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L’era delle intelligenze artificiali

Un robot sotto l’albero di Natale N

ella navata principale del centro commerciale più noto della città un capannello di persone osserva con stupore un bimbo alto poco più di un metro che ascolta i presenti, risponde alle loro domande, muovendo aggraziatamente il capo e le braccia. Nulla di sensazionale, se il bimbo non fosse … un robot. Un’intrigante avvisaglia di ciò che caratterizzerà il terzo millennio. Robot-maggiordomi che con garbo e sussiego scandiscono i programmi della giornata, robotcolf inesauribili che stirano con precisione, robot-cani educati che scodinzolano festosamente senza un abbaio, robot-uccelli che sfarfallano fuori dalla finestra, nel giardino, con evoluzioni vellutate scandite dal lampeggiare di microscopici led. Il conto alla rovescia per l’attuazione di questo scenario procede spedito; non siamo così lontani, la robotizzazione in taluni campi è già attuale, si tratta di renderla più accessibile economicamente. Il sostantivo “Robot” non ha bisogno di traduzioni per essere compreso. E’ un termine ormai universale, come “Hotel” e “Coca Cola”, ed è uguale a tutte le latitudini. Esso deriva dal termine cecoslovacco robota, che significa lavoro

pesante o lavoro forzato, e a lanciarlo fu proprio uno scrittore ceco, Karel Čapek, già nel lontano 1920, con un dramma teatrale intitolato “I robot universali di Rossum”. Nel linguaggio comune, ben noto a noi tutti, un robot è un’apparecchiatura artificiale che compie determinate azioni in base alle sue funzioni e ai comandi che gli vengono dati, sia in base ad una supervisione diretta dell’uomo, sia autonomamente basandosi su linee guida generali, magari usando processi di “intelligenza artificiale”. Questi compiti, idealmente concepiti col fine di sostituire o coadiuvare l’uomo nelle catene di montaggio industriali, o nella manipolazione di materiali pesanti e pericolosi, o per operare in ambienti proibitivi e non compatibili con la condizione umana, o semplicemente per liberare l’uomo da impegni, sono progressivamente stati affiancati da funzioni altamente sofisticate nei campi più disparati, ipotecando il futuro dell’umanità. Il primo progetto documentato di un robot umanoide risale a Leonardo da Vinci attorno al 1495. Alcuni appunti di Leonardo, riscoperti negli anni cinquanta, contengono disegni dettagliati di un cavaliere meccanico, che era apparentemente in grado di alzarsi in piedi, agitare le braccia e muovere testa e mascella.

di giacomo gabriele morelli

Il primo progetto documentato di un robot umanoide nella storia risale a Leonardo da Vinci attorno al 1495


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Oltre il 70% delle vendite di robot sono distribuite tra Cina, Giappone, Corea, Stati Uniti e Germania, e il settore prevalente è quello dell’auto Il progetto era probabilmente basato sulle ricerche anatomiche del genio universale di Vinci, ma non si sa se egli tentò o meno di costruire il robot. Il primo robot funzionante conosciuto venne invece creato nel 1738 da un certo Jacques de Vaucanson, che in Francia fabbricò un androide che suonava il flauto. Ma sono state la letteratura e soprattutto il cinema, ad accendere la fantasia e a veicolare i robot verso l’olimpo attuale. Il primo film che vide protagonista un robot fu “Metropolis”, un film muto del 1927 diretto dal regista Fritz Lang, mentre i primi robot a conquistare il pubblico in ambito cinematografico furono C-3PO ed R2-D2, i due amici inseparabili della celebre saga di “Guerre stellari” ideata nel 1977 dal regista George Lucas. Famoso anche “Blade Runner”, un film del 1982 diretto da Ridley Scott, in cui i protagonisti sono alcuni robot chiamati “replicanti”, che possiedono una forza superiore a quella umana ma una longevità molto ridotta. Un “robot-attore” di fama indiscussa è “Terminator”, protagonista dell’omonimo film del 1984 diretto dal noto regista James Cameron, come pure “RoboCop” del 1987 diretto da Paul Verhoeven, il film che ha come protagonista un “robot-poliziotto”, che attraverso una programmazione informatica acquisisce direttive inviolabili. Negli anni a seguire i robot protagonisti di film famosi sono stati innumerevoli. La storia della robotica dimostra come letteratura e cinema abbiano decisamente precorso i tempi. Da un punto di vista pratico, infatti, il primo robot dell’era moderna venne introdotto in ambito industriale solo all’inizio degli anni Sessanta. Si chiamava UNIMATE ed era un braccio meccanico specializzato nella saldatura delle scocche delle automobili. Inventato da ingegneri americani, esso venne acquistato nel 1961 da una fabbrica della General Motors, nel New Jersey. Tutto questo lasciava presagire che la robotica,

compatibilmente con le nuove strade percorse dalla scienza, sarebbe stata l’affascinante scommessa per il futuro dell’umanità. Il processo è lento, ma inarrestabile, e con l’avvento del digitale già oggi sono operativi sistemi ritenuti pochi decenni fa solo pura fantascienza. Al cospetto dei due robot oggi universalmente più famosi, il sopra citato bambino del centro commerciale denominato iCub, dell’italianissima ITT (Istituto Italiano di Tecnologia), e l’atletico Asimo, realizzato dalla giapponese Honda, si resta ammutoliti. Queste due meraviglie, vero e proprio culto degli appassionati di robotica di tutto il mondo, più che un concentrato di espressioni sofisticatissime di tecnologia, rappresentano una inesauribile sfida a fare sempre meglio. Vediamone per sommi capi le loro caratteristiche, aventi analogie con i più avanzati prototipi di robot oggi esistenti al mondo. iCub, il robot bambino italiano dallo sguardo tenero e curioso, ha 53 motori grazie ai quali può muovere la testa e gli arti, e riesce a vedere e ad ascoltare quello che gli si dice. Un robot alto 104 centimetri, del peso 22 chili. ICub è capace di parlare, è dotato di vista, udito e tatto. Impara quotidianamente cose nuove. E’ oggi la piattaforma di sperimentazione robotica più diffusa al mondo, con 30 esemplari presenti in centri di ricerca di altrettanti Paesi. Ma come è possibile che un robot possa rispondere agli stimoli esterni in un modo che ricorda gli esseri umani? “L’intelligenza artificiale” ha spiegato recentemente uno dei realizzatori di iCub, Giorgio Metta, “altro non è che un insieme di algoritmi che partendo da una serie di dati consentono alla macchina, e dunque al robot, di rispondere ad una serie di situazioni anche quando queste non si sono ancora presentate in passato”. In informatica un algoritmo è un semplice procedimento che permette la risoluzione di specifici problemi mediante

La crescita della robotica è esponenziale: nel 2017 sono stati venduti 400mila esemplari di robot, che oggi raggiungono in tutto il mondo 2 milioni di unità l’applicazione di una sequenza di precise istruzioni che, a loro volta, devono essere interpretate ed eseguite fino alla loro conclusione seguendo un ben preciso ordine. La sfida del presente e del futuro è che partendo proprio dagli algoritmi i robot siano in grado di fornire risposte a una pluralità crescente di stimoli esterni. Attualmente iCub costa tra i 250 e i 300 mila euro. Troppo per potere pensare a una sua commercializzazione. L’obiettivo è quello di comprimere i costi, con alcune semplificazione, fino a rendere il prezzo vicino a quello di uno scooter. Asimo, come sopra detto robot umanoide progettato e realizzato dalla Honda, è invece probabilmente l’umanoide oggi più avanzato al mondo. Un concentrato di tecnologia giapponese che ha raggiunto un livello di evoluzione stupefacente in appena un metro e trenta di altezza, riassumendo la misura dei progressi compiuti in questi anni dalla robotica umanoide. Asimo riesce a versare dei liquidi in un bicchiere di carta senza stritolarlo dopo avere svitato il tappo di un contenitore, può camminare su pendii e superficie irregolari e correre fino a 9 chilometri orari, sa girarsi su se stesso senza problemi, salire le scale, e raggiungere e afferrare oggetti.

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Può anche comprendere e rispondere a semplici comandi vocali. Riconosce i volti di un gruppo selezionato di persone. Utilizzando gli occhi della telecamera, può mappare l’ambiente circostante ed evitare ostacoli in movimento. Dal luglio scorso la Honda Robotics ne ha sospeso però la produzione. Tutte le conoscenze acquisite in diciotto anni di sperimentazioni saranno utilizzate però per il miglioramento di nuovi dispositivi robotici già oggi largamente impiegati, per esempio esoscheletri per i disabili e protesi robotiche per gli amputati. I campi di impiego della robotica sono infatti sempre più ampi ed intriganti. Vediamone alcuni tra i più evoluti. Robot chirurgico: consente di eseguire interventi mini invasivi complessi e ad alta precisione. Sta di-

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ventando una presenza fissa nelle sale operatorie, ma non è un robot dotato di intelligenza artificiale. Il robot chirurgo non è in grado di prendere decisioni autonome ma viene controllato a distanza dal vero chirurgo che sceglie come e quando utilizzarlo. I vantaggi derivanti dal suo impiego sono diversi: non lascia cicatrici estese, riduce i tempi di degenza e consente una ripresa post-operatoria più rapida. I suoi principali campi di applicazione sono l’urologia, la chirurgia generale, la cardiochirurgia e la ginecologia. Attualmente sono già impiegati in 80 ospedali italiani. Robot domestici: quando si parlava di robot domestici, prima dell’arrivo dei social robot o robot da compagnia, ci si riferiva a macchine che davano una mano in casa ma capaci di svolgere un solo compito: come i robot aspirapolvere. Ma quando si parla di robot domestici si parla anche di umanoidi (con aspetto umano). Questi come detto sono i social robot, macchine pensate per stare in famiglia e condividere con bambini e adulti una serie di compiti: svegliarti la mattina, suggerirti una ricetta, ricordarti una scadenza, integrarsi con i sistemi domotici della tua abitazione e sorvegliarla quando non sei in casa. I due più noti sul mercato, il francese Buddy della Blue Frog Robotics e l’americano Jibo della Massachusetts Institute of Tecnology, costano poco più di uno smartphone di ultima generazione. Robot che lavorano nelle fabbriche: I Cobot sono robot industriali di nuova generazione, capaci di lavorare a fianco dei “colleghi” umani senza mettere a rischio la sicurezza di questi ultimi. Cobot sta per collaborative robots. Significa che sono stati proget-

tati per collaborare con noi e occuparsi di compiti ripetitivi, particolarmente difficili o pericolosi, o lavori da svolgere in posizioni scomode. I collaborative robots non devono essere necessariamente umanoidi e possono essere più o meno autonomi. Robot militari: autonomi e “intelligenti”, terrestri, subacquei o aerei, saranno i protagonisti delle guerre del futuro. Secondo il Dipartimento della Difesa americano, entro il 2050 i conflitti saranno combattuti quasi interamente utilizzando sistemi robotici senza pilota; la consistenza delle truppe non conterà più come una volta e a fare la differenza sarà l’allestimento tecnologico. Oggi il comando a distanza è un principio che si applica ai droni militari, che spesso vediamo nei telegiornali. La crescita della robotica è esponenziale: nel 2017 sono stati venduti 270mila esemplari di robot, che oggi operativi in tutto il mondo sono 1,8 milioni. E nel giro di tre anni il mercato globale avrà raggiunto un valore di oltre 150 miliardi di dollari. La politica si interroga sull’avvento delle nuove intelligenze artificiali: saranno in gioco milioni di posti di lavoro sostituiti dalle nuove intelligenze artificiali, una temuta sorta di “disoccupazione tecnologica”, anche se le opportunità non mancheranno. Di fatto il processo di quella che è definita la quarta rivoluzione industriale lo possiamo considerare avviato. Non se ne prevedono gli esiti, però il fascino è indiscutibile.

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IL Direttore

SOMMARIO un robot sotto l’albero di natale La crescita della robotica è esponenziale: nel 2017 sono stati venduti 400mila esemplari di robot

Non ingessiamo il giornalismo

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on si sono ancora spenti gli echi del dibattito parlamentare sulle intenzioni del Governo di abolire l’Ordine dei Giornalisti; discussione innescatasi lo scorso autunno in seguito alla vicenda della diffusione giornalistica di frasi poco lusinghiere espresse da Rocco Casalino, portavoce del premier Giuseppe Conte, nei confronti di tecnici del Ministero dell’Economia. Questa visione che il governo mostra nei riguardi dell’Ordine dei Giornalisti è quantomeno riduttiva, e va contro lo scopo stesso che ha portato all’istituzione di questo Ente, e contro la stessa Costituzione. Lungi dall’essere strumento coercitivo, restrittivo della libertà del sistema, questo Ente offre invece garanzie che lo Stato ha voluto a tutela proprio delle libertà e dei diritti dei cittadini. L’Ordine dei Giorna-

Al lunedì assenti per malattia Un quinto (20%) degli impiegati italiani ritiene che non sia sbagliato “darsi malato” al lavoro

listi è, infatti, garante dell’articolo 21 della Costituzione sulla libertà di stampa e di manifestazione del pensiero e delle opinioni. Iscriversi all’Albo dei giornalisti significa ben più che pagare una tassa. Vuol dire entrare a far parte di una comunità professionale che condivide principi e valori e che si detta autonomamente regole per concretizzare tali valori nell’interesse dei cittadini e dello Stato. Iscriversi a questo Albo significa accettare, in nome di un interesse più elevato, quello della collettività, di essere sottoposto non solo alla responsabilità civile e a quella penale, ma anche a quella etica e deontologica, fondamento essenziale e ineludibile dell’esercizio della professione. Certamente il giornalismo non è immacolato, e la correttezza professionale spesso latita lasciando spazio a forme di espressione smaccatamente “manovrate”, ma queste devianze le troviamo in ogni sfera professionale pubblica. Il giornalismo è spesso definito il “Quarto Potere” (dopo quelli Legislativo, Esecutivo e Giudiziario), per l’importanza che in uno Stato democratico dovrebbe rivestire e per gli interessi che coinvolge e contrasta. E non v’è dubbio che le espressioni più elevate di democrazia e civiltà appartengano alle nazioni in cui il giornalismo “sano” sia massimamente tutelato.

Marco Morelli

direttore@mantovachiamagarda.it

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ITALIA, PaeSE D’ARTE NASCOSTA Opere, testimonianze storiche, culturali e sociali che, ad oggi, non godono di adeguata visibilità e valorizzazione

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interviste speciali licia colò Il ritorno in RAI mi ha fatto un grande piacere soprattutto perché hanno accolto un mio progetto

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speciale vacanze d’inverno in tirolo Tutte le migliori destinazioni turistiche del Tirolo per le vacanze invernali

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MantovachiamaGarda Periodico bimestrale

A PARER MIO

di GASTONE SAVIO

zamento) sulle alture del Carso e presso la valle dell’Isonzo. Fu un duro colpo per la “nazione in guerra”, non solo dal punto di vista dei costi umani, che erano già ingentissimi – circa 500 mila caduti italiani – ma anche sotto il profilo politico e sociale. La non perfetta intesa tra il Comando supremo militare e il governo, da un lato, e le insurrezioni nelle fabbriche di alcune città del Nord Italia (dovute alla mancanza di generi di prima necessità) dall’altro, contribuirono a indebolire il tessuto sociale della nazione, già duramente provata dallo sforzo bellico. Inoltre, i recenti fatti di Russia, cioè la “Rivoluzione bolscevica” in atto e la previsione che questo immenso impero sarebbe uscito dalla guerra, liberando così il fronte orientale, impensierivano non poco i comandi. Il Papa, Benedetto XV, capendo

Registrazione del Tribunale di Mantova N° 01/2011 del 15/02/2011 Direttore Responsabile Marco Morelli

INASCOLTATO BENEDETTO XV Esaltare la guerra non si fa un favore all’umanità, perché la guerra non produce mai risultati postivi, ma solo morte. Per cui le commemorazioni devono servire a ricordare i sacrifici di chi si è privato in Patria per supportare il combattente, a volte veri eroi, e, soprattutto, piangere i caduti. Quest’anno si è celebrato il centenario della Prima Guerra Mondiale, cosa doverosa per onorare gli oltre seicento mila caduti italiani. Ma nessuno, o pochi, hanno ricordato i sacrifici a cui il popolo è stato sottoposto durante i tre lunghissimi anni che la guerra è durata. Le commemorazioni sono momenti di esaltazione, ma pochi hanno ricordato la storica “disfatta” dell’esercito italiano a Caporetto nell’autunno del 2017, dopo due anni e mezzo di guerra di posizione (o di leggero avan-

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Capo redattore Giacomo Gabriele Morelli

la drammaticità della situazione, per la prima volta si pronunciava in merito alle gravi problematiche sollevate dal conflitto, suggerendo una soluzione negoziale, che poteva porre fine alla guerra. Dal punto di vista politico e militare nessuna delle potenze belligeranti in quel momento era disposta ad accettare una semplice “pace di compromesso”, anche perché, dopo tre anni di guerra e di perdite immani in termini di vite umane, ognuna delle parti era decisa a battersi per la vittoria finale, che avrebbe in qualche modo giustificato il sacrificio di tante persone. Ma quante vite umane ancora si dovevano sacrificare per arrivare alla fine? L’ambizione della politica non lo aveva messo in conto e l’Italia vinse, insieme agli alleati, la guerra, ma il prezzo fu di altri cento mila morti.

Art Director e Progetto Grafico Matteo Zapparoli Pubblicità: MORELLI MEDIA PARTNER, Via Dante Alighieri 4, 46040 Gazoldo degli Ippoliti (Mn) Stampa: GRAFFIETTI STAMPATI S.n.c. - S.S. Umbro Casentinese Km 4,500 - S.S. 71 - 01027 Montefiascone (Viterbo) Editore: MARCO MORELLI, Via Dante Alighieri 4, 46040 Gazoldo degli Ippoliti (Mn) Hanno collaborato a questo numero: Alessandra Fusè, Anna Maria Catano, Antonio Scolari, Barbara Gazzi, Barbara Ghisi, Beatrice Moscatelli, Benedetta Bottura, Elena Andreani, Elena Benaglia, Elena Mantesso, Elena Kraube, Elide Bergamaschi, Enrico Maria Corno, Federico Martinelli, Flora Lisetta Artioli, Gastone Savio, Giacomo Cecchin, Gianmarco Daolio, Isolde Seeber, Lara Ferrari, Mendes Biondo, Michela Toninel, M.T.San Juan, Paolo Carli, Rita Bertazzoni, Serena Maioli, Veronica Ghidesi, Vittoria Bisutti. Puoi ABBONARTI scrivendo a: abbonamenti@mantovachiamagarda.it oppure telefonando al numero: 333.6272824 Sarai ricontattato da un nostro incaricato. Puoi pagare con Bonifico bancario a: MONTE PASCHI DI SIENA Filiale di Gazoldo degli Ippoliti c.c. n° 100464.78 intestato a Morelli Media Partner IBAN: IT 39 R 01030 57640 000010046478 Causale: Abbonamento a MCG Mantovachiamgarda inserendo l’indirizzo esatto per la spedizione L’editore non si assume alcuna responsabilità in ordine al successivo cambiamento di date o programmi riportati in questa pubblicazione Tutti i diritti sono riservati. E’ vietata qualsiasi utilizzazione, totale o parziale, dei contenuti inseriti nel presente magazine, ivi inclusa la memorizzazione, riproduzione, rielaborazione, difusione, o distribuzione dei contenuti stessi mediante qualunque piattaforma tecnologica, supporto o rete telematica, senza previa autorizzazione scritta da parte dell’editore.


PARLIAMO DI

di elena benaglia

Al lunedì assenti per malattia È lunedì, e proprio non si ha voglia di andare al lavoro, di rivedere i colleghi, di affrontare un’altra lunghissima settimana chiusi in ufficio…e se ci fingessimo ammalati? Sensi di colpa, timori, remore, senso del dovere vi assalgono? Pensate che un quinto (20%) degli impiegati italiani ritiene che non sia sbagliato “darsi malato” al lavoro quando non si ha proprio la voglia di andarci, mentre c’è un buon 65% che non è d’accordo. Questi sono i dati emersi dallo studio People Unboxed di ADP – società leader mondiale nell’Human Capital Management - che ha intervistato più di 2500 lavoratori tra Francia, Germania, Italia, Olanda e Regno Unito. Tra coloro che si dicono d’accordo un 20% ritiene che i giorni ideali per assentarsi come “malati immaginari” siano 2, un altro 20% arriva a 3 giorni, l’11% rimane fermo a un solo giorno, il 15% ritiene ci si possa spingere anche a 4, ma addirittura il 19% crede che si possa anche fingere tra i 5 e i 10 giorni. In Europa le modalità del “darsi malato” variano. Sono gli inglesi e i francesi i più propensi a fingere con una percentuale rispettivamente del 23% e 27%, segue la Germania con un 21%, l’Italia con il 20% e l’Olanda con il 16%.In generale il 30% dei dipendenti si assenta dal lavoro al lunedì. Senza voler criticare subito gli assenteisti etichettandoli come “fannulloni”, questo dato ci fa riflettere sul probabile grado d’insoddisfazione del lavoratore per il proprio posto di lavoro o per la propria mansione. “Visto che troppo spesso la tendenza dell’assenteismo è legata all’insoddisfazione dei lavoratori, i datori di lavoro hanno un compito fondamentale nell’invertire questo atteggiamento preoccupante.- afferma Virginia Magliulo, General Manager di ADP- In un periodo di continuo cambiamento politico, economico e tecnologico, le imprese devono avere una forza lavoro stabile, coerente e impegnata. I leader aziendali hanno bisogno di costruire un rapporto diretto coi propri dipendenti, utilizzando la trasparenza per creare fiducia e fornire sviluppo e supporto per costruire una forza lavoro impegnata. Tutto ciò non solo cambierà l’attitudine dei lavoratori nei confronti dei giorni di malattia, ma contribuirà anche a fidelizzarli”. Un’indagine di tre anni fa evidenziava che solo sei dipendenti su dieci al mondo sono contenti di ciò che hanno. Di questi appena due (24%del campione) affermano di esserlo in modo pieno. Quattro (39%) si definiscono moderatamente soddisfatti. L’insoddisfazione sul posto di lavoro rischia senza dubbio di alimentare il disimpegno degli impiegati, un fenomeno più accentuato in Italia rispetto alla media mondiale. Si potrebbe vedere una conferma di questo nel fatto che i dipendenti dei piccoli Comuni, dove gli organici sono più ridotti e si forma in genere più spirito di squadra,

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un quinto (20%) degli impiegati italiani ritiene che non sia sbagliato “darsi malato” al lavoro quando non si ha proprio la voglia di andarci (ma anche più controllo reciproco) si assentano meno (46,1 giorni in media, ferie comprese), mentre l’assenteismo sale al crescere delle amministrazioni fino a raggiungere il massimo (51,4 giorni) dove i dipendenti sono più di mille. Il senso di “comunità” generalmente ha un effetto benefico sull’umore delle persone, che sono più portate a sentirsi parte di un team, importanti per gli altri e per la squadra e perciò tendono ad assentarsi meno dal luogo di lavoro, dove non si trovano male, ma anzi sono motivati e gratificati. C’è un’importante differenza, inoltre, tra i dati sulle assenze nel settore pubblico e in quello privato. I dati Inps dicono che nel pubblico impie-

go sono state registrate, nel 2015, assenze per malattia per il 57%, contro il 38% del settore privato, per un totale di quasi 9 milioni di assenze di dipendenti pubblici delle quali il 62% circa è riconducibile ai dipendenti del Centro-Sud. Di contro la durata media annua dell’assenza per malattia dal luogo di lavoro nel privato è di 18,4 giorni, nel pubblico di 17,6 giorni. Però per analizzare correttamente quest’ultimo dato, bisogna considerare che il numero di dipendenti privati è quattro volte maggiore rispetto a quelli del settore privato, quindi i numeri percentuali del pubblico impiego pesano di più: nel privato è coinvolto un dipendente ogni tre circa, nel pubblico più di uno su due. Ovviamente questi dati si riferiscono alle assenze per malattia, non ci sono elementi per affermare che queste siano false, e che dietro questi numeri ci siano i famosi “furbetti”, ma come afferma Paolo Zabeo coordinatore dell’Ufficio Studi della CGIA Mestre (che ha analizzato i dati Inps succitati) «Qualche sospetto c’è. Se in Calabria, ad esempio, tra il 2012 e il 2015 le assenze per malattia nel settore pubblico sono aumentate del 14,6%, mentre nel privato sono scese del 6,2%, è difficile sostenere che ciò si sia verificato perché i dipendenti pubblici di quella regione sono più cagionevoli dei conterranei che lavorano nel privato». A questo proposito è interessante notare come le modalità per misurare il tasso di assenteismo siano diverse tra Paesi e anche, a volte, tra azienda e azienda. È quanto è emerso dall’ottava edizione del “Barometro sull’Assenteismo” condotta da Ayming, gruppo internazionale di Business Performance Consulting: in Italia, quasi tutte le aziende intervistate concordano nell’equiparare le assenze per malattia, per incidenti sul lavoro/ infortunio e per congedo maternità/paternità alle assenze ingiustificate. Un dato che riflette il pensiero secondo cui l’assenza del lavoratore è

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Senso del dovere o paura di perdere il posto? stacanovisti del lavoro

percepita sempre in maniera negativa, indipendentemente dalla motivazione. È invece opportuno distinguere l’assenteismo “fisiologico”, sul quale i responsabili delle risorse umane non possono intervenire ma possono cercare di gestire nella maniera più idonea, dall’assenteismo “patologico”, causato da problemi connessi al contesto lavorativo. Le azioni avviate in Italia dalle imprese per ridurre l’assenteismo hanno fra gli obiettivi anche l’aumento della motivazione e il miglioramento della qualità della vita professionale dei collaboratori. A tal proposito Yannick Jarlaud, Direttore dello studio all’interno della Business Line HR performance del gruppo Ayming, ha dichiarato: «Il “triangolo” lavoro/riconoscimento/relazioni umane dovrebbe essere alla base delle policy delle aziende a livello Europeo. Siamo infatti convinti che il successo economico delle imprese sia

Le azioni avviate in Italia dalle imprese per ridurre l’assenteismo hanno fra gli obiettivi il miglioramento della qualità della vita guidato dal capitale umano. Integrando queste tematiche all’interno delle policy aziendali, è possibile migliorare le proprie performance e la propria crescita». Le aree di miglioramento sulle quali concentrarsi per contrastare l’assenteismo sono in partico-

Negli ultimi anni nel mondo del lavoro si è affacciato anche il fenomeno opposto all’assenteismo, cioè quello di chi si reca al lavoro anche quando è ammalato. Viene chiamato “presentismo”, è fortemente radicato nella cultura del lavoro italiana tanto da manifestarsi a volte come un comportamento automatico e spesso inconsapevole che induce i lavoratori ad essere sempre presenti sul posto di lavoro, anche quando risultano effettivamente improduttivi. Perché avviene questo? Il fenomeno è da tempo oggetto di diverse indagini, non solo statistiche, ma anche socio-psicologiche, oltre che economiche. Le motivazioni sono molteplici, ma la principale, oggi, è la precarietà del mondo del lavoro, dove si corre il rischio che il contratto non venga rinnovato a chi si ammala spesso (o anche solo qualche volta). Ma oltre a questa comprensibile “giustificazione”, vi sono altri motivi che spingono al presentismo: accanto a chi non si assenta mai dal lavoro forse per una questione etica, o senso del dovere, o semplicemente perché non vuole rischiare di essere etichettato come “fannullone”, troviamo chi rimanda a data indefinita la possibilità di diventare genitore, per non farne un ostacolo alla propria carriera, oppure chi è afflitto da presentismo competitivo, soprattutto tra le posizioni dirigenziali. Molti studiosi ritengono che il presentismo possa causare alle aziende una maggiore perdita di produttività rispetto all’assenteismo, in quanto le persone che si recano al lavoro ammalate lavorano in maniera meno efficiente, commettono più errori e possono trasmettere le loro malattie ai colleghi, oltre a peggiorare presumibilmente il proprio stato di salute. Inoltre, chi si reca in ufficio con l’unica motivazione di non perdere il posto di lavoro, spesso passa la maggior parte del suo tempo in attività non collegate alle sue mansioni, addirittura prolunga ingiustificatamente le pause o usa internet per scopi non legati al lavoro, creando un danno economico all’azienda. Uno studio ha evidenziato come un ambiente lavorativo caratterizzato da conflittualità tra colleghi può togliere al lavoratore la sicurezza e la tranquillità che consentono di assentarsi per validi motivi dal lavoro; mentre in un gruppo con relazioni positive e sostegno reciproco sarebbero i colleghi a preoccuparsi per primi dello stato di salute altrui e ad insistere affinché chi è malato sia messo in grado di guarire, salvaguardando in tal modo anche il gruppo dal contagio.

lare tre: pari opportunità a tutti i livelli, sviluppo professionale e riconoscimento dei risultati raggiunti dai collaboratori. I lavoratori intervistati in Italia hanno, infatti, indicato fra i tre motivi principali che generano in loro soddisfazione e interesse per la propria azienda, il contenuto del proprio lavoro (84%), il riconoscimento da parte dell’azienda (82%), le relazioni umane instaurate sul posto di lavoro (80%). Anche i modelli organizzativi aziendali possono contribuire a incrementare la motivazione: nei paesi anglosassoni, per esempio, la formula dello “smart work” è un innovativo modello che supera i tradizionali vincoli di luogo (in Italia è chiamato “lavoro agile” ed è ancora poco diffuso). Scompare in questo modo la presenza e, di conseguenza, l’assenza. Una volta fissati gli obiettivi e i risultati attesi i collaboratori possono lavorare in ufficio, da casa, in viaggio, senza orari prestabiliti.

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L’approfondimento

di beatrice moscatelli

ITALIA, PaeSE d’arte NASCOSTA (AL PUBBLICO) Se l’Italia è detta il Bel Paese un motivo ci deve pur essere. Oltre all’amor di patria, a generare l’appellativo, può aver contribuito l’elevato numero di siti Unesco presenti sul nostro territorio: ben 53. Questa collezione di meraviglie ci pone al vertice della classifica mondiale. Al secondo posto, con 52 siti, si piazza la Cina che non ha rivali come dimensioni. Giusto per rendere l’idea delle (s)proporzioni è 32 volte più grande e 22 volte più popolata dell’Italia. Il nomignolo affibbiato al nostro paese casca quindi a pennello, giustificato sia dalla straordinaria biodiversità che lo caratterizza, sia dalla sua storia millenaria. Le opere artistiche italiane coprono un arco temporale che si estende dalla preistoria ai giorni nostri, condizionando spesso l’arte degli altri Paesi. Non è un caso quindi che gli intellettuali, tra Settecento e Ottocento, abbiano eletto l’Italia come meta del famoso Gran Tour. Non ci dobbiamo nemmeno meravigliare del primo posto in classifica nella “Best Countries” di US news & world report per influenza ed eredità culturale. PATRIMONIO NON SFRUTTATO A stonare con queste statistiche sono i dati, tutt’al-

SECONDO LE ANALISI DI EUROSTAT, L’UFFICIO STATISTICO DELL’UNIONE EUROPEA, L’ITALIA È AL DICIANNOVESIMO POSTO (SU VENTOTTO) PER IL NUMERO DI PERSONE IMPEGNATE IN SETTORI LEGATI ALLA CULTURA tro che positivi, sulla percentuale degli occupati nel settore della cultura e dei ricavi dell’industria turistica e culturale. Secondo le analisi di Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione europea, l’Italia è al diciannovesimo posto (su ventotto) per il numero di persone impegnate in settori legati alla cultura. Se l’Italia retrocede, l’Europa avanza, anzi corre. Nel vecchio continente sono circa 8,4 milioni i lavoratori impegnati in attività culturali, in crescita del 7% tra il 2011 e il 2016. In testa alla graduatoria Estonia e Lussemburgo, che fanno segnare una quota rispetto agli occupati totali pari al 5,3 e al 5,1%. Fanalino di coda la Romania, con una percentuale dell’1,6%. Il patrimonio culturale italiano è uno dei più ampi a livello mondiale con oltre 3.400 musei, circa 2.100 aree e parchi archeologici e 53 siti Unesco. Nonostante questo, il RAC, l’indice che analizza il ritorno economico degli asset culturali sui siti Unesco, mostra come gli Stati Uniti, con la metà dei siti rispetto all’Italia, abbiano un ritorno commerciale pari a 16 volte quello italiano. Il ritorno degli asset culturali della Francia, della Spagna e del Regno Unito è tra 4 e 7 volte quello italiano. Emergono, a malincuore, enormi potenzialità di crescita non ancora valorizzate. Sembra essere una peculiarità dei lavoratori che operano nel settore della cultura e della creatività avere un tasso di istruzione elevato, infatti, se nel 2011 appena il 33% aveva completato un percorso di istruzione terziaria, la percentuale sale al 40,9% nel 2016. Un contesto molto diverso da quello degli altri settori della nostra economia, dove si registra ugualmente una crescita, ma molto più timida. PUBBLICO VS PRIVATO La difesa del patrimonio storico e artistico italiano non è incompatibile con la sua fruizione turistica, purché questa venga portata avanti rispettandone la valenza culturale. Lo dimostrano, da decenni, le positive esperienze del Fai (Fondo ambiente italiano) e gli investimenti di tanti privati che hanno investito su luoghi storici aprendoli al turismo di qualità. Dallo splendido Borgo San Felice nel Chianti di proprietà del Gruppo Allianz, al castello di Nipozzano ristrutturato dai marchesi Frescobaldi, l’Italia dà nuova linfa a luoghi inaccessibili e non valorizzati. L’Associazione Civita lavora sul tema del turismo culturale favorendo l’incontro fra pubblico e privato. Gli imprenditori che sono diventati custodi di luoghi strappati al degrado non mancano, dalle

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sorelle Fendi che hanno restaurato le grandi fontane di Roma a Brunello Cucinelli che ha rilanciato il borgo di Solomeo, da Zegna che ha avviato il mecenatismo ambientale con l’Oasi Zegna, a Diego Della Valle che ha consentito il restauro del Colosseo e a Bulgari intervenuta per la scalinata di Trinità dei monti. Iniziative come queste sono importanti per superare i gap riscontrati dalla Corte dei Conti, che ha inoltre sottolineato come stentino a decollare le collaborazioni tra pubblico e privato. Secondo Andrea Carandini, presidente nazionale del Fai, tutela e fruizione devono andare di pari passo. Per conservare il patrimonio bisogna stimolare la partecipazione delle persone. In Italia ci vorrebbe un massiccio programma di rilancio dell’economia, una sorta di New Deal dei territori, che, in buona parte, sono in stato di abbandono da cinquant’anni. Per valorizzare di più il patrimonio artistico italiano, il suggerimento è creare nuovi poli di turismo sostenibile, al di là delle classiche e affollate Venezia, Roma e Firenze. Ci è riuscito l’imprenditore Daniele Kihlgren, che prima ha trasformato il diroccato borgo abruzzese di Santo Stefano di Sessanio in un nuovo modello di sviluppo, poi ha replicato l’esperimento a Matera, nei famosi Sassi. “Una volta che l’Italia capirà qual è la sua vocazione nel mondo e smetterà di voler primeggiare in troppe cose, il più sarà fatto”, afferma il sopra citato Carandini. L’occasione di Matera capitale europea della cultura per il 2019, in questo senso, sarà un banco di prova importante per il turismo culturale sostenibile in Italia. L’ARTE DA PARTE Il patrimonio culturale celato nei depositi dei musei e nei siti archeologici è immenso. Da tempo gli storici dell’arte invocano e si battono per trasformare queste risorse in qualcosa di fruibile e per dare loro un nuovo ruolo, una seconda vita. Dal prestito ai privati, ai musei, alle collezioni di altri paesi, all’esposizione in edifici istituzionali, hotel, scuole, tutto è stato considerato. Molto si è detto, poco si è fatto. Enormi risorse sono inutilizzate, senza la possibilità di trasmettere niente di culturale né contribuire allo sviluppo economico del paese. Stazionanti, dimenticate, non possono formare quella cultura condivisa che tutti abbiamo presente e rischiano, date le situazioni di degrado, di riportare danni irreversibili. Basti pensare che la Galleria degli Uffizi, su una superficie di 6 mila metri quadri, espone soltanto 1.835 opere su un totale di 2.300, di conseguenza un quinto delle opere giace messo da parte. Questi tesori sepolti prendono il nome di ‘beni culturali invisibili’: opere, testimonianze storiche, culturali e sociali che, ad oggi, non godono di adeguata visibilità e valorizzazione.

IL PATRIMONIO CULTURALE ITALIANO È UNO DEI PIÙ AMPI A LIVELLO MONDIALE CON OLTRE 3.400 MUSEI, CIRCA 2.100 AREE E PARCHI ARCHEOLOGICI E 53 SITI UNESCO

La maggior parte delle opere di Georgia O’Keeffe è conservata in un deposito. Quasi la metà dei quadri a olio di Pablo Picasso è stata messa da parte. Neanche un disegno di Egon Schiele è esposto nei musei più importanti. L’Italia, quindi, non è la sola ad affrontare questa problematica ma, come spesso accade in ambito culturale, debitori di un passato generoso e carenti di zelo, ci troviamo a gestire, o per lo meno cercare di farlo, un enorme potenziale inutilizzato. Mettendo da parte una resistenza di tipo generale, molti direttori di poli museali, stanno pensano a come usare meglio le loro collezioni nei depositi. Alcune istituzioni, come il Brooklyn Museum,

MUSEI PAZZI D’ITALIA Al di là dei più noti musei, a destare interesse, e a muovere quindi il business, sono anche esposizioni bizzarre e poco conosciute, che attirano visitatori per il loro lato irriverente. Anche i detrattori dei Musei, nell’accezione tradizionale, qui hanno modo di ricredersi. Museo del Rubinetto (San Maurizio d’Opaglio - Novara). Siamo come acqua che scorre, goccia dopo goccia. Qui si affronta l’atavico rapporto dell’uomo con l’acqua. Oltre alla scoperta e l’evoluzione dei rubinetti, è possibile conoscere i trucchi del mestiere degli idraulici, ripercorrendo la storia dell’igiene personale da pratica di lusso a fenomeno di massa. Museo dell’Ombrello e del Parasole (Verbano Cusio Ossola - Cuneo). Oggetto dalle origini antichissime, alcuni ipotizzano che provenga dalla

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stanno investendo in soluzioni di open storage, come teche di vetro e scaffali scorrevoli, che consentono al pubblico di fruire ugualmente delle opere d’arte. Il Broad Museum di Los Angeles si spinge oltre e ha delle finestre nel caveau per far vedere le persone al lavoro. Resta da capire se queste soluzioni riescano effettivamente a esporre qualcosa di più che una minuscola frazione di tutte le raccolte inestimabili chiuse nei depositi.

Cina, per altri, invece, proverrebbe dall’Egitto o dall’India. In questo museo sono custoditi i più antichi cimeli risalenti al XIII secolo. Inoltre, vengono date delucidazioni su una delle professioni più antiche: l’ombrellaio. Museo della Bora (Trieste). Nella città della bora, non poteva che esistere un museo sui venti, conosciuto appunto come il “magazzino dei venti”. In esso si possono scoprire varie curiosità: misurare la velocità del vento, ammirare una rosa dei venti, studiare e approfondire il fenomeno dell’energia eolica, leggere curiosità sulla Bora e persino giocare con il vento. Museo del Cavatappi (Barolo - Cuneo). Nella terra del vino non poteva mancare un museo dedicato a uno degli strumenti più utilizzati per aprire il “nettare degli dei”. Inaugurato nel 2006 il museo contiene più di 500 cavatappi di tutti i tipi. Al di là di qualsiasi scelta e di qualsiasi stravaganza, come dice Renzo Piano “un museo è un luogo dove si dovrebbe perdere la testa”.

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mantova life&style MANTOVA

MANTOVA

di zucca in zucca

Si concluderà l’8 dicembre uno tra gli eventi più seguiti e di successo che ruota attorno alla zucca e che rappresenta da sempre un volano turistico e di valorizzazione del territorio mantovano: di zucca in zucca! L’ortaggio è celebrato nei suoi molteplici aspetti. Negli agriturismi aderenti (visitate il sito www.agriturismomantova,it) si potrà gustare la zucca in mille modi diversi, la povera zucca si è tramutata in una regina, carica di significati legati al suo aspetto, al suo sapore, a ciò che rappresenta per il mondo contadino, ma ancor di più al suo sapersi continuamente trasformare, infatti in cucina, presta la sua polpa a qualsiasi piatto, dal salato al dolce. Nei giorni della zucca sarà possibile, inoltre, acquistare direttamente dai produttori le zucche da conservare nel lungo inverno e imparare i segreti per riconoscere una buona zucca.

MONZAMBANO

Non mancherà quest’anno un magico appuntamento di Natale anche a Monzambano! L’amministrazione comunale in collaborazione con la Fondazione Città di Monzambano e alcuni volenterosi commercianti il 15 e il 16 dicembre allieteranno le vie e le piazze del centro con bancarelle a tema natalizio, con laboratori di cucina, realizzazioni di decorazioni, attività di pattinaggio (non pista da pattinaggio ma con pattini a rotelle) su una pista di 200 metri, momenti conviviali e culturali. Il tutto condito da buona musica e da un simpatico trenino che porterà i visitatori in giro per il paese e una caratteristica casetta di Babbo Natale dove andare a richiedere i doni più strani. I ragazzi delle scuole verranno inoltre coinvolti in attività sociali e legate alla tradizione.

SOLFERINO

Pezzi rari vendesi Il fascino dell’antiquariato, a Solferino, si snoda da marzo a dicembre ogni seconda domenica del mese, nella cinquecentesca piazza Castello. Sino al tramonto, esperti commercianti saranno in grado di consigliare e di guidare gli acquirenti verso un acquisto sicuro e di valore. Appassionati di oggetti antichi, o semplicemente curiosi, ricordate che a dicembre si terrà l’ultima edizione 2018 per poi riaprire i battenti a marzo 2019. Non mancate all’appuntamento magari troverete il giusto accessorio di Natale da regalare.

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Run for Christmas è la magica corsa natalizia non competitiva di 5km in cui si partecipa travestiti da Babbo Natale, da Elfo, da Renna o da Befana. L’obiettivo non è arrivare al traguardo prima degli altri, ma divertirsi senza limiti e farsi trascinare dalla magia del Natale. È un evento aperto a tutti, grandi e piccini: non ci sono limiti di età per partecipare e quest’anno a Mantova si terrà domenica 23 dicembre con partenza da piazza Virgiliana.

CASTELLARO LAGUSELLO

Un borgo immerso nella magia delle feste Natale a tutto tondo

Xmas Run!! puro divertimento

Per il secondo anno consecutivo l’8 e il 9 dicembre Castellaro si tinge di magia natalizia. Un selezionato gruppo di espositori si snoderà nel centro storico proponendo prodotti di artigianato e prodotti gastronomici locali, oltre ad un selezionato gruppo di bancarelle, numerosi saranno i laboratori proposti per intrattenere i più piccoli: esperto impagliatore realizzerà cesti, modellatore di ceramiche realizzerà vasellame e non mancherà il vetraio. Sabato e domenica esibizione di un gruppo busker’s sotto la Torre, proposte canore di cori gospel e di un abile zampognaro. Tutto condito da addobbi a tema e angoli dove potersi rilassare degustando calda cioccolata o té.

CASTEL GOFFREDO

Shopping Night per l’antivigilia La notte bianca dello Shopping Day natalizio di Castel Goffredo non mancherà nemmeno quest’anno. L’antivigilia, il 23 dicembre, i negozi resteranno aperti sino a tarda ora, per permettere a tutti di ultimare gli ultimi acquisti e per festeggiare nelle vie e nelle piazze l’arrivo del Natale. Oltre alle attività commerciali che prolungano il loro orario di apertura, ogni anno stand e bancarelle animano il centro: gli alpini con le castagne, altre associazioni con cioccolata calda, tè, caffè e cuspetù; non potrà mancare la tradizionale tombolata. Insomma una vera festa che vede coinvolti i commercianti e le associazioni di Castel Goffredo in una lunga notte di festa che apre di fatto le festività natalizie.

CASTELLUCCHIO

Ritorno alle tradizioni Già da qualche settimana un gruppo di cittadini di Castellucchio ha invocato il desiderio del ritorno delle luci e delle atmosfere del Natale, dicendo basta alle feste sottotono. Oltre cinquanta imprenditori, riuniti nell’associazione “Idee in corso”, hanno bussato alle porte del municipio chiedendo di porre fine alla stagione dell’austerity, che dura da più di dieci anni. Ritorneranno a luccicare le vie e le piazze con calde luminarie e alcuni angoli del paese verranno addobbati a tema. Luminarie verranno predisposte anche nelle frazioni di Sarginesco Gabbiana e Ospitaletto.

