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L’EVENTO DEL MESE

La conferenza stampa il 3 agosto

Osvaldo Murri protagonista

A Mantova, sala Chiaventi, in via don Maraglio, alle ore 11.30, la presentazione dell’evento

Le pietanze e i vini proposti durante l’evento saranno presentati dal noto analista sensoriale. www.osvaldomurri.it

di Paolo Carli I vini mantovani vantano una storia di 25 secoli

10 AGOSTO Cavriana, Monzambano e Volta Mantovana insieme per i paesi terremotati mantovani

Calici di Stelle 2012 nell’anfiteatro morenico Ogni stella che cade vale un desiderio e il 10 di Agosto, notte di San Lorenzo, i migliori auspici si potranno esprimere sorseggiando un buon calice di vino. E’ la notte di Calici di Stelle, il tradizionale appuntamento nato da un’idea del Movimento Turismo del Vino e promosso dalla Provincia di Mantova, GAL Colline Moreniche del Garda, Città del Vino, Consorzio Vini Colli Mantovani, Consorzio Tutela Vini Mantovani, Strada dei Vini e Sapori Mantovani e con le amministrazioni di Cavriana, Monzambano,Volta Mantovana e Quistello. Calici di Stelle è una delle feste più attese e, come avvenuto negli ultimi anni, vedrà la partecipazione di centinaia di persone, provenienti da ogni dove. Ce n’è per tutti: per i tantissimi appassionati, per i curiosi che vivranno l’esperienza per la prima volta, per i bambini che insieme ai genitori scopriranno i segreti delle stelle con gli astrofili dell’Osservatorio di San Benedetto Po, che illustreranno le meraviglie della volta celeste con proiezioni di immagini e osservazioni al telescopio. Un’esperienza unica ed emozionante dove, quest’anno, al vino si coniugano i temi della qualità estrema con quelli della solidarietà. I sindaci promotori dell’iniziativa. A sinistra Giuseppe Adami. Sotto da sinistra Ben Hur Tondini e Angiolina Bompieri

Romina Novis

“Quando il sindaco Angiolina Bompieri mi ha proposto di fare, in occasione di Calici di Stelle, una cena che riunisse i comuni di Volta, Cavriana e Monzambano, e di devolvere il ricavato della serata ai terremotati di Quistello, comune promotore di vini in ambito locale, mi ha trovato entusiasta e disponibile a realizzare l’iniziativa” ci dice il sindaco di Volta Mantovana Giuseppe Adami. “L’idea di un evento straordinario con finalità straordinarie ha trovato immediatamente concorde non solo il sindaco di Cavriana, ma anche la Provincia di Mantova che si è sentita maggiormente impegnata nel supporto per la felice realizzazione della serata. Tutte le forze in campo si sono sentite estremamente motivate nel realizzare una sinergia sfociata in un momento di comunione tra il nostro territorio e quello del comune di Quistello al quale, ci rendiamo conto, devolveremo una cifra non risolutiva ma simbolica, che vuol essere un segnale concreto in questa difficile situazione economica che sta penalizzando anche i mantovani”. “Sono orgoglioso” conclude Adami “che i sindaci siano stati concordi nello stabilire a Volta Mantovana la location per la serata, riunendo forze e competenze”. “Già lo scorso anno”, dice

il sindaco di Monzambano, Angiolina Bompieri “avevo proposto un percorso itinerante costituito da 4 serate diverse, legate al periodo, con serata conclusiva in città. Idea accolta con entusiasmo dal sindaco di Mantova Sodano, ma bocciata dall’associazione nazionale Città del Vino. Il terremoto che ha coinvolto la provincia mantovana quest’anno, ha riportato alla ribalta la mia idea di fare un qualcosa di diverso: da lì la proposta ai miei colleghi sindaci di un Calici di Stelle da fare tutti uniti, con un fine benefico. Iniziativa che diventa anche l’occasione per ribadire l’eccellenza dell’anfiteatro morenico. Sarà una grande serata di solidarietà e mi aspetto che in molti sentano la necessità di partecipare a questa serata: perché vivere un dramma in Tv a distanza è una cosa, essere coinvolti in prima persona sconvolge la vita. Siamo contenti di poter aiutare Quistello”. “ Quello che stiamo mandando è un segnale fortissimo” dice Ben Hur Tondini, sindaco di Cavriana. “Un segnale che parte dalle nostre colline e vuole raggiungere Roma. I sindaci dell’alto mantovano stanno lavorando da tempo in sinergia e insieme, anche in questa occasione, sapranno esprimere la propria voglia di collaborare per conseguire risultati concreti.” Da sogno la cornice della serata: presso il Giardino del Ninfeo di

Cantine prestigiose e “nettari DiVini” Il 10 agosto gli appassionati del buon bere potranno degustare i migliori vini delle cantine associate, abbinati ai prodotti tipici di qualità, espressione del patrimonio locale di ogni territorio che ospita l’evento. Veri e propri protagonisti tornano i vini: bianchi, rossi e le bollicine. E i comuni quali Cavriana, Monzambano e Volta Mantovana, territori le cui culture prediligono principalmente vigneti (negli ultimi tempi anche ulivi), che offrono un vino pregiato di alta qualità. I vini mantovani vantano una storia di 25 secoli: le testimonianze provengono dagli scavi archeologici dislocati in alcuni siti tra le colline moreniche, quando alcuni ricercatori portarono alla luce una ciotola di vinaccioli risalenti al periodo Neolitico. Ecco alcune cantine associate alla manifestazione: azienda agricola Bertagna, Cattani, Pezzini, Casa Primavera, Vojon, Reale, Ca’ Roma, Società agricola Ricchi, Cantina Colli Morenici, Virgili, Bastià, Sociale di Quistello, Tenuta Maddalena e Fattoria Colombara. Ospite d’onore, a suggellare l’importanza della serata, il lambrusco “Rosso del Vicariato” della Cantina Sociale di Quistello.

Swingproject

In alto: un momento delle scorse edizioni

Palazzo Gonzaga, un “luogo del sogno”, sono previste non poche sorprese, mentre la cena benefica si terrà nel Giardino del Belvedere, antistante le antiche scuderie del Palazzo. Strutture che per ogni manifestazione sanno sempre regalare forti emozioni. Le stelle cadenti rinsalderanno lo straordinario connubio fra vino e arte, offrendo accanto alle degustazioni una ricca serie d’iniziative. I tre comuni si sono impegnati, infatti, a presentare artisti quali gli “Swingproject”, con la superba voce di Sara Bombana (http://swingproject. oneminutesite.it), la compagnia

de l’Ordallegri (www.ordallegri.it/) e il soprano Romina Novis col maestro Stefano Armani. Artisti che allieteranno piacevolmente con la loro musica e il proprio estro i convenuti. Gli ospiti saranno attesi dalle ore 20.30 per la cena, mentre alle ore 21.30 ci sarà l’ingresso gratuito per il pubblico per osservare le stelle e degustare i prodotti della collina. Info: www.voltamn.it Sabato 11 agosto la festa continuerà dalle 20.30 a Quistello con una seconda cena benefica il cui ricavato servirà sempre per la ricostruzione dello sfortunato comune del basso mantovano.

Le prelibatezze saranno preparate dai migliori ristoranti voltesi

Nella notte di San Lorenzo una cena per i palati più esigenti Il costo della cena è pari a Euro 35,00 /25,00. Euro 10,00 per ogni persona saranno devoluti al comune di Quistello.

Giardino del Belvedere Antipasti a buffet con le sfiziosità della strada dei Vini e Sapori Mantovani Abbinamneto: Vini Spumanti e Vini Frizzanti delle Colline Moreniche Mantovane

Giardino delle Scuderie Primi piatti Lasagnette alla faraona

Vino Garda Colli Mantovani Chiaretto Dop

Risotto al Lambrusco Vini Garda Merlot Dop e lambrusco Mantovano Dop

Secondi piatti Tagliata su letto di verdurine

con scaglie di grana Vino Garda cabernet Dop

Formaggi teneri della collina Vini rossi Dop strutturati

Dessert Gelato con frutti di bosco Vino passito delle Colline Moreniche

Info e prenotazioni: Comune di Volta Mantovana Centralino: 0376 839431/32 | Fax: 0376 809348 info@voltamn.it Comune di Cavriana Centralino: 0376/811411 | Fax: 0376/82028 comune@comune.cavriana.mn.it Comune di Monzambano Centralino: 0376 800502 | Fax: 0376 809348 turismo@comune.monzambano.mn.it



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L’EVENTO DEL MESE

Partner e sponsor di grande prestigio

Quando Lucio Dalla cantava il mitico Tazio

Si confermano le ormai storiche sponsorizzazioni dell’evento: Audi, Eberhard&co. ed Etiqueta Negra

«Quando corre Nuvolari gli alberi della strada strisciano sulla piana, sui muri cocci di bottiglia si sciolgono come poltiglia...”

di Paolo Carli È lungo l’elenco degli appellativi attribuiti al grande pilota mantovano

Nuvolari, “il più grande di tutti”

21-23 Settembre A Mantova si rinnova la famosa kermesse motoristica

G.P. Nuvolari, la prova più qualificante al mondo Fervono i preparativi per il Gran Premio Nuvolari, la celebre manifestazione dedicata al pilota mantovano, in calendario dal 21 al 23 settembre prossimi. Tre giorni di contagiosa passione con partenza da Mantova e ritorno, su un percorso di 1000 Km attraverso le bellezze d’Italia con tappe a Bologna, Siena, Rimini e Ferrara. Il pilota per eccellenza. Un pezzo di storia impossibile da dimenticare. Nuvolari è tutto questo. Naque a Castel d’Ario il 16 Novembre 1892: cresceva respirando aria agonistica e spirito competitivo dal padre e dallo zio. Un campione predestinato: ancora ragazzino con i calzoni corti sottrasse la moto allo zio e sfuggì con grande velocità ai militari che lo avevano fermato. La lunga carriera di Nuvolari ebbe inizio nell’estate del 1920 e la prima vittoria arrivò al volante di una auto Ansaldo: ma è sulle due ruote, le moto Bianchi, che domina le stagioni del 1925 e ‘26. Nel 1927 nasce la Scuderia Nuvolari. Al volante di una Bugatti T 35, a sorpresa, in coppia con Bignami, vince il Gran Premio Reale di Roma sul Circuito ai Parioli: è la prima grande affermazione sulle auto. La grande svolta è nel 1930 quando Tazio diventa pilota ufficiale della Scuderia Alfa Romeo e si impone in modo travolgente alla Mille Miglia, conquistando la vittoria e superando la media di 100 km/h: è trionfo e gloria.

L’Alfa Romeo produce bolidi sempre più veloci e potenti e con il mantovano alla guida le vittorie sono copiose: nelle stagioni sportive dal 1931 al 1933 Nuvolari è il pilota vincente che miete successi su tutti i circuiti spesso con prestazioni strepitose e il mito si consolida sempre di più. Vince sui prestigiosi circuiti di Monza, Montecarlo, Nurburgring, Belfast, Budapest, Le Mans, si aggiudica per due volte consecutive la Targa Florio e bissa anche la Mille Miglia si aggiudica pure le competizioni negli USA; è il protagonista assoluto. Quando corre è sempre il pilota da battere ma è il “campione” e amato e osannato dalle folle di tutta Europa. Nel 1938 Tazio passa ufficialmente a pilotare le Auto Union: con il potente e innovativo bolide tedesco vince il Gran Premio a Monza. Ne l l ’ i m m e d i a t o dopoguerra, anche se non più giovane, l’indomabile pilota è ancora protagonista, con un leggendario secondo posto alla Mille Miglia e con uno sfortunato ritiro alla Mille Miglia nel 1948 mentre era saldamente al comando. A Mantova anche quest’anno, come da 22 anni a questa

parte, si rievoca il mito. L’edizione 2012 è da non perdere: i migliori top driver e i più rodati equipaggi avranno l’opportunità di cimentarsi alla guida delle loro affascinanti vetture d’epoca, grazie ad un itinerario complesso che prevede, per la prima volta nella storia della specialità, ben quattro passaggi in autodromo, due in notturna. Una nuova sfida tutta da vivere che riconferma il ruolo dell’unica, vera manifestazione intitolata al “Mantovano Volante” quale prima competizione di regolarità al mondo per difficoltà, contenuto tecnico e numero di prove cronometrate. Promosso in collaborazione con il Museo Tazio Nuvolari e l’Automobile Club di Mantova, Il Gran Premio Nuvolari è da sempre organizzato dallo stesso staff di Mantova Corse, indice di una passione condivisa e dell’inesauribile volontà di mantenere invariato nel tempo il prestigio di questo appuntamento annuale: ”il Nuvolari”, atteso e celebrato da piloti, stampa e pubblico. Il Gran Premio Nuvolari si svolgerà dal 21 al 23 settembre 2012 e vedrà sfilare 300 auto storiche, provenienti dai cinque continenti, sulle strade del Centro-Nord Italia. Partenza, come da tradizione, da Piazza Sordello, cuore della Mantova rinascimentale, e percorso di 1.000 km, tra tracciati e centri storici di prestigiose

C’è chi lo chiamava Moschettiere del rischio, chi Nivola. E ancora Campionissimo, Asso, Maestro. Enzo Ferrari lo definì «il più grande di tutti», Ferdinand Porsche «il più grande pilota del passato, del presente, del futuro». Oggi, forse, la frase che più gli rende onore è quella incisa sulla lapide della sua tomba: «Correrai ancor più veloce per le vie del cielo». Certo è che la scomparsa di Nuvolari (l’11 agosto 1953), 141 vittorie, cinque primati internazionali di velocità, per trent’anni di leggendaria carriera, destò grande turbamento in tutto il mondo. E in particolare commosse i grandi nomi della Mille Miglia: Renzo Castagneto, Aymo Maggi, Giovanni Canestrini. I tre che con Franco Mazzotti avevano ideato e realizzato «la corsa più bella del mondo». Il tradizionale percorso della Mille Miglia venne modificato ed esteso anche a Mantova, il tutto in onore di Tazio. Nacque così il Gran Premio che porta il suo nome, da disputarsi sui lunghi rettilinei della Pianura Padana. Oggi è una sorta di prova unica di campionato del mondo di regolarità, la cui vittoria è ambita dai più grandi specialisti. «Quando corre Nuvolari – recita una vecchia canzone di Lucio Dalla – gli alberi della strada strisciano sulla piana, sui muri cocci di bottiglia si sciolgono come poltiglia, tutta la polvere è spazzata via!». Un inno alla velocità, quello del cantautore bolognese, sempre attuale quando si parla di lui: il Figlio del Vento.

Promosso insieme al Museo Tazio Nuvolari e all’Automobile Club di Mantova, il GP Nuvolari è da sempre organizzato dallo stesso staff di Mantova Corse

città d’arte, quali Modena, Bologna, San Marino, Rimini, Arezzo, Siena, Ravenna e Ferrara. Pienamente confermata dunque, la formula del Gran Premio Nuvolari, che anche quest’anno vorrà ribadire il successo della precedente edizione, caratterizzata da una considerevole pattuglia di 70 vetture anteguerra e da una percentuale di equipaggi stranieri superiore al 50%, testimoni della qualità e dell’internazionalità dell’evento di settembre. Per l’edizione 2012, riconfermata la presenza della “Storica Terna”: AUDI, EBERHARD & Co. ed ETIQUETA NEGRA, partner

importanti, da anni sostenitori del Gran Premio Nuvolari. Le domande di iscrizione (immutata da tre anni la quota d’iscrizione) rimarranno aperte fino al 31 luglio e sono da effettuarsi online sul sito www.gpnuvolari.it. Saranno ammesse esclusivamente vetture prodotte dal 1919 al 1969, munite di passaporto F.I.V.A. o fiche F.I.A. Heritage, o omologazione A.S.I. o fiche C.S.A.I, o Registro Storico Nazionale A.A.V.S., o appartenenti a un registro di marca. Per iscrizioni ed informazioni www.gpnuvolari.it

Il percorso tradizionale della Mille Miglia venne modificato appositamente

Una gara che nasce da molto lontano: ecco le tappe del percorso 2012 La scomparsa di Tazio Nuvolari, avvenuta l’11 agosto 1953, destò grande sensazione in tutto il mondo, in particolare, commosse gli uomini della Mille Miglia, Renzo Castagneto, Aymo Maggi e Giovanni Canestrini, i tre che con Franco Mazzotti, scomparso durante la II Guerra Mondiale, avevano ideato e realizzato la “corsa più bella del mondo”. Castagneto, il deus ex machina della Mille Miglia, ed i suoi amici erano autenticamente legati al pilota mantovano, non solo per l’affetto e la stima per l’uomo e

l’ammirazione che provavano per il grande campione, ma anche per i sentimenti di riconoscenza che gli attribuivano, per essere stato tra coloro che, con le proprie gesta, avevano maggiormente contribuito all’inarrestabile crescita della loro creatura. Per onorarne la memoria, il percorso tradizionale della Mille Miglia venne modificato così da transitare per Mantova. Da allora, venne istituito il GRAN PREMIO NUVOLARI, da destinare al pilota più veloce e quindi da disputarsi sui lunghi

rettilinei che percorrono la pianura Padana, partendo da Cremona e transitando per Mantova, fino al traguardo di Brescia. Il percorso 1° tappa: MANTOVA, Suzzara, Reggiolo, Correggio, Rubiera, Autodromo di Modena, Spilamberto, Bazzano, Bologna, S. Lazzaro di Savena, Castel Guelfo, Autodromo di Imola, Faenza, Forlì, Meldola, Cesena, Santarcangelo di Romagna, Autodromo di Misano, RIMINI. 2° tappa: RIMINI, Coriano,

Montefiore Conca, Sassocorvaro, Lunano, Sant’Angelo in Vado, Bocca Trabaria, San Giustino, Arezzo, Monte S.Savino, Siena, Castello di Brolio, Bucine, Castioglion Fibocchi,Ponte alla Chiassa, Arghiari, Pieve S. Stefano, Badia Tebalda, S.Leo,San Marino, Coriano, Autodromo di Misano,RIMINI. 3° tappa: RIMINI, Sant’Apollinare in Classe, Savio, Ravenna, Comacchio, Migliarino, Ferrara, Poggio Rusco, San Giacomo d/S, Bondanello, S. Benedetto Po, Castel d’Ario, MANTOVA.



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il direttore

Sommario

I

Tutti in vacanza... per il bene della nazione! Il mese di agosto tradizionalmente è sinonimo di “vacanze”. La “villeggiatura”, una consuetudine che sino ai primi anni ’60 riguardava solo l’élite delle classi sociali del Bel Paese, col boom economico si impose successivamente come fenomeno sociale di massa, sino a diventare uno dei capisaldi del costume di vita nazionale. Una radicata aspirazione destinata a scandire i momenti di pausa dell’anno alla stregua delle più importanti celebrazioni religiose. In una civiltà che ci vede ingabbiati in orari obbligati e in ingranaggi charlottiani (chi non ha mai visto “Tempi moderni”?), l’evasione ha assunto quell’importanza vitale di cui non abbisognava il contadino nostro precursore, padrone nell’articolare la propria ruspante giornata lavorativa. La vacanza rappresenta un momento di distacco dalla routine e dai molteplici impegni che ci assillano per gran parte dell’anno, una terapia per ricaricare la propria energia fisica e mentale. Certamente c’è chi ne sente maggiormente il bisogno e chi meno. C’è chi la vacanza la vive come semplice momento di passivo relax in piena libertà, c’è chi invece la sfrutta per proiettarsi in faticosi viaggi motivati dagli interessi ricreativi o culturali più svariati. C’è chi la vive in lussuosa mondanità e chi in assoluto ritiro. Alla base di ciascun tipo di vacanza c’è comunque il comun denominatore del perseguimento della leggerezza dell’ essere e del temporaneo svincolo da obblighi. Parlare di vacanza oggi in un momento economico così difficile, in un momento di “vacanze obbligate” per stuoli di lavoratori, potrebbe sembrare indelicato e fuori luogo. Per non parlare degli inenarrabili drammi delle comunità investite dal terremoto. A rendere comunque attuale e plausibile l’argomento è il ruolo vitale che la villeggiatura gioca nell’economia nazionale. Parliamo di uno dei pilastri portanti del mondo imprenditoriale italiano, si pensi solo alle ingenti attività turistiche ed edilizie che, grazie anche al loro indotto, costituiscono il maggior sostentamento di svariate regioni. Siamo un paese che ha saputo magistralmente sviluppare attorno all’aspetto ludico della vita un colossale business, grazie allo sfruttamento delle proprie caratteristiche geografiche e climatiche. La spiaggia, la pista da sci, i locali di ritrovo, la seconda e terza casa, e via dicendo, tutto è concatenato al concetto di vacanza. Tutto concatenato alle finanze da poter impegnare nei propri sogni ricreativi. In un momento

In un momento di austerità, in cui è d’uopo amministrare con oculatezza il bilancio familiare, è auspicabile, contro ogni lungimirante criterio di risparmio, che anche gli italiani meno abbienti in vacanza ci vadano

di austerità, in cui è d’uopo amministrare con oculatezza il bilancio familiare, è auspicabile contro ogni lungimirante criterio di risparmio che anche gli italiani meno abbienti in vacanza ci vadano. Più breve, meno etichettata, ma che la vacanza ci sia. C’è il volano dell’industria turistica da sospingere per il bene della nazione e, soprattutto, un sentimento di fiducia da tenere vivo in noi.

Marco Morelli Direttore Responsabile morelli.vocedimantova@mynet.it

Per informazioni e pubblicazioni Tel: 333 6272824 mantovachiamagarda@mynet.it

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Calici di Stelle A Volta Mantovana tutti con il naso all’insù per brindare agli astri

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Gran Premio Nuvolari Il mito di Tazio rivive puntualmente nella splendida kermesse motoristica

del mese Barozzi Vernici srl: dal 1904 sino ai 16 L’azienda giorni nostri all’insegna della qualità

Reinhold Messner Esclusiva intervista con il famoso alpinista, 18 Speciale un’icona per tutti gli amanti della montagna

Speciale Festivaletteratura le ferite del terremoto Mantova 20 Nonostante riqualifica nuovi spazi per dare vita al Festival

Tutto sulla cucina della Basilicata: 36 GUSTO terra ricca di sapori e tradizioni

a parer mio Dalla paura al panico

di GASTONE SAVIO

La paura sembra essere la sensazione dominante delle nostre attività, in cui società per assicurazioni sempre più numerose e variegate si sforzano di garantire l’esistenza in tutte le sue fasi. Letta nell’attuale clima di grande recessione economica, la connessione tra paura e sicurezza rileva corsi e ricorsi interessanti. Freud lo fa notare nella sua celebre opera “ Il Dialogo della verità “, la cui data di apparizione, 1929, è significativa. Per Freud la moderna civiltà nasce da una

forma di baratto, in cui l’uomo rinuncia ad essere felice per poter essere sicuro, scambiando le proprie pulsioni, di per sé distruttive, con la sicurezza che la civiltà può fornire: “ l’uomo civile ha barattato una parte della sua possibilità di felicità per un po’ si sicurezza “.. Come osserva a questo proposito Reddiffe: “ Sotto molti aspetti, viviamo in un mondo più sicuro dei nostri antenati. Almeno in Occidente, siamo più protetti da malattie, violenza e povertà. E tuttavia

abbiamo paura. Siamo ansiosi riguardo a pericoli che abbiamo creato noi: disastro ecologico, energia nucleare, piante geneticamente modificate. Sono stato in Paesi in Africa dove le persone sopportano pericoli terribili ogni giorno con calma e fiducia, mentre in Occidente il più vago accenno di rischio produce il panico”. La ricerca eccessiva di sicurezza porta ad una pericolosa oscillazione emotiva, dalla noia al panico, con preoccupanti ricadute a livello di impostazione di vita,

perché spegne l’entusiasmo, il desiderio, la voglia di vivere e di giocarsi rischiando per qualcosa di importante. La forza della paura nasce dal fatto che essa attinge all’immaginazione e ai messaggi culturali che giungono dalla società e dalle sue rappresentazioni. Come ebbe ad osservare il presidente degli Stati Uniti. F. D. Roosevelt: “ Gli uomini non sono prigionieri del fato, ma solo della propria mente “. Tutto ciò è stato ben compreso dalle dittature di tutti i tempi. Se si riesce

ad instillare la paura nella popolazione, la si ha in pugno, essa obbedirà docilmente ai comandi dei suoi governanti. Una paura corrente della nostra epoca, che non c’era quasi solo meno di sessanta anni fa, è quella del matrimonio. La famiglia, istituzione umana di salvaguardia della società, sta per essere annullata dalla paura della separazione, quindi la paura dei propri comportamenti diventa paura di se stessi. Il drastico calo dei matrimoni è spesso legato ad una grande insicurezza e paura del futuro, di non farcela a mantenere gli impegni presi. In questo senso le convivenze sembrano essere uno specchio del nostro tempo, esse sono le “ figlie dell’ansia, della pura condivisa da uomini e donne che anche il proprio matrimonio finisca a pezzi come quello dei genitori o degli amici “. La paura è colpa anche dell’infinito progresso tecnologico, economico e sociale, che sembrando essere in grado di sconfiggere la paura, finiscono per generane altre, ben più minacciose ed implacabili.


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Mantova e dintorni

MOSTRA D’ARTE ARABA Fino al 5 agosto Palazzo Te ospiterà la mostra intitolata “Arte e tradizione di Sharjah, collezioni da un Emirato”. I visitatori potranno ammirare una significativa raccolta d’arte degli Emirati Arabi.

CURTATONE

Torna la “Fiera delle Grazie” Origini antichissime conserva la Fiera delle Grazie, giunta quest’anno al suo quarantesimo anniversario: correva l’anno 1400 e per la precisione l’11 agosto 1425 a firma di Francesco Gonzaga. Nel corso del tempo, la manifestazione ha subito alcune interruzioni, come la peste, tuttavia è stata regolarmente ripristinata, fino a quando iniziò ad assumere tratti meno sacri e decisamente più profani. Si sviluppò, infatti, una fitta rete economico-commerciale, la quale non prevedeva solo generi di primaria necessità, ma piuttosto prodotti destinati al vestiario e alla casa. Ancora oggi, questa fiera racchiude al suo interno alcuni elementi che la rendono unica e soprattutto protetta da un’aurea di misterioso fascino. Si tratta naturalmente del santuario, manufatto di eccellente pregio architettonico con la

parte esterna in stile gotico lombardo, mentre all’interno si riscoprono aula e abside poligonali. Infine la particolarità della fiera è la presenza di artisti, chiamati Madonnari provenienti da tutta Europa. Ma chi sono in realtà? Trattasi di artisti in perenne movimento ar-

mati di gessetti colorati, i quali regalano espressioni figurative suggestive prettamente religiose – in genere Madonne – rimanendo chini sulle strade. In occasione della Fiera delle Grazie, ogni anno ne interviene un buon numero, i quali gareggiano a colpi di gessetto,

f

rendendo il sagrato un museo all’aria aperta. Un’arte effimera destinata a rimanere nell’immaginario di ognuno piuttosto che salda in qualche bacheca, poiché è assolutamente soggetta ai capricci del vento. Il Madonnaro rappresenta al meglio il connubio tra artista-viaggiatore, il quale vaga senza preoccuparsi della fama o della fatica, delle intemperie a cui talvolta è costretto a sottostare, spesso sporco della suo stesso modo di fare arte, ovvero un semplice gessetto colorato. L’evento si svolge come ogni anno in prossimità della festa dell’Assunta,il 15 agosto: ad ogni edizione accoglie un numero sempre maggiore di pellegrini, turisti o semplici visitatori, i quali restano immancabilmente deliziati anche dall’importante tradizione gastronomica, come il tradizionale cotechino.

la otografia

a cura di Elisa Turcato

mn ALTO MANTOVANO

Giornata del paesaggio L’associazione turistica Colline Moreniche del Garda ha riunito 23 eventi di varie tipologie, tra cui camminate, biciclettate e giri in barca allo scopo di riscoprire le bellezze paesaggistiche e culturali del territorio del Parco del Mincio e dei suoi numerosi comuni: Solferino, Volta Mantovana, Castiglione delle Stiviere, Pozzolo di Marmirolo, Medole, Guidizzolo, Ponti sul Mincio, Cavriana. Monzambano, Castellaro Lagusello e Goito. L’iniziativa rientra così all’interno delle 38 proposte promosse dalla provincia di Mantova dedicate alla Giornata del Paesaggio. Essendo un programma itinerante, si partirà già da sabato 4 agosto a Ponti sul Mincio attraverso un percorso tra colline e vecchi forti. Le date successive, infine, toccheranno mano a mano tutti i comuni fino a domenica 7 ottobre. Per maggiori informazioni, consultare il sito web: www.parcodelmincio.it, oppure scrivere all’indirizzo: didattica@parcodelmincio.it Gazoldo Ippoliti

Successo per la cena di beneficenza L’Amministrazione Comunale di Gazoldo, in collaborazione con l’Ente Manifestazioni Gazoldo, l’Istituto Professionale Agricoltura Alberghiero, la Fondazione Coniugi Pigozzi e il Centro sociale Carpe diem ha raccolto, nella tradizionale Cena di beneficenza tenutasi nel piazzale antistante la Villa Comunale, circa 3500,00 euro che sono sati donati all’associazione mantovana “Restituiamogli i sogni”, rappresentata dal presidente Roberto Bignoni, che sostiene orfani e bambini in grave difficoltà.

MONZAMBANO

Sagra di San Bartolomeo

Anche quest’anno, in occasione della tradizionale Fiera della Possenta si è svolto a Gazoldo degli Ippoliti il 4° Memorial Armando Giovannelli e il 3° memorial Armando Camicia, a ricordo di due giovani gazoldesi prematuramente scomparsi. Una cinquantina di atleti, divisi in 4 squadre, hanno dato vita ad un piacevole torneo di “vecchie glorie”.

BELFORTE

Festa del Gnocco fritto Il Circolo la Torre è in procinto di organizzare l’11ª festa del gnocco fritto e della birra in Piazza Risorgimento i giorni 24-25-26-27 agosto. L’obiettivo e’ quello di unire in un intrigante “menage a trois“ il gnocco fritto emiliano, la tradizione degli ottimi salumi e formaggi mantovani e a grande richiesta il risotto alla Belfortese. Una delle travi portanti dell’iniziativa, sono le meravigliose “cusineri“, instancabili donne Belfortesi, prototipi delle vecchie “risduri“ quali friggeranno con maestria il gnocco fritto, impastato ogni giorno a Parma e inviato poi a Belforte. Le quattro serate verranno allietate anche da musica dal vivo. Cavriana e Volta Mantovana

Dal borgo alla dimora dei Gonzaga Un percorso suddiviso in due tappe alla scoperta dei due centri collinari, tra i luoghi preferiti di villeggiatura dei Gonzaga. Venerdì 10 agosto, la partenza è prevista a Volta Mantovana con un giro alle mura del castello proprio sulla sommità del paese offrendo un’incantevole vista sul paesaggio fino al Lago di Garda. Si visiterà, inoltre, il giardino all’Italiana di Villa Gonzaga. Mentre sabato 11 agosto a Cavriana la seconda tappa porterà alla scoperta di Villa Mirra con una passeggiata alla scoperta dell’antico castello, dell’ampio giardino, con sosta al Museo Archeologico dell’alto mantovano.

Una spiccata capacità di “far festa” contraddistingue la sagra che come ogni anno torna a far parlare di sé nella bella cittadina morenica. Da venerdì 24 agosto a lunedì 27, la pro loco locale assicurerà ai numerosi presenti stand gastronomici con delizie prettamente locali innaffiate dalle superbe miscele dei produttori locali. Sarà, inoltre, predisposto uno spazio dedicato ai più e anche ai meno giovani con DJ e musica dal vivo. Da non perdere i giochi di abilità realizzati dai ragazzi appartenenti alle diverse contrade. Per maggiori info, consultare il sito: www.prolocomonzambano.it.

PONTI SUL MINCIO

In fermento per la “Sagra di San Gaetano” E’ alle porte la centenaria Sagra di San Gaetano, quest’anno prenderà il via venerdì 3 alle 16.00, con il terzo trofeo, “San Gaetano dei Colli Morenici una gara ciclistica la quale si dislocherà lungo l’anfiteatro morenico, per poi concludersi con il consueto spettacolo pirotecnico martedì 7 agosto. Evento attesissimo dell’estate morenica, la kermesse conserva radici molto antiche, nasce infatti, alla fine del XIX secolo. Da allora, ovviamente, è cambiata, ma intatta è rimasta l’allegria con cui viene vissuta dai cittadini di Ponti. Ogni edizione raccoglie migliaia di visitatori provenienti sia dal mantovano, che dalle vicine province di Verona e Brescia. Negli ultimi anni molti i turisti provenienti dal vicino Lago di Garda, frutto di una peculiare attività di promozione del territorio, attirati dalla quiete della natura rigogliosa, dalla storia e non per ultimo dall’ospitalità degli abitanti del comune. Sarà una sagra votata al rispetto della tradizione, infatti non man-

cherà la rinomata colazione a base di trippe accompagnata da buon vino locale. Per tutta la durata dell’evento saranno presenti stand gastronomici presso gli impianti sportivi in cui verranno serviti piatti tipici quali pasta fresca e grigliate alla brace, la grapperia distilleria Marzadro in piazza Parolini, l’angolo birreria con concerti rock nel cortile comunale, la fiera dei tessuti presso il teatro parrocchiale, il mercatino dell’artigianato, le giostre per ragazzi al Parco Marconi, e infine giochi ed attrazioni per i più piccoli in prossimità degli impianti sportivi. Tutte le serate saranno allietate da buona musica in grado di rispondere a tutti i gusti: le orchestre per il ballo liscio, il piano bar e naturalmente la musica rock. Una sagra dedicata alla buona musica e al cibo povero della tradizione con-

tadina, all’insegna dell’allegria e della spensieratezza. Per maggiori informazioni www.comune.pontisulmincio.mn.it.


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Agosto - Settembre 2012

mn

ASOLA, MOTOSFORNANDO 2012 Si terrà nei giorni 22 e 23 settembre l’atteso motoraduno, in cui a fare da protagonisti non saranno solo i bikers ma anche gustose cene, musica rock e spazi ideali per acquistare accessori per moto.

