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Introduzione

Pasquale Troiano

Una delle poche certezze che abbiamo sulla miopia è la crescita costante della sua prevalenza nella popolazione mondiale per ragioni ancora non definite. Negli Stati Uniti la prevalenza della miopia è salita dal 25% del 1972 al 44% del 2004 (1,2). Nelle aree urbane asiatiche la prevalenza della miopia oggi supera l’80% (3,4) . Si stima che entro il 2050 la metà della popolazione mondiale (4,8 miliardi di persone) sarà miope e di questi circa 1 miliardo sarà miope elevato (5), (fig. 1 e fig. 2) La miopia e, in particolare quella elevata, è caratterizzata da modifiche strutturali del bulbo oculare che costituiscono un fattore di rischio per altre patologie oculari (cataratta, glaucoma, maculopatia, distacco di retina) ed è una delle principali cause di cecità nel mondo. L’incidenza annuale del distacco di retina in soggetti con meno di 5 diottrie di miopia è 0,015%; questa sale a 0,07% nei soggetti con miopia tra 5 e 6 diottrie e raggiunge il 3,2% nei soggetti con miopia superiore a 6 diottrie (6,7). Il rischio di sviluppare neovascolarizzazione coroideale è due volte più alto nei soggetti con miopia tra 1 e 2 diottrie, quattro volte più alto con miopia tra 3 e 4 diottrie, nove volte più alto nelle miopie superiori a 5 diottrie (8) . Tutto ciò rende la miopia e le complicazioni oculari a essa associate un campo di ricerca ad alta priorità.

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Una delle poche certezze che abbiamo sulla miopia è la crescita costante della sua prevalenza nella La patologia oculare miopica • Pasquale Troianopopolazione mondiale per ragioni ancora non definite.

Negli Stati Uniti la prevalenza della miopia è salita dal 25% del 1972 al 44% del 2004 (1,2). Nelle aree urbane asiatiche la prevalenza della miopia oggi supera l’80% (3, 4).

Si stima che entro il 2050 la metà della popolazione mondiale (4,8 miliardi di persone) sarà miope e di questi circa 1 miliardo sarà miope elevato (5), fig. 1 e fig. 2

Fig. 1: andamento della prevalenza della miopia nella popolazione mondiale dal 2000 al 2050 Figura 1. Andamento della prevalenza della miopia nella popolazione mondiale dal 2000 al 2050

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La ricerca scientifica è il sistema più affidabile per evitare di sottoporre milioni di persone a trattamenti inutili com’è avvenuto per gli occhiali bifocali, le lenti a contatto morbide, l’uso del timololo fino a quando Saw nel 2002 (9) ha potuto dimostrare la loro inutilità nel contenere l’evoluzione della miopia. Visto il rapporto diretto tra entità della miopia e rischio di altre patologie oculari è necessario identificare il percorso di corretta gestione del soggetto miope che non può limitarsi alla sola correzione dell’errore rifrattivo ma deve prevedere un approccio terapeutico basato su una diagnosi precisa e sulla rimozione dei fattori che possono favorire l’allungamento del bulbo oculare. Centrale e insostituibile in questo processo è il ruolo del medico chirurgo specialista oculista in grado di definire un percorso diagnostico

Fig. 2: andamento della prevalenza della miopia per aree geografiche dal 2000 al 2050

Figura 2. Andamento della prevalenza della miopia per aree geografiche dal 2000 al 2050La miopia e, in particolare quella elevata, è caratterizzata da modifiche strutturali del bulbo oculare che costituiscono un fattore di rischio per altre patologie oculari (cataratta, glaucoma, maculopatia, distacco di retina) ed è una delle principali cause di cecità nel mondo. L’incidenza annuale del distacco di retina in e terapeutico di questa grave patologia oculare, basato sulle evidenze soggetti con meno di 5 diottrie di miopia è 0,015%; questa sale a 0,07% nei soggetti con miopia tra 5 e 6 diottrie e raggiunge il 3,2% nei soggetti con miopia superiore a 6 diottrie (6, 7). Il rischio di sviluppare scientifiche. neovascolarizzazione coroideale è due volte più alto nei soggetti con miopia tra 1 e 2 diottrie, quattro volte Al medico oculista nel suo ruolo di garante della salute visiva dei pa-più alto con miopia tra 3 e 4 diottrie, nove volte più alto nelle miopie superiori a 5 diottrie (8). Tutto ciò rende la miopia e le complicazioni oculari a essa associate un campo di ricerca ad alta priorità. La ricerca scientifica è il sistema più affidabile per evitare di sottoporre milioni di persone a trattamenti inutili com’è avvenuto per gli occhiali bifocali, le lenti a contatto morbide, l’uso del timololo fino a quando Saw nel 2002 (9) ha potuto dimostrare la loro inutilità nel contenere l’evoluzione della miopia. 9 Visto il rapporto diretto tra entità della miopia e rischio di altre patologie oculari è necessario identificare il percorso di corretta gestione del soggetto miope che non può limitarsi alla sola correzione dell’errore rifrattivo ma deve prevedere un approccio terapeutico basato su una diagnosi precisa e sulla rimozione dei

zienti è riservato il compito d’individuare i trattamenti con dimostrata efficacia e di bilanciare gli eventuali svantaggi di questi trattamenti con le complicanze legate alla maggiore entità della miopia.

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