernale da sogno. Divertimento puro! Principianti e bambini potranno usufruire della sciovia di 130 metri “Happy Schleppi”, del tapis roulant “Pfarrhügel” di 90 metri e del facile impianto di risalita “Sportalm” di 105 metri. Gli impianti Birkenlift, Geigenbühellift (Seefeld), interfeld (Mösern) e Neuleutasch sono posti ideali per fare i primi passi sulla neve. Specificamente per i nostri bambini principianti abbiamo creato Gizzi’s Kinderland al Geigenbühel
a spasso senza gli sci
(10.000m² di terreno per bambini principianti con giochi e attrezzatura didattica) Il tanto richiesto snowtubing è un’attività divertente, adatta per famiglie a cui piace l’avventura. Su una pista preparata, con argini ai lati, si sfreccia su un gommone gonfiato: un’avventura dal divertimento assicurato Carving con la luce notturna? Durante vari giorni della settimana si può sciare anche di notte a Seefeld. 7 scuole di sci nella regione assistono principianti e tutti coloro che intendono migliorare la loro tecnica. I maestri parlano quasi tutte le lingue e, non ci crederete, ma qui sanno anche il russo.
UFFICIO INFORMAZIONI SEEFELD Informationsbüro Seefeld KlosterstraSSe 43 A-6100 Seefeld Tel +43 508800 info@seefeld.com WWW.SEEFELD.COM
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SPECIALE SEEFELD
Novità gratuite O convenziONATE PER INDIMENTICABILI EMOZIONI LUNEDÌ
SULLO «GSCHWANDT» A TUTTA VELOCITÀ Sciata mattutina a Seefeld (22/12/16 - 23/3/17) Godetevi le piste immacolate, preparate per voi, ancora prima degli orari di apertura ufficiali delle piste. Tra le 8.00 e le 9.00 sullo Gschwandkopf con la possibilità di fare colazione sulla “Sonnenalm“ (aperta a partire dalle 9.00; colazione e skipass per la giornata non inclusi). Un panorama da favola! Sull’Inntal o su Seefeld che si risvegliano lentamente. Ne sarete entusiasti.
SEEFELD NEL CORSO DELLA STORIA PASSEGGIATA STORICA ATTRAVERSO SEEFELD (12/12/16 - 20/3/17) Per scoprire il lato storico di Seefeld, ma anche la Seefeld del presente con un’interessante passeggiata invernale. Insieme alla signora Glatzl, guida turistica diplomata, scoprirete la chiesa parrocchiale gotica di St. Oswald, l’Hotel Klosterbräu e l’emblema di Seefeld: la Seekirchl, la chiesetta sul lago (senza visita dall‘interno). Sono ammessi anche i cani. Questa passeggiata culturale si tiene in tedesco e in inglese. Su richiesta (prima dell’inizio dell’escursione guidata) è possibile effettuarla anche in italiano.
GIOVEDÌ
TRACCIATE LA PISTA COME I PROFESSIONISTI Mettetevi alla guida di un gatto delle nevi a Leutasch (8/12/16 - 23/3/17)
ALLA RICERCA DELLE TRACCE (ideale per i bambini) Si va alla ricerca delle tracce sulla neve (5/12/16 - 20/3/17). La guida del parco naturale racconta avvincenti storie di animali e mostra ai bambini come leggere le orme sulla neve. Partendo dal parcheggio “Länd” potrete incamminarvi lungo l’Isar, inoltrandovi nella valle alla ricerca delle tracce che rivelano la presenza degli animali. Età consigliata: 7-14 anni. ESCURSIONE SOTTO LE STELLE NELLA NEVE Escursione serale guidata (5/12/16 - 20/3/17) Godetevi un’escursione sotto le stelle nella neve, con scorci sui dintorni magnifici in compagnia della dottoressa Angelika Neuner, guida esperta e contadina del maso Spacklerhof di Mösern. Un po’ di storia, tante storie e piccoli aneddoti vi porteranno attraverso Mösern e vi regaleranno una serata divertente. Questa escursione viene offerta in lingua tedesca. La guida ha conoscenze di inglese e italiano.
MARTEDÌ
ATTRAVERSO IL BOSCO INNEVATO Un’esperienza da favola (27/12/16 - 21/3/17) La guida naturalistica Bantl Hans vi accompagna nei punti più belli e suggestivi della valle Leutaschtal, come il Katzenloch o la Gaistal. Hans vi mostrerà l’unicità della nostra Leutaschtal con la sua incantevole area, ideale in tutte le stagioni per fare escursioni, e vi darà consigli preziosi per una vacanza indimenticabile. Programma settimanale presso tutti gli uffici informazioni. Questo tour viene offerto soltanto in lingua tedesca.
A CACCIA Alla scoperta degli animali selvatici a Reith (8/12/16 - 23/3/17) Chi dà da mangiare agli animali selvatici d’inverno? Come fanno a sopravvivere durante la stagione fredda? Accompagnate la nostra guardia forestale durante i suoi interventi di cura e tutela degli animali selvatici e scoprite informazioni interessanti sul loro foraggiamento. Resterete a bocca aperta (ma in silenzio, per favore!). TRACCIATE LA PISTA COME I PROFESSIONISTI Mettetevi alla guida di un gatto delle nevi a Scharnitz (6/12/16 - 21/3/17) Entrate a far parte del nostro personale addetto alla manutenzione delle piste da fondo e preparate i migliori anelli per il fondo del mondo. Scoprite dai professionisti come guidare un gatto delle nevi di 6,5 t. e 190 cavalli motore durante una forte nevicata per preparare piste per il fondo perfette. (Età minima: 16 anni). Le istruzioni si tengono solo in tedesco. Quando: ore 16.00 Durata: ca. 1 h Punto d‘incontro: Accesso alla pista di fondo di Scharnitz, accanto al distributore di benzina Reinpold
MERCOLEDÌ
CIASPOLATA Incamminiamoci con le racchette da neve sul Mühlberg di Scharnitz (7/12/16 - 22/3/17) Questo tour conduce attraverso il mistico bosco invernale, che colpisce con il silenzio inconfondibile, l’aria più pura e una magnifica vista su Scharnitz e sulle montagne innevate. È possibile noleggiare le racchette da neve presso l’Ufficio Informazioni di Scharnitz (noleggio € 6,-). In alternativa: escursione invernale sul Mühlberg. Questa passeggiata si tiene in tedesco e in inglese. TRACCIATE LA PISTA COME I PROFESSIONISTI Mettetevi alla guida di un gatto delle nevi a Seefeld (7/12/16 - 22/3/17) IO IMPARO A SEEFELD Introduzione al curling alpino (7/12/16 22/3/17). Introduzione approfondita alla tecnica e alle regole di gioco, durata: 15-30 minuti, successivamente si formano le squadre che andranno a scontrarsi. Un divertimento per tutti gli amanti dell’aria aperta (anche quelli senza talento!). Costo per il noleggio delle stone e della pista: € 9,-. Questo corso si tiene in tedesco e in inglese.
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VENERDÌ
A COLPO SICURO NELL’INVERNO Corso introduttivo al biathlon a Seefeld (9/12/16 - 24/3/17) Scoprite il fascino del biathlon! Questo sport riunisce le discipline dello sci di fondo e del tiro a segno. Lo sci di fondo richiede resistenza, il tiro a segno precisione. Il biathlon riunisce a perfezione queste due componenti. Adulti e giovani (dai 15 anni) possono tirare con fucili di piccolo calibro originali del biathlon. I bambini, a partire da un’altezza di 140 cm, tirano con carabine ad aria compressa. Questo corso si tiene in tedesco e in inglese. TUTTI OSPITI ALLO ZOTTLHOF Venite a conoscere da vicino la mandria di “Zottl” della Leutasch (9/12/16 - 24/3/17) Scoprite interessanti informazioni su questi bovini di razza highland, da allevamento tirolese, e provate a foraggiarli dandogli il fieno con il forcone. Come ringraziamento, potrete gustare una tisana di fiori alpini. Anche i bambini sono i benvenuti! Lingue: tedesco e inglese, conoscenze di italiano e francese. PRONTI, PARTENZA …VIA! Sci in notturna a Seefeld (16/12/16 - presumibilmente 3/3/17, in base alle condizioni della neve) Siate anche di sera i primi e i soli a sciare in notturna sulle piste perfettamente preparate della Rosshütte, tra le 17.30 e le 18.30. la seggiovia a 6 posti “Hochanger” con sedili riscaldati e protezione anti-intemperie è in funzione fino alle 21.30 e dopo vi aspetta la “Skialm“ per l’après-ski alla stazione a valle (skipass dopo le 18.30 e consumazioni non incluse). NOVITÀ: Il “Nightliner” porta tutti gli sciatori gratuitamente alle 21.15 nel centro di Seefeld e gli ospiti di Leutasch a Weidach – Oberleutasch. Informazioni e brochure dettagliatissime presso l’ufficio informazioni dell’Olympiaregion Seefeld
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MUSICA cinema & arte Giovanna d’Arco ha avuto in Vittoria Yeo una convincente interprete
RAZZI DI LUCE RICREANO IL MONDO della Pulzella Giovanna come non l’avete mai vista. Di spalle alla scena, in terza dimensione, screziata da lampi di genio. Seconda opera in cartellone al Festival Verdi di Parma questa avvincente “Giovanna d’Arco” ha abitato nella pancia del Teatro Farnese, con la regia di Peter Greenaway che ne disegnava contorni e spirito attraverso un sontuoso gioco di luci e di proiezioni. L’orchestra de I Virtuosi Italiani trovava nella direzione di Ramon Tebar la giusta temperatura per conciliare ardimento – il fuoco animoso degli archi subito pronti alla battaglia – ed una sempre fraseggiata leggerezza. Giovanna aveva nella voce “mozartiana” di Vittoria Yeo la garanzia per delineare con coerenza il suo personaggio scisso tra innocenza, eroismo e folle esaltazione. Accanto a
La firma di Peter Greenway ha contraddistinto una regia insolita e graffiante, ricca di colpi di teatro e di spunti di riflessione
lei, il Carlo VII di Luciano Ganci aveva tutti i tratti del giovane sovrano lacerato tra entusiasmo e senso della disfatta; solo qualche fatica si percepiva nel momento di alleggerire il gioco dinamico. Bravo anche Vittorio Vitelli, Giacomo affidabile e giustamente paterno nella vocalità scura e morbida. E bravo il coro, che si snodava circolare, liquido, a tratti stereofonico, in un gioco di echi davvero degno di un teatro barocco.
VISTI PER VOI AL CINEMA
di elena kraube
FREE STATE OF JONES
UNA VITA DA GATTO
Ambientato durante la Guerra Civile, racconta la storia di un insolente contadino del sud Newton Knight (McConaughey), e la sua straordinaria ribellione armata contro la Confederazione. Unendo le forze con altri piccoli agricoltori, e con l’assistenza degli schiavi locali, Knight ha lanciato una rivolta che ha portato Jones County a separarsi dalla Confederazione, creando lo Stato libero di Jones.
La nuova commedia di Barry Sonnenfeld racconta la disavventura di Tom Brand (Spacey), un ricchissimo uomo d’affari ossessionato dal lavoro che si è allontanato sempre più dalla moglie (Garner) e dalla figlia. Per rendere felice quest’ultima decide di regalarle un gatto. Correndo alla festa, Tom rimane vittima di un incidente, e quando riprende conoscenza si rende conto di essere rimasto intrappolato proprio nel corpo del gatto.