Monzambano

Rievocazione storica medievale

COLLINE MORENICHE

Al via la caccia al tesoro Il Consorzio di promozione turistica Garda Colline - Garda Hills è in procinto di realizzare in collaborazione con Cassa Padana, l’iniziativa denominata “Tutti in carrozza”, vale a dire un’edizione straordinaria della “Caccia ai Tesori di GardaColline”, nei giorni 15 e 16 settembre. Un appuntamento da non perdere, il quale si terrà a bordo di una suggestiva carrozza, raggiungendo altresì luoghi di incredibili bellezza naturale. I partecipanti in possesso di un cavallo o di una pariglia con un calesse o di una vagonette, possono addirittura costituire una squadra composta da un minimo di due ad un massimo di sei partecipanti. Lungo il percorso, si riscopriranno borghi e musei abbinati ad interessanti degustazioni di vini e piatti squisiti della tradizione presso tipiche cantine ed agriturismi. Per visionare costi e ricevere maggiori informazioni, consultare i siti web: www.gardacolline.it.

Si rinnova l’appuntamento tanto atteso della rievocazione storica di Monzambano, tra sabato 15 e domenica 16 settembre, in occasione della festa dell’uva, giunta alla sua 39° edizione. Una manifestazione orgoglio della comunità, la quale ha visto crescere il pubblico di anno in anno, coinvolgendolo in un quadro storico particolarmente suggestivo. Il medioevo si trasforma così per due giorni il protagonista assoluto del borgo antico di Monzambano. Tra le vie, le abitazioni, le piazze, le torri, scene di vita quotidiana rievocano tematiche sociali di un periodo storico tanto buio quanto ricco di contenuti. In questa occasione il centro storico tornerà a rivivere le antiche atmosfere medioevali . I molti visitatori, saranno a diretto contatto con le comparse, le quali faranno rivivere alcune scene antiche.

Il pubblico sarà immerso nell’atmosfera medievale, che ogni anno si arricchisce di nuove scene, di nuove immagini, nella fedeltà della ricostruzione di un tempo appartenuto a queste terre

Il pubblico sarà immerso nell’atmosfera medievale, che ogni anno si arricchisce di nuove scene, di nuove immagini, nella fedeltà della ricostruzione di un tempo appartenuto a queste terre. Gli artigiani nelle botteghe, mostreranno antichi mestieri, al mercato i venditori doneranno assaggi di tipici prodotti locali. Si potranno

incontrare soldati di guardia nel loro giro di ronda, il mangiafuoco, i giocolieri, danzatori e cantastorie, maghi e cartomanti. Aprirà la festa il corteo dei nobili signori, che vi accompagneranno alla torre più alta del castello, dove li attende il grande banchetto a simboleggiare la conclusione di una provvida vendemmia.

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Per l’edizione 2012 tra le novità, il pubblico ammirerà l’arte dell’addestramento di maestosi rapaci e le dinamiche di un tipico bagno pubblico di epoca medievale, con i catini di legno imbottiti di tessuti e acque profumate. Sarà garantito lo stupore del pubblico quando un momento a sorpresa coinvolgerà tutte le 500 comparse nel medesimo istante. L’evento realizzato dal gruppo organizzativo Rievocazione storica di Monzambano è in trepida attesa per condividere la magia di questo grande spettacolo e accogliere chi vorrà lasciarsi andare in un viaggio a ritroso nel tempo.

la otografia

CASTELLARO LAGUSELLO

Incontro con gli artisti di strada Sabato 1 e domenica 2 settembre antichi vicoli di uno dei borghi più belli d’Italia ospiteranno il “Busker Festival”, in cui ogni tipologia di arte prenderà vita tra le mani di abili professionisti italiani e stranieri. Protagonisti, quindi, acrobati, mimi, musicisti e ancora, spettacoli quali giocolerie, clown, danze di strada, spettacoli d’interazione con il pubblico, maghi, spettacoli circensi, uomini mangiafuoco e molto altre fiabesche novità. Saranno presenti numerose compagnie provenienti da ogni parte del mondo, senza contare infine le specialità gastronomiche tipiche della tradizione morenica. MANTOVA

Giovani italiani con la realtà ecumenica di Taizè Dal 14 al 16 settembre la diocesi mantovana ospiterà l’incontro dei giovani italiani con la realtà ecumenica di Taizè. Dal venerdì alla domenica, si potrà partecipare ad una delle tappe del cammino di fiducia dei giovani verso l’incontro internazionale di fine anno a Roma con Papa Benedetto XVI. Un’occasione importante per dimostrare la capacità di accoglienza di altri giovani e per vivere quello stile di preghiera e di dialogo che contraddistingue l’esperienza di Taizè secondo le intenzioni del suo fondatore Fr. Roger. Ecco il sito nel quale trovare tutte le info: www.mantovaincontrataize.it

Alla presentazione del libro di Pablito Rossi, avvenuta a Mantova nelle scorse settimane, si è presentato come ospite d’eccezione Roberto Boninsegna. I due numeri ex numeri “9” più famosi del campionato italiano sono stati protagonisti di una serata all’insegna dei più bei ricordi legati all’Italia calcistica.

ALTO MANTOVANO

VOLTA MANTOVANA

Le idee che cambiano la storia Torna la XIII edizione di mosaicoscienze, la quale prenderà il via domenica 16 e andrà a concludersi il 23 settembre. La grande novità di quest’anno è per l‘appunto la durata dell’iniziativa: un’intera settimana colma di conferenze, meeting, dibatti e quant’altro. Si tratta della manifestazione, quale per eccellenza coinvolge il territorio dell’alto mantovano e viene organizzata dall’Associazione Colline Moreniche del Garda, coinvolgendo ben 11 comuni: Castiglione, Cavriana, Marmirolo, Medole, Monzambano, Ponti sul Mincio, Pozzolengo, Solferino, Goito, Guidizzolo e Volta Mantovana. Il nucleo principale dell’evento è composto da momenti di incontro con scienziati, studiosi, scrittori e giornalisti; da qui emergono ulteriori proposte le quali metteranno in luce gli aspetti più caratteristici della storia e delle tradizioni locali. È questo il vero spirito della kermesse: poter avvicinare temi d’attualità trattati da scienziati e studiosi in una cornice di benessere culturale e turistico. Quello di quest’anno sarà un mosaicoscienze in cui

le intuizioni, le creazioni e tutto ciò che parlerà di innovazione faranno da protagonisti. Gli stessi fautori della kermesse commentano: “Questa tematica è stata scelta perché ci piacciono le idee. Le idee vere. Le idee che fanno sognare. Le idee di quelli che ci provano. Le idee di quelli che ci riescono. Ma anche le idee di quelli che falliscono e non si arrendono, subito pronti a riprovarci. Ci piacciono le idee di innovazione perché gli innovatori sono quelli che cambiano il mondo, da sempre. E perché gli innovatori sono degli eroi: soli contro tutti, soli contro tutto.

Loro vanno avanti”. wIl titolo stesso della manifestazione “Le idee che cambiano la storia” coglie pienamente il vero significato di questo importante appuntamento, ovvero l’innovazione d’impresa, tecnologica, intesa anche come progressi nel campo medico e scientifico, e di tutte quelle piccole e grandi invenzioni che possono influire nella vita quotidiana fino a toccare i grandi progetti. Un momento questo - dal punto di vista dell’economia globale - particolarmente critico, tuttavia è stato in grado di scatenare tanta energia ed un incredibile voglia di fare, allo scopo di ricreare un mondo nuovo attraverso lo studio, i colpi di genio, le ricerche e le notizie. A breve sul sito web www.collinemoreniche.it si potrà scaricare l’intero calendario dei convegni insieme ad ulteriori notizie e curiosità.

Raid dei castelli morenici E’ prevista per domenica 9 settembre, la giornata dedicata all’affascinante universo delle auto d’epoca. All’interno della splendida cornice del comune di Volta Mantovana il raid d’auto d’epoca dei Castelli Morenici, giunto quest’anno alla sua diciannovesima edizione. Una caratteristica sfilata di autovetture di altri tempi, la quale riporterà lo spettatore in un viaggio a ritroso nel tempo. Un’iniziativa organizzata dalla Pro Loco Voltese in collaborazione con l’Automotoclub Storico Italiano. MANTOVA

Giardini mediterranei Gardmed, il network dei giardini mediterranei verrà presentato il 6 settembre, in occasione della kermesse che contraddistingue la città di Virgilio, ovvero Festival Letteratura. Trattasi di un progetto dell’Unione Europea, il quale metterà in rete 18 giardini di Malta e del sud della Sicilia allo scopo di catturare l’attenzione proprio sul verde del bacino sud del mediterraneo oggi a rischio. Durante la serata verrà raccontato come è nato e cosa finanzia Gardmed, a cura di Stena Paternò del Toscano, la quale gestirà un world café sul tema “Giardino: costo o risorsa?”. Per maggiori info: www.gardmed.org


10 | Agosto - Settembre 2012

Brescia e dintorni

Angone – Darfo Boario Terme Come ogni anno torna ad Angone la tradizionale festa dell’anitra, che si terrà il 25 e il 26 agosto, in una cornice di manifestazioni non solo enogastronomiche.

BIENNO

22° Mostra Mercato artigianale Nata nel 1990 e giunta quest’anno alla ventiduesima edizione, dal 18 al 26 agosto, si svolgerà l’importante manifestazione della “Mostra Mercato artigianale” di Bienno. La mostra allestita nella suggestiva cornice dei vicoli e dei cortili del centro storico, accoglie circa 200 espositori provenienti da tutta Italia e dall’estero. Ogni anno si rinnova e cresce, accogliendo a fianco degli antiquari che da anni sono presenze consolidate, artigiani e artisti che si presentano per la prima volta sul palcoscenico di Bienno. La “Mostra Mercato” è una delle rassegne che da oltre vent’anni è il punto di riferimento per migliaia di appassionati dell’artigianato che desiderano passare un “momento” di qualità totale, qualità che si riscontra a partire dai luoghi che la ospitano, lontani dai dispersivi ed anonimi poli fieri-

stici: la mostra è infatti un “viaggio” reale e figurato in un antico borgo traboccante di arte e poesia, di paesaggi incontaminati e ospitalità genuina, visitandola si vive un’esperienza culturale a tutto tondo. È una delle mostra più belle e visitate d’Italia,

un appuntamento con l’arte e con gli antichi mestieri senza confini di spazio, tempo e luogo, per un viaggio affascinante tra epoche e stili diversi. Gli espositori propongono al grande pubblico un mix intrigante e variegato di quello che è

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l’attuale mondo dell’artigianato; nelle piazze, nei cortili e nelle vecchie cantine del centro storico è possibile ammirare pittori, scultori, fabbri e artigiani al lavoro e meravigliarsi di fronte a mobili, dipinti, maioliche, gioielli, sculture e oggetti, testimoni di una storia antica, ma che allo stesso tempo si sente vicina. Bienno è un paese medioevale, situato nella media Valle Camonica, patria degli Antichi Camuni, e confinante con il “Parco Nazionale dell’Adamello”. Fa parte de I Borghi più Belli d’Italia e nel 2010 ha ricevuto il prestigioso riconoscimento “Bandiera Arancione” rilasciato dal Touring Club Italiano; questo riconoscimento è il marchio di qualità turistico ambientale destinato alle piccole località dell’entroterra che si distinguono per un’offerta di eccellenza e un’accoglienza di qualità.

la otografia

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a cura di Elena Andreani

MANERBA

Caccia al tesoro in Castello Martedì 7 e 21 agosto il Museo civico di Manerba in collaborazione con l’Associazione culturale della Valtenesi realizzeranno un’avventurosa caccia al tesoro tra le rovine del castello della Rocca di Manerba. Si tratta di attività di gioco, destinata a bambini e ragazzi delle scuole Primarie e Secondarie di Primo grado, con varie soste all’interno del percorso archeologico sulla sommità della Rocca, scandite da prove concatenate da superare e indovinelli da risolvere prima di passare alla tappa successiva, fino al raggiungimento del …“tesoro” finale. Il ritrovo è previsto presso il Museo Civico Archeologico della Valtenesi, con una quota di partecipazione di 5,00 €. Per maggiori informazioni e prenotazioni museodimanerba@libero.it oppure www.parcoroccamanerba.net.

TREMOSINE

Sentirsi come a… Mont Martre Per due serate – il 25 e il 26 agosto – in una magica atmosfera pittori, scultori e fotografi esporranno le loro opere nei vicoli, nelle piazzette, nei giardini e sotto i volti del caratteristico borgo di Pieve. Parteciperanno alla rassegna artisti nazionali ed internazionali di notevole fama. Sembrerà di rievocare le caratteristiche viette parigine che portano alla splendida Mont Martre in cui artisti con i loro cavalletti ritraggono scorci paesaggistici. Anche qui particolari e detagli del borgo saranno I protagonisti in due serate dedicate all’arte. ORZINUOVI

Al via la 64° Fiera agroalimentare

Venerdi 24 Agosto in quel di Desenzano del Garda farà tappa “bresciana” il Festival del Garda, il vero ed unico evento di riferimento di tutto il lago di Garda, che tocca le piazze delle più belle località rivierasche e dell’immediato entroterra

BRESCIA

Eventi per San Lorenzo Ritorna quest’anno “Calici di stelle” l’appuntamento estivo ideato dal Movimento Turismo del Vino che, inneggiando a Bacco, in una delle notti più suggestive dell’anno, offre ai turisti la possibilità di godersi “la pioggia di lacrime di San Lorenzo” in compagnia di un vino di qualità. Il fine settimana del 10 agosto, nei centri storici e nelle piazze italiane, tra cui Brescia, gli enoturisti appassionati del buon bere, potranno degustare i migliori vini delle cantine associate abbinati ai prodotti tipici di qualità, espressione del patrimonio locale di ogni regione che ospita l’evento.Le stelle cadenti rinsaldano lo straordinario connubio fra vino e arte. BRENO

Ferragosto “Camunerie” Il 15 agosto ritorno l’evento più atteso: una sfilata storica in costume, uno spettacolo di falconeria, la ricostruzione di un combattimento all’arma bianca e l’immancabile show pirotecnico conclusivo, arti e mestieri medievali in una location d’eccezione: l’affascinante Castello di Breno. Camunerie è l’evento principale del periodo estivo a Breno. La manifestazione Camunerie promuove il castello ed il territorio brenese e avvicina le persone alle tradizioni del medioevo grazie alle rievocazione storica che viene proposta coinvolgendo il turista.

Il Comune di Orzinuovi giunge quest’anno alla sessantaquattresima fiera regionale dedicata all’agricoltura, al settore agroalimentare, alla zootecnia, all’artigianato e al commercio. Il concorso morfologico permette di ottenere un congruo rimborso spese per l’investimento effettuato nel portare degli animali in una fiera che a volte può essere a qualche centinaia di chilometri di distanza. Dunque non perdetevi dal 24 al 27 agosto la possibilità di vivere in pieno contatto con gli animali.

DESENZANO - POLPENAZZE - MANERBA

I lumini d’incanto e le notti dei desideri Si sa d’estate le serata lacustri vengono spesso scandite da spettacoli pirotecnici di pregiatissimo valore fiabesco. Tanto per citare solo alcuni tra i numerosi eventi che riguardano non solo la sponda bresciana del lago di Garda ma anche quella veronese è bene ricordare tre location in cui in serate diverse i fuochi d’artificio la faranno da padrone. La “Notte d’Incanto”, che anche quest’anno si svolgerà sul lungolago di Desenzano, l’11 agosto, è uno degli appuntamenti più attesi e seguiti dell’estate gardesana. La località è una fra le più grandi e rinomate che si specchiano sul Lago di Garda, ed è anche quella che offre la vista più suggestiva dello specchio d’acqua, una vista che da oltre 25 anni viene resa ancora più incantevole, a beneficio dei residenti e dei tanti turisti che vi si riversano ogni anno. Tutta la zona del lungolago Cesare Battisti sarà animata da spettacoli musicali e danzanti. Questa festa consiste nel distribuire in acqua, centinaia e centinaia di lumini e

di piccole candele, depositate all’interno di un mezzo cono di cartoncino di vari colori, assicurate su una base di cartone per poter galleggiare sull’acqua, e saranno posati sulla superficie del lago dando così vita ad un gioco di luci e colori che dalla terraferma mostreranno un panorama assolutamente unico e magico. Mentre invece la sera del 14 agosto Polpenazze del Garda dedicherà ai suoi residenti e ai tanti turisti in vacanza la seconda notte dei desideri, gli spettacoli avranno inizio non appena il buio calerà e piccoli e grandi coni di luce si riverseranno in cielo costituendo le forme più strane e luccicanti.

Uno speciale spettacolo pirotecnico a partire dalle ore 23.30 sarà protagonista nella serata del 16 agosto a Manerba a coronamento del tributo a Zucchero con il gruppo degli O.I.&B. Oro, Incenso e Birra e la storica corista di Zucchero Lisa Hunt. Il gran finale sarà colorato dai fuochi d’artificio, dunque non perdete questo doppio appuntamento.


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Musica a Limone sul Garda Giovedi 7 giugno Chiesa San Benedetto ore 21.00: Jubilee String Quartet (London). Mercoledi 11 Luglio, ore 21.00, festa del patrono: Trio Courante.

BRESCIA

“Fiorinsieme” al 7° sigillo

TIGNALE

La sagra del tartufo Sabato 29 e domenica 30 settembre ma anche il 6 e il 7 ottobre Tignale propone la sua consueta sagra del tartufo. Quanti piatti prelibati con questa delizia del palato si possono cucinare ed inventare... Presso l’Oleificio Biologico di Tignale (Gardola) la manifestazione vuole far conoscere ai turisti e ai residenti questo tipo pregiato di fungo. Nella 4 giorni sarà possibile effettuare degustazioni non solo del tartufo ma anche di molti altri prodotti tipici locali. Saranno presenti per l’occasioni mercatini di prodotti tipici e artigianali. Già nel pomeriggio apertura degli stand con esposizione, degustazione e possibilità di acquisto di prodotti quali salumi, formaggi, marmellate, miele e prodotti a base di olio, olive e tartufi. Durante le serate musicali potrete intrattenervi con possibilità di ristoro.

Fiorinsieme è la mostra mercato per eccellenza della produzione flovivaistica bresciana che prenderà il via il primo settembre per concludersi il 16. L’evento, che giunge quest’anno alla settima edizione, si propone la realizzazione, come nelle edizioni passate, di un giardino dalle esagerate dimensioni, in piazza Paolo VI, a Brescia, che offrirà ai cittadini ed ai turisti per ben due settimane la possibilità di vivere il centro tra passeggiate botaniche, momenti di relax e mostre mercato, ecco perché la manifestazione viene anche denominata “Living Green in the City”, vivendo il verde in città! La manifestazione dello scorso anno si è articolata in sei spazi verdi appositamente progettati e allestiti da diverse aziende bresciane focalizzati su precisi concept: il “Verde verticale”, ideale per rendere più verdi i grigi edifici delle no-

Quest’anno il programma si svilupperà oltre che con la presenza di spazi allestiti ad arte floreale anche con numerose conferenze sul mondo e la vita della flora e mostre di piante

stre città; il “Giardino d’acqua” con la biopiscina; il “Giardino Orientale” con il forte valore simbolico degli elementi che lo compongono; il “Giardino d’infanzia”, un grande spazio dedicato ai bambini con giochi e arredi che si inseriscono armoniosamente nel contesto verde; le ricche e colorate fioriture del “Giardino Mediterra-

neo”; l’“Orto Giardino” caratterizzato da essenze perenni e aromatiche e infine il “Giardino antico”, con arte topiaria rivisitata in chiave moderna. Quest’anno il programma si svilupperà oltre che con la presenza di spazi allestiti ad arte floreale anche con numerose conferenze sul mondo e la vita della flora e mostre di piante

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perenni ed esemplari di fiori meno comuni. La passione e la cura con cui verrà allestito e ricreato questo giardino riparte dalla cura e dalla passione dei florovivaisti bresciani, attenti ai dettagli e ai particolari, tanto che alla sera il parco acquisterà un fascino suggestivo grazie ad una speciale illuminazione che renderà il giardino ancora più unico. L’evento è organizzato e patrocinato dall’Associazione Florovivaisti Bresciani in collaborazione con il Comune di Brescia. Sarà un’occasione per vivere il centro città in modo inusuale e a contatto con l’arte verde.

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BARBARIGA

La storia del Casoncello La 9ª edizione del casoncello bresciano si terrà a Barbariga dal 28 al 30 settembre con un’area ristorante di 700 posti con in più un’area Self Service che conta sempre 700 posti. La manifestazione nasce nel 2004, con l’intento di: promuovere la Denominazione Comunale di origine del Casoncello bresciano; offrire ai coltivatori e produttori la possibilità di esporre i loro prodotti tipici, e creare momenti di aggregazione e svago. Numerose sono le località italiane che si contendono l’onore di aver dato origine a questo piatto chiave che infatti prende nomi diversi a seconda delle regioni. PISOGNE

Festa del Fungo e della Castagna In questa terra, terra di confine tra le montagne, il lago e le vaste pianure acquitrinose che caratterizzavano l’antico fondo valle, il 22 e il 23 settembre potrete assistere alla tradizionale festa del fungo e della castagna. Numerosi saranno gli stand gastronomici che proporranno piatti a base di funghi e castagne, altrettanti i menù a tema proposti nei ristoranti aderenti e a coadiuvare la manifestazione saranno spettacoli e iniziative volte a intrattenere e divertire i numerosi visitatori.

Prosegue con successo il tour Miss Over 2012, il concorso internazionale di bellezza riservato alle donne di età superiore ai 29 anni. Il terzo appuntamento ha avuto luogo al“Green Park Villa Boschetti” di Montichiari (BS). La giuria, presieduta da Mino Rizzotti, ha incoronato 8 nuove Miss che potranno partecipare alle finali di Pesaro.

TREMOSINE

CAPRIANO DEL COLLE

Festa dell’uva e del vino

Prelibatezze tra i borghi “Prelibato” è l’itinerario enogastronomico intervallato da musica ed allegria fra i vicoli, le piazzette ed i giardini del fascinoso ed antico borgo di Pieve, a Tremosine. Un balzo a ritroso nel tempo durante il quale i partecipanti, in una gioiosa e divertente atmosfera, potranno gustarsi deliziosi piatti di cucina tradizionale ed avranno modo di visitare ed apprezzare il centro storico ed i panorami, davvero unici, della stupenda frazione di Pieve. Una vera gemma incastonata nel diadema di Tremosine! Saranno allestiti degli stand di degustazione di piatti tradizionali caldi, cucinati con prodotti tipici locali. Fin dall’antichità gli abitanti si sono nutriti di cibi diversi ed ancora oggi s’incontrano qui i sapori del lago e quelli della montagna, rimasti vivi, con sorprendente continuità, per secoli. A Tremosine si possono gustare piatti di antica tradizione, a base di pesce di lago: trota, coregone, luccio, carpa, profumati alle erbe aromatiche, abbondanti nella

fascia mediterranea. Tenacemente legata alla tradizione è anche la produzione di formaggi e salumi. Una leccornia il formaggio al tartufo nero macinato, raccolto sul territorio. Non meno pregevoli, per genuinità e sapore, i prodotti di carni fresche suine selezionate e lavorate artigianalmente, in particolare i cacciatorini in olio extravergine di oliva, profumati alle erbe aromatiche. Il tutto si svolgerà l’8 settembre. Questo percorso gastronomico offre l’autentica possibilità di gustarsi un menù davvero particolare in una atmosfera allegra e festaiola. Verranno affiancati agli stand di cucina degli stand con i migliori vini della sponda bresciana del lago di Garda. Prestigiose cantine, proporranno adeguati tipi di vino in abbinamento ai piatti cucinati. Per arricchire di originalità la manifestazione verranno stampate delle “fantabanconote”, gli “EUROPOLDO”. Tali banconote potranno essere acquistate presso le apposite casse a partire dalle ore 19,30 del giorno medesimo. Du-

Si alza il sipario sulla 37esima edizione della Festa dell’uva e del vino di Capriano del Colle, che quest’anno prenderà il via il 14 settembre fino al 16. La Festa dell’uva comprende sfilate di moda, spettacoli, serate musicali e danzanti, oltre alla consueta sfilata dei carri allegorici nel centro storico. Il programma della manifestazione vuole creare un filo diretto con il consumatore finale sempre più attento alla qualità, alla sicurezza alimentare e all’origine del prodotto. Nel solco della tradizione si rinnova l’offerta, che dall’apertura del venerdì sera culminerà nella sfilata dei gruppi folkloristici e dei carri la domenica. PUEGNAGO DEL GARDA

Artigianato e agricoltura in Fiera

rante la serata l’unica banconota valida e spendibile per assaggi e degustazioni sarà l’EUROPOLDO. I possessori della “Tremosine Welcome Card” hanno diritto ad agevolazioni per questa manifestazione.

Dal 31 agosto al 3 settembre Puegnago riproporrà per il trentaseiesimo anno consecutivo una fiera del tutto dedicata all’agricoltura e all’artigianato della Valtenesi e della riviera del Garda bresciano. Protagonisti saranno il Groppello, vino tipico della zona, l’olio extravergine di oliva e con l’aiuto degli Amici dello Spiedo, si potranno trovare i piatti tipici della tradizione bresciana, di cui lo Spiedo con polenta. Sarà anche l’occasione per la promozione del 17° concorso internazionale Alambicco del Garda dove a confrontarsi saranno le differenti tipologie di grappa.


12 | Agosto - Settembre 2012

Verona e dintorni

Torri del Benaco Presso la sede delle scuole elementari della cittadina gardesana, il 25 e 26 agosto si svolgerà una manifestazione dedicata alla filatelia e alla numismatica. Info: www.prolocotorri.it.

Valeggio sul Mincio

Se non provi non piaci Immaginiamo un pranzo o una cena in famiglia con alcuni ospiti. Qualcuno prepara la tavola, un altro si occupa della disposizione delle sedie, un altro ancora riceve gli invitati. Chi giunge da fuori, solitamente, porta una bottiglia di vino oppure il dolce. C’è una figura, però, che finora non abbiamo menzionato, ma che rappresenta il cuore dell’evento: chi cucina. Il buon risultato (o meno) della giornata, insomma, dipende dalle sue mani. Il suo compito è legare le pietanze ai palati delle persone, adeguando le abilità ai fornelli ai gusti particolari dei commensali. Se, al termine, tutto sarà andato bene, nessuno gli (o le) potrà negare un “bravo” (o brava). Un complimento che verrà ricambiato in questo modo: “È stato un piacere”. Eccolo il punto fondamentale, il piacere di preparare.

Dal 31 agosto al 2 settembre, il centro storico di questa cittadina ospiterà l’evento che reca il nome “Tortellini e dintorni”.

Inoltre, se ciò che è stato servito e mangiato era un piatto fatto in casa, la gratificazione è maggiore. Lasciamo l’immaginazione e muoviamoci ora verso Valeggio sul Mincio, pensando al suo simbolo culinario, il tortellino. Una pasta e un ripieno che respirano un’aria casalinga. Dal 31 agosto al 2 settembre, il centro storico di questa cittadina ospiterà l’evento che reca il nome

“Tortellini e dintorni”. Tre giornate all’insegna della degustazione e della buona tavola, corredate da spettacoli musicali ed esibizioni di teatro di strada. I maestri pastai porteranno lavagna, cattedra, gesso, sedie e materie prime e illustreranno le procedure per la realizzazione del piatto principe del luogo. Chi vorrà potrà subito mettere in pratica le lezioni ap-

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pena ascoltate e, cosa non meno importante, avere un immediato ed esperto giudizio su quello che si avrà fatto. Non possiamo sapere, adesso, se il risultato dell’insegnamento sarà buono o meno. Non resta che provare. Solo in tal modo chi cucina capirà le proprie abilità. L’importante è lasciar fuori di sé il timore di sbagliare. Solo così, infatti, si riuscirà a migliorare, perché l’obiettivo finale è meritarsi il piacere di sentirsi dire “brava”. O bravo. Per maggiori informazioni: tel. 045/7951880, oppure www.festivaldeltortellino.it.

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a cura di Daniele Adami

vr Caprino Veronese

Festa del tartufo nero La natura ci mette a disposizione un’infinità di elementi. Alcuni sono spontanei, come l’acqua da bere o l’aria da respirare. Altre volte, invece, sta all’abilità (e al buon senso) dell’essere umano conciliare i doni naturali con le capacità maturate nel corso dei secoli per dare alla luce prodotti che utilizziamo per mangiare, per riscaldarci, per vivere. Il tartufo nero del Monte Baldo è un bene che raccoglie in sé sia la semplicità dell’ambiente che la tradizione culinaria del luogo. A Caprino Veronese, da giovedì 30 agosto a domenica 2 settembre, si svolgerà una festa dedicata al prezioso fungo che ha scelto di nascere e crescere sotto i nostri piedi, al riparo dai nostri occhi. La manifestazione si terrà in via I Maggio. Oltre alla degustazione di piatti tipici vi sarà la possibilità di assistere a dimostrazioni in cui si andrà alla ricerca di questo particolare frutto della terra. Riva del Garda

Notte di fiaba 2012 Un appuntamento che da anni anima l’estate di Riva del Garda. Un viaggio nell’immaginazione che desidera mettere in contatto la fantasia con la realtà. Il filo che tiene uniti questi due mondi? Una fiaba, un racconto. Dal 23 al 26 agosto ognuno si muoverà ascoltando le righe de “Il giro del mondo in 80 giorni”. Per i bambini, la possibilità di incontrare personaggi, partecipare a laboratori creativi, immedesimarsi in una storia affascinante. Per i genitori e gli adulti, l’occasione di chiudere gli occhi e assaporare alcuni momenti di spensieratezza. Info e programma: www.nottedifiaba.it. Bardolino

Arti figurative in piazza

Parcheggiare è facile, sicuro e conveniente! L’Aeroporto di Verona ha varato un nuovo piano tariffario relativo al servizio parcheggi, che, consentendo di scegliere tra quattro diverse e chiaramente identificabili soluzioni di prezzo, agevola l’individuazione della soluzione più adeguata alle proprie esigenze.

Boscochiesanuova

Festa della Comunità Montana Il primo sabato di agosto, una festa per la montagna. Sulle alture veronesi, in località Podestaria di Boscochiesanuova, a partire dalle ore 10, appassionati e curiosi potranno conoscere quali sono le tecniche e i segreti adoperati nell’allevamento del bestiame ad alte quote, quando i pastori decidono di spostare i loro animali alla ricerca di cibo e di aria più fresca, quali sono i prodotti tipici di questi luoghi. La giornata verrà allietata dal suono delle cosiddette “cioche”, i campanacci che vengono legati al collo delle mucche. Info: 045/6799211, www.lessiniapark.it. Erbezzo

Gli gnocchi di malga Ciascun luogo nel mondo ha i suoi piatti intrisi di tradizione. Particolari pietanze che nascono dalla combinazione di ingredienti a volte apparentemente poco affini, o che vengono alla luce quando, magari, sulle tavole di casa c’è poco da mangiare e ci si deve arrangiare con ciò che si ha a portata di mano. Domenica 5 agosto, presso il campo fiera di Erbezzo, il pensiero si volgerà al passato e a come gli abitanti della Lessinia preparavano gli gnocchi di malga, utilizzando semplicemente farina, latte, acqua, sale, burro e ricotta affumicata. Info: 045/7075013.

Dare vita a un’opera, di qualsiasi natura essa sia, implica e racchiude uno sforzo mentale e fisico. Un’idea balenata all’improvviso nella mente che deve essere realizzata, un progetto studiato e ponderato che dalla carta si deve animare. E tra le due fasi, il pensare e il fare, può passare anche molto tempo. Le vie di Bardolino, dal 24 al 26 agosto, diventeranno il teatro di una ricca mostra di scultura, pittura e artigianato. Per i più piccoli, inoltre, verranno organizzati alcuni spazi all’interno dei quali si potrà dipingere e scolpire. Info: 045/6212586, www.bardolinotop.it.

Boscochiesanuova

È vero: ci vuole un fiore... “Caro Aristeo, chi sei?”. “Sono il figlio di Apollo e della ninfa Cirene”. “Cara Melissa, chi sei?”. “Sono la figlia di Melisso re di Creta”. Per parlare di un prezioso bene della natura bisogna volgere lo sguardo a una preziosa fonte: la mitologia greca. Si narra, infatti, che il primo apicoltore fu Aristeo, mentre Melissa insegnò agli uomini l’utilità e il valore delle api. Lei stessa, dopo aver fatto da nutrice a Zeus, ne divenne una. Gli uomini, dal canto loro, non poterono non ascoltare le parole divine e, pertanto, iniziarono a impegnare le loro forze e le loro menti in questa sconosciuta branca del sapere. Col passare del tempo adattarono gli insegnamenti ricevuti al territorio nel quale risiedevano. Le tecniche di apicoltura mutavano al mutare delle stagioni. Gli strumenti si perfezionavano, diventando sempre più resistenti al trascorrere degli anni. Alcune persone intrapresero studi de-

stinati a comprendere le proprietà alimentari di miele, polline, pappa reale e propoli. Dalla mitologia alla scienza il passo è breve, con una particolare attenzione al territorio circostante. Conoscere i fiori: ecco il segreto che sta alla base di tutto ciò. E se ci sono più fiori, il ventaglio dei prodotti sarà più ampio. La Lessinia rappresenta un enorme prato in cui le api hanno trovato un ambiente ideale, ricco di piante e di acqua. Domenica 26 agosto, a Boscochiesanuova, si svolgerà la 31sima edizione della “Festa del Miele e dell’Apicoltura”. Un appuntamento da non perdere, soprattutto se si è curiosi di conoscere i benefici di tali doni della natura (e della mano dell’uomo). Qualche piccolo

esempio: il polline interviene sull’appetito e lo regola, la pappa reale migliora il metabolismo e fa rallentare l’invecchiamento, la propoli è prevalentemente utilizzata per curare i disturbi delle vie aeree. Cosa sappiamo del miele? Può essere dolce o amaro, contiene una elevata quantità di zuccheri, va conservato in un luogo asciutto. A volte, nel vaso che lo custodisce, ci possono essere anche i favi e, in tal caso, grazie alla cera presente, si cerca di rendere la masticazione più efficiente. Ma perché si chiama così? La risposta è semplice: l’insegnante Melissa non si è sforzata di cercare un altro nome. Tra la m e la e ha inserito una i. Per ulteriori informazioni: 045/7050088.


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Agosto - Settembre 2012

vr

Pastrengo Dal 6 al 9 settembre si terrà l’affascinante appuntamento intitolato “Zuccafolk”. Musica, stand gastronomici, sfide fra le zucche più grandi, più strane, più belle. Informazioni: 045 7170398.

Bardolino

Una vita per aria...

