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ELEONORA GIOVANARDI Per CHeCCo ZaLoNe Ho fatto i CoMPiti a Casa

DADDY’S PRIDE A Roma i papà separati marciano per i loro figli. Intervista esclusiva a Giorgio Ceccarelli.

LADIESGANG Il sogno della casalinga della porta accanto che si avvera su Rai 1.

ASTROLOGIA Scienza, fantascienza o mera superstizione?



IN PRIMO PIANO

IL 19 MARZO, A ROMA, IL XIV DADDY’S PRIDE

PAPÀ SEPARATI QUALE FUTURO?

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arissimi Papà, sono un giovane socio del’Associazione Padri Separati. Ho 26 anni e una stupenda figlia di diciotto mesi, che la “madre” mi impedisce di vedere da più di un anno. La mia storia, come le altre, è umiliante e mi ha creato una vera e propria frustrazione. Io sono un padre, amo mio figlia e una madre snaturata ed un tribunale, senza nessun motivo, mi impediscono di vederla crescere e stare con lei. Ho trovato un grande conforto non tanto nei legali, ma nell’Associazione che mi consiglia al meglio. Io ci sono, ci voglio essere. Combatteremo insieme e ci faremo sentire perché un uomo e un padre non debba più essere privato del sacrosanto diritto di essere padre. Ci sarò sempre. Saluti Paterni. A.C. Le tragedie familiari che in Italia hanno spinto padri separati ad uccidere moglie e figli e poi a suicidarsi, riportatano ogni volta all’ attenzione della pubblica opinione l’annosa questione della gestione dei figli post separazione. I dati del fenomeno presentati alla stampa dalle associazioni in difesa dei diritti dei padri

separati parlano da soli: le coppie separate sono il 25 per cento, i figli coinvolti sono circa un milione, affidati alla madre nel 93 per cento dei casi. Il 40 per cento dei padri dichiara di non poter vivere e crescere i propri figli in modo dignitoso e sereno a causa dei continui ostacoli ed escamotages creati dalle madri affidatarie che avanzano esclusivamente pretese economiche, senza contare i casi disperati di madri anafettive (come le ha definite in un libro la famosa avvocatessa matrimonialista Anna Bernardini de Pace), senza scrupoli e coscienza che letteralmente “rapiscono” queste innocenti creature. Le associazioni di padri separati, a cui arrivano decine di migliaia di richieste, cercano di ridare dignità e ruolo ai padri, certamente oggi penalizzati dalle norme in vigore. L’affidamento condiviso (L. 54/2006) sulla carta, costituisce un cambiamento molto rilevante in quanto stabilisce il cosiddetto “principio di bigenitorialità”: alla separazione personale dei genitori non consegue, quindi, necessariamente, come nella precedente disciplina, l’affidamento esclusivo ad uno dei due genitori dei figli. La L. 54/2006, sulla scorta dell’esperienza maturata in molti paesi europei, prevede, infatti, come regola standard e di partenza per tutte le separazioni l’affidamento dei figli ad entrambi i genitori.

DI M.T.SAN JUAN

IL 40% DEI PADRI DICHIARA DI NON POTER VIVERE E CRESCERE I PROPRI FIGLI IN MODO DIGNITOSO A CAUSA DELL’OSTRUZIONISMO DELLE MADRI


IN PRIMO PIANO

DA ALCUNE PROCURE ITALIANE EMERGE IL DATO CHE LE FALSE DENUNCE PROVENGONO QUASI NELLA TOTALITÀ DA DONNE CHE TENTANO DI ALLONTANARE COSÌ GLI EX MARITI DAI FIGLI Attualmente, tuttavia, la legge non è applicata da tutti i tribunali o è applicata in modo da mantenere molte delle caratteristiche della giurisprudenza precedente. Esiste quindi un’ampia varietà di interpretazioni sul territorio nazionale. In particolare l’affidamento condiviso era stato disegnato dal legislatore per gestire sia il caso conflittuale che quello non conflittuale, quest’ultimo trattato dalla giurisprudenza precedente tramite l’affidamento congiunto. Molti tribunali, tuttavia, spesso non applicano tale istituto, privilegiando invece, ancora l’istituto dell’affido esclusivo del minore. A tal proposito Marino Maglietta, promotore della normativa in oggetto, ha dichiarato: «Quella sull’affido condiviso dei minori in caso di separazione dei genitori [...] è una legge ancora troppo poco applicata, per via delle tante distorsioni o errate interpretazioni in sede giudiziaria che ne ritardano l’attuazione. Di fatto si spaccia come affido condiviso l’affidamento esclusivo presso la madre, appellandosi al principio di residenza privilegiata, non presente nella legge » . L’Italia dei valori – sezione Donne Toscana – ha proposto una riforma di Legge che vorrebbe impedire agli uomini denunciati di violenze dalla ex-compagna di poter rivendicare l’affido dei figli, sino a completamento del relativo iter giudiziario. In realtà l’allontanamento è già possibile nel caso in cui un tribunale, verificata l’effettiva gravità degli indizi a corredo della denuncia, ritenga di dover emettere una misura cautelare nei confronti del presunto autore delle violenze. Tale presa di posizione è ritenuta, da alcune associazioni di padri separati, uno strumento di esclusione di un genitore dalla vita dei propri figli, in quanto queste associazioni evidenziano casi di false accuse di violenza avanzate ai danni dell’altro genitore da parte di ex-mogli che mirano ad ottenere l’affido esclusivo della prole. A

sostegno di tale tesi si riporta, ad esempio, il caso di un PM della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bergamo che, pur riferendosi solo alle denunce presentate presso il suo ufficio, ha dichiarato che solo il 20% delle stesse sono fondate, aggiungendo la sua impressione che gli strumenti di polizia giudiziaria siano usati dalle donne in fase di separazione come armi di ricatto. Medesimo parere è stato espresso da altri PM donne: Jacqueline Monica Magi, della Procura di Pistoia, che ha sostenuto come “per l’esperienza fatta, le false denunce provengono quasi nella totalità da donne, spesso madri che in tal modo tentano di allontanare gli ex-mariti dai figli o peggio credono di vendicarsi di non si sa quali torti subiti durante il matrimonio, senza non solo e non tanto capire che una falsa denuncia è un reato, ma soprattutto che in tal modo rovinano in primo luogo la vita dei propri figli, negandogli il padre e distruggendo la possibilità di fare giustizia per i casi di vere violenze”, o Barbara Bresci, che si occupa di stalking presso la Procura di Sanremo, secondo la quale “Sempre più spesso si ricorre alla querela del coniuge o del convivente per risolvere a proprio favore i contenziosi civili per l’affidamento dei figli o per l’assegno di mantenimento”. Sempre dalle stesse fonti si segnalano studi internazionali che evidenziano come i fenomeni di violenza all’interno delle mura domestiche sono frequenti anche a ruoli invertiti, rispetto a quello più noto di abusi da parte maschile. La Suprema Corte di cassazione (sezione prima civile),che ha stabilito «Nel qudro della nuova disciplina relativa ai “provvedimenti riguardo ai figli” dei coniugi separati [...] come modificativamente e integrativamente riscritti dalla legge n. 54 del 2006, improntata alla tutela del diritto del minore [...] alla cosiddetta “bigenitorialità” [...] l’affidamento con-

È ARRIVATO ORMAI IL TEMPO CHE TANTE MADRI SMETTANO DI RIVENDICARE I FIGLI COME LORO PROPRIETÀ ARRECANDO AI MEDESIMI DEVASTANTI PROBLEMI PSICOLOGICI diviso [...] si pone non più (come nel precedente sistema) come evenienza residuale, bensì come regola; rispetto alla quale costituisce, invece, ora eccezione la soluzione dell’affidamento esclusivo. » Nella stessa relazione si menziona l’opinione di Rosy Genduso, responsabile dell’associazione Mamme separate, che ha dichiarato « [...] la collaborazione attiva fra associazioni di madri e associazioni di padri ha come obiettivo prioritario la promozione di una nuova cultura della genitorialità, condivisa fra entrambi i genitori, al fine di prevenire l’allontanamento dalla vita dei bambini del genitore non affidatario (quasi sempre il padre), incentivare i buoni rapporti tra ex-coniugi, ridurre il conflitto, ricreare le condizioni giuste per riorganizzare, con accordo e armonia, la vita quotidiana e l’educazione dei figli, sostenere le competenze di padre e madre in fase di separazione e garantire ai figli il mantenimento inalterato del legame con entrambi i genitori [...] » Non si può non riconoscere quanto possa essere avvilente essere ridotti a timbrare il “cartellino degli affetti”: inizio e fine del week-end, inizio e fine delle feste comandate, inizio e fine dei “rigidi

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15 giorni di vacanza”. Soprattutto non si può non riconoscere che i comportamenti della paternità stiano trasformandosi nella direzione di assunzione di maggior responsabilità, fin dai primi giorni della nascita del figlio. Sono ormai molti i padri che assistono al parto, si assumono tutte le cure parentali del bambinopiccolo (lavarlo, vestirlo, dargli da mangiare), con un attaccamento affettivo che è certamente un segno positivo del cambiamento dei tradizionali ruoli maschio - femmina. Si può ben capire come essere trasformati improvvisamente in una figura che “fa il genitore a ore” sia sempre di più un indebolimento di ruolo che o allontana progressivamente il padre dalla vita dei figli, o crea

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condizioni irreversibili di sofferenza che possono, a seconda dei soggetti, sfociare in comportamenti fortemente depressivi o violenti. E’ arrivato ormai il tempo che tante madri smettano di rivendicare i propri figli come loro esclusiva proprietà. Servono decisioni che si propongano di configurare un più alto livello di civiltà nei rapporti a tutto vantaggio dei minori e regole precise da far rispettare che non sottovalutino le grandi difficoltà che dovranno essere superate in tal senso, per non trovarsi ad avere a che fare poi con una legge buona solo sulla carta. Oltre a questo bisogna sperare nell’onestà interiore delle istituzioni, di giudici che sappiano valutare ogni singola situazione famigliare con inattaccabile coscienza a discapito di famosi avvocati, ben pronti a riempire le loro tasche alla faccia di disperazione e innocenti lacrime. Da anni L’ Armata dei Padri, movimento per i diritti civili dei genitori separati, dei figli e dei nonni, organizza, a Roma, una grande marcia nazionale, il Daddy’s Pride (il prossimo 19 marzo sarà la XIV edizione), dedicata a tutti i papà italiani che vivono la tragedia irrisolta dei figli rapiti, nascosti, rubati, desaparecidos. L’evento, fortemente voluto dal Deus ex machina di tutto il movimento a favore dei padri separati, ovvero da Giorgio Ceccarelli (la sua drammatica storia la potrete leggere nelle pagine a seguire), vedrà la partecipazione di 50 Associazioni internazionali, migliaia di padri e nonni separati dai loro figlie e nipoti ed è un evento unico al mondo. I Papà, infatti, marciano per il diritto di ogni bambino di amare i due genitori e i quattro nonni. Per un giorno, piazzale del Colosseo diven-

terà Plaza de Mayo e migliaia di papà, provenienti da tutta Italia ed europa, grideranno, con le foto dei figli, la loro rabbia e il loro dolore per avere dei figli orfani di papa’ vivo. Dall’introduzione del divorzio ad oggi a circa due milioni di bambini italiani è stato negato il diritto alla presenza costante di un genitore, quasi esclusivamente il padre. L’applicazione distorta delle norme giuridiche spesso ancora obsolete, in aperta violazione anche della Convenzioni Internazionale sui Diritti dei Minori, li ha privati di un apporto indispensabile ad una crescita equilibrata ed ad una corretta formazione della personalità. Questi bambini non hanno voce in capitolo, nella maggior parte dei casi sono manipolati dal genitore affidatario nelle forme più scorrette e aberranti dal punto di vista della tutela psicologica del minore; non possono rivendicare l’importanza di legami affettivi ai quali sono. infine. costretti a rinunciare in doloroso silenzio e non hanno facoltà di scendere in piazza a protestare contro chi non vuole ascoltare i loro bisogni e calpesta i loro sentimenti. Per questo lo fanno i padri, i padri separati dai figli, che ritengono un dovere farsi portavoce e difendere i diritti dei loro bambini: oggi allontanare i figli dal loro padre è reato, come ha stabilito la Corte di cassazione che, con la sentenza n. 42370. “Figli negati”, “Papà separati Lombardia”, “Caro papà”, “Figli contesi Sardegna”, “Armata dei padri” sono alcune delle sigle di associazioni a tutela dei padri che nella realtà attuale sono spesso relegati al solo ruolo d’erogatore di un assegno mensile o a quello di genitore del tempo libero, dello svago, in una condizione sostanzialmente marginale e secondaria rispetto la madre, con tanti saluti ai principi dell’eguaglianza stabilita dalla Corte Costituzionale. Condizione che provoca vuoti affettivi e disorientamenti morali e psicologici che possono essere molto dannosi per lo sviluppo equilibrato della loro personalità. Potrebbero sembrare concetti ovvi, quasi scontati, ma purtroppo non lo sono affatto, nonostante la Convenzione internazionale sui diritti dei minori - sottoscritta anche dall’Italia - e la legge 176/91 (che recepisce nel nostro ordinamento tale convenzione) prevedano la continuità, la regolarità e l’assiduità del rapporto padre-figli, ma sono in realtà disattese ed ignorate per una persistente abitudine a privilegiare, in modo del tutto antidemocratico, il ruolo della madre. Va facendosi strada, nelle più recenti ricerche di psicologia dell’età evolutiva ed anche nella coscienza collettiva, l’importanza di un recupero del ruolo paterno, in posizione paritaria rispetto a quello della madre, per l’educazione dei figli non solo nella famiglia unita ma anche e soprattutto nella separazione. Ciò implica una netta presa di posizione sia verso le madri che, abusando della loro posizione di “coniuge affidatario” intralciano il rapporto padre-figli e talvolta lo annullano di fatto, sia nei confronti di quei padri che fuggono dalle loro responsabilità educative e si assentano dalla vita dei figli. E’ di fondamentale importanza quindi che nella separazione non ci siano genitori di serie A e di serie B, ma si sviluppi un rapporto di collaborazione e di dialogo fra i genitori separati in funzione dell’interesse dei figli, poiché lo sviluppo di un clima di rapporto pacato è essenziale per la loro serenità. Sulla base di questi principi, che sono definiti nei vari statuti delle associazioni a difesa dei padri, si è costituito e si è diffuso in tutta Italia un momento di trasformazione indiscusso. Le associazioni si propongono anche di dare assistenza ai quei genitori che vivono le difficoltà della separazione, avvalendosi della collaborazione d’esperti sia nel campo psicologico che in quello giuridico nonchè di promuovere dibattiti e convegni con esperti e specialisti della materia per sensibilizzare l’opinione pubblica su tali problemi e diffondere una nuova cultura della paternita’ e della separazione fondata sul recupero del ruolo educativo del padre, insieme alla madre, verso i figli.

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PROTAGONISTI

NEL 1996 È VITTIMA DI UNO SQUALLIDO E DEMONIACO COMPLOTTO ARCHITETTATO AI SUOI DANNI DALLA SUOCERA, IL SUO CORAGGIO E L’ACUME DELLE FORZE DELL’ORDINE HANNO LA MEGLIO SUL MALE. E LUI DECIDE DI DEDICARE QUANTO L’INGIUSTIZIA GLI STAVA PER PROSPETTARE AD UNA CAUSA GIUSTA E NOBILE

DI MARCO MORELLI

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ell’agosto del 1996, a Frosinone, vengo arrestato mentre mi trovavo in auto con mia figlia di 9 anni. Sotto il sedile la Polizia mi trova 100 milioni di cocaina pura. Vengo immediatamente sbattuto in galera dove trascorro 9 giorni in sciopero della fame. Il «Complotto alla Coca» era stato ordito dalla mia ex suocera, nota assicuratrice romana, con la collaborazione del maresciallo della Guardia di Finanza A.V. e del detective di Frascati M.V.. Il fine: togliermi di mezzo perché avevo negato il passaporto a mia figlia impedendone il trasferimento definitivo in Grecia con la mia ex moglie e con il suo nuovo compagno greco. Mi sono ritrovato in carcere con un’accusa infamante, detenzione di cocaina, con il rischio di andare incontro ad una condanna pesante, perché i 40 grammi di sostanza stupefacente che gli agenti della squadra mobile di Frosinone hanno trovato sotto il sedile della macchina che io usavo, assieme ad un bilancino di precisione, erano più che sufficienti a giustificare il mio arresto e le conseguenze penali previste. Ma ho avuto la forza di reagire, ho fatto lo sciopero della fame per attirare l’attenzione dei mass media e, dopo otto giorni, il giudice per le indagini preliminari mi ha scarcerato con questa formula: “Estraneo ai fatti commessi da altri”. Nel Gennaio 2003, dopo 7 anni di udienze (ben 40), il Tribunale di Frosinone emette una dura e giusta sentenza di condanna, adeguata alla gravità dei re-

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GIORGIO CECCARELLI Ho dedicato 20 anni della mia vita al movimento dei papà separati

ati commessi: 9 anni per la ex suocera, 9 anni per il detective, 6 anni per il maresciallo. Il 20 giugno 2005, a 9 anni dal mio arresto, la Corte di Appello di Roma, 3° sezione, ha drasticamente ridotto le condanne inflitte all’ex suocera e al detective, ovvero 3 anni e 10 mesi ciascuno, a seguito del patteggiamento tra il P.M. e gli avvocati della difesa. Inoltre la posizione del Maresciallo è stata stralciata perché (incredibile ma vero! ) per la seconda volta, su tre citazioni, la notifica è stata eseguita all’avvocato sbagliato, ovvero è stata notificata a Paolino D. anziché a Pierpaolo D. Si usa dire di una sentenza: «rispetto il giudizio e attendo di leggere le motivazioni prima di esprimere un parere». Mio malgrado mi adeguo ma elenco solo alcune considerazioni, secondo me inoppugnabili ed inopinabili: mandare in galera per 20 anni un innocente - corrompendo un ufficiale dello Stato, ovvero il maresciallo della Guardia di Finanza - utilizzando la complicità involontaria di Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza e Guardie Penitenziarie - ingannando P.M. e Gip di Frosinone - utilizzando tutti i Mass media per infangare e massacrare un innocente - causando danni morali e fisici inimmaginabili e indescrivibili all’innocente e alla sua famiglia - impegnando uffici giudiziari per 9 anni con 50 udienze

Giorgio Ceccarelli con la figlia Giulia

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- non pagando alcuna forma di risarcimento alla vittima (su 80.000 euro di provvisionale, sono stati versati solo 30.000 euro, ovvero meno del valore della droga comprata per il complotto, che sono bastati a malapena per pagare le spese legali e mediche) - Non pentendosi mai e non chiedendo mai scusa alla vittima e alla sua famiglia ...dopo questa sentenza, non è più rischioso! Infatti, se il complotto funziona, vi siete liberati per 20 anni di una persona a voi antipatica. Se, invece, il complotto viene scoperto, niente paura, non farete neppure un giorno di galera! È scandaloso, seppur previsto dalla legge, che in Italia lo Stato patteggi la pena con gli imputati senza tenere in minimo conto il parere dell’unico che ha patito e sofferto le conseguenze di quel reato: la vittima. Da oggi, dopo questa sentenza, avverto tutti i separati d’Italia che hanno problemi con ex suocere o ex mogli, di controllare bene tutta la macchina prima di mettere in moto. Se vi beccano e non siete fortunati come me, vi fate 20 anni di galera. Chi parla è il dr. Giorgio Ceccarelli, laureato in legge, impiegato del comune di Roma con funzioni ispettive sul patrimonio della capitale. Quello che ci chiediamo noi è: ma si può arrivare a tanto per una bimba contesa? Una trappola dunque, architettata da qualcuno che aveva interesse a screditare il

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praticante procuratore, giornalista e presentatore in una tv locale, con una sola immensa passione: sua figlia, oggetto di una contesa giudiziaria con la ex moglie, S.F., figlia di un ricco e affermato broker assicurativo della capitale. Un dramma risolto dagli inquirenti della squadra mobile di Frosinone, cui Giorgio rivolge continue parole di apprezzamento,

che non si sono accontentati di una verità fin troppo evidente. “Il mio calvario inizia quando la mia ex moglie rimase incinta di quel medico greco e cominciò ad architettare il piano per ottenere il mio consenso all’espatrio in Grecia assieme a nostra figlia. Dinanzi al giudice tutelare io mi opponevo, ma il magistrato mi disse che non potevo impedire a S. e a G. di andare in vacanza in Grecia. Ma la mia ex consorte aveva commesso un errore madornale. Non appena aveva avuto la certezza di aspettare un bambino dal medico greco aveva avanzato un’istanza ad un altro giudice chiedendo di potersi trasferire ad Atene. E questa richiesta, con la fissazione dell’udienza, era stata depositata nella casa comunale ed io ancora non l’avevo ritirata. Ero indeciso, ma dopo l’assenso del giudice per il permesso di S., andai a ritirare quella carta e con mia somma sorpresa trovai scritta la verità: lei aveva deciso di sottrarmi la bambina per sempre. Allora mi sono precipitato dal giudice tutelare e gli ho mostrato quell’istanza, lui è trasecolato ed ha rimproverato S. negandole a quel punto il permesso di portare Giulia con sé. Mi lasciò mia figlia per un mese e se ne andò in vacanza. Un giorno presi in prestito da un amico una Citroen Bx rossa quando, nel pomeriggio, una signora vicina di casa mi chiese di accompagnarla a fare la spesa. Notai che la serratura dell’auto era scardinata ma pensai ad un tentativo non riuscito di rubare l’autoradio. Non toccai più quella macchina fino al dodici agosto quando andai a far compere con mia figlia. Tornati a casa, mi si avvicinò un poliziotto qualificandosi e dicendomi che dovevano controllare l’auto. Da sotto il sedile spuntò una busta con scritto Comune di Roma e mi sembrava strano ci fosse una busta del Comune, sotto il sedile della macchina che avevo fatto lavare e pulire da qualche giorno. Quando la aprii e vidi la bilancina elettronica ho pensato ad un computer, poi ho visto la droga e mi si è fatto buio dinanzi agli occhi. L’ho detto immediatamente. «Questo è un complotto della famiglia di mia moglie!». Giorgio Ceccarelli viene rinchiuso in isolamento nella casa circondariale di Frosinone: «Quando si è chiuso il portone blindato della cella dietro le mie spalle ho sentito il mondo franarmi addosso, ma ero cosciente della mia innocenza ed il pensiero del dramma che si stava consumando ai danni miei e di mia figlia mi ha aiutato a resistere. Ho pensato e ripensato, ho meditato, ho pregato a lungo Padre Pio perché mi aiutasse a non crollare. Dopo l’udienza di convalida dinanzi al Gip ho iniziato lo sciopero della fame, sarei andato avanti ad oltranza ma mio fratello Vincenzo è venuto a trovarmi scongiurandomi di riprendere a mangiare, perché mia madre, ottantenne, era stata ricoverata in ospedale in condizioni gravissime per il dolore del mio arresto. Otto giorni di prigione a cavallo di Ferragosto, una prova durissima, senza mai mollare”. Come nei thriller a lieto fine, Giorgio Ceccarelli ha avuto ragione: la droga nella macchina, trovata

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PROTAGONISTI

L’ASSOCIAZIONE DEI FIGLI NEGATI È IL FRUTTO DEL DESIDERIO DI CAMBIARE IL SISTEMA IN UN PAESE DOVE I DIRITTI DEI PADRI NON VENGONO DIFESI ADEGUATAMENTE. da agenti della mobile di Frosinone non era sua, qualcuno ce l’aveva messa. L’elevata capacità professionale del funzionario di polizia e dei suoi uomini, gli ispettori Angelo Conti, Luigino Magliocchetti e Gianfranco Pronutico, ha consentito di svelare i retroscena di un vero e proprio complotto ordito ai danni del ragazzo di Alatri, nella migliore tradizione dei «parenti serpenti». “Ho pagato cento milioni ad un investigatore privato e a un maresciallo della Guardia di Finanza, perché provvedessero a mettere la droga nell’auto di Ceccarelli. Volevo così toglierlo di mezzo ed impedirgli di vedere la bambina che lui ha avuto da mia figlia S.” confessò la suocera di Ceccarelli al momento del suo arresto. «Quando abbiamo arrestato Ceccarelli ad Alatri», commenta ancora il dirigente della squadra mobile, «ci siamo posti la domanda del perché qualcuno avesse interesse a telefonare per avvertirci della presenza della droga nell’auto del ragazzo. C’è da dire che, alcuni giorni prima, avevamo operato sei arresti per spaccio, alcuni dei quali proprio nella cittadina del Frusinate; pensavamo quindi che qualcuno volesse collaborare anche in forma anonima segnalandoci un quantitativo di droga che, per queste parti, è notevole. Ma più andavamo a fondo indagando sulla personalità di Ceccarelli e meno riscontri trovavamo. Neppure a livello di chiacchiere la vita privata dell’uomo poteva essere messa in discussione. Sì, è vero, a Roma frequenta il mondo dello spettacolo, ma le inchieste sì fanno con i fatti, non con le dicerie o con le sensazioni». Un vero e proprio complotto, dunque, ai danni di Giorgio Ceccarelli, che ancora ricorda quei momenti con rabbia, angoscia e amarezza soprattutto per una giustizia che non l’ha tutelato in nessun modo. Da qui la decisione di spendere quei 20 anni, che ha rischiato di passare in carcere, in un progetto che

rappresenta ancora oggi una forte voce nazionale. E così Giorgio ha fondato la associazione www.figlinegati.it, diventando il paladino dell’affermazione dei diritti dei figli, dei genitori e dei nonni. Da oltre 15 anni l’associazione si è fatta promotrice di numerose iniziative: tra queste, la marcia dei Papà, il Daddy’s pride, i mini Oscar a favore di iniziative meritevoli nei confronti dei figli e della famiglia, l’istituzione della Casa dei Papà ovvero un progetto per favorire l’integrazione dei papà e per dare ai genitori che avevano perso la casa, o che non potevano affittarne una, la possibilità di garantire ai propri figli un luogo di incontro. I numeri a tal proposito sono impietosi: circa 4 milioni di padri single, di cui il 70% circa sulla soglia della povertà. A riprova di questa tendenza, la Caritas denuncia che almeno un terzo degli assistiti che usufruiscono delle mense e degli alloggi comunitari, sono uomini separati, senzatetto. L’associazione dei Figli Negati è il frutto del desiderio di cambiare il sistema in un Paese dove i diritti dei padri non vengono difesi adeguatamente. Ad oggi, è una realtà e un movimento stimato in Italia e in Europa, che fa sentire la propria voce attraverso manifestazioni in piazza, sit in di protesta, slogan e “gadget d’amore” così come lo stesso Ceccarelli li definisce. Lo sforzo di attuare un cambiamento in materia è ancora al suo massimo perché, nonostante la nuova legge sull’affidamento congiunto, ci sono troppe lacune, tra cui quella di non considerare la sottrazione di un figlio da parte di un genitore, quasi sempre la madre, come un reato pari al rapimento. “Abbiamo avuto casi di padri che si sono macchiati di gravi colpe, atti di violenza e quant’altro, ai danni della consorte e degli stessi figli, casi che abbiamo condannato e denunciato. Sono certo che la maggioranza delle madri si comporta bene. Biso-

IN ITALIA, NONOSTANTE LE RIFORMA DELL’AFFIDO CONDIVISO, SI CONTINUA AD APPLICARE LA VECCHIA NORMATIVA. I PADRI SEPARATI RIMANGONO I NUOVI BARBONI ABBANDONATI DA TUTTI gna punire quelle che usano i figli come armi di combattimento. Alla pari, bisogna punire i padri assenti e latitanti. Un figlio è un piacere della vita ma anche un obbligo morale e legale da difendere. Questi squilibri sono creati da errori legislativi, che penalizzano i genitori di entrambi i sessi, anche se in maggioranza uomini. Questo provoca tensioni, atti di violenza, addirittura suicidi, che sono sempre più frequenti. Chi alla fine paga il conto più salato di tutto ciò, sono i bambini, la loro crescita è traumatica, con conseguenze imprevedibili”. Giorgio Ceccarelli, come padre e come presidente è sicuramente la voce più importante nel panorama di questo dramma che si consuma ogni giorno. Tanti obiettivi raggiunti per cui gioire, non ultimo quello sull’affido condiviso, ma anche tante battaglie giocate direttamente sul campo, insieme alla sua “Armata di padri”, un movimento pacifico e pacifista nonostante il nome bellicoso, per attirare l’attenzione dei media e dei politici del territorio. “Purtroppo se non si fa un po’ di rumore” confida Giorgio con un filo di rassegnazione “è difficile che qualcuno si accorga della nostra protesta legittima”. Quale sarà il futuro per i papà separati?

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La storia di Giorgio Ceccarelli la puoi vedere linkando a: https://www.facebook.com/FORUMDIRETTACANALE5/videos/657678601038004/

“La mediazione familiare, rimanendo facoltativa ha, di fatto, annullato una delle migliori innovazioni in materia di separazioni, soprattutto quelle conflittuali. Si continua a sottovalutare un istituto importantissimo per prevenire ed evitare traumi ai figli e ai genitori. La sanzione lieve di fatto non consente un’osservanza di nessuna legge, figuriamoci di questa che riguarda i sentimenti e i figli. Se una legge è priva di una sanzione efficace, è una legge morta perché non la osserva nessuno. Non è stato risolto il problema né delle coppie sposate e nemmeno di quelle conviventi. Ci sono ancora genitori e figli di serie B che hanno una diversa sede giudicante. In Italia, nonostante le Riforma dell’Affido Condiviso, si continua ad applicare la vecchia normativa. La casa,

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i figli e i soldi sono sempre, o quasi, a carico dell’ex marito. Si esce di casa, si vedono poco i figli, si paga una somma di due terzi dello stipendio. I padri separati rimangono i nuovi barboni abbandonati e dimenticati da tutti. Non è stato toccato il problema della sottrazione di minore che continua ad essere considerato un reato poco grave che non prevede nemmeno il fermo di polizia in caso di sentenza definitiva in cassazione. Si parla più di padri che di madri, soltanto perchè nella casistica dei genitori ‘massacrati’ sono più i padri. Nessuno nega che ci siano padri che si disinteressano dei figli privando le mamme dei mezzi economici stabiliti dal giudice. Questa situazione, però, non dovrebbe giustificare in alcun modo la regola della ‘caserma’ vigente in Italia: sbaglia uno e pagano tutti. E’ giunta l’ora che si distinguano gli adempienti dagli inadempienti, è come se per colpa di uno che passa con il rosso arrivassero ammende a tutti gli automobilisti”. C’è da avere fiducia nella Giustizia? «Non c’è scampo se di fronte ti capita un magistrato ‘Ponzio Pilato’ che rimanda all’infinito la decisione fidandosi del lavoro di assistenti sociali distratti e indifferenti. Alcuni tribunali italiani stanno rispettando la nuova legge e il diritto dei figli dei separati ad avere l’amore di entrambi i genitori e dei quattro nonni. E’ dura, in Italia, affermare che ci sono sia padri che madri negativi nei confronti dei figli. Si parla solo degli ex padri. La madre è sempre considerata superiore. Questa ossessione di punire sempre il padre, genitore di serie B, fa dimenticare la gravità del rapimento dei figli. Quando all’estero per questo che è un vero e proprio reato si va in galera.» Sono tante le associazioni nate in questo venten-

nio. Qual è la sua opinione? «Lascio il giudizio a coloro che si rivolgono a queste associazioni. Invito a diffidare di quelle che prima ancora di sapere come vi chiamate già vi danno il numero di conto corrente per l’iscrizione. Ci sono associazioni che operano con le dita e con una tastiera, altre, come la nostra www.figlinegati.it, che scendono in piazza e fanno la storia d’Italia». Puo’ raccontarci la storia piu’ drammatica e quella, invece, a lieto fine? «La storia più felice è stata quella di Enrico Cori, che per 9 anni non ha potuto vedere la figlia rapita dall’ex moglie. Avevamo organizzato il compleanno della piccola al Pincio di Roma, con cartelli e palloncini. Poi, finalmente è stata ritrovata. La sua felicità ha riempito il cuore di tutti. Abbiamo eletto Enrico Papà dell’anno nel 2005. La storia più drammatica è quella dei papà che si sono suicidati per i figli nascosti o rapiti. Migliaia di padri, di tutto il mondo, si suicidano. Noi li ricordiamo il 7 aprile con LA GIORNATA DELLA MEMORIA, in commemorazione del maestro di Aosta che si suicidò il 7 aprile del 1996, dandosi fuoco davanti al tribunale della sua città. Non riusciva a vedere la figlia. Lo abbiamo preso come esempio da evitare e per ricordarne il doloroso gesto». Cosa si sente di dire ai padri che oggi si trovano nel dolore senza i loro figli? «Il consiglio che sento di dare a tutti è che, nella difesa dei vostri diritti di genitore, dovete fare attenzione a non calpestare mai i diritti altrui. Il segreto della rinascita sta nel saper trasformare il dolore in energia positiva. Se si riesce in questa fase, la vittoria è quasi certa». Lei sta scrivendo un libro... «Si, per fine anno sarà pronto. Non vi anticipo nulla se non che in questo libro troverete 20 anni della mia battaglia e tante verità. Tante novità che vi sorprenderanno. Zero cose scontate, ripetitive o banali». Conosco personalmente Giorgio Ceccarelli e non ne dubito. Una persona di raro coraggio, abnegazione, generosità, altruismo. Il pensiero non può che andare a Giulia alla quale dico “Fortunata di avere un padre così!”.

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IL DIRETTORE

SOMMARIO 19 MARZO, DADDY’S PRIDE A Roma i papà separati marciano per il loro figli. Intervista esclusiva a Giorgio Ceccarelli

I PIRATI CHE NON SONO SIGNORI

RISPARMI E ANGOSCE

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no dei capisaldi su cui si è basata e progredita la società italiana, diciamo pure europea, è stato quello della propensione al risparmio. L’esagerato consumismo con relativo indebitamento di altri Paesi e civiltà, Stati Uniti in primis, non l’abbiamo mai condiviso. L’insegnamento e l’esempio dei nostri nonni e padri nel disciplinare la propria vita permettendo

un risparmio da accumulare per le esigenze del futuro è sempre stato fondamentale e ripagante. Proprio grazie ai risparmi le disgrazie dell’economia attuale, la cassa integrazione, i licenziamenti, le difficoltà di ogni attività vengono oggi affrontate con un po’ più di respiro. Il risparmio l’abbiamo sempre ritenuto una cosa sacra. Secondo autorevoli statistiche le famiglie italiane sono tra quelle che, nel mondo, tradizionalmente risparmiano di più, anche se l’attuale crisi economica ne ha abbassato significativamente il

“Non voglia di vendetta, ma di giustizia sì” gridano da anni le associazioni dei parenti

conto in banca. Ma è proprio quest’ultimo, grande o piccolo che sia, che ultimamente si trova in balia delle più sprezzanti ed aberranti vicende della finanza. I tassi d’interesse dei tradizionali titoli di stato o postali si sono ridotti quasi a nulla e, oltre alla frustrazione di non veder minimamente remunerato il proprio risparmio, spesso si viene assaliti dall’angoscia di poterlo addirittura perdere. Ci troviamo uno Stato con un debito pubblico da bancarotta, i cui titoli fan paura a molti investitori. Le Banche, coinvolte nella crisi finanziaria mondiale e permeate di intrallazzi politici e cinici egoismi individuali, hanno messo a nudo la loro inefficienza nell’impiego dei quattrini avuti dai risparmiatori, mettendone a repentaglio la restituzione. I Fondi d’Investimento, non possedendo la sfera di cristallo magica, navigano a vista senza poter dare alcuna sicurezza. E’ venuta insomma a crollare una delle nostre poche certezze: la sicurezza assoluta di poter disporre del frutto dei nostri sacrifici. Stiamo assistendo alla pena dei risparmiatori che hanno perduto tutto col fallimento degli Istituti a cui avevano versato ogni proprio avere. È con assoluta ripugnanza che dobbiamo constatare come le Leggi dello Stato non tutelino l’impreparazione delle fasce della popolazione più deboli, anziani in particolar modo, lasciandole in pasto a finanzieri senza scrupoli. E non possiamo ritenere CIVILE una nazione che, non ponendo leggi, regole e limitazioni ferree agli Istituti che gestiscono le finanze dei risparmiatori, fa rimpiangere ai propri cittadini il materasso in cui nascondere i propri averi.

MARCO MORELLI

direttore@mantovachiamagarda.it

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CARA VECCHIA ASTROLOGIA Scienza, fantascienza o mera superstizione? Merita bene un’approfondimento!

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FANTASTICHE LADIESGANG Il sogno della casalinga della porta accanto che si avvera su Rai 1

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8 MARZO FESTA DELLA DONNA Uno speciale di 8 pagine per ricordare le conquiste dell’emancipazione femminile

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MantovachiamaGarda Periodico bimestrale Registrazione del Tribunale di Mantova N° 01/2011 del 15/02/2011 Direttore Responsabile Marco Morelli

ISSN 2499-1058

Art Director e Progetto Grafico Matteo Zapparoli

A PARER MIO

POLITICA & RAPPORTO CENSIS 2015 Nel 2015, secondo il rapporto Censis, l’Italia è immersa in un letargo esistenziale collettivo, dove, invece di alzare lo sguardo verso il futuro, ci si accontenta di vivere alla giornata. Il fondatore del Censis, Giuseppe De Rita, definisce l’Italia il Paese dello zero vigola per la sua indecisione a scegliere quale cammino di sviluppo percorrere. Occorre scegliere. Il Rapporto paragona il Paese ad una società a bassa propulsione, che preferisce tenere i soldi in tasca (quando li ha). La ricchezza finanziaria del Paese rimane nascosta sotto il materasso, non viene reinvestita ed è sottratta alla politica di sviluppo. La ricchezza degli italiani

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si aggira intorno ai 4 mila miliardi di euro, due volte il debito pubblico. Da qui il Governo deve partire per trovare il perché dei comportamenti collettivi, rimuoverli e cercare nella politica la creatività per lo sviluppo del Paese. Infatti, oggi la politica, secondo il Censis, si è trasformata in “performance” delle riforme. Vuole essere percepita come veloce, efficace, risolutiva. Ma sono altre le cose che la gente si aspetta, la riduzione delle tasse, gli incentivi allo sviluppo, l’arresto del divario fra i ceti sociali, che la sanità sia veramente eguale per tutti e non che i poveri facciano fatica a curarsi. Resta quindi un deficit di fi-

DI GASTONE SAVIO

ducia nei cittadini. La crisi che tarda a risolversi o meglio, il suo risolversi che corre meno della metà rispetto agli altri Paesi europei più sviluppati, boccia i comportamenti della politica. Oggi a credere nei partiti è solamente il 9 per cento degli italiani; il 10 per cento ripone la sua fiducia nel Governo; il 17 per cento nel Parlamento. Dopo due anni di Governo guidato da Matteo Renzi, il Censis lamenta che le “promesse estenuanti di ripresa” annunciate sui media, narrano “una realtà altra” rispetto a quella che il cittadino vive. Si rilegga il Presidente del Consiglio il rapporto Censis e capisca da dove partire e dove andare.