FLORENCE New York, 1944. Florence Foster Jenkins è una melomane facoltosa che si crede dotata per il canto. Fiaccata da una malattia che cova dietro le perle e nella penombra della sua stanza, Florence decide di perfezionare il suo “talento” con un maestro compiacente. Cantare per Florence non è un capriccio ma una terapia che le permette di vivere pienamente, ricacciando i fantasmi. Il suo scopo ora è colmare il desiderio incontenibile di trovare un palcoscenico…
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SULLY La drammatica storia del pilota veterano, il capitano Chesley “Sully” Sullenberger, che planò sul fiume Hudson con il velivolo U.S. Airways Flight 1549 nel gennaio del 2009, salvando tutti i passeggeri che erano a bordo: 155 persone. Sully venne da subito acclamato come un eroe, intervistato dai media e applaudito nelle trasmissioni televisive ma un’indagine rischiò di distruggere per sempre la sua reputazione e la sua carriera nel mondo dell’aviazione.
DI ELIDE BErGAMASCHI
CHE MERAVIGLIA, LA TRAGEDIA CLASSICA DI TROVATORE! Niente fuoco, niente pire svettanti. A dominare è un nero notte che immerge le figure in un paesaggio fatto di nulla, sul quale di tanto in tanto soffia un vento leggero che increspa i pensieri. Da lì, dal passato, dal refolo di una memoria che trasforma i sogni in allucinate larve, tutto ha origine. In questo allestimento dove la sottrazione faceva da chiave interpretativa, la musica pareva divorarsi ogni orpello, scena compresa, trascinando ogni cosa nel suo gorgo ineluttabile. Tutto sa di tragedia classica. Ultima opera del Festival Verdi di Parma, il Trovatore scioglieva con aristocrazia l’insidia del tradurne l’allucinata, contorta vicenda, risolvendosi a favore di un’umanità senza tempo e senza storia. E se questa era la scelta registica firmata da Elisabetta Courir, la buca rispondeva con altrettanto coraggio grazie all’elegante conduzione di Riccardo Zanetti, sottile indagatore insieme alla valorosa Orchestra Toscanini del damasco verdiano che, ripulito di ogni uso e abuso, lasciava cadere la sua armatura di numeri chiusi e cabalette protottocentesche a favore del magma di una drammaturgia mai così stringente ed unitaria.
RIVIVE LO SPIRITO DI ABBADO NELLA “GRANDE” DI SCHUBERT Camerista nell’anima, fino all’ultimo giorno della sua vita caparbio, finissimo orafo di una filigrana di suoni e di umanità, Claudio Abbado si riaffaccia sul nostro presente a ricordarci che ogni lavoro davvero ben fatto sconfigge la morte. Ne è prova lo Schubert monumentale e al tempo stesso coraggiosamente ripiegato nell’autobiografia di una scrittura che è insieme profezia ed intima, impercettibile contestazione. Dal concerto bolognese del 2011, la Sinfonia “Grande” giunge a noi, con la sua spirale di dubbi, indugi ed incanto. E riascoltarne il magistero, la gioiosa, vitalistica misura tra ebbrezza e saggezza, è probabilmente il più bell’omaggio alla sua memoria di ragazzo innamorato della bellezza. Sotto le sue dita, i giovani spadaccini della Mozart si rivelano ancora una volta fedeli traduttori delle più impalpabili sollecitazioni del Maestro.
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Bruna Grigoletti Maestra delle arti
Tra le sculture in bronzo e la pittura fino all’insegnamento, una passione che continua da tutta la vita
È nata a Verona dove ha sentito il richiamo dell’arte già all’età in cui frequentava le scuole elementari. In seguito per seguire la sua vocazione ha condotto gli studi all’Accademia di Belle Arti “Cignaroli” sempre nella sua città natale. Attualmente è nel gruppo degli artisti della SBAV Societa delle Belle Arti di Verona e dell’Accademia Arte e Mestieri. Insegna scultura modellata presso la scuola Arcobaleno Arte di Cadidavid, sempre nel veronese. Il personaggio in questione è Bruna Grigoletti, artista a tuttotondo, il cui percorso creativo è vario e articolato. Impulsiva e prorompente sia nelle forme
espressive della pittura che della scultura. Quello dei suoi dipinti è un astrattismo innovativo, dove la sintesi è portata alla purezza del lirismo. I soggetti scaturiscono da una interiorità che abbraccia passato e presente e si proietta verso il futuro. Gli accostamenti formali sono sempre originali e si fondono armoniosamente con una tavolozza tenue ma piena di forza, che carica l’opera di poesia. Nella scultura il suo continuo desiderio di creare forme nuove la spinge a proporre bronzi in pezzi unici, senza replicare dei multipli. Appena terminata una fusione, l’artista è pronta con nuove idee e nuova creatività per realizzare altri modelli in creta dai quali ottenere altre opere. Chi è Bruna Grigoletti e come si considera? «Mi considero in parte una persona fortunata, perchè ho la possibilità di lavorare con l’arte che è sempre stata la mia passione». Quali tecniche artistiche utilizza? «Per la pittura utilizzo la tecnica dello spatolato a olio, con cui mi diverto a creare forme anche concettuali, astratte di mia fantasia. Per la scultura creo fusioni in bronzo partendo dal bozzetto in creta su cui poi viene creato uno stampo all’interno del quale viene fatta la colatura per dare forma all’opera. La superficie della scultura può venire colorata attraverso quella che si chiama patina, che non è una colorazione o una tintura della superficie, bensì il prodotto di una reazione chimica controllata. Con la patinatura si possono ottenere svariati risultati. Altra tecnica di colorazione invece è la laccatura». Quali eventi d’arte l’hanno vista protagonista? «Tante fiere dell’arte in varie città sia in Italia che all’estero. Ho al mio attivo molte personali e collettive con riconoscimenti e premi. Tra le principali fiere d’arte in Italia ho partecipato a Vicenza Arte nel
Sculture in bronzo di Bruna Grigoletti
1992, 1993 e nel 2013. Ad Arte Padova nel 1995, 1996, 2007 e nel 2016. Ad Arte Pordenone nel 1995 e 1996. Ad Arte Fiera di Montichiari nel 2000. Tra le fiere d’arte all’estero ho esposto alla Biennale di Malta nel 2005. Ad Arte Fiera di Salisburgo nel 2006. Ad Arte Fiera di Innsbruck nel 2008. Ho partecipato a molte mostre presso la Galleria Kass di Innsbruck e altre sedi sia pubbliche che private dal 1990 ad oggi anche grazie al gruppo dei soci della Società delle Belle Arti di Verona di cui faccio parte». Ha progetti in vista per i mesi di Dicembre 2016 e Gennaio 2017? «Ho appena terminato ad ottobre una mostra personale a Verona ed ho partecipato ad Arte Padova a Novembre. Il primo appuntamento del prossimo anno sarà a Marzo con la mostra di Innsbruck». Se potesse apportare dei cambiamenti nell’attuale circuito dell’arte contemporanea cosa farebbe? «Cercherei di dare più spazio ai nuovi artisti».
DI Barbara Ghisi
IL FUTURISMO DI BALLA AD ALBA
© Giacomo Balla, by SIAE 2016
le mostre
Prosegue il nutrito percorso di mostre organizzate presso Fondazione Piera Pietro e Giovanni Ferrero ad Alba. “FuturBalla” presenta la figura artistica di uno dei rappresentanti del Futurismo. La mostra, di risonanza e prestigio internazionale, anche per i prestiti di alcuni tra i più importanti musei al mondo, prevede un’esposizione articolata in sezioni tematiche: il realismo sociale e la tecnica divisionista; le compenetrazioni iridescenti e gli studi sulla percezione della luce; l’analisi del movimento e il Futurismo. Dal realismo dei primi dipinti si assisterà alla trasposizione dei precedenti principi compositivi nella materia dinamica e astratta.
Libri
Treviso Museo di Santa Caterina fino al 17 aprile STORIE DELL’IMPRESSIONISMO I grandi protagonisti da Monet a Renoir, da Van Gogh a Gauguin
Treviso Museo di Santa Caterina fino al 17 aprile DA GUTTUSO A VEDOVA A SCHIFANO, Il filo della pittura in Italia nel secondo ‘900
Treviso Palazzo Giacomelli fino al 17 aprile DE PICUTRA 12 pittori in Italia
Ferrara Castello Estense fino al 4 giugno L’ARTE PER L’ARTE Un nuovo percorso al Castello Estense
DI veronica ghidesi
ELEGIA DI UN TWEET
DALLA LUNA A BILBAO
“...Roberta Fiorani attraverso i suoi “cinguettii”, non solo esprime interessanti, intelligenti e soprattutto mai banali opinioni sui fatti di recente avvenimento, ma prova qualcosa d’insolito e inusuale per i nostri tempi, ovvero li imprime su carta alla vecchia maniera, forse per renderli più terreni, afferrabili e concreti, proprio come sono sempre le sue prese di posizione...”.
Una storia vera che sembra una favola: nel suo primo libro, pubblicato dalla casa editrice Il Rio di Mantova, il giornalista Stefano Aloe ripercorre gli anni d’oro vissuti dal padre fra il 1969 e il 1977, arricchendolo dei principali avvenimenti storici, musicali e sportivi dell’epoca. Testimoni sono i grandi Roberto Boninsegna, Giuseppe Furino e Franco Causio che hanno rilasciato all’autore tre interessanti interviste inedite.
GESù E LE DONNE
TRE AMICI IN CERCA DI SAGGEZZA
Enzo Bianchi attraversa i vangeli sinottici e il quarto vangelo, il vangelo secondo Giovanni, recuperando e rinarrando per noi le vicende emblematiche che riguardano il rapporto di Gesù con le molte donne incontrate nella sua breve vita. Ci racconta e ci fa vivere, ad esempio, l’incontro con la donna malata di emorragia uterina che ha il coraggio di toccare il Messia sebbene “impura”, una donna che prende l’iniziativa del gesto; con le sorelle Marta e Maria; con la donna sorpresa in adulterio e con Maria di Magdala, l’apostola degli apostoli.
Tre amici – un monaco buddhista, un filosofo e uno psichiatra – decidono di trascorrere dieci giorni in Dordogna, vicino Bordeaux, per riflettere sugli aspetti più importanti dell’esistenza. Il filo comune è il seguente: la vita è troppo breve per sprecarla dietro a cose futili, quindi come possiamo viverla al meglio? Quali dovrebbero essere le nostre aspirazioni più profonde? Come calmare il disagio che ogni tanto sentiamo verso noi stessi, e verso gli altri? Come superare il dolore?
n. 6 Dicembre-Gennaio 2017
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musica/danza/teatro
spettacoli
di federico martinelli
divertiamoci a teatro Verona / Teatro Nuovo
tra paolini, mauri, sturno e Macbeth
Prosegue il “Divertiamoci a Teatro”, una delle rassegne più attese del Veneto. Dopo l’apertura con Virginia Raffaele, dal 20 al 23 dicembre sarà in scena “Un’ora di tranquillità” di Florian Zeller con protagonisti, tra gli altri, Massimo Ghini, Claudio Bigagli e Massimo Ciavarro. Si prosegue, dopo la pausa natalizia, con “Due partite” di Cristina Comencini con Giulia Michelini, Paola Minaccioni, Caterina Guzzanti, Giulia Bevilacqua. Chiudono il bimestre Valter Lupo, Valerio Vestoso, Rocco Papaleo e Giovanni Esposito con “Buena onda”. Il calendario completo è disponibile al sito www.teatronuovoverona.it
Verona / Teatro Nuovo
Torna a Verona Marco Paolini. Nell’ambito della rassegna “Il Grande Teatro”, al Nuovo di Verona, dal 13 al 18 dicembre, l’attore veneto condurrà il pubblico nel suo affascinante mondo, nei suoi racconti così intensi, comici, struggenti, spensierati e riflessivi grazie a “Studio per un nuovo album. Numero Primo” di Gianfranco Bettin e Paolini stesso. Ma il ritorno più gradito, quest’anno, è quello di Glauco Mauri e Roberto Sturno che, dal 17 al 22 gennaio saranno in scena con l’Edipo di Sofocle. Uno dei sodalizi, quello tra Mauri e Sturno, davvero unico nel panorama teatrale nazionale per uno spettacolo che racconta la storia dell’uomo alla ricerca della conoscenza: dai trionfi giovanili alla scoperta dell’atavica colpa, dalla scelta della cecità al tormentato esilio senile. A cavallo del successivo bimestre, “Macbeth”, in scena dal 31 gennaio al 5 febbraio con Luca Lazzareschi e Gaia Aprea.