Peschiera del Garda

Una vetrina di funghi Facciamo alcune domande a un esperto raccoglitore di funghi: “Come si fa a sapere dove cercarli? Qual è il periodo giusto per farlo? Meglio guardare in una zona ombreggiata o in un’area su cui batte il sole?”. L’interlocutore storce un po’ il naso e ci spiega qualcosa: “L’ambiente adatto, che sia un bosco o un prato, deve ricevere la giusta quantità d’acqua e di luce. Serve anche una buona dose di fortuna, perché non sempre si riescono a vedere”. Non ci ha detto nulla sul dove andare a cercare, dato che, molto probabilmente, sono luoghi che conosce solo lui e che non vuol rivelare. Giustamente. I frutti di queste “nascoste” ricerche potranno essere ammirati in una esposizione che si terrà a Peschiera del Garda, presso la Sala Radetzky della caserma d’artiglieria. La rassegna micologica si svolgerà nelle giornate di sabato 29 e domenica 30 settembre. Informazioni: 045/6402385.

Volare, uno dei sogni dell’uomo. Un sogno realizzato a metà. Se, da un lato, il nostro corpo è stato in grado di adattarsi all’acqua e al nuotare, dall’altro, invece, il tempo e la natura hanno decretato che senza l’ausilio di mezzi o apparecchi specifici il volo sarebbe stata una pratica impossibile. Una sentenza difficile da digerire. Tuttavia, la mente umana non si è ritirata nel buio e ha iniziato subito a immaginare e studiare oggetti che avessero la capacità di trasportare una persona (o più) da un posto a un altro attraverso l’aria. Serviva, però, un modello al quale ispirarsi. Semplice, bastava alzare lo sguardo in direzione del cielo. Animali che si muovono in solitario o in gruppo. Animali che riescono a percorrere lunghi spazi senza nemmeno sbattere le ali, perché guidati dalle correnti. Animali di molteplici for-

Ogni anno, in località Cisano di Bardolino, si svolge una tradizionale fiera di impronta contadina, conosciuta come la “Sagra degli Osei”. La prossima edizione si terrà da giovedì 6 a lunedì 10 settembre

me, misure e colori. Forme di vita che, come tutte le altre sulla Terra, possiedono un proprio e caratteristico linguaggio e che sono riuscite ad adeguarsi alle diversità degli ambienti e delle temperature. Ogni anno, in località Cisano di Bardolino, si svolge una tradizionale fiera di impronta contadina, conosciuta come la “Sagra degli Osei”. La prossima edizione

si terrà da giovedì 6 a lunedì 10 settembre. Le cinque giornate saranno dominate da una mostra ornitologica internazionale e divulgativa, durante la quale si potranno osservare e conoscere sia specie nostrane che uccelli esotici, con una particolare attenzione alle categorie cosiddette “da richiamo”. E a queste ultime è legato uno dei momenti più sentiti

f

e amati dell’intera festa: l’esibizione dei chiocchiolatori, coloro che hanno imparato a imitare il verso dei volatili. Un esercizio che richiede notevole esperienza, giusta quantità di fiato e una precisa durata in secondi. Una pratica da mettere in atto nei minimi dettagli. Un piccolo errore nei suoni e dagli alberi potrebbe spuntar fuori qualcosa di inatteso. Non un albatros, comunque. Per maggiori informazioni: Associazione Sagra dei Osei di Cisano (tel. 045/6229040, oppure consultare il sito www.sagradeiosei.com).

la otografia

Ferrara di Montebaldo

Uno sguardo alle stelle Sentiamo spesso dire che l’universo è composto da miliardi di stelle, da pianeti che possono assomigliare alla terra, da “sistemi” che possono essere paragonati a quello solare. Certo, per osservare il cielo bastano gli occhi, ma se si vuole indagare in maniera adeguata occorrono dei mezzi specifici. A Ferrara di Montebaldo, presso l’osservatorio astronomico “A. Gelodi”, sabato 8 settembre, a partire dalle ore 21.00, si potrà guardare il firmamento come se si avesse in mano una grande lente d’ingrandimento, purché rivolta all’insù. Info: info@astrofiliveronesi.it. Isola della Scala

Fiera del Riso 2012 La Pianura Padana è un luogo in cui il settore agroalimentare ha messo, nel corso del tempo, radici sempre più profonde. Le colture sono assai diverse fra loro, a volte si mescolano e si adattano alle stagioni. E nella zona di Isola della Scala c’è una spiga che ha ben attecchito: quella del riso. Grazie al lavoro umano tale spiga è cresciuta, maturata e si è legata ai numerosi ingredienti che vivono nel territorio. Ne è nata una festa, divenuta di impronta nazionale. Quest’anno si è giunti alla 46sima edizione. L’appuntamento è dal 12 settembre al 7 ottobre. Info: www.fieradelriso.it.

Anche quest’anno, esattamente l’11 settembre, si rinnova l’appuntamento con la Cena di Gala sul Canale di Mezzo a Peschiera del Garda. Grande affluenza, piatti raffinati, fuochi d’artificio: ecco gli ingredienti di una serata magistralmente organizzata che da sempre raccoglie larghi consensi.

Boscochiesanuova

MALCESINE

Raduno bande musicali

Sempre a occhi aperti Scoprire un territorio, qualcosa di affascinante. Un tratto caratteristico dell’essere umano, quello di muoversi in direzione di zone ancora sconosciute, sostenuto dall’innato desiderio di apprendere, studiare, provare. Uno dei motivi per cui Alessandro Magno si spinse fino all’India, probabilmente, era perché voleva imbattersi in una grande storia millenaria, incontrare nuove genti, vedere altri luoghi. Alcune civiltà sono cresciute e progredite (altre, invece, dobbiamo ricordarlo, si sono spente nel corso del tempo) perché non hanno avuto il timore di oltrepassare i propri confini, rendendosi poi conto che ciò che era diverso e lontano poteva adattarsi al loro stile di vita, al loro modo di lavorare, alle loro tradizioni. Con l’incessante sviluppo della tecnologia porzioni di mondo sempre più vaste sono diventate oggetto dell’interesse umano. E nuovi territori (ma che già esistevano, si badi bene) sono venuti alla luce. È il momento di affrontare una nuova

faccenda: quali mezzi vengono utilizzati per spostarsi nei vari ambienti? Con un aereo si vede poco e velocemente. Meglio l’auto se si vogliono effettuare delle soste. Per scorgere i particolari la soluzione migliore è una passeggiata, o una biciclettata. Insomma, il posto è sempre lo stesso, cambiano i punti di osservazione. La Lessinia è un luogo che offre molteplici occasioni per stare a contatto con la natura. Una di queste, forse un po’ insolita, avrà luogo domenica 2 settembre. Non una camminata fra boschi e prati, ma una caccia al tesoro in mountain bike. La partenza è prevista alle ore 9.00 dalla piazzetta degli alpini a Boscochiesanuova. Un percorso di 18 chilometri, e della durata di circa 3 ore e mezza, adatto a chi già possiede una buona gamba e un discreto fiato. Ma il buon allenamento si deve unire alla voglia di stare assieme ad altre persone. In tal modo vi potrebbero essere maggiori possibilità di raggiungere il desiderato bottino. Insomma, con una pedalata dopo l’altra si tenterà di sco-

Musica, l’arte di armonizzare le note secondo precise regole. Eccolo il filo che sostiene questo mondo. I suoni si muovono all’interno degli strumenti e fuoriescono con timbri diversi, a seconda della struttura e del materiale. Ciascun oggetto, insomma, ha una sua musicalità, ma ciò non esclude la possibilità di accompagnarsi ad altri. Le bande ne sono un concreto esempio e un’importante raduno si svolgerà nel centro storico di Malcesine. La 13sima rassegna di questo tradizionale appuntamento si terrà nelle giornate di sabato 15 e domenica 16 settembre. Info: 045/7400837. Sanguinetto

Antica sagra dei rofioi prire (o riscoprire) un territorio che, nonostante tutto, ha ancora molte cose da dare. Dipende, senza alcun dubbio, dai punti di vista. Per informazioni e prenotazioni: 349/4590907, 348/9052929, 366/6124618, oppure consultando il sito www.pedalaparco.it (info@pedalaparco.it).

Un termine che non potrà non riferirsi a qualcosa di tipico e che si pronuncia solo in particolari occasioni. Un segreto che si custodisce e che si tramanda di generazione in generazione. Parliamo di una pietanza e, più in particolare, di un dolce venuto alla luce proprio in quest’area, fatto di una sottile pasta sfoglia e di un ripieno soffice. La festa dei rofioi avrà luogo a Sanguinetto, dal 6 al 9 settembre. Prima di assaggiare tale prodotto caratteristico si potrà degustare un risotto, o un piatto di lasagne con anitra. Giusto il tempo di preparare lo stomaco. Info: 345/5933711.


14 | Agosto - Settembre 2012

di don MARCO BELLADELLI

L’atleta missionario Quella di quest’anno sarà un’estate tutta di sport. Dopo un Giugno di calcio con il bel risultato degli azzurri di Prandelli ai Campionati Europei svoltisi in Polonia e Ucraina, Venerdì 27 Luglio inizierà a Londra la XXX edizione dei Giochi olimpici, unica città al mondo ad ospitarli per la terza volta. Sempre più spesso lo sport diventa per i suoi protagonisti una buona occasione per testimoniare la propria fede in Cristo. Chi non ricorda il bel film del 1981 “Momenti di gloria”, vincitore di quattro premi Oscar, e la sua emozionante colonna sonora composta da Vangelis, diventata un vero e proprio inno allo sport, nel quale si racconta la storia di due atleti inglesi, l’ebreo Harold Abrahams e l’anglicano Eric H. Liddell, che parteciparono alle Olimpiadi di Parigi del 1924. Secondo la trama, quest’ultimo, fervente cristiano, nonostante le forti pressioni della delegazione inglese, rinunciò a corre i 100 metri piani in programma di domenica per non trasgredire al 3° comandamento: “Ricordati di santificare le feste”, a favore dell’amico ebreo, che poi vinse l’oro. Lui corse la gara dei 400 metri, dove comunque arrivò primo. Nella realtà le cose andarono diversamente da come il film ce le racconta. Tutti sapevano che Liddell non correva la Domenica per rispetto alla propria fede e il calendario olimpico delle gare, con la finale di 100 metri piani in programma di Domenica, era stato pubblicato con largo anticipo. Non ci furono né pressioni, né dilemmi di coscienza, ma soltanto una grande pagina di sport e una

Il suo motto era: “Cristo per il mondo, perché il mondo ha bisogno di Cristo” bella amicizia. Di origine scozzese, figlio di missionari, Eric Liddell era nato in Cina, a Tianjin nel 1902. Ben presto fu mandato a studiare in Scozia insieme al fratello maggiore Rob. Negli anni dell’Università ad Edimburgo, quasi per scommessa inizia a partecipare alle gare di atletica, rivelandosi ben presto l’uomo più veloce di Scozia. In quegli anni Eric matura anche la stessa vocazione missionaria dei genitori. Era un assiduo frequentatore della chiesa, ma in pubblico non aveva mai mostrato particolari doti di predicatore. Quando nel 1923 gli chiesero di tenere delle conferenze accettò subito, anche se in seguito fu molto combattuto se andare o meno. Fu l’inizio di un percorso che alla fine lo portarono a puntare tutto su Cristo. Le Olimpiadi del 1924 segnarono il suo grande trionfo sportivo, con due medaglie, una di bronzo nel 200 metri e una d’oro nei 400. Ma ormai aveva già chiaro in testa quello che sarebbe stato il suo futuro. Tornato in patria, subito dopo la

Liddell non correva la Domenica, per non trasgredire al 3° comandamento: “Ricordati di santificare le feste” laurea in scienze naturali, frequenta un anno di studi teologici e si prepara a tornare in Cina. Nel Giugno del 1925 torna a Tianjin, lasciando agli amici come suo motto: “Cristo per il mondo, perché il mondo ha bisogno di Cristo”. Al College anglo-cinese, al giovane professor Liddell, oltre all’insegnamento delle scienze, gli venne anche chiesto di seguire i giovani nello sport. Il suo impegno educativo aveva sempre come riferimento il Signore Gesù. Nessuno si meravigliò quando nel Giugno del 1932 rientrò in Scozia per essere ordinato ministro del Vangelo della Chiesa congregazionalista scozzese. Rientrato in Cina, due anni dopo sposò Florence MacKenzie, figlia di missionari canadesi. Dal loro matrimonio nacquero tre figlie, Patricia, Haether e Maureen, che non conobbe mai, perché partorita in Canada nel 1941, dove Florence si era rifugiata per evitare le conseguenze della seconda guerra mondiale. La situazione si era fatta molto difficile già da alcuni anni. Nel 1937 Liddell aveva lasciato l’insegnamento per dedicarsi a tempo pieno alla missione di Zaoqiang. Incaricato di organizzare l’evacuazione di tutti gli stranieri presenti a Tianjin, i giapponesi dopo l’attacco di Pearl Harbour prima lo misero agli arresti domiciliari, e due anni dopo lo internarono nel campo di Weifang, dove morì il 21 Febbraio 1945 per un tumore al cervello, sviluppatosi anche a causa delle difficili condizioni in cui viveva. Commentando l’inno alla carità di san Paolo al capitolo 13 della 1° Corinzi, Eric Liddell aveva scritto: “L’amore è ricolmo di speranza, ricolmo di paziente sopportazione; l’amore non viene mai meno”, parole che rivelano la generosità del suo cuore di atleta di e per Cristo. http://clericusvagus.blogspot.com/

“Due porte. Quale scegliere? Ho sempre odiato scegliere. Anche quando ero piccola preferivo fossero gli altri a farlo. Era più facile. Rimanevo ferma, alzavo le spalle e aspettavo. Se erano gli altri a scegliere, io non potevo avere colpa di aver sbagliato. Ma ora dovevo scegliere proprio io, nessun altro. Due porte: “scegli la prima”, mi ripetevo. “ In questo modo posso azzerare tutto e ricominciare dall’inizio. Vita nuova. Mi cercherò un lavoro, una casa, poi forse allora potrò costruirmi una famiglia. Sarà come se non fosse successo niente; niente errori, niente colpe. Libera!”. “D’altronde me l’hanno consigliato tutti”, mi ripetevo. “ Sarai mica scema a rovinarti la vita!” “ Basta una telefonata e risolvi tutto in un attimo”. Era davvero stato facile. Telefonata fatta, visita anche, bastava aprire quella prima porta. Ma era quella seconda che mi fregava. “ Là possono aiutarti” mi aveva detto un medico. Ma aiutare chi? Avevo risposto tra me piena di rabbia. Non ho un soldo, non ho lavoro, dormo qua e là dove capita, non ho un compagno fisso e i miei genitori vivono troppo lontano. E non devono sapere nulla…sarebbe troppo doloroso per loro. Meglio azzerare allora e fare davvero finta che non sia

Centro di Aiuto alla vita: per fare la scelta giusta Lavoriamo affinché ogni bimbo concepito possa essere accolto e ogni bimbo nato possa vivere serenamente nella sua famiglia

successo niente. Dopotutto non c’è niente, non si vede niente! Apri la prima porta e tutto ripartirà come se niente fosse stato. Già, ma è stato, e che mi costa chiedere informazioni prima? Mi costa, si, spiegare, ricordare, ascoltare… e perché poi? Per niente! Apri la prima porta… accidenti! Era più facile se c’era solo questa. Ho sempre odiato scegliere. Proprio in quel momento la porta di aprì, mi

colpì lo sguardo, la dolcezza di quel sorriso e mi ritrovai seduta in quell’ufficio a fare progetti per il nostro futuro. Già perché in quella seconda porta ho scoperto che era te che volevo nella mia vita, ho ritrovato il coraggio di ammetterlo e la forza di farcela, certo, con un po’ di aiuto... Nella seconda porta mi sono immaginata con te in braccio, ti ho visto per la prima volta e ho visto me mamma per la prima volta. Mi hanno parlato di aiuti economici, del fondo Nasko, di un alloggio temporaneo, hanno reso possibile quello che io non riuscivo nemmeno a pensare. In quella seconda porta ho

capito, mio piccolo, quanto è importante scegliere…. Con affetto, M.P.” Se durante l’attesa hai problemi ed incertezze... noi possiamo aiutarti a dire il tuo SI alla vita. Lavoriamo affinché ogni bimbo concepito possa essere accolto e ogni bimbo nato possa vivere serenamente nella sua famiglia. Il Centro di Aiuto alla Vita è un’associazione di volontariato che ha lo scopo di offrire aiuti concreti alla maternità. Centro di Aiuto alla Vita Via Benedetto Croce 27 Desenzano d/G loc. Rivoltella (Bs) Tel. 030-9901520

IL SEME CHE HA DATO FRUTTO

Don Pino Puglisi sarà beato Sarà beatificato don Pino Puglisi, ucciso dalla mafia il 15 settembre 1993. Benedetto XVI ha infatti riconosciuto il fatto che l’esecuzione ordinata dai boss e avvenuta davanti alla parrocchia di San Gaetano, retta dal sacerdote, nel quartiere Brancaccio di Palermo, fu “in odio alla fede”. Questo esonera ora dalla necessità di provare un miracolo compiuto con l’intercessione del servo di Dio. Il riconoscimento del martirio, che il Papa ha decretato oggi nell’udienza al prefetto per le Cause dei santi card. Angelo Amato, indica che la causa di beatificazione si è conclusa positivamente e che presto don Puglisi sarà elevato all’onore degli altari. A motivo del suo costante impegno evangelico e sociale nel quartiere Brancaccio di Palermo, controllato dalla criminalità organizzata, il 15 settembre 1993, nel giorno del suo 56/o compleanno, don Puglisi venne ucciso davanti al portone di casa. “Quel modello di prete che la mafia voleva cacciare in Sagrestia, oggi viene riconosciuto dalla

Chiesa come massima fedeltà al Vangelo”. A sostenerlo è don Luigi Ciotti. “Morì per strada, dove viveva - ricorda Don Ciotti - dove incontrava i ‘piccoli’, gli adulti, gli anziani, quanti avevano bisogno di aiuto e quanti, con la propria condotta, si rendevano responsabili di illegalità, soprusi e violenze. Probabilmente per questo lo hanno ucciso: perchè un modo così radicale di abitare la strada e di esercitare il ministero del parroco è scomodo. Lo hanno ucciso nell’illusione di spegnere una presenza fatta di ascolto, di denuncia, di condivisione. Quel modello di prete, che la mafia voleva cacciare in sagrestia, viene oggi ufficialmente riconosciuto dalla Chiesa come massima fedeltà al Vangelo”. “Il prete palermitano - prosegue Don Ciotti - ha incarnato pienamente la povertà, la fatica, la libertà e la gioia del vivere, come preti, in parrocchia. Con la sua testimonianza don Pino ci sprona a sostenere quanti vivono questa stessa realtà con impegno e silenzio”.


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Laura Caceffo

a cura di Silvano Tommasoli

A Mantova insegna nuoto sincronizzato alle bambine Laura Caceffo è nata a Verona nel 1984; dopo il liceo scientifico, si è laureata in Lettere moderne all’Università di Verona, dove si sta preparando a discutere, nei prossimi mesi, anche una seconda tesi per un corso di laurea magistrale sempre in Lettere su un argomento molto vicino al suo sport. La tesi, infatti, è basata sulla storia della danza e, nell’ambito di questo elaborato, Laura in collaborazione con il professor Alessandro Arcangeli – considerato uno dei massimi studiosi italiani della storia di quest’arte – sta conducendo una ricerca sulle eventuali applicazioni della danza in acqua come precorritrici del moderno nuoto sincronizzato. Una ricerca che non è mai stata fatta finora e attuata attraverso lo studio e la valutazione di testi stori-

ci, iscrizioni, pitture e graffiti e che, Laura ci anticipa, darà qualche sorpresa. Come atleta del nuoto sincronizzato, Laura Caceffo è stata campionessa italiana assoluta per il 2006 nel doppio, seconda e terza in squadra l’anno successivo; terza agli Europei juniores e sempre terza in squadra negli assoluti di Mosca, nel 2005. Per le Olimpiadi di Atene, è stata nella squadra olimpica di dodici atlete ma non è stata selezionata tra le nove che sono andate nella capitale greca. Ha lasciato l’attività agonistica nel 2007, diventando aiuto allenatrice e, poi, allenatrice. Attualmente, prepara le squadre di nuoto sincronizzato del Centro Natatorio Eugenio Dugoni di Mantova, nella piscina vicinissima a Palazzo Te.

Una miss tra nuoto e letteratura Sarà perché lo sport forgia non solo il carattere ma anche il corpo, sarà perché forse discendono direttamente dalle sirene, ma queste nuotatrici sono tutte molto belle. Avete presente Federica Pellegrini? Beh, Laura Caceffo anche. Non le avranno mica dato la fascia di Miss Sincro ai Campionati Europei 2005 a Mosca per niente, no? Mi racconta questo episodio ridendo come una matta, perché la storia un piccolo risvolto divertente ce l’ha davvero. Quell’anno, dopo essersi classificata al terzo posto in piscina – le atlete italiane del nuoto sincronizzato in tutte le competizioni mondiali si piazzano almeno tra le prime cinque squadre nazionali – ha avuto anche il riconoscimento di “più bella del reame”, cosa che non sarà l’obiettivo principale di una ragazza che, per primeggiare nel suo sport, si allena in acqua una decina di ore al giorno da una dozzina di anni, ma che comunque fa sempre molto piacere a una ventenne. E anche ai suoi genitori, soprattutto al papà che è, come di prammatica, sempre molto orgoglioso di tutti i riconoscimenti che vengono tributati a una figlia. Normale, quindi, che Angelo, padre di Laura e allora dirigente della Federazione Italiana Nuoto per seguire la carriera sportiva della figlia, sentendo al telefono da Mosca che il premio consegnato a Laura era uno splendido e prezioso orologio da uomo, normale – dicevamo – che egli si aspettasse legittimamente di riceverlo in dono come riconoscimento simbolico di tutti i sacrifici fatti anche dalla famiglia, e da lui personalmente, per seguire e accompagnare la giovane atleta sui campi di gara di tutta Italia. Scesa dall’aereo che la riportava in Italia dalla capitale russa, Laura ha detto subito ai genitori che l’aspettavano orgogliosi che non ci aveva pensato nemmeno un attimo a regalare l’orologio da uomo al moroso, nazionale di nuoto anche lui e quindi sullo stesso volo da Mosca. Vedendola arrivare al caffè dove ci siamo dati appuntamento per delineare i contorni di questo mio “ritratto”, non posso che ribadire l’opinione dei giudici di Mosca. Sorriso luminoso che distoglie l’attenzione subito catturata dagli occhi di un azzurro profondo, un bel viso incorniciato da lunghi capelli biondi, e fisico da nuotatrice. Ma la cosa più importante che vi voglio confermare, dopo la conversazione durata il tempo di mangiare un’insalata – certo, la linea non va mai persa di vista! – è che questi ragazzi, che praticano e hanno praticato quegli sport a torto definiti minori, quelli che non fanno vivere sotto i riflettori del velenoso velinario, questi ragazzi sono proprio belli dentro. E dalle colonne di questo giornale che mi ospita propongo, sommessamente ma non più di tanto, che d’ora in avanti si chiamino “minori” gli sport che sono, in primo luogo, palestre di gossip. Dunque, il nuoto sincronizzato è uno

Sorriso luminoso che distoglie l’attenzione subito catturata dagli occhi di un azzurro profondo e fisico da nuotatrice di quegli sport puri e minori che richiedono un grandissimo sacrificio, possono dare onori, ma non consentono agli atleti di vivere solo di questa attività. È anche uno sport molto giovane, recente, che si è cominciato a praticare soltanto alcuni anni dopo il secondo dopoguerra. «In realtà, è una danza che si chiama “nuoto” solo perché si svolge in acqua, in una piscina. Da piccola, studiavo danza classica e, come sport, praticavo il nuoto. I soliti corsi di nuoto che si fanno fare ai bambini, che poi, se vengono selezionati, iniziano con l’agonismo. A me piaceva moltissimo stare in acqua e nuotare, ma gare di nuoto non ne ho fatte mai, perché già a

nove anni ho cominciato a praticare il sincronizzato, come sintesi della danza classica – che amavo moltissimo – e del nuoto, che come ti ho detto mi divertiva parecchio». Certamente il nuoto sincronizzato, soprattutto per le bambine, è molto più divertente di quanto non lo sia il nuoto in corsia, che richiede anche una potenza muscolare diversa, sviluppata diversamente. La carriera di una nuotatrice di sincro è molto breve, perché è uno sport faticoso, che impone allenamenti quotidiani. La tensione indotta dalla competizione è elevata ma, forse, meno folgorante, «perché non sai immediatamente se hai vinto o perso sul filo di una frazione di secondo ma la valutazione, il giudizio sull’esercizio che tu hai compiuto in acqua viene dato dai giudici secondo parametri che tengono conto delle difficoltà dei passaggi, della lunghezza e dei “fondamentali”. Ma è pur sempre un giudizio soggettivo, in qualche modo opinabile, e sai se hai vinto o perso solo quando tutte le squadre hanno concluso la loro prestazione. Quello con il cronometro è un confronto più rigido, più spietato, tu nuoti contro l’avversario nella corsia Nell’immagine in alto Laura al centro del gruppo delle “sue” ragazze, come allenatrice. In questa foto sentirsi Miss, un po’ per gioco...

E a a a a a aaaaaaaaaaaaaa

Laura Campionessa italiana!

Laura ha lasciato l’attività agonistica nel 2007, diventando aiuto allenatrice e, poi, allenatrice. Attualmente, prepara le squadre di nuoto sincronizzato del Centro Natatorio Eugenio Dugoni (Mn)

accanto e, se alla fine della gara lui è arrivato prima, lo vedi subito». Quali emozioni prova un’atleta durante una competizione di nuoto sincronizzato? «Penso che le emozioni siano le stesse che prova qualunque altro atleta prima di iniziare una competizione. Ma noi sappiamo che la nostra non sarà una gara di potenza o di resistenza, ma solo di perfezione. Quindi, la concentrazione è diversa. Si tratta di ricordare tutti i passi della danza eseguita in acqua e, soprattutto, di fare attenzione a non perdere il tempo e il ritmo delle compagne di squadra, siano sette oppure una soltanto. E poi, ci sono importanti aspetti che non sono nemmeno presi in considerazione da quasi tutte le altre discipline, come coreografia, originalità, fantasia nei movimenti e nelle figure, i costumi di scena e il trucco di scena». Da quante atlete e composta una squadra? «Le competizioni internazionali si fanno in due, oppure con una squadra composta da un numero di elementi compreso tra quattro e otto. La difficoltà dell’esercizio, e quindi anche il punteggio finale, è direttamente proporzionale al numero delle atlete che partecipano alla prova. Se la squadra ha meno di otto atlete, l’esercizio è facilitato ma la squadra parte con un handicap di punteggio». In acqua, ci sono degli altoparlanti speciali e dunque le nuotatrici seguono direttamente la musica, contano il tempo che separa una figura dalla successiva e anche la durata di ogni singolo esercizio. Ti sarà successo che qualcuna si sia distratta involontaria-

mente per la tensione e abbia perso il tempo… «Sì, e in questo caso, quando ci si accorge che una compagna rimane indietro o accelera il suo esercizio, una nuotatrice – diciamo che potrebbe essere la prima ballerina – comincia a contare a voce alta, per riportare l’amica nel giusto ritmo e movimento. In questi casi, è fondamentale che tutte le altre non perdano la concentrazione e che nel tempo più breve possibile il gruppo sia di nuovo unito e compatto». Qualche accidente a voce alta glielo direte pure, a chi vi ha rovinato la prestazione… «No! Ecco, questa è la grande differenza tra il nuoto sincronizzato e altri sport dove, anche se in squadra, ognuno gioca per sé, fa la sua parte. Come nel calcio, per intenderci. Noi formiamo una squadra, ma siamo come un’unica atleta, perché nello stesso istante tutte dobbiamo fare lo stesso movimento. Quando un calciatore passa la palla in area a un compagno e questi sbaglia il goal, allora cominciano le infinite discussioni su chi ha sbagliato, se il primo che avrebbe potuto passare la palla a un compagno più libero o passarla meglio, oppure il centravanti che avrebbe dovuto essere più preciso. Quando una di noi sbaglia, sbaglia solo lei – e si vede subito! – ma sbagliamo tutte perché danneggia tutta la squadra nel punteggio finale. Per questo tutte noi siamo più attente e più solidali». Insomma, il nuoto sincronizzato è uno sport che sviluppa in modo armonioso ed elegante il corpo. Ma anche lo spirito. E Laura Caceffo ne è una limpida dimostrazione.


16 | Agosto - Settembre 2012

Barozzi Vernici S.r.l.

a cura di Serena Maioli

Linea THERMOLINE : Il futuro è oggi... ®

Una generazione di imprenditori che, dal 1904 ad oggi, è stata animata dai medesimi principi e dallo stesso spirito innovatore. Uno spirito che ha saputo evolversi nel tempo, in sintonia con il mutare delle esigenze del consumatore e con gli sviluppi del mercato. Sulle rive del Po, a Revere (Mn), la Barozzi Vernici, fondata nel 1904 dal Comm. Mario Barozzi, è sempre stata gestita direttamente dalla famiglia Barozzi.

Prodotti tradizionali

Sopra e a lato: gli incredibili effetti dell’applicazione Thermoline. Sotto da sinistra: Matteo, Cecilia e Marcella Barozzi

Tradizione ed innovazione coesistono efficacemente nell’azienda dando come risultato un’ampia gamma di prodotti vernicianti ad alte prestazioni per edilizia e industria In particolare, in un primo momento, dai figli Silvio e Vittorio, che hanno seguito l’attività del padre con serietà, dedizione e professionalità. Dopo la prematura scomparsa del fratello Silvio, Vittorio si è avvalso negli ultimi 20 anni della collaborazione dei suoi figli: Cecilia, Matteo e Marcella attualmente sono i titolari della Barozzi Vernici. Il susseguirsi di tre generazioni ha costantemente apportato nuovi stimoli ed entusiasmi, e

ha consentito di dedicare ampio spazio alla ricerca ed alle nuove tecnologie. L’Azienda, organizzata con personale esperto e qualificato, tramite la rete vendita ed il servizio di assistenza tecnica fornisce consulenza in cantiere e/o telefonica (per dare risposte concrete ed immediate alle problematiche del settore), nonché un’ ampia gamma di prodotti e cicli applicativi per ogni tipo di supporto. Oggi, tradizione ed innovazione coesistono efficacemente nell’azienda dando come risultato un’ ampia gamma di prodotti vernicianti ad alte prestazioni, specifici per i settori edilizia ed industria. Il puntuale aggiornamento degli impianti, sempre all’avanguardia, e l’attenzione al mercato sono i requisiti che consentono alla Barozzi Vernici di soddisfare le crescenti esigenze di una clientela in continua trasformazione. Con il servizio tintometrico “UNISYSTEM” base acqua e base solvente, la Barozzi Vernici ottiene infinite tinte realizzabili dalle mazzette colori aziendali, dalla gamma NCS, tinte RAL e da tutti i campionari colore pre-

senti sul mercato. Al passo con le normative vigenti, l’Azienda ha dato inoltre ampio spazio ai prodotti “V.O.C. zero” a basso impatto ambientale. Una linea di articoli, richiesti anche nel campo della bio-edilizia, che non rilascia sostanze nocive né

per l’uomo né per l’ambiente in ognuna delle fasi di produzione, applicazione ed avvenuta essiccazione. Barozzi Vernici ha da sempre costantemente inseguito l’ obiettivo della qualità e delle performances dei propri prodotti.

Barozzi Vernici ha sposato la filosofia “GREEN BUILDINGS” Tutta la gamma “THERMO-line®” è utilizzabile nei progetti che sposano la filosofia “GREEN BUILDINGS” edifici a basso impatto ambientale. Le formulazioni dei prodotti contengono cariche provenienti da materiale 100% riciclato post-consumer, e quindi gli edifici trattati con questa gamma innovativa di prodotti vernicianti ottengono punti LEED. Grazie ai prodotti “THERMO-line®” si contribuisce a risparmiare energia, si limita lo sfruttamento delle risorse naturali, si riducono le emissioni di gas serra contrastando i pericolosi mutamenti climatici in atto. Scegliere “THERMO-line®” significa vivere con coscienza eco-sostenibile per il futuro delle future generazioni.