Pubblicità: Morelli Media Partner, Gazoldo degli Ippoliti (Mn) Stampa: Arti Grafiche Castello spa, Viale Europa 33 Viadana (Mn) Editore: Marco Morelli, Via Dante Alighieri 4 Gazoldo degli Ippoliti (Mn) PUBBLICAZIONE A STAMPA: ISSN 2499-1058 Hanno collaborato a questo numero: Alessandra Capato, Alessandra Fusè, Alessandra Nodari, Alessio Pinza, Anna Maria Catano, Antonio Scolari, Barbara Gazzi, Barbara Ghisi, Benedetta Bottura, Biancamaria Rossi, Donata Brusasco, Doni Ferrari, Elena Andreani, Elena Benaglia, Elena Cardinali, Elena Kraube, Elide Bergamaschi, Enrico Maria Corno, Federico Martinelli, Flora Lisetta Artioli, Gastone Savio, Giacomo Gabriele Morelli, Giulio Mariani, Isolde Seeber, Lara Ferrari, Martina Borghetto, Marzia Sandri, Michela Toninel, M.T.San Juan, Paolo Carli, Paolo Ferrari, Rita Bertazzoni, Serena Maioli, Silvano Tommasoli, Veronica Ghidesi,Vittoria Bisutti. Puoi ABBONARTI scrivendo a: abbonamenti@mantovachiamagarda.it oppure telefonando al numero: 333.6272824 Sarai ricontattato da un nostro incaricato. Puoi pagare con Bonifico bancario a: MONTE PASCHI DI SIENA Filiale di Gazoldo degli Ippoliti c.c. n° 100464.78 intestato a Morelli Media Partner IBAN: IT 39 R 01030 57640 000010046478 Causale: Abbonamento a MCG Mantovachiamgarda inserendo l’indirizzo esatto per la spedizione Tutti i diritti sono riservati. E’ vietata qualsiasi utilizzazione, totale o parziale, dei contenuti inseriti nel presente magazine, ivi inclusa la memorizzazione, riproduzione, rielaborazione, difusione, o distribuzione dei contenuti stessi mediante qualunque piattaforma tecnologica, supporto o rete telematica, senza previa autorizzazione scritta da parte dell’editore.


PARLIAMO DI

DI ELENA BENAGLIA

I PIRATI CHE NON SONO SIGNORI Il nome può evocare l’idea di avventura, di favola, ma purtroppo i “pirati della strada” non hanno nulla di mitico, di avventuroso, e non sono neppure dei Signori come nella canzone di Julio Iglesias..sono tra i peggiori di tutti i pirati i cui siamo a conoscenza. I pirati che infestavano i mari un tempo avevano un loro, seppur terribile, codice d’onore; mentre i pirati della strada del giorno d’oggi, quelli che da ubriachi, da impasticcati, o semplicemente scriteriati, con la loro automobile investono persone e scappano vigliaccamente senza fermarsi a prestare soccorso alla loro vittima, esprimono il sintomo della crisi profonda della morale pubblica e del sentimento di solidarietà umana (treccani.it). E’ davvero triste constatare che la nostra società è dovuta arrivare alla creazione di una nuova fattispecie di reato, l’omicidio stradale. Fa male pensare che siano così tante le persone responsabili della morte o del ferimento di altre, che fuggono dalle loro responsabilità, che non prestano soccorso alla persona che hanno investito, che scappano per “farla franca” lasciando dietro di sé un esercito di vittime. Sì, perché le vittime non sono solo le persone uccise in questo modo, ma anche le loro famiglie, i loro affetti, le persone a loro vicine, condannate non solo al dolore perenne ma anche (almeno fino ad oggi) a non vedere i responsabili puniti come meritano. Fa male pensare che l’educazione, la formazione, l’insegnamento, la cultura non bastino. Il nostro codice penale prevede già pene più severe per l’investitore che fugge e attenuanti per il caso in cui, invece, si fermi a prestare soccorso, ma il numero delle vittime abbandonate sulla strada continua a essere molto elevato. E si è arrivati, quindi, all’idea di introdurre nel nostro ordinamento il reato di omicidio stradale. Già dal 2011 il Ministro Maroni del governo Berlusconi ne chiese l’introduzione, così poi fece il Ministro Passera del governo Monti e la ministra Cancellieri del governo Letta. Ora pare che si sia in dirittura d’arrivo, dopo le numerosissime sollecitazioni provenienti soprattutto da parte delle associazioni dei familiari delle vittime della strada (meglio definibili come vittime dei delinquenti della strada), che da anni si battono affinché il colpevole di un incidente stradale per colpa cosciente e dolo, sia sottoposto a un severo giudizio e che quanto da lui causato sia equiparato a un vero ed effettivo omicidio a tutti gli effetti di legge. Il percorso legislativo del reato di omicidio stradale è stato finora davvero tortuoso. Dopo un primo via libera della Camera dei Deputati c’è stato anche quello del Senato con qualche emendamento, è quindi tornato alla Camera per l’approvazione, ma ora dovrà tornare un’altra volta in Senato per la modifica di un articolo. Vedia-

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“NON VOGLIA DI VENDETTA, MA DI GIUSTIZIA SÌ” GRIDANO DA ANNI LE ASSOCIAZIONI DEI PARENTI DELLE VITTIME DELLA STRADA, OGGI FINALMENTE ASCOLTATE mo nel dettaglio cosa prevede, allo stato attuale. L’omicidio stradale colposo diventa reato a sé, graduato su tre varianti: resta la pena già prevista oggi (da 2 a 7 anni) nell’ipotesi base, quando cioè la morte sia stata causata violando il codice della strada, ma la sanzione penale sale sensibilmente negli altri casi: chi uccide una persona guidando in stato di ebbrezza grave (con un tasso alcolemico oltre 1,5 grammi per litro) o sotto effetto di droghe rischia ora da 8 a 12 anni di carcere. Sarà invece punito con la reclusione da 5 a 10 anni l’omicida il cui tasso alcolemico superi 0,8 g/l oppure abbia causato l’incidente per condotte di particolare pericolosità (eccesso di velocità,

guida contromano, infrazioni ai semafori, sorpassi e inversioni a rischio). Per le lesioni stradali si prevedono pene al rialzo se chi guida è ubriaco o drogato: da 3 a 5 anni per lesioni gravi e da 4 a 7 per quelle gravissime. Nel caso in cui il conducente fugga dopo l’incidente, scatta l’aumento di pena da un terzo a due terzi, e la pena non potrà comunque essere inferiore a 5 anni per l’omicidio e a 3 anni per le lesioni. Altre aggravanti sono previste se vi è la morte o lesioni di più persone oppure se si è alla guida senza patente o senza assicurazione. La pena è invece diminuita fino alla metà quando l’incidente è avvenuto anche per colpa della vittima. In caso di condanna o patteggiamento per omicidio o lesioni stradali viene automaticamente revocata la patente, e quella nuova sarà conseguibile solo dopo 15 anni (omicidio) o 5 anni (lesioni). Questo lasso di tempo è però aumentato nelle ipotesi più gravi: se ad esempio il conducente è fuggito dopo l’omicidio stradale, dovranno trascorrere almeno 30 anni dalla revoca. È previsto l’arresto obbligatorio del conducente in stato di ebbrezza grave o sotto l’effetto di droghe. «C’è ancora tanto da fare, ogni legge può essere migliorata, ma questa è una pietra miliare, dopo bisognerà mettere mano al Codice della strada», dice il portavoce dell’Unione italiana sicurezza stradale, Alberto Pallotti. Mentre secondo Carlo Giovanardi dei Popolari liberali, che ha votato no al ddl: «La legge così com’è formulata è una follia, che ha esteso il reato di omicidio anche a fattispecie di incidente che possono capitare a chiunque: la mamma che porta il bambino a scuola, l’agente di commercio, il neo patentato. Mentre con il primo testo si punivano comportamenti dolosamente scorretti, cioè quelli di chi guida sotto effetto di stupefacenti, con questa normativa si criminalizza chi guida da sobrio. Attenti, la morte di una vittima della strada è senza appello, ma anche la sventura e il rimorso di chi, senza averlo

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COME SI COMPORTANO GLI ALTRI PAESI EUROPEI

voluto, si trova a causare un incidente mortale». Ma oltre alla previsione di pene severe, e ci auguriamo soprattutto certe, la norma tralascia del tutto il tema della prevenzione, unico strumento davvero efficace per ridurre le morti sulla strada. I controlli sulle strade sono pochi e purtroppo spesso i rilevatori di velocità vengono usati più come strumento per rimpinguare le casse comunali che come arma deterrente per l’eccessiva velocità degli automobilisti. Sarebbe anche necessaria un’azione di individuazione delle cause che portano un essere umano a sottovalutare o a ignorare le conseguenze di un proprio comportamento alterato, come di un’omissione di soccorso, per poi porvi rimedio con interventi formativi e informativi nell’ambito scolastico, nelle autoscuole e tramite i media. Azioni necessarie, unitamente all’introduzione dei nuovi reati, se il Governo davvero si propone di dimezzare il numero di incidenti stradali, per riuscire a rispettare il Programma europeo di azione

È NECESSARIA UN’AZIONE DI INDIVIDUAZIONE DELLE CAUSE CHE PORTANO UN ESSERE UMANO A IGNORARE LE CONSEGUENZE DI UN COMPORTAMENTO ALTERATO per la sicurezza stradale 2011-2020. «Agenti sulle strade, pene certe, e strade finalmente migliori insieme a una comunicazione forte e diretta e all’educazione stradale continua e ciclica nelle scuole, possono essere i soli elementi efficaci» secondo Giordano Biserni, Presidente dell’ASAPS, Associazione Sostenitori e Amici della

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Nel sistema britannico l’omicidio commesso alla guida di un veicolo costituisce una fattispecie di reato ben definita. Le normative di riferimento sono il “Road Traffic Act 1988” ed il “Criminal Justice Act 200”, che definiscono la condotta di guida che provoca la morte di una persona come “pericolosa” o “imprudente o sconsiderata”. Nel primo caso, quello che si configura quando il conducente è inadatto alla guida perché sotto effetto di alcol o sostanze stupefacenti, è prevista la reclusione fino a 14 anni, una multa e un periodo di interdizione di 2 anni, oltre a un test obbligatorio per l’eventuale rinnovo della patente. In Francia la normativa di riferimento è costituita dal Codice della strada che a sua volta rimanda al Codice penale, molto simile a quello italiano. Il reato rientra nell’ambito dell’omicidio colposo, ma è sanzionato con pene più severe. La pena base prevede 10 anni di reclusione e 75 mila euro di multa. Il codice prevede l’aumento dell’ammenda e la sospensione della patente di guida per un minimo di 5 anni in presenza di aggravanti, e il divieto di chiedere una nuova patente è esteso a 10 anni o più. C’è, inoltre l’obbligo di frequentare un corso di sensibilizzazione sui pericoli dell’uso di sostanze stupefacenti e la confisca del mezzo con cui si è commesso il reato per almeno 1 anno. In Germania il codice penale non prevede la fattispecie specifica di omicidio stradale che viene trattato come un omicidio colposo. E’ prevista una pena massima di 5 anni di prigione o un’ammenda. Il giudice poi può decidere l’interdizione di guida fino a 3 mesi e, per i casi più estremi, per 5 anni. Nei Paesi Bassi l’omicidio stradale è previsto e sanzionato all’interno del Codice della strada e non dal Codice penale. La legge contempla la responsabilità penale della guida che mette in pericolo l’incolumità degli utenti della strada. Se le lesioni conseguenti alla violazione delle norme sulla circolazione sono fatali alla vittima, è prevista la reclusione fino a 3 anni e una sanzione pecuniaria fino a 11.000 euro. Vi sono però le aggravanti: condurre il veicolo sotto l’effetto di alcol o stupefacenti, superare i limiti di velocità ed effettuare sorpassi dove sia vietato, porta il massimo di pena a 9 anni di reclusione e a 45.000 euro di sanzione pecuniaria. Come sanzione accessoria si ha la sospensione della patente di guida per un periodo di almeno 5 anni. (fonti: ANIA Fondazione per la sicurezza stradale -ASAPS Associazione amici sostenitori polizia stradale- AIVIS Associazione italiana vittime infortuni sulla strada).

Polizia Stradale. Certo la legge sull’omicidio stradale è una legge necessaria per aumentare il livello di sicurezza sulla strada, ma il testo dovrà tener conto di almeno tre criticità: il possibile rilievo di incostituzionalità dell’inasprimento delle pene previsto da questa legge, vista la disparità rispetto ad altri tipi di omicidio colposo aggravato (come quello con violazione delle norme sulla sicurezza del lavoro); i dubbi sull’affidabilità ed efficacia degli etilometri; i problemi di accertamento legati all’utilizzo di droghe, in mancanza di protocolli seguiti universalmente, con il rischio di classificare come ubriache o drogate persone anche molto distanti dagli assassini quasi volontari cui la nuova normativa è diretta.

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L’APPROFONDIMENTO

DI GIACOMO GABRIELE MORELLI

ASTROLOGIA SCIENZA, FANTASCIENZA O SUPERSTIZIONE? A chiunque sarà capitato, più di una volta, di dare un’occhiata all’oroscopo sul giornale, su internet, in tv; le fonti dalle quali attingere di certo non mancano. C’è chi lo fa per curiosità, chi non ci crede ma “tanto che male c’è…”, chi un po’ si preoccupa e chi si compiace a seconda ovviamente di quello che viene riportato. C’è addirittura chi ogni giorno non mette piedi fuori casa senza prima aver consultato il proprio oroscopo, ponendo fede totale sulle sue previsioni. Attorno all’astrologia ruotano insomma consensi e dissensi, credibilità ed incredulità, interesse o disinteresse totali. Perché l’astrologia piace tanto? Perché alla maggior parte di noi piacerebbe vivere in un mondo prevedibile del quale in qualche modo poter avere il controllo, avere un certo potere sugli eventi futuri, non essere colti alla sprovvista. Per alcuni potrebbe rappresentare un modo per prepararsi in anticipo, soprattutto in relazione agli eventi negativi. Umane e legittime aspirazioni. Ma cos’è esattamente l’Astrologia? L’astrologia, il cui nome deriva dal greco antico astrologhía, è un complesso di credenze e tradizioni, quin-

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PERCHÉ L’ASTROLOGIA PIACE TANTO? PERCHÉ ALLA MAGGIOR PARTE DI NOI PIACEREBBE VIVERE IN UN MONDO PREVEDIBILE E IN UN CERTO MODO CONTROLLABILE di prive di un reale fondamento scientifico, che ritiene che le posizioni e i movimenti dei corpi celesti rispetto alla Terra influiscano sugli eventi umani collettivi e individuali. Chi pratica l’astrologia è chiamato astrologo e la sua “previsione” è chiamata oroscopo. Il fulcro attorno a cui ruota l’astrologia è lo zodiaco. Lo zodiaco, detto in soldoni, è la fascia della volta celeste in cui avviene il percorso apparente del Sole nel suo moto annuo, fascia che comprende anche i percorsi apparenti della Luna e dei Pianeti. Le stelle dello zodiaco sono state raggruppate in costellazioni, alle quali da tempo immemorabile sono stati assegnati nomi di esseri viventi, reali o fantastici (leone, capricorno, acquario ecc.). Ciò spiega l’etimologia del nome, derivato dal greco “zōdiakòs”, parola a sua volta composta da zòon, “animale, essere vivente” e hodòs, “strada, percorso”. A causa del moto di rotazione della Terra, infatti, le costellazioni zodiacali sembrano percorrere lo zodiaco. Come opera l’Astrologia? Gli elementi di cui essa tiene conto sono complessi, suscettibili di sofisticate interazioni. Vediamo, in modo molto semplicistico, di illustrare le basi. Nell’astrologia occidentale (ne esiste anche una indiana) il segno zodiacale è ciascuna di dodici suddivisioni convenzionali dello zodiaco in parti uguali; per tradizione ogni segno zodiacale prende il nome da una costellazione, seguendo questo ordine: Ariete, Toro, Gemelli, Cancro, Leone, Vergine, Bilancia, Scorpione, Sagittario, Capricorno, Acquario, Pesci. Nell’uso popolare si usa dire “nascere sotto il segno di...” seguito dal nome di un segno zodiacale; il significato dipende dalla tradizione astrologica: nell’uso occidentale si intende il segno zodiacale sul quale apparentemente si trova il Sole al momento della nascita della persona. Nella tradizione occidentale si utilizza la suddivisione cosiddetta “tropicale” dello zodiaco. Lo zodiaco viene diviso in quattro settori in corrispondenza dei due equinozi e dei due solstizi. Per tradizione, il primo segno zodiacale è l’Ariete, cui seguono gli altri undici, di circa 30 giorni ciascuno di durata. La classificazione dei segni zodiacali nell’astrologia occidentale si basa sull’intersezione tra due insiemi. Il primo insieme è legato ai quattro elementi: fuoco (Ariete, Leone, Sagittario), che rappresenta il desiderio e l’energia creativa dell’individuo, terra (Toro, Vergine, Capricorno), che rappresenta le risorse materiali e i possedimenti dell’individuo, aria (Gemelli,

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Bilancia, Acquario), che rappresenta l’intelletto e la capacità di ragionare e comunicare dell’individuo, acqua (Cancro, Scorpione, Pesci), che rappresenta l’immaginazione, i sentimenti e la capacità di amare dell’individuo. A loro volta i quattro elementi si suddividono in: maschili o estroversi (segni di fuoco e d’aria) e femminili o introversi (segni di terra e d’acqua). Il secondo insieme agisce in base alla posizione rispetto ai quattro punti cardinali zodiacali: cardinali (inizio della stagione: Ariete, Cancro, Bilancia, Capricorno), associati all’iniziazione e alla creatività; fissi (centro della stagione: Toro, Leone, Scorpione, Acquario), associati alla stabilità e alla determinazione; mobili (fine della stagione: Gemelli, Vergine, Sagittario, Pesci), associati all’ingegno e all’adattamento. Ad ogni “segno” zodiacale sono quindi abbinate prerogative e attitudini, psicologiche e psichiche dei propri appartenenti, che abbinate alle svariate e complesse combinazioni astrali del momento suggerirebbero l’oroscopo. Astrologia o, più correttamente, astromanzia, come già sopra detto sarebbe quindi arte di determinare il carattere e di prevedere il destino degli uomini con lo studio delle presunte influenze astrali, anche con la posizione dei pianeti maggiori, degli aspetti, dei segni zodiacali. Ciò che presupporrebbe e affermerebbe l’esistenza di una relazione, sebbene non provata scientificamente, tra l’uomo ed il cosmo. Ci si chiede se l’Astrologia possa essere considerata una scienza, data la profonda complessità dell’esame delle ipotetiche interazioni dei corpi astrali sull’uomo, nelle infinite combinazioni che via via tra essi si susseguono durante l’anno solare. A tutt’oggi essa non è stata riconosciuta in alcun modo tra le discipline scientifiche, non essendo ritenuta attendibile ai fini di una visione scientifica dell’Universo per un grande numero di motivi: divergenze tra gli astrologi, natura casuale e spesso inverificabile delle predizioni astrologiche, natura indefinita delle cosiddette influenze astrali, etc. L’astrologia presuppone implicitamente l’esistenza di un certo numero di influenze astrali dovute al Sole, alla Luna e ad altri oggetti celesti quali, ad esempio, i grandi pianeti. Se le influenze astrali esistono, prima di tutto occorre trovare le leggi coerenti che ne forniscono la natura, la portata, il “modus operandi”, oltre che i fattori di dipendenza, distanza, etc.. Queste presunte influenze sono esse stesse delle forze, come ad esempio la forza gravitazionale o l’elettromagnetismo? In quale tipo di forza fondamentale possiamo inserire queste influenze astrali? Si tratta di una nuova forza fondamentale sconosciuta? In tal caso allora deve essere

CI SI CHIEDE SE L’ASTROLOGIA POSSA ESSERE CONSIDERATA UNA SCIENZA, DATA LA COMPLESSITÀ DELLE IPOTETICHE INTERAZIONI DEI CORPI ASTRALI SULL’UOMO

definita! Da un altro punto di vista, se queste influenze non sono forze, allora sono delle energie? Se sì, si pone il medesimo problema di prima: un’energia è perfettamente quantificabile! Si conoscono infatti un certo numero di forme di energia: cinetica, elastica, radioattiva, chimica, nucleare, e altre ancora. Quale forma di energia potrebbe corrispondere alle presunte influenze astrali invocate dagli astrologi? Quali sono le leggi fisiche che regolerebbero queste presunte influenze astrali e come cambierebbero in funzione della distanza, della massa o di altri parametri? Non è mai stata fornita una risposta chiara a questi interrogativi. Le cosiddette influenze astrali, che non sono né

delle forze, né delle energie, non sono infatti mai state confermate da una qualunque esperienza scientifica degna di questo nome. Ogni aspirazione dell’astrologia alla scientificità resta e resterà inammissibile per tutta la comunità scientifica, sino a quando le grandi risposte fondamentali resteranno senza risposte! L’astrologia, costruita fin dalle sue origini su basi totalmente irrazionali, è così classificabile tra le false scienze.

E SE INVECE FOSSE TUTTO VERO? Vi sono detti o pratiche popolari, figli di tradizioni tramandate nei secoli, ignorate o addirittura sbeffeggiate da un sacco di scettici, che sono invece basate su fondamenti scientificamente provati. Un esempio banale. Il vecchio contadino pianterà sempre le sementi nell’orto in una fase lunare (crescente-luna nuova o calante-luna vecchia)consona al tipo di ortaggio, per evitare o sfruttare l’attrazione lunare ai fini della germogliazione; similmente poterà la vite sempre in fase di lunare calante. Molti deridono questa usanza, ma è scientificamente provato che l’attrazione lunare (che ad esempio causa, ricordiamocelo, l’alta e la bassa marea) ha un’influenza più o meno marcata sullo sviluppo di un germoglio vegetale. Ciò autorizza coloro che credono fermamente nell’astrologia a pensare che in modo analogo gli astri possano influenzare la psiche e il comporta-

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mento umano. La critica all’astrologia meno diffusa, ma probabilmente una delle più pertinenti, riguarda il fatto che sono numericamente pochi gli astrologi dotati di una cultura astronomica tale da rendere pertinenti le proprie valutazioni in base alle infinite combinazioni astrali che si avvicendano durante l’anno solare, mentre sono moltissimi gli “astrologi” alla buona che si cimentano nell’astromanzia senza aver nemmeno le più elementari conoscenze dei corpi celesti. Quindi milioni di oroscopi pubblicati in riviste, siti web, trasmissioni TV e compagnia bella spesso sarebbero solo fonte di crassa ignoranza e quindi, di fatto, solo vuote chiacchiere, senza voler scomodare il termine “inganno”. Riguardo però l’ipotetica influenza degli astri sugli umori dell’uomo, al di là di ogni ragionevole dubbio, un piccolo punto di domanda forse val la pena lasciarlo.

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MANTOVA LIFE&STYLE MONZAMBANO

MANTOVA

SAGRA DI SANTA MARGHERITA

Da alcuni anni nel Borgo di Castellaro Lagusello si è tornati a commemorare l’antica sagra di Santa Margherita. Si tratta di una piccola manifestazione che il popolo castellarese ha ripreso a festeggiare in ricordo di quella che anticamente era la fiera del bestiame di Castellaro. Quest’anno la manifestazione si terrà domenica 28 febbraio e negli stretti vicoli del borgo e nelle piazze troveranno spazio animali della tradizione contadina: galline, oche, anatre, mucche, pecore, capre e cavalli ma il momento saliente è rappresentato dal palio della torta margherita, durante il quale i ristoranti ma anche i privati cittadini, che vorranno partecipare, proporranno la loro migliore torta che verrà assaggiata da una giuria di intenditori e poi premiata la migliore. Appuntamento dunque domenica 28 febbraio dalle 10.00 del mattino all’imbrunire.

CERESARA

Da più di 60 anni a Ceresara, durante il terzo fine settimana di marzo, si rinnova l’appuntamento con la Fiera della Possenta. La manifestazione nasce nella piccola frazione di Possenta, dove è situato un piccolo santuario dedicato alla Madonna. Nonostante inizialmente la ricorrenza fosse caratterizzata da un carattere per lo più religioso, con il trascorrere degli anni si è aggiunto un aspetto più popolare, trasformando la Possenta in una vera e propria fiera di bestiami e merci. Le origini risalgono all’ottobre 1904 e oggi rappresenta un importante punto d’incontro per l’agricoltura e l’artigiano, dove poter conoscere le novità crescenti di questi settori, assaggiare prodotti tipici e a Km 0 e trascorrere qualche ora in compagnia, onorando le tradizioni. L’appuntamento è dal 18 al 20 marzo.

PONTI SUL MINCIO

UNA SERA ALLE COLONNE L’Associazione culturale Il Castello per ben 3 weekend a cavallo tra i mesi di febbraio e marzo proporrà emozionanti serate in musica presso la Sala delle Colonne di Ponti sul Mincio. Alle 19,30 sarà possibile cenare prenotandosi al 348.5687595. La prima serata musicale si terrà sabato 13 febbraio con “La buona novella racconta De Andrè” con un gruppo di sei elementi; sabato 27 febbraio Rust never sleeps racconta Neil Young con i Greendale; sabato 12 marzo Eppur sembra un uomo racconta Gaber. Le serate narrativo-musicali avranno inizio alle 21,30 e l’ingresso è gratuito.

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Continuano i pomeriggi dedicati alla Scienza, in particolare i laboratori per bambini. In piazza S. Isidoro in località Virgiliana/Frassino col seguente calendario: 14 febbraio “Innamorati del cielo”: tra leggende e miti, le più belle storie (anche d’amore) raccontate tra le stelle; 6 marzo “Animali da record”: grandi, piccoli, pericolosi, strani, sconosciuti con la vista acuta, il morso potente...ma quanti sono gli animali?; 20 marzo “A passeggio con Dino”: un percorso indietro nel tempo, sulle tracce dei dinosauri più famosi.

MANTOVA

BORSA SCAMBIO GIOCATTOLI FIERA DELLA POSSENTA

DOMENICHE AL MASTER

Dopo il successo della prima edizione, la Borsa scambio giocattoli rinnova l’appuntamento con tutti gli appassionati per la seconda edizione che si terra il prossimo 21 febbraio. L’iniziativa comprende giocattoli rari e vintage, bambole, trenini, modellini di auto, modellismo, collezionismo ed editoria specializzata. Un tuffo nel passato, dove gli adulti potranno passare in rassegna raccolte che hanno reso indimenticabile la loro infanzia e i più piccoli potranno incuriosirsi e toccare con mano oggetti che solitamente vedono solo nei libri o nelle vetrine dei musei. Si terrà a Mantova presso il Palazzetto dello Sport Viale Valle d’Aosta con i seguenti orari al pubblico: dalle ore 10.00 alle 17.00 Ingresso gratuito.

VOLTA MANTOVANA

IL CARNEVALE DEL CAPUNSEL Il Carnevale del Capunsel rappresenta un’ottima occasione di incontro, tra l’allegria e il divertimento, delineato dalla sfilata dei carri allegorici e dalla tradizione culinaria. Sin dal primo pomeriggio infatti nella piazza principale, vengono serviti capunsei e salamelle, piatti tipici del paese. Il Pupà del Capusel è la maschera locale incaricata di aprire i festeggiamenti insieme alla maschera veronese del Papà della gnocco. La sfilata che si sussegue tra le vie del paese è accompagnata dalla banda e dalle majorettes. Accanto alla tradizione sfilata di carri con incredibili carri, musica ad alto volume e tanto divertimento. La manifestazione è prevista per sabato 13 febbraio in notturna dalle 19.

MANTOVA

GRANDE PARATA DI CARRI ALLEGORICI Domenica 14 Febbraio il Carnevale di Mantova è “Alla corte di Re Trigol”. In questa occasione viene rievocata la leggenda del Re Trigol: i figuranti sfilano in corteo tra le vie e nelle piazze su cui si affacciano i nostri favolosi palazzi gonzagheschi; creano un’ atmosfera incantata, da cui è impossibile non essere coinvolti! Questo è il Carnevale di Mantova: bellissime riproduzioni di costumi storici, stendardi, dialetto, cantori e tanta allegria ridanno vita ad una bella fiaba che richiama le peculiarità floristiche e faunistiche dei tre laghi che circondano la città.

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A CURA DI ELENA ANDREANI CASTEL GOFFREDO

LIBRI SOTTO I PORTICI Come ogni prima domenica del mese, anche il 6 marzo a Castel Goffredo verrà ospitata la rassegna “Libri sotto i portici”, che con le sue 150 bancarelle nel cuore di Castel Goffredo e un fronte espositivo di più di 400 metri, si è imposta da subito come il più grande mercato mensile del libro usato d’Italia. ungo il percorso porticato che unisce la centralissi-

GONZAGA

ESPOSIZIONE CANINA 2016

ma Piazza Mazzini con Piazza Martiri della Libertà, garantendo, così, protezione ai materiali esposti. Il mercato occupa la Loggia del Palazzo Comunale, i portici di Piazza Mazzini, via Roma per continuare sotto quelli di Piazza Astazzoni, via Poncarali, via Italia e Piazzale Martiri della Liberazione. Un’incredibile libreria, dove trovare sempre qualsiasi tipo di libro, fumetti, riviste e dischi in vinile. In concomitanza con Libri Sotto I Portici vengono anche organizzate visite alla città e al percorso museale “La Prepositurale di Sant’Erasmo e il suo Tesoro” per accompagnare i visitatori alla scoperta delle bellezze di Castel Goffredo. Rinnovato anche per questo 2016 il connubio tra due culture: quella che scaturisce dai libri e l’altra che viene dalla cucina locale. Ad ogni appuntamento, infatti, sarà proposto un cibo della tradizione in versione “da strada”.

MANTOVA

FUMETTI E NON SOLO Da venerdì 4 marzo a domenica 6 presso il Palabam si terrà l’11ª Mantova Comics and Games. La convention, è un festival dedicato al mondo del fumetto, del fantasy e del gioco di ruolo. Al Mantova Comics & Games sono presenti i principali editori italiani del settore fumettistico, dalla Panini Comics alla Sergio Bonelli Editore, includendo anche Marvel Comics, Star Comics, DC Comics. Il festival ospita annualmente il “Cosplay Evolution” evento legato, appunto, al mondo del Cosplay. È l’unico evento italiano che organizza appositamente una giornata di incontri tra gli aspiranti autori ed i professionisti del settore supportati dalle principali case editrici.

ASOLA

RASSEGNA ANTIQUARIA Ad Asola ogni terza domenica del mese potete visitare uno dei mercati più apprezzati da appassionati ed esperti di antiquariato. In piazza XX Settembre, nel centro storico di Asola, numerosi espositori mettono in mostra i loro oggetti più antichi, strani, particolari, di valore o da collezione, oggetti di pregio e qualità ad un prezzo giusto. Libri, gioielli, mobili, tutto ciò che pensate di antico lo troverete ad Asola. Dall’alba al tramonto saranno tantissime le occasioni per fare affari o semplicemente per osservare oggetti di altri tempi.

Con vero piacere anche quest’anno il 5 e 6 marzo presso i padiglioni della fiera millenaria di Gonzaga sarà possibile assistere e partecipare all’Esposizione Internazionale canina. Sono ammessi Bobtail, Chowchow, Weimaraner, Setter inglese, Terranova. I cani con coda e/o orecchie tagliate (caudectomia - conchectomia) non previsti dallo standard di razza FCI non potranno essere iscritti alle esposizioni e se a catalogo, non potranno essere giudicati.

MONZAMBANO

NUMEROSI APPUNTAMENTI CON LA CULTURA Il pacchetto che l’Università della Cultura di Monzambano offre ai suoi cittadini ma anche a parecchi “studenti” che partecipano assiduamente da fuori paese è veramente vasto e ricco di interventi di spicco. Tanto che per giovedì 25 febbraio alle 15,30 presso l’aula Montessori a Monzambano, interverrà la Prof.ssa Ma-

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risa Arieti con una lezione sulle considerazioni linguistiche relativa alle canzoni italiane più vendute tra il 1958 e il 2007 da “Volare” alla “Paranza”. Gli appuntamenti per marzo saranno dedicati all’arte, alla letteratura e all’architettura: giovedì 3 marzo, alle 15,30 in aula Montessori, il Dott. Enrico Guidi illustrerà del suo personale diario di viaggio dedicato a New York; giovedì 10 marzo, alle 15,30 in aula Montessori, sarà l’occasione per la Dott.ssa Stefania Verità di mostrare il valore delle donne della pittura tra Cinquecento e Settecento, tratterà “Lavinia, Artemisia, Sofonisba & amiche”. Giovedì 17 marzo alle 21,00 presso la Sala Consiliare del comune di Monzambano il Prof. Giuseppe Bernardelli decanterà la poesia “L’infinito” di Giacomo Leopardi e interpreterà i versi del poeta con riferimenti alla poesia di inizio Ottocento e alla lirica leopardiana. Per concludere giovedì 31 marzo alle 15,30 presso l’aula Montessori l’Architetto Daniele Spazzini interverrà con una lezione sulla luce come elemento costruttivo e costitutivo dell’architettura gotica. Per chi fosse interessato verranno proposte alcune uscite a mostre nella zona. Per info contattare Stefania al 347.5348998.

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BRESCIA LIFE&STYLE SIRMIONE

RASSEGNA TEATRALE

Continua la proposta teatrale di Sirmione che quest’anno giunge alla 13ª edizione. A febbraio, il 20, andrà in scena alle 21.00 presso il Palazzo dei Congressi I due gemelli veneziani di Carlo Goldoni del Teatro d’Arte Rinascita, Paese (Tv); sabato 5 marzo Chocolat di Roberta Costantini della Compagnia Teatrale Costellazione, Formia (Lt). Tutti gli spettacoli sono a pagamento. Inoltre presso la biblioteca comunale continua il ciclo di conferenze e presentazioni letterarie. Ricordiamo: venerdì 4 marzo alle 20,45 la Conferenza sulla musica “Incontro con la musica classica: i rapporti tra il classico e il moderno – Mozart” a cura del CIM Centro Italiano Music; venerdì 11 marzo alle 20.45 la Conferenza di psicologia “La mediazione umanistica” curata da Jacqueline Morineau, direttrice e fondatrice del Centre de Méditation et de Formation di Parigi.

MONTICHIARI

L’edizione 2016 della fiera avrà luogo dal 27 Febbraio al 1 Marzo 2016. Nata dalla sinergica contestualizzazione tra Golositalia ed Aliment la fiera sarà un’ulteriore occasione per valorizzazione al meglio le eccellenze enogastronomiche italiane, in particolare focalizzando l’attenzione sui prodotti che caratterizzano il nostro territorio e migliorando l’appeal dell’Italian Food nel mondo, senza dimenticare l’ampio spazio riservato alle attrezzature professionali con le ultime novità tecnologiche per gli operatori del settore. La fiera è aperta al pubblico e ad un ricercato gruppo di operatori del settore sia nazionali che internazionali, l’abbinata nasce per permettere agli espositori di vendere direttamente in fiera e collateralmente sviluppare importanti ordini e contatti commerciali.

SALÒ

PRIMAVERA È DONNA Si sono chiuse il 15 gennaio le iscrizioni per il premio artistico di poesia, racconti, immagini e musica aperto a poeti, scrittori, fotografi, sia amatoriali che professionisti, donne musiciste e compositrici, che avranno una sezione del concorso riservata esclusivamente a loro, intitolato “Primavera è donna”, per ricordare il 70° anniversario del voto alle donne in Italia e della Giornata Mondiale della Poesia. La premiazione e l’evento conclusivo si terranno sabato 19 marzo 2016 presso l’Hotel Conca D’Oro di Salò. Ricchi i premi ai vincitori di ogni sezione di concorso un personal computer.

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MERCATINO DEL TEMPO CHE FU Ogni ultima domenica del mese, quindi per il mese di marzo cadrà il 27, presso il Complesso Commerciale Brescia 2000, si danno appuntamento circa 300 espositori con le proprie offerte quali oggetti d’antiquariato, artigianato, modernariato, hobbistica e collezionismo. È possibile anche scambiare oggettistica varia. Uno tra i mercati d’antiquariato più grandi della provincia di Brescia e soprattutto tra i più longevi che vede ogni quarta domenica il susseguirsi di un affollato via vai di collezionisti o semplici curiosi.

LENO

36° GRAN CARNEVALE DEI CARNEVALI GOLOSITALIA

RONCADELLE

Come ogni anno da ben 36 anni la Pro Loco di Leno in collaborazione con l’Amministrazione Comunale e le tante Associazioni di volontariato organizza il Gran Carnevale dei Carnevali e proprio quest’anno la data è fissata per il giorno di San Valentino, il 14 febbraio. Nella Piazza Cesare Battisti e nelle vie limitrofe dalle 14,00 un sontuoso corteo animerà il paese. Manifestazione tutta dedicata ai bambini ma nella quale anche i più grandi potranno divertirsi. Il carnevale di Leno è noto per i numerosi carri, gruppi, comparse che vi prendono parte travestiti delle maschere più strane e imbarazzanti a quelle più tradizionali.