GLAUCO MAURI E ROBERTO STURNO, PROTAOGNISTI ASSOLUTI DI UNA STAGIONE TEATRALE DAVVERO ENTUSIASMANTE. IN SCENA CON “EDIPO” RACCONTERANNO UNA DELLE TRAGEDIE CLASSICHE PIÙ APPREZZATE E CONOSCIUTE
I TANTI LATI DELLA COMICITÀ dei mitici ALE E FRANZ Mantova / Teatro Sociale Lati tanti - Tanti lati della vita e degli uomini… Questo gioco di parole anima “Tanti lati tanti”, nuovo divertentissimo spettacolo di Ale e Franz. Il duo comico, in scena al Teatro Sociale di Mantova il 17 dicembre esplora in questo spettacolo il mondo delle relazioni. A ogni azione verbale e non, corrisponde una risposta... quella dell’altro. Tanti lati in cui riconoscersi e fingere di non vedere che siamo proprio noi questi uomini.
ECCO SERVITO DELITTI DI LETTO
Verona / Teatro Parrocchia S. Maria Regina Nell’ambito della rassegna “SavalinScena”, presso il teatro parrocchiale di Santa Maria Regina al quartiere Saval di Verona, sabato 21 (ore 21.00) e domenica 22 (ore 16.30) gennaio 2017 va in scena “Delitti di letto”, commedia teatrale in pieno stile sit-com televisiva. Il classico dei classici: un triangolo amoroso. Lui, lei e l’altro. Tutto già visto, direte… ma cosa accadrebbe se, a turno, i tre componenti del gruppo si alleassero a due a due per uccidere brutalmente il terzo incomodo? Esilaranti gag e situazioni al limite del paradossale guideranno lo spettatore sino al sorprendente epilogo della vicenda. In scena gli attori professionisti Matteo Montaperto, che è anche autore del testo, Andrea de Manincor e Anna Benico.
RISATE ALL’EMILIANA Mantova / Teatro Sociale
Venerdì 20 gennaio 2017 appuntamento con il divertimento più spensierato: uno dei comici più applauditi e apprezzati sia dai teatri sia dal pubblico del piccolo schermo, approda al Teatro Sociale di Mantova. Stiamo parlando di Giuseppe Giacobazzi, emiliano dalla verve unicaL’ironia è assicurata verso persone, sentimenti, tecnologie e vizi.
GUALAZZI AL PALABANCO DI BRESCIA
ZANICCHI, BOUCHET, CLERY
OPUS CACTUS. I MOMIX A BRESCIA
Sabato 10 dicembre, al PalaBanco di Brescia, sarà il turno di Raphael Gualazzi. Il musicista sarà accompagnato da sei polistrumentisti con una sezione fiati composta da tromba, sax e trombone e una sezione ritmica con chitarra, contrabbasso, batteria.
Appuntamento col teatro al Palabanco di Brescia il 15 dicembre. Un trio d’eccezione: Zanicchi, Bouchet e Clery per la divertente commedia “Tre donne in cerca di guai”. Lo spettacolo affronta il tema della solitudine delle quarantenni single.
Grande appuntamento il 6 e 7 dicembre al Palabanco di Brescia. Il mondo affascinante dei deserti, con albe poetiche e suggestivi tramonti, rivivrà grazie a Moses Pendleton che guiderà i Momix trasformandoli in variopinte piante animate, in imponenti cactus e minacciosi uccelli.
night life sempre più teatro IMPIRIA
SERENA AUTIERI vacanze romane Mantova / Teatro Sociale Sabato 10 dicembre al Teatro Sociale di Mantova va in scena “Vacanze Romane”. Tratto dal pluripremiato film diretto da William Wyler, lo spettacolo è un divertente spaccato sulla Roma degli anni del dopoguerra. Un’Italia che vuole riemergere, risollevarsi e ritrovare quell’entusiasmo e quella leggerezza che sarà tipica degli anni Sessanta. Uno spettacolo per tutti, eterno e sempre nuovo, un inno alla bellezza di Roma e a ogni amore che abbia il coraggio di sbocciare al di là dalle convenzioni. Un cast di sei attori e venti ballerini animeranno lo spettacolo con Serena Autieri che interpreterà la Principessa Anna e Paolo Conticini nei panni del giornalista Joe Bradley.
SPIRITO UNA VICENDA DAL RITMO INCESSANTE Legnago (VR) / Teatro Salieri
JOHN PETER SLOAN COMICITÀ ITALO-ANGLOSASSONE
Venerdì 20 gennaio, ore 20.45, al Teatro Salieri di Legnago, appuntamento con “Spirito” di Noel Coward con protagonisti Leo Gullotta, Betti Pedrazzi, Rita Abela, Federica Bern, Chiara Cavalieri, Valentina Gristina, Sergio Mascherpa. Guidati dalla regia di Fabio Grossi, gli attori racconteranno la vicenda di una coppia di coniugi affiatati, impegnati in una serata dagli eventi imprevedibili. Una storia bizzarra che ha inizio quando Carlo, noto scrittore inglese, in compagnia della moglie Ruth e di una coppia di amici, decide di organizzare una seduta spiritica in casa sua per documentarsi sul tema del suo nuovo romanzo. Equivoci e battibecchi catturano lo spettatore dal principio alla fine.
Asparetto (VR) / Teatro Al teatro di Asparetto (VR), sabato 28 gennaio 2017 appuntamento con “I’m not a penguin”, nuovo one man show, di John Peter Sloan. Il comico e personaggio televisivo, noto per il suo carisma, prende di mira, attraverso paragoni e paradossi le differenze culturali tra Italia e Inghilterra. Un palco, pochi elementi scenografici, un microfono, sono il contorno essenziale attraverso il quale si muoverà Sloan. “I am not a penguin” sviluppa una visione ampia e complessa, in cui il racconto apre continuamente a digressioni che divertono attraverso lo spiazzamento, l’ironia e l’adattamento di alcuni grandi canoni della comicità anglosassone al gusto di un pubblico italiano.
Tra dicembre 2016 e gennaio 2017, nei teatri del veronese, si alterneranno numerose realtà amatoriali e professionali del territorio. Tra gli appuntamenti più significativi della nutrita proposta dei teatri del veronese il 3 dicembre, al Teatro di Villa Albertini ad Arbizzano di Negrar lo spettacolo “Sogno Shakespeariano” di e con Andrea de Manincor assieme a Andrea Manganotto, Sabrina Modenini, Jessica Grossule. Lo spettacolo, sulla scia del “Sogno”, ripercorre la vicenda della celebre commedia shakespeariana trascinando il pubblico in un turbinio di divertimento e sorprese. Il calendario di appuntamenti prosegue il 13 dicembre, al Teatro Don Mazza di San Pietro Incariano, con Teatro Impiria che presenterà “Ali. Una strada lastricata di stelle”, spettacolo tratto dall’opera di Antoine De Saint-Exupery, scritto da Andrea Castelletti e classificato come “commedia fantastica”. In scena in questa fiaba, che viaggia sulle ali della fantasia, Sergio Bonometti e Alida Castelletti. Lo stesso spettacolo replicherà presso il Teatro San Lorenzo di Minerbe il 21 gennaio 2017. Proprio a Minerbe, invece, il 16 dicembre appuntamento con il Teatro dei
SIMONE CRISTICCHI
Pazzi di Venezia che presenterà “Storie di casa nostra” di e con Giovanna Digito con la musica dal vivo di Dante Borsetto. Lo spettacolo è un viaggio letterario e musicale dentro le nostre radici, allariscoperta di un mondo in gran parte scomparso o che sta per scomparire. Tra musiche, racconti e poesie emergeranno le immagini del nostro territorio e l’anima dei suoi abitanti. Quattordici gennaio con due appuntamenti: nel segno della “tensione” il primo (in scena al Teatro Smeraldo di Valeggio “Ultima chiamata” con il Teatro Impiria) e nel segno del popolare il secondo (in scena al Teatro Mascagni di Castel d’Azzano la compagnia Tutti in scena con “Le serve al pozzo”). In “Ultima Chiamata” assistiamo a un vero e proprio thriller teatrale, costruito sul filo del telefono, a cui è appesa la vita dei personaggi in gioco: una telefonata
S.Giovanni Lupatoto (VR) / Cine Teatro Astra Giovedì 12 gennaio appuntamento con Cristicchi: “Il secondo figlio di Dio: vita, morte e miracoli di Lazzaretti”.
LA TRAVIATA e IL DRAMMA DI VIOLETTA Brescia / Teatro Grande Nell’ambito del ricco calendario del Teatro Grande di Brescia, il 16 e 18 gennaio 2017 appuntamento con un classico di Verdi: “La Traviata”. Info: teatrogrande.it
n. 6 Dicembre-Gennaio 2017
incontri musicali LA GRANDE CLASSICA Mantova / Teatro Bibiena Nell’ambito degli incontri musicali che vedono partecipe l’Orchestra da Camera di Mantova appuntamento, mercoledì 18 gennaio 2017, presso il Teatro Bibiena con Steven Isserlis, violoncello, Carlo Fabiano, violino concertatore e con l’orchestra stessa. Con inizio alle ore 20.45
imprigiona un ambizioso politico in unacabina telefonica, che si trasfigura in un moderno confessionale. Ma l’intera platea diviene scenario di imprevedibili accadimenti… L’altro appuntamento, ambientato in una Venezia povera, racconta i pettegolezzi e le confidenze di alcuni abitanti del paese che si incontrano davanti al pozzo del campiello.Confidenze si, ma anche rancori, gelosie, litigi, beghe e amori segreti. Una commedia in perfetto stile goldoniano che tratteggia un divertente quanto profondo quadro di quel popolino che una volta animava la vita della piazza.
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incontri
LUCA BONAFFINI La protesta e l’amore, tour 2017
I
l libro-intervista “La protesta e l’amore” (realizzato da Mario Bonanno) realizzato in occasione dei trent’anni di carriera del cantautore diventa tour che sarà presentato in anteprima, lunedi 26 dicembre, presso il N° 2 di Piazzetta Postumia a Gazoldo degli Ippoliti (Mn). Saranno quattro teatri, nel mese di marzo 2017, a ospitare il concerto-reading che racconterà, tra citazioni di ballate epocali di illustri colleghi e brani suoi “perché (come cita il sottotitolo) ascoltavamo e facevamo i cantautori”. Tutti lo siamo stati un po’, anche chi non ha mai suonato o scritto, ma semplicemente ascoltato e fatte sue le canzoni che i poeti-sonanti degli anni ’70 e ’80 hanno scritto e messe su vinile. Niente nostalgia, ne sociologia. Solo canzoni e racconti, vissuti dalla penna di un vero cantautore, di quelli “fortunati” (come lui stesso si definisce) che dal sogno dei banchi di scuola è approdato ai grandi palcoscenici dei prima miti, poi colleghi. Luca Bonaffini, un ex ragazzo come tanti, è figlio della beat generation e tenace erede del cantautorato doc italiano che, coraggiosamente, ha cantato per protesta e per amore. Lo spettacolo, interamente unplugged, prevede lo special guest di Giorgia Canevese che presenterà il suo album tribute intitolato “Just a little Sinatra”, dedicato all’indimenticabile Frank. Come vede la musica d’autore oggi? «Felicemente inattuale e piena di anacronismi. Il tempo è andato un po’ troppo veloce e gli ex giovani-imprenditori e i cantautori della seconda generazione (fine anni 70) sono ancora giovanissimi, in relazione all’allungamento dell’età anagrafica. Il fenomeno industriale del vinile si è bruciato in meno di trent’anni, passando da oggetto di consumo quotidiano e necessario al vintage. E la musica d’autore, il teatro canzone, il cantautorato tradizionale e la ballata popolare suonano come cose dell’altro secolo. C’è spazio solo per il buon pop, nella musica leggera».