NANOTECH “THERMOLINE®”: prodotti vernicianti ad elevata efficenza energetica certificati La nano-tecnologia è una delle più promettenti tecnologie chiave del secolo. Esperti di scienza e industria sono convinti che influenzerà la nostra vita futura più di quanto abbiano fatto i computers. La Barozzi Vernici sta già sfruttando questa potenzialità straordinaria e ha messo a punto prodotti innovativi, termoisolanti e termoriflettenti certificati, destinati a farci già vivere oggi nel futuro. La diminuzione delle dimensioni delle molecole consente di ottimizzare la loro distribuzione all’ interno del prodotto verniciante. Ciò permette di migliorare le proprietà di resistenza meccanica (durezza superficiale, elasticità, adesione, resistenza all’ abrasione), all’as-

sorbimento dello sporco, all’aggressione delle intemperie, al calore e alla fiamma, all’ingiallimento (prolungata esposizione ai raggi UV) e alla permeabilità dell’acqua e del vapore. Nell’abitazione trattata con prodotti tradizionali in estate continua la trasmissione di calore dall’esterno all’interno attraverso i muri, con conseguente aumento della temperatura interna (in inverno avviene il contrario). Ciò comporta un maggiore utilizzo dell’impianto di condizionamento (o di riscaldamento in inverno), che si traduce in un enorme spreco di energia, in maggiore emissione di CO2 e maggiori costi economici. Nella Comunità Europea gli edifici assorbono il 42% del consumo totale di energia utilizzata in Europa, e producono il 35% circa dell’emissione di gas serra nel corso del loro ciclo di vita. Il 35% di dispersione termica avviene attraverso i muri e per il 25% attraverso il tetto. Con i prodotti Barozzi Vermici della linea “THERMOLINE®” si ottengono le seguenti prestazioni straordinarie: riduzione dei punti termici, traspirabilità, idrorepellenza, potere antimuffa e antialga, riflessione della radiazione termica (regione luce infrarossa) del 92,35% , resistenza al trasferimento di calore di almeno 4 volte rispetto alle pitture tradizionali. Tutto ciò si traduce in parole più semplici in effetto termoisolante, termoriflettente, comfort abitativo e risparmio energetico. In pratica, a fronte di un supporto che non viene riscaldato dall’esterno, il fresco si uniforma e si mantiene a lungo nell’ambiente (nella stagione invernale il calore generato dal riscaldamento permane all’interno dell’edificio). È provato che il risparmio energetico che si ottiene sia in inverno che in estate è almeno del 20%. Oltre alle tradizionali prestazioni che si richiedono ai prodotti vernicianti classici (e cioè protezione del supporto e decorazione), oggi Barozzi Vernici propone “THERMOLINE®”al mercato, prodotti con una nuova caratteristica: EFFICENZA ENERGETICA = RISPARMIO ECONOMICO Barozzi Vernici s.r.l. Via G. Vittorio 12 46036 Revere (MN) Tel. +39 (0386) 46327 Fax +39 (0386) 46328 www.barozzivernici.it stefanovicenzi@barozzivernici.it


Agosto - Settembre 2012 | 17

Aldo Tagliapietra

a cura di Giuseppe Sabbadini

Da anima delle “Orme”... a cantautore-poeta Vicenza, teatro Comunale. Mestre, teatro Toniolo. Sanremo, teatro Ariston. Ronco all’Adige, Ronco rock. Quattro appuntamenti con la musica di Aldo Tagliapietra e che musica! Al comunale di Vicenza, Aldo assieme a Toni Pagliuca e Tolo Marton ci regala due ore di rock progressivo inimitabile, il concerto è definito l’evento Prog dell’anno. E, poi tutti a Mestre alla scoperta di Tagliapietra cantautore che si mette in gioco con un gruppo di giovani e ci presenta il disco “Nella pietra e nel vento”, la sua ultima fatica. E’ stata una felice scoperta. Aldo, cantautore-poeta ci ha offerto vere perle di saggezza in musica. E, a Sanremo, richiesto a viva voce da Celentano per suonare il sitar durante la sua performance. Non potevamo mancare al Ronco rock dove Tagliapietra ci ha sbalordito, per il suo falsetto inimitabile che non risente del tempo ed è uguale a tantissimi anni fa quando per la prima volta lo ascoltai al Teatro Sociale di Mantova dove fece due date tutto-esaurito con le Orme. Il poker dei “momenti magici” ha sottolineato le capacità del musicista che ha reso adulto il rock progressivo. Giacca bianca come i pantaloni, camicia bianca e chitarra Manne doppio manico bianca: così si presenta Tagliapietra. Un artista puro come le sue canzoni che non cercano giri strani, voli pindarici ma che vanno subito al dunque. E’ Aldo che assieme a Toni Pagliuca ha firmato le canzoni più popolari delle Orme, da Gioco di Bimba a Cemento Armato, da Maggio a Uno sguardo verso il cielo, che chi scrive e pensiamo molti altri, hanno tentato di suonare. Ai suoi concerti è possibile fotografare, filmare, registrare, interagire direttamente con lui. E, al termine, dopo i numerosi bis che non mancano mai si concede ai fans per una foto in compagnia, per firmare autografi, per rispondere a domande ma quel che più conta è il “maestro” dei giovani che gli chiedono qualche segreto musicale. Insieme a lui, la figlia Gloria sempre pronta a curare ogni minimo particolare e che organizza tutti i suoi concerti. Una curiosità: la foto per la locandina dei concerti 2012 è stata realizzata da Gabriele Sabbadini, fotografo de “ la Voce di Mantova”. Il nuovo album di Aldo Tagliapietra è il 25° della sua carriera: 20 realizzati con le Orme, di cui è stato con la sua voce dal 1966 al 2009 l’inconfondibile marchio di fabbrica, a cui si aggiungono cinque dischi solisti. Contiene 10 canzoni

Fotoservizio Gabriele Sabbadini

Al Ronco rock Aldo Tagliapietra ha sbalordito la platea

Un artista puro come le sue canzoni che non cercano giri strani, voli pindarici ma che vanno subito al dunque. Assieme a Toni Pagliuca ha firmato le canzoni più popolari delle Orme

inedite scritte da Aldo - musiche e testi - dove si riconoscono le sonorità degli anni ’70 e le sue inconfondibili melodie e si può ben considerare una sintesi elaborata in modo ottimale delle sue molteplici esperienze musicali. Il disco è stato autoprodotto e distribuito Self. Aldo Tagliapietra ha curato la produzione artistica per la prima volta insieme al figlio Davide Tagliapietra, che è un affermato professionista nel settore. Nel disco suonano Aligi Pasqualetto (tastiere, piano digitale e Minimoog), Andrea De Nardi (organo Hammond), Matteo Ballarin (chitarre) e Manuel Smaniotto (batteria). La copertina è un’opera (olio su tela) di Paul Whitehead (noto soprattutto per aver disegnato le copertine di vari album discografici tra cui Trespass,

Nursery Cryme e Foxtro dei Genesis) ispirata e dedicata a Tagliapietra. Come ci ha spiegato Aldo alla fine del concerto, nell’intervista esclusiva che ci ha concesso, il titolo del disco deriva da un concetto molto bello: «Le cose negative che ci turbano e che sfortunatamente ci accadono bisogna affidarle al vento mentre le cose belle, positive bisogna scriverle nella pietra in modo che il loro significato non si perda ». «I testi - ha continuato poi Aldo - sono una parte molto importante del nuovo album; ci ho lavorato parecchio e spero che piacciano. A questo disco ci tengo molto perché è il primo da single anche se in passato ne ho prodotti altri ma avendo alle spalle il gruppo madre ». I testi sono vere e proprie poesie, mentre altri sono dei messaggi che si fondono con la musica diventando un tutt’uno con essa e scaturiscono dall’esperienze del suo recente vissuto. Il pezzo “Il santo” ispirato all’attuale al Dalai Lama «A mani giunte si va per una strada che porta lontano, un’altra vita sarà». Nel pezzo che dà il titolo all’album mi ha colpito la frase per noi

Ai suoi concerti è possibile fotografare, filmare, registrare, interagire direttamente con lui. E, al termine, dopo i numerosi bis che non mancano mai si concede ai fans per una foto in compagnia, per firmare autografi, per rispondere a domande ma quel che più conta è il “maestro” dei giovani che gli chiedono qualche segreto musicale.

meno giovani: «Poi succede che all’improvviso guardandoti allo specchio dirai di chi è quel viso? Non è il mio, non c’è un sorriso. Il tempo dei segreti dei sogni e dell’oblio non è più il mio. Poi, eccezionale il testo di “C’è una vita” dove «Non c’è luce senza buio, non c’è pace senza guerra e dietro ad ogni dolore si nasconde l’amore». In «“Dio lo sa” che siamo deboli e continuiamo a rotolare giù...». Il disco chiude con la ballata veramente palpitante “Il sutra del cuore” dove Aldo invita tutti ad «Aprire la mente all’amore senza ipocrisie né timore». “Nella pietra e nel vento” è il suo quarto singolo dopo “Nella Notte”, “Radio Londra” e “Il viaggio”. Aldo è una fucina di idee ed ha già cominciato a scrivere canzoni per il suo prossimo disco.


18 | Agosto - Settembre 2012

Reinhold

messner

“Volevo salire in alto per arrivare con lo sguardo in fondo alla mia anima. Dove è in gioco la propria vita, inizia l’avventura, che è emozione, attivazione degli istinti primordiali di sopravvivenza e scoperta di se stessi e dei propri limiti”

IMPRESE ALPINISTICHE E SPEDIZIONI

M come Messner, M, come Montagna, M come Museo : questo è il triplice logo che caratterizza il percorso museale della montagna creato da Reinhold Messner, quale eredità ricavata dalle sue innumerevoli e leggendarie spedizioni ad alta quota! Il nucleo centrale e gestionale di questo progetto è Castel Firmian, a Bolzano, grande presidio medioevale che ora riluce di nuova foggia himalayana grazie ai cimeli e alle sculture tibetane, mentre i quattro musei satellite si snodano tra : Solda, a 1900 m sulle pendici dell’Ortles, dedicato al racconto del ghiaccio e del buio per chi si avventura tra i suoi seracchi, con una notevole raccolta di opere artistiche; Castel Juval, che è anche la residenza estiva della famiglia Messner e che custodisce cimeli tibetani e raccolte d’arte e di maschere, dedicato alle montagne sacre e al loro significato spirituale nella storia universale dell’uomo; il Castello di Brunico (Ripa) che racconta la vita e la cultura dei popoli di montagna, nel loro passaggio tra vita nomade e vita sedentaria, e come sono collegati tra loro antropologicamente, anche se disseminati nei diversi continenti ; ed infine il museo ‘tra le nuvole’, nel vecchio forte della Prima Guerra Mondiale, situato sul Monte Rite, nel Cadore, a 2181m, che documenta attraverso una galleria di quadri sulle Dolomiti e una raccolta di oggetti e documenti appartenuti a grandi scalatori del passato, la storia dell’alpinismo e l’evoluzione della scalata su roccia. Questo progetto museale è il legittimo orgoglio di Reinhold Messner che, divenuto una leggenda vivente dell’alpinismo, dopo aver scalato 3500 montagne in diverse parti del mondo ed aver raggiunto per primo il record dei 14 ottomila, ha voluto raccogliere, documentare e raccontare in un contesto idoneo, il suo Sud Tirolo, la complessità vertiginosa dell’ascensione nelle sue svariate accezioni, incluso il rischio irreversibile di precipitare! Viene reso omaggio a tutti i grandi scalatori del passato, come Edward Whymper e de Saussure, il Duca degli Abruzzi, Hermann Buhl, fino a Riccardo Cassin, Enrico Cozzolino e Walter Bonatti che, con le loro imprese, seguendo la strada dell’alpinismo tradizionale, hanno contribuito a rendere grande il mito della montagna. Montagna come Maestosa, come Magnifica e come Metafisica, che a partire dall’esperienza sensibile ci ricollega all’Assoluto e alla struttura fondamentale dell’Essere nella sua interezza : “ Volevo salire in alto per arrivare con lo sguardo in fondo alla mia anima” dice Messner, convinto del fatto che scalare non sia una performance psico-fisica finalizzata ad un primato, ma al contrario un’avventura globale in cui lo scalatore è coinvolto con tutto il suo essere e sfidato ad attivare tutte le sue risorse alla scoperta di se stesso. La montagna nella sua selvaggia maestosità non è dunque un fine, ma un medium per la conoscenza. “ Nella solitudine e nella massima esposizione senza aiuti esterni – il famoso alpinista rifiuta ogni artefatto umano e in scalata sceglie un’attrezzatura leggera-– dove è in gioco la propria vita, inizia l’avventura, che è emozione, attivazione degli istinti primordiali di sopravvivenza e scoperta di se stessi e dei propri limiti. Senza questa esperienza del

Una filosofia alpinistica volta a non invadere le montagne, ma solamente ad arrampicarle

Una vita al limite oltre i nidi delle aquile

Servizio a cura di Marco Morelli

1950-64 500 ascensioni nelle Alpi orientali, soprattutto nelle Dolomiti 1965 Ortles, parete Nord, prima ascensione 1966 cassin alla Walker, Grandes Jorasses Rocchetta Alta di Bosconero, parete Nord, seconda ascensione 1967 Civetta “via degli amici“, prima ascensione Furchetta, parete Nord, prima ascensione invernale 1968 Eiger, pilastro Nord, prima ascensione Marmolada, parete Sud, prima ascensione 1969 Civetta „diedro Philipp“, prima solitaria Droites, parete Nord, prima solitaria Marmolada di Rocca, parete Sud, prima solitaria 1970 Nanga Parbat (8125 m.), prima ascensione della parete Rupal 1971 spedizioni in Persia, Nepal, Nuova Guinea, Pakistan, Africa orientale; 1972 Manaslu (8156 m.), prima ascensione della parete Sud; Noshaq / Hindukush (7492 m.); 1973 tre prime nelle Dolomiti: Pelmo, parete Nordovest; Marmolada, spigolo Ovest e Furchetta, parete Ovest 1974 Aconcagua (6959 m.), prima ascensione della parete Sud Eiger, parete Nord in cordata in 10 ore 1975 Hidden Peak (8068 m.), parete Nordovest in cordata, primo ottomila in stile alpino 1976 Monte McKinley, prima ascensione „sole di mezzanotte“ (6193 m.) 1977 ascesa fallita della parete Sud del Dhaulagiri (8167 m.) 1978 Monte Everest (8846 m.), prima ascensione senza maschera d’ossigeno; Nanga Parbat (8125 m.), parete Diamir, prima solitaria su un ottomila; Kilimangiaro (5963 m.), prima ascensione del „Breach-Wall“; 1979 K2 (8611 m.), ascensione in stile alpino; salvataggio di Peter Hillary all’Ama Dablam; 1980 Mount Everest (8846 m.) dal Tibet, prima solitaria;

1981 1982 1983 1984 1985 1986 1987 1988 1989 1989/90 1991 1992 1993 1995 1996 1997 1998 1999

Shisha Pangma (8012 m.); Chamlang (7317 m.) Kangchendzönga (8598 m.), parete Nord; Gasherbrum II (8035 m.); Broad Peak (8048 m.) 3 ottomila di seguito; tentativo invernale al Cho Oyu; Cho Oyu (8222 m.), parete Sudovest, stile alpino; prima traversata di due ottomila - Gasherbrum I e Gasherbrum II; Annapurna (8091 m.), parete Nordovest, prima ascensione; Dhaulagiri (8167 m.), sperone Nordest, stile alpino; Tibet-trasversale (Kailash); ascesa fallita del Makalu in inverno; spedizione nel Tibet; Makalu (8485 m.); Lhotse (8511 m.); Monte Vinson/Antartide (4897 m.); viaggio nel Bhutan; viaggio nel Pamir; spedizione nel Tibet (studio dello Yeti); fallito tentativo alla parete Sud del Lhotse (8511 m.); traversata dell’Antartide, attraverso il Polo Sud, a piedi (2800 km.); traversata del Bhutan; „Attorno al Sudtirolo“ (dislivello: 100.000 m.); Chimborazo (6310 m.) in Ecuador; traversata del deserto Takla Makan, Sinkiang; Dolpo, Mustang e Manang in Nepal; traversata longitudinale (in diagonale) della Groenlandia da sudest a nordovest (2200 km.); tentativo traversata Polo Nord, fallito; spedizione nel Tibet; Tibet e Baltistan; Ol Doinyo Lengai in Tanzania; traversata della Mongolia; spedizione nella Puna de Atacama (Ande boliviane); San-Francisco-Peaks/USA (reportage cinematografico); viaggio nel deserto Thar/India;


Agosto - Settembre 2012 | 19

Alpinista ed esploratore Reinhold Messner (Bressanone, 17 settembre 1944) è un alpinista, esploratore e scrittore italiano, di madrelingua tedesca. È salito alla ribalta nel mondo dell’alpinismo per aver riportato in auge l’arrampicata libera in un periodo nel quale era preponderante la progressione artificiale: nel 1968, infatti, si rende protagonista del primo VII grado in libera (seguendo la “linea logica”) al Pilastro di Mezzo del Sass dla Crusc. Il suo nome è legato a innumerevoli esplorazioni e arrampicate ma è

noto al grande pubblico per essere stato il primo alpinista ad aver scalato tutte le quattordici cime che superano gli 8000 metri sul livello del mare, spesso da versanti o in condizioni di eccezionale difficoltà. È considerato uno dei sostenitori del cosiddetto “stile alpino” nelle grandi montagne himalayane. Nel 1978 è il primo uomo a scalare l’Everest senza l’ausilio di ossigeno; mentre nel 1980 raggiunge la medesima vetta in solitaria. Si dedica oggi alla gestione del Messner Mountain Museum.

contatto con i propri limiti non ci può nemmeno essere crescita”, afferma Messner. Dunque, avventura ed eventuale fallimento sono un binomio inscindibile in qualunque grande impresa di montagna, affinché l’uomo possa fare esperienza di se stesso, restituendo al contempo alla montagna il rispetto dovutole. Gli appare altresì vanesio capriccio, l’accanirsi oggi sulla strada battuta verso la cima dell’Everest, grazie all’acquisto di un ‘pacchetto turistico tuttocompreso’, con gli sherpa che ti ‘spingono’, con i punti di ristoro e quelli in cui rifornirsi di bombole d’ossigeno e magari senza un’adeguata preparazione psicologica , ma solo per poter dire di ‘esserci stati’. Il potere della montagna di schiacciare i più deboli o quelli meno preparati, rimane comunque presente e per gli altri non c’è però autentica av-

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009

ventura, né piena consapevolezza. “L’alpinismo non è una necessità, ma un puro piacere, anche se ad ogni passo o presa, si rischia la propria vita. S’innesca una specie di schizofrenia tra la vita e la morte : si va dove si può morire, ma si lotta per restare in vita, utilizzando tutte le cautele possibili, nei limiti dei propri mezzi”, sottolinea Messner, che vuole che capisca bene il concetto che non si va a scalare ‘perché si deve’ o è ‘cosa giusta’, ma perché piace ed appassiona. Non sono mancate le fatiche fino allo sfinimento, l’amputazione di sette dita dei piedi e nemmeno le tragedie personali, come la morte del fratello Gunther sul Nanga Parbat, durante la spedizione del 1970. L’amato fratello, che fin dalla prima giovinezza era stato compagno di cordata di Reinhold, (nascono entrambi come rocciatori) e che con lui aveva compiuto un’impresa di grande rilievo nel 1968, aprendo una nuova via sull’inviolato Pilastro di Mezzo del Sass dla Crusc, non ce la fece, e perse la vita, travolto da una slavina nella valle Diamir, durante la fase di discesa sul Nanga Parbat, dopo un mancato tentativo d’ attaccare la mitica parete Rupal. Dice Messner nel suo libro-intervista ‘La Mia Vita al Limite’, edito dal Corbaccio: “Sono arrivato all’alpinismo d’alta quota per puro caso. Studiavo ancora, quando nel 1969 mi ritrovai a far parte di una spedizione tirolese diretta alle Ande, dal momento che Kurt Schoisswohl, un eccellente scalatore, aveva dovuto rinunciare. In quel periodo la mia aspirazione era l’ingegneria civile. Quando almeno un anno più tardi, dopo una spedizione dall’esito tragico sul Nanga Parbat (dove perderà la vita il fratello Gunther, ndr), e dopo amputazioni subite alle dita dei piedi, feci ritorno all’Università di Padova, ma non riuscii più a ritrovarmi in quello che studiavo. Così diventai alpinista d’alta quota… Intrapresi molti viaggi, guidai anche dei gruppi per potermi finanziare, raccontai le mie esperienze in libri e conferenze, in breve mi ritrovai ad essere il portavoce di una generazione avventurosa di alpinisti e viaggiatori, dotati di mezzi troppo scarsi o conoscenze troppo ristrette per arrivare loro stessi a quelle altezze accessibili solo ad una minoranza. Io intendevo fare esperienza e trasmetterla agli altri. Quello che mi premeva sottolineare erano l’incertezza, quella condizione ondeggiante tra la vita e la morte, e l’abbandono, la mancanza di appigli che l’uomo prova a quelle altezze.” Reinhold Messner, nato a Bressanone e cresciuto in Val di Funes nel 1944, salito alla ribalta nel mondo dell’alpinismo con il suo rilancio dell’arrampicata libera in un periodo in cui era preponderante la progressione artificiale e protagonista del VII grado in libera, rimane a tutt’oggi un ‘libero pensatore’, grande viaggiatore, agricoltore, scrittore, attento studioso della storia dell’alpinismo e ideatore del primo grande museo della montagna in Italia. Prima di congedarmi dalle splendide montagne dell’Alto Adige e dall’ icona vivente dell’alpinismo mondiale, desidero chiedergli se ritiene di aver realizzato la sua vita, al che, mi risponde con un sorriso malizioso :” Ma la vita non è ancora finita…!”.

traversata della South Georgia sulle ombre di Shackleton; spedizione sul Nanga Parbat; Fujiama/Giappone (reportage cinematografico) Dharamsala e deramazioni dell’Himalaya;Gunung Agung / Bali (reportage cinematografico) Nell’Anno Internazionale delle Montagne visita di popoli di montagna dell’Ecuador e ascensione del Cotopaxi (5897 m.) Kathmandu/Nepal: partecipazione al 50esimo anniversario della prima ascesa sull’Everest; viaggio in Franz Joseph Land/Artico;il 1° ottobre inaugurazione della “Günther Mountain School” nella valle Diamir presso il Nanga Parbat/Pakistan traversata in lungo (2000 km.) – a piedi e in solitaria – del deserto del Gobi (Mongolia); documentario sui nomadi TUWA in Mongolia; trekking attorno il Nanga Parbat in Pakistan; ai piedi della parete Diamir vengono seppellite le ossa di Günther Messner, ritrovate dalla popolazione locale. viaggio del Messner-Clan (23 membri) attorno il Nanga Parbat, anche per controllare l’avanzamento lavori del progetto della Fondazione MMF, Messner Mountain Foundation. In novembre/dicembre Reinhold Messner guida una traversata da est a ovest del Hielo Continental Nord (ghiacciaio patagonico). scalata con il figlio Simon nel monte Tassili / Algeria viaggio in Pakistan per le riprese del film “Nanga Parbat” viaggio in Kamchatka arrampicata nel Wadi Rum/Giordania

Museo Firmian (Foto Georg Tappeiner)

Museo Ortles u Ortler (Foto Tappeiner AG)

Museo Ortles (Foto Paolo Zanzi)

Museo Dolomites (Foto Tappeiner AG)

Museo Firmian (Foto Tappeiner AG)

Museo Castel Juval Shiva (Foto Tappeiner AG)

Museo castel Juva castello e val venostal (Foto Tappeiner AG)


20 | Agosto - Settembre 2012 MANTOVA Dal 5 al 9 settembre 2012

Festivaletteratura

Al via la XVI edizione di Festivaletteratura La sedicesima edizione di Festivaletteratura si terrà a Mantova da mercoledì 5 a domenica 9 settembre 2012. In un momento d’inquietudine diffusa, a causa della perdurante crisi economica e del sisma che ha colpito Mantova insieme ad altre città, gli organizzatori del Festival pensano che la cosa migliore da fare sia realizzare il Festival secondo lo spirito degli esordi, nel lontano 1997: Festivaletteratura chiamerà a Mantova autori e lettori, farà vivere la città come luogo di dialogo e produzione di idee e narrazioni, offrirà per cinque giorni suggestioni e letture da mettere a frutto nei mesi a seguire. Contrariamente a quanto avveniva gli anni scorsi, non è ancora possibile oggi fornire una lista definitiva dei luoghi di Festivaleteratura: le istituzioni stanno,infatti, verificando l’agibilità di piazze e palazzi che erano stati individuati come possibili sedi della manifestazione. Per quanto riguarda il programma uno degli eventi più attesi è la festa sull’Orlando Furioso che si terrà tra Palazzo Te e l’ex- Sagrestia della SS. Trinità annessa all’Archivio di Stato. L’idea è di riportare a Mantova questo capolavoro spesso dimenticato a cinquecento anni

dalle prime letture che Ludovico Ariosto ne faceva a Isabella d’Este. La macchina fantastica del poema sarà rimessa in moto chiedendo a oltre quaranta tra scrittori, poeti, artisti, studiosi di varie discipline di raccontare per mezz’ora ciascuno il proprio Orlando Furioso. La favola entra a Festivaletteratura nella ricorrenza del bicentenario della pubblicazione della prima edizione delle Favole dei fratelli Grimm. In una serie di incontri Pino Costalunga chiamerà narratori italiani come Marcello Fois o Michela Murgia, un poeta tedesco come Lutz Seiler, scrittori-illustratori per ragazzi come Simone Frasca, o persone apparentemente lontane dal mondo delle fiabe come Gherardo Colombo a raccontare o a reinventare una favola dei Grimm, per mostrare ad adulti e ragazzi come queste storie - a duecento anni di distanza - continuino a toccarci nel profondo, esprimendo le nostre paure e i nostri desideri più inconfessati. Sul rapporto tra maestro e allievo si giocheranno invece gli appuntamenti di quest’anno dedicati al giallo. A tre tra i più popolari giallisti italiani - Massimo Carlotto, Carlo Lucarelli e Marco Malvaldi - è stato chiesto di scegliere l’autore del pas-

sato sulla cui lettura si sono più esercitati per affinare i ferri del mestiere. Con costante interesse il Festival segue gli autori che si cimentano con la narrazione per immagini. Insieme alla presenza di un illustratore classico come Emiliano Ponzi, di un osservatore a fumetti dell’antropologia degli spazi urbani come Guy Deslile, del giovane autore di graphic novel per adolescenti Sualzo, vanno segnalati gli incontri con Vittorio Giardino e lo storico Gabriele Ranzato sulla genesi delle graphic novel dai docu-

via Baldassarre Castiglioni, 4 Tel. 0376.223989 Fax 0376.367047

A destra dall’alto: Ermanno Olmi, Niccolò Ammaniti e Seamus Heaney

Si è pensato che la cosa migliore da fare fosse quella di realizzare il Festival secondo lo spirito degli esordi

menti d’archivio, e quello con Emmanuel Guibert e Fréderic Lemercier, che compongono i loro libri-reportage mescolando racconto a fumetti, fotografia, inchiesta giornalistica. “E’ ancora possibile la poesia?” è il tema che attraversa in filigrana tutta la sezione dedicata alle scritture in versi e che sarà al centro di uno specifico incontro con due studiosi della lingua e della letteratura italiana come Maria Luisa Altieri Biagi e Pietro Beltrami, coordinati da Daniele Piccini. I poeti italiani ospiti a Festivaletteratura 2012 saranno Cristina Alziati, Pierluigi Cappello, Anna Maria Farabbi, Giulia Perroni e Antonio Prete. Uno speciale focus - germanica - sarà dedicato ad alcuni dei principali interpreti della poesia tedesca contemporanea: Ulla Hahn, Michael Krüger e Lutz Seiler. Il posto d’onore spetta però al premio Nobel irlandese Seamus Heaney, per la prima volta a Festivaletteratura, il cui intervento è previsto nel giorno inaugurale della manifestazione. Libri di scena è la serie di letture che la compagnia del libro coordinata da Luca Scarlini terrà più volte al giorno. Non sono pochi i narratori europei presenti al Festival che affrontano nei propri romanzi temi legati alla controversa eredità storica del Novecento: l’evoluzione dei regimi ex-comunisti, le violenze etniche, le guerre civili, la riduzione della memoria a monumento. Tra questi segnaliamo la romena Gabriela Adamesteanu, il catalano Jaume Cabré, lo svedese Steve Sem-Sandberg, il ceco Jáchym Topol, tra i più giovani firmatari di Charta 77. Proseguono inoltre due dei progetti più consolidati del Festival, dedicati rispettivamente ai nuovi scrittori e alla ricchezza linguistica del nostro continente: Scritture Giovani e Vocabolario Europeo. Ampio spazio viene riservato nel programma di quest’anno alla letteratura israeliana e, più in generale, alla cultura ebraica. Torna a Festivaletteratura Etgar Keret mentre Eskhol Nevo sarà per la prima volta a Mantova. Il marciatore Shaul Ladany racconterà la sua vita straordinaria che lo ha visto da bambino prigioniero a Bergen-Belsen e, al culmine della carriera sportiva, nella squadra olimpica israeliana a Monaco ’72, l’anno della strage provocata dal commando di Settembre Nero. E alla cultura ebreo-americana

fanno riferimento due dei grandi narratori statunitensi presenti al Festival quest’anno, Nathan Englander e Shalom Auslander. La retrospettiva di Festivaletteratura 2012 sarà dedicata al premio Nobel Toni Morrison. Non mancherà quest’anno lo spazio dedicato alla letteratura africana: dal Kenya Ngugi Wa Thiong’o, voce tra le più autorevoli della letteratura africana postcoloniale e più volte candidato al premio Nobel. Dalla Nigeria, l’Africa al femminile di Lola Shoneyin, poetessa e narratrice. Come sempre molto nutrita la pattuglia di narratori italiani presenti quest’anno a Festivaletteratura. Accanto a due maestri come Claudio Magris e Raffaele La Capria, saranno ospiti a Mantova scrittori affermati come Niccolò Ammaniti, Fulvio Ervas, Melania Mazzucco, Michela Murgia,Francesco Piccolo. Sul fronte della saggistica vanno messe in primo piano le presenze di Zygmunt Bauman e di Edgar Morin. Intorno al ruolo dell’Occidente nell’attuale confronto tra le culture verterà l’intervento dell’antropologo francese Jean-Loup Amselle in dialogo con Marco Aime. Nell’ambito della riflessione psicoanalitica si collocano gli interventi sul desiderio di Umberto Curi e di Massimo Recalcati. Per quanto riguarda l’ambito delle scienze e della tecnologia, uno degli incontri più attesi verterà sul bosone di Higgs, con la partecipazione del fisico Gian Francesco Giudice e del blogger scientifico Tommaso Dorigo. L’immunologo Camillo Ricordi illustrerà le più recenti scoperte nella lotta contro il diabete, il biologo Marco Di Domenico racconterà le insidie che si nascondo nella fauna autoctona italiana, Telmo Pievani - con il sostegno di Federico Taddia - tutte le circostanze nella storia del nostro pianeta in cui l’umanità ha rischiato di scomparire. E di animali parlerà – con i ragazzi – anche la scrittrice e zoologa Nicola Davies, mentre l’astrofisico Giovanni Bignami anticiperà ai più piccoli le scoperte scientifiche che ci aspettano nel futuro. Olmi, Kubrick, Bergman: tre maestri del cinema per tre incontri a Festivaletteratura 2012. Ermanno Olmi sarà ospite del Festival per una lunga conversazione sulla sua vita e sulla sua opera. Emilio D’Alessandro, autista e uomo di fiducia di Stanley Kubrick, ricorderà il regista americano attraverso fotografie e aneddoti dal set con il contributo del critico Filippo Ulivieri. Alexander Ahndoril parlerà della figura di Ingmar Bergman con Luca Scarlini. Del mondo del cinema e dei festival, ma più in generale sul costume italiano, converserà Natalia Aspesi con Concita De Gregorio. Uno straordinario dietro le quinte della discografia sarà possibile quest’anno grazie agli incontri con Joe Boyd, il produttore che lanciò i Pink Floyd, e con Camillo Ricordi, Claudio Ricordi e Giovanni Gavazzeni, eredi della casa discografica che ha fatto la storia della musica italiana. Le ultime note sono per gli incontri per ragazzi dedicati allo sport e condotti da Andrea Valente con la partecipazione del presidente della Juventus Andrea Agnelli e il campione di basket Dino Meneghin.



22 | Agosto - Settembre 2012

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Il gruppo Monte-Carlo SBM ha ripreso le attività di gestione dell’Hotel Méridien**** Beach Plaza a Montecarlo con centro remise en forme

SCELTI DA NOI di Marco Morelli

Vacanze in famiglia: benessere anche per i più piccoli Spesso una grande spa con piscina sia indoor che outdoor e un programma intenso di attività sportive rende la vacanza entusiasmante per tutti due pacchetti ad hoc per loro: per la mamma un massaggio al corpo, mentre per la figlia un trattamento beauty viso, con camera principesca “Fürstenhof de Luxe” mentre per papà e figlio rispettivamente un massaggio sportivo e un trattamento specifico per “giovanotti”. Una grande spa con piscina sia indoor che outdoor e un programma intenso di attività sportive rende la vacanza entusiasmante per tutti. Il Best Wellness Hotel Austria Mavida dove design e gastronomia sono al top, pensa ai bambi-

ni…ancora piccoli piccoli: per le mamme e i papà in attesa, è previsto per tutto l’anno un pacchetto di dolci coccole; per la futura mamma è in serbo un massaggio specifico per la gravidanza, mentre per il papà un massaggio del corpo parziale & floating; gli spazi verdi e le terrazze con comode sedute, invitano poi al relax. Bimbi fino a 6 anni in camera con i genitori non pagano nelle seguenti date: 16.05.2012 - 07.07.2012; 25.08.2012 - 04.11.2012 al Best Wellness Hotel Austria Eggerwirt di St Michael nel Salisbur-

ghese. Un ricco programma di attività divertenti dedicate ai bambini a partire dai 4 anni è la proposta del Best Wellness Hotel Austria Stock di Finkenberg, in Tirolo: cinque giorni a settimana sono dedicati a nuoto, grigliate, rafting, canyoning, karaoke con discoteca, giochi all’aperto, bricolage, party in piscina, sfilate di moda. Il nuovo parco giochi è un regno incantato in cui le vacanze passano in un batter d’occhio. (V.B.) Best Wellness Hotels Austria www.bestwellnesshotels.at

A Calvagese, sul lago di Garda, la nuova “Arzaga Spa by Clarins” Immerso nel verde delle colline moreniche del Garda, Palazzo Arzaga è un’antica dimora del XV secolo, trasformata in un resort 5 stelle, dove l’attenzione per i dettagli e la cortesia del personale, perfetto connubio tra “accoglienza e lusso”, ne rappresentano da anni l’elemento distintivo. Tutte le camere sono curate nei minimi dettagli, arredate con oggetti d’arte e caratterizzate da un’atmosfera intima ed elegante. Palazzo Arzaga è soprattutto il luogo dove dedicare a se stessi momenti ricchi di piacere e di relax. E’ meta preferita per golfisti, professionisti e aziende alla ricerca di un luogo incantato per un incentive e meeting, o semplicemente per una fuga dalla vita frenetica della città. La nuova Arzaga Spa by Clarins si estende su una superficie di 400 mq e offre una selezione di trattamenti

Quando la vacanza al mare è ecofriendly

L’Hotel Valverde del gruppo Ricci, affacciato direttamente sul mare e con vista spiaggia da tutte le camere, si trova a fianco del Parco di Levante e vicino alla nuova “spiaggia vegeta-

da single a Fonteverde

Il pluripremiato resort termale di San Casciano dei Bagni ha voluto favorire questa tipologia di clientela creando una tariffa speciale www.fonteverdespa.com

la “dritta”

La proposta dei 27 Best Wellness Hotels Austria si estende anche a loro con trattamenti pensati appositamente

Trattamento con mousse di cioccolato o olio al cocco, impacco orsetto gommoso su lettino sospeso, consulenza make-up per le signorine, reiki per bambini: tante sono le proposte del Best Wellness Hotel Austria Andreus di San Leonardo in Passiria, Alto Adige, uno dei 27 hotel del gruppo BWHA che ha come vocazione il benessere in tutte le sue declinazioni. La spa di 7.000 metri quadrati, l’area sauna di 2.000 metri quadri, il programma fitness quotidiano, le lezioni di yoga e meditazione, nordic walking, animazione per i bambini tutti i giorni (corso di canoying, maneggio all’interno dell’hotel), fanno di questo 5 stelle un paradiso per le famiglie: fino a 5 anni i bambini sono gratuiti e, se in camera con i genitori, a partire da 6 anni pagano 49 euro al giorno. Fino all’11 novembre il pacchetto famiglia regala una notte ogni 7. Sempre wellness formato “mignon” per il Best Wellness Hotel Austria Krallerhof a Leogang, nel Salisburghese, che dedica a mamma e figlia e/o papà e figlio

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Meridien Beach Plaza

le”. Dagli alberi-ombrelloni alle siepi, passando per le cabine, gli spogliatoi e i camminamenti, tutto risponde a un unico comune denominatore: ecocompatibilità. Un nuovo modo, a basso impatto ambientale, di vivere la spiaggia, garantendo la massima sicurezza e fruibilità a tutti i turisti. La località inoltre sventolerà anche quest’anno la prestigiosa Bandiera Blu, riconoscimento internazionale, sinonimo di qualità ambientale e di servizi ai turisti www.riccihotels.it

esclusivi Clarins nonché il Clarins Touch,: formule ricche di principi attivi naturali altamente performanti abbinate a un metodo esclusivo 100% manuale, personalizzato sulle esigenze, per un risultato bellezza immediato. A disposizione degli ospiti anche una piscina interna di 70mq con acqua termalizzata e una esterna. Palazzo Arzaga è il primo Golf Resort italiano che si possa definire tale, in quanto dispone di due campi da golf in loco con uno standard a livello internazionale. La prima gemma di Arzaga è il percorso di 18 buche Championship (6.410 m /7.010 yards), un tipico “Parkland Resort Corse” par 72, che sfoggia una serie di caratteristiche tipiche dello stile di Jack Nicklaus II. La seconda è sicuramente il percorso golf a 9 buche un Inland Liks par 36, il quale è molto rappresentativo del design di Gary Player, conosciuto per essere uno dei migliori “Links Course” designer al mondo. Palazzo Arzaga - Tel 030 680600 www.palazzoarzaga.com

il suggerimento di ANNA MARIA CATANO

Le Terme di Pejo per sorprendere Dopo un anno di intenso lavoro le Terme di Pejo sono tornate per stupire il pubblico. Le soluzioni architettoniche, le scelte tecnologiche e l’attenzione alla sostenibilità hanno restituito un complesso capace di valorizzare le tre fonti e di mettere in equilibrio l’ambiente termale con il paesaggio. Le nuove terme inaugurano un concetto di benessere che va ben oltre l’idea della salute fisica e del benefico ausilio medico-sanitario che le sue tre acque terapeutiche hanno da sempre garantito. La struttura di Pejo è stata pensata per raccogliere la sfida di soddisfare i diversi bisogni della variegata utenza alla quale si rivolge, mantenendo sempre gli standard eccellenti di preparazione scientifica, di qualità della terapia e di accoglienza personalizzata.