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a cura di Elena andreani solferino

il libro di flora Una cultura alimentare di collina. E’ il titolo del libro a cura di Flora Lisetta Artioli recentemente presentato alla stampa. Questo libro nasce dalla fusione di una passione personale e di un amore senza confini e senza tempo. La passione è quella del cucinare, dell’elaborare e dell’interpretare le materie prime di qualità al fine di trasformarle in piatti di grande appetibilità e di possibile

ASOLA

tradizionale Falò de Sant’Antone

originalità. La seconda è l’amore per una terra, per la cultura natia e per la famiglia. Il testo, realizzato a più voci, interpreta in chiave storica e soprattutto sociologica lo stile alimentare di un territorio collinare compreso fra il Garda e la Pianura Padana, sull’asse Nord-Sud, e fra il Mincio e il Chiese, su quello Est-Ovest. Le province coinvolte sono quelle di Mantova, Brescia e Verona, in ordine decrescente di ampiezza territoriale. Le presenze ingombranti di Milano e Venezia, della cucina di lago, di quella di montagna e, ovviamente, di quella della prospiciente pianura, danno luogo in questi territori a una complessa cultura gastronomica, che allontana il mare e ospita, senza quasi volerlo, alcuni aspetti alimentari della frugalità trentina. La ricerca riassume lo stile alimentare dei territori in questione lungo alcune direttrici peculiari, fra le quali emerge, ad esempio, l’essenzialità come una delle sue caratteristiche fondamentali.

CAVRIANA

la torta di San Biagio Grande attesa per l’Antica Fiera di San Biagio a cavallo tra la fine di gennaio e domenica 3 febbraio. Un’occasione per promuovere uno dei dolci più apprezzati nell’alto mantovano: la squisita torta di San Biagio, realizzata da ogni famiglia alla propria maniera, ricetta tramandata di generazione in generazione. Non verranno proposti solo dolci nel percorso che si snoda all’interno della settecentesca Villa Mirra, ma anche primi e secondi piatti, formaggi, vini e distillati. Ad accompagnare le degustazione, anche molti momenti dedicati a convegni sui temi della qualità e della promozione turistica. Spazio ovviamente anche per le famiglie e i più piccoli nel ricco programma proposto.

CASTEL D’ARIO

Festa dei oss

Oltre al falò dell’Epifania, la piccola cittadina di Asola valorizza le tradizioni con la Festa di Sant’Antonio, il 17 gennaio. Divenuto per numerosi paesi mantovani un rituale propiziatorio, poiché il Santo in questione è il protettore degli animali e si sa l’Alto mantovano è ricco di campagne e allevamenti! Fuochi pirotecnici, la musica della banda, l’estrazione a premi, gli assaggi di vin brulé, la focaccia e i sapori della tradizione contadina, ma soprattutto il gran falò che può raggiungere decine di metri, sono gli ingredienti del successo della festa di Sant’Antonio.

La Oss Fest, che si tiene ogni anno intorno al 8 e 9 dicembre è giunta quest’anno alla sua 23° edizione. È l’occasione per riscoprire vere e proprie tradizioni legate alle abitudine contadini vale a dire “del maiale non si butta via niente”; infatti in questa attesa manifestazione in un grande pentolone si fanno bollire le ossa, i piedini, le orecchie e il codino del maiale per poi servirli in piatti succulenti accompagnati da risotto alla pilota De.Co. e molto altro. Per l’occasione è allestito uno stand coperto e riscaldato con numerosi posti a sedere.

MANTOVA

Thun Winter village il natale è arrivato Il Comune di Mantova per l’intero mese di Dicembre organizza la festa di Natale per proporre a turisti e cittadini un calendario ricco di eventi imperdibili e da sogno. L’invito è quello di riscoprire e valorizzare il fascino di Mantova nelle sue strade e nella sua tradizione, nei suoi musei, nelle vie del

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centro storico e tra le storiche mura. Non mancherà il villaggio mercatino costituito da tipiche casette di legno, in Piazza Virgiliana: il Thun Winter Village; tutti i venerdì, sabato domenica, dall’1 al 26 dicembre con aperture straordinarie il 24, il 25 e il 26. All’interno del Winter Village si offrirà l’opportunità a circa 60 espositori di proporre la qualità dei loro prodotti, in una vetrina esclusiva, dando risalto ad attività artigianali, commerciali e gastronomiche. Verrà allestita anche una pista di pattinaggio su ghiaccio professionale di grandi dimensioni: 500 metri quadri di vero ghiaccio, sui quali potrete trascorrere momenti di puro divertimento. Sarà predisposto un simpatico e pratico trenino su ruote, che percorrerà un itinerario turistico della città effettuando un affascinante tour con fermate nel centro storico, per immergersi nella magia delle bellissime vie di Mantova illuminate a bordo di un mezzo insolito ed ecologico. Durante tutto il periodo verranno realizzate nell’area del Villaggio numerose performance artistiche e musicali, oltre ad attività, laboratori e momenti di gioco per bambini e adulti.

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brescia life&style ANDRISTA - CEVO

Ritualità del Badalisc

Ad Andrista di Cevo ogni anno, tra il 5 e il 6 gennaio, ci si trova faccia a faccia con una storia che si perde nella notte dei tempi: quella del Badalisc. Un essere che si aggira per i boschi della Valsaviore, non assomiglia a nessuna creatura, è insieme capra, serpente, lince e gufo, e talvolta i suoi occhi si fanno di brace. Ogni anno si celebra un rito purificatore che accoglie l’anno nuovo: il nonno, la nonna, pastori barbuti ed una provocante signorina catturano il Badalisc e lo portano al cospetto della popolazione. A questo punto la creatura rivela le malefatte, i segreti, i peccati e le mancanze degli abitanti di Andrista, senza mai rivelare i loro nomi. La paura viene lasciata alle spalle, e dopo danze e libagioni al Badalisc viene benevolmente concesso di ritornare nei suoi amati boschi.

LONATO DEL GARDA

Grande attesa per l’evento che ogni anno popola Lonato del Garda rappresentato dalla 61ª Fiera regionale agricola, artigianale, commerciale e culturale., che andrà in scena dal 18 al 20 gennaio. Non mancheranno la benedizione degli animali davanti al sagrato della chiesa, il percorso espositivo ideato e consolidato negli anni per valorizzare le frazioni lonatesi, le aziende agricole e le associazioni locali, gli artigiani e i commercianti in mostra con i loro prodotti. Degustazioni gratuite, mostre, gare gastronomiche, rievocazioni storiche, esibizioni cinofile, visite guidate ai principali monumenti cittadini, il Palio delle frazioni, animazione e luna park per i più piccoli, mezzi d’epoca in bella mostra e tanto altro ancora nel lungo fine settimana di metà gennaio.

PALAZZOLO SULL’OGLIO

Musica divina Nell’ambito della manifestazione provinciale organizzata ogni anno dall’Unione delle Corali bresciane “MUSICA DIVINA IN PROVINCIA … ASPETTANDO NATALE”, Palazzolo ospiterà sabato 8 dicembre alle ore 20,30 presso l’Auditorium San Fedele, due prestigiosi cori bresciani: Il Coro Città di Chiari, diretto dal maestro Alessandro Menegoni e il Coro Femminile Giovanni Paolo Maggini di Botticino, diretto dal maestro Gloria Busi. In programma brani di polifonia classica, religiosa e oratori con orchestra sinfonica. Ingresso libero e gratuito.

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Sagra dei marù per giovani e anziani Torna anche quest’anno l’8 dicembre la «Festa dei marù» a Prabione di Tignale. Una ricorrenza che coinvolge giovani e meno giovani della frazione a rivivere le atmosfere e la cultura del castagno, alimentata nei secoli da tradizioni, proverbi e piatti tipici. La festa entrerà nel vivo nel pomeriggio con la distribuzione gratuita di caldarroste preparate come da tradizione sul fuoco e annaffiate da fiumi di vin brulè. Non mancate a questa speciale e tradizionale manifestazione.

CARPENEDOLO

fiera del torrone per la madonna del castello 61ª Fiera regionale

TIGNALE

ISEO

Natale con gusto di mirabile bellezza

Per il quattordicesimo anno consecutivo torna, in occasione della festa della Madonna del Castello di Carpenedolo, la Fiera del torrone. Ogni anno i produttori di specialità di torrone provenienti da diverse regioni d’Italia incontrano una grande affluenza di pubblico, attirato da un dolce appetitoso. Gli appassionati non troveranno solo torrone ma anche stand di hobbisti e numerose saranno le bancarelle dal sapore natalizio. La Proloco di Carpenedolo organizza svariate attività in concomitanza con la Fiera: esposizione di artisti, aperture museali, concerti folcloristici, non mancherà l’atteso momento dell’arrivo di Santa Lucia.

L’8 e il 9 e il 15 e il 16 dicembre torna per il sedicesimo anno consecutivo il festival Natale con Gusto a Iseo, una rassegna delle tipicità, della tradizione e soprattutto dei sapori, in cui il meglio della produzione enogastronomica e le creazioni di artigianali sono inserite in un contesto natalizio di mirabile bellezza. Tante le idee proposte per il vostro regalo di Natale, da quelle più semplice alle più ricercate: dalla cosmesi bio alle tisane alle erbe officinali, dall’olio al miele, da oggetti intagliati in legno alle preziose decorazioni natalizie. Un corollario di attività, mostre, laboratori, spettacoli itineranti, concerti e degustazioni faranno da sottofondo a questo mercatino, impreziosito da angoli dedicati ai bambini con animazioni a tutto tondo.

CASTEL COVATI

I Casunsei de Sant’Antone Torna anche quest’anno, dall’11 al 20 gennaio, la festa del Santo Patrono di Castelcovati, Sant’Antonio, ricca di una serie di iniziative e di novità. Centinaia i visitatori pronti a gustarsi il piatto tipico i “casoncelli”, serviti con burro, salvia e parmigiano stagionato. Una ricetta genuina e rappresentativa della tradizione locale, sorta anticamente, che vuole che nel giorno dedicato al patrono le famiglie si raccolgano intorno alla tavola per gustare la tipica specialità rappresentata da questi ravioli preparati in casa il giorno precedente, con pasta fatta a mano.

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a cura di elena andreani BIENNO

Traboccano le iniziative Natale è magia, Natale è sorpresa, Natale è... Bienno! Eventi e tante novità vi aspettano per l’evento più magico dell’anno. La meravigliosa località bresciana divenuta famoso in quanto classificata tra i Borghi più belli d’Italia, grazie alle sue numerose bellezze, alle ombreggiate viuzze, ai pittoreschi cortili, alle chiese affrescate, si tra-

BAGOLINO

protagonista la tradizione

sformerà durante tutto il periodo natalizio in un museo a cielo aperto. Potrete salire sulla slitta di Babbo Natale e dei suoi aiutanti, che vi porterà alla scoperta di un Borgo antico, le cui botteghe traboccheranno di artigianato, prodotti tipici e tanto gustoso cioccolato di tutti i gusti! Oltre 500 gli espositori presenti tra le vie e i vicoli del Borgo che mostreranno al turista i frutti della propria passione, la propria arte, non mancheranno le cornamuse, i canti natalizi, gli spettacoli, i concerti, gli antichi mestieri, le proiezioni luminose sugli edifici e i gonfiabili per i più piccoli! Grande novità di questa edizione il giro in mongolfiera un volo panoramico sul Borgo a un’altezza di ben 30 metri! Il tutto l’8 e il 9 dicembre dalle ore 10.00 alle ore 20.00.

OSSIMO

Festa del porsel Torna domenica 20 Gennaio la 18ª Sagra del Porsèl a Ossimo Superiore con la Quinta Fiera dei Salumi di Valle Camonica. Un golosissimo evento, interamente dedicato alle bontà offerte dal maiale, che guiderà migliaia di visitatori in lungo un percorso alla riscoperta dei genuini valori e sapori della cultura contadina. L’obiettivo dell’evento è quello di far conoscere la vecchia tradizione e presentare i prodotti lavorati dai norcini più esperti della zona. Durante la giornata ci saranno degustazioni di salame, soppressa, cotechino, coppa, pancetta, lardo e tanto altro. Non mancheranno le dimostrazioni dei norcini e tanti spazi espositivi.

LONATO DEL GARDA

100 presepi per il centro La Pro Loco di Lonato del Garda, con il patrocinio dell’Amministrazione comunale e la collaborazione con l’Associazione Commercianti e gli Amici della Chiesa di Sant’Antonio, organizza per il quarto anno consecutivo una manifestazione denominata “100 presepi per le vie del centro” con l’intenzione di creare un itinerario guidato attraverso la parte storica del comune in cui i potenziali visitatori potranno ammirare dei presepi artigiani esposti alle finestre o nelle vetrine delle attività. Potrete ammirare i presepi da sabato 8 dicembre.

Da sabato 15 dicembre a domenica 6 gennaio 2019 Bagolino si traveste di religiosità e di tradizione grazie agli oltre cinquanta presepi sparsi nel borgo. Una tradizione che ormai da qualche anno non può mancare in questo particolare e suggestivo paese. Per tutti i vicoli, le piazze e i cortili vengono allestiti presepi di molteplici tipologie con il preciso scopo di rievocare religiosità e tradizione. Segui la cometa è lo slogan che sta alla base della manifestazione!

MANERBA DEL GARDA

Magico Natale con presepe meccanico Mercatini di Natale e Presepe Meccanico vi aspettano a Manerba del Garda dal 15 dicembre sino a fine gennaio 2019 per un Natale pieno di fantastiche sorprese. Il famoso Presepe Meccanico aprirà il periodo festivo il 15 dicembre nella Chiesa di San Giovanni,

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il giorno seguente saranno disponibili al pubblico i mercatini con bancarelle dell’artigianato, articoli regalo, specialità e dolci tra Piazza Garibaldi e Piazza Aldo Moro. Luminarie e decorazioni faranno da scenografia a diverse esibizioni di artisti di strada, sarà dedicata una zona ai bimbi con la Casa di Babbo Natale che accoglierà le letterine, non mancheranno i gonfiabili e tantissimi giochi tradizionali. Ma come ogni anno è il presepe meccanico l’attrazione vera e propria che si estenderà su una superficie di 300 mq, regalando ai visitatori una visione onirica con giochi di luce, allestimenti e dettagli incredibili, paesaggi classici come la Betlemme della natività, il deserto dei Re Magi, le montagne dei pastori, ma anche tante scenografie creative. I movimenti delle statuine sono gestiti da 28 schede elettroniche, 53 sono invece quelle per gli effetti sonori, a cui si aggiunge un bellissimo effetto di luce che fa tramontare e sorgere il sole. Insomma, vale davvero una visita. Oltre 500 le raffigurazioni che prendono vita nel presepe che danno un dinamismo d’insieme davvero apprezzabile.

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verona life&style VERONA

A SCUOLA DI BON TON

Il lussuoso 5 stelle nel cuore di Verona ha siglato un accordo con Etiquette Academy Italy, la prima scuola italiana di galateo, business etiquette e immagine professionale, per realizzare un percorso formativo dedicato al bon ton nel mondo del lavoro. Fra i corsi proposti: welcoming experience, il bon ton dell’accoglienza e del servizio, un corso per imparare una nuova cultura dell’accoglienza e dell’ospitalità; la comunicazione elegante, per rendere efficace la propria comunicazione professionale e migliorare lo stile; vestirsi per il successo, per migliorare la sicurezza e il savoir-faire attraverso la scelta corretta dell’abito, la conoscenza del dress code e il linguaggio del corpo. Tra i vari curricula è stato selezionato quello di uno studente – con età dai 18 ai 25 anni – a cui offrire la frequenza gratuita al corso. (R.B.)

VILLAFRANCA/GARDA

Si chiama “Salviamo il Novecento” ed è un progetto multiculturale ideato da Artechne di Gianni Pasquetto. Il progetto intende creare un’enciclopedia on-line dedicata al Novecento veronese tramite l’inserimento di alcuni tra i più significativi artisti del territorio nati tra il 1870 e il 1979. Il progetto, dedicato alle arti visive, si estende alla valorizzazione del territorio e le influenze che l’arte ha avuto su di esso. Ma il progetto, nelle sue possibilità di variazione è dedicato a tutto il territorio nazionale e agli artisti che vogliano utilizzare la piattaforma web. Una prima fase operativa riguarda alcune mostre. La prima, a Palazzo Bottagisio di Villafranca, con inaugurazione l’1 dicembre, la seconda, a Palzzo Carlotti di Garda, con inaugurazione il 2 gennaio. In quell’occasione, prima dell’apertura, si terrà un convegno dedicato alla mostra e al territorio.

CEREA

FIERA DELL’ELETTRONICA Con una superficie espositiva di oltre 14.000 mq e oltre 230 stand, oltre 1650 metri lineari espositivi la Fiera dell’Elettronica di Cerea (5 e 6 gennaio 2019) si conferma come una delle prime sei fiere dell’elettronica a livello nazionale grazie a oltre 13.000 prodotti esposti. Si va da elettronica, elettrotecnica, informatica, notebook, computer nuovi e usati, stampanti periferiche e accessori PC, cartucce inchiostri originali e compatibili, telefonia, cavetteria, spinotteria, supporti vergini CD-DVD, lampade a risparmio energia, Illuminazione LED. È prevista inoltre una vasta area dedicata al mercatino compro-scambio di settore.

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LABORATORI TRA ARTE E SCOPERTA Il 15 dicembre presso il Museo di Castelvecchio appuntamento a tutta arte con particolare attenzione ai più piccoli. Il museo, aperto a tutti con i suoi celebri capolavori, dedica ai bambini da sei agli undici anni un appuntamento speciale. Dopo una visita all’esposizione, infatti, spazio al laboratorio “pittori si diventa” durante il quale i piccoli daranno libero spazio alla loro creatività e poi… merenda tutti assieme. Per gli adulti, invece, spazio all’evento “Lo scrigno al museo” un percorso nuovo alla scoperta del museo e dei suoi spazi.

CASTELNUOVO DEL GARDA

A GARDALAND IL NATALE dona magia salviamo il novecento

verona

Con l’Immacolata tornano le magiche atmosfere e le suggestive luci di Gardaland Magic Winter. Durante le festività, fino al 6 gennaio il parco divertimenti sarà avvolto in un’incantevole atmosfera natalizia permettendo a tutti gli ospiti di vivere, in versione “glaciale” il divertimento al quale Gardaland ci ha abituati. Novità di “Gardaland Magic Winter” è il Magico Villaggio di Babbo Natale, che sorge nel cuore del parco, e permette di vivere un viaggio interattivo nel mondo del Natale attraverso le cinque stanze tematizzate che lo compongono: il meraviglioso Minimondo, l’incantata Foresta di Ghiaccio e il Laboratorio degli Elfi.

VERONA

NATALE TRA ARTIGIANATO E GASTRONOMIA. È FESTA Fino al 26 dicembre, i centralissimi e suggestivi spazi di Piazza dei Signori e di Cortile del Mercato Vecchio ospiteranno, per il decimo anno, i mercatini di Natale. Quest’anno i mercati si arricchiranno dell’area famiglia dove alcune mascotte animeranno i pomeriggi coinvolgendo i passanti. Poco distante, a Castel San Pietro, si potranno ammirare alcune renne luminose con la loro pista e dissetarsi nell’igloo lounge bar. In piazza San Zeno sarà invece allestito il presepe della natività per l’occasione trasferito da San Pietro – Roma e all’interno del chiostro sarà possibile trovare la nuova edizione dei presepi in materiale riciclato. Gli esercenti della zona, inoltre, esporranno nelle loro vetrine dei presepi dal mondo offerti dalla Curia veronese.

VERONA

IN GRAN GUARDIA PRESEPI DA TUTTO IL MONDO La Rassegna consiste in un’esposizione di presepi e opere d’arte ispirati al tema della Natività, provenienti da musei, collezioni e appassionati di tutto il mondo. Con il suo carattere di multietnicità e tolleranza tra popoli di culture diverse è nel Guinness dei primati, con i suoi 400 presepi. È anche nel Guinness il suo simbolo, la Stella Cometa, la più grande archiscultura del mondo, ideata da Alfredo Troisi e progettata da Rinaldo Olivieri. Mostra aperta tutti i giorni, dal 25 novembre 2018 al 20 gennaio 2019 compresi i festivi, con orario continuato dalle 9 alle 20.

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a cura di federico martinelli bussolengo

il parco non va in letargo E’‘ arrivato l’inverno ma il Parco Natura Viva non va in letargo, nemmeno per le imminenti feste natalizie. Già addobbato a festa con renne, slitte e pacchi regalo, per il quarto anno consecutivo lancia lo speciale biglietto invernale, che da oggi 9 dicembre e fino all’8 gennaio, permetterà al pubblico di visitare il solo parco faunistico (zona

FUMANE

DI CORSA CON LE BEFANE

pedonale) ad una tariffa ridotta (qui orari e tariffe). Durante questo periodo, lo staff del Parco Natura Viva terrà i cancelli della zona pedonale aperti tutti giorni ad esclusione del 25 dicembre, con un calendario delle attività che condurrà grandi e piccini alla scoperta degli animali che popolano gli ambienti del freddo. Dal 23 dicembre all’8 gennaio 2017 Nella yurta, la tenda circolare della Mongolia, i bimbi potranno sedersi sui tappeti per scoprire gli animali ascoltando una storia. Impareranno a conoscere gli animali attraverso il racconto di una favola: le loro caratteristiche, e il loro posto nell’immaginario delle persone. Dopo la favola potranno preparare degli speciali giochi-merenda per gli animali, pensati per stimolarne i comportamenti naturali. Tutte le date su www.parconaturaviva.it.

VERONA

ARTE e tradizione Torna Natale in Arsenale. È la delegata alle Manifestazioni, Patrizia de Nardi a specificare: “Nei tre fine settimana dell’Avvento, l’Ex Arsenale Asburgico si prepara a ospitare l’atteso mercatino dell’artigianato di qualità. Un centinaio di espositori, accanto a eventi conviviali, laboratori per bambini, Onlus e concerti, testimonieranno la varietà di una manifestazione che ogni anno si rinnova e che è in grado di accogliere il gusto e l’interesse delle famiglie”. Natale in Arsenale, infatti, a pochi passi dal centro storico diventa occasione per unire all’acquisto di oggetti natalizi la possibilità, di divertirsi in mezzo all’arte e all’artigianato. Appuntamento quindi l’8, 9, 15, 16, 21, 22, 23 dicembre.

VALEGGIO SUL MINCIO

ROGO ed ECCELLENZe

Torna l’appuntamento “Di corsa con le Befane”, appuntamento sportivo dilettantistico organizzato da Asd Podistico Gargagnago. L’evento, previsto il 6 gennaio, prenderà il via dagli impianti sportivi con partenza alle 08:30 per svolgersi tra le colline del territorio. Due differenti scelte, per vari gradi di difficoltà, permetteranno ai partecipanti di godersi un po’ di attività all’aria aperta, in alcuni tra i più affascinanti panorami del veronese. La corsa, aperta a tutti, terminerà con una festa a base di “Bigoli con sardele” e prodotti tipici.

Il 6 gennaio Valeggio sul Mincio, uno dei borghi più belli d’Italia organizza il tradizionale e folkloristico falò propiziatorio dell’Epifania, con musica, brulé e cibi della tradizione, per salutare il 2019 e lasciare indietro l’anno appena passato. L’evento, che inizia alle ore 18:00, è organizzato da Pro Loco Valeggio sul Mincio in collaborazione con Associazione Ristoratori e Comune. Un’occasione per gustare i tanti prodotti tipici del territorio, dai tortellini agli squisiti dolci e per fare una visita anche a Borghetto, a pochissimi chilometri di distanza, vero e proprio gioiello di bellezza e serenità.

VERONA

PREMIO CASARINI TRIONFA IL TALENTO Con un affresco acrilico, ricco di colore e dinamismo, una danza libera di quattro donne provenienti da continenti diversi, la russa Dinara Kamzina ha vinto la terza edizione del concorso nazionale per studenti dedicato a Pino Casarini, organizzato dall’Hotel Due Torri di Verona in partnership con

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le Accademie di Belle Arti. L’ambito premio rende omaggio al grande affreschista, illustratore e scultore veronese, offrendo un importante spazio di espressione ai nuovi talenti, ovvero la possibilità di dipingere la sala attigua all’Arena Casarini, capolavoro del prestigioso 5 Stelle. I concorrenti sono chiamati a reinterpretare in chiave contemporanea l’illusione dello spazio scenico e il concorso seleziona il bozzetto dell’opera che potrà decorare la “Sala dell’Accademia. “Da sempre - ha raccontato la giovane vincitrice russa - provo un forte interesse per musica, danza e teatro moderno. Perciò ho voluto elaborare un’opera che è la sintesi creativa tra i bozzetti teatrali, i pannelli decorativi in stile liberty e l’esperienza del pittore Casarini”. Altre due opere hanno ricevuto una menzione speciale: quella di Gianpaolo Parrilla, dell’Accademia delle Belle Arti di Bologna, dedicata al gioco e alla convivialità, e quella della russa Anna Kromm, dell’Accademia delle Belle arti di Firenze, che ha rappresentato il rapporto tra i sessi attraverso due personaggi in abiti da circo. (R.B.) www.hotelduetorri.duetorrihotels.com

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Chi ti vuole bene merita un regalo cosĂŹ!

PERLA DEL GARDA Via Fenil Vecchio, 9 Lonato del Garda (BS) Orari di apertura: LunedĂŹ - Sabato: 9-12 e 15-18 Tel. e Fax: +39 030.910310.9 r.a. E mail: info@perladelgarda.it sito web: www.perladelgarda.it


buon natale!


23 giugno-27 agosto 2017 Arena di Verona

L’Evento

di Giacomo gabriele morelli Bruno Barbieri con Riccardo Pezzo

Davide Pezzo, Bruno Barbieri e Riccardo Pezzo

una delle 350 Mini S Delaney Edition allo chef bruno barbieri

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orna a Mantova e si sente in famiglia. “Ormai mi sento un Pezzo!” Ha esordito così il famoso chef e giudice di Masterchef, nonchè scrittore di libri e conduttore della trasmissione di successo “4Hotel”. Bruno Barbieri è legato realmente a doppio filo con la nostra città e, soprattutto, con la famiglia Pezzo di cui tiene a sottolineare, ai quotidiani locali che lo intervistano, l’amicizia pluriennale nata per caso, consolidata nel tempo sino ad affermare che “le mie fughe in terra mantovana, qui dagli amici Pezzo, fanno ormai parte della mia sfera privata”. Lo scorso 17 novembre, alla concessionaria MINI Tullo Pezzo, Bruno Barbieri ha ricevuto una delle 350 Mini S Delaney Edition prodotte al mondo. “Senza alcun dubbio la MINI è la mia auto. Sono legato affettivamente a questo brand che ha saputo innovarsi nel tempo senza cambiare l’anima di una autovettura che si usa per scoprire il mondo, un po’ come la buona cucina”.

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Quindi, se per strada a Mantova vi ritroverete Bruno Barbieri alla guida di una MINI con i colori Gulf Oil sappiate che non si tratta di un tuning, ma di uno dei 350 esemplari previsti e ispirati nella livrea alla mitica Porsche 917 guidata dal mitico divo americano Steve McQueen mentre interpretava il pilota Michael Delaney, forse non noto ai più, nel film La 24 ore di Le Mans. Sotto il cofano il quattro cilindri benzina da 192 cavalli. Il due litri beneficia della tecnologia TwinPowerTurbo. Capace di un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 6,8 secondi, con una velocità massima di 235 km orari. La coppia è di 300 Nm. Delaney Edition è profondamente personalizzabile grazie al programma MINI Yours Customized. Ma ci sono altri particolari a rendere questa MINI originale, a cominciare dal kit aerodinamico John Cooper Works passando per i cerchi in lega da 18 pollici, fino ad arrivare alle personalizzazioni dell’abitacolo che includono anche il display del sistema multimediale da 8,8 pollici, l’impianto audio premium Harman Kardon e il caricatore wireless per lo smartphone.

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25 dicembre-13 gennaio CURTATONE (Mn)

un evento a tema natalizio, rivolto a famiglie e bambini con fragilità

di beatrice moscatelli

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i occupa di promuovere sul territorio di Mantova eventi artistici, culturali e a scopo sociale. Stiamo parlando dell’Associazione no profit “Arte dell’Assurdo”. Dal successo ottenuto con lo spettacolo “Psychiatric Circus” e per merito dell’esperienza precedente è nata, dalla famiglia Medini – Bellucci, in collaborazione con Arte dell’Assurdo e con il Comune di Curtatone nella figura di Carlo Bottani, l’idea di “Christmas Circus. Sognando il Natale...”. Si tratta di un evento a tema natalizio, rivolto a famiglie e bambini con fragilità e non, e sarà realizzato in collaborazione con Parco Cecilia. Dentro al tendone ricco di colori natalizi, oltre allo spettacolo di circo, teatro e clownerie, verranno coinvolti gli alunni delle scuole primarie ed i bimbi disabili che saranno protagonisti di un corso gratuito di circo didattico inclusivo, al cui termine vi sarà programmato uno show finale con la partecipazione degli stessi.Questo progetto vede il Comune di Curtatone protagonista di un evento unico in Europa, ed è proprio per questo motivo che si spera possa diventare un appuntamento annuale del periodo di dicembre.

L’Evento

CHRISTMAS CIRCUS Sognando il Natale QUESTO PROGETTO VEDE IL COMUNE DI CURTATONE PROTAGONISTA DI UN EVENTO UNICO IN EUROPA. SI SPERA POSSA DIVENTARE UN APPUNTAMENTO ANNUALE DEL PERIODO DELLE FESTIVITà

CHRISTMAS CIRCUS. Sognando il Natale... “Che il Natale possa far risplendere la luce nei cuori di chi soffre, riaccendere i sogni di chi non è più in grado di sognare, donare forza e coraggio a chiunque ne abbia bisogno. Cosa ci occorre per raggiungere questo importante obiettivo? Un po’ di follia, forse sì, anche quella ci servirà.Un colorato tendone, un venditore di sogni, che siamo riusciti a convincere a tornare, perché in questo mondo siamo ormai quasi tutti sprovvisti di sogni e i nostri cassetti sono ormai vuoti. Confondiamo i sogni con i cartelloni pubblicitari che offrono telefonini e tecnologie varie sempre più sofisticate. Sono forse questi i sogni a cui aspiriamo? Per noi di “CHRISTMAS CIRCUS. Sognando il Natale”... i veri sogni saranno resi tali grazie alle atmosfere delicate e poetiche che riusciremo a creare con giovani e talentuosi artisti che distribuiranno sorrisi e trasmetteranno al pubblico la loro gioia di vivere, semplicemente per essere riusciti a realizzare il mestiere più bello del mondo. Il venditore di sogni riuscirà a trasformare un clochard ormai arreso in un acrobata contorsionista; una ragazza ormai consumata da alcool e droghe in una ballerina sulle punte; un nevrotico, antipatico e pallido impiegato di una banca in un irresistibile clown; un pessimista cronico che vede tutto tragicamente scuro ed irraggiungibile addirittura in un mago che tutto invece può far avverare; un ormai fallito costruttore di neri grattacieli di periferia in abile mimo che danzerà con le sue giganti bolle di sapone. Tanti personaggi che si trasformeranno grazie ai sogni. Tutti però hanno qualcosa in comune. Stanno aspettando il Natale che non hanno più incontrato da quando erano bambini, da quando in

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fondo hanno smesso di sognare.Per questo avranno bisogno del venditore di sogni. “Christmas Circus. Sognando il Natale” farà immergere il pubblico nell’atmosfera magica fin da quando varcherà la porta del tendone: musiche di antichi organetti, gnomi, babbo Natale, la casetta di zucchero, le lampadine di mille colori, il dolce zucchero filato. Saranno presenti laboratori per bambini, laboratori di arti circensi rivolti ai più piccoli e tantissimi giochi. Desideriamo che il pubblico torni a sognare con noi, che entri non solo fisicamente nella delicata atmosfera piena di poesia, che senta come un intruso ficcanaso il suo smartphone nella tasca”. Lo spettacolo non prevede l’impiego di animali. CHRISTMAS CIRCUS.Sognando il Natale... CENTRO COMMERCIALE QUATTRO VENTI CURTATONE (MN)


Natale 2018 SALZBURGER LAND

L’Evento

Le vacanze di Natale sono alle porte e il Land austriaco si prepara ad accogliere tutti i visitatori per una full immersion nella cultura e nelle tradizioni

Un Natale di tradizioni nel Salisburghese di beatrice moscatelli

magico natale nella valle di grossarl Per un Natale delle tradizioni si potrà usufruire inoltre del pacchetto Avvento Alpino Salisburghese, fino al 23 dicembre, per un soggiorno nell’incantevole cornice della valle di Grossarl, alle porte del Parco Nazionale degli Alti Tauri. Qui l’atmosfera dell’Avvento è magica e suggestiva, grandi e piccini possono ammirare il presepe del paese con statue a grandezza naturale, intagliate nel legno di cirmolo. Un soggiorno in un Land senza tempo dove passeggiando per le strade ci si lascia trasportare dalla tradizione e genuinità tipica dei mercatini natalizi dove si respirano i profumi inebrianti di mandorle arrostite e dei biscotti “Lebkuchen”. Il pacchetto comprende due pernottamenti, la tazza dell’Avvento in omaggio, un ingresso ai canti d’Avvento e una lanterna d’Avvento in regalo, a partire da 90 euro.

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er chi ama l’atmosfera romantica e suggestiva del Natale, il Salisburghese ha in serbo tante sorprese per un soggiorno nel Land ricco di esperienze uniche. La magia dell’Avvento e l’arrivo della neve trasformano il Salisburghese nel paradiso per gli amanti delle tradizioni e di quelle calde atmosfere, che ci fanno sognare e tornare i bambini. Complice la ricorrenza del Bicentenario dell’Astro del Ciel, canto simbolo del Natale intonato e riprodotto in tutto il mondo, il Land si accende di eventi culturali, pensati per ripercorre la storia di questo canto e il suo significato come parte del patrimonio culturale e artistico, non solo del Salisburghese, ma di tutta l’Austria. Proprio per celebrare questo importante anniversario, dal primo dicembre fino al 21 dicembre, nel Salisburghese sarà possibile usufruire dello speciale pacchetto Sci & Stille nacht: unendo lo sport alla scoperta delle origini del canto grazie ai musei dedicati, e dei tipici mercatini di Natale, che sprigionano ogni anno gli inconfondibili profumi di pandolce “Kletzenbrot”, rami d’abete e punch. Le

andare alla scoperta dei mercatini di natale Visitare il Land tra novembre e dicembre significa andare alla scoperta dei migliori mercatini natalizi, che in questo periodo accendono di folklore il Salisburghese e l’Austria. Da oltre cinque secoli, nel cuore di Salisburgo, tra piazza della Residenza e il duomo, si respira l’atmosfera natalizia grazie al Christkindlmarkt, il mercatino più frequentato dai Salisburghesi. Per i romantici invece, un appuntamento imperdibile è quello con la grande lanterna della pace, simbolo dell’Avvento sul lago Wolfgangsee. Qui è possibile raggiungere con un battello le località di Strobl, St. Gilgen e Wolfgangsee, con tre mercatini diversi, un

Alpi, che incorniciano il land Salisburghese in particolare nelle località del mondo sportivo salisburghese e nei villaggi di Flachau, Wagrain-Kleinarl, St. Johann-Alpendorf, Radstadt, AltenmarktZauchensee, Eben e Filzmoos, danno la possibilità di sbizzarrirsi sugli sci all’insegna del divertimento tra i 760 chilometri di piste disponibili, che si snodano nel paradiso Austriaco per gli amanti degli sport invernali. Nel dettaglio il pacchetto include 3 notti con sistemazione a scelta, la visita ad un mercatino d’Avvento della zona, un ingresso al museo Stille Nacht di Wagrain e uno Skipass valido per 2 giorni nel comprensorio Ski amadé, a partire da 286 Euro. Per chi ama le vacanze in 100% stile natalizio, il Lungau Salisburghese è sicuramente la meta più suggestiva tra i paesaggi Austriaci coronati da storici Castelli e natura incontaminata. In occasione dell’Avvento e dei concerti di Natale, è possibile optare per il pacchetto Magia d’Avvento, dal 1 dicembre fino al 22 dicembre. Il pacchetto include 3 notti di soggiorno nella zona e la visita al mercatino dell’Avvento di Schlosspark a Tamsweg: un’occasione unica per gustare specia-

presepio a grandezza naturale, una pista di pattinaggio e una funivia per raggiungere un altro piccolo mercatino a 1.476 metri, sullo Zwölferhorn. Per chi ama godersi il panorama innevato delle Alpi, le montagne di AltenmarktZauchensee, fanno da cornice alle piccole baite decorate del Mercatino Alpino di Altenmarkt, caratterizzato da una gigantesca corona dell’avvento illuminata, rappresentazioni sacre natalizie e un presepio meccanico con 120 figure. Per ulteriori informazioni visitare il sito: https://urlaub.salzburgerland.com/it/vacanze-invernali Per scoprire i migliori mercatini del Land, visitare il sito: https://www.salzburgerland.com/it/10-mercatini-di-natale-da-non-perdere/

VISITARE IL LAND A DICEMBRE SIGNIFICA ANDARE ALLA SCOPERTA DEI MIGLIORI MERCATINI NATALIZI, CHE IN QUESTO PERIODO ACCENDONO DI FOLKLORE IL SALISBURGHESE E L’AUSTRIA lità natalizie come il “Kletzenbrot”, i tipici biscotti “Lebkuchen”, il punch e altre prelibatezze. La magia Natalizia si respira grazie alle tante attività nella zona ricoperta di coltri immacolate di neve, come le gite con la slitta a cavalli, le giostre per bambini, i concerti e le sfilate per le strade dei Krampus, i tradizionali diavoletti pelosi, insieme a San Nikolaus. Il pacchetto è disponibile a partire da 99 Euro. Tutte le esperienze natalizie nel Salisburghese regalano ai visitatori l’occasione di sentire, respirare e assaporare la magia del Natale e vivere questo magico periodo dell’anno attraverso esperienze uniche in un luogo come il Salisburghese ricco di storia, fascino e tradizioni.



17-19 gennaio VERONA

L’Evento

un punto di riferimento internazionale per il mondo delle moto, nonché leader nel settore delle personalizzazioni e delle tendenze innovative

di beatrice moscatelli

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opo il successo della decima edizione, sono state confermate quattro giornate dedicate al Motor Bike Expo anche per l’edizione 2019: dal 17 al 19 gennaio a Verona andrà in scena il Salone dedicato al mondo delle due ruote, un evento che di preannuncia ricco di novità, sorprese, spettacoli, con l’obiettivo di coinvolgere appieno tutto il pubblico presente. Con 167.000 visitatori, oltre 700 espositori dai cinque continenti e più di 60 eventi che sono andati ad aggiungersi all’esposizione vera e propria, il Salone concepito ed organizzato da Paola Somma e Francesco Agnoletto si è confermato un punto di riferimento internazionale per il mondo delle moto, nonché leader nel settore delle personalizzazioni e delle tendenze innovative. Confermando l’autentico respiro internazionale che caratterizza l’evento, l’edizione 2019 presenterà a Verona aziende, brand (sportivi, stradali, off-road, touring) oltre agli atelier provenienti da tutti i continenti e espressione di tutte le tendenze stilistiche (custom e special). Non mancheranno gli “Special Guest”, uno dei punti di forza di MBE che riesce sempre a portare nel cuore della festa, in mezzo agli appassionati, i più acclamati customizer ed i grandi personaggi dello sport e dello spettacolo. Il cosiddetto “MBE World Tour”, ovvero il programma che prevede la partecipazione di Motor Bike Expo ad un’intensissima serie di appuntamenti al top del panorama mondiale, ha fino ad oggi toccato i migliori custom show del pianeta al pari delle tappe italiane della MotoGP e della Superbike e

Motor Bike Expo 2019 quattro giornate di grande spettacolo NON MANCHERANNO GLI “SPECIAL GUEST”, UNO DEI PUNTI DI FORZA DI MBE CHE RIESCE SEMPRE A PORTARE NEL CUORE DELLA FESTA I PIÙ ACCLAMATI CUSTOMIZER ED I GRANDI PERSONAGGI DELLO SPORT E DELLO SPETTACOLO

delle prove del CIV, di cui il Salone veronese è storico sponsor. Non sono mancate le visite alle officine dei customizzatori più rinomati, con la scoperta di nuove, incredibili creazioni. Come avviene in questi casi, la macchina organizzativa non si è dunque mai fermata, alimentata dal dinamismo che sta dietro a tanti nuovi progetti e dai traguardi raggiunti fino ad oggi (la storica manifestazione è in crescita da dieci anni). In tutti questi appuntamenti Motor Bike Expo incontra appassionati e organizzatori di eventi, piloti e preparatori, testimoniando la propria appartenenza al mondo del motociclismo mondiale. Da considerare poi la presenza dei componenti dello staff ai principali eventi espositivi nazionali ed internazionali. “Pur potendo contare sulla partecipazione ufficiale dei grandi marchi del motociclismo mondiale, il nostro salone è pensato per gli appassionati” hanno ribadito una volta di più Paola Somma e Francesco Agnoletto, “per chi la moto la usa veramente, la sogna, la vive, la personalizza. Più che ‘istituzionali’ ci sentiamo popolari, da noi non occorrono la giacca e la cravatta, bastano un giubbotto e l’autenticità, la passione e la voglia di stare insieme. Per questo durante l’anno è possibile incontrarci ai raduni, ai bike show, sui campi di gara: sempre immersi nel nostro mondo”. Rinnovata anche la veste grafica che ha già de-

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buttato sui profili social della manifestazione (Motor Bike Expo ha oltre 72.000 fan su Facebook e 16.000 follower su Instagram). “Nella continua ricerca di semplificazione, abbiamo proposto un’evoluzione del logo precedente, un restyling essenziale, funzionale proprio come certe Special esposte nei nostri padiglioni” dicono dal quartier generale di Motor Bike Expo. Per finire, nei primi giorni del 2019 MBE sarà presente all’Africa Eco Race – The race to Dakar, il rally africano di cui la manifestazione è diventata rappresentante in Italia nella persona del campionissimo Franco Picco. “Nell’Africa Eco Race, manifestazione che riesce ad esprimere l’autentica essenza dei rally africani, abbiamo trovato quella passione, quella autenticità di cui abbiamo parlato prima e che il Motor Bike Expo cerca” sottolinea ancora Francesco Agnoletto.

Info: www.motorbikeexpo.it

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Fino al 6 Gennaio CARAVAGGIO

L’Evento

Il Centro Verde ha inaugurato il nuovo Christmas Garden, il mercatino di Natale della tradizione

di beatrice Moscatelli

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e cascine in legno e mattoni, i portici, le strade, la piazza con le bancarelle e il tipico suono del Baghet, che un tempo annunciava l’arrivo dell’Avvento. A Caravaggio nasce un nuovo modo di vivere il Natale. È il Christmas Garden, firmato Centro Verde Caravaggio: un mercatino natalizio, che si lascia alle spalle i richiami nordici per recuperare la tradizione più vera, che viveva un tempo nei borghi del nostro Paese e che non deve essere dimenticata, anzi deve essere fatta conoscere in tutto il mondo. Al cospetto dei Giganti, custodi delle tradizioni del Natale, il Christmas Garden Caravaggio verrà inaugurato domenica 4 novembre 2018. Fino al 6 gennaio 2019 incanterà piccoli e grandi che si ritroveranno come per magia in un poetico mondo di luci, colori, alberi di Natale e presepi, decorazioni di ogni tipo, artigiani al lavoro, tutte le novità per addobbare la casa, corsi per realizzare home made regali per le persone più care o semplici decori, accattivanti laboratori e attività per bambini, suggestivi spettacoli e musica della tradizione natalizia. Un mondo incantato che riserva una curiosa sorpresa: per la prima volta infatti il mercatino di Natale sarà realizzato all’aperto…ma al coperto! Christmas Garden, la tradizione diventa internazionale Il 4 novembre 2018 il Centro Verde Caravaggio inaugurerà il Christmas Garden, un mercatino di Natale dove si rivivrà la vera tradizione del Natale. Molto spesso si pensa al Natale come a qualcosa legato esclusivamente alla tradizione nordica. Ma non è così. In Italia ogni paese ha una sua usanza, che

i custodi del natale Guest star del Christmas Garden saranno i Giganti del Natale, figure alte 4 metri che vegliano sul mercatino. Veri e propri custodi del Natale, chiamati a proteggere la tradizione natalizia, perché non si disperda e sia tramandata di generazione in generazione. Ognuno ha una sua specializzazione: il Gigante che cura e protegge gli animali è affiancato da quello che si occupa delle piante.