Pierangelo Bertoli con Luca Bonaffini. “I figli del pubblico di Pierangelo hanno le orecchie attente, hanno intorno ai quarant’anni”
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di M.T. SAN JUAN
figlio della beat generation, tenace erede del cantautorato doc italiano Compositore di musiche e autore di testi per canzoni, Luca Bonaffini si è affermato intorno alla fine degli anni 80 come collaboratore fisso di Pierangelo Bertoli, firmando per lui molti brani in album di successo, tra le quali “Chiama piano”, all’interno dei quali compare anche come cantante, armonicista e chitarrista acustico. Altre canzoni sue sono state interpretate anche da Patrizia Bulgari, Flavio Oreglio, Sergio Sgrilli, Fabio Concato, Nek, Claudio Lolli e ha scritto testi teatrali insieme a Dario Gay ed Enrico Ruggeri. Ha pubblicato, come cantautore 11 album, affrontando tematiche impegnate e sociali; ha vinto il premio Rino Gaetano (1988) “targa critica giornalistica” e il Premio Quipo (1999) al Meeting delle Etichette Indipendenti di Faenza (miglior progetto multimediale); ha partecipato al Festival del Teatro Canzone - Premio Giorgio Gaber (2005) e due volte al Premio Tenco (edizioni 2008 e 2012). Nel 2013 ha debuttato come scrittore con il libro “ La notte in cui spuntò la luna dal monte” (edito da PresentArtSì), ispirato al suo incontro con Pierangelo Bertoli.
Lei che viene dalla gavetta, cosa ne pensa dei Talent? «Orridi. Trasformare l’arte in gladio e far squartare ragazzi spesso in balia di una superficialità “doverosa” (contestuale ai pessimi format mediatici) lo trovo anti-etico, immorale e disgustoso. Siamo nell’era della spettacolarizzazione della sensibilità. Reality docet». Come giudica il Nobel a Bob Dylan? «Credo che il Nobel abbia fatto il suo tempo, come quasi tutti i premi intesi volti alla consacrazione. Dylan è figlio di un’epoca, di oltre 50 anni di ballate ed è stato un grande illustratore dell’American Dream. È storia, come il Nobel. Insieme si sposano bene». Ha avuto la fortuna di lavorare con Pierangelo Bertoli, e ora lo sta portando in giro nei suoi spettacoli. Cosa ne pensano i giovani delle vostre canzoni? «I figli del pubblico di Pierangelo hanno le orecchie attente, hanno intorno ai quarant’anni. I nipotini non saprei come riescano ad ascoltare Emma, Fedez, cose ben peggiori e, contemporaneamente, “A muso duro”. Però se a interpretarlo, come è accaduto, sono Ligabue e Fiorello, allora magari qualche ciglia auricolare vibra». Festival di Sanremo a cui lei ha partecipato. Punto di partenza o arrivo? «Ero giovane fuori e bimbo dentro. Quindi mi sono divertito come al Luna Park. Poi ho scoperto che, finiti i soldi, la giostra dei cavalli continua a girare
Nel 2015 Mario Bonanno ha pubblicato un libro dedicato ai suoi trent’anni di carriera, intitolato “La protesta e l’amore. Conversazioni con Luca Bonaffini” e tu puoi solo guardare gli altri che si divertono». C’è ancora spazio per il teatro canzone? «Per quello di Gaber (l’unico vero teatro canzone) no. Per la canzone umoristica non stupida sì. Basta che a cantarla non sia uno sconosciuto se no diventa cabaret di serie B. Non è il genere che fa la popolarità, ma è il successo che genera generi...». “Chiama piano”, un suo grande successo. Un messaggio ancora attuale? «Credo di sì. L’umiltà è il segreto per sopravvivere alla follia e al delirio contemporaneo. Chiamare piano significa ascoltarsi, avere il coraggio di rompere il muro dell’orgoglio e saper chiedere aiuto. La dignità non muore mai con gli innocenti che soffrono, ma si spegne dentro la lucida indifferenza di chi non interviene. Guarda gli immigrati, i bambini e gli adulti dei barconi, per esempio. Urlano forte e chiamano piano. Ma qualcuno si tappa le orecchie con pessima musica e telefonini. E la dignità lì è proprio defunta».
n. 6 Dicembre-Gennaio 2017
BACCALà IN UMIDO Ingredienti per 6 persone: 1,250 gr. di baccalà già ammollato, 700 gr di patate, 1 cipolla, 350 gr di pelati, 150 gr di olive, 2 c.ai di pinoli, 2 c.ai di uvetta, 30 gr di capperi sott’aceto, 1 spicchio d’aglio, 150 gr di farina bianca, 1 bicchierino di vino bianco, prezzemolo, olio, sale Rosolare la cipolla con 4 cucchiai di olio e lo spicchio d’aglio. Eliminare l’aglio, unire i pelati con il loro sugo, i capperi, i pinoli, l’uvetta e le olive, mescolare e far cuocere a fuoco dolce per 5 min. Sbucciare le patate, affettarle e aggiungerle al sugo. Infarinare il pesce, rosolarlo in una padella con due cucchiai di olio, sfumarlo con il vino bianco e poi trasferirlo nella padella con le patate al sugo, proseguire la cottura per mezz’ora aggiungendo, se necessario, un po’ di acqua. Al termine regolare di sale, spolverizzare con il prezzemolo tritato e servire.
un natale in semplicità di flora lisetta artioli
SPAGHETTI ALICI E MOLLICA DI PANE
ZELTEN IL PANE DELLE FESTE
Ingredienti per 4 persone: 350 gr. di spaghetti, 250 gr. di alici fresche, 4 cucchiai di mollica di pane (casareccio), 6 cucchiai di olio extravergine d’oliva, 1 peperoncino, 2 spicchi l’aglio, sale e pepe
PIZZA CON LA SCAROLA Ingredienti per 6 persone: 500 gr. di farina bianca 00, 1 cubetto di lievito di birra, 1 kg di scarola già pulita e a pezzi, 1 spicchio d’aglio, 60 gr di capperi, 100 gr di olive nere, 100 gr di acciughe sott’olio, olio, sale, pepe
Pulire accuratamente le alici e farle rosolare in una padella con tre cucchiai di olio e gli spicchi di aglio intero che poi verranno tolti. Nel frattempo in un’altra padella tostare, a fuoco basso, la mollica di pane con 3 cucchiai di olio e il peperoncino girandola spesso per non farla bruciare. Cuocere gli spaghetti in abbondante acqua salata, scolarli al dente, versarli nella padella con le alici e infine aggiungere la mollica di pane tostata, quindi servirli ben caldi.
Sciogliere il lievito in poca acqua tiepida. Mescolare la farina con un pizzico di sale, il lievito, 5 cucchiai di olio e acqua tiepida. Lasciar lievitare finché avrà raddoppiato il volume. In una larga padella scaldare 3 cucchiai d’olio con l’aglio, aggiungere la scarola, sale, pepe e cuocere 15 min. unire i capperi, le olive, le acciughe quindi spegnere il fuoco. Ricavare dalla pasta due dischi, uno un po’ più grande dell’altro, disporre il più grande in una teglia rivestita di carta forno, ricoprire con il composto di scarola, sovrapporre con l’altro disco, sigillare bene i bordi con le dita. Cuocere in forno caldo a 180° per 50 min.
Bardolino Chiaretto con le migliori pizzerie italiane ioni s r u c s E rmet 78 gou
Pizza e Chiaretto …perché no? La partnership fra il mondo della pizza d’autore e il classico vino rosato della riviera veneta del lago di Garda si è rinnovato con l’edizione 2017 della guida delle Pizzerie d’Italia del Gambero Rosso. Con i suoi dieci milioni di bottiglie prodotte annualmente, il Bardolino Chiaretto è il leader assoluto nel settore dei vini rosati italiani a menzione geografica. La pizza è uno dei suoi abbinamenti gastronomici ideali. “Capisco che ci siano diverse opinioni – spiega Franco Cristoforetti,
presidente del Consorzio di tutela del Bardolino Chiaretto - quando si tratta di decidere che cosa bere con la pizza. C’è chi beve birra, chi acqua, chi una bibita gassata e chi non rinuncia al vino. Noi crediamo che il Bardolino Chiaretto stia benissimo con la pizza, perché la sua freschezza agrumata lo rende eclettico, in grado di accompagnare benissimo i vari ingredienti che la creatività del pizzaiolo unisce alla pasta. A partire dal pomodoro o dalla mozzarella, che oltretutto è un altro matrimonio classico del Chiaretto”.
250 gr, di fichi secchi a pezzi, 150 gr di uva sultanina, 100 gr di farina, 50 gr di pinoli, 50 gr di nocciole pelate, 50 gr di mandorle pelate, 50 gr di noci, 50 gr di farina di segale, 50 gr di canditi, ½ cubetto d lievito di birra, 1 arancia e 1 limone, miele, olio di semi, sale, spezie miste (chiodi di garofano, noce moscata, cannella, anice stellato), zucchero, rum, vino bianco secco In una ciotola mettere i fichi e l’uva sultanina, bagnare con mezzo bicchiere di Rum, far riposare 5/6 ore. Scaldare 50 gr. di miele con 50 gr. di vino bianco, versarlo sui fichi e l’uvetta, tritare grossolanamente noci, nocciole, mandorle e pinoli. Mettere tutto nella ciotola della frutta insieme ai canditi e alla scorza grattugiata di mezzo limone e mezza arancia, mescolare e lasciar riposare 12 ore. Sciogliere il lievito in 100 gr. di acqua tiepida, unire mezzo cucchiaino di miele, un cucchiaio di olio. Amalgamare le farine con un pizzico di sale e un cucchiaio di spezie miste, unire l’acqua con il lievito, impastare e lasciare lievitare. Incorporare tutta la frutta secca all’impasto, dare la forma di una ciambella, spennellare con miele e lasciar riposare mezz’ora, poi infornare a 160° per 40 min.
n. 2 Aprile-Maggio 2013
IL BUONGUSTAIO
CACCIA ALLA CASTAGNA AL GRAND HOTEL PALAZZO DELLA FONTE DI FIUGGI
taleggio e gorgonzola dop sul tetto del mondo Ancora una volta la Valsassina, e più in generale l’Italia, torna a splendere durante i World Cheese Awards, evento di fama mondiale giunto alla sua 29^ edizione che quest’anno si è svolto a San Sebastiàn-Donostia, nei Paesi Baschi. Tra oltre 3.000 produttori di formaggio provenienti da 31 Paesi diversi, la bontà dei formaggi italiani è stata ancora una volta riconosciuta da una giuria di 266 esperti provenienti da tutto il mondo. Carozzi Formaggi, azienda valsassinese specializzata nella produzione e stagionatura di formaggi tipici della Lombardia, ha portato a casa un prestigioso poker salendo sul primo gradino del podio con ben due prodotti: il Gorgonzola DOP “Selezione Carozzi al cucchiaio” e il Taleggio DOP “La Baita Tradizionale” a latte crudo. Medaglia d’argento per il Capriziola, che si conferma ancora una volta essere un formaggio degno delle più raffinate giurie, e bronzo per la Tomina di Capra. Un successo sognato dall’azienda a conduzione famigliare, ancora legata alle tecniche tradizionali di produzione ma allo stesso tempo forte di una personalità innovativa e moderna che l’ha portata nell’ultimo anno ad aprire un vero e proprio tempio del buongusto: La Formaggeria. Qui, da un anno a questa parte, il turista trova un luogo nel quale vivere un’esperienza in grado di toccare tutti i cinque sensi grazie alle proposte di degustazione.