Ospiterà sia le nuove aree attrezzate con piscine curative e riabilitative, sia le zone riservate alla fisioterapia, ai massaggi, al fitness e ai trattamenti di bellezza. I tradizionali bagni carbo - gassosi saranno effettuati in un reparto totalmente rivisitato negli allestimenti e nelle tecnologie. Gli ambienti riservati al wellness termale occuperanno un intero piano e avranno lo scopo di completare ogni specifica cura con un piacevole coinvolgimento emotivo, sensoriale e spirituale. Terme di Pejo - Tel. 0463753226 info@termepejo.it

DB e ÖBB: liberalizzazione del mercato ferroviario

Da gennaio 2010 Deutsche Bahn (DB), Österreichische Bundesbahnen (ÖBB) e le italiane TreNord sono operative sul territorio italiano con collegamenti giornalieri tra l’Italia, l’Austria e la Germania. Questa nuova realtà rappresenta la prima impresa ferroviaria che ha rotto il monopolio del trasporto ferroviario in Italia. La tratta principale effettuata dei treni DB-ÖBB EuroCity è tra Verona e Innsbruck/ Monaco (partenza ore 9.02, 11.02, 13.02, 15.02 e 17.02). Un treno EC parte da Venezia SL/ Venezia Mestre/ Padova e uno, EC 84, da Bologna (partenza ore

Costruito proprio ai piedi della maestosa montagna di Le Morne, patrimonio Unesco, il LUX* Le Morne sorge davanti ad una spiaggia di sabbia bianca e ad una laguna turchese, in uno degli angoli più belli dell’isola di Mauritius. A poca distanza dal Black River Gorges National Park dove si può ammirare una grande varietà di flora e fauna tropicale. Semplicità e confort: una filosofia quella dei LUX* Island Resort che propone un lusso creativo, senza eccessi, sempre rispettoso dell’ambiente. E qualche divertente sorpresa: il carrettino dei gelati in spiaggia, cabine telefoniche

A Mauritius lusso creativo

11.46). Dal 31 marzo circola un secondo treno da e per Venezia SL, EC 86, il sabato e la domenica (partenza ore 13.34). La puntualità e la pulizia sono sicuramente i due elementi fondamentali dei treni DB-ÖBB EuroCity. Tutti i biglietti nazionali e internazionali, anche in offerta, possono essere acquistati su www.bahn.com/it, www.obb-italia.com, www. trenitalia.com oppure presso le biglietterie di Trenitalia, le agenzie di viaggio autorizzate DB, ÖBB e Trenitalia, il Call Center DB-ÖBB 02 6747 9578 e il Call Center Trenitalia 892021.

made in England da cui telefonare gratuitamente in tutto il mondo, cuscini e materassoni un po’ ovunque, il cinema all’aperto da godere spaparanzati sotto le stelle. Camere e suite sono circondate da giardini profumati, piscine, una spa, cinque ristoranti dotati di show kitchen, dove cioè è possibile osservare gli chef al lavoro, che servono piatti tradizionali e ispirata all’isola. Wifi ed ampia possibilità di praticare sport acquatici: windsurf, pattini, kayak, vela, snorkelling,diving. Speciale LUX* Le Morne, 9 giorni/6 notti mezza pensione a partire da € 1.570 a persona (quota -30% per prenotazioni effettuate entro 7 giorni dalla data di partenza). www.luxislandresorts.com


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A Porto Maurizio Vele d’Epoca

Assonautica Imperia organizza dal 5 al 9 settembre la 17° Edizione “Vele d’Epoca d’Imperia Panerai Classic Yachts Challenge”

LA MELA DI BIANCANEVE

Il 29 e 30 settembre a Guastalla (RE) a “Piante e Animali Perduti”, un percorso sensoriale tra fiori, piante e frutti dimenticati. Mostra pomologica e pere antiche. Zucche giganti

APPUNTI DI VIAGGIO di Marco Morelli

Palestra a cielo aperto al cospetto di Latemar e Catinaccio E’ la più panoramica palestra che possiate immaginare. Niente muri, niente tetto, niente aria condizionata, solo attrezzi per la ginnastica e il body building collocati nei prati verdissimi alle pendici del Latemar e del Catinaccio, Patrimonio dell’Umanità. A Carezza non si rinuncia alla forma fisica neanche con le temperature torride di “Annibale”, “Caronte” e “Minosse”. Sono passati i tempi in cui bisognava decidere tra la pratica di uno sport all’aria aperta e l’allenamento specifico in palestra con un Personal Trainer. Apre a Carezza il primo Open Air Fitness Center in Italia. Fino al 2 settembre 2012 alla stazione a monte della seggiovia Pra di Tori ci si può allenare con attrezzi da fitness e contemporaneamente godersi lo spettacolo che offre uno dei più bei paesaggi dolomitici, il massiccio del Catinaccio. Tra i molti attrezzi ci sarà anche il nuovo “Rack“, una novità in Italia. Il “Rack“ è una costruzione pieghevole, grande circa 1m³, con il quale è possibile allenare tutti i muscoli del corpo con molteplici esercizi. Un’altra novità è il “TRX“, un semplice attrezzo fatto di

Il Mediterraneo è il nuovo trend per i trattamenti benessere di Hotel e Spa natural style

Agrumi, erbe aromatiche, fiori, olive e acini d’uva!

corde, con il quale allenarsi all’aria aperta. Il “TRX“ è consigliato molto per rocciatori e atleti professionisti. Al cospetto di Latemar e Catinaccio c’è anche l’hotel Moseralm. E’ una location da meditazione. Si può stare in giardino a leggere un libro e a contemplare per ore la natura circostante. Siamo nel cuore delle Dolomiti, montagne che tutti ci invidiano. Viste da qui sono ancora più uniche. Se amate anche il trekking durante la settimana di soggiorno potrete partecipare ad un programma di escursioni. All’hotel Moseralm il costo di un pernottamento con trattamento di mezza pensione e libero accesso alla zona saune – piscina parte da 102 euro a persona in camera doppia. Per info e prenotazioni: Tel. 0471 – 612171 www.moseralm.com

Ingredienti a km zero come gli agrumi e le erbe aromatiche e location uniche dove già il panorama diventa principio di benessere caratterizzano l’offerta di tre hotel cinque stelle È il nuovo trend di hotel e spa sensibili all’Ambiente: trattamenti di bellezza e benessere che sfruttano le potenzialità del territorio unendo le preziose proprietà dei principi attivi di materie prime 100% naturali alle più moderne tecniche manuali. Ingredienti a km zero – come gli agrumi e le erbe aromatiche - e location uniche dove già il panorama diventa principio di benessere caratterizzano l’offerta di tre cinque stelle nel Chianti, sull’isola di Ischia e nella piccola Procida.

Nel Chianti all’hotel LE FONTANELLE di Castelnuovo Berardenga (SI) il centro benessere con piscina riscaldata interna, sauna, bagno turco e idromassaggio si apre su un panorama incantevole: colline dolci e filari di vite, verde a perdita d’occhio e silenzio assoluto. Il lungo Massaggio “latte e miele” con impacco, è un trattamento decontratturante ed ha il potere di sciogliere le tensioni e rilassare i muscoli, aumentare il flusso dell’ossigeno ed eliminare le tossine rendendo i muscoli più elastici. In alcune suite con giardino e patio privato è possi-

bile richiedere l’esclusivo servizio di room spa per godersi nella più totale privacy il proprio momento di benessere (www.hotelfontanelle. com). L’hotel LA SUITE di Procida, la più piccola isola del golfo di Napoli, è immerso nella macchia mediterranea: olivi, limoni e ibiscus colorano il paesaggio. La Spa dell’hotel suggerisce lo Scrub al Limone che viene praticato su tutto il corpo ed esclusivamente con i limoni dell’isola di Procida. Il trattamento, decisamente a Km zero, ha una durata di 25 minuti e prevede un massaggio completo finale agli oli essenziali (www.lasuiteresort.it). Al MEZZATORRE Resort&Spa di Ischia la Thermal Spa propone un percorso autoctono in cui i singoli ingredienti sono raccolti al momento nel giardino a picco sul mare del Resort. Il primo passo del programma prevede un bagno turco nella grotta termale naturale della Spa. Il Sale marino è utilizzato per l’alta capacità esfoliante come ingrediente principale del Bio-esfoliante per il corpo, in cui alle proprietà emollienti dell’olio di germe di grano sono associate frizioni e massaggi realizzati con i limoni del giardino. Dopo una doccia termale è il momento di un massaggio aromatico realizzato con erbe ed aromi mediterranei: dalla lavanda al rosmarino, dalla menta alle foglie di limone. Il risultato è una pelle pulita, levigata, pronta per l’esposizione solare e ricettiva per eventuali ulteriori trattamenti termali(www.mezzatorre.it)

L’eccellenza del riso incontra i vini altoatesini La Notte degli Aromi continuerà online, perché sul sito www.cantinatramin.it si troveranno pubblicate le originali ricette create per l’occasione

il giramondo di ALESSANDRA CAPATO

La dolce quiete del Sambuco A volte non serve andare lontano per godersi una vacanza nella quiete e nel silenzio. Le dolci colline marchigiane, il profilo del Conero e il mare incontaminato sono il posto giusto dove potersi dedicare al relax in un ambiente ele-

In occasione della ‘Notte degli Aromi’ che si terrà il prossimo 11 agosto 2012 presso la Cantina Tramin, due tradizioni care agli intenditori gourmet si esalteranno a vicenda. Nel piazzale antistante la splendida architettura contemporanea della Cantina Tramin, ci sarà la possibilità di degustare una delle più raffinate e pregiate produzioni di riso, quella della Riseria Ferron di Isola della Scala (VR) abbinata a una selezione di etichette provenienti dalla Cantina Tramin, responsabile di alcune tra le più pregiate e premiate interpretazioni del Gewürztraminer. Il Maestro di cucina Gabriele Ferron cucinerà ben otto risotti creando un matrimonio di aromi e profumi con i vini di Cantina Tramin. Ognuno degli otto piatti creati appositamente, saranno serviti in sequen-

gante ma allo stesso tempo semplice. Qui si riesce ancora a sentire il battito della vita rurale e il respiro della terra. Il Sambuco è una dimora di classe dove domina la quiete e dopo una bella nuotata nella grande piscina ci si può crogiolare al sole, protetti nell’intimità da cespugli di rose antiche, mentre lo sguardo va verso l’incontaminata bellezza della campagna a pochi chilometri dal caraibico mare delle due Sorelle. Il Sambuco è il nuovo bed and breakfast, inaugurato da poco a Morrovalle, grazioso borgo vicino Macerata. Per giungere in quest’oasi di tranquillità e armonia, su una collina, si percorre una strada bianca che conduce ad un paesaggio unico. Dall’esterno non si

za a coppie di due piatti caldi ogni ora. L’abbinamento ad alcuni dei migliori vini prodotti dalla Cantina Tramin, dimostra la versatilità delle etichette nate dal lavoro dell’enologo Willi Stuerz, che dal 1995 ha accompagnato verso il successo internazionale

intuisce subito la magia, che invece coglie appena varcato il cancello. La “casa” risplende grazie ad un accurato restauro, condotto da artigiani della zona, che hanno ripristinato l’antica bellezza. All’interno ogni ambiente è diverso dall’altro per dimensione e organizzazione degli spazi ma mantiene quel fascino d’antan impreziosito da dettagli raffinati. A disposizione degli ospiti anche una fornitissiama biblioteca. Le poche stanze sono arredate con grande gusto. I bagni sono piccoli capolavori. La colazione è servita in veranda o nella terrazza nel giardino odoroso di mirto, timo, rosmarino e di rose . Da qui si può partire per piacevoli escursioni a Tolentino e Recanati. www.sambucomarche.it

questa cantina altoatesina. Le anticipazioni parlano di un esotico e inaspettato Risotto al melone e gamberi mantecato al gorgonzola, che sarà arricchito dai profumi intensi del Gewürztraminer Roen Vendemmia Tardiva, grazie al suo fondo mielato e alle intense note di frutta esotica e candita. Corposa ed essenziale la scelta che metterà invece in valore le caratteristiche del Lagrein di Cantina Tramin: un Risotto al Lagrein che sfida nella sua purezza la classicità di questo rosso intenso e pieno, con profumo di viole e more. Grazie al clima dolomitico e alla conformazione dei terreni, i vigneti di Gewürztraminer della Cantina Tramin regalano vini estremamente ricchi di tessitura setosa e minerale, equilibrati ed eleganti, con una vibrante intensità olfattiva che vira dall’aroma

di moscato, ai petali di rose, alle spezie e ai frutti orientali come il litchi in un crescendo di suggestioni che evolvono attraverso gli anni di produzione e affinamento. I migliori vigneti consacrati a questo vitigno si trovano nelle microzone di Söll (Sella) e Rungg (Ronchi), dove il vino diventa ricco e morbido, grazie all’apporto minerale, e i profumi dei grappoli sono salvaguardati dalle condizioni climatiche fresche e alpine. La Notte degli Aromi continuerà online, perché sul sito www.cantinatramin.it si troveranno pubblicate le originali ricette create per l’occasione. Cantina Tramin Strada del Vino 144 Termeno (BZ) Tel 0471 096633 info@CantinaTramin.it www.CantinaTramin.it

La Freccia Gialla debutta sulla Piombino-Portoferraio

Fino al 17 settembre, Elba Ferries, del Gruppo Corsica Sardinia Ferries, offre un collegamento veloce per passeggeri e auto, grazie alla messa in linea dell’HSC Corsica Express Seconda che può trasportare 535 passeggeri e 150 auto e raggiungere una velocità di 36 nodi. Se il turista potrà approfittare di una tariffa a partire da 29 euro, a tratta, per 1 passeggero e un’auto, i residenti dell’Elba potranno viaggiare con la Freccia Gialla, con tariffe a partire da 5 euro per il passeggero senza veicolo e a partire da 20 euro per il passeggero e un’auto al seguito, a tratta. La Compagnia farà la spola tra l’Isola e il Continente 12 volte al giorno.


24 | Agosto - Settembre 2012

Harley-Davidson: accessori per la casa

ABITARE di Barbara Gazzi

TENDENZE Da oggi è possibile emulare i grandi chef della televisione, preparare gustosi cibi e stupire i vostri ospiti, con un piccolo semplice aiuto, una padella antiaderente al 100% e antigraffio. Con il design innovativo di Stonewell si combina il veloce riscaldamento dell’alluminio con la superficie solida della pietra che immagazzina il calore e, gradualmente, lo rilascia nel cibo, permettendovi di cucinare a temperature più basse. Il cibo si cuoce in modo uniforme senza perdere sapore. La tecnologia di Stonewell, unisce il meglio di tutte le pentole in una singola padella. Possiede la durata dell’acciaio inossidabile, l’antiaderenza e la grande conducibilità dell’alluminio… e

Cucina tradizionale... tecnologia Stonewell! anche la ritenzione del calore del ferro fuso. Potrete cucinare in modo più salutare, infatti, non occorre aggiungere olio o altri grassi. Con le normali padelle i succhi naturali del cibo fuoriescono e rimangono in superficie. Stonewell cuoce il cibo esternamente, mantenendone i succhi all’interno. Stonewell è stata ideata proprio per esaltare il sapore del vostro cibo. Aspettiamo le foto dei tuoi menu!

VIAGGIO NELL’ARREDAMENTO

Sughero per la “Serpentine Gallery” Inaugurato lo scorso 1 giugno, alla presenza eccezionale di oltre 135 giornalisti, il Padiglione della rinomata Serpentine Gallery di Londra, rivestita di sughero da Amorim. La leader indiscussa del mondo del sughero ha fornito per l’installazione più di 80 m3 di sughero, utilizzati in tutto lo spazio sotterraneo del padiglione. Dal 2000 la Gallery commissiona ogni anno ad architetti di fama internazionale l’allestimento di un padiglione che metta il luce la pratica architettonica contemporanea. Il Serpentine Gallery Pavilion è considerato un punto di riferimento annuale per il mondo dell’architettura e che attrae una media di 250mila visitatori l’anno. “Sono molto soddisfatto – è intervenuto in apertura António Rios de Amorim, Presidente di Corticeira”. Il padiglione progettato da Herzog & de Meuron e Ai Weiwei è un salotto circolare, rivestito di sughero, con una complessa struttura multi-livello, dove 108 pezzi di mobili in agglomerato di sughero espanso sono sparsi ad arte. Questi pezzi sono stati disegna-

Dal 2000 la Gallery commissiona ogni anno ad architetti di fama internazionale l’allestimento di un padiglione che metta il luce la pratica architettonica contemporanea.

ti da Ai Weiwei e di Herzog e de Meuron appositamente per questo scopo e sono stati intagliati a mano dai tecnici specializzati di Amorim Isolamentos sotto la supervisione del team di architetti. “Abbiamo scelto questa materia prima – spiegano gli architetti Herzog & de Meuron and Ai Weiwei – perché il sughero è un materiale naturale con qualità tattili meravigliose ed è inoltre estremamente versatile per essere scolpito, tagliato, sagomato e formato”. “E’ un grande orgoglio – spiega Carlos Santos, ad. Amorim Cork Italia – vedere ancora una volta il sughero protago-

nista di importanti contesti artistici internazionali. Si tratta di una grande opportunità per evidenziare al mondo che il sughero è davvero il materiale hi-tech del 21° secolo. Il sughero è un’opera d’arte della natura e quando finisce nella mani degli artisti diventa arte allo stato puro”. Non è la prima volta che il sughero Amorim viene scelto da architetti e designer come materia prima ideale per le loro creazioni. Esso infatti è stato scelto come stimolante materia prima per un gruppo di creativi designer internazionali coinvolti da Amorim ed Experimentadesign nella creazione di una collezione di oggetti-

stica in sughero battezzata con il nome di “Materia”, e in sughero, inoltre, sono i pavimenti della Sagrada Familia, la celebre Basilica di Barcellona progettata da Antoni Gaudì e dichiarata nel 1984 Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Oltre alla produzione di chiusure per l’enologia il sughero è oggi ampiamente utilizzato in diverse applicazioni, dalla bioedilizia all’arredamento, dall’abbigliamento alla meccanica e all’aeronautica spaziale. Gli stabilimenti Amorim in Portogallo, inoltre, riciclano anche la polvere di lavorazione e la trasformano in materiale combustibile per la produzione di energia. Il Serpentine Pavilion 2012 è già stato acquistato da Usha e Lakshmi N. Mittal ed entrerà loro collezione privata dopo la chiusura al pubblico prevista il 14 ottobre 2012.

E’ tempo di grigliate C’era una volta…

Il mondo di Hello Kitty Ognuno di noi prima o poi si è imbattuto nel divertente mondo di Hello Kitty, borsine, bracciali, coperte e molte altre cose ancora, in anteprima arrivano anche novità in cucina! Moderna e dal tocco pop, la cucina realizzata con la linea CLASSIC della collezione di piastrelle in ceramica Hello Kitty è fatta per non stancare mai. Eleganza, stile e freschezza sono garantite dall’inconfondibile faccino di Hello Kitty che strizza l’occhio alla vita e riempie l’ambiente di allegria. Per poter visionare tutte le proposte visita il sito www.gammadue.com/hellokitty

Comincia a soffiare una leggere brezza estiva e impazza la voglia di stare all’aria aperta, di organizzare un barbecue in giardino e trascorrere del tempo tra amici. Perché non farlo con un tocco d’originalità? Per appassionati del marchio, puristi del design e collezionisti di oggetti unici, Harley-Davidson propone la nuova linea di accessori per la casa Summer 2012. La nuova collezione è disponibile presso i concessionari Harley-Davidson: www.harley-davidson.it Presentiamo alcuni dei prestigiosi articoli che potrete presto mostrare nelle vostre case. Bar & Shield Logo Ice Cube Tray (Cod. 96961-12V) Stampo per ghiaccio in silicone che ospita 10 cubetti a forma di logo Bar & Shield, tributo al mondo Harley-Davidson. Prezzo 16,00 Euro. NEWS Silicone BBQ Mitt (Cod. 96958-12V) Guanto in silicone per barbecue. Può resistere fino a 670° di calore continuo e 930° per tempi più brevi. Disponibile in nero con stampa Harley-Davidson, prezzo 27,00 Euro. BBQ Tool Set (Cod. 96957-12V) Set di tre utensili da barbecue realizzati in 80% metallo e 20% plastica: comprende pinza, forchetta e spatola. Le impugnature sono una replica della manopola dell’acceleratore, simpatico richiamo al mondo Harley. Non mancano laccetti per appendere gli utensili. Misurano 17’’- 18’’ e sono utilizzabili in lavastoviglie. Prezzo 81,00 Euro. Wood and Marble Cheese Board Set (Cod. 96956-12V) Vassoio in bambù con tagliere in marmo. Il cassetto scorrevole contiene quattro utensili per formaggio con impugnatura in legno: coltello da formag-

gio a doppia punta, coltello da formaggio duro e due coltelli per spalmare. Scritte al laser decorano vassoio e impugnature, prezzo 94,00 Euro. Retro Metal Cooler (Cod. 96972-12V) Fedele replica di una borsa termica degli anni ’50. La struttura è in metallo di pregiata qualità, impreziosita da angoli cromati, maniglia cromata e barra di chiusura. Sul lato sinistro è integrato un apribottiglie. Le stampe richiamano il gusto retrò della proposta. Misura 11½’’ x 9’’ x 12’’.Prezzo 188,00 Euro. Vintage Logo Ceramic Mug (Cod. 96945-12V) Allegra tazza in ceramica da 15 oz. Grande protagonista è la stampa vintage a colori, filo conduttore della collezione. Utilizzabile in lavastoviglie e nel forno a microonde. Prezzo 24,00 Euro. Barrel End Wooden Sign (Cod. 96969-12V) Insegna in legno ispirata al coperchio di un vecchio barile. Stampe HarleyDavidson dal sapore vintage regalano un tocco di originalità a questa nuova proposta per la casa. L’accessorio offre una staffa per l’installazione. Made in USA, prezzo 160,00 Euro.

RENDERE UNICA LA PROPRIA CASA

Evolution di Oikos Tempo di investire in sicurezza, proteggere la nostra casa da intrusi non graditi, per farlo non doppiamo pensare solo a scomodi lucchetti e brigosi catenacci, possiamo farlo con arte. L’eleganza del color tabacco e delle venature del rovere. Su una porta blindata. E’ Evolution di Oikos Venezia Srl. Si chiama Legno Vivo la linea di rivestimenti che garantisce fino a 15 anni la verniciatura dei pannelli di porte blindate esposte agli agenti atmosferici. Legno Vivo è in rovere spazzolato ed è stata studiata per le linee di porte blindate Evolution e Tekno che possono così contare su 6 nuove tinte: madreperla, bianco gesso, grigio aga-

The Australian Barbecues - Novità 2012 - Turbo Classic ed Elite Corpo e cappa sono interamente a doppia camera, questo particolare isolamento non permette al calore generato dai bruciatori di essere disperso, garantendo il minor consumo di gas. L’accensione integrata permette di regolare con facilità la temperatura delle griglie e delle piastre, aiutando a “non carbonizzare” la carne e quindi ad avere una cottura sana. Le griglie a “V” capovolta riducono il contatto con il cibo al minimo permettendo una miglior cottura priva di grassi ed una facile pulizia delle griglie. Il vassoio raccogligrasso, le piastre e le griglie sono comodamente lavabili in lavastoviglie. Piastre, griglie e griglia scaldavivande sono certificati per idoneità al contatto alimentare. Prezzo a partire da 1.408,00 euro iva inclusa . La Serie Turbo Basic Australiana Il barbecue Turbo Basic è dotato di una nuova cappa in acciaio inox a doppia camera, accensione integrata, corpo, pia-

ta, grigio piombo, quercia antica e tabacco. La linea di blindate Evolution è certificata antieffrazione estendibile fino alla classe 4,isolamento acustico estendibile a 45 dB, resistenza al fuoco fino a EI60, resistenza all’aria 4, all’acqua 5A e vento 5C. Con il pannello di rivestimento Legno Vivo, le prestazione termiche di serie U=1,5 diventano estendibili a a 0,94. E’ possibile integrare la porta blindata Evolution con una boiserie esterna; maniglione step coordinato, classe 3 antieffrazione, 45 dB di isolamento acustico e isolamento termico da U=1.5 a 0.71.

stre e griglie smaltate-porcellanate ed è funzionante con roccia lavica o mattonelle ceramiche. Il barbecue Turbo Basic è accompagnato da un carrello in legno di faggio, certificato FSC, made in Italy, disponibile due versioni:Carrello standard, Carrello deluxe. Optional: Friggitrice e piano cottura tripla corona. Ricambi garantiti 15 anni! A partire da 1.346,00 euro iva inclusa . Turbo 3 Basic Con roccia lavica. Griglie piastre in ghisa. Superficie di cottura: 65 x 49 cm potenza 15,6 kw. Certificato GPL e metano e di idoneità al contatto alimentare. Turbo 4 Basic Con roccia lavica. Griglie piastre in ghisa. Superficie di cottura: 80 x 49 cm potenza 20,8 kw. Certificato GPL e metano e di idoneità al contatto alimentare. Turbo 5 Basic Con roccia lavica. Griglie piastre in ghisa. Superficie di cottura: 100 x 49 cm potenza 26 kw. Certificato GPL e metano e di idoneità al contatto alimentare.


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stile libero di ANTONIO SCOLARI

Un autunno a colori Con largo anticipo sono stati decretati i trend del prossimo autunno, ma dato che tra breve si entra nel vivo della stagione, è tempo di anticipazioni che presto diventeranno realtà e che nei negozi già si cominciano a vedere. Per l’uomo che vuole essere sempre al passo con i tempi, gli stilisti hanno unanimamente creato capi che bene si addicono al dandy del nuovo millennio. Si perché è proprio questa la tendenza che contraddistingue chi è alla moda, con tocchi e abbigliamento che aiutano con disinvoltura a indossare colori ed accessori, un tempo banditi dal guardaroba maschile. I toni che saranno tra i più gettonati sono i neutri e i nudi, ma anche quelli dei colori vibranti come, il corallo, il giallo ocra o il verde. Per quanto riguarda le forme, sono avvolgenti e morbide, in particolare per la maglieria che rimane la protagonista con stampe eccentriche e con allacciature origi-

E il pensiero già corre alla moda per ottobre… Anche se ci troviamo proprio nel pieno dell’estate e ci stiamo godendo la spiaggia, il sole e il mare, non è mai troppo presto per pensare a quali saranno i capi di tendenza per la prossima stagione fredda. Un argomento, quello delle tendenze moda autunno inverno 2012 2013, che sicuramente piacerà alle fashion addicted più curiose. E allora diamo una sbirciatina alle nuove proposte! Uno dei punti piu forti del guardaroba femminile per la prossima stagione sarà la presenza di tessuti e fantasie maschili. Anche le forme saranno creativamente contaminate da dettagli e da linee maschili. Dalle nuove collezioni autunnali arrivano dunque maxi cappotti, completi con pantaloni (spesso lunghi ed ampi), cravattini e bretelle. Attenzione ragazzi: non lamentatevi per i possibili furti nei vostri armadi! Come sostiene Giorgio Armani “ se c’è un colore del quale non si potrà mai decretare la scomparsa, quello è il nero”. Infatti il nero, dopo essersi un po’ defilato dalle passerelle delle precedenti stagioni, quest’anno ritorna come colore immancabile nel guardaroba femminile. E fra tante, anche la formidabile collezione di Christian Dior risulta dominata da questo colore, dove il total black lascia spa-

nali. L’effetto che gli stilisti vogliono creare con le loro collezioni è quello di un uomo un po’ eclettico e con quel british style che conferisce carattere e personalità. Per chi vuole l’eleganza, il su misura è il massimo per gli abiti della sera ma anche per quelli da giorno, che si differenziano per le giacche slim e i pantaloni stretti, con il doppiopetto che si riafferma e rimane trendy. Per un lusso discreto, dove il messaggio forte non è l’apparire, la pelle e il pelo sono i protagonisti di capi che non possono mancare e che aiutano ad affrontare meglio il freddo inverno.

FASHION STYLE di Vittoria Bisutti

zio alle aperture giocando con Che sia vera o ecologica (meglio spacchi sensuali che tagliano le sintetica), è proposta in innumegonne, con tubini con scollaturevoli versioni e colori. Dal più re a V e top peplum dalla strutclassico capospalla a particolatura importante. Gli altri colore capace di arricchire giacche e ri must della moda autunnale abiti, ma anche accessorio di tendel 2012 che si affiancheranno denza come borsa, stivale, o colall’intramontabile nero saranno lana. E non dimentichiamoci dei tonalità forti, decise e ben mixacari semplici comodi jeans. te: arancione, fucsia, giallo limone, ocra, verde, bluette e viola, che diventa a volDalle nuove collezioni autunnali te bordeaux. Gli altri arrivano maxi cappotti, completi con marchi hanno presentato tinte unite pantaloni, cravattini e bretelle. su tessuti a balze con effetti grafici optical, Attenzione ragazzi: non lamentatevi tra i colori torna il per i furti dai vostri armadi! bordeaux. Altri hanno presentato vestiti decorati con veri e propri dipinti, quasi acquarelli. Il tweed torna in Per la prossima stagione è prevoga ma in versione elegante, alvisto un super ritorno dei jeans cuni disegni ricordano i fumetlarghi che saranno il vero moti. Altri stilisti prediligono l’audello trendy che potrebbe quasi sterità in linea con i tempi che far scendere gli slim dal loro piecorrono con tanta lana, cappotdistallo. E gli accessori? Protegti larghi e tra i colori il blu oltregersi dal freddo sarà particolarmare. Le stampe floreali coloramente semplice perchè, a quanto no i tessuti autunnali. Ancora pare, potremo contare non solo pantaloni a campana, gonne su sciarpe e guanti ma anche su lunghe e femminili con decovoluminosi cappelli(magari poi razioni floreali. Rimane alla rida riadattare per gli outfits di tutbalta sulla passerella la pelliccia ti i giorni). Le cinture saranno le che, a quanto pare, non ha alcubenvenute per impreziosire gli na intenzione di cedere terreno. abiti e per sottolineare le forme.

UN MARCHIO, UNA STORIA Affermatasi con il proprio nome Alberta Ferretti, da sempre apprezzata per l’eleganza e la raffinatezza dei suoi capi, oggi la griffe fa capo al gruppo Aeffe che opera a livello internazionale nel settore della moda e del lusso ed è attivo nella creazione, nella produzione e nella distribuzione di un’ampia gamma di prodotti che comprende prêt-à-porter, calzature e pelletteria, lingerie e beachwear. Un gruppo che sviluppa, produce e distribuisce le proprie collezioni, con i marchi “Alberta Ferretti”, “Moschino” e “Pollini”, e quelli di cui è licenziataria, come “Jean Paul Gaultier”, “Blugirl” e “Authier”. Inoltre ha concesso in licenza a primari partners la produzione e la distribuzione di ulteriori accessori e prodotti, con i quali completa la propria offerta (profumi, linee bimbo e junior, caschi, orologi e occhiali). L’attività viene avviata nel 1972 dalla stilista Alberta Ferretti, che nel 1980 costituisce la Aeffe Spa, attualmente quotata alla Borsa di Milano. La prima collaborazione con altre griffe è nel 1983 con Moschino, che poi acquisisce in seguito alla scomparsa del suo fondatore, estendendole successivamente ad altri brand con i quali ha

Sono il vero must have della stagione estiva 2012

Raffaella di Montalban propone nuance marine Dal blu delle lunghe notti estive ai riflessi cristallini delle isole caraibiche. Queste le nuance proposte dalla collezione Raffaella di Montalban Luxury Frame per l’estate 2012. I rinomati occhiali-gioiello sono il vero must have della stagione estiva 2012. Completamente realizzati a mano, in Italia, gli occhiali Raffaella di Montalban sono tutti pezzi unici, numerati al laser. L’originalità del design si abbina quindi all’unicità del prodotto, portatore di una storia personale ed inimitabile, riconoscibile in ogni dove, vero oggetto di culto.

Per una donna che quest’estate sceglie di farsi trasportare dalla bellezza e di farsi riconoscere per eleganza in ogni occasione, le creazioni Raffaella di Montalban uniscono al meglio arte e fine jewellery, design e fashion. www.raffaelladimontalban.com

Nonsolonero ma...