VALLESABBIA

CIASPOLATA AL CHIARO DI LUNA La camminata notturna con ciaspole prevista per il 16 marzo è un percorso in prevalenza pianeggiante e si snoda in particolare lungo il tracciato della pista di fondo della Piana del Gaver, quindi è di facile percorrenza essendo anche illuminato da fiaccole per tutta la sua estensione. Lungo il percorso saranno presenti volontari dell’organizzazione. In caso di mancanza di neve potrebbero esservi fondi di tipo diverso (ghiaia, sottobosco...). L’organizzazione si riserva insindacabilmente la facoltà di modificare il percorso in funzione delle condizioni meteorologiche e/o di innevamento dando comunicazione nel briefing che si terra prima della partenza. Per info: www.promosportvallibresciane.it.

POZZOLENGO

FIERA DI SAN GIUSEPPE Da oltre cent’anni la fiera di San Giuseppe rappresenta per Pozzolengo l’evento più importante dell’anno. Nata come mercato del bestiame e agricolo rinomato in tutta la zona, oggi la fiera è diventata un’occasione per conoscere la storia delle Colline Moreniche e dell’entroterra gardesano. Un territorio che si rappresenta attraverso la sua storia e le sue tradizioni e che ogni anno a marzo propone un fitto calendario di eventi per ogni occasione. Di grande rilievo la Dispensa Morenica, una mostra con degustazione e vendita di prodotti tipici locali, in cui trovano spazio i prodotti tipici della zona. Il 18, 19 e 20 marzo.

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A CURA DI ELENA ANDREANI BRESCIA

FESTA DI SAN FAUSTINO Come ogni anno sono in atto i preparativi per le bancarelle della fiera di S. Faustino, le più attese e le più amate dai bresciani e non solo. Oltre 200.000 mila visitatori accorrono ogni anno per godere le bellezze di una città che per un giorno si trasforma e lascia spazio al divertimento, all’allegria e alla tradizione, allestendo la celebre Fie-

BRENO

“FERA DE LA SPONGADA”

ra di S. Faustino, una fiera cittadina in onore dei Santi Patroni di Brescia, i Santi Faustino e Giovita. Il 15 febbraio di ogni anno si celebra la ricorrenza con una fiera che trasforma il centro di Brescia in un luogo di festa, colori, profumi, con bancarelle e stand di ogni genere; le bancarelle si snoderanno lungo via San Faustino, via Porta Pile, Largo Formentone, parte piazza Loggia, via X Giornate, via XXIV Maggio, via Volta, via IV Novembre, via della Posta, piazza Vittoria e corso Zanardelli, piazza Mercato (tra via IV Novembre e corso Palestro) e via Gramsci. Le vie del centro saranno chiuse già dalla sera precedente, per consentire agli ambulanti di posizionare le loro bancarelle già in prima mattinata e in poche ore le vie di Brescia si trasformeranno in un fiume di colori, di ambulanti urlanti, di bambini sorridenti e di golosi soddisfatti.

MONTICHIARI

VITA IN CAMPAGNA 2016 Vita in Campagna è la rivista specializzata in agricoltura amatoriale che conta 82.000 fedelissimi abbonati in tutta Italia e anche quest’anno presenta “La Fiera di Vita in Campagna”, la manifestazione interamente dedicata all’agricoltore hobbista (hobby farmer) che si terrà presso il Centro Fiera di Montichiari, dal 18 al 20 marzo. L’ingresso è a pagamento e per maggiori informazioni è necessario contattare www.lafiera.vitaincampagna.it. Si susseguiranno conferenze, seminari, workshop tutti dedicati agli appassionati del vivere all’aria aperta, con consigli pratici sulla gestione di un piccolo giardino o di un appezzamento di terreno più esteso.

BEDIZZOLE

LA MAGIA DEL CARNEVALE Domenica 21 febbraio dalle 13.30 si terrà la 32° edizione della rassegna del carnevale bresciano. Bedizzole, come da copione, rallegrerà le vie del paese con carri mascherati e gruppi folcloristici. Attesi almeno una ventina di carri e migliaia di bambini e adulti travestiti dalle più tradizionali alle più innovative maschere. Si tratta di una rassegna che dopo anni di consolidamento e duro lavoro da parte della Polisportiva Bedizzolese ha raggiunto ottimi traguardi e numerose soddisfazione nel corso degli anni. Dunque non perdetevi questa entusiasmante domenica in maschera!

Ritorna come ogni anno la manifestazione espositiva più attesa dai golosi la sagra de la Spongada. Nella bellissima Piazza del Mercato, per un’intera giornata sarà il dolce tipico Brenese a farla da padrone. Saranno decine gli espositori pronti ad offrire assaggi delle loro produzioni e in contemporanea ci sarà il concorso “10° Spongada d’oro de Brè”.Quest’anno la manifestazione andrà in scena domenica 20 marzo con tante novità e divertimento.

FLERO

LE DONNE RACCONTANO IN 4 INCONTRI LA SHOAH Fino all’8 marzo, in provincia di Brescia, la Fondazione Filosofi lungo l’Oglio promuove un ciclo di incontri per non dimenticare l’Olocausto. Il Festival “Fare Memoria” si prefigge l’obiettivo di indagare la Shoah da un punto di vista storico, filosofico, antropologico; intende confermare la necessità del fare

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memoria per la coscienza collettiva, per le nuove generazioni, per le inevitabili sfide che pone l’ingresso nell’era della “post-memoria”, quella in cui i testimoni oculari dell’orrore se ne stanno andando, ad uno ad uno, lasciando un imperativo, che suona quasi come una preghiera: «Non dimenticate». L’edizione 2016 si sofferma quindi sul tema «Donne e Shoah» e sulla specificità del vissuto e del dolore delle donne in quelle condizioni di privazione totale, in quella prigionia fatta di fame, di freddo, di percosse, di umiliazioni, di notte in pieno giorno, di viaggi della morte dove il capolinea si chiamava lager. Un ciclo che si articolerà in un quattro incontri (tutti ad ingresso libero e con inizio previsto alle 20.45) e che ha preso il via mercoledì 3 febbraio a Chiari con Anna Foa; lunedì 8 febbraio a Rovato ci sarà la scrittrice Paola Fargion. Ospiti a Orzinuovi (Rocca San Giorgio, Piazza Garibaldi) mercoledì 10 febbraio, la professoressa Paola Vita Finzi ed Elena Ottolenghi; Venerdì 12 febbraio, a Flero (Teatro Comunale Le Muse) toccherà alle due sorelle Andra e Tatiana Bucci, testimoni oculari dell’orrore di Auschwitz e sopravvissute.

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VERONA LIFE&STYLE PARONA

FESTA DELLA RENGA

Tra gli appuntamenti di Carnevale non può non ricordarsi la Festa della Renga a Parona, che si terrà mercoledì 8 febbraio a partire dalle ore 14.30. La tradizionale festa è dedicata al piatto tipico veronese della polenta con aringa e riempie il paese di persone provenienti da tutta la provincia e oltre, essendo la chiusura del carnevale veronese e l'apertura del periodo di Quaresima. Dai primi anni '70 la festa si svolge infatti il mercoledì delle Ceneri. Nel primo pomeriggio la tradizionale sfilata allegorica con due tra le maschere più famose del carnevale veronese: la "Parona", la maschera locale nata nel 1985, e il "Papà del Gnoco". Sfileranno per le strade tra la gente regalando caramelle ai bambini e si ritrovano nel parco cittadino di piazza del Porto, presentandosi alla popolazione e ravvivando così la giornata. Cittadiverona.it

VERONA

Preziosi soldatini, colorati giocattoli in latta, navi, aerei, moto, automi, auto fiammanti, bambole, nonchè trenini completi, locomotive e relativi accessori faranno bella mostra di sè domenica 13 marzo alla Fiera di Verona. Appuntamento quindi con i collezionisti italiani e stranieri parteciperanno al borsa-scambio di giocattoli d’epoca con ai loro modelli per la gioia dei nostalgici e di quanti cercano il pezzo mancante alla loro collezione.
 Un sognante tuffo nel passato, dove gli adulti potranno ripercorrere con la fantasia le proprie storie personali scorrendo in rassegna i giocattoli che hanno reso indimenticabile la loro infanzia, e dove i più piccoli potranno incuriosirsi, e toccare con mano, oggetti che si possono vedere solo nei libri o nei musei.
 Ingresso libero. www.veronafiere.it

FUMANE

FIERA DI MARZO Il Comune di Fumane torna anche quest’anno a riproporre l’antica Fiera di Marzo, da venerdì 4 a domenica 6. Un appuntamento decisamente molto atteso dai veronesi dedicato al territorio e alla terra in particolare: l'antca Fiera si apre con degustazioni, visite guidate e sfilate di carri allegorici, la seconda giornata è dedicata ai laboratori per i ragazzi e nella giornata conclusiva si propongono il mercato in piazza con l’esposizione di prodotti tipici, incontri e tavole rotonde sui temi della fiera, laboratori e letture rivolti a tutti i partecipanti. www.valpolicellaweb.it

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DICIOTTO ORE DI TANGO IN LOVE Occasione imperdibile per gli appassionati del ballo più seducente: la scuola Elemento Tango organizza la seconda edizione di “Tango in Love”. A Castelnuovo del Garda, in una location incorniciata da verdi campi da golf, il 13 e 14 febbraio vi aspetta un week end con tre coppie di Maestri, ma anche stage, esibizioni e due milonghe. Diciotto ore complessive di lezioni per tutti i livelli, con temi interessanti e coinvolgenti. Per iscrizioni e programma visitare il sito www.elementotango.it

VERONA

TORNA VERONA SPOSI PRIMAVERA GIOCATTOLI D’EPOCA

CASTELNUOVO DEL GARDA

Verona Sposi Primavera torna il 13 e 14 febbraio all'Arsenale Verona in concomitanza con "Verona in Love", lo speciale che la città dedica a San Valentino. Verona Sposi è l'appuntamento irrinunciabile per i futuri sposi che potranno trovare le più interessanti proposte di prodotti e servizi per organizzare al meglio il giorno del matrimonio. Dalle bomboniere al catering, dagli abiti da sposa al ricevimento, verrà offerta una panoramica completa delle proposte più innovative di un comparto in costante evoluzione che comprende anche le agenzie che organizzano appositamente viaggi e liste nozze. www.veronasposiinfiera.it

BUSSOLENGO

ANTICA FIERA DI SAN VALENTINO Dal 12 al 14 febbraio torna la Fiera di San Valentino di Bussolengo, uno degli appuntamenti fieristici più antichi nella provincia veronese. Una manifestazione di livello nazionale e un importante appuntamento sia per gli agricoltori della zona che per i numerosi visitatori e curiosi che ogni anno affollano la cittadina. Durante le tre giornate di fiera si potranno visitare il mercato spontaneo di bestiame, l'esposizione di macchine, attrezzature agricole, autoveicoli, vivaisti e il mercato ambulante. Un mercatino di prodotti agroalimentari tipici animerà le vie del centro e un vivace Luna Park sarà punto di riferimento per il divertimento dei più piccoli. Per info: www.comune.bussolengo.vr.it

SOAVE

SCATTI A SOAVE Domenica 13 marzo torna "Camera Soave", la rassegna di collezionismo e cultura fotografica, ospitata nel palazzo municipale dalle 9.00 alle 18.00. Troverete apparecchi ed accessori di ogni tipo, dall'antico, all'usato, fino al digitale: fotocamere, accessori, pubblicazioni e libri, oltre a fotografie ed oggetti di collezionismo fotografico. Un appuntamento imperdibile per gli appassionati, che proporrà la tradizonale mostra-scambio di antiquariato e modernariato fotografico e dimostrazioni pratiche di fotografia con l'evento collaterale "Soave Glamour”. Info su www.camerasoave.org

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A CURA DI MARTINA BORGHETTO CASALEONE

FIERA DEL RADICCHIO A Verona la coltivazione del radicchio iniziò ai primi del 1900 nelle zone di Avesa, di Quinzano e nella Valpolicella. La semina avveniva lungo gli interfilari delle viti o delle piante da frutto o seguiva il frumento; il prodotto era chiamato "cicoria rossa". La Fiera del Radicchio Rosso di Verona vi aspetta a Casaleone dal 5 al 7 febbraio.

LAZISE

CARNEVALE DEL MARCIAPIE’

Nata trent’anni fa, nel tempo questa manifestazione è cresciuta trasformandosi in una fiera rinomata che convoglia a Casaleone migliaia di visitatori. Il radicchio rosso durante la Fiera è abbinato alle varie eccellenze del territorio veronese: riso, olio, formaggi, vino, insaccati, carni bianche e rosse che producono una sinergia vincente nella promozione delle nostre aziende e del nostro territorio ricco di storia, di tradizioni,di operosità, di tutela ambientale, di campi ordinati.
 Vi aspettano stand gastronomici a base di radicchio, spettacoli folkloristici, attrazioni varie per grandi e bambini, bancherelle, marcia podistica, concorsi (miglior radicchio, miglior pizza al radicchio, miglior torta al radicchio) tavole rotonde e altro ancora condito con tanta cordialità e simpatia. Info su www.fieraradicchiocasaleone.it

CEREA

MADE IN VENETO Il 12 e 13 marzo 2016 al centro fiera Areaexp di Cerea, l'appuntamento è con “Made in Veneto”, un evento che metterà in vetrina le produzioni artigianali e alimentari, oltre che un'ampia varietà di proposte turistiche, dell'intera regione. La rassegna fieristica sarà suddivisa in sette zone, una per ogni provincia. Protagoniste dell'evento saranno aziende produttrici del settore alimentare e dell’artigianato, aziende agricole, cantine, caseifici, comuni e località di interesse turistico, consorzi ed Enti, strutture di divertimento, ricettive e centri benessere ed aziende che producono o offrono servizi innovativi. Per informazioni www.fieramadeinveneto.it

BARDOLINO

FESTA DI BACCO E ARIANNA A misura di bambino, ma non solo. Il carnevale di “Bacco e Arianna” è l’appuntamento che ogni anno apre l’intenso calendario di manifestazioni che si svolgono a Bardolino. Sabato 5 febbraio, primo giorno del Carnevale, appuntamento imperdibile per la festa dedicata al mito di Bacco e Arianna che ogni anno richiama visitatori, bambini, turisti da tutte le parti del lago. All’interno della sfilata è previsto un piccolo concorso a premi per gruppi organizzati. 
La sfilata inizia alle ore 14.30 con il ritrovo in Piazza Gramsci. www.bardolinotop.it

A Lazise, sul lungolago e tra le vie della città è tradizione festeggiare il Carnevale del Marciapiè. Anche quest’anno non mancherà il divertimento in una festa con maschere e musica che avrà inizio martedì 7 febbraio sul lungolago Marconi e proseguirà nel pomeriggio successivo con l’investitura del Capo Valar e della sua Corte e con la sfilata delle maschere. Non mancheranno stand enogastronomici con gnocchi, “pan e bondola”, frittelle e altre prelibatezze. www.gardaconcierge.com

VALEGGIO SUL MINCIO

"ALLA BORSA" PER GUSTARE IL TORTELLO DEL GIUBILEO L'ultima novità presentata da Nadia Pasquali, la titolare del Ristorante "Alla Borsa Di Valeggio": Il Tortello del Giubileo. "Sarà sicuramente l’evento dell’anno" dice Nadia "per i profondi significati che esso riveste a livello sia religioso che geopolitico. Roma è più che mai per questa aulica ragione e

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per riscattarsi dal discredito in cui è caduta, Caput Mundi. Credo che la Ristorazione ne sia coinvolta, e comunque mi sento coinvolta, perchè il Giubileo, inteso da Papa Francesco, varca le cinta dell’Urbe capitolina anche nell’apertura a diverse realtà. Porte Sante non convenzionali si apriranno ovunque nel mondo. Traggo ispirazione per il tortello del Giubileo anche dal Logo giubilare stesso, l’opera moderna del Gesuita Padre Marko Rupnik, che mostra il Figlio che si carica sulle spalle l’uomo, smarrito. Le due figure sono racchiuse in una forma, che si ispira alla mandorla, figura molto cara all’iconografica antica e medioevale, che rimanda alla compresenza delle due nature di Cristo: divina e umana. Questo tortello vuole portare alla ribalta essenzialmente due cose: 1) La possibilità di sposare prodotti di Regioni non vicine, Pecorino, aromatico ed intenso, lievemente amarognolo e Il Broccoletto di Custoza (che come l’uomo smarrito perchè non ha la rilevanza commerciale del Pecorino romano) trova forza senza perdere identità in questa preparazione.2) Il rimando del colore: pasta verde, come la speranza.

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11.12.13.14 Febbraio Verona

L’EVENTO

IN SCENA APPUNTAMENTI CONSOLIDATI E TANTE NOVITÀ

DI M.T. SAN JUAN

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all’11 al 14 febbraio 2016 la dodicesima edizione di Verona in Love porta in scena appuntamenti consolidati e tante novità. La città scaligera intende rendere a suo modo omaggio a William Shakespeare nell’anno del quattrocentesimo anniversario della sua morte e ringraziare così il Bardo e l’incomparabile produzione artistica che ha suggellato Verona Città dell’Amore. Tra gli appuntamenti imperdibili ritroviamo l’elegante mercatino Un Cuore da scoprire, bancarelle di prodotti tipici e eccellenze veronesi disposte a formare un cuore nella suggestiva Piazza dei Signori. Confermati anche per il 2016 il Messaggio del Cuore, Ti amo e te lo scrivo! che permette agli innamorati di esprimere il loro sentimento con dediche d’amore, appassionate o irriverenti, che verranno esposte e premiate; il Sigillo d’Amore, la pergamena che conferma una promessa d’amore con un simbolico sigillo in ceralacca, vero e proprio oggetto da collezione. In altri punti della città le coppie e i single potranno prendere parte alle Visite guidate in Love, per conoscere e apprezzare il centro storico della città, i monumenti dedicati ai leggendari Romeo e Giulietta e a illustri personaggi che hanno reso Verona celebre in tutto il mondo. Di visite guidate in Love ce ne sono per tutti i gusti: culturali, interattive, notturne e addirittura dedicate ai luoghi della luna. I più avventurosi non possono perdere l’occasione di partecipare a Love Hunting IV, la caccia al tesoro legata al territorio e alla città rivolta alle coppie di fidanzati, di amici, di familiari. Si svilupperà

SPOSAMI A VERONA Approfitta del tuo soggiorno a Verona in Love per conoscere le locations di Sposami a Verona che il Comune di Verona mette a disposizione alle coppie che desiderano pronunciare il loro sì nella città dell’amore. Informazioni sull’evento: www.veronainlove.it www.tourism.verona.it IAT Verona Tel. 045.8068680

all’interno del centro storico permettendo di giocare e al contempo visitare i luoghi più belli. Verona in Love è inoltre un appuntamento con la musica e lo spettacolo; da non perdere i concerti dal vivo Live in Love in Piazza dei Signori e le rappresentazioni teatrali dedicate ai due amanti veronesi. Cantina Shakespeare sarà il palcoscenico di

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VERONA IN LOVE UN CUORE DA SCOPRIRE SOLO A VERONA, CITTÀ SIMBOLO DELL’AMORE ETERNO NARRATO DALLA CELEBRE PENNA DI WILLIAM SHAKESPEARE, SI FESTEGGIA IL SAN VALENTINO PIÙ ROMANTICO DEL MONDO

uno speciale omaggio a Giulietta con momenti di teatro, poesia e danza. Nel salotto del Circolo Ufficiali di Castelvecchio si potrà assistere allo spettacolo di danza, musica e poesia dal titolo Giulietta e Romeo, Anime Danzanti. Immancabile la premiazione delle più belle lettere d’amore scritte all’eroina shakespeariana da ogni parte del mondo con il Premio Internazionale Cara Giulietta 2016. Tutti i giorni della manifestazione si potranno visitare i due principali luoghi shakespeariani, la Casa di Giulietta e la Tomba di Giulietta, la Torre dei Lamberti e la Galleria d’Arte Moderna Achille Forti godendo di tariffe agevolate. Per l’occasione la Torre dei Lamberti propone Aperintorre, esclusivi brindisi sulla cima della città dell’Amore. Per l’occasione anche i negozi del centro storico si vestiranno a festa allestendo le loro Vetrine in Love. Non mancheranno le opportunità gastronomiche per prendere per la gola il proprio innamorato. L’iniziativa Due Cuori a Tavola è la cena romantica con menù tematici proposti da eleganti ristoranti di Verona e provincia. Molte le novità 2016 già annunciate ma non completamente svelate per continuare a stupire i visitatori di Verona in questo periodo dell’anno. Si potrà assistere all’anteprima di White, magico spettacolo equestre in programma per l’estate scaligera. Be my Valentine! Decoriamo i biscotti

è il workshop di pasticceria creativa a cura di Matilde V., maestra di cake design. Il palinsesto degli appuntamenti continua in collaborazione con il Comune di Verona: Love Film Fest è il festival di cinema sentimentale nel Palazzo della Gran Guardia. Verona in Love è un’ottima occasione per scoprire la simpatica APP LeaveOn, applicazione ideata da due giovani veronesi per lasciare in qualsiasi parte del mondo dei messaggi virtuali indelebili.

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14 Febbraio San Valentino

L’EVENTO

ESPERIENZE INDIMENTICABILI DA CONSERVARE NELL’ALBUM DEI DESIDERI PER TUTTA LA VITA

UN AMORE COSÌ… ROMANTIK DI VITTORIA BISUTTI

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ui bussa alla tua porta con un mazzo di rose rosse, tu stai appena sfornando una torta al cioccolato a forma di cuore, sulla tavola sono già pronte le candele… Eh no, cambiamo un po’. Quest’anno per San Valentino si fanno i bagagli e si parte! Tra vette imbiancate e piste da sci, rifugi di charme ad alta quota, oasi di benessere e trattamenti speciali dedicati solo a voi due: c’è solo l’imbarazzo della scelta. L’importante è che sia un’esperienza indimenticabile, una di quelle da conservare nell’album dei desideri per tutta la vita. Per questo ci sono i Romantik Hotels & Restaurants, specialisti per definizione dei più sognanti momenti per due.

Levante (BZ), ad un passo dalle piste da sci, dove i due amanti in fuga possono vivere il sogno di immergersi nella vasca dell’imperatore lasciandosi accarezzare da petali di rosa, mentre fuori la neve decora le Dolomiti. È solo uno dei privilegi della proposta 2 Cuori e una Spa, che comprende anche un massaggio corpo Vitalstone e un CavallinoSpa Rasul per lui e per lei. I prezzi sono a partire da 120 euro al giorno per persona con trattamento di mezza pensione Romantik e servizi inclusi. L’hotel invita gli ospiti a sperimentare anche i percorsi benessere del centro Spa di 1500 mq con una splendida vista panoramica sulle montagne Patrimonio Mondiale UNESCO. Tel 0471 613113, www.postcavallino.com

IL MULINO CHE MACINA AMORE, A MILANO Nell’intima atmosfera ruralchic del Romantik Hotel Mulino Grande di Cusago (MI), perla di ecodesign plasmata da un antico mulino nel Parco Agricolo Sud (le sue pale in legno sono parte integrante di questa raffinata struttura), i desideri più dolci degli innamorati sono esauditi. Con un “San Valentino

POSTI ESCLUSIVI ED IDEE SPECIALI PER VIVERE IL SAN VALENTINO 2016 IN MODO INDIMENTICABILE CON I ROMANTIK HOTELS & RESTAURANTS pieno di coccole” si dorme in Junior Suite, per poi concedersi un rigenerante massaggio di coppia, il percorso umido nel centro wellness Beauty Solutions tra sauna, bagno turco, doccia emozionale, ghiaccio e zona relax, ed una cena romantica nell’elegante Ristorante Il Magiono. L’intera proposta è da 364 euro a coppia. Si può scegliere anche il pacchetto senza pernottamento (234 euro a coppia), o una serata “a tavola con amore”, a base di delizie per il palato, il cui prezzo è di 96 euro a coppia. (Tel. 0290390731, www.romantikhotels. com/Milano, www.hotelmulinogrande.it ) 2 CUORI E UNA SPA, IN VAL D’EGA Nell’eden bianco della Val d’Ega, tra le maestose vette del Latemar e del Catinaccio, c’è un luogo dell’anima in cui ritagliarsi momenti di pura magia. È il Romantik Hotel Post Cavallino Bianco di Nova

DOLCI TENTAZIONI IN ALTA PUSTERIA Trattamenti divini per il corpo e per il palato invitano le coppie nei paesaggi incantati delle Dolomiti e delle Tre Cime di Lavaredo per un San Valentino da vip. Sono i “Giorni romantici da buongustai” del Romantik Hotel Santer di Dobbiaco (BZ), che dai suoi 1.252 metri di altitudine si immerge tra le piste di Plan de Corones, Cortina e l’Alta Pusteria. La colazione è servita in camera, poi i due piccioncini possono deliziarsi con un trattamento

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nella Private Spa per 90 minuti. La Private Spa è dotata infatti di due vasche di legno con idromassaggio ed un lettino di fieno con cuscini di erbe profumate. Il pacchetto romantico, che esclude l’alloggio, costa 210 euro a coppia. Con il soggiorno invece il prezzo è a partire da 402 euro a persona con 3 notti in mezza pensione. (Tel. 0474972142, www.romantikhotels.com/Toblach, www. hotel-santer.com)

ESTASI DI EMOZIONI IN VAL VENOSTA Dalla sua terrazza panoramica all’aperto con idromassaggio a 36° c’è una vista impareggiabile sulle cime innevate della Val Venosta. È solo una delle chicche del Romantik Hotel Weisses Kreuz, gioiello di architettura, charme e storia nel cuore di Burgusio (BZ), dove a San Valentino 2016 ogni piacevole vizio è consentito. Con la proposta “Tempo per noi due”, ad accogliere gli innamorati c’è una camera decorata di fiori e bottiglia di Prosecco. Inoltre, le coccole cominciano già dalla colazione che viene servita nell’intimità della camera scelta. Di sera per gli ospiti c’è una cena romantica a lume di candela con vini abbinati nel ristorante panoramico, e la sorpresa di condividere momenti di tenero relax nella Private Spa del centro wellness & Spa Aura Mea, dotata di un idromassaggio per due, un lettino massaggi, la cabina a raggi infrarossi e un letto a baldacchino. Qui ci si immerge nell’acqua, per poi concedersi un massaggio parziale molto avvolgente e brindare insieme. Il prezzo è di 240 euro a coppia, in aggiunta al prezzo della mezza pensione. Per il soggiorno, dal 14 febbraio prezzi a partire da 91 euro al giorno a persona inclusa la mezza pensione e lo spuntino pomeridiano. Tel. 0473831307 www.romantikhotels.com/Burgeis www.weisseskreuz.it

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Fino al 9 giugno Verona

L’EVENTO

L’OBIETTIVO RIMANE QUELLO DI OFFRIRE UN PALCOSCENICO DI PRESTIGIO ALLA “CULTURA MUSICALE JAZZISTICA” E AI “TALENTI EMERGENTI” NONCHÈ, AL CONTEMPO, PROMUOVERE I VALORI DELLA SOLIDARIETÀ

JAZZ&MORE 2016 SUONI SAPORI SOLIDARIETÀ DI VITTORIA BISUTTI

UNA MANIFESTAZIONE PROMOSSA DAGLI SPONSOR

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a preso il via lo scorso 15 Gennaio la 6ª edizione della nota Rassegna Jazz Veronese. Prosegue la forte sinergia tra l’Associazione Jazz&More, lo storico Circolo Jazz di Verona e il Due Torri Hotel*****, unendo idee, forze e passioni sotto il patrocinio del Comune di Verona, con il sostegno di Banca Popolare di Verona e ACE Consulting e la collaborazione di vari Partner. Sempre presente Azalea Cooperativa Sociale con le creazioni artigianali solidali Azalea Home, complementi d’arredo ideati e assemblati da Persone con disagio psichico sotto la supervisione di un giovane architetto veronese, che accompagneranno tutta la rassegna. Lampade, cuscini, cornici e altri oggetti di sorprendente cura e maestria manifatturiera, realizzati nei laboratori Azalea Home, saranno presenti nel corso delle serate. L’obiettivo rimane quello di offrire un palcoscenico di prestigio alla “Cultura musicale Jazzistica” e ai “Talenti emergenti” e, al contempo, promuovere i valori del “Fare insieme” e della “Solidarietà”, con

una rassegna di qualità lunga 9 mesi. Un unico cartellone tra le affascinanti arcate dell’Hotel Due Torri che è iniziato a Gennaio e, dopo una breve pausa estiva, proseguirà fino a Dicembre. Sedici in totale gli incontri, a cura dell’organizzatore Silvano Dalla Valentina, del presidente del Circolo Umberto Bonani e del direttore artistico Fabrizio Gaudino, per un progetto di lungo respiro in cui si fondono con armonia il ritmo del jazz, il piacere della solidarietà e il gusto della cucina di qualità. Appuntamento dunque con i Venerdì JAZZ&More, a partire dalle 20.00 con l’accoglienza e la cena al Due Torri Lounge & Restaurant, gustando i prodotti personalmente curati dall’executive chef Sergio Maggio. A seguire, dalle 21.30 le esibizioni live degli Artisti.

SONIA SPINELLO DI SCENA IL 12

anche di tanta splendida musica. Una musica che è la medicina dell’anima. I brani cantati da Sonia Spinello, accompagnata dalle chitarre di Lorenzo Cominoli e Maurizio Brunod, si inseriscono nel racconto come tante fotografie in bianco e nero che ritraggono la protagonista e ne descrivono perfettamente, attraverso le sue canzoni, ogni tormento e gioia. In tale contesto assume un peso specifico molto importante la partecipazione di Brunod, chitarrista di punta del panorama jazzistico italiano, che si aggiunge ad un duo già ampiamente collaudato. Con il suo stile moderno, a tratti sperimentale, il chitarrista piemontese contamina l’impronta rigorosa del jazz tradizionale in cui si muoveva la Holiday, creando un suggestivo gioco di contrasti fra classico e moderno, fra musica acustica ed elettronica, ma riuscendo soprattutto a rivisitare i brani più noti di Lady Day in chiave contemporanea.

La terza serata presenta un grande progetto e una bella voce, quella di Sonia Spinello. Il progetto risale al 2015, in occasione del centenario della nascita di Billie Holiday, e vede tre musicisti di spicco del jazz italiano presentare un originale omaggio alla sua arte immensa, guidandoci in un suggestivo viaggio nella wsua vita e nelle sue canzoni. Durante il concerto, montato come uno spettacolo teatrale, è Billie stessa a parlare, a raccontarci di una vita tormentata fatta di incontri troppo spesso sfortunati, di abusi, di ingiustizie, ma

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Ecco il programma del semestre 2016: 12 febbraio - Sonia Spinello Billy Holiday Proiect feat Maurizio Bruno 26 febbraio - XY 4tet 11 marzo - Roberto Cipelli Trio 25 marzo- Fabio Giachino Piano Solo 8 aprile - Michela Marinello 6tet

Molti gli sponsor della manifestazione: Banca Popolare di Verona, Advanced Consulting Engineering, Frantoio Fontanara, Mediarete, Accademia di Alta Formazione Musicale, Azalea Cooperativa Sociale, Il Pianoforte, Target.sdv. Il biglietto del Concerto si acquista all’ingresso la sera stessa, insieme alla tessera annuale dell’Associazione del costo di 5,00 Euro. La cena si paga invece al Ristorante. -Concerto: intero € 10,00; ridotto € 8,00 minori, partner e musicisti -Cena: Menu’ alla Carta con speciale riduzione Cenando nel locale prima dello spettacolo, potrete gustare la bontà dei prodotti Fontanara e l’eccellente cucina dello chef Sergio Maggio, con tavolo riservato a Cena e al Concerto. Per prenotazioni inviare una mail a jazzandmore. verona@gmail.com indicando il nome e il numero di ospiti e specificando se si è interessati solo al Concerto o alla Cena + Concerto Per informazioni: Mob 335 6317228 | www.jazzandmoreverona.com CIRCOLO DEL JAZZ Verona Mob 348 4500404 jazzvr13@gmail.com | www.circolojazz.it DUE TORRI HOTEL Tel 045.595044 www.hotelduetorri.duetorrihotels.com

SEDICI GLI APPUNTAMENTI, NEL SEGNO DELLA BUONA MUSICA E DEI GIOVANI TALENTI, MA ANCHE DELLA GASTRONOMIA E DELL’ATTENZIONE ALLA SOLIDARIETÀ 22 aprile - Max Gallo 4tet feat G. Cazzola 6 maggio - Plus 4tet feat Mauro Negri 20 maggio - Miky Loesch Trio 9 giugno - Beppe Castellani 4tet

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6.7.8 Marzo Valeggio s/Mincio

L’EVENTO

UN PARADISO DOVE OGNI STAGIONE NASCONDE MERAVIGLIE SEMPRE DIVERSE, TUTTE DA SCOPRIRE DA MARZO A NOVEMBRE, OGNI GIORNO È PERFETTO PER VISITARLO

PARCO SIGURTÀ UN LUOGO D’INCANTO DI ALESSIO PINZA

TANTI MODI DIVERSI PER SCOPRIRE IL PARCO

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opo la pausa invernale, riapre il Parco Giardino Sigurtà: a partire dal 6 marzo sarà possibile visitare quello che è stato definito da botanici di fama internazionale uno dei giardini più straordinari al mondo. Una meraviglia davvero unica nel suo genere, che quest’anno arricchisce il proprio carnet di attrazioni naturali con un variegato calendario di eventi gratuiti per adulti e bambini. Come è ormai consuetudine, la giornata d’apertura sarà all’insegna del rosa, ma questa volta il Parco ha voluto triplicare e festeggerà le donne per tre giorni consecutivi, riservando loro l’ingresso gratuito per i giorni 6, 7 e 8 marzo 2016! Tutti gli uomini, invece, se saranno accompagnati da una donna potranno accedere al Giardino a prezzo ridotto (euro 9,00 anziché euro 12,00). I visitatori che vorranno esplorare il Parco e conoscerne la storia potranno partecipare ad un tour guidato gratuito nella giornata di domenica 6 marzo, previo acquisto del biglietto di entrata al Giardino (due turni di visita: ore 10.30 e ore 14.00, massimo 50 partecipanti per gruppo). Le iscrizioni per la visita guidata si terranno la mattina stessa di domenica 6 marzo alla biglietteria del Parco Giar-

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COME È ORMAI CONSUETUDINE, LA GIORNATA D’APERTURA SARÀ ALL’INSEGNA DEL ROSA, MA QUESTA VOLTA IL PARCO HA VOLUTO TRIPLICARE E FESTEGGERÀ LE DONNE PER TRE GIORNI CONSECUTIVI dino (in caso di maltempo la Direzione si riserva il diritto di annullare la visita guidata o posticiparla a nuova data da destinarsi). Il Parco Giardino Sigurtà nasce dalla perfetta fusione tra un Parco storico (sorto nel lontano 1617) e un Giardino moderno. I giardini furono aperti per la prima volta al pubblico in una soleggiata domenica di marzo del 1978, divenendo in breve tempo meta prediletta non solo di famosi botanici ma anche di semplici amanti della Natura. E pensare che questa meraviglia ha avuto origine grazie ad un calesse… E’ il 1941 quando infatti, a causa della carenza di benzina dovuta al conflitto mondiale, il Dottor Carlo Sigurtà si reca a Valeggio, località famosa per i suoi calessi, per acquistarne uno. Una volta arrivato nella cittadina, spinto da un provvidenziale impulso, finì per comprare anche una tenuta agricola. Grazie a un diritto secolare di attingere l’acqua dal Mincio, risalente al 1766, Carlo Sigurtà anno dopo anno diede vita al Parco, trasformando le aride colline moreniche in un luogo di rigogliosa vegetazione. Nel ‘900 la famiglia Sigurtà ha ospitato illustri Premi Nobel, come Alexander Fleming, Selman Waksman, Gerhard Domagk, Conrad Lorenz e Albert Sabin. A questi celebri visitatori si aggiungono il principe Carlo d’Inghilterra, l’ex primo ministro inglese Margareth Thatcher, il regista Luchino Visconti, il giornalista Indro Montanelli, il violinista Uto Ughi e l’ex presidente del consiglio Silvio Berlusconi. Info: www.sigurta.it

Il Parco Giardino Sigurtà può essere visitato a piedi, per una rilassante passeggiata, con le comode golf-cart, con i divertenti trenini panoramici (“Itinerario degli Incanti”, 35 minuti circa; € 3,00 a persona; gratis per i bambini inferiori al metro di altezza) e, per i più sportivi, con la propria bicicletta o noleggiandone una direttamente all’entrata del Parco. E ancora, per chi desidera conoscere la storia e tutte le curiosità sul Parco, è a disposizione lo Shuttle elettrico (1 ora circa, massimo 10 persone; adulti € 5,50; ragazzi 5-14 anni € 3,90; gratis per i bambini inferiori al metro di altezza) per una visita personalizzata in compagnia di una preparatissima guida. Per una pausa gustosa immersi nei suoni e nei profumi della Natura, sono inoltre a disposizione diversi chioschi con servizio bar.

UNA MERAVIGLIA UNICA AL MONDO Il Parco Giardino Sicurtà è uno tra i cinque giardini più straordinari al mondo. Un luogo dove storia, cultura e natura sono in grado di convivere in perfetta armonia, regalando sensazioni ed emozioni destinate a rimanere indelebili. Le cinque grandi fioriture (Tulipani, Iris, Rose, Ninfee e Aster), la Grande Quercia, la Meridiana Orizzontale, l’Eremo, i 18 laghetti fioriti, il Giardino delle Piante officinali, il Grande Tappeto Erboso: sono solo alcune delle attrazioni naturali di questa incantevole oasi. Senza dimenticare poi i celebri Bossi che, scolpiti dalla Natura e “accarezzati” dalla sapiente mano dell’uomo, hanno dato vita nei secoli ad oltre 40.000 sculture viventi dall’aspetto surreale.