RE PANETTONE 2016 5 STELLE DI CUCCHI Il dolce che ha accompagnato nel mondo i Natali della più golosa tradizione meneghina, a Milano ha un nome dal 1936: Cucchi. Una bottega storica luogo di incontro di intere generazioni pronte a gustare una prelibatezza unica, miscela di un’arte sopraffina lavorata da sapienti mani di maestri pasticceri che si tramandano nel tempo. Un panettone prodotto rigorosamente con lievito madre e doppio impasto in tempi che variano dalle 60 alle 72 ore. Pasticceria Cucchi ha presenziato a “Re Panettone” con le sue 5 stelle: il panettone tipico della tradizione artigiana milanese e le sfiziose versioni “Perle di cioccolato Valrhona”, “Perle di cioccolato Valrhona e arancia candita Giuso”, “Solo uvetta 5 corone”, “Cecca all’amarena”. Da tempo entrata a far parte dei Locali Storici d’Italia e recentemente delle Botteghe Storiche di Milano, la Pasticceria Cucchi si trova da sempre allo stesso indirizzo, all’angolo tra Corso Genova e Piazza Resistenza Partigiana, nel cuore di Milano. Fondata nel 1936 come “caffè concerto” da Luigi Cucchi e dalla moglie Vittorina, la Pasticceria Cucchi diventò presto uno dei ritrovi alla moda di Milano, Gli arredi, rinnovati completamente nel 1945 e poi un’ultima volta nel 1954, conferiscono al locale quell’atmosfera così particolare che, unitamente alla genuinità della pasticceria dolce e salata e alla qualità del servizio, ha permesso alla Pasticceria
n. 6 Dicembre-Gennaio 2017
Con l’arrivo delle castagne riaffiorano ricordi antichi di profumo di caldarroste per le strade unito al suono accorato delle zampogne e alle luminarie che annunciano il Natale. Gli zampognari sono scomparsi da decenni dalle nostre città, ma le castagne continuano a riscaldarci il cuore e sono alla base di molti piatti squisiti. Volete passare un week end diverso e particolare? Il Grand Hotel Palazzo della Fonte di Fiuggi propone ai suoi ospiti di cimentarsi nella raccolta delle castagne nel parco che circonda l’albergo. Potrà essere anche un modo divertente per avvicinare i bambini alla natura e per interessarli agli alberi e alle piante passando un’oretta all’aria aperta insieme. La sera poi sarà possibile gustare a cena nel Ristorante dell’Hotel dei piatti a base di castagne preparati dall’Executive Chef Francesco Marino,
che ha rivisitato alcune ricette tradizionali e propone i Crostoni con humus piccante di castagne ed erbette, il Risotto ai funghi porcini con castagne ed erbette, il Castagnaccio salato con zucca e pinoli e per concludere la dolcissima marmellata fatta in casa e il classico Montblanc. Info: www.palazzodellafonte.com
Fiacult & la tavola italiana Castelfranco Veneto ha ospitato le premiazioni di FIACULT, Festival Internazionale Audiovisivo della Cultura e del Turismo, dedicato alla diffusione dei prodotti audiovisivi nei settori del turismo, commercio e cultura. FIACULT per la prima volta ha portato la finale in Italia grazie ad un solido legame esistente tra Brasile e Veneto, sottolineato dall’elemento storico del flusso migratorio nella seconda metà dell’Ottocento che ha portato una forte presenza di veneti in Brasile.Tra i premiati dalla giuria internazionale anche La Tavola Italiana che con il documentario “Ricchezza. La Tavola Italiana”, realizzato dall’associazione per descrivere in modo originale territori e prodotti d’eccellenza e piatti rivisitati delle svariate tradizioni regionali italiane, ha ottenuto il premio nella categoria “Turismo Gastronomico”. Attraverso questo prodotto audiovisivo l’associazione racconta un viaggio che porta lo spettatore a scoprire i sapori, i colori, le tradizioni enogastronomiche, culturali e artistiche di cui è ricca l’Italia. Visionando questo documentario si oltrepassa una porta del tempo, dove storia, passione e antichi sapori regalano emozioni spesso dimenticate. www.latavolaitaliana.org
Cucchi di attraversare sostanzialmente immutata decenni di storia milanese, silenziosa testimone di un’evoluzione sociale e culturale che negli anni ha visto avvicendarsi ai tavolini della sua piccola e accogliente sala da tè artisti di varia fortuna, ma anche manager, professionisti e artigiani, nonni con i nipotini. La proprietà del locale è tuttora della stessa famiglia che, giunta alla terza generazione, prosegue con passione il lavoro avviato dai nonni paterni, testimonianza concreta del valore che esperienza e arte, gelosamente custodite, hanno nel campo artigianale. www.pasticceriacucchi.it
i diamanti della pasticceria I marroni Agrimontana hanno conquistato i più importanti pasticceri in tutto il mondo. Il marrone e i marrons glacés sono protagonisti nelle creazioni innovative di Sadaharu Aoki, che uniscono l’altissima pasticceria francese ai sapori d’oriente; nelle più classiche interpretazioni del maestro Iginio Massari; nei negozi di Jean-Paul Hévin e nella sua nuova boutique di Kyoto; nelle dimostrazioni di alta pasticceria che il team italiano Campione del Mondo di Pasticceria 2015 conduce in tutto il mondo. Luoghi e professionisti che rappresentano l’eccellenza internazionale nel mondo del dolce e che da sempre conferiscono un ruolo da assoluto protagonista al marrone italiano Agrimontana e alla sua preziosa versione glassata: il Marrons Glacés. Quali testimonianze più autorevole per il “diamante” della pasticceria? Info: www.agrimontana.it
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Guida
Ristoranti
andreas caminada sugli scudi Per l’inverno 2016/17 il Badrutt’s Palace Hotel di St. Moritz, che da sempre offre una combinazione unica di stile, sport, alta cucina ed eleganza, propone un mix di irresistibili novità gastronomiche. Innanzitutto il ristorante “IGNIV@Badrutt’s Palace” di Andreas Caminada e la “Vintage Cigar Lounge”, per assaporare sigari cubani, vini pregiati e liquori in una calda atmosfera. IGNIV@Badrutt’s Palace apre le sue porte il 21 dicembre 2016 nelle sale de “Le Relais”. IGNIV significa “nido” in retoromancio, e Andreas Caminada, tri-stellato chef svizzero, si distingue per una filosofia gastronomica basata sui valori di condivisione, scambio e comfort. L’innovativo e raffinato ristorante di Caminada offre una vera esperienza di convivialità: trascorrere del tempo insieme condividendo i menù, serviti su piatti di portata e nelle loro pentole di cottura.Due nuovi pop-up restaurant, un ambiente esclusivo. “Le Pavillion” si trasforma e incanta gli ospiti. L’evento culinario? Due concetti di ristorazione che non potrebbero differire di più. Cosa c’è di tipicamente svizzero? Il formaggio, naturalmente! Quindi, dal 26 dicem-
bre 2016 al 7 gennaio 2017, l’hotel propone il “Cheese Gallore”, serate dedicate agli appassionati di formaggi svizzeri con menù semplici e tradizionali. Poi si vola oltreoceano: lo svizzero Alexander Stamm, conosciuto come chef delle superstar e dei reali d’Europa, proporrà dall’11 al 25 febbraio 2017 serate a tema “American Classics” - #BadruttsMoments. Info: www.badruttspalace.com
A sx la “Vintage Cigar Lounge”, per assaporare sigari cubani, vini pregiati e liquori in una calda atmosfera
lux lucis stella michelin “è con immensa gioia che riceviamo la notizia del conferimento della stella Michelin al nostro ristorante, il Lux Lucis” commenta entusiasta Cristina Vascellari, direttore del Principe Forte dei Marmi. “Il mio grazie va a Valentino che con impegno e dedizione ci ha portato a questo importante risultato, che oggi consideriamo non un punto di arrivo ma un punto di partenza.” è proprio il giovane e talentuoso Executive Chef Valentino Cassanelli - alla guida del ristorante Lux Lucis dal 2012 - che grazie alla sua creatività e al suo ecclettismo è riuscito a conquistare l’ambito premio. “E’ stata una grande emozione salire sul palco per ricevere questo importante riconoscimento insieme ai grandi nomi della cucina italiana. Tutto questo non sarebbe stato possibile senza il supporto e la fiducia della mia brigata. Un ringraziamento particolare a Rocco Grisoni, sous chef con me dal primo giorno, Sokol Ndreko, maitre sommelier e collaboratore ineguagliabile e naturalmente Cristina Vascellari che ci ha sempre sostenuti affinché potessimo raggiungere questo importante risultato”.
pizzeria gigi pipa La prima pizzeria con orto, il titolo di pizzaiolo emergente 2015 e due spicchi sulla Guida Pizzerie d’Italia del Gambero Rosso: sono solo alcuni punti identificativi della Pizzeria Gigi Pipa. Per raggiungerla dovete recarvi a Este (PD), a pochi passi dall’antico castello medievale. La nascita dell’orto accanto alla pizzeria, racconta Alberto Morello, arriva per necessità: “Un nostro caro amico aveva già un orto e ogni giorno si offriva di regalarci verdure in abbondanza, ma a noi spiaceva sottrargli tutto quel ben di Dio, su cui ormai facevamo affidamento. È nata così l’idea un po’ folle di creare un nostro orto dove poter coltivare prodotti di stagione da utilizzare per le nostre pizze”. Da poco la pizzeria ha lanciato il nuovo sito web (www.pizzeriagigipipa.it), realizzato con il contributo di Aromicreativi, dove, oltre alla presenza di numerose informazioni sul mondo della pizza, sarà possibile trovare numerosi spunti per ricette gourmet con semplici prodotti del proprio orto.
La ricetta sciatt del ristorante san pietro di teglio (so) INGREDIENTI (per 4 persone) 400 g farina grano saraceno 100 g farina 00 acqua fredda q.b. 1 cucchiaino da caffè di bicarbonato di sodio 1 cucchiaio di sale bianco fino 200 g formaggio Casera DOP giovane olio d’arachidi per friggere PREPARAZIONE In una bastardella, mescolate le due farine con il sale, il bicarbonato e aggiungere gradualmente l’acqua, mescolando con una frusta da cucina, sino a ottenere una pastella dalla consistenza blanda, omogenea e priva di grumi. Lasciatela riposare coperta almeno un’ora. Nel frattempo, tagliate il formaggio a cubetti da un centimetro cubo. Preparate una padella di ferro per la frittura riempiendola d’olio e portate a una temperatura di 175°/180° su fuoco ben vivo. Procedete con la preparazione degli sciatt: mettete ciascun cubetto di formaggio nella pastella e, con l’ausilio di un cucchiaio da minestra inglobarli completamente nella stessa (non troppa) e trasferirli nell’olio da frittura. Il suggerimento è quello di cuocerli al massimo dieci per volta, in modo che la pastella non appiccichi tra uno sciatt e l’altro. Friggerli per un paio di minuti, facilitandovi con una schiumarola. A operazione terminata, trasferire gli sciatt pronti su un foglio di carta assorbente. Impiattate caldi e croccanti servendo con insalata di stagione.