Tonalità forti, decise e ben mixate: arancione, fucsia, giallo limone, ocra, verde, bluette e viola

instaurato rapporti consolidati e duraturi. Il gruppo a capo della omonima famiglia e con sede in provincia di Rimini e con filiali e controllate in tutto il mondo, rappresenta una delle eccellenze italiane che hanno fatto grande la moda del nostro paese, con un giro d’affari di circa 300 milioni di euro e 1300 dipendenti. www.aeffe.com

Scarpe davvero perfette per chi vuole essere trendy Miuccia Prada presenta per l’autunno inverno 2012-13 modelli appariscenti e colorati perfetti per tutte le donne che amano questo stile da principessa cyber. La scarpa cult è sicuramente il sandalo colorato, impreziosito da disegni e applicazioni. I nuovi sandali Prada sono open toe, presentano il tacco altissimo, ma per fortuna non a spillo, e sono di ispirazione anni Settanta. Questi sandali sono disponibili in vari modelli, abbiamo quelli in pelle dalla finitura metallizzata opaca e quelli in vernice, i primi sono decorati con fiorellini fatti con pietre e cristalli, i secondi invece con fiori stampati e disegni stilizzati.

Per le ragazze che amano le calzature alte e dal design futuristico Prada propone dei modelli in pelle con pietre e cristalli cuciti in modo da formare dei disegni. Queste scarpe presentano le fibbie incrociate sulla parte frontale e il tacco altissimo e quadrato. Sono davvero affascinanti, scarpe perfette da abbinare ad un tubino classico, a dei jeans o magari ad un tailleur. Chi ama il “less is more” può optare per le francesine color block, un modello più semplice rispetto a quelli visti in precedenza ma che hanno la stessa impronta futuristica e lo stesso tipo di tacco, solo che non ci sono decori, pietre e disegni. Queste scarpe presentano la parte davanti, punta e

plateau, colorata e la parte posteriore in nero, sono disponibili in bianco, viola e arancio. Le scarpe flat di Miuccia Prada sono molto eccentriche e somigliano molto alla calzatura cult di Marni, il boot in stile carro armato che Consuelo Castiglioni inserisce in tutte le sue collezioni. Questo modello è realizzato in pelle o in vernice,è disponibile in tinta unita o in color block ed è disponibile senza tacco o con un piccolo tacchetto quadrato e piatto. Scarpe perfette per chi vuole essere trendy anche nella vita di tutti i giorni.



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Un libro di Filippo Disanto

DA LEGGERE

“Tom Tjaarda uno stilista d’oltreoceano”

di Serena Maioli

Elvia Grazie e Antonio Prade

“Senza ragione” E’ presente nelle principali librerie il libro di Filippo Disanto dedicato ad uno dei maggiori stilisti e designer di automobili degli ultimi tempi. Tom Tjarda: un americano, torinese di adozione che nella sua vita divisa fra Detroit e Torino ha vissuto i momenti più salienti di un’epoca che stava forgiando l’idea del gusto e dello stile in campo automobilistico e non solo. La vita in un romanzo, il romanzo di una vita che farà sognare non solo i tanti appassionati di auto e affini ma incuriosirà i molti che oggi più che mai ricercano nelle mode e nello stile degli anni ’60, ’70 quel desiderio di “nuovo” che in parte forse oggi sentiamo di avere perso. La moda, la televisione, il cinema, la musica e il design guardano al passato e lo riscoprono, si ispirano a quegli anni che forse vissuti inconsapevolmente oggi ci parlano di ideali ed entusiasmo: materia preziosa ai nostri giorni. “E’ un libro da leggere in un boccone, anche al contrario “ si legge nella quarta di copertina….. Ogni capitolo è una storia fra le tante di Tom Tjaarda, un ragazzo che sul finire degli anni cinquanta, divenuto architetto a Detroit, fa un viaggio in senso inverso rispetto ai tempi ed emigra verso l’Italia a bordo di una nave ospedale. Tom, figlio di John Tjaarda, ingegnere aeronautico progettista di automobili, nonché spia americana part–time diventa designer alla Ghia e la sua vita s’intesse di avventura col suo susseguirsi di progetti per macchine fantastiche, esperienze nelle più grandi fabbriche automobilistiche e l’incontro professionale e amicale con i personaggi che hanno lasciato, come lui, un segno in un’epoca di grande fermento creativo. Pininfarina, Alejandro De Tomaso, Enzo Ferrari, l’amicizia sui campi da sci con Giugiaro e sullo sfondo i lavori di Italia 61 con gli architetti Isola e Gambetti: Filippo Disanto ci fa scoprire con indole indagatrice ed empatica personalità, vizi e virtù di un epoca attraverso la sinuosità di una narrazione che scorre proprio come

l’armonia di una linea d’automobile. Automobili che hanno fatto sognare una generazione e continuano a fare sognare col fascino indiscusso dell’arte legata alla materia - auto e personaggi protagonisti della storia di Torino e dell’Italia degli anni d’oro. Un regalo originale e prezioso per chi ama Torino e la bella lettura. (C.G.) Edizioni Accademia Vis Vitalis www.accademia-visvitalis.org www.a3v.it Tom Tjaarda nasce nel 1934 a Detroit da una famiglia di origini olandesi, è figlio di John Tjaarda, molto conosciuto per la creazione della Lincoln Zephir. Tom sviluppa sin da piccolo una vera passione per il disegno, ma sarà una casualità che lo porterà in Italia come designer di autovetture, in particolare a Torino, città che non ha mai abbandonato. Ha lavorato per Ghia, Pininfarina, De Tomaso, Fiat, Rayton Fissore disegnando le linee di alcune tra le auto più famose di tutti i tempi: la De Tomaso Pantera, le Ferrari 330 e 365 California, la Fiat 124 Spyder, ed il primo SUV moderno, la Rayton Fissore Magnum 4x4. Persona curiosa e sempre proiettata nel futuro, ha disegnato la monorotaia di Italia ’61 e realizzato anche numerosi progetti in svariati campi, che spaziano dall’arredamento, alle macchine per la pulizia industriale, alle abitazioni.

Tom Tjaarda ha disegnato le linee di alcune tra le auto più famose di tutti i tempi

Sarà il titolo, l’incipit, l’immagine della copertina. Certi libri ti chiamano, è un’alchimia difficile da spiegare. Provi a fingerti la protagonista. Rinchiusa in 80 metri quadri, in prigione senza essere carcerata. Una vita da consumare tra quattro mura, un giorno dopo l’altro, perché una malattia crudele ti tiene lontana dal mondo. Ogni giorno compi gli stessi gesti, riempi le ore leggendo vecchie lettere. Anche quella che ti ha scritto tua cugina, prima di imbottirsi di pillole e levarsi dal mondo. Il suo ultimo pensiero è stato per te. Ti ha chiesto scusa

di quel gesto, per lei inevitabile. Pensi che non la vedrai più e il pensiero è inaccettabile. Tutta la sua vicenda umana non può chiudersi in un freddo dispaccio di polizia. Chi ha deciso del suo destino quasi a tavolino? Ci vuole passione e coraggio per uscire dal nido protetto di quella casa-prigione. Bisogna affrontare gli sguardi e il giudizio della gente che è solidale con l’handicap ma meno con il disagio psichico. Quello fa paura, è meglio prenderne le distanze. E qui nasce il dubbio. Quando si è ultimi tra gli ultimi, quando

la tua parola non conta nulla, ha senso mettersi contro il potere costituito? Una persona sana di mente non lo fa, perché le battaglie perse in partenza non giovano a nessuno, ci rimette solo il più debole. Ma Norma è ‘pazza’, talmente scollegata dalla realtà da credere che per principio ci si debba battere per una causa giusta, costi quel che costi. Solo questi invincibili idealisti possono davvero cambiare il corso delle cose. La loro battaglia di civiltà è per tutti e la novità è che è contagiosa. Un libro che mette a nudo i segreti inconfessabili della provincia e del potere costituito, della giustizia che non sempre, come vorrebbe la regola, è davvero uguale per tutti.

“1982. Il mio mitico Mondiale” Chi non ricorda il miracolo Paolo Rossi? A distanza di trent’anni da quel mitico 1982, Paolo Rossi ripercorre i giorni che hanno cambiato la sua vita e che lo hanno reso eterno. Quei giorni che ci hanno tenuti inchiodati davanti al televisore. Aneddoti e ricordi si intrecciano a emozioni, paure, sensazioni. Fino alla finalissima ItaliaGermania. Un Mondiale rimasto nel cuore degli italiani che, dopo il racconto di Paolo Rossi, fanno sentire la loro voce, i loro ricordi, le loro emozioni. Un libro che è insieme la confessione di un grande campione e la testimonianza di quegli italiani che ancora hanno impresso nel loro cuore l’esultanza del presidente Pertini e l’urlo indimenticabile del telecronista Martellini: “Campioni del mondo! Campioni del mondo! Campioni del mondo!”. Paolo Rossi, in

arte Pablito, il 1982 e la vittoria del Mondiale spagnolo. Questo trittico magico è il protagonista del libro “1982 - Il mio mitico Mondiale”, scritto dall’ex campione di Vicenza e Juventus, ma soprattutto della Nazionale e ora commentatore sportivo. «L’idea è stata di mia moglie. Rimaneva stupita ogni volta che la gente mi fermava per strada per ringraziarmi del Mondiale dell’82. Nessuno avrebbe giocato mille lire su quell’Italia, eppure vincemmo contro le migliori squadre al mondo in quel momento». «La mia vita – ricorda Rossi – cambiò in pochi giorni. Fino al 28 giugno ero un derelitto, ma poi……». Poi Pablito fece sognare gli italiani con i suoi gol. Indimenticabile la tripletta con cui stese il Brasile. «In quella Nazionale ci siamo voluti veramente bene, trovo delle analogie con quella attuale».

VISTI PER VOI di Marzio Pecchioli

A QUALCUNO PIACE CALDO

BUONO - A qualcuno piace caldo è stato il film che ha lanciato Marilyn Monroe, destinata a diventare una delle icone del XX secolo. Commedia americana tra le più brillanti, diretta da un grande Billy Wilder che vede la partecipazione di Tony Curtis e Jack Lemmon. Il mito della Monroe non è mai tramontato. Bionda, bella da far andare in brodo di giuggiole molti uomini, occhi stupendi e labbra rosse lucenti sono stati i suoi segni caratteristici e nessun’altro sarebbe mai stato in grado di offuscarli. REGIA: Billy Wilder INTERPRETI: Marilyn Monroe, Tony Curtis, Jack Lemmon

Chernobyl Diaries

La cosa

Le iene

The Blues Brother

DISCRETO - Un gruppo di ragazzi va a Chernobyl, meta del turismo estremo. La città russa, 26 anni fa, fu protagonista del drammatico disastro nucleare e, a causa dell’elevatissimo voltaggio radioattivo la zona dovrebbe essere deserta, ma non è così. Qualcosa è sopravvissuto. Oren Peli visita lo zombie-movie e confeziona un film dalle atmosfere cupe e soffocanti, ambientato in una ex Urss che dopo la catastrofe non è cambiata affatto, dimostrando di essere un inferno vivo e minaccioso più che mai.

DISCRETO - L’Antartide, con i suoi paesaggi desolati, gli immensi e infinti ghiacci è considerato uno dei luoghi più cupi e solitari del pianeta. Eppure qualcosa sotto vive. Un team di scienziati, infatti, rinviene nelle profondità un blocco di ghiaccio al cui interno è conservato un corpo alieno. La creatura si sveglierà investendo la base degli studiosi e seminando panico e orrore tra di loro. Prequel di quel The Thing di Carpenter, che nonostante gli straordinari effetti speciali, non sfondò al botteghino.

OTTIMO - Il capolavoro di Quentin Tarantino compie 20 anni e per celebrarne l’anniversario, viene riproposto sul grande schermo. Con questo film Tarantino fece il suo esordio, ma era come se fosse già stato un maestro. Il suo stile venne immediatamente ammirato e apprezzato da tutti i cinefili e i critici incalliti, formando eserciti di fans e seguaci. Il regista ha descritto il suo cinema così: “O si odia o si ama”. Direi che sulla seconda non ci sono dubbi, del resto, sarebbe davvero difficile.

REGIA: Brad Parker INTERPRETI: Devin Kelley, Jonathan Sadowsky, Olivia Dudley, Jesse McCartney

REGIA: Matthijs Van Heijningen Jr. INTERPRETI: Mary Elisabeth Winstead, Joel Edgerton, Jonathan Walker

REGIA: Quentin Tarantino INTERPRETI: Harvey Keitel, Steve Buscemi, Tim Roth, Michael Madsen, Chris Penn

BUONO - Ritorna sugli schermi un classico degli anni ’80, The Blues Brothers. Vero e proprio cult della commedia-demenziale, il film rese celebri Dan Aykroyd e il mitico John Belushi. Jake Blues e il fratello Elwood credono di essere in missione per conto di Dio, e, riorganizzata la band, daranno un concerto per beneficienza mentre alle loro calcagna si insidia la polizia, una banda di musicisti, un bar-man e un gruppetto di nazisti. Icona del genere e imperdibile per chi ha sempre amato questa coppia. REGIA: John Landis INTERPRETI: Dan Aycroyd, John Belushi, Kathleen Freeman


28 | Agosto - Settembre 2012

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Il 16 settembre all’Arena i Modà saliranno sul palco assieme all’Orchestra www.eventiverona.it

SPETTACOLI di Federico Martinelli

Si prospetta come un’estate a tutto rock, quella che Eventi ha organizzato al Castello Scaligero di Villafranca. Nell’arco di un mese si alterneranno su uno dei palcoscenici più significativi delle estati musicali, alcuni dei gruppi più noti nel panorama della musica pop e rock. Dopo la performance degli Iggy and the Stooges, il 3 agosto sarà il turno dei Placebo, effervescente gruppo con quindici anni di storia alle spalle, sei album in studio, 11 milioni di copie vendute nel mondo e un successo planetario che non ha stancato; un trio ormai fondamentale nella storia recente del rock inglese. Del concerto non si hanno ancora anticipazioni ma bastano i recenti numeri a confermare che si tratterà di un sicuro successo: Brian Molko e i suoi Placebo, tra il 2008 e il 2010, hanno portato a termine il loro ottavo worldwide tour per promuovere l’album Battle For The Sun in 44 nazioni per 143 shows a cui hanno partecipato oltre 2 milioni e mezzo di spettatori. Il 31 agosto sarà il turno dei The Killers, gruppo che sin dall’esordio ha sconvolto le classifiche di tutto il mondo diventando istantaneamente una delle band di maggiore successo per quello che riguarda il rock 2.0. Guidati dal frontman Brandon Flowers, sono esplosi nei primi anni 2000 grazie all’album Hot Fuss (2004), trainati al successo planetario da singoli diventati rapidamente dei veri e propri inni generazionali, come Somebody Told Me e Mr. Brightside. In Italia la band ha sbancato i botteghi-

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Modà in concerto

Enrico Brignano

Il 12 settembre all’Arena il grande comico romano calcherà il palcoscenico veronese www.eventiverona.it

Gardone Riviera, Anfiteatro del Vittoriale

Villafranca di Verona, Castello Scaligero

Verona si colora col rock d’autore Nell’arco di un mese si alterneranno alcuni dei gruppi più noti nel panorama della musica pop e rock ni collezionando nel 2009 sold out al Forum di Assago (Marzo), all’Arena Di Verona (Giugno) e oltre 15mila persone alle Capannelle di Roma con i Franz Ferdinand a Luglio. Primo settembre proprio con loro: i Franz Ferdinand. Il gruppo, vincitore di pre-

stigiosi premi quali Mercury Prize e Brit Awards dopo, tre anni di assenza dai palchi italiani, torna a far parlare di se, scalando le classifiche mondiali e riportando in auge il rock inglese, risollevandone le sorti dopo che era stato decisamente offuscato da quello tar-

gato USA. Nemmeno il tempo di respirare perché il 2 settembre, in conclusione di una rassegna davvero unica, sarà il turno dei Sigur Ros, band che ha scritto le pagine più poetiche e bizzarre dell’arte della musica rock, dopo il doppio live & dvd “Inni” (film-concerto firmato dal regista Vincent Morriset e presentato alla mostra del cinema di Venezia), hanno ricevuto i favori e gli apprezzamenti di star della musica (sia pop, che classica, che d’avanguardia), del cinema, dell’arte e della TV. Un’occasione unica anche perché la band presenterà il nuovo disco in uscita a fine estate. www.eventiverona.it 0458039156

Gardone Riviera, Anfiteatro del Vittoriale

Samuele Bersani in riva al lago Questo sarà il suo concerto: una sorpresa e un’evoluzione di sonorità e parole, per un artista che, nel non troppo lontano 1991 esordì sui palcoscenici italiani in solo “piano e voce” con “Il Mostro”.

Dopo i concerti di Francesco de Gregori e Paolo Conte, torna al Vittoriale uno dei cantautori più apprezzati nel panorama della musica d’autore italiana: Samuele Bersani. A distanza di quasi tre anni dall’ultimo album “Manifesto abusivo”, Samuele Bersani pubblica “Psyco” antologia che ripercorre vent’anni di carriera per una selezione di 28 brani divisi in due cd, selezionati e “restaurati” dallo cantautore stesso, e impreziosita da due inediti, “Un pallone”, con cui l’artista ha partecipato al Festival di Sanremo aggiudicandosi il Premio

Mia Martini e “Psyco”. Quello di Samuele Bersani è un percorso ventennale che, dai tempi di “Chicco e Spillo” a oggi, l’ha portato a diventare il cantautore più originale per la grande capacità di osservare la realtà, riscrivendola nelle sue canzoni, in un groviglio di sentimenti e metafore in costante bilico tra poesia e invettiva, tra il ricorso al paradosso e l’ironia. Il suo è un repertorio che comprende brani visionari quanto di estrema lucidità, come “Cattiva”, “Lo Scrutatore non votante”, “Chicco e Spillo”, “Che vita”, “Il mostro”, “Che

Vita”, per arrivare a canzoni che toccano il cuore: esempi di pura poesia, come “Giudizi Universali”, “Il pescatore di asterischi”, “Le mie parole”, “Replay”, “ “Spaccacuore”, “Chiedimi se sono felice” e molte altre. Questo sarà il suo concerto: una sorpresa e un’evoluzione di sonorità e parole, per un artista che, nel non troppo lontano 1991 esordì sui palcoscenici italiani in solo “piano e voce” con “Il Mostro”. Apriva il tour dell’album “Cambio” dell’indimenticabile Lucio Dalla. www.anfiteatrodelvittoriale.it

Un excursus sulla grande danza al Vittoriale Il 5 agosto grande appuntamento al Vittoriale per raccontare la danza attraverso gli stili che la caratterizzano e la rendono un linguaggio artistico universale. Sul palcoscenico si alterneranno danzatori eccezionali nel loro genere: dal balletto classico al contemporaneo, dal flamenco alla street dance, meglio conosciuta come hip-hop. Un percorso, quello dello spettacolo, tra passato, presente e futuro. La serata si preannuncia come un evento di calibro: una vetrina di danzatori d’eccezione tutti di grande prestigio nel loro genere daranno vita a un omaggio a tutto tondo alla danza con la possibilità di accogliere i gusti di ogni spettatore. L’evento è a cura di Daniele Cipriani, già fautore di numerosi Gala di danza e balletto in Italia come Taormina Arte, Mittelfest, Ra-

vello Festival e, all’estero, al Teatro Cervantes di Malaga e al Teatro Nazionale di Addis Abeba. Cipriani è Direttore del Premio Positano per la danza dal 2011 e ideatore e curatore per il Positano Myth Festival dello spettacolo “Apollineo e Dionisiaco” tenutosi sull’isola di Li Galli, che ha offerto al pubblico, per la prima volta nella storia, uno spettacolo di danza sull’isola appartenuta a L. Massine e R. Nureyev. www.anfiteatrodelvittoriale.it

Verona, Arena di Verona

Successo per un eccezionale Don Giovanni Prosegue con successo la stagione lirica areniana. L’eccezionale debutto che ha decretato l’apertura del 90° Festival lirico 2012 all’Arena di Verona è stato affidato al Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart: una responsabilità non da poco per un opera che, per compositore e titolo era inedita al palcoscenico veronese. L’allestimento, affidato al Maestro Franco Zeffirelli per i costumi di Maurizio Millenotti, le coreografie di Maria Grazia Garofoli, che già ne cura altre nella stagione in corso al Teatro Romano, il lighting design di Paolo Mazzon, ha rivisto sul podio areniano il M° Daniel Oren. Dobbiamo a Zeffirelli la volontà di portare in scena, con entusiasmo ed energia, un’opera forse sottovalutata per un palcoscenico così importante e prestigioso. Zef-

firelli si cimenta con questo titolo per la nona volta nella sua lunga carriera; una follia, dice, ma con la consapevolezza che «l’Arena è il luogo dei miracoli teatrali e delle verità rappresentative rare ed inattese». E per Zeffirelli, come per Goethe, Don Giovanni è la più bella opera mai composta; un mistero insoluto in grado di dare sfogo a infiniti spunti interpretativi ed emotivi. L’allestimento non replica in agosto e settembre, ma potrete ammirare la magia dell’Arena con le altre opere in programma. www.arena.it

Valpolicella - Negrar, Parchi, ville e piazze

Musica, teatro, danza. Arte nelle meraviglie di Verona Anche quest’anno, la rassegna “Negrar d’estate: musica, teatro, danza” porterà a Negrar alcuni dei nomi più significativi del panorama del teatro e della musica amatoriale e semiprofessionale del nord est. Il 2 agosto, nella corte di Villa Spinosa, a Jago di Negrar sarà il turno del gruppo Teatro Scientifico che presenterà “Tempesta. Pretesti”. Lo spettacolo mette in relazione, mostrandone le affinità, il testo shakespeariano e la commedia dell’Arte. Il 24 agosto, in piazza a Montecchio (Negrar), il gruppo Teatro Armathan, vincitore di diversi concorsi nazionali, metterà in scena “La fiacca”, surreale testo di Riccardo Talesnik. Si passa al 28 agosto, nella piazza di Prun (Negrar)

“Sinceramente bugiardi”. Si conclude a Corte di Villa Spinosa ( Jago di Negrar), il 4 settembre con “Il cielo là su”, poesia allo stato puro, per uno spettacolo tratto da un testo di Sławomir Mrożek, per la messa in scena del gruppo Teatro Impiria, con il duo d’eccezione Massimo Totola, Guido Ruzzenti. Teatro Impiria 3405926978


Agosto - Settembre 2012 | 29

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Opera on ice

22 settembre: Arena di Verona. Torna Carolina Kostner e un nutrito gruppo di ballerini www.eventiverona.it

27 agosto: per la prima volta la musica da organo arriva all’Arena di Verona. www.zedlive.com

Verona – Teatro Romano

Agosto, il Festival Veronese si colora di danza Dal 7 all’11 agosto, ore 21, sarà il turno di “Argentina Baila” con la Compañia de Danza Nestor Pastorive

Con il mese di agosto, batte a pieno ritmo il cuore pulsante del Festival di Danza al Teatro Romano, raggruppato sotto l’egida del Festival Shakespeariano, secondo per importanza, solo a quello a Stratford Upon Avon, città natale del più grande drammaturgo di tutti i tempi. Dal 7 all’11 agosto, ore 21, sarà il turno di “Argentina Baila” con la Compañia de Danza Nestor Pastorive che proporrà uno spettacolo di e con Nestor Pastorive, allestito appositamente per il Teatro Romano

e presentato al Galà della Lirica, andato in onda a giugno. Anche qui, un’orchestra dal vivo, per proporre le numerose danze della cultura argentina; tango, ma anche milonga, zamba, chacarera e soprattutto malambo, la spettacolare danza dei gauchos nata nelle pampas e contraddistinta da particolari zapateados e da virtuosismi con le boleadoras e con i lazos. Già da un mese sono in corso in Argentina le prove di questo spettacolo che dopo il debutto veronese, sarà in tournée europea. Si prose-

gue con l’Omaggio a Nino Rota il 16 e 17 agosto su coreografie di Maria Grazia Garofoli; il Balletto dell’Arena di Verona intraprenderà un viaggio nelle sue due più celebri composizioni e proporrà la vicenda di Romeo e Giulietta sulle struggenti musiche composte da Rota stesso per il film di Zeffirelli del 1968. Il Festival si conclude con “La morte del cigno - Lo spettro della rosa”, in scena dal 23 al 25 agosto. www.estateteatraleveronese.it

Gardone Rivieria, Anfiteatro del Vittoriale

Musica, Danza, arte circense. Grandi eventi al Vittoriale Nell’ambito delle manifestazioni culturali all’interno dell’Anfiteatro del Vittoriale, sotto l’egida del Festival “Tener-a-mente”, proseguono fino a metà agosto eventi di prestigio con protagonisti unici del panorama internazionale. De Gregori, Carla Fracci, Patti Smith, Paolo Conte, Ludovico Einaudi, sono solo alcuni degli artisti che quest’anno hanno calcato il delizioso palcoscenico di Gardone Riviera, per un festival ormai atteso, ogni estate, in tutto il nord Italia. Ma veniamo agli ultimi eventi di agosto. Dopo il Gran Galà di danza (di cui vi parliamo in uno specifico articolo, n.d.r.), si prosegue, il 6 agosto, con David Larible. Non poteva mancare, l’appuntamento con il circo, arte destinata a entrare a pieno titolo nel cartellone delle prossime stagioni. David Larible è considerato da critica e pubblico il “più simpatico e applaudito clown al mondo”. Italiano, artista di fama mondiale, ha entusiasmato il pubblico del Madison Square Garden di New York, ha vinto il prestigioso “Clown d’oro” al Festival di Montecarlo e annovera fra i suoi ammiratori personaggi del calibro di Jerry Lewis e Steven Spielberg. Si prosegue il 9 agosto con Ute Lemper in Last tango in Berlin. Un po’ Marlene Dietrich,

Il festival si conclude con il Principal Of New York City Ballet la cui fama ha raggiunto la leggenda a pari merito col MariinskyKirov di San Pietroburgo, il Bolshoi e l’Opéra di Parigi

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Nove organi in Arena

un po’ Edith Piaf, la cantante e attrice tedesca, condurrà il pubblico in un viaggio da Brecht a Piazzolla, da Berlino a Buenos Aires, raccontando il tango in spagnolo, francese, portoghese, tedesco e inglese, accompagnata da Vana Gierig pianoforte, Tito Castro al bandoneon e Steve Millhouse al contrabbasso. Il festival si conclude con il Principal Of New York City Ballet. Se volessimo contare le compagnie di danza “storiche” la cui fama ha raggiunto la leggenda, in cima alla lista ci sarebbe il New York City Ballet, a pari merito solo con poche altre, il Mariinsky-Kirov di San Pie-

troburgo, il Bolshoi e l’Opéra di Parigi. Tra le fila del New York City Ballet, si sono contati, nei suoi 62 anni di vita, danzatori leggendari. Infatti proprio il repertorio è il vero punto di forza della compagnia: composto soprattutto dal lavoro del suo fondatore, il genio della coreografia George Balanchine, il repertorio del New York City Ballet annovera ancora oggi alcuni dei capolavori d’ogni tempo. www.anfiteatrodelvittoriale.it

Continua fino al 31 agosto la musica sulle montagne del Trentino XVIII Edizione (www.isuonidelledolomiti.it).

da non perdere Verona, nei cortili del centro storico

Eventi a tutto tondo nei cortili di Verona Prosegue la rassegna storica “Teatro nei Cortili”. I cortili sono tre: Sant’Eufemia, Arsenale e Santa Maria in Organo. Nel primo, dal 26 luglio al 3 agosto, La Maschera presenterà “Favolescion”; si prosegue con “La fiacca” di R. Talesnik, dal 4 al 12, e con “Assassinio per forza” di M. G. Sauvajon con Lavanteatro, dal 13 al 21 agosto. La stessa compagnia presenterà, il 22 e 23, “Anche le donne hanno perso la guerra”. Dal 24 al 28 è il turno di Quarta Parete in “Opinioni di un clown” di H. Böll. Chiude il gruppo Trixragos con “Eva contro Eva” da M. Orr dal 30 agosto al 4 settembre.All’Arsenale, dall’2 al 19 agosto, con pausa il

Ancora in piedi... Concerto di Solidarietà “La volontà di aderire e di dare il proprio contributo di nuovi importanti artisti - comunica Arci Mantova - ci ha convinto dell’opportunità di spostare la data del concerto del 30 giugno stabilendo subito con gli artisti una nuova data, il 16 settembre. In tanti oggi vogliono dire con noi che siamo “Ancora in piedi”, ed è una manifestazione di generosità e di vicinanza alla nostra provincia davvero importante. Abbiamo scelto per questo di spostare il concerto, per dare a tutti gli artisti la possibilità di partecipare, non solo moralmente, a questa voglia di Mantova di ripartire, mettendo musica e talento a disposizione di un evento unico, a cui parteciperanno oltre dieci band e artisti nazionali, oltre a band mantovane. Il concerto ha un obiettivo chiaro: raccogliere quanti più fondi possibili per i nostri comuni colpiti dal sisma. Siamo convinti che permet-

Quando l’Adige abbraccia la musica

Verona, Arena di Verona

Verona, Teatro Romano di Parma, riscuotendo un successo trionfale in tutta Italia. Oltre 150.000 spettatori hanno applaudito le 67 rappresentazioni effettuate nel corso delle undici città finora visitate. Nel 2012 il tour è ripartito con la stessa energia e lo stesso entusiasmo per raggiungere ogni angolo d’Italia. E come sempre dal binomio Notre Dame e Arena nascerà una vera e propria fabbrica di emozioni! Successo destinato a bissare. www.eventiverona.it Tel. 045 8039156

Immagina uno dei luoghi più suggestivi dove l’architettura romana incontra uno dei fiumi più magici al mondo, immagina di essere attorniato da piante secolari: questo è il luogo ideale per ascoltare un concerto di magica suggestione. E allora immagina di essere a Verona, al Teatro Romano, la sera del 3 settembre ad ascoltare il concerto di una delle più raffinati intrepreti della musica italiana: Fiorella Mannoia. Il concerto è nato dopo l’uscita del nuovo disco di inediti “Sud” . Un disco di rara sensibi-

12, la Compagnia Teatrale Estravagario presenterà “Uomini sull’orlo di una crisi di nervi” di A. Capone e R. Galli, dal 20 al 26 l’Einaudi Galilei proporrà, invece, “L’importanza di chiamarsi Ernest”, di O.Wilde. Chiude il gruppo Soledarte in “Jago, danza della gelosia” da 28 agosto al 1 settembre. Per il programma completo info su: www.comune.verona.it

Mantova – Piazzale Te

Torna “Notre Dame”: appuntamento imperdibile A dieci anni dal debutto nell’adattamento italiano, torna Notre Dame de Paris, con un tour realizzato per celebrare l’anniversario del musical firmato da Riccardo Cocciante, Luc Plamondon e Pasquale Panella. Ancora oggi Notre Dame è il musical che, con la sua formula innovativa, ha rinnovato la scena teatral-musicale italiana, battendo ogni record e diventando in pochi anni, un “classico” del musical. Per festeggiare questo evento, è nato un nuovo tour che ha debuttato l’11 maggio 2011 al Teatro Regio

I suoni delle dolomiti

lità in cui Fiorella Mannoia non fa che confermare le sue crescenti doti canore. Durante il concerto, non mancheranno i più grandi successi, tutti conditi dall’eccezionale sound di una band che si è preparata molto per un concerto di grande spessore. Ad accompagnare Fiorella Mannoia, Carlo Di Francesco (percussioni, produttore artistico e arrangiamenti), Davide Aru (chitarra e arrangiamenti), Fabio Valdemarin

tere a tutti di partecipare ci consentirà di ottenere un risultato ancora migliore, un evento unico e irripetibile per Mantova. É stata una scelta difficile ma la più giusta, condivisa con tutti coloro che stanno lavorando insieme a noi per preparare un evento davvero straordinario: artisti, tecnici, agenzie, soggetti pubblici e privati, tutti spinti dal desiderio di fare il massimo. Ma molte altre sono le adesioni già definite grazie allo spostamento della data, a cominciare dai Modena City Ramblers, continuando con Cisco, Piotta ed Erica Mou, tre degli artisti che hanno partecipato all’incisione del brano “Ancora in piedi” scritto per le popolazioni colpite dal terremoto con l’apporto in tutto di venti artisti della nuova scena musicale indipendente, grazie al supporto di Arci e AudioCoop”. www.matova.com

(pianoforte), Luca Visigalli (basso), Diego Corradin (batteria), Arnaldo Vacca (percussioni), Andrea Pistilli (chitarra), Natty Fred e Kaw Dialy Mady Sissoko (cori), Fabrizio De Melis (viola / violino), Giuseppe Tortora (violoncello) e Mario Gentili (violino). www.eventiverona.it Tel. 045 8039156


30 | Agosto - Settembre 2012 Dissenso tra il pubblico alla proclamazione del verdetto

Il concorso “Voci Verdiane” ha i colori (contestati) dell’Oriente

LE TRE MUSE di Elide Bergamaschi

Quando è salito sul palco nell’insolita veste di Presidente di giuria, a Leo Nucci brillavano gli occhi e la voce di un’emozione nuova. La grandezza dell’artista ancora ai vertici della carriera a dispetto di settant’anni suonati qui pareva fare posto alla comprensione senza riserve dell’uomo di gavetta che non ha mai dimenticato cosa siano la fatica e l’umiltà. La serata era perfetta: un palco allestito nella piazza centrale, a due passi da casa Barezzi, per l’occasione illuminata e “viva”, con le finestre spalancate come in ascolto; alle spalle, il teatro, gioiellino di provincia con cui i bussetani avevano voluto omaggiare quel concittadino che li aveva resi famosi nel mondo. Dopo una sfiancante settimana di prove e di eliminatorie, lo scorso sabato 16 giugno, in una Busseto vestita a festa, i finalisti del 50° Concorso “Voci verdiane” si sono sfidati per l’ultima volta per aggiudicarsi il prestigioso titolo che, oltre al premio di 10mila euro, vale il lancio della carriera con importanti scritturazioni. Dalla ormai ristretta rosa di dieci – dai centodieci presentatisi! – la giuria internazionale impreziosita dalla presidenza onoraria del sommo Carlo Bergonzi doveva pescare la triade da piazzare sull’ambito podio. Per i concorrenti, accompagnati dalla sempre efficace Orchestra Regionale dell’Emilia Romagna diretta da Fabrizio Cassi, quest’ultima prova al cospetto di un parterre

il loggione Interamente coreano il podio della prestigiosa competizione.

