Dicembre 2011 - Gennaio 2012 | 3
L’EVENTO DEL MESE
Numeri incredibili raggiunti negli anni
Circa 10.000 mq di superficie utilizzata
50 persone al minuto hanno visitato negli anni scorsi il presepe di Piubega. 250 comparse soprattutto tra giovani e adolescenti
I giardini pubblici, le piazze e le vie del paese si trasformano in una piccola Betlemme con tanto di case, capanne, laghi e deserti
di Rosalba Le Favi
DAL 24/12 AL 8/1/2012 La gente del paese torna ad essere protagonista
Il presepe vivente di Piubega cuore del Natale 2011 La stella di Betlemme, ovvero la Stella Cometa, si ferma a Piubega a contemplare la Natività. Nel paese del presepe vivente, dopo un anno di pausa ritorna il presepio nell’edizione 2011/2012 con numerose novità sulla scenografia e gli spazi ampliati. L’appuntamento più atteso, più sentito, dopo un anno di pausa finalmente è arrivato e a natale sfolgorerà di scintille che accenderanno l’alto mantovano. Da mesi sono in corso i preparativi per organizzare un evento così importante, non solo a livello regionale, ma anche Nazionale. Quello di Piubega infatti, resta tra i più grandi presepi viventi organizzati in Italia con il patrocinio di Regione Lombardia, la Provincia di Mantova e il Comune di Piubega. Nell’ultima edizione, caso eccezionale, si sono registrate 50 persone al minuto che hanno visitato l’animato presepe. Ogni anno, la comunità di Piubega si raccoglie e si ritrova per dare un senso religioso alla manifestazione. Tale intento, è sempre stato uno dei principali obbiettivi, che tutti i partecipanti hanno sottoscritto e mantenuto e continuano a sostenere. Quest’anno la scenografia è stata ampiamente rinnovata e il presepio sarà di grandi dimensioni, più imponenti dell’edizione precedente. In risorse umane conterà la presenza di 250 comparse a cui prenderanno parte tanti giovani e adolescenti. Transitando per Piubega nel mese di dicembre ci si accorge che l’aria è frizzante, non solo per il pungente freddo padano, ma anche per-
Uno dei più grandi presepi viventi d’Italia patrocinato da Regione Lombardia, Provincia di Mantova e Comune di Piubega
ché in paese c’è vivacità, c’è fermento, in paese c’è aria di presepio vivente la cui esperienza è ormai entrata nell’immaginario piubeghese. Dati storici alla mano, nel cuore di ogni cittadino, da chi vi prende parte come attore, lavoratore, ideatore a chi da spettatore passeggia durante la rappresentazione nel periodo natalizio. Il tutto è allestito a livello di volontariato. Il presepe poggia su cinque fasi come la progettazione, l’organizzazione, la ricerca dei materiali, la costruzione e la rappresentazione, unite da un messaggio significativo che possa lasciare a tutti un segno. Fulcro del presepio vivente di Piubega è la parrocchia che ne è l’ente promotore. Ecco perché il presepio rimane legato alle celebrazioni liturgiche. Nell’evento sono chiari ed evidenti i riferimenti biblici al significato del Natale, al mistero dell’incarnazione, alla vita di Gesù così come la possiamo concepire dalla testimonianza dei vangeli. L’idea della manifestazione è nata nel 1986 per opera della locale sezione Avis che ne ha curato la realizzazione per i primi 4 anni. Successivamente, nel 1990 l’ideazione e la regia del presepio vivente
di Piubega sono passate sotto la guida della parrocchia locale di San Giacomo Maggiore Apostolo. Dal 1996 ha preso vita l’associazione “Amici del Presepio Vivente” che in collaborazione con la parrocchia segue attualmente i lavori di ideazione, creazione, rappresentazione e divulgazione dello stesso. Caratterizzato fin dagli inizi per la cura con la quale viene realizzato, il presepio si è man mano evoluto fino a diventare uno dei più grandi ed apprezzati d’Italia. Nel presepio vivente di Piubega le scenografie vengono tutte allestite e per l’occasione, i giardini pubblici, le piazze e le vie del paese si trasformano in una piccola Betlemme con tanto di case, capanne, laghi e deserti e di quant’altro serve per ricreare i paesaggi tipici della Palestina e della natività su un totale di circa 10.000 mq di superficie utilizzata. A fianco delle classiche figure del presepio quali la natività, la sinagoga, il castello di erode, i pastori, i pescatori e gli accampamenti arabi, capita quindi di vedere le lavandaie, il fabbro, l’arrotino, il falegname, il fornaio, le tessitrici. Durante le rappresentazioni le varie comparse svolgono i loro lavori con la massima cura dei particolari. Molte delle mansioni eseguite trovano origine nella tradizione padana. Più di 200 sono le comparse che danno vita 30 attività.
Nella parte del bambin Gesù si alterneranno diversi neonati di età compresa tra i sei mesi e un anno. Sono più di 50.000 le persone che mediamente visitano il presepio vivente di Piubega durante le rappresentazioni che vengono tenute nei giorni festivi fra il Santo Natale e il giorno dell’Epifania del 6 gennaio. Per info è possibile inoltre visitare il sito www.presepiodipiubega.it
LE RAPPRESENTAZIONI • Sabato 24 dicembre ore 23.00 S. Messa ore 23.45 apertura presepio • Domenica 25 dicembre dalle ore 15.00 alle ore 18.00 • Lunedi’ 26 dicembre dalle ore 15.00 alle ore 18.00 • Domenica 1 gennaio dalle ore 15.00 alle ore 18.00 • Venerdi’ 6 gennaio dalle ore 15.00 alle ore 18.00 con l’arrivo dei re magi • Domenica 8 gennaio dalle ore 15.00 alle ore 18.00 Apertura straordinaria per le scuole e la stampa: giovedi’ 22 dicembre 2011 dalle ore 10.00 alle ore 12.00
Per sensibilizzare i ragazzi verso una tradizione storica
Una manifestazione culturalmente valida Il presepio vivente sarà seguito nche da enti televisivi e vedrà la presenza del Vescovo Mons. Roberto Busti. Inoltre la parrocchia di S. Giacomo Maggiore Apostolo di Piubega promotrice del Presepio Vivente inviterà le scuole di ogni grado alla 19^ edizione del Natale 2011. I parroci padre Italo Sorsoli, don Giuseppe Beffa, i volontari e gli organizzatori dell’amministrazione comunale, credono che la manifestazione continui ad essere culturalmente valida per i ragazzi affinché conoscano una
tradizione importante e assaporino una cultura antica di lavori e mestieri frutto delle capacità manuali dell’uomo. Come ormai è noto il presepio vivente di Piubega si caratterizza per la perizia e la cura con le quali vengono seguiti tutti i particolari, dalla creazione degli abiti delle comparse alla realizzazione delle scenografie. Seguendo un preciso itinerario il pubblico passerà in uno scenario che ricostruisce un ambiente ebraico romano del tempo di Gesù Cristo, con alcune situazioni
di lavori non più usuali. La data prevista per le scolaresche sarà giovedì 22 dicembre dalle ore 9,30 alle ore 12,30. Per ottimizzare la visita, si consiglia la prenotazione da parte degli insegnanti della presenza delle classi e il numero degli alunni comunicando direttamente alla parrocchia di Piubega a don Italo e don Giuseppe in via XI Febbraio tel e fax 0376/655139 oppure al consigliere Mirco Viapiana del Comune di Piubega in via IV Novembre tel. 0376/655656 int.1 cell. 338/7490133.
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L’EVENTO DEL MESE
I giorni e gli orari della manifestazione
Dove si acquistano i biglietti e loro validità
Motor Bike Expo 2012 sarà in programma nei padiglioni di Veronafiere dal 20 al 22 gennaio. Orario: dalle 9 alle 19
I biglietti sono disponibili alle casse di VeronaFiere o in prevendita nel circuito Ticketone. Costa € 16.00 e vale un accesso
di Vittoria Bisutti Una moto di dimensioni gigantesche realizzata dalla Regio Design
Il super Chopper per il Guinnes
DAL 20 AL 22 GENNAIO Si rinnova l’appuntamento a Veronafiere
Tutto è pronto per Motor Bike Expo 2012 Restyling d’immagine, nuova strategia di comunicazione internazionale, con un’attenzione particolare al settore custom, di cui è leader a livello europeo. Motor Bike Expo 2012 sta scaldando i motori e sarà ai nastri di partenza dal 20 al 22 gennaio. L’edizione 2011 Nel 2011 la manifestazione ha ospitato oltre 741 marchi, di cui molti provenienti da paesi esteri, su una superficie netta espositiva di 73.000 metri quadrati. L’affluenza è stata di 120.000 visitatori (+20% sul 2010). Un dato molto interessante nel contesto moto che valorizza ulteriormente il risultato ottenuto. In deciso aumento rispetto alle edizioni precedenti anche la presenza dei giornalisti italiani e stranieri, cresciuti nell’ultima edizione del 18% (412 giornalisti accreditati, di cui il 20% dall’estero), molti i media partner italiani e internazionali, con 351 articoli pubblicati nel mondo. La rassegna stampa essenziale, che non include la pagine successive alla prima sui portali non-testate-giornalistiche, ammonta ad oltre 1.000 pagine. 242.000 sono stati infine i visitatori del portale dedicato alla manifestazione con 622.000 pagine visitate. L’edizione 2012 L’edizione 2012 di Motor Bike
Sarà una delle principali attrazioni del Motor Bike Expo 2012 . Una moto chopper gigante che nella prima giornata dell’expo stabilirà il nuovo record mondiale per dimensioni ed entrerà nel Guinness Worl Records. A realizzare questo mostro meccanico, un’equipe di quattro persone coordinate da Fabio Reggiani della Regio Design di Barco di Bibbiano (RE) che da quattro mesi lavora a questo progetto, ormai in dirittura d’arrivo. L’idea, spiega Reggiani, “è nata durante un viaggio in Nuova Zelanda, quando lungo una strada abbiamo visto una bicicletta gigantesca, realizzata in ferro in modo molto artigianale ed essenziale, ma nonostante questo, destava grande interesse e curiosità fra i passanti, da qui abbiamo maturato il pensiero che avremmo potuto costruire un qualcosa di simile ma dotato di motore.. Così abbiamo scoperto che ad oggi il record della moto più grande è stato stabilito nel 2007 ed è detenuto da un costruttore americano con una moto lunga sei metri e alta tre. Sarà un vero e proprio evento che richiamerà molti media internazionali.
Una vetrina internazionale del mercato della moto che si propone come catalizzatore di informazioni e innovazione per gli espositori e i visitatori del mondo
Expo si orienterà ancora di più verso un pubblico motociclista. Una vetrina internazionale del mercato della moto che si propone come catalizzatore di informazioni e innovazione tecnologica per gli espositori e i visitatori di tutto il mondo. Il sito www.motorbikexpo.it è costantemente aggiornato e ricco di servizi on line dedicati a espositori, visitatori e stampa. Perché Motor Bike Expo Per le Case motociclistiche MBE è una formula molto valida e vantaggiosa. La vetrina veronese offre un ottimo riscontro con il pubblico a costi contenuti e con un basso impegno di risorse umane, concentrato in soli tre giorni. Per le Aziende MBE è l’opportunità di avere un contatto diretto con l’utente finale ed è un’alternativa valida ai saloni di settore, a volte troppo dispersivi ed onerosi, dove è difficile ottenere visibilità. L’appuntamento posizionato all’inizio dell’anno consente alle aziende di poter presentare i nuovi prodotti e di sfruttare la manifestazione per meeting con agenti e stampa.
Per il pubblico MBE è un evento imperdibile dove lo stesso visitatore si sente protagonista. Un’anteprima sulle novità di mercato, un’occasione per effettuare acquisti vantaggiosi e un appuntamento tra amici. È la prima vera occasione di vivere la moto dopo la lunga pausa invernale. Le referenze ottenute, l’innovazione, la comunicazione e l’internazionalità sono dunque i must imprescindibili posti dagli organizzatori per garantire il successo di Motor Bike Expo 2012, riconfermando le date della manifestazione dal 20 al 22 gennaio 2012. La manifestazione rimane il punto di riferimento a livello europeo e palcoscenico internazionale per il settore custom, intendendo fermamente proseguire il percorso pioneristico intrapreso ed essere sempre più un partner di riferimento per le imprese, le istituzioni e le associazioni di categoria. Quali saranno le novità e le sorprese che il Motor Bike Expo 2012, dopo aver confermato un nutrito gruppo di formidabili habitué, proporrà nel settore custom? I visitatori del salone potranno incontrare autentici miti, alcuni dei quali assolutamente inediti per l’Italia, come Zen Motorcycles, TPJ Custom, Jim Nasi, Cycle Kraft, Custom Design Studios, Ehinger Kraf-
Per il pubblico MBE è un evento imperdibile dove lo stesso visitatore si sente protagonista
trad, DK Motorrad. E l’elenco quasi sicuramente non si fermerà qui. La californiana Cycle Kraft torna a Verona da espositore dopo aver trionfato a gennaio 2011, nell’unica tappa italiana del mondiale costruttori AMD, nella categoria riservata ai costruttori esteri, con la Unchangeable. Tra le attesissime novità, la Bella Rosso Due e la Orange Passion, grintosa e appariscente la prima, più morbida e filante la seconda. Custom Design Studios è un altro marchio californiano reso leggendario dal suo titolare e animatore Kirk Taylor. Autore della moto per James Hetfield, frontman (e straordinaria voce) dei Metallica, Taylor è consi-
derato uno dei migliori customizer d’oltreoceano per la sua creatività che incontra il gradimento sia degli appassionati di custom tradizionale sia delle nuove generazioni. Giunge invece dall’Arizona Jim Nasi: la sua produzione è sinonimo di originalità e cura artigianale. La serie dei customizer europei si apre con Danny Schneider: la loro Snowracer è stata una delle creazioni più ammirate all’ultimo Bike Show di Faker See dove ha fatto anche incetta di premi, Dall’Alta Savoia arriva invece Zen Motorcycle, un marchio che a prima vista potrebbe profumare di Giappone ma che invece emana un forte sentore di avventura, velocità, sfida.
Il mito californiano del custom presente al Motor Bike Expo 2012
Clamoroso: a Verona quest’anno torna il mitico Jesse James! La notizia – clamorosa ed elettrizzante – è di quelle veramente capaci di mettere a rumore il mondo del custom. A tre anni di distanza dalla sua ultima apparizione Jesse James tornerà al Motor Bike Expo di Verona, in programma dal 20 al 22 gennaio 2012! Solo chi ha potuto assistere alle manifestazioni di entusiasmo, quasi di delirio, inscenate dai suoi fans può avere una percezione della popolarità e della stima di cui gode Jesse James. Personaggio a 360°, presente sul-
la scena pubblica, star della televisione, inseguito dalla stampa mondana per i suoi amori ed i suoi eccessi, Jesse rimane però sempre, principalmente, il creatore ed il proprietario di West Coast Chopper, un marchio che ha un posto nella storia del motociclismo. Jesse James, talmente popolare e controverso da essere costretto a dimostrare la discendenza dal famoso bandito (prova che si è rifiutato di fornire), è quello che si usa definire un “capo scuola” per l’originalità delle sue intuizioni,
per la sapienza con cui ha intercettato il gusto dei chopperisti di tutto il mondo, per la capacità che ha avuto di trasformare una piccola attività artigianale in una grande industria mondiale. Jesse James dalla California volerà dunque a Verona e andrà così ad infoltire un gruppo di straordinarie star del mondo custom che già comprende Arlen e Cory Ness, Battistinis, Hoghtech, Russel Mitchell, Cycle Kraft, Custom Design Studios, TPJ Custom, Jim Nasi, Danny Schneider, Ehinger Kraftrad, DK
Motorrad, Zen Motorcycles e tanti altri ancora. Nei prossimi giorni gli organizzatori del Motor Bike Expo 2012 forniranno ulteriori dettagli sulla presenza di JJ a Verona. E sono attesi altri clamorosi annunci.
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il direttore
Sommario
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Valori e libertà
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A tanti giovani non è mai stato insegnato che la libertà, da non confondere con il liberismo, è scelta meditata, responsabile
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La storia moderna del nostro paese, e delle società più civili, si è evoluta moralmente partendo dal controllo del costume. Un esempio banale: mezzo secolo fa alla ragazza che chiedeva di uscire la sera il padre rispondeva di no, ed era un “no” imperativo che non ammetteva replica. Le epocali ribellioni giovanili degli anni ’60 innescarono nel mondo occidentale una rincorsa verso maggiori libertà di costume; libertà conquistate che portarono però anche agli eccessi (droga, violenza, ecc.). In definitiva la libertà fu confusa con la sfrenatezza. Certo non si poteva precludere una evoluzione dei comportamenti al passo coi tempi moderni, ma secolari conformismi di costume e consolidate posizioni etiche, più o meno influenzate dalle religioni, furono minate da un lassismo insidioso mai più eradicato per non dire sensibilmente progredito anno dopo anno. Molti dei promotori delle ribellioni e dei loro seguaci , una volta diventati genitori, lasciarono i propri figli liberi di seguire capricciosamente le proprie tendenze senza tener in conto, ai fini educativi, che la natura umana tende a seguire la via più facile. A tanti giovani non è mai stato insegnato che la libertà, da non confondere con il liberismo, è scelta meditata, responsabile. Il risultato è che oggi molti pensano che libertà sia poter seguire l’impulso, il piacere immediato, in base al “mi piace, non mi piace”, senza quindi un criterio di giudizio razionale. Gran parte del “buonismo” di oggi deriva dal sopra citato lassismo; non è altro che una tolleranza infinita verso se stessi trasferita anche agli altri, tolleranza per gli eccessi, per le inefficienze, per le corruzioni, per le scorciatoie ottenute con favori sessuali e via dicendo. Ma ora i nodi sono venuti al pettine. La grave crisi economica e il confronto con le economie orientali più competitive della nostra, basate su società dallo stile di vita disciplinato, più formiche che cicale, ci confermano che la libertà esige una mentalità matura, che conosca le alternative ai desideri consumistici e sappia fare delle scelte, pena il fallimento economico conseguente a quello esistenziale. La libertà richiede che la nostra mente non si lasci ammaliare dai desideri che proviamo e, per quanto essi possano essere intensi, si riesca a dire no a quelli realizzabili a scapito dell’etica, della dignità e dell’equilibrio comportamentale. Auguriamoci, in questo periodo di festività, che a poco a poco tutti giungano ad essere consapevoli che il vivere sociale ha bisogno di principi morali chiari, di distinzione tra il bene e il male, e di autodisciplina con sé stessi e con gli altri. Buon Natale e buon anno a tutti.
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PRESEPIO VIVENTE Torna a Piubega uno dei presepi viventi più belli e visitati d’Italia
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Motor Bike Expo A Verona si rinnova l’appuntamento invernale con la kermesse motoristica
Damì protagonista A Brescia da non farsi scappare l’occasione 18 Ken di ammirare autentiche opere d’arte
Fresu Intervista con l’artista sardo che 19 Paolo ha sposato i progetti del CHV di Suzzara
Fiorani Intervista esclusiva con il general manager 24 Sergio dell’azienda mantovana Unical Ag Spa
Marco Morelli Direttore responsabile morelli.vocedimantova@mynet.it
Per informazioni Tel. 0376 224951 | Cell. 333 6272824 Per pubblicazioni mantovachiamagarda@mynet.it
in tutte le salse In hotel, in piazza, al ristorante, in beauty 44 Capodanno farm: tutti i modi per festeggiare il 2012
a parer mio di GASTONE SAVIO
Dedichiamoci una volta tanto ai giovani, spesso ritenuti incapaci di affrontare le attuali situazioni, svogliati e demotivati davanti alle difficoltà di un periodo storico particolarmente delicato e difficile, sia per la mancanza di lavoro, sia per la scuola che non riesce a trovare stabilità. Giù a dire che hanno perso i valori, che non sopportano i genitori e che la loro solitudine tenta di limitarsi nel rifugio delle droghe. Cominciamo col dire che i giovani d’og-
Gli esempi potrebbero aiutare i giovani gi non sono peggiori di quelli di ieri, neppure i genitori sono più disattenti rispetto a quelli di mezzo secolo fa. Anzi, se c’è stato un periodo in cui la famiglia lo era di nome e non di fatto fu proprio quello. Il 50 per cento dei lavoratori, ridimensionato nel tempo, lavorava in campagna e, oltre all’incapacità di poter insegnare ai figli, il rapporto era impedito dal numero di ore di lavoro e dalla stanchezza che prendeva il lavoratore al suo ritorno a casa. Dov’è allora la diffe-
renza? Fra uomo ed uomo si è frapposto oggi il muro dell’elettronica e la comunicazione si fa scrivendo, rispetto a quei tempi nel rapporto fra padri e figli è venuto meno quel supplemento d’anima che allora esisteva anche con un solo sguardo. Forse il recupero potrebbe essere fatto attraverso l’incisività degli esempi di vita. Questo mi è venuto in mente sentendo alcune sere fa al Rotary Castiglione delle Stiviere Alto Mantovano una conferenza del Cavaliere del Lavoro
Steno Marcegaglia, l’industriale mantovano d’adozione giunto giovanissimo a Gazoldo degli Ippoliti dove, nel 1959, fondò la Marcegaglia spa, oggi, uno dei gruppi siderurgici fra i più importanti al mondo. L’uditorio misto, presenti un buon numero di giovani, che passarono dalla perplessità all’ammirazione sentendo il racconto dei suoi primi 81 anni di vita, di un signore che si è offerto in una modestia tale da esaltare tutta la sua grandezza. Questi giovani si sono entu-
siasmati e sicuramente molto rimarrà in loro, immedesimandosi nell’avvincente avventura di un uomo, che dal nulla è diventato capitano d’industria. Hanno potuto rendersi conto cosa significhi la durezza della vita e quanto coraggio occorra per affermarsi. L’ingegnere Honoris Causa “ distribuì “ il suo racconto in tre tappe: il ragazzo povero, lo studente lavoratore, la maturità che coglie l’opportunità dell’affermazione. Da un piccolo laminatoio per fare le guide delle tapparelle all’intuizione del grande gruppo siderurgico, suffragata dalla passione e da una grande capacità di lavoro, gli farà guidare un numero in costante crescita di maestranze, fino ad arrivare a far “tremare “ la concorrenza cinese. Dalle domande dei giovani mi sono reso conto quanto sia valso per loro il racconto di una vita di reale successo. Ha inciso perché il giovane ha colto nell’esempio un metodo da imitare e l’esempio di un personaggio che va diritto a cuore esprime un valore su cui meditare.
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Mantova e dintorni
MANTOVA La rassegna di musica da camera “Tempo d’Orchestra” farà tappa mercoledì 9 dicembre presso la Basilica di Santa Barbara a Mantova. Un’occasione unica per coniugare musica, arte e storia.
MANTOVA
Passione tanguera Sarà proprio Mantova, da mercoledì 7 a domenica 11 dicembre, a ospitare l’attesissima 10a edizione dell’International Tango Festival. Una kermesse che riunirà professionisti e appassionati provenienti da tutto il mondo per un workshop tematico suddiviso in serate di esibizioni, musica dal vivo, spettacoli teatrali e presentazioni di libri. Senz’altro l’iniziativa rappresenta il fiore all’occhiello per la provincia virgiliana, poiché specie a livello organizzativo risulta essere una delle una delle migliori d’Europa, grazie al lavoro di un gruppo di instancabili volontari. Si tratterà inoltre di un festival itinerante, infatti verranno coinvolte diverse location tra cui l’Arci Tom, la Milonga liberty, lo spazio Sant’Orsola, il Teatro Bibiena e Saiseilab, costituito da lezioni diurne, matiné dan-
zanti e spettacoli di diversa natura. Per l’occasione saranno presenti coppie di ballerini, tra le più prestigiose a livello internazionale, tra cui Adrian Ferreyra e Dana Frigoli, Chicho Fromboli e Juana
Sepulveda, Pablo Inza e Noelia Hurtado, senza omettere le esibizioni dell’Orchestra Ensemble Hyperion. Ideatrice dell’evento e presidente dell’associazione “E allora tango” – nata nel 1999 – è Maria Elena Mac-
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chini quale ha assunto i delicati compiti delle scelte artistiche e della direzione generale della manifestazione. Il mio segreto? Commenta: “Organizzare con il cuore e dirigere con la mente”. Un connubio tra musica e passione, originario dalla regione del Rio de la Plata, il tango nasce in un primo tempo come espressione popolare, mentre sarà dopo parecchi anni che diviene una disciplina studiata e ammirata in tutto il mondo. Ritmi e melodie quali riportano con la mente e con il cuore attraverso atmosfere perdute, in sale da ballo illuminate da luci soffuse nei sotterranei di Buenos Aires, Rosario e Montevideo. Parte dell’incasso, verrà devoluta all’ANT associazione nazionale tumori. Per visionare il calendario con gli appuntamenti, consultare il sito web: www.ealloratango.it.
la otografia
a cura di Elisa Turcato
mn PONTI SUL MINCIO
L’antica sagra è alle porte Si rinnova anche quest’anno l’appuntamento con l’antica sagra di San Nicolò: due giornate, il 5 e il 6 dicembre ricche dei sapori propri della tradizione. Un clima di festa avvolge questa ricorrenza che ogni edizione attira un numero sempre maggiore di visitatori, ed è in grado di congiungere storia, tradizione, cucina tipica, balli, musica con il grande finale pirotecnico. A distanza di un anno, l’antica pieve viene così riaperta pronta ad accogliere i fedeli che arrivano alla spicciolata, visto il clima dicembrino, lungo la stretta via immersa nella natura rigogliosa. Bisognosa di restauro, il suo interno conserva tutt’oggi un bagaglio storico ed artistico di notevole prestigio. Durante la kermesse verrà inoltre organizzata una visita guidata al vicina centrale termoelettrica del Mincio, mentre l’apertura degli stand gastronomici è prevista presso la cascina Pellizzer. Qui verranno serviti: “Ossi de Porsel”, “Trippe”, “Codeghin con Pearà “, “Codeghe coi Fasoi”. Tutto il ricavato sarà devoluto alla ristrutturazione dell’antica chiesetta. SOLFERINO
Il mercatino delle colline Per il 19° anno consecutivo, l’associazione Pozzo Catena – omonimo nome della contrada solferinese – organizza per domenica 4 dicembre, l’oramai l’immancabile mercatino. Trattasi di ben sessanta bancarelle, dislocate lungo le vie del borgo sin dalle 9.30 del mattino. Un’ottima occasione per acquistare originali regali di Natale grazie alla presenza di una notevole varietà di articoli, quali spaziano dai prodotti artistici per la casa, all’artigianato del legno, alla ceramica, alle stoffe, al vetro e ai metalli preziosi. MANTOVA
Presentata Mantova Mille Luci 2011
Grande successo per “Dimmi di sì”, lo spettacolo realizzato dalla Pro Loco di Castel Goffredo presso il Palasport locale. A Lara Fezzardi, ideatrice della manifestazione, nonché presidente della Pro Loco di Castel Goffredo, è stato conferito dal sindaco dott. Mauro Falchetti, il “Castellano d’oro 2011” .
MONZAMBANO
Arriva la musica d’autore Trattasi di una location posta sulle sponde del canale Virgilio, un luogo ideale per gustare armonie sonore difficili da ritrovare nel panorama commerciale della musica contemporanea. Una ricerca continua di atmosfere cadute probabilmente nel dimenticatoio, approda così nella serata del 5 dicembre – a partire dalle 21.30 – presso la Taverna del Conte, la band denominata “Two not one quartet”, the music of Lee Konitz and Warne Marsh. Una vera e propria rassegna jazz, che da un paio di mesi a questa parte è divenuta un “must” dei lunedì invernali morenici. CASTIGLIONE DELLE STIVIERE
Pattinaggio sul ghiaccio Si terrà sabato 3 e domenica 4 dicembre la seconda prova regionale a cura dell’accademia del ghiaccio presso il palaghiaccio aloisiano. In particolare questo appuntamento, per Castiglione rappresenta un esempio di cooperazione tra l’ente pubblico e le istituzioni private, volto a creare occasioni di aggregazione destinate a tutta la cittadinanza suddivisa nelle diverse fasce d’età. Il fine settimana sarà contraddistinto dalla sfida di ben tre categorie, quali esordienti, principianti e cadetti. Maggiori dettagli sulla gara saranno pubblicati sul portale apposito, mantenendo una lista sempre aggiornata dei palazzetti disponibili alla pratica.
Le iniziative per il periodo delle festività natalizie a Mantova sono state presentate in Comune dal sindaco Nicola Sodano insieme al nutrito programma di “Mantova Mille luci 2011 -2012” mercoledì 23 novembre 2011. Il programma prevede circa 250 eventi, organizzati sia per genere sia cronologicamente, ci sono eventi culturali, musicali, teatrali nei luoghi più belli e significativi di Mantova. Torna la pista di pattinaggio su ghiaccio che sarà allestita da sabato 3 dicembre 2011 in piazza Virgiliana e sarà gestita dalla campionessa olimpionica di danza sul ghiaccio Matilde Ciccia.
MANTOVA
Vintage, tendenza o carattere? E’ in procinto di aprire i battenti la prima fiera vintage della provincia virgiliana, nei giorni 16-17-18 dicembre, presso il polo fieristico nazionale Palabam. La struttura accoglierà così un gran numero di visitatori, in un mix, tra arte, design e moda. Il tutto dislocato attraverso un percorso che non si limita a pregiati capi d’abbigliamento, ma piuttosto di un incrocio di strade che porta tra lussureggianti accessori dei marchi più prestigiosi, oggetti d’uso quotidiano e da collezioni quali hanno scritto la storia della moda. Si potranno ammirare così tutti quegli oggetti trasformati a seconda delle tendenze nel corso degli anni. Trattasi infatti di pezzi unici d’epoca, modernariato presentati da espositori di notevole esperienza, poiché curano inoltre attività di ricerca e creazione di archivi storici del costume come preziosa fonte di documentazione per stilisti e redazioni di moda. “Vivere Vintage” rappresenta quindi una sorta contenitore costituito da differenti linguaggi appartenenti ai
decenni trascorsi, propri della moda, quali raccontano stili di vita oggi apparentemente dimenticati ma che tornano inevitabilmente alla ribalta. Kermesse dove riscoprire modelli della raffinata tradizione sartoriale anni ‘50 o rivoluzionari capi d’abbigliamento anni ‘70, esemplari delle collezioni di famosi stilisti, accessori ricchi di fascino come cappelli d’epoca, preziosi bijoux americani, occhiali, borse, ma anche accessori come, valigie, bauli e molti altri oggetti riscoperti quasi per caso nella semplice quotidianità. Ora viene da chiedersi se questo ritorno al passato rappresenti una semplice moda, una ricerca di uno stile ineguagliabile, oppure se raffiguri un fantastico viaggio a ritroso in un tempo che non esiste più. La manifestazione è stata organizzata
da Palamantova S.r.l. in collaborazione con A.N.G.E.L.O. (www.angelo. it). L’inventore dello stile vintage in Italia sarà una delle presenze glamour della fiera: Angelo Caroli, titolare del Vintage Palace, vero e proprio tempio del vintage, accoglie ottantamila capi second hand e alcune migliaia di accessori raccolti in ogni parte del mondo.
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Dicembre 2011-Gennaio 2012
mn
GUIDIZZOLO L’amministrazione comunale ha presentato la nuova stagione teatrale 2011-2012. La rassegna (sei appuntamenti) è partita presso il teatro comunale e si concluderà sabato 31 marzo 2012.
MANTOVA
E’ tempo di saldi
GAZOLDO DEGLI IPPOLITI
Naif mantovani A cura di Renzo Margonari e Simone Terzi, presso il Museo d’Arte Moderna è stata inaugurata lo scorso 30 ottobre una mostra dedicata al naifismo. Di che cosa si tratta in realtà? Fu un fenomeno artistico nato nel tardo ottocento costituito da forme espressive spontanee e non soggette al formalismo estetico. A partire dal ‘900, la corrente conobbe una diffusione internazionale, mentre fu solo negli anni ’50 che si formarono vari epicentri in particolare in Italia e Croazia. La mostra al MAM, oggi propone uno studio peculiare con una valutazione complessiva degli eventi, visto che la presenza mantovana tra i protagonisti del naifismo fu particolarmente cospicua e significativa. La rassegna sarà visitabile fino al 6 gennaio 2012 nei seguenti orari: tutti i giorni dalle 15.30 alle 19.00. Per maggiori informazioni consultare il sito web: www.comune.gazoldo.mn.it.
Un curioso abbinamento di parole quando si dice, “Saldi di fine stagione al via”: si è giunti anche quest’anno all’attesissimo appuntamento con gli sconti invernali, 2011-2012. Con una durata massima di 60 giorni, i saldi inizieranno ufficialmente il 5 gennaio 2012. La provincia virgiliana vedrà coinvolti circa 16 milioni di mantovani pronti a tutto per questa ossessiva caccia allo sconto. Peccato che arrivino sempre dopo le feste, e il Natale si sa prosciuga i portafogli più gonfi e anche quelli meno portati a spendere. L’iniziativa rappresenta comunque un’ottima occasione per accalappiarsi qualche buon affare. Ma quali sono i prodotti che interessano le vendite di fine stagione? Si tratta principalmente di articoli di carattere stagionale o di moda - suscettibili al deprezzamento se non vengono venduti entro un certo periodo di tempo,
Con una durata massima di 60 giorni, i saldi inizieranno ufficialmente il 5 gennaio 2012. La provincia virgiliana vedrà coinvolti circa 16 milioni di mantovani pronti a tutto per questa ossessiva caccia allo sconto
tra cui: accessori e abbigliamento in genere; biancheria intima; calzature, pelletterie, articoli di valigeria e da viaggio; articoli sportivi; articoli di elettronica; prodotti tipici natalizi, al termine del periodo festivo. Peccato che la crisi economica mondiale, ed in particolare quella italiana, abbia creato un triste primato, ovvero un crescente impoverimento dell’Italia e degli italiani. La cosa indubbiamente positiva è che in
questo periodo costituito da prezzi più accessibili, sia possibile effettuare acquisti se non proprio a cuor leggero, almeno con una certa serenità. Infine i saldi a Mantova, come negli altri paesi sono regolati da precise istruzioni, create appositamente a favore del consumatore per evitare le classiche fregature di fine stagione. Attenzione quindi a non lasciarsi sopraffare da improbabili affari, ecco perché è doveroso conoscere e
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seguire alcune regole: sulla merce in saldo deve essere indicato in modo chiaro e ben leggibile il prezzo originario di vendita, il nuovo costo scontato con la relativa percentuale; il commerciante, inoltre, deve comunque garantire la sostituzione del bene, se questo presenta vizi differenti dalle caratteristiche descritte; alcuni esercenti durante i saldi cercano di ripulire il proprio magazzino con capi decisamente fuori moda, occhio quindi ai modelli (le giacche con le spalline non usano più) . Detto questo non resta che augurare buon shopping!
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SAN BENEDETTO PO
Da S. Martino a S. Mauro: appuntamento con la tradizione Si tratta di una serie di iniziative quali hanno lo scopo di rafforzare la propria identità culturale, ed il senso di appartenenza ad una precisa realtà storica e sociale del mondo contadino. Fino al 15 gennaio a San Benedetto Po, faranno bella mostra di sé cene a tema a base di piatti tipici, spettacoli e concerti arricchiti da spettacoli e concerti legati alla cultura locale dei codici musicali polironiani. Tutto questo si alterna tra le due ricorrenze, quella di San Martino e quella di San Mauro, uno dei santi patroni di San Benedetto Po. CANNETO SULL’OGLIO
Trenta autori per un diario Una collettiva di 34 artisti, 4 designer il tutto corredato da 11 anni di attività: un progetto presentato il 12 novembre e aperto al pubblico fino al 21 gennaio. Una mostra di pittura contemporanea rivolta ai giovani artisti, italiani e internazionali, i quali rappresentano la propria arte lungo le pareti dell’affascinante spazio industriale quasi fosse uno storyboard cinematografico. Le opere si trasformano così in fotogrammi di una story in progress, un momento privilegiato per celebrare il percorso della galleria dal 2000 a oggi. Per info: lab@bonelliarte.com – www.bonelliarte.com.
Sfidando il tempo inclemente la Nazionale Italiana Ristoratori ha vinto per 2-0 l’incontro con una mista della Fondazione Exodus di don Mazzi in occasione del prologo della manifewstazione “A Volta per Star Bene”. Lo slogan “Il Gusto per la Vita” ideato da MADCOM di Alessandro Medici calzava a pennello.
MANTOVA
CASTIGLIONE DELLE STIVIERE
Concorso internazionale d’illustrazione La Fondazione Malagutti onlus in partnership con l’Associazione Illustratori ha indetto il quarto Concorso Internazionale d’Illustrazione intitolato “Cavoli a merenda”. Il suddetto bando, presentato in occasione del “Bologna Children’s book fair”, intende valorizzare la capacità e la sensibilità dell’illustratore nel rappresentare il mondo dei bambini con particolare attenzione alle tematiche sociali e al rispetto dei dritti dell’infanzia. L’autore dell’opera vincitrice riceverà un premio di Euro 1.000,00 e il suo elaborato diventerà l’immagine promozionale dell’undicesima Edizione del Concorso Internazionale di Disegno “Diritti a Colori” , rivolto ai bambini dai 3 ai 14 anni. Al termine del concorso una Giuria selezionerà le opere più meritevoli, per la pubblicazione di un catalogo, tra quelle donate alla Fondazione Malagutti onlus. Queste illustrazioni saranno in mostra a Mantova in occasione della selezione del Concorso e potranno essere esposte anche presso altre sedi in Italia e all’estero.
Il concorso scadrà il 16 gennaio 2012, ed è aperto a tutti gli illustratori italiani e stranieri che abbiano compiuto almeno 18 anni. Ogni partecipante potrà presentare un massimo di tre opere, originali ed inedite, delle quali garantisce la paternità, sul tema: “Cavoli a merenda”. L’iscrizione potrà avvenire esclusivamente on-line entro il 10 gennaio 2012, utilizzando l’apposito modulo pubblicato sul sito www.dirittiacolori. it. Il documento dovrà essere compilato, stampato e spedito insieme alle illustrazioni. Il 20 febbraio una giuria tecnica stabilirà l’opera vincitrice. La giuria avrà diritto di decisione finale su tutto quanto non specificato e sarà inappellabile. La Fondazione intende promuovere le opere degli illustratori proponendo loro di donare il proprio
“La verità” a teatro Nell’ambito della rassegna teatrale aloisiana presso il teatro sociale, è in programma la nuova sceneggiatura di Enzo Sanny con Massimo Dapporto, intitolata “La verità”. Scritta dall’autore francese Florian Zeller, è stata messa in scena la prima volta al Thèâtre Montparnasse di Parigi.Nonostante il titolo, la commedia tratta in realtà la menzogna e i grandi inganni, in un continuo scambio di ruoli tra i quattro personaggi della pièce, un gioco di specchi, quale rappresenta il vero divertimento della rappresentazione. Appuntamento a teatro quindi, mercoledì 11 gennaio alle 21.00. Per tutti gli altri appuntamenti scrivere a: cultura@comune.castiglione.mn.it. PONTI SUL MINCIO
Si festeggia il Santo patrono elaborato per favorirne una più ampia visibilità che l’Organizzazione svilupperà. Garantendo i diritti d’autore la Fondazione si impegnerà a promuovere le immagini donate in sedi prestigiose. Si ricorda, infine, che la restituzione delle opere non donate avverrà entro il 31 marzo 2012. (Quota partecipazione Euro 30,00 per opera singola o E 50,00 per tre opere).