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A IO IN RA M R BB E T FE 29

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3-13 Marzo Ginevra

L’EVENTO

È IL PIÙ GRANDE SALONE DELL’AUTO D’EUROPA. L’UNICO CHE RITORNA, ANNO DOPO ANNO, CON NOVITÀ, ANTEPRIME, NUOVI MODELLI

SALONE DI GINEVRA 2016 L’AUTO È SERVITA DI ALESSIO PINZA

GRANDE ATTESA PER LA JAGUAR F-TYPE SVR

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l Salone di Ginevra partirà il 3 marzo per concludersi il 13 marzo 2016. Il luogo che ospiterà il Salone è il Palaexpo, a pochi chilometri di distanza dalla città svizzera di Ginevra. Si tratterà della 86esima edizione di uno degli appuntamenti più attesi dell’intera stagione automobilistica: basti pensare che, a differenza di quanto accade col Salone di Parigi e quello di Francoforte, quello di Ginevra si svolge ogni anno. Nel 2015 il salone ha fatto i seguenti numeri: 11.300 rappresentanti della stampa mondiale e circa 682.000 visitatori. Il numero totale di visitatori nel 2015 è stato solo leggermente superiore rispetto all’anno precedente (+ 1,8%), ma ciò, secondo André Hefti, direttore del Motor Show è dovuto a un limite dell’infrastruttura: “Non possiamo aumentare molto il numero di visitatori con la struttura esistente, perché il comfort dei visitatori è fondamentale e ne risentirebbe se fossero più numerosi. Il nostro obiettivo è la qualità, non la quantità”. Da tempo è stata svelata la grafica del poster che promuove la manifestazione. Elaborata dall’agenzia zurighese WIRZ in collaborazione con

BMW 225XE E 330E LE NUOVE IBRIDE BAVARESI Drive è la denominazione della nuova gamma BMW dotata di tecnologia ibrida plug-in. Inizialmente pensata per le BMW “i”, dopo l’esperienza accumulata, la Casa bavarese decide di esportarla a tutto il resto della gamma, ora anche alle Serie 3 e Serie 2 Active Tourer. Dopo la BMW X5 xDrive 40e nascono così le nuove 225xe e 330e. L’uso di materiali leggeri, la tecnologia BMW TwinPower Turbo, l’ottimizzazione dell’aerodinamica o la possibilità di guidare in modalità elettrica saranno le

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In occasione del Salone di Ginevra 2016 Jaguar svela la nuova F-Type SVR, di cui sono state rilasciate le prime informazioni e foto ufficiali. Dal punto di vista estetico, la nuova Jaguar F-Type SVR sfoggia un nuovo frontale, con presa d’aria rivista e nuovo splitter. Al posteriore notiamo lo scarico in titanio e lo spoiler attivo. Cerchi in alluminio forgiato da 20’’ completano il quadro. Curati e sportivi gli interni, con elementi e finiture in alluminio. Non sono state rilasciata informazioni circa il motore ma è stata resa nota la velocità massima raggiungibile dalla vettura: 322 km/h. Secondo indiscrezioni circolate in rete il propulsore dovrebbe essere un V8 turbo da 5.0 litri da quasi 600 CV. Ma per avere la certezza che sia così non ci resta che aspettare qualche altra settimana.

Mark Stehrenberger, un designer svizzero già professore presso l’Art Centre College of Design di Pasadena, California, e presso l’Art Centre of Design di Vevey, rappresenta il dettaglio filante della parte anteriore di una macchina sportiva. Il colore arancio vivido, le forme curve e il design sportivo della carrozzeria, la presa d’aria e i fari allo xenon fanno subito intuire che si tratti di una “supercar”, a simboleggiare il dinamismo dell’industria automobilistica e anche per enfatizzare la natura estetica dei loro prodotti. Ma quali saranno le vetture che sarà possibile conoscere in anteprima al prossimo Salone di Ginevra? Quest’anno c’è una lunga lista di italiane. Sul fronte Alfa Romeo ci sarà l’intera gamma della Giulia, che si presenterà anche nella versione “base”, e gli attesi restyling di MiTo e Giulietta. Il Salone di Ginevra 2016 sarà anche la prima occasione per un faccia a faccia con la nuova Fiat Tipo e la 124 Spider, lanciata al Salone di Los Angeles poche settimane fa, oltre che la prima europea per la Range Rover Evoque Convertibile. Attesissima anche la Maserati Levante, come anche la nuova BMW Serie 5 e la concorrente Mer-

LO SCORSO ANNO ERANO PRESENTI 11.300 GIORNALISTI DELLA STAMPA MONDIALE E CIRCA 682.000 VISITATORI. UN DATO LEGGERMENTE SUPERIORE RISPETTO ALL’ANNO PRECEDENTE cedes Classe E, la Classe C in versione Cabrio, la Lamborghini Centenario e la seconda generazione della Porsche Panamera. Una lista destinata ad allungarsi con il probabile debutto del SUV Seat e del restyling di Volkswagen Golf, che sicuramente non chiuderanno il gruppo: pronte al debutto sono anche Audi Q1 e TT RS, solo per citare altri due fra i molti modelli chiacchierati. Le prime anticipazioni sul Salone si trovano già sul sito www.salon-auto.ch.

caratteristiche distintive della nuova gamma eDrive. Questa tecnologia comprenderà nella maggior parte dei casi un motore elettrico, una batteria ad alto voltaggio agli ioni di litio, un sistema di gestione intelligente dell’energia e la possibilità di combinare motori a benzina da 3 e 4 cilindri, sia con la classica trazione posteriore di BMW che con il sistema 4x4 xDrive o con la nuova trazione anteriore introdotta proprio con la Serie 2 Active Tourer. In ogni caso le BMW eDrive avranno tutte la possibilità di selezionare la modalità di guida: MAX Drive (100% elettrico), Save Battery (per mantenere lo stato di ricarica della batteria) e S (per disporre della massima potenza del powertrain ibrido).

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INTERVISTE SPECIALI

LADIESGANG Zero divismo, tanto talento. È il successo della signora della porta accanto

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erano una volta, nella lontana città di Sondrio in Valtellina, delle Signore che amavano cantare… Potrebbe iniziare benissimo così la storia delle Ladiesgang, il gruppo tutto al femminile, che in una manciata di mesi è passato dal giocare con la musica, per passione, ad animare Domenica In, la trasmissione che da 40 anni intrattiene gli italiani nei pomeriggi festivi. Una vera favola moderna la loro, la dimostrazione che l’impegno paga e che non ci sono solo i talent per emergere e farsi notare. Le Ladiesgang sono 11 signore normali, con vite assolutamente normali, con mariti, figli e carriere normalmente impegnativi. Hanno iniziato a cantare insieme per il piacere di farlo e, lavorando con grande impegno ma quasi senza volerlo, si sono trovate catapultate sul piccolo schermo. Le Ladiesgang nascono nel 2010 da un’idea di Consuelo Orsingher, vocale coach e cantautrice. Dava lezioni a sue coetanee che avevano scelto i suoi corsi per fare qualcosa di autogratificante e diverso. Piano piano il gruppo si è allargato e la passione per la musica è aumentata. Le “Signore della porta accanto”, come le ha definite Maurizio Costanzo, hanno approfittato di ogni minuto ”sfruttabile” nella loro giornata per studiare, esercitarsi dedicando solo una sera a settimana al confronto e a provare insieme. In un anno mettevano a punto tre-quattro pezzi, non di più. Il filo conduttore del loro repertorio sono i ritmi dello swing degli anni

DI DONATA BRUSASCO

QUANDO DELLE DONNE SI METTONO IN GIOCO CON IL LORO TALENTO… E LA SPUNTANO! Trenta e Quaranta. Ogni tanto organizzavano un concerto, ma sempre senza mai allontanarsi troppo da casa, dalla Valtellina. Proprio durante le esibizioni pubbliche, si sono rese conto di riuscire a catturare il pubblico, come si dice in gergo teatrale “saper stare sul palco”. Il gioco si è naturalmente allargato, il divertimento e la fantasia si sono scatenate e hanno iniziato a scrivere pezzi loro, sempre molto swing ma azzardando una fusione di stili, diventando uniche nel loro genere. Con molta ironia e per prendere in giro il punto di vista maschile dell’altra metà del cielo, Consuelo Orsingher e Roberta Bosa scrivono il brano Tanga a pois. Ne fanno un video in cui coinvolgono come attori anche i mariti delle Ladies. Postato su Youtube, il video raggiunge in breve le 10.000 visualizzazioni. Forti del successo di pubblico riscosso dal vivo e dei like che piovono dai social, si fanno coraggio e partecipano al Video Festival Live del 2014, arrivando in finale. Un successo che incoraggia le Ladies a iscriversi al Festival di Ghedi, concorso canoro bresciano che ha già sdoganato diversi giovani talenti. Con i piedi ben puntati a terra affrontano le selezioni, sono l’unico gruppo con elementi con i capelli bianchi, e hanno un repertorio decisamente retrò. L’originalità e l’impegno pagano, e non solo si classificano, ma si aggiudicano anche il premio

Red Fish che offre la produzione di un album inedito. Novembre 2015 esce Senza titolo, il loro primo album, un titolo un po’ emblematico da leggersi, quasi un “senza parole” a simboleggiare lo sconcerto che l’inaspettata opportunità aveva suscitato nell’impavido team di signore. Tiratura esaurita in pochi mesi. I ritmi accelerano: sono ospiti alla maratona Theleton, Vincenzo Mollica inserisce più volte spezzoni dei loro video a Do re ciak e Gulp e perfino nello speciale del TG UNO al Festival di Sanremo. Le Ladies iniziano a lavorare con maggior ritmo, nell’estate 2015 esce il singolo Ti amo di qua, ti amo di là. L’amore è sempre al centro ma è affrontato con ironica freschezza e il disincanto di donne adulte che non vogliono rinunciare a un pizzico di frivolezza. Ma i colpi di scena nella storia delle Ladiesgang non sono ancora finiti. Il loro produttore e manager, Elio Cipri, storico discografico, si reca alla redazione di Domenica In per incontrare Maurizio Costanzo e gli autori. Il suo scopo è fargli conoscere un gruppo così fuori dagli schemi come le Ladiesgang. Costanzo se ne innamora, gli autori pure. Le Ladies sono scritturate per eseguire la sigla e gli stacchi musicali della domenica pomeriggio targata RAI. Da Sondrio a Roma ogni week end, un impegno gravoso dà conciliare con le famiglie e il lavoro. La Rai in più vuole la presenza di una formazione ridotta, una richiesta

MOGLI E MAMME, LAVORATRICI MA SOPRATTUTTO LADIES Consuelo Orsingher, 40 anni, soprano, l’anima del gruppo, insegnante di canto e autrice, 1 bimba; Sara Antonioli 33 anni, soprano, insegnante, 2 bimbe; Nicla Castelli, 56 anni, contralto, segretaria, 2 figli; Claudia Depedro, 39 anni, soprano, agronoma, 1 bimbo; Lorena Loli, 33 anni, soprano, insegnante, 1 bimba; Simona Mazza, 47 anni, contralto, tecnico di laboratorio, 1 figlia; Marta Menozzi, 44 anni, contralto, insegnante, 2 figlie; Luisa Paganini, 40 anni, contralto, logopedista, 3 bimbi; Katiuscia Patalano, 39 anni, mezzosoprano, assistente sociale, 2 bimbi; Elena Romeri, 31 anni, mezzo soprano, imprenditrice; Bruna Vergottini 53 anni, soprano, impiegata, 2 figli.

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© R.Cimini

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© Pinto Alessandra

DALLA PROVINCIA A DOMENICA IN, DAI CONCERTI PER BENEFICIENZA AL PICCOLO SCHERMO: UNA STORIA TUTTA IN ROSA QUELLA DELLE LADIESGANG. DONNE CON FAMIGLIA, FIGLI E LAVORI NORMALI CHE HANNO AVUTO SUCCESSO SOLO PER IL LORO TALENTO E LA PERSEVERANZA

che avrebbe creato conflitti interni anche nelle band più consolidate, ma non per le Ladiesgang. Questa parte della storia la vogliamo sentire direttamente da Consuelo Orsingher alla quale abbiamo posto la domanda: è cambiata molto la vostra vita cogliendo l’opportunità Domenica In? «Un po’ di sconcerto all’inizio, nessuna di noi si aspettava una simile offerta. Ci sembrava già un’ardita ambizione ottenere un’ospitata! Abbiamo avuto bisogno di una settimana per riprenderci, metterci a tavolino e scegliere chi di noi sarebbe rimasta a casa e chi andava a Roma. Due erano incinte quindi fuori gioco, i bimbi sono nati proprio in questi ultimi mesi, molte avevano problemi a conciliare il lavoro, ma alla fine abbiamo trovato la quadratura del cerchio e abbiamo identificato le 4 che mi avrebbero affiancato. Scendendo al compromesso di ridurre la nostra presenza a solo il sabato e la domenica l’avventura diventava fattibile. Dopo il consulto fra di noi c’è stato quello con le famiglie». Mariti e figli come hanno preso la vostra decisione? «Debbo proprio dire che abbiamo avuto la massima solidarietà dai mariti, questo va a loro favore. Siamo donne molto fortunate, ci hanno seguito in tutto il percorso del nostro progetto, sono stati i primi supporter. Inoltre abbiamo la fortuna di abitare tutte a pochi chilometri di distanza e ci frequentiamo anche con le famiglie, tutto questo ci ha aiutate». Non deve essere stato facile scegliere chi partiva e chi restava. «Come i tre Moschettieri “tutte per una, una per tutte” abbiamo scelto per il bene del gruppo, una grande occasione che avrebbe portato visibilità a tutte quante. Siamo abituate che qualcuno resti a casa, le famiglie vengono prima di tutto. Per questo ci siamo inventate una formazione flessibile, che è diventata la nostra forza: possiamo esibirci in 5, 7 o tutte 11, dipende dalla situazione e dagli impegni di ognuna. E’ stato anche un modo per consolidare l’amicizia che ci unisce, così quando Marta, Nicla, Simona, Katiuscia ed io andavamo a Roma le altre si prestavano per alleggerire i nostri consorti del carico dei figli. Tutti però la domenica pomeriggio erano incollati davanti alla TV. Anzi mezza Valtellina ci guardava facendo un tifo sfegatato, un fan club molto attento e caloroso». Sondrio è distante da Roma, come vi siete organizzate? «Da bravi madri di famiglia abbiamo grandi doti logistiche. Scherzo! Il week end tipo era ritmato cosi: sveglia alle 5, partenza da Sondrio per Milano dove prendevamo il Frecciarossa delle 7. Si arrivava a Roma alle 10, saltavamo sulla metropolitana (il caotico traffico romano avrebbe potuto farci ritardare) e in 20 minuti entravamo negli studi di Cinecittà, dove

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si registra la trasmissione. Ovviamente avevamo già pronti i pezzi, la redazione li mandava in settimana, arrangiavo le voci e li imparavamo sfruttando ogni momento libero, insomma operavamo nel nostro stile di sempre. L’unica cosa che non potevamo preparare prima erano i balletti. In sala prove Simona Nastrecchia, la coreografa diventata un amica, ci trasformava in ballerine: nessuna di noi aveva esperienze di ballo, e lei in un paio d’ore compiva il miracolo. Le prime volte ci sentivamo impacciatissime, ci tremavano le gambe. Grazie alla pazienza di Simona abbiamo preso il ritmo. A dir la verità abbiamo avuto un grande supporto da tutta le redazione, dalle sarte alle parrucchiere, dai coordinatori alla segreteria, da Paola Perego a Salvo Sottile: tutti hanno fatto del loro meglio per farci sentire a nostro agio. La domenica mattina ci regalavamo un po’ di relax, Poi ancora agli studi per la diretta e, appena finito, di corsa a Termini. Arrivavamo a casa verso l’1 di notte distrutte, ma molto, molto felici». E al lunedì a Sondrio come venivate accolte? «Il lunedì? Non era nemmeno finita la diretta che ci scrivevano. I più critici, quelli che avevamo colto ogni minima esitazione, erano i figli e non solo i nostri ma quelli di tutte le Ladies. Il lunedì era durissima alzarsi e mantenere i ritmi normali, chi doveva andare in ufficio chi invece a scuola, ci mancava il sonno ma l’adrenalina era a 1000 e la gente incrociata per strada ci incitava a continuare ad andare avanti».

Tutte le Ladies hanno una preparazione musicale? «No assolutamente. Alcune di noi non sanno leggere neanche lo spartito. Io arrangio e registro le parti in Mp3, gliele mando, ognuna le impara quando può, cantando da sola. Ci vediamo mediamente una sera a settimana e li proviamo insieme. Ormai siamo molto affiatate e impieghiamo ogni volta sempre meno». Cosi vi aspettate dal 2016? Avete qualche programma? «Un nuovo singolo (che farà parte del disco estivo), che non sia solo una “bella canzone”, ma un messaggio alle donne e questa volte anche agli uomini; un concept per noi davvero importante…seguiteci e scoprirete!! E poi stiamo lavorando per preparare un nostro spettacolo che porteremo in tour per l’Italia a partire dalla tarda primavera. Pensiamo di ampliare il nostro repertorio inserendo i brani che abbiamo preparato per Domenica In, ovviamente personalizzandoli alla Ladiesgang. Sarà sicuramente l’esperienza che ci emozionerà di più, amiamo i live perché ci regalano il contatto diretto con il pubblico. A noi tutte piace sognare e forse, questa nostra forza chissà, magari un giorno saliremo sul palco dell’Ariston o terremo un concerto in Central Park. Perché no? In fondo la nostra storia è piena di colpi di scena, noi continuiamo a cantare». Una bella favola quella delle Ladiesgang, ma anche una vittoria e la forza della gente normale, quella della porta accanto che vedi ogni giorno e che può stupirti… e speriamo sempre più in positivo.

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PROTAGONISTI

ELEONORA GIOVANARDI

Per Checco ho fatto i compiti a casa

U

n fiore che sboccia in mezzo alla neve perenne delle isole Svalbard, fra Norvegia e circolo polare Artico, teatro di uno dei momenti più esilaranti e romantici di Quo Vado?, con Checco Zalone. Il film di Gennaro Nunziante, che sta facendo strage al botteghino, mentre scriviamo è a quota 63 milioni di euro di incasso. Eleonora Giovanardi da Reggio Emilia, 33 anni, è questo fiore, componente fondamentale dell’ottima riuscita del film, una ricercatrice idealista ma ben ancorata alla realtà che farà innamorare di sé l’impiegato Zalone, irresponsabile peter pan mammone, fino a quel momento innamorato più che altro del “posto fisso”. Semplice e di classe, occhi azzurri come un lago delle Dolomiti, viso etereo e rossetto scarlatto, Eleonora arriva puntualissima all’appuntamento delle 10.30, fissato in una galleria d’arte contemporanea del centro storico della sua città. Scarpe da ginnastica, jeans e maglietta sotto un piumino a sacco nero, si mette subito a suo agio, circondata dalla bellezza delle opere d’arte. Da David Bowie a Berlino, la nostra conversazione scorre sull’onda della passione per il teatro e della scoperta del cinema, che molto le sta dando adesso. Quando Checco l’ha convocata - com’è successo? - qual è stata la sua prima reazione? «L’iter in realtà è stato molto semplice. La mia agenzia di Milano nell’aprile dell’anno scorso mi ha messo in contatto con Taodue, casa di produ-

DI LARA FERRARI

I CAPPELLETTI DELLA NONNA A NATALE SONO IRRINUNCIABILI. LA MIA PASSIONE? BERLINO. ORA VADO LÀ A VEDERE L’AMLETO zione del film, perciò ho cominciato a fare i primi provini con loro. Quattro con la responsabile, mentre al quinto ho lavorato davanti a Nunziante e Luca (Medici, vero nome di Zalone), e mi hanno scelto». Perché lei, e non un’altra? Ci ha pensato? «In quell’ora in cui abbiamo improvvisato insieme è stato, credo, un trovarsi umano reciproco, inoltre lavorare due anni con Maurizio Crozza, nel suo programma televisivo Nel Paese delle Meraviglie, mi ha dato degli strumenti utili a fare la spalla di comici così importanti. Loro se ne sono accorti e a Checco questo serviva molto. Dare un signor personaggio come quello di Valeria a una signorina nessuno, che sono io, beh... Sono stati molto coraggiosi». Conosceva già il suo cinema, come il famoso Cado dalle Nubi? «Prima di incontrare lui, no. Conoscevo il fenomeno, lo avevo visto esibirsi a Zelig, le sue canzoni, poi ho fatto ‘i compiti a casa’ (ride), guardando gli altri suoi film. I miei colleghi di teatro mi dicevano “Guarda che Checco è un grande! Fa una comicità molto stratificata”. E adesso devo riconoscere che avevano ragione. Sono molto contenta di avere avuto la parte».

Ci racconta la sua formazione di attrice? «Ho iniziato con dei corsi amatoriali di recitazione a Reggio, quindi nel 2005 mi sono diplomata alla scuola di teatro Paolo Grassi di Milano. Ho fatto principalmente il palcoscenico. Strumenti e tecnica sono fondamentali, certo, però cinema e teatro sono due misure di recitazione molto diverse secondo me. Per quanto riguarda il primo, sono assolutamente neofita». Ora la sua vita è cambiata? «Assolutamente no. E non penso che cambierà. Si è sicuramente arricchita di un incontro con un amico. Luca è una persona eccezionale, e spero che il nostro rapporto di amicizia continui anche dopo questa bella esperienza».

UNA CARRIERA IN VELOCE ASCESA Subito dopo la laurea in Lettere, Eleonora viene ammessa alla Scuola d’arte drammatica Paolo Grassi di Milano, dove si diploma nel 2008. Debutta al Piccolo Teatro di Milano con Donna Rosita Nubile, e per questa interpretazione viene candidata al Golden Graal 2011 come migliore attrice drammatica. Fonda con altri tre attori la compagnia TAP Ensemble-Teatro d’Arte Popolare. Nella stagione 2012 entra a far parte degli attori dello spettacolo televisivo Crozza nel Paese delle Meraviglie. Nel 2016 è co-protagonista, accanto a Checco Zalone, del film Quo vado?. Foto di ©Fabio Fantini

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QUANDO ENTRA IN SCENA, IL SUO PERSONAGGIO ILLUMINA IL FILM E FA INNAMORARE CHECCO ZALONE, ANCHE GRAZIE ALLA TRASCINANTE PARLATA EMILIANA

Foto di ©Fabio Fantini

Maurizio Crozza e Checco Zalone. Un insegnamento dell’uno e uno dell’altro. E che cosa pensa di aver dato lei a loro? «In realtà ho trovato un insegnamento comune a tutti e due. Anche se Crozza va sul linguaggio televisivo e Checco si esprime in quello cinematografico, quindi molto diversi, con entrambi ho avuto la possibilità di lavorare in modo profondo e concentrato 24 ore su 24, e contemporaneamente avere una fonte di sorriso e leggerezza continue, il che aiuta a lavorare ancora meglio. Io non credo di avere insegnato niente a loro, sinceramente (ride). Sia per quanto riguarda il girare un film, sia per la parte di promozione, che include le interviste tv e altra attività, cose che per me non erano all’ordine del giorno. Ho tutto da imparare. Uno al di fuori di questo ambiente pensa che sia scontato, automatico andare fuori a rilasciare interviste, invece fa parte di un lavoro molto ben organizzato. Dopo l’uscita del film sono stata buttata letteralmente in queste circostanze. Ma la cosa sta dando i suoi buoni frutti». In che senso? «Quo vado? verrà presentato il 28 febbraio a Parigi. Poi andrà in tour in Spagna. Il fatto che il film sia andato così bene ha naturalmente portato curiosità intorno a me». Questa nuova ondata di popolarità come la sta gestendo? Le piace o la spaventa un po’? Questo è un tema che non riesco a sentire mio. Davvero. La popolarità non è una cosa devastante, e come dice sempre lui, “essere Checco è una gran figata!”. Perciò nulla che mi porti a dire “Oddio, che paura”. Ma nel mio caso questa fama è estemporanea, legata al film che ho appena fatto. Ho concluso le riprese, poi è arrivata la promozione, ma non è che sia diventata una celebrità. E la comunicazione oggi viaggia così veloce... Io mi sto già proiettando su qualcosa di nuovo da fare. Il discorso per Checco è molto diverso». Proposte di fidanzamento o matrimonio giunte nel frattempo? «No. Ahimè no (sorride)». Capitolo memorie d’infanzia... I cappelletti.

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«Uh, sì. Quando ancora lavoravo con Crozza ricordo che, pur essendo io vegetariana, mi concedevo uno strappo alla regola e andavo a mangiare i cappelletti di mia nonna a Natale. Nonna ora è più anziana e fa fatica a preparare tutta quella massa di cappelletti come un tempo, perciò diventano ancora più preziosi». In che progetto è impegnata ora? «A differenza di Checco, io non sono autorale. Perciò il mio strumento di attrice è quello di continuare a studiare e attraverso la mia agenzia tenermi pronta per prove future». Avete girato le scene più estreme sotto la calotta polare artica... «Già! È stato complicato. Era la prima settimana di riprese, siamo stati lassù 10 giorni. Per quanto mi riguarda ero sopraffatta da ansia e agitazione, per cui non mi ponevo molti problemi, e comunque in quei luoghi di confine non si può volare con voli di linea, ma solo con velivoli da 12 posti l’uno e voli governativi. Abbiamo sperimentato la forza del gruppo, che sta unito nelle grandi avversità. Inoltre avevamo il supporto fondamentale del team di

ricercatori del CNR del dirigibile Italia. Ne è nata una bella coesione, data dalla natura avversa». Al di là del mestiere, che film ha visto di recente? «Perfect Day, con un incredibile Benicio Del Toro. Film bellissimo, in cui lui, che vive negli Usa ma è portoricano, è anche molto buffo nel momento in cui ‘switcha’ dalla sua lingua, l’inglese, allo slavo e allo spagnolo. Poi mi sono piaciuti A testa alta, un film francese che qui non è passato, e Much Loved, lo splendido ritratto di un gruppo di prostitute marocchine». Anche il teatro è da vedere, oltre che da vivere. Giusto? «Certamente! Mi concederò un weekend a Berlino molto presto, per vedere l’Amleto. Sono così entusiasta che lo sto dicendo a tutti i miei amici. Al limite della molestia verbale (scherza)». Che cosa fa per divertirsi? «Premesso che da dieci anni vivo a Milano, a Reggio rimangono la mia famiglia e i miei amici, perciò appena posso torno a casa per i weekend e le vacanze. Voglio dire anche che il nostro lavoro di attori è faticoso, perché comporta dei pieni e dei vuoti costanti. Nei vuoti uno si fa prendere dalla sensazione di … “Oddio, la disoccupazione che galoppa!”. Quello che mi piace fare più di tutto quando ne ho la possibilità è viaggiare. Ma è difficile gestire il tempo libero». Che cosa le hanno chiesto di tirare fuori, sul set, Zalone e il regista? «Sono una secchiona, perciò una volta arrivatami la sceneggiatura mi sono messa a studiare, ma con loro ho imparato che ciò che serve è che le cose succedano live. Per me la scuola più grande è stata mettermi di fianco a Checco e seguirlo. E’ essenziale imparare questa lezione, quando si sta di fianco a un comico. Le battute venivano create lì per lì. Mi si chiedeva di improvvisare, sempre. Poi, per ciascuna gag c’era un lavoro di cesello eccezionale».

Foto di ©Fabio Fantini Location: Courtesy Galleria 2000&Novecento, Reggio Emilia

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L’INCONTRO

FRANCESCA IOIME LA MIA VITA, UN VIAGGIO TRA MUSICA E ARTE

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iene dal sud e precisamente dalla splendida città di Napoli dove è nata il 3 Gennaio 1980 da una famiglia borghese, dai valori ben radicati e solidi. Francesca Ioime è una giovane cantante e un’artista polivalente che già da bimba, vivace e ricettiva, mostrava una grande predisposizione per l’arte, la cucina, la lettura, la danza latina ed il canto. Mamma Amalia, casalinga, canticchiava tutte le mattine mentre rassettava casa, mentre papà Giovanni, titolare di un’azienda metalmeccanica, intonava i classici napoletani molto amati da Francesca e riproposti nelle sue performance già in età adolescenziale. La passione per il canto ha portato Francesca a partecipare al suo primo concorso canoro nel 1995 a Palinuro dove si classifica al terzo posto interpretando il brano “Parole parole” della celebre Mina. Da quel momento la musica diventa il sogno di una vita, contrastato dalle scelte volute dalla famiglia che, vivendo di cose concrete, desiderava un futuro migliore per i propri figli. Trasferitasi a Mantova nel 2012 decide di partecipare al concorso canoro “Una voce che si nota” indetto dall’AVIS provinciale Mantova ed interpreta il brano “Anna verrà” dell’amato Pino Daniele. Il desiderio e la scelta di coltivare finalmente la sua vena artistica la porta ad iscriversi ad una vera scuola di canto: comincia un corso di polifonia per passare successivamente alla musica pop, ma la sua massima espressività vocale la trasmette con il folclore della propria terra di origine. Nel 2013 si ripresenta al concorso AVIS portando il brano “Tu vuò fa l’americano”, riarrangiato dal produttore discografico Cristiano Roversi, arrivando in semifinale.

Francesca già da piccola manifestava la propria passione per il canto che oggi la porta ad essere protagonista nei più disparati eventi

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DI M.T. SAN JUAN

MUSES ART GALLERY PER MANTOVA CAPITALE Tornata recentemente a Mantova, Capitale italiana della Cultura 2016, Francesca ha deciso di dar vita, insieme al curatore che la segue nel suo percorso artistico, ad un punto di incontro tra artisti e visitatori. Lo scorso 20 Dicembre 2015, insieme a Francesco Dau, ha inaugurato, in via Cavour 59, Muses Art Gallery. “Lo scopo principale di Muses Art Gallery” afferma Francesca “ é quello di far conoscere gli artisti emergenti a livello non solo locale, ma anche nazionale ed internazionale, promuovendo la loro arte a 360 gradi. La galleria si propone inoltre come punto di incontro per scrittori e musicisti/cantanti perchè l’arte unisce e la cultura abbatte ogni barriera”.

Il suo grande spirito di adattamento la porta nell’estate del 2015 in Sardegna dove trova lavoro e collabora con l’associazione culturale GiottoArt grazie alla quale ha modo di esprimere la sua vena artistica intrattenendo il pubblico sardo con esibizioni live nelle piazze principali di Golfo Aranci e presso l’anfiteatro Ceroli di Porto Rotondo. In quel periodo Francesca realizza che il canto non é tutto e scopre una grandissima attitudine alla pittura. Dopo aver seguito alcune lezioni da una pittrice mantovana, inizia a prendere maggiore dimestichezza con colori e pennelli e da quel momento comincia una vera e propria scalata che la conduce verso un universo nuovo, fatto di arti figurative alternative. I suoi lavori sono prevalentemente avvolti da una sorta di oscurità che coinvolge l’intero soggetto. Questo perché Francesca denuncia spesso una società in cui vive e che non le appartiene. “Dal disagio tutti scappano, dai problemi tutti ne stanno alla larga”: i suoi lavori dicono proprio questo, confermando esplicitamente la sofferenza dell’essere umano all’interno di un mondo privo di valori e popolato da mediocri e da invisibili. La personalità di Francesca é forte e lo si deduce proprio dalla sua pennellata decisa e piena. Ha partecipato ad alcune rassegne d’arte contemporanea: Mantova, Mantova Creativa; Trezzo d’Adda, International Art Contemporary Expo a cura del critico e storico d’arte Giorgio Grasso; Golfo Aranci Costa Smeralda, Geni in Mostra a cura di Francesco Dau; Olbia, collettive d’arte contemporanea presso il Museo Archeologico

LA SUA VENA ARTISTICA L’HA PORTATA NEGLI ANNI AD ESPRIMERE IL MEGLIO DI SE STESSA DAL CANTO ALLA PITTURA - Porto Rotondo, Prima Biennale d’Arte Contemporanea, agosto 2015 - Mantova, mini personale permanente presso la Galleria d’Arte Contemporanea Muses Art Gallery Il critico d’arte Giorgio Grasso dice delle sue opere: “Solo l’arte pittorica riesce a dimostrare come ogni essere umano ha in realtà anche un altro aspetto, aspetto legato all’ombra, aspetto legato a qualcosa che, generalmente, non vediamo. L’ha spiegato molto bene Young e Francesca Ioime riesce a spiegarlo benissimo attraverso la sua opera su tela, la sua opera pittorica. Questo suo linguaggio attraverso il quale vuole farci capire (e solo l’arte riesce a dimostrare questo) come possiamo guardare le persone anche sotto l’aspetto dell’ombra che spesso le avvolge; dell’ombra che, spesso, invade il campo visivo e dà un altro significato rispetto a quello che di solito vediamo”.

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LA FESTA DELLA DONNA ORIGINI ED EVOLUZIONE Le origini della festa dell’8 Marzo risalgono al lontano 1908, quando, pochi giorni prima di questa data, a New York, le operaie dell’industria tessile Cotton scioperarono per protestare contro le terribili condizioni in cui erano costrette a lavorare. Lo sciopero si protrasse per alcuni giorni, finché l’8 marzo il proprietario Mr. Johnson, bloccò tutte le porte della fabbrica per impedire alle operaie di uscire. Allo stabilimento venne appiccato il fuoco e le 129 operaie prigioniere all’interno morirono arse dalle fiamme. Successivamente questa data venne proposta come giornata di lotta internazionale, a favore delle donne, da Rosa Luxemburg, proprio in ricordo della tragedia. Questo triste accadimento, ha dato il via negli anni immediatamente successivi ad una serie di celebrazioni che i primi tempi erano circoscritte agli Stati Uniti e avevano come unico scopo il ricordo della orribile fine fatta dalle operaie morte nel rogo della fabbrica. Successivamente, con il diffondersi e il moltiplicarsi delle iniziative, che vedevano come protagoniste le rivendicazioni femminili in merito al lavoro e alla condizione sociale, la data dell’8 marzo assunse un’importanza mondiale, diventando, grazie alle associazioni femministe, il simbolo delle vessazioni che la donna ha dovuto subire nel corso dei secoli, ma anche il punto di partenza per il proprio riscatto. Ai giorni nostri la festa della donna è molto attesa: le associazioni di donne organizzano manifestazioni e convegni sull’argomento, cercando di sensibilizzare l’opinione pubblica sui problemi che pesano ancora oggi sulla condizione della donna. Ma è un evento molto atteso anche da fiorai (che in quel giorno vendono una grande quantità di mazzettini di mimose, divenute il simbolo di questa giornata, a prezzi esorbitanti), e ristoratori che vedranno i loro locali affollati, magari ignorando cosa è accaduto quel lontano 8 marzo del 1908. Nel corso degli anni, quindi, sebbene non si manchi di festeggiare queste data, è andato in massima parte perduto il vero significato della festa della donna, perché la grande maggioranza delle medesime approfitta di questa giornata per uscire da sola oppure con le amiche per concedersi una serata diversa, talvolta anche all’insegna della “trasgressione”, che può assumere la forma di uno spettacolo di spogliarello maschile, come riportato dai media che danno grande rilevanza alla cosa, riproponendo per una volta i ruoli invertiti.