A Cremona, il Festival Monteverdi si tinge di humus tragico

Il primo premio al tenore Jung Hoon Kim gremito di politici, giornalisti, impresari, cantanti come il baritono Ambrogio Maestri, il tenore Marco Berti, il grande basso buffo Enzo Dara, aveva il valore aggiunto del debutto. E a profilarsi, salutato da più di una contestazione dalla platea, è stato un podio intera-

mente coreano, costituito dal terzo posto assegnato al tenore trentatreenne Seung Hwan Yun, intenso interprete di “Ah la paterna mano” da Macbeth e dal secondo posto del venticinquenne baritono Jootaek Kim, Conte di Luna sanguigno ma non altrettanto raffinato in

“Il balen del suo sorriso” da “Il Trovatore”. Il primo premio è andato al ventiquattrenne tenore Jung Hoon Kim, timbro possente e istinto già affilato, come dimostrava il suo Riccardo da “Un ballo in maschera”. A mezzanotte inoltrata, le luci si spegnevano sul Concorso che in passato ha lanciato stelle assolute del firmamento belcantistico. Come immancabilmente accade, rimaneva tuttavia accesa tra i presenti qualche fiammella di dissenso per il verdetto. Tra gli esclusi, ci piace segnalare la precisione tecnica di Luca Dall’Amico, basso di notevole spessore qui interprete di “Come dal ciel precipita” da Macbeth, la statuaria bravura del baritono lettone Valdis Jansons, magnifico Ford in ogni sfumatura dal trasognato al tenero fino al sanguigno furore, con tanto di dizione perfetta. Pregevoli anche i soprani Francesca Dotto e Jessica Rose Owen Cambio, a cui va aggiunta l’interessante vocalità dell’armena Karina Flores.

Due serate magiche dedicate all’integrale delle Suites per violoncello

Dindo, sontuoso cantore Bachiano Il suo Bach appariva, sin dal sipario dei Preludi, capace di risvegliare il velluto seduttivo dell’insinuazione, del sottaciuto che il rabdomante ama risvegliare dal lungo sonno

E sontuoso, in due serate concepite come un’unica totalizzante traversata degna di un odierno Odisseo, era l’abbraccio di Enrico Dindo al periplo delle sei Suites per violoncello solo di Bach, rievocate in un teatro Ponchielli stregato dal legno del suo settecentesco Rogeri. Il suo Bach appariva, sin dal sipario dei Preludi, capace di risvegliare il velluto seduttivo dell’insinuazione, del sottaciuto che il rabdomante ama risvegliare dal lungo sonno. Un Bach più di ombre che di granitiche certezze, di fraseggi come rovelli, mosso nelle increspature di un dialogo con il silenzio che diventa leopardiano smarrimento nell’infinito soliloquio. Della saturnina seconda Suite in re minore, svettava seriosa l’Allemanda, prima di cedere il passo al legato iperplastico dell’elettrica Corrente e, da lì, al turbamento sottile

della desolata Sarabanda. Violoncello di Dioniso, quello di Dindo, cinetico senza nevrosi, così sorvegliato nel controllo dei volumi di suono da farsi parlante; una concezione che, come lo stesso interprete aveva suggerito nell’introduzione, siede sull’antico delle copie di Anna Magdalena. Sulla loro nuda pietra rarefatta, l’esecutore di oggi tende la mano al Cantor. Generoso, infaticabile Dindo; dopo la scalata alle vette dell’ultima Suite, di fronte ad una platea che proprio non ci stava a farlo andare, ha di nuovo attaccato il sorgivo Preludio della Prima, in Sol maggiore, con cui la due giorni bachiana si era aperta 24 ore prima. “Dopo aver suonato queste note, non è possibile aggiungere altro. Non c’è musica oltre a questa. L’unica via possibile è allora quella di ricominciare”. Indimenticabile.

In Valtellina sentieri (sterrati) di grande musica Dopo il successo degli anni precedenti, anche quest’anno dal 18 agosto al 15 settembre avrà luogo a Bormio e in altri comuni della Valtellina il FestivalMasterclass di musica da camera LeAltreNote, in un avvincente connubio di cultura e turismo. Come nelle passate edizioni, parallelamente al Festival si realizzerà la Masterclass aperta a giovani studenti di tutta Europa. I corsi, tenuti da docenti di fama internazionale come Francesco e Stefano Parrino Alessandro Marangoni , Inigo Alonso e Samuli Peltonen, rappresentano un vero laboratorio di incontro creativo che aprirà a confronti e a fecon-

de collaborazioni. Tematiche di questa annata saranno “Musica e Natura”, in omaggio alla suggestiva cornice naturale del contesto, e un sentito omaggio a Claude Debussy nel 150° anniversario della nascita. Nella fitta ragnatela di appuntamenti da non perdere, spiccano i concerti dedicati al Carnevale degli animali di Camille Saint-Saëns, arrangiato da Alessandra Garos, e le “Fiabe da camera” Hansel e Gretel e I vestiti dell’Imperatore, dove la già ben nota complicità del Trio Albatros ospiterà il grande “musicattore” Luigi Maio, e con lui la rutilante carovana di voci e di storie che la sua presenza sempre assicura.

A dare la tinta all’edizione di questo Festival Monteverdi 2012 di Cremona era l’aulica aristocrazia di un humus tragico. A spiccare era su tutti la rivelazione assoluta dell’ensemble Gallicantus diretto da Gabriel Crouch: cinque voci di aurorale trasparenza in cui la carnale morbidezza pareva svaporare nell’impalpabile astrazione. L’ordito sgorgava dal mottetto “Mort d’a privé” di Thomas Crecquillon e pareva idealmente ammiccare ad una più ampia riflessione sulla morte. Occorrerebbe dire di ognuno, a partire dallo straordinario David Allsopp, magnetico controtenore, per poter restituire l’intensità, la devozione, l’adesione ì di questo autentico quintetto di solisti. E altrettanto indimenticabile è stata la performance di Anna Caterina Antonacci nello spettacolo “Era la notte”, allestito da Juliette Deschamps. In un fondale tutto ceri ardenti e ombre notturne, la Antonacci ha consumato il suo tributo al furore della pazzia e della morte. Il Lamento della pazza di Giramo apriva il sipario su questo teatro di dolore che percorreva, come terrena Via

In questa edizione 2012, magnifici i Gallicantus e un’intensa Antonacci Crucis, le stazioni di un lento precipizio verso ombre sempre più lunghe, lambendo il monteverdiano “Lasciatemi morir” che la Antonacci dipingeva con statuaria bellezza. Le pennellate di colore si facevano qui più grumose, più tragiche, già affacciate sull’epico, grandioso affresco dedicato al Combattimento di Tancredi e Clorinda che Monteverdi attinge dal XII Canto della “Gerusalemme liberata” di Tasso. Sui versi finali “S’apre il ciel: io vado in pace”, scendeva – definitiva e catartica – la pioggia. La fiamma si faceva fumo. Dopo tanto dire, anche la musica taceva, in una suggestione che la platea ha esitato lunghi secondi prima di rompere in un diluvio, questa volta vitalissimo, di applausi.

Dodici istantanee d’autore per piano solo Alessandro Candini The other side Piano solo improvisations INSTANT PRÉSENT (2012)

Dodici tracce intense, malinconiche, ossessive: perfette radiografie di una sensibilità musicale eclettica e mai scontata. Con “The other side” Alessandro Candini, una formazione pianistica squisitamente classica e tutta italiana, nella sua Parma, e un’inesausta ricerca a tutto campo che lo ha portato nella vivace scena contemporanea francese, consegna all’ascoltatore un affascinante mosaico di suggestioni catturate in presa diretta, nell’arco di una sola giornata di registrazione. A partire dall’iniziale “Behind the mirror”, la pellicola narrativa si snoda ampia, impregnata di luce e nell’attenzione alla preziosità dei timbri, minuziosa nell’ordito delle linee, lirica nell’impasto tra sogno

e materia. Ogni conte, ogni tassello, inanella l’altro, ne ascolta gli echi, ne rivisita gli umori. Improvvisazioni come soliloqui, frammenti di un discorso in cui la pagina bianca smarginata, l’assenza di confini, dispiega curve inattese e orizzonti emotivi cangianti. Un racconto che, come ogni buona storia, potrebbe continuare all’infinito, ben più di quest’ora di fotogrammi cristallizzati.


Agosto - Settembre 2012 | 31

Dal 1° al 14 settembre nella centralissima sede vicino alla basilica di Sant’Andrea

Alla galleria ArteArte “Un uomo e il suo pensiero”

In occasione del Festivaletteratura alla galleria ArteArte di Mantova in via Galana al numero civico 9, si terrà un’esposizione di opere fuori dal comune. Dal 1° al 14 settembre infatti nella centralissima sede vicino alla basilica di Sant’Andrea saranno in visione le opere della serie Un uomo e il suo pensiero degli artisti Stefano Abelli e Barbara Ghisi. Questa serie di “installazioni” rende omaggio a diversi scrittori e filosofi che hanno fatto la storia della letteratura mondiale di ogni genere narrativo. Friedrich Nietzsche, Jack Kerouac, Umberto Eco e Stephen King, solo per citarne alcuni. Ogni opera verte nel presentare ed esaltare un solo libro rilegato con la copertina del proprio colore, in mezzo a numerosi libri monocromi come la libreria. L’occhio dell’osservatore cade direttamente sull’unico volume diverso e l’effetto d’interesse verso il titolo e il suo autore è automatico. A volte accanto al libro sullo scaffale vi è anche un oggetto di appartenenza dell’autore, o di richiamo al contenuto del libro stesso. Il protagonista è il pensiero filosofico del singolo letterato! Ogni installazione è completata con una teca di plexiglass che preserva e protegge l’opera nel tempo. Opera d’arte che innalza il libro protagonista ad icona da contemplare, senza toccare! E così il pensiero del suo auto-

Oltre alle installazioni saranno per la prima volta in esposizione i dipinti concettuali della Ghisi, sempre a tema letterario. La sua pittura è ricca, piena e indagatrice

re. L’incontro fra i due artisti creatori di questa serie di opere è avvenuta casualmente. L’idea nasce dal pensiero di Stefano Abelli, direttore commerciale di una nota azienda automobilistica e artista per passione. Nato a Parma e attualmente residente in provincia di Modena. Sempre attratto dalle novità dell’arte contemporanea e concettuale. Il suo idolo è Lucio Fontana! Dall’incontro con l’artista Barbara Ghisi, mantovana di Poggio Rusco, si è concretizzato il progetto di come realizzare e rendere visibile al grande pubblico queste opere. L’istallazione dedicata allo scrittore Umberto Eco è stata premiata a Parma dal critico d’arte Philippe Daverio durante l’evento Artisti in Mostra nel febbraio scorso. Oltre alle installazioni saranno per la prima volta in esposizione i dipinti concettuali della Ghisi, sempre a tema letterario. La sua pittura è ricca, piena e indagatrice. L’ossessione per i più piccoli particolari porta l’artista a curare tutto, dalla ricerca del soggetto alla visione concettuale dell’opera artistico-letteraria. Il vero dubbio è se l’autrice abbia contribuito di più all’esaltazione della letteratura in arte, o alla visione dell’arte attraverso la letteratura! A dirigere la galleria è Valentina Marongiu originaria della provincia di Cagliari ma attualmente residente ad Ostiglia nel

mantovano. I suoi studi al liceo classico e l’esperienza fatta nei negozi di antiquariato e nelle gallerie d’arte antica prima a Cagliari e poi a Torino dei suoi genitori, l’hanno formata culturalmente a 360°. Oltre che esperta d’arte è anche creatrice di originalissimi gioielli artigianali fatti a mano. Con la cortesia che la contraddistingue e la sua professionalità, accoglie i visitatori e gli appassionati del settore illustrando loro tutta la collezione presente. Oltre trecento opere tra dipinti, sculture e grafiche documentano la raccolta d’arte moderna e contemporanea della galleria ArteArte. A disposizione del pubblico per quel periodo e per tutto il resto dell’anno le opere di grandi maestri mantovani come Ugo Celada da Virgilio, Giulio Falzoni, Giulio Turcato, Lanfranco, Vanni Viviani, Claudio Malacarne ed altri, fino ai grandi maestri internazionali come Afro Basaldella, Virgilio Guidi, Mario Sironi, Filippo de Pisis, Tano Festa e Mario Schifano solo per citarne alcuni. Numerosi sono anche i nomi degli artisti contemporanei emergenti che la galleria sostiene tra i quali Federico Guida, Giovanni Frangi, Agostino Ferrari, Marco Cingolani, Fulvio Di Piazza e Paul Beel. La galleria resta aperta dal martedì alla domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 19.30. Per informazioni: tel. 333.2121988 www.artearte.info

LA CASA DEGLI ARTISTI di Paolo Carli

Cosroe Dusi, una mostra monografica a Vicenza Fino al 14 ottobre, presso le Sale del Castello Inferiore di Marostica, sarà ospitata una mostra monografica dedicata a Cosroe Dusi. Promossa dal Comune di Marostica la mostra vuole far riflettere il grande pubblico sull’attività di un pittore che ebbe un ruolo di primo piano nel panorama artistico dell’Ottocento veneto e internazionale. Punto di forza dell’evento è l’aver riunito così tante opere dell’artista in un’unica monografica, la prima mai realizzata e che permetterà al grande pubblico di indagare e riscoprire la figura dell’artista veneziano, inspiegabilmente passato in secondo

Sopra: Galleria ArteArte a Mantova , Stefano Abelli e Barbara Ghisi vincitori del premio menzione della Critica 2012 ad Artisti in Mostra a Parma. Sotto: Stefano Abelli-Barbara Ghisi, 2011. Un uomo e il suo pensiero, dedicato a Umberto Eco. Legno, libri, smalto, occhiali, plexiglass, cm 101x81hx13,5.

piano. Autore dai soggetti poliedrici, Dusi ha realizzato importanti ritratti, pale e grandi soggetti per altari e chiese, opere dal sapore mitologico e sipari di alcuni tra i più famosi teatri al mondo come La Fenice di Venezia, a Mosca, a San Pietroburgo ecc. L’esposizione, curata dagli studiosi Nico Stringa e Maurizio Mottin – uno dei discendenti del Dusi - mostrerà una ricca selezione di opere: oltre 200 tra dipinti, disegni, acquarelli, litografie e documenti originali. E a dare un tocco

ancor più internazionale e di maggiore prestigio è il Museo Ermitage di San Pietroburgo che ha voluto rendere omaggio all’artista assicurando il prestito di ben 12 disegni inediti. Il catalogo, che offre contributi preziosi per conoscere la figura dell’artista, è di Skira Editore. Info: Comune di Marostica 800 244297 ( f.m.)

le mostre Viareggio C. Matteucci Arte Moderna Dal 1 luglio al 4 novembre

BORRANI AL DI LÀ DELLA MACCHIA

Trento Castello del Buonconsiglio Fino al 18 novembre

I CAVALIERI DELL’IMPERATORE DUELLO Fano Galleria Carifano, Pal. Corbelli Dal 22 giugno al 30 settembre ANSELMO BUCCI E GLI AMICI DI NOVECENTO

Ferrara Museo Giovanni Boldini Dal 20 maggio al 30 settembre

VANITAS. Lotto, MUSTAFA SABBAGH. Memorie liquide


32 | Agosto - Settembre 2012 Una piccola rinuncia per non pesare troppo sul mondo

Vegetariano dal lunedì al venerdì

ANIMALI E AMBIENTE di Benedetta Bottura

Essere vegetariani oggi, non è sempre facile. Spesso nei ristoranti è difficile trovare piatti senza carne, ad esclusione dei contorni e spesso non si è ben visti. Per lo più, la gente pensa che i vegetariani siano dei fanatici, che seguono una moda per “sentirsi moderni”. In realtà si tratta di una scelta consapevole, fatta da chi crede che mangiare carne faccia male a se stessi e al mondo. Oggi consumiamo il doppio della carne che mangiavamo negli anni ‘50. La richiesta di produzione è in crescita, sebbene un terzo della carne che compriamo venga gettata via, perché conservata male in frigorifero, o lasciata scadere, o perché ne abbiamo acquistata più del necessario, spinti da una confezione accattivante. Che troppa carne faccia male alla salute, è un fatto noto a tutti, quello che forse non sappiamo è che la produzione della carne è una delle principali cause di emissione di gas serra del nostro pianeta, inoltre, comporta un altissimo spreco d’acqua. In un allevamento si usa cento volte l’acqua necessaria ad irrigare un campo e con il suolo su cui sorge un allevamento di medie dimensioni si potrebbero coltivare piante sufficienti a sfamare il doppio delle persone che si sfamano con la carne dello stesso allevamento. Nonostante queste motivazioni e lasciando da parte i sentimentalismi legati alla situazione disumana in cui vengono tenuti gli animali degli allevamenti intensivi, non tutti sono disposti a diventare vegeta-

mondo da cani Gli allevamenti inquinano, la carne fa male ma non vogliamo eliminarla dalla dieta. Allora mangiamone di meno... riani. Rinunciare alla carne è difficile e allora, non rinunciamo. Basterebbe ridurre il consumo di carne. Tra l’overdose di carne e l’astinenza ci sono delle vie di mezzo, che contribuirebbero moltissimo a salvaguardare il pianeta, pur non obbligandoci a rinunciare alla carne. Ci sono vari tipi di vegetariani: i semi vegetariani che eliminano solo le carni rosse; i vegetariani, che eliminano le carmi ma mangiano latte, uova e formaggi; i vegani, che non mangiano nulla che sia di origine animale e i vegetariani par-time, che mangiano carne

di GIACOMO MORELLI

Il fatidico momento dell’acquisto di un cucciolo: entusiasmo e cautele

solo nei fine settimana. Essere vegetariani nei giorni feriali non è un controsenso ma, un compromesso. Se tutti ci limitassimo a mangiare carne solo per due giorni a settimana, si ridurrebbe il consumo personale del 70%,

sarebbe come se la metà della popolazione diventasse vegetariana totale. A conti fatti è un bel risparmio per il pianeta. Chi ha scelto di essere vegetariano partime, oltre a sentirsi la coscienza più pulita per il meno inquinamento e a risparmiare denaro, ha migliorato la salute e non tornerebbe indietro. Molti hanno poi deciso di diventare vegetariani del tutto, partendo dall’eliminazione delle carni rosse, che sono le più dannose per la salute e per l’ambiente. La scelta di diventare vegetariani sta prendendo sempre più piede. Non si tratta di una moda ma, di una scelta consapevole di chi pensa che mangiare carne faccia male a se stessi e al mondo.

Le mille virtù del Goji del Tibet

Una piccola bacca dagli enormi poteri Rendono più belli, forti, sani, riposati e fanno vivere più a lungo

Il Goji è una bacca tibetana, dalle proprietà miracolose, tanto da meritare il nome di bacca della longevità. Le bacche rafforzano il sistema immunitario, proteggono gli occhi, hanno proprietà anti-tumorali e vengono usate per curare le allergie. Migliorando la qualità del sonno. Con i loro nutrimenti, stimolano l’attività di tutto il corpo, aiutando a guarire dall’obesità e ripulendo il sangue dalle tossine. Riducono i segni dell’invecchiamento, proteggono la pelle dal sole e rendono i capelli più brillanti. Stimolano la fertilità e pare che siano anche afrodisia-

Soldati italiani adottano i randagi del Kosovo

Una missione di salvataggio... canina Con l’estate sale il numero degli abbandoni. Nonostante le pubblicità che invitano a un comportamento più responsabile, il fenomeno è in aumento. In controtendenza è stata la missione di alcuni militari italiani in Kosovo. I soldati si sono presi cura di numerosi randagi, che vivevano all’interno della base di Villaggio Italia, a Belo Polje-Pec. Visto il continuo aumento di randagi, i militari, in collaborazione con l’EMPA (ente nazionale protezione animali), hanno trasfe-

rito 11 cani, di cui 8 cuccioli, in Italia. I cani si trovano ora nel canile di Perugia e naturalmente, saranno adottabili non appena terminati i controlli veterinari. Nella maggior parte dei casi, un cane randagio è un cane che è stato abbandonato e che soffre per la perdita della sua famiglia. Nei canili ci sono centinaia di cani che aspettano di essere adottati e chi non potesse tenerne uno ma, volesse comunque fare qualcosa, può sempre pensare a un’adozione a distanza.

che. Insomma, una pianta che sembra uscita da una foresta incantata. Come fa? Ogni bacca contiene 21 minerali, vitamina E, C e B, aminoacidi, potassio e magnesio. Sono considerate il frutto più nutriente al mondo. In commercio si trovano essiccate, o sotto forma di succhi, tè, marmellate, … nelle erboristerie ben fornite, o nei negozi di cibo orientale. Il Lycium barbarum è un sempreverde, ha foglie allungate e strette, verde brillante d’inverno, più chiare d’estate. Cresce spontaneamente in Oriente, ma se si possiede un giardino, con una buo-

na esposizione al sole, si può coltivare anche in Italia. È un arbusto che raggiunge fino ai tre metri di altezza e raggiunge la sua maturità dopo 4 o 5 anni. Non ha bisogno di molta acqua e d’inverno va protetto dal freddo. Non è facile trovare le piantine, ma i semi si possono reperire su internet o, ancora più semplice, si può aprire una bacca e raccoglierli. I germogli compaiono in una decina di giorni. Le bacche sono rosse, di forma leggermente allungata e con un sapore simile a quello della fragola e fanno la loro comparsa in estate.

L’acquisto di un cucciolo viene affrontato da molte persone in modo superficiale. Si legge l’annuncio di un venditore, allevatore o privato che sia, oppure si va in un negozio per animali, e si procede all’acquisto del cucciolo come se fosse un elettrodomestico. Non ci si pone alcun interrogativo sulla sua provenienza genetica e sulla serietà della sua selezione, presupponendo la scontata metamorfosi del cucciolo in uno splendido esemplare. Purtroppo spesso questo non si avvera. Abbiamo a che fare con un essere vivente e non con un videogioco. Se non si vuole incorrere in sorprese negative, l’acquisto di un cucciolo va fatto rigorosamente presso un allevatore specializzato, oppure presso un privato che dia provate garanzie di competenza. Queste persone vi daranno informazioni sulle qualità dei genitori e degli antenati del cucciolo, nonché sul suo perfetto stato di salute. Diversamente, una volta raggiunta l’età adulta, si può correre il rischio di ritrovarsi in casa un

chi hua hua di dieci chili, oppure un pastore tedesco.. tascabile, o sorprese ancora peggiori. A prescindere poi dalla bellezza, l’aspetto sanitario ha un’importanza fondamentale. Un cucciolo allevato sin dalla nascita come si deve, con l’opportuna alimentazione, con le vaccinazioni e le profilassi, con gli adeguati contatti umani per la socializzazione, senza traumi della psiche, avrà in futuro ben maggiori probabilità di assecondare le aspettative dell’acquirente. Lasciamo quindi perdere i negozi, i mercatini dei cuccioli importati dall’estero e gli allevatori improvvisati. Ritrovarsi con un cucciolo malato (alla consegna del venditore è sempre bello, i guai iniziano dieci giorni dopo, a casa), con elevati costi veterinari da affrontare, spesso poi inutili, è un’esperienza penosa inimmaginabile da evitare ad ogni costo. Il “certificato” (pedigree) , a volte non genuino, di per sé non è garanzia di qualità; come sopra detto è fondamentale la professionalità dell’allevatore.


Agosto - Settembre 2012 | 33

Disponibili in 7 essenze da vaporizzare nell’aria

Fiori, natura e magiche essenze per ambienti rilassanti Fiori freschi e fasci di erbe profumate non sono facili da reperire in città? Per dimenticare odori e smog, ridando un piacevole sentore alla casa, molti ritrovano la raffinata abitudine di aromatizzare stanze e spazi interni con essenze e profumatori. L’Erbolario propone una piccola collezione capace di trasportare in una foresta di abeti, in un giardino di rose o in esotiche contrade: potpourri, buste fragranti per cassetti, vaporizzatori o incensi, ce n’è per tutti i gusti! Le fragranza della linea al profumo di “Fiore dell’Onda”, per legni profumati, diffondono nell’ambiente un gradevole sentore salmastro e, vagando con l’immaginazione, si può pensare che l’aroma sia sospinto da una brezza marina e vedere con la mente l’infrangersi delle onde. I bastoncini in rattan, che si immergono nella soluzione profumata e rilasciano la fragranza gradualmente, sono contenuti in un elegante flacone di vetro blu adatto. Per profumare armadi e cassapanche, si può usare il “Sacchetto Profumato per Cassetti” della linea “Frutto della Passione”. La confezione elegante è anche molto gradevole e arricchita da

La novità per l’estate 2012 nella SPA della Residenza Dolce Vita a Ghiffa sul Lago Maggiore è il massaggio Kembiki. È un trattamento che deriva da un’antica tecnica praticata da massaggiatori non vedenti giapponesi. L’operatrice entra in contatto con l’intero organismo. Infatti, si tratta di un massaggio completo del corpo che stimola la liberazione e la circolazione delle tensioni muscolari. Il corpo risponde quasi ringraziando: per quel delicato stiramento là dove

di ELEONORA CAFFELLI

una fragranza agrodolce e fiorita. I profumatori d’ambiente dell’Erbolario, nelle loro variopinte confezioni, sono pratici grazie al vaporizzatore di vetro a erogazione meccanica rigorosamente no-gas. Disponibili in 7 essenze da vaporizzare nell’aria: dall’emozione dolce e speziata di Arancio & Cardamomo, al più fresco del Legno di Cedro & Ginepro Rosso; dalla sensuale armonia di Cannella & Foglie di Garofano, all’atmosfera di festa del Sentore d’Inverno; dalla calda magia di Incenso & Ambra, alla frizzante brezza marina del Sentore di Mare, fino al carattere esoti-

Kembiki, il massaggio che ascolta il tuo corpo

ci voleva proprio, per quel piccolissimo movimento che sta rimettendo a posto le cose. Il tocco non è sempre uguale: su una precisa procedura di base, cambia a seconda dell’ operatore ma anche della necessità. Il trattamento dona sollievo e permette di ritrovare l’armonia. Molto indicato per smuovere l’adipe sui glutei, sull’interno gamba e braccia. Per info: 0323.59658 info@residenzadolcevita. com, www.residenzadolcevita.com

co e misterioso del Mandarino Cinese & Cassis. Un mondo di note profumate che comunicano attraverso il naso un segnale di sereno benessere alla mente e una sensazione di equilibrio in tutto il corpo. Gli amanti del profumo del Muschio Bianco, possono usare anche con la calura estiva, questo aroma sulla pelle. Lo spruzzo tramite vaporizzatore diffonde su corpo e ambiente circostante un aroma speciale, dolcemente irresistibile, e ingredienti particolarmente efficaci, capaci di accontentare anche le pelli più sensibili e delicate.

Benessere a 750mt, sopra la città di Merano Per questi mesi estivi l’hotel Castel Fragsburg di Merano www.fragsburg. com ha preparato dei pacchetti di vacanza speciali: camminate attraverso la fioritura delle rose alpine, degustazioni dei vini di cantine Alto Atesine rinomate e rilassanti giornate da trascorrere nella piscina panoramica dell’hotel. Ecco quanto basta per fare il pieno d’energia nella natura mozzafiato e godersi il sole e l’aria pura. Gli amanti del benessere potranno rilassarsi nei giardini e nei vigneti in totale tranquillità o scegliere la “Fortuna Spa” il centro wellness situato nell’antico castello di caccia attrezzato con sauna di erbe bio, una grotta al vapore, sauna finlandese, zona relax, piscina riscaldata all’ aperto e un parco privato di 10.000 metri quadri. Il tutto accompagnato da una grandiosa vista sulle Dolomiti, dato che la struttura si trova a 750 metri di altitudine, in un luogo idilliaco, sopra la città di Merano. Il ristorante dell’hotel propone un tipo di cucina che combina l’arte culinaria tradizionale altoatesina con la leggerezza mediterranea e la sua elevata qualità è premiata da una stella Michelin, Gault Millau e Veronelli. La storia del Castel Fragsburg risale al 1620 quando fu costruito come castello di caccia per nobili. Dal 1955 è in possesso della famiglia Ortner e oggi fa parte delle strutture Relais&Chateaux. Corrispondente alla filosofia di Relais & Châteaux, il Castel Fragsburg è “Una casa irripetibile per una vacanza irripetibile” e fa parte della “Collezione dei più bei alberghi e ristoranti del mondo”. Info su info@fragsburg.com o 0473-244071.

trucchi & strucchi di ISOLDE SEEBER

Estate senza smagliature L’olio di mandorle dolci, fino a poco tempo fa, era praticamente una cosa da nonne. A torto. E finalmente arriva la riscoperta. Ricco di proteine, sali minerali, vitamina A e altre del gruppo B, ha ottime proprietà emollienti, addolcenti, nutrienti e lenitive. Se di buona qualità viene otte-

di Michela Toninel

la psicologa risponde

L’Erbolario propone una piccola collezione capace di trasportarvi in una foresta di abeti, in un giardino di rose o in esotiche contrade

TENDENZE

IN FORMA

nuto per pressione a freddo della mandorla dolce, senza uso di solventi chimici, e viene utilizzato puro. Esso idrata la pelle del corpo, si presta come scrub per il viso in aggiunta a zucchero o sale (ovviamente da risciacquare), aiuta a togliere i residui della ceretta, funge da struccan-

te per gli occhi… ma soprattutto combatte l’invecchiamento delle pelle ed è il miglior coadiuvante nella prevenzione delle smagliature, specie nel caso di gravidanza o per chi sta seguendo un regime dimagrante. In tal caso va applicato quotidianamente sulle zone critiche (seno, fianchi, cosce e pancia) con un massaggio fatto da piccoli movimenti circolari. Per una pelle davvero vellutata, l’olio può essere usato prima o anche dopo la doccia: basta cospargere la pelle di olio di mandorle, sciacquarla nuovamente sotto il getto dell’acqua, prima calda e poi fredda, ed asciugarla con un asciugamano morbido. L’effetto liscio e morbido al tatto è garantito! L’unica controindicazione riguarda le pelli grasse, sulle quali l’olio può provocare l’insorgenza di inestetici punti neri.

Papà, perchè vai via? Quando spiegare ai figli la separazione dei genitori Affrontare una separazione è sempre un momento difficile e molto sofferto per tutte le persone coinvolte che devono imparare a riorganizzare la loro vita e rielaborare sentimenti ed emozioni spesso dolorose e conflittuali. Questo vale in particolar modo per i figli, indipendentemente dalla loro età. Quindi,quando due genitori hanno preso la decisione di separarsi, è fondamentale che trovino un modo chiaro e adeguato per spiegare ai figli i cambiamenti che avverranno in famiglia e che, direttamente o indirettamente, li coinvolgeranno. Pensare che siano troppo piccoli per capire o che gli spiegheremo la situazione quando sarà più chiara perché “parlargli sarebbe una sofferenza in più per il bimbo/a”sono segnali che mettono in luce la difficoltà dei genitori nell’affrontare la situazione. I cambiamenti , evidenti (es. un genitore che si trasferisce in un’altra abitazione), non esimono i genitori dal fornire spiegazioni, ma anzi, è proprio in questi momenti

che è necessario introdurre la nuova situazione, spiegando ai figli cosa sta succedendo, perchè è fondamentale che loro non si sentano abbandonati nell’incertezza in questo delicato momento, ma si sentano invece considerati e supportati. Sentirsi preoccupati, impreparati all’idea di spiegare al figlio cosa sta accadendo in famiglia è normale, ma è importante che questa difficoltà venga riconosciuta e affrontata, talvolta anche con il supporto di un professionista.

Gentile dottoressa, io e mio marito dopo anni di conflitti e un rapporto fatto di liti e discussioni abbiamo deciso di separarci. Ciò che, come immagino accada a molte coppie, ci ha spinti a stare insieme finora è Diletta, la nostra bambina di 11 anni. Ora, però, dobbiamo comunicarle che ci separiamo. Come possiamo dirglielo? Gentilissima, l’espressione “io e papà abbiamo deciso di separarci perché non andiamo più d’accordo” ,in genere, è ben comprensibile da un bambino perché esprime qualcosa che è già un dato di fatto nella sua quotidianità, vissuta in

mezzo alla conflittualità (implicita o esplicita) tra i genitori. Dovete sottolineare però che ciò che finisce è il rapporto tra marito e moglie , mentre come genitori ci sarete sempre, le vorrete bene e vi occuperete, in modo diverso, di lei.

Mio marito mi ha lasciata su due piedi per un’altra donna. Dopo la forte rabbia e delusione che mi ha pervasa, il mio pensiero è andato a Riccardo, mio figlio. Cosa gli dico? Mio marito dice che non farà mancare niente a Riccardo, che vuole vederlo tutti i giorni come prima, ma la realtà è che ci ha abbandonati. Cara, posso solo immaginare il dolore che prova in questo momento e la sua difficoltà ad affrontare questa situazione con suo figlio. Purtroppo, l’uscita di casa di suo marito la obbliga a parlare con Riccar-

do della scelta del papà. Può aiutare suo figlio rammentandogli che la scelta del papà riguarda la vita coniugale e non il ruolo di padre che suo marito, mi sembra aver capito, vuole continuare a esercitare.


34 | Agosto - Settembre 2012

il consiglio del mese LINEA ALLO SPORT

di ENRICO MARIA CORNO

di Paolo Carli

La MMA da provare. Con Alessio Sakara...

Un’escursione sicura inizia dalle previsioni meteo

Via ferrata? Sì, ma in sicurezza

La via ferrata è dunque una soluzione “artificiale” per rendere praticabile un terreno roccioso o un percorso esposto, mettendo così la montagna alla portata anche di un non alpinista.