Il 17 gennaio ritornano i festeggiamenti di Sant’Antonio Abate. Come ogni anno la parrocchia, l’amministrazione locale e le associazioni di volontariato, organizzano numerose iniziative previste per questa gelida giornata, in cui le temperature scendono quasi sempre sotto lo zero. Un esempio è rappresentato dalla sezione Avis, che ogni anno si occupa della distribuzione delle bevande calde e del dolce contadino per eccellenza ovvero il gustoso “fogasin”. Il parroco benedirà gli animali della terra e organizzerà la classica cena conviviale.
10 | Dicembre 2011 - Gennaio 2012
Brescia e dintorni
VAL TROMPIA Camminata al Chiar di Luna – VI edizione, Camminata notturna sul Monte Maniva e dintorni. Info: www.manivaski.it
MANERBA
Incredibili rassegne natalizie Il comune di Manerba e l’assessorato al Turismo per il Natale 2011 ha organizzato un serrato programma di manifestazioni per tutti i gusti e tutte le età! Si parte lunedì 12 dicembre quando la frazione di Balbiana, in occasione del S. Patrono, organizza la tradizionale castagnata con il trepidante arrivo di Santa Lucia, che porterà tanti dolci ai bambini. Il tutto si svolgerà alle 20.30 in Piazza S.Lucia. Domenica 18 dicembre alle ore 12.30 sarà festeggiato il Natale dell’anziano con un prelibato pranzo presso il “Ristorante Monastero” di Soiano, informazioni presso l’Ufficio Servizi alla Persona (tel. 0365.552533). Giovedì 22 dicembre alle ore 19.30 sarà il momento del Natale dello sportivo con un particolare momento di raccoglimento, la presentazione squadre di Manerba e un piccolo rinfresco e scambio
degli auguri, il tutto presso il Palazzetto dello Sport, via della Selva. Venerdi 23 dicembre alle ore 21.00 PROGETTO GARAGE BAND, serata dedicata ai giovani e alla musica di alcune band emergenti. Si esibiranno: Mors Complaint, Tragedia, Ego, Sick Simphony, Foreplay e Area 51. I concerti si terranno al Palazzetto dello
Sport. Sabato 24 dicembre nel pomeriggio arriverà Babbo Natale, il quale passerà per le vie del paese con il suo carretto per portare tanti dolci a tutti i bambini, alle ore 22.00 presso la Chiesa di San Giovanni in piazza Garibaldi apertura del tradizionale presepe meccanico degli “amici di San Bernardo”. Lunedi 26 dicembre alle ore ore 20.30 tradizionale esibizione della “Banda Musicale G. Avanzi” in occasione di Santo Stefano, l’evento si terrà al Palazzetto dello Sport. Mercoledì 28 dicembre dalle ore 14.30 alle 18.00 sarà allestito il villaggio di Babbo Natale: buffi folletti, simpatici
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elfi e laborosi gnomi vi aspettano nelle loro magiche casette insieme a Babbo Natale per aiutarli ad organizzare le giornate di festa. Alle ore 15.00, poi, inizierà una divertentissima avventura in costume per tutti i bambini per aiutare i nostri eroi a salvare il paese di Natale! Ci saranno anche delle giostre di abilità medievali! Venerdi 30 dicembre alle ore 21.15 esibizione di Matthew Lee & The Big Band Show. Si tratta di un cantante e pianista di grande talento che spazia dal rock’n’roll al blues, dallo swing al country. Un vero fenomeno degli 88 tasti. La sua energia e il suo dinamismo al piano fanno tornare alla mente il grande Jerry Lee Lewis, uno dei re del rock’n roll insieme a Elvis Presley. Nonostante la giovane età ha già sulle spalle più di 700 concerti in tutta Europa. In questo concerto si propone accompagnato da una big band di 12 elementi.
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a cura di Elena Andreani
bs CARPENEDOLO
Antica Fiera del Torrone Anche quest’anno la Pro Loco di Carpendolo in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, con il Patrocinio delle istituzioni regionali e provinciali e con tutte le piccole realtà locali darà vita alla Settima Edizione delle Fiera del Torrone. La manifestazione avverrà anche quest’anno in concomitanza con la Festa della Madonna del Castello dell’8 dicembre, le cui origini risalgono al 1787. Quest’anno la manifestazione si svolgerà il 7 e l’8 dicembre. Da alcuni anni questo nutrito gruppo di organizzatori allestisce spazi in cui oltre alla tradizionale degustazione del prodotto celebrato, il torrone, ricrea spazi dedicati ad altri prodotti tipici del settore dolciario, agroalimentare, enogastronomico e dell’artigianato locale. Nel centro storico e lungo le vie del paese i visitatori potranno degustare la delizia fatta di miele, vaniglia, uova, mandorle e nocciole tostate: il torrone di Cremona e di tutte le parti d’Italia. Si tratta di un evento di straordinario gusto e raffinatezza. ISEO
Grande attesa per “Natale con gusto” Per la decima edizione torna ad Iseo Natale con Gusto, ampia rassegna gastronomica dedicata al territorio e alla festività; questo famoso borgo collocato sull’omonimo lago è ogni anno al centro di una serie di giornate ricche di proposte per gli amanti della buona tavola, proposte genuine per chi cerca prodotti di origine certificata e di qualità; quattro giornate speciali alla scoperta anche dell’artigianato locale. Natale con Gusto 2011 si svolgerà nei fine settimana 10-11 e 17-18 dicembre nel centro di Iseo. Per maggiori informazioni 030.980161. BRESCIA
44ª Marcia nazionale per la pace
Domenica 4 dicembre alle 12.30 presso il Campo Sportivo di Polpenazze ci sarà il consueto spiedo di beneficenza per i bambini di Lankama. Una iniziativa lodevole per aiutare in questo periodo di festività chi è in grave difficoltà. Per qualsiasi ulteriore informazione: www.lankama.it.
CILIVERGHE DI MAZZANO
Paese dei Balocchi In un’atmosfera incantata e da sogno grandi e bambini sono invitati sabato 3 e domenica 4 dicembre ai Musei Mazzucchelli di Ciliverghe di Mazzano (Brescia) dalle 10 alle 19 per festeggiare l’arrivo anticipato di Santa Lucia, potrete consegnare letterine e avrete l’occasione di trascorrere una giornata di allegria. Vi saranno regalati dolciumi, decori natalizi, libri, giocattoli, gadgets in omaggio. Non solo saranno presenti i Gonfiabili, i truccabimbi, sculture di palloncino, clown itineranti per allietare i piccoli ospiti. Non mancare! BRESCIA
Swimming in Brescia La Polisportiva Bresciana No Frontiere Onlus Asd organizzerà il prossimo 11 dicembre 2011 il “2° Meeting Internazionale di Brescia”. L’evento è riconosciuto dall’IPC swimming. La manifestazione, aperta agli atleti con disabilità fisica e visiva provenienti dall’Italia e da alcune delegazioni di nazioni confinanti, avrà la durata di un giorno. Potranno partecipare atleti di qualsiasi nazione e club estero nel rispetto dei criteri descritti all’interno dell’ informativa (da scaricare di seguito). La città di Brescia avrà il piacere di ospitare nei giorni antecedenti alla gara anche il collegiale di Nuoto della Nazionale A ed il secondo Campus Giovanile FINP.
Il Santo Padre Benedetto XVI ha scelto il seguente tema per la celebrazione della 44ª Giornata Mondiale della Pace del prossimo 1° gennaio 2012: «Educare i giovani alla giustizia e alla pace». Il tema entra nel vivo di una questione urgente nel mondo di oggi: ascoltare e valorizzare le nuove generazioni nella realizzazione del bene comune e nell’affermazione di un ordine sociale giusto e pacifico dove possano essere pienamente espressi e realizzati i diritti e le libertà fondamentali dell’uomo. Ecco che il 31 dicembre verrà organizzata a Brescia la marcia nazionale per la pace.
BRESCIA E PROVINCIA
Riscopriamo i mercatini di Natale bresciani Per tutto il mese di dicembre sarà possibile visitare e scoprire nei numerosi mercatini allestiti per il tradizionale Santo Natale gli oggetti più graziosi e particolari. L’8 dicembre ad Agnosine in Valsabbia nella frazione Sant’Andrea, verrà allestito un mercato natalizio. A Bagnolo Mella doppio appuntamento il 4 e il 12 dicembre con i mercatini da definire gli spazi ad esso dedicati. A Berzo Demo in Vallecamonica dal 7 all’11 dicembre manifestazione: Ère da Nadal dal Mut – X edizione con la riscoperta dei mestieri di una volta quali il norcino, la cottura del pane in un antico forno a legna, la lavorazione del latte e delle castagne. Allestimento, da parte degli artisti locali, nelle piazzette e nelle fontane di presepi all’aperto utilizzando materiali poveri. Il tutto in frazione Monte (Mut) A Carpendolo nella Pianura Bresciana il 7 e l’8 dicembre Fiera del Torrone: tradizionale fiera dei prodotti tipici delle feste natalizie.
A Gardone Valtrompia l’8 dicembre mercatini di Natale per info e iscrizioni: Comune, Ufficio del Commercio tel. 0308911583. A Leno, Londrino e Montirone sempre il 4 dicembre: Mercatini di Natale. Manerba nella pianura bresciana il 16 dicembre: Serata Shopping di Natale, nel Centro storico dalle 18.30 all’1. A Monno in Vallecamonica dal 23 dicembre all’ 8 gennaio mercatini di Natale. A Vallio Terme in Vallesabbia il 10 e l’11 dicembre, mercatini di Natale presso la Frazione di Caschino. Per maggiori informazioni consultare il sito dello Iat di Brescia www.provincia.brescia. it/turismo. Dopo questa lunga carrellata di magici eventi natalizi che addenseranno il calendario di dicembre affrettatavi ad affollare il mercato a
voi più vicino e che più vi ha colpito! Queste numerose proposte sono volte a rivalutare e mantenere viva le tradizioni popolari. A seguire alcuni articoli relativi gli eventi più originali sempre della provincia, che sicuramente troverete curiosi e insoliti.
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Dicembre 2011-Gennaio 2012
bs
MONTICHIARI Kart&Race, l’appuntamento dedicato a tutte le espressioni del mondo del kart, dalla produzione di mezzi alla ricerca,si terrà presso il Centro Fiera di Montichiari dal 13 al 15 gennaio.
GUSSAGO
16° Trofeo A.I.C.S. in Franciacorta
CASTELCOVATI
Sagra dei casunsei de Sant’Antone I“Casunsei”, tipico piatto della tradizione culinaria bresciana ( i cui ingredienti sono farina, carne macinata, pane, formaggio, prezzemolo, aglio, brodo, burro, uova,sale) verranno riproposti durante la consueta sagra annuale che Castelcovati dedica a questa squisitezza. La stessa avrà luogo presso l’oratorio del paese e all’interno dei ristoranti che aderiranno all’iniziativa durante la seconda e terza settimana del mese di gennaio 2012(date in via di definizione). La sagra in onore del patrono, Sant’Antonio, diventa storicamente occasione per valorizzare la gastronomia tipica covatese attraverso la sua ricetta più genuina e rappresentativa: i casunsei. Per maggiori informazioni è possibile contattare il numero 030 7080319 o visitare il sito www.comune.castelcovati.bs.it.
Il prestigioso e storico trofeo “Città di Desenzano” da quest’anno cambia casa e si sposta, per la sua 16^ edizione, in Franciacorta. Inizialmente la società AICS Brescia, organizzatrice del trofeo, stava valutando anche l’ipotesi di un cambio di date ma alla fine l’evento è stato confermato per il week end 28/29 gennaio 2012. La nuova casa del trofeo di nuoto master che da anni raccoglie migliaia di atleti da tutta Italia e che ha sempre avuto un certo livello di competizione tanto da essere soprannominato come Campionato Italiano Master invernale, sarà il Centro Sportivo “Le Gocce” di Gussago, alle porte di Brescia. Tali cambiamenti muteranno anche il nome del trofeo che da quest’anno si chiamerà “16° Trofeo A.I.C.S. in Franciacorta”. Il cambio casa è stato deciso soprattutto per il nutrito numero di partecipanti
La nuova casa del trofeo di nuoto master sarà il Centro Sportivo “Le Gocce” di Gussago, alle porte di Brescia
che da anni ormai prendono parte a quello che è diventato un appuntamento “must” della stagione Super Master FIN. La scelta dell’impianto del Centro Sportivo “Le Gocce” è stata fatta quindi per migliorare, considerando sempre di mantenere elevate l’efficienza organizzativa, la tempistica e velocità di gestione delle batterie, nonché l’alto livello tecnico delle gare.
Il moderno e funzionale impianto di Gussago può offrire ambienti complementari, tribune di circa 400 posti, un spazioso ingresso ed un vasto parcheggio gratuito per circa 350/400 auto. Da quest’anno, oltre le gare, saranno organizzate anche iniziative collaterali, come ad esempio la degustazione-buffet delle cantine della Franciacorta che si terrà alla fine delle gare
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di sabato e di domenica. Per il monte premi, oltre al Trofeo “FRANCIACORTA”, opera della scultrice Adelina Zanelli, assegnato alla prima Società classificata ed alle 9 coppe assegnate alle successive Società della classifica finale, alle medaglie ai primi tre classificati di ogni gara e categoria, è previsto un ricco pacco di benvenuto a tutte le Società partecipanti. Il cronometraggio sarà ovviamente automatico ma sarà esposto con ben otto display, quindi uno per ogni corsia! Insomma, pare proprio che l’AICS Master Brescia voglia ottenere anche quest’anno il riconoscimento di miglior trofeo della stagione e in anticipo!
la otografia
ORZINUOVI
A conclusione la mostra di pittura Una sinfonia di colori, infinite tonalità, accesi bagliori, intrecci di segni colorati, dove si scorgono forme ed elementi evocanti la realtà, sciamano e si propagano oltre le tele invadendo e conquistando con naturalezza il Caffè Centrale. Dopo l’importante mostra “Emulsioni e Vaporizzazioni Cromatiche” di S.Bartolomeo, Claudia Margadonna concluderà il 9 gennaio, ad Orzinuovi nello storico Caffé Centrale sotto i portici della bella Piazza Vittorio Emanuele, la sua elegante mostra pittorica inaugurata lo scorso 9 novembre. PASSO DEL TONALE
Primo trofeo Saxe Con grande entusiamo il team Saxe informa che dopo l’Epifania il 7 e l’8 Gennaio 2012, in località Passo del Tonale verrà organizzato il 1° trofeo SAXE in collaborazione con la Ski Race Cup. Verrà esteso l’invito a tutti gli Sci Club delle province di Brescia e Bergamo e dei comuni limitrofi. In attesa di prossimi aggiornamenti, il Team SAXE rimane disponibile per maggiori informazioni al numero telefonico 030 7001541.
ExpoRally è la prima fiera interamente dedicata al mondo dei Rally e rappresenta il punto di partenza della stagione agonistica sia per gli operatori sia per gli appassionati. La quarta edizione si svolgerà presso Brixia Expo - Fiera di Brescia, sabato 28 e domenica 29 gennaio 2012.
LONATO
MONTICHIARI
Sposi e progetti…
54ª Fiera Regionale Lonato Prenderà il via dal 13 al 15 gennaio l’antica Fiera Agricola Artigianale Commerciale di Lonato. Come ogni anno le attività principali che prenderanno piede saranno l’apertura alle iscrizioni per le gare gastronomiche, con la successiva valutazione del salame e del chisöl più buoni da parte di giurie competenti in materia, tutti possono iscriversi alle gare che avranno luogo la domenica nel pomeriggio. L’apertura degli stand enogastronomici della 54a Fiera prevedendo una massicia affluenza di pubblico avverrà già a metà pomeriggio e saranno operativi fino alla tarda serata. Numerosi e imprevisti saranno i momenti di intrattenimento musicali, di cabaret e danzanti. Consueta apertura della manifestazione nel centro storico con la partecipazione delle frazioni lonatesi, commercianti, aziende agricole e associazioni saranno uniti e collaborativi nella vendita e degustazione gratuite dei pro-
dotti locali e nell’intrattenimenti per bambini. Un tuffo nel passato con rievocazioni storiche: si potranno ammirare artigiani alle prese con gli antichi mestieri della lavorazione del rame, del ferro battuto,dell’oro e dell’argento, del legno. Numerosi saranno i convegni e le mostre che in questi giorni daranno vita agli angoli più sconosciuti di Lonato. Caratteristiche dimostrazioni di trebbiatura del grano e forte valorizzazione del comparto animale come motore fondamentale dello sviluppo agricolo e sostentamento alimentare. Non mancheranno le consuete benedizioni dei mezzi agricoli e degli animali. Molto intelligenta la scelta di valorizzare i giochi di una volta con la riproposta del mitico Palo della Cuccagna. Domenica sarà anche il momento del Palio di Sant’Antonio: sfida con giochi d’altri tempi in abiti d’epoca, tra le squadre rappresentanti le frazioni lonatesi.
Dal 20 al 22 Gennaio 2012 presso il Centro Fiera di Montichiari avrete l’occasione di visitare la manifestazione SPOSI&PROGETTI. Avrete l’opportunità di esporre i vostri prodotti e proporre i vostri servizi in uno spazio interamente dedicato, progettato e mirato allo specifico settore degli sposi. La manifestazione sarà ambientata in spazi espositivi che si prestano in modo perfetto alla presentazione degli articoli per le giovani coppie e tutti coloro che sono alla ricerca di nuove proposte e idee per la casa. Un evento con ingresso gratuito per facilitare il contatto diretto con gli espositori, per visionare e valutare quanto di meglio propone il settore. BRESCIA
Piste da pattinaggio in chiusura
A seguire sfilata dei partecipanti per le vie del bellissimo centro storico. Il programma definitivo è ancora in via di formulazione ma per qualsiasi informazione è possibile rivolgersi all’ Ufficio Fiera Comune di Lonato d/G - tel. 030.9131456.
A Brescia presso il Palaghiaccio di Via San Zeno potrete continuare a pattinare per tutto il mese di gennaio su una pista di 30 m x 18 m. A Borno in Valle Canonica invece le piste chiuderanno il 6 gennaio, a Ghedi le piste aperte i fine settimana e i festivi chiuderanno l’8 gennaio. A Collio, Montecampione, Vezza d’Oglio e Ponte di Legno gli impianti sono naturali, quindi rimarranno aperti sino a quando le temperature lo permettono. La pista di Salò chiuderà il 15 gennaio. A Lumezzane in Valletrompia la pista di pattinaggio coperta chiuderà il 29 gennaio.
12 | Dicembre 2011 - Gennaio 2012
Verona e dintorni
VERONA Un tuffo nei sapori e nei colori del Natale bavarese. I “Mercatini di Norimberga”, alloggiati nella splendida cornice di Piazza dei Signori, chiuderanno i battenti il 21 dicembre.
BUSSOLENGO
Questo piccolo grande Natale Non c’è dubbio. Il Natale è uno di quei giorni di festa in cui a regnare incontrastati sono la gioia e il divertimento del bambino. Una giornata colma di sorprese, di regali inaspettati, di incontri non previsti. A occupare la mente dei più piccoli è spesso (o forse sempre) quella misteriosa figura che nella notte della vigilia si muove di casa in casa per decorare la base di ogni albero con pacchetti colorati. Una persona che guida una slitta trainata da renne. Una persona che vive in un posto lontano e poco conosciuto. Ciò nonostante, non possiamo negare il fatto che in tale periodo dell’anno anche gli adulti ricerchino un velo di serenità o spensieratezza. Sensazioni che, quasi certamente, sono difficili da raggiungere sui consueti luoghi di lavoro. Ecco allora il “Villaggio di Natale Flover”, uno dei più grandi mercatini al coperto in Italia. Ispirato a
Il “Villaggio di Natale Flover”, uno dei più grandi mercatini al coperto in Italia. Ispirato a un reale borgo di origine medievale situato in Germania, Rothenburg ob der Tauber
un reale borgo di origine medievale situato in Germania (Rothenburg ob der Tauber), la “cittadina” veronese ricrea una foresta magica, ricca di gnomi, alberi parlanti, carillon e presepi. Fino all’8 gennaio l’ufficio postale di Babbo Natale è pronto a ricevere lettere. Anche quelle in ritardo sono ammesse. Un’immensa pianta illustrerà a ciascun
visitatore i segreti del bosco, mentre i piccoli abitanti del luogo (gli gnomi) accompagneranno grandi e piccini ad accarezzare le renne che hanno l’importante compito di trainare la slitta più famosa del mondo. Inoltre, si potrà osservare da vicino l’opera di alcuni artigiani: il pirografo, ad esempio, abile a realizzare immagini bruciando il legno,
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o l’intagliatore di candele. Dopo aver assistito al musical “Christmas Carol”, tratto dalle righe di Charles Dickens, non rimane che sedersi su una comoda sedia e dare vita al proprio peluche. Non sarà richiesta grande maestria, ma fantasia, per creare un qualcosa di unico. Perché è proprio la fantasia, assieme alla ricerca della felicità, il motore che muove la vita di ognuno. Orari di apertura: dalle ore 9.00 alle ore 19.30. Info: 045/6704141, oppure consultando i siti internet www. flover.it, www.ilvillaggiodinatale.it.
la otografia
vr
a cura di Daniele Adami
VERONA
Natale in Arena Qual è il legame che unisce la stella cometa situata in Piazza Bra alla storia di quella scia di luce che migliaia di anni fa accompagnò i Re Magi al luogo in cui Cristo venne al mondo? La risposta: un percorso, un particolare cammino. L’immensa struttura che da molti anni viene posta accanto all’Arena, infatti, indica ai visitatori l’ingresso alla rassegna internazionale dedicata al presepio nell’arte e nella tradizione. L’anfiteatro romano accoglie tale manifestazione dal 1984, divenuta nel tempo un radicato punto di riferimento per la popolazione, veronese e non. Le opere, provenienti da tutto il mondo, saranno adagiate tra le braccia degli arcovoli millenari dal 3 dicembre sino al 22 gennaio. Prezzi: ingresso intero 7 euro, ridotto 6. Fondazione Verona per l’Arena: 045/592544. BARDOLINO
Dal 6 al 6... un mese di festa Una cittadina che si trasforma. Continuamente. In primavera e in estate si veste con colori accesi per accogliere la bella stagione, il caldo e i turisti, i quali amano specchiarsi nelle acque del lago. In autunno e in inverno si stringe attorno al suo affascinante centro storico per riscaldare quei visitatori che si muovono nelle vie. Dal 6 dicembre al 6 gennaio Bardolino diventerà un piccolo villaggio natalizio, ricco di luci e di addobbi. Le strade saranno ricche di appuntamenti: giochi (sia per bambini che per adulti), spettacoli teatrali e musicali. Insomma, un mese di festa. CERRO VERONESE
Concerto Gospel e Spirituals
Da sabato 10 a martedì 13 dicembre in Piazza Brà ci saranno i Banchetti di Santa Lucia. Un tradizionale mercatino in occasione della festa di Santa Lucia in cui 340 banchi di venditori ambulanti si propongono dolci, balocchi, articoli da regalo e la giostra dei cavalli in piazza.
COLOGNA VENETA
Fiera del mandorlato L’arrivo della stagione invernale porta con sé un goloso desiderio: i dolci. Ogni nazione, nel mondo, ha i suoi preferiti, i quali vengono custoditi e conservati con cura e un pizzico di gelosia. Ricette segrete che devono rimanere tali il più a lungo possibile. Entriamo ora nella storia di un piccolo paese del veronese: Cologna Veneta. Il dolce che regna nelle sue strade è il mandorlato, a cui ogni anno viene dedicata una festa intrisa di tradizione. La prossima edizione di quest’evento si terrà dall’8 all’11 dicembre, dalle ore 9.00 alle ore 21.00. Attorno al palato del visitatore, tanta musica. MALCESINE
Sul Monte Baldo, con gli sci Appassionati dello sci e dello snowboard, ancora qualche giorno di pazienza. Il Monte Baldo si sta preparando per voi. Sta aspettando che giunga il freddo, in modo che la neve che sta per arrivare sulle sue pendici non scivoli via troppo in fretta. Nel frattempo, ai piedi della montagna, la funivia di Malcesine sta scaldando i motori. La partenza in direzione della cima, infatti, è fissata per sabato 17 dicembre. Il Monte Baldo, oltre ai percorsi più semplici e ai campi scuola, offre una pista nera e una rossa, dove regolarmente si svolgono gare di impronta locale. Info: www.funiviedelbaldo.com.
La musica, prima di tutto, deve essere armonia. Armonia tra gli strumenti che accompagnano una o più voci. E le voci stesse, inoltre, devono legarsi fra loro. Per formare un’unica melodia. Presso il teatro di Cerro Veronese, lunedì 26 dicembre, alle ore 20.30, si avrà l’occasione di ascoltare il concerto natalizio di musica gospel e spirituals intitolato “Miracles in The Night Christmas” (miracoli nella notte di Natale). Sei artisti provenienti dagli Stati Uniti daranno vita a un’infinita serie di note che raramente le nostre orecchie hanno udito. Info: 045/7080963.
VERONA
La solidarietà di un giocattolo Il gioco, un’attività libera. Probabilmente, l’unica che esiste davvero. Nessuno, infatti, viene obbligato a giocare (a meno che si tratti di un lavoro, come nello sport professionistico). Un settore della vita in cui ogni persona è mossa dal desiderio di compiere qualcosa di positivo. Che sia allenare il proprio corpo, o il darsi da fare per aiutare i compagni di squadra, non importa. Quello che conta è che le azioni di carattere ludico siano indirizzate, il più possibile, a fare del bene. Per se stessi, ma soprattutto per gli altri. E quando inizia il gioco per ciascuno di noi? Non c’è un giorno preciso. Già nei primi mesi si inizia a sperimentare qualche affascinante aspetto. Ci si misura con degli oggetti piuttosto strani, i quali, pian piano, diventano i nostri amici più fidati. Parliamo, ovviamente, dei giocattoli. Tutti conservano con cura, nella propria mente, i ricordi di quei momenti felici trascorsi con un cane di pezza o un piccolo camion di plastica. Pensieri custoditi con un briciolo di
gelosia, dato che assai di rado si prestava la propria fonte di divertimento a qualcun’altro. Giovedì 8 dicembre, a Verona, si terrà la 34sima edizione della “Marcia del giocattolo”. Un evento che si propone di raccogliere fondi da destinare ai bambini poveri. Piazza Brà sarà il punto di partenza e di arrivo di questa manifestazione non competitiva, suddivisa in due percorsi: il primo, della lunghezza di 5 km, privo di barriere architettoniche, mentre il secondo, lungo circa 12, sarà decisamente più impegnativo, ma consentirà di conoscere alcune bellezze artistiche della città. La partenza è prevista alle ore 8.30. Non saranno richieste speciali doti fisiche o atletiche, ma una sincera e sana voglia di solidarietà. Partecipare è semplice: si può contribuire con un’offerta libera, oppure si possono portare dolci o giocattoli nuovi. Si tratta di un’iniziativa che mira a trasmettere una profonda conoscenza dello stato di difficoltà economica e sociale in cui versano milioni
di persone in tutto il mondo. E tra questi milioni, una vasta percentuale è costituita da bambini i quali, oltre a non avere cibo, non hanno nemmeno la possibilità di sentire tra le mani un gioco con il quale divertirsi. Per creare alcuni ricordi da poter condividere in futuro. Info: FIASP Verona, tel 338/8680961, oppure consultando il sito www.fiaspverona.org.
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Dicembre 2011-Gennaio 2012
vr
SOAVE Tra le mura dell’incantevole borgo medievale, domenica 22 gennaio, a partire dalle ore 9.00, si svolgerà il consueto mercatino dell’antiquariato. Tra possibili regali e oggetti d’epoca.
BRENZONE
Chiare fresche... fresche acque
VERONA
Agenzia Magnum Photos “in mostra” Scrivere un articolo di giornale non è il solo modo di fare informazione. In questi ultimi anni, infatti, stiamo assistendo a una schiacciante presenza di immagini in movimento, opera delle telecamere. Nel mezzo, l’immagine ferma, catturata: la fotografia. Nel 1947, per opera di grandi artisti dello scatto, tra cui Robert Capa, Henri Cartier-Bresson e David Seymour, nacque l’agenzia fotografica Magnum. Sorta con lo scopo di proteggere il diritto d’autore, ha raccolto numerose e crude testimonianze degli avvenimenti della storia. A Verona, sino al 29 gennaio, presso il Centro Internazionale di Fotografia Scavi Scaligeri (cortile ex tribunale 11) si svolgerà una mostra che racchiude, in un’unica esposizione, una vasta schiera di istantanee realizzate dall’Agenzia Magnum sui set di 12 capolavori del cinema (per esempio: Luci della Ribalta, Moby Dick, Gioventù bruciata). Info: 045/8007490.
Un posto caldo, magari una spiaggia di sabbia bianca. Un mare azzurro davanti agli occhi, un cielo senza nuvole. Un luogo dove poter stare in costume, in tranquillità e pace, con il telefono cellulare possibilmente spento. Solitamente, quando si avvicinano le vacanze estive, si è portati ad andare alla ricerca di una località balneare (mare o lago) in cui le temperature dell’acqua e dell’aria siano piuttosto elevate. Perché il bagno vuole durare il più a lungo possibile, al contrario dell’asciugarsi che vuole essere rapido, se c’è un po’ di vento. E dopo essersi rinfrescati, un panino e una bibita fresca. E in inverno? Chi ha la possibilità di viaggiare indirizza la sua scelta, di norma, su di un posto con le caratteristiche climatiche appena descritte. A meno che non si decida di visitare un luogo di cultura, come una città o una capitale
Ci sentiamo di fare subito dei “calorosi” complimenti a coloro che trascorreranno parte del primo giorno dell’anno immersi nel Lago di Garda
di uno stato. Ma il mare, in inverno, è sicuramente quello estero, perché i lidi di casa nostra sono alquanto freddi. Come lo sono i laghi. Tutti i laghi? Certo. Anche quello di Garda? Assolutamente si. Non per tutti, però. Già, poiché il primo giorno della nuova annata, a Brenzone, si svolgerà il tradizionale bagno di capodanno. Un modo per iniziare il 2012 all’insegna del coraggio.
E della pelle dura. Queste insolite corse nell’acqua le vediamo soprattutto al telegiornale, e in località anche più rigide di quelle italiane. Pertanto, a partire dalle ore 15.00 si potrà osservare da molto vicino il comportamento di chi ha scelto di compiere tali fresche azioni. Si scenderà con calma in acqua, o è decisamente più opportuno seguire il motto del “prima si fa meglio è”?
f
Non saprei, ma il vederlo di persona potrebbe essere curioso. Scherzi a parte, ci sentiamo di fare subito dei “calorosi” complimenti a coloro che trascorreranno parte del primo giorno dell’anno immersi nel Lago di Garda. La speranza è che questo bagno non duri molto, e che al termine del “rinfresco” ci sia un pesante e asciutto asciugamano. Poi, una bevanda calda, per scaldare le ossa. Tuttavia, prima di prenotare per il primo gennaio del 2013, un viaggio in estate. Al mare, magari, sperando che sia caldo.
la otografia
CASTELNUOVO DEL GARDA
Un aperitivo di musica O meglio, prima la musica e poi l’aperitivo. Il 15 e 29 gennaio, presso il DIM Teatro Comunale di Castelnuovo del Garda, si terranno due appuntamenti della rassegna “Apertivi Musicali”. L’evento, giunto alla sua quinta edizione, si concluderà domenica 19 febbraio. La principale portata di queste giornate sarà la voglia di promuovere e sostenere l’ascolto della musica da camera. Un ristretto numero di strumenti in grado di creare la giusta atmosfera per il canto. Al termine del concerto vi sarà l’aperitivo da bere in compagnia degli artisti. Info prezzi: 045/6459972. CAZZANO DI TRAMIGNA
Si rinnova la tradizione Un presepe vivente, sentito, vissuto e impersonato dalla gente del luogo, è probabilmente la maniera migliore di partecipare al sentimento natalizio di un paese, grande o piccolo che sia. Non importa la qualità degli abiti indossati o degli arredi usati. Quello che conta è il voler condividere un periodo di tranquillità assieme alle persone che risiedono nello stesso posto. Presso la chiesa parrocchiale di Cazzano di Tramigna, nella notte che precede l’Epifania, i Re Magi termineranno il loro lungo cammino alla capanna in cui nacque Gesù, portando alcuni preziosi doni.
Verona Comix: il nuovo appuntamento fumettistico vi aspetta nel week-end del 14 e 15 gennaio 2012 nella location del palazzo della ragione. All’interno delle sale un mondo di colori che ruota intorno ai comix, ai cosplay e all’universo della fantasia.
MALCESINE
MALCESINE
Il Castello di Babbo Natale
Uno spettacolo di semplicità Se non vi fosse l’acqua, non vi sarebbe la vita. Ciascun essere vivente ne ha bisogno. Uccelli, rettili, mammiferi, insetti, anfibi si nutrono di questo elemento della natura. Gli uomini, al contrario degli animali, la utilizzano in svariati modi. O meglio, hanno imparato a farlo nel corso dei secoli e dei millenni, talvolta accantonando il suo valore di bene primario. La navigazione su fiumi, laghi e mari ha consentito lo sviluppo del commercio. Il contenimento della forza dell’acqua attraverso la creazione di dighe ha portato alla produzione di energia elettrica. Fonte di ricchezza, dunque, e, a volte, ostacolo, problema. I repentini cambiamenti climatici degli ultimi anni l’hanno trasformata in pericolo da temere. Paura ma anche spettacolo. Basti pensare alle migliaia di cascate che in tutto il mondo attirano gli occhi di un vasto numero di persone. Insomma, la molteplicità degli usi di tale elemento ha permesso all’uomo di dare vita a cose che altrimenti non sa-
rebbero potute nascere. E ora, è opportuno raccontare un esempio di quello che si è detto in quest’ultima frase. Nel comune di Malcesine troviamo una località denominata Cassone. Qui risiede un particolare abitante: l’Aril. Un abitante di 175 metri di lunghezza. Un fiume vero e proprio che dopo un percorso così breve si getta nel Lago di Garda. Su un corso d’acqua di questo tipo la navigazione è pressoché impossibile, o quanto meno strana. È, invece, un importante sito in cui le trote vengono a deporre le loro uova. Ma, da oltre 15 anni, un gruppo di volontari del luogo si organizza per realizzare, in tale suggestivo scenario, la rappresentazione della Natività. Una Natività galleggiante, che si rinnova ogni volta. Uno spazio piccolo, riservato e al sicuro, per simboleggiare un certo senso di raccoglimento. Il presepe sull’Aril è sempre visibile, dall’inizio di dicembre al 15 di gennaio. Le offerte dei visitatori saranno devolute in beneficienza.
Babbo Natale ha chiesto un trasferimento. Verrà ad abitare sul Lago di Garda. La sua nuova dimora sarà la fortezza scaligera di Malcesine. E ha già deciso di trasformare un po’ l’ambiente, dato che il primo giorno dell’anno, assieme al 6 gennaio, vi saranno svariati spettacoli di animazione, laboratori creativi e numerosi giochi per divertire i bambini. I suoi compagni d’avventura saranno clown, giocolieri, maghi, scultori di palloncini, elfi e burattinai. Il castello si riempirà di dolci, torte e cioccolata calda. Orario di apertura: dalle 14.00 alle 18.30. Info: 045/7400837. VERONA
Largo al fumetto! Pertanto, pare che la natura ci abbia voluto dare un segnale, un regalo. Non serve un luogo immenso per compiere qualcosa di unico. Su queste acque, che creano anche una timida cascata, è sufficiente un modesto angolo per suggerire sui volti della gente un semplice sorriso. Perché la semplicità è forse la cosa più importante che ci sia.
Per un intero fine settimana Verona sarà colma di nuvole. Non quelle presenti nel cielo, solitamente grandi e talvolta minacciose, ma quelle che vengono disegnate nei fumetti. Piccoli spazi all’interno dei quali si svolge il dialogo dei personaggi. Presso il Palazzo della Ragione in Piazza dei Signori, sabato 14 e domenica 15 gennaio si svolgerà la mostra-mercato “Verona Comix”. Gli espositori, che provengono da tutta Italia, narreranno ad appassionati e curiosi le storie che riguardano le loro collezioni. Inoltre, i personaggi di questo mondo sfileranno in costume. In carne e ossa.
La vetrina degli eventi Dicembre-Gennaio 2011-2012
La vetrina degli eventi Dicembre-Gennaio 2011-2012
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Gigi Bragantini
a cura di Silvano Tommasoli
un pò dottor Jekill e un pò signor Nato a Verona nel 1938, allievo di Orazio Pigato, esordisce con una segnalazione al Premio triveneto di pittura di Legnago, nel ‘59. Partecipa a molti premi con i suoi paesaggi caratterizzati da un colore essenziale e inserti cromatici più accesi, ottenendo il Premio Camera dei Deputati alla galleria Gian Ferrari di Milano nel 1966, e il primo pre-
mio al “Roncaglia” di Modena nel ‘78. Negli anni, espone con successo ad Arezzo, Milano, Modena; e ancora, a Matera, Mantova, Ferrara, Venezia e nella sua Verona. All’estero, le sue opere sono presenti, tra l’altro, in esposizioni collettive a Lubiana, Vienna, Yokohama e negli Emirati Arabi. Tra il 1962 e il 2003, viene invitato a tenere nove
Hyde
personali nelle principali città italiane. Dal 2000, è socio accademico effettivo dell’Accademia di Belle Arti Cignaroli, di Verona. Alcune collezioni pubbliche, tra le quali il Museo civico di Rovereto, il Museo di Castelvecchio di Verona e la Fondazione Cariverona ospitano, in via permanente, alcune sue opere di pittura e di grafica.