è giusto tenere viva. Christmas Garden by Centro Verde Caravaggio vuole fare un passo indietro nel tempo e far rivivere il Natale dei nostri paesi, facendolo conoscere a tutti e cercando di rendere internazionali le nostre tradizioni più antiche. Christmas Garden sarà un mercatino di Natale di nuova concezione, dove si rivivrà l’atmosfera tipica

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I GIGANTI DEL NATALE NEL CHRISTMAS GARDEN TRE GIGANTI CHIAMATI A DIVENTARE CUSTODI DEL NUOVO CHRISTMAS GARDEN, CHE PERÒ CERCANO UN NOME! PER QUESTO IL CENTRO VERDE CARAVAGGIO HA ORGANIZZATO PER L’OCCASIONE IL CONCORSO PER BAMBINI “IN CERCA D’AUTORE”

dei mercatini all’aperto… ma al coperto. Le grandi serre del Centro Verde Caravaggio, con i loro ampi spazi e le vetrate luminose permetteranno di vivere il clima natalizio dei mercatini di paese, tra piccole strade, bancarelle e casette immerse nel verde. Non più spazi bui e chiusi, ma un mercatino di Natale per la prima volta ricreato in un giardino. Baghet, la musica dell’avvento La magia del suono dei Baghet, le antiche cornamuse delle Valli Orobie, saluta l’arrivo dell’Avvento. Proprio come un tempo aprivano le feste gli antichi mandriani di queste terre, oggi si apre il Christmas Garden. Un mondo magico, dove ci si ritrova indietro nel tempo, tra antiche cascine e piccole strade di paese. Come in un antico borgo il Christmas Garden accompagna alla scoperta del Natale: nella piazza principale si trovano le bancarelle con decorazioni di tutti i tipi, per la casa e per l’albero di Natale, mentre lungo il percorso piccole casette ospitano artigiani al lavoro che propongono oggetti personalizzati in legno, tessuto o palline in vetro decorate. Il Christmas Garden diventa il luogo perfetto per trovare tutto quello che serve per rendere più bella la propria casa durante le feste o per trovare una decorazione o un’idea nuova per il proprio albero o per il presepe. Anche grazie ai preparati addetti del Garden, che per l’occasione accoglieranno gli ospiti con abiti tipici della tradizione.

Country painting e sabbie luminose Natale al Christmas Garden è anche musica, spettacoli, corsi e laboratori. Per arrivare preparati al Natale il Christmas Garden propone corsi per addobbare nel modo migliore l’albero di Natale, per preparare le tipiche ghirlande natalizie o il centro tavola per la festa, ma anche per realizzare pacchetti di Natale che renderanno indimenticabile qualsiasi regalo. Nei fine settimana spettacoli molto particolari promettono di incantare i più piccoli e conquistare i più grandi, come la rappresentazione “La serra incantata” ad opera della compagnia Sabbie luminose o “Gioppino e la magia del Natale” della compagnia I burattini Bonacina Informazioni tecniche Il Christmas Garden si trova a Caravaggio (Bg) in via Treviglio Sn. Apertura: fino al 6 gennaio 2019. Orari: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 19; sabato, domenica e festività orario continuato dalle 9 alle 19. Per rimanere aggiornati su tutte le attività del Christmas Garden del Centro Verde Caravaggio basta seguirlo su Instagram @centroverdecaravaggio_official e su Facebook @CentroVerdeCaravaggio Info: Centro Verde Caravaggio, tel. 0363 53134, info@centroverde.com, www.centroverde.com.

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INTERVISTE speciali

Una vita dedicata a raccontare la bellezza della natura. Dopo Niagara è pronta ad affrontare nuove avventure. Un breve passaggio a Mantova in occasione del Segni Next Generation Festival

licia Colò

Il luogo del cuore? L’Africa, è la culla della vita

di mendes biondo

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a Bim Bum Bam a “Niagara – Quando la natura fa spettacolo”, passando per l’ormai notissimo “Alle falde del Kilimangiaro”, la carriera televisiva di Licia Colò è stata costellata di avventure ai limiti della carta geografica, dove la ricerca antropologica e ambientale hanno fatto da padrone in molti dei reportage. In occasione della sua presenza a Mantova, abbiamo avuto modo di intervistarla e scoprire maggiormente quali sono i prossimi progetti che la vedranno protagonista. Licia, partiamo dalla città che ti ha appena ospitato. Che rapporto hai avuto con Mantova e cosa ti ha lasciato? «È stata una bella esperienza, sono stata orgogliosa di aver disegnato il simbolo dell’aquila, dal significato molto profondo, che è stata scelta per il Segni Next Generation Festival. Inoltre ho trovato Mantova splendida perché al di là della bellezza – bene o male la conoscevo già perché l’avevo visitata in un’altra occasione – mi ha colpito il fatto che fosse così piena di gente, così attiva, così accogliente. Inoltre, ultimo ma non meno importante, il fatto che i ragazzini che erano presenti al Teatro Bibiena erano davvero impressionanti, sapevano tutto. Erano molto, molto preparati e mi ha stupita questa cosa anche perché mia figlia ha tredici anni, fa la terza media e per me è un periodo in cui sono sempre circondata da ragazzini ma lì c’erano anche ragazzini più piccoli ed erano tutti molto preparati sui temi che stavamo trattando». Hai appena parlato della tua famiglia, per questo motivo ti chiedo se è partita da lì la passione per il tuo lavoro o se c’è stato qualcuno che ti ha ispirata. Chi ti ha spinto verso l’amore per il documentario e il raccontare la natura? «Guarda, in realtà non è che io sia stata spinta da qualcuno, credo che le famiglie insegnino di più con il comportamento che con quello che dicono. A me nessuno ha mai detto fai questo o fai quello perché nella vita uno deve essere libero di seguire il proprio cuore. Mia madre è una donna molto sensibile sempre attenta a rispettare gli altri e l’ambiente, mio padre è una persona sempre molto attiva e molto

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sportiva che da piccola preferiva portarmi in giro per il mondo o a fare sport invece che nei centri commerciali. Quindi, insomma, io sono cresciuta con uno stile di vita ben preciso ed è diventato per me naturale appassionarmi a certe tematiche. Professionalmente ho iniziato la mia carriera in televisione, poi ad un certo punto mi sono domandata che cosa avessi voluto fare da grande quindi mi sono detta: “aspetta un attimo che provo ad occuparmi dei temi che mi appassionano”. Devo dire che mi è andata bene. Da lì è iniziata la mia strada verso il documentario». Una strada che ti ha portato fino a “Niagara – Quando la natura fa spettacolo”, che è il tuo ultimo programma. Questo, però, è stato anche un grande ritorno in RAI, così come lo ha battezzato la stampa. Dopo “Niagara” torneresti a lavorare con l’emittente italiana per eccellenza? «Il ritorno in RAI mi ha fatto un grande piacere soprattutto perché hanno accolto un mio progetto. RAI 2 ha creduto in noi per farci tornare in prima serata. Tra l’altro è stata una scelta ardita mettere in palinsesto, in una giornata dove la sera c’era di

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tutto e di più, un programma che è sceso in campo proclamando e raccontando la bellezza della natura quindi mi sono detta: “mamma mia, un bel coraggio!”. Per me è stato un onore e un grande piacere. Detto questo, Andrea Fabiano [Direttore di RAI 2, N.d.R] ha intenzione di fare la seconda edizione. Dobbiamo lavorarci perché è una trasmissione che si gira tutta in esterni, in giro per il mondo, è un impegno importante e quindi non può essere una trasmissione settimanale o quotidiana, è una trasmissione che si progetta, magari, qualche mese prima della messa in onda. Per adesso ho concluso la prima edizione e stiamo già pensando alla seconda anche se attualmente sono già tornata con il mio progetto “Il Mondo Insieme” su TV2000, partito domenica scorsa [4 Novembre, N.d.R.], è un programma che va in onda ogni domenica pomeriggio sul canale 28 del Digitale Terrestre e che continua ad essere il programma che mi rappresenta in toto in quanto racconta il mondo attraverso ospiti, reportage, racconti di vario genere e molto altro. Quindi rimango impegnata quasi tutto l’anno con questi progetti». Assieme a tanti tuoi colleghi illustri, stai dimostrando che, in realtà, l’Italia è un paese di cultura. Come consideri il fatto che i documentari in prima serata – così come ha dimostrato lo stesso Niagara – riescono ancora ad affascinare i telespettatori?

«Penso che Alberto Angela sia stato il primo ad avere un grande coraggio perché ha raccontato in prima serata la bellezza dell’archeologia italiana, il tutto senza menzionare il padre che ha fatto la storia della televisione. Alberto Angela ha un po’

aperto la strada in questo senso perché vedendo che certi programmi possono interessare, le televisioni hanno detto prendiamolo. Io penso che molte volte in televisione venga rappresentata solo una certa tipologia di persona laddove ci sono tante tipologie diverse. Per farti un esempio pratico: se tu vai a vedere il grande fratello, sono rappresentati ragazzi molto simili tra di loro. Invece l’Italia è molto di più. C’è il ragazzo più leggero, c’è quello che ama la cultura, c’è l’avventuriero, c’è quello che sogna di fare lo scienziato. Ci sono tante tipologie di persone. Invece ultimamente la televisione ha scelto una fascia – che, probabilmente, è molto ampia – ma che non è l’unica. Quindi credo la motivazione principale del successo sia che i documentari e i reportage si sono indirizzati a quella fascia di persone che vuole qualcosa di diverso rispetto ai soliti programmi televisivi». Molteplici sono stati i tuoi viaggi reali e virtuali. Da “Alle falde del Kilimangiaro” a “Niagara” hai trovato un luogo, una cultura o un’etnia che ti sono rimasti nel cuore e dove torneresti? «In linea di massima preferisco sempre i posti dove la natura è la grande protagonista. Però non vorrei tanto tornare in un posto che ho già conosciuto, al contrario mi piacerebbe andare alla scoperta di luoghi che ancora non ho visto perché ho sempre una grande voglia di scoprire luoghi nuovi. Sicuramente l’Africa è un continente meraviglioso e noi ne sentiamo solamente gli aspetti più drammatici, in realtà è la culla dell’umanità. Per me vedere un posto dove ancora ci sono dei piccoli fazzoletti di terra che presentano un mondo che sta scomparendo è importante, inoltre il mio sogno è quello di far conoscere l’Africa a mia figlia anche se non è entusiasta perché vede talmente notizie negative da questo continente che lo vive quasi in maniera brutta, mentre è il posto più bello del mondo». In “Niagara – Quando la natura fa spettacolo” hai parlato anche delle nuove tecnologie per la salvaguardia del pianeta. Quali sono i trucchi che adotti ed i consigli che ti senti di dare per l’ecologia di tutti i giorni? «In realtà il singolo cittadino non è che possa fare molto però, sicuramente, ci sono delle piccole azioni che si possono fare. Io lotto quotidianamente per fare una raccolta differenziata seria, adesso sto tentando di iniziare una lotta per avere meno confezioni. Questo perché alla fine la raccolta differenziata è utile ma se continuiamo a produrre delle confezioni inquinanti è come quella persona che cura la malattia ma non la previene. Credo si dovrebbe intervenire all’origine con imballaggi essenziali nel vero e proprio senso della parola come, per esempio, tornare a prendere il latte con la bottiglia di vetro. Dopo di che io non faccio grandi cose. Ho una macchina a diesel che ha cinque anni e mi serve per viaggiare. Sicuramente la prossima che acquisterò sarà ibrida oppure addirittura elettrica. Quando vado a fare la spesa faccio sempre attenzione a non sprecare il cibo e a capire quello che sto comprando. In casa nostra non siamo vegetariani ma la carne entra, forse, una volta ogni due settimane. Per altro non mangiamo neanche carne rossa. Con questo non voglio fare una campagna contro i “carnivori”, ognuno si può nutrire come vuole. Però c’è comunque uno spreco di cibo e di carne che mi fa paura. Ho letto i dati che sono stati ufficializzati in questi giorni dove un quarto della carne viene buttata via e non viene consumata a livello mondiale, tutto questo quando ancora la gente muore di fame. E mi fa paura, primo perché la gente muore di fame, poi per tutti gli allevamenti intensivi e gli animali che vengono uccisi, portando sofferenza e dolore. Un quarto di tutta questa carne e queste vite viene sprecata. Queste sono cose che mi terrorizzano».


INTERVISTE speciali

margherita de angeli

Sfida al mercato odierno con un modello industriale

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ispetto della tradizione e continua innovazione, per un successo che si rinnova anno dopo anno. Terme di Sirmione S.p.A. è una realtà consolidata, dinamica e, soprattutto, in continua espansione. “L’azienda sta acquisendo dimensioni importanti e la sfida del mercato di oggi si deve affrontare con una costante attenzione alla qualità, agli standard, alla formazione del personale con un modello industriale che consenta, anche ad un’azienda di servizi che opera nei settori della salute, del benessere e del turismo, di essere capace di innovare costantemente e dare continuità di prestazione ai numerosi clienti italiani ed esteri ormai provenienti da ogni parte del mondo”. Sono le parole dell’ingegnere Margherita De Angeli, nel giorno della sua nomina a Direttore Generale avvenuto nel Dicembre 2015. Già Direttore Operativo di Terme di Sirmione dal 2007, la manager bresciana vanta una lunga esperienza nel settore dei servizi, in cui opera dal 1997. Nel suo excursus professionale ha lavorato come Senior Manager in Accenture, multinazionale leader nella consulenza direzionale legata ai servizi tecnologici e di outsourcing, assumendo ruoli di crescente responsabilità in progetti per le più note realtà italiane ed estere del settore retail e consumer goods. Abbiamo avuto il piacere di incontrala presso la sede di Terme e Grandi Alberghi Sirmione S.p.A,

di marco morelli

Terme di Sirmione è una delle storiche e più importanti realtà termali italiane controllata da Fgh Franco Gnutti Holding Spa, che detiene il 50,19% del capitale sociale. Come si colloca Ing. De Angeli Terme di Sirmione nel panorama del circuito termale nazionale? “Terme di Sirmione è una delle storiche e più importanti realtà termali italiane. Ma è alltrettanto importante affermare che Terme di Sirmione, ormai brand conosciuto sia a livello territoriale che a livello nazionale, nel percepito dalla gente non raccoglie quanto gli sarebbe dovuto. Le persone non colgono, infatti, la complessità dell’azienda Terme di Sirmione che oggi è un’azienda importante nel mercato italiano, competitiva e, soprattutto, un’azienda industriale. Un concetto a mio modo di vedere fondamentale da evidenziare, se vuole per certi versi anche collegato a quella che è la mia esperienza professionale. Io vengo dal mondo dei servizi e ho lavorato tanti anni nella consulenza: sono venuta a lavorare in questa azienda prima con l’incarico di direttore operation e poi con incarico di direttore generale. La cosa che mi ha veramente colpito è stato scoprire che dietro ad un brand, dove nell’immaginario collettivo si pensa ad un gruppo di anziani presso una fontanella d’acqua intenti a far le cure, c’è invece una realtà industriale molto articolata

e complessa, dove la complessità è data da 4 strategic business unit e, quindi, il lavorare in 4 settori diversi: si, perché noi lavoriamo nella salute, che forse è il settore più conosciuto di tutti a livello territoriale, nel benessere che è il mercato emergente (teniamo insieme salute e benessere che sono poi il termalismo che si sta progressivamente modificando ed adeguando alle richieste di mercato), i prodotti a marchio e l’ospitalità, quest’ultima ancora non sufficientemente nota, visto che moltissime persone non sanno ancora che abbiamo 4 hotel, peraltro molto belli, e che abbiamo più di 300 camere oggi a loro disposizione, il Golf Bogliaco e siamo un operatore leader anche nel settore della ospitalità.

terme di sirmione in crescita L’Assemblea degli Azionisti di Terme di Sirmione S.p.A. ha approvato il Bilancio di Esercizio 2017. L’azienda ha chiuso l’anno con un fatturato di 35.975.637 euro, con una crescita del 4.37% rispetto al 2016 il cui risultato era influenzato da componenti straordinarie. L’utile netto è stato pari a 1.900.942 euro, dopo ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti per 3.026.704 euro e imposte per 1.135.666 euro. L’EBITDA di 6.433.947 euro, pari al 17,88% dei ricavi, completa il quadro dell’esercizio. L’azienda ha proseguito nel piano di rinnovamento delle strutture e nell’ampliamento dei servizi con investimenti pari a 8,1 milioni portando ad oltre 60 milioni di euro quelli effettuati tra il 2011 e il 2017.

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stiamo investendo fortemente nel settore con un piano di rafforzamento e qualificazione dei servizi medico-specialistici e investimenti nella ricerca scientifica

Ci risulta siano molti anche i riconoscimenti ufficiale che Terme di Sirmione ha raccolto in questi anni. “Aquaria Thermal SPA di Terme di Sirmione ha ricevuto a Vienna agli European Health & Spa Award 2018 il premio come “Best Thermal Resort” in Europa e il Grand Hotel Terme, il cinque stelle di Terme di Sirmione, il premio come “Best Medical Spa in Italy” e terzo posto come “Best Medical Spa in Europa”; il Trattamento Anti-Age Gold al DNA è arrivato alla fase finale, tra i nominee. Già nel 2017 il Grand Hotel Terme era stato premiato come prima Miglior Luxury Medical Spa in Europa al World Luxury Spa Awards 2017. Terme di Sirmione sta investendo moltissimo nel settore con un piano di rafforzamento e qualificazione dei servizi medico-specialistici e investimenti nella ricerca scientifica. L’impegno e gli investimenti profusi e i risultati ottenuti, in particolare negli ultimi 7 anni, possono essere sintetizzati, al di là dei riconoscimenti internazionali, in due frasi: Terme di Sirmione è il primo operatore termale a livello nazionale con oltre 700 mila cure erogate e migliaia di presenze ed è l’operatore globale del turismo sul Lago di Garda. Ripeto, un’industria internazionale dell’acqua e del turismo che rappresenta il risultato di una forte sinergia tra il potere dell’acqua sulfurea e l’offerta di un’autentica destinazione per la salute, il benessere e il relax, il cui filo conduttore è l’acqua termale stessa”.

Margherita De Angeli, Il Direttore Terme e grandi Alberghi Sirmione S.P.A.

Quindi, complessivamente, quello che a noi piace usare per descrivere l’azienda è che Terme di Sirmione è un’azienda industriale (e questo, già in termini di mercato locale, è un elemento differenziante molto importante) che opera nell’industria del turismo e dell’acqua: un tratto distintivo decisamente importante perchè vuol dire dare una connotazione di standard, di performance, di coerenza e di certificazione (siamo certificati per qualità,l’ambiente e per la sicurezza). Oggi il mercato dell’industria del turismo e dell’acqua è un mercato trascurato perché il turismo dovrebbe essere uno dei pilastri portanti dell’economia italiana e non viene, ahimè, trattato come tale perché parcellizzato da tantissimi aziende familiari, ben poco industriali. In questo scenario, con una sapiente gestione industriale, ci confrontiamo con competitor di tutti i tipi: con i competitor della partecipazione pubblica che sono ormai gestioni fallimentari delle terme che non hanno saputo investire nella qualità, nelle risorse, nelle ricerche, con un serie infinita di non scelte che hanno portato al declino verticale delle terme medesime. Oppure ci confrontiamo con numerosi operatori privati, che hanno sfruttato la crescita del benessere promuovendosi come “Terme” quando di acqua termale non ne utilizzano nemmeno una goccia. Oggi lei può andare in una location dove c’è banalissima acqua calda e dove magari, forti della presenza di qualche sauna o bagno turco, millantano che si ha a che fare con acqua termale: per quanto ci riguarda è una concorrenza sleale, ma purtroppo in Italia è una concorrenza sleale ancora autorizzata evidentemente. Da noi, invece, si trovano dei protocolli garantiti, a base di acqua termale con una direzione scientifica-sanitaria che governa gli standard anche della prestazione che viene erogata. Oggi Terme di Sirmione è tutto questo”. Quando si può essere quindi certi di aver a che fare con acque termale? “La medicina termale è una disciplina che utilizza

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i mezzi di cura termali (le acque minerali, i fanghi, etc.) a scopo terapeutico, preventivo e riabilitativo. Fanghi, immersioni in acque minerali, inalazioni di gas naturali sono solo alcuni dei metodi che si possono utilizzare in una stazione termale per curare le patologie più diverse. Terapie rigorosamente prescritte e somministrate sotto controllo medico: ecco, le stazioni termali devono possedere requisiti, regolamenti ed essere gestite con personale equiparabile ad altri centri sanitari. Le acque sono riconosciute per delle proprietà chimico fisiche ed organolettiche: temperatura, presenza di sali, etc. Si va dalle acque carbonatocalciche, alle acque sulfuree, alle acque salse, etc. Sono tutte classificazioni con decreto ministeriale che vengono attestate perché livelli chimici di questi componenti giustificano un beneficio prodotto dall’acqua. E solo appartenendo a questa categoria di acque certificate si può affermare di poter usufruire di acqua termale, nel rispetto di una specifica normativa, regolamentazione, leggi di riordino del settore termale e, soprattutto, nel rispetto di un Ente di categoria che si chiama Federterme alla quale ci si associa per poter usare l’acqua sfruttando tutte le sue potenzialità salutari”.

Terme di Sirmione è oggi una delle storiche e più importanti realtà termali italiane. Nel 2017 ha raggiungo i 36 milioni di fatturato. Offre 2 centri termali, 4 alberghi con area benessere di cui tre con reparto termale - il cinque stelle Grand Hotel Terme, i quattro stelle Hotel Sirmione e Promessi Sposi e l’Hotel Acquaviva del Garda e il tre stelle Hotel Fonte Boiola - e Aquaria Thermal Spa. Ha prodotti a marchio, Acqua di Sirmione venduta in farmacia e tra le più vendute soluzioni nasali, la linea cosmetica Aquaria Thermal Cosmetics e Purotherm, la linea dermocosmetica termale in partnership con Profar. Nel settore della salute Terme di Sirmione gli ambiti d’intervento riguardano otorinolaringoiatria, broncopneumologia, angiologia, fisiatria, dermatologia clinica ed estetica, ginecologia e uroginecologia, osteopatia, gastroenterologia e nutrizione con altrettanti centri e servizi specializzati. Aquaria Thermal Spa, 180mila ingressi l’anno, offre oltre 14.000 mq di benessere fronte lago con piscine termali, idromassaggi, lettini effervescenti, docce emozionali, percorso vascolare, cabine benessere, circuito saune interne ed esterne, bagni di vapore, area per trattamenti benessere e aree relax polisensoriali. Nel 2017 è stato acquisito Golf Bogliaco che comprende un campo da golf, il terzo più antico in Italia, con 18 buche, una club house, un nuovo Lodge di 10 camere, 14 Apartments; nel 2018 è stata inoltre acquisita una struttura golfistica ‘driving range’ a Riva del Garda. Tutte le cure termali, comprese quelle negli alberghi, sono convenzionate con il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) e gli ospiti possono contare su un’assistenza medico sanitaria altamente specializzata. Un call center è attivo sette giorni su sette per guidare i pazienti nella scelta della struttura e dei servizi più adatti. Per mantenere standard sanitari eccellenti, la Società si avvale di un Comitato Scientifico composto da importanti docenti universitari, che collabora con il personale medico interno alla definizione di linee guida e programmi finalizzati al miglioramento della qualità delle prestazioni e della ricerca scientifica in ambito termale.

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speciale fondazione marcegaglia

CAROLINA TOSO MARCEGAGLIA UNA FONDAZIONE A FIANCO DELLE DONNE

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A CURA DI m.t. sAN jUAN

e donne sono il motore del cambiamento, è per questo che nei nostri progetti puntiamo tutto sulla loro tenacia e sulla loro capacità di innovare” A parlare è Carolina Toso Marcegaglia, presidente della Fondazione Marcegaglia Onlus, l’organizzazione voluta dalla famiglia di imprenditori dell’acciaio mantovani. Dal 2010 la Fondazione promuove e sostiene progetti di solidarietà e cooperazione in varie parti del mondo: Rwanda, Haiti, India, Marocco, Albania ma anche Italia dove l’attenzione è puntata sul fenomeno dilagante della violenza di genere. In tutti i progetti troviamo un filo rosso, il desiderio di garantire dignità e lavoro a partire dalle risorse locali e competenze personali. “L’eccellenza imprenditoriale è diventata un marchio di fabbrica anche per i nostri progetti sociali, non vogliamo creare una dipendenza dei beneficiari dai nostri aiuti, ma dare loro gli strumenti per diventare artefici del proprio sviluppo”.

Per il 2019 Fondazione Marcegaglia chiama a raccolta i sostenitori per raggiungere un obiettivo ambizioso: costruire un centro per la prima infanzia nella comunità di Rilima in Rwanda, in grado di accogliere 100 bambini a rischio di malnutrizione ed emarginazione e aiutare le mamme nella conciliazione tra lavoro e famiglia. In occasione del Natale è possibile contribuire al progetto acquistando come dono i tradizionali “Imigongo” (quadri artigianali realizzati dalle donne rwandesi) o i biglietti augurali dal sito www.fondazionemarcegaglia.org/shop. Per sostenere il progetto è possibile anche fare una donazione online o con bonifico bancario (IBAN IT87G0569611500000010248X15).

Proprio alla creazione di piccole attività imprenditoriali è legato il progetto di punta della Fondazione Marcegaglia: One Cow Rwanda, nato come sostegno alle donne vedove e madri di famiglia attraverso l’attività di allevamento e oggi diventato un intervento che coinvolge tutta la comunità di Rilima in Rwanda. “Questo progetto ci ha insegnato che, a volte, basta poco per creare un cambiamento radicale. Donare una mucca a queste donne in difficoltà ha voluto dire aiutarle ad uscire dalla situazione di povertà in cui vivevano, grazie al consumo e alla vendita del latte, ma anche aiutarle a ritrovare la fiducia in se stesse e la voglia di condividere le proprie esperienze con altre donne fondando una cooperativa.” Oggi il progetto coinvolge oltre 200 donne anche grazie al passaggio dei vitellini nati a nuove beneficiarie, che si occupano anche di un vivaio di piante da frutto e delle cisterne per la distribuzione dell’acqua. La Fondazione si occupa anche della formazione dei

Formazione, avviamento al lavoro e creazione di micro imprese per dare nuove opportunità alle donne in Italia e nel mondo più giovani con circa 100 borse di studio che permettono alle ragazze e ai ragazzi più meritevoli, ma senza mezzi, di intraprendere corsi professionalizzanti per diventare sarte, cuoche, meccanici, operatori turistici e tecnici informatici.

“Le radici in Italia, lo sguardo aperto sul mondo” è lo slogan della Fondazione presieduta da Carolina Toso Marcegaglia

PER IL 2019 UN OBIETTIVO DA RAGGIUNGERE INSIEME

Se l’apertura ai bisogni lontani è costante, anche la sensibilità verso le necessità più vicine non manca. Negli ultimi anni l’attenzione della Fondazione in Italia si è concentrata sul fenomeno della violenza di genere, andando ad affiancare quelle realtà che ascoltano e accolgono le vittime. “Abbiamo iniziato a sostenere il Centro Aiuto alla Vita e Centro Antiviolenza di Mantova nel 2014 e da subito abbiamo capito che serviva agire su due livelli: la professionalizzazione degli operatori volontari che si trovavano ogni giorno ad affrontare situazioni di estrema complessità e il sostegno personalizzato alle donne vittime di violenza nel loro percorso verso l’autonomia abitativa ed economica. Questo modello ha funzionato ed è diventato

una buona pratica che stiamo cercando di esportare in altri contesti”. Già dal 2018 infatti, la Fondazione sostiene anche il Centro Antiviolenza del CIF di Carrara, fornendo competenze di counselling alle operatrici e sostenendo un intervento sperimentale di reinserimento lavorativo attraverso le attività di floricoltura e l’orticoltura. “Nonostante il loro vissuto difficile, queste donne si sono dimostrate determinate a mettersi in gioco e desiderose di iniziare a scrivere un futuro fatto di autonomia, relazioni positive e nuove opportunità lavorative e la soddisfazione più grande è vedere che molte di loro ce la stanno facendo”.




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RATIO FAMIGLIA Gratuito patrocinio cos’è, come richiederlo? Il gratuito patrocinio garantisce a tutti coloro che non hanno i mezzi economici sufficienti per nominare un avvocato ed affrontare i costi di un processo, la possibilità di essere rappresentati in giudizio, sia per agire che per difendere i propri diritti ed interessi legittimi, usufruendo dell’istituto del patrocinio a spese dello Stato. Sono ammessi a richiedere il beneficio del gratuito patrocinio: i cittadini italiani; gli stranieri regolarmente soggiornanti sul territorio nazionale; gli enti o le associazioni che non

giocattoli, tuteliamo la nostra privacy

la miglior gestione dell’economia quotidiana

perseguono fini di lucro e non esercitano attività economica. È assicurato nei processi civili, amministrativi, contabili, tributari e nelle cause di volontaria giurisdizione (ad esempio, separazioni consensuali, divorzi congiunti, ecc.). È, altresì, assicurato nel processo penale per la difesa del cittadino non abbiente, indagato, imputato condannato, persona offesa da reato, danneggiato che intenda costituirsi parte civile, responsabile civile o civilmente obbligato per la pena pecuniaria. Il requisito principale per poter chiedere l’ammissione al gratuito patrocinio è il possesso di un reddito annuo non superiore a € 11.493,82. Il reddito considerato è quello imponibile, risultante dall’ultima dichiarazione Irpef. Se l’interessato convive con il coniuge e/o con altri familiari il reddito considerato è quello risultante dalla somma dei redditi dell’intero nucleo familiare.

Il Codice privacy e il nuovo Regolamento UE/2016/679 prevedono che i sistemi elettronici siano prodotti e configurati per ridurre al minimo la raccolta e il trattamento di dati personali. Questo vale anche per i giocattoli, gli smart-toys, quelli di ultima generazione capaci di interagire tramite microfoni, fotocamere, sistemi di localizzazione e sensori, con le persone e con l’ambiente, permettono di connettersi a Internet per navigare on line e comunicare con altri device elettronici attraverso app dedicate, Wi-Fi e Bluetooth. È bene adottare alcuni comportamenti virtuosi per un utilizzo responsabile di smart-toys. Impostare password sicure e controllare se il software del dispositivo o dell’app che lo gestisce sia dotato di antivirus attivi. Per limitare l’acquisizione e la trasmissione di questi dati è importante spegnere il dispositivo e disconnetterlo dalla rete. Non permettiamo ai più piccoli di gestire autonomaente questa funzione e, in ogni caso, spieghiamo loro quali rischi possono correre e cosa è meglio evitare di fare. Trattandosi di giocattoli che hanno raccolto informazioni personali, è bene disattivare gli eventuali account personali creati per connetterli on line e provvedere alla cancellazione di tutti i dati eventualmente registrati al loro interno o sulla app di gestione.

Polizze vita dormienti scoprire se ne siamo beneficiari Le polizze vita dormienti sono polizze mai riscosse dai beneficiari che giacciono presso le imprese assicurative in attesa della prescrizione. Tale situazione può verificarsi nel caso ad esempio del decesso dell’assicurato che non ha avvisato i beneficiari dell’esistenza della polizza stessa. I diritti derivanti dalle polizze vita si prescrivono in 10 anni dalla data di eventi come il decesso dell’assicurato o la cadenza del contratto. Per verificare la presenza di eventuali polizze dormienti è possibile rivolgersi al Servizio ricerca coperture assicurative vita di ANIA (Associazione Nazionale Imprese Assicurative) che fornisce ai richiedenti informazioni in merito all’eventuale esistenza di polizze sottoscritte da persona poi defunta. È utile anche rivolgersi all’intermediario assicurativo (compagnia, istituto di credito, banca, ecc) per avere informazioni in merito alla possibile esistenza di una polizza.

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È bene ricordare che, al momento della sottoscrizione di una polizza vita è buona norma indicare con nome e cognome i legittimi beneficiari e, nel caso non si volesse avvisarli in anticipo di tale polizza, è bene lasciarne traccia presso un professionista di fiducia: avvocato o notaio.

Per accedere al patrocinio, l’interessato deve presentare apposita “istanza di ammissione” al Consiglio dell’Ordine degli avvocati presso il tribunale competente per il processo.

gestire i problemi CON gli istituti finanziari Nel caso di problematiche con istituti di credito e altri operatori di servizi finanziari in merito a rate, conti correnti, finanziamenti, mutui, ecc. prima di intraprendere costose vie legali ci si può rivolgere ad un organismo che può chiudere la questione in tempi brevi e senza grandi costi: l’Arbitrato bancario e finanziario che è un organismo indipendente e imparziale, e che vede il sostegno nelle sue funzioni della Banca d’Italia. Il passo “zero” da compiere, prima di contattare l’Abf, è rivolgersi direttamente all’istituto di credito attraverso una comunicazione

al loro ufficio reclami o all’ufficio competente per i rapporti con i clienti; in genere una telefonata al personale competente e una spiegazione adeguata degli esperti può mettere già da subito la parola “fine” ad ogni cosa. Dalla risposta pervenutaci dall’operatore finanziario, abbiamo 12 mesi di tempo per rivolgerci all’Abf. Le parti dovranno far pervenire l’intera documentazione esclusivamente on line e sulla base di questa, il collegio competente opererà nell’emettere la propria decisione. Nessuna assistenza legale è necessaria, la richiesta è unicamente di un contributo pari a € 20,00: cifra ben lontana dalle normali parcelle di un legale. Può tuttavia accadere che la decisione dell’Abf non soddisfi una delle parti, che a loro volta decideranno se proseguire o meno.

Pagina realizzata in collaborazione con Centro Studi Castelli. Per abbonarsi a Ratio Famiglia: tel. 0376.775130 ; www.ratiofamiglia.it ; servizioclienti@ratiofamiglia.it

n. 3 Giugno-Luglio 2018



ABITARE

SHAKE, eccellenza del design made in italy Shāke propone l’eccellenza del design “made in Italy” sul mercato cinese dove anticipa alcune novità 2019, tutte contraddistinte dal gusto unico e riconoscibile che Andrea Zonta, il giovane fondatore e direttore creativo del brand, ricerca e proietta in ogni suo prodotto: la poltrona Mia, il tavolo Flow, il letto Ego, il sistema pensile Nu e la specchiera Moon. MIA la poltrona imbottita realizzata con struttura in legno e metallo bronzo scuro, rivestita in pelle nel colore verde bosco, è un complemento elegante e prezioso in grado di esaltare qualsiasi ambiente. FLOW il tavolo rotondo contraddistinto da un design molto ricercato realizzato con un sapiente mix di legno e metallo color bronzo chiaro è disponibile con piano in essenza e nella nuova finitura Giò, una particolare superficie in resina multicolore lavorata a mano. EGO il sofisticato accostamento di finiture che in-

contra geometrie rigorose e dettagli lucenti per un letto da sogno pensato per incantare e stupire è realizzato con un giroletto imbottito e rivestito in pelle e con un’imponente testata, dove legno e pelle creano giochi materici di grande impatto. NU il sistema pensile, interamente personalizzabile, dove gli elementi in metallo color bronzo si intersecano ai piani in vetro della stessa tonalità. Una soluzione adatta per la zona living e notte, per un ingresso e/o per una nicchia da valorizzare e arredare. Nu possiede anche un sistema di illuminazione a led integrato. MOON evocativa e luminosa come la luna, è una specchiera raffinata ed elegante. Realizzata in legno nel colore bronzo chiaro è un complemento pensato per la camera da letto, così come per il bagno o per l’ingresso. Si tratta di un elemento versatile e al tempo stesso prezioso.

TENDENZE

SIGG, QUANDO IL TEMPO AGGIUNGE FASCINO

SCANDOLA MOBILI NON SOLO ARMADIO

SIGG, sinonimo di bottiglie e borracce da escursionismo. Quelle cilindriche, in alluminio riciclabile a tinte unite o decorate. Quelle nate in Svizzera. Quelle per grandi e bambini. Quelle per i cittadini del mondo. Tutto cominciò con una semplice bottiglia da scalatore! Quella bottiglia nata nel 1930 e oggi un cult che va oltre ogni moda e status, tutt’ora esposta in modo permanente al MoMa di New York. E in quanto cult SIGG, 88 anni dopo, ha deciso di riprodurre fedelmente quel modello del 1930 inserendola nella collezione SIGG Original. Stessa silhouette cilindrica, nuovi colori. Stesso fascino retrò ma con una qualità ancora più elevata dove il peso è piuma, il tappo è a prova di perdita anche con bibite gassate. Sempre robusta e agile. La fedeltà del disegno riprodotto nel 2018 aggiunge ancora più fascino a questo oggetto evergreen per usi e costumi. Non ultimo l’assenza totale nell’ alluminio riciclabile di sostanze nocive. Oltre alla silhouette, il colpo d’occhio che in un attimo trasporta indietro nel tempo è il tappo a vite retrò che riprende il logo storico di SIGG. Un dettaglio che non può passare inosservato a chi ama lo stile di un passato mai tramontato, che riporta a quel fascino di audaci escursionisti datati 1930. Oggi, SIGG Original propone due diversi formati da 0,5 lt e 0,75 lt, declinati in tre diversi colori, silver, rosso e un inedita finitura color rame. Il marchio SIGG è distribuito da KÜNZI S.p.A.

Inizia tutto dal legno, la materia prima lavorata abilmente da Scandola Mobili. Dall’essenza nascono arredi che l’azienda personalizza per finitura, dimensioni e stile come gli armadi della collezione Maestrale. A catalogo è proposta un’ampia modularità che consente di trovare la soluzione ideale per qualsiasi ambiente. I sistemi componibili a spalla permettono di realizzare armadiature completamente su misura. Ogni modello è disponibile con due diverse tipologie di anta, la più classica a telaio o a pannello più contemporanea. Entrambe le versioni si possono avere sia a scorrevole che a battente. Organizzazione, ordine e ottimizzazione degli spazi, questi gli obiettivi nella progettazione di un armadio. La cura e l’attenzione al dettaglio continuano anche all’interno del guardaroba con accessori e complementi pensati per personalizzarlo sotto ogni punto di vista, le scatole porta oggetti, i servetti estraibili, i vassoi con casellari in legno, i vani porta camicie, i sacchi della biancheria e una serie di cassettiere interne estraibili fino ai piani inclinati per le calzature.

POSTERLOUNGE LO STILE VINTAGE Per arredare la casa in stile vintage i dettagli sono tutto, dai tocchi di colore fino ai pezzi originali recuperati in un mercatino dell’usato. Uno stile che darà alla casa un’impronta unica, che racconta le passioni del proprietario attraverso oggetti e immagini. Le tele e le stampe sono alleati perfetti, un rinnovo di colore alle pareti.

di barbara gazzi

SWAROVSKI LA MAGIA DELLE FESTE Per queste feste, Swarovski propone tante creazioni di cristallo perfette per decorare il simbolo della tradizione natalizia. Protagonista la magica Decorazione Edizione Annuale 2018 continua a risplendere anche nei toni caldi della nuova colorazione rosso. L’albero pan di zenzero e il vagone treno sono solo alcuni dei preziosi ornamenti.

FAZZINI LA TAVOLA DI NATALE Fazzini declina il tema del Natale e dei cenoni di fine anno in due collezioni: Christmas e Cometa. La prima reinterpreta in chiave allegra l’immaginario tradizionale del Natale con tovagliette, canovacci e cuscinetti decorati con orsi, pinguini e renne. L’incanto del cielo stellato è, invece, il tema di Comete, in questo caso Fazzini punta sull’eleganza.


ECo&green

FOCUS di giacomo gabriele morelli

di benedetta bottura

Alieni invasori ambiente ko! Ci sono alieni che invadono i nostri giardini e le nostre campagne, alcuni sono innocui, la maggior parte però sono invasori pericolosi. Non si tratta di alieni provenienti da altri pianeti, ma in arrivo da altri continenti. Specie, di piante e animali, estranee al nostro territorio, che si adattano a vivere qui distruggendo l’habitat delle creature nostrane. Le specie aliene attualmente presenti sul nostro territorio sono: gambero rosso della Louisiana, granchio cinese, rana toro americana, nutria, scoiattolo grigio, vespa giapponese, pseudoraspora, testuggine palustre americana, calabrone asiatico e peste d’acqua arcuata. Non tutti gli invasori sono distruttivi, si pensi alla patata, o al pomodoro, o alla zucca ormai entrate di diritto sulle nostre tavole come piatti tipici. Le specie aliene arrivano nel nostro paese come clandestini nei carichi dei

Grazie, io non emigro. mi trovo bene qui! container, sotto la chiglia delle navi, nascosti tra le merci, ma anche nelle nostre valige piu o meno volontariamente. È importante controllare sempre i bagagli prima di partire. Anche un semplice seme può causare danni irreparabili, come è successo con la diffusione della peste d’acqua arcuata che soffoca le piante dei nostri laghi. Con la campagna “I veri alieni” il Ministero dell’Ambiente vuole informare e sensibilizzare l’opinione pubblica per contenere e contrastare il problema.

Il periodo autunno-invernale, con i suoi inasprimenti climatici, ha sempre comportato lo spostamento territoriale di milioni di uccelli verso aree più confacenti alla propria alimentazione. Il fenomeno dell’emigrazione, il più imponente e spettacolare evento che sa offrire la Natura, offre sempre maggiori spunti di interesse grazie ai moderni sistemi di controllo che la tecnologia ha reso disponibili. Ormai microchip quasi invisibili applicati alla zampa di un uccelletto di poche decine di grammi di peso, consentono di monitora-

Ecosistema

Il vortice artico si sta indebolendo Una trottola di aria fredda che gira in senso antiorario sul polo nord. È una zona di bassa pressione semi-permanente che gira vorticosamente sul polo. Il vortice polare è un insieme di venti che fanno da argine alle masse d’aria presenti nelle varie zone del mondo. Più l’aria è fredda e il Vortice gira forte, più caldo c’è in Eu-

ingegneria elettronica

Atmotube, il tubo che interroga l’aria Atmotube è un cilindretto in grado di monitorare l’aria rilevando i livelli di inquinamento. Se l’aria risulta troppo inquinata, il dispositivo, emette un allarme. Atmotube è stato ideato dalla NotAnotherOne, un’azienda californiana. Il tubo analizza l’aria in tempo reale, segnalando i livelli di inquinamento su un display. Esiste nella versione plus, che individua gas nocivi e composti organici volatili (come benzina e acetone). Nella versione pro, invece, è in grado di rilevare anche i PM, i pollini e le muffe, questo lo rende un ottimo alleato per i soggetti allergici. Grazie alle piccole dimensioni, è grande come un portachiavi, Atmotube può essere portato ovunque. Il dispositivo è in vendita su internet e fornito con la sua applicazione, che permette di controllare tutti i parametri di misurazione dell’aria sul proprio cellulare e fornisce un elenco dei luoghi che è meglio evitare.

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ropa perché l’aria fredda viene trattenuta al nord. Se le differenze di temperatura si assottigliano, la gabbia non regge più. Con i cambiamenti climatici e il riscaldamento del polo, che sta causando lo scioglimento di ghiaccio artici, il vortice sta perdendo intensità, causando uno spostamento del fronte freddo verso le nostre zone.

Tre figli per un terreno agricolo Arriva il terzo figlio? Ti danno un terreno. È l’incentivo alle nascite promosso dallo Stato. Alle coppie che metteranno al mondo il terzo figlio tra il 2019 e il 2021, verrà dato in concessione gratuita, un terreno agricolo per vent’anni e la possibilità di un mutuo a tasso zero per la costruzione della prima casa, vicino al terreno. Anche le società di giovani imprenditori, che riservano il trenta per cento del terreno alla famiglia, possono accedere al bonus. A differenza degli altri incentivi alle nascite, questa iniziativa non prevede un contributo economico, ma un’opportunità di rendita a lungo termine e si favorisce lo sviluppo dell’imprenditorialità in agricoltura. Il provvedimento è inserito nella proposta di legge di bilancio che sarà presentata a fine dicembre.

re tutti i suoi spostamenti (e della propria specie), in aree vaste migliaia di chilometri, grazie alla collaborazione degli studiosi dei vari Paesi. Studi affascinanti stanno via via componendo un quadro sempre più completo e complesso del fenomeno delle migrazioni, e ciò si spera possa concorrere nella tutela delle specie più vulnerabili. Da questi studi e rilievi scientifici emerge sempre più frequentemente un nuovo dato: alcune specie emigrano in modo meno eclatante, oppure non emigrano affatto. Questo comportamento è influenzato dalle variazioni climatiche che negli ultimi anni hanno comportato un aumento delle temperature medie che hanno reso meno rigoroso il periodo invernale, permettendo a molte specie di sopravvivere con le risorse locali senza spingersi in lunghi spostamenti. Questo stesso miglioramento delle condizioni

climatiche ha comportato, nell’ultimo decennio, ad annoverare tra le specie “stanziali” delle nostre regioni alcuni uccelli un tempo rigorosamente stagionali o solo raramente riscontrabili. Si pensi al colombaccio, oppure al cormorano, al germano reale, alla pavoncella, e vari altri; un tempo rari, oggi nidificanti in massa e comunissimi. Quasi tutti questi esemplari qui ambientatisi sono osservabili per tutto il periodo invernale, contrariamente ai loro consimili, che in autunno lasciano le aree nordeuropee per raggiungere le regioni nordafricane transitando sopra Italia, Francia, Spagna, Grecia e Turchia, attraversando poi il Mediterraneo. Un’ interessante discrepanza etologica in seno a medesime specie.