TAPPE PRINCIPALI DELL’EMANCIPAZIONE FEMMINILE NEL MONDO: Nonostante le battaglie per l’emancipazione e per l’affermazione della donna nella società, la condizione femminile è ancora drammatica in molte nazioni. Nelle zone meno sviluppate le ragazze son ancora di proprietà del marito o del padre e sono trattate alla stregua del bestiame. 1647 In Inghilterra Mary Astell propone la fondazione di una università femminile (poiché alle donne non è permesso frequentare le altre, esclusivo privilegio degli uomini), la proposta però fu bocciata. 1785 Sarah Trimmer riesce a fondare delle scuole specializzate di istruzione tecnica, che trovano la loro collocazione alla luce dello sviluppo industriale della Nazione Inglese. 1832 In Francia Marie Reine Guindorf e Désirée Véret fondano il giornale “La donna libera”, redatto esclusivamente da donne. 1835 Nasce in Inghilterra il movimento detto delle “suffragette”, perché chiedono che il suffragio, cioè il diritto di voto, sia veramente universale, esteso quindi anche alle donne. 1865-70 Due donne inglesi, dopo aver ottenuto di essere ammesse a frequentare l’Università, conseguono la laurea in medicina. 1866 Per la prima volta in Europa, precisamente in Svezia, la donna viene ammessa al voto. 1871 Nasce in Francia “l’Unione Donne” per iniziativa di Elisabeth Dimitriev, amica di Marx. E’ una specie di camera del lavoro che si propone di raggruppare le donne secondo le categorie lavorative. 1900 Viene approvata in Francia una legge che permette alle donne di esercitare la professione di avvocato. 1920 Per la prima volta nella storia, una donna, Jean Tardy entra a far parte di un ministero, il Ministero del Lavoro. 1947 Viene eletta la prima donna Ministro della Francia: Madame Poins - Chapuis, che assumerà il dicastero della Sanità Pubblica. 1963 Valentina Tereskova, russa, è la prima donna astronauta lanciata nello spazio. 1966 Indira Gandhi diventa Primo ministro dell’India; il fatto desta grande stupore, mai fino ad allora, una donna aveva ricoperto questo ruolo. 1969 Golda Meir diventa Primo Ministro dello Stato di Israele. In Italia la situazione è diversa. Grazie infatti alla intensa vita culturale che ha da sempre caratterizzato il nostro Paese, si sono verificati in modo sporadico

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atti di avanguardia. 1678 Lucrezia Cornaro diventa la prima professoressa universitaria. 1758 La bolognese Anna Morandi, occupa la cattedra di anatomia all’Università di Firenze. 1889 Viene fondato a Varese il primo sindacato femminile che difende i diritti delle tessitrici. 1907 Entra in vigore la prima legge sulla tutela del lavoro femminile e minorile. 1908 Anno di fondazione dell’Unione Donne di Azione Cattolica (UDACI), 1912 Sulla scia della Lega Socialista si costituisce l’Unione Nazionale delle donne socialiste. 1945 Nascono il Centro Femminile Italiano (CIF) per ottenere la ricostruzione della Patria, 1946 Viene riconosciuto alle donne il diritto di voto. 1950 Emanata la prima legge che garantisce la conservazione del posto di lavoro per la lavoratrice madre. 1951 Angela Cingolani, democristiana, è la prima donna sottosegretario d’Italia. 1958 E’ approvata la proposta dalla senatrice Lina Merlin in cui si sancisce la chiusura dei bordelli. 1959 Nasce il Corpo di Polizia femminile. 1961 Le donne possono intraprendere senza più ostacoli la carriera della magistratura 1963 Alle casalinghe viene riconosciuto il diritto alla pensione di invalidità e vecchiaia. 1971 Viene estesa la tutela della maternità alle lavoratrici dipendenti. 1974 Approvazione della legge sul divorzio. 1975 Entra in vigore il nuovo Diritto di famiglia 1976 Per la prima volta in Italia una donna, Tina Anselmi, assume la carica di Ministro del Lavoro. 1978 “Norme per la tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria della gravidanza”. La legge ha come scopo principale la prevenzione delle gravidanze indesiderate. 1979 Leonilde Jotti (comunista) è eletta presidente della Camera dei Deputati italiana. 1996 Legge contro la violenza sessuale. 1999 Assegno di maternità per casalinghe e disoccupate: 2000 Congedi parentali. La cura dei figli smette di essere prerogativa delle madri dal punto di vista legislativo e coinvolge anche i padri garantendogli uguali diritti e tutele. Le tappe dell’emancipazione femminile in Italia, da questo momento in poi, si susseguono una dietro l’altra con un ritmo incalzante. Il ruolo della donna, nonostante ci sia ancora tanta strada da percorrere, è giunto ad avere un pieno riconoscimento in tutte le società occidentali. (M.T. San Juan)

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UN’OCCASIONE PER RIFLETTERE SUI RISULTATI RAGGIUNTI Dopo cento anni dalla sua istituzione, la festa della donna rappresenta un’occasione per riflettere sul movimento. Una lotta che non mette più tutte d’accordo e che dovrebbe ripensare i suoi obiettivi, osserva la stampa europea. “Poco più di un secolo fa, alcune donne provenienti da 17 paesi si diedero appuntamento a Copenaghen per istituire una giornata dedicata a tutte le donne del mondo”, ricorda Evenimentul Zilei in occasione della festa della donna. “Se potessero tirare un bilancio dei diritti acquisiti in questo periodo sarebbero soddisfatte o no?”, si chiede il quotidiano romeno, secondo cui c’è ben poco da festeggiare: se un secolo fa le donne non avevano ancora il diritto di voto, oggi la loro presenza nei parlamenti nazionali non è certo significativa. In Gran Bretagna, per esempio, le donne “sono soltanto il 20 per cento degli eletti”. A questo ritmo, “le femministe potranno sperare di raggiungere la parità uomo-donna verso il 2200”. Su Le Monde, le ricercatrici femministe Rose-Marie Lagrave e Juliette Rennes affermano che mentre le discriminazioni “legate alla classe sociale, al colore della pelle e all’orientamento sessuale” oggi sono in calo, la lotta per la parità dovrebbe concentrarsi sulle discriminazioni anagrafiche: “L’età esibita o mascherata è una delle tante disparità delle quali tra donne si parla di rado, anche tra le femministe. Da quarant’an-

ni sono soprattutto le donne in età fertile e in grado di lavorare a costituire lo zoccolo duro di tutte le grandi battaglie, per l’eguaglianza nella professione, per la libera gestione del proprio corpo, o anche per il controllo delle maternità”. Nei Paesi Bassi Karla Peijs, ex ministro, spiega su Trouw che le discriminazioni dipendono dalla posizione socio-professionale e rimprovera al movimento femminista di essersi concentrato sulle donne la cui carriera si scontra con il cosiddetto “soffitto di cristallo”: per i quadri più elevati, abbinare lavoro e famiglia pone molti meno problemi rispetto alle donne

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LA DONNA DI OGGI GUARDA FIDUCIOSA VERSO IL FUTURO

che sono più in basso nella scala sociale. Un’amministratrice è retribuita in base agli obiettivi, mentre una segretaria è pagata a ore. Secondo Peijs, quindi, è necessario preoccuparsi di più per queste ultime e per le lavoratrici part-time (il 75 per cento della manodopera femminile olandese), e soprattutto riformare “l’arretrato sistema scolastico olandese”, che obbliga gli studenti a rientrare a casa per il pranzo, costringendo uno dei genitori (di solito la madre) a occuparsene. Femministe e mamme dirigenti non costituiscono un modello per le giovani donne della periferia parigina che raccontano la loro vita quotidiana su BondyBlog. Intervistate da Le Monde, affermano che “le femministe non fanno più sognare. La loro battaglia è retrograda, negativa, sempre portata a stigmatizzare gli uomini, detentori egoisti del potere” racconta la ventiseienne Faïza. “Oggi il femminismo è addirittura peggiore del fanatismo religioso. È diventato una dottrina quasi estremista”, rincara Widad, 24 anni, secondo cui “chiunque osi contraddire i dogmi imposti dalla dittatura femminista si vede affibbiare l’etichetta di ‘macho’, mentre le donne che non aderiscono più al concetto di femminismo si prendono delle ‘sottomesse’ e delle ‘traditrici’”. In Germania il femminismo è da anni nel mirino della stampa, scrive la Tageszeitung in un lungo dossier. La campagna è iniziata nel 2007 con Der Spiegel che dipingeva “la tetra immagine di un’educazione sessuale autoritaria che trasforma i giovani maschi in detrattori del loro stesso sesso”. Poi la Frankfürter Allgemeine Zeitung se l’è presa con la “logica della lobby femminista”, consistente nel piazzare persone fedeli nei posti strategici per ottenere un “cambiamento di sesso della politica”. Il settimanale Focus è accusato di parlare regolarmente di “sesso debole” riferendosi agli uomini, spianando la strada a un nuovo movimento per i diritti civili. È l’espressione del “fronte degli uomini contro il femminismo”, secondo la Tageszeitung, che riporta le numerose iniziative che mirano a cancellare i provvedimenti a favore delle donne, a cominciare da quelle dei giovani liberali tedeschi che “reclamano la fine della ‘servitù’ dell’uomo e l’annullamento di tutte le leggi tedesche sulle pari opportunità e delle risoluzioni delle Nazioni Unite e dei trattati europei che favoriscono le donne”. (M.T. San Juan)

Il valore della Donna nasce con Lei, dentro di Lei, nella sua parola, nell’ intelligenza, nei suoi silenzi, nella capacità di tenere unita la famiglia, nella maternità, nel modo di amare e donare se stessa imparando fin dal suo primissimo ruolo di figlia, per arrivare poi, a quello di madre e di moglie, a rispettare quei valori che attraverso tutti i mutamenti e le trasformazioni ha cercato sempre di migliorare anche con forti sacrifici, imponendo con forza e determinazione il suo ruolo nel mondo lavorativo dimostrandone capacità, costanza e determinazione, senza tuttavia, togliere niente alla famiglia. Alcune donne hanno messo al primo posto la bellezza, la vanità e il successo, non per questo non sono da rispettare; l’importante, a mio avviso, è credere fermamente in quello che si porta avanti, sapendo valutare con intelligenza la qualità della vita nella sua costruzione. Un cammino difficile e pieno di responsabilità. Ci sono uomini che sanno apprezzare la donna in tutta la sua complessità e non solo, sanno condividere, partecipare, amalgamare e rispettare il loro lavoro, portato avanti da un insieme di componenti, primo fra tutti, l’amore e il buon senso. Altri uomini, incapaci di rispettare addirittura la propria madre come donna, figuriamoci la propria compagna, non sanno migliorarsi, né guardare oltre il proprio egoismo e l’ignoranza. Ci sono anche donne incapaci di portare avanti il compito scelto o capitato. Donne che hanno indietreggiato, rinunciato, prendendo una strada diversa. Sono comunque tutte donne che portano addosso le loro sofferenze, i loro errori e rimpianti. E’ per quel cammino, comunque sia, scalza, in tacchi alti o scarpe da ginnastica, che la Donna di oggi, grazie anche all’esperienza e alle sofferenze di quella di ieri, guarda fiduciosa verso il futuro con tutte le sue passioni, le sue problematiche, riuscendo, ne sono convinta, con le sue doti naturali di dolcezza, determinazione e consapevolezza a far sentire in modo forte e chiaro la propria parola. All’uomo, il compito di saper raccogliere quello che non vuol essere competizione, ma rispetto e collaborazione, di essere all’altezza di condurre una vita insieme possibile solo nel rispetto reciproco, necessario oggi come in un futuro, per dar voce al pensiero: “ Ci sono, ci siamo”. (tratto da Il valore della Donna di Sandra Carresi)

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L’EROISMO DI TANTE DONNE VAL BENE UN PREMIO La Quinta Edizione del Premio all’Eroismo femminile ha avuto luogo alla sala Spazio Europa (rappresentanza italiana Commissione Europea e Parlamento europeo) in Via IV Novembre a Roma nel primo pomeriggio dello scorso 13 gennaio. E’ una celebrazione che parte dal circuito federativo femminile per l’Europa EUDONNA, diretto da Giovanna Sorbelli, ed è dedicata alle donne sconosciute che nell’anonimato della quotidianità vivono situazioni di grave disagio, sofferenza, malattia, abusi ma trovano il coraggio e la forza di reagire riprogettandosi. Sono figure femminili salite come meteore alla ribalta triste della cronaca ma poi dimenticate. Il Movimento federativo femminile per l’Europa le rintraccia e le pone protagoniste di un pomeriggio commovente che trascina la platea in un vortice di applausi. La finalità è quella di creare un collante vastissimo tra la popolazione femminile che vada oltre i confini nazionali e intraprenda una serie di iniziative di ampio respiro incentrate sulla pace, la cultura della vita, l’ambiente. Ecco solo alcune delle premiate e le motivazioni che ne esaltano il profilo e ci farà sicuramente riflettere: Anna Conte autrice di “TACCO 12: in bilico sulla vita” trova la forza di riprendere la sua difficile vita dopo una gravissima malattia autoimmune che l’ha costretta ad un trapianto radicale su entrambi i polmoni. Stefania Stellino mamma di due figli autistici conduce in modo straordinario ANGSA Lazio, l’associazione di genitori legati da questa malattia, ed è instancabile nel ribadire che l’autismo non deve essere addebitato a disinteresse o carenze affettive da parte dei genitori, come tanti terapeuti impropriamente asseriscono! Veronica Lobos è mamma di 7 ragazzi e ogni anno EUDONNA riconosce l’eroismo di chi cresce tanti figli in un’epoca in cui le donne italiane e in generale le occidentali sembrano rinviare sine die il momento più significativo della vita: la nascita di un figlio. (E’ tempo che l’orario di lavoro di 8 ore strutturato a misura d’uomo si trasformi per le madri in un full time di 4 ore e la carriera sia garantita per legge attraverso un sistema premiante impostato sulla qualità della prestazione lavorativa e non sulla quantità di ore trascorse fuori casa). Maria Grazia Pastore, autrice di un libro “Nordicwalking gioia di vivere” che dopo un grave tumore che l’ha devastata, ha anche perso l’anno scorso il più piccolo dei suoi figli, suicida a 17 anni. La forza di questa donna è encomiabile. Attraverso la pratica del Nordic Walking, è ritornata alla vita. Giovanna Ferrari che ha perso la figlia Giulia assassinata a colpi di pietra dal marito il quale poi simula

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IL PREMIO ALL’ EROISMO FEMMINILE È UNA CELEBRAZIONE CHE PARTE DAL CIRCUITO FEDERALE FEMMINILE PER L’EUROPA EUDONNA il suicidio gettando il corpo nelle acque del fiume vicino. Filomena Di Gennaro, Maresciallo dei Carabinieri, colpita dal fidanzato nel 2006 con più di quattro colpi di pistola, da lui ritenuta colpevole di abbandonarlo. Le parole “O mia o di nessun altro” Filomena le ricorda ora che vive su una sedia a rotelle. Ha sposato il suo soccorritore Peter Forconi Pace Capitano dei Carabinieri ed è mamma di due gemelli. E’ anche responsabile delle “Benemerite” dell’Associazione Nazionale Carabinieri di San Cesareo e organizza corsi gratuiti di difesa personale per le donne di quella zona. Ha aperto uno sportello antiviolenza nel Municipio IV di Roma ed è parte del COAV, nato in onore di un’altra vittima come lei, Chiara Insidioso Monda Bo Guerreschi autrice di “Bo(h), non si deve sempre morire per essere ascoltati” , ha anche lei alle spalle una storia dolorosa. Con la figlia è fuggita dal marito che mandava altri a picchiarla e sequestrarla, giungendo persino a venderle l’identità che è il reato più alienante, ma che in Italia ancora non viene considerato per la sua gravità. Dopo aver perso una bimba a sei mesi , è fuggita da un paese al’altro , e ha trovato nelle forze dell’ordine i suoi angeli. Ha creato www.bontworry onlus in Italia. In America sarà una Fondazione e in Inghilterra una Charity. Dunque molto più che un centro di ascolto di molestie: una realtà forte anche sul piano giuridico che possa dare voce a chi non ha soldi o non ha il coraggio di affrontare la propria difesa. Francesca Toppetti, avvocato, mamma di un bimbo morto a 6 anni per un tumore fulminante. I cancri nei bambini aumentano e l’Italia registra un numero più alto rispetto al Nord Europa, soprattutto tra i maschi. L’avv. Toppetti denuncia che le associazioni più prestigiose e più conosciute nella raccolta dei fondi per la ricerca mai si concentrano sulle cause di tali patologie. Dalle parole dell’avv. Toppetti emerge che l’oncologa infantile Patrizia Gentilini si batte da anni per far emergere il problema dell’esposizione già in utero di contaminanti ambientali come metalli pesanti, pesticidi, benzene, diossine. Basterebbero 6 miliardi all’anno per sostenere la riconversione biologica di tutta la nostra agricoltura: l’Italia ne ha a disposizione addirittura 12!!! Cosa blocca questa riconversione? Certamente gli interessi delle multinazionali. E la stessa chemioterapia è sotto inchiesta: viene somministrata indiscriminatamente perchè arricchisce le case farmaceutiche e costa allo Stato migliaia e migliaia di euro mentre nella maggioranza dei tumori allunga solo di qualche mese la vita rendendola invivibile. Carla Pitarelli tumorata che ha saputo riprogettare se stessa con un sogno pieno di ottimismo: far conoscere il suo prototipo di reggiseno CRISTALBRA da lei brevettato perchè mantengano la femminilità, sul piano estetico ma anche salutistico, anche le mastectomizzate Paola Garbini Siani che ha fondato LA GOCCIA onlus e vive in Africa ove cura un orfanatrofio. Ha adottato, ad oltre 75 anni, un neonato la cui madre è morta di parto. In Africa i bimbi te li danno anche se sei vecchia... Daniela Bartoletti tra le tante iniziative culturali e benefiche ha preteso con tenacia che fosse posta una statua a Capranica in onore della maternità.

Concetta Sarachella, cittadina italiana ma orgogliosamente anche rom sinti che è nota per essere una imprenditrice sartoriale, innamorata del suo lavoro e dello stile zingaro degli abiti coloratissimi e fantasiosi, ma anche capace di riscattare l’immagine degradante che vede lo zingaro sempre e solo pronto ad elemosinare e rubare. Un esempio di perfetta integrazione. È tempo che la metà della popolazione non si senta ghettizzata, non invochi le quote, ma coraggiosamente intraprenda nuovi percorsi di consapevolezza su quel Femminile che appartiene a tutte le donne e che puo’ essere riconosciuto come fattore importante. Un femminile non sempre intriso di maternage, ma che ancora attende di essere elaborato dalle donne stesse nella specificità del loro essere. Dopo il femminismo esasperato e convulso, dopo l’omologazione della parità, è tempo che le donne propongano con mente libera e svincolata da condizionamenti, i loro modelli, i loro valori, comportamenti e perchè no? Dispositivi di legge a misura di donna e di madre. E’ ancora tutto da costruire l’ingresso delle donne nella storia. (M.T. San Juan)

A sx Giovanna Sorbelli

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IN GAMBA, CON SOLIDEA! TRADIZIONE D’ECCELLENZA TUTTA ITALIANA

I

l mondo contemporaneo è un’affascinante commistione di bellezza e tecnologia, estetica e praticità. Lo sappiamo bene noi italiani, da sempre maestri nell’arte di elaborare soluzioni che migliorano la qualità della vita concedendo all’occhio la sua non infima parte. A questa tradizione di eccellenza tutta italiana appartengono le collezioni di calze e collant Solidea. Le calze oggi non sono più un semplice accessorio per coprire le estremità, ma un vero e proprio elemento moda che completa e molto spesso definisce l’intero modo di vestire, il vero stile di una persona. Da qui prende l’avvio la filosofia di Solidea, e del suo fondatore e presidente Enzo Pinelli. Pinelli si è formato nel cosiddetto “distretto delle calze” a Castel Goffredo, e sin dall’inizio ha voluto creare un brand che unisse armoniosamente tradizione e innovazione, raffinatezza e comfort, in un continuo crescendo creativo che ha portato al ricco catalogo odierno, in grado di soddisfare le esigenze più disparate. Il vero cuore della produzione Solidea è la compressione graduata, proprio quella che un tempo faceva orrore a signore e signorine perché le cosiddette calze elastiche erano molto utili per la salute delle gambe, ma veramente inguardabili. Spesse, pesanti, in tremendo color carne o bianco da infermeria: in poche parole, come indossare un’ingessatura. Quando Enzo Pinelli si è accorto che alcune persone mettevano calze più trendy sopra le vecchie calze elastiche per non vergognarsene, ha capito che era arrivato il momento giusto per lanciare la sua idea, e ha rivoluzionato il mondo delle calze a compressione graduata sia preventive che terapeutiche. Era il 1997, che la sua intuizione fosse giusta lo dice il fatto che ancora oggi il primo modello di collant modaiolo ancorchè graduato è uno dei più venduti nel mondo, avendo conquistato il cuore (e le gambe) delle donne di tutte le latitudini. Il segreto sta nelle tecnologie avanzate, nei filati e materiali di ultima generazione, impiegati per ottenere capi di modelli, colori e disegni che recentemente hanno stupito il pubblico e la stampa sulle passerelle milanesi, nel cuore della capitale dello moda. Tutte calze elastiche, come prestazione, ma velate, velatissime o coprenti ma leggere, morbide, facili da indossare, lisce oppure operate con

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IL SEGRETO DEL SUCCESSO DI SOLIDEA STA NELLE TECNOLOGIE AVANZATE, NEI FILATI E NEI MATERIALI DI ULTIMA GENERAZIONE

disegni geometrici o jacquard. Inaspettate autoreggenti con balze in pizzo, modellanti con elegante mutandina orlata sempre in pizzo che in realtà è un corpino contenitivo (il trucco c’è, ma non si vede…). L’innovazione non è soltanto nel concetto, ma in ogni singolo prodotto, che Enzo Pinelli studia e ricerca con amore, e ormai dai suoi telai e dai filati che seleziona con grande cura riesce ad ottenere tutto ciò che vuole. Solidea, ad esempio, è l’unica al mondo che riesca a produrre collant a compressione graduata in elegante pizzo: e lo fa con classici disegni romantici, o fiori più “dark”, petali stilizzati o losanghe rettangolari da Sixties, o ancora tigrature animalier per affascinanti seduttrici metropolitane. Anche fra i classici Solidea ce n’è per tutti i gusti e tutti gli stili: dal collant velatissimo tutto nudo, al Red Wellness coprente in colori classici o di tendenza, come il rubino, il blu china e il forest, un verdone inglese che va con tutto. L’innovazione Red Wellness è lo speciale filato con cui viene prodotta la linea: contiene infatti un particolare minerale che converte il calore del corpo in raggi infrarossi, i quali si riflettono sulla pelle ottenendo un effetto tonificante, ottimo per contrastare la cellulite. Il successo è stato tale che la linea si è ampliata, aggiungendo anche i pantaloncini a onde micromassaggianti, altro prodotto di punta Solidea, e le specialissime calze da notte, calze autoreggenti a punta aperta da indossare durante il riposo per svegliarsi con gambe più toniche e snelle. Provare per credere. Chi è in guerra con la

cellulite è comunque servita: oltre ai Red Wellness, raffinati ma efficaci sono anche i collant Magic, la cui particolarità è il corpino hi-tech in tessuto a onde micromassaggianti che contiene e modella piacevolmente, per una silhouette fantastica senza fastidiose costrizioni. Perché questo è il bello, quando indossi un capo Solidea te ne dimentichi, tanto è il confort. Micromassaggianti e modellanti anche le linee di pantaloncini in tessuto a onde in diverse lunghezze, che spariscono sotto gli abiti e lavorano per la linea mentre ci si muove nelle attività quotidiane. La creatività di Enzo Pinelli si nutre di tutto ciò che la circonda, le tendenze della moda e le esigenze più disparate che emergono dallo stretto contatto con la società. Ne sono un esempio i nuovissimi collant e autoreggenti con punta a infradito: soluzione raffinata per lasciare libere le dita dei piedi, per il clima più mite e per tenere in posizione la calza meglio dei capi a punta aperta. I signori uomini hanno la loro parte, con gambaletti che calzano anche piedi da campione in tanti colori. Piacciono anche alle signore che non amano calze lunghe e collant, e quelle che seguono la moda del calzino con la gonna. Le top model li hanno adottati da tempo, fanno miracoli in aereo e nelle lunghe giornate di lavoro, prevengono i gonfiori e riducono la stanchezza. In tanta varietà, come orientarsi? Niente paura, la nuova Solidea LegsApp si scarica gratuitamente e conduce nel magico mondo delle gambe perfette.

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ECO&GREEN

FOCUS DI GIACOMO GABRIELE MORELLI

DI BENEDETTA BOTTURA

UN ASILO DAVVERO FUORI DAL COMUNE I bambini hanno bisogno di stimoli per crescere. Le nuove tendenze, si abbracciano alle tradizioni e cercano di riportare i bambini a contatto con la natura, partendo dagli ambienti che loro frequentano di più. Ecco allora una serie di asili, davvero fuori dal comune. A Guastalla (RE) è stato costruito un asilo nido a forma di balena. Lungo i corridoi si trovano aree gioco, slarghi e nicchie da esplorare. L’asilo è formato da molti elementi verticali in legno, che ricordano gli alberi, dando l’impressione di entrare in una foresta. A Cavriana (MN) si trova, invece, Educare nel bosco, una scuola dell’infanzia in cui è il bosco a fare da aula, con uno spazio chiuso che fa da “rifugio” in caso di bisogno. Gli agriasili, invece, sono “un’evoluzione” delle fattorie didattiche. Si tratta di nidi, attrezzati all’interno di fattorie e aziende agricole: un’occasione per chi invece vive in città di far

UNA LEPRE IN MINIATURA D’IMPORTAZIONE conoscere ai propri piccoli le gioie della natura e imparando a rispettare l’ambiente. Il primo agriasilo è nato a Chivasso (TO), ma il progetto si sta diffondendo a diverse regioni italiane. Ma anche gli asili “tradizionali”, hanno scoperto metodi educativi non convenzionali. A Curtatone (MN), l’asilo nido internazionale bilingue Maria Montessori, ha inaugurato il parco sensoriale. Un percorso nella natura, per stimolare tutti e cinque i sensi.

Tra le “presenze” innovative nel panorama faunistico mantovano, più o meno positive, più o meno gradite (abbiamo parlato nei numeri precedenti di caprioli, istrici, tassi, ecc., ma anche di nutrie, corvidi ecc.), possiamo accennare ad una specie “alle porte”, già presente in alcune aree del basso mantovano: la Minilepre, nonché “Sylvilagus floridanus”. Questo selvatico di origine americana è stato importato volontariamente dall’uomo in Italia a scopo venatorio. Di aspetto simile ad un coniglio selvatico, questo animale si differenzia

INNOVAZIONE

OCEANI PULITI CON IL BIDONE SEABIN Seabin è un bidone dei rifiuti galleggiante, un’idea semplice, ma con grandi potenzialità. Si tratta di un tubo di plastica, che contiene un sacco in fibra naturale: una pompa aspira l’acqua dentro il tubo, i rifiuti galleggianti vengono raccolti nel sacco e l’acqua esce da sotto. Il sacco è fatto di un materiale filtrante, quindi può raccogliere anche i residui di

RIMEDI NATURALI

TUTTI I COLORI DELL’ARGILLA. IL BLU. L’argilla è uno tra i più antichi rimedi per curarsi in modo naturale. A seconda dei minerali contenuti (ferro, silice, calcio, magnesio) l’argilla può essere di diversi colori: verde, bianca, rossa, gialla, grigia, blu e beige e avere proprietà diverse. L’argilla blu, anche detta rapan, viene prodotta dai terreni intorno al lago salato Yesterup in Siberia. Si usa soprattutto per curare i muscoli indolenziti e infiammati e per i dolori alle articolazioni, ma viene anche usata per la cura della pelle e dei capelli. L’alta concentrazione di iodio al suo interno, le conferisce un effetto drenante, rendendola efficace contro la cellulite. Inoltre regolarizza la produzione del sebo ed è quindi indicata per la cura dell’acne. Si può infine usare per sfiammare le gengive e per contrastare le infiammazioni degli occhi e le congiuntiviti.

n. 3 Giugno-Luglio 2013

carburante e detergenti. Seabin è stato inventato da Andrew Turton e Pete Ceglinski, che lo producono riciclando la plastica raccolta in mare. Il progetto è finanziato da una campagna di crowfunding, a cui si può partecipare. Info: https://www.indiegogo.com/projects/cleaningthe-oceans-one-marina-at-atime#/.

TREKKING TRA LE PIANTE SELVATICHE Nei nostri boschi si trovano piante commestibili, utili per curare piccole ferite, o malesseri passeggeri, ma anche urticanti e velenose. Per lenire le punture di insetto si possono usare le foglie di malva pestate, o la menta, utile anche in caso di scottature. Per disinfettare piccole ferite l’ideale è l’erba di Santa Barbara, oppure la carota selvatica, la bardana, o l’alliaria. Per reintegrare gli zuccheri, si può cucinare la radice di topinambur, o masticare i frutti del carrube, l’angelica e la stevia. Per lavarsi, ci si può strofinare un po’ di saponaria tra i palmi delle mani. Infine, per eventuali afte si può masticare del timo. È importante, invece, evitare, oltre la nota ortica, l’anemone e la clematide alpina che sono irritanti e anche il tasso e l’oleandro e la cicuta, che sono velenosi.

dal suddetto per diverse caratteristiche, tra cui, morfologicamente parlando, le dimensione più piccole. Etologicamente parlando, essa non scava tane e gallerie come il coniglio. (Una curiosità: “coniglio” deriva dalla parola latina “cuniculus”, cioè “cunicolo”). Il fatto che la minilepre non sia una “scavatrice” non la rende però più vulnerabile per i predatori o facile da cacciare per i cacciatori. Tutt’altro. Predilige zone fitte di rovi ed erba alta, cespugli impenetrabili o aree incolte e intricate come i bordi delle ferrovie. Il peso medio di una minilepre è di circa 1 Kg , molto meno quindi della lepre comune e pertanto essa può vantare rispetto alla seconda una minore emanazione odorosa che, abbinata ad uno scatto fulmineo, le permette di seminare più facilmente i suoi predatori.

Un animale quindi apparentemente innocuo, ma di fatto estremamente pericoloso per i nostri equilibri faunistici. Innanzitutto è ben documentata la sua aggressività verso le specie analoghe; nei territori colonizzati dalle Minilepri la lepre comune ne viene presto scacciata. Secondariamente essa è portatrice di parassitosi contagiose di cui le nostre lepri autoctone non sono immuni, causando un’elevata mortalità di quest’ultime dei territori in cui questi animaletti si espandono. Questa nuova “presenza” animale è quindi da annoverare tra quelle altamente indesiderate, anche se sarà difficilissimo contrastarne la diffusione a causa dell’altra prolificità e delle sue capacità d’adattamento.

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ABITARE

“SCRIVIMI” BOMPANI IL FRIGORIFERO LAVAGNA Prodotto di punta della nuova collezione Bompani, il “frigorifero per gli appunti”, un social network familiare dove tutti possono lasciare messaggi. “Scrivimi” è il nuovo frigorifero retrò, con la sua superficie è una vera e propria lavagna su cui scrivere, annotare, disegnare, sbizzarrirsi. Non solo un elettrodomestico, ma un vero e proprio oggetto d’arredo multifunzionale e… divertente Ogni frigorifero della serie retrò Bompani può essere realizzato con nuove vernici speciali che rendono la superficie molto simile all’ardesia, ciò consente di scrivere sulle sue pareti con gessi colorati e cancellare infinite volte, senza rovinarlo. In questo modo il frigorifero, nel cuore della cucina di casa, diviene un oggetto interattivo, da usare per lasciare messaggi a tutta la famiglia, condividere un pensiero o comunicare qualcosa prima di uscire. Bello fuori, efficiente dentro, disponibile in diverse versioni, tutte dalle prestazioni elevate e in grado di

DI BARBARA GAZZI

garantire un alto risparmio energetico. La sua tecnologia NO-FROST Multilevel evita la formazione di ghiaccio, eliminando quindi la necessità della sbrinatura periodica del congelatore e mantiene la giusta umidità nel vano frigorifero. Tra i comandi, gestiti tramite un pannello touch interno, esiste la funzione di congelamento rapido SUPER che dimezza i tempi di congelamento degli alimenti. Grazie allo speciale trattamento di cataforesi, per la protezione contro agenti chimici e salsedine, le parti in acciaio non subiscono corrosione, garantendo colori sempre vivaci. I frigoriferi Bompani sono dotati infine di diversi accorgimenti per limitare la proliferazione dei batteri e quindi garantire maggiore igiene e conservare meglio i cibi: anche “Scrivimi” è dotato di filtro antibatterico Hygienic System per purificare l’aria all’interno del frigorifero, un filtro che basta lavare con acqua per rigenerarlo. Cosa scriviamo oggi?

TENDENZE

SGABELLO BOUCHON, CONTRACT O DI CASA

MATTITA DESIGN XL DENTRO CASA

È noto che brandizzare gli oggetti con il proprio marchio sia un forte strumento di comunicazione del valore di un brand. Domitalia, azienda italiana di eccellenza nel settore dell’arredamento di design, offre un’opportunità unica di completa personalizzazione con Bouchon, lo sgabello progettato da Radice & Orlandini design studio, oggi best seller dell’azienda in Italia e all’estero. La seduta di Bouchon è infatti adatta ad essere brandizzata, anche in grandi quantitativi, consentendo così la totale integrazione del prodotto nella comunicazione coordinata di un wine bar, una cantina, un hotel, un ristorante, un ufficio o club house aziendali. Iconici, divertenti, eclettici ma anche comodi e disponibili in ben 3 altezze, gli sgabelli Bouchon di Domitalia si adattano ad un uso casa o contract. La seduta in sughero naturale, sostenuta da una struttura tubolare in acciaio, ricorda un tappo di champagne in formato gigante. Le principali caratteristiche di questa meravigliosa creatura sono composte da sedia e sgabello con scocca in sughero naturale e struttura in tondino metallico verniciato bianco, ruggine, antracite e alluminio satinato, in altezza 46, 66 e 76 cm. Disponibile anche la versione in metallo e sughero trattati per esterno per un inserimento di questo prodotto a tutto tondo in ambienti indoor e outdoor. Per il materiale della seduta, atossico e resistente, il sughero è una materia prima naturale, rinnovabile e ricca di qualità.

Il progetto MaTTita nasce dalla passione del titolare, Matteo Sganzerla, Mantovano, da sempre interessato alla pittura, l’arte, l’oggettistica e il design. La continua passione per questo strumento di creatività, ancora insostituibile nell’epoca del Touch, l’ha portato alla realizzazione di alcuni esemplari in formato XL. Non più dunque una sola matita bensì una MaTTita XL con la funzione di elemento d’arredo. Nella stanza dei bimbi, nello studio, nel salotto o in ogni angolo della vostra abitazione per dare colore, innovazione e un tocco di originalità. Non ultimo l’utilizzo come espositore da vetrina personalizzato con logo su richiesta. MaTTita viene realizzata e dipinta interamente a mano in legno massello nelle versioni 170×7cm oppure 045x4cm per la versione porta biglietti da visita. Alcune delle realizzazioni di MaTTita si trovano a Desenzano presso il negozio Soul Light Design.

ASIATICA SOSPENSIONE VIET ROSSA Lampada a sospensione a luce diffusa in cui gli ottagoni di cristallo sono legati tra loro a formare una maglia tesa tra cerchi concentrici. I cristalli formano un’unica “maglia” che si adagia, come un tessuto, su una serie di cerchi che si allargano e si stringono. Il risultato è una lanterna asiatica dalla leggerezza estrema. con magici giochi di luce.

LIEBHERR IL VINO DIGITALE La nuova frontiera di conservare il vino, con Liebherr, Vinidor Conservatori per vini. Grazie ad un’antenna radio è possibile identificare il tipo di vino, di conservazione, di abbinamento cibi, leggibile anche su iphone e ipad L’allarme porta e temperatura informa visivamente e acusticamente su irregolarità, come nel caso di porta aperta.

LA CASETTA SULL’ALBERO Non manca la favola nella collezione di casette e mangiatoie di Ferplast dedicate agli uccelli selvatici che, d’inverno più che mai, necessitano di riparo dal freddo e dalle intemperie e di un luogo dove trovare cibo. Realizzate con vernici atossiche e legno TREE FRIEND, sono dotate di gancio per essere appese all’esterno e diventare dimora e mangiatoia.



SHAMPOO AL DATTERO DEL DESERTO

NUTRIRE E RIPARARE I CAPELLI La filosofia dei Laboratoires Klorane si fonda sulla passione per le piante e la natura: esploratori dell’universo vegetale, non ci sono estratti che non vengano studiati per scoprirne i potenziali benefici. Così nasce lo shampoo al dattero del deserto di Klorane, destinato ai capelli secchi, rovinati, che si spezzano: apporta gli elementi essenziali al nutrimento e alla resistenza del capello. La sua texture ricca avvolge il capello in tutta la sua lunghezza per una ristrutturazione integrale dalla radice alla punta. I frutti vengono raccolti nelle zone remote del Sahel nel pieno rispetto dell’ambiente circostante, seguendo il protocollo di produzione della Botanical Expertise Pierre Fabre, che permette di avere il controllo assoluto sulla filiera delle piante.

DALLA SVEZIA

NOVITÀ:

IL RETINOLO 8

Il marchio Verso utilizza un complesso di Vitamina A unico: questa formula si chiama Retinolo 8 ed è 8 volte più efficace del tipico retinolo dello stesso dosaggio. Stimola la produzione cutanea di collagene ed acido ialuronico così da ridurre i segni dell’invecchiamento. La Vitamina A è uno dei pochi ingredienti disponibili che ha realmente dimostrato di funzionare: tuttavia l’acido della Vitamina A può essere irritante e viene prescritto solo dai medici. Verso ha trovato un complesso di Vitamina A efficace come quello utilizzato dai medici, ma senza effetti collaterali: il famoso Retinolo 8, brevettato e clinicamente testato, che si trova solo ed esclusivamente in Verso Skincare.

DI ALESSANDRA FUSÉ

KIANTI EXPERIENCE

WINE THERAPY SULLA PELLE

Bruno Vassari presenta la linea “Kianty Experience”: la crema antietà Vita-Vite, il contorno occhi Eye Lift-Ox e il Serum – Vite, unione dei benefici della vinocosmesi della linea Kianty alle proprietà antirughe della Vitamina C-Blur, una base in grado di cancellare in maniera efficace l’aspetto delle rughe, pori e macchie. La vitamina C della formula (5%) illumina la pelle. I prodotti sono a base di Polifenoli d’uva e Vitamina E arricchiti da oligoelementi e fanno parte della prima linea di Vinocosmesi concepita in Italia, con forti richiami alla tradizione enologica nazionale.

ECCO LA FORMULA

GIOVANI

PER SEMPRE? ILAME – una innovativa linea cosmeceutica contenente EleuteroComplex – è la trasposizione cosmetica del più antico sogno dell’umanità: quello dell’immortalità. Sogno legato non solo a leggende ma anche a studi scientifici di rilievo dell’epoca moderna. Ne è la prova il premio Nobel per la medicina 2009 vinto per la scoperta relativa al modo in cui i cromosomi sono protetti dai telomeri e dall’enzima telomerasi. ILAME si colloca in questo solco tracciato dalla ricerca scientifica con l’inserimento di una speciale formulazione chiamata EleuteroComplex. Sette sono i prodotti che compongono la linea ILAME. Nelle foto il gel esfoliante, in grado di liberare la pelle dalle cellule morte e capace di affinare ed uniformare l’incarnato. Rinnova lo strato superficiale della pelle rendendola più liscia ed uniforme, preparandola al meglio a ricevere i trattamenti successivi.

Salute & Bellezza 365 SKIN REPAIR

LANCASTER

FORMULA DI BELLEZZA I Laboratori Lancaster hanno sviluppato la prima formula in grado di mirare alle cause dell’invecchiamento cutaneo, a livello biologico e ambientale. 365 Skin Repair aiuta a salvaguardare il DNA dai danni causati dallo stress ossidativo, grazie ad un liposoma brevettato, che contiene quattro enzimi specifici. Per esaltare le difese contro gli effetti nocivi dell’ambiente, il complesso RPF originale con melograno è stato arricchito con estratto di ciliegio micronizzato per limitare l’aggressione dei radicali liberi. 365 Skin Repair Face Serum rinfresca la memoria delle cellule per ricordare il loro comportamento da giovani e consentire ai geni essenziali della giovinezza della pelle di esprimersi correttamente.