C’è un aspetto dell’alpinismo e della montagna in generale, che sta vivendo una seconda giovinezza: la via ferrata. Un percorso di accesso alla vetta o a qualsiasi altra meta alpinistica attrezzato con scalette, cavi, catene, staffe, ed altri ancoraggi fissi (a volte anche passerelle in legno) che consentono la progressione in parete. La via ferrata è dunque una soluzione “artificiale” per rendere praticabile un terreno roccioso o un percorso esposto, mettendo così la montagna alla por-

tata anche di un non alpinista. «Naturalmente si deve partire da una attrezzatura idonea composta da casco e imbrago a cui si aggiunge il fondamentale kit per vie ferrate dotato di dissipatore» sottolinea Erwin Steiner, guida alpina del team Globoalpin di Dobbiaco (www.globoalpin.com ). In particolare è necessario utilizzare il kit (omologato!) in grado di “dissipare” e attutire il colpo in caso di caduta. «Suggeriamo inoltre di utilizzare gli appositi guanti, così da proteggere

Si deve partire da una attrezzatura idonea composta da casco e imbrago a cui si aggiunge il fondamentale kit per vie ferrate dotato di dissipatore

le mani nell’uso dei cavi di acciaio». Attenzione anche alle calzature: « Noi suggeriamo di utilizzare le nuove scarpe di stile “approach”, molto leggere e più sensibili sulla roccia» commenta Steiner. E lo zaino? «Ideale da 25/30 litri , con poche tasche e con all’interno un paio di pantaloni lunghi, perché molto spesso le ferrate raggiungono alte quote dove, anche in presenza di una bella giornata, le temperature sono piuttosto basse. E ricordatevi,almeno la prima volta è importante un’uscita con una guida alpina in grado di trasmettere i fondamentali sull’utilizzo dell’attrezzatura e sulla modalità di progressione». Ma una escursione divertente e sicura inizia dalle previsioni meteo: «E’ importante non avventurarsi su una ferrata se c’è rischio di maltempo e temporali – conclude Stefano Perrone - è molto pericoloso, e in caso di repentino cambio meteo, è opportuno studiare anche le vie di fuga dove potersi riparare lontano dal metallo della via, in attesa che passi l’acquazzone». Info materiale www.salewa.com

Oggi va di moda allenarsi in palestra con il pugilato ma senza mai salire sul ring. E’ solo fitness. E chi vuole combattere, anche in Italia, lo fa con la MMA – le Mixed Martial Arts – che è quello sport da combattimento che unisce i concetti del valetudo brasiliano al business americano. Lo avrete visto su Sky (anche in prima serata) o su internet: due omaccioni pieni di tatuaggi salgono su un ring ottagonale chiuso da una rete e se le danno di santa ragione finché uno dei due non cede. Difficilmente si arriva alla fine dell’incontro, al terzo round. Nessuna regola, o quasi. In Italia questo sport, gestito dalla UFC americana, sta cominciando a sfondare in questi mesi. Merito anche di Alessio Sakara, romano della Magliana di trent’anni, l’unico italiano professionista considerato tra i primi dieci pesi medi al mondo. Tu come hai cominciato? “Giocavo a calcio ma poi sono passato al pugilato, con risultati più che discreti. Un giorno però ho visto qualche immagine di questo sport ancora agli inizi, ho venduto la moto e sono

Tutto pronto per la 21ª edizione della Maratonina di Mantova Domenica 30 settembre si svolgerà la Maratonina Città di Mantova, giunta alla 21^ edizione.La macchina organizzativa dell’UISP e della s.s.d. Quisport è da tempo al lavoro per offrire, a tutti gli atleti che parteciperanno, un servizio agonistico di elevata qualità. In effetti sono molti i motivi che invogliano i podisti a scegliere la competizione virgiliana.Innanzitutto il percorso, che tanti consensi ha riscosso nelle ultime edizioni. Confermato infatti il tracciato che prevede partenza e arrivo di fronte al Castello di San Giorgio, sviluppandosi dopo un primo tratto in centro storico - lungo le ciclabili che lambiscono i laghi di Mantova. Si tratta di un percorso misurato adeguatamente, in grado di

far conoscere le bellezze artistiche ed i punti più suggestivi - sul piano paesaggistico e ambientale del nostro territorio - garantendo le migliori performance agonistiche. La base logistica (partenza e arrivo) è facilmente raggiungibile, e dispone di ampio parcheggio, con spogliatoi, docce e bar davanti ad uno skyline della città assolutamente straordinario. La quota di iscrizione è di 10 euro per chi si iscrive entro il 31 agosto, mentre dal 1 al 22 settembre la quota è fissata in 15 euro, ed in 20 € dal 23 al 28 settembre.Un costo sempre molto contenuto considerato che il pacco gara, consegnato al termine della competizione a tutti i concorrenti (fino ad un massimo di 1500 iscritti), comprende

molti prodotti che superano abbondantemente il valore del costo di iscrizione. Previsti ulteriori premi in natura per i primi 80 uomini e 20 donne. La manifestazione si svolge grazie al sostegno dei Comuni di Mantova e Porto Mantovano, della Regione Lombardia, del Parco

partito per il Brasile. Combattevo per pagarmi l’affitto e allo stesso tempo studiavo con i migliori istruttori di jiu jitrsu e valetudo. Poi qualcuno mi ha visto sul ring ed ora vivo a Miami e giro il mondo con la UFC”. Alessio, di persona, dà davvero l’impressione di essere un pezzo di pane, nonostante abbia mandato al tappeto numerosi avversari e abbia un enorme legionario tatuato sulla schiena: non provate a chiamarlo ‘gladiatore’ perché vi spiega, con citazioni in perfetto latino, qual è la differenza. Oggi come un nostro lettore può cominciare a praticare questo sport? “Oggi in Italia ci sono davvero tante palestre dove si comincia a praticare la MMA e a lavorare su tecnico e fisico. Si vedono anche i primi incontri e qualche esibizione. Insomma, il movimento sta crescendo”. E’ necessario essere molto aggressivi per praticare questo sport? “Essere decisi e aggressivi sul ring però non significa esserlo nella vita. Anzi, chi pratica questo sport è ben consapevole della propria forza e la controlla. Quello che mi preme dire è che questo sport appare estremamente violento ma poi, a ben vedere, le conseguenze dei nostri colpi sono molto meno gravi di quelle del pugilato. Lo scorso anno nella UFC l’infortunio peggiore fu una gamba rotta”.

del Mincio, del Circolo Canottieri Mincio, oltre agli indispensabili sponsor privati e al lavoro dei principali gruppi podistici del mantovano, in particolare dell’Atletica Rigoletto ed AVIS Suzzara, impegnati con la quasi totalità dei loro iscritti, per la migliore riuscita della corsa.

A Veronafiere dal 15 al 17 settembre

Grande attesa per “Il Salone della bici” Veronafiere presenta dal 15 al 17 settembre EICA, l’Esposizione Internazionale del Ciclo (www.eica.it).

Verona, terra di ciclisti: sempre più forte è il legame tra la città scaligera e il mondo della bicicletta che affonda le radici nel territorio veneto, ancora oggi leader nella produzione di selle e patria di grandi campioni. Business, visibilità e attenzione all’ambiente sono il filo conduttore della rassegna che convoglia a Verona un turismo “ecologically correct” che potrà usufruire anche del bike sharing. Nella storica rassegna, hanno creduto tutti i grandi marchi del mondo della bicicletta che permetteranno al pubblico di provare in fiera e su percorsi cittadini realizzati ad hoc tutte le novità in commercio dal prossimo anno.

Verona, dal 15 al 17 settembre, sarà così capitale delle due ruote a pedale per addetti ai lavori e migliaia di appassionati. Ma l’evento non riguarderà solamente il quartiere fieristico. EICA coinvolgerà infatti la città intera, con Verona che, per l’occasione, diventerà per tre giorni a misura di bicicletta. Tanto che i visitatori potranno “salire in sella” alle ultime novità proposte dalle migliori marche, provandole direttamente su strada, anche sui tracciati più impegnativi, come ad esempio le Torricelle, la salita percorsa dagli atleti del Mondiale 2004. «Il Comune di Verona ha partecipato attivamente alla positiva conclusione dell’accordo e realizzerà nei giorni

della rassegna una serie di iniziative mirate a favorire ancor più il popolo dei ciclisti – sottolinea il Sindaco Flavio Tosi -. Oltre ai 76 chilometri di piste ciclabili già presenti sul territorio, l’amministrazione comunale promuoverà una “Domenica Ecologica” ed una serie di altri eventi di sensibilizzazione sulla mobilità alternativa e non inquinante.». Volete un po’ di nomi delle case presenti? Atala, Bianchi, Carrera-Podium, Campagnolo, Carraro, Cinelli, Colnago, De Rosa, Kuota, Olmo, Specialized… tutte le informazioni sull’inedito salone veneto le trovate in un comunicato ufficiale apparso su www.federciclismo.it.



36 | Agosto - Settembre 2012 L’antico appellativo di Lucania ci riporta ai fasti della Magna Grecia

GUSTO di Flora Lisetta Artioli

Frittata di vermicelli Ingredienti (x 4 persone): vermicelli 250 g, 8 uova, 2 spicchi aglio, 4 acciughe sotto sale, prezzemolo q.b., pepe nero q.b. La frittata di vermicelli si prepara unendo la pasta scolata al dente con le uova e le acciughe spezzettate. Cuocete la pasta in abbondante acqua salata; scolatela e conditela con l’olio fritto in un padellino con l’aglio e il peperoncino tritato. Aggiungete le uova sbattute, senza esagerare, le acciughe spezzettate, il prezzemolo lavato e tritato grossolanamente. Passate in una padella larga e friggete, girando la frittata perchè possa cuocere da entrambe le parti.

Baccalà alla lucana Ingredienti: baccalà già ammollato 800 g, peperone sott’aceto qualche falda, olio di oliva extravergine 30 gr Il Baccalà alla lucana si prepara con il baccalà pulito e tagliato in pezzi regolari. A parte si insaporiscono nell’olio delle falde di peperone e quindi vi si uniscono i pezzi di baccalà. Preparazione: scottate il baccalà, precedentemente risciacquato in acqua corrente, per pochi minuti in acqua bollente. Scolatelo, diliscatelo e tagliatelo in pezzi regolari. Fate insaporire nell’olio le falde di peperone, poi unite i pezzi di baccalà. Lasciate dorare il pesce da entrambi i lati cuocendolo per circa 30 m. Servite immediatamente appena il baccalà sarà cotto.

Basilicata: “gente e cucina d’un luogo altrove” La Basilicata come gran parte delle Regioni di Italia, ha una grande tradizione anche nella gastronomia. Le ricette della Basilicata, conosciuta anche con il suo nome originale di Lucania, propongono sopratutto prodotti di terra e carne, mentre quasi assente è il pesce, confermando la sua natura di terra di pastori e contadini. Terra ricca di sapori e tradizioni, la Basilicata si caratterizza per una conformazione geografica che determina una cucina sostanziosa e molto varia; tra i prodotti spiccano i formaggi dell’antica tradizione, i cereali da cui viene prodotta una pasta famosa in tutto il mondo, ma anche vini e insaccati. Sono moltissime le tradizioni culinarie che hanno le loro origini proprio da queste terre; la cucina lucana è un mix di sapienti sapori semplici e genuini, assai lontana dalle elaborazioni più tipiche della cucina moderna. Una cucina saporita che ci da pietanze come l’agnello alla buca, o il baccalà alla lucana, o ancora una frittata di vermicelli da resuscitare un morto, per non parlare poi poi dei particolari dolci prodotti da questa terra, le pettole di Natale e i famosi taralli all’avignanese insaporiti dall’anice.

sti, si va da quelli più raffinati, come la soppressata, ad altri meno raffinati ma altrettanto gustosi al palato, come la lucanica e la pezzenta realizzata con le parti meno nobili del maiale, testa ed interiora. Tra gli ortaggi spiccano i peperoni di Senise I.g.p. caratterizzati da una varietà di forme: a uncino, allungati e appuntiti. La produzione di legumi non è particolarmente elevata, ci limitiamo a citare i fagioli di Sarconi I.g.p., un legume coltivato in due qualità differenti: borlotti e cannellini. Il territorio aspro della Basilicata ben si presta bene alla coltivazione degli olivi, dai quali si ricava l’olio extravergine di oliva lucano D.o.p., dal colore giallo ambrato con riflessi verdi e un caratteristico odore fruttato medio con odore di pomodoro. Tra i vini DOC:meritano senz’altro la citazione l’Aglia-

nico del vulture DOC vino rosso dal sapore asciutto e profumo gradevole, il Grottino di Roccanova DOC vino di colore rosso rubino, di profumo intenso, persistente, il Matera DOC dal colore rosso rubino, un profumo intenso, persistente, erbaceo e un sapore e il Terre dell’Alta Val d’Agri DOC: adatto ad accompagnarsi, nella qualità rosso, a primi con sughi di carne, come le orecchiette alla lucana.

I prodotti tipici Tra i prodotti che rendono gustosa questa cucina, ci sono innanzitutto i formaggi, numerosi e ognuno dotato di caratteristiche molto invitanti, citiamo ad esempio il caciocavallo podolico, la cacioricotta, Il pecorino di Filiano, e il canestrato di Moliterno. I salumi abbracciano tutti i gu-

Caciocavallo podolico: solo pasta filata Il caciocavallo podolico è un particolare formaggio a pasta filata prodotto nel Sud Italia e in Basilicata in particolare e viene prodotto col latte di mucche che possono venire allevate solo allo stato brado: la razza podolica. Nasce infatti da quella tecnica detta “a pasta filata” che il Sud Italia ha messo a punto nei secoli per garantire conservabilità e salubrità ai formaggi di latte vaccino. La cagliata, ottenuta mediante riscaldamento e coagulazione del latte, subisce una seconda cottura, sino a che diventa elasti-

ca e può essere manipolata senza rompersi. Le mozzarelle, le scamorze, i provoloni e naturalmente i caciocavalli sono tutti formaggi ottenuti con questo metodo. Il Caciocavallo podolico è un formaggio che si presta alle stagionature prolungate. Soprattutto le pezzature grandi (da 4 a 8 kg) possono arrivare perfettamente integre anche a quattro, cinque anni di affinamento. In tal caso al gusto offrono una complessità straordinaria, una gamma di aromi che solo un latte di eccellenza come quello degli animali podolici

bradi può garantire. Molti usano mitigarne la forza gustativa accompagnandolo a miele di castagno o di corbezzolo. La razza podolica, ancora presente sull’Appennino meridionale un tempo era la razza dominante nel nostro Paese, oggi si è ridotta a circa 25.000 esemplari. Le ragioni principali sono due: produce poco latte (anche se di straordinaria qualità) e, per la sua caratteristica rusticità, deve essere allevata allo stato brado o semibrado, mal prestandosi a uno sfruttamento intensivo.

il buongustaio di ELENA CARDINALI

Hanno scovato i formaggi, i salumi, i sottoli della tradizione e ne hanno fatto una sorta di bibbia della cucina siciliana. I Fratelli Burgio rappresentano una delle belle facce della Sicilia enogastronomica, esibite con la forza della genuinità e del rispetto delle origini. La loro base è Siracusa, in un negozio che è già una tavolozza di colori e di sapori ma sono presenti a tutte le fiere del gusto con le

Ragù alla Potentina Ingredienti per 4 persone: gr. 600 di carne di maiale in una sola fetta, gr. 70 di pancetta affumicata a fette, gr. 500 di pomodori freschi, gr. 25 di pecorino grattugiato, gr. 25 di pecorino tagliato a pezzettini, gr. 50 di lardo o strutto, vino bianco secco, olio, prezzemolo, 1 spicchio d’aglio, peperoncino rosso in polvere, noce moscata, sale In una ciotola preparare un miscuglio ottenuto con un trito di prezzemolo e aglio, unito a un pizzico di peperoncino, a una grattata di noce moscata e al pecorino grattugiato e in pezzettini. Battere la fetta di carne di maiale per spianarla, cospargerla con il miscuglio preparato, stendervi la pancetta, arrotolarla e legarla come un grosso involtino. Rosolarla in un tegame con un soffritto preparato con il lardo, o lo strutto, e qualche cucchiaio di olio e bagnarla con il vino bianco. Versare nel tegame anche i pomodori, spellati, privati dei semi e tagliati a pezzetti, salare e portare a cottura a fuoco basso per 2 ore circa. A cottura terminata, sistemare la carne in un piatto da portata, mentre con il sugo passato al setaccio condire della pasta fresca preferibilmente fatta in casa.

Agnello alla buca

Il caciocavallo è il simbolo della tradizione casearia meridionale e della Basilicata

Il Caciocavallo podolico è un formaggio che si presta alle stagionature prolungate. Soprattutto le pezzature grandi (da 4 a 8 kg) possono arrivare perfettamente integre anche a quattro, cinque anni di affinamento.

Terra ricca di sapori e tradizioni, la Basilicata si caratterizza per una cucina sostanziosa e molto varia

loro produzioni o con quelle di altri produttori siciliani che si ostinano a lavorare nel rispetto totale della qualità. Ad esempio se volete trovare un vero Piacentino allo zafferano (formaggio tipico siciliano) o un caprino della razza Girgentana, loro ce l’hanno, così come molti altri prodotti presidi di Slow food. Pomodorini di Pachino sottolio, capperi di Pantelleria,

Ingredienti: 1 agnello, Rosmarino q.b., aglio q.b., sale q.b., pepe q.b. L’agnello alla buca viene preparato praticando dei tagli nella carne per inserire dei pezzetti di aglio mentre salerete sia fuori che dentro l’agnello ponendo al suo interno ulteriore aglio e rametti di rosmarino, per poi ricucirlo. Preparazione: pelate l’agnello: praticate dei tagli con la punta di un coltello sulla pelle ed infilateci dei pezzetti d’aglio. Salate abbondantemente l’agnello fuori e dentro. Nella pancia mettete dei rametti di rosmarino e qualche spicchio d’aglio. Rimettete l’agnello nella sua pelle, e cucitelo. Scavate nel terreno una grossa buca e accendete dentro un bel fuoco fino a che si formi della brace e la buca è riscaldata a mò di forno. Togliete la brace, deponete nella buca l’agnello, ricoprite con la brace. Dopo un paio d’ore scoprite la buca, togliete l’agnello, liberatelo della pelle, e servitelo.

I Fratelli Burgio: tradizione siciliana

conserve di tonno, caponata di verdure, melanzane e zucchine e altre specialità sottolio e aromatizzate con erbe mediterranee, salumi dal profumo irresistibile, pesto di pistacchio e molto altro

all’insegna del made in Sicilia tutto a marchio Fratelli Burgio. Vent’anni di passione che nel piatto si sentono con piacere. www.saporiburgio.com



38 | Agosto - Settembre 2012

LUOGHI E SAPORI

Medaglia d’oro per la Cantina Bertagna

Premio Artusi 2012 ad Andrea Segrè

Montevolpe Rosso della Cantina Bertagna di Cavriana (MN) ha ottenuto la medaglia d’oro alla 11°edizione del Concorso Enologico Internazionale “La Selezione del Sindaco”

E’ considerato il Robin Food della lotta allo spreco perché ha promosso in prima persona il recupero a fini benefici di alimenti invenduti nel mercato. Gli è stato tributato il Premio Artusi 2012

di Marco Morelli

in vino veritas

L’estate 2012 si congeda con “I rifugi del gusto” A conclusione della stagione estiva tornerà anche quest’anno «I Rifugi del Gusto», l’iniziativa promossa dall’Assessorato all’agricoltura, foreste, turismo e promozione della Provincia di Trento, Associazione Gestori Rifugi del Trentino, Sat, Accademia della Montagna e Trentino Marketing, con la partnership di Cavit e della Distilleria Marzadro, per prolungare la stagione in alta quota gustando i prodotti tipici dell’enogastronomia trentina. Dal 22 settembre al 7 ottobre 2012 saranno 44 i rifugi che rimarranno aperti per offrire ospitalità nell’ambiente incontaminato delle Dolomiti Patrimonio Naturale dell’Umanità in una stagione che valorizza al meglio la bellezza della montagna, proponendo le eccellenze della cucina del territorio. In ciascun rifugio l’ospite sarà accolto dal sorriso cordiale dei gestori, da un caloroso benvenuto e da un calice di Trentodoc Metodo Classico accompagnato dai sapori della nostra terra. Come nelle precedenti edizioni, sarà poi possibile gustare le ricette della miglior tradizione gastronomica trentina, rielaborate

Happy Green: è verde l’aperitivo più trendy del Collio

Ad aderire alla rassegna saranno quest’anno ben 44 strutture, che proporranno i piatti della tradizione con menù a prezzi speciali dallo chef stellato Rinaldo Dalsasso. La trota marinata all’aceto di mele, i canederli alle erbe e ai formaggi e il brasato di manzo con polenta costituiranno il piatto «I Rifugi del Gusto». Il piatto speciale sarà proposto a 16 euro, prezzo che comprende anche un calice di vino (a scelta tra Trentino Doc Nosiola, Trentino Doc Marzemino e Teroldego Rotaliano Doc) e un bicchiere di TrentinoGrappa. Il vasto menù de «I Rifugi del Gusto» propone poi primi sfiziosi come la zuppa di fagioli, l’orzetto di verdure alla trentina, i canederli ai funghi con burro di malga fuso e gli gnocchi

di patate, secondi della tradizione come lo spezzatino alla trentina, il guanciale di maiale al Trentodoc con polenta o purè e il tagliere di formaggi tipici. E poi flan di mele della Val di Non Dop, la torta di carote e le pere al Teroldego Rotaliano. Un pasto completo, comprensivo di un calice di vino e di un bicchiere di TrentinoGrappa, sarà proposto al prezzo speciale di 20 euro. Il tutto godendo dell’accoglienza tipica dei rifugi, strutture che hanno mantenuto la propria identità pur trasformandosi in spazi ricettivi organizzati, pronti ad ospitare gli amanti della montagna in un ambiente

di alta qualità. Per un’offerta al passo con la tecnologia in diversi rifugi è presente la rete wireless, per consentire agli escursionisti di connettersi ad internet. Il collegamento è ora attivo in 32 strutture ed è garantito da Trentino Network con la rete Wi-net. L’obiettivo per il 2012 è quello di fornire ad una cinquantina di rifugi un collegamento wireless, così come accade nel resto del nostro territorio, l’unica regione in Europa ad essere completamente coperta dalla rete senza fili.

abbinamenti con le tipologie Brut, Extra Brut, Satèn o Rosé. Molteplici e divertenti le alternative per raggiungere questi luoghi e al contempo apprezzare il ricco patrimonio culturale e naturalistico del territorio. Dai tour in bus agli itinerari di trekking, in bicicletta e in carrozza che prevedono la sosta in alcune cantine per la degustazione, intervallandole con visite ad abbazie, borghi, palazzi, ville, giardini e riserve naturali. Sono previste anche convenzioni speciali per chi arriva in treno in Franciacorta grazie alla partnership con Trenord. In programma eventi artistici e concerti organizzati dalle singole cantine, affiancati da attrazioni e intrattenimento per famiglie con bambini. L’associazione Strada del Franciacorta propone inoltre degli speciali pacchetti per visitare in una, due o anche tre giornate, il territorio e le sue bellezze. Consorzio Franciacorta tel. 030/7760477 info@festivalfranciacorta.it

il ristorante di MORELLO PECCHIOLI

tipico e salutare piatto della cucina italiana. Il prezzo è di 5 €. Per i golfisti alle 17.30, a fare da preludio all’Happy Hour, sarà organizzata tutti i venerdì una Gara sul Putting Green, proprio ai piedi del Castello, a cui saranno ammessi tutti. Hosteria del Castello Tel: 0481.809156 www.castellodispessa.it

On line il nuovo sito www.buonricordo.com

www.visittrentino.it/ i-rifugi-del-gusto

Franciacorta e “buon gusto”: il Festival in cantina si prepara a stupire Fervono i preparativi per l’atteso rendez-vous che ogni anno il Consorzio Franciacorta organizza per gli appassionati di vino, ma non solo, dedicando un intero week-end di eventi e attività alla scoperta del Franciacorta e della Franciacorta. L’appuntamento quest’anno è fissato per sabato 29 e domenica 30 settembre. Destinazione: il cuore della Lombardia, ai piedi del Lago d’Iseo, territorio vocato alla viticoltura per eccellenza, ma anche ricco di natura, storia e tradizioni. Il Festival Franciacorta in Cantina è l’occasione ideale per vivere un’esperienza unica. Chi vorrà avvicinarsi al Franciacorta per la prima volta oppure l’intenditore che già lo apprezza, potrà approfondire i segreti dei pregiati vitigni Chardonnay, Pinot Bianco e Pinot Nero, e visitare le cantine che organizzano percorsi di visita e degustazioni delle differenti etichette da loro prodotte. Per quanti, invece, vorranno imparare ad abbinare il Franciacorta, ristoranti ed agriturismo associati alla Strada del Franciacorta proporranno speciali menù della tradizione e originali creazioni, suggerendo

È verde l’aperitivo più trendy del Collio: lo propone l’Hosteria del Castello di Spessa a Capriva del Friuli (Go). L’appuntamento con l’Happy Green è ogni venerdì sino a fine settembre, a partire dalle 18.00. Affacciata sul green del Campo da Golf, che si snoda con le sue 18 buche fra i vigneti della tenuta del Castello di Spessa Resort, l’Hosteria del Castello è il luogo ideale dove gustare piacevolmente l’Happy Hour e godersi all’aperto lo spettacolo del tramonto sulle colline del Collio. Ad accompagnare l’Happy Green, e gli altri aperitivi di una ricca carta, saranno golosi stuzzichini e finger food. Il tutto si concluderà con una pasta, di volta in volta diversa, omaggio al più

Una nuova immagine, una grafica fresca, una navigazione immediata e intuitiva, ma soprattutto contenuti arricchiti e rinnovati: è on line www.buonricordo.com, il nuovo sito dell’Unione Ristoranti del Buon Ricordo, progettato per intercettare l’interesse della schiera sempre più attenta, informata e colta di appassionati a cibo e vino, ma anche di chi, viaggiando, cerca i sapori autentici delle mille cucine regionali italiane. Non solo il sito istituzionale dell’associazione di ristoratori più antica e conosciuta d’Italia, ma un portale dedicato a quello straordinario

Ravascletto è nel cuore della Carnia, ai piedi dello Zoncolan, la montagna del ciclismo eroico: bellissimi panorami, borgate affascinanti, vacanze allinsegna del benessere fisico e spirituale. E, volendo un’escursione fuori frontiera, l’Austria a due passi. Oltre al bello c’è tanto di buono da godere. La cucina carnica vanta piatti incredibili per gusto e genuità. Il frico, i cjarsons, l’ont, la jote, i ravioli, gli gnocchi, le erbe sp o nta n e e urticions, s-ciopeti, tarassaco, valeriana- sono i ghiotti risultati di secoli di lotta per la sopravvivenza e di sapori da inventare. l’Hotel Bellavista a Ravascletto è uno di questi paradisi della

Bellavista di Ravascletto

mosaico che è la cucina regionale italiana. E così, accanto alle sezioni dedicate ai ristoranti e alle loro specialità ecco in evidenza i temi attuali del momento, le news dell’associazione, gli appuntamenti promossi dai 123 locali associati, la possibilità di cercare gli Hotel in cui sono situati i ristoranti del Buon Ricordo, un’autenticità che ha radici antiche. Da www.buonricordo.com si accede direttamente ai siti degli associati, ci si iscrive alla Newletter, si sfogliano la Guida 2012 e i 3 Ricettari del Buon Ricordo editi ad oggi, dedicati rispettivamente ai piatti-simbolo dei locali, ai primi e alle ricette dell’Unità d’Italia. Attivo e dinamico, è fruibile anche con iPhone e Andtroid, per cui si stanno studiando applicazioni specifiche. Unione Ristoranti del Buon Ricordo tel. 02 80582278 www.buonricordo.com

gastronomia. Offre belle camere, centro benessere e una cucina emozionante. I piatti, tipici e stagionali, sono il trionfo del territorio. Infinita la serie di gustosi antipasti: funghi sott’olio e grigliati, prosciutto di Sauris, lardo, speck, formaggi, erbette in conserva. Gustosa la minestra di orzo e fagioli, fantastici i Cjarsons di Monaj (piatto tipico: sono ravioli fatti con oltre 15 ingredienti) e i ravioli alle erbe spontanee, da urlo il Toç in Braide (polenta con crema di formaggi, burro fuso e salsiccia). Tutti buoni i dolci, ma la torta di mele aspre della casa non è da perdere. Da non credere il rapporto qualità prezzo: 25 euro, senza vini. Ristorante Bellavista via Roma 22 33020 Ravascletto (Ud) Tel. 0433.66089 info@bellavistaravascletto.it


Agosto - Settembre 2012 | 39

a cura di Marco Morelli

Spazio, comfort e privacy: i plus della nuova Business Class di Cathay Pacific, definita la migliore al mondo secondo Skytrax

Cathay Pacific collega l’Italia a Hong Kong con voli diretti in partenza da Milano Malpensa e Roma. Dall’hub di Hong Kong, aeroporto internazionale tra i più importanti ed apprezzati al mondo, la Compagnia collega le più belle destinazioni d’Oriente e non solo: Cina, Giappone, Malesia, Vietnam, Indonesia, Tailandia ma anche Australia e Nuova Zelanda

Le lounge di Cathay Pacific La costante ricerca dell’eccellenza ha portato Cathay Pacific a migliorare ancora di più, anche a terra, il servizio. All’Aeroporto Internazionale di Hong Kong, fresca di restyling da parte dello Studio Foster, è disponibile la lounge “The Wing”: dedicata a tutti i passeggeri che viaggiano in First e in Business Class con Cathay Pacific, è già stata consacrata tra le migliori lounge al mondo. Oltre a “The Wing”, l’aeroporto di Hong Kong ospita le altre rinomate lounge della Compagnia aerea ovvero “The Cabin”, “The Pier” e “The Arrival”. La lounge “The Wing”, il fiore all’occhiello di Cathay Pacific, rappresenta un rinnovamento nel livello dei servizi a terra offrendo ai passeggeri un elevato standard di convenienza e comfort. E’ caratterizzata da un sapiente utilizzo di colori e materiali, che uniscono i toni caldi del legno al candore del Marmo di Carrara, il marmo “Nero del Belgio” al granito “Nero di Cina”. Il design originale minimalista è ampliato da elementi nuovi e contemporanei, come l’esclusiva Solus Chair realizzata da Poltrona Frau Italia. La lounge ha una superficie totale di 4.500 mq e mette a disposizione dei viaggiatori una sala lettura, due ristoranti, il sistema di intrattenimento StudioCX. La caratteristica assolutamente unica di questa lounge è la presenza delle Cabanas, sale da bagno private di circa 35 mq, con vasche e docce per regalarsi un momento rinfrescante prima di salire a bordo. Al Gate 23 dell’aeroporto di Hong Kong la lounge “The Cabin” è da par suo un lussuoso spazio di oltre 1.339 mq. Contemporanea, fresca e dinamica, The Cabin si presenta con un design ultra moderno, con delle poltrone disegnate su misura da Poltrona Frau, connessione Wi-Fi ad alta velocità, un servizio d’intrattenimento eccellente e un concetto di ristorazione dedicato al benessere dei passeggeri. La sala è suddivisa in 5 zone: la reception, “The IT Zone”, “The Deli”, “The Health Bar” e la zona relax. Gli ambienti sono caldi e accoglienti, grazie anche ai materiali utilizzati per gli arredamenti: legno, bambù, marmo bianco e granito scuro, con colori che richiamano le altre lounge Cathay Pacific. La lounge “The Pier” restituisce momenti di lusso e relax unici: è l’ideale per chi ama pace e tranquillità. Le sei camere private - DayBreak Room – offrono un ambiente silenzioso ed esclusivo adatto anche a lavorare indisturbati. Tecnologia e cibo raffinato consentono di utilizzare il tempo a disposizione nel modo più opportuno. I passeggeri in arrivo hanno invece a disposizione un’altra lounge: “The Arrival”. Anche qui sono garantiti gli elevati standard qualitativi di Cathay Pacific applicati alle altre sale riservate ai viaggiatori in partenza.

Sempre più “5 Star Airline” Cathay Pacific Airways: l’eccellenza a bordo…e non solo. La principale compagnia aerea di Hong Kong da anni ormai, nel panorama dei vettori, è la Compagnia più ammirata al mondo. Massimo comfort, cura per ogni dettaglio, un servizio che viene direttamente dal cuore: una propensione per la piena soddisfazione delle esigenze del cliente assolutamente unica, abbinata ad un’ampia offerta di entertainment e alla raffinatezza della cucina a bordo. Con i suoi oltre 170 aeromobili di linea, tra passeggeri e cargo, il gruppo Cathay Pacific ha una delle flotte più giovani e moderne dei cieli. Ogni giorno collega l’Italia, l’unico Paese in Europa ad avere il doppio scalo, a Hong Kong con voli di linea in partenza da Roma Fiumicino e Milano Malpensa. La Compagnia aerea, confermando il costante impegno

nel raggiungere un livello sempre maggiore di innovazione in un’offerta a bordo già eccellente, ha presentato la nuova Business Class. Le classi di viaggio degli aerei a lungo raggio mirano, non a caso, a rendere il volo un momento ancora più piacevole e un’esperienza unica di relax. A tal proposito, tra le novità da segnalare per questo 2012, anche la rinnovata lounge “The Wing”, che si aggiunge alla elegante “The Cabin”, firmata dallo Studio Foster, che ha progettato anche l’aeroporto di Hong Kong. Una costante ricerca dell’eccellenza che ha meritato più di un riconoscimento ufficiale: Cathay Pacific è infatti orgogliosa della recentissima nomina quale “World’s Best Business Class”, assegnata nel corso dell’appuntamento annuale dei “Skytrax World airline Awards”, che si somma a quella di “5-Star Airline”.

“Spazio” la parola chiave della nuova Business Class La nuova Business Class declina il concetto di lusso in volo di Cathay Pacific secondo tre valori fondamentali: spazio, servizio e massima attenzione ai dettagli. La nuova classe è infatti la perfetta combinazione di privacy, comodità e efficienza high-tech, pensata per soddisfare le esigenze dei passeggeri in qualsiasi momento del volo. “La nuova Business Class è il risultato di un dialogo continuo con i nostri passeggeri, in particolare con i soci del Marco Polo Club, ed è stata concepita per coniugare al meglio comfort, versatilità e funzionalità. La cura del servizio, l’innovazione del prodotto e la costante attenzione al passeggero è ciò che più ci contraddistingue” - ha affermato Silvia Tagliaferri, Sales & Marketing Manager Italy & Malta Cathay Pacific Airways. “La ricerca dell’eccellenza nell’esperienza di viaggio è la nostra mission e il nostro costante obiettivo è essere la compagnia aerea più ammirata al mondo. La vera sfida è superare noi stessi prima ancora dei nostri concorrenti”. Ogni aspetto del nuovo prodotto è stato attentamente progettato in base alle esigenze dei passeggeri, offrendo uno spazio in cui è possibile dormire, mangiare, lavorare, leggere, guardare la TV o semplicemente rilassarsi, senza rinunciare alla propria privacy. La nuova poltrona si sposta fino a quasi 30 centimetri. Basta un gesto per essere in totale privacy o conversare con i propri compagni di viaggio. La poltrona, totalmente reclinabile a 180°, diventa un vero letto lungo più di 2 metri e si può estendere in larghezza di altri 16,5 cm per offrire ancora più spazio laterale, mentre uno scomparto offre uno spazio extra per le ginocchia per far dormire comodi chi preferisce stare sul fianco. L’offerta di intrattenimento si è ampliata anche grazie ad uno schermo TV da 15 pollici con Audio e Video on Demand, così come di alto livello anche la proposta culinaria, con quattro menù principali e la possibilità di richiedere snack e bevande in ogni momento. La nuova Business Class è disponibile sui voli in partenza da Milano Malpensa operati con Boeing 777-300ER, tutti i giorni a partire dal 1 agosto 2012.



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