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Speciale natale

Villaggio di Natale Flover L’EMOZIONE DI STARE INSIEME

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iete pronti a partire con la magica funivia del Natale? Il quartier generale di Babbo Natale vi aspetta! Fino al 6 gennaio torna il primo e più famoso Villaggio di Natale in Italia, il Villaggio di Natale Flover (Bussolengo - VR): un intero villaggio dedicato e ispirato al Natale – sì, proprio come quelli che si trovano in Germania e nel nord Europa! – per poter vivere appieno l’attesa del giorno più magico dell’anno. Oltre 15.000 metri quadrati (di cui ben 7.000 al coperto) dedicati a grandi e piccini, dove perdersi tra oggettistica, spettacoli, laboratori a tema, gastronomia e prodotti tipici, decorazioni, giocattoli e dove si potrà incontrare lui, proprio lui: Babbo Natale! E questa ventiduesima edizione si prospetta ancora più ricca e coinvolgente che mai, con una nuovissima scenografia montana e tantissime ambientazioni: la Baita di Babbo Natale, la grande tensostruttura dedicata agli spettacoli, la ristorazione con la Cucina e la Dispensa del Villaggio, il grande percorso luminoso, il trenino Flover Express, e la Fabbrica dei Giocattoli con la vicina postazione della Magica Slitta dove vengono caricati i giocattoli appena impacchettati…. Le novità Come sempre, l’offerta enogastronomica della Cucina del Villaggio e il ricchissimo programma di spettacoli e animazioni renderanno il Villaggio di Natale un appuntamento da non perdere per originalità e abbondanza, ma per questa edizione 2018 si segnalano in particolare le seguenti belle novità: -La grande scenografia è rinnovata con una nuova e accogliente ambientazione: un paesino di alta montagna, imbiancato dalla neve e completo di una ma-

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a cura di M.T. San juan

spettacoli e laboratori. al villaggio tutto è magia! Ricchissimo anche quest’anno il programma degli eventi. Gli spettacoli avranno nuove trame e scenografie in linea con il tema di quest’anno. Nelle giornate di sabato e domenica l’accesso sarà riservato ai possessori del biglietto del Villaggio di Natale, mentre il resto della settimana sarà accessibile a tutti. A tutti i bambini che assisteranno agli spettacoli verrà regalato il magico cristallo che permetterà a Babbo Natale di individuarli seguendo il suo magico scintillio e di portare loro un dono…in fondo i bambini sono tantissimi e lui ha pur bisogno di un aiuto! Segnaliamo alcuni dei principali eventi: -Le “Storie per giocare e diventare”, rappresentazioni didattiche-divulgative realizzate in collaborazione con Globo Giocattoli e la Compagnia Teatrale La Foglia e il Vento. -Il Trenino Flover Express, che viaggerà tutti i sabati e le domeniche dalle 10.30 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 18.00.

gica funivia! Partendo dalla stazione base, i visitatori verranno trasportati direttamente al quartier generale di Babbo Natale, un osservatorio dove gli gnomi si aggirano indaffaratissimi, impegnati come sono a smistare le letterine dei bimbi di tutto il mondo e a studiare le traiettorie celesti più veloci per permettere di consegnare in tempo tutti i doni. -La Baita di Babbo Natale, un percorso esperienziale al termine del quale ogni bambino potrà scattare una foto nientemeno che con Babbo Natale. E nell’attesa del proprio turno per la foto, i bambini verranno coinvolti in un laboratorio guidato nientemeno che da… Mamma Natale, che li aiuterà nella preparazione del cibo magico che conferisce alle renne il potere di volare e che deve essere posto sul davanzale la notte di Natale. Perché senza le renne anche Babbo Natale è perduto! -Il grande ritorno di Mamma Natale, che i visitatori potranno incontrare, oltre che nella Baita di Babbo Natale, anche in alcuni degli spettacoli in programma. Ma attenzione: Mamma Natale si aggirerà in continuazione per tutto il Villaggio e potrebbe anche essere avvistata mentre, indaffaratissima, partecipa a qualche laboratorio di cucina! -Teddy: la mascotte del Villaggio di Natale vestirà quest’anno i panni di un vero e proprio orsetto del Tirolo e continuerà a distribuire il sabato e la domenica tanti caldi abbracci ai bambini che verranno a salutarlo. -Il selfie con Babbo Natale raddoppia! Quest’anno le postazioni selfie saranno due, ma soprattutto sarà possibile stampare le foto su tanti, nuovissimi e ori-

E QUESTA VENTIDUESIMA EDIZIONE SI PROSPETTA ANCORA PIÙ RICCA E COINVOLGENTE CHE MAI, CON UNA NUOVISSIMA SCENOGRAFIA MONTANA E TANTISSIME AMBIENTAZIONI ginali supporti: magneti, sfere, waterball… oltre ovviamente alle classiche cornici. Bando alla noia, let’s selfie with Santa! Trend Room Per un Natale che sia allo stesso tempo trendy e rispettoso della tradizione ecco le Trend Room, uno spazio dove sarà possibile scoprire le ultime tendenze del Natale 2018 nel campo della decorazione, dell’oggettistica, del fai da te e dell’addobbo della tavola, oltre alle idee più sfiziose per rendere le festività più originali che mai. Le stanze si trovano nella parte storica del villaggio. Arredi, decorazioni per la casa, tessuti e regali: con le proposte dei nuovi trend in fatto di colori e materiali, ai visitatori vengono proposti ogni anno scenari sempre diversi e originali. Per tutte le info sul villaggio di Natale Flover visitate il sito www.ilvillaggiodinatale.it

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La salute dell’organismo

di Alessandra FusÉ

Vitamina D Esposto al sole, il corpo produce vitamina D, elemento fondamentale per il mantenimento della salute dell’organismo. Circa 30 minuti al giorno di esposizione al sole ne garantiscono il fabbisogno giornaliero ma questo non è sempre possibile. Secondo uno studio dell’Unione Europea, il 40,4% della popolazione in Europa mostra una carenza di vitamina D, a prescindere da età, etnia e latitudine: un’alimentazione equilibrata unita a una corretta integrazione alimentare sono l’ideale. NUTRILITE, numero uno al mondo nella vendita di integratori alimentari presenta NUTRILITE Vitamina D, il nuovo integratore alimentare di vitamina D, venduto in esclusiva da Amway: tutta l’energia del sole in una sola compressa. Contribuisce alla salute di denti e ossa e supporta muscoli e sistema immunitario. Info: www.amway.it

L’Africa e le donne

Olio di

Marula

Dal cuore dell’Africa, ecco l’Olio di Marula, un alleato naturale e biologico per la cura di viso e corpo: fonte di nutrimento e di energia antiossidante, è estratto in purezza dai semi del frutto di Marula, ricco in vitamina C, E e in acidi grassi essenziali, Omega 9 e Omega 6. Questo olio idrata in profondità, combatte i segni del tempo rendendo la pelle più luminosa. Al processo di raccolta partecipano oltre 2.000 donne provenienti da comunità rurali riunite in gruppi familiari. La linea cosmetica AURUM Africa, oltre all’Olio di Marula, propone anche l’Olio di Mongongo, ottimo per viso e capelli. Info: www.aurumafrica.eu

Prodotti ecologici

Allegro natura

Allegro Natura crea prodotti ecologici, utilizzando energia 100% rinnovabile ad impatto zero e gas naturale. In foto, il Siero Viso Riparatore DNA repair agisce grazie al principio attivo di origine marina, che stimola la pelle a sintetizzare l’acido ialuronico offrendo una soluzione rimpolpante al volume perso con l’età. La funzione DNA-REPAIR protegge le funzionalità cellulari e ritarda l’invecchiamento. Tra gli altri ingredienti biologici con funzioni idratanti e lenitive: avena bio, acqua di lavanda bio, olio essenziale di salvia ed estratto di fico d’india. Info: www.allegronatura.it

16 milioni di anni fa…

Argital:

indietro nel tempo Cuore dei prodotti Argital è l’argilla proveniente da una cava situata in Sicilia, in un luogo soleggiato e ventilato; fatta essiccare durante i mesi estivi, quando le forze solari sono più forti e intense, questa argilla di origine marina, quindi ricca di sali minerali e di oligoelementi, è particolarmente attiva. Ha un’età compresa tra i 6 e i 16 milioni di anni, un periodo geologico durante il quale la Terra è stata estremamente ricca di forze vitali. Nella foto 3 prodotti per il viso: crema Pelle di Luna con gel di argilla verde e rosa damascena (schiarisce e illumina la pelle del viso); maschera e crema Contorno Occhi con argilla verde e eufrasia, per un effetto lifting sulle borse e sulle rughe intorno agli occhi. Info: www.argital.it

Salute & Bellezza I tre principi attivi

PRIMA diva,

l’antirughe

Prima Diva è l’antirughe innovativo che sfrutta la combinazione di 3 principi attivi 100% naturali: Acido ialuronico, Elastina, Pepha-tight°. A differenza della maggior parte delle creme e dei sieri in commercio, che ne contengono solo uno o al massimo due, in Prima Diva sono presenti contemporaneamente tutti e tre questi principi attivi. L’Acido Ialuronico mantiene le proprietà di resistenza della pelle, svolgendo una funzione reidratante e stimolando la riparazione del collagene. L’Elastina garantisce la naturale elasticità della pelle. Il Pepha-tight° produce un effetto tensore che si avverte immediatamente sulla pelle e dopo alcune settimane rinforza il tessuto connettivo cutaneo. Info: www.primadiva.it

INTERVISTA AL dott.ssa COSTANTINO

asma

e prevenzione Cosa si può fare?

È possibile prevenire l’asma? Ce lo spiega Maria Teresa Costantino, Responsabile del Centro Day Hospital Allergologia e Immunologia Clinica dell’ASST Carlo Poma di Mantova. «Allo stato attuale non esistono interventi efficaci in grado di prevenire lo sviluppo di asma, perché parliamo di una malattia infiammatoria cronica delle vie respiratorie in cui predisposizione genetica, ambiente, patologie concomitanti come la poliposi nasale, l’obesità, il reflusso gastro-esofageo, giocano un ruolo importante sia nell’insorgenza della sintomatologia che nelle riacutizzazioni. Esiste però la possibilità

di prevenire l’evoluzione della malattia grazie all’adozione di tutte quelle misure volte a contrastare i fattori di rischio, primo fra tutti il fumo di tabacco, anche quello passivo. Altro importante fattore di rischio è l’esposizione ad allergeni come acari della polvere, derivati epidermici di animali domestici (cane, gatto), muffe e pollini. In ogni caso, seguire le indicazioni del medico, e la terapia prescritta, consentirà al paziente il controllo della malattia». Dopo un miglioramento dei sintomi, è possibile interrompere la terapia? «No, perché l’asma bronchiale è una patologia cronica e come tale va trattata.

Se la malattia si riacutizza significa che l’infiammazione non è controllata per cui, oltre al broncodilatatore, è necessaria la terapia antiinfiammatoria con steroidi inalatori. Inoltre, ad ogni riacutizzazione corrisponde una progressiva perdita della funzionalità respiratoria. Ne deriva che la prevenzione delle riacutizzazioni è l’obiettivo primario della terapia che non va sospesa in mancanza di sintomi, ma piuttosto modulata “a gradini” con dosaggi efficaci al fine di tenere sotto controllo la sintomatologia e migliorare la qualità di vita di chi ne è affetto».


SPECIALE TERME DI SIRMIONE

Acqua termale sulfurea per le malattie respiratorie Le malattie croniche respiratorie sono in continuo aumento. In Italia, la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) e l’asma colpiscono oltre 6 milioni di persone. I fumatori sono i più a rischio: di questi, oltre 1 su 3 arriva alla BPCO conclamata. L’asma si riscontra in età più giovane con una prevalenza di oltre il 6% ed è in forte aumento, soprattutto nelle donne (oltre il 10%). Un terzo dei soggetti asmatici è under 14, confermando il fatto che i più colpiti dall’asma sono proprio i bambini. Una diagnosi precoce è fondamentale. Le più recenti evidenze scientifiche confermano il ruolo crescente delle cure termali con acque sulfuree nella prevenzione e nella progressione queste patologie. Da una parte possono contribuire a ridurre i sintomi, dall’altra possono favorire una riduzione delle riacu-

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Il Centro di Broncopneumologia di Terme di Sirmione, è stato il primo a impiegare la fisiokinesiterapia respiratoria e la ventilazione polmonare in ambito termale tizzazioni infiammatorie delle vie aeree superiori e inferiori e, se ripetute ciclicamente negli anni, sono in grado di mantenere i benefici a lungo termine. L’idrogeno solforato aiuta a respirare meglio. E’ coinvolto nella regolazione delle funzioni più importanti delle vie respiratorie: del tono bronchiale, della circolazione polmonare, della proliferazione e dell’apoptosi (morte) cellulare, della fibrogenesi, dello stress ossidativo e dell’infiammazione, come riportato recentemente su American Journal of Respiratory Cellular and Molecular Biology, la più autorevole rivista scientifica che si occupa di biologia cellulare e molecolare delle malattie respiratorie. Come spiega il dottor Carlo Sturani, Direttore Scientifico di Terme di Sirmione: “Nel 1974 nasce alle Terme di Sirmione il Centro per la Cura delle Broncopenumopatie in collaborazione con l’Istituto di

Malattie Polmonari dell’Università di Milano diretto dal professor Pasargiklian. In questo centro all’avanguardia siamo stati i primi a impiegare la fisiokinesiterapia respiratoria in ambito termale e la ventilazione polmonare e da cinque anni sono disponibili nuovi percorsi di prevenzione e riabilitazione respiratoria. Un network di professionisti, che conta tre pneumologi e allergologi e nove specialisti in otorinolaringoiatria, due fisiatri e cinque fisioterapisti lavora in sinergia per definire i percorsi di salute e personalizzare la cura soprattutto per la prevenzione delle patologie delle alte e basse vie respiratorie. Le cure termali per svariate patologie respiratorie, rinosinusali, dell’orecchio, muscoloscheletriche e reumatiche, della pelle, vascolari e ginecologiche, sono incluse nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) ed erogate dal Servizio Sanitario Nazionale”. Fino al 31 dicembre promozione 15% di sconto su una visita broncopenumologica. termedisirmione.com

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speciale sente-mente

VIVI IL PRESENTE PERLE DI VITA NONOSTANTE LA DIAGNOSI DI DEMENZA

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elle prossime righe le generose parole di Francesca, che ha scelto di condividere la sua esperienza di vita come figlia, nonostante la diagnosi di demenza in famiglia. Da quando è arrivata la diagnosi di demenza in famiglia che cosa è cambiato? «La diagnosi è arrivata gradualmente per entrambi i miei genitori. In un primo momento mia mamma era anche ricoverata in ospedale e mio papà è allo stesso tempo precipitato, come in una voragine che si chiama appunto demenza. Mio padre da essere una persona forte, autosufficiente, autoritaria e consapevole, ha iniziato a dare segni di cedimento, difficoltà a ricordare, quando usciva si dimenticava il motivo per il quale era uscito, insomma tante piccole cose che rientrano solitamente nei primi step. Non nascondo che è stato difficile, doloroso, pesante e a tratti quasi insostenibile, anche perché non sapevo di poter scegliere e quindi l’ho vissuta con rabbia e risentimento. Come in tutti i rapporti familiari, essendo in tre figli, ognuno aveva il suo rapporto con il papà e il mio non era sicuramente idilliaco, anche perché lui è sempre stato autoritario e quindi all’inizio è stato subito scontro nel vero senso della parola. Nella fase iniziale lui non accettava l’aiuto di altre persone e diversi fattori stavano cambiando l’equilibro familiare. Poi credo anche che noi abbiamo fatto tanti sbagli, perché non l’abbiamo capito e soprattutto perché noi non eravamo neanche pronti. Adesso che ci siamo informati, abbiamo letto molto e ci siamo sperimentati, oltre al fatto di aver ricevuto una terapia accurata e accanto a lui anche la persona giusta, ci rendiamo conto che possiamo vivere il tutto in maniera completamente diversa. C’è da dire che la fatica c’è e siamo consapevoli di quali possono essere le fasi della malattia, sappiamo anche che con il tempo può peggiorare, ma ogni volta ci mettiamo in gioco per imparare e per saperne di più». La parte burocratica non è per niente semplice e questo non aiuta. «Credo che sul territorio ci sia necessità di incrementare i servizi e le possibilità per dare più supporto e preparazione anche per noi familiari». LA FATICA CHE ALLENA ALLE POSSIBILITà È sempre faticoso, ma?

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di elena mantesso

Cosa ti senti di dire ad altre persone che convivono con la demenza? Che nonostante il dolore, la fatica e la sofferenza, possiamo accogliere la malattia per trasformare la nostra vita. Altrimenti diventa una continua lotta dove si rischia di perdere inevitabilmente, e non perdi solo tu. La malattia mette a dura prova le famiglie e il loro equilibrio, inoltre ogni famiglia ha la sua storia e la sua unicità. Io desidero condividere ciò che sento e per me il perdono è stato fondamentale, oltre al fatto che io e miei fratelli siamo presenti. Il nostro esserci diventa come una terapia. Quell’esserci che va oltre la semplice presenza fisica, ma che comprende il desiderio di vivere al meglio l’istante. Ancora troppo spesso si sente dire “tanto non ti riconosce…”, ma in realtà loro sentono ciò che ci unisce. Noi non viviamo solo nel cervello! Al momento non c’è una cura e quindi con che occhi scegli di vedere il futuro? per prepararmi al futuro scelgo di vivere al meglio il presente. I miei genitori sono e restano le mie radici. Sul sito www.letiziaespanoli.com/sente-mente/ tutte le informazioni riguardanti il Sente-Mente® Project, i prossimi eventi, il catalogo delle possibilità e come trovare il Felicitatore più vicino a te sul territorio nazionale. Contatti: espanoli.letizia@gmail.com FB Letizia Espanoli, FB Sente-Mente® FB Sente-Mente® per caregivers e persone che convivono con la demenza: emantesso@gmail.com FB Elena Mantesso

«È sempre faticoso, ma è cambiato assolutamente il punto di vista. Come figlia mi sono perdonata e ho perdonato mio padre, passaggio difficilissimo e sembra quasi paradossale, ma ora ho un rapporto più vicino a mio padre rispetto a quello che avevo prima. È ovvio che se la malattia non fosse arrivata sarebbe stato meglio, ma la diagnosi è arrivata e ho così con il tempo ho accettato, anzi accolto. Ho scelto così di viverla in modo diverso. Anche se non è stato facile, ho apprezzato mio padre per tutto quello che ha fatto e soprattutto ho cercato di vivere con lui un legame che va assolutamente fuori dalla logica ed è proprio fatto di emozioni e contatto. Ora riesco ad abbracciare mio padre e credimi che non sarebbe accaduto se lui fosse rimasto quello che era. Con mia madre ho sempre avuto un rapporto splendido e chiaramente anche nella malattia questo legame è rimasto. Ora noto tra di loro un rapporto più amorevole, lei a modo suo si prende cura anche di lui, e questo per lei è importate, anche perché l’ha sempre fatto». Ci sono stati momenti in cui hai sentito il senso di impotenza e frustrazione? «Sì, soprattutto all’inizio perché non vedevo le possibilità, in realtà adesso io credo di poter dare tantissimo e anche solo un suo sorriso e un sguardo sono per me fondamentali. La vita è in questo momento e quindi per me lui è presente. Vivere il presente e prendermi cura di lui per me è oro, perle di vita. Questi sono quei veri ricordi che custodirò quando lui non ci sarà più. E ti dirò di più per me sono anche i suoi ricordi. È vero che lui o lei magari dopo poco si dimenticano se sono stata con loro oppure no, ma ora per me questo non è più importante. Era importante una volta, ora invece è importante ciò che possiamo vivere e far accadere nell’istante. Noi possiamo fare la differenza».

Ho scelto di vivere la diagnosi come una possibilità di crescita. Ci stiamo allenando per svelare le nostre potenzialità LIBERARE LE EMOZIONI Quindi come avvenuta la scelta di vivere una nuova prospettiva di vita nonostante la diagnosi di demenza? «Inizialmente ho fatto del mio meglio per leggere, approfondire ed essere consapevole più possibile. Non mi bastava il “sentito dire” e ho scelto di attivarmi e conoscere con curiosità. Ho scelto anche le informazioni e gli argomenti che più mi interessavano. Con sincerità condivido anche quanto mi sono state utili le parole di Harry Urban, che nonostante la sua diagnosi di demenza fa sentire la sua voce sul tema delle possibilità. Ad esempio grazie a strumenti come il contatto, la gentilezza e lo sguardo riesco ad andare oltre e vivere al meglio anche quei momenti dove non sembra presente. Invece lui è presente sempre! La liberazione delle emozioni conferma il suo esserci, quindi cerco nel mio piccolo di fare più esperienze possibili. Abbiamo scelto con cura anche le persone che gli stanno accanto, perché oltre ad una preparazione assistenziale è comunque fondamentale comprendere l’importanza del sentire le emozioni, soprattutto nella relazione di cura con persone che con-vivono con la demenza e quindi anche praticare la gentilezza e la compassione. Sono abilità che non possono essere assolutamente trascurate, anche perché là dove la logica si perde, l’intelligenza emotiva e la creatività vincono».

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SPECIALE SEEFELD

LE MAGICHE ATMOSFERE DELL’OLYMPIAREGION

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SPECIALE SEEFELD

Olympiaregion Seefeld in Tirol vuol dire emozioni in bianco: sport, benessere e i panorami più spettacolari. Luogo d’elezione per gli amanti del nordic fitness in cerca della prima neve, è anche meta perfetta per tutte le età e facilmente raggiungibile dall’Italia. Seefeld è tra le dodici destinazioni alpine più apprezzate a livello internazionale selezionate dall’associazione Best of the Alps, è stata sede dei Giochi Olimpici Invernali del 1964 e del 1976, lo sarà ancora per i Mondiali di sci nordico nel 2019 ed è famosa per il tradizionale mercatino di Natale, che quest’anno si svolge dal 30 novembre 2018 al 6 gennaio 2019 sulla piazzetta centrale, in piena zona pedonale. Seefeld in Tirol è anche la regina incontrastata dello sci di fondo e vanta oltre 240 chilometri di piste a soli 20 minuti da Innsbruck, illuminate per gli sportivi che amano la notte, perfettamente attrezzate per chi ama praticare il fondo con il proprio cane e ben 7 piste per disabili. Di giorno si va alla scoperta dei mercatini, delle piste da sci o si percorre il primo sentiero escursionistico invernale del Tirolo, novità assoluta dell’inverno 2018. Di notte si dorme sogni d’oro coccolati da mille attenzioni e circondati dalla magia del Natale autentico che solo a Seefeld si respira in questo modo.

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Da gennaio 2019 inoltre, come assoluta novità, si potrà percorrere il primo sentiero escursionistico invernale del Tirolo, ovvero “Weitwandern im Schnee”. Il sentiero, in questo caso, è letteralmente l’obiettivo, un po’ come per il cammino di Santiago. Il sentiero (che in 4 giorni e camminate della durata di 6 ore al dì porta attraverso la regione Olimpica di Seefeld) si snoda lungo oltre 1.100 metri e 16 chilometri nella valle aperta di Leutasch. Non servono attrezzature costose né conoscenze approfondite, l’escursionismo a lunga distanza offre un’intensa esperienza nella natura e la possibilità di rigenerare mentre e corpo. A differenza delle escursioni con gli sci o dello sci alpino promette esperienze invernali a basso rischio e molto convenienti per tutti. L’escursione invernale di quattro giorni può essere prenotata tra il 7 gennaio e l’11 marzo 2019 dal lunedì al giovedì scegliendo fra due pacchetti: Classica di 3 notti con prima colazione di cui un pernottamento presso il rifugio Wetterstein a € 198,- p.p. oppure Deluxe, sempre 3 notti ma con 2 pernottamenti in hotel con sauna e mezza pensione a € 298,- p.p.

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tante novità per un inverno scintillante IMPIANTO “SEEFELDER JOCH”

Il “Seefelder Jochbahn” riceve un allestimento completamente nuovo e viene “aggiornato” in termini di capacità e frequenza. Entrerà in vigore il 23.12.2018. Info: www.rosshuette.at

MUSEO - CAPANNA DI LEGNO SCHARNITZ

Il museo è aperto in inverno durante l’orario di apertura dell’Ufficio informazioni di Scharnitz. I visitatori possono ritirare un biglietto d’ingresso gratuito presso l’ufficio informazioni. Visite guidate per gruppi possono essere organizzate tutto l’anno previo accordo con un rappresentante del Parco Naturale del Karwendel (a pagamento). Info: In der Länd, Scharnitz. Tel: +43 (0) 50880-540

PARCHEGGIO KURPARK – NEL CENTRO DI SEEFELD

La famiglia Albrecht ha costruito un parcheggio pubblico con garage sotterraneo e posteggi auto outdoor nel centro paese durante la ricostruzione della stazione ferroviaria. L’accesso avviene attraverso la Münchnerstrasse 34, al Kurpark Seefeld e termina presso l’Hotel Karwendelhof, Innsbruckerstrasse 124. Il servizio garage dispone di 35 posti auto outdoor e 33 posti parcheggio in garage sotterraneo nel cuore di Seefeld con accesso all’Hotel Karwendelhof e al Kurpark. Il pagamento è possibile solo in contanti. Info: Hotel Karwendelhof, Innsbruckerstr. 124, Seefeld. Tel: +43 (0) 5212 2655

REPULS tecnologia medicina leggera (di luce) GmbH

La luce come medicina sta diventando sempre più importante perché la ricerca e i risultati clinici a livello mondiale dimostrano che le lunghezze d’onda individuali possono essere utilizzate per il trattamento mirato di malattie sia acute che croniche. In questo primo Centro tirolese di Medicina Leggera (di luce) viene utilizzata una luce rossa fredda ad alta intensità contro il dolore. Info: Sabine Wurzler-Sauerland, Claudiastrasse 368, Seefeld. Tel: +43 699 17270476, www.repuls.at

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SPECIALE SEEFELD

Nuova apertura: RISTORANTE AL CASINÓ - TREIZE

Concezione: Cucina alpina di Armin Leitgeb e Mario Marcati. Info: Bahnhofstrasse 124. Tel: +43 (0) 5212 2383, restaurant@marcati.at

RISTORANTE RUSTEAKAL presso l’hotel ALPENNEST, LEUTASCH

Come suggerisce il nome del ristorante, il piccolo ma raffinato menù propone una deliziosa selezione di piatti di carne. Lo chef Benjamin Speer e il suo giovane team vi vizieranno con prelibatezze tirolesi in una raffinatezza moderna. HOTEL ALPENNEST, Weidach 337, A-6105 Leutasch. Tel: +43 5214 6329, info@alpennest.at

Das Kaffee 2064

Nel corso della costruzione del funicolare “Seefelder Jochbahn“ é nato anche un café con chiosco con 80 posti alla stazione a monte. Info: Tel: +43 (0)5212/2416

SPRITZ e BURGER

Spritz & Burger è sinonimo dei migliori hamburger secondo la propria ricetta. Carne di manzo succosa, raffinata, con salse varie, miscela di spezie esclusive e verdure croccanti, streetfood, insalate etc. Locale non fumatori, 54 posti, dal 15.12.2018 in poi aperto ogni giorno dalle 11-23 con tavola calda. Info: Leutascherstrasse 58, Seefeld. Tel: +43 (0) 650/3204720, Signor Norbert, spritzburgerseefeld@gmail.com

LUIS TRENKER

ACQUA ALPES SEEFELD

BOUTIQUE BERGDRUD

GAIA - Erboresteria Naturale

Su una superficie di vendita di circa 100 m², lo scorso novembre è stato presentato l’intero mondo lifestyle alpino di Luis Trenker con le collezioni “LUIS TRENKER”e “LUIS TRENKER berg”, ovvero la collezione outdoor. Una vasta gamma di accessori e prodotti lifestyle, scarpe fatte a mano e sciarpe e cinture completano la selezione. Info: Luis Trenker Seefeld, Klostersrasse 43, Seefeld. shop@luistrenker-seefeld.at, www.luistrenker.com Dietro il misterioso nome “BERGDRUD” c’è una nuova boutique che Sandra e Ossi Niederkircher hanno aperto insieme con la loro manager Nadine Albrecht a Seefeld. Tra le altre cose, è disponibile in esclusiva anche la favolosa collezione della manifattura “Herzblut” del designer tirolese Markus Spazier. Info: Innsbrucker Str. 10, Seefeld. Tel: +43 (0) 664/1025532

DASMAX BOUTIQUEHOTEL

Il piccolo ma raffinato boutique hotel nel cuore di Seefeld per lo stile di vita individuale. Nell’accogliente caffetteria gli ospiti dell’hotel e non possono gustare una deliziosa colazione con il miglior caffè di Seefeld. Un luogo di relax per tutti coloro che amano l’individualità: area benessere in soffitta e terrazza panoramica. Info: Bahnhofsplatz 613, Seefeld. Tel: +43 5212 2383, www.marcati.at

“AUFATMEN.AT” A LEUTASCH

Maria e Wolfgang dell’ Hotel “Aufatmen” stanno per ampliare il loro concetto di “ Tirare un sospiro di sollievo” e hanno costruito due nuovi chalet, una nuova area d’ingresso e una cosiddetta “casa del fumo” con relativi rituali. Dall’estate 2019 in poi esordirà un ristorante vegetariano denominato “Aufessen”. aperto anche ai visitatori esterni dell’OlympiaRegion Seefeld. Sarà l’unico ristorante vegetariano sull’altopiano. Info: Famiglia Pfeiffer, Gasse 186a, Leutasch. Tel: +43 5214 6803, www.aufatmen.at

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Un negozio i cui prodotti riflettono molte componenti delle Alpi tirolesi: il paesaggio mozzafiato, l’aria fresca dei ghiacciai, l’acqua pura di alta montagna che scorre attraverso prati in fiore e l’azzurro intenso del cielo. Tutto questo si è tradotto in una creazione unica di fragranze. Info: Klosterstrasse 608, Seefeld. Tel: +43 (0) 512 327788, www.acquaalpes.com info@gaia-seefeld.at, www.gaia-seefeld.at

BOUTIQUE SAILER

Nuova apertura dell’”impero della moda” Sailer di Seefeld in stile trendy con importanti marchi in offerta come Twin Set, Love Moschino, Karl Lagerfeld.... Info: Piazza del paese 130, Seefeld. Tel: +43 5212 2530, www.sailer.cc

Con “Naturdrogerie GAIA - einfach.natürlich” perseguiamo l’ideale della convivenza con la natura e con l’uomo.Prodotti per la cura a base di erbe locali, oli vegetali di alta qualità, panni per sostituire la pellicola, candele, gioielli e molto altro ancora. L’attuazione coerente dei temi della neutralità climatica e della regionalità rendono questi prodotti qualcosa di speciale. Info: Ingrid Wackerle & Melanie Schatz, Bahnhofsplatz 389, Seefeld. Tel: +43 (0) 5212/52563 info@gaia-seefeld.at, www.gaia-seefeld.at

“EDELHÜTTE” Ristorante & Lodge

Il raffinato ristorante Edelhütte si trova presso la stazione a monte degli impianti di risalita del Gschwandtkopf e offre anche appartamenti di lusso per lo sci in/ski out. Qui potrete gustare la colazione e il servizio di ristorazione. Gli ospiti del complesso possono inoltre usufruire di un centro benessere e fitness club.Info: Beuker Loek, Gschwandtkopf, Seefeld. Tel: +43 676 6237990

ZOMM. IM MEILERHOF

Nuova gestione del „Meilerhof“ B&B e ristorante Info: ZOMM.im Meilerhof, Meilerweg 47, Reith bei Seefeld. Tel: +43 (0) 664 5403484

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SPECIALE SEEFELD

Sportività, vitalità e autenticità nel paradiso invernale Mercatino di Natale nella zona pedonale di Seefeld 30.11.2018 – 06.01.2019, SEEFELD Il mercatino di Natale di Seefeld invita a godersi l’atmosfera del Natale e ad assaporare le varie specialità offerte nelle classiche casette di legno in stile tirolese. Ai visitatori verrà offerto tutto ciò che di autentico ci si possa aspettare: dai piatti tipici fino all’artigianato tradizionale… il tutto accompagnato dal sottofondo musicale natalizio con tanto di cori e musicisti. Per i più piccoli verrà allestito uno scivolo in centro fatto completamente di neve, predisposte gite in carrozza e la possibilità di inviare delle lettere direttamente a Babbo Natale presso l’ufficio postale degli Angioletti.

tanti gli appuntamenti in programma Festa della neve 19.01.2019, Seefeld Quando gli scultori più creativi della regione s’incontrano con gli alunni delle più rinomate scuole artistiche di Garmisch, Berchtesgaden e Oberammergau, vuol dire che sta per avvicinarsi l’evento invernale più strepitoso di tutto l’anno: la festa della neve. Sculture immense fatte di neve e ghiaccio attireranno numerosi visitatori al centro di Seefeld. Qui troveranno vari giochi e attività invernali per le famiglie, mentre i ristoratori di Seefeld saranno lieti di far degustare le specialità della regione. Escursione guidate per scoprire le sculture: giovedì, 17.01.2019 Punto d’incontro Leutasch: di fronte alla piscina Alpenbad Leutasch Punto d’incontro Seefeld: Gasthof Batzenhäusl

Avvento delle cappelle a Leutasch 30.11 – 22.12.2018, alle ore 17, LEUTASCH Un momento veramente speciale saranno le gite invernali organizzate da Monika e Hans Neuner. In tarda serata, illuminate da fiaccole e accompagnati da suonatori tradizionali, verranno toccate tutte le 20 cappelle di Leutasch. Seguiranno coinvolgenti storie tirolesi recitate a voce. Come gran finale è prevista la degustazione dei piatti tipici della tradizione, in una delle tante osterie tipiche. Natale melodioso in montagna 11–13.12.2018, Seefeld Centinaia di appassionati da tutto il mondo s’incontrano ogni anno nella nostra regione per ritrovare la sensazione natalizia durante un programma musicale strepitoso. La suggestiva atmosfera assieme con una degustazione di vin brûlé al mercato natalizio di Seefeld è un must della serata iniziale. Il 12.12.2018 ci sarà un appassionante concerto di “Hermann Delago e sua orchestra La “Stadtmusik Landeck-Perjen” nella sala “WM-Halle”. Chi volesse conoscere i musicisti personalmente avrà la possibilità di farlo al “Meet & Greet” alle ore 16:00 nel Casinò di Seefeld. Come evento più importante e degna conclusione è prevista una serata di gala natalizia il 13.12.2018, dove il complesso dei “Kastelruther Spatzen” presenterà le famose favole, le canzoni più belle e le poesie natalizie... Mostra di presepi 15–16.12.2018, SEEFELD In occasione del 30° anniversario dell’associazione dei presepi di Seefeld, verrà organizzato una mostra speciale nelle giornate di sabato 15 e domenica 16 dicembre. La mostra sarà aperta al pubblico presso il centro congressuale “Olympia” di Seefeld. Come premio della lotteria verrà sorteggiato un presepio la domenica pomeriggio.

Concerto all’aperto “Kristallzauber” con l’intrattenitore Gregor Glanz 08–09.02.2019, SEEFELD Anche nel 2019 il famoso cantante Tirolese con esperienza intercontinentale ci onorerà della sua presenza e con le sue performances! L’evento inizierà con una gara di VIP su gommoni nella neve. Come evento clou del fine settimana è previsto un concerto all’aperto nel parco “Kurpark” e l’amatissimo after party nel storico night-club “Kännchen” dell’hotel Klosterbräu.

Gara internazionale di sci di fondo “Kaiser Maximilian” 12. – 13.01.2019, SEEFELD Questa gara di sci di fondo offre agli atleti un evento sportivo di altissimo livello nel cuore delle Alpi Tirolesi. La competizione professionale della serie VISMA SKI CLASSICS si terrà quest’anno a Seefeld per la terza volta. Il sabato si praticherà lo “stile classico” e la domenica invece lo “stile skating”, ovvero quello libero. Gli anelli (dai 30 ai 60 chilometri) partono da Seefeld e si snodano fino alle due località di Mösern e Unterleutasch per poi tornare al punto di partenza. www.kaisermaximilianlauf.com

UFFICIO INFORMAZIONI SEEFELD Informationsbüro Seefeld Bahnhofplatz 115 A-6100 Seefeld Tel +43 508800 info@seefeld.com WWW.SEEFELD.COM

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Seefeld, capitale dei mondiali di sci nordico Seefeld è tra le dodici destinazioni alpine più apprezzate a livello internazionale, selezionate dall’associazione Best of the Alps. Seefeld è stata sede dei Giochi Olimpici Invernali del 1964 e del 1976, e lo sarà ancora, per la seconda volta dopo il 1985, per i Mondiali di sci nordico nel 2019 dal 19/02 al 03/03/2019. Seefeld, cuore indiscusso della Olympiaregion composta da 5 comuni, è da sempre un punto di riferimento per lo sport invernale di alto livello. L’Olympiaregion Seefeld è riuscita ad assicurarsi i mondiali soprattutto per la garanzia di neve e la buona raggiungibilità: saranno attesi oltre 700 atleti che si misureranno in 21 competizioni. Inoltre, Seefeld è pioniera dello “snowfarming” una tecnica di produzione e conservazione della neve artificiale: 2014/15 furono prodotti circa 6.000 metri cubi di neve artificiale che furono messi a deposito a marzo in condizioni ideali senza l’ausilio di prodotti chimici. Con questo metodo la neve viene preservata e si garantisce un anello d’allenamento di 1,5 chilometri per 6 metri di larghezza sin da novembre. I lavori in vista dei mondiali sono in gran parte ter-

minati: tra l’altro, sotto il trampolino olimpico “ToniSeelos”, dedicato a uno dei personaggi più famosi dell’Olympiaregion Seefeld e vera leggenda dello sci, verranno terminati due stadi con palchi temporanei. E’ stata invece già terminata la ristrutturazione totale della stazione ferroviaria, che permetterà agli ospiti in arrivo per i Mondiali 2019 di raggiungere Seefeld con i treni da Innsbruck e Monaco di Baviera. Di fondamentale importanza è il tema della sostenibilità. I Mondiali 2019 saranno all’insegna del rapporto rispettoso con la natura e la capacità di valorizzare l’ambiente in quanto elemento distintivo del territorio, garantendo al contempo la tutela e il rinnovamento delle risorse naturali e del patrimonio. L’obiettivo è quello, differenziandosi così da tante altre destinazioni teatro di mondiali, di preservare e proteggere le risorse tenendo sotto stretta osservazione la sostenibilità delle misure di costruzioni, l’energia gestita come un bene prezioso e delle salvaguardia della naturale bellezza di Seefeld, punto importante e in linea con la filosofia turistica della regione. Pertanto non vi sarà alcun abuso edilizio: le

L’Olympiaregion Seefeld ospiterà la 52ª edizione dei mondiali nelle discipline di sci nordico strutture ricettive non subiranno ampliamenti, verranno invece realizzate nuove opere che sostituiranno strutture destinate alla demolizione. Il tutto a fini sportivi e competitivi, come per esempio il Nordic Center, il Technical Center Tourism Association Seefeld, la Medal Plaza oppure il WSC-Tower 2019, che garantiranno agli ospiti una vista e un’esperienza impareggiabile. Gli anelli da fondo, da sempre all’avanguardia, sono stati ridotti a 245 km (dai precedenti 270 km), allargati e resi perfetti per tutte le agilità, in modo da garantire spazio sufficiente a principianti e professionisti in egual modo e a famiglie, permettendo a quattro persone di partire in contemporanea. Inoltre ci sono anelli per persone con mobilità ridotta, anelli notturni illuminati e anelli per chi ama praticare il fondo accompagnato dal proprio cane. La cerimonia inaugurale si terrà alle ore 18.00 di mercoledì 20 febbraio 2019 e le prime medaglie a essere assegnate saranno, come di consueto, quelle dello sprint di sci da fondo, che si disputeranno nella tecnica skating. Le tecniche saranno invertite rispetto ai Giochi olimpici di PyeongChang 2018 e di conseguenza saranno analoghe a quanto visto durante i Mondiali di Lahti 2017, dove il gruppo italico ottenne un oro e un argento. Pertanto, nel 2018, l’obiettivo sarebbe di migliorare ulteriormente le performance. Il ricchissimo programma ha inizio mercoledì 20 febbraio 2019, alle 12.30 con la qualificazione femminile di fondo di 5km in tecnica classica. Alle ore 14.00 sarà la volta della qualificazione maschile con 10 km, sempre in tecnica classica. Per assistere allo spettacolo sono stati creati vari pacchetti: dal SKI AUSTRIA FRIENDS di 4 giorni dal 21/02 con accesso alla tribuna VIP, all’area VIP-Hospitality con specialità della cucina tirolese a Euro 500,- al GOLD VIP SEEFELD con un ricco bouquet di servizi all-in da Euro 920,-. Le tariffe s’intendono per persona.

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SPECIALE VACANZE D’INVERNO

LA LUCE DEI CRISTALLI SWAROVSKI ILLUMINA IL NATALE dI HALL WATTENS

Hall Wattens (Austria). Nel cuore delle Alpi tirolesi, a pochi km dal confine del Brennero, il mercatino dell’Avvento di Hall e le meraviglie dei Mondi di Cristallo Swarovski. Speciale Pacchetto dell’Avvento: fino al 24 dicembre 2018, 2 pernottamenti e tante proposte per il Natale a partire da 90 euro. Un calendario dell’Avvento luminoso proietta i giorni che mancano al Natale sulle facciate degli splendidi palazzi di Hall in Tirol. La splendida cittadina del Tirolo si prepara così a celebrare la festa più attesa dell’anno. Le piccole strade del centro della città, che vanta 700 anni di storia, si riempiono di luci e stelle, decorazioni scintillanti risplendono nelle vie, mentre la musica rieccheggia nelle piazze. Gli abitanti aprono le porte delle loro case per ripetere una delle tradizioni più amate: mostrare i loro presepi e offrire dolci dell’Avvento agli ospiti. Poco lontano, a Wattens, la magia continua ai Mondi di Cristallo Swarovski, ancora più splendenti nel periodo natalizio. Il 7 novembre 2018 verrà acceso il grande albero di Natale, coronato da una decorazione del designer olandese Tord Boontje, che ha creato anche una luminosa installazione artistica che proietta il parco in un magico mondo da fiaba. Cantastorie, luci, musica e i Krippele sehen Una dolce musica natalizia risuona nelle vie di Hall in Tirol e dal 23 novembre 2018 accompagna alla scoperta di un piccolo e particolarmente ricercato mercatino di Natale. Le piccole strade del centro storico, in occasione del Natale, risplendono di decorazioni luminose, mentre un calendario dell’Avvento luminoso proietta i giorni che mancano al 24 dicembre sulle pareti dei pa-

lazzi della splendida Oberer Stadtplatz. Decine di bancarelle di artigiani e agricoltori della regione propongono tante idee per i regali di Natale o per addobbare la casa per le feste, realizzate con materiali naturali come legno, lana, paglia o terracotta, ma anche preziosi e delicati come il vetro. Il profumo delle tradizionali frittelle tirolesi e dello zucchero caramellato porta all’angolo dedicato alle golosità tipiche del Natale di questa regione: Kirchtagskrapfen, pan di zenzero, vin brûlé, punch, krapfen, caldarroste, Kiachln con crauti o mirtilli, le tipiche Schnaps o formaggi regionali. Natale è soprattutto la festa dei bambini, che ad Hall trovano un programma tutto per loro. Lo Streichelzoo, lo zoo delle carezze, li aspetta per coccolare le pecorelle e le caprette e fare un giro in groppa a un simpatico pony o sul cammello di Natale Ali, che li accompagna alla scoperta del mercatino in un modo nuovo e divertente. Un cantastorie li attende sulla scalinata della piazza principale per ascoltare tante fiabe della tradizione tirolese e partecipare a laboratori creativi, in cui potranno divertirsi a realizzare con le loro mani piccoli doni di Natale. Il 6 dicembre 2018 grande festa in centro storico con l’arrivo di San Nicola, che prima di fare il suo ingresso nel mercatino terrà il tradizionale discorso e canterà le canzoni natalizie insieme ai bambini. Un’esperienza unica e speciale è il Krippele

I Mondi di Cristallo Swarovski rivelano in ogni stagione un fascino particolare. D’inverno i cristalli sembrano riflettersi nel manto innevato, creando un ambiente ancora più suggestivo

sehen (vedere i presepi tradizionali): i cittadini della regione di Hall Wattens, aprono le porte delle loro abitazioni e invitano gli ospiti a vedere i loro presepi tradizionali tirolesi, offrendo loro torte e biscotti fatti in casa, accompagnati “dall’Acqua della gloria”, come si chiama scherzosamente la tipica Schnaps tirolese. Il mercatino è aperto fino al 24 dicembre 2018, dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 20, il sabato e l’8 dicembre dalle 10 alle 20, la domenica dalle 13 alle 20, il 24 dicembre dalle 10 alle 13. Un incanto di luce ai Mondi di Cristallo Swarovski I Mondi di Cristallo Swarovski rivelano in ogni stagione un fascino tutto diverso e particolare. D’inverno gli scintillanti cristalli sembrano riflettersi nel manto innevato, creando un ambiente ancora più suggestivo. Un grande albero di 13 metri, coronato da una splendida decorazione firmata dal designer olandese Tord Boontje, verrà acceso il 7 novembre 2018 e inaugurerà le attività dedicate alla festa più attesa dell’anno.