INTERVISTA AL DOTT. SILVIO BICCIATO

CANCRO ON-LINE

IL PORTALE DEI FARMACI ANTI-TUMORALI

È on line il portale http://mdp.unimore. it per scoprire a quali farmaci è più probabile che sia sensibile un dato tumore. Creato da ricercatori delle Università di Trieste, Unimore e Laboratorio Nazionale CIB di AREA Science Park, si chiama MDP (Mutations and Drugs Portal) ed è un portale che mette a disposizione uno strumento per indagare sull’associazione fra tratti distintivi di un tumore, come il suo quadro genetico, e sensibilità ai farmaci. Il Dott. Silvio Bicciato ci spiega di cosa si tratta. Che novità apporta il portale? «Il portale permette di indagare e fare

previsioni sull’associazione fra il ritratto genetico di un tumore e la sua sensibilità a determinati farmaci. Negli ultimi anni, diversi progetti internazionali di ricerca sul cancro si sono cimentati in imprese scientifiche volte sia a catalogare le alterazioni genetiche che caratterizzano una varietà di cellule tumorali sia a passare in rassegna decine di migliaia di composti chimici per la loro efficacia anti-tumorale. Questi sforzi di ricerca, hanno portato a un’esplosione d’informazioni e dettagli molecolari su diverse malattie tumorali. Questo portale permette di integrare e interpretare questa mole di dati per l’i-

dentificazione sistematica di indicatori genetici della sensibilità dei tumori ai farmaci e per la scoperta di molecole capaci di agire specificamente sulle cellule tumorali». È il primo esperimento in Italia? «MDP (Mutations and Drug Portal) è non solo il primo esperimento in Italia, ma, a livello internazionale, è una delle più grandi banche dati e uno dei più potenti strumenti informatici pubblici in cui dati genetici e farmacologici sono integrati per guidare la scelta di trattamenti anti-tumorali, aumentarne le chance di successo e limitarne la tossicità».




SPECIALE OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA DOP GARDA BRESCIANO

IL FRANTOIO MANESTRINI PRODUCE OLIO GARDA DOP BRESCIANO DI ALTISSIMA QUALITÀ

I

l Garda è sinonimo da sempre di vino, olio e limoni. Ciò è dovuto al micro clima (sub-mediterraneo) del bacino benacense. Il lago accumula calore nel periodo estivo che rilascia poi nel periodo invernale. Gli inverni non sono mai particolarmente rigidi, ciò permette la coltivazione di varie piante mediterranee, tra cui l’ulivo. Questa caratteristica rende l’olio unico ed inconfondibile con una bassissima acidità e con un gusto delicato, fruttato e leggero. La Denominazione di Origine Protetta “Garda”, accompagnata dalla menzione geografica aggiuntiva “Bresciano”, è riservata all’olio extravergine di oliva ottenuto in prevalenza dalle varietà di oliva Casaliva, Frantoio e Leccino. Tutto il prodotto immesso sul mercato come Olio Extra Vergine di Oliva Garda D.O.P. deve riportare sulla confezione il contrassegno numerato. Tale contrassegno, viene rilasciato a seguito di positiva istruttoria sulla conformità del prodotto e del processo di lavorazione, su esplicita richiesta dell’azienda che intende imbottigliare. Il disciplinare prevede norme rigide ed ogni pianta è censita così da stabilire una produzione (prima delle olive e poi d’olio) controllata; non può quindi sussistere una sovrapproduzione. Il Frantoio Manestrini produce olio extravergine di oliva DOP Garda Bresciano premiato da diversi anni nei concorsi per la qualità dell’olio. Da sempre quest’azienda cura con passione e attenzione i propri uliveti, collabora con il Consorzio Tutela Garda DOP e AIPOL (associazione interprovinciale produttori olivicoli lombardi) seguendo gli ultimi studi in materia di olivicoltura. La titolare, Nicoletta Manestrini, è inoltre assaggiatrice iscritta all’albo nazionale dei tecnici ed esperti dell’olio di oliva. Grazie alle condizioni climatiche favorevoli ed alla assenza di problemi fitosanitari, la campagna olearia 2015-2016 ha prodotto un olio eccezionale dal punto di vista qualitativo. Il pericolo mosca è stato scongiurato soprattutto grazie alle alte temperature che si sono registrate nei mesi estivi, il cui protrarsi, però, unitamente alla prolungata assenza di precipitazioni, ha ostacolato in alcune zone il normale sviluppo vegetativo degli oliveti, impedendone la piena carica produttiva. E’ stata quindi un’ottima annata in termini qualitativi

TUTTO IL PRODOTTO IMMESSO SUL MERCATO COME OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA GARDA D.O.P. DEVE RIPORTARE SULLA CONFEZIONE IL CONTRASSEGNO NUMERATO

ma non troppo carica in termini quantitativi. La raccolta è stata anticipata, il Frantoio Manestrini ha fatto la prima spremitura delle olive già a metà ottobre ottenendo così un olio extra vergine di oliva con acidità bassissima (da un minimo di 0,05 % ad un massimo di 0,02%), indice di ossidazione (perossidi) molto basso e polifenoli alti. Oltre all’olio DOP il Frantoio Manestrini ha prodotto oli monovarietali “Leccino” e “Casaliva” seguendo, come per tutta la sua produzione, norme di tracciabilità e rintracciabilità in collaborazione con AIPOL ed Unapol (Consorzio Olivicolo Italiano) L’alta professionalità e dedizione hanno portato il Frantoio Manestrini a ricevere, nell’arco degli anni, numerosi riconoscimenti come: Ercole Olivario per la qualità, L’Orciolo d’Oro, il Country Fair Olive Oils of the World Awards di Los Angeles. Come per ogni prodotto di trasformazione agro-alimentare, il pregio dell’olio consiste nel mantenimento e nell’esaltazione delle caratteristiche proprie della materia prima d’origine, ossia delle olive: questo è il motivo fondamentale per il quale il Frantoio Manestrini mette la qualità e al primo posto. Presso il Frantoio Manestrini è possibile trovare, oltre

all’olio, anche una vasta gamma di prodotti tipici gardesani: vini, grappe, olive e verdure sott’olio, oli aromatizzati, sughi e pasta. Da pochi anni, dopo un’accurata selezione, il Frantoio Manestrini propone una linea cosmetica naturale all’olio extra vergine di oliva che si può trovare nello show room aziendale. Accoglienza e attenzione, sono le doti che caratterizzano quest’azienda, anche per una semplice degustazione d’olio extra vergine di oliva Garda Dop. Il Frantoio Manestrini si trova a Soiano del Lago (BS) in via Avanzi 7, GPS N 45.52616°, E 10.50980° Tel +39 0365 502231 Aperto dal lunedì al sabato nei seguenti orari: 9,00-12.30 e 15,00-19,00. www.manestrini.it (anche su facebook)


FOCUS

DI GIACOMO GABRIELE MORELLI

MUSEI STRANI NEL MONDO Il “museo” siamo soliti concepirlo come una raccolta, pubblica o privata, di oggetti relativi ad uno o più settori della cultura ( l’arte in primis), della scienza e della tecnica. Una struttura che acquisisce, cataloga, conserva, ordina ed espone beni culturali di elevato valore per finalità di educazione e di studio. Ebbene, nel mondo vi sono anche musei particolari, in cui di “culturale” c’è pochino (in alcuni proprio nulla), che si propongono in veste ricreativa, a volte solo ludica. In America e Giappone, ma anche in Europa e Italia, ecco alcune delle più singolari raccolte che si possano vedere. Dal museo delle spie di Washington a quello dei ramen (spaghetti) di Yokoama, da quello dei capelli in Cappadocia a quello dei cavatappi di Cuneo. WOW, SPAZIO FUMETTO. Il primo dei musei presi in esame si trova a Milano. Nato nel 2011, realizzato e gestito dalla Fondazione Franco Fossati, Wow è uno spazio che mette in scena fumetto, cinema, arte popolare e illustrazione. L’allestimento è in continua evoluzione, e non mancano belle mostre temporanee dedicate ad autori e personaggi fondamentali nel mondo dell’animazione e delle strisce. Suggestivo lo spazio con ingresso ad arco dipinto e una grande statua a forma di lombrico. NONSEUM HERRNBAUMGARTEN. Si trova a Herrnbaumgarten, Austria. Il suo fondatore si chiama Fritz Gall, un inventore che, ottenendo scarsi consensi di pubblico, ironicamente nel 1984 ha fondato un “museo delle cose inutili e invenzioni sbagliate”. Da un gioco è diventata una divertente collezione che attira migliaia di curiosi l’anno. Cosa ci si può aspettare? Ad esempio un dito meccanico per grattarsi il naso, una scopa sdoppiata a due livelli per scopare due scalini per volta, una forchetta elettrica per arrotolare gli spaghetti, ecc.; come farne a meno? FISKARS MUSEUM. Fiskars, Finlandia. Un piccolo museo dove potrete scoprire tutto sulla vita e sulla produzione degli oggetti in metallo di questo villaggio nato nel 1649 intorno ad una fabbrica siderurgica, che oggi ospita numerosi atelier di artisti e artigiani, anche di fama internazionale. Interessante scoprire l’evoluzione di arnesi come forbici (Fiskars ha inventato quelle celebri con manico di plastica arancione) e attrezzi da giardino che accompagnano la vita di tutti i giorni. Un tuffo nel passato in una location splendida a pochi chilometri da Helsinki. INTERNATIONAL SPY MUSEUM. A Washington USA. Tra finzione e realtà, qui potrete scoprire quasi tutto sull’affascinante mondo delle spie internazionali, divertendovi. Dalla macchina di James Bond, finta, alla pistola rossetto, vera, usata dagli agenti segreti russi. Un percorso di circa due ore che vi in-

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I “MUSEI” ALTERNATIVI ALLA CULTURA, VISTI COME RACCOLTA DI OGGETTI BIZZARRI, MACABRI, ILARI, OPPURE COME COLLEZIONE DI CURIOSITÀ INTRIGANTI curiosirà e sorprenderà e toglierà qualche dubbio. E non dimenticate che qui i muri vi spiano e qualcuno vi osserva. Lo scoprirete alla fine del percorso, quando vi verrà consegnato il vostro filmato. DEUTSCHES CURRYWURST MUSEUM. Il Currywurst è un tipico cibo da strada nato in Germania, ma diffuso anche in Austria ed Alto Adige. Si tratta di una salsiccia grigliata (o, in altre varianti, bollita) e tagliata a rondelle, condita da una salsa a base di concentrato di pomodoro o ketchup, spolverata di curry, ed accompagnata da pane bianco o patate fritte. Il currywurst ha un suo museo a Berlino. Divertente e coloratissimo, il percorso museale è anche istruttivo e interattivo, insegnando tutto quello che c’è da sapere: dalla storia del wurstel all’uso delle spezie, dalla diffusione del piatto nel mondo sino alla sua degustazione. Lasciatevi tentare, in tutti i sensi. In Schützenstraße 70, Berlino, Germania.

MUSEO DEL CAVATAPPI. Torniamo in Italia, a Barolo in provincia di Cuneo. Nato nel 2006 da un’idea di Paolo Annoni, il museo occupa i locali di un’antica cantina accanto al Castello Comunale di Barolo. In mostra si trovano circa 500 esemplari provenienti da tutto il mondo realizzati dalla metà del 1600 in poi, divisi in 19 sezioni espositive. Insomma una collezione curiosa e interessante che non mancherà di affascinare sia glia appassionati sia i neofiti. Se passate da queste parti non potete assolutamente perderlo. MUSEO LABORATORIO DELLA MENTE. Cosa provavano i malati di un manicomio? Quali erano le cure a cui erano sottoposti? Come vengono curati oggi? A queste domande risponde questo museo emozionante che ripercorre la storia dell’ospedale psichiatrico Santa Maria della Pietà, dalla sua fondazione alla chiusura nel 1999. Un itinerario straordinario e interattivo che mostra il difficile viaggio della psichiatria verso un maggiore rispetto per l’individuo. Non mancano documenti d’epoca e video, a cura, tra gli altri, del collettivo artistico Studio Azzurro. Piazza S. Maria della Pietà 5, Roma. PINACOTECA INTERNAZIONALE DELL’ETÀ EVOLUTIVA. Fondazione PINAC , a Rezzato, Brescia. Difficile definirla, ma si potrebbe dire che quella di Rezzato è una collezione iniziata negli anni ‘50 da Aldo Cibaldi che riunisce disegni e manifestazioni dell’espressione creativa infantile di tutto il mondo. Qui si organizzano corsi, workshop convegni e mostre con opere create da o per i più piccoli di tutto il Pianeta. Insomma una sorta di luogo magico dove scoprire cosa passa per la testa dei bimbi vicini e lontani. SHINYOKOHAMA RAMEN MUSEUM. Yokohama, Giappone. Altro che sushi, per i giapponesi il vero piatto nazionale sono i ramen: sorta di spaghetti

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NON POTEVA MANCARE IL SESSO, IL GELATO E IL CARRO FUNEBRE Museo dei Carri Funebri - Barcellona (Spagna). Parliamoci chiaro, un museo dedicato ai carri funebri è probabilmente uno dei luoghi meno attraenti che si possa immaginare. Tuttavia, il Museo dei Carri Funebri di Barcellona, nonostante il tema decisamente impopolare, riesce a sorprendere i visitatori per la qualità dei pezzi esposti. E inoltre diciamolo: un carro funebre barocco ispirato allo stile del XVIII secolo è il sogno di tutti i megalomani che sognano un funerale in cui il morto scatena l’invidia di tutti i partecipanti. http://www.cbsa.cat/colleccio/ Museo del Gelato – Bologna (Italia). Il museo del gelato a Bologna ricorda molto certe favole per bambini. Si inizia con la storia del gelato nell’antico Egitto (per scoprire quale era il gusto preferito di Tutankhamon), passando poi a quella del gelato presso la corte dei Re di Roma, e così via sino a passare ai segreti per la preparazione di un gelato perfetto, e infine si arriva al momento dell’assaggio ... e qui l’unica raccomandazione è quella di fare attenzione all’emicrania da gelato. http://gelatomuseum.com/en/ Museo delle Relazioni Finite. Zagabria. A molti di noi è sicuramente capitato di essere stati lasciati dalla dolce metà, e tutti inevitabilmente avremmo voluto, con un poco pratico ma molto plateale gesto, restituire tutti gli oggetti-feticcio del nostro amore finito. Proprio della raccolta di questi oggetti si occupa il Museum of Broken Relationships, nato nel 2006 a Zagabria. Nella prima settimana di apertura i visitatori hanno superato il migliaio; nonostante l’apertura di una “collezione permanente” (quasi a sbeffeggiare le tristi storie di cui si compone), il museo continua la raccolta di “opere” da esporre, mentre online è possibile vedere alcuni oggetti inviati da ex innamorati con il cuore infranto che vogliono liberarsi dai ricordi di una storia finita. Immancabile è certamente il Museo Fallologico Islandese, situato a Reykjavik, un piccolo museo privato dedicato all’organo sessuale maschile, fondato nel 1974 da Sigurdur Hjartarson, professore di storia in pensione, che raccoglie apparati genitali maschili, disseccati o conservati in formaldeide. 276 peni, appartenenti a 90 specie animali diverse, nella fattispecie ai mammiferi d’Islanda, alcuni dei quali ormai estinti, ed una sezione dedicata alle ricostruzioni immaginarie dei peni di personaggi della fantasia popolare. Dal 2011 fa parte della collezione un pene umano, donato da un cittadino islandese alla sua morte.

in brodo importati dalla Cina. Sono così importanti che gli è stato dedicato un museo, che è un po’ ristorante e un po’ negozio, parco divertimenti e galleria espositiva. Insomma un piccolo universo, completamente finto, dove gustare e scoprire tutto su questo cibo. Se passate da queste parti, fateci un salto. MUSEO DELLE FOGNE. Parigi. Preparatevi a sfidare il freddo, l’umidità e gli odori inconfondibili, prima di calarvi giù per il tombino che, vicino al Pont de l’Alma, vi porterà nelle viscere di Parigi. E più precisamente nell’intestino della città. 500 metri di fogne parigine sono aperte al pubblico e parte del curioso Museo delle Fogne che illustra l’evoluzione dello stupefacente sistema fognario parigino dall’epoca di Napoleone III e fino ai giorni nostri. Una location cinematografica e suggestiva di cui l’odore è parte integrante del tutto. HAIR MUSEUM. Cappadocia . Avanos, in Cappadocia (Turchia), è famosa per i sali del Mar Rosso ma da una trentina d’anni anche e soprattutto per un curioso museo, il Museo dei Capelli. Da un primo regalo, una ciocca di capelli lasciata da un’amica in partenza, il proprietario di un negozio di ceramiche ha dato vita a un museo più che singolare. Oltre 16.000 campioni di capelli di tutti i colori appesi alle pareti delle cantine del negozio, lasciati dalle donne che negli anni l’hanno visitato e ascoltato la romantica storia della prima ciocca. Ogni anno vengono scelte dalle pareti del museo 10 ciocche e le fortunate proprietarie sono invitate a partecipare a un workshop sulla lavorazione della ceramica e a soggiornare nella guesthouse dell’originale proprietario del museo gratuitamente.

mondo Swarovski. A parte lo shop, dove comprare il famoso cristallo intagliato in oggetti reperibili solo qui, il museo comprende 14 Camere delle Meraviglie. Si rimane stupefatti davanti a sale di cristallo e alle opere di Dalì, Picasso e Fellini, in un tour nel corpo del gigante di cristallo accompagnato dalle musiche di Brian Eno. E poi un calendario ricco di eventi e laboratori d’arte con designer, grafici e musicisti.

MUSEO SWAROVSKY. Austria. Una collina dalle fattezze umane con tanto di occhi di cristallo e cascata sgorgante dalla bocca si apre conducendovi nel

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DOSSIER / LA LOTTA TRA STATO E CRIMINALITÀ

ORGANIZZAZIONI CRIMINALI MORBO INESTIRPATO

Il termine “criminalità organizzata” indica le attività criminose di particolari tipi di organizzazioni, definite dagli Organi di giustizia “organizzazioni criminali”, non costituite in maniera fortuita per la commissione estemporanea di reati ma organizzate in maniera stabile con uno schema gerarchico e con un obiettivo comune. Solitamente lo scopo ultimo di tali organizzazioni è il profitto economico, ma nella categoria possono essere considerati le organizzazioni terroristiche. La criminalità in Italia è presente in varie forme, ed è caratterizzata soprattutto dalla presenza di associazioni a delinquere di tipo mafioso tipiche di talune regioni d’Italia, che si sono estese con molteplici diramazioni anche fuori dai confini territoriali e all’estero. Per la maggior parte della storia umana è stato il mondo rurale ad essere espressione della criminalità organizzata esportando poi nell’ambiente urbano le azioni delle principali organizzazioni criminose. Pirati, ban-

A CURA DI GIACOMO GABRIELE MORELLI

LA PIRATERIA E IL BRIGANTAGGIO DI STRADA SONO STATI PER IL MONDO PRE-INDUSTRIALE LA GRAVE SANGUISUGA CHE LA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA È OGGI PER LA SOCIETÀ MODERNA

diti e briganti attaccavano le vie commerciali, incidendo in maniera pesante sull’aumento dei costi dei beni, dei tassi assicurativi e dei prezzi al consumatore; la pirateria e il banditismo sono stati per il mondo pre-industriale quello che la criminalità organizzata è oggi per la società moderna. Quasi sempre alla base della criminalità mondiale c’è la grande povertà, e l’Italia non fa eccezione. A causa di difficili condizioni economiche, nella seconda metà dell’Ottocento nel sud del Paese si cominciarono a costituire federazioni di famiglie organizzate su base territoriale, che sarebbero poi diventate: Cosa Nostra in Sicilia, la Camorra in Campania, la Sacra Corona Unita in Puglia e la ‘Ndrangheta in Calabria, dalla quale nacque, molto più tardi, il gruppo dei Basilischi centrati sulla Basilicata. Con gli anni, oltre a crearsi un equilibrio sulla competenza territoriale di “gruppi” e “famiglie”, si instaurò anche un modus vivendi, che ricalcava e ricalca il despotismo


CONSUMATI 132 OMICIDI IN DANNO DI AMMINISTRATORI LOCALI DAL 1980 AD OGGI

CONTI IN TASCA INSOSPETTABILI DELLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA NEL 2005-2015 SEQUESTRATI ALLA MAFIA OLTRE 2 MILIARDI DI EURO TRA TERRENI, VILLE, PALAZZI E SOCIETÀ DI CAPITALI

feudale. Il “guardapiazza”, letteralmente “colui che difende il territorio”, cioè il capo patriarcale di un clan, impone con le armi il suo dominio su di un gruppo, ed il dominio di tale gruppo su una zona, e poi fornisce agli abitanti del territorio, in cambio di fedeltà e sottomissione, protezione da altri gruppi rivali. All’interno del suo feudo amministra giustizia, riscuote tributi, elimina ogni minaccia interna o esterna, assicura per lui e il suo cerchio di fedeli le migliori risorse. Un modello che, evoluto nella forma, è rimasto nella sostanza inalterato sino ai nostri giorni. Nel corso degli anni 70/80 la criminalità italiana era rappresentata da organizzazioni criminali più o meno diffuse nelle principali metropoli, talvolta giocando un ruolo cruciale nella storia d’Italia, come i presunti rapporti tra Servizi Segreti italiani e criminalità. Gli appartenenti al crimine organizzato usano la violenza per estorcere denaro ai commercianti e agli imprenditori; sono in grado di corrompere o ricattare uomini politici e dipendenti della pubblica amministrazione; possono falsare le elezioni costringendo i cittadini a votare i propri candidati. Allo stesso tempo, la criminalità organizzata opera anche a livello internazionale, gestendo i grandi traffici illegali di droga, armi, esseri umani (prostituzione), generi alimentari, combustibili, ecc. La lotta tra Stato ed organizzazioni criminali ha visto sempre il primo in evidente affanno. Solo dopo le stragi di Capaci, di via D’Amelio (Falcone e Borsellino) inaspettatamente i giudici e le forze dell’ordine ottennero dei risultati mai raggiunti. La mafia “militare”, con gli arresti e le condanne di quasi tutti i boss, fu messa per la prima volta veramente in ginocchio, e la Nazione pareva sul punto di dare un colpo mortale alla mafia sici-

Le cifre che ruotano attorno alle attività mafiose sono stimate ben oltre i cento miliardi di euro annui di ricavi. Attualmente i beni confiscati alla criminalità organizzata dalla Direzione Investigativa Antimafia costituiscono un tesoro che lo Stato deve gestire, stimato tra 15 e i 30 miliar-

di di euro. Solo nell’ultimo decennio sono stati sequestrati oltre 2 miliardi tra terreni, ville, palazzi e società di capitali. Qual è l’influenza delle organizzazioni criminali sulle pubbliche amministrazioni? Ecco alcuni dati: 1275 atti intimidatori nei confronti di amministratori locali segnalati da 106 prefetture nel periodo gennaio 2013/ aprile 2014. 254 decreti di scioglimento di consigli comunali per infiltrazioni mafiose dal 1991 a oggi. 132 omicidi consumati negli ultimi 40 anni in danno di amministratori locali in carica e/o candidati alle elezioni amministrative. 70 casi emersi di dimissioni individuali o collettive di amministratori rassegnate negli ultimi 40 anni a seguito di atti di intimidazioni. 341 misure di protezione (scorte e tutele) nei confronti di amministratori locali minacciati. Questo è quanto emerso. Quanto vi sarà di occulto?

LA LOMBARDIA OGGI È TERRENO FERTILE PER LA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA È EVIDENTE L’IMPOTENZA DELLE FORZE DELL’ORDINE VERSO INESTRICABILI INTRECCI GIURIDICO-POLITICOECONOMICI CHE FRENANO ED INSABBIANO LE OPERAZIONI ANTI-CRIMINE PIÙ EFFICACI. CIÒ HA PERMESSO NEGLI ULTIMI DECENNI L’INSEDIAMENTO DELLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA IN MOLTE REGIONI ITALIANE UN TEMPO SCEVRE DAL PROBLEMA

liana, ma questo non avvenne. Oggi il cittadino coglie un atteggiamento di frustrante impotenza delle forze dell’ordine verso inestricabili intrecci giuridico-politico- economici che frenano ed insabbiano le operazioni anti-crimine più efficaci. Ciò ha permesso negli ultimi decenni l’insediamento della criminalità organizzata il molte regioni italiane un tempo scevre dal problema. La Lombardia ad esempio è diventata regione di insediamento delle organizzazioni criminali; tutte le più importanti vi si sono stabilite non solo per le molte possibilità di investimento nelle attività legali (grandi opere, imprese, locali notturni) e illegali, ma anche per la scarsa resistenza ambientale. La disattenzione istituzionale e sociale al fenomeno mafioso e diversi fenomeni differenti quali terrorismo, tangentopoli, immigrazione, ecc., che hanno “coperto” il problema, hanno permesso alla criminalità organizzata una penetrazione sociale senza forti ostacoli. E il trittico provinciale MN-BS-VR in cui opera MantovaChiamaGarda è quello in cui vi è una preoccupante accentuazione del fenomeno.


LA CAMERA DI SOPHIA

UN DIFFICILE MONDO DI CRITICONI

In tempi dominati dai social e dalla sempre maggiore possibilità offerta dai mezzi espressivi multimediali, si fa sempre più evidente la tendenza dell’essere umano moderno a dare corso a pettegolezzi e critiche. Un’abitudine che condividiamo, in misura maggiore o minore, tutti quanti. Ci lasciamo andare alla critica quando un certo evento che davamo per scontato non si verifica, quando vogliamo che altri facciano una certa cosa per noi o che siano come noi vorremmo, quando,

insomma, pretendiamo che gli altri o la vita siano all’altezza delle nostre aspettative. La verità è che la propensione a criticare il prossimo riflette il nostro grado di insicurezza interiore. Quanto più ci sentiamo insicuri, quanto meno stimiamo noi stessi, tanto più cerchiamo di scovare difetti e imperfezioni negli altri. E’ come se volessimo cercare di autogiustificarci ai nostri occhi per quelle che sono le nostre mancanze, che vediamo molto bene, ma che facciamo fatica ad accettare. Criticare gli altri spesso ci aiuta a sentirci più sicuri ed è pratica talmente diffusa da apparire più normale concentrarsi sulle debolezze altrui piuttosto che soffermarsi ad osservare il proprio comportamento. Il problema è che si tratta di un rimedio di limitata e illusoria durata anche perché i commenti negativi che noi distribuiamo intorno a noi ci vengono

DI MARZIA SANDRI ben presto restituiti con gli interessi. E nel prendere coscienza di non essere immuni allo stesso trattamento che noi riserviamo agli altri, non facciamo che contribuire ad amplificare le nostre insicurezze, ad attivare le difese e a diventare, così, ancor più critici e di conseguenza ancor più esposti a critiche. Ma di chi sono gli occhi che hanno il diritto di giudicare? Chi fissa gli standard e gli estremi si ciò che giusto o normale e quindi più o meno accettabile di altro? Chi definisce il diritto a confrontare e con cosa poi? Nel momento in cui giudichiamo o critichiamo ci stiamo arrogando il diritto a imporre i nostri standard, la nostra visione delle cose, la nostra unità di misura. Abbandonare l’attaccamento nei confronti di un’idea di perfezione nei nostri confronti e in quelle degli altri, significa accettare che la perfezione non esiste. Che né noi, né gli altri possiamo mai prendere di essere perfetti e questo ci libererà consentendoci di accettare ciò che di meno buono c’è in noi stessi e in coloro che avviciniamo e di abbandonare la necessità cui siamo nostro malgrado vincolati di dedicarci alla pratica distruttiva e avvilente del giudicare tutto e tutti. Potremo così, accettarci ed accettare, cominciando, piuttosto, a vedere e valorizzare quel che c’è di buono e di bello e ad incoraggiarne lo sviluppo e la trasformazione in senso evolutivo.

PERCHÈ LE PERSONE GRIDANO QUANDO SONO ARRABBIATE

CUORI VICINI E CUORI LONTANI In un periodo storico come quello che stiamo attraversando in cui pare diventato normale, ad ogni livello, pubblico e privato, esprimersi con modalità violente, nei termini come nei modi, può essere illuminante rileggere le parole che ci ha lasciato Gandhi in un famoso aneddoto. “Un giorno, un pensatore indiano fece la seguente domanda ai suoi discepoli: “Perché le persone gridano quando sono arrabbiate?”. “Gridano perché perdono la calma” rispose uno di loro. “Ma perché gridare se la persona sta al suo lato?” disse nuovamente il pensatore. “Bene, gridiamo perché desideriamo che l’altra persona ci ascolti” replicò un altro discepolo. E il maestro tornò a domandare: “Allora non è possibile parlargli a voce bassa?” Varie altre risposte furono date ma nessuna convinse il pensatore. Allora egli esclamò: “Voi sapete perché si grida contro un’altra persona quando si è arrabbiati? Il fatto è che quando due persone sono arrabbiate i loro cuori si allontanano molto. Per coprire questa distanza bisogna gridare per potersi ascoltare. Quanto più arrabbiati sono tanto più forte dovranno gridare per sentirsi l’uno con l’altro. D’altra parte, che succede quando due persone sono innamorate? Loro non gridano, parlano soavemente. E perché? Perché i loro cuori sono molto vicini. La distanza tra loro è piccola. A volte sono talmente vicini i loro cuori che neanche parlano, solamente sussurrano. E quando l’amore è più intenso non è necessario nemmeno sussurrare, basta guardarsi. I loro cuori si intendono. E’ questo che accade quando due persone che si amano si avvicinano.” Infine il pensatore

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Marzia Sandri è - Counselor relazionale, diplomata presso il CSB (Centro Studi Bhaktivedanta - Accademia delle Scienze Tradizionali dell’India) - Iscritta all’ACP (Associazione Counselor Professionisti) - Membro del direttivo del CISMO (Centro Italiano Studi Medicine Orientali) Si è recentemente specializzata in Counseling transpersonale. Tiene conferenze, cicli di incontri e serate di divulgazione sulla meditazione e sulla crescita personale ed è disponibile per incontri privati a Mantova e provincia e nella zona del Basso Garda veronese. Per chi fosse interessato agli argomenti trattati: cell. 333.1373214; marziasandri@virgilio.it

concluse dicendo: “Quando voi discuterete non lasciate che i vostri cuori si allontanino, non dite parole che li possano distanziare di più, perché arriverà un giorno in cui la distanza sarà tanta che non incontreranno mai più la strada per tornare.” (Mahatma Gandhi) (Il team è a disposizione per approfondimenti con seminari e conferenze)

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Fashion

PANTALONI LO STILE SI FA OVERSIZE

WEEK Niente più skinni jeans per un po’, sì ai pantaloni oversize extra lunghi o alla caviglia, anche a vita altissima

Tirando le somme di quest’inverno che pian piano sta volgendo al termine, si può tranquillamente affermare che i pantaloni siano stati uno dei colossi portanti della moda autunno-inverno 2015/2016. Abbandonati per un pò gli skinny pants (che però ritorneranno alla grandissima nella prossima primavera-estate) i veri protagonisti sono stati i pantaloni oversize, portati o a vita normale o a vita altissima, come i modelli proposti da Chloé con applicati dei bottoncini dorati. Diverse possibilità anche nella scelta della lunghezza: molto apprezzati sia i modelli sopra la caviglia o a metà polpaccio, come quelli di Dior o Antonio Marras, da portare con ankle boots o decolté con tacco, sia quelli extra lunghi, che devono addirittura sfiorare terra, da portare anch’essi con un tacco adeguato; insomma quest’anno no alle mezze misure! Le tonaltà più apprezzate sono quelle del blu e del grigio, anche se non mancano nuances più chiare come il cammello e le tonalità cipriate. Successone anche per il denim, che sembra non tramontare mai.

CAPPELLI,

DI VITTORIA BISUTTI

SALOPETTE PER TUTTI Abbiamo assistito negli ultimi tempi ad un incredibile ritorno della salopette, che da semplice “tuta da lavoro” si è trasformata in un capo di tendenza e versatile, da usare in ogni occasione. Come ogni anno le proposte si aggiornano, così le nostre jumpsuit sono diventate più oversize e meno attillate. Nelle prossime collezioni primavera-estate 2016 anche i vestiti saranno contagiati dalla tendenza salopette, con tanto di fibbie e incroci sulla schiena. Con uno stile che si presenta come una via di mezzo fra una tuta da lavoro e vestito, un po’ retro ma allo stesso tempo sperimentale, questo capo di abbigliamento ha spopolato già dalle passerelle di New York, Londra, Milano, Parigi, ed è già presentato in tantissimi modelli, lunghezze e fantasie, da quelle più sobrie a tinta unita a quelle con allegre stampe multicolor.

QUALE SCEGLIERE? L’accessorio indimenticabile dell’inverno? È senza dubbio il cappello, non solo un valido alleato contro il freddo, ma anche capace di rendere più cool il vostro outfit. Di modelli ce ne sono tantissimi, adatti per ogni personalità: da quelli in stile più retro lavorati a maglia fino a quelli più particolari in pelo o in pelle, senza ovviamente tralasciare i classici berretti in lana col pompon, che rimangono sempre un must-have. Molto gettonati anche i cappelli a tesa larga, ampi ed eleganti, o quelli in stile british, più a bombetta.

STELLA MC CARTNEY

FASHION ECOSOSTENIBILE Diverse dimensioni e materiali rendono questa borsa una tra le più amate nel mondo della moda

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Se parliamo di it bag non si può non pensare alla Falabella di Stella Mccartney. Figlia del famoso componente dei Beatles, fin da giovane mostra una spiccata propensione per la moda che la porta a diventare una delle più apprezzate stiliste al mondo. Il tratto distintivo della sua maison è senza dubbio l’attenzione per la sostenibilità, che si esprime nell’esclusione della pelle animale e della pelliccia. È il 2010 quando viene presentata per la prima volta la borsa Falabella, che grazie alla sua linea moderna e versatile, diventa fin da subito una it bag. Per questa stagione fredda, questa borsa è di nuovo la protagonista della collezione, presentata nelle varianti maxi, media e mini, e in tantissimi materiali come il metallizzato e con talvolta arricchita da frange, tutte pur sempre mantenendo il tratto continuativo delle catene incrociate, ormai diventato iconico.

Sono molti i modelli proposti. Tra i più gettonati i cappelli a tesa larga, ampi ed eleganti

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Fashion

MODA PRIMAVERA

WEEK Si vive la riscoperta dei pantaloni da quelli più classici, ai chinos e alle bermuda, sempre più di moda

ESPLOSIONE CROMATICA Uno sguardo alla primavera e alle tendenze, sempre molte e interessanti. Ta quelle più significative per l’uomo, c’è la riscoperta dei pantaloni da quelli più classici, ai chinos e alle bermuda, sempre più di moda. Il tutto con una nota di colore, non più solo tinta unita o toni classici quindi, ma l’altra tendenza della prossima estate sono le piccole stampe dai diversi richiami: da quelli delle cravatte a quelli più eccentrici e originali come i temi della natura, con piante e animali della savana. Tanto colore, come una vera esplosione cromatica, lo si trova in quasi tutti i capi. Per le camicie sarà un trionfo della varietà di fantasie che continuano a mantenere questa caratteristica insieme al tipo di tessuto e alle varianti del collo classico o alla coreana.

ELEGANTE &

CASUAL SPORTIVO Un ritorno da protagonista l’unione che lega uno stile elegante con quello casual sportivo. Per questo motivo abbinare un capo classico come la giacca, un abito e una camicia sartoriali con felpe e pull-over colorati, polo e denim, sarà super trendy nei prossimi mesi. La palette di colori è molto varia per definire il proprio look: dalle sfumature molto chiare e neutre ai colori più frizzanti con accostamenti che diventeranno la cifra stilistica della stagione più calda.

DI ANTONIO SCOLARI

CALZATURE

SLIPPER E SLIP ON EVERGREEN Cosa mettere ai piedi. Restano un evergreen le slipper ma anche le slip-on. Le prime non chiamiamole babbucce ma scarpe a pantofola, comode e versatili, le seconde sono più sportive nelle molteplici varianti di tessuto. Ma anche le espadrillas da uomo o le sneakers - ormai completamente sdoganate con tutti i look dagli shorts allo smoking – per poi arrivare alle declinazioni più fashion di sandali e ciabatte. Nuovissime le scarpe stile boxeur di Prada o Gucci, una ginnica di glitter argento con profili di borchie appuntite. E se derby, mocassini e scarpe classiche da uomo si portano senza calze, calzettoni di lana o di spugna si mettono con le scarpe da barca o con i calzari francescani.

L’ELEGANZA È GALLO

Se l’estate significa sole ecco che le cromie delle calze si ispirano proprio a questa stella. La bella stagione sarà rappresentata da una variegata pennellata dalla quale ognuno sceglierà a seconda del proprio mood e delle occasioni. Gallo con la collezione Galleidoscopio, propone calze che sono perfette da abbinare ai tipici colori dei pantaloni estivi: bianco, beige, carta da zucchero, verde. Per un’eleganza più raffinata e sartoriale ma non solo, quelle in finissimo filo di Scozia, dalla qualità pregiata hanno colori accesi ispirati sempre al sole e alla luce di questa stagione. Un accessorio in ripresa che si contrappone alla tendenza di non usarlo, un vezzo che conferisce all’outfit un tocco individuale.