«L’Arte, il motore della mia vita» Non succede a tutti che, se e quando vengano toccati dal sacro fuoco dell’Arte – sì, scritto proprio con la maiuscola, che la “grandezza” dell’arte è dovuta soprattutto a ciò che ci si sente nel cuore – vi si dedichino anima e corpo. Anche se la vita preme verso altre decisioni, e sospinge verso altri lidi. Gigi, invece, sì! Sì, all’Arte ha dedicato tutta la sua esistenza, con grande ardore e, spesso, con grande sacrificio. Anche se le alterne vicende della vita gli hanno imposto scelte differenti, alle quali non ha potuto sottrarsi. E, tutto sommato, non è andata così male. Disegnare gli è piaciuto subito, era ancora bambino. Precocissimo, in quarta elementare disegnava la figura umana come fanno gli adulti e non seguendo le linee schematizzate dei più piccoli. L’occasione era “illustrare”, per i compagni di scuola, gli incontri di calcio del Grande Torino, senza averne mai seguito una partita, dato che allora non si parlava nemmeno di televisione. Per le azioni di gioco, traeva ispirazione dalla realtà vista al campetto dove si ritrovava con gli amici, e disegnava – per sentito dire – i mitici goal di Valentino Mazzola o Guglielmo Gabetto, senza trascurare di dare alla maglia il colore granata. Forse, aveva preso questa abilità da Ferruccio e Giovanni Bragantini, cugini di suo padre e pittori abbastanza noti in città, nei primi decenni del XX Secolo. Certo è che, dopo il diploma della scuola media, la sua carriera scolastica avrebbe dovuto proseguire in un liceo, classico o preferibilmente artistico. Ma l’improvvisa morte del padre, avvenuta quando Gigi era solo in seconda media, segnò il suo futuro di studente. «Mi sono ritrovato iscritto a ragioneria, perché ero il più grande di tre fratelli, e qualcuno ha suggerito a mia madre che bisognava che portassi a casa presto uno stipendio». L’amore per la pittura non svanisce per questo; ha ricevuto in regalo la sua prima scatola di acquerelli, continua a dipingere e comincia, anche, a fare scenografie per gli spettacoli giovanili che si tengono nel teatro parrocchiale del suo quartiere. «Sentivo molto la responsabilità della famiglia; quindi ho studiato ragioneria e mi sono diplomato, anche piuttosto bene». Tant’è che viene subito chiamato, direttamente, da un importante Istituto di credito cittadino, e qui comincia a lavorare, avendo sempre, in gola, il groppo di aver sacrificato, almeno professionalmente, la sua grande passione per la pittura. Nel poco tempo libero lasciatogli dall’impiego, va per un paio d’anni “a bottega” da Orazio Pigato, che, riconosciutone il talento, gli dà delle indicazioni e lo guida. Apre il suo primo studio assieme allo scultore Novello Finotti, ma sente sempre che gli manca qualcosa. Per non interfe-
«Ho cominciato così la mia doppia vita, un po’ come quella raccontata da Stevenson» rire con l’ambiente del lavoro, con la banca che gli dava da vivere, si iscrive come privatista a Magistero d’Arte a Bologna, dove si diploma e ottiene anche l’abilitazione all’insegnamento di disegno e storia dell’arte. Viene chiamato all’Istituto d’Arte Napoleone Nani di Verona, dove gli offrono la cattedra di Decorazione plastica ma, facendo quattro legittimi conti, si accorge subito che non gli è possibile lasciare la banca. «Ho cominciato così la mia doppia vita, un po’ come quella raccontata da Stevenson; ma, questa volta, il dottor Jekill fa il bancario e il signor Hyde è un pittore, che espone in mostre collettive, sempre
Per trovare l’ispirazione ha attraversato molte delle grandi estensioni di sabbia nordafricane
con crescente successo». Intanto, anche il “dottor Jekill” fa carriera, viene mandato a dirigere, una dietro l’altra, delle filiali in provincia, poi in città per approdare, infine, alla direzione generale. C’è quasi un processo di osmosi alternata, o di compensazione, tra le due professioni. Ora, il suo lavoro di bancario gli impone, anche nella pittura, un certo rigore che incanala e contiene la libertà espressiva e istintuale, quasi adrenalinica, dei vent’anni producendo, dopo l’ispirazione, una pittura ben progettata e ben disegnata. Dall’altra parte, l’amore per l’arte e per la sua storia insegnano al bancario la necessità di approfondire e di comparare sempre, non trascurando di ascoltare, in alcune situazioni finanziarie, anche quell’intuizione vincente che differenzia l’artista dall’uomo comune. «Nei primi anni ho vissuto come un peso il dover fare questo lavoro, così rigoroso; invece, in questo modo ho imparato ad avvalermi anche nell’attività creativa di certi rimbalzi più riflessivi». Appena gli viene concesso dalle leggi, si ritira dal lavoro in banca e si dedica,
Sopra e accanto: Gigi Bragantini, nella biblioteca del suo studio
Paesaggio nel deserto
Uno dei suoi paesaggi, che per Gigi Bragantini è “il luogo dell’anima”
Il suo lavoro di bancario gli impone, anche nella pittura, un certo rigore che incanala e contiene la libertà espressiva e istintuale, quasi adrenalinica
anima e corpo, alla sua vera professione, quella di pittore. Finalmente, può curare anche esposizioni personali, che richiedono tempi lunghi per la preparazione di un numero congruo di opere, almeno una trentina. È un pittore molto riflessivo, e dunque lento: impiega anche un mese a dipingere un quadro, che gli sgorga dall’anima. Soprattutto se si tratta di uno dei suoi paesaggi di deserto, che per Gigi Bragantini è “il luogo dell’anima”. Da una decina di anni dipinge intensi paesaggi desertici, e per trovare l’ispirazione ha attraversato molte delle grandi estensioni di sabbia nordafricane. Qui, incontra la sua dimensione di pace e di perfezione interiore come in nessun altro luogo al mondo. «Amo quei grandi spazi vuoti, dove non c’è nulla fuori posto, forse perché c’è poco. Guardi lo spazio intorno, lo trasformi e lo adatti a te». Questo mio “ ritratto” personale di Gigi Bragantini non può non concludersi con una considerazione importante quanto quella iniziale, sul sacro fuoco dell’Arte. Un uomo che voglia esprimere ciò che ha nell’anima riesce a farlo anche contro le avversità della vita. Gli ingredienti sono entusiasmo, forza di volontà e capacità. E molta pazienza. Soprattutto da parte delle persone che condividono con lui il tormentato percorso di vita, sostenendolo e incoraggiandolo. Come penso non abbia mancato di fare la signora Paola, moglie di Gigi, che ha ascoltato – sempre sorridente e in un complice silenzio – la mia conversazione con il Maestro.
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Ken Damy
a cura di Alessandro Andreolli
Il Museo Ken Damy Il museo ken damy è stato fondato a brescia il 29 apile 1990 da ken damy, dopo una ventennale esperienza di gallerie fotografiche e si è trasformato in associazione culturale il 1 luglio 1992. Svolge un ruolo importante per la fotografia contemporanea sul territorio nazionale ed internazionale, situato in pieno centro storico a brescia dispone di 8 sale espositive,
di auditorium, biblioteca e piccolo bar per una superficie totale di 540 mq. Patrocinato dagli enti pubblici e registra annualmente circa 350 associati provenienti da tutta Italia. In questo spazio è collocato il laboratorio per il montaggio mostre e gli archivi fotografici del museo. l La segreteria è al ken damy fine art a piano terra.
Naked, 1870-2010: capolavori a confronto Naked, il corpo nudo 1870-2010: questo il tema dell’esposizione curata da Ken Damy, inaugurata lo scorso 11 novembre presso Spazio Contemporanea del Museo Ken Damy a Brescia. Duecento piccoli e grandi capolavori a ripercorrere la storia della fotografia, in uno dei suoi temi più frequentati, dalle origini ai nostri giorni, con opere di Edward Curtis, Feantisek Drtikol, Annemarie Heinrich fino a Bettina Reims, Jan Saudek, Lucien Clergue che del nudo ha fatto una cifra “anche” stilistica. Tratte da una collezione privata, le opere sono tutte vintage, e di alcuni autori, che il Museo Ken Damy ha seguito in questi lunghi anni di attività, verranno esposte serie omogenee in sale a loro dedicate; la mostra è introdotta da una piccola collezione di autori anonimi, per lo più francesi, dal 1870 al
1900. Quale il filo conduttore della mostra e le sue peculiarità, chiediamo a Ken Damy. “Il corpo nella sua reale fisicità: si tratta di una mostra storica più che di una mostra collettiva. Ho volutamente dimenticato alcuni autori per poter esporre solo capolavori; certo il concetto di capolavori è sempre discutibile, ma visti i primi pareri di ieri, giorno dell’inaugurazione, posso considerarmi soddisfatto” spiega. E quando gli domandiamo quali le aspettative in termini di risposta da parte del pubblico finale, ci risponde: “Sono troppo vecchio e scafato per illudermi; il pubblico, il mio pubblico, si aspetta sempre cose belle, e di pubblico nuovo non me ne aspetto, anche se il soggetto può richiamare molte persone, vedremo, io sono sicuro della mostra e dell’allestimento molto curato ma minimalista e
senza fronzoli”. L’esposizione non segue un ordine cronologico, ma è strutturata per assonanze e dissonanze, con uno spazio articolato in 9 stanze diverse. “Alcune immagini sono vicine, quasi in sequenza, altre necessariamente distanti tra loro; alcune mie opere sono quasi un collante, di emozioni ovvio, e sono in sale diverse. Ho preso alcuni rischi ma questa mostra è molto personale, c’è molto Ken Damy in questa collezione” racconta. La fotografia di nudo è un tema non sempre affrontato nei corsi di fotografia di diverso livello e talvolta, soprattutto i non addetti ai lavori si sorprendono che nelle accademie d’arte si svolgano lezioni di disegno di nudo dal vero. “Io insegno molto il nudo e tengo molti seminari, il perché sia stato accantonato da altri non lo so, posso pensare che è difficile fare fotografia di nudo oggi senza cadere nel volgare o nel già visto, trovare brave e non solo belle modelle costa ovviamente molto denaro, con problemi di diritti d’immagine”. Giuliana Scimè, in un testo scritto nel del 2004 come presentazione ad una mostra fotografica di Ken Damy, scriveva che “Al fotografo è richiesta la perfezione,
A sinistra: Heinz Hajek-Halke - doppia esposizione anni ‘50 - vintage print - courtesy museo ken damy. Sopra: Joe Peter Witkin_Studio Berlino1998 - courtesy museo ken damy
A fianco: Manassé - nudo anni ‘20 - vintage print - courtesy museo ken damy. Sopra: Paul Helsmann - Solarizzazione anni ‘30 - vintage print courtesy museo ken damy
Edward Sheriff Curtis - Aphrodite 1910 - vintage print - courtesy museo ken damy
Io insegno molto il nudo e tengo molti seminari, il perché sia stato accantonato da altri non lo so
l’esaltazione della bellezza, e non è impresa semplice riuscire a realizzare nudi che non riecheggino in modo fastidioso l’iconografia della tradizione. Non è facile riuscire a “dire” qualcosa di nuovo e di diverso senza scivolare nelle ripetizioni, idealizzate o volgari, nel classicismo fuori moda o nella provocazione”. Come la fotografia d nudo si è evoluta nel corso della storia della fotografia? “Non si è evoluta per niente. I bravi fotografi sono rimasti fedeli alla tradizione. Certo le pose sono cambiate, i corpi anche, ma l’estetica rimane prevalente. La mia è una mostra d’arte con la A maiuscola, non espongo i pur bravissimi fotografi da calendario Pirelli o Max” commenta. E quali le principali difficoltà che un fotografo incontra nell’approccio alla fotografia di nudo? “Non posso rispondere per gli altri; per quanto mi riguarda spero che la modella non soffra troppo il freddo, non voglio che soffra il freddo. Sarà una risposta stupida o peggio banale ma è l’unica condizione che mi interessa. Le modelle che lavorano con me hanno anche lavorato con altri, io cerco complicità e devo dire che molte mi ringraziano per come le tratto. E sono molto esigente con loro, ma credo capiscano cosa voglio fare, cosa voglio ottenere. Le modelle di nudo non sono top model antipatiche, non lavorano per la moda, ma normalmente posano per pittori e fotografi in accademie d’arte” conclude. La mostra sarà aperta fino al 21 gennaio 2012, dal giovedì al sabato dalle 15,30 alle 19,30 o su appuntamento. Per maggiori informazioni: info@museokendamy.com
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Paolo Fresu
a cura di Marco Morelli
Da questi ragazzi ho avuto ben più di ciò che ho dato
Grande artista
Fragile, aiutare con cura
La serata con Fresu protagonista sarà a Suzzara l’ 11 Dicembre
Con i ragazzi del CHV
Paolo Fresu ha sposato il progetto per una differente solidarietà
Paolo Fresu è ormai sinonimo indiscusso di genialità musicale coniugata felicemente ad una grande popolarità. Dove, quando e per quali ragioni nasce l’intersezione tra la sua dimensione artistica ed il mondo della cultura, della letteratura, dell’impegno ecologico, sociale e solidale? «Non credo che ci sia un momento preciso in cui nascono le cose ma piuttosto esiste un percorso di crescita. Ho sempre avuto curiosità nei confronti dei mondi ‘altri’ della musica, dell’arte, della cultura e della società. Perché ho appreso questo dalla filosofia che incarna il jazz e perché, nel mio percorso trentennale, ho avuto la fortuna di vivere degli incontri umani e artistici preziosi. Da qui poi l’impegno ecologico, sociale e solidale quando, a cinquant’anni, ci si rende conto che non basta suonare se lo strumento della musica non assume un significato altro». Perché - lontano da importanti riflettori mediatici - non è mai così frequente ed autentica la relazione che lega personaggi del mondo della musica e dell’arte in generale alle piccole realtà, per l’appunto, che si occupano di “produrre” e promuovere nel quotidiano un certo tipo di cultura, ecologia ambientale e sociale, diritto alla cittadinanza nella propria differenza, inclusione sociale, assistenza alle persone più fragili? «Non lo so. Penso che ognuno agisca secondo i propri principi. Si può partecipare al sociale e dunque essere solidali in mille modi. Donando un euro con il telefonino, organizzando maratone o grandi concerti ma anche attraverso una quotidianità semplice che è di tutti i giorni e attraverso l’esporsi per le tante battaglie che in parte lei ha citato. Esporsi in quanto semplici cittadini ma anche in quanto cittadini conosciuti che magari, se hanno il coraggio di esprimere un pensiero, possono lasciare un segno importante. Forse il problema è pensare che chi ha bisogno di noi vive sempre lontano mentre i nostri vicini in difficoltà sono dietro l’angolo. Resta naturalmente il problema del quanto e come si può fare. Anch’io ricevo puntualmente richieste di concerti o altro per qualsiasi causa ma mi rendo conto che non tutto è possibile. Per questo cerco di concentrarmi sulle cose che mi sono vicine e che ormai fanno parte della mia vita e crescono con me come io cresco con loro». Le chiedo in particolare del rapporto che la lega alla Cooperativa di Suzzara. Conosciamo la storia del suo incontro con la C.H.V. e in particolare con Cayo Delegati, coordinatore del Servizio Formativo all’Autonomia per l’Integrazione Sociale: lei ha risposto sei anni fa ad una proposta di partecipazione al progetto “Operazione Spiazziamoli” che in sostanza le chiedeva di prestare la sua tromba a “Verde Speranza”, canzone dedicata ad uno dei ragazzi sostenuti dalla Coop. C.H.V. che sarebbe poi finita in “ Nero di Seppia”, il penultimo lavoro della Scraps Orchestra di Mantova, di cui la stessa cooperativa è
da sempre produttore. Un particolare ci invita a chiederle di più: la proposta le fu fatta tramite una semplice mail e praticamente da una persona, una realtà a lei sconosciute. Lei però accettò e diede piena disponibilità all’incisione del pezzo, registrato in un pomeriggio freddo e nebbioso - dopo aver pranzato coi ragazzi ed operatori della Cooperativa - in una casa di campagna a Casteldario. Lei non sapeva con chi aveva a che fare realmente, dove avrebbe registrato... Ci dica qualcosa in merito. «Sono già passati sei anni? Sembra ieri! Beh… ha detto tutto lei. Il racconto è esattamente quello e da li è nato tutto. Poi ho incontrato Olmi che mi ha proposto di registrare le musiche di Centochiodi e li ho scoperto che Ettore faceva parte del cast del film. E poi sono andato a San Teodoro, a qualche chilometro dalla mia casa sarda, per trovare i ragazzi. Poi abbiamo disegnato T-shirt assieme a Edo. Poi sono arrivati i concerti ‘pregnanti’ a Suzzara e Pegognaga durante il periodo estivo. Poi il mio tour di “!50” dove la Cooperativa C.H.V. Onlus di Suzzara era pluripresente. Insomma, non so..». Un’altra cosa che smuove il nostro interesse è capire come da un semplice incontro,scaturito da un suo gesto di solidarietà, poi possa nascere un rapporto progettuale così intenso e significativo. «Le cose costano talmente poco e danno talmente tanto che sarebbe un peccato abbandonarle. Perché lasciare ciò che ci arricchisce veramente? Dovessi vederla dal punto di vista del mio profitto personale dovrei dire che ciò che ho avuto in cambio è ben di più di ciò che ho dato. E’ una risposta convincente?». L’evento a Suzzara dell’11 dicembre la vede ancora una volta sul palco insieme alla Scraps Orchestra, abbiamo potuto sentire la registrazione live
L’amicizia con Claudio Delegati
Per una cultura dell’accoglienza e dell’integrazione dei disabili nella società
© Roberto Chiovitti
Genialità musicale coniugata felicemente ad una grande popolarità
dell’anno scorso ai Giardini di Suzzara per Sconfinart… Un live davvero accattivante, suggestivo, pieno di energia. Ma è così facile ed immediato per lei passare da un genere all’altro, condividere il palco con centinaia di artisti provenienti da tutto il mondo, spaziando con imbarazzante disinvoltura dal jazz più impegnativo alla canzone d’autore? «Questa estate durante il tour di “!50” del quale abbiamo parlato ho dato in Sardegna 50 concerti in 50 luoghi straordinari con 50 gruppi diversi coinvolgendo circa 250 artisti che sono venuti da tutte le parti del mondo. Abbiamo suonato tutte le musiche senza distinzione di generi. Il jazz, le musiche del mondo, il pop, il barocco e c’erano le voci degli attori e delle attrici, la danza, la poesia… Il jazz è per antonomasia la musica del Novecento. Un secolo, quel-
lo appena trascorso, in cui sono successe talmente tante cose da non dover giustificare un ‘One Way’ dell’arte. L’arte al contrario è poliedrica e tentacolare. Non parliamo poi di questo nuovo secolo. Solo in questo 2011 non ancora terminato il mondo ha completamente cambiato volto. Se il jazz si sporca con il contemporaneo l’artista ha la responsabilità di seguirne il percorso stando al passo con i tempi e con il tellurico movimento del pianeta». Lei sta facendo molto per questa piccola realtà cooperativa suzzarese e non certo per averne un vantaggioso riscontro mediatico. Sappiamo delle t-shirt realizzate in esclusiva dal laboratorio Tessuto Sociale per il suo
straordinario incredibile progetto di questa estate !Fresu50 e sappiamo anche che tutto l’utile derivato dalle magliette vendute è andato direttamente alla Cooperativa; nè lei, nè alcuno dei suoi collaboratori vi siete tenuti un centesimo nemmeno per le spese organizzative». «Se lo dice lei… lo diciamo noi, lo dicono il presidente, gli operatori e i ragazzi della Cooperativa C.H.V. di Suzzara. Lo scriviamo perché qualche volta ci sembra giusto e doveroso poter-dover narrare di certe biografie speciali, di certi storie personali e collettive, di percorsi umani che si intrecciano per raccontarci che la fragilità talvolta può essere un valore aggiunto e che un’altra “solidarietà” – reciprocamente vantaggiosa, significativa e vitale - è possibile». Per questo e per mille altre ragioni diciamo: grazie C.H.V., grazie Paolo!
Il fragile suono della solidarietà nella differenza L’arte nelle sue varie forme, come è stato storicamente nella prerogativa di Sconfinart, da sempre ha veicolato con straordinaria efficacia ed immediatezza le ragioni della “diversità” più scomoda e di ogni fragilità a rischio di esclusione e di marginalità sociale. Grazie al contributo del Comune di Suzzara e allo splendido rapporto d’amicizia sviluppatasi in tutti questi anni con tanti prestigiosi musicisti e personalità del mondo della letteratura, anche in questa occasione possiamo contare sulla collaborazione progettuale di alcuni grandi protagonisti della scena artistica nazionale e internazionale. La loro vicinanza ci ha permesso in tante occasioni di promuovere, nei
modi e nelle forme più incisive, non solo una cultura dell’uguaglianza nella reciproca accoglienza di ogni differenza, ma soprattutto di tessere scenari umani, produttivi, sociali e culturali all’interno dei quali esprimerci da protagonisti insieme all’intera comunità. Evitando il pericoloso ricorso ad un approccio “pietistico”, il sostegno e la sensibilità di molti artisti ci ha offerto nel corso del tempo la grande possibilità di condividere significativamente e collettivamente insieme a molti idee, emozioni, luoghi, linguaggi, corpi, limiti e abilità residue, sogni e speranze nella medesima realtà. Non è davvero poca cosa. L’obiettivo di “Amico Fragile” è quello di riuscire
a dar vita - attraverso l’offerta di alcuni importanti eventi alla comunità locale - ad una forma di solidarietà partecipata e contemporaneamente di stimolare la sensibilità del territorio al fine di raccogliere fondi e sostenere alcuni dei più ambiziosi progetti sperimentali, la cui sopravvivenza appare sempre più minacciata dalla grave crisi di risorse economiche istituzionali… Come spesso ci è capitato in passato, anche questa volta confidiamo nel fatto che “ l’occasione faccia l’uomo … solidale!!! “ Perché ogni differenza possa continuare ad essere sinonimo di fragilità, ma mai di debolezza, solitudine, esclusione, abbandono. Claudio Delegati
Dicembre 2011 - Gennaio 2012 | 21
Cooperativa Azalea
a cura di Alessandra Borghi
La Valpolicella in marcia verso un “turismo sensibile” Si può viaggiare per sfizio, per puro interesse personale, ma anche per grande sensibilità. Il “turismo sensibile”, racconta Stefania Toaldo, responsabile comunicazione e marketing all’interno della cooperativa sociale Azalea in cooperazione con il direttore Silvano Dalla Valentina, prospera nella splendida cornice paesaggistica della Valpolicella. «Il nostro è un territorio ricco di esperienze da offrire e condividere per favorire un turismo diverso, che veda protagonista la gente e la sua volontà di guardare al futuro in modo solidale». Con questo proposito, Azalea cooperativa sociale Onlus ha ideato e realizzato, a pochi chilometri da Verona il RistorARTE “Gran Can” di Pedemonte e la locanda “Le Salette” di Fumane. “Nel cuore dell’ospitalità” è lo slogan scelto dai soci per sostenere l’iniziativa; e nel cuore dell’ospitalità vengono accolti gli ospiti delle due strutture, dove non esiste più un “dentro” e un “fuori”, ma un tutto, fatto anzitutto di persone e opportunità sociali. Tutto funziona come in un normale albergo, ma agli ambienti raffinati e al buon cibo deve aggiungersi un terzo ingrediente: un senso di giustizia nei confronti di persone con disabilità psico-fisiche di diverse entità, accolte come “ospiti tra gli ospiti” per provare l’esperienza terapeutica di una normale vita sociale. Possono cucinare, possono servire nelle sale, pos-
Il dott. Giuseppe Turrini
sono incontrare i clienti e intrattenere con loro relazioni. «Soggiornare in un ambiente confortevole e mangiare con gusto diventano qui dei fatti anzitutto collettivi e sociali, prima ancora che personali ed economici». Azalea lavora ispirandosi al “principio di cura”: «Cura a 360 gradi – secondo l’idea del presidente Dott. Giuseppe Turrini – perché per curarsi di qualcuno occorre sentire interesse, occorre un moto passionale. Per offrire ospitalità occorre sentire il desiderio di soddisfare le esigenze degli ospiti. Noi, come cooperativa sociale, ci “prendiamo cura” della parte più debole della società; e la stessa cura che guida il nostro rapporto quotidiano con i pazienti, la riserviamo
anche a tutti coloro che vorranno godere della nostra accoglienza e gustare i nostri piatti». “Gran Can” e “Le Salette” sono luoghi aperti, dove il disabile viene stimolato e incoraggiato a responsabilizzarsi, a fare ciò che altrimenti crederebbe inaccessibile; e, infine, non sono solo gli altri a prendersi cura di lui, ma lui stesso deve abituarsi ad aver per se stesso cura e autostima. Il personale impiegato nelle due strutture è altamente specializzato, sia dal punto di vista terapeuticoprofessionale che da quello umano, per dialogare al meglio tanto col paziente quanto col cliente. Esiste, peraltro, una terapia comune a tutti gli ospiti, offerta naturalmente dalle risorse paesaggistiche ed enogastronomiche del territorio: «Siamo talmente immersi nella bellezza del nostro territorio che rischiamo di non vederlo più, non raccontarlo più, non cantarlo più. E’ per questo che vogliamo offrire ai nostri ospiti la possibilità di vivere consapevolmente, con piacere e soddisfazione, ciò che lo rende unico e irripetibile». La cura a 360 gradi non finisce qui. Per esaltare al meglio le ricchezze della Valpolicella, Azalea ha scelto per “Gran Can” e “Le Salette” il “Menù a km 0”, guidato dagli chef Luca, Davide, Irene e Filippo, che propongono un menù vicino alla tradizione, arricchito di tocchi innovativi e seduttivi per immagine e sapori. «Usiamo materie prime selezionate esclusivamente dal territorio e prodotte in modo “sostenibile”, affinché il trasporto non incida sull’inquinamento ambientale. Questo principio favorisce anche la costruzione di una rete locale di produttori che dimostrino sensibilità e rispetto verso l’ambiente e la gente.
Dal nostro menù potrete scegliere il Risotto all’Amarone, i Tagliolini al Rosmarino, la Tar Tar di manzo italiano, le Carni selvatiche, il Tartufo del Baldo, i Formaggi D.o.p. della Lessinia accompagnati da Mostarde e Confetture fatte in casa e i rinomati Dolci preparati a mano. Grande successo riscuotono anche la pasta, il pane e i grissini lavorati con passione dai nostri ospiti usando solo farine biologiche». Rinomata, infine, la cantina dedicata ai vini della Doc Valpolicella e ad alcuni Igt prodotti da una selezione delle migliori aziende della Valpolicella classica. «Con l’apertura del Gran Can e de Le Salette abbiamo voluto creare connessioni, ponti, legami tra commerciale e
sociale, tra business e solidarietà, tra veronesi e visitatori, tra esperienze di piacere e di difficoltà. Così si spiega la scelta della tradizione, del biologico e della cucina a filiera corta ma, soprattutto, l’ospitalità di persone con disabilità mentale e il loro coinvolgimento lavorativo nella cucina». Oltre al turismo tradizionale, nel cuore della Valpolicella vi aspetta una nuova forma di accoglienza, fatta essenzialmente di persone e di comportamenti concreti che in modo semplice, diretto e sincero cercano di promuovere l’inclusione degli svantaggiati tra i più fortunati, facendo si che siano gli “altri” ad entrare, perché anche loro, normalmente considerati “diversi”, possano sentirsi parte della medesima città.
“Nel cuore dell’ospitalità” è lo slogan scelto per RistorARTE “Gran Can” e “Le Salette”. Tutto funziona come in un normale albergo ma ci sono anche persone con disabilità psicofisica
I valori di fondo della cooperativa
fare, sta ancora progredendo nel suo cammino di inserimento nel tessuto economico produttivo del paese.
Cura dell’interesse di chi lavora e qualità del servizio Azalea nasce nel novembre del 1992 come cooperativa sociale di Verona, grazie a un piccolo gruppo di donne e uomini con esperienza nel campo dell’assistenza domiciliare. L’impegno di Azalea spazia dalla gestione di servizi socio-sanitari-educativi all’inserimento di soggetti svantaggiati nella società. Opera in diverse attività di prevenzione, riabilitazione e cura della Persona, sia a domicilio che presso strutture diurne e residenziali. Dal 1992 ad oggi il numero di soci lavoratori è salito da 53 a 480, cui van-
no aggiunti i soci volontari e un certo numero di professionisti che collaborano per la gestione ottimale dei servizi. Le iniziative di Azalea hanno un solo obiettivo: l’incontro con “l’umano”, con la speranza di creare un contatto tra la propria vita personale e professionale e quella di colui o colei che si assiste, sia esso bambino, anziano, malato, disabile o straniero. Valori di fondo della cooperativa sono la cura dell’interesse del socio lavoratore, sia dal punto di vista relazionale che organizzativo, e la qualità del ser-
Cooperativa Azalea Via Brunelleschi, 3/B 37138 Verona Tel. 045 575388 Fax 045 575272 cooperativaazalea@tin.it
Un particolare del RistorARTEhotel Gran Can
vizio. Così si può riassumere la sua mission: «contribuire ad assicurare, mantenere e migliorare la qualità della vita dei propri clienti, i soggetti deboli di Verona e provincia». In quest’ottica, Azalea dà vita nel 1997 al “Gran Can RistorArte Hotel”, a Pedemonte di Valpolicella (VR), e nel 2000 alla Lo-
canda Trattoria “Le Salette”, a Fumane (VR). Il progetto sociale che le sostiene, svolto in collaborazione con le Ulss locali, vede ospiti in entrambe le strutture persone con disabilità psico-fisiche, in parte coinvolte direttamente nelle attività produttive. L’idea centrale: includere “dentro” la società persone, abitual-
mente considerate “fuori” di essa. La cooperativa continua nel suo processo di sviluppo. Il presidente Dott. Giuseppe Turrini, sottolinea spesso il termine “movimento cooperativo”, perché la cooperazione, e in particolare la cooperazione sociale, in quanto attore protagonista nel ridisegno complessivo del sistema di wel-
RistorARTEhotel “Gran Can” Via Campostrini, 60 - Pedemonte di Valpolicella (Verona) Tel: 0457701911 Fax: 0456800545 info@hotelgrancan.it Locanda “Le Salette” Piazza IV Novembre, 11 Fumane (Verona) Tel.: 0456801716/7701464 Fax: 0456834841 info@locandalesalette.it
22 | Dicembre 2011 - Gennaio 2012
di don MARCO BELLADELLI
2012-2013 Anno della fede Nel primo altare a sinistra della basilica di San Benedetto Po di Mantova c’è un quadro che raffigura la fede come una donna vestita di azzurro e di un manto rosso, avvolta di luce e con la testa nascosta tra le nuvole. Con l’indice della mano destra addita il cielo e con la sinistra regge il calice eucaristico, tra i Santi Benedetto e Scolastica, Mauro e Simeone. Se cinquecento anni fa con questa immagine si volevano esortare gli uomini di quel tempo all’abbandono più totale in Dio, fino alla rinuncia di ragionare con la propria testa, oggi le cose sono molto cambiate. E’ il Papa stesso a riconoscerlo nella lettera d’indizione dell’ “Anno della Fede”, che inizierà l’11 Ottobre 2012, cinquantesimo anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II e ventesimo della promulgazione del Catechismo della Chiesa Cattolica, e si concluderà Domenica 24 Novembre 2013, festa di Cristo Re. Ciò che più lo preoccupa è il fatto che per molti la fede non è più il presupposto fondamentale della vita. Sono sempre meno coloro che condividono i valori da essa derivati che per secoli hanno rappresentato la base della convivenza sociale. A suo dire poi, molti cristiani sono più preoccupati delle conseguenze sociali, culturali e politiche del loro impegno, che non di rafforzare le ragioni comuni del credere, considerandole erroneamente come qualcosa di ovvio e di scontato. Un siluro al
Benedetto XVI guarda all’“Anno della Fede” come a un vero e proprio nuovo inizio, come lo fu duemila anni fa la prima evangelizzazione apostolica tanto decantato “Progetto culturale” della CEI di ruiniana memoria? Sorprende infine l’accorato appello rivolto ai Vescovi per l’unità con il Successore di Pietro, come se oggi questa comunione non fosse più così salda come lo è stata in passato. Sono di ieri le neanche troppo velate reazioni di alcuni Vescovi contro Benedetto XVI in occasione della liberalizzazione della celebrazione dei sacramenti secondo il rito tridentino e della rimozione della scomunica ai Vescovi ordinati da Mons. Lefebvre. Dopo due encicliche sulla carità: “Deus Caritas Est”, e sulla speranza: “Spe Salvi”, c’era d’attendersi un terzo intervento dedicato alla fede, per completare il discorso sulle tre virtù teologali. Benedetto XVI ha posto la riscoperta della fede come una delle priorità del suo pontificato. Negli Atti degli Apostoli è presentata come “una porta sempre aperta”, che introduce alla comunione con Dio e come un cammino che dura tutta la vita. Per riscoprire il gusto di nutrirsi della
L’“Anno della Fede” inizierà l’11 Ottobre 2012, cinquantesimo anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II, e si concluderà Domenica 24 Novembre
Parola di Dio e del Pane di vita, è urgente però una profonda conversione di tutta la Chiesa. Sarà utile rivisitare la sua storia, non soltanto nel solco della santità, ma anche nel segno del peccato, per riconoscere presenti in noi oggi quegli stessi errori che già in passato hanno sfregiato il volto della Chiesa, e suscitare nel cuore dei credenti il desiderio di un vero cambiamento. Ci attendono tredici mesi tutti dedicati alla fede, da presentare ai fedeli come forza e bellezza di vita. Attraverso la pubblica professione nelle Cattedrali, nelle chiese, nelle proprie case e in società, i credenti diventeranno più consapevoli della loro fede e della necessità di educare in essa le nuove generazioni. Infine, ricordando di avere una particolare attenzione anche per coloro che sono in sincera ricerca della fede in Dio, Ratzinger indica nel Catechismo della Chiesa Cattolica l’unico strumento valido per favorire la crescita nella fede del Popolo di Dio. Già Paolo VI nel 1967 aveva adottato una simile iniziativa al termine del Concilio Vaticano II, preoccupato per le difficoltà che i mutamenti sociali e culturali, già molto evidenti, avrebbero rappresentato per l’unità della fede nella Chiesa. Strano a dirsi, ma per la Chiesa una delle problematiche più imbarazzanti degli ultimi cinquant’anni è stata proprio sull’interpretazione dei documenti conciliari. Ecco perché il Santo Padre non perde occasione per ribadire che l’unico criterio interpretativo del Concilio è quello della continuità con il passato e non quello della rottura. Di fronte ad una crisi di fede che non ha precedenti, Benedetto XVI guarda all’ “Anno della fede” non come alla solita celebrazione devozionale di routine, ma come alla premessa di un vero e proprio nuovo inizio, come lo fu duemila anni fa la prima evangelizzazione apostolica. http://clericusvagus.blogspot.com
Per vivere il Natale bisogna essere amici di Gesù “Un buon Natale metta realmente al centro Cristo, salvatore della storia e re”: lo affermò l’Arcivescovo Emerito di Napoli, cardinale Michele Giordano. “Io non sono contro la gioia, la sana allegria, il regalo purchè queste belle cose non coprano o narcotizzino il vero e santo valore della festa. Altrimenti avremo vissuto un cattivo rito pagano”. Dunque come fare un Natale realmente cristiano? “Basta applicare e capire la parola di Dio. Cristo é venuto tra di noi come persona umana, fatto salvo il peccato. Ma lui é venuto non per giudicare o condannare, ma per convertire i peccatori che non vanno mai giudicati. In sostanza, Dio condanna il peccato, ma ama il peccatore e ne vuole la conversione con infinita misericordia. Dobbiamo quindi sforzarci piano piano di essere amici di Gesù, prendere confidenza …con Lui. Non é facile, perché Cristo é un compagno di viaggio mite, ma anche molto esigente. Che non vuole in cambio nulla. Lui dona sé stesso per noi. Ma ci chiede di seguirlo, di prendere la nostra Croce e di rin-
Bisogna condividere le ricchezze, metterle a disposizione degli altri, essere solidali. Un vero cristiano sa donare, non prestare
negare noi stessi. Cristo, figlio di Dio, avrebbe potuto incantare tutti venendo al mondo in una reggia o con effetti speciali. Invece nasce in una stalla, dalla semplice Maria. Una lezione di umiltà e sobrietà”. Esiste il rischio di un Natale ridotto a sola coreografia e regali? “Certo che esiste ed é anche molto reale. Ripeto, il regalo, senza sfarzo, in sé non é cattivo. Ma lo é il ridurre il Natale solo a questo, ovvero pranzi luculliani e regali,
mentre vi é gente che muore di fame ed é uno scandalo. Ritengo che sia giusto ridimensionare il valore del denaro che non é tutto e che nessuno può mettere al centro della sua vita facendone un idolo, come orgoglio o potere. Il denaro molte volte ci danna e non fa la nostra felicità, mal usato ci regala fiamme nell’ Inferno. Bisogna condividere le ricchezze, metterle a disposizione degli altri, essere solidali. Un vero cristiano sa donare, non prestare. La gra-
tuità del dono é la caratteristica del cristiano”. Dunque denaro e potere non sono soddisfazioni… “Assolutamente no. Bisogna guardare alle cose di lassù e vivere degnamente il Vangelo, mettere la Parola di Dio al centro della nostra vita. Il prestigio non porta da nessuna parte. Vivete un Natale sereno, in semplicità, riacquistando umiltà e disponibilità verso il prossimo: questi sono autentici tesori per i quali avrete la vostra ricompensa un giorno”.
IL SEME CHE HA DATO FRUTTO
Annalena Tonelli (Missionaria laica) «Scelsi di essere per gli altri: i poveri, i sofferenti, gli abbandonati, i non amati, che ero bambina e così sono stata e confido di continuare fino alla fine della mia vita. Volevo seguire solo Gesù Cristo. Null’altro mi interessava così fortemente: Lui e i poveri in Lui. Per Lui feci una scelta di povertà radicale». Così Annalena Tonelli, nata a Forlì nel 1943, racconta la sua scelta di missionaria laica tra i poveri dell’Africa, dove approda nel 1969. Molte le opere da lei attivate in Kenya e in Somalia, tra cui spiccano, a Borama, la Scuola speciale per sordomuti e bambini disabili e il Centro antitubercolosi, che assiste e guarisce migliaia di ammalati. Proprio a Borama viene uccisa il 5 ottobre 2003, di sera, mentre torna a casa, dopo trentacinque anni vissuti a testimoniare la radicalità evangelica in terra musulmana. Annalena Tonelli è una nuova martire della carità cristiana. Nel 1963 contribuì in modo determinante a far nascere a Forlì un Comitato contro la fame nel mondo, oggi diretto da Vanni Sansovini e che sostiene un centina-
io di missioni. A gennaio 1969 lasciò l’Italia e raggiunse il Kenia a Wagir, vicino al confine con la Somalia, dedicandosi ai nomadi del deserto; aiutò in mille modi i profughi della Somalia, salvando la vita a migliaia di loro, denunciando i militari kenioti perché volevano annientare un’intera tribù. Da sola imparò a convivere con il rischio quotidiano, era continuamente minacciata, perché bianca, donna, cristiana e non sposata. “Non ho paura” diceva. “Sono stata in pericolo di vita, mi hanno sparato, picchiata, ma non ho mai avuto paura”. Per la sua opera ebbe dall’Alto Commissariato dell’ONU per i rifugiati, il premio “Nansen Refugee Award”; ma fu pure espulsa dal Kenia e si trasferì in Somalia a Borama, dove fondò un ospedale con 250 letti. Se in Italia era poco conosciuta, ripetendo una frase di Franca Zambonini “le somale emigrate in Italia, i nomadi del Kenia, i tubercolotici di Manyatta, i malati di Aids di Borama e i rifugiati del Nord Somalia, cioè loro gli sconsolati della Terra, conoscevano bene Annalena Tonelli”.