L’immenso parco che circonda il Gigante, simbolo dei Mondi di Cristallo Swarovski, accoglierà un’incredibile installazione artistica, sempre opera di Boontje, con magiche figure che sembrano provenire dal mondo delle fiabe. Allegri personaggi, come un alce e una lepre, illuminano il parco, mentre il Padiglione d’inverno invita a entrare in uno speciale e incantato mondo invernale: tre cubi uniti tra loro nascondono un mondo di misteri e soprese visive e acustiche. Un’atmosfera invernale ricca di luce si respirerà anche negli store Swarovski di Wattens, Innsbruck e Vienna, dove la stilista austriaca Susanne Bisovski creerà installazioni sul tema dell’Aurora boreale. Le domeniche dell’Avvento si trasformano in giornate speciali per le famiglie e per i bambini, in attesa dell’arrivo del Natale. Dopo aver passeggiato assieme nel magico giardino splendente di luci e personaggi fantastici, i bambini potranno partecipare a workshop pensati per loro e creare loro stessi sfavillanti regali e decorazioni per l’albero di Natale. Curiosi laboratori come L’Atelier di cristallo il 2 e il 23 dicembre 2018 invita gli ospiti a creare oggetti artistici con il cristallo. Domenica 9 dicembre 2018 il capo pasticcere del Daniels Kristallwelten introduce gli ospiti all’arte della decorazione dei biscotti. Il Daniels Kristallwelten, con la sua equipe di esperti di cucina, ha inoltre pensato a dei piatti speciali in occasione del Natale: verranno serviti vin brûlé e punch, ma anche Weihnachtsstollen, il tradizionale dolce natalizio con uvetta e canditi, biscotti, cupcake invernali. Dall’1 al 6 dicembre 2018 l’equipe creerà anche piccoli San Nicola e diavoletti di marzapane e pasta frolla per festeggiare la tradizione.

La regione di Hall Wattens ha pensato a un pacchetto speciale per Natale. Fino al 24 dicembre 2018 2 pernottamenti a partire da 90 euro a persona, in camera doppia Natale nella regione di Hall Wattens La regione turistica di Hall Wattens ha pensato a un pacchetto speciale in occasione del Natale. Fino al 24 dicembre 2018 2 pernottamenti a partire da 90 euro a persona, in camera doppia. L’offerta comprende: un vin brulè con cui scaldarsi durante le passeggiate al mercatino di Natale in una tazza poi da portare a casa come ricordo, visita guidata della città di Hall in Tirol, ingresso al museo e alla torre della Zecca di Hall, visita ai Mondi di Cristallo Swarovski. Come raggiungere la Regione di Hall-Wattens La regione di Hall-Wattens è facilmente raggiun-

gibile dall’Italia. Tutte le maggiori città italiane sono collegate a Innsbruck con i treni delle ferrovie austriache, con offerte molto vantaggiose a partire da 29 euro. Anche per chi sceglie l’auto il tragitto non è molto lungo: la Regione Hall-Wattens, dista dal confine italiano (Brennero) solo 40 km.

Info: Ufficio turistico Hall-Wattens, Unterer Stadtplatz 19, Hall in Tirol (Austria); Tel. +43 (0) 5223 45544 –0; www.hall-wattens.at Info: Mondi di Cristallo Swarovski, Kristallweltenstrasse 1, Wattens (Austria); Tel. +43 (0) 5224 51080 3831; www.swarovski.com/kristallwelten




SPECIALE VACANZE D’INVERNO

INNSBRUCK, NATALE DI LUCE! Un Natale di luce illuminerà quest’anno la Capitale delle Alpi. Prenderà il via in occasione dell’Avvento il primo dei tanti appuntamenti che verranno organizzati nel 2019 per ricordare i 500 anni dalla morte di Massimiliano I. Il LightShow Max 500, uno spettacolo audiovisivo in 3D, trasformerà uno dei luoghi storici più belli e suggestivi della città nel punto di partenza per un insolito viaggio nel tempo. Un’avventura sfavillante che renderà ancora più magico il Natale di Innsbruck, con i suoi sei affascinanti mercatini, ognuno con il suo inconfondibile carattere, oltre 200 bancarelle e tantissimi appuntamenti legati alla tradizione tirolese, dai Krampus, all’arrivo di San Nicola, all’incredibile coro di 500 bambini che canta Astro del Ciel per Gesù Bambino. Un’atmosfera magica, tra dolci melodie, l’inconfondibile profumo di kiachl, cannella e mandorle caramellate, con la neve che si riflette nelle luci e nelle lanterne che decorano le finestre, da vivere passeggiando a piedi per le stradine del centro o a bordo del tram storico Christkndlbahn, il tram dei mercatini di Natale. LightShow Max 500 Un nuovo e scintillante spettacolo illumina il Natale della Capitale delle Alpi. Nel 2019 verranno ricordati i 500 anni dalla morte dell’imperatore Massimiliano I con una serie di eventi che prenderanno il via già a novembre 2018 con lo spettacolare LightShow Max 500. Una fantastica proiezione audiovisiva in 3D, con uno sfondo molto particolare, il cortile interno del palazzo imperiale Hofburg. L’esclusiva messa in scena del mapping show LightShow Max 500 invita a prendere parte a un fantasioso viaggio nel mondo del famoso imperatore noto come ultimo cavaliere e primo cannoniere. Lo spettacolo di luci

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si terrà, più volte al giorno, fino al 20 gennaio 2019. Il vicolo delle fiabe nel Mercatino del centro storico Romanticismo e tradizione. Le luci del grande albero di Natale al centro della piazza si riflettono nel Tettuccio d’oro, da cui risuonano suggestive musiche natalizie. Tutt’intorno si fanno spazio tra le case medievali oltre 70 bancarelle, che propongono tradizionali decorazioni natalizie, oggetti dell’artigianato artistico tirolese, candele e dolci tipici della festa. La Kiebachgasse si trasforma nel Vicolo delle fiabe e dei giganti, trasportando grandi e piccini in un mondo ricco di fantasia, mentre dalla piattaforma panoramica

LightShow Max 500, uno spettacolo audiovisivo in 3D, trasformerà uno dei luoghi storici più belli e suggestivi della città nel punto di partenza per un viaggio nel tempo si gode una splendida vista sul centro storico e su tutto il mercatino. Fino al 23 dicembre 2018, tutti i giorni dalle 11 alle 21. Maria Theresien Strasse, il mercatino più chic Un grande cristallo di rocca risplende sul mercatino di Natale di Maria Theresien Strasse, la via dello shopping di Innsbruck. È il mercatino più moderno, con un allestimento particolare: lungo la via scintillanti alberi di luce stilizzati segnano il percorso che porta ai negozi più belli della città e alle bancarelle, che qui propongono prodotti natalizi scelti con cura e provenienti da ogni parte del mondo. Fino alal 6 gennaio 2019, tutti i giorni dalle 11 alle 21. Marktplatz, un albero Swarovski per il Mercatino delle famiglie Un mercatino che sembra un piccolo paese, illuminato da un grande albero di Natale in cristallo Swarovski, alto 15 metri e decorato con oltre 170.000 cristalli. È il mercatino di Natale più amato dalle famiglie, con una nostalgica giostra con i cavalli, una piccola fattoria con animali da coccolare e pony da cavalcare, il teatro dei

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burattini, l’ora delle fiabe, il presepe di Jaufenthal. E ancora giochi, intrattenimenti e 60 bancarelle dove si possono fare acquisti particolari e assaggiare tante specialità gastronomiche o fermarsi per aperitivo all’imbrunire. Fino al 23 dicembre 2018, tutti i giorni dalle 11 alle 21. Il Mercatino in quota con vista sulla città Un punto d’incontro prenatalizio molto romantico è il mercatino di Natale panoramico sulla Hungerburg, con una spettacolare vista su Innsbruck. Grazie all’avveniristica funicolare realizzata da Zaha Hadid, raggiungere il mercatino sarà un’emozionante avventura: si parte dal centro storico e in pochi minuti si è in quota ad ammirare la splendida vista sulla Capitale delle Alpi, respirare aria fresca e assaporare i deliziosi profumi dell’Avvento. Le bancarelle espongono proprio accanto alle stazioni dell’impianto Nordkettenbahn, e invitano a bere un vin brulé prima di proseguire la salita con le cabinovie panoramiche e raggiungere la cima Seegrube e l’Hafelekar a quota 2.256 metri. Fino al 23 dicembre 2018: dal lunedì al venerdì dalle 13 alle 19; sabato, domenica e festivi dalle 12 alle 19. Magia di Natale di Wilten La Wiltner Platzl, circondata da suggestive case antiche, a cinque minuti a piedi da Maria-Theresien-Straße ospita un mercatino molto particolare, con molte specialità rigorosamente regionali e un inconfondibile fascino tirolese. La deliziosa atmosfera di piazza Wiltener Platzl, con i suoi piccoli, affascinanti negozietti e bancarelle altrettanto ricercate, rende questo mercatino un punto di incontro “afterwork” particolarmente amato da molti abitanti di Innsbruck. Fino al 28 dicembre 2018, da lunedì a venerdì dalle 16 alle 20, sabato dalle 14 alle 20. Un mercatino segreto: St. Nikolaus Chi ama le cose piccole, ma curate e raffinate, non potrà resistere al fascino del mercatino di Natale di St. Nikolaus. Nel quartiere più antico di Innsbruck, a pochi minuti di cammino dal centro della città, ci si sente come in un altro mondo, immerso in un’atmosfera prenatalizia fatta di

La Wiltner Platzl, circondata da suggestive case antiche, a cinque minuti a piedi da MariaTheresien-StraSSe ospita un mercatino molto particolare quiete e riflessione. In Piazza Hans Brenner si potranno assaporare in tutta tranquillità deliziosi biscotti fatti in casa, ascoltando la dolce musica natalizia. Fino al 23 dicembre 2018, tutti i giorni dalle 16 alle 21. Gesù Bambino, San Nicola e i Krampus In Austria la tradizione vuole che sia Gesù Bambino a portare i doni di Natale. Per festeggiare il suo arrivo il 16 dicembre 2018, alle 17, si tiene un corteo molto suggestivo e coinvolgente, con la partecipazione di centinaia di bambini travestiti da angeli o da pastori accompagnati da canti di Natale e un presepe vivente itinerante. La sfilata passa per Maria-Theresien-Straße, il

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Marktgraben, l’Herzog-Otto-Straße e l’Herrengasse e finisce davanti al Landestheater con il canto natalizio, che partendo dall’Austria ha conquistato tutto il mondo: Astro del ciel cantato coralmente da 500 bambini. I Krampus, gli spaventosi diavoli della tradizione tirolese, faranno il loro ingresso a Igls il 2 dicembre 2018, mentre il 5 dicembre saranno a Mutters. Sempre atteso, soprattutto dai bambini, San Nicola, arriverà ad Axams il 5 dicembre e a Natters il 6 dicembre 2018. Speciale Mercatini di Natale Il modo migliore di godersi l’atmosfera natalizia? I pacchetti vacanze dell’Avvento: 2 pernottamenti con ricca colazione a buffet a partire da 169 euro a persona in camera doppia. L’offerta comprende un regalo di benvenuto con la tazza di Innsbruck, 1 voucher per un profumatissimo vin brulè o un punch al mercatino e Innsbruck Card per 48 ore (la carta ospiti per l’ingresso a tutte le più belle attrazioni turistiche di Innsbruck e dintorni). Info: Innsbruck Tourismus, tel. +43-512-59850, office@innsbruck.info, www.innsbruck.info.

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SCELTI DA NOI

a cura di mARCO MORELLI

Excelsior Dolomites Life Resort

SNOW DREAM EXPERIENCE

DORMIRE NELLO CHALET DI NEVE A LIVIGNO Dal 19 dicembre si rinnova la Snow Dream Experience proposta da Lungolivigno: un grande chalet di neve, sul pendio davanti all’Hotel Lac Salin SPA & Mountain Resort e alla sua Mandira SPA, dalla grande piscina panoramica sulle vette innevate. Anche quest’anno, l’artista Vania Cusini ha trasformato anonimi blocchi di neve in due camere dal design alpino, ispirato ai secolari boschi di larice che coprono le pendici della valle di Livigno, e alle loro leggende. Una grande opera d’arte che discende direttamente dall’esperienza di Art In Ice, il contest di scultura internazionale di neve, promossa per 17 anni da Lungolivigno, sostenitore della centralità dell’arte anche tra le vette. Il rifugio nel bosco è una stanza dove la neve diventa legno, rustica ma romantica, abitata dagli animali della foresta. Il mulino della legna accoglie con la grande ruota della segheria, gli attrezzi del falegname, le atmosfere della vecchia Livigno. Da metà dicembre a fine marzo è possibile passare una notte magica nelle camere di neve a zero gradi, riscaldati dal sacco a pelo termico, mentre il termometro esterno scende sotto zero. La Snow Dream Experience inizia con un aperitivo e con la cena tradizionale nel ristorante la Stua da Legn. Info: www.snowsuitelungolivigno.com

Una Foresta Natalizia solidale in casa Forst Luci scintillanti, focolari che crepitano, pittoresche casette natalizie, un nostalgico fienile, decori d’altri tempi e incantevoli stand dove trovare oggetti artigianali e delizie gastronomiche sono appannaggio della bellissima Foresta Natalizia, allestita presso lo stabilimento di Birra Forst alle porte di Merano. Un ambiente ricco di emozioni per tutta la famiglia e tante iniziative a favore della Onlus “L’Alto Adige aiuta” per sostenere chi ha bisogno. Per i bambini, ci sono il piccolo zoo, la nuova pista di pattinaggio e da slittino, la giostra, San Nicolò, i “Krampus” (diavoli travestiti), lo spazzacamino, la befana e il mago. Per i più grandi, impedibile la visita guidata allo stabilimento e la degustazione della speciale Birra di Natale Forst, creata appositamente per queste feste, come le specialità del panificio natalizio. www.forestanatalizia.it (R.B.)

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IL SUGGERIMENTO

Volare con Thai Airways? Una questione di stile

Un’esperienza nell’esperienza? Scoprite l’Oriente con Thai Airways. Dimenticatevi i lunghi, scomodi voli intercontinentali. Se scegliete la compagnia di bandiera thailandese il viaggio si trasformerà in emozione. Fu Marco Polo il primo a raggiungere il Giappone. Ci mise diversi anni. Oggi invece nel “Paese dei tetti d’oro” si arriva comodamente e in meno di una giornata. Volare con Thai, poi, non è solo spostarsi verso una nuova destinazione ma una questione di stile. Ve ne renderete conto appena saliti a bordo, quando vi accoglierà una hostess con il tradizionale sarong in seta thailandese. Thai, che è classificata tra le 10 migliori compagnie aeree al mondo, - oltre vantare una lunghissima lista

IL CIELO E LE DOLOMITI IN UNA STANZA

L’Excelsior Dolomites Life Resort di San Viglio di Marebbe (Bz) da questo mese inaugura una nuovissima struttura di design: l’avveniristico Excelsior Dolomites Lodge che gode di una posizione e una vista impareggiabili sulle Dolomiti. Grazie alle pareti di vetro, la distanza tra interno ed esterno viene annullata per assicurare un rilassante e rigenerante soggiorno nell’abbraccio della natura. Un privilegio che accomuna le 16 raffinate nuove camere, tra deluxe e suite, la Dolomites Sky Spa per adulti (500 mq) e la Dolomites Panorama-InfinityPool sul rooftop (piscina esterna con acqua a 32°). Il nuovo edificio comprende anche Outdoor Relax Lounge (con caminetto e TV sport), ampia sauna panoramica, Forest (sauna a raggi infrarossi), terrazza Fanes, Dolomites Indoor Relax Room e SPA Lounge. Novità per bambini e famiglie: Kids e Junior Club con tante attività indoor per divertirsi. L’hotel, tra i più apprezzati della regione, vanta anche l’esclusiva SPA Castello di Dolasilla, 1300 mq su 5 piani, con diversi percorsi wellness e di bellezza, piscine e idromassaggi panoramici interni ed esterni, ed è famoso per la prelibata cucina gourmet, i programmi guidati open air. www.myexcelsior. com (Rita Bertazzoni)

di ANNA MARIA CATANO

di riconoscimenti, tra cui la Best Economy class in Asia – è tra le pochissime che hanno anche la policy del “cambio di uniforme”: hostess e steward, all’arrivo, vi offriranno un’orchidea indossando una tunica diversa. Ogni possibile confort per i passeggeri è stato pensato e realizzato: dall’atmosfera raffinata alla cucina gourmet. Il viaggio fa la differenza. Anche per chi, è bene sottolinearlo, vola in economy. Se poi decidete per la Royal First (la prima classe) o la Royal Silk (la business) potrebbe dispiacervi di atterrare in orario. Thai Airways ha 8 voli settimanali non-stop dall’Italia a Bangkok, 4 da Roma (lunedì, mercoledì, venerdì e domenica) e 3 da Milano (lunedì, martedì, mercoledì, giovedì, e sabato), tutti operati con A350900. Da novembre è appena stata introdotta anche la sesta frequenza da Malpensa. Decisamente interessanti I prezzi. Fino al 30 aprile sono disponibili tariffe speciali in Economy e Business verso il Giappone: tasse e supplementi inclusi, un biglietto Thai, a/r, parte da €746 per Tokio, e da €753 per Fukuoka. Info su www.thaiairways.com

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SPA &

BENESSERE

Piscine calde, immersioni nel paesaggio d’inverno Nuotare nell’acqua calda mentre la neve scende ad imbiancare maestose vette e a disegnare paesaggi da fiaba. È il privilegio offerto dalle strutture con piscine all’aperto, che in inverno diventano occasione di momenti sognanti e di benessere a contatto con la natura, godendo di viste meravigliose.

una perla in mezzo al lago

l’isola del garda

L’Isola del Garda è una piccola e meravigliosa perla in mezzo al lago, ricca di storia e suggestioni paesaggistiche, dove si può trascorrere una rilassante giornata perdendosi in un Parco lussureggiante, ammirando i giardini all’italiana e all’inglese, lasciandosi incantare dalla spettacolare villa in stile neogotico veneziano, innamorandosi del panorama mozzafiato che si gode dalle sue terrazze. Da oggi sull’isola, oltre alle tradizionali visite guidate con partenza dai diversi porti delle sponde bresciana e veronese, si potranno vivere anche iniziative artistiche e culturali di qualità, con proposte destinate ad un pubblico vario, ma attento e consapevole, come la caccia al tesoro botanica, le serate astronomiche per bambini e famiglie che faranno assaporare l’incanto dell’isola nelle ore notturne, oppure le escursioni abbinate a concerti al tramonto, i pranzi al sacco nei giardini per i family days e altro ancora che sarà possibile scoprire e prenotare anche attraverso la piattaforma di infopoint gratuita “Infonow”, creata nella primavera scorsa da Gardalanding, azienda leader nella fornitura di servizi e comunicazione per il turismo del Lago di Garda. Info: www.isoladelgarda.com www.gardalanding.it

dove l’anno finisce in bellezza! La fine dell’anno dovrebbe essere il momento più intimo, pigro e riflessivo dell’anno invece è diventato un tourbillon di eventi e impegni. Ecco perché secondo le Terme della Salvarola il più bel dono da fare (e da farsi) è il tempo da trascorrere insieme, meglio se in mezzo alla natura, in un luogo che infonda dal primo sguardo un grande senso di serenità. Sulle dolci colline di Modena le terme sorgono in un grande parco incorniciato dai vigneti, location ideale per staccare la spina. Le acque termali sono il fiore all’occhiello della SPA Balnea, che consacra al benessere di corpo e mente 2.300 metri quadrati e offre 5 tra vasche e piscine termali a diverse temperature con idromassaggi e giochi d’acqua, camminamenti vascolari, sauna, bagno di vapore con aromi e luci colorate, zona relax e grande palestra attrezzata cardiofitness. Info: www.termesalvarola.it/balnea

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Le Dolomiti come opere d’arte dalla piscina dell’Alta Badia A 1645 metri di altitudine, il Romantik Arthotel Cappella di Colfosco (BZ), in Alta Badia, ha una vista privilegiata sulle piste da sci che si snodano tra la Valle Stella Alpina e Passo Gardena, intorno alla Sellaronda. Contemplare le vette dolomitiche imbiancate dalla piscina esterna riscaldata a 30° dà la sensazione di trovarsi all’interno di un dipinto d’autore. D’altronde l’hotel è anch’esso un’opera d’arte, lasciando ammirare quadri di artisti come Dalì, Guttuso e Antonio Ligabue. Il panorama impreziosisce dunque questa struttura dalle ampie vetrate che incorniciano il Gruppo Sella, cime che si possono osservare anche dalla SPA con piscina coperta al clorozono. (Tel. 0471836183, www.romantikhotels.com).

sulla cima simbolo dell’Alto Adige/Südtirol. Nuotando nella piscina all’aperto si può entrare nell’acqua della piscina interna ad essa collegata, e poi rilassarsi nella sauna al pino mugo, nel bagno turco aromatico, la grotta di sale e la nuova sauna di fuoco all’aperto, che si aggiunge alla sala fitness panoramica e la sala relax di recente creazione. Le piste da sci dell’Alpe di Siusi sono vicinissime a questo hotel a 5 stelle, armonia unica di storia, design e arte contemporanea. (Tel. 0471725014, www.romantikhotels.com).

Il bagno nella Black Pool che ammira lo Sciliar L’eleganza dello Sciliar è una visione sempre nuova dalla Black Pool a 30° del Romantik Hotel Turm di Fié allo Sciliar (BZ). Cambia con le sfumature della luce e diventa incantevole quando la neve scende

VI CONSIGLIO di rita bertazzoni

KRISTIANIA PURE NATURE HOTEL & SPA A Cogolo di Pejo, in Trentino, ad un passo dalle piste da sci di Peio e Daolasa, da poco è stato ristrutturato il Kristiania Pure Nature Hotel & Spa che sfoggia un centro benessere su 3 livelli dove sperimentare i benefici delle erbe alpine e delle acque termali. Si chiama, non a caso, Acquaviva Wellness Center, a sottolineare l’importanza primaria dell’acqua che, in questa località della Val di Sole, sgorga dalle rocce e dai ghiacciai del Parco Nazionale dello Stelvio per raggiungere le terme di Pejo e Rabbi. La Spa colpisce a prima vista per l’idromassaggio caldo esterno e la piscina coperta panoramica con giochi d’acqua, nella quale ci si rilassa ammirando le foreste verdi che circondano il resort. Molto ampie le aree calde, dove provare la tradizionale sauna del contadino, la sauna alle erbe alpine con aromi di gemme di pino mugo e la sauna pietra e fuoco, dove le pietre diventano incandescenti e i minerali si spandono per offrire benefici inalatori. Ci sono anche il bagno turco romano a vapore e la fontana di ghiaccio, il percorso kneipp e le docce vitalizzanti, e due vasche idromassaggio da personalizzare con sale marino, latte e altre essenze. Non mancano le zone relax, la tisaneria, il solarium. Fuori, il grande giardino lascia spazio ad una terraz-

za solarium con laghetto bio e alla grotta tepidarium con morbidi cuscini di fieno. I terapisti del resort consigliano trattamenti e massaggi su misura, con un approccio olistico che guarda al benessere del corpo e della mente. Così gli oli essenziali, estratti dai semi, dalla corteccia, le radici, i fiori delle erbe alpine diventano elisir per esclusivi trattamenti che fanno anche allo spirito. Fra i tanti, ci sono quelli ai Fiori di Bach e all’orchidea alpina, il massaggio con le pietre calde, ideale per migliorare la circolazione sanguigna, e quello berbero all’olio di Argan, un vero portento per la pelle grazie alle vitamine A, E e F. Da provare anche i rituali Ayurvedici: il massaggio del Kerala con oli caldi e Liberamente Shirodara che favorisce la memoria. www.hotelkristiania.it

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LUXURY places Quando il turismo sceglie l’eccellenza

Bad Moos Dolomites Spa Resort Gioiello dell’Alta Pusteria A CURA DI GIACOMO GABRIELE MORELLI

Nel cuore soleggiato dell’Alta Pusteria, una delle mete di vacanza più conosciute e rinomate delle Dolomiti, la grande ospitalità e la secolare tradizione alberghiera del luogo trovano nel Bad Moos Dolomites Spa Resort una sintesi di assoluta unicità: Spa & relax, attività sportive ed esperienze culinarie uniche; dolce vita nell’incantesimo delle “montagne più belle del mondo”. Natura e architettura si fondono armoniosamente in questo luminoso Hotel situato direttamente sulle piste da sci del comprensorio sciistico Tre Cime, e dalle cui grande vetrate si ammira il maestoso scenario del patrimonio naturale dell’umanità Unesco delle Dolomiti di Sesto. I materiali semplici e senza tempo quali i legni e le pietre delle valli circostanti che caratterizzano l’hotel, ricreano quell’atmosfera calda ed accogliente tipica delle case di montagna in un ambiente di grande fascino. Tradizione e modernità, lusso e semplicità si incontrano in una sensazione unica di abitare e star bene. L’interno si fonde con l’esterno, creando un ambiente caldo e naturale, ideale per trascorrervi una vacanza all’insegna dello sport (invernale ed estivo), del relax, del benessere e della cucina gourmet. Gioiello del Bad Moos è la SPA Termesana, 2500 mq di puro benessere che offrono innumerevoli trattamenti: un luogo di grande suggestione e di assoluto benessere dove la natura infonde la quiete attraverso l’essenza primordiale dell’acqua sulfurea di una sorgente già attiva e sfruttata dal 1700. La gastronomia dell’Hotel, particolarmente ricercata, delizia invece gli ospiti (magnifiche le antiche stube) coniugando al meglio, da una parte, il piacere del palato con i sapori altoatesini, dall’altra la salute e il benessere.

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Se soggiornare al Bad Moos nel periodo estivo è sinonimo di escursioni e trekking in panorami mozzafiato, nel periodo invernale significa invece sciare nel cuore delle Dolomiti, patrimonio dell’umanità Unesco. Appena fuori dall’hotel si trovano gli impianti della Croda Rossa e le piste del comprensorio sciistico 3 Cime Dolomiti. La Croda Rossa e il Monte Elmo, collegati tra loro mediante impianti di risalita e piste, e ancora l’Orto del Toro, il Baranci e il comprensorio sciistico Val Comelico, offrono oltre 100 km di piste. Inoltre ogni 30 minuti lo Ski Pustertal Express, il treno espresso Val Pusteria, collega i com-

Tradizione e modernità, lusso e semplicità si incontrano in una sensazione unica di abitare e star bene

prensori sciistici Tre Cime Dolomiti con Plan de Corones. Dalla stazione ferroviaria di Versciaco/ Monte Elmo si raggiunge Perca-Plan de Corones per usufruire così di ben 200 km di piste sulle Dolomiti. Il treno, come anche gli altri mezzi pubblici, sono inclusi nell’Holidaypass che viene consegnato agli ospiti del Bad Moos. Accanto all’hotel inoltre è a disposizione un centro noleggio sci, dove trovare tutta l’attrezzatura necessaria, rifare le lamine o la sciolinatura. Mentre per una sosta rigenerante, lo ski bar, proprio sulle piste, offre piatti caldi e finger food. L’Hotel offre programmi e pacchetti studiati secondo schemi ben collaudati di gradimento. Particolari offerte sono previste per coppie alla ricerca di un’occasione romantica o per particolari ricorrenze. SPA Termesana. Rilassarsi attraverso l’acqua! Al Bad Moos è possibile. All’interno si può nuotare nella piscina all’ozono (14x10 m), circondata da ampie vetrate che permettono la vista sul panorama esterno, e riposare nei lettini antistanti per abbandonarsi a

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una lettura. All’esterno gli ospiti possono rilassarsi nella vasca idromassaggio, godersi il paesaggio naturale circostante, abbronzarsi nei lettini al sole, prendersi una pausa nelle ampie zone relax distribuite nel grande prato curato dell’hotel. La temperatura dell’acqua è di 35° tutto l’anno. Nella Spa Termesana gli ospiti possono godere di diverse tipologie di sauna. A seconda della temperatura e del livello di umidità, si può scegliere tra la sauna finlandese, la biosauna, il bagno di vapore e la cabina a raggi infrarossi. Una nuova area completamente rinnovata accoglie chi desidera relax e comfort, rispondendo a tutte le esigenze. Qui le donne ad esempio trovano un luogo tutto per loro: la Lady Sauna “Picea”; chi trova imbarazzante la sauna per via della nudità, può tranquillamente scegliere la Textil Sauna “Larix”, l’unica sauna che permette di indossare, per chi vuole, il costume. Il maestro di sauna saprà stupire gli ospiti con le sue gettate di vapore e i rituali sempre nuovi e salutari. Stube. I raffinati gourmet, seduti ad un tavolo ben curato, con splendida vista sulle Dolomiti, possono vivere un momento di romanticismo abbinato ad un’esperienza gastronomica da ricordare. A lume di candela ci si lascia viziare dalla cena che spazia dalla tradizione altoatesina alla cucina più innovativa. Prodotti di qualità, stagionali, freschi e altoatesini: sono questi gli ingredienti utilizzati dallo chef e la sua brigata per portare in tavola solo il meglio della gastronomia. Il tutto arricchito da una selezione importante di vini altoatesini, italiani e internazionali. Per le occasioni speciali, si possono prenotare le Stuben, preziose e ricercate, che rappresentano un ambiente davvero unico per una cena diversa. Dalla Wein Stube del 1600 alla Stube gotica del 1300, fino alla più intima Fondue Stube: location esclusive e suggestive, che rimandano alla magia di tempi lontani.

Natura e architettura si fondono armoniosamente in questo Hotel situato direttamente sulle piste da sci

Natale tra mercatini e Krampus. Vivere la magia del Natale al Bad Moos è un’esperienza tutta speciale! Una passeggiata nel paesaggio innevato e silenzioso, un punch caldo davanti al caminetto e all’albero di Natale decorato, tutto è curato nei minimi dettagli. Immancabili i mercatini di Natale: già il 23 novembre 2018 ha inizio quello di San Candido che prosegue fino all’Epifania. All’insegna delle tradizioni, mette in mostra antiche usanze, artigianato locale e specialità gastronomiche in un clima di festa e gioia. Dall’1 al 16 dicembre 2018 è la volta del Natale in montagna al lago di Braies, una location

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suggestiva che renderà unico il mercatino all’insegna di prodotti tipici e artigianali. Ma in Alto Adige, si sa, non c’è Natale senza Krampus! Chi non vuole perdere questo evento può assistere, l’8 dicembre 2018 a Sesto, al 13° corteo dei Krampus che vedrà sfilare ben 600 diavoli con le loro terrificanti maschere.

BAD MOOS DOLOMITES SPA RESORT Via Val Fiscalina, 27, 39030 Moso, Sesto BZ Tel. +39 0474 713 100 E-Mail: info@badmoos.it www.badmoos.it

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SPECIALE vallagarina

Il Natale nei Palazzi Barocchi di Ala Alla porte del Trentino dal 24 novembre e fino al 6 gennaio vi aspettano i Natali della Vallagarina. Un magico viaggio tra castelli medioevali e palazzi barocchi, borghi e città, per scoprire i mercatini della tradizione, ammirare i percorsi presepi, vivere atmosfere internazionali, e gustare i sapori d’inverno. Un viaggio che comincia ad Ala “Città di Velluto”, con il suo Mercatino di Natale che si svolgerà nei weekend che precedono il Natale: 24-25 novembre, 1-2, 8-9, 15-16, 22-23 dicembre, negli eleganti palazzi barocchi del borgo. Proprio qui viene proposto un rinnovato connubio tra artigianato, musica

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e architettura con manufatti in ceramica, carta e legno, oggetti contemporanei di design, tessuti, e originali decorazioni natalizie. L’alternarsi delle proposte artistiche nei diversi weekend è accompagnato dagli intrattenimenti musicali, per immergersi in un affascinante atmosfera di luci, suoni e immagini, inusuale esperienza natalizia d’ispirazione barocca, con piccoli concerti pomeridiani nel salone dei concerti, tra i palazzi e nelle suggestive corti del centro. Tanti gli appuntamenti in programma tra i quali le coinvolgenti visite guidate in costume, a lume di candela, dell’Associazione Culturale Vellutai e le attività dedicata ai bambini. Anche loro, veri protagonisti del Natale, troveranno uno spazio con laboratori a tema e divertenti animazioni. Non potranno poi mancare i prodotti locali, piatti trentini e vini del territorio, eccellenze che rendono unica la visita alla città. I sapori e i profumi della Vallagarina ci conducono in un affascinante viaggio enogastronomico, per ricordare la ricchezza e l’autenticità dei prodotti che il territorio produce e lavora secondo tradizioni che si sono mantenute nel tempo. Vignaioli, viticoltori, agricoltori e ristoratori animano il centro storico della Città di Velluto per proporre e raccontare i loro prodotti e la loro storia, e regalare persistenti esperienze di gusto. Da non perdere, infine, la bellissima e scenografica mostra dedicata al Presepio barocco napoletano, allestita nel salone di uno dei palazzi del borgo: un inedito percorso scenografico tra storia, tradizione e la cultura presepiale, famosa in tutto il mondo. Ala, la Città di Velluto, con il suo Mercatino di Natale alternativo, tra suggestione, storia, bellezza e tradizione, ci racconta e fa rivivere un’atmosfera d’altri tempi.

Informazioni e prenotazioni: Natale nei Palazzi Barocchi Tel. 0464 674068 www.nataleneipalazzibarocchi.it Azienda per il turismo Rovereto e Vallagarina Tel: 0464 430363 info@visitrovereto.it visitrovereto.it/natale

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Fashion

WEEK

Vestiti a festa

Più sensuale con le trasparenze o dal profumo retrò con drappeggi e maxi spalline, l’abito rimane un evergreen irrinunciabile

Natale è alle porte, e con lui oltre alla disperata ricerca dei regali arriva anche il pensiero di cosa indossare durante le feste. Inutile dirsi che anche quest’anno le proposte sono veramente tante, ma tra i fashion diktat emersi dalle passerelle delle fashion weeks la tendenza vedo-non vedo sembra essere una di quelle che spopola di più. Gli abiti see-through diventano un vero e proprio must-have di stagione, da utilizzare in sovrapposizione ad altri abiti o, in versione più sensuale, a pelle, con lingerie in vista. Trasparenze a parte, un’altra tendenza di questo inverno vede il ritorno dell’abito da cocktail. Per chi non lo sapesse l’abito da cocktail nasce negli anni del proibizionismo americano in cui, nelle case private o nei jazz club nascevano i cocktail party, in cui l’abito da sera era considerato troppo impegnativo. Quest’anno l’ispirazione di questi mini party dress si avvicina agli anni 80, in particolare a personaggi come Madonna e Cindy Lauper, e si percepisce soprattutto nelle maniche e spalline maxi, nei drappeggi e nelle pailettes.

Il grano

di vittoria bisutti

Rosae D’Onika Il nuovo marchio “Rosae D’Onika nasce dalla passione dell’imprenditrice e produttrice, Donika Kiselkova, per il fascino e la cultura del made in Italy. Il nome del brand, che deriva dalla combinazione tra il nome della fondatrice e la parola latina “Rosae” evoca già una collezione elegante e sofisticata. La nuova capsule collection, che vanta di 35 articoli presentati già come outfit, per semplificare la scelta degli abbinamenti, è dedicata ad una donna di classe, dinamica ma comunque attenta ai dettagli. Le linee e i tagli dei capi sono puliti e delicati, realizzati in materiali pregiati come il raso, la georgette di seta e il cotone laminato, spesso impreziositi da dettagli che donano un tocco di modernità e originalità. Tra i capi musthave della collezione troviamo il kimono in seta, declinato in tanti modelli e colori.

della vita

La nuova collezione di Pandora “il grano della vita” raccoglie ispirazioni classiche legate agli elementi naturali. Tra queste, il grano, da sempre simbolicamente associato ad abbondanza e prosperità, rappresenta il filo conduttore di tutta la linea. L’elemento ricorrente di bracciali, pendenti e charms è la spiga, e anche le stesse lavorazioni e venature dei gioielli ricordano scintillanti fasce di grano. Le stesse pietre di zirconia vengono utilizzate per riprodurre la forma dei chicchi di grano sugli orecchini. Tutte le creazioni sono realizzate in argento 925 sterling e in Pandora shine (argento 925 sterling placcato in oro 18k).

Coach, tra

artigianalità e modernità Quest’anno Coach celebra la poliedrica New York grazie ad una nuova edizione dell’iconica Dreamer Bag

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Il marchio Coach nasce a Manhattan nel 1941 come azienda a conduzione familiare. Grazie all’impegno e dedizione sono necessari solo pochi anni per far diventare il brand di fama internazionale, tanto da essere il primo marchio di pelletteria oltreoceano ad entrare nel panorama della moda mondiale, grazie all’idea di utilizzare la pelle pregiata e resistente, impiegata per realizzare i guanti da baseball, per la realizzazione di borse. Oggi Coach decide di celebrare la città dove tutto ha avuto inizio: la dinamica e sorprendente New York, e lo fa con una speciale edizione dell’iconica Coach Dreamer Bag. La borsa, nata dalla collaborazione con l’artista romantic-dark Chelsea Champlain, è stata rivisitata con rose, falene notturne e teschi floreali, che si appoggiano su uno sfondo con tonalità che ricordano i classici colori autunno-invernali come il borgogna e il verde bottiglia.

Il grano, simbolo di inizio e prosperità, è l’elemento conduttore della nuova collezione A/I Pandora

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Fashion

Cappotti

WEEK Un cappotto giallo renderà più audaci le grigie giornate invernali

dai colori forti Un cappotto giallo renderà più audaci le grigie giornate invernali. Altro capo spalla di quest’inverno è il parka ma in versione maxi, sia per look formali ma anche per quelli più casual. In alternativa il piumino, ma over e corto. La trama check già di tendenza lo scorso anno, si riconferma con rivisitazioni moderne nella silhouette come per il gessato, un grande classico sempre cool. Più giovanile il total look in denim, che dall’estate si estende anche ai capi invernali. Anche la felpa con cappuccio sotto al cappotto, fa sempre tendenza. Un ritorno agli anni 80 lo decretano le spalle, sempre più maxi e strutturate. Diciamo che c’è di tutto, dai ricami ispirati alle figure animali, all’etno al floreale e al mix’n’match, il più difficile da interpretare, tra trame, tessuti e motivi.

street style,

nuove ispirazioni è sempre più una certezza che i trend più forti nascono dalle strade e subito diventano quelli più interessanti. Complici i social che in tempo reale fissano momenti e stili. E a cui la moda si ispira replicandoli in passerella. Dalle città e dalle vie di tutto il mondo, look street style eclettici e impeccabili, come i cappotti doppiopetto in stile militare, completi sartoriali, tute sportive e accessori vari decretano lo stile da seguire e al quale ispirarsi. Come per il college jacket e la dolcevita, abbinata al panta classico e a una scarpa sportiva, può rappresentare una semplice eleganza ma al tempo stesso sofisticata e di personalità.

di antonio scolari

capodanno

Lo smoking? Sempre elegante Sempre più moderno e meno istituzionale, lo smoking è un classico che non tramonta. Nelle ultime collezioni, grazie ai tagli, ai dettagli e alle forme più asciutte, è diventato più sexy e attrattivo. E per capodanno è un tocco di eleganza in più. Nelle sue versioni più diverse, è sempre più trasversale, da quella a pantalone stretto per i più giovani, a quello con la giacca nera di velluto. Non mancano quelle più osate per questo indiscusso capo maschile, in velluto colorato. Perfetta la classica scarpa in vernice, ma per sentirsi meno formali, è stata sdoganata anche la sneaker.

La moda per l’ufficio

Iniziamo dalle giacche, più corte, ispirate agli anni ’60 e che quest’inverno, oltre ad essere sartoriali, saranno anche un po’ british e a quadri maxi. La camicia è a righe importanti e larghe o in alternativa il collo alto, mentre per il cappotto va di moda quello a doppiopetto e con collo di pelliccia. Sono solo alcuni dei cosiddetti capispalla chic per il business man che ai piedi metterà stringate in cuoio, sia marroni che nere, oppure il mocassino con nappine, decisamente nero, che quest’inverno fà cosi tendenza.

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Dalle città e dalle vie di tutto il mondo, look street style eclettici e impeccabili

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MUSICA cinema & arte Teatro Ponchielli

BACI ROVENTI E VERI FUCILI TRIONFA UNA TOSCA “DAL VERO” In questa Tosca è tutto vero. Il coltello della fascinosa omicida che scivola pericolosamente in buca; il bicchiere di quel mancato brindisi con Scarpia, infranto maldestramente ed abbandonato accanto al cadavere, con il pubblico quasi divertito nonostante la drammatica scena. Ma sono veri anche i baci, gli slanci passionali, fanciulleschi ed incontenibili, tra la Diva ed il suo Cavaradossi; e vera, verissima, è la fucilazione. Al Ponchielli di Cremona è andato in scena per la bella regia di Andrea Cigni l’ennesimo capolavoro. In buca, l’orchestra dei Pomeriggi Musicali respirava e ribolliva come uno straordinario mantice sotto la guida del giovane Valerio Galli. Luciano Ganci era un Cavaradossi di grande equilibrio ed eleganza. Accanto, la Tosca di

Al Ponchielli di Cremona è andato in scena, per la bella regia di Andrea Cigni, l’ennesimo capolavoro

VISTI PER VOI AL CINEMA

Virginia Tola, inizialmente positiva, via via affondava sotto il peso di una vocalità rigida ed appesantita. Lo Scarpia di Angelo Veccia continua invece a stupirci per coraggio, modernità, acuta investigazione: più che un satiro perverso, un aguzzino dai garbati modi da gentiluomo, compressi in una tensione che pare divorarlo. Un uomo solo, amaro, oppresso dal suo ruolo. Un assassino che per un attimo svela il suo volto umano, e con esso la sua smorfia tragica. Bravo come sempre il coro di OperaLombardia preparato da Diego Maccagnola, qui insieme alle voci bianche “I piccoli musici” di Mario Mora.

di elena kraube

THE OLD MAN & THE GUN

COLETTE

L’ultimo film di Redford racchiude una carriera intera, i ruoli che lo hanno consacrato, la passione che non lo ha mai abbandonato. La vita incredibile del rapinatore di banche Forrest Tucker, sempre diviso tra il carcere e l’ebbrezza di saper andare contro la legge.

Quando Colette sposa Willy lascia per la prima volta la sua campagna e viene catapultata nella Parigi libertina. La scoperta della passionale vita coniugale, gli intrighi ed i tradimenti di cui è circondata, le ispirano una serie di racconti autobiografici. Lo straordinario successo letterario viene però attribuito al marito di lei, offuscando la natura stessa di Colette/ Claudine che avrà la sua rivalsa solo dopo che Willy sarà costretto a rinunciare ai diritti sulle opere.