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La palette di colori è molto varia per definire il proprio look

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SCELTI DA NOI

A CURA DI MARCO MORELLI

PORTA VESCOVO

È IL PRIMO CHRISTMAS HOTEL IN ITALIA

CENA GOURMET IN QUOTA

AL MIRTILLO ROSSO È SEMPRE NATALE

Si parte dalla stazione a valle di Arabba e, non appena saliti in funivia, si viene accolti da un piccolo aperitivo: inizia così la speciale serata di San Valentino a Porta Vescovo Dolomiti Resort, scenografico comprensorio che fa parte dell’area Dolomiti Superski. E dopo questo frizzante inizio, si scende a quota 2.478 metri: il ristorante Viel dal Pan è a pochi metri dall’arrivo della cabinovia, raggiungibile attraverso un passaggio chiuso (perfetto per le signore che preferiscono indossare i tacchi). Oppure si esce fuori, ad ammirare il cielo stellato e le sagome candide della Marmolada e del gruppo del Sella, prima di accomodarsi ai (pochi) tavoli dell’unico ristorante gourmet in alta quota delle Dolomiti: un ambiente raccolto, sobrio ed elegante, dove le creazioni del talentuoso chef napoletano Ivan Matarese sono le grandi protagoniste. Passaggi in funivia, aperitivo, cena bevande escluse: 75 euro . Salita in funivia ogni 20 minuti dalle ore 19.00 alle ore 24.00 dalla stazione a valle di Porta Vescovo ad Arabba. Per informazioni e prenotazioni chiamare +39 0436 79472

Mirtillo Rosso è un Family Hotel dove i più piccoli partecipano attivamente alla vacanza a cominciare dal check-in, condotto in prima persona, dinanzi a front-desk a misura di bambino. Tutte le aree comuni sono infatti pensate e progettate ad altezze inferiori rispetto a quelle standard, per agevolare i piccoli ospiti nella fruizione di tutti i servizi: ristorante, bar, lounge, giardino dei bambini e reception. Possono vivere, così, autonomamente le proprie scelte e seguire spensieratamente le proprie inclinazioni, in tutta sicurezza e sotto lo sguardo vigile di personale qualificato. I genitori seduti al bar, al ristorante o alla reception hanno sempre sotto controllo i bambini e viceversa i bambini possono allontanarsi dai genitori avendoli sempre nel loro campo visivo. Per i bambini 0-2 anni è a disposizione una Baby Tutor, incaricata di introdurre i genitori ai numerosi servizi di Mirtillo Rosso Family Hotel, inclusa l’assistenza all’infanzia, la ristorazione dedicata, l’attrezzatura tecnica in dotazione nelle camere e negli ambienti comuni. L’assistenza pediatrica è prontamente fornita su richiesta. Tanti, poi, i giochi di società, gli spettacoli ludici, i laboratori di bricolage, lo spazio gioco dedicato ai bimbi, regno incontrastato di Rudolf. Info: www.mirtillo-rosso.com

SAN VALENTINO TRA I CRISTALLI La scintillio dei Mondi di Cristallo Swarovski illumina San Valentino e Hall Wattens, piccolo gioiello nel cuore delle Alpi tirolesi, si prepara a regalare giornate indimenticabili a tutti gli innamorati. Immersa in un paesaggio perfettamente integro e curato la regione turistica di Hall Wattens è la meta ideale per chi cerca un comprensorio sciistico lontano dal turismo di massa e con un’offerta differenziata e ricercata. Escursioni particolari, tour golosi alla scoperta delle tradizioni tirolesi, visite guidate attraverso la storia, ma soprattutto la magia e il fascino dei cristalli, con i Mondi di Cristallo Swarowski. 7 pernottamenti a partire da 452 euro a persona, mezza pensione. www.hall-wattens.at

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DI ANNA MARIA CATANO

IL SUGGERIMENTO

IL GRAN TOUR DELLA SVIZZERA ARRIVA ALLA “MAGICA” LOSANNA

Nell’Ottocento erano solo gli aristocratici europei che potevano permettersi il Gran Tour, un viaggio che durava mesi, quasi un rito d’iniziazione. La meta era generalmente il Bel Paese, l’Italia e le sue bellezze. Oggi i nostri vicini di casa, gli amici svizzeri, prendono ispirazione da questa antica, raffinata idea e propongono il Grand Tour della Svizzera, un lungo itinerario turistico che si snoda per 1600 chilometri attraverso città, valli alpine, laghi, villaggi e i siti Unesco della Confederazione: tutti i più bei luoghi insomma del territorio elvetico. La novità però è che è possibile percorrere l’intero anello utilizzando esclusivamente mezzi pubblici. Treni, bus, battelli, impianti di risalita vari, oltrechè i postali gialli che suonano il Guglielmo Tell, sono compresi in un’unico biglietto. (Lo Swiss Travel System emette un pass da 3/4/8 e 15 giorni permettendo al visitatore di muoversi nella piccola nazione alpina senza la necessità di una vettura:

da 171 a 358 euro). Una soluzione rispettosa dell’ambiente che permette tra l’altro di raggiungere facilmente anche Losanna, meta di grande fascino paesaggistico, e il suo bellissimo lago. “Abbiamo scelto Losanna come nostra città preferita nella Confederazione” racconta Graziano Caponago, direttore di www.SvizzerAmo.it, blogmagazine dedicato ai viaggi e alle vacanze in Svizzera, che alla capitale del Canton Vaud ha dedicato un eBook di 24 pagine (scaricabile gratuitamente dal sito). “Losanna è romantica, tecnologica, moderna, naturale, architettonica... Splendido ambiente tra lago e montagne. Accanto all’impianto medioevale della città vecchia c’è Flon, cuore della vita notturna dove si trovano anche negozietti e creativi”. Losanna è anche capitale olimpica – da visitare il Museo Olimpico. E assolutamente da non dimenticare una gita a Lavaux, tra Losanna e Montreux, per ammirare i vigneti a terrazza, a picco sul lago, dichiarati patrimonio Unesco. Info: numero verde 0080010020030 www.svizzera.it

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PARTIAMO SAN VALENTINO E VISTA DEL COLOSSEO La sera di San Valentino all’Hotel Capo d’Africa di Roma inizia con un abbraccio in terrazza sotto le stelle, ammirando il Colosseo o le absidi illuminate della Basilica dei Santi Quattro Coronati. Prosegue all’interno del Bistrot L’Attico con un menù originale e creativo a base di pesce pensato per l’occasione. Ogni piatto contiene un elemento che sorprende e rende il tutto unico e interessante, proprio come nell’amore, fino ad arrivare al dolce: un sontuoso trionfo di cioccolato. A conclusione della serata, una passeggiata di pochi minuti per raggiungere il famoso anfiteatro e i Fori Imperiali è il modo migliore per vivere un’esperienza unica nel cuore di Roma. L’Hotel Capo d’Africa è un raffinato ed accogliente Boutique Hotel di 65 camere, caratterizzato dalla prossimità con il Colosseo e i

IL CARNEVALE DI VIAREGGIO Dal 1873 il Carnevale di Viareggio è la più spettacolare festa italiana che richiama un numerosissimo pubblico proveniente da ogni parte d’Italia e del mondo. Per respirare l’atmosfera spensierata e gioiosa del Carnevale e assistere ai cinque grandi corsi mascherati che sfilano sui Viali a Mare lo storico e lussuoso Grand Hotel Principe di Piemonte, affacciato sul Lungomare, propone un pacchetto speciale che comprende: 1 pernottamento per due persone in camera doppia; colazione a buffet; Brunch domenicale per 2 persone (antipasti, primo e secondo piatto, dessert, bevande e caffè inclusi); omaggio di benvenuto e delizie dello chef; Laboratorio dimostrativo “Carta Pesta” tenuto da un artigiano del carnevale; 2 Biglietti Omaggio per il Carnevale; utilizzo della piscina panoramica con acqua riscaldata a 34° e dell’area fitness. Prezzo del pacchetto a partire da 241 euro per la camera doppia. www.principedipiemonte.com

SPA & E R E S S E N E B EGUE ALAIN MESS AD ASCONA 62

Fori Imperiali e dalla magnifica vista che si gode dal roof garden, composto da due terrazze: una affacciata sull’abside dei Santi Quattro Coronati e una sul Colosseo. Proprio all’ultimo piano si trova il Bistrot L’Attico, che propone piatti fatti in casa, realizzati con prodotti di qualità. La carta è stagionale e cambia ogni tre mesi, la cucina è creativa e interpreta la cucina romana e italiana. L’Attico è aperto dalle 19.00 alle 23.00 dal lunedì al sabato. Hotel Capo d’Africa - Via Capo d’Africa 54 - 00184 Roma. Telefono 06.772.801 - Fax 06.772.80801 Internet: www.hotelcapodafrica.com

Un suggestivo viaggio gastronomico con protagonista il salame, re della tavola carnica. Domenica 6 marzo, il caratteristico borgo Sutrio (Udine) metterà in scena Fums, profums, salums e si trasformerà in vero e proprio laboratorio di sapori e profumi che permetterà di conoscere e confrontare le ricette del salame e non solo. Cinque tappe di degustazione in altrettante corti, una decina di produttori con le loro specialità, un’area adibita alla dimostrazione dei lavori di norcineria, osterie, enoteche e ristoranti aperti con i loro piatti a base di maiale, il tutto accompagnato dai ricercati vini del Friuli Venezia Giulia e dalla musica. Dalle 10.00 alle 18.00, attraverso un percorso di degustazione che si snoderà fra le viuzze strette e lastricate e le tipiche case in pietra di questo caratteristico paese di artigiani del legno, gli ospiti potranno scoprire gli insaccati che fra queste montagne del Friuli si preparano ancor oggi secondo antiche ricette, tramandate da padre in figlio. Appuntamento nel segno della tradizione, in Cort dal Lis, saranno le attività di lavorazione artigianale del maiale, a cui il pubblico sarà ammesso dalle 9.00 del mattino. Per informazioni: Carnia Welcome Tel. 0433 466220 - info@carniawelcome.it - www.carnia.it

Instancabile ricercatore e studioso perfezionista, il guru delle erbe e delle diete Alain Mességué ha aperto una nuova ed esclusiva Spa presso il Parkhotel Delta Ascona (Canton Ticino, Svizzera), punto d’arrivo di 40 anni di carriera e di ricerca nel campo della salute, della bellezza e del benessere psicofisico. All’interno della struttura, l’unica in cui opera Mességué, si seguono percorsi personalizzati di tipo olistico in cui le medicine alternative vengono applicate con grande equilibrio ed esperienza e i trattamenti sono studiati in base alle caratteristiche e necessità individuali. Un approccio, riconosciuto a livello mondiale, in cui l’antica scienza della natura si sposa con le più avanzate tecnologie grazie all’utilizzo sinergico di conoscenze e strumenti propri della fitoterapia, della medicina occidentale, dell’estetica e della fisioterapia. Per questo, anche nel nuovo centro benessere protagoniste assolute sono le erbe che Mességué usa da sempre per aiutare l’organismo ad eliminare le tossine. Approfonditi check up si accompagnano a pediluvi, maniluvi, cataplasmi, decotti e tisane. Ma oltre alla disintossicazione del corpo, grazie alle virtù delle piante medicinali, un’attenzione particolare è riservata all’alimentazione. I menù sono preparati con prodotti freschi,

A CURA DI MARCO MORELLI

FUMS, PROFUMS, SALUMS

genuini, di stagione e a km 0, perfettamente bilanciati per una corretta assimilazione degli elementi nutritivi senza togliere il piacere del palato. A ciò si uniscono trattamenti estetici di ultima generazione e programmi di attività fisica rilassanti che mirano ad una armonia di corpo, mente e spirito. Il DELTA RELAX è un luogo di puro benessere dove gli ospiti imparano a prendersi cura di sé in un contesto unico per bellezza paesaggistica, tra lago e monti, ed eleganza degli ambienti. L’albergo, circondato da un parco di 80.000 mq ricco di essenze subtropicali dove passeggiare e caricarsi di una nuova energia. Un’oasi di pace a pochi minuti dal centro di Ascona e dalla vicina Locarno. Info:www.parkhoteldelta.ch

DI RITA BERTAZZONI

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FIORI, ACQUE E CASTELLI RITTNER PISTNKUCHL

Il 19 e 20 marzo 2016 (Week-end delle Palme) con orario continuato 9–19 si terrà Castelli aperti a Strassoldo ovvero un magico intreccio tra storia, fantasia ed ambiente naturale” che offre ai visitatori la possibilità di scoprire un patrimonio storico millenario normalmente non accessibile ed assaporare atmosfere piene di suggestione. Infaticabili custodi di questi scrigni di storia, le proprietarie si dedicano con passione alla preparazione dell’evento il cui percorso si dipanerà attraverso i saloni privati dei due manieri ed altri antichi edifici del borgo castrense, come la

Torna anche quest’anno uno degli eventi gastronomici più golosi e apprezzati del Renon, l’altipiano sopra Bolzano (www.bolzanodintorni.info) che vanta anche un bel comprensorio sciistico. E sarà proprio lì, sulle soleggiate piste del Corno del Renon che – il prossimo 5 marzo – andrà in scena l’evento gastronomico “Rittner Pistnkuchl”: per l’occasione sei tra i migliori chef del Renon cucineranno altrettante delizie tipiche, rigorosamente all’aperto. Durante la giornata di “gastronomia sulla neve” a ogni ospite sarà consegnato uno speciale pass: chi assaggerà tutti e sei i piatti proposti (è necessario richiedere il timbro per ogni piatto direttamente nella baita), riceverà anche una sorpresa finale. La giornata si concluderà nel pomeriggio con una degustazione di vini, dalle ore 16.30 in poi (gratuito per possessori del pass gastronomico timbrato). Per tutti gli appassionati di cucina ci saranno infine le ricette da portare a casa e provare a replicare: da richiedere direttamente nelle baite. Questi i partecipanti alla manifestazione: Berghotel Ristorante Zum Zirm, Albergo Ristorante Pemmern, Rifugio Oberhorn Schofstoll, Ristorante Unterhorn, Baita Feltunerhütte, Ristorante Schwarzseespitze. Info: www.renon.com

RELAX & WELLNESS A RICCIONE Riccione (RN) è già di per sé sinonimo di divertimento, essendo al centro di diversi parchi tematici che tanto piacciono ai più piccoli. Ma ai grandi piace anche il relax, per questo l’Hotel Fedora, che si trova direttamente sul mare della città romagnola, ha pensato di invitare le famiglie a vivere 3 giorni in pensione completa ricchi di iniziative e di wellness. La proposta è valida dal 26 al 29 marzo 2016 e comprende il soggiorno in camera con balcone vista mare, pranzo e cena compreso il baby menu, animazione per i piccoli, e per mamma e papà la sauna, il bagno turco, la vasca idromassaggio del centro benessere Areastone Wellness, e le 3 piscine esterne riscaldate. Il prezzo è a partire da 65 euro a persona al giorno per un soggiorno minimo di 3 notti.Una piscina idromassaggio con acqua salina a 34° accoglie invece gli ospiti dell’Hotel Select di Riccione (RN), che si trova a due passi da Viale Ceccarini, il cuore della città. Qui, dal 24 al 31 marzo 2016, la famiglia vive una vacanza speciale, grazie anche al gruppo di animazione dell’hotel e alla possibilità di godere del centro benessere Le Ninfe Spa in modo illimitato, Dal 25 al 28 marzo è a disposizione l’assistenza bimbi. Il prezzo è a partire da 89 euro a persona per un soggiorno minimo di 3 notti.

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cancelleria, il foledôr e la pileria del riso. Ad arricchire la visita prati, colonne, scalinate e sale saranno decorati a festa e ospiteranno le nuove proposte di maestri artigiani, artisti ed antiquari, che saranno ambientati sapientemente, senza nascondere gli antichi arredi. L’antico brolo, circondato da corsi d’acqua di risorgiva, ospiterà vivaisti selezionati con collezioni di rose antiche, nostalgiche, inglesi, Delbard, hydrangee, cornus, viburni, deutzie, lillà, hybiscus, callicarpa, erbacee perenni, piante aromatiche, alberi da frutta antiche ed altre piante insolite, oltre che articoli per il giardino e la casa, nel più perfetto stile country. Situati nella zona delle risorgive della verde pianura friulana a due passi dalla costa adriatica, tra l’antica colonia romana di Aquileia e la fortezza rinascimentale di Palmanova, i castelli di Strassoldo di Sopra e di Sotto si trovano in un ambiente naturale di grande suggestione e sono tuttora abitati dalla stessa famiglia che li fece edificare più di mille anni fa. Info: www.castellodistrassoldo. it – www.castellodistrassoldodisotto.it – www.castellipalazzigiardinistorici.it

IL VIAGGIATORE Sei ore di volo da Venezia sono sufficienti per arrivare in un altro mondo: il Qatar, in pole position tra gli emirati emergenti in cui investire e assolutamen- te da conoscere anche con un lungo week end. Magari scegliendo la Qatar Airways con i suoi voli giornalieri che collegano Venezia a Doha. Qatar Airways, compagnia di bandiera (www.qatarairways.it) ha così perfezionato i collegamenti introducendo recentemente il volo dalla Laguna e aerei di ultima generazione. Sia in business che in economy il servizio è eccellente con il vantaggio luxury della prima con l’on demand: a richiesta il personale di bordo vi porta qualsiasi cosa abbiate voglia. Per la terza volta consecutiva ha vinto il premio come Compagnia dell’Anno. Il primo contatto con l’emirato ha il suo punto di partenza dalla capitale: Doha, una metropoli internazionale che si comprende iniziando da una passeggiata sulla Corniche e proseguendo a West Bay, nel quartiere degli affari fino al The Pearl nato su un’isola artificiale. Già che ci siete prendete un thè nella nuovissima sala del Marsa Malaz Kempinski (www.kempinski.com) mentre per il pranzo la sosta d’obbligo è sempre lì all’Antica Pesa, la succursale del rinomato e omonimo ristorante romano dove sono passate tutte le star mondiali. La terrazza si affaccia sui canali di una Venezia replicata sul Golfo Persico. Aspettando la coppa del mondo Fifa 2022 Il Qatar è in continua evoluzione ovunque cantieri aperti. Cresce a una velocità pazzesca. Una trentina di anni fa era un villaggio di pescatori, oggi è affollata di grattacieli, grandi alberghi, musei come quello Nazionale e dell’arte islamica: nei quattro piani racchiude la storia e le tradizioni. Per soggiornare non c’è che l’imbarazzo della scelta. Molto bello l’hotel Sharq Village, il resort con le sue lussuose villas immerse nel verde di un giardino. Six Senses è la spa dove lasciarsi andare al benessere corpo e mente.

DI ALESSANDRA CAPATO

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LUXURY PLACES Quando il turismo sceglie l’eccellenza

AQUA DOME TIROL THERME Percorso sensoriale tra piscine, saune e trattamenti

Un regno “acquatico” incastonato tra le più belle montagne, dove l’aria pura di montagna si accosta al piacere del bagno nell’acqua termale che sgorga a 40°C da una fonte naturale nei pressi della struttura: 12 piscine interne e esterne con acqua calda a 34 - 36°C, innumerevoli saune da scoprire e riposanti sale relax dove sognare. All’AQUA DOME una cosa è certa: non ci si può annoiare. Gli amanti del benessere hanno a disposizione decine di “attrazioni” wellness per recuperare energie e rilassarsi al massimo. Comfort senza confini e relax: ecco il motto della migliore località termale delle Alpi. Le speciali piscine e saune lasciano completamente alle spalle lo stress quotidiano. Garantito. Anche la sera il relax è assicurato, soprattutto il venerdì sera, quando le terme sono aperte fino a mezzanotte, per guardare le stelle galleggiando nell’acqua calda. Il percorso ideale inizia nel cuore di AQUA DOME, nel “duomo termale”, una gigantesca cupola di cristallo che ricrea il perfetto equilibrio di acqua e aria, acciaio e pietra. Nelle due grandi piscine alla temperatura di 34° e 36° Celsius di calde acque termali, si nuota e ci si lascia trasportare dall’acqua, mossa dai numerosi idromassaggi, le grandi vetrate permettono di vedere il panorama circostante. Per uscire nelle vasche esterne, aperte naturalmente tutto l’anno, si passa per una sorta di “canale d’acqua” che collega le piscine interne con l’outdoor. Anche fuori la sensazione è di incredibile leggerezza: le vasche all’aperto sembrano fluttuare nell’aria, sono dei bacini futuristi, un capolavoro architettonico, armoniosamente progettato intorno alla natura. Di notte, questo monumento di vetro si illumina con colori vivaci e brilla con le stelle del firmamento. Un’esperienza meravigliosa. Ogni vasca contiene una speciale attrazione: nella vasca salina c’è un contenuto di sale del 5%, si ascolta una dolce musica subacquea e gli effetti di luce rendono il bagno davvero speciale. Il rilassamento profondo si può sperimentare nella vasca idromassaggio; mentre nella vasca di zolfo

dove scorre ogni 15 minuti acqua solforosa termale ci sono piacevoli panchine con gli idromassaggi. Un’ulteriore vasca di 25 metri, con acqua più fresca, soddisfa i nuotatori sportivi che desiderano nuotare all’aria aperta. Per chi vuole fare sport all’interno c’è una piscina sportiva di 15m² dove si fa aqua gym. Il benessere continua nell’area saune, chiamata “Gletscherglühen” che entusiasma per la diversità e per l’atmosfera sofisticata: qui ci sono saune per tutti i gusti. Ma il benessere non finisce qui: per gli ospiti dell’hotel AQUA DOME c’è l‘innovativa SPA 3000: nei suoi 2.000 metri quadrati vengono proposti agli ospiti le erbe dell‘Ötztal, minerali, fuoco e acqua, tipici e autentici del territorio. La sauna alle erbe alpine, l’angolo delle tisane così come l’area

COMFORT SENZA CONFINI E RELAX! ECCO IL MOTTO DELLA MIGLIORE LOCALITÀ TERMALE DELLE ALPI

rilassante della piscina decorata con muschio vero alle pareti, garantiscono puro benessere. Una sauna con cristallo dove sdraiarsi liberamente, lettini idromassaggio e ampi spazi relax si trovano al piano più alto delle terme. Altri punti salienti della SPA 3000 sono le vasche gemelle con l’originale acqua termale di Längenfeld e una sauna finlandese con vista panoramica sulle cime innevate delle montagne circostanti. Non perdetevi il seguente pacchetto: 3 notti a partire da 712 euro dal 14 febbraio al 1 marzo… e tutto questo è incluso: • Skipass per 2 giorni per la stazione sciistica di Sölden/Höchsölden, compresa la zona del ghiacciaio** • Skibus gratuito per Sölden • Noleggio sci in hotel (15 % di sconto per gli ospiti dell’hotel) • SnowFitPaket con glucosio, barrette di cereali e mappa delle piste • 3 pernottamenti nella camera prenotata • Mezza pensione “Vital Thermal” con colazione a buffet e cena con menu di 5 portate a scelta o buffet a tema • Programma d’attivitá nel centro di fitness • Minibar rifornito giornalmente con bevande analcoliche • Parcheggio sotterraneo gratuito e connessione internet gratuita ** L’offerta skipass è valido solo per adulti paganti, l’utilizzo dello skipass si basa sulle condizioni di utilizzo della società impianti di risalita di Sölden. Numero di impianti aperti a seconda delle condizioni della neve.

AQUA DOME – Tirol Therme Längenfeld Oberlängenfeld 140 6444 Längenfeld / Österreich Tel.: +43-5253-6400 Fax: +43-5253-6400-480 office@aqua-dome.at www.aqua-dome.at



MUSICA CINEMA & ARTE DIECI ORE DI MUSICA CHE ATTRAVERSANO MEZZO SECOLO DI INDAGINE

GULDA, GIULLARE CON LO ZUCCHETTO E MUSICISTA AL COSPETTO DI MOZART La libertà di un’immensa spinta alare; il gesto del prestigiatore che rovista nel cilindro, estraendone ora conigli, ora pepite, ora improbabile chincaglieria da mercatino dell’usato. Ogni nota nel pianismo di Friedrich Gulda, lo sciamano con lo zucchetto da clown, suona assoluta, liquida, come se null’altro fosse dovuto; un equilibrismo sostenuto da un altrettanto immenso rigore, capace di sbriciolare montagne in schegge di pura luce, vibrante intuizione, guizzante verità. Per chiunque, a 5 anni dalla sua morte, si senta orfano della sua vitalistica multiformità di rabdomante la Decca ha recentemente pubblicato un prezioso cofanetto che contiene l’intero viaggio dell’interprete nel territorio del prediletto

LA DECCA CELEBRA IL GRANDE PIANISTA A 5 ANNI DALLA SCOMPARSA CON UN COFANETTO INTERAMENTE DEDICATO ALLE INCISIONI DI SONATE E CONCERTI

VISTI PER VOI AL CINEMA

Mozart. Concerti e Sonate che abbracciano mezzo secolo di riflessione, indagine, relazione quanto mai viva e dialettica tra Gulda e il suo riferimento sommo, “il più grande dei grandi”: le incisioni giovanili, il rapporto quasi privilegiato con la chiaroveggenza di Claudio Abbado – punta di diamante della sua classe, insieme a Martha Argerich - fino alle ultime pagine, risalenti a fine anni ’90. Un viaggio lungo 10 CD e quasi altrettante ore di pura bellezza.

DI ELENA KRAUBE

GOYA - VISIONI DI CARNE E SANGUE

IL VIAGGIO DI NORM

Oggi il film di David Bickerstaff porta la vita drammatica e l’arte straordinaria di Francisco Goya sul grande schermo, fornendo un accesso esclusivo all’acclamata mostra Goya: the Portraits della National Gallery di Londra e costruendo un ritratto avvincente del pittore attraverso opinioni di esperti internazionali, capolavori tratti da collezioni di fama mondiale e visite ai luoghi in cui l’artista spagnolo visse e lavorò.

Norm, un orso bianco e vegano e ballerino con la straordinaria capacità di parlare la lingua umana, deve lasciare il Polo Nord per raggiungere New York e fermare lo spietato costruttore Mr. Grenne, che sta per mettere in atto un piano di edificazione del Circolo Polare Artico destinato a mandarne in frantumi l’ecosistema. Il film è diretto da Trevor Wall, al suo debutto al lungometraggio dopo aver realizzato numerosi episodi di Sabrina, vita da strega.

THE HATEFUL EIGHT

L’ULTIMA PAROLA

Regia di Quentin Tarantino. Con Samuel L. Jackson, Kurt Russell, Jennifer Jason Leigh, Walton Goggins, Demiàn Bichir. Ambientato qualche anno dopo la guerra civile, la storia inizia con una diligenza che corre attraverso il Wyoming. I passeggeri, il cacciatore di taglie John Ruth (Russell) e la fuggitiva Daisy Domergue (Leigh) corrono verso la città di Red Rock, dove Ruth, conosciuto come “The Hangman”, porterà alla giustizia Domergue…

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Trumbo era lo sceneggiatore più pagato al mondo quando, nel 1950, fu mandato in prigione per aver rifiutato di rispondere alle domande della famigerata Commissione per le attività antiamericane del Congresso. Ribelle, anche dopo il suo rilascio, Trumbo divenne il più prolifico sceneggiatore inserito nella ‘lista nera’ e ha scritto, sotto falso nome, classici come Vacanze Romane e La più grande corrida, vincendo anche due Oscar.

DI ELIDE BERGAMASCHI

SPARI E SAPORI WESTERN PER “UN BALLO IN MASCHERA” Sul palco, un uomo in abiti eleganti si aggira attorno ad una balconata ornata con fiori e bandiere a stelle e strisce. E’ nervoso, è armato. Quando quattro eleganti giovani finalmente si accomodano nel palco un colpo di rivoltella ne accascia uno alla balconata, aggrappato senza vita alla bandiera. Al Ponchielli di Cremona, per il verdiano “Un ballo in maschera” la regia di Nicola Berloffa sposava l’attrito: tra nobiltà europea e indiani d’America, cowboys ed altoborghesi. In buca, la direzione di Pietro Mianiti dava opportuno pungolo all’orchestra dei pomeriggi Musicali. In scena, cast di tutto rispetto, a partire dalla torreggiante Ulrica di Annamaria Chiuri, apache magnifica nell’autorità di vecchia ruvida e cieca; una vocalità impeccabile, scolpita in ogni registro, a scavare una parola lapidaria. Oggi, il miglior mezzosoprano in circolazione. Con lei, l’Amelia olimpica di Daria Masiero, il Renato virile e statuario di Angelo Veccia, la Oscar inappuntabile di Shoushik Barsoumian. Tra i generosi applausi, i “buu” fioccati dalla galleria all’uscita del tenore Sergio Escobar, al di là di gusti, erano la nota più stonata.

VIOLA DA GAMBA E CHITARRA PER RIVIVERE LO SPIRITO DEL SOMMO KANTOR Nella cappella di Köthen, la viola da gamba costituiva oggetto di contesa fra il “gambista” Christian Ferdinand Abel ed il principe Leopold, dello strumento eccellente dilettante; ad entrambi quindi, Bach era tenuto a prestare la dovuta attenzione. Sembra lecito ritenere Abel, in quanto titolare dello strumento nella cappella, almeno l’interprete ideale ed il propagatore delle composizioni da Bach dedicate a questo strumento. Di questa produzione, questo CD che la Stradivarius dedica al genio bachiano affidandosi alla strumentalità sorvegliata di Sébastien Singer ed André Fischer. Dalla loro musicalità sorgiva, nell’intreccio di un camerismo di intenti e di resa che vede il violoncello dialogare con l’incalzante cordiera della chitarra, le tre Sonate originarie per viola clavicembalo obbligato rivelano una nuova anima: fresca, ammorbidita nelle linee, verticalmente ossequiosa del verbo del Kantor.

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ILARIA INGROSSO L’ARTE OLTRE LA PURA ESTETICITÀ LA SUA PITTURA SI PERFEZIONA FINO AD UN ECCELLENTE REALISMO, FACENDO EMERGERE LA POTENZA ESPRESSIVA

Vincitrice del 1° premio per la pittura figurativa classica al concorso Campo dè Fiori presso la Galleria Trittico Art Museum di Roma. Ha tenuto una mostra Personale nel Vicariato di Roma presso la Galleria La Pigna di Palazzo Maffei Marescotti, proprietà del Vaticano. L’artista in questione è la mantovana Ilaria Ingrosso nata nella città virgiliana nel 1970, attualmente residente a Goito. La sua formazione artistica parte dalle basi accademiche del Liceo Artistico di Verona, per poi rafforzarsi a distanza di anni attraverso corsi privati a Mantova tenuti dal professore Enrico Beccari. Inizia ad esporre nel

2012 le sue opere ad olio su tela di matrice classica, raffiguranti ballerini in passi di danza. In occasione dell’undicesima edizione del Mantova International Tango Festival espone presso la Feltrinelli. In opere come Bailar el tango e Pasion latina trova un’essenza ed esprime quella “fisiologia” che porta i ballerini a vivere un dialogo creativo fatto di sensorialità, percezione e istinto. Riesce quindi a raggiungere e mostrare la sensualità tipica di questo ballo. Opere come Trois danseur e Passo a due, oltre ai premi vinti a Roma, ottengono l’apprezzamento del pubblico e della critica. Lo sfondo bianco della superficie esalta l’eleganza dei personaggi e dell’immagine, contribuendo a concentrare su di loro l’attenzione. Nessun elemento distrae l’occhio dell’osservatore dai protagonisti del dipinto: i ballerini. La muscolatura freme nell’atto della danza e rende possenti e carnali i personaggi. Vivi e reali nel corpo e nell’anima. Nel Marzo 2013 l’artista tiene la sua prima mostra Personale presso “Il Circolo Unificato dell’Esercito” di Mantova e a Novembre presso la Galleria Art-Expertise di Firenze. Nel 2014 espone alla Galleria Bottega d’Arte Merlino di Firenze, alla Biennale di Spoleto e nella collettiva in Corte Isolani a Bologna, alla Rassegna Internazionale d’Arte della Galleria Artem a Bratislava e a Facè Arts Merano. Il percorso delle mostre stimola Ilaria Ingrosso a modificare la rappresentazione dei soggetti. Senza mai abbandonare l’immagine della figura e del corpo umano ne fa affiorare con forza emozioni e sentimenti. Il desiderio di toccare temi sempre più profondi, la porta a trovare una sua linea personale nella rappresentazione del dramma e del dolore, quasi per esorcizzare problemi di salute che hanno coinvolto nell’ultimo anno la sua famiglia. Il pathos emerge con prepotenza e sovrasta l’estetica dell’im-

Ilaria Ingrosso

magine. Nelle ultime opere esposte nel 2015 al Palazzo Ducale di Revere e al Club la Meridiana di Modena, la protagonista è l’emozione. Nel dipinto “Poteva essere” il dolore per una presunta mancata gravidanza coinvolge l’osservatore toccandolo fino alle lacrime. La tecnica pittorica si perfeziona fino al realismo più estremo, lasciando trasparire sotto le vesti bianche della camicia aderente alla pelle, il sudore della sofferenza. L’immagine è rappresentata dal collo al ventre, senza volto, così che ogni donna si possa immedesimare nella rappresentazione. Il miglioramento sia della perfezione tecnica che della potenza espressiva dei soggetti è veloce ed evidente. Tutte queste qualità, insieme alla tenacia e alla forza d’animo, classificano Ilaria Ingrosso tra gli artisti emergenti più promettenti.

DI BARBARA GHISI

GILLO DOFRLES ESSERE NEL TEMPO

LE MOSTRE

Fino al 30 marzo, il MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma ospita “Gillo Dorfles. Essere nel tempo”, a cura di Achille Bonito Oliva, prima antologica che rende omaggio all’opera totale di un padre storico della cultura visiva italiana. Oltre 100 opere, alcune delle quali esposte per la prima volta: dipinti, disegni e opere grafiche, ma anche una selezione di ceramiche e gioielli. Un inedito percorso attraverso il tempo, dalle creazioni più recenti alla fondazione del Movimento di Arte Concreta (in mostra, anche documenti originali e cataloghi storici delle prime esposizioni), fino agli esordi giovanili degli anni Trenta.

Bologna MAST fino al 17 aprile JACOB TUGGENER mast.org

Brescia Museo di Santa Giulia fino al 15 febbraio MARC CHAGALL ANNI RUSSI 1907-1924

Forlì Musei San Domenico dal 13 febbraio al 26 giugno PIERO DELLA FRANCESCA Indagine su un mito

Padova Museo Diocesano dal 20 febbraio al 26 giugno A TAVOLA. I COLORI DEL SACRO

LIBRI

DI VERONICA GHIDESI

L’UOMO CHE VENIVA DA MESSINA

SWATCH

C’è un mistero nella vita di Antonello da Messina, anzi, tanti misteri; se ne dice sicura Silvana La Spina, autrice padovana, di padre siciliano, nel romanzo “L’uomo che veniva da Messina”, novità assoluta per Giunti, 350 pagine, 18 euro. L’intero arco dell’esistenza del Messinese racchiuso in un’opera narrativa basata su tanta fantasia della scrittrice e non altrettanti dati certi. Resta infatti, ignota gran parte dell’esistenza del pittore che introdusse in Italia la tecnica fiamminga della pittura ad olio.

La spensieratezza e l’incoscienza dell’adolescenza, i sogni nel cassetto, la crescita interiore e la ricerca di sé sono alla base del romanzo di formazione “Swatch”, scritto da Davide Baraldi, che, con la sua opera prima, mette pienamente a frutto i propri studi di teologia e i suoi 13 anni di ministero. Come prete, infatti, ha avuto la possibilità di conoscere le inquietudini tipiche di tantissimi giovani. Ad ispirare la stesura di Swatch è la vicenda di un running back dei Warriors di Bologna, che per inseguire il suo sogno di fare carriera nel football parte per l’America, lasciando in Italia la propria ragazza.

ALLY NELLA TEMPESTA

IL DIARIO ALLEGRO DI LEOPOLD KLEIN

È il nuovo capitolo della saga Le Sette Sorelle della prolifica scrittrice irlandese Lucinda Riley. Reduce dal grande successo del primo libro, incentrato sulle vicende di Maia, la primogenita, ora la casa editrice Giunti pubblica in versione italiana con protagonista la secondogenita Alcyone, per le sorelle, Ally. Per il suo temperamento forte e determinato, Ally rappresenta per le altre un punto di riferimento importante, quasi fosse il loro leader. Per questo motivo, anche a fronte della tempesta che dovrà attraversare, Ally si sentirà in dovere di non cedere e non mostrarsi mai troppo vulnerabile agli eventi.

Con “Il diario allegro di Leopoldo Klein”, l’autore realizza il suo desiderio personale di raccontare pezzi di storia degli emigranti all’estero, dal punto di vista del tutto particolare di un bambino, Leopoldo Klein, appunto. I flussi migratori degli Italiani all’estero, infatti, sono sempre raccontati per voce degli adulti; raramente, invece, si narra delle seconde generazioni: i figli dei migranti. Come il protagonista, lo stesso autore è figlio di quella fetta di Italiani che la ricerca del lavoro ha costretto fuori dalla propria Terra.

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MUSICA/DANZA/TEATRO

SPETTACOLI

DI FEDERICO MARTINELLI

GRANDE TEATRO CONTEMPORANEO VERONA / TEATRO NUOVO

BATTIATO E ALICE GRANDE MUSICA ITALIANA

Dopo un avvio di stagione decisamente entusiasmante, con spettacoli di primo piano, prosegue con altrettanto livello “Il grande teatro”, pluridecennale rassegna del Comune di Verona presso il Teatro Nuovo. La ripresa, dopo la pausa delle festività natalizie, vede l’arrivo di Michela Cescon per la regia di Marco Tullio Giordana, impegnata ne “Il testamento di Maria” di Colm Tóibín. L’attrice sarà in scena dal 12 al 16 gennaio. Spazio, poi, a “The Pride” di Alexi Kaye Campbell con Luca Zingaretti, dal 26 al 30 gennaio. Un mese di attesa, circa, per Fabrizio Bentivoglio, Maria Pia Calzone, Isabella Ragonese, Sergio Rubini, impegnati dal 23 al 28 febbraio in “Provando… dobbiamo parlare”. La rassegna si avvia alla conclusione con “Il deserto dei tartari” e “Carmen”, tra marzo e aprile.

BRESCIA / PALABANCO

19 febbraio all’insegna della grande musica italiana al Palabanco di Brescia: Franco Battiato e Alice saranno impegnati in un unico concerto, accompagnati dall’Ensemble Symphony Orchestra diretta da Carlo Guaitoli. L’Ensemble, con cui Battiato si è già esibito per un breve tour nel luglio 2015, darà ancora maggiore sentimento alle parole di due tra i più importanti rappresentanti della musica italiana. Il concerto, diviso in due parti comunicanti tra loro, vede rinnovarsi la profonda e intensa affinità musicale dei due artisti, legame solido fin dal 1980, anno della prima collaborazione. Il concerto, che si preannuncia come qualcosa di veramente significativo per l’intensità del programma, non mancherà di riservare sorprese artistiche: rivivranno sul palco alcuni dei maggiori successi e brani meno conosciuti, arrangiati da una delle più applaudite orchestre.

IL CONCERTO DI BATTIATO E ALICE SORPRENDERÀ PER L’INTENSITÀ DELLA PROPOSTA ARTISTICA E PER LA MAGICA PRESENZA DI UNA DELLE MAGGIORI ORCHESTRE ITALIANE. MUSICA E POESIA, LA QUALITÀ ITALIANA DELL’ARTE!