24 | Dicembre 2011 - Gennaio 2012
Unical Ag Spa
a cura di Serena Maioli
Gruppi termici civili e industriali: un’eccellenza tutta italiana Non vuol togliere sicuramente fama al mitico Tazio, ma a Casteldario, paese natale di Nuvolari, è ubicata la sede legale di Unical, la prestigiosa azienda tutta Italiana che progetta e produce gruppi termici civili ed industriali nel pieno rispetto della cosiddetta “qualità della vita” ovvero più comfort, maggiore sicurezza, minori consumi energetici, elevato rispetto dell’ambiente. Quattro stabilimenti, due a Caorso (Pc), uno a Carbonara Po (Mn)
L’azienda mantovana è stata fondata, insieme ad altri due soci, dall’Ing. Giovanni Jahier nel 1972.
Oggi ha 300 dipendenti e fattura 70 milioni di euro e uno a Casteldario (Mn); circa 300 dipendenti; filiali in Francia, Germania e Polonia; un fatturato di circa 70 milioni di euro; una gamma di caldaie per uso civile ed industriale, tutte rigorosamente made in Italy, che va da 18 a 10000 Kw. L’azienda mantovana è stata fondata, insieme ad altri due soci, dall’Ing. Giovanni Jahier nel 1972. Professionista con una spiccata predisposizione verso l’innovazione, dopo una significativa esperienza presso la Belleli di Mantova, l’ing. Jahier decise di trasferire idee, desideri, progetti tecnici in prodotti realizzati nella sua (la proprietà è tutt’ora della famiglia Jahier) azienda. Sono ben 39, infatti, i brevetti ad oggi depositati (dieci anni fa Unical è stata una delle prime aziende a puntare sulla tecnologia della cosiddetta “condensazione”) che hanno portato l’azienda mantovana ad essere leader nel settore. Oggi la proprietà ha impostato un coinvolgimento a livello direzionale di manager italiani, per poter affrontare il futuro con il miglior assetto societario possibile e, soprattutto, con una guida totalmente italiana. Durante una mia trasferta negli States ho avuto il piacere di incontrare Sergio Fiorani, 44 anni, piacentino ma oggi residente a Mantova. Fiorani è general manager di Unical, con un’esperienza ventennale nel settore. Impossibile quindi rinunciare alla tentazione di approfondire l’argomento e di conoscere meglio il personaggio sfruttando l’inusuale opportunità . Dr. Fiorani, qual è la storia che la lega ad Unical?
L’ing. Giovanni Jahier
«Sono entrato nell’azienda dell’ing. Jahier molto giovane, con notevole entusiasmo, una discreta preparazione e non poca caparbietà che, probabilmente, sono state le qualità che hanno indotto il proprietario di Unical, nel 1997, non ancora io trentenne, ad investirmi di un importante incarico: creare dal nulla un’azienda per la produzione di apparecchi per acqua calda sanitaria. Fu così che divenni Amministratore Delegato di Sanicell. I risultati furono molto positivi: in 3 anni arrivammo a fatturare 14 miliardi di lire, una scommessa assolutamente vinta dall’ing. Jahier e una grande soddisfazione per me che ero stato da lui scelto. Furono anni straordinari, dove mi sentivo investito di una grande responsabilità ma al tempo stesso supportato da una grande fiducia, nonostante la mia giovane età. La classica “paura di non farcela” non mi coinvolgeva mai, mi bastava una telefonata con l’ingegnere per procedere spedito e prendere decisioni fondamentali: la grande capacità di saper motivare le persone è sempre stata una delle sue peculiari e più significative qualità. Rientrai in Unical 3 anni più tardi, e mi trovai di fronte al classico bivio: scegliere se continuare con Unical o seguire il grande gruppo Saunier Duval. Non ebbi il minimo dubbio. Ricordo ancora le parole dell’ing. Jahier: “Fiorani, lei deve rientrare in Unical” e io risposi “Certo ingegnere!” a metà tra gratitudine e gratificazione, una scelta che ha segnato poi la mia vita professionale. Da quel giorno è stato un susseguirsi di esperienze che non sto ad elencare, che mi hanno portato a considerare Unical un’Azienda speciale, realmente con la A maiuscola. Qualche anno fa fui convocato direttamente dall’ing. Jahier, che mi informò della sua decisione per un piano di sviluppo e consolidamento aziendale in grado di garantire un lungo futuro ad Unical, nello stile da lui desiderato. Mi volle inizialmente a capo del settore Ricerca e Sviluppo ed ancor più coinvolto nelle attività tecniche aziendali; quindi mi fece entrare, insieme ai colleghi Simo-
Sopra: ottobre 2011, da sx Sergio Fiorani sigla l’accordo negli USA con il partner Americano
na Savoldo (Direzione finanziaria) e Paolo Ferrarati ( Direzione Commerciale), nel consiglio di amministrazione dell’azienda fino ad allora composto solo dai membri della famiglia Jahier, con l’intento di creare un gruppo di lavoro con le più diverse competenze ed esperienze. Il passo successivo fu il mio coinvolgimento in azienda a livello societario, insieme a quello della dr.ssa Savoldo: onorato della fiducia riposta in me negli anni, quest’ultima decisione della famiglia Jahier non fece che accrescere la mia soddisfazione personale e a cementare quella determinazione ad operare per il continuo sviluppo di Unical che ha contraddistinto il mio operato sino ad oggi». Come si vince dr. Fiorani la sfida del futuro? La concorrenza asiatica per esempio... «Più che vincere è necessario po-
ter competere, saper competere. Possiamo contare sulla grande professionalità presente in azienda, soprattutto nei ruoli chiave, dove annoveriamo persone che operano in Unical da diversi anni e che, oltre ad essere una garanzia per il futuro, rappresentano sicuramente un valore aggiunto per l’azienda. La fidelizzazione dei dipendenti, deve sapere, si tramuta necessariamente in attaccamento all’azienda: il turn over di personale che registriamo è quindi molto limitato». Il futuro richiede un sempre maggiore impegno verso prodotti in grado di garantire risparmio energetico e salvaguardia ambientale: come vi ponete all’ interno di questo contesto? «L’aspetto tecnologico è ciò che ci ha sempre contraddistinto: il patrimonio tecnico creato dall’Ing. Jahier rappresenta il
cuore pulsante dell’azienda. Da anni siamo considerati dei forti innovatori nel settore, a volte dei pionieri: vantiamo 39 brevetti depositati, abbiamo oltre 30 tecnici che operano in Ricerca e Sviluppo ed è nostro il prodotto piu’ tecnologico in assoluto nel settore professionale (centralizzato). Pensi che questo progetto ha comportato oltre 2 anni di lavoro per un team di 12 tecnici: con questo prodotto, presentato alla fiera di New York del 2008, siamo poi entrati nel mercato Americano. Un autentico fiore all’occhiello in fatto di tecnologia per l’azienda. Penso che questo modo di operare sia il più strategico da perseguire per il futuro, cercando di anticipare il mercato, consci, al tempo stesso, che dobbiamo saperci calare in una realtà commerciale sempre più difficile e competitiva. Stiamo lavorando con grande entusiasmo su un piano di Ricerca e Sviluppo quadriennale, e sono convinto che sapremo realizzare prodotti in linea con le aspettative del mercato, che daranno importanti chances al futuro di Unical». Come vi muovete e vi collocate a livello commerciale? «Unical sviluppa un’importante attività commerciale sia a livello nazionale che estero: sopratutto a livello nazionale i risultati conseguiti sono importanti. Uniscono, infatti, una presenza della rete di vendita ben distribuita sul territorio ad un lavoro specifico volto al mantenimento del prodotto Unical su una fascia alta di mercato. Per completezza di gamma prodotti e tecnologia degli stessi, Unical si posiziona sulla stessa fascia di mercato dei grandi gruppi tedeschi; nel corso dell’anno abbiamo inoltre avviato un nuovo progetto commerciale che ci porterà ad avere concessionari Unical in quasi tutte le città italiane con l’obiettivo di consolidare, in modo deciso, la nostra posizione in Italia e di dedicarci a sviluppare maggiormente l’export. Siamo presenti in Europa con filiali in Germania, Francia e Polonia, e tramite partnerships negli altri paesi: lo scorso agosto abbiamo aperto uno show room con ufficio di rappresentanza a Pechino.
Siamo impegnati per acquisire quote di mercato soprattutto in USA, mercato difficile dal punto di vista delle omologazioni tecniche di prodotto, ma nel quale credo molto. Il mese scorso abbiamo sottoscritto accordi con importanti partners americani e questo infonde fiducia sulla buona riuscita dei nostri propositi». Una domanda un po’ provocatoria… perchè pur essendo mantovana conosco poco l’azienda Unical? «Mah, forse abbiamo lavorato tanto e pensato poco ad apparire! A parte gli scherzi, riteniamo che l’aspetto pubblicitario, per la struttura commerciale in cui operiamo nel settore di appartenenza, possa in fondo offrire un valore aggiunto limitato. I nostri investimenti commerciali vengono, pertanto, direzionati verso la formazione della nostra rete commerciale operante sul territorio, e nell’informazione alle categorie professionali specifiche, in grado di valorizzare con la clientela i nostri prodotti (studi tecnici, di architettura, rivenditori,etc...). Posso concordare con lei che questo, in effetti, potrebbe comportare una limitata visibilità del marchio, ma in realtà contribuisce a fidelizzare la nostra struttura commerciale. D’altra parte, il progetto di creazione dei concessionari accennato prima, contribuirà sicuramente ad aumentare la nostra visibilità. Colgo l’occasione della sua intervista per invitare lei, i vostri lettori nonchè tutti coloro che desiderano conoscere meglio la nostra azienda, alla prossima Mostra Convegno Expoconfort che si svolgera’ a Milano il prossimo Marzo (dal 27 al 30/03/2012), quando verrà celebrato il 40° anniversario di Unical». Gli Stati Uniti sono più vicini e la nostra piacevole chiacchierata col dr. Fiorani, realmente illuminante, sta per concludersi. Ci viene spontanea una battuta: come chiuderebbe questa intervista dr.Fiorani? Sono certa che, anche se non è il suo campo, mi saprà dare la dritta giusta… «Come sempre si fa, con i ringraziamenti! A volte occorre cogliere al volo le occasioni che capitano, come questa, per farlo. Un ringraziamento sicuramente verso la famiglia Jahier, che con grande coraggio e coerenza ha deciso di avviare il passaggio generazionale di Unical per garantire una continuità all’azienda secondo una gestione in stile imprenditoriale. Ma un ringraziamento va anche a tutti coloro che ogni giorno, anche nelle piccole cose, operano per il bene di Unical: la compattezza e la serietà penso siano le armi più efficaci per riuscire a superare una così intricata situazione economica mondiale».
26 | Dicembre 2011 - Gennaio 2012
LIVING THE NIGHT
Red Carpet a Cremona, una grintosa novità
Capodanno a Rio, David Guetta star
Ha aperto il Red Carpet nello spazio che fu della Centrale del Latte. Nuovo stile, nuovo design, nuova linfa creativa Info 3355460254 - 3496653287
David Guetta sarà la superstar del concerto sulla spiaggia di Ipanema per Capodanno. Lo stesso evento negli anni ha ospitato stars del calibro degli U2 e Rolling Stones
di Paolo Filipin
la “dritta”
E’ arrivato a suonare a Miami, Ibiza e Mykonos
Stefano Pain, passione italiana in giro per il mondo Continua il nostro viaggio nel mondo dei top djs italiani che si fanno largo nel panorama dei locali mondiali. Tocca a Stefano Pain il quale dalla sua Alessandria dov’è nato è arrivato a suonare a Miami, Ibiza, Mykonos e a collaborare con dj producer di fama mondiale. Come tutti i più intraprendenti ha anche fondato una sua etichetta discografica per poter avere la libertà creativa di cui ha bisogno. Lo abbiamo intervistato. Qual’ è il tuo marchio di fabbrica? cosa ti distingue dagli altri? «Credo sia la mia musica. E’ caratterizzata da un ritmo costante che si unisce alla melodia. Nei miei set, che nel tempo sono diventati più house e poliedrici, cerco di condensare anni di esperienze in studio e nei club di mezzo mondo. Quando ci riesco è un’emozione unica, perché la musica è magia!». Due obiettivi che ti poni prima di iniziare una serata? «Dunque… penso sempre che voglio fare una grande sera! Al-
Il mio pensiero è sempre uno, far ballare tutti quanti, non ce n’è un altro tri obiettivi non ce ne sono. Il mio pensiero è sempre uno, far ballare tutti quanti, non ce n’è un altro. E’ sempre come se fosse la prima volta! Sia che il locale sia pieno, è di solito lo è, sia che sia una serata da costruire mettendoci il cuore, arrivo in console con la voglia di dimostrare la mia passione per la musica». Hai fondato una tua etichetta discografica, con quale scopo? «Ho fondato Bootylicious perché spesso quando collabori con altre etichette devi scendere a compromessi, anche commer-
ciali. Con la mia etichetta posso dare invece sempre un indirizzo ben preciso alle mie sonorità. Devo dire che in questo periodo le soddisfazioni sono tante, a livello musicale. Il mio remix di “Far L’Amore” di Bob Sinclair & Raffaella Carrà è stato suonato in tutto il mondo e pubblicato sulla label di Bob Sinclair. E tanti, tantissimi top dj di tutto il mondo suonano sempre i
miei dischi: Da David Guetta ad Avicii, fino a Fatboy Slim». Che idea ti sei fatto sul pubblico che ti segue? Chi sono? «Diciamo che ho capito di essere un dj da main room e da club, ovvero da suoni potenti che piacciono sia ai giovanissimi sia a chi ha 30 anni. E’ comunque un pubblico omogeneo, appassionato di musica più che di eccessi! Siccome anche io faccio una vita tranquilla, non è male...». Inutile dire che andare ad ascoltare i Djs dal vivo è sempre la scelta migliore per capire la differenza tra un buon performer e uno grande. Per questo vi indico alcune date in cui si può ascoltarlo:
Non c’è alcun dubbio: da oltre vent’anni è il vero paradiso della cultura clubbing mondiale. Cinque sale, quattro bars e quattro piste da ballo rendono il Ministry un’occasione da vivere in pieno. Djs di fama mondiale accanto a emergenti che imparano facendo il loro mestiere. www.ministryofsound.com
scoperta musicale italiana e straniera che si mescola alle migliori hit contemporanee. Per completare l’offerta musicale, in console arrivano anche noti artisti come Stefano Pain, Molella, Robertino e tanti altri. Al loro fianco, le voci di Michael Milazzo e Khady. La zona Lounge è stata creata all’ingresso del locale. E’ pensata per accogliere l’ospite in un ambiente pieno di tradizioni e al contempo pieno di dettagli di modernità e mondanità. Tra immagini della storia musicale italiana e scintillii di luci è un luogo dove ritrovare lo stile “Capannina”. Il Club è composto da 3 prive distinti e separati, anche se ognuno di essi è sempre protagonista e punto focale di ogni serata. Tra giochi di specchi, legni, luci e colori, esso diventa poi un ambiente unico e ricercato dove la selezione musicale dei nostri artisti Steve Cremonesi, Carlo B, Stefano Pain, Molella , Robertino 101 e molti altri guest Djs, creerà un’arena di divertimento e spensieratezza.
Parigi Le Queen
Forse il locale più cool del momento, è frequentato dai djs più apprezzati del mondo tra i quali Bob Sinclair e Steve Lawler. È aperto tutti i giorni ma vi consiglio il lunedì e il mercoledì. Attenzione al look , senza quello giusto non si entra nemmeno pagando il doppio. Ingresso dai 15 ai 30 euro a seconda della serata. www.queen.fr
Barcellona Club Fellini
2/12 Kinky Bologna 3/12 Mediterraneo Asti 31/12 RUSSIA, VERSAL CLUB
La Capannina, tra passato e presente Capannina Club, così si chiama il nuovo locale che nasce come palcoscenico della nightlife Brianzola. Il locale risulta accogliente, ricercato e indirizzato verso uno stile di modernità e semplicità ed è suddiviso in due zone distinte, Lounge e Club. La prima accoglie all’ingresso: grazie ai suoi colori ispirati al passato ed ai suoi dettagli di contemporaneità, e regala un ambiente suggestivo, unico. E’ una finestra sul passato artistico italiano da un lato, opposta ed unita ad un’altra aperta sulla musica contemporanea offerta dai Djs nella zona Club. Grazie al suo design, Capannina Club rende ogni cliente protagonista e artefice di tutte le emozioni che nascono durante la serata. Steve Cremonesi e Carlo B conducono in una ri-
Londra Ministry of Sound
Il locale è stato riaperto proprio quest’anno e sta diventando un punto di riferimento soprattutto per chi ama il gusto un po’ trash e sovraccarico spagnolo. Ha tre sale denominate Mirror Hall, Bad Room e Red Room con musica diversa e ambientazioni diverse (si spazia dal punk alla minimal alla techno). Il dresscode è benevolo , un cartello recita “Tu sabràs como vistes mejor”.. saprai come vestirti no? www.clubfellini.com
Roma Micca Club
Nella capitale vorrei segnalarvi un locale che si contraddistingue per scelte accurate. Il Micca Club si è imposto come punto di riferimento nel panorama dell’intrattenimento nazionale e non solo, ponendosi al pubblico come un locale di design dalle atmosfere retrò e un contenitore di proposte culturali che vanno da spettacoli di Burlesque e Varietà, a concerti jazz, a dj set in vinile, accompagnati sempre da un servizio di cocktail. www.miccaclub.com
Praga Mecca Club
Il Club Mecca è diventato uno dei club più popolari nella Repubblica Ceca, grazie soprattutto al suo lineup di qualità. Mecca ha accolto gli assi della musica dance come Armand van Helden, Bob Sinclar, David Morales, Deep Dish, Jaydee, Markus Schulz, e molti altri. Il club pubblica un bollettino periodico bimestrale intitolato Mecca Magazine, una pubblicazione unica sul mercato ceco. La Mecca è stata premiata con l’appartenenza a The World’s Finest Clubs.
Stoccolma Kharma Club
Pochi sanno che la fredda Stoccolma ha una delle night life più effervescenti del mondo. Il Kharma è uno dei locali storici della città sorgendo nella centralissima Sturegatan. Il fascino dell’oriente si fonde qui con la pulizia e calma scandinava dando vita a un mix davvero interessante. Nelle serate più in voga è facile imbattersi in una folla festosa che balla le hits del momento. www.kharma.se
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Il18 dicembre al Palacover di Villafranca (VR) direttamente dai palchi dei teari europei www.eventiverona.it
SPETTACOLI di Federico Martinelli
Ha inaugurato con successo “Il Grande Teatro”, rassegna organizzata dal Comune di Verona e da Fondazione Atlantide-Teatro Stabile d’Innovazione. Tra dicembre e gennaio 2012 la rassegna prosegue con personalità d’alto calibro, con spettacoli che si alternano tra il classico, il moderno e il contemporaneo. In scena fino al 4 dicembre, è “Roman e il suo cucciolo” di Reinaldo Povod con Alessandro Gassman nel duplice ruolo di protagonista e regista. Dopo “La forza dell’abitudine” di Thomas Bernhard e dopo “La parola ai giurati” di Reginald Rose, Alessandro Gassman mette ora in scena un altro testo contemporaneo che negli anni ‘80 ottenne un grande successo a New York. La forza drammatica dell’opera si basa sul rapporto irrisolto fra un padre nevrotico (semianalfabeta e spacciatore di droga) e un adolescente che vuole emanciparsi attraverso lo studio ma che nasconde al padre la sua dipendenza dall’eroina. Dal 13 al 18 dicembre, prodotto dal Teatro Stabile di Brescia e dal Teatro degli Incamminati, andrà in scena un capolavoro del teatro mondiale del Novecento: “Servo di scena” di Ronald Harwood, che curò anche l’adattamento cinematografico dell’omonimo film di Peter Yates del 1983. Ne sarà protagonista Franco Branciaroli, attore e regista; l’opera è un appassionato omaggio al teatro e alla sua gente, nonché una ricostruzione d’epoca che fa da cornice agli ultimi successi
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EN EVENING OF BURLESQUE
WHITE LIES A PADOVA
Il 2 dicembre al Gran Teatro Geox sarà uno degli appunatmenti più “rock” della stagione www.zedlive.com
28 gennaio 2012- Mantova, Palabam
Prosegue la pluriennale rassegna teatrale, all’insegna della qualità
Grande Teatro a Verona tra dicembre e gennaio Tra dicembre e gennaio 2012 la rassegna prosegue con spettacoli che si alternano tra il classico, il moderno e il contemporaneo di un grande attore al tramonto che deve la sua sopravvivenza alle cure e alle attenzioni costanti del suo umile servo di scena. Quarta opera in programma, dal 10 al 15 gennaio, “Quello che prende gli
schiaffi” di Leonid Nikolaevič Andreev, nell’adattamento di Glauco Mauri che ne cura anche la regia. Ne sono protagonisti lo stesso Glauco Mauri e Roberto Sturno, una delle coppie più
apprezzate della scena nazionale; un uomo vuole fuggire dalla società in cui vive dove tutto è dominato dall’egoismo, dall’indifferenza e dal denaro, diventerà così un clown e salirà sul palcoscenico da dove potrà ridere del suo dolore e potrà gridare la sua ribellione. Dal 24 al 29 gennaio torna il teatro di Eduardo, nell’interpretazione del figlio Luca De Filippo che è anche regista dello spettacolo. In programma la commedia “Le bugie con le gambe lunghe”, scritta nel 1947. La storia è incentrata sugli intrighi che alcuni vicini di casa intrecciano intorno a Libero Incoronato, un uomo modesto, onesto, dignitoso e fiero. Info: www.teatrodiverona.it
Teatro Nuovo: grandi successi per la rassegna che proclama il divertimento a Verona
La rassegna dell’allegria e delle risate Grande successo per i primi due spettacoli : “La verità” e “Finchè c’è la salute”
La rassegna “Divertiamoci a teatro” è iniziata nel migliore dei modi: grande successo per i primi due spettacoli “La verità” e “Finchè c’è la salute”, con attori e personaggi di prim’ordine nel panorama teatrale italiano. La prima data ha portato sul palcoscenico Massimo Dapporto e Benedicta Boccoli, la seconda il duo Cochi e Renato, confermando la rassegna come una delle più attese in tutto il Veneto. Tra dicembre e gennaio il calendario di eventi prosegue con la fortunata commedia musicale “Stanno suonando la nostra can-
zone” di Neil Simon con Giampiero Ingrassia, Simona Samarelli (5 – 6 – 7 dicembre), per la regia di Gianluca Guidi. La commedia nasce in seguito all’amicizia tra Simon e Hamlisch; quest’ultimo iniziava la sua burrascosa relazione con la giovane paroliera Carol Bayer Sager. I racconti del musicista al proposito intrigarono a tal punto Simon che decise di sviluppare la commedia intorno alla tempestosa e divertente storia d’amore tra i due. Il 18 e 19 gennaio, dopo il successo del debutto estivo al Teatro Romano all’interno del
“Festival shakespeariano”, va in scena “Sogno di una notte di mezza estate” per la regia di Gioele Dix con i comici di Zelig e i musicisti Petra Magoni e Ferruccio Spinetti. Nei primi giorni di febbraio (1-2-3) un trio al femminile Tosca D’Aquino, Roberta Lanfranchi e Samuela Sardo si presenteranno al pubblico con “Smetti di piangere Penelope”, commedia che vede tre ragazze over 30 raccontarsi sul tema dell’amore e della gravidanza su una colonna sonora di canzoni del pop-rock italiano e internazionale. Info: 045.8006100.
La mitica “Iena” torna a teatro Dopo il successo dello spettacolo “Sono romano ma non è colpa mia” Enrico Brignano, attore e showman espressione di una comicità bonaria e popolare, torna col nuovo spettacolo “Tutto suo mio padre”, in cui racconta le vicende dell’Italia di oggi con il suo fare istrionico e coinvolgente ma mai sopra le righe. Lo spettacolo, dedicato al padre recentemente scomparso, trascinerà il pubblico in un vortice di aneddoti ed emozioni, senza mai scadere nel banale o nel consueto. Attualmente impegnato nella co-conduzione de “Le Iene” con Ilary Blasi e Luca Argentero, il comico romano è maturato artisticamente all’Accademia per giovani comici creata da Gigi Proietti e ha fatto la sua gavetta televisiva come barzellettiere alla prima edizione de “La sai l’ultima?”. Dal 1998 al
2000 conosce il successo in “Un medico in famiglia” e nello stesso periodo, firma la regia di “Si fa presto a dire amore”, suo primo film. Nel 2001, nel fim “South Kensington”, recita al fianco di Rupert Everett e, dal 2008, fa parte del cast dei comici di “Zelig”, che lo ha definitivamente consacrato come uno dei migliori. Brignano porterà il nuovo show nei teatri di tutta Italia, contemporaneamente all’impegno televisivo che lo vede nella nuova veste di presentatore. Info 0376 220055
17 dicembre 2011- Brescia, Palabrescia
I brillanti Ale e Franz, tra televisione e teatro Dieci incontri, a volte scontri, a volte attese. Dieci fasi della vita su cui ridere, sorridere e riflettere. Incontri paradossali in cui la vita ordinaria di ogni giorno è messa di fronte a uno specchio che ne rivela tutte le contraddizioni. Due uomini – in alcuni casi amici, in altri nemici, ogni tanto sconosciuti - incrociano i loro destini sul ciglio di una strada, in un rumoroso ospedale, su una panchina all’ombra di un parco, nell’asetticità di un call-center, in una sala d’aspetto, in una vitalissima bocciofila o sul cornicione di un palazzo. Tutto questo è “Aria precaria”, nuovo spettacolo di Ale e Franz scritto con Martino Clericetti, Antonio De Santis, Rocco Tanica, Fabrizio Testini, che porta in scena tutta la simpatia del duo comico per eccellenza, duo reduce da un successo televisivo sempre crescente.
Nello spettacolo si alternano luoghi sospesi a mezz’aria fra il serio e il faceto, luoghi in cui l’aria che si respira è a volte dolce, altre volte salata, molto spesso precaria. Attraverso una comicità surreale emergono due uomini che si mostrano nei loro aspetti più ridicoli, nelle loro più assurde ostinazioni, e nelle loro fragilità, situazioni cui ogni spettatore potrà riconoscersi. Tutto questo all’interno di un spazio bianco astratto che di volta in volta la luce trasformerà in un luogo diverso. Info 030 348888
17 dicembre 2011, Mantova, Palabam
Cochi e Renato: gag e canzoni all’insegna della spensieratezza Il mondo surreale di Cochi e Renato quest’anno approda sui palcoscenici italiani con “Finchè c’è la salute”, spettacolo summa dei cavalli di battaglia e di nuove trovate dalla denotazione divertente e dall’umorismo graffiante fatto di non-sense del duo comico più applaudito degli ultimi quarantanni…e più. “Finchè c’è salute”, dove la leggerezza regna sovrana “come la nebbia in Valpadana”, deve il suo nome al titolo di una canzone scartata dal Festival di Sanremo qualche anno fa. Gag, canzoni, modi di dire, gesti che nell’arco degli anni sono entrati a far parte del nostro modo di vivere faranno da corollario a uno spettacolo che racconta la storia
della comicità italiana. Proprio dagli esordi prende avvio lo spettacolo che proporrà anche una quindicina di canzoni, dalle classiche “E la vita la vita” o “La gallina” a “Finchè c’é la salute” fino a brani nuovi in cui è spiegata la filosofia del duo: “Andiamo avanti per tutti, bambini, giovani, sono tanti e non ce l’aspettavamo, anziani con lo scopo di divertire, il nostro obbiettivo. Ovviamente finiamo con la tosse”. Info: 0376 220055
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SONICS AL TEATRO GEOX
Il 10 dicembre al Gran Teatro Geox- Padova poesie e acrobazione coi Sonics in “Meraviglia” www.zedlive.com
IL 9 dicembre al Gran Teatro Geox-Padova energia e capacità di saper divertire www.zedlive.com
Verona
Grande musica sui palcoscenici di Eventi Il 23 gennaio al Teatro Filarmonico di Verona torna Raphael Gualazzi
Grande musica, a gennaio 2012 sui palcoscenici di eventi. Il 23 gennaio al Teatro Filarmonico di Verona torna Raphael Gualazzi, che in questo periodo sta girando l’Europa portando anche in Francia, Germania, Austria e Svizzera il suo irresistibile concerto. Lo spettacolo, nuovo rispetto a quello dello scorso anno, porterà assieme a lui Christian Chicco Marini (batteria e percussioni), Alex Gorbi (contrabbasso), Luigi Faggi Grigioni (tromba e flicorno),
Max Valentini (sax baritono e contralto), Enrico Benvenuti (sax tenore) e Giuseppe Conte (chitarra). Il concerto permetterà di riascoltare l’album “Reality and Fantasy Special Edition”. Qualche giorno dopo, il 27 gennaio, al Teatro Camploy, sarà il turno di Remo Anzovino, nuova rivelazione della musica strumentale italiana che proporrà concerto d’emozionante originalità. Accompagnato da Marco Anzovino (chitarre) e Gianni Fassetta (fisarmonica), trio con
alle spalle più di 100 concerti nei migliori festival italiani ed europei e con un impatto live esplosivo, Remo Anzovino suonerà dal vivo le sue canzoni senza parole, una scaletta che comprende il meglio dei tre album – tutti lavori che hanno conquistato il n. 1 della classifica italiana di iTunes – Dispari (2006), Tabù (2008) fino all’ultima perla Igloo, con cui è riuscito a comporre una moderna sinfonia scritta per un’orchestra di oltre 40 elementi. Info: www.eventiverona.it
Nonni, genitori e bimbi a teatro tutti insieme
Madama DoRe e la musica è per famiglie L’Orchestra da Camera di Mantova lancia un’iniziativa inedita dal titolo suggestivo “Madama DoRe” e dal sottotitolo esplicativo “Musica formato famiglia”. Di cosa si tratti è presto detto: un ciclo di concerti domenicali, nel meraviglioso Teatro Bibiena di Mantova, per famiglie al completo, dai nonni ai nipoti, così da permettere a tutti di avvicinarsi alla musica in un contesto affettivo e di condivisione generazionale. Con un’attenzione speciale alla musica, alla sua diffusione e alla sua divulgazione, scendono in campo i musicisti raccontando, in prima persona, i contenuti dei brani ed il ruolo fondamentale che l’arte dei suoni ha in ogni società e in ogni cultura. La rassegna punta a offrire strumenti utili a tutti per capire più a fondo questa affascinante ed unica forma di espressione. Ogni appuntamento prevede, infatti, un breve momento introduttivo, nel quale si esaminano in maniera semplice e coinvolgente i contenuti, le melodie, le caratteristiche dei brani in programma; segue quindi il concerto. Suono e parola, ascolto e spiegazione si integrano e propongono un modo nuovo di vivere l’esperienza della musica dal vivo. Programmi ed esecutori d’alta
Un ciclo di concerti domenicali, nel meraviglioso Teatro Bibiena di Mantova, per famiglie al completo
I soliti idioti, di nuovo a teatro 16 dicembre, Palacover, Villafranca (VR)
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GOGOL ACOUSTIC BORDELLO
qualità ma il tutto guidato e calibrato in un contesto di sapiente leggerezza. Nel dettaglio, ecco i 4 appuntamenti, il primo dei quali in programma domenica 11. Domenica 11 dicembre Teatro Bibiena, ore 11 “Viaggio allal scoperta della settima meraviglia” Con la Juniorchestra Advanced dell’Accademia Nazionale
“Attenzione! I personaggi di questo programma sono degli idioti che fanno e dicono cose non adatte ai minori e ad adulti molto seri...” così si presenta il nuovo spettacolo di Francesco Mandelli e Fabrizio Biggio, duo nato in una nota emittente televisiva che ha raccolto un successo sempre crescente tra i giovani per i loro sketch provocatori, irriverenti e sopra le righe. Durante lo spettacolo i vari personaggi si alterneranno portando sul palco vecchi e nuovi episodi, ma soprattutto le loro canzoni dissacranti eseguite dal vivo assieme alla band “Gli Gnomi”. “I soliti Idioti” torna a teatro con sketch che alternano risate ad incredulità e ad una straordinaria abilità a cambiare faccia e personalità creando protagonisti ispirati alla borgata romana e alla Milano bene, fino al tema della mafia e del rapporto genitori-figli. Info 045.8039156
di Santa Cecilia diretta da Carlo Rizzari L.v. Beethoven, Sinfonia n. 7 in la maggiore op.92 Domenica 15 gennaio Teatro Bibiena, ore 11 “Schumann e il fantastico mondo dell’infanzia” Giovanni Bietti, pianoforte e narratore Musiche di R. Schumann Domenica 19 febbraio Teatro Bibiena, ore 11 “Stelle filanti di strumenti e coriandoli di note” I Solisti dell’Orchestra da Camera di Mantova introdotti da Augusto Morselli C. Saint Saëns, Il Canevale degli animali Domenica 18 marzo Teatro Bibiena, ore 11 “Quando la musica si fa piccina” Musicisti dei Corsi di Perfezionamento dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia introdotti da Giovanni Bietti Musiche di W.A. Mozart, F. Schubert, J. Brahms. Abbonamenti a prezzi estremamente contenuti (12 euro adulto; 8 euro bambino). La prevendita è in corso alla sede dell’orchestra da Camera di Mantova, a Mantova in piazza Sordello 12, Tel. 0376 1961640 biglietteria@ocmantova.com
JOVANOTTI A TRIESTE
il 12 dicembre al Palasport un concerto live grandioso e originale in stile Lorenzo wwwzedlive.com
da non perdere 21 gennaio- Brescia, Palabrescia
Marco Paolini a grande richiesta all’ITIS Galileo Dopo lo straordinario successo dell’ anno scorso, Marco Paolini torna a Brescia con la nuova produzione: “Itis Galileo”, spettacolo scritto dallo stesso Paolini e da Francesco Niccolini. “Itis Galileo” racconta una rivoluzione, un secolo che ha rivoltato il modo di vedere il mondo e in cui si racconta di un uomo che ha avuto il coraggio di mettere in moto la Terra e di scuotere le idee giudicate sino ad allora indubitabili. “Questo spettacolo non approfondisce la tradizionale dialettica fede-ragione, ma piuttosto indaga sulla discussione a tre tra fede, ragione e superstizione.” - scrive nelle note di regia Marco Paolini. “In fin dei conti, giocare al lotto è più facile che pensare o guadagnarsi
il paradiso onestamente, anche se il calcolo delle probabilità non dovrebbe indurre nessuno a giocarci”. Sfida non facile, questo racconto, eppure il grande affabulatore la vince, grazie a uno spettacolo costruito con intelligenza e ritmo, mescolando racconto e spiegazioni mettendo in gioco il suo modo d’essere ironico. Non solo uno spettacolo ma un dialogo con il pubblico, non sui massimi sistemi, ma su un minimo comune e multiplo: la vocazione scientifica. Info: 030 348888
Città e provincie del Veneto
I grandi eventi di Zedlive tra dicembre e gennaio Saranno numerosi gli eventi che caratterizzeranno le serate organizzate da Zed! tra dicembre e gennaio. Impossibile segnalarli tutti, meglio visitare il sito internet www. zedlive.com. Sarà Zucchero a inaugurare il mese, il 3 dicembre all’Arena spettacoli di PadovaFiere. Il tour si caratterizza per essere un live -tra passato e presente- dall’elevata qualità musicale. Pochi giorni dopo, l’8, al Gran Teatro Geox, sarà il turno di Marco Mengoni, artista rivelazione del 2010, quando, partendo da XFactor, ha collezionato un doppio disco di platino, un EMA, un Wind Music Awards e un premio TRL “Man of the year. “Solo Tour”, avrà in scaletta i nuovi lavori dell’album e i suoi successi. Il Teatro Malibran di Venezia, ospiterà il 10 dicembre la musica d’autore di Ivano Fossati. Sarà il suo ultimo tour, basta questa notizia per farne un evento imperdibile. Lo spettacolo rivela un Fossati quanto mai riflessivo e disilluso,
ma con la consueta capacità di offrire uno sguardo lirico sulla realtà. Si torna al Geox il 18, con Luca Carboni per un delicato viaggio in musica fatto di storie di provincia, amici e amore, in un parallelo tra gli anni ’80 e oggi. Il 20 gennaio 2012, sempre al Geox, grande teatro con “Sogno di una notte di mezza estate”, per la regia di Gioele Dix e la partecipazione dei comici di Zelig. Il 27 gennaio, sullo stesso palcoscenico uno dei cantanti più apprezzati: Michele Zarrillo. E, in tutto questo elenco non vi abbiamo parlato di Ale e Franz, di Enrico Brignano, di Teo Teocoli, dei Negrita e…di molti altri.
Rocco Pappaleo: tra teatro e canzone Teatro Camploy, Verona “Una Piccola Impresa Meridionale” è un esperimento di teatro-canzone dove la narrazione entra ed esce dal modulo canzone per raccontare storie buffe e romantiche per divertirsi e riflettere. Lo spettacolo è un mix di canzoni alternate da piccoli “viaggi” intorno alle persone e alle cose che le hanno ispirate. Per raccontare le emozioni che hanno portato alla nascita dello spettacolo è Pappaleo stesso a scrivere: “Amo il cinema, ma ho bisogno del palcoscenico./
Chiedetevi cosa vuole un attore dal teatro, vuole che quando prende una pistola e spara i vostri cuori abbiano un sussulto e quando muore vuole che soffriate perché non potrete più vederlo fino alla sera seguente./E se invece della pistola prende una chitarra, spera che le note si accordino ai vostri sentimenti./ Chiedetevi ora cosa vuole il pubblico, la gente ha bisogno di commuoversi, la vita spesso non ha scopo, si svolge ovunque arbitrariamente di nascosto./ Il
teatro ha la forza del presente, è mentre sta accadendo, è vivo e in vista ed ha bisogno di una cosa sola: della vita, per questo la vita ha bisogno del teatro./E sarà sempre così”. Tutto questo è lo spettacolo di Pappaleo, emozioni per una prova d’attore eccezionale. Info 045.8039156
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Termocamini, il bello del calore
ABITARE di Barbara Gazzi
TENDENZE Per una volta niente fiere sulle ultime novità in tema di arredamento bensì un autentico museo per ripercorrere e riscoprire preziosi pezzi d’arte. Il Museo dell’Arredo Contemporaneo, nei pressi di Ravenna sulla s.s. S. Vitale, raccoglie una collezione di design e arredamento d’interni tra le più importanti in Europa. L’idea nasce nella seconda metà degli anni Ottanta quando, una commissione d’esperti, tra cui Giovanni Klaus Koenig, Giuseppe Chigiotti e Filippo Alison, ha selezionato 150 pezzi d’arredo per costituire una prima esposizione permanente sulla storia del design e dell’arredo dal 1880 al 1980.
Il museo dell’arredamento Successivamente tale esposizione, grazie alla buona scenografia e all’impianto esplicativo e didattico, a cura di Piero Castiglioni, si è trasformata in un museo sapientemente suddiviso per sezioni, raffigurante diversi periodi storici, movimenti e grandi personaggi. Tra le principali sezioni permanenti potrete ammirare lo stile della Russia negli anni venti, la Francia e l’Italia negli anni trenta, la Wiener Werkstätte e molto altro. Il museo è aperto su prenotazione, non mi resta che augurarvi buona visita.