Capri-revolution Un’efficacissima Marianna Fontana nel percorso di crescita di una donna in equilibrio tra diverse visioni del mondo. 1914. Un gruppo di giovani del nord Europa si unisce in una comunità sull’isola di Capri avendovi trovato il luogo ideale in cui sperimentare una ricerca sulla vita e sull’espressione artistica. Sull’isola abita con la sua famiglia Lucia, una capraia la cui attenzione viene attratta da questi “strani” individui a cui inizia ad avvicinarsi.

COLD WAR Un romanzo di belle immagini su un amore tragico, combattuto da barriere politiche e psicologiche. Nella Polonia comunista degli anni Cinquanta/Sessanta due giovani si amano ma devono affrontare gli ostacoli dell’epoca.

DI ELIDE BErGAMASCHI

A PARMA IL FARNESE RIACCOGLIE LA LUCE DEL VERDI D’OLTRALPE A teatro per emozionarsi, immaginare, ma soprattutto per riflettere. La sensazione, da qualche anno a questa parte, è che Parma con il suo Festival Verdi stia progressivamente orientando la barra verso un orizzonte in cui i tradizionali onori in musica al suo più illustre cittadino lascino sempre più spazio a più ambiziose angolazioni. E l’edizione 2018 non ha smentito la matrice. Due opere quasi tradizionali, Attila e Macbeth, al Regio, una chicca in quella casa-confetto che è il teatrino di Busseto, e la vertigine di bellezza e di coraggio al Farnese. L’opulenza maestosa del gioiello voluto da Ranuccio I è stata con il suo stupor ligneo l’ideale cassa di risonanza, alla messa in scena di un “Le trouvère” che Verdi aveva riadattato nel 1857 per il pubblico francese dal Trovatore, con tanto di libretto in lingua ed ampi balletti centrali. In buca era l’elegante bacchetta di Roberto Abbado; sotto la sua guida l’orchestra del Comunale di Bologna si insinuava acuta, straordinariamente empatica, nel tessuto della vicenda. fUn teatro di assenze, bidimensionale, che ama le domande più che le risposte.

VERDI HA FINALMENTE IL SUO “GIORNO DI REGNO” Allestimento “minore” in questo Festival Verdi conclusosi lo scorso 21 ottobre e caratterizzato da produzioni di grande respiro, quello di “Un giorno di regno” messo in scena nel gioiellino bussetano ha forse rappresentato la sorpresa più limpida. In nessun luogo come qui l’unanime consenso a questa brillante pagina giovanile - seconda nel catalogo verdiano e nata negli anni più bui della carriera del Maestro tra lutti e fiaschi - ha il sapore dell’atteso riscatto da un’ingrata fortuna. Un melodramma giocoso in cui sarà l’amore a vincere sulle ipocrisie e sulla storia, così come saranno i giovani ed i loro sentimenti scalpitanti ad avere la meglio sui vecchi parrucconi avidi e calcolatori. Si sorride di un avvenuto cambio di passo della storia. Il resto dell’impresa la facevano le voci, o meglio, gli interpreti, quasi tutti provenienti dalla locale fucina di talenti del Concorso Voci Verdiane.


SILVIA CASILLI BRESCIA MUSEI E CREAZIONI D’ARTE All’età di 10 anni passava le domeniche a copiare con matite e carboncini le ballerine di Degas

Ha dovuto cedere a compromessi di vita l’artista Silvia Casilli. Solo dopo studi scientifici e linguistici, dopo essersi sposata e dopo il terzo figlio, ha seguito corsi liberi di disegno e si è iscritta all’accademia a Brescia. Si è diplomata in pittura nel 2007, pochi giorni prima della nascita del suo quarto figlio. Ora espone le sue opere in Italia e all’estero. Come si definisce Silvia Casilli? «Una persona curiosa, molto riflessiva, dedita alla contemplazione dell’opera della natura e dell’uomo in tutte le sue forme espressive, dall’esplorazione scientifica ai manufatti antichi. È una curiosità intel-

lettuale, ma nello stesso tempo radicata nei materiali per le sensazioni visive, tattili e olfattive che mi danno, ma anche per il senso di memoria che contengono. Questa relazione molto fisica con la materia fa di me una sperimentatrice. Per me l’arte è una forma di alchimia che trasforma la materia in qualcosa di più prezioso, infondendole uno spirito. Riguardo l’insegnamento cerco di trasmettere ai miei studenti la passione per l’arte». Ci parla del suo rapporto con il Museo di Santa Giulia e con Brescia? «Lavoro per Brescia Musei dal 2010, come operatore didattico. Un lavoro bellissimo ma complesso, che richiede un costante studio e la capacità di saper adattare i contenuti alle persone che di volta ci si trova davanti, bambini o adulti. Faccio laboratori e percorsi per gli studenti, in italiano e in inglese e guide per il pubblico adulto. Mi occupo sia del museo storico che della pinacoteca. Brescia è una città ricca di testimonianze di diversi periodi storici. Camminando per il centro si ha l’impressione di compiere un viaggio lungo i secoli tra celti, romani, longobardi, carolingi, veneziani. Non bisogna dimenticare che si tratta di un sito UNESCO». Da cosa parte la sua ricerca artistica? «Dalla natura, non dalla riproduzione della stessa ma l’evocazione delle forze che la muovono. La mia è una visione poetica che vuole rendere percepibile qualcosa che sta al di là del visibile, ma che da sempre è parte della nostra esperienza. Penso alla separazione tra luce e materia primordiale, penso alla genesi del cosmo. Da qui nasce anche la scelta dei materiali: carte, tela, legno, olio, cera, bitume, diluenti, acquarelli, pastelli, carboncino, gesso. Anche la fotografia per me è una forma di pittura e nel modo in cui lavoro, porta alla realizzazione di composizioni informali.

I miei scatti sono ottenuti direttamente, senza ritagliare le immagini, senza elaborazioni di sorta. Fondamentale per me è stato il periodo di residenza d’artista in Finlandia dove mi sono concentrata su questo tipo di lavoro ed ho trovato la giusta via». Letteratura e poesia, come influenzano la sua arte? «L’informale lirico e la poesia sono molto simili. Entrambe evocano dando l’illusione di poter afferrare un senso che invece sfugge e che sembra essere sempre un passo più in là. La poesia è fatta di parole, ma il senso sta nel ritmo, nei suoni, nelle forme che assumono i versi e che attivano direttamente le nostre emozioni. Con l’arte cerco di suscitare questa stessa illusione per creare emozioni. Molti titoli dei miei lavori sono versi di poesie. Quello che leggo influenza profondamente il mio stato mentale e determina la scelta della materia con cui lavoro». Ha ancora senso per lei fare arte oggi? «L’arte ha sempre svolto un ruolo importante nella società perché ha la capacità di muovere a riflessione o di provocare emozioni. Custodisce un aspetto spirituale che sembra sbiadire in questi tempi. E’ una delle vie attraverso le quali coltivare una umanità più aperta». www.silviacasilli.it

DI Barbara Ghisi

OLIVETTI, una mostra le mostre INTERNAZIONALE Dal 6 dicembre 2018 al 24 febbraio 2019 a Torino, al “CAMERA - Centro Italiano per la Fotografia” appuntamento con “1969. Olivetti, formes et recherche. Una mostra internazionale”. A cinquant’anni anni dalla prima esposizione, la mostra attuale, curata da Barbara Bergaglio e Marcella Turchetti, ricostruisce e restituisce non soltanto i contenuti di quella storica mostra curata dall’architetto Gae Aulenti, ma anche la storia dei personaggi che gravitavano dentro e intorno alla società Olivetti e a quella cultura: da Giorgio Soavi a Lord Snowdon, da Ettore Sottsass a Mario Bellini, da Renzo Zorzi a Italo Calvino.

Trento Castello del Buonconsiglio Fino al 24 febbraio SOTTO IL CIELO D’EGITTO Un capolavoro ritrovato di Francesco Hayez

Faenza Museo Internazionale delle Ceramiche Fino al 28 aprile AZTECHI, MAYA, INCA e le culture dell’antica America

Possagno (Tv) Gypsotheca e Museo Antonio Canova Fino al 28 aprile CANOVA GEORGE WASHINGTON

Ferrara Palazzo dei Diamanti Fino al 6 gennaio Eva Jospin SOUS-BOIS

Libri

DI veronica ghidesi

Nel cuore di Yamato

Ho sposato Pablo Escobar...

Uno dopo l’altro, cinque personaggi prendono la parola per raccontare le proprie vicende che, spaziando in epoche diverse e intrecciandosi fra loro, offrono un ritratto lucido della storia politica ed economica del Giappone dal dopoguerra in poi. La logica del lavoro e il ferreo rispetto delle regole condizionano la vita privata e sentimentale: c’è chi li accetta in nome della rinascita del paese, chi finisce per morirne e chi preferisce prenderne le distanze a caro prezzo.

Su Escobar e la sua parabola criminale sono ormai stati versati fiumi di inchiostro, e girati film e serie televisive. Ma nessuno può dire di averlo conosciuto più intimamente di sua moglie, mille volte tradita ma mai lasciata, ricoperta di regali e soldi a patto che non capisse troppo bene quale origine avessero, tenuta vicino il più possibile anche quando la vita era una fuga continua da attentati, forze dell’ordine, cartelli rivali.

CARA NAPOLI

OLGA

“A volte penso addirittura che Napoli possa essere ancora l’ultima speranza che resta alla razza umana.” Luciano De Crescenzo. È un libro che aiuterà a spiegare perché sia necessario cambiare prospettiva su Napoli, perché occorra mostrarla in modo diverso a chi non la vive quotidianamente e ne sente sempre parlare in chiave critica, sottolineando quanto sia una città normale, piena di buchi neri, certo, ma anche di luce, e quanto valga la pena conoscerla, visitarla, viverla.

Breslavia, 1880. Nata da un grande amore, un’unione ostacolata che si risolve in tragedia, Olga, dopo la morte dei genitori, viene cresciuta dalla nonna in Pomerania, dove conosce il figlio del proprietario terriero locale, Herbert. Crescendo insieme, Olga e Herbert si innamorano. Olga è una donna forte e determinata, Herbert un uomo inquieto. Ed è proprio la sua irrequietezza che rischia di distruggere il loro amore, un amore nato, fin dall’inizio, ferocemente osteggiato dalla famiglia di Herbert, e che usa la propria influenza per trasferire Olga, divenuta insegnante, in un’altra città...

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INTERVISTE speciali

Quando si ascolta Paolo Cevoli si viene colpiti dalla varietà delle sue esperienze professionali e dal fatto che riesca a portare avanti sia la sua attività “seria” di imprenditore con competenze nel settore della ristorazione sia l’attività “ludica” che lo ha portato in televisione a diventare uno dei personaggi di spicco di Zelig

paolo Cevoli

Mi piace vedere il lato comico della vita

di giacomo cecchin

P

er molti è il comico di Zelig, per tutti invece è Palmiro Cangini, l’assessore alle attività varie ed eventuali di Roncofritto Superiore, un paese dell’entroterra romagnolo. Questo è infatti il personaggio che ha reso famoso Paolo Cevoli, romagnolo di Riccione, che passa dallo Zelig, il locale, per poi approdare a Zelig, la trasmissione televisiva. Famosi gli slogan dell’Assessore tra cui ricordiamo “Fatti e non pugnette” oppure “Con questo cosa voglio dire? Non lo so. Però c’ho ragione e i fatti mi cosano” e la sua spalla Claudio Bisio, costretto a scrivere improbabili lettere e preda delle sfuriate di Cangini. Tuttavia sbaglia chi considera Paolo Cevoli semplicemente un comico anche perché in realtà la sua esperienza professionale nasce nel settore della ristorazione e solo per una serie di coincidenze approda sul palcoscenico. Ma lo chiediamo direttamente a lui in questa intervista che riserva non poche sorprese. Lei si definisce un imprenditore prestato al cabaret: qual è il suo vero lavoro ovvero cos’ha scritto sulla carta di identità? «Imprenditore. Che come recita il codice civile è “chi esercita professionalmente un’attività economica organizzata ai fini della produzione e dello scambio di beni o di servizi” Io produco e scambio pataccate. Per anni mi sono occupato di ristorazione e alberghi. Da 15 anni ho cambiato settore, ma le regole sono sempre le stesse. Mettere il cliente e lo spettatore al centro. L’ho imparato facendo il cameriere nella Pensione Cinzia di Riccione, alla scuola di CRM dei miei genitori». Da dove nasce la sua comicità? «Dalla realtà. La realtà supera la fantasia perché non ha bisogno di giustificarsi. Mi piace vedere il lato comico della vita. Il pesante lavoro di cercare la leggerezza. Ma soprattutto mi piace raccontare delle storie. La mia comicità non è fatta solo di battute ma da storie». A quale dei suoi personaggi è più legato? «Tra quelli televisivi sicuramente l’assessore Cangini. Con quello sono diventato famoso. Ma da sei anni non c’è più Zelig. Faccio teatro dove interpre-

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photo © Angelo Redaelli

to me stesso. Me stesso è il personaggio a cui sono più legato». In effetti Paolo Cevoli è un comico atipico che non ha paura di cimentarsi con temi che a, a prima vista, comici non sono e spaventerebbero chiunque. Stiamo parlando ad esempio dello spettacolo sulla Bibbia, la quarta produzione teatrale dell’attore, che porta in scena un mondo affollato di personaggi antichi quanto moderni. Dio ad esempio assume le sembianze di un capocomico, quel sempliciotto di Adamo ha a che fare con una

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scaltra Eva, mentre lo sfortunato Giobbe viene deriso dalla moglie e Davide il furbetto è impegnato a studiare come vincere Golia. Gli chiediamo allora come ha affrontato il “libro dei libri”? «Con curiosità e leggerezza. Come il sussurro della leggera brezza del mattino che parla al profeta Elia. Come l’Angelo che dice a Maria di non avere paura. Non bisogna avere paura. Mi sembra uno dei messaggi della Bibbia. Perché in fondo la Bibbia è una commedia. Finisce bene». Paolo Cevoli con questo spettacolo riesce a far ridere, sorridere e riflettere le persone in modo intelligente uscendo anche dall’idea del comico come macchietta o personaggio a una sola dimensione. D’altra parte l’attore romagnolo non è nuovo a sfide di questo tipo come ad esempio quando ha esordito al cinema come regista e attore protagonista del film Soldato Semplice (2015) ambientato durante la prima guerra mondiale e dopo la disfatta di Caporetto. Paolo Cevoli riesce a far ridere anche su argomenti difficili e per questo gli chiediamo, visto che molti dicono che con la crisi non c’è niente da ridere: come si fa a far ridere la gente? «Per me bisogna volergli bene. Se non vuoi bene alle persone come fai a farle ridere? Lo dice anche un proverbio tedesco: “Was sich liebt, das neckt sich.” Chi si ama si dileggia. Circa. E’ così anche nel business del “Da Mangiare”.

Lo dice Sophia Loren: “L’ingrediente segreto di chi cucina è l’affetto che si prova per le persone che mangeranno”». Quando si ascolta Paolo Cevoli si viene colpiti dalla varietà delle sue esperienze professionali e dal

fatto che riesca a portare avanti sia la sua attività “seria” di imprenditore con competenze nel settore della ristorazione sia l’attività “ludica” che lo ha portato in televisione a diventare uno dei personaggi di spicco di Zelig e oggi sul palcoscenico con spettacoli che mettono in evidenza la sua voglia di cambiare. In effetti Zelig è stato un fenomeno di costume e un successo televisivo senza precedenti, riportando la comicità al centro del palinsesto come era già accaduto in passato con trasmissioni come Il Poeta e il Contadino, Drive In, Su la testa e oggi con Colorado Cafè. Chiediamo allora a Paolo Cevoli: Zelig le ha dato la notorietà: si sente un orfano di Zelig? «I figli devono andare via di casa per crescere». è stato comico, scrittore, regista: quale sarà la prossima sfida? «Il web e i ragazzi. Sto lavorando ad una canale mio su YouTube. I ragazzi non guardano la tv, non vanno al cinema né tantomeno a teatro. Stanno sul web. Se vuoi raccontare delle storie ai ragazzi bisogna cercarli li dove sono. Come imprenditore mi piacerebbe aprire una Pensione Cinzia 4.0 e portare il modello della ospitalità romagnola in tutto il mondo. Troppo? Può darsi ma per essere romagnoli veri bisogna essere sburoni». Non c’è che dire, Paolo Cevoli ha l’entusiasmo e la voglia di fare tipica dei Romagnoli (e degli italiani N.d.R) che li porta a non guardare mai alle cose fatte ma sempre alle cose che restano da fare. Sono tanti i progetti che il comico ha in cantiere e in contesti assolutamente diversi gli uni dagli altri. Basti ricordare lo spettacolo che ha debuttato a maggio su Rossini, realizzato in occasione dei 150 anni della sua morte, dove insieme a quattro maestri sassofonisti ripropone la vita del maestro e i suoi brani più importanti, sempre in chiave ironica e divulgativa. La chiave del registro di Cevoli è proprio quella di far divertire ma raccontando delle storie che in questo modo conquistano e appassionano e diventano parte del proprio patrimonio culturale. Senza dimenticare che sta riscuotendo notevole successo il tour dello spettacolo sulla Bibbia e in prospettiva Paolo Cevoli sta già lavorando ad un nuovo testo questa volta concentrato sul Nuovo Testamento. Troppo sburone il Cevoli: no, romagnolo dentro.


musica/danza/teatro

spettacoli

di federico martinelli

PERLE MUSICALI PER DODI VERONA / TEATRO NUOVO

PAPALEO TRA MUSICA E SUGGESTIONI

Sabato 26 gennaio arriva al Teatro Nuovo di Verona “Perle”, nuovo tour teatrale di Dodi Battaglia. La tournée è dedicata alle canzoni meno conosciute del repertorio dei Pooh e a qualche sorpresa. Si tratta di brani conosciuti dai fan e dai collezionisti degli album mai suonati dal vivo o comunque reinterpretati dall’energia “solista” della sua chitarra. Uno spettacolo che festeggia i 50 anni di carriera di uno dei più straordinari chitarristi europei. Ecco quindi canzoni come “Orient Express”, “Come si fa”, “Danza a distanza”, “Devi crederci”, “Isabel”, “Diritto d’amare” prenderanno nuova linfa. Oltre trenta le canzoni in scaletta tra cui numerose appartenenti alla carriera solista di Dodi e chissà che nei bis non sarà proposto anche qualche grande successo, oltre allo storico “Buonanotte ai suonatori”.

MANTOVA / GRAN TEATRO PALABAM

Sarà una vera e propria sorpresa “Coast to Coast”, nuovo spettacolo di Rocco Papaleo in scena il 7 dicembre a Mantova. Il titolo strizza l’occhio al celebre film che ha raccontato sentimenti ed emozioni di un viaggio lungo la Basilicata, sua regione d’origine. “Se uno spettacolo ha bisogno di una presentazione, vale il sospetto che non si presenti da solo. Viceversa, se si presenta da solo, vale il sospetto che la presentazione sia superflua”, raccontano dalla produzione. Che suggerisce l’idea di un viaggio, ma in effetti è un po’ vago. Non precisa se sia di piacere o di lavoro. Se sia di sola andata o se preveda un ritorno. In questo caso, a differenza del film, non dice da dove a dove. Non indica un’andatura. Non definisce nulla, se non l’intenzione di uno spostamento. E poi “Coast to Coast” vale anche per tragitti di altra natura. Da un malessere a un’allegria, da un malinteso a un accordo, da uno sgarbo a una gentilezza.

“Coast to Coast” è l’impossibilità di fermarsi, è il senso del viaggio che compiamo ogni giorno, tutti i giorni. Il comico sarà accompagnato da una band composta da pianoforte, basso e contrabbasso, tromboni e ukulele

SINFONIE E CANZONI, TRA CLASSICA E CONTEMPORANEA BRESCIA / BRIXIA FORUM Giovanni Allevi è pronto a calcare i prestigiosi palchi della penisola per festeggiare l’incanto del Natale con l’Orchestra Sinfonica Italiana. Il concerto proporrà inaspettate e sorprendenti nuove esecuzioni oltre a un’originale rilettura, per pianoforte e orchestra, delle più amate melodie natalizie di sempre. Un “Equilibrium Christmas Tour” inedito, che saprà scaldare il cuore di grandi e piccini all’insegna di quel particolare genere musicale ai quali l’artista ci ha abituati.

ALBANESE E I SUOI PERSONAGGI BRESCIA / BRIXIA FORUM

Il 15 dicembre appuntamento con Antonio Albanese e il suo nuovo spettacolo: Personaggi. Non si tratta di un monologo ma di un vero e proprio spaccato sulla comicità, così irriverente ma altrettanto attuale. In scena rivivranno quei “personaggi” che in questi anni abbiamo imparato a conoscere e ad amare dal piccolo e dal grande schermo. Sono volti dove la nevrosi, l’alienazione, il soliloquio nei rapporti umani e lo scardinamento affettivo della famiglia, l’ottimismo insensato e il vuoto ideologico contribuiscono a diventare sintesi di vizi e disagi dell’uomo moderno. A tessere la trama di questa nuova fatica teatrale, oltre ad Albanese, anche Michele Serra. “Vorrei che dopo un mio spettacolo tutti si sentissero un po’ meno soli, un po’ più allegri”.

ODeSSA ORCHESTRA LEGNAGO (VR) / TEATRO SALIERI

Sabato 12 gennaio, alle 20:45, appuntamento con “Concerto n. 1 in Mi bem. op. 107 per violoncello e orchestra” di Dmitrij Šostakovič e “Sinfonia n. 7 in La maggiore op.92” di Ludwing van Beethoven. Scritto nel 1959 “Concerto n.1” prevede un organico ridotto, quasi da orchestra da camera, per permettere un adeguato risalto solistico al violoncello, in dialogo spesso con il corno. Ad eseguire questo capolavoro, come per quello di Beethoven, l’Orchestra Filarmonica di Odessa, diretta dal 1993 da Hobart Earle che accompagnerà Alexey Stadler, uno dei più interessanti violoncellisti dell’ultima generazione.

GREASE… IL CULT DEL 1978 ARRIVA A MANTOVA

DIRTY DANCING…PROIBITO NON SENTIRE IL RITMO

TEMPO DI RISATE A MANTOVA! ARRIVA BATTISTA

Il 7 dicembre al Gran Teatro PalaBam appuntamento con “Grease” nella sua edizione prodotta da Compagnia della Rancia, per la regia di Saverio Marconi. Vent’anni di repliche, oltre 1.750.000 spettatori per un inno all’amicizia, agli amori indimenticabili e assoluti dell’adolescenza.

14 dicembre torna al Gran Teatro Palabam di Mantova “Dirty Dancing”. Titolo da record, successo planetario al cinema, nella versione teatrale l’allestimento ha la capacità di conquistare e coinvolgere gli appassionati del genere e di avvicinare una nuova parte di pubblico.

21 dicembre, Gran Teatro Palabam. Tutto è pronto per accogliere la travolgente ironia di Maurizio Battista, celebre non solo come comico ma anche come attore, conduttore televisivo e regista. La sua satira prende di mira i comportamenti delle donne negli aspetti della quotidianità.


night life TRA IMPEGNO E DIVERTIMENTO

A VERONA UN ORIGINALE SHAKESPEARE VERONA / TEATRO MODUS Il 26 gennaio appuntamento con l’Associazione Simpario e il “suo” “Sogno di una notte di mezza estate”. “Questo spazio verde sarà il nostro palcoscenico”, mette in bocca Shakespeare al capocomico di un gruppo di attori improvvisati chiamato ad allietare le nozze dei propri sovrani con una pièce teatrale. In assenza di sala prove li accoglierà il bosco. Nello stesso bosco si muovono altre storie ben più tese di questa: due coppie di ragazzi in fuga dalla propria città e in cerca d’amore, e una vera e propria battaglia tra il re e la regina delle fate, a suon di folletti e incantesimi. E poi c’è la corte che sembra essere l’unico ambiente reale ma lascia qualche interrogativo.

VASCO BRONDI, da verona RIPARTE LA SUA CARRIERA SOLISTA

Proseguono gli appuntamenti al Teatro Nuovo di Verona. Come sempre all’insegna dell’eterogeneità le due rassegne principali “Il Grande Teatro” e “Divertiamoci a Teatro” presentano una ricca selezione di alcune tra le più applaudite drammaturgie della stagione con protagonisti artisti di fama nazionale. Dal 4 al 9 dicembre, per l’adattamento teatrale di Luca Doninelli, appuntamento con “I miserabili” di Victor Hugo. L’allestimento, per la regia di Franco Però, vede in scena gli attori del CTB, del Teatro Stabile del Friuli e Teatro degli Incamminati e di Franco Branciaroli. Spazio, poi, dall’11 al 13 dicembre a “La Famiglia Addams”, commedia musicale per la regia di Claudio Insegno, basata sui personaggi creati da Charles Addams su musica e liriche di Andrew Lippa e libretto di Marshall Brickman e Rick Elice. Anche in questo caso un cast di professionisti e nomi noti tra cui spicca il brioso ed estroso Gabriele Cirilli. Saranno poi Ambra Angiolini e Matteo Cremon (5, 16, 17,

VERONA / TEATRO FILARMONICO

IL TALENTO E L’ENERGIA DI ZOPPELLO S.g. LUPATOTO (VR) / CINETEATRO ASTRA Venerdì 14 dicembre appuntamento con “Don Chisciotte, tragicommedia dell’Arte”, di e con Marco Zoppello per una produzione “Stivalaccio Teatro”. Venezia. Anno 1545. Salgono sul patibolo gli attori Giulio Pasquati e Girolamo Salimbeni accusati di eresia. Non resta altro che cercar di prendere tempo nell’unico modo che conoscono: recitando! Ma non esistendo commedie per due soli attori, i due si vedono costretti a ripescare il racconto di un marinaio: un tal Miguel de Cervantes. Prendono così avvio le avventure di Don Chisciotte e Sancho Panza, filtrate dai ricordi e dall’estro dei due saltimbanco, che arrancano nel tentativo di procrastinare l’esecuzione. E se non rammentano la storia alla perfezione si improvvisa rimasticandola in un toscoveneto condito di emilianismi e partenopeismi. Duelli, salti, capriole, lazzi ma anche uno sguardo critico nei confronti dell’inquisizione.

Il 7 gennaio appuntamento con il cantautore veronese Vasco Brondi che, dopo l’esperienza nel gruppo “Le luci della centrale elettrica”, sceglie la carriera da solista per raccontare nuove storie ed emozioni. La stessa formazione, però, accompagnerà Brondi in questo suo primo tour teatrale, spettacolo nel quale si mescoleranno le canzoni scritte in questi dieci anni a letture e racconti. Cinque album, due libri, una graphic novel, una serie di incontri importanti da cui sono scaturite collaborazioni preziose. Sarà occasione per presentare l’album “Tra la via Emilia e la via Lattea”, disco che racconta il viaggio con le “Luci”, alcuni inediti e due cover, una di Francesco De Gregori e una dei CCCP.

18, 19 gennaio) ad aprire la stagione dopo la pausa natalizia. Impegnati nel testo di Warren Adler “La guerra dei roses” con Massimo Cagnina e Emanuela Guaiana saranno guidati dalla regia di Filippo Dini in questo adattamento dell’omonimo romanzo del 1981 divenuto poi un successo cinematografico per la regia di Danny De Vito. Spazio a un altro volto noto: Maria Amelia Monti. L’attrice, dall’8 all’11 gennaio, in scena con “Miss Marple, giochi di prestigio”, giallo di Agatha Christie per l’adattamento di Edoardo Erba, sarà accompagnata da un gruppo di attori guidati dalla regia di Pierpaolo Sepe. Ancora un grande della risata, dal 22 al 25 gennaio, allieterà il pubblico con la sua inconfondibile ironia: Vincenzo Salemme. L’artista partenopeo sarà impegnato in “Con tutto il cuore”

MISTERI ENIGMATICI MANTOVA / TEATRINO DI PALAZZO D’ARCO Dall’11 gennaio al 3 febbraio l’accademia “Francesco Campogalliani” presenta “Il fantasma di Canterville”.

MICHELE VIGILANTE e la forza della natura VERONA / TEATRO MODUS Venerdì 11 gennaio 2019 debutta “L’uomo che piantava gli alberi”, nuovo spettacolo di e con Michele Vigilante. Uno sguardo che si apre sulla potenza della natura.

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DAPPORTO, un borghese piccolo piccolo MANTOVA / TEATRO SOCIALE Martedì 8 gennaio spazio alla trasposizione del grande romanzo di Vincenzo Cerami nella magistrale interpretazione di Massimo Dapporto, attore capace di rendere il ridicolo e il tragico nello stesso tempo, con sfumature di grande umanità.

commedia da lui stesso scritta, diretta e interpretata. Lo accompagnano sul palco otto attori per una storia “quotidiana” ricca di divertimento e spensieratezza. Dal 29 gennaio al 3 febbraio appuntamento con Pierfrancesco Favino in scena con “La notte poco prima delle foreste” di Bernard-Marie Koltès. L’attore, che firma l’adattamento teatrale, è diretto da Lorenzo Gioielli. Un testo intenso e di contenuto, un poema “teatralissimo” che sconta i problemi dell’identità, della moralità, dell’isolamento, dell’amore non facile. La stagione prosegue fino ad aprile. Per prenotazioni e informazioni: www.teatronuovoverona.it

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A Natale, mettici il



FARAONA AL CARTOCCIO 1 gallina faraona di circa Kg. 1,3, 1 hg. Di pancetta, 1 limone, salvia, rosmarino, basilico, olio, sale, pepe Emulsionare il succo del limone con una tazzina di olio gli aghi di un ramoscello di rosmarino e 5 o 6 foglie di basilico, sale e pepe. Aromatizzare l’interno della faraona con un ramoscello di rosmarino, 4 foglie di salvia, 6 foglie di basilico, sale e pepe, cucire l’apertura e legarla con spago da cucina, poi adagiarla nell’emulsione preparata, girandola ogni tanto e lasciandola insaporire per due ore. Sgocciolarla, coprire il petto con le fette di pancetta, avvolgerla in un foglio di carta da forno e cuocerla in forno caldo a 180° per due ore. Servirla tagliata a pezzi con la pancetta tagliata a striscioline.

il mio natale di flora lisetta artioli

VELLUTATA DI PATATE CON OSTRICHE

MISTO DI RADICCHIO, INDIVIA BELGA UVA E NOCI

8 ostriche, 400 gr. di patate a pasta bianca, 3 porri, ½ litro di latte, 40 gr. di burro, sale, pepe

INSALATA DI CAPPONE E MELAGRANA 1 cappone, 200 gr. di valeriana, 30 gr. di uvetta, 1 bicchierino di cognac, 1 carota, 1 costa di sedano, 1 cipolla, 1 limone, olio extravergine d’oliva, sale e pepe. Per decorare: una melagrana e 60 gr. di pinoli Lessare il cappone in una pentola colma d’acqua salata con sedano, carota, cipolla e una fettina di limone per circa un’ora e mezza. Sgocciolarlo, spellarlo e sfilettare la carne tenendola da parte. In una ciotola versare il cognac, allungarlo con mezzo bicchiere d’acqua, immergervi l’uvetta e farla ammorbidire. Dividere la melagrana in due, sgranare la metà, raccogliere i chicchi in un bicchiere e spremere i chicchi dell’altra metà con uno schiacciapatate. In una ciotola emulsionare con una forchetta mezzo bicchiere di olio e quattro cucchiai di succo di melagrana, sale e pepe. Raccogliere in un piatto la valeriana, condirla con metà emulsione, distribuire sopra i filetti di cappone l’uvetta strizzata, i chicchi di melagrana, insaporire con la restante emulsione.

Stoccafisso Norvegese, tANTE ricette per una Vigilia coi fiocchi! ioni s r u c s E rmet 90 gou

Aprire le ostriche, togliere il mollusco, conservare la loro acqua di vegetazione e metterle in frigorifero. Sbucciare le patate, tagliarle a dadini, poi tagliare a rondelle la parte bianca dei porri. In una casseruola portare a ebollizione un litro di acqua, salare, tuffare le patate e i porri, cuocere per 40 minuti circa, scolare, tenere da parte l’acqua di cottura, frullare e versare in una casseruola, aggiungere il latte caldo, il burro, un pizzico di pepe, cuocere a fuoco moderato lasciar addensare mescolando di tanto in tanto. Alla fine aggiungere l’acqua delle ostriche e se la vellutata fosse troppo densa aggiungere qualche mestolo di acqua di cottura delle patate e porri, mescolare con cura quindi versare nelle singole ciotole adagiandovi sopra i molluschi freddi delle ostriche.

Il calore delle feste, la tavola decorata per l’occasione, la gioia della famiglia riunita: Natale, con la sua magia e la sua atmosfera, sta per arrivare! Per l’occasione, il Norwegian Seafood Council, la Commissione Norvegese dei prodotti ittici, presenta tre ricette a base di un prodotto simbolo di un Paese fantastico come la Norvegia: lo Stoccafisso. Realizzate dallo Chef del Ristorante Trippa di Milano, Diego Rossi, queste proposte esaltano i gusti raffinati e sopraffini del prodotto, garanzia di altissima qualità e perfetti per la realizzazione di piatti adatti alla cena della Vigilia, solitamente a base di

pesce. Ma perché scegliere lo stoccafisso norvegese per le ricette natalizie? La risposta a questa domanda deriva dal fatto che sono davvero tante le ragioni per mangiare pesce, ancor di più se di ottima qualità! Aggiungerlo alla dieta comporta, infatti, un’ampia gamma di benefici per tutto il corpo, grazie alla preziosa unione di proteine, vitamine, minerali e acidi grassi Omega 3.Ultima ragione, ma non meno importante: il gusto! Lo stoccafisso ha un’ottima capacità di adattamento agli ingredienti tipici della tradizione italiana, rendendo possibile la creazione di tante ricette gustose e nuovi abbinamenti!

2 cespi di radicchio rosso precoce, 3 cespi di indivia belga, 150 gr. di acini di bianca tagliati a metà, 70 gr. di gherigli di noce, prezzemolo, succo di limone, olio, zucchero Tostare leggermente in un padellino i gherigli di noce. Mescolare insieme mezzo bicchiere di olio con due cucchiai di succo di limone, un cucchiaino di zucchero e tenere da parte. Raccogliere in una insalatiera le foglie di radicchio spezzettate, l’indivia belga tagliata a rondelle, i gherigli di noce, un cucchiaio di prezzemolo tritato, condire con l’emulsione preparata, mescolare bene, sopra cospargere i chicchi d’uva e servire.

n. 2 Aprile-Maggio 2013


IL BUONGUSTAIO

la nuova focaccia di Tabiano alla canapa e agli zuccheri naturali biologici

Il senza glutine per eccellenza Tra i prodotti senza glutine più innovativi, Le Farine Magiche propongono una linea completa di prodotti naturali gluten free, realizzata per la preparazione di impasti dolci e salati, senza rinunciare al gusto e alle performance di lievitazione. Grazie ad un costante lavoro di ricerca, che non dimentica mai la tradizione, Le Farine Magiche propongono prodotti naturali sempre adatti alle esigenze di un’alimentazione equilibrata, come la linea bio delle Farine dell’Orto con la Farina di Ceci e la Farina di Lenticchie. Innovazione e qualità è un binomio che è diventato il punto di forza vincente anche di Decorì, l’altro brand del Gruppo Lo Conte. La sua linea di lieviti ne è una dimostrazione, l’unica certificata Vegan, con 4 lieviti Bio, 5 per intolleranti ai lieviti e 5 senza glutine, tra cui il lievito istantaneo Mille Usi a base di estratto di uva senza aromi e senza glutine, ideale per chi desidera preparare dolci e pietanze salate in modo veloce, e il Classico Vanigliato a base di cremore tartaro e arricchito con aroma naturale di vaniglia Bourbon del Madagascar, ottimo per chi cerca un lievito che doni volume a torte, biscotti e pasta frolla. Decorì presenta anche l’ultima novità: le Candeline MANGIAMI, le uniche candeline sul mercato pensate per essere accese, soffiate e mangiate, al gusto di vaniglia, gluten free, premiate come uno tra i prodotti più innovati dell’anno al Brand Awards 2018, l’iniziativa che premia le migliori “performance” di marca nei beni di largo consumo. www.locontenaturalimenti.it

CHEF STELLATI SUL PODIO La ricerca ha evidenziato come complessivamente le 10 società di proprietà di chef stellati che hanno conquistato il vertice della classifica nel 2017 hanno incassato nel loro complesso poco meno di 73 milioni di euro mettendo a segno una crescita media superiore al 10%. Il dato, inoltre, è destinato a migliorare ulteriormente nel 2018 grazie alle nuove attività avviate dalla maggior parte di questi gruppi o al rafforzamento delle attività esistenti. Il podio 2017 vede sul “gradino più alto” la famiglia Cerea (Da Vittorio, 3 stelle Michelin), che consolida la leadership per fatturato tra le società degli chef d’alta cucina dal momento che, con le attività collegate ed in particolare il catering, dove sono leader, hanno incassato complessivamente 17,9 milioni di euro, in crescita del 3,5%. A seguire i fratelli Massimiliano e Raffaele Alajmo, presenti non solo in Veneto con il tre stelle Le Calandre e con La Montecchia, Gran Caffè Quadri, e Amo T Fondaco dei Tedeschi ma anche a Parigi e tra poco a Milano in Corso Como, che sono cresciuti di quasi il 18% raggiungendo un fatturato di 13,4 milioni. Il terzetto di testa è completato da Antonino Cannavacciuolo che mette a segno una crescita a doppia cifra (+25%) con la società Capri creata assieme alla moglie Cinzia Primatesta e che, grazie anche alla diver-

n. 6 Dicembre-Gennaio 2019

Quest’anno la sfida per il Natale 2018 di Pasticceria Tabiano si concentra su una nuova focaccia che sposa il mondo della salute: per questo si è scelta la canapa come base dello storico dolce di Salsomaggiore Terme. La canapa (e in particolare i suoi semi) possiede proprietà antinfiammatorie ed antiossidanti; rinforza il sistema nervoso; combatte diverse malattie respiratorie (asma, sinusite, tracheite), della pelle (eczemi, acne), cardiovascolari, e aiuta nella prevenzione di colesterolo, artrosi e arteriosclerosi. La focaccia alla canapa sarà realizzata con zuccheri naturali e biologici: il dolce a pasta lievitata con 36 ore di lievitazione, che già è povero di grassi (solo l’11,3% contro il disciplinare del 16% minimo di contenuto lipidico per l’uso del termine Panettone) viene preparato con solo dieci zuccheri biologici selezionati nella ricetta: zucchero

di canna biologico, zucchero moscovado, sciroppo di agave, miele, sciroppo di acero, melassa, zucchero di cocco, malto di riso, zucchero cristallino di uva e malto d’orzo. www.pasticceriatabiano.it

successo per sweet & wine Successo per l’evento organizzato dall’Associazione Culturale Hostaria, in collaborazione con il Comune di Villafranca, di degustazione del vino declinato nella sua veste più dolce: a Villafranca di Verona, lungo il viale principale, Corso Vittorio Emanuele e fino al Castello scaligero, si è svolta lo scorso novembre la prima edizione di Sweet & Wine, evento dedicato all’eccellenza storica della pasticceria locale, la “Sfogliatina di Villafranca” e al giusto abbinamento di vino. Sweet & Wine ha animato la cittadina non solo con selezioni di vini dolci e assaggi di tipicità gastronomiche ma anche con festosi concerti. Erano presenti, con il proprio stand, le quattro storiche pasticcerie del comune: il Caffè Fantoni, la Pasticceria San Giorgio, la Pasticceria Molinari e la Pasticceria Roveda. A far da cornice alle pasticcerie di Villafranca c’erano una decina di cantine vinicole: Cantina Gorgo, Le Bon Vin, Casarotto, Collis Wine Group, Fornaser, la selezione di vini dolci del veronese e di quelli internazionali di Qualità Club Selection e Franchini Vini. Erano presenti gli stand che hanno preparato piatti della tradizione veronese e italiana, le famose sbecolerie.

sificazione dei bistrot, raggiunge quota 9,9 milioni di euro. In classifica a scalare compaiono molti fra i nomi più prestigiosi della cucina italiana d’autore: Carlo Cracco in quarta posizione con 8,1 milioni in crescita dell’11,6% e in attesa di raccogliere i risultati dall’ingresso in Galleria, effettuato quest’anno; Enrico Bartolini al quinto posto che con le nuove aperture in Italia (Trattoria Bartolini all’Andana, Glam a Venezia, Casual a Bergamo e altre ancora) è riuscito a crescere di oltre il 30% per un giro d’affari di 6,1 milioni aggiudicandosi il ruolo di top performer del 2017. E poi a seguire: Perbellini, Berton, Romito e gli Iaccarino di Don Alfonso. La famiglia Cerea

DALL’ iTALIA ALLA GRECIA PER LA TUTELA DEL MARE Si parte con il nuovo programma di MED COOKING 2019: informare, promuovere e tutelare per “alimentare il Mediterraneo”. Parte da queste linee guida l’edizione 2019 del Mediterranean Cooking Congress, evento organizzato dalla società By Tourist, giunto alla VI edizione ed itinerante sulle coste del Mediterraneo. La kermesse giunta alla VI edizione navigherà dunque nel 2019 tra le coste italiane con tappe a Castellammare di Stabia, il 24 marzo; a Venezia il 30 settembre, a Taormina il 28 ottobre. Il momento congressuale si svolgerà in navigazione verso la Grecia il 1° ottobre. Focus del prossimo anno saranno “acqua e pesca”. Acqua intesa come risorsa primaria per il genere umano e fondamentale per alimentare il Mediterraneo, osservando quindi le risorse idriche delle coste italiane e con progetti di marketing specifici puntare alla tutela di tali risorse.