viaggiARE CON GUSTO
di giacomo gabriele morelli
VIEL DEL PAN DELIZIE IN ALTA QUOTA La ristorazione offerta dalle Dolomiti altoatesine, nella sua straordinaria varietà regionale, trova una delle massime espressioni nel ristorante “Viel dal Pan” di Arabba, unico ristorante gourmet in alta quota. Il “Viel dal Pan” è il fiore all’occhiello del rifugio “Luigi Gorza” di Porta Vescovo, raggiungibile da Arabba con l’eccellente Funifur: uno straordinario osservatorio panoramico incastonato fra il Sasso di Mezzodì e il Belvedere. Un progetto ambizioso, realizzato dalla fantasia e dalla passione della direttrice-patron Emanuela Gorza, che ha fortemente voluto questa bomboniera appiccicata al cielo attorniata da un panorama mozzafiato. A 2500 metri di altezza le vetrate del ristorante si
aprono sul vasto gruppo del Sella, mentre dal terrazzo riservato del Bistrot si ammira l’imponente ghiacciaio della Marmolada. Al centro del comprensorio sciistico Sellaronda-Arabba-Marmolada (Dolomiti Superski), il Viel dal Pan è un esempio di armonica fusione tra ambiente ed architettura, con interni raffinati che diffondono un’ atmosfera di calda ospitalità. Esso si trova proprio sull’antico Viale del Pane, sentiero medioevale chiamato così perché usato per il commercio di farine e granaglie. Non è cosa semplice trovare un ristorante di prestigio a queste altitudini! Basta varcare la porta per capire la sua caratura: la sala è molto gradevole e accogliente, riservata ed intima; da essa si spazia su uno dei più avvolgenti panorami delle Dolomiti. La vista di cui si gode dai tavoli suscita di per sé un grado di suggestione che fa venir voglia di tornare. Lo stile dell’arredamento e del tovagliato è particolarmente curato, e richiama un nonsoché di bucolico. Ma è la cucina curata da Ivan Matarese, uno chef giovane dal significativo curriculum e dalle grandi prospettive, che riserva una sorpresa nella sorpresa. Ogni piatto è frutto di sensibilità e di ricerca. Un connubio che si traduce in originalità e ricchezza di gusto. Ivan Matarese, lungi dal proposito di voler stupire, sa dosare con maestria e gusto estetico-compositivo gli ingredienti, anche i più poveri, riuscendo ad ottenerne piatti importanti che vengono presentati in modo splendido ed invitante, con un’attenzione ed una cura dei dettagli davvero lodevole. Sapori, profumi e colori accostati con sapienza e creatività, donano ai suoi piatti una nota piacevolmente inaspet-
tata e personale, sposando tradizione e innovazione. Eccezionale è anche il sapore e la varietà del pane e dei dessert, pure essi preparati dallo Chef. In conclusione un’ esperienza gastronomica davvero eccellente ed unica nel suo genere (si provi a immaginare l’organizzazione di un’attività di ristorazione d’elite a questa quota), imperdibile anche per i gourmand più esigenti, disponibile anche in alcuni orari serali o particolari (ad es. serata di S.Silvestro), con l’extra emozione del percorso in Funifur in notturna.
HOTEL LA PERLA IL CALORE DELLE FESTIVITà Situato nel cuore del meraviglioso paesaggio montano dell’Alta Badia, Corvara affascina con stupendi itinerari e suggestivi scorci. Per godere nel modo più completo di uno dei luoghi più prestigiosi e rinomati sia per lo sport invernale che per la villeggiatura estiva, l’Hotel La Perla offre soluzioni di elevatissimo standard. Soggiornarvi è come trovarsi in famiglia, coccolati e viziati in una casa dall’atmosfera deliziosamente calda ed accogliente. Una tranquilla e raffinata oasi alpina, grazie alla filosofia di eccellenza, unita all’attenzione minuziosa per ogni dettaglio, cara alla famiglia Costa fondatrice storica dell’hotel. Appartenente alla catena dei Leading Hotels of The World (la più grande catena di hotel di lusso, presente in ottanta paesi al mondo), “La Perla” fu fondato nel 1957 da Ernesto Costa e tramandato ai figli di Ernesto con Annì: Michil, Mathias e Maximilian. Qui il piacere dell’accoglienza è autentico e si fa palpabile attraverso gli arredi della tradizione, gli oggetti antichi scelti negli anni dalla signora Anní e collocati con grazia e sapienza in ogni carismatica camera dell’Hotel. La ristorazione offre alternative in grado di soddisfare i gusti più esigenti. I ristoranti, non uno ma ben cinque, promettono ciascuno una vera esperienza culinaria. Il top è rappresentato dalla sontuosa splendida “Stüa de Michil”, reinstallazione fedele di due stuben del 1600, gourmet re-
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staurant 1stella Michelin, con il giovane chef Nicola Laera . Seguono, ciascuna con le proprie prerogative ed il proprio fascino: “l’Osteria L’Murin”, vecchio mulino accanto alla casa, “Les Stues” , ambiente ladino fatto di legni e storie antiche, il “Bistrot”, accattivante e contemporaneo, il “Ladinia”, locanda tradizionale. La cantina dell’Hotel, Mahatma Wine, è leggendaria; la sua visita vale da sola il viaggio, con oltre trentamila bottiglie e 2000 etichette provenienti da tutta Italia ed una sala dedicata interamente ai Bordeaux francesi. BIANCO DICEMBRE: SETTIMANA DOLOMITICA valida dall’ 08.12.2016 al 22.12.2016 7 pernottamenti, con arrivo giovedì oppure domenica, in camera doppia Romantik, Comfort o Standard con trattamento “La Perla” a partire da 1.120 euro a persona. Il Trattamento ‘La Perla’ include la mezza pensione con una ricca prima colazione e cena con menu a quattro portate nelle originali e colorate Stües. Se si preferisce usufruire di uno degli altri tre ristoranti à la carte, è incluso un credito fino a 40 euro a persona al giorno da utilizzare durante l’ar-
co della giornata. Il credito ha validità giornaliera, è strettamente personale e non è applicabile sulle bevande. CAPODANNO in Casa La Perla! La serata del 31 dicembre 2016 avrà inizio alle ore 19.30 insieme alla Famiglia Costa che Vi darà il Benvenuto con una bottiglia Balthazar di 12 litri di Champagne Bruno Paillard e un ricco buffet di antipasti servito dai nostri cuochi. Il primo piatto, il secondo e il dolce saranno invece serviti a tavola a partire dalle ore 21:15. Cucinerà per Voi lo Chef di Casa La Perla Nicola Laera con la sua brigata. La serata verrà accompagnata dalla musica di Ruth Rungger (voce), Michael Keim( chitarra) e dalla Band Undercover. Il prezzo del menù di Capodanno è di 250 euro a persona, bevande escluse. Bambini 0-6 anni 60 euro, 7-11 anni 115 euro, da 12 anni in poi 250 euro. Vini premium in abbinamento 116 euro a persona. Per l’augurio di prosperità, successo e abbondanza verranno serviti alle ore 01.15 del primo giorno dell’anno 2017 zampone e lenticchie. I festeggiamenti si protrarranno sino all’alba.
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a cura di MARCO MORELLI
Il sommelier consiglia Elena Walch - Lagrain
il progetto è di concepire una wine collection in grado di entusiasmare gli appassionati di vino di tutto il mondo
SAN MICHele APPiano HA PRESENTAto APPIUS 2012
Hans Terzer
Terzo anno consecutivo per Appius. La cuvée, ottenuta dalle selezioni di punta conferite alla Cantina San Michele-Appiano e personalmente scelte dal winemaker Hans Terzer sulla base di criteri personali e vocati alla qualità, è riferita all’annata 2012 in cui la vendemmia in Alto Adige è stata più che positiva. Le condizioni climatiche favorevoli hanno privilegiato soprattutto le uve bianche; così per il terzo anno consecutivo, sono ancora una volta i vini bianchi ad essere i protagonisti in Appius. In questa edizione 2012 è evidente una decisa prevalenza di Chardonnay (circa i due terzi), il resto è ripartito tra Sauvignon Blanc, Pinot Grigio e Pinot Bianco. L’eleganza è al centro della personalità di Appius 2012; il vino speciale di Hans Terzer si presenta con un bel colore giallo dorato, limpido e brillante con un’intensità di profumi di bouquet di frutta esotica come la banana, l’ananas e la papaia. La presenza del legno è espressa dal piacevole tono nocciolato; difatti questo bianco nasce in barrique/tonneaux di rovere, dove rimane per quasi un anno, seguono tre anni di affinamento in tini di acciaio prima dell’imbottigliamento. In bocca é pieno, armonico con una bella freschezza. Nel retrogusto sorprende la persistenza aromatica contraddistinta dalla frutta tropicale,
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tipica dello Chardonnay, con le note tostate dei legni. APPIUS, cui nome è radice storica e romana del nome Appiano, è nato due anni fa con l’annata 2010 e poi 2011. Il progetto vuole concepire e realizzare anno dopo anno un vino capace di rappresentare fedelmente il millesimo e di esprimere la creatività e la sensibilità del suo autore. Ogni anno anche il design della bottiglia e sua etichetta saranno interpretati. Lo scopo è di concepire una wine collection in grado di entusiasmare gli appassionati di vino di tutto il mondo. Quest’anno la raffigurazione creativa di Appius racconta una straordinaria espressione sensoriale che sottolinea, come ogni anno, la continua ricerca di Hans Terzer verso la realizzazione del vino perfetto. La vivacità e la singolarità di questa annata è stata catturata in un istante, raffigurata da curve e spirali che si librano sulla bottiglia per raccontare emozioni che sembrano espandersi e dialogare all’infinito. Lo stile è espresso dalla semplice e istintiva gestualità della firma del winemaker che prende vita, diventa pura creatività e sublime intuizione. Ogni edizione di APPIUS è limitata; quest’anno sono 5.500 le bottiglie disponibili, più un centinaio di magnum e qualche grande formato.
Prodotto da uve della più importante varietà bacca rossa altoatesina: profumato di mora di rovo, pieno e vellutato, leggermente tannico e molto persistente. Denominazione D.O.C Annata 2015 Vitigno Lagrain Vinificazione tradizionale fermentazione sulle bucce. Affinamento Maturazione in botti di rovere. Gradazione 12,5% vol Contenuto 0,75 l PREZZO INDICATIVO: EURO 11,90
Elio Grasso Barolo Gavarini Chiniera L’azienda produce tre diversi Barolo cru, il Gavarini Vigna Chiniera ed il Ginestra Vigna Casa Mat di stampo modernamente tradizionale, affinati in botti di rovere di Slavonia. Denominazione D.O.C.G. Annata 2011 Vitigno Nebbiolo Vinificazione fermentazione di 12/16 giorni in serbatoi d’acciaio inox a temperatura controllata. Affinamento per due anni in botti di rovere di Slavonia. Dopo l’imbottigliamento il vino riposa in cantina per 8-10. Gradazione 14,5% vol Contenuto 0,75 l PREZZO INDICATIVO: EURO 60,00
Galà di presentazione di Appius 2012
dario coos - refosco Una grande espressione del Refosco dal Peduncolo Rosso il rosso Friulano per Eccellenza Denominazione I.G.T. Annata 2013 Vitigno Refosco Vinificazione Vinificazione in rosso con macerazione di circa quindici giorni, fermentazione in barrique. Affinamento Alcuni mesi in barrique. Gradazione 13,5% vol Contenuto 0,75 l PREZZO INDICATIVO: EURO 14,00
n. 1 Settembre 2013
In vetrina
Cantina sociale di quistello
gran rosso del vicariato
Gran Rosso del Vicariato di Quistello si presenta con un colore rosso rubino cupo e sfumature rosso porpora, poco trasparente. Al naso esprime aromi intensi, puliti, gradevoli e raffinati che si aprono con note di mora, ciliegia e mirtillo seguite da aromi di lampone, violetta, prugna e fragola. In bocca ha buona corrispondenza con il naso, un attacco tannico ed effervescente, comunque equilibrato dall’alcol, buon corpo, sapori intensi, piacevole freschezza. Il finale è persistente con ricordi di mora, ciliegia e mirtillo. Gran Rosso del Vicariato di Quistello rifermenta in bottiglia. Info: www.cantinasocialequistello.it
il franciacorta rossonero A.C. Milan e La Montina si sono dati appuntamento anche quest’anno a Milanello per presentare con la prima squadra il risultato della collaborazione tra le due società. Per il secondo anno consecutivo A.C Milan ha infatti scelto le bollicine della cantina franciacortina La Montina come official sparkling wine. L’anno scorso, a vestirsi dei colori rossoneri era stato un pregiato Satèn. Quest’anno sarà il Millesimato Brut 2010 ottenuto da uve raccolte solo nelle annate e nei vigneti migliori, composto da Chardonnay, che dona eleganza e finezza, e da Pinot Nero, per struttura e vinosità. Un vino pieno, di carattere, un Franciacorta ancora più prezioso ed elaborato, quello scelto per la nuova stagione dai RossoNeri e concesso in anteprima esclusiva da La Montina. La bottiglia sarà acquistabile online sia sul sito de La Montina che sull’official online store di A.C. Milan. La Montina, cantina dei RossoNeri in Franciacorta, apre le sue porte ai visitatori tutti i giorni della settimana per visite guidate e degustazioni. Per tutti gli associati A.I.M.C. sono previsti sconti speciali.