VIAGGIO NELL’ARREDAMENTO
Alla scoperta del Perù Assolutamente ultrasonica, innovativa, straordinaria in un paese ricco di fascino, misteri e paesaggi di una bellezza mozzafiato. Siamo in Perù, a Lima, nella speranza di svelare il mistero sulle spettacolari linee Nazca, linee tracciate sul terreno desertico che si estendono per una cinquantina di kilometri tra Nazca e Palpa. 13.000 linee vanno a formare più di 800 disegni, includendo profili stilizzati di animali famosi nella zona. Le linee sono tracciate rimuovendo le pietre contenenti ossidi di ferro dalla superficie del deserto, lasciando così un contrasto con il pietrisco sottostante, più chiaro. La pianura di Nazca è ventosa, ma le rocce della superficie assorbono abbastanza calore per far alzare l’aria proteggendo il suolo. La leggenda vuole siano piste di atterraggio per gli ufo, attraverso un volo in elicottero potremmo dare noi stessi una nostra personale impressione anche se sarà lo stupore a toglierci ogni parola. Interessante poter assaggiare un gustoso piatto a base di pesce macerato e piccan-
L’abitazione sorge sulla costa di Lima, a pochi passi dal mare. Le sue morbide curve, tipiche dell’architettura brasiliana degli anni sessanta, “incorniciano” la vista mozzafiato sulla spiaggia e sulle vicine isole.
te senza dimenticare una spruzzatina di limone, unico ed inimitabile. In queste terre meravigliose non potevamo non trovare una villa degna di effetti speciali ad ogni angolo di osservazione.Moderne geometrie curvilinee ed il bianco come colore predominante, contrastato dal rosso vivace di alcuni elementi, ricordano il design d’interni di Arancia Meccanica o 2001 Odissea nello spazio. Ma non si tratta della scenografia di un nuovo film di Stanley Kubrik, bensì della Palabritas Beach House, una casa
sulla spiaggia recentemente ultimata in Perù su progetto dell’architetto peruviano José Orrego dello studio Metropolis. L’abitazione sorge sulla costa di Lima, a pochi passi dal mare. Le sue morbide curve, tipiche dell’architettura brasiliana degli anni sessanta, “incorniciano” la vista mozzafiato sulla spiaggia e sulle vicine isole. L’architettura esterna è disegnata da una scatola bianca sopralevata che si affaccia sulla spiaggia. Qui trova spazio una piscina all’aperto, il cui rivestimento in mosaico
rosso acceso contrasta con il bianco della cornice curvilinea. Uno dei lati esterni presenta un disegno a griglia, con aperture che conferiscono trasparenza agli spazi interni senza tuttavia sacrificare la necessaria privacy. Vetrate scorrevoli a tutt’altezza consentono la perfetta integrazione della terrazza con la zona giorno. Le stanze della zona notte, sistemate al livello sottostante, si affacciano tutte su un patio interno per la massima intimità. La camera da letto principale è situata invece al primo piano, progettata in modo da offrire una spettacolare vista sull’oceano. Ogni singola parte dell’arredamento è semplicemente perfetta, essenziale, bilanciata, tutto scorre in modo fluido come al centro di una tela d’autore, tutta da scoprire.
Tessuti a pieno colore C’era una volta…
Remise en forme L’estate ha lasciato il passo all’autunno. Abbiamo abbandonato le tshirt attillate per i caldi larghi maglioni ma attenzione, non abbandoniamoci completamente ai piaceri della gola. Un metodo infallibile per restare in forma è quello di tenere a portata di mano una comoda bilancia. Ne esistono di bellissime, innovative, tecnologiche, ultramoderne e per i nostalgici le care vecchie bilance di tanto tempo fa che probabilmente vi regalano qualche kilo in meno!
I termocamini e loro rivestimenti, di edilkamin, sono l’ideale per chi vuole riscaldare la casa ospitando un oggetto di design che arreda con eleganza ogni ambiente, dal moderno al rustico, al classico grazie ai tanti rivestimenti disponibili. mentre creano l’atmosfera, i termocamini offrono un elevato rendimento termico, risparmio fino al 40% sui costi del riscaldamento e meno emissioni nell’ambiente. possibilità di cottura dei cibi. possono funzionare anche in abbinamento alla tradizionale caldaietta a gas. si compongono di struttura in acciaio di forte spessore, focolare a forma semicircolare per ottenere un elevato e uniforme scambio all’acqua, comando automatico by-pass fumi, vetro ceramico resistente a shock termico 800°c, serranda regolazione aria di combustione, predisposizione attacco per girarrostoil fascino di ieri e la tecnologia di oggi per chi ha voglia di calore sano, antico e naturale edilkamin propone la nuova collezione di stufe a legna che ti offre grandi vantaggi e prestazioni ancora più sorprendenti. Puoi scegliere fra tanti modelli, rivestimenti e colori, per arredare la tua casa con lo stile che preferisci, ottenendo un riscaldamento ecologico a legna e un consistente risparmio energetico. Il design raffinato permette loro di adattarsi a qualsiasi ambiente. i rivestimenti in acciaio, ghisa, ceramica e pietra ollare, garantiscono una presenza estetica inimitabile. termostufe a pellets edilkamin, per il riscaldamento ecologico e il risparmio energetico, una risorsa speciale di grande autonomia e praticità, vengono proposte in diversi modelli, più una serie di rivestimenti, in acciaio, ceramica o pietra ollare che rendono le termostufe a pellet ancora più belle e originali. La termostufa a pellets riscalda tutta la casa e produce acqua calda sa-
nitaria per tutti gli utilizzi, alimentano l’impianto di riscaldamento utilizzando condutture e caloriferi attuali, ma ancora di più si può ottenere con i comandi a distanza, via cellulare o modem che lanciano l’impulso per la programmazione delle fasi di riscaldamento. Facili da installare, con una canna fumaria di soli 8 cm di diametro, le temostufe a pellet edilkamin sono posizionabili in appartamenti e case a più piani senza condizionare le planimetrie già esistenti. con il funzionamento a pellet, il risparmio è garantito e si vede subito, fino a 300 euro a stagione! Le nuove termostufe a pellet edilkamin, alimentano i termosifoni di tutta la casa e possono produrre acqua calda sanitaria. la gestione della termostufa avviene tramite pannello sinottico. Diversi modelli con diverse finiture per ogni ambiente. termostufe ecoidro e idroflexa csemplici ed affidabili ecoidro e idroflexa c sono delle termostufe a pellet funzionali e pratiche, che riscaldano la casa alimentando l’impianto di riscaldamento già esistente, garantendovi acqua calda sanitaria e comfort in modo autonomo e veloce. termostufe melody line. Il calore come non l’avete mai sentito. Termostufe a pellet ecologiche, automatiche e sicure che riscaldano i termosifoni e pannelli a pavimento della vostra casa. Veri e propri sistemi centralizzati a pellet per produrre acqua calda.
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La buona castagna cotta a puntino Cosa c’è di meglio di una manciata di buone castagne da gustare in compagnia con un buon bicchiere di vino! Per cuocere le castagne sul fornello di casa è consigliabile usare la padella apposita che è forata sul fondo e ha un manico lungo. I buchi permettono al calore di entrare in contatto diretto con le castagne senza tuttavia bruciarle. Per una cottura ancora più omogenea potete porre sotto la padella uno spargi fiamma. Le migliori sono le padelle in ferro in quanto il ferro è ottimo per le cotture a fuoco molto vivo non avendo un’alta capacità di trasmettere calore evita improvvisi sbalzi di temperatura. Sopporta temperature elevatissime e col tempo migliora il suo rendimento, la padella in ferro nera va lavata con acqua il meno possibile e mantenuta
Arredare è saper osservare, cogliere il più piccolo dettaglio, saper trasformare con maestria ogni angolo rendendogli degna nota. Particolare attenzione dobbiamo riservare ai tessuti, parte integrante della nostra casa. Il trionfo del colore è tendenza per questo autunno inverno, predilige organze evanescenti, taffetas dagli effetti iridati e metallici, in cui convivono elementi eterogenei, cangianti, ricamati a tutto campo con applicazioni preziose. La policromia ed un’ampia gamma di filati contraddistingue la nuova collezione Essentially Natural di Italvelluti, raccontata in una elegante ed originale pubblicazione. Un’ampia gamma di filati e fibre naturali, associata ad una decisa policromia, danno forma ad una piena ma discreta eleganza, sinonimo di comfort e benessere domestico. Il tessuto d’arredamento riscopre la voglia di naturale, non solo dal punto di vista dell’origine della materia, ma anche della sua mano. Si accettano tessuti hand made solo se al tatto risultano
sempre unta.E per un esito ottimale vi basta seguire i prossimi piccoli consigli, girare le castagne regolarmente per impedire che brucino, irrorarle di vino rosso a 2/3 di cottura per insaporirle ulteriormente. Generalmente dopo 2030 minuti le caldarroste sono pronte e non resta che sbucciarle e mangiarle. Per evitare una carbonizzazione eccessiva sia del tegumento sia del seme edibile vero e proprio durante la cottura, e lo sviluppo di un certo aroma acre/ pungente, è preferibile toglierle dalla apposita padella lievemente “al dente” e porle a riposo per almeno 5 minuti in un recipiente isolante di coccio o plastica, ben avvolte e coperte da stracci o strofinacci, in modo che si completi la cottura grazie al calore residuo immagazzinato. Buon Prosit!
morbidi, mentre i naturali non sono prediletti tout court, ma quando finissaggi particolari ne aumentano il comfort e l’easy care. Le mischie devono mantenere sempre il loro aspetto naturale, meglio ancora quando presentano molte fibre di origine vegetale o animale. Continuano a piacere le microfibre classiche, proprio per la loro inconfondibile mano morbida. Lavorazioni e armature sono complesse e contengono elementi tecnici di alto livello; molti sono i tessuti tinti in filo per le lavorazioni jacquard con nervature, intrecci sovrapposti ed irregolari, elementi in rilievo ed accostamenti inediti. L’impatto del velluto, sempre più operato e lavorato, deve essere forte, in contrasto con l’aspetto rustico del lino, rigoroso nei colori e nelle strutture. Tornano le elegantissime sete, leggere o pesanti, e i più consistenti lampassi, con tanti disegni floreali nelle stampe. Ritorna anche il jeans, prediletto in versione vintage o con fiori applicati, per uno stile che si lascia influenzare dall’abbigliamento.
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stile libero di ANTONIO SCOLARI
Look da star Stravaganti, eccentriche a volte kitsch. Così, in molti casi, appaiono le star per stupire e farsi notare. Per loro è uno degli aspetti del lavoro, per noi comuni mortali, è un’attitudine e un piacere. Se il desiderio è quello di non passare inosservati, allora bisogna puntare sul look. E anche gli uomini questo lo hanno capito e lo mettono in pratica, quando vogliono stare al centro dell’attenzione. Essere sempre trendy è importante ma non eccedere lo è ancora di più. Per i maschi è una linea sottile, un esercizio di stile che evita di diventare ridicoli, non tutto va bene a tutti. Ci sono siti come celebstyle che descrivono ed elencano cosa indossano le star dalla testa ai piedi, un’opportunità per informarsi e acquistare così i capi che indossa il personaggio preferito. Per dicembre, tra party e feste, le occasioni sono diverse per un look speciale. Per un
Stile e tendenze per festeggiare l’anno nuovo Il Capodanno è sicuramente una delle occasioni più attese delle festività natalizie. Che sia un incontro informale tra amici, oppure un grande evento da celebrare nel locale più trendy , rimane sempre un ottimo pretesto per fare shopping alla ricerca dell’abito perfetto! Numerose case di moda, dalle grande maison di lusso ai brand low cost, si sono “messe all’opera” per sfornare una serie di novità per la notte più lunga dell’anno. Alberta Ferretti punta sull’abitino corto stile impero, argentato, scollato: alla moda ma non esagerato come si è solite invece scegliere in queste occasioni. Per quanto riguarda invece i classici abiti da gala Valentino non si smentisce mai: tutti vestiti estremamente lunghi ed eleganti con alcuni dettagli veramente unici per arricchirli come delle stoffe velate a righe o delle scollature generose, per chi può permetterselo! Per quanto riguarda i colori il nero rimane un classico intramontabile proposto tra le varianti più disparate. Il rosso è tornato in voga anche se i modelli non sono numerosissimi mentre il viola e il prugna, novità di questa stagione, vanno
uomo lo smoking rimane sempre un capo di grande effetto e raffinatezza. Non a caso le celebrities lo indossano nelle occasioni mondane proprio perché perfetto per quel tocco di classe ineguagliabile. Dalla scarpa di vernice agli accessori, tutto deve essere impeccabile per fare un figurone e non sfigurare. Sempre di più le star sono vestite dalla testa ai piedi dalle principali griffes che se le contendono come testimonial per le loro apparizioni pubbliche. Un’occasione per osservare e poi scegliere quello che piace, per almeno una volta sognare o sentirsi bene.
UN MARCHIO, UNA STORIA
Il marchio Basile nasce negli anni ’70 da una solida e tradizionale sartoria maschile. Con il merito di essere stato il primo marchio ad aver portato a Milano i compratori italiani e stranieri che, a quei tempi, conoscevano solo Firenze e Roma per l’alta moda. Gigi Monti, fondatore del marchio, ne è ritornato in possesso come amministratore di Reality srl attuale proprietaria del brand. Il suo segno distintivo è la foglia del logo, che oggi lo si trova su abbigliamento, calzature, accessori di pelletteria, ombrelli, pigiameria uomo e donna, intimo uomo, foulard e cravatte, home Collection. «Oggi – dice Gigi Monti - il nostro compito più importante è vivere anche con gli occhi della nuova generazione, per un prodotto di qualità, artigianalità, glamour, contemporaneità, cosmopolitismo ». Tutte le nuove collezioni Basile attingono dai vecchi cavalli di battaglia della griffe, in una sintesi perfetta tra passato, presente e futuro. Gran parte del lavoro è sul contenuto, con i capi più classici che risultano
FASHION STYLE di Vittoria Bisutti
vate qualcosa di più particolaper la maggiore, affiancati ai re, molto trendy quelle floreali toni del rosa antico e del carao glitterate. mello. Per un look da ultimo dell’anPer chi invece aprirà l’armano davvero impeccabile non dio all’ultimo momento ecco può mancare l’accessorio origiuna fantastica idea che chiunnale e appariscente che fa subique potrà personalizzare: tutte to “party”. noi donne abbiamo nell’armaCome Cenerentole moderne ai dio un abitino o un completo nero che magari non usiamo o di cui ci siamo dimenticaChe sia un incontro informale te, ecco il punto di partenza per elabotra amici, oppure un grande rare uno stile unico che non vi farà evento da celebrare passare inosservate, nel locale più trendy, rimane basterà infatti impreziosirlo e “accessempre un ottimo pretesto soriarlo” secondo i per fare shopping alla ricerca propri gusti, parola d’ordine è fantasia!. dell’abito perfetto Usate perle, strass, cristalli, senza esagerare, per impreziosire il vostro look, anche se piedi si calzano eleganti decolnon sono veri hanno la stessa tè dal tacco vertiginoso e lucciallure. Per trovare l’ispirazione canti di gemme preziose, come giusta basterà osservare i mille meravigliose calzature prole look di Sheena Matheiken, poste dalle collezioni autununa stilista che, come esercizio no-inverno di Casadei e LaSildi moda ha deciso di indossala e in mano, oltre al bicchiere re ogni giorno lo stesso vestidi champagne, si regge una poto per re inventarlo quotidiachette inusuale, piccola e prenamente. ziosa. Anche le calze sono un dettaNon abbiate paura di osare, alglio importante, al posto dei meno per la notte più magica classici collant neri velati prodell’anno!
Foto Gigi Monti
diversi nei dettagli, per trasmettere freschezza ed essere adatti ad ogni occasione. Una cosa però Basile ha mantenuto: il giusto equilibrio tra ricerca, qualità e prezzo per “prodotti” destinati a tutti. Per l’uomo diversi accessori in cui l’originalità delle creazioni e la lavorazione dei materiali, si coniugano ad un personale stile e a un originale gusto per la ricercatezza. www.basileitalia.com
Non abbiate paura di osare
Per la notte più magica dell’anno lasciatevi andare alla vostra creatività e sensualità
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Il Natale tradizionale di Castelrotto
A Natale il paese ai piedi dello Sciliar allestisce il proprio mercatino: sapori, musica e artigianato nell’incantevole atmosfera dell’Alpe di Siusi www.allpedisiusi.info
C’era una volta il Telemark e c’è ancora
L’1 e 2 gennaio 2012 Folgaria (TN) ospita il test gratuito per provare l’ebbrezza dell’antica disciplina sciistica a tallone libero. www.folgariaski.com
APPUNTI DI VIAGGIO di Marco Morelli
Per un Natale dal feeling contemporaneo La cittadina mitteleuropea, da più di un secolo meta prediletta del jet set di tutta Europa, in inverno si trasforma in una piacevole combinazione di attività sportive, benessere, tradizione e contemporaneità. I celebri e pittoreschi mercatini lungo il Passirio fanno da cornice alle giornate dedicate ai piaceri degli sport invernali, sulla neve del vicino complesso Merano 2000, al design e all’arte di cui sono ricche le vie di Merano. Una città che inoltre offre emozioni gastronomiche stellate, al Ristorante Sissi diretto dalla creatività dello Chef Fenoglio: qui è possibile fare una tappa gourmet magari alla fine di una giornata dedicata al benessere più raffinato nelle famose Terme di Merano disegnate da Matteo Thun. Un soggiorno nel cuore Belle Epoque di questa città senza tempo parte dall’Hotel Imperialart lungo il centralissimo corso Libertà. Curato in ogni dettaglio di stile, è la meta perfetta per chi ama soggiornare in un ambiente riservato, contemporaneo e sofisticato. Le 12 camere di design sono recentemente state inaugurate: ogni stanza è un’istallazione d’arte da abitare all’insegna dello stile di tre apprezzati
Discesa, fondo, relax nell acque termali
artisti contemporanei. Ogni camera differente sia nel taglio degli spazi, sia per le soluzioni ideate appositamente dai tre artisti coinvolti, in cui hanno lasciato il proprio segno creativo inconfondibile. Pacchetto SNOW & ART per il mese di dicembre 2011. • 3 pernottamenti in una camera d’arte con prima colazione nel trendy COFFEEART • 3 ingressi giornalieri VIP alle Terme di Merano • 1 ingresso alla galleria MERANO ARTE • 1 cena degustazione al ristorante SISSI 1 Stella Michelin • 1 skipass giornaliero per MERANO 2000 • 1 cadeau dell’artista designer HARRY THALER Prezzo a persona a partire da EUR 494,00 Hotel Imperialart Corso Libertà, 110, Merano T. +39 0473 237172 www.imperialart.it
In Carnia sport invernali lontano dalla ressa Le principali località turistiche invernali della Carnia sono Ravascletto, Sutrio, Arta Terme, Forni di Sopra, Sauris e Forni Avoltri Le piste della Carnia - in Friuli Venezia Giulia - sono l’ideale per chi ama sciare lontano dalla ressa, in un ambiente incontaminato, in totale relax, facendo tappa in rifugio per gustare gli ottimi piatti della cucina locale. E garantiscono ottimo innevamento niente coda agli impianti di risalita, prezzi degli ski-pass fra i più bassi dell’arco alpino. Le principali località turistiche invernali della Carnia sono Ravascletto, Sutrio, Arta Terme, Forni di Sopra, Sauris, Forni Avoltri. I due maggiori comprensori sciistici sono quelli del-
lo Zoncolan, e del Varmòst a Forni di Sopra. Adatte alle famiglie sono inoltre le piste di Sauris e Forni Avoltri dove ci sono lunghi anelli da fondo e si possono fare splendide escursioni di scialpinismo e fuoripista. Per il dopo-sci, si possono trascorrere piacevoli momenti ad Arta Terme che nello stabilimento termale radicalmente ristrutturato, offre Welness, grandi piscine e giochi d’acqua,trattamenti tonificanti e rivitalizzanti. Terra dell’olimpionica Manuela Di Centa, la Carnia è un vero paradiso per i fondisti, con piste che si snodano in
scenari naturali di grande bellezza. Settimane bianche e pacchetti week end sono proposti in tutte le località.. A Sutrio, collegato alle piste dello Zoncolan da una comoda strada, 3 notti in mezza pensione all’Albergo Diffuso Borgo Soandri, con skipass e lezioni di sci vengono 260€ e la settimana bianca sempre in mezza pensione e con skipass 45€. Sci e tradizione negli Alberghi Diffusi Negli Alberghi Diffusi della Carnia (www. clubalbergodiffuso.it) si soggiorna in abitazioni ricavate dalla sapiente ristrutturazione di vecchi edifici rurali, indipendenti ma facenti capo a un’unica reception. Una struttura ricettiva unitaria con camere e servizi dislocati in edifici del borgo, a contatto con la gente del posto: le caratteristiche case carniche regalano una soluzione dal fascino autentico, unita alla comodità dei servizi tipici di un moderno albergo. Il valore aggiunto è fornito dalla possibilità di immergersi nella vita di un tipico borgo carnico e di vivere una vacanza rigenerante e diversa, partecipando ad un modo di vivere spontaneo e genuino, condividendo lo spirito schietto della vita di montagna. Oggi è possibile soggiornare negli Alberghi Diffusi di alcune frazioni dell’altopiano di Lauco, a Comeglians, a Sauris, a Ovaro e a Sutrio. Carnia Welcome Tel. 0433 466220 info@carniawelcome.it - www.carnia.it
I quattro volti dei mercatini di Natale di Stoccolma Anche il “museo” a cielo aperto più celebre di Stoccolma, Skansen, ospita tra le sue casette in legno delle bancarelle tipiche natalizi
il giramondo di ALESSANDRA CAPATO
Spirito divino al Ciasa Salares E’ il cuore nascosto di uno dei più amati hotel dell’Alta Badia. La Cantina di Stefan Wieser attende gli ospiti del Ciasa Salares di San Cassiano, con uno spazio esclusivo e rinnovato per provare un’esperienza sensoriale
Stoccolma stupisce e propone quattro diversi modi di vivere l’atmosfera natalizia: i classici mercatini nelle piazze della città; alla residenza reale di Drottningholm; a Skansen, il museo a cielo aperto con centinaia di casette in legno e l’isola di Utö, a sud dell’arcipelago, raggiungibile in 2 ore con il battello. Si chiamano Stortorget, Kungsträdgården, Sergeltorg i tre mercatini di Natale che la città di Stoccolma propone per entrare nel vivo dell’atmosfera natalizia. Artigianato svedese, oggetti in vetro, in lana, in legno e tante altri articoli dal profondo nord che profumano del Natale più autentico. Tra le bancarelle si possono trovare specialità tipiche gastronomiche come salami di renna, alce, formaggi svedesi, e l’immancabile salmone.
unica, con una cena nella galleria delle bottiglie preziose, suggellata dalle golosità dello chef executive Fabio Cucchelli. Un corridoio lungo e stretto dove etichette prestigiose si susseguono, angoli nascosti dove bottiglie pregiate mantengono la polvere degli anni, accumulata e volutamente lasciata per non scuotere e intaccare la perfezione racchiusa. L’occhio si perde alla vista dei vini ordinati in fila fino a formare una lunga galleria, che accompagna al centro della Wine Cellar. E qui si ha subito la sensazione di trovarsi in un posto speciale. Nato, voluto e cresciuto dalla passione di Stefan Wieser, che con la sua competenza ha trasformato la Cantina del Ciasa Salares in una delle più forni-
Non mancano le bancarelle di dolci e di “ruote della fortuna”. Immancabile è il glögg la tipica bevanda natalizia simile al vin brulé, si beve caldo ed aromatizatto alla cannella e contenente uvetta sultanina e mandorle. Anche il “museo” a cielo aperto
te d’Italia. Oltre 1.950 etichette accuratamente selezionate, con un’ampia scelta di vini biodinamici. Wieser, infatti, più di dieci anni fa, quando ancora questo prodotto era noto solo a pochi addetti ai lavori, ha deciso di arricchire la Carta dei Vini del ristorante La Siriola con vini fatti da uve provenienti da agricoltura biodinamica, destinando loro quasi la metà della cantina. Una scelta difficile, soprattutto all’inizio, per via della scarsa diffusione di questi vini nel nostro Paese, ma che si è rivelata vincente ed è stata premiata dal mercato. Hotel Ciasa Salares S.Cassiano/Alta Badia (BZ) Tel. 0471/849445 www.siriolagroup.it
più celebre di Stoccolma, Skansen, ospita tra le sue casette in legno delle bancarelle tipiche natalizi. In occasione delle feste natalizie, molte case di Skansen, in genere chiuse durante l’anno, vengono aperte al pubblico come l’orefice, il calzolaio e lo stagnino, mentre di consueto ci sono il panettiere che vende pane e dolci cotti in forno a legna, il vetraio che offre la tradizione secolare del vetro soffiato svedese, il vasaio, il falegname, il tipografo, lo speziale, il farmacista, il sellaio, un’esperienza unica per vedere come sarebbe stata la nostra vita se fossimo vissuti 200 anni fa.. Per gli amanti della modernità Stoccolma offre da qualche anno un mercatino di Natale vicinissimo al cuore commerciale della città dove si trovano i classici addobbi na-
talizi. Nella piazzetta attorno questo mercato c’è anche la pista per pattinare sul ghiaccio. Ma Stoccolma non si ferma qui: in determinati weekend la città ospita i mercatini in altri luoghi suggestivi che sicuramente meritano la visita. Tra questi mercatini di Natale segnaliamo quello di Drottningholm, la residenza della famiglia reale svedese e patrimonio dell’UNESCO. Tra i mercatini di Natale sicuramente quello piú “svedese” e con meno turisti è quello sull’isola di Utö. Questo mercatino è raggiungibile solo via traghetto: dopo circa due ore di viaggio tra le isole dello splendido arcipelago svedese, si sbarca sull’isola di Utö, un vero gioiello naturale. www.guidastoccolma.eu
Capodanno ai piedi dell’Himalaya
È un Capodanno insolito, un Nepal non da trekking ma da meditazione, Un Nepal da 1400 metri e non da 5000, per gustare un’atmosfera irripetibile, la gente, i costumi, le tradizioni. Da Kathmandu si possono visitare Patan, capitale di un antico principato, Bodnath, con il più grande stupa del Nepal, Suayambunath, con l’interminabile scalinata che sale allo stupa più antico del Paese. Poi ancora Bhaktapur con i suoi palazzi reali, le pagode, le piazze e i bazar. Si vola poi a Pokhara dove la fantastica montagna dell’Annapurna si specchia nel lago di Pewa Thal. 8 giorni: 1.990 euro a persona. Focus Himalaya Travel Tel. 02-89402052 | www.focus-italia.com
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A Grottammare, sosta da non mancare per celebrare le festività all’insegna dell’ospitalità è Casa Pazzi. A partire da Euro 380,00 per due persone. www.casapazzi.com
SCELTI DA NOI di Marco Morelli
l’albergo liberty
Una vacanza all’hotel Monte Sella di S.Vigilio di Marebbe (Bz). Non ha subito ritocchi esternamente. All’interno sale liberty ma anche moderne suite. www.monte-sella.com
la “dritta”
Lago Maggiore: tra luoghi pieni di energia mistica
Un “Giardino di bellezza” in un luogo davvero speciale L’aria mite del lago e una linea di bellezza che nasce dalla terra del Ticino: quando si parla di spa-break, ovvero di soggiorni di remise en forme, l’Hotel Giardino di Ascona è la destinazione perfetta. Merito del lago, che crea l’atmosfera l’ideale per potenziare gli effetti rilassanti o energizzanti dei trattamenti: in questo angolo di Svizzera, ad appena due ore di auto da Milano. Qui, agli inizi del Novecento, venne fondato un “sanatorium” particolare: la comunità che lo abitava era improntata su un sistema di vita alternativo, tra naturismo e vegetarianesimo. Tanti personaggi lo frequentavano per rigenerarsi e per ritrovare pace e ispirazione, come gli scrittori Hermann Hesse e Rainer Maria Rilke. Un soggiorno all’hotel Giardino permette di assaporare fino in fondo l’immersione nella natura del posto: nella Spa è possibile provare trattamenti in linea con la filosofia “eco” dell’hotel, che ha fatto del rispetto per l’ambiente una sua caratteristica fondamentale. Il punto di eccellenza è la linea
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gli Auguri a Casa Pazzi
Il punto di eccellenza è la linea “dipiù cosmetics” - esclusiva del Giardino - ideata da Daniela Frutiger, direttrice e mente creativa dell’hotel “dipiù cosmetics” - esclusiva del Giardino - ideata da Daniela Frutiger, direttrice e mente creativa dell’hotel: i prodotti contengono olio di vinaccioli, di oliva e di mandorle, uve Merlot, miele di castagno e svariate erbe. Sono stati realizzati in collaborazione con l’azienda vinicola del Ticino “Tenimento dell’Ör”, a conferma della centralità data al territorio. L’olio di vinaccioli in particolare contiene un’elevata quantità di quella che viene definita “vitamina della bellezza” (procianidina), utilissima per combattere
i radicali liberi, per stimolare il metabolismo e per prevenire l’invecchiamento precoce della pelle.. Infine ci sono i cosmetici della Ligne St. Barth, con oli ed essenze esotiche che arrivano dai Caraibi. Il tutto scelto appositamente per creare una filosofia di benessere globale, in armonia con la natura. L’Hotel Giardino ha creato pacchetti-benessere ad hoc, in grado di rispondere a esigenze diverse: si può scegliere tra “Relax e riposo”, “Nuova energia e vitalità” e ”Disintossicazione e rigenerazione”. Tra i trattamenti c’è
il massaggio all’olio con spazzola “dipiù”, che sfrutta le proprietà benefiche dell’olio di rosmarino per riattivare la circolazione sanguigna e linfatica e per eliminare le scorie dai tessuti connettivi. Per il viso invece c’è Profumo by dipiù, trattamento che all’olio di rosmarino aggiunge olio di oliva per donare una sferzata di energia alle pelli impure e stanche.
Forti per l’inverno con “IMMUNO PLUS!” Prevenire è meglio che curare! Per questo è consigliabile rinforzare l’organismo e le difese immunitarie ed affrontare in piena forza il rigido inverno. Il nuovo pacchetto “Immuno Plus” è un programma specifico elaborato dall’ équipe ADLER MED per il rafforzamento il sistema immunitario e per prevenire tosse e raffreddore. Un soggiorno relax, particolarmente dedicato allo “star bene” che include: 1 Visita di medicina integrata , 1 Valutazione dello stress ossidativo, 1 Auto Emoterapia, Iniezione di medicinali omeopatici, arricchito del proprio sangue; 1 Mesoterapia omeopatica , 1 Biofeedback - HearthMath , 3 entrate nella grotta salina e cocktail vitaminico al mattino. Sul menu serale al ristorante lo chef prapara con cura
pietanze immunostimolanti. Sono previste anche Attività di Gruppo come lo Yoga di Gruppo ed il Nordic Walking e conferenze serali sui tema “intestino”, “Stress” e “Medicina Complementare” Uso gratuito delle Saune e percorsi Kneipp per gli ospiti completano il soggiorno. In offerta speciale fino al 22.12.2011. ADLER THERMAE Spa & Relax Resort ***** Bagno Vignoni / Val d’Orcia www.adler-balance.com tel 0471 775 002 info@adler-balance.com
Natale e Capodanno nella città eterna
Hotel Giardino, via del Segnale 10, Ascona, Svizzera T. +41 (0)91 785 88 88 www.giardino.ch
Natale e Capodanno alla Corte del Gusto Natale con i tuoi quest’anno sarà più bello che mai se trascorso in un Castello sul Po (l’unico in Italia costruito in golena). All’Antica Corte Pallavicina Relais di Polesine Parmense (PR) si festeggia l’Avvento tra emozioni culinarie e calde atmosfere da vivere negli ambienti del castello sapientemente restaurati. concedendosi “Un Natale da Principi”: si arriva a Castello la sera della Vigilia, sabato 24 dicembre, per immergersi da subito in una magica atmosfera natalizia. Ad attendervi in camera un camino scoppiettante, frutta secca e golosità natalizie, per un dolce benvenuto. Alle 20 si terrà la Cena di Magro, come tradizione vuole. A mezzanotte si può partecipare alla tradizionale Santa Messa cantata, alla chiesa Collegiata San Bartolomeo di Busseto.
Il 25 si comincia a festeggiare con una ricca colazione per proseguire alle 13 col Pranzo di Natale, che presenta i piatti tipici della Bassa Parmense preparato dal padrone di casa, lo chef stellato Massimo Spigaroli. “Un capodanno da sogno in un Castello” Sabato 31 dicembre verso le 20, si degusta l’aperitivo di gourmandise: dal pregiato culatello a piccole raffinatezze e, tra una bontà e l’altra, sarà possibile visitare le storiche cantine dell’Antica Corte Pallavicina. Per l’occasione gli ambienti saranno illuminati solo da candele. Il Cenone di San Silvestro, si terrà nelle sale affrescate del piano nobile. Domenica primo gennaio, alle 17 si potrà partecipare al Concerto di Capodanno con il Quartetto. Il concerto sarà preceduto da un the e pasticceria e si concluderà con una degustazione. Relais Antica Corte Pallavicina Strada del Palazzo Due Torri, 3 43010 Polesine Parmense (PR) Tel. 0524.936539 www.acpallavicina.com/relais
il suggerimento di ANNA MARIA CATANO
Roma è una città che ha la capacità di far sognare: un connubio straordinario e unico al mondo di monumenti, capolavori d’arte, scorci, panorami. Fra le attrattive e le risorse della Città Eterrna, hotel lussuosi, immersi in contesti senza uguali, per passare Feste indimenticabili. All’Hotel Quirinale, amato dalle star dell’opera lirica come il Maestro Muti, in pieno centro, il Pacchetto
Atmosfere “belle epoque” per un indimenticabile Capodanno a Trieste. Starhotel Savoia Excelsior Palace, completamente ristrutturato, ripropone i fasti del liberty. Il bianco maestoso palazzo s’affaccia su Riva del Mandracchio a fianco della celebre piazza Unità d’Italia, proprio di fronte al mare e al bellissimo golfo di Trieste. Concepito secondo lo stile dei Grand hotel d’inizio
Al Savoia di Trieste i fasti del Liberty
di Natale comprende: 3 notti in camera doppia; pranzo di Natale per due persone al Ristorante Rossini. Prezzo per camera doppia: Euro 450,00. Il Pacchetto di Capodanno comprende: 3 notti in camera doppia, piccola colazione al buffet ; cenone di Capodanno con musica dal vivo, late checkout alle ore 16.00. Prezzo per camera doppia: Euro 840,00.
Novecento il Savoia già nel 1912 veniva indicato come “il più lussuoso hotel d’Austria- Ungheria” e frequentato da un’elite blasonata ed internazionale a cominciare dall’imperatore Francesco Giuseppe di cui oggi si può ancora visitare l’appartamento. In due anni di restauri sono stati usati 1200 metri di boiserie, 20 metri di sete e velluti, 6000 pezzi di porcellane d’epoca. E recuperati i soffitti decorati, gli stucchi, i vetri, i cristalli. Grande attenzione è stata posta anche alle tecnologie e alla ecosostenibilità. Un sistema di riciclo idrico recupera il 100% delle acque grigie, i cogeneratori sono a basso impatto ambientale, la centrale termica limita le emissioni di gas. Offerta Citybreak, una notte per due persone a partire da 90 euro. Numero verde: 800 0022 0011. www.starhotels.com
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POLVERE DI MARMO, ROSE E ZENZERO
Alle Terme Merano ritorna l’appuntamento con le Pools & Sauna Special Nights. Piscine aperte fino a mezzanotte. www.termemerano.it Tel. 0473.252000.
Il lusso alle Maldive Si chiama Velassaru
Nuova hotellerie per chi ama il lusso intelligente e minimalista abbinato alla bellezza della natura. www.universalresorts.com
PARADISI DEL BENESSERE di Marco Morelli
Hotel Terme Mioni Pezzato: un paradiso d’acqua Una vera e propria Spa destination, un luogo eccellente per rigenerare la mente e il corpo
Abano Terme è sinonimo di una vacanza in un ambiente dove sentirsi protetti e coccolati. Una vera e propria Spa destination, un luogo eccellente per rigenerare la mente e il corpo. Proprio come avviene all’Hotel Terme Mioni Pezzato: non si tratta del classico albergo termale ma di un omaggio al design con spazi ampi e luminosi, arredati con pezzi contemporanei che regalano all’ambiente un tocco unico e raffinato. L’hotel mette a disposizione ad uso esclusivo dei suoi ospiti cinque piscine termali con oltre mille metri quadri di superficie d’acqua. Grazie alle due sorgenti termali dell’hotel le piscine, comprese quelle esterne, sono aperte tutto l’anno con una temperatura che varia dai 29°-34 ° in estate e 34°-37° in inverno..
Grazie alle due sorgenti termali dell’hotel le piscine, comprese quelle esterne, sono aperte tutto l’anno con una temperatura che varia dai 34°-37° Entrambe offrono molteplici varietà di idromassaggi per stimolare ogni parte del corpo.. Per gli ospiti che desiderino una particolare situazione di quiete è a disposizione la piscina “tranquilla” in cui operatori specializzatisi
In vacanza per rigenerare il fisico e la mente
Le camere del buon sonno e Feng Shui all’Aqua Dome Posizionato strategicamente nel mezzo della vallata Ötztal Aqua Dome garantisce divertimento sciistico d’inverno con anelli da fondo che partono direttamente dall’hotel
Le terme AQUA DOME invitano a dolci sonni: cirmolo e feng shui, essenze rilassanti e design minimalista, musica e atmosfere zen per un relax rigenerante AQUA DOME, le terme di design più innovative dell’Austria, giocano una duplice carta: oltre all’aqua termale e alla bellezza degli impianti all’aria aperta, nel proprio hotel a quattro stelle propongono le camere in cirmolo, un legno il cui profumo migliora la qualità dell’aria, diminuisce il ritmo cardiaco e stabilizza la pressione sanguigna.