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Guida

Ristoranti

Tre Cristi Milano Cambio di chef al ristorante Tre Cristi Milano nel quartiere futurista di Porta Nuova Varesine: Franco Aliberti lascia il ristorante stellato La Preséf in Valtellina per approdare a Milano, prendendo il posto di Dario Pisani e, prima ancora, di Paolo Lo Priore. Lo chef, classe 1985, propone una cucina tutta sua, improntata all’ottica dell’esaltazione delle singole materie prime, presentate in diverse consistenze e sfruttando tutte le parti commestibili di frutta e verdura, in un puro “gioco di apparenze”, che inganna i sensi con giochi visivi e gustativi. Due i menu firmati dallo chef. “In Città”: 8 portate che sono un omaggio di piatti a Milano, dedicati non solo ai prodotti della tradizione, ma anche alle persone che hanno “arricchito” la città, proponendo un cambiamento. “A Due Passi da Milano”: 10 portate per un menu attento al cambio delle stagioni che raggruppa tanti piccoli produttori di nicchia, segnalando per ciascun piatto gli ingredienti e la distanza dalla città. Sorpresa, divertimento e illusioni sensoriali che vengono esaltati da una studiata linea di oggetti di design che hanno come fonte ispiratrice lo skyli-

ne e la tradizione milanese: un piccolo tram, come nell’immaginario collettivo di una Milano anni Cinquanta, sarà il veicolo per portare agli avventori una delle prime portate, quasi fosse un ingresso alla città. Salernitano di Scafati, Franco Aliberti vanta già esperienze e riconoscimenti notevoli. Ha collaborato con professionisti del calibro di Alain Ducasse, Massimo Spigaroli, Massimiliano Alajmo, Gualtiero Marchesi, Massimo Bottura, Gianluca Fusto, Corrado Assenza, Gino Fabbri e Leonardo Di Carlo. Tel: 02 29062923 www.trecristimilano.com

Franco Aliberti

TERRAZZA CALABRITTO È un ingrediente segreto quello che accompagna la cucina creativa di Terrazza Calabritto, il ristorante di Napoli dal 2001 che è sbarcato a Milano, in Viale Monte Grappa 7, nel nuovo quartiere della moda e del design. È la sapidità marina che viene declinata con maestria in ogni piatto per scatenare una straordinaria esperienza di gusto. Con questa idea, Enzo Politelli ha trasformato la tradizionale cultura gastronomica napoletana in un inedito viaggio sensoriale. I sapori sono quelli antichi, che vengono gelosamente custoditi nei ricettari delle nonne, e l’interpretazione è assolutamente audace, sorprendente, contemporanea. Quella di Terrazza Calabritto non è una semplice rivisitazione della cucina napoletana, bensì un’eccezionale ricerca emozionale che nasce da una sperimentazione coraggiosa, ma consapevole. Ogni piatto è una narrazione in cui gli accostamenti di sapori stimolano l’immaginazione e i profumi famigliari risvegliano i ricordi dell’infanzia. Fra conscio e inconscio, prende vita un crescendo di sensazioni a cui non si può resistere.

locanda del gastaldo E’ un caldo ed accogliente ristorante ubicato tra le provincie di Mantova, Brescia e Cremona in quel di Sorbara di Asola (Mn). Tutto è fatto rigorosamente “in casa” e la qualità si sente e fa realmente la differenza. Generosi gli antipasti, con salumi, crostini di polenta e verdure in agrodolce. E’ senza dubbio la pasta, sapientemente preparata da chef Gianna Fornari, la protagonista del locale: spaghetti con guanciale e carciofi, agnolotti al radicchio rosso, Capunsei di Volta Mantovana, Tortello Amaro di Castel Goffredo, i classici Tortelli di Zucca mantovani o di Erbette, senza dimenticare le paste al torchio che rappresentano un must del locale. Spiccano tra i secondi piatti il petto d’anatra con arancia e melograno e il luccio in salsa, arrosti e grigliate, ossobuchi e cappello del prete all’Ancellotta. Non perdetevi il gelato al fiordilatte con cioccolato caldo oppure il dolce della casa. Ampia la carta dei vini. Un locale da consigliare anche per cene aziendali ed anniversari viste le sale private adatte per tali occasioni. Tel: 0376 719 84 www.locandadelgastaldo.it

La ricetta dello chef la paella dello chef Astarita del ristorante “Da Filippo” Ingredienti (4 persone) 350gr. di riso, un cosciotto di pollo, 150gr. di lonza di maiale, 150gr. di piselli, 2 peperoni rossi e 1 verde, 2 zucchine, 200gr. di fagiolini, 1 carota, 2 limoni, 2 calamari, 250gr. di gamberi, 4 scampi, 2 totani, 1 polpo, 400gr. di cozze, 1 cipolla, 1 spicchio di aglio, 2coste di sedano, 1 cucchiaio di paprika dolce e uno forte, 2 bustine di zafferano, 1 bicchiere di vino bianco, peperoncino, olio extravergine di oliva e sale q.b. Procedimento Tagliare fagiolini, zucchine e carote a dadini, mentre i peperoni un po più grandi e saltarli in padella. Sbollentare i piselli per 5minuti. Tagliare il pollo e la carne di maiale. Rosolarli nella cipolla e sedano, sfumare con il vino e aggiungere la paprika. In una padella capiente mettere la carne e le verdure già preparate e far saltare tutto insieme. In una altra padella con olio e aglio rosolare i totani i calamari ed il polpo precedentemente tagliati a rondella. Quindi unire la carne con le verdure al pesce. Intanto preparare un 1,5 l itri di brodo vegetale con lo zafferano ed una volta arrivato ad ebollizione aggiungere nella padella con tutti gli ingredienti. Far bollire, aggiungere i limoni grattugiati e versare il riso coprire con i gamberi e gli scampi. Infornare per 20 minuti a 180gradi. Nel frattempo aprire le cozze. Appena pronto il riso aggiungere le cozze prima di servire in tavola.


il ristorante

yard restaurant il piacere dell’innovazione

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n ristorante con una bella proposta diversificata: dal Libano con i falafel alla newyorkese Waldorf con sedano rapa, mela verde e noci in salsa waldorf allo yogurt, dalla noodle soup orientale ai Mac&Cheese, i maccheroncini di pasta all’uovo gratinati al formaggio cheddar con polpa di granchio tartufata, dalla Francia con la Onion&Brie Cheese, zuppa di cipolle con formaggio brie e crostini di pane di grano duro agli States con la 50oz Tomahawk, passando dall’abbinamento Lobster&Chicken (astice, pollo, riso basmati alla curcuma e latte di cocco) al sushi. Immancabili anche i dolci da tutto il mondo come il Banana Tiramisu o il Caramel Brownie. Aperitivo e light brunch, una cena veloce e informale, un buon cocktail e un’aria internazionale fino a una vera e propria cena NY style accompagnano una proposta piatti suddivisi in starters, first courses, main courses, sides e desserts, come nella migliore tradizione internazionale. Otto vetrine molto ampie che guardano due vie, ma anche una piccola stanza riservata. Un originale Airstream degli anni (70) portato direttamente dagli States, filari di luci he scendono dai soffitti e grandi piante arredano Yard Restaurant con uno spunto internazionale, easy, giovane quanto accogliente e familiare. Incontriamo Jacopo Natale, uno dei soci di Yard. Da quanto tempo siete aperti? Siamo aperti da un anno. Ma l’idea di questo ristorante nasce molto prima: io viaggio molto e questo potrebbe essere il classico ristorante che si trova all’estero andando a New York piuttosto che a Miami, Boston, Parigi e l’idea è stata proprio quella di voler portare un ambiente realmente internazionale a Verona, città che vive di palcoscenici internazionali. Abbiamo Vinitaly, la stagione Areniana, Fieracavalli, eventi che meritano questo tipo di contesto in fatto di ristorazione. Non è un caso che mi ritrovo ad avere come ospiti professionisti che, con qualche ospite straniero al seguito, scelgono il nostro ristorante per far vedere una realtà differente della tipicità che esprime la nostra città. Sembra in contrasto col fatto che il turista vuol assaggiare le tipicità locali ma, dall’altra parte, qui proponiamo anche piatti con pro-

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a cura di M.T. San juan

dotti locali, per esempio facciamo un risotto al tartufo della Lessinia che usiamo anche nel nostro hamburger. Ci piace un po’ la contaminazione, prendere spunto da qualcosa che arriva da molto lontano ma interpretarlo con una materia prima italiana e con il modo di vedere italiano che è un must. Siete in 4 soci: tutti venite dal settore ristorazione? Meramente ristorativo sono l’unico; gli altri hanno solo qualche piccola esperienza alle spalle. Mio padre gestiva vari ristoranti tra cui uno dei migliori ristoranti di Verona, il Cenacolo, con ospiti del calibro di Pertini, Maradona, etc. e ho avuto il privilegio di vivere una ristorazione d’eccellenza. E’ cambiato molto nel settore negli ultimi 20 anni? Si, è cambiato anche il modo di fare delle persone e son cambiati gli usi e i costumi: sempre più persone si trovano a viaggiare all’estero ad assaggiare dei piatti che quando tornano in Italia non riescono più a trovare. Ripeto, la nostra idea nasce da queste basi. Proponiamo in menù un astice col pollo e uno potrebbe dire: “mamma mia che bestemmia!”. In realtà non è così, perché scegliamo un pollo particolarmente selezionato, una tenerezza particolare che ben si sposa ad un alimento nobile come l’astice, e dà origine a un piatto veramente prelibato. L’anno scorso in menù proponevamo il filetto con il granchio, carne e pesce insieme con un risultato eccezionale. All’estero va tantissimo per esempio il filetto con l’astice e probabilmente nel prossimo menu lo inseriremo. I menu variano in base alla stagionalità? Mi piace avere due menu: primavera estate ed autunno inverno. All’interno di questi menu abbiamo dei piatti del giorno. Il vostro chef è italiano? Assolutamente si. Mi segue in modo eccellente nella filosofia del ristorante anche se in cuor suo rimane un amante dei risotti. Direi che raramente ho trovato uno chef tanto bravo a realizzare risotti. La vostra tipologia di clienti? All’inizio eravamo un po’ titubanti perché, oltre al turista straniero puntavamo alla clientela di Verona e città limitrofe e sappiamo bene quanto, soprattutto il veronese, sia legato alla tradizione. Invece la sorpresa è stata che ad essere oggi il no-

stro zoccolo duro siano quei clienti che, una volta stati allo Yard, tornano perché si sono trovati bene. Da Brescia, Mantova, Verona, Vicenza… Poi me lo lasci dire, anche se non spetterebbe a me dirlo: vuoi la bellezza del locale, vuoi la particolarità del menu, ho avuto la fortuna di avere già qualche ospite illustre come Fernando Alonso, Federica Pellegrini, Jerry Calà, Morgan, Filippo Magnini. L’altro giorno è venuto qui a pranzo Chef Perbellini. Allo Yard devo dire che siete generosi nelle portate. Io non amo troppi ghirigori, non amo il barocco nei piatti ma amo più le cose semplici: se una persona viene a pranzo o a cena deve trovare un appagamento che non deve essere solo nell’occhio, solo nel gusto ma anche nella giusta quantità di cibo che gli viene proposto. Io vado spesso a cenare in ristoranti stellati e mi piace dire che non vado a mangiare ma a fare un’esperienza culinaria. La scelta della materia prima viene da fornitori che ha avuto per anni nella precedente esperienza con suo padre? Certamente, anche se ci siamo allargati in tal senso sempre alla ricerca di materia prima di alto livello. Ho una sicurezza in più quando vado a proporre al cliente un piatto se conosco perfettamente il percorso che ha fatto la materia prima per realizzarlo. Yard è un locale davvero unico nel suo genere. Si, l’ingresso è una zona bar, chiamiamola così, che incarna il classico ristorante estero: ci si siede per un cocktail, si assaggia qualcosa e poi ci si va a sedere al ristorante e si cena lì. Molte persone, soprattutto il venerdì, sabato e domenica, stazionano in quella zona per un discorso un po’ più informale mentre la seduta al ristorante è decisamente più classica. Per l’arredamento ci siamo affidati all’architetto Luca Toniolo che ha capito perfettamente cosa volevamo ed è riuscito a tradurlo in materia. Non abbiamo scoperto l’America perché viaggiando troverete molto della filosofia che esprime a livello d’architettura lo Yard nei ristoranti che frequenterete all’estero. YARD RESTAURANT Corso Cavour 17/a - Verona Tel. 045 464 5069 www.yardrestaurant.it

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gourmet

panettoni d’autore tradizione natalizia con il Re dei dolci Italiani

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orna a Monza dal 1 al 24 dicembre la terza edizione di “Panettoni d’Autore”, un’iniziativa dedicata alla tradizione natalizia con protagonista il Re dei dolci Italiani. Dieci Maîtres Pâtissiers, accomunati dal rispetto dell’antica tradizione artigianale dolciaria, ci proporranno una rivisitazione del panettone selezionando ingredienti tipici regionali Italiani e sbizzarrendosi con forme non sempre convenzionali. Le loro creazioni, sia dal punto di vista degli ingredienti sia delle tecniche impiegate, sono prodotti unici e irripetibili per qualità e gusto e saranno disponibili con un mix di gusti differenti in dieci esclusive Boutique Monzesi. Durante l’inaugurazione dell’evento, 1 dicembre dalle 16.30 alle 19.30, sarà possibile trascorrere un pomeriggio goloso e degustare, nelle Boutique che hanno aderito all’iniziativa, le esclusive versioni del panettone. Un modo divertente per passeggiare per le vie del centro storico e scoprire declinazioni sempre diverse di questo dolce in un mix di sapori regionali inediti. La Boutique Andros offrirà a tutti i golosi una grande varietà di Panettoni rigorosamente a “lievitazione Naturale”, creati per mano del tre volte campione del mondo nelle arti della Pasticceria: Roberto Rinaldini. Dall’immancabile versione tradizionale allo straordinario connubio di sapori con fragoline di bosco, ciliege e crema vegana al pistacchio, rimarrete incantati dalla bravura di uno dei più grandi maître pâtissier d’Italia. Bitossi conquisterà con il Tradizio-

Giancarlo Morelli

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A CURA DI m.t.sAN JUAN

L’EVENTO MONZESE, DEDICATO AL RE DI LIEVITATI, VEDRÀ 10 TOP MAÎTRES PÂTISSIERS PROPORRE UNA RIVISITAZIONE DEL PANETTONE SELEZIONANDO INGREDIENTI TIPICI REGIONALI ITALIANI E SBIZZARRENDOSI CON FORME NON SEMPRE CONVENZIONALI

nale panettone artigianale di Vincenzo Tiri. Esportato fino in Giappone, è realizzato con oltre 40 ore di tripla lievitazione utilizzando ingredienti selezionati come le scorze d’arancia di Tursi candite in casa. Una seconda versione prevede invece una delle sue migliori varianti: caffè e cioccolato bianco, un abbinamento delicatissimo con odori di vaniglia. Demà Atelier sedurrà con un imperdibile in quanto a gusto: il conclamato cioccolato rosa è l’ultima scoperta in pasticceria e punta a convincere i palati per la sua bontà. Il Nuovo Atelier ha scelto l’innovazione del Panettone al cioccolato Ruby di Mario Bacilieri per stupire gli appassionati del Re dei Dolci Natalizi. Julie Chic porterà a Monza la purezza del sapore delle tre stelle Michelin di Da Vittorio, capace di animare la tradizione con profumi, fragranze ed emozioni grazie al suo Tradizionale Panettone e alla versione al cioccolato: acclamato per l’abbondanza di canditi, glasse, gocce di cioccolato e la sofficissima pasta dorata. Le Menegatto stuzzicherà i palati con l’imperdibile dolce di “Pantigliate”, glassato con pere e cioccolato firmato Alessandro Servida. Conosciuto dal grande pubblico per la sua presenza in tv nel programma “Detto Fatto”, ma soprattutto in quanto membro dell’Accademia Pasticcieri Italiani, è una garanzia nel mondo dell’alta pasticceria italiana. Montrasio Arte presenterà a tutti i golosi l’autenticità del panettone Classico realizzato dalla prima stella del firmamento Michelin: Giancarlo Morelli. Con i sapori e i profumi della tradizione, questo lievitato è un inno all’artigianalità più vera, alla qualità che sa

animare e incantare i palati con fragranze ed emozioni d’altri tempi. Ottica Barzaghi attirerà tutti i golosi mettendo in mostra il Panettone cioccolato e lamponi. Una personale rivisitazione di Mauro Morandin che unisce questi raffinati sapori a una sapiente ricerca di arance e cedri di Calabria, canditi nel laboratorio di SaintVincent senza l’intervento di null’altro se non acqua e zucchero, sprigionando così un profumo fresco e intenso, unito a quello suadente della vaniglia. Punti e Fantasia renderà omaggio al premiato “Miglior Panettone” di Maurizio Bonanomi. Con l’intramontabile Classico Milanese propone un must conosciuto e apprezzato in tutto il mondo, mentre con il Panettone Pere e Cioccolato offre a tutti la possibilità di assaggiare un impasto morbido e aromatizzato, una chicca nel mondo dell’alta pasticceria italiana. Remida proporrà l’innovazione con la speciale tecnica di preparazione in vasocottura del Maestro Denis Dianin. Dal classico con finissimo cioccolato e cubetti di arancio candito alla premiata versione con albicocca e fava tonka, sono conservate ed esaltate nel tempo tutte le caratteristiche di questo dolce. Non mancheranno poi i classici, anche nella versione Integrale con albicocca, famosa per sprigionare all’assaggio tutto il ricco sapore agrumato dell’arancia candita e la dolcezza dell’uvetta. Trend presenterà Paolo Sacchetti, il maestro dei lievitisti italiani e vice presidente dell’Accademia Maestri Pasticceri. Con il famoso Giulebbe sia in versione panettone sia plumcake, è caratterizzato da una pasta lievitata leggera, arricchita con pregiati fichi di Carmignano e una nota croccante conferita dalle noci. Un calibrato equilibrio fra dolcezza e leggerezza! Monza si inebrierà di profumi e sapori, accompagnando le persone in un percorso a dieci tappe, non solo attraverso il gusto: la novità di questa edizione, per la giornata di apertura, sarà infatti la presenza di un esperto in decorazioni che realizzerà live, in ogni Boutique che aderirà all’iniziativa, un oggetto natalizio originale ed esclusivo - come addobbi per l’albero di natale, ghirlande, centrotavola, calendario dell’avvento, biglietti di auguri - per dare un tocco personale al Natale. Come sempre, i panettoni saranno in vendita per tutta la durata della manifestazione, dal 1 al 24 dicembre 2018, alla fine della quale parte del ricavato andrà a favore del progetto “Paese Ritrovato” della Cooperativa La Meridiana, il primo Villaggio in Italia dedicato alla cura di persone con forme di demenza e affette dalla sindrome di Alzheimer.

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Dal 1 dicembre al 7 gennaio ci sarà un’esposizione di Presepi delle artiste Elena ed Elisa Brindani | www.artistante.it Ingresso libero


Il sommelier consiglia a cura di MARCO MORELLI

LA VITICOLTURA E LA PESCA SONO UNA PARTE IMPORTANTE DEL SETTORE ECONOMICO DELLA CROAZIA. IL VINO VIENE COLTIVATO SU UNA SUPERFICIE DI CIRCA 60.000 ETTARI

UNA 3 GIORNI ALLA SCOPERTA DELLA STORIA DI VRBNIK E VINODOL

sapientemente preparato dagli chef croati presenti per l’occasione. Eccoci giunti alla giornata finale del “battesimo del vino”. Il Vinotel Gospoja, per l’occasione, si veste a festa e ci viene proposta, dopo la cerimonia di benedizione, una pregiata selezione di carni ed insaccati di maiale nero della Slavonia, sapientemente preparati dai produttori locali. La carne è molto saporita e caratterizzata

Il nostro viaggio avviene in l’occasione del “battesimo del vino” nel giorno di San Martino, direzione Croazia isola di Veglia, ci aspetta una tre giorni all’insegna dell’enogastronomia locale, presentata e spiegata dai migliori chef croati, accompagnati da spettacoli folkloristici della tradizione. L’appuntamento è presso Vinotel Gospoja a Vrbnik, un grazioso wellness hotel gestito dalla Famiglia Toljanic. Li ci aspettano i vini della Cooperativa Agricola Gospoja che accompagnano una cena a base di pesce preparata dall’Executive Chef Dino Knezevic. Spiccano, tra le sei portate del menu, gli scampi di Quarnero crudi, riconosciuti dai gourmet come i migliori al mondo, i cubetti di tonno del Mediterraneo e la zuppetta di mare del Golfo di Quarnero. I vini prodotti con uva Zlahtina, tipica dell’isola, si presentano profumati e molto caratteristici, dal premiato spumante ai vini fermi. Il secondo giorno, l’esperienza gustativa si sposta in direzione Vinodol presso la Cantina Pavlomir, dove assaggiamo i vini di questo acclamato produttore, trasferitosi dopo la guerra nella “Vallis Vinearia”. Insieme alla tipica Žlahtina troviamo lo Chardonnay, il Cabernet Sauvignon, il Franconia, il Pinot Bianco, il Moscato e soprattutto una produzione proveniente dalle sponde del Danubio, la Grasevina. Della stessa Slavonia, in abbinamento, assaggiamo i vari tagli del maiale nero sempre

otello nerodilambrusco ceci Denominazione: Emilia IGT Vitigni: lambrusco maestri Alcol: 11% Formato: 0.75l Consumo ideale: 2018/2021 Temperatura di servizio: 12/14 °C Momento per degustarlo: Cena tra amici Tipologia: Rosso Abbinamenti: Primi di terra PREZZO INDICATIVO: EURO 7,50

“Quintessenz - Kalterersee” 2017 Kaltern Annata: 2017 Denominazione: Lago di Caldaro Vitigni: schiava 100% Alcol: 12.5% Formato: 0.75l Consumo ideale: 2018/2021 Temperatura di servizio: 16/18 °C Momento per degustarlo: Pranzo in famiglia Tipologia: Rosso Abbinamenti: Antipasti di terra PREZZO INDICATIVO: EURO 11,30

da un colore rosa chiaro. La quantità e la composizione del grasso intramuscolare, caratteristica propria dell’allevamento in libertà, le dona un sapore unico che la rende diversa da tutte le altre razze. Wellness, coccole, buon cibo e vino mescolati all’ospitalità croata di Senad Uzelac, Boni Cuk e Franjo Toljanic, promotori di questa iniziativa, fanno di questo tour un’ esperienza che resta impressa nella mente e nel palato (AM).

Bolgheri DOC “Varvàra” 2016 Annata: 2016 Denominazione: Bolgheri DOC Vitigni: cabernet sauvignon, merlot, syrah, petit verdot Alcol: 14% Formato: 0.75l Consumo ideale: 2018/2026 Temperatura di servizio: 16/18 °C Momento per degustarlo: Cena tra amici Tipologia: Rosso Abbinamenti: Secondi di terra PREZZO INDICATIVO: EURO 17,50

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Inprimo piano

riconoscimento al progetto

Premio ETICORK all’azienda Cecchetto Uno scroscio di applausi ha accolto l’assegnazione del premio Eticork di Amorim Cork Italia al Merano Wine Festival 2018. A riceverlo con emozione sul palco alcuni ragazzi dell’Associazione Italiana Persone Down (AIPD) - Sezione Marca Trevigiana - assieme a Giorgio Cecchetto, titolare dell’omonima azienda agricola di Tezze di Piave che ogni anno, dal 2005, organizza la “Vendemmia solidale del Raboso Piave”. Un’iniziativa che vede questi ragazzi trasformarsi in vignaioli ed enologi, producendo circa 1000 bottiglie di Raboso del Piave, che con orgoglio presentano in primavera presso lo stand della Regione Veneto al Vinitaly a Verona. L’iniziativa è realizzata nell’ambito del Progetto Autonomia Sociale, che li vede coinvolti in tutte le fasi della produzione del vino.

DUCHESSA LIA BARBERA D’ASTI DOCG La Barbera d’Asti Superiore Galanera è un DOGC di alto livello che soddisferà i palati più raffinati, un importante vino dal colore rosso rubino acceso ottenuto da uve Barbera e invecchiato 14 mesi, dei quali circa la metà in barriques di rovere. All’olfatto effonde all’apertura aromi intensi, puliti e gradevoli di ciliegia, prugna e violetta, per lasciare poi spazio a sentori di mora, lampone, cannella, cioccolato e vaniglia, chiaro segno del passaggio in barrique. Al gusto la tannicità conferita dal legno è armonizzata alla freschezza prodotta dall’acidità e arrotondata dalla sensazione dolce dell’alcool. Completa l’equilibrio gustativo la notevole struttura del vino, che presenta un corpo decisamente pieno e robusto. È ideale in accompagnamento a primi piatti, arrosti, selvaggina e formaggi saporiti. Le uve destinate a questa Barbera provengono da un diradamento della produzione, eseguita direttamente in vigneto, e da un attento controllo della maturazione, affinché il momento della raccolta garantisca il giusto equilibrio tra gradazione potenziale delle uve, corposità e freschezza del vino ottenuto. Prezzo Euro 8,90.

È sempre tempo per bere “in rosa” Oggi l’e-Commerce gioca un ruolo fondamentale per il settore enogastronomico, capace di coniugare la rapidità d’acquisto alla profondità dell’offerta. A trainare questa tendenza sono in particolare i Millennials: sul sito vente-privee, pioniere e leader delle vendite-evento online, gli acquisti di vino in Italia sono effettuati nel 37% dei casi da donne under 35 e nel 26% da uomini under 40 rigorosamente anticonvenzionali, anti establishment e attenti alla sostenibilità che privilegiano fare acquisti da smartphone e tablet (sul sito vente-privee l’80% del traffico e il 66% del fatturato nel 2017 sono stati generati da dispositivi mobili). Info:vente-privee.com

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Per il 5°anno consecutivo

Tre Bicchieri al Sauvignon di Tiare Il Sauvignon Tiare 2017 dell’omonima azienda di Dolegna del Collio (Go) si è aggiudicato i Tre Bicchieri sulla Guida Gambero Rosso 2019. E’ uno dei quattro soli Sauvignon friulani che sono stati segnalati con i Tre Bicchieri. E’ il quinto anno consecutivo che il Sauvignon di Tiare viene premiato col massimo riconoscimento dal Gambero Rosso, la più autorevole guida enologica italiana a livello internazionale. La prima volta è stata nel 2014, anno in cui il Sauvignon Tiare 2013 è stato decretato Campione del Mondo, aggiudicandosi la Medaglia d’oro e il Trofeo speciale al Concours Mondial du Sauvignon di Bordeaux, primo (ed ancor unico) riconoscimento di questa portata che viene tributato ad un vino italiano. Nel 2014 Tiare era stata anche eletta dalla Guida Vini del Gambero Rosso “Miglior cantina emergente d’Italia”. Questo straordinario vino voluto e creato con caparbietà e passione da Roberto Snidarcig, si riconferma nel Gotha dei migliori Sauvignon italiani, dove si è distinto anche per l’annata 2017 per il suo inconfondibile carattere e la sua eleganza.

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Una grandissima soddisfazione per Snidarcig, che ha ormai riservato al Sauvignon oltre la metà della produzione aziendale, complessivamente di circa 90.000 bottiglie annue. Quella di Roberto per il Sauvignon è una passione che ha radici lontane, e risale a quando, giovanissimo, ha iniziato a fare il vignaiolo. Il Sauvignon proviene principalmente dai vigneti che abbracciano la sua cantina, al confine fra Italia e Slovenia, e da altri che ha impiantato via via sui colli di Dolegna, fra le zone più pregiate del Collio. Viene vendemmiato filare per filare, a seconda del grado di maturazione delle uve, che viene controllato secondo una metodologia usata a Bordeaux e introdotta in Friuli Venezia Giulia da Giovanni Bigot, l’agronomo e docente universitario di Viticoltura biologica, che Roberto Snidarcig ha chiamato 13 anni fa come consulente in campagna. Info: www.tiaredoc.com

il Pinot Nero ‘CentoperCento’

Prime Alture rosso d’eccellenza Le prossime festività si stanno rapidamente avvicinando e da Prime Alture tra cantina e cucina si affina l’ingegno dando il via libera alla creatività per suggerire sfiziosi abbinamenti da portare in tavola sempre nel segno dell’eccellenza e dell’eleganza. Il re della gamma di produzione dell’azienda casteggiana è il Pinot Nero ‘CentoperCento’. E’ il primo vino prodotto in azienda ed anche la varietà di riferimento. Un IGP ottenuto da uve Pinot vinificate in rosso, seguendo un severo protocollo allineato ai migliori standard di lavorazione, che invecchia per circa un anno in piccole botti di rovere, regalando sentori eleganti e un gusto armonioso e persistente. L’annata 2015, una versione di Pinot Nero quindi relativamente giovane, si sposa bene sia con un primo piatto di struttura come le Tagliatelle di pasta fresca con ragù di Faraona, Nocciole e Grana Padano, ma anche con le carni delicate e bianche, oppure con la cacciagione o con portate di pesce.

Roberto Lechiancole

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ECONOMIA E LAVORO

Consiglieri regionali al fianco di Confindustria Ampia partecipazione alla riunione di zona dell’Alto Mantovano, organizzata da Confindustria Mantova con il delegato dell’area Mario Beschi. Circa una trentina gli imprenditori presenti, pronti ad interagire con i quattro consiglieri regionali che rappresentano il Mantovano al Pirellone, spiegando a viso aperto delle richieste del territorio. Al tavolo del Jhd Hotel, oltre a Beschi e al direttore di Confindustria Mauro Redolfini, sedevano Andrea Fiasconaro (Movimento 5 Stelle), Antonella Forattini (Pd), Alessandra Cappellari (Lega) e Barbara Mazzali (Fratelli d’ Italia). Numerosi i temi trattati, molti dei quali hanno testimoniato l’esistenza di una visione comune e di possibili sinergie rispetto ad alcune priorità. Fra queste la necessità di realizzare la tangenziale di Goito, e più in generale delle lacune infrastrutturali che relegano Mantova ad essere “l’ultima provincia dell’Impero”. Sul banco anche la questione Pirossina, gli aiuti all’internazionalizzazione e all’accesso al credito.

Sotto questo profilo, un punto particolarmente interessante è stato quello relativo al documento programmatico consegnato al Governatore della Regione Lombardia, Attilio Fontana, sottoscritto per la prima volta da tutte le associazioni di categoria mantovane, inclusi i sindacati: “Per molti anni – ha spiegato Redolfini – ci siamo sentiti rispondere che a Mantova non venivano concesse opere strategiche per l’eccessiva eterogeneità delle richieste. Quest’anno abbiamo scavalcato questa obiezione, consegnando al Presidente Fontana un documento unico, sottoscritto da tutti, che contiene le priorità di investimento strutturale della Provincia di Mantova. Il documento è stato consegnato durante l’assemblea pubblica di Confindustria Mantova, ora aspettiamo risposte dalla Regione”. Tutti e quattro i consiglieri hanno ribadito la volontà di offrire il massimo supporto a Confindustria ed alle aziende, accogliendo l’invito del direttore Redolfini ad utilizzare la struttura di Confindustria Mantova

CONNEXT, partenariato INDUSTRIALE

INCONTRI SEZIONE SERVIZI Un trittico di incontri per spaziare dalle tematiche fiscali alla digitalizzazione. Li ha organizzati la Sezione Servizi presieduta da Paolo Arisi. Primo appuntamento con il commercialista ed economista di impresa Romano Bondavalli, che ha illustrato il “Trust” come opportunità a tutela del patrimonio famigliare. Il trust (trust significa affidare) è un istituto giuridico tipico degli ordinamenti di c.d. common law, ovvero degli ordinamenti anglossassoni, la cui finalità è quella di separare dal patrimonio di un soggetto alcuni beni, per il perseguimento di specifici interessi a favore di determinati beneficiari o per il raggiungimento di uno scopo determinato. Il secondo appuntamento ha avuto come protagonista il prof. Marko Bertogna, docente

collaborazione unimore

anche come partner tecnico ed informativo sulle tematiche che possano interessare le aziende: “Prima di approvare provvedimenti legati alle aziende, per ogni dubbio che vogliate risolvere, siamo a vostra completa disposizione”. Una mano tesa accolta da tutti i consiglieri, a cui ha dato voce Barbara Mazzali: “Può capitare che alcune leggi, studiate a tavolino da funzionari molto preparati ma poco avvezzi alla concretezza, abbiano un impatto negativo sulle imprese. Questa perdita di competitività va assolutamente evitata”.

dell’Università di Modena e Reggio Emilia, che ha illustrato i contenuti didattici del corso di Ingegneria Informatica. Si termina giovedì 13 dicembre con Matteo Rizzi di Progesa, che svilupperà il tema riferito ai contributi e agevolazioni disponibili per le imprese.

Collaborazione tra Confindustria Mantova e l’Università di Modena e Reggio per agevolare il trasferimento tecnologico verso le imprese. Di una “integrazione ed interazione sinergica con il territorio” ha parlato Massimo Milani, responsabile del Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Ingegneria dell’Università di Modena e Reggio. Una collaborazione che ha molte declinazioni pratiche, come hanno illustrato agli imprenditori i colleghi di Milani, tutti a capo di dipartimenti strategici di Unimore. “L’università può offrire tempi rapidi di problem solving (risoluzione dei problemi) o di sviluppo, sia sul singolo prodotto, sia su tematiche trasversali come la digitalizzazione o la logistica”. La prima testimonianza di quanto sia importante collaborare con un ateneo l’ha offerta ai numerosi imprenditori intervenuti il presidente della Piccola Industria, Giorgio Luitprandi: “L’innovazione è determinante per la sopravvivenza delle Piccole e Medie imprese, per questo incoraggio i miei colleghi ad affacciarsi a questa opportunità. Io stesso negli ultimi 10 anni ho collaborato con un ateneo”. Alcune aziende sono scoraggiate dai costi di queste collaborazioni, ma in molti casi è possibile abbatterli drasticamente aderendo a bandi regionali, nazionali ed europei o ai vantaggi fiscali. Anche Confindustria può collaborare con Università ed aziende in questa ricerca.

Confindustria continua a rivestire il ruolo di facilitatore per le imprese: “Mi molto piacere – commenta il Presidente di Confindustria Mantova Alberto Marenghi - che Confindustria nazionale abbia colto l’esigenza, nata e richiesta dal territorio di organizzare un grande evento di partenariato industriale. Il 7 e 8 febbraio 2019, a Milano, si terrà Connext, un evento espositivo e di networking digitale sui principali driver di sviluppo per imprese nazionali e internazionali. Una grande business community in cui essere protagonisti di B2B, speed pitching, showcase di progetti innovativi e momenti di confronto dedicati alla crescita del sistema imprenditoriale italiano. Le aziende e i principali player nazionali del mondo economico e finanziario saranno presenti nell’ambito espositivo di quattro aree tematiche coerenti alla visione confindustriale di sviluppo e crescita (“Fabbrica intelligente”, “Aree metropolitane motore dello sviluppo”, “Il territorio laboratorio dello sviluppo sostenibile”, “La persona al centro del progresso”). Alle imprese verrà offerta una vetrina importante oltre che negli spazi espositivi, anche grazie al marketplace digitale appositamente realizzato: uno strumento per incontrarsi, accrescere e migliorare le proprie filiere, conoscere nuovi partner, confrontarsi con stakeholder, Associazioni, operatori commerciali. Connext avrà anche un ambito internazionale, con il coinvolgimento di imprese da un Paese Europeo di grande valore per l’Italia come la Germania, di aziende ed enti provenienti dal Marocco, uno dei più promettenti paesi dell’area mediterranea, e dall’Est Europa e Russia dove i rapporti già intensi delle nostre PMI possono essere ulteriormente stimolati.


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Centinaia di studenti alla Settimana dell’energia Trecento studenti degli istituti tecnici cittadini hanno partecipato all’edizione mantovana della Settimana dell’energia 2018, organizzata da Confartigianato Imprese Mantova e dal consorzio Cenpi a cui aderisce e che offre energia elettrica e gas a prezzi competitivi ad imprese e famiglie. Tema centrale di quest’anno: “Energia e Clima”, che ha rappresentato lo spunto per porre l’attenzione sul surriscaldamento del globo terrestre, le relative cause, i suoi effetti e i comportamenti necessari da parte degli Stati per affrontare il problema. L’evento, tenuto al cinema Ariston, è stato preceduto dalla proiezione di video che hanno illustrato l’attività di Confartigianato Imprese, Cenpi e Job Talent. Quindi sono intervenuti il preside di Confartigianato Imprese Mantova Lorenzo Capelli e il responsabile del servizio rifiuti ed energia Stefano Tassellari. Nel corso della mattinata sono anche state premiate le 4 aziende storiche mantovane aderenti al Cenpi con la consegna di un attestato di riconoscenza. Subito dopo è seguita la proiezione del film “Una scomoda verità 2”, un documentario sull’inquinamento, che sta distruggendo la Terra con effetti drammatici sulle popolazioni dei paesi in via di sviluppo, costrette a emigrare per

cause ambientali. Quello dell’energia, come ha detto Capelli, è un settore in crescita in Europa, ricco di opportunità e di sfide per le nostre imprese ed è naturale, che Confartigianato abbia sviluppato una particolare sensibilità sul tema, accompagnata dalla consapevolezza, che il consumo di energia va di pari passo con la tutela dell’ambiente. Energia e clima fino a pochi anni fa erano visto come fattori opposti ma, oggi, con l’accresciuta sensibilità ambientale e la consapevolezza sulle distorsioni climatiche che si sono determinate, si è affermato sempre più il valore della sostenibilità ambientale, che può diventare anche un fattore di crescita e competitività. Oggi, su mobilità elettrica, efficienza energetica ed energie rinnovabile, si sono create nuove occasione di business, sulle quali possono concorrere positivamente anche gli incentivi pubblici per aiutare le imprese ad essere più sostenibili e ad ottenere un risparmio sulla bolletta energetica. Il problema tutto italiano è che le piccole imprese scontano un grave gap in materia di competitività, perché devono accollarsi maggiori costi in rapporto alle grandi imprese energivore. Un tema che lo stesso presidente ha già posto all’attenzione della stampa locale.

Nuova sede per Patronato e Caaf

Tassellari e Capelli

Inaugurata la nuova sede del Patronato Inapa e del Caaf di Confartigianato Mantova, presenti il presidente Lorenzo Capelli, il presidente dei Pensionati Bruno Marchini, il sindaco di Porto Mantovano Massimo Salvarani e don Franco Bianchi parroco di San Giuseppe Artigiano. Capelli ha detto che l’associazione intende radicarsi sempre più sul territorio mediante servizi agli imprenditori e alle persone. Clelia Peverada, responsabile del Patronato con Francesca Benedini e Milena Aldighieri, ha rilevato come il personale sia consapevole di dover rispondere con efficienza ai bisogni di tutela sociale. Marchini si è detto orgoglioso per la qualità dei servizi erogati al pubblico. Salvarani ha confermato l’interesse del Comune a sostenere le nuove aziende con contributi sui costi di avvio e gli interessi bancari. Don Franco Bianchi, che ha portato l’esempio dell’operosità di San Giuseppe, ha poi donato un quadro raffigurante San Giuseppe opera di Luigi Desiderati.

Albo Autotrasporto le quote 2019

Fatturazione elettronica, Confartigianato aiuta le imprese Oltre 500 gli artigiani e libero professionisti hanno partecipato agli incontri sulla fatturazione elettronica che Confartigianato ha tenuto ad Asola a Castiglione delle Stiviere, Mantova, Poggio Rusco, Bozzolo, Viadana e Suzzara. Il tema ha incontrato un grande interesse per l’innovazione volta a sburocratizzare il sistema della fatturazione cartacea attuale. I funzionari di Confartigianato hanno illustrato la riforma e i servizi che Confartigianato ha attivato per facilitare le imprese nella nuova procedura. Dal 1° gennaio 2019 le fatture dovranno essere generate in forma elettronica e inviate attraverso il sistema di interscambio, che funziona da snodo tra chi emette e riceve la fattura e ha il compito di verificare se il formato del contenuto è corretto e i dati completi. Per sostenere le imprese Confartigianato mette a disposizione degli associati soluzioni utili a soddisfare le esigenze della gestione autonoma della fatturazione tramite software online, della gestione diretta da parte dell’associazione tramite software online e offrendo alle imprese, organizzate con proprio gestionale, l’utilizzo della piattaforma D.H.Zucchetti per la trasmissione e la ricezione delle fatture elettroniche facilitando tutto il processo compresa la conservazione. Il pubblico ha manifestato un grande interesse per l’innovazione presentata, ma ha anche preoccupazione per i cambiamenti culturali e gestionali a carico di ogni impresa. Ad oggi non sono ancora tangibili i promessi effetti di sburocratizzazione fiscale in rapporto alle attuali procedure cartacee.

Confartigianato Trasporti Mantova comunica che il Comitato Centrale dell’Albo degli Autotrasportatori ha approvato, confermando quella degli scorsi anni, la quota di iscrizione dovuta dalle imprese per l’annualità 2019. Il versamento deve avvenire entro il 31 dicembre 2018 in via telematica mediante carta di credito Visa, carta di credito MasterCard, PostePay (privato o impresa), BancoPosta (privato o impresa) oppure con bollettino postale cartaceo precompilato, scaricabile dal sito internet www.alboautotrasporto.it, accedendo nella sezione “pagamento quote”. Il bollettino una volta stampato potrà essere pagato in un qualsiasi ufficio postale. In caso di mancato pagamento della quota 2018 entro il 31 dicembre 2018, l’impresa sarà sospesa. La composizione della quota è formata da una parte fissa dovuta da tutte le imprese iscritte all’Albo a cui si somma una parte legata al numero di veicoli in dotazione dell’impresa. Si aggiunge inoltre una quota basata sulla capacità di carico di ogni veicolo. La prova dell’avvenuto pagamento deve essere conservata dalle imprese, anche per gli eventuali controlli da parte del Comitato Centrale e/o delle competenti strutture delle motorizzazioni provinciali. Per ogni informazione in merito: Confartigianato Trasporti Mantova, tel. 0376-408778.


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FATTURAZIONE ELETTRONICA NUOVO SERVIZIO DI CONFCOMMERCIO Oltre 400 imprenditori e professionisti hanno partecipato nelle scorse settimane al ciclo di incontri sul tema della fatturazione elettronica, che diventerà obbligatoria a partire dal primo gennaio 2019. Duranti i seminari, gratuiti e aperti anche ai non associati, sono state presentate le novità introdotte dal nuovo obbligo e gli strumenti messi a punto dall’associazione per le imprese. Confcommercio ha infatti strutturato uno sportello dedicato, lo “Sportello Fatturazione Elettronica”, e definito un servizio di gestione completa dell’efattura. Il pacchetto proposto, comprende, a prezzi estremamente contenuti, una serie di servizi tra cui: ● Attribuzione e comunicazione codice destinatario; ● Firma digitale dei documenti; ● Invio delle fatture emesse al sistema di interscambio - SDI; ● Ricezione delle fatture passive;

● Conservazione sostitutiva delle fatture emesse e ricevute; ● Verifica, controllo e gestione delle ricevute provenienti dal sistema di interscambio; ● Archivio di consultazione degli impegni inviati. Inoltre, per tutto quel mondo imprenditoriale che ancora ha poca confidenza con le nuove tecnologie, Confcommercio ha studiato un servizio a 360 gradi, che va dall’emissione della fattura alla consultazione finale. Infine, per alcune categorie di imprese, come i pubblici esercizi che necessitano di emettere l’e-fattura in tempo reale, l’associazione mette a disposizione specifici strumenti. SPORTELLO FATTURAZIONE ELETTRONICA T.0376 231234/239 l.guglia@sviluppomantova.it

PERCHè VENIRE A MANTOVA nei prossimi mesi

ATTIVITà STORICHE PREMIATE A MILANO Sette attività storiche aderenti a Confcommercio hanno partecipato il 13 novembre scorso a Milano alla consegna dei riconoscimenti. Si tratta delle gelaterie La Loggetta e K2 di Mantova, delle oreficerie Longhi di Sustinente e Clementi di Mantova, del negozio di alimentari Fratelli Latartara e della Salumeria Bacchi di città, del Ristorante Da Renato di Solferino, del negozio di oggettistica Formis Marinella di Viadana. Regione Lombardia riconosce infatti come attività storiche i negozi con almeno 50 anni di storia. Sono 18mila le imprese ultracinquantenni in Lombardia in tutti i settori economici (il 2,2% del totale delle imprese, quasi il doppio rispetto alla percentuale italiana: 1,2%). Nel commercio e nella ristorazione le imprese in Lombardia con più di cinquant’anni di

BANDO “rinnova” veicoli

attività sono 1.783. Confcommercio Mantova, attraverso lo Sportello Negozi Storici, affianca le imprese nella raccolta della documentazione necessaria e nella presentazione della domanda di riconoscimento. Inoltre lo Sportello assiste le attività già riconosciute nella partecipazione a bandi di finanziamento dedicati predisposti da Regione. SPORTELLO NEGOZI STORICI T. 0376 231221 lcampanini@confcommerciomantova.it

Ha aperto lo scorso ottobre il bando “Rinnova Veicoli” con il quale Regione Lombardia e Sistema Camerale Lombardo stanziano 6 milioni di euro per la concessione di contributi alle MPMI per l’acquisto di veicoli commerciali di categoria N1 e N2 a basso impatto ambientale. Le imprese, a fronte di una rottamazione di veicoli benzina fino a Euro 1/I compreso e diesel fino a Euro 4/IV compreso, potranno beneficiare di contributi fino a 10.000 € a seconda della tipologia di veicoli da acquistare ed adibire al trasporto per conto proprio. I veicoli sui quali sarà concesso il contributo devono appartenere alle categorie N1 e N2 ed essere di tipo elettrico puro, ibrido, metano e GPL esclusivo o bifuel. E’ possibile presentare domanda di contributo fino 10 ottobre 2019. AREA CONTRIBUTI CONFCOMMERCIO MANTOVA Tel. 0376 231216 contributi@confcommerciomantova.it

CONFCOMMERCIO MANTOVA via Londra 2 B/C Porto Mantovano (Mn) T. 0376. 2311 - info@confcommerciomantova.it www.confcommerciomantova.it

L’idea è nata dalle guide turistiche di Confcommercio ma è piaciuta subito anche agli esercenti cittadini. “Perché dovresti venire a Mantova a novembre e dicembre 2018 l gennaio 2019?” è la nuova iniziativa dell’associazione che vede categorie diverse fare squadra e rende ancora più fluidi i confini tra commercio e turismo. “Le agenzie di viaggi e i tour operator con cui siamo in contatto ci chiedevano di continuo cosa ci fosse di nuovo a Mantova, iniziative culturali ma anche eventi che i loro clienti potessero apprezzare. E così abbiamo deciso di costruire un semplice programma dei prossimi mesi, che presentasse le varie cose da fare” racconta Alessia Margonari, presidente di Confguide. Il programma sintetizza, in maniera molto semplice, le principali proposte in corso e in programma nelle prossime settimane, dalle mostre (“Marc Chagall, come nella pittura così nella poesia” a Palazzo della Ragione; “Tiziano/Gerhard Richter. Il Cielo sulla Terra” a Palazzo Te; “Pietre colorate molto vaghe e belle” a Palazzo Ducale), alle imperdibili occasioni di shopping (si parte con il Black Friday il 23 novembre per proseguire con lo shopping natalizio e approdare ai saldi invernali che inizieranno il 5 gennaio), passando per i tour guidati alla città e alle sue bellezze, senza dimenticare la tradizione enogastronomica che ci ha reso famosi e gli appuntamenti più marcatamente natalizi (Thun Winter Village con pista di pattinaggio e Christmas Party in programma il prossimo 15 dicembre). “Questo prodotto è accattivante anche per una platea più locale, alla quale si rivolgono negozianti ed esercenti – aggiunge Stefano Gola, presidente della sezione cittadina di Confcommercio – per cui abbiamo deciso di sostenere l’iniziativa delle guide. Anche ai mantovani interessa riscoprire la nostra città, essere aggiornati sulle cose da fare, a partire, commercialmente parlando, dal Black Friday: un appuntamento molto apprezzato, perché ancora una novità. Con questa semplice iniziativa vogliamo dare un segnale: a Mantova di le proposte non mancano”.