IL CONSIGLIO D.O.C.
GUIDA ALLA DEGUSTAZIONE Di seguito le principali fasi di degustazione: PRIMA FASE Si osserva attentamente il vino mentre viene versato nel bicchiere, quindi si porta il calice all’altezza degli occhi prendendolo per lo stelo, al fine di valutarne la trasparenza, la limpidezza e l’eventuale effervescenza. Poi si riabbassa il bicchiere accostandolo ad un foglio bianco e guardando dall’alto si valuta l’intensità, la tonalità, e le sfumature del colore. SECONDA FASE Si riporta il calice all’altezza degli occhi e si inizia a far ruotare in modo da avvinarne le pareti, sulle quali resta un velo di liquido che formerà degli archetti o lacrime utili a valutarne la fluidità e grado alcolico. TERZA FASE Si avvicina il bicchiere al naso e a vino fermo si inspira intensamente, allontanando il naso dal bicchiere a intervalli per non rischiare l’assuefazione ai profumi. QUARTA FASE Si ruota lentamente il bicchiere su se stesso così da creare l’imbuto, per far sprigionare le sostanze odorose. QUINTA FASE Si porta il bicchiere al naso, si annusa di nuovo e lo si riporta alla bocca introducen-
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quattro viti al montevolpe rosso Sono 511 i vini del Belpaese premiati con le “Quattro Viti” della “Guida Vitae” 2017 dell’Ais - Associazione Italiana Sommelier, guidata da Antonello Maietta, ultima arrivata nel vasto panorama delle guide (www.aisitalia.it). Le Regioni più premiate, come c’era da aspettarsi, sono ancora Piemonte, a quota 106, e Toscana, che si ferma a 79, mentre tra le singole tipologie è il Barolo a fare man bassa di riconoscimenti, con ben 57 etichette, contro le sole 17 del Brunello di Montalcino, suo classico competitor per numero di riconoscimenti nelle guide. Montevolpe Rosso 2012 del mantovano Gianfranco Bertagna è stato segnalato tra i vini della Lombardia.
do in essa una piccola quantità di vino. SESTA FASE Si convoglia il vino nella parte anteriore della bocca inspirando attraverso i denti una minima parte di aria, allo scopo di far volatilizzare alcune componenti del vino. SETTIMA FASE Si muove il vino con la lingua quindi si espira per valutare e apprezzare i diversi componenti del vino e il loro equilibrio. OTTAVA FASE Dopo aver assaggiato e deglutito (o sputato nell’apposito contenitore) il vino, si espira e in senso inverso si riportano alla mucosa olfattiva altri sentori che per effetto della temperatura normale della bocca si saranno ulteriormente liberati (aroma in bocca). Questa fase rientra sempre nella gusto-olfattiva. ULTIMA FASE Dopo aver deglutito o sputato il vino, espirando si effettua una masticazione a bocca vuota utile per valutare la consistenza gustativa e gusto olfattiva.
imperia - liguria
frantoio sant’agata Il frantoio si trova a S. Agata un piccolo villaggio molto pittoresco nelle colline di Imperia con vista sul mare ligure. La famiglia da piu di 180 anni produce e coltiva le olive Taggiasche che sono tipiche della regione di ponente. Gli alberi di olive sono curati a mano e anche la raccolta viene fatta a mano. Le piccole olive Taggiasche vengono raccolte poco prima della maturazione finale. Lo stesso giorno vengono scelte e raccolte le olive migliori e si porcede con la spremitura a freddo, per creare un olio profumato naturale e senza ossidanti. Lo stesso procedimento viene attuato per i prodotti alimentari. Gli amanti della cucina mediterranea a partire dai francesi ai tedeschi, dai giapponesi agli americani e anche gli Chef famosi e i negozi specializzati sono soddisfatti clienti del frantoio. Il frantoio fa parte della “Corporazione dei Mastri Oleari” e ha conseguito numerosi riconoscimenti. www.frantoiosantagata.com
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sPECIALE Olio DOP Garda Bresciano
c
Olio filtrato e olio non filtrato QUALE IL MIGLIORE?
apita spesso di leggere sulle etichette delle bottiglie di olio extra vergine diciture quali “olio non filtrato” o “olio grezzo” che fanno riferimento al fatto che l’olio non sia stato filtrato dando un’apparenza di olio genuino. Una scelta che il Frantoio Manestrini non ha condiviso in quanto la mancata filtrazione dell’olio ne riduce la qualità nel tempo. Nicoletta Manestrini ci spiega perché tutti gli oli (olio Garda DOP, oli monovarietali Calsiva e Leccino) prodotti nel frantoio di famiglia vengono sempre filtrati. “Presso il nostro Frantoio tutto l’olio prodotto viene filtrato perché la presenza di particelle (polpa, nocciolo, acqua) nell’olio produce l’indesiderato effetto di ridurre, anche di molto, il tempo di conservazione dell’olio stesso. Inoltre i processi di fermentazione di queste particelle porteranno alla creazione della “morchia”, altro non è che polpa di olive fermentata, imputridita. Di conseguenza, siccome l’olio è un notevole estrattore di profumi (sia buoni che cattivi) tenderà ad assumere l’odore di putrido chiamato in gergo “difetto di morchia” e subirà una riduzione delle sostanze salutari in esso presenti.” Cerchiamo di capire meglio di cosa si tratta: alla fine del procedimento di produzione l’olio di oliva ha al suo interno, in sospensione, minuscole particelle di oliva (polpa e nocciolo) e particelle di acqua di vegetazione che conferiscono il classico aspetto torbido dell’olio grezzo, appena franto. Se l’olio non viene filtrato queste particelle tenderanno lentamente a depositarsi sul fondo del contenitore in cui è contenuto l’olio formando le così dette “morchie” e la permanenza dell’olio a contatto con esse può causare un aumento significativo dell’acidità dell’olio e il proliferarsi di fenomeni fermentativi che predispongono l’olio a difetti organolettici come il classico sapore di morchia, di avvinato, inacetito, putrido. La presenza di queste particelle in un certo senso è la prova di genuinità dell’olio e rassicura su di un primo aspetto: l’olio non filtrato e che presenta quindi micro particelle in sospensione non è un olio miscelato, al contrario. Pertanto un olio non filtrato se da un lato è più ge-
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ramento dell’olio nel corso della conservazione.
nuino e salutare rispetto ad uno filtrato, dall’altro deve essere necessariamente consumato in tempi brevi per evitare che si creino i difetti appena visti. Per assicurare una buona conservazione all’olio extra vergine di oliva è assolutamente necessario, quindi, provvedere alla filtrazione allontanando dall’olio l’acqua e le impurità solide e colloidali che si separano per decantazione. Ci sono varie tecniche di filtrazione: con cotone cardato, cartone, tela ecc. Il Frantoio Manestrini usa un filtro-pressa a cartoni e filtra l’olio pochi gironi dopo la produzione con il risultato finale di eliminare nella quasi totalità (un minimo di particelle sarà comunque sempre presente anche negli oli filtrati) le particelle di oliva in sospensione ottenendo un olio brillante e con conservazione costante. Concludendo: nel corso della conservazione, l’olio non filtrato mostra solitamente un’evoluzione del profilo organolettico e fenolico legata all’idrolisi dei fenoli complessi, con la progressiva perdita di componenti amari quindi delle sostanze antiossidanti salutari per il nostro organismo. La filtrazione, allontanando l’acqua e le particelle presenti in sospensione nell’olio, blocca tale reazione e riduce il deterio-
Il Frantoio Manestrini oltre a produrre gli oli Garda DOP, monovarietali Casaliva e Leccino offre un’ampia scelta di oli aromatizzati, prodotti sott’olio, vino e cosmetici all’olio ricchi di polifenoli ed antiossidanti. In prossimità delle feste Natalizie è possibile visitare il Frantoio per trovare regali gustosi e molto apprezzati. Frantoio Manestrini vi aspetta per degustare l’olio dal lunedì a sabato nei seguenti orari: 9.00-12.00 e 14.30-18.00 Il Frantoio Manestrini si trova a Soiano del Lago (BS) in via Avanzi 7, Tel +39 0365 502231 GPS N 45.52616°, E 10.50980° www.manestrini.it Anche su Facebook: (Frantoio Manestrini) Instagram e Twitter Oliomanestrini
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sport
a cura di giulio mariani e di michela Toninel
Rugby Viadana. un’impresa per il bis tricolore Una rimonta da coronare per confermarsi campioni: questa la missione per i ragazzi del Rugby Viadana 1970. Il 28 gennaio dopo una serie di sfide alla portata dei mantovani, arriveranno a far visita in terra viadanese, i padovani del Petrarca Rugby attualmente secondi in classifica. A fare il quadro della situazione ci ha pensato il coach dei gialloneri, Filippo Frati: “E’ vero siamo terzi dopo 4 giornate. E’ stato un inizio difficile per noi, ma da detentori del Trofeo Eccellenza abbiamo il dovere di difenderlo e di provare a vincerlo anche quest’anno. La formula di questa competizione non ammette errori, non potremo sbagliare nem-
Vento alle vele
a bardolino per L’Istriana È in arrivo la terza giornata di uno dei più famosi e storici campionati invernali di vela del Garda. Si tratta del Trofeo L’Istriana, giunto ormai alla sua ventunesima edizione. Domenica 22 gennaio Bardolino ospiterà i partecipanti al torneo che affronteranno la loro terza tappa – sono cinque in totale – per aggiudicarsi l’ambito trofeo. Le classi ammesse al campionato, come da tradizione, sono gli Open, i Monotipi e le Orc e i percorsi di gara saranno a bastone, a bastone modificato, percorso d’altura breve e lungo. Una regata di circolo organizzata dal Centro Nautico Bardolino che avrà il suo epilogo domenica 19 febbraio quando i concorrenti dovranno vedersela con la quinta ed ultima manche. Dopo un secondo posto nel 2014 e un primo posto nel 2015, Rigoletto Univela 18K di Leardini, punta a riconfermarsi in questa ventunesima edizione e le prime due giornate, 4 vittorie in 4 prove disputate, sembrano concedergli un buon margine. Ma il torneo è solo al suo giro di boa.
meno una partita e sarà quindi indispensabile vincere big match come quello di fine gennaio in casa col Petrarca Rugby”. Il Petarò Calvisano domina la classifica attuale con 4 vittorie in 4 giornate: “Hanno dimostrato di essere loro i favoriti del torneo in questo inizio di stagione e nel girone di andata dovremo andare in casa loro. Ma ora siamo terzi a pari merito e dobbiamo pensare con grande umiltà a chi ci precede in classifica”. Sono 14 i punti del Petrarca Rugby, 4 in più del Viadana. Il match casalingo del 28 gennaio potrà fare dunque da spartiacque per la stagione dei mantovani: tutti i tifosi sono chiamati a raccolta.