Recenti studi hanno dimostrato che respirare gli influssi profumati derivanti dal legno di cirmolo, migliora in modo significativo la qualità del sonno
Un buon sonno significa concedere alla mente e al corpo di rigenerarsi oltre a riattivare i pensieri, la mente, il corpo, i tessuti muscolari che quotidianamente ringiovaniscono. Recenti studi hanno dimostrato scientificamente che respirare gli influssi profumati derivanti dal legno di cirmolo, migliora in modo significativo la qualità del sonno, rilassa e favorisce il recupero psicofisico in situazioni di affaticamento e stress. Altro protagonista è il Feng Shui: tutto l’hotel e gli spazi comu-
ni sono stati concepiti secondo questa antica arte che insegna ad armonizzare l’ambiente con il nostro campo vitale. In un hotel in cui il benessere degli ospiti è al primo posto, non può mancare l’attenzione per la buona cucina: genuinità e bontà vengono assicurate dallo chef Herbert Wieser che vanta un’esperienza internazionale, compreso il leggendario ristorante gourmet Tantris a Monaco di Baviera. Posizionato strategicamente nel mezzo della vallata Ötztal Aqua Dome garantisce divertimento sciistico d’inverno con anelli da fondo che partono direttamente dall’hotel, e sci alpino nei vicini centri rinomati di Sölden e Obergurgl-Hochgurgl. Alloggiando presso l’AQUA DOME ci si può rilassare poi nell’acqua termale, godere di una sauna, viziarsi nella Spa. Il centro medico 4health garantisce controlli accurati della salute; grazie allo spazio per i bambini, tutta la famiglia può tornare dalle vacanze in perfetta forma. www.aquadome.at
prepongono particolari terapie rilassanti e di recupero del tono muscolare. Il fiore all’occhiello dell’albergo è il Tea Rose, il centro benessere pensato dagli architetti in stile zen: luci soffuse e profumi che inducono al relax mente e corpo. L’équipe, formata da medici e massaggiatori, fisioterapista e personal trainer è a disposizione degli ospiti. Lo chef e il suo staff firmano un menu con il meglio della cucina del territorio a base di ingredienti selezionati e stagionali. Hotel Mioni Pezzato & Spa Abano Terme - Tel. 049-8668377 www.hotelmionipezzato.it
la “dritta” Un brindisi di benessere all’anno nuovo! Per cominciare l’anno nuovo in “bellezza” niente di meglio che i trattamenti benessere delle Terme della Salvarola, sulle colline di Modena. Il “Gran Galà del benessere” è un rituale da gustare insieme al partner, immersi in una piacevole atmosfera punteggiata da luci soffuse, inebrianti profumi esotici e dolci musiche di sottofondo. La proposta comprende 2 pernottamenti in camera doppia Classic con prima colazione a buffet, 1 “Cin Cin massage” avvolti in un’inebriante mousse spumeggiante, 1 trattamento viso “Glamour” , 3 giornate benessere alla Spa Termale Balnea, dotata di 5 tra vasche e piscine di acqua termale a diverse temperature con idromassaggi e giochi d’acqua, camminamenti vascolari, sauna, bagno di vapore con aromi, luci colorate, zona relax, utilizzo della grande palestra cardiofitness, assistenza medica e un calice di spumante da gustare durante i trattamenti. Prezzo di 247 euro per persona.. 257 euro per persona. Dulcis
in fundo: “Un Capodanno da capogiro” include 3 pernottamenti in camera doppia Classic con prima colazione a buffet, 1 Silk peeling al sale rosa himalaiano, 1 Aromo Exotic massage alla mousse di cannella e vaniglia , 4 giornate benessere alla Spa Termale Balnea, dotata di 5 tra vasche e piscine di acqua termale a diverse temperature con idromassaggi e giochi d’acqua, camminamenti vascolari, sauna, bagno di vapore con aromi, luci colorate, zona relax, utilizzo della grande palestra cardiofitness, assistenza medica e bevande da gustare durante i trattamenti. 299 euro per persona. Terme della Salvarola località Salvarola Terme Tel. 0536.871788 www.termesalvarola.it
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Una pennellata oro chiude l’anno
A offrire la sua cornice magica a una notte da fiaba,sarà il castello di San Pietro in Cerro. . Per i più veloci la possibilità di soggiornarvi www.piacenzaturismi.net
APPUNTI DI VIAGGIO
L’abito… fa il Manager
Il gruppo Falkensteiner Hotels & Residences riserva ai suoi ospiti il “Maestro di eleganza”, per gli uomini che vogliono uno stile su misura www.falkensteiner.com
di Marco Morelli
news dal mondo Terme Krka: tante offerte… splendide Feste! La Slovenia è un Paese accogliente e pieno di sorprese che aspettano soltanto di essere scoperte. La neve, le luci che fanno brillare nella notte gli hotel come oasi di calore nelle quali trovare tutto quello che si può desiderare. Si parte dalla costa, con Strugnano e il suo centro di Talassoterapia in riva al mare. Qui per Natale e Capodanno il programma è all’insegna della tradizione, con la visita al presepio della vicina città di Pirano, la messa di mezzanotte e la passeggiata con le fiaccole sul lungomare. Più nell’entroterra, a Dolenjske Toplice, la chiave è abbandonarsi alla dolcezza degli appuntamenti speciali “al gusto di miele” che lo staff delle Terme ha in serbo per i suoi ospiti. All’insegna del benessere anche i festeggiamenti per l’arrivo dell’anno nuovo con un “doppio” Capodanno: da un lato il classico cenone al ristorante e dall’altro l’ormai tradizionale cenone a buffet con festa in costume da bagno nel complesso delle piscine termali del centro benessere
Balnea. A Smarjeske Toplice, oltre all’ingresso alle piscine termali il pacchetto natalizio prevede la suggestiva camminata con le torce, una serata musicale per godere appieno dell’atmosfera natalizia e per i più piccoli la visita di Babbo Natale… Il capodanno delle Terme di Smarjeske è invece ricco di allegria e vitalità, con il fantastico spettacolo della Fiesta Latina: Dj, Brazil Show, dimostrazioni di capoeira e la bellezza e la simpatia delle GoGo dancers! Chi ama sentirsi sempre circondato dal lusso e trattato come un re, può orientarsi verso un Capodanno all’insegna dell’alta gastronomia al Castello di Otocec, suggestivo maniero medievale riconvertito in hotel a 5 stelle.
Viaggio in India accompagnati dall’esperto
Full immersion nella terapia ayurvedica Il Kerala, uno stato dell’India dove c’è tutto. Clima tropicale, parchi naturali per grossi animali e per appassionati birdwatchers, templi hindu ma soprattutto ayurveda. Focus Himalaya Travel propone un viaggio in questa regione avvalendosi della collaborazione della dottoressa Eurosia Zuccolo che con la sua esperienza sarà in grado di farvi apprezzare le doti terapeutiche di una disciplina che è insegnata nelle facoltà universitarie indiane. Siamo sempre stati convinti che il nostro corpo deve rigenerarsi fisicamente e psicologicamente dalla frenesia della vita di tutti i giorni, non è possibile pensare al ringiovanimento se non si eliminano gli squilibri dell’organismo. Partenza 16 gennaio, per un soggiorno di dodici giorni in Kerala. Si atterra a Trivandrum e poi trasferimento per il Coconut Resort a Chowara. Dopo la visita medica si inizia subito con le cure ayurvediche seguendo il programma Rejuvenation Therapy. Oltre ai massaggi con oli, ai bagni di vapore saranno prescritte medicine ayurvediche a base
di erbe a seconda della costituzione dell’individuo. A tutto ciò si somma un’alimentazione vegetariana lontana dagli stereotipi occidentali che aiuta il corpo a disintossicarsi. La giornate sono scandite da ritmi sereni e dalla tranquillità. E’ consigliabile iniziare i trattamenti al mattino presto dopo una breve colazione e, magari, dopo una passeggiata del parco che circonda il resort. I massaggi vengono effettuati da professionisti e durano da 90 minuti a 3 ore. Al termine è necessario riposo e tisane depurative. Imparerete a seguire il ciclo naturale del giorno e della notte. Non avrete rimpianti nel rinunciare a musica, televisione e mass – media. Il viaggio in Kerala alla scoperta della terapia ayurvedica ha una durata di 12 giorni ed un costo di 2.700 euro
Focus Himalaya Travel propone un viaggio in questa regione avvalendosi della collaborazione della dottoressa Eurosia Zuccolo
a persona. La quota comprende il volo intercontinentale da Milano a/r, i trasferimenti in loco con mezzi privati, la sistemazione in resort sulla spiaggia con pensione completa vegetariana, trattamenti ayurvedici dal 3° al 9 ° giorno, 2 ore di yoga con maestro indiano. Partenza 16 gennaio. Focus Himalaya Travel tel. 02 – 89402052 www.focus-italia.com D.sa Zuccolo, cell. 335 8338566 www.vivereindia.com
Lebzelte e Stollen, il dolce Natale di Innsbruck Innsbruck (Austria). Un romantico viaggio tra i 5 mercatini di Natale della Capitale delle Alpi
Il luccichio della neve che si riflette sulle lanterne accese. Il profumo di zucchero e cannella, il sapore di Lebzelte, Kletzenbrot e Stollen. La musica natalizia che riecheggia dall’elegante bovindo del Tettuccio d’Oro all’imbrunire. E’ la magia del Natale nella Capitale delle Alpi. Tradizione e modernità, dolci e giochi: tutti troveranno quello che cercano nelle 180 bancarelle dei 5 mercatini, che coloreranno la città fino al 6 gennaio 2012. Un Avvento ricco di appuntamenti, tradizioni, manifestazioni, mostre e concerti, da conoscere con il pacchetto Alpine City: 3 pernottamenti in hotel**** a partire da 150 euro.
storico di Innsbruck è tra i più belli e romantici di tutta l’area alpina. Il profumo di Lebzelte, una specie di panpepato, del Kletzenbrot, pane con pere essiccate o dello Stollen, un tipo di plum cake, pervadono le vie del centro.
Tra fiabe e musica, il mercatino del centro storico Il mercatino di Natale del centro
Il paradiso dei bambini E’ dedicato ai più piccoli il mercatino di Natale della Marktplatz,
L’elegante mercatino di Maria-Theresien-Straße L’elegante Maria-TheresienStraße si trasforma per il Natale:fino al 6 gennaio 2012 ospita tutti i giorni dalle 11 alle 20 uno scintillante mercatino di Natale. Il gigantesco cristallo montano è il simbolo di questo immancabile mercatino di Natale nel centro di Innsbruck.
Krampuslauf, la corsa dei diavoli Il 5 dicembre 2011 si festeggia l’arrivo di San Nicola, che premia i bambini buoni con piccoli doni, accompagnato dai sinistri figuri che lo seguono e che si cimentano nella tradizionale “krampuslauf ”, la corsa dei diavoli. in riva all’Inn. Qui fino al 23 dicembre 2011 si tiene, tutti giorni, dalle 11 alle 21, il teatro dei burattini. In questa piazza il suggestivo presepe vivente conquisterà il cuore di tutti i bambini.
Il 18 dicembre l’arrivo di Gesù Bambino, con i bambini che sfilano in corteo per la città. Appuntamento impedibile e coinvolgente i Canti dell’Avvento tirolese, il 3 e il 12 dicembre 2011 al Congress Innsbruck.
Il Natale degli artisti Grande novità tra i mercatini di Natale di Innsbruck è il mercatino “artistico” di piazza Wiltener Platzl.
Innsbruck Tourismus Tel. +43-512-59850 www.innsbruck.info | www. christkindlmarkt.cc
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Dalla Tv alla carta stampata
DA LEGGERE
Quando cibo e vino raccontano l’Italia migliore
di Serena Maioli
ROBERTO BENIGNI
Una Roma insolita Bruno Gambacorta è giornalista televisivo e autore di una delle rubriche più seguite del Tg2, quella Eat Parade che tutti i venerdì, da tredici anni, ci coinvolge con storie e tradizioni dell’enogastronomia italiana. Nel corso della sua lunga carriera ha raccolto migliaia di interviste, incontrato personaggi tra i più curiosi, interessanti, originali, svelato piccoli-grandi mondi, vissuto passioni. Un patrimonio di umanità e di cultura che ha condiviso ogni settimana con milioni di telespettatori. Ma a volte i tempi televisivi limitano le possibilità di approfondimento. Ecco che per testimoniare in modo più ampio e appropriato le sue esperienze Bruno Gambacorta ha deciso di fissarle su carta e ha scritto un libro. Ripercorrendo l’intera penisola ha selezionato, faticosamente, 35 fra le tante storie scovate in questi tredici anni di ricerche per le sue trasmissioni. Ognuna delle regioni italiane è rappresentata almeno con un racconto, con una ricetta, con una scoperta. Quindi un libro sull’Italia di oggi in cui il cibo e il vino sono il “taglio giornalistico” per dare uno spaccato della nostra società, quella a volte meno conosciuta, meno glamour e meno strillata, ma di certo non meno importante: sapremo così cosa lega i detenuti di Bollate con i coltivatori di limoni di Sorrento; la storia del Principe collezionista d’arte e gli ex-tossicodipendenti di San Patrignano e Mondo X; quella del docente esperto di formaggi siciliani, del direttore di reti televisive diventato olivicoltore. Vedremo come cibo e vino, sempre loro, sono ciò che ragazzi appassionati e coraggiosi, con l’aiuto di Don Ciotti e di Libera stanno ricavando dalle terre del sud sequestrate alla mafia. A rischio della loro vita, per una vita migliore. Così come fagioli e peperoni, pecorini e Aglianico sono diventati un fattore di identità, un baluardo contro l’invadenza dell’oro nero in Basilicata -che negli ultimi decenni invece della delinquenza ha avuto in sorte il petrolio.
In questo libro Bruno Gambacorta ha selezionato una raccolta di ricette -sono più di settanta- tutte d’autore, alcune semplicissime e folgoranti, altre più complesse e sontuose, per poter apprezzare al meglio i frutti della terra e l’ingegno dell’uomo che li sa trasformare. In alcune sezioni come quella del “Saper fare” descrive un artigianato raffinatissimo come la “mozzarella perfetta” e il culatello verdiano, i salumi di pecora sardi e i risi storici del nord Italia. In altre, come la sezione “Far sapere” individua le esperienze più originali e geniali di comunicazione in campo enogastronomico: da “Cantine aperte” ai “Musei del cibo”, dal “Couscous clan” ad “Adotta una pecora”. E poi, una testimonianza sulle grandi storie corali come il salvataggio degli ulivi millenari della Puglia o la resistenza civile dei ristoratori aquilani alla morte del loro centro storico. E per finire il libro, per dare una indicazione concreta a chi volesse saperne di più, l’autore ha composto un’appendice per conoscere i protagonisti, i luoghi e i prodotti della nostra Italia migliore, quella legata alla terra e alle tradizioni, a vite fatte di passione e di tanta fatica. E chissà che, in un periodo come quello che stiamo vivendo, tornare un po’ con i piedi per terra non possa essere un primo passo per tornare ad un futuro più sereno. Bruno Gambacorta “Eat Parade - Alla scoperta di personaggi, storie, prodotti e ricette fuori dal comune” edito da RaiEri e Vallardi, prezzo Euro 15,90
Bruno Gambacorta “Eat Parade - Alla scoperta di personaggi, storie, prodotti e ricette fuori dal comune”
Roma è la meta ideale per una vacanza anche se il rischio, per il turista disorientato, è quello di ritrovarsi paralizzato dal celebre “imbarazzo della scelta”, complice l’enorme quantità di attrazioni che la Città Eterna offre. La guida, scritta da Roberto Begnini con la collaborazione di Flaminia Persichetti e Federica Artusi, è strutturata in oltre venti top ten rapide e comode da consultare, con i migliori suggerimenti pensati per viaggiatori italiani che desiderino conoscere la città in ogni suo aspetto: i capolavori artistici e culturali, il patrimonio storico, le
leggende e le curiosità, i posti più romantici e trendy, gli indirizzi migliori per dormire, mangiare, fare shopping e divertirsi. Ogni top ten sintetizza, grazie anche a una grafica accattivante, il meglio che offre la capitale: dai must, i grandi classici che è impossibile tralasciare, ad un’intera sezione dedicata alla Città del Vaticano, dalle piazze alle facciate, a parchi, giardini da scoprire e fontane, oltre a un’inconsueta rassegna dei luoghi più romantici. Gli appassionati dello shopping troveranno poi tante “dritte” tutt’altro che banali, per orientarsi al meglio tra
gli artigiani e i negozi più trendy. Sono tante e accattivanti le sezioni pensate per gli amanti dell’eleganza, come quelle dedicate agli alberghi di charme, alle terrazze mozzafiato con vista sulle cupole e sui tetti della città ma anche la rassegna dei dieci posti più cool per un aperitivo o un drink dopo cena. Anche le buone forchette troveranno pane per i loro denti, è proprio il caso di dirlo, navigando tra le trattorie ed i ristoranti tipici e quelli di tendenza, o consultando la sfiziosissima guida agli spuntini doc amati dai romani e da consumare, rigorosamente, per strada. Infine, a chiudere la guida, l’utilissima guida pratica della città, con tutte le informazioni su come arrivare e muoversi, i collegamenti, i noleggi, i numeri utili o costi dei biglietti.
24 spose cadavere nel nuovo libro edito da Delmiglio Editore “Spose, cadaveri e misteri”: è disponibile il nuovo libro edito da Delmiglio Editore dedicato al tema della “sposa cadavere”, una leggenda popolare divenuta celebre grazie all’omonimo film di Tim Burton. L’antologia “Spose, cadaveri e misteri” raccoglie i brevi racconti di 24 autori, che, ognuno in chiave personale, hanno reinterpretato con un’ambientazione per lo più veneta e veronese questo mito, che parla di un uomo che incautamente scherzando con la futura moglie infila il proprio anello di nozze a un ramo sporgente dal terreno e gli recita i sacramenti di matrimonio, salvo scoprire poi che si tratta dell’anulare di una donna morta il giorno delle proprie nozze a cui si ritrova sposato. Il libro è stato protagonista di uno speciale appuntamento la sera di Halloween con il reading dal titolo “Il mistero della Sposa
Cadavere. A leggere i racconti c’erano gli attori Andrea De Manincor, Sabrina Modenini e Sandra Ceriani, con interventi musicali di Federico Fuggini. “Spose, cadaveri e misteri” fa parte della collana Indaco, curata da Claudio Gallo. Nell’antologia, con introduzione di Fabrizio Foni, sono presenti racconti di: Danilo Arona, Maria Silvia Avanzato, Alexia Bianchini, Rossana Boni, Giuliana Borghesani, Carlo Filippo Borrello, Cosma Brusco, Enrico Buttitta, Emanuele Cassani, Riccardo Coltri, Gaia Conventi, Simona Cremonini, Emanuele Delmiglio, Alberto Fezzi, Roberto Fioraso, Federico Fuggini, Arnaldo Liberati, Enrico Nebbioso Martini, Rossana Massa, Rosanna Mutinelli, Vittorio Rioda, Filippo Tapparelli, Annalisa Tiberio, Francesco Troccoli. Per acquistare il libro: redazione@delmiglio.it
VISTI PER VOI di Marzio Pecchioli
IL BUONO, IL MATTO, IL CATTIVO
BUONO - Kim Jee-woon rende apertamente omaggio al leggendario genere dello spaghetti-western del grande Sergio Leone con una pellicola che ricorda il capolavoro del regista italiano in tutto e per tutto. L’unica differenza sta solo nel titolo: nella versione leoniana c’era il brutto, non il matto. Ma, a parte questo, Leone sarebbe onorato di questo caloroso pensiero che il regista coreano ha pensato di offrirgli. Meno male che c’è ancora qualcuno a cui importa qualcosa del western all’italiana. REGIA: Kim Jee-woon INTERPRETI: Byung-hun Lee, Kang-ho Song, Woo-sung Jung
I soliti idioti
Immortalis - 3D
Le avventure di Tin Tin
The Twilight
NON SUFFICENTE - La trasposizione cinematografica dell’omonimo programma comico di Fabrizio Biggio e Francesco Mandelli sembrava dovesse regalare furori e riscattare la comicità nostrana prima del consueto arrivo natalizio del cine-panettone e, invece, si è rivelato quasi un flop. Strano, perché il trailer era convincente, il pubblico nel vederlo quasi non ci credeva ed era entusiasta, poi è arrivata la pellicola e le risa si sono subito smorzate. L’idea di passare dal piccolo al grande schermo non è stata buona.
SUFFICIENTE - Torna il peplum mitologico. Per modo di dire. Re Iperione vuole liberare i titani, acerrimi nemici degli dei dell’Olimpo. La preoccupazione da parte di questi ultimi è notevole, anche perché questo il folle gesto del sovrano potrebbe significare la fine del mondo. Ma c’è un eroe, Teseo, che è pronto a battersi. A parte i nomi e i costumi, per il resto non ci azzecca con il genere vero e proprio. E’ la tipica “americanata”: azioni, parole e gesti sono il repertorio dei film da duri, in un’altra epoca.
BUONO - Tratto dall’omonimo fumetto del fumettista e disegnatore francese Hergé, il film si preannuncia interessante, anche perché, prima che lo facesse Steven Spielberg, nessuno si era mai sognato di portare il giovane reporter e il suo cane Milou sul grande schermo. Chi è stato un assiduo lettore del fumetto ne rimarrà soddisfatto per la fedeltà e il rispetto che il regista ha rivolto alla trama, chi conosce Tintin solo per sentito dire, se ne entusiasmerà e sarà felice di aver scoperto qualcosa di nuovo.
SUFFICIENTE - La prima parte dell’ultimo episodio della saga sui vampiri. L’amore tra Bella e Edward viene finalmente coronato nel sogno del matrimonio e durante la luna di miele in Brasile, Bella si accorge di essere incinta. La notizia dovrebbe rallegrare tutte e due le famiglie e seminare ulteriore gioia, ma la cosa pare incutere timore soprattutto tra i parenti di Edward. Il padre del bimbo infatti pare essere un non-morto. La saga sta perdendo i colpi, d’altronde la fine è ormai vicina. Per fortuna.
REGIA: Enrico Lando INTERPRETI: Fabrizio Biggio, Francesco Mandelli, Madalina Ghenea
REGIA: Tarsem Singh INTERPRETI: Henry Cavill, Stephen Dorff, Luke Evans
REGIA: Steven Spielberg INTERPRETI: Jamie Bell, Andy Serkis, Daniel Craig, Simon Pegg
REGIA: Bill Condon INTERPRETI: Kristen Stewart, Robert Pattinson, Taylor Lautner
40 | Dicembre 2011 - Gennaio 2012 Maestri immenso nel ruolo di protagonista dell’ultimo capolavoro verdiano
Falstaff geniale burlone sovrano della Parma farnesiana
LE TRE MUSE di Elide Bergamaschi
Anche se il suo cuore di inglese batte a un tiro di schioppo da qui, tra le nebbie iperpadane che fanno buoni i prosciutti, stanarlo dalla sua pigra residenza non è mai facile. Così nelle programmazioni liriche si finisce per incontrarlo poco, assai meno dei suoi più muscolosi fratelli minori Trovatore, Nabucco, Rigoletto. E persino nella sua Parma l’apparizione del vecchio maldestro seduttore è notizia clamorosa. Lui, Sir Falstaff, il ghigno leggero e malinconicamente divertito dell’ultimo Verdi, si affaccia sul Festival che la città dedica al suo demiurgo e chiede per sé addirittura lo scrigno mozzafiato del Teatro Farnese, per il vezzo di calarsi davvero nella Londra shakespeariana da cui Verdi lo aveva acciuffato per trascinarlo alla musica. Seconda opera del Festival targato 2011, Falstaff qui trova la sua naturale maschera nel carisma – vocale, scenico, ci verrebbe da dire sociale, quasi come se osservandolo in scena si pensasse per un attimo di conoscerlo da sempre! – di un indimenticabile Ambrogio Maestri. Accanto a lui, una sempre luminosa Svetla Vassileva nel ruolo dell’arguta Alice Ford (una delle comari di Windsor a cui si deve l’intera commedia) e soprattutto un intenso Luca Salsi, autorevole Ford in quella che è la sintesi di tutti i baritoni verdiani. In buca, il vitalismo di Andrea Battistoni, che del protagonista potrebbe essere il nipote, spingeva l’orchestra con efficienza e
il loggione Essenziale ma di grande efficacia la brillante regia di Medcaf puntualità, trascinandosi dietro però anche le sottigliezze, i riccioli, quelle trascolorazioni che stanno lì ad ammonir l’ascoltatore indicandogli che dietro la burla che avvolge il mondo cambiandogli continuamente di segno, sotto la lieve ironia, stanno ben altra sostanza e ben più
Lonquich picaresco viandante cattura Verona
profonde riflessioni. Geniale invece senza riserve, spiccia eppure irriducibilmente lirica, perfettamente vestita sulle esigenze del teatro voluto da Ranuccio II e realizzato dall’Aleotti, era la regia di Stephen Medcaf: scena nella scena, niente sipario, tutto calato come per un bizzarro
viaggio nel tempo nel naturale scenario di uno spaccato tardo cinquecentesco. Un’emozione indelebile, a cui si perdona anche l’acustica (come prevedibile) troppo spannometrica per assaporare tutte insieme le miniature di questo ultimo canto verdiano, canto di celia e di preparazione al silenzio. Il giorno dopo, tutti a Busseto per Trovatore in forma scenica. L’orchestra del Regio qui trovava al timone il braccio sicuro, duttile, musicalissimo del giovane Michele Mariotti che dalla terrifica vicenda estraeva le giuste tinte chiaroscurali in cui incastonare gli opposti personaggi, qui interpretati da giovani talenti emergenti. A spiccare era la Leonora della cinese Yu GuanQun, ma l’applauso più grande andava ancora una volta all’eroico coro diretto da Martino Faggiani, magnifico contrappunto ad una vicenda che solo nel commento oscuro della voce popolare, nella sua radice gitana e allucinata, trova senso e compiutezza.
Si è chiuso il sipario sul Festival edizione 2011
Nucci grande voce nella Parma del Regio Accarezza i profili di personaggi attraversati tanto da divenire per lui seconde pelli
Mentre il loggione pare esplodere di commossa gratitudine e ritrovare la sua dimensione primigenia –istintuale, sanguigna, amabilmente sfrontata – lui per un attimo dà le spalle a tutti e si volge alla gigantografia che campeggia sul fondo nero della scena. Là sta un’immagine color seppia del Maestro Verdi. A quell’uomo Leo Nucci guarda come ad un padre o, ancora, ad un talismano. Per chiudere il sipario sul Festival edizione 2011 il Teatro Regio ha voluto chiamare a sé quello che, oltre ad essere l’ultimo depositario della tradizione lirica del Novecento, è qui considerato un padrone di casa, uno di loro, figlio mancato di una terra di cui ha assimilato quel che c’è da prendere: lingua, visceralità, godereccio umor padano e quel pizzico di bizzarra imprevedibilità che nella Bassa
non manca mai. A Nucci e alla sua voce di denominazione protetta (nel rombo di ovazioni il grido: “Leo, sei come il vino!”) venivano quindi idealmente affidate le chiavi della città per un ultimo viaggio nei pentagrammi verdiani. Prima di accarezzare i profili di personaggi attraversati tanto da divenire per lui seconde pelli – lo Jago di “Otello”, il Guido da Monforte dei “Vespri Siciliani” e ancora il trasognato Ford di “Falstaff ” - prima di tracimare negli strepitosi encore evocando gli immancabili Rigoletto, papà Germont e il cupo Renato, una manciata di arie da camera, cammei di miniaturistica bellezza, ritratti ad olio di un’Italia minore che Nucci ricreava con mano ossequiosa e tenerissima, da mattatore che depone lo scudo e si fa magicamente bambino.
Com’è suggestivo il grande nord wagneriano E’ banale affermare che del melodramma, del suo groviglio di scena e di verità, il Preludio e l’Ouverture siano il condensato, il preliminare in cui il palato già incontra il gusto dei piatti successivi. Nel caso delle fluviali costruzioni wagneriane, il monologo affidato all’orchestra a sipario ancora chiuso diventa non solo quintessenza dei motivi che nel corso dell’opera riaffioreranno dal magma, ma anche presagio, tinta emotiva, destino. E’ così per la insanguinata Roma medievale di “Rienzi” tutta ottoni scintillanti come spade, è così per lo spiritato turbine di
archi che apre “ Der Fliegende Holländer” e che trova quiete nel lirico corale dominato dal corno. Lo stesso accade nei Preludi del “Lohengrin”e nell’ouverture dei “Meistersinger”, fino alla celeberrima Cavalcata con cui le Walkirie, nell’omonima opera, scendono al cospetto di Wotan. Lo sa bene Yuri Simonov, bacchetta di sapienza e di mestiere coltivati alla scuola pietroburghese di Mravinsky, che in questo bell’ascolto tutto tessere e scampoli firmato dalla Alto guida la pastosa Philarmonia Orchestra nelle fitte nebbie nordiche della saga.
A Mantova, lo scorso 2 ottobre, snocciolava senza fare una piega i cinque Concerti di Beethoven, a capo della affiatata ciurma dell’OcM. Qualche settimana dopo, eccolo a Verona, ospite della Stagione numero 102 degli Amici della Musica, per un recital solistico che più suo non poteva essere. Suo nella scelta dell’impaginato, suo nella conduzione sospesa tra informalità e adesione al racconto musicale, tanto da non curarsi del viavai di spettatori, cameraman e vari accidenti che rischiano di togliere ad una serata di grazia la magia per la sua definitiva compiutezza. Siamo tornati al cospetto del pianoforte di Alexander Lonquich, tra gli interpreti di questo tempo uno tra i più totalizzanti, sicuramente il più testardo a proseguire su un sentiero ormai personale, sterrato, difficile da collocare con sicurezza. Il magnetismo e la statura sono sempre quelli che a soli sedici anni lo avevano consegnato, prodigio, al concertismo internazionale. Lonquich lo schubertiano, Lonquich il viandante che, come tale, sa trovare ad ogni confronto con la partitura unno sguardo rinnovato. Così, da teatrale qual
Magnetico il recital del pianista tedesco per gli Amici della Musica era a gennaio nel recital al Regio di Parma, la Vallée d’Obermann delle svizzere Années de Pèlerinage si ripresentava quasi terrifica nella sua nuda materia fatta di spazi estenuati, di silenzi come voragini. Pulviscolare, ipermoderno nell’irrequieta mercurialità di timbri come astratte onomatopee, lo Scriabin degli otto Studi op.42, scorza fuggevole e polpa ancora carnosa, tardo romantica. E sempre altissima, cantata con sonorità cameristiche, la Sonata D 959 del prediletto Schubert, universo saturnino che Lonquich spalmava su un fondale di onirica sospensione. Ad avvolgere la più petrarchesca delle creature schubertiane, la più “sola e pensosa, per i deserti campi”, era davvero una nebbia lattiginosa, una dissolvenza commovente, macerata nel cesello della sua confessione.
“Teatri di Parma” dove la musica ha vita secolare Parma terra di musica e di teatri. Al gioiello voluto da Ranuccio II, succede per nascita il “Ducale Teatro”, che nel XIX secolo diverrà “Regio”, e ancora, ultima creatura in ordine di tempo, l’Auditorium Paganini, che teatro non è ma che oggi accoglie buona parte della proposta concertistica. Questo è il perimetro, dentro i cui confini affiorano i nomi di Monteverdi – sua è la Prima farnesiana del 1628 – Rossini, Bellini e Donizetti. A farla da padrone, naturalmente, è Verdi, che qui fa spesso rima con Toscanini e con la sua bacchetta infuocata da cui scende l’alluvione tardoromantica che guarda a Wagner e che già annuncia il Novecento. Attraverso la scorciata prospettiva della scena, la città si lascia
addomesticare dalle mani argute di Gustavo Marchesi, che in questo sontuoso volume edito da Battei conduce per mano attraverso la fortuna – e le cornici – dell’opera in musica nella dolce terra ducale. Un viaggio nel tempo che si apre – neanche a dirlo! – sullo scrigno del Farnese e che intreccia con gustoso mestiere gli spazi alle rappresentazioni, ai cartelloni, agli squisiti aneddoti di una secolare.
Dicembre 2011 - Gennaio 2012 | 41
Una collettiva in esposizione alla galleria “Il Sagittario”
Cinque artisti a Mantova per “Interni ed esterni d’autore”
Una collettiva d’arte di tutto rispetto in esposizione alla galleria “Il Sagittario” di Mantova. La mostra dal titolo “Interni ed esterni d’autore” aprirà i battenti alle ore 17.30 di sabato 10 dicembre. Protagonisti dell’evento 5 artisti italiani provenienti da città diverse, uniti dalla stessa passione. Differenti tra loro per tecnica, stile e poetica pittorica ma accomunati dalla scelta dei soggetti che raffigurano ognuno con la propria sensibilità. Da non perdere! Da San Remo giunge Monica Zambon, originaria però di Settimo Torinese. La sua pennellata poetica rivela tutta la passione per una tecnica d’arte antica da conservare e trasmettere. Le atmosfere dei suoi interni hanno il sapore d’altri tempi. Cucine e vecchie stufe a legna ambientate in stanze con pavimenti di mattonelle a scacchiera. Tavoli in legno con nature morte a colori caldi e lividi al tempo stesso. Il tutto avvolto da atmosfere nebbiose che riportano l’osservatore ai ricordi del passato ad ai propri antenati. La tessitura delle sue tinte da’ vita ad impasti pregevoli che danno forza e luce ai soggetti. La bergamasca Clementina Macetti è coautrice del testo scolastico, Leggere l’Arte e del volume Discipline grafiche e pittoriche. Attualmente docente di disegno e storia dell’arte presso il Liceo Scientifico di
La mostra aprirà i battenti alle ore 17.30 di sabato 10 dicembre. Protagonisti dell’evento 5 artisti italiani provenienti da città diverse
Bergamo, propone opere ad acquerello e ad acrilico con effetti di dissolvenza del colore pur avendo praticato tutte le tecniche pittoriche compreso l’affresco. I suoi colori vivacissimi tendono a stemperarsi fino a raggiungere la trasparenza. Ed è la luce la protagonista dei suoi paesaggi. Il suo stile incentrato sulla figurazione naturalistica si ispira a movimenti pittorici come l’Impressionismo e il Romanticismo di William Turner e Thomas Moran che l’artista studiò durante la formazione presso il Liceo Artistico di Bergamo e in seguito all’Accademia di Brera a Milano. Il napoletano Mario Battimiello compie dapprima studi di grafica per poi conseguire il diploma in Pittura all’Accademia di Brera. L’artista che attualmente vive e lavora a Nerviano (Milano) sembra utilizzare la pittura come mezzo espressivo di sentimento ed emozione. Il suo è un cammino artistico in costante rinnovamento. Il rapporto tra luce ed ombra è al centro delle sue opere. Dall’incontro della luce con la forma si genera l’ombra e la visione stessa dell’oggetto. I suoi fondi scuri esaltano le figure. Il colore si accende e l’occhio si concentra completamente sull’immagine. Nei suoi interni di soggiorni e cucine, gli oggetti sulle tavole imbandite si caricano d’effetto riflettendo la luce sui mobili
intorno. Anche gli oggetti inanimati sembrano prendere vita sotto l’effetto di quella luce colorata che li carica di un’anima propria. Mara Lombardi ha il desiderio di descrivere la magia nell’istante dell’emozione. È l’attimo del cambiamento oppure di qualcosa che resterà o sarà per sempre: amore e passione, viaggio e scoperta, natura e forza. Attraverso la fotografia, i racconti, la poesia, le acqueforti e la pittura, narra particolari di ciò che persone e luoghi le trasmettono. Negli ultimi anni ha realizzato molti dipinti in acrilico, materico, anche di grandi dimensioni: figurativo, informale di concetto come le serie Red Passion, OceanoMare - dedicata all’acqua - e Architettonica, urbana e archeologica. Nata a Milano vive a Torre d’Isola, nel parco del Ticino. Diplomata al Liceo Artistico di Brera, attualmente è titolare di un’impresa di comunicazione e formazione a Milano. Gioca in casa invece la mantovana Tiziana Biolghini che viene a conoscenza dell’arte fin da piccola attraverso il padre pittore Luigi Biolghini. Frequenta l’Istituto Statale d’Arte Giulio Romano di Mantova. Attratta dall’Impressionismo e dalla poetica dei suoi contenuti si esercita fino ad ottenere una sua tecnica personale. Matura esperienza come madonnara alla manifestazione delle Grazie di Curtatone utilizzando la tecnica del gessetto. Negli ultimi anni sperimenta la decorazione murale e l’olio su tela con ottimi risultati.
LA CASA DEGLI ARTISTI di Barbara Ghisi
Milano, Palazzo Reale. Fino al 26 febbraio “Cezanne e les ateliers du Midi” La mostra “Cezanne e les ateliers du Midi”, è visitabile a Palazzo Reale di Milano fino al 26 febbraio 2012 e presenta quaranta opere provenienti dai più prestigiosi musei di tutto il mondo. Tra gli altri musei partecipanti il Musée de l’Orangerie, il Petit Palais, la Tate , l’Hermitage, National Gallery di Washington, Musée Garnet di Aix-en-Provence, l’Ateneum Art Museum di Helsinki, il Chrysler Museum di Norkolk e il Princeton University Art Museum. L’esposizione permette di mettere a confronto i quadri realizzati nei due atelièr provenzali di Jas de Bouffan, des Lau-
vres, lo studio dove ha terminato la sua produzione artistica. È in questa mostra che si può comprendere la differenza con la pittura degli Impressionisti; se quest’ultimi prediligevano la pittura en plein air, Cezanne perfezionava le sue opere in atelier fino a raggiungere una tecnica del tutto particolare che ha influenzato la storia dell’arte negli anni a venire, dall’arte cubista di Picasso fino ai colori fauves di Matisse. Come non notare che Cezanne abbandona la prospettiva ma nella sua eccezionale modernità mantie-
ne forme riconoscibili e tangibili legami con la realtà? Come non apprezzare la magia dei suoi paesaggi, assolutamente carichi di poesia nel loro tripudio di colori, dalle tonalità di verde e arancio, fino al viola più acceso, sfumature e variazioni che trovano la loro eccezionale carica in un colore denso, materico e stratificato?
le mostre Dall’alto: “Sotto la pioggia” 50x50, opera di Mario Battimiello “Altopiano di Clusone” opera di Clementina Macetti; “Rio da via Pescheria 2010, TizianaBiolghini
Verona Palazzo della Gran Guardia Fino al 9 aprile 2012
IL SETTECENTO A VERONA La nobiltà della pittura
Mantova Ala Napoleonica di Palazzo Te Fino all’8 gennaio 2012
VIRGILIO Volti e immagini del poeta Milano Galleria Gruppo Credito Valtellinese Fino all’8 gennaio 2012
LA NUOVA SCUOLA di fotografia siciliana
Padova Palazzo Zabarella Fino al 12 febbraio 2012
IL SIMBOLISMO IN ITALIA
BonelliLab a Canneto sull’Oglio: 11 anni di attività Storyboard. Trenta autori per un diario e alcuni corpi estranei è il titolo della collettiva in corso alla Bonelli LAB di Canneto sull’Oglio fino al 21 gennaio 2012. La galleria d’arte Contemporanea è nata per volere del mantovano Giovanni Bonelli con lo scopo di scovare, sostenere e promuovere nuovi talenti della pittura contemporanea. I 34 fortunati che in questi 11 anni di attività hanno avuto l’onore di poter far parte di questa cerchia di eletti sono: Alessandro Bazan, Paul Beel, Matteo Bergamasco, Marco Bongiorni, Corrado Bonomi, Marco Cingolani, Leonida De Filippi, Andrea Di Marco, Fulvio Di Piazza, Oliver Dorfer, Kim Dorland, Roberto Floreani, Letizia Fornasieri, Giovanni
Frangi, Michelangelo Galliani, Omar Galliani, Luca Giovagnoli, Marco Grassi, Federico Guida, Francesco Impellizzeri, Federico Lombardo, Marco Mazzoni, Elena Monzo, Davide Nido, Robert Pan, Gioacchino Pontrelli, Marco Prestia, Max Rohr, Nicola Torcoli, Wainer Vaccari, Nicola Verlato, Dany Vescovi, Santiago Ydanez, William Marc Zanghi. Le loro opere di matrice figurativa si differenziano per stile, forma, tematica e contenuto le une dalle altre. Qualità comune: l’originalità! I mondi fantastici e surreali di Fulvio Di Piazza si accostano agli interni senza tempo di Matteo Bergamasco. I personaggi famosi rivisitati dallo stile inconfondibile di Wainer Vaccari si scontrano con gli sguardi espressivi
e le tematiche psicologiche della gente comune di Paul Beel. La morbidezza e il calore dei corpi di Federico Guida si accomuna ai ritratti naturalistici e quasi allegorici della new entry Marco Mazzoni. Le opere sono esposte lungo le pareti dello spazio industriale di via Cavour 29, come uno storyboard cinematografico. A queste opere pittoriche si affiancano cinque lavori di designer che si collocano tra l’opera d’arte e la progettazione. Gli autori sono: Alberto Biagetti, Massimo Giacon, Andrea Magnani e Andrea Salvetti. In una sala separata sono esposti i cinque finalisti del Premio Celeste scelti da Giovanni Bonelli: Pietro Spirito, Giulio Zanet, Gregorio Pitti, Lamberto Teotino e Sara Lucas.