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LA PRESIDENTE ELISA GOVI IL CREDITO è UNA PRIORITà “Le aziende e le banche devono parlare una lingua comune perché solo così riusciranno a realizzare l’obiettivo di far crescere il Paese”. E’ da questa considerazione che Apindustria è partita per lanciare alcuni anni fa un progetto per sviluppare la cultura del credito e che è stato promosso e patrocinato da Elisa Govi quando era vicepresidente di Apindustria. Oggi che la dott.ssa Govi è diventata presidente le abbiamo fatto alcune domande sul tema del credito. Come è nata l’idea di un progetto sui rapporti tra banche e imprese? «Abbiamo pensato che fosse fondamentale lavorare sulle competenze aziendali e per questo è stato strutturato un progetto che prevede diverse linee di azione: la formazione degli operatori, il confronto con le banche, gli sportelli di orientamento e le convenzioni. Anche il nome Itaca che abbiamo dato all’iniziativa vuole richiamare l’idea del viaggio che, nonostante ostacoli e difficoltà, alla fine ti porta a raggiungere una meta. E devo dire che il viaggio non

è ancora finito: molto abbiamo fatto ma tanto resta ancora da fare». Quali sono state le iniziative più apprezzate? «A mio parere il focus è stato soprattutto sulsle attività formative e sugli sportelli. Tra i corsi ricordo soprattutto il master credito che ha ottenuto il cofinanziamento della Camera di Commercio ma che ha realizzato uno dei nostri obiettivi principali: affrontare il credito a 360 gradi partendo dalle basi del conto corrente per arrivare alla lettura della centrale rischi e infine a come negoziare con le banche. Al termine del percorso tutti i partecipanti hanno dimostrato di aver capito che in realtà non si è mai finito di imparare e il vero segreto della gestione efficace dei rapporti con le banche è la manutenzione e il monitoraggio della situazione. Per questo stiamo portando avanti corsi di formazione che servono proprio per una revisione delle competenze degli operatori e per rimanere aggiornati sulle novità». E cosa ci può dire degli sportelli?

INDUSTRIA 4.0 E DIGITALE

Claudio Urbani, presidente di Api Servizi

«Se i corsi avevano l’obiettivo di fornire competenze, gli sportelli sono stati focalizzati su un check-up della situazione aziendale della singola impresa e hanno fornito un orientamento agli imprenditori per capire se la direzione era quella giusta. Gli incontri individuali, assolutamente gratuiti e periodici, hanno messo a disposizione degli imprenditori e dei loro collaboratori professionisti specializzati nei vari settori del credito in modo da fornire la possibilità di un confronto efficace e specificatamente tarato sulle esigenze delle aziende». E per il futuro? «è il momento di fare un cambio di passo. Ci piacerebbe che le PMI fossero valutate non solo attraverso indici, numeri e algoritmi ma anche prendendo in considerazione il capitale intangibile delle imprese: creatività, passione, persone e innovazione. Gli elementi unici che tutto il mondo ci invidia».

FERRARI presidente CONFIMI LOMBARDIA

CONFIMI PROPONE: UN MINISTERO PER LE PMI “Per crescere non serve solo il carburante ma occorre accendere i motori”: da questo slogan è partita Confimi Industria per “scendere in pista” durante l’Assemblea annuale all’autodromo di Monza, con la partecipazione di circa 1000 imprenditori da tutta Italia. Anche Mantova era presente con una delegazione di quaranta imprenditori a questa importante occasione di confronto sulle priorità e sulle strategie da mettere in atto per far ripartire il Paese. “Il lavoro non si crea per decreto, ma si può a volte distruggere per legge – ha esordito il presidente nazionale Confimi Paolo Agnelli rivolgendosi alla politica – come è possibile per le aziende italiane crescere ed essere competitive sul mercato con un costo del lavoro ben

Elisa Govi, presidente di Apindustria Confimi Mantova

Claudio Urbani, presidente di Api Servizi con Matteo Salvini

superiore rispetto alla media europea, una burocrazia che ci assilla e le tasse che gravano sulle nostre imprese per circa il 65,5%?”. E’ stato poi il momento di Matteo Salvini, vice presidente del Consiglio, che ha esordito dicendo “Io amo quest’uomo” riferendosi al presidente Agnelli a conferma dell’apprezzamento per le posizioni di Confimi sottolineando come le PMI vadano ascoltate. Salvini ha invitato il Presidente Agnelli a Roma per discutere della possibile istituzione di un Ministero delle PMI. Nella foto: Paolo Agnelli e Matteo Salvini in un momento di confronto all’Assemblea Confimi.

“Le aziende devono sfruttare le nuove tecnologie per crescere ottimizzando i costi e migliorando la qualità – ha dichiarato Claudio Urbani, presidente di Api Servizi – senza dimenticare la formazione e aggiornamento delle risorse umane perché non serve avere una supercar se la guidi come un’utilitaria.” Api Servizi insieme ad Apindustria ha lanciato ApiTech, un progetto che punta a fare cultura sul tema dell’industria 4.0 e della smart manufacturing non solo attraverso corsi di formazione ma anche e soprattutto organizzando sportelli di orientamento e visite aziendali. “Toccare con mano le esperienze di successo portate avanti da altre aziende è un passaggio fondamentale per la crescita delle competenze – aggiunge il presidente Urbani – l’ultima visita aziendale ci ha portato al laboratorio di realtà aumentata di Schneider Electric a Stezzano (BG) dove abbiamo visto come tecnologia e formazione siano gli elementi fondamentali per un progetto 4.0”. Nel futuro ApiTech vorrebbe diventare un luogo di relazioni e confronto, un hub che connetta professionisti, imprese, università e centri di ricerca per sviluppare una conoscenza condivisa delle potenzialità che l’interconnessione offre alle aziende per rimanere competitive su un mercato in continuo cambiamento.

è Francesco Ferrari, classe 1961 e titolare della Ferrari Costruzioni Meccaniche di Guidizzolo, che da agosto e per il prossimo triennio sarà il nuovo Presidente di Confimi Industria Lombardia. Il neo Presidente, che è stato eletto dalla Giunta regionale all’unanimità, succede a Paolo Agnelli, ora Presidente nazionale del sistema Confimi. “Quella da poco intrapresa è una bellissima sfida e un incarico molto importante - commenta Ferrari – stiamo già lavorando sui temi che sono di continuità rispetto al mandato precedente del Presidente Agnelli. Vogliamo infatti intensificare il dialogo con le Istituzioni regionali coinvolgendo anche tutto il sistema associativo senza perdere l’attenzione sul comparto manifatturiero”. Anche la Giunta regionale si è rinnovata pochi mesi fa, assieme al nuovo Presidente Francesco Ferrari infatti ci sono i Vice Presidenti Paolo Agnelli, Nicola Caloni e Alberto Griffini, assieme poi ai membri di Giunta Mirca Papetti, Gabriella Meroni e Simona Ronchi. “Le associazioni di categoria sono ancora fondamentali per la crescita del Paese – ha concluso il presidente Ferrari – soprattutto quando riescono a dare voce alle esigenze e agli interessi delle imprese”.

Francesco Ferrari, neo presidente Confimi Industria Lombardia


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PSR, RIAPRE IL BANDO PER GLI INVESTIMENTI Dopo due anni di attesa, la Regione Lombardia ha finalmente presentato il nuovo bando Psr relativo all’Operazione 4.1.01, sugli “Incentivi per investimenti per la redditività, competitività e sostenibilità delle aziende agricole”, che si pone come obiettivo quello di stimolare la competitività dell’intero settore primario: «Una misura – spiega il presidente di Confagricoltura Mantova Matteo Lasagna – attesa da lungo tempo nella nostra provincia, che solitamente da sola calamita il 30% delle risorse. Il nuovo bando consentirà alle nostre aziende di poter investire in innovazione e tecnologia, elementi che da sempre sono prioritari per noi». Il bando prevede una dotazione complessiva di 60 milioni di euro, con spesa minima ammissibile pari a 50mila euro e spesa massima pari a 3 milioni di euro. Le domande di contributo potranno essere presentate entro le ore 12 del 31 marzo 2019. Ma quali saranno gli interventi finanziabili? In primo luogo le opere di miglioramento fondiario di natura straordinaria, come la nuova costruzione, la ristrutturazione, il restauro o il risanamento dei fabbricati rurali, o di nuove serre e tunnel. Poi l’impianto e/o il reimpianto di colture arboree specializzate; l’adeguamento impiantistico, igienico sanitario e per la

sicurezza dei lavoratori; l’acquisto e/o realizzazione di impianti e dotazioni fisse per la lavorazione dei prodotti aziendali, la trasformazione e commercializzazione degli stessi, la movimentazione e il trattamento degli effluenti di allevamento e il miglioramento dell’efficienza energetica; l’acquisto di nuove macchine o attrezzature; la realizzazione di strutture per la protezione delle colture dai parassiti; l’acquisto di capannine agrometeorologiche aziendali; la realizzazione o l’acquisto di strumenti per la riduzione degli inquinamenti puntiformi da prodotti fitosanitari; l’acquisto di apparecchiature informatiche. «Permangono però – conclude Lasagna – seri problemi burocratici, che rallentano e appesantiscono queste operazioni da parte degli imprenditori. Non è possibile infatti che, nel 2018, siano necessari ancora chili di carte per svolgere questi adempimenti, sia in fase di presentazione delle domande che in fase di rendicontazione finale. Nell’era della presunta digitalizzazione chiediamo velocità e puntualità, per favorire chi ogni giorno lavora e crea reddito sul territorio».

AVIARIA, ecco il RIMBORSO DEI DANNI

Dopo un’attesa che pareva destinata a non finire mai, finalmente è stato pubblicato il regolamento di esecuzione per il rimborso dei danni indiretti causati dall’epidemia di influenza aviaria, che ha colpito l’Italia e la nostra provincia tra il 2016 e il 2017. I fondi in arrivo dall’Unione Europea ammontano a 11,1 milioni di euro, e coprono i focolai ad alta patogenicità rilevati nel periodo compreso tra il 30 aprile 2016 e il 28 settembre 2017, mentre una quota paritaria è stata stanziata dal governo italiano tramite il Fondo per l’emergenza avicola. Il limite massimo entro il quale erogare gli aiuti è fissato al 30 settembre del 2019, ma la procedura si preannuncia brigosa. Per attivare gli interventi infatti le regioni interessate dovranno innanzitutto individuare i territori interessati, e subito dopo gli interventi ammissibili all’aiuto. A quel punto il ministero per le Politiche Agricole dichiarerà l’esistenza del carattere di eccezionalità dell’evento, indicando i territori che beneficeranno dell’aiuto.

LATTE, RAGGIUNTO L’ACCORDO

REVISIONE MACCHINE AGRICOLE, TUTTO TACE Non arrivano buone nuove sul fronte della revisione delle macchine agricole: «Ad oggi – spiega il direttore di Confagricoltura Mantova Daniele Sfulcini – si è nella completa impossibilità di avviare la revisione, perché il decreto che doveva definirne le modalità non è mai stato emanato». La situazione tocca da vicini gli operatori agricoli, dal momento che risulta già superata la scadenza per i trattori immatricolati entro il 31/12/1973, fissata al 31/12/2017, e si avvicina a grandi passi quella per i trattori immatricolati tra il 1° gennaio del 1974 e il 31 dicembre del 1990, fissata invece al 31 dicembre di quest’anno. «Siamo notevolmente preoccupati – prosegue Sfulcini – perché in caso di controlli su strada, assai frequenti, sono previste specifiche sanzioni che sembrerebbero essere già in vigore, pur essendo noi ancora privi di un quadro normativo di riferimento». Indispensabile dunque fare chiarezza quanto prima sulla questione: «Abbiamo portato all’attenzione delle istituzioni la faccenda, chiedendo una nuova proroga». Fin da subito la scelta di rendere obbligatoria la revisione aveva creato perplessità, per la complessità e l’onerosità dell’adempimento: «Aumentare i livelli di sicurezza in azienda – dice Sfulcini – e ammodernare un parco macchine in alcuni casi obsoleto è fondamentale, ma continuiamo a nutrire dubbi sul numero di veicoli che andrebbero revisionati (più di 2 milioni in tutta Italia), sulle difficoltà economiche legate all’acquisto di nuove macchine, sulla mancanza di incentivi per la rottamazione e sulle difficoltà nel raggiungere le officine autorizzate».

È stato raggiunto poche settimane fa l’accordo per il prezzo del latte alla stalla, firmato tra le organizzazioni di rappresentanza agricole e Italatte, la principale industria di trasformazione italiana (facente parte del gruppo Lactalis). Visto il positivo andamento del mercato, è stato concordato un prezzo fisso per i mesi di ottobre, novembre e dicembre 2018, pari rispettivamente a 37,5 cent/ litro, 38 cent/litro e 38,5 cent/litro, con una media trimestrale pari dunque a 38 cent/litro. Il prezzo medio pagato nel 2018 risulterà quindi essere di 37,4 cent/litro. Le parti inoltre hanno convenuto che dal 1° gennaio 2019 tornerà in vigore il meccanismo dell’indicizzazione: incideranno nuovamente sul prezzo dunque le quotazioni camerali del Grana Padano e il prezzo medio del latte dei paesi Ue, ma saranno introdotti meccanismi che premieranno maggiormente il latte prodotto nel periodo estivo. «La trattativa – spiega Matteo Lasagna, presidente di Confagricoltura Mantova – si è chiusa con un prezzo che ci lascia moderatamente soddisfatti. Questo accordo garantisce maggiori certezze per il futuro delle nostre aziende agricole, anche se non è ancora sufficiente per dare adeguata remunerazione ai produttori. Speriamo che il trend al rialzo venga seguito anche da altre industrie di trasformazione».


ECONOMIA E LAVORO

COMMERCIO E URBANISTICA NUOVI SCENARI Come sono cambiati i numeri del commercio nell’ultimo decennio – da quello di vicinato ai grandi centri commerciali – e come la trasformazione del panorama commerciale ha influito sul quadro urbanistico delle nostre città e sugli aspetti di socialità. Questi i temi al centro del convegno “Urbanistica e commercio, nuove esigenze e nuovi orientamenti”, organizzato da Confesercenti Regionale della Lombardia a Milano, al quale ha partecipato anche la delegazione mantovana dell’associazione. Un appuntamento di riflessione per fare il punto sullo stato di salute del nostro commercio urbano, ma soprattutto per interrogarci sulle tendenze attuali e future, con un occhio particolarmente attento alle dinamiche in corso nel mondo dell’e-commerce e ai fenomeni di trasformazione commerciale che già si stanno verificando all’estero e che presumibilmente, nei prossimi anni, investiranno anche il nostro paese. Al dibattito hanno partecipato Filippo Caselli (Responsabile Commercio Confesercenti Lombar-

dia), Luca Tamini (docente del Politecnico di Milano), Alessandro Mattinzoli (Assessore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia), Mauro Bussoni (Segretario Generale Confesercenti Nazionale) e Gianni Rebecchi (Presidente Confesercenti Lombardia). A condurre la tavola rotonda il giornalista Sebastiano Barisoni (Il Sole 24 Ore). Una tematica, quella del connubio tra commercio e urbanistica, che riguarda da vicino la provincia di Mantova, una di quelle a più alta densità di grandi superfici di vendita e, quindi, a più alto rischio di perdita di commercio di prossimità. Obiettivo della campagna Confesercenti: sensibilizzare gli amministratori pubblici a tutti i livelli, a partire dalla Regione Lombardia, ad un cambio di passo e a una nuova visione sistemica del commercio. «Il nostro comparto arriva dalla tempesta perfetta ha affermato, infatti, il Presidente di Confesercenti Lombardia e di Confesercenti Mantova Gianni Rebecchi - combinazione di crisi economica, avvento

IMPRESE a lezione DI INNOVAZIONE DIGITALE

Sito web E WHATSAPP Novità in casa Confesercenti anche nell’ambito della comunicazione con gli associati e con tutte le imprese che desiderano tenersi aggiornati sulle attività, le campagne e i servizi offerti dall’associazione mantovana. E’ online il nuovo sito web www.comservizi.it con tutte le informazioni su Confesercenti della Lombardia Orientale, di cui la sede di Mantova fa parte insieme a quelle di Cremona e Brescia. Un portale “allargato”, quindi, dove trovare ancora più notizie e opportunità utili alle aziende. Oltre alle news dai territori, infatti, seguendo il sito si può restare sempre aggiornati sui bandi e i contributi per le imprese del commercio, dei pubblici esercizi e del turismo, corsi di formazione, aggiornamenti per le categorie.Tutte le info sono anche sulla pagina Facebook “Confesercenti Mantova”.

rivoluzione fatture

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dell’e-commerce e aumento delle grandi superfici di vendita. Fattori che hanno ridisegnato l’atteggiamento del consumatore e le esigenze dell’impresa. Per questo l’approccio non può essere locale, ma come minimo regionale». Emblematico, come si diceva, il caso della provincia di Mantova dove, nel corso di un decennio, è evidente la sofferenza del commercio di prossimità. Dal 2007 al 2018 si sono persi, infatti, 835 strutture di vendita, di cui la stragrande maggioranza (771) erano negozi di vicinato. Ancora più impressionante il dato relativo alla superficie: il commercio di vicinato si è ridotto per ben 30.000 metri quadrati (-13%). Molto più contenuta la compressione delle grandi e medie superfici di vendita, pari a solo lo -0,27%.

E’ in arrivo, poi, il nuovo servizio Whatsapp per comunicare ancora più velocemente con l’associazione e i suoi consulenti. Chi è già associato Confesercenti riceverà un messaggio di adesione al servizio. Chi, invece, volesse ricevere informazioni particolari attraverso il nuovo servizio di messaggistica può scrivere un messaggio Whatsapp al numero 334.6342847.

Sta preoccupando molti imprenditori l’arrivo, dal 1° gennaio 2019, dell’obbligo della fatturazione elettronica. Sono ancora numerose, infatti, le imprese che non hanno ben chiaro come dovranno emettere, ricevere e registrare le loro fatture a partire dal prossimo anno. Si tratta di una vera e propria rivoluzione nella contabilità di un’azienda, che prevede un cambiamento sostanziale in un ambito importante del lavoro e del rapporto con clienti e fornitori. Vista la scadenza imminente, Confesercenti Mantova si è attivata per fare formazione ai propri associati e per offrire un servizio completo di consulenza e gestione delle fatture elettroniche, attraverso il proprio ufficio Contabilità, che comprende anche l’utilizzo di un apposito software per l’emissione, la registrazione e la comunicazione dei documenti agli organi competenti, secondo gli standard di legge. Il servizio di Confesercenti prevede anche il monitoraggio di avvisi e notifiche e l’archiviazione dei documenti per dieci anni. Come sempre, l’associazione mette, poi, a disposizione un pacchetto completo di servizi di consulenza professionale tagliati su misura per le diverse tipologie e dimensioni aziendali, come l’Ufficio Paghe e Contributi, lo Sportello Bandi, il servizio di supporto alle start up e l’organizzazione di corsi per le certificazioni obbligatorie su sicurezza e igiene. Per informazioni: mantova@comservizi.it

Tecnologia, digitalizzazione e innovazione per le imprese di oggi e di domani. Si è tenuto il 12 novembre nella sede mantovana della Confesercenti, a Belfiore, il seminario “La trasformazione digitale: cos’è e perché è importante?”, dedicato all’innovazione digitale nella piccola e media impresa, promosso dall’associazione di categoria insieme alla Camera di Commercio di Mantova e a InnexHub, il progetto realizzato dalle associazioni degli imprenditori e degli artigiani delle province di Mantova, Brescia e Cremona, che mira a diffondere il concetto di impresa 4.0. Al seminario hanno partecipato numerose imprese del mantovano, attive nei settori del piccolo commercio e del turismo. Dopo l’introduzione del Direttore di Confesercenti Mantova Davide Cornacchia, Marco Zanini (Direttore della Camera di Commercio di Mantova) ha illustrato le opportunità per le imprese che vogliono investire nell’innovazione tecnologica e come accedere ai contributi previsti da vari bandi attivi. Quindi, la parola ad Alessandro Marini, referente InnexHUB e consulente aziendale specializzato in trasformazione digitale, che ha tracciato una panoramica del percorso – indispensabile per restare competitivi – che le imprese debbono intraprendere per vincere la sfida dell’innovazione tecnologica: dalla consapevolezza di come sta cambiando il lavoro in azienda, allo sviluppo di nuovi ruoli e competenze; dalla comunicazione alla trasformazione del magazzino e dei sistemi di vendita attraverso l’ausilio del digitale e della robotica.

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ECONOMIA E LAVORO

Il contoterzismo è giovane Il contoterzismo? Un mestiere (anche) per giovani. È quanto emerge da una ricerca dell`Osservatorio sui giovani agricoltori Nomisma-Edagricole tenutosi ad Eima, l’esposizione internazionale delle macchine per l’agricoltura, dove è stato realizzato un focus sulle caratteristiche evolutive dei giovani nell’agricoltura italiana. Secondo l’indagine, infatti, le attività multifunzionali dell’agricoltura (dall’agriturismo alle attività sociali, dalla trasformazione di prodotti agricoli al contoterzismo), pesano ormai per il 20% sull’intero valore della produzione agricola italiana, interessando il 10% delle imprese. L’incidenza sale però al 18% nel caso del sub-campione di quelle giovani. Il mondo dei giovani agricoltori in Italia si divide in due: chi ha raccolto il testimone di famiglia, andando a gestire un’azienda già avviata e chi ha individuato nuovi risvolti nell’attività in campagna non esclusivamente produttivi. Una cosa però accomu-

na entrambi: la passione, senza la quale nessuna delle due categorie porterebbe avanti un lavoro che non può certo essere annoverato tra quelli più semplici in circolazione. Sul fronte dei numeri che contraddistinguono la categoria, il focus realizzato da Nomisma ha messo in luce la presenza a giugno 2018 di circa 55mila imprese agricole condotte da giovani con meno di 35 anni, un aggregato ancora marginale sul totale delle aziende del settore (meno del 10%), ma in crescita del 14% rispetto a tre anni fa. “Per quanto ridotte in termini di incidenza, le imprese giovanili italiane sono molto più numerose - in termini assoluti- di quelle francesi (38mila circa), spagnole (34mila) e tedesche (20.500) e, soprattutto, molto più rispettose delle quote rosa: in Italia, 3 aziende giovani ogni 10 sono condotte da donne, contro un 15% di Francia e Germania e un 19% del-

Nasce Confai Lodi

marco Speziali Contoterzista dell’anno Marco Speziali, presidente di Confai Mantova, è stato premiato all’Eima International di Bologna come “Contoterzista dell’anno” nella categoria “Agricoltura di precisione”. L’azienda Speziali Antenore snc di Barbassolo di Roncoferraro si è segnalata per essersi dotata dei più moderni sistemi di agricoltura di precisione, partendo da un percorso intrapreso già negli anni 90, che lo sta portando alla possibilità di lavorare con le tecnologie a rateo variabile oggi disponibili. I contoterzisti ogni giorno dimostrano di essere sempre più strategici nel panorama agricolo nazionale. Tecnologicamente all’avanguardia, innovativi, versatili. Il gruppo Edagricole (con la rivista Il Contoterzista), in collaborazione con la Confederazione Agricoltori e Agromeccanici Italiani (Cai) ha deciso di premiare, a Bologna nell’ambito di Eima International, coloro che si

Carburante conto salato

la Spagna”, ha dichiarato Denis Pantini, responsabile dell’Area Agroalimentare di Nomisma. Anche sul fronte economico le performance delle aziende agricole del nostro paese condotte da giovani sono tra le top in Europa, anche se ci vede ancora una volta più piccoli in termini di estensione poderale media: 20 ettari contro i 62 dei tedeschi e i 78 ettari dei giovani agricoltori francesi. Sul fronte delle performance, invece, i giovani agricoltori del Nord non sembrano avere rivali: primeggiano le aziende giovanili della Lombardia (409 mila euro di valore della produzione media per azienda), seguite da Veneto (305 mila), EmiliaRomagna (180 mila), Piemonte (135 mila) e Friuli Venezia Giulia (97 mila euro).

sono distinti maggiormente in sei differenti categorie. Ecco i vincitori della terza edizione: ● Categoria Donne: Rosangela Cecchinato della ditta Agromeccanica Rocchi (Morengo, Bergamo). ● Categoria Giovani: Luca Accorsi della ditta Ab Global Service (Fornovo Taro, Parma). ● Categoria Diversificazione: Luca Bonifazi della ditta Bonifazi Dante di Saccani Annamaria (Guastalla, Reggio Emilia). ● Categoria Filiera Agroalimentare: Alberto Ricciotti della ditta Ricciotti Alberto (Ancona). ● Categoria Innovazione: Alessandro Tegazzin della ditta TMA di Tegazzin Alessandro e C. (Castagnaro, Verona). ● Categoria Agricoltura di precisione: Marco Speziali della ditta Speziali Antenore (Roncoferraro, Mantova).

Potrebbe costare molto caro alle imprese agricole e agromeccaniche mantovane l’attuale atteggiamento di diniego da parte della Regione Lombardia relativo alle erogazioni di gasolio agricolo. Secondo i calcoli di Confai Mantova, infatti, l’esborso medio per i 20 milioni di litri consumati ogni anno dai trattori e dalle macchine agricole in forza nella nostra provincia potrebbe passare da 16,5 milioni di euro (comprensivi dell’Iva al 10%, applicata al gasolio agevolato) a 30 milioni di euro per acquistare gasolio convenzionale, soggetto a tassazione Iva del 22 per cento. Una cifra quasi doppia, che obbligherebbe le imprese agromeccaniche ad aumentare i costi dei servizi all’agricoltura. “Nonostante i numerosi incontri avuti a livello regionale e una sostanziale compattezza del mondo agricolo contro l’applicazione fantasiosa del decreto ministeriale 454 del 2001 da parte della Lombardia – spiega il direttore di Confai Mantova, Sandro Cappellini - ci ritroviamo di fronte un muro”.

Confai Lombardia aggiunge un’altra tessera alla propria organizzazione. È nata infatti Confai Lodi, associazione che offrirà assistenza e servizi alle imprese agromeccaniche e agricole della provincia lombarda, con particolare riferimento agli ambiti didattici e della formazione professionale. La sede di Confai Lodi è a Montanaso Lombardo, nell’azienda agricola Belgiardino, realtà all’avanguardia nell’orticoltura. Il presidente di Confai Lodi è Nadia Marzaroli, mentre il segretario generale è Giancarlo Ottolini. “Il territorio ha espresso esigenze pressanti di formazione professionale, alla luce dell’evoluzione dell’agricoltura e dei nuovi approcci al mercato – dichiara Nadia Marzaroli – ed è per questo che abbiamo colmato un vuoto nell’area lodigiana, aderendo a Confai Lombardia e, a livello nazionale, alla Confederazione agromeccanici e agricoltori italiani, che da sempre è all’avanguardia nell’assistenza alle imprese e negli ambiti della formazione e didattica”. La sede è attrezzata con spazi e aule per la didattica. “Attiveremo anche un servizio Sos per definire le procedure di esdebitamento degli agricoltori”, afferma Giancarlo Ottolini. A Confai Lodi gli auguri del presidente di Confai Lombardia, Leonardo Bolis, e del vicepresidente nazionale di Cai, Sandro Cappellini.



sport

a cura di michela Toninel

Tutorial n. 4

FITNESS tutorial CON ENRICO MARTIN

La forma perfetta in tre mosse L’attività fisica è sicuramente un fattore determinante per una vita sana, per sentirsi in forma e affrontare nel miglior modo possibile gli anni futuri. Per raggiungere i risultati migliori è necessario dedicare una quantità sufficiente di tempo a noi stessi: idealmente una persona che ricerchi questi obiettivi di benessere senza velleità agonistiche dovrebbe dedicare un’ora al giorno al movimento. Come impiegare questo tempo prezioso una volta trovato? Scegliendo oculatamente tra la moltitudine di attività e sport disponibili, in modo tale che la somma dei benefici di ogni tipo di allenamento dia un risultato equilibrato e coerente con la nostra ricerca del benessere a 360°. La soluzione è quella di individuare tre grandi famiglie di attività che per comodità definiremo in base alle loro caratteristiche preponderanti: “Allenamento aerobico”, “Allenamento di forza” e “Allenamento core e posturale”. Allenamento di resistenza: attività prevalentemente

Brescia, 16 dicembre

BABBO RUNNING COLORA LA CITTà Per l’ottavo anno consecutivo torna la marcia ufficiale con barba e costume di Santa Claus. Babbo Running è una manifestazione carica di allegria, ironica e divertente, nata nel 2011 e cresciuta negli anni oltre ogni aspettativa, coinvolgendo sempre più appassionati di tutte le età. 5 km a ritmo libero tra le vie del centro città, in cui si partecipa in costume da Babbo Natale per portare una ventata di allegria! L’associazione Dopolavoro Comune di Brescia e la società sportiva Italia Runners, con il patrocinio del Comune di Brescia, insieme organizzano domenica 16 dicembre la 1Corsa dei Babbo Natale – Babbo Running. Partenza: ore 9:00 – Piazzale Locomotiva, Castello di Brescia. Arrivo: Castello di Brescia. Percorso: 5 e 9 km. Abito di Babbo Natale e cappellini forniti all’iscrizione. Corsa a favore del gruppo alpini – sezione di Brescia Info: www.babborunning.it

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aerobica. Migliora il sistema cardiovascolare (funzionalità del cuore, controllo della pressione arteriosa) e la capacità respiratoria, aumenta il metabolismo ossidativo dei grassi, aiuta a controllare il colesterolo, è utile in caso di diabete, combatte la cellulite e migliora la resistenza agli sforzi prolungati. Alcuni esempi sono sport che comportano sforzi protratti nel tempo a mediobassa intensità come la corsa, il nuoto, il ciclismo, il triathlon, lo sci di fondo. Allenamento di forza: attività prevalentemente anaerobica. Aumenta la forza e la massa muscolare, aumenta il

metabolismo basale, contribuisce a contrastare artrosi e osteoporosi. Le attività sono quelle che richiedono sforzi molto intensi e brevi, intervallati da pause di recupero. Tra queste ci sono gli allenamenti di forza con i pesi e a corpo libero, e la corsa di velocità. Allenamento core e posturale: attività finalizzate a migliorare la postura, la flessibilità, l’equilibrio, la coordinazione, a contrastare alcuni dolori (schiena, cervicale, articolazioni), rafforzare i muscoli profondi e alleviare lo stress. Due esempi di tali attività sono il Pilates e lo Yoga. In aggiunta a questi tre gruppi ci sono attività non classificabili secondo i criteri scelti come ad esempio il gioco del calcio, lo sci, il basket e altri. Il mio consiglio è quello di non dedicarsi esclusivamente a sport appartenenti ad una sola categoria, ma di migliorare la capacità aerobica, la forza e la postura dedicando ogni settimana del tempo sufficiente ad attività diversificate e complementari. In base alle vostre preferenze, carenze e obiettivi specifici potrete eventualmente decidere di dedicare più tempo ad una delle tre macro aree, ma cercate di non tralasciarne nessuna. Così facendo diventerete più forti e più resistenti. Brucerete il grasso in eccesso costruendo massa magra e accrescendo la vostra sensazione di benessere e di salute. Per maggiori informazioni e approfondimenti visita il sito www.enricomartin.com

Perchè sciare a Serre Chevalier quest’anno? Il comprensorio di Serre Chevalier non è certo sconosciuto ma, pur essendo piuttosto vicino al confine italiano (sono 260 km da Milano e 380 da Mantova) sono ancora pochi gli italiani che frequentano i suoi 250 chilometri di piste spalmati sulle quattro ski-area (Briancon, Chantemerle, Villeneuve e Le Monetier Les Bains) lungo la strada per Les2Alpes. Eppure vale certamente la pena andarci, per mille ragioni: perchè è un posto fantastico per i panorami, le montagne e i villaggi caratteristici dell’Alta Savoia. E ha anche prezzi piuttosto contenuti: il consorzio turistico locale promuove un “the best package deal” da 7 notti e 6 giornalieri a partire da 225 € a persona! La neve è assicurata (cosa non scontatissima all’estero), non fosse altro che l’80% delle piste viaggia tra i 2000 e i 2800 metri di altitudine. È il posto ideale per i freerider ma soprattutto per chi vorrebbe avvicinarne la pratica: oltre il 10% delle piste non viene

di enrico corno

battuto per lasciare il piacere del fuoripista e delle “groomed run” agli appassionati del genere. Non bastasse, qui si può fare ogni genere di esperienza alternativa sugli sci, dalle lezioni di snowkite allo snooc che combina lo sci allo slittino, dallo sci all’alba a quello in notturna, finanche lo ski-joring: ci sono una serie di sentieri sulla neve battuta dove si può girare con gli sci trainati da un cavallo... I francesi poi sono maestri nel fare divertire la gente in montagna. Pensate ad una attività strana da fare sulla neve: oltre alle solite ciaspole e slittini, si aggiungano al conto anche le uscite in motoslitta o con le fat-bike, i kart con le gomme chiodate sul ghiaccio e i corsi di guida con le vetture da rally, l’ice climbing e le escursioni notturne col gatto, per non parlare del paintball (le battaglie con le armi che sparano vernice) sulla neve e a dormire in una yurta mongola in mezzo al bosco.

n. 6 Dicembre-Gennaio 2019


NEWS 3 CIME, PIU TECNOLOGIA E PIù PISTE Al via la nuova stagione invernale per il comprensorio sciistico 3 Cime Dolomiti. L’area sciistica altoatesina punta in alto e accoglie la nuova neve con l’inaugurazione di una seggiovia a sei posti con cupola e sedili riscaldati che fornirà nuovamente un accesso quasi totale all’area piste al di sotto dell’altopiano di Monte Elmo. La seggiovia permetterà anche un accesso facile ai piccoli sciatori alzandosi o abbassandosi a seconda della loro altezza. Altre due nuove attrazioni per gli sportivi più piccoli andranno a completare l’offerta, già molto ricca, dedicata alle famiglie delle 3 Zinnen: una nuova

VERONA CHRISTMAS RUN Domenica 16 dicembre la città di Verona ospiterà la Christmas Run, una corsa non competitiva per le vie della città per grandi e piccoli. I partecipanti potranno scegliere tra due percorsi di 5 o di 10 km. La quota d’iscrizione di 7 euro comprende il pettorale e alcuni prodotti gastronomici, mentre quella di 15 euro, oltre al pettorale e a prodotti gastronomici, prevede anche un abito da Babbo Natale. Per i bambini fino a 10 anni accompagnati l’iscrizione è gratuita e a tutti i giovani corridori sarà dato un cappellino da Babbo Natale. Iscrizioni online su veronamarathoneventi.com fino al 14 dicembre; o presso il negozio Verona Marathon Hub e Domenica 16 dicembre dalle 7:30 alle 9:00 iscrizioni last munute in Piazza Bra prima della partenza della corsa.

VILLAFRANCA

NUOVA VITA per la piscina Lavori di ristrutturazione e un nuovo parco con giochi ad acqua per bambini: così il centro natatorio e sportivo “Aquamore Villafranca” s’inserisce nel mercato veronese con un moderno concetto di fare sport e con l’intento di proporre una nuova concezione sportiva d’avanguardia e innovativa per la provincia di Verona. La nuova struttura, aperta questa estate, è stata completamente ristrutturata: sia le piscine interne, che gli ambienti comuni, come la reception e spogliatoi, sono stati rinnovati e ammodernati. Ma la grande novità per la stagione invernale che sta iniziando è lo “Spray Park”, cioè uno spazio interno dedicato interamente al gioco, con scivoli e attrazioni acquatiche ideale per divertenti giornate in famiglia con genitori o con amici o per festeggiare il proprio compleanno. Il nuovo centro sportivo villafranchese offre ai propri utenti anche un moderno centro fitness con due sale (un box per il functional training e una sala per corsi a corpo libero) otre ad uno spazio per il wellness con sauna, bagno turco, vasche Kneipp e parete di sale; un’area ristoro; due campi da calcetto e un negozio dedicato al mondo acquatico. A Villafranca i servizi offerti, sia agli sportivi più accaniti che agli amanti del benessere e delle attività per stare in forma, non si limitano al nuoto libero, alla Scuola Nuoto o ai corsi di aquafitness ma variano per offrire un’esperienza sportiva polisensoriale a 360 gradi. www.aquamore.it

LUNGOLIVIGNO HOTEL LAC SALIN

HOTEL DI CHARME tra i ghiacci Snow Dream Experience dal 19 dicembre a Livigno. Oltre allo sport e alle attività all’aria aperta per bambini e adulti nel comprensorio lombardo si potrà dormire in uno chalet di neve tra ghiacci modellati come legno e sacchi a pelo riscaldati. Da metà dicembre a fine marzo è possibile passare una notte magica nelle camere di neve a zero gradi, riscaldati dal sacco a pelo termico, mentre il termometro esterno scende sotto zero. Questo singolare chalet di neve, che si trova sul pendio davanti all’Hotel Lac Salin SPA & Mountain Resort e alla sua Mandira SPA (con la piscina panoramica sulle vette innevate) è stato realizzato dall’artista

Vania Cusini, che ha trasformato anonimi blocchi di neve in due camere dal design alpino, ispirato ai secolari boschi di larice che coprono le pendici della valle di Livigno, e alle loro leggende. Due sono le camere: il rifugio nel bosco è una stanza dove la neve diventa legno, rustica ma romantica; il mulino della legna accoglie gli ospiti con la grande ruota della segheria, gli attrezzi del falegname e le atmosfere della vecchia Livigno. Il soggiorno prevede aperitivo e cena tradizionale, tisana prima di sistemarsi nel sacco a pelo termico e, al mattino, tazza di caffè bollente servita a letto.

Family Funslope (una pista da sci con giochi e passaggi divertenti con un mix unico di curve, onde, tunnel di neve, ponti e persino una chiocciola) presso la montagna sciistica Croda Rossa e una sulla montagna sciistica Monte Elmo su cui i bambini e i loro accompagnatori potranno giocare sciando. Le funslope si aggiungono alle altre attrazioni baby già presenti alle 3 Cime come: il monte per famiglie “Monte Baranci”, i diversi ski-lift a fondovalle per principianti, il branco di renne delle Alpi, il percorso didattico sugli sci “Renna Rudi”, la famiglia di pupazzi di neve giganteschi, le due piste per slittino raggiungibili tramite gli impianti di risalita e i numerosi ristoranti per famiglie e scuole di sci. Alle 3 Cime anche la varietà dei percorsi è in espansione, grazie all’apertura di due nuove piste (pronte per l’inverno 2018/19). Una è una variante più semplice della pista nera Kristlerhang e l’altra è una nuova discesa a valle, presso l’area sciistica Croda Rossa in direzione Signaue, nonché una semplice pista blu per carven su largo raggio. La bella notizia è che l’ampliamento del comprensorio proseguirà anche per le prossime stagioni e si punterà, tra qualche anno, a collegare il comprensorio altoatesino all’area sciistica Thurnthaler, sul versante austriaco, e alla Ski Area Val Comelico, nella regione Veneto. Con questi collegamenti, i chilometri di piste disponibili passeranno dagli attuali 110 a 160. Zinnen Dolomites info@trecime.com


L’Evento

di Giacomo gabriele morelli

la nuova bmw x5 presentata alla tullo pezzo di mantova

L

a classica serata in grande stile firmata BMW TULLO PEZZO ha fatto da cornice alla presentazione, lo scorso novembre, della nuova BMW X5: muscolosa, tecnologica e molto off-road. Con il debutto della prima generazione della BMW X5, avvenuto nell’ormai lontano 1999, venne inaugurato il segmento dei SUV di lusso che di lì a pochi anni avrebbe conquistato un posto di grande rilievo nel variegato mercato dell’automotive. A quasi vent’anni di distanza, arriva sul mercato la quarta generazione della X5, capace ora di mescolare il lusso e il confort di un SUV premium con le doti off-road di un vero fuoristrada. Grandi innovazioni tecnologiche, telaio rinnovato, sospensioni e sistemi elettronici all’avanguardia faranno di questo Sport Activity Vehicle (SAV) un modello estremamente versatile. L’indole sportiva è garantita dall’ampia gamma di motori, fino al nuovo V8 xDrive50i (purtroppo non disponibile in Europa), in grado di soddisfare tutte le esigenze di coppia e dinamismo. Telaio, sospensioni e design Non è facile essere originali ma offrire anche le performance promesse è ancora più difficile. La serie X di BMW nasce per ampliare gli orizzonti di guida, sia in strada che fuori. Niente di più estremo che presentare BMW X5 nel deserto del Sahara. Più muscolosa sotto tutti i punti di vista: più lunga, alta, larga e con interasse maggiorato. L’imponenza esterna è rispecchiata dagli spazi interni, ampi e confortevoli. Dynamic Damper Control di serie e il sistema di sospensioni Adaptive M Professional garantiscono agilità su tutti i terreni. Le varie regolazioni elettroniche fanno il resto: grazie alle quattro modalità di guida il sistema xDrive permette di affrontare sabbia, rocce, ghiaia e neve. Tecnologia e BMW Live Cockpit Professional Sempre più ampia la gamma di assistenza alla guida. Oltre ai rodati Active Cruise Controle con controllo di sterzo e di corsia troviamo anche il nuovo Emergency Stop Assistant che provvede a fermare l’automobile in caso di emergenza sanitaria. Un’altra novità riguarda l’Assistente

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Retromarcia, il sistema che prende il controllo dello sterzo per manovrare il veicolo per 50 metri lungo il percorso designato. Una feature particolarmente comoda durante le manovre di questo muscoloso BMW X5. Il nuovo sistema operativo 7.0 display e controllo BMW si presenta con una struttura chiara e personalizzabile. Nella versione standard saranno disponibili una serie di strumenti e un display di controllo, entrambi con display da 12.3 pollici. Le informazioni, essenziali e con un design coerente, permettono l’interazione con il veicolo tramite pulsanti al volante, iDrive Controller, touchscreen, controllo vocale e gestuale. L’assistente di mobilità personale è disponibile e fornire collegamenti adeguati tra automobile e tutti i dispositivi digitali; BMW X5 è anche il primo modello a prevedere l’apertura con chiave digitale BMW via smartphone. Motori potenti, sospensioni intelligenti e guida semi autonoma Al momento del lancio, la BMW X5 viene proposta nella versione X5 30D con propulsore sei cilindri diesel da 265 CV e 620 Nm di coppia massima, salendo di gradino troviamo la variante X5 40i equipaggiata con il motore sei cilindri a benzina da 340 Cv, mentre al top di gamma si posiziona la poderosa X5 M50d con il diesel quadri-turbo da 400 CV e 760 Nm di coppia massima. Tutte le motorizzazioni risultano abbinate alla trazione integrale xDrive e al cambio automatico a 8 rapporti. La dinamica della vettura viene coadiuvata da moltissima elettronica, non mancano infatti il Dynamic Damper Control, le sospensioni Adaptive M Professional con la stabilizzazione attiva antirollio e l’Integral Active Steering. Questi dispositivi uniti alle ruote posteriori sterzanti rendono molto agile la vettura sia nelle manovre che quando si guida a velocità sostenuta. In particolare, le sospensioni pneumatiche garantiscono un’eccellente motricità anche su tracciati off road grazie alla possibilità scegliere tra 4 modalità di guida specifiche per questo tipo di guida. Disponibile negli allestimenti Business, xLine e M Sport, la nuova X5 viene proposta ad un prezzo di listino che parte da 72.900 euro, relativo alla versione 30d in allestimento Business.

n. 5 Ottobre-Novembre 2016




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