Scia con le nuove GoPro a comando vocale Nelle scorse settimane sono state presentate al pubblico le ultime novità in casa GoPro per la prossima stagione e gli sciatori potranno essere soddisfatti perché molto di quanto è stato fatto va incontro alle loro esigenze. Youtube, del resto, è già colmo di video girati da sciatori / videomaker dilettanti, mentre scendono da qualche pendio con stile più o meno elegante. Che lo facciano per saziare il proprio ego o per comunicare la gioia di una sciata, gli sciatori hanno dovuto togliere i guanti per premere il tasto “on” e far partire le riprese e hanno dovuto toglierli per spegnere e spesso toglierli per togliere il casco e controllare che fosse tutto a posto. Ebbene, una delle grandi novità della nuova GoPro HERO5 Black (e della piccolissima HERO5 Session) è proprio quella di avere i comandi vocali: basta pronunciare una frase prestabilita e la camera comincia - o smette di registrare. C’è vento o ci sono rumori di fondo? Basta parlare in un piccolo microfono appuntato al
di enrico corno
bavero della giacca. Molto utili allo sciatore sono anche gli accessori, dalle app che ne facilitano l’uso potendo salvare tutto direttamente sul cloud GoPro Plus e gestendo tutto dal proprio smartphone allo zaino che è stato disegnato proprio per poter ospitare la videocamera accesa in mille posizioni diverse (sopra la testa, sulla spalla, sul torace...). Non basta? Display touch da 2 pollici, risoluzione video da 4k, foto da 12 MP, resistente all’acqua senza custodia fino a 10 metri e con ampia prospettiva senza distorsione. Per rendere ancora più semplice la cattura e la condivisione delle nostre sciate. Il tutto in attesa di una legislazione che ci permetta di usare con maggiore facilità il drone Karma, equipaggiato con un sistema di stabilizzazione dell’immagine eccezionale. Sarebbe fantastico poter sciare con il drone che ci segue e ci inquadra come veri atleti di Coppa del Mondo (www.it.gopro.com a partire da 329.99€).
podismo
tutti di corsa con la Calabrosa Trail La Winter Trail Uisp Cup 2016-17 è cominciata e il 29 gennaio del nuovo anno farà tappa a Brescia con la Calabrosa Trail. Stiamo ovviamente parlando di podismo agonistico e, per tutti gli appassionati di questo sport, arriverà a breve l’occasione di affrontare i 15 km della Calabrosa. La Winter Trail Uisp Cup è nata con l’intento di promuovere il territorio, lo sport del trail-running e la sua etica. La partecipazione non richiede alcuna iscrizione specifica, ma possono affrontare il circuito tutti i podisti in regola con il tesseramento ad un ente di promozione sportiva riconosciuto dal Coni o dalla Fidal, oltre a coloro che sono in possesso del certificato medico agonistico per l’atleti-
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ca leggera e che abbiano compiuto 18 anni di età. Non ci sono categorie: verranno, infatti, premiate le prime 10 donne e i primi 10 uomini. Un corsa in montagna, una corsa sui sentieri della Maddalena, 16 km con oltre 850 metri di dislivello. La Calabrosa Trail si svolgerà principalmente su strade ghiaiate, sterrate o sentieri a fondo vario (terra, detriti, pietraie), con passaggi di singletrack in zone boscose, sentieri di crinale e pendii ripidi con tratti scivolosi. Per questi motivi viene posta l’attenzione sulla preparazione dei partecipanti da parte degli organizzatori. Una corsa impegnativa, di resistenza e a contatto con la natura: che vinca il migliore.
n. 6 Dicembre-Gennaio 2017
ANTIGRAVITY che spasso! Esercizi su amache sospese per tonificare e ridurre l’azione del peso corporeo e la forza di gravità: questo è l’Antigravity! Si tratta di una sequenza di esercizi e performances acrobatiche, fatte con il supporto dell’amaca antigravità, che uniscono danza, yoga e pilates. Da settembre questa disciplina è approdata a Brescia al centro dell’Associazione Hammami OLIS che, oltre a questa popone attività e trattamenti per un benessere a tutto tondo. Le lezioni di Antigravity Yoga sono seguite da Monica Ussoli, insegnante dal 1990 e certificata presso Antigravity Italia di Christopher Harrison. Questa tecnica, che ha origini americane, è un tipo di fitness pensato per favorire il benessere del corpo e l’agilità e la caratteristica principale sta negli attrezzi che rendono possibili tutti i movimenti in sospensione. Gli esercizi sono fatti con l’ausilio di particolari amache in tessuto morbido e, allo stesso
IN VIAGGIO CON OSPRAY SOJOURN ZAINO E TROLLEY Il brand americano Ospray lancia uno zaino “trasformabile” che può essere trascinato con maniglia e ruote o indossato in spalla. La sacca ha una cintura ventrale e lombare imbottita per comfort e ventilazione anche quando si ha sulle spalle tutto il peso del bagaglio. Rotelle e cuscinetti montati ad una buona altezza da terra aiutano il rotolamento su ogni superficie L’interno offre vari sistemi di organizzazione: 1 tasca per liquidi o accessori, 2 tasche a rete per separare vestiti e scarpe e cinghie di compressione interna ottimizzano la capacità, mantengono i vestiti in ordine e limitano le pieghe. Una ulteriore novità dello zaino Sojourn per la sicurezza del bagaglio, sono le alette laterali in gommapiuma che lo avvolgono, comprimono il volume e proteggono il contenuto. www.ospreyeurope.com
TEAM TRAINING
WOMEN in run Anche nella città di Verona le donne sportive amanti della corsa e dell’allenamento all’aria aperta si sono riunite per sostenere concretamente l’iniziativa “Women in Run”, il running network al femminile (nato su Facebook nel 2014 da un’idea dell’atleta Jennifer Isella) che ha come obiettivo il fatto di creare gruppi di allenamento gratuiti in tutta Italia per consentire alle donne di correre all’aperto in totale sicurezza e libertà. Dal 2016 Women In Run è diventata un’Associazione Sportiva Dilettantistica a tutti gli effetti. Il motto “Il branco siamo noi”, guida le WIR (acronimo di Women In Run) e i WIRangels (gli uomini che le sostengono), una frase forte, ma che esprime la necessità di unirsi e fare gruppo per dire basta alla violenza sulle donne e appoggiare questo progetto sportivo in rosa. A novembre in varie città sono attai organizzate delle corse solidali con percorsi di 6 e 9 km per sostenere il lavoro di Actionaid contro la violenza domestica sulle donne e l’evento finale è in programma a Milano il prossimo 5 febbraio. Oltre a Verona, WIRun Italy 2016 ha coinvolto altre 7 città Modena, Vicenza, Trento, Lecco, Cesena, Trieste, La Maddalena. Nel 2015 hanno partecipato a Women in Run ben 7.500 persone in tutta Italia. Per informazioni sulle iniziative e il programma di allenamento nella citta di Verona: Anna Marostica e Lorenza Montagnoli wirverona@gmail.com www.womeninrun.it
ALLENAMENTO
PRE SCIISTICA CON XADVENTURE L’inverno si avvicina e l’associazione Xadventure propone una nuova iniziativa di “Pro-winter training”. Tutti i lunedì sera, dalle 21 alle 23 nella palestra delle scuole elementari di Affi in provincia di Verona, si terranno delle sessioni di allenamento a 360 gradi per affrontare al meglio gli sport invernali. Personale qualificato seguirà i partecipanti durante i classici esercizi di potenziamento muscolare ma anche di tonificazione, sviluppo e miglioramento delle capacità tecniche. La supervisione dell’allenamento sarà affiatata al Dr. Giulio Giacomelli, maestro di sci, osteopata e laureato in scienze motorie che contribuirà ad ottimizzare
sia la preparazione fisica che quella posturale, durante l’allenamento. “Questa attività fa bene al corpo e alla mente, libera dallo stress e aiuta a previene gli infortuni sugli sci, aumentando la capacità propriocettiva e l’equilibrio” assicura il presidente Marco Heltai, che aggiunge: “non è traumatica e utile per arrivare preparati ad affrontare le giornate sci o gite medio-lunghe di scialpinismo. Fare presciistica sarà anche divertente e i muscoli che si useranno di più saranno gli addominali… perché si riderà dall’inizio alla fine!” Info su www. xadventure.it o 329.8822313
tempo resistente, che pendono dal soffitto e sostengono il corpo e lo avvolgono durante l’allenamento. Sull’amaca si possono assumere varie posizioni. Qualunque sia la posizione assunta sull’amaca, l’allenamento offre diversi vantaggi: riduce l’azione della forza di gravità e il carico del peso corporeo grazie al sostegno dell’attrezzo; decomprime la colonna vertebrale e le altre articolazioni; permette di trovare il giusto allineamento corporeo e di mantenere una postura corretta, prevenendo i dolori alle giunture e alla schiena; migliora anche l’elasticità del corpo. Gli esercizi in sospensione sono utili anche per combattere lo stress, infatti pare che rimanere a lungo a testa in giù provochi una sensazione di profondo relax, gli stessi antichi maestri di yoga sostenevano che un maggiore afflusso di sangue alla testa migliora il benessere generale e la capacità di concentrazione. Al centro Hammami Olis, oltre alle attività per il benessere fisico, si svolgono anche terapie per il relax psichico con percorsi olistici, guarigione energetica, riflessologia pranica, floriterapia spagirica, meditazioni, cristalloterapia, kinesiologia e regressioni. Il calendario è ricchissimo di serate, giornate e week end di formazione. A contorno ci sono attività fisiche quali yoga, pilates, shen pilates, antigravity, tai chi, incontri con esercizi di eterna giovinezza come i 5 tibetani e relativa meditazione. www.hammami.it
si rafforza la partnership tra BMW Tullo Pezzo e Tezenis Ski Team
Fotoservizio Tezenis Ski Team e Paolo Turina
La Concessionaria BMW Tullo Pezzo ha intrapreso una attività di Co Marketing con il Tezenis Ski Team del Gruppo Calzedonia. L’attività principale di Tezenis Ski Team consiste da sempre nell’avviamento allo sport di giovani ragazzi di età compresa tra i 4 e 18 anni, che si concretizza nell’organizzazione di attività stagionali finalizzate all’apprendimento della tecnica, all’avviamento agonistico e alla partecipazione a circuiti agonistici regionali e nazionali. La società si occupa inoltre dell’organizzazione di varie manifestazioni inserite nei circuiti agonistici CSI, FISI e FIS. Tezenis Ski Team si propone di offrire agli appassionati di ogni livello la possibilità di esercitarsi e divertirsi: tutti trovano spazio all’interno del gruppo, da coloro che mettono gli sci per la prima volta, a coloro che hanno già raggiunto buoni livelli agonistici; particolarmente a cuore alla società è la sensibilizzazione dei piccoli sciatori al più profondo rispetto per la montagna e ai più sani valori dello sport. Il Team conta oggi più di 400 atleti e 26 allenatori. La collaborazione tra la Concessionaria Tullo Pezzo e il Tezenis Ski Team è iniziata la scorsa stagione invernale con un evento on-location sulle piste di Folgaria dove è stata messa alla prova la gamma di veicoli a trazione integrale BMW xDrive. L’accordo è stato quindi ampliato quest’anno con la fornitura al Team di una BMW Serie 2 Gran Tourer in versione xDrive. BMW Serie 2 Gran Tourer è la prima monovolume a 7 posti di BMW che coniuga sportività, versatilità, contenimento dei consumi e delle emissioni, il tutto per il più completo piacere di guidare. Il 12 novembre scorso presso la prestigiosa sede di Mantova della BMW Tullo Pezzo, Tezenis Ski Team ha presentato la Stagione invernale 2016/2017 ai suoi soci, che avranno anche l’opportunità di provare su strada l’intera gamma di veicoli a trazione integrale BMW xDrive. All’evento erano presenti Marcello Veronesi del Gruppo Calzedonia, Angelo De Cesari del Tezenis Ski Team, Riccardo, Davide e Nicolò Pezzo della BMW Tullo Pezzo , Alfredo e Laura Moratti di Amicha Chips, azienda special Guest della serata che ha proposto tutte le sue ultime novità.(G.G.M.) INFO: CONCESSIONARIA BMW TULLO PEZZO tullopezzo.bmw.it / tullopezzo.it
il team conta oggi più di 400 atleti e 26 allenatori. bmw tullo pezzo fornirà a tezenis ski team una splendida bmw serie 2 gran tourer in versione xdrive
Da sx, Nicolò Pezzo, Marcello Veronesi, Angelo De Cesari, Riccardo Pezzo e Alfredo Moratti