44 | Dicembre 2011 - Gennaio 2012 Magari pensate che sia un po’ presto per pensare al Capodanno 2012, visto che manca più di un mese… Il Capodanno più economico e forse uno dei più classici è certamente quello da festeggiare in piazza. Concerti e brindisi allo scoccare delle 12 sono un must ovunque. Cominciamo con Milano. Per il Capodanno d’Italia 2012, saranno messi a disposizione gli EastEndStudios suddivisi a loro volta in cinque aree polifunzionali. Ad animare la serata e la nottata sarà soprattutto il concerto a tutto dance di Gigi d’Agostino, guest-star di quest’anno, che con altri dj tra i più famosi d’Italia e la band Club Dogo, farà ballare giovani e meno giovani dal tramonto all’alba (ovvero, dalle 18 inizio della serata, fino alle 6 del mattino). All’ingresso si paga un biglietto di 55 euro che include il buono per il buffet, una consumazione, un buono per una bottiglia di spumante ogni mini gruppo di 5 persone e una bella maglietta dell’evento. Veniamo a Roma. Nella capitale d’Italia saranno diverse le piazze che si animeranno di musica e non solo. Iniziamo con piazza dei Fori Imperiali, dove terrà un concerto Antonello Venditti, mentre spostandovi in Piazza del Quirinale, come da tradizione
IN PIAZZA Ecco come si festeggerà a Roma e Milano assisterete al concerto di musica classica a cui presenzierà anche il Presidente della repubblica Giorgio Napolitano. A mezzanotte, chi si troverà in questa zona centrale di Roma assisterà anche agli immancabili e sempre emozionanti fuochi d’artificio. Optando per il Palalottomatica, invece, potrete assistere all’esibizione di Laura Pausini, mentre se vi sposterete presso l’Auditorium del Parco della Musica vi godrete un bel concerto di Claudio Baglioni. Sempre restando al quartiere Eur, il comico Antonio Giuliani vi intratterrà con il suo spettacolo a base di sketches e risate, che dopo il brindisi lascerà spazio al ballo sfrenato grazie al concerto di musica house che andrà avanti fino al mattino. Insomma care amiche, davvero non c’è che l’imbarazzo della scelta!
La crociera resta uno dei viaggi più amati da tutti e se si ha la possibilità di partire per Capodanno 2012 sono molteplici le proposte per accontentare sia quelli che vogliono/possono rimanere in Europa che quelli che possono invece godersi il caldo asiatico e americano; MSC propone varie soluzioni per trascorrere Capodanno 2012 dando a tutti la possibilità di spendere in base alle proprie esigenze. MSC Crociere propone una crociera di 8 giorni con partenza da Genova e soste a Barcellona, Malta, Tunisi, Civitavecchia e Marsiglia prima di tornare a Genova oppure 11 notti tra Italia, Spagna, Portogallo e Marocco per godere del caldo e vivere un Capodanno davvero speciale; molto interessante la crociera che tocca Italia, Grecia ed Israele e quella che si sposta tra Italia, Spagna, Marocco, Gibilterra e Francia. Ancora più speciali le offerte a lungo raggio: si va dalla crociera in Sudafrica-RÉunionMauritius a quella di 9 notti tra Brasile, Argentina e Uruguay passando per quella che parte dagli Stati Uniti, attraversa il Messico, arriva in Honduras e infine
Capodanno 2012 in crociera in Giamaica. Gettonatissima la crociera in Sud America che tocca, in 8 notti, Rio De Janeiro, Cabo Frio, Copacabana, Recife, Maceio, Salvador Da Bahia e torna a Rio De Janeiro. Per tutte le crociere MSC di Capodanno 2012 le partenze sono previste dal 26 al 30 dicembre al massimo e in tutti i casi non sono compresi gli eventuali voli per arrivare alla zona di partenza che possono essere prenotati per conto proprio o insieme alla prenotazione della crociera; per quel che riguarda i prezzi si parte da 800 euro a persona per le crociere nel Mediterraneo e in cabina interna per arrivare a ben oltre i 2000 euro a persona per le crociere a lunga destinazione nei mari caldi.
Capodanno 2012: iniziato il countdown Capodanno a New York New York è da sempre una delle mete preferite per trascorrere il Capodanno: ogni angolo ricorda film e telefilm famosi, ogni strada è illuminata a festa, a Times Square si aspetta la mezzanotte sotto la neve e con le telecamere di tutto il mondo puntate sui tabelloni e la gente vive il passaggio al nuovo anno come qualcosa di unico e magico. Anche per festeggiare il Capodanno 2012 sono state organizzati molti eventi che coinvolgono i turisti e gli abitanti della Grande Mela per permettere loro di vivere al massimo l’esperienza newyorkese. L’evento a cui tutti vogliono partecipare è sicuramente quello che si tiene a Times Square dove a mezzanotte viene lanciata e illuminata la New Year’s Eve Ball, una palla di luci che sovrasta la città e che è considerata di buon auspicio. Chi non ama le folle per festeggiare il Capodanno 2012 a New York può optare per il tradizionale spettacolo The Nutcracker che si tiene al New York City Ballet e che è uno degli appuntamenti fissi di chi si reca a New
Capodanno 2012 a Londra
York per Natale e Capodanno; i biglietti partono da 29 dollari ma per la sera del 31 dicembre, l’ultima, sono sicuramente più cari. Sempre dello stesso tenore è lo scintillante spettacolo delle Rockettes, il Christmas Spectacular, che fino al 2 gennaio 2012 al Radio City Music Hall delizia con le sue atmosfere d’epoca a prezzi che partono da 45 dollari; al Lincoln Center si tiene anche per il Capodanno 2012 il concerto della New York Philarmonic Orchestra. Al Big Top presso il Lincoln Center si tiene invece il Big Apple Circus con lo spettacolo Dream Big! per grandi e piccoli mentre presso la Great Room del Time Warner Center si tiene lo spettacolo Holiday Under the Stars dove dodici stelle di 4 metri ciascuna “danzano” sospese in aria sulle note dei più famosi canti di Natale. Sicuramente affascinante è la possibilità di assistere ad uno dei tanti musical nel distretto di Broadway che permettono di trascorrere un Capodanno davvero diverso ed entusiasmante mentre chi
vuole godersi la città di notte può optare per la crociera organizzata dal New York Water Taxi comprensiva di cena, brindisi di mezzanotte, collegamento con Times Square e circumnavigazione delle zone più belle di New York per vedere la città da un punto di vista diverso. I voli per New York dall’Italia per Capodanno 2012 partono da circa 750 euro a persona con partenza tra il 30 e il 31 dicembre 2011 da Roma o Milano ma a fare la differenza è il prezzo degli hotel che in media si alzano anche del 30% rispetto a tutti gli altri periodi; un ottimo modo è consultare le offerte all inclusive prenotabili online per esempio su LastMinute, Expedia o GoVolo. Per pianificare al meglio il vostro soggiorno a New York per Capodanno 2012 vi consigliamo invece di consultare il sito di NYC & Company, l’ente ufficiale per la promozione turistica di New York City dove trovare informazioni su eventi e prenotare biglietti, escursioni e anche hotel e strutture dove soggiornare.
Capodanno alle Terme di Pré Saint Didier Il Capodanno 2012 alle Terme di Pré Saint Didier, ad Aosta, è all’insegna del rilassamento per lasciarsi alle spalle stress, ansie e negatività del 2011 e prepararsi ad affrontare l’anno nel migliore dei modi. Un brindisi a mollo, insomma, tra i vapori dell’acqua calda e lo splendido scenario delle Alpi davanti a voi: vero è che i miracoli non esistono, ma decidere di lasciare da parte le fatiche dei festeggiamenti di S. Silvestro e prendersi una pausa rigenerante solo per sé è già un buon punto di partenza. Le Terme di Pré Saint Didier hanno già aperto le prenotazioni e le vendite per Capodanno. Vediamo insieme in cosa consiste l’offerta. Si parte alle 19.30 con la preparazione propiziatoria ai rituali in programma: alle 21 potrete gustare una cena da gourmet, con piatti ricercati e qualitativamente eccellenti ma in grado di farvi sentire leggeri: anche perchè, alle 23.30, il programma prevede un incontro nelle tre vasche all’aperto, il punto forte delle terme. Proprio qui, tra candele, vapori, stelle (clima permettendo) e neve, si aspetterà l’anno nuovo, in totale relax, calma e benessere. Le Terme di Pré Saint Didier per l’occasione rimarranno aperte fino all’1.30 di notte: il prezzo per la serata è di 290 euro a persona, cena inclusa. Prenotazioni e vendite sono già aperte.
Come tutte le capitali europee, Londra per il Capodanno 2012 offre il meglio di sè e sono tantissimi quelli che, attirati dalla possibilità di beneficiare di prezzi buoni sui voli e dei saldi che iniziano subito dopo Natale, scelgono la capitale inglese per trascorrere l’ultimo giorno dell’anno.La città si veste a festa e trascorre la notte di passaggio dal 2011 al 2012 principalmente sotto il Big Ben che allo scoccare della mezzanotte rintocca per 12 volte per salutare l’anno nuovo: l’atmosfera è vibrante, la gente tantissima e i fuochi d’artificio illuminano tutta la città. Oltre alla festa sotto il Big Ben e sul Tamigi, altra bellissima atmosfera si vive a Trafalgar Square che con le sue luci risplende a festa e da dove solitamente si parte alla scoperta delle feste in discoteca che a Londra sono tra le più belle in assoluto: segnaliamo lo storico Ministry of Sound, il Fabric, l’Heaven, il Koko e l’Egg che organizzano il Capodanno 2012 con ingresso prima o dopo la mezzanotte. Ricordiamo che proprio per via delle feste di piazza, molte fermate della metro sulla Circle Line vengono chiuse per evitare che la troppa
folla non riesca a passare e che si creino pericoli e disagi; per favorire il deflusso, invece, dalle 23:45 del 31 dicembre alle 04:30 dell’1 gennaio 2012 tutti i viaggi in metro, tram e autobus sono gratuiti ma è bene informarsi per tempo per evitare di restare a piedi.Se siete a Londra l’1 gennaio 2012 non potete perdervi la parata che parte a mezzogiorno da Parliament Square e si conclude intorno alle 15 tra Berkeley Street e Piccadilly Circus Street. Il modo migliore per arrivare a Londra e soggiornare per Capodanno 2012 è organizzarsi con il fai da te: la capitale inglese è tra le meglio servite dalle compagnie aeree anche low cost per cui organizzandosi per tempo si ha la possibilità di spendere meno rispetto all’acquisto di un pacchetto viaggio completo. Se fate parte di quelli che preferiscono trovare tutto pronto, allora potete consultare i siti delle varie agenzie online oppure rivolgervi a qualche agenzia tradizionale con un’unica raccomandazione: fatevi fare più preventivi per capire quanto può costare in media il viaggio con soggiorno ed evitare così di spendere più del dovuto.
Dicembre 2011 - Gennaio 2012
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La prima nazione senza fumo Ad inizio 2011 è entrata in vigore la legge più severa al mondo in fatto di divieto di fumo. Infatti, il Buthan si è guadagnato il primato di prima nazione “senza fumo”. In realtà il fumo è vietato già dal 2005 (la vendita di sigarette è illegale), ma da qualche giorno le sanzioni sono aumentate. Con la nuova legge, i fumatori potranno essere condannati fino a 9 anni di carcere.
LO SAPEVATE QUESTO? di Valentina Tomirotti
La città dove si flirta di più?
Secondo una ricerca commissionata da un noto portale di incontri online, la città dove si “flirta online” di più è Atene. Ma l’Italia si difende bene, con ben tre città nella “top 10”: Torino, Roma e Bari.
IPAD al posto della pace nel mondo Se potessero vedere realizzato un desiderio, la maggior parte delle persone preferirebbe avere un iPad2 piuttosto che la pace nel mondo. È il risultato di uno studio condotto nel Regno Unito su 1.200 persone commissionato dai produttori di Grant My Wish Smartphone App, una applicazione per iPhone e Android che permette di “esprimere desideri”. La lista ha sollevato alcune polemiche, con molti che sostengono che la gente pensa troppo a cose superficiali. Un portavoce della società che ha condotto lo studio ha commentato che non è detto che questa sia dovuto ad un atteggiamento “superficiale” delle persone, ma che probabilmente la gente comunque ha scelto di puntare su cose “realistiche”.
ESISTE UN TRADUTTORE PER CANI MIMI per REGOLARE il TRAFFICO La città di Caracas, in Venezuela, è ormai famigerata per il traffico congestionato e disordinato. Infatti, la rete viaria di Caracas, costituisce un nodo cruciale per il collegamento tra l’occidente, l’oriente e il centro dell’intero Paese. Le autorità avevano provato ogni metodo per tenere a bada gli automobilisti indisciplinati, con scarsi risultati. Ora però le autorità cittadine hanno deciso di tentare una nuova strada insolita ed originale: hanno assunto 120 mimi per regolare il traffico. I mimi, con il loro abbigliamento, sono facilmente visibili, e nelle intenzioni delle autorità dovrebbero essere più rispettati da pedoni ed automobilisti.
Mai iniziare la dieta di martedì
La crisi generata da un’illusione
Cosa avete intenzione di mangiare oggi? L’importante è che non abbiate intenzione di mettervi a dieta, perché secondo una ricerca condotta nel Regno Unito, per conto di una società di consulenza nella perdita di peso, la Tesco Diets, oggi è il giorno peggiore. Le diete che iniziano di martedì, infatti durerebbero in media meno di una settimana, e nel giro di un paio di settimane il peso sarebbe addirittura maggiore di quando si era iniziata la dieta. I giorni migliori sarebbero il lunedì o il sabato, in altre parole l’inizio della settimana lavorativa o del week-end, dato che il cambio di ritmo agevola anche un cambio più radicale dello stile di vita. Cambiare le proprie abitudini alimentari è molto difficile – hanno spiegato i committenti della ricerca – ed è quindi importante supportare la motivazione anche scegliendo il giorno giusto in cui iniziare.
Moto alternativa La ricerca sui carburanti alternativi è molto attiva nella ricerca di fonti di alimentazione alternative dei motori, e molti carburanti sono stati sperimentati nel tempo. Certo che però la moto presentata in Giappone qualche settimana fa lascia a bocca aperta. E naso tappato. Infatti la moto è alimentata da escrementi umani, che vengono usati per creare del biogas che poi alimenta direttamente il motore. Le feci umane sarebbero una fonte energetica particolarmente pregiata, tanto che qualcuno le ha definite “il nuovo carbone”, e nel mondo ci sono già diverse centrali energetiche che usano questa fonte energetica.
Cane inquina come SUV Secondo una coppia di ricercatori Neozelandesi (Robert e Brenda Vale) un cane di media taglia inquinerebbe più di un SUV. Almeno questa è la tesi che sostengono nel loro libro “Time To Eat The Dog: The Real Guide To Sustainable Living“, in cui calcolano che un cane di media taglia, consumando circa 135kg di carne e 95kg di cereali all’anno, ha una “carbon footprint” (che misura l’impatto ambientale in termini di emissioni di gas serra) di circa 2,08 acri, più del doppio di quella relativa all’energia necessaria per costruire un SUV, che secondo i Vale va circa a pareggiarsi tenendo conto della percorrenza media su strada di un SUV.
Un congegno che ha in memoria migliaia di latrati e uggiolii, piazzato sul collare e collegato a uno schermo. Bowlingual pretende di tradurre il linguaggio dei cani. Cosa sta cercando di dirvi il vostro cane quando si mette ad abbaiare ai ciclisti che passano davanti alla finestra? Se parlassimo giapponese, lo sapremmo. Nel 2002, TakaraTomy aveva rilasciato un dispositivo chiamato Bowlingual, dichiarando che era in grado di tradurre l’abbiare del cane in linguaggio umano e la traduzione era leggibile su uno schermo. Adesso, otto anni dopo, l’azienda ha aggiornato Bowlingual includendo una vocalizzazione: sapete, come il text-to-speech del GPS, ma per discutere con i vostri animali dell’opportunità di mangiare qualsiasi cosa trovino al parco. Purtroppo è un gadget riservato al mercato giapponese. Giocattolo che valse ai suoi inventori un Ig Nobel Prize e la menzione del New York Times che lo definì "invenzione dell’anno".
Un elemento che ha unito le politiche economiche dei grandi Paesi e il comportamento dei privati e delle famiglie: l’illusione che i debiti non avrebbero dovuto essere più rimborsati. E’ questa logica che ha spinto le banche americane a proporre mutui a persone che non potevano permetterselo e che davano come garanzia semplicemente il fatto che gli immobili acquistati si sarebbero continuamente rivalutati. E’ questa logica che ha spinto i governi, sia al di là, sia al qua dell’Atlantico, a mantenere alti deficit pubblici e quindi ad aumentare anno dopo anno i propri debiti, nella convinzione che comunque ci si sarebbe potuti limitare a pagare solamente gli interessi. DISCRIMINARE GLI AFFIDABILI La lotta alle discriminazioni ha toccato i limiti dell’insensatezza in Inghilterra. La signora Mamo, di Borehamwood, titolare di un’azienda di pulizie, si era recata presso un ufficio di collocamento della zona per effettuare una richiesta di lavoro: l’annuncio, tra le altre cose, chiedeva persone affidabili e impegnate. Però la signora si è vista rifiutare la richiesta perché era discriminatoria nei confronti delle persone inaffidabili e di chi non aveva voglia di darsi da fare. Questo eccesso “antidiscriminatorio” sarebbe dovuto ad un moltiplicarsi di cause contro molti uffici di collocamento che per proposte di lavoro accusate di essere discriminatorie. Tradimento stimato a 31 mesi dalle nozze La passione coniugale ha la vita breve: la prima scappatella arriva in media già dopo due anni e mezzo di matrimonio, per l'esattezza 31 mesi. E sono entrambi i coniugi a concedersela, indipendentemente da età, reddito e residenza geografica. Capita a 7 coppie italiane su 10, il tasso di tradimento più alto d'Europa. E il pentimento? E' un fatto raro, che si verifica solo nel 5% dei casi. I dati emergono dallo studio di Victoria Milan, il sito Internet specializzato appunto in tradimenti coniugali e diventato in poco più di un anno il punto di riferimento dei fedifraghi di mezza Europa. La bottiglia di Wisky più cara È stato un uomo d’affari cinese ad aggiudicarsi una bottiglia di “Dalmore 62”, un whisky invecchiato 62 anni, per la cifra record di 250.000 dollari di Singapore, circa 200.000 dollari americani. La bottiglia, parte di un’edizione limitata di appena 12, è stata imbottigliata nel 1949 e il prezzo ha battuto quello di una bottiglia di un whisky invecchiato 64 anni (sempre prodotto da Dalmore), venduto a Londra 3 mesi fa per 188.000 dollari. È stato calcolato che al nuovo proprietario il whisky costerà circa 12.000 dollari a bicchiere.
Lo specchio è preistorico Con molta probabilità i primi uomini si specchiavano nell'acqua. L'immagine riflessa dall'acqua, però era vaga, per questo egizi, greci, ebrei e romani finirono col preferire le superfici ben lucidate di alcuni metalli. Nel Cinquecento, Leonardo Fioravanti scrisse un trattato nel quale spiegava la tecnica per fabbricare i fondi degli specchi utilizzando mercurio e stagno, ma solo verso la fine del Seicento si incominciò ad adottare una tecnica di produzione meno laboriosa: i costi scesero e tutti incominciarono ad usare lo specchio. Solo alla fine del secolo in Germania vennero fabbricate lastre molto grandi, in grado di riflettere le immagini senza deformarle.
Le candele nell’antichità Prima che si scoprisse il modo di utilizzare l'energia elettrica nel secolo scorso le case venivano illuminate con lampade ad olio e a gas o con le candele. Gli antichi romani utilizzavano candele che venivano fabbricate immergendo una corda di canapa in un contenitore pieno di pece calda e liquida; estraendo lo spago, la pece che vi rimaneva appiccicata a poco a poco si solidificava. Successivamente la candela veniva immersa nella cera calda e allo stato liquido. Queste candele emanavano odore di sego, una sostanza con cui era composta a quel tempo la cera. Occorrerà giungere al 1820 per ottenere candele inodori, quando due francesi fabbricarono le prime candele di stearina, una cera priva di grassi. Qualche anno più tardi, nel 1834, un altro francese inventò uno stoppino ritorto, che rese le candele più luminose. Si chiamava Newton, invece, l'inventore inglese che nel 1846 ideò la macchina capace di produrre candele. Da allora la tecnica della produzione delle candele non é molto cambiata.
prossimamente anche su www.mantovachiamagarda.it
46 | Dicembre 2011 - Gennaio 2012 Quando la natura può impensierire la salute per l’uomo e per gli animali
Amate piante, talvolta belle sì, ma pericolose!
ANIMALI E AMBIENTE di Benedetta Bottura
L’altro giorno ho portato a casa un lilium, l’ho messo per terra e il mio gatto si è subito dato da fare con le foglie. Ne ha mangiato qualche pezzetto e poche ore dopo si è sentito male. Ho chiamato il veterinario, che mi ha informata sulla tossicità della pianta. Per fortuna il mio gatto ora sta bene, però mi sono chiesta: quante altre piante sono un pericolo per animali e bambini? Tra le piante tossiche più comuni dalle nostre parti ci sono l’edera, l’azalea, tutti i bulbi (tulipano, giglo, mughetto, aglio, calla…), il gelsomino, l’aloe, il ciclamino, l’alloro, la begonia, il glicine, il ficus elastica (quello con le grandi foglie verde scuro), la bella di notte, la primula, la campanella rampicante, le foglie del pomodoro... Le intossicazioni per contatto che si manifestano con prurito e arrossamento, in genere non sono gravi, basta lavare bene la parte colpita e mettere una crema antistaminica. Le intossicazioni per ingestione, invece, sono pericolose, danno vari sintomi, tra cui vomito e crampi; nella maggior parte dei casi del carbone attivo è sufficiente a frenare gli effetti del veleno ma, i sintomi non vanno sottovalutati ed è sempre opportuno rivolgersi a un medico. Alcune piante, come il rododendro, hanno effetti lievi che, se curati, si risolvono in poche ore; altre, invece, danno conseguenze gravi, perché compromettono il funzionamento
mondo da cani Tra le piante tossiche più comuni dalle nostre parti ci sono l’edera, l’azalea, tutti i bulbi , il gelsomino, l’aloe,
di GIACOMO MORELLI
il ciclamino, l’alloro, la begonia, il glicine... di organi importanti, come i reni, i polmoni, il cuore, o il sistema nervoso e possono essere anche mortali, come nel caso del ricino. È importante sapere inoltre, che molte piante velenose, rilasciano tossine anche nell’acqua che filtra con l’innaffiatura, quindi fate attenzione ai ristagni nei sottovasi. Tra le piante velenose, ce ne sono alcune particolarmente pericolose: l’oleandro provoca arresto cardiaco; l’ortensia contiene cianuro; l’anemone, da crisi respiratorie; la cycas revoluta (una specie di palma),
American Pitt Bull Terrier, discusso simbolo delle razze “socialmente pericolose”
provoca insufficienza renale grave e può essere mortale; la datura candida (una sorta di campanula gigante), è mortale per l’uomo perché causa gravi aritmie cardiache; l’elleboro, dà parlasi e convulsioni; le bacche
del tasso provocano morte improvvisa per paralisi cardiaca. È bene, quindi, quando si compra una pianta, anche se la si conosce, fare una ricerca prima di lasciarla alla portata di bambini e animali. Sotto le feste, ricordate che la linfa della stella di natale, provoca dermatiti, irritazioni di bocca e stomaco e congiuntiviti, anche il vischio è velenoso, ma per fortuna per essere mortale il nostro amico deve mangiarne un bel po’. Sul web si trovano moltissimi siti che trattano l’argomento, m poiché spesso danno informazioni contrastanti, è sempre bene rivolgersi a un esperto, o chiedere il parere di un veterinario.
Il Pitt Bull, o Pittbull, è una razza che fu forgiata all’inizio del secolo scorso negli USA e impiegata a lungo nei combattimenti canini, vietati in Europa ma molto in voga oltreoceano. E’ un cane che ha nei suoi avi i molossi da combattimento romani, cui venne successivamente immesso sangue terrier, a fortificarne ulteriormente l’ardimento. E’ oggi la razza più controversa del panorama cinofilo mondiale: spietato killer o capro espiatorio di una diffusa diseducazione nel dressaggio di un cane da compagnia? Qualsiasi sia la risposta oggi ne è sufficien-
te sentire il semplice nome per provare un certo timore. Si tratta di un cane di taglia medio-piccola che dà subito l’impressione di grande forza fisica e agilità. Ogni sua caratteristica somatica è perfettamente votata al ruolo di lottatore che lo contraddistinse in passato: potenza muscolare, compattezza scheletrica , reattività ed acutezza. L’ espressione degli occhi è seria e decisa, e rispecchia perfettamente il suo carattere. Una scelta perfetta per chi desidera un soggetto da guardia coraggioso e attento per la propria abitazione.
A chi è consigliabile l’acquisto di un Pittbull?
Alcuni suggerimenti per festeggiare col pianeta
Per un Natale più... verde Il Natale è la festa in cui si spreca e s’inquina di più
Il Natale è la festa più amata dell’anno, la casa si riempie di calore e tutta la città ha un’aria più accogliente. Ma se non poniamo un po’ d’attenzione, il bianco natale potrebbe essere nero per il nostro pianeta. Ci sono alcune cose che possiamo fare per avere un natale più sostenibile ed ecologico. Le lucine consumano moltissimo, quindi è imperativo scegliere quelle a basso consumo. A meno che non ne abbiamo un albero vecchio da rispolverare, non compriamone uno nuovo; possiamo recuperare i rami di potatura degli abeti,
Evitare nuovi ed inutili test sugli animali
Prodotti cruently free Gli “ingredienti” dei prodotti per l’igiene e la cura della persona, della casa, degli animali domestici e tutti gli alimenti, per legge devono superare i test sugli animali. Si tratta di test spesso invasivi, dolorosi e a volte, mortali. Per non essere complici di questi maltrattamenti, possiamo scegliere i prodotti cruently free (senza crudeltà). Le aziende cruently free usano ingredienti già conosciuti, che non hanno bisogno di nuovi test. I prodotti senza crudeltà si posso-
no acquistare nei negozi del commercio equo e solidale, in alcune farmacie, erboristerie, nei supermercati più forniti e naturalmente, on-line. Le etichette sono spesso poco chiare dunque, per orientarsi nella giungla di marchi e diciture, è utile sapere che la maggior parte di questi prodotti è identificata dal disegno di un coniglietto che salta tra due stelline. Per saperne di più e avere una lista dei prodotti “buoni” potete consultare il sito www. gocrueltyfree.org/brands.
da addobbare a dovere. Un’altra presenza natalizia costante, questa volta sulle nostre tavole, è il pesce, ma è meglio evitare il tonno, lo spada e i gamberetti, per i quali spesso non vengono rispettati i disciplinari di pesca, preferendo il pesce azzurro. Per il cenone scegliamo un menù della nostra tradizione popolare, che usa ingredienti del posto. Non cuciniamo per quaranta, se siamo in dieci e congeliamo gli avanzi, per consumarli nei prossimi giorni. Preferiamo statuine e addobbi in legno, cartone, o meglio ancora, facciamole
noi in pasta di sale. Assolutamente vietato l’uso della neve spray che danneggia l’ozono. Per i regali possiamo davvero sbizzarrirci. Si possono acquistare cibo e oggetti nei negozi eco-solidali. Scegliamo cose che non creano rifiuti, come abbonamenti teatrali, o sportivi, buoni per massaggi, o biglietti per concerti. Per gli acquisti, muoviamoci in anticipo, così non contribuiremo all’aumento dello smog. Impacchettiamo i doni in sacchetti di tessuto. A fine festa ricordiamo di differenziare i rifiuti.
Da quanto sopra detto si evince che un Pittbull non è un cane per tutti. Non è la scelta da fare se si vuole un cane con cui lasciare giocare in assoluta tranquillità i propri bambini, nonostante molti appassionati di questa razza non abbiano dubbi in proposito accreditandogli la massima affidabilità. Certamente gli episodi cruenti, più eclatanti che numerosi, che ne hanno guastato la fama non gli rendono giustizia: la sua aggressività è
stata sicuramente oltremodo amplificata dai media. Ciò non toglie che esso appartenga ad una categoria di cani nella cui selezione rimane recondita un’aggressività di fondo, che mani inesperte o impieghi criminosi possono far affiorare con esiti imprevedibili. L’acquirente di un Pittbull deve quindi essere perfettamente documentato e conscio della scelta che sta facendo, ne va della sicurezza altrui , ma anche propria.
Dicembre 2011 - Gennaio 2012 | 47
Trattamenti di tradizione ayurvedica per il benessere
Antichi rituali indiani sul Lago di Garda L’ayurveda è la medicina tradizionale utilizzata in India fin dall’antichità e diffusa ancora oggi più della medicina occidentale. E’ un sistema medico vasto e complesso che comprendente aspetti di prevenzione, oltre che di cura, che permetterebbero, se applicati rigorosamente, di vivere più a lungo, migliorare la propria salute e rispettare il proprio corpo. È considerata, dall’Unione Europea, tra le medicine non convenzionali la cui erogazione è consentita da parte di medici qualificati. Sul Garda si trovano centri benessere specializzati, come l’Aquavitae Wellness & SPA presso l’hotel Principe di Lazise, in via Greghe 7 nell’omonimo comune, che propongono trattamenti in linea con questa antica tradizione allo scopo di incrementare energia nel corpo e potenziare la memoria, migliorare la longevità della pelle con l’uso di sostanze ayurvediche esclusivamente naturali che rallentano lo sviluppo delle rughe e il processo di invecchiamento della cute. Trattamenti particolari sono, ad esempio, l’Abhyanga che consiste nel far fluire sul corpo
È ormai certo che una fisiologica depurazione dell’organismo faccia bene al corpo, alla pelle e alla mente. Il nostro fisico è bombardato da tossine che si accumulano quotidianamente, a causa di alimentazione scorretta e stress dello stile di vita, e che è necessario eliminare per iniziare un percorso di rinnovamento che può aiutare l’organismo a liberarsi dalle scorie, proteggersi dai radicali liberi, aumentare le difese immunitarie, sgonfiare il ventre e la silhouette e ritrovare una pelle fresca e luminosa. La sensazione di benessere fisico legata alla depurazione stimola le nostre endorfine ed
di ELEONORA CAFFELLI
in modo costante oli ayurvedici (cioè piante estratte in olio e lavorate a mano) per donare riequilibrio, tono ed elasticità dei tessuti con effetto purificante, drenante e rilassante e migliorare la mobilità e forza della struttura muscolo-scheletrica e la vitalità della circolazione sanguigna. A questo trattamento si associa il peeling ayurvedico: corpo e viso vengono avvolti da un piacevole olio ayurvedico scelto in base all’esigenza della pelle e si è cosparsi da un composto di piante polverizzate ricco di vitamina c (pari a 24 arance) che piacevolmente massaggiato
Equilibrio a portata di tazza con L’Angelica è in grado di trasmettere anche alla mente messaggi anti-stress e di innescare un processo di rilassamento profondo. La purificazione, in questo percorso di ben-essere, può iniziare sorseggiando quotidianamente una o più tazze di tisana depurativa. I laboratori di ricerca dell’Istituto Erboristico L’Angelica hanno creato la “Tisana depurativa”. Questo infuso, frutto di un’accurata miscela delle migliori erbe officinali sapientemente selezionate, se assunto abitualmente, costituisce un aiuto prezioso ed efficace per ritrovare un naturale benessere coccolando il proprio corpo in totale sicurezza. Dal gusto delicato e gradevole contiene estratti di Cardo Mariano, finocchio, sambuco, liquirizia e il rabarbaro e, grazie alla loro azione sinergica, la tisana facilita i naturali processi dell’organismo e ne favorisce il buon funzionamento.
trucchi & strucchi di ISOLDE SEEBER
rimuove le tossine trattenute dallo stato corneo della pelle rendendola più liscia, drenata e particolarmente luminosa. I due trattamenti assieme alleviano il corpo da pesantezza, rigidità e aiutano a preparare il corpo ai primi freddi. Il centro benessere l’Aquavitae Wellness & SPA, aperto tutti i giorni fino alle 21,offre anche altri tipi di trattamenti su un’area benessere di 2.000mq con ambienti moderni caratterizzati dall’essenzialità e il candore del design Culti. Maggiori info al numero 0456490140 o sul sito www.centrobenesserelagodigarda.it .
Benessere psico-fisico in montagna Stare a diretto contatto con la natura incontaminata della montagna è positivo per il corpo e la mente! Lo dimostra lo studio AMAS (Austrian Moderate Altitude Study) sui benefici di uscite e soggiorni in montagna ad altitudini moderate, cioè tra i 1400 e 2000 mt di quota. Gli studiosi spiegano che l’ambiante montano produce utili cambiamenti nell’organismo: pressione sanguigna e tensione muscolare si abbassano, il battito cardiaco si stabilizza e il sistema immunitario si rafforza. L’altitudine mobilita le riserve corporee e già la sola permanenza in montagna ha l’effetto di un allenamento. Questa cosa, la sanno bene le guide alpine dell’associazione XMountain che propongono attività in montagna per grandi e piccoli, sia per esperti che per semplici appassionati . Le proposte spaziano da ciaspolate al chiaror di luna sul Monte Baldo, ossia passeggiate fatte con racchette da mettere ai piedi per “galleggiare” sulla neve (sabato 7 gennaio, Sabato 4 febbraio e 3 marzo) a giornate di prova sulle Dolomiti come “Ice test day” (a gennaio Sabato 7 e Domenica 29 e a febbraio Sabato 11) o il “Fuori pista test day” (Sabato 21/1 e Domenica 12/2). Gli alpinisti più esperti si possono mettere alla prova con i corsi Campi sicurezza (ARVA) sul Monte Baldo in programma a gennaio Domenica 8 e Sabato 28 e a febbraio Domenica 19. Info e prenotazioni al 348-1463700, 045-582569, infoverona@xmountain.it o su www.xmountain.it ci sia, insomma, e che ci porti un po’ di fortuna. La base di un trucco davvero intramontabile è, naturalmente, un buon fondotinta a lunga tenuta, applicato con spugnetta in lattice e fissato con la cipria neutra in polvere libera. Per gli occhi scegliamo lo “smokey eyes” che renderà lo sguardo profondo e luminoso allo stesso tempo e si
2011/2012...”Spumeggiante” La magica notte di Capodanno si avvicina. E con essa anche il colore della seduzione per eccellenza. Il rosso. Sappiamo quanto sia importante indossare il rosso durante l’ultima sera dell’anno, sotto qualsiasi forma. Vestito, stivali, intimo e, perché no, trucco. Basta che
di Michela Toninel
la psicologa risponde
Sul Garda si trovano centri benessere specializzati, come l’Aquavitae Wellness & SPA presso l’hotel Principe di Lazise
TENDENZE
IN FORMA
baserà sulle tonalità scure (nero fumo di Londra e melanzana, oro/argento), applicate con la tecnica della sfumatura per non appesantire l’occhio. Per l’occasione, questo trucco potrà essere impreziosito con dei cristalli Swarovski incollati agli angoli degli occhi, e completato con
una linea di matita nera lungo il contorno. Immancabili, ovviamente, un bel mascara nero oppure le ciglia finte a ciuffetto che seducono in modo “naturale”. Fard poco, solo un tocco di rosa salute sulle gote. Le labbra dovranno essere contornate con uno stick coprente, fissato a dovere con la cipria neutra in polvere libera. Successivamente, con la matita disegniamo il contorno labbra e applichiamo, infine, il rossetto di color rosso brillante e un semplice lipgloss trasparente lucido. Come nella moda, anche per i capelli torna in voga il vintage con chignon morbidi e bassi, cotonature sulla sommità del capo e .… vestito tubino nero molto aderente con tacco 12 cm. Suggerito da Paolo Demaria, make-up artist: www.demariapaolo.com.
La felicità di essere un genitore noioso Quando i genitori sono noiosi, la prognosi è buona. Essere noiosi (per i figli) vuol dire che vi state preoccupando di fare il vostro mestiere, cioè dare una struttura alle esperienze e alle opportunità cui il figlio va incontro. La psicologa americana Sharon Maxwell rende chiaro il concetto con questo esempio: prendete la vostra auto e guidate fino alla tangenziale. Se il limite di velocità è di 50 km/h, molti di voi si sentiranno bene andando ai 60, chiedendosi in continuazione dove si nasconda il prossimo autovelox. La maggior parte di noi ritiene che sia del tutto legittimo andare più veloce di quanto i cartelli impongano, ma supera il limite di poco. Perché? Perché sappiamo che da qualche parte c’è un autovelox ad attenderci. Nei pochi posti in cui si sa che non ci sono controlli, la gente si spinge ben al di là della soglia di si-
curezza. E se questo succede agli adulti con gli ormoni in regola, figuratevi che cosa può succedere con degli adolescenti. Immaginate ora che la mattina un vigile si sieda con voi e vi parli dei rischi della velocità. Forse questo discorsino condizionerebbe la vostra guida per i primi 15 minuti, ma poi… Non dimenticatelo quando parlate a vostro figlio. Le parole gli entrano da un orecchio e gli escono dall’altro. E’ l’autovelox, insieme alla consapevolezza del fatto che gli autovelox ci saranno sempre, a far sì che la vostra guida sia più sicura e questo compito spetta a noi.
Cara dott.ssa sono mamma di due ragazzi adolescenti (16 e 17 anni) e la vita si fa dura, soprattutto per noi genitori. Ogni weekend le solite richieste (pub, locali ecc.). Tutte le volte il solito discorso prima di uscire, ma mi annoio io a sentirmi, figuriamoci loro!!! Come posso stare un po’ più serena? Carissima, provi a sedersi a un tavolo con i suoi figli e stabilite un contratto che contenga delle dichiarazione dei suoi figli o delle dichiarazioni del genitore. Le prime conterranno dei promemoria rispetto, per esempio l’assunzione di alcol o droghe, ma anche degli impegni in caso di difficoltà o di malessere. Le seconde, invece
saranno le risposte che sarete in grado di dare in caso di bisogno (es. “Puoi chiamarmi in qualsiasi momento, se dovessi sentirti in pericolo e io ti verrò a prendere; non ti farò domande; ecc.). Il contratto dovrà essere firmato da tutti. Può sembrare una modalità un po’ macchinosa, ma funziona spesso! Buon lavoro.