PUCCINI E BOHEME ED È OPERA MANTOVA / TEATRO SOCIALE Venerdì 19 febbraio alle 20.30 al Teatro Sociale di Mantova va in scena “La Bohème” tra le più celebri opere liriche di Giacomo Puccini. Il libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica ebbe una gestazione abbastanza laboriosa, per la difficoltà di adattare le situazioni e i personaggi del testo originario ai rigidi schemi e all’intelaiatura di un’opera musicale. L’opera è rappresentata da Associazione Filarmonica del Veneto. Info: www.teatrosocialemantova.it

ONE VOICE-THE TOUR BRIAN MAY & ELLIS MANTOVA / PALABAM

Sabato 27 febbraio, Palabam. Dopo l’apparizione televisiva all’Arena di Verona lo scorso giugno, il leggendario chitarrista dei Queen, Brian May, torna in Italia con Kerry Ellis, attrice e cantante dalla voce unica. May, relativamente al brano “One Voice”, che da anche il nome al tour, ha recentemente affermato: “Questa traccia è intesa come arte per il piacere di fare arte, qualcosa di cui vado già molto orgoglioso con la magnifica voce di Kerry Ellis e con un messaggio sociale cristallino: “Avete una voce, una voce può fare la differenza”. Il progetto, nato dopo l’incontro londinese dei due artisti alle audizione di We Will Rock You The Musical, intende restituire la passione e la poesia musicale dei due artisti, in un alternarsi di energia e delicatezza. Info: www.mantova.com

RIDERE FA BENE... MINERBE (VR) / TEATRO SAN LORENZO

Sabato 13 febbraio al Teatro San Lorenzo di Minerbe (VR) replica “Ridere fa bene agli addominali”, primo lavoro di “Equivocando”. Lo spettacolo, via di mezzo fra Rivista e Cabaret prende spunto da scene di film, da vecchie commedie, da autori vari e presenta una sana comicità dove gli attori amano provocare ilarità senza volgari frasi annegate nella politica, nel malcostume o nella scabrosa dialettica.

NEGRITA, ENERGIA IN VERSIONE BAND

NUOVO TOUR PER MAX GAZZÈ

LA BELLA ADDORMENTATA

Dopo otto arene gremite durante la scorsa primavera i Negrita tornano in concerto. Il 20 febbraio, all’area Ex di Cerea (VR), la rock band, presenterà un concerto unico: “non saranno serate riposanti”, svelano. Energia allo stato puro. Info: www.eventiverona.it

Il 5 marzo, al Palabanco, sarà il turno di Max Gazzè. Sarà l’occasione per riascoltare dal vivo alcuni dei suoi più celebri brani, dopo il successo del tour con Nicolò Fabi e Daniele Silvestri e gli inediti, già destinati a lasciare il segno. Info: http://www.cipiesse-bs.it/

Mercoledì 30 marzo al Teatro Sociale di Mantova, direttamente da Mosca arriva il Ballet of Moscov con “La bella addormentata”. Lo spettacolo rappresenta il massimo dell’espressione classica, in un clima di astrazione teatrale, con più risalto alla danza rispetto alle vicende narrative.


NIGHT LIFE MUSICA D’ECCEZIONE

IL “VECCHIO” CASANOVA STORIA DI UNA PASSIONE MANTOVA / TEATRO SOCIALE Grande appuntamento teatrale, al Sociale di Mantova… Lunedì 15 febbraio Sandro Lombardi e Luca Terracciano saranno impegnati ne “Il ritorno di Casanova” di Arthur Schnitzler per la regia di Federico Tiezzi. È la storia di un decadente Casanova, ormai stanco delle sue “memorabili” avventure. Il suo mondo, raccontato dal dramma, rivela la tragicommedia della coscienza moderna, sganciata dai valori della tradizione, attenta ai propri istinti e ai propri falsi valori, nel tentativo di sfuggire alla vecchiaia e alla morte.

OPERETTA. È DI SCENA LA VEDOVA ALLEGRA

Al Circolo Ufficiali di Verona, in Corso Castelvecchio 4, ad animare i mesi che accompagnano la stagione invernale verso la primaverile saranno una serie di prestigiosi appuntamenti musicali all’insegna dell’operetta e del jazz. Il ricco cartellone, proposto da Klyo Music, si è avviato con una prima serata, fuori programma, grazie all’improvvisa presenza in Italia del musicista veronese, ormai americano d’adozione, Jacopo Giacopuzzi. In quell’occasione il giovane maestro, accompagnato dai colleghi Sergio Virgilio Baietta e Tommaso Maganzani ha eseguito alcune tra le musiche più importanti di Liszt, Ravel, Kapustin, oltre a numerose altre sorprese. Un concerto magico, fatto di commozione e virtuosismi che ha incantato e affascinato il pubblico e fatto ben sperare per il rinnovo generazionale dei nostri maestri ed esecutori. Un avvio, quindi, in pieno stile, che ha permesso di respirare il sentimento e lo scopo delle serate. Ogni serata, infatti, intende proporre al

MANTOVA / TEATRO SOCIALE

NEL SEGNO DELLA RISATA. COMICI E ATTORI PER DIVERTIAMOCI A TEATRO

Venerdì 18 marzo, al Sociale di Mantova, è di turno l’operetta. Ad animare la sala sarà “La vedova allegra”, tre atti di Franz Lehár, su libretto di Victor Léon e Leo Stein. L’operetta, ambientata a Parigi, parla del tentativo dell’ambasciata Pontevedrina di far sposare la ricca vedova Hanna Glavari con il conte Danilo, sua antica fiamma. Hanna Glavari è rimasta presto vedova del ricchissimo banchiere del piccolo stato di Pontevedro; un suo matrimonio con uno straniero provocherebbe la fuoriuscita dei milioni di dote della signora e il collasso delle casse statali. Una serie di situazioni animano la scena che prende ritmo dalla vicenda. Info: www.teatrosocialemantova.com

VERONA / TEATRO NUOVO

pubblico un momento di incontro musicale di livello e spessore ma con la leggerezza e il brio di un ritmo incessante, mai ripetitivo e sempre proiettato alla sorpresa e al coinvolgimento. È così è stato per quel primo concerto, grazie al valore di artisti in grado, non solo di eseguire con maestria i brani, ma di intrattenere e coinvolgere il pubblico con semplicità. Per l’operetta, appuntamento tutte le domeniche alle ore 17.00 per una serie di eventi, della durata di ottanta minuti. Il 14 febbraio appuntamento con “Giulietta e Romeo – Voci nel tempo” per uno spettacolo in costume dedicato alle grandi storie d’amore. Il 28 febbraio un grande classico di Puccini: Tosca. 13 marzo all’insegna, invece, delle liriche immortali, per un excursus dal barocco alla canzone napoletana, con costumi

Al Teatro Nuovo di Verona prosegue “Divertiamoci a teatro”, con protagonisti alcuni tra i grandi della comicità contemporanea. 2, 3 e 4 febbraio all’insegna delle risate con “Tanti lati latitanti”… il titolo è tutto un programma e vede protagonisti Ale e Franz alle prese con incontri, scontri, punti di vista, modi di pensar, ingenuità e tic. Ci sono poi Tullio Solenghi e Massimo D’Apporto, dal 16 al 18 con “Quei due (Il sottoscala)”, “Cabaret”, per la regia di Saverio Marconi, dall’1 al 3 marzo e “Nudi e Crudi”, con Maria Amelia Monti e Paolo Calabresi dal 22 al 24 marzo. Info: www.teatrostabileverona.it

I RUSTEGHI BRESCIA / TEATRO SOCIALE Dal 9 al 13 marzo, per la regia di Emiliani, va in scena “I Rusteghi”, tra i maggiori capolavori di Carlo Goldoni.

GRANDI NOMI ANIMANO L’INVERNO WWW.ZEDLIVE.COM Fiorello, Toto, Marco Paolini, Giuseppe Giacobazzi, Ramazzotti, Mario Biondi, Max Gazzè, sono solo alcuni degli artisti che animeranno i teatri di Brescia e Padova.

n. 1 Febbraio-Marzo 2016

SEMPLICEMENTE ALDO, GIOVANNI E GIACOMO VERONA / PALA OLIMPIA E PALASPORT Nel 2016 il trio più amato d’Italia festeggia i 25 anni di carriera... e per farlo ripercorrerà i più grandi successi, riproponendo gli sketch più amati dal pubblico. Uno spettacolo che è già un evento… due ore di risate ininterrotte in compagnia dei loro “pioneristici” personaggi da Ajeje Brazorf agli svizzeri. Info: www.eventiverona.it

dell’epoca e della tradizione. La rassegna prosegue domenica 3 aprile con “L’elisir d’amore” di Donizetti, in versione “da salotto” e termina domenica 24 aprile con “Promenade”, spettacolo in costume dedicato agli splendori del barocco. Per il jazz saranno ospitati, nel corso del bimestre aprile/maggio, percussionisti, pianisti, bassisti, batteristi, clarinettisti ma anche trombe, contrabbassi, chitarre elettriche, sax e percussioni ogni giovedì, a partire dal 7 aprile fino al 19 maggio. Info: klyomusic.it

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POLPO CARCIOFI E CURRY Ingredienti: 600 grammi di polpo, 2 carciofi, 2 cucchiai da tè di curry, 1 presa di sale dell’Himalaya (rosa), 1 presa di Pepe nero, 1 cucchiaio da tavola di olio extravergine d’oliva Pulite e lavate il polpo. Lessatelo per circa 30 minuti in acqua bollente, poi fartelo raffreddare nella sua acqua di cottura. Pulite i carciofi e tagliateli a fettine sottili. Rosolateli in padella con un filo di olio evo. Aggiungete una macinata di sale rosa, pepe e due cucchiaini di curry. Tagliate il polpo a pezzi. Unite il polpo ai carciofi in padella insieme ad un goccio di acqua calda per far amalgamare bene il curry. Lasciate insaporire qualche minuto. Servite con un filo di olio a crudo sopra.

RICETTE SPEZIATE DI FLORA LISETTA ARTIOLI

POLLO CON CURCUMA, RISO BASMATI E VERDURE

CAROTE SPEZIATE

Ingredienti: 400 g di petto di pollo, 360 g di riso basmati, 2 carote, 2 scalogno, 2 zucchine, 100 g di gagiolini, 0.4 litro di brodo, 2 albicocche, 0.5 cucchiaio da tè di curcuma macinata, 2 chiodi di garofano, 10 g di zenzero, pepe rosa, senape in grani, olio extravergine d’oliva, sale

MAIALE SALTATO FUNGHI E ZENZERO Ingredienti (2 psr): 350 gr di polpa di maiale, 150 gr di funghi in barattolo, 4 cucchiai di salsa di soia, 1 cucchiaio di nam pla (salsa di pesce), 1 spicchio d’aglio, 2 cucchiai d’olio, 1 cucchiaino di zenzero, 20 gr di farina, 1 cipollotto, 1 peperoncino fresco, pepe

Rosolare lo scalogno con un pò di olio. Aggiungere il riso, farlo tostare, sfumare con un po’ di vino bianco. Aggiungere il brodo, i chiodi di garofano, il pepe rosa e un pò di sale e i semi di senape. Mettere il coperchio e lasciar assorbire l’acqua a fiamma bassa. In una padella far rosolare l’altro scalogno, l’aglio e il pollo tagliato a pezzetti. Quando la carne sarà rosolata, toglierla dalla padella. Nel fondo di cottura aggiungere le verdure e lo zenzero tagliati alla julienne e cuocerli con un goccio di brodo, curcuma e peperoncino. Unire poi il pollo e le albicocche e lasciar andare, sale e pepe.

Raschiate e tagliate a rondelle le carote in una teglia ricoperta con carta da forno. Cuocetele in forno a 150° per 20 minuti. In una casseruola mettete l’aceto, lo zucchero, i grani di pepe e i chiodi di garofano e portate tutto a ebollizione. Unite quindi le carote, il sale e la noce moscata. Coprite la pentola e fate cuocere per 15 minuti. Aggiungete l’uvetta, i pinoli e l’olio e fate cuocere altri 3 minuti. Riempire i vasetti sterilizzati con le carote, le spezie e il loro liquido di cottura. Conservate i vasetti al buio in un luogo fresco. Consumate le carote speziate entro tre mesi.

Tagliate la polpa di maiale a tocchetti e passateli nella farina. In una wok far scaldare l’olio e far rosolare uno spicchio d’aglio. Sollevate lo spicchio d’aglio e aggiungere i tocchetti di maiale, fateli saltare per un paio di minuti e aggiungete i funghi. Aggiungete lo zenzero grattugiato e fate saltare il maiale con i funghi ancora per un paio di minuti. Abbassate la fiamma e aggiungete la salsa di soia, la salsa di pesce e 3 cucchiai di acqua bollente e fate cuocere fino a che la salsina non si sarà ristretta. Aggiungete pepe e servite.

CUCINA NATURALE, RICETTE ALTERNATIVE E GRANDI CLASSICI ucina c i d i s r o Ic erici” “Le Tam

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I corsi di cucina organizzati dall’azienda Le Tamerici di Bagnolo (Mn) rappresentano da anni a Mantova un autentico must. Ecco alcuni dei temi trattati nei prossimi incontri. “Carciofi in tutte le salse”, 3 febbraio ore 18,30. “Festa del maiale”, un appuntamento nuovo e impedibile, dove cucinare tutti insieme ricette, classiche e innovative, e al termine si assaggia con l’arrivo di amici e parenti. Il 7 febbraio ore 9,30 inizio corso. Ore 13,00 arrivo ospiti. “Brunch per San Valentino” il 14 febbraio ore 10,00. “A cena con i grandi chef”, il 15 febbraio ore 18,30. “La rivincita della fettina”

1 chilo di carote, 1 litro di aceto di mele, 400 grammi di zucchero di canna, ½ cucchiaio da tavola di pepe nero, in grani, 10 chiodi di garofano, 50 g di uvetta/ uva passa, 50 g di pinoli, 100 g di olio di oliva, sale

Scaloppine, involtini, cotolette… perché un pranzo non sia sempre uguale, il 24 febbraio ore 18,30. “Piccoli chef: una merenda a stelle e strisce”. Riservato ai bambini dai 5 ai 10 anni, il 20 febbraio ore 15,00. “Zuppe & creme”, il 22 febbraio ore 18,30. “Napoli... tra storia e sapori”. I cavalli di battaglia della pasticceria partenopea; Babà, sfogliatelle, Pastiera, Ricotta e pere, Caprese, spiegati dal grande Maestro Pasticcere Mario Di Costanzo, per una sabato in cucina davvero dolce. Il 27 febbraio dalle ore 9,30 alle 18,00. Per informazioni o preventivi telefonare al numero 0376 253371

n. 2 Aprile-Maggio 2013


IL BUONGUSTAIO

IN MONTAGNA IL GUSTO CI GUADAGNA AL PLATZL MOUNTAIN LOUNGE DI OBEREGGEN

IL BROCCOLETTO DI CUSTOZA Chi l’ha assaggiato, non può fare a meno di gustarlo nuovamente. E’ il Broccoletto di Custoza che, durante i mesi invernali, è reperibile a mazzi presso numerose aziende agricole della zona. Appartiene alla famiglia delle cruciferae, presenta un fusto corto con foglie poco numerose che partono al livello del suolo e non presenta la classica inflorescenza in gergo chiamata “cuore”. Infatti, il punto di forza del broccoletto è la foglia, caratterizzata da una costa morbida e dolce, peculiarità che viene esaltata dopo qualche gelata. L’ortaggio viene celebrato con numerose iniziative a cura di associazioni locali sotto l’egida del Comune di Sommacampagna. Anche quest’anno, a gennaio, l’Associazione Proloco Custoza ha riproposto “I sapori del broccoletto”, dove l’ortaggio è stato proposto nella sua veste tradizionale, lesso ed accompagnato da uova soda e salame e, naturalmente, dal vino Custoza. Da par sua l’Associazione Ristoratori ha proseguito la promozione del broccoletto con l’iniziativa “Il broccoletto di Custoza in tavola”, serate a tema con piatti a base di broccoletto con prelibati abbinamenti per soddisfare i palati più esigenti. Noi, estasiati, l’abbiamo assaggiato al ristorante Villa Vento di Sommacampagna in una serata memorabile introdotta, e sapientemente moderata con curiosi aneddoti, dal famoso giornalista Morello Pecchioli.

Il sole, le piste da sci, i paesaggi innevati. Ci sono molti motivi per apprezzare la Val d’Ega (BZ) e tra questi non si può dimenticare la tradizione gastronomica: una storia fatta di passione, di amore per la terra e per i prodotti tipici, di eventi gastronomici dedicati alle specialità locali ma anche ad insoliti protagonisti (come il pesce!), per dilettare perfino i palati più esigenti. Chi è convinto che si possa mangiare solo al mare dovrà ricredersi: anche in Val d’Ega il pesce, freschissimo e di prima scelta, sa farsi apprezzare. Quando? Dal 12 al 19 marzo 2016, durante la Settimana del Pesce. Dove? Al Platzl Mountain Lounge di Obereggen, a pochi passi dalle piste, dove rifugiarsi – a pranzo e a cena – per gustare tutto il sapore di branzini, orate, crostacei, molluschi, preparati ogni giorno con passione e creatività dallo chef e dal suo staff.

CIOCCOLATO&PASSION FRUIT Un dessert “romantico” per coronare una cena gourmet di San Valentino per due! Antipasto, due primi piatti, secondo a base di carne e per finire composizione di tre cioccolati con sorbetto al frutto della passione e salsa al mango. A completare l’atmosfera ci penserà l’ottimo servizio e la raffinata location del Ristorante Quattro Sensi. La gastronomia di Borgobrufa SPA Resort è affidata allo Chef Ciro D’Amico (notevoli le sue collaborazioni con lo Chef Enrico Derflingher, col Maestro Gualtiero Marchesi e con lo Chef pluristellato Heinz Beck). Costituito da vari casolari, Borgobrufa SPA Resort rispetta l’originaria struttura dell’antico borgo tipico umbro e l’armonia con il territorio circostante. Gli ambienti esclusivi e il servizio impeccabile, i trattamenti della Spa e l’ottima gastronomia: ogni elemento concorre a garantire una vacanza all’insegna del benessere, del comfort e del relax. Info: Borgobrufa SPA Resort Via del Colle 38, Torgiano (PG) Tel. 075 9883 www.borgobrufa.it

Info: www.broccolettodicustoza.it

ECOGASTRONOMIA MANGIA LA FOGLIA BIO I vegetariani già lo sanno: la cucina naturale, prima ancora che sana, è buona, perché utilizza ingredienti nutrienti e sostanziosi, come frutta, verdura, cereali e proteine vegetali, e li combina con spezie ed aromi per esaltarne il sapore. Anche chi non è vegetariano, però, può avvicinarsi a questa filosofia. L’occasione arriva grazie a Mangia la Foglia Bio, l’ECOgastronomia vegana di via Bixio, nel centro di Parma, con la sua Scuola di Cucina Naturale. Il 16 febbraio il tema sarà “Come cucinare le proteine vegetali”, per conoscere e valorizzare le caratteristiche organolettiche di legumi e derivati. Il 1° marzo i protagonisti saranno “I contorni”, a base dei prodotti freschi dell’orto, fonti di benessere e gusto. Il 15 marzo ci sarà modo di farsi prendere per la gola con la lezione “Dolci tentazioni per chiudere in dolcezza”, che insegnerà a preparare dolci gustosi con ingredienti vegetali e dolcificanti naturali, come il malto di riso, il succo d’agave, la stevia e lo sciroppo d’acero. Il 5 aprile “Pan per focaccia” spiegherà come fare - in casa e con il lievito naturale - pane, focacce, sfogliatine e taralli. Il 19 aprile, con “Cucina sana in 30’”, coloro che hanno poco tempo da dedicare ai fornelli impareranno che bastano pochi minuti per portare in tavola piatti appetitosi e leggeri. Il 3 maggio largo alle ricette più trendy con “Fin-

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Dopo una bella sciata, quando la fame si fa sentire, non c’è niente di meglio che prendersi una pausa e ritrovarsi sulla terrazza del Platzl per rigenerarsi con un prelibato pranzo a base di pesce e grazie al tepore dei primi raggi primaverili. In fondo, mancano ancora molti mesi all’estate e il mare può attendere!

ger Food e aperitivi naturali”, per sbalordire gli amici con stuzzichini semplici, veloci e golosi e bevande light. L’ultima lezione, il 17 maggio, presenterà i “Piatti freschi per l’estate”: tanti consigli per affrontare, anche a tavola, il grande caldo con soluzioni nutrienti e leggere. Le lezioni (al costo di 40 euro ciascuna), che si svolgeranno dalle 19,30 alle 22,30 nei locali di Mangia la foglia bio, sono solo su prenotazione e fino ad esaurimento posti. Per informazioni: 0521 282249 info@mangialafogliabio.com

COME TI PREPARO I CANEDERLI Meta privilegiata dell’inverno, l’Alto Adige è lo scenario ideale per dedicarsi agli sport sulla neve. Se poi si sceglie per la propria vacanza una struttura Vitalpina Hotels, all’attività outdoor si può abbinare l’ottima cucina con i prodotti tipici del territorio, come i canederli. Da oggi si potrà imparare a cucinarli anche a casa, grazie alla proposta del Falkensteiner Hotel & Spa Sonnenparadies**** di Terento, struttura dei Vitalpina Hotels. Dal 28 febbraio al 5 marzo 2016 il pacchetto “Sciare al sole” comprende: 6 notti in 3/4 pensione, 1 ciaspolata guidata con noleggio di ciaspole zaini e bastoni in hotel, 1 tour guidato del Sellaronda (skipass non incluso), 1 passeggiata con le fiaccole, corso serale per imparare a fare i canederli, 1 serata di musica, accesso libero all’oasi Acquapura SPA con Spa kit. Il tutto a partire da 414 euro a persona. Info: www.vitalpina.info

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SPORT

A CURA DI GIULIO MARIANI E DI MICHELA TONINEL

GIULIETTA & ROMEO HALF MARATHON Domenica 15 febbraio si terrà a Verona la 9ª edizione di Giulietta & Romeo Half Marathon, la gara di 21 chilometri che gli atleti percorreranno diretti verso Piazza Bra, riempiendo come ogni anno le strade del centro tra gli incitamenti del pubblico partecipante. Il percorso attraversa gli angoli più affascinanti e suggestivi di Verona, richiamando l’attenzione sulla città, ricca di arte, storia e cultura. Un’occasione unica dove sport e turismo si fondono insieme. Evento nell’evento, torna l’ormai collaudata Duo Half Marathon, la staffetta a cronometro 8 più 13km aperta a tutti, con un team che dovrà essere formato da una coppia. L’unico vincolo per poter parteci-

BASKET

GLI STINGS SINO ALLA FINE La Dinamica Generale Mantova è pronta a dare battaglia sino alla fine per conquistare i play-off del campionato di basket A2 nel girone Est. Febbraio e Marzo rappresentano due mesi fondamentali per la cavalcata dei virgiliani: un tour de force che durerà per ben sette gare, tutti impegni con formazioni di classifica inferiore, per poi culminare col match casalingo contro il la capolista Amica Natura Brescia. Attualmente gli Stings occupano la quarta posizione e stanno disputando un’ottima stagione. Ma il 20 Marzo al Palabam contro i bresciani, oltre a dover vendicare la sconfitta del girone d’andata, occorrerà sfoderare una prestazione superlativa per riuscire ad ottenere quei due punti che permetterebbero di affrontare col giusto slancio anche le ultime quattro partite di Aprile: senza dubbio le più importanti, in quanto sono quelle che portano al sogno chiamato play-off. Le porte della A1 sono ancora lontane, ma la Dinamica non mollerà.

pare è che la coppia risulti eterogenea: formata da un uomo e una donna, non obbligatoriamente legati a livello sentimentale. La partenza e l’arrivo saranno uguali alla Half Marathon tradizionale. Tutte le iscrizioni alla Giulietta&Romeo Half Marathon potranno essere effettuate solo ed esclusivamente online sul sito della corsa, con le modalità di pagamento. Senza dubbio il miglior modo, per le coppie e non solo, di affrontare il giorno dopo San Valentino e di concedersi una giornata all’insegna del divertimento e del benessere. La maratona è, inoltre, inserita nel programma “Verona in Love”. Il successo è garantito e le iscrizioni sono già alle stelle.

SPORT INVERNALI? FATE UNA VACANZA IN FINLANDIA Quando in televisione guardiamo le immagini di un’aurora boreale, non possiamo trattenerci dal dire che sarebbe bellissimo esserci almeno una volta di persona. Poi su Youtube o sui social capita di vedere un paio di pescatori che trivellano il più classico dei buchi nel ghiaccio e si mettono a pescare. Li invidiamo con un sorriso. Oppure ci viene voglia di provare ad arrampicare sul ghiaccio, di correre con le slitte trainate dai cani, di andare ad esplorare le foreste in motoslitta... Perchè no? Fa troppo freddo a marzo in Finlandia? Per nulla. Al di là del fatto che a Natale c’erano 2°C sopra lo zero al Polo Nord, qui il freddo è talmente secco che è molto meno traumatico di quanto si pensi. E poi questa è la terra delle saune (‘sauna’ è l’unica parola finnica nei vocabolari di tutto il mondo) e alla fine ci si riscalda per forza. Non siete così coraggiosi per provare quegli sport? Potete ripiegare sullo sci di fondo, sullo sci da discesa e perfino su

DI ENRICO CORNO

ogni tipo di slitta trainata dalle renne o meno. Provare a pensare a quante migliaia di italiani prima di Natale vanno a Rovaniemi solo per vedere la casetta di Babbo Natale. Cosa può esserci di meno sportivo? Una settimana - o anche meno - in Lapponia, oltre il Circolo Polare Artico, vi regalerà emozioni che almeno una volta nella vita bisogna provare e ricordi che dureranno in eterno. E costa meno di quanto pensiate. Kuusamo, ad un volo interno di distanza dalla capitale Helsinki, può essere la base di appoggio perfetta per praticare tutte le attività. Qui si dorme in alberghi di legno in mezzo alla foresta, estremamente romantici e caratteristici. E c’è perfino la possibilità di cenare all’aperto davanti ad un falò e di nuotare in un lago ‘non ghiacciato’ con una speciale tuta che riscalda e permette di galleggiare in sicurezza. Un’esperienza eccezionale. Pensateci (www.visitfinland.com).

CALCIO FEMMINILE

TORNA LA CHAMPIONS LEAGUE Saranno le tedesche del Wolfsburg le avversarie del Brescia nei quarti di finale della Women’s Champions League. Il doppio confronto in programma a fine marzo vedrà quindi la squadra guidata da Milena Bartolini opposta ad una delle formazioni più forti del mondo, capace di alzare per due volte il trofeo nel 2013 e nel 2014 prima di interrompere nella semifinale di andata della passata stagione con il Paris Saint Germania una striscia di 24 risultati utili consecutivi in Europa. Il Wolfsburg, che si è rinforzato sul mercato con gli acquisti di Bachmann, Bussaglia, Dickenman e Pajor, agli ottavi ha superato il Chelsea imponendosi 2-1 in trasferta e 2-0 in casa.

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Per continuare a sognare la finale casalinga del 26 maggio a Reggio Emilia il Brescia, che ieri ha presentato il difensore classe ’95 Paige Williams, è chiamato quindi a compiere una nuova impresa dopoaver eliminato Liverpool e Fortuna Hjorring. Le altre sfide dei quarti di finale metteranno di fronte Lione e Slavia Praga e Barcellona e Paris Saint Germain, mentre in un’eventuale semifinale il Brescia se la vedrebbe con la vincente di FrancoforteRosengard. Il percorso è sicuramente in salita, ma queste ragazze hanno dimostrato di sapersi esaltare nelle difficoltà. Il team di coach Bartolini potrà contare su un’intera nazione che tiferà Brescia e sognare non costa nulla.

n. 1 Febbraio-Marzo 2016


PARIGI ATTIVA BIKE, 2CV E CAMMINATE I recenti fatti di cronaca hanno portato Parigi al centro dell’attenzione mondiale. Per gli sportivi viaggiatori e per chi è alla ricerca di cose sempre nuove e diverse, Parigi ha in serbo delle piacevoli sorprese mediante tour attivi e dinamici. Per gli amanti delle camminate e per chi vuole muoversi a piedi, Simone e Claudia di Parigirando www. parigirando.com, organizzano visite guidate in italiano e tour su misura, come passeggiate nel cuore della città per conoscere gli aspetti più interessanti di Parigi e della Francia e sentirsi raccontare con entusiasmo la vita, i segreti e le curiosità di

GARBA SENTIERI E PROGETTI BIKE Giovedì 11 febbraio alle 20:30 presentazione ufficiale al Caesius Hotel di Bardolino di Garba. Per la prima volta, nel Garda Baldo veronese, insieme sportivi, volontari e istituzioni per promuovere progetti legati al mondo della mountain bike. L’associazione promotrice di questa bella iniziativa si chiama Garba. Il suo scopo è quello di prendere accordi con i Comuni del comprensorio Garda-Baldo ed aiutarli nella realizzazione di tracciati di percorsi per bici, manutenzione dei sentieri fuori strada, formazione di figure tecniche, preparazione e diffusione di informazioni per turisti e a supporto delle strutture ricettive. L’idea è quella di valorizzare la zona con iniziative trasversali ed organizzate in tutti i comuni aderenti. www.garbamountaibike.org

BAITA MONTAGNOLA

FAT BIKE E SCI ALPINISMO Tutti i Martedì serate “Fat&Skyn” alla Baita Motagnola con eventi dedicati allo sci alpinismo, ciaspole e fat bike (la bici con le “ruote grandi” adatta per terreni ostili come neve e sabbia). Fino al mese marzo gli appassionati di questi sport potranno allenarsi sulla pista principale del comprensorio sciistico Polsa, Brentonico Ski, e risalire con le pelli di foca, ciaspole o bici sulla cima della pista Montagnola (1580mt). Presso il Centro Snowboard Polsa si potranno noleggiare le “bike con le ruote grasse” dell’azienda Fantic a pedalata assistita e provare a pedalare sulla neve con l’aiuto di un motore che rilascia energia e aiuta durante le salite. Possibilità anche di video-registrare il tour con “Action Cam”. Chi arriverà fino in cima alla baita potrà approfittare del piatto della serata e musica. A soli 25 km da Rovereto la skiarea di Polsa e San Valentino è la località sciistica trentina più facilmente raggiungibile: 40 minuti da Verona, 2 ore da Bologna e Milano, anche per uscite di mezza giornata. Immerso nello spettacolare Parco Naturale del Monta Baldo, in inverno il comprensorio si trasforma in una grande palestra per lo sci e il divertimento con gare, corsi principianti, allenamenti per sci club e feste sulla neve. La skiarea si compone di 26 piste, per un totale di 24 km, campi scuola e pista didattica e prone tanti spazi sulla neve per i più piccoli. Info Danilo 338-4023229 e Mario 335-283755 http://www.brentonicoski.com/it/

ARRAMPICATA SPORTIVA

SI ALLARGA IL KING ROCK La palestra per l’arrampicata sportiva “King Rock” ha ampliato le aree “social” in linea con il trend che riconosce Verona come polo di grande interesse per gli amanti di corda e moschettoni. Lo scorso dicembre i nuovi spazi sono stati aperti al pubblico con una festa che ha coinvolto staff, guide alpine, soci, sportivi ed amici. Le guide alpine del gruppo XMountain hanno fatto gli onori di casa, assieme al noto climber vicentino Silvio Reffo. Il pubblico ha potuto visitare i nuovi ambienti della zona di entrata abbelliti da legno e materiali naturali. Anche il negozio di materiale per la montagne e alpinismo “Turnover” è stato ripensa-

to e ingrandito con una vasta gamma di prodotti di diversi brand. L’area bar e ristorazione, modernizzata e allargata, si e trasformata in rifugio di montagna richiamando gli ambiente rustici ed avvolgenti delle baite alpine. L’ufficio viaggi “XTravels” ha aperto le porte per offrire consulenze nell’organizzazione di tour, trekking e spedizioni extraeuropee. Un percorso fotografico sulle pareti ha accolto i visitatori con immagini d’epoca e foto di imprese delle guide alpine XMountain e arrampicatori che hanno segnato lasciato il segno nello sport dell’arrampicata sportiva. www.kingrock.it

una città in continua evoluzione. Oltre ai ‘grandi classici’ Parigirando propone visite nei famosi Giardini di Parigi, nei musei, visite fuori città e anche tour interattivi e con stage linguistici. Chi ama le due ruote può scegliere di salire in sella a una “Blue Bike” e pedalare di museo in museo con accompagnatori che danno consigli sia sulla bici che sulla città. “Blue bike tours” propone 3 tour cittadini: quello base della città di 4 ore, quello che fa scoprire gli angoli più segreti e un tour serale dedicato alla città notturna, oltre a un itinerario a Versailles. La lingua ufficiale è l’inglese ma si può richiedere un tour ad hoc in italiano. Dopo una breve intro sulla bici e sulle principali regole stradali parigine si inizia a pedalare. Sono previste soste per visitare i siti turistici, per fare foto e brevi spuntini. Il clima è molto cordiale e gli accompagnatori uniscono professionalità e simpatia. www. bluefoxtours.com/paris. Gli amanti delle auto potranno godersi la vista della città dall’interno di una affascinate auto d’epoca: la Citroën 2 CV (due cavalli), con i tour “4 Roues sous 1 Parapluie” www.4roues-sous-1parapluie.com. Mediante un servizio raffinato e cordiale, gli autisti di questa frizzante e colorata flotta di auto guideranno grandi e piccoli tra le strade cittadine con visite commentate in francese, inglese, tedesco, spagnolo e italiano. Le auto cabriolet offriranno uno stravagante punto di vista della citta!


L’INCONTRO

UN LEADER A VENEZIA L’ULTIMA SFIDA DI MATTEO

U

na vita ricca di colpi di scena, di improvvisazioni e di intuizioni legate da un unico filo conduttore: lo sport. Si potrebbero sintetizzare in questo modo i 53 anni di Matteo Gerevini, nato nel 1963 in quel di Mantova, da sempre dedito allo sport e in particolar modo alla categoria olimpica del Triathlon (bici, nuoto, corsa). Una passione smisurata per questa disciplina che lo porterà ad avere fama e fortuna persino oltreoceano. Ma Matteo non si accontenta e, anzi, rilancia le sorti del Triathlon con un nuovo progetto. Matteo, partiamo dal presente. Cosa bolle in pentola? «Risponderei semplicemente così: la più grande sfida della mia vita, la Challenge Venice. Si tratta di una gara di Triathlon su distanza Iron Man a Venezia. E’ senza dubbio la mia più grande scommessa perché organizzare una gara di alto profilo in una disciplina così poco nota sarà una grande impresa. Contiamo già oltre 1000 iscritti da 45 paesi differenti, ma c’è tempo fino al 5 giugno – data della gara – per aumentare il numero delle iscrizioni. Il triathlon è la mia passione, sono le mie origini: voglio che sia una grande festa». Hai parlato di origini. Quali sono le tue? Da dove arriva questa passione? «È una passione innata, quella per lo sport. Poi a vent’anni ho scoperto il triathlon ed è stato amore a prima vista. Ho fatto anche altre cose: mi sono laureato in economia, ho lavorato a Milano come commercialista e ho fatto molte consulenze. Ma a trent’anni ero stufo e il primo amore non si scorda mai: sono entrato in contatto con Colnago – nome leader nel

In alto Matteo Gerevini e Ernesto Colnago con la nuova C60

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DI GIULIO MARIANI

IRON MAN, DISTANZE MASSACRANTI PER ATLETI INSTANCABILI L’atletica ha molti tipi di discipline che prevedono specifiche peculiarità e specifici sforzi da compiere. Ma la categoria Iron Man, dall’inglese “uomo di ferro”, è un po’ il traguardo estremo di un atleta. Fin dove può spingersi il corpo umano? 3,8 km di nuoto, 180 km di bici e una maratona intera di corsa. Numeri pazzeschi per atleti che devono essere pronti ad affrontare, non solo le distanze quantomeno proibitive, ma anche le eventuali difficoltà atmosferiche ed ambientali. Non ci sconti e non esistono facilitazioni per gli Iron Men. Per il vincitore, oltre al gloria del trionfo, vengono assegnati ricchi premi in denaro. Decisamente meritati.

settore del ciclismo – e mi sono trasferito a San Diego, in America, per un anno e mezzo con l’obiettivo di dargli una mano sul mercato americano». E dopo questa esperienza sono cominciati i veri fuochi d’artificio? «Proprio così. Nel ’95 sono tornato in Italia e ho fondato la Winning Time, azienda leader e rivoluzionaria a livello mondiale per una caratteristica unica: l’inserimento dei microchip nello sport, per il cronometraggio. Ebbe subito un successo enorme e l’ascesa fu rapidissima. Nel 2005, tuttavia, decisi di lasciare tutto per una nuova sfida: l’America era priva di eventi ciclistici di buon livello. Così mi è venuta l’idea di una “maratona ciclistica” che ho chiamato Granfondo. Un format totalmente italiano che ha visto la sua prima realizzazione, ovviamente, a San Diego col nome di Gran Fondo Colnago-San Diego. E’ stato solo l’inizio: ne abbiamo organizzate a Philadelphia, Beverly Hills e Miami per un totale di oltre 300 gare. Un successo esagerato a tal punto che, ormai, il brand Granfondo è inflazionato in America. Una vera e propria soddisfazione». E dopo tanti successi, il ritorno al Triathlon... «Il ciclismo è più rinomato ed è più “facile” organizzare grandi eventi. La mia sfida è valorizzare la mia passione più grande grazie a un luogo attrattivo come Venezia. Un evento mondiale con un unico protagonista: il Triathlon. Un sogno». E dati i precedenti, sospettiamo che Matteo ce la farà anche stavolta. Il 5 giugno a Venezia: vietato mancare.

A 53 ANNI LA MIA PIÙ GRANDE SFIDA È DARE NOTORIETÀ AL TRIATHLON. IL CICLISMO? PIÙ FACILE DA ORGANIZZARE PERCHÉ PIÙ RINOMATO

n. 1 Febbraio-Marzo 2016




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