Quanto è difficile essere genitori!!! E se si tratta di adolescenti ancora di più. Sono mamma di una ragazza di 15 anni che comincia a chiedermi di “uscire, andare e brigare”… ma io mi trovo spesso a doverle negare queste esperienze perché le trovo pericolose e premature. Perdo ore e ore per cercare di farle capire le mie motivazioni, ma con pessimi risultati ed io ci sto male. Cara signora, questo deve sempre ricordarselo: non è necessario che sua figlia sia d’accordo con lei. Spesso si spiega e si rispiegano le decisioni nella speranza che vengano comprese: a volte accade, ma spesso non è così. In effetti per sua figlia sarà già fin troppo fastidioso non
aver ottenuto ciò che desiderava e chiederle anche di essere d’accordo con lei… forse è davvero troppo. Si ricordi comunque che il compito dei genitori è quello di lasciare andare i figli, sforzandosi però di valutare la loro capacità di gestire l’indipendenza concessa.
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il consiglio del mese LINEA ALLO SPORT
di ENRICO MARIA CORNO
di Paolo Biondo
Impariamo a vestirci con i tessuti Gore
Volta Mantovana E’ al secondo titolo nazionale
Denis Sorio campione!
Denis Sorio
Quando la stoffa, la volontà e la determinazione ci sono diventa difficile fallire traguardi ambiziosi. Si potrebbe condensare in questi termini il secondo titolo italiano di autocross consecutivo conquistato nel corso della stagione che da poco si è conclusa dal mantovano Denis Sorio. Il pilota di Volta Mantovana da alcuni anni sta confermando di meritare, nell’ambito delle varie manifestazioni promosse dalla
“La vittoria del tricolore vorrei dedicarla a tutte le persone che mi hanno sostenuto durante l’intera stagione”
Lega Nazionale Automobilistica Uisp, le posizioni di prestigio raggiunte in una specialità in continua crescita quale appunto l’autocross. Sorio, con la sua Polo e per quel che concerne la categoria B, non ha avuto rivali nel Campionato Italiano Unicef mentre nel Triangolare del Nord, altra serie di appuntamenti curati dal medesimo ente di promozione sportiva, ha dovuto accontentarsi del 2° posto asso-
luto, in questo caso vale la pena ricordare che la classifica vedeva unificate tutte le categorie e di conseguenza non si teneva in considerazione le caratteristiche delle varie vetture in gara. Incontenibile è stata la gioia per l’alfiere della scuderia Asal di Latina, che ha indossato il tricolore al termine della gara che si è svolta lo scorso 14 agosto ad Ascoli Piceno, anche perchè con questo tricolore ha bissato il successo di categoria ottenuto nel 2010 e il secondo perchè ha contribuito a rendere ancor più esaltante il bottino messo a segno dalla sua squadra. “Sono più che soddisfatto - ha ribadito Denis Sorio - per questo importante alloro conquistato. La vittoria del tricolore vorrei dedicarla a tutte le persone che mi sono state vicine e mi hanno sostenuto durante l’intera stagione”. Dopo questa positiva e brillante esperienza Denis Sorio si sente pronto per un ulteriore salto di qualità; lui sta lavorando ad un nuovo modello d’auto, la Subaru, con la quale affronterà nel 2012 sia il Campionato Italiano Unicef e sia il Triangolare del Nord.
Ciclocross a Ospitaletto Mantovano Adesso ci siamo. Dalle parole si dovrà passare ai fatti o meglio ai numeri che saranno proposti il 4 dicembre sullo sterrato di Ospitaletto Mantovano dagli atleti che ambiranno ad indossare la maglia di campione regionale di ciclocross. Una volta tolti i veli al Campionato Lombardo di ciclocross, momento avvenuto alla presenza di numerose autorità locali e addetti ai lavori, lo scorso 19 novembre a Ospitaletto Mantovano nella sede della Comunità di recupero Arca, il testimone verrà affidato agli esperti della specialità. Esperti che non solo punteranno a conquistare l’ambito e prestigioso riconoscimento, ma cercheranno di entrare a far parte dell’elenco di coloro che vestiranno la maglia azzurra ai prossimi impegni internazionali. Non a caso il 4 dicembre, giorno in cui si
svolgerà a partire dalle 12, con un momento promozionale dedicato ai bimbi che vogliono cimentarsi per la prima volta con il ciclocross, la manifestazione, a seguire le varie fasi delle competizioni in programma vi sarà il ct della nazionale Fausto Scotti. Fari puntati quindi su Ospitaletto Mantovano, andando ancor più nello specifico sull’area verde e sui prati antistanti la sede della Comunità di recupero Arca, per un evento che assegnerà anche altri importanti riconoscimenti come: il Trofeo Lombardia, il Gp Comune di Castellucchio e di Maria e i punti relativi al Memorial Lele Dall’Oste. Facendo un piccolo passo a ritroso a sottolinere il valore sportivo e sociale del Campionato Lombardo di Ciclocross, organizzato dall’associazione La Senga in collaborazione con l’Uc Cere-
sarese e il patrocinio del Coni, dei comuni di Marcaria e Castellucchio, dalla Provincia di Mantova, dalla Regione Lombardia, dalla Protezione Civile Torre Oglio e dalla Croce Rossa Italiana, sono stati in molti. Tra questi: l’onorevole Marco Carra, l’assessore provinciale Francesca Zaltieri, il sindaco di Marcaria, Carlo Orlan-
dini, l’assessore comunale di Castellucchio, Lorenzo Orlandini, il presidente della Comunità Arca, Maurizio Mirandola, il vice presidente del Comi di Mantova, Giuseppe Faugiana, il consigliere regionale FCi Gabriele Peruzzo con il responsabile lombardo del ciclocross, Carlo dall’Oste, e il presidente provinciale Fci, Corrado Lodi.
L’italiano medio soffre cronicamente di una forte carenza di cultura sportiva che si manifesta, ad esempio, anche spendendo 250 € per ‘scarpe da tennis’ della marca più fashion anziché pagarne la metà per un altro paio tecnicamente più avanzate e funzionali per correre al parco. E che dire di chi corre indossando una giacchetta di plastica perché crede ancora che sudare significhi dimagrire? “Per fare sport in modo più sicuro e confortevole bisogna vestirsi come si deve”, ci ha detto Tim Smith, membro del Centro Ricerche di Gore, la multinazionale americana leader nella produzione di tessuti ad alta tecnologia. Tutti i più noti brand internazionali li usano per i propri capi e per le proprie scarpe. “Oggi i nuovi materiali e processi costruttivi permettono di realizzare tessuti dalla caratteristiche impensabili solo pochi anni fa. Solitamente sono composti da una membrana interna e da un laminato esterno che rendono il tessuto traspi-
rante (requisito fondamentale in un capo d’abbigliamento riservato alla pratica sportiva), impermeabile anche nelle condizioni più estreme e assolutamente antivento, il che basta per tenere il corpo al caldo”. Le piume d’oca sono superate da anni: questi tessuti, leggerissimi e sottilissimi, rendono le giacche anche molte comode! In occasione della presentazione del nuovo Gore-Tex® Active Shell, abbiamo chiesto a Tim Smith un consiglio su cosa indossare durante la stagione invernale entrante: “La cosa più importante per chi pratica sport sulla neve è vestirsi a strati con capi che devono essere tutti traspiranti. Una sola maglietta di cotone si bagna per il sudore e si gela sulla pelle in seggiovia. Un maglione di lana impedisce la corretta traspirazione e rende inefficaci gli altri due capi. Sia in dicembre con -15° che in primavera con +5° bastano un intimo tecnico, un soft shell e un guscio esterno. Tra queste due condizioni, basta cambiare solo la pesantezza dell’underwear per sciare sempre asciutti e caldi”. Come si riconosce un buon capo in negozio? “Fatevi consigliare dall’addetto alla vendita, seguite i consigli degli amici che li hanno già provati e fondamentalmente acquistate marchi noti per la loro qualità”. Non c’è migliore investimento sul lungo periodo…
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MOTORI di Paolo Carli
YOKOHAMA NEWS
Yokohama: l’inverno domato Winter Drive V902 e il nuovo IceGUARD IG30 i modelli per eccellenza
Con le temperature rigide che si sono registrate nell’ultima settimana possiamo dire che il “generale inverno” è finalmente arrivato. Come prepararci allora a questa stagione e, soprattutto, come mettere in sicurezza la nostra auto per viaggiare in inverno? Sembra banale ma anche l’auto ha bisogno di una meticolosa manutenzione e dei dispositivi più idonei per garantire prestazioni e sicurezza in inverno, per certo la stagione più critica al volante. Come tiriamo fuori i cappotti e le scarpe pesanti, è utile pensare anche alla scarpe per la nostra auto: i pneumatici invernali. Questo componente, unico punto di contatto al suolo, è un dispositivo tecnico fondamentale per la guida in inverno. I pneumatici invernali sono stati progettati e costruiti per assecondare le caratteristiche meteorologiche e climatiche di questa stagione, al fine di dare la miglior risposta in termini di prestazioni e sicurezza. In primis, i pneumatici invernali presentano una mescola termoattiva, in grado di rimanere morbida, e quindi di fornire grip, anche alle basse temperature. In secondo luogo, mostrano una caratteristica conformazione del battistrada a lamelle, elementi che permettono aderenza e trazione a terra. I pneumatici invernali, proprio perché favoriscono la sicurezza alla guida, vengono prescritti per legge sui territori di molti comuni, autostrade e regioni che emanano Ordinanze che, nel pieno rispetto della legge 120 del 29/07/2010, sanciscono l’utilizzo di pneumatici invernali o la disponibilità di catene a bordo per garantire una maggior sicurezza durante il periodo invernale. Yokohama, uno fra i maggiori produttori di pneumatici al mondo, ha ampliato la propria offerta invernale per la stagione 2011/2012, al fine di dare una scelta più varia e specializzata per tutte le diverse esigenze di guida degli utenti. In Italia esistono infatti aree geografiche molto diverse da loro per clima e condizioni meteo, e in ognuna di esse l’inverno può essere più o meno rigido. Yokohama offre il modello Winter Drive V902 per un uso quotidiano e per qualsiasi tipo di condizioni invernale: un ottimo compromesso fra prestazioni su bagnato, asciutto e neve. Inoltre, per soddisfare esigenze più estreme, ovvero di guida su fondi innevati e ghiacciati a lungo come le zone montane, Yokohama lancia per la prossima stagione un
Yokohama, ha ampliato la propria offerta invernale per la stagione 2011/2012, al fine di dare una scelta più varia e specializzata per tutte le diverse esigenze di guida degli utenti
Il pilota bresciano vince la classe N4 del trofeo rally terra 2011
Yokohama festeggia con Gigi Ricci
modello di pneumatico con mescola nordica, con caratteristiche e prestazioni specifiche per condizioni rigide: Yokohama IceGuard IG30. Vediamo quindi nel dettaglio i due prodotti: Yokohama Winter Drive V902 è destinato a tutti quegli utenti che desiderano confidenza di guida e sicurezza in tutte le condizioni atmosferiche e climatiche del periodo invernale: quindi, non solo neve e ghiaccio, ma anche pioggia e, cosa più importante, temperature rigide. Questo pneumatico è indicato sia per auto che per SUV, con codice di velocità fino a V (240km/h). Le performance che Yokohama W.drive V902 offre dipendono dall’esclusiva tecnologia (ZerumaR) Yokohama applicata a questo prodotto, dalla sua mescola e dal disegno battistrada: il particolare disegno asimmetrico assicura in primo luogo il drenaggio dell’acqua eliminando il pericolo dell’aquaplaning grazie ad una fitta trama di scanalature longitudinali e laterali. Inoltre, le lamelle disposte lungo tutto il battistrada migliorano grip e tenuta massimizzando il cosiddetto ”effetto ventosa” . La gamma commercializzata in Italia parte dalla misura 195/65 R15 91T (prezzo Iva inclusa di € 152,46), sino alla misura 325/30 R21 108V 852,00 (prezzo Iva inclusa di € 1030,92 €). Yokohama IceGUARD IG30 è caratterizzato invece da mescole termoattive speciali e disegni battistrada lamellati, e risponde a specifiche esigenze di guida e sicurezza attiva in condizioni climatiche particolarmente rigide. Data la richiesta di prestazioni invernali top level in particolari aree d’Italia in cui l’inverno è più duro, Yokohama ha deciso di importare questo prodotto per un’offerta sempre più completa, varia e specializzata ai propri utenti. IceGUARD IG30 rappresenta l’ultimo nato della famiglia IceGUARD, tradizionalmente destinata a mercati quali la Russia o la Scandinavia. Di questa gamma l’IG30 è il meno estremo, quello che può essere più utile su strade innevate o ghiacciate come possono verificarsi in zone montane, pur garantendo buone performance anche su asfalto asciutto a basse temperature. La caratteristica peculiare di questo nuovo prodotto è una mescola termica particolarmente morbida anche a bassissime temperature, capace di adattarsi a qualsiasi clima. Essa è stata infatti sviluppata utilizzando tecnologie “climate adoptive”. Inoltre, questo pneumatico è dotato di un’esclusiva conformazione delle lamelle, disseminate lungo tutto il disegno battistrada. Esse si presentano multistrato, più resistenti e performanti, in grado di aggrapparsi, per il famoso effetto ventosa, a qualsiasi fondo innevato o ghiacciato, offrendo così il massimo contatto a terra e il massimo grip. Questo nuovo pneumatico con mescola nordica è disponibile in una vasta gamma che parte dalla misura 155/70 R13 75Q (prezzo Iva inclusa di € 120,00), sino alla misura 245/50 R18 100Q (prezzo Iva inclusa di € 603,60).
Yokohama Italia ottiene un importante risultato al termine della stagione sportiva 2011 grazie al talento di Gigi Ricci, pilota bresciano da anni attivo e vincente sulle terre d’Italia. Luigi Ricci, per tutti Gigi, è infatti uno specialista dello sterrato, e negli anni ha saputo competere sempre ad altissimi livelli con auto delle marche più prestigiose: Subaru, BMW, ed altre. Quest’anno il successo è arrivato nella classe N4 con la Subaru Impreza STI, vettura che il pilota conosce molto bene. Navigato dalla moglie Christine Pfister, anche per la stagione 2011 Ricci ha potuto contare sul supporto tecnico di Yokohama, le cui gomme da terra hanno dimostrato ancora una volta di essere competitive e prestazionali. Insieme a Movisport e al team War Racing, Yokohama ha ac-
Equipaggiamento invernale per le Volvo della polizia stradale
Yokohama Italia annuncia il rinnovo della collaborazione con Volvo Auto Italia per l’equipaggiamento con pneumatici invernali di 235 vetture Volvo V50 in uso alla Polizia di Stato. L’intesa fra le due aziende, che da sempre fanno della sicurezza uno dei valori fondanti delle loro attività, ha portato infatti alla riconferma della gommatura delle nuove Volvo V50 fornite dal costruttore svedese al corpo della Polizia di Stato con il modello di pneumatico invernale Yokohama Winter Drive V902 - misura 205/55 R16 94H. Tale partnership prese il via 2 anni fa con l’iniziale equipaggiamento di 250 vetture e di anno in anno Yokohama e Volvo hanno portato avanti questo progetto, con un forte messaggio di sicurezza stradale e con il fine di sostenere al meglio l’attività della Polizia di Stato. La scelta di equipaggiare l’auto con pneumatici invernali è infatti sinonimo di maggior sicurezza al volante: una questione fondamentale in inverno, la stagione più critica per la guida date le condizioni atmosferiche e climatiche. Le pattuglie delle forze dell’ordine devono avere vetture in condizioni ottimali per svolgere al meglio il proprio compito, e per questo motivo Yokohama ha deciso di fornire il proprio modello invernale top di gamma. Il V902 offre confidenza di guida e sicurezza in tutte le condizioni atmosferiche e climatiche del periodo invernale: quindi, non solo neve e ghiaccio, ma anche pioggia e, cosa più importante, temperature rigide. Un pneumatico invernale non è infatti solamente un pneumatico “da neve”, ma molto di più: è in grado di rispondere in modo efficace e in totale sicurezza a tutte le condizioni di guida possibili nei periodi
più freddi. Questo è possibile grazie alla speciale mescola termica, al peculiare disegno battistrada e alle lamelle che migliorano grip e tenuta, massimizzando il cosiddetto ”effetto ventosa”, su neve e ghiaccio. Yokohama è da sempre attenta alla sicurezza di guida e da molto tempo, fin dalla comparsa del marchio in Italia nella seconda metà degli anni ’80, ha investito per comunicare i benefici connessi all’uso del pneumatico invernale, uno strumento fondamentale per la guida in inverno. “Il pneumatico è l’unico contatto con la strada e da esso dipende gran parte del comportamento dell’auto. E’ deputato alla tenuta sui fondi più insidiosi, concorre con altri elementi a una frenata sicura e tempestiva e, se correttamente montato e mantenuto, permette di minimizzare fenomeni rischiosi quali l’aquaplaning, uno dei principali nemici della sicurezza di guida in inverno.” – afferma Paolo Marconati, responsabile tecnico di Yokohama Italia. “A maggior ragione una pattuglia della Polizia Stradale, che può trovarsi nelle più disparate condizioni di guida e di emergenza, necessita di un’auto in perfetto stato, di affidabilità e di sicurezza: e questo dipende anche dall’utilizzo di pneumatici adatti alla stagione e alle condizioni stradali.”. Yokohama Italia è convinta infine che l’equipaggiamento delle vetture della Polizia con pneumatici invernali potrà contribuire a diffondere la cultura di questo prodotto, che ancora troppo spesso non è considerato importante. Il pneumatico invernale, come sancisce anche la Legge 120 del 29/07/2010, è equiparato alle catene da neve e può essere usato senza l’ausilio delle stesse in qualsiasi situazione o luogo. Inoltre, a differenza delle catene, garantisce sicurezza e comfort di marcia anche in tutte le altre condizioni tipiche della stagione fredda: pioggia, ghiaccio, basse temperature.
Yokohama ha accompagnato passo dopo passo la splendida avventura di Gigi, diventando partecipe di un grande successo
compagnato quindi passo dopo passo la splendida avventura di Gigi, diventando partecipe di un grande successo nella specialità – le gare su terra - che da sempre appassiona di più gli amanti dei rally in Italia. I percorsi su terra, la polvere, i salti, i guadi, le emozioni della guida sui terreni più bruschi, imprevedibili e insidio-
si, fa di questo sport infatti una continua emozione. “Sono molto soddisfatto di questo successo:” – afferma Giuseppe Pezzaioli, responsabile Motorsports di Yokohama Italia – “conosciamo Gigi da tanti anni e la collaborazione con lui è sempre stata positiva e vincente. Sono contento inoltre di
come hanno reso i pneumatici Yokohama nel corso di tutta la stagione, e su differenti tipi di fondi. Un segno di qualità e un motivo in più per continuare a lavorare in questa direzione.”. L’appuntamento quindi va alla stagione 2012, con il nuovo calendario di gare, all’insegna della passione e della sicurezza.
52 | Dicembre 2011 - Gennaio 2012 Ogni regione italiana presenta in tavola piatti tipici per le festività
Quando il Natale è protagonista in cucina
GUSTO di Flora Lisetta Artioli
Quando pensiamo al Natale la nostra mente corre a tutto ciò che “fa Natale”, e cioè luci di candele, musiche allegre, addobbi di tutti i tipi, palline colorate, ma soprattutto panettoni, pandori, tortellini, arrosti ripieni e vini spumeggianti. Ogni regione d’Italia ha le sue ricette tipiche e le sue tradizioni. Nelle regioni settentrionali, molti anni fa, la cena della Vigilia non esisteva, le famiglie praticavano un rigoroso digiuno che si interrompeva solo la mattina di Natale con una tazza di brodo. Nel sud Italia invece, in tempi remoti, la cena della Vigilia era più ricca del pranzo di Natale. In Lombardia, soprattutto a Milano il Natale è sinonimo di panettone, che pare prenda il nome da un garzone di fornaio che si chiamava Toni, il quale decise di arricchire il semplice pane di tutti i giorni con ingredienti pregiati come burro, zucchero, uvetta, frutta candita. Non bisogna dimenticare però anche della tradizione più recente dei mercatini e delle bancarelle che animano le vie delle città lombarde per tutto il mese di dicembre. Oltre agli oggetti di artigianato, decorazioni e addobbi per l’albero di Natale, ci sono gli stands gastronomici che servono leccornie come castagne, noci, mele, dolci fritti e lo squisito vin brulè. L’atmosfera è resa ancora più suggestiva dalle musiche natalizie. Sulle tavole lombarde a Natale non può mancare: il brodo di cappone servito con agnolini i casoncelli (tortelli di pasta all’uovo a forma di mezzaluna, ripieni di carne e salsiccia tipici della provincia di Brescia),
TACCHINA FARCITA Ingredienti: una tacchina piccola, 500 gr. di castagne arrosto tritate grossolanamente, 200 gr. di prosciutto cotto tritato, 2 piccoli scalogni, sale e pepe, 50 gr. di burro, 3 fette di pancarrè bagnato nel latte, prezzemolo tritato In una padella mettere il burro, gli scalogni e il prosciutto tritati, cuocere a fuoco basso per 5 minuti, poi unire tutti gli altri ingredienti. Togliere dal fuoco e lasciar raffreddare. Pulire bene la tacchina, lavarla, asciugarla, poi salarla all’interno e inserire la farcitura di prosciutto e castagne. Chiudere con lo spago da cucina. Cuocere in forno preriscaldato a 180° per due ore circa. Servire appena tolta dal forno.
RISOTTO AL BAROLO Ingredienti (x 6 persone): 500 gr. di riso carnaroli, 1 cipolla, 2 bicchieri di vino barolo, 3 cucchiai di formaggio grattugiato, 2 cucchiai di burro, 1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva, brodo di carne, un piccolo tartufo ( facoltativo), sale e pepe Tritare finemente la cipolla, rosolarla con un cucchiaio di burro e uno di olio, aggiungere il riso, lasciarlo tostare due minuti, poi il vino barolo e quando si sarà asciugato iniziare ad unire il brodo caldo poco per volto fino a cottura ultimata. Condire con un cucchiaio di burro, il formaggio grattugiato, un pizzico di pepe. Mescolare bene e servire cospargendo con il tartufo affettato sottilmente.
il cappone ripieno accompagnato con mostarda di Cremona, i tortelli di zucca (per la cena della Vigilia nelle province di Mantova e Cremona), il Torrone, la torta sbrisolona, il panettone. Facendo un rapido giro per lo stivale troviamo in Abruzzo la Minestra di cardi, il Parrozzo, le Scrippelle e il Timballo di scrippelle; in Calabria il Pesce spada alla ghiotta; in Campania il Capitone al forno, l’Insalata di rinforzo, la Minestra maritata e gli Struffoli; in Emilia Romagna i Cappelletti/tortellini in brodo e la Spongata; in Friuli Venezia Giulia il Presnitz; nel Lazio i Cappelletti in brodo di cappone, la Pasta e broccoli in brodo d’arzilla, il Pangiallo; in Liguria i Natalini in brodo, il Pandolce, il Sanguinaccio, la Tacchina arrosto; nelle Marche Fristingo, frustingo, frostengo, pistingo, bostrengo, lo Stoccafisso all’anconetana e i Vincisgrassi in
Un occhio di riguardo ai vini d’eccellenza
Per uno spumante mantovano dove rivolgersi? Alle cantina Ricchi, Reale e Fattoria Colombara troverete le risposte che cercate
aggiornati su tutte le promozioni speciali e tante altre curiosità… Tutti consegnati direttamente a casa in tempi brevissimi. Ma, se non avete fretta, non rinunciate a visitare le splendide cantine della Franciacorta. Una dritta? Andate a Monticelli Brusati a La Montina: vi consigliamo di assaggiare il Franciacorta Rosé Demi Sec, vino dalla spiccata morbidezza, nato come esercizio di stile, quasi per caso, e diventato una piacevole realtà. Ottenuto da uve in massima parte di Pinot Nero la cui sosta sulle bucce ne esalta il colore suadente, ma anche il
profumo e il sapore tipico dei piccoli frutti rossi di sottobosco, ben amalgamati con la freschezza e la finezza dello Chardonnay che lo completa. Ne rimarrete entusiasti. E per uno spumante mantovano dove rivolgersi? Il nuovo Ricchi Zero, Spumante di Cantina Ricchi, l’azienda della famiglia Stefanoni di Monzambano (Mn), sui colli Morenici mantovani è una autentica chicca per il palato degli intenditori: il metodo Classico Pas Dosé di ultima generazione, ha affascinato i molti visitatori del recente Vinitaly dove è stato presentato.
il buongustaio di ELENA CARDINALI
Quando si parla di produzioni di nicchia si pensa a qualcosa di insolito o raro. Ma ci sono produzioni come quelle dell’azienda De Gust in Alto Adige, non lontano da Varna, che si chiamano di nicchia solo perchè hanno scelto di difendere una tradizione locale, quella della produzione di ottimi formaggi di latte vaccino, ovino e caprino. L’azienda “De Gust” nata nel 1995 si propone di
Piemonte gli Agnolotti gobbi astigiani-albesi ai tre arrosti; in Puglia il Capitone in umido, il Capitone arrosto e le Cartellate; in Sicilia l’Agglassato e la Pasta con le sarde; in Toscana i Cappelletti in brodo di cappone o brodo di cappone “in tazza” e il Panforte o panpepato; in Trentino Alto Adige i Canederli e lo Zelten; in Umbria i Maccheroni con miele e noci e la Zuppa di castagne e ceci; in Veneto il Baccalà alla vicentina e il mitico Pandoro di Verona.
I CASONCELLI Ingredienti per la pasta: 500 gr. di farina bianca 00 5 uova medie, 1 cucchiaio di olio, Sale (un pizzico) Ingredienti per il ripieno: 100 gr. di salsiccia, 150 gr. di carne macinata di manzo, 2 uova, 1 scalogno, 1 cucchiaio di olio, 2 cucchiai di formaggio grattugiato, 2 cucchiai di pangrattato, prezzemolo tritato, sale, pepe, noce moscata Setacciare sulla spianatoia la farina, aggiungere le uova, il sale, l’olio, lavorare tutti gli ingredienti fino ad ottenere un impasto morbido e elastico. In un tegame far rosolare un trito di prezzemolo e scalogno con l’olio, aggiungere la salsiccia sbriciolata, la carne macinata, cuocere 20 minuti mescolando ogni tanto poi togliere dal fuoco e lascair raffreddare. Versare in una terrina, unire il pangrattato, il formaggio, le uova, sale, pepe e un pizzico di noce moscata. Amalgamare bene tutti gli ingredienti. Tirare la sfoglia sottile, ricavarne dei dischetti del diametro di 8/10 centimetri, riempirli con una piccola noce di ripieno, richiuderli a metà e sigillare bene i bordi. Lessarli in acqua salata, scolarli e condirli con il burro caldo profumato con le foglie di salvia e formaggio grattugiato.
CROSTINI DI FEGATINI E CONIGLIO
Le festività sono un’occasione per conoscere nuove etichette
Basta code in enoteca o al supermercato per comprare i vini per le feste! Ad esempio potrete acquistare online il vino dell’Arcipelago Muratori. E affrettatevi a comprare: ai primi 20 clienti verrà data in omaggio una bottiglia di NumeroZero autografata da Francesco Iacono ed un coupon con uno sconto del 10% sul prossimo acquisto. Senza scomodarvi da casa vostra, potrete acquistare i vini di ben quattro tenute: Villa Crespia (Franciacorta), Rubbia al Colle (Suvereto), Giardini Arimei (Isola d’Ischia), Oppidea Aminea (Sannio), inoltre potrete essere
Nel sud Italia, in tempi remoti, la cena della Vigilia era più ricca del pranzo di Natale
riscoprire, selezionare e affinare piccole produzioni casearie caratterizzate da un alto pregio qualitativo e organolettico, spesso difficilmente reperibili e anche a rischio di estinzione. Da una produzione solo locale De Gust è andato a cercare altre nicchie di gusto e oggi è in grado di proporre un centinaio di specialità casearie dal Piemonte alla Toscana, dalla Lombardia alle regioni del Sud e alle isole,
Ingredienti (x 6 persone): 300 gr. di pane toscano raffermo, 4 fegatini di pollo, 2 cosce di coniglio, 1 cucchiaio di capperi tritati, 2 scalogno, 1 costola di sedano, 1 bicchiere di vino bianco secco, brodo di carne, burro, olio d’oliva, sale e pepe Rosolare le cosce di coniglio in una padella con uno scalogno tritato e poco olio, sfumare con mezzo bicchiere di vino e cuocere per 30 minuti, quando saranno raffreddate disossarle e tritarle finemente. Rosolare in una padella i fegatini dopo averli lavati e tagliati a pezzetti, con un trito di sedano e lo scalogno, unire poi il trito di coniglio, insaporire con i capperi, bagnare il tutto col vino bianco. Quando il vino sarà evaporato versare poco brodo, proseguire la cottura coprendo con un coperchio fino a quando l’intingolo non apparirà piuttosto denso. Aggiungere una noce di burro e mescolare bene. Abbrustolire le fette di pane, bagnarle velocemente nel brodo di carne, distribuire il composto di fegatini e servire subito prima che il pane diventi troppo molle.
De Gust: veri gioielli del gusto in Alto Adige
in una personale geografia di prodotti. De Gust offre diversi pacchetti di specialità casearie che comprendono veri gioielli di gusto, dagli erborinati agli stagionati, dai vaccini ai capri-
ni, tutti rigorosamente prodotti all’insegna della tradizione e dell’alta qualità della materia prima. Un’esperienza dei sensi e del palato. Info: www.degust.com
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LUOGHI E SAPORI
Il martedì sera da McDonald’s
Gennaio gran gourmet a Cremona
Nel McDonald’s Drive di Curtatone, il martedì dalle 19 alle 21 si potrà godere di un momento pensato per le famiglie con un’offerta per bambini tra i 4-9 anni di età
All’Hotel Continental (CR), oltre alle prelibatezze del Ristorante Al Quarto, si possono scoprire segreti da chef con i corsi di Maura Gosio. Ogni weekend un tema differente
di Marco Morelli
Andare a cena in due ristoranti pagando una volta sola La crisi globale si batte anche con piccoli gesti che donino un po’ di serenità: è questa l’idea che ha spinto due ristoranti d’eccellenza della sponda veneta del lago di Garda, la Locanda Moscal di Affi e il ristorante Viola di Torri del Benaco, a proporre una inedita, curiosa iniziativa per tutto il mese di dicembre 2011: hanno preparato due menù da 40 euro, tutto compreso, e chi va a provarne uno riceve un buono che gli consente di provare gratis, entro dicembre (esclusi solo Natale a San Silvestro), l’altro menù nell’altro ristorante. Il tutto col titolo di “Dicembre 2x1” e con la collaborazione dei consorzi di tutela del vino Bardolino e del formaggio Monte Veronese, il classico prodotto dell’alpeggio della Lessinia e del monte Baldo. La Locanda Moscal (Tel. 045. 6260309) è uno storico locale nel centro di Affi, poco lontano dall’uscita autostradale della Brennero-Modena. Da quest’anno la gestione è passata a Leandro Luppi, lo chef che a Malcesine gestisce il ristorante Vecchia Malcesine, da anni stella Michelin. Il ristorante Viola, a Torri del
Un’idea che ha spinto due ristoranti d’eccellenza della sponda veneta del lago di Garda, a proporre una inedita, curiosa iniziativa Benaco, (Tel. 045. 7225083) è la nuova proposta ideata un anno fa dallo staff del ristorante Al Caval, che ottenne la stella Michelin sotto la conduzione di Isidoro Consolini, oggi regista esterno di Viola, mentre la cucina è affidata al suo secondo di sempre, Stefano Lorenzi. I due menù, a cavallo fra tradizione e misurata innovazione, propongono piatti quali il tortino di Monte Veronese col tartufo del Baldo o il cornetto croccante con purè e cotechino, oppure due interpretazioni dei classici gnocchi veronesi di patate, l’una con persico, broccoli, olive e pe-
peroncino e l’altra con la fonduta di Monte Veronese di malga, presidio di Slow Food. In abbinamento, compreso nel menù, c’è il Bardolino, il vino rosso delle colline del lago di Garda. Se in Valpolicella la corvina, dopo un prolungato appassimento, dà vita all’Amarone, sul Garda esprime invece attraverso il Bardolino la sua interpretazione più fresca e giovanile, dando origine ad un rosso fruttato e speziato dalla notevole capacità di adattamento alla tavola, in abbinata sia ai piatti di tradizione, sia alle invenzioni più creative. “Il Bardolino – dice il presidente del Consor-
zio di tutela, Giorgio Tommasi – è un vino che da un paio d’anni ha ritrovato la propria identità e con questa anche il gradimento del pubblico e della critica enologica. Siamo particolarmente contenti della risposta del mercato, che ci ha consentito di remunerare in maniera crescente gli sforzi compiuti dai nostri viticoltori, con significativi incrementi dei prezzi sia delle uve che del vino all’ingrosso. Insomma, tornando a valorizzare la nostra identità abbiamo anche trovato la formula scacciacrisi che ci ha consentito di crescere in tempi difficili per la nostra economia”.
Ristorante Villa Calini: paradiso segreto nella campagna franciacortina Suggestione romantica e ode alla natura. Sono queste le prime definizioni che saltano alla mente varcate le mura di Villa Calini a Coccaglio (Bs). Splendida dimora seicentesca immersa nel lussureggiante silenzio della Franciacorta, Villa Calini è uno scrigno di eleganza e di alta cucina, tenuto “segreto” dal resto del mondo. Un giardino e una casa sospesi nel tempo che diventano meta ideale per i viaggiatori del gusto alla ricerca del bello e del buono. O per gli innamorati che qui possono coronare il loro sogno d’amore come in una fiaba. Villa Calini è, infatti, la location ideale per un matrimonio in grande stile. Con un plus che la rende unica: la villa è anche una Casa Comunale dove poter celebrare il matrimonio con rito civile. Agli sposi non resta che scegliere le sale dove festeggiare il giorno più bello. E la scelta non sarà facile. La villa ha, infatti, numerosi ambienti con diverse suggestioni, tra travi a vista e mattoni, intimi caminetti e affreschi antichi. Lo chef patron di Villa Calini Alessandro Cappotto (con la moglie Rossella, il suo braccio de-
stro), romano da anni trapiantato a Brescia, docente in decine di corsi, blogger e appassionato cultore della buona tavola, propone una cucina mediterranea pulita ed essenziale. Nei suoi piatti l’influenza vegetariana e macrobiotica si mixa perfettamente a tagli di carne o pesce poco usati, in un’arte che è per Cappotto la “riconsiderazione dell’essenziale”. Una filosofia biologica che sottintende la minuziosa ricerca dell’alta qualità e della stagionalità che lo chef traduce in piatti alternativi che seguono i colori della natura. Amore e passione che si trasformano in leccornie e piaceri quotidiani: qui è tutto prodotto in casa, dal pane ai grissini, dalle confetture alle declinazioni della pasticceria. Buona tavola e buon vino, seguendo i consigli di Cappotto, che è anche un espero sommelier, per un’esperienza sensoriale a 360°. Ristorante Villa Calini Via Ingussano, 19 Coccaglio (BS) Tel +39 030 7243574, www.villacalini.com
il ristorante di MORELLO PECCHIOLI
in vino veritas Dedicata alla 1000 Miglia il Natale 2011 delle Tenute “La Montina” È dedicata alla 1000 Miglia – di cui sono Premium Sponsor ufficiali – la collezione natalizia delle Tenute La Montina di Monticelli Brusati (Bs): pregiati Franciacorta con cui brindare alle feste e all’anno nuovo, come i vincitori della corsa più bella del mondo, che quest’anno hanno stappato Jeroboam di Franciacorta Brut La Montina per celebrare il loro successo. Personalizzate con l’inimitabile freccia sono racchiuse in cassette di legno rosso acceso che riprende il marchio 1000 Miglia. Le si può anche ordinare online oppure acquistare nel Wine Shop annesso all’azienda. È invece un omaggio all’unità d’Italia W L’Italia, il Kit 150 anni by Risoli’ in edizione limitata, in cui padella, bistecchiera e caffettiera rossa della nota azien-
da vengono abbinate al Franciacorta Brut de La Montina, identificato come simbolo dell’eccellenza della tradizione enologica nazionale. Fra le molte altre idee per regali esclusivi anche eleganti cappelliere in pelle, bauletti, cassette personalizzate in legno in cui comporre, a scelta, una selezione dei suoi prestigiosi Franciacorta DOCG. www.lamontina.it.
Il 18 dicembre si festeggia alla cantina “Ricchi”
La famiglia Stefanoni chiude il 2011 con una grande sorpresa: il restiling completo della linea degli spumanti metodo classico. Sarà presentata in anteprima il 18 dicembre prossimo durante una delle domeniche aperte che da qui a fine anno accoglieranno centinaia di visitatori. Chiara, Claudio e Giancarlo anche quest’anno hanno regalato emozioni all’enologia mantovana con premi di altissimo profilo internazionale. Un vino su tutti: il Carpino 2007 che ha vinto due medaglie d’Oro, al concorso Berliner Wine Trophy e Challenge International du Vin ma anche la medaglia d’argento, con lo stesso vino, all’International
Tradotto dal dialetto vicentino “Peca” significa impronta, orma. E non c’è dubbio che questo ristorante di Lonigo lasci un’impronta indelebile che dal palato scende nel cuore del gourmet. Due stelle Michelin la Peca è uno dei 10 migliori ristoranti italiani. La cucina di Nicola Portinari è estro, fantasia e genio che poggiano le fondamenta nella solida roccia della tradizione. Ogni piatto è un’armonia di sapori, un capolavoro. Il locale è elegante, l’ospitalità altamente professionale ma calda d’amicizia- in sala
L’impronta della Peca
Wine & Spirit Competition di Londra, inoltre, per terzo anno consecutivo, medaglia d’oro al Concorso Vini bianchi che si tiene ad Ancona, con l’eccezionale Chardonnay Meridiano, ormai diventato un must di famiglia. Ricchi è l’orgoglio della viticoltura lombarda e sta inanellando successi di mercato anche oltreoceano esportando i valori del territorio delle Colline Moreniche del Garda negli States e Giappone. Per festeggiare questo 2011 in progress la famiglia Stefanoni vi invita domenica 18 dicembre per una giornata di binomio tra i loro vini e le eccellenze di Puglia presidi Slow Food , dalle ore 10.00 alle 18.00.
c’è Pierluigi Portinari, fratello dello chef- l’allegria garantita grazie ai fantasiosi centrotavola di Cinzia Boggian, moglie di Pierluigi. In menù: Capelli d’angelo tiepidi aio, oio e peperoncino con battuto di calamaretti cacciaroli e pomodoro al basilico limone, Bigoli integrali con acciughe, alici marinate e gelato di cipolle rosse, Spaghettoni Cavalieri alla carbonara di capesante e tartufo bianco, Anatra croccante, Terrina tiepida di agnello con melanzane e latte croccante. Menù degustazione di carne e pesce a 110-120 euro. Ristorante La Peca via Giovannelli 2 Lonigo (VI) Tel. 0444.830214 info@lapeca.it www.lapeca.it